doppio o triplo allevamento e grida esasperato che, o uno alla volta, piano piano
, affinché agevolare lo scolo dell'acqua che innondavaci in modo assai pericoloso.
canone ', e dalla dolce melodia che rendeva gli die'nome di 'sirena
scorrerie de'pirati, e per impedire che non partissero de'viveri per le nazioni
gr. xijie- -t8o <; 4 che abita nel porto '(da xip,
limentino, sm. mitol. divinità che proteggeva la soglia di casa.
diginia e della famiglia delle portulacee, che desunsero tal nome dalla loro proprietà venefica
dalla loro proprietà venefica, e dall'uso che ne facevano gli antichi per avvelenare con
. bernari, 1-39: sulla mensola che regge lo specchio, c'è un
scricciolo - forse 11 pezzetto di turchino che di giorno saetta tra i rami..
saetta tra i rami... che sferruzza nelle pause le sue limettine d'argento
si ricava l'olio di limetta, che viene usato come aromatizzante nell'industria dei
e la limetta dolce o limone dolce, che è un ibrido della precedente ed è
. m. -ci). medie. che dipende da inedia o da grave stato
]: 4 limico 'dicesi di ciò che dipende da inedia, come 4 atrofia
voce dotta, lat. tardo limicóla 4 che vive nel fango ', comp.
'. limìcolo, agg. che vive in luoghi umidi, fangosi e
boccamazza, i-1-424: li branchi sciolti che fossero sentendo il baiare del limieri,
liminale, agg. psicol. che si riferisce alla soglia. -in partic
alla soglia. -in partic.: che è al di qua della soglia della
soglia della coscienza o della percezione; che è caratterizzato dalla intensità minima necessaria per
a vegliare sulle frontiere dell'impero e che comandava le truppe scelte per custodirle.
liminare, agg. letter. che fa parte o è proprio della soglia
liminari,... per dimostrare che non erano volti sopra quelle colonne dell'
sito di villeggiatura. 2. che protegge la soglia di casa (una divinità
3. confinante, attiguo, vicino; che delimita un confine. d'annunzio
/ intorno al sacro stagno liminare / che ha per suo letto un prato di
. 4. per estens. che segna il principio di un evento o
corpo. -fenomeni termici liminari: quelli che hanno sede nello strato liminare.
geol. catena o orogene liminare: quella che, compresa fra un continente e un
carrozze. rosa, 167: io, che la soglia non osai passare, /
lanzi, iv-52: conviene credere o che le sue prime pitture non si conoscano
tombe degli apostoli pietro e paolo, che i vescovi devono visitare periodicamente per obbligo
devono visitare periodicamente per obbligo canonico e che sono anche meta di devoti pellegrinaggi.
, 10-iii-65: negandosi a lei ciò che s'usa di conceder agli altri:
ne conseguiscono / que'pellegrini baiuli / che vengono alla limina / de'santi pietro
continuo, assiduo, insistente; rumore che è, o sembra, prodotto da
un limio dentro, una vita / penosa che mi parla di sé da qualche suo
, codesto limìo [del tempo] che sopra la tavola in mezzo alla stanza
viani, 19-385: ho un limìo dentro che mi rode notte e dì. manzini
il suo insonne limìo, da umile che era, divenne ambizioso. =
da limare. limitàbile, agg. che si può o si deve contenere entro
v.]: 4 limitabile ': che si può più o men facilmente limitare
può più o men facilmente limitare, che limitare si deve. b. croce,
fallano le regole in questo limitaménto, che quasi un ramo della primiera eccezione sarà
limitàneo, agg. letter. che appartiene o si riferisce ai confini;
appartiene o si riferisce ai confini; che è situato in zona di confine.
truppe scelte di cavalleria e di fanteria che, dopo la riforma di diocleziano e
guardia alle estreme frontiere dell'impero e che, in taluni periodi, si dedicarono
pres. di limitare2), agg. che limita; che pone o costituisce un
), agg. che limita; che pone o costituisce un limite.
2. bot. fattore limitante: quello che, per la legge del minimo formulata
la cornice della porta nelle varie parti che la compongono. -per estens.
l'agnello immaculato... comandava iddio che si mangiassi arrosto e senza sangue,
3-158: avea ciò detto a pena, che repente / il limitare, il tempio
sale risplendono per i limitari delle porte che vi sono d'oro e d'argento
limitare stesso [della vigna], pareva che fosse lì per contrastare il passo anche
sirio: l'occhio del cane / che veglia sopra il limitar di dio.
4. ant. e letter. confine che delimita una circoscrizione amministrativa o il territorio
, e sì a molti conestabili, che andassero in lombardia ed ubbidissero il marchese
vidi scritto / di sopra 'l limitar che 'l tempo ancora / non era giunto
il mortale / invidierà l'illu- sion che spento / pur lo sofferma al limitar di
. pascoli, 2-xxvi: io ho voluto che il giovanetto... cominciasse a
sul limitare 'io: ma sono certo che tu entrerai, giovinetto. panzini,
] vi veggio entrato, possibile è che quella, sì come male aggiugnente allo esilio
ovidio volgar., 5-18: infino che licito v'è e piccoli movimenti vi tocano
, anima benedetta, di quest'ultima testimonianza che io, ancora vivo dopo altri trent'
. palazzeschi, 1-369: l'uomo che visse fino al limitare della propria esistenza
sogno d'atterio rufo, cavaliere romano, che amonito fu con certo avvenimento.
degli ordini classici, elemento costruttivo orizzontale che poggia sopra gli elementi verticali della facciata
particolari; moderare, disciplinare in modo che non sia superato un certo limite.
da ogni strettezza di regola; il che delle virtù non avviene, le quali
. lampredi, 4-5-6: non avvi che il solo sovrano che abbia la facoltà
4-5-6: non avvi che il solo sovrano che abbia la facoltà di limitare questo diritto
limitare questo diritto generale degli uomini, che discende dalla proprietà. tommaseo, 15-228:
limita la proprietà, nella stessa guisa che l'eguaglianza limita la libertà. jahier,
dell'universo ci mostra... che tutto... nell'universo è relativo
.. nell'universo è relativo, che tutto s'incatena, si limita, si
[della giurisdizione] è limitatore colui che da nulla è limitato, cioè la
limitato, cioè la prima bontade, che è dio, che solo con la infinita
prima bontade, che è dio, che solo con la infinita capa- citade infinito
diterminati e. llimitati per la leggie, che. ddare i giudi- camenti civili a
borgognona, / il genio di provenza che armonie greche suona, / l'estro
armonie greche suona, / l'estro che marna e senna gallico limitò.
3600: dal cielo vien la forma / che, limitando la proporzione / di quattro
quattro qualità, queste conforma / sì che nel misto natura risulta / su nel creare
tal modo questo numero de'cittadini, che non vi entri chi è pericoloso a
scudi, e non più, le doti che si danno per maritar le ragazze.
(672): furon pubblicati editti che limitavano le paghe degli operai. massaia,
iv-141: dopo aver dato tutto ciò che possedevamo, limitammo il nostro vitto per
logica in zucca, le varie compagnie che fanno questi tragitti avrebbero dovuto concertarsi per
i-822: 10 penso... che romais fosse il primo titolo del poema
. sbarbaro, 1-218: gli è che l'albero vive d'una vita tanto
tanto più piena e armoniosa della nostra, che dargli un nome è limitarlo; mentre
. pallavicino, 1-293: possiamo inferire che dall'autor della natura fosse limitato agli
. mormoravano internandosi fra i candidi ligustri che limitavano la sponda. cicognani, 13-30
, xlvii-523: non è limità il tempo che 'l procurator sarà elcto. trinci,
opinioni degli storici circa l'età in che cominciarono a sorgere le torri gentilizie nelle
, vi-2-146: né può esserci opposto quello che si legge in tutti li libri de'
dialogo;... un continuo impulso che emerge dalla intera vita, e che
che emerge dalla intera vita, e che non trova la sua forma adequata che
e che non trova la sua forma adequata che nel cercare di correggere -verificare -definire -determinare
iii-9: il titolo del mio lavoro, che si limita alla pittura e all'epoca
del suo risorgimento in italia, fa che io non sia molto sollecito di più antichi
estens.: bigiotteria di poco valore che proviene o, anche, che
che proviene o, anche, che imita l'artigianato marocchino o nordafricano
, agg. e sm. che è proprio, che si riferisce, che
e sm. che è proprio, che si riferisce, che proviene dal marocco
che è proprio, che si riferisce, che proviene dal marocco; che vi è
riferisce, che proviene dal marocco; che vi è nato o vi risiede.
gli attestati di nascita ed i documenti che comprovano la purezza del suo sangue in
disse nulla, incominciava così quel silenzio che le era calato addosso nel momento che
silenzio che le era calato addosso nel momento che i marocchini l'avevano violentata.
marocchino2 (marrocchino), sm. cuoio che si ottiene sottoponendo a colorazione e a
, anche, di altri animali), che assume così una consistenza molto morbida e
città si acconciano quei belli cordovani, che nella italia sono detti marrocchini. lessico
, andò a proponere a mastro luca che per oggi gli avesse fatto un par
1-73: cuoio di pelle di capra, che si chiama marrocchino, perché la prima
acconciare le cuoia ed inventori de'marocchini che si lavorano ancora in africa. di breme
di larghissima levitica azzurra di saio-merinos, che le si afferrava al collo con un
marocchino, / nello studio cioè, che intorno intorno / era di libri preziosi
bernari, 3-342: « stiamo a vedere che ci dicono! » disse poi asciugando
, 49: -vogio dopiar la vesta, che la pierà de marmoro è pi nemiga
de marmoro è pi nemiga de le maroele che no è la merda de le borsete
in partic., si riferisce al deposito che si forma per la combustione del
: ho trovate loro pietre nelle vene che passan sotto le forcole del petto, le
rono una voce presso alla pietra che non si affaticassero indarno.
l'ire a'ciclopi, / con dir che 'l buon maron è buttato via /
via / dandolo a questi, e che a sé sol si conviene. domenichi
, 14-4: scrive... omero che il yin maroneo porta venti parti di
: loda omero anco il vin maroneo che nasce nella maritima parte della tracia,
maritima parte della tracia, e dice che questa sorte di vino è tanto possente
questa sorte di vino è tanto possente che porta venti parti d'acqua.
di chio e particolarmente nota per il vino che vi si produceva (vinum maroneum)
(plur. m. -i). che appartiene alla comunità cattolica del libano sorta
boterò, 4-124: si stima che i maioniti siano un rampollo de'iacobiti
siano un rampollo de'iacobiti, imperò che l'una e l'altra nazione era
era un certo antonio marron, soprannome che gli si dava perché appartenente alla nazione
alla nazione maronita. 2. che è proprio, che si riferisce, che
2. che è proprio, che si riferisce, che è conforme agli
che è proprio, che si riferisce, che è conforme agli insegnamenti e alle leggi
sulla cui tomba fu eretto un monastero che divenne il centro della vita religiosa cristiana
, certo merda della compagnia comando, che era nato appunto a nocera inferiore?
