del disagio... / so che alla china ogni santo aiuta...
andare vacqua per la china: lasciare che le cose seguano il loro corso (
prometto, l'acqua alia china, che parendogli io ci andassi freddo, cominciò
acqua per la china, e dice, che la provvidenza fa le anime e poi
), sf. bot. albero che cresce spontaneo nella zona andina settentrionale (
specie, assai affini tra loro, che costituiscono il genere cinchona della famiglia rubiacee
stesso nome si indica la corteccia, che si ricava dall'albero abbattuto, e
oscurissima è pure l'indole della corteccia che chiamiamo china china;... ma
terzana. questa febbre è il tributo che si paga dai forestieri a quest'aria pestilenziale
dalla febbre. foscolo, xiv-24: temo che la debolezza sopravvenutagli superi la forza della
più preziosa di quella corteccia febbrifuga, che conosciamo col nome di chinachina. pavese,
, e forse di varia composizione, che ci viene dalla china in piccoli pannelli.
inchiostro di china, gli dànno un che di saggio antico. = dai
grafia china dei primi esploratori portoghesi, che ne furono informati dagl'indiani o dai
(255-206 a. c.), che allora unificò il paese in un grande
, 1-5x9: « quella numerosa popolazione che... fu il primo movente
ciò alltndiano) come inutili i fatti che non hanno se non un valore teorico e
chim. composto omologo della chinolina, che si ottiene per reazione fra l'anilina
: tanto disdegna qualunque la mira, / che fa chinare gli occhi di paura,
chinare gli occhi di paura, / però che intorno a'suoi sempre si gira /
volgar., v-78: in verità colui che si umilierae, sarae nella gloria;
umilierae, sarae nella gloria; e colui che chinerà gli occhi, quello sarae salvato
varchi, v-24: e chi non sa che, chinando alcuno la testa a chi
4-20: ritorniamo a quella medicina, / che noi ti demmo appresso alla marina.
alfieri, i-20: mi parve di vedere che gli occhi di tutti si fissassero sopra
, de'quali la nostra storia dice soltanto che non facevano altro che mangiare, chinare
storia dice soltanto che non facevano altro che mangiare, chinare il capo, sorridere
capo, sorridere e approvare ogni cosa che dicesse un commensale. carducci, 421
421: china su 'l pio mister che si consuma, / china il tuo
qualcuno a curvarsi (per osservare qualcosa che ha attirato la sua attenzione).
, i-108: a tutte le stranezze che mi fanno / convien ch'io chini il
zio crocifisso gli finiva sempre così, che gli facevano chinare il capo per forza,
. pavese, 7-108: « vedi quello che han fatto in italia », mi
. bassani, 1-169: un uomo che mai aveva chinato il capo, uno che
che mai aveva chinato il capo, uno che aveva tutte le carte in regola per
di gran lunga maggiore a te, che sei figliuolo eccelso di dio, chinare
, 9-9: la notte de'passi con che sale / fatti avea due nel loco
piano. ariosto, 19-80: dato che fu de la battaglia il segno, /
scosse di tanti e sì fieri martelli, che non sì tosto è alzato l'uno
non sì tosto è alzato l'uno che l'altro è chinato. d. bartoli
: chinando il collo del pallone tanto che n'esca fuor della bocca il fumo
'l ghiaccio, / senza temer, che forza d'altri venti / turbasse un raggio
parve molto male, / quando sentì che parte guelfa china. 8.
70-18: torello, recatosi in concio che era gottoso e debole, si mette il
a rizzarmi suso; egli è il meglio che io mi chini e che io appoggi
il meglio che io mi chini e che io appoggi il capo alla lettiera e che
che io appoggi il capo alla lettiera e che, per tua consolazione e mia,
mostrerà per lo lungo un bollimento di spiriti che ne svaporan fuori con maravigliosa prestezza.
chinò a prendere dall'arca una cassetta, che aperse con una piccola chiave. sbarbaro
, vii-596: già spunta il sol, che le nostr'ombre indora; / chinianci
due nuvolette sole, / sul bianco vecchio che si china / venerabondo al sole.
, 3-290: veggiamo anco del sole, che... quando china, allora
siviglia: questo viene a dire, che 'l dì chinava, e la notte succedeva
: chi le taciturne porte / guarda che la notte / ha aperte sull'infinito?
e sbigottirà. forteguerri, 7-112: che dirà il fior de'saracini,
vere 'e dal sufi, -asi * che indica gli enzimi '. chinata1
dalla fanciulla una chinata di capo che non diceva di no. chinata2
giamboni, 4-380: la fonte che usavano per bere, era nel
intorno alle sue radici, per cagione che cotal luogo non è dirupinato,
. -occhi chinati: bassi, che guardano a terra (per vergogna)
gelo / chinati e chiusi, poi che 'l sol li 'mbianca / si drizzan tutti
per zucche tonde, quando son vecchi poi che vanno chinati quasi per terra con la
la famiglia de'fiori e dell'erbe che a poco a poco alzavano il capo chinato
stato mezz'ora a godermi la commedia che facevano 'ntoni con la barbara, che
che facevano 'ntoni con la barbara, che mi dolgono ancora le reni dallo stare
chinato dietro il muro, per sentire quello che dicevano. d'annunzio, iv-2-806:
mi / con la persona, awegna che i pensieri / mi rimanessero e chinati
: fu... di statura più che mezzana, ma alquanto chinato. b
nuvol vada / sovr'essa sì, che ella incontro penda. buti, 1-798:
contro il chinato della garisenda, sì che al fiero e ispido peregrino il fantastico cader
, i-393: questo testo è chiaro; che questo chi- natore d'ale, cioè
segg.), cioè 'colui che china le ali chinatura, sf
contrario del sole, e se altri vuole che ella sia in refrazione di luce trasmessa
in suo luogo l'irsuto e melanconico pino che protende le braccie cenciose, gravi
mancava... il chincagliere ambulante che in quei giorni di baldoria faceva ottimi
2. agg. raro. che ama l'orpello, che si compiace
. raro. che ama l'orpello, che si compiace di ima decorazione vistosa e
dossi, 542: il fornaio, che già faceva la cosa più buona del
scintillanti. soffici, ii-69: ciò che il mago traeva dalla misteriosa cassetta ed
: in un battibaleno avevano bell'e che messo a soqquadro tutta casa: seggiole
, ii-464: non voglio mica piangere che siano finite le figurine, e i presepi
e guarda costui e dice: « che fai tu? » e quelli dice:
a chinche è colto quillo, quillo che fu su per l'aere? * e
siena, 2x6: e però dico, che avendo 10 di questa materia predicato fra
, il mio dire operò tanto, che se io non l'avessi predicato,
chinèa, sf. ant. cavalcatura che sa tenere l'ambio, adatta
, 20-48: eh sta'ferma, che ci hai stracchi. tu l'hai a
. 3. stor. cavallo bianco che i re di napoli (da carlo
pontefice. quest'era l'omaggio, che i re di napoli e di sicilia rendevano
per ministri, patti di amicizia, che furono: abolire per sempre il dono della
, 7-2-141: l'altro fia una chineuccia che io ho, ovvero il leardo che
che io ho, ovvero il leardo che cavalco io, e che aveste voi.
ovvero il leardo che cavalco io, e che aveste voi. = = da achinea
dalla medesima banda, come quei cavalli che chinei o portanti sono chiamati.
cinconidina, chinidina, ecc.) che entrano nel mi scuglio.
quitta col sufi. lat. -etum, che indica una molte plicità di
chinetòsi, sf. medie. malessere che si manifesta con nausea, vomito,
): pensò più e più fiate che modo devesse tener a levarsi questo nome,
da le trenta coste »; di che il povero uomo ne fu per impazzire.
veramente indecente e dissoluto, non bisogna che una dama vi si trovi; e se
avvedutamente procurerà d'introdurre qualche discorso che distragga ad oggetti piacevoli ed indifferenti. tommaseo-
(il cielo, il tempo); che si agita minacciosamente (il mare)
. 3. figur. che incute paura, timore, che lascia
figur. che incute paura, timore, che lascia sgomenti, che fa presagire una
, timore, che lascia sgomenti, che fa presagire una minaccia, terrificante.
m'è curucciata, / da poi che 'n questi tormenti mi misi.
tormenti mi misi. 5. che manifesta ira, sdegno, risentimento,
corrùccio, sm. sdegno contenuto, che si manifesta attraverso un atteggiamento di imbronciato
d'ira ho tal dovizia, / che ben ne posso vender e donare. bencivenni
il corruccio non meno al tornar tosto che al venir tardi [dei mariti].
