quanto è 'l giorno; / ma poi che 'l ciel accende le sue stelle,
non sanno, / se non quel tanto che n'accende il sole. tasso,
, un poco di quel lume gioioso che accende nei nostri la conoscenza del vero
2-534: era presa da un fervore che le accendeva di febbre i grandi occhi
e pioveva dall'alto un riverbero rossastro, che accendeva le facce ansiose. deledda,
di rossore le accendevano adesso il viso, che poi s'imbiancava di più. beltramelli
compagni, 3-38: questi fu, che le discordie cittadinesche accese. dante,
una paura nel cor mi discende / che dentro un pianto di morte v'accende.
: trassi nettar divino, / ch'allor che sete in me d'umore spense,
trivulzio, iii-240: e chi sa che ne tacque il foco annide? /
il foco annide? / l'onda che suol recar conforto al petto / or m'
aspetto? ojetti, ii-634: sanno che l'aperto rischio accende ed esalta il
1-16: tanto romore fu nella terra, che accese gli animi di tutti contro a
l'avessero. idem, i-64: credo che la virtù de'santi versi, che
che la virtù de'santi versi, che noi divotamente leggiamo, abbia acceso le nostre
idem, i-83: io fermamente credo che alcuna parte di quella fiamma amorosa, la
quella fiamma amorosa, la qual pare che per me ti consumi, t'accenda il
t'accenda il cuore, se vero è che ogni amore acceso da virtù, com'
sempre accese la cosa amata, sol che la sua fiamma si manifesti. lorenzo
lorenzo de'medici, i-449: sentendo pure che la donna mia si doleva e piangeva
6-33: leggiadro e bel fui sì, che di me accesi / più d'una
: donne cortesi e belle, / che di luce amorosa / gli occhi appagate
ed era una pietà udire tanti racconti che più accendevano gli anim di sdegno.
della celestiale patria accendono più gli essempri che le prediche. m. villani,
asprezza di ritrarlo da questa cosa, che io non ve l'accenda più suso.
iii-875: avevate letto un libro strano che vi aveva accesa di mille curiosità scoppiettanti.
. ungaretti, iv-54: fu allora che intrawidi / perché m'accende ancora la
la speranza. manzini, 10-188: che esplosioni d'energia, che scintillìo irresistibile
, 10-188: che esplosioni d'energia, che scintillìo irresistibile, se un entusiasmo l'
subito foco, / movendo li occhi che stavan sicuri, / e pare stella che
che stavan sicuri, / e pare stella che tramuti loco, / se non che
che tramuti loco, / se non che dalla parte ond'el s'accende / nulla
ruggier lo sdegno / al primo motto che di questo intende. imperato, i-20:
alle volte in que'grandissimi corpi, che si accendono nella regione più alta,
fino all'orizzonte e al cielo, che s'accendeva di stelle. idem,
suoi, occhi si accendevano di un fuoco che subito si spegneva in un'ombra di
cameretta sono andati; / e poi che tutta nel viso s'accese, / ei
a lei sia cavalier cortese / e che 'l suo amor negar non debbi a quella
negar non debbi a quella, / che nel suo cor sentia mille quadrella. g
. g. gozzi, iii-147: che è che ti accendi così nel viso e
. gozzi, iii-147: che è che ti accendi così nel viso e negli occhi
4-6: e questo è contra quello error che crede / ch'un'anima sovr'altra
, ove 'l piacer s'accende, / che dolcemente mi consuma e strugge. alberti
] cominciare con la dolcezza, acciò che il vizio si spenga e la benivolenza
col raggio di beltà s'accende / che si sparge in colori e 'n voce spiega
ii-190: avevo tante cose da dirti che mi si accendevano nella mente! saba,
rendeva i due più concilianti nelle discussioni che talvolta ancora tra loro si accendevano.
cotale è il cuore dell'uomo, che se quello che ama non può acquistare
il cuore dell'uomo, che se quello che ama non può acquistare, allora s'
si rodea tutto di santo zelo, udendo che così nobile città di tanti savi uomini
, 1-5 (100): ed accorsesi che... così come disavvedutamente acceso
(123): e io, che ciascun'ora più m'accendo, / quanto
in tanto disidèro di rivederla s'accese che, più non potendo sofferir, si dispose
, / è punito da dio, che più s'accende / contra chi egli ama
. di giacomo, ii-550: il padre che parlava di libertà, continuamente, e
centri gli animi anche per una ben che minima causa, si accendono rapidamente.
g. gozzi, ii-182: s'accorgeva che la fantasia non s'accendeva più con
o articolo o capo di scrittura, che dà debito o credito a chi s'aspetta
o credito a chi s'aspetta: il che si dice anche accendere una partita
... accendendo uno in suo luogo che sia fatto maggiore d'anni quindici.
più i colori, né altro bisogna che diligenza ed amore. = dal lat
estensione a quest'ultimo verbo di un significato che gli era estraneo. cfr. salvini
. accendévole, agg. disus. che può facilmente accendersi, infiammabile.
lente. salvini, x-189: stimano che la esaltazione che forma il fulmine,
, x-189: stimano che la esaltazione che forma il fulmine, possa ragionevolmente credersi
-accendibilità della nafta: capacità che ha la nafta ad accendersi nell'alimentazione
. accendifuòco, agg. ant. che accende il fuoco. salvini,
noi il prometeo ignifero o accendifuoco pensiamo che qui si significhi. 2.
co lo tuo bon parlamento, / che nel cor sì so ferito d'un divin
, ii-xm-22: e però dice albumasar che l'accendimento di questi vapori significa morte
411: l'ira non è altro che uno accendimento della collera intorno al cuore
. scala del paradiso, 49: tu che ài ricevuta la fiamma, cioè l'
di stile, né più né meno che facessero nel cinquecento i letterati cortigiani di
pietra focaia, ne fa sprizzare faville che accendono uno stoppino bagnato di benzina;
sotto il moggio e si accende forse che sì, forse che no (faldella)
e si accende forse che sì, forse che no (faldella). ojetti,
il cappello a un accendisigari a gas che gli fece una bruciatura come un foro
]: e questo ebbe a significare, che questo nato [s. domenico
del crepuscolo. 3. apparecchio che serve per provocare l'accensione, cioè
.). accennàbile, agg. che può essere accennato. foscolo, ii-2-8
f. giambullari, 2-285: non accade che io perda tempo, non essendo questo
ma uno accennamento di questi scambi, che ci sono familiarissimi nel parlare. buommattei
non si conseguirebbe da noi quel fine che da noi si desiderava. segneri, iii-1-105
, iii-1-105: quella stessa efficacia, che si conteneva da quelli [sacrifizi],
. di accennare), agg. che accenna, indica; che fa intendere.
agg. che accenna, indica; che fa intendere. b. de'
nella grande poltrona, con i mezzi guanti che scoprivano le dita esangui vagamente accennanti in
25-28: perduto m'ho l'occhi con che già peccanno, / guardanno a la
la fiera con la coda aguzza, / che passa i monti, e rompe i
muri e l'armi! / ecco colei che tutto il mondo appuzza! / sì
duca a parlarmi; / e accennale che venisse a proda. idem, par.
volsesi a beatrice et ella gli accennò che rispondesse: il che significa che nessuno debbe
ella gli accennò che rispondesse: il che significa che nessuno debbe presumere di disputare
accennò che rispondesse: il che significa che nessuno debbe presumere di disputare della fede
non vi accenno. io son contento. che cenno farai tu? ariosto, 14-96
: altrimente il silenzio non rispose, / che col capo accennando che faria. anguillara
rispose, / che col capo accennando che faria. anguillara, 4-11: ma perché
alcitoe a più cenni s'accorse / che nota a tutte l'altre era tal
l'altre era tal cosa, / che nel proporla ognuna il ciglio torse, /
da lunge. salvini, 16-25: che non si può tornare addietro, /
, 1-658: tu [dio], che se il guardo inchini, apresi il
signora accennò loro con la mano, che bastava. [ediz. 1827 (
. la signora fece lor cenno della mano che bastava]. idem, pr.
o servitori (era tutt'uno) che vide, accennò che lo seguissero. [
era tutt'uno) che vide, accennò che lo seguissero. [ediz. 1827
ai primi bravi o servi... che incontrò, egli fe'cenno che lo
. che incontrò, egli fe'cenno che lo seguissero]. [sostituito] idem
chiamando tuttavia, gli accennava pur colla mano che si facesse vicino]. verga,
permesso di accennare con le manine, che le mamme a quegli accenni incutevano soggezione
soave e 'l parlar saggio umile / che movea d'alto loco, e 'l dolce
alto loco, e 'l dolce sguardo / che piagava il mio core (ancor l'
die'per lei sì lunga guerra, / che la memoria ancora il cor accenna.
, ch'io pensai ch'ogni lume / che par nel ciel quindi fosse diffuso.
. /... / e quel che presso più ci si ritenne, /
« io veggio ben l'amor che tu m'accenne ». l. salviati
carissimo... che altra persona che io avesse a così bella materia come
così bella materia come è quella di che parlar dobbiamo, dato cominciamento; ma
dobbiamo, dato cominciamento; ma poi che egli v'aggrada che io tutte l'altre
; ma poi che egli v'aggrada che io tutte l'altre assicuri, ed
vedendo ciò disse: -di'sicuramente ciò che tu vuogli, e non avere di
-signor mio, poiché voi mi comandate che io vi dichi la verità, io ve
... ch'egli non dubitava che gli avesse a riuscir un santo pananzio
, 19-129: mio giudizio è però che a te convenga / di te stesso curar
. settembrini, 1-227: io sento che scende a me un angelo consolatore, che
che scende a me un angelo consolatore, che mi difende, mi assecura, mi
112: cantò di un nume / che in nube argentea chiuso ognora il petto
: allora mi confortai molto, assicurandomi che lo mio secreto non era comunicato lo
. castiglione, 132: io lauderei che l'omo, oltre al fuggir molte parole
, e scrivendo e parlando, quelle che oggidì sono in consuetudine in toscana e negli
e negli altri lochi della italia, che hanno qualche grazia nella pronuncia. della
casa, 2-3-66: per assicurarsi di quello che si era trattato nella sopraddetta congregazione,
molte e molte ricerche, per assicurarci che non ci siano impedimenti. pellico,
visitare le nostre carceri, per assicurarsi che non ci fossero abusi di disciplina. nievo
: mi guardai attorno, per assicurarmi che non ci fosse suo marito, e
sua ugola. pavese, i-403: ora che il giorno 10 passavo a tavolino,
cielo e di prati, per assicurarmi che c'erano sempre. 12.
