antichi, il quale vi dica, che la maggior parte de'peccatori abituali si salvi
preso. ottimo, i-408: questi che così commettono, sono appellati ladroni,
condizioni: l'una è di quelli che abitualmente sono ladroni, e mai di questo
orologio rinvenuto era il suo, quello che portava abitualmente nel taschino del gilet.
, 3-i-2-116: è necessario... che noi medesimi, e privatamente, e
a scegliere il buono per il men che buono. comisso, 14-108: il padre
l'acqua]... prima che abituarsi al nuovo impeto, resterebbe verso la
parte susseguente. borsi, 2-193: che mi abitui a questo pensiero, signore
a questo pensiero, signore, pensiero che mi fa fremere. comisso, 14-157:
tacere, a raccogliere solo i messaggi che arrivano di lontano. 3.
era sì la malinconia abituata adosso, che appena avrebbe potuto mostrar sembiante lieto se
inveterata. segneri, iii-1-118: volea che il povero supplicante, nell'antichità e
male, riconoscesse il miracolo grande, che vi abbisognava a guarirlo. =
pass, di abituare), agg. che ha contratto un'abitudine; esperto per
beni agli infermi, cioè a coloro che non ancor sono ben saldi e abituati
sì abituato al servigio di dio, che malagevolmente le cose del mondo a sé
avrete altro rimedio da sanarli efficacemente, che questo. pellico, 182: nudrita di
ripetizione degli atti, ma l'agevolezza che da quella viene a ripeterli sempre più
verga, i-16: occhi aridi, asciutti che tradivano tale inconscio dolore, quali gli
appunti e fare schede per gli autori che studio. cardarelli, 6-128: entrambi abituati
327: alcuno di questi dottori disse che umilità era uno scordamento abituato ed attento
abituato ed attento d'ogni bene, che uomo avesse fatto. 3.
, 30-1-504: o bene spese riflessioni, che ogni cosa ci fan profittevole,
e adagio, per l'abituazione presa che malamente l'uomo s'induce a
vi-1159: raro è lo specchio che disinganni, l'amor proprio vi mette un
, e l'abitua- zione fa che si sente l'odore degli altri, e
agg. (plur. -àri). che opera se condo le abitudini
svevo, 5-68: è certo che, abitudinario come egli era,
calmissimi e abitudinari in un amore che durava da molti anni. piovcne, 5-260
un cosmopolitismo sui generis, fatto di gente che si ferma a perugia a lungo
perciò anche familiare e abitudinario, che partecipa alla vita del ceto medio, che
che partecipa alla vita del ceto medio, che si mescola alla vita cittadina e
. 2. diventato abituale, che si ripete per abitudine. giocosa,
agivano colla regolare abitudinaria solerzia della gente che non pensa. b. croce, i-3-124
croce, i-3-124: anche le azioni che sembrano non volute e non ubere perché
3-123: gu sbuffi d'aria calda che venivano daua cucina avrebbero fatto piacere se
ha taluno tradotto vhabitué dei francesi, che significa colui, il quale ogni giorno,
la costanza di uno, la voce, che nella lingua nostra le corrisponde a capello
fallo col fallo altro non sia, che un indurimento di cuore, un accieca-
dell'abitudine è universale sopra ogni essere che sente. manzoni, pr. sp.
popolare: ma il linguaggio della gente che dicesi colta, e parlando e scrivendo,
. mazzini, ii-152: l'affetto che si genera dall'abitudine è potente quant'altro
: te ne ho scritto per l'abitudine che ho di non nasconderti nulla,
': convengono i filologi, anche quelli che largheggiano un po', a riguardarla come
, sia: ma ciò non fa che non si abbia a notare come voce straniera
straniera, e da schivarsi da coloro che amano di scrivere e parlare correttamente.
parlare correttamente. nievo, 85: che ella poi non si accorgesse della piega
deledda, iii-467: con quella rassegnazione che viene dall'abitudine a tutte le tristezze quotidiane
l'abitudine dei boschi è più d'oltralpe che nostra. beltramelli, i-190: l'
nostra. beltramelli, i-190: l'abitudine che aggioga l'uomo al suo carro sì
la mia giornata non è più / che uno sterile avvicendarsi / di rovinose abitudini
ancora vive e tenaci, le antiche abitudini che si era illuso di avere estirpato di
paura delle cattive intenzioni, delle abitudini mentali che hanno un'origine lontana e inspiegabile.
filos. e dir. forma della memoria che implica un elemento motore o meccanico di
(97): con ciò sia cosa che, secondo tolomeo e secondo la cristiana
cristiana veritade, nove siano li cieli che si muovono, e, secondo comune oppinione
. boccaccio, 3-3-163: e però quello che per accidente avviene, non è difetto
. ottimo, iii-639: sono alcune cose che inchinano in bene solo per una abitudine
i-io: la vostra abitudine / è tal che voi passerete il centesimo [anno di
si mutano in terra, tutta volta che voi ancora resterete nel medesimo luogo in
trasportate pure la terra dove vi piace, che voi già mai non cangerete abitudine né
qui adunque può essere assai manifesto a che modo l'arte delle canzoni consista circa
abitudine delle parti. a noi pare che questa che chiamiamo abitudine, sia grandissima
parti. a noi pare che questa che chiamiamo abitudine, sia grandissima parte di
abitudine, sia grandissima parte di quello che è dell'arte [ecc.].
le cognizioni delle abitudini e proporzioni, che ha una cosa coll'altra. tasso,
la canzona una compiuta azione di colui che detta parole armonizzate e atte al canto,
c'insegna [dante]... che l'endecasillabo e l'eptasillabo debbano essere
essere disposti ne le diverse parti in guisa che si corrispondano ne l'abitudine.
; cfr. fr. habitude, che ha influito a generalizzare l'uso italiano.
, dai quattordici ai vent'anni, che tutte le sere stavano lì.
questi abituri fossero già eretti, credo che immediatamente verrebbero ad essere occupati da parecchi
823: niuna il suo trono invidiò, che il lento / figlio aspettasse, tuttavia
. vedo brillare un filo di rame che lo lega al mondo. paolieri, 2-191
dell'oliveto, senza suoni di gente che ci stia dentro, pare il nudo
miei lettori chi non sa... che cosa voglia dire in una casa,
umile abituro, il cambiamento di scena che vi produce la morte. baldini, 6-654
. baldini, 6-654: irsuti caproni che sbucano con visi di demonio fuori di stregoneschi
e magno castello... dicendo che ciò facea per l'abituro del papa.
miglia aveva tanti ricchi e nobili abituri che due firenze non avrebbono tanti. intelligenza,
troppo più nobili e più belli abituri che prima non aveano. boccaccio, dee
g. morelli, 126: egli ordinò che nel piano del mugello...
com'è detto, molti abituri, che, oltre alla bellezza sono buoni e di
: più volte gli avevo detto, che lui mi accomodassi delle mie stanze,
: non lo fare sì smemorato, che tu indebolissi l'abituro dell'anima e abbattessi
al peripateticismo. menzini, 5-134: vuol che la figlia, imbavagliata il mento,
abiurasse finalmente l'arrianismo, pure non pare che così presto si megliorassero le cose
di essi [protestanti] vennero a confidarmi che si sentivano attirati verso la nostra fede
verso la nostra fede... aggiunsero che forse in breve si risolverebbero di abiurare
, 4-57: ma ben raro è colui che i patti osservi; / anzi sovente
...) è un sacrifizio che il bon senso non può assolutamente fare.
brevissimo tempo. montale, 3-129: dicono che chi abiura e sottoscrive / può salvarsi
sm. gramm. caso grammaticale, che nelle lingue indoeuropee significa l'allontanamento,
, 2-145: il sesto [caso] che non lo hanno i greci, chiamarono
ablativo assoluto: sospeso, per cosa che sentasi, o vedasi, non conforme a
sé nel costrutto, tra due virgole che lo dividano dal resto, del quale egli
». ablativo2) agg. che sottrae o che è sottratto. contrario
ablativo2) agg. che sottrae o che è sottratto. contrario di adiettivo.
lei nonostante le abluzioni e le disinfezioni che praticava ogni volta che tornava a casa
abluzioni e le disinfezioni che praticava ogni volta che tornava a casa. soffici, ii-171
stuparich, 5-36: sorrisi al pensiero che la mia vicina m'avrebbe svegliato con le
buommattei, 1-103: il prelato dopo che ha comunicato le vergini, si purifica
dei sentimenti. betteioni, iv-341: legislatori che imposero agli uomini in nome della religione
l'abluzione è salutare ma non è che un principio. gozzano, 293: le
: le donne conservano una lunga tunica che dopo la prima abluzione, aderisce alla
s. v.]: leggere abluzioncelle che detergono la parte malata. =
primo stato de l'omo annichilato / che ha abnegato tutto suo volere. cavalca,
, ix-351: s'egli è alcuno che voglia venire dopo di me, anneghi
cascia, 1-13: e questi altri monaci che stavano in congregazione ad ubbidienza, annegate
ogni diletto naturale per acquistare le cose che sono sopra natura. fioretti, xxi-999
, estinguete quella focosa luce de l'intelletto che vi accende vi bruggia e vi consuma
consuma; fuggite que'gradi de scienza che per certo aggrandiscono i vostri dolori; abnegate
segneri, i-372: fino a tanto che tu anneghi te stesso con l'esercizio
idem, iii- 56-1: io voglio che tu impari la perfetta annegazióne di te
ciel... l'api gentili / che ronzando con grato mormorio / colgono il
: perfin l'eccletico è un'ape che succhia il meglio da ogni fiore. settembrini
. carducci, 880: come api che al rauco / suon del percosso rame ronzando
nella bocca schiusa / le musiche api che nudrito aveano / sofocle. idem, iv
c. tumiati, 4-107: ape dorata che volteggia ebbra sulle pannocchie azzurre dello spigo
: laggiù laggiù è quella povera italia che risuona tutta di storia come un bugno
: facevano il movimento d'un pugno che strizzi un grappolo; con un lavoro
è uno de'più gentili aperienti, che abbia la medicina. a. cocchi,
. m. -ci). fis. che non è periodico (grandezza fisica o
agg. e sm. disus. che facilita le secrezioni gastriche; lassativo,
metti in uso tutte quelle erbe che sono aperitive. crescenzi volgar., 3-4
vomica, carciofo, ecc.), che ha per effetto di stimolare l'appetito
alvaro, 9-515: il cameriere che venne a offrire gli aperitivi mi
fuori... per un'altra aperta che fece fare al carreggio per uscire
a ciascun ponto di tutte le cause che possano intervenire. guidone, 40-10:
te poi ver me sì colorare, / che ben non te conosca apertamente. dante
: apertamente adunque veder può chi vuole che la imagine per sola fama generata sempre
., i-257: contra sé apertamente trovoe che pugnava lo maestro de la malizia.
