Grande dizionario della lingua italiana

Prototipo edizione digitale

Risultati per: che Nuova ricerca

Numero di risultati: 1192291

vol. I Pag.29 - Da ABBOTTINATO a ABBOZZATO (48 risultati)

asole del mio gilé; lo abbottona. che mi tratta come un ragazzo, si

la sottana aveva davanti ventotto bottoni. che disperazione sbottonare e abbottonare ventotto bottoni.

né voleva immischiarsi alla vita di coloro che si abbottonano o si sbottonano fra quattro case

, 1-72: fu commesso al pretore che gli mandasse alcuni presenti...,

ii-593: con tanto freddo non aveva che la giacca leggera, tutta abbottonata, col

magro, con le maniche della camicia che gli tiravano e gli facevano male ai polsi

pezzo di cavo o di catena, che serve a trattenere temporaneamente un'altra corda

. v.]: chi non fa che concepire o tentare opere di mente o

di mente o di mano, o imprese che non sa poi finire, e neanco

formarne nettamente il disegno, potrà dirsi che va abbozzacchiando. = deriv.,

potei toccarne in detto mio avviso, altro che i primi abbozzamenti. d.

certe re gole universali, che furono il primo abbozzamento delle costituzioni

. dati, 152: chiaramente si vide che tutti gli altri, i quali

forma provvisoria e imperfetta a un'opera che si ha l'intenzione di condurre a

abbozzare alquanto, se non esprimere, figurati che la sposa di cui si parla è

di vizio, o di virtù, che sopra vi si abbozzi co'primi colpi.

d'averla [l'esperienza] abbozzata che fatta. filicaia, 2-2-5: e ritrar

me non basterebbero per abbozzare quello, che voi nello stesso spazio avete perfezionato.

parlando, l'abbozzare è sempre maggior cosa che il digrossare-, perché quello è cominciare

io abbia esagerato in questo povero schizzo che tentai abbozzare, chicchessia può verificario.

della lingua ripulirò e compirò quattro satire che ho abbozzate. 2. figur

, 364: per andare avanti la pace che si era prima abbozzata. lubrano,

: questo tipo di governo ideale, che soli... i cinesi seppero abbozzare

: nulla mai avrebbe potuto fare di meglio che formulare pratiche e abbozzare decreti. panzini

assenso, autorevole, dallo stesso preside che abbozzò un inchino restando seduto. palazzeschi

la timidità gli faceva abbozzare una parola che era piuttosto una scusa che un «

una parola che era piuttosto una scusa che un « grazie ». bacchelli, 3-134

eccola chiusa, ostile, somigliante al ritratto che di lei abbozzano amici e parenti.

bisognerà farsi ragione o farla finita: che ne dici tu? abbozzare con gli uomini

, per me oramai è impossibile; penso che sarebbe il meglio, non potendo altro

grasso dagli occhiali di tartaruga. - che storie! abbozzala! -dissero le dame ad

spesso ha sulla punta della lingua la risposta che è un colpo di frusta.

combattere, affinché siano sostenuti nel caso che le loro drizze fossero rotte da'colpi

virtù e di quella sapienza imperfetta, che in noi traluce, e che da noi

imperfetta, che in noi traluce, e che da noi abbozzatamente s'apprende. vico

. vico, 499: abbozzatamente intesero che la concupiscenza è la madre di tutte le

(dimin. di abbozzato). che è mal rifinito; che tiene dell'abbozzo

). che è mal rifinito; che tiene dell'abbozzo. g.

, di abbozzarel) t agg. che ha ricevuto una prima forma, ancora imperfetta

190: antonia sua madre diceva che egli [claudio] era un mostro

perfette, e quasi colorando quelle cose, che nel mio disegno erano rozze e abbozzate

fuoco in figura appunto simile a quella che si vedrà qui appresso abbozzata col capo

21-94: non derivando egli da altro che dal proseguimento della rarefazione del gelo già

le mie idee sino a milano, che le cangerò dovunque le troverò impraticabili.

immagini originali, e gli schizzi abbozzati che vi si appendono, piuttosto che la stessa

abbozzati che vi si appendono, piuttosto che la stessa trasfigurazione di raffaello. manzoni

è una forma abbozzata e provvisoria, che egli certo riserbavasi di determinare. ojetti

perfezionarla. viani, 19-466: le fanterie che in fila indiana passano sul ciglio dello

vol. I Pag.364 - Da ALTROCHÉ a ALTROVE (93 risultati)

stupore di fronte a individui o situazioni che si rivelano molto diversi dal previsto,

rivelano molto diversi dal previsto, o che non sembrano più né adatti né opportuni

sotto la cappa del cammino. -altro che lepre! -pensava, istoriando di nuovo

istoriando di nuovo la cenere: -in che mani sei capitato! de roberto,

ciascuno fa a modo suo. altro che capo! persuadetevi che per poco non

suo. altro che capo! persuadetevi che per poco non sono la coda! e

e. cecchi, 5-132: dicono che [tristano] si strappa le bende,

esperienza ch'egli ha fatto. altro che risanamenti, benedizioni e sublimazioni. moravia

adesso di aver pensato per tanto tempo che fosse perfetto. altro che perfetto.

tanto tempo che fosse perfetto. altro che perfetto. -se non altro:

d'intraprese, d'appena avviate, che posso, se non altro, rompere a

, 24 (417): il timore che la madre... dicesse la cosa

appuntamento per le cinque: « altro che cinque, altro che cene! » rimuginava

cinque: « altro che cinque, altro che cene! » rimuginava. -senz'

del carpigna, e lo pregò strettamente che li desse esecuzione; il quale,

.. il quale non è altro che un gran mucchio di morti di quel

ma dev'esser quello senz'altro, che fu l'ultimo, e il più micidiale

uno stato, capirai, non basta che tu venga senz'altro a casa mia.

nulla, al contrario. -tutt'altro che: ad asseverare la qualità contraria,

benché prometta tutt'altro nella prefazione, che di dar queste del boccaccio, alle

. rajberti, 2-27: né credere che io me ne adombri: tutt'altro.

21 (366): e poi? che farò domani, il resto della giornata

domani, il resto della giornata? che farò doman l'altro? che farò

giornata? che farò doman l'altro? che farò dopo doman l'altro? e

gran tosse / perch'i'non avea che tener a dosso. fra giordano,

iddio tanta forza a quei saracini, che pur l'altr'anno vinsero e conquistaron tante

forse qualche anno prima; tanto più che le parole l'altr'anno, come quelle

, si pigliano assai più largamente di quel che suonano. bar etti, i-37:

etti, i-37: spiacemi oltremodo la novella che mi date colla dolce vostra d'ier

colla dolce vostra d'ier l'altro, che non istiate troppo bene. parini,

ritrovare / il mio compagno arabo / che s'è ucciso l'altra sera.

petrarca, 31-2: questa anima gentil che si diparte, / anzi tempo chiamata

: « è uno di quegli svenimenti che vengono alle donne. io so che,

svenimenti che vengono alle donne. io so che, quando ho voluto mandare all'altro

altro mondo qualcheduno, uomo o donna che fosse, c'è voluto altro ».

se è un'invenzione de'preti; che fo io? perché morire? cos'importa

io? perché morire? cos'importa quello che ho fatto? rajberti, 2-43:

, 2-43: ma verrà quel giorno, che il solito medico di casa vi spingerà

v-122: una volta le avevo detto che il premio ci aspettava nell'altro mondo e

mi aveva fatto una grande sfuriata dicendo che il premio voleva averlo adesso, subito

io, per altro, non fo che un piccolo opuscolo scherzevole che riguarda a me

non fo che un piccolo opuscolo scherzevole che riguarda a me solo. foscolo,

senza volerlo, tant'acqua salata, che era gonfiato come un pallone. per

ho guardato... non faccio che questo ». idem, xi-460: domandò

223: in etiopia è uno paese che non vi possono avenire cavalli se non vi

155: chi è sì stolto, che creda aver altronde, che da dio

sì stolto, che creda aver altronde, che da dio quello, ch'egli ha

il fin de'miei pianti, / che non altronde il cor doglioso chiama, /

onde. mattioli, 1-61: quello che s'usa nelle speziarle a questi giorni

questi giorni, non si porta d'altronde che d'alessandria. caro, 1-804:

la sua vista, / via più che morte ogni piacer m'attrista, / che

che morte ogni piacer m'attrista, / che venir possa altronde. m. adriani

ma hanno il loro fonte natio, che rampolla del medesimo luogo. boterò,

per le corone de gli antichi vostri / che fur miei figli e non venuti altronde

371: la sua denominazione non par che sia presa d'altronde, che dall'ordine

non par che sia presa d'altronde, che dall'ordine che egli perfettamente contiene.

presa d'altronde, che dall'ordine che egli perfettamente contiene. campanella, 1164:

: quando da questo congregamene si accorge che il grano del paese non basta,

monti, il capo alpino / par che di viva maestà circonde, / sdegni lo

scettro e la corona altronde, / che corona è la quercia e scettro il

, coll'altra all'opposto polo, che dalla situazione, o postura, che per

che dalla situazione, o postura, che per gran tempo ebbe nella sua miniera

forse altronde. vico, 602: lo che tutto non può provenire altronde che dal

lo che tutto non può provenire altronde che dal concetto innato della provvedenza. -in

petrarca, 47-8: largai 'l desio, che i'teng'or molto a freno,

per la via quasi smarrita; / però che dì e notte indi m'invita,

non procedevano in gran parte, altronde, che dal vantaggio ch'egli aveva di cavalleria

monti, iv-57: egli è vero che il professore di como mal si comporta.

