Grande dizionario della lingua italiana

Prototipo edizione digitale

Risultati per: che Nuova ricerca

Numero di risultati: 1192291

vol. III Pag.79 - Da CHINA a CHINARE (48 risultati)

del disagio... / so che alla china ogni santo aiuta...

andare vacqua per la china: lasciare che le cose seguano il loro corso (

prometto, l'acqua alia china, che parendogli io ci andassi freddo, cominciò

acqua per la china, e dice, che la provvidenza fa le anime e poi

), sf. bot. albero che cresce spontaneo nella zona andina settentrionale (

specie, assai affini tra loro, che costituiscono il genere cinchona della famiglia rubiacee

stesso nome si indica la corteccia, che si ricava dall'albero abbattuto, e

oscurissima è pure l'indole della corteccia che chiamiamo china china;... ma

terzana. questa febbre è il tributo che si paga dai forestieri a quest'aria pestilenziale

dalla febbre. foscolo, xiv-24: temo che la debolezza sopravvenutagli superi la forza della

più preziosa di quella corteccia febbrifuga, che conosciamo col nome di chinachina. pavese,

, e forse di varia composizione, che ci viene dalla china in piccoli pannelli.

inchiostro di china, gli dànno un che di saggio antico. = dai

grafia china dei primi esploratori portoghesi, che ne furono informati dagl'indiani o dai

(255-206 a. c.), che allora unificò il paese in un grande

, 1-5x9: « quella numerosa popolazione che... fu il primo movente

ciò alltndiano) come inutili i fatti che non hanno se non un valore teorico e

chim. composto omologo della chinolina, che si ottiene per reazione fra l'anilina

: tanto disdegna qualunque la mira, / che fa chinare gli occhi di paura,

chinare gli occhi di paura, / però che intorno a'suoi sempre si gira /

volgar., v-78: in verità colui che si umilierae, sarae nella gloria;

umilierae, sarae nella gloria; e colui che chinerà gli occhi, quello sarae salvato

varchi, v-24: e chi non sa che, chinando alcuno la testa a chi

4-20: ritorniamo a quella medicina, / che noi ti demmo appresso alla marina.

alfieri, i-20: mi parve di vedere che gli occhi di tutti si fissassero sopra

, de'quali la nostra storia dice soltanto che non facevano altro che mangiare, chinare

storia dice soltanto che non facevano altro che mangiare, chinare il capo, sorridere

capo, sorridere e approvare ogni cosa che dicesse un commensale. carducci, 421

421: china su 'l pio mister che si consuma, / china il tuo

qualcuno a curvarsi (per osservare qualcosa che ha attirato la sua attenzione).

, i-108: a tutte le stranezze che mi fanno / convien ch'io chini il

zio crocifisso gli finiva sempre così, che gli facevano chinare il capo per forza,

. pavese, 7-108: « vedi quello che han fatto in italia », mi

. bassani, 1-169: un uomo che mai aveva chinato il capo, uno che

che mai aveva chinato il capo, uno che aveva tutte le carte in regola per

di gran lunga maggiore a te, che sei figliuolo eccelso di dio, chinare

, 9-9: la notte de'passi con che sale / fatti avea due nel loco

piano. ariosto, 19-80: dato che fu de la battaglia il segno, /

scosse di tanti e sì fieri martelli, che non sì tosto è alzato l'uno

non sì tosto è alzato l'uno che l'altro è chinato. d. bartoli

: chinando il collo del pallone tanto che n'esca fuor della bocca il fumo

'l ghiaccio, / senza temer, che forza d'altri venti / turbasse un raggio

parve molto male, / quando sentì che parte guelfa china. 8.

70-18: torello, recatosi in concio che era gottoso e debole, si mette il

a rizzarmi suso; egli è il meglio che io mi chini e che io appoggi

il meglio che io mi chini e che io appoggi il capo alla lettiera e che

che io appoggi il capo alla lettiera e che, per tua consolazione e mia,

mostrerà per lo lungo un bollimento di spiriti che ne svaporan fuori con maravigliosa prestezza.

vol. III Pag.80 - Da CHINASI a CHINETOSI (49 risultati)

chinò a prendere dall'arca una cassetta, che aperse con una piccola chiave. sbarbaro

, vii-596: già spunta il sol, che le nostr'ombre indora; / chinianci

due nuvolette sole, / sul bianco vecchio che si china / venerabondo al sole.

, 3-290: veggiamo anco del sole, che... quando china, allora

siviglia: questo viene a dire, che 'l dì chinava, e la notte succedeva

: chi le taciturne porte / guarda che la notte / ha aperte sull'infinito?

e sbigottirà. forteguerri, 7-112: che dirà il fior de'saracini,

vere 'e dal sufi, -asi * che indica gli enzimi '. chinata1

dalla fanciulla una chinata di capo che non diceva di no. chinata2

giamboni, 4-380: la fonte che usavano per bere, era nel

intorno alle sue radici, per cagione che cotal luogo non è dirupinato,

. -occhi chinati: bassi, che guardano a terra (per vergogna)

gelo / chinati e chiusi, poi che 'l sol li 'mbianca / si drizzan tutti

per zucche tonde, quando son vecchi poi che vanno chinati quasi per terra con la

la famiglia de'fiori e dell'erbe che a poco a poco alzavano il capo chinato

stato mezz'ora a godermi la commedia che facevano 'ntoni con la barbara, che

che facevano 'ntoni con la barbara, che mi dolgono ancora le reni dallo stare

chinato dietro il muro, per sentire quello che dicevano. d'annunzio, iv-2-806:

mi / con la persona, awegna che i pensieri / mi rimanessero e chinati

: fu... di statura più che mezzana, ma alquanto chinato. b

nuvol vada / sovr'essa sì, che ella incontro penda. buti, 1-798:

contro il chinato della garisenda, sì che al fiero e ispido peregrino il fantastico cader

, i-393: questo testo è chiaro; che questo chi- natore d'ale, cioè

segg.), cioè 'colui che china le ali chinatura, sf

contrario del sole, e se altri vuole che ella sia in refrazione di luce trasmessa

in suo luogo l'irsuto e melanconico pino che protende le braccie cenciose, gravi

mancava... il chincagliere ambulante che in quei giorni di baldoria faceva ottimi

2. agg. raro. che ama l'orpello, che si compiace

. raro. che ama l'orpello, che si compiace di ima decorazione vistosa e

dossi, 542: il fornaio, che già faceva la cosa più buona del

scintillanti. soffici, ii-69: ciò che il mago traeva dalla misteriosa cassetta ed

: in un battibaleno avevano bell'e che messo a soqquadro tutta casa: seggiole

, ii-464: non voglio mica piangere che siano finite le figurine, e i presepi

e guarda costui e dice: « che fai tu? » e quelli dice:

a chinche è colto quillo, quillo che fu su per l'aere? * e

siena, 2x6: e però dico, che avendo 10 di questa materia predicato fra

, il mio dire operò tanto, che se io non l'avessi predicato,

chinèa, sf. ant. cavalcatura che sa tenere l'ambio, adatta

, 20-48: eh sta'ferma, che ci hai stracchi. tu l'hai a

. 3. stor. cavallo bianco che i re di napoli (da carlo

pontefice. quest'era l'omaggio, che i re di napoli e di sicilia rendevano

per ministri, patti di amicizia, che furono: abolire per sempre il dono della

, 7-2-141: l'altro fia una chineuccia che io ho, ovvero il leardo che

che io ho, ovvero il leardo che cavalco io, e che aveste voi.

ovvero il leardo che cavalco io, e che aveste voi. = = da achinea

dalla medesima banda, come quei cavalli che chinei o portanti sono chiamati.

cinconidina, chinidina, ecc.) che entrano nel mi scuglio.

quitta col sufi. lat. -etum, che indica una molte plicità di

chinetòsi, sf. medie. malessere che si manifesta con nausea, vomito,

vol. III Pag.841 - Da CORROTTO a CORRUCCIATO (4 risultati)

): pensò più e più fiate che modo devesse tener a levarsi questo nome,

da le trenta coste »; di che il povero uomo ne fu per impazzire.

veramente indecente e dissoluto, non bisogna che una dama vi si trovi; e se

avvedutamente procurerà d'introdurre qualche discorso che distragga ad oggetti piacevoli ed indifferenti. tommaseo-

vol. III Pag.842 - Da CORRUCCIO a CORRUGATO (59 risultati)

(il cielo, il tempo); che si agita minacciosamente (il mare)

. 3. figur. che incute paura, timore, che lascia

figur. che incute paura, timore, che lascia sgomenti, che fa presagire una

, timore, che lascia sgomenti, che fa presagire una minaccia, terrificante.

m'è curucciata, / da poi che 'n questi tormenti mi misi.

tormenti mi misi. 5. che manifesta ira, sdegno, risentimento,

corrùccio, sm. sdegno contenuto, che si manifesta attraverso un atteggiamento di imbronciato

d'ira ho tal dovizia, / che ben ne posso vender e donare. bencivenni

il corruccio non meno al tornar tosto che al venir tardi [dei mariti].

