più da commendare la sua virtù, che dove era discordia e scandalo grande, ella
1-272: e però scrivo a voi quel che n'adombra / il mio intelletto picciol
intelletto picciol per chiarirmi, / cioè che due pensier limitan noi: / il buono
l'io [di fichte] è conscio che il non-io è una negazione di sé
è una negazione di sé, qualche cosa che gli si oppone, e opponendoglisi,
: lo limita in questo senso appunto che gli fa conoscere di non essere tutto;
conoscere di non essere tutto; ma che oltre a sé, vi ha qualche cosa
oltre a sé, vi ha qualche cosa che non è sé. tommaseo [s
di non aver resistito alla ignota forza che la spingeva a manifestarsi limitandosi, cioè
conseguenza nessuna contro il signor lami, che si è sempre limitato alla scienza acquisita
subordinata. foscolo, xi-1-196: da che le lodi e gli scritti del petrarca
mi limiterò a dire delle brevi composizioni che a me paiono fra le sue più
64- 109: i moderati trovarono che far, d'un getto, l'italia
significato naturale, ma invece in quello che camuffa il francese 'se borner '
, quando è appunto questa idea quella che deve manifestarsi. così, per es
opportuna e con pensiero più profondo, diceva che il vero artista si mostra nel sapersi
essendo venuto a caccia in questa montagna che limitava col suo feudo, si incontrò
menso, ma la natura delle cose porta che tutto esista limitatamente. carducci, iii-20-55
iii-20-55: dell'oriente ei non conobbe che la poesia ebrea, e l'ammirò limitatamente
, 5-332: nel nostro gozzi, più che « saggio » vero e proprio,
. leggi di toscana, 6-63: che quanto a'beni, che detti cittadini
, 6-63: che quanto a'beni, che detti cittadini pisani avessino acquistati o che
che detti cittadini pisani avessino acquistati o che per lo avvenire acquistassino da persone esenti
limitatézza, sf. condizione di ciò che ha poteri e capacità limitate o di
e sarà forse mia limitatezza, credere fermamente che l'uomo a ogni istante pensa il
con gli altri via via occorrenti e che di volta in volta appaiono come un
assoluta o limitata? i limitatisti dicono che fu limitata da cristo. falso.
è dire deprecativamente: io prego dio che m'aiuti a fare questo. =
di limitativo. limitativo, agg. che ha la possibilità e l'intento di
e l'intento di porre limiti; che restringe a una misura o a
• pallavicino, 10-ii-160: si ricordi che a quelle parole angeliche 'et in
dee intender sempre non in altro linguaggio che in quello de'legali. boccardo, 2-739
forza limitativa della moltiplicazione non si manifesta che sotto una sola forma, la distruzione
la ricerca naturale è uno dei dati storici che più d'ogni altro determina il valore
limitativa della sua filosofia. 2. che costituisce una limitazione o una menomazione.
3. gramm. disus. che delimita quantitativamente o estensivamente il concetto espresso
avverbio o una locuzione avverbiale); che introduce una proposizione limitativa (una congiunzione
congiunzione). -proposizione limitativa: quella che esprime una circostanza che subordina a una
limitativa: quella che esprime una circostanza che subordina a una determinata condizione il verificarsi
una determinata condizione il verificarsi di ciò che è espresso dalla proposizione reggente; proposizione
a dio; con ciò sia cosa che sua virtù sia limitata e terminata. guicciardini
b. segni, 112: fu stimato che il guicciardini cercasse di ridurre a cosimo
esistenza... potrà facilmente ravvisare che le stesse umane società partecipano in qualche
società partecipano in qualche modo a quelle forze che sono le leggi eterne del sistema dell'
limitata; e tutto il di più che c'era nel comandare, doveva tornare
in tanto meno nell'eseguire. quel che va nelle maniche, non può andare
semplicità così intrinseca come estrinseca dello stile che non ha niente di comune coll'eleganza
: l'ultima e limitata misura di che la lor isola ha necessità per poter vivere
quale [naviglio] avea presupposto l'architetto che in ogni tempo entrar dovesse un corpo
vive come dio vuole, o meglio che può '. togli i 'mezzi limitati
uno de'modi nostri, e vedrai che ci si guadagna il cento per cento
amici, fece scrivere dal segretario ciò che gli tornava conto. tarchetti, 6-ii-45
avevano ricevuto quell'educazione limitata e modesta che è propria della bassa borghesia. pascoli,
una ragion diversa di accidiosi, quelli che tali furono rispetto alla vita spirituale.
ristretta, limitata con la soglia, che non la lasci profondare. galileo, 3-2-20
campagna, limitata lontano lontano dai monti che chiudevano la vallata,...
stende. panigarola, 1-73: soldati che vadano a fare imprese con limitate instruz-
verrebbe a perder niente di quel diritto che avevano prima sopra le provincie unite,
e scolpito di non so quale immobilità che ricorda i caratteri del concetto materialista.
infrazioni matrimoniali. 8. che scarseggia di capacità, di esperienza,
di esperienza, di apertura mentale; che non possiede una sufficiente formazione morale o
in pensiero di un uomo limitato ciò che fugge dall'esame di un profundo investigatore
sì limitato vivere, / fa giudizio che sieno avari, e ingannasi. -sprovvisto
opera... a quella vecchia scenaccia che avean trovata in teatro.
vólgar., 1-22: la virtù che converte il pane in sustanza del corpo
, capir non possiamo né quel perfetto che non può farsi migliore, né queirillimitato
non può farsi migliore, né queirillimitato che non ha limite. gentile, 1-117:
limite, anzi non può concepirsi altrimenti che limitato. 11. commerc.
12. finanz. cambio limitato: quello che deve essere pagato con un interesse stabilito
il flusso. romagnosi, 4-1239: che cosa intendete per bocche limitate? quelle
quadrato, sia di altra forma, ma che non sono munite di cateratte e battente
15. milit. guerra limitata: quella che si combatte disciplinando con convenzioni l'uso
.): classe di numeri reali che ammette rispettivamente un limite superiore o inferiore
dimensioni, interamente contenuto in una sfera che ha per centro l'origine dello spazio.
sm. (femm. -trice). che pone limiti materiali o ideali; che
che pone limiti materiali o ideali; che circoscrive o delimita; che modera,
ideali; che circoscrive o delimita; che modera, frena, trattiene, contiene.
e anche di costei è limitatore colui che da nulla è limitato, cioè la prima
limitato, cioè la prima bontade, che è dio, che solo con la infinita
prima bontade, che è dio, che solo con la infinita capacitade infinito comprende
: alle cose finite... che noi vediamo e che principiano ad essere,
... che noi vediamo e che principiano ad essere, preesiste una cagione
'orizzonte 'da una parola greca che vuol dire 'limitatore'. einaudi, 1-583:
potenze europee potevano... permettere che la funzione culturale della chiesa e la sua
di velocità: dispositivo atto a impedire che una macchina o un suo organosuperino una velocità
macchina] anche lei? mi dispiace che c'è ancora il limitatore e per ora
, trasferisce all'uscita soltanto quella parte che risulta inferiore a un determinato valore (
(limitazione superiore) ovvero la parte che risulta superiore { limitazione in
limitazionale, agg. econ. che non può es sere sostituito
, qualita tivi o ideali che non devono essere superati; contenimento
canigiani, 1-78: le cupidità, che costan care / a chi le segue
la limitazione delle condotte degli altri, che la ricondotta dell'alviano si riducesse a
non avvertiva il pontefice... che, proponendo la difesa della libertà ecclesiastica
arbitrio senza freno delle leggi, e che il chiamar tirannia la legittima limitazione era
unicamente dai patti o taciti o espressi che hanno prodotto il 'gius 'convenzionale d'
rosmini, xxi-200: la libertà non è che un fatto, il dovere n'è
de'diritti di cittadino italiano a me, che quei diritti esercitavo per tenere alti gli
. caro, 12-iii-65: hanno ottenuto che [la causa] vi si rimetta
assi- gnarsi con pensiero più di atterrire che di eseguirle. mazzini, iii-1-185:
. pensano i critici esser cosa impossibile che un'azione di mesi o d'anni si
la circoscrizione del contenuto semantico della proposizione che lo esprime, o la coordinazione con
espressa limitazione di non pregiudicare alle ragioni che vi aveva la chiesa. varchi,
chiesa. varchi, 3-234: par pure che molti... non vogliano che
che molti... non vogliano che si possano formare parole nuove se non
. segneri, 1-41: chi dice che sia lecito seguire l'opinione meno probabile,
luogo, ei la colloca sotto ad oggetti che ricevono dal medesimo telescopio grandissimo accrescimento.
secco; vernina, si mangia sì cruda che cotta » (dal fr. martin-sec
sì crudele: / vedi la carne mia che si martira, / apparecchiato è el
una cosa momentanea e frale, / che, come un po'di febre la martira
dura guerra / quanto è 'l duol che m'atterra. chiabrera, 1-iv-38: dice
. chiabrera, 1-iv-38: dice orfeo che d'avoltoio eterno / eterna fame prometeo martira
non posso rimirar senz'ira / quei che dicon che noi naschiam coltali / e che
rimirar senz'ira / quei che dicon che noi naschiam coltali / e che nulla fatica
che dicon che noi naschiam coltali / e che nulla fatica ci martira. g.
caco ladron con quelli della setta, / che costaggiù de'suoi furti sospira. pellico
508: chiese gli restituissero l'anello che avea sempre portato al dito e che per
anello che avea sempre portato al dito e che per martirarlo gli avevano strappato a forza
gridarongli / tutto un anno, però che in rima ei presela / « col secoletto
rima ei presela / « col secoletto vii che cri- stianeggia ». -rifl
nel turbato / mare, in quell'ora che eolo spira / il vento che quel
ora che eolo spira / il vento che quel loco più martira. 3
onoratel, ché questi è colui / che per le gentil donne altrui martira.
sì nel mio viso parsi, / che qualunq'uom mi vede, ne sospira.
