dagrillirici, e sono forse i primi popoli che dal settentrione penetrassero in italia, e
berni, 275: saranno così maligni che, se voi state sodo al macchione
: 4 licambèo ': tutto ciò che si riferisce a satira velenosa e ardita
c, 4 licambe ', cittadino tebano che, secondo la leggenda, si impiccò
genere di piante della famiglia crisobalanacee, che comprende quaranta specie ricche di tannino,
opposti alle lacinie, e dal frutto che è una drupa con un sol seme.
per le strade urlando ed oltrepassando quelli che rincontrano. = alteraz. region
fa licantropia e paure e pensieri brutti, che si veggono gli uomini smaniare e dilettarsi
e ad ora ad ora mi pare che... mi vengano su quattro belle
zampe di lupo; e mi pare che troverei un « gran gusto a gettarmi in
licantropia dell'ambizione, con l'ovina pelle che ippo- critizzando indossano, diventan pastori per
per cui gli arcadi soleano, secondo che deridendoli riferisce plinio, trasformarsi in lupi
. v.]: 'licàntropo': colui che è infermo di licantropia. tramater [
nell'opinione de'demo- nografi, colui che il demonio cuopre d'una pelle di lupo
il corpo di lui, e ne'luoghi che d'ordinario sono da quest'uomo frequentati
genera il rispetto, come a qualcosa che partecipa della divinità. 2.
tant'è dir uom quanto lupo, allor che l'uom sia verso il suo prossimo
della licaonia. popoli dell'arcadia, che, passati in italia, assunsero il
imbandite di esacrabili vivande, come quella che apprestò licaone a giove.
592: licapso ha foglie più lunghe che la lattuga e più grosse, il gambo
mazza, 33: deh, guarda in che licceto io mi trovo a colpa sua
buone vie, / e per farti veder che licciatorio i suoi baiocchi
lìcia), sm. ant. palizzata che recingeva il terreno sul quale si svolgevano
xii-3-282: 'liccia': lo stesso che 'lizza', cioè riparo, trincea.
. gargioiti, 174: la donna che fa i licci si chiama 4 lic-
4 licciaiuola ': spranghetta di ferro che in cima ha una tacca o piccol
fa incastrare successivamente quei denti della sega che si voglion torcere. dizionario militare italiano
dell'ordito nei licci, in modo che s'intreccino con la trama condotta dalla
'. comandando: 4 liccia! che se ti còlgono'. nieri, 3-112:
panni e drappi. lunghi regoli di legno che reggono le licciate. gargioiti, 173
: 'licciaruolo': lunghi regoli di legno che reggono le licciate = deriv. da
a tutti e'tessitori e tessitrici, che debiano avere e tenere pettini bene licciati,
. (femm. -trice). operaio che ha il compito di infilare i fili
.]: 4 licciatorio ': subbio che serve alla involtura de'fili.
licciatura, sf. tess. operazione che consiste nel disporre i fili dell'ordito
preme lor l'attenta schena, / fa che 'l liccio e l'ordito or sale
ordito or sale or scende, / e che la trama misera incatena. marino,
... accompagnata dal ritmo del pedale che sollevava i licci e del pettine che
che sollevava i licci e del pettine che batteva la trama. 2. filo
]: quanto grande vergogna pensate voi che sia quando portate tissuti alli calzamenti i
tess. ciascuna delle due asticciole orizzontali che limitano superiormente o inferiormente il liccio e
: 'licciuole 'sono stecche di legno che formano le due testate parallele, superiore
'. liceale, agg. che riguarda, appartiene o si riferisce al
. carducci, ii-3-154: il giovine che io vorrei potesse entrare in qualche buco
buco liceale è biagio guadagni, toscano, che si trova ora professore di lingua italiana
della letteratura paganeggiante e sensuosa del secolo che ci ha preceduti, tutto glorioso d'
sopraggiunse... un'ondata di liceali che non diedero alcun segno di riconoscermi.
217: oggi sono soltanto le licealine che invitano i loro pistolini compagni di scuola;
. v.]: 'licee': feste che celebravansi in argo ad onore di apollo
favolose tradizioni, avea ucciso il lupo che infestava il territorio di argo, o perché
o in fine per la ragione naturale che il lupo teme la luce del giorno
; stato, qualità, natura di ciò che è lecito (ed è l'opposto
dagli autori;... la liceità che si esige acciocché un diritto sia possibile
acciocché un diritto sia possibile, è quella che risulta dalle leggi esterne dello stato,
mento d'altra persona, che tuttavia lo riguarda. = deriv
testa piccolissima, irta di peli, che dà origine a una farfalla dai colori
da guerra. sarpi, i-1-127: pare che vi sii qualche moto in grisoni,
li stati loro li capi de'todeschi che si levano in tirolo siano stati fatti
siano stati fatti prigioni, come quelli che senza licenzia hanno ardito di transitare.
m. palmieri, 3-9-39: quel prigion che sta serrato / fuggir non debbe se
se non ha licenza / da quel pretor che ad questo l'ha damnato. cantini
appartenga scrivere qualunque licenza de'prigioni che saranno alle stinche. -stor. autorizzazione
con licenza dei superiori e simili) che tale autorizzazione è stata ottenuta.
casa, iv-296: i signori cacci credo che ci daranno la licenza o privilegio di
527: maniera di parlare propria di coloro che stampano, come avete fatto voi,
vi sono infinite edizioni di libri senza che si leggano ivi impresse licenze, e
ho un grandissimo vizio, ed è che non domando licenza ai frati quando penso
quando scrivo, e da questo viene che quando poi voglio stampare, i frati non
, autorizzazione, assenso, consenso, che hanno una specifica rilevanza giuridica, dati
riferimento all'attività di un altro soggetto, che incide nella sfera del suo diritto o
permesso o assenso dati da un soggetto che, nell'ambito di una comunità (
fece chiamare in sua presenzia, e cornandogli che non solo non gli pasassi dall'uscio
solo non gli pasassi dall'uscio, ma che egli non pasassi amo di là dov'
: ringrazio vostra signoria de la maschera che mi manda, e de l'abito
... ma... faccia che io le abbia tutto l'obligo;
24-218: la mia gita non durerà che un mese al più, e credete ch'
365: a farsi riputare molto giova quello che io dissi alla donna mia,.
. comandasse alle fante et ai servi che di loro niuno uscisse di casa senza sua
e mai desse a tutti licenzia in modo che in casa non fosse al continuo qualcuno
: io sto sospeso per la licenza limitata che monsignore mi dette, e prego iddio
monsignore mi dette, e prego iddio che gli metta in core di prolungarmela g
quella sera... i servitori che dovevano andare a casa in licenza durante il
galateo, convenienza, ecc.) che regolano i rapporti fra privati o delle
rapporti fra privati o delle regole particolari che riguardano i rapporti con le pubbliche autorità
, 16-15: penetenze fice magne pili che non ne fui notata. 21
sopra lei, e comandò alle febri che andassino via. 22. efficace,
[il sangue] all'arteria corre / che magna è detta, e pel busto
organo amministrativo del regno di sicilia, che assolveva a funzioni politiche, amministrative e
. amari, 1-2-5: si volle che tra due mesi s'ultimasse ogni lite
, xi-265: quando discorre, / par che sia ricco magno, / ma però
magno, / ma però v'assicuro / che fa più digiuno, / e che
/ che fa più digiuno, / e che nella scarsella non ne ha uno.
m. -ci). stor. che è proprio, che si riferisce alla
). stor. che è proprio, che si riferisce alla magna grecia o alla
v a. c. e alla civiltà che ne trasse origine. pisacane,
, con fiori rosei o porporini abbondantissimi che compaiono prima delle foglie).
: 'magnolia'...: albero che vive e fruttifica bene nel nostro clima
a queirimmensa dietro / magnolia, alla bambina che sorvola, / battendo il cerchio,
della magnolia giapponese / si sfoltisce or che i bocci paonazzi / sono caduti.
pianta. carducci, iii-27-119: quel che ti mando per la stampa non è
magnolie, di ibischi, di'rose decapitate che i mercanti vendono a peso, come
sulla sabbia. fiori di magnolia sudati che spargono in giro i loro grassi petali
piante dicotili, dell'ordine policarpiche, che comprende alberi o arbusti con foglie coriacee
arboree o fruticose polipetale a stami ipogini, che hanno per carattere un calice per lo
variabile e molteplice formato da carpelle carnose che si aprono per lungo, d'onde esce
magnolina, sf. chim. glucoside che si estrae dai frutti della magnolia tripetala
estrae dai frutti della magnolia tripetala e che si presenta sotto forma di cristalli insolubili
, col sufi. chim. -ina, che indica animine o prodotti analoghi.
berni, 4-16: o buona gente che vi dilettate / e piac- cionvi i
piacer del magnolino, / pregovi in cortesia che m'ascoltiate. g. m.
dice quando uno si piglia spasso di quello che comunemente sarebbe dispetto a ciascuno: tratto
godo adesso del spasso del magnolino, che ha m. averardo seco.
in fiore: cartocci bianchi: odore che stordisce. e. cecchi, 2-172:
. in un autoveicolo, parte metallica che, situata all'estremità del telaio,
sono i capi delle diverse giurisdizioni, che governano in nome del re.
allargato anteriormente in tre file di tubercoli che convergono in avanti, antenne dilatate in
mago, o miseri seguaci / che le cose di dio, che di bontate
che le cose di dio, che di bontate / deon essere spose,
lian, di costantin nipote, / che, benché mago e monaco sia stato
il mago fellon zolfi e bitume, / che dal lago di sodoma ha raccolto.
