[inf., 32-1]: poi che lui ha a trattare delle cose orrende
delle cose orrende e terribili e aspre, che sono in questo ultimo cerchio, conosce
sono in questo ultimo cerchio, conosce che si richiede rime, cioè versi aspri
., 11-35: so ben, che or per lungo dir ti noccio, /
, / ma priegoti, lettor, che mi perdoni, / che vedi ben,
lettor, che mi perdoni, / che vedi ben, perch'io divento chioccio.
gli anni gravi e vecchi, / poscia che morte ruppe quelli specchi, / da'
x-3-126: io vantarti altro non so / che un cuor tenero, ed un canto
canto / finor chioccio; ma farò / che un dì tolga ad altri fi vanto
si fece cavar dal nido fi passerotto, che stava chioccio. 4.
) per strisciare e di un capo che porta due paia di tentacoli retrattili;
; all'apice dei tentacoli posteriori, che sono più lunghi, stanno gli occhi;
occhi; il corpo secerne un muco che lascia sul passaggio dell'animale una traccia
: questi [accidiosi] rassembrano coloro che non osano entrare ne'sentieri per le chiocciole
non osano entrare ne'sentieri per le chiocciole che mostrano lor coma. s. bernardino
546: quando voi avete uno parente che non è sofficiente a règgiare tre chiocciole
la gloria di questa arte crebbe tanto che un calice di chiocciole secondo che scrive varrone
tanto che un calice di chiocciole secondo che scrive varrone pigliava ottanta quadranti. gelli
: a me non piacciono costoro, che portano addosso ciò ch'egli hanno,
chi bugani e chi buovoli; e avenga che se ne ritrovino di bianche, di
chiocciole bianche, larghe e minute, che vanno per tutto. queste si seccano al
col guscio e de'lumaconi ignudi terrestri che bizzarramente s'uniscono al coito in una
la chiocciola, / viva una bestia / che unisce il merito alla modestia. nievo
nievo, 95: non crediate peraltro che stesse tranquilla a lungo la civettuola..
testacei, / e strombi, e ciò che nasce nella rena. 3.
li quattro busi o chiocciole di madreperla, che costano ducati cinque e un quinto.
un museo di chiocciole de'più rari che veggansi... e non so quanto
, lucidissima, da me ivi veduta, che vale, dicono essi, sopra i
/ fa testu- gine e volta / che di spugne e di nicchi, / e
ferro: questo detto mastio si è quello che veramente si domanda vite, e
operazione; e questa per la similitudine che ha la sua figura col guscio della
. d'annunzio, v-2-604: penso che tutti tacessero, e che non s'udisse
: penso che tutti tacessero, e che non s'udisse quivi se non stridere
6. figur. ciascuna delle due trecce che, in un'acconciatura femminile non più
benché io non sappia se quei fili che tirano siano gli atomi d'epicuro, o
te nuove cuffie e te nuove cianfarde che recano, sanza te nuove chiocciole, e'
nel dissegno generale è di mestiero notare che in esso intervengono... le chiocciole
questo interviene per benefizio dell'orecchio, che è fatto a chiocciola. soderini, iii-259
: quivi sia un andare a chiocciola che si riduca a un sedere rotondo.
un lungo ragguaglio d'un pericolosissimo vortice che si trova a mezzodì dell'isola di
a sé ogni nave ed ogni cosa che se te avvicini, ed irremissibilmente inghiottendola,
(ant. semplicemente chiocciola): che si avvolge a spirale intorno a una
boccaccio [crusca]: a guisa che l'uomo fa in queste scale ravvolte
uomo fa in queste scale ravvolte, che vulgarmente si chiamano chiocciole. c
. vasari, iii- 465: trovò che quattro pilastri principali... che avevano
trovò che quattro pilastri principali... che avevano a reggere il peso della tribuna
la duchessa... non fece altro che agitarsi per te piume, con cotanto
per te piume, con cotanto d'impazienza che ella fu per ire a ritrovar il
cavaliere nella sua camera, con l'agio che una scala a chiocciola di scendervi ne
: salii per una scala a chiocciola, che va a mettere in una camera cieca
quelle scale / a chiocciola, slabbrate, che s'awi- tano / fin oltre la
scrocchi farai? e'mi pare / che tu abbi di già avanzato tempo. /
cecchi, n-1-2: -non sai tu / che l'uomo ch'è sgraziato, insin
anat. chiocciola membranosa: lungo canale che si sviluppa a spirale nella chiocciola
bartoli, 33-302: né perciò è vero che il laberinto e la chiocciola facciano ciascuna
chiocciola posta per obliquo verserà l'acqua che dentro a tei rinchiude. d. bartoli
andar contro acqua i circoli del sasso che fu gittato nel tevere, avremmo veduto
questo è necessario esercitargli in quegli ordini che chiamano chiocciole. varchi, 18-1-383:
chiocciole. varchi, 18-1-383: mentre che, nel far la mostra, facevano la
, 186: come quella chiocciolétta fo / che voleva salire a una trave: /
sassi tondi, dai gusci di chiocciolette che avevo raccattato fuori della cinta.
a bengala vanno di quelle chioccioline piccole che si trovano nell'isole di maldiva.
. pascoli, i-42: voi vedete che hanno sempre alle mani cose trovate per
trovate per terra, nella loro via, che interessano soltanto loro e che perciò sol
via, che interessano soltanto loro e che perciò sol essi sembrano vedere: chioccioline
siti di ceneri e gusci di molluschi, che si trovano, in grotte o
, /... prima che i rosei trucioli di gesù / seminati lungo
d'essere messi nell'ordine della cavalleria, che s'appellano atatori, ove hae minore
donna amorosa ancor m'aggrada, / che 'n vista vada altera e disdegnosa.
e gli occhi e tutto il viso, che fiera cosa pareva a vedere. f
qual cosa fu di tanta autorità, che quello che egli scrisse è tenuto
cosa fu di tanta autorità, che quello che egli scrisse è tenuto per ordinarie
., i-143: solo quella cosa che la persona desidera primieramente col cuore e
voci, e l'aimonia, il che a dire è tanto, quanto sarebbe
potere, molto più è a dire che ella possa nel verso; nel qual verso
proprio e conveniente luogo hanno sempre, che nelle prose. ariosto, 38-73: ma
, 1-23 (64): con tutto che io fussi nel grandissimo desiderio di finire
cosa; promettimi d'aspettar qui tanto, che io vada a dirlo ad ambrogio.
esser cosa più tenue e più rara che la nebbia o il fumo. fagiuoli,
cosa: parlate col signor conte, ditegli che mi dia tempo ventiquattr'ore; sono
gioberti, ii-43: quell'alfabeto medesimo che adoperate a scrivere contro i frati, è
e tutti s'accordano in ciò, che in alcuno modo è radice, cagione e
dante, inf., 14-128: per che, se cosa n'apparisce nova,
castiglione, 489: direi adunque che usar dovesse questi e molti altri rimedi
, v-256: io non sto senza sospetto che abbia a sollevarsi un orribile diavoleto.
i buoni credenti, ai quali parrà che venga a mancare il sostegno e la
parte gli offesi dalle cose nuove, che si faranno bandiera di pio nono per tentare
di moltiplicare la felicità privata, non meno che la pubblica, di tutti i suoi
, è cosa di finissimo conoscimento, che può solo inspirarsi dal gusto interprete nato e
sostanza ad altro effetto né con altra utilità che di sognare; cioè credere di aver
tu dici, è tardi, / voce che cadi blanda dal cielo. / ma
cielo. / ma un poco ancora lascia che guardi / l'albero, il ragno
/ o un'ora, e quelle nubi che vanno. alvaro, 7-262: l'
esigenza del nuovo e dell'intatto, che è una bellissima e dignitosissima cosa.
. pavese, 4-155: il giornale diceva che la guerra era dura, ma era
e di passione, l'estrema ricchezza che avessimo ancora. 30. in
anche in proposizioni esclamative, unito a che ha il valore del semplice che interrogativo
unito a che ha il valore del semplice che interrogativo (cfr. che2).
con gran disio pensando lungamente / amor che cosa sia. dante, purg.,
29-21: nel mio pensar dicea: che cosa è questa? boccaccio, dee.
egli è tutto impiastricciato di non so che cosa. a. f. doni,
botteghe, e quando uno lo dimandava che cosa gli aveva suo padre lasciato d'eredità
119: o bella vedovina, che cos'è / questo gran bruno che
che cos'è / questo gran bruno che dogliosa porti? leopardi, 15-47: ahi
? leopardi, 15-47: ahi ahi, che cosa è questa / che morte s'
ahi, che cosa è questa / che morte s'addimanda? oggi per prova /
sottrarre. b. croce, ii-8-150: che cosa deve fare il critico e storico
per te, / per tutti quelli che come te aspettano, / e non
te aspettano, / e non sanno che cosa. pavese, 5-70: mi guardò
chiese brusco se ne avevo abbastanza, che cosa ci trovavo in questi paesacci.
paesacci. -che cosa è questa, che cosa è mai questa: a indicare
-famil. cosa (con l'elisione del che). chiabrera, 1-17-25: e
amica finora ebbe ogni stella, / che ha saputo oggi sol cosa è dolore.
. goldoni, vii-1107: volete ora che facciamo quattro partite a picchetto?
pascoli, 39: manina chiusa, che nel sonno grande / stringi qualcosa,
comisso, 7-54: tutti non sapevano che ammazzare, come niente, santo iddio
volto in quelle mie felicità, quando sento che si sta così bene a vivere.
vivere. -a cosa, a che cosa, per cosa, per che cosa
a che cosa, per cosa, per che cosa: per quale motivo, per
: quando sannosi / le cose, per che cosa s'addimandano? pavese, 78
cosa? * domandava poi a uno che s'era buttato mezzo dentro lo sportello,
qualche suo consiglio o preghiera o applauso che fosse. -cosa? cosa?
