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vol. IX Pag.15 - Da LIBERO a LIBERO (58 risultati)

l'altre parti elette / di roma che son state cimitero / a la milizia

son state cimitero / a la milizia che pietro seguette, / tosto libere fien de

vergine gloriosa, / donna del re che nostri lacci ha sciolti / e fatto 'l

perciò libero da quelle passioni dell'anima che provengono dall'appetito sensitivo e che apportano

anima che provengono dall'appetito sensitivo e che apportano pena e tormento. g.

maladetto oro non ancora da me veduto, che per esso io franga le leggi dell'

. non riuscivo a capire nessun atto che avesse una mira diversa, preferivo la solitudine

compiti, occupazioni, lavori determinati; che può disporre del tempo a proprio agio

/ ora a posta d'altrui conven che vada / l'anima che peccò sol

d'altrui conven che vada / l'anima che peccò sol una volta. acciainoli,

tanto libero e di sua opinione, che non pareva che stimasse i commessari datigli

e di sua opinione, che non pareva che stimasse i commessari datigli per consiglio,

o sacerdote, o religioso, massime che sia libero in dire la verità, cautamente

canto..., / tu, che dentr'ulma oprar le nequitose / torve

. v.]: 'libero scrittore': che dice il vero, segnatamente in materie

. redi, 16-ix-139: io so che parlo troppo libero e che per conseguenza

: io so che parlo troppo libero e che per conseguenza non sarò grato. metastasio

parlar libero e franco. 6. che sa comportarsi con disinvoltura, senza mai

di inibizioni; spensierato. -anche: che si lascia andare a una condotta o

e modi da far creder di sé quello che forse non è. benzoni, 1-66

mangiano, cantano e ballano, tanto che rimangono ubbriachi e stracchi; e così

: si suol trovare tra soldati molti che sono nel parlare liberi e sciolti.

libero nel bere, e si vedea che il vino lo tracannava con buona coscienza

b. davanzati, i-178: lascio che i greci potevano parlare, non pur

sono messo a vedere se era possibile quel che dicono molti, cioè che egli [

possibile quel che dicono molti, cioè che egli [il sarpi] fosse cattolico,

'vale parlare indecentemente. 7. che non è prigioniero, che gode della libertà

7. che non è prigioniero, che gode della libertà personale. zanobi

d'uomo libero e non costretto. colui che è costretto in prigione da'legami,

... conchiusa la resa, che i turchi sarebbono sortiti liberi dalla piazza

sortiti liberi dalla piazza a condizione però che sarieno restati ostaggi sei di loro de'

. difendersi e simili, da accusa che porterebbe la chiusura della persona in luogo

arrighi, 3-234: « spero bene che mi si vorrà lasciare a piede libero

», rispose il delegato « né credo che questo sia un caso in cui possa

tutto rimase. -di animali: che vive allo stato selvatico, non in

in su un piano / solingo più che strade per diserti. n. franco,

franco, 6-99: sendo le grazie che graziosamente dispensano gli effetti ne gli animi de

. tasso, 9-75: come destrier che da le regie stalle, / ove

di sole estivo le loro ambiziose magliette che mettevano a nudo le lunghe braccia e i

, a rimontar veniva: / e ritrovò che s'avea tratto il morso, /

benci, 1-69: ma da poi che questa così fatta anima è libera da la

fui da tutte quante / quell'ombre che pregar pur ch'altri prieghi, / sì

pregar pur ch'altri prieghi, / sì che s'avacci lor divenir sante.

infermità; sollevato da un malessere; che gode di buona salute; sano,

, 12: va migliorando in modo che oramai si può dire che sia quasi libera

in modo che oramai si può dire che sia quasi libera del tucto, che

che sia quasi libera del tucto, che così piaccia a dio. redi, 16-iv-78

. redi, 16-iv-78: credono eziandio che chi porta al braccio un maniglio di esse

coperto, e gittatomi addosso una constipazione che ieri mi facea doler tutte le ossa

. campana, i-502: la cicilia, che l'anno passato avea sentita acerbissima la

punto libera. 10. stor. che gode dello stato giuridico della libertà (

, ecc.). -uomo libero: che non è in condizione di schiavitù,

fortini, iii-447: farai tutto quello che mi piacerà, e se tu volevi

e vissi, e morrò sciolto / pria che man porga o piede a laccio indegno

servo, troverete esser questa la massima, che i servi tutte le loro partite saldan

ancor sospira? / e il sen che nutre i liberi / invidiando mira? lucini

libere. 11. figur. che è moralmente degno di godere dello stato

di godere dello stato di libertà; che non ha animo, natura servile.

vol. IX Pag.203 - Da LOMBARDO-VENETO a LOMBATA (25 risultati)

(o di pontida): quella che si strinse nel 1167 per fronteggiare federico

città d'altre parti d'italia, prova che questo titolo aveva senso più ampio.

austro- ungarico, istituita nel 1815, che comprendeva gli ex-ducati di milano e di

appartenente alla casa d'austria, e che si compone dell'antica lombardia austriaca e dell'

tanto mite era la natura dei lombardoveneti che in trent'anni non si levarono né una

da archi diagonali o costoloni), che, oltre ad avere un valore funzionale portante

tante volte sulla bocca de'lombardi e romagnoli che introduce nelle sue novelle, è dunque

la lombardonaccia. nievo, 2-117: io che, essendo in lombardia, dava tanto

e burrascosi lombardacci, qui trovo invece che meritano uno per uno la corona civica

. lumbare), agg. anat. che appartiene o si riferisce ai lombi.

da prima sorpreso da uno ascesso, che si aprì spontaneamente, ed è ancora

dolore ottuso nella regione lombare sinistra, che da vari medici... fu stimato

lombare. -arterie lombari: le arterie che attraversano la regione lombare. -nervi lombari

. -nervi lombari: i dieci nervi che, cinque per lato, innervano i muscoli

. -vene lombari: le dieci vene che seguono il decorso delle arterie lombari e

quali è situata la regione lombare e che costituiscono la colonna lombare. dalla croce

peso, ma come di fascia, che alle volte s'estende al lombo destro,

lombari. 2. medie. che colpisce la regione lombare (un dolore

, sf.): tecnica medica che consiste nell'introduzione di un apposito ago

3. sm. ant. indumento che copre i lombi. savonarola, 7-118

medie. anomalia della prima vertebra sacrale che, perduta la connessione con l'osso

, sf. medie. processo artritico che colpisce le vertebre lombari. = comp

, sf. medie. processo artrosico che colpisce le vertebre lombari. = comp

taglio di carne dell'animale macellato che corrisponde ai lombi e comprende anche una

nella sua lingua quella lacera bibbia, che sta attaccata

vol. IX Pag.204 - Da LOMBATELLO a LOMBRETTO (46 risultati)

là sbuffando e reggendosi le brache sbottonate che non gli vollero arrivare, quantunque dopo

. taglio di carne di animale macellato che comprende la parte fra il polmone e

carena, 1-344: 'lombatèllo': ciò che divide il polmone dal fegato, ed

dal fegato, ed è una delle parti che si cavano dal taglio dei quarti di

: questo mi ricorda quel maestro, che volendo castigare un marchesino, e non

quale de'fare la pasqua è comandato che la facci con mortificati ed accinti lombi

i lombi in dui granfi di ferro che possano sostenerla, i quali vanno fissi

questo palo, e... pare che non sente il sangue che va spargendo

. pare che non sente il sangue che va spargendo delle ferite di rampigoni. oliva

sopra un gran drapel di biscie, / che dopo il verno al sol si goda

17-838: s'avviò come lione / che il bovile abbandona, lasso e stanco

1-119: carne de coniglio è meglio arrosto che in niuno altro modo, e li

mi capitò un forestiero a casa, che si portò sotto un lombo sodo, riquadrato

, costoluto, nervoso, tanto zotico che fu un fastidio a rammor- bidarlo;

1-242: una volta fra l'altre che costui arrostiva un mezo capretto per lo

vista de'quali cominciò tanto a dilettarsi che ad ogni voltata di spiedo ci dava

. neri, 8-41: come talun, che il lombo d'un agnello /

intende un pezzo di lombata dalla parte che non ha costole. cantoni, 47:

di lombo quale non se ne mangia che in casa mia. ne vuole subito?

giamboni, 69: per la vicinanza che ha lo stomaco, che riceve il

la vicinanza che ha lo stomaco, che riceve il cibo nel corpo, co'lombi

quando lucca fu tradita, / che de'miei lombi è la lussuria uscita

267: io veggo nel segno di costui che lui molto v'ama e, per

molto v'ama e, per lo usare che fa con voi, tutto si consuma

, non in voi; l'esilio che ne seguì fu anco di noi, ma

de lombi reali, e però vogliamo che possino loro ancora regnare e che si

vogliamo che possino loro ancora regnare e che si faccino leggi sopra questo. giannone,

de'beni della linea mascolina de'barberini che discendesse da'lombi del duca carlo suo

: nessuno... poteva immaginare che per lungo ordine di magnanimi lombi discendesse

discendesse 11 sangue purissimo a quell'uomo che porgeva lo scontrino con tanto rispetto

darvi notizia di miei precedenti gentilizii, che vi potranno giovare nel comprendere bene tutta

navigando verso quello di buona speranza, che potrà esser per costa da 340 leghe

la terra facendo un lombo, di maniera che resta il capo delle correnti in gradi

bonaventura volgar., 73: l'anima che desidera di vivere nell'amore, nell'

lombi, si apparecchi e ordini al tempo che si de'orare. regola di s

tengo ora per veri tutti i miracoli, che si contano di tanti salvati, perché

voi ci siete fatto, ma le tempeste che ve ne nasceranno, accingete i lombi

dio. carducci, iii-25-107: quegli che perseguita e punisce le colpe dei padri

lxvi-2-54: piglisi il lombolo di bove che sta sotto alle coste e sotto al

il quale è più tenero di quello che sta sopra le coste, che è tondo

quello che sta sopra le coste, che è tondo e s'adomanda lombolo schinale

schinale, e nettisi di quella pellicina che ha incirca, e de'nervi,

g. b. andreini, 1-103: che volatili, che lomboli! o della

. andreini, 1-103: che volatili, che lomboli! o della casa, o

. legamento lombovàrico: fascio muscolare che unisce l'ovaio alla parete posteriore

lombosacrale, agg. anat. che ha rapporto con la colonna sacrale

vol. IX Pag.205 - Da LOMBRICAIO a LONCHEIDI (34 risultati)

, i-138: fra le bestie osserverai / che quel ch'è men bestiai, meno

i bruci e i lombricai, / che non han nulla all'uom di somigliante

. numero ingente di persone; moltitudine che si assiepa, si accalca disordinata- mente

una ben fatta vita del poeta, che liberi dal lombricaio fastidioso dei contributi eruditi

(ant. lombricale), agg. che è simile per la forma a un

. muscoli lombricali: piccoli muscoli fusiformi che si trovano nella faccia palmare delle mani

del modo di nutrirsi della beccaccia, che predilige i grassi vermi che strappa dal

beccaccia, che predilige i grassi vermi che strappa dal terreno acquitrinoso dei boschi e

anche lombricaria, sf.): pietra che reca impronte simili a lombrichi; si

minor '. sono pietre, che nel fiorentino si trovano con figure simili a

famiglia di anel- lidi oligocheti, che comprende specie di vermi che vivono

, che comprende specie di vermi che vivono scavando cunicoli nel terreno.