. idem, n-iv-421: que'demoni che malvagi sono detti dall'officio loro, con
le donne in quella guisa si congiungono che voi uomini solete; e perch'essi
d'alcun uomo nel ventre della donna, che è di quelle che streghe sono da
della donna, che è di quelle che streghe sono da voi dimandate: e da
i maghi, quale fu merlino, che fu giudicato figliuolo del demonio. bruno,
possono far gli maghi per mezzo della fede che gli medici per via de la verità
scudo mio; / ch'or veggio che se'mago e incantatore, / né teco
a credere per maghi e stregoni coloro che s'intendevan alquanto di astronomia e di
astronomia e di libri di chimica, che furono condannati al fuoco come creduti pieni
vecchio con la barba lunga, quello che faceva i miracoli e aveva le medicine
., viii-51: gridò il re fortemente che fossero introdutti li maghi caldei e li
dell'arte. amari, 2-44: « che religione professi? » l'interrogò l'
i maghi del paese, cioè, coloro che la facevano da maestri e ministri di
ed i quali in sostanza non erano che scaltri ed ignoranti impostori. 3
ogni tanto come il più grand'uomo che mai nascesse, e mi giudicò capace
di lui; e fattomi così oltre che capace disposto, piano piano ogni sera
prestigiatore. 6. figur. persona che esercita grande fascino, che attrae o
. persona che esercita grande fascino, che attrae o sa persuadere irresistibilmente; incantatore,
. luca pulci, 1-3-94: ma che di'tu di que'maghi che '
: ma che di'tu di que'maghi che 'ncantano / ora in su l'
/ ora in su l'arno e dicon che gli spirti / nelle camere al buio
e cantano? caro, i-158: o che seduttore, che mago, che indemoniato
, i-158: o che seduttore, che mago, che indemoniato uomo è costui,
o che seduttore, che mago, che indemoniato uomo è costui, che crudele
, che indemoniato uomo è costui, che crudele e che scelerato eccesso è questo suo
uomo è costui, che crudele e che scelerato eccesso è questo suo, d'aver
via di incanti e della nostra amicizia, che è pur grande e di maniera che
che è pur grande e di maniera che io non posso darvi se non quel che
che io non posso darvi se non quel che ò. g. stampa,
e frale, / e la memoria, che sì poco assale / quel de le
dirò così, quali sono quei maghi che vi hanno ammaliata la fantasia? -con
beltade e leggiadria / sono i maghi che m'han da me diviso / e transformato
si vedreste anco quella bella imago / che in me scolpio, e come spesso in
mi ripago. traboccherà la forza / che mi turgeva, incoscente mago, / da
quel genio creatore, / quel mago che fe'tante meraviglie? pascoli, i-957:
farei! ma qual modo? spero che il mio maghetto mi illumini.
con i dolciumi? 8. persona che esercita un'arte, un mestiere,
straordinaria e con risultati stupefacenti, o che suscita meraviglia e ammirazione per le capacità
gozzano, i-598: tra la folla che fece ala, apparve il piccolo mago
col suo passo campagnolo: più maghetto che mai. -spreg. maghettàccio.
chiarini], il quale si meraviglia che tutti da bologna ed altronde gli scrivano
. m. -ghi). letter. che si riferisce, che è proprio della
. letter. che si riferisce, che è proprio della magia; magico.
inganno, / ma forza assai maggior che d'arti maghe. giusto de'conti,
arte maga, / ma del desio che in me per fama nacque. tansillo,
grazie al ciel con questa offerta, / che lor la maga fraude abbia scoperta.
ne la stagion tenera e vaga / che del mondo anco ignoto si trastulla, /
l'arte maga? 2. che esercita la magia, le scienze occulte.
, / d'angeli un nembo, che lampeggi e vaghe. marino, vii-505:
lampeggi e vaghe. marino, vii-505: che sagace e maga / gente e gente
temer. 3. figur. che seduce, che ammalia. bandello,
3. figur. che seduce, che ammalia. bandello, ii-1125: amor
i'possa ognor mirare / que'rai, che son così celesti e maghi? g
è un'incanto. 4. che esercita un incanto fascinatore (l'arte,
con l'arte maga della poesia quella che non avete più. 5.
. martello, i-2-172: buon per me che, rozzo nato, educato all'armi
, i-195: delle quali parole, quelle che dicono de'modi lascivi, conformandosi con
modi lascivi, conformandosi con diomede mostrano che la magodia e la ilarodia fossero amendue spezie
magòdo, sm. stor. attore che, nel teatro greco, recitava le
. patrizi, 1-i-232: aristosseno dice che colui che rappresenta abiti d'uomini e
patrizi, 1-i-232: aristosseno dice che colui che rappresenta abiti d'uomini e di donne
così dicevansi appresso i greci que'poeti che rappresentavano le cose virili con abito femminile
abito femminile. ed anche quegli attori che vestivansi da donna e ne sostenevano le
così detto, in toscana, quel che più comunemente 'mogano '. crusca
america meridionale, il cui legno, che è di un bel colore rossastro bruno
). ant. e region. che ha aspetto grossolano, ebete, disgustoso.
, 8: dimmi, magogo: che cos'è la patta? burchiello, 25
altri magoghi e sorro- gnoni, / che me l'han caricata più d'un tratto
: tal mico- letta brutto magogo, che faceva da segretario a molti pittori,
... arrivo su quest'altura che vedo rizzarsi là in fondo al bel
naturali, ed è perciò da ultimo che siam tutti così magoghi e ci va
.. bambole colorate e quelle cartoline che illustrano le magoghe acconciature d'un tempo
firenzuola, 122: fra taltre vertudi che l'aveva,... era
, l'accattone gli accennò il contadino che zappettava nel magolato appresso. landolfi,
uomini di mobole, se poi, non che andarsi a guardare i suoi magolati,
ecci lo studio, sonci le mangone / che ci empiono il contado e tutta pisa
l'avvenire tutta la chiodagione o bullettame che sarà fabbricato fuori degli edifizi della magona
nostre magone coll'interesse di tutti coloro che impiegano il ferro. d'annunzio, ii-853
l'aver trovata mona papera, so che a fabbrizio bisognava altro che il provedimento
, so che a fabbrizio bisognava altro che il provedimento ordinario, che non m'arebbe
bisognava altro che il provedimento ordinario, che non m'arebbe ripieno una magona.
sbolgetta tante cose filosofiche, matematiche e che so io, che sarebbon soverchie per
, matematiche e che so io, che sarebbon soverchie per empirne una magona.
. fiacchi, 135: quella, che una magona erane in pria, /
bechi, 204: domandi, domandi che magona era la casa d'antonio dorè.
per 100 e non se ne trovava che appresso a quattro o sei mercanti che
che appresso a quattro o sei mercanti che ne facevan magona.
doni, 2-13: lasciami dormire, che mi duole il magone e la testa.
, e ve ne sono state di quelle che gli è venuto voglia fin di sterco
2. per estens. afflizione cocente che produce un senso di soffocamento e di
dialetti italiani per forte passione d'animo che opprima lo stomaco. govoni, 1146
govoni, 1146: è così dolce che insieme si guardi, / anche con
bocchelli, 1-i-459: ma non sapete che il mondo è bello perché è vario?
testamento [tommaseo]: e ciascuno che anderà alli indovinatori e magoni sarà maledetto.
quale ha lo spirito di dio, che tuo lolo lo fece principe sopra tutti
3-88: tutta la chiodagione o bullettame che sarà fabbricato fuori degli edifizi della magona
roba forestiera. 2. operaio che lavora nella magona; fonditore. d'
stessi francesi si lamentano... che da per tutto non si vedano che vasi
che da per tutto non si vedano che vasi di terra cotta, magotti cinesi
, scoprirono il corpo d'un annegato che giaceva sul fianco tra i fiori di tapo
jahier, 232: sono i dal pos che l'anno della gran magra trovarono acqua
scavando la terra così gialla e secca che nessuno l'avrebbe creduto. sbarbaro,
: abbiamo il caso strano di una commedia che, in un anno di magra,
. la 'magra 'è la rete che si sovrappone dopo che la 'grassa
è la rete che si sovrappone dopo che la 'grassa 'si è chiusa,
e tinte d'un color rosso più che di macra. galanti, 1-ii-402:
'e se ne sono fatti vasi che si assicura essere riusciti pregevoli sopra tutto
. sbarbaro, 1-275: non era che un gomito di torrente in magra..
del grossolano e quasi del buffone, ben che magramente. 3. in
di quel commissario dicendo e scusandosi magramente che non ebbe fine d'impedire la gita
iii-229: non credo inutile l'avvertire che le voci « preciso, precisione » sono
cocco altronde il vivere si procacciava, che anco a lei non si devesse disconvenire
in piazza farnese e facciamo il meglio che si può, che vuol dir
e facciamo il meglio che si può, che vuol dir magramente, poiché non
. goldoni, iii-875: un cittadino che non ha impiego e non ha grandi entrate
. passavanti, 253: altri dicono che sanno incantare il mal degli occhi e
san gianni, a san piero, / che a pettinare e'si toglie una lana
si toglie una lana / da far che sudi e scoppi di magrana. =
), agg. e sm. che appartiene o si riferisce al magreb,
. gottifredi, xliv-283: più che spesso, mentre si logora il tempo
il tempo in queste magrerie, nascono eventi che, oltre il credere nostro, il
216: non ha lavorato alla guerra quello che ha risparmiato: perché quello rinunzia alla
ma così magreta e scarma e picola che impossibil sta che fra tre anni la possa
e scarma e picola che impossibil sta che fra tre anni la possa esser maritata
quella de'gianfigliazzi, una cotal magretta che andava alla messa in san lorenzo.