/ nel viso avampa, e par che getti fuoco; / e più l'affligge
caso e lo martira, / poi che gli accade in sì palese loco. caro
caro, 16-20: come puote un che piange e che sospira, / molza,
16-20: come puote un che piange e che sospira, / molza, del mal
, del mal ch'ei teme e che sosterre, / consolar voi, dal cui
rete ascosa? /... / che più che la tua rota volve e
? /... / che più che la tua rota volve e gira,
/ ond'io vaneggio, è quel che mi martira. tasso, 1-9: vede
il morir, quanto il martira / che glorioso il suo morir non mira.
reo furor divenne l'ira, / che invecchiando martira / e di se stesso l'
né l'abbandona / coscienza del ver che la martira. -rifl. antonio
tira / a l'alta sedia, che d'aver bramata / tanto, indarno san
. menzini, ii-97: quell'empio che di stige ha il regno, /
7-123: la fante si martira, / che non sa quello che la sua signora
martira, / che non sa quello che la sua signora / ha dentro il cor
[il tuo lume] in cor che muto pianga e si martiri, / e
per la quale si puote intendere che la pena di quelle anime sia ch'elle
. relig. seguace della religione cristiana che, soprattutto nei primi secoli del cristianesimo
andò in alessandria a confortare i martiri che faceva uccidere massimiano imperadore. g.
g. villani, 11-2: i miracoli che fece giesù cristo vangelizzando in terra,
voluto più tosto patire pena e morte che rinegare la cristiana religione, sono stati
morire fecero testimonio al mondo quanto più che la lor vita amavano cristo. b
dì gli accusatori nostri ed i giudici, che dovean essere i nostri confortatori. cantù
supplicare il signore pei loro fratelli, che in quel momento suggellavano col sangue la
meglio t'è, [o moglie] che tu muoi, se morire ne dovessi
muoi, se morire ne dovessi, che saresti martira: beata a te!
ma solo il buonarroto / pel martirio che qui lo fece magro. bocchelli, 13-372
al priore conte e ai canonici, che io vescovo, benché indegno, venero
e mirabili,... innanzi che cristo venisse in carne, combatterono per
speranza i martiri furono in tanto confortati che non solamente sostenessono pazientemente i tormenti,
9-107: più sono li martiri del diavolo che quelli di dio. -martire
. -martire di desiderio: colui che, animato da un ardente amore di
abitualmente disposto a qualsiasi rinuncia piuttosto che rinnegare la fede o trasgredire i comanda-
e pure al figlio ei disse / tanto che parte gli scoprio del vero: /
gli scoprio del vero: / tanto almen che bastò perch'ei capisse / il gran
). segneri, iv-472: veduta che l'ebbe [maria] alla testa
prima uno era regenerato a cristo, che l'occidevano. 2. per
, cittadini piemontesi, napolitani e romani, che sopra de'pubblici patiboli foste sacrificati al
le rivoluzioni, la collera del popolo, che copre di vergogna i giuresperiti della servitù
economisti dell'opulenza; vedete i dottori che impallidiscono, che si rinnegano mentre il
; vedete i dottori che impallidiscono, che si rinnegano mentre il nuovo diritto è attestato
un conforto... l'individuo che gli sta da vicino. carducci, iii-17-6
spielberg e di mantova... che ci voleva? di giacomo, ii-773:
per poter dare una fede agli uomini bisogna che alcuni uomini sappiano essere martiri.
. per togliermi d'inganno e persuadermi che l'autore della francesca e il martire di
352: quando e'sarà da voi, che di cose si hanno a sapere!
sapere! quante saranno le domande e di che qualità!... sì che
che qualità!... sì che per un pezzo io mi penso che 'l
sì che per un pezzo io mi penso che 'l pover uomo abbia ad essere martire
39-iii-176: per acquistare la saviezza, che, come dissi, è la scienza della
monti, i-351: son venti giorni che mi trovo in letto, martire d'una
d'una fiera flussione di capo, che mi ha tolto affatto l'udito. vivante
udito. vivante, ii-514: ricordiamoci che, martiri dell'opinione, noi abbiamo forzato
e colla nostra industria soccorsi quegli stessi che ci opprimevano. cattaneo, v-2-58:
: questa antipatia per l'uno, che si alimenta da una inesplicabile e capricciosa
e capricciosa predilezione per l'altro, fa che in ciascuna famiglia deperiscano e si estinguano
e si estinguano lentamente dei piccoli martiri che non hanno altro torto inverso i loro
. nievo, 790: vedi a che belle conseguenze siamo venuti! tu ti ammazzi
sono martire dei versi, di quelli nuovi che faccio e rifaccio penelopicamente senza fine.
leggenda della bambina martire, al punto che teresa fu costretta a ricevere la signorina
inviterò a scorrere queste carte i martiri ciarlatani che accarezzano due meschini rammarichi e li addobbano
lepida e caustica, per significare colui che sfrutta alla banca del popolo alcuna sofferta
lamenta del bene stare o di noie che non gli danno o di chi s'
grande e gentile sorpresa di moro è che, religiosissimo, integro, esemplare, egli
: addesso c'è legioni di martiri, che hanno assaggiato qualche mese di carcere comoda
dire a servolo, suo caro discepolo, che egli doveva morir martire a cagione dell'
morir martire a cagione dell'ingiuste scomuniche che avrebbe dovuto soffrire da papa alessandro iv
inferiori com'eran di numero a quelli che si trattava di sottomettere. -soffrire
': non il dolore, anco che sia animosamente patito, dà il merito
, combattitori contro qualunque dicessi men che bene contro l'adorato nome di iesu.
innanzi martiria e tormenta se medesimo, che altrui faccia male. = denom.
superba / predicò cristo e li altri che 'l seguirò. idem, par.,
fermo il disiro / sì a colui che volle viver solo / e che per
a colui che volle viver solo / e che per salti fu tratto al martiro,
salti fu tratto al martiro, / che non conosco il pescator né polo.
crediam ciascuno esser sì forte, / che 'n pace porteremo ogni martiro, /
lasciarmi in man de'cani? non sapete che sono luterani la più parte, e
sono luterani la più parte, e che ammazzare un sacerdote l'hauno per opera
sacrificio per la fede; i meriti che ne derivano. dante, par.
del comperare e vender dentro al tempio / che si murò di segni e di martiri
sopra i sepolcri de'martiri edificati), che si vede che vi era al tempo
martiri edificati), che si vede che vi era al tempo di carlo magno.
, inf., 23-117: quel confitto che tu miri, / consigliò i farisei
tu miri, / consigliò i farisei che con venia / porre un uom per lo
si fuggirò / li assiri, poi che fu morto oloferne, / e anche
limbo; e con martirio amaro / fe'che dal suo figliol fusson redenti. s
: prego io il dolce nostro salvatore che egli ci guidi a sbranare e a macellare
, e manda così a dire: / che gli farà morir di morte rea /
gran dio, tu stesso muori, e che mai fia / il soffrirlo, esser
carne d'un dio fatto uomo, che palpita nel sogno sacro. è il sangue
d'un dio straziato e ucciso, che scorre, misto al suo siero, in
al suo siero, in una mensa che è un patibolo, in un martirio che
che è un patibolo, in un martirio che è una cena. -con riferimento ad
di valembrosa..., essendogli apposto che a piti- zione de'ghibellini usciti di
queste raccomandazioni [il giovane] conchiudeva che, sopra ogni cosa, a nullo martire
seminò tanta gelosia negli animi degli otto che a loro venne talento e con maturo
dì fa dare aspro martire / a quelle che non voglion consentire. ariosto, 8-44
. ariosto, 8-44: d'ogni martìr che sia, 'pur ch'io ne
ti ringrazi. varchi, 1-27: che più? io sosterrei ogni martire, /
sosterrei ogni martire, / per mantener che l'uova sode sono / il miglior cibo
l'uova sode sono / il miglior cibo che si possa udire. b. segni
in marsilia, fece prigione un capitano che era in su l'armata e datoli
occorftndo, è sacrificio dovuto al patrone che si serve, quanto più mi conosco obligato
, intrepidamente resistere a lunghezza di martìri che, tinti del mio vivo sangue, vengono
: eccomi, io gli dissi, che non ci era il miglior / modo,
non ci era il miglior / modo, che pigliassi o voi, o vostra
cattive, d'ottenere da quel tristo che finisse d'infliggere il martirio alla povera bestia
12-61: a qual martiro / venite voi che scendete la costa? / ditei costinci
udia 'l rimbombo / de l'acqua che cadea ne l'altro giro, /
partirò, / correndo, d'una torma che passava / sotto la pioggia de l'
, 28-54: più fuor di cento che, quando l'udiro, / s'arrestar
nel cupo deserto / c'altro remito che ci sia per certo. cantari cavallereschi
non mandi il momento, / in che noi d'improvviso spavento / tristi oggetti
azione. ventisei milioni d'uomini vogliono che l'italia sia. amari, 1-2-93:
858: qui sopra queste erte montagne che si avvicinano al cielo, in mezzo ai
comodi in regime di libertà, dato che tutti ne parlano, molti incoraggiano perché non
barberino, ii-160: colui è saggio, che sa sofferire / spesa, danno e
martire / secondo l'esser del tempo che corre, / del ben e del mal
e facile il camino / a l'alma che, luttando, vuole uscire. leonardo
sonno / grieve martir gli addoglia, / che poi si sveglian d'ogni dolor scarchi
, / ch'appena creder puonno / che quella amara doglia / non gli ritenga ancor
solamente vedendo lo strazio e i martìri che volontariamente si davano, tanto immagrii e
si davano, tanto immagrii e disvenni che, uscendone, io non avea sembiante
, e il martirio del coltello chirurgico che lo ha scarnificato, il povero vecchio ottenne
dossi, i-183: il più orribile morbo che imaginare si possa lo tormentava, ché
era stata la vita; tuttavia egli capì che aveva qualche
anche di lavoro. e assentì a che lo strazio e il martirio crescesse,
strazio e il martirio crescesse, pur che il lavoro potesse essere più lungo.
