gadda, 471: nella lunga saccoccia piriforme che gli discendeva dentro le pieghe della sottana
da siena, 841: se ogni cosa che tu hai tolta per tuo adornamento,
.]: 'lilli ': nome che si dà in alcuni luoghi della toscana
e adesso, lillo lillo, mi dice che non sa niente. = voce onomatopeica
rettilinei, curvilinei, ecc.) che con gli spigoli o i vertici servono per
di metallo, di legno, di marmo che si vuole sgrossare, livellare o lisciare
colpo donerei a la segonda, / che de la terza, com'de fero lima
in tanta sottilità mediante la lima, che piccolo vento poi lo porta via. citolini
a dimenticar nel lavoro le stridenti discordanze che fanno nel cuor mio l'impressione d'
cuor mio l'impressione d'una lima che rode il ferro. d'annunzio, iv-2-283
colui, e ciò fu dritto, / che l'avea temperato con sua lima.
considerando la prava inniqua crudeltà de lui che l'avrla temperato per fare stento a
avrla temperato per fare stento a colui che ve fusse messo, el primo che lo
colui che ve fusse messo, el primo che lo 'ncegniasse fece il decto re
fece il decto re provare a colui medesmo che l'avi lavorato con sua lima.
vuol la rete anco aver, di che né lima / né martel fece mai cosa
i ciottoli delle vostre vie, i pugnali che la lima può darvi.
; forse / ti salva un amuleto che tu tieni / vicino alla matita delle
e altri. 4. ciò che corrode, consuma, livella. -anche:
, la scienza ha scoperto le prove che ci furono, in tempi geologici e
i-62: un grande poeta, o cingallegre che fate sentire lo stridìo assiduo delle vostre
lima assopita lamenta / grillo del focolar / che la mia cappa è spenta.
e giudizio e lima sono tre avvocati che al foro della fama ottengono sempre la
creare una cosa breve e focosa, che non il freddamente limare una cosa già
adoprandola. puoti, 1-23: terminato che avrò il secondo libro, ritornerò con le
lime sopra il primo, e spero che ora voglia riuscirmi meno difficile la correzione
volute, le riprese eleganti del ditirambo che lo fa celebre gli costarono anni e anni
rima. petrarca, 293-7: morta colei che mi facea parlare, / e che
che mi facea parlare, / e che si stava de'pensier miei in cima,
al mondo mai sì dolce lima, / che fu 'l boccaccio in prosa e dante
, rott'è quella 'ncugge / che solean fabbricar le dolce rime, / e
. tasso, 13-i-613: laura, che fra le muse e ne l'eletto /
lima a chi scrive, né permettere che di leggiero, non che di passo in
né permettere che di leggiero, non che di passo in passo, da noi
, ded.: le primizie armoniose, che caddero dalla sua penna, altri avrebbero
pesare e pensare le nostre parole innanzi che le diciamo, sicché in prima venga
in prima venga la parola alla lima che alla lingua. siri, vii-1068:
seriose consultazioni a discutere cinque punti, che cadevano fra gli altri presentemente gotto la
la lima. 8. ciò che è causa di sofferenze fisiche o morali
tempo. castiglione, 617: parve che il tempo, come invidioso della gloria
ferro e il fuoco e tutti quelli modi che bastavano per rumarla [roma].
: roma, le palme tue, che in marmi e in oro / roder non
dei popoli: il tempo è lima che consuma l'entusiasmo dell'anime. montale,
il vento tace / senti la lima che sega / assidua la catena che ci lega
lima che sega / assidua la catena che ci lega. -lenta azione corrosiva
di troppo ardir nascer paura; / veggo che torto guarda, e lime ha pronte
ahi, angosciosa e dispietata lima / che sordamente la mia vita scemi, / perché
m'arde l'amorosa lima, / che il resto del mio cor convien che sceme
che il resto del mio cor convien che sceme. ariosto, 19-26: poi
... la è una lima dorata che rode lentamente cuore e vita. banti
filiale la visita quotidiana alla trista casa che fu detestata nelle più libere ore giovanili
meno confessabili. 10. tribolazione che redime, purifica, eleva; sofferenza
la nostra cecità nasce da un umore che cade in su la pupilla dell'occhio nostro
. aretino, v-1-288: io, che doverei aguzzarmi la fantasia con la lima
fantasia con la lima de i parlamenti che io dico, partendomi da loro paio
animi sì altamente ogni sentore di ciò che giovava tanto al comun genere ornano?
: « diserro », / infin che può frappare; / ma el no vorria
con gente, attendi prima / di che quadra son lima.
tipo di lima con denti finissimi, che agisce senza far rumore. compagni
ti recherò domattina una lima sorda, con che tu segherai cotesti ferri. pulci,
rodimento, struggimento. -anche: ciò che ne è occasione o causa.
non poteva scordarsi la sottilissima lima sorda che gli durava in cuore dell'umiliante paura
de contare per rema / el novo asalimento che fazunu inste prima / co l'or
l'effetto la malizia scuopre. / pognam che in bigio panno altrui ricopre / con
v. colonna, 1-348: temo che sian lacciuoli intorno tesi / da colui ch'
con essi è stata una lima sorda che a poco a poco insensibilmente gli ha consumati
lima lima',... parole che precedono il 'lima lima'; e ciò si
molta lima, riducendoli a un non so che di più naturale e di greco per
leopardi, iii-519: tu sai bene che pippo non ha né l'abitudine né
lima, e però non sarebbe maraviglia che nei suoi scritti si scoprissero parecchie inavvertenze
, ii-1119: io non ero uno scrittore che componesse a forza di lucerna e di
chiese di essere lasciato da parte adducendo che egli era bensì ottimo poeta a tavolino
ariosto, 765: circa l'oda che voi mi dimandate, la cercherò tra
contro lima: e per me ho fede che, se i loro spiriti sopravvissero al
chi ha subito uno smacco, a indicare che non gli resta altro da fare che
che non gli resta altro da fare che rodersi. -in senso generico: disprezzare
avien ch'amor incontri d'una / che mi si tolga, i'dico: -e
là pel boschetto s'avvolsono, / tanto che tutte le frasche raccolsono; / e
fate lima lima a'mocciconi, / che così tosto si sono impaniati! varchi
scappa fuori e non fa stima / che dietro gli sia fatto lima lima. note
indice dell'altra, a guisa di coloro che limano; e voltandosi verso colui,
limano; e voltandosi verso colui, che voglion burlare, dicono lima lima.
lima lima. passeroni, 1-104: prevedea che le compagne / le avrien fatto lima
visibilio tanto alla maledetta, gli parve che tutta la corèa de'mali spiriti venisse a
non sapere novelle di messer bernabò, che li più affermavano che morto fosse,
messer bernabò, che li più affermavano che morto fosse,... esso in
leonardo, 2-649: io lo pregai che dovessi mangiare con meco, e lavorare
né lo riprova, / ma vuol che parli il suo scolar secondo, / per
due strette con quella vitalba attorcigliata, che lo cingeva, disse: « signori,
e poi giudicatemi al fuoco e a quello che vi parrà ». 16
quegli striduli sbuffi d'ira o timore, che sembrano piccoli nitriti chiusi in gola d'
e bulini et altre sorte di limuzze che s'adoperano a cotal finimento. buzzi
. v.]: 'limaccia': lima che non serve all'uopo, che non
lima che non serve all'uopo, che non lavora più. = voce
molto maggior numero di piccoli denti, che non all'inferiore; gli occhi prominenti,
non all'inferiore; gli occhi prominenti, che hanno la pupilla nera contornata d'un'
lima5, sf. funicella di rinforzo che orla la bocca della rete a strascico
sterili ne'quali è la terra soluta che lima s'appella. = deriv.
: non passeranno mai diece lustri, che alle spese di svisci monello si vuol comperare
1726). limàbile, agg. che si può limare. l.
gagliardamente sul corpo limabile in quella parte che deve esser limata. = agg
l'ira saliva, mi parver limacchie che di bava bruttassero fiori. = v
marchette. 2. il gettone che le prostitute delle case di tolleranza ricevevano
, anzi di valore maggiore di quella che avrei dovuto versare. rassicurai la ragazza
versare. rassicurai la ragazza, facendole capire che la sua moneta valeva di più della
provi un'altra volta ti faremo sistemare che conciata così non farai più neanche una
, disse rita, « di quelle che lo fanno per interesse ». « per
perché? io ho l'aria di una che fa marchette? ». arbasino,
bersaglieri malati d'amor o di marinai che han fatto troppe marchette. =
. moravia, xiv-96: dicevi che ero la tua puttana, la tua
marchettaro, sm. gerg. omosessuale che si prostituisce. pasolini
, c'è qualche vecchio intellettuale / che nella gerarchia / si pone all'altezza dei
dei più bei marchettari / i primi che si trovano nei punti subito indovinati..
