: qualunque erba o fior colgo / credo che nel terreno / aggia radice, ov'
perché tutte le cose della detta religione, che sono iscritte e approvate dalla chiesa,
così vere, come egli è vero che uno triangolo sia triangolo, che è una
vero che uno triangolo sia triangolo, che è una figura dimostrativa. ariosto,
, 14-60: certezza prese, / non che speranza, che la donna bella /
prese, / non che speranza, che la donna bella / non saria a'suoi
3-347: l'incostanza del senso mostra che quello non è principio di certezza e
abbiate ancora maggior certezza del modo con che diminuisce a varie distanze il vigor della
, una esperienza non meno decisiva che facile a farsi. alfieri, vi-45:
colui, e a tutte quell'esibizioni che riuscivan sempre a voler saper qualcosa, il
, 7-227: ecco, nient'altro che questa certezza d'una realtà di vita altrove
volta per volta, alla realtà presente che v'opprime... questo, il
... questo, il rimedio che vi consiglio, amici miei. quasimodo,
della sua certezza, ha maggiormente bisogno che se n'assegni la cagione. boccalini,
i-56: [apollo] non vuole che le sentenze de'letterati, che sono regole
non vuole che le sentenze de'letterati, che sono regole generali e leggi inviolabili con
avere maggiore le cose della geometria, che... hanno sole il vanto della
spero, con minore fatica di quella che ho dovuto durare. tommaseo [s.
misera e incerta fortuna degli oratori, che han per teatro un mare ondeggiante senza
vico, 616: la prowedenza dispose che, perché 'l mondo non ricadesse nell'
233: quant'è bella giovinezza, / che si fugge tuttavia! / chi vuol
: come quella chiostra di rupi / che sembra sfilacciarsi / in ragnatele di nubi;
certezza d'ogni loro carità, dico che essi [gli angeli] volentieri ne
, né t'ama né prezza; / che ti pasce di speme e di parole
altra certezza / veduta n'ho, che di promesse e fole. aretino, ii-239
chiaro. -la chiarezza è questa: che ci è chi la vole per moglie.
non ne ho paura di costui. ma che certezze ne hai tu di questo?
. ipp. nelle corse ippiche, cavallo che le previsioni designano come vincente.
chiamano nel gergo dell'ippodromo i cavalli che il calcolo prevede come vincitori),
dichiarare categoricamente (ed è voce letteraria che va declinando). cornaro
è fatta bella la mia voce, che se mi udiste cantare le mie orazioni.
orazioni..., vi certifico che ne avreste gran sollazzo, tanto io canto
presenti discorsi, io protesto e certifico che, per quanto appartiene a me,
quanto appartiene a me, approvo quello che comunemente da tutti savii e buoni è
la stampa con l'originale, certificandovi che se il presente libro non sarà correttissimo
ponti, la maggior parte tanto grandi che sotto a essi potevano passare vascelli arborati
della potenza certifica un male più profondo che non pareva ai contemporanei, e non
puro essere naturale tardava più a gelare che l'incorporata con alquanto sale.
volerlo più accendere e certificare dello amore che ella gli portava. s.
eterna. ariosto, 31-33: per certificarne che voi sete / di nostra antiqua stirpe
dar miglior testimonio non potete, / che 'l gran valor ch'in voi chiaro
: se mi fosse lecito, senza che io vi andassi certificando con istorie e con
chi ha creduto e voluto far credere che una qualunque smisurata campana... non
, onde sogliono incominciare gli attestati, che ancor essi derivano dal loro principio attestasi
valle; / tu qui m'aspetta, che dal nudo scoglio / certificar con gli
: si certificò per mezzi indubitatissimi, che ai viniziani fu molestissima la ritirata. sarpi
. sarpi, i-151: delle cose che in quella dieta passarono è necessario far
menzione, perché quella fu causa principale che indusse... li protestanti a certificarsi
indusse... li protestanti a certificarsi che né in concilio, né dove intervenisse
entrò dentro, e trovò un fanciullo che andava con un archetto, ch'ei
: ma prima di farci a mostrare che l'aria pesi e prema...
prema... è necessario certificarsi che l'aria in fatti vi sia. alga
non colla morte. io ti giuro che avrei già vinto da lungo tempo, se
tempo, se m'avessi potuto certificare che la morte fosse posta in arbitrio mio.
vano, possiamo certificarci de stato più eccellente che conviene a l'anima fuor di questo
corde e tórre il vento / per far che de'tremila sia contento.
certificativo, agg. disus. che certifica, che attesta (l'
, agg. disus. che certifica, che attesta (l'identità di una
terno, con cui le si comunicava che... si fosse presentata
. disus. informato in modo che esclude possibi lità di dubbio
cesare per cassio del rubellamento della gente che gli si era arrenduta certificato,..
della sua morte, divotamente tutte le cose che alla salute dell'anima s'appartengono acconciò
piangere, in tanto fiero dolore cadde, che tutta se consumava. firenzuola, 461
per la vostra maggiore sicurtà vi piace che io vada a donde egli posa, io
ben certificata della integrità dell'animo mio, che sarebbe cosa più tosto soverchia che necessaria
, che sarebbe cosa più tosto soverchia che necessaria il volere ampliargliene la fede co'
dalla legge, accerta un fatto che è a sua conoscenza in base
scolopi o delle scuole pie... che si erano mostrati sbuccioni o un po'
stato. rigutini-cappuccini, 34: da poi che son nato, e oramai non sono
chiese che al ciel lunghe levando / marmoree braccia
la gente cammina pian piano / sull'erta che mena alla chiesa. / è un
monte. baldini, i-81: via via che usciva di chiesa si radunava gente ai
de la chiesa catedrale, l'altro che di presente dimora in tolosa e dà
, 2-36 (i-1045): fu uno che disse il dì innanzi averlo veduto entrar
in casa di pippa di giacomaccio, che stava vicina a la chiesa maggiore. muratori
confessarsi l'uno prete dall'altro, o che sieno in una medesima chiesa beneficiati o
le chiese parrocchiali della campagna, nome che dura tuttavia. -chiesa minore
sono un'altra particolarità di questa terra che, aperta sull'adriatico, esposta per
rude. -pratiche della chiesa: che si riferiscono al culto o alle devozioni
risponderle subito e dirle prima di tutto che io non solamente ho fatto la sentinella,
dentro, sentinellai fuori a un vento che pelava, ma le do la mia
, ma le do la mia parola che feci tutto volentieri. 12.
e alle chiese vai / ogni uom che ti mira il cor ti dona. bisticci
in viso ad una bella fanciulla nostra vicina che mi guardava fiso. -consumare
quante leggiadre foggie trovan quelle, / che voglion sovra l'altre esser più belle!
uomini di chiesa erano allora quasi i soli che sapessero leggere e dettar nei paesi che
che sapessero leggere e dettar nei paesi che oggi più risplendono di cultura e di
gentilezza. settembrini, 1-66: seppi che abitava non lungi da casa mia, e
casa mia, e viveva ritiratissima, che la monaca era sua educatrice, e che
che la monaca era sua educatrice, e che i suoi genitori, persone modeste e
: quantunque uomo di chiesa, il che in quegli anni, ancora poco lontani dalla
egli sono state assai volte il dì che io vorrei più tosto essere stato morto che
che io vorrei più tosto essere stato morto che vivo, veggendo i giovani andare dietro
e seguir più tosto le vie del mondo che quella di dio. tasso, ii-578
ghiottoni: è necessario adattarsi alla compagnia che il luogo offre. dante, inf
. falconi, 1-16: lampane, che sono alle bussole nel loro chiesone,
alle bussole nel loro chiesone, accomodate che il vento non le molesti. fogazzaro
rovinoso... non c'erano che i due malati e la loro compagnia.
presa di ima gran devozione per l'addolorata che c'è sull'altare della chiesetta.
tempi e le cime delle annose querce, che i bassi tetti delle rustiche chiesicciuole o
il romitorio della maddalena, per una chiesicciuòla che ivi era consagrata al nome di quella
è chiaro e comunemente ammesso: solo che conviene forse rettificare la ragione che se
solo che conviene forse rettificare la ragione che se ne reca, riposta nell'oppressione
2. proprio di una chiesa; che ne ricorda l'atmosfera; composto per
). ant. e letter. che frequenta assiduamente la chiesa; tutto dedito
sotto l'arco dei sopraccigli, oscuri, che rivelavano l'ardore fanatico della chiesastra.
a uso privato o quasi privato o che s'apre in certe ricorrenze dell'anno come
aretino, 8-9: le dipinture erano tali che avrieno intertenuto a mirarle i chiepini.
chiamare piuttosto con nuovo nome chiesini, che con vecchio piagnoni. 4
). tutto dedito alle pratiche religiose; che frequenta assiduamente le chiese; ecclesiastico.
