Grande dizionario della lingua italiana

Prototipo edizione digitale

Risultati per: che Nuova ricerca

Numero di risultati: 1192291

vol. I Pag.53 - Da ABURTO a ACALEFA (51 risultati)

dati, i-382: non parrà gran cosa che i romani poca stima facessero della geometria

poca stima facessero della geometria a chi considera che le leggi loro tanto si abusarono del

cristo. magalotti, 13-42: que'ricchi che negano il lor superfluo ai poveri,

n'abusano contro la volontà di dio che n'è il sovrano padrone. goldoni,

., eri più largo di baci che di parole. già che, come tu

largo di baci che di parole. già che, come tu dici, la parola

... dalla parte di coloro che, governando la patria, abusano delle

non di rado di quella sovrumana potenza che pur mi costò la pace. bacchelli,

codice penale, 317: il pubblico ufficiale che, abusando della sua qualità o delle

. c. croce, 125: veggo che tu ti scomodi molto per me;

. boccalini, i-i77: non sopportare che un titolo tanto segnalato, dai medici

[all'avversario] l'uso del discorso che la divina bontà gli ha conceduto,

l'autorità giustissima della sacra scrittura, che, ben intesa ed usata, non

cibo, è abusarlo, perché quel che è buono per se stesso, si fa

apportare maggior pregiudizio e pernicie alla religione che un concilio abusato per guadagni, per

ii-52: e non sapevate voi bene, che la pazienza lungamente abusata divien furore?

abusata. idem, 2-200: volete forse che continui così e faccia, per esempio

e mi dice: -che è vero che vo'discorrereste volentieri colla mi'stella?

: grande abusione è certo questa, che l'uomo si dica e voglia essere tenuto

e abusione è introdotta nel mondo, che le proprie madri non vogliono allattare e'

tutto il corso di queste storie, che... parecchie abusioni si erano

: abusione è la catacresi, figura che ha luogo quando si adopera un vocabolo

città dolente, cioè nell'inferno, che è pieno di dolore. non che propriamente

che è pieno di dolore. non che propriamente si chiami città, ma abusivamente

parlamento di parigi... decretò, che fosse soppressa la società de'gesuiti;

fosse soppressa la società de'gesuiti; che i voti de'suoi membri erano abusivi

tutela della legge contro la caccia abusiva che fanno gli uomini. deledda, ii-633

: la crapula è abuso... che si può levar facilmente. boccalini,

lunga ed esatta instruzione di molti abusi che regnavano in quello stato. marino,

dannate infine e flagellate tanti abusi funesti che tutta guastano la bellezza della vostra lingua

a stabilirsi quegli abusi e que'vizi che non si possono punire per mezzo di

tribunali. manzoni, 1123: tutti coloro che, sguazzando negli abusi, abbonivano quella

ii-48: generalmente parlando, si può dir che gli abusi nocevoli arguiscono l'eccellenza nativa

dall'uso, e sin dall'abuso che se ne fa. betteioni, iv-341:

, iv-1-104: quella certa molle tolleranza che è una delle più amabili qualità dell'

più amabili qualità dell'aristocrazia quirite e che le viene forse appunto dall'abuso della

112: moderato, moderati. peccato che quest'aggettivo sia diventato frusto per l'abuso

qualità di scandalistici pretesti. quello che per lungo abuso aveano obliato.

ii-29: « [fu prescritto] che fermamente credessero di esser signori e assoluti

: l'autore intende essere quel testimonio che testimoniare vuole quello che appartiene a iustizia

essere quel testimonio che testimoniare vuole quello che appartiene a iustizia, quello che appartiene

quello che appartiene a iustizia, quello che appartiene ad abviazióne di danno della moltitudine

..., da quei bianchi grappoli che parevano corimbi di farfalle penduli al sole

8-135: l'acacia là in fondo che pare piangevole sospesa nota di flauto.

i canali..., a rappe che sembrano lillà, il loro pro

densa d'un'ombra fresca e nera che allo stesso solleone era vietata. idem,

odore riconosce dell'acacia / non dite che questa / è meno bianca delle altre.

albero dell'america centrale. il legno che se ne estrae, duro, venato e

lettere, ecco un astuccio d'acagiù che si può chiudere e prendere pel manico

. medie. forma di agnosia, che consiste nella perdita della facoltà di fare

con bocca circondata da labbra frangiate, che fluttuano delicatamente nell'acqua, insieme con

vol. I Pag.54 - Da ACALIFA a ACCA (20 risultati)

tentacoli che partono dall'orlo festonato dell'ombrello:

hanin 'caro, dolce, soave': che il boccaccio fa dire a una giovane palermitana

decorativo, con fiori a steli robusti che raggiungono spesso l'altezza d'un metro

violetti, e poi tubi di semi che destavano voglia di farci l'olio.

sua con quel tanto d'angoscia nostalgica che vena e scalda il marmo del

deformazione, per rachitismo, del bacino che risulta piatto, con grande riduzione del

odierne. questo vale a designare quel che si dice comunemente polvere (da sparo)

i naturalisti antichi credono con aristotele, che sia l'acaro il più piccolo animale del

] fare tale assottigliamento di parti, che noi siamo appena capaci di concepirlo, come

minutissimi animaluzzi, e spezialmente in quello che annidar suole nella cera, acaro chiamato,

creduto. arici, 188: sia che ingenito rio venen distempre / con pungente

a depor l'uova / vi scenda, che il tepor schiude sui dorsi / inverminando

, agg. bot. piante acarofile: che ospitano acari. = deriv

, sf. zool. parte della zoologia che si dedica ano studio degli acari

. metr. non catalettico: che non manca della sillaba finale (verso

, dal gr. dxaxdxtjxxo? 'che non è incompiuto ', * (verso

incompiuto ', * (verso) che non è tronco all'ultimo piede'(cfr

, si può affermare con verità rigorosa che ne furono obbligati alla sedia principe.

. it., ii-431: fu allora che apparve in italia un'opera stranissima,

, agg. bot. di pianta, che non pos segga fusto o

vol. I Pag.603 - Da AQUILARIA a AQUILINO (34 risultati)

. idem, 277: talora fu che cesare cominciò a ferire suo gonfaloniere che

che cesare cominciò a ferire suo gonfaloniere che portava l'aquila d'oro, per ciò

miei prischi l'aquile tonanti, / che vincitrici fero il ren vermiglio, /

: la volontà dell'aquila romana, che precedeva per tutta la terra la marcia

i'mi disfido de lo compimento; / che 'n aguila gruera ho messo amore

di quel signor dell'altissimo canto / che sovra gli altri com'aquila vola. landino

via, opera da uomo e fa'che ogni cosa da me così desiderata riesca almeno

., ii-633: un mirto, / che suo dall'alto beatrice ammira, /

fulmini e si formano gli uragani, che nell'aria bassa tanto igienica alle anime-

sogno intatto; / né si vede che il seme lor ralligni. quasimodo, 4-20

-aquila bicipite: a due teste, che guardano in direzioni opposte (a indicare

fian l'arti lor: così verrà che vole / l'aquila estense oltra le vie

di sigarette] in austria di quelle che venivano vendute in scatoline di cartone munite

schifiltà dell'aquila a due teste, / che rivomisce, come l'avvoltoio, /

, 1914-1918. stuparich, 2-525: vedrai che domani al tuo fianco, ad abbattere

si debba cominciare [a potare] innanzi che nasca l'aquila stella, come noi

l'aquila superba. bruno, 496: che aquila è quella che nel firmamento s'

bruno, 496: che aquila è quella che nel firmamento s'usurpa l'atrio di

, del pesce); gli antichi ritenevano che il nome derivasse dall'agg. aquìlus

ant. pietra di colore scuro (che nel medioevo si riteneva utile alle partorienti

forniscono il legno d'aloe aromatico, che viene bruciato per profumo.

, agg. a forma d'aquila; che ha il segno dell'aquila.

erbe perenni della famiglia ranuncolacee, che giungono a un metro di altezza

amor nascosto, perfetto amore), che preferiscono la montagna e terreni soffici

1 recipiente ', deriv. da aquilegus che raccoglie l'acqua { aqua e

aquìleo, agg. simile all'aquila; che ha il volo e la potenza dell'

/ di carri condotta da mille / vittorie che armavano il cielo / d'un fremito

aquilìfero, sm. stor. soldato che nell'esercito romano portava l'aquila,

essere come un'ombra, adesso scorgo che son tante bestie insieme insieme insieme;

occhio però mai troverebbesi sì aquilino, che potesse in esso guardare, e non

accecarsi? forteguerri, 22-6: anzi che il corso suo [del cavallo] per

con l'odor dell'aquilino / sangue che d'ogni sangue è più vermiglio. idem

idem, iv-2-957: quello stupendo gelo che accompagna la volontà di là dal limite

di là dal limite noto, quando sembra che l'anima si muti in un monte

vol. I Pag.604 - Da AQUILINO a AQUILONE (56 risultati)

2. naso aquilino: che ha il profilo del rostro d'aquila

19-iv-2-304: il naso tirava all'aquilino, che è segno di maestà. g.

: e certo io sarò tanto picchiata che il mio naso diventerà camuso o aquilino.

bassa, corrugata, il naso aquilino che gli dava un'aria d'uccello da preda

l'evangelista stesso dallo sguardo aquilino dice che nessuno potrà mai numerare la gran turba

stagione. marino, 10-213: pur che 'l furor s'acqueti e cessi quella

322: prode è 'l nocchier, che 'l legno / salva tra fiera aquilonar

di maremma, gli scatti di leon che non si posa e il desiderio dei turbini

[olao magno], 249: stimasi che nelle parti aquilonari, la natura di

sia molto più generosa e più gagliarda che in tutte l'altre parti del mondo

la porta aquilonar, nel piano / che con lei si congiunge, alza le

bocchelli, 9-169: il bosco selvoso che la cinge, solitaria e aquilonare,.

. aquilóne1, sm. vento che soffia da settentrione, impetuoso, secco

con quei lumi in mano / che son sicuri d'aquilone e d'austro.

