cosi care ai tipografi; comprendevo bene che un cerchio bianco sul fondo nero
un cerchio nero sili foglio bianco, che una pallina bianca è più grande di
è più grande di una pallina nera che abbia la stessa superficie sferica e che
che abbia la stessa superficie sferica e che sopra un foglio stampato il nero è convesso
aberrazione della luce: dovuta al fatto che chi osserva il moto d'un astro partecipa
vede una direzione apparente dell'astro, che è notevolmente diversa da quella vera (
petrarca, 2-92: o di veloci più che vento e strali, / or ab
ab esperto e non s'accorse, / che dio vita è dell'alma. d
a quello del vedere un levriero, che... disteso a corsa dietro
fra giordano [crusca): l'odore che si fa sentire nelle abetaie e
balze più ripide..., riconosciamo che è pur bella, vista cosi,
, 1015: io so... che quando s'accende la più alta vetta
pino o in abete / o in alcun che sua verdura serba. idem, purg
purg., 22-133: un alber che trovammo in mezza strada...:
verde. fazio, iv-7-59: al modo che giacer vedesi un legno / d'abete
volgar., 5-31: l'abete, che volgarmente si chiama piella o larice,
un ombrello da passeggio, capovolto, che se si aprisse la riparerebbe tutta quanta
crescenzi volgar., 1-11: infra quegli che sono massima- mente utili agli edifici,
.. non si adopera altro legname che d'abeto, di che è quella città
altro legname che d'abeto, di che è quella città abbondantissima, per rispetto
abbondantissima, per rispetto del fiume adige che ne conduce grandissima quantità di terra tedesca
è l'abeto di sapore amaro, che fa che non intarla così presto; tiene
abeto di sapore amaro, che fa che non intarla così presto; tiene bene
i-708: e però tanto è 'l dire che il legno del- l'abeto non va
fibre parallele del foglio d'abete leggero che forma il piano superiore d'un violino
l'audace abete. (dice audace perciò che la prima nave che passò il mare
dice audace perciò che la prima nave che passò il mare fu fatta di tavole d'
l'ombra di quel semplice assereto / che, distolto da rògito o caparra / e
il cassero, l'abeto / trattò meglio che il calamo, la barra / di
la barra / di battaglia assai meglio che il sigillo. civinini, 1-318:
1-318: la furia selvaggia del mare che ancora sommergeva la pianura di tessaglia,
. baldinucci, 2-6-405: concludeasi che il palco dovesse reggersi a forza d'
abetelle e alle assi delle impalcature che circondano l'opera. -figur.
ischemo e per disprezzo, certi uomini che troppo la giusta comune statura trascendono,
braccia, chiesi grazia alla gran madre che mi facesse giungere sulla battima.
iddio gli eletti suoi, quali sono quelli che sono presenti, e quelli che deono
quelli che sono presenti, e quelli che deono nascere; ab eterno gli vide,
176-34: ab eterno era stato deliberato che beesse quello bicchiere. landino, 371 [
, 13-53]: tutte le cose che sono visibili e invisibili, corporee e
avere avuto la verità principio, rispondo che, posto questo caso, inanzi, ab
aeterno fu vero, e non per altro che per essa verità fu vero, che
che per essa verità fu vero, che la verità doveva qualche volta cominciare. savonarola
. savonarola, i-31: e quello che dio conobbe ab aeterno, conosce ora
, iii-53-3: venuta è l'ora che il tuo servo sia provato, la quale
provato, la quale ora tu sai pure che dovea venire ab eterno. vellutello [
: tutte le creature, tanto quelle che moreno, quanto quelle che pon morire
, tanto quelle che moreno, quanto quelle che pon morire, perché ab eterno furon
0chino, 1-179: ringraziamo adunque dio, che ci ha aperti gli occhi, e
ha aperti gli occhi, e fatto vedere che non ci è altro vero purgatorio che
che non ci è altro vero purgatorio che cristo, ordinato per mondarci ab aeterno
ab eterno, dal principio, avanti che la terra fosse. leopardi, 972:
stessa niuno cominciamento ebbe, cioè a dire che ella è per sua propria forza ab
d'annunzio, iii-1-788: tu soffri che scagliata sia... / a ciò
scagliata sia... / a ciò che fu ordinato abetemo / sì gran disfida
da quando lo spirito ha creato poesia, che vai quanto dire ab aeterno. borgese
giaceva senza respiro sotto la coperta nevosa che pareva avesse ab aeterno. =
a fare alcuni disegni delle abetìe, che l'opera in quel luogo possiede.
tanto ben pettinata è questa abetina governativa che non vi canta più nemmeno un uccello.
3. sm. zool. verme che si trova nelle pine degli abeti.
fiorentino [manuzzi]: ricogliendo il liquor che ne distilla con certe zucche, a
ne distilla con certe zucche, a modo che si ricoglie foglio d'abezzo. soderini
l'abeto una ragia utilissima, con che si fa l'olio di abézzo, tanto
fazio, i-10-22: non è da toso che legga va bi / voler passar
. abbiccì). gevole che io non ardisco di dire. idem,
, 40-ii-455: esortando e traendo chi che si fosse, eziandio se d'abiettissima
, ii-40: [una] pace che fosse gloriosa e giovevole alla francia,
sm. (femm. abiòscellerato, che era il capitano della comitiva. idem,
10 aveva trovato in lo bosco e comprese che questo era suo abiatico. vite di
[tommaseo]: tiberio voleva piuttosto che succedesse questo suo abiatico che questo gaio
voleva piuttosto che succedesse questo suo abiatico che questo gaio. idem [tommaseo]:
dei padroni di casa, d'abiatici, che non sono stati neppure reggenti.
. abiètico, agg. chim. che si ricava dalla resina d'abete o
sf. chim. sostanza cristallina neutra che si trova nella trementina; ragia d'abete
abiètis). abietino, agg. che ha sapore resinoso (di vino con
settembrini, 1-286: uomini imbestiati che sono discesi in modo abietto;
fioretti, 1-2-20: potrem coniettu- rare che altrettanto riesca insipido e villano il vestire
segno di abbiettezza, di avvilimento, che supera ogni credenza. lambruschini, 1-225
ha un aspetto di abbiettezza vigliacca, che degrada troppo chi deve essere esempio e
sciagurato e di sì vilissimo cuore, che desiderando di salire in cielo, pensi riposo
deve occuparsi di quest'uomo abbietto più che di me, egli ne ha più
più infelice. svevo, 3-807: quelli che non gettano sul piatto della vita che
che non gettano sul piatto della vita che delle briciole e risparmiano preparando quegli abietti
briciole e risparmiano preparando quegli abietti longevi che appariscono quale un peso per la società
... abbiettissimo tra gli abbietti, che dante avrebbe messo alla pioggia di fuoco
chiesa, 1-100: questa gran fame che s'avventa al pane... con
mai nessuno, per quanto seppi, che non odiasse qualche suo simile, vicino o
vicino o lontano, giusto o ingiusto che fosse... ma di quest'odio
: me ne trattenne la pietà, che suscita la sofferenza, ed anche
, 6-2-13: non è gran fatto che l'uomo sia umile in abiezione e in
credere nell'estremo dell'abiezione quel dio, che essi avevano fino allora creduto se non
far educare, salvarlo dall'abbiezione in che si trovava! all'ultimo fondo
627: oh benedetta questa debole umanità che con un solo di quei sorrisi può
! verga, ii-128: questa donna che, per ogni trivio, fece infame
era divorato come da una febbre inestinguibile che facesse schiudere col suo calore negli oscuri
3-104: memoria / non è peccato fin che giova. dopo / è letargo di
/ è letargo di talpe, abiezione / che funghisce su sé. pavese, 8-42
sé. pavese, 8-42: ora che ho raggiunta la piena abiezione morale, a
ho raggiunta la piena abiezione morale, a che cosa penso? penso come sarebbe bello
dannabile in un tanto principe, quello che procede da timidità e abiezione d'animo
da timidità e abiezione d'animo, che quello che nasce da generosità e grandezza
timidità e abiezione d'animo, che quello che nasce da generosità e grandezza.
totale disprezzo di sé (con un che di esasperato e compiaciuto). machiavelli
avanti si riconduce in tanta abiezione, che... saltellando di sasso in sasso
selvaggia ignoranza, dell'asprezza delle fatiche che abbrutivano, delle vaste solitudini arse,
potrebbe fare una forte obiezione, cioè che... non ho pensato al pericolo
àbile, agg. capace, idoneo, che ha i requisiti indispensabili per assolvere un
abile e più disposto a contemplare, che non può dare la spezie di sua
vinse una petizione..., che s'intendessino abili agli ufici, e che
che s'intendessino abili agli ufici, e che bissino imborsati ne'tre maggiori ufici.
guicciardini, vii-48: si è ordinato che ogni anno ne vada tanti a partito
tanti a partito in consiglio, e che quegli che vincono restino abili..
a partito in consiglio, e che quegli che vincono restino abili... ricordomi
restino abili... ricordomi ancora che delle case che sono abili ne furono
... ricordomi ancora che delle case che sono abili ne furono esaltate da'medici
abili ne furono esaltate da'medici più che non si conveniva al grado loro.
