progetti, le cospirazioni, e simili, che non riescono, che falliscono. rigutini-cappuccini
e simili, che non riescono, che falliscono. rigutini-cappuccini, 4: abortire,
salgono alle labbra da sé così languenti che vi si spengono appena nate o
dotta, lat. della vulgata abortire, che ha sostituito il più antico abortàre,
eterna requie gl'infanti abortivi, cioè che innanzi tempo sono partoriti morti? sannazaro,
tanta doglia il cor trafitto, / che gravida disperse ed abortivi / partorì duo
. figur. nato o iniziato male; che non ha possibilità di riuscire.
: que'conati di rivoluzioni abortive, che inducono i governi a ristringere il freno
1-192: dalle lettere non era uscito che un insieme abortivo e agonizzante.
agonizzante. 3. scient. che non s'è sviluppato (pianta,
abortivo. 4. medie. che procura o cagiona l'aborto. -trattamento
incinta. 5. medie. che concerne l'aborto, pertinente all'aborto.
abortiva completa o incompleta: a seconda che l'uovo sia tutto espulso o resti
], 4-32: abortivo è la creatura che nasce innanzi il dovuto tempo. idem
volgar.], 4-32: dice che tale abortivo non viverebbe. s. agostino
un abortivo nascosto, come il feto che non ha veduta la luce, non sarei
non ha pur sepoltura, io dico che la condizione d'un abortivo è migliore
la condizione d'un abortivo è migliore che la sua. 2.
ordinanza] può dolersi di voi, che avete fatto un abortivo, non una figura
ma sono sconciature e abortivi, che non bastano, né possono bastare più che
che non bastano, né possono bastare più che tanto, sendo tanto fuori dell'uso
, sm. interruzione della gravidanza prima che il feto sia formato e vitale; sconciatura
avvenuti. vallisnieri, 2-511: vuole che [l'acqua fredda] impedisca ora
d'annunzio, iv-1-539: le aderenze che univano il feto alla matrice dovevano esser
; ma dopo l'ultimo aborto, che quasi la uccise, non essendo più
baldinucci, 2-3-169: al primo vedere che fece alberto l'aspetto di luca,
fece alberto l'aspetto di luca, che era di persona piccolo e sparuto, forte
foscolo, ii-2-594: sento un istinto che m'inchina alla misericordia verso questi mal
più cionchi e stenti aborti di dromedarii che il secolo abbia mai visto. tecchi,
4. bot. organo della pianta che non ha sviluppo regolare. palazzeschi
, sì come sono le più delle cose che escono dalle mia mani. tasso,
avessi fatto il parto, o l'aborto che egli si sia, il quale mando
al trovarmi svogliatissimo, non m'imaginava che il mio viaggio potesse fornir parole per
sempre si sono attribuite virtù misteriose, che è poi la seguente: abracadabra.
'. abracadabrante, agg. che getta nella confusione di spirito come l'
; lambiccato, stravagante, bizzarro, che gioca sulle parole; almanaccante; misterioso
; cancellatura fatta radendo; la traccia che ne resta. targioni tozzetti,
targioni tozzetti, 12-3-352: penso che io zolfo a crostoni si generi dalla
e per l'acido minerale volatile, che si sprigiona colla soluzione o abrasione
del foglio consunto egli supplisce sicuro, che si direbbe séguiti la lettura. 2
xix). abrasivo, agg. che ha la proprietà di provocare l'abrasione
, acciaio, carburo di boro (che è l'abrasivo sintetico più duro)
un significato numerico ottenuto sommando i valori che le singole lettere hanno nell'alfabeto greco
inizio alla fine. abraxèa, agg. che porta la formula magica = lat.
di basìlide, / ha la gemma abraxèa che
e intra voi gli dividete, però che da ora abrenùnzio al secolo,
quella focosa luce de l'intelletto che vi accende, vi bruggia e vi consuma
l'agg. precatorius deriva dal fatto che i chicchi servivano per fare rosari.
abrogàbile, agg. dir. che si può abrogare. abrogare,
con un atto di autorità pubblica, ciò che era stato decretato precedentemente (abrogazione)
: appresso questo non fu alcuna dubitazione che tutti i tribuni non ne abrogassero la
, la quale abrogata fu venti anni poi che stata era fatta. leggi e bandi
padre paolo v avere richiesto dalla repubblica che si abrogassero e cancellassero le leggi,
statuti. foscolo, xv-552: è savio che per ora non si parli di abrogare
abolisce le buone leggi più sovente di quel che osi abrogarle. la legge abrogata non
pass, di abrogare), agg. che non vige più; la cui validità
. magalotti, v-198: quello che soffrono gli ebrei, come finalmente sofferto
, tranne quella dell'articolo sesto, che esclude le femmine dal trono come inette alla
abrogatòrio, agg. dir. che serve ad abrogare. abrogazióne
] tutti alle loro ville, protestando che l'abrogazione, siccome fatta per forza
acquato, aiutandolo con gli abrostini spicciolati che lo faran piccare come raspato. b
ogniun s'asconde i zaccari, / che tal più pute che ebuli et abrotano,
i zaccari, / che tal più pute che ebuli et abrotano, / e par
ebuli et abrotano, / e par che odore più che ambrosia e baccari. domenichi
, / e par che odore più che ambrosia e baccari. domenichi [plinio]
come l'assenzio... dicono che tenendosi un ramo d'esso sotto il
assenzio, nel resto ha la foglia che va somigliando la manifattura di quelle del
: prendete di poi dell'abrotano, che ogni coltivatore dovrebbe allevar nel suo giardino
foco, è di matera, / che sette giorni lo calor v'è intero.
. apsyctos, dal gr. óhpvxtog 'che non può essere raffreddato '. cfr
in fondo al chiostro edificheremo un'abside che nel campo d'oro porti la figura
di questa solo da una stradetta lastricata che pareva un cortile. ojetti, i-120
: chiamasi quella suprema parte apside, che d'ordinario viene a dire arco o volta
orbite descritte dai pianeti e dalle comete che girano intorno al sole prendono il nome di
, 3-1117: vuol rinovare gli vocaboli absoleti che, per esserno venuti una volta in
di meno a sì alto poema par che si richiega altro principio. = dall'
discordante, difforme, sconveniente '(che ha suono diverso, discorde).
la sua lunga abulia e decise ciò che non aveva saputo decidere in tanti mai
tono spregiativo, riferendolo a persona sana che non abbia forza di volontà. panzini,
le cui opere hanno tanto di chiarezza, che ogni reale stirpe abumbrano. capellano volgar
sopra ciò voglio alcuna cosa sentire, acciò che, del tuo laudabile aiutorio dotta,
, più noia e più gioia porgono che le lontane. aretino, vi-41: di
il volto acceso / di rossor tale che a fiamma s'appressa. =
bisogne, facci, se puote, che apresso li sia. dante, par.
saper chi è in questa lumera / che qui appresso me così scintilla / come
1-7 (108): e domandò coloro che appresso lui erano, se alcuno conoscesse
in casa, tielle appresso il più che tu puoi, e... tielle
la vorrei volentieri più appresso, a ciò che udissero meglio. boiardo, canz.
stato a canto con la carità della cura che solevate già pigliar della vita mia,
della valle, 1-48: [dicono che] di continuo ovunque sta, ovunque va
, voglia il vino a canto, che i suo'paggi in caraffe d'oro
ora appresso. busenello, iii-493: piè che vacilla ha il precipizio appresso. forteguerri
appresso al suo consorte / lieta così, che non si può ridire. leopardi,
appresso. carducci, ii-8-134: e spero che, se ti fossi a presso,
indietro alquanto; / e tutti li altri che vernano appresso, / non sappiendo il
. carducci, iii-26-217: nelle pagine che vengono appresso si contiene una scelta ordinata
si contiene una scelta ordinata di tutto ciò che nelle lettere famigliari di pietro giordani.
incordato, con appresso la madre che per poco non piangeva, andando giù
francesco da barberino, 372: dico che questa donna a nulla persona pogna suo
pogna suo amore..., fuori che al suo propio marito: costui ami
marito: costui ami, costui desideri più che null'altra cosa, appresso a dio
amore più apresso tutte le nationi strane che apresso e nostri ciptadini. leonardo, 1-273
sogliono, el più delle volte, coloro che desiderano acquistar grazie appresso uno principe,
, far- segli incontro con quelle cose che infra le loro abbino più care.
, 2-20: io ti scongiuro: che vogli essere la mia avvocata appresso quel giove
la mia avvocata appresso quel giove: che t'è marito e fratello senza peccato,
entrare al dispetto di tutti questi altri dei che non vogliono. bottini, 43:
essere molto circospetto, fino a tanto che egli abbia ben fermato il piede. boterò
valle, 1-95: quella azione egli che la fece e chi lui persuase a farla
boccaccio, i-73: se non fosse che 'l troppo amore de'padri verso
suo, e l'utile e l'onore che sarebbe al padrone d'avervi appresso
molto favorito, come il primo europeo che, capitato colà, s'era trattenuto alla
filippo. tasso, 1-66: credo che nel canto ch'è appresso lei sieno
filosofo. firenzuola, 537: ancora che appresso di platone si nieghi che la
ancora che appresso di platone si nieghi che la bellezza consista in un membro semplice.
tal è appresso a seneca quel sofismo, che astringeva i novelli dialettici a confessar contra
s. c., 109: quello che in ciascuno luogo, appresso li loro
ovvero appresso li loro nemici, parea che fosse di buono, con sommo studio
ancora lingua d'wi e d'oc, che significano, appresso di loro, quel
, appresso di loro, quel medesimo che, appresso l'italiani, sì.
significa appresso di noi quel medesimo, che fa appresso i latini respiraiio.
di santi, 4-70: e nullo dubiti che [s. girolamo] può da
sabazia è a me concesso, / che giunge al mare e ha cinque laghi
, 2-6 (187): vi prego che voi mia madre e la mia festa
fratello,... e appresso che voi alcuna persona mandiate in cicilia.