: 4 lombricino ': aggiunto dell'olio che pur dicesi lombricato.

, seguono un raccorciamento e un ingrossamento che trascinano in avanti il corpo per due

fuori le due comicelle; gli uccelli che volano, veggendole, credono che sieno

uccelli che volano, veggendole, credono che sieno due lombrichi. crescenzi volgar.,

olio] nel medesimo modo, eccetto che all'umore stillato, la prima volta si

: chi l'avrebbe mai detto, che un uomo così grande e di genio

dorso per tirar fuori un lombrico, che ingolla subito. pratolini, 10-48:

bevuta... caccia i vermini che si appellano lombrichi e cucurbitini. fasciculo

uomini e de'bruti / mostrò, che son viventi entro viventi. 3

par di fuor dentro è un lombrico / che penetrar non puossi alla nascosa. cesari

/ lombrici nati a imbastardir la zolla / che li sopporta. papini, 27-1132:

bartoli, 1-120: eccitano [le erbe che nascono nelle acque] a navili vermi

lombricòide, sm. zool. ascaride che ha forma di lombrico. tramater

di oligocheti prosopori, costituita da forme che vivono esclusivamente in acqua dolce, diffuse

da lombrico, col suff. -osi, che indica stato morboso; voce registr.

, sm. plur. paleont. fossile che ha la forma di un lombrico.

. pascoli, 1-297: non temi che ci accusino con tutte quelle sigle e

la nevrastenia di un barbaro più corrotto che incivilito, e perfino della lombrosianerìa;

lombrosiano, agg. e sm. che si riferisce al pensiero e alla dottrina

giudicare una pagina se condo che lo scrittore l'abbia scritta o no a

in grande onore sono le fave, conciosia che di quelle si sia tentato ancora

una vilissima specie di lomento, che alcuni chiamano trito, il quale

vol. IX Pag.206 - Da LONCHERO a LONGANIMITÀ (44 risultati)

de gli istrioni delle comedie, che sbadagliano, neri, ma però gittano dal

dice della lonchitide, cotta prima che faccia il seme. = voce

radici con tengono una sostanza che viene usata come insetticida; le

londinése, agg. e sm. che si riferisce o appartiene alla città di

o appartiene alla città di londra; che abita o è nato a londra.

, e indicherebbe un mutamento, oltre che nell'aria de'paesi, nell'animo e

ricordano certe cartolerie londinesi, nelle strade che s'avviano verso la 'city '

, agg. e sm. geol. che si riferisce o è proprio del periodo

galeotta scoprì da lontano due londre, che navigavano alla volta di candia. brusoni,

gemelli careri, i-124: avendo avuto contezza che a bichier c'erano alcune londre preste

di bastimento usato nei bassi tempi, che ebbe la sorte degli altri suoi simili;

, 3-143: il martinelli sono due mesi che non « londrina » o non «

di pitocco. liburnio, 3-56: giunti che fummo appo le fondamenta dell'ampio porto

lana, simile alle stoffe londinesi, che si fabbricava per i mercati d'oriente.

per pezza sopra le londrine nostrali, che si estrarranno dai felicissimi stati, della

per il levante ad imitazione dei panni che ad uso dello stesso paese si fabbricano in

, 3-143: il martinelli sono due mesi che non « londrina » o non «

, 3-143: il martinelli sono due mesi che non « londrina » o non «

naticuta, quanto può essere quella londriota che viddi a westmester. = deriv

di persone, organizzazione, istituzione, che costituisce lo strumento del quale un determinato

: 'longa manus', detto di persona che è segreto agente o uomo di fiducia di

), agg. letter. che sa attendere con paziente perseveranza, con

6-1-87: a grandezza di fede si è che l'uomo sia longànimo, cioè che

che l'uomo sia longànimo, cioè che lungo tempo aspetti il divino aiuto e

longanimi e credevano per venire a quel dì che 'l venisse el salvatore a salvarli.

salvatore a salvarli. 2. che sopporta con rassegnazione; paziente, tollerante

se tu sarai tanto forte e longànimo che, essendoti tolta la consolazione dell'anima,

. d'annunzio, iii-2-1067: ma che intendi dire? io non sono longanime come

ecco cos'è. 3. che è sempre pronto al perdono, alla misericordia

a tale soggetto. 4. che dimostra comprensione, tolleranza; che si

4. che dimostra comprensione, tolleranza; che si comporta con prudenza; condiscendente,

nievo, 1036: per noi basta notare che l'esempio più integro e longanime di

carducci, iii-16-10: dai versi giovanili che un artista quale il parini non disconfessò

. lunganimità), sf. virtù che dispone l'animo a sopportare pazientemente,

volgar.], 1-n: ecco che a dimostrare la innocenza nel mondo,

di dio superarle [le tentazioni], che non faresti con importuna durezza.

: or non sai tu, peccatore, che la benignità di dio ha pazienza per

borromeo, 1-57: o ciechi figliuoli che, non facendo conto, anzi sprezzando

di dio, non vorranno vedere né sapere che la divina benignità gli invita a penitenza

. 3. grandezza d'animo che induce a comportarsi abitualmente in modo tollerante

grande iustizia temperata cum le equità, che in te regnar soleva? siri, i-494

: a tutti rispondendo altieramente, diceva che non s'addurrebbero esempi, né con

né con mantova né con altri, che da prencipi s'usasse mai tanta longanimità

tali saggi di longanimità e di pazienza che per me non saprei dire se altre

vol. IX Pag.207 - Da LONGANONE a LONGIMETRO (39 risultati)

anzi una longanimità che poteva parere quasi dimenticanza dei loro principi

altro capo, fuorché alla tediosa longanimità che conviene usare per goderne il frutto.

del clima e da natura un genio riflessivo che gli rende capaci di formare e colorire

gran disegni, una longanimità o perseveranza che sola può venire a capo delle grandi

un saggio gli mandai. non credo che ci bisogni altro che un po'di

mandai. non credo che ci bisogni altro che un po'di pazienza e di longanimità

lungara), sf. ant. strada che fian cheggia la sponda di

li bracchi alla ponta di vaccarese che guarda lo arrone, e lì si soglino

partic. riferimento ai profilati di acciaio che, sostenuti da puntelli, reggono la

disposte longitudinalmente ai lati della nave, che servono per impedire gli spostamenti laterali dell'

, 1-71: 'longarone': ognuna delle travi che si prolungano per tutta l'estensione dell'

sm. edil. organismo vivente); che è composto da persone e meccan.

di grande longevità (un popolo); che di un'impalcatura, di un telaio

longènne, agg. letter. che dura per lungo tempo, duraturo

-enne (dal lat. -ennis), che in composti aggettivali indica 4 anno '

degli abitatori di firenze, sì antica che moderna, paragonate fra di loro.

longevità di vita'... è modo che mostra in chi lo usa ignoranza del

bene proposto agl'individui e alle nazioni, che non han nulla da sperare fuori della

fissazione: aveva davvero cominciato a credere che la morte si fosse apposta dimenticata di

tici nel capo, e da una migliore che se ne diedero sparta e roma

vità di certi sentimenti e di certe forme che appariscono, e sono anche veramente

). longèvo, agg. che dura a lungo (nel tempo

o nella memoria degli uomini); che conserva per lungo decorso di tempo la

lungo decorso di tempo la sua validità; che resiste al logorio del tempo; persistente

par., 18-83: o diva pegasea che li 'ngegni / fai gloriosi e rendili

: l'arte più grande è quella che si adatta meglio a forme schematiche prefisse

adatta meglio a forme schematiche prefisse, che obbedisce più fedelmente a leggi di equilibrio

santa religione. 2. che vive a lungo; che supera o ha

2. che vive a lungo; che supera o ha superato il limite medio

sarà eterno ei quaggiù? né fia che, scarco / di sì longeva salma,

. sono molto più sani e longevi che nelle città. carducci, iii-10-289:

. canteo, 242: io so che, poi di suoi longevi tempi, /

longeva. bartolini, 1-170: contadini che vanno a caccia dalla tenera età dei quattordici

dei novanta. -per estens. che rivela i segni di un'età molto

decrepita in suo chiuso manto, / che leva le mani rugose / e china

(plur. -i). letter. che ha il collo lungo.

lungo. 2. zootecn. che ha il corpo eccezionalmente allungato e la

sf. disus. parte della geometria che studia la misurazione delle distanze.