i-97: mediocri chiamo tutti gli altri che sono abili a'magistrati. b. davanzali
, i-128: tiberio pregò i padri che facessero nerone..., già
, 73: abile è più che capace. si può essere capace di comandare
lavoro. jahier, 266: andriolo, che incontro di nuovo, riscaricato abile atte
valente, esperto; sveglio, accorto, che sa trarsi d'impaccio con destrezza e
in decadenza, ma non però a segno che un abile operaio non potesse cavarne di
un abile operaio non potesse cavarne di che vivere onestamente. bette- ioni, iv-343
: abili, abilissimi, tanto abili che s'impigliano e cadono negli intrighi della
menzogne, con l'aria più ingenua che ci fosse. slataper, 1-78: era
: [l'imperatore] per l'animo che avea di valicare in italia, fu
: guai a voi... che pagate la decima della menta e dell'aneto
minimi comandamenti e non ubbidiscono al solo che importi: pagano puntualmente la decima della
è possibile ricorrere all'anestesia eterea: che procura notoriamente, al risveglio, conati di
. -ci). medie. farmaco che possiede la proprietà di sopprimere la sensibilità
serviamo sono i più perfetti: veleni che non lascian traccia, iniezioni ad alta dose
e di adrenalina, il vaso costrittore che impedirà l'emorragia. alvaro, 9-268:
inevitabile, è un naturale anestetico, che si pensi di patire ingiustamente. piovene
: ti raccomando di non far sapere che io me l'ho procurata [la morte
[la morte]... dirai che fu un aneurisma, un colpo fulminante
nella cura preventiva dell'aneurisma, e che però, non volendosi eccitare mai e poi
panzini, iii-471: dicono gli scienziati che la torre può morire per precipitazione, che
che la torre può morire per precipitazione, che sarebbe come un aneurisma della torre.
m. -ci). medie. che è conseguenza di aneurisma; che si riferisce
. che è conseguenza di aneurisma; che si riferisce ad aneurisma.
suo sibilo lacerante si mescola un suono che è certamente umano,... nella
trasformati, e su d'un tono che ora sale ora scende, il pianto e
lasciati que'pazzi anfanamenti in aria) che chi nasce di buona schiatta, digeneri
scrivere volumi. idem, ii-8-71: gridano che non c'è bisogno di tanti affaccendamenti
logica di tutto questo anfanaménto e dimenìo è che gesù non è mai venuto sulla terra
. di anfanare), agg. che si affaccenda senza costrutto, vaneggiante.
e ben determinati a quelli altri anfananti che riportai più a dietro. ojetti,
ojetti, i-136: una spirale di fuoco che trapassa il cielo buio cospargendo la
ipotesi dei metafisici? 2. che fa fatica, che respira con affanno.
2. che fa fatica, che respira con affanno. bocchelli, i-53
e si dice di coloro... che ciarlano troppo e fuori di proposito?
, 15-24: anfanare importa il medesimo che vacillare e uscire fuori di proposito; onde
fiorentini, e usato dal boccaccio, che in dichiarazione e confermazione di ciò vi
risa, e immantinente feci ragione, che, o costui per lo sollione anfanasse
lo sollione anfanasse a secco, o che l'aria di vinegia, donde mostrava
, 2-182: pareva un uomo gottoso che anfanasse dietro un nipotino monello sfuggitogli di
della vera distinzione tra cronaca e storia, che è distinzione formale (ossia veramente reale
, i-207: [vedemmo] molti uomini che discutevano ad alta voce anfanando. borgese
. borgese, 3-68: un grassoccio che, meno in gamba o più tremebondo degli
anfanare... è verbo contadino, che significa andare... qua e
cosa eterna è senza principio; di sorte che ogni uovo nacque di gallina, ed
anfanare), agg. letter. che si esprime anfanando; che parla a
letter. che si esprime anfanando; che parla a sproposito e in maniera confusa
carducci, i-1430: e quel guidi che figura goffa dirimpetto al bizzarro animoso e
sm. (femm. -trice). che vaneggia, che dice spropositi.
. -trice). che vaneggia, che dice spropositi. passavanti, i-378:
: e se mai gl'intervenne quello, che questi anfanatori pertinacemente affermano.
come fanno questi bugiardi sognatori, che pensano di fare credere altrui, secondo le
dinanzi. passavanti, 253: dicono che sono incantatori e indovini, e
greci amfibi. salvini, 23-197: color che sono / di terra e d'
formò iddio degli anfibii, cioè che stanno tanto nelle acque quanto in
scortecciati, di assi e di gomene, che biancheggiava sin golarmente, simile
mostrare in alcun modo la ripugnanza che di solito hanno le donne per
. bot. sf. plur. piante che si possono sviluppare tanto in acqua quanto
opportuni dispositivi (carrello e galleggianti) che gli permettono di manovrare (per la
4. meccan. speciale autoveicolo che può muoversi tanto sull'acqua quanto sul
). anfìbio2, agg. che può vivere in due condizioni ambientali diverse
ambientali diverse. - al figur.: che presenta aspetti contrastanti, doppio, ambiguo
, ix-522: quell'anfibio componimento, che tragicomedia si chiama. alfieri, i-35:
, o classici o romantici o anfibi che siano, quanto a scriver lettere,
8-185: era necessario,... che anche gli altri cominciassero a sentire.
si sa non vi è di meglio che i domestici per disprezzare e porre fuori
padroni, i padroni a metà, quelli che non sono né carne né pesce.
, sm. plur. entom. insetti che hanno larva acquatica (che respira con
. insetti che hanno larva acquatica (che respira con pseudo-branchie o attraverso il
(plur. m. -ci). che concerne la condizione degli animali anfibi
. m. -ci). miner. che contiene anfiboli. =
da anfibolo2. anfibolo1, agg. che si presta a interpretazioni diverse; incerto
. b. croce, i-2-225 • questione che tuttavia si spiana, risolvendo l'
l'anfibologia del termine « scienza », che si suole prendere equivocamente nel significato
(plur. m. -ci). che presenta ambiguità, incertezza; che
che presenta ambiguità, incertezza; che si presta a interpretazioni contrastanti.
m. cecchi, 1-1-108: che parlare è cotesto anfibologico? salvini,
zione sopra la stampa, che noi troveremo certamente più intelligibile e
più intelligibile e più ragionevole, che il discorso amfibologico del vasari.
giammai creduto io non avrei / che mi stimassi tanto cacologico / da non discerner
parte della stessa pianta) di frutti che maturano sopra terra (in seguito a
incrociata dei fiori) e di frutti che maturano sotterra (e derivano da fiori
. m. -ci). bot. che presenta anficarpia. anficèle, agg
anfichitòn fece le lame, / che né fuoco né acqua no le smagano.
no le smagano. = voce che compare soltanto nel passo citato: forse
dal gr. d|jicptxuto <; 'che si applica all'intorno '; in altri
). anfìdromo, agg. che naviga indifferente mente da prora
i. cp£8pop. o <; 4 che corre in due dire zioni
anfìgeno, agg. bot. che ha doppio genere; che germoglia
. che ha doppio genere; che germoglia in tutte le direzioni (alghe,
anfione, personaggio della mitologia greca che ebbe culto in tebe. anfìòsso
anfipròstilo, agg. archit. tempio che ha il colonnato sia sul lato anteriore
(in opposizione ai mo- norrini, che ne hanno una sola). =
volgar., 5-2: anfimenie sono serpenti che hanno due teste, l'una come
niega questa avere due capi, ma scrive che pare così perché per grande mobilità delle
la coda e van bistorti, / però che con ciascuna morde e fiede. boiardo
o anfisibena, / il strai, che il cor mi punge in tanta pena,
mi punge in tanta pena, / che altra nel mondo a quella non è equale
ritrovo dalla maggior parte degli antichi istoriografi, che scrivono le istorie degli animali, che
che scrivono le istorie degli animali, che l'amfisbena ha due teste, una
la coda. soderini, i-i59: dicono che chi taglierà l'arbore, non ingricchierà
dragoncelli, oh come / inasprano il dolor che la tormenta! segneri, iv-560:
iv-560: ora si è da considerare, che l'avarizia è come l'anfisibena,
gr. àp. cpto3atva 'serpente che può strisciare avanti e indietro indifferentemente *
antichi romani) di forma ellittica, che racchiude un'arena al centro, con
; e sono in questo differenti, che il teatro certamente è quasi un mezo teatro
mezo teatro, e in questo ancora che lo anfiteatro ha la piazza del mezo libera
tutte rimembranze in se traduce / l'oblio che gli archi e gli obelischi ha scossi
luna. beltramelli, i-59: un praticello che si apriva fra un ampio anfiteatro di
civinini, 1-67: le stradelle silenziose che salgono in anfiteatro all'altura. cicognani,
marmo. pratolini, 5-158: la cima che aveva curato testone prendeva il tuo corpo
si dà il nome di anfitrione a colui che invita altri a pranzare con sé;
cominciarono a dire per antonomasia anfitrione colui che invita altri a pranzo. cantoni,
è il dilettante-anfitrione (o dilettante-oste) che mi rimorchia seco per darmi un pranzo
pranzo di olio, mentr'io non amo che il burro. d'annunzio, iv-2-207
fuori una certa animosità contro la cantatrice che spiu- mava con tanto garbo il loro
garbo il loro anfitrione. essi temevano che i larghi pasti corressero pericolo. b.
, ii-8-336: del lully si racconta che, stando un giorno a pranzo con
gran signore, disse tali e tante stravaganze che l'anfitrione si volse agli altri invitati
. anfìzionale, agg. stor. che concerne l'anfi- zionia.
\ x (piy. xlovec, * che abitano intorno '(comp. da
vicine e della stessa origine, che aveva per fine il culto e la cura
. m. -ci). stor. che si riferisce agli anfìzióni, che è
. che si riferisce agli anfìzióni, che è proprio dell'anfizionia. lampredi
lampredi, 2-68: per le medesime cause che formarono 10 stabilimento del consiglio anfizionico in
, perduta nella nebbia di un tempo che par favoloso, mi riapparve...