in cicilia... a sentire quello che è d'arrighetto mio padre. andrea
sua influenza [del segno] scernere che diminuzioni d'acque, perocché quattro mesi
altrettanti. caro, 15-ii-420: dubito che in vinezia [la commedia] riuscirebbe
. francesco da barberino, ii-243: tu che ti lavi le tue membra spesso /
l'una appresso dell'altra, fin che 'l ramo / vede alla terra tutte le
: e inde apresso hai speso ciò che tu avevi aragunato. marsilio ficino,
edificato ingegno si persuaderà... che pagolo vitelli ci abbia prestati danari. straparola
insieme con uccelletti cipriani e altri odori che piacevolmente olivano e al cerebro molto erano
eccellenza, si promette tanto della magnanimità che vi riempie il petto sacro di compassion nativa
riceverò la signoria di quel paese; che appresso manterrò in pace e con amore e
15. con funzione aggettivale: seguente, che viene dopo. apprestare
fortune avverse o liete, / fin che lo spirto reggerà la salma. manni,
ch'io gli uomini abborra, e che in me stesso / mende non vegga,
stesso / mende non vegga, e più che in altri assai; / né ch'
. forteguerri, 4-21: guardate voi, che a vana opinione / andate appresso,
molti col ferro ne spensero; dal che in appresso più temuti assai che potenti
dal che in appresso più temuti assai che potenti riuscirono. leopardi, i-603: dal
servo traditore. 18. appresso che (appressoché): dopo che.
. appresso che (appressoché): dopo che. g. villani,
g. villani, 2-20: appresso che fu diposto dello 'mperio, come detto
peradore arnolfo, ovvero arnoldo. -quasi che, pressoché. b. segni,
è parso necessario di quelle cose, che si deono considerare et apprestare, avanti
si deono considerare et apprestare, avanti che a fabricar si incominci. tasso, 6-91
e mesta? loredano, 1-76: che cosa ha apprestate le miserie ad elena,
? battista, iii-403: l'ulivo, che vivaci ha sempre l'ale, /
manzoni, 1063: l'assemblea, che aveva presente troppo bene di non aver dovuta
non aver dovuta quella vittoria così facile che alla sorpresa e alla irresolutezza del re
/ dicea, la tomba, anzi che l'empio letto / del tiranno m'accoglia
genere umano; o forse il cuoco, che gli abbia da stagionare e da apprestare
. idem, iv-1-1023: ella aveva voluto che... le apprestasse una zuppa
non mie rime, / muova te, che 'l don m'appresti. l.
vadore chiamar mai dolce la croce, che gli apprestano questi audaci, come chiamò
audaci, come chiamò già dolce la croce che gli apprestarono i suoi carnefici. dotti
io t'assomiglio a questa, / che d'una madre verde è figlia bruna
/ vile cocchio ti appresta, / che te salvi, a traverso / de'trivi
, 12-79: vedi colà un angel, che s'appresta / per venir verso noi
, 4-4 (421): coloro che sopra la nave erano, veggendo di lontan
, iii- 312: ogni casa che si rispetti s'appresta a versare nel
francesco da barberino, i-161: e colui che non vuole / pregar idio se non
come taula [tavola] lavata, che nulla cosa élli [evvi] su;
; ma apprestata è a ciò, che l'uomo scrivere in essa vuole. boccaccio
su certe panche parate di spalliere, che quivi erano apprestate per questa cagione.
segneri, i-411: infìno a tanto che morendone andasse a pagar le pene,
morendone andasse a pagar le pene, che stavangli già apprestate nel fuoco eterno. parini
femm. -trice). ant. che appresta, prepara. salvini,
per le nozze, mandò per griselda che a lui venisse. caro, 1
apprettare; cfr. fr. appréteur * che dà l'appretto '. apprettatrice
sf. tess. insieme delle operazioni che si fanno ai tessuti per migliorarne l'
. apprét: la colla o apparecchio che si dà ai tessuti perché abbiano bellezza e
'e poi * l'appretto 'che si dà alle stoffe. apprezzàbile,
. (superi, apprezzabilissimo). che può essere messo a prezzo; il cui
la parte principale del vero interesse, che è quella del buon nome, non con
nel consumo delle medesime. 2. che può essere apprezzato; degno di considerazione,
altro apprezzabilissime, certa cosa è, che non può il salvadore chiamar mai dolce la
salvadore chiamar mai dolce la croce che gli apprestano questi audaci. paoletti, 1-271
: per rendere sensibili questi effetti conviene che gli elementi ripulsivi siano vicinissimi fra loro
d'apprezzamento. segneri, i-517: fa che il giusto riconoscendo quanto sia dio meritevole
2-70: quante gemme paiono preziosissime, che ne l'apprezzarle non si trovano di verun
per le sue qualità, giudicare per quel che vale; reputare, aver caro.
; / donde ci dà contezza / che sempre il meglio apprezza, / disama
par., 5-21: lo maggior don che dio per sua larghezza / fesse creando
nome il lasciar viva cotal memoria, che non apprezzarla la mia vita uno stato
non apprezzarla la mia vita uno stato che la traesse d'inopia. gelli, ii-126
solamente. tasso, 6-ii-151: questa, che tanto il cieco volgo apprezza, /
io pregio e 'l canto, / che ad altro ben non ho la mente avezza
nievo, 56: m'accorgeva benissimo che ella apprezzava più assai la mia ammirazione
ella apprezzava più assai la mia ammirazione che l'amicizia o la confidenza. tozzi
confidenza. tozzi, ii-434: tutto quel che ella diceva era giusto, tutto quel
ella diceva era giusto, tutto quel che ella faceva dinotava una saggezza che egli
quel che ella faceva dinotava una saggezza che egli apprezzava sempre di più. palazzeschi,
in queste cose i modi, di che essi più si apprezzano. bandello,
grandezze e titoli vani sono più a noia che il morbo, e più m'apprezzo
più m'apprezzo de l'oneste facultà, che a'miei fratelli ed a me gli
per antica eredità ci hanno lasciate, che d'esser chiamato né cavaliero né conte.
. ant. atto ad apprezzare; che apprezza. segneri, iii-3-123: l'
ora sull'amore intensivo e sull'appreziativó che dobbiamo avere per dio. apprezzato (
[crusca]: allora s'adempié quello che aveva detto il profeta ieremia: eglino
sm. (femm. -trice). che apprezza, valuta, stima.
... [queste parole] che un'eco di quelle con cui ogni anche
e quel consiglio per migliore approbo / che l'ha per meno. =
approbativo, agg. letter. che consente, che approva; che ha
, agg. letter. che consente, che approva; che ha valore approvativo;
. che consente, che approva; che ha valore approvativo; che esprime approvazione
approva; che ha valore approvativo; che esprime approvazione. b.
ii-37: non osando più dir parola che non fosse di trepida riconoscenza o di approbativa
digiunando, hanno chiesto a dio, che riveli loro certe cose necessarie ed utili
milit. ant. insieme di apprestamenti che consentono agli assedianti di investire al coperto
43: approcci: tutte quelle opere che dagli assedianti si fanno per avanzarsi e approssimarsi
. di approdare1), agg. che approda. b. davanzali,
approdanti un tempo attender, fino / che de'nocchieri il core ne conforti. d'
venire. caro, i-200: approdati che fummo, trovammo che a punto vi
, i-200: approdati che fummo, trovammo che a punto vi sopraggiungevano di cefalonia le
di quel pezzente il qual si sognava, che quante navi approdavano al porto, tutte
. stuparich, 2-553: il vaporetto, che tutti i giorni approdava al molo del
, approdò in seno alla cloe, che, per la paura e per l'allegrezza
. monti, x-2-15: ma tu, che approdi da quel mar di pianto,
da quel mar di pianto, / che rechi? carducci, 873: sta ne
d'annunzio, iv-1-746: questo colloquio a che approderà? senza dubbio, a nulla
: le fatiche più grandi sono quelle che, come certe discussioni, non approdano
e persino la violenza della moglie, che ormai non sentiva più il freno né
e condotto qui. soldani, 1-103: che merci porti? qual infetto regno /
petto al saracino intruona, / tanto che nulla lo scudo approdava. salvini, 30-1-298
se in noi la favella non fosse, che i concetti dell'anima traesse fuori,
. villani, 9-80: trovando i capitani che la terra era bene guemita a difesa
era bene guemita a difesa, e vedendo che il loro stallo poco approdava,.
; là fu ancora sì conosciuto, che non vi approdò alcuna cosa. firenzuola,
occhiolino tuo; e se trovi cosa che non ti approdi, segna e rimanda,
io era, e fattomi cenno con mano che seco n'andassi, accompagnò [ecc
ad nomini di fama, io non approfittai che di rado. verga, i-42:
fare una scappata, una scappata grossa che costò cinquanta lire. d'annunzio,
papini, 20-130: è un impostore che approfitta della fede degli altri. palazzeschi
, 3-147: ora m'avevano detto che lei approfittava della mia assenza per andare
2-6-144: in breve tanto s'approfittò, che già divenuto superiore al maestro, ebbe
: quegli scolari... dicevano, che non erano dotti niente;..
di approfittarsi delle molte e belle verità che hanno scoperte. manzoni, 414: si
v.]: approfittarsi, più che approfittare, nel morale e nel civile ha
come: 4 si approfittò dei denari che aveva in custodia'. rigutini-cappuccini, 15:
della crudeltà altrui '. qui aggiungo che dicesi anche, con più grave significato
. viani, 14-266: ognun sa che le fiere son mercati... in
... essi certo s'approfittarono che non c'era in casa nessuna persona adulta
, per maggiormente approfittarla in umiltà, che ella... si trovasse alcuna
, di approfittare), agg. che ha tratto profitto; avvantaggiato.
