di estrema miseria materiale e morale, che sembra far dimenticare gli attributi civili e
del loro abbrutimento, di quel che lo facciano i luridi cenci.
, finii di consumare quella vita che non era vita ma piuttosto brama
. rajberti, 1-160: meglio che l'abbrutirsi coll'oppio dei maomettani o
, 6-141: l'asprezza delle fatiche che abbrutivano. negri, 1-319: l'
. negri, 1-319: l'uomo che molto pianse e maledisse / e s'abbrutì
, come ho visto io, il danno che fa nel popolo l'alcool, col
però di non imitare i francesi, che adoprano vabruti per 'insensato, melenso
/ quell'opera a finire, / che scambio d'abbellire, / la cupola abbruttisce
: radasi via con ferro il musco che si trova nel pedale, che annoia le
il musco che si trova nel pedale, che annoia le viti e le abbruttisce.
.. ma non erano degli occhi che a quel corpo appartenessero e perciò vieppiù
cornaro, 91: stanno meglio morti che vivi, perché abruttano il mondo.
benché brancolante nell'abbuiamento della morte, che un cuore ha sentito pietà del suo cuore
sbarbaro, 1-90: il lucidissimo specchio che la vegetazione delle rive abbuia. bocchelli,
sgombrò minerva la divina nube, / che il lor guardo abbuiava; e una
ed atterrar costui, / col far che l'occhio destro gli s'abbui. tecchi
sconvolgevano e si abbuiavano, erale parso che tutto il mondo dovesse soffrire come lei.
) alla cognizione degli altri, impedire che si divulghi; mettere a tacere.
a cui portasi un lamento contro persona che ha comprato il diritto di far del
. giusti, i-77: ha osato supporre che il bargello si sia lasciato unger le
., 17-62: procacciata di salir pria che s'abbui. frezzi, i-16-135:
abbui. ariosto, 3-59: bisognerà che si rischiari e abbui / più volte prima
in su 1'abbuiarsi, eccoti eudromo che toma. segneri, i-612: ha
usciva... suh'imbrunire, contento che le giornate abbuiasser presto. montale,
montale, 2-34: ad ogni accordo che esprime / l'armonica guasta nell'ora /
esprime / l'armonica guasta nell'ora / che abbuia, sempre più tardi. marotta
, 1-5: eccolo [il mare] che va e viene sulla sabbia..
abbuiata, sf. occultamento di un fatto che non si vuole che sia risaputo.
di un fatto che non si vuole che sia risaputo. = deriv. da
nell'imposta d'una finestra in modo che vi passino i raggi del sole,
manzini, 1-81: di solito era lui che le si metteva dinanzi, allorché s'
20-539: non era anche lui tra quelli che non sanno quel che si fanno,
lui tra quelli che non sanno quel che si fanno, abbuiati dal bisogno, lasciati
un fattore... dopo di che, abbuiato il fatto,...
sin. (femm. -trice). che abbuia. - al figur.:
abbuia. - al figur.: che oscura o vela o confonde.
v.]: governi abbaiatori (quel che barba- ramente dicono oscurantisti). -critica
-nelle gare ippiche, riduzione, oltre che del tempo, anche della distanza e
bencivenni [crusca]: come quegli che abburatta la farina, e discevera la
luce penetrava dall'uscio di un panettiere che dava nel cortile, e si udiva l'
il cuore, come fa lo staccio che è scosso in qua e in là nell'
. varchi, v-62: a uno che per trastullare un altro e aggirarlo colle
galba era abburattato qua e là secondo che la turba ondeggiava. carducci, i-1031
, 161: soffiava un vento feroce che... abburattava la neve nello spazio
la rogna, / e pe'bruscol che vanno alla goletta, / quanto che dir
bruscol che vanno alla goletta, / quanto che dir non può quel che bisogna.
/ quanto che dir non può quel che bisogna. padula, 480: è certo
a cacciarvisi dentro, vi affogano; che vi trovano agiato luogo sedendo di fronte,
sedendo di fronte, a patto però che un viaggiatore insinui le ginocchia tra quelle
. cicognani, 1-41: dei primi discorsi che la signora adele abburattò...
2. quantità di farina da abburattare che colma la tramoggia. 3.
e forse anco tra idee, che lo traggono in parti contrarie. cicognani,
in una stazione: tàn-tàn, tàn-tàn, che non si finisce mai d'infilare scambi
(femm. e -trice). che abburatta. libro delle segrete cose delle
medico non si curerà un fico che tutti gli abderiti vorranno declamare vandromeda
dossi, 627: protàgora abderita che tutto vende e difende a seconda del prezzo
mistica insonnia, sul tipo forse di quella che infierì ad abdera di tracia quando il
l'atto ed essere e apparire più signore che mai. beltramelli, ii-321: lucevano
fantasia delle grazie, sì potente- mente che le trae ad abdicare alla loro natura.
materiale della casa, non vi nascondo che alla sovranità morale non intendo abdicare.
3-259: non c'è schiavo, che siffattamente abbia abdicato alla sua libera soggettività
non avrebbe potuto trovarne altre [parole] che significassero meglio a che segno aveva.
[parole] che significassero meglio a che segno aveva... abdicato,
abdicatàrio, agg. neol. che ha abdicato. abdicativo, agg.
. abdicativo, agg. dir. che ha valore di rinuncia completa; estintivo
: il termine della renunzia estintiva, che altri dicono abdicativa. botta, 4-1078:
altri dicono abdicativa. botta, 4-1078: che le rinunzie da farsi...
solo l'abdicazione procurarono, ma volevano che il re per l'atto stesso della rinunzia
ai piemontesi ed a'suoi soldati, che non si muovessero. fil. ugolini
di distinguersi e opporsi, l'attrito che accetta il rapporto e lo fa sfavillare.
sep., 60: i canti / che il lombardo pungean sardanapalo, / cui
solo è dolce il muggito de'buoi / che dagli antri abduàni e dal ticino /
per un capitano, già garibaldino, che si è innamorato. = voce
per addila: l'adda, che forma il lago di como e si versa
agg. e sm. anat. muscolo che determina i movimenti d'abduzione.
, sf. anat. movimento muscolare che allontana gli arti (braccio, gamba,
: amor mi sbatte e smena, che no abento, / sì come vento smena
iii-464 (8-14): e l'alma che conosce '1 tristo tempo / clama-la
'1 tristo tempo / clama-la morte che finisca il corpo, / sì ch'
segondo il suo stato, / per che zà mai di cosa non contenta.
el dì penso morire, / avvegna che 'l morire -mi fóra abento, /
, 4-209: ma tu non sei quello che una volta s'andò a aberintare a
pres. di aberrare), agg. che aberra dalla propria natura.
, ii-454: schifosi feticci... che estorcevano da quelle strane genti aberranti il
2. scient. anormale, pianta che si discosta dal proprio genere.
aberrare), agg. aberrante; che si scosta dal giusto, dal normale.
allontanamento dalla norma; smarrimento dello spirito che conduce ad errare gravemente.
momento di aberrazione, un momento che rammentava ancora con confusione e rossore
s'immaginava di credere e di sperare che tali inclina zioni non si
zioni non si sarebbero manifestate più, e che l'aberrazione dei sensi fosse finita
: aberrazione, è termine astronomico, che mal si trasporta a significare la mancanza della
confonderebbe un turbamento delle facoltà mentali, che può anche esser non grave e di
signor; / onde possa, ancor che indegno, / rimirarlo senza velo. idem
.. doveva bastare a far vedere che gli ordini venivano da tutt'altri che
che gli ordini venivano da tutt'altri che da consiglieri perversi e crudeli. leopardi,
. panzini, iii-413: io credo che la istituzione della famiglia sia un po'come
né l'altro di noi sapesse ancora che cosa ne poteva resultare. ancoréssa
da panzini (iv-24), che la data al 1925. ancoròtto
. idem, 19-344: prima che l'ancorotto potesse arare sul fondo si
dovettero filare tanti anelli di catena che colavano dalle gubìe come lacrime nere
centura; onde peggioraria una ancroia, non che femina così fatta. fagiuoli, 3-3-172
questi fagiuoli egregi / di deformar, che non ti danno noia? =
perché questo poema è degli antichi; che si trovino nella lingua nostra, si dee
nella lingua nostra, si dee credere, che quando si dice l'ancroia, s'
... ma può esser ancora che questa voce ancroia sia un addiettivo che
che questa voce ancroia sia un addiettivo che venga da croio, che vuol dire zotico
un addiettivo che venga da croio, che vuol dire zotico e duro...
voce croio abbiamo il verbo incroiare, che vuol dire aggrinzare e indurire; ed
però si dice per ischerzo mona incroia, che nel parlare, perché l'ultima lettera
d'incroia, viene a suonare ancroia, che vuol dir vecchia grinzosa ».
paolo fue un'ancudine di pazienzia, che ricevette tante tribulazione e persecuzione e
par., 24-102: la prova che 'l ver mi dischiude / son l'opere
dischiude / son l'opere seguite, a che natura / non scalda ferro mai né
resonare. resona il martello nel balzo che fa dopo il colpo; e se
sì come la campana per ogni varia cosa che la batte ha una medesima bassezza di
iv-19: tu potresti ben predicare, che mai si commoverebbe; ma fa come
ma fa come l'ancudine del malleatore, che quanto più vi percuoti su del martello
, 3-50: altro unqua non sa che col martello / tempestando l'ancudini infernali
lor figliuoli con meno riguardo, di quel che il fabbro batta l'ancude. pascoli
l'ancude. pascoli, 1017: ferro che va con un clangor di magli /
vi fu una esplosione di astri. quelli che precipitavano sulla sassaia vi sfavillavano come percossi
... un pien trattato, che ora gli sta parte su l'ancudine a
cui cavità il tiene, e questo, che ha un de'suoi piedi sopra il
ancudine, e maglio, dalla figura che hanno, e insieme dall'uso.