'l mio padrone, / come quel che è tutto chiesolastrico, / per farci
baldinucci, 2-4-174: l'ortelio, che ben conosceva il valor dell'opera,
volle far esso per lui la chiesta, che fu di cento ducatoni d'oro.
del paternostro, la prima chiesta, che dio ne insegna fare all'uomo, si
. per tutta la città si gridava che si facesse ragguaglio; 11 quale era
facesse ragguaglio; 11 quale era veduto che solo con quello si sarebbe più tempo
paura; e, con dolorosi lamenti, che così fatta chiesta si chetasse dicevano.
; nondimeno, ei, pensando, che s'ella se gli negasse e nel popolo
fusse dipoi saputa la sua chiesta, che non ne nascesse qualche tumulto, invidia
al governo '. 3. ciò che si richiede, la cosa richiesta.
, 3 (32): a colui che rimarrà l'ultimo a domandare, raddoppierò
galileo, 2-2-63: scrissi... che mi trovava aver due delle mie opere
. guittone, 3-6: grandezze che,... chieste molto tutte,
. masuccio, 23: il re, che clementissimo signore era, e disideroso intender
giorno conchiudo la vita; nel nuovo che s'apre saluto un dono non chiesto.
mio povero amico accusava il destino / che li tiene inchiodati alla pialla e alla mazza
[cartella, 1387]: i cofanetti che che- giamo per questo chiesto fate che
che che- giamo per questo chiesto fate che sieno bene lavorati di fusta e con
seraglia bene fata e beli chiave però che no vogliamo esere dozinalle, perché l'
il pensiero a dolci e scure imagini, che tu sola, o rara donna,
olivo chiamasi dietro tutta la campagna soave che impallidiva lontano, rasente i monti chiarissimi
/ agita l'ali come un uccelletto / che in un laccio pei piedi sia stretto
dove aveva una chiesuola di poco valore che aveva forse di rendita l'anno circa
e per lo più di intellettuali, che seguono il medesimo indirizzo estetico o politico
il procacciantismo, il servilismo verso coloro che sono più degli altri è aggravare l'
abitacolo ', colle bussole e la lampada che in essa rinchiudonsi. d'annunzio,
, 12-ii-81: sarà mai possibile che io abbia il torto? e che la
che io abbia il torto? e che la ragione, o la cavalleria, o
la chietineria, o 'l malanno che dio mi dia, mi sforzi a
qualche parte d'italia: 'a che tante chietinerie? '. ma non è
e servile cinquecento, una voce che ricorda uomini benemeriti. = »
. panzini, iii-277: tempo verrà che... le città saranno congiunte
quelle macchine, con quei cordoni avvelenati che servono a fare tutti fratelli gli uomini
stringe. / altri il can, che squittisce, a forza affiena, / altri
la maggior pietà, e divozione, che apparisce per l'addietro. donde tante
ventre, partorì di presente il bambino, che fu il nostro francesco. manzoni,
] poteva ugualmente abbattersi in un principe che gli baciasse riverentemente la punta del cordone
cordone, o in una brigata di ragazzacci che, fingendo d'esser alle mani tra
di cordone? 5. cordoncino che l'officiante cinge alla vita sopra il
il cordiglio, ovvero cordone, con che si cigne il prete. trattalo della messa
il cordiglio, ovvero cordone, con che si cinge il prete, significa la
il prete, significa la fune con che e'fu legato alla colonna, e flagellato
; la decorazione stessa, la persona che ne è fregiata. d'azeglio
da vecchio, poi, mi assicurano che il caviggioni padre aveva indefessamente giocato a
ciascuno degli ornamenti terminanti a fiocco, che scendono dai cappelli prelatizi e che negli
, che scendono dai cappelli prelatizi e che negli stemmi ecclesiastici sono disposti lungo i
11. anat. qualsiasi elemento anatomico che per la sua particolare struttura flessibile richiami
semplicemente, cordone): fascio vascolare che compare alla fine del primo mese di
midollo spinale: fasci di fibre bianche che si trovano nel midollo spinale. r
cordone legnoso', formazione di carattere patologico che si produce intorno alla corteccia o nel
meristematiche di forma stretta e lunga che si susseguono in forma di cordone, in
verticali, oblique in dipendenza della direzione che si vuol dare alle piante coltivate con
nella tecnica telefonica, quel circuito automatico che consente, in un sistema di commutazione
al primo stadio di selezione dell'utente che si pone in comunicazione. 15
fusione, deposito di materiale di apporto che occupa l'interstizio tra i pezzi da
16. marin. listone a sezione semicircolare che, sulle navi di legno, corre
elemento a forma cilindrica o di parallelepipedo che costituisce la base dei parapetti.
... ma non andò più alto che il cordone che vi era. lorini
ma non andò più alto che il cordone che vi era. lorini, 81:
quale controscarpa si farà tanto alta, che insieme col parapetto della strada copra la
e 'l muro correrà fascia, o cordone che non rilievi gran fatto: o la
per divisa fra essa e 'l muro che le sorge sopra a piombo. milizia,
. milizia, vii-284: il cordone che serve di base ai parapetti è alto
lo più a forma di parallelepipedo, che si dispone lungo i marciapiedi per delimitarne
: fece la scala segreta a cordoni, che dalla sagrestia del medesimo palazzo discende sino
, sopra il pietrato di un'aia che sbiancava davanti a un cascinale, c'era
tutti tomo tomo al cordone di pietra che la recintava, e lasciarono l'aia
strati successivi di materiali di deposito, che si origina, parallelo alla costa,
in modo da formare tali barriere naturali che via via espandendosi ed emergendo sopra il
sabbioso, o cordone litoraneo, che... separa il mare dalle valli
distanza dalla città quasi un cordone, che diradasse quanto si poteva l'arrivo delli
di traverso un cordone di carabinieri, che acciuffavano qua e là. silone,
aveva recinto il proprio stato con quelli che allora si chiamavano * cordoni sanitari':
dai ragione a uno, -oh va là che l'ho trovato buono (grida queu'
anco lei. -ma già chi è che cerca giustizia per aver torto? pratolini,
: e questo punto a spina, / che mette in mezzo questo cordoncello, /
arcier ma di poeta, / ghirlanda, che le fronde ha messe ad oro,
d'insalatuccie, di qualche susina, e che so io, di alcune altre fantasticherie
2-366: 'cordonièra ', quella corda che sostiene in alto la penna della mezzana
cordoniere 'diconsi anche quelle funi sottili che dal giro delle coste di procavia sono
straglio, ove terminano, per impedire che il piede di dette vele, fregando
cordotomìa, sf. medie. operazione che consiste nel recidere quella parte di cordone
parte di cordone posteriore del midollo spinale che è percorsa dalle fibre della sensibilità dolorifica
agg. della città di cordova, che si produce a cordova (il cuoio)
coiame s'usa tal malizia, / che non è quel che pare; /.
tal malizia, / che non è quel che pare; /... / perché
. m. cecchi, 18-9: oh che bel cordovano, / chi ti -portare
contegno altezzoso tu fatto per modo che quel cordovano non s'accorgapieno di sprezzante vanità
dal dì delle feste. basso che vale 'essere di buona complessione, robusto
. varchi, v-49: a coloro che sono bari, barattieri,...