: ella mi dica pur liberamente ciò che ne pensa [dei miei dialoghi],
purg., 23-39: era in ammirar che sì li affama [i golosi]
., 24-69: tutta la gente che lì era, / volgendo 'l viso,
voler leggera. boccaccio, viii-3-140: che esso [l'invidioso] sia palido e
quale dentro l'affligge, in tanto che, dando impedimento alla virtù nutritiva, causa
tal ne venne d'infiacchimento e magrezza che poco più oltre vi si potea tener
magrezza maggior del solito in un corpo che altre volte ha fatto temere di febre abituale
al corpo magro, d'una magrezza che incuteva ribrezzo, la coperta del letto
suono della voce, dalla magrezza della mano che qualche volta le stringeva, io m'
le stringeva, io m'era ben accorto che i disagi e il lavoro la consumavano
inf., 1-50: una lupa, che di tutte brame / sembiava carca ne
niente altro parevano all'eccessiva magrezza a che gli avea condotti la fame. spallanzani,
grassezza o la magrezza del luogo, cioè che nel grasso luogo si lievi più alto
ramusio, i-31: considerò il re che quella non era città che potesse sostener
considerò il re che quella non era città che potesse sostener un campo tre o quattro
il genio economico degli antichi fiorentini volevano che l'agricoltura fosse ben curata; la giacitura
allegri e netti... e che non sieno rintorti, né sterili, né
: quelle porzioni del controverso grano, che io distinsi coi nomi di 'buono
picciolezza dei loro granelli non da altra ragione che dal terreno e dalle meteore.
magno volgar.], 12-43: che cosa diremo noi che sia la povertade,
, 12-43: che cosa diremo noi che sia la povertade, se non una
[la plebe] era sfrenata e lasciva che per la magrezza impaziente e fiera.
la penuria e la magrezza, / che antivedere il male è gran guadagno,
seneca volgar., 3-xxvm: pregoti che mi dica che cosa hanno in loro
., 3-xxvm: pregoti che mi dica che cosa hanno in loro liberale questi rigittatori
della tua pietà in verso di noi, che tu, signore iddio...
,... le cruscheggianti ricerche che formano tutto il merito d'un altra
studi filologici quella magrezza e quel non so che di duro e di tiglioso che gli
so che di duro e di tiglioso che gli rende così poco masticabili ai giovani
quando buttar giù righe di annuncio bibliografico che colla sua magrezza fa già dispetto.
, i-120: questo è un difetto che si risolve in virtù; poiché la magrezza
concede libertà varia e grande alla chiosa, che sorge in ogni momento, a sviluppare
: d'un fra'piccoli grande, e che è piccino / fra gli uomini ordinari
gli uomini ordinari, un magricciuolo, / che par ne gli atti appunto un babbuino
magricciuolo'dice esilità soverchia; ha non so che di men forte che il dispregio,
ha non so che di men forte che il dispregio, ma pur ci tende.
è un magricciuolo, uno scempio, che con un buffetto gli fate baciar la terra
agg. (superi, magrissimo). che ha una quantità di tessuto adiposo molto
, per malattie, ecc.); che ha una corporatura esile, gracile e
di cui ti favello / non mostra altro che tossa, tanto è magra, /
aggia in sé; più negra è che la notte. rustico, vi-1-124 (4-14
(4-14): la gonella, che sì l'era stretta, / se ne
e 'l viso tanto afflitto, / che qual mi vederà n'avrà pavento.
strozzi, 2 (12): dissemi che tu stavi molto magro della persona,
stavi molto magro della persona, ma che eri sano. del tuppo, 518:
firenzuola, 201: era sì magro che e'non si gli vedeva se non
accesi, / la mia anima torbida che cerca / chi le somigli / trova te
cerca / chi le somigli / trova te che sull'uscio aspetti gli uomini. soldati
alcun giorno guarda die non passi / che stien famati, ch'io concludo e
, ch'io concludo e serro / che magero vai nulla. bellincioni, 1-42:
/ altro male non è il suo che d'amore. -sostant.
. sbarbaro, 1-13: nella magra che incrociava sprezzante l'uscita dei portalettere riconobbi
legavano come un vitello, avrei pensato che mi avviavo ad un colloquio amoroso.
amoroso. fa conto, mia bella, che io ti casco fra le braccia scappando
. buonarroti il giovane, 9-542: che lampane di visi orridi e agri!
, di cui la fame aveva insegnato che anche gli uomini potevan vivere. moravia,
, magro scannato, con gli zigomi che gli venivano fuori, gli occhi infossati
raro fosse di quel bruno / cagion che tu dimandi, o d'oltre in parte
, 1-26: portava un camiciotto a quadretti che sarebbe stato bene anche sotto una giacca
2. in partic.: che è privo di grasso o è condito
: poco untuoso e fatto con carne che contiene poca sugna. -carne magra:
sugna. -carne magra: carne macellata che ha la parte muscolosa priva o scarsa di
, i-7: si piglia formaggio grattato che sia magro. a. cocchi, 4-1-2
questa pasta fa lo effetto da magro che fa la pasta tedesca da grasso, ma
-sm. parte della carne alimentare che non contiene tessuto adiposo o ne contiene
poc'altro aveva messo loro in tavola che un bel pezzo di magro di bue freddo
: volete ch'io vi dica da galantomo che cosa sono i muscoli? e'son
quei be'tocchi di magro di vitella che voi mangiate nelle vostre tavole. massaia,
faranno star due ore a disagio ad aspettar che 'l pasto sia a ordine; e
sono in ordine pur troppo. e che cose? -la carne e quel che ci
e che cose? -la carne e quel che ci bisogna. allegri, 126
legumi, cioè far tavole magre, ma che sian di vostro buon sudore senza offesa
sudore senza offesa del vostro prossimo, che guazzar ne'conviti e bever il sangue de'
alzò, prese un pezzo di pane che gli era avanzato della magra colazione,.
vorrei arricchire d'una breve ricchezza che se ne va col vento, ed indi
pesci; la poveraglia mangia di ciò che ha. -caratterizzato dall'astinenza e
-giovedì magro di carnevale: il giovedì che segue immediatamente al martedì grasso e al
magro rigoroso 0 stretto: legge ecclesiastica che vieta, in giorni determinati, l'
astinenza (un alimento); che esclude la carne e i suoi derivati.
magro rigoroso, di magro stretto: che esclude, oltre le carni, anche
arebbe insegnato qualche passo, / più che non seppe apicio né esopo / d'arrosto
uno ed or un altro piatto, / che cucinato sia diversamente, / or da
terribile minestrone di magro... che mi vedevo fumare inesorabilmente sotto il naso
sotto il naso arricciato tutti i venerdì che dio mandava in terra. bocchelli,
: non faceva comparir in tavola altro che cibi di magro rigoroso. -giorni di
giorno magherò, e m'incresce / che in questo luogo si sta male a pesce
pesce. fucini, 561: ricordandomi che la festa cadeva in un giorno di
,... chiesi... che mi si fosse fatto trovare un desinare
fattori. 4. per simil. che ha forma allungata e stretta; eccessivamente
, di misura). -anche: che ha un'estensione limitata, esigua.
il perseo] fu fatto nel primo modo che s'è insegnato, cioè fu fatto
dito. milizia, iv-202: quello che rimane dell'antica opera è serio,
buona maniera di fabbricare; se non che gli sporti delle comici sono piccioli e
magri e puri, le terre lavorate che spiccano nel fulvo crudo dell'ombra.
sbarbaro, 1-90: irritato contro le scogliere che l'addentano,... il
ornamenti fini. la delicata non è che una gradazione dell'elegante, composta di
5. per estens. che ha consistenza friabile, sabbiosa; che
che ha consistenza friabile, sabbiosa; che non è appiccicoso al tatto (un
la terra). -argilla magra: argilla che contiene un'alta percentuale di minerali autigeni
, 8-i-181: la terra dei tu conoscere che non sia bianca, umida d'erba
sia bianca, umida d'erba, e che non sia di magro sabbione, senza
e poi la riempi di quella medesima terra che ne traesti, e se la terra
cellini, 657: si piglia quella terra che serve per i maestri di artiglierie,
alquanto renosa,... basta che la sia magra. bossi, 197:
: argilla friabile, magra al tatto, che pure non s'impasta coll'acqua,
: 'terra magra ': quella che è composta per la maggior parte di sabbia
, n. 1). -anche: che fa poca presa pereccesso di materie sabbiose.
arida si debbe dare più grasso: ancor che gli antichi pensassino che per tutta la
grasso: ancor che gli antichi pensassino che per tutta la muraglia un sì fatto intriso
fatto intriso alquanto grassetto fosse più tenace che il magro. baldinucci, 26:
26: 'calcina magherà ': quella che è mescolata con troppa più rena del
impuro (e ha una resa in grassello che si aggira fra 1, 5 %
). -miner. carbone magro: che contiene una percentuale di sostanze volatili che
che contiene una percentuale di sostanze volatili che varia dal 18 al 10%.