. montale, 1-31: ricciute donzelle / che recano le colme anfore su le spalle
. panzini, ii-467: non parea che anch'ella fosse guaina di corruzione,
lione... portava uno otre, che capeva quattro anfore. 3
figura della donna: un pancione smisurato, che pareva tenuto a fatica da due braccia
corpaccio smisurato, e due braccia allargate che parevano sostenerlo a fatica, e avevano
anfòtero, agg. chim. che può presentare proprietà sia acide sia basiche
, 29: quella parte della superficie lunare che più luminosamente rimanda i raggi ha tanti
sasso calcinato, non ci riscaldare, ben che lo tegniamo in mano, perch'ei
di bianco. civinini, 1-151: pare che il sole non debba giungervi mai,
di mortella, in giro alle aiuole che paiono isole. linati, 30-139:
. moravia, viii-158: la lucertola azzurra che descrivevo annidata tra gli anfratti delle due
, 4-2-121: vi è anco il pericolo che il male penetri e si estenda nella
oneri di lavoro e prestazioni coattive, che assunsero spesso carattere vessatorio e oppressivo.
e perangaria, o qualunque tale altra, che sia contra alla libertà e condizione della
i-143: angaria, così chiamasi l'obbligo che impone un principe alle navi approdate ne'
l'angaria è una momentanea requisizione, che può senza dubbio essere un incaglio per
per chi vi è sommesso, ma che implica 1'esistenza stessa ed il riconoscimento
volgar.], 8-44: quello che noi facciamo per angaria, cioè a dire
noi facciamo per angaria, cioè a dire che noi siamo costretti di fare a forza
agostino... era solito dire che era un'angaria, che lo divertiva dalle
solito dire che era un'angaria, che lo divertiva dalle cose proprie a lui.
, i-143: « vi hanno scrittori che danno alla parola angaria un'etimologia persiana
), agg. dir. colui che ordina l'angaria, la requisizione di
boccardo, i-143: la nave che ha subito il danno...
quella ordi naria ragione, che son troppo aggravati e angariati da
segneri, i-204: pochi sono quei, che sostengono coraggiosi i pesi del prossimo
, io so meglio di te che non bisogna angariare con lacrime e
estens. savonarola, 7-ii-186: sappiate che el fu uno re...,
, 1-i-95: si torceva in maniera che... c'era da crederlo stretto
corsari o de'pirati, il principe che l'ha comandata non è obbligato a risarcire
femm. -trice). disus. che angaria. buonarroti il giovane, 9-794
buonarroti il giovane, 9-21: che 'l mio danaio, che non di
, 9-21: che 'l mio danaio, che non di rapine, / né d'
erano tanto aggravati e anga- rizzati, che bisognava proveder di non aggravarli più.
, 1-30 (82): con tutto che si chiamino angeli, mirate che v'
tutto che si chiamino angeli, mirate che v'è ancora delle angiole. salvini,
): elli mi comandava molte volte che io cercasse per vedere questa angiola giovanissima;
., ii-1-29: l'umil penserò, che parlar mi sole / d'un'
mi sole / d'un'angela, che 'n cielo è coronata. s. caterina
nel viso / d'un'an- gioletta che ci è apparita: / e io che
che ci è apparita: / e io che per veder lei mirai fiso, /
-o bel viso amoroso, / voi che parete in tutto un'angiolella, / dite
e di cui séte nata, / voi che parete un'angiola informata. pulci,
un giorno per una via la incontrai che andava con una monaca e mi parve un'
: questa è l'altera giovinetta bella / che tragge seco onesta leggiadria: / beltade
, / e da i labbri, che a pena ella movea, / un'alata
bianco e nero e tutte le altre che di grossezza maggiori delle sopraddette si ritruovano
sopraddette si ritruovano, benché tutte le sorte che sono buone a mangiare et intere e
longobardo di benevento. = dal fatto che l'arcangelo michele è effigiato su una
coltivata è vangelica ofiicinalis e archangelica (che può giungere fino a due metri di
, 1-60: lodano quella soavissima radice, che moderni chiamano angelica. ricettario fiorentino,
trinci, 283: vi si mettano piante che facciano le pere tenere, delicate e
, / co le squillanti boci che sonava, / angelicali, dilettose e pie
sozzo e vituperevole desiderio è in coloro che guardano alla bellezza corporale, essendo questa
la mia donna ahi orgogliosi, / che li fa dolzi e piani ed amorosi,
il nemico astioso e tenace degli uomini che s'angelicano. = deriv.
non essere engrato, / tanto ben che deo t'ha dato! / vive sempre
vi priego, viso angelicato, / quel che v'ha dato il suo cuor per
dato il suo cuor per trebuto / che alquanto vi sia raccomandato. cantari,
ogni vela dava imagine d'un angelo che nuotasse. b. croce, ii-6-25:
cui labbra non baciano, ma quella che baciammo nella vita. beltramelli, ii-100:
cicognani, 9-104: una creatura che a lui parve avesse serbato.
-ci). proprio degli angeli, che appartiene agli angeli. dante,
28-53: questo miro e angelico tempio / che olo amore e luce ha per confine
: il terzo è tutto questo edilìzio che noi veggiamo. idem, 2-119: sopra
2-119: sopra lo intelletto della anima che è mobile e parte interrotto ed ubbio,
sé da gli angelici splendori / gabriel che ne'primi era secondo. idem,
avemaria (perché comincia con le parole che l'arcangelo gabriele rivolse alla vergine)
di bellezza singolarmente pura e soave, che ispira ammirazione estatica. -in senso morale
sì meravigliosamente compimento di tutto bene, che maggiormente sembrate angelica criatura che terrena,
bene, che maggiormente sembrate angelica criatura che terrena, in ditto e in fatto
, 10-125: non v'accorgete voi che noi siam vermi / nati a formar
a formar l'angelica farfalla, / che vola alla giustizia sanza schermi? cino
angelica vista, ogni atto umile / che già mai in donna ov'amor fosse apparve
, 6-8 (124): ancora che bella persona avesse e viso (non però
viso (non però di quegli angelici che già molte volte vedemo) sé da tanto
da tanto e sì nobile reputava, che per costume aveva preso di biasimare e
era di tanto onesta e angelica vita, che la priora e l'altre suore le
a le tue gorghe argine fassi, / che già. mentre scoccando al ciel le
bacio a quella mia angelica bimba, che voglio perder gli occhi se vedeste mai una
quelli della povertà angelica: la povertà che si contenta di poco, che digiuna trecen-
la povertà che si contenta di poco, che digiuna trecen- tosessantacinque giorni all'anno,
trecen- tosessantacinque giorni all'anno, quella che fa invecchiare innanzi tempo, che diventa
quella che fa invecchiare innanzi tempo, che diventa col tempo madre di virtù.
, piena di un torrente di voci che muoiono nelle angeliche cune, delle voci
1-119: nulla d'angelico era in te che dormivi / senza sogni. montale,
ironica: a indicare virtù angusta, che ostentatamente rifugge dagli aspetti materiali e concreti
vita. ojetti, i-ii: oggi che la guerra è finita, anzi è vinta
finita, anzi è vinta, e che della guerra si discute intorno ad un tavolino
favole dell'inferno. 3. che ha una bellezza aerea, immateriale,
angelica... come quei montanari che non divengono mai del tutto adulti.
: uno dei registri dell'organo, che conferisce soavità alle note; il soprano
. -in dante: la sapienza, che è cibo delle intelligenze angeliche.
m'hai ora, m'avviso / che ella è sì d'ogni peccato netta /
d'ogni peccato netta / come angelo che stia in paradiso. idem, conv.
a'martìri / l'angel di dio che siede in su la porta. idem,
., 2-11: voi altri pochi che drizzaste il collo / per tempo al pan
comandato alli angioli suoi di te, che loro ti conservino. passavanti,
hanno allegrezza... del peccatore che fa penitenzia. trattato dei cinque sensi,
essere angiolo in compagnia dell'anima, che allumina e disceme il vero dal falso
qual spera, / quel celeste cantar che mi disface? idem, 346-1:
del cielo, il primo giorno / che madonna passò le fur intorno / piene
, 10-6 (441): pareva, che tutte le gerarchie degli angeli quivi fossero
sacchetti, ii-275: è da sapere che 'l nostro signore, cacciati li rei
le sedie non volle rifare angeli, che potea, anzi creò l'umana natura.
uomo bestia. tasso, 2-4: ciò che può dar di vecchia età consiglio /
consiglio / tutto prometto, e ciò che magica arte. / gli angeli che
che magica arte. / gli angeli che dal cielo ebbero essiglio / costringerò de le
de gli angioli e de'santi, / che ne impetri vittoria ella che puote.
santi, / che ne impetri vittoria ella che puote. idem, 15-4: e
... / il gui- dator che mai non guarda indietro, / già si
573 = pareva l'angelo del terrore che ha traversato l'inferno per precipitarsi a
, e n'allontani i mali / che passan muti per le vie. carducci,
vista come / un grosso angel paffuto / che ne
su le nubi dorate e inargentate / che paion di bambagia. faldella, iv-155
: osservava le tube mute di due angeli che facevano da figuranti sul frontispizio dell'organo
tutti i santi e gli angioli dipinti che volano verso maria. beltramelli, i-311
cecchi, 6-267: figure d'angioli che soffiavano nelle trombe e scacciavano diavoli armati
passare il magico fruscio / degli angeli che vanno e vengono da dio. palazzeschi,
guardavo uno spicchio di chiesa tanto vicina che, un po'di più, gli
buio. dessi, 6-147: si vede che anche gli angeli fanno tribolare. non
2. angelo custode: l'angelo che, secondo la dottrina cristiana, è
sua storia, una di quelle storie che l'angelo custode ascolta sorridendo. de
soavissimo... ricordo... che davo con l'immaginazione la sua forma
l'immaginazione la sua forma all'angelo custode che credetti fermamente, per un pezzo,
: distendete e leggete il cartiglio sinuoso che il mio angelo custode ha sempre in
improvviso. beltramelli, iii-460: ma che ha? -e che volete ne sappia
iii-460: ma che ha? -e che volete ne sappia io? non sono
. cecchi, 1-137: l'angiolo custode che arrossisce deliziosamente imbarazzato. moravia, viii-112
moravia, viii-112: ella certamente credette che volessi ucciderla... ma il
(139): per ringraziarlo tacitamente che fosse stato per loro un angelo tutelare.
