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vol. IX Pag.25 - Da LIBERTÀ a LIBERTÀ (43 risultati)

garrite e prive di quella onesta libertà che loro si deve dare, ricercono,

dare, ricercono, con quei mezzi che ponno, appiccargli il vituperoso cimiero di

. niccolini, ii-ii: osserva / che alcun non ci oda. in grave affar

conteso il segreto: altro non bramo / che libertà, nelle private cure / di

. gilio, l-n-19: « in che sarà dunque la libertà poetica? »

s'è trovato in dieci anni, che in dieci età passate. tommaseo

d'opinioni fattizie; principalmente senza ceppi che impediscono la significazione, compiuta, al

della sintassi e della retorica, oltre che della tradizionale composizione grafica della pagina,

intellettuali falliti, mendichi e parassiti, che cercano canonicati e uffici vendendo chiacchiere.

anche bene... domani, che è la mia giornata di libertà, ci

, 4-i-113: rispose a gli ostaggi che si contentava di concedere ad haly la libertà

haly la libertà, a condizione però che andasse seco a zara. dotti, iii-256

del tuo trionfo io spero. / che se varchiam de l'acque il sen profondo

l'impero, / vai più la libertà che tutto il mondo. botta, 5-477

di lefevre e restituito a libertà coloro che si erano arresi. -per antifrasi

boiardo, 1-95: fece fare publico comandamento che ciascheduno che gli desse ricetto fusse condanato

: fece fare publico comandamento che ciascheduno che gli desse ricetto fusse condanato alla sacra

condanato alla sacra pena d'apolline, che era la libertade e lo avere.

in virtù del quale un imputato, che sia stato posto in stato di carcerazione

cui sia stato concesso tale beneficio (e che può comportare la sottoposizione a cauzione o

carducci, ii-15-193: vidi il sommaruga che dee aver avuto la libertà provvisoria:

avuto la libertà provvisoria: e mi disse che voleva, uscito, lavorare più che

che voleva, uscito, lavorare più che mai. panzini, iv-375: * libertà

procedura penale, 277: all'imputato che si trova nello stato di custodia preventiva

di misura di sicurezza non detentiva, che il giudice penale può (o,

chi sia condannato per determinati delitti e che comporta per l'interessato l'imposizione (

di tale misura di sicurezza (e che può comportare, nel caso di violazione

alle sue femine... comandò che ad alcuna persona mai manifestassero chi fossero,

o di chi si è liberato dall'amore che lo teneva avvinto. -anche: stato

ò libertate, / né nessuna balia / che tutta in voi non sia. anonimo

è [amore] guerrer mortale / che spoglia cor di libertà regnante. petrarca,

, 1-38: quella dolce virtù, che più s'apprezza / comunemente quaggiù tra'

non mi dite cotali parole, perciò che troppo ne scemerebbe vostra gran loda e

sue proprie, e sono in tanto che dal primo dì che tu venisti in

e sono in tanto che dal primo dì che tu venisti in luce la natura te

te le diede con questa libertà, che tu l'adoperi, e bene e male

. 20. disus. condotta che illegittimamente prescinde dalle norme (specie religiose

, morali e dei buoni costumi) che dovrebbero regolarla, per seguire solo il

il maggior nemico e più perfido eretico che sia mai stato contra la chiesa di cristo

a. cattaneo, iii-299: che maraviglia poi, se mantenne così illibato

perché qui non a forso / èmi rimaso che la volontate / e potestate -di conoscer

: dunqu'è segnor con tanta libertate / che ll'omo segnoreggia e dona pregio.

scrivere la quale, come di uomo che vive fuori d'ogni commercio civile,

vol. IX Pag.26 - Da LIBERTÀ a LIBERTÀ (48 risultati)

designandoli con tanta libertà di linguaggio, che la penna s'intimidisce. tecchi,

22. condizione dell'animale selvatico che non è imprigionato (ed eventualmente addomesticato

estens.: condizione dell'animale domestico che non è in servitù dell'uomo (

114: la libertate apprezza, / fin che perduta ancor non l'ha, il

gustai carezza alcuna, né mai seppi di che sapore fusse la libertà. segneri,

: / al corpo tolle l'officio, che non aia più libertate, / perché

, / non più mirando i boschi che le strade, / con ruinoso corso si

sciolto; galoppi così facile e leggiermente che paia sdegni di toccar terra. loredano

regali e quelle bende non sono altro che viluppi e legami che privano di libertà

non sono altro che viluppi e legami che privano di libertà chi le porta. tommaseo

d'ogni azione attribuita anco alla materia che pare inorganica. -condizione e corrispondente atteggiamento

pennello, il lapis, il bulino, che viene dalla leggerezza della mano, dalla

libertà della lingua nostra tanto larghe nel verbo che esse, contuttoché non si possa far

. leonardo, 2-81: quella cosa che fia più distante al suo fermamento, manco

: un grave pendente da un filo, che sia fermato in alto,..

nel mezzo della bassa campagna un alveo che altrove trasferisse que- st'acque, e

altrove trasferisse que- st'acque, e che quest'alveo, oltre all'essere proporzionato

, il miracolo, / il fatto che non era necessario! -mettere in

da inopinato impedimento ributtati. e fu che sdrucciolarono in un gran fosso cavato di

di roma, e differiscono in questo, che ora le posero in mano uno scettro

mano il pileo o cappello o berretto che dir si voglia, lo posero in

carducci, i-1233: fino il diacono che serviva la messa, lasciato l'officio

altre parti è tanta e sì giudiciosa, che non potrebbe essere più: ma in

, chi vuole, non fa altro che saltar là e via. -aver

vegno una catena il serra / tal che, se piega vostra crudeltate, / non

quel giorno è favorevole alle femmine mussulmane che hanno la libertà di accompagnare i loro

de'xx baroni, lodò e sentenziò che maccario stesse in prigione tutto el tempo

tutto el tempo della vita sua, e che gli altri conti e gentili uomini di

liberamente. segneri, iii-1-167: pretesto che fra loro corre per quattrin buono,

falso, è almen sì calante, che si dovrebbono far coscienza a spacciarlo con libertà

libertà. genovesi, i-xxxv: risanati che sono, possono quelle medesime cose fare

. -con possibilità di fare ciò che si vuole. tortora, ii-230:

grande, riferirono non aver veduti altri che i medesimi sessanta soldati.

: parlo di ciò con quella libertà che mi concede la molta esperienza di quelle

ognun con libertate / ciarlar tanto d'inverno che d'estate. -dare a

, privarlo di quegli emolumenti e vantaggi che servivano alle sue necessità e anche al

, 15: diede loro questa libertà che ciascuno uomo potesse avere iv moglie.

1-324: questo non è altro a fare che dare spazio di libertade, acciocché a

. segneri, iii-1-134: la libertà che si dovrebbe concedere a'figliuoli..

gozzi, i-5-29: ordinerò a mercurio che di là dove prima gli avea rinchiusi gli

francesco da barberino, ii-129: quella che vuol esser donna in magione, /

vedi con gran cosa è castigate / che le dà signoria e libertate.

lo hanno mandato a gaglianello, lui che era professore di seminario, per castigo

. aretino, v-1-903: quel piacere che piglia una persona amorevole nel comprender il

farla. goldoni, v-129: quella che oggi vi ama, non sarà sempre

trovi scuse, e pur tu di'/ che tu non sei in tua libertà /

l'acqua fluente o ferma, secondo che più gli aggrada. -essere, stare

i multiplicato in te tanto resplende, / che ti conduce su per quella scala /

vol. IX Pag.311 - Da LUOGOCOMODO a LUOGOTENENTE (13 risultati)

o latino o volgare che fosse, che ancora questo importa, che venga di

che fosse, che ancora questo importa, che venga di buon luogo.,

-luogherèllo. panigarola, 4-196: truovo che i luoghi sono luogarelli in piemonte di

la note isceglieva qualche luoguccio di quelli che trovava il dì, dove si riposava.

bel paese, et evvi qualche loguzzo che vi nutrisce bari, giuntatori e stradaiuoli.

suo luogocomodo sentimentale, non mi resta che attaccarmi al collo un rotolino di carta

fiocchettato, di filisteismo un po'brillo che piace alle signore, ai professori,

del tiranno, tirannicamente governasse, credi tu che quella di tal luogotenentato dovesse dirsi

115: in questo mezzo... che 'l regno sotto il governo del locotenente

napoli. cieco, 2-19: ma quel che più ti offende e più ti noce

e più ti noce, / è che poiindo, tuo locotenente, / re d'

s'è fatto, dando voce / che tu sei morto miserabilmente. machiavelli,

luogotenente in questa terra, mi dice che si è fatto conto de'grani

vol. IX Pag.312 - Da LUOGOTENENZA a LUPA (54 risultati)

che sono nello stato di questo signore. berni

degno le reputiam di questo onore, / che generai sia nostro capitano, / locotenente

o sostituto, non si poteva, non che vincere cos'alcuna, proporre partito nessuno

delle contadinanze formavano il parlamento della patria che una volta l'anno si raccoglieva con

giudiziaria e in tutti gli altri atti che devono essere intitolati al nome del re è

terra, è a. ddire, che dell'ordinanza di dio sanza moiano non più

lui in luogo di dio porta, che un altro vescovo, come sovente detto

potuto arrivare perfettamente mosè, con tutto che fosse l'uomo sapiente che da tutti si

con tutto che fosse l'uomo sapiente che da tutti si confessa e parlasse di

con gran chiarezza quelle imprecazioni crucciose, che i padri, quasi luogotenenti di dio,

: a giuseppe iddio medesimo fu servo, che l'ebbe per balio, per vicario

per vicario e luogotenente del padre suo, che sta ne'cieli. giannone, iii-20

cielo il lor conduttiero e maestro gesù, che aveagli lasciati in terra come suoi luogotenenti

cose di miche- lagniolo, perché facemmo che lionardo buonaroti sedessi a lato del luogo

essendo in ciò favorito dal granduca cosimo che si fece capo di detta accademia,

fece capo di detta accademia, ordinando che un luogotenente fatto da lui per lui vi

si raunasse. 3. che ricopre l'ufficio di primo coadiutore ed

carpi al luocotenente del signore alberto, che venissi o mandassi qui qualcuno. ariosto

qualcuno. ariosto, 772: intendo che, non essendo qui io, vostre

dolute col mio locotenente di certi assassinamenti che alcuni ribaldi di questa provincia banditi hanno

conte camillo sesso, mio luocotenente, che è in viaggio partito da la corte.