. si suol dire, per mostrare che le trappole... e mariolerie loro
e mariolerie loro sono conosciute, e che non avemo paura di lor tranegli:
restati in levante, né io son figura che dorma al fuoco! =
. còrdulo, sm. filo che compone la trama di un tessuto e
compone la trama di un tessuto e che si distingue dagli altri per essere più
è un grosso filo del ripieno, che alterna con fili più sottili, in un
sei o più. il tessuto che ne risulta chiamasi 'a cordulo ';
cori le coree poi derivaro, / che certo sono i balli che i franzesi /
derivaro, / che certo sono i balli che i franzesi / a'tempi nostri di
dalla volontà (corea di sydenham, che colpisce i fanciulli; corea acuta delle
della coregia, proprio del corego, che si riferisce al corego. =
-gi). stor. il cittadino che, nell'antica atene, per la sua
ogni cosa vi precedeva con quell'ordine che si conviene. 2. chi
caeruleus). è un pesce salmonide che abita la maggior parte dei laghi svizzeri
. m. -ci). letter. che si riferisce alla danza, che concerne
. che si riferisce alla danza, che concerne la danza. 2.
modo da formare una colonna verticale, che dà origine a conidi. = voce
di davo e tranione; anzi sovente accade che, credendosi alcuno parlare in prosa,
spettacolo. algarotti, 1-250: che altro fa la coreografia, se non
nondimeno non si può mettere in dubbio che il dare a quei passi il loro
, e il condirgli di quelle grazie che ne son l'anima. d'alberti,
, s'awede sùbito dai fiacchi applausi che sui milanesi la pura coreografia, scettri
certi descrittori dell'1 assembly plant 'che, lasciandosi prendere dalla lirica, finirono
alle coreografie di lusso, a tutto quello che lusinga la volgarità e l'ignoranza.
-ci). proprio della coreografia, che si riferisce alla coreografia, conforme alle
ispirata: non sono, i più, che lenocinio bestiale. e. cecchi,
cecchi, 1-181: il fuoco coreografico che illuminava le mime alla ribalta, le
predisposto in modo spettacolare; spettacoloso; che ha del teatrale, che si ispira
spettacoloso; che ha del teatrale, che si ispira alla varietà e vivacità di movimento
dopo un istante di esitazione mi disse che al momento del parto il seno della madre
un colpo coreografico così rapido e suggestivo che, so bene, ella dovette soffrire quasi
[il lettore] la diversità grande che passa fra il dramma e il romanzo;
.., mentre il romanziere bisogna che a tutto provveda da sé. ojetti,
aspetto e per il colore dei suoi capolini che sono solitari e terminali e hanno i
. eccles. vescovo senza residenza fissa che anticamente esercitava le proprie funzioni, specialmente
attuali chiese orientali cattoliche, il dignitario che corrisponde al nostro vicario generale; nelle
v. borghini, 1-2-449: quelli che negli antichi canoni si chiaman corepiscopi,
d'una parte, i quali sappiamo che potevano conferire gli ordini minori, e
carena, 2-98: 'corepiscopo', nome che si dava anticamente a certi prelati, i
.]: * corepiscopo ', titolo che ancora si dà in alcune chiese cattedrali
e l'altr'organo e coretto, / che v'eran fitti come i pani in
9 (162): aveva sperato che, nella splendida e frequentata casa paterna
si parlava neppure; e un coretto che, dalla casa, guardava in una chiesa
contigua, toglieva anche l'unica necessità che ci sarebbe stata d'uscire. pascoli
di porte sante marie per uno coretto che conperaro da lui. cavalca, ii-249:
medesimo capitolo fu detto a santo francesco che molti frati portavano il coretto in sulle
di rete, lunghi circa 20 m, che formano la rete menaide.
. ciascuno dei cantori e danzatori, che componevano l'antico coro greco. =
la tropp'alta o stretta gorgerina / gente che te vicina / forte schernisce te ma
sì ben rismirare guardando l'uno, che l'altro non se n'corga.
dioscoride], i-540: quella spezie, che chiama egli cori, cresce ella alta
in ciò ho potuto discorrere, credo certissimo che sia il vero cori, e che
che sia il vero cori, e che non ne manchi in ogni luogo d'italia
135: cori è un frutice, che produce le frondi simili all'erica, rosse
soffici, 1-116: un prete più bestia che cristiano, il quale, per avarizia
, ancora più miserabile, non aveva di che pagare la compagnia. coriàceo
compagnia. coriàceo, agg. che ha l'aspetto e la durezza del
callosa, ricoperta d'una sostanza coriacea, che racchiudeva materia icorosa. tommaseo [s
celia non butti dall'alto l'osso che stracolla il peso, annullando con un
rischio, ma sempre su un ciglio che permettesse nuovi tuffi. un demone imprendibile
di pallettoni. 2. figur. che non si lascia commuovere, che non
figur. che non si lascia commuovere, che non si lascia vincere dal sentimento;
. co ri ale, agg. che si riferisce al corio, proprio del
. m. -ci). metr. che si riferisce al coriambo; proprio del
seconda una ionica a minori e vedrete che lo scambio non può più farsi.
coreo e da un giambo) che sostituisce spesso nel ritmo giambico la
coriamirtina, sf. chim. glucoside che si ottiene isolandolo dai fiori,
comeché fosse, ella era come coriandoli che piovessono. crescenzi volgar., 6-38:
grado... e isidoro dice che 'l suo seme, dato in vin dolce
uomini a lussuria. ma si dee guardare che non ne dia troppo, perocché farebbe
uso per diverse composizioni; di modo che assai considerabile è il commercio che si fa
modo che assai considerabile è il commercio che si fa di semi di coriandolo.
coriandolo. 2. piccolo confetto che contiene un seme di coriandolo.
aretino, 8-221: avertisci a certi, che non ti darebbero un curiàndolo chiedendol tu
di gesso), variamente colorate, che i partecipanti alle feste carnevalesche si gettano
chiamano 'coriandoli'certe pallottoline di gesso, che si fabbricano a posta in alcune città
da crescenzago, traendo profitto dei dischetti che risultavano dalle carte forate pei bachi.
e verdi. era bello; pareva che il giardino fosse fiorito; tutti si fermarono
per accecarla 1 almeno pochi istanti, che non vegga il consumarsi delle fornicazioni.
strisce e a puntolini, a coriandoli che tutti dicevano moderni. = alterazione
certi villani quei coriandri d'acqua, che nascono da una fonte in viterbo tanto
una fonte in viterbo tanto simili, che paion veri e reali. vallisneri,
piante dicotili, della famiglia coriariacee, che comprende arbusti
ed è caratterizzata dalla persistenza dei petali che divengono carnosi, si accrescono e assumono
ovvia ne'giardini la coriaria myrtifolia, che ha gli steli fruticosi, quadrangolari,
257: 'coriaria', spezie di sommacco, che serve alla concia del cuoio.
a fiato e soprattutto dal timpano, che produceva un effetto di stordimento e di
e veniva compiuta da danzatori armati, che nel parossismo della danza si infliggevano a
uso antico armati, dieci coribanti, che vari e stravaganti atteggiamenti di persona e di
ancor di creta e d'ida, / che rimbombò di strida. marino, 19-118
-ci). proprio dei coribanti, che si riferisce ai coribanti. -per simil
panzini, i-351: il solito tipo che desta nelle donne l'entusiasmo coribantico della
d'alberti, 257: 'coribantiasmo', nome che gli antichi davano ad una malattia che
che gli antichi davano ad una malattia che era una specie di frenesia. quelli
era una specie di frenesia. quelli che n'erano affetti s'immaginavano di avere sempre
.. così detto perché si credeva che i coribanti mai non dormissero, o perché
occhi aperti, o finalmente perché si credeva che coloro i quali erano affetti di questa
baciamente questi abbracciamenti e questi coricamenti, che sarà egli di più? 2
, xxviii-325: l'uomo dice comunemente che quello che viene di diritto levante e quello
: l'uomo dice comunemente che quello che viene di diritto levante e quello che viene
quello che viene di diritto levante e quello che viene da diritto coricante a rincontro,
di neente di grande pericolo, perciò che loro venuta fiede più a terra che
che loro venuta fiede più a terra che nel mare. = propriamente,
: la contes- sina clara non scendeva che un'ora più tardi dopo aver coricato
. leopardi, 1078: quei trastulli che i ragazzi chiamano saltamartini, i quali
crescenzi volgar., 4-10: quelle viti che lasciate sono, in tal maniera si
, in tal maniera si cavino, che agevolmente coricar si possano, e sì
si possano, e sì sotterrate, che in due ovvero in più parti..