... altronde non è vero che quel professore sia assente dalla sua cattedra.

argomento perché previene il tedio delle obiezioni che l'autore avrebbe dovuto fèire tratto tratto

infedeltà delle donne; ma d'altronde, che farann'essi per renderle più costanti?

proibito d'innamorarsi di chichessia: bastava che la passione non andasse oltre. idem

oltre. idem, 499: quelli che non si ammazzano dicono che non è

: quelli che non si ammazzano dicono che non è coraggio; ma toma loro conto

negri, 2-945: è un poeta che non parla della sua poesia. d'altronde

sé quella specie di suo fratellino minore che è il caso. slataper, 1-7

non si può separare da quell'immagine, che è il segno luminoso e certissimo dell'

degli uomini, dimostra tale fiducioso abbandono che seduce. = voce composta, dal

ché tu non sarai più forte ivi che altrove. francesco da barberino, io:

dante, 53-70: canzone, or che sarà di me ne l'altro /

, 7-25: qui vidi gente più che altrove troppa, / e d'una

m'è, o sommo giove / che fosti in terra per noi crucifisso, /

, 1-3: la gloria di colui che tutto move / per l'universo penetra e

l'angeliche faville, / et io, che son di cera, al foco tomo

altrove. sacchetti, ii-224: a cosa che ti venisse a ferire ogn'altro membro

per avere la percossa più tosto altrove che nel cuore; però che, come

più tosto altrove che nel cuore; però che, come il cuore è offeso,

marsilio ficino, 2-102: lo spirito che è carro della anima, mentre che

che è carro della anima, mentre che la anima attende altrove, ancora egli altrove

vento -ch'io comporti / tanta licenzia che v'avete tolta / e soffia e

naufragio minaccia, / s'altrove van, che dove egli li caccia. della casa

, si conviene di fare sì, che egli sia lasciato ed abbandonato dagli uditori

risse altrove: io qui non voglio / che sparga seme tu di nove liti.

vol. I Pag.365 - Da ALTRUI a ALTRUI (73 risultati)

abbia. bruno, 373: quel che altrove è contrario ed opposito, in

ordinaria a voi, signori umanisti, che vi chiamate professori de le buone lettere,

quando vi ritrovate pieni di que'concetti che non possete ritenere, non andate a

ritenere, non andate a scaricarli altrove che sopra le povere donne. maia materdona

, 12 (216): quelli che si trovavano in mezzo, avrebbero pagato qualcosa

io vivo altrove, e sento / che sono intorno nate le viole. b.

, non può attingerne il criterio altrove che in se medesimo. negri, 2-990

, e fischi / alterni dentro il bosco che si cela. -in correlazione:

hai di vendetta, / voltati altrove, che a una giovanetta. =

rettor., 24: invidia è adizione che omo àe per altrui bene. idem

: la natura degli uomini è tale, che elli giudicano più tosto le altrui cose

giudicano più tosto le altrui cose, che le loro. bartolomeo da s. c

: sempre credetti io meno al mio senno che all'altrui. francesco da barberino,

gli occhi suoi lievi poco, / però che nel guardare / si coglie tosto,

, cono., i-v-5: colui che è ordinato a l'altrui servigio dee

l'altrui servigio dee avere quelle disposizioni che sono a quello fine ordinate. idem

merto / o per altrui, che poi fosse beato? idem, purg.

: l'altrui bene / a te che fia, se il tuo metti in oblio

cotta ovvero gonnella corta e stretta, che non si poteano vestire sanza l'aiuto

petrarca, 84-14: or questo è quel che più ch'altro m'atrista; /

cui più dispiace / de l'altrui ben che del suo mal. arrighetto, 219

a'miseri vivere nell'altrui terre, che nella loro propria malamente. boccaccio,

ella suole, mostrando gli altrui regni più che i suoi ubertosi, fare senza utilità

paolo da certaldo, 58: fa che l'altrui piaga sia tua guardia. idem

rende. pulci, 3-47: vedi che spesso il disegno altrui erra. castiglione,

ora ancor, credemo più all'altrui opinione che alla nostra propria. aretino, iii-209

idem, 593: e lasciamo stare che a talora si affaticano a purgare l'altrui

si affaticano a purgare l'altrui campo che il loro medesimo è tutto pieno di pruni

. marino, 12-89: fia dunque ver che non ti mova / più l'amor

ti mova / più l'amor mio che la perfidia altrui? sempronio, iii-207:

sempronio, iii-207: o dio, che cosa è l'uom? l'uom è

da l'età corrotta e vinta, / che in debil vetro effigiata e finta,

delle debolezze e degli errori altrui, che non so quanti sieno. parini, vi-47

giudizii funesti / su la turba affannata / che tu [il bisogno] persuadesti /

ii-198: quanto a me dovreste pur sapere che le altrui opinioni non mi fanno niente

tuo trattamento / hai ordinata cosa / che sia altrui gravosa. tesoro volgar.,

perché piangi tu sì coralmente, / che fai di te pietà venire altrui. idem

mondo. ammaestramenti, 129: credi che altrui è mestieri quello che a te

129: credi che altrui è mestieri quello che a te. petrarca, 22-14:

35-11: sì ch'io mi credo ornai che monti e piagge / e fiumi e

piagge / e fiumi e selve sappian di che tempre / sia la mia vita ch'

/ fosti smarrito, et or se'più che mai. idem, 129-24: forse

soglio. arrighetto, 230: quello che tu non vuoi ch'altri faccia a

1-4 (96): io estimo che egli sia gran senno a pigliarsi del bene

132: mai non fare quello altrui che tu non vorresti fosse fatto a te

sacchetti, 187-87: e dee ciascuno che vive in questo mondo, recarsi a quella

mondo, recarsi a quella vera legge che chi la seguisse, mai non errerebbe,

, cioè: non fare altrui quello che non vorreste fosse fatto a te. idem

, 191-53: egli interviene spesse volte che di notte pare vedere altrui quello che

che di notte pare vedere altrui quello che non è. ariosto, 5-67: la

ariosto, 5-67: la legge nostra che condanna a morte / ogni donna e donzella

condanna a morte / ogni donna e donzella che si pruova / di sè far copia

: nessuna cosa fa altrui confidarsi di te che el presupporsi che tu ti confidi di

altrui confidarsi di te che el presupporsi che tu ti confidi di lui. tasso,

fregio o pompa: / non ha che dar altrui se non se stesso.

soavemente i lumi chiuse / il gallo, che li suole aprire altrui. idem,

. idem, giorno, i-181: tu che mostri altrui / come vibrar con maestrevol

le scrivo non per narrare altrui ciò che patisco, ma per poter un giorno leggerle

: un uomo passionale e fantastico, che offre altrui le sue commozioni. saba,

le quali alcuno fa, dicesi veramente che non le vieta ad altrui. francesco da

io non ho altro bene al mondo che te, né d'altrui aspetto soccorso se

: naturale cosa è di quelle cose, che altri sempre opera in altrui, di

, / né se smarir per fronte che minaccia, / e chiudersi le orecchie

e mel la lingua infusa, / che persuase altrui soavemente. d. battoli,

36-15: grandissimo era il prò spirituale che ne traea per altrui, e altrettanto

per altrui, e altrettanto il merito che per sé. c. dati, i-384

quali ciascuno ha dovizia, appena si sapeva che cosa fossero, fin a tanto ch'

ho uso di farmi merito degli sforzi che faccio per assistere altrui, e massime quando

ma non però senza compagna andrai, / che fia giovane dama, ed altrui sposa

sep., 93: dal dì che nozze e tribunali ed are / diero alle

, 1 (21): que'titoli che non aveva mai udito applicargli da altri

ii-105: l'amor... che tormentando altrui fa languire. latini,

crede fare. guittone, 24-3: che la cosa, ch'altrui par venen

vol. I Pag.366 - Da ALTRUISMO a ALURGITE (50 risultati)

vestite già de'raggi del pianeta / che mena dritto altrui per ogni calle.

, / ma tanto lo 'mpedisce che l'uccide. petrarca, 16-13: così

anzi laudate lui [iddio] / che lega e scioglie, e 'n un punto

varietà fa spesso altrui / vaneggiar sì che 'l viver par un gioco, /

/ pensando pur: -che sarò io? che fui? boccaccio, i-235: niuno

si può avere, con ciò sia cosa che il mondo sia una sola città a

sia una sola città a tutti. ove che la fortuna ponga altrui, ella noi

5. sm. l'altrui', ciò che appartiene ad altri; beni, denaro

francesco da barberino, i-282: e guarda che non toglia / che la tua guarda

: e guarda che non toglia / che la tua guarda alcun cosa qual sia,

/ ch'assai trovi per via / che pensan pur del far de l'altrui suo

tórre l'altrui. ariosto, 38-52: che poco saggio si può dir colui /

poco saggio si può dir colui / che perde il suo per acquistar l'altrui

vocaboli per significare parti- tamente quello che per lo innanzi era complessivamente significato

comte, consi derando 'che nell'animo umano sono due contrarie ten

marginale della cultura, egli sa però che altro è il costo marginale ove la cultura

, ed altro quello probabile nell'ipotesi che la cultura si estenda a centoventimila. papini

. piovene, 2-124: aveva bisogno che gli altri si occupassero invece senza tregua

(plur. m. -ci). che è proprio dell'altruista, che è

. che è proprio dell'altruista, che è mosso da generosità, da amore

la lepre sempre teme; e le foghe che caggiano delle piante per altunno sempre la

: e questo è il vento australe, che al- l'altunno si caccia inanzi li

e seguitami verso quell'altura, / che posta vedi innant'a'nostri aspetti.

carducci, 688: e pan l'eterno che su l'erme alture / a quell'

, 34-31: non ha penne né ale che voli en tanta altura. idem,

così tu, vie più vezzosa / che 'l giovinetto agnel nella pastura. cantari

per sciagura, / mezzo miglio non va che cade in giuso. leonardo, 1-86

] si leva in tanta altura, che quasi passa tutti li nuvoli. idem,

, 2-380: ha la natura dato che tutti li grandi uccelli stiano in tanta altura

li grandi uccelli stiano in tanta altura, che 'l vento, che aumenta il

altura, che 'l vento, che aumenta il lor volare, sia di retto

, 1-106 (247): mi pareva che fussi abbastanza a discendere da quella grande

fanciulli del nascente gener umano, credettero che 'l cielo non fusse più in suso