18 al 10%. -ant. che non ha consistenza untuosa; secco,
, 37: ogni color magro è miglior che 'l grasso. trattati dell'arte del
landolfi, 9-39: anche i riflessi cuprei che i suoi scarsi e magri capelli cominciano
poco produttivo, sterile, infecondo; che ha una vegetazione stentata e scarsa;
piedi, e meno e più secondo che sarà la terra grassa o magra nella
magro e sabbioso, e sì arido che mai non gli cade sopra tant'acqua
mai non gli cade sopra tant'acqua che ne giunga stilla al mare o se ne
, l'argentaro! sul magro promontorio che dove c'è un riparo o un
buono l'arancio. 7. che cresce stentatamente; debole, gracile (
; sfrondato, spoglio. -anche: che è formato da piante esili, rade,
i granelli più lunghi e più striminziti che quelli del sudetto marzocchio rosso. carducci,
col portichetto davanti e un piccolo giardino che scende magro sulla roggia impergolato d'uve
lo stesso campo e lo stesso sole che cuoce il terreno calvo calpestato dall'infinito
sinuoso lito / un salcio fu, che le radici avea / tra la ghiaia sassosa
ginanni, 1-306: vero è soltanto che la impressione della ruggine, viziando in
l'alimento della pianticella, è cagione che nella spiga si produca il granello magro
, 7-148: non ne segue per altro che... i grani piccoli e
: serena di suo la collina, che ha steso festoni di pàmpini agli alberi
20-2. 5.: il lavoratore pognamo che, considerando li tempi e hf qualità
1-iii-65: era stata una famiglia che lavorava sul suo: quanto bastava a darle
: v. vacca. 9. che è in regime di magra, che è
. che è in regime di magra, che è povero di acqua (un fiume
trovare tacque del serchio, per magro che sia, tanto basse di livello quanto
. maffei, 7-357: io vorrei che si scavasse non già tutto il letto dell'
ad esso di tal larghezza e profondità che fosse capace di tutto il fiume, quand'
giorni [il po] è magro che fa pietà. bocchelli, 2-19: era
ma inoltre abbassandosi più l'acqua grossa che l'acqua magra, come quella resta
l'acqua sopravveniente al fiume grosso che quella la quale sopravviene ad un fiume magro
magro. 10. figur. che manca, scarseggia o è privo di
[cipro] /... / che par dolce a'cattivi et a'buoni
abitatori. carducci, iii-23-460: il secolo che va dal machiavelli al tasso, ricco
13-288: il rabdomante... conclude che queste terre son magre d'acque correnti
, gli italici aspettavano, pazienti, che qualcuno si ricordasse di loro.
spogliato di tutto il solfo, avertendosi che se la miniera è magra che tale
avertendosi che se la miniera è magra che tale separazione succede anche un'ora prima.
: vino magro, duro, tutt'altro che abboccato, si sa, ma a
un poco nel colore / di donne che sfaccendano in cucina. bartolini, 20-203
la luce magra, fredda e giusta che entrava dalle finestre senza tende, dava un'
pensione in brescia, mi sarebbe caro che il danaro fosse investito là in tanto
: i macri ed incerti guadagni fanno che la indole dei vetturini si accolti a quella
stata magra e la stagione fiorentina anzi che migliorare le condizioni, le aggravava.
d'un cassetto... un marengo che la sorte materna... gli
capodanno piuttosto magra. 12. che dispone di scarsi mezzi economici; povero
le genti macre / funno pretori, che le questioni / traeano a fin, quan-
cattivi uomini. giannotti, 2-1-130: che altra crudeltà... si può
.. si può immaginare maggiore, che suscitare guerra contra la patria, per
classica, il rifiuto di tutto ciò che è moderno. -con riferimento a
a farle offesa. 13. che ha scarse capacità e attitudini; spiritualmente
(ii-229): bene si spera che il nostro signor conte bal- dessar castiglione
la generosità sua, e son certo che ne vuole più per la verità che per
certo che ne vuole più per la verità che per un sofista magro e così scortese
/ certi magri medicon- zoli, / che coll'acqua ogni mal pensan di espellere.
petrarchisti. nievo, 4-109: si mormorava che il cuor peloso di messer acefalo e
far più ferme, e non s'avveggiono che s'affaticano d'accrescere con un picciolo
del sole. aretino, vi-499: che altro limbo di purgatorio infernale vuoi tu
limbo di purgatorio infernale vuoi tu, che le stanze dove le lor gelosie magre
né cosa adegua, / per mirabil che sia, gl'ingordi loro / macri desii
contr'uno, / lice mia, che drudo alcuno / più non tiri alle tue
bonghi, 1-154: a me pare che pedanteria, e della più magra, sia
piacere, un conforto). -anche: che non soddisfa appieno; che lascia deluso
-anche: che non soddisfa appieno; che lascia deluso, scontento, amareggiato.
la testa, / diceva: or che ventura magra è questa? / tanta
'magro piacere ': meschino, e che poco soddisfa. fanfani, lvii-13:
lvii-13: né altro poterono i suoi piagnoni che star mutamente a veder questa crudele tragedia
, 11-i-4: noto con piacere magro magro che sei divenuto erudito. -con
b. fioretti, 2-1-32: conciossiecosa che lo scambiare i luoghi e i riti e
fatte le mie scuse, col dire che non me n'intendo », rispose
papini, x-2-325: il vicario di colui che chiamò omicida anche chi desidera la morte
il concordato col nazismo. 15. che manca di fantasia, d'invenzione, di
, maestro, qualche cosa più lodevole che questi latinucci magri. galileo, 8-ix-134:
, 2 ^ 110: mi dirà alcuno che, volendo servirci de'consueti artifici del
non ebbero poi bastevole discernimento da vedere che i nomi superlativi era cosa inutile registrarli
della crusca riuscì così magro e digiuno che subito si fe'sentire la necessità d'
impinguarlo e ampliarlo co'materiali degli scrittori che fuori del dialetto toscano avevano dilatata in
se lo stile apparisce magro nelle molte che italianizzò dal francese, vedete com'esso è
esso è pieno e rotondo nelle altre che trasportò dal latino. scalvini, 1-52
la gaglioffaggine, e le cassette stesse che contengono le lettere, dovrebbero gridarla.
gridarla. bresciani, 6-ii-224: peccato che que'tuoi divoti maestri t'abbian dettato
. saprà del xn secolo oltre quello che ne dice qualche magro compendio di storia?
grandezza, e sospirante appresso alla realtà che ha distrutto. bonghi, 1-94:
. bonghi, 1-94: la paura che hanno parecchi di essere tenuti per mediocri
un po'magra e disuguale e intensa che par tutta di severino. alvaro,
nostra letteratura, voglio dire il periodo che va dagli ultimi guizzi dell'ottocento alle
prodotto questa grandezza (chiara e polposa) che si chiama palazzeschi.
, le partite de i debiti, che al libro de i vostri sdegni tengono
50: ad ogni poco d'occasion che gliene fosse data, con un sospiretto
signor nipote di v. s., che sarà portator di questa, le farà
dove si tengon le visite, e stupirete che dopo un magro prologo d'infingevoli condoglienze
d'ogni altra cosa si parla fuor che del morto. g. gozzi, i-28-122
si svolge la scuola o le scuole che frequentano giuliano e delio, per essere
di comprendere e valutare i magri accenni che tu talvolta me ne fai. buzzati,
magro. 17. agric. che non è concimato con il sistema della
magra': di forma più snella e che tende nell'allungato. arneudo [s.
facevo di magro, con minor paura che il contadino sospettasse del mio imbarazzo finanziario.
finanziario. pavese, 1-20: meglio che si svegliasse sola e facesse un po'
partimmo proprio nel momento, scommetto, che michela si girava sotto il lenzuolo.
, né in me quel capestro / che solea fare i suoi cinti più macri.
., 25-3: se mai continga che 'l poema sacro / al quale ha posto
mano e cielo e terra, / sì che m'ha fatto per molti anni macro
anni macro, / vinca la crudeltà che fuor mi serrà / del bello ovile
dei letti e i discorsi con gente che rantola / a seguire, ogni volta che
che rantola / a seguire, ogni volta che ha tempo, i suoi morti alla
, anzi altera, anzi superba, che sol dopo lunghi anni concede sublimi ma radi
de fecundia sei profondo fiume, / che 'l gran certaldo fai sì indegno e macro
macro / de laude tante, tal che 'l suo spirto acro / per te par
più se non da magro per questi giorni che ci restano da grasso. a.
.. si rispetta la legge della chiesa che comanda la meditazione, e il mangiar
li spigoli di quella regge sacra, / che di metallo son sonanti e forti,
le fu il buono / metello, per che poi rimase macra. bufi, 2-217
rimase magra ', cioè poi che ne fu tolto metello, rimase voito l'
ugurgieri, lxxviii-ii-92: passato il fiume che lava i contenti, / rimase dante de
. savonarola, 7-i-115: questi, che vogliono reggere,... truovano astutamente
vogliono reggere,... truovano astutamente che 'l popolo stia magro, per poterlo
! / ciò a mi'padre, che mi tien sì magro, / che tornare'
, che mi tien sì magro, / che tornare'senza logro di francia. savonarola
magrina, delicata, pallidetta, così bianca che sembrava diafana. emanuelli, 3-52:
.. macilente, magrolina e stitica che somiglia i lor ritratti sputato. costa
... vuol essere più magroletto che il concertativo e populare. -vezzegg
in firenze un certo animalone, / che fa il poeta a vanto e 'l
caporale della littorio ». « quello che faceva per me ». « un magróne
. cecchi, 1-2-505: io crederrei che fusse più fatica / di cavar de'danar
da simil sorte / di magroni, che tor la mazza a ercole.
a stima una scrofa pregna, così che tra ghianda e castagna, avrebbe potuto
in india, detta 1 maghey ', che nasce in terra temperata. dalle foglie
di gancio appuntato con sua lama, che serve a tirar fuori da'commenti la
e tipografi accomunati insieme da una guerra che credon sacra e non è che fratricida.
una guerra che credon sacra e non è che fratricida. = deriv. dal milan
[s. v.]: prima che si conoscesse la vera origine de'nocciuoli
e non m'ha saputo dir altro che 'maharajà! maharajà! '. gozzano
idem, 235: ma non sapete che l'ingegnere è cugino in sesto grado col
capite, discendente da rama; razza che non ha lasciato l'india mai.
ci rivela 10 spasimo della maharajna agonizzante che è portata nella sua lettiga d'oro
, secondo le mutazioni della fortuna, che un grande uomo nelle cose della lor fede
, e per provare a tutte le genti che io sono 11 mahdi, egli ha
'mahdi': il messia dei maomettani, che convertirà tutto il mondo all'islamismo.
tanto in oriente, fu achmed suleiman che destò enorme fanatismo fra i suoi seguaci
stor. movimento politico e religioso, che, sotto l'ispirazione e la guida
m. -i). stor. che riguarda il mahdismo o ne dipende;
se non m'accorre morte; / aspettolla che vene, / tragami d'este sorte
modo presto qui in questo giardino, il che niuna persona saprà giammai, perciò che
che niuna persona saprà giammai, perciò che niun sa ch'egli mai ci venisse.
della mirandola, 57: la prima volta che mai el simposio lessi, non prima
di platone] in quello luogo, che nella mente mi apparve questa verità,
riuscirsi mai qui, e contenti di sperare che dio li riunisca altrove. b.
mai tal malattia / di quella, che sorpreso hame lo core? dante, inf
? sacchetti, 166-69: averesti mai creduto che costui fosse sì buono cavatore di denti
, 1-5: deh, sarà mai che con più alte note, / se non
fortuna, / lo spirto delle membra, che devote / ti fùr da'fati insin
morone, 134: chi mai sperato avrebbe che la macchia, /...