star accanto al primo ragazzo del popolo / che si dà per mille cruzeiros a copacabana
). commerc. commesso di negozio che ritira il denaro dal cliente e consegna
ma ne danno tanta ad occhio, che certo se ne ha quattro libre al
pulci, iv-85: ècci un fiorentin che 'l salvatore / di croce sconficcò con le
per danari, paga uno marzelo pan che in italia vai tre marcheti. bandello,
: demo tre marchetti a un barcaruolo che li menasse a spasso per canale e fuor
canale e fuor di canale, secondo che volevano. negro, 23: per allegrezza
per investirvi piazze, tanto più che nella marchia per terra si sarebbono
marchiano, agg. ant. che è proprio, che si riferisce o
agg. ant. che è proprio, che si riferisce o che proviene dall'antica
è proprio, che si riferisce o che proviene dall'antica marca d'ancona;
proviene dall'antica marca d'ancona; che è nato o risiede nella marca d'ancona
d'ogni sorte d'uomini e donne che era una cosa incredibile. caro, 12-iii-54
io non le saprei dire altro se non che le sono servitore da maledetto senno
sono servitore da maledetto senno, che vuol dire quanto si può essere secondo
costumano chiamarsi calavresi e marchiani, essendo che fermo, per altro città onorata,
delle marche. -ciliegiomarchiano: l'albero che produce tali ciliegie. s. bernardino
i'mettessi all'aria de'fatti tua quel che tu non mi potresti negare, ti
le ciriege marchiane... è necessario che sia perfettamente sana, per tacque interne
berni, 21: -er'ei de que'che fuggon dalle boce? / -egli
per ninfa marina non si può negare che il tuo naso potesse sembrare un po'
freddi marchiani attorno una volpe, come colei che cercava di scopar qualche pollaio per reficiarsi
le rilevò con più rigore di quel che comportassero. pancrazi, 2-88: la
, 2-88: la scimmia, credendo che si trattasse di un uomo, disse
uomo, disse di sì; e che anzi pireo era un suo amicone. la
amicone. la bugia fu così marchiana che il delfino si offese, e scrollò in
, e scrollò in acqua la scimmia che annegò. -veemente, duro (
lorenzo ho inteso di vostro essere e che eri nel letto quando scrivesti e come
con tanto disagio: e lui voglio che vi dica del bel rabbuffetto fattoli, se
rimane se, per esser tanti gli spropositi che avete detto e così marchiani, gli
fermo e lucia, 560: pare impossibile che quei nostri vecchi con tanta pretensione di
, 3-220: era evidente, incontestabile che gigino aveva una cotta proprio marchiana.
caro, 12-ii-136: ora a tutto quello che voi possiate aver detto, e ne
lettera] e ne la volgare, e che mi possiate ancor dir ne l'ebrea
mi possiate ancor dir ne l'ebrea che minacciate di scrivermi, rispondo a la
baldini, 9-124: queste persone tragiche che sono gli umoristi aprono il fondo più
intenzioni giusto nel momento in cui sembra che la sballino più marchiana. -essere
/... / or questa sì che mi parve marchiana! grazzini, 4-143
: oh, questa sarebbe marchiana: che noi avessimo amenduni a combatter con gli
, 13-322: e'mi sembrò marchiana che il diavolo scegliesse per lo appunto un
. bacchetti, 13-194: -ma di che [parla]? magari di nulla,
nulla, -gli fu detto una volta che insisteva più del solito. -questa è
è marchiana! - disse più sorpreso che adirato. -farne una marchiana:
marchiane: se si fa suonare, peggio che mai. -succederne di marchiane:
segnalata dote della marca d'ancona, che è d'essere a maraviglia fornita d'
saggiatori ed orefici debbano marchiare i lavori che non fossero d'oro di scudo.
e l'altre masserizie e beni mobili che bollare o marchiare si possono, acciocché non
o si alienino. bando delle mercanzie che nell'atto di sgabellare devon farsi marchiare
rivarol li paragonava ai commessi di dogana che marchiano co'loro piombi i veli d'italia
e trecce altrui vengono a noia, / che marchiar, dico, un dì vi
un cotal inchiostro se ne tinge il riarso che mai più non si può né cassare
gli si marchia similmente la fronte, che se più v'incappa, ha una gran
una gran battitura o, al più che sia, un remo. salvini, 14-161
viene la pace di castello cambrese, che marca la italia in fronte, come
modo servire a spaventare e ritener coloro che fossero tentati d'imi tarli. pananti
marchiare il povero di nota indelebile, che lo segni come razza di una inferiore
farsi il passo fra sguardi oziosi -prima che qualche parola senza rimedio la marchiasse -piantò
: la turpitudine giunse a tal punto, che qualunque nemico, chiunque non la pensasse
nina del freddo era di quella razza che da noi si marchia col nome di
... con certe movenze fantastiche che a ripensarle la sgomentavano, come se il
giorni per rinfrescar il suo essercito, che, essendosi levato da tauris, aveva lungamente
sebastiano zuech con 300 fanti tedeschi, che furono a fiume condotti, di dove
le gabelle furono incendiate dal popolo, che marchiava co'tamburi davanti. gemelli careri
: queste ultime parole disse pianamente sì che poliarte non potè udirle; ben le intesi
potè udirle; ben le intesi io, che pochi passi lor dietro marchiando, non
una pastorella innocente, in segno di che faceva marchiarsi innanti una vellosa greggia di
] marchiarono li francesi con tanta risoluzione che, non curata la grandine di palle
palle,... poggiarono la collina che occupava la vanguardia spagnuola per seco azzuffarsi
l'una squadra così poco disunita dall'altra che, o si sia di fianco
, 1-74: marchiata non è altro che il camminare a gran passo. siri
affinché il nemico, addormentato su 'l vedere che non si movea giammai, non credesse
.. lo chiamò giorno di tromba che sonerà alto e c'intimerà la marchiata da
ruberto, / per le mezzette, che non son marchiate. buommattei, i-22
perdita di detto lavoro o pannina, che sarà trovata tinta e non marchiata con
mercante può far marchio veruno nella roba che è in nave, sotto pena di perder
. botta, 6-i-89: le gazzette che uscivano stampate sulla carta marchiata venute dal
promessa fatta al compagno nell'incerto commiato che doveva esser l'ultimo? la prodezza
1. neri, 9-4: ancor so che proprio è dei poeti / di capitar
sorte così infausta, cercare un pane che non avesse sapore di elemosina.
cose sottoposte alla dett'arte, eccetto che nastri, marchiare sì come di sopra nella
cantini, 1-10-94: tutti li maestri che fanno... l'esercizio dell'
. agg. e sm. figur. che addita al pubblico disprezzo, che bolla
. che addita al pubblico disprezzo, che bolla o condanna pubblicamente. papini,
la mercede della marchiatura a tutte le tele che per l'avvenire si marchieranno. arbasino
o nativo della marca d'ancona; che vive o risiede in tale territorio.
romagnuoli e marchigiani, / fiorenza, fior che sempre rinovella, / a sua corte
, nativo della regione delle marche; che è nato, risiede, opera in tale
neppure il nome di questi letterati (che, non pensando come i marchegiani,
pensando come i marchegiani, è naturale che siano scelleratissimi). carducci, iii-20-
d'una vecchia famiglia marchegiana guelfa, che s'era vista portar via la madonna
quella parte delle marche chiamata, dai marchigiani che si tenevan più puri e schietti,
schietti, marca sporca, non parlava che un suo dialetto pieno e morbido.
inquietudine del foscolo. 3. che è proprio, che si riferisce alle marche
3. che è proprio, che si riferisce alle marche e ai suoi
alle marche e ai suoi abitanti; che proviene, che è prodotto nelle marche
e ai suoi abitanti; che proviene, che è prodotto nelle marche; che si
, che è prodotto nelle marche; che si svolge o si trova nelle marche
svolge o si trova nelle marche; che è dedicato alle marche. prudenzani,
: appresso questa corte beven vini / che, se fussor vernacce di corniglia, /
ojetti, iii-431: cercava un oratore che a settembre, nella settimana marchigiana voluta
scendono quei massicci e violenti angioli di melozzo che sembrano proprio nati per recare una casa
moretti, ii-433: quell'accento marchigiano che non si sa bene se si raddolcisca
.: cioè una rete a cerniera, che di giorno veniva issata di piatto contro
. brignetti, 3-13: ogni cittadino che lo aveva voluto si era potuto aggirare
portare il dovuto rispetto al regio marchio che il mio asino porta nella chiappa sinistra
. -ant. tondino di piombo che veniva attaccato a panni, tessuti,
sono tanti marchi di pezze di panni che ho trovati in casa. -incisione
semplicemente marchio): cifra o segno che il produttore deve incidere su un oggetto
. bellebuoni, 1-24: un marchio che pesa libbre xii e mezzo. una
libbre xii e mezzo. una staterà che pesa libbre xlvi. lorenzi, 4-81:
chi poria misurar la forza estrema / che su i calcati raspoli raddoppia / la
qual ne gema / umor di doglia che dal sen gli scoppia? / la chiocciola
, con le orecchie tagliate a mezzaluna, che è il marchio della sua mandria,
. 3. bollo a fuoco che veniva impresso su una parte del corpo
del generale dell'esercito vittorioso c supplicollo che, in riguardo del carattere sacerdotale,
plicio. lippi, 6-54: i marchi che fiorir debbon le spalle / ai tagliaborse
effe, da quella lettera maiuscola f che è il segno o marchio col quale
385: non è... che questa abbia i caratteri intrinseci del disonore
punito con castighi visibili a tutti, che porta sulla persona come marchio d'infamia
hanno diviso in gruppi, secondo i marchi che portiamo in fronte. -per estens
-per estens., con riferimento ad abiti che sottolineano la condizione di servitù.
. 4. contrassegno o distintivo che una persona porta sugli abiti, come
meno ampio e rigoroso, a seconda che esso sia o no un marchio
etichettatura, ecc.) dall'imprenditore che ne ha diritto (per averlo usato per
di fronte al pubblico; a seconda che il diritto di far uso di un
o in marchio di commercio a seconda che l'impresa che ne è titolare sia
di commercio a seconda che l'impresa che ne è titolare sia di natura industriale
o un marchio sindacale, a seconda che esso serva a contraddistinguere, rispettivamente,
una determinata nazione, o i prodotti che sono stati sottoposti, con esito positivo
, o i prodotti provenienti da imprenditori che appartengono a una data associazione e che
che appartengono a una data associazione e che rispettano certi requisiti e regole di lavorazione
da tali organizzazioni); a seconda che il segno distintivo consista in una figura
. buonarroti, 2-89: le lettere che sono nel pallio di queste figure, che
che sono nel pallio di queste figure, che paiono greche, sono ancor esse di
esse di colore di porpora e si crede che si formassero quivi per imitare i marchi
quivi per imitare i marchi ed i segni che forse si dicevano « tessere »,
mercante può far marchio veruno nella roba che è in nave, sotto pena di perder
: giovanni allor a niccodemo amicca / che li die'chiovi, senza dirli verbo;
qual sigillo freddo in quei cuori soli che sono ben disposti a par della cera
ma qual marchio ancora rovente in quei che fossero contumaci ad arrendersi più del cerro.