. 4. milit. alto ufficiale che ricopre l'ufficio di primo coadiuatore e

tutti quelli onori, dignità e preminenzie che alcun altro capitanio generale o locotenente o altra

: luogotenente in quella parte dell'esercito che prepara la fortezza e governa le artiglierie,

si chiamava ciascuno di quegli ufficiali superiori che, invece del grammaestro dell'artiglieria,

campo, all'assedio e simili, prima che l'arma fosse ridotta a reggimenti.

inferiore (corrispondente all'attuale tenente) che ricopriva l'ufficio di primo collaboratore subalterno

del vasto co 'l tarla- tino, che n'era luogotenente. cantoni, 180:

per lo più di nobili origini) che ricopriva l'ufficio di primo coadiutore e

6-ii-385: sei migliaia di soldati, che obbedivano agli ordini del conte di rochambeau,

francesi. -luogotenente colonnello: ufficiale che veniva subito dopo il colonnello e talvolta

mente 'luogotenente 'quell'uffiziale subalterno che segue il grado di capitano e ne

occorra; 'luogotenente colonnello'quell'ufficiale superiore che segue in grado il colonnello; '

; 'luogotenente generale ', quello che segue il generale, detto alla francese '

della cavalleria 'dicevano nel secolo xvi colui che faceva le veci del generale assente o

impedito, quando questa cavalleria non aveva che un sol capo generale. 5

: la superbia v'andò, ma non che sanza / la sua vicaria il monaster

il monaster lasciasse: / per pochi dì che credea stame absente, / lasciò l'

autorità. aretino, 20-40: ecco che comparisce un cane da pagliaio, che parea

ecco che comparisce un cane da pagliaio, che parea il luogotenente delle beccarie di tutto

. casoni, 1-5-377: vedendo amore che questa mia angelica bellezza arde più cuori

arde più cuori con un solo sguardo che non fa in dieci anni la sua

607: baldassarre, dimenticato il torto che gli aveva fatto il principe defunto,

di perversi compagni] non è altro, che servire di luogo- tenente al diavolo nell'

facendo cessare questo mostruoso governo nel governo che si chiama luogotenenza. b. croce,

). luogotenenziale, agg. che si riferisce all'ufficio di luogotenente;

ministero energico per rettificare gli errori luogotenenziali che vi fecondano il malcontento. panzini,

, vii-798 (4-3): poi che disdice, non se'di lignaggio, /

, / ed ogni tuo parlar par che sia fuia; / onde curo di te

fuia; / onde curo di te men che di luia / ch'esse del fuoco

inf., 1-49: una lupa, che di tutte brame / sembiava carca ne

una lupa appiè d'uno monte, che mostrava d'avere gran sete. livio

e lattolli con sue poppe così benignamente che 'l maestro de'pecorai del re la

maestro de'pecorai del re la trovò che leccava i fanciulli con la sua lingua.

vol. IX Pag.313 - Da LUPACCIOLO a LUPANARE (56 risultati)

animali che vivano di ratto. ariosto, 5-1:

della civiltà di roma, delltmpero di roma che si sarebbe rinnovato. -stor

bambini inquadrati nell'opera nazionale balilla, che frequentavano la prima e la seconda classe

sie tu, antica lupa, / che più che tutte l'altre bestie hai preda

, antica lupa, / che più che tutte l'altre bestie hai preda / per

tu, antica lupa '; ecco che maladisce l'avarizia, la quale chiama

quando disse: * et una lupa che di tutte brame / mostrava carca '.

ne'nostri ciechi e matti cittadini, che per cuvidigia di guadagnare da'signori, mettono

, nondimeno qui... par che si debbano intendere per questi: cioè per

questo è tutto per la maledetta cupidità che in loro tanto regna. e la

/ egli ha il mal della lupa che lo scanna. note al malmantile,

'è inteso comunemente per un'infermità che fa stare il paziente in continova fame

venire la lupa, e divoro tutto quello che trovo. tommaseo [s. v

costui... / tanto lussuriosa che palese / coll'altre lupe stava nella tana

amabile di continentia, 21: poi che quella affamata lupa ebe conducto a lo extremo

, 8: questa medesima ragione fa che le meretrici, le quali per pecunia vendono

buffoni,... tra lupe, che darla a cristo? a. cattaneo

. tronconi, 2-92: ho scritto che le ho 'donato'[a tisbe]

ii-35): -ma chi t'ha detto che io abbia fatto cotesto fallo? -a

è una trista ubriaca né sa quello che si dica. 6. ant

della lupa: spada di notevole pregio che aveva come marchio l'immagine di una

... la lupa è un'insegna che si vede scolpita in alcune spade,

con una spada della lupa antica, / che taglierebbe per traverso un bue, /

. dell'olivo e della vite), che ne corrode e ne fa marcire il

lastri, iv-83: una delle molte malattie che affliggono ed anco distruggono questa pianta [

e guasto e ridotto in quello stato che si dice lupa, è utilissima.

puliti nell'intemo da questa lupa o cancrena che quasi sempre vi esiste. pascoli,

, color tabacco. è il lavoro che si chiama « slupatura »...

9. nel gergo marittimo, grossa valvola che regola la circolazione nei condensatori delle parti

. lupus); il rigonfiamento stesso che caratterizza tale malattia. fasciculo di medicina

4-ii-78: il gran visire, tutto che infermo nel corpo del male della lupa

infermo nel corpo del male della lupa che gli rodeva una gamba, non lasciava

per l'infermità occorrenti al cavallo, che son... lupa, incordatura

a roma, si riferisce alla lupa che tradizionalmente viene tenuta in una gabbia nei

parlando. firenzuola, 645: bisogna che io truovi la parella, e ch'

mortai lupicina [la gola], che in sembianza di una piace voi cagnuola

. lupàccia. aretino, 20-261: che bel fargli rosso il sedere con una

dicono lupacce e cagnacce: non altrimenti che i luponacci e i cagnonacci se ne stessero

non ci vogliono pure udire, non che assolverci. = voce dotta,

cisti e bubboli. -anche: cisti che caratterizza tale tipo di malattia.

ponghino a giacere sopra viva calce, che consuma le trista carne e fa lor danno

dovunque e dappertutto lupaglia e null'altro che lupaglia. = deriv. da

in forma di stipite nella base, che contiene nell'intemo le sporule in forma

cui l'animale non può più uscire dopo che vi è caduto. s

e aconciarla cum sì cauto modo, che persona non se ne sarebbe mai aveduto.

.. lupaia / pare a me che dir si possa. = voce dotta

, per veder di amazzare alcuni lupi che erano in detto luogo ed avevano fatto

camente. boccaccio, v-213: sono certo che sarebbano di quelle che ardirebbono a negare

: sono certo che sarebbano di quelle che ardirebbono a negare questo, se l'uomo

agostino volgar., 1-7-156: però che le meretrici si chiamarono lupe,..

lupanari. beicari, 6-152: dopo che quegli ebbe adempita la bruttissima opera e uscito

lupanario, il compagno gli disse: « che hai tu guadagnato del peccato? »

turrisca fiamma e fuoco ardente, / che abrasi e sia possente / a far

far del mondo un lupanario aperto, / che a vener sia cum sacrificio offerto.

da lupanari fa macello dell'uomo più che della carne sua propia. salvini, 45-60

vi è egli niente di più turpe che il vedere in alcuni governi i lupanari

vol. IX Pag.314 - Da LUPANARIO a LUPETTO (52 risultati)

, 87: qui tra la gente che viene che va / dall'osteria alla casa

: qui tra la gente che viene che va / dall'osteria alla casa o

uomini del privilegio governanti il mondo, che lo mantengono lupanare? g.

: per verrua la corte è tal lupanare che la virtù stessa del principe vi si

27-894: essa non era, infine, che una prostituta sfuggita al bordello e troneggiante

: tutta la vita umana non è che un merdaio, un lupanare, una

lega di malavita. bartolini, 20-172: che lupanare / 11 nero cinema: /

: / dove a seconda / del film che gira / una va in fregola /

bastiana lo hanno trovato morto sulla trazzera che va a rampinzeri, con dodici 'lupare

dell'organizzazione o la stessa azione criminosa che tradizionalmente si serve di questo tipo di

lupaia2. lupardo, agg. che è proprio, che si riferisce al

lupardo, agg. che è proprio, che si riferisce al lupo; che rivela

, che si riferisce al lupo; che rivela ingordigia, avidità. antonio

la fame luparda, / de quel che voi intrar nel pecorile, / se non

: 'luparda ': bella voce che udii dal popolo di romagna 'ngorda come

persone. 2. figur. che rivela crudeltà, malvagità (il volto

, -ardo, di origine germanica, che per lo più ha valore spreg.