.: successione di alte onde marine che si propagano velocemente nella direzione del vento
può andare per li marosi del mare, che un'ora crescono e un'altra menomano
sì 'nforzare / per lo vento a provenza che ventava. fazio, v-14-46: il
fazio, v-14-46: il maroso, che quivi seconda, / truova il gorgone
erano di più disvantaggiati dalle due difficoltà che dicemmo: del maggior numero de'nimici
e messosi a canto al piloto, che tal volta smarriva allo scontro di certi
scontro di certi altissimi marosi sì fattamente che pareva che non sapesse comandare al timone
certi altissimi marosi sì fattamente che pareva che non sapesse comandare al timone, gli faceva
pel sartiame, il fiotto dei marosi che rompendosi contro la prua scivolavano cigolando lungo
: onda, fiotto di mare, che pur si dice cavallone. i marinari
, e ingolfati, forma marosi corti che non danno resquitto alla nave travagliata.
travagliata. 1 maroso lungo ': quello che relativamente all'altezza ha larga la base
aerine, le ghirlande / dei carpini che accennano / lo spumoso confine dei marosi.
canape, grano, quasi ogni cosa che è necessaria alla vita. 2
nei marosi di luce biancastra ed infocata che il sole dardeggia a perpendicolo, è deserto
la loro secchezza e tenacità non permette che vi si possa adoprar l'aratro.
quei gonzi villani da lui delusi, che, lasciati a riposo intempestivamente i giovenchi
. pascoli, 870: l'italia che vive nel sole, / che vuole i
l'italia che vive nel sole, / che vuole i suoi rischi e i suoi
. bocchelli, 4-76: rigirone, che forse studiava meno, aveva un talento
in un truogolo coperto e con tanta acqua che di gran lunga gliene avanzi; dipoi
piallandola come si fa a'legni: e che ella sia bene spenta e macera ne
, 126: malagevole m'è a credere che, se egli avesse nella sua fanciullezza
corto e con la lama molto affilata che serve ai minatori per rimuovere i minerali
è possibile ch'io ami più te che la gente del paese? sei una cosa
colpi di marra. -grosso rastrello che serve per liberare le fogne dalle intasature
, scavare trincee e abbattere gli ostacoli che si frappongono all'avanzata dell'esercito.
e nelle trincee sì con la zappa che con la marra. cavalca,
questi gran marosi, / anzi conviene che dentro ci cada. s. gregorio magno
volto abbonacciò le tempeste dell'animo, che fino a quel punto m'aveano crudelmente
: in questi marosi calamita non c'è che il sentiero n'additi; * vela
n'additi; * vela non si trova che ne sospinga al porto. serao,
per ben ducento anni appresso, fino che fu tranquillata col principato, durò il
testi fiorentini, 198: quelle cittadi che sono asisse in valli, si àano
, si àano la natura contraria a quelle che sono in alto, perciò che sono
quelle che sono in alto, perciò che sono inferme; e quelle che sono in
, perciò che sono inferme; e quelle che sono in valli ov'egli ae marosi
d'intorno paduli e marosi / sì che di rado vedi le campagne. b.
a far ponti sopra que'marosi, che dalle legioni e cavalli furono passati francamente
, ma tramezzata da diversi marosi e canali che le prestan commodità. gioberti, ii-43
ii-43: fratesca fu l'agricoltura, che diboscò una gran parte di europa e mutò
alla banda da un maroso troppo grosso che si avanza. = deriv.
campofregoso, i-73: secur'e lieto più che mai 'n sua vita / nel consolato
nel consolato cuor ciaschedun era, / poi che con tant'umanità gl'invita / speme
, usata soprattutto nel periodo natalizio, che, immersa, permette di mantenere vive
marpèsio, agg. letter. che è proprio, che si riferisce al
agg. letter. che è proprio, che si riferisce al monte marpesso, nell'
in partic., al tipo di marmo che si estrae da tale monte).
, per le parole d'enea, che se ella fosse... marmo mar-
astuta, molto navigata ed esperta, che sa cavarsela anche nelle situazioni più
al caffè della borsa, le rare volte che gli riusciva di sedersi al tavolino dei
maneggiar la marra. daniello, lxi-28: che ciascun'anno quattro over almen tre /
, ii-9: nelle piccole culture ognuno sa che la zappa larga, detta comunemente marra
ii-n-159: il contadino curvo sulla marra e che si guadagna a stento il vitto coi
, 20-304: ora non s'ode che ingrata la marra picchiare feconda sull'ammantata
di valtellina [rezasco], 3-74: che niuno maros-maxatesti, 62: tina, tu
mancava né maestri ottimi, elettissimi, che mostravan la faccia, e non l'impronta
dell'eloquenza, né avversari ed emoli, che si tiravano con esso le spade di
di cesare ferir con armi di marra che lascin la macchia, ma non la
punta per uso di giuocar di scherma, che talvolta serve ai maestri per dominio e
elle hanno di lunghezza: cioè, che tanto sia dall'anello dove nascono le
bariglioni pieni d'aria contrappesati in modo che stanno a fior d'acqua e non son
'marra': ciascuna di quelle estremità triangolari che sono ai bracci dell'àncora, con
sono ai bracci dell'àncora, con che essa afferra il fondo del mare: onde
; e così ferro a due marre quello che n'ha due sole. d'annunzio
consunto come l'usto / dell'àncora che troppe volte morse / con sue marre i
fondi. -anche: ciascun cavo che viene legato a un uncino articolato dell'
o il rastro, / più che regger il fren dell'orbe intero. bergamini
maneggiar le marre / con quella man che stretto avea lo scettro. alfieri, iii-
, e sempre saranno, i soldati che cittadini non sono; che colla stessa mano
i soldati che cittadini non sono; che colla stessa mano la spada e la
giocar di marra; come mi par che facciate consumando il tempo negli ac
f. loredano, n-66: coloro, che in casi simili sono precipitosi [ti
marra. bocchelli, 1-ii-130: quel che al marchese pareva il più lusinghiero dei
a cercare lo tesoro di notte acciò che peuno se ne possa acorgere, e
: il marrèllo seppellisce il seme, / che nasce e poi... si
bene, 2-355: i legni secchi, che non possono recidersi colla falce, radili
, e co'paiamoli e marraiuoli che assai n'aveano da'pisani non intesono
camminare, avere spianatori e marraiuoli innanzi che ti facciano la via. serdonati, 9-405
papi, 1-5-282: sopra alcuni battelli che rimanevano del ponte ruinato fece imbarcare gli
detta maremma, sua altezza si contenta che li forestieri, artefici e marraioli di qualsivoglia
artefici e marraioli di qualsivoglia sorte, che lavoreranno e si eserciteranno in detta maremma,
dell'acque per le moltissime fontane, che sono di tanto comodo ed abbellimento della
manigoldo. bruno, 2-121: dubito che questi marranchini, co le lor frescherie
e se hanno da avere delli omini che aiutano a tendere le tele.
(e tale atteggiamento e l'opinione che l'accompagnava e lo provocava, che
che l'accompagnava e lo provocava, che i discendenti di ebrei o musulmani convertiti
e sopra tutto di molti marrani / che non avevon fede ignuna propia, / di
la spagna tutti i giudei e marrani che vi si trovavano. l. veniero,
neofiti. gioberti, 1-iii-368: credevano che tutto fosse lecito ai cristiani guerreggianti contro
in segreto fedele al giudaismo. vocabolo che gli spagnoli presero agli arabi nel significato
lui tratato, / come si vede che non è mai sazio / de'marrani
chignones, disse un altro spagnolo, che pur vi mangiava, per domandar da
. 2. per estens. persona che non tiene fede alla parola data,
non tiene fede alla parola data, che rinnega le proprie idee, spregevole,
, disonesta, priva di scrupoli, che vive di imbrogli e di azioni illecite
manigoldo, mascalzone. -anche: persona che professa una religione diversa dal cristianesimo (
per lo più si riferisce ai musulmani che opponevano resistenza alla conquista della terra santa
l'elmo anche t'aggrevi, / che render già gran tempo mi dovevi?
quando roma andò tutta sossopra, / che sparse le sacre ossa il vii marrano,
il buon luigi fe'quella bell'opra / che del fango le colse con sua mano
: piangete voi, baroni italiani, / che genova con tanto vitupero / è stata
marrano. baretti, 6-323: so bene che da quel mano convertitosi in tale circostanza
paese è uno de'più be'paesi che s'abbia il globo nostro. guerrazzi,
un francese... non bisogna permettere che questo marrano d'inglese se ne vada
/ perché c'è sempre il marrano / che dissotterra i tartufi / più puzzolenti e
. moravia, v-68: « e che », egli disse con un viso offeso
? ». « no, ma so che molti uomini fanno così ».