70: o carmagnola, tu pensasti che oggi / il giovenil corruccio alla prudenza /

carducci, 214: chi l'ha detto che fremente / di terrore e di corruccio

: la tetra malinconia e il contenuto corruccio che si leggeva nelle facce di certuni dava

aere / ajace figlio d'oileo, che in petto / non ha virtù che di

, che in petto / non ha virtù che di corrucci e sangue.

da un tremito gagliardo, e pareva che l'agitazione si comunicasse alle fondamenta della

/ di tanta grazia il mondo, che corruccio / porrà per lei. [sostituito

]. 4. ant. pianto che si fa all'estinto, corrotto.

salutatela e pregatela da mia parte, che sia leale dama e che lo scambio,

parte, che sia leale dama e che lo scambio, che ella ha preso di

sia leale dama e che lo scambio, che ella ha preso di me,

, m'ha recato alla morte, e che di me non prenda corruccio. chiari

colla faccia incerata, pare a me che si studino di togliere al carnovale tutto il

. marino, vii-253: allora sì che il maestro del canto entra in colera

il libro a terra e poco meno che per istizza totalmente non lo straccia.

lo riprese corrucciosaménte, unde mostra che dante molto si vergognasse. =

ciuso, currucciuso), agg. che è facile al corruccio, allo sdegno

dipartimento di pompeio, fortuna non permise che pompeo e sua gente scampassero così liberi.

si levò un giovane uomo di roma che ebbe nome caio mucio, il quale era

era molto disdegnoso e corniccioso di ciò che il popolo di roma non fu assediato

mira / così bella una ninfa, che alla stessa / cornicciosa giunon bella parea.

o dai famigliari l'uomo magro e bruno che già era segnato a dito tra i

fuorusciti, il poeta de'ghibellini cornicciosi che scendeva in inferno per trovarvi i papi

. 2. ant. fastidioso, che procura malumore (un fatto, una

dolente, en fede mia, / che mia -non par che sia alcuna cosa,

mia, / che mia -non par che sia alcuna cosa, / altro che

par che sia alcuna cosa, / altro che cosa - corrucciosa e ria.

non suo, quel corrugamento della fronte, che pare disprezzo ed è dolore.

la grande aspettazione della cosa più grande che il portento dei mille. si assisero

. di corrugare), agg. che corruga, che ha il potere di far

), agg. che corruga, che ha il potere di far corrugare,

5-90: giungevano alcune frasi a mezzo, che gli facevano corrugare vieppiù le ciglia,

, per passeggero affetto, faccia giovanissima che non ha grinze. imbriani, 1-158

'. svevo, 3-550: ecco che la fronte si corruga perché ogni parola

rimise a sedere con un piccolo gesto che voleva dire « lo so » oppure:

dire « lo so » oppure: « che me ne importa? »; un

superbo; e la smorfia della bocca che lo accompagnò e il corrugar della fronte

. magalotti, 17-73: hanno opinione che sia di maravigliosa virtù [la polpa

d'un sugo astringente e così austero, che allarga e corruga le labbra. vico

del tatto freddo e de'sudori colliquativi che dànno a divedere un gran dilagamento de'

, il tatto infocato ed aspro, che con l'asprezza significa troppo al di fuori

ditemi un poco, cotest'acqua, che corruga e ritira in su la pelle ricascata

là quella rosa è offesa dal sole, che gli ha dato la vita; si

tommaseo-rigutini, 3491: del mare diremo che a legger venticello s'increspa, a

disse, indicando la taciturna pianura lagunare che qua e là si corrugava al passaggio

corrugata il ciglio, / uom par che frema di veduto oltraggio. oriani,

/ quella tua muta corrugata faccia / che par sogni l'inganno od il congedo /

sogni l'inganno od il congedo / e che piacere a me par che le spiaccia

/ e che piacere a me par che le spiaccia. palazzeschi, 3-62: l'

alterezza. 4. bot. che ha, durante la prefogliazione, la

vol. III Pag.843 - Da CORRUGATORE a CORRUTTELA (51 risultati)

del sopracciglio composto da un fascetto muscolare che si stende orizzontalmente lungo tutta l'arcata

rugarsi; contrazione della pelle che provoca rughe, aggrinzamelo. tramaier

corrugazione dell'estremità de'canali sanguiferi, che restano aperti pel distaccamento della secondina.

. letter. balenante, lampeggiante, che lancia faville, bagliori. bibbia

dal cielo, e risplenderà in quelle cose che sono sotto il cielo. s.

della terra, per li miracoli coruscanti che feciono li santi predicatori.

. 2. per simil. che riflette bagliori, sfavillìi; che irradia

. che riflette bagliori, sfavillìi; che irradia riflessi luminosi; lucente, scintillante,

villa medici, il vascello, senza che mi si affacci una visione eroica fiammante

corruscar, né figlia di taumante, / che di là cangia sovente contrade.

t'annidi / nel proprio lume, e che dagli occhi il traggi, / perch'

amari e pontici. / vedrem poi che di nubi ognior si offuscano / le

batta ne 'l raggio de gli occhi, che fiero corusca si come / tra i

le cruente imagini dei combattitori... che coru- scavano dalle pagine di plutarco.

come un grande clipeo di rame / che in barbariche pugne corrusca ondeggiando, poi

scala del paradiso, 315: quegli che altrimenti vuole combattere con tra il demonio della

della bestemmia, è simile a colui che pensa di tenere la corruscazione colle mani

dante, conv., ill-vm-ii: e che è ridere se non una corruscazione de

-chi). fiammeggiante, balenante; che manda faville; che irradia luce intensa

, balenante; che manda faville; che irradia luce intensa; luminoso.

., 17-122: la luce in che rideva il mio tesoro / ch'io trovai

simile in vista / alla corrusca folgore che giove / vibra dall'alto a sgomentar

ii-647: ma ingombre del muto / nembo che si prepara / son le cime ov'

, di scintille e di ottoni, che trascinavasi dietro il profumo dei campi e

sannazaro, iv-215: questo è l'onor che del ben far s'aspetta: /

gloria le corusche piaghe, / poi che non lice in ciel cercar vendetta. d'

/ càstore, plenitudine di spirti / che la corusca melodia conduce. negri, 1-522

. sono opere di magnifica fattura e che da sole già possono dare qualche idea

, brillante, luccicante, rilucente, che irradia riflessi lucenti, che riflette bagliori

rilucente, che irradia riflessi lucenti, che riflette bagliori, sfavillìi. monti

sep., 205: il navigante / che veleggiò quel mar sotto l'eubéa,

oh come là nella corusca / distesa che s'inarca verso i colli, / il

. benivieni, i-85: le chiome che fur già candide e bionde, /

/ forme di tal corusca virtù penetrate che alcuna / d'occhi mortali forza non

sprezzante. 4. figur. che mostra odio, ira, forte turbamento

o fermentazione, e corruttela ancora, che ammontato, e per il tempo, facilmente

b. croce, iii-23-162: quel che non si può distruggere, bisogna adoperarlo

bisogna adoperarlo e piegarlo ai propri fini: che è forse un modo di distruggerlo,

ch'egli fusse ne'tempi suoi uomo che tanto detestasse il vivere molle quanto egli

il vivere molle quanto egli, e che tanto fusse amatore di quella asprezza di vita

fusse amatore di quella asprezza di vita che voi lodate; nondimeno e'conosceva non potere

in tanta corruttela di secolo, dove uno che si volesse partire dal comune uso sarebbe

sua parola, col non avere permesso che in tanta corruttela di costumi e di disciplina

del riccio, 3-292: quel vizio, che ora per la corruttela de'moderni costumi

anche l'animo di convincere il marchese che noi abbiamo, malgrado l'universal cornitela

cornitela, qualche dama in italia, che posta al confronto non sarebbe facilmente eclissata

60: dinanzi a me non istavano che il concetto della virtù lombarda nel medio evo

perché dai alle cose temporali un valore che non hanno; perché non senti abitualmente

non hanno; perché non senti abitualmente che dio è il tuo solo bene, e

dio è il tuo solo bene, e che nessun uomo, nessuna cosa può impedirti

seguire la corruttela. per questo appunto che corruttela è l'effetto, siffatta voce indica

vol. III Pag.844 - Da CORRUTTIBILE a CORRUTTIVO (89 risultati)

dei vecchi... non sono generalmente che la più ignobile forma di prostituzione,

scelleraggini, le rabbie, le invidie che sono oggi tra'frati? sarpi,

: ogni buon termine di aritmetica voleva che con le corruttele degli uomini scelerati da'

v. borghini, 1-2-561: ma che già mai ci fusse non dico generale

, ma per numero considerabile, eziandio che alcun luogo o provincia d'italia ne

più al plur.): ciò che determina o contribuisce a determinare tale alterazione

capi: dottrina, sacramenti e carità, che tutti tre chiamano concilio. narrò le

peregrini, xxiv-113: tra le corruttele che a contaminar la facondia prosaica novellamente serpeggiano

. a. cocchi, 5-2-223: il che io credo che sia avvenuto non solo

cocchi, 5-2-223: il che io credo che sia avvenuto non solo per la trascuraggine

corruttela del loro gusto nell'eloquenza, che gli fece pensare di correggere alcuni da

la guerra non era cosa più difficile che con egual disciplina adorar in un'istesso

in questa oggidì corruttela di milizia pare che sia in tutto contrario alla giustizia e alla

1-31: e mi pare anche troppo, che in questo stato di corruttela universale del

le chiamiamo * belle lettere ', quasi che non sieno altro che fiori e fronde

', quasi che non sieno altro che fiori e fronde, e frutto alcuno non

era pure in tale dissoluzione e corruttela che al primo cozzo coi barbari perdé tutto,

corruttela ed abbusione ene redutta nel mondo, che le proprie matre non vogliano allattare li

questi titoli di consuetudine universale a quella che non può essere... non è

corruttela, non può numerarsi tra'governi che sono laudati, ma di necessità inclinano

pensavano ai modi di resistere alla piena che veniva loro addosso: le deliberazioni loro

agg. (superi, corruttibilissimo). che può facilmente corrompersi o esser corrotto;

può facilmente corrompersi o esser corrotto; che è soggetto a deteriorarsi, a decomporsi

: la buona madre di famiglia dee procurar che più tosto sian mangiate quelle [cose

tosto sian mangiate quelle [cose] che si corrompono più facilmente e far conserva

più facilmente e far conserva dell'altre che più lungamente si difendono dalla corruzione,

difendono dalla corruzione, se ben quelle ancora che son corruttibili posson ricever molti aiuti,

non son già corruttibili colori, / che le belle figure han colorite. / misture

riparazione incominci dalla... credenza che diamo a'detti di cristo, allora

molti accidenti corruttibile. 3. che è soggetto a perire, mortale, caduco

, inf., 2-14: tu dici che di silvio il parente, / corruttibile

, x-145: ché bisogno è, che questo corpo corruttibile si vesta di saldezza

di saldezza; e questo corpo mortale bisogna che si vesta di vita che non verrà

mortale bisogna che si vesta di vita che non verrà meno. passavanti, 270:

passavanti, 270: vermine di quegli che si ingenerano ne'corruttibili e fastidiosi corpi

io debbo avere maggiore odio di me che uccido ranima, che è infinita.