lungo. -per metonimia: ciò che provoca un dolore fisico. tasso
a tal segno / l'aspro martir che n'è quasi omicida. 7
ria / e si consola altrui, che l'omo oblia / danno e dolor e
., 4-58: con ciò sia cosa che i proveduti e savi riparatori ricevono poco
riparatori ricevono poco danno... acciò che nasciendo non ci faccia essere frategli e
nostri oratori di riputazione; e ti dico che per me riesce un tal martirio che
che per me riesce un tal martirio che per leggere una predica italiana, e
vettura a fianco d'un bella comica che aveva paura dei ladri e che mi si
comica che aveva paura dei ladri e che mi si stringeva da canto ad ogni
sono sbalordito dal gran lavoro: sai che il 28 ho un altro martirio,
contagio, relitti angosciosi di una festa che fu la vita. ungaretti, i-no
corrisposto). -per metonimia: ciò che ne è causa (un'avversità,
risponda -mandatemi a diri; / voi che martiri -per me sofferite, / ben vi
prossimana. giacomino pugliese, 194: sì che da voi non anso partire, /
ragio / dal vostro chiar visagio / che l'à così sorpriso? / ischianti
): fatti son [gli occhi] che paion due disiri / di lagrimare e
quanto più fiso miro / le bellezze che fan piacer costei, / amor tanto per
55-3: quel foco ch'i'pensai che fosse spento / dal freddo tempo e
dice, se non l'ha, che tosto more. serdini, 1-23: fra
del fiore, / passeggiando il martir che mi disface, / colsemi innudo,
resto, / ma provo il martire / che avrei nel partire, / che
martire / che avrei nel partire, / che avrei nel restar. alfieri,
donna, / no 'l creder già che amata io t'abbia mai, / né
amata io t'abbia mai, / né che gelosa rabbia al cor mi desse /
parlò mai del suo martirio all'amante che le rimproverava la brevità delle visite d'
vita comune, e grandi e piccole, che sono un martirio alla mia sensibilità e
: l'essersi ordinato dal principe eugenio che non si lasci passare veruno da borgoforte se
agli ussari di spogliar tutti, fa che noi non sappiamo la positura delle armate con
: / vidi la nobil pera, / che sì diceva con martìri assai: /
dolci martiri / da le vermiglie labra più che rose, / lacrimando egli ancor,
e trista, / e finché vivo conven che sospire, / per essere lontano de
accetta, anche vedendola a uno specchio, che in questo caso ci para davanti la
essa sia possibile dentro la maschera soffocante che da noi stessi ci siamo imposta.
quest'à dolore / e già, secondo che ne par de fare, / dovrebbe
. di martirizzare), agg. che dà il martirio; che procura atroci
agg. che dà il martirio; che procura atroci sofferenze fisiche o morali.
: fradelo mio, el l'è multi che desiderano d'essere martirezati per amore de
! se fosse uno podestà in fiorenza che per nome di cristo gravemente m'affligesse di
, 114: molto iovò a stefano che fo martirizato, / et a iob,
fo martirizato, / et a iob, che in vechiecza in tucto fo penato.
10 ho sentito dir da più persone / che agnesa, la qual fu martirizzata,
: gran cosa è, invero, che quasi tutti gli imperatori romani che perseguitarono
, che quasi tutti gli imperatori romani che perseguitarono e martirizarono i fideli di cristo
con mille maniere di asprissima crudeltà quelli che lo confessano e lo servono? gozzano,
gozzano, i-1098: la torre simbolica che la santa reca in mano è appunto quella
accesero e le viscere e 'l sangue che ben tosto ebbero a suscitarmi nella vita
nella vita que'guai e que'malanni che già prima per lungo tempo m'avevano
dai tribunali la 'tortura preparatoria 'che martirizzava gli uomini per inviarli al patibolo.
rimanevano chiusi in pugno, di modo che, girandoli, ristringeva la legatura,
ne fremo, a quell'essere umano che, vinto da una morbosità orribile,
una strada, e vede un grosso mascalzone che martirizza un bambino. viani, 19-201
fagiuoli, 2-130: certi ragazzacci sessagenari, che... con ben affilato rasoio
e si martirizzava continuamente quelle quattro setole che non volevano allungare. -rifl.
di londra di liverpool e di corfù che la aiutano nella santissima opera di martirizzare
. cicognani, 9-70: -martire? che intendi di dire? sputa il veleno
chi l'ha costretta a far la vita che à fatto? senza un momento di
. tozzi, v-266: certe giornate che lo avevano martirizzato erano finite così!
, 3-2-310: la mia clemenza non vuole che io v'induca a martirizzarvi in cercare
v'induca a martirizzarvi in cercare quello che giammai non troverete, perché non è
di fare assai con passare il meglio che può la giornata d'oggi senza martirizzarsi
... non servono ad altro che per moltiplicare le spese e gl'incomodi,
difension del vero, non so quel che mi facessi. assarino, 3-58: veggo
3-58: veggo, o signori, che mentovando soli e primavere, io mi ramento
di que'fiori e di quei raggi che più non splendono né olezano alla mia
giuglaris, 367: ne'trentatré anni che visse al mondo, andò raccogliendo in sé
e martirizzava gli animi, molto più che il pericolo reale e presente. leopardi,
leopardi, iii-86: l'altra cosa che mi fa infelice è il pensiero. io
infelice è il pensiero. io credo che voi sappiate, ma spero che non abbiate
credo che voi sappiate, ma spero che non abbiate provato, in che modo
spero che non abbiate provato, in che modo il pensiero possa cruciare e martirizzare
pensiero possa cruciare e martirizzare una persona che pensi alquanto diversamente dagli altri, quando
fare le teme, fu di parere che il mio nome fosse saltato o
ogni suo sforzo per comandare l'animo, che sia contento di quello che ha,
animo, che sia contento di quello che ha, senza martirizzarsi per quel
ha, senza martirizzarsi per quel che non ha. leopardi, iii-429: bisogna
non ha. leopardi, iii-429: bisogna che vi lasciate un poco portare dalla volontà
vi martirizzerete da voi stessa in modo che, prima d'ottenere quello che avrete
modo che, prima d'ottenere quello che avrete sperato, sarete passata per un vero
così voi, care mie sorochie, che volete essere sue spose, martirizzate questo vostro
da man feminil cerchio girato, / che de'bombici estinti al globo aurato /
martello, 1-22: ho gran piacere che le mie cose poetiche siano martirizate e
il tedio, non per la pietà, che mi fanno. -pronunciare in modo
pose a giuocare e. a ogni posta che perdeva, la povera vergine si
fradicia. nievo, 2-31: è vero che la ria nina si diverte anch'
cavalca, vii-52: se pure s'intendesse che desiderare 10 vescovado fosse buono desiderio,
buono desiderio, deono sapere... che questa parola fu detta in tempo che
che questa parola fu detta in tempo che la chiesa non aveva né onori,
erano i primi, e più crudelmente che gli altri, martirizzati. boterò, 290
dormitorio) è voce sacra e veneranda, che ricorda i corpi degli apostoli e degli
corpi degli apostoli e degli altri martirizzati che quivi dormono. massaia, ix-218:
medico doleo, martirizzato ugualmente dalla gotta che dalla pietra, sperimentò l'unico miglior
occhi spalancati. d'annunzio, v-1-397: che ti vale sfuggire la giovine donna disarmata
di nuvole incerte e tingeva d'un rosso che pareva incandescente le pendici martirizzate di na
porto, il teatro « vittorio emanuele » che si vede ancora intatto, visitando la
. vecchi, lxv-186: ho ima pelliccia che più non discemo / se sia volpe
e fra 'l moderno; / ma par che si sostenta col duello / che di
par che si sostenta col duello / che di martore sia, poi ch'io la
ultimi pinastri in riva al mare, che il libeccio, respingendo verso terra,
martirizzato, e quindi andava argomentando trame che qualunque miseria pur grande che fusse in
argomentando trame che qualunque miseria pur grande che fusse in altro amante non potea giungere
intelletto, per comprarsi una valida protezione che l'introduca. tozzi, v-359: la
invece d'essere in tre atti, che tele di avventure miste a martirizzate passioni.
. -trice). letter. che martirizza; torturatore, seviziatore;
con quei rapidi e inavvertibili movimenti che gli son propri, mi si
mi si è accostato; credo che m'abbia sfiorato una spalla.
complesso delle tradizioni e delle documentazioni che si riferiscono alla vita e alle
-in partic.: libro liturgico che riportava, giorno per giorno, gli
santi, dei misteri e degli avvenimenti che sono oggetto di commemorazione annuale nella chiesa
-anche: lettura, anche cantata, che se ne dà nei capitoli canonicali e
cercando il martirologio, trovorno a punto che il dì che la diceva, era santo
, trovorno a punto che il dì che la diceva, era santo antonio da
): nel martirologio ecclesiastico si legge che del mese d'aprile a nemausio in francia
mese d'aprile a nemausio in francia, che ora nimis si appella, fu martirizzato
bottari, 3-2-39: questi sono quei santi che il culto immemorabile godono in alcune contrade
è uno degli obliati del martirologio, che ha anche i suoi naufraghi nel gran
2. per estens. elenco di eroi che si immolarono per una nobile causa o
fratelli cairoli, debenedetti, bronzetti, che riassumono uno dei più splendidi martirologi che
che riassumono uno dei più splendidi martirologi che mai abbia annoverato la storia. carducci
quintessenza di adulazione distillata per lambicco, che avrebbe messo il fremito dell'invidia fin
d'austriaco sevo unto il molliccio / soldan che ascolta il suo martirologio / col bianco
tentate insurrezioni, se valevano a comprovare che gl'italiani non si erano rassegnati e
vite preziose e destavano la paura, che giova non destare, nei governi e
ad autenticare le sue asserzioni: il che veggo anche praticato dai moderni martirologisti.
uomo bellicoso, incline alla guerra, che manifesta sentimenti battaglieri e volontà aggressiva.