io conosco assai apertamente niun'altra cosa che tutta buona dir potersi di qualunque s'
cose io apertissimamente confesso, cioè che voi mi piacete e che io m'ingegno
cioè che voi mi piacete e che io m'ingegno di piacere a voi.
paolo da certatelo, 56: sempre ciò che di'in luogo dove tu sia udito
tu sia udito, dillo sì apertamente che tu sii inteso. savo
ancora, volante nel giorno, significa che sono venuti li contradittori e persecutori alla
machiavelli, 276: tutte queste ragioni che voi dite, sono da uomini che cognoschino
ragioni che voi dite, sono da uomini che cognoschino le cose poco discosto, come
della casa, 2-3-247: prova apertissimamente, che s. m. ha fatto tutti
fatto tutti i buoni offizi in questa causa che si possano desiderare. tasso, 9-6
/ la destinata guerra annunziasse, / volle che solimano, a cui molto oro /
saper fare una menoma parte di quello che si richiede a rendersi grato alle persone.
propria fisonomia certi atti di malcontento, che dichiaravano apertamente le intenzioni dell'animo.
v-67: era una ragazza del quartiere che dopo due o tre fidanzamenti, si era
vico, 530: l'astuzia è proprietà che siegue alla debolezza, i quali costumi
, entrati, la prima cosa che venne lor presa per cercare fu la bisaccia
fece lo tempio di iano, che aperto significasse guerra, e chiuso pace.
la a; conciò sia cosa che ella più di spirito manda fuori, perciò
di spirito manda fuori, perciò che con più aperte labbra nel manda e più
spirito. speroni, 1-2-211: ma or che fanno in su queste tavole e
bocca aperta, e già par che l'aggiunga, / e 'l prenda,
. doni, i-63: fate che io vi vegga in viso: per dio
vi vegga in viso: per dio, che sì; solamente cotesto colore fra
la filosofia è scritta in questo grandissimo libro che con tinuamente ci sta aperto
pingere appunto un libro aperto, che ad altri insegna quel ch'ei
fuor del buco dell'orecchio, che si vede esposta nella testa dell'
testa dell'uomo; la mezzana, che è il buco stesso aperto nell'
aperto nell'osso delle tempia, che si vede ne'teschi; l'interna,
ne'teschi; l'interna, che è dentro al buco. botta, 4-812
,... per tenere aperta più che si può la botteguccia. targioni tozzetti
dai padri loro, viventi in tempo che la miniera si cavava, che ella fu
in tempo che la miniera si cavava, che ella fu mantenuta aperta fino alla pesta
l'ali aperte / la bella image che nel dolce frui / liete facevan l'anime
gelo / chinati e chiusi, poi che 'l sol gl'imbianca, / si drizzan
verde suo modesta e virginella, / che mezzo aperta ancora, e mezzo ascosa,
bellezza. 3. non impedito, che può essere percorso; agevole, comodo
. / « o tu, omo, che 'c'èi salito, / dimme en
'c'èi salito, / dimme en che forma c'èi tu gito, / perché
per gli occhi al core, / che di lagrime son fatti uscio e varco.
volle... dire solamente quello che diceva; ma anche questo: il
, e in altri simili metalli, che se si piegano più e più volte in
abbattuto, arso e distrutto / ciò che lor s'opponea rinchiuso e forte. segneri
. caro, 11-62: ei poi che vide / il suo corpo disteso, e
così grande la dolorosa mia desolazione, che mi toglie affatto il poterne far parola
, ampio, spazioso; libero, che non presenta difficoltà. -aria apèrta:
, o bevve in sua cisterna / che non paresse aver la mente ingombra,
il sole aspetta, / fiso guardando pur che l'alba nasca. boccaccio, dee
luoghi aperti a udire le accuse di colui che gli avesse per le logge calunniato.
berni, 46-25 (iv-104): che rotta la cavezza ne la stalla, /
tasso, 15-53: ma, poi che già le nevi ebber varcate / e superati
haia, ch'è luogo aperto, ma che per bellezza di sito, per ninnerò
con molti altri de'più riguardevoli, che in quella provincia sian nobilitati di mura
campo aperto per la russia disciplinata, che a suo talento vi proclamerà il re,
suo talento vi proclamerà il re, non che il duca di curlandia. bettola,
aperta e scorrevole, e l'apricità che regnano nella più parte di questi interni
ventiquattro mila uomini. 6. che ha avuto inizio, iniziato, che è
. che ha avuto inizio, iniziato, che è in corso. collodi, 775
voi conoscete l'esatta impressione di vuoto che può dare un apparecchio del telefono,
dante, conv., iii-vm-4: poi che aperta è la sentenza di quella particola
sia novo e aperto, / tal che 'l tuo successor temenza n'aggia! idem
11-23: tu dubbi, e hai voler che si ricerna / in sì aperta e
il mio cammino... acciò che per voi il contratto matrimonio tra alessandro
i-543: niuna cosa celavi tu tanto che essa a me non fosse aperta.
vedevasi crescere in modo questo odio, che la parte de'neri veniva in aperta divisione
. berni, 286: il marnilo, che faceva aperta professione di non credere in
cristo, annegò, come un ribaldo che era, in un fiume che è in
ribaldo che era, in un fiume che è in quel di pisa. idem,
. delfino, 1-118: color, che di natura / pensan mirar gli alti
, e con parole apertissime si protesta che voi morrete in peccato? leopardi, 20-146
e d'onorare / il tuo marito sì che possa andare / ad occhi aperti per
iv-338: sappiamo pure tutti... che vagliano le promesse de'franzesi, i
c. dati, 1-31: io so che alcuni si rideranno del mio zelo e
mi consigha la benevola e sincera intenzione che mi par vedere in lei. leopardi
10. ling. vocale apèrta: che si pronuncia a bocca larga { è
inganno: assegnando la greca e, che alla. ostra e, chiusa,
castiglione, 231: non è dubio che sopra tarme più si convengan colori aperti
: il rosso è quel colore acceso che dipinge la grana,... e
le materie sono bene preparate, e che i colori dei metalli sono bene aperti e
ciascun di tórre via fiorenza, / colui che la difesi a viso aperto.
7-9 (208): ricòr- dati che una volta senza più suole avvenire che la
dati che una volta senza più suole avvenire che la fortuna si fa altrui incontro col
, approdò in seno alla cloe, che, per la paura e per l'allegrezza
. gravina, io: donde avviene che per lo più gli uomini sognano con
, 2-69: questo è il sogno che faccio ad occhi aperti. -stare
ii-194: in somma, il poco male che soffro... in questo caso
non tocca a te il fare delle vendette che io non desidero. -essere un
1-74: nando... mi disse che ogni piazza era come una fiera dove
più forte de'boschi, non meno che nell'aperto delle campagne, abitano a stuoli
tafani ed altri simili improntissimi insetti, che volano. 14. sm.
barberino, ii-163: amico irato convien che sostenga, / fin che tornato porai esser
irato convien che sostenga, / fin che tornato porai esser certo / del suo
esser certo / del suo volere, che poi vedi aperto. dante, purg.
come si truova iscritto: -melio è che l'uomo sia muto, che parlare quello
-melio è che l'uomo sia muto, che parlare quello che non sia inteso.
uomo sia muto, che parlare quello che non sia inteso. af. villani,
. boccaccio, i-329: per ciò che voi dite, aperto pare che sempre siete
per ciò che voi dite, aperto pare che sempre siete stata amata da chi amato
cristiano, ora tutto aperto ti dico che io per niuna cosa lascerei di cristian
. tasso, 6-22: e poi che furo armati, / quei del chiuso n'
dei monti. ojetti, ii-601: che la musica voli via tutta verso l'aperto
sbarbaro, 1-43: voce di gente che cena all'aperto. vittorini, 4-32:
volgar., ii-1-130: quando vide che inganno né ingegno non gli valeva, egli
perché lo acciaio è apertóre de'canali che più nelle viscere sono serrati.
questi tali edilìzi si trovò mai, che nell'assettarsi e far la sua presa,
quel dente. panciatichi, 212: pare che vadano ogni giorno più intrigandosi le cose
scorgeva solo il profilo nero del pastore che vigilava seduto accanto all'apertura della capanna
un piccolo giglio fiorentino in smalto rosso che le fermava a modo di spilla l'
della sottana, egli scoprì un'apertura che arrivava direttamente ai pantaloni. vittorini, 4-183
quando io considero l'apertura della sua mente che è tutta lucida, e'mi pare
io... m'accorgessi di quello che sono. cicognani, 1-100: i
si sentisse sicuro e pienamente informato. il che non gli toglieva una geniale apertura di
134: ancora vi è un altro filo che si congiunge con il predetto, appiccato
in pronto tanti compassi,... che conser vino appunto l'apertura
l'apertura data, quante sono l'aperture che richiede la soluzione del problema. d'
ancora né li prelati né li legati medesimi che cosa si dovesse trattare. salvini,
. redi, 16-viii-380: crederei dunque che fosse necessario, che v. s
: crederei dunque che fosse necessario, che v. s. illustrissima e l'illustrissimo
v-313: solo mi turba un poco, che in cambio di vedere apertura alla mia
ciò fu poco in paragone dell'utile che glie ne venne per la grande apertura ch'
000 kilowatt, non è un colpetto che lasci del tutto tranquilli. 9.
palazzeschi, 1-205: non si può dire che sia molto quanto voi possedete; io
apertura (nel rugby): giocatore che tiene i collegamenti fra gli avanti e
di vene. redi, 16-v-203: vorrei che mi dicessero in qual
disus. proprio delle api, che concerne le api. salvini,
apètalo, agg. bot. che è privo di petali; che
bot. che è privo di petali; che ha fiori senza petali.
vallisneri, i-207: considerano prima i fiori che sono ornati di foglie,.