odio di me che uccido ranima, che è infinita..., che verso

che è infinita..., che verso di colui, che vi uccide il

.., che verso di colui, che vi uccide il corpo, che è

, che vi uccide il corpo, che è cosa finita, perocché o per uno

; però ch'ell'è cosa corruttibile e che non dura 10 verdura sua; ma

e piaceri a'loro corruttibili sposi, che debbon fare adunque le spose del celestiale

334: mi resta desiderio di sapere che cosa è questa bellezza spirituale, che fa

sapere che cosa è questa bellezza spirituale, che fa ognuno de l'incorporei bello,

per essere di materia corruttibile, ancora che mai facessero disordini, bisogna manchino.

quanto li stimoli della corrottibile carne, penso che non sia alcuna di voi che per

penso che non sia alcuna di voi che per esperienza provato non l'abbia.

perfettibile ma corrottibile, 4. che può essere distrutto (in contrapposizione a

, significa le cose naturali corruttibili, che cotidianamente compiono la loro via, e la

tutto col suo creatore mediante l'amore che gli ha e il suo desiderio che ha

amore che gli ha e il suo desiderio che ha d'unirsi con lui e di

, ma ancora favorisce la religione più che qualsivoglia altra sorte de filosofia; come

altra sorte de filosofia; come quelle che poneno il mondo finito,..

galileo, 396: però, per far che 'l corpo celeste sia corruttibile, basta

'l corpo celeste sia corruttibile, basta che in natura ci sieno corpi che abbiano

, basta che in natura ci sieno corpi che abbiano contrarietà al corpo celeste; e

sono gli elementi, se è vero che la corruttibilità sia contraria all'in- corruttibilità

e solo eterno è l'essere, che ha per dolce il bene e 'l

crede, anzi si tiene per certissimo che sieno mai in alcun tempo stati tagliati né

penetrati da nessuno, non si sapendo che vi sieno né strade da caminare,

strade da caminare, e solo si crede che il tempo li vada rinovando come segue

. mascheroni, 834: chi è costui che d'alti pensier pieno / tanta

? / è il divin galileo, che primo infranse / l'idolo antico..

sopra immobil trono. 5. che non è durevole; effimero, passeggero

per dare buono esemplo a'nostri cittadini che sono e che saranno, d'essere leali

esemplo a'nostri cittadini che sono e che saranno, d'essere leali al

amare meglio memoria di fama di virtù che la corruttibile pecunia. lorenzo de'medici,

lorenzo de'medici, 86: concedi che ingannar non ne lasciamo / da mondane lusinghe

san paolo paragona il cristiano all'atleta che, per guadagnare una corona corruttibile,

era in tutto astinente 6. che non mantiene il proprio valore o la

perché non han sale. 7. che si lascia facilmente corrompere, che può

7. che si lascia facilmente corrompere, che può essere corrotto con denaro, con

infra loro [i tribuni] qualcuno che fussi, o pauroso, o corrottibile,

. segni, 5-98: onde nasce, che sovente v'è dentro uomini molto poveri

sagredo, 120: la servitù, che fanno i cavalieri alle dame...

i versi. 8. ant. che genera infezione, ammorbamento. -anche al

villani, 1-2: e alquanti dissono, che del puzzo di questo fuoco si generò

corruttibile e il più pestifero peccato, che quello del guelfo o ghibellino. 9

9. sm. ant. ciò che appartiene alla sfera del contingente, del

del mortale (in contrapposizione a ciò che è eterno, infinito, assoluto).

per acquosità poscia a lui mescolata, che si corrompa e rivolgasi per varie cagioni

nella sensibile; anzi in ogni creatura pare che sia una corruttibilità dalla sua prima creazione

, 396: però, per far che 'l corpo celeste sia corruttibile, basta

'l corpo celeste sia corruttibile, basta che in natura ci sieno corpi che abbiano contrarietà

basta che in natura ci sieno corpi che abbiano contrarietà al corpo celeste; e

tali sono gli elementi, se è vero che la corruttibilità sia contraria all'incorruttibilità.

, 2-3-6-249: non v'accorgete voi che ogni parte della materia universale del mondo

ridicolo, ma contuttociò è naturale, che la nostra corrottibilità, e degenerabilità,

corruttivo, agg. atto a corrompere, che ha la facoltà di generare corruzione.

vol. III Pag.845 - Da CORRUTTORE a CORRUZIONE (65 risultati)

vene- nosa specie e corruttiva disposizione, che chiunque li guardava si convertiva in pietra

;... perocché non è possibile che il tufo ovvero altra tenera pietra non

del frumento. mauro, xxvi-1-193: ciò che n'entra nel corpo e ciò che

che n'entra nel corpo e ciò che n'esce / in sé tiene difetto

, e impazienti contro ai cavalli, che a quelli concedano piu anni di vita,

di vita, cioè d'incorruttibilità, che settimane a questi. 2. ant

hanno anima. 3. figur. che provoca decadimento morale o artistico (un

gli studi della lingua, non meno che negli studi critici e storici, specialmente fioriti

i principii stranieri e correttivi e tiranneschi che la servitù del secolo decimosettimo e decimottavo

, dicendo: perciocché è di bisogno che questo correttivo si vesta d'incorruzione.

. (femm. -trice). che corrompe. per lo più al figur.

. per lo più al figur.: che corrompe moralmente, che genera lassismo morale

figur.: che corrompe moralmente, che genera lassismo morale. giamboni

gli eretici correttori fanno forza, però che le menti de'fedeli e lo populo,

è quella di dar sempre per concesso che le donne, e specialmente le giovani e

. gioberti, ii-7: quanti corruttori che specolano il suo cuore [del sovrano]

delitto era avvenuto. 2. che altera la purezza, la forma, lo

1-2-507: parlando e scrivendo, altrimenti che non fece il boccaccio, non imitatore,

novelle. monti, i-92: le lettere che sono sparse nel mio libro, non

della buona poesia. 3. che provoca il decadere di un'istituzione.

aveva data a'suoi soldati più licenzia che alla disciplina militare non si conveniva. la

della romana milizia. 4. che falsa, che interpreta in modo errato.

. 4. che falsa, che interpreta in modo errato. zanóbi da

la collana '. 5. che induce a mancare al proprio dovere.

monti, x-2-175: vide il grande guerriero che ferire / fea bisogno la cruda in

servata, mossi non meno da tema che la correzione de'morti non gli offendesse

correzione de'morti non gli offendesse, che da carità la quale avessero a'trapassati

. garzoni, 1-444: fu ordinato che i morti si seppellissero tutti fuor della

rigutini, 1182: 'correzione', guasto che àltera e scompone le parti d'un

era necessario, pertanto, a volere che roma nella correzione si mantenesse libera,

roma nella correzione si mantenesse libera, che, così come aveva nel processo del vivere

salute per la correzione e abusi in che si trova il mondo. sarpi, i-27

vescovo, insistendo principalmente sopra questo, che non erano da tollerar più longamente i

le favole riducendo in giuochi e azioni, che non solo udire, ma vedere si

non so chi a quegli ultimi romani che morirono per la libertà della patria. alfieri

, intensa, ambigua, sopraumana, che solo qualche moderno spirito, impregnato di

e non v'è correzione di vizio che maceri più terribilmente. alvaro, 9-372

la virtù è talmente vicina alla natura che forse la corruzione non è che la rivalsa

natura che forse la corruzione non è che la rivalsa dell'uomo contro ciò che

che la rivalsa dell'uomo contro ciò che ci domina con la sua legge troppo

una persona minore di sedici anni (che non sia già moralmente corrotta) o

giovane] tutte facilmente e felicemente mentre che la fortuna sua è fresca e non ha

comminciato a dare la volta, pare che non si rilievi o resusciti di niente,

o resusciti di niente, 0 sia che già sono cominciati in lei e'costumi cattivi

lei e'costumi cattivi e le corruzione che nascono dalle grandezze delle città. d'

restituire all'uomo 1 suoi diritti, che la natura gli avea dati, e la

, i-20: quando volesse accordarsi ciò che per alcuni si crede, che l'eloquenza

accordarsi ciò che per alcuni si crede, che l'eloquenza si corrompa a misura che

che l'eloquenza si corrompa a misura che le scienze si perfezionano, no seguirebbe

le scienze si perfezionano, no seguirebbe che i secoli della correzione sono quelli della

lingua. leopardi, i-1220: ciò che s'intende per correzione di esse [lingue

esse [lingue] non è altro che allontanamento dal loro stato e forma primitiva.

, 347: si ripruova una altra opinione che è stata assai commune, che el

opinione che è stata assai commune, che el primo nome della città fussi non

questo nome e donde si derivassi, che non lascia sospetto di corrupzione di testo

nome derivato per correzione da leonora, che gli antichi dissero anche lianora. carducci

, i-244: non è corruzione questa che derivi dalle distrazioni di un amanuense letterario:

è l'opera della musa del popolo, che, immischiandosi di questa poesia, ne

nessuna, non ha fante né famiglio che non tremi di lei: in modo che

che non tremi di lei: in modo che non ci è luogo d'al- cuna

correzione o di corrompere viene quel delitto che appresso gli antichi romani era molto frequente

gli antichi romani era molto frequente; che però le leggi civili ne trattano più

leggi civili ne trattano più di quel che oggidì porti la pratica. cuoco,

di un governo dal numero di coloro che domandano un impiego per vivere: l'

con ima elemosina ai maestri martiri, che gettata allo sciogliere della camera ebbe l'

vol. III Pag.846 - Da CORRUZIONE a CORSA (55 risultati)

colpevole di corruzione passiva, sia colui che lo induce ad agire, colpevole di

di corruzione: tentativo di delitto, che si ha quando il funzionario respinge il denaro

conv., iii-ix-13: avviene molte volte che per essere la tunica de la pupilla

ii-33: di gran corruzione di vaiuolo, che fu in firenze. m.

pistolenze, fami e molti altri mali, che iddio ha permesso venire sopra gli uomini

, il quale non è men tenero che facile a cadere nella corruzione. lancellotti,

solito, seguì tanta corrozione ne'corpi che fino seicento anime il giorno vi perivano.