, iv-2-928: un altro uomo, che volava nella nube, con un colpo

la spera a l'asciellett'avene, / che sormonta, guardandola, 'n altura /

tanza, / sì come om, che si credia in altura, / ed è

'nnamorato son di vue / assai più che non fue -tristan d'isolta: / meo

detta la prima parte delle quattro che avemo proposte, cioè, la incognoscibihtà

non si tiene polvere e cenere colui che si pone in altura di stato e di

2-4-12-281: queste sono quelle larghe parti che ne fa la sorte cortese a qualcuno,

loro... e disse così, che quel giovane fosse al tutto morto lo

fosse al tutto morto lo più tosto che far potesse. manzoni, 312: scaccialo

de'rampolli de'grandi d'oggidì, che, deridendo e sprezzando a'loro alunni

.., de'diluvi di scienze, che poi non sanno esprimere in iscritto né

non sanno esprimere in iscritto né ciò che hanno loro insegnato né i loro bisogni

: il poeta avrebbe avvertito l'alunno che 'l tal giorno era il caso deh'

opera della poesia agh antichi greci, che l'adeguarono a un sacro afflato, a

il corso di studi. -anche alunno che vive in un convitto unito alla scuola

a imparar l'alfabeto da un maestro che teneva scuola in un ospizio di ragazzi

d'uo- mini sì buoni, / che in odio hanno le rape, ed i

vol. I Pag.367 - Da ALVANO a ALZAIA (53 risultati)

sannazaro, 12-212: la tortorella, che al tuo grembo crebbesi, / poi

, sopra un àlvano / secco, che in verde già non poserebbesi.

.. un uomo espertissimo m'affermò che migliori sono gli alveari quadri di tavole

gli alveari quadri di tavole fatti, che i ritondi, e migliori se giacciono

se giacciono un poco inchinati innanzi, che diritti. idem, 9-95: meglio

l'alveario dentro è scuro, il che è argomento che i fori debbono esser piccoli

è scuro, il che è argomento che i fori debbono esser piccoli, e le

, 2-2- 130: pastor, che intorno all'alvear t'aggiri, / vuoi

bello, operoso: centinaia di api che si aggrovigliano intorno alle cellette di cera

bovina / lo sciame ora è lì che lavora / col ronzio di preghiera sommessa.

. onofri, 13: gli alveari che sudano di miele / presso l'àiòlà

grande uso... di miele che i vecchi padroni raccoglievano da numerosi alveari

provvisoriamente mentre venivano trasportati con un autocarro che si era rotto. -per simil.

saliva in un romorìo confuso di alveare che si sveglia. panzini, i-741: un

non potevo abituarmi all'angusto alveare fangoso che si chiama città. pea, 6-20

, prima deserti, adesso, quasi che la casa fosse un alveare in allarme

, si fecero stretti alla ressa dei gomiti che non trovavano posto. palazzeschi, 4-14

4-14: una casa di tre piani che ha un po'dell'alveare come tutte le

, poi 'celletta delle api, amia che si è fuso con alvus * ventre

indietro col cedere terreno al fiume, che cercato di ridurlo e di conservarlo dentro

, iv-641: al par di secchi / che scendano e ritornino piagnenti / dal cupo

fondo; nell 'alveo, anco i lati che lo fanno più o men capace:

anche fiorenti. fracchia, 419: fiumi che scorrono tranquilli nei loro alvei ricurvi.

moravia, v-142: quale un fiume che viene per poco tempo e artificialmente strappato

, 9-1-25: di mano in mano che l'alveo della boccia si anderà votando.

.. come un'immensa correntìa silenziosa che tìraesse nel suo « miro gurge » una

bonsanti, 2-209: lo colse il timore che nella caduta i rubini fossero saltati dai

curar son gli alvei, per modo che si tolga ogni fastidio, che 'l

modo che si tolga ogni fastidio, che 'l tempo del verno contrasse, di vermi

una verghetta di ferro taglia i bastoni che son nell'alveo, e ottimamente con

, agg. anat. dell'alveolo, che concerne gli alveoli. -piorrea alveolare:

piorrea. 2. ling. che si pronuncia portando la punta della lingua

z). alveolato, agg. che è costituito da tanti alveoli; scanalato

(alle estremità delle ramificazioni bronchiali) che formano gli elementi più specifici per cui

: uno scricchiolìo, come di denti che si scuotono nel loro alveolo.

. 4. bot. ricettacolo che contiene il seme. targioni pozzetti,

rientrava come da per sé quasi serpe che rimbuca, e quattro lunghi e sottili

meschino è di sì oscuro luogo nato, che fuori del sapere che egli è alvernazzo

luogo nato, che fuori del sapere che egli è alvernazzo, non si sa chi

alvemia '. alvino, agg. che concerne l'alvo, il ventre,

scient., dal lat. alvinus 4 che ha flusso di ventre '. alvo

poi vidi il gran platonico plotino, / che, credendosi in ozio viver salvo,

e di profluvio d'alvo; / sì che di dieci un non ne toma salvo

alcun debili membra / sortì nascendo o che natura avversa / gli fosse infin dal ma-

purg., 27-25: credi per certo che se dentro a l'alvo / di

i sassi / nell'alvo di terra che li tiene. 3. disus

fontana a far più colmo l'alvo / che cadder di rugiada in mezzo all'onde

). alzàbile, agg. che può essere alzato, solle

vabile. giulianelli, 2-113: pare che si debba... dalla somiglianza

colle nostre torri, inferirsi veri- similmente che [ecc.]. alzàia

helciare. e helciarii si dicono quelli che tirano l'alzaia, quando si va nel

, discese a corsa la stradetta alzaia, che passa sotto il ponte e rasenta il

dell'acqua. qui non c'è che un passo, chi voglia farla finita colla

vol. I Pag.368 - Da ALZAMENTO a ALZARE (59 risultati)

i navicelli al tempo delle fiumane, che trascorrono vorticosamente sotto i lividi cieli.

di alzare), da helciàrlus * che tira la barca con la fune '(

. villani, 11-1: i più dissono che l'antico [diluvio del 1269]

di alcuna stella fissa verso quella parte che risponde al nostro polo. castelli,

ritrovandosi... diverse vene, che mantengono il lago, queste stesse vene avrebbero

l'aizamento, ovvero scemarlo in modo che si rendesse inosservabile. viviani, 1-581

letto, di cui ben concedo ancora che l'alzamento e il riempimento non segue

l'alzamento e il riempimento non segue che appoco appoco. tommaseo-rigutini, 290: parlando

: parlando d'un fiume si dice che le sponde non lo possono più capire

attaccato i cavalli all'alzana, che tiravano la barca dissi che non movessino la

, che tiravano la barca dissi che non movessino la barca in sino

non movessino la barca in sino che io ritornassi. idem, 1-79 (185

monete veniziane, e li dissi che trattenessi un poco quello che tirava l'alzana

dissi che trattenessi un poco quello che tirava l'alzana, insinché 10

avvezza a viaggiar per acqua più che per terra, nelle barche lente all'alzana

pe trarca, 53-27: che se 'l popol di marte / devesse al

alza e ora abassa uno medesimo per parere che sia potente e che a sua posta

medesimo per parere che sia potente e che a sua posta e'possa fare li uomini

li uomini grandi e bassi, secondo che gli piace. guicciardini, i-363: erano

idem, 8-27: alzo allor, ben che a pena, il debil ciglio /

idem, 11-15: ma, poi che celebrò gli alti misteri / del puro sacrificio

9-674: non fia sì temerario uom che presuma / alzar gli occhi a guardarvi.

: fui lince pria, ma poi che gli occhi alzai / de'tuoi begli

quel silenzio improvviso; alzò la testa, che passava tutte quelle della brigata,

mia, ed agli ardenti voti che il suo amantissimo cuore alzava senza

. carducci, 64: lenti, e che state? or s'alzino /

, potresti dire a tua madre che lei tutte le capirebbe e le alzerebbe al

ravia, v-52: giardini che tra l'una e l'altra villa alzano

fare alla bassetta, / e convien che l'un alzi e l'altro metta.

55: lascerò di dirvi adesso il remore che si è fatto dei presenti mandati attorno

petrarca, 23-166: e fui l'uccel che più per l'aere poggia, /

l'aere poggia, / alzando lei che ne'miei detti onoro. idem, 360-88

in qualche fama / solo per me che 'l suo intelletto alzai / ov'alzato

non meno di alzarla [la lingua] che d'ar- ricchirla. b. davanzali

davanzali, i-181: egli è un pezzo che tu uscisti di cavaliere, e che

che tu uscisti di cavaliere, e che mio padre non alzò mai uno tanto

e molti giornali, sarebbe forse bene che ciascuno alzasse la sua bandiera, e

ii-545: non ostante... che l'uso di firenze praticato sia, che

che l'uso di firenze praticato sia, che chi ha finestra sopra tetto, o

o pure alzar la tomba / di questa che volò quasi colomba / con le sue

il giovane, 9-822: babel, che temerario alzò la torre, / profondissimo

fare un pozzo. meninni, iii-436: che giova schernir gli altri che alzare /

iii-436: che giova schernir gli altri che alzare / trono superbo a la bugia

se ancora / bugie da febo, io che ragiono, imparo? parini, iv-125

foscolo, sep., 160: colui che nuovo olimpo / alzò in roma a'

s'aggiunge a una lingua più di quello che, col buttare una pietra in un

, e con qualche aiuto di più, che se li può dare con l'alzarle

. idem, iv-2-782: le odi che s'alzano dalle sinfonie per risolversi alla

idem, 30-211: l'acre profumo che s'alza dalle loro dondolanti groppe.

vecchio..., è un pezzo che m'ha cangiato l'umore. manzoni

a gara per aver degli operai milanesi, che son quelli che sanno bene il mestiere

aver degli operai milanesi, che son quelli che sanno bene il mestiere; gli operai

cresta; chi vuol gente abile bisogna che la paghi. nieri, 328:

-anche: alzare la fede (cioè fanello che si porta al dito).