,... e dipoi i fiori che non hanno foglie,..
hanno foglie,... che chiamano apetali. = voce dotta
l'etimologia allora ammessa (mela che claudio appio avrebbe impor tata
. apiato, agg. bot. che presenta apiatura. apiatura, sf.
su una pianta coltivata, di frutti che richiamano altre varietà più primitive e meno
deriv. da ape (perché si credeva che l'apiatura fosse dovuta al trasporto da
latin. pecora nota agli antichi, che la designavano così per la mancanza di lana
: le pecore più lodate sono quelle che hanno le gambe corte e la pancia vestita
corte e la pancia vestita: quelle che l'hanno ignuda si chiamavano apiche, e
apicale, agg. bot. che si sviluppa all'apice, alla sommità
nuova forma e un colore più cupo che su l'apice diveniva violetto. ojetti,
11-232: di qua, la sigaraia che dosa le miscele, arrotola le foglie
le miscele, arrotola le foglie badando che l'apice resti dalla punta che s'
foglie badando che l'apice resti dalla punta che s'accende. 2. figur
vari dotti passò l'altra opinione, che la lingua nostra nel secolo del trecento
iii-26: natura ha sempre comandato, che la moltitudine sia fatta giuoco e strumento
contenta amorosa la prima la sola donna che avessi mai amato. d'annunzio,
non v'ha facilmente un apice, che ridondi. leopardi, ii-919: la qual
. -apice radicale: estremità della radice che ne continua lo sviluppo. vallisneri
apice intendono i botanici quel picciolo corpicciuolo che ritrovasi nella cima degli stami, ritondo
lastri, 1-3-4: colgonsi tutte le foglie che cir condano lo stelo,
omicidio. apicifórme, agg. che ha forma di apice, che finisce
agg. che ha forma di apice, che finisce a punta. tommaseo
in punta più o meno acuta, e che hanno talvolta la forma di una pannocchia
v.]: diconsi apicilari gli organi che si trovano posti al sommo di
vissuto sotto tiberio: celebre gastronomo, che scrisse un trattato sui piaceri della mensa
. api colato, agg. che è fornito d'apice, che
agg. che è fornito d'apice, che finisce a punta.
fermenti alcoolici zuccherini (saccaromiceti), che si trovano sulle bucce dei frutti maturi
sinisgalli, 2-32: un mio amico che si è votato a fare l'apicoltore
{ apiòlo verde) e la canfora che se ne estrae { apiòlo bianco):
, caratterizzata dai grossi tuberi (che i contadini mangiano come le patate)
e dai fiori a grappoli assai fitti che odorano di violetta (detta anche
, agg. e sm. bot. che non ha nocciolo; frutto senza
cessazione della febbre, o il tempo che corre tra le due accessioni nelle febbri
(plur. m. -ci). che non ha più febbre, sfebbrato.
aggiunto di malattia, ed è quella che non va accompagnata da sintomi febbrili.
àpiro, agg. refrattario alla combustione; che non si brucia né si fonde (
incombustibile, e dicesi di quei corpi che, esposti ad un grande e lungo fuoco
è di quattro specie; vivo, che i greci chiamano apiro: questo nasce
. m. -ci). neol. che riguarda le api (il loro allevamento
plur. zool. sottoclasse di mammiferi che non presentano placenta (mono- tremi e
aplacentato, agg. zool. che non presenta la placenta (i mammiferi
drcxd: v7] to <; * che non può errare '(de- privat
4 errante '; uxavrjttxó? 4 che fa errare '). aplasìa,
tutte [le spugne] sono quelle che si chiamano aplisie, le quali non
aplòfìto, sm. bot. pianta che presenta normalmente l'aploidia. =
. filol. abbaglio del copista, che nel trascrivere due lettere o sillabe o parole
. m. -ci). filol. che è causato da aplografìa; che è
. che è causato da aplografìa; che è tipico dell'aplografìa. aplòide,
. aplòide, agg. biol. che presenta aploidia. — voce dotta
ornamento delle navi greche e romane, che sovrastava la ruota di poppa ed era
-apnea fisiologica: mancanza di respiro che caratterizza il feto appena viene alla luce
entom. di in setto che respira attraverso il tegumento (respirazione cutanea
tegumento (respirazione cutanea), invece che attraverso la trachea. = voce dotta
. m. -ci). medie. che concerne l'apnea, che è tipico
medie. che concerne l'apnea, che è tipico dell'apnea. apo
dorsale piana e membranosa, l'addome che termina in due setole e i piedi
termina in due setole e i piedi che finiscono in pinne branchiali: le sue
. atleta (nella grecia antica) che, armato di elmo, lancia e scudo
apocalissi e apocalisse, sf. scritto che contiene profezie e rivelazioni intorno alla fine
e 'l futuro, / e ciò, che or corre, sarà permanente »;
. m. -ci). ling. che è formato per aplologia. aplòme
zool. celenterati idrozoi (meduse) che mancano di generazione alternante e si presentano
, agg. e sm. bot. che è nella fase aploide. =
quale vide per ispirito tutte le cose che debbon essere infino alla fine del mondo.
astolfo tolse il suo [senno]; che gliel concesse / lo scrittor de l'
d. bartoli, 40-iii-418: con che si rappresentava la celeste gerusalemme descritta nell'
2-112: quando arriva il momento / che anche i bambini fan la baia al tuono
, 6-234: la malattia non poteva generargli che un parossismo spirituale, un'apocalisse.
(plur. m. -ci). che concerne la letteratura apocalittica; che è
. che concerne la letteratura apocalittica; che è proprio dell'apocalissi. -in partic
dell'apocalissi. -in partic.: che ha riferimento con l'apocalissi di s
nel mezzo delle piazze accrescendo il pandemonio che vi facevano inni apocalittici, canti riscotitori,
dalla guerra. 2. figur. che suscita il terrore di una rovina cosmica
di fumo, il viso della luna che appariva e spariva fra quei vapori apocalittici
apocalittiche egli aveva udito gente dell'antichità che combatteva a cavallo bendata: -combattere,
uscimmo insieme sulla piazzetta, nel vento che dibatteva quel sole apocalittico. 3
(apocàrpico), agg. bot. che ha perduto la facoltà di produrre frutti
con questo nome dal lindley i frutti che provengono da un pistillo semplice, cioè
bot. arbusto della famiglia apocinàcee, che comprende varie specie, di cui
overo brassica canina, è una pianta che produce piccole viticelle di noioso odore,
un frutice con fusto senza nerbo, che da se stesso non si sostiene, rependo
, rependo per terra o aggraticciandosi a che truova; le sue foglie son somiglianti
domenichi [plinio], ii-992: dicono che elle [le rane] hanno un
= voce dotta, gr. ànò che indica allontanamento e xùtos * cellula '
varchi, v-346: bene è vero che tra questi [libri del vecchio testamento
canone degli apostoli essere apertamente fra quelli che gelasio nomina apocrifi. salvini, v-424
: i libri apocrifi propriamente eran quelli che stavan nascosi, e non eran per
tutti. lami, 2-27: quel dire che ei ripone il simbolo apostolico tra gli
fosse davvero, non si potrebbe altro che... dirlo apocrifo. leo-'
a cui forse dette occasione un rimatore che si facea bello delle cose altrui o
sdegna cloto, anzi sorride, / che mieter possa apocrifi cimieri / senza
sm. stor. persona di fiducia che trattava un affare come intermediario fra due
, coda rudimentale o assente, che si addentrano nel terreno a guisa di
la stanza dove i bagnanti deponevano le vesti che i cap- sarii custodivano. =
sf. filos. parte della dialettica che si prefigge di dimostrare la verità di una
a quella evidenza, necessità e certezza che derivansi dalla forma dell'intelletto o dai
dell'aforisma:... diresti che il suo sconsolato pessimismo riesca almeno ad
plinio], 10-39: molto volano quelle che sono chiamate apode cioè senza piedi,
chiamati apodi, cioè senza piedi, che trovandosi in sulla terra, non possono da
, così aristotile chiamò quegli uccelli, che noi diciamo rondoni, non perché manchino
dopo la proposizione secondaria (protasi) che la condiziona. = voce dotta
mano si riferisce il muscolo palmare, che nasce dall'apofisi, cioè dal gonfiamento
i-46: si levava lento ed orribile così che le apofisi de le clavicole si disegnavano
v. borghini, 1-2-364: quegli che sono invitati ad alcun solenne convito,
, 2-40: può essere finalmente, che questo bicchiere sia servito per uno di quei
servito per uno di quei regali, che dal padrone del convito si solevano fare a
i convitati, detti apoforèti dal portarsegli che e'facevano seco a casa. =
dotta, lat. apophorèta (marziale, che così intitolò il xiv libro dei suoi
: io credo adunque savissimo quell'apotegma che dice: tutto doversi fare in prò
3-2-74: il sole apogeo ha minor parallasse che quando è perigeo. campanella, 2-320
perché in un segno hanno più virtù che in un altro. e in certa
. rajberti, 2-52: quando scoprì che eravamo due medici, toccò all'apogeo
, lat. apogèus (plinio) * che viene dalla terra, che soffia dalla
) * che viene dalla terra, che soffia dalla terra ', dal gr.
terra ', dal gr. à7ióy£iov * che parte dalla terra, che s'allontana
à7ióy£iov * che parte dalla terra, che s'allontana dalla terra '(comp.
apogèo2, agg. e sm. vento che spira da terra. soderini,
, 1-87: altani venti si domandano quelli che vengono dai monti e spirano in alto
e spirano in alto; apogei quelli che radono e rasentano la superficie della terra.