]... in longimetria, che va speculando la misura delle cose lontane

vol. IX Pag.208 - Da LONGINCO a LONGITUDINALE (44 risultati)

esagerato delle piccole labbra o ninfe, che sporgono talora vistosamente dalle grandi labbra (

. si vedrà in minor longinquità quello che sarà di maggiore oscurità. sannazaro,

; ma non già nelle cose odiose, che levano o ristringono la libertà.

agg. ant. e letter. che si trova, che è posto a notevole

e letter. che si trova, che è posto a notevole distanza da un

niccolò da correggio, 1-210: va, che se andasti ben più in là che

che se andasti ben più in là che i parti / o le longinque tile o

i liti gangi, / il cor che al pecto col partir mi frangi, /

nel tuo ventre. 2. che accade o si svolge lontano da un

! -che è offerto da persone che abitano un paese lontano (un aiuto

speranza di perdono da'romani, perciò che non avendo potuto aspettare il soccorso longinquo

stati vinti. 3. che dura da molto tempo; lungo, continuo

longiqua. 4. figur. che esula dai propri interessi o dalle proprie

machiavelli, 1-i-277: quegli altri potenti che sono discosto, e che non hanno commerzio

altri potenti che sono discosto, e che non hanno commerzio seco, curano la

, curano la cosa come cosa longinqua e che non appartenga a loro.

oltre alle predette una specie di domestica che produce il fiore di notabile bianchezza,

1-vi-252: né anco recar dee maraviglia che di sì immenso tratto longiqui sieno i traduttori

volgare, 36: non è longinquo che queste carne [ghiandole del mesenterio] siano

longirèmo, sm. letter. che fa uso di lunghi remi.

dal becco gracile lungo e debole, che appena possono introdurre nella terra per mangiarsi

. longistilo, agg. bot. che ha lo stilo lungo, cioè con

guittone, i-3-147: pensano forse alcuno che gran palagio cristo chedere dovea, ché

caratterizzati da livree nere o bronzee, che si nutrono delle radici di piante

. m. -ci). antrop. che è proprio, che si riferisce al

. antrop. che è proprio, che si riferisce al tipo longilineo. =

.). longitudinale, agg. che è proprio, che si riferisce alla

longitudinale, agg. che è proprio, che si riferisce alla lunghezza; che è

, che si riferisce alla lunghezza; che è posto, si sviluppa, si

si contrappone a trasversale). -anche: che procede o decorre parallelamente, in direzione

della lunghezza. -in partic.: che è disposto nel senso della lunghezza del

4-2-97: onde sia mutato l'equilibrio che naturalmente suole essere per lungo spazio traile

traile forze contranitenti delle fibre longitudinali, che da alcuni son chiamate muscolo detrusore della

detrusore della vescica, e le trasverse, che ne cingono il collo e l'orificio

da cui si dipartivano alcune brevi traverse che dopo poche case finivano. 2

3. biol. asse longitudinale: asse che percorre il corpo umano dalla sommità del

bilaterale. -sezione longitudinale: quella che ha direzione parallela al piano di simmetria

5. geogr. valle longitudinale: quella che decorre parallelamente alla catena montuosa.

degli strati. 7. marin. che è disposto in direzione della lunghezza della

di una nave metallica o i singoli elementi che la compongono, come correnti, legamenti

, perpendicolare a quello di galleggiamento, che passa per la linea di costruzione della

longitudinale. -sm. ciascuno degli elementi che compongono l'ossatura di uno scafo a

- anche: longarina. 8. che è proprio, che si riferisce alla longitudine

. 8. che è proprio, che si riferisce alla longitudine (geografica o

vol. IX Pag.209 - Da LONGITUDINALMENTE a LONGOBARDO (51 risultati)

fango,..., a misura che longitudinalmente si estende dal nord al

sf. geogr. astron. coordinata che, insieme con la latitudine, serve a

corrisponde alla distanza angolare del meridiano che passa per il punto o per l'

est). -longitudine astronomica: quella che si ottiene, per misurazione diretta,

definita da un sistema di coordinate, che assume come cerchio fonda- mentale l'eclittica

, dal meridiano fondamentale o iniziale (che, per convenzione, dal 1884 è quello

di greenwich), nell'ipotesi fittizia che la terra sia una sfera; si

longitudine, procedendo verso levante, fino che al medesimo meridiano di dette canarie si

timocari... fu il primo che osservasse i luoghi delle stelle fisse per

: longitudine è quell'arco d'ecclittica che secondo l'ordine de'segni si estende

stelle, passeremo ad esaminare le altre che giacciono lungo l'ecclittica; per la quale

quale cosa non di altro sarà mestieri che di portare nell'orizzonte, in ciascun

sezione de'21 marzo e le stelle che di mano in mano si anderanno osservando,

la quale chiameremo longitudine delle stelle, che conteremo sempre di occidente in oriente.

, presa su di un cerchio massimo, che partendo dal polo dell'ecclittica passa per

grado di longitudine: unità di misura che serve a dividere l'arco di eclittica

). -geogr. unità di misura che serve a dividere l'equatore terrestre;

quella definita da un sistema di coordinate che assume come cerchio massimo di riferimento l'

quella di un astro nell'ipotesi fittizia che si muova di moto uniforme e con

: elemento dell'orbita di un astro che permette di determinare la direzione dell'asse

del pianeta (è un valore convenzionale che permette di riferire a una medesima origine

fatta come la pelle del cervio, che quelle mani che la tirano per la

la pelle del cervio, che quelle mani che la tirano per la longitudine, quelle

, 166: qual è quel matematico che non sappia che le dimensioni del corpo

qual è quel matematico che non sappia che le dimensioni del corpo son latitudine,

ricevere li ordinamenti di tutti i vecchi che hanno il capo canuto, e che sono

che hanno il capo canuto, e che sono lodati solamente da longitudine di vita

fatta vita si trova esser peggio che la desiderata morte, solo per la longitudine

m. longhibarbi). ant. che ha la barba lunga. collenuccio

m. -ci). letter. che è proprio, che si riferisce ai longobardi

. letter. che è proprio, che si riferisce ai longobardi; longobardo.

essi [i monarchi francesi] vollero che nelle leggi longobardiche si continuasse. p

. croce, iv-12-380: la verità, che essi [i tedeschi] affermavano,

, con « sorriso longobardico », che si vede sempre sulle labbra del bismarck.

tipo di scrittura gotica riccamente elaborata, che ebbe grande diffusione dal ix al xiii

m. -ci). stor. che è proprio, che si riferisce ai longobardisti

. stor. che è proprio, che si riferisce ai longobardisti, al diritto

. (superi, longobardìssimo). che si riferisce, che è proprio dell'

, longobardìssimo). che si riferisce, che è proprio dell'antica popolazione, appartenente

appartenente al gruppo dei germani occidentali, che occupò nel vi secolo d. c

settentrionale e centrale, fondandovi un regno che durò fino ah'viii secolo; che

che durò fino ah'viii secolo; che discende, che proviene da questo popolo

fino ah'viii secolo; che discende, che proviene da questo popolo.

loro fortuna, per suo consiglio disse che la mattina al levar del sole venissero,

capitan de li armati alla leggiera, / che n'avea mille ad ogn'impresa pronti

[castelnuovo], essendoci chi voleva che l'origine sua da'goti venisse, ed

sua da'goti venisse, ed altri affermano che da'longobardi fosse stata fondata. salvini

. salvini, 30-2-18: quella codetta che s'appicca all'e per farla apparire dittongata

, è un uso venuto dal carattere che chiamano longobardo. lami, 1-1-vxiv:

, così frammisto oramai nella servitù, che la condizione longobar- dissima e già liberissima

, ne'documenti- feodali, poco più che condizione servile. carducci, iii-3-129:

vol. IX Pag.210 - Da LONGULA a LONTANANZA (53 risultati)

montagne che s'aprono alte ed arcigne. aiuta anche

cortigiano ortodosso. -letter. che ha i tratti e i caratteri simili a

giov. cavalcanti, 8: nella pace che i fiorentini e il duca avevano fatta

duca avevano fatta, era un capitolo, che la magra non era a esser passata

arbasino, 3-402: anche antonio, che pure essendo longobardo pare abbastanza diverso dagli

, 6-iv-48: la qual carta, come che per l'antichità, e molto più

lavora sotto e sopra acqua, sperando che giuntamente solimano muova cavalli al paro de'

al paro de'suoi remi: il che sarà forse ragionevole, se messer san

astrolabio] si è la lamina, che è segnata da amendue le parti;

di piante dicotiledoni della famiglia caprifogliacee, che comprende numerose specie diffuse nell'emisfero

ornamentale; sono arbusti e rampicanti, che crescono spontanei nei boschi e nelle macchie

. aleardi, 1-36: l'aura che sui vietati orli morìa, / gli recava

distanza. carducci, iii-4-245: che giovinezza nova, che lucidi giorni di

carducci, iii-4-245: che giovinezza nova, che lucidi giorni di gioia / per la

vii-580 (35-2): come colui che non è amato amando, / aggio amato

gratificazioncella a quel povero arturo menicucci, che proprio ne ha bisogno; e il men

suoi racconti io mi studio d'imaginarmi che il caso sia seguito a me medesimo

), agg. letter. che si allontana lentamente; che si perde

letter. che si allontana lentamente; che si perde lentamente in lontananza; che

che si perde lentamente in lontananza; che si sposta con lentezza.

nell'ordine. 2. che appare in lontananza. graf, 5-808

lontananti. 3. figur. che tende a cessare, a diminuire di

, xvi-181: era come un dolore smussato che provava adesso, logorato e lontanante.