. bisticci, 303: tutti quelli che si sono adoperati in queste mutazioni, cercano
. ora assicurandosi con destrezza di quelli che gli paressino troppo arditi. idem,
, 47: se si considerrà quelli signori che in italia hanno perduto lo stato a'
. si vedrà alcuno di loro o che arà avuto inimici e'populi, o,
grandi. guicciardini, i-94: per assicurarsi che allora di venezia non si partisse,
inetta ch'era da niente, assicurandosi che ella non riceverebbe né riportarebbe ambasciate.
speroni, 1-3-20: chi poteva essere quello che degno fosse di tanto dono, se
se non... così accorto, che dagl'inganni degli altri uomini prudentemente si
negli acquisti e non tenti altro, prima che non se ne sia bene assicurato.
a lei; e sì andò la bisogna che, piacendo l'uno all'altro igualmente
altro igualmente, non passò gran tempo che, assicuratisi, fecero di quello che
che, assicuratisi, fecero di quello che più disiderava ciascuno. 13.
campo al fin disegna, / ben che la via trovar non s'assecura. sarpi
dati, i-393: io mi assicuro che, studiandosi universalmente assai più la geometria,
conclusioni mal provate, le quali è impossibile che trovino applauso presso a chi ebbe ventura
, non men per suo servizio, che per mia riputazione. g.
: s'assicurassero [i fiamminghi], che siccome il re partiva pieno di gratitudine
dunque v. s. illustrissima, che... non mancheremo di dirle
, come a se stesso: si assicuri che ha in me chi la intende e
mi ricordai / del sicuro segnale / che contra tutto male / mi dà sicuramente.
, 25-34: leva la testa e fa che t'assicuri. petrarca, 129-8:
8-9 (321): e fu ora che egli vorrebbe essere stato innanzi a casa
vorrebbe essere stato innanzi a casa sua che quivi. ma nonpertanto pur, poi che
che quivi. ma nonpertanto pur, poi che andato v'era, si sforzò d'
quella cella dua per qualche dì insino che la s'assicura. tasso, 13-16:
il re ben s'assecura, / sì che non teme le nemiche posse. leopardi
l'ardisco la gioi'domandare, / che 'l mi'coraggio cotanto disia, / ma
mi dice pur d'assicurare, / per che 'n lei sento tanta cortesia. alfani
incresce di veder morire / lo cor che tu m'hai tolto, / amor,
accende il pianto del crudel martire, / che mi spegne del volto / l'ardire
del volto / l'ardire, in guisa che non s'assicura / di volgersi a
compagno d'una sì fatta nebbia, che né eglino né la nebbia eran veduti.
nel ciel si cura, / l'anime che lassù son citadine / et hanno
altera, sì leggiadra e nova, / che mortai guardo in lei non s'assecura
1-26: e quelli [tordi] che nuovamente si pigliano, rinchiudansi con alquanti
bosco nessun s'assicura / que'pochi giorni che quell'acqua dura. della casa,
cardinale di carpi,... che io non mi sono assicurato di conferir questo
francesco da barberino, 3-279: e poniam che ti paia / che grandi e molti
: e poniam che ti paia / che grandi e molti n'haia [degli amici
troppo assicurarti. petrarca, 311-9: o che lieve è inganar chi s'assecura!
legni, e tutte le circondano; / che nel latrar de'can non s'assicurano
., 2-162: veramente io ti confesso che la tua faccia ène di bellezza adorna
mediante la stipulazione di un contratto assicurativo che garantisce il risarcimento del danno eventualmente subito
e questo è poco sentimento, però che altro che dio non può sicurare niuna cosa
è poco sentimento, però che altro che dio non può sicurare niuna cosa in questa
di una soprattassa al servizio postale, che diventa responsabile di eventuali danni o smarrimenti
a rassicurare. 2. che si riferisce alle assicurazioni sociali. einaudi
. einaudi, 1-408: è verosimile che le discipline vigenti tendano ad uccidere l'
. assecurato). sicuro, garantito, che non verrà meno. baretti
. compagnoni, i-93: per ciò che spetta a contenere in questo proposito la licenza
: dalle quali parole forse assicurato uno che dentro dalla casa era,...
, cominciarono a tener maniera men discreta che a così fatte cose non si richiedea
avendo quel signore fatto trucidar tutti quei ribelli che, assicurati, erano andati a dimandarli
. agg. e sm. dir. che ha stipulato a proprio favore un'assicurazione
stipulato a proprio favore un'assicurazione; che è oggetto di un contratto assicurativo.
caso entra l'istessa ragione, cioè che l'assecurato potrebbe studiosamente procurare il naufragio
raccolto contro la grandine, mi rispondono che il raccolto è già assicurato. 4
incendi, dico io. mi rispondono che sono assicurati anche contro gli incendi.
, alla destinazione, ecc.) che dà diritto al risarcimento dei danni da
. (femm. -trice). che assicura, rassicura. compagnoni, i-4
; uno meramente fideiussorio e accessorio, cioè che il debitore principale si obbliga al debito
: alla vecchia padrona bastava l'assicurazione che sarei andato a messa tutte le domeniche
, il quale si pratica ancora nelle mercanzie che si tramandano da luogo a luogo,
raccolto contro la grandine, mi rispondono che il raccolto è già assicurato ».
e assi- curatore, circa il rischio che questi si assume e il premio che
che questi si assume e il premio che gli verrà pagato. d'annunzio,
-premio d'assicurazione: controprestazione che 1'assicurato si impegna a pagare all'assicuratore
pagare all'assicuratore, per il rischio che questi accetta di assumere. panzini,
-assicurazioni sociali: forma assicurativa, che si propone di coprire il prestatore d'
complesso delle strutture di pun- tellamento, che sostengono provvisoriamente le parti pericolanti di un
.., e aspiri ora in ciò che io debbo dire il dolce raggio della
zione e della circolazione del sangue, che può avere come conseguenza il congelamento degli
arti e anche la morte, e che si manifesta in chi è costretto
. di assiderare), agg. che assidera, che provoca congelamento. tommaseo
), agg. che assidera, che provoca congelamento. tommaseo [s.
. -al figur. agghiacciante; che raggela il sangue (per terrore,
. linati, 30-135: hanno un che d'assiderante e di demoniaco [i
assidera e non istempra i poveretti, che non hanno le gonnelle secondo i tempi
ed isconquassano voi altri principi, che non conoscete il disagio. salvini, 30-2-165
: ciurmare e ciurmato e ciurmadore, che si dicono però in basso sentimento di
di laghi / tramezzati nell'alpe, che l'alterno / gelar de'verni assidera
, 99: bisogna scendere subito, che il freddo non vi assideri un'altra volta
]. foscolo, ii-2-14: l'oscurità che assiderava la terra. carducci, 494
terra. carducci, 494: io, che qui sola eterna / credo la morte
gier'rade le piagge / l'aria che il vampo del gran sirio affuoca,
vano / de le spelonche; sì che l'acqua in elle, / per intromesse
certo rovaio terribile con impeto tale, che... faceva assiderare le membra.
, vestito così, c'era più che non bisognasse per intirizzir davvero. [
discendere lungo le reni in tanti rigagnoletti che davano brividi da assiderare.
, me nel mio, questa brieve vita che posta n'è, lascino stare.
3-57 (ii- 544): e che, dio buono, vogliono costoro far de
le lasciano sole, con estremo periglio che di paura de la fantasma non muoiano o
il re assiderato arrancava su i ghiacci che inasprivano l'erta. barilli, 2-311:
conosco l'aspra felicità di questi mongoli che van portando la bibbia nel sacco e
, 4-234: si sparse pigramente la voce che durante la notte il vecchio silvestro era
, 8-7 (276): io so che tu se'uno assiderato; e anche
la corte di pompeio, e quelli che la sua morte avevano giurata, s'
intorno a lui ciascuno nel suo stato che l'uffizio suo richiedeva. petrarca, 112-9
eccellente luogo serbato, nel quale poi che assisa fui,... vidi il
. tasso, 6-62: quivi, da che il suo lume il sol ne porge
il sol ne porge, / in sin che poi la notte il mondo oscura,
la virtude in solitaria parte, / che assidersi co'vili a regia mensa. idem
candido petto anelante / a l'aura ambrosia che dal dio vola, / dal riso
vi fu un dio... che amò assidersi sotto gli alberi floridi ed estrarre
iv-192 (59-4): lo core meo che ne gli occhi si mise / quand'
molto valore, / fu tanto folle che, veggendo amore, / dinanzi a la
, 1-62: assidetevi nella città, tanto che voi siate vestiti di virtù. m
tanto 11 suo girevol corno, / che tra 'l suo giro il gran bosco
menzini, ii-159: or basti dir che al gran cantor di manto / torquato
, intorno alle quali tutti e'giorni che mi avanzavano del mio lavoro della bottega
speculazioni. segneri, iii-2-170: quello che è più spaventevole nell'inferno, è
e lì, applicandosi assiduamente alle occupazioni che trovò prescritte, due altre ne assunse
annunzio, ii-826: la melodìa / che i flauti dei grilli / fan nei campi
ammaestramenti, 198: niuna cosa è che non vinca l'assiduità dei servigi.
assiduità sazia molto e leva quella ammirazione che si piglia delle cose rare, bisogna
a non ricercar la cagione di quelle cose che sempre veggono. segneri, ii-358:
d'azeglio, 1-187: l'inverno che tenne dietro al nostro arrivo in roma
inchiesta venne condutta con tanta assiduità, che solo intorno ai modi di coltivar le
: era riuscita a raggiungere tutto quello che in arte si può ottenere dalla diligenza
e dalla assiduità, ma nulla di ciò che è legato al talento e all'estro
presso mia moglie riempire il gran vuoto che la « biondissima » partendo lasciava nelle
agg. (superi, assiduissimo). che attende con costante continuità a un'occupazione
fu assiduissimo, quanto a quel tempo che ad essi si disponea. guicciardini,
assiduo procuratore della sua quiete, mentre che egli era fra voi, come ognuno vide
né le terremo in piccolo conto noi, che ne siamo amorosi e assidui cultori.