. -ci). non politico, che è estraneo alla politica; che non
politico, che è estraneo alla politica; che non si occupa o prescinde dalla realtà
cecchi, 6-30: un ufficio di investigazione che si preoccupa, sopra tutto, delle
agg. letter. proprio di apollo, che si riferisce ad apollo; che ha
, che si riferisce ad apollo; che ha la bellezza d * apollo.
ariosto, 25-96: era un'ampia campagna che giacea / tutta scoperta agli apollinei raggi
riprende il clamore, come il vento che cade e risorge. idem, iv-2-600:
, da tromba eguale / a quella che a me diede apollo e disse: /
il mezo apollo / dal dì, che io porto il grave giogo al collo.
. fagiuoli, 3-3-52: ah, che pur troppo è ver, ch'è un
rompicollo / grande l'udito; e che facendo senza, / felice si può
, gr. 'attóxxcov -<ùvo$. che v'inganniate, e credomi in necessità di
nevischio, / gelide in vista tanto che vi sembra / di vederle squagliare a poco
/ cerchiano l'ali zone bigio-nere / che tengono del musco e del macigno:
plebeo delle pieridi, / ha un che di malinconico e s'accorda / mirabilmente
152: la natura: è il ragazzo che ha telegrafato... perché acchiappato
.. perché acchiappato il parnassius apollo che sta solo sulle cime.
apologante, agg. letter. che vive e si esprime nell'apologo;
animali del firenzuola,... sento che seguiterei ad amarla dell'istesso amore.
, ii-2-154: sono fulmini... che invece di fulminare i miscredenti, illuminano
la medicina, libri di apologetica, che mi lasciarono freddo. papini, 8-16
(plur. m. -ci). che ha i caratteri dell'apologià, che
che ha i caratteri dell'apologià, che è rivolto alla difesa e all'esaltazione
bisticci, 467: fece cinque libri, che li chiama apologetici, in difensione di
ed apologetico, perché non vi piacerà che lo dica scolastico? sarpi, i-163:
. magalotti, 1-158: voi direte che questo è un discorso apologetico in difesa
difensivo. rama, i-205: tertulliano, che scriveva verso la metà del ii secolo
suo apologetico, dopo aver narrato ciò che face vasi nell'assemblea,...
vasi nell'assemblea,... soggiunge che a tutto questo presiedevano gli anziani più
mi trovo in maggiori occupazioni del padrone che mai. l. salviati,
gerson... non portarò altra dottrina che quella insegnata da'santi apostoli, e
altri dottori cattolici... parendomi veramente che di questa maniera io possa non solo
principalmente, ma a tutti quelli ancora che vederanno questa mia apologia. goldoni,
. gozzi, i-5: miserabile quel scrittore che nel giustificarsi non vede in sé che
che nel giustificarsi non vede in sé che meriti e argomenti di panegirici; trova
. b. croce, iii-23-82: interpretazione che più tardi... risuona nel
. dir. apologia di reato: reato che consiste nella giustificazione o nell'esaltazione morale
pubblicamente esposta di un fatto idealmente considerato che la legge prevede come delitto. =
concederò volentieri agli apologisti interessati dell'incostanza che queste trasformazioni del mondo fisico sono immagini
mondo fisico sono immagini perfettissime di quelle che vanno succedendosi nel mondo morale. leopardi,
laddove gli apologisti della religione ne deducono che gli stati sono stabiliti e conservati dalla verità
e distrutti dall'errore, io dico che sono stabiliti e conservati dall'errore,
dimostrazioni va da'teologi e dagli apologisti che sanno. = voce dotta,
mica d'apologizzare per ogni avvenimento, che o la malizia o la semplicità abbiano
. calvino, i-519: affare edilizio che lui aveva apologizzato ed esaltato dentro di
questa [cosa] non foss'altro che un apologo, sia citata per quello a
dall'imitare la cornacchia dell'apologo, che pretese dar saggio di bella voce alla volpe
a cui forse dette occasione un rimatore che si facea bello delle cose altrui o
= voce dotta, gr. &nó che indica separazione e * fusione,
. m. -ci). biol. che concerne l'apomissi, che presenta apomissi
biol. che concerne l'apomissi, che presenta apomissi. aponevròsi (aponeuròsi)
, sf. anat. membrane fibrose che avviluppano i muscoli e hanno lo scopo
. cocchi, ii-180: altre volte par che il reumatismo occupi le tendinose espansioni e
m. -ci). anat. che si riferisce all'aponevrosi, che è
anat. che si riferisce all'aponevrosi, che è proprio della aponevrosi.
brigizione per subitano flusso di sangue, che i greci chiamano apoplessia, affogò e
è una infermità che ha a distoreere alcuna parte del corpo
apoplissia molto notabile in questi ultimi giorni, che l'ha portato vicino a morte.
accidenti di gocciola, tanto forti, che riducono l'uomo secondo tutte le apparenze
, fu un fiero colpo d'apoplesia, che percosse l'amato mio padre. rasori
apoplessie, i flussi, ed altre, che non si sono notate o pel picciolo
membra. nievo, 683: capii che l'apoplessia lo aveva liberato perfettamente di
plur. m. -ci). che si riferisce all'apoplessia; che è tipico
). che si riferisce all'apoplessia; che è tipico dell'apoplessia, che rivela
; che è tipico dell'apoplessia, che rivela sintomi di apoplessia. redi
possibile, a test'alta, / che l'accidente suo non rincappelli. targioni
. cantoni, 585: non capisci che è un circolo viziosissimo il tuo e che
che è un circolo viziosissimo il tuo e che tutto parte da te per ritornare in
te per ritornare in te? non capisci che sei apople- tico di te medesimo?
, hai una fisonomia di colpo apoplettico che consola. panzini, i-616: ieri sera
alle sei, qui è venuto colui che non dice né l'ora né il giorno
). filos. sillogismo dubitativo, che mostra l'uguale valore di due ragionamenti
cui urta un processo logico (e che è, o pare insuperabile e ineliminabile
la storiografia vera e propria, quella che non sta nell'infimo ma nel sommo e
parecchi animali (particolarmente insetti), che consiste nella produzione di odori o
sf. gramm. reticenza; pausa (che nella scrittura si segna con i punti
il lettore concepiscano di per sé quello che il parlatore o lo scrittore non viene
giovanni dalle celle [crusca]: che è apostasia in generale?...
io ò udito dire a li poveri che molto è grande rischio d'apostasia, quand'
se n'andò. manzoni, io7: che sapienza divina nel precetto di fuggire dalle
... non si poteva uscirne che con la morte o con l'apostasia
,... apostati moltissimi, che venivano colla segreta speranza che il fallir del
moltissimi, che venivano colla segreta speranza che il fallir del vescovo giustificasse il loro
celle [crusca]: conciossia cosa che colui che apostata dalla fede sia infedele
[crusca]: conciossia cosa che colui che apostata dalla fede sia infedele ed eretico
, ii-272: mentre tu dipingi i cattolici che apostatarono lieti e contenti in punto di
punto di morte, il fatto dimostra che muoiono o arrabbiati e nella disperazione, ovvero
(plur. m. -ci). che concerne l'apostasia; apostata, ribelle
[gli occhi] più nobili membri che sieno nel corpo, onde dico che
che sieno nel corpo, onde dico che obstalmia è apostema caldo, nato nel bianco
si teme, come si doverebbe, che possino produr qualche apostema pericoloso. gazola
sieno più acconcie e confacevoli per annientarli che verun altro medicamento più grossolano, con
adivene per difetto della vertù vociva, che viene dal cerebro, e puote venire
temperatamente fredda è migliore a'sani, che tutte l'altre acque, avvegnaché impedisca
i nervi, e nuoca a coloro che sono apostemati dentro, imperocch'ella accende
: la quale aposte- mazione nel tempo che venisse sarebbe cagione della morte dell'infermo
vallisneri, iii-315: pensa... che quell'ago o spillo grande forasse senza
. filos. ragionamento o giudizio che si fonda sull'apprensione diretta o sull'
ma tutto a posteriori, cioè dall'effetto che veggiamo. = voce dotta, lat
i-439: e però cristo affermò, che chi fa così non è atto all'
spergiuro e come invasore dello apostolato, che già era dato ad un altro.
disse ai fratelli d'eleggere fra coloro che erano stati perseveranti nella loro assemblea fin
. galdi, i-247: può assicurarsi che non si è trovato in tutta la rivoluzione
: e tanto meno que'due, che camminaron l'appia insino a babylon,
: il suo apostolato non può essere che a tavolino. = lat.
gregorio ix volgar., 1-102: chente che si sia quella forma, noi noi
forma, noi noi sapemo, se non che troppo sarebbe sformata, se il giudicio
plur. m. -ci). che è proprio degli apostoli, che concerne
). che è proprio degli apostoli, che concerne gli apostoli. dante
lume. cavalca, i-93: guardatevi che la sincerità della vostra fede non sia
e trovò per sue ragioni e decreti, che 'l re di francia come gli
autorità de'prelati della santa chiesa, che tengono il luogo degli appostoli. giovanni
giovanni dalle celle, 4-198: li accattatori che per l'ele- mosine discorrono, è
l'ele- mosine discorrono, è dinegato che non sieno sanza le vere apostoliche lettere
7: lo fece soddiacono apostolico, che sono quegli che portano la croce innanzi
fece soddiacono apostolico, che sono quegli che portano la croce innanzi al papa.