. cecchi, 228: di'su, che i'te lo prometto. -dite:

gran pugno in su la testa, che quasi cadere lo fece sopra l'arcione

veder gli uomini strani, / che non sanno uno scherzo sofferire, /

. panzini, ii-624: l'uomo che alza la mano sopra una donna,

d'ambra, 25: io, mentre che egli badava a civettare altrove, con

vol. I Pag.369 - Da ALZARE a ALZATA (53 risultati)

tutti, lo stendardo alzò a coloro, che seguitandolo, di poveri fatti vecchi,

, e dissi: -io ringrazio idio, che io ora so ragionare com'è fatta

né anco si deve favellare sì piano, che chi ascolta non oda. grazzini,

ogni cosa sotto sopra, si pensò che quivi fusse per rubare, e di fatto

nemici alza la voce / pur com'uom che tutto osi, e nulla stime.

voce,... né si curarono che altri mai l'alzasse per essi.

clero cattolico gli uomini zelanti e sinceri che alzassero la voce contro questi abusi.

voce verso il nuovo e legittimo proprietario che odiavano profondamente. pavese, 5-88:

i quadri da esso fatti, bisognò che alzassero il prezzo. -alzare i salari

i salari accresco il numero di quelli che hanno possibilità di comprare e la loro

ramo me alzasse, / scritto era che eo me odiasse. boccaccio, dee.

come suol far la peregrina grue, / che corre prima, e poi vediamo alzarse

, i-65: il fumo solo, che s'alza continuamente da sì gran fuoco,

di ricadere, onde, come infermi che non si alzano dalle piume, appena

tutti, vedevano né più né meno che se fossero stati tutti con le piante

1827 (356): « levatevi, che non voglio farvi male... levatevi

): la povera lucia, sentendo che il cuore era lì lì per pentirsi

subito a letto. s'alzò prima che facesse giorno, e, vedendo cessata l'

gli diceva: « è l'ora / che tu ti svegli. alzati! la

di prima e si concedeva quei comodi che, secondo le sue idee, distinguevano le

dell'inferno l'uomo..., che la fa seco da lucifero, e

ii-201: la lentaggine è una pianta che s'alza da terra quanto il levistico o

bardi, 2-71: rispose [apollodoro] che il tempio voleva essere più alto,

: così gir ragionando, in sin che furo / là 've presso vedean le tende

altri, mostrando di dispreg- giar quello che non può acquistare. idem, 551:

que'penetrali della deitate, non altrimenti che coloro ch'edificaro la torre di babelle

parti globose del mondo laterali fin tanto che s'arrivano lune con l'altre nella parte

i-126: questi invidiosi per vana paura che, diventando io suo favorito, non

favorito, non togliessi loro quel credito che hanno, o che gl'impedissi di

togliessi loro quel credito che hanno, o che gl'impedissi di alzarsi dove aspirano alzarsi

aura è infesta, / elee sono io che a'venti indura e s'alza.

parlò / l'iddio per la città che deve alzarsi. idem, iv-1-27:

sono anche i librai di montereggio, quelli che sparpagliano i libri in tutto il mondo

lontano, s'alzava ima casa in costruzione che 10 non feci in tempo a veder

giamboni, 4-56: e a coloro che dubitavano, alzandosi, e il corpo

in bologna tanto alzò la neve, che comunemente giunse all'altezza di braccia dieci

mai di bestie tanto strazio; / tanto che 'l sangue alle cigne quivi alza.

arno in alcun luogo in firenze più che dodici braccia. bembo, 1-188: e

un altro di due pezzi di maniera che coffa grossezza sua alzava due terzi di

braccio. soderini, i-475: procurando che la paglia, che alzi quattro diti,

i-475: procurando che la paglia, che alzi quattro diti, sia sparsa sopra

tombari, 1-17: vini di collina che alzano fino a 18 gradi. 13

ornai la navicella del mio ingegno, / che lascia dietro a sé mar sì crudele

o tre alzate s'alza tanto, che nell'asse entra una ruota. galileo,

, 2-2-42: non ebbi per risposta che un'alzata di spalle, solito rifugio di

io, rispondendo all'alzata d'occhi con che conchiuse la sua domanda -ben è vero

alzate d'ingegno, ma a'mezzi che somministra il vocabolario d'un popolo.

d'una vecchia curva e pezzente, che pregava con gran fervore. panzini,

di spalle come per dire a se stesso che se ne fregava.

in piedi (mentre rimangono seduti quelli che sono di parere contrario).

rubini... di così gran corpo che bastino a farne alzata. botta [

... contro l'alzata di terreno che difende la trincea. pirandello, 8-91

è occasionato specialmente dall'alzata di prezzo che subirono i prodotti agricoli in questi ultimi

vol. I Pag.370 - Da ALZATO a AMABILE (64 risultati)

una gradinata (rispetto alla pedata, che ne rappresenta la parte orizzontale).

si distinguono le tracce di muraglie, che formavano l'alzata della fabbrica. idem,

: ho esaminato... ciò che hanno raccolto e schiarito i moderni insieme

, 13-21-2-50: il cuor mi dice, che un così gran fondamento è per farvi

ha tronco: e si può dire che tutta la pianta e l'alzata del suo

-anche: la parte superiore dei mobili che constano di due corpi. pratolini,

davanti, e ancora vino, si ricordò che sul carretto era rimasta la frutta.

a gran pena poteasene condur lavoro, che alcuna o ricchezza o magnificenza dimostrare

pass, di alzare), agg. che è rivolto verso l'alto; sollevato

dal soggetto un abito gentile, / che con l'ale amorose / levando il parte

viso aperto, francamente. 2. che si è levato dal letto, che ha

. che si è levato dal letto, che ha lasciato il letto; che rimane

, che ha lasciato il letto; che rimane in piedi a vegliare. goldoni

mia sfortunata salute. ad ogni modo spero che per domattina potrò essere alzato. moravia

v-74: per guadagnare quattrini aiutavo più che potevo la mamma e spesso restavo alzata

cielo). panzini, ii-258: che ora sarà? che sia alzata la

panzini, ii-258: che ora sarà? che sia alzata la stella?

. varchi, v-746: significa quello che noi toscani... chiamiamo porca

. davanzali, ii-546: la volgar lingua che nacque di corrozione... si

orizzonte, e guai a quelle navi che e'trova con le vele alzate, perché

e l'alzato di questo tempio, che noi esibiamo agli amatori delle arti.

lorini, 77: essendo la scarpa quella che ne assicura non si dee mai mancare

. alzatrice: nell'industria tessile, macchina che porta alla giusta altezza i tessuti che

che porta alla giusta altezza i tessuti che nelle precedenti fasi di lavorazione hanno subito

con un forte rigonfiamento a metà), che si adopera nelle cantine per prelevare piccole

mio comandante, io gliel'ho detto che l'alzo del tiro nostro era sbagliato

mitraglia e alla visione di un nemico che corresse all'assalto sotto le bocche della batteria

boine, ii-116: bisogna pur che qualcuno baratti dell'olio e lo mescoli

agg. (superi, amabilissimo). che si ama, che è degno di

amabilissimo). che si ama, che è degno di essere amato; che piace

, che è degno di essere amato; che piace, che sa farsi amare (

degno di essere amato; che piace, che sa farsi amare (per la bellezza

la grazia, la gentilezza), che ispira amore o simpatia. tesoro

amabile in compagnia t'è più amico che 'l fratello. iacopone, 81-10: o

idem, conv., i-xn-9: avvenga che ciascuna vertù sia amabile ne l'uomo

, quella è più amabile in esso che è più umana, e questa è la

6: l'amore è de le cose che sono buone o ver stimate buone,

e di persona, con quella grazia che lo facesse così amabile. idem, 127

: quella pura ed amabile simplicità, che tanto è grata agli animi umani.

esser voi troppo amabile, ha causato che siete stato amato da molte donne, ed

usiamo. idem, 596: coloro, che sanno beffare per amichevol modo e dolce

modo e dolce, sono più amabili che coloro che noi fanno, né possono

e dolce, sono più amabili che coloro che noi fanno, né possono fare.

fosse degno d'esser amato, o che ella non fosse amabilissima da chiunque

e vera è sola quella amicizia, che risguarda nel buono. l'utile e 'l

/ esce [l'opra], allor che all'amabile fiorita / stagion la rea

cavaliere. baretti, i-143: l'uomo che s'acquista la stima di una donna

di quella, per una certa tempera stravagante che la natura ha data al cervello di

amato, e felice mille volte più che per le potenze e per le grazie

così vivace così amabile e variata, che pochi davano piacere quanto lui soltanto ad

ii-9-19: tu scrivi divinamente bene tutto che tu voglia, e tutto che vuoi

tutto che tu voglia, e tutto che vuoi e pensi e immagini e scherzi è

e gentili maniere raddolcire quel vecchio lupo che le ringhiava accanto, e le mostrava

né d'intelletto, un poco indolenti, che sembrano nate a vivere in piacevolezza.

di farsi amabile ai suoi uomini, che erano ogni giorno più scontrosi. pea,

sorreggerla. moravia, viii-148: personaggi che rassomigliavano a questa natura e ne avevano

. panzini, iii-313: a dire che il popolo di romagna sia spirituale e

una amabile esagerazione. 2. che dà piacere al gusto. bencivenni [

[crusca]: ancora disse ipocras, che se la vivanda è piacente e amabile

e amabile allo stomaco, con tutto che ella non sia così buona, com'un'

199: il vino falerno si pigli, che coll'aromatico abbia dell'amabile, e

conservi lungo tempo tali qualità: cosa che più si verifica nel vino di spagna,

e amabile. soderini, i-462: quelli che nella riviera della spezia fanno il razzese

tutti i grappoli, avendogli spampanati bene che il sole vi batta sopra, lasciandogli

vol. I Pag.371 - Da AMABILITÀ a AMANITA (33 risultati)

buone, belle, amabili e perfette che noi veggiamo in questo universo.

d'animo e di corpo, tutto che giovane e complessionato sanguigno. segneri, iii-i-

aprirsi quei due occhioni, amabilmente miopi che lo guardavano. = comp.