. banti, 6-114: per assidua che fosse nel lavoro, lavinia non si tratteneva
. pandolfini, 1-131: loderei che... quelle chiavi, che
loderei che... quelle chiavi, che s'adoperano a tutte tore, come
20-15: una tessera d'intellettualità cittadina che concedeva loro la qualità di assidui in
., 32-2-5: tre cose sono quelle che la mente discorrevole fanno diventare stabile,
prieghi cominciò a pregare... che la loro pace concedessero al giovane. crescenzi
: pregava iddio con assidue orazioni, che le liberasse questo figliuolo. ariosto,
sì con studio e con assidua cura / che 'l lauro ebbe radice e nuova
2-40: e più bisogna opporsi al ciel che gira, / all'assiduo ruotar del
idem, 314: come il sol che reduce / l'erta infocata ascende,
lato, assidua, intenta / dal dì che nasce. cattaneo, i-1-249: lascino
uso dei popoli quelle stranezze e leziosità che non riescono mai le medesime in tutti,
tutti. carducci, 663: la pioggia che, lenta, assidua, / sottil
... un meridionale senza parole che applicava al lavoro assiduo, quotidiano,
assiduo, quotidiano, tutta la forza che gli altri meridionali sprecano in sogni,
2-114: si era presa la creatura che ella aveva allevata con l'attenzione assidua
l'attenzione assidua, premurosa e tiranna che altre vecchie riservano al canarino nella gabbia
dominici, 1-142: tutti quelli [che] usano assiduo con tristi, diventano
robertino, -diceva io -quando eravamo bambini che stavamo assieme a badar l'uva? deledda
tutta assieme quella visione, come qualcosa che non fosse più suo. saba,
uomini non può consolare il piccolo bimbo che rimpiange una cosa.
2. sm. l'unione delle parti che formano un tutto; l'impressione di
impressione di perfetto e armonico accordo collettivo che dà l'esecuzione di un complesso artistico
viene specificata ogni base o norma che si fissa pel pagamento d'una truppa.
beicari, 4-145: quell'ignoranza ancor che sì v'assiepa / gli occhi mental
liguri. fagiuoli, 3-6-201: veggio che colle ciarle invan t'assiepo, / e
colle ciarle invan t'assiepo, / e che teco son io sempre daccapo. tommaseo
calandra, vii-691: nessuno di quelli, che le si assiepavano dinanzi, diede segno
gesto ad abbracciare le file dei libri che si assiepavano addosso alle pareti fino al soffitto
delle case e delle botteghe, oltre che dalle finestre; e parecchi curiosi s'
dante, inf., 30-123: che 'l ventre innanzi li occhi si t'
t'assiepa. [secondo altre edizioni: che 'l ventre innanzi li occhi sì t'
ventre innanzi alli occhi ti si assiepa, che non ti lascia vedere li tuoi
le spine e'pruni e gli sconvolti bronchi che, a non lasciarti la via da
: [quando] guardò la folla assiepata che aspettava le sue parole, un gran
àssile, agg. bot. di organo che è situato lungo o accanto all'asse
. gramm. serie di più parole che cominciano con la stessa sillaba. =
pres. di assillare1), agg. che assilla; insistente, molesto, tormentoso
infuriare. ottimo, i-488: dice che quello mosca, che col suo ago
, i-488: dice che quello mosca, che col suo ago fece assillare uberti,
, ii- 76: dalla penuria che sempre li assillava... alla frequente
mancanza persino del pane si poteva anche arguire che quell'entrate fossero affatto immaginarie. pea
volevano darsi reciprocamente questa conferma del pensiero che le assillava. = deriv. da
avea nel dosso migliaia di zampilli, / che gettan sangue già per le punture,
punture, / ch'erano state d'altro che d'assilli. ariosto, cinque canti
iii-2-366: parve a un tratto / che l'assillo pungesse lo stallone / e
, da un'aspirazione acutissima, violenta che non dà tregua). pascoli
l'assillo della responsabilità: ecco ciò che occorreva alla creatura sfinita; nient'altro
: l'assillo della presunzione era tale, che mi dava già un senso di precoce
redi, 16-iii-171: dicono i pastori che quando i castroni in certi tempi danno
certi tempi danno nelle smanie, e pare che abbiano l'assillo, ne son cagione
l'assillo, ne son cagione questi bacherozzoli che imperversano più aspramente del solito nella lor
ha onorato con un tal nome dall'effetto che produce, simile al suddetto, imperocché
tanta smania, e così furiosi diventano, che qualche fiata saltano nelle navi o sul
. assomigliare. assimilabile, agg. che può essere assimilato. tommaseo [s
a'porci ed a'sorci: e tu che volesti, essendo indegno, assimilarti a
assimilarti a dio, sei fatto, secondo che ti si conviene, simile alle bestie
piovene, 2-204: tutto il paese che vedevo dalla finestra penetrava in me lentamente
rendere simile un suono a un altro che lo segue o precede. 3.
. mei, 140: fatti a supporre che una semplice oncia di proprio ben digerito
assorbendo. tommaseo, 1-124: sento che cicerone mi si assimila così bene come un
simile '. assimilativo, agg. che ha capacità di assimilare. tommaseo [
2. ling. reso simile a quello che segue o precede (un suono)
. sm. bot. qualsiasi composto chimico che si forma nella pianta in seguito all'
sm. (femm. -trice). che assimila, fa proprio. tommaseo
adattamento di un suono a un altro che lo segue o precede. 4.
e ancora più volte è detto, che la pianta ha la terra per ventre,
estrema viscosità della crassizie o gruma, che tiene indietro l'assimilazione, ossia intima
fenomeno respirativo. -assimilazione apparente: quella che risulta dal peso dei soli composti idrocarbonati
risulta dal peso dei soli composti idrocarbonati che si accumulano nelle foglie. 6
occhi [negli uccelli notturni] è maggiore che tutto il loro cervello, e massime
tutto simile alla civetta, se non che ha sopra il capo alcune penne ritte
sopra il capo alcune penne ritte, che sembrano coma. verga, i-380: poi
, 8-61: e, a notte, che canti d'assioli e civette sotto questi
, 1-153: c'è un assiuolo che mi perseguita: lo sento tutte le notti
. lippi, 3-25: in quel che questo capo d'assiuolo / ne dice
cui si conferisce valore assoluto; principio che non ha bisogno di prova o dimostrazione
bisogno di prova o dimostrazione; proposizione che si ammette universalmente. galileo,
per assioma indubitato, questa conclusione, che i corpi gravi, rimossi tutti gl'
è vero quell'altro assioma aristotelico, che dio e la natura non fanno niente indarno
indarno, bisogna... confessare che gli elementi non abbiano quel principio intrinseco
vero un suo familiare assioma; cioè che l'artefice, che ha grandissimo fondamento
familiare assioma; cioè che l'artefice, che ha grandissimo fondamento nel disegno, al
, 1-2-394: le opinioni di coloro che son creduti sapienti, ancorché false ed erronee
nel volgo. baretti, ii-12: che pariate voi di lettere vostre smarrite?
per assiomi dal maggior numero: i° che la lingua degli scrittori abbia a dirsi fiorentina
scrittori abbia a dirsi fiorentina, 20 che gli autori del trecento siano la norma
invalso nei politici il barbaro assioma, che il contadino quanto più è miserabile ed
1-248: molte massime, di quelle che noi crediamo assiomi delle scienze politiche,
vidi quella signora, già stabilito « che fosse una delle predilette della natura » -e
secondo e non meno incontrastabile assioma « che essa era vedova, e che vestiva in
« che essa era vedova, e che vestiva in caratteri della sventura » -non
; io aveva terreno bastante alla posizione che mi giovava. manzoni, 811:
, e come assioma della giurisprudenza, che « la confessione fatta ne'tormenti che fossero
che « la confessione fatta ne'tormenti che fossero dati senza indizi legittimi, rimaneva
, ii-475: è un assioma ormai volgare che la produzione è sempre proporzionata alla consumazione
voi ed io dobbiamo tenere per assioma matematico che non v'è né vi può esser
sulle attonite zucche erba d'estate / che il verno muta. collodi, 647:
, nati a confóndere il fisico assioma che « dal nulla vien nulla ». d'
e le sue dimostrazioni, con più passione che logica. stuparich, 4-143: mai
sostegno e un tormento, nell'assioma che in arte forma è contenuto. gobetti,
ii-282: la verità del vecchio assioma che la politica nazionalista è sempre la più
, 8-218: cartesio pianta per assioma che la natura abbia dotati gli uomini di
dimostrativo '(da < ££10c, 'che ha preso valore, autorità ')
mondo -disse egli assiomaticamente -non vi sono che due strade. = comp. di
(plur. m. -ci). che ha valore d'assioma; che ha
. che ha valore d'assioma; che ha l'assolutezza di una verità evidente
à ^ uop. axixó <; * che ha dignità, autorità; sentenzioso '
consistente in un arco di cerchio graduato, che permette al timoniere di conoscere a ogni
il parapetto del casseretto, nelle navi che si governano colla ruota: serve questa
axiomètre. assiriologia, sf. scienza che studia la storia, la lingua,
assiro, agg. e sm. che riguarda l'assiria; nativo, abitante
guido da pisa, 1-109: poi profetò che li assiri guaste- rebbono tutto l'oriente
assiri guaste- rebbono tutto l'oriente e che poi li romani guasterebbono li assiri e
, 4-9 (450): per ciò che l'uno e l'altro era prod'
: / -ecco -gridò -quel traditor, che franco / cerca mostrarsi in simulate guise;
bella assisa, / l'alte parole che disse 'l divino. 3.
sf. plur. dir. tribunale penale che ha il compito di giudicare i reati
giurisdizioni di merito in materia penale, che sentenziano in base al verdetto dei giurati
carducci, ii-10-211: guardino gli iddii che fossimo marito e moglie, come tu
basta, amor mio, quel troppo che mi hai fatto soffrire come amante. viani
-per estens. qualsiasi grande assemblea, che riunisce i maggiori esponenti di un partito
assisa, nel plurale dicevasi del sedersi che facevano per render giustizia, o per altro
le sue foglie, sono assisi / quei che credettero in cristo venturo. poliziano,
contesta. sannazaro, 3-70: poi che si vedevano campate dal pericolo, stavano
ariosto, sat., 2-156: che giova a me seder a mensa il
settima pietra è lo smeraldo, / che ne la fronte dinanzi è assiso.
capo, e sguarda per suo intendimento ciò che il corpo non tocca. testi fiorentini
. testi fiorentini, 197: le cittadi che sono assise a mezodie sono più infeme
lo mare e per li venti caldi che vi ventano. cantari, 168: chiamato
di tutto, assiso, / poi che 'l padre passò di questa vita, /
si gittò giù d'una riva / che vi trovò sopra un vallone assisa.
presente sonetto agli occhi della donna, che erono continui assistenti del cuore.
