adoperato da queste genti più difficili d'accesso che non le nostre, quando non sanno
febbre, convulsioni, ecc.) che insorge all'improvviso e con intermittenza.
, fosse un vero accesso di frenesia, che ce n'era abbastanza cagioni, si
de'medici significa quei fenomeni o sintomi che accompagnano il sopravvenire della febbre, o
altro qualsiasi malore. i francesi, che nelle loro metafore, sconfinano, hanno esteso
si diede a tremare e a rabbrividire che faceva pietà. svevo, 5-196: fu
fu colta da un accesso di tosse che non voleva cessare. d'annunzio,
grave? panzini, iii-549: certi oratori che cominciano con l'urlare e quando l'
a me con violenza la tovaglia così che tutte le stoviglie dalla tavola volarono a
estremo della manìa come si sente il turbine che s'approssima. papini, 27-1165:
inclinato, sarebbe stato così inconsiderabile, che non le avesse fatto fare qualche figura
panciatichi, gli dica,... che si prepari a darmi desinare alla torre
onde formarsi un'esatta idea delle circostanze che possono influire sulla decisione. questa verifica
(massime in quelle di servitù) che nelle commerciali. -accesso al fondo
facoltà di ingresso o di passaggio, che può diventare coattiva in caso di opposizione
e il passaggio nel suo fondo, sempre che ne venga riconosciuta la necessità, al
proprio voto a un altro candidato, che non avesse nello scrutinio ottenuto voti sufficienti
. dir. forma particolare di annessione che indica, nel diritto processuale, la
: il predicare le quaresime intere, che agli operai evangelici è la principale delle
fatiche,... può veramente dirsi che al p. zucchi era cosa accessoria
sono assai minori di numero di quel che si pensa. abbiamo osservato di sopra
si pensa. abbiamo osservato di sopra che molte voci sinonime nell'idea principale son
. dir. cosa o bene accessòrio: che, pur conservando la propria individualità,
. boccardo, i-20: è massima che l'accessorio segua il principale, cioè
l'accessorio segua il principale, cioè che chi acquista quest'ultimo acquista pure il
acquista pure il primo; per guisa che colui che compera un bastimento finito di
pure il primo; per guisa che colui che compera un bastimento finito di tutto punto
latina, senza altro avervi del suo, che un tal pochissimo accessorio. magalotti,
, per oggetto principale della riforma ciò che non era che un accessorio, ed
oggetto principale della riforma ciò che non era che un accessorio, ed all'accessorio si
dir la verità, con le frange che vi s'attaccarono, non gli poteva
e a dir vero, cogli accessorii che vi si appiccarono in seguito non gli
): per grazia del cielo, che non sono molte quelle [idee e
, e d'una tale importanza, e che conquistino la loro evidenza a un tal
. 2. plur. gli elementi che hanno funzione di completamento e di perfezionamento
pastorale. baldini, 4-69: uno che si contenta di vendere accessori per le
cravatte, borsette, ecc.) che nell'abbigliamento assolvono compiti utilitari o decorativi
strumenti, utensili, ecc.) che in una macchina, in un'autovettura,
, pezzo, ordigno non essenziale, che s'aggiunge a quel che costituisce il
non essenziale, che s'aggiunge a quel che costituisce il corpo d'una macchina o
secondariamente. salvini, 39-v-121: panni che ceda di gran lunga la commedia alla
accessuale, agg. medie. che si riferisce a una perturbazione improvvisa
riferisce a una perturbazione improvvisa, che ha carattere di accesso. viani
238: e ripensava dentro sé: che cosa? / ch'era gennaio..
pass, di accestire), agg. che ha messo foglie, rami; che
che ha messo foglie, rami; che ha fatto cespo. viani,
: se il tempo cambiava, come pareva che dovesse cambiare, il grano, bene
alla scure, ma più piccolo, che serve a lavorare il legno, e anche
littori de'tuoi compagni, e comanda che mettano mano alle verghe e alle accette
ariosto, 42-12: l'elmo, che par ch'aperto abbia un'accetta, /
, / se fosse stato fral più che di scorza, / difeso non l'avria
chi avesse avuto potere di caricarlo, e che, scoccandolo, avesse fatto trasvolar la
ceppaia lungo un fossato. nell'istante che l'accetta le stava alzata a picco
il vento] soffiava con tanta rabbia che per andare a torno per la nave bisognava
per la nave bisognava attaccarsi alle fimi che per questo s'erano attra
/ dinanzi alli occhi, tal, che per te stesso / non usciresti.
si giugne ad alcuno uscio: perciò che eglino per cosa del mondo non voglion passare
inclementissima e villana. / poco mancò che preda lor non fossi. 5.
mi face il velo / e la man che sì spesso s'atraversa / fra 'l
, 143-12: ma 'l soverchio piacer, che s'atraversa / a la mia lingua
attraversa, / si vuol reputar sempre che sia bene. / se tu hai oggi
. machiavelli, 670: egli possibile che tu non mi atraversi sempre la via
tutti questi modi, e generalmente ciò che può ritenere, e ciò che si può
ciò che può ritenere, e ciò che si può attraversare al corso delle parole
attraversare al corso delle parole di colui che ragiona, si vuol fuggire. varchi,
caro, 2-2-84: perché, avvedendosi che anco io l'attraversi, la fede che
che anco io l'attraversi, la fede che m'ha non lo potrebbe salvar più
una delle quali è ch'io giudico che la commedia in questi tempi sia per riuscir
: e ingannando me stesso, voglio sperare che tutti questi impedimenti mi s'attraversino innanzi
, mantici e prognosticatori. a tutti quei che si attraversano per impedirne il corso nostro
ii-277: questo non mi potrete negare che non sia diletto. -potrebbe essere,
inventata quella maledetta polvere da stioppo, che pure mi attraversa 1 miei disegni.
, v-82: ma se l'ho detto che il demonio ci mette la coda!
anzi n'andava in cerca, d'aver che dire co'più famosi di quella professione
folla di uomini inetti o mediocrissimi che al buon volere dei valenti e ottimi si
gran punto quando • riescono a impedire che il bene si operi dai più capaci
la potenza vera sta altrove; nel genio che pensa o dirige, nella gioventù che
che pensa o dirige, nella gioventù che interpreta il pensiero, e lo commette
commette all'azione, nella plebe, che rovina gli ostacoli che si attraversano.
nella plebe, che rovina gli ostacoli che si attraversano. giusti, ii-65: sono
alamanni, 6-33: or per piaga, che al petto s'attraversa, / lo
ciò fu la cagione per più legname che 'l fiume menava, il quale ristette e
: era fredda quella pelle diafana che sembrava un latte tenuissimo attraversato da
0 quai catene / trovasti, per che del passare innanzi / dovessiti così spogliar
ho attraversato un osso in gola, che mi mette a morire. frezzi, ii-15-17
pel qual chi in dite va, convien che monte. storia di fra michele,
gli uomini e'cavalli attraversati, / tal che miraeoi sarebbe tenuto / quanti furon poi
ultima occhiata alle masse pallide dei buoi che si staccavano appena nell'ombra,
(femm. -trice) ant. che attraversa. - anche al figur.
], 4-18: ho gran piacere, che da questo mio acerbo esilio mi sia
2-27: il salmasio... vuole che il nome compacum o compagum venga.
valdamo di sopra quel primo scoglio naturale che vi è attraverso. varano, 83:
. varano, 83: allor qual fumo che attraverso fugge, / sospinto dal soffiar
d'uno ronzino, e diceano comunemente che 'l voleano imprendere. machiavelli, 767:
/ vile cocchio ti appresta, / che te salvi, a traverso / de'trivii
mostravano il muso nero attraverso il cancello che chiudeva la stalla. idem, i-153
attraverso i rami nudi del mandorlo, che rabbrividivano al rovaio. de amicis,
amicis, 1-286: esplosioni d'ilarità che ci buttavano a traverso alle seggiole e
marchi, 163: quel respiro dolce che usciva attraverso a un sonno di bronzo
crescente decadimento della sua famiglia, quello che più l'amareggiava era quando innanzi ai
con quella sua forza di volontà inconsapevole che formava il suo carattere e la guidava
ero stanco e indolorito a un punto, che potevo soltanto rimettermi attraverso uno sforzo,
vie del fegato, per la grande attrazione che 'l fegato ne fae. ottimo,
la milza, la qual, dopo che l'ha purificato [il fegato] con
ne rinnoviamo per l'attrazione e digestione che facciamo da tutte le parti del corpo
della natura o pur non altro che vocaboli delle scuole. torricelli, 138:
172: strumento [la tromba] che serve per tirare acqua da basso ad
forse per l'attrazione del suo vizio che incominciava a impadronirsi irresistibilmente anche di me
? bontempelli, 9-88: è vero che io (come tutti) mi conosco molto
molto imperfettamente, e va tenuto conto che le attrazioni sono spesso ingannevoli: l'
l'uomo può sentirsi portato verso quello che meno si conviene con l'indole sua vera
inserita, abilmente, in un'attrazione sensuale che l'età, la noia, la
. 3. figur. qualità che attrae, attrattiva. d'annunzio,
. nel senso di attrattiva 'spettacolo che attrae, grande spettacolo ', è dall'
attraction (anche great attraction). voce che in tale senso passò pure al francese
allora in tutto il circondario per le attrazioni che offriva. palazzeschi, 3-106: l'
varietà nella sua estensione ed attrazione, che nessun altro muscolo che sia nell'uomo
ed attrazione, che nessun altro muscolo che sia nell'uomo. vallisneri, iii-134
, non essere le attrazioni o torpori, che dopo il sonno sente alle dita delle
: non era solito dire il fontanelle che le convulsioni e l'attrazione erano l'obbrobrio
l'avvicinarsi dei corpi tra loro, par che ascriver si debba questa bellissima presente forma
materia... fu subodorata quasi che in ogni tempo da coloro che considerarono
subodorata quasi che in ogni tempo da coloro che considerarono più addentro il sistema del mondo
modo con cui opera l'attrazione sa che un pianeta per la piccolezza della sua
sono regolate colla legge di emanazione, che segue la ragione diretta delle masse ed
del pronome relativo con l'antecedente oltre che nel genere e nel numero anche nel
men scioglievano la vela / della nave, che tien cerulea prua. boccardo, i-244
né fauno in quelle selve, che di attrecciare ghirlande non si affatigasse.