rubare al sonno, padron lazzaro, che aveva fatto l'udito del mugnaio perfetto

attraversato da un grosso filo di metallo che oscillava lievemente, dando a quel grande

, 1-39: il sommesso alito / che ti cullò, riversa sull'amaca,

due alberi vidi un'amaca bianca e compresi che doveva esservi sdraiata quell'ossuta e sgradevole

un po'di paglia; e penso che, anche lì, una dormitina sarebbe

. mitol. ninfa dei boschi, che nasceva e moriva con la stessa pianta

nasceva e moriva con la stessa pianta che l'impersonava e custodiva. buti

, iv-2-505: vi fu un dio che... amò assidersi sotto gli alberi

idem, iv-2- 582: bisogna che la nostra anima divenga, a quando a

amalfitano, agg. di amalfi, che viene da amalfi, proprio di amalfi

di detta amalgama la superficie del metallo che vogliono, si pone la cosa indorata

a questo si deve aggiungere il modo, che ora comunemente si tiene per indorare il

lui fatto una spezie di amalgama, che, ponendosi entro l'acqua, divenia duro

ponendosi entro l'acqua, divenia duro più che selce, 0 macigno. fu.

ii-2-217: le gazzette di calcutta dicono che tutti i fiumi del tibeto occidentale sono

del tibeto occidentale sono auriferi, e che gli abitanti trattano l'oro coll'amalgama

impressionisti] finirono con non occuparsi più che deh'amalgama armoniosa dei toni e dell'illuminazione

un amalgama singolare si stabilisce fra ciò che vedo e ciò che immagino, dando

si stabilisce fra ciò che vedo e ciò che immagino, dando origine a ima realtà

11 senso preciso... di quello che dev'essere stato il nostro quattrocento.

spagn. amalgama. la vecchia etimologia che riteneva la voce araba come alterazione del

22: quantunque l'alberti c'informi, che per similitudine si dica: 'amalgamare

, sovente con cura soverchia, cose che non facilmente si convengono. viani,

amalgamati in una manteca gialla, che, rinvenuta dall'alito furibondo, verniciava

dell'ovolo (amanita caesarea), che rinchiuso nella volva ha l'aspetto di

l'ovolaccio { amanita muscaria), che nella volva sembra una grossa ghianda incapsulata

. il prataiolo o pratella arvense, che fa una discreta bagna ed innocua sulla

amanita moscària, suo simile- dissimile, che ti regala un mal di corpo da chiamare

corpo da chiamare il prete prima ancora che il medico. peggio che andar di

prete prima ancora che il medico. peggio che andar di notte l'amanita falloide,

vol. I Pag.372 - Da AMANITINA a AMANZA (57 risultati)

. (superi. amantissimo). che ama; innamorato, amoroso; affezionato

mana o sì ritrosa / alma d'amor che non divenga amante. fed.

amor, se tu brami / che l'anima amante / penando costante / disperi

34-41: a queste piagge / venga colui che d'esaltar con lode / il nostro

metempirico): diversamente dal malvagio, che è nemico di se stesso. 2

nemico di se stesso. 2. che predilige, incline. scala del paradiso

292: vanaglorioso è ogni uomo, che si dimostra amante di dimostrarsi. baretti,

amanti d'ozio e di tranquillità, che non di fatica. leopardi, 34-15:

calunniato come volubile. 3. che si interessa, amatore. a.

m'inonda / e scalda sì, che più e più m'avviva ». vellutello

]: 'o amanza del primo amante che tanto vien a dire: o amata

mi degna il primo amante, / che, mentre io tenga del mortale incarco

molte. idem, i-2302: sì che non osa gire, / né solo un

né far pur un sembiante; però che 'l fino amante / riteme a dismisura

entrano ne la persona amante, sì che l'amore de l'una si comunica ne

amor: « non ti rimembra / che questo è privilegio de gli amanti, /

; / poi ch'è morto collui che tutto intese / in farvi, mentre

temorosi e adorni di casta vergogna, infin che la lunga consuetudine fa gli animi esser

per la potenza dell'altra, secondo che la cosa amata è, e similmente

. idem, i-340: quell'umiltà, che nel viso appare agli amanti, non

gli amanti credono ogni cosa, però che amore è cosa sollecita e piena di

2-8 (227): non è convenevole che così bella damigella, come voi siete

più saporiti fossero i basci dell'amante che quegli del marito, voltata la sua

prima a lei,... che io con le debite parole e con l'

ed auree sue frezze, / tal che i due disarmati e puri amanti /

: l'amante semplice altra cosa non crede che sia da dimandare nell'amante se non

2-34: avviene eziandio spesse volte, che lo amante desidera transferirsi nella persona amata

leone ebreo, 55: l'amore fa che continuamente la vita muoia e viva la

ticipa. machiavelli, 626: poi che venne ora uno, ora un altro

questa, una delle sciocchezze degli amanti, che ciascuno si crede essere il più misero

e 'l mondo ingrato / amando, a che son nato? sassetti, 422:

, 422: e potete far conto, che in vedendo un reale da otto,

della dama. tasso, 6-72: che te n'andrai fra nazion nemica, /

tu di ferro o di diamante, / che vergogna ti sia l'essere amante.

d'occhi nascosi distémpràr quel gelo / che s'indurava al cor più che diamante

/ che s'indurava al cor più che diamante: / e di nemica ella divenne

fui prima amante ch'intendessi / che cosa fosse amore. idem, 6-i-15:

, 6-71: vedila (or chi dirà che sia diana?) / col rozzo

bel sembiante / mostra ridente a lui che l'innamora, / e sol per

. idem, i-389: gli amanti che si tengono per mano in mezzo a quella

; una signora adorabile, insomma, che avrebbe potuto essere un'amante deliziosa per

individuo c'è un segreto tutto suo che l'amante e il maestro non toccano.

gesti / accompagnano ombre di parole / che conosci. moravia, v-69: gli

l'amassi; giunsi a dirgli persino che non m'importava nulla che ci sposassimo,

dirgli persino che non m'importava nulla che ci sposassimo, mi sarei contentata di

amante3, sm. marin. cavo addoppiato che scorre nelle pulegge del paranco (per

. cavo, fisso o corrente, che sostiene una o entrambe le estremità di

sm. stor. copista di professione che prima dell'invenzione della stampa trascriveva libri

lami, 2-85: è tanto cieco, che non vede, gli amanuensi, i

: nulla si vuole scemare della mercede che dal vostro amanuense viene dimandata. foscolo

404: troppe ragioni però ci pare che portino ad attribuire quel patiuntur a un

scrittura negli amanuensi. 2. impiegato che copia a penna atti o documenti.

: perché tali erano gli ordini precisi che madama aveva intimati al suo amanuense.

: il pelo al pennino, la carta che suga. cardarelli, 6-51: amanuense

. gramsci, 157: preferisco pensare che ti sia venuta meno la collaborazione di un

ti rimembri, bella, la dia / che noi fermammo la dolze amanza. guido

senza vita. latini, ii-37: amico che maggiore / vuol essere a tutt'ore

vol. I Pag.373 - Da AMARACCIOLA a AMARE (54 risultati)

con dirittura / ad amore pietanza, / che parta mia natura / da sì villana

potrò: tenea d'angel sembianza / che fosse del tu'regno; / non mi

dentro da lo cor mi passa amanza / che se ne porta tutta mia possanza.

poter un sì gran don ci parve, che noi trasse ad amanza d'esta novella

questo ti convien per fermo avere / che quella è vertù vera, tener la mente

claustrali, 442: s'egli sapesse che tu avessi preso altro amadore, incontenente

. pucci, ix-379: deh, fa che torni adesso, / sonetto mio,

mio, ché io ho or fidanza / che gioia arò della mia bell'amanza.

e pur portava nel core speranza / che di prigion quando che sie uscirebbe,

nel core speranza / che di prigion quando che sie uscirebbe, / della qual fuor

ancor l'ami similmente, / ma più che d'uno ella esser non poria;

ch'io ti priego molto caramente / che tu consenta che ella sia mia: /

priego molto caramente / che tu consenta che ella sia mia: /...

speranza / nel tuo partir mi desti che giammai / non cambieresti me per altra

i-265: studia di prendere amanza tale, che né sopravegnente bisogno di cose né altra

arici, 125: né dell'amanza più che dell'agnello / si cura: così

... pigliare quelle [parole] che sono troppo dismesse, quali sarebbono misfatto

, agg. e sm. disus. che si ricava dall'amaraco; profumo ottenuto

medico e i siciliani chiamarono amaraco quello che l'egitto e la siria chiaman sansuco

: il sansuco, ovvero amaraco, che è eccellentissimo e odoratissimo in ligni,

scorpioni... fassene olio, che si chiama sansuchino o amaracino, buono

, 22 (77): manifesto è che questa donna fu amarissimamente piena di dolore

: ecco qua 'l nostro re, che vien piangendo / la morte di suo

corpo, e sì men dolse, / che piansi nel sospetto amaramente. idem,

baretti, i-3: dubito con ragione che non potrete non piangere amaramente, non

quando... non ebbi più nulla che occupasse le mie giornate, allora sentii

me stesso... per quelle cose che mi offenderanno il cuore. giusti

un po'a gemere amaramente sul tempo che mi vedo fuggire senza profitto.

amarantus. amarantino, agg. che ha colore amaranto (simile al fiore

ultime foglie gialle e amarantine come fiamme che volando si spengono. e. cecchi,

. retroflexus) con fiori verdicci, che attecchisce tra i ruderi. sannazaro

è veramente più tosto spiga porporina, che fiore, e non ha odore alcuno.

alcuno... ed è maraviglia, che poi che tutti gli altri fiori mancarono

. ed è maraviglia, che poi che tutti gli altri fiori mancarono, questo bagnato

e più colorito del purpureo di quello che si dice chermisi... è fiore

si dice chermisi... è fiore che non marcisce, ma non ha né

/ amor d'eteree nari e quel che verno / unqua non teme, l'amaranto

3-249: tornò a guardare il mare, che s'era fatto amaranto, tutto seminato

dei gialli ma per chiederci consiglio a che farne. montale, 15: entra

, lacrime, e raspati / più che da contentarsi. idem, 9-234: oh

di fragole, oh dovizia / più che altro di prugne ed amarasche! lippi

292: ciliegie da fare amarasco, che si domandano amarasche o biscioline, le

, le quali partecipano del rossigno, che cede alquanto verso il paonazzo. targioni tozzetti

d'amarasche. = più che da amarus 'amaro * (secondo l'

bot. ciliegio (prunus cerasus) che produce le amarasche. salvini, v-453

, 292: ciliegie da fare amarasco, che si domandano amarasche o biscioline.

amato da essa, e specialmente le cose che hanno anima, siccome noi possiamo vedere

, / ché m'ò abandonato quel che più amaie. dante, conv.,

[giustizia] è tanto amabile, che... li suoi nimici l'amano

sono ladroni e rubatori; e però vedemo che 'l suo contrario, cioè la ingiustizia

, / ad ogni cosa è mobile che piace, / tosto che dal piacere

cosa è mobile che piace, / tosto che dal piacere in atto è desto.