70: o carmagnola, tu pensasti che oggi / il giovenil corruccio alla prudenza /
carducci, 214: chi l'ha detto che fremente / di terrore e di corruccio
: la tetra malinconia e il contenuto corruccio che si leggeva nelle facce di certuni dava
aere / ajace figlio d'oileo, che in petto / non ha virtù che di
, che in petto / non ha virtù che di corrucci e sangue.
da un tremito gagliardo, e pareva che l'agitazione si comunicasse alle fondamenta della
/ di tanta grazia il mondo, che corruccio / porrà per lei. [sostituito
]. 4. ant. pianto che si fa all'estinto, corrotto.
salutatela e pregatela da mia parte, che sia leale dama e che lo scambio,
parte, che sia leale dama e che lo scambio, che ella ha preso di
sia leale dama e che lo scambio, che ella ha preso di me,
, m'ha recato alla morte, e che di me non prenda corruccio. chiari
colla faccia incerata, pare a me che si studino di togliere al carnovale tutto il
. marino, vii-253: allora sì che il maestro del canto entra in colera
il libro a terra e poco meno che per istizza totalmente non lo straccia.
lo riprese corrucciosaménte, unde mostra che dante molto si vergognasse. =
ciuso, currucciuso), agg. che è facile al corruccio, allo sdegno
dipartimento di pompeio, fortuna non permise che pompeo e sua gente scampassero così liberi.
si levò un giovane uomo di roma che ebbe nome caio mucio, il quale era
era molto disdegnoso e corniccioso di ciò che il popolo di roma non fu assediato
mira / così bella una ninfa, che alla stessa / cornicciosa giunon bella parea.
o dai famigliari l'uomo magro e bruno che già era segnato a dito tra i
fuorusciti, il poeta de'ghibellini cornicciosi che scendeva in inferno per trovarvi i papi
. 2. ant. fastidioso, che procura malumore (un fatto, una
dolente, en fede mia, / che mia -non par che sia alcuna cosa,
mia, / che mia -non par che sia alcuna cosa, / altro che
par che sia alcuna cosa, / altro che cosa - corrucciosa e ria.
non suo, quel corrugamento della fronte, che pare disprezzo ed è dolore.
la grande aspettazione della cosa più grande che il portento dei mille. si assisero
. di corrugare), agg. che corruga, che ha il potere di far
), agg. che corruga, che ha il potere di far corrugare,
5-90: giungevano alcune frasi a mezzo, che gli facevano corrugare vieppiù le ciglia,
, per passeggero affetto, faccia giovanissima che non ha grinze. imbriani, 1-158
'. svevo, 3-550: ecco che la fronte si corruga perché ogni parola
rimise a sedere con un piccolo gesto che voleva dire « lo so » oppure:
dire « lo so » oppure: « che me ne importa? »; un
superbo; e la smorfia della bocca che lo accompagnò e il corrugar della fronte
. magalotti, 17-73: hanno opinione che sia di maravigliosa virtù [la polpa
d'un sugo astringente e così austero, che allarga e corruga le labbra. vico
del tatto freddo e de'sudori colliquativi che dànno a divedere un gran dilagamento de'
, il tatto infocato ed aspro, che con l'asprezza significa troppo al di fuori
ditemi un poco, cotest'acqua, che corruga e ritira in su la pelle ricascata
là quella rosa è offesa dal sole, che gli ha dato la vita; si
tommaseo-rigutini, 3491: del mare diremo che a legger venticello s'increspa, a
disse, indicando la taciturna pianura lagunare che qua e là si corrugava al passaggio
corrugata il ciglio, / uom par che frema di veduto oltraggio. oriani,
/ quella tua muta corrugata faccia / che par sogni l'inganno od il congedo /
sogni l'inganno od il congedo / e che piacere a me par che le spiaccia
/ e che piacere a me par che le spiaccia. palazzeschi, 3-62: l'
alterezza. 4. bot. che ha, durante la prefogliazione, la
del sopracciglio composto da un fascetto muscolare che si stende orizzontalmente lungo tutta l'arcata
rugarsi; contrazione della pelle che provoca rughe, aggrinzamelo. tramaier
corrugazione dell'estremità de'canali sanguiferi, che restano aperti pel distaccamento della secondina.
. letter. balenante, lampeggiante, che lancia faville, bagliori. bibbia
dal cielo, e risplenderà in quelle cose che sono sotto il cielo. s.
della terra, per li miracoli coruscanti che feciono li santi predicatori.
. 2. per simil. che riflette bagliori, sfavillìi; che irradia
. che riflette bagliori, sfavillìi; che irradia riflessi luminosi; lucente, scintillante,
villa medici, il vascello, senza che mi si affacci una visione eroica fiammante
corruscar, né figlia di taumante, / che di là cangia sovente contrade.
t'annidi / nel proprio lume, e che dagli occhi il traggi, / perch'
amari e pontici. / vedrem poi che di nubi ognior si offuscano / le
batta ne 'l raggio de gli occhi, che fiero corusca si come / tra i
le cruente imagini dei combattitori... che coru- scavano dalle pagine di plutarco.
come un grande clipeo di rame / che in barbariche pugne corrusca ondeggiando, poi
scala del paradiso, 315: quegli che altrimenti vuole combattere con tra il demonio della
della bestemmia, è simile a colui che pensa di tenere la corruscazione colle mani
dante, conv., ill-vm-ii: e che è ridere se non una corruscazione de
-chi). fiammeggiante, balenante; che manda faville; che irradia luce intensa
, balenante; che manda faville; che irradia luce intensa; luminoso.
., 17-122: la luce in che rideva il mio tesoro / ch'io trovai
simile in vista / alla corrusca folgore che giove / vibra dall'alto a sgomentar
ii-647: ma ingombre del muto / nembo che si prepara / son le cime ov'
, di scintille e di ottoni, che trascinavasi dietro il profumo dei campi e
sannazaro, iv-215: questo è l'onor che del ben far s'aspetta: /
gloria le corusche piaghe, / poi che non lice in ciel cercar vendetta. d'
/ càstore, plenitudine di spirti / che la corusca melodia conduce. negri, 1-522
. sono opere di magnifica fattura e che da sole già possono dare qualche idea
, brillante, luccicante, rilucente, che irradia riflessi lucenti, che riflette bagliori
rilucente, che irradia riflessi lucenti, che riflette bagliori, sfavillìi. monti
sep., 205: il navigante / che veleggiò quel mar sotto l'eubéa,
oh come là nella corusca / distesa che s'inarca verso i colli, / il
. benivieni, i-85: le chiome che fur già candide e bionde, /
/ forme di tal corusca virtù penetrate che alcuna / d'occhi mortali forza non
sprezzante. 4. figur. che mostra odio, ira, forte turbamento
o fermentazione, e corruttela ancora, che ammontato, e per il tempo, facilmente
b. croce, iii-23-162: quel che non si può distruggere, bisogna adoperarlo
bisogna adoperarlo e piegarlo ai propri fini: che è forse un modo di distruggerlo,
ch'egli fusse ne'tempi suoi uomo che tanto detestasse il vivere molle quanto egli
il vivere molle quanto egli, e che tanto fusse amatore di quella asprezza di vita
fusse amatore di quella asprezza di vita che voi lodate; nondimeno e'conosceva non potere
in tanta corruttela di secolo, dove uno che si volesse partire dal comune uso sarebbe
sua parola, col non avere permesso che in tanta corruttela di costumi e di disciplina
del riccio, 3-292: quel vizio, che ora per la corruttela de'moderni costumi
anche l'animo di convincere il marchese che noi abbiamo, malgrado l'universal cornitela
cornitela, qualche dama in italia, che posta al confronto non sarebbe facilmente eclissata
60: dinanzi a me non istavano che il concetto della virtù lombarda nel medio evo
perché dai alle cose temporali un valore che non hanno; perché non senti abitualmente
non hanno; perché non senti abitualmente che dio è il tuo solo bene, e
dio è il tuo solo bene, e che nessun uomo, nessuna cosa può impedirti
seguire la corruttela. per questo appunto che corruttela è l'effetto, siffatta voce indica
dei vecchi... non sono generalmente che la più ignobile forma di prostituzione,
scelleraggini, le rabbie, le invidie che sono oggi tra'frati? sarpi,
: ogni buon termine di aritmetica voleva che con le corruttele degli uomini scelerati da'
v. borghini, 1-2-561: ma che già mai ci fusse non dico generale
, ma per numero considerabile, eziandio che alcun luogo o provincia d'italia ne
più al plur.): ciò che determina o contribuisce a determinare tale alterazione
capi: dottrina, sacramenti e carità, che tutti tre chiamano concilio. narrò le
peregrini, xxiv-113: tra le corruttele che a contaminar la facondia prosaica novellamente serpeggiano
. a. cocchi, 5-2-223: il che io credo che sia avvenuto non solo
cocchi, 5-2-223: il che io credo che sia avvenuto non solo per la trascuraggine
corruttela del loro gusto nell'eloquenza, che gli fece pensare di correggere alcuni da
la guerra non era cosa più difficile che con egual disciplina adorar in un'istesso
in questa oggidì corruttela di milizia pare che sia in tutto contrario alla giustizia e alla
1-31: e mi pare anche troppo, che in questo stato di corruttela universale del
le chiamiamo * belle lettere ', quasi che non sieno altro che fiori e fronde
', quasi che non sieno altro che fiori e fronde, e frutto alcuno non
era pure in tale dissoluzione e corruttela che al primo cozzo coi barbari perdé tutto,
corruttela ed abbusione ene redutta nel mondo, che le proprie matre non vogliano allattare li
questi titoli di consuetudine universale a quella che non può essere... non è
corruttela, non può numerarsi tra'governi che sono laudati, ma di necessità inclinano
pensavano ai modi di resistere alla piena che veniva loro addosso: le deliberazioni loro
agg. (superi, corruttibilissimo). che può facilmente corrompersi o esser corrotto;
può facilmente corrompersi o esser corrotto; che è soggetto a deteriorarsi, a decomporsi
: la buona madre di famiglia dee procurar che più tosto sian mangiate quelle [cose
tosto sian mangiate quelle [cose] che si corrompono più facilmente e far conserva
più facilmente e far conserva dell'altre che più lungamente si difendono dalla corruzione,
difendono dalla corruzione, se ben quelle ancora che son corruttibili posson ricever molti aiuti,
non son già corruttibili colori, / che le belle figure han colorite. / misture
riparazione incominci dalla... credenza che diamo a'detti di cristo, allora
molti accidenti corruttibile. 3. che è soggetto a perire, mortale, caduco
, inf., 2-14: tu dici che di silvio il parente, / corruttibile
, x-145: ché bisogno è, che questo corpo corruttibile si vesta di saldezza
di saldezza; e questo corpo mortale bisogna che si vesta di vita che non verrà
mortale bisogna che si vesta di vita che non verrà meno. passavanti, 270:
passavanti, 270: vermine di quegli che si ingenerano ne'corruttibili e fastidiosi corpi
io debbo avere maggiore odio di me che uccido ranima, che è infinita.