. ch'appare ne l'uom dal dì che nasce, / tor si dovea sì
rasciugar potrei? foscolo, vii-101: a che mai giovano la bellezza, il valore
, il sapere, la ricchezza; a che la stessa virtù, se questi beni
odio, / quale era mai persona / che al santo inaccessibile / potesse dir:
: perdona? pascoli, 197: di che mai ragiona, / le notti,
dell'orse / oziando su l'acqua che risuona / lugubre e frangesi alla rea
mi sento tanto male ». « che avete mai? ». ella, senza
salutando. saba, 409: la delizia che s'invola / chi sa mai se
altre voci, le quali, perciò che sono similmente voci in tutto del popolo,
dagli scrittori; sì come è 'mai', che disse il boccaccio: 'mai frate
mai frate il diavol ti ci reca'; che tanto vale quanto 'per dio '
sì 'e col 4 no 'che con altro, più per uno uso così
, più per uno uso così fatto, che per voler dire 4 per dio sì
o 4 per dio no ', come che la voce il vaglia. b.
. fagiuoli, 1-3-166: -questo è quello che averò caro di sapere. e questo
di sapere. e questo giusto è quello che i'ho caro di dirvi. -
per la qual vedessi / non altrimenti che per pelle talpe. petrarca, 272-9:
lorenzo de'medici, 7-126: par che se li scoppi e apra el cuore
. parini, giorno, i-337: che non puote anco in divino petto, /
mai! in verità non d'altro che di un amore incapace di un solo
. -caso mai, caso mai che: v. caso1, n. 17
l'un ch'amo assai / più che cos'altra mai (fe chedo a deo
, / ma non de quello amor che penser hai. ristoro, 34: la
/ anzi vie più bella ora / che mai e vie più lieta par che rida
/ che mai e vie più lieta par che rida. idem, inf.,
., 31-109: allor temett'io più che mai la morte. petrarca, 99-14
/ fosti smarrito, ed or se'più che mai. boccaccio, dee.,
: egli era il piggiore uomo forse che mai nascesse. a. manetti, 107
diligenza, ora ve la metteva più che mai. ariosto, 2-59: nel viso
2-59: nel viso si mostrò più che mai lieta. g. m. cecchi
cecchi, 6-3-3: faceva un romor che mai il maggiore. brusoni, 6-406:
continuando in questo mentre a soffiare più che mai rabbioso il vento. parini,
/ di chi parlando vai, / che studi esser più terso / e polito che
che studi esser più terso / e polito che mai? foscolo, xiv-350: sta'
del 'brutto mondo 'nel dire che non ci vediamo più. tutti lo
e noi? ci amiamo più ardentemente che mai. manzoni, pr. sp
strano, più inaspettato, più scandaloso che mai, o ripetere un sì tante volte
la pisana in quel frattempo frequentava meno che mai la mia stanza, e mi
la mia stanza, e mi dicevano che stava quasi sempre rinchiusa nella sua.
fiotto di cenere uscirai / adusta più che mai, / proteso a un'avventura più
avventura più lontana / l'intento viso che assembra / l'arciera diana.
arciera diana. -quanto mai, che mai, mai quanto: in sommo
le braccia con certe amorevolezzocce svenevolone, che mai quanto le si gli avenivano. berni
fiacchi, 128: la volpe, che sentiva il bulicame / salito tra il
v.]: iron. 'meglio che mai! '. quando una cosa
ritratto. ha una faccia da buono che mai. pavese, 9-36: cenato in
stradette senza cartelli e traversare tante colline che mai. -rafforzativo degli agg.
, e specialmente del genere di quella che gli stava al fianco. pratolini,
da cotanto amante, / questi, che mai da me non fia diviso, /
uso quasi davanti mai non udito, che niuna quantunque leggiadra o bella o
d'avere a'suoi servigi uomo, qual che egli si fosse, o giovane o
i vostri giorni, / sanz'aspettar che 'l dolce tempo tomi, / ché,
sospiri degli amanti, / l'inutil tempo che si perde a giuoco, / e
d'uomini ignoranti, / vani disegni che non han mai loco, / i vani
i vani desidèri sono tanti, / che la più parte ingombran di quel loco.
, per aver rifiutati tutti i partiti che le si erano offerti, come diceva
o per non aver mai trovato un cane che la volesse, come dicevan le sue
. savonarola, 7-ii-252: se pensassimo che non faccendo bene avemo a andare nel
esce mai mai mai, noi faremmo meglio che non facciamo. caro, 2-3-382:
non facciamo. caro, 2-3-382: che affanno mortale è il mio, a
, così tenero, così ardente, che potea sì sbagliare per eccesso, non
. compagni, 2-17: mai credetti che uno tanto signore, e della casa
: così tutti si partirono non sapendo che si dire e ma's'accordarono. leonardo
gemme l'erba / la novella stagion che 'l mondo avviva. guicciardini, iv-
, e lo dimostra la ragione, che mai succedino bene le cose che dipendano
ragione, che mai succedino bene le cose che dipendano da molti. g. m
sopra il 'mai ': sentenziossi che e'potesse negare senza il 'non '
sola voce, come i latini, che delle due * non unquam 'n'aveano
o cosa simile, non essendoci vocali tali che potessero fare un buon tutto, ricorse
quel * non ', e fare che il 'mai 'avesse la signifi-
possesso di questo linguaggio sarebbe mai altro che un cerchio d'oro che leghi sassi
sarebbe mai altro che un cerchio d'oro che leghi sassi di creta, non già
dalla « mandra pasciuta di vento » che forma il meglio della nostra società.
alle sue femine... comandò che ad alcuna persona mai manifestassero chi fossero.
maddalena, 31: o anima peccatrice che hai posto il talento in terra, come
optimo! e voi non meno prudente che fortunato, se mai la donna vostra da
dunque sonato l'avvento? l'avvento di che? che cosa è questo regno che
l'avvento? l'avvento di che? che cosa è questo regno che ha sempre
che? che cosa è questo regno che ha sempre da venire e non viene
. oh! come ogni anno si dice che verrà? come ogni secolo si dice
verrà? come ogni secolo si dice che è per venire? come ogni millennio si
venire? come ogni millennio si dice che non è venuto? mai dunque? mai
. pavese, 7-58: fu qui che carletto ci chiese chi ero e poi
preceduto) dall'aw. più, che ne pone in risalto il valore di negazione
sì, mai più non bramo, / che direvi com'eo coralemente / starvi sempre
della tua grazia, / quanto vuol cosa che non fu più mai. cavalca,
, 2-5 (157): avendo inteso che a napoli era buon mercato di cavalli
mi sa bene male d'una parola che tu scrivi, che delle cose del
male d'una parola che tu scrivi, che delle cose del compagno non ne piglierai
ariosto, vi-525: va sì lontan, che non mi capiti / ma'più manzi
729: non si immaginava mai più che nugent gli sarebbe piombato addosso con tutto
mai più si muoverà / in quest'ora che s'indovina afosa. -in
voglio fare o dire o aver che fare con tali o tali persone o cose
2-205: fu un momento terribile, tale che non si cancellerà mai più, mai
assai sofersi ed angosciosa. -mai che: fuorché, eccetto che, se non
-mai che: fuorché, eccetto che, se non che. pannuccio dal
: fuorché, eccetto che, se non che. pannuccio dal bagno, 10-16:
dal bagno, 10-16: e, mai che solo ciò, nente ragionò. chiaro
14-8: non vi so parlar mai che per corte. novellino, 79 (133
tu iddio? elli non n'è ma'che uno. dante da maiano, 1-4-9
maiano, 1-4-9: eo so ben che di maggio né dipara / mia speme
non poria star disiosa; / ma'che mi dole e dammi disperanza, /
., 4-26: quivi, secondo che per ascoltare, / non avea pianto mai
per ascoltare, / non avea pianto mai che di sospiri / che l'aura etterna
avea pianto mai che di sospiri / che l'aura etterna facevan tremare. idem,
, ma non vedea in essa / ma'che le bolle che 'l bollor levava.
in essa / ma'che le bolle che 'l bollor levava. moscoli, vii-598 (
e per saver endegno, / ma'che desio d'avanzar tuo valore. bembo,
, iii-306: altro vale la 'mai'che disse dante più volte sempre ponendola con
la 'che',... perciò che queste due particelle 'mai che '
perciò che queste due particelle 'mai che ', le quali dal medesimo poeta si
poeta si dissero alcuna volta 'ma'che ', vagliono come vale 'salvo
', vagliono come vale 'salvo che 'o 'se non '.
: io ti comando... che tu non torni mai che tu sappia dove
.. che tu non torni mai che tu sappia dove ella è.