1-74: questa natura pare di colori, che tutti paiono legati, ed attrecciati insieme
fare una bella finestra di vetro, conviene che ci metta di tutti i colori.
'mpaurìo: / parveglie cristo de dio, che en croce avea spogliato.
. complesso delle strutture e degli organi che permettono di utilizzare il vento per la
noto e diffuso, per denotare l'operaio che sul palcoscenico lavora con attrezzi, provvede
. 2. sport. atleta che compie esercizi sugli attrezzi. attrezzìstica
. m. -ci). sport. che concerne gli attrezzi (esercizio attrezzistico;
f. corsini, 2-588: volle ancora che si facesse venire dalla vera cruz sartiami
gli altri attrezzi salvati da quei vascelli che s'erano fatti andare a fondo.
tanti legnami e tanti strumenti ed attrezzi che faceano bisogno negli spettacoli? baretti, ii-180
occidente un vento / destro, gagliardo, che battendo venne / su pel tremulo mar
le doghe delle botti, tutto quello che si poteva salvare. idem, ii-301:
. alfieri, 2-90: così non che le scarpe, anco il più immondo
. attrazzo. attribuìbile, agg. che si può attribuire; riferibile.
1-4-101: coluto tebano... finge che le ninfe del fiume xanto vadano a
bologna. boccaccio, i-476: e ben che ogni potere agl'iddii, sì come
intr. (62): e acciò che ciascun pruovi il peso della sollecitudine insieme
della maggioranza,... dico che a ciascun per un giorno s'attribuisca e
. sacchetti, ii-282: la vita etterna che col suo sangue prezioso [dio]
vogliamo. frezzi, iv-18-17: sappi che la clemenzia e la pietade / allo
così begli e lucenti denti, in tanto che parea che quando ridea o favellava,
lucenti denti, in tanto che parea che quando ridea o favellava, ella avesse piena
da siena, 1029: non vedi tu che tu t'atribuisci quello che è suo
vedi tu che tu t'atribuisci quello che è suo? marsilio ficino, 2-72:
2-72: e questa parità di distanze che s'appartiene all'ordine, ancora non basta
gli orecchi e la lingua ed ogni senso che s'attribuisce al cuore, non sono
s'attribuisce al cuore, non sono altro che pensieri. savonarola, iii-112: colui
pensieri. savonarola, iii-112: colui che pecca per malizia si chiama peccare contra
, perché pecca contra la bontà, che è attribuita allo spirito santo. della casa
all'aria per rispetto del mare; quasi che a guisa di specchio ella riceva in
era attribuita come amante una equivoca segretaria che s'era portata a casa dalla città.
, da pasquale, e può darsi che attribuisca il suo nome all'altro. pratolini
situazione. calvino, 3-91: leggende che dopo esser state attribuite un po'all'
altro finiscono sempre per trovare il protagonista che fa per loro. -ascrivere per congettura
3-298: è ben più naturale a pensare che incisa quella veduta dal mantegna, o
, iv-1-98: il disegno delle figure che giravano a torno... era attribuito
gli attribuivano a gentilezza e piacevolezza piuttosto che a malignità ed a cattività d'animo.
3-687: la fortuna... aggiunse che gli più egregii ed eccellenti filosofi del
mondo... attribuiscono più a lei che a giove stesso, anzi che a
lei che a giove stesso, anzi che a tutto il concilio de dei insieme.
la benevolenza], e tutto quello che si faceva, a lui, e non
, e non a malatesta, parea che s'attribuisse. b. davanzali, i-96
davanzali, i-96: sì bonario, che battendo pisone per burrasca in iscogli,
pari attenzione riguarderemo molt'altre cose, che più comunemente agli influssi celesti s'attribuiscono
molte la ragion naturale diversa da quella che sotto questo nome d'influenza siamo soliti
v'è della buona gente in milano che avrebbe premura di attribuire la mia venuta
attribuire la mia venuta a de'motivi che non sono amicizia, onde m'è
e della lunghezza di due uomini, che vive sugli arbori ed è molto insidioso
voluto finger per celso la persona mia, che lode m'ho io attribuite? bruno
proprio. giannotti, 2-1-181: che ogni gonfaloniere sedesse nelle panche a quello
einaudi, 1-405: è osservazione comune che non esiste di fatto la cosidetta famiglia
di fatto la cosidetta famiglia tipica; che i consumi medi ad essa attribuiti sono
confuso di questa fama attribuita a un uomo che sapevo in fondo riguardoso e modesto,
. attributivo, agg. gramm. che ha facoltà di attribuire; che ha
. che ha facoltà di attribuire; che ha funzione di attributo. -complemento
di attributo. -complemento attributivo: che equivale a un attributo (ad es
sm. qualità, caratteristica specifica (che è distintiva di una persona o cosa;
distintiva di una persona o cosa; che si dà come propria a una condizione,
(di carattere simbolico: come quelli che accompagnano le raffigurazioni di dei ed eroi
, 120: se alcuno giammai si ritrovò che giustamente meritasse il titolo di leggerezza,
mostrarsi più degno di questo attributo, che colui il quale ardisca di pronunziare che
che colui il quale ardisca di pronunziare che tutte le cose create sieno leggere.
, potenza, sapienza e bontà, che come sono il meglio di quanto può
necessario, con tutti quelli altri attributi che si convengono a dio. menzini,
menzini, iii-72: tutti gli attributi che alla virtù si convengono,
in sì fatta guisa all'amicizia congiunti, che niuno se ne può smembrare dall'
se ne può smembrare dall'una, che non si faccia all'altra un
molti attri buti di dio che passaho affatto e si oppongono all'idea che
che passaho affatto e si oppongono all'idea che noi abbiamo dell'estensione del possibile
talità. soffici, v-1-15: bisogna che l'opera d'arte desti nell'
anima di chi l'esamina quello stesso entusiasmo che produsse in quella dell'artista il
. 2. gramm. aggettivo che qualifica un nome. galileo, 915
non viene a dire, se non che furono queste opinioni insinuate malamente...
essere (e non può mancare senza che venga meno anche 1'esistenza dell'essere
la parola (generalmente un aggettivo) che esprime ciò che si afferma o si
generalmente un aggettivo) che esprime ciò che si afferma o si nega del soggetto
nell'impero romano, popolo o città che, non avendo magistrature proprie, era
, 4-296: può essere anche argumento che, o come coloni, o come attributi
ha fatto a costui una grazia, il che vorrebbe dire che t'avessi fatto un
una grazia, il che vorrebbe dire che t'avessi fatto un benefizio. v.
: ad essere inteso meglio, conviene che io ve 'l faccia veder piuttosto,
, 5-64: una delle ultime cause che feci quando ero giudice, riguardava l'attribuzione
d'una catena appartenente a un cadavere che era andato a finire nel campo di un
3-91: quando salta fuori qualche grana che ha ripercussioni sull'organismo militare, sui gradi
, ii-621: secondo cesare, sembra che... vi fosse presso i vari
. moravia, vii-191: libri che pareva impossibile che potesse averli letti tutti
moravia, vii-191: libri che pareva impossibile che potesse averli letti tutti. eppure,
pres. di attristare), agg. che induce tristezza; rattristante. buti
effusioni di amorevolezza ridicole e attristanti, che mi stringevano il cuore. attristare (
veggio / quei begli occhi soavi / che portaron le chiavi / de'miei dolci
alte e lucide fenestre, / onde colei che molta gente attrista / trovò la via
una serpe de sì crudel vista, / che sua sembianza ancor nel cor me atrista
e attrista il male a l'amico che al proprio paziente. della casa,
attristi. del bene, 1-59: che fan qui l'ombre e 'l tuo gelato
ti prego, a consolarmi alquanto / sì che non sempre empio dolor m'attristi.
, 7-62: egli è ben ver che 'l suono è sì efficace / che provoca
ver che 'l suono è sì efficace / che provoca talor sospiri e pianti, /
contrari estremi in guisa ha misti / che rallegra gli allegri e attrista i tristi.
morte mi attrista in tal modo, che difficilmente nel potrei esprimere. parini,
: tanto bello attrista, / tanto che agli occhi è soverchio, e non
ne sia attristata / la bella età che a un'ansia ti colora. quasimodo,
marino, 12-43: vibra balen, che torbido ed impuro / le stelle attrista
volgar., 6-34: invidioso è quello che s'attrista delle prosperità de'buoni e
idem, 6-51: dilettarsi nelle cose che si conviene, e nelle opposite simi-
, 1-57: e qual è quei che volentieri acquista, / e ghigne 'l tempo
volentieri acquista, / e ghigne 'l tempo che perder lo face, / che 'n
tempo che perder lo face, / che 'n tutt'i suoi pensier piange e s'
: -tristi fummo / nell'aere dolce che dal sol s'allegra, / portando
sormonti, / onde s'attrista sì che 'l contrario ama. tedaldi, 37-8 (
un coll'altro ho misto, / di che mia alma n'ha grieve doglia,
alma n'ha grieve doglia, / che uomo umano pensar non potrìa, /
425): tu non mi fai altro che chiamare e della mia lunga dimora t'
suo frutto, e attristasi de'vizi che sono contro di lei. sacchetti, ii-160
, ii-160: come l'anima vede che la coscienzia offende dio, subito s'atrista
, 310: io ho più caro che i mali uomini s'attristino, che i
caro che i mali uomini s'attristino, che i valenti non si rallegrino. lorenzo
/ o dolce morte l'alma, / che del mal gode e del suo ben
animo perturbato e attristasi d'ogni bene che vede al prossimo e d'ogni eccellenzia
michelangelo, 208-29: l'anima mia, che con la morte parla, / e
lagrime. baretti, ii-321: la nuova che m'avete data non può non attristarmi
l'andare giornalmente perdendo que'pochi amici che ci rimangono in un'età avanzata,
attristartene; ma questo pur ti doglia, che tu troppo ben non ti porti.