, / per rompermi la pace, / che libera e tenace / sotto il mio
alvaro, 9-112: ora capisco di che cosa soffrono gli italiani quando vanno all'
apparenza, punture di spillo, ma che inveleniscono chi ha un cuore.
, i-55: piena fe ti porto, che quella magnanimità del cuor mio, la
gran cose, mi difenderà in perpetuo quelle che della tua grazia mi saranno donate.
chiesto » disse « proprio l'unica cosa che non posso concederle. sulle mura e
di rendita al re, con ciò sia che per privilegi antiquissimi non li pagano quasi
avendo prima fatti tutti quegli atti giuridici che si ricercano, messer lo giudice pronunziò
intendere, sapere e veder ogni ancor che picciola minuzia. pellico, ii-43: povero
de roberto, 415: avevano fatto sapere che erano pronti a ricominciare appena lo avrebbero
di notte o di giorno, e che la seconda volta non se la sarebbe
sarebbe cavata con una semplice graffiatura, e che, aspettando di farsi giustizia da loro
non ha d'oprar costume / cosa che 'l mio bel sol non rappresenti. d
passarci sopra il capo que'tuoni, par che vadano saltelloni, cioè non per tenore
pari, ma per rimbombi interrotti; che è cosa di maggior gagliardia come altrove
, tutti anziosi nella ricerca, domandano che quella tal cosa voglia significare. panzini,
. 35. dir. tutto ciò che può essere oggetto di diritto; bene
pratici, ogni prodotto dell'ingegno umano che possa rendersi concreto in una forma qualsiasi
ogni altra forma di attività o di utile che possa venire valutato e reso oggetto di
libertà ogni qual volta le leggi permettono che, in alcuni eventi, l'uomo cessi
* bisogna anche fare le cose in modo che la casa non vadia sottosopra. lorenzino
sottosopra. lorenzino, 106: so bene che la colpa è sua e che s'
bene che la colpa è sua e che s'ei non volessi, non lo svierebbe
baruffe, di quistioni, di processi che a cose finite e a sentenza data
data, chi guarda sopra sopra, sembra che i due contendenti ne abbian toccate tante
e profonda era e nebulosa / tanto che, per ficcar lo viso a fondo,
pertanto sperare in alcuna cosa, fuora che nella tua industria e nella memoria della
memoria della virtù mia e nella reputazione che ti arreca la presente vittoria. firenzuola
tu non avrai da me cosa alcuna che ti piaccia. -alcuna cosa:
, i-1-10: e io adunque, che non seggio a la beata mensa, ma
del vulgo, a'piedi di coloro che seggiono ricolgo di quello che da loro
di coloro che seggiono ricolgo di quello che da loro cade,... per
cose!: magnifico! fantastico! che bellezza! (per esprimere grande soddisfazione
avanti o lo coglie la notte, che egli non avesse ad andare innanzi a forza
forza fino a casa sua, ma che tutte le case fossero in comune.
, i-387: di là venne la freccia che ferì francesco ferruccio; in questo terrazzo
'. svevo, 3-612: augusta disse che il riso era una gran bella cosa
era ricco. -che cosa è, che cosa sarà questa; cosa è,
mio / lì quasi vetro allo color che '1 veste, / tempo aspettar tacendo
non patio; / ma della bocca: che cose son queste? / mi pinse
madre, / o re del ciel, che cosa sarà questa? grazzini, 4-78
questa? grazzini, 4-78: agnesa, che fai tu costì? che cos'è
: agnesa, che fai tu costì? che cos'è questa? -come
come sono le cose, pensavo; uno che fosse nuovo e la sentisse raccontare,
, 2-13-34: cosa quivi non vuol, che si ri- magna. pindemonte, 262
mio verso o cresco. -cosa che sia, cosa che si sia: qualunque
. -cosa che sia, cosa che si sia: qualunque altra cosa,
intra noi due / no lu falsasse cosa che sia. bandello, 2-36 (i-1041
andar a provar la mia fortuna, che non potrà meco ella guadagnar cosa che
che non potrà meco ella guadagnar cosa che si sia, eccetto se non le dono
, il quale è della maggior importanza che cosa che sia sul volto.
quale è della maggior importanza che cosa che sia sul volto. -cosa
ho gran bisogno di voi. -cosa che io possa; voi sapete bene che non
che io possa; voi sapete bene che non avete se non a comandarmi;
giovanna mia padrona mi manda a voi, che vorrebbe che voi le faceste un servigio
mi manda a voi, che vorrebbe che voi le faceste un servigio. - cosa
stupore e disapprovazione nei confronti di ciò che accade o è accaduto o si è
», tagliai, « conosco gente che lavora ». « ecco, s'arrabbia
* mi guardò divertita. « sappiamo che va all'osteria, sap piamo
maruzza, mena, e le vicine, che strillavano sulla piazza e si battevano il
dato, quanto pagherei (per significare che si sarebbe disposti a offrire qualsiasi somma
). pavese, 5-163: vedevo che parlavano e ridevano, cos'avrei dato
spade e dui pugnali tutti così simili che tra le due spade non ci era
sassetti, 170: fate pur conto che e'primi prezzi hanno ad essere cosa
comperata: modi proverbiali usati per dire che quanto si chiede viene ottenuta di solito
di gravi amarezze e umiliazioni, oppure che quanto si chiede quasi certamente viene ottenuto
: e ove vede [l'amante] che ad alcuno sua larghezza bisogni, non
alcuno sua larghezza bisogni, non dee aspettare che li sia dimandato, imperniò che cosa
aspettare che li sia dimandato, imperniò che cosa dimandata è cara comprata. idem
. idem, i-231: e quello che dite, che cosa dimandata è mezza
, i-231: e quello che dite, che cosa dimandata è mezza comperata, questo
comperata, questo è vero quanto a quello che la dimanda, ma non quanto a
la dimanda, ma non quanto a quello che la possiede. -cosa è,
, cosa non è: modo di dire che esprime cicognani, 3-108: poi si rifugiava
esprimere meravigliata indignazione per le affermazioni altrui che appaiono esagerate o non rispondenti al vero
in una topografia morale, dove par che, con gli occhi di linceo quinci e
, mentre fa il suo camino, oltre che contempla le gran machine, mi par
contempla le gran machine, mi par che non sia minuzzaria, né petruccia,
, né petruccia, né sassetto, che non vi vada ad intoppare. forteguerri
nei confronti di chi compie un'azione che ci procura fastidio. comisso, 7-33
poteva andare altrimenti colla peste dell'uva che ci impedisce dal pagare gli affitti ».
mi fermai per salutare la vecchia anna che viveva nella casa di suo nipote,
e malata di cuore la trovai in piedi che lavava i piatti. le dissi subito
lavava i piatti. le dissi subito che doveva fare così, doveva stare seduta
mi disse, « non vedono l'ora che muoia ». -cosa vuol dire
». -cosa vuol dire, che cosa vuol dire: ciò che in
dire, che cosa vuol dire: ciò che in effetti significa, quale siano in
, 5-11: capii lì per lì che cosa vuol dire non essere nato in un
mezzo sepolto insieme ai vecchi, tanto che un cambiamento di colture non importi.
colture non importi. -cose che succedono, cose che accadono, cose
. -cose che succedono, cose che accadono, cose che capitano: a
succedono, cose che accadono, cose che capitano: a indicare il rassegnato fatalismo
verga, 4-94: eh, cose che accadono. chi va all'acqua si
poi contrassegnato in misura spiacevole dal mutismo che la ostinata montanara opponeva a ogni tentativo
tentativo d'inchiesta. quasi un animale che si aspetti certe stangate, e si tenga
bassi, invariabilmente: « son cose che càpitano... ».
... stimar più la robba che il sangue! -cose da turchi.
la governa: per esprimere la speranza che da un fatto o da una situazione
altra migliore. machiavelli, i-992: che so io? di cosa nasce cosa,
ben difficile il trovare persona di direzione che si esponga a separare un marito da una
trovava di meglio, si racquetava pensando che da cosa nasce cosa. -di
a quali segni si potesse riconoscere un uomo che risparmia, quando anche di fuori désse
successione di tempi e di cagioni, sì che la narrazione trapassi continuata di cosa in
esempio, stavasi ella tutta ciò che si è sentito dire da qualcuno. -
avverb.): molto, gran che. annotazioni sul decameron, 7:
... con un corpo sferico, che ha un'imboccatura a proporzione assai larga
come si ricordino meglio le parole dette che i sentimenti che non arrivano a sco-
meglio le parole dette che i sentimenti che non arrivano a sco- tere l'aria
grazzini, 4-324: gran cosa, che questa bestia di mo- gliama non la
gran cosa di queste ragazze! quel giorno che hanno d'andar in campagna, non
d'andar in campagna, non sanno quel che si facciano, non sanno quel che
che si facciano, non sanno quel che si dicano, sono fuori di lor medesime
cose ne la casa sua aveva presso che mangiato la prima mensa. -la cosa
ben disposto per parlare di quell'affare che non finiva più, e « le
appare misterioso e segreto a una persona che deve essere introdotta in ima nuova cerchia
nuovo ambiente, o informata del meccanismo che regola l'uf&cio o 11 lavoro in
, inf., 3-21: e poi che la sua mano alla mia pose /
pleniorem scien- tiam ', si legge che l'ogni cosa, il tutto e 'l
). sassetti, 217: ancora che io non abbia matera, non mi
di visitarvi con questi versi, ancora che e * non contenghino maladetta la cosa,
di fichi, e d'uve, che e'fe'[il podere] l'anno
bella d'uve. fagiuoli, 1-1-51: che bella cosa d'abeti! uh son
, o più da lodare è nella repubblica che abbondare in cavalieri ammaestrati. bartolomeo da
cosa puote esser comandata contro a quello che di sé è naturale. lorenzo de'
, 303: nessuna cosa è più naturale che l'appetito d'unirsi colla cosa bella
capricci, di niuna cosa maggiormente curandosi che di vestire pomposamente. leopardi, 28-7:
la terra. -non essere cosa che, non esserci cosa che, esserci
-non essere cosa che, non esserci cosa che, esserci appena cosa che: non
esserci cosa che, esserci appena cosa che: non esserci nulla, niente che
che: non esserci nulla, niente che. guittone, 156-1: alberigol de
disconcia ed annoiosa / è più, che mal ben sembri, o ben male
degna già, ni graziosa / piò, che ben disascosa / esser catuna, ed
ben disascosa / esser catuna, ed apparer che vale. ma chiavelli,
, i-53: e non ci è cosa che consumi se stessa quanto la liberalità:
quanto la liberalità: la quale mentre che tu usi, perdi la facilità di
non è cosa più contraria a chi vuole che le sue congiure abbino felice fine,
le sue congiure abbino felice fine, che volerle fondare molto sicure e quasi certe
: non c'è cosa più amara che l'alba di un giorno / in cui
non c'è cosa più amara / che l'inutilità. -ogni cosa:
strale a rinaldo nel petto, / che si pensò di passargli ogni costa; /
16 (275): tant'è vero che all'uomo impicciato, quasi ogni cosa
, e ogni cosa, per quelli che non ne avevano, e li prestava.