, dolce saette m'archi, / che m'àn passat'al cor; fitte le
cor; fitte le porto, / sì che non le schiavrebben tutt'i marchi /
non le schiavrebben tutt'i marchi / che 'n terra son, tal gioia m'
10. figur. accusa morale che addita al comune disprezzo; ripulsa morale
-per estens.: la taccia infamante che ne consegue, pessima reputazione.
e a questi intendo io di parlare prima che agli altri, e manifestarli corrottissimi e
giusti] pien di saette vola, / che fanno, immedicabile ferita; / è
tuo viso... / pareva che avesse un marchio d'onta. / oh
avesse un marchio d'onta. / oh che pietà di te, padre! pirandello
guarini, 1-361: non vede ella che 'l mio segretario porta nella fronte il
suo nome, ch'è quasi un marchio che notifica il possessore? serdonati, 9-2
sincere. bergamini, 1-71: prima che tu esamini / gli specifici della erbosa
sino all'osso le stupide fronti di coloro che vorrebbero mettere su ciascuna anima un marchio
lui erano stati segnati da quel marchio che poi avrebbero portato nella vita. bonsanti,
pel carattere italiano: uomini evidentemente scettici che vanno in chiesa e si picchiano il
catechismo. è l'antica piaga italiana che ci ha impresso in fronte il marchio
marchiare1. marchionale, agg. che è proprio, che si riferisce a
marchionale, agg. che è proprio, che si riferisce a un marchese; tipico
marchese o della sua famiglia. -anche: che è proprio, che si riferisce a
. -anche: che è proprio, che si riferisce a un marchesato.
: il signor costantino, e parendogli che il tutto fosse a vergogna del signor marchese
e danno de la giurisdizione marchionale e che di lui si teneva poco conto,
nuovo fece far un altro comandamento, che sotto pena della privazione del feudo e di
501: non è sempre vero che la dignità ducale sia più nobile della
marchionali di savoia e di monferrato, che dio confonda, venne ai nostri danni
2- 243: sorbe! allora lui che nella sua fierezza marchionale non aveva ricorso
era indotto a tastare qualche amico facoltoso che acconsentisse a rimediargli una larva di dote
sullo spigolo dell'ultimo gradino, prima che si aprisse la porta con la grande
marza), sf. materia suppurativa che si forma nelle ferite, nelle ulcere o
putredine venire e correre per le nare e che non può beccare e pute, dèi
beccare e pute, dèi sapere allora che àe quello male della fistola. m
: era tanta la sanie e la marcia che usciva di quelle piaghe [di giobbe
di quelle piaghe [di giobbe] che lui le nettava e radeva con un
con un pezzo di vaso rotto e che lui sedeva e giaceva in questa puzza
i coltelli / tinger di sangue, che, corrotto e misto / di marcia
rotta la marza delle ulcere, di che era pieno tutto il suo corpo.
maggiori incomodi e segnatamente alle nuove soppressioni che potrebbero sopravenire, quando per disgrazia si
disgrazia si chiudesse alle marcie quell'esito che conservano tuttavia. targioni pozzetti, 5-125
incatenare un cadavere;... lasciare che le bestie lecchino appiè del patibolo la
c. battoli, 1-42: altri vogliono che gli arbori, così lasciati in su'
insino a mezzo il midollo: acciò che, distillandosi la marcia e il cattivo
, 1-263: bisogna anche avvertir, che non imbevansi / essi [i semi]
del pezzo. l'ottima è quella che risplende, è liscia e sincera. vale
, 514: un angelo nero / che si pulisce brontolando il niffolo / tutto sporco
(e anche il complesso degli indizi che la manifestano). s. caterina
e gli premesse, non ne uscirebbe altro che sozza marcia di brutti peccati. galdi
piaga di cui ti dissi, e che tu mio caro hai indovinata, non gronda
.. non sono coteste le cose che onorino la libertà acquistata, 0 la
rim- petto di questo fiume di marcia che sgorga da una delle vecchie piaghe d'
una delle vecchie piaghe d'italia e che si chiama oggi poesia civile e patriottica
civile e patriottica e nazionale e quel che tu vuoi. de maria, lxxvi-80
pisis, 3-259: vi sono creature mortali che amano... il nettare,
il castello. -milit. esercitazione che fa parte del complesso delle istruzioni formali
complesso delle istruzioni formali della truppa e che consiste nel procedere ordinatamente con passo
-sport. specialità dell'atletica leggera che prevede gare sulla distanza di 20 e
di una gara sportiva su strada, che serve come schema di controllo della regolarità
... seppesi da questi indiani che il luogo dove risedeva il caziche non
più lontano di quivi d'un sole, che in lingua loro era lo stesso che
che in lingua loro era lo stesso che una giornata di marcia. p.
. verri, xxiii-172: pochi giorni dopo che fui all'armata, mi raggiunse il
mio federico e mi liberò dal pensiero che avevo, che, se frattanto capitava una
mi liberò dal pensiero che avevo, che, se frattanto capitava una marcia,
la cavalleria; si ripetevano, il meglio che si poteva, certi nomi di condottieri
nefandi peccatori per lui sono certo quegli altri che hanno osato chiamar dio a proteggere la
di marcia: serie di disposizioni preliminari che stabiliscono il movimento e la disposizione delle
-ordinanza di marcia: modo e posizione che le truppe conservano nell'ambito delle colonne.
-velocità di marcia: media convenzionale che le truppe devono tenere (e,
larvali personaggi, per il semplice fatto che sono ambientati nella guerra civile e nella
gli altri nel calderone della leggenda americana che si andava formando. 4
un paesaggio di querce e d'olivi che si scioglieva nella soavità dell'ora quasi
notturna. pavese, 1-132: mi ricordo che il medico accese la moto facendo un
moto facendo un fracasso d'inferno, e che ernesto gli parlava ancora che era già
, e che ernesto gli parlava ancora che era già in marcia. 5
1-iii-192: da tutto ciò ha da nascere che la sua marcia [della luna]
si acceleri, ora si ritardi, che la figura e la positura dell'orbe suo
lascino soldati sui crocicchi, acciocché quei che seguono non falliscano la marcia.
massoneria, serie di passi convenzionali, che varia per ogni grado e che serve
, che varia per ogni grado e che serve come segno di riconoscimento fra gli
la strada brevissima per difetto d'acqua, che bisognava talvolta ire a cercare due o
sciupano le calze col tannino. sapete che una calza, dura una marcia a un
m. gioia, lv-402: proverete che la marcia delle idee e dei sentimenti
il giudizio universale. bocchelli, 1-iii-365: che m'importa... di «
, 6-33: gli operai delle due ville che sorgono di fronte al mio studio /
le lime stridule e gli scalpelli / che segnano il tempo alle mie marce nel
, con quella grazia, massimamente, che ha un toscano che parla o scrive
grazia, massimamente, che ha un toscano che parla o scrive toscano; ma generalmente
uniformità nella marcia de'suoi versi, che stracca il lettore e partorisce quell'effetto
stracca il lettore e partorisce quell'effetto che nella musica ha la monotonia.
oggetti alla composizione di titoli o scritte che paiono formarsi lettera per lettera, alla
di un treno a una velocità tale che ne consenta l'arresto entro lo spazio
è per lo più affidato alle bande, che lo possono suonare marciando a loro volta
lirica o in un dramma musicale, o che costituisce (svincolata da ogni significato o
riporterebbero maggior lode gli artefici di quel che ne riporti quell'acqua che, scendendo
artefici di quel che ne riporti quell'acqua che, scendendo in una macchina idraulica e
una marcia di strumenti. è l'imperatore che giugne nel divano colla corte e coi
fleur non sapeva far altro sopra la terra che battere il tamburo e suonare due o
, anche a me cara / talvolta, che per lui si è fatta, dentro
carmen. moravia, ii-140: l'organista che nel trambusto non era stato avvertito,
ritirata, durata circa due anni, che i resti dell'esercito rivoluzionario comunista di
di ronchi: l'impresa dei legionari che, al comando di d'annunzio, partirono
), ciaspuno dei regimi di funzionamento che corrispondono ai vari rapporti di trasmissione (
per automatismo il funzionamento degli organi meccanici che trasmettono il movimento alle ruote di un
con più sussulti, e certi sobbalzi che nemmeno si sarebbero sperati da lei, la
). - marcia regolare: andamento che non produce né ritardo né anticipo (
- marcia ritardata, anticipata: andamento che progressivamente ritarda o anticipa, rispetto agli
). 24. tess. sistema che comanda il funzionamento delle calcole di un
; fu... grande l'allarme che diedero in tlascàla queste imbasciate, riconosciute
degli ottoni stracciano un'aria sorda, che si richiude di colpo. moravia,
villa nazionale con un mio nuovo amico che ti presento sotto lo pseudonimo di flegetonte,
bronzino, 1-4: ben lo sai tu che tal volte con ira / mi vedi
. monti, xii-2-20: per ora concludasi che lo sbaglio qui preso dal vocabolario,
verrebbe produtta la così detta marciaia, che viene a farle nella massima parte perire
marciol. marciano, agg. che è proprio, che si riferisce a
marciano, agg. che è proprio, che si riferisce a san marco evangelista,
codice marciano par molto probabile al mussafia che derivi dal francese. 2.
derivi dal francese. 2. che è proprio, che si riferisce a un
2. che è proprio, che si riferisce a un personaggio romano di
l'epiteto deriva alla biblioteca per il fatto che i novecento manoscritti donati alla città dal
dal cardinale bessarione nel 1468 (lascito che costituì il primo nucleo della biblioteca stessa
. di marciare1), agg. che marcia, che procede a passo di marcia
), agg. che marcia, che procede a passo di marcia; che
che procede a passo di marcia; che cammina, che procede a piedi. -anche
passo di marcia; che cammina, che procede a piedi. -anche sostant.