/ se mi dài di quelle radici / che vendi ai pastori, di quelle /

vendi ai pastori, di quelle / che ammazzano subito i lupi... /

pascono di ciò, e de'pellegrini che muoiono nel diserto. = deriv.

lupato1, agg. ant. che ha il pelo di colore simile a

e terra ferma,... che 'l fosse levà via le roste, volpare

negri, 1-412: ombra non v'ha che turbi la tua fronte, / femmina

turbi la tua fronte, / femmina che bevesti alle sorgenti / di giovinezza, e

ch'un tratto / certi can, che guardavano le pecore, / s'azzuffan

, vi-237: io anche ci saria bello che stata, se gli non-isputa-in sacrato non

. -osio (-oso), che in chimica organica indica un carboidrato.

agg. stor. nell'antica roma, che era proprio, che si riferiva al

antica roma, che era proprio, che si riferiva al dio luperco o pan

al dio luperco o pan liceo; che era dedicato a luperco. -grotta,

sm. plur.): feste che venivano celebrate in roma il 15 febbraio,

della fecondità, con riti orgiastici, che culminavano con la corsa dei luperci nudi

, con le quali colpivano le persone che incontravano al loro passaggio).

allora ch'elli di letizia allegrando, che il loro avolo numitore, re d'alba

... andarono incontro a coloro che veniano, cinti colle pelli delle bestie

, per estirpare i giuochi lupercali, che più di ogni drago avvelenavano tutto il

a. verri, ii-232: che oltraggio, è questo al palatino,

dal galèro / di pel lupigno, faustolo che scorse / il pico verde e quel

gadda, 6-307: gli spalti d'arenaria che fanno la sicurezza invisibile di ardea,

addetto al culto del dio luperco, che presiedeva alle feste lupercali. ugurgieri

], 720: cesare dittatore patì che a lui fosse dedicata una statua con la

'gl'interpretò: come i luperchi, che scherzando scorrevano per la città, si

(plur. m. -chi). che ha caratteristiche simili a quelle del lupo

: con riferimento ad animali); che è simile a quello proprio del lupo

papini, vi-517: non avete capito che l'ostacolo maggiore a tal desiderio è

l'esercizio gli davano ora, più che fame, una lupesca voracità delle viscere

non ancora cresciuto; ma più grande che il 4 lupicino '. 2

pascarella, 2-339: di molti cani che fumo portati colà il nostro lupetto romano

lupetto romano è l'unica razza di cani che abbia saputo resistere al clima di quelle

: 4 lupetto ': specie di pelle che ci capita di barberia, simile a

capita di barberia, simile a quelle che diconsi 4 cicale '. 5

]: 4 lupetto ': fanciullo giovanetto che mangia dimolto; o dimostrando negli atti

vol. IX Pag.315 - Da LUPIA a LUPINO (53 risultati)

con erosione e tumefazione della pelle, che si produce nel gomito del cavallo in

convertito in upupa ovvero lupica, che è un uccello fetidissimo in ciò

è un uccello fetidissimo in ciò che vive di sterco umano. =

: in una di quelle bagnarole di zinco che servono per tenere in molle il

lupo. lupìfero, agg. che è proprio di una razza di cavalli

è proprio di una razza di cavalli che portava come marchio sulla coscia la figura

lupi acato, agg. letter. che è diventato lupo, che si è

letter. che è diventato lupo, che si è trasformato in lupo. vocabolario

lupigenina, sf. chim. composto chimico che deriva dall'idrolisi della lupinina.

fieno sano, lupinella, erba perenne; che prospera anche nei terreni sterili di colle

ca- riofillacee (arenaria rubra), che cresce lungo le rive dei fiumi e

(arenaria rubra, l.), che cresce nei siti arenosi incolti.

: 'lupinaio'... vuol dire colui che, vendendo per firenze i lupini,

lupinamente; però ch'ella sapeva che quelli buoi erano non domati e

ispano volgar., 3-52: l'erbe che vagliono agli occhi sono queste: ruta

terreni più ingrati alle sue radici, che si profondano anco fra i sassi e

salvini, vii-540: viole vaccine, che sarebbero i lupinelli, fiori rossi, che

che sarebbero i lupinelli, fiori rossi, che fanno sì bel vedere il maggio,

7-12: altri generi ve ne sono, che si coltivano o se ne tiene conto

ma più di tutto le scarpe, che sono agili, di fiosso, morbide di

morbide di spunterbo e larghe, sì che le dita ci stanno ben distese e slargate

4. tose. veter. malattia che provoca tumefazioni agli occhi dei polli;

le acque portano via molta della foglia che era caduta dalla lupinella. = deriv

pianta e nei semi del lupino, che può dare, per idrolisi, glucosio

, agg. proprio, peculiaredel lupo; che appartiene al lupo. maestro alberto,

galèro / di pel lupigno, fàustolo che scorse / il pico verde quel seguendo

umido e nero. 2. che ha caratteristiche simili a quelle del lupo

. fra gidio, 1-310: or che èe a pensare quella benignità e mansuetudine

poni 'nnanzi su la mensa? / che se tu fussi un animai lupigno, /

togto porterebbono vestigio e natura di pecorella che di lupo. m. palmieri,

, 25: se a tutti coloro che hanno la mente lupina ed a nui se

de pelle de mansueti agnelli, avvenisse ciò che al nominato maestro intervenne, non dubito

brigate. soderini, iv-161: i denti che e'chiamano lupini gli daranno [al

alsazia,... dall'occhio malizioso che tutto vedeva, dall'orecchio lupino.

, 252: il calabrese... che nelle scuole si ricorda di essere concittadino

sparito nel cuor dell'altro ogni sentimento che non sia del più lupigno egoismo!

e marinaresco in un maglione azzurro, che cosa fosse quel che si sentiva per aria

maglione azzurro, che cosa fosse quel che si sentiva per aria e per terra.

del mattino, il fratello minore, che... era grosso, famelico,

, veniva preso da una fame lupigna che lo sradicava dal sonno e lo cacciava

. pino, 2-25: vi so dire che, per destare l'appetito ad uno

altra salsa, né sapo- retti, che inviarlo la mattina a buon'ora a caccia

incredulo antico. 3. che è costituito da lupi. masuccio,

lupi. masuccio, 88: avvenendo che tra le lupine caterve alcun ne sia

alcun ne sia per tal modo ferito, che non possa gli altri sequire, tutti

: [i cani], come quelli che erano di buon naso, sentendo quel

stettero all'erta. 4. che nasce dall'incrocio di un lupo con un

lussuria, s'aveva nei bastardi lupigni che popolavano le valli dov'egli [il lupo

bocchelli, ii-304: [immaginavo] che quell'ululo sfigurato e snaturato adunasse nella

dic- tandi 'furono le due mammelle che lo nutrirono con sovrabbondanza, quando meglio

trattato delle mascalcie, 1-29: tolli erba che si chiama uva lupina, e chiamasi

. -fieno lupino: tipo di fieno che nasce spontaneamente in toscana ad anni alterni

: 4 fieno lupino': specie di fieno che nasce spontaneo, un anno sì e

vol. IX Pag.316 - Da LUPINO a LUPO (51 risultati)

di piante leguminose della famiglia papilionacee, che cresce nelle zone temperate e calde boreali

quando sono sul granire, / pur che la terra sia ben matura. crescenzi volgar

comune pasto all'uomo e a'quadrupedi che hanno l'ugna d'uno pezzo o due

dentro ai quali sono i lupini non più che cinque 0 sei per bacello. bergantini

ingrasso, non vi darebbe il prodotto che vi dà il lupino. d'annunzio

iv-1-877: su i lupini secchi e spinosi che avevano ferito i dolci piedi della vergine

lupino bianco e lupino giallo), che ha notevoli proprietà nutritive, ma che

che ha notevoli proprietà nutritive, ma che può essere utilizzato per l'alimentazione dell'

addolcimento, per eliminare una sostanza amara che contiene (e anticamente veniva usato in

, benché amarissimo, intenerito e macerato che sia per mezzo dell'acqua, perde

. pirandello, 7-196: tra le ragazze che saltavano la corda, e i ragazzi

saltavano la corda, e i ragazzi che si rincorrevano,... si aggiravano

colorato di bianco o di nero, che veniva introdotto nell'urna per votazioni e

, sicché l'ordine non crescea più che volessono. statuto dell'università e arte

neri, et approvato per trentadue consiglieri che renderò i lupini bianchi del sì, non

di siena, 1-52: ogni scrutinio, che si farà ne la detta compagnia,

vallo, o è messo cor uno che non vale, se tu dai il tuo

5. veter. tose. malattia che provoca tumefazioni agli occhi dei polli;

segregato un umore albuminoso e appiccicaticcio, che si condensa a strati successivi sulla cornea

. tesoro versificato, v-564-75: poi che il giorno fue venuto a dichino,

/ cavalcasti una mula così zoppa, / che non l'avresti venduta un lupino.

non daria un lupino); / pur che qua fosse quel baron iocondo / che

che qua fosse quel baron iocondo / che più vai sol, che tutto l'

baron iocondo / che più vai sol, che tutto l'altro mondo. varchi,

): quel ch'è duro, ancor che fusse caldo / di sdegno e d'

da loro [dagli uomini], che, come ei s'hanno cavate le

56: questa febbre ladra, che n'ammazza, / non stimerei un

lupino: non valere nulla, essere meno che niente; non servire a nulla.

e sbergo non valse un lupino, / che l'uomo e l'arme a traverso

per tutta la città una canzona, che diceva: « papa martino non vale un

82: un ser cotale, / che non valeva in firenze un lupino,

. veter. intossicazione acuta o cronica che colpisce gli erbivori, soprattutto le pecore

col sufi. med. -osi, che indica affezione morbosa. lupo, sm

prima si morria di fame, / che liber'omo l'un recasse ai denti;

per modo a muover guerra, / che molta gente faceva fuggire: / parca

lascia all'ar- cion lo scudo, che già posto / avea ne la coperta,

a piè discende / verso la donna che, come reposto / lupo alla macchia

dal muto nembo l'aquile agitate, / che veggion nel lor regno angui, e

): camminava come il lupo, che spinto dalla fame, col ventre raggrinzato,

ventre raggrinzato, e con le costole che gli si potrebber contare, scende da'

suoi monti, dove non c'è che neve, s'avanza sospettosamente nel piano

l'alte nevi / i foschi lupi che notturni a zonzo / fiutaron l'antro

umido o pelo lungo. -anche: cane che deriva dall'incrocio di un cane lupo

3. figur. persona abietta, che ha carattere o atteggiamenti improntati a ferocia

le pecore e li agni, / però che fatto ha lupo del pastore. idem

., 25-6: se mai continga che 'l poema sacro / al quale ha posto

e cielo e terra, / sì che m'ha fatto per molti anni macro,

anni macro, / vinca la crudeltà che fuor mi serra / del bello ovile ov'

dormi'agnello, / nimico ai lupi che li dano guerra. idem, par.

sì fatta guisa li viniziani adescare, che egli quasi d'ogni testamento che vi

, che egli quasi d'ogni testamento che vi si faceva era fedel commessario e

vol. IX Pag.317 - Da LUPO a LUPO (49 risultati)

in tanto numero d'uomini si trovasse alcuno che nudrisse cuore e sentimento umano. manzoni

mondo, e una povera innocente, che scappa dagli artigli del lupo. amari,

4. persona esperta, consumata, che conosce la vita e il mondo.

e gentili maniere raddolcire quel vecchio lupo che le ringhiava accanto. papini, 39-3