. -che si va smorzando, che si affievolisce, che si spegne nel

si va smorzando, che si affievolisce, che si spegne nel silenzio (un suono

, xxxv-11-455: voi pur sete quella / che possedete i monti del valore, /

lontano. dante, xlvii-82: se non che de gli occhi miei 'l bel segno

lontananza m'è tolto dal viso, / che m'àve in foco miso, /

miso, / lieve mi conterei, ciò che m'è grave. petrarca, 129-64

probabilità di ritorno, quella lontananza, che fin allora le era stata così amara

, 1-41 (i-488): le cose che in mia lontananza ne la numidia valorosamente

tesor le viti, / dal dì che ne lasciasti. è così lunga / la

cura dell'armi e con quella gente che si giudicò necessaria più alla difesa che

gente che si giudicò necessaria più alla difesa che all'offesa, sinché durasse la lontananza

gozzi, i-15-87: io so quello che si fa in lontananza de'medici,

si fa in lontananza de'medici, che gl'infermi non fanno con ordine né misura

non fanno con ordine né misura quello che viene ordinato loro, onde l'uomo ne

me... senti sempre quello che sentivi allora? voglio dire, durante la

, durante la mia lontananza non è che hai cambiato idea... capisci cosa

ariosto, 22-45: perch'ancor, più che la lontananza, / temeva il ritrovar

il ritrovar la via impedita, / e che saria per questo indarno presa, /

questo modo vide ed osservò l'effetto che ne seguiva, e ritrovò lo strumento.

grandi lontananze... quel corpo che sarà quadro, apparirà tondo; lo sferico

colori, ombre e lumi, apparirà che rilevi e sfondi. stigliani, 253:

6-107: imprecai contro la stravaganza donnesca che adotta le scarpe da visita per la

per la montagna, contro la fredda tenacia che nega / lo sbaglio, contro la

nutrisce una specie di piccoli cavallini, che fanno stupire come possano portare un uomo

dotato di due singolari prerogative: la prima che, predicando con voce piana, fosse

io non posso neppure indicarle i fonti che io preferirei. pascoli, 68: voci

ant. paesaggio, rappresentato prospettivamente, che riproduce luoghi che appaiono lontani dall'oggetto

, rappresentato prospettivamente, che riproduce luoghi che appaiono lontani dall'oggetto in primo piano

illuminato, con rilievo e morbida facilità, che scuopre a maraviglia siti diversi e belle

. dati, 270: toma benissimo che nella pittura di paralo eroe fossero per

vol. IX Pag.211 - Da LONTANARE a LONTANO (51 risultati)

palescandolo, 152: s'intende che la vendita e compra sia compita quando

vendite dannate ne'sopradetti cambi sono tali che la lontananza delle cose comprate è fatta dalla

quali sono più lontani dal tesoro, che lo intravedono appena nella lontananza dell'avvenire

rissano ferocemente tra loro per contendersi quello che non è ancor loro, che non

contendersi quello che non è ancor loro, che non si sa se sarà mai loro

libero e giocondissimo senso di vita, che può far condonare facilmente al giovine artista

di un'anima afflitta; e pareva che la luna dovesse scendere sempre più bassa,

l'animale bruto è peraventura tanta lontananza che di loro un animai misto non si

misto non si può congiungere: onde ciò che si dice mino- tauro, de'centauri

. segni, 11-102: intemperato esser colui che si duole più ch'e'non debbe

, 17 (293): gli alberi che vedeva in lontananza, gli rappresentavan figure

764: si odono in lontananza campane che suonano a morto. 10.

ogni gran piaga salda. -quel che nel cor si porta, invan si fugge

del duomo, nel fargli gli occhi: che di lassù paiono cavati colla vanga:

dante, purg., 33-117: che acqua è questa, che qui si

, 33-117: che acqua è questa, che qui si dispiega / da un principio

dilunga, 'da sé '; imperò che si divide, e l'uno rivo corre

/ e lontanato dal piacer più fino / che mai formasse il piacer infinito. boccaccio

., 2-4 (154): sempre che presso gli venia, quanto potea con

venia, quanto potea con mano, come che poca forza n'avesse, la lontanava

iii-364: l'alto e nobil pensier che sì sovente / a me stesso mi fura

/ e risolvesse il tempo / ciò che si è sciolto in te.

, 114: sfortunato desir, che m'accecasti / nel lontanarmi da la

de'bardi, xiv-123: non altro certo che piatà chiamando, / ch'è per

, xl-866: 'item 'dice che, essendo luntanato da milano per venir

, sentite il campanon fortemente, e che quelli di le ville stavano in admirazione

admirazione perché l'era pur gran tempo che non era stà sonato ditto campanon.

non vi paia strano, se desidero che vi luntaniate da me, là dove dovrei

, là dove dovrei pregare il cielo che mi stiate d'appresso. monti, 23-509

frusciare in tanto / di mille cetre, che piovea nell'ombra; / e sentii

lontanar le morte / speranze nella notte che m'accoglie. vallini, 39:

del desiderio amoroso, la felicità, che fuggiva, lontanando, mesta e disperata

. boccaccio, 1-i-488: ora crediate che se la mia vita più tempo si

la mia vita più tempo si lontanasse che quella di dandona o zenofanzio non fece

si lontanerà, e degne di quello onore che giove e gli altri ingiustamente s'hanno

. luntanato, dial. luntanado). che è stato allontanato o che si è

). che è stato allontanato o che si è allontanato; scostato, separato

, iv-68: da poi... che fosseno partiti da chuchi, luntanadi dal

e goccia non si versa, / che di la turma luntanata viene.

un sol veder potessi, / non credo che più avanti gli chiedessi, / tanto

quali tutte mi hanno portato quella satisfazione che portano taltre vostre; e tanto più

lontanità, in pari distanzia apparano maggiore che 'l naturale. = deriv. da

, lonta nissimo). che sta, si trova o è posto a

lontano paisi. federico, ii-423: membrandome che ten vai, / lo cor mi

mi mena gran guerra; / di ciò che più disiai / mi tolle lontana terra

/ e 'l più lontan dal ciel che tutto gira: / ben so 'l cammin

villani, 8-36: gran parte de'cristiani che allora viveano, feciono il detto pellegrinaggio

si fa piccola. tansillo, 1-369: che mai portò bestia da soma o nave

, 8-vi-264: dalla quale indeterminazione nasce che le medesime cose si potranno chiamar vicinissime

il cielo lontano / la ciurma luminosa che ci saccheggia. -ripetuto con valore

,... unica creatura animata che si scorgesse in quella vasta solitudine,

vol. IX Pag.212 - Da LONTANO a LONTANO (65 risultati)

di santità e di monaci più copioso che oggi non è. tasso, 14-570:

clorinda, e già non meno / par che di tronche membra il campo asperga.

207-71: amor, i''l so, che 'l provo a le tua mani.

gridi a me medesmo incresce, / che vo noiando e prossimi e lontani.

lontano,... perciò è manifesto che il suono sfericamente non diffondesi. guadagnoli

e una persona tanto necessaria, / che soffia ora al vicino, ora al lontano

, ora al lontano, / convien che si mantenga il polmon sano. bocchelli,

da la turba di quei tanti fi che si fregian leggendo del mio nome,

non può già mai, / pensando che diviso e lontan sono / da quella

per ti patisco doloroso afano / piu che non fe'per isota tristano, / immaginando

manda quell'afflitto -e sventurato, / che vive desperato -in vita obscura, /

6-1-272: l'altro fu marcello ii, che proibì a'parenti lontani di venir a

suoi, / in un paese qui che le vuol male, / chi sa che

che le vuol male, / chi sa che in fondo all'anima po'poi /

/ o vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua.

del mondo estenua. 3. che avviene, che si svolge in un paese

. 3. che avviene, che si svolge in un paese remoto o

remoto. bonagiunta, lxiii-50: credo che non feràe / lontana dimoransa / lo

lontana dimoransa / lo core meo, che tanta pena dura. chiaro davanzati,

. chiaro davanzati, xi-59: credo che per lontana adimoranza / la benenanza /

a'suo'propinqui del lontano essilio / che cercar pensa per l'altrui valore. tasso

contro il pubblico beneficio, parendo a'grisoni che tornasse loro più a conto la vicina

conto la vicina amicizia con gli spagnuoli che la lontana allianza co'francesi. papi,

allianza co'francesi. papi, 1-6-18: che l'imperatore posponesse al suo desiderio di

vicine e lontane. -ant. che si estende in paesi remoti (la fama

lontana contansa. 4. che sta, si trova o è posto a

proprio albergo men lontano / di quel che un sasso si può trar con mano.

. 5. per estens. che sembra provenire da una gran distanza;

. leopardi, 22-146: ove sei, che più non odo / la tua voce

d'annunzio, v-1-293: odo qualcosa che somiglia al canto di un gallo,

ritorno. 6. pitt. che si trova nello sfondo di un dipinto

accom- pagnarà la terra di fiandra, che si chiama schiticron, nel detto azzurrino

. perché sempre quella [parte] che più a noi è vicina, conviene che

che più a noi è vicina, conviene che sia più oscura di quella ch'è

7. ant. e letter. che si estende per largotratto; ampio, vasto

, purg., 8-57: quant'è che tu venisti / a piè del monte

: passò ne l'orto poi, che par sì aperto / a prima vista,

faba, xxviii-16: in per quello che noi avemo a fare via luntana,

a fare via luntana, a ciò che la tua malicia scia conoscoda. chiaro

è lontana ornai l'ora prescritta / che sia presa sion, toste sconfitta. d'

dal fine universale degli uomini, pensai che fosse mio debito l'offerire a dio

a dio, se non le primizie, che non ne sono a tempo, l'

lontana]. -in partic.: che si verificherà o si compirà in un

speroni, 1-1-341: passando affi discendenti, che sono lontani ancor essi, per esser

vicino, ancorché incerto, opera più che quella del più lontano, ancorché maggiore

, monumenti... scritti non più che dugent'anni avanti? cesari, 6-163

intitolata. amari, 1-1-2: io so che, scrivendo di età lontane, spesso

, in questa stanza o nel paesaggio che vediamo dalla finestra, qualcosa che desti

paesaggio che vediamo dalla finestra, qualcosa che desti in lei un ricordo intenso,

assai lontano da questi nostri tempi, che fu nel 1490. pascoli, 387:

. / parlano i vecchi di non so che schiavi / d'altri e di sé

. -ant. e letter. che dura da molto tempo; che si

. che dura da molto tempo; che si prolunga o si prolungherà lungamente;

con la genitrice, / a ciò che sopra terra la tua vita / sia più

1-ii-84: né passerà lontano / tempo che 'l vederai con più dolzore. cicerone volgar

riti sacri una forma fissa e stabile, che non è più per mutarsi e durerà

. boccaccio, 1-ii-6zz: cedro, che per anni mai lontani / non sentì

non sentì tarlo. 10. che non ha stretti vincoli di parentela o

come a più congiunto parente, avvegna che lontanissimo. salvini, 13-60: di

è quel giovane, dirimpetto a te, che ci guarda?... -mariano

brutta ragazza, sua lontana parente, che abita con lei da tanti anni.