a loro ridotta a cultura. / che non è trista ella già; ma farebbe
, 2-3 (146): tu vedi che ogni cosa è pieno. ariosto,
e sempre per lochi più inculti, / che pieno essendo ogni cosa di guerra /
ogni cosa di guerra / voleano gir più che poteano occulti. tasso, 19-30:
non mi ricordo avere udita mai, che una cosa voglia lo cuore e un'
castiglione, 321: deesi ancora guardar che le burle non passino alla barraria, come
barraria, come vedemo molti mali omini che vanno per lo mondo con diverse astuzie
-per cosa alcuna, per cosa che sia, per cosa alcuna del mondo
peroché stanno in luogo molto divisato, che non vi si puote andare di state
1002: ora confesso a te quello che avrei voluto tener segreto, e che non
quello che avrei voluto tener segreto, e che non confesserei ad altri per cosa alcuna
solo dei membri componenti il governo quegli che sottoscrisse il decreto, ed io so
, ed io so per cosa certa che non lo credette di tanta importanza da
, dove gli dettero per cosa sicura che la principessa sarebbe partita prestissimo.
sarebbe partita prestissimo. -per cosa che: per quanto, per tanto che.
cosa che: per quanto, per tanto che. m. villani, 1-57:
con certe leggi, ma per cosa che fare sapessono, a questa volta non
; per la qual cosa ti prometto, che la demandata grazia... ti
qui si cavi quanti siano i danni, che per l'imperizia di chi mal soprintende
e. cecchi, 1-45: mi ricordai che, per necessità di cose, io
l'esenzioni,... e'bisogna che elle siano inviolabilmente osservate da coloro che
che elle siano inviolabilmente osservate da coloro che sono proposti ad eseguirle: i quali
quali molte volte, tratti dal fare che l'entrate creschino una minima cosa,
e, non potendo, doveva consentire che fussi roano e non san pietro ad
): per indicare pindeterminatezza di ciò che viene espresso mediante l'agg. sostant
a preparar qualche cosa di freddo, che io anderò al pasticciere per qualche cosa
): egli è un albero piccolo che fa le foglia grandi quasi come corbezze,
il servitore. -se cosa fosse che: se per caso avvenisse che.
cosa fosse che: se per caso avvenisse che. marco polo volgar., 176
176 (252): se cosa fosse che la donzella vincesse l'uomo, si
donzella vincesse l'uomo, si conveniva che l'uomo desse a lei cento cavalli
agostino volgar., 4-23: colui, che riceverà la cura di voi, sopra
: io non posso non vi pregare che voi viviate allegro sopra ogni cosa, procurando
cosa, procurando d'aiu- tarvi adesso che vi pare d'essere in buon grado senza
, non c'era da far altro che separarsi da buoni amici. -tante
-tutte belle cose: per indicare che quanto è stato proposto alla considerazione ha
di no... ma gli antenati che fecero mio figlio barone...
quali furono?... quelli che zapparono la terra!... col
o che può dare origine a pericolose conseguenze.
la clara -e giacché mi hai ripetuto che quella era la verità come l'avevi detta
avevi detta ieri sera, io spero che la ti perdonerà. -avere qualche cosa
dire usato quando si vuol fare intendere che sta sopraggiungendo la persona di cui si
oh, cosa mentovata l'è per via che viene. -divenire cosa di qualcuno:
, com'è dover, cotesti / che ti voglion dar moglie, ch'io ci
ma stanno sotto, per le ferie che sono. -esserci qualche cosa
lesto. svevo, 3-608: raccontò che le donne in inghilterra erano tutt'altra
donne in inghilterra erano tutt'altra cosa che da noi. s'associavano per scopi di
andandolo spegnendo, / e far parer che ciò mal sia, mentendo, /
non era cosa per esempio da vergognarsene, che la figliuola d'un signorotto, di
un signorotto, di villa sì, ma che pur ne sapeva il suo bisogno e
, 5-128: la piccola santa, che aveva allora tre o quattro anni, era
villanuzzo tolse per moglie una donna, che fu cosa stretta di messere ubai- dino
piedi davanti a lei, presso la tavola che stava nel centro dello studio. ma
voleva stare nel suo palagio e farebbe che questo suo figliuolo verrebbe da qualche cosa
4 aliquem magnum ', così reputano che dio ne debba tener più conto.
, lett. it., i-174: che cosa è dunque la commedia? è
e malgrado i contemporanei. e guardate che gran cosa è questa! il medio evo
più ima lingua colta. non esiste che un atteggiamento e si può chiamare genericamente
216): gran cosa mi parrebbe, che tu il risapessi giammai. razzi,
5-1-2: è una gran cosa, che questo uomo non si voglia rimanere di queste
svevo, 2-419: ad angiolina parve che la quinta intelligenza della città fosse poca
. serra, ii-155: so bene che sostituire alla colonna fitta che v'offre
so bene che sostituire alla colonna fitta che v'offre il g. un quarto di
e frasi e locuzioni particolari un boschetto che ne annoveri soltanto venti, è già qualche
puntuale; e io lo posso dire, che son tutto di casa, e lo
puntuale; ed io lo posso dire che son tutto sua cosa, e lo servo
: modo di dire usato per indicare che tra due fatti, tra due azioni
, esiste invece una sostanziale differenza, che richiede una considerazione e un comportamento diversi
s. c., 168: pensò che per li suoi benefici, che gli
pensò che per li suoi benefici, che gli fece, egli fosse congiunto e una
brevemente, voi e il diavolo credo che siate una cosa. g. m.
17 (296): quell'agnese, che l'aveva scelto, che l'aveva
agnese, che l'aveva scelto, che l'aveva già considerato come una cosa sola
cosa. arrighetto, 253: onde viene che amore lascia amore? cotal luogo si
è dalli contradii. dunque concordia dà che amore viva, e il volere di due
• io lascio una donna e dei figli che amo molto; li lascio qui senza
te lo prometto. ma tu non credere che io non legga chiaro nello sfoggio della
353: quelle [pietre bazar] che sono con tutti questi cintolini, dicono
sono con tutti questi cintolini, dicono che sono maravigliose contro al veleno, ché fanno
in lungo... el più che potetti. nievo, 215: i partigiani
per genero. ma come spesso accader suole che certi rispetti che hanno le persone guastano
come spesso accader suole che certi rispetti che hanno le persone guastano mille bei disegni,
leopardi, 1047: insomma la cosa che tu metti per ultima, non solo
volgar., 1-70: valerio dice, che delle donne romane anticamente non seppono cosa
seppono cosa fosse il bere vino acciò che non cadessero in cattivanza veruna.
, i-263: tornatomi fra mani quel sallustio che circa dieci anni prima aveva tradotto in
2-8: odi cosa! i piedi, che dovriano abile in qualche attività.
magalotti, 9-1-5: m'incaricò, non che io vi salutassi, che io vi
, non che io vi salutassi, che io vi adorassi come le cose sacrosante.
aveva fatto sapere a lui... che ci aveva una cosina da fargli vedere
non dispiacevano punto alle sorelle le capatine che il vicinato dava alla loro porta mantenendosi
mantenendosi deferente, informandole sopra tante cosine che servivano a tenerle allegre senza distrarle: notizie
fior di pelle, essa diceva, che si disprezzano quando si provano vere passioni
cosina », le disse. « vedi che avevo ragione a darti della mocciosa.
a darti della mocciosa. sei quella che sembri, e per prima cosa invece
giusti, iii-168: neri palagi, che è un cosino come uno zolfanello,
si può dire, meno qualche cosina che mi serbavo per farmi un po'di
pieno e zeppo di certi cosetti, che paiono o son vermi bianchissimi. goldoni
-sì, certo; e non faceva che dirgli delle cosette tenere ed amorose. foscolo
idea balenata nel giorno, una cosetta che poteva non essere. -iron.