. dante da maiano, 1-51-12: che 'nverso amor non vai forza ned arte
leggenda ch'orno trovi, / mai che merzede ed esser sofferente / e ben servir
fanciulli ier nella mia via, / che non avevon mai diciasett'anni, / trattavan
1-42-34: stanne scecuro... / che de to pene non ne curam mai
amar senza nul prodi fin coraggio, / che di vii vassallaggio -possedere. boiardo,
cino, iii-122-1: questa donna gentil che sempre mai, / poi ch'i'
.. io sempre mai poscia farò ciò che voi vorrete. 10. in
qua fermo in casa, imitando uno che a questi tempi umidicci contraffacesse messer federigo
e cioè 10 pregai per una polizzetta che e'venisse sin qui. de amicis
, 7-ii-252: pensa questo * mai 'che non ha fine. -il
(domanmai): in un giorno che non arriverà. tommaseo [s.
domanmai si pagherà '. (quel domani che non viene mai, perché resta sempre
viani, 14-19: dopo un'eternità (che è di là da mai) se
popolo aver legge da un re straniero che risiede là ma'mai '. quasi
. quasi più là, più lontano che si possa immaginare. p. petrocchi
mai di dio ', modo enfatico familiare che corrisponde a 'mai e poi mai
con le scarta- bellerie. -meglio tardi che non mai! tommaseo [s. v
. v.]: meglio tardi che mai (segnatamente a fare il bene,
dell'# alta stima e considerazione in che mi tengono i miei concittadini ».
per vero, ma meglio una volta che mai. -il poi è fratello
atlantide maia / dall'affocata faccia, / che onoro notturna fra gli astri / pleiade
belli / dal crin di giacinto, che invoco / fra le sue sorelle celesti.
scherzanti / è una delle maie, che stendono / le loro variopinte sciarpe nuziali
decapodi brachiceri, della famiglia maidi, che ha come principale rappresentante la grancevola.
de i granchi intende aristotele tutti quelli che non hanno la coda, come sono
. bocchelli, i-444: vi dico che delle maialate compagne d'ora in poi
maiali in parma se ne vedde uno che passò di peso novecento libbre. cantini,
. sbarbaro, 4-59: là le case che allevano maiali fanno a meno del bottinaio
si ingrassano; sarebbe anzi per questo che la carne suina è così gustosa. montale
montale, 2-89: strade e scale che salgono a piramide, fitte / d'
. pavese, 5-91: nuto dice che si ricorda la prima volta che mi vide
dice che si ricorda la prima volta che mi vide alla mora -ammazzavano il
scappate. -maiale di latte: maialino che ha meno di due mesi di età
ungaretti, xi-322: si propalava la notizia che il governo olandese avrebbe ordinato la distruzione
guadagnoli, ii-239: dico al pizzicami che col maiale / insacchi nel salame un
posto ai lati della spina dorsale, che a firenze si chiama 'lombo di maiale
primitivo, indifferenziato, dell'uomo solo. che deve saper romper la terra -contadino,
biondo maiale eloquente, prometteva ai concittadini che presto in tribunale sarebbe stata per tutti
ve'! svevo, 6-404: quei maiali che vogliono vedere nude le donne senza
il tuo amato bene? ». « che amato bene del iella, un maiale
gli altri ecco cos'è e io cretina che lo credevo un ragazzo a posto »
son io il prode, son io / che feci da bargello, / e cacciai
maiale / di guido castiglioni, / che venne qui a ballare con gli sproni.
sproni. giusti, i-404: quelli che fanno assai più dispetto sono i mille
è in quei vigliacchi e maiali, che o hanno avuto relazioni innominabili coi padroni
« maiale » alla fiorentina, un che tra « infido » e « traditore »
pur giù ne l'inferno, / voi che cantaste il « ver », brutti
. verga, 4-348: avete fatto che siete ricco come un maiale! govoni
castagne secche], di fare in maniera che i tritumi sieno in più abbondanza che
che i tritumi sieno in più abbondanza che può, per darli poi a'maialini
.. lo chiamava sempre il cameriere che avevamo, veneto. = voce
agg. (plur. -chi). che appartiene o si riferisce al maiale
o si riferisce al maiale; che ne possiede le qualità caratteristiche (in
, col sufi. chim. -ina, che indica le ammine e i composti analoghi
terre scoperte da colombo] grano, che essi maice dicono, molto più de'
mettere una grande antenna nel misdano, che vuol dire nella piazza, sopra la
quello cavaliere di corte, e confortollo che rispondesse e facesse la fica a colui
rispondesse e facesse la fica a colui che la facea a lui. -maidiò -disse quelli
: eccoti un lapis lazoli. oh, che colore d'azzurro oltramarino da cinquanta scudi
zool. famiglia di crostacei decapodi brachiuri che hanno cefalotorace allungato e appuntito; è
. m. -ci). medie. che deriva da un'alimentazione a base di
mamelucco egiziano al mu'ayyad 1 colui che riceve gli auguri in occasione delle feste
tre giorni di viveri in biscotto maiduo che pesa poco e una boccetta di spirito
* maiero di ponte ': tavole che formano il giro del vascello e sopra le
* maiero di fondo ': quelle tavole che sono vicine alla chiglia, alla quale
. 'maiero d'attacco ': quelli che trovansi sopra le tavole del fondo e
trovansi sopra le tavole del fondo e che formano il principio della rotondità delle coste
maiestale, agg. ant. che denota maestà e regalità. fr
. m. -ci). che è proprio della maestà, regale. -per
maiestatiche lo portano piuttosto all'antico testamento che al nuovo. 2. dir
vi-194: e se dico noi s'intende che non si tratta del plurale maiestatico ma
da sé il vero: quel vero che, aggiunse platone, l'alunno ha
(plur. m. -ci). che appartiene o si riferisce alla maieutica
o si riferisce alla maieutica; che si vale della maieutica. =
quali si assicurano le funi o capi che si legano anche in terra quando si ormeggia
viene da maimóne o bertuccia o gatto, che aggrappano. si chiamano pur bittoni,
suggette agli occhi veggiamo; sì come quelle che si fanno in temperare e piegare i
e io: « mainò; perciò che indarno sarebbe l'effetto dell'arte,
dopo centomilia anni? e rispondea, che mai no... or dopo tante
nel mare d'acqua, potrebbe essere, che n'uscis- sono? e rispuose a
sono? e rispuose a se medesimo, che ma'no. boccaccio, dee.
: lascerà per questo la vostra beatitudine che il duca di milano si facci signore
bembo, 1-145: mai no, che io non voglio che tu il creda,
mai no, che io non voglio che tu il creda, disse il santo
. cesari, iii-366: or dante che fa? mostra forse, per bocca
anonimo, i-481: lo meo sire, che m'à in potestate, /
mai ', cioè dei freschi arbori che vedea di là dal fiumicello. daniello,
', de'freschi e verdi arboscelli che v'erano. attribuito a petrarca, xlvii-181
reciso e leggiadramente adorno di nastri, che gli innamorati solevano portare alla casa dell'
o alberello intero con foglie e fiori che allietava le feste campestri di primavera.
con letizia e festa, / tutta fiorita che pare un rosaio; / di lin
testa; / e sì adorno l'ha che pare un maio. buti, 2-673:
come si chiamano li rami delli arbori che arrecano molte persone a casa la mattina di
vuoi appiccare un maio / a qualcuna che tu ami, / quanto è bello
, scherzo antichissimo,... che facevasi fino negli antichissimi tempi, nel
fino negli antichissimi tempi, nel piantare che facevano i garzoni esso maio d'avanti
un centinaio; / scrivetemi un capitolo che sia / più lungo d'una pertica
sonatore di violino e da un giovanotto che portava un grosso ramo fronzuto d'alloro
: la mattina dell'ascensione fu scoperto che era stato piantato il maio davanti la
flaminio col gran console camillo, / che d'ongni alta virtù portoron maio.
allor in viterbo signor gaio / un che salvestro gatti era chiamato, / pur viterbese
tu vuogli andar, ti fo assapere / che ne trarrà a te anco più d'
in proverbio il voler inferire d'uno che s'innamora per tutto, come fa
, come fa l'asino del pentolaio che ad ogni uscio si ferma. cagna,
chiliini, 148: a far polve che dà bel lustro a'denti, / pomice
vasellami di terra, la quale, meglio che in altri luoghi, si lavora oggi
don abbondio, con una posata, che perpetua aveva nella gerla. carducci, iii-21-278
non so se qui potrò trovare i piettelli che cercate; vedrò cosa si vende in
il cavaliere dàvila, un gentiluomo napoletano che aveva forme gigantesche e maniere quasi feminee
nelle maioliche erano dipinti torsi di donna che curiosamente finivano in vilucchi e leggere spirali
braccia. montale, 2-33: la sera che si protende / sull'umida donca non
porta / col palpito dei motori / che gemiti d'oche e un interno / di
nivee maioliche dice / allo specchio annerito che ti vide / diversa una storia di
con piastre todesche e doble spagnuole, che dite madonna grandusa? 7.
. artigiano o operaio dell'industria ceramica che fabbrica o decora maioliche. -anche
1-57: ben pensato e ripensato, risolvo che tutto quello che è vetriato e maiolicato
e ripensato, risolvo che tutto quello che è vetriato e maiolicato per di dentro e
s. 5 a fior, la dozzina che lippo sardi e com- pangni nostri di
terza parte di salme 386 di formento che 'l detto beninato portava in su una
'. maiolino, agg. che si riferisce, che è proprio del
maiolino, agg. che si riferisce, che è proprio del mese di maggio.