il giannizzero] ha da pensare, che a ben combattere; conciossiaché tutto il
,... scopre delle verità che molti secoli non bastano alla pura e
figur.: indagine acuta e paziente, che si addentra nella sostanza d'una cosa
, cioè tutto il rovescio di quel che si vuol significare. rigutini- cappuccini,
, ii-6-164: così il cittadino, che si fa poeta, filosofo o santo,
alla sera, ima strada è un mondo che non si finisce mai di approfondire.
a volte, da ragazzi, capita che certe cose si sanno ma non si approfondiscono
ne parlarono più, ma si capisce che anche quella qualifica apparteneva al passato del
opportuni agli iusdicenti... ad effetto che senza retardo con pubblici editti facciano.
così dire, dell'intelletto, che la materia dalla memoria approntata disponga,
fazio, ii-2-76: l'oro, che è giallo, è appropiato al sole
signoria / e lume a ciascun ben che far si vole. — lat
cose delle donne [crusca): dolori che soglion venire nello appropinquaménto de'mestrui
facendo esso truova manco somma d'aria che resista al suo discenso. ariosto, 39-57
aveasi astolfo apparecchiato il vaso / in che il senno d'orlando era rinchiuso;
in modo appropinquògli al naso, / che nel tirar che fece il fiato in suso
al naso, / che nel tirar che fece il fiato in suso, / tutto
discolorito tutto per vedere questa donna, credendo che mi difendesse la sua veduta da questa
veduta da questa battaglia, dimenticando quello che per appropinquare a tanta gentilezza m'addivenia
, i-383: né alcuno uomo, non che a quella [torre], ma
ch'è davanti ad essa, sostiene che s'appropinqui, e quale presumesse d'
modo per tutto il piano si sparsono, che il campo, non che si potesse
sparsono, che il campo, non che si potesse appropinquare alla terra, si ebbe
castiglione, 523: la luna, che da quello piglia la sua luce,
quello piglia la sua luce, secondo che se le appropinqua o se le allontana.
atroce risposta. chiabrera, 3-3-31: tal che repente l'uno all'altro, pria
l'uno all'altro, pria / che pensar possa, appropinquar si vede.
, da pro pinqua 4 che sta vicino '(deriv. da prope
concedono ad alcuno appropinquato ad essi, che gli assaggi. approposito (più comunemente
, 16-vi-343: concorriamo tutti d'accordo, che sia necessario lavar lo stomaco di v
la massa degli umori di mista natura che lo infestano ed appropositìssimo vien giudicata l'acqua
conditure e d'allume e di sale, che male approposito ed in abbondanza si usano
1-3-104: il mediocre [pascolo] che è molto approposito per le capre, eziandio
. appropriabile, agg. che può essere oggetto di appropriazione;
può essere oggetto di appropriazione; che può riuscire appropriato. tommaseo [
gli onori, e noi altri, che siamo gentili uomini, e potenti, stiamo
sciocchi e sciocche! queste cotali, che vogliono appropiarsi la cosa comune. or puoi
esso, da cui esso dirà, che [job] abbia ricevuta tale fortezza,
se non in prestanza e per quel tempo che piace a chi ce le dà.
dà. michelangelo, 153-4: or par che 'l ciel si dorma, / s'
tasso, i-291: non posso persuadermi che vostra signoria illustrissima si debba appropriare offesa
approprierà tanto del sugo crudo ed indigesto, che vi possa salire nell'inverno. giulianelli
tua volontà, come un fantasma / che appropriarsi non sa della persona / tua
levare di terra quel mal uomo, che mandaste a decapitare; però che tra l'
, che mandaste a decapitare; però che tra l'altre cose e'mi diede
il signore: -sozzo rubaldo, sì che tu mi lodi appropiandoti ch'io faccia
e con parole appropia a te quelle cose che sono in altri. l. salviati
salviati, ii-11-77: i nomi adunque, che addiettivi in qual si voglia modo chiamar
possono, tutti convengono in questo, che articolo mai non s'appropriano. serra
, le angustie, le piccole cose che aveva intorno. 2. disus
a fin di servigio ricevuta è, o che ricevere per inanzi si deggia: avvegna
ricevere per inanzi si deggia: avvegna che questo a me non posso appropriare,
a me non posso appropriare, però che... da voi la vita tengo
frate, predicando, avia al populo pronunziato che intendea far la predica del iudicio la
questi [cantori] sono ancora quelli che appropriano alli uomini li psalmi fatti in onore
a'particolari. algarotti, 1-393: quello che detto si è delle traduzioni, appropriare
: e lo propongo a lei, che ha molto più ragione di appropriarselo. leopardi
perderà, se vorrassi staccarla dalla parola, che le appropriò la nazione che ritrovò e
parola, che le appropriò la nazione che ritrovò e determinò e rese chiara la detta
bocca con quel riso stentato e rassegnato che voialtri piemontesi appropriate alle rivendugliole, quando
. villani, 7-4: tutto ciò che [i paesani] pagavano di capitale
puossi appropriare l'avarizia alla botta, che vive di terra, e per paura che
che vive di terra, e per paura che la terra non le venga meno,
fazio, ii-2-76: l'oro, che è giallo, è appropriato al sole.
gli altri serpenti si possono incantare salvo che 'l badalischio. leone ebreo, 144:
[l'alloro] è quello arbore che s'appropria al sole, e dicono che
che s'appropria al sole, e dicono che noi può ferire saetta del cielo.
piace uno di questi animi virtuosi, che il lor sapere non appropriano ad altro
il lor sapere non appropriano ad altro che a dio, e che desiderano veder colui
ad altro che a dio, e che desiderano veder colui che li ha dato
dio, e che desiderano veder colui che li ha dato tanta forza nella lingua,
signorile e reale discendea per modo, che forte cosa parea a quelli che 'l
modo, che forte cosa parea a quelli che 'l voleano dipignere, o intagliare la
. è una maschera d'amicizia, che la contraffà sì bene, e raffigura,
e raffigura, e l'appropia, che chi non ne prende ben guardia,
o. rucellai, 2-11-1-19: la lode che si dà per usanza a una cosa
non cade appropriatamente sopra la cosa, che riceve sua perfezion d'altronde,..
ma sempre si dee riferire a colui che il bello ha saputo darle. 3
medicine appropiate, le quali egli sa meglio che niuno medico, che sia al mondo
egli sa meglio che niuno medico, che sia al mondo. leone ebreo, 83
, 83: e già ho inteso che ognuno di questi sette pianeti ha significazione,
. ariosto, 20-139: il mastin che con furor s'aventa / adosso al ladro
, ad achetarsi è presto, / che quello o pane o cacio gli appresenta,
cacio gli appresenta, / o che fa incanto appropriato a questo. castiglione,
16-ix-416: si può, ogni volta che si piglia il latte, raddolcirlo con un
più appropriato per le donne di allora che le varie similitudini entro cui le facevano
... sempre in un modo che potrebbe essere migliore e più appropriato, ma
più appropriato, ma sempre ogni cosa che facciamo continua da quel modo non appropriato,
modo. -di un vocabolo: che risponde con esattezza all'idea che si
: che risponde con esattezza all'idea che si vuole esprimere. aretino, vi-22
io paio una persona non meno positiva che trascurata. della casa, 604:
ancora vogliono esser le parole, il più che si può, appropriate a quello che
che si può, appropriate a quello che altri vuol dimostrare, e meno che si
quello che altri vuol dimostrare, e meno che si può comuni ad altre cose.
vista delle prime isole... che gli spagnoli chiamano de las velas o
per la grandissima quantità delle barchette, che si veddero uscire da esse isole per quel
..., le quali, secondo che sono consuete, ogn'anno che per
secondo che sono consuete, ogn'anno che per quivi passano gli spagnoli s'accostano alle
.. e cominciomo a mostrarci quello che loro portavano... per barattare con
per barattare con alcuni pezzetti di ferro che noi li gettavamo... et a
[il verbo] con la potenzia che è appropriata al padre, e con la
al padre, e con la sapienzia che è appropriata al figliuolo, e con la
, e con la benivolenza e amore che è appropriato allo spirito santo. rosaio della
[anima intellettiva] non è altro che un piccolo razzo de l'infinita chiarezza
ciascuna cosa richiede lo suo bene, che è appropriato al suo fine.
: per l'ufficio ch'elli hanno, che elli sono appropriati a servire dio in
è apropriato a la lussuria, però che il loto fa una macchia puzzolente e fastidiosa
: l'allegrezza è appropriata al gallo, che d'ogni piccola cosa si rallegra e
femm. -trice). disus. che si appropria; si impadronisce di un
e immediata esperienza delle carni, più che alla nulla esperienza di un'anima in
particella se, dubitativa, mi pare che mandi di natura sua anzi al soggiuntivo,
mandi di natura sua anzi al soggiuntivo, che al dimostrativo, o indicativo modo che
che al dimostrativo, o indicativo modo che dir vogliamo, e che i greci,
o indicativo modo che dir vogliamo, e che i greci, grandi appropriatori di vocaboli
appropriazione, in materia beneficiale, è tatto che alcuno fa di applicare un beneficio,
alcuno fa di applicare un beneficio, che di sua natura è juris divini,
, i-170: è superfluo l'osservare che non possono cadere in appropriazione se non
di una appropriazione antecedente, e (ciò che più conta) d'uno sforzo produttivo
. arila, 35: il reato che commette colui, il quale rivolge in
o possessore 0 detentore, quelle cose che gli sono state consegnate con l'obbligo
. di approssimare), agg. che si approssima, che si avvicina; prossimo
, agg. che si approssima, che si avvicina; prossimo; approssimato,
4-50: il vino,... che è presso al profondo ovvero approssimante alla
distaccasi la luna; e mi parea / che quanto nel cader s'approssimava, /
, iii-266: le trombe guerriere annunciavano che si approssimava la carrozza dove era eugenio
d'appresso e non da lungi, cioè che m'approssimo al peccatore e noi fuggo
approssima talora ad un'altra nazione più che alla sua, com'è possibile che
che alla sua, com'è possibile che le sue maniere non sentano di questa naturai
somiglianza? foscolo, ii-2-211: confini che sono stati spesso o non approssimati da'
altri mezzi o nuovi, o maggiori che non ebbero gli antenati, abbiamo noi,
v-1-13: l'ideale dell'artista, che era sempre stato quello di approssimarsi il più
sempre stato quello di approssimarsi il più che si potesse alle forme naturali apparenti, cambiò
la spada tinta di sangue; lui (che non ci pensava oramai quasi più)
quel palazzo, e per tutto ciò che vi è dentro? arila, 35:
una di quelle [parole] che il fidanzato le aveva fatte imparare per
imparare per la circostanza... e che pronunziava molto approssimativamente. gramsci, 191
po'torbido, ma mi importa appunto che sia compreso nel suo insieme, sia
approssimativo. approssimativo, agg. che si avvicina all'esattezza, ma senza
all'esattezza, ma senza conseguirla; che si esprime o si dichiara o
.. di ripartire la storia, che si narra, in periodi: purché anche
questo caso non si smarrisca la nozione che i periodi sono approssimativi così nelle loro
1-606: novo tempo d'ardore, / che tanto è desiato, / veggiolo
buti, 2-175: hae finto che per la notte approssimata si dipartiva lo sole
notino con diligenza tutti i termini che non hanno l'equivalente fra noi, o
pratica. sinisgalli, 6-16: espressioni che oramai non combaciano più coi modelli perfetti
ad essi si accostano con una approssimazione che si sprigiona da esse stesse.