): già lei sa meglio di me che soggetto fosse al secolo, le cosette
soggetto fosse al secolo, le cosette che ha fatte in gioventù. -persona
sì gentil cosetta, voglio darvi altro che livia, che, tolto via quel suo
, voglio darvi altro che livia, che, tolto via quel suo poco
galileo, 131: assai son quelli che sanno pochissimo di filosofia; pochi son quelli
sanno pochissimo di filosofia; pochi son quelli che ne sanno qualche piccola cosetta; pochissimi
sanno qualche piccola cosetta; pochissimi quelli che ne sanno qualche particella. -cosèlla
/ con quelle sue cosel- lucce, che vagliano / quattro baiocchi appena. bruno,
a tutte le coserelle sue, vede che nulla possiede e nulla spera più mai;
e i genetliaci di quelle belle coselline che ne vengono fuora. -qualche cosellina
; ma però non potemo schifare, che alcuna cosellina non infanghiamo. macinghi strozzi
. macinghi strozzi, 1-489: di'che ti basta le do- nora non rispondano
basta le do- nora non rispondano peggio che quelle di madonna ippolita; a che
che quelle di madonna ippolita; a che ti dico, saranno le tue qualche cosellina
venni in fiorenza, tirato da uno che mi voleva tórre certe coserelle; e per
coserelle, o per dir meglio parolucce, che io leverei o cangerei, si possono
. nelli, 1-2-9: -ma che le dicevi? -mille cosarelline. goldoni,
ma ora poi, dopo le coserelle che nate sono in villeggiatura, quando mi viene
torino; aveva spiegato il virgilio; e che so io, tante altre cosarelle aveva
, tante altre cosarelle aveva egli, che io non avea, che allora finalmente
aveva egli, che io non avea, che allora finalmente io conobbi per la prima
giusti, v-207: siamo di patti che ella debba ogni tanto adattarsi a leggere
.. mille altre cosaccie, di quelle che dicono tutto giorno i plebei contra i
interposizione del dito grosso tra li due che gli sono accanto immediatamente... e'
, sendo tutta la colpa del tempo che seguette, il quale tirò questa voce a
i-256: se non temess'io, che di stravolta / mente tu m'accusassi,
io ti direi / una cosaccia, che parratti stolta. baretti, 1-73: mi
di poesia, un solo verso che stia bene. collodi, 588: a
: una cosaccia non dissimile dalle altre che la medesima signora ha fatto esporre negli anni
non pretendiamo si costituisca una speciale autorità che la convalidi. facciamo, a dispetto
cosuccie, secondo l'avvertimento di quelli che non erano intervenuti prima, a tutti
loro pensieri; né ci è pericolo che in veruna cosuccia, quantunque minima,
prefisso. moneti, 30: dicono che in vero, / per pigliar benché
compendiate regole di vivere, sono quelle che possono alquanto contribuire a rendermi savio,
venne a fondere con res 'cosa che finì per sostituire nella lingua parlata.
loro furia e irruenza negli assalti), che il governo sovietico sciolse in un primo
adempiere nelle arti della pace l'ufficio che questi esercitavano nella milizia. guerrazzi,
milizia. guerrazzi, ii-280: o che credono i nostri professori di comunismo possedere
cuore ribelle dalle grandi squadre armate, che passano respirando la strage futura, come
i cosacchi. 2. agg. che si riferisce ai cosacchi; proprio dei
. = dal russo kozak, kazak che è dal turco-tataro qazaq * vagabondo '
nome dal numero di atomi di carbonio che contengono: eicosanico, tricosanico, esacosanico
voce dotta, deriv. da eicosanico, che deriva a sua volta dal gr.
a indicare qualsiasi azione reale e concreta che non si riesce subito a esprimere col
a discovrire te pessimo tiranno / sì che diranno / più ch'eo non ti coso
/ è uno disio de l'arma, che pemsosa / la tiene in gioia d'
l'amore la propia cosa, / che pur al suo timone l'arma si guida
chi è sturbatore / a nullo amante che d'amare si cosa. = v
dioscoride], 498: credesi il ruellio che la lisimachia sia quella erba con la
ventre e 'l casso / divenner membra che non fuor mai viste. cecco d'
oche ferir per tal fortezza, / che perdan l'ale, le cosce e'gropponi
: -o benedetta sia la virtù divina, che sì nobil cosa generò. capellano volgar
ismisurato, / con tanta gente, che è una meraviglia. sannazaro, 11-179:
il puse tra le coscie di colui che per attaccarsi con lui gli si era appressato
i-492: ed ècci una altra cosa che li fa più deboli: cioè che
che li fa più deboli: cioè che dal corpo in giuso, cioè cosce e
pochi dì fa disse un de'nostri che, essendogli a pisa stato passata una coscia
picca da una banda all'altra, pensò che fosse una mosca che l'avesse punto
altra, pensò che fosse una mosca che l'avesse punto. caporali, i-36:
cinzia fu non so dir bene) / che per recargli alfin l'ultima angoscia /
coscia. carletti, 36: li vetturali che guidano le bestie sono tutti schiavi mori
le bestie sono tutti schiavi mori, che, nudi e sempre sino a mezza
.. ed all'intomo i molti muscoli che fanno il fianco e la coscia.
da'lombi / smembràr le cosce che di doppia falda / d'adipe ricoprirò,
fu stretto un legaccio, segno del giro che dovea fare il coltello. nievo,
coscie faceva colle mani un certo armeggio che voleva dire: -siamo proprio fritti
le vestaglie sventolare sulle cosce delle ragazze che salivano leste alle stanze, seguite dall'uomo
sulla vergine coscia turchina dell'onda, che si rovescia al passaggio della nave, profanamente
. 2. la parte dei calzoni che ricopre le cosce. nievo, 99
. monti, x-1-474: tu, che pigro / dal fulmine di giove offesa
naturali dedicate alla generazione. e pare che sia intesa l'infermità detta la caduta
comune di firenze, 3: e che si faccia al borgo del detto castello la
ella è a lato alla chiesa, e che l'una coscia della porta sia il
muro. -ciascuno dei due pilastri che fanno da sostegno a una strettoia,
pentito si batte le cosce / altro che sé non de'imputar del fallo
con quattro cosciette bianche e tonde, che pareano di latte rappreso. idem, 8-274
idem, 8-274: le proprie vene che ha la pietra che io dico, si
le proprie vene che ha la pietra che io dico, si scorgevano per le
poi da più piastre articolate), che serviva a coprire e a difendere le cosce
v-2-814: se vi fu mai cavaliere che mozzò il fiato allo stallone con tanaglia
nel medioevo e nel rinascimento), che copriva le cosce sopra le lunghe calze
3. marin. scala reale (quella che permette taccesso a bordo dal lato dritto
-ame. cosciènte, agg. che ha coscienza (che non è addormentato
cosciènte, agg. che ha coscienza (che non è addormentato, né svenuto,
essere e delle sue azioni); che è in grado di valutare giustamente la
la propria situazione sociale e i diritti che ne derivano. - anche al figur.
respiro s'unì il rantolo, un suono che pareva un lamento... era
. era infatti il lamento della materia che, già abbandonata, disorganizzandosi, emette i
a don scarpa, ed ho avuto conferma che eravate sempre cosciente della vostra malizia,
eravate sempre cosciente della vostra malizia, che vantavate fingendo di giustificarla. pasolini,
con pura passione operare, / se so che la nostra storia è finita?
alvaro, 7-87: bisogna però ricordare che, al tempo delle gonne corte
(più o meno chiara) che l'uomo ha sia dei propri stati,
revelato. / honne bona consciènzia / che lo morir te fo 'n pazienzia: /
amato, s'elli è amadore, / che 'n cor porti dolor senza paraggio
, 146: alcuni altri dicono, che basta solamente a quello cotale, che una
, che basta solamente a quello cotale, che una volta l'anno, quando si
si rappresenti al prete e dica, che non ha coscienza d'avere alcuno peccato
ratezze, penseranno di più a fuggirsi che a difendersi. galileo, 359:
. nasce... da quelle ragioni che la pietà, la religione, il
in particolare solo a se stesso quel che, generalmente detto, può a molti altri
genere; ma segnatamente dicesi di ciò che avviene in noi, cioè di tutte
apparire se non alla cima di una stirpe che si sia elevata nel tempo per un'
b. croce, i-3-7: la coscienza che forma oggetto dell'indagine filosofica non è
quanto individuo, ma la coscienza universale che è in ogni individuo, base della
, i-171: io non sapevo se quel che vedevo era un sogno più vasto,
. cecchi, 6-401: era il tema che l'artista aveva creato a significare i
nostra è afflitta senza paragone dalla coscienza che abbiamo di quanto ci accade. moravia
della sua coscienza: è mai possibile che sia questa la nuova vita?
-coscienza di sé: autocoscienza; consapevolezza che il soggetto ha di sé in quanto soggetto
stessa, ella non si conoscerebbe, che è quanto dire, non avrebbe la coscienza
la coscienza di sé: « io, che penso, sono », divenuto la
; il popolo snervato nell'ozio ma che pur ringiovaniva nella coscienza di sé al
2-191: a un popolo... che si voleva trattar da popolo arretrato,
arretrato, da individuo minore, e che rispondeva crucciosamente ridendo, [il socialismo]
dì avrebbono vinta la terra; però che i lucchesi, di coscienza del cardinale,
: ordini la badessa tra voi tutte / che nulla mandi lettera o ricevi / senza
il notaio dell'inquisizione possa condannare ciascuno che contra al detto ordinamento facesse, a
per fama, e per ogni modo che a lui parrà. s. giovanni
45: richiede da noi [iddio] che rechiamo a memoria li nostri mali ed
abbianne coscienza, e preghiamo con umiltà che ci perdoni. v. borghini, 1-2-592
, 1-2-592: dubitavano... che il vescovo favorendo, come ne sprona
interiore (fondato sulla consapevolezza di ciò che è bene e di ciò che è
di ciò che è bene e di ciò che è male): e assume per
cessando. iacopone, 7-35: da puoi che èsse caduta [l'anima],
inf., 28-115: se non che coscienza m'assicura, / la buona compagnia
m'assicura, / la buona compagnia che l'uom francheggia / sotto l'asbergo del
, i-224: la coscienza, posto che interamente ingannare non si possa, almeno
misericordia. savonarola, iii-105: immediate che uno ha la conscienzia monda e pura
ha la conscienzia monda e pura e che si confessa e communica e purificasi da'
la sua conscienza macchiata, facilmente crede che si parli di lui. ariosto,
di lui. ariosto, 21-22: che quando ancora io 'l celi a tutto 'l
: volle più tosto perdere la utilità grande che era presente e la speranza di fare
di fare uno figliuolo gran maestro, che maculare la conscienzia sua di fare un
la conscienza è sì dolce di complessione, che ogni poco di cosa la placa.