, 39-3: più volte il lupo vedovo che in me si consuma i denti ha

: arrivai in compagnia del mio ospite che presentai a tutti come il tal de'tali

della settimana santa, il capitano, che dopo dio è il massimo padrone a bordo

instituti dei santi padri, 1-141: poi che l'à spinto fuor del monasterio,

dee essere ed è ministrato da quelli che hanno vero lume, con fuoco dolce di

lupo mannaro: uomo (o donna) che, secondo la superstizione popolare, ha

. magalotti, 20-135: voi dite che questi sono pregiudizi d'ima educazione ridicolosa

ammettano, e fanno anche bene, che cosa son eglino? batacchi, i-146:

tropi, ovvero lupi mannari, d'uomini che per contagio di follia si credevano di

c'è appunto uno di quei furiosi pleniluni che mi fanno quasi diventare pazza, come

lupo mannaro. pavese, 8-360: diceva che i lupi mannari sono figli di idrofobi

, un tavolo e un lupo mannaro, che serviva, ubbriaco già lui come una

quelle del centauro e dello scorpione, che ha stelle poco luminose. boccaccio,

luminose. boccaccio, i-463: rimembromi che disse ancora del centauro e del celestial

divisione è de le stelle antartiche, che contien tutte quelle stelle che sono da

antartiche, che contien tutte quelle stelle che sono da 'l zodiaco infino a 'l polo

duro e cert'altro detto gran lupo, che vi prova bene. -vescica di lupo

ne facesse menzione plinio tra quelle piante che nascono per loro stesse e che sono

piante che nascono per loro stesse e che sono in uso per i cibi. baldelli

, 5-3-145: i tedeschi, mentre che eglino fanno la cervosia, mescolano con

con quella sorte di biadi l'erba che si dice lupo, la quale è

dal vulgo luppolo, perché questa fa che 'l berla divenga più sano. soderini,

in una di quelle bagnarole di zinco che servono per tenere in molle il baccalà,

, 118: ammazzarono otto lupi marini che dormivano nell'arena. idem [castagneda]

hanno grandi denti e sono così fieri che assaltano gli uomini. genovesi, 466

fu la vista di molti lupi marini, che senza curarsi della tempesta attorniavano il bastimento

, i ghiozzi e lupi, e quelli che si scagliano a fondo. 4

(anarrhichas lupus), molto vorace, che può raggiungere i 2 m di lunghezza

(anche semplicemente lupo): mosca che si nutre di bruchi. vaxlisneri,

moscherini detti lupi vivono di farfalline bianche che allignano su cavoli. -ragno grosso

. -ragno grosso e nero, che non tesse la tela ma insegue la

nodegli delle gambe. i più piccoli, che chiamano lupi, non tessono. vallisneri

nericcio, di que'chiamati lupi, che probabilmente fu colla sua preda predato

buoi] una malattia chiamata lupo, che è quando nella punta della coda se gliscuopre

di ferro, munito di denti, che veniva usato dai difensori delle mura per

., iii-3-21: allo 'ngegno, che si chiama montone, si fa un altro

traevano fuoco saette e sassi e alcuni che montavano sulle scale si sforzavano di tirargli

muratori, 7-ii-118: d'esse [macchine che traboccano sassi e pietre]..

vela di nave, di colore nero, che veniva usata per non esser visti da

, antimonio o solfuro di antimonio, che ha la proprietà di corrodere e sciogliere

.]: 'lupo de'filosofi': nome che si dà all'antimonio perché egli divora

g. m. cecchi, 1-ii-112: che tu sia il pan dei lupi. oh

un'impresa, con l'originario significato che colui al quale l'augurio è rivolto

-disse egli stralunato. -vuol dire che ti auguro che tu vinca il concorso.

. -vuol dire che ti auguro che tu vinca il concorso. bernari,

vol. IX Pag.318 - Da LUPO a LUPO (55 risultati)

lo squadrone volante sarebbe stato lo stesso che correre in bocca al lupo. idem

giudizio? ghislanzoni, 4-30: -credi tu che sia bene metterla al fatto..

bocca al lupo 'è maniera proverbiale, che significa mettersi, o mandare alcuno,

: trovarsi coinvolto in un'impresa pericolosa che non si riesce né ad abbandonare né

alla dura era il timore de'pericoli che da ogni banda gli soprastavano; tale

da ogni banda gli soprastavano; tale che diceva spesse volte ch'ei teneva il

: me la prendo, quando vedo che vi fidate d'una brutta stirpe come

persona avida e poco fidata proprio ciò che esso più desidera. i.

nelli, ii-120: palandra mi ha detto che hanno talmente raggirato agridemo, che gli

detto che hanno talmente raggirato agridemo, che gli hanno cacciato in casa il lupo

via. pirandello, 8-1021: pensai che andrea probabilmente era andato a passar la

cielo del poggio. -mi hanno detto che l'inverno è da lupi, qui.

casa sua non vorrei ire, / che ci ha un trotto di lupo.

del lupo. [in nota: credo che dicasi essere il 4 breviale 'o

del lupo ', di un discorso che va in lungo, in parole].

439): non v'ha avvertito che vi mandava come un agnello tra i lupi

pananti, ii-94: i frati, che varcar monti e dirupi, / avrebbero

. pavese, 7-104: mi ricordo che in tutto quel tempo mangiai come un

17. -miglia da lupi, miglia che fa il lupo la notte, miglia

fa il lupo la notte, miglia che fa il lupo a digiuno: quando

. v.]: 4 di quelle che fa il lupo, la notte,

lunghe '. così rispondesi per dire che la strada è più lunga che altri non

per dire che la strada è più lunga che altri non creda. 4 -quante miglia

? -sei miglia. -'sì di quelle che fa il lupo la notte. cioè

lupi ', o 4 di quelle che fa il lupo la notte ', o

lupo la notte ', o anche 4 che fa il lupo a digiuno ',

: se 'l lupo si guarda innanzi che l'uomo ad esso, gridando l'uomo

9-711: gli han seco un lupo che m'ha fatto fioco: / nel timor

m'ha fatto fioco: / nel timor che mi prese ho perso il fiato,

nodi di tosse, / e sembra che veduto abbiano il lupo. 24

, e lecca la sua. (vale che ognuno risparmia sé e i suoi)

buon per loro, se riuscirono a che il lupo non se n'accorgesse).

158: fate del bene al lupo, che il tempo l'ha ingannato. (

ibidem, 256: piuttosto pecora giusta che lupo grasso. (qui è gioco di

l. salviati, 19-26: veggiamo che chi pecora si fa, / il

nel vizio è molto più facile simulare che compiere una vera conversione. bandello

): abbiamo noi lombardi un proverbio che molto spesso si costuma dire, cioè che

che molto spesso si costuma dire, cioè che il lupo muta pelo e non cangia

aveva sostituito in fretta a un altro che gli era venuto sulla punta della lingua

una persona di cui si stia parlando e che giunga improvvisamente. parabosco, 4-10

padre. -egli è desso. -e che faremo? / -entra tu in casa,

non caca agnelli '; e vale che delle cose triste non nascon le buone.

: si pensa sempre volentieri a ciò che si desidera. crusca [s.

4 ii lupo sogna pecore ': proverbio che significa: la mente va sempre secondo

ii-259: in quell'abbattuto, / che invano pontava la palma / il cùbito

di tutti gli uomini vinti / da che l'uomo è lupo per l'uomo.

uomo. gozzano, i-1085: da che mondo è mondo, l'uomo è lupo

(240): chi si rallegrava che la cosa fosse finita bene, e lodava

diceva: « non abbiate paura, che non l'ammazzeranno il lupo non mangia

-non si grida mai al lupo che non sia in paese: non si

dice mai pubblicamente qualcosa di qualcuno senza che sia vero o quasi vero. f

ella non sia o vera o presso che vera. proverbi toscani, 58: e'

e'non si grida mai al lupo che non sia in paese. (e'non

ella non sia o vera o presso che vera). -non tutte le pecore

malvagi non possono sempre ottenere tutto ciò che vogliono. proverbi toscani, 72:

vol. IX Pag.319 - Da LUPOCERVIERO a LURIDO (38 risultati)

ne cercar le pedate. -quello che ha ad esser dei lupi, non sarà

cani: a nessuno accade se non ciò che gli è assegnato dal destino o dalla

m. cecchi, 1-ii-280: -agolante sentì che ruppe in mare, / e annegorno

mare, / e annegorno tutti. -quello che ha a essere / de'lupi,

. v.]: 'quello che ha ad esser de'lupi, non sarà

il lupo e'lupicini al monte / per che i pisani veder lucca non ponno.

i i volponi e i lupicini / che non hanno ancor fatto male alcuno,

, / perché e'son di quel seme che gl'induce, / cresciuti, a

, 2-206: un brandello di carne che il lupo vecchio, non potendo masticare,

farò co'fuia / lupa coi lupacchin, che fugge oltraggio. caro, i-269:

i-m-i-221: mangiavano così di voglia, che parevano tanti lupacchini usciti dalle grotte dell'

modo come mi rispose ieri mi accorsi che, se è tenera e bianca come

se a pranzo avessi osato pretendere più che due fetterelle di polenta, e una cipollina

. ariosto, 315: temi tu che ti debba mancare, lupàccio? -luponàccio

-luponàccio. aretino, 20-261: che bel fargli rosso il sedere con una

dicono lupacce e cagnacce, non altrimenti che i luponacci e cagnonacci se ne stessero

, col suff. med. -orna che indica un tumore. lupomannaro, v

ricche di aroma e di luppolina, che è il principio attivo, il quale

: 'luppolino': principio amaro e cristallizzabile che sussiste nei fiori del luppolo.

citolini, 188: l'erbe che si vanno arrampando per le siepi

inacetire. gioia, iii-293: il bruco che rode i lupoli (de'quali

. m. -chi). letter. che mangia o beve smodatamente, con

stanno a riva i burchi, / che parte sono in acqua e parte in terra

boito, 102: un lurco gigante / che gli stava davante. a. monti

monti, 625: era il prete lurco che tornava a saltar fuori, con la

e cattedra / un lurco cicerone / che ti narra all'inglese / (pur

ch'e'paghi le spese) / e che biascia male / il tuo nome natale

sostant. foscolo, xvii-351: avvenne che una di quelle torce diè fuoco alla

[crusca]: quegli smoderati lurconi, che non hanno altro dio che il proprio

lurconi, che non hanno altro dio che il proprio ventre. folengo, i-144

'dispensare, / nassa d'anguille che tu sei, lurcone! / e,

. a menta, 100: buon che de'padri la religione / non ammette

de'padri la religione / non ammette che carne unqua s'ingolli; / ingoiati n'

ma c'è una luridezza cordiale che sorride e fa sorridere, e un'altra

sorridere, e un'altra solitaria che intorno a sé fa il vuoto.