savonarola, 7-ii-194: non sai tu che gli è stato detto male del papa
sul pergamo di santa reparata, e che il papa era infedele e marrano e
il papa, quale era marranno, che poco credeva in dio e pieno de
: va', e dì a gano / che fra lui ed un turco differenzia /
un turco differenzia / non fo; che l'ebbi sempre per pagano, /
del contado, hanno di maledette gambe che a raggiungerli m'era fatica '.
battuto da un padron tutto gottoso: più che l'asin si batte dal villano,
367: né c'è da sospettare che quella [donna] che avrà un ditino
è da sospettare che quella [donna] che avrà un ditino così grazioso e sottile
: o monti, una gallina / che con la testa china / penzolava di mano
, i-114: era stata gettata -ella che aveva sangue di re nelle vene -
. cecchi, 2-166: non credo che le altre [carte] servano nemmeno agli
2-40: pare sia stato un tempo che nessuno, marrano e gentiluomo che fosse
tempo che nessuno, marrano e gentiluomo che fosse, poteva passare davanti al piccolo
finch'egli [giorgio franchetti] era vivo che esempio egli fosse in questa età rapace
.. fatto per avvertir fin da lontano che fugga ognun dal suo velen marrano.
dal suo velen marrano. 6. che esprime perfidia o maliziosa intesa (lo
'marano ': sorta di navilio, che essendo nominato dal cavalca di mezzo tra
quanto vale siffatto nome non poteva essere che una barcaccia. dizionario di marina,
portata, cioè di 150-200 migliaia, che viaggiava a vele. vuoisi che i veneziani
migliaia, che viaggiava a vele. vuoisi che i veneziani apprendessero dagli spagnuoli la costruzione
metallica attaccata a un ferro arcuato, che, fatta vibrare davanti alla bocca,
tristemente vibra / nella gola al carraio che risale / il colle nitido di luna.
marranzano. = voce sicil. che significa propr. * grillo ', con
a scure e l'altro a marra, che serve per potare alberi (e,
il terreno, andando per quelli spazi che restano fra l'uno e l'altro solco
... e fra l'altre vertudi che l'aveva, come era saper rappianar
mareggiava, eli'era la più bella ballerina che fusse in quei contorni.,
e l'angoscia e le pene / che la gente sostene / lo giorno e 'l
sui margini delle strade: la marrubina che ne viene estratta, poco solubile in
bianco). — anche: l'essenza che si estrae da tale erba.
con vergogna e con brobbio, / che per guidar tanta gente a sue coste
: quando el corpo era debile fatto che non si potesse reggere, allora si
dito grosso della mano, poco meno che tonde, aspre, grinze e amare.
del bene, 2-287: credono molti che il vino col marrobbio giovi per ogni
di sambuchi / io conobbi il marrubbio che rapisce / l'odor muschiato al serpe
al serpe maculoso / e l'ebbio che colora il vin novello / di sue
sm. geofis. region. fenomeno che si osserva sulle coste del mare e
: fenomeno delle vibrazioni del mare, che durano pochi minuti, sulle coste siciliane
eran ciotole di porcellana, coi capezzoli che parevan gigli marrò. g. bassani
gravato da altra fatica... che da empire i bicchieri di greco, radere
una varietà molto rinomata e molto ricercata che si distingue dalle altre so
: delle dimestiche [castagne] alcune sono che fanno frutti molto grossi, i
milanesi chiamano marroni e alcune sono che fanno i frutti di mezzana qualità
s'alcun tra sue ricolte avesse eletto / che di castagne volesse abondare / o di
sono, di queste, in prezzo quelle che si chiamano marroni, per esser molto
c. dati, vii-3-104: sappiamo che le castagne e i marroni, frutta sì
, si vendono in settentrione da quei che vendon le droghe. trinci, 1-189
marroni / e il gemito del torrente / che uniscono i loro suoni / esita il
. venditore di marroni: persona mediocre che presume di sé. c. gozzi
gelate nello zucchero come i marroni canditi che si vendono nelle città d'inverno. c
di baccello. 2. castagno che produce tale frutto. magazzini, 67
qual è la parte media delle tre che alcuni ne contengono. targioni tozzetti,
: i marroni non vengono se non che per via di nesto; e seminandoli,
. paoletti, 1-1-183: nell'anno avanti che si vogliono fare gl'innesti, si
scorza della castagna matura, con sfumature che vanno dal rossigno cupo, al fulvo
, di granturchetti: con qualche praticello che spiccava verde fra tutto quel marrone e giallo
venne il boccale: un vino marrone che pareva caffè. g. bassani,
granchi e fa maggior marroni / certo che ne le cose de la guerra. commedia
amor per questo verso. / ma che? farò qualche marrone in sogno. varchi
9-269: acciocch'io sia quell'io che debba poi / ridirizzar sghembi e capopiedi,
poiché stasera tal marrone ho fatto / che questa gente traditora sgherra / ho messo
e di stravedere, e tra la passione che gli occupa e i bisogni che li
passione che gli occupa e i bisogni che li sforzano, fanno de i maroni
, 1-i-312: voi tornate a presupporre che molti possano essere i pronunziati fondamentali,
, cioè le idee universalissime; il che è un solenne marrone. rajberti, 4-82
un solenne marrone. rajberti, 4-82: che bella messe di spropositi troveranno nel mio
panzini, i-547: vada da quella che ha fatto marrone! 5.
, ma non ancora del color nuovo, che in idea doveva essere un marroncèllo,
crocchia dei capelli è l'identico marroncino che nell'in- grandimento si disfaceva nel bianchiccio
marróne2, sm. agric. grossa marra che serve per lavorare in profondità il terreno
, dove ha una razza di gente che chiamano « marroni » (credo che sien
gente che chiamano « marroni » (credo che sien buoni cotti alle bragie),
cotti alle bragie), fastidiosi, importuni che voglion servirti vogli o crepi, come
, e con certe loro carrette, che si dicono « lese » strisciano in giù
per le catapecchie di quella pendente, che paiono portati da cento diavoli. g
mi portarono in sedia i marroni, che meritan il nome di camozze più tosto
meritan il nome di camozze più tosto che d'uomini. g. f. rucellai
scala con gran precipizi sotto i piedi che facevan temere della sicurezza di quei marroni
facevan temere della sicurezza di quei marroni che veramente non mettevano mai piede in fallo
st'ultimi tempi il cavallo da tiro che si accoppiava, come per guida,
marrone 'dicesi oggi il cavallo ammaestrato che si accoppia al tiro con un puledro
tiro con un puledro e il bue vecchio che si accoppia con uno giovane, perché
2. per estens. persona adulta che guida, consiglia e influenza un giovane
deriv. dallo spagn. marrón * pietra che si lancia al gioco della piastrella voce
i piantoni in fosse o formelle, che è modo più brieve, e quando
strumenti non stonachi / per conversar con quei che capre mungono? = deriv
cicognani, 3-136: una sua pezzuola che dentro si direbbe ci fossero de'marronsecchi
, chi sa, per lei, che tesoro! moretti, iii-324: era mattutina
era mattutina, spettinata e ridente, che aveva al collo due collane di segavecchia,
grosse e dodici terrade e marruazze, che sono vascelli più piccioli che navi.
marruazze, che sono vascelli più piccioli che navi. = etimo incerto,
marrubina, sf. chim. principio attivo che si estrae dal marrobbio e ha proprietà
(paliurus australis o paliurus spinacristi) che cresce spontaneo nel bacino mediterraneo e nell'
: allora ipolito con parole alte disse: che ha da fare la forteza con le
forteti irti di marruche e di rovi che gli strappavano brandelli di tonaca e di
frascheggia il vento / corre un'acqua che ha nome il rubicone. d'annunzio,
da noi marruca bianca,... che abbonda nelle nostre maremme e altrove ancora
ii-iio: spino bianco, o marruca, che è la pianta più utile per le
arboscello. -anche: bastone, asta che si ricava da tale arboscello. redi
: quel bastone di rovo o pruno che tengono in mano i pastori quando tornano di
i poveri, i poveri delle campagne che si vede sono abituati a far miglia quant'
con le parole del becero, urla che tu l'invidi, e'ti vomita addosso
quella foglia di pruni e marruche, che a questo bestiame è molto adatta.
.. sono piene di segreti umani che il sottobosco custodisce geloso fra gli ammatassii
tra i fiumi aterno e sangro e che ebbe come capitale l'odierna chieti.
(maruccino), agg. letter. che è proprio, che si riferisce,
. letter. che è proprio, che si riferisce, che appartiene al popolo
è proprio, che si riferisce, che appartiene al popolo dei marrucini; abruzzese
i vestini, tra quali i principali pare che sieno i peligni. d'annunzio,
: interviene come ne'traffichi vostri, che se hanno uno marruffino sappia bene maneggiare
ed avere buon occhio a tutto quello che bisogna, e'guadagni si fanno buoni
il marruffino hanno quattro casati, / che tali insieme non fur mai ridotti.
. caro, i-114: io credo bene che siate passato per san martino, e
intorno ai bioccoli, ma non già che siate arrivato al marruffino, non che
che siate arrivato al marruffino, non che al mastro di bottega, per insegnare
di lino /... j io che 'l mio marruffino / al lume di
deliberazione e partito, provisto e ordinato che li prezzi di sopra contenuti..
, sotto pena al lanaiuolo o marruffino che [ecc.]. salvini, v-465
di bottega, o da'marruffini principali, che avessino il governo o amministrazione della ragione
a veder s'io / lo trovo; che trovar lo possa il boia, /
/ come suo marruffino. 3. che ordisce o trama un inganno, una
cesari, 7-428: siro poi, che è il marruffino di questa truffa,
marruffini: andate e tucti quelli bianchi che trovate rubate e uccidete. sermini, 421
conte e per suoi marruffini e genti che tenevano con lui a far molte cattività
a far molte cattività e capestrarie, che tutto il dì il conte loro faceva
a corrompersi nei nostri vichi, e che in origine doveva suonare: 'maraud'.