guarini, 393: possiamo fermamente concludere che altra più sicura prudenza aver non possiamo
più sicura prudenza aver non possiamo, che una salda rettitudine di coscienza, e
padrone, servendosi di quella ordinaria ragione che son troppo aggravati e angariati da loro
e poi nella protezione de'padroni potenti che in ogni caso mi defenderanno. pallavicino
, né cader di animo a segno che la modestia pigli sembiante di mal sicura coscienza
nella mia perpetua infelicità sono sicuro almeno che niuno piange per me; e non
lambruschini, 1-63: la coscienza, che è il nostro consigliere ultimo, la
quell'uomo mi condusse poi a conchiudere che la coscienza ognuno di noi se 1'
molti sarebbe un sorbir un uovo quello che pare ad altri gravissimo malefizio. verga
disse ella seria, seria, « che oggi mi sarà ben difficile ottenere l'
1-145: ma tu uomo, tu che vivi e obbedisci alla tua coscienza, sapendo
e obbedisci alla tua coscienza, sapendo che non migliori niente, sei un eroe.
non è come dicono il cristallino assoluto che ci sorveglia: è la protesta del
è la protesta del nostro amor proprio che sa come in avvenire noi stessi giudicheremmo
coscienza, peso di coscienza: peso che aggrava l'anima in conseguenza di un peccato
: io t'ho detto e ridico ti che, se fra'timoteo ti dice che
che, se fra'timoteo ti dice che non ci sia carico di coscienzia, che
che non ci sia carico di coscienzia, che tu lo faccia senza pensarvi. salvini
eccesso di difesa? o cattiva coscienza che sopraffaceva il sospetto coi lamenti e con
guardarla in viso quella donna per sapere che in lei non c'era vita sensuale,
lei non c'era vita sensuale, e che la sua dedizione era un tributo di
dedizione era un tributo di servitù all'uomo che amava. -coscienza morale:
si forma in noi se non allora che stiam facendo un'azione, o l'abbiamo
parlando e operando, da tutto ciò che può farli creder mossi da ambizione,
un brav'uomo, ed io rispetterò ciò che riputate debito di coscienza. chi opera
riflessione, prima di prendere una decisione che abbia particolare importanza. -esaminare la propria
a pena può immaginarsi era l'esaminar che soleva ogni notte la sua coscienza davanti
di coscienza dal quale mi parve rilevare che io avea peccati oltre al bisogno per
a dire tutti i difetti della cosa che vende: oltre che nel foro della
i difetti della cosa che vende: oltre che nel foro della conscienza, ch'è
principale, si sa l'obligo a pieno che s'ha di racontarli.
nella materia toccante alla religione più fermi che mai in voler libertà di coscienza,
parte come la libertà di coscienza, che godono i letterati cinesi, non ha dato
: libertà di coscienza dice il diritto che ciascun uomo ha di non essere violentato
come intendono certi liberali trivialmente tiranni; che, non potendo la forca, si servono
libertà di foggiare a capriccio la credenza che vogliano professare... la libertà
o religiose e viene adibito a servizi che non implichino il dovere di prendere e
sempre è in tristizia sommerso; e quello che gorgogliano è lo rimorso della coscienza,
gorgogliano è lo rimorso della coscienza, che èrmo di si fatto peccato, che
che èrmo di si fatto peccato, che chiaramente non la dimostrano. a. f
di coscienza, ch'è quello propriamente che grida poiché si è fatta l'operazione,
divenne mio assoluto signore e allora fu che mi pose al piede questa catena. /
serra, ii-507: quel lavoratore modesto che morendo voleva bruciare l'eneide, a
di alcune locuzioni del linguaggio comune, che intendono accentuare la ponderazione, la sincerità
: andarono a pregare il padre santo che gli piacesse di distribuire fra loro quelli
distribuire fra loro quelli uffici, però che le loro coscienzie per ninno modo potevano
loro coscienzie per ninno modo potevano sostenere che frate masseo portasse tante fatiche. d
né io medesimo ancora mi giudico, che certamente di niente ho di me coscienza
popoli si prepara la grande rivoluzione sociale che si avvicina terribile, in italia si
, in italia si prepara la coscienza che dovrà informare e guidare quella rivoluzione.
e l'italia, in quello stesso che non aveva la conscienza di nazione moderna
vizi e difetti della coscienza sì pubblica che privata. alvaro, 7-120: si lavora
. -coscienza di classe: consapevolezza che la classe lavoratrice acquista dei propri interessi
, ma soprattutto dell'antagonismo di interessi che la oppone alla classe padronale, quindi
. pratolini, 2-58: ha detto che siamo rimasti in pochi e che il
detto che siamo rimasti in pochi e che il popolo non ha una coscienza di classe
coscienza di classe sviluppata. voleva dire che il popolo ha paura dei preti e dei
machiavelli, 6-7-209: francia non sa con che coscienza si possa lasciare i veneziani,
si possa lasciare i veneziani, e che per poterlo fare con qualche colore ha
i-407: sarà dunque il principe, che muore, il tiranno od altra persona
il tiranno od altra persona senza conscienza che il fa morire, o il caso
la poca conscienza del mastro di stalla che l'aveva lasciata dormire al sereno senza
mi propon un soggetto peggiore, / che potrebbe intaccar la coscienza / propria,
dinanzi quel pezzo di giovanotto, gli disse che aveva il difetto di esser piantato come
. bocchelli, 1-iii-67: il meno che potessero dire [i mangiapreti],
10. psicol. 1 vita soggettiva che costituisce un'entità o funzione psichica estremamente
ogni avvenimento psichico soggettivo, ossia ciò che viene soggettivamente « vissuto » e «
e mette in evidenza note di personalità che sono in gran parte o per lo
, secondo coscienza: conforme a ciò che uno sente, conforme ai dettami della
i piaceri e pareri umani si fanno; che è quella cosa che ha guastato e
si fanno; che è quella cosa che ha guastato e guasta l'ordine. aretino
16-v-142: credo, in buona coscienza, che i droghieri se ne sieno serviti per
anima, otto sole / son tutto quel che io mi ritrovo. foscolo, vii-210
male, con piena coscienza: ciò che gli dà proporzioni colossali. nievo,
parlare con conscienza. verga, 4-174: che figura fo dinanzi a loro, padron
padron mio? in coscienza, quel po'che avete dato a costei per maritarla è
una miseria, in confronto della figura che mi fate fare! panzini, iii-592:
: noi possiamo con tutta coscienza affermare che i gorgheggi della signorina bergalli si erano
, e furono chiamate, per mostrare che in coscienza non erano spese mutili, riscatto
il vostro dizionario militare: e dio voglia che voi possiate, senza gravarvene la coscienza
firenze, 9-1 io: noi vogliamo che, avuta la coscienza degli ambasciadori de'
parti d'arezzo a fare quelle cose, che sieno di nostro onore, e di
. bisticci, 3-10: restituì quello che gli parve avere sopra coscienza. algarotti
. algarotti, 3-246: è gran tempo che io avea sopra la coscienza di non
, i-in-8: e quando per ornare ciò che dice li passa [li termini del
vizio con ragion toman corrette / però che par sol di virtù misura; / ma
gl'interceditori per la vita di cesare, che siila, pur di mal cuore e
. leopardi, 979: ma io, che non fo male a simili né a
bandiera nazionale, la bandiera del partito che sta al governo, per lei è dunque
persona): coscienzioso, retto, che vive secondo i dettami della coscienza.
coscienza e giudizio, e sopra tutto che non abbia griltin capo. pananti,
era uomo di coscienza e siccome sapeva che lo speziale estraeva dalla flora indigena anche
amor della scienza e della dignità mia che me lo fa dire. d'annunzio,
fosse sanz'alcuna bolla, e apparisse che le bolle ne fossono cadute, in questo
misera. dovila, 409: dopo che glie d'era stata fatta coscienza, mosso
coscienza di nulla, disse di sì: che in firenze in una sua casetta era
ultima sua volontà, e questa voleva che i sua eredi osservassino. -farsi coscienza
si fanno delle parole oziose, dicendo che sono peccato veniale. g. villani
. caterina da siena, i-173: panni che ti dovesse fare più coscienzia di non
dovesse fare più coscienzia di non lasciarla, che di lasciarla. masuccio, 115:
pontefice. segneri, iii-1-167: pretesto che tra loro corre per quattrin buono,
falso, è almen sì calante, che si dovrebbono far coscienza a spacciarlo con
con libertà. magalotti, 13-6: che se questi guidoni non si fanno coscienza
si fa coscienza di adoperarvi quel poco che sa del vangelo e della storia sacra
: il vicario, collerico di natura, che s'era di già scoperto parzialissimo di
e sapeva, in coscienza sua, che faceva ingiustizia, sentendo rimpro- verarlasi,
se ella, stimando in coscienza che egli educava male i figliuoli, aveva
figliuoli, aveva sempre taciuto, aspettando che un altro ne movesse il discorso.
: lo 'mperadore suo padre facea ciò che potea di contradio a santa chiesa; della
avrebbe recato a coscienza lo spenderlo altrimenti che in beneficio del pubblico. segneri,
si risovvenga come innanzi a quelle fiamme che puniscono i lussuriosi virgilio per inanimarlo al
note, / o ira o coscienza che 'l mordesse, / forte spingava con
. bibbia volgar., v-758: quello che non discuopre la sua vita, hae
chiede consiglio de'suoi misfatti a colui che ha potere, non sarà già in
sarà già in pace di cuore, e che tutto il dì lo rimorde la coscienza
la provvisione, esser cosa malfatta, che i profani uomini nelle cose sacre s'intromettessero
, 12-iii-220: la ringrazio del favor che mi fa, e de la stima che
che mi fa, e de la stima che mostra tener de le mie cose,
tener de le mie cose, ancora che la conscienza mi rimorda che siano da
cose, ancora che la conscienza mi rimorda che siano da lei messe in considerazione de
. a. casotti, 1-306: sento che mi rimorde la coscienza, / che
che mi rimorde la coscienza, / che mi lacera ognora e mi martella.