veloce e marciante. 3. che ha tempo, ritmo, natura di marcia
. 4. per estens. che segue nell'ordine, che viene dopo
per estens. che segue nell'ordine, che viene dopo. d'azeglio,
da detta bottega per tutto il marciapiede che è lungo la detta bottega. angiolini
tarchiaro, dai folti baffi spioventi, che parve squadrarmi. orioni, x-4-117:
; anche quando quelle signore dell'aristocrazia che fanno le visite ai poveri da queste
. -figlio del marciapiede: persona che appartiene alla classe sociale più diseredata.
baltimora? 2. banchina sopraelevata che, nelle stazioni ferroviarie, divide le
dei ven- tidue binari, non so che immenso lavorìo per la posta e pei
due: la vidi sul marciapiede ferma aspettando che il treno ripartisse per attraversare il binario
o passaggio per persone e veicoli, che costeggia un fiume o un corso d'
ingresso, si discende a un marciapiede che, lambendo la superficie dell'acqua,
trasporto e servono per far camminare i cavalli che trascinano le barche specialmente contro la corrente
parallela- mente ai pennoni delle navi, che serve ai marinai per poggiarvi i piedi
servono d'appoggio ai piedi de'marinai che escono sui pennoni. guglielmotti, 515
a giusta distanza da corde verticali, che si chiamano le staffe del marciapiede. so-
(spiccie le mani), sempre che debbano adoperarsi quivi ad aprire o serrare
per dare appoggio ai piedi delle persone che debbono transitarvi o sostarvi per manovre delle
fissati superiormente alla guida del pennone e che nelle parti inferiori hanno una redancia od
. buzzati, 6-41: e poi che cosa mi hai visto fare, ancora
le scarpe avean tanti tacconi, / che parea il campo d'agramante moro,
il campo d'agramante moro, / che in zoccoli marciasse a lume spento:
spento: / e non erano più che cinquecento. monti, 2-598: al
paese di abruzzi ha tre figliuoli, che debbono marciare, tutti tre.
vince però tanto il dolore, / che non abbia chiamati tutti i suoi, /
tutti i suoi, / per far che siano in ordine a dure ore / e
tutte le fanterie italiane e con ordine che marciassero alla torre di santo arteni,
campo veloce, anzi sì corre / che de la fama il volo anco precorre.
montecuccoli, i-165: si marci nell'ordine che si dee tenere nel combattere, cioè
italiana, non si curando di riflettere che il 4 eh 'in francese suona 4
mistero impenetrabile sulla marcia, non meno che sul luogo ove dobbiamo portarci. botta
sue genti, e prende eiatea, immaginandosi che qualunque cosa avvenisse, fra i tebani
le notizie venuteci da più parti, che, cioè, ras micael e ras
avendo i cristiani a le spalle, che non lasciavano marciare la massa: e lo
poche gentildonne private son quelle... che non vogliano il manto e marcino col
adesso a calagrillo me ne tomo, / che va marciando al suon del suo strumento
forzini accolti, lxxiv: marcia con gravità che par ser agio, / con ceffo
a gronda e chioma di rondone, / che il diresti avanzato al mal contagio.
: marciavano in silenzio, senza dolore che apparisse, senza speranza, come insensati
il cavallo... e vuole che il cavallo marci. pascoli, 1488:
per caso sulla groppa al dromedario / che, con molti fardelli, addosso,
lettere da guastalla... ha scritto che le marcerebbono il dì seguente. p
il signore predisse egli: guai a voi che siete pregne e che allattate, se
guai a voi che siete pregne e che allattate, se non perché ci fa sicurtà
allattate, se non perché ci fa sicurtà che gli impacci de'figliuoli, in quel
gli impacci de'figliuoli, in quel giorno che si dovrà marciare, ci saranno d'
s. maffei, 142: al primo che mi / vorrà fermare, caccerò la
gli alunni di padova un giovine collega che marciava animosamente sulle loro traccie. gentile
iii-503: se si considera... che la fisiologia da poco tempo marcia scortata
scienze, non ci deve far meraviglia che i mezzi onde svolgersi l'umana perfettibilità
lavoro. einaudi, 1-378: a che prò seguitare a far marciare 10 stabilimento
, 3-97: non passò un minuto che il signor fuchs emise l'opinione che
che il signor fuchs emise l'opinione che tre non due e non quattro elementi avrebbero
ancora non va. allora è lui che spiega... la cosa pare che
che spiega... la cosa pare che cominci a marciare.
: marciano [gli ubriachi] un passo che io non so battere. corrono una
non so battere. corrono una strada che la mia tagliò. 14.
... fece intendere alla comare che il sorice e don elia erano in società
russia degli zar; e vuoi dire che dentro marceremo coi nazionalisti. -marciarsela
[s. v.]: certuni che pochi anni indietro non accozzavano la cena
sotto la terra lo fa marciare, / che de trenta grani ne nasce uno.
bientina, 6: pit- tagora diceva che 'l tesoro / si perdeva a donarlo,
carnascialeschi, 1-165: quei [poponi] che son di fuor guizzi e drento molli
guizzi e drento molli, / quell'umor che vi corre / marcia la buccia e
l'esercito regio, arrivò a grave prima che la gente nemica giungesse a quella dirittura
bisaccióni, 3-70: [il poppenhaimo] che teneva li corridori e le spie per
marciata a'suoi sicura, / più che d'urtare il longobardo, ei cura.
. pisacane, ii-19: carichi più che non dovessero in guerra, s'awezzavano
. segnale di tromba o rullo di tamburo che segna l'inizio o accompagna la marcia
tà i... i sentendo che da voi / fu la guerra intimata,
. (femm. -trice). atleta che pratica, lo sport della marcia,
pratica, lo sport della marcia, che sostiene gare di marcia. -in senso
marcidàglia, sf. ant. rete mucillaginosa che avvolge i semi delle cucurbitacee.
la capacità della vessica di quell'umore che non cessa da gocciolarvi entro, si
/ scoppia fungaia marcida / di suolo che ribolle. pascoli, 710: la
bocchelli, 1-ii-418: acqua da bere, che i contadini e i lavoranti, da
attingere in po. 4. che ha odore di putrido. bocchelli,
... certa afa marcida, che si suol chiamare aria di terremoto.
5. per estens. che va in rovina, fatiscente, cadente
panorama delle case marcide e basse, che di notte si riatteggia nella sua essenziale
e deformità. 6. figur. che è in pieila decadenza (uno stato
più addentro / i cuor di quella che il vangel ne porge. 7
'dicesi 4 la corolla che appassisce e marcisce senza cadere o staccarsi
; e fu stilo il suo stile, che penetrò nell'intimo, con insinuazione sensibile
suo marcifaccio e quine orinava, intanto che tutte le pelli bagnava. idem,
per lo pertuso pendente molto a similitudine che ogni tristo cane ha gran coda.
gelli, 7-208: pon mente ad alcune che n'hanno fatto certi moderni ne la
la marziliana uno sopra l'altro, sì che i roversono la barca e se anegono
avisato di 3 fuste de infideli, che iudico siano quelle voltegiavano in colpo di
quelle voltegiavano in colpo di ludrin, che erano fino a quel giorno a l'isola
sm. insieme dei rifiuti di stalla che, marciti, sono usati per farne concime
.]: 'marcime di stalla': quel che colle immondizie della stalla si mette a
: nome di una qualità di vino che suol farsi, specialmente a carmignano, con
o -eie-, superi, marcissimo). che è in avanzato stato di decomposizione o
lingua, e l'acqua marcia / che 'l ventre innanzi a li occhi sì
7-ii-251: egli ha quello suo corpo che diventa marcio per li maligni umori.
chiodi. caro, i-132: guardate poi che crusca è questa, se vi si
questa, se vi si scorge altro che gusci schietti di certi pochi granelli,
, i-5: i'spero in dio, che vi vedrò amendui, / co i
ammorbare quel sano cui sta vicino, che un reo compagno quel buono. spolverini
trasporto. guerrini, 2-142: tu sai che se mi piace la birra, non
2. guasto per suppurazione; che contiene materia purulenta, che ha suppurato
suppurazione; che contiene materia purulenta, che ha suppurato (una ferita, una
lidia, avria più a schivo / che se baciasse un cui marzo di scabbia
. borgese, 1-127: certo è che non osò frizionare la lividura e nemmeno toccarla
, per esempio, delle risaie, che affermano la mercede sottile (in certi luoghi
con la prigione e all'uopo colle fucilate che deve bastare. montale, 3-199:
830: la provision più necessaria, che è di fare murare una porta che non
, che è di fare murare una porta che non è molto importante, che serà
porta che non è molto importante, che serà più sicura che far di novo,
molto importante, che serà più sicura che far di novo, perché è marza
la detta [acqua] aveva penetrato tanto che 11 detto marmo si era debilitato e
. foscolo, xvii-94:. domenico che stava addosso quel legno con tutti gli
giorni, non ha egli veduto mai che que'cintoni erano marci, aridi,
marci, aridi, logori, e che si sarebbero rotti a tanto peso?
marcio. moravia, vii-229: vidi subito che il tubo era marcio e che bisognava
subito che il tubo era marcio e che bisognava rimetterlo nuovo. -impregnato di acqua
viii-2-193: dice... l'autore che essi giacciono sopra il suolo della terra
, fetido e fastidioso, non altrimenti che 'l porco giaccia nel loto. marchetti
piccioli vermi il suol ribolle / allor che per tempeste intempestive / divien putrido e marcio
. carducci, iii-26-112: certi filologastri che oggigiorno ci vengon su come funghi da
. 5. tipico di ciò che è fradicio, putrido, guasto (
e buie sotto la cupa nuvolaglia, che il giorno pareva sorgesse soltanto per annottare.