1-30: è comandato da gli antichi che [gli ulivi] si corichino nella
fece l'oste nell'un de'due che rimasi erano coricar la figliuola, e nell'
e però lo inchinare e lo coricare che tu fai nel letto tuo, sia a
1-3 (i-53): pompeio, che già aveva fatto corcar in quel letto
ritrar le cortine, comandando a la donna che non facesse movimento per cosa che ella
donna che non facesse movimento per cosa che ella udisse. m. adriani,
. adriani, 4-1-22: nel sacrifizio che si celebra il secondo giorno di settembre
477: ma se alcun move a domandar che fia / fra gli uomini nel corso
salda risposta: / « fia quel che fu nel corso di cent'anni;
, 934: ognuno di noi, da che viene al mondo, è come imo
viene al mondo, è come imo che si corica in un letto duro e disagiato
nievo, 42: non era sera che prima di coricarmi io non mi curvassi
camicia? * domandò lei e udito che sì gli ordinò di andarsi a coricare.
: « sapete cosa vi dico? che mi fate fare uno sproposito! tante volte
ritraendo fra le piume del ventre quella che non ufficia. -per simil.
vede l'eufrate divisor del mondo, / che i bei cristalli suoi rompendo piange.
originai fonte profondo / del nil, che 'l mar con sette bocche frange;
lavatesi le mani e il viso, che erano in parte da la caligine tinti
tinti, e cacciato via il freddo che nel camino preso aveva, a lato
sua donna in letto si corcò di modo che colse il frutto del suo fervente amore
, 5-52: hai creduto... che una povera cristiana non tradisca un uomo
son venuto al punto de la rota / che l'orizzonte, quando il sol si
sta remota / per lo raggio lucente che la 'nforca / sì di traverso, che
che la 'nforca / sì di traverso, che le si fa velo. idem,
'l sol corcar, per l'ombra che si spense, / sentimmo dietro e io
tardi ricolga / il suo carro bootes, che non pare / che dalla guida sua
suo carro bootes, che non pare / che dalla guida sua giammai si sciolga;
'l sol cinto di raggi, / che detto avresti: -e'si corcò pur
per li continui corsi delle stelle, che si coricano e che si levano, si
corsi delle stelle, che si coricano e che si levano, si finisce con grande
molto più si approssimava al suo coricare che alle lituane contrade, quando i due
ribaldon, ghiotton da forche, / che mille volte so l'hai meritate!
so l'hai meritate! / prima che sotto la luna si corche, / io
: mi ricorda molte volte fanciullo da che il sole usciva insino che si coricava,
fanciullo da che il sole usciva insino che si coricava, cantare senza punto stancarmi
, 5-49: noi chiamiamo lucifero, che nasce la mattina avanti all'alba,
e vespero perché riluce la sera, dopo che 'l sole è coricato. leopardi,
è coricato. leopardi, 839: che nuove? che il sole si è levato
leopardi, 839: che nuove? che il sole si è levato o coricato
sole si è levato o coricato, che fa caldo o freddo, che qua o
coricato, che fa caldo o freddo, che qua o là è piovuto o nevicato
saliva rapidissima verso la cima dei pioppi che fiancheggiavano la strada. verga, 3-22:
stanno cheti e soavi infino a tanto che sono caricati. dante, inf.,
, 17-30: quella / bestia malvagia che colà si corca. laude, v-
tirare. / qual è el cuor che non se fende / che cotal dolor
è el cuor che non se fende / che cotal dolor comprende? marco polo volgar
[bibbia], 2-46: comandò loro che gli facesser tutti coricar sopra l'erba
coricàrpio, sm. bot. frutto multiplo che deriva da altrettanti pistilli di un solo
(coricàrpico), agg. del gineceo che presenta carpelli liberi l'uno dall'altro
i-404: quivi tacitamente dimorerai tanto che coricata e dormire la vedrai, e poi
coricata e dormire la vedrai, e poi che addormentata sarà, siati lecito di
in quel modo corcato, pensò che egli, sovrapreso dal sonno e stracco da
dolcemente le coperte sulle spalle per significarle che doveva rimanere coricata, le disse: «
la punta verso destra; di figure che normalmente stanno diritte (chiavi, frecce
, gigli, ecc.) e che si dispongono in fascia verso destra.
. derivarla da x ^ pùxiov, che vuol dire palla, sapendo noi aver
e sm. ant. e scherz. che uccide, che trafigge i cuori.
. e scherz. che uccide, che trafigge i cuori. menzini,
, i-231: ma pur quella coricida / che mi sfida, / vuole al fin
calice si forma da due foglioline e che ha una corolla gobba nella base, o
; e differisce dalla fumaria pel frutto che è una siliqua a due valve.
definisce il genere degl'insetti « che hanno per carattere antenne moniliformi, mascelle
opera di andré gide, corydon, che contiene un'apologià dell'omosessualità: dal lat
degli smeraldi e de'topazii; ma morto che sia, più non conserva che una
morto che sia, più non conserva che una lieve tinta d'azzurro sul dorso e
ittiol. famiglia di pesci teleostei, che comprende la corifena (v.).
corpi di ballo moderni, i danzatori che stanno fra i secondi ballerini e le comparse
dopo un assai sgarbato concerto, ecco che si distacca dalla truppa un paio di ragazzi
paio di ragazzi. non falla mai che l'uno non incominci dal rubare all'altro
si conchiude finalmente con un altro concerto che è di un pelo e di una
: i corifei e le corifee, che contansi a coppie, son quelli che fanno
che contansi a coppie, son quelli che fanno il corpo del ballo tra i
della meravigliosa macchina, in ogni comparsa che ride o piange sotto i suoi occhi,
i suoi occhi, non vede altro che la fantasia del coreografo, e de'corifei
la fantasia del coreografo, e de'corifei che gli ballano davanti, altro non scorge
gli ballano davanti, altro non scorge che le vesti e la faccia rischiarata dai
camera, tre ore prima, tutte quelle che dovevano ballare. 3.
entro la stoppa quel povero dottor, che, come il corifeo dell'accademia, ne
doi luoghi compariscono gli corifei di color che montano in banco; ed ivi ti
al doge ed agli in allora reggenti che in venezia vi si trovavano sedicimila cosidetti
vi si trovavano sedicimila cosidetti patriotti, che avevano stabilito di massacrare il patriziato,
stabilito di massacrare il patriziato, e che la repubblica si poteva considerare perduta.
perduta. galdi, i-240: il primo che del sacerdozio formò una professione e si
, / e 'l pin similemente, che odore / dà dalle tagliature, com
aere, sito e luogo, come quello che non rifugge i più aspri siti dell'
perse la mia traccia / nell'ombra che cadea. = voce dotta,
plur. bot. gruppo di piante che portano infiorescenze a corimbo. tramater [
di piante della classe delle composte, che si distinguono per la disposizione de'loro
alberti registra la voce * corimbifero, che produce corimbi *. corimbo,
acropeto, costituita da un asse principale che porta alcune brattee e dalla cui ascella
sempre più corti a mano a mano che si procede dalla base verso la sommità
verso la sommità dell'infiorescenza (così che i fiori vengono a trovarsi tutti alla
. mattioli, 2-731: del che ne certificano tesser folta di rami,
di viti e di corimbi, / che gli scusano insieme / e cappello e ghirlanda
o tarda bacca selvatica, / che non maturi se non nell'intima /
filigranati, orlati di lieve schiuma, che rassomigliano ai merletti delle donne d'orvieto
24: c'era un profumo mite che mi tornava bimbo: /...