odio di me che uccido ranima, che è infinita..., che verso
che è infinita..., che verso di colui, che vi uccide il
.., che verso di colui, che vi uccide il corpo, che è
, che vi uccide il corpo, che è cosa finita, perocché o per uno
; però ch'ell'è cosa corruttibile e che non dura 10 verdura sua; ma
e piaceri a'loro corruttibili sposi, che debbon fare adunque le spose del celestiale
334: mi resta desiderio di sapere che cosa è questa bellezza spirituale, che fa
sapere che cosa è questa bellezza spirituale, che fa ognuno de l'incorporei bello,
per essere di materia corruttibile, ancora che mai facessero disordini, bisogna manchino.
quanto li stimoli della corrottibile carne, penso che non sia alcuna di voi che per
penso che non sia alcuna di voi che per esperienza provato non l'abbia.
perfettibile ma corrottibile, 4. che può essere distrutto (in contrapposizione a
, significa le cose naturali corruttibili, che cotidianamente compiono la loro via, e la
tutto col suo creatore mediante l'amore che gli ha e il suo desiderio che ha
amore che gli ha e il suo desiderio che ha d'unirsi con lui e di
, ma ancora favorisce la religione più che qualsivoglia altra sorte de filosofia; come
altra sorte de filosofia; come quelle che poneno il mondo finito,..
galileo, 396: però, per far che 'l corpo celeste sia corruttibile, basta
'l corpo celeste sia corruttibile, basta che in natura ci sieno corpi che abbiano
, basta che in natura ci sieno corpi che abbiano contrarietà al corpo celeste; e
sono gli elementi, se è vero che la corruttibilità sia contraria all'in- corruttibilità
e solo eterno è l'essere, che ha per dolce il bene e 'l
crede, anzi si tiene per certissimo che sieno mai in alcun tempo stati tagliati né
penetrati da nessuno, non si sapendo che vi sieno né strade da caminare,
strade da caminare, e solo si crede che il tempo li vada rinovando come segue
. mascheroni, 834: chi è costui che d'alti pensier pieno / tanta
? / è il divin galileo, che primo infranse / l'idolo antico..
sopra immobil trono. 5. che non è durevole; effimero, passeggero
per dare buono esemplo a'nostri cittadini che sono e che saranno, d'essere leali
esemplo a'nostri cittadini che sono e che saranno, d'essere leali al
amare meglio memoria di fama di virtù che la corruttibile pecunia. lorenzo de'medici,
lorenzo de'medici, 86: concedi che ingannar non ne lasciamo / da mondane lusinghe
san paolo paragona il cristiano all'atleta che, per guadagnare una corona corruttibile,
era in tutto astinente 6. che non mantiene il proprio valore o la
perché non han sale. 7. che si lascia facilmente corrompere, che può
7. che si lascia facilmente corrompere, che può essere corrotto con denaro, con
infra loro [i tribuni] qualcuno che fussi, o pauroso, o corrottibile,
. segni, 5-98: onde nasce, che sovente v'è dentro uomini molto poveri
sagredo, 120: la servitù, che fanno i cavalieri alle dame...
i versi. 8. ant. che genera infezione, ammorbamento. -anche al
villani, 1-2: e alquanti dissono, che del puzzo di questo fuoco si generò
corruttibile e il più pestifero peccato, che quello del guelfo o ghibellino. 9
9. sm. ant. ciò che appartiene alla sfera del contingente, del
del mortale (in contrapposizione a ciò che è eterno, infinito, assoluto).
per acquosità poscia a lui mescolata, che si corrompa e rivolgasi per varie cagioni
nella sensibile; anzi in ogni creatura pare che sia una corruttibilità dalla sua prima creazione
, 396: però, per far che 'l corpo celeste sia corruttibile, basta
'l corpo celeste sia corruttibile, basta che in natura ci sieno corpi che abbiano contrarietà
basta che in natura ci sieno corpi che abbiano contrarietà al corpo celeste; e
tali sono gli elementi, se è vero che la corruttibilità sia contraria all'incorruttibilità.
, 2-3-6-249: non v'accorgete voi che ogni parte della materia universale del mondo
ridicolo, ma contuttociò è naturale, che la nostra corrottibilità, e degenerabilità,
corruttivo, agg. atto a corrompere, che ha la facoltà di generare corruzione.
vene- nosa specie e corruttiva disposizione, che chiunque li guardava si convertiva in pietra
;... perocché non è possibile che il tufo ovvero altra tenera pietra non
del frumento. mauro, xxvi-1-193: ciò che n'entra nel corpo e ciò che
che n'entra nel corpo e ciò che n'esce / in sé tiene difetto
, e impazienti contro ai cavalli, che a quelli concedano piu anni di vita,
di vita, cioè d'incorruttibilità, che settimane a questi. 2. ant
hanno anima. 3. figur. che provoca decadimento morale o artistico (un
gli studi della lingua, non meno che negli studi critici e storici, specialmente fioriti
i principii stranieri e correttivi e tiranneschi che la servitù del secolo decimosettimo e decimottavo
, dicendo: perciocché è di bisogno che questo correttivo si vesta d'incorruzione.
. (femm. -trice). che corrompe. per lo più al figur.
. per lo più al figur.: che corrompe moralmente, che genera lassismo morale
figur.: che corrompe moralmente, che genera lassismo morale. giamboni
gli eretici correttori fanno forza, però che le menti de'fedeli e lo populo,
è quella di dar sempre per concesso che le donne, e specialmente le giovani e
. gioberti, ii-7: quanti corruttori che specolano il suo cuore [del sovrano]
delitto era avvenuto. 2. che altera la purezza, la forma, lo
1-2-507: parlando e scrivendo, altrimenti che non fece il boccaccio, non imitatore,
novelle. monti, i-92: le lettere che sono sparse nel mio libro, non
della buona poesia. 3. che provoca il decadere di un'istituzione.
aveva data a'suoi soldati più licenzia che alla disciplina militare non si conveniva. la
della romana milizia. 4. che falsa, che interpreta in modo errato.
. 4. che falsa, che interpreta in modo errato. zanóbi da
la collana '. 5. che induce a mancare al proprio dovere.
monti, x-2-175: vide il grande guerriero che ferire / fea bisogno la cruda in
servata, mossi non meno da tema che la correzione de'morti non gli offendesse
correzione de'morti non gli offendesse, che da carità la quale avessero a'trapassati
. garzoni, 1-444: fu ordinato che i morti si seppellissero tutti fuor della
rigutini, 1182: 'correzione', guasto che àltera e scompone le parti d'un
era necessario, pertanto, a volere che roma nella correzione si mantenesse libera,
roma nella correzione si mantenesse libera, che, così come aveva nel processo del vivere
salute per la correzione e abusi in che si trova il mondo. sarpi, i-27
vescovo, insistendo principalmente sopra questo, che non erano da tollerar più longamente i
le favole riducendo in giuochi e azioni, che non solo udire, ma vedere si
non so chi a quegli ultimi romani che morirono per la libertà della patria. alfieri
, intensa, ambigua, sopraumana, che solo qualche moderno spirito, impregnato di
e non v'è correzione di vizio che maceri più terribilmente. alvaro, 9-372
la virtù è talmente vicina alla natura che forse la corruzione non è che la rivalsa
natura che forse la corruzione non è che la rivalsa dell'uomo contro ciò che
che la rivalsa dell'uomo contro ciò che ci domina con la sua legge troppo
una persona minore di sedici anni (che non sia già moralmente corrotta) o
giovane] tutte facilmente e felicemente mentre che la fortuna sua è fresca e non ha
comminciato a dare la volta, pare che non si rilievi o resusciti di niente,
o resusciti di niente, 0 sia che già sono cominciati in lei e'costumi cattivi
lei e'costumi cattivi e le corruzione che nascono dalle grandezze delle città. d'
restituire all'uomo 1 suoi diritti, che la natura gli avea dati, e la
, i-20: quando volesse accordarsi ciò che per alcuni si crede, che l'eloquenza
accordarsi ciò che per alcuni si crede, che l'eloquenza si corrompa a misura che
che l'eloquenza si corrompa a misura che le scienze si perfezionano, no seguirebbe
le scienze si perfezionano, no seguirebbe che i secoli della correzione sono quelli della
lingua. leopardi, i-1220: ciò che s'intende per correzione di esse [lingue
esse [lingue] non è altro che allontanamento dal loro stato e forma primitiva.
, 347: si ripruova una altra opinione che è stata assai commune, che el
opinione che è stata assai commune, che el primo nome della città fussi non
questo nome e donde si derivassi, che non lascia sospetto di corrupzione di testo
nome derivato per correzione da leonora, che gli antichi dissero anche lianora. carducci
, i-244: non è corruzione questa che derivi dalle distrazioni di un amanuense letterario:
è l'opera della musa del popolo, che, immischiandosi di questa poesia, ne
nessuna, non ha fante né famiglio che non tremi di lei: in modo che
che non tremi di lei: in modo che non ci è luogo d'al- cuna
correzione o di corrompere viene quel delitto che appresso gli antichi romani era molto frequente
gli antichi romani era molto frequente; che però le leggi civili ne trattano più
leggi civili ne trattano più di quel che oggidì porti la pratica. cuoco,
di un governo dal numero di coloro che domandano un impiego per vivere: l'
con ima elemosina ai maestri martiri, che gettata allo sciogliere della camera ebbe l'
colpevole di corruzione passiva, sia colui che lo induce ad agire, colpevole di
di corruzione: tentativo di delitto, che si ha quando il funzionario respinge il denaro
conv., iii-ix-13: avviene molte volte che per essere la tunica de la pupilla
ii-33: di gran corruzione di vaiuolo, che fu in firenze. m.
pistolenze, fami e molti altri mali, che iddio ha permesso venire sopra gli uomini
, il quale non è men tenero che facile a cadere nella corruzione. lancellotti,
solito, seguì tanta corrozione ne'corpi che fino seicento anime il giorno vi perivano.
