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vol. IX Pag.13 - Da LIBERAZIONE a LIBERCOLO (46 risultati)

riconoscervi il segno delle tante influenze straniere che fatalmente la grecia dovè accogliere nella sua

: sperava con vivo fondamento di ragione che, impedito questo, se ne sarebbe infallibilmente

sarebbe infallibilmente disciolto l'assedio, senza che egli avventurasse pure un soldato per la

guerra di liberazione) ', gli eventi che accaddero in tale lotta, il periodo

al sud dopo l'8 settembre 1943, che combattè contro la germania nazista, in

delle formazioni partigiane dell'alta italia, che nel 1943-45, sotto la direzione del

scapestrato, un senzadio, un uomo che, durante la così detta liberazione, si

qua siamo avesse perfezione, non dubitiamo che otterremo la sua liberazione. sansovino,

, e le più volte, secondo che si dovrebbe dar ogni pena al reo,

mitigarla. tasso, ii-427: io credo che 'l negozio de la mia liberazione

e col mezzo di uno fiorentino, che era con lui, uno dì si

questa sua liberazione essere più tosto miracolosa che altro. -dir. pen.

: liberazione condizionale. ibidem, che tosto sentirete la vostra liberazione.

, e i difetti, e quei spezialmente che ci allontanano dal sommo bene e ci

croce, i-4-149: i grandi pensatori, che inaugurarono la filosofia moderna, potevano,

senso di liberazione da quel rigorismo morale che nel giovinetto già sonnecchiava. -figur

-figur. con riferimento alla morte (comequella che libera l'uomo dalle catene del corpo,

sciolta dal mortai corpo. io credo che chi adombra con questa imagine di liberazione

un temporale, la liberazione d'un fulmine che c'incenerisse. 8.

effetti negativi procurati da situazioni o fatti che opprimono o fisicamente o spiritualmente o psicologiqamente

animo suo non poteva sentire altra affezione che di spavento, né concepire altro desiderio

di spavento, né concepire altro desiderio che della liberazione. carducci, iii-14-144:

. a. monti, 582: libertà che egli intendeva immediatamente e concretamente come liberazione

uomini della scuola -da tutte le tirannie che li opprimevano, burocrazia, oligarchia parlamentare

sarebbe infatti liberata da tutte quelle cose che per lei ormai s'incarnavano appunto in maria

: da questa aria venne un'influenza che poco meno che tutti i corpi umani della

aria venne un'influenza che poco meno che tutti i corpi umani della città e del

la liberazione del suo filiolo, dicendoli che, se quello era da scampare per arte

sua, terminar per la sera l'ufficio che dovevano e, fattogli pigliar medicina,

mediterraneo e arrovellato far conto dei giorni che mancavano alla sua liberazione.

straparola, i-93: -chi fu colui che in tanto travaglio vi puose? -abbiate

quasi mezzo sdegnato lasciò il duca più morto che vivo. dello

tregenda degli esperti, degli specialisti interessati che si industriano a far sì che la

interessati che si industriano a far sì che la liberazione degli scambi sia ridotta al

involucro viene asportata in seguito al riscaldamento che ha luogo nel corso della vuotatura.

. liberazione di un itinerario: situazione che viene a determinarsi quando gli scambi e

medie. fenomeni di liberazione: manifestazioni che indicano, nel sistema nervoso, la

porta avversaria da parte di un giocatore che, al momento del lancio, si

ma anco de laude degno. e sapiando che tanto desidera e ama li mortali,

, dire breve o lungo non credo che tedioso sia. documenti delle scienze fisiche in

, 14-2-1-362: né serve 'l dire che per essere di autori eretici, sieno

una sola leggenda o libèrculo, certamente che molto più volentieri avrebbero proibito i libri che

che molto più volentieri avrebbero proibito i libri che ho notato io,...

tu vale, / o sodale, / che maneggi i miei liberculi. s.

materia e dal possederla tanti e tanti che, per averne letto qualche libercolo ed

passaggio potrete organizzare l'introduzione de'libercoli che si stampano segretamente. praga, 4-27:

vol. IX Pag.14 - Da LIBERIANO a LIBERO (65 risultati)

ella si troverà in venezia in tempo che sia finito di ristamparsi quel libercoletucciaccio del

non mandarvi oggi le qui unite melensaggini che scrissi ieri pel liber- colaccio.

1-iii-421: ci badino costoro, che fanno tanto caso di questi libercoli, libercolucci

. liberiano2, agg. geogr. che appartiene o si riferisce alla liberia.

2. agg. e sm. che è nato o vive in liberia.

liberia. liberiano3, agg. che appartiene o si riferisce al papa liberio

stessa libertà politica), la necessità che l'attività economica sia lasciata esclusivamente ai

ispirato a tale dottrina; sistema economico che, più o meno fedelmente, attua

. b. croce, iv-12-163: diversamente che nella morale la cui legge..

massime empiriche, essendo esso nient'altro che uno dei modi della vita economica, del

non si può mai far di meno ma che non esclude l'altro e opposto modo

comprovano. bacchelli, 1-iii-275: dopo che il liberismo della destra, in una

. letter. corrente del movimento futurista che propugnava la piena emancipazione della poesia dai

scuola poetica (derivazione del futurismo) che sostiene la 'liberazione 'dalle forme

mico); che è proprio, che si riferisce al liberismo

mico); che è proprio, che si riferisce al liberismo (una

', di quella scuola cioè che fonda la economia politica sul postulato

del 23 maggio 1851, si dice appunto che non esistono fabbriche e che si

appunto che non esistono fabbriche e che si spera, dopo il ribasso del

il ribasso del prezzo del ferro che sarà determinato dalla politica libe

rista (trattato con l'inghilterra), che fabbriche d'armi potranno nascere.

nascere. 2. letter. che è proprio, che si riferisce alla

2. letter. che è proprio, che si riferisce alla corrente del movimento futurista

si riferisce alla corrente del movimento futurista che rivendicava la completa emancipazione della poesiadai canoni

gobetti, 1-i-943: nulla esclude che anche l'industria si svolga liberisticamente

, rivolgendolo alla sua funzione naturale che è l'industrializzazione dell'economia agraria.

. m. -ci). econ. che è proprio, che si riferisce

econ. che è proprio, che si riferisce al liberismo; ispirato,

pagare in dazi doganali e sussidi ciò che devono elargire in imposte. = deriv

, di comportarsi e di agire; che può disporre di sé e delle proprie

facoltà materiali e spirituali con autonomia; che può fare o non fare una determinata

o non fare una determinata cosa; che ha piena libertà di scelta.

ci ha fatti liberi in tal modo che non vuole che noi siamo sforzati a

fatti liberi in tal modo che non vuole che noi siamo sforzati a nulla. dante

cria / la mente in voi, che 'l ciel non ha in sua cura.

prima si morria di fame, / che liber'omo l'un recasse ai denti

140: s'intende per libero colui che non solo è padrone del voler suo

è padrone del voler suo, ma che può metterlo in atto ancora, conforme

e molto più perché non si presume che vi possa essere chi sturbi l'onestà loro

, quanto prema alla santa chiesa, che i figliuoli, nell'eleggersi lo stato

, cioè padrone di far quella cosa; che è quanto dire, « il far

di non fare la tal cosa », che è l'opposto del primo. boccardo

lo stato di soggezione e di avvilimento che, a dir loro, le leggi

più debole dell'umana famiglia; domandano che la più perfetta ed assoluta uguaglianza sia

, 689: uomini, andiamo a ciò che solo è bene: / a udire

è da dolersi della insensata creatura umana, che, posta intra el bene e il

, più presto cerchi la sua ruina che la sua felicità eterna ingannando sé stessa per

da uno stato, da una situazione che implica pregiudizio, danno, nocumento oppure

oppresso da sentimenti, passioni, pensieri che affliggono, angustiano. alberto da massa

/ quanto l'auro ver'rame, / che saria fuor dilivro, / ove meo

ove meo core è staggio; / ma'che di tale staggio / esser non voria

mie vertudi, e fossi libero tanto che io le potessi rispondere, io le direi

io le potessi rispondere, io le direi che sì tosto com'io imagino la sua

da ogne alterazione; / di quel che t ciel da sé in sé riceve /

alterazione ': cioè da ogni mutamento che proceda per via di natura;.

proposto di volere..., ora che libero dir mi posso...

gli occhi della mente da quei mali che, già tanti anni, ha veduti la

antichi lacci a sciogliere, / no, che non stringerò / più fra catene il

mio amico nel ricevere la fausta notizia che roma era libera dal fanatismo degli esaltati

con non so quale spada quel nodo che ne impaccia dentro, nodo che io

nodo che ne impaccia dentro, nodo che io mi spiego in una guisa e voi

vi spiegate in un'altra, ma che c'è veramente, retaggio, per me

piagge volgere e imboccare / assai credo che deggia dilettare / libero core e van d'

d'ogni tua legge: / quella che fu mia donna al ciel è gita,

suo cuore fosse stato libero, crede che avrebbe potuto avere della simpatia per me

vol. IX Pag.184 - Da LOCUSTA a LODARE (11 risultati)

mento de la scolpitura lo nomina, dicendo che sarebbe stato vinto. cassiano volgar

ma niera d'amore e che non si può rompere, cioè quello che

che non si può rompere, cioè quello che si congiunge non per grazia di

pres. di lodare1), agg. che loda, che esalta; che rende

), agg. che loda, che esalta; che rende onore e gloria.

. che loda, che esalta; che rende onore e gloria. - anche

3-75: quegli eccessivi ag- grandimenti, che non acquistan pregio al lodato,..

cosa possa bene stare, ma solo che dalla gente sia lodato e dettone bene.

aretino, v-1-205: ci son molti che vogliono la state per la copia de

cotta arrosto è assai lodata, da che forse ne viene il nome d'allodola

, 247-1: parrà forse ad alcun che 'n lodar quella / ch'i'adoro in

vol. IX Pag.185 - Da LODARE a LODATO (50 risultati)

139: non so... quel che ti pare / di questa nuova mia

di questa nuova mia malinconia, / che io ho tolto aristotele a lodare.

dopo aver lodato valentiniano con le parole che la posa ne'sacri cantici dice a

i-267: chi loderà quella segreta / ombra che ricoprì l'amplesso ardente / impregnata di

di costui a le fangose genti, / che dio ancor ne lodo e ne ringrazio

del sacro cuore a lilla, che se ne ricordavano sempre come della migliore

tutta quella irrefrenabile e santa gaiezza « che pareva lodare il signore ».