. cesto di vimini di forma sferica che serve per mantenere vivi temporaneamente in acqua
nota pianta spinosa, indigena d'italia, che bene alligna nei luoghi incolti, usata
molto aromatico e dal gusto pieno, che viene prodotto in provincia di trapani,
sifone e una quantità di alcool etilico che varia a seconda dei tipi, secchi o
tipi, secchi o quasi secchi, che s'intendono preparare. -marsala vergine:
subito nessun trattamento. -marsala garibaldi: che contiene una determinata quantità di zucchero residuale
del principe di metternich, è il marsala che piaceva, dicono, a papa gregorio
a giovanni wood- house di liverpool, che aveva in animo di imitare il '
di alta gra dazione alcoolica che ha caratteristiche simili a quelle del
né femina, grande né picciolo, che non montasse in su le diete mura,
). marsicano, agg. che è proprio, che si riferisce alla
marsicano, agg. che è proprio, che si riferisce alla marsica, regione dell'
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce
). che è proprio, che si riferisce, che è avvenuto nella marsica
proprio, che si riferisce, che è avvenuto nella marsica. =
, agg. e sm. raro. che è nato, che vive a
raro. che è nato, che vive a marsiglia; marsigliese.
marsigliése, agg. e sm. che è proprio, che si riferisce
. e sm. che è proprio, che si riferisce, che è originario
proprio, che si riferisce, che è originario di marsiglia; che
riferisce, che è originario di marsiglia; che vi è nato o domiciliato (
calvino, 11-52: meno male che ci sono queste carte, qua sul tavolo
bergamaschi. 2. agg. che ha foggia marinaresca (una camicia).
. rouget de lisle nel 1792, che ebbe larga diffusione dopo che fu cantato
1792, che ebbe larga diffusione dopo che fu cantato da un battaglione di volontari
folla dei sollevati, intuonando quell'inno che fu detto marsigliese ed era celebre di
una canzone con musica molto espressiva, che incitò potentemente in quell'età gli spiriti
marsina sotto la finestra, e aspettava che si scaldasse un ferro per darvi l'
dal gherar- dini per indicare quel vestimento che i toscani chiamano * falda,
falde. 2. figur. persona che indossa tale abito (è quindi in
: le luci calano adagio sul gruppo che esce, fino a spegnersi mortificate sull'ultima
fino a spegnersi mortificate sull'ultima marsina che infila la porta. 3.
buco, dove vi entra un pernuzzo, che assiculo da vitruvio, marsione si chiama
branchia \ marso, agg. che è proprio, che si riferisce,
marso, agg. che è proprio, che si riferisce, che appartiene all'antica
è proprio, che si riferisce, che appartiene all'antica popolazione dei marsi,
avanti. tansillo, 2-142: non spero che virtù d'erbe o di pietre,
marsupiale, agg. zool. che è proprio, che si riferisce
agg. zool. che è proprio, che si riferisce al marsupio e,
per estens., a un organo che ha forma di tasca. -ossa marsupiali:
, ognuna, dall'osso pubico, che servono a sostenere il marsupio nelle femmine
sostenere il marsupio nelle femmine degli animali che ne sono forniti (sono presenti anche
di mammiferi (detti anche metateri) che comprende numerose e svariate specie, i
come più primitivi rispetto quelli dei placentati che includono l'enorme maggioranza dei mammiferi;
, vivono nella nuova olanda o nelle isole che ne dipendono, ad eccezione di alcune
dipendono, ad eccezione di alcune pochissime specie che sono proprie dell'america meridionale.
. 2. figur. persona che ha la bocca sempreaperta; chiacchierone.
. voglio dire a tute le ciacòle, che vengono fuori dalla bocca dei marsupiali.
, sf. medie. intervento chirurgico che si usa nella terapia delle cisti da
sta'in festa e giubilo, / che d'ogni grazia e d'ogni eccelso munere
3-341: sento grande angoscia per quel che nel mio marsupio e cru- mena non
e cru- mena non vi alloggia più che un vedovo solido. f. f.
. frugoni, vii-827: tu, che sei la mignatta dell'oro, il
operavano, nulla miravano, nulla volevano che o ricolmasse i loro marsupi o glorificasse
. casotti, 1-6-84: ella però che il suo marsupio squadra, / d'averlo
diede affitto una sua vigna e un castagneto che per dote gli furono assegnati quando ella
arrighi, 3-78: morì mio padre che aveva il marsupio e che dovette lasciarmi
morì mio padre che aveva il marsupio e che dovette lasciarmi la leggittima. imbriani,
molineri, 1-247: le smanie dell'avaro che, andando per bearsi nella contemplazione del
. sacchetti, 1-194: ebbene,, che volete da me? io non ho
2-156: cercarete di quelle marte pietose, che soccorrevano testé presso di quei letti all'
sorella di lazzaro e di maria maddalena, che nel vangelo di luca (7-33 /
lilla rosa vinoso, molto profumati, che cresce spontaneo sui monti dell'europa e
, 200: seguono poi quell'erbe che per i fiori loro sono apprezzate..
specie veramente di giglio è quella pianta che chiamano gli alchimisti martagon. questa produce
: così son le radici [squamate] che a suo conto / hanno i gigli
conto / hanno i gigli, e che ha pure il martagóne. targioni tozzetti
venir a'danni di la patria, e che alcuni di l'ungaro ussi contra certi
e disagi, a guida dei martalossi che dormono in su la neve. patrizi,
altri lacciuoli di sopra al piè, che le legassero, quali si adoperaron, se
sorte / così buon traditori / che non fu giuda o gano, / mostrando
sua grazia tanto gli comparte, / che basteria se fosse ercole o marte. tasso
nemica. tassoni, 1-55: giovinetto che marte avea nel core / e ne la
canto suo. ariosto, 38-88: poi che le cerimonie finite hanno, / si
parte; / né v'indugiano molto, che lor dànno / le chiare trombe segno
era ancor, corno o tamburo, / che al fiero marte gli animi accendesse.
ben molesta / dall'infido alco, che in ascoso marte / l'insidiosa lancia
per tua arte / chi è colui che uccise il nostro marte. ariosto, 16-19
di marte. segneri, ii-228: godete che di buon ora comincino a trattar ranni
ne possa essere osservata la superficie, che appare di un colore rosso mattone con
quei raggi il venerabil segno, / che fan giunture di quadranti in tondo. g
al pianeta di marte, si è osservato che, essendo al quadrato col sole,
giorni. a. rocco, 272: che i movimenti loro siano intorno al sole
briga d'indovinarlo, spezialmente per ciò che appartiene a marte, il quale, situato
fra la terra e giove, pare che giusto l'analogismo della natura richiedesse d'
8-10: la vidi [la luna] che si staccava da tutte le altre luci
il croco di marte non è altro che una suttigliazione e calcinazione di ferro.
: presso i chimici sole è lo stesso che oro; luna vuol dire argento;
.. marte, tanto presso omero che presso i chimici, significa il ferro.
cicoria silvestre e di radici di presemolo, che per altro mi reca assai giovamento.
, 2-165: quelle [donne] che ho medicato col marte, non indugiarono
, non indugiarono al più al più che alcune settimane a tingersi di bel colore
monte della luna (prossimo al polso) che ha interesse in rapporto con la lettura
2-253: ora sappiate, signor stigliani, che l'inventare e comporre di proprio marte
figur. leandreide, lxxviii-ii-385: tu che sei grande, deccerebbe a l'arte
partorì. canti carnascialeschi, 1-49: che 'l camascial quest'anno abbiate errato,
maraviglia; / e falso è quel che avete celebrato / il martedì passato. magalotti
in ringraziamento delle tante belle cose, che mi avevate mandato. guadagnali, 1-ii-267
, 1-ii-267: misero chi non sa che al lunedì / il martedì, poi
martedì, poi il mercoledì succede, / che al giovedì tien dietro il venerdì.
e senza preamboli pronunziò: -sono convinta che tuo marito ti proibirà questa pazzia.
donna; carnasciale è martedì, come che tanto le vale il carnasciale quanto la
: il martedì della settimana santa, che precede la pasqua. nuovi testi fiorentini
sm. il martellare, l'effetto che ne consegue; la maniera con cui si
sciocco fracasso [del gong della cena] che pareva voler dar l'allarme per chissà
: la diversità di materia nelli oggetti che empiono quelli interni non è resa con la
essere, in tutta la vita, che un povero questuante vergognoso e orgoglioso.
teoria dell'economia delle forze, sì che apparve ovunque formidabile, per la snellezza dei
a leggere, t'innamorerai di quello che cosi giustamente si chiama 'candore '
... e quel martellamento, che fanno così spesso, sopra un'idea semplicissima
occhi qualcuna di quelle traduzioni in verso sciolto che abbiamo nella lingua nostra di quelle quattro
bislacco cervello è andato martel- laniando sin che gli venner fatte queste sue lettere.