. carducci, ii-9-26: ho caro che tu abbia un'amicizia femminile; ma
un'amicizia femminile; ma non vorrei che ti attristassi di troppo intorno al letto
verso queu'altra disgraziata fila di case che si attrista dietro a loro, somigliano
a loro, somigliano certi fortunati del mondo che di fronte alla miseria troppo vicina prendono
indietro. pascoli, 1046: tu che nel battifredo del convento / suoni compieta
: fissando lo sguardo torbido verso qualcosa che vedeva egli solo, s'attristò come
. giusti, i-429: e so bene che se l'animo è attristato dentro,
s'attristisce di vana cosa più che non si convenga, questa s'appella
proceduto seco e cogli frati nel modo che avevi disegnato. -intr. ant
giov. cavalcanti, 142: io conosco che io mi appresso agli ultimi giorni della
essere ambiguo, repellente, orribile, che fa paura ai ragazzi e attristisce i
: l'assedio di veienti maiormente coloro che assediaro, che coloro che fu oro assediati
di veienti maiormente coloro che assediaro, che coloro che fu oro assediati, attritò
maiormente coloro che assediaro, che coloro che fu oro assediati, attritò. francesco
dolore si chiama contrizione, perocché pare che sia quasi un martello che rompa e
perocché pare che sia quasi un martello che rompa e attriti il cuore, e un
e attriti il cuore, e un coltel che taglia minuto. bibbia volgar.
232: nulla è sì forte, che alcuna volta non si attriti. zanobi da
.], 5-10: sai, che i figliuoli morirono nel convito, e pertanto
attrito1, sm. sistema di forze che, applicato agli elementi della superfìcie di
e la energia delle macchine, l'attrito che ne diminuisce l'azione, la spinta
, iv-2-678: i vari delle navi che scendono nel mare sollevando nell'attrito le
, di fare attrito con tutto ciò che c'è, non veniva usata interamente,
, non veniva usata interamente, dato che molti non se ne facevano nulla.
incontro di idee, sentimenti, interessi che discordano e contrastano. di breme,
non è vissuto nel fecondo attrito letterario, che solo perfeziona l'arte eminentemente difficile di
è una delle voci del linguaggio fisico che hanno ricevuto, per opera del francese
l'attrito dei poteri..., che fra loro si urtino o non siano
per le inevitabili gelosie e gli attriti che nascono tra suocere. sinisgalli, 6-12
benivieni, i-100: lasso, che amor dall'indurato collo / crudel d'
, 3-442: -quale è quel principio che lui non ha evacuato, e dovea evacuarsi
evacuato, e dovea evacuarsi? - che l'elemento del foco sia come l'aria
aria attrito dal moto del cielo e che il foco sia un corpo sottilissimo. carducci
i-iio: riguardandola fisa, per la dolcezza che porgevano gli occhi suoi, quasi attrito
e se grazia divina non v'abbonda / che 'l buon nocchier risurga, attrito e
risurga, attrito e morto / parmi che 'l mar già lo ricuo- pra e
asconda. machiavelli, 485: aveva caro che in nuova guerra e in nuove spese
e in nuove spese si implicassero, acciò che, attriti e stracchi da ogni parte
sì esausto e attrito di forze che da loro non possiamo sperare favore alcuno?
, iii2- 407: nel mezzo secolo che durò in francia il governo di carlomagno
e dispersa. 4. teol. che prova dolore imperfetto per i propri peccati
di sé, e quasi attrito, poniamo che non sia contrito. pallavicino, 3-318
bastevole alla constituzione del sacramento, sì che all'attrito si rimettano i peccati in virtù
, e per conseguenza anco il calore che dalla medesima unicamente depende.
. figur. teol. pentimento dei peccati che deriva da motivi imperfetti (timore del
passa per li terrori e attrizioni, che non sono né opere buone né novi peccati
... s'addomanda attrizione però che comunemente si concepe o per la considerazione della
dolore anche imperfetto, qual'è quello che chiamasi di attrizione. = voce
un pendolo, e quella pareva che attruciolasse la lordura della terra.
ribelle. manzoni, 1058: hanno deliberato che... gli elettori siano
menti del popolo, si credeva che un giorno o l'altro proclamerebbero
un attruppamento intorno a due passeggieri che si mettevan le mani sul muso o si
padroni, e facevano un tale fracasso che la gente s'attruppava nella strada.
15: e vidimo la nostra ragazzaglia, che sparpagliata guardava i confini del campo,
attruppare), agg. ammassato; che sta o procede in folla; che fa
; che sta o procede in folla; che fa gruppo con altri. monti
selve. attuàbile, agg. che si può attuare; realizzabile. attuabilità
. gobetti, 1-148: sono cose che la scuola non può insegnare, anzi
attuabile. attuale, agg. che accade nel momento presente (e indica
un governo, un funzionario); che seguita a destare interesse, che è tuttora
; che seguita a destare interesse, che è tuttora sentito come cosa viva,
di alcuni vini di mezza costa, che si dicono andati male così per tempo
, conc., ii-433: queste, che si sono descritte, erano le relazioni
avere il perdono di dio, ma capisco che non è possibile ottenerlo fino a quando
2. filos. e teol. che è in atto; effettivo, reale
l'uomo è in ispeculazione attuale, però che de la pace di questa donna non
, 58: la seconda condizione, che dee avere questo dolore, si è,
dee avere questo dolore, si è, che sia continuo, e non si dee
l'essere possibile ancor si può desiderare che venghino a l'essere attuale. idem
;... né esservi differenza che la relazione al fine cattivo sia attuale o
, i-347: il moto, per veemente che egli si sia di qualsivoglia corpo fluido
o denso, niente opera allora che la direzione del suo moto attuale, o
è cosa tanto opposta alla natura, quanto che un individuo senza né odio abituale
... uccide un suo simile che non l'ha offeso in nessuna
albergo, rendendosi attuale di virtuale che era prima. gentile, 3-246
sua sede nel pen siero che lo pensa. e. cecchi, 1-12
attuale. -grazia attuale: quella che precede, segue, accompagna la grazia
, cioè della forma giustificante; soggiungendosi che tal grazia spesso fa che dio non
; soggiungendosi che tal grazia spesso fa che dio non sia abbandonato, ed opera
dio non sia abbandonato, ed opera che talora si ritorni a lui dopo averlo
affine di conseguir la grazia attuale, che dio per altro ti avrebbe data grandissima.
distinto dal peccato abituale o originale, che viene commesso volontariamente, contro la volontà
giordano, 5-9: se 'l giusto, che mai peccò, non può meritare,
mai peccò, non può meritare, che sarà del peccatore, avvegnaché tutti siamo
peccato orriginale non è peccato attuale, che la persona voluntariamente il faccia; anzi
attuali. 3. fis. che varia col tempo, relativamente all'istante
. 4. medie. ant. che opera immediatamente, non appena viene applicato
e più sicura col ferro attuale, che co'fuochi morti. = voce dotta
remoti non si diversificano sostanzialmente da quelli che si constatano nell'età presente.
. m. -ci). filos. che concerne l'attualismo; che ha riferimento
filos. che concerne l'attualismo; che ha riferimento alle dottrine filosofiche dell'idealismo
. bruno, 3-310: io dico che l'essere espresso, sensibile ed esplicato,
ne l'essere di tal sustanza e consistenza che può esser letto, scanno, trabe
ci è noto) altro non è che divenire, possibilità che passa all'attualità,
altro non è che divenire, possibilità che passa all'attualità, desiderio che si
possibilità che passa all'attualità, desiderio che si fa azione, dalla quale il desiderio
, conv., ii-m-15: dico ancora che quanto il cielo è più presso al
, 2-735: lo movimento dell'amore, che radicalmente sta nel cuore, ed attualmente
leone ebreo, io: queste cose che hai dette, se ben non sono in
dopo restò peccatore per una qualità abituale che dall'azione fu causata. galileo,
galileo, 468: è necessario che nessuna delle cose da imitarsi, o
sieno attualmente tra i colori, volendo che con essi si possano rappresentare tutte le
cose. giusti, i-63: gli pareva che si fosse partito da un punto molto
croce, ii-6-61: ci sono fatti che non è possibile attualmente distruggere. 2
, adesso ', caro a coloro che schivano la lingua del popolo.
, 9-2-41: la lorena alta, che allora chiamavasi mosellana, ed era attualmente
... vi sono però alcuni che lo difendono con esempii di autori, ma
pres. di attuare), agg. che attua, mette in opera.
effetto abbia il creatore sì del corpo che dell'anima confinata la sostanza immateriale attuante
ad atto non da se stessa, che ciò è cosa impossibile, ma..