il buon angelo mio fu quella cara / che, or è il quart'anno /
donna era forse quell'angelo custode che lo proteggeva bambino? pratolini, 2-207
2-207: ah -ella esclamò, e pensò che clara fosse già sua amante. rise
già sua amante. rise da quello che essa era, disse: - gli
l'innocenza! -iron. spia che si cela sotto le apparenze del compagno
-gli angeli custodi: i due carabinieri che accompagnano l'imputato. pellico, ii-171
. frezzi, iv-9-125: colui, che vedi in la suprema parte, /
l'agnol di natura; / egli è che aperse la scienzia e l'arte.
chi sarà quell'angelo del cielo / che in prò del giusto prenda la parola?
oggi dopo tanti anni e tante ferite che porto su l'anima, io non posso
. de amicis, 11-737: io che non son degno di baciarle il vestito,
di grazia e candore angelico; bambino che raffigura l'angelo; giovane donna di
: dama, angel di paradiso, / che luci più che la diana stella,
di paradiso, / che luci più che la diana stella, / deh, dimmi
sollevò lo sguardo... cielo, che angelo! d'annunzio, iv-2-1010:
nella quale sembravamo tanti angioli di quelli che si portano in giro nelle processioni per
da rivelarti. moravia, xi-9: ecco che lei telefonò, al solito. crostarosa
tempo ». 5. bambino che muore e si pensa assunto in cielo
formare la bolla con questa clausola, che [il pontefice] li mandava come
un messaggero (in greco angelo) che porta un annunzio felice. 7
della colta, leggiadra ed ornatissima lettera che pur mi avete scritta, e siate sempre
mutare continuamente parere (come l'angelo che stava sulla cupola della badia, a
cupola della badia, a firenze, e che girava secondo il vento).
berni, 4-90 (i-119): che se non era l'elmo di mambrino,
fiori d'angiolo esalano un odore snervante che sa di giglio e di gelsomino notturno,
più polputi i bellissimi quattro o sei petali che costituiscono il fiore bianco latte.
angeli, e peggiorolla tanto... che 'l nostro fiorino valse a quella
: a differenza degli angeli da fogna, che non hanno se non il capo e
'messo'...; e, secondo che alcun santo vuole, questo nome non
iacopone, 81-62: or pensa che n'hai detto de l'amor benedetto
benedetto: / onne lengua è en defetto che de lui ha parlato: / si
: / si è lengua angeloro, che sta en quel gran coro, / parlanno
oro di enrico vi d'inghilterra, che aveva effigiato, su una faccia, un
(risale forse al secolo xi), che ricorda l'annunciazione a maria e l'
di bambini / e suono di campane / che lontano rimbombi, / salirà qui a
duol l'alma trista ange, / che 'l desir vive, e la speranza è
terra, e sterperai la lappola, / che le crescenti biade suol tant'angere.
appresso, / e vede il mar che fra i duo liti s'ange. idem
ed attrista. rosa, 162: quel che m'ange e mi spaventa, /
2-2-122: s'io fuggo un duol che m'ange, / tosto avventar mi
. carducci, 54: e giorno fu che in trepida / cura tibullo ardea;
. savonarola, 7-ii-186: sappiate che el fu uno re,...
uomini suoi, ricercò amorevolmente labasso, che stesse contento a'dazi ordinari, senza
gli strazi, / chi l'angherie, che l'avarizia strana / ci ha fatti
bisogna vedere l'angherie che si facevano, e le regole del
: e cominciai a pensare a tutto quello che avevo passato in quei due anni,
avevo sofferto, a tutte le angherie che mi erano state fatte; e gli occhi
818: finalmente venne il dottore, che giudicò un caso gravissimo di angina difterica
). anginóso, agg. che si riferisce all'angina. 2
angina. 2. sm. che è malato d'angina, che è soggetto
sm. che è malato d'angina, che è soggetto all'angina. bencivenni
di frutti coperti da un tegumento esterno che ne dissimula la forma. =
del tifo), con possibile occlusione che favorisce l'itterizia e la calcolosi.
l'an- giolel d'amore, / che viene a fare onore / con voi,
di fiamme un angiolel d'amore, / che ì freddi petti com'un'esca accende
/ sen già sì pien del del, che prosa o rima / dir non porria
. nievo, 137: gli angeletti che scherzano nei quadri del pordenone. 2
zia. segneri, i-604: niun è che per riverenza si resti di unirsi al
cambio del bambino perduto, del bambino che folleggiava e monelleggiava per la casa, un
guanti bianchi reca il calice d'argento che sfavilla al. poco sole. il
, quest'angiolino / bisogna badar ben che non si guasti. 3.
solo del capo e delle due aiucce che spuntano immediatamente sotto la gola).
vede solo un angioletto e non più, che cala d'alto tenente nella destra mano
contaminazione del conforto moderno con antichi arredi che oggi sono chiamati di pessimo gusto,
poste incrociate sotto la gola, quasi che la testa ci riposi sopra. de
dall'agglomerazione di vasi sanguigni, che dà luogo a chiazze rossastre o paonazze,
sf. plur. angiosperme. piante che formano un sottordine delle fanero
dentro, tu; e fa'che non eschi di quello agniporto, se non
. serdonati, 2-3: ricevevano quelli, che per esser pratichi a ogni viuzza ed
panzini, ii-339: il vero è che in quell'angiporto abitavano nell'evo medio
porte splende il rossetto di alcune donnette che dicono « pst! bell'uomo!
gli anglesi ricorsero al re, lamentandosi che li italiani occupavano ogni beneficio.
quel povero frate di san francesco, che apparve a lorenzo sterne, bizzarro pastore
né preti né frati, salvo quei pochi che vanno per le strade camuffati da anglicani
floscio. gramsci, 145: si sente che il wells è antipapista anglicano e non
quando siàn stati sedici per otto, / che sarà poi eh'italia e che lamagna
/ che sarà poi eh'italia e che lamagna / con francia è unita, e
populo anglo e scotto, / e che sei con tra dodici saranno? rosa,
sole irradiarli immoto, / onde all'anglo che tanta ala vi stese / sgombrò primo
anglòfilo, agg. e sm. che ha simpatia per l'inghilterra e
l'inghilterra e la sua cultura, che parteggia per tlnghilterra. = fr
anglòfobo, agg. e sm. che ha in antipatia, che odia l'
sm. che ha in antipatia, che odia l'inghilterra. = fr
anglòmane, sm. e f. che ammira e imita in modo eccessivo
gadda, 3-231: la legge d'autonomia che governa oggi l'italia, dopo i
anglosàssone, sm. i popoli germanici che emigrarono nella britannia (durante il v
2. agg. e sm. che è proprio e caratteristico dei popoli di
, iii-806: renato serra mi sembra uno che sia vissuto in altre età: ha
proteggere l'elemento di discendenza anglosassone, che costituisce il nucleo della nazione americana.
e un cameriere vi si aggirò, che era l'immagine di due civiltà:
andatura elegante, un poco dinoccolata, che hanno certi uomini d'affari anglosassoni.
: e non è egli manifesto che una palla di legno meglio e più lungo
e più lungo tempo si conserverà che una guglia o altra forma angolare, fatta
: ciò si fa con intaccare il legno che si deve fermare per ritto,
testa fuor delle lenzuola: una testa che sembrava di gesso, coi capelli bianchi rasi
grazia di dio, a ciascuno che chiama la divina scrittura, la pietra angulare
panella, 2-328: chi non sa che... la stella solitaria in an
ordine, né vi lascerebbe altro che dissonanze e confusioni. algarotti,
l'ingegnoso meccanismo di quelle istituzioni che... si chia
dell'ordine, i tutori della società: che cosa tutelate qui, mentre in
però una piccola differenza, ed è che quelle del primo compariscono angolate e quelle
spetto alla parte di un qualsiasi oggetto che si vuole inquadrare. -anche al figur
: quando i prolungamenti delle due linee che lo delimitano cadono dentro di esso.
: quando i prolungamenti delle due linee che lo delimitano cadono fuori di esso.
-angolo retto: formato da due semirette che si incontrano perpendicolarmente nel punto d'
: qui non si arguirà... che un triangolo abbia li suoi angoli minori
. idem, 2-451: le piante che assai si dilatano hanno li angoli delle
dilatano hanno li angoli delle partizione, che separano le loro ramificazioni, tanto più
uno specchio sopra una linea retta, che miri un altro specchio e che sparta
, che miri un altro specchio e che sparta l'angolo retto nel mezzo. sarpi
oppostogli e tocco dal sole, ancor che tal reflessione passi per un foro così
passi per un foro così angusto, che dal luogo dove ella vien ricevuta non
il suo diametro sottendere ad angolo maggiore che 'l visual diametro della luna; nulla di
stando dunque su la ricevuta definizione, che l'angolo sia l'inclinazione di due linee
due linee poste in un piano, che si toccano in un punto, e non
. campanella, 1042: si vede che dalle cose negre si riflette in dietro
a traverso / fendon tre vie, che quasi linee al centro / vanno il fonte
i-347: il moto, per veemente che egli si sia di qualsivoglia corpo fluido o
fluido o denso, niente opera allora che la direzione del suo moto attuale,
ricevono augumento dal telescopio mediante l'aggrandimento che questo cagiona nell'istesso angolo. torricelli
e tre strade di circa duecento metri che tagliano il corso ad angolo retto.
prirsi forma di quattro parentesi., che ingeminate par che ti vogliano, strengendo
di quattro parentesi., che ingeminate par che ti vogliano, strengendo la bocca,
i-31: la passionata era la mosca che si portava all'angolo dell'occhio
grasso, ma pallido e con due rughe che tagliavano di netto gli angoli della bocca
e. cecchi, 6-108: nel sorriso che le toccava gli angoli della bocca era
della bocca era qualcosa della trasognata fissità che intorpidiva le mani. fracchia, 443:
: egli doveva risucchiare le lacrime, che, giù per le gote, correvano a
. moravia, viii-131: mi accorsi che piangevo perché sentii come un solletico all'
, mettendoci un dito, mi accorsi che la guancia era bagnata. -angolo
come si può fabbricare una stanza talmente che, chi starà in un angolo di quella
angolo diametralmente opposto, non sentendo coloro che saranno nel mezzo? f.