1-5-77: -basta, vi parve di riconoscere che non è aliena dal corrispondermi? -o
zelo donandogli la conversione di molte anime che per suo mezzo tornavano a coscienza.
coscienza ', deriv. da conscius 'che è a conoscenza, consapevole, complice
scius, forma collaterale di sciens 'che sa ', dal verbo scire * sapere
coscienzialismo, sm. filos. dottrina che riduce la realtà * a oggetto di
. -più comunemente oggi indica le dottrine che fanno della coscienza il punto di partenza
punto di partenza della filosofia (cioè che considerano compito della filosofia o metodo di
(conscienziato), agg. disus. che ha buona coscienza, o che reputa
. che ha buona coscienza, o che reputa di averla. fra cherubino [
sensato '; e ciò tanto più che l'uscita in 'oso 'assai volte
imbriani, 3-91: si può coscienziosamente asserire che il quadro merita ogni elogio; e
-àtis. coscienzióso, agg. che ha coscienza, che è onesto,
coscienzióso, agg. che ha coscienza, che è onesto, zelante, che opera
, che è onesto, zelante, che opera con impegno. -anche sm
a gran pezzo, tutta la verità che si può desiderare, né così netta come
come sempre. non c'era nulla che potesse interessarlo all'infuori dei tagli e
, e sopratutto moderno, era cosa più che utile, indispensabile. baldini, i-20
precisione. 3. disus. che è proprio della coscienza, che si
disus. che è proprio della coscienza, che si riferisce alla coscienza; che deriva
, che si riferisce alla coscienza; che deriva dalla coscienza, da un animo
, tutti cure e prevenenze, raro è che si lascino sedurre. =
), sm. stor. indovino che esercitava la coscinomanzia. garzoni, 1-416
. xooxivópuxvri? 'indo vino che esercita la coscinomanzia '. còscio,
maiale viense tanta mai gente alla vegliata che mangionno tutta la corata e un coscio.
. cosciuto, agg. raro. che ha grosse cosce. dino da firenze
tutti que'del cosco, / accetto que'che fuór nati di pisa. pulci,
conscritto), agg. e sm. che è iscritto nel ruolo dei soldati di
indipendente dal ministero della guerra, e che procede senza pietà. colletta, i-251
168: napoleone convocò subitamente il senato, che decretò una leva di ottantamila coscritti da
canzonandosi l'un l'altro ogni volta che sostituivano il capo da borghese con quello
una garretta, / un giovane soldato che con gli occhi / mi segue,
dicono « cappella » / i compagni che fuori escono a crocchi, / a bere
5-146: qui nelle langhe è consuetudine che ogni coscritto a turno offra un pasto copioso
attenzione di tremila padri coscritti, non che di tre fratelli. monti, x-3-381:
fratelli. monti, x-3-381: o tu che su le carte il senno leggi /
carte il senno leggi / di quel consesso che in atene il crime / punìa de'
severa maestà sublime / di quei coscritti che la muta terra / reggean col cenno
, quasi incettatori di carne umana, che con poca moneta, o con promesse
scrivere '. coscrivìbile, agg. che può essere iscritto nella lista di
capire, almeno un anno fa, che era giunto anche per essi il momento del
, come i co-seni dell'angolo, che formano la direzione del carico col pezzo
. dante, conv., i-vi-6: che lo latino non sia conoscente del volgare
: le qua'cose con ciò sia che così siano, della inseparabile pena de'rei
cosa fatta, capo ha; cioè che fosse morto: e così fu fatto.
a gridare; e tanto fece così, che molti de'circonstanti vicini desti, non
levarono. sacchetti, 36-34: uno che avea nome piero fastelli,..
, cavalier, ti diremo, / acciò che non la imputi villania, / perché
vicino / con l'altro, se convien che così sia, / dalla finestra,
impiccarmi! ché meglio m'è la morte che 'l vivere così. marino,
iii-18: -perché non prendere il danaro che vi offerisce il signor pandolfo? -perché
non voglio niente; è l'amico che fa il servizio, che vuol così
è l'amico che fa il servizio, che vuol così. alfieri, viii-84:
, 1-175: così ordinò quell'armonia che i mondi / libra ne'campi aèrei
svevo, 3-820: ai bambini si racconta che della cattiveria si guarisce. per liberarmi
, 1-83: un ciuffo d'erba che ingiallisce e muore / su un davanzale /
. montale, 1-50: il cuore che ogni moto tiene a vile / raro
, inf., 10-23: o tosco che per la città del foco / vivo
7-274: moglie e con la dote, che vide, signor mio? cambiò da
fe'intrare / nel primo cerchio, che l'abisso tigne. idem, par.
vuoi venire alla veglia? -non vo'che tu venga vestita così, m'intendi
intendi?... -ma così, che non sto bene? -madonna, no
tal segno; molto, troppo, gran che. giacomo da lentini, ii-73:
non ti mori? / rispondi, che fai / però che doglio -così?
? / rispondi, che fai / però che doglio -così? ritmo cassinese, v-32-43
avessi onestamente per altra parte menarvi a quello che io desidero che per così aspro sentiero
parte menarvi a quello che io desidero che per così aspro sentiero, come fia questo
arienti, 90: li medici dicono che la superfluità de sangue che li corre al
medici dicono che la superfluità de sangue che li corre al cerebro lo fa cusì
niuna così forzevole e violenta, niuna che così ci commova e giri, come questa
commova e giri, come questa fa, che noi amore chiamiamo. ariosto, 37-44
e questo appare manifestamente in alcuno savio che non sia parlatore, dal quale se
impedimento, così i radi, e che tralucono, danno via a'nemici di rompere
cose; e non tiene l'uno quello che l'altro. dante, xlvi-i:
in suso, / pur come pellegrin che tornar vole, / così dell'atto suo
la forma, cioè un naturale desiderio che ha l'uno dell'altro, così
uno dell'altro, così amore, che mosse quella mano a fare gentile il mio
gentile il mio cuore, fa ancora che di nuovo si muove a darli tanta
machiavelli, i-39: e principali fondamenti che abbino tutti li stati, così nuovi come
bembo, iii-437: se 'l penser che m'ingombra, / com'è dolce e
la morte è così comune al corpo che all'anima. sassetti, 199: 'l
199: 'l golfo del lione, che si passa venendo in spagna di costà,
offre or folto or calvo, / par che ragion non serbi / il fatai capo
ragion non serbi / il fatai capo, che 'l mondo tien salvo. magalotti,
e a disvolere e così l'uno che l'altro, siccome perversamente così inutilmente?
gerusalemme liberata, come della conquistata, che possono far testo in materia di cavalleria.
nel mondo, abbandonato così dagli amici che dai nemici,... un solo
foscolo, xiv-322: ti confermo tutto quello che ti scrivo, e soprattutto i miei
sotto l'atrio nei giorni d'udienza che chi aveva buoni pugni e voce altamente intonata
gli orsi amano siffattamente la vita isolata che si riuniscono soltanto nel periodo quando vanno
così era,... e forse che anche sare'così ora. boccaccio,
trargli l'osso potrebbe guerire, ma che egli altro che per morto noi prenderebbe
potrebbe guerire, ma che egli altro che per morto noi prenderebbe; a che
che per morto noi prenderebbe; a che accordatisi coloro a'quali apparteneva, per
non è mai alcuna cosa sì desperata che non vi sia qualche via da poterne sperare
vana, e la voglia e il desiderio che l'uomo ha di condurre la cosa
bell'abito? -non so, può essere che non me lo metta nemmeno. io
. d'annunzio, iv-1-108: io so che, quando ci rivedremo, voi non
se potesse veramente esser diversa, chi sa che sentimenti, che speranze, che desiderii
diversa, chi sa che sentimenti, che speranze, che desiderii vi susciterebbe altri
sa che sentimenti, che speranze, che desiderii vi susciterebbe altri da questi che
che desiderii vi susciterebbe altri da questi che ora vi suscita per il solo fatto che
che ora vi suscita per il solo fatto che essa è così! pavese, 5-84
certamente / con quelli c'ha cercato ciò che tene. / così, m'è
. / così, m'è adivenuto / che, lasso, l'avenente / eo
giordano, 3-11: li omini, che di loro natura sono liberi,..
inf., 8-48: bontà non è che sua memoria fregi: / così s'
castiglione, 235: la ragion voi che di quelli che sono con stretta amicizia
235: la ragion voi che di quelli che sono con stretta amicizia ed indissolubil compagnia
1-5-285: in coscienza, sarebbe bene che il medico che ammazza... fusse
coscienza, sarebbe bene che il medico che ammazza... fusse almen condennato
stampi antichi cento vocaboli nuovi senza pensar che sien tali, o adotta fra gli
o adotta fra gli stranieri tutti quelli che gli sono opportuni. così la lingua
giove / da quando arse il furor che fe'discordi / il re dei forti atride
/ dall'api sembra una gomma / pingue che gema dal cuore / dell'arbore,
/ prender parte alla vita. è così che la donna / c'è restata in
. 7. in correlazione con che o con da ha valore consecutivo:
mutato in ciel novo consiglio, / che, dannati, venite alle mie grotte?
come t'hai tu così poco caro, che tu ad una femmina iniqua..
tra in confessione e pregare iddio, che poco dormì. firenzuola, 463
santità per tutte le circonvicine contrade, che al maggiore di quei signori nacque gran
imaginazione di chi non l'ha veduta, che concetto malvolentieri potre'farsene. tasso,
, 6-30: e veloce così, che tigre o pardo / va men ratto talor
corre a ferire il saracin gagliardo, / che d'altra parte la gran lancia arresta
e nell'essere e nell'operare, che né ella può star senza il tutto
altri medici siamo così superbi e altieri, che, pretendendo di saperne più di dio
, vii-1161: sono così contenta, che non mi cambierei con una regina.