. di martellare), agg. che martella, che adopera o batte con il
), agg. che martella, che adopera o batte con il martello nell'
bracciolini, 1-7-41: io quella son che al genitor tonante le saette lassù
, al fabro martellante, / quelle che ci riescono spuntate. imperiali, 4-134
sulla mano martellante. 2. che palpita, che pulsa con veemenza superiore
. 2. che palpita, che pulsa con veemenza superiore al normale.
potuto risolvere uno solo dei martellanti problemi che gli avevan tolto la pace e la
passione dei tempi. 4. che parla scandendo distintamente e con forza le
). comisso, 7-106: vedeva che ero preso dalla meraviglia e come in
o quel suo riso chiuso martellante, che si spegneva come un fuoco di
dà l'autoritratto fisico del poeta, che si trasforma via via in un autoritratto
guerra. è il tiro dell'artiglieria che 'martella 'di colpi allorché prepara
fuoco. pulci, 17-26: non credo che mai tanto martellassi / in mongibello il
su la spada martella / per rintuzzarla che non tagli o punga. caro, 8-685
la villa, disprezzati tutti gli argenti che martellano gli orafi napoletani e tutti i cristalli
martellano gli orafi napoletani e tutti i cristalli che manda vinegia. magalotti, 21-130:
muffa e di polvere bagnata; quei macchinisti che martellavano sui telai inchiodando le scene per
membra affaticate / dei curvi spaccapietre che martellano. -sostant. rime
quelle sue mani callose dal continovo martellare che averebbero schiacciate le noci sovra un letto
, 3-4-313: un ottavo d'ora che dovette durare il suo martellare sopra il pezzetto
d'un martellare nervoso. è un giovinotto che nelle stanze terrene tormenta, con la
. -con riferimento allo strumento stesso che vibra i colpi. periodici popolari
caterina de'ricci, 161: ringrazio iddio che col tempo e col segno e buona
, più ardente del fuoco di cielo che del fuoco di ninfemo. boiardo, 1-7-20
. del carretto, 3-38: questa ceca che la povertate / fatto ha fugir cum
: senza ch'abbassi lancia, o che sia posta / in opra quella spada
in guisa l'elmo gli martella, / che 10 fa tramortir sopra la sella.
606): era un frenetico, che, vista quella bestia sciolta e non guardata
caduto se la diedero a gambe, vedendo che l'avversario avea buoni denti da mordere
6-318: passavano corazzieri e dragoni, che cacciavano a furia le loro cavalcature, martellandone
il fiero colpo il saracino, / che quel non abbia tempo a riaverse: /
lungo martellar più non sofferse; / che volò in pezzi. monti, 5-225:
pondo: esso è troppo affannato, sì che a pena può spirare, e le
della commissione fece le sue alte meraviglie che il morro avesse fatto martellare le piante
guerrazzi, 2-500: furono i suoni che percossero anche clemente paoli, troppo discosto
donna si alza, veste i piccini che precipitano la scala con gran martellar di zoccoli
. pea, 3-165: l'acqua che martella i vetri del lucernario dà una
quella durezza, e vi martella tanto / che lo penetra infino a le midolle.
2-691: la pioggia martella sui vetri che è un dispetto. -sostant.
tarchetti, 6-i-47: non si udiva che il martellare alternato di qualche goccia che
che il martellare alternato di qualche goccia che stillava dai ghiacciuoli. 9.
al poeta, di solito incontentabile, che anche quando rimaneva con noi soltanto martellava
... / nel silenzio assordante che martellano / spaccapietre di sole le cicale.
de sotto e de supra oprano, che, continuo martellando,... la
la martella, e non la lascia che non sia duttile e trasparente, così
artefici, il verso martellate; / poi che non dà il metallo anche un bagliore
duri versi l'amarezza e il rimorso che seguono l'amplesso. pavese, 8-17
significato un singolo stato d'animo, che è principio e fine a se stesso.
-tacete là -gridava e pur martella / che non doveva lasciarla un giorno sola, /
doveva lasciarla un giorno sola, / e che una sposa, sviscerata amante, /
meglio. guerrazzi, 16-66: penso che tu possa prendere lo esame richiesto in
oscillare torve e traverse... altre che alzavano e abbassavano lentamente ostinate come a
come a martellare in altri capi idee che di per sé non ci volevano entrare.
, iii-2-1118: non si giudica il destino che ci martella e ci foggia.
te: com'è possibile? -più che mai, e con quanto mio scontro,
come s'io non avessi altra facenda che 'l fatto suo. giuglaris, 1-550:
ancora col tanto suo martellare il figlio che... dichiarò che non piglierebbe
martellare il figlio che... dichiarò che non piglierebbe moglie contra il gusto delle
padroni di bottega e padroni di casa che battono di continuo e martellano l'udito de'
il nostro martellare arà mai fondo / infin che qui a bere non verracci / il
e rechiti alla mente chi son quelli / che su di fuor sostegnon penitenza, /
è troppo duro e ostinato quel core che al foco delle tribolazioni e delle afflizioni
. papini, iv-148: dio, che nell'inferno martella, nel purgatorio illumina
matre, dal falso ribello, / che l'anima col corpo me martella.
di martellarmi? ma troppo bene so io che gostanza mi ama perditamente. brignole sale
quatti. papini, i-85: il dì che l'avversario mi martella / a trafitture
rovani, i-767: ci vuol altro che qualche chiacchiera sciocca della servitù ignorante per
morale. lubrano, 2-69: volete che io vi scuopra con seneca la fucina
e insistente si leva, e par che dalle scranne, consumate e logore, della
o amore, una dura catena / che su l'azzurra vena del polso il
acciaccato / del mal stato, in che dimora. m. villani, 5-39:
e abbandonato ogni cosa per grande paura che gli martellava la mente. attribuito a
a petrarca, xlvii-165: langue colei che 'l cuor urge e martella, /
da ferrara, 136: la dolce passion che ve martella, / car segnor mio
invilito, / tanto è il dolor che dentro lo martella. caiani, xxxix-
la fame dell'interesse e la tesifone che crucia gli animi infelici, che gli
la tesifone che crucia gli animi infelici, che gli martella a doppio. forteguerri,
, monotono, come quello dei nervi che volgarmente dicesi tic. albertazzi, 89:
una violenza nuova di eludere 11 segreto che ci martella, una voglia di perforare nel
. alvaro, 18-286: il dolore che gli martellava nella testa 10 ricondusse a
mi dibatto in cose senza senso / che mi martellan come litanie. -rimordere
ebbi non poca fatica a tenerli fermi, che continuamente mi martellavano perché io li concedessi
domati. siri, x-983: quelli che fino allora non erano punto riusciti in
, 7-326: mancherebbe un qualche curioso che mi si cacciasse dietro e mi martellasse
uno: e come sonno de'buoni che s'acordano insieme a fare uno bene
fare uno bene, così so'di quelli che s'acordano insieme a fare uno male
spade e il romor dei colpi, che l'uno non avrebbe udito li tuoni.
pomeriggio soffocante, non si udiva più che il martellare dei ferri sulla selce.
de la maggior campana / fé'più che in fretta ognun saltar del letto. buonarroti
il giovane, 9-148: udito avete / che la campana or or fia che martelli
/ che la campana or or fia che martelli, / sicché chi è fuori affretterà
serrato, angoscioso non solo per quel che chiamava: all'incendio, al furore
martello dal martellare, cred'io, che fa il cuore agitato da'colpi di
passione. pagnini, xxii-738: dirò che il capo e l'una e l'altra
un mare di sudore, col cuore che martellava forte. molineri, 2-152: il
le pugna... col cuore che gli martellava in petto. palazzeschi, ii-350
casa mia, tutto rappreso dal martellar che gli faceva il core per avere io
il rumore più forte era il martellar che faceva il povero cuore di lucia.
, 1-113: ella non udiva più altro che il battito del proprio cuore, il
. morante, i-310: via via che saliva, il martellare del suo cuore
la forza di questo divino attrai- mento che talora tutto avvampava dentro e '1 mostrava
ed il cuore il martellava così forte che parea noi potesse tenere in petto. stuparich
. montale, 5-36: i colpi che martellano / le tue tempie fin lì,
corsia / del paradiso, sono il gong che ancora / ti rivuole fra noi,
in ufficio... col cuore che le martellava le tempie e la gola.
, 2-233: c'è un desiderio che martella / per stringerci nelle sue
, per li qual il numero di 47 che entrorno nella barca cominciò a mancare,
cose e da dottore / son, che mai sempre dentro vi martella. alfieri
; è il ripicchiare di un'idea fissa che martella in mente al poeta e al
: nella testa mi martellava quel pensiero, che la vita è cattiva, e per
cattive. soldati, 2-483: si accorse che il sonno, forse proprio per l'
e martella ', suol dirsi ad uno che adoperi ogni sua industria per fare una
ferro caldo: cogliere un'occasione fin che si mostra favorevole, battere il ferro
quante martellate credi tu le dessino avanti che potessero passare tutti doi li piedi! d
de'peccatori come avviene al ferro, che dopo essere stato lungamente nell'aceto, resiste
: tira a lui tal martellata / che n'ebbe quasi a fare una frittata.
monelli, 1-136: si sa bene che questo idillio col sole non dura che
che questo idillio col sole non dura che poche settimane; vengono poi le nebbie,
chi le proferisce, sono tante martellate che scolpiscono altamente le immagini delle cose insegnate
di repetere una stessa parola (il che faceva giuoco all'oratore che su facevasi la
(il che faceva giuoco all'oratore che su facevasi la sua forza, e
. figur. disgrazia, sventura, calamità che colpisce duramente e, per lo più
di questo tracollo, con la martellata che nel 1934 aveva cessato di picchiarmi.
quelle trafitte ripetute di acuto dolore, che talvolta si sentono nel capo, o
, 325: le persone di servizio che passavano davanti l'ingresso della cappella udivano
fronte un bacio pudico, come quello che di molte gemme pregiabili aveal'arricchita,
. - in par tic.: che, per azione di un martello
, presenta un effetto analogo a quello che si produce col martello nel ferro battuto
dove la terra ei finse e 'l mar che chiude / la terra stessa entro le
. salvini, 40-298: traile lagrime che, come fiume perenne, dagl'incavati
cantafere del professore, esclamò: accidenti che sbornia! 8. duramente sconfitto
martellata: - 'suca baruca, che sa da carne, done...
oratori, come osò dire leostene, che ti presenta un parlare animato e martellato.