faccian angolo a guisa d'un libro, che per essere alquanto aperto si regga in
quest'angulo, / sol per cagion che alcuna volta fustici. b. davanzali,
panzini, i-51: consumò tutto quel poco che gli rimaneva perché la sua donna avesse
, 4-93: quest'angolo di mondo che nel centro stesso della metropoli ha saputo conservare
viii-123: immaginiamo di essere due studenti che cercano un angolo tranquillo, lontano dagli sguardi
: calcio di punizione contro la squadra che ha mandato la palla oltre la propria
: macchie molto vaghe,... che tirano più tosto al tondo, benché
gli angoletti loro / infuori alquanto, e che piuttosto ponno / solleticar che lacerare il
, e che piuttosto ponno / solleticar che lacerare il senso. = voce
, lat. angùlus (da una radice che significa 'curvo'). cfr.
produrre né eleganza né nobiltà, né altro che precisione e angolosità di stile.
angolóso, agg. fatto ad angoli; che presenta angoli. bencivenni [crusca
. bertola, 44: si vuole che le figure tondeggianti e le linee curve procaccino
e le linee curve procaccino maggior bellezza che non le angolose. d'annunzio, iv2-
far paura sotto le pieghe angolose del lenzuolo che aderiva al suo scheletro.
si sente una certa acrimonia aromatica, che non offende il gusto, ed è
: così avviene di ogni dottrina che prima nasce direi quasi angolosa ed immaneggiabile
redingote, sulla cattedra: un baccalà che legge (e questi sono protestanti, dico
stano con tanta angonia, che dissimular per modo alcuno non possono quella
gatto d'angora così grasso così morbido che parrebbe una golaggine a qualunque milanese.
della razza d'angora, due occhi che sono due pezzi di smalto giallo.
margini dei fiumi, / tutt'altro che feroce sei, quale appare la tigre,
, tua parente, / e più che un domestico in livrea tu ami, oh
costringe di pensare tutte quelle cose paurose che avvenire possono. guido delle colonne volgar
sf. senso di soffocamento, oppressione che genera agitazione, affanno; difficoltà di
., 24-116: e qual è quel che cade, e non sa corno,
, / o d'altra oppilazion che lega l'omo, / quando si leva
l'omo, / quando si leva, che 'ntomo si mira / tutto smarrito
/ e aggrappossi al pel com'uom che sale. idem, purg., 4-115
chi era, e quella angoscia / che m'avacciava un poco ancor la lena,
. idem, 63-28: l'angoscia, che non cape dentro, spira / fuor
massimamente quando l'omo dorme rivolto, che 'l sangue corre al cuore e grava
un gran peso, da un incubo che la opprimeva, e spiegò la propria angoscia
di poco prima con la gravezza dell'aria che precede la pioggia. 2.
uomo teme di soccombere; preoccupazione assillante che non dà respiro; inquietudine, ansia
e l'angoscia e le pene / che la gente sostene. tesoro volgar.,
4-19: l'angoscia delle genti / che son qua giù, nel viso mi
viso mi dipigne / quella pietà, che tu per tema senti. idem,
inf., 6-43: l'angoscia che tu hai, / forse ti tira fuor
fuor della mia mente, / sì che non par ch'i'ti vedessi mai.
ventura e angoscia tutto il paese, che niuno osava andare per cammini senza buona
: assai è minore l'angoscia del dì che quella
e d'angoscie, quanto ha giove mostrato che la tua natività non gli piaceva!
(250): il dì medesimo che legato fu al palo e unto di
, se alcuno segno vedessi del bene che seguire mi dovesse. fioretti, 49-74:
: soccorrimi, signor mio, imperò che... sanza te, agnello mansuetissimo
salgono. machiavelli, 823: giunti che fummo a piè de l'alta porta,
/ tra quella turba ch'è peggio che morta. bembo, 1-52: né per
la dubbia sorte, / e sempre che la spada il pagan mosse, / sentì
e non v'è piastra alcuna / che gli resista sì, che grave angoscia /
alcuna / che gli resista sì, che grave angoscia / non dia, piagando
l'angoscia di costei, esprimere ciò che passava nel suo animo? leopardi, 14-3
o graziosa luna, io mi rammento / che, or volge l'anno, sovra
. tommaseo, 1-402: l'unica donna che mi abbia fatte provare le gioie e
i-127: sul precipizio fu trovato il fazzoletto che avea asciugato quel sudore d'angoscia sovrumana
di sopportare l'espressione di stupefatta angoscia che sconvolge il volto delle due monache.
come chi ha smarrito un documento essenziale che decide della sua esistenza ed è nell'
: ed io [aspetto] il pianto che sciolga / la mia angoscia in dolcezza
metamorfosi all'aurora, / oramai so che il filo della trama / umana,
atto « l'angoscia delle macchine ». che non le patiscono di nulla, viceversa
anzi passò qualche giorno in quell'angoscia che assomiglia a paura. -come personificazione.
picchiar la porta... io che m'avvisai subito che non poteva esser altri
.. io che m'avvisai subito che non poteva esser altri che lui- getto
m'avvisai subito che non poteva esser altri che lui- getto, venni quasi in angoscia
, e dal terrore, pro2. che dà angoscia, angoscioso. dotto dalla
caratteristica dell'uomo di fronte a ciò che può accadere, alla possibilità che coincide
ciò che può accadere, alla possibilità che coincide col futuro. è connessa col
. di angosciare), agg. che angoscia, che affanna. -al figur.
), agg. che angoscia, che affanna. -al figur.: preoccupante,
colei /... / cose che sì m'angoscian duramente / che per men
cose che sì m'angoscian duramente / che per men pena la morte cherrei.
colonne volgar., 1-293: meglio è che si diano dolori alle pecuniali borse,
si diano dolori alle pecuniali borse, che angosciare con li continui dolori del cuore
paralleli e divisi da sì angusto intervallo che al più ci capiva una scranna di
idem, ii-44: i sinistri presentimenti che mi angosciavano. d'annunzio, iv-2-794
iv-2-794: si sentiva più forte di lui che tutte le fortune avevano prediletto fin dalla
fortune avevano prediletto fin dalla culla e che non angosciavano se non i furori del
, ii-1-81: tullia la feroce s'angosciava che il suo marito non era presuntuoso né
e si contristano e si angosciano e lamentano che quel che fu non è più.
e si angosciano e lamentano che quel che fu non è più. viani, 19-312
passo / gittone uno sospiro / che mi face angosciare. giamboni, 4-136:
quale stimolava e angosciava tanto, che ogni riposo le pareva nimico, e con
sotto il pondo, / simile a quel che tal volta si sogna, / di-
guittone, 7-9: ahi, deo, che dolorosa / ragione aggio de dire.
. / tant'è forte e angosciosa / che certo a gran pena / aggio tanto
pena / aggio tanto de lena, / che for tragga de bocca la favella:
e tutta via tanto angosciosamente, / che no mi posso già tanto penare, /
tasso, ii-60: se non sano, che più non posso essere, almeno non
: furori e languori vani, ma che disfanno lentamente, e tormentano angosciosamente sempre
nella sua angosciosità come un sogno minaccioso che non riesce a diventare incubo.
incubo. angoscióso, agg. che dà angoscia; che è causa di
angoscióso, agg. che dà angoscia; che è causa di acerbo dolore; affannoso
. guittone, 6-29: se quei che 'l nostro amor voglion storbare / ve-
7-44: e amo solo lei, che m'odia a morte: / dolor più
arco da ciel te mandi angosciosa / saetta che te fenda. g. cavalcanti,
guardate a l'angosciosa vita mia / che sospirando la distrugge amore. idem,
iv-65 (27-8): spesse volte aven che mi saluta / tanto di presso l'
: ahi angosciosa e dispietata lima / che sordamente la mia vita scemi / perché
5-111: pensa, lettor, se quel che qui s'inizia / non procedesse,
, quanto mi se'crudel guidatore, che mi vedi esser presso che morto per
crudel guidatore, che mi vedi esser presso che morto per questa angosciosa pianura, e
, e ora per riposo mi di'che io entri in questa fornace ardente. varchi
. varchi, 1-46: sappi, che la condizione dei beni umani è cosa angosciosa
d'una lotta così angosciosa, parve che s'acquietasse. settembrini, 1-83:
non di cholera ma di quel fiero morbo che gli fece troppo amara ed angosciosa la
i-20: tu guardi i nostri figli così che m'empie il cuore d'angoscioso dolore
capisce di essersi cacciato in una situazione che ha il doppio inconveniente di essere insieme
angosciosa di parmenide. 2. che esprime angoscia. dante, inf.