: ho veduto alcuni degli scritti volanti che si diffondono tra voi; e non posso

diffondono tra voi; e non posso che lodare. 5. raccomandare,

testi fiorentini, 157: io lodo che ila metade di nostra giente e io

112: i'loderei, / poi che ciascun di questi duc'ha 'l torto

questi duc'ha 'l torto, / che, quel che battagliasse, i'mi starei

'l torto, / che, quel che battagliasse, i'mi starei / infin a

i'mi starei / infin a tanto che l'un fosse morto. sercambi, iii-114

iii-114: dispuose nel mese di magio che il dicto re anibrocto andasse al bagno

dicto re anibrocto andasse al bagno per che da'maestri li erano stati lodati.

strozzi, 1-325: loderei alle volte che tu scrivessi duo versi a tommaso.

10-iv-258: da'guasconi, non lodanti che colui ciò facesse, fu ucciso. redi

. muratori, 8-ii-265: io loderei che i giovani studiosi... s'addestrassero

e per l'interesse dei proprietari, loderei che si estendesse, dove si può,

di fare i lavori a cottimo, piuttosto che fargli a giornata. 6.

ti lodare e non ti incolpare, che questo fanno li stolti li quali la vanagloria

m. cecchi, 1-1-91: dappoi che i vicin suoi non lo lodano, /

e odito cantare / d'amor, che 'nfiamma ciascun suo servente; / e tal

., 10-3 (417): come che ogni altro uomo molto di lui si

: quanto mi diceva oggi l'animo che simil cosa avesse da riuscire! quanto

: -ho io a far altro? -fa'che tu faccia questo, e basta.

: alla prova poi, non ebbe che a lodarsi dell'acquisto. bacchetti,

bacchetti, 1-ii-78: procurava ora dunque che suo padre lo lodasse e si lodasse

cesari, 1-2-253: queste sono quelle virtù che ora, sdegnando questo nostro buon secolo

si lodano a cielo in mille libri che ne furono scritti. -lodare la

lodarmi: espressioni di falsa modestia, che spesso preludono a manifestazioni di vanitosa millanteria

: 'non fò per lodarmi '. espressione che vorrebbe attenuare le proprie lodi, ma

sé. bacchelli, 15-134: uomo che ti loda, ti cerca la borsa o

tebaldeo, xxx-7-35: il fine è quel che loda il corso umano. biondo,

concludendo il nostro ragionamento, ancora dicovi che la loro conclusione mi fu molto noiosa.

e non attribuire troppo pregio alla merce che si intende comprare. proverbi

santo: è consuetudine adulare le persone che sono o possono diventare utili per i propri

18-2-436: aveva il papa creduto sempre che l'imperadore dovesse o lasciare spirare il compromesso

del re: e tanto si fecie, che fue rimessa in bernardo. ed egli

. segni, 50: fu l'accordo che... modena si mettesse in

: e un insegnante oramai veterano, che ha servito lodatamente lo stato,.

lodativo, agg. letter. che ha per fine e per effetto la

parti o vero spezie della rettorica, che si chiamano comunemente generi, sono tre:

. (superi. lodatissimo). che è oggetto di lode, di encomio,

e bontà somma e sincera, / che nel signor si mostra, / colla tanto

vera / della cittade vostra, / fanno che l'arte nostra / vi mostriam volentieri

si de'punir donna o biasmare / che con uno o più d'uno abbia

più d'uno abbia commesso / quel che l'uom fa con quante n'ha appetito

/ e lodato ne va, non che impunito? tasso, 4-33: lodata

vol. IX Pag.186 - Da LODATO a LODE (46 risultati)

i men virtuosi; ed i primi, che tra i lodabili si annoverassero, sarebber

una scusa di mano al lodato, che se n'ebbe a male. carducci,

protervo. giuglaris, 125: ecco che si trafisse con quella spada saule,

: dichiararsi questa gerarchia da san dionigi che sia un sacro principato ad imitazion della

segneri, iv- 134: forse che i novatori lasciano di apportar l'autorità

sm. (femm. -trice). che loda, che celebra, che esalta

. -trice). che loda, che celebra, che esalta; che manifesta,

. che loda, che celebra, che esalta; che manifesta, a voce

, che celebra, che esalta; che manifesta, a voce o per

maldicenti. tasso, n-ii-351: quella fama che peraventura non poteva derivar dal mio valore

suoi lodatori. 'pellico, 4-230: che significarono le gare tra i furenti lodatori

in prima l'amor picciolo rivo / che dal disciolto gel forza riprende, / e

vero. mazza, ii-78: io so che a lodator che grazia agogna, /

, ii-78: io so che a lodator che grazia agogna, / è lieve i

altrui vanitade. 4. che consiglia, raccomanda, esorta, incoraggia.

novella, impose la reina a filostrato che alcuna ne dicesse egli. avvertimenti di

maritaggio, 8: s'ell'è tale che sia sanza malizia,...

bellezza o ricchezza dura sempre, però che le sue opere crescono le sue ioide e

o loda / meritar debba colei / che alla posta degli achei / taglia e

le parole, onde s'intenda / che aspettiam loda e a noi piacciamo ancora

ignorando chi tu sia, non posso assicurarti che della tua lode m'importi. g

sua voce all'unanime coro di lodi che si levava dai marciapiedi di via mazzini.

o di vituperio solo in quelle cose che sono in sua potestà di fare e di

accettano le lodi e i segni di riverenza che a dio solo si convengono. attribuito

parti del divino ufizio, cioè quella che si recita dopo il mattutino. cesari,

vera, / ché non soccorri quei che t'amò tanto, / ch'uscì per

chiama vera loda di dio; imperò che la santa teologia, con la grazia

5-55: è la lode un parlare che dichiara la grandezza de la vertù. davila

luogo poteriano essere vincitori con più loda che perire nel campo de'nemici. ariosto,

, / ti guadagni la loda / che 'l patre e li avi e'tuoi maggiori

fato sol qui reo / commise a tal che 'l suo bel nome adora,

lode, / entro in un alto mar che non ha prode. vasari, ii-747

libri contra martino lutero con tanta lode che leone x... onorò questo

ammirevole. petrarca, 128-109: quel che 'n altrui pena / tempo si spende

/... / faceste sì che ancor che ruggir l'oda, / s'

.. / faceste sì che ancor che ruggir l'oda, / s'io vedrò

al tre tue lodi aggiunga questa: / che la tua schernitrice abbia schernito, /

effetti la cui unione con quel soggetto, che da noi si vuol esprimere, non

ignota, ma non però tanto osservata che gli scrittori siansi valuti di quelli a significar

nel linguaggio scolastico, nota di merito che, associata con la votazione massima, costituisce

satir dotti son malvagi e falsi, / che fanno inganni con lusinghe e loda.

giuglaris, 1-524: lode a dio che tra tanti prencipi di savoia non ha

agli dei, cotale io nacqui / che sempre e solo di quel mi compiacqui

e solo di quel mi compiacqui / che l'uomo fa nel giorno luminoso.

essere franca professione, innanzi a gente che di poco buon grado l'ascolta.

monte render lode / a quel segnor, che tosto su li 'nvii. tasso,

vol. IX Pag.187 - Da LODEDEGNO a LODO (43 risultati)

v.]: 'darsi lode', meglio che 'lodi': attribuirsi il merito.

romore in lode di santo arrigo facevano che i tuoni non si sarieno potuti udire

beicari, 1-35: essi a parole, che in lode ovvero in vituperio di loro

]: 'porger lode', più rispettoso che 'concedere, compartire ', dice una

toma a lode ', dice più che * venire '. * torna in '

, xii-240: la loda è una musica che diletta a tutti. proverbi toscani,

ugolini, 340: niuno tassò il giordani che scrisse 'leggifattore 'e 'leggidatore

: 'loden ': vecchia voce tedesca che significa una sorta di pannilano con speciale

, -disse, -mi faccia vedere. che prezzo hanno? bechi, 2-304: il

agg. (superi, lodevolìssimo). che merita approvazione, lode, encomio,

vergognano le puttane sfacciate di lasciarsi vedere, che par a punto che abbiano fatto un'

lasciarsi vedere, che par a punto che abbiano fatto un'opera lodevolissima. sarpi

dedotta certa legge di quella setta, che sia indifferente o anche lodevole opera ammazzarsi

croce, ii-8-347: accade di frequente che le prime prove lodevoli e lodate non

lodate non siano seguite da altre, o che in esse si resti fermi come in

marfisa,... / dicendo che lodevole non era / ch'andasser tanti

la mia patria quello né più né meno che i lodevoli membri del consiglio di stato

i polli], fien capponi, che meglio ch'altri polli ingrassano, e sono

arrogante o vantatore pertanto è colui che si finge d'aver quelle cose lodevoli

si finge d'aver quelle cose lodevoli che egli non ha, o maggiori che egli

lodevoli che egli non ha, o maggiori che egli non ha. redi, 16-iii-173

[per le acque] più lodevoli che di rame. bisaccioni, i-54: il

cattaneo, vi-2-124: i periti dicono che il braccio da treviglio a bergamo ha

una pendenza intrattabile. cominciamo a rispondere che il limite delle pendenze lodevoli si deve

, ii-7-31: furono pedanti i contemporanei che esaltarono tanto il bembo;...

1-131: il bene onesto, o morale che vo- gliam dire, non è un

un bene distinto da tutti quei beni che per loro natura sono desiderabili, quando anche

o. nnon ottriante; io dico, che. ll'una e. ll'altra

. pirandello, 7-599: aveavano pensato che lodevolmente la cosa si potesse accomodar così

bot. ciascuna delle piccole squame che, in numero di due o tre,

ovario nel fiore di molte graminacee e che al momento della fioritura favori

stami e degli stimmi, in modo che possa avere luogo l'impollinazione anemofila.