gialli, penduli e leggeri come fiori che aspettano il vento di primavera. -per
alito infantile, da quei bianchi grappoli che parevano corimbi di farfalle penduli al sole
/ del mar cilicio l'obliato carme / che alla cipride piacque in amatunte. /
appare la pettinatura conica, a corimbo, che sarà la pettinatura dell'afrodite di prassitele
nelle navi greche e romane, tomamente che decorava la poppa e la prua.
casti, 5-16: le gran dame, che hanno alla sovrana / l'accesso ulterior
matazone da caligano, v-499-91: unto che fo de guai, / bagnado de
v.]: 'corina', vento che anche dicesi 'coro '; ma in
, 11-86: o stella rilucente, / che levi la maitina, / quando m'
. miner. ossido di alluminio, che cristallizza nel sistema romboedrico (nella classe
il commercio quelle fra le pietre preziose che hanno più bella vista, dure poco
più bella vista, dure poco meno che il diamante, capaci di un più
, somministra al commercio dei lapidarii pietre che talora sono pregiate quanto il diamante.
femm. -trice). letter. che occupa tormentosamente il cuore, tanimo.
famiglia di cnidare della classe idrozoi, che vivono riuniti in cormi privi di scheletro
il qual fu dipinto con la fortuna che gli prendeva le città ne la rete,
, colonna, capitello, tempio corinzio: che presenta i caratteri dell'ordine corinzio (
doriche e ioniche colonne siano usate meno che le corintie, nientedimeno si possono con
715: la terza si è, che la sia fatta con arte, e con
con arte, e con quella vera regola che si appartiene ai tre principali ordini datici
del peloponneso fu prima ritrovato l'ordine che si dimanda corintio, il quale è
chi avesse a caratterizzare le principali scene che apronsi dalle rive di linz in poi
, e notare come differiscano da quelle che s'incontrano prima, forse non avviserebbe
. ojetti, ii-819: ed ecco che appena mi ritrovo tra le colonne corinzie
bella otero / alle specchiere... che malinconia! -per simil.
di rame, argento e oro, che si sarebbe formato fortuitamente nell'incendio di
146 a. c.) e che fu usato in età romana per fare statue
...; pure farò pensiero che ancora questi sieno medaglie, se non
, 9-32-300: il famoso metallo corintio, che tanto e si pregia e si cerca
chiudersi dava un suono chiaro come un tintinno che propagavasi per la concavità in lunghe vibrazioni
redi, 16-i-189: si trovò che rinvolti al solito erano, come moltissimi
amnio. vallisneri, ii-51: pensa che queste vesciche., possano essere non
epitelio e dal sufi. -orna, che nel linguaggio medico indica i tumori.
e retina, col sufi, -ite, che nel linguaggio medico designa i processi infiammatori
. coripètalo, agg. bot. che presenta petali liberi l'uno dall'altro
. corisèpalo, agg. bot. che ha i sepali liberi l'uno dall'
. chi canta nei cori; cantore che fa parte di un coro. guerrazzi
l'etto. 2. sacerdote che dirige i cori nelle chiese. m
voci). -anche: la nota che è data da questo strumento.
antichi dunque erano sì fattamente ordinati, che i più vivaci ed allegri si cantavano
abbia diverso tuono di voce, e che i settentrionali per la larghezza dell'arterie
famiglia coristidi (corystes cassivelaunus), che vive affondato nella sabbia sulle coste dell'
. -i). medie. tumore che ha origine da una coristia.
. - »). medie. coristia che presenta caratteri di tumore. =
da coristia, col sufi, -orna, che indica i tumori. coritèpalo,
. coritèpalo, agg. bot. che presenta i tepali liberi l'uno dall'
setti emitteri, del sottordine eterotteri, che vivono nelle acque stagnanti e fangose (
umidi tade di fuori di natura, che discende dalla fronte del capo per le
capo per le nare del naso, che sempre cresce per freddo e per caldo
.. da una molesta corizza, che gli cagionava anche della tosse. dizionario
il quale umore è tanto acre, che cagiona frequenti starnuti, seguiti poi da un
petto alle sue qualità cormentali sono meno che nulla. carducci, iii-18-143: oltre i
, sm. disus. espressione artistica che mira ad armonizzare il contenuto emozionale con
de sanctis, iii-91: si dicea che la letteratura non dovea essere più un
alberti, 258: 'conno', generale denominazione che viene data al tronco, od a
tronco, od a quella parte del vegetale che spunta dal suolo, e sostiene le
per indicare la parte de'vegetali criptogami, che ritrovasi fuori della tena, ad eccezione
. m. -ci). bot. che si riferisce alle cormofite, proprio delle
emanuele, il cormorano è tanto mio che suo *. = dal fr
piacque sempre il nome di quelle monete che in piemonte e a milano talvolta si veggono
col culmine incurvato, per le piume che ricoprono la gola, larghe e lanceolate
dicono molti uomini, ch'elle indovinano quello che dee adivenire all'uomo; e questo
misero! ohimè, miserrimo, io che vide dui comachie, so'battuto e flagellato
aretino, 8-335: a sogni sì, che io dò fede...;
veggo mai cornacchia, né corvo, che non dia interpretazione a il lor aver volta
, o no. garzoni, 1-281: che cosa è meglio, sentir i corvi
, e di quei corvi minori, che son chiamati cornacchie, e di quei
quei più piccoli ancora della terza spezie, che pur son detti cornacchie, ho osservato
sul lido neréggiano stormi di cornacchie, che di tratto in tratto s'alzano con
persona ciarliera, chiacchierona, pettegola, che parla molto e a vuoto, senza senso
lui! * esclamava la santuzza, che piantava i boccali e ogni cosa, e
, amico, concio in modo / che non ne mangerebbon le cornacchie. cellini,
, parve a quella nostra buona guida che la domenica seguente noi ci ritrovassimo a
ritrovassimo a cena in casa sua, e che ciascuno di noi fussi ubbrigato a menare
per dispetto la tramutò in cornacchia, sì che si può dire quella cornacchia della vostra
di cornacchia laidissima, una colomba, che con l'odore si tirò dietro tutte
magazzini, 91: è ben vero che ne sono [degli agenti] alcuni
(ma come le cornacchie bianche), che non vogliono accettare presenti.
io non vi potrei raccontare l'allegrezza che ebbe la cornacchina trovandosi libera, e non
'el lamento di nardino ', / che fa ogn'or con pianti orrendi e
tuo comigeron, non cornacchione, / che natura un balestro volse fare. aretino,
censura / rimangono pelati comacchioni, / che delle penne altrui già rivestiti / sono
defunto. bronzino, xxvi-3-64: che per far qualche bella cornacchiaia, /
per far qualche bella cornacchiaia, / che suoni dietro a'morti, in questa soia
i quali favellano, non per aver che favellare, ma per non aver che fare
che favellare, ma per non aver che fare, dicendo senza sapere che dirsi
aver che fare, dicendo senza sapere che dirsi,... cose o inutili
prostrata (e si arrampica sui sostegni che incontra), con foglie pennate e
gemelli careri, iii-162: da poi che il comaccià (colui che gli monta
da poi che il comaccià (colui che gli monta) aveva all'elefante scoperta la
dicotiledoni (dell'ordine umbrelliflore), che comprende alberi e frutici (raramente erba
non fate broncio / come taluno, / che, se nel muoversi / lo tocca
... e anche memmeé, che pareva un mare di lanume!..
moti sembrano grandi nel sonno, che fa traudire, e travedere maravigliosamente:
uno o più tubi sonori ad ancia, che prendono aria da un sacco di pelle
-conci. (147): gli comandò che fuor traesse la sua cornamusa. crescenzi
, 31: egli è qua uno garzone che sa molto bene sonare la cornamusa.