. -lana maiolina: tosata da pecore che non hanno figliato (quindi più morbida
maioline, cioè di lane di pecore che non abbino figliato, e di pecore tosate
maiòlo3, sm. region. giovane studente che, in sardegna, si manteneva agli
in gran parte da famiglie così povere che sotto il nome di 'maioli '
a collocarsi servi presso i signori, che lasciano loro qualche intervallo per la scuola.
baleari. maiorchino, agg. che si riferisce, che è proprio o
maiorchino, agg. che si riferisce, che è proprio o tipico dell'isola di
malaga, indi aggiustatele sopra il piatto che dovete servire. sciascia, 8-61: c'
sciascia, 8-61: c'è gente che in vita sua ha mangiato magari una mezza
2. agg. e sm. che è nato o abita nell'isola di
308: è publico errore di quegli, che stimano che rigonfiando tuli ve foglio cresce
publico errore di quegli, che stimano che rigonfiando tuli ve foglio cresce, massima-
, massima- mente perché quelle ulive, che sono chiamate regie e da altri maiorane
], 15-3: quelle [olive] che si chiaman reggie, da alcuni maiorine
èvvi ancora un'altra sorte di grano che chiamano mahiz, del qual fanno pane,
mahiz, in breve raccogliono quella barba che fa per entro 'l terreno. a
manca però alimento proprio alli naturali, che è il mais. f. corsini,
per dir meglio, le birre, che facevano quegl'indiani, disfacendo il maiz
per infusione e per cottura, bevanda che dava alla testa al pari del vino
, 1-159: eccone la ricetta, che viene da persona stata in messico: cacao
, fior di farina di mayz, che è quella che le dà quell'agretto.
di farina di mayz, che è quella che le dà quell'agretto. lastri,
'di là, si vede proprio che il compilatore nuota in un mar di
. intanto noi vogliam ch'e'sappia che se mai egli a tutti i costi volesse
italiana al caro * maiz ', temiamo che faccia fico. * temporibus illis '
col ventilabro, e giovandosi del fatto che il grano, lungo e sottile,
, laddove il formentone, poco men che rotondo, gli trotta innanzi nell'aia.
delle quali particolarmente corregge il sapore amaro che sole averebbero. — olio di mais
. giamboni, 34: quello che ne diletta nel mondo è cosa di
è cosa di momento, e quello che ne tormenta nell'altro dura mai sempre
de'tal omo donna concherere, / che sé dovria mai sempre blasmare / quella
sé dovria mai sempre blasmare / quella che l'accogliesse in suo piacere? petrarca,
28-47: una parte del mondo è che si giace / mai sempre in ghiaccio
pur quanto vuol presto e leggero, / che mai sempre lontan vedrà la meta:
e d'uman sangue / avido sì che 'l suol n'avea mai sempre /
ribrezzo. benvoglienti, 174: vorrei che tutta la toscana fusse maisempre unita a
a difendersi dalle censure di qualche scrittore che non è toscano. manni, 2-45
,... disse: -mai sì che io le conosco, e confessovi che
che io le conosco, e confessovi che io feci male. francesco di vannozzo,
: « dè vien qua, osto, che sia benedetto! / tre dadi di
maisì. ariosto, vi-461: -odo che ti sei fatto in corpo e in
né più curi la patria, / e che hai qui presa moglie bella e giovane
moglie bella e giovane. / -maisì, che te ne pare? e di quattordici
, sì, -rispose ser ciappelletto - che io ho detto male d'altrui.
macinghi strozzi, 1-517: maisì, che abbattendomi a dodici piattel- letti begli,
begli, gli torrò; ché non ho che sei. g. m. cecchi,
. bellincioni, 1-182: pur che egli abbin maiuscole e dell'oro,
/ titoli azzurri, mini e fantasie / che a pena se la 'ntendon da per
: mentreché egli imparava a scrivere e che gli raccomandava il maestro l'imitazione dell'esemplare
cifre ed i frontespizzi de'libri, che in poco tempo mirabilmente colla penna copiava
'dizionario '. è innegabile il fatto che della maiuscola si abusa. lo stesso
. serra, ii-393: è certo poi che c'è molto meno spirito nelle declamazioni
ideale con la maiuscola... che nel grido di lussuria del bellissimo gabriele
). maiuscolàbile, agg. che può o deve essere scritto con l'
nere. foscolo, xiv-363: mi piacerebbe che tu avessi sulle ginocchia o in mano
o « l'ortis » e fa sì che il pittore faccia delle lettere maiuscolette nelle
maiuscolette nelle pagine, per cui si distingua che hai uno di questi
v'è un suo frontespizio dell'aminta che sembra quello d'una edizione aldina,
maiuscule. aretino, v-1-632: la temerità che aggiugne e leva a le cose d'
si debbe coronar di notte, acciò che il giorno non si arossi nel vedere
: maiuscolo propriamente si dice la lettera che gli antichi chiamavano grossa, a differenza
, duchi, marchesi e conti (che questi erano i prìncipi di allora) di
fil. ugolini, 199: tutti convengono che al principio di una parola debba porsi
'(est), vogliono alcuni che non si metta segno di accento; ma
pirandello, 5-548: s'era accorto che costoro scrivevano, chi sa perché, con
, di parole sottolineate nel manoscritto e che devono essere stampate in corsivo, di
fanno funghi così belli e così maiuscoli che farebbon gola ad uno di que'più austeri
gola ad uno di que'più austeri romiti che abitavano ne'deserti della nitria. muratori
o detti in ogni genere maiuscoli, / che tali dalla bocca esconmi extempore. muratori
può difendere, / o nel dir ciò che pur non vale un fico, /
dico. casti, ii-1-28: zelmira provò che un servo spesso, / se forte
vecchio padron piace al bel sesso, / che merito più sodo e più maiuscolo /
sodo e più maiuscolo / in lui ritrova che lo scettro stesso. s. ferrari
salmerie, avevano preso una sbornia maiuscola che li faceva traballanti, ilari o lacrimosi
: sotto una vampata laudativa così maiuscola che, quando ci penso, mi vengono
. o. rucellai, 2-1-1-37: coloro che non sanno pensansi di sapere; son
sanno pensansi di sapere; son que'che fanno gli errori più maiuscoli. aprosio
. barbarismi grossi, e, quel che è peggio, solecismi magiuscoli, co'
fatta guisa la testa al povero prisciano che non saranno bastanti le chiare d'esculapio
parte della notte, quanto è necessario che impari a schivare almeno i difetti maiuscoli
ella mi par più maiuscola di quello che non sapeva se doncherchen era un soldato
noi dire, senza una bugiaccia maiuscola, che questo sia pure il caso della nostra
sia pure il caso della nostra contrada? che il parlare delle bocche nostre s'abbia
il parlare delle bocche nostre s'abbia che rimescere colla lingua de'nostri buoni libri
, neh! a un estasi tale che sono sicuro di avere commesso a quel
. bisaccioni, lx-3-97: dovereste ricordarvi che la moglie si ha da prendere in
moglie si ha da prendere in età che si possano lasciar i figli maiuscoli e
detto, i sistemi filosofici non sono che vane ingegnosità, che giuochetti da maiuscoli
filosofici non sono che vane ingegnosità, che giuochetti da maiuscoli bimbi. 7
re maiuscolo di tartesia, ma corse tanto che alla fine si ruppe il collo.
, non posso dir altro, se non che è fattura di voi due, che
che è fattura di voi due, che siete gli eroi più maiuscoli del nostro
disutillacci ogniqualvolta si tratta d'alcuna cosa che non sia letteratura. alfieri, 6-137
n'avesse fu mia moglie, / che, a dire il vero, praticava sempre
coi pezzi più maiuscoli, sì maschi / che femmine. bresciani, 6-x-275: coteste
chiaramente. pallavicino, 6-1-293: al che aggiungevasi, per tanto più diminuirgli la
. bertini, 3-106: o qui sì che le dite maiuscole, o gran censore
, ii-286: così grande fu il contento che ad apollo diede questo decreto, che
che ad apollo diede questo decreto, che comandò che dal cresci, famoso scrittor
apollo diede questo decreto, che comandò che dal cresci, famoso scrittor milanese e
cfr. sicil. mod. maiuto 1 che ha il colore della biancheria mal
(plur. m. -ci). che è proprio del malabar.
agg. e sm. e f. che è originario o abitante del malabar.
degli indiani gentili convertiti al cristianesimo e che conservavano alcuni de'loro usi.
malavaro), agg. e sm. che è originario del malabar o vi abita
non ci è buona, donde procede che quasi la terza parte di questi malabari hanno
. malabatrino, agg. ant. che si riferisce o appartiene al malabatro;
si riferisce o appartiene al malabatro; che ne deriva o ne è composto.
il malabatrino con le medesime cose che 'l nardino, ma vi si mette più
più specie appartenenti al genere cinnamomum, che forniva agli antichi un olio profumato.
, ma è migliore in india. dicono che quivi nasce nelle paludi in forma di
, i-l-i: folium è una erba che nascie in india in luoghi aquosi, et
et chiamasi ala- batro. leggi dioscoride che ne fa due capitoli. uno di
il malabatro è foglia... che nasce nelle paludi dell'india e nuota
senza alcuna radice. questo, subito che è ricolto, s'infilza nel refe
: nome delle foglie del laurus malabatrum che si portano dalle indie, e specie
, i-313: è oppenione di valenti uomeni che a noi non sia ancora stato condotta
: olio odorifero e profumo delle indie, che i greci ed i romani ricevevano dall'
-in partic.: qualifica d'infamia che si attribuiva ai cittadini rei di deter
: male avviato. titolo di vitupero che si dava in alcune città per sentenza e
città per sentenza e pena giuridica e che arieggia col 'malesardo 'de'milanesi
la gente spiantata, / malabbiata, / che si vive a la giornata.
.: persona o gruppo di persone che non si riesce a domare e ridurre
immaginario ch'era riguardato come un essere che correva per le strade in tempo di
la superstizione era giunta a far credere che tutti coloro i quali incontravano o fissavano in
i giornalisti sono la mala bestia mia, che mi perseguitano fino su l'alpi.
buon numero di leggi e regolamenti, che dovrebbero tenere a freno questa mala bestia
dovrebbero tenere a freno questa mala bestia che si chiama uomo. -sentimento tormentoso
tormentoso. tecchi, 2-22: pareva che si conoscessero da gran tempo, e
distribuendo per ischerzo agli amici dei pugni che avrebbero accoppato un bue, come se
, malabianto; mo no cri miga che l'abia perdù gniente. =
nella mutazione della stagione, si potrà credere che egli ebbe superato il malabito.