., 18-19]: impossibile è, che l'uomo ami dio con più cura

l'uomo ami dio con più cura che debbia, imperocché

vol. I Pag.374 - Da AMAREARE a AMAREGGIATO (101 risultati)

noi potrebbe tanto amare, che anche più noi dovesse amare. passavanti

di fare la sua propria volontade, che non è altro, che amare se

propria volontade, che non è altro, che amare se medesimo col proprio amore,

. leone ebreo, 5: le cose che da noi son stimate buone, quelle

da noi son stimate buone, quelle che aviamo e possediamo, le amiamo;

possediamo, le amiamo; e quelle che ci mancano, le desideriamo: di modo

ci mancano, le desideriamo: di modo che quel che s'ama, prima si

le desideriamo: di modo che quel che s'ama, prima si desidera e,

, prima si desidera e, di poi che la cosa desiderata s'è ottenuta,

, 90: a me pare, che gli animi nostri, sì come nel

diversi: e perciò spesso interviene, che quello che all'imo è gratissimo,

e perciò spesso interviene, che quello che all'imo è gratissimo, all'altro

357: ognun ama naturalmente quella cosa che lo fa perfetto, ed odia quella

lo fa perfetto, ed odia quella che fa imperfetto. b. davanzali, ii-391

eguale al padre, / e te che d'ambo uniti amando spiri.

c. dati, i-386: avvenne che l'anima entrando nelle tenebre di questo

certe relazioni, tanto si accresce, che ghigne talora a far che si ami

si accresce, che ghigne talora a far che si ami altrui al pari di noi

ami altrui al pari di noi medesimi, che è il sommo possibile dell'umano affetto

dante, conv., i-1-8: però che ciascuno uomo a ciascuno uomo naturalmente è

difetto di colui ch'elli ama, coloro che a così alta mensa sono cibati non

non sanza misericordia sono inver di quelli che in bestiale pastura veggiono erba e ghiande

piacevolezza vi fu ed è ancora da quelli che il conobbero amato assai; ma tra

conobbero amato assai; ma tra gli altri che molto ramarono, mia madre..

mia madre... fu quella che più l'amò. idem, dee.

9-9 (395): tu sai che tu non ami persona, e gli onori

tu fai, gli fai non per amore che tu ad altrui porti, ma per

e amo quanto egli ami me, che so che m'ama molto e ha amato

quanto egli ami me, che so che m'ama molto e ha amato.

belli. redi, 16-viii-382: so che mi ama, e mi ama di cuore

amore né d'amicizia di quelle poche che conosco; sicché pensate come sconfortevolmente 10

noi vi amiamo, fratelli, e speriamo che ci amerete. noi vogliamo amare e

buona fede / mi rispose in volgare / che la forza d'amare / non sa

prese del costui piacer sì forte, / che, come vedi, ancor non

. petrarca, 37-67: novo piacer che ne gli umani ingegni / spesse volte si

chiuda anzi / morte i begli occhi che parlar mi fanno. boccaccio, i-171:

mi fanno. boccaccio, i-171: quello che più amando si disidera si è d'

perché se tutte l'altre cose, che ad amore appartengono, senza questa s'

bene né diletto porgere potrieno, però che gli animi sarebbero diseguali. idem, i-344

i-344: amore ha questa natura, che quanto più si ama, più si

390): egli è 11 vero che io ho amato e amo guiscardo, e

guiscardo, e quanto io viverò, che sarà poco, l'amerò; e se

m'è sì nuovo e sì strano che voi per amore amiate, che quasi

sì strano che voi per amore amiate, che quasi un miracolo mi pare. ariosto

miracolo mi pare. ariosto, 25-49: che l'amar senza speme è sogno e

mattino adorno / di questo dì, che tosto il seren perde, / cogliam

idem, aminta, 719: amiam, che non ha tregua / con gli

e si dilegua. / amiam, che 'l sol si muore e poi rinasce:

ora, da que'primi istanti, / che d'amarsi l'un l'altra afferma

senza amore è morte. non importa che io sia amato, o che sia amato

importa che io sia amato, o che sia amato e tradito: importa che

che sia amato e tradito: importa che io ami, che il mio dolore non

tradito: importa che io ami, che il mio dolore non sia più sterile e

aminia, 233: odi quell'usignuolo / che va di ramo in ramo / cantando

; e tu sol, fiera / più che tutte le fere, / albergo gli

gli dineghi nel tuo petto. / ma che dico leoni e tigri e serpi,

leoni e tigri e serpi, / che pur han sentimento? amano ancora /

sembiante / mostra ridente a lui che l'innamora, / e sol per farsi

corso: ama la riva, e concedi che la palmula rada i sassi da la

9-464: e tanto ama 'l vin nuovo che 'l vetusto, / e lo

casti, ii-1-76: non amo sol che ne sappiate il nome; / ma

non la chiamò... figurandosi che non amasse ora trovarsi con lui.

l'avrebbe egli a sé amata più tosto che a te. abate isaac volgar.

amare piuttosto la signoria a sé, che ad altrui. -amar credere:

., 7-3-7: ama più l'udire che 'l parlare. g. villani,

meglio amavano di morire alla battaglia, che vivere in servaggio. boccaccio, i-175:

. boccaccio, i-175: il peggio che di questo mi possa seguire, sarà che

che di questo mi possa seguire, sarà che al mio padre ne dorrà: e

: e se e'ne gli duole, che ne gli dolga! io amo meglio

ne gli dolga! io amo meglio che egli si dolga, che io di dolore

amo meglio che egli si dolga, che io di dolore muoia. idem,

meglio di dispiacere a queste mie carni che, faccendo agio loro, io facessi cosa

faccendo agio loro, io facessi cosa che potesse essere perdizione dell'anima mia. paolo

più tosto l'amore de le genti che il loro avere. tasso, n-iii-558:

meglio essere un giorno simile ad efestione che molti anni eguali a parmenione: laonde

: ama [la senapa] la terra che sia bene arata. b. davanzali

noi... tanto ci amiamo, che non è sì grande inimico di dio

è sì grande inimico di dio, che s'egli a noi fa bene, non

: chi troppo s'ama, bisogno è che spesso si turbi.

-ama chi vanta: corrispondi all'amore che altri ti porta. petrarca,

oblia. boccaccio, i-308: posto che agevole sia perdere cosa impossibile da riavere

delle donne [crusca]: dicono, che sentono amareggiamento in tutte quelle cose che

che sentono amareggiamento in tutte quelle cose che mangiano. 2. figur.

questo è tormento disperato e fero / che strugge e dòle, e incende ed amareggia

vassalli affezionati le trionfali e felici acclamazioni che si facevano alla casa reale, senza il

e vi lascia in deposito tutto quel che di velenoso in bocca racchiude, per

sponsali [con la murena], che in fine consumati, e ritornatosene là

s'accora di sùbito così duramente, che disperato in brevissima ora si muore. goldoni

. goldoni, iii-181: il piacere che [le madri] provano nel vedere i

. leopardi, ili-io: la sua assenza che lascia un gran vuoto nella mia vita

intollerabile, se non conoscessi ciò, che la cagiona. vedendo che essa ha

ciò, che la cagiona. vedendo che essa ha per oggetto di produrre dei veri

.. mi consolo di una cosa che mi amareggerebbe. settembrini, 1-225: ecco

mio arresto, ecco rinnovellati quei dolori che amareggiarono la nostra prima gioventù. carducci

carducci, ii-8-187: tu non sei buona che ad amareggiarmi e a calunniarmi. panzini

. gentile, 3-153: ogni gioia che si ami assaporare e conservare si tiene chiusa

tiene chiusa gelosamente in cuore per tema che l'invidia altrui non ce l'amareggi

viaggio il nocchier sgroppa, / tanto che giunge ove nei salsi flutti / il bel

corpo / qualche boccon della medesma pasta / che ti fa 'l gusto amareggiar.

signore] di amareggiarsi, se vegga che tu diffidi? idem, iii-3-104:

: questo scandalo è l'amareggiarsi, che fa tutto il paradiso di un attentato

vol. I Pag.375 - Da AMAREGGIOLA a AMARITUDINE (40 risultati)

/ da lei [dalla luna], che vergognosi sentimenti / m'infligge di puerili

pitti, 1-208: annoverai tutti gl'alberi che fanno frutto nel nostro giardino..

davanzali, ii-507: annesta, secondo che gli vedi muovere, susini, ciriegi.

amarezza mortale, insopportabile. non vedete che mi si torce la bocca, mentre parlo

., 56: o verace dolcezza; che cacci l'amarezza del peccato, e

grazia. barberini, iii-269: ahi che cosa esser può che mi conforte,

, iii-269: ahi che cosa esser può che mi conforte, / s'in parte

, ii-26: conciossiaché quell'amarezze medesime che non sapete mai finir di deporre interamente

1-92: l'amarezza è il solo torchio che può spremere da te le parole necessarie

2-52: un taglio di bocca accentuato che le conferisce un'espressione d'amarezza,

. a. cocchi, 6-41: che se poi si aggiungano le amarezze,

se poi si aggiungano le amarezze, che il contegno della moglie [ecc.]