), agg. e sm. che è nato o abita a lodi; che

che è nato o abita a lodi; che è fabbricato a lodi; che appartiene

; che è fabbricato a lodi; che appartiene o si riferisce a lodi e

giovio, i-301: porrebbe essere che incaparraste due pezze di tela lodiggiana per

, 9-184: quei pochi strambotti classici che possediamo sono lodigiani. 2. varietà

. 2. varietà del dialetto lombardo che si parla a lodi e nel suo

territorio. 3. sm. regione che si estende intorno alla città di lodi

: 'lodigiano ': qualità di cacio che si fabbrica nella lombardia, conosciuto in

a'viniziani questo lodo, perché dicevano che, rimanendo e'pisani abandonati, venivano

come lodo o sentenza del re, che da lei avesse avuto autorità di giudicare

essere giudice, voi capite, mariano, che non posso aprirvi l'animo mio,

vol. IX Pag.188 - Da LODO a LOFFA (49 risultati)

una mattina all'una setta e all'altra che la sera andassono al banco a lui

sera andassono al banco a lui, e che piglierebbe lodo tale su'fatti del preso

lodo tale su'fatti del preso, che l'una parte e l'altra dover-

a salvare questo [podere], bisogna che tu faccia qua un procuratore a fare

effetto suo senza l'assenso di coloro che in lui compromettono. einaudi, 1-373

detti arbitri miei compagni, e più che fiorini 900 di monte, di che l'

più che fiorini 900 di monte, di che l'avea servito per la compera de'

si sona. sercambi, ii-431: ben che io non meriti d'esser degno di

idio per la sua pietà e misericordia che si exaldiscano li miei preghi. anonimo

piacemi piue il lodo del mondo, che non fané l'altro. armannino, xliii-

uomini, i quali disiderassino onore, che venire dovessino per avere tale lodo quale nullo

un crudo piglio / e sempre vuol che s'affatichi e snodi, / digiuni e

vegghi, per salir ai lodi / che acquista l'uom col senno e con

trattato del ben vivere, 17: quelli che l'uomo appella prodi e arditi al

per un poco di lodo acquistare, che molto è vano e poco dura. sercambi

, 1-i-90: tanto fu il lodo che molti concorseno a ser martino. 3

tegnon l'anime triste di coloro / che visser sanza 'nfamia e sanza lodo.

, 3-370: è uno uccello piccolo che si chiama ludola 'che in aire si

uccello piccolo che si chiama ludola 'che in aire si spazia ', cioè

medici, i-275: gode lo smerlo che dal basso suolo / la lodola cantando

223: è la lodola uno uccellino che ha un cappelletto in su la cima del

comprende diverse spezie dell'istesso uccello, che si distinguono poi con gli aggiunti di

del mattino, in mezzo alle lodole che si levavano trillando. pascoli, 45:

di lassù canta alla villa, / che un fil di fumo qua e là vapora

trincianti, ma darle così integre, che chi le vole mangiare, se le trinci

darò molte fettuccine finissime, e lodole che canteranno dalla gioia d'esser mangiate da

arrosto di tordi, lodole e beccafichi che calmò la bufera. d'annunzio,

, par., 20-73: qual lodoletta che 'n aere si spazia. n.

i... i lodoletta montante, che su l'ale / si libra,

l'avrò dunque una gaia giovinetta / che meco dorma sotto d'un lenzuolo,

dorma sotto d'un lenzuolo, / che quando trilli in ciel la lodoletta / mi

d'annunzio, ii-610: odi tenzon che in su l'estremo giugno / ha la

: non è sì buono né sì cativo che non gli sapia buona questa carne de

(plur. m. -chi). che è proprio o caratteristico dell'allodola.

con gli amori, / lungi da quei che lodole per lodra / in- vocan con

e mortia, / lodretti e ciò che invia / e vini e cose assai,

di piante erbacee della famiglia cariofillacee, che comprende cinque specie mediterranee, centro-

posso tener di ridere, perché bisogna che si guardino di non andar al destro

non andar al destro come ho detto che te ne guardi tu: oh che vesce

detto che te ne guardi tu: oh che vesce, oh che loffe che tranno

guardi tu: oh che vesce, oh che loffe che tranno! lalli, 3-65

oh che vesce, oh che loffe che tranno! lalli, 3-65: l'altre

striscia il buco ritrosetto / per timor che di lui talun s'avveggia, / loffa

loffa 'e * loffia ': vento che esce per le parti da basso,

pasolini, 3-71: tutta quella umidità che aveva preso, gli aveva fatto venire la

ammollava qualche loffa, ma con una puzza che strozzava. -figur. sbarbaro,

cotesto alle scole deggiamo, polidoro; che di vessiche e loffe stipan l'uomo.

polpa bianca, compatta, omogenea, che nella maturità si converte in polviglio bruno

è mangiato da alcuni. -sacco che racchiude i tessuti del granturco colpiti da

vol. IX Pag.189 - Da LOFFEGGIARE a LOGAGGIO (23 risultati)

ricchi, xxv-1-250: io so ben che sta mal, se non ha tratto

cenni, 2-8: son molte donne che son diaccie diaccie, / come te

faccia loffia ': mencia, ma che pende più nel grasso che nel magro

mencia, ma che pende più nel grasso che nel magro. 2.

ittiol. famiglie di pesci lofiformi, che comprende, fra gli altri, il genere

sono portate sopra di uno stelo sì che sembrano braccia; le alette ventrali

. ittiol. sottordine di pesci lofiformi che comprende l'unica famiglia dei lofidi.

, di morbida pelliccia con peli dorsali che si drizzano a guisa di criniera; topo

con diverse specie saprofite e parassite, che si riproducono sulle salicacee (pioppi e

dalla mancanza della corolla e dal frutto che è una noce coriacea con un seme

arborea, nativa dell'africa australe, che ha le foglie alterne cordate a rovescio

del quart'ordine de'pesci, che, secondo cuvier, comprende quelli aventi

di uncini volti all'indietro, che servono da difesa contro gli animali

scopo medicinale, per gli alcaloidi che contiene, e come droga con

col suff. chim. -ina, che indica animine e composti analoghi; voce registr

a forma di ferro di cavallo, che sostiene i tentacoli disposti intorno alla bocca

zool. famiglia di crostacei misidacei, che vivono, in colonie, in fondi

mandibole e un paio di mascelle che si uniscono a formare il gnato-

tra gli ebrei. era la stessa che il 'sestes 'tra i greci,

logaedico: verso della metrica classica, che rac chiudeva in unità ritmica

fatti di cesare, 259: comandò cesare che l'usure fus- sero rimesse e

sero rimesse e lassate con frutti che erano usciti di logaggi e pegni,

come vigne, terre e bestie, secondo che quello aveva lo lauro cresciuto, et

vol. IX Pag.190 - Da LOGAGGIO a LOGGETTA (43 risultati)

ma e'vuol ben lo gaggio / che 'l tu'cuor si'a lu'fermo.

, 7-458: con le due prime navi che partirono vi scrissi una lettera sola per

sarà a cavallo a logaggio, sì che non mi potrò soddisfare rispondendo alla letterona

logaggio. per non guazzarle, dirò che di queste due locuzioni avverbiali...

vero el primo esce fora è necessario che l'uom vada zotto perché giontura overo

gen- zianee ed alla pentandria monoginia, che si distinguono pel calice cinquepartito, per

molti semi co'tramezzi formati dalle placente che dopo restan libere, e per semi

. famiglia di piante dicotiledoni gamopetale, che comprende vari generi e moltissime specie di

alcune delle quali coltivate per le droghe che forniscono o per ornamento; hanno foglie

con sufi. chim. -ina, che indica ammine o composti analoghi.

budello di sotto, esce, allotta significa che la pietra è nella vescica. libro

. m. -ci). matem. che si riferisce o è proprio dei logaritmi

si riferisce o è proprio dei logaritmi; che contiene logaritmi. vallisneri,

tavole logaritmiche o logaritmico- trigonometriche: tabelle che permettono di determinare con un'approssimazione assegnata

calcolata dagli autori una serie di logaritmi, che chiamansi * comuni ', e che

che chiamansi * comuni ', e che costituisce quello che dicesi 'canone logaritmico

* comuni ', e che costituisce quello che dicesi 'canone logaritmico de'numeri assoluti

: due [metodi] sono quelli che servono: uno per mezzo di una curva

: uno per mezzo di una curva, che si chiama logaritmica ed anco logistica,

funzione). -diagramma logaritmico: quello che si ottiene utilizzando una scala logaritmica.

graduata, utilizzata nel regolo calcolatore, che si ottiene segnando sopra una retta,

... non può essere altro che il medesimo spazio della logaritmica.

. -spirale logaritmica: linea piana che interseca sotto angolo costante tutti i raggi

geometria logaritmico-sferica: geometria non euclidea iperbolica che ammette come postulato una sfera di raggio

tempi delle inclinazioni e dei movimenti mezzani che ha l'aura: nel che fare

mezzani che ha l'aura: nel che fare astrae dalla materia in due cose,

fare astrae dalla materia in due cose, che si dimostrano essere proporzionali, come i

serie o progressione geometrica a di numeri che crescano in qualsivoglia ragione (come qui

altra progressione aritmetica b d'altrettanti numeri che crescano anch'essi con qualsivoglia differenza.

e molti altri calcolarono tavole ampie de'logaritmi che si dicono volgari e che hanno per

de'logaritmi che si dicono volgari e che hanno per base il numero io. questa

invenzione fu utilissima per la grande facilità che arrecò ai calcoli d'ogni maniera.

logaritmi: insieme di tutti i logaritmi che hanno la medesima base. tommaseo [

s. v.]: i logaritmi che hanno una medesima base diconsi 'formare

5-309: dagli infiniti * puzzles 'che ogni settimana vengono seminati, par di veder

rezasco], 2-1-441: dovessero provvedere che ai logatari fosse fatto il dovere.

o più sillabe prive di significato, che viene utilizzato per giudicare l'intelligibilità delle

da cortona, 44: voglio che a l'entrata di ciascuna de le porte

riposare. idem, 52: volglio che 'l primo prato che voi facciate dentro

, 52: volglio che 'l primo prato che voi facciate dentro de le logecte sia

de le logecte sia dei gilgli, però che el vostro dolce sposo si dilecta di

si dilecta di stare fra essi secondo che di lui canta la santa chiesa. l

corridori. redi, 16-viii-228: parmi che vi sieno per abitare con ogni comodità e

vol. IX Pag.191 - Da LOGGIA a LOGGIA (50 risultati)

pietra grigia, con una scaletta esterna che portava a una loggetta laterale, aperta sul

aperture delle colombaie, si dee ordinare che vi siano comici di pietra.