3-651: tu [sofia] sei quella che in varii modi contempli, comprendi
iii3- 11: è così languido, che non sa attuare veruno di tanti mezzi
non sa attuare veruno di tanti mezzi che ha, per sortire una buona morte.
la gola, senza dar tempo, che il calore della bevanda possa avere attuato il
16-ix-326: ogni giovanetto sa molto bene, che quelle pietre preziose del lattovaro iacintino non
. idem, iii-23-39: cattive tendenze che, solo attuandosi, liberano veramente di sé
arte si attua è pure la sintesi che supera l'arte e ci dà la totalità
alla universal cura di tutto il mondo, che alla par- ticulare della più vile erbuccia
prese a creare il mondo, non che a redimerlo, sempre lei [maria]
. mengoli, i-470: è necessario che l'anima volonterosa del diletto, nell'
logaritmi di numeri e di parti più facili che sia possibile. t 5.
c. dati, xxvii-6-81. in che maniera poteva mai attuarsi meglio la materia
meglio la materia a prender la forma, che ristretta in quel globo, quasi in
1-68: la prudenza è quella, che presuppone un tal fine, come principio delle
. matematica attuariale: ramo della matematica che comprende l'insieme delle sue applicazioni al
delle operazioni militari; anche lo scrivano che raccoglieva gli atti pubblici del senato e
far l'attuario? / guardate voi che pazza mutazione, / e se a
. idem, ii-40: venne l'attuario che m'avea fatto gtinterrogatorii, e mi
calor naturale, un'agitazione e bollimento che vale a disgiungere. d'annunzio,
nostra vita è un'opera magica, che sfugge al riflesso della ragione e tanto
levi l'artefice tutto quanto il tristo che è in quel getto, e facciasi una
pezzo di metallo attuato a quel pezzo, che venga in fuora quanto gli piace.
posta l'attuazione dell'atto infinito, che in quanto egli è atto si manifesta
le cose create. magalotti, 3-9: che poi per la mossa intenda l'attuazione
attivazione differirebbe da attuazione in ciò, che questa parola indicherebbe il ridurre in atto
castigo che, come instaurazione della disciplina, è l'
sua robustezza e gagliardia di natura, che giovane e ben compresso portò in religione
viani, 14-365: il medesimo giovanotto asserì che queste [le balle] sulle barricate
deriv. da tufo, voce dial. che significa * fetore 'e anche *
cime dei monti? è segno manifesto che il vento la pigia in giù. da
greve, soffocante, aria graveolente (che si respira in ambiente male aerato)
egli vuole uccidere; e uno pesce, che si dice il polipo, abbraccia colui
nell'acqua. sannazaro, 12-194: pareva che stando ad ascoltare una sirena, la
mi porgesse tanta fatica nel respirare, che di poco mancava che io non morisse
nel respirare, che di poco mancava che io non morisse. ariosto, 25-18:
predestinato ad incorporarsi in pesce, bisogna che prima vegna attuffato a l'acqui. marino
sponda letal di questo fonte, / che i circostanti fior di perle asperge /
, 6-196: l'iniqua gelosia, che 'l tolse in braccio, / gli sbendò
. negri, 302: ho inteso dire che, per maggiore strapazzo, attuffano sott'
. boccaccio, i-115: e parevagli che il freddo arturo si volesse attuffare nelle
noi diede il veder torse e boote / che non si attuffa in mar, ma
fiumi, s'attuffa a tacqui, che son le lacrime della compunzione nelle quali
t'allarmi, guati, punti il cane che punta, tremi d'ansia.
. anguillara, 10-298: io, che taltere sue minaccie sento, / fugo,
fu la forza de'nostri combattitori, che i genovesi quasi si vidono attuffati nel
/ generoso lieo spumante brilla, / che 'n tazza di finissimo lavoro / con
133: narra [l'autore] quello che adivenne all'attuffato, il quale tornando
, 193-85: e lascerò stare roma che signoreggiò tutto l'universo, e ora
piè attuffati nelle brutture terrene in maniera che spesse volte disaventurosamente v'affoghiamo. 0
fanno ovvero nel cavamento di tutta la vite che si pro paggina, ovvero
piegatura e attuffatura del sermento, che a modo d'arco sopra terra si lasci
ora si ionto a quelle prise, / che stai en terra attumulato.
attuosissimamente attivo o almeno operante, cioè che esercita l'attività con atti efficaci.
. attivo, operoso, produttivo; che si realizza in opere, in azioni.
pallavicino, 3-1-102: al capitale della grazia che dio ci consegna, qualche acquisto possiamo
atturo / per la mia donna, che d'acerbo e duro / mal è premuta
il ventre lor dispensa, / tal che gli è forza d'atturare i nasi.
spesse via / per orgoglio atutare / ciò che merzé chiamare / non averea di far
fosse per gli savi capitani... che attutarono il furore. boccaccio, v-232
v-232: alla cui focosa lussuria, non che io bastassi solo, o un amante
3-10 (367): tu farai bene che tu col tuo diavolo aiuti attutare la
133: molle, lascivo amore, che attuti ogni superbia e alterezza d'animo
un verbo solo, perché è quello che i latini dicono or sedare, or comprimere
qualche loro colonia occidentale, né credo che una guerra fosse il proposito per attutarlo.
superbe attuta; / dona i pensier che il memore / ultimo dì non muta
, 494: per attutare i rimorsi che mi inquietavano, io mi persuasi che la
rimorsi che mi inquietavano, io mi persuasi che la mia gelosia non era senza un
amore dobbiamo attutare l'infelicità di colui che odia. 2. rintuzzare,
barberino, 1-52: e 'l danese, che voleva atutare la superbia di balante,
.. si dichiara per salomone, che ha consegnato il mondo alle nostre disputazioni
quali cureti furon que'sacerdoti armati, che col battere dell'armi attutarono i vagiti
mitigarsi. rustico, 26-4: da che guerra m'avete incominciata, / paleserò
del vostro puttineccio, / de la foia che tanto v'è montata, / che
che tanto v'è montata, / che non s'attuterla per pai di leccio.
purg., 26-72: ma poi che furon di stupore scarche, / lo qual
lui quel caldo / disdegno marzial par che s'attuti. / placido è fatto.
51: com'orno mentre avanza, / che cela lo procaccio e stanne muto /
. c., 26-2-4: parea che la fiamma fosse alquanto attutata, indi
isolata nel suo dolore essa non viveva che di questo...; e nel
strage grandissima (se vorrete esser que'che dovete) abbatteremo la superbia, attutiremo
: non vi è cosa veruna, che attutisca i sali de'nostri fluidi, quanto
: vapori di nebbia all'orizzonte, che attutiscono le lontananze. deledda, ii-
154: per attutire alquanto questo fuoco che mi divora e mi rende incosciente e
ogni voce. perfino il pezzente, / che non ha una città né una casa
in quell'altissimo silenzio del vuoto, che la foschia del crepuscolo attutiva a poco a
d'annunzio, iv-2-809: misurò lo spazio che la divideva dal canale, dall'acqua
la divideva dal canale, dall'acqua che inghiotte e attutisce. palazzeschi, 4-70
fare star cheto contra sua voglia uno che favelli, o colle minacce o colle busse
rimasono contenti, promettendo a'signori, che la mattina vegnente... il
.. il romore attutirebbe, e che ciascuno poserebbe l'armi. redi,
voluto dar tempo al tempo, e che col tempo appoco appoco si attutisse, e
parti sue sono state con minore energia che verso i poli premute, e quasi dissi
sm. (femm. -trice). che at tutisce, placa,
detimi adesso ch'eo vivo più trista / che quand'eo fosse morta. guittone
vo mostrare / le spade lor, con che v'han fessi i visi,
, sento / tant'a lo cor, che de dolzor m'aucide. idem
, 52: non credo certo che voi m'aucidiate; / ma mi fareste
mi fareste tanto tormentare, / che minor male mi saria la morte.
giustamente supposto, e giustamente pretenda, che la già detta specie di aucupio
agg. (superi, audacissimo). che osa; che mostra molto coraggio,
, audacissimo). che osa; che mostra molto coraggio, sfidando il pericolo
qual mi piace / ragionare, però che seppe molto / d'ogni scienza, e
fioreto, io non ho vista audace / che fissamente ardisca de guardarti. idem,
gloriose pompe e'fieri ludi / della città che 'l freno allenta e stringe / a'
i regni crudi / di quella dea che 'l terzo ciel dipinge, / e i
machiavelli, 908: i quali esempi voglio che vi faccino audace al dimandare e confidente
: ho un mio scudiero, / che a questo uffizio di propor mi piace:
e della lunghezza di due uomini, che vive sugli arbori ed è molto insidioso,
e in ultimo pur la loda, estimando che gli audaci sieno aiutati dalla fortuna e
gli audaci sieno aiutati dalla fortuna e che, per così bella donna, sia
sia più da biasimare la savia temenza che 'l matto ardire. anguillara, 10-259
, / e lo spero felice: / che venere e la sorte aman l'
. tasso, 9-42: non istimò che sì fugace / vulgo mai fosse d'assalirlo
d'assalirlo audace. 2. che osa troppo, arrischiato, temerario.
: dico appio audace, e catulo che smalta / il pelago di sangue.
: luigi si mostrò quel dì, non che animoso, audace. tasso, 2-67
. segneri, iii3- 72: ma che sarebbe se questi figliuoli audaci, non
o tu chiunque se', dice, che audace / me traditore indegnamente appelli, /
audaci desidera e quelle smisurate aspettazioni, che fremevano allora nel seno dei popoli.
girifalchi] di sì audace spirito, che hanno assalito l'aguglie. 3
assalito l'aguglie. 3. che nasce da animo ardito, che è prova
3. che nasce da animo ardito, che è prova di coraggio. machiavelli
coraggio. machiavelli, 496: disse che i partiti o astuti o audaci paiono
l'audaci imprese io canto, / che furo al tempo che passare i mori
io canto, / che furo al tempo che passare i mori / d'africa il
. tasso, 6-6: spesso avien, che ne'maggior perigli / sono i più
baldanza audace. carducci, 408: tutto che questo mondo falso adora / co 'l
non gli conosceva. 4. che ama la novità più ardita, originalmente
novità più ardita, originalmente nuova, che sfida l'opinione comune (e indica
. tasso, i-249: non niego che non ci siano ne le vostre stanze
il color de 'l suo volto / più che foco è vivace; / ne la
pallide labra i freddi baci, / che più caldi sperai, vuo'pur rapire
[il fanciullo], tanto audacétto che non dubitò di dar fuoco di mano
: il profeta per la grande certezza che ha di quello che dice, e per
la grande certezza che ha di quello che dice, e per il grande lume che
che dice, e per il grande lume che sente dentro, parla audacemente le cose
, 526: rispondete loro audacemente quello che io uso di dire tutto il dì.