tre sono le specie dell'ancusa, che nel presente luogo ne scrive dio- scoride
non manda fuori sugo rosso: nel che si distingue dalla vera ancusa. beendo
ha le foglie simili alla lattuca (che ha la foglia aguzza), irsute,
(plur. m. -ci). che deriva dalfancusa. -acido ancùsico: alcannina
plur. -i). stor. gladiatore che combatteva bendato. f.
di alluminio (pietra semipreziosa), che si incontra frammisto alla mica e al
cristalli incastrati negli schisti argillosi e cristallini che abbiano subito un metamorfismo di contatto.
andamento della superficie terrena, dico o che ghiacciano o che pieghino a banda secondo
superficie terrena, dico o che ghiacciano o che pieghino a banda secondo la condizion del
lodarsi dell'andamento ordinario delle cose, che si trovava inclinato ad approvare ciò che
che si trovava inclinato ad approvare ciò che lo mutasse in qualunque maniera. lambruschini
i-112: mio padre non aveva smesso che poco dell'an aretino,
. di più sciocco e noioso dei discorsi che si fanno... col
colpa alla timidità e al dolore che, a poco a poco, si sarebbe
. alvaro, 7-261: evento che non portava nessuna conseguenza nell'anda
a scrivere l'andamento di certi fenomeni che non avevano ancora trovato il loro
il mio lavoro] ebbi a riconoscere che le mie creazioni, aggiunte al preso di
e di là, non facevano altro che accrescere lo screziato, tappezzato, il
andamento piano, modesto... che è naturale al discorso umano. gioberti,
la libertà delle inversioni e la facoltà che possiede di comporre nuove voci; ma
esclude la precisione e la lucentezza, che sono le doti più essenziali del discorso.
b. croce, iii-23-221: libro che ha l'andamento di un saggio critico
del libro viene ad essere discorsivo più che narrativo. 2. ant.
uomo trastullare in andamenti aperti, acciò che per l'aere libero e molto accresca lo
, né alcuna oca vi si trova che i cheti andamenti possa con alta voce far
vinti dal sonno..., acciò che poi dormendo, non s'awedessono delli
di peggio operare? or non pensi tu che con riposato andamento noi procediamo delle nostre
per alcuno di detti sensi rappresenta quello che egli ha, e perviene insino a quella
, e perviene insino a quella pelle che sono in quella medesima sustanzia del celabro,
me si nota del suo andamento rendeo, che ella... in alcuna parte
, o con qualunque stella congiunta, che io non avessi il tempo della notte passato
andamento. sacchetti, 177-32: guardate che voi non gli poneste [i vitigni
non dà volta. messer veri dice, che non sapea gli andamenti della luna,
libro di sentenze, 1-49: tutti coloro che non conosci, dubita che non ti
tutti coloro che non conosci, dubita che non ti siano amici, e se vogliono
tuo andamento, intigniti d'andare altrove che non vai. fioretti, 1-180: bisogna
non vai. fioretti, 1-180: bisogna che noi andiamo, quanto a noi è
trova ancora li andamenti dalli lombrichi, che camminavano infra esse quando non era ancora
: e quando vi seranno / vivande che non nette fanno mani, / con tuoi
, / quando vien l'altra, fa che sia lavato. g. villani,
annovera tutti i nostri andamenti? *. che vuole intendere qui il santo giob per
o per lo nome degli andamenti, che intende egli se non i movimenti della
puoi considerare i tuoi andamenti, almeno fa che non manchi una volta il dì,
e alta otto, non ha dubbio che dà un tutt'altro andamento al suono
andamento / piacque al duce mogol, che in lui rinvenne / valor guerriero e
nell'antica legge il fanciullo era colui che doveva rispettare l'uomo, venerare il
machiavelli, 496: fu pertanto concluso, che si lasciassero entrare i nuovi signori,
lasciassero entrare i nuovi signori, e che si vigilassero i loro andamenti; e
4-756: contuttociò non mancarono di quelli che presero sospetto de'suoi andamenti in così
alfieri, i-120: egli era stato quello che avea primo spiato gli andamenti della amante
modulazione, e per noi non altro che andamento di cantilena. negri, 2-490:
anche le parole, d'una canzonetta che pochi giorni prima avevo udito canticchiare da
1-96: riprende nuovamente il motivo iniziale che trasforma l'andamento languido e molle in
'. andana, sf. strada che passa tra due file d'alberi.
: non si partì da l'andana infino che il treno fu mosso. beltramelli,
alberi nani. 2. corridoio che i funai percorrono da un capo all'
: andana, quella parte della corderìa che è accanto allo scalo, nella quale si
. idem, 19-326: egli sapeva che oltre il molo nuovo c'era ancorata
a chartres, nell'844), che riflette la forma volgare andain (docum
. xii): * fettuccia di terra che il mietitore sgombra passo per passo mentre
pres. di andare), agg. che cammina, che va, che è
), agg. che cammina, che va, che è in movimento.
. che cammina, che va, che è in movimento. boccaccio, i-225
movimento. boccaccio, i-225: poi che l'andante cavallo lui carico di pensieri
di pensieri ebbe tanto avanti trasportato, che più non gli fu lecito di vedere
ognuno si riderà di chi ci racconti che da una miniera del perù se ne
nel bronzo. -anche sm. che va in giro, viandante. cavalca
legare..., entrarono, però che per i molti andanti ogni casa era
in fogliami di gran maniera, o altro che richieda forza, o gusto di disegno
viva e andante, presa più dal popolo che dai libri, come dovrebbe fare ogni
nostra canora le cupaggini enfatiche del young che pareano profondità di passione e le morbidezze
di passione e le morbidezze di gessner che pareano naturalità di sentimento, un po'
due affreschi ovali d'un settecento andante che rappresentano scene sacre. linati, 30-225:
sparenza la mia migliore sottoveste che era di cotone bianco. idem,
. berchet, 275: quel consiglio che gli hai dato / qui mel paga
e tanno andante! leopardi, iii-727: che dolce improvvisata... quella di
: costruito in lunghezza, in modo che segua l'andamento di un fiume, di
operato... insieme coll'acquisto, che con piantate e posticce s'era fatto
il pindaro e gli scoliasti suoi, che andantemente ho intesi. 3.
paragone colla severità del nostro sistema, che chiamavamo andantemente galera. 4.
tanto rigogliosi, il secondo anno, che sono da porre andantemente. = comp
con l'altra di vad-, secondo che le forme verbali abbiano l'accento sulle
, i-988: io non truovo nessuno / che l'abia navicato, / né 'n
: e là dove dice il testo che gli uomini isvagavano per li campi, intendo
gli uomini isvagavano per li campi, intendo che non aveano case né luogo, ma
francesco da barberino, 193: farai che temperato si rimuova, / e quando tu
si rimuova, / e quando tu vorrai che impari andare, / guardalo dai passi
, purg., 14-11: o anima che fitta / nel corpo ancora inver lo
, 298: fatto questo, il centurione che era capo delle prime quindici file degli
andonne in ancona, dove si era ordinato che tutto l'esercito convenisse. idem,
quivi mi aspetta, e ordina quello che fa bisogno. castiglione, 241:
bisogno. castiglione, 241: sempre che ha d'andare in loco dove sia novo
sia novo e non conosciuto, procuri che prima vi vada la bona opinion di
vi vada la bona opinion di sé che la persona. idem, 320: disse
la persona. idem, 320: disse che andasse a casa seco, ché,
or andianne, sorelle, / pria che l'aria che suda ai novi albori /
sorelle, / pria che l'aria che suda ai novi albori / al sol
suda ai novi albori / al sol che già si leva, / le fresche brine
. rigatini-cappuccini, 12: merita poi che il giovane faccia attenzione alle vere forme
andrà, andremo, ecc., che anderò, anderai, ecc. d'annunzio
: cominciavo a provare un tal bene, che non sapevo andarmene. panzini, iv-24
) e non vai, come dicono alcuni che vogliono imitare la maniera toscana. ojetti
dare l'ultimo tocco alle « fierucolone * che la sera avrebbero fatto luce a tutta
, e per onore di loro, feci che l'abitazioni d'esse sieno della giovanna
par., 7-138: in queste stelle che 'ntomo a lor vanno. boccaccio,
per forza di vento il legno, che a napoli andar dovea, fu trasportato all'
/... / come allor che 'l collegio si discorda, / e vansi
ragazzi nei piedi, e meno male che veniva la sera e anche dalle colline il
, 3-2 (282): e come che varie cose gli andasser per lo pensiero
berni, 37-33 (iii-233): mentre che pensa e sta così sospeso, /
io avevo a dir tutto questo; che non va a lui. 3.
una striscia doppia del medesimo panno, che va infino in terra. magalotti, 9-1-254
ad esso stanno / platani tai, che fino al ciel sen'vanno,
4-8: e quivi aveva una postierla, che andava all'isola d'arno. boccaccio
al letto, serrato uno uscio, che della sua camera andava sopra 'l verone,
ariosto, 6-60. lasciò la strada che per la pianura / ampia e diritta andava
26): tanta fu la contesa, che per la nova quistione e rozza e
al soldano. ariosto, 15-90: sì che in pochissime ore andò l'aviso /
ii-346: fu ordinato a giovanni antonio, che mettesse mano ai quadri che andavano in
antonio, che mettesse mano ai quadri che andavano in detta nicchia, dietro all'
di mezzo per metterli d'accordo, innanzi che la cosa andasse agli otto. g
agli otto, e dove le par; che sarà / mai? 8.
dante, 12-2: la dispietata mente, che pur mira / di retro al tempo
pur mira / di retro al tempo che se n'è andato, / da l'
core; / e 'l disio amoroso, che mi tira / ver lo dolce paese
quando s'ode cosa o vede / che tegna forte a sé l'anima volta,
andrà, che'tuoi vicini / faranno sì che tu potrai chiosarlo. simintendi, 2-1-39
2-1-39: con lunghe novelle ritenne il die che se ne andava. petrarca, 32-1
321): sì per li molti pensieri che lo stimolavano e sì per la malvagità
., 8-7 (287): parte che lo scolare questo diceva, la misera
anni o mesi, ma poche settimane, che per questa tua tanto disonesta ingratitudine tu
17-149: tacque: né molto andò, che a lui col suono / mancò lo
viso come se lavorasse, e andò poco che due grosse lagrime caddero sulla tela.
affari, la salute, tutto ciò che presenta una continuità, una vicenda)
boccaccio, i-264: partiamci di qui, che tutto ti dirò nel nostro palagio come
2-4 (154): ma come che il fatto s'andasse, avvenne che,
che il fatto s'andasse, avvenne che,... andò sotto tonde
e ritornò suso notando, più da paura che da forza aiutato. g. morelli
mattina: o vero trovar qualche favola che faccia star allegro messer giannino...
deve andare, mi raddoppierà ogni piacere che potrò avere quando mai venisse il caso
potrò avere quando mai venisse il caso che m'innamorassi. manzoni, pr.