, pieni e martellati, sono quelli che non vennero mai uditi. serra, ii-160
allure di questo « carpe diem » che è quella casta, dolce e martellata d'
lei. 13. mus. che viene battuto vigorosamente senza essere tenuto;
certa agilità di voce molto difficile, che consiste nel battere alcune note simili.
per fodere, coperte, vestaglie, che reca effetti di trapunta e di leggera
tipo particolare di vetro, stampato, che si ottiene predisponendo il disegno su uno
sm. (femm. -trice). che martella. -in partic.: operaio
osservato da origene e da gregorio, che il diavolo è chiamato non fabbro e
martellatore delli umili, non sapendo quello che si fa, fabrica loro corone perpetuali
'figlie dell'aria ', delle ballerine che pesavano cento chili, ed ho gratificato
4. nel gergo sportivo, pugile che ha il pugno di grande potenza e
ha il pugno di grande potenza e che è solito incalzare e colpire ripetutamente e
. ottimo, i-494: adviene che alcune volte lo, maestro d'archimia
e così non producerà quello metallo, che vuole alterare, a perfetta forma. e
2. particolare tipo di lavorazione che si esegue per conferire compattezza alle pelli
bronzo. 3. procedimento di lavorazione che conferisce alla superficie del vetro risalti e
da abbattere con un martello apposito, che imprime sul legno messo a nudo un
un po'forzata di stile dicono appunto che sopra queste rime venute su dal traripare dell'
sonerie. lana, 103: martelletto che batte un campanello. ceredi [tommaseo
[tommaseo]: se il peso che hanno a muovere questi istromenti fusse grave
istromenti fusse grave, nissuna molla, ancora che gagliardissima, e nissun contrapeso, ancor
gagliardissima, e nissun contrapeso, ancor che gravissimo, loro basterebbe; il fine
della luce. 3. percussore che, nelle armi da fuoco moderne,
quell'organo di cremona dovevano esistere martelletti che squillavano come sistri argentini. moravia
. leva della macchina per scrivere, che reca sull'estremità una coppia di caratteri
caratteri ed è azionata premendo il tasto che le corrisponde. 6. medie.
. 7. tess. meccanismo che mette in movimento le forbici dei cimatori
termine de'cimatori. arnese di legno che serve per sé solo a far operare le
determinati tipi di macchine da stampa, che serve a spingere la carta a contatto
mia prudenza va anzi tanto in là che, trattene due sole persone di cui sono
me medesimo, qui non v'è anima che sappia nulla né dell'unguento da calli
da martelliano, col sufi, -eria, che serve a formare nomi astratti, per
verso composto da due settenari piani, che corrisponde al verso alessandrino francese e fu
servire all'istoria letteraria, xl-67: che mai è altro questo decantato verso martelliano,
mai è altro questo decantato verso martelliano, che due versi di sette sillabe scritti nella
ri- strettezza denominato martelliano da un bolognese che nel tempo della letteratura academica lo rinovò
su esempi stranieri, è tutt'altro che un metro nuovo e straniero ed alieno
a. boito, 1-1130: e dire che v'hanno messeri i quali al solo
di martelliani la gran voglia di maritarsi che hanno. 2. per estens.
hanno. 2. per estens. che si serve del verso martelliano (uno
tello (1665-1727), che lo introdusse nella versificazione italiana.
a'frati per la presunzione loro, che così poco rispetto gli avevano usato,
all'opera, e salito sul ponte che ancora non era disfatto, sebbene era
storia, con una martellina da muratori che era quivi, percosse alcune teste di femmine
medesimo nome, quanto chiamare muratore ciascuno che adopera la martellina. baldinucci, 90
: una sorta di martello d'acciaio che da una parte ha la bocca, cioè
scalpellino, fornito di due teste, che possono essere, rispettivamente, taglienti,
lavorarlo [il granito] con martelline che abbiano la punta, come quelle del
macera la superficie smossa dalla sabbia, che per altro sarebbe difficile a tagliarsi.
piastra d'acciaio, ripiegata a squadra, che, percossa dalla pietra focaia, produceva
: 'martellina'dicesi dagli archibugieri quel pezzo che sta sopra il focone dell'archibuso e nel
solamente battuto a martellina, in luogo che sono gli altri ispianati e puliti.
quella pittura d'andrea del sarto, che si vede in faccia all'entrar de'chiostri
martellinatóre, sm. edil. operaio che, servendosi della martellina, conferisce alle
professioni. martellinatura, sf. operazione che consiste nel picchiettare con la martellina la
piè sano. cennini, 135: interverratti che quando sarà piena [la forma]
io ti ricordo... / che per cammino tu porti... /
martellino, / sicché, se awien che si sforzi il ronzino, / abbandonato
: l'oriuolo... è istrumento che segna l'ora, rotando le sue
rotando le sue rote e percotendo le campanelle che vi sono appiccate co'martellini. cesari
sve- glietti nostri (e così credo che fossero allora) quel che batte nella
e così credo che fossero allora) quel che batte nella campanella è un martellino a
cima ad una verghetta di ferro, che bilicata a basso in un centro,
v.]: 'martellino': quello che batte le ore negli orologi da tasca segnatam
sì ben ne credi ogni bene, che non possa dargli due colpi di martellino
, 366: potasi quello [sermento] che di prossimo produsse frutto. solevasi piantare
vite con esso, quel poco di legnetto che si chiama il vecchio, e gli
6. finanz. ant. imposta che si pagava in siena e in firenze
mio credere, dal piccolo martello con che si picchia alla finestrella della canova de'privati
balia, 26-50: trovando per esperienzia che 'l membro della gabella del vino a
gran danno..., si provede che autorità sia conceduta agli uficiali del monte
seminata non avrete con certezza la varietà che desiderate di coltivare, e sapete che
che desiderate di coltivare, e sapete che quattro ne esistono ben distinte, oltre quella
ne esistono ben distinte, oltre quella che è veramente il tipo della specie, e
è veramente il tipo della specie, e che è la meno pregiata, perché dà
frutto piccolo, di guscio durissimo e che non lascia uscir la mandorla se non se
se riducendolo in minuti frantumi, e che è detto però noce martellina. p
: il tempo fluiva nel martellìo degli scalpellini che squadravano le pietre cavate dal monte.
cominciarono in celle lontane. un martellio che sembrava una canzone -si sentiva una sbarra
, iv-25: piangeva un bimbo, quello che aveva corso in su e in giù
musica triviale e spavalda della 'cucaracha 'che, da un capo all'altro del
ne le tempia un martellìo continuo / che mi risuona in eco dolorosa / in fondo
i-1047: [la celenia] non sentì che il martellìo del suo cuore.
quale è introdotto il manico di legno che ne consente l'impugnatura; nella forma
martègli e chiavi fer venire; / che sia vaccio crocefisso / quel che co
; / che sia vaccio crocefisso / quel che co noi è tanto vesso. dante
cagioni efficienti de lo coltello, avvegna che massimamente è il fabbro. leggenda della cintola
maria vergine, io: la prima notte che stette in questo soppedano sì v'ebbe
soppedano sì v'ebbe sì grande picchiata entro che parea che vi fossero entro tutte le
ebbe sì grande picchiata entro che parea che vi fossero entro tutte le martella di questo
dove avea di molti ferri, con che facea l'arte; piglia dante 11
fuoco de la detta arte o di cosa che ad essa s'appartenga; ma possasi
; ma possasi fare ogne altra cosa che lavorare a fuoco, senza pena e
, senza pena e senza bando. salvo che anco si possa lavorare a fuoco per
2-85: resona il martello nel balzo che fa dopo il colpo. bandello, 1-2
,... fattosi dar da quello che lo seguiva, che per questi accidenti
dar da quello che lo seguiva, che per questi accidenti seco conduceva, il martello
. vasari, i-89: altri poi, che si sono messi a spianare pietre e
scantonandolo a poco a poco il meglio che si può, si riduce pur finalmente
le sue parti son tre: l'occhio che è un foro o apertura per lo
il manico di legno; la bocca, che è una delle parti con la quale
batte per piano; e la penna, che è di diverse figure e forme,
figure e forme, secondo l'uso a che sarà destinato il martello. * martello
il martello di cui si servono coloro che lavorano figure e vasi di metallo,
di più forme, cioè martello da tasso che batte per piano e altri che battono
tasso che batte per piano e altri che battono con penna mezza tonda. '
degli argentieri e altri maestri di metallo che lavorano figure e vasi, per lavorare
estremità mezza tonda, usato da coloro che lavorano figure e altre cose d'argento
verghe o fasce di metallo o altro che sia. fanioni, ii-210: delle
picchiare, odi la sega / del legnaiuol che veglia. pascoli, 512: il
del banditore o delle aggiudicazioni: martelletto che, durante le vendite all'asta, viene
, viene battuto dal banditore per indicare che la merce è definitivamente assegnata a colui
la merce è definitivamente assegnata a colui che è risultato il miglior offerente.
di cui è vietata la duplicazione, che, fornito di penna tagliente atta a
martello, / da'beati motor convien che spiri. — 842 —
epicuro, 136: chi desia di saper che cosa è amore, / non cerchi
cerchi opra di stil né di martello / che 'l formi in marmo e che 'l
/ che 'l formi in marmo e che 'l stenda in colore. -falce
questa cagione comandano gli esperti in agricoltura che le gran zolle si rompano con gran
un certo martello gli scultori del porfido che ha il suo forte manico, ma non
di legno in mano, simili a quelli che adoperano a picchiar gli usci, quando
, e facendosi assettare il martello, che non istà in buona forma. archivio
tutte si suonano a mano col martello che batte la campana nell'orificio dalla parte
una porta o a un uscio, che serve per bussare. vasari, i-755
una camera molto ornata, ed un putto che batte col martello l'uscio di detta
iii-91: io concepisco per cosa possibile che, infuriando la peste in una città
le ruffiane e a sua signoria, che non si ha voluto attenere a i miei
miei ricordi, perché non è dubbio che ne la manifattura de le donne si debbon
, menatore di martello: fabbromettere i martelli che ben battono i fiorini, non che i
martelli che ben battono i fiorini, non che i ferraio. ugieri
martello, ché per tale effetto bisogna che sia puro [il rame] e senza
continuo martello: era la prima volta che ella provava una sì violenta palpitazione.
non sentite il martello del mio cuore che tanto tanto tanto tanto batte?