. cecchi, 2-136: dopo tre ore che tagliavano ed allacciavano, era tutto un
l'aiuto: di faccia al professore che dall'altro lato è solo, e
gomma. -assistente sociale: persona che svolge opera di assistenza nel campo educativo
economico). -assistente universitario: laureato che coadiuva il titolare di una cattedra universitaria
3. eccles. diacono o prete che assiste il celebrante nelle funzioni solenni.
udire il consiglio de gli ottimi, che tutto l'ordine adunato assegna al generale,
. 4. agg. disus. che assiste (a una cerimonia, a
a uno spettacolo); presente; che sorveglia, che cura (un ammalato
spettacolo); presente; che sorveglia, che cura (un ammalato). -medico
el nostro re; vogliamo ancora questa regina che è tanto illuminata. la pregherrà sempre
tua faccia. caro, 12-491: che, come re, di regai fregi adorno
era assistente. bruno, 3-633: -or che cosa la dimanda? che gli manca
: -or che cosa la dimanda? che gli manca? che ti propone? -non
la dimanda? che gli manca? che ti propone? -non altro,.
maniera di usar del medicamento si è che dal medico assistente si elegga quella sorta di
assistente si elegga quella sorta di latte che egli giudica confacente al bisogno del malato,
complessione di lui. -figur. che sostiene e dà forma (il recipiente
sostiene e dà forma (il recipiente che contiene un liquido). lorenzo de'
de'medici, i-74: e considerai subito che l'acqua non può ricevere alcuna tale
il demonio lor assistente quella gran facoltà che talun si crede. 6. che
che talun si crede. 6. che protegge, ispira (uno spirito: nella
spiriti buoni e degli spiriti cattivi, che ogni giorno, ogni notte, ogni ora
: il contenuto del decimo capitolo, che li rappresentanti assistano a tutti gli atti del
: avvertendo il cancelliere... che si osservi in tutto e per tutto
. metastasio, 1-8-114: sovvienti / che nei casi infelici / è dover l'assistenza
un quanto da potersi aiutare in caso che l'assistenza sua venisse loro a mancare
»... significano ben altro che assistenza passiva e macchinale: mostrano un'
11-686: non v'è assistenza di cielo che scampi quel senato dal sanzionare la fallibilità
0. rucellai, 3-65: son certo che la gentilezza di v. s.
età mia, e la numerosa famiglia che mi ritrovo, non mi obbligasse ad ima
segnalazioni, delle notizie, degli impianti che assistono un aereo alla partenza, in
, ii-34o: in generale si può dire che chi in campagna non ha estimo prediale
. assistenziale, agg. neol. che ha per scopo l'assistenza delle classi
il giovane, 9-175: a te, che se'di guardia, fa mestieri /
e la casa troppo piena della gente che deve assistere al parto. giusti,
, i-509: sono due mesi e mezzo che sto ad assistere alla lenta ed inevitabile
alla lenta ed inevitabile distruzione d'un uomo che ho riguardato sempre come un altro padre
solo luogo le molte migliaia di giovani che da tutto il regno convenivano in napoli
superior parte del corpo, ivi è dovere che alloggino i suoi più principali e più
principali e più confidenti ministri, acciò che le assistano sì come consiglieri primari. segneri
segneri, ii-296: voglio promettergli, che gli assisterete nelle sue tentazioni. redi
davanzali, ii-267: scoppia il cuore, che non ci sia toccato ad assistere nella
buon'ora un bicchiere di quella tenuta che giudica sufficiente il medico che assiste;
quella tenuta che giudica sufficiente il medico che assiste; che suol battere intorno alle sei
giudica sufficiente il medico che assiste; che suol battere intorno alle sei once, ovvero
baretti, ii-151: e mi lusingo che... saremo di nuovo amici come
un l'altro per que'pochi anni che ancora ne rimangono a campare. foscolo
per assisterti. collodi, 260: quelli che mancano alle promesse fatte, non meritano
, 19-425: spirò benedicente tutti quelli che lo assistevano nell'ora del trapasso.
figura del bovicida sottilissimo efluvio, converrebbe che l'occhio medico fosse assistito da migliore
medico fosse assistito da migliore diotrica e che i suoi microscopi guarniti fossero di vetri
. baretti, ii-9: un vetro che assiste la vista di tizio appanna quella
tizio appanna quella di sempronio. possibile che non sappi questo. = lat
pass, di assistere), agg. che usufruisce dell'altrui assistenza; aiutato,
la fede, la fede, ecco quello che ci voleva, per intendere le parole
assistere al sacrifizio di tal maniera, che adempiamo perfettamente le nostre parti di assistitori
pass, di assitare), agg. che ha preso odore spiacevole.
andorono al letto in una camera, che altro che uno assito non v'avea in
letto in una camera, che altro che uno assito non v'avea in mezzo da
persone in duomo andare ungendo un assito che serviva a dividere gli spazi assegnati a'due
e li introdusse nella stanza della frateria che era divisa dal mio covacciolo con un
. giacosa, 50: un assito, che non giunge al soffitto, taglia la
nella stanza vicina, non divisa dallo studietto che da un semplice assito aperto in alto
d'essere uno di quei poveri scugnizzi che fuori delle baracche dei circhi si vedono
d. bartoli, 5-106: che al divin verbo il machinar che fece
5-106: che al divin verbo il machinar che fece, il disporre, l'assituare
lo più sano e meglio assituato luogo che eleggere si potesse. idem, 5-7:
. idem, 5-7: e nota, che 'l detto poggio è de'meglio assituati
'l detto poggio è de'meglio assituati che sia in italia. assiuòlo, v
dadi si è tre lo minore numero che vi sia; e'non può venir se
. 2. figur. persona che ha doti e qualità d'eccezione;
un asso, biancone, era quello che andava a colpo sicuro, quello che dove
quello che andava a colpo sicuro, quello che dove metteva le mani scopriva un tesoro
diredi il figlio. -gettare peggio che asso: avere la sorte peggiore.
amar s'adanno; / peggior gittan che l'asso. -gettare i dadi
1-9: povero babbo mio, s'immaginava che 10 avrei potuto essere qualcosa in questo
ah! non volete rispondere? volete che adoperi l'asso di bastoni?
ha dove a suo modo andare e che le date poste gli mancano, se ne
quel bel giovane,... che è lì sempre asso fermo, e mi
lì sempre asso fermo, e mi par che vi osservi, e fissamente vi guardi
, legato, raccomandato, commesso, che sta sempre in casa a guisa dei fidecom-
buonarroti il giovane, 9-350: donna, che 'l vecchio amante lascia in asso /
, com'è l'asso nel giuoco, che è la monade. fagiuoli, 3-1-101
più sommi abbattuto al gran fracasso / che fassi in fabbricare il gran conclave, /
in fabbricare il gran conclave, / dopo che 11 papa lascia roma in asso.
cantoni, 521: e dio voglia che i miei pochi lettori non mi piantino in
in asso, / l'è veramente cosa che dimostra / quanto sia grande la sapienza
in asso; o se tra le sestine che lo compongono, è nato il malinteso
lo compongono, è nato il malinteso che nacque tra gli operai di nembrotte.
associabile, agg. che può essere associato. giuseppe flavio
ed ingegnansi di amarsi insieme el più che possono. fil. ugolini, 46:
pres. di associare), agg. che associa, unisce. b
. montano, 121: le modeste bustarelle che usava passare a questo o a quel
ariosto, 10-79: vedi quel giogo che due serpi assozia. foscolo, ii-2-11
il rapporto più intimo e più lontano che le. cose stesse hanno fra loro e
suggeriscono, i sentimenti... che suscitano. moravia, v-136: io
ii ricordo di lei, al davanzale, che si associava al ricordo di virginia,
l'imbroglio è venuto da lui, che avendo incaricato me di farlo associare e pagare
di esame o di scelta, credo che nessuno di noi si sentirebbe il coraggio
associativo, agg. atto ad associare, che tende ad associare.
(o il loro prodotto) senza che il risultato cambi. associato (part
. targioni tozzetti, 12-1-22: procurare che i tomi riescano presso a poco uguali
mando un manifesto, da cui vedrete che io faccio qui stampare un libro. se
preghi di due cose. la prima che mi facciate mettere fra gli associati al
conto del tipografo, devo raggruzzolare quel che mi resta da'miei associati. imbriani,
almanacco popolare. soffici, ii-163: volumetti che i nostri vecchi stampatori pubblicavano periodicamente e
e mandavano ai loro associati, più che altro clienti di provincia. 3
sm. (femm. -trice). che associa, che riunisce, raccoglie soci
. -trice). che associa, che riunisce, raccoglie soci, compagni.