.., voltatosi ad un piccolo figliolo che con lui avia, e datagli la
de la sua piva, gli impuose che a casa ne la portasse. sannazaro,
vestita ornatamente con tre compagne, quali che sonavano viola, cornamusa, flauto ed una
770: voglio, oltra di questo, che da l'uno canto de la piazza
la piazza sieno insieme venti persone almeno che abbino trombe, comi, tamburi, cornamuse
veduto ed accarezzato. vi so dire che, se qui [in carcere] giovasse
non fosse entrato di balla il clarinetto che negli acuti pareva la cornamusa dei ciociari
sovrano bambino. / la notte, che già fu sì buia, / risplende d'
i fanciulli si affollavano dietro la cornamusa che andava a suonare davanti alle cappellerie colla
del radiofonografo del pianoforte e delle cornamuse che, essendo il mese di natale, si
più e'comamusini, / o che l'uom sia smaello o bello o sozzo
formidabili cornate; una all'inguine, che l'appuntò contro l'assito, un'
appuntò contro l'assito, un'altra che lo buttò in aria come un cencio.
f. frugoni, xxiv-992: le cornate che l'intelletto suol ricevere dai sofisti,
l'intelletto suol ricevere dai sofisti, che a guisa di tori corneggiano contra la
contra la verità, non recano altro che danno e disturbo. giusti, iii-173
cantare, contento d'aver fatto ciò che dovevo fare; e per amor tuo
[dei cervi] ben cornati, / che hanno ben lavorati alti germogli.
2. arald. di animale che ha coma di smalto diverso o contro
7-48: trombadori, comadori, e coloro che la trombetta suonano, sono coloro che
che la trombetta suonano, sono coloro che alle loro boci si comincia la battaglia
cornatura. fagiuoli, 1-3-229: ghi è che to'padre è di questa maladetta cornatura
vien dietro a questo la cornea, che non lascia uscir l'umore bianco per
cornea per esser simile al corno, che traspare. segneri, iv-50: ma perché
figura senza contrarre qualche piccola ruga, che impedirebbe totalmente la vista; ecco la provvidenza
dilicatissime, divisate con sì bell'arte che le trasparenti, come la cornea, cingano
: se quella parte dell'uvea tunica, che colorata sotto la trasparente cornea, alla
o di capellino o di turchino fondo, che faccia a chi non ben ben lo
morato dolce e piacevole, io crederò che l'occhio ne verrà sempre più vago
corneale, agg. ant. che si riferisce alla cornea, proprio della
f. frugoni, xxiv-992: le cornate che l'intelletto suol ricevere dai sofisti,
l'intelletto suol ricevere dai sofisti, che a guisa di tori corneggiano contra la
contra la verità, non recano altro che danno e disturbo. 2. tr
né torà piò neente bado, / che per li tempi assai m'han corneggiato.
, 1-866: i carrari poi son quelli che fanno i carri, con lor parti
còrneo, agg. di corno; che ha l'aspetto, il colore,
iii-519: gli occhi più tosto piccoli che no, di color corneo, macchiati di
materia liscia, questa callosità del colore che l'artista riesce ad ottenere per un
era coi critici d'arte. se coloro che dissertavano sulla letteratura erano meri declamatori,
vetriolo lunare. 6. che è proprio del corno (come strumento
corno (come strumento musicale); che ha un suono simile a quello del
sussultasse di tratto in tratto alla domanda che, con voce cornea e un verso che
che, con voce cornea e un verso che accorava, vi lanciava un grosso pappagallo
da una finestra a mezzanino. « che si fa? ». =
da corneo, col sufi, -orna, che indica i tumori. cornéto
. ariosto, 28-24: credeano che da lor si fosse tolto / per
, se sai, ché questa notte che viene io voglio che tu senza partirti da
ché questa notte che viene io voglio che tu senza partirti da napoli navighi in
cominciarono a biasimare 1 mariti e dire che essi meritavano d'esser mandati a corneto
si dice in lombardia, potrei rispondere che per aver un bel paio di coma non
essere di corneto,... e che, del resto, per chi non
cornetta. canti carnascialeschi, 1-386: che si sente assai più ch'una cornetta.
: in ovidio non lessi / mai che gli uomin avessin tanto ardire / di
a ciascuna casa c'è una figurina che aiuta il ricordo, un gelataio col suo
della religione, ora erano divenute cornette, che dalle grotte di molte empie province chiamavano
forza ricerca il sonare un corno, che il sonare una cornetta, ma non
xxiv- 1058: non si fa quasi che alcuna musica, che non v'entri
non si fa quasi che alcuna musica, che non v'entri la cornetta. collodi
sentimento, la debolezza del labbro, che solo alcuni privilegiati potevano vantarsi di possedere.
, 5 16: coi colleghi di banda che istruiva lui sotto una tettoia il sabato
lasciare il bombardino per la cornetta faticosa che gonfia le corde del collo e empie
d'annunzio, iv-2-884: - credevamo che tu fossi lì lì per raggiungerci -rispose
per tutta la strada non abbiamo fatto che mangiar polvere. 5. cornetta acustica
del mondo ameno o tetro / com'è che ai sensi tardi / mi piove il
. piccola bandiera a due punte, che veniva portata come insegna di principi e
/ tanto i desplaque la rocca / che non s'oldì me dir che la
rocca / che non s'oldì me dir che la filasse: / sempre sè stada
per la prigionia del signore di guerchi che la portava,... presero partito
cornetta ', segno di comando, che consiste in una specie di bandiera divisa
nazione. 2. compagnia di cavalieri che militavano sotto l'insegna di una cornetta
ii-103: cavalli non vinti anche allora che si perdé: anzi due cornette di pannonia
m'avvenne d'incontrar pur uno / che dello stato suo fosse contento. /
commissario della cavalleria... ordinò che con alcune cornette d'albanesi e d'
. sm. e f. l'ufficiale che portava l'insegna della cornetta in una
coperta da un ciuffo di peli, che si trova nella parte posteriore della giuntura
naturale escrescenza cornea più piccola dell'unghietta che si vede alla faccia interiore ed inferiore
faccia interiore ed inferiore del cubito, che i francesi chiamano antibraccio; esso in
, 1-1-250: istruzione per insegnare il modo che si deve osservare nel potare i mori
acciò faccino sempre più foglia, e che si conservino lungo tempo, come ne
: vi dico ch'egli hanno montoni che non hanno orecchie né foro, ma colà
, questi non avevano altro di satiro che certe piccole cornetta e la testa caprina
: volsero... gli dei che la luna avesse io coma; gli scultori
[la cocca] è una foglia che l'indiani usano sempre te- nerse in
con un poco di calcina spenta, che sempre portano a cintola in un cornetto
piccoli burchiellini, ne'quali va un uomo che rema con un remo simile ad una
delle loro coselline; foglie di betle, che è il comune cibo loro; certi
calici, di cornetti e di lappole che son prodotte dalle querce. carducci,
un microtelefono alimentato da pile), che serve per migliorare le condizioni dei deboli
per lo più con due gemme, che viene lasciato sulla pianta dopo la potatura
viti stentate e di pochissima forza, che appena comportar possono o saeppolo o cornetto
tal volta sopra cornetti senza boccuccio, che penetravano nelle viscere del cuore. guarini
il lidio poi potrà imitare i cornetti, che hanno del querulo e lugubre. f
eran poi figurati altri gattonacci e gattucci che si sfiguravano in sonar diversi altr'instrumenti
; altri consistenti in più canne, che diconsi registri composti, come sono i
intorti e con una piegatura addentellata, che dà in fuori certe piccole punte.