., iv-xiv-10: con ciò sia cosa che l'oblivione sia corruzione di memoria.
lussuria. marino, vii-420: sapete che sicome il pesce incomincia a marcire dal
! cavalca, 6-2-129: vi leggiamo che per la corruzione di dina figliuola di
di dina figliuola di giacobbe dio permise che simeon e levi suoi fratelli uccidessero lo
principe d'una città con lo figliuolo che la corruppe. capellano volgar. i-211:
quando lo marito si crede menar moglie che vergine sia, aperta la verità della
, 16-1-3: vinse lo disordinato diletto, che già sentìa; e sendo preso a
elli ànno da l'uno lato la corrupzione che li corrompa e guasti, e'mastieri
abbiano da l'altro lato la generazione che l'ingeneri e faccia a ciò.
cose pur fur creature; / per che, se ciò ch'è detto è stato
altro. leone ebreo, 237: a che modo a la natura di queste cinque
: voglio lasciar gire di donde bisogna, che ogni generazione sia corruzione, ed ogni
quanto alla seconda parte dell'articolo dicevano che se li protestanti intendessero una corruzione privativa
/ dove la terra pantanosa trova, / che surgon su nell'aria per nebbioni /
leggi piuttosto all'osservanza di essa, che alla corruzione. 16. ant
m. villani, 10-60; tutto che irato fosse, ben conosceva, che
che irato fosse, ben conosceva, che a'fiorentini era lecito di così fare senza
procedere affrettato e rapido dell'uomo, che, per ottenere maggiore velocità che nel
, che, per ottenere maggiore velocità che nel camminare, poggia il corpo successivamente
di corsa, e nello stesso tempo pareva che durassero fatica a regger la persona.
e. cecchi, 1-172: nessuno che la vide, dimenticherà le linee di
.. era la corsa delle speranze, che toglie il respiro, fa tremar l'
, corso. boccaccio, 1-93: che d'esta vita finirò la corsa.
moto veloce, impetuoso (di animali che si spostano a volo o a nuoto;
dei venti, in piedi sulla pampa che mi volava incontro. bocchelli, ii-189:
1-83: può fare lettere al generale, che ad ogni mutamento di camino apra una
camino apra una coperta di lettera, che dichiari la corsa che deve fare. viviani
di lettera, che dichiari la corsa che deve fare. viviani, 1-38: si
, 169: il caldo è tale, che la corsa della lancia non dà refrigerio
pubblico. cattaneo, ii-1-148: supponiamo che i passeggieri dovessero passar da milano a
. nievo, 1-80: « oh che vuoi che vada a brescia oggi? »
nievo, 1-80: « oh che vuoi che vada a brescia oggi? » diceva
? » diceva uno. « figurati che stamane in due corse vi condussi tre
, 5-596: dovete far presto. a che ora parte la corsa? ih,
, senza perder tempo. -tariffa che si paga per il viaggio su un
pubblico. pirandello, 5-369: « che bella invenzione! » mi aveva detto
quel pover'uomo, e non pensava che il suo stipendiuccio se n'andava tutto
: corsa a piedi o in bicicletta che si svolge, anziché su pista, in
corsa a piedi o a cavallo, che si svolge su un percorso che presenta ostacoli
, che si svolge su un percorso che presenta ostacoli (per lo più barriere
. maffei, 5-1-21: pare potersi credere che dall'abito e dagli ornamenti di tal
parini, 754: la corsa, che chiamasi de'calessetti,... si
.. si eseguì nello stesso luogo che quella de'barberi, né con minor pompa
bagnuoli. tommaseo, i-324: le cose che m'andavano meno, garbeggiavano a lui
alle corse e in quella vita, / che parea venturosa, il verme arcano /
camuffati con la cervelliera di cuoio, che accendono a ogni momento la sigaretta della
strada, da dietro la griglia chiesi che cosa c'era attaccato sul palo della
gioco del calcio, azione del giocatore che opera nell'area di rigore avversaria concludendo
o domeni a; ma di quassù parve che il tempo minacciasse forte e non mi
sotto a'loro piedi e dar muggiti, che quasi di caverna in caverna per lunga
il rimbombo: e incerti di quel che colaggiù si facesse, che macchinasse la
incerti di quel che colaggiù si facesse, che macchinasse la natura, che minacciasse l'
facesse, che macchinasse la natura, che minacciasse l'inferno, si vedevano come
sospesi in aria sopra una profonda voragine che stesse di punto in punto su l'
di corsa. -in corsa: che corre, che si muove rapidamente.
-in corsa: che corre, che si muove rapidamente. - anche al
. carducci, 686: i cipressi che a bòlgheri alti e schietti / van
, 791: ti vidi, o giorno che dalla grande orsa / inopinato esci nel
: beffare. ariosto, vi-617: che è del giovane / che m'ha dato
, vi-617: che è del giovane / che m'ha dato la corsa? firenzuola
desiderando mona amorro- risca... che la corsa data a santolo e fallalbacchio si
. caro, 12-ii-201: via diceva che non avea tempo da farla stampare [
fu data la corsa dagltmperiali a girolamo ballati che andava a montalcino, e per il
avrebbe..., nella competizione che è vivere, riconosciuto in colui che non
che è vivere, riconosciuto in colui che non parte nemmeno, dove spiccan gli
delegazione del diritto di guerra, diritto che non appartiene se non al sovrano,
se non al sovrano, ne consegue che ni uno può fare la corsa a
-diritto di corsa: le norme che, secondo il diritto internazionale, regolavano
chiamasi * diritto di corsa'la facoltà che, durante una guerra marittima, hanno,
vemente più del bisogno di giungervi, che trascorre quasi altrettanto spazio da quello ond'
. banc. diritto di corsa: somma che una banca percepisce per riscuotere effetti di
torace (e la parte dell'abito che lo veste). latini, i-247
230): d'un altro paese che v'è allato, c'ha nome cofurat
dì bene cento navi di corsali, che vanno rubando il mare. boccaccio,
222: io non mi affaticherò in persuadervi che sia meno pericoloso passare di qui in
meno pericoloso passare di qui in india che da barzalona a genova, perché voi
. g. gozzi, 1-33: ecco che dall'ima parte ci viene all'incontro
paese; ma con tal furia, che in poco tempo restammo tutti presi e
? o v'aggirate / come corsali che la dolce vita, / per nuocere ad
corsalétto, sm. milit. corazza che protegge il torace (usata dalle
dando in vantaggio, a quel che accettasse, l'archibuso e il corsaletto.
percossa sì possente e fiera, / che gli fece inarcar la fronte e 'l petto
due mani; e fra tutti avevano meglio che mille corsaletti. sozzini, 114:
, ed andomo alla volta d'una gabbionata che avevano fatta gl'imperiali per fare una
, circondando quelle frotte di navi corsalesche che riscontrava, incontanente le intrigò e le prese
salvini, 31-33: oh beati que'che son per morire felicemente avanti di provare
issato vigorosamente dalla mano tesa di luigi rizzo che ha già la sua casacca di pelle
.: il comandante di una nave che faceva guerra di corsa. -per estens.
temendo di morire, si botarono, che se scampassono, si confesserebbono e la-
i-217: uno corsare di mare immaginò che 'l tesoro del re fosse in quella torre
annidavano in quel porto corsari arditissimi, che interrompevano i traffichi di mare con grave
danno dei francesi alloggiati in nizza, che niun altro mezzo avevano di vettovagliarsi se
se non per le navi genovesi, che loro portavano i fromenti. gioia, 1-ii-59
e 4 corsaro 'questa differenza, che, cioè, quest'ultimo può essere legalmente
corsaro barbaresco menato prigione a pisa, che dalle sbarre veda rosseggiare i cocomeri toscani
corsara di venere: uomo o donna che cerca molti successi amorosi. g.
affetti i quali non hanno altra base che quella del senso, della brutalità,
a svolgere la guerra di corsa, che esercita la guerra di corsa [nave
virtù d'una palla di cannone, che uscì una mattina con troppa furia da
grande quanto la piccola marina corsara, che acton distrusse. boccardo, 1-961: in
, corsara 'dicono la barca che va in corso armata per impedire i
, accollato, con maniche lunghe, e che non arriva oltre i lombi.
veste affibbiata e armata di stecche, che cuopre e cinge la vita delle donne.
ciociara... tanto smunta che l'alto corsè sembra un canestro vuoto.
. di corseggiare), agg. che esercita la guerra di corsa. - anche
con diligenza de'nocchieri e de'marinai che erano andati corseggiando per il mare.
18-41: guglielmo, il duce ligure, che pria / signor del mare corseggiar sofia
sopra vento addosso una nave olandese, che corseggiava que'mari in caccia di qualunque
allestito per corseggiare uno di que'navigli che ho mentovati. corseggiato (part
belle ancora sono le corsesche da lanciare, che usò il signore andrea di capua,
la celebrai in vostro onore. o che vendetta corsésca! corsétto1, sm
tessuto, spesso rinforzata da stecche, che sale dalla vita fin sotto il seno
2-135: le stringhe argentate d'un corsetto che, dopo trazione e aggancio, sia
o bolero d'un color marrone rugginoso che sembrava un altro corsettino inverosimilmente corto e
corrente (dei fiumi); acqua che scorre. bellincioni, 1-100: saper
, sorretto dai bagli di coperta, che andava da poppa a prua, permettendo
dà: corsia si chiama; / poi che v'ha il corso libero colui /
galileo, 3-1-407: non è dubbio che, camminando voi per corsia verso l'
-cornar, siete voi lesta? - / che accade domandarne? i'non la cedo
e c'è tuttavia, un forno, che conserva lo stesso nome. pecchio,
stretto, a guisa di corridoio, che rimane vuoto per il passaggio (fra due
tempo della fermata, molti di quelli che avevano agevolato l'arrivo di ferrer,
una corsìa nel mezzo della folla, che la carrozza potè, questa seconda volta
sportelli delle carrozze, stavano oziosamente aspettando che all'orologio della stazione fosse dato l'ordine
dante, purg., 32-57: pria che 'l sole / giungali suoi corsier sotto
mano. bisticci, 3-505: il re che era bene a cavallo, subito veduto
pel morello, / stellato in fronte, che col piè balzano / par che misuri
, che col piè balzano / par che misuri a passi e salti il piano.
spuntare il sig. n. n. che sovra un velocissimo corsiere a tutta carriera
al gioco addusse, / balio e xanto che un vento eran nel corso. foscolo
bruni corsieri, / volaron sul ponte che cupo sonò. tramater [s. v
il platidir fremente! / l'uom che te bruta disse ignobil salma, / per
tre, tre per tre: cavalieri / che vanno su grigi corsieri! i son
i son mille / le lande, che brillano forte. ojetti, ii-300:
. sono piuttosto da passarle corsivamente, che da sporle con gran cura.