parte, mediante colonnati e arcate (che possono anche essere munite di vetrate)

detti miracoli e meriti di nostra donna che di tutta toscana vi venia la gente

. boiardo, 1-8-4: il spazo che coi piedi se scapiglia, / pur

oro. sanudo, 113: inteso che questo magnifico podestà facea fabricar la loza

camera in castello, da quella banda che guarda verso il lago, fatta a

222): eran ben pochi quelli che, nel passar davanti alla nicchia che

che, nel passar davanti alla nicchia che taglia il mezzo della loggia dell'edificio chiamato

non dessero un'occhiatina alla grande statua che vi campeggiava. tecchi, n-176:

sieno tenuti di fare fare una loggia che sia ampia xvj braccia a la canna

: riputatemi / il più dappoco sensale che pratichi / là in quella loggia.

banco, ossia la * loggia ', che è un gran salone quadrato, ornato

d'annunzio, 1-612: mi parve che quel luogo di adunanza, nella loggia

, di quine non la lassò partire che 'eadem via et eodem modo '

eadem via et eodem modo 'volse che con lei avessero a fare du'altri provigionati

del corno e tutta la sua loggia che gli ha la sera in bottega, ancora

con bello e riposato ordine serviti, finito che si ebbe, tutti su ci levammo

stolti alcuni sono più deliziosi servi, secondo che ad essi pare, ma pure sono

, cavalieri, conti e baroni, che sua maiesta per onorarli ordinato avea.

polinesso, e alla scala s'appoggia / che giù manda'gli, e monta in

ovveramente una loggia finestrata per passeggiare: che di qua [in francia] si chiamano

. gozzano, i-223: ci rivediamo che ricopri i vetri / di verde folto,

sopra le navate laterali d'un tempio, che guardano verso la navata di mezzo,

della benedizione) 0 pontificale: galleria che sovrasta il portico delle principali basiliche romane

alcuni prelati con mitra. dietro il trono che aspetta il pontefice, è tesa una

negli anfiteatri dell'antica roma, portico che correva tutt'intorno al di sopra dell'ultimo

. bartoli, 1-299: io ho detto che una delle principali parte del teatro è

le voci ed i suoni maggiori, e che ella era posta sopra gli ultimi gradi

sopra gli ultimi gradi da sedere, e che con i vani da colonna a colonna

algarotti, 1-vii-68: sopra 1 gradini che circondano intorno la platea o l'arena,

di teatro. conti, 69: che giova uscire in aureo cocchio assise / o

bel sebeto, queste rime ornate / che cinisco cantò, così notate / in una

facean ritorte e pampinose viti, / che sembravan con l'uve, e gialle

bene. botta, 5-461: quello che i liberi muratori chiamano loggia, essi [

. croce, i-3-308: quest'affermazione che l'atto morale è amore e volizione

era magari il « fratello » zelante che prendeva la briga di contarli, per denunciare

. -grande loggia: federazione di logge che seguono lo stesso rituale. -loggia di

pruno negli occhi, gongolava nel vedere che il tempo avrebbe mandato in fumo ciò che

che il tempo avrebbe mandato in fumo ciò che alla setta non era riuscito d'impedire

, 1-i-137: la mentalità massonica (che in teoria rappresenta ciò che è l'opera

massonica (che in teoria rappresenta ciò che è l'opera delle logge in pratica

il mio cuore vorrebbe esprimere la riconoscenza che professo a tutta la r. \ l

avvertirti, rapporto a quest'ultima, che l'incarico suddetto è il più onorevole

l'incarico suddetto è il più onorevole che vi sia in una. m. \

quello tra i f... che si crede possedere maggiori talenti.

, 8-i-28: e iabal e coloro che di loro uscirò, fecer primamente tende

tutta sua grande oste e baronia / che logge e padiglioni ognun levasse.

'diconsi da alcuni botanici gli spazii che han luogo ne'pericarpi capsulari per i

luogo ne'pericarpi capsulari per i tramezzi che li dividono e ne'quali si contengono i

vol. IX Pag.192 - Da LOGGIAMENTO a LOGICA (48 risultati)

: fecer con virtù maggior prodezze / che comparite poi non sono a loggia / con

e fatto brutto / da'portatori, che quivi facien loggia, / sicché coperto n'

1-659: e'ci son certe cicale / che l'accon- cion sanza sale / e

, e non far come / certi gnaton che ti ghignano in bocca, / poi

: sparlarnemaliziosamente. allegri, 100: che là [in corte] si tien pancaccia

; e quell'è più valente, / che nel dir mal d'ogn'un si

e v'ha recata vitturia tanta / che sarà gran cagion da ristorarvi.

3-308: parendoli, la potria instare che, almanco, quando costoro sono alogiati

in logiaménto. brasca, 90: visitati che furono dicti sanctissimi luochi, ogniuno tornò

cavalcanti, 206: abbiamo oggi avviso che sua eccellenza dovea questo medesimo giorno loggiare

archit. loggia o serie di logge che completa o adorna un edificio, oppure serve

loggiato. l. bellini, 5-2-18: che riscontri di porte vedete voi e che

che riscontri di porte vedete voi e che entrature, e che archi e che loggiati

vedete voi e che entrature, e che archi e che loggiati e che incrostature

e che entrature, e che archi e che loggiati e che incrostature d'oro e

e che archi e che loggiati e che incrostature d'oro e di gemme del più

, e mira un gran loggiato / che circonda il cortile intorno intorno. leggi

di fronte, stuccato e lucido, che pareva di marmo, e maestoso anche,

la più alta parte del teatro, che è tutta una loggia per gli spettatori che

che è tutta una loggia per gli spettatori che spendono meno e intendono forse più.

alto, nel loggione, non c'era che qualche solitario spettatore. -con

-con valore collettivo: gli spettatori che occupano abitualmente questo settore del teatro.

simpatico alla platea, e, quel che più conta, al loggione.

. m. -i). spettatore che abitualmente assiste agli spettacoli teatrali dal loggione

(plur. m. -ci). che riguarda il loggione e i loggionisti;

riguarda il loggione e i loggionisti; che si trova nel loggione.

mio coperchio, / vittoriosa logie par che pingua. tommaseo [s. v.

così le meraviglie da mira- bilia, che corrisponde a 'elogia '.

, sf. filos. disciplina filosofica che studia le forme e le leggi del

come entità reali, con la conseguenza che essa si presenta rispettivamente come dottrina puramente

per dimostrare la seconda quistione, cioè per che ragione dovesse quel fare e quello altro

dire ragione, perché e come ciò che noi diciamo è così vero, come

più gli piace gli libri d'aristotile che quegli degli apostoli, e più gli libri

, e più gli libri de platone che quegli de la scrittura, e cercano loica

della logica, la quale, secondo che insegna regole meramente usuali senza provarle con

g. villani, 11-94: quegli che stanno ad apprendere la grammatica e loica

35: a parigi fu uno maestro che si chiamava ser lò, il quale

di logica e teologia, dove sarà bene che più presto impari dottrina che costumi.

sarà bene che più presto impari dottrina che costumi. muratori, 6-372: i giovanetti

e la concezione o la teoria logica che ne risulta. genovesi, 2 -tit

pensiero, e conchiuso il loro sistema che è il pensiero stesso nella sua assoluta concretezza

-in partic. logica formale: quella che, prescindendo dai contenuti, studia esclusivamente

si compie. -logica materiale: quella che studia i rapporti del ragionamento con i

contenuti. -logica simbolica: logica formale che traduce le operazioni logiche in simboli,

della logica formalistica, e non ha che vedere con la logica scientifica o inventiva

più generica e universale non è altro che la logica formale o matematica, cioè

insieme di quei congegni astratti del pensiero che si sono venuti scoprendo, depurando,

di facoltà, leggi, condizioni conoscitive che costituiscono la struttura razionale del soggetto pensante

vol. IX Pag.193 - Da LOGICA a LOGICAMENTE (73 risultati)

[il compte]... che la matematica è la vera logica universale

matematica è la vera logica universale e che perciò anche le nozioni di qualità posson risolversi

sull'autorità; quando l'uomo si avvide che una massa immensa di pregiudizi lo divideva

può vivere se vi manca la logica che concatena le idee. mazzini, 86-83:

ha uomini senza logica e senza credenza che s'assumono di strappare al pontefice la

'logica': per qualità abituale di persone che ben ragionano nelle cose ordinarie della vita

scolastico, e meno pedantesco a'francesi che a noi; per noi 'ragionevolezza,

. pirandello, 8-154: non sapevo che i cosi detti pazzi posseggono anch'essi quella

posseggono anch'essi quella complicatissima macchinetta cavapensieri che si chiama logica, in perfetta funzione

il capello in quattro, un fuoco oratorio che consumava l'argomentazione avversaria fino all'osso

gran tempo tanto a sé la gente che non si curavono di letto né di

. e questa è una loica piacevole, che sta bene a tutti gli artieri,

commedia di aristippia, 11: la logica che se impara nella amorosa palestra conclude de

ch'egli anco è sofista, si che forte dubito che l'innamorata gismonda non

è sofista, si che forte dubito che l'innamorata gismonda non ne fosse ingannata

tu hai a provarmi colla tua loica che tali fossero a'tempi di omero, di

di euripide e di sofocle, per dedurne che, siccome eran perfette la scoltura,

una volta da quell'ospizio erano tali che anche ora, che per verità non

ospizio erano tali che anche ora, che per verità non posso astenermi dal sorridere

loica, nondimeno m'è forza confessare che non potevano non parermi...

irresistibili. sveco, 8-576: ciò che forma la sua educazione è una contemplazione

tutti i suoi mali per una logica che è senza dubbio superiore nella sua semplicità a

nella sua semplicità a qualunque complicato ragionamento che conduce ad un esito diverso.