26 (454): è il signore che ha voluto che tutto andasse così:
): è il signore che ha voluto che tutto andasse così: sia fatta la
che ci sia poco o nulla di cambiato.
il filosofo considerasse come un paradosso, che la materia non pensi. collodi,
132: così l'andava allora, che il non far pompa di vigliaccheria era riputato
capo e faceva segno di no, che così non andava bene. de amicis
con una buona sostanza e il commercio che andava splendidamente. jovine, 2-148:
. aretino, iii-176: piu: che non vi scordiate del farmi la cera
, 17 (306): ora che sei persuaso di questo, tutto anderà
un galantuomo! boine, ii-93: diceva che le cose andran bene, che certo
diceva che le cose andran bene, che certo andran bene, che tutto andrà bene
bene, che certo andran bene, che tutto andrà bene. jovine, 2-72
il combattuto legno, / ben va, che resti la superbia doma / e che
che resti la superbia doma / e che ne gema in duri ceppi avvinto / il
siano lettere cavate in pietra fortissima, che non ne vanno. dante, inf.
l'aere bruno / toglieva li animai che sono in terra / dalle fatiche loro.
arsione cominciò a scemare: e secondo che procedeva nella confessione, così a poco
298): e quegli [peccati] che tu farai poi, non saranno scritti
ove giunge, [la spada] convien che se ne vada / l'incanto,
della vita sono andati, e vadano che poco m'importa; ma gli studi,
1 denari se n'eran andati prima che partisse lui, e non esisteva speranza
partisse lui, e non esisteva speranza che ritornassero. -morire. giacomino
perdanza, / come fia in quella dia che si n'andao / madonna, d'
, i-589: andossene sì di subito, che e'non mancò chi dubitasse in lui
chi dubitasse in lui di veleno assai più che per altro accidente. buonarroti il giovane
essere stato mai tanto sbigottito, altro che nei giorni che temevo di dover andarmene
tanto sbigottito, altro che nei giorni che temevo di dover andarmene da questo mondo
d'andarsene. vittorini, 3-88: bisogna che anche noi si sia trovato qualcosa,
.. 24-71: e come l'om che di trottare è lasso, / lascia
li compagni, e sì passeggia / fin che si sfoghi l'affollar del casso.
a dire a ruberto, gl'impose che, quando venisse, dovesse lo spago tirare
sparvieri, / ed attende a fuggir quel che gli ha drieto. imitazione di cristo
, vecchiaccio, ti piglio, / che qui ci tieni e non ci lasci andare
chi è quella dentro all'uscio, che m'accenna? mia madre?..
dietro. calvino, 1-473: sente che di questi affari nè imposta dieci al
andare, e dimmi chi è quella fanciulla che tu hai in casa? anguillara,
deh! / lasciamo andar le cose che dispiacciono. buonarroti il giovane, 10-930
. segni, 9-7: intervien però, che e'si lasciano andare alle voglie de'
udite cota'novelle, e parendomi più che vere, mi lasciai andare, e
quella pigrizia, a quella svogliatezza, che gli anni e gli acciacchi sogliono tirarsi
, xi-39: lui poveretto, credeva che jole volesse parlare d'amore e si lasciava
, i-277: provavo quel senso invincibile che ci dà la pietà di noi stessi,
, se non fosse un sordo rancore che si prova verso di sé. pratolini,
nominanza è color d'erba, / che viene e va, e quei la discolora
veniva trasse fuori questa sua borsa de'fiorini che aveva. ariosto, 7-14: due
in italia. algarotti, 3-49: arrivati che sono i mercanti russi a pechino,
è bisogno, credo di dire che questo vai e vieni del figlio e il
, 4-33: tu non dimandi / che spiriti son questi che tu vedi?
tu non dimandi / che spiriti son questi che tu vedi? / or vo'che
che tu vedi? / or vo'che sappi, innanzi che più andi, /
? / or vo'che sappi, innanzi che più andi, / ch'ei non
: se io avessi dal principio conosciuto che così fermamente t'avessi posto in core
; ma io volea provare altresì con che animo c'eri disposto. idem, dee
tu non mi lasci fare a te quel che io vorrei e che iddio comandò.
a te quel che io vorrei e che iddio comandò. -disse la belcolore: -deh
i prigionieri] assai, per modo che tutti, e grandi e piccoli, poterono
/ io ti bacio i tuoi piedi che vanno! / il paradiso è per te
., 9-86: la maggior valle in che l'acqua si spanda /..
... / tanto sen va, che fa meridiano / là dove l'orizzonte
qui da me, e raccontami come andò che ti trovasti fra le mani degli assassini
i raspi bolliti e l'altre cose che vi vanno, bisogna mettere per il cocchiume
ch'era presente, venne a dirgli che i paggi, dopo aver travagliato buona pezza
travagliato buona pezza in pestar diversi ingredienti che v'andavano, avevano errato nella dose
fra giordano [crusca]: conobbero che l'orivolo del comune non andava.
subito: dove ha il cervello colui, che ne tien la cura?
le ti vanno, / conchiudi e di'che 'l tempo della peste / è
della peste / è 'l più bel tempo che sia in tutto l'anno. tommaseo-rigutini
quale s'ingegnasse di persuadere al più debole che la potenza è per se stessa un
acquistato dal ministero, gente e roba che non mi andava. moravia, xi-25:
mi andava di stare a sentire raul, che in questi casi mi faceva anche la
questo intermedio più tosto atto tragico / che comico,... /..
inconveniente, / anzi forse sta ben che varii in tutto; / ancorché se e'
. dati, vii-3-107: e'mi pare che noi facciamo come quelle femmine, che
che noi facciamo come quelle femmine, che dipanando si abbattono in qualche matassa scompigliata
provano a vedere se trovano un capo che vadia. comisso, 14-85: vuoi
): va via, figliuolo, che è ciò che tu di'? idem,
va via, figliuolo, che è ciò che tu di'? idem, dee.,
sacchetti, 186-58: va', fa'che noi abbiamo degli agli a cena;
noi abbiamo degli agli a cena; che dio ti dia il malanno e la mala
, 4-129: va'pur là! so che tu sei acconcio pel dì delle feste
, va'adesso, e di', che non hai cagion di temere il divin giudizio
, tirati pure i baffetti, ciarlatano che sei!... in fin dei
, non dite schioc- chezze, -sento che mio padre risponde, -non siamo mica
d'azzardo, nelle scommesse, indica che l'invito viene accettato. berni,
compì, predicativo: indica la funzione che il soggetto appresta a esercitare (andar
: è andato priggione messer bartolomeo? che disgrazia! marino, v-32: mi son
/ applaudendomi tutti a viva voce / che spero presto andar governatore. carducci,
di fargliela presto la repubblica, prima che suo nipote 'ntoni andasse soldato. gozzano
complemento di modo: procedere nel modo che questi indicano (detto del comportamento di
senza gran fatica, sì come colui che d'andare a piè non era uso
., 5-6 (59): acciò che morendo io e vedendo il viso suo
anderà fallito. caro, 3-1-25: crederei che fusse ben fatto avvertire il capitan niccolò
sarpi, viii-175: non debbe l'infedele che viola le cose sacre, che offende
infedele che viola le cose sacre, che offende la religione, andar impunito.
eravi una cittate insino allotta, / che gli uomini n'andavan senza brache.
. redi, 16-viii-116: il tempo, che va così rigoroso per ancora, e
.. sì intricati e avvolti / che indarno poi tentaro / i più casti
imbriani, 2-173: non io mi lamenterei che questa consolazione pubblica, che questo pubblico
mi lamenterei che questa consolazione pubblica, che questo pubblico vantaggio, andasse per me
tua m'ha sì rimossa, / che giammai ben né gioia 'l mio cor sente
credessi / non far vendetta di quel che m'hai fatto, / credo m'
già di tanto oltraggio altiera, / che tutto il seme tuo farò che moia.
, / che tutto il seme tuo farò che moia. d. bartoli, 9-28-25
. bartoli, 9-28-25: gli scempi che in essa [nave] avevano fatto
... stimavano più onorati, che non quel bello, di che esse [
, che non quel bello, di che esse [navi] andavano adorne.