non men la negra voce, / che bagnerassi al villanel predice. marino,
e la cornice dintorno troppo più bella che non era in prima. cennini, 69
prima. cennini, 69: la cornice che fai nella sommità del casamento, vuol
lo contrario della cornice di sopra, che penda in giù. filarete, 63:
. filarete, 63: l'altro membro che seguita... chiamasi cornice architravata
: ma in questi altri ricinti, che noi chiamiamo comici, quanto elleno sono
posa in sul piano della cornice, che s'aggira e cammina intorno intorno alla tribuna
32-147: questa medesima volta meglio è che non posi col piè dell'arco sopra
piè dell'arco sopra cornice o fascia che s'aggiri per attorno la cammera,
, contiene diversi membri ed ornamenti, che sono corona, gole, sottogole, gusci
le più belle proporzioni dell'antico; che nel suo compartimento di certi membri e
sono segnati da luci più fioche, così che trionfi nel firmamento la cupola sola,
. 2. insieme di modanature che circoscrive a scopo ornamentale il perimetro in
decorato con fregi e motivi ornamentali, che inquadra un dipinto (e anche uno specchio
: quindi entraro in galleria reale, / che volumi accogliea quasi infiniti. / eran
recar venne un tavoliero estrano, / che di fin oro ha la cornice, e
la notte intorno vedesi / riverberar più che dinanzi al sole / auree comici,
cornice trovò una lunga treccia di capelli che teresa, alcuni giorni prima delle sue nozze
sue nozze, s'era tagliati senza che veruno il sapesse, e ripostili nella
, e ripostili nella cornice in guisa che non trasparissero ad occhio vivente. giusti
. giusti, i-443: mi dice che se vogliono farci una cornice decorosa diano
delle solite di legno, niente niente che sia, costerebbe quaranta francesconi almeno:
almeno: ma c'è un piemontese, che ebbe il premio l'anno scorso e
ebbe il premio l'anno scorso e che fa le cornici di pasta con un metodo
tutto chiuso da un fittissimo cancello / che gli serve di cornice. alvaro,
d'una conchiglia, di quelle grandi conchiglie che formano la cornice dell'immagine devota presso
immagine devota presso il porto. -rilievo che corona e circonda tutto intorno un corpo
diametro. 3. motivo ornamentale che delimita e circonda una superficie (i
, con in capo una vecchia papalina, che gli faceva cornice intorno alla faccia,
non meno ammirabile nella altezza della fronte che nella vivacità del colorito quasi roseo.
come poltrone unite per poter conversare più che comodamente in un tono ufficiale, diplomatico
e delle sezioni di un'opera letteraria che serve per inquadrare e collegare le varie
imitarono, non impararono; e si sa che l'imitazione in arte è ciò che
che l'imitazione in arte è ciò che è la putrefazione in natura: dissolve un
altro; e imitarono poi ciò appunto che persino all'autore pareva la cosa manchevole
5. figur. l'insieme degli elementi che danno risalto a un evento, a
8-315: noi abbiamo orrore di tutto ciò che è incomposto, eteroclito, accidentale e
su una conclusa presenza. siamo convinti che una grande rivelazione può uscire soltanto dalla
. 7. stretto gradino orizzontale che è inciso in una parete di roccia
.... li domina una strada che corre lungo la cornice. i giri
lungo la cornice. i giri delle strade che vi scendono dentro, come di cerchia
8. cornice nevosa: strato di neve che aggetta sulla linea di cresta.
e secondari hanno più valore di ciò che dovrebbe essere più importante e principale.
e nella giusta cornice era anche palle che curandola e manovrandola, o girandole attorno
il bel primiero aspetto; / udì che intorno al capo la cornice / intagliata gli
in una comicetta rotonda: l'unico che mi rimanesse di lui. sbarbaro,
anderà scemando le sue comicelle fin tanto che svanirà] 2. plur.
dicendo: -per lo corpo di cristo che se tu fossi uomo, come tu
corno. corniciàio, sm. artigiano che fabbrica e lavora cornici. corniciame
. però è meglio della noce, ancora che la sia in prezzo per fare tavole
e comiciamenti. caro, 12-ii-106: che la statua e la base non si metta
si metta sopra al componimento d'architettura che sia di tanta altezza, ma sopra
, i-881: e perché non voleva che questo cielo [del gocciolatoio del cornicione]
per pezzo d'un corniciaménto intorno, che veniva a far lo sfondato del rosone
c. bartoli, 1-258: nelle basiliche che aranno duoi portici, si metteranno tre
colonnati, dividerai in due parti quello spazio che è dalle prime colonne insino al tetto
e con motivi ornamentali fortemente rilevati, che corona gli edifici monumentali e sviluppati in
semplice cornice, più o meno aggettante, che costituisce il coronamento degli edifici.
. caro, 12-ii-256: le lettere che sono nel cornicione [del tempio]
] dicono 'divo julio'; e la stella che è nel timpano è la cometa.
del tetto della parte di fuori, volse che michelagnolo con suo disegno ed ordine lo
, contiene diversi membri e ornamenti, che sono corona, gole, sottogole [ecc
si vedevano salire... nell'alba che cominciava a schiarire, globi di fumo
pianticelle di fico, dei ciuffi di grano che la divina provvidenza fa nascere sui basamenti
larve incenerite. 2. cornice che circonda il punto di appoggio di una
e delle colonne doppie di fuora, che girano sopra il cornicione tondo, dove s'
la cupola: e la principale è quella che vien sopra la tribuna del sacramento.
questa, dopo il recinto del cornicione che va intorniando la lanterna,..
, 32-156: le mura, salite che sono liscie e diritte sino a venticinque palmi
però all'apertura della lanterna o serraglio che noi vogliamo dire, né tampoco si
dipinta d'una cappella de'padri serviti, che fu staccata quasi nel mezzo con un
e facevano un ricamo bianco e nero che bisognava vedere! 3. elemento
ponte e si ritrasse altro giovane da quello che egli era prima. 4
lo zucchero. 5. fregio che corre tutto intorno al soffitto. oriani
nel giornale tre o quattro cornicioni, che sarebbero gli orli delle pizze, quelli senza
quelli senza pesce e senza pomodoro, che i clienti ricchi lasciano sul piatto.
secante e dalla circonferenza o altra curva che essa incontra. viviani, vi-iii:
viviani, vi-iii: di qui è che io mi fo a credere che euclide
qui è che io mi fo a credere che euclide adducesse la difinizione solamente per l'
{ corniculato), agg. ant. che ha estremità a forma di corno;
questo api... uno toro, che a certo tempo di subito usciva del
i cicisbei / disser: sdegniam ciò che non è romanzo; / ma ignorano
non è romanzo; / ma ignorano che qui splendon comprese / le lor più illustri
agg. letter. fornito di coma, che ha corna. moneti, 245
. vallisneri, ii-79: con tutto che nella descrizione vi sia qualche poco di
: di presente non v'è albero che più fruttifichi del comio; e non
comio; e non si fa quasi che alcuna musica, che non v'entri la
non si fa quasi che alcuna musica, che non v'entri la cornetta. pindemonte
dell'arco, ma io pure dubito di che legno sia tratto il sottil fusto che
che legno sia tratto il sottil fusto che tra le tue dita scorre. se fosse
la mia corniola, e vi prometto che non la donerò come feci del cammeo
esso bruto intagliato in una corniola, che era appresso al signor giuliano cesarino.
un altro filosofo incerto in corniola, che egli stimò assaissimo. algarotti, 1-166
una figura ricavata da quella celebre corniola che la tradizion vuole egli portasse in dito
leopardi, iii-993: una corniola incisa che mi capitò qui in roma. tommaseo
ha per colore predominante il rosso, che varia dal rosso di sangue più o
.. -che? -che voi, che gittate i pozzi d'oro, gittaste ancora
oro, gittaste ancora la comiuo- luzza che portate in dito. tommaseo [s.