, 47: associalo per ciascuno di coloro che si obbligano a prenderla pagandola [un'
stampa], e associatore per colui che va attorno uccellando chi dia 11 suo
del matrimonio, ma quei cambiamenti altresì che la nuova associazione introduce nel quieto governo
troppo numerosi in italia e altrove, che si tengono, per rispetto all'indipendenza
di partito ordinato, sono generalmente quelli che più rapidamente e servilmente soggiacciono a ogni
potente, più propagato, meglio diretto che nelle epoche anteriori. panzini, ii-716
, i-3-3: un'associazione potente, che raccoglie e stringe in fascio le forze della
una vera associazione: banditi e malfattori che se la intendono con qualche servo pastore.
-associazione religiosa: compagnia di laici che si propongono opere pie e religiose; congregazione
-associazióne sportiva: raggruppamento di persone che si dedicano ad attività sportive. palazzeschi
per l'acquisto di una pubblicazione prima che questa sia finita di stampare; sottoscrizione
della posta. ma quell'associazione intendo che mi sia pagata anticipatamente, non volendo
anticipatamente, non volendo avere altro pensiero che quello di spedire i plichi a misura
quello di spedire i plichi a misura che i fogli s'andranno mensualmente stampando. giordani
, i-1-9: così è stato asserito che l'intuizione sia sensazione, ma non
mi si rappresenterà un tale spettacolo altrimenti che per macchie cromatiche, senza che la successione
altrimenti che per macchie cromatiche, senza che la successione dei piani mi mostri lo
un oggetto e l'altro, senza che la sfumatura delle tinte mi dia, per
quando passo io, è un mistero che vorrei chiarire. 5. ant
: associare e associazione diconsi le esequie che la chiesa fa a un defunto prima di
le sue preci al numero delle anime che sono in luogo di salvazione.
o meno dipendenti fra di loro) che vivono in un ambiente limitato. 7
società, altrimenti detta associazione a delinquere, che è costituita allo scopo di riparare i
. croce, ii-6-395: quel rigorismo, che era insieme amore per l'acuta distinzione
rassodare due uova. le ova più che bollono, e più s'assodano.
, / già innanzi profetata, / che 'l padre l'ha assodata / con infinito
ed imprudenza, assodò una rivoluzione, che, senza di essa, sarebbe degenerata in
del senno, e di quella temperata gravità che fa dignitosa la vita. b.
e venti o trenta altri ne incontrerete che spacciano e assodano con ragioni diverse un
. arila, 47: certi parlatori che sono come l'uova, che più bollono
certi parlatori che sono come l'uova, che più bollono e più assodano, hanno
, hanno regalato ad assodare niente meno che il significato di 'verificare, acertare '
. g. * è stato assodato che domani tornerà il ministro \ 5.
leggerezza e augumento di mole, al che s'aggiunge che le cose condensate maggiormente
augumento di mole, al che s'aggiunge che le cose condensate maggiormente s'assodano,
edifizi, tanto per istare al coperto, che per istare allo scoperto, perché vie
studio matto e disperatissimo in quel tempo che mi s'andava formando e mi si
nievo, 236: ella intanto provveda che suo figlio si assodi bene, che
provveda che suo figlio si assodi bene, che dia un calcio a tutte le bizzarrie
dia un calcio a tutte le bizzarrie, che conservi sì il buon umore e la
nell'occasione dell'essersi egli, nel tempo che s'era ulti mamente trattenuto
curato guardava con attenzione un baroccio che veniva dalla cartiera, faticosamente, sulla
ancora assodata. 4. figur. che ha acquistato forza, sicurezza. bottari
se non sono talmente assodate, che ne resti insieme capace chi l'ode.
: era un fatto ormai assodato che le cose non potevano cam
cose non potevano cam biare che in meglio. assoggettàbile, agg
meglio. assoggettàbile, agg. che può essere assoggettato. assoggettamènto, sm
suppone altro assoggettamento della ragione, che alle leggi del razio cinio
i-360: mi dicono [i teologi] che la cor ruzione dell'uomo
i-108: io pretenderò da voi due, che v'assoggettiate a vivere secondo le mie
un bisogno. nievo, 85: credeva che i minori debbano per necessità naturale cedere
vanezza e, a quel che pare, assoggettati a terribili ten
(di olive o castagne cadute, che coprono il suolo ai piedi della pianta
, ii-180: e non si scuopra prima che quando si conosce una seguenza di giorni
freddo, sentirà notabile offesa sopra quella che sentirà dall'aria. magalotti, 20-126:
, 20-126: il giorno poi, che la schiena del monte è tutta assolata,
, benché assolata, avere più freddezza che non ha l'aere ombroso. imbriani
sui poggi brinati, sugli ulivi assolati, che fuggivano sotto i suoi occhi. onofri
. onofri, 22: e il fiume che lento induce / i rilievi assolati della
ansa del fiume, giovani villani spogliati che fanno il bagno. -figur.
apre in solchi con l'aratro, che si chiama assolcare. beltramelli, iii-605
quando a quando dal grido di gioia che si leva allorché si dilemba e si
la destinata guerra annunziasse, / volle che solimano, a cui molto oro / dié
1-9: e fatto intendere alla compagnia che provvedessero più cani, e che assoldassero
compagnia che provvedessero più cani, e che assoldassero più cacciatori che potevano [ecc.
cani, e che assoldassero più cacciatori che potevano [ecc.]. g.
: gl'intimarono il decreto del senato che lo costituiva reo d'aver composto e distribuito
per condurre le pecore al pascolo; che è occasione gradita per congreghe di coetanei
ritrovato un corpo di pontremolesi armati, che andava a congiungersi con altra gente di nuovo
assoldata, tanto disse e si adoprò, che gl'indusse a ritornare indietro.
favella. gioberti, 280: ponete che gli repubblicani non si assolidassero...
assolidassero... egli è chiaro che... il restauro della monarchia sarebbe
, 1-1 (71): per ciò che frate né prete ci sarà che 'l
ciò che frate né prete ci sarà che 'l voglia né possa assolvere: per ché
davanzali, i-134: tiberio volle, che antistio vetere dei grandi di macedonia,
chiaro or con turbato volto / convien che alcuno prieghi alcun minacci, / altri
buon patto avria mio padre tolto / che moglie e serva ancor me gli lasciasse /
i-335: assoluto di questo timore, che era il più incalzante e tedioso,
tedioso, del resto mi rassegnai a quel che sarebbe. -distratto (dal fare
., 27-76: onde la donna, che mi vide assolto / dell'attendere in
c'è al presente da mandargli altro, che il mio trattato delle cose che stanno
, che il mio trattato delle cose che stanno sull'acque, del quale glie
lo odio risguarda el male assolutamente. che vuol dire assolutamente? vuol dire in
in quanto male; e però vorria che fussi punito l'odiato insino all'ultima consunzione
solo, e non più, può essere che stia fermo; e questo solo di
fermo; e questo solo di necessità bisogna che sia o la terra o il sole
ché assolutamente voi sentirete più di quello che voi non volete. magalotti, 22-89:
, 22-89: quest'occhio dunque, che noi altri portoghesi chiamiamo comunemente palmito,
, iii-29: non può essere altro che quella assolutamente. targioni tozzetti, xii-6-356
proibito d'innamorarsi di chichessia: bastava che la passione non andasse oltre. verga
finisce con il cantarmi chiaro e tondo che non mi può assolutamente soddisfare per il
il convento. pavese, i-272: succede che al centro di una ricca mensa imbandita
vostra scarpa privata, delle stringhe, che assolutamente non bisogna succhiarle. 3
qui la maggior parte de'filosofi creduto che la superficie [della luna] fosse
assoluta. cattaneo, i-1-125: ciò che v'ha di meglio nel suo stile
superfluo il vederle. civinini, 1-148: che cosa c'è di più assolutamente felice
delle altre tre, così diverse, che ella mi aveva detto la prima volta
ella mi aveva detto la prima volta che mi aveva confessato il suo amore:
costruito assolutaménte: n seguito dal complemento che di regola richiede. = comp
assolutismo, sm. sistema politico che si concreta giuridicamente in una forma di
dica il medesimo dell'assolutismo politico, che è la sostituzione della volontà d'un solo
, rettor., 74-6: dice tullio che quella questione iudiciale del genere èe appellata
medesima è disciolta e dilibera, sì che sanza niuna giunta di fuori contiene in
l'altra respettiva. assoluta è quella che per qual si voglia accidente non si
2-118: in modo assoluto più tosto che transitivo: in quel modo che intendiamo
più tosto che transitivo: in quel modo che intendiamo quando diciamo iddio per sé
positivo, o vogliam dire l'assoluto, che il comparativo, cioè il maggiore o
maggiore o minore. segneri, i-247: che alla fine è la loro predestinazione?