. corsìo), agg. ant. che scorre, corrente (un'acqua)
bellini, 581: tu credi che io potrò usare la maniera d'istrumen-
la natura piana e corsiva delle cantilene che non ammettono altra natura d'istrumentazione che
che non ammettono altra natura d'istrumentazione che quella che vi è: e ciò
ammettono altra natura d'istrumentazione che quella che vi è: e ciò l'ho
figur. ant. andante, grossolano; che si usa ordinariamente. cantini,
d'ovidio. -tipogr. carattere che ha l'occhio delle lettere rivolto a
'per far credere ai vostri leggitori che li avete copiati tali e quali dalla mia
frusta ', quando il fatto sta che nella mia 'frusta 'non ve n'
in corsivo per farlo ben notare quel simples che non è in alfieri. panzini
vari alfabeti, convincervi dell'enorme differenza che c'è tra ciò che è dritto
enorme differenza che c'è tra ciò che è dritto e ciò che è storto,
tra ciò che è dritto e ciò che è storto, e in particolare tra
gramsci, 137: voleva... che gli permettessi di fare una cernita di
di fare una cernita di certi corsivi che scrivevo quotidianamente in un giornale di torino
largo tanto il corso avanza, / che di giugnerla perde ogni speranza. caro,
tale pensò potergli per avventura avvenire quel che avvenne... al ranocchio che disfidando
quel che avvenne... al ranocchio che disfidando la volpe al corso le si
carrozzino. fagiuoli, 3-2-265: le vie che destinate furo / per lo corso del
a sacrificare con feroce stolidità i cittadini che non ponno salvarsi superando la velocità delle
da siena, iv-19: al cavallo che corre... si tira la briglia
: e se voi arguissi a questo che la foga con la quale viene, lo
volesse sostenere, meno stimare la picca che lo sprone, dico che se il cavallo
la picca che lo sprone, dico che se il cavallo discosto comincia a vedere
ariosto, 44-85: sprona frontin, che sembra al corso un vento / e
i campi sotto il gran cavallo / che altero agita in corso
e quello via a precipizio; così che l'inesperto non poteva né regolare il
di posta: viaggio periodico del veicolo che svolge il servizio postale. petrarca
di trarla [la cavalla], anco che morta, non rimase, / continuando
palestin soccorso. bruno, 3-76: color che portan birra ed ala...
faran sentire l'émpito de la carca che portano. chiabrera, 73: duri monti
e premi ed urta il volgo / che s'oppone al tuo corso. monti,
monti, i-no: sono sei giorni che non ho veduto la barthe, ma egli
la barthe, ma egli mi disse che in questo corso di posta sicuramente vi avrebbe
addietro avessi avuto con voi la dimestichezza che ho adesso, vi avrei assalito con lettere
sostenendo lo sùbito corso / del gran desio che nasce d'amore. boccaccio, 1-419
. bembo, 1-36: sono alcuni che, per giugnere quando che sia la lor
sono alcuni che, per giugnere quando che sia la lor preda, pongono tutte
riposo; perché la non è altro che un corso al fine. campanella, i-83
il corso e sostavano in una quiete che era stanchezza, ella [firenze]
, scontro (specialmente fra duellanti, che muovevano l'uno contro l'altro da
corso veloce / tirato a sé, che son ferme cotanto. bibbia volgar.,
la via al sonante tuono, acciò che piovesse sopra la terra. leonardo, 1-165
artiglieria,... ne'tempi che amendue le palle sono state per aria.
figur. giamboni, 4-52: prima che la cittade di roma si facesse anni
: l'umana lingua è quasi fren che regge / de la ragion precipitosa il morso
alcon, non ti rammenti / quel che superbo per ornata prora / veleggiava finora,
lucerna del mondo; ma da quella / che quattro cerchi giugne con tre croci,
corso e di virtù nemica, / che mai suo raggio non fè cosa bella.
. bernardino da siena, 64: sappi che ogni volta che i pianeti non andassero
, 64: sappi che ogni volta che i pianeti non andassero con quella ragione
con quella ragione e con quello modo che idio ab eterno lo'diè che facessero,
quello modo che idio ab eterno lo'diè che facessero, e'quali sempre hanno ubidito
e'quali sempre hanno ubidito; ma poniamo che o elementi o cieli o corsi che
che o elementi o cieli o corsi che per niuno modo facessero con tra l'
non attribuire al corso de le stelle che l'innocente sia condennato, il colpevole
condennato, il colpevole co'premi onorato, che l'industria de molti, l'avedimento
23-20: dimmi, o luna: a che vale / al pastor la sua vita
: il sangue, e gli spiriti, che avevano poc'anzi mutato corso, si
sfilata di carrozze parate in gran gala, che si usava fare in occasione di festività
7. moto di un'acqua che scorre; corrente. -corso d'acqua
io gli occhi potea stendere, mi parea che bianchissimi cigni s'andassero sollazzando; e
; e quale compagnia di loro, che erano in ogni parte molti, incontro al
reflusso del mare con tanta velocità, che non si potrebbe quasi imaginare fiume andare
ubbidire alla violenza dell'acqua in corso che le sospigne e di nuovo le sottomette.
e dal corso di questa gran fiumara, che non è punto rintuzzato da questo picciol
picciol mare, è cagionata quella corrente che da cronslot cammina a hoghland. monti
: quel ramo del lago di como, che volge a mezzogiorno, tra due catene
la strada agli altri corsi d'acqua che incontra. silone, 5-47: attraverso una
corso d'acqua nel bel mezzo della conca che divideva il nostro poggio da un altopiano
: le due brune / odorose bevande che pur dianzi / di scoppiato vulcan simili al
se'il mar dell'acque, / che drizzan corso per lo sommo regno,
sommo regno, / e se'ciò che 'n valor virtù conpiacque. parini,
di raro saper versi torrente, / che il corso a seguitar de la tua mente
innalzare argini e ripari talvolta, in guisa che abbiano corso più tardo. deledda,
corso più tardo. deledda, iii-962: che fare? la vita segue il suo
montale, 1-76: l'informe rottame / che gittò fuor del corso la fiumara /
disegni. guicciardini, 136: sappiate che chi governa a caso si ritruova alla
sfilata di carri allegorici e maschere che si fa, per antica tradizione,
. salvini, 19-iv-2-254: oh che corso è stato mai quello di quest'
oh, il padrone vuol far altro che venire al corso! parini,
eravamo in una torre sopra un elefante che, spinto da uomini nascosti sotto, pareva
spinto da uomini nascosti sotto, pareva che camminasse da sé. leopardi, iii-393:
ti parlerò dello spettacolo del corso, che veramente è bello e degno d'esser
interruppe le furiose feste ed il corso che durò gran parte della notte: i
, purg., 14-18: un fiumicel che nasce in fal- terona, / e
il corso nello spiccarli, si vede che vanno a mettere altri nella destra,
mantovano, dovevan seguire tutto il corso che fa l'adda per due rami di lago
non hanno quello stato né quella sembianza che avrebbero naturalmente. carducci, 751
corso splende: / e di mille che là volano rote / rimbombano le vie
vie. foscolo, xiv-219: spero che stamattina non essendo uscita, andrai un
tepore del cielo. -figur. coloro che frequentano abitualmente un corso per passeggiarvi.
, par., 1-130: vero è che come forma non s'accorda / molte
canti, 3-1: d'ogni desir che tolga nostra mente / dal dritto corso
et a traverso mande, / non credo che si trovi il più possente / né
egli [rousseau] dovea prima o mostrare che la natura concede agli uomini di dar
nulla aita / veggo a mia gente che tra via pur cade. / dunque sempre
477: se alcun move a domandar che fia / fra gli uomini nel corso di
renderò salda risposta: / c fia quel che fu nel corso di cent'anni;
autorità di tutt'i più accreditati medici che hanno scritto, pochissimi sono gli uomini,
scritto, pochissimi sono gli uomini, che avendo un corso naturale di vita, vadano
dante, inf., 15-88: ciò che narrate di mio corso scrivo, /
chiosar con altro testo, / a donna che saprà, s'a lei arrivo.
m'era lo morire / grave più che si porti 'l corso umano. machiavelli,
da una acuta infirmità combattuto e più che una volta ridutto all'estremo, benché
benché l'animo fosse di tanto vigore che per un tempo tenesse i spiriti in
debbe più provedere per la morte, che per la vita. tasso, 12-73:
fievolmente geme, e quinci è noto / che 'l suo corso vital non è fornito
. impulso evolutivo proprio di tutto ciò che vive (sia in senso fisico e biologico
ne'popoli più regna corso di fortuna che libertà d'arbitrio. boccaccio, dee
(63): sì andò la bisogna che la giovane ingravidò, il che molto
bisogna che la giovane ingravidò, il che molto fu e all'uno e all'altro
uno e all'altro discaro; per che ella molte arti usò per dovere, contro
quale erano molti uomini prudenti e moderati che contrappesavano e ritenevano il corso delle cose.
altre convenevolezze di effetti con le cagioni che lor assegna questa scienza ne'suoi princìpi,
princìpi, per confermare il naturai corso che fanno nella lor vita le nazioni.
le nazioni. algarotti, 1-358: quasi che con esso [il vocabolario della crusca
invece d'andare come la natura ordina che vada. cuoco, 1-243: bene
reo condannato non arrivino ad un segno, che fermino il corso della giustizia.