denari e senza derrate sono, non che da'più lontani, ma dalle mogli

fratelli sono scacciati. -ant. che non ha alcun vincolo di parentela;

lontana. 11. figur. che rifugge, evita e non si cura di

le vostre parole possono invaghir quelli ancora che n'avessero l'animo lontano [dalla

vol. IX Pag.213 - Da LONTANO a LONTANO (45 risultati)

. bonghi, 1-223: mi pare che ci sia poca buona fede ad accusarmi

. non si denigra nessuno col pretendere che scriva più o men bene; ed io

: c'è in italia un padre gesuita che parla in teatri e velodromi a folle

in teatri e velodromi a folle di gente che lui chiama i « lontani »,

superstizione de la più parte de'prelati che fanno più stima de le cerimonie che

che fanno più stima de le cerimonie che de i cori de gli uomini. pallavicino

dall'adulazione], le dirò con ingenuità che nel quinto verso quella parola di torrenti

ne parlo però con tutta quella libertà che m'accorda la schiettezza mia e la

principio religioso. 13. che non riesce o non può, per ragioni

dolcezza, e con tal facilità, che chi ode estimi ch'egli ancor con

soccorsi, se ne videro più lontani che mai. cesari, 1-2-299: a'gentili

intellettuali o fìsiche) di qualcuno; che è estraneo alla sua sfera morale.

la pietà almen cortese mi ti presti / che 'n terra unque non fu da te

, 1-43: io per me crederei che quell'ingegno perspicace, che meritò dall'antichità

me crederei che quell'ingegno perspicace, che meritò dall'antichità attributi divini, abbia

instruire la posterità ed in particolare coloro che avessero fortuna e virtù d'interpretare i

, vede / cose, da quel che già credea, lontane; / che narrandole

quel che già credea, lontane; / che narrandole poi, non se gli crede

. ammirato, 1-ii-80: quindi è che, dall'aver i romani ne'loro

cosa veruna più lontana de la sapienza che la presunzione. baldi, 4-1-120: ci

consuetudine, anzi pure dal paterno affetto che portiamo alla nobiltà vostra. alfieri,

; poco curava la vita, e quella che dovea menare era troppo lontana e al

dell'antecedente, e tutti del primo, che fissava al pane un prezzo così lontano

dal prezzo reale. 15. che non è immediatamente esplicito o evidente:

castelvetro, 3-84: se altri dicesse che io avessi rinchiusa la lingua vulgare nelle

stinche, e lo dicesse tra gente che fosse o fosse stata in firenze, non

lontane, e di certi modi di dire che sono falsi e stravolti e quasi tutti

i più generali suggetti e predicati, che si convengano alle quistioni loro proposte.

adeguata, più sarà bello il termine che la racchiude; e men sarallo all'

svegliò una lontana idea di quel barone che m'avea ricondotto a casa la sera

/ e disperate nozze, / ancor che molto sia, / corisca, è però

. -mus. tono lontano: quello che presenta un'alterazione di chiave rispetto al

luce eguale, ascoltando le voci fievoli che mandava la cam pagna nel

questa medesima faccia della parete mi piacerebbe che figurasse la cagione ed il principio di

vi sono anco alcuni pastori nel lontano che guardano le pecorelle. marino, vii-94:

: « fama » è quello ragionare che lontano si fa delle magnifiche opere d'alcun

core. tasso, 19-9: vede tancredi che 'l pagan difeso / non è di

divenuto umido, come in certe giornate che piove lontano. -con valore di locuz

quanta aria dal bel viso mi diparte / che sempre m'è sì presso e sì

444): per ciò mi parrebbe che per fuggir questo, voi il doveste

, e lontano dall'osteria, tanto che il povero oste non ne vada di mezzo

cerimonia della vestizione, il guardiano gl'intimò che sarebbe andato a fare il suo noviziato

lontano, o le parve vedere, / che l'aria chiara ancor non era molto

spesso un tonar di ferree canne, / che rimbomba lontan di villa in villa.

luce, / le cose, disse, che ne son lontano; / cotanto ancor

vol. IX Pag.214 - Da LONTANO a LONTANO (69 risultati)

. cavalcanti, i-192: questo mio spirto che vien di lontano / ti raccomanda l'

l'alba vinceva l'ora mattutina / che fuggia innanzi, sì che di lontano

ora mattutina / che fuggia innanzi, sì che di lontano / conobbi il tremolar de

lontano nel buio sbucò questo vento / che s'abbatte in città. bernari, 4-94

boiardo, 1-336: partianci di questa regione che piccola e aspra abitiamo, e pigliamo

-intr. (48): lasciamo stare che l'uno cittadino l'altro schifasse e

arme e d'abito straniero, / che di lontan peregrinando vegna. bettini,

., 8-5: [l'ora] che lo novo peregrin d'amore / punge

, se ode squilla di lontano / che paia il giorno pianger che si more.

lontano / che paia il giorno pianger che si more. petrarca, 43-6:

more. petrarca, 43-6: poi che cercando stanco non seppe ove / s'albergasse

qual uom per doglia insano, / che molto amata cosa non ritrove. leonardo,

l'anima e 'l cor, non che i pensier di voi; / colei che

che i pensier di voi; / colei che già d'appresso e di lontano /

gli occhi loro / un non so che di luminoso appare. guadagnoli, 1-ii-224

guadagnoli, 1-ii-224: come c'entra che il sarto o il parrucchiere / vada

cittadini, già da lontano antivedendo quel che fusse per avvenire. tasso, n-h-

bigiaretti, 8-284: io ho capito che il pianto nasceva da più lontano delle

. castiglione, 324: dico ben che delle burle e motti che voi,

: dico ben che delle burle e motti che voi, signor gasparo, allegate,

voi, signor gasparo, allegate, quello che disse alonso alla signora boadiglia, avvegna

disse alonso alla signora boadiglia, avvegna che tocchi un poco la onestà, non

da lontano, ed è tanto occulto che si pò intendere simplicemente. grazzini,

riuscire nemmeno a immaginarsi da lontano in che cosa consistesse questo matrimonio. berrtari,

di far breccia e salirvi con quei che il seguivano. nievo, 6: la

. cattaneo, iii-196: eccettuati quei pochi che fug- gono il peccato, che cosa

pochi che fug- gono il peccato, che cosa è il popolo cristiano, se non

turba sbandata dal suo dio? pecore, che tirano alla lontana del suo pastore?

allora entrò in ragionamento / di quel che lo spingeva a far tal guerra; /

principio del fatto o della storia, che i latini dicevano « ab ovo »;

da una cosa appartata o separata, e che non è di sostanza del racconto.

tal lingua non v'ha riparo più pronto che il giuocar alla lontana.

altre città andaluse. bacchelli, 1-ii-28: che cotesto nuovo mestiere fosse o non fosse

a coniglio mannaro, era un pensiero che all'alpi nemmen passava per il capo

sono i nostri parenti; ci mancherebbe che non andassimo al funerale. -in

, i-279: alla lontana dal peccato, che ci accieca. -andare lontana parte

anonimo, viii-481: sì come audivi - che vai lontana parte, / da

meglio, amandola tu ancora, / che tu le venga a traversar la strada,

e farle far dimora, / prima che più lontana se ne vada! tasso

sé raccolto, attende in vano / che de'gran colpi la tempesta passi: /

giordani, iv-103: qui ragiono dell'onore che può compartirsi anco a moltissimi, purché

v.]: gli è un giovane che promette andar lontano. -durare

: io son tanto lontano dal pensar solo che per acconcio mio si faccia cosa che

che per acconcio mio si faccia cosa che non stia bene, che più presto

si faccia cosa che non stia bene, che più presto starei a patti di perdere

più presto starei a patti di perdere ciò che ho al mondo. brusoni, 4

brusoni, 4: certo è però che tanto fosse lontana la corte catolica dall'

motivo non degno,... che modestamente la chiama una versione da ricobaldo

immaginare quanto fosse lontana lei da comprendere che la tenevano in conto d'una fedifraga e

71: né era lontano a succedere quello che essi minacciando s'andavano augurando. g

6-1-129: tanto è lontano che abbia mostrato di parlare a caso,

abbia mostrato di parlare a caso, che allo scappi medesimo... gli ha

magalotti, 23-118: è tanto lontano che la fede sia un abito naturale..

sia un abito naturale..., che anzi non può riconoscersi per altro che

che anzi non può riconoscersi per altro che per dono gratuito. -fare lontano

di ritrarre dell'antiche scritte le cose che sono fatte lontane dalla nostra ricordanza per

e stretto ad ambo mano / ciò che sì tosto si rifà lontano. ariosto

. ariosto, 11-9: quella, che s'era già fatta lontana, / mai

partendo da fatti molto anteriori a quelli che riguardano direttamente la narrazione. varchi

dalla lontana, perché a lui pareva che sdottorassero troppo. -curarsi di cose

-curarsi di cose o di avvenimenti che non interessano direttamente. giusti,

affitto con l'attacco a tre, che puzzano di rimessa lontano un miglio. landolfi

landolfi, 8-49: ella non immaginava che io l'avrei voluta le mille miglia

118: io non sarei lontano dal credere che il motteggiatore di parrasio alludesse più tosto

parrasio alludesse più tosto a quella bacchetta che adoprano i nostri pittori per appoggiare e

sbrigala. c'è quel signor orazio, che ti voleva: piglialo, e buon

xxiii-278: non son lontano dal credere che questo costume getti nel cuore degl'inglesi

il cuore di gratitudine per tutto l'amore che voi portate a odoardo; e certo

voi portate a odoardo; e certo che senza di voi, non avrebbe potuto

vol. IX Pag.215 - Da LONTRA a LOPPA (37 risultati)

della casa, 5-iii-147: dice liberamente che non gli dà il cuore di studiare

-non avesti mai / sospetto? -ma di che? -quando ti tennero / lontano,

., 38 (673): conclusero che i guai vengono bensì spesso, perché

ci si è dato cagione; ma che la condotta più cauta e più innocente non

più vado innanzi e più m'avvedo che ogni religione ci guadagna assai a tenersi

: v. piano. -più lontano che gennaio dalle more o dalle rose:

un po'lontanetti: e consapevole / sono che non fu mai la lontananza / alla

golate chiome / e trassei sù, che mi parve una lontra. ottimo,

scambietti, lanciandosi in alto più destro che se fosse stato una lontra. pulci

così preziose e per copia così moltiplici che servono al commodo et al traffico, al

lontra: più abbondanti sono nel lago che chiamano, se non erro, aisghè

galleggiante applicato a un apparecchio paramine, che, rimorchiato da una nave, allontana