, 2-76: nessuna cosa è più forte che l'audacia: e nessuno con più
: e nessuno con più audacia combatte che lo amante per lo amato. machiavelli
, 14-89: indegnate già fortemente, che i franzesi avesser con tanta audacia presa
benché così rotto egli si vegga, / che del corpo gli resta a pena il
audacia, e in questo mi lusingo che presto mi verrà a paro. giordani
paro. giordani, ii-106: intanto sappiate che la mia salute è molto sufficiente;
animo han preso vigore e un'audacia di che mi stupisco io stesso. giusti,
detto messer marco ebbe tanta audacia, che fece richiedere il re ruberto di combattere con
[pensava] al doloroso coro di lamenti che si levavano sino a lui, da
affilarle e appuntarle l'arme del viso; che è quello di chi si mette a
contrasti colpiscono pure, ed è questa audacia che soprattutto impressionò e svegliò l'emulazione di
per niente prieghi, e dell'audacia che di pregarmi hai mi maraviglio. marino,
io tornerò a dire... che le cose di livorno non debbano imputarsi
ma sono il piovano arlotto; può essere che tue non mi riconosca. per la
iv-235: comandò a tutti gli audienti che dicessino una avemaria. sarpi, i-318
cagione del mio trasfiguramento, e dicesse che io so bene ch'ella non è saputa
bene ch'ella non è saputa, e che se fosse saputa, io credo che
che se fosse saputa, io credo che pietà ne giugnerebbe altrui; e propuosile
; e propuosile di dire desiderando che venissero per avventura ne la sua audiènza
da sapere chi e quanti sono costoro che son chiamati a l'audienza mia.
fiore, 87-9: or sì vo'che ci dichi in audiènza, / per ritrovarti
tutti: -signori, siate lieti, perciò che potrete vedere il miglior cavaliere del mondo
, 730: sono più cupidi de'denari che del sangue. sono liberali solo nelle
, 1-745: col berettino in testa che pare un mariuolo, chiama l'audienza ad
siconda damigella ha nome madonna audienzia, che niuno non poteva parlare a maria,
raguna i compagni e mette il partito che era proposto. castiglione, 198: non
satisfare a questa nobil audenzia in quello che a me tocca a dire. c.
formato da una placca di caucciù, che stretto fra i denti consente la trasmissione
audiofrequènza, sf. fis. la frequenza che può essere percepita dall'orecchio umano.
). fis. fascio di grafici che dànno (in scala logaritmica e in funzione
udito e registrare l'intensità dei suoni che l'orecchio percepisce. = voce
. audiovisivo, agg. neol. che permette di udire e di vedere nello
tempo (cinematografo, televisione); che è proprio, si riferisce al cinema
montale, 4-324: qualsiasi abbonato che abbia in tasca una tessera di produttore
or veggio ch'è provato / zo che audo contare, / c'assai ha
alla natura, / ch'audivi dir che tene / ogn'om ch'ai mondo vene
. franceco da barberino, i-207: colui che non aude / quando gli chier lo
denaro. idem, ii-173: quel che non vuol audir alcun se parla, /
parla, / rade fiate incontra / che sua parola no li tomi incontra. dante
, 7 (48): o voi che per la via d'amor passate, /
giano la maggiore parte di quelle donne che da lei si partiano, io mi sarei
partiano, io mi sarei nascoso incontanente che le lagrime m'aveano assalito. idem,
. auditivo, agg. uditivo; che concerne l'udito. savonarola, iv-49
presenza nell'appartamento non avevo più ormai che percezioni auditive. = voce dotta
guittone, i-9-25: esso è che rende ai ciechi viso, ai sordi
, 87-27: o audito senza audito, che en te non hai clamore. intelligenza
, il quale non meno l'occhio che l'audito diletta di esercitare, quello
l'audito diletta di esercitare, quello che puote prende della canzone, sanza dalle nuovamente
audito... attinge le voci che si generano nella aria rotta, e per
1-128: certo, non è nissuno che non volesse più tosto perdere l'audito
perdere l'audito o l'odorato, che l'occhio. imitazione di cristo i-1-2
perfette l'una dopo l'altra; tal che il medesimo sentimento deu'audito nostro l'
. de luca, 1-15-3-92: per quel che se ne accenna nel libro secondo de'
vole argomenti chiari e certi, che si facciano credere agli auditori. iacopone,
la croce] me fatt'ha muto, che fui parlatore: / en sì grande
grande abisso entrat'è mio core, / che eo non trovo quasi auditore / con
] / dov'è grossi auditori / che per lor son migliori / le cose piane
quale contenta tanto il senso dell'audito, che li auditori restano con stupente admirazione,
il bisogno di parlare, parla cose che abbiano a edificare gli auditori. castiglione
, 1-85: oppongono ancora i sofisti che la poesia consiste in ingannar l'auditore
poesia consiste in ingannar l'auditore e che però ella conviene più con la pittura,
però ella conviene più con la pittura, che con la statuaria, perché quella più
di ruota, a invitargli e preparargli che, deposte le private contenzioni, ritornas-
: anche il re di inghilterra volle che per la medesima causa della pace an
re di francia. berni, 143: che l'auditor non v'ha data
: gli è bastato saper solo, che ha da servire v. e. per
; [il gran cancelliere] soggiunge che lui aveva preso, in gran segreto,
pure a chi tu vuoi e lascia che si scomiccino. nievo, 643:
prelato palatino, cosiddetto di fiocchetto, che fa parte della camera segreta del pontefice
auditòrio1, agg. disus. auditivo; che serve per udire, che concerne l'
auditivo; che serve per udire, che concerne l'udito. = voce
studiare, da parecchi anni. penso che la semplice audizione sia una voluttà preferibile
intelligenza, 63: ov'arde l'aloè che rende audore. = variante di odore
boccaccio, 6-90: conciossia cosa che la fortuna infino a questo tempo ci
fattura più scelta di qualunque delle cose che sono,... può a giusta
, per acquietare almeno una delle passioni che la tormentavano. idem, pr. sp
picasso] verso una forma d'arte che, meno unilaterale di quella allora in
. e. danti, 1-291: supponendo che... sia cognita la distanza
da quello della terra, si aspetterà che egli sia nella maggiore o nella minore
, ne l'opposito de l'auge, che quando è lontanissima, dove se dice
. bonagiunta, 50: como l'augel che pia, / lo meo cor piange
/ ma quando vien la ghiaccia, / che non par che li piaccia, /
la ghiaccia, / che non par che li piaccia, / da noi fuge e
fanno poi gli augelli maschi, e quelli che tiene sotto l'ala manca fanno poi
53- 27: fuggito è ogne augei che 'l caldo segue / del paese d'
., 24-64: come gli augei che veman lungo 'l nilo, / alcuna
fore, / vola un augei, che sol, senza consorte, / di volontaria
stata tanta / c'ho fatto come augei che muta gabbia, / che molti giorni
come augei che muta gabbia, / che molti giorni resta che non canta. castiglione
gabbia, / che molti giorni resta che non canta. castiglione, 535:
castiglione, 535: i teneri augelli che cominciano a vestirsi di piume. tasso
fra le frondi son oggi più soavi che mai. arici, 208: e il
tornata in su la via, / che ripete il suo verso. carducci,
quadrupede alato. ariosto, 2-46: che per via strana, inusitata e nuova /
piroo, con gli altri augelli, / che senton della sferza il moto, e
, 1-223: e fo come augellin, che si fatica / per uscir de la
augellin, venuto a sera / del viver che daranno a te le stelle. zanella
purg., 28-14: tanto, che li augelletti per le cime / lasciasser d'
augelletto da le verdi piume, / che peregrino il parlar nostro apprendi, / le
note attentamente ascolta e 'ntendi, / che madonna dettarti ha per costume. idem
vago augelletto fuggir sòie, / poi che scorto ha 'l lacciuol tra i verdi rami
. alfieri, 11: vaghi augelletti che tra fronda e fronda, / ite alternando
ben si combaciano, e augnano, che hanno insieme gli effetti del diverso per la
nieri, 169: il ragazzo, visto che l'aveva augnato sodo, cominciò a
zampe lo scosciarono in giù, quello che gli aveva accappiato il naso glie lo
17: dicesi augnare per certa similitudine che ha la forma della cosa così tagliata col-
fece dunque l'asticciuola del cavallo, che è lunga braccia trent'otto da muro
vasari, i-617: appresso considerando quello che egli aveva fatto nelle augnature, incrostature
quale è il dente, ossia un risalto che rattiene il paletto a molla.
. augumentàbile, agg. ant. che si può aumentare. galileo, 4-3-158
aumentare. galileo, 4-3-158: essendo che la velocità è augumentabile e menomatile in
et più ferma et salda gloria, che costui el quale arà se stesso dedicato
ne è nato l'opinione dei miracoli, che si celebrano nelle religioni eziandio false;
. ariosto, 15-34: veggio carlo che 'l premio gli augumenta. guicciardini,
si augumenta e nutre, / non che l'estreme parti, i denti e l'
i-493: nel turbine, si può vedere che que'venti che lo producono, e
, si può vedere che que'venti che lo producono, e vanno in esso scaricando
molta quantità dell'esalazioni nitrose e sulfuree che seco portano. = lat. tardo
. augumentativo, agg. disus. che ha la forza di aumentare, di
femm. -trice). ant. che è causa di aumento, che accresce.
ant. che è causa di aumento, che accresce. beicari, 3-5-63: gregorio
gli dà un colore,... che è cosa molto vaga da vedere.
vegetative vi è il subietto della mutazione che è la cosa vegetabile. leone ebreo,
le cose debbono aprire gli occhi i principi che disegnano cancellarle o alle forze ed impeto
. idem, 41-16: il fiero vento che dovea cessare / nascendo il giorno,
leggerezza e auguménto di mole, al che s'aggiunge che le cose condensate maggiormente
auguménto di mole, al che s'aggiunge che le cose condensate maggiormente s'assodano,
o in ciascuna delle due cause primarie che gli producono. monti, iv-8: ciò
. auguràbile, agg. che si può augurare; degno d'essere
d'essere sperato, atteso nell'avvenire; che è nei voti. pavese
: la pace, una pace qualsiasi, che nell'estate c'era parsa augurabile,
una beffa. augurale, agg. che porta augurio; di buon augurio.