, una furia orrenda e cruda, / che luridi serpenti ha per collana.

sincero, amoroso, trionfante, che illuminò i tratti di lei alla vista di

e la paura; / luridi mostri, che di

vol. IX Pag.320 - Da LURIDUME a LUSIADE (46 risultati)

i prìncipi discesi dall'antica famiglia detronizzata, che giacevano nelle profonde carceri del palazzo,

occhi stralunati, l'effigie meno d'uomo che di bestia. [sostituito da]

e collocata in una stanza meno lurida, che serviva di cinesino. massaia, vi-146

della non meno famosa donna goggiamese, che a kobbo prima teneva aperta lurida locanda

ii-851: è in questo antro pestilenziale che il municipio di napoli attacca le sue

dei luridissimi scompartimenti d'una fogna simile che pendono dai muri stillanti l'umido le

niuno si persuaderà, credo io, che pochi monaci greci e latini bastassero per sé

, 4-47: suppongasi per un momento che da tutto quel diluvio di parole versatomi

mille delitti. carducci, ii-4-35: dimmi che aborri e fastidisci, quanto merita,

succeduto un lurido governo di cardinali legati che adoperavano assoldate bande di malfattori. e

balle. bernari, 3-430: quel che venne poi fu storia e bianca ed io

patto d'amore, ci fingemmo pericoli che non avevamo mai corsi. cassola,

un lurido traditore. mio padre mi diceva che era una spia della questura fin dal

2-249: non è... vero che tutto quaggiù ribocchi di un ridicolo lurido

storico). vallisneri, 1-88: che più non ritornino que'vecchi luridi secoli

bresciani, 6-vi-157: l'orrore si fu che, per mostrare al popolo come quei

: l'islamismo, la setta più lurida che sia uscita dall'antico panteismo asiatico,

dai vostri pari svergognatissimi prostituito a tale che riesce a vergogna il dichiararsi amator de la

proprietario ed autista era un grassone lurido, che avevo già notato per il suo aspetto

alla stessa stregua di una lurida qualunque che facesse per finta la maglierista o la

un orrido squallor lurido o tinto, / che il vostro libro con pietà rimembra.

. gatto, 4-39: il vento che conosci / ove il povero cielo / sta

lavinaio,... il lavinaio, che è il gran ruscello, dove il

le scrivo in questo luridume di carta che ho dovuto comprare quassù. 3

gentil, tu licterato, / tanto che, a guisa de falcone a luro,

. lùschero, agg. region. che ci vede poco, che ha la

region. che ci vede poco, che ha la vista corta. moniglia,

non essere un tantino lùschero; pensava che questa fosse la cattedra, ed è

è la bugnola. 2. che emana una luce incerta e traballante.

quell'angolo della grande cucina coll'ombra che di lungo i muri la circondava e l'

). ant. e letter. che soffre di una menomazione o di un difetto

di un difetto dell'apparato visivo; che ha insufficienza di vista; che si

; che ha insufficienza di vista; che si presenta con un orientamento anormale del

inguintana del sedere di quella lusca negretta che dianzi mangiò vetro a tutto pasto,

annunzio, iv-2-1008: -e mi pare che da un occhio sia guercia. -no

due occhi non voglian guardare, / che saria cosa da non comportare. m

occhio acquistò ivi il cognome di code, che vuol dire lusco. bruno, 3-893

è lusca, / e tòr via quel che v'è che non s'adopra.

/ e tòr via quel che v'è che non s'adopra. 3

s'adopra. 3. che ha capacità intellettuale limitata; ignorante;

/ e per certo poi terrai / che sol tu se'lusco e cieco. gelsi

chiaro lince, / ma lusca talpa ognun che tratta seco. salvini, 41-426:

e di tante belle maniere s'arricchirono che chi non possiede la lingua, ond'

. pavese, 4-286: mi disse che lui preferiva la luce del sole;

ancora spesso la luscosità a quegli che gli hanno neri. = deriv

e sm. e f. letter. che appartiene o si riferisce all'antica lusitania

vol. IX Pag.321 - Da LUSIFRAUDINGANNEVOLE a LUSINGA (54 risultati)

te si piacque; / ma bavio che i gran versi urlando sfrena, /

petrarca], i-425: tu disideri che il lusignolo facci uno bello canto al sordo

sannazaro, iv-70: udette un luscignuolo che, cantando o più tosto piangendo sovra

aveva appiccata una gabbia di lusi- gnoli che dolcissimamente cantavano. brocardo, 20: or

caro, i-271: come esser può che i lussignoli cantino sì dolcemente e che la

può che i lussignoli cantino sì dolcemente e che la mia sampogna si stia mutola?

canto de'luscignuoli e uccillini tanto soave che quasi non sapeva dipartirsene. della porta

. della porta, 4-104: dico uccelli che cantano, come lussignuoli, pappagalli.

è là, sola con li aierini / che si dondolano... *

bandello, 3-51 (ii-505): mentre che ella fingeva di cercarla [la cintola

rivolgeva già mai l'occhio dal pendolonè che tra le gambe di guglielmo trescava. ed

-ecco, ecco, il ladrone, che m'ha la mia cintola rubata. aretino

), sf. atteggiamento o comportamento che esprime (con parole, atti o

e sue virtudi espresse, / sì che a lusinghe poi di sé non crede

, ii-33: le lusinghe, e quella che molti chiamano l'adulazione sotto spezie di

ne nasce la lusinga nel principe, che, seducendo egli o corrompendone l'artefice,

di cui dava sublime esempio il senatore che duramente rimproverava tiberio di troppo favorire la

. ». l'operato sussulta. che è questo? altra dolce lusinga?

pensiero nuovo per suo effetto, dicendo che esso mi fa mirare una donna,

affetto per meglio inducermi, promettendomi che la vista de li occhi suoi è

/ fingi di non vedella, / che poi ti vende cara / la sua

con dolciezza m'ae 'ngannato, / me che t'amava più che altro amore,

, / me che t'amava più che altro amore, / con tuoie lozenghe m'

, / con tuoie lozenghe m'aie più che robato / quanto teneie le chiave del

apertamente con la forza, di modo che la poveretta è stata ridotta a fuggir di

ch'el non caschi in errore; / che di pecca'mortali i'temo tanto /

di pecca'mortali i'temo tanto / che no'm'anieghi cum le so losenghe

ojetti, ii-177: a quel tordo che passeggia fra i tranelli e le lusinghe

cuore in petto come batte a lui che sta per accalappiarlo? 2.

m'insegna [laura]; et io che 'ntendo, / le sue caste lusinghe

c'è mestier lusinghe: / bastisi ben che per lei mi richegge. petrarca,

danno! boccaccio, viii-1-37: vollono che, di lungi da ogni ple- beio

per me, lucissima favilla, / che esaudisca il mio contrito core; /

'l cinto, sono cosa anzi d'amante che di moglie. p. pomo,

rive del vastissimo oceano l'audace legno che, sciogliendo in così ampio mare le

, 4-198: quello scheletraccio di ferro battuto che sporgeva le rame stecchite al finestrone del

f. f. frugoni, 2-213: che dirò della venustissima veneria reale,.

. gherardi, 1-ii-428: pochi sono che per questa via vadano, la quale v'

v'è sì faticosa per la umanità che in voi tenete e per le forti suggestioni

del dimonio colle lusinghe del falso mondo, che troppo v'amortano a quella seguire.

mi sento così disadatto alle lusinghe poetiche che il ricercar da me o canzone o

sorgente. muratori, 10-i-275: ecco ciò che san fare tante persone, povere bensì

delle cose esteriori crescono insieme col rabbellirsi che fa il mondo mediante l'umana industria

in guisa [la natura], che... più possano in noi gli

possano in noi gli strazi dell'angoscia che non le lusinghe dell'amore. guglielminetti,

); trepida attesa di un evento che si considera improbabile o difficile da compiersi

difficile da compiersi; lieta promessa (che si teme, però, inattuabile).

nudrir di lusinghe un van furore, / che di pigra lascivia e d'ozio sorge

speranza, o lusinga, di giovare quando che fosse ai buoni e di nuocere ai

2 (37): e lucia? che avesse data a colui la più piccola

leggiera lusinga, non era un pensiero che potesse fermarsi un momento nella testa di renzo

con la man dolce si raffrena / che con forza il cavallo, e meglio i

i cani / le lusinghe fan tuoi che la catena. serdonati, 9-383: niuna

: niuna cosa infievolisce maggiormente gli animi che la educazione dilicata e piena di lusinghe

vol. IX Pag.322 - Da LUSINGAMENTO a LUSINGARE (64 risultati)

; e poterono tanto le sue lusinghe che, fattasi sollevar da terra, cominciò

siano tagliate tra noi tutte le lusinghe che s'usano nelle lettere. a. verri

sembri ora in nuovo modo più cortese che verace; pur si concede ad animo

per tenere a lusinga lo re turbato acciò che si mostrassero altressì turbati con esso lui

buon viso, con certe lusinghette rispose che non volea così tosto allontanarsi da lei.

com'omo fa a l'infanti, / che l'om l'inganna per losingaménto.

lo corbo s'intende 1 semplici, che per lusingamenti di parole, credendo più

credendo più ad altrui di sé medesimo che a se medesimo, servono e donono

non altro in tutta la vita professo che verità e schiettezza, alieno da ogni

né non ve ne lasciam rimanere alcuno che per acerbità, contro a'lusingamenti dell'

uomini], per spiccarsi il più che lor sia possibile di questo mondo, hanno

questi frangenti veggo bene ch'altro bisogna che lusingamento di scherzi poetici. ricci,

scherzi poetici. ricci, 3-163: che è ciò che ne'bambini così baciamo

. ricci, 3-163: che è ciò che ne'bambini così baciamo, così abbracciamo

. se non un lusingamento di stoltezza, che a bella posta l'avveduta natura aggiunse

posta l'avveduta natura aggiunse a quelli che novellamente nacquero? = deriv

avverb. mus. disus. didascalia che prescrive una particolare dolcezza nell'esecuzione di

. (ant. losingante). che lusinga, che blandisce, che adula

ant. losingante). che lusinga, che blandisce, che adula. -anche:

). che lusinga, che blandisce, che adula. -anche: che esprime stima

blandisce, che adula. -anche: che esprime stima, approvazione o consenso.

di questo grand'uomo è sì lusingante che non m'arrischio neppur di mostrarla,

arrischio neppur di mostrarla, per timore che qualcuno non la creda apocrifa.

la creda apocrifa. 2. che vezzeggia, che accarezza o sfiora delicatamente.