., iv-xiv-10: con ciò sia cosa che l'oblivione sia corruzione di memoria.

lussuria. marino, vii-420: sapete che sicome il pesce incomincia a marcire dal

! cavalca, 6-2-129: vi leggiamo che per la corruzione di dina figliuola di

di dina figliuola di giacobbe dio permise che simeon e levi suoi fratelli uccidessero lo

principe d'una città con lo figliuolo che la corruppe. capellano volgar. i-211:

quando lo marito si crede menar moglie che vergine sia, aperta la verità della

, 16-1-3: vinse lo disordinato diletto, che già sentìa; e sendo preso a

elli ànno da l'uno lato la corrupzione che li corrompa e guasti, e'mastieri

abbiano da l'altro lato la generazione che l'ingeneri e faccia a ciò.

cose pur fur creature; / per che, se ciò ch'è detto è stato

altro. leone ebreo, 237: a che modo a la natura di queste cinque

: voglio lasciar gire di donde bisogna, che ogni generazione sia corruzione, ed ogni

quanto alla seconda parte dell'articolo dicevano che se li protestanti intendessero una corruzione privativa

/ dove la terra pantanosa trova, / che surgon su nell'aria per nebbioni /

leggi piuttosto all'osservanza di essa, che alla corruzione. 16. ant

m. villani, 10-60; tutto che irato fosse, ben conosceva, che

che irato fosse, ben conosceva, che a'fiorentini era lecito di così fare senza

procedere affrettato e rapido dell'uomo, che, per ottenere maggiore velocità che nel

, che, per ottenere maggiore velocità che nel camminare, poggia il corpo successivamente

di corsa, e nello stesso tempo pareva che durassero fatica a regger la persona.

e. cecchi, 1-172: nessuno che la vide, dimenticherà le linee di

.. era la corsa delle speranze, che toglie il respiro, fa tremar l'

, corso. boccaccio, 1-93: che d'esta vita finirò la corsa.

moto veloce, impetuoso (di animali che si spostano a volo o a nuoto;

dei venti, in piedi sulla pampa che mi volava incontro. bocchelli, ii-189:

1-83: può fare lettere al generale, che ad ogni mutamento di camino apra una

camino apra una coperta di lettera, che dichiari la corsa che deve fare. viviani

di lettera, che dichiari la corsa che deve fare. viviani, 1-38: si

, 169: il caldo è tale, che la corsa della lancia non dà refrigerio

pubblico. cattaneo, ii-1-148: supponiamo che i passeggieri dovessero passar da milano a

. nievo, 1-80: « oh che vuoi che vada a brescia oggi? »

nievo, 1-80: « oh che vuoi che vada a brescia oggi? » diceva

? » diceva uno. « figurati che stamane in due corse vi condussi tre

, 5-596: dovete far presto. a che ora parte la corsa? ih,

, senza perder tempo. -tariffa che si paga per il viaggio su un

pubblico. pirandello, 5-369: « che bella invenzione! » mi aveva detto

quel pover'uomo, e non pensava che il suo stipendiuccio se n'andava tutto

: corsa a piedi o in bicicletta che si svolge, anziché su pista, in

corsa a piedi o a cavallo, che si svolge su un percorso che presenta ostacoli

, che si svolge su un percorso che presenta ostacoli (per lo più barriere

. maffei, 5-1-21: pare potersi credere che dall'abito e dagli ornamenti di tal

parini, 754: la corsa, che chiamasi de'calessetti,... si

.. si eseguì nello stesso luogo che quella de'barberi, né con minor pompa

bagnuoli. tommaseo, i-324: le cose che m'andavano meno, garbeggiavano a lui

alle corse e in quella vita, / che parea venturosa, il verme arcano /

camuffati con la cervelliera di cuoio, che accendono a ogni momento la sigaretta della

strada, da dietro la griglia chiesi che cosa c'era attaccato sul palo della

gioco del calcio, azione del giocatore che opera nell'area di rigore avversaria concludendo

vol. III Pag.847 - Da CORSAGGIO a CORSARESCO (39 risultati)

o domeni a; ma di quassù parve che il tempo minacciasse forte e non mi

sotto a'loro piedi e dar muggiti, che quasi di caverna in caverna per lunga

il rimbombo: e incerti di quel che colaggiù si facesse, che macchinasse la

incerti di quel che colaggiù si facesse, che macchinasse la natura, che minacciasse l'

facesse, che macchinasse la natura, che minacciasse l'inferno, si vedevano come

sospesi in aria sopra una profonda voragine che stesse di punto in punto su l'

di corsa. -in corsa: che corre, che si muove rapidamente.

-in corsa: che corre, che si muove rapidamente. - anche al

. carducci, 686: i cipressi che a bòlgheri alti e schietti / van

, 791: ti vidi, o giorno che dalla grande orsa / inopinato esci nel

: beffare. ariosto, vi-617: che è del giovane / che m'ha dato

, vi-617: che è del giovane / che m'ha dato la corsa? firenzuola

desiderando mona amorro- risca... che la corsa data a santolo e fallalbacchio si

. caro, 12-ii-201: via diceva che non avea tempo da farla stampare [

fu data la corsa dagltmperiali a girolamo ballati che andava a montalcino, e per il

avrebbe..., nella competizione che è vivere, riconosciuto in colui che non

che è vivere, riconosciuto in colui che non parte nemmeno, dove spiccan gli

delegazione del diritto di guerra, diritto che non appartiene se non al sovrano,

se non al sovrano, ne consegue che ni uno può fare la corsa a

-diritto di corsa: le norme che, secondo il diritto internazionale, regolavano

chiamasi * diritto di corsa'la facoltà che, durante una guerra marittima, hanno,

vemente più del bisogno di giungervi, che trascorre quasi altrettanto spazio da quello ond'

. banc. diritto di corsa: somma che una banca percepisce per riscuotere effetti di

torace (e la parte dell'abito che lo veste). latini, i-247

230): d'un altro paese che v'è allato, c'ha nome cofurat

dì bene cento navi di corsali, che vanno rubando il mare. boccaccio,

222: io non mi affaticherò in persuadervi che sia meno pericoloso passare di qui in

meno pericoloso passare di qui in india che da barzalona a genova, perché voi

. g. gozzi, 1-33: ecco che dall'ima parte ci viene all'incontro

paese; ma con tal furia, che in poco tempo restammo tutti presi e

? o v'aggirate / come corsali che la dolce vita, / per nuocere ad

corsalétto, sm. milit. corazza che protegge il torace (usata dalle

dando in vantaggio, a quel che accettasse, l'archibuso e il corsaletto.

percossa sì possente e fiera, / che gli fece inarcar la fronte e 'l petto

due mani; e fra tutti avevano meglio che mille corsaletti. sozzini, 114:

, ed andomo alla volta d'una gabbionata che avevano fatta gl'imperiali per fare una

, circondando quelle frotte di navi corsalesche che riscontrava, incontanente le intrigò e le prese

salvini, 31-33: oh beati que'che son per morire felicemente avanti di provare

issato vigorosamente dalla mano tesa di luigi rizzo che ha già la sua casacca di pelle

vol. III Pag.848 - Da CORSARO a CORSIA (31 risultati)

.: il comandante di una nave che faceva guerra di corsa. -per estens.

temendo di morire, si botarono, che se scampassono, si confesserebbono e la-

i-217: uno corsare di mare immaginò che 'l tesoro del re fosse in quella torre

annidavano in quel porto corsari arditissimi, che interrompevano i traffichi di mare con grave

danno dei francesi alloggiati in nizza, che niun altro mezzo avevano di vettovagliarsi se

se non per le navi genovesi, che loro portavano i fromenti. gioia, 1-ii-59

e 4 corsaro 'questa differenza, che, cioè, quest'ultimo può essere legalmente

corsaro barbaresco menato prigione a pisa, che dalle sbarre veda rosseggiare i cocomeri toscani

corsara di venere: uomo o donna che cerca molti successi amorosi. g.

affetti i quali non hanno altra base che quella del senso, della brutalità,

a svolgere la guerra di corsa, che esercita la guerra di corsa [nave

virtù d'una palla di cannone, che uscì una mattina con troppa furia da

grande quanto la piccola marina corsara, che acton distrusse. boccardo, 1-961: in

, corsara 'dicono la barca che va in corso armata per impedire i

, accollato, con maniche lunghe, e che non arriva oltre i lombi.

veste affibbiata e armata di stecche, che cuopre e cinge la vita delle donne.

ciociara... tanto smunta che l'alto corsè sembra un canestro vuoto.

. di corseggiare), agg. che esercita la guerra di corsa. - anche

con diligenza de'nocchieri e de'marinai che erano andati corseggiando per il mare.

18-41: guglielmo, il duce ligure, che pria / signor del mare corseggiar sofia

sopra vento addosso una nave olandese, che corseggiava que'mari in caccia di qualunque

allestito per corseggiare uno di que'navigli che ho mentovati. corseggiato (part

belle ancora sono le corsesche da lanciare, che usò il signore andrea di capua,

la celebrai in vostro onore. o che vendetta corsésca! corsétto1, sm

tessuto, spesso rinforzata da stecche, che sale dalla vita fin sotto il seno

2-135: le stringhe argentate d'un corsetto che, dopo trazione e aggancio, sia

o bolero d'un color marrone rugginoso che sembrava un altro corsettino inverosimilmente corto e

corrente (dei fiumi); acqua che scorre. bellincioni, 1-100: saper

, sorretto dai bagli di coperta, che andava da poppa a prua, permettendo

dà: corsia si chiama; / poi che v'ha il corso libero colui /

galileo, 3-1-407: non è dubbio che, camminando voi per corsia verso l'

vol. III Pag.849 - Da CORSIERO a CORSO (43 risultati)

-cornar, siete voi lesta? - / che accade domandarne? i'non la cedo

e c'è tuttavia, un forno, che conserva lo stesso nome. pecchio,

stretto, a guisa di corridoio, che rimane vuoto per il passaggio (fra due

tempo della fermata, molti di quelli che avevano agevolato l'arrivo di ferrer,

una corsìa nel mezzo della folla, che la carrozza potè, questa seconda volta

sportelli delle carrozze, stavano oziosamente aspettando che all'orologio della stazione fosse dato l'ordine

dante, purg., 32-57: pria che 'l sole / giungali suoi corsier sotto

mano. bisticci, 3-505: il re che era bene a cavallo, subito veduto

pel morello, / stellato in fronte, che col piè balzano / par che misuri

, che col piè balzano / par che misuri a passi e salti il piano.

spuntare il sig. n. n. che sovra un velocissimo corsiere a tutta carriera

al gioco addusse, / balio e xanto che un vento eran nel corso. foscolo

bruni corsieri, / volaron sul ponte che cupo sonò. tramater [s. v

il platidir fremente! / l'uom che te bruta disse ignobil salma, / per

tre, tre per tre: cavalieri / che vanno su grigi corsieri! i son

i son mille / le lande, che brillano forte. ojetti, ii-300:

. sono piuttosto da passarle corsivamente, che da sporle con gran cura.