: era lontana l'augurale aurora, / che s'aspettava. d'annunzio, iv-1-870
avventurata. 2. stor. che concerne l'augure. caro, 15-i-24
od augurali. serdonati, 7-49: pare che s'accostino alle favole della grecia,
pres. di augurare), agg. che è di augurio, che vale come
agg. che è di augurio, che vale come augurio. -bene augurante
-bene augurante (beneaugurante): che è di buon augurio, iii-205
degli auguratori racconta tullio,... che quando... di auspicio
salvini, 30-1-6: chiamasi egli zenobio, che altro non vale che vita di giove
egli zenobio, che altro non vale che vita di giove; nome venuto dal gentilesimo
di giunon mover la mente, / che mal di quelle nozze augura, e sente
figur. desiderare, esprimere l'augurio che accadano a sé o ad altri eventi lieti
augurate una entrata stabile, sapendo voi che, se le piramidi di egitto mi
mano [del padre], / che ci augura salute. segneri, ìi-202
musa a voi desia / sol fin che piace a voi durevol nodo. pellico,
coscienza non mi obbliga più ad altro, che ad augurarvi tutte le felicità per questa
. nievo, 91: mi pareva che una persona a cui si auguravano tante
, iv-1-551: egli... augurava che il nascituro incarnasse l'ideal tipo umano
, iii-443: due garzoncelle silenziose, che non mancano di augurare buon appetito,
servono. deledda, ii-327: le donne che recavano doni le stringevano la mano,
. alvaro, 7-12: voglio soltanto augurarvi che il tempo vi sia propizio. pavese
.. gioisco dentro del cuore, augurandomi che voi, i vostri passati gloriosi
m'auguravo, dentro di me, che mia madre non s'assentasse. ebbi
quanto mi sarebbe piaciuto essere il figlio che mio padre s'augurava: portare in
buonarroti il giovane, 9-561: dirò che sopra tutto /... /
calcanta ed euripilo auguratori, a ciò che prediccessono loro ogni cosa che dovesse avvenire
a ciò che prediccessono loro ogni cosa che dovesse avvenire. valerio massimo volgar.
48: plinio nel coglier l'elleboro comanda che si osservi 11 volo dell'aquila in
11 volo dell'aquila in quella maniera, che nelle loro predizioni l'osservavano gli auguratori
, / ma qualche dell'olimpo abitatore / che ne prese le forme.
i popoli italici e i romani) che aveva l'ufficio di predire l'esito
. buti, 3-176: allora avvenne che l'augure tagliò la pietra col rasoio
, grandissimo esempio di ricchezze, innanzi che i libertini lo facessero povero. caro
, 3-651: quelle regioni del cielo che disegnavano gli àuguri per prendere gli augùri
è un tempio aereo simile a quello che l'augure partiva sul suo capo, da
che insista irato / l'augure stormo -a che
che insista irato / l'augure stormo -a che tentate il cielo? ».
(332): presi una piccolissima sportellina che m'aveva donato una mia sorella cugina
un fior dal seno, / in atto che fu studio e parve errore; /
studio e parve errore; / di che. augurio prend'io felice appieno.
, 195: ofioneo sol resta, / che ricevendo sta gli auguri in parte /
giorno, iv-123: folle! di che temei? sperdano i venti / ogni augurio
34 (592): era l'indizio che aveva desiderato e domandato, e del
era stato detto nient'altro, da che potesse ricavare nessun augurio sinistro. leopardi
sinistro. leopardi, ii-448: quelli che gli antichi chiamavano mostri, cioè cose
l'augurio il simbolo ed il fato / che lo tuo regno segna in terra e
di tutte le sorte, e anche quelli che son d'ombroso augurio come il corvo
3. voto, desiderio, speranza che si realizzi un bene, che un
speranza che si realizzi un bene, che un evento, un'azione, vada a
. boccaccio, i-25: or poi che tante ragioni vi debbono muovere ad esser disiderosi
della vittoria, movetevi in quello augurio che voi l'acquistiate. segneri, ii-128
: sorridete gli auguri a i parvoli / che, dolci fiori, la mensa adornano
linati, 30-65: messa dell'alba che si ascolta con lo spirito alacre,
. augurióso), agg. letter. che porta augurio. botta
botta, 5-269: 1 francesi che si trovavano in terraferma,.
e auguriosa metafora, per dire che non era proprio finita e morta.
malefica, bene o male augurosa, che partecipava ad ogni vicenda, ad ogni fortuna
, par., 32-119: quei due che seggon lassù più felici / per esser
si chiama augusto e la imperadrice augusta, che viene a dire accrescitrice,..
a cristo ed a la vergine maria, che hanno accresciuto ed accrescono lo regno di
gli augustali, moneta d'oro, che federigo ii imperadore fece battere in sicilia
augustamente annunziate agli uomini con quella semplicità che è più imperiosa e efficace più d'
questa è quella celebre confessione augustana, che rimase per vangelo de'luterani.
cittadin suoi giusti, / pregando sì che ella [firenze] sempre s'augusti.
. augustèo, agg. letter. che appartiene ad augusto o alla sua età
tasso, 3-58: goffredo è quel, che nel purpureo ammanto / ha di
come all'ammirazione de vota che ebbi sempre per l'alto animo e l'
v. borghini, 4-85: termini che erano di migliore condizione...,
come si dicesse venerandi e quasi sacri, che tanto vuol dire questa voce augusto:
di giove. boccalini, i-22: credeva che i signori veneziani immediatamente doveano riconoscere il
tanti. carducci, 824: e tutto che al mondo è civile, / grande
. panzini, ii-278: si diceva che al modo stesso che gi- rolimino aveva
ii-278: si diceva che al modo stesso che gi- rolimino aveva nobilitato la faggiola con
color corniola, augusto, potentissimo, che sta all'arte cretense come il chianti
non è già, felice augusto, / che gli dei chi lor somiglia / custodiscano
, da tromba eguale / a quella che a me diede apollo e disse: /
, iv-2-587: le massicce comici d'oro che circondano le pitture nel soffitto dell'aula
panzini, ii-125: quando verrà il tempo che i savi collocheranno in queste aule [
dante, par., 25-42: poi che per grazie vuol che tu t'affronti
, 25-42: poi che per grazie vuol che tu t'affronti / lo nostro imperadore
già l'aula regia mugghiava, / tale che di lontan bene altrettanto / nelle valli
v-160: come coloro i quali, secondo che era proverbio de'greci, non potevano
idem, iv-2-408: al siracusano, che dà quivi spettacoli con una sua
superi. aulentissimo). letter. che emana profumo, odoroso.
: aulente rosa col fresco colore, / che 'nfra l'altre ben mi pare la
bianco fiore auliso, pome aulente, / che nova ciascuno anno / la grande beltate
comin- ciamento / dall'alta donna, che 'n m'ha sigurato / col su'
ha sigurato / col su'aulente flor che m'ha donato. guittone, 134-2:
e lasso rimase 'l meo core / poi che partiste, dolce rosa aulente. iacopone
fiore, 13-14: e guardi il fior che sì gli par aolente. intelligenza,
/ o sera, e pel cinto che ti cinge come il salce / il fien
ti cinge come il salce / il fien che odora! idem, ii-823: talor
estate aulenti sotto l'ugne / del palafren che nel galoppo falca. idem, iv-2-1066
li cavelli vostri son più biondi / che fila d'auro o che fior d'aulentino
biondi / che fila d'auro o che fior d'aulentino. = forse dal
i tuoi compagni auleti, / che rechino le fìstole sonore / composte con le
esigui, auleti imberbi, / poi che non han potenza al grande carme
corte, proprio della corte; che è sede della corte. f
giovane molto amico di quest'arti, che per merito suo... gode il
, 1-7: l'aulica turba, / che t'odia,... /.
o seduti negli aulici scanni, / a che i patti mentite e la pace?
, gli storiografi aulici non sono ormai che spettri accusanti. 2. nobile,
aulico, cortigiano volgare in italia, che è d'ogni città italiana, e non
d'ogni città italiana, e non par che sia di nessuna ». carducci,
iii-10-114: non v'è una parola che non sia della più pura lingua aulica,
parola o una frase o una figura che non sia più che decente o scolasticamente
frase o una figura che non sia più che decente o scolasticamente rigida e austera.
1-88: parlava aulico, con un vocabolario che, qualunque fosse il soggetto, sapeva
... così i santi uomini, che con le virtudi auliscono e nelle tribulazioni
m'entrò basciando / quel prezioso fior che tanto aulia, / contar né dir per
oleandro d'apollo, ambiguo arbusto / che d'ambra aulisci nell'ardente sera.
aulisce / sotto lo schianto di colui che cade. idem, iv-2-511: passò l'
certe scatole di tonno sott'olio che auliscono fra altre cibarie miste
auliscio ch'orno vede, / che dona odore a li suo'benevolenti.
chiamano, dal ciglio / scuro, che per di sopra in cerchio andante,
aulitusa / più rende aulente aulore / che non fa una fera / c'ha nome
/ la gola fresca e bianca più che rosa. = deriv. da
'). aumentàbile, agg. che può essere aumentato, accresciuto.
boccaccio, i-59: convenevole cosa è che voi in rimembranza della vostra natività,
. di aumentare), agg. che dà aumento, che accresce.