. 2. che vezzeggia, che accarezza o sfiora delicatamente. s.

questa è una interiezione adulante e lusingante che usano le balie, quando volliano addormentare

3-80: dovevi in tanto ciò dimostrare, che tu rompessi il legame della comune vita

messioni e doni? cavalca, vii-182: che dobbiamo noi rispondere a quelli che ci

: che dobbiamo noi rispondere a quelli che ci lusingano e accostanci al mondo e

con tue carezze infinite lusingare, can fastidioso che tu se'. v. colonna,

ruota move / l'instabil dea, che, per vie lunghe e corte, /

la morte, o quel nimico / che, con falsa lusinga / di simulato

soffro costei / sol per cosroe, che l'ama: in lei lusingo / un

o indietro da chicchessia, a far cosa che il vostro animo retto paventava nel pone

, 131: per paura triemo / che 'l senso non soggioghi la ragione, /

straparola, i-123: il soldano, vedendo che la damigella aveva avuto il prezioso anello

e amorose carezze e losingarla, volendo che quella notte giacesse nel letto con esso

, 27-923: avevo appena diciott'anni che un giovane cominciò a lusingarmi e a

perseguitarmi. sbarbaro, 1-236: la donna che di mestiere lusinga, alla bisogna che

che di mestiere lusinga, alla bisogna che ha sollecitato, dopo, anche di

libro di sentenze, 1-5: tutti coloro che lusingono, sono servi. leone ebreo

.. vorreste indurmi a dir qualche parola che offendesse l'animo di queste signore,

suoi veri nomi, come a quelli che meglio de gli altri gli squadrano.

g. ferrari, 3-168: il primo che lusinga la moltitudine, la conduce grossolanamente

, 5-no: non c'è dubbio che il ritratto dovesse essere somigliante. ma,

con suo mostro miracoloso, lo maggiore che possa essere, lo quale paia uno

, e parvi veder molto, / che 'n cor venale amor cercate o fede.

, lusingar me stessa, / or che della mia gloria il lume è spento.

xiii-242: il mondo è un mar che lusingando alletta / l'alme innocenti.

. foscolo, iv-449: oh! a che più lusingo la mia ragione? non

e da quella dei lusingatori, dimostra che ha in mente il serpe che andò alla

dimostra che ha in mente il serpe che andò alla donna e la lusingò

vizio l'amar donna; ma colui / che vecchio amante fussi, altro non face

amante fussi, altro non face / che lusingar la morte. 2.

lusingandolo, si profferiva a farli ciò che addimandasse, purché egli non se partisse

lusingando ci accompagnarono in fino a tanto che le fanti ci ricevettono, e per gli

ch'io sperava lei lusinga, / che me e gli altri crudelmente scorza.

usata casa, ove trovando me, che sollecitissimo lo aspetto, non si può

notte alberga: / mentr'io, che l'amo tanto, invan sospiro / e

aborrite braccia, / ed a soffrir che, mentre ei mi lusinga, / la

, alletarlo e consumarti in vezzi, che non ti guarda in viso.

pennina rossa in cima alla testa; sappi che la pennina rossa vien da un cappello

l'orpimento], metti quella quantità che vuoi in sulla tua pietra e, con

sulla tua pietra e, con quella che tieni in mano va'a poco a poco

vol. IX Pag.323 - Da LUSINGATO a LUSINGATO (59 risultati)

fiume, che si ha da piegare d'uno in altro

... con detti oscuri dà che fare a'savi, con parole umili lusinga

, e tanto il prigio- nier lusingò che egli la lasciò a ruggieri favellare. donato

cavaliere gallico, con grandi promissioni, che portasse a cicerone sue lettere. pagliaresi

gli promettete ricchi doni / ed a ciò che vorrete el recarete. g. brancati

: le quale cose fanno sia creso che, apparecchiandonosi certi marinari ammaczar arione,

li soi guadagni, quello li aver lusingati che primo cantasse con la sua citara.

5-162: tanto seppe lusingarla e persuaderla che, sepelli- tole in seno somigliante segreto

del vero e, accordatesi insieme, stabilirono che l'una di lor lo lusingasse a

seco in una stanza segreta, mentre che le altre due si stessero quivi appresso

sorelle, e amore il pianto / che lusinghi a pietà l'alme gentili.

dio vuole, o anima santa, che noi lo lusinghiamo e preghiamo, e che

che noi lo lusinghiamo e preghiamo, e che noi gli serviamo di tutto il nostro

degl'iddii nati fingevano, quello medesimo stile che nel vero iddio solamente e nel suo

simintendi, 2-236: ecco l'albero, che c'era bisogno, ci lusinga colla

piacevole e lasciva / e dolce aspetto che lusinga e ride. mascardi, 2-149:

e ride. mascardi, 2-149: coloro che camminano su la corda allora maggiormente lusingan

la corda allora maggiormente lusingan gli spettatori che con una sfuggita di più minacciano di cadere

, i-246: ma già vegg'io che le oziose lane / soffrir non puoi

di un pericolo corso mi lusingasse, o che... io annettessi pure una

poetando senza lusingare la superbia di coloro che ci vivono, si dee parlar de

i-7-30: ah! per quell'amistà che insiem ne annoda, / non lusingar,

, 12 (211): supposizioni che non stanno né in cielo, né in

in cielo, né in terra; ma che lusingano a un tempo la collera e

verrà inesorabilmente cancellata... ogni parola che si tema possa accendere le fantasie un

, xlix-79: maladetta tua culla, / che lusingò cotanti sonni invano; / maladetto

maladetto lo tuo perduto pane, / che non si perde al cane. tasso,

canto è da voi tanto amato, / che non vi vola il sonno al sopracilio

chiamando bello quel ch'appare, o che pare più tosto e lusinga i nostri

si vuol più volte lusingare / prima che 'n intelletto altrui si metta.

anche il più fioco raggio di scampo che gli baleni sugli occhi!

guidiccioni, i-14: forse sei tu che poi mi segui e giungi / e 'nnanzi

di duro macigno, indarno tenti / che, per lagrima molle o lieve fiato /

molle o lieve fiato / di sospir che 'l lusinghi, arda o sfaville. basile

dati, vii-3-155: io mi voglio lusingare che questi medesimi, che ora per una

mi voglio lusingare che questi medesimi, che ora per una certa gara le vilipendono

: mi lusingo... a credere che da queste sì rare proprietà..

qualche concetto di loro talmente nobile, che non vi si possa ragionar. metastasio

posta di firenze qualche riscontro alla lettera che vi scrissi da siena, ma non

. nievo, 369: mi lusingo che pel futuro anche chi scrive si ricorderà

ricorderà di esser solito a parlare, e che lo scopo del parlare è appunto quello

di più la vostra immaginazione, o che vi lusingaste di avere immaginata meglio?

v-42: né si ritrovi filosofo sì confidente che, scrivendo in latino, si lusinghi

, scrivendo in latino, si lusinghi che la forza dell'idioma abbia a portar

più oltre il suo nome, di quel che s'è stesa la fama del nostro

perduto nel dolore quella parte di vita che due mesi addietro lusingavasi di conforto.

non si lusinghi: c'è gente che ha titoli e diritti più di lei.

. pavese, 10-194: è qui che, agli inizi, non vedevo chiaro ed

energico atto di fede nella poesia, che so io, chiara e distinta, muscolosa

la pruova ho certa fede, / che, s'io non mi lusingo, il

, 39-i-166: aflmeché i propri difetti, che noi mal conoschiamo, anzi in quelli

bernardino da siena, v-319: coloro che dicono male delle religioni, molte volte

molte volte sono i primi lusingati e che vi incappano per la volontà di dio

speranza ardita / soffrii lunga stagion ciò che più spiace. marini, iv-60:

. marini, iv-60: non niego che, lusingato dalle brame di rivedervi,

non è stagion più, questa, / che scendan lusingati / i fuggitivi alati /

... non requiò infino a tanto che lui [antonio] ebbe sospinto a

nel quale fu ucciso a tradimento da paride che lo ferì nel calcagno. mascheroni,

di trovare quel segno alla finestra, che il non trovarlo fu proprio una morte

vol. IX Pag.324 - Da LUSINGATORE a LUSINGHEVOLE (57 risultati)

fiorita irradiazione dei colori,... che non la gioia piena di penetrare il

del proprio stile, volle darne tal saggio che, atterriti poscia gli storici dal paragone

lui la lode non meno del componimento che dell'imprese. cesarotti, 1-xli-82: io

. svevo, 1-160: era lusingato che ella mostrasse di rammentarsi i particolari di

, ormai lusingata, domandò sfacciatamente: « che cos'è in me che ti piace

: « che cos'è in me che ti piace di più? ».

dire in tono quasi lusingato: « che maniere ». 3. ant

o crudo / ingegno di fortuna, / che mediti di grande e di funesto /

. (femm. -trice). che è abitualmente propenso alle lusinghe; che

che è abitualmente propenso alle lusinghe; che è particolarmente abile nel lusingare; blanditore

essere stimato anzi una favola di poeti lusingatori che vera istoria. alfieri, 1-19:

, 1-19: amor,... che poco / hai per la patria tua

a piegare e ad articolare l'acciaio che mi fascia. b. croce

, gli storiografi aulici non sono ormai che spettri accusanti. -provocante, tentatore,

fanciulla la ventura / materna, la fortuna che la crebbe / in un tempo di

timida e lusingatrice. 2. che loda, ammonisce, ammaestra, incoraggia.