32-99]: aquilone è vento che viene da settentrione, e austro è

settentrione, e austro è vento che viene da mezzodì, l'uno contrario all'

, / la notte assai più che lo giorno, dico? /..

gioni d'eulo, e tutti i venti che cacciano le recate nebbie. idem

quale si chiama bigio; altri dice che aquilone non è bigio drittamente, anzi ene

bigio drittamente, anzi ene uno vento che li nasce di costa). « io

-disse cesare -che aquilone ventasse forte sì che noi fussimo in grecia anzi che pompeo

sì che noi fussimo in grecia anzi che pompeo *. arrighetto, 220: infine

pompeo *. arrighetto, 220: infine che '1 prospero zeffiro traeva, io era

iii-27-1: di'al vento d'aquilone che non soffi, e sarà grande bonaccia.

campi e gli aspri monti agghiaccia, / che son canuti di perpetua neve. marino

alto. casti, 14-57: qual pin che dritti i rami in alto spiega,

. monti, 23-908: due travi che valente architettore / congegna insieme a sostener

barriera incontro / al rigente aquilon, che i frutti e i rami / degli arbor

dello scirocco, e i gelati aquiloni che facevano svolazzare come farfalle di bruchi le

: la quercia... / che al vento, agli aquiloni, / come

leon ruggiva. pascoli, 50: che mai diceva il querulo aquilone / che

: che mai diceva il querulo aquilone / che muggìa nelle forre e fra le grotte

. negri, 1-212: e gli aquiloni che da terme creste / e dai vergini

della natura. montale, 1-131: or che aquilone spiana il groppo torbido / delle

cui anima è privata di questo lume, che essi siano come valli volte ad aquilone

i-10-50: seguita francia... / che di verso aquilon la chiude il reno

fiumi, ad appostare i pesci, che sono in gran copia per quell'acque

solamente [il balenare], il dì che viene significa acqua. tasso, 6-1

idem, 17-68: mostragli poi foresto che s'oppone / a l'unno re-

piante, /... / insin che il sol, quanto più può,

verso aquilone, nell'istesso modo appunto che si fanno i rivolgimenti di tutti gli

pensagione / li venne sì falluta, che fu tutt'abattuta / sua folle sorcudanza.

) 4 vento di nord e nord-est che gli antichi ricollegavano ad aquila, per

per mezzo di un filo abbastanza forte che si va svolgendo via via che prende

forte che si va svolgendo via via che prende quota; cervo volante, cometa.

pascoli, 209: un'aria celestina / che regga molte bianche ali sospese..

, 210: eppur, felice te che al vento / non vedesti cader che gli

te che al vento / non vedesti cader che gli aquiloni! d'annunzio, iv-2-280

monelli, dietro il volo d'un aquilone che prendeva vento beccheggiando. idem, iv-2-281

cicognani, 1-225: un lavoro meccanico che gli permetteva di mantenere l'anima sua come

sistemi e i concetti dei profondi maniaci che io e voi conosciamo son cerchi di

i-22: è il fruscio degli aquiloni che salgono e brandiscono al vento sonoro.

camerata d'urbino e l'aquilone palpitante che ruba il filo alla mano del bimbo.

: ricordo le maniche ancora da attaccare, che occupavano distese l'intera tavola; e

. fisse su quel pezzo di stoffa colorata che a me pareva un aquilone. bartolini

, 15-174: sono bambini e bambine che recano, in spiaggia, un aquilone di

vol. I Pag.605 - Da AQUILOTTO a ARABICO (30 risultati)

aquilotti, con quella medesima figura appunto che noi diciamo starnotti, perniciotti e simili

.. le ciglia aperte come aquilotto che si levi. baldini, i-218: pareva

. alvaro, 2-40: ma ecco che, accolto da grandi grida, apparve un'

grandi grida, apparve un'altro ragazzo che portava legato a un laccio un aquilotto appena

quando in quando a inseguire una lucertola che attraversava la strada. idem, 2-40

. m. -ci). disus. che è proprio dell'aquitania, che si

. che è proprio dell'aquitania, che si riferisce all'aquitania. buotianni,

sep., 91: dal dì che nozze e tribunali ed are / diero alle

schiva fanciulla, or donna accorta, / che di figli il fe'lieto onesti e

bella di fronte, esile di lato che sembrava un muro non un'ara.

cesare menna ha usurpato tredici ettari di terreno che appartenevano all'antico feudo, sei ettari

per la polvere, né tanto lontana che non possa esser veduta. fil. ugolini

, dove si batte il grano, che debbe dirsi aia. = lat.

: trascinò lo sposo presso l'ara, che si protese starnazzando dal trespolo, aperto

, 325: il cavo de squatra, che ciò con rencri- scimento grandissimo videa

arabia tutto frejnendo, per lo cognoscere che uno sulo tanti ne cacciava,

a dui suoi avantaggiati fa- megli che subito l'ammazzassero. = rafforz

[dioscoride], i-321: quel legume che in lom bardia si chiama

erano superbe / tribù di felci, che coprian le fredde / pomici con le foglie

. m. -chi). arabo; che s'ispira alla foggia, allo stile

494): l'abate, con tutto che egli avesse la barba grande e in

3-58: erano pur semplici paesani coloro che noi vedemmo a cronstat intagliare con la loro

addormen- tarmi, uno di quegli arabeschi che l'immaginazione disegna sulla porta dei sogni

partite bene spiegate e seguite dai numeri che andando via sillabavano ingenuamente, e se

balletto classico, una posizione del ballerino che si sostiene su un solo piede e protende

figurativo è caratteristica dell'arte araba, che non ammetteva rappresentazioni di vere e proprie

,... più singulare che l'arabica fenice. campanella, 1140:

e della sua lingua, è gran tempo che la desidera. buonanni, i-721

ma inter rotte di modo che lasciano frequenti spazi rotondi del primo

lare i più intricati ed arabici ieroglifici che in quelle sieno stati delineati. foscolo

vol. I Pag.606 - Da ARABILE a ARAGNO (38 risultati)

vari l'equalità delle sue chiome, che di più vanno ancora investigando. settembrini

mandami un tre once di gomma arabica che mi serve per le scatolette nelle quali

, i-413: è veramente da credere che errino manifestamente coloro che si credono che

veramente da credere che errino manifestamente coloro che si credono che la spina arabica qui

che errino manifestamente coloro che si credono che la spina arabica qui scritta da dioscoride,

la spina arabica e la spica, / che più groppi di verghe estolle in alto

àpapixói;. aràbile, agg. che si può arare; adatto per

. ottimo, iii-486: però che allora è la terra arabile. crescenzi

e produttivo è dappertutto sì tenue, che male incoglierebbe a chi approfondasse l'aratro

àrabo, agg. e sm. che viene d'arabia, che è proprio

e sm. che viene d'arabia, che è proprio dell'arabia e dei suoi

i fiori, / offre un sacro licor che tra i licori / serba vanto superbo

ritrovare / il mio compagno arabo / che s'è ucciso l'altra sera.

à preso l'aire e adopera termini che per lo scritturale son arabo.

nel mondo da un unico esemplare (che muore in un braciere d'aromi e

/ come l'araba fenice: / che vi sia, ciascun lo dice; /

dossi, 61: s. a. che mangia lingue di araba fenice e irighiotte

/ e tal signi fa da fore, che pagono d'omo stolto: /

tutta sta aracolto, non sente da for che fare. = rafforz. di

mia, t'araccomanno al somier che va raghianno, / po'la coda sia

abilissima, trasformata in ragno da atena che ella aveva sfidata e vinta. -per

trista in su li stracci / dell'opera che mal per te si fe'. boccaccio

i manichetti, la più nobil opra / che tessesse giammai anglica aracne. deledda,

simile a tela d'infelice aracne, / che ne la sua testura a pena involve

anat. membrana intermedia delle tre meningi che avvolgono il tessuto nervoso del cervello (

. aracnoidèo, agg. anat. che si riferisce alla aracnòide. aracnoidite

. iacopone, 55-21: puoi che la nona è cantata, la mia

960: e inde apresso hai speso ciò che tu avevi aragunato. =

volgar., 9-23: questa infermità, che volgarmente s'appella aragaico, si fa

, iv-230: segue in quest'altro, che gli è sopra, pescia con il

e della pescia, con molti mori che produce quel luogo e una aragne con una

idem, 557: quel spirito o anima che era nell'aragna, e vi avea

, 2-259: nascono quest'aragne, che li tarentini tarantole dal loro paese appellano

ampia rete, la quale sottilissima tanto che appena tra le fronde scernere si potea,

forma semplice del gr. àpàxvrj (che divenne anche nome mitico di arachne,

mitico di arachne, la fanciulla lidiana che pretese di gareggiare con pallade atena,

quella di pallas fu più bella; il che veggiendo aragne per dolore s'impiccò per

? / con cui t'aragnasti, che 'l t'ha sì pelato? =

vol. I Pag.607 - Da ARAGNOLO a ARANCINO (30 risultati)

ben ben sottili, che l'aria, il vento e 'l sole

degnamente i trofei della sua forza, che co 'l vestirsi d'una sottilissima rete

], i-72: gli antichi finsono che alla dea pallas era in odio l'aragnolo

(plur. m. -ci). che concerne l'araldica; proprio degli

, indicano i colori delle varie pezze che sono nello scudo delle armi gentilizie. giusti

/ colla bestia di famiglia, / che soffiando corse in dentro / e lasciò rotto

: aveva la testa informata a modo che non la potea reggere sul collo che

che non la potea reggere sul collo che ad un magnanimo o ad un pazzo.

convincere le massaie ad acquistare la pergamena che assegna a ciascuna famiglia illustri ascendenze.