scirocco afoso, pesante, marcio, che stremava la gente affranta e madida, aumentava
screpolato, livido, marcio, par che s'abbassi, stanco, sulla terra stanca
è strano davvero, è proprio fenomenale che non venga la pioggia. papini,
, stabbiato con letame marcio, e che non sia il luogo troppo umido.
vino marcio è insipido, perché manca più che altro del suo acido naturale. c
passato un garzone marcio di sudore, che correva in paese. 9.
ammogliano i figliuoli, lo svagarsi, che fanno, in mille amorazzi gli smugne
amorazzi gli smugne e dissecca per modo che, ancor acerbi per l'età già
, per gli attratti, ec., che vi manda la putredinosa voluttà. dossi
quello lì era marcio fino all'osso che faceva schifo. panzini, ii-681:
marcia. emanuelli, 2-164: tu sai che devi mostrarti alcoolizzato, drogato, marcip
addirittura. son tanto marci di tenerezza che, a toccarli, han da cadere
questa della vanità, per la meschinità che gli pareva vedere in questa passione,
vedere in questa passione, era quella che gli dava maggior fastidio. « e
» domandò con voce aspra a lei direbbe che sono vano? ». « marcio
quel popol marzo così grasso; / che per superbia cher- ranti 'l tributo.
scopo tuo, di insegnare non quello che sia vero, ma quello che faccia danno
non quello che sia vero, ma quello che faccia danno al papa? vico,
sé... di far capire che non avevano niente da spartire con tutti quei
, un uomo di tempra più nobile che non aveva negato al povero il suo
in modo con relazioni di cose vere che chi non guarda bene alla condizione e
, pregiudicialissimi non meno alla propria quiete che all'altrui bene. carducci, iii-17-13:
. comisso, 17-82: è chiaro che l'umanità borghese è finita nelle idee più
'marce \ ma è anche chiaro che le idee comuniste non conoscono la '
. n. secchi, 1-14: che ti venga la peste, vecchio marcio,
d'aveme al suo comando di quelle che non gli degna- rebbono suoi marzi sguattari
14. con valore spreg.: che ha valore minimo, quasi nullo;
ha valore minimo, quasi nullo; che conta * poco; scadente. bibbiena
e quivi volevo un ripulisti di tal sorte che non rimanessi loro un marcio quatrino.
la lasciarebbe a'soldati in preda, che con un quattrin marcio maritarla. parabosco
maritarla. parabosco, 2-18: ben che talora abbino saputo tanto dir bugie che
che talora abbino saputo tanto dir bugie che di quelle abbino pagato un marzo vestito di
quale vano facendo il duca ne l'ora che non si scuotono panni, che non
ora che non si scuotono panni, che non si scrivono lettere, che non
panni, che non si scrivono lettere, che non si sta con i falsi risi
son ridotti a sì cattivo segno / che un quattrin marcio non è più fidato /
(v-2): l'oro è quel che marito e donna toglie, / non
di- rowi il marcio ver (segua che puote) / che di parlar da
marcio ver (segua che puote) / che di parlar da galant'uom da bene
compagnia della lesina, i-50: si aggiunge che schivino i fratelli servirsi de'cappelli foderati
6-68: è propriamente una marcia vergogna / che sia vestita di teletta d'oro /
2-6: si pensa il pisellone / che la livia abbia male; io, che
che la livia abbia male; io, che ci bado, / l'ho per
nulla crede, / poiché quel dir che nove è più di sette / fa perder
orgoglio e temerità; ne'chierici la poca che hanno pecca di marcia pedanteria. ghislanzoni
.. un tede- scone marcio, che quando vien fuori a rivedere i conti,
la sapeva lunga, non avesse predicato che era un codino marcio, un reazionario.
faldella, 2-95: è una marcia vergogna che tutti gli anni ci debbano portare a
fionda. bartolini, 16-217: pensavo che un atto d'infedeltà verso jazuela mi
la robba ha scialacquata, / tal che sia marcio fallito, / se la moglie
g. m. cecchi, 374: che credete? è fradicia / marcia di
donne un volto vi formate, / che mutar non saprebbe di colore, / se
tronconi, 3-132: una povera ragazza che non trova marito deve crepare tisica marcia
uomo per cui va pazza, ma che non può sposarla. svevo, 5-418:
, guasta di qualche cosa; ciò che è marcio, materia putrefatta, putridume.
: la buona zucca intravedeva il marcio che ci covava sotto a quest'apparente onoratezza.
lenitivi, colle apparenze, fino che un cotale s'accorga del marcio e
e non v'è criato né diavolo che possa farlo passare per sano. guglielminetti,
sano. guglielminetti, 2-107: sai che ricchezza non salva / da sventura e c'
è marcio sotto seta / ben più che sotto tela campanina. comisso, 17-82
significato di questo nuovo avvenimento. intuiva che c'era sotto del marcio, ma non
altro se ne riposò assai, pensando che chi venne avesse poco fondamento, poi
chi venne avesse poco fondamento, poi che non avevano avuto ardire di farsi vivi
ardire di farsi vivi; pure pensando che vi fusse del marcio, pensava a'
popolari, i-iii: il marcio sta che il popolo non è persuaso dell'utilità
. cecchi, i-329: io cerco / che il giuoco non vada marcio sempre.
il vescovo di modena non devrebbe consentire che da la sua parte si restasse in danno
1-v-635: giurò [il cardinale] che il re e suo consiglio erano risoluti a
c'era in questa colonia! più che in danimarca, o principe amleto.
col valor dell'eroe cartaginese, / che con l'asso di spade nelle mani
, / trist'e guai al boccon che va di sotto. -uscire dal marcio
. ricchi, xxv-1-217: e'par che abbi paura / di quel marcétto.
marcétto. n'è ben gran pericolo / che ti scavalchi! -peggior. marcióne
marcido). màrcio2, agg. che appartiene o si riferisce a un personaggio
marcino. -anche: sapore di roba che incomincia a marcire, che è in
di roba che incomincia a marcire, che è in via di putrefazione.
]: * marciolino ': quel sapore che prende il vino fatto di uva cominciata
(85-160 d. c.), che intendeva dimostrare l'antitesi fra l'antico
necessaria. -anche: il movimento ereticale che faceva propria tale dottrina. marcionita
(plur. m. -i). che è proprio, che si riferisce alle
-i). che è proprio, che si riferisce alle dottrine e alle opere di
boccalini, iii-333: rispondo ora a quelli che dicono che tacque dolci mischiate con le
: rispondo ora a quelli che dicono che tacque dolci mischiate con le salse cagionano mar-
marcióso, agg. letter. che contiene pus, pieno di marcia
menda], ciò è quella che da'greci e da'latini è detta garo
era in agonia sotto quel tetto laggiù che si vedeva appena appena, distesa sul letto
buttati dalle finestre. 2. che è in via di decomposizione, putrefatto,
qualità de'fondi marciosi e fracidi, che tratto tratto s'incontrano nell'attuale linea
papini, iv-449: la peste fa si che renzo e padre cristoforo possano tornare dall'
padre cristoforo possano tornare dall'esilio e che splenda più fulgida, sulla marciosa palude
sembra [il neri] un povero che accatti. 6. per estens
pallidi scamati marciosi. 8. che infiacchisce, che snerva. genovesi,
. 8. che infiacchisce, che snerva. genovesi, 1-i-37: certi
se gli vescica e marcisce in tanto che da quel male alcuni se ne muoreno.
non può mai essere felice quella provincia che lasci marcire oziosamente le vettovaglie che le
provincia che lasci marcire oziosamente le vettovaglie che le sopravanzano. paoletti, 1-2-n:
sotto la terra / la tua lina che un giorno era sì bella. palazzeschi
: mi marcisce questo dito. orzaiolo che marcisce. c. e. gadda,
11ii- 368: gli stagni e tacque che non si muovon soglion marcire e generar
vasto podere, ma pregiudicato dall'acque che vi marcivano sopra per mancanza di gore
vi marcivano sopra per mancanza di gore che dessero loro il corso. 4
tommaseo]: tolli vasi di terra che sono cotti, falli pestare e marcire nell'
si tagliano quando la luna è tenera, che di nuovo prende il lume, hanno
gran copia di umore: di maniera che marciscono e tarlano. marchetti, 4-217:
querce] bensì l'eterno legname, che non marcisce per tumido, alle cattedrali e
per vecchiezza marcita, anzi oggi più che mai fiorisce, la gloria del nostro
pisani, 83: bella, o tu che nel ciglio avesti in sorte / con
mettere / piè fuor di casa, acciò che non lo facciano / li creditori suoi
debile sesso. forteguerri, iv-373: e che dovéa marcirsi in casa propria / una
tanto? foscolo, vii-213: conoscendo che tutta la nobiltà italiana marciva ne'medesimi
: lui, buono a null'altro che a marcire d'inedia in un casolare
: gran brutta cosa lo studio! dicono che la nostra età è la più bella
marchi, iv-220: vedendo... che avevano congiurato di lasciarlo marcire in anticamera
. alvaro, 10-51: i giovani che tentano il centro di roma, stagnano
; hanno ovviato il dimenticarsi e marcir che farebbono nelle carceri i querelati col citare
piccola porzione d'uomini preponenti, dopo che ebbe per astuzia o per forza tolto
sempre ama d'essere esercitata in quello che è utile et onesto, migliorando per lo
, i-185: la selva de'libri che ci si para inanzi come un giardino
o foglia. baretti, 1-78: bisogna che i semi di cristianesimo gittati in noi
. pascoli, ii-388: non basta che muoiano i vizi, che non marcisce
: non basta che muoiano i vizi, che non marcisce la lussuria del corpo e
[swift] per essere, da quelli che sosteneva, rifiutato non meno né altrimenti
sosteneva, rifiutato non meno né altrimenti che dagli altri, finché la fortuna sua
soderini, i-408: quelle [viti] che nei luoghi grassi marciscon l'uva,
fenoglio, 24: nel momento che si mossero, prese a piovere, una
prese a piovere, una pioggia pesante che marcì la terra.