. 3. per estens. che tende o mira a lusingare; che

che tende o mira a lusingare; che è diretto ad accattivarsi simpatie, a ottenere

con un sorriso brillante e lusingatore - che potrai convincermi. -letter. ammiratore

alcuno. 4. figur. che suscita impressioni o reazioni fugacemente piacevoli;

frugoni, 3-i-93: le nove lusingatrici, che voi mi date, di vita mi

, di vita mi sembrano come tante ombre che precorono la mia morte. salvini,

pindemonte, ii-148: libertade non è che un nome, un sogno / lusingator di

di non mai fermo spirto, / che tutto agogna e sdegna tutto, agli altri

estetica. -che suscita sentimenti; che fomenta passioni. rosmini, xxi-165:

questo sistema non istà... che l'odio astuto e lusingatore; le massime

nostra brama, / quando una sola donna che non s'ama / c'incatena con

può la tua dolente / melodia lusingatrice / che nell'anima si sente. d'annunzio

ti falliragio / per lo lusingatore, / che parla di fallagio. laudario urbinate,

della prosperità in maggiore parte a lusingherie che a vero amore pare che si faccia

a lusingherie che a vero amore pare che si faccia e certamente è sospetto che più

che si faccia e certamente è sospetto che più dimandi che non dà. cavalca

e certamente è sospetto che più dimandi che non dà. cavalca, ii-67: sì

(superi, lusinghevolissimo). letter. che si studia di compiacere, di persuadere

sarai più suggetto, né più lusinghevole che tu sogli. s. girolamo volgar.

: gente non è sì fiera e inumana che, all'ap- parir di queste lusinghevoli

trar fra le tue spire / quella che voglia piangere ma rida, / per

più cara. 2. ant. che si lascia allettare o attrarre da lusinghe

credere ch'alcuno di questi delicati, che parlan col viso allegro spregi la morte e

sofferire un poca di pena. ma colui che queste cose pensa e sforzasi fare,

.. anzi essere padre losinghevole nominato che giusto prencipe. 3. che

che giusto prencipe. 3. che si manifesta, si esprime o si presenta

, anche, dolce, carezzevole; che contiene in sé lusinghe, blandizie,

, blandizie, allettamenti, seduzioni, che suscitano attrazione, compiacimento, interesse,

, compiacimento, interesse, soddisfazione o che inducono a lasciarsi persuadere o tentare o

. ovidio volgar., 5-16: fa'che lo amante, chiuso di fuori,

mattamente montare a più alte cose, innanzi che facesse altro, con lusinghevole conforto trasse

voce parlando la stimolava, in modo che per la troppa molestia del giovanetto era

il generoso de le stirpi orgoglio / che ti scevra dal vulgo. amari, 1-2-205

1-2-205: ammonì prima il principe, che per niuna lusinghevole occasione non si avventurasse

culto del lusinghevole e lascivo. — che esprime o manifesta mansuetudine e mitezza (

lecca e l'accarezza. 4. che suscita compiacimento; lusinghiero. -anche con

miei versi: ed è questa stessa ragione che mi rende più lusinghevole l'accoglienza che

che mi rende più lusinghevole l'accoglienza che ad essi avete fatta. borgese,

fin da principio con gusto più sollecito che non soccorresse ad altri colleglli e critici.

per me. 5. che induce a illudersi; fallace, vano,

. vedevano eglino non altro aver fatto che cambiar padrone. bartolini, 20-197:

vol. IX Pag.325 - Da LUSINGHEVOLMENTE a LUSINGHIERO (60 risultati)

., ii-176: lo malo uomo, che parla lusinghevolmente, è lacciuolo delli non

volga il dosso alle lievre, anzi che la femmina, tentata lusinghevolmente, ripugni

fra l'una e l'altra cartolina che gli arrivavano da mont- saint-michel, e

gli arrivavano da mont- saint-michel, e che appunto perché non dicevano nulla di notevole

e lusinghevolmente si profferia di fargli ciò che addimandasse. simintendi, 2-47: abbracciante

alla quale il padre lusinghevolmente diede licenza che, secondo l'usanza delle pulcelle,

braccio, la cominciò lusinghevolmente a pregare che ella si consolasse e attendesse a vivere

dolore, non aveva senso, sol che nel cuore, benché mostrasse lusinghieramente fallace

forme; ma colori e parole e suoni che simulavano lusinghieramente la vita. comisso,

, luxengièro), agg. che è solito lusingare, che è incline alla

agg. che è solito lusingare, che è incline alla lusinga; adulatore,

di parole e traditore: prometteva più che non faceva. boccaccio, 1-vi-430:

, o signore, la bella compagnia che voi mi avete dato! se mi toccava

parole udir tanto m'è caro / quanto che fora, o tristi losengheri,

potè pareggiar il lusingato al corbo, che 'l losinghier non fosse pareggiato alla volpe.

e i lusinghieri maldicenti... che lo mettono male presso la sua donna,

corte. goldoni, iv-780: le donne che oneste sono, giubileranno anch'esse che

che oneste sono, giubileranno anch'esse che si smentiscano codeste simulatrici,..

è un vecchio gioco, un gioco che a te sola / piace, che a

gioco che a te sola / piace, che a me è dolore. -sostant.

far la lusinghiera coi vecchi, visto che i giovani non si lasciavan più allettare

. proprio di lusingatore o di adulatore; che esprime lusinga o adulazione; che ha

; che esprime lusinga o adulazione; che ha come intento di lusingare o di

] continuamente illibato, né lasciò mai che lo svenassero fuchi lascivi,..

fuchi lascivi,... né che lo svellesse man lusinghiera. parini, giorno

a te quest'ora / condurrà il merciaiuol che in patria or torna / pronto inventor

e liberal di forestieri nomi / a merci che non mai varcàro i monti. carducci

. carducci, iii-6-422: il popolo, che è di lunga memoria, chiama tuttavia

veramente lusinghiero: gli ricordava il tono che egli soleva usare coi clienti destinati « in

o de'modi suoi lusinghieri, nel che tutti la chiamano gran maestra, adescò e

due grandi occhi sbigottiti; e le parve che la vecchia la guardasse con un sorriso

a colpe; fallace, ingannevole; che nasconde insidie o pericoli; insidioso;

la frequente dimostrazione dei mali e scandali che fa questo fallacissimo e lusinghiero amore quando

tasso, 8-29: verace corpo è quel che 'n noi si vede: / servi

: / servi siam di giesù, che 'l lusinghiero / mondo e 'l suo

. casti, i-2-333: folle colui che spende i giorni interi / e le vigili

è vero, nascosti agli occhi del viaggiatore che non cerca altro che di vedere la

occhi del viaggiatore che non cerca altro che di vedere la capitale d'uno stato,

di stupidità. -ant. che stimola, che favorisce. imperiali,

. -ant. che stimola, che favorisce. imperiali, 4-23: la

ombrose / selve e fra l'ombre, che da molli foglie, / lusinghier di

cuncupiscibile. 3. letter. che carezza; che fa moine; che

3. letter. che carezza; che fa moine; che sfiora dolcemente.

. che carezza; che fa moine; che sfiora dolcemente. c. i

scolpita in or leggiadra fera, / che ripiegando il collo a gli altrui figli /

/ guido, ben degno è don che donna altera / dal suo fedel lieta

lusingherò e amante / novelli semidei, che nascer denno / di voi coppia gradita.

il raggio in cui mi fido, / che lieto in mezzo a le tempeste guido

le giovani. tasso, 1-3: sai che là corre il mondo ove più versi

dolcezze il lusinghier parnaso, / e che 'l vero, condito in molli versi,

, 6-86: pasceanlo cibi preciosi, che sapevano esser lusinghieri col palato, senza esser

1-24: cento altre simili ideuzze infantili che la fantasia lusinghiera mi andava apprestando alla

suscita compiacimento, interesse o aspettazione; che costituisce motivo di soddisfazione, di orgoglio

spallanzani, 4-ii-321: questa ipotesi, che a forma di dubbio o sospetto viene

, non vale a compensare una lacrima che spreme dai nostri occhi il dolore. fogazzaro

; dubitava di una debolezza dell'uomo che non sapesse romperla risoluta- mente con la

tornò a casa raggiante anche dell'accoglienza che le avevano fatto le convittrici dopo la

in damo i miei lamenti, / che sorda a i carmi è più degli

: i bei carmi lusinghieri, / che allor fien per te cantati, / del

del bel nome andran segnati, / che camilla in mezzo a i veri / pregi

vol. IX Pag.326 - Da LUSINGO a LUSSO (43 risultati)

cicerone volgar., 3-77: che coloro allettino gli animi della moltitudine

negar di te ad altri quel che secondo divina legge è suo.

e reami del mondo. e in che modo gliele mostrasse, per molti si

molti si dice per lusione diabolica, che gli mostrava agli occhi quello che non

, che gli mostrava agli occhi quello che non era. idem, ii-76: miseri

lusitano, agg. e sm. che appartiene all'antica popolazione iberica stanziatasi in

aggiunta. 2. agg. che si riferisce, che è proprio di tale

2. agg. che si riferisce, che è proprio di tale popolo o della

o della regione in cui era stanziato; che vi è coltivato o prodotto. -per

-per estens. letter.: che si riferisce, che è proprio del portogallo

letter.: che si riferisce, che è proprio del portogallo o dei portoghesi

non posso concorrere con voi nel credere che gli affanni lusitani non sieno per andar

non sieno per andar bene sin tanto che la corte di lisbona camminerà 'ad

lusitania, antica regione della penisola iberica che corrisponde all'attuale portogallo.

lo capo da orazione, avenga che imprima fusse l'aire chiarissimo e

lusnei e tuoni e tempestade, che benedetto né i frati ch'erano co lui

lusobrasiliano (luso-brasiliano), agg. che appartiene o si riferisce al brasile,

culturale di origine portoghese. -anche: che concerne i reciproci rapporti fra il portogallo

lusòrio, agg. letter. che ha per fine il divertimento, destinato

il divertimento, destinato allo svago; che serve al gioco, al divertimento.

a farfalle colossali. 2. che costituisce oggetto o motivo di gioco,

pass, di lussare1), agg. che ha subito una lussazione; slogato.

paziente... in un gran timore che possa accadere la lussazione del femore promossa

. cocchi, 8-149: nelle lussazioni, che consistono nell'allontanamento o alterazione del mutuo

esterna, o anco talora da tumore interno che nasca nella cavità o interstizio articolare,

giudicammo questo male non potere esser altro che una lordosi, o vogliamo dire lussazione per