): c'entrano affari segreti, che non si vorrebbero lasciar capire a un terzo
capire a un terzo, caso mai che la lettera andasse persa. idem, pr
, 30 (522): intento che, per verità, non poteva andar fallito
verbo essere, come: * vado persuaso che tu hai ragione '; 'tu
lo pregava di salire dalla contessa vecchia che andava soggetta a mali di nervi.
fondi della biblioteca di casa, e che poi andò perduto. pirandello, 8-396
e rosea, modellata dalla blusetta bianca che sembra andarle stretta, dalla gonna nera
sembra andarle stretta, dalla gonna nera che la fascia fin sopra il ginocchio. g
aver fatto niente per adattarseli -, che sembravano appesi dalla gruccia di un armadio.
altro modo diremo da far figure, che vadano gettate di bronzo. lippi, 6-82
, / quel ch'e'vi par, che qui v'andasse fatto. targioni pozzetti
tali, è la testa de'padri che anderebbe rotta, almeno novantanove volte in
montano, 71: parole, certo, che non andavano prese alla lettera. pavese
: corradino era quel tipo d'uomo che anche dagli amici, come dalle donne,
ti guarderai /... / che nel provar ti suole / troppo intorno andar
andar mirando; / più da quel che va tremando. dante, vita nuova,
): elli mi comandava molte volte che io cercasse per vedere questa angiola giovanissima
... son poche sere, che egli non si vada inebbriando per le
637: il padrone mi ha imposto che, lasciata ogni altra cosa, vadi
vadi osservando panfilo, pur intendere quello che fa di queste nozze. bembo, 1-112
andarmi più rivolgendo tra questi esempii, che a voi tutti sono notissimi. firenzuola,
, 9-1-10: di mano in mano che andate salendo, vi si fa buio di
egli t'accennava di volo, e che quelle sue creature andavano ripetendo, su
ripetendo, su la mirabile utilità di che il suo dissipamento dovea tornare a chi
renzo andasse tirando indietro, perché voleva che il dottore vedesse e sapesse ch'egli portava
egli] andava dicendo sottovoce alla regina che da molti anni non gli era più
dicendo. -levati su piuttosto, e lascia che ti faccia lume. gnoli, v-153
nel piacere vi dicono di sì, che cosa volete andar cercando di più? jovine
: era sì vago d'acquistare moneta, che sempre stava con l'arco teso per
cappello. menzini, 5-204: allora che sul confino / fronton fu del morir
costoro! chi sa cosa nasce! che s'andassero a immaginare che sia venuto
cosa nasce! che s'andassero a immaginare che sia venuto io a fare il missionario
quello zoticone ignorante,... che salutava col grugno anziché con la parola
: avviene a loro in quella maniera che anche a noi, che molte cose son
in quella maniera che anche a noi, che molte cose son peccato, come l'
amoroso giorno ti conforta / e vuol che vadi tua donna servire. boccaccio, dee
dormire. machiavelli, 636: e'bisogna che tu ti affatichi, che tu vadia
e'bisogna che tu ti affatichi, che tu vadia a pregare gli amici del vecchio
a pregare gli amici del vecchio, e che tu non ti stia. idem,
bella fiordispina. aretino, ii-13: voglio che andiamo a vedere con che fronte egli
: voglio che andiamo a vedere con che fronte egli comparisse a sposarla. marino,
: a bertoldo tedesco iddio il perdoni / che andò a ritrovar l'artiglieria. collodi
dire ', ecc. denotando azione che si stia per incominciare, è brutto
* state attento alla formula del giuramento che ora vado a leggervi ', suol dire
giudice al testimone; e dovrebbe dire * che sono per leggervi', o 'che ora
ha luogo d'aspettare pur un, non che tanti, quanti, per addosso andargliene
quanti, per addosso andargliene, veggiam che s'apparecchiano. -andare avanti,
, sotto questo tacere ch'io fo, che pervenendo agli orecchi del mio signore,
avanti il pontefice con la speranza, che partì da roma. dottori, 1-368
giorno] andò ciascuno a provvedere / che la pubblica pace andasse avanti. manzoni,
xi-303: con questo sistema della -fronda che fa camminare il somaro, mi pareva
mostrando di voler dire, hanno detto che alla mia età non istà bene l'
16-iv-210: non mi apporta però meraviglia, che a tanti scrittori questa verità sia stata
corteggiarla. nieri, 224: non che non avesse a prender moglie, anzi
): e s'avviò dalla parte che conduceva alla chiesa. il clero gli andò
le andavano dietro per la stanzuccia, che pareva una chioccia coi suoi pulcini.
questo vivere alla carlona fa per quelli che vanno per la via dritta. manzoni,
rio sentier, ci manca / occhio che tosto ce ne faccia accorti, / e
ce ne faccia accorti, / e braccio che invisibile il raggiunga? idem, pr
uopo andar fuori di questa delle tragedie, che mi disagia anche più di due terzi
disagia anche più di due terzi, che non sarebbe il bisogno. -andare
: non mi restò diffìcile l'accorgermi che i complimenti non le erano andati giù,
, i-406: fu tanto il mio dispetto che andai lì lì per piantarlo.
come v. g. 'bada che con codeste tue scapataggini andrai incontro a
altra, mi siete andato dattorno, che voi m'avete fatto rompere il mio
contrada. verga, 3-27: raccontavano che andava tutto il giorno in giro a
collaziona con la prosodia e la rettorica che porta con sé. -andare per
salardo col marchese in amistà congiunto, che a chiunque voleva dal signor grazia alcuna
dal signor grazia alcuna, era bisogno che egli andasse per le sue mani,
. n. franco, 2-13: che t'andava per la fantasia, o che
che t'andava per la fantasia, o che bizzaria si fusse stato la tua,
vi dirà poi di certe fantasie / che ci van per lo capo.
aretino, ii-44: sono in openione che andrà sottosopra tutto il mondo.
] ti parrà soave / tanto, che su andar ti fia leggiero / com'a
[il grano] venne montando tanto, che andò in lire cinque lo staio.
mano alla spada; e appunto gli parve che, per la calca, gli fosse
su, e fosse il pomo di quella che 10 premesse in quel luogo. moravia
adesso mi fermavo ad ogni scalino pensando che andavo su non per giacomina ma per
natura, a me sommo diletto / ma che ven tardo, e subito va via
, 2-1 (132): porse prieghi che in luogo di somma grazia via il
di perdere la sanità, e quel che più importa di andarsene prima del suo
lippi, 5-13: per far sì che baldon dia volta a dreto, /
più. proverbio nato dalla guerra, che già fece il turco contro ludovico re
buda, circa l'anno 1626, che vi morirono quasi tutti i cristiani che vi
che vi morirono quasi tutti i cristiani che vi andarono, ed il medesimo re
eretiche. locuzione popolare e viva, che trae origine dall'andata di arrigo iv,
borsaiolo. lippi, 3-67: che il giorno vanne a carpi ed a borselli
7-1: va a girone. uomo che gira, intendiamo pazzo: e però
e però servendoci della voce girone, che è un villaggio vicino a firenze,
a firenze, copertamente intendiamo uno, che fa delle pazzie. -ant
bisticci, 3-233: papa pio diceva, che ognuno andava volentieri a piacenza ed a
perder la sanità, e, quel che più importa, di andarsene prima del
sulla frase usata dalla scrittura, sopra quei che muoiono e si seppelliscono, quasi dica
. corruzione di ire ad patres, che si legge nel vecchio testamento = andare
più... gli resta un'immagine che a mano a mano il tempo scolora
: considerando poi nel suo cervello, / che s'a quel luogo a bambera s'
riuscire nella propria fatica, perché ben sapete che nei tempi in cui c'era più
incurante dei propri interessi, non è possibile che io lasci andare a rotoli ogni cosa
vado a scesi, / pel mal che viene in bocca alla gallina. note al
intendiamo è morto; sebbene pare, che diciamo è andato alla città di scesi
bisticci, 3-233: papa pio diceva, che ognuno andava volentieri a piacenza ed a
vigna altrui. lippi, 1-55: che parte per la via vanno a vignone,
, o del bagno di vignone, che è nello stato di siena.
tutta roma grandissima pistilenzia percosse; non che l'aria fosse più o meno temperata che
che l'aria fosse più o meno temperata che soglia, cioè o che 'l verno
meno temperata che soglia, cioè o che 'l verno va secco, o la primavera
ma levossi un vento di calavria, che, corrompendo le corpora, febbri agute generava
: anz'è di mi'volere, / che tu di non vedere / t'infinghi
malattie [crusca]: a coloro che commettono cotali disordini, per lo più ne
grande confidenza abbiamo in lui, e che ora ne va il tutto. machiavelli,
680: come è egli possibile, che mia madre sia stata sì poco aveduta,
madre sia stata sì poco aveduta, che la si sia rimessa a questo modo alla
modo alla sorte d'una cosa, che ne vadia in tutto l'onor di casa
il pane e 'l vino, / che costor mangeranno. -oh! fusse questo /
due vi par dunque più convenevole, che ne vada l'onor vostro, ovvero
ne vada l'onor vostro, ovvero che ne vada l'onor divino? sì,
472): come fostù sì folle, che... tu confessassi quello, che
che... tu confessassi quello, che tu non facesti giammai, andandone la
la vita? sacchetti, 49-110: che so che se io l'avessi detto,
? sacchetti, 49-110: che so che se io l'avessi detto, n'andrebbe
. pulci, 13-6: ogni cristian che uccide un affricante, / secondo nostre legge
, -ho potuto scordarmi di una cosa che mi stava a cuore al disopra di tutte
soddisfarla. pea, 3-48: gli pareva che ne andasse del suo orgoglio, se
l'asiatica e la polmonite doppia, che per poco non andavo all'altro mondo.
indicare la somma, o altro, che deve correre in posta. cellini,
(264): quelli gentiluomini dissono, che e'non gli darebbe quello che fu
, che e'non gli darebbe quello che fu inventore dello stioppo. al quale
colombo] in quel poco del capolino che mi mostra. -ant. andarne
sua tutto il lavoro e materia, che andò in detta chiesa. -andare
... / si può dir che sia pazzo affatto affatto, / e che
che sia pazzo affatto affatto, / e che alla scuola gli bisogna andare. bruno
. bruno, 108: ben si vede che mai andaste a scola. manzoni,
24 (412): lode però che rifiutava modestamente, dicendo soltanto che aveva
però che rifiutava modestamente, dicendo soltanto che aveva sbagliato vocazione; e che se
soltanto che aveva sbagliato vocazione; e che se fosse andato agli studi, in
: morto otto il terzo, per cagione che lo imperio era andato per lignaggio in
a sergio papa quarto... che lo imperio fosse alla lezione degli alamanni
queste così ferventi sollecitudini furono la cagione che in niuno de'pregati andasse l'elezione
volgar, 1-8-201: va in cenere quello che si fa cenere,...
va in testo [vaso rotto] quello che di vaso si fa testo. berni
delle innamorate, o altra cosa, che più loro fosse andata a grado.
compreso da voi medesima cotesta attrazione neutoniana che da prima pur vi riusciva così nuova
, ha detto in quel giornale qualcosa, che non m'andava a verso troppo.