, lodovico, tu se'di quelli che sforzi la natura a fare arte che al
quelli che sforzi la natura a fare arte che al tutto ti niega. tu dimostri
tu non sei cesarino, anzi mi pare che chiaramente tu sia un nuovo sardanapalo.
: la martora ha questa industria, che gonfiando la pelle schifa e morsi de
mattioli [dioscoride], 401: dicono che, spargendosi il succo della ruta sopra
donnole e di altri animali maggiori; che pure lo hanno armato di un grande
un poco più fine e più scuro che le nostre. spettacolo della natura [tommaseo
quelle le quali non sono fatte, che delle punte della coda di codesto animale
, ii-65: pensava [papa clemente] che un pilicione di panno di camerino miscio
castroni bianchi tenesseron più calde le gambe che le martera coperte di raso cremosino.
quelle delle congeneri mustele in questo, che se si maneggiano e strofinano tanto a
si maneggiano e strofinano tanto a diritto che a rovescio, sempre rimangono uguali e diritti
sezione con l'aiuto della donna, che avea posto in due vasi di creta
opprimere. cantù, 482: colui che ora è martorato, può il momento
governo di crude 1 che sì m'accora, / cerchi la fonte
afar se move / soave, fin che ben segnor se vede; / po'
: quel suo mesto / vedovile pensier che la martora. -rifl.
. goldoni, x-1070: ma io che sono scaltra, / credo che sia peiché
ma io che sono scaltra, / credo che sia peiché la poverina / per voglia
uno testo del decreto d'imo vescovo che domandava licenzia al papa di metere dua
non sono come que'nostri spauriti, che non son buoni che a menar le
que'nostri spauriti, che non son buoni che a menar le gambe. [ediz
mica qui come quei nostri martori, che non son buoni che da menar le
quei nostri martori, che non son buoni che da menar le gambe]. tommaseo
.]: 4 martore ': soprannome che si dava anticamente per ischerzo a'contadini
e lucia, io7: « ma bisogna che tu mi trovi un altro testimonio »
trovi un altro testimonio ». « bisogna che lo trovi 10 ah? io perché
di mio fratello gervaso, farà quello che gli dirò io ». -dimin
e letter. martire umile e innocente che testimonia francamente e anche ingenuamente la propria
4-1: quantunque amor sia sì molesto / che tutti i martorelli del suo regno /
; / e'non si trova mai, che ciò sia vero. note al malmantile
cominciò a dimenarsi con tanta galantaria, che quello che tocca i tasti al gravicembalo
dimenarsi con tanta galantaria, che quello che tocca i tasti al gravicembalo non ne
cosi. della porta, 2-13: che fa la povera martorella? piange e sospira
martorelli, / unti e bisunti, che parean porcelli. manzoni, fermo e lucia
un martorèllo, fermo: non sai che all'osteria non si fa menzione di debiti
. di martoriare), agg. che sta infliggendo il martirio. -sostant.:
: nerone,... non credendo che una donna reggesse al dolore, ne
fecero confessare. 2. figur. che causa tormenti, angosce, ansie,
: convertì quelle crudeli genti e malvage che v'erano ed alla fine fu martoriato e
: l'undici milia vergini beate / che davanti da dio fanno lumera, / in
barlaam e giosafatte, 68: comandò che a loro tostamente fosse tagliata la lingua
medesimi signori otto per leggiera piuttosto suspicione che cagione fatto pigliare e crudelmente martoriato giovanni
. 1827 (270): con che aveva mezzo, non solo di assicurare la
/ ch'ebbe qui sepoltura / dopo che fu martoriata? gozzano, i-453:
aprite le gabbie, rimproverate i ragazzi che martoriano gli uccelli, maltrattate gli adulti che
che martoriano gli uccelli, maltrattate gli adulti che li acciecano ficcando spilli arroventati dentro gli
., 14-48: chi è quel grande che non par che curi / 10 'ncendio
: chi è quel grande che non par che curi / 10 'ncendio e giace dispettoso
e giace dispettoso e torto, / sì che la pioggia non par che 'l marturi
/ sì che la pioggia non par che 'l marturi? guerrazzi, 9-ii-170: abbracciatolo
della sete. molineri, 1-235: più che 11 caldo mi martoriavano una afa ed
7-133: mi martoria / la spalla che mi ruppi, anno, cadendo / sul
e guardava innanzi, spuntandole le lacrime che le cadevan poi silenziose giù per le
dentro non uscisse, / d'infin- perbiscono che, a dispetto delle rughe del volto,
: quando il feroce palpito rubello, / che farle durare tormento / con qualch'altro marturiaménto
supplizio, e arrivi l'ora / che mi dischiuda l'invocato pronto a sopportare martoriamenti
• avelie, / io vo'che l'anatomico scalpello / nel viscere = deriv
. foscolo, xv-139: la piaga che gl'impedisce il piede manda solo umori
e di dissoluzione cancrenosa. facesse il cielo che le sue ore supreme non sieno martoriate
: fuligatto m'ha ben ristorata, / che tutto questo paese martoria. vasari,
vasari, 4-i-523: di palazzo, che mi martoria il dì della vergine e martire
martoria il dì della vergine e martire, che fa goder i preti e frati con
di venire, ma questa tavola, che coloro lo martoriano e non lo lasciano
, xxxiv-1308: il più gran castigo che dio abbia dato all'umanità siete voi
desposti, vero cerchio di ferro arroventato che cinge tutti i popoli per martoriarli, distruggerli
e strappava tutti i fiori di sogno che nascevano dalla mia precocità tremante...
mia precocità tremante... quelli che mi martoriavano non sapevano quel che si facessero
quelli che mi martoriavano non sapevano quel che si facessero, povera gente ottusa dalla
non c'era altro mezzo d'impedire che colui [il cane] martoriasse tutti?
martoriasse a dimostrargli coi registri alla mano che di parte da dividere non ce n'
non facendo così, i mozziconi sotto che restano all'asparago spezzato martoriano gli occhi
si mise a parlare senza sapere quel che rispondeva lei stessa, col viso in fiamme
, gli occhi attratti dagli occhi di arconti che martoriava un guanto. 5
truova: egli incatena e conduce quelli che egli lega ora in qua ora in là
gozzi, i-10-223: quelle ferocissime fiere che prima divoravano, martoriavano e calcavano in
e martirizzava gli animi, molto più che il pericolo reale e presente. [ediz
ii-1197: vanni fucci... che è martoriato dalla vergogna. d'annunzio
tristezza diffusa tutt'intorno, del dramma che martoriava il cuore dell'amico suo.
/ e tanto sofferranno nel penare, / che vi rincrescerà il martoriare.
. [tommaseo]: tutta parea che si martoriasse in mano di que'suoi parenti
si martoriasse in mano di que'suoi parenti che la sostenevano. pirandello, ii-1-520:
, confessò questo, pienamente mostrando ciò che per quello avvenuto ne fosse. salvini,
questo pensiero lo racconsolava, il pensiero che conforta tutte le anime angosciate, tutti
capelluta tribù dei fabbricatori di ipotesi, che si lambiccano il cervello in ebulizione con
centosessanta milioni di auto mobili che corrono giorno e notte su tutte le strade
mondo, ogni giorno martoriato da un popolo che ha perso il senso del grottesto.
al bivio prese la strada... che scendeva al rio, lo sorpassava per
e martoriate mi facevano un tal ribrezzo che non riuscivo ad amarle. gozzano,
una volontà martoriata di superare un mondo che la vincolava per sopprimere la sua personalità
al proprio convincimento martoriato ma credette che iddio dovesse intendere ciò ch'egli non
sm. (femm. -trice). che infligge il martirio; aguzzino. -
il martirio; aguzzino. - anche: che causa un'atroce sofferenza fisica o morale
, 3-5-225: ecco giacomo apostolo, che dagli ebrei sfracellato, sul morire,
margherita] con lui e tutti i martòri che ricevette per l'amore di gesù cristo
8-59: per martorio gli fece confessare che doveano tradire la terra e dare certe
: davanti al rettore menatolo, per ciò che malvagissimo era da tutti tenuto, senza
in fuga la gente pagana, / che non potean più regger al martoro.
loda [diana] forte, / che 'l facesse morir [atteone] con quel
], ma costretto dal martorio, che per ordine d'anton da leva aveva
quella contentezza era simile alla bevanda ristorativa che la crudeltà ingegnosa degli antichi mesceva al
sforzo, grande fatica fisica o intellettuale che ne è la causa. beicari,
furonvi tutti que'danar sì cari / che vostro iddio facesti del tesoro, /
: non è, io credo, certo che costoro / sian stati figli de la
, un urlar fanno tra loro, / che s'io possa dormire iddio vel dica
, travaglio interiore. -anche: ciò che ne è causa (una sventura,
ch'io sofferisco, è tanto / che mai non canto -ed altra gio'non
tanto martoro / io ebbi già, che rompe un giogo d'oro, / né
267: ivi pirramo fia, che sotto 'l moro / finì la vita,
vita, e tibse sua compagna / che sentì per amor tanto martoro. machiavelli
forteguerri, 16-75: la strega, che finor fu il mio martoro, i
... i volle, dico, che il diavol si ponesse / d'una
/ tale m'alletta amoroso martòro / che giorno e notte vò cantando e ploro
/ zuppi di già per non so che martoro. cor azzini, 4-56: io
assilla / onde vano è il martoro / che l'anima dilania. 6. stimolo
.. signora del nostro verso, che all'intelletto sovente de'comossi poeti vai dettando
publicamente, farebbe pensare alla parte ghibellina che io avessi notizia del tratto, e
notizia del tratto, e ne seguirebbe che di nuovo si farebbe un'altra dilazione
pulci, 1-3-52: l'ultimo fu, che i legni de'cristiani / non potendo
fuggissi in india con medoro, / che quando il seppi, io caddi di martoro
: la morte non trovò... che in povero corpo consumato, più che
che in povero corpo consumato, più che dalla tisi, da una martoriosa disperazione
fece santo stefano, quando fu martorezzato, che umilissimamente pregò per coloro che lo lapidavano
martorezzato, che umilissimamente pregò per coloro che lo lapidavano. sanudo, 129:
viti la caxa dove abitò li zudei, che zà del 1481 marturizòno uno putino.
hanno ricoperte le magagne di un morto che spira. -con valore attenuato.
per lo sforzo e lo studio grandissimo che ci metteva. -rifl.
le lusinghe. redi, 16-ii-33: che m'affligga e martorizzi il cuore / ogn'
martorizzi il cuore / ogn'altra donna che vi avrà ricetto. cantoni, 183:
ricetto. cantoni, 183: una volta che è contenta, e se lo tiene
quanto vuoi martorizzarmi? non ti accorgi che ogni giorno tu mi consumi come un fuoco
selva, 3-90: prega colui col dire che non voglia star quivi a martorizarsi tossa
a martorizarsi tossa e morirsi del freddo, che questa è troppo gran vergogna loro.
aretino, v-1-365: può fare iddio che aviate quei pensieri, quei discorsi e
, quei discorsi e quelle chiacchiere di che eravate magazzino, quando,..