, 12-i-109: né per questo giudico che s'interrompa il corso de gli onori
più tosto chi se ne ritira, che chi vi corre senza ritegno. boccalini,
« se tinfermiera non telefona vuol dire che la malattia segue il suo corso regolare
già da molti anni: si vuole che il dispiacere procuratole dal sospetto che carlino
vuole che il dispiacere procuratole dal sospetto che carlino fosse implicato nei fatti della notte
il comune corso del ben vivere, pensarono che più utile era raffrenare lo ingrato e
ingrato e sconoscente popolo la carestia, che la dovizia. chiabrera, 450: talmente
: fermissimamente credo e porto saldissima opinione che in ogni età e tempo mali e travagli
travagli provassero sempre i viventi, e che nell'istesso corso quasi di cose, non
norma. bembo, 1-83: quel che nel mondo, e più ch'altro mi
/ col suo marito, là è scritto che vada. sacchetti, 158-88: tutti
: tutti si partirono, non sapendo che si dire, e ma's'ac-
e ma's'ac- cordorono. di che soldo seguì il suo corso, e fece
l'altro ordine, se e'veggono che quello abbi più corso di quello altro,
di quello altro, hanno una invidia che non possono patire l'uno convento collo
per diversi rispetti ciascuna di loro di gente che di vederla desideravano aver avuto gran corso
la moneta è accettata per la fiducia che ispira (moneta in metallo prezioso o convertibile
carta moneta è obbligatoria, nel senso che non può essere legalmente rifiutata come mezzo
moneta a tenore de'soldi o denari che le medesime fabbricavano. f.
di fatiche, sicché produca in colui, che la dà via, acquisto o consumazione
. cavour, iii-351: non è mestieri che io faccia avvertire l'immensa differenza che
che io faccia avvertire l'immensa differenza che passa tra il corso legale e il
la circolazione di quei titoli fiduciari, che la legge obbliga i privati ad accettare
loro valore nominale, esonerando la istituzione che li ha emessi dal dovere di convertirli in
infatti, esiziale non meno alla finanza che all'economia pubblica, il regime confuso e
era questa moneta tanto poco accreditata, che non solo non aveva corso fuori dello
pisana, furono quasi le uniche monete che avessero corso in firenze e nel suo contado
cattaneo, ii-2-38: parrà strano l'assunto che le cedole le quali hanno corso in
. sbarbaro, 1-238: per piccola che sia, la moneta fa comodo; ma
e d'argento e pietre; a che vaglienza / hanno lo corso, saver li
al corso giornaliero di piazza, corso che, per soprassello, viene da essa banca
meno costo gli facea tignere; di che essendo passato un tempo, i detti panni
presti 8 peze per mandare, sì che credo costà andarano e dubito che tra loro
sì che credo costà andarano e dubito che tra loro e catalani ne me tran
e catalani ne me tran o tanti che perdrano il corso e non arano domanda
. -in particolare: serie di lezioni che un docente universitario tiene durante l'anno
universitaria, determinato periodo di tempo (che per lo più comprende alcuni anni)
in cui devono essere compiuti gli studi che portano al conseguimento del relativo titolo di
corso: nelle università, lo studente che non ha conseguito la laurea (o
tenute a cura di istituti privati, che abilitano all'esercizio di mestieri o professioni
, 3-1-143: essendo assai giovanetto, che appena avevo finito il corso della filosofia
provveditore e padre al sustentarli, fin che, compiuto il corso delle convenienti scienze
civile, e canonico; corso, che in quattr'anni conduce poi lo scolare all'
banco, per una ragione evidente: che vi si fanno molte proiezioni e allora la
, i-597: per il liceo, desideriamo che la storia letteraria sia distribuita in tutti
corsi e con limiti certi, sì che vi sia uguaglianza d'insegnamento tra tutti
privati. -l'insieme degli studenti che frequentano le stesse lezioni; sezione,
ii-2-200: l'autore del nuovo libro che qui annunziamo, esperimentato nell'istruzione della
mano, oltre a quel corso di alture che procede dall'alpi elvetiche, incontrasi la
talmente poste le une sulle altre, che le commessure delle superiori cadono quasi sul mezzo
può essere autorizzato come rappresaglia delle prede che fossero commesse a danno della marina mercantile
ariosto, 10-33: deh, pur che da color che vanno in corso / io
10-33: deh, pur che da color che vanno in corso / io non sia
volgarmente l'andare in corso; per ciò che sì come i corsari tolgono la roba
e così facciam noi; se non che di tanto siamo differenti da loro, che
che di tanto siamo differenti da loro, che eglino mai non la rendono, e
di insufficienti esperienze e d'ipotesi immaginarie che pur giovano all'intento della natura,
pur giovano all'intento della natura, che sembra essere di tener sempre in moto
. croce, ii-8-29: è singolare che, mentre si accetta e si celebra
rilutti all'idea della circolarità spirituale, che pure è stata una delle più antiche che
che pure è stata una delle più antiche che siano rifulse alla mente umana, e
3-285: dove sei? in quest'ora che avanza sarai qualche irsuto lungo-corso, con
io avessi creduto, figliuolo mio, che la fortuna mi avesse voluto troncare nel mezzo
corso il cammino per andare a quella gloria che io mi avevo con tanti miei felici
il parte, / saluta il bronzo, che le turbe pie / invita ad onorar
(306): né voglio per ciò che voi crediate che noi andiamo ad imbolare
né voglio per ciò che voi crediate che noi andiamo ad imbolare, ma noi andiamo
, 12-1-126: sono entrato in sospetto che nei secoli passati, ne'quali era in
nefando unguento ed anche del suffumigio, che cagionavano loro prontamente ed uniformemente un forte
erano allora nella città molte case nobile che si chiamavano di famiglia, le quali.
sparse la fama di quello brieve, che beata quella donna gravida in siena lo potesse
libricciuolo spirituale, degno del gran corso che ebbe, atteso l'utilità della materia
delle monete avviene, aveano quel corso che ora non hanno più. f. galiani
egli è cosa non meno evidente, che dalla storia confermata, che può una
meno evidente, che dalla storia confermata, che può una cosa da tutti tenuta per
per cattiva aver quel medesimo corso, che s'ella si tenesse per buona, fin
si tenesse per buona, fin tanto che dura un comune inganno, per cui ognuno
un comune inganno, per cui ognuno speri che 'l suo vicino non la ricuserà
. manzoni, 196: abbiamo visto che, delle dottrine citate come cagione dell'asserito
5-646: l'ammirazione è un sentimento che ha corso molto breve e superficiale a
giovane] tutte facilmente e felicemente mentre che la fortuna sua è fresca e non ha
facilmente a darle il suo corso, che a farle ritegno. metastasio, ii-168
/ il gran pegno si tolga / che può farmi tremare, e poi si lasci
mio furor. bettinelli, i-239: e che altro bra- mian noi...
noi..., donna gentile, che d'aprire agli affetti lor corso?
male. manzoni, 829: prega lui che alle nostre alme / verso il ciel
corso, / s'altro ne speri che pur quello c'or so, / cierniscilme
quello c'or so, / cierniscilme, che già non so l'ocorso. salvini
. cecchi, 7-3-1: e'dicono / che e'pigliano le terre a tutto corso
a tutto corso; / perché da poi che e'roppon quello esercito, / non
ella / si può dir caccia più che guerra. tasso, 20-69: or,
ogni dì più gentil madonna, intanto che ha superato di gran corso ogni espettazion
sopra il suol marino; / e poi che il freno ha preso / de'soi
all'erta il corso, / quell'animal che da le balze cozza / coi duri
corso / e sì sen porta lei, che sbigottita / volgesi a tergo e 'nvan
santerellina / disse al fratei, sentite che discorso! / che ha fatto?
al fratei, sentite che discorso! / che ha fatto? ha scorso un po'
fatto il corso suo, ogni volta che, sfogandomi io, vi abbia mostro quella
io, vi abbia mostro quella fede che ho in voi. -fuori corso
valore: un documento legale), che non è più accettato negli scambi commerciali
una moneta). -al figur. che non incontra più favore, trascurato,
messa con una moda un po'antica che le dava l'aria d'una creatura ormai
corso. borgese, 1-277: sapeva perfettamente che il suo passaporto era fuori corso,
suo passaporto era fuori corso, tanto che l'aveva lasciato nel cassetto; ma
nel cassetto; ma gli avevano detto che le formalità del passaggio erano molto semplificate
formalità del passaggio erano molto semplificate e che chi avesse un amico alla stazione di
. manni, 3-89: de'primi che io abbia osservato porlo in corso [
altra edizione d'uno scudo, ma che non metterò in corso se non quando avrò
tutte o già nel corso di succedere mentre che il re era in italia,.
un salto piglia: / vero è che indietro alquanto ebbe a tornare / a prender
. giusti, v-148: e molto tempo che il demonio del fare s'è allontanato
è allontanato da me, ed io, che non vivo se non ho le sue
incallite sulla marra, non mandava più che una comica vocina nasale. pirandello,
e folli. pavese, 8-26: presento che la via nuova non sarà..
di un pericolo corso mi lusingasse; o che [ecc.]. 4.
virtù di uno spirito italiano, era necessario che la italia si riducessi nel termine che
che la italia si riducessi nel termine che ella è di presente, e che la
termine che ella è di presente, e che la fussi... sanza capo
imperio poi corso e predato non altrimenti che un paese nemico e vinto.