, 408: 'lontra ': apparecchio che fa parte dei paramine. è un

galleggiante, a forma di siluro, che sostiene un piano deviatore e una cesoia,

cesoia, ed è munito di timoni che vengono azionati da un congegno idrostatico automatico

lonza sì fiera ed ardita, / che, se carlo sapesse i suo'confini /

una lonza leggiera e presta molto, / che di pel macolato era coverta. detto

boccaccio, vi-282: la variata lonza, che sentio / i fieri colpi, in

/ e lonzi e lupi e quei che nascon orbi. pulci, 14-81: la

stanco, / grazie ti rendo, che fangosa strada / passai pur dianzi con

sm. lónzo). parte carnosa che, negli animali da macello (e

.. quelle tre libre di lonza che erano nello schidone. malatesti, 36:

, 36: tina, ogni volta che tu vai al macello / per qualche

non era entrato altro nel mio corpo che una libbra di pane, forse due

quell'altre [parti del corpo] che non posson sostenersi sopra se stesse da

della riva. -per estens. che rende fiacco, snervato. l.

farò ripieno di grassumi lonzi e dilombati che ti snerveranno lo spirito e la persona

. bellini, iv-1-262: mi pare che... formino un suono..

è di qualità bianca e, maturata che sia perfettamente, diventa un poco picchettata

italia... intenderanno facilmente di che uve parli il signor trinci, quando

luogo onde la riceviamo, né la pianta che la somministra. essa è legnosa,

e poi nasce vestito di quella pellicola che noi chiamiamo vul- garmente loppa. soderini

: gettisi sopra i sassi, tanto che si ricuoprano,... loppa e

di biade o di grano, ma che sia marcita d'un anno o di due

bestie] riescono ancora le loppe, che sull'aia si ricavano dalle fave, vecciati

tonsure per la litania de'centenari, che ad ogni italico intelletto del passato si

del tipo di fondente aggiunto, oltre che del genere di marcia, calda o fredda

vol. IX Pag.216 - Da LOPPAIO a LOQUACE (47 risultati)

ho trovate loro pietre nelle vene che passan sotto le forcole del petto, le

: non si parla d'altro che di cave, di vene, di filoni

, la parte impura o eterogenea che si separa dalla materia nel fondere i metalli

. -materia vetrificata opaca e scura che si produce nella fusione di determinati metalli

di scarso valore o fatto o circostanza che si può (o non si può

avvedrà... /... che pigliar un regno non è loppa:

scacciata abbasserà la cresta / in veder che de'suoi non campa testa. d.

prima sol credeva, or sapevalo indubitato, che a vagliar l'alcorano non se ne

moniglia, 1-iii-205: sol drusilla, che mi toppa, / e l'a,

sm. nell'industria siderurgica, operaio che provvede alla colata delle loppe dagli altiforni

, munito di tre raffi uncinati, che serve per agganciare i secchi.

sole, chiamandosi, tutti quegli attrezzi che formano sopra la poppa di essa il

loppo. papini, i-310: dai tralci che univano loppio a loppio pendevano grossi grappoli

, la quale aveva questa vertù, che chi l'aveva a dosso, nessuno beveraggio

di mobili per l'elegante venatura che presenta, e per cui comune

niente di manco assai meno nutrisce che 'l farro per essere ella molto

agg. (superi, loquacissimo). che parla molto e volentieri; che dice

. che parla molto e volentieri; che dice, a proposito e a sproposito

proposito e a sproposito, tutto quello che gli passa per la mente; che

che gli passa per la mente; che è di parola pronta e facile; chiacchierone

da grosseto, i-155: anche dei guardare che non parli con uomo virlingoso e loquace

virlingoso e loquace, cioè con neuno che parli troppo. felice da massa marittima,

marittima, 55: sancta maria sapeva che loquace / non dee essere la vergine

brunelleschi, lvi-16: mo tu, che sì ti gonfi / de'tuoi tanti

de l'amico; ed io, che sono il più loquace uomo del mondo,

cielo eterne faci, / voi, che vedeste le bellezze prime, / perché non

de'loquaci è presto / a dir che duo poeti in fra di loro / grattansi

lino col divin volto sudante, par che dica con occhi e bocca loquace: ecco

dalla loro bocca non loquace, il verso che pareva congegnato dalla natura. -ant

anco le bestie e li uccelli! -rispondo che la loro non è loquace lingua.

e favella. -che dici tu? dico che quella lingua non si chiama loquace,

data all'uomo, il quale si conviene che abbi in sé ragione: gli altri

animali non so'razionali. anco conviene che abi irascibilità, e per quello de'avere

detrattori stati, a dire di me cosa che la mia età medesima di 69 anni

... il ciel dal parapiglia / che suol far se s'incontra per la

donnesca loquacissima famiglia / con qualche altra che passi. viani, 13-19: sul

suon, / la ninfa sventurata, / che ancor, loquace sasso, / piange

la dea loquace. 2. che emette versi o suoni inarticolati caratteristici (

l'attende. tanara, 22: ritruovo che degli uccelli cantori i maschi solo sono

sullo stagno. -capace (o che si immagina capace) di emettere suoni

civetta. tanara, 231: vero è che la loquace pica, come a me

deve esser negoziosa e operativa il più che si possa, e il meno che

che si possa, e il meno che sia possibile loquace e oziosa. ciampoli,

. 4. per estens. che ha un suono forte, vibrante (

-che stormisce (il vento); che gorgoglia (l'acqua, un ruscello)

querelo di te, vento loquace, che se'd'amor nimico e fosti amante

garrite a lui [al creatore], che di suo spirto avviva / vostra freschezza

vol. IX Pag.217 - Da LOQUACEMENTE a LOQUELA (63 risultati)

la sua porta il fido / silenzio che contempla e pensa ed óra, / né

appende il suo loquace nido / l'augel che sverna a i liti de l'aurora

. moravia, iv-131: quel pallore che l'uomo aveva osservato non lasciava le guance

loquaci. 5. figur. che rivela con evidente chiarezza i pensieri,

uno sguardo, un atteggiamento); che serve a comunicare con mezzi diversi dalla

pittura tacita è una cosa loquace e che pian piano sdrucciola nelle menti degli uomini

fassi quella del volto sì loquace / che 'l contento del cor tacendo esprime.

vide, ed un loquace / volto, che a un tratto s'animi e s'

e s'innostri, / non sa quel che lusinga e quel che piace.

non sa quel che lusinga e quel che piace. -che fa uso della parola

loquaci, porta il detto di simonide, che la pittura è una poesia muta.

, e l'ho creduto, / che il poeta sia pittor loquace, / e

il poeta sia pittor loquace, / e che il pittore sia poeta muto.

-che vuol essere esternato, manifestato; che si esprime attraverso una garrula loquacità.

agostino volgar., 1-2-295: ovvero or che cosa è più loquace e garrìtrice che

che cosa è più loquace e garrìtrice che la vanitade? la quale non però

? la quale non però può più che la veritade, perché se vuole, può

se vuole, può eziandio più gridare che la veritade. passeroni, 4-9: quando

venni, io fui sì ben accolto / che, sebben non mi amo molto,

.. di far intendere al villano che sapete, che metta un poco di freno

far intendere al villano che sapete, che metta un poco di freno al loquace

loquacétto. tommaseo, lxxix-i-163: metro che soffre moltitudine d'ogni pensieri e parole

: nascondevano un sorriso sotto il ventaglio che agitavano con grazia e malizia: loquacemente,

, l'istessa prodigalità di ogni cosa che gli venga domandata, l'istessa leggerezza

e fastidioso, spesso non controllando ciò che si dice. -anche: eloquio facile

la loquacità, cioè disordinato parlare, che quando il ventre è ripieno, la lingua

dotti e puliti meritòe questi onori, posto che allora non fiammeggiasse la sottile e acuta

parso conveniente pigliar questa impresa e far che i primi da'mediocri e'mediocri dagl'

s'abbiano a discernere, a ciò che la loquacità de'tristi non abbia il sudore

tosto un repertorio di parole e di frasi che una continuata narrazione. berchet, 1-216

aristotele, e non si accorge nemmeno che passa dall'amico al nemico. carducci

in quattordici versi. benedetta semplicità antica che dicevi tanto in sì poco, a

a dispetto de la vuota loquacità moderna che pure ha l'audacia di riderti in faccia

la maschile e non la femminile, acciò che esse femmine, che trovarono quell'idolo

femminile, acciò che esse femmine, che trovarono quell'idolo, non tossono reputate

parlare di me stessa, inventavo peccati che non avevo commesso ». = voce

ama e ascolta / la madre sua che, con loquela intera, / disia poi

; cioè quando è fatto grande, che può interamente parlare. cavalca, 20-580

loquela era molto sottile e poca, che appena s'udiva. roverbella, xxxviii-169:

voxe / di quella bocca uscire, / che ben parea d'udire / angelica loquèlla

oltre s'ingrada / in numero, che mai non fu loquela / né concetto mortai

non fu loquela / né concetto mortai che tanto vada. cavalca, 6-1-29: già

, e così crediamo e conosciamo, che questo è veramente il salvatore del mondo

condoto. tanaglia, 1-226: poi che le sue loquele ebbe posate, /

, di tresche o di nutrice / che con dolce e piacevole loquela / senza punto

. giusti, 2-149: io, che laudarti intendo / veracemente,...