: felicissimi possono esser chiamati tutti quei che nello sforzo di levargli il regno sono
miserie loro; perpetuamente martorizzati sono quei che per loro maggior confusione col perdono sono
, iii-611: compatisco... coloro che tiranneggiati dal fasto e, martorizzati dall'
. franco, 4-102: le fantesche, che sono accorte e scaltre,..
.. e altre monelluzze, con che sogliono rifondere un poco di spirito al
-che non ha niente da fare e che sta tutto il tempo a girar la
] risentimento contro un pezzo di martuffo che non riuscirà mai a capire certe cose
. marucelliano, agg. che appartiene, deriva o riguarda l'
serra, iii-196: ella pensa forse che sien per venire in campo i canti
re dell'api, il quale, essendo che non parte mai solo dall'alveare,
. baruffaldi, iii-184: « io credo che derivi dalla voce regulus, che
che derivi dalla voce regulus, che così chiamasi appunto il re dell'api dal
napoletana. marxiano, agg. che si riferisce, che è proprio dell'
marxiano, agg. che si riferisce, che è proprio dell'opera o del pensiero
è un operaio di cui si può dire che ha ereditato la filosofia, come voleva
continuazione di nietzsche o di dostoievskij piuttosto che della grande linea umanistica sottintesa nell'espressione
, filosofica ed economica di karl marx che, allontanatosi dalla filosofia hegeliana accusata di
a instaurare la dittatura del proletariato (che in futuro dovrebbe venir meno con la
socialismo, comunismo; il movimento politico che vuole attuare tale dottrina; l'organizzazione
attuare tale dottrina; l'organizzazione sociale che a essa si informa. -anche
è soltanto paura, paura borghese. che cos'è, se non questo, il
del marxismo; iscritto a un partito che si ispira al marxismo; socialista,
molti reggimenti marxisti di oltre reno, che cinsero di assedio bismarck. panzini,
oggi come oggi o ieri come ieri che possa venir privilegiata a preferenza di un'
pratolini, 10-179: comincia col convincerti che ci hanno tradito tutti. ultimi i
hanno tradito tutti. ultimi i marxisti che ideologicamente, l'ho appurato, sono per
critici marxisti. 2. che si riferisce, che è proprio di marx
2. che si riferisce, che è proprio di marx e del marxismo
proprio di marx e del marxismo; che si ispira o trae origine dal marxismo
davanti ad una di quelle tragiche necessità che impongono una decisione. gramsci, 1-205
le critiche, secondo lui decisive, che avrebbero rappresentato un'epoca storica, è
dall'anno scorso,... che mi sono messo a studiare seriamente i
b. croce, iv-n-67: che cos'è il « materialismo dialettico?
generale del partito marxista-leninista ». e in che consiste? -nell'essere dialettico pel suo
denaro nel mondo borghese: qui l'individuo che si affanna a guadagnare denaro per curarsi
(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio del
-ci). che si riferisce, che è proprio del marxismo; che si ispira
, che è proprio del marxismo; che si ispira o trae origine dal
marxistico; col sentimento, almeno, che li anima, i socialisti veramente sinceri
con turati. pasolini, 9-344: pensiamo che comunque sarebbe difficile -secondo la metodologia della
stilistica, o quella marxistica di lukàcs, che in questo coincidono -pervenire a una sintesi
quelle pagine sono concrezioni, sistemi infinitesimali che riproducono il 'sistema storico intero.
tanto affini nella loro avversione alla libertà che gli uni si reclutarono sovente nel campo
arbasino, 7-313: dal momento che kierkegaard non si lascia marxizzare,
tralcio avente non più di 2-3 gemme, che, foggiato da una parte a scalpello
a. pucci, ii-291: se vuogli che [i mandorli] sieno dolci,
o di febbraio, togliendo le marze prima che mettano. crescenzi volgar., 4-11
innestare a marza nel legno sfesso, che la corteccia con la buccia e legname con
rozzezza e ignobilità di quell'umore copioso che viene dalla pianta salvatica, che non
copioso che viene dalla pianta salvatica, che non si può sfogare e trasfondere altrove.
ad esso tre o quattro marze, che chiamano nesto a « zeppa » ovvero a
o cuneo e s'insinua nello spacco che si fa nel tronco reciso, procurando
si fa nel tronco reciso, procurando che la scorza dell'uno combagi con la scorza
anche per le piante un po'grosse che fossero molto cresciute in piantonaia il solito
ogni insitatore con ogni marza e quando che sia, o bene o male che
che sia, o bene o male che si faccia, fa pur i fatti suoi
, io t'innestai / le marze appunto che tu mi dicesti. =
da marzo1 (perché è in questo mese che si innestano le piante); cfr
, né in contado alcuno ortolano, che infaccendato non fosse, quale a fare
se non a lei: e senza che, insino a'fornaciai a cuocere guscia
marzacotto macinato e stacciato, sarebbe meglio che la fritta. biringuccio, 1-44: puossi
puossi ancor chiamar vetro quel color bianco che dànno li maestri figulini come una pelle
in vero altro non è quel lor marzacotto che fritta composta di renella ed allume di
, si smaltano di bianco, con che fan coperta dura e vaga al rozzo aspetto
ricettario fiorentino, 85: alcuni dicono che è vetro non perfectamente cocto, et è
non perfectamente cocto, et è materia che si fa el vetro, volgarmente massacotto.
massacotto. citolini, 380: quelle che si fanno con ruote sono il vasaro,
. v.]: 'marzaiuola': nome che si dà in toscana all'anatra querquedula
': sorta di anatra salvatica, che nidifica a nord, ¦ fra
anche 'carrucola ', dal suono che manda gracidando. è 1 anas querquedula
: è un branco d'anatre marzaiole, che si rimettono in viaggio. sono arrivate
. sono arrivate sull'alba, e ora che principia rimbrunire, volano via. cassola
(marzaiuòlo, marzaruòlo), agg. che appartiene, riguarda o dipende dal mese
o dipende dal mese di marzo; che nasce o sboccia o matura in marzo;
o sboccia o matura in marzo; che è di passo in marzo.
gallettin marzaiuolo, o parasito, / che t'ho veduto in cento confortini. citolini
gallo] allevato da piccino, / che gl'era barbagliuto e marzaiuolo. castellini
1-22: a quel gallettuzzo / marzaiuolo, che vorrebbe costei / per moglie, tocherà
il marzimino e l'uva mostaia che ne fa assaissimo e la zuccaia. garzoni
, facciamo la conoscenza del marzemino. che è un vino addirittura opposto al teròldego.
balducci pegolotti, i-321: una scatola, che tenga ruo- toli imo di marzapane,
pietra. parabosco, 5-19: o ciel che non mi facesti nascer donna! a
presenti fatti, tu tosto hai aver quel che desideri, halli, 1-144: mangiato
tocchi e nessun taste / quelle pere che son guaste. / queste son le favorite
pasticcio di crema marzapane e zucchero filato che è il casinò. montale, 5-52:
sapete qual è? essi han paura che, scrivendovi, non apra i marzapani
vento spirante / me'si salva ogni nesto che si fende / che quegli a buccia
salva ogni nesto che si fende / che quegli a buccia. idem, 1-933:
essa versare / vedrà sua acqua, che 'l nestar nimica; / marza d'
in venezia con tal nome quella strada che cominciando dall'orologio di s.
avia fato far una crida, che tutti li marzari et altri seguivano il
: -dove vai? -io vo che la mi manda / dal calzolar, dal
, sf. agric. varietà di lino che si semina in primavera. tramater
v.]: 'marzasca': il lino che si semina in primavera.
rezasco], 3-549: ho trovato che un abbate francava della fabbrica e marzaso,
(plur. m. -ci). che avviene in marzo. -in partic.
in marzo. -in partic. v: che si semina in primavera (una varietà
13-viii-56: dimenticai dirvi per l'ultima che in romagna si aspecta ricolta di grani communale
: vernale. aggiunto di qualunque grano che si semina in primavera, all'infuori
in primavera, all'infuori del frumento che si dice 'mar- zengo ',
'mar- zengo ', della civaia che dicesi 'marzasca ', e del lino
'marzasca ', e del lino che si dice 'marzuolo'. nieri, 3-121
marzuolo'. nieri, 3-121: 'marzatico': che viene o che fa di marzo.
3-121: 'marzatico': che viene o che fa di marzo. proverbio: « pasqua
. agric. l'insieme degli ortaggi che si seminano durante il mese di marzo.
]: 'marzeria ': la roba che si semina in marzo: orzo,
ecc. 'ormai non vi resta che seminare un po'di marzeria '.