/ a riguardar nello scoperto fondo / che si bagnava d'angoscioso pianto. petrarca
sospiri, / quando in voi adiven che gli occhi giri, / per cui sola
cominciò... il più doloroso pianto che mai udito o veduto fosse, mescolato
medici, i-165: pensavo, amor, che tempo fussi ornai / por fine al
agli angosciosi pianti, / com'a colui che muore, / dentro mi sento il
: trasaltò egli udendo la voce angosciosa che rispondeva. 3. disus. angosciato
di molti sospiri e di rancura, / che non posso savere quel che mi voglia
, / che non posso savere quel che mi voglia / né qual possa esser mai
tu urti in ostacoli rozzi e piccoli che ti indispettiscono più ancora che non ti
rozzi e piccoli che ti indispettiscono più ancora che non ti offendano: soffochi angosciosa in
seguendo lo giudicio di costei, / che è occulto come in erba l'angue
langue / lieta si dipartio, non che secura. fazio, ii-22-51: annunzio fu
. fazio, ii-22-51: annunzio fu peggior che morso d'angue. serdini, ix-271
radici dell'erbe e venga un angue / che col velen la terra apra e divida
810: né anco il serpe che si chiama angue, è velenoso,
v'è una bellissima sorte d'angui, che vivono anche in acqua, e chiamansi
l'alabastro / de la colonna pura / che reggea l'edificio del bel volto,
figur. tasso, 8-70: questo che divorò, pestifero angue, / il
un pestifero angue ascolto i sibili, / che mi addenta, e mi attosca e
l'acqua e 'l sangue, / che nel tuo corpo glorioso io veggio, /
signor, /... / che nel mio cor, che del fallir suo
.. / che nel mio cor, che del fallir suo langue, / vogli
sì ch'ai fin del viaggio, che far deggio, / non trionfi di me
, né poi; / dall'angue, che appena su noi / l'indegna vittoria
: è una specie sì mansueta, che si tiene da ognuno nelle case.
. anguichiomato, agg. letter. che ha le chiome composte da serpenti.
. anguicrinito, agg. letter. che ha le chiome formate da serpenti.
, i-76:... allor che il siculo terreno / dall'uno all'altro
numerosi dentini, con lunga pinna dorsale che si unisce a quella caudale (occupando
assunta la forma cilindroide di anguillina (che si chiama ceca), si avviano
., 4-1: anguilla è un pesce che nasce di limaccio di terra, cioè
non lasciar passare i forestieri, / che rincararon l'anguille di bolsena. aretino,
di anguille in sì mirabil numero, che in certe rattenute di questo fiume,
si fregano agli scogli, e quello che rimane delle fregate, diventa vivo,
di poca vita perché non hanno tanto calore che mandi fuori gli escrementi e gl'induri
questo mare anguille di tanta grandezza, che alcuna ve ne ha che eguaglia la
tanta grandezza, che alcuna ve ne ha che eguaglia la grossezza della coscia d'un
diligenza sotto quella paniosa e lubrica mucellagine che la spalma, vi sono le sue
credere alla padrona vuol esser più difficile che pigliare le anguille alla pania. artusi,
acqua alta a chiappar l'anguiue, che gli sfuggivano tra le dita come serpenti
, i-556: come altri avrebbe detto che la morte dell'anguilla è marinata e
quella della lepre in salmi, lui pensava che la morte del sole ha da essere
, la sirena / dei mari freddi che lascia il baltico / per giungere ai
/ ai nostri estuari, ai fiumi / che risale in profondo, sotto la piena
pozze d'acquamorta, / nei fossi che declinano / dai balzi d'appennino alla
/ freccia d'amore in terra / che solo i nostri botri o i disseccati /
di fecondazione; / l'anima verde che cerca / vita là dove solo / morde
e la desolazione, / la scintilla che dice / tutto comincia quando tutto pare
secchio e la donna la tirò fuori che penzolava e si torceva. luzi,
l'uomo nuovo del posto esita incerto / che via prendere, l'altro, pescatore
coda e fossi in mare, / che non faresti femina che ghilla [= inganna
in mare, / che non faresti femina che ghilla [= inganna]. sacchetti
disciogliersi, intirizzare, avvivarsi, e che so io? adatta, come a cagione
. redi, 16-iii-266: poco dopo che son nate le piccole anguillàie..
: il volgo de'pescatori porta credenza che l'anguille siano partorite dalle seppie, da'
. = lat. anguilla, che si riconnette ad anguis * serpente '
vallisneri, ii-90: rinserrata tra le molte che tengono nell'acqua salsa in conserva nelle
borghini, 1-1-167: quelli ordini di viti che si mettono diritti in sulle vie e
. soderini, iii-129: nei campi che sono riquadrati dalle pancate di viti,
anguilla. anguillifórme, agg. che ha forma e natura d'anguilla.
d'anguilla. -al figur.: che ha temperamento sfuggente, ambiguo.
indole non saprei in massima definirla altro che con la parola: anguillifórme, poiché
, ti scivola così rapidamente da ogni parte che quando credi d'averla afferrata, allora
. poet. detto dell'elefante, che si serve della proboscide come di una mano
marchetti, 2-93: siccome / veggiam che fra i quadrupedi succede / specialmente agli
avuta l'anguinaia / tronca dall'altro che l'uomo ha forcuto. boccaccio, dee
; onde ferire nell'anguinaia non è altro che uccidere la vita della mente col brutto
morto di pestilenza, e tanto più che se gli ritrovò un gavocciolo assai più
grosso d'un ovo ne l'anguinaia, che era certo ed evidentissimo indizio di quel
proverai con buone ragioni poter essere naturalmente che la febbre o il tumore hanno paura
o d'una parola barbarica, e che per questa paura il bubbone se ne fugge
an- guinaia, tu mi conterai altro che favole di vecchierelle. verga, i-137
. rigonfiamento delle ghiandole; bubbone (che si produce di solito all'inguine).
e sm. e f. poet. che ha i piedi formati da serpenti.
]: per questa cagione iddio comandoe che non solamente le anguistare si ponessino in
, ma eziandio e'bicchieri. or che significa per anguistare se non l'ampia
delle angurie; e ora vien la stagione che li fa, quasi, incontrare con
dei semi. pavese, 1-23: ma che bei peperoni rossi vendevano le donne!
: tali sono quei [mah], che ingrossano e indurano le piccole glandule sebacee
sebacee dehe palpebre,... che angustano o chiudono il canale, per cui
da una crosta di tartaro aggrumatovi, che non servono quattro ore per vuotarli [
angustie si rompano, sì perché la voce che quivi arriva, a guisa d'onda
angustia, vi si contorse, fin che non giunse a far passare il suo lungo
, iv-2-776: ella guardò il cielo che s'incurvava immenso e puro su le due
in cui ella era prigione. pareva che non vi fosse al mondo se non
. croce, ii-13-136: vero è che al senso di smarrimento dinanzi all'infinità
all'angustia degli interni, annettendovi ciò che dalla finestra si vede. -per estens
: tu urti in ostacoli rozzi e piccoli che ti indispettiscono più ancora che non ti
e piccoli che ti indispettiscono più ancora che non ti offendano: soffochi angosciosa in
li-io: ognuno vedeva le angustie di che la sinodo era càrcondata. idem,
poteva. verga, i-172: vuol dire che hanno la tasca piena, e non
credete a me, bel dolce amico, che dov'è più di grandezza è più
iacopone, 24-142: ecco la state, che ven con gran calde, / angustie
entomo spavalde, / mordennome valde, che non ne do posa. savonarola, iii-70
do posa. savonarola, iii-70: vediamo che è impossibile che l'uomo in questo
, iii-70: vediamo che è impossibile che l'uomo in questo mondo stia sanza qualche
benché sia al tutto buono, anzi vediamo che tutti li buoni qua sono angustiati.
i-22-1: niuno è in questo mondo che sia senza alcuna angustia e tribulazione.
animo,... mi era più che necessario di farmi forza. manzoni,
: vado ora a dire aha signora contessa che non stia in angustie, e che
che non stia in angustie, e che carlino è tornato. carducci, ii-8-21
verga, i-24: tutta queha gente che andava per i proprii affari senza avere angustie
. di angustiare), agg. che dà angustia; opprimente. beccaria
gran constanzia e fermezza avverso coloro, che gli hanno angustiati e molestati. bisticci
essere angustiato dalle fosse e dagli argini che fasciavano la strada. idem, 567
lo meritavo, non già per quel male che mi affliggeva il corpo, ma per
affliggeva il corpo, ma per quello che mi angustiava, e tuttavia mi angustia
21-54: pregote, deo beato, che m'aiuti al passaio, / ché m'
/ sì è scuro suo visaio, che me fa sì angostiare. cavalca, 10-193
la condizione e li comuni accadimenti contrari che possono addivenire, s'angustia. leopardi
un certo languido amore... che somiglia alla noncuranza, ma pure amore,
, ma pure amore, tale però che non porta l'uomo ad angustiarsi, addolorarsi
sempre lo stimola; e così interviene che il frate cattivo è sempre angustiato.
molte città angustiate, verrà ancora tempo che verranno a te e diranno: -firenze,
femm. -trice). ant. che restringe, limita. - anche al figur
stor. stretta striscia di porpora che i cavalieri romani portavano verti
istessa limitata intenzione. 2. che dà angustia, affanno; tormentoso.
angustioso. bocchelli, i-17: si vide che la notte non avrebbe più avuto
, 22 (375): cure, che potrebbero forse indur concetto d'una virtù
solitaria villa / era 'l grand'uom che d'affrica s'appella. sannazaro,
pianure. ariosto, 23-113: l'umor che vorria uscir, tanto s'affretta,
angusta prigion con voi ristretto, / che voi la mi fareste e cara e dolce
spuntar d'angusta valle / vede uom che di corriero avea sembianza. idem, 17-66
fabro dotto. galileo, 925: credo che in vano si aspetti il ritorno di
il ritorno di quelle [macchie solari] che par ad apelle che possino rivolgersi intorno
[macchie solari] che par ad apelle che possino rivolgersi intorno al sole in cerchi
oppostogli e tocco dal sole, ancor che tal reflessione passi per un foro così
passi per un foro così angusto, che dal luogo dove ella vien ricevuta non
il suo diametro sottendere ad angolo maggiore che 'l visual diametro della luna; nulla di
sponde / d'un argine angustissimo, che quinci, / abbia un fiume corrente
un fiume corrente. marino, 9-90: che vai tanto sudar, gente inquieta,
. metastasio, 1-8-21: al popolo che accorre, / sono anguste le vie.