: in seno avea rasoio tagliente, / che 'l fece fabbricare a tagliagola, /
fece fabbricare a tagliagola, / di che quel malabócca maldicente / fu po'istrangolato
malabócca maldicente / fu po'istrangolato, che tal gola / avea de dir male
.]: * malabócca ': soprannome che significa maldicente. nome di un personaggio
due sono le sorti di essa, che si conoscano alle foglie. i greci
, perché mollifica il corpo, vogliono che si chiami malachi. d'alberti
carne di vacca o vitella fuori di denti che abbia servito per razza e per latte
latte, e quella di toro o vitello che abbia fatto mestiere, e quella di
malacca, sf. legno leggero che si ricava dalla canna d'india;
trincee è inevitabilmente affidata a giovanottini spettegolanti che la trattano come una scampagnata in
roberti, vii-68: arasse persiano, che la rimirò troppo perché l'aveva in
, risparmiano le parole e gli atti che la dimostrano malaccetta '. =
: 'malaccia ': calma di mare che reca noia e danno; peggiorativo,
noia e danno; peggiorativo, più che sinonimo, di bonaccia, cui aggiungete
, cui aggiungete il significato del male che produce ai naviganti o ai loro disegni
o malaccio, due sorte d'infermità che fanno strazio di questo bestiame.
c'è malaccio ': modo familiare che denota lo stato mediocre di checchessia. crusca
sia di persone sia di cose, che si avvicina più al buono che al cattivo
, che si avvicina più al buono che al cattivo. così ad esempio,
. mal accòlto, agg. che ottiene un'accoglienza fredda o sgarbata;
ottiene un'accoglienza fredda o sgarbata; che è ricevuto con mala grazia.
, qual messaggiere divino, più maiavventurato che malaccolto. = comp. da
volgar., 3-22: e'si mostra che questi albori non sieno curati, perocché
e di forze, poco altro potè avere che un uovo malacconcio per ristorarsi.
. dati, v-n: e chi sa che... quella locuzione schietta e
, dedito agli ornamenti, paresse anzi che no orridetta e malacconcia? salvini,
il mio malacconcio discorso. 4. che non è adatto a un certo scopo.
servire, né per colpa di coloro che servono. g. averani, iii-169:
questo sonetto poeticamente si forma un amante che, trasportato da soverchio desiderio e da
malaccorta. michelangelo, iii-8: quel che pria dispiace, / in cor, che
che pria dispiace, / in cor, che malaccorto non s'avvede, / frequente
cavare dalla tavola di milano il chiodo francese che vi s'era fitto, i malaccorti
si servirono di quella zeppa spagnuola, che talmente entrò nella medesima tavola che con
, che talmente entrò nella medesima tavola che con qualsivoglia sorte di tenaglie giammai non
giovane, 9-105: può egli essere / che voi siate sì ingrati / al signor
signor, sì balordi e malaccorti, / che voi lasciate in tal guisa il palazzo
un brav'uomo. / ma è probabil che talvolta / non restasse al proprio posto
pur ci sono certi malaccorti / che, nemmen quando infermi o semivivi,
monti, iv-267: tanto è facile che questo errore fra i malaccorti prenda radice
errore fra i malaccorti prenda radice, che già in pisa uno stolido stampatore,
rimprovero. crudeli, 1-2: so che di tutti voi, / malaccorti mortali,
freddo orror, la spaventevol sorte / è che battono i dì rapide l'ali.
questo paese... nelle cose che non hanno pratica sono semplici e maleaccorti
e maleaccorti; ma nelle cose sue, che hanno pratica, sono come ciascun di
668: guai a quei malaccorti romanzieri che sceglievano firenze per teatro dei loro racconti
. 2. per estens. che è effetto o segno di imprudenza o
la malaccorta voglia: / è tempo ornai che il mio servaggio cesse / e,
vescichette rosse emananti odore etereo, che vengono emesse e ritirate quando gli
da carbonato basico di rame, che ha colore verde e si presenta per
plinio], 801: malachite è gemma che non traspare, ma ha denso verde
di rame, caratterizzato dal suo colore, che passa per tutti i gradi del verde
fino sui lecci e sui pini del palatino che ghiacciati da tanto candore prendono una tinta
verde smeraldo. marrone, 97: che profumi di giovinezza / piovono nel meriggio
. -colorante organico del gruppo trifenilmetano, che si presenta sotto forma di cristalli verdi
rari, o di cibi piccanti, che si verifica prevalentementenelle donne incinte; voglia.
: appetito contro natura per certe cose che si desiderano con premura straordinaria e che
che si desiderano con premura straordinaria e che si mangiano con eccesso. questo è
con eccesso. questo è un male che suol nascere nei pallori delle donne, negli
affezione consiste in una depravazione d'appetito che induce l'infermo a desiderare cose non
irrorazione sanguigna per disturbi della circolazione, che dà origine a gravissime sindromi cliniche.
dei coleotteri, sezione de'pentameri, che dappoi convertì in una divisione che abbraccia
, che dappoi convertì in una divisione che abbraccia le ultime tribù delle serri- cornee
xaxa- xó8epp. o <; 'che ha la pelle molle ', comp.
malacofìlìa, sf. bot. impollinazione che av viene grazie all'intervento
malacòfìlo, agg. bot. che viene impollinato da lumache; malacogamo
colore verde bluastro o verde grigiastro, che si rinviene in svezia. bossi
, 220: 'malacolite ': minerale che ha una tessitura molto lamellosa, facilmente
sf. zool. branca della zoologia che studia i molluschi; malacozoologia. tramater
. m. -ci). zool. che si riferisce alla malacologia. malacòlogo
sm. miner. varietà di zircone che contiene torio radioattivo e si presenta sotto
gruppo di animali affini agli artropodi, che presentano meta meria
32: questa è una orazione che qualunque persona divotamente la dirà, a
gr. jzaxa- xóorpaxoc; 4 che ha guscio molle ', comp. da
mancanza nelle pinne di raggi spiriformi, che sono sostituiti da raggi articolati e
giù un rovescio di pioggia sì grande, che il cura pensò subito alla malacqua
di un gran numero di meduse, che dànno all'acqua consistenza gelatinosa e ostacolano
i figli piango en alto, / che 'l fatto tuo largì da canto /
ad accrescere le sue strettezze si aggiungeva che gran parte del maleacquistato in firenze aveva
bicci e de'fratei posso contare / che, per lo sangue lor, del malacquisto
, v-31: io sono certo, che sanza usare sodisfazione il male acquisto è goduto
il biglietto rosso e ripigliò: tu sai che la roba di malacquisto non mi va
sia il frutto, e del castigo, che presto o tardi sarebbe venuto.
, 9-xv-120: non so qual persona che aveva vino in testa,...
.. gli fece malacreanza sì solenne che egli,... posta mano al
al pugnale, lo percosse sì fattamente che egli indi a non molto si morì.
ho tante e tante ciarpe pel capo, che molte volte... fo delle
, agg. e sm. psicol. che ha anomalie caratteriali e si inserisce con
). salvini, 5-ii-97: che quantunque alcuni di loro [scritti]
dir. civ. consapevolezza che il proprio comportamento è (per natura
immune da vizi (e il comportamento che venga tenuto nonostante tale consapevolezza comporta l'
: nelle robbe mobili, col presupposto che non apparisca della mala fede, la quale
. delfico, iii-338: tutto ciò che facilita la malafede e le frodi,
facilita la malafede e le frodi, che moltiplica le liti e rende più difficile il
. croce, iii-25-300: è da notare che alla tante volte ripetuta asserzione della malafede
. casti, i-1-320: dirà talun che opra è di mala fede / il
1-xxx-177: l'esperienza ha sempre mostrato che l'ambizione e la mala fede appartengono
letteraria; si loda il libro all'autore che lo regala, e si accusa spesso
teocratico, in principio oligarchico secondo quello che era innato in loro, interesse di classe
classe e inclinazione di casta, più che malizia o malafede. -atteggiamento,
il tuo rifiuto m'ha fatto congetturare che non hai voluto 'suscipere bellum 'con
, le quali non domandan di meglio che impennarsi sempre le une contro le altre
malafede, così bentham notò a proposito che ogni sofisma è irritante e tende a rendere
.. io amo credere piuttosto alla semplicità che alla malafede. piovene, 2-18:
un elogio del brigantaggio, come pare che sia diventato di moda, da qualche
vacue, addormentatrici e mala- fediche parole che purtroppo si leggevano anche negli allegati di
, 5-131: ad alta voce dichiarava che lui agli specchiati cittadini e alle illibate donzelle
infine « egli fosse in cerca di malafémmina che 10 portasse a perdizione ». moravia
valore attributivo nell'espressione di malaffare: che vive ai margini della società, che
che vive ai margini della società, che conduce un'esistenza al di fuori delle
fuori delle norme morali comunemente riconosciute; che si dedica a traffici loschi, ad
di bologna, nel quale, dopo che questa guerra è in piedi, è stata
per lui erano di malaffare anche quelli che giravano durante la giornata. -in partic
la giornata. -in partic.: che si riferisce all'esercizio della prostituzione.
mal affare, ch'erano parte del peso che tirava quel misero legno al fondo,
col mezzo di donne di mal affare, che faceva uscire di gerona infette di mal
col viso di nuovo in fiamme. « che sono una. che sono una donna
fiamme. « che sono una. che sono una donna di malaffare? lo sai
mal affètto), agg. ant. che è animato da sentimenti di odio,
, avesse ostinatamente perseguitati tutti quei fiorentini che per la dipendenza o del sangue o
chiese cattedrali, solo per sapere, prima che si eseguisse la provvista delli prelati eletti
, 2-19: una razza di nemicizia, che non si può appiacevolire, è l'
può appiacevolire, è l'invidia. quelli che son malaffetti in alcun'altra guisa,
5-i-76: spero cesseranno molte false imputazioni che dai malaffetti alla corte di roma si
sfiducia. birago, 121: importa che vostra maestà faci governatore del regno un