. corsìo), agg. ant. che scorre, corrente (un'acqua)

bellini, 581: tu credi che io potrò usare la maniera d'istrumen-

la natura piana e corsiva delle cantilene che non ammettono altra natura d'istrumentazione che

che non ammettono altra natura d'istrumentazione che quella che vi è: e ciò

ammettono altra natura d'istrumentazione che quella che vi è: e ciò l'ho

figur. ant. andante, grossolano; che si usa ordinariamente. cantini,

d'ovidio. -tipogr. carattere che ha l'occhio delle lettere rivolto a

'per far credere ai vostri leggitori che li avete copiati tali e quali dalla mia

frusta ', quando il fatto sta che nella mia 'frusta 'non ve n'

in corsivo per farlo ben notare quel simples che non è in alfieri. panzini

vari alfabeti, convincervi dell'enorme differenza che c'è tra ciò che è dritto

enorme differenza che c'è tra ciò che è dritto e ciò che è storto,

tra ciò che è dritto e ciò che è storto, e in particolare tra

gramsci, 137: voleva... che gli permettessi di fare una cernita di

di fare una cernita di certi corsivi che scrivevo quotidianamente in un giornale di torino

largo tanto il corso avanza, / che di giugnerla perde ogni speranza. caro,

tale pensò potergli per avventura avvenire quel che avvenne... al ranocchio che disfidando

quel che avvenne... al ranocchio che disfidando la volpe al corso le si

carrozzino. fagiuoli, 3-2-265: le vie che destinate furo / per lo corso del

a sacrificare con feroce stolidità i cittadini che non ponno salvarsi superando la velocità delle

da siena, iv-19: al cavallo che corre... si tira la briglia

: e se voi arguissi a questo che la foga con la quale viene, lo

volesse sostenere, meno stimare la picca che lo sprone, dico che se il cavallo

la picca che lo sprone, dico che se il cavallo discosto comincia a vedere

ariosto, 44-85: sprona frontin, che sembra al corso un vento / e

i campi sotto il gran cavallo / che altero agita in corso

vol. III Pag.850 - Da CORSO a CORSO (63 risultati)

e quello via a precipizio; così che l'inesperto non poteva né regolare il

di posta: viaggio periodico del veicolo che svolge il servizio postale. petrarca

di trarla [la cavalla], anco che morta, non rimase, / continuando

palestin soccorso. bruno, 3-76: color che portan birra ed ala...

faran sentire l'émpito de la carca che portano. chiabrera, 73: duri monti

e premi ed urta il volgo / che s'oppone al tuo corso. monti,

monti, i-no: sono sei giorni che non ho veduto la barthe, ma egli

la barthe, ma egli mi disse che in questo corso di posta sicuramente vi avrebbe

addietro avessi avuto con voi la dimestichezza che ho adesso, vi avrei assalito con lettere

sostenendo lo sùbito corso / del gran desio che nasce d'amore. boccaccio, 1-419

. bembo, 1-36: sono alcuni che, per giugnere quando che sia la lor

sono alcuni che, per giugnere quando che sia la lor preda, pongono tutte

riposo; perché la non è altro che un corso al fine. campanella, i-83

il corso e sostavano in una quiete che era stanchezza, ella [firenze]

, scontro (specialmente fra duellanti, che muovevano l'uno contro l'altro da

corso veloce / tirato a sé, che son ferme cotanto. bibbia volgar.,

la via al sonante tuono, acciò che piovesse sopra la terra. leonardo, 1-165

artiglieria,... ne'tempi che amendue le palle sono state per aria.

figur. giamboni, 4-52: prima che la cittade di roma si facesse anni

: l'umana lingua è quasi fren che regge / de la ragion precipitosa il morso

alcon, non ti rammenti / quel che superbo per ornata prora / veleggiava finora,

lucerna del mondo; ma da quella / che quattro cerchi giugne con tre croci,

corso e di virtù nemica, / che mai suo raggio non fè cosa bella.

. bernardino da siena, 64: sappi che ogni volta che i pianeti non andassero

, 64: sappi che ogni volta che i pianeti non andassero con quella ragione

con quella ragione e con quello modo che idio ab eterno lo'diè che facessero,

quello modo che idio ab eterno lo'diè che facessero, e'quali sempre hanno ubidito

e'quali sempre hanno ubidito; ma poniamo che o elementi o cieli o corsi che

che o elementi o cieli o corsi che per niuno modo facessero con tra l'

non attribuire al corso de le stelle che l'innocente sia condennato, il colpevole

condennato, il colpevole co'premi onorato, che l'industria de molti, l'avedimento

23-20: dimmi, o luna: a che vale / al pastor la sua vita

: il sangue, e gli spiriti, che avevano poc'anzi mutato corso, si

sfilata di carrozze parate in gran gala, che si usava fare in occasione di festività

7. moto di un'acqua che scorre; corrente. -corso d'acqua

io gli occhi potea stendere, mi parea che bianchissimi cigni s'andassero sollazzando; e

; e quale compagnia di loro, che erano in ogni parte molti, incontro al

reflusso del mare con tanta velocità, che non si potrebbe quasi imaginare fiume andare

ubbidire alla violenza dell'acqua in corso che le sospigne e di nuovo le sottomette.

e dal corso di questa gran fiumara, che non è punto rintuzzato da questo picciol

picciol mare, è cagionata quella corrente che da cronslot cammina a hoghland. monti

: quel ramo del lago di como, che volge a mezzogiorno, tra due catene

la strada agli altri corsi d'acqua che incontra. silone, 5-47: attraverso una

corso d'acqua nel bel mezzo della conca che divideva il nostro poggio da un altopiano

: le due brune / odorose bevande che pur dianzi / di scoppiato vulcan simili al

se'il mar dell'acque, / che drizzan corso per lo sommo regno,

sommo regno, / e se'ciò che 'n valor virtù conpiacque. parini,

di raro saper versi torrente, / che il corso a seguitar de la tua mente

innalzare argini e ripari talvolta, in guisa che abbiano corso più tardo. deledda,

corso più tardo. deledda, iii-962: che fare? la vita segue il suo

montale, 1-76: l'informe rottame / che gittò fuor del corso la fiumara /

disegni. guicciardini, 136: sappiate che chi governa a caso si ritruova alla

sfilata di carri allegorici e maschere che si fa, per antica tradizione,

. salvini, 19-iv-2-254: oh che corso è stato mai quello di quest'

oh, il padrone vuol far altro che venire al corso! parini,

eravamo in una torre sopra un elefante che, spinto da uomini nascosti sotto, pareva

spinto da uomini nascosti sotto, pareva che camminasse da sé. leopardi, iii-393:

ti parlerò dello spettacolo del corso, che veramente è bello e degno d'esser

interruppe le furiose feste ed il corso che durò gran parte della notte: i

, purg., 14-18: un fiumicel che nasce in fal- terona, / e

il corso nello spiccarli, si vede che vanno a mettere altri nella destra,

mantovano, dovevan seguire tutto il corso che fa l'adda per due rami di lago

non hanno quello stato né quella sembianza che avrebbero naturalmente. carducci, 751

vol. III Pag.851 - Da CORSO a CORSO (43 risultati)

corso splende: / e di mille che là volano rote / rimbombano le vie

vie. foscolo, xiv-219: spero che stamattina non essendo uscita, andrai un

tepore del cielo. -figur. coloro che frequentano abitualmente un corso per passeggiarvi.

, par., 1-130: vero è che come forma non s'accorda / molte

canti, 3-1: d'ogni desir che tolga nostra mente / dal dritto corso

et a traverso mande, / non credo che si trovi il più possente / né

egli [rousseau] dovea prima o mostrare che la natura concede agli uomini di dar

nulla aita / veggo a mia gente che tra via pur cade. / dunque sempre

477: se alcun move a domandar che fia / fra gli uomini nel corso di

renderò salda risposta: / c fia quel che fu nel corso di cent'anni;

autorità di tutt'i più accreditati medici che hanno scritto, pochissimi sono gli uomini,

scritto, pochissimi sono gli uomini, che avendo un corso naturale di vita, vadano

dante, inf., 15-88: ciò che narrate di mio corso scrivo, /

chiosar con altro testo, / a donna che saprà, s'a lei arrivo.

m'era lo morire / grave più che si porti 'l corso umano. machiavelli,

da una acuta infirmità combattuto e più che una volta ridutto all'estremo, benché

benché l'animo fosse di tanto vigore che per un tempo tenesse i spiriti in

debbe più provedere per la morte, che per la vita. tasso, 12-73:

fievolmente geme, e quinci è noto / che 'l suo corso vital non è fornito

. impulso evolutivo proprio di tutto ciò che vive (sia in senso fisico e biologico

ne'popoli più regna corso di fortuna che libertà d'arbitrio. boccaccio, dee

(63): sì andò la bisogna che la giovane ingravidò, il che molto

bisogna che la giovane ingravidò, il che molto fu e all'uno e all'altro

uno e all'altro discaro; per che ella molte arti usò per dovere, contro

quale erano molti uomini prudenti e moderati che contrappesavano e ritenevano il corso delle cose.

altre convenevolezze di effetti con le cagioni che lor assegna questa scienza ne'suoi princìpi,

princìpi, per confermare il naturai corso che fanno nella lor vita le nazioni.

le nazioni. algarotti, 1-358: quasi che con esso [il vocabolario della crusca

invece d'andare come la natura ordina che vada. cuoco, 1-243: bene

reo condannato non arrivino ad un segno, che fermino il corso della giustizia.