è la loro predestinazione? è altro forse che quella assolutissima volontà, ch'ha dio
un comando, a un divieto, che può esser trasgredito col fatto, ma che
che può esser trasgredito col fatto, ma che ha in sé una ragione assoluta;
ragione assoluta; è questo, dico, che s'intende significare col termine d'obbligazione
[il mio sistema] distrugge ciò che ha per assoluto, e rende assoluto ciò
ha per assoluto, e rende assoluto ciò che si chiama relativo. negri, 2-923
era un sentimento assoluto. solo coloro che vivono nell'assoluto sono felici. soffici
. gobetti, 1-156: attivismo assoluto che riconosce in se stesso il principio e
termine dello svolgimento. 2. che ha carattere generale; universale. cesarotti
posso darti se non quel vero assoluto che decorre da'precetti del vangelo. panzini
proposono. galileo, 437: bisogna che la sfericità di quei globi celesti sia assolutissima
assolutissima. idem, 988: panni che prudentissimamente fusse proposto e conceduto e stabilito
assoluta ignoranza del loro programma o del che facessero; e cominciai a sospettare che
che facessero; e cominciai a sospettare che nulla facessero. rajberti, 2-124: vi
facessero. rajberti, 2-124: vi dimostrai che l'ozio assoluto non esiste. giusti
, i-420: la grave malinconia, che di tempo toma ad occuparmi la mente,
per lunghi tratti nell'assoluta impossibilità non che di fare, di pensare. serao
calma, una tranquillità così assoluta, che finì per rincorarsi anche lui. e
sacchetti, iii- 153: e che volontà assoluta! -dominava a suo talento
c'imponeva le sue. 5. che accentra ogni autorità politica in una sola
. idem, 272: i regni che hanno buoni ordini, non danno lo
i-151: quella amplissima autorità e assoluta potestà che sua maestà disiderava. galileo, 1-1-73
non posso io sperare da altri, che da un principe assoluto. carletti,
inteso e creduto di non distruggere altro che il potere assoluto e arbitrario del governo
poi l'autorità di questi prefetti, che in alcune provincie dell'oriente essi giunsero a
è il posto più indipendente e più onorifico che possa coprirsi da un galantuomo sotto un
fare vacillante e contrito d'un generale che capitola. imbriani, 2-97: avevano
figliuole. 6. figur. che cerca di imporre la propria volontà come
la propria volontà come regola generale; che non ammette opposizioni, obiezioni ai propri
sono uno di quegli uomini ordinarissimi, che non hanno mai saputo esser padroni assoluti
-superlativo assoluto: grado dell'aggettivo che assolutòrio, agg. dir.
assolutòrio, agg. dir. che ha carattere di esprime un'idea
io non tengo conto di quel che in ciò succeda, perché l
: assoluto [verbo] è quel, che non amquesta via esecutiva, quando a
né diverso, né simile a quel, che sia nata qualche sentenza assolutoria.
di piombo e una di legno, che pesino ciascheduna dieci libbre, dirò esser in
. viviani, i-590: s'accorse ancora che né le differenti gravità assolute, né
guglielmini, 1-57: ben è vero che il maggior peso assoluto de'corpi, compone
una maggiore potenza di superare le resistenze che loro s'oppongono. -densità
. densità. sospirano a ciò che chiamano vagamente la poesia, a sollevarsi
credere a una conquista dell'assoluto, che debba essere la parte esclusiva di questa
nessun dubbio può venire nella mente umana che nelle sacre lettere non si trovi assoluto e
il qual c'è vicinissimo, / che gli aremo assoluto. cellini, 4-523:
darla a lui come cosa sua, che torgnene per darla a un uomo terreno
[morbo] io credo per assoluto, che sempre gli ovari restino offesi.
sentenza] in effetto non è altro che un'assolutoria sott'altra formula. manzoni,
332): senza alcun fallo avanti che doman sia sera, dove tu la sentenza
: non vi è cosa tanto minima che non possi esser causa dell'assoluzione o
non farà quello ch'egli gl'ingiugne, che non avrà il frutto della confessione e
10. teatr. soprano assoluto: che eseguisce la parte principale dello spartito.
principale dello spartito. -per estens.: che eccelle fra i cantanti lirici.
11. sm. filos. ciò che esiste per sé, che non è
filos. ciò che esiste per sé, che non è condizionato (ed è ragione
leopardi, i-1055: io non credo che le mie osservazioni circa la falsità d'
dall'oggetto, ma dall'assoluto, che è assoluta relazione dei due termini. in
-messere, io ho ancora alcun peccato che io non v'ho detto. idem
, ii-334: fu commesso al medesimo che dissuadesse l'assoluzione de'veneziani; ma
p. velluti, 332: di poi che se ne uscì, dice avere avuto
si sta. sarpi, ii-130: che l'assoluzione sacramentale non sia atto giu-
viani, 19-320: di quel rimorso, che l'acer- biva, volle anche confessarsene
me la diede, sempre a condizione che mi sposassi, però. pavese,
gente, / questa è la man che dà l'assoluzione / quando al prelato
cerracchini, 1-1-236: non dico già che non possa e non debba farsi al
3-218: tornò a casa sola, avanti che finissero le cerimonie, prima déll'assoluzione
pass, di assòlvere), agg. che assolve. testamento di lemmo di
furono di numero pari. dulgenti che di tutto vi assolvono. deledda, ii-2
aveva la forza di confessarsi, e temeva che il sacerdote assolvètti o assòlsi;
cavalca, 17-i-44: il servo, pognamo che abbia servito al suo signore per lo
papa mandò comandando al conte d'analdo che non doesse venire in proenza...
suoi baroni della fedeltade e del sacramento che avevano a lui fatto. m. villani
ricci, 43: assolvetemi dall'offizio che sono, acciò mi possa nascondere,
descrisse in prosa e in rime soavi ciò che alla regola di costumata vita s'appartiene
, 8-8: il popolo di firenze attendea che la detta podestà il condannasse; e
quel popolo più tosto per averlo assoluto che per averlo voluto condannare. varchi,
filosofo,... saper doveva che meglio è assolver venti colpevoli, che condannare
doveva che meglio è assolver venti colpevoli, che condannare un innocente. idem, 2-52
nel severo ad arte / turbato più che minaccevol volto, / ben ti si legge
volto, / ben ti si legge che, se carlo accusi, / tu il
.: scio — prete ci sarà che 'l voglia né possa assolvere; per che
che 'l voglia né possa assolvere; per che, non assoluto, anche sarà gittato
. sacchetti, ii-185: il prete che confessa ti può assolvere, ma spesse volte
assolvere, ma spesse volte t'asolve che la penitenzia non è compiuta. cantari,
): e fatto ciò, assoluto che fu dal peccato e ricevuta la penitenzia
(45): non ti ricordi tu che tu ti se'molte volte confessato da
gli assolvè, imponendo loro per penitenza che andassino a visitare le sette chiese.
e trovate sempre preti in che ella non intendeva sposare. -figur
di buon umore, e voglio più che volentieri assolvere v. riverenza del peccato
, par., 25-25: ma poi che 'l gratular si fu assolto, /
me ciascun s'affisse, / ignito sì che vincea il mio volto. ammaestramenti,
. sbarbaro, 4-60: le case che allevano maiali fanno a meno del bottinaio
la nùova generazione sta assolvendo dei doveri che le attribuiscono alcuni inesorabili diritti.
: dante ha assai perfettamente assoluto quello che in diversi autori, così greci come
arte di raccontare per adorne parole ciò che tu assolvi in due tratti.
difficoltà. sacchetti, ii-205: asolvesi che dio padre vede quello che è stato
: asolvesi che dio padre vede quello che è stato, quello che è, e
vede quello che è stato, quello che è, e tutto quello che fia.
, quello che è, e tutto quello che fia. storia di s. silvestro
silvestro, 39: comandarono a guibaldo, che dovesse stare cheto, e ponessesi a
ponessesi a sedere nel suo luogo, però che la sua quistione si era solennemente assoluta
posto il dubbio: ora, inanzi che l'assolva, premette una sentenza. idem
16-18: non ci è più giusta cosa che la spada / a asolver nostra lite
federico ii, 1-18: per ciò che noi non volevamo in lui compromettere
a rimandare quotidianamente l'assolvimento dei compiti che s'era prefisso. assomare, tr
59: e non è alcun paragio / che a l'ubidir si possa asimigliare,
ubidir si possa asimigliare, / però che fa l'om fin presio aqui- stare
... ha bisogno del maestro che forma li dea. idem, 22-1-3:
: un grido di sì alto suono / che non potrebbe qui assomigliarsi. simintendi,
. arrighetto, ii- 4-75: colui che promette e non dà è assomigliato al
. boccaccio, i-34: se egli avvenisse che io senza te mi trovassi viva,
per alcuna misera sentita sì noiosa, che alla mia si potesse assimigliare? idem
ed avendo già il re saputo quello che egli della mula aveva detto, fattolsi
la debilità de la nostra natura, che la puoi assimigliare a un picciolo venticello che
che la puoi assimigliare a un picciolo venticello che subito va via. cantari cavallereschi,
nacque un figliuol d'adomezza, / che l'assomiglio a ercol di fortezza. capellano
, i -i i: non è cosa che assomigliare si possa all'atto dello amore
. scala del paradiso, 32: quegli che rinunzia al mondo per paura delle pene
1-52: qual battaglia marittima pò essere che si assomigli a quella di colui che
che si assomigli a quella di colui che comanda alli venti...? idem
semina e fa frutto in quel modo che fa il seme. sannazaro, 4-78:
. sannazaro, 4-78: ogni volta che parlava o sorrideva, mostrava alcuna parte de'
di tanto strana e maravigliosa leggiadria, che a niuna altra cosa, che ad
, che a niuna altra cosa, che ad orientali perle gli avrei saputo assomigliare.
è poca e quasi nulla. oimè! che è la vita nostra se sarà assimigliata
questo legno si potesse assimigliare, crederei che gran somiglianza avesse col cedro. torricelli
la forza della percossa a quei cani generosi che non degnano di mostrare il lor valore
11 (205): la strada che s'apriva dinanzi a chi entrava per quella
porta, non si paragonerebbe male a quella che ora si presenta a chi entri da
202): la via del borgo che si apriva... non si assomiglierebbe
e pieno di senno è il paragone che assomiglia la tenera età, educata dai
assomigliar l'uomo ad una pianta, che tenerella si torce e si raddrizza a talento
dell'amore quasi sempre ebbe non so che come d'infausto. egli, con le
comparazioni sue strane, l'assomigliava al tragitto che mette a venezia per la muta laguna
d'annunzio, iii- 2-1079: credi che vaneggio? ma ho qui un'pensiero più
vita d'uomo, / fresca marina che trai ciottoli e luce. di assomigliare
di assomigliare e assimigliare), agg. che asso2. rendere simile, far simile
volgar.], 7-22: altri sono che, sentendo la correzione di dio,
lisce e dense aveva quella improvvisa maturità che in certi momenti l'assomigliava a una
.. niente dalla chiesa. che le assomiglia agli ulivi. pratolini, 9-13
9-13: quei baffi sente quello che esso suona. bruno, 3-617: gli
assolver non si può chi non si dicono che samaele volse inalzare il solio per farsi asso
; il quale poi ch'elli fu uomo che quando nel fiore / era degli anni,
tanti e sì dolore, / al vecchio che nel chiaro dì s'aggira, / affaticato
del fecondo / aere elementi as- orribili che il simigliante n'avverrà, per ciò che
che il simigliante n'avverrà, per ciò che frate né in tutte le sue membra.