e io me ne vado a tal loica che non teme la conclusione della morte,

dalla provvidenza e nella logica dei fatti che producono altri fatti anche senza merito degli individui

l'universale... non è altro che la stessa vita che noi viviamo,

non è altro che la stessa vita che noi viviamo, la logica di questa vita

più sopraffatto dall'impeto del suo ragionamento che persuaso dalla logica delle sue argomentazioni.

logica; e più correttamente si deve dire che esso non si può concretare come errore

ragioni, di motivi, di esigenze che determinano, caratterizzano o giustificano fenomeni o

sercambi, 1-ii-733: messer veri, che ode una sottil loica, mostrando di

elaborazione, quindi l'insieme dei princìpi che reggono le relazioni fra i vari elementi

reggono le relazioni fra i vari elementi che lo costituiscono (si ricorre per lo

ricorre per lo più a elaboratori elettronici che funzionano in base a una logica binaria

'falso *, oppure a elaboratori pneumatici che utilizzano una logica a fluido, cioè

ix-134: non aveva mai conosciuto altro che il fascismo ed era stato tirato su ed

in loica, io risponderò in linguaggio che sarò inteso. caro, i-32:

da una logichétta, non perché stimassi che si possa riuscire negli studi dialettici se

dai traseomachi, perché son più logiche che dialettici. pananti, i-37: il teatro

il gran giorno s'appressa, / che era il concorso di tutte le belle,

'logica'chiama il popolo un giovane che sta su tutte le mode, spocchioso

logiche, / va'pure assieme, / che tu ci bazzichi / non ce ne

, agg. ant. e letter. che appartiene o si riferisce alla logica;

. agostino volgar., 1-1-137: quello che seguitasse per buono argomento nelle regole loicali

buono argomento nelle regole loicali, ovvero quello che non seguitasse, anzi repugnasse. del

e consequenzie, entimeme, induzione, che no nde foro mai tante né serranno in

induzione..., ne conseguita che l'uno e l'altro argumento della facultà

muratori, 8-ii-276: sarebbe da desiderarsi che i maestri di tal arte o scienza.

nell'esame delle comuni e volgari opinioni che corrono sopra infinite cose anche triviali.

di quei princìpi logicali e metodici, che la natura infonde in ciascun intelletto,

sofistico. ottimo, iii-532: dice che se quantunque in terra s'impara per

quasi dica: sarebbe sì chiaro, che non abbisognerebbe di pruova sofistica, logicale

sì perversa e pazza opinione, / che necessaria tengon, non che vera, /

, / che necessaria tengon, non che vera, / una lor logicai proposizione

le negative logicali non mi potrete negare che non facciate notte e giorno miracoli ne'

brocato d'oro bellissimo e rico, che uno ochio di chiesia pareva; e intorno

; e intorno al brocato uno breve che diceva: « benemerito ». e,

« benemerito ». e, giunta che ella fu ne la triunfale sale piena de

prima fu veduta cum tal abito comparire che, meravigliandose forte ogni uomo, detteno

detteno smisuratamente ne le risa. il che penetrando a le orechie del signore,

primo [libro] localmente disputando, pruova che a ben essere del mondo sia di

, i-4: se alcuno mi dirà che quel sudore nasca da affanno, che quel

che quel sudore nasca da affanno, che quel tale sente nel bere, io

, per parlar logicamente si dee dire che l'occhiale ingrandisce le maiuscole, ma

per procedere logicamente, dividiamo questi vantaggi che non hanno a che fare né coll'

dividiamo questi vantaggi che non hanno a che fare né coll'applauso né col guadagno,

in due specie: la prima quella che si arreca alla società del genere umano

del genere umano; la seconda quella che si procaccia al proprio cuore. mazzini

chiedendo pei papisti la stessa libertà religiosa che pretendono per sé. ojetti, ii-203

del foglio consunto egli supplisce sicuro, che si direbbe séguiti la lettura; e dove

ha non indovinato ma dedotto logicamente quello che mancava. -coerentemente. mazzini

della poesia, questo nuovo atto mentale che segue alla rievocazione e creazione fantastica consiste

e creazione fantastica consiste in nient'altro che nel distinguere logicamente il bello dal non

vol. IX Pag.194 - Da LOGICASTRO a LOGICO (49 risultati)

] doppio e intrigato e loicamente, imperò che, a ogni modo che incontrasse,

, imperò che, a ogni modo che incontrasse, loro mostravano aver detto la

, loda il bartoli. vuol dire che il giordani cronologicamente è vissuto dopo dionigi

cose. mazzini, 92-348: credo che il materialismo conduca logicamente all'adorazione della

. pascoli, i-170: logicamente quelli che repugnano a che la ricchezza sia di

, i-170: logicamente quelli che repugnano a che la ricchezza sia di pochi, devono

ricchezza sia di pochi, devono repugnare a che i popoli più piccoli e più deboli

logicamente, egli non può dimenticare quel che è accaduto fra loro. d'annunzio

tenero, più sollecito, più premuroso che mai. = comp. di

inizio del xx, la quale sostiene che tutte le proposizioni delle matematiche pure (

2. filos. dottrina filosofica che assegna un'imed a'capricci; ma

, panlogismo e filosofismo è l'usurpazione che la filosofia in senso stretto compie sulla

ragionata;... non è altro che... il « mito » di

. m. -ci). filos. che appartiene o si riferisce al logicismo.

la negazione della logicità importa l'affermazione che non vi ha altra conoscenza se non

anche si suole dire), e che la conoscenza universale o concettuale è un'

è una continuata polemica contro la dottrina che uno dei compiti della corte di cassazione sia

scrive se non da una singola mente, che sola compie la sintesi necessaria e,

essere liberate, le prime dalle rappresentazioni che improvvidamente vi si congiunsero, le seconde

superi, logicissimo). filos. che appartiene o è conforme alla logica come

conforme alla logica come disciplina filosofica; che vi ha attinenza, che ne deriva (

filosofica; che vi ha attinenza, che ne deriva (cfr. logica1,

logica assomiglia a quella d'una bilancia che regge pesi uguali. rosmini, 2-134

logico, l'essenza di una cosa che non involge contraddizione, e nel significato metafisico

e nel significato metafisico, la suscettività che ha quell'essenza ad essere realizzata.

scienza è formazione logica, e quel che non può giustificare logicamente non può accogliere

simulati e loici. 2. che è proprio, concerne, deriva o è

). varchi, v-175: bisognerebbe che io vi dichiarassi le possibilità o potenze

ad esaminar gl'idiotismi, ma ciò che abbiamo a dirne si renderà più chiaro,

dirne si renderà più chiaro, poscia che avremo parlato delle parti logiche della lingua.

aderenza a quel complesso logico e morale che costituisce la personale partecipazione alla realtà spiritualmente

il sommario per compensare il nesso logico che manca fra gli stacchi lirici. soffici

: a qualunque scuola appartenessero, pareva che ciascuno cercasse d'ingranare e inchiavardare con

3. nel linguaggio comune: che rivela o deriva da ragionevolezza, assennatezza

par quel ch'io favello, / so che m'intendi ben, s'entender vuoi

ch'entender suoi / quant'un altro che sia de qui in mugello. tarchetti,

tarchetti, 6-ii-163: forse tra creature che aspirano indefessamente ad essere felici, il

é d'ingegno anco in italia, che la lingua francese sia più logica, perché

. carducci, iii-24-190: la letteratura che da due secoli ha dato e dà le

. zena, 2-167: le tinte che poco prima pareva urtassero fieramente fra di

vere. gentile, 3-246: una volta che sei entrato nel sentimento del poeta,

sentimento del poeta, quello stesso mondo che fu il suo, infinito, o dai

logiche pertinenze del palazzo, ma il fatto che non badassero affatto a drogo, mai

10 mortificava. 6. che pensa, agisce, si comporta in modo

ragionevole, assennato, prudente, coerente; che è dotato di intelligenza vivace e sottile

intelligenza vivace e sottile. -anche: che ragiona con calcolata freddezza (e non si

. cattaneo, v-3-219: un avaro che veste e mangia sordidamente è logico:

dovevano riconoscere e confessare a se medesimi che l'austria era moderatissima, dacché.

, matematico, loico, equilibrato, che argina coi muraglioni il gran fiume di

vol. IX Pag.195 - Da LOGIO a LOGLIO (50 risultati)

eziandio nel modo di diffinire, avvegna che, secondo la fama che di lui

, avvegna che, secondo la fama che di lui grida, elli fosse loico e

: egli fu un de'migliori loici che avesse il mondo e ottimo filosofo naturale.

considera quelle forme e diffinisce le forme che non hanno tesser loro, né la

il dialettico considera e diffinisce le forme che sono in materia, benché e'non

studiando si mettono in croce per provare che il 'sì 'nieghi, che

che il 'sì 'nieghi, che il 'non 'accetti, che l'

che il 'non 'accetti, che l'uomo sia un animale con due

sia un animale con due piedi, che i ciechi veggano, che i zoppi corrano

piedi, che i ciechi veggano, che i zoppi corrano, che i mutoli

ciechi veggano, che i zoppi corrano, che i mutoli parlino. brignole sale,

maestro... non mi pareva che fosse un gran loico. d'annunzio,

: metto fine a questa pena chiedendogli che fu risposto dalla propaganda fide al quesito delle

quesito delle missioni. « naturalmente, che perisca il corpo purché l'anima si

: mi parete giusto di quei logichetti che, come sentono dire * hoc est contra

non hai dell'organo dello stagirita solo che 'l mantice. = voce dotta,

colori, intrecciato con fili d'oro, che il sommo sacerdote ebraico si poneva sul

i comici recitavano o cantavano, mentre che il coro stava immobile e saltavano i

. è un mostro. ma bisogna che io lo salvi; se no, non

mi dà più nulla di tutto quello che mi deve... ma è preso

alla gola dalle speculazioni dei messaggeri, che gli ha messo a dosso, del

. -nell'egitto romano, pubblico funzionario che aveva competenza giuridica, amministrativa e religiosa

di costantinopoli, era il titolo de'notai che teneano i pubblici registri, detti perciò

. milit. settore dell'arte militare che regola le attività riguardanti la sussistenza,

714: 'logistica': parte dell'arte militare che provvede ai movimenti ed ai rifornimenti delle

tali movimenti e tali rifornimenti in modo che le truppe giungano nelle migliori condizioni possibili

logistica ': quella parte della strategia che riguarda l'approvvigionamento, l'accampamento, le

3. statist. parte della statistica che si occupa dei problemi demografici e di

. matem. ant. parte dell'aritmetica che si occupa delle operazioni elementari sui numeri

grado. taglini, 2-25: pensò che il raggio di luce, che nell'accennata

pensò che il raggio di luce, che nell'accennata maniera si rifrange nell'atmosfera

atmosfera, dipenda dalla logistica o pur che sia una vera logistica. i. riccati

1-2-617: due [metodi] sono quelli che servono: uno per mezzo d'una

uno per mezzo d'una curva, che si chiama logaritmica, ed anco logistica

croce, i-2-91: la logistica è scienza che si riferisce, non alle sole quantità

. m. -ci). milit. che appartiene o si riferisce alla logistica;

appartiene o si riferisce alla logistica; che vi ha attinenza o ne deriva.