de parlare, xxviii-21: apreso diremo che acti, che loquela e che modi

, xxviii-21: apreso diremo che acti, che loquela e che modi devrà l'arengatore

diremo che acti, che loquela e che modi devrà l'arengatore tenire in lo so

attendendo all'utile e a la cagione per che è detta. n. agostini,

oprar sì con questa mia persona / che, come già di te ripieno è 'l

svolto e raggirato dalla loquela di lui, che per verità era molto persuasiva, si

, con molta loquela napoletana, diceva che la pittura stava morendo, e questa

ecco terigi doloroso e mesto, / che ne venia diguazzando la fronte. /

conv., i-vn-14: però sappia ciascuno che nulla cosa per legame musaico armonizzata si

io porto a la mia loquela, che è a me prossima più che l'altre

, che è a me prossima più che l'altre. bibbia volgar., ix

non conoscete la mia loquela? imperò che voi non possete udire il parlare mio.

in grecia et in asia, acciò che l'onore della loquela latina si spandesse

da le mani e, pensando tuttavia che egli fusse uomo, gli diceva in

perché in dite andar presume) / che luoghi v'è, che gente e che

presume) / che luoghi v'è, che gente e che loquela. muratori,

che luoghi v'è, che gente e che loquela. muratori, 7-iii-7: nella

vol. IX Pag.218 - Da LOQUENTARE a LORDAMENTE (41 risultati)

ch'ei non rammentava: / egli che urlava / con voce inumana / la

, inf., 10-25: o tosco che per la città del foco, /

suo linguaggio potesse far credere ad agnese che la spedizione veniva da quella parte.

la sua loquela potesse far credere ad agnese che la spedizione veniva da quella parte]

parlare. cavalca, ii-i: quello che perdesse la loquela, piuttosto la vorrebbe

loquela, piuttosto la vorrebbe ricuperare, che non vorrebbe molta pecunia. libro della

è tolta via la loquela, significa che questa infermitade procede dal cerebro. bandello,

ii-341): meravigliosa cosa pareva a ciascuno che senza accidente d'infermità egli avesse la

riverenza quelle ascoltava, non altrimenti e che se fussino loquentate da uomini divini.

(anche loguènte). ant. che ha la facoltà di parlare; che

. che ha la facoltà di parlare; che sta discorrendo. - anche: eloquente

. bruni, lxx-107: non credo che mai fusse chi imprendesse più ampia e fertile

quanto è da lungi dal vero credere colui che dice che i fatti con le parole

lungi dal vero credere colui che dice che i fatti con le parole si possono adeguare

non è né può essere: non che i fatti con loquènza agguagliare si possa

dante da maiano, 1-47-9: a ciò che stingua e passi 10 vapore / lo

padre santo benedetto nella sua regola dice che gli stolti loquii, cioè parole di motteggi

e poscia se le mette tanta acqua sopra che si possano tutte ben macerare; e

possano tutte ben macerare; e come pare che l'acqua sia stata assai, s'

vino. lancellotti, 2-240: cerco che cosa fosse questa lorea o lora..

.. lora raccolgo da plinio altrove che fosse quello che noi chiamiamo a perugia

raccolgo da plinio altrove che fosse quello che noi chiamiamo a perugia maniero e acquaticcio

entrò nel cor sì umelemente, / che s'è poi sol dei soi desiere involto

i francesi un'aria da ballo, che battesi a due tempi lenti, e che

che battesi a due tempi lenti, e che per lo più comincia nell'alzar della

. ampio catino morenico con un crepaccio che lascia defluire le acque. = dal

. stor. aguzzino armato di staffile che aveva il compito di incitare i gladiatori

'lorario': uomo -armato di sferza, che mandava i gladiatori al combattimento, e li

* correggia *. lorché (lor che), cong. tose. ant.

, nel momento in cui, nel tempo che. fil. ugolini, 201

, per 'allorché ', mozzicone che non dispiace ad alcuni scrittori dell'alta italia

da lasciarsi a chi la vuole, nonostante che abbia qualche antico esempio.

lorsque. lorchiàno, agg. che è proprio, si riferisce a federico

e drammatica, al suo stile; che riecheggia i modi e lo stile di

; una per così dire alta, che sono i pari del regno, da'

americani e la civile grandezza di washington che aveva sciolto dalla soggezione dei lordi tutto

mondo. carducci, iii-3-88: fin che il sella un bel giorno, al fin

nella gran brettagna, proprio di tutti coloro che formano la camera alta, detta anche

anglicani delle più antiche diocesi inglesi, che sono membri di diritto della camera dei

: sghescia, lupa, gran fame che leva il lume dagli occhi...

non sia costretto lordamente ad abbandonare quello che arrogantemente avevi impreso di coltivare.

vol. IX Pag.219 - Da LORDARE a LORDO (58 risultati)

fra giordano, 1-198: quegli che va con le piante, sì si

i-3-20: dunque a tullio antepone un che, ubriaco e sozzo / per le adultere

ii-95: quale ornai v'ha gleba, che il guerriero / sangue germano e gallico

germano e gallico non lordi, / o che il pianto del suo cultor non bagni

papini, x-2-540: egli si lagna soltanto che il comune non pensi a costruire pubbliche

costruire pubbliche latrine, per i gitanti che ora lordano i boschi. bacchelli, 1-ii-271

29: non è vergogna... che l'uomo si lavi e netti,

cavalca, 16-2-77: udì una voce che disse: perché non bei di quest'

perché non bei di quest'acqua? che ti fa a te, perché lo lebbroso

, 53: ora si vuole / che tu e cioccio andiate in concistoro, /

concistoro, / e dica bartolaccio quel che vuole: / che il nostro fonte gaio

dica bartolaccio quel che vuole: / che il nostro fonte gaio è tal tesoro

nostro fonte gaio è tal tesoro / che lordarlo col miccio non si suole.

fede era... nella impressione che avrebbe fatto alla signorina lelia un contatto

: non più brulicanti del formicaio umano che le celava e lordava, non più

mistero e la potenza, rimemorano quel che fu e annunziano quel che è per apparire

rimemorano quel che fu e annunziano quel che è per apparire. brancati, 3-279

cucciola / schi- faro i saggi, che, lordando il terso, / una sillaba

non si può sì poco pensare o toccare che non lordi la mente. passavanti,

dolore e al dispiacere del peccato considerare che l'anima è lavata e purificata nel

e 'l corpo ne partecipa per l'unione che ha fatta in lui,..

,... eleggendo innanzi la morte che volere contaminare e lordare la mente e

segneri, iii-1-218: una donna, che di nascosto attendeva una volta a lordarsi

pur lorda avria / l'indegna mota che sei tanto bianca. settembrini, i-193

ti affidasti nel cloche tuo confessore, che ti lordava l'anima e ti toglieva l'

vii-162: è pur meglio confessando lavarsi che peccando lordarsi; e nondimeno non ci

lordate di modo nel fango del mondo che se ne schifa l'abisso, non che

che se ne schifa l'abisso, non che il cielo. pallavicino, 1-510:

druda in seno. papini, x-1-221: che di me si narrassero, con sperticata

con sperticata ammirazione, tali inezie era segno che i romani s'erano a poco a

, e perciò sconvenevol cosa è molto che si lordi d'immondizia di peccato.

. massaia, vii-190: quella nave, che, per aver servito all'infame traffico

a schierarsi tra gli altri legni, che mai lordavansi di quella turpe macchia.

alcuno a signoria: di necessità è che... le possanze sieno tolte alle

lodate. colletta, iii-25: brigantaggio, che, spento non prima dell'anno 1810

testimone « contro la sozza verminaia socialista che osa lordare la memoria di un purissimo

, i-376: l'autore della cantica parmi che mai non si lordi nel fango comico

non si lordi nel fango comico, e che il suo stile, senza essere né

o questa o quella lordarèlla che io soleva menar meco, mi risponde:

: « madonna sì, venite suso che vi ha spettato due ore ».

lordascarpe, agg. invar. letter. che imbratta le scarpe. jahier,

la pietà dei morti di pesto, che non hanno neppur più cimitero, la pietà

a levante, prodotta verisimilmente dal sole che ha diseccata la scorza o sciolte quelle

oliva, 186: ma chi tollererà che cristiani, conceduti nel grembo della chiesa

sm. (femm. -trice). che lorda, che imbratta, che macchia

. -trice). che lorda, che imbratta, che macchia. -anche al

. che lorda, che imbratta, che macchia. -anche al figur.

fortini, ii-69: oh quante delicateze che ella aveva et ora sonno lordeze e

landola, un fiumiciattolo nero, e che mena in sé feccie e lordezze di

: pregheremo la occulta deità... che ne purghi, lavi e purifichi in

ne purghi, lavi e purifichi in guisa che, senza alcuna intrinseca lordezza, ne

ferità, costì non ho veduto altro che amore e delizie giuglaris, 3-39:

orecchie sì lorde per le continue sozzure che di là passano udendo... vergognosi

è vergogna, né esser dee, che l'uomo si lavi e netti, quando

sudore sul petto e su la faccia, che ti fa imaginare come poi le parti

e rapian le vivande: / e quel che non capia lor ventre ingordo, /

, 1-76: mira qua... che candelieri carchi di sevo, che lucerne

. che candelieri carchi di sevo, che lucerne lorde. m. adriani, i-119

vol. IX Pag.220 - Da LORDO a LORDO (55 risultati)

però portavano i corpi lordi, come quelli che non mai usavano bagni né unzioni.

, 22 (378): l'avvertì che usasse più riguardo nel far tante carezze

quando pensavo... alle mani lorde che avevano toccato e manipolate le vivande.

agogna, / e si racqueta poi che 'l pasto morde, / ché solo

92: son fra vecchie lorde / che me resembran borde, / che grosse

lorde / che me resembran borde, / che grosse callegiol hanno pendenti, / le

del tiranno di eraclea, dionigi, che avesse una corporatura così pesante e una

così pesante e una ventraia così smoderata che lasciava, quando dormiva al rezzo,

l'ambiente era tanto lordo ed osceno che fu assolutamente impossibile ammettervi la dame.