; pure vi voglio dir sempre quello che una lunga esperienza e un attento esame del
suono medesimo, vanno più a genio che certe altre. soffici, v-1-166: non
c'è bisogno, credo di dire che questo vai e vieni del figlio ed il
i paladin, farebbon meglio, / poi che sono scartati andare a monte. a
, andrà a monte come molte altre che si muoiono in poco tempo. g
1-4x1: i'farò in modo, / che le nozze di landò andranno a monte
grazzini, 4-127: può far domenedio che tu non volessi stanotte sbucar fuor del
? io potetti ben chiamare. - che volevate voi, che qualcuno me ne fusse
chiamare. - che volevate voi, che qualcuno me ne fusse entrato addosso,
: andarsi a posare, talora lo stesso che andare a letto. più comunemente dicesi
letto. più comunemente dicesi di quel riposo che
a sangue e non mi paresse bella, che mi pare bellissima, e me ne
tommaseo-rigutini, 2725: d'un temperamento che s'affà col mio, dirò:
berni, 7-46 (i-193): che quella infelice terra vada / a sangue
a voto, e si sapeva di certo che s'era messo in salvo sul bergamasco
dante, purg., 4-93: che 'l su andar ti sia leggiero, /
se esso a fare a te quello che tu ad esso dovresti fare non si
vento in poppa: veleggiare col vento che spira dalla parte della poppa. -al
): messere, egli potrà ancora avvenire che noi vi farem vedere di nostra mercatanzia
.. di farmi uno spavento, accio che per quello, io mi fussi andato
n'andò con dio, / in luogo che, a volerlo ritrovare, / la
andò via. viene da certe formule che si praticano nelle dipartenze con chi si debba
chi si debba porre in cammino, che sono: addio, andate con dio,
giusti, iii-154: ci mettiamo a gridare che carlo alberto va coi piedi di piombo
alberto va coi piedi di piombo, che il papa non risolve. -andare
in quel luogo, si vedeva un meschino che, seduto tranquillamente in fondo al fossato
e tanto andò d'una in altra, che egli si fu accordato con lei.
i. nelli, 6-1-1: uh che danno! s'io morivo ieri, andavo
: eranvi la sera due sue figliuole che erano maritate a monpulieri, e l'una
tutti? -madonna, disse quella, che sempre sono andata di male in peggio
andata se'di bene in meglio? -rispose che tutti rei, tutti morti: io
cercava per averne uno buono: veggio che non ha luogo; vogliomi ormai di ciò
giorno di male in peggio; come colui che aveva il male della morte. imitazione
senti il bruciore addosso, non so che dire; ma io non voglio andarne
, tiro a rifarmi di quel tanto che se n'è andato nei cinque mesi che
che se n'è andato nei cinque mesi che ho passati a firenze. la tasca
sarà nemmeno il fabbisogno per fare il pane che occorre. -l'uva non sarà venduta
, a traverso, dicesi del deviare che fa un briciolo di cibo, o per
subitamente entrò in disidèro caldissimo di sapere che cosa fosse l'andare in corso,
corso, e con grande istanza il pregò che gliel dicesse. idem, dee.
l'andare in corso; per ciò che sì come i corsari tolgono la roba
e così facciam noi; se non che di tanto siamo differenti da loro, che
che di tanto siamo differenti da loro, che eglino mai non la rendono, e
andare in èmmaus: locuzione familiare lombarda che significa essere distratto, non aver posto mente
24, 13), ove è detto che cristo apparve e parlò con due suoi
cristo apparve e parlò con due suoi discepoli che si recavano in èmmaus -castello presso gerusalemme
io ho ancora l'istinto del borghese, che loro hanno perduto nel logorio delle dinastie
io voglio dunque,... concedergli che quando la terra e l'acqua andassero
in alto, ma si trattenessero girando: che sarà poi? idem, 606:
non mi son mai incontrato in vedere che 'l globo terrestre, con l'elemento dell'
sì ch'io abbia potuto osservare quel che in questo piccol finimondo faceva la gragnuola e
ii-207: bisognò licenziare le tre carrozze che stavano apparecchiate a calais per noi, e
d'andare in macchina, abbiamo saputo che ', ecc. ma, di grazia
. o allora perché non scrivere così, che tutti intenderebbero a prima giunta? panzini
direttore si fece portare le cartelle prima che andassero in tipografìa, mi chiamò, mi
liberty e the saturday evening post, che largamente condiscono la politica con una letteratura
, 1-52: e questa è la cagion che là tra'lanzi / da soldato n'
. bruno, 120: una femina che passa trentacinque anni, deve andare in
): c'entrano poi segreti, che non si vorrebbero lasciar capire a un terzo
capire a un terzo, caso mai che la lettera andasse persa. [ediz.
467):... caso che la lettera andasse in sinistro].
285: a quella bestiaccia d'empedocle, che andava in zoccoli per l'asciutto,
i fatti vostri; e nessuno saprà che siete stato nelle mani della giustizia.
andar per la maggiore: modo comune che significa essere fra i primi, più autorevoli
una età. ariosto, 16-10: che sola senza te già un anno resti,
va per e'tre anni in circa, che vostra eccellenza illustrissima commesse alla comunità di
illustrissima commesse alla comunità di volterra, che dovessino rendere i danari a benevenuto.
[il mutar di paese] ad uno che vadia per e'trentaquindici [anni]
un certo desiderio di accasarsi, ora che andava per la quarantina.
, coi capelli ossigenati -andiamo, via! che sciocchezza! pavese, i-106: lascia
la guerra, tu non sai neanche che odore abbia. tu l'hai fatta alla
pananti, 1-68: e il poveruomo, che non va più là, / ha
unghie incarnate, e per altro malore che altri abbia ai piedi. -andare
le disgrazie? / la livia, che è stata per andarsene, / vi so
di parole. -va al diavolo, che tu possa andare al diavolo: imprecazione
. moravia, v-44: ma sapete che cosa vi dico? che non si
: ma sapete che cosa vi dico? che non si vive che una volta sola
vi dico? che non si vive che una volta sola e, dopo morti,
dopo morti, buonanotte... che ve ne potete andare al diavolo voi e
. dice pure nel suo cortigiano, che non si vuole obbligare a scriver toscanamente
toscanamente, ma lombardo. -vada per quelli che scrivono lombardo, volendo scrivere toscanamente.
. e tutto starà a darle ad intendere che è brodo di pollo e non di
la maniera * va senza dire, che ', ecc. (fa va sans
, come: * va senza dire che la scoperta ha destato una grande curiosità
. noi: 1 è superfluo il dire che ', ecc., oppure '
resta controverso l'etimo di andare, che peraltro è verbo comune a tutte le lingue
il fr. aller: e si congettura che da * ambare la pronunzia volgare sia
letterarie romanze il più classico ire, che però resiste nei dialetti, compreso il
fra giordano, 43: noi veggiamo che 'l cielo si muove sempre, e
un cammino, / pensoso de l'andar che mi sgradia, / trovai amore in
per la natura del simplice corpo, che ne lo subietto signoreggia, naturalmente ama
andare. petrarca, i-2-90: come uom che per terren dubio cavalca, / che
che per terren dubio cavalca, / che va restando ad ogni passo, e
sonno / senza punto mostrar l'ira che arse. redi, 16-i-26: oh bell'
406): sentiva ora, molto più che nell'andare, l'incomodo di quel
, ix-766: con un andare snello / che sia soave e bello. petrarca,
i ceppi, / eran più dolci che l'andare sciolto ». idem, 90-9
essi discendono a noi, ché voi vedete che essi vengono con grandissime bandiere spiegate e
volgar [crusca]: io non dico che l'uomo vada sempre di un andare
delli animali di quattro piedi; imperò che, sì come essi movono i loro piedi
fisso, e pur considera / lei che se 'n va né pensa di sue pene
ancora quella avvertenza, nel camminare, che l'ima parte dell'esercito non si
esercito non si spicchi dall'altra, o che, per l'andare l'uno tosto
, 1-44: tutto 'l giorno si vede che un portamento, un andare, un
, ii-70: a la fè buona che ogni persona crederebbe che tu fossi una
a la fè buona che ogni persona crederebbe che tu fossi una fanciulla, a l'
caro, 1-648: e la veste, che dianzi era succinta, / con tanta
qual soglion le macchine teatrali, / che a forza di carrucole, e di girelle
andare monotono... m'awidi che una nuvola moveva verso le mie stelle
del papa,... vedesi che li ha in disegno, che quelle terre
. vedesi che li ha in disegno, che quelle terre li venghino in mano.