. decreto) '... che te ne pare? è pochissimo corretta.

machiavelli, 6-6-132: quella ambasciata, che con tanta solennità era aspettata, o

. -nell'antica grecia: pubblico ufficiale che aveva il compito di rendere note le

di margutte il ribaldo: / sappi che egli è di belzebù giù araldo. salvini

, cercherò di rispondere il più chiaramente che potrò. tombari, ii-38: squillavano

6-106: sono gli araldi di un mondo che batte alle porte. -araldo

(plur. m. -ci). che è proprio degli aramei, che si

. che è proprio degli aramei, che si riferisce agli aramei. araménto,

1-711 un vastissimo terreno ondulato di colline che sono sparse di giardini, di orti,

aranceti. bacchetti, i-175: si dice che sia tanto soave l'odor degli aranceti

di colorati aranceti discendevano verso il mare, che all'orizzonte risplendeva del suo azzurro di

cedrato e dell'arancia, in maniera che potessero produrre sopra lo stesso ramoscello una

/ come i giardini di favola / che dormono in balsamo ancora / nella nostra

pavese, i-97: -adesso poi che aspetta il bambino le fa male anche solo

vedere della zappa sui piedi. -e che? vi accordate anche voi? -oh

? -oh se conosco sino io, che dite cose da aranciate. aranciato

aranciate. aranciato, agg. che ha il colore dell'arancia matura.

folgoravano scintille violette sopra un serpente celeste che gli strisciava sul ventre. tozzi,

. arancèra. arancino, agg. che è proprio dell'arancia, che ha

agg. che è proprio dell'arancia, che ha il colore (o il sapore

vicino toccamento dell'arancia trapassa nelle striscie che son cedrato qualche amarore arancino. vivanti

vol. I Pag.608 - Da ARANCIO a ARARE (35 risultati)

, 1-2-60: tanto la lattuga nera, che l'arancina, per non occupare tanto

uso di occhi divisi, et alcuni, che ne venne la razza di sicilia,

una stanza al mio riposo, / che temprato riguardo abbia in su 'l die /

lumie. idem, 6-247: ognuno che di flora / riverente il nume onora

: gli aranci versavano tali flutti di profumo che l'aria a intervalli assumeva un sapore

civinini, 1-142: all'odore degli aranci che si diffonde dall'orto del convento si

1-26: ed i fiori quadrati degli aranci che avevano odorato in primavera s'erano trasformati

nudo, meno la nota degli aranci che rimanevano appartati nell'orto sognando le chiare

. giannotti, 2-2-248: io voglio che noi andiamo in maschera, tu ed

moro, con una zana d'aranci, che la porterà il moro. mattioli,

tratto il vocabolo degli aranci, e come che molte derivazioni vi raccolga, per quanto

poco quadranti, non seppe però ritrovare che aranci non vuol dire altro che aurantia

ritrovare che aranci non vuol dire altro che aurantia poma, che non significa altro che

vuol dire altro che aurantia poma, che non significa altro che pomi di colore

che aurantia poma, che non significa altro che pomi di colore d'oro ».

aràncio2, agg. e sm. che ha il colore dell'arancia (fra

piovene, 2-214: certe nebbie, che corrono basse sull'erba, colorate di

arancióne, agg. e sm. che ha il colore vivo dell'arancia.

ii-699: il chiarore arancione del sole che sorgeva sui monti penetrava, attraverso le

arancione, di rosso cupo, d'ardesia che sono i monti lontani. baldini,

cecco d'ascoli, 2769: l'aranea che ha più sottile il tatto / tessendo

è congiunto coll'umore albugineo, e che lo circonda, e ritiene che egli non

e che lo circonda, e ritiene che egli non si mescoli col cristallino,

dopo questa si genera un'altra, che chiamano aranea, perché è fatta a guisa

arare), agg. e sm. che ara. dominici, 6-116:

, fa miglia arapaimidae, che può raggiungere 5 m di lunghezza

: lo mio padre non mi lasciò buoi che arassoro, né bestie con lane

»; come fa la mosca che è in sul collo del bue, quando

bue, quando gli fosse detto: « che fai, mosca? » e

., 2-15: nel tempo che la terra è fangosa non si debbe arare

. chiabrera, 4-1-410: ferri innocenti, che le piagge araro, / volgonsi

l'arano tutta in minutissimi solchi che vengono a farla per tutto piena di piccoli

deformate... dall'opera dell'arare che fa sorgere la spalla sinistra e torcere

il mare. caro, 2-1261: che soffrir lunghi esigli, arar gran mari

arco ch'è scoccato, il solco che ara / il flutto e si rinchiude!

vol. I Pag.609 - Da ARATIVO a ARATURA (45 risultati)

segni (e si riferisce alle rughe che imprime l'età sul volto).

: v'è una giovinezza di movimento, che può essere conservata a lungo dalla disciplina

boccaccio, 3-2-328: ora awien talvolta, che non trovando l'àncora fondo da potersi

seguendola, ara il fondo tanto, che per ventura ella trova o scoglio o altro

perduta. viani, 19-344: prima che l'ancorotto potesse arare sul fondo si

fondo si dovettero filare tanti anelli di catena che colavano dalle gubìe come lacrime nere.

, 1-3-390: guai a colui stamattina che mi darà fra mano; ari diritto bene

botta, 5-437: aggiunse il sire, che gli avrebbe fatti arar dritto; e

bisogna fare come certi vagheggioni sciocchi, che si pongono a riscontro delle donne e

e se passano dalla casa, e che ella sia alla finestra, tutto il dì

(ant. aratìo), agg. che può essere arato, coltivabile.

perelli, i-6-251: è molto probabile, che vada variando [la misura] secondo

da'traci arato. tasso, 15-35: che credea volontarie e non arate / quivi

fuori del bosco, in ima valletta che aveva al centro la scriminatura di un

l'argine il ciuffo di rovi spogliati / che in agosto fu verde. cassola,

cittadini amori. menzini, i-256: che vai s'io son sì pallido e di

davanzali, ii-495: saper dèi, che nei campi per far bronconi è meglio

per far bronconi è meglio por barbatelle che magliuoli, perché essendo già vite fatte

sm. (femm. -trice). che ara, che lavora il terreno con

. -trice). che ara, che lavora il terreno con l'aratro.

5-1-183: ma ponga cura in ciò che questa [la vena] suole / viepiù

campi, / al non saggio arator, che spighe e strame. marino, 319

s'udia per gli ampi / filari che il vocìo degli aratori. idem,

28-177: le voci grosse degli aratori che gridano agli aggiogati salgono fin quassù;

delle vacche, più dolci di quelli che mettono alle bambine. bocchelli, 9-100

di animali. salvini, 3-33: che prima fabbricaro il malfattore / alla strada

-óris. aratòrio, agg. che serve per arare; arabile.

aratrice, sf. meccan. macchina agricola che serve per arare. e

arato), sm. macchina agricola che serve a preparare il terreno per la

il coltro (o coltello), che opera il taglio verticale delle zolle,

zolle, il vomere (vomero) che ne opera il taglio orizzontale, il

opera il taglio orizzontale, il versoio che le rovescia, e il bure,

ferro, divergenti (stegole), che vengono impugnate dal contadino per la guida

. simintendi, 1-105: una giuvenca che no avrà sostenuto alcuno giogo, e

/ e 'l vomero è la gemma che gli onora. alamanni, 5-1-971: or

in misura dell'aratro a taglietti, che mi viene premurosamente richiesto da un marchese.

iv-2-1258: udivo la voce di colui che guidava l'aratro incitando i bovi bianchi

campo, dietro l'aratro e i bovi che sono il tesoro della casa. cicognani

aratri si ammusavano sulla terra abbandonata aspettando che delle braccia valorose rialzassero il timone e

bufali al giogo d'un leggero aratro che gratta appena la terra. bocchelli,

/ mentre il fior di bellezza awien che spianti / con aratro crudel [l'

menan seco e giudici e notai, che paion uomini levati più tosto dall'aratro

dall'aratro o tratti dalla calzoleria, che delle scuole delle leggi. salvini,

, in vista della semina), che consiste nel frangere e rivoltare con l'

crescenzi volgar., 2-15: dicono che ciascuna delle tre o delle quattro

vol. I Pag.610 - Da ARAUCARIA a ARBITRARE (46 risultati)

delle vergilie, che secondo lui è il principio dell'autunno.

venne l'agosto e l'aratura, che a quell'epoca si faceva ancora con

nel gioco e nella festa, le cose che rendono, le raccolte, le ceste

ungaretti, iv-40: e la recline, che s'apriva all'unico / raccogliersi dell'

arau sicano, è determinato che nessuna sorte di merito pre

far l'arte del gaglioffo, che, ultre a quello che de fornire intendea

, che, ultre a quello che de fornire intendea, recevendo quasi

qual [terra] s'è necessità che sia avvignata, prima con molte arazioni s'

e s'io addobbai mai il tempio che t'è sì caro, coprendolo di arazzame

e di drappelloni,... fa che io abbia questo contento. l

le frequenti e grandissime fiere e mercati che vi si fanno, e per le belle

si fanno, e per le belle arazzerie che con maraviglioso artificio si tessono in quei

penne... si può dire che servissero di lane e di sete ai tessitori

d'alto liccio, del secolo xviii, che carlo sperelli ordinò al reale arazziere romano

oro -intorno ai fili dell'ordito, che rimangono completamente coperti), variamente istoriato

una buona lucerna piena d'olio, che faccia lume chiaro, e nascondila dietro

un altro. sarpi, i-188: che il luoco delle sessioni dovesse esser dobbato di

, ii-2-410: quei più delicati rami, che formando quasi la sommità e l'orgoglio

come in un arazzo, lasciavano pensare che tra gli alberi, nella compattezza dei

barujfaldi, 20: qual cos'è / che lo rende sì gradito, / e

pronto ad approfittare e godere di ciò che è offerto, ma nessuno poi è

grazzini, 4-270: e io ti dissi che gli voleva innanzi [i danari]

i danari]; tu non debbi sapere che, fatto le feste, non si

: arbàggio, pezzetto di panno lano, che il filatore tiene nella man diritta,

a sedere a questo arbarétto de erbecciole che è qui, ch'io vederò cui

io vederò cui è, e quello che vuole dire, e ne lo manderò

qualche elemento) del negozio stesso, che le parti non hanno potuto o voluto

1883: arbitraggio, l'operazione che fanno i banchieri, per la quale studiano

sui cambi un traffico pari a quello che sulle mercanzie operano i negozianti,

mercanzie operano i negozianti, e che consiste nel comprare le carte mercantili

consiste nel comprare le carte mercantili che sono invilite su certe piazze, per rivenderle

d'arbitraggio, perché il banchiere che la eseguisce fa una scelta, un arbitrato

dell'arbitro. -giudizio arbitrale: che si svolge davanti agli arbitri.

le sue qualità. e ognuno intende che altro è il potere arbitrale, altro

all'inizio del giudizio arbitrale, le norme che gli arbitri debbono osservare nel procedimento.