321: -e poi tu hai a sapere che la guerra in que'posti lì non

monti, fiumi, boschi, e che so io. e. cecchi, 7-18

ogni buon senso logistico, sono fatti che si palesano anche al più idiota.

forze armate. 2. filos. che appartiene o si riferisce alla logica simbolica

i-2-82: ora come ora, non sembra che i metodi logistici abbiano valore e prezzo

non per alcuni circoli ristretti di gente che, a quel modo e a suo

di una popolazione in base all'ipotesi che essa tenda a moltiplicarsi in proporzione geometrica

tenda a moltiplicarsi in proporzione geometrica e che a tale sviluppo si opponga una resistenza

]: 'loglièlla': specie di pianta che ha la radice perenne; i culmi

sono delle piantine di trifoglio e di loglièlla che mi fanno compagnia. =

un vero loglio della buona specie, che gli antichi agricoltori credettero provenire da un

il loglio e'triboli e la gramigna, che non si puote vincere, affaticano le

non si puote vincere, affaticano le biade che debbano dare il grano. crescenzi volgar

vol. IX Pag.196 - Da LOGLIOSO a LOGOGRAFO (54 risultati)

'. il gioglio altro non è che un vizio delle biade, il quale nel

pelose, con il calamo più sottile che di grano, nella sommità del quale

, 391: quelli granelli di frumento che, seminati, nascono appresso a granelli del

intrecciano le loro barbuccole assieme e pare che venga dal grano la generazione del loglio

la tenace gramigna / fermano il grano che cresce. 2. granello,

e've voio fare cota parte, / che voe avrì la paglia e'logio,

altra ve'n voio metere: / che voe avrì ò logio e la paia,

medici, si purghino li mali umori, che non guastino li buoni, e a

il loglio e la mala erba in modo che non guastino la buona sementa. m

e distrutto. 4. persona che devia dai retti princìpi etici o religiosi

coltura, quando il loglio / si lagnerà che l'arca li sia tolta. landino

: è questo il seme mio, che già ti diedi, / e la speranza

furono il ladrone bestemmiatore d'un dio che moriva per sé, matteo spogliatore degli

1-7-21: attendi, attendi a drusilla, che è terreno da siccare e che ama

, che è terreno da siccare e che ama la tua pianta, ché da livia

tua pianta, ché da livia, che ama fabbrizio, non troverai mai altro che

che ama fabbrizio, non troverai mai altro che triboli e loglio. 6

guardia. fagiuoli, 1-4-413: che conti? che saldo? ho i miei

fagiuoli, 1-4-413: che conti? che saldo? ho i miei libri belli

2-462: il loglio è un'erba che nasce fra'grani, il seme della

seme della quale, mangiandolo, dicono, che faccia sbalordire e venir sonno. e

effetti del loglio abbiamo un proverbio, che dice: * io non dormo nel

* io non dormo nel loglio', che significa: io non son balordo.

2-38 (ii-3): certamente io credo che sia di grandissimo profitto a l'uomo

sanarlo pugni; / e onor, che non logni, / defendi fine a

il quale tutte le cose accadono, ma che esiste anche di per sé (eraclito

o pneuma divino, immanente al mondo, che contiene in sé le ragioni seminali di

-nell'idealismo postkantiano, il divino che si manifesta uscendo da sé e diventando

per sé, la ragione di ciò che è (hegel). - nel neo-idealismo

scienza... da ciò si deduce che la filosofia quaggiù non può essere perfetta

il primo verbo è l'intelletto divino che racchiude i paradigmi di tutte le cose.

logos » di platone non è altro che l'intelligibilità eterna e divina delle cose,

l'intelligibilità eterna e divina delle cose, che risplende allo spirito di tutti gli uomini

. de amicis, xi-271: dice che l'anima dell'individuo, entrando per opera

. gentile, 3-55: si potrebbe osservare che la serie ideale riguarda il logo astratto

i concetti si unificano nel concetto, che è la stessa autocoscienza in movimento e

dei termini, ossia un'attività sintetica che li pone entrambi contrapponendoli. in principio

criterio degli umili e il sano discernimento che talora traspare dal loro logo e si

linguaggio proprio di alcuni stati demenziali, che consiste nella ripetizione spasmodica delle sillabe finali

medie. forma di afasia sensoriale, che consiste nell'incapacità di comprendere le parole

lode da noi quei * logodedali 'che dicessero aurea la favella de'plebei del

muratori, 8-i-224: quanti ci sono che di leggeri schi- verebbono la pedanteria,

. storiografia greca del periodo arcaico, che contiene narrazioni riguardanti fatti prodigiosi, leggende

, l'attività propria dei logografi, che componevano, dietro pagamento, le orazioni

(plur. m. -ci). che è proprio, che riguarda la logografìa

-ci). che è proprio, che riguarda la logografìa. -in partic.:

nella mattina del io agosto, e che le arrecavano vergogna. = voce

. croce, i-4-173: è ben chiaro che prima di erodoto, prima dei logografi

, perché non è dato concepire uomini che non pensino e non narrino in qualche modo

antica atene, il cui diritto richiedeva che le parti si difendessero in giudizio personalmente

esperto di diritto e di oratoria, che assisteva dall'esterno i privati che dovevano

, che assisteva dall'esterno i privati che dovevano sostenere un giudizio, e che

che dovevano sostenere un giudizio, e che, in particolare, scriveva i discorsi

in particolare, scriveva i discorsi difensivi che gli interessati imparavano a memoria e pronunciavano

vol. IX Pag.197 - Da LOGOGRAMMA a LOGORARE (47 risultati)

plur. -i). segno grafico che rappresenta convenzionalmente un oggetto o un'

(noto fin dall'antichità), che può essere considerato un anagramma incompleto,

: riboboli e modi di dire, che a lui paiono enimmi e logogrifi. de

,... un genere convenzionale che, perfèzionato e abbreviato, produsse le

dà luogo la parola 'amore ', che fa 4 re, amo, remo,

espositore, e prender norma di ciò che fra le sue dichiarazioni meritar può la

quale dei grandi ammira di più quello che intende meno, piause al logogrifo.

da due anni e visibile a tutti quelli che con una certa sagacia hanno tenuto dietro

. è la nuova maggioranza progressiva, che sembrava a taluni un logogrifo o un'

muratori, 8-i-224: quanti ci sono che di leggeri schi- verebbono la pedanteria,

. m. -i). medico che cura le anomalie del linguaggio dipendenti da

. i. logoràbile, agg. che può essere logorato; che è soggetto

agg. che può essere logorato; che è soggetto a logoramento; che è passibile

; che è soggetto a logoramento; che è passibile di deterioramento.

gran copia de'rottami, alla pulitura che ricevono ed a molti altri manifesti segni

a molti altri manifesti segni di logoramento che si riscontrano nelle ghiare de'fiumi.

fiumi. frisi, 174: pensò che la pulitura delle ghiaie de'fiumi fosse

.. forma del corpo, convien che al corpo si accomodi in modo tale che

che al corpo si accomodi in modo tale che concepisca tutte le cose come corporee,

ciò per mezzo di potenze sensibili, che sono tutte soggette a logoramento. tommaseo

pres. di logorare), agg. che produce logoramento, usura, debilitazione.

ojetti, iii-559: il giappone, che ha da quattro anni una guerra da

. moravia, xii-224: via via che il tempo passò e queste logoranti attese

pan tofole, / poi che l'avete ben pelate e logre, mi

d'aprir le casse, devon aspettare che si sfascino da sé, e perciò,

sfascino da sé, e perciò, attendono che le logori il tempo.

di un paio di scarpe da estate che in città si logorano facilmente, e perciò

, e perciò scrissi a don pietro che le ordinasse a pier ignazio. -corrodere

biringuccio, i-50: qual si vogli cosa che sia, alle gran quantità de le

. gelli, 15-i-213: l'acque che piovono,... logorando alquanto con

non minerà questa machina del mondo, che nostro signore dio, come divino atlante,

. frugoni, 1-311: rugine folta, che logora il ferro più acro. sergardi

poco a poco logorando quella parte dell'unghia che ho detto. muratori, 6-44:

detto. muratori, 6-44: chi pretendesse che non si logorasse una casa, una

casa, una tela, un legno; che non si rompesse un vetro cadendo in

manco il collo. goldoni, xiii-936: che pretendete mai, che mai sperate,

, xiii-936: che pretendete mai, che mai sperate, / discreto amico, da

amico, da una vecchia musa / che le corde e le dita ha logorate.