alfieri, 21: o cameretta, che già in te chiudesti / £uel grande
. manzoni, 74: tu che angusta a'tuoi figli parevi, / tu
angusta a'tuoi figli parevi, / tu che in pace nutrirli non sai, /
, vidi certa la caduta nel fiume che mi luccicava sotto. idem, iv-2-1263:
angusto mondo / e carezzo con man che trema l'erba. marotta, 6-132:
l'angusto marciapiede è nero di operai che aspettano. moravia, v-154: prendemmo
lingue. idem, 29-53: ciò che inspira ai generosi amanti / la
iv-2-235: dicevano quelle lunghe cose insignificanti che l'agricoltore ripete senza fine e che
insignificanti che l'agricoltore ripete senza fine e che appagano lo spirito di lui tardo ed
tasso, 13-22: a l'occulta virtù che gli percote / son le difese loro
sono molto desiderati in tutte le cose che si condiscono e che s'intingono. buonarroti
in tutte le cose che si condiscono e che s'intingono. buonarroti il giovane,
, di anaci e di altro, che volgarmente suol farsi bollire con intenzione di rompere
odor caprigno / sapide tuttavia, sì che talvolta / le femmine entro me chiusero
794: anici in camicia, che sono anici coperti di zucchero, de'
per la bianchezza della sua carnagione, che era appunto quella dell'anice quando ci
. pavese, i-104: con tanto vino che hanno, i napoli non bevono.
se lo poni sospeso al piumaccio in forma che chi dormendo lo fiuti, leva via
(plur. m. -ci). che non pre senta immagini.
senta immagini. -religione aniconica: che non ammette immagini della divinità.
acqua (come l'anidride fosforica, che, combinata con l'acqua, forma
roseo o azzurrino o giallognolo, che si rinviene in cristalli e forma anche banchi
anidro. anidro, agg. che non contiene acqua (come l'
, 132: 01 tra alle spezie principali che hanno alcuna ombra di scienzia,
la pietà di una povera vecchia che, da anile compassione mossa, quello sotto
quelle dei tintori, offriva sorbetti che parevano veleni. viani, 14-260:
. principio e sorgente unica e immateriale che nell'uomo presiede a tutte le funzioni
/ nelo più degno loco, / ancor che paia poco, / ched è chiamato
è la più nobile parte dell'uomo che gli dona vita e conoscenza e memoria
consolare alquanto / l'anima mia, che, con la mia persona / venendo
, per dilettanze o ver per doglie / che alcuna virtù nostra comprenda, / l'
, 9-53: dianzi, nell'alba che precede al giorno, / quando l'anima
. idem, 204-1: anima, che diverse cose tante / vedi, odi,
santità non diventa minore, per ciò che ella dimora nell'anima e quello che
ciò che ella dimora nell'anima e quello che 10 vi domando è peccato del corpo
/ l'una razionai, l'altra che sente. leonardo, 2-501: l'anima
, 6-30: ma non restar però, che non risponda / chi tu sia,
il nodo de l'amicizia loro, che nel vero dir si poteva esser una sola
vero dir si poteva esser una sola anima che dui corpi informasse. caro, i-271
informasse. caro, i-271: oimè, che gli spiriti mi tremano, il cor
baciarla. campanella, 1066: aristotile dice che [le piante] solo hanno vegetativa
sensitiva: perciocché, siccome di quei che entrano nelle vene, condotti che sian
quei che entrano nelle vene, condotti che sian per la carotide al cervello, se
se ne producono gli spiriti animali, che sono gli strumenti dell'istessa anima per
. rosa, 25: principe, che desia d'alzarsi all'etra, / in
c. dati, i-386: avvenne che l'anima entrando nelle tenebre di questo
: l'anima agisce secondo i fantasmi, che le pervengono dagli organi de'sensi esterni
importa maggior sentimento dell'infelicità propria; che è come se io dicessi maggiore infelicità
: e meglio sarebbe stato per lui che fosse morto in quel giorno; prima che
che fosse morto in quel giorno; prima che il diavolo tornasse a tentarlo e a
della morte. soffici, 6-68: che disperazione 1'anima dell'uomo! le
i nostri ricordi: il presente non è che noia o desiderio. slataper, 1-134
levatasi fiutò la notte tumida / di semi che morivano, di grani / che scoppiavano
semi che morivano, di grani / che scoppiavano. idem, 1-15: vieni,
fortissimo, non mi concedere altra cosa che quest'anima; tutte l'altre mie cose
se io vendicar mi volessi riguardando a che partito tu ponesti l'anima mia, la
[gli arbori] l'anima, che si pone per quella virtù naturale intrinseca
pone per quella virtù naturale intrinseca, che fuora o dentro, o sotto o sopra
g. rucellai, 679: per ciò che la grand'anima del mondo / sta
del mondo, però vollono ancora che l'anima di tali numeri fosse composta.
muove, nudrisce / e regge un, che v'è dentro, o spirto
spirto o mente / o anima che sia de l'universo. bruno, 3-236
l'anima de l'universo, in quanto che anima e informa, viene ad esser
e formale di quello; ma, che drizza e governa, non è parte,
. parte essenziale di una cosa; che le dà vita, forza, durata.
. varchi, 18-1-38: io sapeva che la storia è, come anco
campi, et il diritto sostenimento di ciò che si vede e si nutrisce in essi
per non mancare di quella notizia, che parea esser l'anima di tutte quest'
i-61: quella catena di dipendenze gradate, che si chiama subordinazione; ed è veramente
l'odio. -detto di persona che ispira ad altri fede nella vita,
l'aveva nelle mie mani, e che io sola era l'anima e la vita
: si tenne a que'tempi, che lord bute, il quale operava di straforo
(258): e disse, poi che lei tacer vide: -deh! anima
vide: -deh! anima mia dolce, che parole son quelle che tu di'?
anima mia dolce, che parole son quelle che tu di'? idem, dee.
di un volto, di uno sguardo che rivela l'affetto interiore, il moto
, alla tua amistate / quest'anima che trema raccomando: / menala teco nella sua
(42): d'allora innanzi dico che amore segnoreggiò la mia anima, la
come raggio in la stella, / poi che l'anima mia fu fatta ancella /
e 'l tempo e l'ora / che sì alto miraron gli occhi miei, /
: -anima, assai ringraziar dèi, / che fosti a tanto onor degnata allora;
boccaccio, i-95: né alcuno strumento era che allora da lei molestato fosse, ma
di tosto riveder fiorio prendeva quel conforto che ella poteva, tenendo sempre l'anima
zia m'accolse con quell'amorevolezza semplice che sul primo non solletica le tenerezze,
i limpidi orizzonti / s'incùrvino come labbra che un divieto / chiuda, e perché
ogni uman desire /... sì che pare / che ogni sera l'anima
/... sì che pare / che ogni sera l'anima le possa amare
: considerava quel viso di delicata polpa che un sentimento misterioso modulava come un'aria
tentando anch'essa una via d'uscita che non trovava. soffici, v-1-500: verlaine
, intensità di sentimenti; ispirazione (che dà vita a un'opera d'arte,
adattale tanto bene allo ufizio loro, che allo uditore pare piuttosto vedere effettualmente essa
pare piuttosto vedere effettualmente essa cosa, che sentirla recitare. baldinucci, io:
da'nostri artefici per quello spirito, che rende le figure dipinte quasi vive e
, 16-vii-130: le molte occupazioni, che quest'anno mi tengono occupatissimo,
paura di un uccello così singolare, che parlava con tant'anima, come se
o artistico, di un paesaggio, che nel visitatore desta sentimenti intensi, vive
viva è l'anima di queste rovine che ci confrontiamo addirittura con esse, e non
iii-381: ha l'autunno un'anima triste che tutte le anime soggioga ed avvince.
, v-1-233: è in questo modo che il nostro artista ha rivelato, all'anima
l'insieme dei sentimenti, delle passioni, che commuovono un popolo, una nazione,
pensiero. petrarca, vi-64: quel che l'anima nostra preme e 'ngombra
, 1-7 (109): deh questa che novità è oggi che nell'anima m'
: deh questa che novità è oggi che nell'anima m'è venuta?
, / e nobile e preclara, / che puote a compimento / aver conoscimento /
, 6-58: ma vedi là un'anima che posta / sola soletta inverso noi riguarda
12-2: di pari, come buoi che vanno a giogo, / m'andava io
con quell'anima carca, / fin che 'l sofferse il dolce pedagogo. idem,
16-88: esce'di mano a lui che la vagheggia /... / l'
... / l'anima semplicetta che sa nulla. fatti di cesare, 57
anima non mettevano cura, e dicevano che quando ella usciva d'un corpo,
cittadine del cielo, il primo giorno / che madonna passò, le fùr intorno,
per la salute dell'umana generazione crediamo che sopra il legno della croce sostenesse
e salisse al cielo. crediamo veramente che egli discendesse in anima e risuscitasse in carne
la man di denari, il pregò che messe dicesse per l'anima de'morti suoi
sono l'anima di quel giovane frate che morì a questi dì. bembo, 1-207
dì. bembo, 1-207: anima, che da'bei stellanti chiostri, / cinta
amore, / scendesti in terra, che fuor d'ogni errore / ten vai secura
aretino, ii-23: ella ha detto, che oltra che ve lo ritroverete a l'
: ella ha detto, che oltra che ve lo ritroverete a l'anima, che
che ve lo ritroverete a l'anima, che vi vuol donare quattro moccichini di rensa
non mi negare [o caronte] quel che ti chieggio. in questo sopragiungeranno altre
, 11-ii-354: e sì come, poi che s'è disciolto una volta quel nodo
s'è disciolto una volta quel nodo che lega 1'animo co 'l corpo, non
1'animo co 'l corpo, non pare che l'anima a niun altro corpo possa
a fatto fu l'opinion di coloro che volevan che l'anima d'uno in
fatto fu l'opinion di coloro che volevan che l'anima d'uno in altro corpo
uno in altro corpo trapassasse in quella guisa che 'l peregrino d'uno in altro albergo
di purgatorio. idem, 123: che gli sii maldetta l'anima, anco si
, / se tormento han gli abissi / che le pene amorose in parte agguagli.