arbitrato. boccardo, i-175: sappiamo che a roma esisteva una specie di

sceglieva su di una lista, che direbbesi oggi di notabili o maggiorenti,

agg. e sm. disus. che giudica a proprio arbitrio; che compie

disus. che giudica a proprio arbitrio; che compie un calcolo d'arbitraggio; arbitraggista

davanzali, ii-436: subito questi arbitranti, che stanno alle vedette e sugli avvisi,

stanno alle vedette e sugli avvisi, vedrebbono che a pigliar a cambio que'cento scudi

. buonarroti il giovane, 9-140: che tu [provveditore] vegga avvertito, /

ponderato, / distinto persuada, / che comandi opportuno, / arbitri rispettivo,

termini, dentro a'quali comandò iddio che elle si contenessero nel loro arbitrare,

elle si contenessero nel loro arbitrare, che né la fame dà più mai al

dà più mai al corpo di quel che gli abbisogna per suo buon essere,

vol. I Pag.611 - Da ARBITRARIAMENTE a ARBITRIO (41 risultati)

arbitrando al grosso... si stimò che morissono in questo tempo [in firenze

3-30: arbitrossi per li savi uomini, che la divisione delle due parti lo facesse

, 104: or arbitri tu colui che di niente abbisogni, aver bisogno di potenza

boccaccio, iv-99: certo io arbitro che in cotale maniera vivesse la prima età

produceva. alberti, 98: posso arbitrare che a ni uno padre non inerte et

gelli, 9-115: s'ingegna di provare che sia in noi la facoltà libera dell'

jovine, 2-180: i contadini pensavano che a loro ne era toccata troppo poca di

arbitrario. arbitràrio, agg. che muove da arbitrio; scelto, stabilito

e l'interesse all'offeso, etiam che la pena fosse arbitraria. baretti, ii-121

baretti, ii-121: ecco le speranze che gl'inglesi possono avere, unitamente co'

possono avere, unitamente co'francesi, che l'arbitraria divisione della polonia non porrà

di pacifici cittadini dal manifestare, non che dal sostenere i loro sentimenti. idem

nostra arbitraria volontà, ma alla stima che ha per noi. leopardi, i-173

, dall'arbitrario, da tutto quello che deriva, puramente dall'individuo o da una

potere... arbitrario, quello che per abuso o per violenza o per frode

. serra, i-39: la lingua che il poeta vi parla è così arbitraria

oltre ogni limite è costume umano, che... è impossibile darne conto adeguato

umana gentilezza. 3. filos. che si uniforma o si ispira all'arbi-

. b. croce, i-2-55: che il concetto arbitrario, diversa- mente da

siano mai vaghi di fare uficiali arbitrari che perché si creino sotto colore e titolo

. filos. neol. posizione filosofica che consiste in un indeterminismo del tutto irragionevole

onde, non sapendosi dominare il fatto che si dovrebbe spiegare, si ricorre all'

o arbitraristi si trovano piuttosto tra coloro che, vólti alla pratica, non indugiano

arbitrato. bisticci, 390: una differenza che aveva con certi sua parenti..

2. figur. autorità spirituale che dovrebbe guidare gli altri; egemonia ideale

in tutti gli altri miei scritti, che tale arbitrato non può essere legittimo,

perugia e quello di siena, tutto che fosse comune utile,... forte

: l'arbitro e l'arbitratore, anzi che desse il lodo e la sentenzia,

suo arbitrio, sì come l'uomo che fa un'operazione di virtude, o di

., 8-113: se la lucerna che ti mena in alto / truovi nel tuo

treccia attorse / sì bella, come questa che mi spoglia / d'arbitrio, e

, i-49: più de gli uomini, che sono guidati dalla libertà dell'imperio della

agli occhi miei folli, di quello che essi erano già vaghi divenuti li contentava.

, o sotto lo imperio di uno che di quella si facessi principe. marcheselli,

e qual è il maggior segno d'ingiustizia che amare più l'amato che se stesso

d'ingiustizia che amare più l'amato che se stesso, e sforzarsi di tiranneggiar quegli

, e sforzarsi di tiranneggiar quegli affetti che, nati liberi, non sono sottoposti che

che, nati liberi, non sono sottoposti che ai propri arbitrii. parini, xiii-115

: ecco i sofismi dell'orgoglio, che corrompono i migliori! credere, che

che corrompono i migliori! credere, che la morale comune sia al disotto di noi

noi, in altri termini credere, che, noi, noi soli benintesi, possiamo

vol. I Pag.612 - Da ARBITRIO a ARBITRO (79 risultati)

quale si potrebbe definire: la volizione che vince le volizioni; come il contrario

dovria lo arbitrio sol bastare, / che amor te ha dato, de mia morte

idem, 1-86: mi pare assai che in mille casi, giudicati in quel modo

spedita essecuzione, non abbia errato più che due volte. goldoni, iii-224:

, 65: ho io proposto / che guardia al conte non si faccia, e

non poco, e infinitamente meno di quello che prenderebbe s'egli fosse il signore immediato

arbitrio. borsi, 2-198: se crede che la regalità consista nell'arbitrio, nel

consista nell'arbitrio, nel poter fare ciò che vuole, egli non è più re

corsi in uno errore non men grande che risibile. colletta, i-194: l'

fra le angustie, dà a conoscere quello che si può fare: molte volte,

la libertà e l'arbitrio, è ciò che si designa coi termini di bene e

una azione fuor di quello, dunque, che tu eri in diritto di fare.

, con cui è designata la facoltà che ha l'uomo di autodeterminarsi, per cui

già mai non fu franco, / sì che consiglio invan vi si balestra. idem

gentile e l'altro villano, se non che, avendo ciascuno parimente il libero arbitrio

parimente il libero arbitrio a quello operare che più gli piacesse, colui che la virtù

operare che più gli piacesse, colui che la virtù seguitò, fu detto gentile

reputati. sacchetti, ii-181: e nota che libero arbitrio è il fare bene;

. è difetto d'arbitrio, però che, se 'l fare male fosse stato libero

a tutti \ è dato, seguirebbe che 'l male adoperare non serebbe peccato. s

tolto, né mai li sarà, mentre che sarà nella carne mortale. boiardo,

contra voi nulla mi vale, / che libro meco fu da dio congiunto. idem

tanto male! / rompe lo arbitrio che donato m'hai, / poi che a

arbitrio che donato m'hai, / poi che a mio danno per sciocheza lo uso

è libidinoso, non dico di necessità che non abbia il libero arbitrio, ma

el libero arbitrio e parte di quella gloria che tocca a noi. tasso,

come si provi la trinità, che come insieme si salvi la prescienza

ch'egli vuol vincolare quel libero arbitrio, che è la proprietà nostra più cara.

deterministi non vedono nell'atto volitivo altro che la situazione di fatto, i seguaci

libertà. idem, i-3-122: quella che nella filosofia della pratica si chiama del determinismo

e libero arbitrio, è la stessa antinomia che nella gnoseologia si chiama del materialismo e

ah! vorresti uscire dal fosso! e che ne sai tu della volontà, del

6-41: il pretino sta sforzandosi di spiegare che dio ha dato all'uomo il libero

ha dato all'uomo il libero arbitrio; che colpa ne ha dio se il ricco

il fuoco allato alla stoppa secca, che 'l fuoco non l'ardesse, tutti gli

. 10. stor. imposta che venne applicata, in alcuni periodi,

, 18-3-25: l'arbitrio era una gravezza che si pose la prima volta l'anno

prima volta l'anno 1508 per le spese che s'eran fatte e si facevano continuamente

su gli esercizi ed in sulle faccende che facevano i cittadini, e per coniettura

cittadini, e per coniettura di quel che eglino potevano guadagnare l'anno coll'industria

, 73: messono oltre alla decima, che si pagava ordinariamente de'beni, un

gnendovi oltre di questo, l'arbitrio, che era un'altra gravezza, posta non

credito ed in su le faccende, che travagliavano mercantilmente i privati. 11

: cantando poi l'aria, avverta bene che alla cadenza potrà fermarsi quanto gli pare

, 3-51: faceva di suo arbitrio quello che non gli era commesso. lippi,

, 3-34: alla corda così vuol che s'attacchi, / perché d'arbitrio e

egli diede a'suoi cavalieri libero arbitrio che le ricchezze rimase nel misero campo fossero

campo fossero da loro rubate, e che ciò che ciascun prendesse fosse suo.

da loro rubate, e che ciò che ciascun prendesse fosse suo. idem,

forze, arbitrio vi die'di ragionare quel che più vi piacesse. alberti, 368

quest'operetta, purché trovassi scrittore italiano che avesse più merito che celebrità di grecista.

trovassi scrittore italiano che avesse più merito che celebrità di grecista. -dare in

di qualcuno. ariosto, 24-36: che datogli in arbitrio avea que'dui,

in arbitrio avea que'dui, / che soli odiati esser dovean da lui.

essere buono o reo, ma da che egli è reo, non è in suo

. franco, 2-96: il tempo vo'che stia in arbitrio de la mia mente

arbitrio de la mia mente. né vo'che si sappia né dove né quando.

polizia una donna musulmana... che si fosse fatta vedere un attimo in pubblico

delle proprie azioni, poter fare ciò che si vuole. boccaccio, dee

, 10-3 (420): per ciò che, poi che io nel mio arbitrio

420): per ciò che, poi che io nel mio arbitrio fui..

arbitrio fui..., niun fu che mai a casa mia capitasse, che

che mai a casa mia capitasse, che io noi contentasse a mio potere di ciò

io noi contentasse a mio potere di ciò che da lui mi fu domandato.

censure o gli editori si prendono arbitrii che mi offendono. pellico, ii-114:

; chi si interpone, con l'autorità che l'amicizia, l'età o il

fedele, e arbitro non è altro che l'uom di mezzo. tasso, ii-295

con offerirsi a qualsisia sommissione o soddisfazione, che gli venga imposta dagli arbitri. parini

. panzini, ii-62: -è vero che mettono in prigione a cantare: «

la posizione di arbitro tra i partiti che si disputavano il potere. -figur.

facilmente può... sbassare quelli che sono potenti, per rimanere, in

fu difeso dal popolo infino a tanto che non ne diventò giudice; ma, diventato

arbitra delle faccende umane, non permesse che firenze sortisse tale felicità. v. borghini