] del- l'opre nostre materiali, che 'l tempo invecchi e marcisca, ma
battista, iv-232: dritto non è che tra volgari arene / vada a marcir
non di quei da due mantelli, e che un segreto vi marcirà piuttosto in corpo
un segreto vi marcirà piuttosto in corpo che darlo fuòra,... ho
una confidenza. borgese, 1-47: ciò che angustiava soprattutto eugenia era l'impossibilità di
di particolari caratteristiche termiche, in modo che esso possa vegetare tutto l'anno e
soderini, i-125: è cosa chiara che, aggiuntaci la diligenza dell'arte,
se ne può accorgere. questo è quello che chiamasi irrigazione. g. visconti [
], 81: lungo il canale, che ha origine dall'adda, cominciando da
, i-347: queste 'marcite'non sono che prati irrigatori, ed irrigati anche durante l'
in grazia del movimento un poco rapido che hanno, e, non gelando, preservano
sf. biol. sostanza organica basica che si genera dalla putrefazione del pancreas.
, 1-2-361: posto... che... possa farsi un buon vino
marcite sulle stoie, io vi dichiaro che per la ragione medesima si può fare
il tacito pianto di tutte; / che vanno e vanno e nessuno sa dove,
vanno e nessuno sa dove, / che muoiono sui loro fiori morji, / sui
le quali più tosto medico e riposo che affanno richiedevano, marcite costringono l'anima
, 1-100: non v'è da temere che la piaga si possa infistolire, fino
piaga si possa infistolire, fino a tanto che quello che vi è di lacerato e
possa infistolire, fino a tanto che quello che vi è di lacerato e marcito non
radici]... non fanno che marcire e perdersi... con danno
xi-170: investì la balaustra del pontile che era tutta rotta e marcita, la
... non c'era altro che un ammasso di vecchi cordami quasimarciti.
attorno e tagliandogli appresso, ogni volta che ne rimetta, le foglie sin tanto
ne rimetta, le foglie sin tanto che non cresca più, non toccando perciò dove
mette il tallo e gettando, tuttavia che si tagliano, fra essi del letame
è più acuta e più accorata, che la maninconia di un cortigiano, che
che la maninconia di un cortigiano, che si vede marcito in un tinello sanza un
e marcito di continua lussuria, sì che non solamente lasciava li offici della reale
; nel partito degli aguani non avea che corrispondenze sospette; dal mogol, lontano
darà l'ultimo colpo alle borghesie marcite che giocano sulla strage dei lavoratori le loro
i prati irrigabili ve ne sono alcuni che diconsi marcitoi, i quali differiscon dagli altri
nel verno coperti da un velo d'acqua che scorre sopra essi costantemente. linati,
. 2. industr. processo che ha lo scopo di migliorare la plasticità
la plasticità di una pasta ceramica e che consiste nel porre la pasta in fosse fresche
palchetti d'una libreria... che fiatate... di marcitura, di
leti, 5-i-593: insieme con la maremma che vomitava dalla bocca piena di vermi,
cui infiammazione produce il foruncolo, e che erasi cancrenato a causa della compressione la
, 27- 835: il marciume che sgorgava dalle piaghe; il sangue delle
dei mestrui. -materia guasta o muffa che si produce nel legno, sui muri
, 1-ii-442: c'era stata palude, che aggiunge insidie ad insidie, cioè alle
cuora e marciumi di piante palustri, che fanno terreno falso. cassola, 2-148:
dissolvimento; insieme di cose marce o che sono in via di putrefazione.
. soderini, i-249: i luoghi che si tengono per raccorvi dentro ogni grassume
si tengono per raccorvi dentro ogni grassume che venghi da qual si sia colaticcio di
marciume. carducci, iii-17-343: con che abbondanza di cuore invece e facilità di
proprio odio, atroce e abbietto, che il marciume, e la paura del
in lui. -lavoro o attività che costringe a sporcarsi, a imbrattarsi,
/ pari [serve] son peggio che lo strofinacciolo, / perché quel serve a
degenerazione. -in senso concreto: ciò che costituisce motivo di vergogna, di disonore
lapis, 276: così quella beltà, che tanto riluceva nel suo brio, seppe
il lungo inveterar nel tenerume, / che in noi doppia il servaggio in cui si
di così fatte tenerezze io non so che farmi, son marciume. govoni,
815: un tubo digerente, che cammina, / l'uomo: con
bonsanti, 4-113: la verità è che siete tutti degli idealisti... idealismo
g. bassani, 5-148: tutto quello che vedeva attorno a sé portava impresso il
il marchio mal dissimulato della corruzione. « che marciume, che vergogna », continuava
della corruzione. « che marciume, che vergogna », continuava a dire.
umore acquoso si prosciuga, credete pure che l'uva non contrae né marciume né muffa
. marciume nobile: grappoli di trebbiano che, lasciati sulla pianta sino all'acquisizione
curia, pari a 63 fiorini aurei, che ebbe corso durante il pontificato di giovanni
mi de'mai fallir cotal diporto, / che via più vai c'or u argent'
molti; ma nullo è tanto, / che marchi mille desse in pesce alcono.
io mille marchi d'oro, / che la dianuzza fia contessa diana, /
: condannò i fiorentini e li altri che non ubidiano in clm marchi d'argento.
novellino, vi-68: alessandro sorrise e comandò che li fossero dati due mila marchi d'
di pregione lo ditto carlo, promettendoli che... li darebbe per questo 30000
, 1-297: circa a marchi in, che sono fiorini 8 mila. v.
i cambi a conto di marchi, che non è né fu mai moneta nostra.
in 24 grani. dassi qui manco che si può per aver un marco in lione
in lione per aver qui più scudi che si può. gemelli careri,
, 1-vi-89: tutto l'argento che si scava nella nuova spagna deve venire
in mexico a manifestarsi nella reai cassa, che da un anno all'altro si manifestino
'dicesi oggi una moneta d'argento che corre nella germania e che vale una lira
d'argento che corre nella germania e che vale una lira e venticinque centesimi di
vii-72: il pesare non è altro che la proporzione tra il marco e la cosa
ed altri ori 'a marco ', che vuol dire * a peso '.
argento a libbra di dodici once, che era il peso romano, e si principiò
del comune. cantini, 1-16-359: che a nessuno affittuario... che tenga
che a nessuno affittuario... che tenga in qualsivoglia maniera bestiame,.
. lascino alli nati attaccare altro marco che quello della corona. -marca di valore
, né lo stesso peso. -piombino che recava impresso il marchio dello stato,
. e se il peso della cosa che si vendesse, valicasse la doppia 0
d. bartoli, 5-262: quello che chiamano chi romano e chi marco,
marchi adosso, fu presto notato da quegli che in simile esercizio in mercato si travagliano
bolgia] pon li fieri marchi / che marcan li ladron ne'luoghi bui,
. pallavicino, 1-469: facendo vedere che 'l miracolo è un marco infallibile,
tosto un marco della potenza de'sudditi che una pruova che rimanesse al re alcuna autorità
della potenza de'sudditi che una pruova che rimanesse al re alcuna autorità in scozia
frugoni, 4-572: considerò il savio che l'oro, di cui non v'ha
mani di quel pirata crudele; anzi che con que'marchi di opulenza egli avria
vergogna,... non erano che debolezze. moscheni, 96: appresso i
propria la profession militare e la guerra, che fu per noi un infallibil marco di
e nel maschile * un marcolfo ', che comunemente pronunziano * margolfo 'e '
= dal nome proprio marcolfo, che compare nell'opera medievale disputa di salomone
spie hanno dimandato pur a qualche uno che voi dir tal fugir: li ha risposto
li ha risposto: sono li marcolini che fanno venir li turchi. 2
verso la metà del secolo xix, che indicava i fautori dell'utopistico ritorno del
m. -ci). disus. che è proprio, che si riferisce alla marconigrafia
. disus. che è proprio, che si riferisce alla marconigrafia; radiotelegrafico.
il marconista con la cuffia, e che armeggiava al suo quadro o leggeva un
marconiterapìa, sf. medie. elettroterapia che utilizza correnti ad alta frequenza, impiegata
[s. v.]: vino che ha la marcorèlla: ito a male
relig. membri di una setta eretica che faceva capo, nel secolo ii,
marco, discepolo di valentino, e che aggiunse altri errori a quelli del maestro,
a quelli del maestro, credendo seriamente che la prima parola della bibbia in greco
complesso delle acque salate non continentali, che occupano circa i due terzi della superficie
mare interno. -mari marginali: quelli che si distinguono dagli oceani per caratteristiche termiche
5: non è da blasmare / omo che cade in mare -se s'aprende.
sforza molto / corno possa campare, / che non perisca in mare. chiaro davanzati
, onde conduce copia / di nebbia tal che, s'altro non la sturba,
al mare e poneva legge a l'acque che non passassero li suoi confini,.
d'i sardi, / e l'altre che quel mare intorno bagna. idem,
giù,.... / infin che 'l mar fu sovra noi richiuso.
alto vola / e s'alza sì che le montagne affoga. tasso, 1-79:
mente al mar,... or che 'n ciascuna / riva sua dorme tonda
., 202: il navigante j che veleggiò quel mar sotto l'eubéa, /
di mare. / alla sera, che l'acqua si stende slavata / e sfumata
solaza, / quand'è 'n bonaza - che quand'è turbata. -seguito dal
tutta l'etiopia, / né con ciò che di sopra al mar rosso èe.
ardita / là per l'indico mar, che da natura / tragge a sé il
e abbia nome maria, dico ancora che se da l'altro polo, ciòè ^
e bruggia, / temendo il fiotto che 'nver'ipr s'avventa, / fanno
nel suo pregare, / se non che convertisse in vino il mare. salvini,
-alto mare: l'estensione del mare che è fuòri dalla vista della terra (
, 11-120: pensa oramai qual fu colui che degno / collega fu a mantener la
corso in alto mare, chiaramente conosco che i miei passi sono stati guidati da
non avendo in così alto mare altra bussola che la lettera del padre cristoforo. g
-città, terra di mare: città che sorge sulla riva marina e vive di
g. villani, 12-96: bene che calese fosse piccola cosa, al re
-fondo del mare: la superficie solida che sta al di sotto delle acque marine
, xlvi-19: cotanto del mio mal par che si prezzi / quanto legno di mar
si prezzi / quanto legno di mar che non lieva onda. -livello del
36. -mare di latte: che presenta alla superficie un accumulo di plancton
marittime in sul mare di sopra, che è l'adriatico. -mare di sotto
436: 'mar senza fondo ': che ha abissi profondissimi. -mare
appaga. galileo, 3-1-453: ancor che in altri mari da noi remoti possano accadere
da noi remoti possano accadere degli accidenti che nel nostro mediterraneo non accag- giono,
si verifichi e pienamente soddisfaccia agli accidenti che seguono nel mar nostro. d'annunzio
solitaria. -mare sporco: quello che, in rapporto con le condizioni biologiche
, viale a mare: strada panoramica che ne costeggia la riva. cassola,
scalo marittimo. -anche: la città che è sede di uno scalo marittimo.
donna al fraticel chiede la via / che la conduca ad un porto di mare.