. petrarca, 104-11: credete voi che cesare o marcello / o paolo
martello, rott'è quella 'ncugge / che solean fabbricar le dolce rime,
un breve trattenimento due miei sonettucciacci, che in questo punto ho cavati di sotto
il martello, ed ella potrà sentire che ancora son caldi. passeroni, iii-99:
passeroni, iii-99: mi spiace sol che ingombre ho queste carte / di versi,
ingombre ho queste carte / di versi, che bisogno hanno d'incudine / e di
padre decamps, martello de'giansenisti, che godo aver conosciuto. lupis, 3-51
fiducia del governo austriaco. -persona che importuna e molesta gli altri di continuo
romei, 38: al fine considerando che l'usar cortesia a'villani è segno
davano ai popoli la coscienza del bene che per altri rispetti il governo operava, e
aretino, vi-370: quei sospiri, che vi fanno spesso venire in rabbia per credervi
fanno spesso venire in rabbia per credervi che procedeno da qualche mio martello, vengano dal
vengano dal pensare a una mia compagna che mi morì in braccio, e,
ringraziare altresì la fortuna ed i tempi che l'hanno temperato con forti e frequentissimi colpi
perché il non avermi risposto sarebbe indizio che v. s. né anco avesse ricevuto
testi, 3-555: ha gran tempo che non abbiamo né lettere né ragguaglio alcuno
perdere il suo amore. -ciò che costituisce motivo di ansia, di preoccupazione
. bocchelli, 18-i-59: ci credete che io non so come fare a rimproverare
, piena d'ansie e di affanni, che non trova pace né appagamento; l'
martello commandavanli a soprasedere e starsi più che poteva con esso lei. della casa,
, il martello e mille altri cancheri che vengono agli innamorati appassionati. l.
: in questo mezzo il martel, che lavora, / t'apre la borsa e
fin resti a dormir con la signora / che ti squinterna mille sacramenti / che non
/ che ti squinterna mille sacramenti / che non puote cenar con teco allora.
non posso, / cerco far sì che nemmen esso l'abbia. salvini,
noi nell'uso basso del nostro popolo, che pur di vaghe maniere ed espressioni è
martello, dal martellare, cred'io, che fa il cuore agitato da'colpi di
a forza, per una ragazzesca credulità che avete prestata ad una giovine attrice teatrale
si mostra estremamente, quando avviene / che due fratei davver si voglian bene.
questi versi, scritti più tosto per martello che per dire il vero. a.
dalla amicizia mia, sol per martello / che, scorsa la val d'elsa in
, ma ch'io non posso già, che del suo solo. agostini, 5
incudine, o voi forbicioni di piazza, che state sempre in tagliar colletti su la
dei quattro ossicini dell'orecchio medio, che comunica con la membrana del timpano mediante
del martello: ognuno dei piccoli muscoli che mettono in movimento il martello.
sua racchiude: / èvvi un martel, che piano in parte e scabro / in
ad ogni altra cosa meno si rassomigliano che ad essi: e semplicità di buoni uomini
di buoni uomini è stata il credere che il martello batta su l'ancudine il
facendo vari moti nel martello, pareva che ogni ossicciuolo fosse continuato. 16.
continuato. 16. arald. figura che simboleggia la diligenza, l'ingegno,
l'ingegno, il lavoro e la gloria che ne deriva (e, anche,
, la forza d'animo nel caso che l'attrezzo raffigurato batta nell'incudine).
un corrente fiume, salire non altrimenti che se il fiume scendesse, e, l'
fatte percosse, cadevano addosso a quelli che addietro salivano. ramusio, iii-247:
. ramusio, iii-247: di quegli che v'erano dentro, alcuni portavano schioppi
romper le case e guastar li ripari che avevano fatti per le contrade. vasari
sia difensiva) sul fianco del nemico, che consente, mediante una manovra concertata,
-nell'età medievale, torre costiera che, in corsica, serviva da osservatorio
.]: 'martello': noto strumento che ha il manico forato a guisa di
: * martello ': quell'arnese che serve all'accordatura de'pianoforti e che
che serve all'accordatura de'pianoforti e che ha la forma dei martelli ordinari, se
forma dei martelli ordinari, se non che ha il manico di ferro vuoto, per
di leva a girare i medesimi, che poi si fermano picchiandoli con la bocca
del serenissimo vene una mumaria de virtuosi che baiavano ben con alcuni martelli.
di acciaio di m 1, 22, che termina con un'impugnatura rigida a maniglia
al polso o da legare alla corda che serve per l'immissione e l'estrazione
-martello fucile o geologico: martello perforatore che è costituito da un affusto telescopico e
il martello pneumatico, faceva in modo che lui si sentisse vivo come mai gli era
: macchina operatrice costituita da un solenoide che al passaggio della corrente elettromagnetica imprime a
cambio automatico della spola dei telai, che serve a introdurre nella navetta la spola
monetaggio e dall'altra costituiscono una moneta che non è rotonda, e per conseguenza
a cader nell'insidie de'tosatori, e che coniata a martello non diviene mai una
: sarà l'ultima ebbrezza / quella che ci canterà a martello nelle tempie sensibili /
: or quivi ancora, e forse più che mai per l'innanzi, ebbe in
mai per l'innanzi, ebbe in che provare a martello la saldezza del suo
buzzati, 6-219: con stupore antonio constatò che laide la cantava nello stesso identico modo
mai essendo giovane ti vidi andare alla guerra che mi restasse sospetto della tua vita,
un poco di martello della assenza, che nel rimanente io me ne stava della tua
quelle sue scritte, / né de color che gli tolgon li orecchi; / ho
ben martel di quelle zucche fritte, / che mangiammo con lui l'anno passato.
ch'egli ha di lei: / che veramente n'ha tanto sospetto, / tanto
35: e tanto guasta di voi che, per il gran martello ch'ella ha
ariosto, 340: costui, dopo che la cosa di dulippo ha intesa,
fantastico e bizzarro: ha tanto martello che si crepa. della casa, ii-248:
ore di notte, tanto è il martello che ho de'casi vostri. sassetti,
, 160: mi scrisse a questi giorni che quella [peste] di lisbona era
di lisbona era migliore sì in quantità che in qualità che questa di sevilla non
migliore sì in quantità che in qualità che questa di sevilla non è. ho auto
martello de la mia partita, e che qui è stato un suo gentiluomo a posta
. cieco, 36-63: rinaldo, che di ciò s'era avveduto, /
: non ho creduto... che abbiate avuto martello del fatto mio,
vostri servitori, né io sono di qualità che io possa generar nell'animo vostro temenza
pur avessi tanto martello del cardinal ardinghelli che non lo potessi sopportare.
la vedova con vostro padre ancora, che li riscalderete non volendo i ferri e
leofanti di dietro punti, e da coloro che li menavano non possendo essere retti,
volle dar di martello a tutto ciò che sapeva di greco e di romano.
dui, anzi in uno tutto quello che si può sapere in dar martello,
l'è in collora / con un bravazzo che vi spende a staia, / e
, iii-1086: ma se è ver che mi amate, perché darmi martello? /
: ella era dessa il male insopportabile che tu fingevi d'avere; dessa che
che tu fingevi d'avere; dessa che ti dava tanto martello. -creargli serie
508: il dopo desinare mi disse che dovevate partire di questa città. non so
cui lontananza ed il cui silenzio confesso che mi davano gran martello. f.
pregasse co 'l pianto a gli occhi) che mi venisse all'inverso. gualdo priorato
e pitonisse, / per tor via quel che sì gli dà martello. algarotti,
le scene / e i commedianti, che mi dan martello / con rime sconcie,
no, dissi: ella ha qualche cosa che le dà martello... l'
godeva di vederlo liberato da certe melanconie che gli davano martello principalmente nel serrarsi della
, 5-70: tu sei il fabro / che ti dài su per l'unghie col
letto pensando a quelle due scapestratene, che pur tanto martello si davano pei loro ganzi
-fare andare a martello: fare in modo che tutto proceda con la massima perfezione,
tutto proceda con la massima perfezione, che vada tutto a puntino. pananti
a un ette, / è un che apporrebbe fino alle pandette. / son
.]: * martello ': quello che tengono al finestrino i vinai. onde
. carducci, ii-9-141: mentre loda che nello 'studio * presentato dalla commissione siasi
... osserva non senza timore che la conservazione... è per
legno santo] / di fastidio un che crepi di martello /... /
. grazzini, 389: io vi dico che sete innamorato / più che mai fosti
vi dico che sete innamorato / più che mai fosti, e non ve n'avvedete
nelle buche della sua villa, e pur che sia assai, perché del poco non
; con questa con- dizion però, che non ci faccia morir di martello per la
sotto le martellate; schiactanto, e che io non so come stian bene in gambe
. algarotti, 1-ix-160: modo: che dall'uno de'cantoni sì vi si dà
farà buoni se non quei tratti di fantasia che tello sopra l'ancudine; e se
: degli esempi del vocabolario allegati l'unico che al martello e schiantasi, sì è
le differenze scoperto filosofiche, se sono tali che stiano a martello, che son fra
sono tali che stiano a martello, che son fra le miniere del ferro e li
fra le miniere del ferro e li modi che si costunon troncano mai il filo della
caro, 12-ii-139: non voglio far cosa che non resti a martello. lorenzino,
96: truovon certi loro arzigogoli soffistichi che hanno apparenzia di veri e poi non reggon
favola; ma ancora migliorate molte cose che riguardavano l'allegoria, de la quale
prezzatore ch'io non era; sì che non lascio passar cosa che non possa
era; sì che non lascio passar cosa che non possa stare a martello. aleandro
non si lasci indurre a scriver quello che non può star a martello ed a
: nella fede nostra non v'è nulla che ottimamente non si tenga a cimento e
soverchia e viziosa consiste in certi pensieri che sembrano arguti, ma in sostanza son
rosmini, xxv-51: egli è manifesto che non si regge a martello l'espressione
sempre date fresche novelle ed ho ritrovato che di poco era partito. io ho gran
in carta e posti al martello di meno che mezzano ingegno, quale tengo il mio
quale tengo il mio, a me pare che non resistano né stiano saldi. d
elle non varrebbon denaio, per ciò che niuna se ne terrebbe a martello.