trovare, fra due grandezze incommensurabili (che non hanno alcun sottomultiplo comune),
approximàtiò -ónis. approvàbile, agg. che può essere approvato, lodevole.
2-2-261: la quale operazione, scoperta che sarà, non è da temere che non
scoperta che sarà, non è da temere che non riceva l'universale approvaménto.
. di approvare), agg. che approva, consente; consenziente.
guittone, 3-16: quello, che approva natura, e nobile uomo,
in su la riva del mare, acciò che non possano essere da'corsali danneggiate;
le quali gli sono presso lo 'atervallo che abbiamo detto. firenzuola, 283:
cosa nuova, / poi ci accorgemmo che il vitruvio elvetico / per cosa galantissima
influssi della volontà e delle passioni, che inclinano ad approvare o disapprovare or questo
sapevo in quei giorni se cate approvava che stessi con dino. la vecchia sì
di suo padre: aspirazione nobilissima, che lui non poteva che approvare. 2
aspirazione nobilissima, che lui non poteva che approvare. 2. esprimere il proprio
. bonfadio, i-105: non dubito che non siate per approvare la mia difesa,
, se vi terrete a mente quel che iscordarvi non potete, che un assassino
a mente quel che iscordarvi non potete, che un assassino ragionevolmente possa essere ucciso.
i detti approva, / e vuol che senza indugio indi si mova. idem,
contratto. targioni tozzetti, 12-8-279: che l'elezione delle monache...
il progetto, con uno emendamento, che accordava l'esercizio per tutto un quadrimestre
giamboni, 7-11: di che statura i giovani debbiano essere approvati.
. monte, v-319-7: io aprovo che tale mostra di fore / c'amore lo
l'arma gli agia presa, / che già non cape illui poco né fiore,
appruova sé non essere buono: per che, per sé, è da lasciare di
pietra si ha nome allettorio, / che dentro al capo del pollo si trova,
per approvar quella venne a dire ciò che fatto avea. torini, 309: è
in molti casi il dei provare anzi che l'approvi per verace amico. masuccio
260: questa degnità filologico-filosofica ne appruova che gli uomini del mondo fanciullo, per
delizie de'giardini... ci appruovano che già i greci ammiravano lusso e fasto
proem.: avendo approvato quel tanto che in lor [libri] si contiene
approbare). approvativo, agg. che approva, atto ad approvare; affermativo
saranno approvatissimi i porri, se quando che tu gli averai seminati in su l'aie
i proverbi son parole approvate, conviene che il più de le volte siano vere.
: di quanto io dico, oltre che potrei dame certo argomento pigliato dalla defi-
ella è dottrina certissima ed approvatissima, che i corpi di differente natura non si
alle scienze e alle arti, tanto quei che si trovano nelle opere degli scrittori approvati
nelle opere degli scrittori approvati, quanto quei che regnano negli scritti dei professori e dei
274: rinnova da sé la brutta colpa che gli vien data di portar esempi d'
lusingar da un suo pensiero, / che vittima approvata / la vergine cadesse.
v-8 (57): ma quelli vizi che sono di na tura,
tentare gli approvatissimi monaci e quelli che abitano in solitudine. castiglione, 487:
omini. bonfadio, i-100: che in un giudicio, e in quel consiglio
sm. (femm. -trice). che approva; che dà il proprio consenso
. -trice). che approva; che dà il proprio consenso, la propria
assai più frequente approvatore del vero, che del falso. salvini, 6-165:
falso. salvini, 6-165: temo che non sia per avere i periti della lingua
107): i cavalieri e donzelli, che erano giulivi e gai, si faceano
motto; e quattro approvatori erano stabiliti, che quelle che aveano valore, faceano mettere
quattro approvatori erano stabiliti, che quelle che aveano valore, faceano mettere in conto;
a chi l'avea fatte, diceano che le migliorasse. bruno, 54:
: la gabella degli approvatori de'sodamenti che si fanno valeva l'anno fiorini dugentocin-
, i-40: degni di approvazione sono que'che sanno con discretezza servirsi in iscritture burlevoli
e se un creatore non c'è, che rimuneri e castighi, mi basterà l'
. gentile, 2-34: vedere ciò che è degno d'approvazione non vuol dir altro
altro, chi ben l'intenda, che approvarlo. 2. manifestazione di consenso
già stabilito presso gli ottimati, osserva, che lo spirito della gloria, della fatica
prezza padri, con vien... che non citi scritture (almeno a diretta
giovane, 9-126: io mi protesto / che se tu non avanzi e t'approvecci
di rubare è morto, / quel che vive si chiama approvecciarsi, / saperla
e lode venne in brieve tempo, che... agli numantini era a grande
non si potevano sperare quelli ardimenti strategici che sconcertano il nemico, costringendolo a mutar
i vascelli] più presto appaiati, che altro. appulcrare, tr.
non ci appulcro parola, cioè senza che io lo abbellisca e lo accresca colle
: è dunque cosa conveniente... che questo moto sii naturale da principio
gli appulsi intemperati de'tremori dell'aria che senza ordine o regola vanno a ferire sul
de'piroscafi, o meglio vagoni, che dopo ripartono, è voce che abbiamo
, che dopo ripartono, è voce che abbiamo letta nelli atti del nostro ministero di
pulsum). appuntàbile, agg. che può essere imputato di qualche colpa;
è da abusare, come fa la gente che vuol parere colta. =
l. bellini, 5-177: secondo che dal voler nostro gli è precisamente comandato,
. lami, 2-57: ecco che sono stato di parola, e mi sono
patto, accordo, convenzione ', senso che il vocabolario pone il primo con esempii
ho un appuntamento importante e m'accorgo che sono in ritardo *. moravia, vii-105
: appuntamento poi per 'posta, ritrovo'che i francesi chiamano rendez-vous, è..
verga, 1-68: ella si fece promettere che sarei tor nato a vederla
ahimè! insensata pro messa che rimpiccioliva il desiderio nelle meschine proporzioni di
cui ella entrò nel mio studio, che era quello il suo primo appuntamento furtivo
sulla scogliera col fare sospetto di un amante che va all'appuntamento d'una sirena.
250: fattosi questo appuntamento, domandomo che fosse loro portato tutte le gioie. botta
noiose e più calde nel giardinetto vicino, che risponde sul fiume. segneri, 5-156
. leopardi, iii-572: l'appuntamento che io ricevo da stella, non è
ricevo da stella, non è altro che un a conto per i lavori letterarii
un a conto per i lavori letterarii che io gli farò. tommaseo [s.
: appuntamento, qualunque somma fissa, che per qualunque titolo si riceva ma segnatamente
], 44: appuntamento, saldo che ricevono gli ufficiali tanto militari quanto civili
... l'abate tosti, che ebbe ad appuntare più di una medaglietta
la treccia] in modo tutto suo, che qualche ciocchetta ne scappava sempre fuori.
ficca, / lo spinge, poi che l'ha giusto appuntato, / col dito
cecchi, 6-35: come la cameriera che seguita ad appuntare uno spillo, a dare
con essi era sempre un paggio che appuntava loro la matita. magalotti,
, 4-9: invan s'appunta / fuor che diamante, acciò diamante incida. fagiuoli
'l segno [della croce] / che eo so reformato a tua figura: /
da amendue le parti, se non che iddio appuntò un colpo d'artiglieria dalla
d'artiglieria dalla fusta di giovanni soarez, che dié la vittoria a'portoghesi. monti
, appuntava il mento, e sembrava che un gran lavorìo si stesse facendo nel suo
interno. d'annunzio, iv-1-397: -a che pensi, tullio? - mi domandò
sullo studio degli ordini e delle corrispondenze che si possono stabilire entro e fra classi
giov. cavalcanti, 382: considerando che... me appuntano con gli occhi
.. me appuntano con gli occhi a che supplicio mi vogliono sottomettere. d.
dove andrebbono, e dove fossero, che per appuntar che facessero gli occhi, e
e dove fossero, che per appuntar che facessero gli occhi, e lo sguardo
e sono immense, in guisa / che un punto a petto a lor son terra
, ma egualmente restava, negli sguardi che mi appuntava addosso, la stessa tormentosa
pascoli, 1032: una spiga porta che s'appunta / come la fiamma.