. di amaricare), agg. che dà sapore amaro; amaro. targioni

. ariosto, 138: e tosto che da voi le luci giro, / amaricato

/ amaricato resto in tal tormento / che, s'ebbi mai piacer, non lo

647: quabnente aviene ad un stupido ammalato che non dice il suo gusto amaricato,

in sé una certa untuosità e crassizia che li dà una sustanza e virtù, che

che li dà una sustanza e virtù, che chi ne beve la mattina una delle

(plur. m. -ci). che si riferisce alla regione etiopica dell'amhara

sparso di fiori azzurri / l'abito che l'ammanta. = spagn. amarillo

, xi-1-147: tant'è l'affanno, che porta 'l mio core: /.

essere prima bagnata d'acqua dolce, che ne cavi l'amaritudine del mare.

pure la sua propria amaritudine, in che egli ha la lingua rinvolta, con

birra] quella acquosa amaritudine tedesca, che si fabbrica in quella città?..

lo quale ha in sé una amaritudine che è gastigamento a più non fallire. maestro

): una novella non meno vera che pietosa; la quale, ancora che

che pietosa; la quale, ancora che lieto fine avesse, fu tanta e sì

tanta e sì lunga l'amaritudine, che appena che io possa credere che mai da

sì lunga l'amaritudine, che appena che io possa credere che mai da letizia

, che appena che io possa credere che mai da letizia seguita si raddolcisse.

donna sedere in terra in una saletta terrena che ivi era; ed era tutta piena

sono. ottimo, i-442: quello che elli dice, muove con amaritudine di

, 189: vidi quelli solitarii, che per amaritudine che aveano in sé di cose

vidi quelli solitarii, che per amaritudine che aveano in sé di cose contrarie,

aveano in sé di cose contrarie, che a loro eran fatte, garrivano contro se

l'altra [ragione], e quella che con non manco amaritudine me affligge,

è il pensare a questa prossima festa, che la nostra marchisana cità de far se

mescolanza di alcuna amaritudine: l'uomo che ha vera delettazione sta sempre allegro. sannazaro

niuno altro guiderdone delle sue fatiche riceve che amaritudine. castiglione, 97: io

534: tutte le amaritudini e calamità che senton quasi sempre i giovani, come

vol. I Pag.376 - Da AMARO a AMARO (72 risultati)

voi sopporterete volentieri le tabulazioni e amaritudine che sua bontà vi dà. tasso,

de'loro pranzi e delle loro villeggiature che ho di bisogno, ma d'un impiego

ho di bisogno, ma d'un impiego che mi dia pane e quiete, e

pensiero stesso del gran sacrifizio, non già che avesse perduto il suo amaro, ma

insieme con esso aveva un non so che d'una gioia austera e solenne. [

il pensiero..., non già che avesse perduta la sua amaritudine, ma

ma insieme con essa teneva non so che,...]. idem,

di tutto per nascondere la noia, che dico? l'affanno e l'amaritudine che

che dico? l'affanno e l'amaritudine che gli dava una tale proposta, o

gli dava una tale proposta, o comando che fosse. nievo, 586:

era alta, rassodata dai trent'anni che aveva trascorsi tra la selva e la semina

vuoli l'acque amare farle dolci (che moria il popolo di sete) prendi cotesto

si trovan ben legni amari, e che tegnon veleno. dante, conv.,

conv., iv-11-4: può essere che una medesima cosa sia dolce e paia amara

267): e infino da ora sappiate che chi avuto avrà il porco, non

galla, anzi gli parrà più amara che veleno, e sputeralla. idem, dee

segni, 7-136: accade ne'febbricitanti, che per avere il sensorio della lingua guasto

bocca. 2. per simil. che ha il sapore dell'acqua del mare

salso, salato. ariosto 41-47: che poi che battezzar ne l'acque monde,

salato. ariosto 41-47: che poi che battezzar ne l'acque monde, /

d'annunzio, iv-1-87: l'oscura tristezza che è in fondo a tutte le felicità

per non dar di cozzo / in cosa che 'l molesti, o forse ancida,

cava rape / accolto sciamo allor che dal pastore / d'amaro fumo è la

stoppia, tutta piena di certi fiori bianchi che spandevano nell'aria un odore amaro,

6-14: le olive avevano un odore amaro che le piaceva. 4. figur

piaceva. 4. figur. che provoca tristezza, dolore, affanno,

cui dee l'uomo bassare lo volto che dice: io prego. guinizelli,

, 3-288: dicono i santi, che sono le tribolazioni, o di morte,

peso ch'è mortale, / prima che 'l suo maggiore amico provi, /

lo trovi: / e s'elli awen che li risponda male, / cosa non

risponda male, / cosa non è che costi tanto cara, / che morte n'

non è che costi tanto cara, / che morte n'ha più tosto e più

conv., iii-xiii-2: e però che essa è beatitudine de lo 'ntelletto,

està selva selvaggia ed aspra e forte / che nel pensier rinnova la paura! /

rinnova la paura! / tant'è amara che poco è più morte. idem,

., 1-73: tu 'l sai, che non ti fu per lei amara /

a voi torno con amaro pianto, / che voi mi perdoniate, onnipotente / verace

possa udire il glorioso canto / degli angioli che cantan dolcemente. m. villani,

dei cinque sensi, 1-9: colui che oltre al debito modo dà e spende lo

sollecitudine, chi potrebbe credere o pensare che la tua dolce radice producesse sì amaro

., 5-10 (88): ora che vecchia sono, non senza grandissime e

, e senza prò, il tempo che andar lasciai. cantari cavallereschi, 53

: or tornar voglio alli dua innamorati / che nella grotta fanno amari stenti / e

e s'egli è pur, amor, che tu sol viva / de'dolci amari

casa, 619: così la ragione, che per sé è dolce, pare amara

ridersi di tiberio con motti amari, che i principi li tengono a mente. tasso

suoi lumi / un'estranea dolcezza, / che lasciava nel fine / un non so

lasciava nel fine / un non so che d'amaro. idem, aminta, 1569

affanno. idem, 850: donna, che se mai piangi, entro 'l tuo

al suon chiuse il dolore; / sì che tornò la flebile parola / più amara

. artale, iii-405: sia la notte che strinse i vostri nodi / eterna notte

/ in ogni petto ornai, perciò che amari / giorni dopo il seren dato

amara compiacenza, mista di disgusto, che portavo nell'analisi di tutte le manifestazioni interiori

iii-138: non conosceva ancor tamara incertezza che gli uomini saggi chiamano verità. quasimodo

foce. 5. figur. che rivela afflizione, accoramento, ambascia.

44): appresso ciò poco dimorava che la sua letizia si convertia in amarissimo pianto

nuova, 12 (54): poi che la mia beatitudine mi fue negata,

negata, mi giunse tanto dolore, che, partito me da le genti,

sospiri, / quando in voi adiven che gli occhi giri, / per cui sola

fosse. boccaccio, i-48: vedi che io e'miei compagni per compassione di

al suon chiuse il dolore, / sì che tornò la flebile parola / più amara

gli veniva la piega un po'amara che s'incurvava agli angoli della bocca?

quando i cani mostrano i denti, che si dice in latino hirrire. g.

, contratta le labbra da un riso acerbo che non risonava. panzini, ii-56:

. idem, ii-226: mi pareva che avesse dovuto dirmi tristi, amare cose.

rimane in fondo al loro cuore amaro che l'ombra più amara del loro cinismo

i guelfi per sì fatto modo, che gli rappono. plutarco volgar., 6

o uomini d'atene, non guardate solamente che io sono amaro, ma guardate

. petrarca, 360-92: ei sa che 'l grande atride e l'alto achille

, i-44: come non aspettasti tu che io almeno t'avessi veduto prima che tu

tu che io almeno t'avessi veduto prima che tu fossi entrato nell'amara battaglia,

fossi entrato nell'amara battaglia, e che io con le proprie mani t'avessi

vol. I Pag.377 - Da AMAROGNO a AMATO (60 risultati)

voglia o non voglia, al fin convien che mande / l'amarissimo calice nel gozzo

rendere ad altri meno dura una prova che è costretto a subire. déledda,

cercò di raddolcire alquanto il calice amaro che dio porgeva per le sue mani al disgraziato

di trovar via..., che coteste tue nozze ti sapranno d'amaro.

come l'uomo sano di sapori, che giudica lo dolce per lo dolce, e

. fazio, i-29-92: or come sai che per natura avene / che 'l dolce

come sai che per natura avene / che 'l dolce si conosce per l'amaro,

: non è nuovo nella natura, che molti vermi si nutrichino dell'amaro.

, i-39: chi dicesse... che l'amaro dell'aloè e la vivacità

di questa lingua, spaventato dall'amaro che provò nell'assaggiarla. 10

riparo, / arde e consuma ciò che trova in loco; / e non si

la radice. bembo, 1-16: perciò che amare senza amaro non si può,

sente giammai e si paté alcuno amaro che per amore. berni, 3-73 (

della casa, 642: cura, che di timor ti nutrì e cresci, /

cresci, /... / poi che 'n brev'ora entr'al mio dolce

di venere non lascia / l'uom che schiva l'amor, ma coglie e gusta

amaro. / insipido è quel dolce che condito / non è di qualche amaro,

: non so se il molto amaro / che provato ha costui servendo, amando,

amari / l'aspettata vendetta in quel che geme. manzoni, pr. sp.

stesso del gran sacrifizio, non già che avesse perduto il suo amaro, ma insieme

insieme con esso aveva un non so che d'una gioia austera e solenne. leopardi

papini, 21-59: perfin nella piega che l'amaro / del riso ti lasciò presso

. sbarbaro, 1-21: all'ora che l'ebrezza non è più che amaro.

ora che l'ebrezza non è più che amaro. 11. sm.