: / ma il fean così, che più che dar, di loro / l'
ma il fean così, che più che dar, di loro / l'una all'
, con un viso così stravolto, che non ci sarebbero nemmen bisognati gli occhi
perpetua, per iscoprire a prima vista che gli era accaduto qualche cosa di straordinario
muscoli e di tendini gagliarde / così che resisteano al doppio taglio. cardarelli,
/ di selvaggina / e terre così sole che a percorrerle / qualunque cavalcante è paladino
per l'avventura cui andava incontro, che ebbe paura di se stessa. 8
8. in correlazione con quando, appena che, ha valore temporale e indica successione
e disse: madonna, ecco messer che toma. fioretti, xxi-944 (25)
scórsi / il puro ruscelletto, / che di sé promettea tanta dolcezza, /
dee., 2-1 (131): che così non fossi io mai in questa
io, padre, vere cotesto, che voi dite, come egli è. caro
! razzi, 5-3-3: dio voglia che così sia, come voi sperate. fagiuoli
. fagiuoli, i-5-334: -diavol, che tu sia femina da vero? -così
fosse! goldoni, vii-1047: -avete paura che egli non venga? verrà pur troppo
di tutte le cristiane preghiere; conclusione che le epiloga in una, e dà
bocchelli, i-172: è l'aratro che comprai alla pantegaccia, eh? così
concessivo: nonostante, sebbene, ancora che. boccaccio, dee., 2-7
e così; ma de l'uomo mostra che vi pensasse nel suo consiglio diligentemente quando
nostra. fra giordano, 3-34: che dicerà: il cotale mio vicino è ricco
lascia / poi fare a voi secondo che v'abbella. boccaccio, dee.,
non dicestù così e così al prete che ti confessò? 5. bernardino da
io mi ricordo insino quando ero fanciullo, che andavo alle prediche, e udivo dire
dice, perché ordine delle genti è, che moneta si faccia; ma cori o
lett. it., ii-77: ciò che a lui importa, non è che
che a lui importa, non è che la cosa sia ragionevole o morale o bella
ragionevole o morale o bella, ma che la sia. il mondo è cori e
facevo così e cori, mi accorsi che questa operazione non si poteva compiere troppo
tenere loro dietro. cavalcare tanto, che li trovare dormire cosi abbracciati, e
desto, / così sotto al bellico, che mi dà / passione assai. grazzini
grazzini, 4-18: o filippo caro, che vento t'ha cori guidato in queste
per adesso stare a registrare altri errori che questi pochi incontrati cori casualmente in un
fagiuoli, 1-5-249: credo sarebbe meglio che v'entrasse nel letto per affatto, ché
così, signor ferdinando, volete ora che facciamo quattro partite a picchetto? foscolo
: -ma via, mi dica una volta che impedimento è sopravvenuto? -abbiate pazienza,
così a la cieca, ma considerare che in certi tempi e in certi popoli
novellino, 20 (42): comandò che fossero pagati, e così furo.
del figliuolo di dio, la confortòe che non temesse; e così fece a
tempio. boccaccio, iii-6-6: e quel che l'un voleva all'altro piace,
de'medici, 67: seguiam maria, che presto al santo piede / non sollecita
in quiete. / così la mente che contempla siede. machiavelli, i-35:
iudico coloro avere sempre necessità di altri, che non possono comparire contro al nimico in
al suo spirar di fronde ingombra, / che la fredda stagion dai rami sgombra.
restaura. bruno, 3-33: sappiamo che, si noi fussimo ne la luna o
gl'incendi sarann'eglino mai altro, che movimenti impressi dall'applicazione immediata della volontà
bene si confanno con la musica, che in essi ha meno del verisimile.
in via di consiglio, al ministro che lo ha domandato. cori spetta agl'
non vengo a rimproverartelo. così vorrei che tu rispettassi le mie credenze. d'annunzio
occulte d'infiniti elementi il fascino in che ti sei compiaciuto. così le nobili
: volevo parlarvi anche dei piccoli grilli che scendono a migliaia pei campi mietuti e levano
pei campi mietuti e levano un coro che misura il silenzio della notte...
: vengono d'india tappeti persiani, che sono di seta; e que'piccoli da
ii-vm-16: ciò dee essere potentissimo argomento che in noi l'uno e l'altro sia
aperto,... / sì che veder si potean tutti quanti. boccaccio,
come l'altra maniera e cosi, che unisce e fa una tal quale attaccatura
fa una tal quale attaccatura di quel che s'è detto con quello che s'è
di quel che s'è detto con quello che s'è per dire, ed è
annunzio, iv2- 112: così fu che la mattina dopo ella uscì dalla casa,
fumose / delle tampe dan fuori ubriachi che cianciano soli. / e una gente
cianciano soli. / e una gente che beve soltanto di notte / (dal
): come è cori, messere, che il guardastagno non è venuto? grazzini
ha'cori, dimmi, ed a che effetto? g. m. cecchi,
. cecchi, 12: -voglion che quando /... / torna,
fatto. / - come così? acciò che la non guasti / il tutto.
, 6-1-1: ho sempre sentito dire che questi dottoroni, che stanno tanto su'
ho sempre sentito dire che questi dottoroni, che stanno tanto su'libri, riescon così
centenari si vanno a disotterrare de'morti che furono vivi così così. svevo,
lei? cori così. forse più no che sì. moravia, xii-177: -è
colletta, i-181: [fu prescritto che] le lettere chiarissero le oscurità della
come, siccome, nello stesso modo che, tal quale; come di fatto,
machiavelli, 160: ogni ragione vuole che, così come i latini per averla
(iv- 75): gli error che ci fa far l'ira e lo sdegno
4-389: mai più non cred'io che vi sia venuto innanzi, nobilissimi e onoratissimi
corpi di maggior circuito, alla misura che il lor suono è abile a dilatarsi
1-315: io so, amico mio, che del bastone, dirò così, servito
modo di avvertire il lettore o l'uditore che la locuzione ch'io sto per usare
per usare mi pare la più acconcia o che più s'approssima a quel concetto ch'
. cecchi, 6-152: vi sono luoghi che l'indigenza, la vergogna, l'
cosa si ste'di cori, sanza che alcuno mutamento si scorgesse nel conversare compagnevole
: -taci: se udito avessi quel che al furba suo adesso dicea,..
adesso dicea,... ti parrebbe che non fussino arti: domandane costui.
ripudiarle. e poi i mariti sono quei che ve le conducono! così è,
: donne mie, mi negherete / che un galante, che vedete / caro a
mi negherete / che un galante, che vedete / caro a molte, a
gli uomini sudano più per nuocere altrui che per giovare se stessi '.
: quante volte, quanti anni sono, che avete cominciato a cadervi? voi non
-è pur di ferro. -e così, che ve n'è egli? — o
ve n'è egli? — o che vorreste voi per un soldo, un anello
tornano i conti? non è vero che per voi c'è il risparmio che ho
vero che per voi c'è il risparmio che ho detto? -come vuoi, andiamo
. nievo, 54: soventi accadeva che per dar ragione di una [bugia
croce, iii-23-16: la controriforma prese quel che le bisognava e le conveniva, dappertutto
eccum e sic. cosicché (così che), cong. per modo che,
così che), cong. per modo che, talché (con valore consecutivo)
la trista vita, non ti vo'dire che ladri mestieri egli sia costretto ad esercitare
spontaneamente in un solo periodo, così che tu, leggendo, stai pur sempre
quell'uomo mi condusse poi a conchiudere che la coscienza ognuno di noi se 1'
molti sarebbe un sorbir un uovo quello che pare ad altri gravissimo malefizio. d'
cosicché quasi ci si rallegra... che vi siano alcune opere belle sulle quali
. aveva imparato ad annullarsi, così che a volte si risvegliava come impaurito e
ombra umida invadeva la via affollata così che non se ne vedeva il fondo.
più il capestro della servitù mano mano che progrediscono nella via del così detto incivilimento
diavolo,... per quello che sapevamo di prima, doveva esistere a
e il cosidetto libero arbitrio non esser più che uno de'tanti centauri, chimere,
feste possibili, tranne le cosidette patriotiche, che però non son feste, bensì vere
la riconquista della semplicità o ingenuità che i cosidetti classici ci avevano rubate.
preceduta da un gran prologo teorico, che sol esso, a dir vero,
. bocchelli, 1-63: si diceva che il cosiddetto basso clero, per molte
bare] assai potute annoverare di quelle che la moglie e 'l marito, gli
in tal modo, tale, che è di questa maniera (come si
(99): entrò in pensiero, che questo volesse dire, che un così
pensiero, che questo volesse dire, che un così fatto re, non essendovi il
amore proprio la superbia; perché subito che l'uomo s'ama di cosifatto amore
: e al duca fu fatto conoscere che, se le nostre genti entrassero a
entrassero a quello così fatto chiuso, che irrimediabile era la perdita della città.
e lodava la mia buona fortuna, che avevo cori fatto figliuolo. firenzuola,
fatto, ognora / sue prove fa ciò che la terra spira, / e ciò
la terra spira, / e ciò che co'suoi raggi il sol ne tragge.
da quegli scarafaggi grandi e neri morati, che in cima al capo hanno due coma
leopardi, iv-30: l'accademia pensa che l'invenzione di questa cori fatta macchina non
se qualcuno leggerà questa storia, dirà che una battaglia così fatta è un'invenzione della
, 2-145: fiore però disse subito che non si sarebbe mosso. egli era cosiffatto
si sarebbe mosso. egli era cosiffatto, che nella macchia si trovava a suo agio
nella macchia si trovava a suo agio meglio che a casa. -anche con iperbato.
lei far piue / per allegrezza nuova che s'accrebbe, / quand'io parlai,
, / molto sarà di mal, che non sarebbe. giov. cavalcanti, 103
cosimo o il cosimo): il frutto che produce [la pera cosinta, o
[s. v.]: che sia ima pera di sapore politico; e
sia ima pera di sapore politico; e che le pere cosime siano parenti delle stelle
stelle medicee? 2. agg. che ha la forma della pera cosima.
mi piacquero i formaggi e le frutta che mi mandaste ieri. = dalla
cosinulòide, sf. matem. curva che rappresenta la variazione del coseno di un
. puoti, 102: 'cosetore', che dicesi * sarto 'e 4
sarto 'e 4 sartore ': quegli che taglia vestimenti e li cuce.
iii-739: non si vedevano di roma che... qualche torre e qualche campanile
. cosmési, sf. tecnica che provvede alla cura particolare della bellezza della
al volto od alle membra dell'uomo (che qui vuol dire specialmente donna).
parte della me dicina, che ha per oggetto la conservazione della bellezza
(plur. m. -ci). che ha la proprietà di conservare, curare
bagno, belletti, ciprie e simili) che serve a detergere, conservare in buono
mandorle dolci; gli è runico cosmetico che renda il morato ai capelli e non pregiudichi
più fini e dei più soavi cosmetici, che emilia tromba distendeva sul suo volto ridendo
sua voce roca di donnaccia ubbriaca, che contrastava così forte con la beltà pura
. gozzano, 132: oimè! da che non giova il tuo belletto / e
voce dotta, dal gr. xoofjmnxóc 4 che concerne l'adornamento '(v.
di valori universali, secondo una visione che abbraccia l'intera realtà universale.