, 87: qui tra la gente che viene e che va / dall'osteria alla
qui tra la gente che viene e che va / dall'osteria alla casa o al
si starebbe freschi, con tanta gente che va e viene: è sempre un porto
viaggi, era pronto a fare qualunque cosa che dai suoi compagni fosse stata risoluta.
di quegli aitanti uomini di mare, che, in genova erano semplici cittadini e
campi pieni di biade non altramente ondeggiare che il mare. poliziano, st.,
non lo compiace in dargliela per moglie, che cesserebbero tutti i travagli e le malinconie
il mare: se vedeste i regali che ha fatto alla silvia! -per
la barca, il seguente dì alla notte che su montata v'era, in sul
d. bartoli, 14-2-129: l'assicurò che non faceva mare da temerne. f
o a pecorelle: con le onde che si rompono spumeggiando. -mare corto:
si rompono spumeggiando. -mare corto: che ha onde basse e ravvicinate. -mar
di una nave. -mare vecchio: che risente debolmente di una tempesta appena cessata
c., 40-7-14: la montagna, che parte i grandi mari, è percossa
/ e ben vi bisognò più che bonaccia; / ch'ogni poco che 'l
più che bonaccia; / ch'ogni poco che 'l mar fosse più sorto, /
cotal affronto togliendo uno de'princìpi quello che l'altro ci darebbe, si debiliteranno sommamente
dell'acque, e si farà quello stato che vulgarmente si dice essere il 'mar di
della di già passata tempesta, e che sia quell'appunto che i marinari, con
tempesta, e che sia quell'appunto che i marinari, con proprio vocabolo,
possa ancora chiamarlo un mare grosso quello che abbiamo. e. cecchi, 6-398:
di galilea e mare di tiberiade (dopo che sulla riva di esso fu fabbricata da
stèssa. carducci, ii-13-169: speriamo che l'elvira si senta benissimo e che
che l'elvira si senta benissimo e che il mare le abbia fatto bene. soldati
sporcizia, di spezie e di caldo che si sente anche al mare.
. montale, 3-193: hai visto che occhi?... sono un mare
fu sacra àlla saggia dea, / che ha i vaghi lumi del color del mare
verde mare'quasi una voce: color verde che tira a quello del mare. carducci
.. una maria, duchessa elena, che rappresentasse la parte romantica per accalappiare i
iperbolico: grande quantità o quantità eccessiva che scorra o venga versata. -in partic
invitta fiamma, ha femminil beffate / che d'elena gli sguardi un mar di sangue
: dentro di lui correva un dolore che intoppava in un mare di lacrime.
di fama si può dir quello che senza fine risorge dalla memoria del suo nome
gozzi, 3-5-119: con le aderenze che dicevano di avere con dame italiane,
giudici, 1-47: voi sapete in che mar di faccende mi trovo ingolfato;
la povera emilia! mel prevedeva io che tu presto o tardi usciresti di quella
papaveri. frateili, 1-38: ed ecco che sul mare scintillante della strada vengono avanti
vede confondersi colle altre divinità che gli stanno intorno venute dall'» edda
, muore il sole: / oh che mare di splendor! fratelli, 1-39:
va a sboccare nel mare di sole che c'è fuori. pavese, 1-69:
, 52: esistimo, magnifico maiore, che, volendo dar principio a scrivere a
eloquenzia de mercurio, non altramente che un vii canto d'un cieco al
pallavicino, 3-ii-256: credo... che altrove ne meno potrebbero sortire buon esito
nel mare degl'inchiostri non più ritrovasi che spiri vento favorevole. -il dominio
ciascuna / con istinto a lei dato che la porti. giuglaris, 217: tu
, con cui voglio pescare i peccatori che per il mar del mondo vanno perduti
creati. de sanctis, 11-320: che cosa è dunque divenuta l'anima?
al suo termine; contento del bene che operai'e sicuro di aver riparato per
e quanti siete, astri del ciel, che in vani / cerchi solcate 11 mar
mar del tempo o della morte, / che le vele più gonfie abbatte e straccia
! -la volontà e la potenza divina che dominano l'universo. dante,
move / ciò ch'ella cria e che natura face. magalotti, 2-149:
risonar del mio signore i vanti / che per dolcezza degli amati canti / tosto
mar di luce e vita, / e che in se stessa si riposa e stagna
di lutzeler] l'arte come tale che s'immerge colà dove la deità vive quale
una piena di sentimenti particolarmente intensi, che occupa interamente l'animo. chiaro
sempre crescere di virtù in virtù, infine che io ti vegga tornare al mare pacifico
nel cuor de'superbi e osservar ivi che mare in tempesta sia quello. leopardi,
ecco ottenuto dagli antichi il grand'effetto, che domandano i romantici, ed ottenuto in
i romantici, ed ottenuto in modo che ci rapiscono e ci sublimano e c'
arrighi, 2-77: ora pensi il lettore che fiume, che mare, che oceano
: ora pensi il lettore che fiume, che mare, che oceano di gioia m'
lettore che fiume, che mare, che oceano di gioia m'innondava il cuore.
guardandoci intorno, un po'sorpresi, quasi che quelle eterne baracche fossero bensì le stesse
o non fu mai parente né fratello / che portassi ad un uom tanta affezzione,
senno: / dissi: « questo che dice? e che risponde / quell'altro
dissi: « questo che dice? e che risponde / quell'altro foco? »
mare di tutto il senno, a similitudine che come 'l mare è ricettamento e capo
altri. monti, iv-194: voi che siete vero mar di dottrina e più
ei cerca, voi degnatevi indicarne le opere che a quell'effetto più sono da consultarsi
ornai la navicella del mio ingegno, / che lascia dietro a sé mar sì crudele
a lui non noto, / ben che sen creda esser maestro e dotto. ariosto
con mille, dir di lui tanto che basta. -soggetto, argomento,
in cui l'uomo si dibatte e che lo insidiano moralmente o materialmente. pannuccio
paradiso, 15: a modo dunque che usò moisè la verga, così usa la
infinita, amore e gloria, / che mi dia tal vittoria, / ch'io
non pace, non tranquillità, non che tu mi cavi di questo mare dove io
mi truovo, ma solo t'addimando che tu mi dia lume. firenzuola, 66
amaro e tempestoso è il mondo infame che ha l'ambizione per vento, l'
aride sirti a insidiar frequenti, / che ascose sono sotto tonde infeste, /
di travagli, dove non trovi altro porto che quello de'fantasmi e delle immaginazioni.
veggo, e sento, / non che recarsi aita, / cozzar con ogni
mare della vita, afferrarsi a quello che ci può tenere a galla. -stella
fidata guida, / pon mente in che terribile procella / i'mi ritrovo sol
segneri, iii-3-135: ma non vedete che questo solo basta per farvi annegare in
difficile da affrontare e da superare e che richiede intrepido coraggio; rischio, disagio
dé porto / en tempestoso mar, che voi ch'eo porti / per lei la
mori, 54: il duca, che non si ritrovò su quel punto chiuse l'
g. gozzi, i-28-109: se colui che alle scienze è dedicato vorrà senz'altri
nella rivoluzione lombarda vedeva un mare, che da tempesta rigonfio, spinger doveva con irresistibile
. b. croce, ii-2-176: che cosa fecero a prò della plebe, se
e attinenti alle attività sociali e politiche che si basavano sui commerci e sulle comunicazioni
ordinanza emessa dall'arte del mare, che riguardava la navigazione
. -statuto del mare: legge generale che regolava l'arte del mare. -uomo
uficio, il quale ancora dura, che si chiamano que'del mare. breve
mantenere. ibidem, 498: ordiniamo che tutte le pene e bandi in questo
savi agli ordini) curano le faccende che appartengono al mare. idem, 2-2-142:
noi chiamiamo sindici di mare), che vadano recognoscendo risole e le terre e
recognoscendo risole e le terre e castella che possiede la repubblica nostra in dalmazia.
, o alto mare: superficie marina che si trova oltre il mare territoriale (
, 4-321: del mare aperto quell'orlo che bagna il lido della terra si riguarda
cotesto mare territoriale. il più sicuro sembra che ne'lidi non curvi s'inoltri nell'
grande estensione, su cui, prima che, tra la fine del secolo xvi e
, o comunque un'alta autorità, che comportava il controllo della navigazione o addirittura
appartenente le leggi sue, e spezialmente quelle che riguardano la conservazione e la rigida osservanza
della luna (mare lunare), che appare come una macchia più scura.