... maggior cura ha di quelli che più si sforzano d'assi- migliarsi a
pianta, e nulla altra generazione, che s'asomellino ensieme, che non li sia
generazione, che s'asomellino ensieme, che non li sia qualche svariamento, o
all'aquila..., cioè che sempre lo suo cuore è signorevole.
ii-1-376: la plebe fu cacciata, che già non s'assimigliò alla plebe di roma
riceve la sua iustizia; ma quel che si vuole assimigliare ad esso, sì
vero figliol de sole, perché più che altra creatura a lui s'assomiglia. savonarola
questa intelligenzia adunque, cioè lo angelo che muove il cielo, è mossa da dio
causa. sannazaro, 4-79: tal che ogniuna per sé e tutte inseme più a
tutte inseme più a divini spirti, che ad umane creature assomigliavano. ariosto, 25-25
. ariosto, 25-25: cosa direi che vi faria stupire, / la qual m'
tiziano, o pure i compratori desidereranno che i ritratti al vero non s'assomiglino
: veniamo anche agli altri esempi, che si assomigliano naturalmente alle vostre posizioni.
in lui, è bene, e ciò che a lui assomigliasi, è buono.
ch'è prodotto da lui, essendo impossibile che tra la cagione e l'effetto non
ii- 150: della mia esteruccia, che non avrà dodici anni quando saremo costà
non ti voglio dir altro, se non che s'assomiglia agli angioli per tutti i
danno / il vostro solo è tal che s'assomigli. idem, 1002: [
: [un tedio] così veemente che si assomiglia a dolore e a spasimo.
. croce, iii-23- 186: stimò che la poesia prendesse ad assimigliare alla storia
voce leggera assomigliava a un canto lontano che si spenge. tozzi, 2-65: qualche
tozzi, 2-65: qualche cosa, che assomigliava all'indignazione, gli faceva tremare le
sente correr per le ossa un brivido che assomiglia molto piacevolmente a quello della paura
/ di ansie e brividi antichi, che il cielo sfiora / e ogni sera ritorna
pratolini, 6-216: erano due verità che assomigliandosi forse si completavano. -recipr
tr. cantari, 64: pareva che del paradiso uscisse, / ché riluceva
paradiso uscisse, / ché riluceva più che non fa stella; / assimigliava il sol
non fa stella; / assimigliava il sol che in ciel venisse! tasso, 18-30
, / sol per mirar quel ciel che l'assomiglia. segneri, i-377: paragònati
, 32-10: tanto m'ò assediata, che m'ò messo en essiglio; /
, 14-30: ha sospetta la fameglia, che no i vada el suo furanno:
va tribulanno. / or vidissi mal ottanno che fa tutta la fameglia! /
i-64: e posso dire insomma, / che 'n voi, segnor, s'assomma
, vii-209 (91-9): non aspettar che tu abbi assommato, / ché troppo
assommato, / ché troppo ti fia peggio che 'l morire. dante, purg.
, par., 31-94: acciò- che tu assommi / perfettamente... il
i-iv-4-231: com'abbia assommato certe faccende che mi stringono, considererò ogni cosa.
. giamboni,. 4-104: inteso che la vittoria della terra era molto assommata
.. puose il campo in luogo che a lui parve più acconcio.
salviati, 19-23: tu se'più lunga che 'l sabato santo; / assomma,
. la somma / sì è, che da principio cominciarono / a ire attorno lettere
del barlume crepuscolare, come una bolla che assommi silenziosamente, s'accende il globo
, 2-5-328: fa di mestieri il confessare che nel trovare ch'e'ci farà tali
assommate e condotte, potrà egli far sì che ogni colpo riesca pieno di quel suo
pres. di assonare), agg. che presenta assonanza. salvini, vii-555
ottava chiusa con assonanti, e non che consonanti; lo che segue sovente negl'improvvisanti
, e non che consonanti; lo che segue sovente negl'improvvisanti di contado.
assonanza, sf. rima imperfetta, che consiste nella rispondenza delle vocali a partire
dei suoni dopo la vocale tonica (che rimane esclusa). salvini, 30-2-46
). salvini, 30-2-46: credo che osservati una volta questi homoeotileuti, o
ecco mi vennero in mente quelle rogazioni che le genti delle campagne fanno.
1690). assonanzato, agg. che presenta assonanza. assonare, intr.
sonno. segneri, iii-2-88: oh che anneghittimento fatale! oh che assonnaménto funesto
: oh che anneghittimento fatale! oh che assonnaménto funesto! panzini, i-73: il
, 32-139: ma perché 'l tempo fugge che t'assonna, / qui farem punto
m'addormentai; / ma qual vuol sia che l'assonnar ben finga. idem,
par., 7-15: ma quella reverenza che s'indonna / di tutto me,
par., 7-15]: quella reverenzia che per tal nome s'insignorisce di lui
ch'assonna, come fa l'uomo che vien vinto dal sonno, il qual usa
indonna. revere, 494: il mar che non assonna e i continenti / negli
non assonna. idem, 20-114: pinabel che faria, tacendo, fallo, /
alamanni, 4-2-291: il mondo infermo che al ben fare assonna. tasso,
e non è mai ch'assonne / o che si posi al sole od a la
sole od a la luna, / sin che non giunge ove le schiere amiche /
su le cadute nostre s'inalza? che dove ci assonniamo noi, altri vegghia
capo, aveva l'aria assonnata e materna che distingue le
. v.]: assonniménto, più che addormentamento, è tendenza a dormire.
, forma del participio di assonnolentire, che non credo si dica; ma sta per
. matem. parte della geometria descrittiva che tratta della prospettiva parallela.
, agg. raro e letter. che assopisce, provoca sopore. -anche al
adulto, anche in mezzo all'infelicità che porta... la noia della vita
discordia. d'annunzio, iii-2-287: udii che l'assopiva con un'offa / intrisa
1-162: que- st'ariosa vastità, che sola aveva virtù d'assopire il suo
davvero. viani, 19-308: la notte che precedette la mia decisione non dormii mai
spalle. slataper, 1-132: il vento che vien da lontano ti porta un buon
, 6-16: si era appena assopita che la destò il suono della campana.
calvino, 3-9: non è detto che qualcuno in queirimmobile fila di cavalieri già
bene con un enorme attizzatoio i tizzoni che si erano assopiti nella cenere. r.
e la terra si assopì in un sogno che risentiva ancora della febbre del giorno.
iii-355: [la vita], che si assopiva stanca nel cuore di lei,
di simboli. ella non altro faceva che seguire le pratiche della divozione, assopirsi
pratolini, 6-23: con l'odio che lentamente si andava assopendo, anche la speranza
: assopito sul carabotto parve il condottiero che nelle ore estreme dell'ultimo certame si
di dolcezza. 2. figur. che è in uno stato di insensibilità,
con l'occhio assopito i pochi forestieri che venivano dall'abside. deledda, ii-240
il suo cervello ospitava soltanto le immagini che apparivano concrete davanti ai suoi occhi.
), agg. e sm. che assorbe. -carta assorbente: porosa
ammirabile. 2. figur. che attrae potentemente (i pensieri, 1
i pensieri, 1 sentimenti); che occupa la mente, la impegna completamente
peli assorbenti: i peli della radice, che assorbono l'acqua. 5.
patente principio di vene pur non sanguigne, che portano dentro al corpo tutto ciò che
che portano dentro al corpo tutto ciò che è atto ad entrarvi,..
, iv-4: la mia donna crudele, che si lamenta di questa lontananza, dovrà
riflessa oppure la quantità di energia sonora che passa attraverso le pareti (allo scopo
con forza di sostantivo, qualsiasi materia che abbia facoltà di attrarre a sé e
in chirurgia si chiamano assorbenti le materie che, applicate ad una superficie stillante sangue
mettesse a passar per le mura, che significano ostinazione, e per li sepolcri,
significano ostinazione, e per li sepolcri, che significano assorbimento della ragione nella falsa opinione
sali ella è qual sarebbe un convitato, che alla mensa di una vivanda sola non
vivanda sola non avesse appetito per più che per un boccone solo della medesima.
di energia: si verifica ogni volta che un'onda di qualsiasi natura (oppure
cellule. assorbìmetro, sm. apparecchio che serve a determinare in quale misura un
, constipando le parti di quella, fa che l'acqua oltre non vegna assorbita;
tra il corpo in cui caddero, che non l'assorba. marino, 6-120:
spugna del cranio umida e tale / che d'ogni arida cosa assorbe i fiati
fiati. castelli, i-252: poteva essere che quella striscia di terra che circondava gli
poteva essere che quella striscia di terra che circondava gli orli del lago, ritrovandosi
principi illustri. tasso, 8-43: poi che genti sì amiche e valorose / breve
della casa, 661: o l'onda che cariddi assorbe e mesce. caro,
d'un gran baratro è questa, che tre volte / i vasti flutti rigirando assorbe
ch'io ti vidi in seno / mar che assorbe ogni fiume, / sol che
che assorbe ogni fiume, / sol che oscura ogni lume. marino, 5-6
. borelli, i-403: resta solamente che quei particolari cavalloni di tanto in tanto
l'impeto per ogni poco di declività che incontrino, e da sé, a guisa
solo / t'invidiam la città, che assorbe il mare, / o divora
, / o divora il terren, che pianger puoi / la tua caduta. de
. della valle, 1-83: dobbiamo creder che dio... abbia fatto cadere
poco, favorendola con celeste aiuto egli che il mondo regge a sua voglia,
, 1-40: quindi nasce un contrasto che dura fintanto che il nuovo non assorbisce il
quindi nasce un contrasto che dura fintanto che il nuovo non assorbisce il vecchio,
di quegli indescrivibili sguardi della donna, che paiono assorbire e quasi direi bevere dall'uom
direi bevere dall'uom preferito tutto ciò che in lui è più amabile, più desiderabile
. così era quel pensiero di lei, che gli brillava nella mente e assorbiva ogni
e cioè nel sentimento in cui tutto ciò che è materia dell'arte è assorbito e
penose questioni di diritto e di procedura che i professori ci spiegavano. pavese,
case operaie, ma baracche di campagna che la città aveva assorbito. 5.