, agg. che dà aumento, che accresce. boccaccio, iv-90:
aumentare, e fare di riavere ciò che per adietro abbiamo perduto. idem, i-338
viva chi può libero, seguendo quelle cose che in ogni atto aumentano libertà, e
lor discenso, questo è manifesto segno che lui aumenta la velocità del suo discenso
di venerazione imperioso insieme e soave, che, aumentando la fiducia, mitigava il
affetto per lui veniva aumentato dalla pietà che la sua magrezza ed il suo pallore m'
98: un bene della vecchiaia è che t'aumenta i nemici. paolieri,
paolieri, 2-107: un'aria misteriosa che contribuiva non poco ad aumentare il mio
boccaccio, i-506: priego gl'iddii che... voi lungo tempo conservino
): amichevolmente lo 'ncominciò a pregare che egli lasciasse gli errori della fede giudaica e
boccaccio, i-169: con ciò sia cosa che... ogni giorno più la
disio aumentasse, in tanto tacerebbe, che convenne che di fuori paresse, e scopersemisi
, in tanto tacerebbe, che convenne che di fuori paresse, e scopersemisi allora
e scopersemisi allora ella, non meno che io d'essa, essere innamorata. sannazaro
unirsi, e infocare poi le cose che non sono bianche perché a lei sono dissimili
: egli è fuori d'ogni controversia che l'erbe e le piante si nutriscono ed
nutriscono ed aumentano mediante un sugo, che dalla terra su per li pori del fusto
inconcotto, e superfluo all'animale, allora che si condensa e dissecca, sempre più
. aumentativo, agg. disus. che ha la forza, che è capace
disus. che ha la forza, che è capace di aumentare. boccaccio,
acqua mutata in vino, de'malati che risanò,... del pane aumentato
sm. (femm. -trice). che produce aumento. boccaccio, i-338
la quale rispondendo alla mia dimanda dite che è tanto da fuggire, tengo che
che è tanto da fuggire, tengo che da seguire sia da chi glorioso fine
di lumi s'aggionge alli visi di quelli che sèdeno sulle porte di quelle abitazioni che
che sèdeno sulle porte di quelle abitazioni che sono scure, e che li occhi
quelle abitazioni che sono scure, e che li occhi del suo risguardatore vede la parte
aluminata del medesimo viso aggionto la chiarezza che li dà lo splendore de l'aria;
. boccardo, 1-322: pietro crede che i fondi pubblici aumenteranno fra breve;
ha più tosto d'aumento bisogno che d'altro, combattendo cercare distruzione?
nelle granaglie è un colpo di rimbalzo che dalla francia e dall'inghilterra si fa sentire
aumento di dolore, come una pena che entrasse nella sua pena e la dilatasse.
di libertà accordati agli altri, rispose che se non erano contenti se ne andassero.
. saba, 525: la colomba che preda la festuca / e la porta
e greco) alcuni tempi del verbo che esprimono il concetto di passato (imperfetto
aumiliò e disse: non piaccia a dio che l'anima di così valente uomo stea
è grandissimo vizio dell'umana generazione, che dopo il peccato piuttosto alla sensazione fugga
il peccato piuttosto alla sensazione fugga, che per pentimento non si aumilii. cavalca,
cavalca, iii-197: è alcuno, che s'aumilia malvagiamente, e la sua
virtù, 31 (88): ciascuno che s'aumilia sarà esaltato, e chi
idem, 230: l'orazione di colui che s'aumilia, trapassa i nuvoli.
pucci, ix-379: i'ho fidanza che 'l suo fiero orgoglio / tu aumili e
guata tempo e luogo ne la domanda che fai. libro di sentenze, 1-41
, ciascuno gli vuole bene, però che la creatura che s'aumilia è creatura
vuole bene, però che la creatura che s'aumilia è creatura sottoposta di colui
. ottimo, ii-15: quello uomo che intende a partirsi dal peccato..
esalteratti e glorificheràtti in eterno, però che chi s'aumilia sarà esaltato. s
. bernardino da siena, 72: colui che s'aumilia, sarà esaltato; chi
leggende di santi, 4-29: impossibile è che l'uomo misericordioso e pietoso non aumilii
254-21: udito l'ammiraglio costui, o che l'aumiliassero quelle parole, o
l'aumiliassero quelle parole, o che avesse pietà de'modi che a costui
parole, o che avesse pietà de'modi che a costui vidde fare, perdonò a
e si veda il lat. ulna, che è la stessa voce).
, 28-74 (70): peggio vai che morto om vivo aunito. monte,
. guittone, ii-210: ma temo che l'aunore / vostro no 'nde abbasasse
: ché pregio vale ed aunor più che vita. àura1, sf.
maestro, chi son quelle / genti che l'aura nera sì castiga? idem,
io usci'fuor de l'aura morta / che m'avea contristati li occhi e 'l
per la fronte / non di più colpo che soave vento. petrarca, 52-6:
oro a l'aura sparsi, / che 'n mille dolci nodi gli avolgea. boccaccio
, rinfrescati sempre da un'aura soave che da quelle mon- tagnette da torno nasceva
al fine in un boschetto adorno, / che lievemente la fresca aura muove. idem
tende latine! / aura spira da voi che mi ricrea, / e mi conforta
ricrea, / e mi conforta pur che m'avvicine. idem, 7-5: non
, 7-5: non si destò sin che garrir gli augelli / non sentì lieti e
le foglie e tonde / garrir, che variamente ella percote. / quando taccion
sì soave, sì gentile, / che fa dolce il mio tormento. galileo,
: oh! fortunate / genti, che in dolci tempre / quest'aura respirate /
vita. manzoni, 29: al suon che primo / si sparse a l'aura
, ii-451: ho rassomigliato il piacere che reca la lettura di anacreonte...
aura, il fremito benigno dei rami che proteggevano la sua meditazione. panzini,
nei polmoni un filo d'aura vitale che mi ha ristorato le forze.
onorate. tasso, 1-18: non che 'l vedersi agli altri in ciel preporre
in un sublime e insana, / che il cor ci nutrì e in ampi sonni
iv-2-1140: aveva sentito quell'aura misteriosa che accompagnava la sventura. panzini, i-27
aura di venti / si drizzano nel sol che gli penètra. d'annunzio, iv-1-912
amore condotte, di sua sapienza increata, che imperò vennero dette particelle dell'aura divina
. davanzali, i-28: diceva: ahimè che a druso suo padre, e marcello
è ora la gloria di que'superbi, che tu medesimo hai conosciuti ai tuoi giorni
da certo amor dell'aura popolare, che sovente può interpretarsi per favore, non
: nella narrativa contemporanea, lo stile che si affida a mezzi liricoevocativi, diretti
di fantasia e di memoria, piuttosto che alla rappresentazione realistica. 12
quegli esercizi e in que'lavori, che davano maggiore aura alle donne. 13
quest'ombra, alla dolce auretta / che fa mormoreggiare ogni arbuscello. poliziano,
tremolar l'erbette. firenzuola, 225: che dirai tu quando li scorgerai [i
d'intorno a lui volano odori / che a le varie manteche ama rapire / l'
agg. indorato, dorato; che ha il colore, lo splendore dell'oro
arte un sì caro monile, / che ogni cor addolcisce. idem, 296-7:
aurate umor dolce spirante, / spirto che spirto a gli egri, e vita infonde
. basile, iii-332: di lei, che di diamante / ha 'l duro
duro terren trae dolci sonni, / che sulle piume e sotto aurata coltre /
metallo aurato, ed al sole sembra che vivano e vibrino. aurato2, sm
redi, 16-iii-18: si potrebbe dire, che abbiano qualche somiglianza con quelle crisalidi
crisalidi, o aurelie, o ninfe, che se le chiamino. idem,
dell'aurelia, cioè della buccia che gli teneva rinchiusi escono volatili gloriosi
nata grandezza, si spoglia della tunica vermiforme che l'involveva, e apparisce diverso
tozzetti, n-2-495: niuno potrà dubitare che tutti questi bruci...
, iii-332: di lei, che di diamante / ha 'l duro petto armato
dignità, fasti, diademi, / che per idoli suoi v'adora il
mondo, / altro non siete alfin che ricchi affanni, / pom
aurea moneta, / non men che al cavalier, suole a la dama /
, 171: il sacro sangue, di che tutto orrendo / era intorno il
due napo leoni aurei, che ho mandati già subito al tuo benificato.
inaudita. 2. dorato; che ha il colore e lo splendore dell'oro
aureo colore / sempre si mostra quel che mai non vide / occhio mortai.