. e poi per matelda sua figliuola, che furono quasi arbitri d'italia. l

è tanto ammollito da l'uso, che non significa quel medesimo che significava; perché

uso, che non significa quel medesimo che significava; perché, come vostra paternità

presentare un ricordo a monsignor marcellino, che oggi è arbitro della volontà del cardinale.

il successo pendeva tutto da quell'arbitro che comunemente chiamasi 'caso'. arici, 292:

. leopardi, i-1307: il dire che firenze o la toscana debba anche oggi

vol. I Pag.613 - Da ARBO a ARBORESCENZA (48 risultati)

è lo stesso che dire che gl'italiani debbono scrivere in

è lo stesso che dire che gl'italiani debbono scrivere in lingua antica

rajberti, 2-117: osservate quel vecchietto che si strascina a stento col bastoncello: fu

re, propose riforme di politica interna, che furono accettate. panzini, ii-530:

del paese. bocchelli, i-25: che cosa significa procreare dei figli, se

. foscolo, v-337: que'rari che hanno magnificenza di cuore, ed eleganza

raffinano, e le dànno leggi, che quantunque sembrino incerte, sono nella loro

carducci, ii- 9-19: mi piace che tu piaccia e sii arbitra delle eleganze.

secondo il patrio rito, / ben che sia lunge l'arbitro / dal libero convito

4. sport. giudice di gara che da solo, o insieme con altri

incerto) 'testimone '(colui che è chiamato per assistere e giudicare,

or hai le novità di garbi, / che ci son d'animai di questa sorta

, vereconda, austera luna: / che vapori e tepor per l'alta notte /

tu vedi lunge gli uliveti grigi / che vaporano il viso ai poggi, o serchio

panzini, i-163: una siepe arborata che dava un po'd'ombra. civinini,

volgar., 7-71: orazio dice che 'l grande arbore è spesso crollato da

: aiome veduto'e ben pensato / che l'om perfetto a l'arbor se

a l'arbor se figura, / che, quanto più profonno è radicato, /

laudare la natura, se, sappiendo prima che li fiori d'un'arbore in certa

al grande arbore, adesso, / che tanti prieghi e lagrime rifiuta. /

presso: / legno è più su che fu morso da èva, / e questa

., 32-46: la coma sua, che tanto si dilata / più quanto più

. / « beato se', grifon, che non discindi / col becco d'esto

legno dolce al gusto, / poscia che al mal si torce il ventre quindi »

cavalca, 9-237: ogni arbore, che non fa frutto buono, fié tagliato,

non saprei essere senza battallia, più che fuoco senza legna, o più che 'l

più che fuoco senza legna, o più che 'l vento senza arbori a cui possa

petrarca, 60-1: l'arbor gentil, che forte amai molt'anni, / mentre

, il quale ora più da'pastori che da altra gente veggiamo visitato, rideva

al verno e sempre è stato cori, che li arbori hanno prodotti frutti. tasso

rami tronchi / vie più grandi, che pria, rimanda fuori. idem, 8-51

, donde egli ha di già appostato che soglino far lor viaggi le formicele.

, la tua greca sorella, / che vergin bionda su 'l peneo fuggìa / e

vergine in su l'arbore, / che il vento dia per mezzo alle due

tasso, ii-168: vorrei... che mi fosse mandato l'arbor de la

, agg. letter. d'albero, che è tipico dell'albero; che ha

, che è tipico dell'albero; che ha aspetto o natura d'albero.

si legge d'un'altra malva arborea che fa in mauritania... d'altezza

imperato, i-22: si empiono vasi che abbian la bocca stretta, leggermente otturata

8-28: alcuni filamenti di radici arboree che talora penetrano nei canali,...

,... non è credibile che dieno... alcuna cosa all'acqua

le piantate di quelle tali piante arboree che vi possono scovare bene e sussistere. pascoli

senza meta... guardando le stelle che spuntavano in grandi diademi fra le chiome

: le meravigliose ville del patriziato lombardo che l'amore e lo studio dei proprietarii

boree corna. vallisneri, 1-762: que'che mai non si muovono saranno fra gli

arborescènte, agg. bot. che ha il fusto grosso e scarso di

fogliosi e arborescenti. 2. che ha l'aspetto dei rami, degli alberi

estens.: l'insieme degli alberi che vegetano in un luogo. ungaretti

vol. I Pag.614 - Da ARBORETO a ARCA (59 risultati)

. arborìcolo, agg. neol. che vive o abita sugli alberi.

alberi. 2. bot. che cresce sugli alberi. -pianta arborìcola (

, per lo più fanerogama o felce, che cresce sopra un albero, con le

arboricoltura, sf. neol. scienza che si occupa della coltivazione degli alberi,

. arborifero, agg. disus. che produce alberi. salvini, 6-35:

3. zool. macchia di peli bianchi che presentano talvolta i mantelli dei cavalli.

certo quel non è buono arboro, che fa mali frutti; e non è arboro

frutti; e non è arboro malo, che facci buoni frutti. egli è conosciuto

leone ebreo, 58: l'uomo che si conserva con ragione in degno e

/ il qual da amore aveva preminenza / che chi il tocca da lui subito è

alberi. salvini, 34-94: uomo che taglia legne all'arboroso / monte d'

purg., 27-134: vedi lo sol che in fronte ti riluce; / vedi

erbetta, i fiori e li arbuscelli / che qui la terra sol da sé produce

ogni or meco piange / co l'arboscel che 'n rime omo e celèbro. boccaccio

circuita di giovanetti arbuscelli, in maniera che appena i chiari raggi del sole vi potevano

fiondi, e 'l bel cantare / che vi facevan su diversi uccegli. boiardo,

7-5: non si destò sin che garrir gli augelli / non sentì lieti e

rami e 'n guisa il prato adombra / che per dar agli amori albergo ed agio

valle, i-331: è un arboscello che cresce poco in alto, ma spande molti

te, poverella vite, amo, che quando / fiedon le nevi i prossimi arboscelli

. carducci, 312: come arboscei che d'una rupe orrenda / avido si

uno di questi arboscelli schietti d'aprile / che a l'aura dolce dànno il bianco

primavera, / uno strano arboscello, che non reca / fiori, ma frutta

fracchia, 525: uno di quegli arboscelli che non riuscivano ad irrobustirsi all'ombra dei

arbuscellino. frescobaldi, 1-108: lavati che gli ebbe [i panni], gli

ot timo per le viti che s'ordinano ad arbusco, acciocché salgan

albero '. arbustàceo, agg. che si riferisce a un arbusto; costituito

. strato arbustaceo: complessò degli arbusti che crescono in una foresta. arbustina,

., n-14: il fior della vite che va su per gli alberi, ovver

arbustivo, agg. bot. che ha carattere e natura di arbusto.

i fiori. sannazaro, 5-92: quel che ciascun può, ti portano; de'

353: sono le mirice umili arbusti che crescono spontanei. bontempelli, 9-81:

inseguire su pel monte lo scricciolo solitario che d'arbusto in arbusto mi mena fin sulle

, questo è un arbusto da fiore che fa anche da spalliera agli orti insieme

era fortissima; simile a quegli arbusti che per una possibilità di ripiegarsi infinita,

ripiegarsi infinita, non c'è vento che li possa stroncare. -figur.

stati lecci o corbezzoli, cioè alberi che i latini chiamano arbuti, ed oggi ancora

verno, si chiama albatro; e come che dioscoride 10 rassembri al melo cotogno,

10 rassembri al melo cotogno, penso che più alluda egli alla procerità che alle

penso che più alluda egli alla procerità che alle fiondi e alla corteccia. idem [

degli uccellatori a far fruttare i lacci, che ascondono fra le fiondi. caro,

: ad animo non è più, che legne crescere a fuoco. unde come più

... / fuor tal radice che l'arca ho voitata. fra giordano,

ho voitata. fra giordano, 5-210: che prò'sarebbe s'io recassi l'arca

io recassi l'arca grande, e paresse che ci avesse molte gioie, e quando

.. così interverrà a molti, che si credono avere fatte molte cose: quando

nell'altra vita sarà aperta l'arca sua che v'ha portata, e aprendola non

, 15-1-3: non è meno sicuro quello che si contiene nelle nostre parole, che

che si contiene nelle nostre parole, che quello che si contiene nelle vostre arche

contiene nelle nostre parole, che quello che si contiene nelle vostre arche. dante

la pratica dalla teorica! quanti sono che intendono le cose bene, che o

sono che intendono le cose bene, che o non si ricordano o non sanno metterle

588: e quelle arche d'argento / che stimeresti piene di tesoro, / sporte

. boccalini, ii-29: l'empir, che alcuni prencipi facevano, le arche di

assecura. idem, i-18: so che felice stimasi / il possessor d'un'

/ il possessor d'un'arca / che pluto abbia propizio / di gran tesoro carca

miro, / e ogni altro don, che de'feaci i capi / recaro al

. manzoni, 21: quindi brama costui che dal suo muro / pendan avi dipinti

muro / pendan avi dipinti, altri che a lui / ridan da parca impenetrabil

vol. I Pag.615 - Da ARCA a ARCA (60 risultati)

; / e dona tutti i balsami che serbi / nell'arche. panzini, ii-

: aveva anche lenzuola di lino antico, che gli ricordavano i tempi in cui era

., 8-84: la sua natura, che di larga parca / discese, avria

discese, avria mestier di tal milizia / che non curasse di mettere in arca.

coltura, quando il loglio / si lagnerà che l'arca gli sia tolta. landino

nel suo regno l'anime loro, che aranno prodotto cattivo frutto. dante,

, 23-131: oh quanta è l'ubertà che si soffolce / in quelle arche ricchissime

soffolce / in quelle arche ricchissime, che foro / a seminar quagiù buone bobolce

], ii-27: tante formiche, che vanno a schiere con tanto ordine ratte

, 282: arca, voce latina che vuol dir cassa in generale; ma noi

32-125]: li carri triunfali e quelli che si soleano menare ne li eserciti.