, esenzioni, immunità et altre zacchere che hanno li signori protonotari apostolici participanti e
io mi potria scusare, dicendo, che come ministro, cotesto tesoro io lo
luoghi de più dotti frati e preti che si trovassino. sarpi, i-33:
decreto apostolico e come papa quella dottrina che come privato aveva insegnata. idem,
insegnata. idem, vi-3-145: ordina che tali cose si osservino non solo nel
i prelati francesi... volevano assolutamente che s'approvassero per legittimi i vescovi instituiti
questo un dir più proprio: avvenendo talora che 'l papa muoia; là dove
dei fedeli, l'assemblea universale, che fa la nomina del nuovo apostolo;
, o nella vita interiore); che compie opera di apostolato. dante
frutto. sarpi, viii-18: quelli che anteposero... le ricchezze e
apostolica dolcezza. fu appunto per tale dolcezza che lo battezzammo pietro. viani, 14-106
traverso i suoi rappresentanti. àtcoatoxixós * che concerne l'apostolo'. apostòlico2 (appostòlico
voi. iacopone, 36-48: puoi che caritate tu porti el vestemento, /
vestemento, / li apostuli te 'nvitano che si de lor convento: / « vien
virtù e potestà sopra tutti li demonii e che potessero curare e sanare tutte le infermità
: così si legge degli apostoli, che godevano delle vergogne e delle persecuzioni che
che godevano delle vergogne e delle persecuzioni che sosteneano per lo nome di dio. boccaccio
può fare, se non quel sacerdote che dirittamente è ordinato secondo gli ordini della
successori. sacchetti, ii-162: e nota che gli apostoli peccorono, o veniale o
2-107: gli apostoli dissono a cristo che insegnasse loro orare. frezzi, iv-14-79
così si legge degli apostoli santi, che eglino allora godevano, quando cominciarono a
xxi-971 (39): parea loro che fosse rinnovato quello antico miracolo degli apostoli
apostoli lasciarono per rimedio di questa pestilenza che l'eretico fosse ammonito una, due volte
sacerdote, assistito da un vecchio paesano che sembrava un apostolo, calvo come era e
delle anticaglie de'governi di prima, che la rivoluzione francese veniva a rinnovare,
giovanile e il dogmatismo rigido dell'apostolo che ha fede nella sua missione. panzini
imparato dalla bocca eloquente dei suoi apostoli che dio non c'è. b.
si noverano i soli apostoli e martiri che l'italia di quel tempo potè generare
non mi si mette intorno dicendomi, che nel monastero di tor di specchio c'
6. stor. eretici medievali, che sostenevano il ritorno alla purezza di vita
stolti, anzi eretici sono quelli poveri, che comunemente si chiamano apostoli, e vanno
per aver da mangiare, in ciò che dicono, che non debbono far niente
da mangiare, in ciò che dicono, che non debbono far niente se non mangiare
orare. sacchetti, 101-2: uno che era... di questi che si
uno che era... di questi che si chiamano apostoli, che vanno con
. di questi che si chiamano apostoli, che vanno con le fogge vestiti di bigio
. sf. ant. apostola: donna che ha udito gli insegnamenti di gesù cristo
. caro, 2-3-128: veggo che apostrofate, per dir così, due
, come si suole nel parlar popolare, che trae alla espressione più corta e più
apostrofo. salvini, v-383: credo che pronunziassero in quel caso pistoi'apostrofato
sono più dello stile puro famigliare, che del sublime. = deriv.
il suo dire ad una persona, che il più delle volte non è presente
figura, la cui natura è tale, che ella rivolge il parlare dal corso suo
. montano, 113: è da rimpiangere che a nessuno di coloro cui verranno rivolte
« o bue! », un grido che loro emettevano come un muggito, prolungando
segno grafico a forma di virgola, che si appone alle parole che hanno subito
di virgola, che si appone alle parole che hanno subito l'elisione o l'aferesi
: apostutto t'affermo, se quello, che perduto hai di filicità mondana fusse stato
dal centro su uno dei lati, che divide per metà (corrisponde al raggio
, 1-240: è molto verisimile, che posteriormente in una delle feste quirinali ad
, conc., ii-580: ecco di che fu capace un principe a cui l'
2. music. « ciò che manca dal limma a compiere il tuono
(plur. m. -ci). che serve ad allontanare e a esorcizzare
dotta, gr. à7roxpó7raio <; 4 che allontana [la sven 4
non fossero i consoli,... che vennero là in fretta per appaciare
, 1 * 271: farà pur duopo che... mi piaggiate e
bambini quando sono in collera e che si vogliono appaciare. 2.
adriani, 3-4-422: iddio rispose, che ciò era sdegno di nettuno, che giammai
, che ciò era sdegno di nettuno, che giammai non s'appacerebbe, se prima
rimedio ci voleva per appacificarci con dio che a lui rendere le gratitudini. livio
, e appa- cificossi col ricco, che era suo nimico. l. morelli,
[crusca]: la nave e ciò che ella porta appacificheranno il mare. idem
, 407: la bocca appacifica certi cani che morderebbero le pitture. =
. di pacificare (v.), che ora prevale. appadiglionare, tr
] due gran broccati si congiugnevano, che... appresso ad alcune colonne
a esercitare il diritto con più arroganza che buona fede). = deriv
di appadronare), agg. podere che è divenuto proprietà di qualcuno, o
e ordini, 8-56: vogliamo anoora, che quei beni consistenti o in edifizi,
, o in pasture, o altro, che alcuni popoli delle comunità della montagna di
stesse nuove comunità. 2. che è stato assegnato a un padrone (un
padrone (un podere); che è stato assunto da un padrone (un
* podere non ancora appadronato ', che non riconosce chi abbia a possederlo con ferma
patti. appagabile, agg. che si può appagare, esaudire, compiere
può appagare, esaudire, compiere; che si contenta agevolmente. magalotti, v-49
. v.]: uomo appagabilissimo (che sa, per moderazione, contentarsi di
vostro intelletto. salvini, 30-1-115: che bello appagamento di nobile curiosità sarebb'egli
ma non vi ha nello stesso uomo che un solo appagamento... uappagamento
: con tale anima cote- st'uomo che amò... avanti di conoscere il
di conoscere il nome dell'amore, che nutricò per forza intima l'amor suo primo
: le esigenze espresse dalle dottrine, che sopra credevamo di aver confutate, rimangono
v-1-638: c'è un istinto pittorico che porta a vedere il mondo come un
,... aspetta dalla pittura ciò che un'altra o altre arti potrebbero dargli
giamboni, 2-142: tullio dice, che questa virtù [la temperanza] è
sia ciò appagamento di questo dispiacere, che meco porto della indisposizion vostra.
accesa nave, fattone a'marinari trarre quello che si potè per appagamento di loro
niuno altro prezzo merca, niuno appagamento che dolore. = deriv. da
. di appagare), agg. che appaga, soddisfacente. segneri, iv-9
di ricchezza... è, che tu t'appaghi di quello che ti basta
è, che tu t'appaghi di quello che ti basta. dante, conv.
., 23-15: qual è quei che disiando / altro vorrìa, e sperando
piccolo, né dottore né scolare, che non mi volesse il meglio del mondo
da certaldo, 167: quegli è ricco che s'appaga; quegli è povero che
che s'appaga; quegli è povero che sempre agogna l'altrui bene. landino
bene. landino, 350: niente è che dia maggior giocondità e voluttà alla mente
maggior giocondità e voluttà alla mente, che la cognizione delle cose divine, le
ii-31): io porto ferma openione che non sia gente in italia che più s'
openione che non sia gente in italia che più s'appaghi di titoli onorevoli,
galileo, 433: io vi dirò quel che ne sento, che non so quanto
vi dirò quel che ne sento, che non so quanto vi sia per appagare.
, iii-386: a biondo crin, che scarmigliato e vago / i campi di un
d'onor poco curante e vaga, / che sol delle non sue glorie s'appaga
scritti con l'antica accuratezza non appagano che pochi lettori. alfieri, 30:
sorta di gente alla prima; ma più che mai se un povero diavolo viene a
284: addio, serena etate, / che di forme e di suoni il cor
a'popoli, ma deve fare in modo che le leggi ed i provvedimenti rispondano alle
testi fiorentini, 178: e perciò che ella è di ragione al comandamento del
sì le doniamo termine oggi, sì che ella aparecchi li suoi arnesi e prenda commiato
i panni. ariosto, 1-1-293: che tal mercè, cor mio, ti si
mio, ti si prepara, / che appagherà quant'hai servito e servi.
, 7-40: di questo vizio addiviene, che nullo uomo si tiene appagato di sua
obbediente al marito e tanto servente, che egli si teneva il più contento ed il
[messenzio] appagato della città, che enea novellamente avea fondata sì vicina del
sm. (femm. -trice). che appaga, che soddisfa. tommaseo
. -trice). che appaga, che soddisfa. tommaseo [s. v
mie strade chiaviche fe * fare, / che molto a tutti i miei fu grande
corso della processione / ve n'eran altro che diciotto o venti. tommaseo [s
, 1-1-401: e per una pianella che si appai, / si fanno cento
le manette, e con una fune che univa le coppie. alvaro, 2-158
, di fianco, e le scarpette che ha appaiate da una parte sembrano due colombe
, i-312: ora, dafni, pensa che tu sia un torello e che io
pensa che tu sia un torello e che io sia ima giovenca; ci abbiamo ad
brutto egli è un demonio, / che in quanto nel saper nessun l'appaia.
a due persone (sposi, amici) che si somigliano, o stanno bene insieme
salviaii, 20-45: il fatt'è che, s'egli è il farnetico, voi
: e'mi dice la musa / che di questi rettangoli appaiati / nasceran di
. beltramelli, iii-770: le sembrava che tutti i merli dovessero andare appaiati.
tagliati e poi appaiati avendo riguardo a che le lunghezze delle due aperture resultassero a un
due domestici, marito e moglie, che i più mal appaiati non avevamo mai visto
cui si chiudono le coppie di colombi che si vogliono accoppiare. g
sm. (femm. -trice). che appaia, unisce. appaiatuf a
v'è di queste appaiature, / che con tutto mistero il conte fece.