dal sol notturno, un raggio scende / che dritto là dove il gran corpo giace
un sol nodo, immantinente sciolse, / che lunghissimo in giù cadendo e folto /
aria. 3. figur. che ha doti di nobiltà; virtuoso,
, / fino a quell'aureo giorno / che ci rapisca in te. leopardi,
fanatico anzi egli era dell'aureo trecento, che dopo iddio e la vergine avrebbe tenuta
stessi libri d'aristotile quel luogo ove dice che nell'antiche repubbliche i nobili giuravano d'
, 27: italia, o tu, che nulla in te comprendi / di grande
in te comprendi / di grande ornai, che l'aurea tua favella. carducci,
dove il tuo spendesi tempo migliore / che da te chieggono novo splendore, /
. 6. numero aureo: numero che si ottiene dividendo l'anno di cristo
aurea: la parte di un segmento che è media proporzionale fra l'intero segmento
bontempelli, 8-164: maraviglioso è tutto quello che nato di numero riesce a ridiventare norma
non è la regola aurea, che del tre domandano i pratici, che trovare
che del tre domandano i pratici, che trovare il quarto numero proporzionale ai tre
si dee dare non solamente quella corona che si chiama aurea,... ma
,... ma eziandio quella che si chiama aureola. savonarola, iv-353:
: quelli gigli significano li vergini, che aranno l'aureola candidissima. gelli,
. carducci, ii-10-157: essendo quel che sono, potrò aver delle corna intorno alla
a un oggetto (o una cosa che circondi, a forma di anello,
, trapassate da lunghi spilli d'argento, che si dividevano au'intomo, quasi a
. deledda, ii-332: la benda bianca che lasciava trasparire il colore roseo della cuffietta
] in quella sua aureola di grandezza portentosa che la nostra mente gli aveva creato
/ aureola di purità, / il sole che scalda regina paolina. stuparich, 2-335
i sani, i vivi, coloro che non erano per nulla menomati, li circondavano
motivo d'esaltare in quelli la miseria che non avrebbero soppor tato in se stessi
. 4. « circolo roseo che circonda il capezzolo delle mammelle, le
. anello luminoso di colore bianco- azzurro che si può vedere, in particolari circostanze,
si raccoglieva un poco i cresciuti capelli che le aureolavano il viso. borgese, 3-37
linati, 8-87: avevano negli occhi un che di rarefatto, d'aureolato, come
rarefatto, d'aureolato, come creature che fossero unicamente nutrite di fulgore. idem
fogliette aguzze come un fegatello, pareva che sorridesse. borgese, 2-247: rimase
intorno apparite, / più di noi che l'aprimmo / libera, più pura e
. carbonato di zinco e rame, che si presenta in efflorescenze di minutissimi cristalli
. m. -ci). chim. che contiene oro trivalente (acido aurico,
nel cuore... due appendici, che per la loro figura diconsi le auricole
'. auricolare1, agg. che concerne l'orecchio. caldesi,
caldesi, 1-12: ma a che cosa mai servirebbe la caverna auricolare nelle
concilio di laterano. -testimone auricolare: che testimonia su cose udite direttamente,
e sacchetti, ii-192: « il dito che chiamano mignolo, si chiama auricularis,
mignolo, si chiama auricularis, però che con esso si stura gli orecchi ».
auricolare2, agg. anat. che si riferisce all'aii- ricola del cuore
. aurlcome, agg. ant. che ha la capigliatura bionda.
'. aurìfero, agg. che contiene oro. cattaneo, ii-2-173
striscia ricamata in oro e perle (che ornava le maniche o il fondo della
la ferrata zampa / de'superbi corsieri che irrequieti / ne'grand'atrii sospigne, arretra
, iii-2-321: va, / auriga che ben sai come si spinga / il carro
iii-743: dette uno strattone alle redini che scivolaron di mano all'auriga. bontempelli,
cose divine chiama nell'anima auriga, che vuole dire guidatore del carro dell'anima
dell'auriga. la ragione e oppenione che per le cose naturali discorre, chiama
2-4-10-177: socrate agguaglia i primi moti che sono in noi a due corsieri, che
che sono in noi a due corsieri, che questo nostro corporeo carro ne guidano,
,... e di esso vuole che auriga ne sia la ragione. viani
prete assai strano..., che s'intitolava il « cappellano del popolo »
giovani aurighe per le vie leggere del sogno che inghirlandai di fervore. 3
attuffa irato il tempestoso auriga, / che sovente al villan fa guerra e danno
qui insieme collocar sublime auriga, / che di serpente i piè nel carro ascose.
alfieri, i-261: nell'ore che cavalcare ed aurigare non si poteva.
aurino, agg. letter. che ha l'aspetto dell'oro (il
: e chi ci assicura... che quel suo bianco fosse il bianco o
] auritissima, prestissima, prontissima, che ad ogni minimo sibilo, cenno, da
i-20-25: matto fora tenuto omo, che sedesse a banco, e cangiasse molto auro
: questa corte è una fucina, / che 'l bon auro se ci affina.
additò [amore] costei, / che negro ardente ha l'occhio, e d'
, 3-2-94: l'avaro traditor, che secco il fonte / già dell'auro
. m. -ci). 'chim. che contiene oro sia monovalente sia trivalente (
auròra [auròra), sf. colore che annuncia la levata del sòie (
(ed è accompagnato da una colorazione che va dal giallo al purpureo); inizio
. passavanti, 278: il sogno che si sogna dalla nona ora della notte,
insino al principio dell'aurora, dicono che si dee compiere infra uno anno.
uno anno. boccaccio, i-312: avanti che il sole s'apparecchiasse d'entrare nell'
è alluminato dal lume dell'aurora innanzi che vegga il sole, e poi vede chiaramente
, xxi-1000 (53): e fatta che fu l'aurora, egli entrò in
., 60: l'ora del giorno che ad amar ce invita, / dentro
m'apparve vestita di bianco, nel modo che la vidi avanti che mi partissi;
, nel modo che la vidi avanti che mi partissi; e, dimandandola io del
: palpita in alto un'aurora / verde che sfuma e si dora: / sale
ad affocare le sommità delle nuvole crescenti che trasmùtano il portico in una cerchia turrita
121: simile a giglio di notte che sogna / a foglie chiuse il brillar
metamorfosi all'aurora, / oramai so che il filo della trama /
paesaggio... coi monti lontani che in faccia all'aurora scoprono vividi in
/ ch'egli è tra i fortunati che han visto l'aurora / sulle isole
terra, / al ricordo sorride e risponde che il sole / si levava che il
risponde che il sole / si levava che il giorno era vecchio per loro.
aura messaggiera erasi desta / a nunziar che se ne vien l'aurora: / ella
al sonno in preda; / fin che l'aurora sbadigliante ancora / li richiamasse
l'azzurro e il roseo si sposano che è una delizia, colori d'aurora
e dell'ingegno i fiori / ravviva che seccò l'arsura, e 'l pianto;
: ma la vita mortai, poi che la bella / giovinezza sparì, non
- / dalle ciglia, materna ombra che gli angoli / t'incurvò della bella bocca
incurvò della bella bocca altera, / che sposò la tua aurora alla mia sera.
idem, 677: e il cuor che t'obliò, dopo tant'ora / di
mature come lui,... che lo avevano conosciuto, e desiderato forse,
o boreale): fenomeno luminoso, che assume forme e colorazioni diverse (bianca
[materia delle comete] 5 necessario che sia assai più rara e sottile, che
che sia assai più rara e sottile, che i vapori crepuscolini, e che quella
, che i vapori crepuscolini, e che quella materia della detta aurora boreale.
un'aurora boreale, non molto accesa, che ebbe il suo principio da tramontana e
lidi là di quell'altro emisfero / che per l'artiche nevi e per l'
e per l'aurora / polar, che avvampa in ciel maligno e nero.
aurorale, agg. dell'aurora; che ha la luce dell'aurora.
2. figur. incipiente, che sta all'inizio; il primo sorgere
. auróso, agg. chim. che contiene oro monovalente (cianuro auroso,
sacchetti, ii-143: secondo. che i padri e le madri ausano e
d'essere penitente del fallo, sì che non s'ausi a fallare. idem,
scender con vien esser tardo, / sì che s'ausi un poco prima il senso
/ a dir la sete, sì che l'uom ti mesca. ugurgieri, 262
compagni. boccaccio, i-136: acciò che... altra femina a sì fatto
sostenere la futura noia, pensando continuamente che da me ti debbi partire, né
detti doni, e verrà a tanto, che mentre che doni sarà tuo amico,
e verrà a tanto, che mentre che doni sarà tuo amico, ma come tu
affanni della partita, infino a tanto che tu poi ausato la saprai sostenere senza
di decidere fra il parere dei medici che crollando il capo gli auscultavano il polmone
croce, ii-8-118: scrupolosità di coscienza, che comanda la più attenta auscultazione della sensibilità
la scarsa resistenza fisica di pietro, che si lasciò scivolare lentamente dal basto e
ii-53: ben son amici tali, / che saettano istrali, / e danno
già d'altro mistero / sai che non vai guero [= guari],
. di ausiliare2), agg. che reca aiuto, che assiste.
, agg. che reca aiuto, che assiste. ottimo, i-i: lucia
ed ausiliante. ausiliare1, agg. che è di aiuto; soccorrevole, giovevole
a. cocchi, 8-140: né altro che ausiliare può essere l'effetto delle nostre
mi stenderei in questo discorso assai più che non farò. 3. gramm
3. gramm. verbi ausiliari: che servono a formare i tempi composti (
accordo, in una melodia, quella che viene aggiunta per abbellimento a una delle
note reali. 6. sm. che presta aiuto; assistente. = voce
ausiliàrio, agg. e sm. che serve di aiuto. -in particolare
-in particolare: di milizia, di soldati che giungono come rinforzo. machiavelli,
republica pigliare prima ogni altro partito, che ricorrere a condurre nello stato suo, per
con qualunque buono o reo modo che sia. s. maffei, 5-1-77:
ch'egli ha da essere subordinato, e che il maggior effetto della musica ne vien
macchinario ausiliario: nelle fabbriche, quello che serve non direttamente alla produzione, ma
. motori, o vele, ausiliari: che possono venire aggiunti a quelli normali,
posizione ausiliario,: quella degli ufficiali che, pur avendo cessato il servizio attivo,
della seconda guerra mondiale, le donne che, in alcuni eserciti, venivano arruolate
. alla rovescia, è una cosa che fanno anche le nostre ausiliarie.
sm. (femm. -trice). che presta aiuto. cavalca,
favore dell'umanità, e la protezione che essa dispensa alla comunità cristiana e allo
tanto amore ed in tanto diletto, / che nulla volontà è di più ausa,
nostro ausonico regno, in quell'abito che alla loro magnificenza si richiede. idem,
distruggendo il bel paese ausonio, / che pietosi apo lui stati saranno / mario,
: è tanta / però la colpa che mandar convegna / cento barbare squadre /
. auspicàbile, agg. che si può auspicare; augurabile. auspicale
; augurabile. auspicale, agg. che è d'augurio, di buon augurio
. machiavelli, 860: avanti che l'italica virtute / ponessi il suo
sm. (femm. -trice). che auspica, che fa l'augurio (
. -trice). che auspica, che fa l'augurio (perché avvenga cosa
/ d'una in altra officina infin che sorga, / auspice lui, la fortunata
degli auguri, auspici e aruspici, dicendo che le cose seguite sono a caso.