s'appunta l'anima tua, cioè a che fine viene lo desiderio dell'anima tua
l'ombra s'appunta, cioè l'ombra che la terra fa, stende lo suo
l. salviati, 9-75: talmente che da un capo solo [del poema eroico
. mazzini, ii-128: le baionette che oggi s'appuntono al loro petto, domani
scrittore. moravia, v-173: quell'affetto che in mancanza di legittimi oggetti su cui
. savonarola, iii-14: ma el peccatore che sempre sta per apuntare, se io
apuntare, se io dico bene, dice che io el faccio per superbia o per
luoghi di giorno in giorno, nell'ora che il sole si trovava nel meridiano.
baciare la mano, ed ella ascoltava quello che le chiedevano, mentre un segretario appuntava
calimala, 1-i-107: e in caso che non vi si trovasse il numero sufficiente,
, possa e debba appuntare que'tali che non vi fossono, nella detta pena
al malmantile, 479: coloro che sono del consiglio,... se
di te medesima, e in modo che tu non sii appuntata da chi ti vede
nel favellare; onde certi saccentuzzi, che vogliono riprendere ognuno, si chiamano *
5-124: di quelli abbiamo vergogna, che stanno continuamente in su l'appuntare i
coscritti, sì di fatti innocente, che costoro mi appuntano in parole. gli
qualche sacciuto maligno, tirato dal desiderio che gli ha d'apontarci, avesse una gran
non suoi. segneri, ii-615: che faccia gran prodigi un altr'uomo, in
volessi appuntare tutti questi badialissimi falli, che gradi di pregiudizio non si aggiugnerebbero?
aggiugnerebbero? carducci, 171: e voi che fate i be'vocabolisti, / e
i be'vocabolisti, / e voi che rivedete i trecentisti / né mai gli
gli avete visti, / e voi che siete sì gran barbassori / che pur
e voi che siete sì gran barbassori / che pur al gello appuntate gli errori.
accordo. caro, 3-1-48: e che intanto ragioni [monsignor prospero] del
i-160: restarono in conclusione... che il concilio si facesse in vicenza,
22-176: appuntò co'detti padri tutto ciò che parve espediente all'intavolatura di tanto
. botta, 4-1122: credendo, che il papa nulla potrebbe appuntare coll'imperatore.
agenti in firenze, con commissioni, che appuntassino con qualsivoglia stato, che s'
, che appuntassino con qualsivoglia stato, che s'eleggesse la città. =
si 'l nemico s'apponta, non aia che mostrare. sarpi, i-220: li
di punta, eseguita contro un avversario che, dopo aver parato un'azione di
busone da gubbio, 1-166: dico che parlare appuntatamente e saviamente,..
raccontando appuntatamente e con diligenzia quelle cose che [ecc.]. =
appuntito, aguzzo, a punta; che termina a punta, che si restringe a
punta; che termina a punta, che si restringe a forma di punta.
nocchi, diritti e appuntati, / che paiono, spogliati / nelle pianelle,
de'medici, ii-161: l'altro che drieto vien con dolce riso, / con
, 586: se per sorte accadesse che la punta della lingua si avesse a vedere
più tosto in questo luogo gli angoli, che pur che e'non sieno tanto appuntati
questo luogo gli angoli, che pur che e'non sieno tanto appuntati, che spuntati
che e'non sieno tanto appuntati, che spuntati da ogni piccola molestia sieno guasti
uomini non ardivano di tenere in casa non che gorbie, o tozzi, o
bastoni o mazze appuntate, per tema che non fossero giudicate per picche. soderini
e scernere la varietà de'sapori, secondo che umidi e lisci o ruvidi o pure
occhi di fuoco e la coda appuntata che gli fumava come una cappa di camino
appuntate all'apparizione lontana con una intensità che moltiplicava il senso pel prodigio. cicognani
provare il lor diletto e spezialmente quello che altri cogli occhi suoi medesimi vede;
, appuntata con uno spillo d'oro che pareva conficcato come un chiodo in mezzo
maggiormente...; per modo che pareva appuntato con gli spilli ogni suo moto
naturali [del suo viaggio], che vi notò;... e tutte
sue con grande devozione; e con tutto che egli avea male,...
nome esotico la guardia di pubblica sicurezza, che viene subito dopo il vicebrigadiere. c
l'appuntato fece chiamare un tizio, che doveva essere pratico di quella zona.
1-131: in cucina trovo l'appuntato che scende, e mi guarda e tira dritto
pratolini, 2-129: tuttavia il brigadiere ricorda che ventanni fa (allora lui era appuntato
giov. cavalcanti, 84: era risposto che col tempo si acconceriano le cose,
tempo si acconceriano le cose, e che eglino il trovavano di molte appuntature debitore
cancellieri, 1-2-23: appuntino tutti quelli che mancheranno, e gli consegnin subito per
con sei legni, tre per parte, che tengono a posta preparati, e prima
: tra l'allegria dei mietitori / che appuntellavano il lettone d'oro / con i
potrò, come vorrei, perché la pensione che m'appuntella è cosa troppo tenue.
troppo tenue. albertazzi, 44: noi che appuntelliamo la nostra volontà con la ragione
far nulla. allegri, 8: che non feci altro mai fin dalle fasce,
altro mai fin dalle fasce, / che appuntellar co'polsi le ganasce.
, diceva allo sventurato rodrigo l'aguzzino che lo teneva appuntellato sul letto. carducci
disegni e le appun- tezze del tempo che coglie! = deriv. da
appuntino il nome e cognome di ciascuno che da torino se ne viene a londra.
(225): del resto, quel che facesse precisamente non si può sapere,
225): del resto, quel che facesse così appuntino non si può sapere.
non desiderava più altro, se non che si dimenticasse di lei; o, per
la cosa proprio a un puntino, che pensasse a dimenticarla. [ediz. 1827
, i-27: appartiene appuntino a quello che si chiama cattivo gusto. idem, iii-56
eseguito tanto appuntino gli ordini ricevuti, che del ponticello non rimaneva vestigio. fogazzaro,
: il riso era cotto così appuntino che anche dal modo di cuocere una vivanda
. ser appuntino: persona saccente, che trova da ridire su tutto. varchi
e massimamente nel favellare; anche certi saccentuzzi che vogliono riprendere ognuno, si chiamano ser
curiosità per il mio dito. la simpatia che subito si stabilisce fra il suo corpo
il mio indice mi rallegra tanto, che considero come una disgrazia l'unghia appuntita
, e metti in ciascuno una pietra, che somigli questa. dante, vita nuova
nuova, 3 (43): poi che fuoro passati tanti die, che
che fuoro passati tanti die, che appunto erano compiuti li nove anni appresso
ne l'ultimo di questi die avvenne che questa mirabile donna apparve a me vestita
(108): e per avventura avvenne che... fu messo a sedere
, 2-269: tanto pesa l'acqua che si parte del suo sito per causa
7-i-72: e interveniva come di uno che suona: benché e'non suoni così appunto
non suoni così appunto, ad ognuno che non se ne intende e che non sia
ognuno che non se ne intende e che non sia maestro, pare che suoni
intende e che non sia maestro, pare che suoni molto bene. varchi, v-58
v-58: coteste sono appunto quelle fanfaluche che io disidero di sapere. lorenzino, 228
. lorenzino, 228: nessuno negherà che la cosa non fusse successa a punto
potresti pingere appunto un libro aperto, che ad altri insegna quel ch'ei non sa
cattaneo, iii-4-159: pregavano i cittadini che si demolisse il castello di milano..
solo i due torrioni. io gli dissi che appunto per l'altezza loro erano poco
loro erano poco utili alla difesa, e che si potevano pur tollerare anche come monumenti
non una scienza; è in essa che l'istinto va innanzi a qualunque studio
badiamo di non comprometterci, ora appunto che siamo tanto felici. manzini, 10-27
soldati, i-91: non avete mai pensato che, appunto perché la religione di cristo
miei sogni ero venuta raffigurandomi l'uomo che avrei voluto come marito. pavese,
b. davanzali, i-299: il che si riseppe poi tanto per l'appunto,
riseppe poi tanto per l'appunto, che gli scrittori di que'tempi contano, che
che gli scrittori di que'tempi contano, che [il veleno] gli fu dato
razze di uccelli e d'altri animali che forse così per appunto non generò la natura
l. bellini, 5-2-42: quei che si chiamano semi nelle piante, sono
poca ragione nomini cimbia quella picciola curvatura che fa la colonna così all'imo come
al sommo scapo; non sapendo questi che tale veramente è la denominazione sua, come
è la denominazione sua, come quella che viene dal greco e che suona nel nostro
come quella che viene dal greco e che suona nel nostro volgare cavo curvo per
dopo. leopardi, 1018: non credete che io, e che il principe,
1018: non credete che io, e che il principe, e che chiunque altro
, e che il principe, e che chiunque altro, risponderebbe come voi per
e per l'appunto in quella città che fu chiamata l'atene delle ro- magne
passione appunto appunto. baldelli, 3-444: che tu appunto appunto ci racconti tutto il
messer marco di far tostamente, ecco che appunto arriva quivi il cardinale. i
, 8-2-1: fatevi insegnar da lui, che appunto eccolo qua. forteguerri, 8-4
. forteguerri, 8-4: e lo trova che ancora egli era a letto, /
egli era a letto, / e che dormiva appunto in su la buona.