[s. v.]: dicesi che una stella nasce 4 cosmicamente \ quando
in cui si trova il sole; e che tramonta 4 cosmicamente 'quando tramonta al
(plur. m. -ci). che appartiene, che si trova nel cosmo
. -ci). che appartiene, che si trova nel cosmo; che è proprio
, che si trova nel cosmo; che è proprio, caratteristico dell'universo.
forze cosmiche connesse colle sorti dell'uomo che parte loro ubbidisce, e parte le
vita / il nucleo sentirai, fin che smarrita / t'immerga nella universal presenza
universal presenza. onofri, 50: spirito che creasti questa scena / di cascinali e
e una legge. 2. che riguarda, che ha per oggetto tutto
. 2. che riguarda, che ha per oggetto tutto l'universo,
ha per oggetto tutto l'universo, che abbraccia, comprende tutta la realtà nella
condannato a soffrire. 3. che racchiude in sé valori universali, che
. che racchiude in sé valori universali, che ha un senso, un significato assoluto
del grido sconsolato e cosmico del pescivendolo che fa pensare al fragore imbottigliato d'una
4. astron. ant. che si verifica di giorno, quando il
di tutte le persone. percioché quello che i greci chiamarono 'cosmo 'con nome
creato; la quale non è altro che il disordine sottentrato all'ordine, la
fatto storico, ma un fatto storico che ha la sua propria qualità, diversa
da filosofie, hanno distrutto il mondo che la religione e la filosofia idealistica presentavano
come qualcosa di vivente, un dramma che noi stessi facciamo. campana, 83:
o repentina, l'attesa di morire che noi chiamiamo vivere, e proprio anche l'
gr. xoop. o
che porta ornamenti '(da xóoiaoc
di passaggio certe particolarità di cosmogonìa, che avranno correlazione col mio assunto. buonafede,
sua cosmogonia il burnet è tanto innamorato, che gli pare che i sacri e i
è tanto innamorato, che gli pare che i sacri e i profani monumenti e tutti
cosmogonia più magistrale e pitagorica di quella che ci rappresenta l'universo, dalla sublime
calcolo infinitesimale è più opera di leibniz che di newton, almeno per quanto riguarda
riguarda i segni, i simboli, che in matematica sono tutto. e quella
(plur. m. -ci). che si riferisce alla cosmogonia, proprio della
universo; particolare ramo della scienza astronautica che ha per fine la descrizione del cielo
leonardo, 7-i-25: or non vedi tu che l'occhio abbraccia la bellezza di tutto
de la cosmografia, e de le cose che corrono a la giornata, e dei
, e dei princìpi del mondo, secondo che stanno oggi. soderini, i-91:
soderini, i-91: ancora è da sapere che dai principii dell'astronomia e cosmografia si
l'universo, come dalla voce istessa (che altro non importa che descrizione del mondo
voce istessa (che altro non importa che descrizione del mondo) ci viene disegnato.
, 4-1: la cosmografia è una scienzia che si adopra intorno alla descrizione del mondo
illuminazione, ombra ed altri accidenti, che da queste dipendano. e questa scienzia
. papini, 8-34: dalle cosmografie che si trovano nei libri sacri e nei miti
cosmografia in uno istesso significato, dico che la terra si può modernamente dividere con
: finalmente della geografia e cosmografia, che sono le descrizioni del sito particolare delle
le cognizioni] come l'hanno coloro che studian la cosmografia su'mappamondi: dove
leopardi, 826: mi accorgo bene che la terra ha mutato figura, e che
che la terra ha mutato figura, e che è diventata a uso delle pagnotte,
più tonda, come era al tempo che io studiai la cosmografia per fare quella
abitabile. bisticci, 2-113: cosmografia, che aveva bellissima, di grandissima ispesa.
(plur. m. -ci). che riguarda la cosmografia, che si riferisce
). che riguarda la cosmografia, che si riferisce, che ha rapporto con
la cosmografia, che si riferisce, che ha rapporto con la descrizione dell'universo
torricelli, 155: io concederei che procedesse dalle piogge dell'emisfero antartico,
, se le relazioni cosmografiche mi assicurassero che quel profluvio continuato di venti impetuosi si
al dottissimo pausania, scrittor greco, che sedeva nella classe degli autori cronologici,
improvviso venne uno svenimento così grande, che fu stimato morto; onde i cosmografi tutti
centro della terra, secondo quell'opinione che... più m'aggrada; e
altra misura, secondo quell'autor pure che più mi piace. 2.
opera, intitolata 4 ortografia ', che dichiara i vocaboli, e mette molte esposizioni
terra, figurorono in terra una linea equinoziale che cade perpendicolarmente sotto la linea celeste figurata
v.]: la cosmologia, che è la dottrina del mondo, può essere
: la natura delle cose già prima che dal calcolo era stata indovinata dall'istinto
(plur. m. -ci). che riguarda la cosmologia; che si riferisce
). che riguarda la cosmologia; che si riferisce all'ordine, alla costituzione
, prova cosmologica: uno degli argomenti che deduce e dimostra 1'esistenza di dio
di dio dai caratteri intrinseci del mondo che, nella sua imperfezione e contingenza,
). cosmonàutica, sf. scienza che studia la navigazione negli spazi al di
(plur. m. -ci). che si riferisce alla cosmonautica. cosmonave
sf. astron. ramo dell'astronomia che studia le leggi che regolano l'universo.
ramo dell'astronomia che studia le leggi che regolano l'universo. = voce dotta
cosmòpoli, sf. letter. città che presenta caratteri universali (in quanto accoglie
: egli è affascinante come un gentleman che viene dalle cosmopoli del mondo. idem,
difenda alcuna volta disputando con me, che essendomi fatto un vero cosmopolita vagando in
in là, non professo parzialità per altro che per quello che è ragione ed evidenza
professo parzialità per altro che per quello che è ragione ed evidenza, e che,
quello che è ragione ed evidenza, e che, * caeteris paribus ', tanto
, 4-266: le rispose il pagan che in quella banda / da due giorni era
giorni era giunto un ciurmadore, / che avea di privilegi una ghirlanda, /
e quando cittadino romano fu lo stesso che cosmopolita, non si amò né roma
concentrano l'affetto loro in un'astrattezza che non si trova in nessun luogo.
grande onore chiamandosi 'cosmopoliti ', che è quanto dire cittadini del mondo;
usanze, costumi di tutto il mondo; che considera e giudica le cose in una
gruppo, anche un'età storica); che risulta o è composto da diversi elementi
città cosmopolita fino dal- l'ovo, che si piglia e si assimila tutto. de
generali dell'arte e della scienza, che non hanno patria. carducci, i-1259:
informati a progresso materiale e modernità, che si sovrappongono al costume nazionale e regionale
e del contrasto fra i vari elementi che lo compongono -fra la tradizione indigena schietta
dei quali è quello della funzione cosmopolita che hanno avuto gli intellettuali italiani fino al
ciò rassomiglia agli uomini veramente eccezionali, che sono reclamati dall'umanità intera, e
intera, e dei quali enfaticamente si dice che hanno per patria il mondo.
antico savio della gentilità, per mostrare che oltre alla patria particolare, alla quale la
sorte del nascere ci ha attaccati, e che richiede perciò da noi alcuni particolari e
cosmopolitia, sf. potere politico che si estende a un gran numero di
universale. gioberti, 1-iii-502: che tale cosmopolitia si riduca a un egoismo
niuno vorrà stupirsene; conciossiaché, in che modo potrebbe amare tutti gli uomini chi prima
(plur. m. -ci). che si estende a un gran numero di
estende a un gran numero di popoli, che comprende gran parte del mondo; universale
civilmente, riguardo all'italia, ciò che è religiosamente in ordine al mondo..
etruschi, e a quel piccolo oriente che le colonie piantarono sui lidi mediterranei.
]: 'letteratura cosmo- politica ', che comprende e giudica in proporzione del loro
sé stessa, e nella forma classica che ebbe dal mazzini, era umanitaria e
e perciò il contrario di quel nazionalismo che divenne attivismo. = deriv.
contrastanti; tendenza all'universalità; dottrina che considera tutti gli uomini cittadini di un
forse troppo mista, senz'altra tradizione che il cosmopolitismo. pioverle, 5-260:
ma vi è un cosmopolitismo più intimo che deriva dall'università per stranieri.
. (plur. -i). apparecchio che per mezzo di illusione ottica permette di
non si conosca bene l'uso o che non si riesca a identificare con esattezza
va e viene, / secondo che egli è spinto in su e in giù
né si alimenta con altra virtù / che del vento che l'empie. nievo,
con altra virtù / che del vento che l'empie. nievo, 64: maestro