, 12-i-109: né per questo giudico che s'interrompa il corso de gli onori

più tosto chi se ne ritira, che chi vi corre senza ritegno. boccalini,

« se tinfermiera non telefona vuol dire che la malattia segue il suo corso regolare

già da molti anni: si vuole che il dispiacere procuratole dal sospetto che carlino

vuole che il dispiacere procuratole dal sospetto che carlino fosse implicato nei fatti della notte

il comune corso del ben vivere, pensarono che più utile era raffrenare lo ingrato e

ingrato e sconoscente popolo la carestia, che la dovizia. chiabrera, 450: talmente

: fermissimamente credo e porto saldissima opinione che in ogni età e tempo mali e travagli

travagli provassero sempre i viventi, e che nell'istesso corso quasi di cose, non

norma. bembo, 1-83: quel che nel mondo, e più ch'altro mi

/ col suo marito, là è scritto che vada. sacchetti, 158-88: tutti

: tutti si partirono, non sapendo che si dire, e ma's'ac-

e ma's'ac- cordorono. di che soldo seguì il suo corso, e fece

vol. III Pag.852 - Da CORSO a CORSO (56 risultati)

l'altro ordine, se e'veggono che quello abbi più corso di quello altro,

di quello altro, hanno una invidia che non possono patire l'uno convento collo

per diversi rispetti ciascuna di loro di gente che di vederla desideravano aver avuto gran corso

la moneta è accettata per la fiducia che ispira (moneta in metallo prezioso o convertibile

carta moneta è obbligatoria, nel senso che non può essere legalmente rifiutata come mezzo

moneta a tenore de'soldi o denari che le medesime fabbricavano. f.

di fatiche, sicché produca in colui, che la dà via, acquisto o consumazione

. cavour, iii-351: non è mestieri che io faccia avvertire l'immensa differenza che

che io faccia avvertire l'immensa differenza che passa tra il corso legale e il

la circolazione di quei titoli fiduciari, che la legge obbliga i privati ad accettare

loro valore nominale, esonerando la istituzione che li ha emessi dal dovere di convertirli in

infatti, esiziale non meno alla finanza che all'economia pubblica, il regime confuso e

era questa moneta tanto poco accreditata, che non solo non aveva corso fuori dello

pisana, furono quasi le uniche monete che avessero corso in firenze e nel suo contado

cattaneo, ii-2-38: parrà strano l'assunto che le cedole le quali hanno corso in

. sbarbaro, 1-238: per piccola che sia, la moneta fa comodo; ma

e d'argento e pietre; a che vaglienza / hanno lo corso, saver li

al corso giornaliero di piazza, corso che, per soprassello, viene da essa banca

meno costo gli facea tignere; di che essendo passato un tempo, i detti panni

presti 8 peze per mandare, sì che credo costà andarano e dubito che tra loro

sì che credo costà andarano e dubito che tra loro e catalani ne me tran

e catalani ne me tran o tanti che perdrano il corso e non arano domanda

. -in particolare: serie di lezioni che un docente universitario tiene durante l'anno

universitaria, determinato periodo di tempo (che per lo più comprende alcuni anni)

in cui devono essere compiuti gli studi che portano al conseguimento del relativo titolo di

corso: nelle università, lo studente che non ha conseguito la laurea (o

tenute a cura di istituti privati, che abilitano all'esercizio di mestieri o professioni

, 3-1-143: essendo assai giovanetto, che appena avevo finito il corso della filosofia

provveditore e padre al sustentarli, fin che, compiuto il corso delle convenienti scienze

civile, e canonico; corso, che in quattr'anni conduce poi lo scolare all'

banco, per una ragione evidente: che vi si fanno molte proiezioni e allora la

, i-597: per il liceo, desideriamo che la storia letteraria sia distribuita in tutti

corsi e con limiti certi, sì che vi sia uguaglianza d'insegnamento tra tutti

privati. -l'insieme degli studenti che frequentano le stesse lezioni; sezione,

ii-2-200: l'autore del nuovo libro che qui annunziamo, esperimentato nell'istruzione della

mano, oltre a quel corso di alture che procede dall'alpi elvetiche, incontrasi la

talmente poste le une sulle altre, che le commessure delle superiori cadono quasi sul mezzo

può essere autorizzato come rappresaglia delle prede che fossero commesse a danno della marina mercantile

ariosto, 10-33: deh, pur che da color che vanno in corso / io

10-33: deh, pur che da color che vanno in corso / io non sia

volgarmente l'andare in corso; per ciò che sì come i corsari tolgono la roba

e così facciam noi; se non che di tanto siamo differenti da loro, che

che di tanto siamo differenti da loro, che eglino mai non la rendono, e

di insufficienti esperienze e d'ipotesi immaginarie che pur giovano all'intento della natura,

pur giovano all'intento della natura, che sembra essere di tener sempre in moto

. croce, ii-8-29: è singolare che, mentre si accetta e si celebra

rilutti all'idea della circolarità spirituale, che pure è stata una delle più antiche che

che pure è stata una delle più antiche che siano rifulse alla mente umana, e

3-285: dove sei? in quest'ora che avanza sarai qualche irsuto lungo-corso, con

io avessi creduto, figliuolo mio, che la fortuna mi avesse voluto troncare nel mezzo

corso il cammino per andare a quella gloria che io mi avevo con tanti miei felici

il parte, / saluta il bronzo, che le turbe pie / invita ad onorar

(306): né voglio per ciò che voi crediate che noi andiamo ad imbolare

né voglio per ciò che voi crediate che noi andiamo ad imbolare, ma noi andiamo

, 12-1-126: sono entrato in sospetto che nei secoli passati, ne'quali era in

nefando unguento ed anche del suffumigio, che cagionavano loro prontamente ed uniformemente un forte

vol. III Pag.853 - Da CORSO a CORSO (56 risultati)

erano allora nella città molte case nobile che si chiamavano di famiglia, le quali.

sparse la fama di quello brieve, che beata quella donna gravida in siena lo potesse

libricciuolo spirituale, degno del gran corso che ebbe, atteso l'utilità della materia

delle monete avviene, aveano quel corso che ora non hanno più. f. galiani

egli è cosa non meno evidente, che dalla storia confermata, che può una

meno evidente, che dalla storia confermata, che può una cosa da tutti tenuta per

per cattiva aver quel medesimo corso, che s'ella si tenesse per buona, fin

si tenesse per buona, fin tanto che dura un comune inganno, per cui ognuno

un comune inganno, per cui ognuno speri che 'l suo vicino non la ricuserà

. manzoni, 196: abbiamo visto che, delle dottrine citate come cagione dell'asserito

5-646: l'ammirazione è un sentimento che ha corso molto breve e superficiale a

giovane] tutte facilmente e felicemente mentre che la fortuna sua è fresca e non ha

facilmente a darle il suo corso, che a farle ritegno. metastasio, ii-168

/ il gran pegno si tolga / che può farmi tremare, e poi si lasci

mio furor. bettinelli, i-239: e che altro bra- mian noi...

noi..., donna gentile, che d'aprire agli affetti lor corso?

male. manzoni, 829: prega lui che alle nostre alme / verso il ciel

corso, / s'altro ne speri che pur quello c'or so, / cierniscilme

quello c'or so, / cierniscilme, che già non so l'ocorso. salvini

. cecchi, 7-3-1: e'dicono / che e'pigliano le terre a tutto corso

a tutto corso; / perché da poi che e'roppon quello esercito, / non

ella / si può dir caccia più che guerra. tasso, 20-69: or,

ogni dì più gentil madonna, intanto che ha superato di gran corso ogni espettazion

sopra il suol marino; / e poi che il freno ha preso / de'soi

all'erta il corso, / quell'animal che da le balze cozza / coi duri

corso / e sì sen porta lei, che sbigottita / volgesi a tergo e 'nvan

santerellina / disse al fratei, sentite che discorso! / che ha fatto?

al fratei, sentite che discorso! / che ha fatto? ha scorso un po'

fatto il corso suo, ogni volta che, sfogandomi io, vi abbia mostro quella

io, vi abbia mostro quella fede che ho in voi. -fuori corso

valore: un documento legale), che non è più accettato negli scambi commerciali

una moneta). -al figur. che non incontra più favore, trascurato,

messa con una moda un po'antica che le dava l'aria d'una creatura ormai

corso. borgese, 1-277: sapeva perfettamente che il suo passaporto era fuori corso,

suo passaporto era fuori corso, tanto che l'aveva lasciato nel cassetto; ma

nel cassetto; ma gli avevano detto che le formalità del passaggio erano molto semplificate

formalità del passaggio erano molto semplificate e che chi avesse un amico alla stazione di

. manni, 3-89: de'primi che io abbia osservato porlo in corso [

altra edizione d'uno scudo, ma che non metterò in corso se non quando avrò

tutte o già nel corso di succedere mentre che il re era in italia,.

un salto piglia: / vero è che indietro alquanto ebbe a tornare / a prender

. giusti, v-148: e molto tempo che il demonio del fare s'è allontanato

è allontanato da me, ed io, che non vivo se non ho le sue

incallite sulla marra, non mandava più che una comica vocina nasale. pirandello,

e folli. pavese, 8-26: presento che la via nuova non sarà..

di un pericolo corso mi lusingasse; o che [ecc.]. 4.

virtù di uno spirito italiano, era necessario che la italia si riducessi nel termine che

che la italia si riducessi nel termine che ella è di presente, e che la

termine che ella è di presente, e che la fussi... sanza capo

imperio poi corso e predato non altrimenti che un paese nemico e vinto.