. bembo, 7-2-3: questa lettera che ho avuta, la quale m'è

d'una sorta [di tortore] che hanno la penna gialla, ma non sono

nostro... non a ciò che interamente è amaro, ma ciò che dell'

ciò che interamente è amaro, ma ciò che dell'amaro abbia in sé, e

qualche tempo le mettevano nel pane, che aveva un sapore amarognolo, una piccola

troppo pesanti: d'un sentore amarognolo che dava alla testa. piovene, 2-107:

[crusca]: giudicando i censori che ella [la crusca] avesse, anzi

ella [la crusca] avesse, anzi che no, alquanto dell'amarognolo, o

o per lupini o per altro, di che fosse mischiato il grano, non vollono

il grano, non vollono gli accademici, che con la nostra si mescolasse. buonarroti

ella fusse di quelle [donne] / che... / torcon quelle boccucce

, amarezza (in particolare del vino che ha preso l'amaro, alterato dal

: testo a l'amo s'arsemiglia, che de fore ha lo dolzore, /

dolzore, / e lo pesce, poi che 'l piglia, sentene poco sapore;

sapore; / dentro trova un amarore, che gli è molto entossecato. fra giordano

ii-116: la morte m'este amara, che l'amore / mutòmi in amarore.

/ ch'à l'unicorno preso, / che 'n sua ballia è auciso / ed

tornar dolzore, / e più dolze che dolze per natura. mare amo

scrivere nella mia tomba / una scritta che direbbe così: / chi vuole amare li

delle false e fallaci felicità temporali, che dopo la soperchia allegrezza segna soperchio amarore.

. guittone, v-221-8: o che crudele ed amaroso amaro / ne la

amarulènto, agg. ant. letter. che ha un sapore tendente all'amaro;

è costume di tutti gli amanti, che essendo fatti ciechi per le fedite d'

di teresa raffo, della violenta awelenatrice che mi dava imagine dell'amasia di menippo

, 40: rosso è un colore che si chiama amatito: questo colore è naturale

e soda. idem, 42: innanzi che il trii [il giallorino].

di quella pietra con cui disegnasi, che noi diciamo matita, egli [il cennini

: farai d'avere una amatita nera, che son quelle che adoperano gli spadai a

una amatita nera, che son quelle che adoperano gli spadai a metter d'oro.

, agg. e sm. ant. che è incline ad amare, che ama

. che è incline ad amare, che ama; amante. iacopone,

/ non cade mai en tristizia lo cor che t'ha assaiato. / o amor

consumativo, / amor conservativo del cor che t'ha albergato! idem, 81-41:

. iacopone, 81-39: amore, che dài luce ad onnia che ha luce:

amore, che dài luce ad onnia che ha luce: / la luce non è

tomi al giogo antico / come par che tu mostri,... / il

vol. I Pag.378 - Da AMATO a AMATORIO (66 risultati)

: avea [ridolfo] la terra, che 'l grand'arno inonda, /

dirne voialtri, adulatori amanti, / che 'l vostro idolo amato / i zaffiri

oggetti amati, crede per vero tuttociò che le agevolerebbe il poter ritenerli. redi

giordano, 3-301: dicono i savi, che l'amante diventa quasi l'amato,

gli amanti, non solamente hanno caro che le loro amate sien tenute ancor belle e

potete pregiarlo né amarlo di quell'amore che si compiace nell'amato e si immedisima

era l'unica; era l'aria che egli respirava, il sangue che lo animava

l'aria che egli respirava, il sangue che lo animava, il dolore che lo

sangue che lo animava, il dolore che lo urgeva. senza di. lei nulla

. 3. ant. coloro che dio ama, gli eletti, i beati

ottimo, ii-177: perocché li amati che lassù stanno, più in ogni cosa

in ogni cosa corrispondono alla divina essenza, che quelli che sono di sotto de'cieli

corrispondono alla divina essenza, che quelli che sono di sotto de'cieli.

molte delle palle erano amate o ramate che e'se le chia massero

. (femm. trice). che ama, che predilige, amante; amico

. trice). che ama, che predilige, amante; amico, alleato

di vertà, ogni terrena ricchezza, che già stimavate auro, vile quasi fango stimerete

: pensarono fare uno imperadore, uomo che fusse giusto, savio e potente, figliuolo

8-382: e quelle tali persone, che mostrano una cosa e fanno un'altra,

. m. villani, 10-1: coloro che per morbidezza d'animo sono amatori delle

, 1-6 (101): come che molto s'ingegnasse di parere santo e tenero

di chi piena aveva la borsa, che di chi scemo nella fede sentisse. idem

reputata [la moglie], chi dubita che essa subitamente non abbia molti amadori,

del mare di pisa, 501: e che sia ghibellino ed amadore di quel populo

iv-187: dite alla priora nostra, che faccia fare a tutte coteste figliuole speciale

e per me misera sua figliuola, che dio mi dia grazia, che io sia

figliuola, che dio mi dia grazia, che io sia sempre amatrice ed annunziatrice

gniore giustissimo ed il più amatore delle virtute che mai altro signore che mai nascessi al

amatore delle virtute che mai altro signore che mai nascessi al mondo. idem,

. viviani, i-579: non disconverrà che, in onore della patria dell'inventore,

non facilmente sosterrebbero d'allontanarsi da'fiori che marciscono. bar etti, i-77:

da queste cose dunque prendete l'idea che volete aver di me, e per farvela

sono io certo, come amatore quale che sia delle lettere. d'annunzio, ii-814

sul suo letto / di porpora, che attenda l'amadore. idem, iv-2-94:

la lor malaria / portano in core che 'n vista non pare. idem,

rinaldo d'aquino, v-118-20: poi che de le donne è la più giente,

non son de tal parere, / che far potesse de me amadore. iacopone,

65-86: chi dona, voi vedere de che fosse cagnato / amando com'è amato

, s'elli è amadore, / che 'n cor porti dolor senza paraggio. idem

, conv., i-x-6: dico che lo naturale amore principalmente muove l'amatore

si rallegra; e insino a tanto che vegna lo sperato diletto, dae i

145: ivi il vano amador che la sua propia / bellezza desiando fu

fu distrutto i... i che divenne un bel fior senz'alcun frutto

, / quando vedete alcun vostro amadore / che v'ama sempre di vero e buono

core, / dategli parte di quel che disia. boccaccio, dee., 2-8

né da quale. idem, i-142: che fai tu? tu fai contra all'

marsilio ficino, 2-23: di qui nasce che ogni amore è onesto, e ogni

, 2-37: non vi sbigottisca quello che di un certo amante disse platone,

farvi inimicizia, così intensa, / che mai più non si possino comporre. bandolo

i-71): e quante ce ne sono che, dai loro mariti ben trattate,

po'rozza, in cui è la donna che parla, e congeda l'amatore dal

nel bianco degli occhi vólto ad amatori che dietro le insidiavano. idem, iv-2-94

di fuoco eterno, con frasi impetuose che davano altamatrice deliquii di tenerezza. vivandi

tenerezza. vivandi, 7-55: egli che fino allora con le altre donne,

/ dei pensili giardini deliziosi, / che un califfo amator della verdura / fece

diceva di lui [del frate] che un gran signore, amatore di musica,

: un milanese, un industriale, che nell'appartamento voleva metterci una sua mantenutella

nessuno modo si può fare quello, che nel sermone amatorio si suol dire: che

che nel sermone amatorio si suol dire: che alcuno più altri ami che sé.

dire: che alcuno più altri ami che sé. alberti, 121: la età

inspirazione divina, potevano gli uomini intendere che cosa fosse la vera bellezza, e quello

cosa fosse la vera bellezza, e quello che fosse il legittimo amore, e in

fosse il legittimo amore, e in che modo si dovesse amare: tanta è

amanti sono tanto occupati delle cose amatorie che in tutte le altre loro faccende private

: né la nostra volontà ama secondo che lui è degno d'essere amato,

il fondo di quella favella poetica, che in capo a quattro secoli conserva tra noi

vol. I Pag.379 - Da AMATRICIANO a AMBASCERIA (24 risultati)

2. che eccita la passione amorosa; erotico.

quale maestro manfurio gli ha composta, che lui vuole inviare non so a chi

ogni giovane era vittima del filtro amatorio che la natura aveva deposto nel suo sangue

salvini, 39-ii-191: awene infine uno, che muove l'occhio in giro, e

idem, 39-ii-193: siccome il muscolo, che lagrimatorio s'addimanda...,

addimanda..., così il muscolo che rotante o amatorio si chiama, può

si chiama, può ragionevolmente dirsi, che possegga, e maneggi la chiave di

la chiave di quella conserva di spiriti, che scaturendo dagli occhi in abbondanza, criano

'). amatriciano, agg. che è proprio di amatrice. -spaghetti

all'amatriciana ». l'oste disse che ci aveva infatti gli spaghetti all'amatriciana

medie. grave indebolimento della vista, che può giungere alla cecità (dipendente da

retina o al nervo ottico, senza che sia alterata la chiarezza esterna dell'occhio)

amaurosi, o cecità serena, cioè che non altera in apparenza la chiarezza di quella

amazióne ed amistade, sì veramente che l'ammonizione sia fatta senza lusinga.

seccare tutte le destre poppe, perciò che le impedivano a tirare l'arco;

arco; e però sono chiamate amazone, che vuole tanto dire quanto senza poppa.

: vedi i cavalier dolenti, / che vinti fur dall'amazòne genti. guido

amazone con loro grave danno sentirono, che ne fer pruova, le quali..

le donne senesi erano angeliche e armide, che ammaz zavano composte e leggiadre

acconciatura di tulle nero..., che gli darebbe non so che espressione monacale

., che gli darebbe non so che espressione monacale se sotto non balenassero gli

portava in testa un berretto da amazzone, che le dava una cert'aria di spavalderia

i-717: alla porta la piccola amazzone che riscoteva il prezzo dei biglietti era già

su cavallini lucidi e bizzarri, e che facevano svolazzare il velo bianco annodato a