(ant. marciale), agg. che si riferisce o appartiene al dio marte
nelle sacre e solen- nitadi romane, che non aveano se non solamente tre flamini
abbattimenti e per la tromba, cose che si usano in alcuni giuochi. tramater
giuochi instituiti in onore di marte e che si celebravano in roma il primo d'
credo, e non è bosia, / che se in puglia vi son questi animali
sagginali. / gli omeni marziali / credo che armati siano a quella foggia / che
che armati siano a quella foggia / che i sonagli d'estate per la pioggia.
volte in vita mia / alcun, che pare un sancto al naturale, / se
un sancto al naturale, / se advien che vada dentro a l'ostaria, /
state queste terre di qua da monti che voi dite, da molti anni in qua
così marziale e guerriera la nazione catalana che fino le donne, che in altri
la nazione catalana che fino le donne, che in altri paesi sono imbelli, nell'
imbattuta in un drappello di quei bersaglieri che passavan marziali e un po'vanesi,
, mestamente sospirò. -che protegge, che tutela i combattenti (una divinità)
ovvero indolente. 3. che si riferisce, che è proprio della guerra
3. che si riferisce, che è proprio della guerra, delle armi
atanti. pulci, 26-130: zambuger, che ancora è piccol fante / e vuol
. castiglione, 350: non sapete voi che platone, il quale invero non era
marziali affarmi, / me non vuo'già che la vecchiezza scusi. sarpi, ix-84
, 1-iv-84: non meno queste provincie che l'altre del regno si videro ardere
1-364: giaceva simile ad un guerriero, che si riposi tutto avviluppato nel suo marziale
-che riguarda imprese o eventi bellici; che tratta dell'arte militare. delfico
de mori, 66: questi, che da l'augusto / suo genitor ferrando
farò d'eccelsa prole sì fecondo / che sarà eterno al mondo. ciro
ciro di pers, i-399: tu che a la francia imperi, / invitto
delitti e di volpine frodi, pensò che per menar tranquillo e sicuro il resto
, non poteva immaginar mezzo più sicuro che quello di nascondere le memorie delle sue
compiacea sempre in vita. 4. che spinge, che eccita a combattere, a
vita. 4. che spinge, che eccita a combattere, a lottare,
, a lottare, a uccidere o che è suscitato dalla violenza della battaglia (
m'empedisse la mia via, / che mi ne pizzich'ora ogn'altra scabbia:
lui quel caldo / disdegno marzial par che s'attuti. siri, i-165: il
d'un'apparenza pacifica quei bollori marziali che rinfiammavano alle guerre. zeno, xxx-6-200
-che dà il segnale della battaglia, che incita al combattimento (uno strumento musicale
tromba. torricelli, 242: avanti che le trombe marziali s'udissero infiammare altrui
targa imbraccia, / la tromba marzial che a morte sfida / dà il segnai di
i cori agghiaccia. 5. che si riferisce all'esercito, alla difesa;
e a tutti gli altri marziali gesti che da voi veggiamo ordinati [ecc.]
sì frale? ciampoli, 310: ma che parlo di rocca? a 1 cuor
famiglia, in tutto quel tempo, che due cambiali, l'una di quattordici,
stante l'unione delle dogane. resta che ella si compia con una lega marziale
grande riconciliazione marziale. 6. che esprime o è improntato a fierezza,
ti veggo in faccia una linea marziale che minaccia, quando ti balza l'irascibile
meno stragi a'tuoi famigliari nella mensa che a'tuoi nemici in campo. chiari,
armonia dei lineamenti, l'agile forza che rivelavasi, all'incesso, alle mosse.
, i-541: poco dopo venne un giovanotto che mi colpì subito per gli occhi nerissimi
, nella figura e nel passo marziale che mi pareva di riconoscere, d'aver già
, 1-1-122: si abolì la legge marziale che dispiaceva alla plebe. tramater [s
: 'corti marziali ': che giudicano colla legge marziale. cassola, 2-470
cassola, 2-470: qualcuno sosteneva invece che i tre erano colpevoli: anzi,
colpa diventava ancora più grave. -vedrai che finiscono davanti alla corte marziale.
marziale. 8. astrol. che si riferisce o appartiene al pianeta marte
, i furti e quelle altre empietà che ci si accompagnano, non avverrà già
e i venti, cioè gli appetiti, che trovano la porta aperta, scompigliano il
e buoni. speroni, 1-3-306: che la cristiana religione sia gioviale per influenzia di
2-131: sappiamo con tutte le ragioni che in tutti i modi, nei gesti,
influssi, [il pittore] intenderà che ha da rappresentare il marzial crudele, il
di ferro o di suoi derivati; che contiene sali di ferro. -acqua marziale:
dolomieu nel suo nominato catalogo non apporta che l'esempio di una sola pirite marziale
sedimenti i quantitativi non meno della selenite che delle terre marziale e magnesiaca. galanti
marziale, cristalli di un rosso vivo che chiamasi cinabro. d. sestini, 70
edilìzi della città impiegata la lava, che comparisce di color rossiccia, ove naturalmente
'i 'preparati 'di esso, che ora diconsi piuttosto 'ferruginosi 'o
marziale -una sorgente di acqua solforosa che cade nel ronco. -sm. medicamento
.., m'avanzerei a'marziali, che in questi casi da tutti gli autori
io per me vorrei tenermi il più che fosse possibile sul sicuro, e per
i marziali, praticati anche in tempo che non s'alzava dal letto, recarono alla
. marziale2, agg. ant. che si riferisce al mese di marzo.
(plur. m. -chi). che appartiene, che si riferisce o deriva
. -chi). che appartiene, che si riferisce o deriva dal poeta latino
latino piace più di catullo. vero è che i'ultimo ha più purità di lingua
di convincere l'animo fervido di gide che il cattolicesimo è gioia, virilità,
di marziale1. marziano, agg. che appartiene o si riferisce o
ballatoi, di ter- razzette marziane, che spurgava un ruscelletto bianco di acidi sulla
di uomini azzimati e di donnette pinte che sorrisero a veder quell'uomo rossigno,
rossigno, con gli occhiali neri, che aveva una risata meccanica da tòni.
e contro la natura avversa); che discende da marte. s.
romana, non darebbe mai il luogo che tenesse a persona. caro, 9-875
caro, 9-875: in quella guisa che gli adunchi ugnoni / contra una lepre
, 13-i-894: opra col tuo signor, che si disserri / la mia prigione,
oh vedi la tua marzia mésse / che a l'avvenire dà gli ardui segni.
del marzio cignal. 3. che invita al combattimento (un segnale);
al combattimento (un segnale); che tratta argomenti guerreschi (un'opera letteraria)
, e marzie trombe / squillaron sì che il funebre superga / nella polve esultò
. pisani, 200: scipio, che in marzie spoglie / fu di fortezza
x-3-274: l'igneo terribil aere, / che dentro 11 suol profondo / pasce i
'. màrzio2, agg. che appartiene o si riferisce al mese di
si riferisce al mese di marzo; che nasce o sboccia o matura in marzo
le lingue, / ammiri forse / che cosa io celibe / alle calende /
quale è nele parti di romania (acciò che sono dodici alessandrie, le quali alessandro
le quali alessandro fece il marzo dinanzi che morisse). folgore da san gimignano,
perseguita un'ostinatissima debolezza de'nervi oculari che m'impedisce non solamente ogni lettura,
, soldi ira, denari v, che ne demo loro livere otto di picioli,
ne demo loro livere otto di picioli, che s'ebero due bue che noi riavemo
picioli, che s'ebero due bue che noi riavemo da dondo loro lavoratore.
colle annotazioni dei progressi e mutazioni, che d'ora in ora son per fare
, v-1-128: vi bascio quella gentil mano che larga si è degnata porgermi una delle
12-ii-274: e per l'indisposizione in che mi trovo al presente di un poco
catarrale, non le dico altro se non che me le raccomando. di parma,
37: facendo fine, prego dio che vi guardi di male. di pisa
. grazie delle notizie dei vocaboli, che ha voluto procurarmi, in mezzo alle
almeno una strofa per quella nuova stella che sorride al cielo mezzo velato, marzo
un po'matterello. secondo l'opinione che a ciascun mese dava la sua influenza.
senza ragione l'attribuire un non so che tra soverchio calore e stranezza a chi è
con la buona stagione, vagliono più che il tron di salomone. ibidem, 186
di marzo muove e non risolve. (che dicesi anche di chi propone le cose
il sole di marzo è il primo che faccia imbrunire, poi viene la forza
(plur. m. -chi). che appartiene o si riferisce al marzocco;
appartiene o si riferisce al marzocco; che reca l'insegna del marzocco. -
effìgie scolpita o dipinta di un leone che sta accosciato e regge con una zampa
del baptesemo, sopra le do coione che so le porte de acre. p.
, 5-261: aggiugnesi a tutto questo che e noi in memoria sua tegnamo ancora
propriamente vaglia lione, ma per mostrare che noi siamo da ercole. varchi,
sua chiesa acconcio e atteggiato in guisa che pareva volesse predicare. vasari, 1-402
. vasari, 1-402: si dice che furono di sua mano [di iacopo]
] i quattro marzocchi di pietra, che furono messi sopra i quattro cantoni del
2-47: dalla serratura del cinto, che era una testa di marzocco che avea
, che era una testa di marzocco che avea due risplendenti gioie per occhi, pendevano
, pendevano due veli d'oro, che, serpeggiando, le cadevano con bello
. buonarroti il giovane, 9-357: che lanternoni e che gabbion son questi /
giovane, 9-357: che lanternoni e che gabbion son questi / di che voi
e che gabbion son questi / di che voi vi siete ora scaricati? / e
voi vi siete ora scaricati? / e che marzocchi e babbuini e scheletri / di
marzocco » s'intende comunemente quel lione che, sulla ringhiera del palazzo vecchio, di
bella e forte torre di marmo, che si addimanda il marzocco,..
così per terrore de'legni nemici, che volessero a quella appressarsi; ed ha in
targioni tozzetti, 12-2-336: è indubitato che marzocco chiamavasi il leone, impresa di
i vostri amici e li lucchesi, / che di man di marzocco gli cavasti,
, essendo fresca / la lor rivoluzion che spinto fuori / avean marzocco a procacciar
, el punto e l'ora / che in uomo missi mie fantasia / contro a
mani del re da'rettori e castellani che le tenevano per marzocco. lamento di
caro, 12-i-82: queste sue grandi lodi che vanno a tomo hanno desti un'invidia
un'invidia a certi altri gran nasi, che, quantunque a petto al vostro sieno
da caparroni, da marzocchi più tosto che da re, per la grandezza loro
.. toccando certi modi sconvenevoli di certi che con la tovagliuola si nettano la bocca
, dice queste belle parole: « che più nette paiono le pezze da agia-
quello stampato di marzocchi alla divisa, che non fa il lavar le mani.