/ non posson contentar l'umane voglie / che 'n sé non hanno esistente bontade,

. baldi, i-189: il dottor zaccagnin che con le dita / lograte avea de'

i-43: vi intendo: voi volete che le figure individue di dire vengano da

figure individue di dire vengano da forme che si rompano poi come quelle del- l'

quelle del- l'artiglierie o da coni che si logrino, come quei delle monete

stessi si logorano, come conservarci noi che siamo carne? g. gozzi, 5-29

bel fesso, /... / che, quando è posto a'vostri fogli

suo più di parecchi / senza mostrar che si logori o invecchi. 3

. iacopone, 1-204: tutto quel che mangiava, / e la gola lograva

vol. IX Pag.198 - Da LOGORARE a LOGORARE (62 risultati)

di nostra arte né d'altro frutto, che noi d'alcune possessioni traiamo, avremmo

avremmo da poter pagar pur l'acqua che noi logoriamo. sacchetti, v-257: formica

con grande sollicitudine raguna la state quello che 'l verno dee logorare. s.

mille doppi el pane e 'l vino che noi logriamo. guicciardini, 11-247: in

in lucca era poca roba e sperava che, partendo niccolò piccinino di toscana,

, 26: quella più felice si reputa che meglio delle altre si sa rabbellire,

gozzi, 4-221: l'ironico ricordo che mi dài, / ch'io logri inchiostro

parendo a matteozzo le salsicce logorare più che non si solea, pensò fra sé che

che non si solea, pensò fra sé che la fante le desse a chichesia.

del corazza, 295: io stimo che si lograssino, in questa mattina, libre

fuoco,... tocquixiro vide che molta legna impertinentemente si lograva.

fìgur. biringuccio, 1-121: ancora che li carboni si logrino, [il

4-24: a noi vecchi interviene il medesimo che succede delle legne di quercia vecchia,

succede delle legne di quercia vecchia, che si logorano e si consumano a poco

atta a durare fatica, e quello che guadagnava, guardava e poco ne logorava

signore, e in quanto tempo convenìa che tutto il suo fosse del signore, si

m. cecchi, 1-2-390: i'vo'che stasera e'si ritrovino / queste due

, e ch'e'si logori / quel che s'aveva a dare a quella fausta

, ove tratta degli avari, / che logrò mecenate, in far le spese /

nel suo agio e nel suo sollazzo, che faccia proponimento di logorar la vita in

resta molto da campare, e gli anni che mi son logorati tra le macchine e

fra queste pendenze si logorò tanto tempo che il re di saragozaz si ricondusse a

lo stomaco, quando gli manca che mangiare, o ei logora se

stesso, o e'digestisce di quegli umori che generano cattivo sangue. pallavicino,

/ seguitando a parlar di que'che gli occhi / si logoran sui libri,

d'este, 58: terminati che furono i modelli del monu

continui, con adoperare ferri enormi che avrebbero logorato le forze di un

atleta. foscolo, xvii-154: quella salute che tu, mia cara madre,

guarini, 2-83: né qui credo che ci bisogni logorar il cervello nel cercarne

mascardi, 57: lasciate le inutili sofisterie che logorano non meno infruttuosamente l'ingegno che

che logorano non meno infruttuosamente l'ingegno che 'l tempo, ci faremo al soggetto

v'ha fantasia più stralunata di quella che si mette a lograr gli spiriti dell'intelletto

bugiarde follie. zanon, 2-xviii-185: giovani che son destinati al commercio ed alle arti

s'io avessi veduto, sacra maestà, che al duca fossero di mestiere le fatiche

apologie di gazzette l'ingegno e le forze che potevi spendere con più onore.

, ii-316: non gli era ben noto che cosa fosse amore, e però nuovo

e accettata genera un grado d'immoralità che logora a un tempo vigore e virtù

nazione. de marchi, ii-713: a che prò'logorarsi la coscienza in una filosofia

prò'logorarsi la coscienza in una filosofia che non serve a nulla? moretti,

l'amante, pieno d'ardore, / che attese presso una chiesa / si logorò

non mi si mostri più favorevole, che sarò un dì forzato ad uscirmi di

. brusoni, 4-i-250: poi dubitatosi che,... stando il nemico ne'

della vita per me, costoro si credon che quello sia io. e. cecchi

suoi bisogni servito, talché poco mancò che logra l'aveva. -far subire

, 1-53: quella città o fortezza che può mandare k una sortita

, con l'indugio, fare / che il nemico da sé si logorasse.

prima [i miei avversari] dicevano che io pariavo alla semplice; ma poi,

poi, logorate queste frecce, dissono che era per ignoranza e per non aver

, 1-xli-136: convien... aspettare che la lenta efficacia del tempo abbia logorata

: gioverebbe impetrare qualche più rigida tutela che non sulle strade comuni, per il

sulle strade comuni, per il pericolo che dal minimo guasto e disturbo, e

mazzini, 1-211: il riavvicinamento essenziale, che logorava le vecchie antipatie nazionali, sempre

roberti, xiv-9: vorrei... che il suo santissimo nome augusto non si

traslati in propri,... secondo che la metafora o conserva la sua freschezza

la condizione dei piaceri degli uomini: che nell'atto medesimo del godimento ci si vengono

sugaro, simili a la spelatola con che si lograno gli arnesi di dosso, danno

danno il maggior de i trionfi tosto che dicono: sì a fè, giuro

fuchi, ingorde bestie e pigre, / che, solo intente a logorar l'altrui

: racquistò con l'oro i longobardi, che nelle carceri gallicane logra vano i ferri

, 20-240: quale è più gran vituperio che scorgere una meschina che ha solamente la

più gran vituperio che scorgere una meschina che ha solamente la ricchezza d'una botta

tei promisi: ma io so bene che io tei voglio attenere, e di più

vol. IX Pag.199 - Da LOGORATO a LOGORO (41 risultati)

che tu vi ricolga su pane e vino per

e legumi, vino ed olio, non che per suo logorare, per vendere.

filippo degli agazzari, 23: l'abito che io ho in dosso è tanto rotto

in dosso è tanto rotto e lograto che io noi posso più portare. pagliaresi

rotto e tutto guasto, / sì che però innudo era rimasto. chiabrera,

gozzi, i-3-149: quando tu crederesti che le più fine camicie e le più

parea di essere liberato da una macine che mi stesse in sul capo. -cancellato

temanza, 193: non si vede altro che una sepoltura, a piè dell'altare

la fantasia logorata dalla quantità de'pensieri che l'agitavano. tarchetti, 6-ii-437: io

mese intero altro io non abbia fatto che salire e scendere, le mie ginocchia

nell'intema costituzione. 5. che ha perso valore, forza, efficacia;

. g. gozzi, i-9-180: che dirai quando, sul fin di queste

, xvi-181: era come un dolore smussato che provava adesso, logorato e lontanante.

crusca]: vecchio goloso, logoratore, che hai fatto del ventre dio. g

... guardare, non meno che niuno uscisse del castello, che alcuno

non meno che niuno uscisse del castello, che alcuno v'entrasse; conciossia cosa ché

scemati. 2. figur. che sfibra, estenua; che tormenta,

. figur. che sfibra, estenua; che tormenta, affligge. salvini,

, di vita / logor rator, che tutte cose umilii, / non fossi tu

carena, 1-214: 'fanghiglia': lo stesso che 'logoratura ', ossia quella poltiglia che

che 'logoratura ', ossia quella poltiglia che resta nel truogolo della ruota deltarrotino.

. a codesta logoratura o fanghiglia, che anche chiamasi terra d'arrotino, si attribuisce

il passato; ma così limpido in me che più non me ne separa il tempo

per pensarti, eterno, / non ha che le bestemmie. 2.

indifferente; figurarsi il logorio di puccini che italiano lo era dieci volte. baldini,

baldini, 9-250: il desiderio, che ogni tanto pungeva il carducci, di rifarsi

. vittorini, 5-19: si dirà piuttosto che alfonso nitti non abbia il gran sangue

andare in una maniera un po'inconsapevole che precipita e vela il suo logorio interiore.

, 1-2-524: a te lo lascio, che / sai cavar sugo della logorizia.

era tanto consumato e logoro dalla vecchiaia che in molti luoghi non si poteva leggere

per ragunar più pezze nella tasca nascosta che non hai stracci nella veste logra.

spesa, manderaimi i tuoi di velluto, che leverò via tutto il logoro. cicognani

palesante i segni... di rammendi che, specie alla luce, non facevano

, specie alla luce, non facevano che mostrare di più il logoro e le ragnature

stessi avanzi del- l'antiche fabriche, che sarà poi nelle immagini di esse,

. aretino, vi-721: io mi credevo che voi fussi tutti santi a'piè logri

aggiungete carbone, quando è logro quel che v'avete messo. grazzini, 4-71:

grazzini, 4-71: spacciati, prima che sia logoro affatto questo mozzicon di candela.

. 3. per estens. che reca segni di deperimento 0 di invecchiamento

boterò, 11-55: avea contorno, anzi che corpo umano, / tant'era dall'

1-145: cuore, / logoro nome che patimmo un giorno. -sorpassato, superato

vol. IX Pag.200 - Da LOGORO a LOIA (48 risultati)

che non sapeva connettere fra le cose. montale

logoro: una valigia di cuoio / che ha portato etichette di tanti alberghi.

in logra zona / vidi l'inferma che finanza ha nome, / che scheletro

l'inferma che finanza ha nome, / che scheletro pareva e non persona. de

, quanto in alcuni particolari quasi incredibili che parevano indicare una trascurataggine antica e ingiustificata

nulla; logora di stagni e saline che sembravano spazi vuoti, spazi puri.