, iv-137: appetto a me, che con mio gran disagio / passeggio in

col capo sì di merda lordo, / che non parea s'era laico o cherco

lisciano la pelle, si profumano peggio che femmine, un'ora dopo, lordi

livido senza voce, / lordo il corpo che langue / di polvere e di sangue

l'orecchie a un sordo, / che parlar volse de l'argolia a un lordo

, 2-23: mostrolle una pozzanghera, che faceva il letame su la corte d'una

, 49: un abito nuovo, che quel giorno si era vestito, restò tutto

macchiato e guasto dall'acqua nera e lorda che uscì del suo letto. d'annunzio

lorda pozza. -che sporca, che imbratta, che insozza. landino [

-che sporca, che imbratta, che insozza. landino [plinio],

si sa medesimamente chi fusse il primo che fece le candele di sevo, cosa,

frugoni, i-9-86: tolga il ciel che troppo ingorda / su la mensa ti spingessi

postuma di queste parole la lorda polvere che s'era ammonticchiata fra i fogli dimenticati da

contadino. -che vive nella sporcizia, che si nutre di cose ripugnanti (un

lordi avvoltori al morto pasto, / che di lunge sentendo han pria veduto, /

non vi è mosca lorda e fastidiosa che sì noiosamente ronzando stuzzichi i visi de'

. frugoni, i-5-27: guarda il ciel che sputo lecchi, / guarda il ciel

sputo lecchi, / guarda il ciel che in altro pecchi, / in cui

quantunque lordo, è reputato più caro che l'argento ovvero piombo, quantunque purissimo

di suo giro umor discorde, / che febbril mosse insidiosa guerra, / le vie

. landino, 195: nessuna macula è che possa fare lorda e brutta l'anima

barba d'una gran parte de'signori, che sono il rovescio della sua medaglia,

, ch'alluma un gioiello convesso di che adorna il petto la metafisica, dinota

, dinota il cuor tenero e puro che qui la metafisica dev'avere, non

è pieno 11 mondo cattolico di gente che osserva la religione esterna, e,

se il compagno sarà lordo, e che tu gli praticherai dattorno, tu ti lorderai

8-39: sapete dirmi, ragazzi, che bestiaccia lorda, mordace e velenosa può

mordace e velenosa può essere stata quella che ha informato erode della nascita di gesù

la lorda / per lo rio essempio che ò semenato. cammelli, 270:

cavalca, 18-252: abbominevole cosa è che con le mani lorde e lussuriose l'

macchie lordo. settembrini, i-272: o che cosa tremenda è questo ergastolo!.

[napo leone iii] che manda quei soldati a dirvi: « roma

foscolo, 1-192: ben più d'oro che di pane ha ingorde / le fauci

prima stare in buona vita e stentare che godere ne la lorda vita de le

di pensier così lordi / un uom che quel che sia non si ricordi?

pensier così lordi / un uom che quel che sia non si ricordi? m.

: i tesori sì cari, / che partorì l'impudicizia antica, / qual indica

/ lasciasti illusa al predator ingordo, / che de'tuoi fiori ha colto il frutto

cor si consiglia / uom nell'opre, che a lui sembran perfette, / e

laude ne desta e maraviglia, / che in esse macchia d'error lorda ei mette

ei mette / togliendo a dio quel che a lui tutto attiensi / dell'opre onor

adesso vorrei sapere... in che cosa consistano le ingiurie, gli insulti,

gli insulti, le violenti personalità di che quelle mie pagine sono sì obbrobriosamente lorde

adriani, v-236: contaminò il castello che racchiudeva il santo tempio verginale con.

2-17: se tu di'altro, dicon che son fole, / e s'io

saputo ancora schifare e fuggire quei vocaboli che egli usò alcuna volta, o troppo sporchi

vol. IX Pag.221 - Da LORDÒ a LORDURA (42 risultati)

21: l'undicesimo comandamento si è che tu ti mantenghi bella e netta in tutte

del regno, compresa la massima, che è la più lorda. -ant

là dagli alti gigli tanto ricchi di polline che n'eran lordi. bacchetti, 1-iii-701

lorda stanchezza, in tutto simile al sonno che talvolta abbatte e prostra l'assassino accanto

emiliani- giudici, ii-235: tu credi che ci sia poi tanta distanza dalla pazzia

quella di taluni degli odierni ciurmadori, che pescano quanto vi ha di lordo e

qual augello è sì da poco, / che non si mostri sommamente ingordo / della

compare, mentre udite non in che modo il franco lordo lacera i buoni,

forse d'impianare uno sbeffo a cagione che stamani hai avuto lì per lì il

lì per lì il sopravvento? bada, che agli uomini lordi e gordi come te

valeratti il tuo parlar molesto, / che meglio ti saria cavarti i denti / e

se non una balla di lino, che dice el nostro quaderno...

dice ancora de'conti e de'pesi che non son netti di tara. -peso

glio ', cioè la quota d'affitto che doveva esser pagata in natura, sul

ottenere... la licenza, che contenga il numero, marca e peso

al lordo di retensione ed emolumenti, che ritirava il cancellier communitativo d'anghiari dai

brutta bertuccia, lordarella, nerachiuola, che non le vorrei esser visto d'intorno,

non le vorrei esser visto d'intorno, che diavol ne vuoi fare?

e andai là, e levandola trovai che sotto era paniccio cotto. 2.

, ii-93: trovandosi costui nella campagna che sono verso la rossia con il suo lordò

', col suff. medie, -orna che indica affezioni infiammatorie; voce registr.

giudicammo questo male con potere esser altro che una lordosi, o vogliamo dire lussazione

. -ci). medie. che si riferisce alla lordosi; affetto da lordosi

il figliuol d'un macellaro, / che puzza ancor di sangue e di lordume,

fetida morchia dei piedi, il lordume che si raccoglie nelle unghie, la bava dell'

mi venne di ricordare il biancastro lordume che al fronte dilagava intorno agli spedali da

e cominciai presto ad accorgermi del lordume che mi circondava. = deriv

tutte maniere d'acqua si è quella che novellamente è colta di piova, se ella

le più vituperose parole e la maggior villania che mai ad alcun ghiotton si dicesse

sostenere, doppo molti giorni mandò a genova che a lui fussero mandate alquante galee,

[della luna] non sono altro che lordure della terra tirate in alto con

, le immondizie e le lordure, / che la gentaglia gli scagliava addosso, /

o animale. bencivenni, 4-85: che è l'uomo se non lordura e vivanda

di que'membri e i segni che si colgono dalle lordure e parimente i remedi

un vermicciuolo della stessa razza di quegli che stavano impantanati tra le lordure degl'intestini

i-85: né puote altro imaginare, salvo che quella lordura e diformità procedeva per causa

teo- dosia, la quale egli sapeva che sommamente amava. cellini, 532:

amava. cellini, 532: sappi che quell'acqua forte li purga [gli

vedrete e'miei libri netti e delicati, che mai fu sì bella...

/ lindo sì fin dalla cuna / che mal può soffrire alcuna / immondizia

] per trame l'oro, in esse che non patisce pece e, quel che

che non patisce pece e, quel che più importa, lo sciagurato non ha né

vol. IX Pag.222 - Da LORENESCO a LORICA (33 risultati)

salvatica. era nondimeno conosciuto, ancor che in tanta lordura e così transfigurato.

del saracino, ne sentiva grandissimo dolore che ei ne fusse della onorata giostra vincente.

lordura una trascuratezza intorno al corpo, che arreca molestia, poiché è proprio di tale

lebbra e la scabbia, e dire che ha questi malanni dalla nascita.

dalla nascita. -condizione di ciò che è molto sporco; aspetto di un

de amicis, xii-420: al contrasto che facevan con lei i suoi compagni di

tramandando un lezzo di stalla umana, che levava il respiro. dunque, a

: i saracini... non sanno che si sia lordura d'anima. dante

, e par il tutto; è lordura che piace. alamanni, 7-i-215: versa

grazia divina] quell'acqua in lor, che sola è tale / ch'ogni lordura

quattro cose, eretico, fellone (che comprende ladronecci, omicidi e altre lordure)

2-105: fra tutte le nefande lordure che ritrovassero, fu l'ordinar che le

lordure che ritrovassero, fu l'ordinar che le donne portassero nella solennità di bacco

fallo,... accompagnandolo con canti che fallici fur nominati. alfieri, iii-2-135

da parigi abbiamo notizie di molte lordure che si fecero e si fanno per compromettere

detto... /... che mi era in fondo / la tua legge

d'ogni lordura / come tu fai che sbatti sulle sponde / tra sugheri alghe

atto essere congiunto maraviglioso diletto, acciò che, sohifando l'uomo questa bruttezza,

del padre e del marito: quelli che non la conosceano tenevano da lei per

paruta, 4-1-48: l'uomo carnale che cosa fa, che non puta della lordura

l'uomo carnale che cosa fa, che non puta della lordura de'suoi disonesti

enigmi con faccia di sì disoneste lordure che mossero i censori ecclesiastici a proibirgli

parlare non pur libero ma sbarbazzato, considerando che era senza ipocrisia, e che anche

considerando che era senza ipocrisia, e che anche dalle lordure essi dispiccano luce e

bellezza. lucini, 60: la rivolta che le covava dentro scoppiava, verità e

e di vituperi, in tal guisa che la poveretta non può mai dimostrar la

, oggi mi hai detto una parola che m'ha dimostrato come io son volgare e

io son volgare e basso. sai che mi son sentito sulle mani che hanno già

. sai che mi son sentito sulle mani che hanno già accarezzato altri visi uno strato

siffatta lordura. carducci, iii-15-184: che doveva essere quel l'italia

, 6: quelli sono ipocriti lordi, che fanno lordure e malvage opere celatamente.

giordano, 137: come il sole, che vede tutte le cose, e non

(ant. torinése), agg. che appartiene o si riferisce alla