9-1-74: del reverendissimo non so quello che mi creda, non conoscendo l'andar suo
manzoni, 901: si sa che terrore non vive, quel tanto che
sa che terrore non vive, quel tanto che può vivere, se non a forza
di sapersi guardare dall'insidie della logica che, con quel suo andar diritto (
bonaccorso li misse in tale andare, che nessuno facea in firenze convito, che
, che nessuno facea in firenze convito, che ser ciolo non vi si rappresentasse.
vasari, i-121: onde s'immaginarono che fare si potessero fregi, fogliami, ed
, 1-49: vi sono alcuni vasi che fabbricano in sicilia d'una certa terra
è pure un disegno di domenico tibaldi, che si conserva anch'esso nelle stanze dette
etti, i-281: le do notizia che sto lavorando alcune altre bagatelle in prosa
, 2-6-98: fu facile in quello spazio che dovea servir per soffittone per li cavalletti
feciono andari con pietre, rilevati, che servissino per i pedoni; e la parte
[nel sonetto] un non so che diverso dal vostro andare. 14
, ciò è l'aria e quello che noi diciamo l'andare. 15
sibile ch'egli potesse, non che esprimere colla mano, ma imaginare colla
belli andari de'panni e delle arie che e'diede a quelle figure. f.
ma * 1 nostro studio è quello / che fa per fama gli uomini immortali.
., 2-7 (195): avvisandosi che a lungo andare o per forza o
. bembo, 1-73: certo sono, che egli a brieve andare non solamente amore
m. cecchi, 22-37: quel che è stato, è stato / una volta
/ una volta; ma io so, che a lungo andare / voi ne farete
farete più lieto il secondo / anno, che 'l primo. tasso, 6-4:
quanto potea faceva schermo: / ma che potuto avrebbe a lungo andare? bracciolini
ii-256: tale... conviene che a lungo andare sia l'esito di coloro
lungo andar nessuno / resta a colui che della terra è schivo. idem, i-203
studente l'idea di una festa banale, che a lungo andare rattristava e disgustava.
andare sarebbe stato chiaro per tutti quello che era successo. -a tutto andare
per un altro bartolini (ed avvertite che non del teologo, ma del notomista
contrabbandi a tutt'andare, e dicesi che voi li proteggete. verga, ii-487:
degli anni: a mano a mano che il tempo passa. c. gozzi
, e coll'andare degli anni comprenderai che, quanto al tuo venerabile bel sesso
bel sesso, io sono miglior filosofo che tu non sei. manzoni, 785
, parlando, / ritorno a voi; che per andar di tempo, / per
, la stessa industria e fatica, che i filosofi e gli scienziati usano a
andar del tempo si accorge sempre più che l'idea è sterile, il vecchio dotto
dotto una specie di ciarlatano, e che ha buttato tempo e denaro. idem,
i-282: non bisogna mai sposare la donna che si ama. piuttosto la donna che
che si ama. piuttosto la donna che si odia. perché con l'andar del
. pratolini, 2-231: cose tutte che con l'andar del tempo dettero sul
tu se'bellezza ineffabile tale, / che 'l mondo mai non vide simigliante, /
mai non vide simigliante, / né credo che il ciel n'abbia altra equale /
n'abbia altra equale / a te, che vinci titan luminante / di lungo andar
idem, 16-iv-180: quell'altro liquore che gronda dalle guaine de'denti [delle vipere
-aver poco andare, poter poco andare che avvenga una cosa: aver poco da
cosa: aver poco da attendere prima che questa si verifichi. petrarca, 76-14
torto; / né molto potrà andar che non sia morto. leopardi, 15-30:
, 15-30: a desiar colei / che d'ogni affanno il tragge, ha poco
(656): come que'cavalli bisbetici che s'imputano,... e
: in ogni modo tieni per fermo, che io non me ne starò:
troppo andarino. oramai non gli resta che veder più di questo mezzo mondo a oriente
ergo, presente facciam correttura, / che en affrantura non sia nostra andata. dante
dai tu vanto, / intes'ei cose che furon cagione / di sua vittoria e
vada in grecia quale a voi parrà che soficiente sia, ma nel mio dire
paris, perché io so di vero che se paris viva, e toglie moglie di
toglie moglie di grecia, e'conviene che questa cittade ne sia diserta. petrarca,
dee., 9-4 (362): che appiccato sii tu per la gola che
che appiccato sii tu per la gola che non solamente m'hai rubato e giucato il
: a questo rispondono i miei accusatori, che quando ciò basti a scusar il ritorno
, i-2150: ma se pur avenisse / che 'l tuo comun facesse / oste né
facesse / oste né cavalcata, / voglio che 'n quella andata / ti porte con
porte con bamagio / e dimostreti magio / che non porta tuo stato. francesco da
. villani, 12-35: eglino si scusavano che gliel'aveano data [la sicurtà]
fossero. baretti, i-101: il dì che venni via mi pagò tutte le spese
d'una cambiale di altre quaranta ghinee, che furono molto le ben venute. manzoni
d'annunzio, iv-1-446: io pensavo che la compagnia..., almeno
poco e male. era il primo viaggio che faceva, l'andata con l'olio
per via / contamente èe laudata / che riguarda alla sua andata: / non
alla sua andata: / non colei che va parlando / per le piazze.
libera l'andata alla donna ogni volta che a salabaetto era in piacere.
6. ant. bene andata: mancia che si dà partendo. cellini, 1-79
chi fusse il portinar cortese, / che ratto aprio e diedene l'andata.
di quelle andatacce sanguinose di corpo, che soglion esser frequenti d'autunno. andativo
, 2-402: l'autore vedendosi indebolito, che non potea più montare,..
pass, di andare), agg. che si è recato in un dato luogo
m. villani, 1-38: non sappiendo che della loro gente andata a'passi si
guisa l'animo crudele e basso, che si fece a vedere ed a mirare
primi andati. 3. che si è sparso, che ha dilagato (
3. che si è sparso, che ha dilagato (voce, notizia)
fur chiuse le membra / di ta'che non saranno senza fama, / se l'
idem, i-4-162: l'alma, che 'l gran desio fea pronta e leve,
cose andate. savonarola, 3-23: ben che l'andato tempo mi rimorda. michelangelo
noto. lubrano, iii-414: mortalità che sogni? ove ti ascondi / se puoi
quante volte ve lo devo ripetere, che quel che è andato è andato? idem
ve lo devo ripetere, che quel che è andato è andato? idem, 149
virtù. carducci, 5: quel timoteo che a gli anni andati / in chiesa
ii-430: fissava la linea del mare che si alzava e si abbassava al vento
ricordo delle sue vicende andate, pensando che finalmente il diavolo lo lasciava in pace.
avviluppano andate primavere. 5. che si è lasciato andare; che non si
5. che si è lasciato andare; che non si controlla più. dessi
femm. -trice). ant. che va, cammina. compagni, 3-8
davano impedimento per lo imgombrìo faceano, che impedivano i fanti e gli andatori.
): tu ti credesti, per ciò che il marito non c'era, che
che il marito non c'era, che la gentil donna ti dovesse incontanente ricevere
canapo osservai, / e le bestialità che voi sapete, / ch'or vi fan
lat. funambuli, greco schoenobatae, che camminano sulla fune. 4
bella e conta è l'andatura / che fa i passi con misura. cino,
senza fede. mare amoroso, 373: che io faria andatura di paone, /
io faria andatura di paone, / che va come ladrone a imbolare. detto d'
quali vegnenti, non altra andatura faccendo che soglia fare novella sposa, s'approssimano
l'andatura? / non c'è che dire. g. gozzi, i-172:
aveva fatto fino allora, le parve che avesse un'andatura aggraziata e un po'
e un po'buttata su una parte, che le piaceva moltissimo. verga, i-160
: serbava nell'andatura quel vezzo contadinesco che consiste nell'irrigidire leggermente la gamba appena
. deledda, iii-729: e di gatto che ha caldo, che ha sonno e
: e di gatto che ha caldo, che ha sonno e cerca un nascondiglio fresco
ripresero un'andatura normale come di persone che tornino da una passeggiata. papini,
papini, 25-320: in verità colui che ha più l'aria e l'andatura di
6-50: un ragazzo dall'andatura mite che si mosse composto abbassando leggermente il capo
leggermente il capo più per intima modestia che per timidità. baldini, 4-41: è
. baldini, 4-41: è da credere che con le vesti fino a terra la
il cortese volgar., 43: perciò che sappiate che i cavalli erano molto forti
volgar., 43: perciò che sappiate che i cavalli erano molto forti e isnelli
forti e isnelli, e i cavalieri, che sopra v'erano, furono prò e
a sì gran forza e andatura, che non mostravano d'esser cavalieri, ma
era appena arrivato a correr sul ponte che già il bianco dei frangenti circondava la
. andatura naturale o acquisita: secondo che sia spontanea o in seguito ad addestramento.
. -andatura laterale o diagonale: secondo che vadano di conserva i due piedi laterali
, ambio, trotto, galoppo, che si fanno ai puledri. -prov
vecchio non muta andatura: l'uomo che ha preso abitudini viziose, non se
gioberti, iii-65: né paia strano che l'andatura analitica non basti sempre all'
guittone. d'annunzio, iv-1-151: quel che la terzina ha di rapido e di
. stuparich, 4-46: la generazione che si vantava educata da giosuè carducci,
vantava educata da giosuè carducci, ma che del maestro non riteneva se non l'
cantilenina, con quell'andaturina di voce che hanno nel parlare quei paesi lassù.