. manfredi, 1-308: alcuni hanno creduto che certi tratti di luna, più oscuri
2-206: vi ha chi ha pensato che giove sia in uno stato di combustione
violentissima, né altro siano le fasce che torrenti e mari di materia ardente e
brodo, con aggiunta di verdure, che si serve con crostini di pane. -antipasto
. venat. caccia al mare: quella che si esercita al largo su barconi coperti
richiamo. -caccia a mare: quella che è concesso praticare in primavera sui litorali
besbico, isola di propontide, e che la chiamano in lor lingua spuma di mare
]: il medesimo [dioscoride] dice che la pietra generale di spuma del mare
pietra generale di spuma del mare, che medesimamente si chiama spuma di mare,
donne gravide le affretta al partorire e che, legato al collo di fanciullo che
che, legato al collo di fanciullo che patisca di tosse, lo sana mirabilmente.
a dispetto di mare e di vento, che io sborri... il seguente
, 2-124: è questa cosa tanto manifesta che sarebbe un voler aggiugner legna a la
annesso foglio ho notate alcune cose, che potrebbon forse emendarsi nella medesima voce '
panciatichi, 293: l'esperienza m'insegna che è marcio sproposito mandar l'acqua al
ch'io semino ne l'acqua, che io ferisco i venti, ch'io credo
a dire, con meravigliosa insistenza, che voleva darsi ai viaggi e correre i
tempo, prendendo del mare al più che poteano. ariosto, 2-28: contra la
d'ogni nocchiero, / pel gran desir che di tornare avea, / entrò nel
a uno scoglio per sì fatto modo che chiunque v'era su affogò senza nessuno
28 (476): se tutte quelle che si pubblicavano in quel tempo erano eseguite
, né vaghezza di preda né odio che io abbia contra di voi mi fece partir
rovina la maggior e più potente armata che mai fusse messa in mare, facendogli
raggine dell'incauto governatore ed indegno capitano che la guidava. -nuotare in
promesse generose ma eccessive ed esagerate, che difficilmente si potranno mantenere. n
e monti, di potere spegnere il fuoco che continua- mente ci abbrucia. brusoni,
di fare col fatto conoscenti i pisani che i fiorentini poteano ben fare le mercatanzie
, 26-2: godi, fiorenza, poi che se'sì grande / che per mare
, poi che se'sì grande / che per mare e per terra batti tali.
voler, con questa fede / spero che ancora io me ne andrò sotterra.
per mare e per terra / avanti che s'imbarchi a qualche porto; / lo
dante, ix-4: guido, i'vorrei che tu e lapo ed io / fossimo
volerla torre per forza, se avvenisse che per mare a marito n'andasse. esopo
vuole andar per mare ha da contentarsi che l'acqua sia salata, e non si
padrone, il degno farmacista sapiston, che ne va in cerca per monti e
dall'acqua di mare, si dice che 'ha preso il mare'. es.:
il mare: quando tornerà dal bucato vedrai che andrà tutta in pezzi ».
gentilmente ci offrì il suo legno, che dopo due giorni avrebbe ripreso il mare:
ripreso il mare: ma non toccando che gedda ed aden (poiché era un legno
mare. passatami, 4: coloro che rompono in mare, conviene che sieno
: coloro che rompono in mare, conviene che sieno molto accorti a dar di piglio
mare ': di una nave si dice che tiene bene il mare quando è atta
606: fu risposto non poter consentire che né essi né altri violassero il mare con
, 1-82: più pericoli ha 'l mar che non àve onde, / sogliono dir
maestro, donne / tanto bestiale? con che modo pazzo / la giunse sue e
massa liquida, dovuti principalmente alle attrazioni che gli astri più vicini alla terra
marea lunare secondo un rapporto variabile che ha il valore medio di 1:
liquida del nostro pianeta con fasi alterne che durano circa 6 ore. -alta marea
dall'innalzamento del livello delle acque, che si verifica in un luogo quando l'
dall'abbassamento del livello delle acque, che si verifica quando l'astro si trova
acque; la massa liquida del mare che è sotto l'influsso di tale fenomeno
savio ammiraglio attese con sue galee tanto che tornò il fiotto colla piena marea.
della detta marea quando comincia a crescere che gli è quasi incredibile. gelli,
in sei ore quel mutamento di fluttuare, che i latini chiamano 'fluxus et refluxus
le foci de'fiumi d'acqua dolce che vengono dai monti, fa certi bracci
distendono di modo per molte miglia, che rendono quella valle tutta fangosa ed a modo
modo di palude così voraginosa ed impedita che verso la città non si può andare
tirreno. berchet, 1-213: mentre che tentava di togliere a'mori gibilterra,
è bassa, non trovandosi sull'estesa spiaggia che due palmi d'acqua, bisogna camminare
il cammino finisce a queste prode / che rode la marea col moto alterno.
cambiamenti di livello della superficie di discontinuità che si trova fra'lo strato superiore d'acqua
'marea alle quadrature ': quella che si produce per effetto della posizipne della
ma dopo un intervallo di tempo, che varia a seconda della località e che si
, che varia a seconda della località e che si chiama 'età della marea'.
'marea sizigia, sizigiale ': quella che si produce per effetto della posizione della
ma dopo un intervallo di tempo, che varia a seconda della località, e che
che varia a seconda della località, e che si chiama 'età della marea '
. 'età della marea': intervallo di tempo che separa la marea dai fenomeni astronomici che
che separa la marea dai fenomeni astronomici che concorrono a determinarla. si distingue in
: quelle'provocate da movimenti oscillatori verticali che si propagano orizzontalmente. dizionario di marina
quello con un'apertura verso il mare che rimane aperta al traffico marittimo solo con
della compagnia di gesù non conosceste dal polso che egli ornai era scampato dalla tempesta di
febbre, né altro gli rimaneva da superare che la marea, come allora allora gli
. bartoli, 4-1-281: dossi di rena che v'impacciano un gran paese: e
: piccola stilla di mare di rugiada che... cade nell'onde, quando
picchiava su le scogliere spumeggiando e sonando che pareva bestemmiasse. montale, 1-131: la
. montale, 1-131: la riviera che infebbra, torba, e scroscia / incontro
. betocchi, 1-86: o tu che vai lungo il fiume... /
: le orchestre awentan maree di suoni / che inghiottono i cubi dei palazzi. marinetti
fluida ch'era in essa, svelta che fu dal lago, che aveva il colore
, svelta che fu dal lago, che aveva il colore di caffè chiaro con
con un odore soave di marea, che accostavasi a quel di menta.
per mezzo la marea sì stretto, che in molti luoghi non riceveva lo scontro di
grande quantità o quantità eccessiva di liquido che scorra o venga versato. -in partic
sangue incaglia, / né forza v'è che vaglia / a spigner per gli angusti
obliqui seni / quella pigra marea, che allaga e stagna. carducci, iii-24-437:
sangue. caproni, 1-63: so che fissando l'occhio / torbo di lei,
orioni, x-26-312: è una menzogna che tu hai inventato per giustificare anche il
. è dunque una marea di fango che ci soffoca tutti, in questa casa?
marea di teste inerti, ne vedi qualcuna che si muove, straluna gli occhi lagrimosi
e fa le boccaccie smascellando certi sbadiglioni che durano parecchi minuti. panzini, ii-513
, si vedono continuamente sobbalzare delle teste che cercano di poter vedere l'uomo.
, con tutta quella marea grigio-verde, che non tiene la luce. -di
-gran numero di parole o di frasi che formano un discorso prolisso o disordinato.
marea della condoglianza volgare delle infinite persone che conosciamo. pecchi, 11-64: la
d'una marea franta di garofani rossi che fan l'altalena, e nella luce,
rupi, diverse da ogni ricordo, che precipitavano senza fine verso maree di foreste
il bello cantava. nella marea di calore che alitava visibilmente dalla terra, si elevava
caratterizzata da un sentimento particolarmente intenso, che occupa interamente l'animo. - anche:
in su quel subito forse vi parrà che vi calmino quelle ragioni che da lui
vi parrà che vi calmino quelle ragioni che da lui udirete portarvisi; ma poi risorgerà
per contenerlo, quel soverchio di gioia che l'impotenza mutava in tormento. bocchelli,
, percorso / da maree di sensazioni che salgono e discendono. -stato o
frasi della lettura i futuristi ebbero indovinato che il poeta marinetti era assolto, scoppiò
corrispondenti americani affaticarono il telegrafò- a dirci che anche laggiù era altissima marea. quel popolo
mazzini, 62-206: la marea rivoluzionaria che sale visibilmente da strato a strato della
incominciò il 18 giugno 1824 un regno che fra le maree di buone e cattive
periodiche diurne della pressione barometrica, che dipendono prevalentemente dalle variazioni diurne della temperatura
attrazione del sole e della luna, che si esercita sull'aria in modo analogo
m. -marea terrestre: fenomeno che riguarda la crosta terrestre e che ha
fenomeno che riguarda la crosta terrestre e che ha le stesse cause e gli stessi
. marecièlo, agg. letter. che ha una tonalità di colore azzurro intenso
molti, niente assuefatto a quei mareggiamenti, che lo travagliarono tre mesi continui con ambasce
il mio equilibrio. si parte. perdio che mareg- giamento! fortuna che non soffro
. perdio che mareg- giamento! fortuna che non soffro il mal di mare!
mareggianti. govoni, 2-71: o cuculo che vieni dal mare / nel mareggiante verde
abbassate o mareggianti nella penombra dei corridoi che per gli usci aperti risucchiavano la strada.
ojetti, i-796: per una bella donna che vediamo tutta e che tu e io
una bella donna che vediamo tutta e che tu e io, ognuno come può e
, polpe eiefantastiche. 3. che si muove leggermente, oscillante (un
d'occhi mareggianti. 4. che si illumina o si accende di un'espressione
in grembo ad una falsa bonaccia, che, serba sotto ascosa fortuna.
fortuna. 7. ant. che ha colore e riflessi cangianti; marezzato
cennini, 95: guarda l'oro; che se 'l vedi mareggiante e tosto,
buono. 8. figur. che causa amarezza e turbamento; sconvolgente.
corte, così per l'ingratitudine mareggiante che se ne sentiva sul labbro le coloquintide