, quai son quelle genti, / che, seppellite dentro da quell'arche, /

d'ogni setta, e molto / più che non credi son le tombe carche »

e di marmo, hanno quella forma che hanno l'arche del legno, nelle

e con loro ferri il coperchio, che era gravissimo, sollevaron tanto quanto un

subito fu mossa [bradamante], / che la condusse a quella sepoltura / che

che la condusse a quella sepoltura / che chiudea di merlin l'anima e tossa

amico del mantegna stefano pittor ferrarese, che fece poche cose ma ragionevoli; e

esangui. sempronio, iii-207: chi fia che non conosca e non intenda / fatto

l'arca [vidi] di colui che nuovo olimpo / alzò in roma a'celesti

36: il marmo inoperoso, / che premea l'arca scavata, / gittò

da l'arche candide / parea che l'anime de'consanguinei / sotterra

. idem, i-168: sapeva il professore che dante dall'arca lapidea di ravenna

, i-441: ripenso a cangrande in armi che ritto sul suo cavallo in vetta

10-207: dentro non avrei voluto che un altare e una croce di pietra:

, dentro il recinto delle arche scaligere, che è cinto da una mobile cancellata

, 22-3-3: non ardisco di vantarmi che la casa mia sia migliore che l'arca

vantarmi che la casa mia sia migliore che l'arca di noè, nella quale

malvagio. cavalca, 9-229: quelli che fabbricarono l'arca, nella quale noè con

ne metti due nell'arca, acciò che vivano teco, del maschio e della femina

disse: -fa un'arca / tal, che sia forte in mar per ogni foce

animali, / de'quali, al tempo che disse, la carca. boccaccio,

ogni luogo il dovete laudare, però che... riservò il seme di voi

voi nell'arca di noè, acciò che la spezie vostra non venisse meno nel mondo

, i-67: il signore disse a noè che togliesse di tutti e semi che possino

noè che togliesse di tutti e semi che possino mangiare e metterseli nell'arca per

arca per pascerne sé e gli animali che fumo introdotti in quella al tempo del

vi ricordate, vi abbiamo mostrato di che cibi vi avete a cibare, cioè

imitazione di cristo, iv-1-5: ecco che noè, uomo giusto, s'affaticò cento

l'asino di perdere la preeminenza, che consistea nel seder in poppa de l'

per essere un animai più tosto di calci che di urti? casti, 24-67:

14 (243): non dico che deva andar lui in giro in carrozza,

. ubbidisce a chi sa quali leggi che furono insegnate ai cani dal tempo dell'

la colomba in ricognizioni per il mondo che era ormai tutto sott'acqua.

alla vene ziana nuovo fiammante che avevo legato a un trave con

spago e dondolava, sicché pareva una farfalla che volasse sull'arca di noè.

dall'arca e riunitisi alla ventura, che i pittori collocavano da un canto

se sono distrutti tutti i vigneti! -chissà che non ci sia qualche arca con

qualche arca con qualche nuovo noè, che sta girando sopra il mondo distrutto

sopra il mondo distrutto, e che domani ripianterà una vite? c

proda remota. montano, 114: credo che nei discorsi di noè e dei suoi

discorsi di noè e dei suoi familiari dopo che furono usciti dall'arca, il diluvio

, d'amori / appena cominciati, che l'idrogeno / in nome del diritto brucia

, par., 20-39: colui che luce in mezzo per pupilla, / fu

cantor de lo spirito santo, / che l'arca traslatò di villa in villa.

del patto di dio vostro signore, acciò che sia quivi per testimonio contro a te

al braccio, e iubilava e saltava che parea impazzato. idem, iv-390:

italia, essa sarà l'arca santa che conserverà i diritti dei nostri amatissimi popoli

i-165: conservatrice del superno foco / che l'avvenir rallumi, arca di dio,

è la nostra arca di salvazione, che colla sua luce snebbia d'improvviso tutte

vol. I Pag.616 - Da ARCACCIA a ARCAICO (50 risultati)

d'aver da custodire un'arca santa che se i profani la toccano debban cader

desser di leva al coperchio dell'arca, che cosa ci troverebbero dentro? un diploma

istoriata in una infinita processione trionfale, che li empiva di sgomento.

1-5: la 'nvidia e l'odio che era tra questi buffoni agiunsono peggio al

agiunsono peggio al male, come coloro che sono una spezia tutta insieme con poca

1053: venne in tanta sapienza, che pareva una arca di sapienza. bandello,

3-57 (ii-538): e nondimeno pare che quanto più alcuni sono riputati saggi ed

i-753: voi, marco tullio, che siete un'arca di scienza, lo

comari] tanto alto levaron le voci che in breve gli sfaccendati si radunarono e fu

di scienza?... io che adoravo la santa e candida ignoranza? bacchelli

10 prendono perché è tra i titoli che s'acquistano relativamente presto.

caverne sotterra nelle montagne, in luogo che non le possa toccare né uomo né

., 1-48: imperocché, messo che gli ebbe i migliori combattenti che lui aveva

messo che gli ebbe i migliori combattenti che lui aveva in certe archette, gli

, 334: va, apre l'arcone che era pieno di farina, e il

« ed è detta questa 'arca', perciò che ella ha a rimuovere il vedere delle

ha a rimuovere il vedere delle cose che dentro vi sono, o 11 ladro

('armadio'; 'sarcofago'; 'zattera'), che il linguaggio biblico ed eccles. trasmise

, io canto su l'arcade avena che segna / de l'aure e tacque

più gloriosa, sulla collina saturnia, che fu poi la capitolina, avevano già

già preso stanza. 2. che rammenta l'arcadia mitica dei poeti bucolici

. rajberti, 2-131: e a pensare che quelle bestie di poeti arcadi descrivono come

vanno poco in carrozza, per timore che il baretti si sia fatto vetturino.

4. per estens. letterato, artista che vive fuori della realtà, e rappresenta

e romantici fratelli / ne la castroneria che insiem vi lega, / deh,

fermarsi all'uno o all'altro; gridare che il pascoli è semplicemente un manierista,

, un arcade, un posatore; ovvero che è un poeta meraviglioso, il più

rajberti, 3-122: a me pare che, salvo poche eccezioni, tutto il mondo

a ragionar della luce e de'colori che hanno oggi fatto la materia de'nostri

semplicità e di amore della natura, che sottintende un disdegno e una fuga dalla

filosofica, razionalistica anche, tutto quel che volete; ma sempre arcadia: se è

; ma sempre arcadia: se è vero che il ricantare di concerto un tema comune

sia arcadia. idem, iii-26-85: che puzzo di riscaldato per l'aria da tutti

, o statua / di poeti che, tra gli smalti e l'acqua /

. carducci, iii-26-61: vero è che non trinciano il bello stile del cesari

facilmente credibile, le liriche del monti, che pur son le sole che l'italia

monti, che pur son le sole che l'italia possa riporre tra quelle del parini

(plur. m. -ci). che è proprio di arcadia (come mitico

esclamazioni arcadiche, mi limiterò a dirti che me ne sento crescere la salute e rassenerare

corniole e coralli. 2. che è tipico dell'accademia dell'arcadia;

non scrivo numeri unici, e deploro che ai tanti perditempi arcadici del nostro paese

3. sm. ling. il dialetto che si parlava nell'arcadia.

e riparando a quelle con richiamare i fiumi che timidi e fugaci erano ristretti a le

dello spirito, della persona e del linguaggio che sempre ci affascina ogniqualvolta lo sentiamo istintivo

d'annunzio, iv-2-1207: quelle palpebre che pur m'eran parse ferme come nelle

trecce. panzini, iii-476: è vero che ciò è detto in latino, che

che ciò è detto in latino, che spesso serve per non farsi capire,

e punita vi serpeggiava, a insinuare che certo la donna aveva peccato più dell'

per estens.: arieggiante al primitivo, che conserva tracce di epoche assai antiche o

disegnate con uno stile un po'arcaico che ricordava quello de'musaici, avevano uno

vol. I Pag.617 - Da ARCAISMO a ARCANO (39 risultati)

e arcaico con sottili depravazioni spagnolesche, che lentamente si mutano nelle più nuove della civiltà

il conte] annodò all'arcaico colletto che gli saliva fin sopra le mascelle, un

aborrì soprammodo qualche arcaismo e ruvidezza, che s'incontra nel poema di dante. redi

retorica friggetevele; né più né meno che gli arcaismi svenevolucci dei puristi. serra

dei puristi. serra, ii-487: quel che più conta è nell'elocuzione; mista

arcaista, agg. e sm. che fa dell'arcaismo, che si

e sm. che fa dell'arcaismo, che si diletta d'arcaizzare.

(plur. m. -ci). che si rifà, che arieggia a forme

. -ci). che si rifà, che arieggia a forme stilistiche arcaiche o primitive

v-1-675: il gruppo di pittori e scultori che veramente ha messo al principio delle sue

di arcaizzare), agg. che si ispira a stili e forme arcaiche;

si ispira a stili e forme arcaiche; che rivela una ricerca d'arcaismo.

. e dial. arco di legno, che fa da sostegno; centina.