. andaturo, agg. ant. che è sulle mosse di andare, di
, tendenza: cattiva o scadente, che si diffonde rapidamente e decade con altrettanta
di pestilenze mortali, quando è andazzo che si guastano tutti e'vini, quando
tutti e'vini, quando è andazzo che in poco tempo s'uccideranno molt'uomini
uccideranno molt'uomini, quando è andazzo che non si fa ragione a persona;
redi, 16-viii-258: van dicendo, che questa grassezza, e questo gentil sapore
annuale, e dall'andazzo, e che quest'altr'anno elle saran più scipite,
l'uomo ne'secoli avrà rilevato agevolmente che una successiva catena di questi andazzi,
settembrini, 1-15: avete a sapere che a quegli anni la bacchettoneria era un
bacchettoneria era un andazzo; il governo voleva che gli uomini pensassero all'anima e non
valori, vantando grande e duraturo quello che solo un andazzo mette in alto (
, con quella ragazza in mezzo, che aveva strappato una foglia e la stringeva tra
libro migliore a'miei dì, né che abbia più andazzo per le mani degli
), proprio dell'america tropicale, che fornisce la polvere di araroba o di
tu forse ti sei accorta dell'andirivieni che si fa in questa casa, da poi
si fa in questa casa, da poi che c'è questa signora sposa? nievo
contadini per stellare la paglia farebbe chissà che danno. e. cecchi, 5-7:
, 4-56: un andirivieni di gente che arriva a gruppi per rinfrescarsi e rinfrancarsi
: fecevi molte pareti con molti usci, che tutti aprivano in dentro, e molti
, ii-312: diciamo... che non solamente per cunicoli e andirivieni,
machiavelli, 723: quanto egli era meglio che, senza tanti andirivieni, ella avessi
loro cammino sotterraneo, nei loro andirivieni che spesso sembrano contraddittori. dossi, 29
passaggio, o locale stretto e lungo che serve di disimpegno o di comunicazione fra
d'apollo. buti, 1-84: quel che trovò nel primo andito de lo 'nferno
nel primo andito de lo 'nferno innanzi che venisse al fiume acheron. g
quale guarda verso mezodì, di maniera che coloro che entrano per l'andito guardano
verso mezodì, di maniera che coloro che entrano per l'andito guardano verso settentrione
dell'andito, in un salotto, che rispondeva nel cortile. collodi, 362:
invece della croce; saltò sulla spada che avea gettato in mezzo alla camera, e
al buio, si slanciò nell'andito che era dietro l'alcova. giàcosa,
50: corre ad ogni piano l'andito che mette alle diverse stanze. d'annunzio
m'inoltravo nell'andito lungo e tenebroso che portava fin all'uscio di casa. viani
dentro l'altro..., che paiono fatti apposta per nascondere qualche cosa
cosa. buzzati, 2-93: dall'andito che la tenda celava, come da
2. parte delle impalcature in legname, che occorrono per le costruzioni murarie fuori terra
: dalla parte di verso l'anditino che viene di sagrestia. = lat.
condttus da condo); a meno che non si debba riconnettere ad amhttus alterato
andivièni, sm. invar. moto alterno che va su e giù, avanti e
andivièni, meccanismo di varie fogge, che, in alcuni filatoi, fa muovere avanti
io mi valgo della parola andivièni, che non trovasi in alcun vocabolario; e
parlata dagli stessi toscani; se non che questo vocabolo mi venne sentito in firenze,
pratico, il quale, nello spiegarmi che egli faceva la composizione del valico [
nel setificio], giunto a codesto règolo che il ródano fa muovere avanti e in
per esprimere quel moto di una cosa che in certi meccanismi va avanti, e
l'andrienne sciolto moderno; se non che questo è chiuso e serrato, a differenza
serrato, a differenza di quel vestimento che veste da camera s'appella. algarotti [
il veder parte della meglio tornita gamba che abbia veduta la francia da gabriella in
2-125: come potrei io mai credere che quello che in uno anello o in una
come potrei io mai credere che quello che in uno anello o in una laminetta
(detto baron: 1653-1729), che s'ispirava all'andria di terenzio.
qualità di grano duro e grasso, che generalmente produce le spighe corte, grosse
andrivèllo, sm. marin. cavo che passa per una taglia fermata in cima
di uno dei quattro verticilli di organi che compongono il fiore, cioè del verticillo
. -i). ant. gemma che secondo gli antichi aveva la proprietà di
e simile a gran dadi. credono che sia chiamato così perché domi l'impeto
a'dadi, e i magi tengono che egli abbia questo nome, perch'egli abbassa
alle quali seguono le più preziose, che quasi tutte hanno sempre una determinata figura
. v.]: andròdama: nome che gli antichi davano a quella specie di
, ii-1338: sotaco autore antichissimo vuole che sieno cinque sorti d'ematite, oltre la
calamita... l'altra dice che si chiama androdamanta, di color nero,
onde prese il nome... dice che tira a sé l'argento, il
. a <; -avròc, 'che doma l'uomo '. cfr. isidoro
andrògeno, agg. e sm. ormone che regola lo sviluppo e la funzione degli
(plur. m. -ci). che ha le caratteristiche dell'androgino.
xvi-8 (406): li androgini, che si chiamano ermafroditi, posto che sieno
, che si chiamano ermafroditi, posto che sieno molto radi, rade volte però
radi, rade volte però mai mancono che non sieno, nelli quali appare sì
sì l'uno sesso e l'altro, che non si sa per qual nome si
nondimeno la usanza del parlare ha ottenuto che si denominassono dal migliore, cioè dal
migliore, cioè dal maschio, però che niuno giammai chiamò ermafrodita o androgina in
., 26-82]: altri dicon che nasce allora l'ermafrodito quando nella concezione il
l'un sesso e l'altro, che i greci chiamano androgini, cioè uomo
maschio e femmina a un tempo, che, per punizione, zeus divise in
a guardare la sua androgina naiade che al freddo lume della luce elettrica gli apparve
luce elettrica gli apparve più odiosa che mai. = voce dotta,
. andròide, sm. automa che ha la forma umana.
nel suo viaggio in lapponia, si avvide che meritavano di formare un genere a
andróne, sm. locale terreno che dal portone d'ingresso di una casa
, perché loggia noi chiamiamo quelle stanze che sono aperte da una parte. d'
: un bell'androne lucido alla veneziana che ci si può specchiare e fa quasi
sole, si fuggano. e altri sono che ne'loro androni fanno lacciuoli di setole
: la sala da pranzo non era altro che un grande androne invetriato dalla parte del
cortile e l'orto, fino all'uscio che mette nell'androne dell'armi. viani
gone da spazzole (andropogon gryllus), che nasce ne'siti aridi sabbiosi in
barbìcine lunghe, sottili e resistenti che si raccolgono per farne spazzole.
; è un'erba tenue, amara, che sparge i giunchi teneri, senza
di piante; spezie di giunchi che nascono in luoghi pantanosi e marittimi con foglie
ghe e rotonde somiglianti allo scudo che usavano gli antichi. = voce
asciro e da l'iperico; è pianta che ha i ramuscelli sottili: surcolosa,
», non nel senso etimologico, che è di « notizia inedita », ma
notizia inedita », ma nell'altro, che la parola è venuta prendendo e che
che la parola è venuta prendendo e che del primo serba solo qualche lieve vestigio
, estetiche e riferimenti alla storia: che è ciò che si usa fare dai migliori
riferimenti alla storia: che è ciò che si usa fare dai migliori scrittori di aneddotica
croce, ii-8-244: storie cosiddette aneddotiche, che somigliano ora a romanzi polizieschi ora a
marginale, poco noto, curioso (che serve a rivelare il carattere tipico d'
racconto breve e vivace, arguto (che coglie la singolarità di un comportamento,
: arricchirò l'opera con delle note, che forse riusciranno piacevoli, sapendo molti aneddoti
sapendo molti aneddoti di quel capitano, che era mio amico. rasori, conc.
, i-71: c'era un aneddoto che dopo più di un anno, faceva ancora
alla vecchiezza, e dai poveri aneddotucci che sempre ripetete pare che non siate andati
dai poveri aneddotucci che sempre ripetete pare che non siate andati mai che alla fiera di
ripetete pare che non siate andati mai che alla fiera di bergamo. =
]: aneddoto: non divulgato, che riguarda fatti almeno in parte segreti.
pres. di anelare), agg. che respira affannosamente, ansante. sannazaro
. sannazaro, 3-70: ma poi che si vedevano campate dal pericolo,
mesti ed anelanti i cani, / che la fèra perduta abbian di traccia. idem
è una voce nella mia vita, / che avverto nel punto che muore; /
mia vita, / che avverto nel punto che muore; / voce stanca, voce
/ voce d'una accorsa anelante, / che al povero petto s'afferra / per
corpo! 2. figur. che anela, aspirante; ansioso, pieno
mi divora e distrugge / di quella che tu fingi, ingrata ninfa; / del
: quei vanno [i corsieri] sì che 'l polveroso piano / non ritien de
/ anelando ed ansando, / senza saper che, dove / a l'alta mia
. ungaretti, iv-40: la recline, che s'apriva all'unico / raccogliersi dell'
commette, il seno infisso / non fan che fiamme di fulmineo télo / aneli,
, ii-147: come anelavano di persuaderci che non erano senza affezione per noi, e
per noi, e come gioivano vedendo che n'eravamo persuasi! fil. ugolini,
verso il quarto caso; e piuttosto che dire: 'anelo il conseguimento del bene'-dirai
quanto anelo di rivederti, e vorrei che tu fossi sempre con me! d'annunzio
cuore tavolta si gonfia di non so che smania sanguinaria ed anela alla strage. b
perché il non averla gli causava più che dolore, umiliazione. linati, 8-131
853: io t'amo, purissima fonte che non esisti, e t'anelo!
come morto, e sentivo tutto quello che i circustanti dicevano. marino, 290:
e voltava la testa verso di lui, che si udiva l'anelito rotto dallo spasimo
, ii-261: tutto era silenzio, sì che quasi più forte si udiva l'anelito
più forte si udiva l'anelito di serafino che aveva preso la salita di corsa.