: al qual [altare] non so che papa avea concesse / molte indulgenze all'
eran dipinte certe figure lunghe, serpeggianti, che finivano in punta, e che,
, che finivano in punta, e che, neltintenzion dell'artista, agli occhi
altre figure da non potersi descrivere, che volevan dire anime del purgatorio: anime
verga, 3-35: guardate quante stelle che ammiccano lassù... ei dicono
ammiccano lassù... ei dicono che sono le anime del purgatorio che se ne
dicono che sono le anime del purgatorio che se ne vanno in paradiso. panzini
dentro gli alberi le anime dei morti che sono in inferno. albertazzi, 18
mi piaceva tanto per le troppe volte che vi erano ripetute a spola le parole
-anche: persona straordinariamente abile in ciò che fa. bruno, 74: credo
fa. bruno, 74: credo che sautanasso, barsabucco e tutti quelli che
che sautanasso, barsabucco e tutti quelli che squagliano, sei prenderanno per compagno;
stanze con le lampade fiorentine in mano che sembravate tante anime perse. idem,
robertino come più s'avvicinava il giorno che la dolly si doveva sposare, e più
da non si dire,... che andava di qua e di là,
: non pensate a male, vedete; che la vostra compagnia è un'anima di
petrarca, 53-78: passato è già più che 'l millesimo anno, / che 'n
più che 'l millesimo anno, / che 'n lei [roma] mancar quell'anime
roma] mancar quell'anime leggiadre, / che locata l'avean là dove ell'era
circa quindici centinaia di migliaia di anime che uscirono dello egitto. caro, i-163:
inghilterra, paese ricco non meno di danari che d'anime vigorose. parini, xii-41
curano del disprezzo, e non si dolgono che dei danni. guerrazzi, 4-658:
di vienna, dove si spartivano anime peggio che armenti. prati, v-73: per
avvicinarsi la morte, pure sperava sempre che da un momento all'altro sarebbe capitata
certificato come anche tu sii tutt'altro che lieta e felice. -povera grande anima
fui la delusione di tutte le belle anime che avrebbero voluto mettermi sulla buona via.
. montale, in: anima verde che cerca / vita là dove solo / morde
farnetico, e insomma rose dai mali che scavano in noi lentamente l'egoismo e
fu svegliata tutta smarrita, e vide che non v'aveva anima che la soccorresse
, e vide che non v'aveva anima che la soccorresse,... allora
perché qui non c'è anima nata che sia in caso di correggermi il testo
s'abbatteva ne'caffè con anima nata che non gli dicesse tutti i mali dell'italia
ancora anima viva. * da notare che il manzoni correggeva * anima viva 'dell'
. settembrini, 1-327: di questo che t'ho scritto non farne motto ad anima
: di dove sarà uscita questa vocina che ha detto ohi?... qui
, i-92: non dire ad anima viva che io te n'abbia parlato. idem
i-141: era la sola anima viva che si vedesse errare per la campagna, sui
in terra, comandò a sua servitori che si retirassero, ché non volea di
. segni, 192: di trentamila anime che faceva la terra, si ridusse,
assai più vasta della francia, e che non fa tante anime, quanto la più
girone in sasso fortissimo e trentacinque focolari che vuol dire circa mezzo migliaio di anime.
, iv-62 (24-14): io veggio che ne gli occhi suoi risplende / una
spirar de l'anima gli tolse, / che non mai più spirò. panzini,
rami. -seme dei frutti, che sta rinchiuso nel nocciolo. pietro ispano
si riduce a due generi; cioè quella che ha l'anima inuguale, incamerata o
arpa. 16. ossatura interna che serve di sostegno a una cosa,
serve di sostegno a una cosa, che le dà forma. d'annunzio,
-modello, fatto di terra fragile, che i gettatori di statue in metallo pongono
; e per cavarne l'anima acciò che restassi più leggieri, aveva fatto parecchi
: poi pigliano un palo di ferro che sia più lungo di tutta la figura che
che sia più lungo di tutta la figura che vogliono fare e che si ha a
di tutta la figura che vogliono fare e che si ha a gettare, e sopra
vien vacua né si riempie di bronzo, che non si potrebbe muovere per lo peso
ferro... i gettatori fanno quella che noi diciamo anima, mescolando terra con
più scarsa di grossezza, quanto vogliono che sia grosso il metallo, gettata che
che sia grosso il metallo, gettata che sarà la statua. -anima di
: dischetto di legno o di metallo che, avvolto in un pezzetto di panno,
-anima della cravatta: striscie di stoffa che si trovano nell'interno di essa,
,... con la sua anima che diceva: colonia italia florentia.
di fonderia, parte a se stante che genera l'interno della cavità di un
saturno, cioè la parte più nobile che serve per li smalti e vetri a
il mal governo / sì strutto, che e'tien l'anima co'denti. note
malmantile, 6-24: sì strutto, che tien l'anima co'denti: sì macilente
denti: sì macilente e magro, che pare che esalerebbe l'anima, se non
sì macilente e magro, che pare che esalerebbe l'anima, se non la ritenesse
doluto fino all'anima della prima novella che mi recarono le vostre lettere. caro,
: mi dispiace fino all'anima, che v. s. illustriss. non mi
de la roba e de la moglie che amava quanto l'anima, non consente
amava quanto l'anima, non consente che la rapacità di costui lo privi de l'
, -... io non ho che un figlio solo, al quale voglio
un bene dell'anima per le gran limosine che faceva. -aprire l'anima ad alcuno
e de le maniere sue; e quel che mi cava l'anima, la conversazione
oda, e la di lei chiusa che da essa deriva, mi cavano l'anima
ha passato l'anima il travaglio, che ho provato nella nuova, che ella mi
, che ho provato nella nuova, che ella mi dà, dell'incendio occorso
cecchi, 19-25: in buona verità, che la [la moglie] gli fa
uno legame d'amore sì grande, che si poteva dire essere più anime in
volte si trovano due anime o semi, che volgarmente la plebe chiama mandorle.
alcuno: essere la persona più cara che questi abbia.
come dall'altra parte alcuni di quelli che erano l'anima di cesare, essere i
, 407: la signora fausta / che fa? vuol ella più straziarmi al solito
. borghini, x-1-401: pomponio, quel che fu anima e corpo di cicerone,
vostro. leopardi, iii-158: arrivate che saranno [le copie] io le consegnerò
. m. cecchi, 1-2-3: quel che dà lor se stesso in corpo e
è peggio. vedete vostra moglie, che pare stia per rendere l'anima a dio
: iddio abbia avuto l'anima loro, che innocenti morirono. g. m.
g. m. cecchi, 23-12: che ha egli / a far di me
roba mia? / o sì di quella che mi fu lasciata / dal mio
/ dal mio primo marito? che dio abbia / l'anima sua.
rassomigliava punto a quel tipo di lumaca che ha fiorito poi per tanti anni tra
e tronucci de'principotti austro-borbonico- italiani, che dio faccia pace all'anima loro.
, con quanto meritava il molto amore che io gli ho portato. collodi, 353
, 4-115: hai visto la faccia che ha? lo stesso viso della buon'
più. panzini, ii-654: mio nonno che è morto da tanti anni, mio
per la bon'anima di quella creatura che m'è morta dalla disperazione. -avere
/ qui ti convien por cura, / che il sangue lor richiede / da te
sangue lor richiede / da te colui che vede. firenzuola, 502: secondo che
che vede. firenzuola, 502: secondo che già mi raccontò un venerabile sacerdote,
venerabile sacerdote, chiamato fra cuculio, che ebbe in governo l'anime di quelle contrade
al conte, e dissegli la visione che tre notti avea veduta. g. m
. / dirlo a questo notaio, che oltr'all'essere / tutto spirituale e tutto
alla vecchia in sì gran credito, / che le farò fare ogni cosa.
sulla coscienza. pananti, i-60: che sull'anima avea dodici morti.
quei vecchi pittori dell'estremo oriente, che con tesile dannata, come un'
2. proprio della bestia; che obbedisce all'istinto come la bestia.
. guittone, 3-16: è bene che l'uomo ami se stesso, ma
. magalotti, i-57: e veramente che cosa ha da fare colla fede l'
cuore, cioè del senso puro animale, che non la discorre? d'annunzio,
di quel verde, dirò animale che hanno locuste. iv-2-962: panciatichi
anima dannata per la flussione di gotta che lo ricerca tutto. -dare qualche
supplicando: -per la santa tonaca che portate! -per l'anima dei vostri
darlo per l'anima dei morti, ora che i cristiani avevano imparato a mangiar carne
. -all'anima! esclamazione volgare, che equivale a 'caspita! ',
? marino, 7-37: chi crederà che forze accoglier possa / ammetta sì picciola
g. m. cecchi, 22-15: che la non faccia caso d'avere uno /
caso d'avere uno / attempatotto, che non è per farlo, / ché tè
, / ché tè un'animuccia, che sa molto, / che cosa si vuol
animuccia, che sa molto, / che cosa si vuol dir marito. cicognani,
, 151: castighi il ciel, labro che adula e applaude, / talor
animàbile, agg. letter. che può essere animato. soffici,
boccaccio, i-354: e chi dubita che il pensiero non dimori nell'anima medesima
quella si trovi assai lontano, ben che elli per particolare virtù di lei abbia la
alcuna volta avere tanta forza la compassione, che pare ch'ella faccia così altrui struggere
strugge la neve al fuoco; di che avviene che le forze sensibili si dileguano
la neve al fuoco; di che avviene che le forze sensibili si dileguano, e
sensitiva: perciocché, siccome di quei che entrano nelle vene condotti che sian per la
di quei che entrano nelle vene condotti che sian per la carotide al cervello,