26-24: la verità è, che il signore di cortona, che che si
è, che il signore di cortona, che che si sia la cagione, avea
, che il signore di cortona, che che si sia la cagione, avea fatto
appalancare le dette chiane per forma, che con navi non vi si potea passare.
siloisme, /... / che lo vero non sia appaiato.
3-4 (297): dove io credessi che tu a niuna persona del mondo l'
amor chiuso e celato / cotanto, che né in vista né in sembianti / accorto
arebbe iddio co'santi / ciascun pria che l'avessi appalesato. frezzi, ii-4-48:
intesa, / suspiron tutti con dolor, che viene / di mezzo il cor,
viene / di mezzo il cor, che gran doglia appalesa. giov. cavalcanti,
. cavalcanti, 372: le fanterie che avevano... non appalesavano al
l'appalesar, ti scovrirei / un pensier che nel cor gran tempo ascondo. m
dicendo esser meglio appalesar la golpe, che nasconderla con rischio di morte. g
nel fuoco ancora si può pigliare, che... se con molte legne
: ma tu fustù sì sciocco, che giammai / alla tua amata donna /
faldella, iii-63: quei misirizzi volanti, che dovunque siano appallottati cascano sempre ritti con
fonderie di ferro, e dicesi dell'appallottolarsi che fa questo metallo, quando si rappiglia
questo metallo, quando si rappiglia prima che arrivi al fondo della fornace.
colla mano e poi aprendo la mano che non ti rimanga appallozzolato ma rigonfi come
appalmato, agg. arald. che mostra la palma (la mano raffigurata
egli per danari, o per amistà che si potesse fare endica, molti comperandole a
e'si può appaltare una cosa, che altri che tu non ne possa vendere
si può appaltare una cosa, che altri che tu non ne possa vendere. salvetti
appaltò le cialde / e quelle chicche che si danno a'bimbi. montecuccoli, 2-164
], ed aggiustarsi con carrettieri, che per tutta la campagna facessero a loro
e tronchi ogni stanco pensiero, / che l'umid'ombra et ogni quiet'appalta.
ciaschedun luogo appaltato qualche macello tenue, che paga poco di sigillo.
sm. (femm. -trice). che prende, che assume in appalto;
. -trice). che prende, che assume in appalto; che dà o assegna
prende, che assume in appalto; che dà o assegna in appalto.
appaltatore di delitti, un disperato, che tiene corrispondenza co'disperati più furiosi.
gli appalti a mena dito, / che fra te si son fatti e chel
vero appalto dato dai soscrit- tori (che qui fanno la parte del capitale) al
la parte del capitale) al libraio, che adempie quella dell'industria. bontempelli,
tanta moltitudine di popolo quattr'ore prima che l'opera incominciasse ch'io mi rassegnai
/ mille amanti io donerei, / che con tanti piagnistei / han l'appalto de
a sua sodisfazione a più e diversi macelli che sono dentro a ciascun appalto.
. panzini, ii-256: l'oste che si era preso l'appalto del buffet,
era preso l'appalto del buffet, rispondeva che per
e i bicchieri rotti? e quelli che non pagano? bocchelli, i-300: per
a certi letterati maldicenti o millantatori, che intendono di farsi nome censurando i migliori
. guerrazzi, 4-720: il ministro che così opera, o lascia che gli
il ministro che così opera, o lascia che gli appaltoni operino per lui, rassomiglia
appaltoni operino per lui, rassomiglia al soldato che sul cimento di combattere butta via la
a ciò si ordina... che tutti gli appanatori debbano appanare con l'
; non s'intendendo però de'guadi che fussino nati e appanati fuori dello stato
, agg. e sm. ant. che è addetto a fare i pani di
, ii-90: però, gente dabben, che m'ascoltate, / e bramate goder
poltrona). allegri, 78: che mentr'un è colà fra due guanciali /
miei diritti al trono di francia, che almeno mi s'assegnasse un decente appannaggio
principe suo figliuolo fermato l'appannaggio, che in luogo di quella m'aveva sostituito
sostituito. botta, 4-521: fu cagione che i fratelli... addomandassero la
deva di aspirare a queste diavolerie che beatus aveva elencato, ma a cosa
è coraggio, / benché delirante, che si rifletta / in essi l'onta dell'
/ in essi l'onta dell'uomo che appannaggio / fa dell'uomo.
. 4. figur. ciò che è proprio di qualcuno (o di
cagione, molto più bene desidera, che non gode. salvini, 30-1-7: viene
. popini, i-29: un mondo che non sai e non conosci, che non
mondo che non sai e non conosci, che non conoscerai ma vivrai, sarà il
, 6-34: quel minimo talento creativo che sarà stato appannaggio anche del più rozzo
? / già mi pare di sì ora che il vento / scompiglia dolcemente i miei
sue mani, in quanto egli credeva che le unghie dovessero avere quell'appannaggio di orlatura
punto dissimile... dall'appannamento, che fanno i vetri attorniati dal ghiaccio.
nostro alitare sopra il terso cristallo, che mi dite voi che esso si sia?
terso cristallo, che mi dite voi che esso si sia? dossi, 412:
di appannare *), agg. che appanna. l. bellini,
. bellini, 5-66: intenderete di qui che la materia appannante il vetro, esce
tr. velare (con l'annebbiatura che si condensa sui vetri freddi per l'umidità
si appanna il lustro delle armi, che nel solo conservare occupate, alle conquiste
cristallo, è debil canna, / che ogni aura inchina, ogni respiro appanna
al labbro solo / de la diva che qui soggiorna e regna / il castissimo calice
a te come a un cristallo lucidissimo che si teme appannare col fiato. imbriani
e gli azzurri monti e 'l ciel che appanna / sottilissima nebbia e 'l queto lago
, hi-533: la freschezza è tanta che appanna il cristallo. deledda, iii-155
idem, 7-63: senza la velatura che appanna, qualche volta, anche il
; / vi farebbe un pensiero quel che un alito / sullo specchio, che
che un alito / sullo specchio, che subito s'appanna. jovine, 3-28:
gli occhi nell'oscurità attraverso i vetri che si appannavano per il gelo.
pena / ti ritrova, pel sogno che l'appanna. papini, 20-63:
. papini, 20-63: infanzia intatta che non sarà appannata fino alla morte.
22: col tuo fresco fiato che sa di viole / appanni il verde
velo il mio veder appanna, / che colpa è de le stelle, / o
, / ché quelle son cinque isole che vedi; / ma la distanza il
. davanzali, ii-547: la vista, che ogni poco ch'io l'affatico si
appanna il mortai senso, / sì che vedrai gli ignudi spirti in volto. idem
in volto. idem, 848: poi che 'l mio grave error qui mi condanna
9-676: non son novelle no, che svolazzando, / appannino 'l cervel
2-287: nel medesimo modo può stare che quei grassi appannino gli occhi. filicaia
albice. baretti, ii-9: un vetro che assiste la vista di tizio appanna quella
tizio appanna quella di sempronio. possibile che non sappi questo? alfieri, 20:
nube dagli occhi ecco ti sgombro, / che la vista mortai t'appanna e grava
iii-32: dietro le gocciole di lagrime che appannano gli occhi, come tremola e
di lacca: un'ombra di sdegno più che di dolore. beltramelli, iii-935:
popoleschi, 613: ancora è bene, che nell'appannare... tu ti
di mosche una moria, / però che le v'appannon tutte drento, / tanto
/ le reti qui d'intorno in che m'appanni! 3. locuz
non volea rifiutar posta, / tanto che tutti appannorno alla ragna. b. davanzali
. davanzali, ii-383: bello fu che egli appannò nella sua ragna. =
. da panno * ciascuna delle tre reti che formano una ragna '. appannato1
e tersi, cioè forbiti, sì che non siano macchiati nè appannati. caro,
adulazione. bruno, 638: al cieco che seguita per il
molto lacrimare accade che siano talmente appannati gli occhi, che
che siano talmente appannati gli occhi, che non si può stendere il raggio visuale a
. idem, vi-63: guardi iddio che io voglia torre né l'una né l'
. soffici, ii-192: era chiaro che le disgraziate ospiti non riuscivano più a
i loro occhi gonfi e appannati, che non ne potevano più dalla stanchezza e
vernice appannata e i fanali ancora accesi che scoloriscono. bonsanti, 2-77: fu contenta
, 2-77: fu contenta dell'immagine che le rimandava lo specchio, leggermente appannata
una voce appannata dapprima, come d'imo che cantasse nel ricordo, o con una
121: togli un pezzo dell'oro, che sia ben fermo oro, cioè appannato
, 6-82: commendava più i tordi, che sono più appannatotti, e non sono
crusca]: giova a quella appannatura, che nell'arie nebbiose suol venire agli occhi
di malinconia e quasi d'inesistenza, che talvolta dànno alle rive gli stagni
. mescolanza di varie erbe, che si semina presto o come pastura tenera
case private, le più magnifiche che fossero nella città, fomite d'ogni appara-
, né cuore può pensare quelle cose, che iddio hae apparate a coloro che l'
, che iddio hae apparate a coloro che l'amano. pulci, 26-38: mi
sù con gran fretta / il loco che perdé la ingrata setta. bonfadio,
alberti, 204: pogniamo per caso che al porto di vi- negia s'aparasse
covrir, sì non para, / ciò che m'auci- deria quando paresse. iacopone
, 12-25: que'da cui convien che 'l ben s'appari, / per
padre. boccaccio, i-405: parendomi che gl'iddii come gli uomini abbiano apparato
abbiano apparato a mentire, più di piangere che di far festa m'è caro.