: ebbe tali accessi di sbadigli formidabili che in uno di cotesti accessi gli si

ebbe a restare a bocca spalancata fino a che non fu energicamente soccorso dal medico di

intra-uterina. bocchelli, 18-i-503: speravo che lei avesse almeno l'ernia o una

3. disus. forma di supplizio che consisteva nel procurare slogature o fratture alla

lussemburghése, agg. e sm. che è nato o vive nel granducato del

lussemburgo. 2. stor. che si riferisce, che è proprio del lussemburgo

2. stor. che si riferisce, che è proprio del lussemburgo, dei suoi

, della sua popolazione. 3. che appartiene alla famiglia dei conti (e

di costanza; l'italia sa a pena che egli esista. 4. sm

sfoggio di ricchezza, di opulenza, che si manifesta per lo più nell'eleganza,

il giovane non accorto, e stimante che tesser re stesse nel vivere con gran

: è il lusso quel tarlo / che rode ogn'altro scettro. genovesi, 3-136

iii-1-117: il principe... che protegge le lettere, per mera vanità e

, 661: la vedova attenendo quello che aveva promesso al padre cristoforo volle ad

in lui [autore americano], popolano che scrive immerso nella necessità, [il

non condannava in principio una tendenza, che poi nella letteratura socratica venne a spiegarsi

non è per ancora arrivato a tanto che ne'conviti si sia introdotto lavarsi le

vol. IX Pag.327 - Da LUSSO a LUSSO (64 risultati)

quanto la cultura e gentilezza delle maniere che si chiama lusso. 2.

correggere il lusso, egli è l'istesso che pregiudicar altamente all'emporio ed al commercio

nel genere di questa definizione, cioè che il lusso sia spendere in raffinamenti di

in raffinamenti di vivere più di quel che richiede lo stato e grado naturale e

: il lusso altro esser non può che l'introduzione di quei mestieri e lo

mestieri e lo spaccio di quelle merci che sono di piacere, non di bisogno

1-222: il lusso non si sostiene che colla disuguaglianza delle ricchezze. g. capponi

i-i- 342: sgridiamo il lusso consumatore che, nato da scostumatezza e da imprevidenza

introdotte nel corso della storia finanziaria, che colpiscono i beni di natura voluttuaria (

, allo scopo di ridurre le spese che essi comportano (e contribuire così a

ci toglierà mille capricci e mille debolezze che oggi ci disonorano... l'uomo

i-250: a lui [dante] pare che questo lusso di scienza sia la cima

ad un lusso tale di dimostrazioni amorose che non è possibile il continuarlo. verga

, insieme a tre o quattro amici che parlavano della sua vicina, aveva motivato la

antipatia con un lusso di buon umore che aveva fatto rider tutti. serra,

3. in senso concreto: ciò che viene ostentato con sfarzo, con pompa

lo più in spregio agli altri; ciò che rivela ricchezza, benessere; bene,

insieme di piaceri e mollezze; attività che dà piacere e divertimento; agio,

.: attrezzature, servizi, arredi che rendono gradevole il soggiorno in una località

casa. tesauro, 2-ii-92: che sono... i colorati lampi delle

. i colorati lampi delle gemme altro che affettati belletti, lucidi lussi, ostentate

, i-614: definiremo lusso ogni spesa che si fa per togliere i dolori che sono

spesa che si fa per togliere i dolori che sono una privazione dei piaceri. e

anche conto perché quegli altri poverini, che si rifiutavano il lusso del cocomero o

palazzeschi, 3-205: e pensare che quel trabaccolo pencolante, traballante, cigolante

più svariato e bizzarro, con le tendine che svolazzavano al vento come bandiere, rappresentava

simil. e al figur.: ciò che eccede la norma, ciò che appare

ciò che eccede la norma, ciò che appare superfluo rispetto alle strette esigenze del

* amor di patria e alla libertà che tre o quattro secoli addietro innalzarono a

hanno assai più sinonimi veri e perfetti che le lingue antiche. effetto del tempo

le lingue antiche. effetto del tempo che distrugge a poco a poco le piccole e

differenze fra i significati di parole, che tuttavia non furono inventate per lusso,

verità. de sanctis, 7-219: che cosa è il vero positivo e storico?

della civiltà appaiono indebolite spesso dal pregiudizio che queste forme siano non già necessità mentali

ii-606: la verità è... che il mestiere di scrittore non consente il

. alvaro, 13-193: un uomo che era fornito di tutti i lussi della

stelle i lussi / cinzia vincean, che dal cornuto argento / sulla testa a più

dio tutto languore; / e allor che maggio i verdi lussi estolle / affascina gli

6. con valore di inter. che lusso! quanto lusso! che lussi

. che lusso! quanto lusso! che lussi!: per sottolineare, spesso ironicamente

di qualcuno. moretti, i-179: che lussi! la cannuccia di paglia da

ironicamente una situazione o una circostanza che si ritiene troppo fortunata o privilegiata o

1-ii-130: appena si potrebbe comprendere, che il tabacco sia divenuto un oggetto di

lusso. -per lo più iron. che è privilegio di pochi. baldini,

. baldini, i-52: alcune cose che fer lui sono vere verissime non vogliono

lusso. piovene, 171: il dolore che dispensa dalla bontà è un dolore di

bontà è un dolore di lusso, che non accomuna a nessuno. -superfluo

averne una dramma, e vi sono uomini che arrivano alla vecchiaia senza che abbia reso

sono uomini che arrivano alla vecchiaia senza che abbia reso loro altro frutto che il

vecchiaia senza che abbia reso loro altro frutto che il dolore di capo. -che

lusso ': inutili, cioè peggio che inutili. -di particolare eleganza e

poeti di lusso e perciò più letterati che poeti -ma bensì attraverso le puerili enumerazioni

, 2-89: era così, pensai, che si amava l'idea della gente di

consolato di metello, non senza sospetto che in ciò entrasse il suo volere,

, 18-13: di certi animali di lusso che nessuno ha mai picchiato, che non

lusso che nessuno ha mai picchiato, che non possono essere picchiati, aveva la

palazzo moderno mostra un canino di lusso che scodinzola in faccia al portiere nel breve

: nel ciclismo, corridore particolarmente valido che funge da gregario a un campione (

ii-421: è vero sì o no, che questo babbeo di suo marito ha sempre

vita allegra coi denari del papà e che fino a ieri ha mandato in lusso una

-non ricusate, giovanni, la previdenza che dio vi manda; non vogliate peccare di

così, in questi lussi di tirannia dottrinaria che la morbidezza morale del secolo scadente si

anch'io un martire del libero pensiero: che, se non sbaglio, vuol dire

argento della vecchia vienna: un lusso che si permetteva per

vol. IX Pag.328 - Da LUSSUOSAMENTE a LUSSUREGGIARE (41 risultati)

pieno traffico, lungo la magnifica passeggiata che i tram, gli autobus e le più

profano. si pensa a una lussuosa suppellettile che questi antichi avessero tolta alle proprie dimore

-che deriva da ricchezza, da benessere; che costa molto denaro. borsi,

indulgenze, i piaceri lussuosi e brillanti che sono il premio dei mediocri.

papini, i-1109: s'era accorto benissimo che quasi tutti i suoi colleghi si contentavano

esotismi e dialettismi, cioè di un italiano che non era più lussuoso, come quello

fissare lo sguardo su un lussuoso pellerossa che dalla copertina ammiccava me e il pavaglione

lussuosa e ospitale. 3. che vive nell'agiatezza e nel benessere, che

che vive nell'agiatezza e nel benessere, che è dedito ai piaceri materiali, alle

maggior piacere dalle sue squisitezze di quello che trova 11 contadino nel suo mangiare casereccio

dare un'occhiata all'esposizione di quadri che un omino biondastro e poco lussuoso fa

l'altre l'adone,... che, se bene fu cominciato da me

reggiamenti. genovesi, 2-65: è difficile che in veruna lingua si trovi una parola

in veruna lingua si trovi una parola che costantemente significhi la medesima idea. questo

luzureggiante, luzzur e ggiante). che è in pieno rigoglio; esuberante e

fruttificazione (la vegetazione). -anche: che eccede nella fioritura con danno per

un platano luzzureggiante per la bellezza, che vien poi ad isfrondarsi nel verno dell'etade

cerere dispensatrice di spighe lussureggianti nelle vali che i fiumi arricchiscono del loro limo.

e saliva tra colline senz'alberi, che ricopriva un'erba gonfia e lussureggiante,

critica quella smodata e lussureggiante abbondanza, che in altro all'ultimo non si risolve

in altro all'ultimo non si risolve che in una fastosa povertà, si scemerebbe

e vezzosa e più simile a sirena che a casta donna. b. croce,

, iii-25-383: i due drammi, che son quelli nei quali il becque dié

... affasciando anch'egli quello che trovò scritto dai mitologi greci e quello che

che trovò scritto dai mitologi greci e quello che altrove gli piacque e quello ancora che

che altrove gli piacque e quello ancora che il suo lussureggiante ingegno gli suggerì,

certe metafore lussureggianti, non vi essendo che pochissima o niuna similitudine tra 'l primo

vortice di forme e di imagini lussureggianti che s'incalzano e si confondono tra loro

25-159: questo mondo lirico e lussureggiante, che sovrastava al suo mondo reale, aveva

de roberto, 10-135: se io sostengo che l'istinto è la radice del sentimento

radice del sentimento, affermo per conseguenza che da un istinto più forte e veramente

degli uomini un sentimento più ricco e lussureggiante che non nel cuore delle donne. papini

uomini sono al mondo, oggi, che manifestano una tale vivacità d'intelletto,

spuntò un buaccio grosso e grasso, che succhiava una capra vecchia e secca, però

. quei troppo accesi e lussureggianti colori che non forse senza ragione lo offendono ne'

belletto. 3. letter. che ostenta lusso, sfarzo, pompa;

ostenta lusso, sfarzo, pompa; che vive nell'agiatezza e nel benessere; che

che vive nell'agiatezza e nel benessere; che è dedito a una vita di piaceri

magalotti, 20-246: in goa più che altrove [il caucciù] alterato con

ha popoli più lussureggianti, quanto quei che non conoscono il lusso. i barbari divorano

bellezza. -per estens. che è speso nell'agiatezza, nel benessere