. grazzini, 4-191: fu vero che egli annegasse? -appunto! egli è
a sì grand'acquisto non d'altro che della lingua di dodici pescatori. a
; come promemoria, traccia per ciò che si deve fare o dire; anche come
appunti e fare schede per gli autori che studio. ojetti, ii-662: scrittura
un magazzino di appunti, ma i libri che veramente conosco dentro e fuori..
risultati. montano, 114: gli appunti che riempiono quelle pagine mi restano estranei,
. manzini, 10-14: parve più che mai leggero: un disegno; qualcosa
mai leggero: un disegno; qualcosa che aveva la fuggevolezza e l'eleganza d'un
visto con qualche apprensione le numerose novità che la sposa introduceva in casa sua e
boccardo, i-172: appunto è la somma che forma il saldo o il bilancio
un conto; dicesi, per esempio, che 'una cambiale è tratta per appunto
appunto la piccola moneta o viglione, che si aggiunge alla grossa, per compiere
.. appunto dico, in ciò che né pur hanno colta una appressimità.
tempo, delle circostanze e materie, che in qual si sia di esse minima parte
modi o ne'vezzi delle parole, che effemminato si paia. 6. agg
: di questi tali si può dire quel che ingegnosamente plinio novello d'uno scrittore molto
uno scrittore molto appunto e scrupoloso, che il maggior peccato che egli avesse era il
e scrupoloso, che il maggior peccato che egli avesse era il non aver peccato
per grandezzata, e non si accorge che si appunzisce la pertica sulle ginocchia!
quale ne riceve così una sanzione, che equivale ad un contratto fra le parti interessate
. magalotti, 11-77: credo pure che voi sappiate quanto ci voglia ad assicurarsi
allora praticata una virtù, ed appurato che ella era in me naturale. leopardi,
della faccenda. soffici, v-1-108: che cosa facessero e di che vivessero nella
, v-1-108: che cosa facessero e di che vivessero nella capitale inglese, non è
moravia, v-185: egli non sapeva quel che si diceva; ma era chiaro che
che si diceva; ma era chiaro che mi pungeva per appurare se i suoi
chiarirsi. alfieri, 63: ciò che agl'itali spesso a torto ascritto /
profitto [arrecano] quelle scienze, che interessano direttamente l'umanità? che tendono
, che interessano direttamente l'umanità? che tendono ad appurare il costume? arici,
il quale fece uno sì fiatoso fummo, che tutte le contrade appuzzoe. g.
piowono in quello paese biscie con sangue che appuzzarono e cor- ruppono tutte le contrade
il tuono. viani, 19-7: e che vuoi che ne faccia di me il
. viani, 19-7: e che vuoi che ne faccia di me il babao celeste
, inf., 17-3: ecco colei che tutto 'l mondo appuzza. g
d'amor tanto m'apuzza, / che il guarirne sarà diffidi cosa. soldani
8-308: scrit- torelli... che dal seicento in qua hanno appuzzato e tradito
boccaccio, vi-242: non altrimenti che di mongibello, spira un fumo sulfureo
un fumo sulfureo sì fetido e sì spiacevole che tutta la contrada attorno appuzzola.
pres. di aprire), agg. che apre. trattato delle virtù, 93
cotone). - anche l'operaio che è addetto alla macchina. =
). aprìbile, agg. che può essere aperto. cardarelli,
mirabile ponte apribile di san paolo, che si chiudeva per lasciar passare il treno.
aperta e scorrevole, e l'apricità che regnano nella più parte di questi interni meandri
siedo al rezzo gentil di selva antica / che se stessa nel ren pinge e vagheggia
nel ren pinge e vagheggia, / or che il sol bacia sirio e ne fiammeggia
, giorno, i-857: erbe odorate / che l'aprica montagna in tuo favore /
acque, / nasce il sospir de'cuori che perdesi ne l'infinito. panzini,
mio soffrire? m'accogliesse, anzi che monti aprichi e boschivi, una landa
ritorna la stagione aprica, / allor che primavera il verno caccia, /..
/ liberale e magnanima isabella, / che del bel lume suo dì e notte aprica
notte aprica / farà la terra, che sul menzo siede. leopardi, 8-33:
aria aprica / mi fere il sol che tra lontani monti, / dopo il
cadendo si dilegua. 3. che ama il sole, che cerca il sole
3. che ama il sole, che cerca il sole (pianta, animale
aprilante, quaranta dì durante: il tempo che fa il quarto (o il terzo
, quaranta dì dinante; si vuole che il dì 3 aprile faccia il prognostico di
/ ed il volto simile / a viole che aprile / nudrisca in spiaggia erbosa.
,... sì d'aprile che di maggio, seguono brinate che bruciano i
d'aprile che di maggio, seguono brinate che bruciano i fiori e le messe delle
è sentirsi in te sì trepidanti / che quasi un velo è l'anima. sinisgalli
un aprile di gran luce, col sole che caricava di maggior oro la lanterna della
. petrarca, 325-13: al tempo che di lei prima m'accorsi, /.
un fiorito maggio / di quel, che le tue rose, e i tuoi ligustri
, / amate i vostri amanti / or che 'l bel viso amato aprii v'
/ degli anni miei più belli, che fuggirò / su'veloci del tempo invidi vanni
e certo non è grazia alcuna / che vinca tua grazia d'aprile / quando la
= voce dotta, lat. aprilis (che nell'antica roma era il secondo mese
anime teme ch'ella non perisca, e che la terra non si scuopra con ampio
, x-243: pregate... che mi sia data la parola di dio nell'
[il papa] in concistoro, che l'aprimento [del concilio] s'
: l'aumento di valore, che un territorio può ricevere dal- l'aprimento
in contrapposizione alle conoscenze a posteriori, che sono quelle empiriche, desunte cioè dall'esperienza
, senza dedurre dai fatti un giudizio che si formula (cfr. apriorismo)
leopardi, 227: questa conclusion, che ancor che bella / parravvi alquanto inusitata
, 227: questa conclusion, che ancor che bella / parravvi alquanto inusitata e strana
di ragionar diritta e sana, / che a priori in iscuola ancor s'appella.
e di tempo; due idee secondarie che al kant sono madri e tiranne. idem
o da indizi, ma dai principii che governano tutti i fatti a quello somiglianti
e verità a posteriori, tra ciò che si afferma logice e ciò che si afferma
tra ciò che si afferma logice e ciò che si afferma historice. idem, i-2-140
ho l'obbligo di inventariare tutte le attività che trovi nel possesso del fallito. ora
sua residenza: si deve quindi presumere che tutto quanto si trovi qui sia di
(prius) prióris: 1 ciò che è prima '(dalla particella pri,
pri, forma parallela di prae, che esprime anteriorità, precedenza). è
. filos. dottrina o metodo filosofico che si fonda su principi razionali, prescindendo
. m. -ci). filos. che è a priori. - per estens
astratto, senza conoscenza concreta di ciò che si giudica. soffici, v-1-31
da ogni esclusione aprioristica di tutto ciò che una falsa estetica battezzava triviale e trascurabile
escavatrice (formata da un trattore cingolato che spinge una grossa lama di scavo)
è l'idea di far palese ciò che rimaneva chiuso o coperto o nascosto nella
a percuotere le mura co'bolcioni tanto che già l'aveano forate e aperte.
il fulmine, ove passa, / ciò che tocca arde, abbatte, apre e
roveri si tagliano di estate, dicono che s'intarlano; ma se si tagliano
alfitl ne recide [della porta], che nel mezzo / v'apre un'ampia
: come si fa oggi delle granate, che avendo il fuoco a tempo, come
tempeste, piogge); del mare che si solleva e divide le sue acque (
cui il mar s'aperse, / che vedesse iordan le rede sue. boccaccio,
breve, e divide e apre l'aria che sta di sotto al centro della sua
l'aria non vi si vede resistenza che l'impedisca, anzi l'aria s'apre
, 11-22: ma poco ci giovò, che 'l nemico empio / dell'umana natura
aperti per via del commercio più canali che non erano aperti altre volte alle nostre
udivano soltanto i colpi sordi degli spalatori che aprivano nella neve una strada per la folla
l'un decio e l'altro, che col petto aperse / le schière de'
. landolfi, 1-58: il cacciatore che cerca d'aprirsi un cammino attraverso un bosco
levignani. lastri, 1-1-100: questo che si chiama l'aratro,...
.. diresti [a volte] che apra dei gorghi improvvisi e vi si
di crepe nei muri di una casa che minaccia rovina. dante, inf.
venner con tal impeto a ferirsi, / che parve il ciel cader, la terra
berni, 120: raccontate l'abisso che s'aperse / poi che fumo levate le
l'abisso che s'aperse / poi che fumo levate le candele. varchi,
quale con incredibil arte ferma un palagio, che, smossosi dai fondamenti, s'era
o qual mi s'apre terra / che seco mi riceva e mi rinchiugga /
rupe / s'apre in nera voragine, che mena / alle stanze de'morti orride
sevi travolgesse la valanga... che fare? montano, 72: molti
trovò su balze opposte di quella voragine che s'aperse nel nostro mondo e nella quale
si apre in solchi coll'aratro, che si chiama assolcare. beltramelli, iii-37:
, 23-73: questa [laura] che col mirar gli animi fura, / m'
, 260-10: non la bella romana, che col ferro / aprì il suo casto
... con tanta forza, che non solamente le cosse le carni tanto
sulla fronte, aprendogli un lungo taglio che subito si colorò di sangue.
un cadavere. caro, 15-i-152: che di ciò fosse questa la cagione, si
quando fu aperto [il corpo], che gli trovarono il core tutto rappreso e
16-iii-168: di dieci teste di cervo che feci aprire, nove erano verminose.
verminose. 8. dischiudere ciò che è chiuso (scostando le imposte di
sia punito nella testa *. avvenne che uno cavaliere l'aperse per mettere dentro
aperse per mettere dentro cavalieri e genti che veniano in aiuto a lucca, e
aiuto a lucca, e perciò fue accusato che dovea perdere la testa secondo la legge
. iacopone, 36-4: anema, che desideri de gire a la gran corte,
corte, / adornate ed acconciate, che deo t'apra le porte. dante,
e con una verghetta / l'aperse, che non v'ebbe alcun ritegno. idem
ch'a tenerla serrata, / pur che la gente a'piedi mi s'atterri.
e ha tanto piacevol la bocca / che par, quand'ella l'apre a
l'apre a un sorriso, / che s'apra il paradiso / co'labbri vermi-
. idem, 4-34: anche si conviene che, quando s'apre il vaso,
fallò chi le spelonche aperse, / che già molt'anni erano state chiuse,
tanto con i suoi ferri chetamente operò che l'uscio aperse. idem, 1-4:
care gioie teneva, né vi era alcuno che aprire lo sapesse, se non la
i suoi sforzi per aprire le finestre che danno su quella intimità misteriosa incontra non
crocicchio / le anime, le bottiglie che non seppero aprirsi. bonsanti, 2-217:
l'una deste chiavi falla, / che non si volga dritta per la toppa *
egli non è in casa uscio sì serrato che, come egli il tocca non
non ha aspettato lunghe notti nel buio che le porte si aprissero e la gran
aprir la camera, e farete / che non vi vegga il medico.