nemico e vinto. j. che è corso, che è andato di corsa

j. che è corso, che è andato di corsa. -anche al

secoli. 6. figur. che ha avuto diffusione. d. bartoli

santo ad appellare sopra quell'ingiusto accomunare che si era fatto il suo libro innocente

colpevoli, se pur ve n'era alcuno che il fosse. piovene, 1-63:

il popolo vero ha mostrato anche là che non ne voleva e i lavoranti, sui

vol. III Pag.854 - Da CORSO a CORTE (50 risultati)

danari non pagati, e che a queste genti ispane e lanzi..

già corse. botta, 5-406: volle che i comuni si liberassero dai debiti,

, 35-6: allor tornò a me, che lungi m'era, / ragion

me alcun ricorso, / po'che fortuna è 'nverso te sì fera ».

contra 'l ciel per quelle strade / che 'l sole infiamma allor che quel da

quelle strade / che 'l sole infiamma allor che quel da roma / tra sardi e

certo diavoletto di un suo soldato còrso, che la facessi più netta che poteva.

còrso, che la facessi più netta che poteva. caro, 15-iv-34: la pro-

caro, 15-iv-34: la pro- fession che fate d'inimico espresso della nazion corsa

mi piace. botta, 5-59: statuiva che i corsari corsi, autorizzati dai ministri

volpe, maligna e 'mportuna, / che non truova ancor rete che la pigli;

, / che non truova ancor rete che la pigli; / e un can còrso

canaiuola,... l'uva che si chiama còrsa rotonda, quando si matura

vino assai, sì come le viti trebbiane che fanno i grappoli grandi e le

vino caratteristico della corsica; il vitigno che lo produce. pulci, iv-2

a quel mal pongo un soccorso, / che non è da cerretano. -fico

-fico corso, qualità di fico che cresce in corsica. soderini,

. v.]: 'corsoide', pietra che, nelle linee ond'è sparsa,

te, cinquanta contr'uno, / che in gola ti caccino il cappio /

cortaldo1, sm. ipp. cavallo che ha le orecchie e la coda mozze

arrivar sui lor cor- taldi / quei che lasciaro i can poco lontano. garzoni,

[delle artiglierie] tante diverse sorte, che con nomi così orribili mostrano la ferocità

bocca all'ingiù, un buon cortaldo che m'era a grado perché lo superavo

lustrissimo, con queste lungagnole di belle palore che la dice, io non attechisco nulla

: la mi dica di graizia quii che la m'ha fatto doventare, e quii

per dare luce e aria alle stanze che vi si affacciano): cortile. -anche

una siepe o da un muro, che è attiguo alle case coloniche e serve per

s. viri: tenemo del murare, che mi fecie la corte. boccaccio,

, 1-10 (118): per ciò che, levatesi tutte e lui invitato,

riceva al verno; e se le bestie che v'hanno a stare avessero la state

adocchiatovi un palagio di maravigliosa bellezza, che allora vuoto si trovava, in quello

. viviani, 1-9: contrassegni evidenti che la città sia stata rialzata più volte

9-1-39: essendo stato caricato non altrimenti che una di quelle [balle],

si piglia il lume. quello spazio che è compreso dall'atrio o cortile scoperto

. verga, 4-245: isabella che soleva spesso rammentare colle compagne la

v-1-266: un ragnatelo trema nell'inferriata che dà su la corte. odo chiocciare.

, 1-286: appena uscirono questi numeri, che una femmina, moglie di un materassaio

alla corte di ca'barozzi, correndo che la parea invasata, e quivi..

. stor. nel medioevo, spazio chiuso che comprendeva il castello o abitazione del signore

del signore e l'intero possesso fondiario che ne dipendeva (cioè, il complesso

coloniche, unite insieme o disperse, che costituivano un'unità fondiaria o un villaggio

in molti modi si può considerare in che maniera son da far le corti..

e de'lavoratori, e de'frutti che vi si deon portare, e degli animali

. sassetti, 365: poche persone che stieno sopra nel campo dietro ad una

una di queste siepi, impediranno molti che vadino per quel cammino per el quale

si giugne al palagio del zamorino, che è nel mezzo d'una cerchia o corte

, 16-viii-254: sono alcune sere, che questi funghi fecero male ad un cristianello

poderi, anzi un castello, di modo che molte terre e castella de'nostri tempi

della vita di corte, anche agli intrighi che nelle corti si tramano, alle adulazioni

e marchigiani, / fiorenza, fior che sempre rinovelìa, / a sua corte v'

vol. III Pag.855 - Da CORTE a CORTE (62 risultati)

che ne le corti anticamente le vertudi e li

italia, non sarebbe altro a dire che turpezza. idem, inf., 13-66

inf., 13-66: la meretrice che mai da l'ospizio / di cesare non

corti; ma maggiore è l'avarizia che le fa essere lunghe, e spezialmente

lunghe, e spezialmente quella de'cherici che mai non ispacciano, infino ch'e'

corporale cibo, si pascono delle novelle che sentono contare della vostra prodezza. pulci

questi adunque se vivuti fossero, penso che sariano giunti a grado, che ariano ad

penso che sariano giunti a grado, che ariano ad ognuno che conosciuti gli avesse

giunti a grado, che ariano ad ognuno che conosciuti gli avesse potuto dimostrar chiaro argumento

perder la libertà, vendendola a colui che con un pezzo di pane ti compera

: chiese a la guida adon di che natura / fusse bestia sì strana e di

/ fusse bestia sì strana e di che sorte, / ed intese da lui ch'

regno ad abbelire la corte, avvisando che il consorzio di esse raddolcir dovesse la

: appena io giunsi in torino, che il mio buon cognato, allora primo gentiluomo

: la corte di londra, più che ogni altra corte di europa, temer dovea

dovea 11 contagio delle nuove opinioni, che si potean dire quasi nate nel seno

dell'inghilterra. foscolo, 1-128: allor che guido occultamente il core / pose in

ben si fè reo: né ancor sapea che in corte / delitto è amore.

annunzio, v-1-514: fra tante cose italiane che custodisco e illustro in me, io

perpetuo anche il sorriso italiano: quello che andò a rifugiarsi nelle corti col lusso

i-77: aveva sentito dire... che la corte borbonica rifugiata a roma istigava

complesso dei prelati e dei dignitari laici che coadiuvano il pontefice sia come capo della

scelerata e lorda de'cherici, non che egli di giudeo si faccia cristiano ma,

si può dire tanto male della corte romana che non meriti se ne dica di più

mondo. ed anche credo sia vero che la grandezza della chiesa, cioè la

grandezza della chiesa, cioè la autorità che gli ha data la religione, sia stata

ha data la religione, sia stata causa che italia non sia caduta in una monarchia

città, e più ne'letterari, che sono per se stessi i più frequenti

della chiesa, o meglio, quelli che chiamerò il partito cattolico, avranno il sopravvento

promesso / di far per me ciò che sarà possibile / perch'io l'abbia.

, 7-5-3: come e'si sa / che questo garzonetto abbia a far corte,

piacevole buffone, o uomo di corte che vogliamo dire. ottimo, i-98: fu

di corte... eran quelli, che con piacevolezze d'atti e di parole

e di graziosi giuochi trattenevano i convitati; che qualche volta si veggono chiamati giullari,

discioltura d'ogni membro, e tutto quello che quasi in ogni altro esercizio si vede

via, / vedrai baratteria, / che 'n sua corte si tene / di dare

g. cavalcanti, ii-459: tu sai che ne la corte là 've regna [

[amore] / omo non può, che sia vile, servire / a donna

sia vile, servire / a donna che là entro sia renduta. dante, 63-71

lì spunta suo corso; / per che l'armato cor da nulla è morso.

pene, / come m'ha messo amar che 'n cera tene / quello piacer

'n cera tene / quello piacer che véne / per istrugger mia mente.

, / dell'alta iddea diana, che elette / v'ha in partenopè per sue

credetti, o dolce mio consorte, / che pietà mai venisse in questo regno:

peccati son longamen giasuo, / da che eu me repento de ciò che m'è

/ da che eu me repento de ciò che m'è avegnuo, / en la

/ ché tanto t'ho gito chedenno, che me ce manda 'l mio paté:

ché tutta la corte t'aspetta, che con nui sì te di alegrare.

e franchezza non hai? / poscia che tai tre donne benedette / curan di te

ha in sua grazia rinchiuso / tanto che vuol ch'i'veggia la sua corte /

dio, per ogni fuscello di paglia che vi si volge tra'piedi bestemmiate iddio e

questo, monaco, per certo, che chi studia di godere qui, è già

e appo li principi terreni, vedemo che la ragione comanda che qual più serve

principi terreni, vedemo che la ragione comanda che qual più serve, maggior merito prende

abbi speranza nel segnor soprano, / che, avendo in pacienzia questa morte,

d'esser presente, ed udire le benedizioni che tutta la corte di paradiso porge a

, e fu la più nobile e nominata che mai fosse nella città di firenze o

. boccalini, i-203: li disse che come prima li fosse nato un figliuolo,

facesse gettar li fonti di perpetuo vino, che si pubblicasse per quaranta giorni corte bandita

corte bandita nella sua casa, e che in giostre e tornei si spendessero cento mila

,... importava quelle feste che per cagione di nozze e di nascite

. magalotti, 7-61: una villeggiatura, che può dirsi una continua foresteria, dove

vol. III Pag.856 - Da CORTE a CORTE (47 risultati)

che fra i giuochi degl'italiani fu in maggior

familiare, si è il 'curiam habere che noi diciamo 'tener corte '.

ancora * tener corte bandita ', il che si facea col mandare un bando o

pubblico invito per li vicini paesi, che serviva di tromba per trarre colà anche i

trarre colà anche i principi, non che la nobiltà straniera. carducci, 748:

abba, 1-131: suo padre, che conduce l'albergo da gran signore,

. iacopone, 12-44: l'ultema che fa la morte, che dà '

: l'ultema che fa la morte, che dà 'l corpo a sepultura:

mente: / castetate sta presente, che la corte ha relustrata. 7

. 7. gruppo di persone che accompagnano o fanno corona a un personaggio

d'opere cavalleresche, per lo riuscire che questo suo buon nipote faceva in tutto

comisso, 7-224: il produttore improvvisato che ha le mani sui milioni diviene come

letterati, musicisti, pittori, sceneggiatori che gli creano un clima di alta tensione