2. travi del cavalletto (che sostiene la tettoia). giamboni,

puntoni di ciascun monaco: né tacerò che i puntoni de'monaci minori puntano dal

l'ordine arun argalif non crederai mica che sia una cosa semplice. cane tutte le

buonarroti il giovane, 9-233: ve'che arcaliffa è quella lustre; a lui non

, spilungona / vecchiaccia secca secca, che ha la sporta / iv-75: qual palagio

pine e di finocchio 'l grembo, / che ci fa ceffo centi vapor ch'espero mena

ragione delpulci, 3-42: truova cosa che faccin collezione, / se v'è 72

, / se v'è 72: pianta che e cresce l'universo. arici

costato è formato ben è colui che segue al pari / del fecondo cillenio,

29-120: quel [carro] del sol che, sviando, lambruschini, 1-57

9-46: arcano è tutto, / fuor che il suoi brevi per le reine

, 22-23: quei monti azzurri, / che di 18: cielo vasto,

forme belle, qua scopro, e che varcare un giorno / io mi pensava,

ansioso trepidante sotto la ruvida mano che m'accarezzava. deledda, ii-286:

. m. -ci). disus. che è l'anima è trista; / perdesi

quale proprio di un arcangelo, che ha la virtù di un / per gli

/ canto di peregrin arcangelo. che s'allontana. idem, 366: sentir

: / benedetto el dì e l'ora che deo lo volse e turrita, si sollevava

sul quale egli poteva è credere che li movitori del cielo de la luna siano

arcangelo 2. sm. ciò che non è penetrato dalla ragione;.

pulci, 18-85: ma innanzi a questi che grida l'arcano / di qui là giù

ella ha a rimuovere il vedere delle cose che dentro vi procellosi arcangeli possenti / la

i-65: e li ben intendenti ebbero opinione che quella maequelle mani gracili e forti,

, 99: ho scoperto un arcano, che m'ha data la vita: pamela

fortitudo manifestatur, gabriel mittitur ». che muove e sta, suona ed olezza,

ignoto. v-1-706: una certa critica che ha cercato... di

vol. I Pag.618 - Da ARCARE a ARCHEGETE (33 risultati)

amor dolci saette m'archi, / che m'han passato 'l cor. albertano

i-193: le parole sono somiglianti alle saette che sono arcate, che non possono tornare

somiglianti alle saette che sono arcate, che non possono tornare addietro. buti,

: capitorono... certi genovesi, che andavano arcando con certi loro giuochi.

delle strutture sovrastanti e le forze esterne che agiscono sulla copertura. =

davasi pure il nome d'arcario a quello che aveva in custodia gli abiti che si

quello che aveva in custodia gli abiti che si deponevano e si ripigliavano al bagno

, ed ella si rasserenò. le parve che la pace silenziosa delle grigie arcate scendesse

pietrame. gozzano, 64: sperando che fosse deserto / varcammo l'androne, ma

arcate e si sfoga per vuoti / che saranno finestre. lavorano un po'i muratori

un po'i muratori, / fin che dura il mattino. idem, 2-109:

due arcate. pulci, 8-63: poi che fu dilungato il saracino / più d'

. guicciardini, ii-158: la cavalleria che si era ritirata una arcata, passato il

non ne fate capitai nessuno di quel che m. bonaventura ha detto a m.

occhio. varchi, 18-2-448: sapevano che cesare sapeva ciò non esser vero, e

cesare sapeva ciò non esser vero, e che egli non era uomo da doversegli gettare

lo feci calare a dir tanto, che io raccapezzai che egli era donna.

a dir tanto, che io raccapezzai che egli era donna. = deriv

quella zona era ancora raggiunta dal sole, che accendeva di rosso le sue piccole vetrate

nostri toscan, dentata falce, / che di novella luna in guisa è fatta

contro la criniera. 2. che ha una struttura ad archi in successione

] propriamente per lo più arcato, che si fa sopra l'acque per poterle passare

4-62: delle porte bassamente arcate, che a regolari intervalli aprono varchi come di miniera

davanzali, i-185: mandò valenti arcadori, che da discosto diedon molte ferite e franche

ha il suo stuolo d'ar- catori che rimane discosto. è armato d'arme leggera

lingua e truffi eri; e ciò che fanno o dicono, dicono per trarti

18-49: non poterono tanto fare, che 'l basso non vincesse loro lire cinquanta di

andò famoso quell'arcavolo d'oli- viero che si addormentò sul cavallo durante una battaglia.

remoto. redi, 16-iv-187: ricordatevi che i nostri arcavoli, e particolarmente i

e corrivi al credere... che la musica fosse di alcuni mali del

ugolini, 38: non nego che il boccaccio abbia usato arce in luogo

oro e la zona di bisanti, / che trèmola e tintinna. 2.

degli eserciti e i capi delle comunità che emigravano per fondare una colonia).

vol. I Pag.619 - Da ARCHEGGIAMENTO a ARCHETTO (31 risultati)

: tu stesso di tua man fin che alto e raro / pur di nuovo s'

. fazio, 2-5-2-47: l'uomo che nasce sotto di lui [del sagittario

... e brevemente in ogni cosa che s'appartenga a balestrare, archeggiare,

colosseo] quella diversità di proporzioni, che si crede essenziale a i diversi ordini

i diversi ordini. 2. che presenta più ordini d'archi (con funzione

sm. biol. forza, principio vitale che, secondo le teorie vitalistiche, governa

archeologìa, sf. scienza dell'antichità che studia sotto l'aspetto dell'arte,

. sono stati sì rischiarati, che [ecc.]. carducci, ii-16-260

una maniera di parlare dei ruderi che si trova soltanto qui.

(plur. m. -ci). che si rife risce all'archeologia

, i-34: fabrizio e bernardino galliari, che furono i primi fondatori della nostra scuola

hanno una luce soggettiva, confidenziale, che le rende senza confronto. 2.

qual'è l'immagine, tal è verisimile che sia l'archetipo. tasso, 5-3-337

io: il discorso esteriore non è che un ordine di segni sensibili, copiati dalle

. sinisgalli, 6-57: gli stabili archetipi che ansiosamente cerchiamo sempre di ricordare.

divergendo tutti gli altri manoscritti e che rappresenta il testo più vicino all'originale.

scambiati] dall'archetipo, in caso che non si trovassino, non bisogna pensare

non bisogna pensare; perché siamo risoluti che tale libro non solo non vi è

, più magistrale e pitagorica di quella che ci rappresenta l'universo,...

creatrice? idem, ii-217: io osservo che tutte le aggregazioni organiche delle forze create

. schema immaginativo dell'inconscio collettivo (che forma il substrato di modi di pensare,

su, domandò: -che gioco è questo che voi fate, signori?

avversari in. dire e affermare, che mostri oggi la cupola altre crepature nel

.. e di sua mano è quella che si vede nell'archetto sopra la porta

porta di s. maria del fiore, che va verso 1 servi.

organo di presa di corrente dell'elettromotrice che corre su binari e la rete aerea di

percotendo in mille guise con le spinose verghe che avevano in mano, sotto cui erano

quattro archetti nascosti, parve in ultimo che gli sparassero, onde... si

galileo, 199: trovò un fanciullo che andava con un archetto, ch'ei

f. colonna, i-135: l'archetto che va sopra il tempagno, o contrafondo

come violini, viole, violoncelli e violoni che si servono dell'archetto. carena,

vol. I Pag.620 - Da ARCHIA a ARCHICEMBALO (41 risultati)

un pezzo di resina, di quella che più specialmente chiamasi pece greca o colofonia

far menomamente attenzione al suo direttore, che marca il tempo coi talloni e l'

. tecn. sostegno a forma d'arco che serve a portare una lama tagliente (

ad archetto), oppure un filo che fa girare avanti e indietro il trapano

non si cavi / io ho provvisto che tu v'entrerrai / a ogni modo

di giacomo, i-658: finestre archiacute che riflettono, a sera, nelle terse

etti, ii-5: dite all'archiatro che non vedo comparire ancora la sua cambiale

vedo comparire ancora la sua cambiale, che avrebbe dovuto essermi presentata sotto natale.

nostro, rallegrandomi intanto moltissimo nel sentire che stiate tutti e due bene. panzini,

: venne potolicchio, l'archiatrus, che era altresì cerusico. ojetti, i-579

dopo la morte di lui v'è bisogno che operi un altro archiatra? =

gente e con l'archibugeria, in che più di loro abbonda, ne fa strazio

e messi in prigione separati; quelli che non volevano tornare addietro, si avevano a

1-103 (241): io fui quello che detti una archibusata allo scatinaro, per

ischemo bruttissimo, come luteraziano e impio che gli era. idem, i-103 (

i-103 (241): io fui quello che ferì il principe d'orangio d'una

b. segni, 188: carlotto, che ritiratosi in palazzo, dalle più alte

frecciate e con l'archibugiate i lupi, che da l'una e l'altra banda

, ii-413: senza altri scandoli, che d'avere... tratto al

, ì-311: giurarono fra di loro che nissuno, sotto pena della vita,

di far altra risposta a'nemici, che d'archibusciate e cannonate. tassoni,

carletti, 148: mancò ben poco che non ci azzuffassimo insieme, cominciando con

insieme, cominciando con l'archibusiate noi che eramo dalla parte della poppa, e

parte della poppa, e quelli, che stavano dalla parte della prora. segneri,

potrete soddisfarvi; e se vi paresse che la cosa andasse troppo in lungo,.

le bocche di certe piccole strade che riguardavano la fortezza, e rimurarono tutti

nei muri, per trarre archibusate, e che più gene ralmente dicesi feritoia

, 1-48 (127): se non che, giratosi per dare a uno archibusiere

tra italiani e spagnuoli, con commissione che appiccas- sino la scaramuccia. serdonati,

, ii-213: archibusiere, lo stesso che armaiuolo. fu anche speciale denominazione di

sorta di uccelli e d'altri animali che ammazzato io avessi con l'archibuso. idem

, 2-71: la prima volta, che ebbi l'elezione, non volsi altro che

che ebbi l'elezione, non volsi altro che un archibuso da la man destra e

degli archibuchi, in vece degli archibusi, che usò ultimamente in un suo libro,

seguitando, mantenendogli la mira addosso sin che sparano. carletti, 115: tutti

artificiosi, come sarebbe ora questo altro occhiale che chiamano microscopio, perché rappresenta grosse le

trovato l'archibuso caldo ed il focone che insudiciava le dita, dovette andar carcerato.

idem, 130: non era raro che un drappello intero si trovasse con quattro

i-296: vi sono archibusi e pistole che hanno la testa della canna a

) e hake 1 gancio ', che serviva a fissare la canna (tanto più

serviva a fissare la canna (tanto più che tarma, pesante, si poggiava su

vol. I Pag.621 - Da ARCHICHIOCO a ARCHITETTARE (31 risultati)

casotti, 1-20: sopra la memoria, che tuttavia vi si legge, de'rilevanti

il poderuccio faceva ai luciani l'effetto che si sforzasse a fare bella figura ostentando

, agg. proprio di archiloco, che si riferisce ad archiloco e alla sua

, anzi aprendoci il cuore alla speranza che ciascun di noi, informandosi da allora in

esempio del santo, avrebbe potuto, pur che volesse, rimettersi in grazia di dio

voi del bel natio / paese, che col cuor non abbandono, / eleggo archimandrita

italo nome troverai qui tali, / che dell'uman sapere archimandriti, / al

qual più bell'esempio di contradizione, che il vedere appresso i romani l'archimimo

in una iscrizione latina e corrisponde a quel che ora dicono la 'prima ballerina '

(archipèndolo), sm. strumento che serve per verificare l'orizzontalità di una

attaccato [lo spago], / che dalli scarpellini e muratori / venga ogni

giudicio, un uomo ignudo, attempato, che si sta sopra l'arcobaleno a sedere

archipendolo. cantoni, 359: ma che ho certi giorni per anima io? una

cittade seleuco archipirata e cleocare, che v'erano per guardarla, ispogliata e incesa

: qualche bicchiere di buon vino, che leone decimo dava annacquato al suo * archi-

. archipresbiterale, agg. ant. che è proprio dell'arciprete. de

: potrebbe però monsignor gambara fare, che n. s. passasse all'arciprete la

. figur. persona di molta importanza, che ha vasta influenza. menzini,

tettamenti, /... / che altrove furon stupido ornamento, / qui

suoi recinti [dell'anatomia] oh di che smisuratezza sono eglino nel giro loro,

eglino nel giro loro, e di che magnifica venerazione ripieni nel loro architettamento unico

di sì nobil pavimento / fe', che ognun ben distinguere il potesse, / l'

, ii-408: tutti gli edifici, che ne'suoi tempi si fecero ad ascoli ed

: convenne adunque architettare un edilìzio, che in assai minor giro...

erano combinati con sì ardita fantasia, che non n'avea uno che vantasse il suo

fantasia, che non n'avea uno che vantasse il suo compagno; sicché ad

o vi si erano stancate tutte quelle che ingombrano lo studio d'un ingegnere.