mosse, con quell'anelito di sollievo che partiva dai suoi quaranta vagoni colmi e
aulenti sotto l'ugne / del palafren che nel galoppo falca. panzini, i-72
, gli ultimi aneliti di un'arte che muore. chiesa, 1-127: venne il
vitale. castiglione, 531: ancora che la bocca sia parte del corpo,
... a quello intrinseco anelito che si chiama pur esso ancor anima. manzoni
manzoni, 37: e allor che dalle tenebre / la diva spoglia uscita,
oppor loro l'espressione di aneliti che onorino l'umanità, tornerò a conversare con
gli aneliti di solinghe anime / che in lui si ricongiungono. d'
: l'antica e nova legge volle / che quello stuprador gli anelli il dito
gufi, /... / che s'apron come gemme per frugare / il
nutrizione dei frutti per l'ingorgo di linfa che, affluita dall'interno del legno,
spesso con gemme e pietre preziose) che si porta alle dita delle mani (
barberino, 64: qui son l'anella che danno sprendore / quanto che 'l sol
l'anella che danno sprendore / quanto che 'l sol. dante, inf.,
e per la lunga guerra, / che dell'anella fe'sì alte spoglie. idem
è stabilito / quantunque vedi, sì che giustamente / ci si risponde dall'anello al
troverai, prendi e guardalo, perciò che in lui questa mirabile virtù troverai: che
che in lui questa mirabile virtù troverai: che a qualunque persona tu il donerai,
noioso accidente avvenuto ti sia, perciò che il colore dell'anello vedrà mutato. idem
, intra l'altre gioie più care che nel suo tesoro avesse, era uno anello
quale era legato un carbunculo tanto lucente che un torchio acceso pareva, il valor
portare l'anello del matrimonio, però che in questo dito viene una vena del cuore
, 296: levossi molte preciose anella che nelli diti avea per non bagnarle nello lavar
, oltre, il mantello e le anella che ho nelle dita. garzoni, 1-483
grammatico, ne'libri egiziaci, narra che l'anello si usa di portare in quel
picciolo, per essere ivi ima vena che deriva dal core, quasi che esso dito
vena che deriva dal core, quasi che esso dito sia connesso col cuore ch'
vezzi, o molte anella, / che tu le doni, il cor le fanno
gran gala, con tanto d'orecchini che le sbattevano sulle guancie, e stava
, cariche d'anelli, ad aspettare che imbrunisse per andare a vedere i fuochi.
mio campetto, utile e pia, / che al campo sei come l'anello al
gonfio. piovene, 2-23: vedo che avete moglie, -disse la van der
grazzini, 4-323: io voglio che messer giansimone venga stasera a ogni modo
s'obbligò sotto fede e promise, che questo... sarebbe indissolubile maritaggio
simil. govoni, 2-137: credevo che tu fossi come vite / con l'
chi avesse avuto potere di caricarlo, e che, scoccandolo, avesse fatto trasvolar la
rotondo aggiustandosi per l'appunto un anello che vi torni a capello, riscaldandosi il
anello per anello, a fine d'assicurarsi che qualche accidente o qualche malizia non l'
reso le sue mani tanto pieghevoli, che, essendo incatenato..., era
e non ha principio né fine, il che significa la fede della santa trinità che
che significa la fede della santa trinità che non ha né principio né fine. d
anella di questa prodigiosa catena della natura, che tiene legati tutti i viventi degli altri
. baretti, i-62: guata occhiacci, che s'han que'lor cavalli, rotondi
que'lor cavalli, rotondi e larghi che paiono anelli. foscolo, ii-2-68:
idee. leopardi, ii-959: convien dire che essi [enti sensibili] siano un
fibbia, è la parte di essa che è tonda o quadrangolare, e che ne
che è tonda o quadrangolare, e che ne fa come il contorno, la
la parte più appariscente, anzi la sola che rimane visibile quando la fibbia è al
collettivo di quelle parti del ferro, che sono nel vano dell'anello, cioè la
magliette dei bucolini della fascetta: denominazioni che promiscuamente si danno a certi tubetti leggermente
mangerecci, ed è il residuo della volva che dal gambo si protendeva al margine del
parte della chiave, non doppia, che si tiene in mano nel serrare e
ii-280: chiavistello, sorta di serrarne che consiste in un pezzo d'asta cilindrica
imposte d'uscio o finestra, sì che esso ne attraversi la commessura. idem
forbice, in forma d'arco, che fa officio di molla. in altre arti
carena, ii-441: anello da cucire, che anche, specialmente fuor di toscana,
. 5. figur. ciò che ha forma circolare (e cinge altre
: di bambino aveva anche il sorriso che lasciava vedere una chiostra di denti intatti
bianca, opalina, simile a quella che può uscire dalle labbra di chi fumi una
chi fumi una sigaretta, una spira che si formò in anello, leggiadra, e
riccio. tasso, 16-23: poi che intrecciò le chiome, e che ripresse /
: poi che intrecciò le chiome, e che ripresse / con ordin vago i lor
bella, / tra le floride anella / che a l'agil collo scendendo incaute /
i re e i fanti hanno la zazzera che finisce in anella arrotondate e le barbe
inciso principalmente in tre punte ineguali, che restano pendule dentro al ventricolo.
, / in ogni luogo, fuor che nell'anello. 8. astron
9. bot. residuo dell'involucro parziale che vela l'imenio e si estende dal
dall'iperbolico trilineo b e c, che si rivolge intorno ad a f, sarà
govoni, 3-237: mi accorsi subito che aveva gli occhi / bruciati dagli anelli
è in smalto 10 stemma del papa che lo conferisce. -anello piscatorio: simbolo
immagine di s. pietro nella navicella che getta le reti incisa in cristallo di
de amicis, ii-811: due signorine tedesche che fanno gli esercizi agli anelli. cicognani
: antica giostra per i cavalieri, che al galoppo dovevano infilare con la lancia
v'ha tendinetti, come anella, che gli orlano; e a questi,
redi, 16-iii-120: tutto quello spazio che è dalle due ultime gambe fino all'
il bruco]: non è ormai che una curva protesa verso il mio polpastrello.
16-iv-422: non ho già veduto scritto, che con la terra le madri [delle
anellino, un semplice cerchietto d'oro che incastonava una mezza perla falsa. dessi
si cavò di tasca il fazzoletto, che aveva una cocca annodata con dentro l'anellino
si forano le orecchie in tanta brutalità, che con il peso che in esse vi
tanta brutalità, che con il peso che in esse vi appendono di borchie rotonde piene
pesante, se le fanno così lunghe che arrivano sopra le spalle. segneri, iii-3-69
il vostro anelluzzo. -tu dovevi dirle che le ne darei imo altro di più valore
son tagliati in più parti, si vede che e'mantengono la medesima forma.
, par., 22-5: come madre che soccorre / subito al figlio pallido ed
spoglia / altr'anima non tiene / che la tua, donna, il moto
agg. ant. anelante, ansante, che ha il respiro affannoso.
l'incubo, ad allontanare il rombo che ella udiva di continuo. -anemia
-anemia perniciosa: disfunzione del midollo osseo che provoca un'elevata diminuzione degli eritrociti rispetto
30: anemia, questa voce greca, che vale « senza sangue » dal linguaggio
l'ha il suo vocabolo proprio, che è 'fiaccona '. slataper,
. cardarelli, 6-37: quelle giovinette che a tempo mio, in primavera,
stuparich, 2-535: certe volte pensava che fosse una debolezza organica, che il
pensava che fosse una debolezza organica, che il sangue anemico e la scarsa nutrizione
pea, 7-663: una piantina giovane che pare anemica, cresciuta troppo in fretta
infatti come tante facce smunte di prigionieri che rivedano alfine la luce.
5-168: anche questo era un inganno lunare che avrebbe spento, anemizzato, anche il
ammalati a cui si anemizza il cervello dopo che hanno mangiato senza riguardo.
. anemòcoro, agg. bot. che presenta ane- mocoria. anemofilìa,
anemòfilo, agg. bot. che presenta impollinazione a opera del vento.
, sm. strumento (anemometro) che registra l'intensità della velocità del vento.
anemometrìa, sf. parte della meteorologia che si occupa della determinazione della direzione e
(plur. m. -ci). che si riferisce all'anemometro; che
che si riferisce all'anemometro; che concerne la misura dell'intensità del vento
fili rossi e neri: l'anemometro, che serve a indicare la direzione e la
delle nuvole; strumento a contatti elettrici che trasmettono le indicazioni relative nella cabina sottostante
coppa e di bel colore smagliante (che va dal bianco puro al rosa vivace
negri, 1-180: sono i baci che sbocciano dal pianto / come anèmoni tristi in
gozzano, 1128: fu l'anemone / che alla farfalla ragionò così: / «
, dal gr. àvepltóvt), che gli antichi (con erronea etimologia) riconnettevano
; 'vento ': cioè * fiore che s'apre soltanto al soffio del vento
, sf. medie. sostanza medicinale che si ricava dell'anemone (con proprietà anticatarrali
. anemoscòpio, sm. strumento che indica la presenza e la direzione del
banderuola, e scientificamente anemoscopio, istrumento che si rizza sul comignolo della casa,
anencèfalo, agg. medie. che manca dell'encefalo. panzini, iv-26
. m. -ci). medie. che manca del fegato. =
di incisione epigrafica (monumento); che manca del titolo (manoscritto, componimento
, agg. e sm. fis. che non contiene liquido: come il barometro
. anetino, agg. bot. che è proprio dell'aneto; che si
. che è proprio dell'aneto; che si riferisce all'aneto. bencivenni,
, 5-35: ed è da sapere che certe cose sono che spengono la lussuria
ed è da sapere che certe cose sono che spengono la lussuria... sì
cimino, e avete lasciate quelle cose che sono più gravi della legge, cioè