, 2-294: gente stupida e vanitosa, che aveva bisogno di una piccola corte di

con la quale è venuto questo lioncino, che consiste in due animali non maggiori di

. monti, i-140: sia quel che si vuole, io detesto la metà

, io detesto la metà delle cose che contiene, e se la franco ve ne

ora sull'una ora sull'altra delle persone che gli giravano attorno e crederli allora lucenti

virtù come forse penserà il sole degli astri che gli fanno la corte. faldella,

. parini, 120: cavalieri sbrici che fanno la corte alle donne mantenute dagli

non ci ho mai tributato la corte che ambiscono anche da'più sciocchi: d'

38: un avvocato lindo e incipriato che nella sua gioventù avea fatto la corte

iii- 927: la nipote visto che dio non l'ha voluta per sposa,

moravia, iv-310: ed era vero che di fronte alla freddezza dell'amante ella

sì, perché aveva osservato da tempo che lisa faceva la corte all'uomo.

se fa al ballo; / ma quel che dal suo officio se 'nfegna, /

catena i mette en canna, / che onn'omo banna e vengal a vedire

stracciati, e chi fu malizioso, che avesse suo processo in corte, andò

più forte, / quando si dice che giusta vendetta / poscia vengiata fu da

giustizia non è cosa si vile, che si abbia a dar 'gratis et amore

e a voi farà più onore, che avere tutto dì a essere su per

si può ricordare com'io, prima che la corte cominciasse a procedere contra di

moltiplicate in napoli le corti giudicatrici più che non furono moltiplicati in roma gl'iddii

carducci, i-1009: c'è da temere che un giorno o l'altro un

provi con saldo ragionamento alla eccellentissima corte che il non rubare, potendo senza pericolo

. einaudi, 1-15: non consta che negli stati uniti si sia verificata una mutazione

terzo dal capo dello stato), che ha giurisdizione in materia costituzionale, essendo

mellini il tram per porta pia, che doveva lasciarlo, come tutti i giorni

un terzo ogni tre anni), che ha il compito di decidere intorno alle

il compito di decidere intorno alle controversie che possono sorgere fra gli stati membri (

funzioni consultive su questioni esclusivamente giuridiche che siano proposte dall'assemblea generale delle nazioni

nazioni unite o da altra corte internazionale che ne riceva autorizzazione dall'assemblea).

scelgono i cinque componenti del collegio arbitrale che deve comporre la controversia internazionale. -corte

occhi... / fuór quei che di voi, donna, m'accusaro /

corte, e renderà ragione a quelli che la domanderanno, e farà tutti gli altri

, e farà tutti gli altri uffici che s'appartengono al re. -corte di

chiamare mcrzé, e domandare perdono, che per lo diritto della corte di giustizia sarebbe

vol. III Pag.857 - Da CORTEARE a CORTECCIA (51 risultati)

che fingevano di prendere sul serio l'accaduto,

in pace la verace corte, / che me rilega nell'ettemo essilio. idem

] impaziente del riposo, curiosamente comandoe che solenne corte si celebrasse nella detta cittade

26: comandò ai famigli de la corte che presto el pren- desseno. bandello,

prononzierò la sentenza di questo tenore: che fridiano z. per aver ferito un

sergente de la corte e indirettamente vietato che non si sia potuto prender un bandito

potuto prender un bandito,... che sia ubligato per un anno intero attender

cellini, 1-82 (191): dissi che andassi a vedere chi era quel pazzo

andassi a vedere chi era quel pazzo che a quell'ora così bestialmente picchiava.

con tutta la corte, e dice, che se voi non fate presto, che

che se voi non fate presto, che getterà l'uscio in terra ». gli

sospetto de la corte e di quel che poi avvenne, avessi stracciato il pasquino:

178: intendendolo de'ministri di pilato, che i latini appellavano * cohortem ';

viva, messosi a cercarla e ritrovatala avanti che la corte 1 beni stati del padre

ti deve dire [il guerrazzi] che luisa amò giacomo, perché lo sapeva fuor

santo, e'muor disperato *. proverbio che vale: l'invidia che regna nelle

. proverbio che vale: l'invidia che regna nelle corti, rende altrui o sofferente

, 3-7-143: e quel ser frotta, che pretese dire: / * chi vive

alto dal piano della corte, che per entrarvi bisogna saltando appiccarsi con le

/ e s'entri per un andito che arriva / in una corticèlla schifa e stretta

uscir dal buio di casa, tranne che per baloccarsi nell'orto o in ima corticèlla

baloccarsi nell'orto o in ima corticèlla che c'era tra la casa e la filanda

sono così incrostati di polvere e di ragnatele che la luce non passa più.

... sanza fare nozze, però che di poco tempo era morto messer andrea

morto messer andrea;... sì che non menò seco donne il primo dì

'corteare', si dice di quell'accompagnatura che fanno le donne alla sposa, la prima

, proem., 49: addiviene, che le silvestre canzoni vergate ne li ruvidi

non meno a chi le legge, che li colti versi scritti ne le rase

vischioso, come pur l'era quel che mi dava tutto il gambo della stessa pianta

la perfetta carestia d'ogni vettovaglia, che li sforzò a mangiare non solo le

crude carni de'pollami e de'mangiabili quadrupedi che si pararono loro dinanzi, ma sino

degli alberi, per acquetare tirata fame anzi che per prolungarsi la vita. monti,

corteccia di mezzo, cioè il legno bianco che è in mezzo tra la corteccia

7: le corteccie appo questo, che si prendono da i frutti, come

... non altrimenti si debbono seccare che le radici, e così medesimamente riporre

assai maggiori e più profonde di quel che suol fare il pane di puro grano.

-corteccia serica: gli strati di seta che costituiscono il bozzolo del baco da seta

88-45: aiome veduto e ben pensato / che l'om perfetto a l'arbor se

perfetto a l'arbor se figura, / che, quanto più pro- fonno è radicato

in parte giudicare qual sia quel corpo che, quasi molle scorza dentro dura scorza

. 6. ant. crosta che si forma su alcuni corpi nella cottura

mattoni nel cuocersi in modo duri, che per la molta fiamma si convertono in

dalla aria mentre si rasciugono; il che medesimamente aviene al pane. sarà adunque

sarà adunque bene il farli sottili, acciò che abbino più di corteccia e manco di

3-8: io non ti vieterò già che tu non facci la corteccia di dentro

, ella si debbe tirare in modo, che ella sia distesa e finita secondo la

i-129: ancora è a chi piace che [attorno del vano del pozzo]

fuori [della fortezza] in maniera che possa difendere il tutto dalle pioggie,

una e l'altra parte di fuori, che rimane a vista dell'occhio, cioè

distinzione del ripieno della medesima muraglia, che è quello che è fra le due cortecce

della medesima muraglia, che è quello che è fra le due cortecce. giordani,

vol. III Pag.858 - Da CORTECCIOLA a CORTEGGIARE (39 risultati)

al basso [il suolo], che si trovano materie diverse assai da questa esterior

: ben altro fa la terra, che pure è madre, di quelli che

, che pure è madre, di quelli che zappano la sua corteccia e frugano le

anat. parte esteriore di un organo (che avvolge più o meno completamente).

del rene: parte di parenchima renale che sta immediatamente al di sotto della capsula

ii-619: tutte queste sono imagini mistiche che si formano nelle cellule della corteccia del

corteccia; ma nella midolla è più crudele che ogni crudeltà. boccaccio, 14-256:

semplici monaci, o vero eremiti, che trovò nel deserto; i quali intendendo

la scrittura secondo la corteccia e lettera che uccide, e non secondo lo spirito

uccide, e non secondo lo spirito che vivifica, credevano la divinità avesse capo

di stato soppiattansi dentro cotesto libro, che sotto un'aurea corteccia, benché sembri

/ o vogliain dir filosofi discreti, / che villeggiavan l'autunno e la state,

addottrinate. cattaneo, ii-1-138: alcuni che guardano solo alla corteccia delle cose diranno

guardano solo alla corteccia delle cose diranno che il sistema continentale demolito nel 1814 vive

di quegli odi e entusiasmi e fanatismi, che soli permettono di fare al mondo qualche

. pavese, 8-301: pare impossibile che anche una sola favilla di bontà, di

di corteccia grossa, ha un cuore che parla dalla faccia burbera e bonaria.

: è doloroso, ripeto, il pensare che quelle triste parole messe fuori dal tasso

) gli abbiano suscitate contro tante critiche, che per lui furono vere e crudeli tribolazioni

. guglelmini, 2: quegli però che non si fermano del tutto nella corteccia

nella corteccia delle notizie volgari apprendono bene che tutto ciò che viene loro rappresentato da'sensi

notizie volgari apprendono bene che tutto ciò che viene loro rappresentato da'sensi sotto specie

specie d'un solo individuo non è che un rammassa- mento di parti più piccole

chi vorrà confessare di non sapere ciò che sia mitologia... e quanti altri

, predicator, battere il noce, / che il dire oltre non passa alla corteccia

bembo, 2-29: né stette guari, che la lingua lasciò in gran parte la

vede mutato e differente da quelli primieri che io dico, e tra queste sue

quali egli pose mano più attempato, che nelle altre. = lat. corticea

. fico corteccione: specie di fico che ha buccia molto spessa, di colore verde

corteccia. corteccióso, agg. che ha corteccia molto spessa; che ha

. che ha corteccia molto spessa; che ha aspetto e natura di corteccia;

del quale [sommacco] quella parte che il cuopre, più cortecciosa, è la

, r-392: quello [incenso] che rimane appiccato all'albero, si spicca

corte non è da poter studiare, che se bene le faccende intermettono, i corteggiamenti

, si rammentò in quel punto ciò che aveva patito dalla sua carceriera. [

giornata sovvenne in quel momento di ciò che aveva patito dalla sua carceriera].

. soffici, ii-213: accadde però che dopo un certo tempo di codesti corteggiamenti e

casa alteri il martel d'argento, e che lo ripigliò dalle mani del papa il

poche volte, e più per vera osservanza che per complimento, mi truovo spesso con