ii-179: i martiri cristiani sono tanti, che assorbiscono ogni notizia. bar etti,
gl'inglesi non hanno danari: cosa che non ti parrà strana... quando
iacopone, 74-32: lo 'ntelletto, puoi che gusta lo sapor de sapienza, /
: né si occupavano di sapere quello che succedesse fuori della loro casa che le
sapere quello che succedesse fuori della loro casa che le assorbiva tutte. michelstaedter, 580
volontà determinata, ma hanno una forza che abbraccia tutto, sono affini a tutto,
sono affini a tutto, e sembra che in ogni cosa trovino il loro interesse particolare
qualche modo eccezionale, buona o cattiva che sia, ha il potere di assorbire
ad assorbire tutta la mano d'opera che si offre sul mercato. se non l'
, fra l'altro, al fatto che le leghe operaie mantengono in talune regioni
industrie livelli di salario superiori a quelli che sarebbero di mercato. -assorbire i
dell'industria nazionale; quindi occorre impedire che su questo mercato arrivi in aggiunta la
cilia non mi lasciava assorbirmi in ciò che vedevo e in me stesso. =
femm. -trice). letter. che inghiotte, ingoia. arici,
a cui porto lianza / più che no fa assessino asorcotato, / che si
più che no fa assessino asorcotato, / che si lassa morir per sua credanza.
cfr. sorcoitanza: fr. sorcuidance * che commette eccesso '. assordaménto,
il cammino, senza ricevere altra offesa che l'assordamento delle strida. 2.
. di assordare), agg. che assorda, che rintrona le orecchie, stordisce
), agg. che assorda, che rintrona le orecchie, stordisce. parini
30-119: è dalle sei di stamane che sono al lavoro dei telai: è
lavoro dei telai: è dalle sei che stan sgobbando tra il ronzìo assordante delle
ch'a quel s'accorda / con che i vicin cadendo il nilo assorda. tasso
tuon s'accorda i d'orribile armonia che 'l mondo assorda. idem, 18-84:
/ per questi rami intorno, / che m'assordano il giorno. lippi,
lippi, 1-2: o musa, che ti metti al sol di state / sopra
a cantar con sì gran lena, / che d'ogn'intorno assordi le brigate.
te [o diva] giova il grido che le turbe assorda / e a l'
la lussuria acieca, la lussuria asorda che pare l'uomo intronato. tasso, 12-86
nuvol sì spesso / di cecità fa che veder non puoi? 2.
sannazaro, 9-145: misera selva, che coi gridi assordila: / fuggito è
e stridi e fischi / di gente che domandan che rispondono, / assordan l'aria
e fischi / di gente che domandan che rispondono, / assordan l'aria all'
1-260: tu riaprirai'di nuovo quei processi che assordavano i nostri tribunali nelle dissensioni tra
il rumore dei passi, sicché pare che la gente vi cammini in punta di piedi
assor diamo non so in che modo, e quelle cose ch'ella ci
. machiavelli, 707: io gli dirò che voi siate assordato, e voi non
idem, 3-585: non ti accorgi che è passato quel tempo, quando mi
: tende l'orecchio verso il suo bambino che dorme, nonostante il ronzìo che quasi
bambino che dorme, nonostante il ronzìo che quasi l'assordisce. 2. riempire
nell'aria una fumèa tarda e molle che assordiva i romori.
con sì gran voti e stridi, che ormai hanno tutti noi altri assorditi, ti
. carli, i-18: fama è che in quell'istante / la gran brigata
brigata desse in cotal riso, / che le nascose stelle / n'ebbero ad
rimanere assorditi. tozzi, 2-131: gridava che se non gliene dava uno proprio da
loro con libero vincolo sì in italia che fuori. = deriv. da
, agg. disus. letter. che si leva in piedi, che si alza
letter. che si leva in piedi, che si alza (in segno di rispetto
, secondo l'assortimento e la quantità che vi è più o meno di quelle merce
è più o meno di quelle merce che fanno manco a proposito. panciatichi, 186
iv-74: pigliamo qualche cosa di quelle, che tutti andiamo d'accordo che le faccia
quelle, che tutti andiamo d'accordo che le faccia il caso, per esempio una
e nacquene da quegli altri [atomi] che sopra le montarono la disposizione e'movimenti
cieli e degli astri per quella maniera che sono, perché dagli atomi, nel
tutte le risoluzioni de'misti è indubitato che, innanzi che i quadrelli di quel
risoluzioni de'misti è indubitato che, innanzi che i quadrelli di quel mosaico che si
innanzi che i quadrelli di quel mosaico che si disfà piglino stato in un nuovo
in un nuovo assortimento, non pare che ci sia alcuna repu- gnanza, perché
andrea da barberino, ii-7: trovarono che non v'era da vivere per due
, in un'altra assortiti di colore così che in una scatola sieno tutti della stessa
cristo,... né del tesoro che pietro e gli altri apostoli chiesero a
mente il detto di caio lucullo, che e'non conviene che un uomo nobile fosse
caio lucullo, che e'non conviene che un uomo nobile fosse peggio assortito che
che un uomo nobile fosse peggio assortito che le grughe o le rondini. carletti,
porcellana è tanta la quantità et qualità, che se ne trova a comprare a vilissimi
quando le mercanzie son bene assortite e che vi sia d'ogni qualunque cosa buona per
di persone assortite, bene assortite: che stanno bene insieme. - anche iron.
fornito di molte varietà di merci, che offre ampia possibilità di scelta. assortito2
assortire2), agg. ant. che ha sorte, fortunato. p
ad avere il pieno loro conviene che gli abbiano centotto signori vinti e dodici gonfalo
dodici gonfalo nieri: il che come hanno, squittinano infra di loro gli
gli assortitori, i quali assortiscono che questi siano i tali mesi e
non vuole dire altro, se non che sì era assorto in dilettosi pensieri di
assorto in dilettosi pensieri di dio, che né secondo il corpo, né secondo l'
l'anima, in questo mondo altro che lui non poteva desiderare. fioretti,
assorto e rapito in contemplazione, che, levandosi il corpo di cristo
contemplazione sì assorto in dio, che, quasi insensibile e mutolo diventato, e'
particolare, io non sfuggivo alle interrogazioni che di tratto in tratto mi sorgevano dentro.
delle gemme delle alberelle... che solamente allora mi svegliai, quando la
s'agita laggiù / uno smorto groviglio che m'avviva / a stratti e mi
hanno in pienezza nuova del tuo sole / che schiuma d'impalpabili marosi / d'oro
dall'assorta fronte, / i tuoi pensieri che ritrovi / fra i famigliari oggetti,
capo, col visino assorto delle bambine che aspettano qualche cosa. 2.
etti, i-104: oh sventurato legno / che di gran merci pregno / sei
/ qual farà forte nume, i che nelle orrende schiume / tu non rimanga assorto
doti intere assorte / nell'ozio, che i più belli anni m'ingoia.
scambiarsi eterno / dell'aria in acqua; che tra i vani assorta / della terra
moderni filosofanti, venne alcuna volta in animo che gli elementi fossero tre, la terra
, l'acqua e l'aria, e che il fuoco altro non fosse salvo che
che il fuoco altro non fosse salvo che ima rarefazione o assottigliamento dell'aria.
v-228: certe femminette,... che fanno gli scorticatoi alle femmine, e
, cioè in su 'l lato monco che inverso te guarda, e scarnala e assottigliala
l'assottiglia, / rendeva ognun, che v'avea l'occhio intento, / tutto
il perpendicolo; poi si aggiustino le braccia che stiano nell'equilibrio, con l'assottigliare
stiano nell'equilibrio, con l'assottigliare quello che pesasse più. delle colombe, i-34
e quel sì vago / sanguigno fil che tira, / tronca, annoda, assottiglia
la lima], intagliato o dentato, che serve per assottigliare e pulire ferro,
di grado in grado con una pieghevolezza che pareva allungarle ancor più le gambe,
sopracciglia leggere; più leggere di quelle che io riesco ad ottenere, assottigliandole e
e se così è, crudele è colui che a lei è di sì fatta noia
signoria [d'amore], / che giammai non l'ha mosso / sospir né
l'ha mosso / sospir né pianto alcun che m'assottigli. crescenzi volgar.,
in loro tanta virtù d'assottigliare, che quando con essi la carne si cuoce
, i-294: in tal modo coloro che restavano si consolavano dei morti. ma a
a poco a poco andavano assottigliandosi così che la madre di venne curva
gancio dai crepacuori, e il padre che era grosso e grasso, stava sempre sull'
visconti] delle possessioni e del tesoro che 'l padre gli avea lasciato. idem,
ragione è uno movimento dell'anima, che assottiglia la veduta dello intendimento, e
a. pucci, ix-378: or fa che con tua lima / assottigli la mente
con amore, / ch'i'dica cosa che le sciolga il core. boccaccio,
la quale, più vaga del suono che alcuna dell'altre, l'incalza a
signore, /... / che m'assottigli tanto il grosso ingegno /
m'assottigli tanto il grosso ingegno / che seguitare io posse con onore / una istoria
vasari, i-534: non è dubbio che chi con gli studi troppo terribili violenta
egli assottiglia l'ingegno, tutto quel che fa non par mai fatto con quella
mai fatto con quella facilità e grazia che naturalmente fanno coloro che temperatamente, con
facilità e grazia che naturalmente fanno coloro che temperatamente, con una considerata intelligenza piena
498: la mente umana de'tempi che ragioniamo non era assottigliata da verun'arte di
vianno / e vai tanto assuttiglianno, che rompe la ligatura, / e toglime