(213): ma, poi che per alquanto tempo con loro dimorata fui
fossi e donde,... risposi che io era figliuola d'un gran gentile
. sacchetti, 5-44: io voglio che voi appariate di combattere con li vivi,
poi, per più chiaro mostrare / che 'l fosse maschio com'era tenuto, /
ii-347: appara tu d'essere contento che t'oda quello testimone, il quale
quale attende non come, né quello che tu dici, ma più tosto quello
tu dici, ma più tosto quello che tu vuoi dire. fioretti, xxi-974 (
dio e dell'amore di cristo, che le sue parole parevano parole soprannaturali.
v-29: prima fa di mestieri apparare quello che s'ha a dire e poi dirlo
sua l'apparò... prima che discendesse in questo corpo. chiabrera, 185
moderni notomisti dal microscopio avvalorati poco men che lincei sien divenuti, e che eziandio colla
men che lincei sien divenuti, e che eziandio colla scorta dell'avveduto bilsio apparato
: certa vernice di sapere apparaticelo, che per loro è la scienza vera e la
pulci, 28-95: lo imperator, che apparato già era, / non aspettò
insegna. bibbiena, xxi-1-120: fin che costei parla a lidio, mi starò qui
più volte condusse la cosa in termine che si feciono tutti gli apparati convenienti a
insieme e tanto apparato, rimase quasi che stupido. guicciardini, ii-125: al tempo
l'apparato della tempesta, certo è che l'aria si trova più che gelata,
certo è che l'aria si trova più che gelata, e però densa e grave
ne i corpi animati, e con che apparato morboso di viscere si filtrino;
morboso di viscere si filtrino; con che grado di calore si volatizzino cotesti spiriti contagiosi
. clarici, i-725: fatta poi che sia l'intumescenza del seme, si
ii-126: i cortigiani nutrono una speranza che il solo apparato del terrore basti a soffocare
con quel più magnifico e splendido apparato che si avesse potuto fare in qualsivoglia altra
talenti] cose di tanto stupore, che più non si può dire. leopardi,
che dire; bella funzione!...
sopra tutto, egli si ram- maricava che uno squisito apparato d'amore andasse perduto
, di prospettiva e d'intermedi che ad alcune altre nei tempi nostri s'è
f. doni, i-72: oh che mirabile apparato! che musiche soavi! che
i-72: oh che mirabile apparato! che musiche soavi! che convito solenne.
che mirabile apparato! che musiche soavi! che convito solenne. d'annunzio, iv-2-194
quando lui vidde quei tanti begli apparati che io avevo fatti per tignere il diamante alla
estero, e molto dell'apparato burocratico che fa la dittatura dei funzionari.
. nel diritto medievale: le glosse che commentano e interpretano in modo continuato un
anzi per parole..., acciò che gli apparatori mettessero maggiore cura a ritenerla
., 53-26: e già è detto che è elocuzio, cioè apparecchiamento di parole
cioè apparecchiamento di parole e di sentenzie che facciano la diceria piacevole e ordinata.
19: quelle cinque vergini stolte, che indugiaro l'apparecchiamento delle lampane e dell'
: intende di quelli del mondo, che sono in stato di penitenzia, o in
dovuta al suo merito niuna lode per quel che non era suo, cioè per li
cioè per li maravigliosi riuscimenti del predicar che facea tal volta, anzi il più delle
i-206: sentendo l'imperadore l'apparecchiamento che faceva costui per venirli addosso, fe'
ci ha indotti a darti avviso dell'apparecchiamento che fa l'avversa fortuna. varchi,
l'apparecchiamento del sacrificio era tale, che ben poteva empire l'animo di religione
della mensa dimostra gli golosi, però che tutti s'allegrano. 4.
., 104-17: è oppinione di tullio che exordio sia la prima parte della diceria
l'animo dell'uditore a l'altre parole che rimagnono a dire, e questo è
tardi s'apparecchia la medicina, poi che i mali hanno preso vigore per lungo
e parla ornai come tu fossi uno uomo che solo da te ti movessi a dittare
mi vene / a vista il tempo che ti s'apparecchia. cavalca, 17-i-23:
luogo paolo dilettandosi e riputando... che iddio a lui e per lui l'
al conte di landò,... che la seguente mattina gli s'apparecchiava novità
. anighetto, 217: omè, che farò? piangerò. basta questo? no
può qual nel mio dir si specchia / che, quando piace al ciel che alcun
/ che, quando piace al ciel che alcun sormonti, / ch'ogni argomento
., i-269: aparecchiarono ogne cosa che pareva loro necessario per ricevare lo venerabile
., 5-7 (65): poi che quello che l'ira gli apparecchiava detto
5-7 (65): poi che quello che l'ira gli apparecchiava detto l'ebbe
io non so da me medesima vedere che più in questo si pecchi, o
13): e questo è quello che io reputo grande tesoro, ove non è
apparecchiata per industria umana, ma ciò che ci s'è apparecchiato si è dalla provvidenza
: dolci ci fa le dipartenze, perciò che più cari e di più viva forza
apparecchia pur l'arme mentite; / che 'l giorno ornai de la battaglia è presso
, 175: per molti indizi, che fallir non sanno / chi ben guarda,
ti fia chiaro e palese / quel che il tempo apparecchia al dì venturo.
, 218: la gola è quella che fa apparecchiare i cibi dilicati e dilettevoli
e porvi su il pane, acciò che il padre santo il benedicesse. giov.
terre di sua eccellenza non credo io che producano di che apparecchiarmi solamente una colazione
eccellenza non credo io che producano di che apparecchiarmi solamente una colazione. carducci, iii9-
iii9- 156: entrò in sala, che il conte mangiava. anche a lui fu
come una brava massaia, nel tempo stesso che gli parlava di questo e di quello
onor dell'ospite mia madre ha voluto che la tavola fosse apparecchiata meglio del solito
., i-i-ii: e io adunque, che non seggio a la beata mensa [
del vulgo, a'piedi di coloro che seggiono ricolgo di quello che da loro
di coloro che seggiono ricolgo di quello che da loro cade, e conosco la misera
e conosco la misera vita di quelli che dietro m'ho lasciati,...
rettor., 109-12: ne exordio pare che noi aconciamo et apparecchiamo l'anima dell'
l'anima dell'uditore ad intendere ciò che noi vogliamo dire di poi. giamboni,
tesoro volgar., 7-36: quegli che ha bene apparecchiato suo petto, sarà
la pena fu apparecchiata alla colpa, che fedito il detto simone dal detto messer
simintendi, 1-13: in quello tempo che ciascuno de'giganti s'apparecchiava di mettere le
: il duca..., che la sua venuta aveva saputa, contento
onorevolmente. idem, i-312: avanti che il sole s'apparecchiasse d'entrare nell'
a smovere le pietre del muro dirimpetto che s'addossava alla torre; e un colpo
questo sacramento. 2. ciò che serve ad apparecchiare; ciò che è
. ciò che serve ad apparecchiare; ciò che è procurato e opportunamente disposto per un
apparecchio de le nozze, a ciò che fossero de la pompa e grandezza che
che fossero de la pompa e grandezza che a le parti si conveniva. firenzuola,
ii-122: la cagione intese essere, che cecina tusco convitava molti... e
tutta questa gente, unita a quella che si trovava in cucina e alle fantesche
e l'espettazione di quelle virtù, che il mondo da un figliuolo di così
ii-65: il culto delle lettere, che è naturalmente l'apparecchio e il corredo
e venne a le mie tu vedi che 'l fico s'apparecchia e comincia a fare
comincia a fare el frutto, di'che la state è appresso. sannazaro, 4-85
/ al dolce assalto, un gran rumor che suona / dal vicin bosco gl'intruona
t sia ringraziato il cielo, che ho tempo di prevedere la morte e d'
una procella apparecchiar sì grave, / che contrastar non le potrà la nave.
buona difesa contro il padrone nel caso che questi, come usava, avesse cercato sbarazzarsi
apparecchiata una tavoletta. guarini, 57: che si sacrasse allora, e poscia ogn'
spaventando, immagine del vero fuoco, che a loro è per eterno apparecchiato. arici
il primo, lei tutta apparecchiata, lui che entrava, la abbracciava.
[l'uditore] fare docile, conviene che tu insieme lo facci attento, in
insieme lo facci attento, in però che quelli è di grande guisa docile il quale
udire. iacopone, 14-16: puoi che l'ira è su montata e nel cor
ubbidienza del comune di firenze, dicendo che erano apparecchiati ad entrare nella lega. a
. pucci, ix-380: ogni pena che volete dare / alla mia vita, i'
giudicatori contra il misfatto de'cittadini, che contra le armi nemiche. fioretti,
se voi mi promettete di fare quello che io comanderò a voi. machiavelli, 492
repubblica apparecchiati. ariosto, 46-107: che sempre col suo re così portosse, /
col suo re così portosse, / che giustamente alcun non può biasmarlo; / e
/ e ch'era apparecchiato sostenere / che verso lui fe'sempre il suo dovere
. berni, 64: ecco per quel che stavan le staffette / apparecchiate ad ir
salvini, 30-1-203: tanto in questa che in ogni altra occasione, è a servire
. passavanti, 129: la persona, che si confessa, dee essere disposta e
apparecchiata ad ubbidire a tutto ciò, che le sarà comandato. boccaccio, dee.
... dissero,... che essi erano apparecchiati di così fare.
, ché tu non sai il dì che dee venire. ser giovanni, i-74:
, io sono apparecchiato a fare ciò che voi mi comandate. frezzi, iv-6-76
né 'l dì né l'ora che voi sarete richiesti *. fioretti, xxi-947
26): se tu hai niuna speranza che iddio ci riceva a misericordia, ecco
ecco, noi siamo apparecchiati a fare ciò che ci dirai. imitazione di cristo,
sei apparecchiato oggi a morire, in che modo sarai tu apparecchiato domane? calandra
apparecchiato domane? calandra iii-222: sappiate che io sarò sempre apparecchiato al vostro comando
[crusca): con ciò sia cosa che li tribuni smovessero e confortassero la plebe
a veienta, in. quella città che di tutti i beni era apparecchiata, camillo
femm. -trice). disus. che apparecchia; che fornisce di mezzi;
). disus. che apparecchia; che fornisce di mezzi; che procura.
apparecchia; che fornisce di mezzi; che procura. - anche al figur.
a dire per l'angelo tuo, che io sarei apparecchiatore della tua via. dominici
un determinato uso; apprestamento del materiale che deve servire a un lavoro.
di governo: l'insieme degli strumenti che permettono di dirigere la nave; è
, essendo tanto apparecchio tutte le disoneste cose che si fanno pelli teatri, appa-di lui che
che si fanno pelli teatri, appa-di lui che d'alcun de gli altri metalli, et
apparentarsi. dimostrazione d'avermi per quel servitore che le sono. soccorso di nuovo.