, denaro. contile, ii-50: che ventura è stata la nostra? dal
caro, i-146: un certo somiero che andò con quella pelle di lione in
marzocchino. allegri, 155: dato che voi fuste un marzocchino / da lettuccio
. medespini, i-24-68: poscia al meglio che puote, con pesci d'ova frittate
nuova cena, nella quale non fero altro che ridere. brusoni, 7-215: trovata
marzolino2. marzolino1, agg. che si riferisce al mese di marzo o
di marzo o alla primavera incipiente; che avviene in questo periodo; che ne
; che avviene in questo periodo; che ne costituisce una proprietà caratteristica.
. montale, 5-9: la bufera che sgronda sulle foglie / dure della magnolia
conobbero. 3. agric. che si semina in marzo. roseo,
specie è il grano marzolino, ancora che il marzolino sia specie di grano appartato
altri grani, bianco, perché se quello che si semina nel principio della state si
state si seminasse l'autunno, dicono che senza dubbio veruno nascerebbe migliore e di
febbraio, e nel principio di marzo pur che non passi l'equinozio che è il
marzo pur che non passi l'equinozio che è il mezzo di marzo. s.
e drentovi libbre tredici di finocchio, che sono più di settanta mazzi, e ventidue
il pacie leo e 'l penna ghiotto / che vuol dopo l'arrosto il marzolino.
il marzolino. bibbiena, 85: intendo che la ex. s. fa
fa per tucta la romagna cercare di marzolini che gli piacciono meravigliosamente e, volendoli fare
. martelli, 129: i marzolini, che sì sovente ne mandate,..
. marino, xii-517: io credo che gli dovette venir gola di qualche mortadella
ed in roma gridano ad alta voce che è molto migliore del nostro prezioso marzolino
lucardo, o almeno si credono, che il marzolino dura una gran fatica a potere
lodarò ancora io quello della mia, che si fa in toscana in su 'l sanese
raviggiuolo '; e vale lo stesso che 'chi non è in forno, è
(marzòlo), agg. agric. che si se mina nel mese
., 3-16: l'orzo marzuolo, che a bologna si chiama margolla, si
m'imbattei in tre brigatelle di contadini che seminavano poche manate d'orzo o di
: orzo e marzola. 2. che si compie nel mese di marzo (una
è da consigliarsi la cultura autunnale piuttosto che la cultura marzuola. 3
! '. a bambino o bambina che fa il gallo, risponde troppo vivacemente.
galletto marzuolo 'dicesi proverbialmente un giovinetto che si mostri brioso ed ardito più che
che si mostri brioso ed ardito più che non comporti la sua età; ed anche
simili. 5. sm. uccello che ha il periodo degli amori in marzo
, in forza di sostantivo: uccello che entra in amore nel marzo; ed usasi
il figliuolo ', a significare il danno che fa colui che va a caccia nel
, a significare il danno che fa colui che va a caccia nel marzo agli uccelli
diesel da 2000 o 3000 cv., che gli permetteva di superare anche la velocità
motoscafi. = deriv. dalla sigla che significava 'motobarca armata della svan '
memento audere semper leggo su la tavoletta che sta dietro la ruota del timone; il
fa, le tre parole delle tre iniziali che distinguono il nostro corpo ».
plur. etnol. tribù nilo- camitica che forma come un cuneo tra i gruppi
parte della faccia in ogni naviglio, che può ricevere brusca e violenta risvolta.
alcun filo, trefolo, o legnuolo, che, nella filatura, salti fuori,
mascagnano, agg. letter. che è proprio o si riferisce al musicista
arbasino, 9-52: aquila: bieca bestiaccia che simula / solarità radiosa e mascagnana.
, 2-285: la sua mascagni corvina che la mano destra riassettava con insistenza destinata
musicista pietro mascagni (1868- 1945) che ne lanciò la moda. mascagnìa,
. solfato d'ammonio, rombico, che si presenta in concrezioni gialle o
presto un mio compagno, / prima che sien montati in su quel colle, /
e magni, / antichi dicó, che, di scuse privi, / sarien tenuti
potrò star seco a dondolo, / che in qualche mò non se ne avegga
ventre su la terra al modo stesso che la volpe mascagna si accosta al pollaio,
e soffia quell'acuta brezzolina, / che gusto! una baldoria, una fiammata
. invar. festa religiosa e civile che le popolazioni copte d'etiopia celebrano con
della festa dell'esaltazione della croce, che... gli abissini celebrano con
celebrano con gran solennità, più civile che religiosa, perché con essa s'intende
sf. arte del maniscalco; attività che consiste nel forgiare e nell'applicare i
equini (e talvolta dei bovini) e che un tempo comprendeva anche il compito di
: quanto la bestia è meno nobile che 'omo, cotanto la mascalcia è più vile
'omo, cotanto la mascalcia è più vile che la medicina; e cotanti sono li
; e cotanti sono li mariscalchi più vili che li medici. e cotanto li dottori
dottori de la mascalcia sono meno savi che li dottori, cioè li filosafi de la
operazione del più famoso maestro di mascalcia che si ritruovi, perito e bene esperimentato
differenza di tutte le razze di cavalli che sono a nostra notizia e il modo facile
curare tutte le malattie esterne e interne che vengono ai cavalli, e tutti i segni
toscano, intitolato libro di mascalcia, che è dell'arte del manescalco. bresciani,
il capannello di contadini aspettanti, sì che par ogni volta m'accolga in un freddo
, de li ferri e mescalcie, secondo che mellio potrà. fr. martini,
per dar esito all'acqua et ovviare che la non vi si fermi.
difetto, mancamento. e lo stesso che 'guidalesco '; ma questo si
solo nelle bestie: e 'mascalcia 'che sarebbe veramente solo delle bestie, l'
altre mascalcie non dirò peggiori, ma tali che mi vogliono far seppellire presto, ed
costei ha molte mascalzie et impiastri / che ancor non te l'ha ditto, sai
. mercati, 1-24: vo pensando che voglin far al vecchio qualche mascalcia o incantesimo
per farti tornar uno in fantasia, / che occorre dire o la statura o 'l
. nomi, n-88: tante mascalcie scuoprì che stucco / restossi e di saperne più
più fu stracco, / e imparò che, siccome il re del trucco, /
, iii-346: non vi avvo io detto che non potev'essere che costui non avesse
avvo io detto che non potev'essere che costui non avesse qualche mascalcia addosso?
già mancava anche questa mascalcìa, / che se gli avesse da dir: sbracia lucia
. mascalciato, agg. ant. che è in cattivo stato, in pessime
, massime di mezzo, o doppi che s'urtano l'uno con l'altro,
. 2. per estens. che ha una salute malferma (una persona
. 2. enol. vitigno che produce uva rossa. -anche: il
uva rossa. -anche: il vino che se ne ricava. soldati, 5-31
. da mascalzone, col suff. -aggine che indica qualità astratta; cfr. rohlfs
bocchelli, 18-i-145: è quel che dico: c'è stato tempo di
a vent'anni! lo sa, lui che vuol dire cominciare in questo modo?
modo? -per estens. scritto che ha lo scopo di malignare, di
, è dato invece come la mascalzonata che è, con intendimenti di dileggio aperto,
disonesta, falsa e senza scrupoli, che non esita a commettere le azioni più
, 2-40 (ii-45): io veggio che camillo ha fisso il chiodo di voler
bugia a quella mascalzona de la balia che a me la verità. p
p. foglietta, 106: che mala ventura è questa, ch'una
strada per l'importunità di tanti mascalzoni che non mi lasciano vivere. c.
tina dell'acqua sommergendosi tutto, fuori che la testa e parte delle gambe.
dir: pur troppo è vero, / che l'una e l'altra il crudo
6 (92): ringrazia il saio che ti copre codeste spalle di mascalzone,
mascalzone, e ti salva dalle carezze che si fanno a'tuoi pari, per
una strada, e vede un grosso mascalzone che martirizza un bambino. sbarbaro, 1-49
cassola, 3-147: m'avevano detto che lei profittava della mia assenza per andare
un mascalzone, oltre tutto, uno che ha messo incinta una ragazza e se n'
nel confessar più volte ho ritrovato / che vi voglion del fabbro i tanaglioni
la morte di dante!... che mascalzoni! soldati, v-135: «
questa è una gente [gli astrologi] che del suo mestiere / sempre è sicura
disus. persona di umile condizione sociale che versa in pessime condizioni economiche, malridotto
prenderebbe, dicendo: è meglio poco che nulla. -agg. n.
dubita di mascalzoni o d'altre persone che possono fare danno altrui. pulci,
. pulci, ii-19: io vo'che tutto il paese rubiamo, / e che
che tutto il paese rubiamo, / e che di mascalzon vita tegnamo. ariosto,
fra dui mascalzoni una donzella / vider, che di lontan parea assai bella. c
e con accidente più notabile, quando che un uomo vile, senza valore e
: voi sapete, signor mio, che quando io venni al vostro servigio,
cattiva condizione, ai quali aveva comandato che ogni dì facessero o furto o rubaria
cielo e de la terra, crederei che stesse bene che rappresentasse vulcano con quei
la terra, crederei che stesse bene che rappresentasse vulcano con quei suoi mascalzoni che
che rappresentasse vulcano con quei suoi mascalzoni che s'affannassero a fabbricare 1 folgori per
cor era poltrone, / non lo seguia che qualche mascalzone. d'azeglio, 4-104
ne fu tratto da due robusti mascalzoni che lo fecero salire nella camera del capitano
qualunque sventurata. 5. agg. che è caratteristico di persone disoneste, prive
s'arrabbiano di aver a fare la figura che spetta alle loro mentalità piccolette, allora
e dice: su, mascalzonaccio, / che qui vivendo scioperato, e a caso
a suo padre) mi piace più che far dispetti e 'scappar castighi '.
son tralasciate tutte, sì come quelle che per la loro soverchia viltà non meritano
d'adoperarsi in componimento alcuno per basso che quel sia. = deriv.