185): ella comandò alla fante che andasse ad aprire a messer lambertuccio.
d'ambra, 4-40: parlatemi / quel che vi piace; ma fia meglio entrarsene
. de amicis, i-24: convien pure che picchi per farsi aprire. e prima
picchi per farsi aprire. e prima che il caporale di guardia l'abbia sentito
non significa soltanto intelligenza felice e meglio che mediocre, ma anche quella speciale merlatura
quella speciale merlatura o insenatura di ferro che sta in fondo alle chiavi e che serve
ferro che sta in fondo alle chiavi e che serve ad aprire. questi due sensi
nel dizionario. l'ingegno è quello che apre. moravia, v-57: egli
: egli aprì, entrammo, sentii che chiudeva la porta. landolfi, 1-85
per li cerchi sanza scorta, / tal che per lui ne fia la terra aperta
, purg., 10-36: l'angel che venne in terra col decreto / della
sì verace /... / che non sembiava imagine che tace.
... / che non sembiava imagine che tace. 10. intr.
conflitto fu durato un poco, / e che la nebbia cominciossi aprire, / cominciò
cui dà lume un picciolo pertugio, / che d'alto s'apre. tasso,
86: sotto ripari di frasche verdi, che poi ingialliscono al sole, si aprono
dal tempo: sulle porticine a muro che s'aprivano qua e là, si leggevano
lento, penetro a fatica / nell'azzurro che s'apre oltre l'azzurro. calvino
roco. pasini, iii-485: rosa che ingrati odori apra dal seno.
. boccalini, i-9: il negozio che l'università de'politici per tanti mesi
ammesso nella celebre accademia espe- rimentale, che ella con tanta sua gloria ha aperta nella
. dessi, 6-27: erano i risparmi che... aveva messo insieme in
di sangue asperse / in bel teatro, che al gioir s'aperse. cattaneo,
e per ventura mi ci trovai, che apriva il plico. loredano, 1-117
1-117: nell'aprire il viglietto, vide che diceva così. magalotti, 9-1-37:
così. magalotti, 9-1-37: caso che ve ne fosse parlato, sappiate che
che ve ne fosse parlato, sappiate che son io che lo scrivo, né crediate
fosse parlato, sappiate che son io che lo scrivo, né crediate che vi sia
son io che lo scrivo, né crediate che vi sia stata aperta questa lettera.
per lui giocondo: / s'aperse allor che ganimede in cielo / portò su l'
sospiro / entro 'n quel cor che i belli occhi ferirò / quando li aperse
riscotendomi apersi li occhi, e vidi che io era ingannato. idem, purg.
e aprivano gli archi con tanta ruina, che le cocche quasi si raccozzavano insieme.
prima vista un profondo e largo respirar che mi s'aprì dal cuore, mi parve
mi s'aprì dal cuore, mi parve che mi portasse via un gran monte d'
portasse via un gran monte d'umori che fino allora m'avea tenuto oppresso.
l verde stelo / que'languidetti fiori / che fatti pria di sue bellezze avari /
e 'l vago stei s'infiora / immaginando che sii tu l'aurora. magalotti,
soavemente i lumi chiuse / il gallo che li suole aprire altrui. monti,
, 119: qualcuno avea sottobraccio l'ombrello che, ormai, non si può più
anche senz'aprire gli occhi m'accorgevo che si passavano, su ponti variamente sonori
amore. sinisgalli, 6-100: credo che oggi più che mai la fantasia ha
sinisgalli, 6-100: credo che oggi più che mai la fantasia ha bisogno di aprirsi
4-1-262: compasso da quattro punte, che da una parte apra il doppio dell'
dante, purg., 32-59: men che di rose e più che di viole
32-59: men che di rose e più che di viole / colore aprendo, s'
aprendo, s'innovò la pianta, / che prima avea le ramora sì sole.
di rosso e'divien giallo, tanto giallo che egli non si discerne dall'oro e
/ zefiro dolce le novelle fronde / di che si vede europa rivestire. boiardo,
aprir d'un color sì infiamato, / che ogni luntan aspetto avria stimato / che
che ogni luntan aspetto avria stimato / che un foco ardesse ne la verde spina
, / par ch'ivi scaturisca, o che germoglie: / là s'apre il
a. adimari, iii-273: erba che manca in sull'aprir del fiore.
per certo ancideransi i fiori, / che aprivan lieti all'apparir del sole. pascoli
ungaretti, iv-40: la recline, che s'apriva all'unico / raccogliersi dell'
montale, 25: fiore di fosso che ti s'aprirà / sugli argini solenni ove
madona se ne gì co 'l sole / che ognor ce apriva di belleze nove.
queste piagge, ove non altro / che lieti colli e spaziosi campi / m'apri
petrarca, 9-5: e non pur quel che s'apre a noi di fore,
liquidi monti. tasso, 16-9: poi che lasciar gli avviluppati calli, / in
dolce / e irrevocabil tempo, allor che s'apre / al guardo giovami questa infelice
i-37: è tutto un mondo nuovo che si apre: un mondo instabile e misterioso
nascono improvvisamente o si dileguano senza che se ne possa assegnar bene la ragione.
vie. sbarbaro, 1-18: vie che s'aprono come domande che non han
1-18: vie che s'aprono come domande che non han risposta. baldini, 4-197
tutte le parti montano in cielo raggi che s'aprono con bellissime ombrelle di luce.
spiagge. montale, 98: tempo che fu misurabile / fino a che non
: tempo che fu misurabile / fino a che non s'aperse questo mare / infinito
merli, delle casematte, delle polveriere, che chiudevano la vista, quale mondo si
giordano, 3-295: come il maestro, che sale in su la cattedra per aprire
cavalca, iii-53: dispiacesi tanto, che comincia a conoscersi, ed a aprire
, ed a aprire il peccato, che prima soleva difendere, e scusare,
ricoprire. ugurgieri, 12: ma poi che questa cura ti rimorde, io ti
[altambasciadore], ma gli concedette licenza che di quello che detto gli avea ne
ma gli concedette licenza che di quello che detto gli avea ne facesse fede a'signori
, v-71: e insegnommi come e in che tempo gli occhi d'uno albero nelle
la donna... liberamente rispose che sicuramente ogni suo disidèro l'aprisse; che
che sicuramente ogni suo disidèro l'aprisse; che ella senza alcuno indugio darebbe opera a
senza alcuno indugio darebbe opera a fare che egli il suo piacere avrebbe. idem
, io non avrei ardire di dirvi cosa che io credessi che noiar vi dovesse;
ardire di dirvi cosa che io credessi che noiar vi dovesse; ma, per ciò
noiar vi dovesse; ma, per ciò che quello amore è passato, me ne
tarme io potea acquisto? / so che v'avrei sì aperto il valor mio /
previsto. idem, 43-128: l'error che sapean pochi, or sì aperto have
pochi, or sì aperto have / che senza indugio si palesi, teme.
! brignole sale, iii-236: allor che io le apersi il mio martire / voltommi
gli apersi / la voglia mia, che non restasse sazia. zanella, i-134
montale, 1-45: non domandarci la formula che mondi possa aprirti. -rifl.
i-555: e acciò, o giovane, che tu più lieta viva, chi io
chi è intrinseco del principe, ancor che domandato non ne sia, far nascere
sia, far nascere ragionamento tale, che con buon proposito, e senza mostrare
di lui, gli s'apra quel che è necessario. melosio, iii-281: anco
necessario. melosio, iii-281: anco allor che più chiari a me vi aprite,
., 25 (428): bisognava che due si conoscessero bene bene tra di
aprirsi meglio, ma schivava ogni discorso che potesse condurre ad una dichiarazione. soffici
dei miei studi. non ricordo più che cosa gl'impasticciassi, fra il desiderio
, 70: tedaldo aveva disegnato, innanzi che a mensa si ponessono, di far
volto. ariosto, 4-68: poi che la luce candida e vermiglia / de
superbe intorno apristi, / siccome allor che il siculo terreno / dall'uno all'altro
avuto uno dei suoi vaghi e luminosi sorrisi che raramente le aprivano il viso serio,
alla finestra, fra le tende infradiciate che gli sbattevano in viso, maestro mondo
luci mie / volgo, o stella, che serri ed apri il die. salvini
tenca, 1-75: fuvvi chi disse che la nuova letteratura, iniziata trent'anni
arte, ma soltanto compendiava un'epoca che spegnevasi consunta. pascoli, 363: mieteremo
un'inchiesta stringente, nessuno seppe mai che tale ammaccatura era dovuta alle mani corte
pena: la calma stanchezza dell'alba / che apre un giorno di pioggia.
taxi; se m'abbandonavo all'amore che lei mi portava, forse mi s'
mi s'apriva quella vita verde e oro che correva... ai lati della
folla di popolo annunciava il ritorno d'èrcole che entrava in cocchio tirato da alcuni schiavi
ora in cui ci saremmo detto quello che confina con la occulta confessione dei sogni.
/ un aspro scoglio ha il nome che me coce. 36. dir
. beltramelli, i-65: un teodoro, che aveva vissuto sull'aprirsi del millecinquecento,
., 1-85: ogni uomo uccide che contra gli si para, e chi nel
di qua. quinci la strada / che s'apre a la vittoria. tasso,
, 5-287: virtù quella chiam'io, che mille e mille / spade non teme
mille / spade non teme, e che di sé fa scudo / dovunque alma
forteguerri, 20-79: e quel chirurgo che le piaghe lecca, / e col ferro
dante, conv., iv-xn-20: avvegna che questa ragione del tutto non risponda a
come a te di fama eterno, / che puoi drizzar, s'i'non falso
aprimmo la via per quelle spene / che mosse d'entro da colui che more.