nemico e vinto. j. che è corso, che è andato di corsa
j. che è corso, che è andato di corsa. -anche al
secoli. 6. figur. che ha avuto diffusione. d. bartoli
santo ad appellare sopra quell'ingiusto accomunare che si era fatto il suo libro innocente
colpevoli, se pur ve n'era alcuno che il fosse. piovene, 1-63:
il popolo vero ha mostrato anche là che non ne voleva e i lavoranti, sui
danari non pagati, e che a queste genti ispane e lanzi..
già corse. botta, 5-406: volle che i comuni si liberassero dai debiti,
, 35-6: allor tornò a me, che lungi m'era, / ragion
me alcun ricorso, / po'che fortuna è 'nverso te sì fera ».
contra 'l ciel per quelle strade / che 'l sole infiamma allor che quel da
quelle strade / che 'l sole infiamma allor che quel da roma / tra sardi e
certo diavoletto di un suo soldato còrso, che la facessi più netta che poteva.
còrso, che la facessi più netta che poteva. caro, 15-iv-34: la pro-
caro, 15-iv-34: la pro- fession che fate d'inimico espresso della nazion corsa
mi piace. botta, 5-59: statuiva che i corsari corsi, autorizzati dai ministri
volpe, maligna e 'mportuna, / che non truova ancor rete che la pigli;
, / che non truova ancor rete che la pigli; / e un can còrso
canaiuola,... l'uva che si chiama còrsa rotonda, quando si matura
vino assai, sì come le viti trebbiane che fanno i grappoli grandi e le
vino caratteristico della corsica; il vitigno che lo produce. pulci, iv-2
a quel mal pongo un soccorso, / che non è da cerretano. -fico
-fico corso, qualità di fico che cresce in corsica. soderini,
. v.]: 'corsoide', pietra che, nelle linee ond'è sparsa,
te, cinquanta contr'uno, / che in gola ti caccino il cappio /
cortaldo1, sm. ipp. cavallo che ha le orecchie e la coda mozze
arrivar sui lor cor- taldi / quei che lasciaro i can poco lontano. garzoni,
[delle artiglierie] tante diverse sorte, che con nomi così orribili mostrano la ferocità
bocca all'ingiù, un buon cortaldo che m'era a grado perché lo superavo
lustrissimo, con queste lungagnole di belle palore che la dice, io non attechisco nulla
: la mi dica di graizia quii che la m'ha fatto doventare, e quii
per dare luce e aria alle stanze che vi si affacciano): cortile. -anche
una siepe o da un muro, che è attiguo alle case coloniche e serve per
s. viri: tenemo del murare, che mi fecie la corte. boccaccio,
, 1-10 (118): per ciò che, levatesi tutte e lui invitato,
riceva al verno; e se le bestie che v'hanno a stare avessero la state
adocchiatovi un palagio di maravigliosa bellezza, che allora vuoto si trovava, in quello
. viviani, 1-9: contrassegni evidenti che la città sia stata rialzata più volte
9-1-39: essendo stato caricato non altrimenti che una di quelle [balle],
si piglia il lume. quello spazio che è compreso dall'atrio o cortile scoperto
. verga, 4-245: isabella che soleva spesso rammentare colle compagne la
v-1-266: un ragnatelo trema nell'inferriata che dà su la corte. odo chiocciare.
, 1-286: appena uscirono questi numeri, che una femmina, moglie di un materassaio
alla corte di ca'barozzi, correndo che la parea invasata, e quivi..
. stor. nel medioevo, spazio chiuso che comprendeva il castello o abitazione del signore
del signore e l'intero possesso fondiario che ne dipendeva (cioè, il complesso
coloniche, unite insieme o disperse, che costituivano un'unità fondiaria o un villaggio
in molti modi si può considerare in che maniera son da far le corti..
e de'lavoratori, e de'frutti che vi si deon portare, e degli animali
. sassetti, 365: poche persone che stieno sopra nel campo dietro ad una
una di queste siepi, impediranno molti che vadino per quel cammino per el quale
si giugne al palagio del zamorino, che è nel mezzo d'una cerchia o corte
, 16-viii-254: sono alcune sere, che questi funghi fecero male ad un cristianello
poderi, anzi un castello, di modo che molte terre e castella de'nostri tempi
della vita di corte, anche agli intrighi che nelle corti si tramano, alle adulazioni
e marchigiani, / fiorenza, fior che sempre rinovelìa, / a sua corte v'
che ne le corti anticamente le vertudi e li
italia, non sarebbe altro a dire che turpezza. idem, inf., 13-66
inf., 13-66: la meretrice che mai da l'ospizio / di cesare non
corti; ma maggiore è l'avarizia che le fa essere lunghe, e spezialmente
lunghe, e spezialmente quella de'cherici che mai non ispacciano, infino ch'e'
corporale cibo, si pascono delle novelle che sentono contare della vostra prodezza. pulci
questi adunque se vivuti fossero, penso che sariano giunti a grado, che ariano ad
penso che sariano giunti a grado, che ariano ad ognuno che conosciuti gli avesse
giunti a grado, che ariano ad ognuno che conosciuti gli avesse potuto dimostrar chiaro argumento
perder la libertà, vendendola a colui che con un pezzo di pane ti compera
: chiese a la guida adon di che natura / fusse bestia sì strana e di
/ fusse bestia sì strana e di che sorte, / ed intese da lui ch'
regno ad abbelire la corte, avvisando che il consorzio di esse raddolcir dovesse la
: appena io giunsi in torino, che il mio buon cognato, allora primo gentiluomo
: la corte di londra, più che ogni altra corte di europa, temer dovea
dovea 11 contagio delle nuove opinioni, che si potean dire quasi nate nel seno
dell'inghilterra. foscolo, 1-128: allor che guido occultamente il core / pose in
ben si fè reo: né ancor sapea che in corte / delitto è amore.
annunzio, v-1-514: fra tante cose italiane che custodisco e illustro in me, io
perpetuo anche il sorriso italiano: quello che andò a rifugiarsi nelle corti col lusso
i-77: aveva sentito dire... che la corte borbonica rifugiata a roma istigava
complesso dei prelati e dei dignitari laici che coadiuvano il pontefice sia come capo della
scelerata e lorda de'cherici, non che egli di giudeo si faccia cristiano ma,
si può dire tanto male della corte romana che non meriti se ne dica di più
mondo. ed anche credo sia vero che la grandezza della chiesa, cioè la
grandezza della chiesa, cioè la autorità che gli ha data la religione, sia stata
ha data la religione, sia stata causa che italia non sia caduta in una monarchia
città, e più ne'letterari, che sono per se stessi i più frequenti
della chiesa, o meglio, quelli che chiamerò il partito cattolico, avranno il sopravvento
promesso / di far per me ciò che sarà possibile / perch'io l'abbia.
, 7-5-3: come e'si sa / che questo garzonetto abbia a far corte,
piacevole buffone, o uomo di corte che vogliamo dire. ottimo, i-98: fu
di corte... eran quelli, che con piacevolezze d'atti e di parole
e di graziosi giuochi trattenevano i convitati; che qualche volta si veggono chiamati giullari,
discioltura d'ogni membro, e tutto quello che quasi in ogni altro esercizio si vede
via, / vedrai baratteria, / che 'n sua corte si tene / di dare
g. cavalcanti, ii-459: tu sai che ne la corte là 've regna [
[amore] / omo non può, che sia vile, servire / a donna
sia vile, servire / a donna che là entro sia renduta. dante, 63-71
lì spunta suo corso; / per che l'armato cor da nulla è morso.
pene, / come m'ha messo amar che 'n cera tene / quello piacer
'n cera tene / quello piacer che véne / per istrugger mia mente.
, / dell'alta iddea diana, che elette / v'ha in partenopè per sue
credetti, o dolce mio consorte, / che pietà mai venisse in questo regno:
peccati son longamen giasuo, / da che eu me repento de ciò che m'è
/ da che eu me repento de ciò che m'è avegnuo, / en la
/ ché tanto t'ho gito chedenno, che me ce manda 'l mio paté:
ché tutta la corte t'aspetta, che con nui sì te di alegrare.
e franchezza non hai? / poscia che tai tre donne benedette / curan di te
ha in sua grazia rinchiuso / tanto che vuol ch'i'veggia la sua corte /
dio, per ogni fuscello di paglia che vi si volge tra'piedi bestemmiate iddio e
questo, monaco, per certo, che chi studia di godere qui, è già
e appo li principi terreni, vedemo che la ragione comanda che qual più serve
principi terreni, vedemo che la ragione comanda che qual più serve, maggior merito prende
abbi speranza nel segnor soprano, / che, avendo in pacienzia questa morte,
d'esser presente, ed udire le benedizioni che tutta la corte di paradiso porge a
, e fu la più nobile e nominata che mai fosse nella città di firenze o
. boccalini, i-203: li disse che come prima li fosse nato un figliuolo,
facesse gettar li fonti di perpetuo vino, che si pubblicasse per quaranta giorni corte bandita
corte bandita nella sua casa, e che in giostre e tornei si spendessero cento mila
,... importava quelle feste che per cagione di nozze e di nascite
. magalotti, 7-61: una villeggiatura, che può dirsi una continua foresteria, dove
che fra i giuochi degl'italiani fu in maggior
familiare, si è il 'curiam habere che noi diciamo 'tener corte '.