(138): standomi a vedere quel che tal cosa faceva, essendo di già

ii-496: vendemmia senz'acqua addosso, subito che è venuta la luna nuova, volendo

padre, che-mmi tien sì magro, / che tornare'senza logro di francia.

gli vedresti andare all'aere sottili, che è segno di logoro. 3

. biringuccio, 1-155: quel manco che voleste per più sicurtà de tartigliarla e

si conceda maggior quantità d'olio, che non sia il bisogno per logoro e

ministri, agenti e fattori procacciano li barili che ten- ghino tre e quattro fiaschi più

falcone; era costituito da un bastone che portava alle estremità ali o piume d'

è stato assai sull'ali, / che sanza veder logoro o uccello / fa dire

2-450: logoro si chiama l'ala che gira lo falconieri, per fare ritornare lo

colombi salvatici si pigliano in maremma, che, tese la reti e passando le

tanta fretta il suttil legno tonde, / che con maggiore a logoro non scende /

e di questi altri sono sferici, che son quelli che hanno a muoversi per tutti

altri sono sferici, che son quelli che hanno a muoversi per tutti i versi

strozziere e digli l'avvenuto, / e che vada col logoro e lo chiami [

spago. 2. figur. ciò che attira l'attenzione; richiamo, attrazione

cagne; / li occhi rivolgi al logoro che gira / lo rege et- terno con

speroni, 1-2-142: la risposta, che far dovreste alla mia dimanda, sarebbe il

, si abbassarebbe quello alto ingegno aquilino che par che voli oltre i termini che la

abbassarebbe quello alto ingegno aquilino che par che voli oltre i termini che la materia

aquilino che par che voli oltre i termini che la materia li prescrivea. g.

beccatene, / e veder altro logoro che quello / che tu mostri a'falconi.

e veder altro logoro che quello / che tu mostri a'falconi. cesari, ii-

amare pure i beni del cielo, che ad invidia non danno luogo, colla mostra

del parlamentarismo. soffici, v-2-51: sembrava che tutta la logorrea del trovatorismo, del

(plur. m. -ci). che è in preda a logorrea. -

nel palco de'logotachigrafi, cioè di coloro che rapidamente scriveano i discorsi che nell'assemblea

di coloro che rapidamente scriveano i discorsi che nell'assemblea si tenevano. =

, sf. psich. metodo di cura che prende come punto di partenza le

di v. e. frankl, che parte dal vertice di quella piramide a

così chiamato nella sua corte, e che noi forse diremmo gran cancelliere. tramater

logudorése, agg. e sm. che si riferisce, che è proprio o

. e sm. che si riferisce, che è proprio o caratteristico del logudoro;

è proprio o caratteristico del logudoro; che vi è nato o vi abita (

o vi abita (una persona); che vi è parlato (un dialetto)

= deriv. da logudoro (regione che formava uno dei quattro giudicati della sardegna

/ trascina il carico spropositato / fin che gli durano le forze grame. viani

.. qui vuol dire quelle materie, che si mettono in sul viso le donne

la loia / dei santoni ridir che ad ogni passo / si riscontrano a casa

satanasso. bandi, 2-ii-143: vedrai che il piovano arlotto può lavarti la loia

può lavarti la loia di tutti i peccatacci che t'insozzano! -modo di esprimersi

meretrice penna d'acciaio, / pur che sia piena la mangiatoia, / vendon

vol. IX Pag.201 - Da LOIA a LOMATIA (44 risultati)

3. classe di persone che non gode di buona reputazione; ambiente

. buonarroti il giovane, 10-889: che, se della mia stizza io scaldo

, 186-57: o questo è ben peggio che 'l fante vuole loicare meco,

l'oca: va', fa'che noi abbiamo degli agli a cena, che

che noi abbiamo degli agli a cena, che dio ti dia il malanno,

, e col collo torto più loiolescamente che potè, con un risolino...

morale avrai a professore un gesuita rimbambito che ti farà una predica loiolesca nel pazzo

, 134: avrete un'idea di quel che arzigogolò il liberalume loiolesco degli ultimi cinquant'

processo di gioberti risulta dai documenti vaticani che il papa aveva già dato preventivamente -in

carducci, iii-15-423]: verrà il tempo che il mondo, come si è

le giuste beffe del gesuita lucchesini che volle darci il machiavelli per uomo

additando quelle parti dell'opere sue che smentiscono quel disingenuo loio lista

verri, 2-i-2-145: il mio lloyd, che è passato ultimamente dal portogallo e dalla

il suo antico genio loiolistico, confessa che questi frati hanno perduta la testa e

questi frati hanno perduta la testa e che era necessario l'espellerli. = deriv

, col sufi. chim. -osio, che indica uno zucchero.

. lokào, sm. lacca che si estrae dalla cor teccia

farvi un ponte, e di lolla, che 'ncollo / tenga la piena,

'ncollo / tenga la piena, che sì mal conciollo. tommaseo [

; e così gli chiamano i ragazzi che giuocano a'ferri. = cfr.

sf. neol. ragazza molto giovane, che si comporta in modo libero e

, decenne o poco più, che già suscita desideri carnali. = dal

di quello ch'eglino avevano sotterrato, che si mutava a modo che fusse stata lolla

sotterrato, che si mutava a modo che fusse stata lolla. s. caterina

e fregatolo dipoi con le mani fino che sia netto dalla lolla, si fa rompere

fa, più caro de'venti, che la loppa / tutta e la lolla e

al malmantile, 2-789: 'loppa', che si dice anche 'lolla', è il

dice anche 'lolla', è il guscio che si leva di sopra al grano, quando

grano, quando si batte, che si chiama anche 4 pula '. lambruschini

: alzando 10 staccino, a guisa che si fa col vaglio per pulire dalla

: 'lolle'chiamano alcuni botanici le squame che forma ogni fiorellino dello spigolo delle graminacee,

toccando, si può dir con mano, che egli sia per essere di brevissima durata

essere di brevissima durata, del cielo, che secondo coloro è di lolla, essendo

lollaiòlo, sm. tose. capanna che serve di deposito per la lolla.

e perciò un rassegnato eudemo- nista, che, convinto della nullità del mondo e della

4 lollardi ': nome di una setta che si sollevò in alemagna nel principio del

loligine vola fuori dell'acqua: il che fanno ancora e pettenculi in forma di saetta

ed in tutti quegli parimenti delle lolligini, che per altro nome da noi toscani,

: essi piglian per cibo non altro che quella sorte di pesci che noi chiamiamo

non altro che quella sorte di pesci che noi chiamiamo calamai o seppie o polpi o

seppie o polpi o loligini o totani che dir vogliamo. tramater [s. v

uova attaccate le une alle altre, che hanno l'aspetto di ghirlanda.

, 3-114: 'lollo': è lo stesso che lullorone. val- dinievole. =

e ritornò numitore, loro loio, che amulio avea cacciato dal regno.

vol. IX Pag.202 - Da LOMATIOLO a LOMBARDO (32 risultati)

chim. sostanza cristallina, aghiforme, che costituisce l'elemento colorante giallo dei semi

o nevralgica, e talvolta traumatica, che colpisce i muscoli lombosacrali; si manifesta,

contrasse nel 1774 una lombàgine reumatica, che interessò in appresso l'ischio e tutto

suoi dolori nel letto, e temo che la sua lombaggine debba andar per le

. 2. veter. affezione dolorosa che colpisce la regione lombare dell'animale.

movimenti di quella regione della spina che è detta lombare. = voce

entro il confine, / i reni, che due son grandole ovali, / atte

vuoi di gagliarda, di balletti, che a tempo mio a siena e'non si

. 3. region. vento freddo che spira da settentrione verso lo sbocco delle

. strascino, xxvi-2-201: marte, che se'nemico della pace,

, ii-144: furono i primi bresciani che, giovandosi della forza espansiva de'gaz

di latta accerchiati di * ferro, che si dissero lombarde, scagliarono a grande distanza

da lombardo, col suff. -aggine, che indica un concetto astratto deteriore.

goldoni, i-1019: e poi a che vogliamo noi disputare del titolo? s'ella

tutti i personaggi della commedia introdotti, che lombardamente così l'appellano. cantù,

lombardata, sf. fila di muratori che si passano l'un l'altro del

, tutto quanto il terreno e sasso che si ricavasse dal taglio del poggio.

disporre una fila di operai in modo che possano spostare determinati materiali passandoseli l'un

. di lombardeggiare), agg. che ricalca i modi e le forme proprie

ma anco dall'autorità d'omero? che giusto troncò alla stessa guisa la comune

guisa la comune voce * 8&{xa ', che 'casa 'significa, nella dorica

significa, nella dorica '8cò 'che risponde appunto all'italiana 'ca ';

lombardizzante, agg. letter. che segue i modi, le forme,

la morfologia e quasi affatto la sintassi che è più connaturata allo stile, alla

). lombardizzato, agg. che ha assunto mentalità, abitudini, modi

(ant. lumbardo), agg. che è nato 0 abita in lombardia.

abita in lombardia. -in partic.: che anticamente viveva nel territorio dell'italia settentrionale

1... i fiorenza, fior che sempre rinovella, / a sua corte

sono in nostro volgare certi antichi gentili uomini che noi chiamiamo cattani lombardi, derivato da'

cattani lombardi, derivato da'detti longobardi che n'erano stati signori d'italia. boccaccio

e dell'altre, lei, accorgendosi che il ditto giovane l'amava, pensò:

piccolo, magro, mobile, gaio, che fuma quasi quanto me, così lombardo

vol. IX Pag.203 - Da LOMBARDO-VENETO a LOMBATA (26 risultati)

, supto pena de scomune- gaxone, che no deipae fare cum temperatore alcuna zura

affigurai, mirando con diletto, / che costei era la bella lombarda. leonardo

): abbiamo noi lombardi un proverbio che molto spesso si costuma dire, cioè che

che molto spesso si costuma dire, cioè che il lupo muta pelo e non cangia

con tanto desiderio e con tanta felicità che l'impregna di sentimento.

/ sarà la cortesia del gran lombardo / che 'n su la scala porta il santo

frassinoro. -ant. mercante italiano che svolgeva la sua attività commerciale all'estero

poi più comunemente * longobardi ', che verso la metà del v secolo si stabilirono

italia, e vi fondarono un regno che durò 206 anni. carducci, iii-4-45:

le rimboschite cime. 2. che si trova nel territorio della lombardia o

ch'è per omor tanto gagliardo / che que'che vide nel fiume lombardo /

è per omor tanto gagliardo / che que'che vide nel fiume lombardo / cader suo

del paesaggio lombardo. 3. che appartiene o si riferisce alla lombardia o

sua tradizione, alla sua mentalità; che vi è coltivato 0 prodotto; che

che vi è coltivato 0 prodotto; che ne costituisce una caratteristica particolare.

molle a un tempo e maestosa, che brilla nel sangue lombardo. bonghi,

preso subito grande simpatia pel bergamasco, che dal bel principio mi aveva mostrato un

parlato in lombardia (un dialetto); che fa parte di tale dialetto; scritto

il quale appo noi non suona quello che appo loro, percioché noi diremmo d'

loro, percioché noi diremmo d'uno che molto bevesse: colui « cionca »

del dialetto lombardo. -lombardo-romagnolo: che appartiene a un dialetto intermedio fra il

ma la carne. / voglio dir, che 'l fior ne prenda, / e

cu'io drizzo / la voce e che parlavi mo lombardo, / dicendo « istra

era. castiglione, 75: né credo che mi si debba imputare per errore lo

tosto conoscere per lombardo parlando lombardo, che per non toscano parlando troppo toscano.

ha con sé una lampada inconsumabile, che disperde ogni oscurità. egli parla,