/ che mosse d'entro da colui che more. boccaccio, dee., 3-8
, 3-8 (341): parvegli che la fortuna gli avesse al suo maggior
ogni cittade al re la porta / e che venezia a pena vi rimagna.
estrema cautela; assumere coscienza di circostanze che si vanno maturando a nostro danno e
/ sa fare i fatti suoi me'che gli sciocchi. g. b. adriani
, i-89: maledico il dì, che gli occhi apersi. chiabrera, 4-2-283:
e rendere infinite grazie agl'iddii, che t'hanno aperti gli occhi prima che
che t'hanno aperti gli occhi prima che tu in maggiore inganno cadessi. idem,
possessione] vendendo, appena s'avvidero che quasi al niente venuti furono, e
colpa per aprir gli occhi di colui che ha peccato, il quale per mezzo de'
. dati, 3-64: disse, che intorno alla infermità dal discorso fatto, gli
4-235: quelle fughe affascinanti e misteriose che aprivano loro gli occhi facendo vedere tante cose
doveva averci colleghi, a torino, che gli aprivano gli occhi. pratolini, 9-862
ne parlo è per aprirti gli occhi che hai appiccicati come un gattino appena nato.
questa saggia e bella alma celeste: / che di sì pura umanità si veste,
mio faticare ve ne recherò un saggio che vi farà aprire tanto d'occhi probabilmente.
marino, v-60: la quaresima men che il carnevale / conviènti aprir ben ben
. boccaccio, 8-22: assai ben conosco che ancora il raggio della vera luce non
. e perciò apri l'orecchie a quello che io ora ti dirò. lorenzo de'
, 27-65: e tu, figliuol, che per lo mortai pondo / ancor giù
spirito, comandò a uno di loro, che nel nome di dio aprisse la sua
bocca, e parlasse di dio ciò che lo spirito santo gli spirasse. ariosto,
il viso applaude, / e par che voglia dir: anch'io consento.
aprir la bocca per darle principio, che in sul colle comparse la bella gemmula dal
4-117: quella non apre la bocca che per dire delle sciocchezze o delle cattiverie
par., 24-120: la grazia, che donnea / con la tua mente,
la mano in non voler dare, che quando è convenevole non si possa aprire;
aprire; né sì da aprire, che sia manifesta a uomo. idem, 57
mano a sé e ad altrui, che quando è convenevole non l'apre; ed
apre; ed è biasimato colui, che è guastatore, il quale apre la mano
apre la mano in tale modo, che ad ogni persona è manifesto. ma colui
ogni persona è manifesto. ma colui che è largo si è lodato, perché apre
., 1-170: confortoe tutti quelli che aveano pecunia,... che
quelli che aveano pecunia,... che egli aprano le mani per rilevarsi da
chiabrera, 4-4-52: non mosse piè che non scorgesse amore, / né voce
scorgesse amore, / né voce aprì che non creasse amanti. morando, iii-231
: né pinger né scolpir fia più che quieti / l'anima, volta a
così nelle braccia? non sai tu che cotesto moto è contrario...
, 18-2-2: allegrezza della vita è che tu abbi a cui tu apra il tuo
: il reo sfugge la società di quelli che non lo somigliano, perché li teme
egli il suo core a loro, che ne profitteranno per fargli sentire che sono
loro, che ne profitteranno per fargli sentire che sono da più di lui? lambruschini
nelle quali, a mano a mano che accoglievano la confidenza attraverso quella si esauriva
per le mie sordide iniquitadi non permetteva che io, così immonda e iniqua, entrassi
purg., 25-67: apri alla verità che viene il petto. boccaccio, dee
baretti, i-17: ho vergogna di quello che per l'addietro composi...
? deledda, ii-63: a misura che egli cresceva,... la sua
119-54: de la tua mente amor, che prima aprilla, / mi dice cose
mi dice cose veramente ond'io / veggio che 'l gran desio / pur d'onorato
di virtù » morali, 240: uom che a mal far cieco è per suo
è per suo difetto, / degno è che pena gli apra l'intelletto. moneti
aprivi il riso, e non so che di noto / mi splendea ne'tuoi sguardi
noto / mi splendea ne'tuoi sguardi, che amor vinse, / e m'appressai
, allora gli s'apra la vena, che è sotto l'ala, ovvero sotto
alla febbre, e per ovviare, che nel petto non si facesse infiammazione.
primi carri fecero ca pire che il nemico apriva il fuoco contraereo.
gli occhi: detto di persona accorta che non si lascia ingannare facilmente.
. varchi, v-49: a coloro che sono bari... si suol dire
.. si suol dire, per mostrare che le trappole... e mariolerie
. e mariolerie loro sono conosciute e che non avemo paura di lor tranegli:
. buonarroti il giovane, 10-930: che ormai aperto ha gli occhi ogni mucino
nato n'è da questo, / che il dire che i mucini han gli occhi
è da questo, / che il dire che i mucini han gli occhi aperti /
han gli occhi aperti / vuol dir che l'uomo è ben accorto e lesto.
tipo speciale innestata in un manico) che serve per aprire le scatole di latta
.) e per liberarle dalle impurità che le accompagnano. apritóre (aperitóre
. (femm. -trice). che apre. fra giordano [crusca]
: tu ti credesti, per ciò che il marito non c'era, che la
ciò che il marito non c'era, che la gentil donna ti dovesse incontanente ricevere
, infino a terza, pregando iddio che, nelle tre apriture del messale, ci
del messale, ci dimostri la via che a lui piace che noi eleggiamo. c
dimostri la via che a lui piace che noi eleggiamo. c. gozzi, ii-18
i piccoli chiodi; anzi fu bisogno, che fossero lunghi, e grossi..
. onde fecero sì grande apritura, che... non erano piccole ferite,
occhio, di vedere s'argomenta ciò che uno bianchissimo vestimento, al verde dimorante
. aprochèilo, agg. gramm. che nell'articola- zione non obbliga le labbra
sf. medie. malformazione congenita, che consiste nel mancato sviluppo di una parte
(plur. -ci). fis. che non cede né acquista protoni.
'). apsidale, agg. che si riferisce agli apsidi. àpside,
. plur. astron. i due punti che segnano le estremità del grande asse:
di insetti, comprendente le forme che non subiscono metamorfosi, attere, non
, agg. archeol. tempio greco che non ha il porticato a colonne sui due
. m. -ci). bot. che presenta aptotropismo. aptotropismo, sm
'. apuano, agg. che è proprio delle alpi apuane e del
in particolare: marmo apuano: quello che si estrae dalle alpi apuane.
botteghine [operaie della cartiera], che con una stecca lunata ripiegano per metà
nela villa caccia le malie. scrive pitagora che el fiore suo aghiaccia l'acqua.
mancamento di chi lo getta caggia innanzi che arrivi allo animale, nientedimeno per se
non so vedere altro albero in italia, che più rassembri al paliuro d'africa che
che più rassembri al paliuro d'africa che l'agrifoglio: non dico aquifoglio,
non dico aquifoglio, percioché, secondo che recita plinio, l'aquifoglio è quello
detta anche aquila fulva o dorata, che raggiunge un metro di lunghezza e due
, diritto, salvo all'estremità superiore che termina in punta adunca; le ali spiegate
aquila imperiale [aquila heliaca), che ha le penne della testa, del collo
, non può volare in alto, cioè che non può venire a perfezione. tesoro
l'aquila è con la migliore veduta che nessun altro uccello del mondo, e
mondo, e vola sì alto, che l'uomo perde la sua veduta.
altissimo volato: e pota- rease dire che l'aquila fosse de quella bailìa e altri
è tra l'aquila e la serpe: che quando l'aquila piglia la serpe e
l'aquila de li suoi pulcini: che se e'pulcini dell'aquila non guardassero
non ad alcuno uccello sottoposto, cioè che sempre lo suo cuore è signorevole. arrighetto
., 8-7 (286): per che, quantunque io aquila non sia,
nella prima sollecitudine, come l'aquila che rinnova le penne. giovanni da samminiato
è sicuro a tutti: non ogni uccello che abbi penne, può seguitare l'aquila
com'ella è avvezza, / tanto che 'l sol le penne gli abbruciava, /
idem, 2-124: dell'aquila si dice che non ha mai sì gran fame,
non ha mai sì gran fame, che non lasci parte della sua preda a quelli
parte della sua preda a quelli uccegli che le son dintorno; i quali, non
potendosi per sé pascere, è necessario che sieno corteggiatori d'essa aquila, perché
ti bisogna fare come dice santo augustino che fa l'aquila, quando ella è
tanto la parte del becco di sopra che racchiude in modo la parte di sotto
tanto vi percuote quella parte di sopra che ella l'assottiglia in modo che ella può
di sopra che ella l'assottiglia in modo che ella può poi pascersi e cibarsi.
cibarsi. bembo, 1-87: e mentre che elle [le due colombe] così
scesa giù a piombo, prima quasi che alcuno aveduto se ne fosse, preso l'
ir tanto a presso il sole / che nulla vista più la raffigura. idem,
vista acuta per mirar di lungi il serpe che ha da magnare e li cadaveri.
. monti, x-1-113: com'aquila che sotto alla difesa / di sue grand'ali
sue grand'ali rassicura i figli / che non han l'arte delle penne appresa;
muto nembo l'aquile agitate, / che veggion nel lor regno angui, e
petto, aperta l'ali i crude che strepitarono sul sasso, / erta sùbito il
rostro d'aquila, ricorda i profili umani che il tempo scolpisce nella roccia sulle creste
-occhio d'aquila: dalla vista acutissima, che vede da lontano. carducci,
dante, par., 6-1: poscia che costantin l'aquila volse / contr'al
cesare, 78: e sappi certamente che io non terrò per cittadini né per