, il quale... non lascia che col due o più partiti,
: arruolare gente e armarla. in modo che la mente s'accorge del finto, e
. mezzi-divorzi sono rarissimi o sì poco apparenti che più cavallieri in punto che potea;
poco apparenti che più cavallieri in punto che potea; / e se non ch'esso
e del suo legnaggio, e di coloro che si apparentarono con lui. 4. che
che si apparentarono con lui. 4. che sembra, ma non è (e le
sedici in unione con un aggettivo che ne indica il parvolte. ticolare uso
conciliatore, ii-516: è poco tempo però che si conosce il mezzo d'operare questa
: è diventata sorda. il giorno che l'abbiamo convinta a mettersi un apparecchio
apparecchio, ne restò spaventata, « ma che chiasso fa il mondo d'oggi »
pavese, i-98: dopo un po'che attendeva ascoltando il clamore di una radio da
una batteria antiaerea -si seppe l'indomani che diversi tedeschi erano morti. 6
fratture ridotte, fasciatura con bende gessate che immobilizza la parte per il tempo necessario
s'egli è covidoso di suo prò'più che del comune, egli ha nome follia
andante. ammaestramenti, 248: quelli che nel fallo s'appareggiano, nella pena
, rammentar non mi posso né conoscere che io intorno a sì fatta materia dir
a sì fatta materia dir potessi cosa che alle dette s'appareggiasse. valerio massimo
gli diede [la sampogna] con patto che a verun altro, ch'a sonare
esaudire. guittone, 30-4: sì che lo core meo non se crede / esser
entro né in tutta la nostra città, che a biancofiore si possa appareggiare in alcuno
più quel gran coro a piena gola / che si può apparentare all'uniforme / coro
., v-io (58): awegna che questi otto vizi, che noi abbiamo
: awegna che questi otto vizi, che noi abbiamo detto, sieno così apparentati insieme
sieno così apparentati insieme per quella ragione che detto abbiamo di sopra ricordata; ma
(superi, ant. apparentissimo). che appare, che si mostra.
ant. apparentissimo). che appare, che si mostra. dante,
dante, conv., ill-vni-n: e che è ridere se non una corruscazione de
di tenera età, i quali par che sostengano non solo una figura ma tutto
-ant. cosa apparente: ciò che appare di una cosa, apparenza.
quale sempre più alle cose apparenti, che alla verità di quelle, dirizza gli occhi
segnali. frezzi, iv-16-137: quei che son morti buon, poiché fien vivi,
redi, 16-iv-44: sono parimenti alcuni altri che masticano ogni mattina a digiuno buona quantità
; e pure ogni stilla del suo olio che in bocca si prenda o nello stomaco
fuoco in figura appunto simile a quella che si vedrà qui appresso abbozzata col capo
riflettere. 3. disus. che appare a tutti; manifesto, evidente,
cuore quell'apparente bellezza, e di quella che non appariva, la opinione e indizio
appariva, la opinione e indizio, che ne dava tanto dolce e peregrino aspetto
. segni, 9-38: tutto quello che noi operiamo per noi stessi è o bene
que'gigli e quelle rose ardenti, / che spieghi al viso alter, tue primavere
, i-197: vi dirò più volentieri che le nostre discrepanze sono più apparenti che
che le nostre discrepanze sono più apparenti che reali. russo, i-316: una serie
apparenti o reali contraddizioni inferma la fiducia che si ha nel governo. pellico, 181
. pellico, 181: temo però che questa apparente mansuetudine movesse piuttosto da orgoglio
piuttosto da orgoglio e da sdegno, che da virtù. mossotti, conc.,
iii-96: sanno preventivamente tracciarvi la strada che percorle comete descrivano delle curve apparenti,
descrivano delle curve apparenti, più bizzarre che mai. negri, 2-886: per lui
indifferenza. gramsci, 99: mi pare che mea sia troppo puerile, anche per
puerile, anche per la sua età; che non abbia altre ambizioni che quella di
età; che non abbia altre ambizioni che quella di fare belle figure apparenti e
quella di fare belle figure apparenti e che non abbia vita interiore. 5
è falso. galileo, 433: questo che voi dite ha assai dell'apparente;
cagione di credere, ciò non esser altro che quel poco d'umido che la forza
esser altro che quel poco d'umido che la forza potè spremere dall'aria.
aria. 6. ant. che ha bell'apparenza; di bell'aspetto;
1-1-503: non abbiamo altra stanza, che capace / fussi di tanto popolo, che
che capace / fussi di tanto popolo, che questa; / e questa essendo alta
, vuole / cose apparenti, e che abbino assai / abbigliamenti. b. davanzali
desiderosi d'essere apparenti e gloriosi, che tolgono a li altri per dare a
pagamento al creditore apparente. il debitore che esegue il pagamento a chi appare legittimato
9. matem. frazione apparente: che si può ridurre a un numero intero
; a prima vista, a quel che pare. savonarola, 7-i-218: resta
quale ha preso per fine quella cosa che non è bene, ma apparentemente bene
operare... per qualche cosa che sia buona, o apparentemente buona. o
componere e dire si puote, antivediti che non si componga. 0. rucellai,
creature] per entro il globo terreno, che apparentemente degne far se ne possano,
ant. apparèrnia), sf. ciò che appare, ciò che è visibile esteriormente
sf. ciò che appare, ciò che è visibile esteriormente; aspetto, sembianza
le minori bestie, ma di quelle che hanno apparenza umana e spirito di pecora
apparenza ed in costumi non miga giovane che ad usura avesse prestato, ma più tosto
nascoso. sacchetti, 74-55: s'awisò che messer bernabò aveva ciò fatto per la
bella ilbina, / in apparenza più che umana cosa. idem, iii-9-35:
de'medici, i-82: desideravo ancora che 'l sembiante suo, cioè l'apparenzia,
quali abbino apparenzia di persone da bene, che confermino tutto quello che li aremo scritto
da bene, che confermino tutto quello che li aremo scritto. bibbiena, xxi-1-74
la forza della arte la volta, che per natura viene innanzi, girata dalla muraglia
sospinta dalla apparenza di quella figura, che si piega indietro, apparisce diritta.
, apparisce diritta... e pare che veramente si pieghi in dietro? imperato
galileo, 426: quelle apparenze poi che voi dite, di monti, di scogli
mostrava per quella sua delicatezza di tinte che le serbò sempre le apparenze della giovinezza
. d'annunzio, iv-2-708: quel corpo che era stato sostenuto nella lotta da un
, aveva ora l'apparenza di uno straccio che la raffica dovesse portar via e disperdere
: sempre si vorrebbe a quel vero, che ha apparenza di bugia, chiudere la
casa, 584: e nelle cose che niuna scelleratezza hanno in sé, ma più
tasso, n-iii-170: a me pare che la virtù non abbia molto obbligo a questi
non abbia molto obbligo a questi filosofi che non l'hanno dato troppo bella o troppo
ii-75: la pioggia sono otto dì almeno che vien giù, né v'è ancora
giù, né v'è ancora apparenza che la vescica di madonna giuno sia esausta
animo a contemplare le nobili apparenze, che dinanzi a lui si debbono discoprire tra poco
pellico, ii-91: quelle apparenze notturne, che di giorno io chiamava sciocchezze, la
si leva / lungo un lido, che da quell'attimo / si scruta per ripopolarsi
mattutino. 5. manifestazione esteriore che non corrisponde alla realtà sostanziale; illusione
0 apparenza alle genti d'essere quello che non è, o di fare quello
è, o di fare quello bene che non fa. dante, conv.,
iniquità... / di quei che mai non escono palesi, / ma sempre
a tonte / invitti, in sin che verde è fior di speme; /
inquisitori medesimi. galileo, 913: che esse [macchie] sieno cose reali
forleguerri, 8-70: ei ferma / che allo spuntar del dì di spada e
anni inferma / gente, in parigi che sarà rimasta, / vuol che salga su
in parigi che sarà rimasta, / vuol che salga su 1 merli, e lì
e per mostrare in vista, / che di soldati è la città provvista. cesarotti
arrestarvi più volentieri sulle apparenze d'opposizione che sulle dimostrazioni sicure di conformità? l'
l'aurora, i-174: a meno che voi non siate ipocrita falso e superstizioso
, il popolo nulla ha di più caro che le apparenze della regolarità e dell'ordine
annunzio, iv-1-471: tu potrai dire che t'ho dato tutto. non ho lasciato
ho lasciato per me, vedi, che appena appena un'apparenza di vita. soffici
. soffici, v-1-495: brevi sentenze che sotto l'apparenza della bonomia e dell'
quanto risulta da un giudizio superficiale, che non coglie la sostanza delle cose;
in apparenzia per essere laudato, non già che 'l sia dentro mansueto. bembo,
aspra e noiosa / segno portàr, che 'n apparenza è certo: / rotta del
galileo, 806: non si può negare che il vostro discorso non sia ingegnoso e
, riuscivamo a scoprire e a mostrare che, così opposte in apparenza, eran
disfaceva. buzzati, 1-261: si stupiva che nulla differisse in apparenza da certe meravigliose
dover seguitare il cammino de le miniere che talchimia ancor che esso...
cammino de le miniere che talchimia ancor che esso... in prima apparentia e
d'aver più ti sforza corretti / che begli o d'apparenza. dante, par
, 14-56: ma sì come carbon che fiamma rende, / e per vivo