al martello di tutti gli osti cialtroni che fanno desco in quella terra ladra. carletti
carletti, 225: tengo per fermo che poche donne d'europa si troverebbono di
d'europa si troverebbono di tale disposizione che stessero a martello con il suddetto abito
omo del barone siciliano; vi so dire che sono de provisione de castellani, che
che sono de provisione de castellani, che possono stare a martello. speroni,
mi accosto lungo al signor manuzio, che non è solo, ma accompagnato, se
se ricordate, da molti esempli, che ognun di loro in valore potrebbe stare
sassetti, 7-143: diciamo con platone che i madrigali sieno una imitazione di concetto
né fatto cosa alcuna a'suoi giorni che non possa stare, come si dice,
è un libro (disse aristarco) che sta a botta di martello. moneti,
invenzion que- st'uom scaltrito, / che star poteva ai colpi di martello.
l. bellini, 5-3-20: so bene che quattro ciarle che voi
, 5-3-20: so bene che quattro ciarle che voi
e a tempo. come i colpi che si danno misurati col martello 4 in
4 in numerum o come i colpi che acconsentono, quando l'oggetto sul qual
sempre il torto e giurando gli affermerò che ti è suto detto che viene a
giurando gli affermerò che ti è suto detto che viene a spassar teco il martello ch'
, i-63: non restava lo scioco che de la fiamenga non si ricordasse;
colla fiamenga faceva, per spassarsi il martello che di quella aveva. -suonare
le porte di ferro ': vale che co'danari si penetra dappertutto, si
mazzo *: quel martellóne di legno che adoprano i macellari a dare in sulla testa
martellósa, sf. tess. operaia che, durante la follatura dei panni,
guglielmotti ed anche del corazzini si intuisce che sul 4 martologio 'si basava il metodo
determinare le coordinate del punto stimato e che ristrumento consisteva in un regolo con alidada
. microstruttura propria degli acciai temprati, che risulta nello stesso tempo durissima, fragile
tesco, e però dice... che mirabili sieno in guerra l'opere sue.
4-272: questo fiero animale marticòra, che vi si adatta così acconciamente in simbolo,
è un orribile portento dell'india, che traendo l'appellazione da un marte fiero
legare e martidiare in molti modi, che se la metà facesse per resistere al
] il martidio e 'l tormento, che 'l cupido e l'avaro sostiene. trattato
c. dati, 3-111: avvenne che essendo in tavola un piatto di martinacci
di martinacci, il duca disse al zanni che [ecc.]. redi,
i. neri, 12-111: quei che non avean fanelli pronti, / dei gusci
gusci si servian di martinacci, / che son di più risparmio al far dei conti
esso si fabbrica un operculo calcare, che chiude perfettamente l'apertura della conchiglia.
petrocchi [s. v.]: che te ne fai di codesto martinaccio?
martinèlla, sf. stor. campana che si sonava in firenze in occasione di
, ov'era bandita l'oste, che s'apparecchiasse. e chi la chiamava
della città, ben trenta giorni prima che il popolo andasse ad oste. pascoli,
il mese / d'aprile, il mese che aprono le gemme. / di fiori
ant. balestra a martinèlla: quella che si caricava col martinello. tassoni,
risvegliamento, e darla con l'acqua che ammorza il fuoco: gli si sonerebbe
ruote dentate azionate da una leva, che serviva per tendere la corda della balestra
del legno allo 'nsù, con tanta violenza che, sottomessa ad eccedentissimi pesi,
se certa fosse non aveste paura, che per contentarvi più tosto cavalcherebbe sta notte
i primi del color delle api, che si chiamano dal volgo
, sm. milit. ant. congegno che serviva per tendere le balestre; martinello
medesima esperienza con un balestrone di quei che si caricano col martinetto, le palle
funzionare per mezzo di viti e madreviti che agiscono direttamente o mediante riduttori sull'asta
stantuffo, scorrevole in un cilindro, che subisce la spinta esercitata da olio in
soderini, i-129: lieve e martinetti che tirino su. lupicini, 1-69:
2-365: 'martinetto 'dicesi una manovra che serve di mantiglia al percussore di mezzana
: 'martinetto ': nome volgare con che alcuni marinari chiamano la cordoniera del picco
-negli scali, apparecchio idraulico o pneumatico che serve a dare la spinta necessaria all'invasatura
scalo è destinato a piccoli bastimenti), che all'atto del varo concorrono con le
mal fu discreto e prudente / colui che ritrovò la martingala. caporedi, i-43
: a roma spedì quattro oratori, / che a nome suo trasser col senato /
tutti i sartori / a far, secondo che essi avean recato / la forma,
forma, tante martingale e tante, / che servir sen potesse ogni soldato. /
/ con martingale e certi lor saioni / che chiamavano i sassi a concistoro. guglielmotti
, di pendone e di nastro, che scendeva giù giù dalla cintola alle calze
per di dietro; poi * battola 'che per ornamento ricadeva su le natiche,
.. non hanno dell'antico più che bisogni e non stanno ostinati, per ben
io mi spunti fino a la martingala e che dia d'una culattata in terra per
semicirconferenza del busto, applicata, più che altro per ornamento, sul dorso di
: 'martingala ': pezzo di cinturino che restringe una parte dell'abito (come
spagnola (di origine araba), che è una specie di cavezza. viani,
, ricordi di nastri, di tasche che fanno tanto piacere e sono il primo segno
testiere... e di tutto ciò che occorre al cavallo nell'azione e dopo
: 'martingala': quella striscia di cuoio che attaccasi alla briglia del cavallo dalla bar-
ottone, tolto alla martingala del cavallo che impennandosi aveva ricevuto in pieno petto il
allentate. -falsa martingala: correggia che assicura la sella al pettorale.
nella scherma, legatura libera e flessibile che assicura l'arma alla mano, per impedire
assicura l'arma alla mano, per impedire che in caso di disarmo, vada a
': ciascuna di quelle sar- tiette che fanno da controstaglio al bastone di fiocco,
giusta ragione in giù, contro lo sforzo che fanno gli stragli corrispondenti a tirarlo in
da desinare a certi amici miei, che si dilettano di componer versi vestiti alla
fu calato a fondo uno dei legni portoghesi che impediscono il nostro commercio. si era
/ tra un bourbon e un martini che mai steeplechase / lo vide tra i
i battuti. e concludeva / sui reumatismi che gli stroncaron le ali. soldati,
sm. plur. stor. frati minori che si sottomisero alla costituzione con cui il
v. martiniano, agg. che appartiene o si riferisce a una persona
dal gonfaloniere di lucca martino bernardini, che limitava ai nativi e ai cittadini di lucca
legge, detta martiniana da martino bernardini che la propose, escluse dal l'aver parte
in quella gl'imperadori e gli papi che furono per li tempi troverà ordinatamente.
cassetta fa abbassare un pezzo di legno che impedisca alla ruota di troppo girare per
522: 'martinicca': quella stanga orizzontale che nelle discese, per via di vite
ferd. martini, i-270: deve intendere che la superiorità morale non è martinicca adatta
sue, di quei giovinotti a serie che sono tenuti in tirelle dai genitori,
tenuti in tirelle dai genitori, ma che poi novantanove su cento scantonano in galera
novantanove su cento scantonano in galera appena che son liberi dalla martinicca patema.
baldini, 12-15: l'oste afrodisio che nella prosa delle 'risorse 'di
degli uomini a far da martinicca, che senso amaro rimettere il piede sulla terra
ferd. martini, 1-i-62: anche coloro che vogliono assolutamente scendere a massaua, bisogna
vogliono assolutamente scendere a massaua, bisogna che pongano al loro carro la martinicca e
e, prima di giungervi, aspettino che sia fatta munita e sicura. =
del santo (ii novembre), che coincideva tradizionalmente con la fine del contratto
]: * san martino', la festa che si fa quella sera forse a buon
un'altra bizzarria: la festa, che ricorre a san martino, dei becchi.
per condurli in piazza. mi dicono che i più precedono la chiamata e accorrono
infinito. landino, 373: conchiude che donna berta e ser martino, cioè gli
uomini agli atti exteriori, non giudichino che chi offera sia salvo e chi fura sia
sol conosco lo contrar del mèle, / che l'assaporo ed honne pien le quarte
[i volumi] come quei martini che si raggirano al fumo. tommaseo
un uomo qualunque volgare più d'animo che di stato. vittorini, 5-40: prendere
dell'uomo quand'è vicino alla terra che lavora. -nome dato dai turchi ai
, sentendoli, credei per molto tempo, che bisserò alcuni figliuoli: erano lo spasso
piangevano, latravano e nitrivano in modo che a tutti causavano meraviglia. -martino
lucchese del valore di dieci paoli, che recava incisa l'effigie del santo (
martino ': moneta della repubblica lucchese che valeva in toscana dieci paoli. così detta
le natiche; e tanto dentro soffiò che la nina rinvenne e sana e salva saltò
di pesciolini e di animaletti acquatici, che afferra tuffandosi con grande destrezza; è
pescatore con un grosso becco scarlatto, che è un vero virtuoso. gozzano, i-109