ancora * tener corte bandita ', il che si facea col mandare un bando o
pubblico invito per li vicini paesi, che serviva di tromba per trarre colà anche i
trarre colà anche i principi, non che la nobiltà straniera. carducci, 748:
abba, 1-131: suo padre, che conduce l'albergo da gran signore,
. iacopone, 12-44: l'ultema che fa la morte, che dà '
: l'ultema che fa la morte, che dà 'l corpo a sepultura:
mente: / castetate sta presente, che la corte ha relustrata. 7
. 7. gruppo di persone che accompagnano o fanno corona a un personaggio
d'opere cavalleresche, per lo riuscire che questo suo buon nipote faceva in tutto
comisso, 7-224: il produttore improvvisato che ha le mani sui milioni diviene come
letterati, musicisti, pittori, sceneggiatori che gli creano un clima di alta tensione
, 2-294: gente stupida e vanitosa, che aveva bisogno di una piccola corte di
con la quale è venuto questo lioncino, che consiste in due animali non maggiori di
. monti, i-140: sia quel che si vuole, io detesto la metà
, io detesto la metà delle cose che contiene, e se la franco ve ne
ora sull'una ora sull'altra delle persone che gli giravano attorno e crederli allora lucenti
virtù come forse penserà il sole degli astri che gli fanno la corte. faldella,
. parini, 120: cavalieri sbrici che fanno la corte alle donne mantenute dagli
non ci ho mai tributato la corte che ambiscono anche da'più sciocchi: d'
38: un avvocato lindo e incipriato che nella sua gioventù avea fatto la corte
iii- 927: la nipote visto che dio non l'ha voluta per sposa,
moravia, iv-310: ed era vero che di fronte alla freddezza dell'amante ella
sì, perché aveva osservato da tempo che lisa faceva la corte all'uomo.
se fa al ballo; / ma quel che dal suo officio se 'nfegna, /
catena i mette en canna, / che onn'omo banna e vengal a vedire
stracciati, e chi fu malizioso, che avesse suo processo in corte, andò
più forte, / quando si dice che giusta vendetta / poscia vengiata fu da
giustizia non è cosa si vile, che si abbia a dar 'gratis et amore
e a voi farà più onore, che avere tutto dì a essere su per
si può ricordare com'io, prima che la corte cominciasse a procedere contra di
moltiplicate in napoli le corti giudicatrici più che non furono moltiplicati in roma gl'iddii
carducci, i-1009: c'è da temere che un giorno o l'altro un
provi con saldo ragionamento alla eccellentissima corte che il non rubare, potendo senza pericolo
. einaudi, 1-15: non consta che negli stati uniti si sia verificata una mutazione
terzo dal capo dello stato), che ha giurisdizione in materia costituzionale, essendo
mellini il tram per porta pia, che doveva lasciarlo, come tutti i giorni
un terzo ogni tre anni), che ha il compito di decidere intorno alle
il compito di decidere intorno alle controversie che possono sorgere fra gli stati membri (
funzioni consultive su questioni esclusivamente giuridiche che siano proposte dall'assemblea generale delle nazioni
nazioni unite o da altra corte internazionale che ne riceva autorizzazione dall'assemblea).
scelgono i cinque componenti del collegio arbitrale che deve comporre la controversia internazionale. -corte
occhi... / fuór quei che di voi, donna, m'accusaro /
corte, e renderà ragione a quelli che la domanderanno, e farà tutti gli altri
, e farà tutti gli altri uffici che s'appartengono al re. -corte di
chiamare mcrzé, e domandare perdono, che per lo diritto della corte di giustizia sarebbe
che fingevano di prendere sul serio l'accaduto,
in pace la verace corte, / che me rilega nell'ettemo essilio. idem
] impaziente del riposo, curiosamente comandoe che solenne corte si celebrasse nella detta cittade
26: comandò ai famigli de la corte che presto el pren- desseno. bandello,
prononzierò la sentenza di questo tenore: che fridiano z. per aver ferito un
sergente de la corte e indirettamente vietato che non si sia potuto prender un bandito
potuto prender un bandito,... che sia ubligato per un anno intero attender
cellini, 1-82 (191): dissi che andassi a vedere chi era quel pazzo
andassi a vedere chi era quel pazzo che a quell'ora così bestialmente picchiava.
con tutta la corte, e dice, che se voi non fate presto, che
che se voi non fate presto, che getterà l'uscio in terra ». gli
sospetto de la corte e di quel che poi avvenne, avessi stracciato il pasquino:
178: intendendolo de'ministri di pilato, che i latini appellavano * cohortem ';
viva, messosi a cercarla e ritrovatala avanti che la corte 1 beni stati del padre
ti deve dire [il guerrazzi] che luisa amò giacomo, perché lo sapeva fuor
santo, e'muor disperato *. proverbio che vale: l'invidia che regna nelle
. proverbio che vale: l'invidia che regna nelle corti, rende altrui o sofferente
, 3-7-143: e quel ser frotta, che pretese dire: / * chi vive
alto dal piano della corte, che per entrarvi bisogna saltando appiccarsi con le
/ e s'entri per un andito che arriva / in una corticèlla schifa e stretta
uscir dal buio di casa, tranne che per baloccarsi nell'orto o in ima corticèlla
baloccarsi nell'orto o in ima corticèlla che c'era tra la casa e la filanda
sono così incrostati di polvere e di ragnatele che la luce non passa più.
... sanza fare nozze, però che di poco tempo era morto messer andrea
morto messer andrea;... sì che non menò seco donne il primo dì
'corteare', si dice di quell'accompagnatura che fanno le donne alla sposa, la prima
, proem., 49: addiviene, che le silvestre canzoni vergate ne li ruvidi
non meno a chi le legge, che li colti versi scritti ne le rase
vischioso, come pur l'era quel che mi dava tutto il gambo della stessa pianta
la perfetta carestia d'ogni vettovaglia, che li sforzò a mangiare non solo le
crude carni de'pollami e de'mangiabili quadrupedi che si pararono loro dinanzi, ma sino
degli alberi, per acquetare tirata fame anzi che per prolungarsi la vita. monti,
corteccia di mezzo, cioè il legno bianco che è in mezzo tra la corteccia
7: le corteccie appo questo, che si prendono da i frutti, come
... non altrimenti si debbono seccare che le radici, e così medesimamente riporre
assai maggiori e più profonde di quel che suol fare il pane di puro grano.
-corteccia serica: gli strati di seta che costituiscono il bozzolo del baco da seta
88-45: aiome veduto e ben pensato / che l'om perfetto a l'arbor se
perfetto a l'arbor se figura, / che, quanto più pro- fonno è radicato
in parte giudicare qual sia quel corpo che, quasi molle scorza dentro dura scorza
. 6. ant. crosta che si forma su alcuni corpi nella cottura
mattoni nel cuocersi in modo duri, che per la molta fiamma si convertono in
dalla aria mentre si rasciugono; il che medesimamente aviene al pane. sarà adunque
sarà adunque bene il farli sottili, acciò che abbino più di corteccia e manco di
3-8: io non ti vieterò già che tu non facci la corteccia di dentro
, ella si debbe tirare in modo, che ella sia distesa e finita secondo la
i-129: ancora è a chi piace che [attorno del vano del pozzo]
fuori [della fortezza] in maniera che possa difendere il tutto dalle pioggie,
una e l'altra parte di fuori, che rimane a vista dell'occhio, cioè
distinzione del ripieno della medesima muraglia, che è quello che è fra le due cortecce
della medesima muraglia, che è quello che è fra le due cortecce. giordani,
al basso [il suolo], che si trovano materie diverse assai da questa esterior
: ben altro fa la terra, che pure è madre, di quelli che
, che pure è madre, di quelli che zappano la sua corteccia e frugano le
anat. parte esteriore di un organo (che avvolge più o meno completamente).
del rene: parte di parenchima renale che sta immediatamente al di sotto della capsula
ii-619: tutte queste sono imagini mistiche che si formano nelle cellule della corteccia del
corteccia; ma nella midolla è più crudele che ogni crudeltà. boccaccio, 14-256:
semplici monaci, o vero eremiti, che trovò nel deserto; i quali intendendo
la scrittura secondo la corteccia e lettera che uccide, e non secondo lo spirito
uccide, e non secondo lo spirito che vivifica, credevano la divinità avesse capo
di stato soppiattansi dentro cotesto libro, che sotto un'aurea corteccia, benché sembri
/ o vogliain dir filosofi discreti, / che villeggiavan l'autunno e la state,
addottrinate. cattaneo, ii-1-138: alcuni che guardano solo alla corteccia delle cose diranno
guardano solo alla corteccia delle cose diranno che il sistema continentale demolito nel 1814 vive
di quegli odi e entusiasmi e fanatismi, che soli permettono di fare al mondo qualche
. pavese, 8-301: pare impossibile che anche una sola favilla di bontà, di
di corteccia grossa, ha un cuore che parla dalla faccia burbera e bonaria.
: è doloroso, ripeto, il pensare che quelle triste parole messe fuori dal tasso
) gli abbiano suscitate contro tante critiche, che per lui furono vere e crudeli tribolazioni
. guglelmini, 2: quegli però che non si fermano del tutto nella corteccia
nella corteccia delle notizie volgari apprendono bene che tutto ciò che viene loro rappresentato da'sensi
notizie volgari apprendono bene che tutto ciò che viene loro rappresentato da'sensi sotto specie
specie d'un solo individuo non è che un rammassa- mento di parti più piccole
chi vorrà confessare di non sapere ciò che sia mitologia... e quanti altri
, predicator, battere il noce, / che il dire oltre non passa alla corteccia
bembo, 2-29: né stette guari, che la lingua lasciò in gran parte la
vede mutato e differente da quelli primieri che io dico, e tra queste sue
quali egli pose mano più attempato, che nelle altre. = lat. corticea
. fico corteccione: specie di fico che ha buccia molto spessa, di colore verde
corteccia. corteccióso, agg. che ha corteccia molto spessa; che ha
. che ha corteccia molto spessa; che ha aspetto e natura di corteccia;
del quale [sommacco] quella parte che il cuopre, più cortecciosa, è la
, r-392: quello [incenso] che rimane appiccato all'albero, si spicca
corte non è da poter studiare, che se bene le faccende intermettono, i corteggiamenti
, si rammentò in quel punto ciò che aveva patito dalla sua carceriera. [
giornata sovvenne in quel momento di ciò che aveva patito dalla sua carceriera].
. soffici, ii-213: accadde però che dopo un certo tempo di codesti corteggiamenti e
casa alteri il martel d'argento, e che lo ripigliò dalle mani del papa il
poche volte, e più per vera osservanza che per complimento, mi truovo spesso con