(raro mascara), sm. cosmetico che serve per accentuare il colore e la
: 'mascarpone ': sorta di ricotta che si fabbrica colla crema del latte.
farina e mascavato da cristeri, / che mette in corpo a un pover uom
la parola mascavato si applica agli zuccheri che non hanno subita nessuna prima epurazione di
migliori; finalmente ve ne sono di quelli che si avvicinano agli zuccheri così detti biondi
osso (mascellare inferiore o mandibolare) che è l'unico osso mobile della testa.
rustico, vi-154 (23-1): poi che guerito son de le mascelle, /
ancor ch'i'smanio e canto, / che si sconciar per rider di novelle,
si sconciar per rider di novelle, / che mi contò cristofan, dritto santo.
stropicciate in sulle mascièlla de fanciugli fanno che non sono pilose. boiardo, 2-23-70
non abbia molti denti io ho le mascelle che paiono d'acciaio. equicola, 235
dolce, 9-6: tutte le donne, che vi veggono, / per ville e
può dipingere; / e quei pilucci che pur ora spuntano / da le mascielle
8-22: non si trovò mai ebreo che prestasse pur uno quattrino sopra detti eleganti
sopra detti eleganti e meno cura denti che si spuntassero in nettare le, masselle
in nettare le, masselle di quelli che si li masticano. g. c.
piede / sino al cortile, poi che la mascella / sotto l'orecchio mi
lo nostro signore dio li dava grazia che egli [davit] uccideva e vinceva li
e li orsi senza alcuna arme, che egli squarciava le mascelle con le mani
. redi, 16iv- 182: ma che vi dirò de'denti? moltissimi de'piccoli
mille filistei coi colpi / grandi, che dava con una mascella. burchiello, 74
/ per rifriggervi dentro la mascella / con che sansone uccise il popol pazzo. ariosto
, l'ebreo sansone / con la mascella che levò di terra, '/ scudi
, 736: vedi sanson robusto, che... un grosso stuol d'armati
: come disfarci di una razza di filistei che né con mascella di giumento si ponno
mi porgete. ariosto, 11-38: sì che né più si puon calar di sopra
per immorsarlo [il cavallo] poi che contra i denti / aveva il ferro
/ più d'ogni ferro, ah con che rabbia! messo / gli ho dentro
/ quando un altro gridò: « che hai tu, bocca? / non ti
d'antiqua e d'onorata gente, / che discendea da quel linguaggio altiero / ch'
alla mia qualsivoglia mensa abbia cotesto suonatore che col suono della sua zampogna ricrei le
ritrassi. -espressione del volto che rivela decisione, energia. bianciardi
. ciascuna delle due parti del cane che trattengono la pietra focaia nei fucili ad
-carrucola con un involucro protettivo esterno, che presenta un'apertura nella parte inferiore.
-ciascuno dei due elementi di una tagliola che, chiudendosi, imprigionano un animale.
armature di ferro o di legno, che ha la funzione di tenere ben fermo il
volante, di velaccio o di contro-velaccio, che fa trozza con un semicollare di ferro
(di randa o di picco), che abboccano l'albero. 10.
facendosi forza e sforciando l'apetito, che desiderava altro che menar de masella.
sforciando l'apetito, che desiderava altro che menar de masella. pulci, 2-23:
delle mascelle e baciò tanto il bicchiere che,... quando potè ritornarsene
mio... / chi è colui che sta sotto le stelle /...
le stelle /... / che... / non meriti che lo
che... / non meriti che lo tuo morso e 'l freno / per
. firenzuola, 959: ma conciossia che tra le belle belle, / e
ghirardi, 48: non voglio che tu m'insegni ad ingrassar le
uomini della corte, particolarmente di quelli che sogliono mangiare a due mascelle. ghislanzoni,
a questa e utile per me / che io ne mangio a due mascelle.
ha sgangherate / per le risa talvolta che gli abbonda. jahier, 34: la
domandava e l'altro domandava: -o che è questo? -il famiglio rispondea: -sono
-il famiglio rispondea: -sono due asini che michelozzo manda a messer bernabò. -chi
: ancora in quello [verme] convien che sieno le parti principali, di cuore
..., cui parimente forza è che si aggiungano denti a rodere, mascelline
, in serie di tre per lato, che occupano la parte più arretrata, inferiore
d'utica un dente mascellare tanto grande che se si partisse minuto a misura de'
misura de'nostri denti, ci parve che cento de'nostri se ne potesse fare
se ne potesse fare. e credo che quello fosse d'alcun gigante. s
guarire i denti mascellari, e quegli che si dimenano fermava con l'aceto già
mascellari eh? se non vi doleano che strage, che ruina, che sacco
? se non vi doleano che strage, che ruina, che sacco fatto arreste su
doleano che strage, che ruina, che sacco fatto arreste su questa mensa? g
363: havvi una stirpe al mondo, che in luogo di denti ha spade;
cui si impianta l'arcata dentaria superiore e che costituisce la parte superiore della cavità boccale
sua compagine è scavato il seno mascellare che si apre nella cavità nasale. -osso
a. cocchi, 4-1-107: si suppone che non vi sia indizio o sospetto di
numero di due: il superiore, che si articola con quasi tutte le altre ossa
interna, ramo della carotide interna, che dà una quantità di ramicelli alle parti
. -ghiandola mascellare: ghiandola salivare che occupa la regione soproioidea situata contro la
di tal materia dura o lapidea pare che sia l'estremità del condotto salivare della
, il superiore, nato dal trifaciale, che esce dal cranio, pel foro gran
; l'inferiore, nato dallo stesso, che esce dal cranio dal foro ovale,
, disposte nello stesso modo delle arterie che accompagnano. -zool. piedi mascellari
-zool. piedi mascellari: prime paia (che possono essere da una a tre)
) degli arti toracici dei crostacei, che coadiuvano le appendici boccali; massillipedi,
, gnatopodi, piedi-mascella. 3. che è proprio, che riguarda, che si
. 3. che è proprio, che riguarda, che si riferisce alle mascelle
. che è proprio, che riguarda, che si riferisce alle mascelle e alle loro
magnifica simmetria bilaterale. -letter. che concerne l'atto del mangiare. marinetti
spezza ha somiglianza di lucido smalto, che si accosti al citrino. questa pietra
così vennon avanti e nel passare / che fece con sue genti, beumonte / trasse
. marin. parapetto del boccaporto, che impedisce all'acqua di riversarsi nei ponti
'mascellare': ciascuna di quelle quattro tavole che fanno l'orlo sporgente intorno alle boccaporte
battenti, e sempre a rilievo impediscono che vi coli l'acqua dal ponte.
: diedegli una grande mascellata, tale che diventò rossa ed enfiata. fra cherubino,
! 2. stor. gotata che il signore dava al neocavaliere durante la
de carlo e de rolando, bene che rolando fusse morto. = deriv
e in su rivolto, e con mascelloni che paiono d'asino. c. e
mascelloni. -con valore aggettivale: che ha ganasce grosse e pronunciate (in
mascellóne su 'l volto con tanta lena che se n'udì il rimbombo per tutte
/ dimenticando don michele riccio, / quei che al suo re fece chiamar didone.
di mascella. mascelluto, agg. che ha ganasce grosse e pronunciate.
corrispondenza della bocca e degli occhi, che rispetta in genere le misure anatomiche ed
sono completate ta volta da ùn cappuccio che copre tutta la testi.; quelle a
gigantesche e rappresentate da soprastrutture di maschera che vengono portate sulla sommità del capo al
atterrire grottescamente; di celebrare eventi importanti che riguardano una comunità; di rappresentare,
, i demoni, le anime dei morti che, all'inizio di un nuovo ciclo
iv-448: vedevo [in fronte] che alcuni si mettevano la beretta per coprire
per carnovale, / speriam venderne più che in nessun tempo. bandello, 3-20
(ii-368): da le spaventose mascare che al volto avevano, gittavano talora fiammelle
sfoglia d'oro sottile, e dissero che, per quello che n'avevano potuto
sottile, e dissero che, per quello che n'avevano potuto a i segni intendere
. m. cecchi, 1-1-31: -oh che ènno le maschere? -cose di carta
ènno le maschere? -cose di carta, che si metton al viso, per far
delle maschere, anzi la prima maschera che mai sia stata al mondo, senza
senza alcun dubbio fu l'angelo nero, che sotto il volto di malizioso serpe suase
maschera così imitadrice del volto di elfedra che certo la effigiava mirabilmente alle lineature,
tessuta di peli sottilissimi di cavallo, che a loro non difficulta il vedere e
, quella di legno o di cuoio che aveva anche la funzione di amplificare il
di santa uliva, xxxiv-786: mentre che si dà ordine alla giostra, per intrattenere
e varie veste si contrafanno e paiono quello che non sono. castelvetro, 3-81:
sono. castelvetro, 3-81: avegna che questa maniera rappresentativa, aiutandola la maschera
fu la maschera trovata, varia secondo che nella storia de poeti s'è toccato
le maschere. fagiuoli, 4-41: il che mi conferma la maschera scenica, con
comici latini, ed in ispezie da quei che recitavan la parte di servo balordo e
poliziano, 2-30: se tu sapessi che maschera e come grave t'ha messo
(anche solo maschera): quella che copre la parte superiore del viso;
ridutta / così al gusto viniziano, / che si nomina bautta. algarotti, 1-vii-157
, un cappuccio, ecc.) che abbia lo scopo di coprire e di
i congiurati in santrudom e quivi stabilirono che, trattasi la maschera, all'ester-
della regina. moretti, ii-575: ciò che più mi stupì fu che un gendarme