, 2-131: già di sopra abbiamo visto che il colore architetta l'ammale e la

nel frontespizio dell'ornamento di quel quadro, che pure fu architettato dal caracci, dipinse

poi digerire [i filosofi], che la gran faccenda dell'umana generazione sia archi-

non da meno forse, dell'abilità che le signore posseggono per architettare il casco

vol. I Pag.622 - Da ARCHITETTATO a ARCHITETTORE (52 risultati)

ed io andava già architettando certi romanzi che se li volessi contar ora, queste mie

idem, 253: la contessa, che era donna di talento, trascorse un bel

, e architettò di sbalzo un disegno che poteva togliere fra le due case ogni ruggine

borghini, 4-207: tale è quel, che si legge in un arco di verona

arco di verona,... che alcuni perciò credono architettato da quel vitruvio

perciò credono architettato da quel vitruvio, che si tiene per principe degli architettori.

ravviavano l'una all'altra i capelli, che avevan tutte raccolti e architettati in alti

? dessi, 7-117: anche il male che fece a noi fu dovuto più a

più a una fatale inclinazione del suo spirito che a un piano architettato e perseguito con

corpo [dell'uomo] è forza che tutto intenda, che tutto possa, e

] è forza che tutto intenda, che tutto possa, e che tutto in

tutto intenda, che tutto possa, e che tutto in tutto sia. =

lavori urbanistici, d'arredamento, professionista che esercita l'architettura; laureato nella facoltà

castiglione, 475: come quel squadro che adoprano gli architetti, che non solamente

come quel squadro che adoprano gli architetti, che non solamente in sé è dritto e

e fa giuste tutte le cose a che viene accostato. palladio, 1-7:

caverà sotto, quanto parerà al giudicioso architetto che richieda la qualità della fabrica e la

architetto accomodarsi più alla volontà di coloro che spendono che a quello che si dovrebbe

accomodarsi più alla volontà di coloro che spendono che a quello che si dovrebbe osservare.

di coloro che spendono che a quello che si dovrebbe osservare. vasari, i-99:

da nanni di baccio bigio architetto, che con poco tempo e somma di danari si

essere poeta sono cose non meno diverse che il fare de'mattoni, e l'essere

i migliori architetti non potevano innalzar edifizio che fosse durevole. ojetti, i-800: dovevi

4-8: quando è precisamente il caso che fa l'architetto, tutti gli architetti della

cardinali e ha aperto le terrazze invece che dalla parte del sole da quella che gela

invece che dalla parte del sole da quella che gela. c. e.

. gadda, 3-108: arriverò a dire che per essere un buon architetto bisogna essere

dei vetrai, e di altri mestieri che ritenevo piuttosto diabolici e ingegnosi e pericolosissimi

: io, secondo la grazia di dio che mi è stata data, come savio

. n. franco, 2-51: che sia bontà quella ch'io dico, si

quella ch'io dico, si prova: che il divino architetto, ne l'architettura

. tasso, 8-1-286: folle, che non conobbe il modo e l'arte,

è il mondo al primo essempio / che 'l divino architetto in sé dipinse.

di crear nel mondo questi globi, che noi veggiamo continuamente muoversi in giro.

gli organi a ciò si facessero, o che veruno intendente architetto ci abbia anticipatamente studiato

mondo ideale, comincia architettonicamente a considerare che, essendo la natura principio di moto

la natura principio di moto, conviene che i corpi naturali siano mobili di moto

le ville son veramente cose più pittoresche che architettoniche. algarotti, 3-322: sta

i-34: fabrizio e bernardino galliari, che furono i primi fondatori della nostra scuola

, degli interrompimenti, delle fughe, che lo spettatore ne rimaneva abbagliato. panzini,

così nera la faccia delle case parigine che l'occhio fa quasi fatica a ritrovarvi per

. filos. ant. di una scienza che ha una funzione primaria rispetto a un'

una funzione primaria rispetto a un'altra che ne dipende (secondo aristotele).

, in architettonica, e in quella che e'chiama attiva e particulare: l'

facoltà architettonica alla facoltà basilica, come che l'una sia rettrice nel geno di operazioni

1-80: prima [arte] è quella che comanda a tutte l'altre e si

in riguardo dell'altre minori subordinate, che servono e contribuiscono alla perfezione di quella

: di poi fabbrica la casa (secondo che e'può) tale quale nel pensiero

dalla buona memoria di papa iulio, che tale ufìzio dette a bramante eccellentissimo architettore

f. doni, i-101: un architettore che vuol fare un palazzo, subito si

. baldinucci, 151: quello spazio che elegge l'architettore per farvi sopra la sua

sue fattezze ancor serba gelosa, / di che stampolla da principio il divo / architettore

vol. I Pag.623 - Da ARCHITETTURA a ARCHITRICLINO (47 risultati)

dover venire a confronto con nanni bigio, che era un architettorùcolo, e di più

168: costui [michelangelo] cred'io che sia la propria idea / della scultura

sua prima lode, il giudicare quel che ad ogni cosa si convenga, conciossia

ad ogni cosa si convenga, conciossia che lo edificare è cosa necessaria; ma

, riprendeva un disegno d'una pianta che aveva fatto un maestro bellone fondatore.

: di quanto io dico, oltre che potrei darne certo argomento pigliato dalla definizion

. garzoni, 1-756: il primo che scrisse mai d'architettura... si

ragione di buona architettura e prospettiva, che scusare non si poteano. sinisgalli, 6-78

: gli chiesi come mai l'architettura che vitruvio chiama sorella della musica, non

, 215: le conseguenze... che appartengono ai professori dell'architettura e arte

sono così note per se stesse, che non hanno bisogno d'esservi...

navali. algarotti, 3-350: che vieta il credere non avessero per avventura

tempo il legname, in quella guisa che da noi trovato si è il modo di

una devota e venerabil chiesa, / che su colonne alabastrine e rare / con

, i-20: in questa facciata, che a voi tanto par sporca, gl'intendenti

, ionica, corinzia,... che, per opinione anco dello stesso vitruvio

architettura si rivelarono nei tre ordini corintii che salivano con un ritmo di grazia e di

vicenza, e il palazzetto di criccoli, che vogliono sia architettura del famoso trissino.

a san pietrp la piazzetta della sacrestia che tace, tutta raccolta fra le logge

archi sotto la mole delle architetture enormi che la sovrastano. e. cecchi, 1-152

una chiesa o fisse sulle armonie inaspettate che ad ogni svolto ti offrono le architetture

ad ogni svolto ti offrono le architetture che salgono e discendono intagliandosi sullo sfondo del

.. il viottolo tutto spini e sassi che fiancheggia l'impareggiabile architettura del santuario.

anni, mostrano però con grande evidenza che la società per la quale furono disegnate

siepi, aiole, vialetti di ghiaia, che circondavano edifici tra il palazzo e la

forti reali,... di quello che la munissero con fosse e bastioni e

. n. franco, 2-51: che sia bontà quella ch'io dico, si

ch'io dico, si prova: che il divino architetto, ne l'architettura dei

un uom di carta pesta, / che par muover le mani e i piedi a

.. sufficiente ragione d'asseverare, che per qualche particolare architettura d'organi,

delle nostre arti quella bella ordinanza, che si fa di più cose, verbigrazia

e di sua mano son l'architetture che adomano la fronte interiore della chiesa dei

architectura. architetturale, agg. che si riferisce all'architettura, che è

. che si riferisce all'architettura, che è proprio dell'architettura. sinisgalli

le misure secondo quell'ordine di quelle cose che noi dicemmo nelle architravate de'dorici.

architravati finti, per dir così, che posano anche su gli archi, e quelli

, e quelli d'un portico architravato che sostengono veramente quanto è di sopra.

architravate, è troppo più alto che non comporta la gros sezza

architrave di più pezzi è più potente che quel d'un sol pezzo, essendo essi

colonna. idem, 1-26: gli ornamenti che si danno alle porte e finestre,

non viene a reggere l'architrave altro che il peso di se stesso, senza

veggo mai quegli architravi e quelle catene che serron la volta. baldinucci, 2-1-35:

altri cercasse un architrave spezzato dall'arco che dovria stargli sotto, e si ficca all'

eccelso e grave / masso, che d'erbe il dorso avea vestito, /

. croce, i-2-79: due primi giudizi che non siano prodotti di sillogismo e

quando l'architri- clino bevve del vino che era stato fatto dell'acqua », ecc

ecc. questo fu il primo miracolo che gesù cristo fece. bruno,

vol. I Pag.624 - Da ARCHITTERIGIO a ARCI (4 risultati)

archivio cupo / de learchiviàbile, agg. che si può archiviare. leggi immortali ha scritto

leggi di toscana, 8-135: quando occorrerà che al memoria conserva nell'archivio

memoria conserva nell'archivio e nella segreteria, che ella cuno si abbia a valere d'

. vari sono colà tramandati oggetti che le entro da'cinque archiviare,