* corniolina ': anco il cerchio che la contiene per metterla in dito.
dal pulci nel morgante, forse quello che i pescatori chiamano oggidì 'crognolo
, con foglie opposte, ovali, che compaiono dopo i fiori piccoli, gialli,
nel corniolo e nel lentino, a ciò che paia ch'ogni cosa sia nato pel
guarnita di nova rame; ma di che legno egli era comprendere non potei;
egli era comprendere non potei; conciosiacosa che se di cornilo stato fusse, ai
corimbi gialli, penduli e leggeri come fiori che aspettano il vento di primavera.
. f. doni, 3-47: o che bel capo cornuto, o che bella
: o che bel capo cornuto, o che bella schiena da corniolo, o che
che bella schiena da corniolo, o che bell'asino da bastonate che voi siete
corniolo, o che bell'asino da bastonate che voi siete. = lat.
cornipede, agg. letter. che ha i piedi, gli zoccoli
. cornipotènte, agg. letter. che ha forti coma, potente per le
segni celesti: chi è quello, che con la sua comipotente scossa ne apre
). formazione ossea di varia forma che si trova sulla parte superiore del capo
altro bue salvatico nasce in alamagna, che ha sì gr inde corna, che son
che ha sì gr inde corna, che son buone per sonare, e per
, v-337: e a dio piacerà più che il vitello giovincello, producente le come
lavorata e d'oro, / sì che due coma pareva d'un toro. leonardo
il bonaso] simile al toro, salvo che le sue coma sono in modo piegate
coma sono in modo piegate in dentro che non pò cozzare, e per questo
e per questo non ha altro scampo che la fuga. sannazaro, 2-63:
] dalle coma de'combattenti caproni, sì che della sua pelle, senza forarla altrimenti
n-ii-358: la natura negli animali ha voluto che più adorni siano i corpi de'maschi
più adorni siano i corpi de'maschi che delle femine, come quella c'ha
d'elefante, / e per diadema, che gli calzi in fronte, / col
è insospettita di rimanere immobile pietrificata così che nessuno saprebbe distinguerla da una roccia,
, ed era il più possente cavallo che in quello tempo si trovasse al mondo
nel sasso... / una porta che n'esce a mezogiomo; / ma
aver convento / un toro avanti, che ha di foco un corno, / l'
ferro, ed è tanto pungente, / che piastra o maglia non vi vai niente
corno di liocorno, il più bello che mai fusse veduto. tansulo, ix-607
'n contra al sol s'accinge, / che, sormontando, i mesti giorni spinge
doni, 3-46: voglio ben mostrarvi che certi dei hanno le coma, come è
è bacco dio del vino, e che le porta pan, dio dei pastori,
pastori, e dir più inanzi; che per concorrenza di voi altri cornuti in terra
. bruno, 3-792: vi par che, calando giù del monte sina con le
forma d'un uomo puro, essendo che si presentò venerando con un paio di gran
con un paio di gran coma, che su la fronte gli ramificavano? salvini,
armati di frusta, e vilissimi uomini che alle prime percosse scappano senza aspettar le seconde
-le insegne a forma di corna che i guerrieri barbarici portavano sull'elmo.
i vecchi scudi / il pallid'oro che l'ebreo raschiò / ed a gli elmi
le piccole escrescenze carnose, retrattili, che hanno sul capo le chiocciole e le
v'ha con coma di serpente, / che son contr'al velen maraviglissime. burchiello
quegli scarafaggi grandi e neri morati, che in cima al capo hanno due coma o
baldini, i-424: di qui nasce che tanti racconti di panzini abbian quell'aria dolcemente
tutta ordinata in vista d'una conclusione che al momento buono ha poi ritirato come
veritieri, in contrapposizione a quelli menzogneri che scaturivano dalla porta d'avorio).
saettare fui superato da un pastore, che aveva nome tirsi: e questo fu
tirsi: e questo fu per cagione che colui, avendo uno arco fortissimo con
, possea con più securtà tirarlo, che non faceva io il quale, di semplice
porte essi escano, o da quella che è d'avorio, come i denti,
come i denti, o da quella che è di corno, come l'occhio,
medesimo modo, e sopra a carboni tanto che non faccino fummo, e mutino colore
bianchi. bruno, 3-592: disse che esculapio ti avea fatta provisione di polvere
due mole guaste tanto secre- tamente, che ora non è pietruccia in cielo che noi
, che ora non è pietruccia in cielo che noi sappia. c. mei
roma. a questa interrogazione io le rispondo che questo benedetto spirito di corno di cervio
non l'ho né poco né punto che sia per esserle profittevole, anzi l'ho
rimedio la raschiatura di esso, come quello che racchiude molta gelatina e fosfato di calce
si adopera nelle farmacie per preparare gelatine che oggi di sovente sostituisconsi con quella tratta
è stato? è un mio ragazzo che cascò: / s'è fatto un corno
si sbracciava a applaudire con un entusiasmo che mi ripagava a usura delle ammaccature e
storie sagre, e profane leggiamo, che sempre le coma furono segni di nobiltà
di nobiltà e di potenza, quasi che raggi di gloria alzati verso il cielo
gloria magnifica, accennata per lo corno che gli antichi portavano sopra i loro elmetti.
della signoria da messer betto brunelleschi, che mai per niuno signore i fiorentini inchinarono
villani, 1- 67: il conte che avea provati i rimprocci de'soldati,
rimprocci de'soldati, e il pericolo che correa con loro, dichinava le coma della
coma. verga, 3-92: « o che ti pare che sei venuto da lontano
3-92: « o che ti pare che sei venuto da lontano a fare lo spaccamon
alotta te par aver gioi compiuta / che tu ài prezo d'averl'enbozito. /
: e'fu una femmina monaca indiavolata che già disse questa parola, essendo uno
e subito si partì d'inde, che gli parbe che quella parola fussero mille
si partì d'inde, che gli parbe che quella parola fussero mille diavoli, che
che quella parola fussero mille diavoli, che gli entrassero nell'orechia. bisticci,
orechia. bisticci, 3-421: intervenne che di questa sua donna n'era qualche
era molto in dubbio al marito, che era questo, che andò a cosimo
dubbio al marito, che era questo, che andò a cosimo, a narrargli il
; e volle intendere da lui quello che fusse da fare. cosimo istette alquanto sospeso
e di poi gli disse: queste coma che tu ti vuoi mettere in capo,
le mura, e la prima fossa che tu vi trovi, cavatele del gozzo,
? ed hai animo di aspettarmici, sappiendo che m'hai fatte le coma? non
coma? non so come io mi tenga che io non ti tragga la vita del
del corpo. ariosto, 324: colui che l'averà per moglie, guadagnerà più
averà per moglie, guadagnerà più dote che non si pensa: un paio almeno
lei e al marito le diverse coma che io gli facevo. grazzini, 4-293
-che t'ho fatto, tristo briccone? che nollo di', ubbriaco? -le coma
. frugoni, xxiv-991: le coma che fa la moglie al marito son obbrobriose
ponderar su comi maritali, / e che mai vede? imbriani, 1-199: meglio
pacificamente, un buon paio di coma, che l'aver turbata e distrutta ogni antica
mogli, capite! e figuratevi perciò che selva sulla mia testa...
dopo averlo caricato di tante coma, che non l'avrebbe portate nemmeno una tartana
: quel conte ha più coma lui che un paniere di lumaconi, tutti gliel'hanno
gli chiesi. « non è dentro che trattano male. sono la gente che sta
dentro che trattano male. sono la gente che sta fuori. ero anch'io innamorato
da cicerone, come il mastino d'esopo che s'accinse ad imitare l'eleganze del
al mare, verso viareggio, l'anno che avevano fatto i comi a varazze suscitando
. gesto di spregio o di scongiuro che si compie alzando l'indice e il mignolo
savia, e fagli più tosto le coma che i cenni. giusti, iv-83:
mezzolano spelato, e con certi musi che odoravano di minchioneria lontano un miglio mi
colle scarpe. verga, 4-98: « che c'è di nuovo, don gesualdo?
1-189: puccini possedeva lo spirito di casta che ogni artista deve possedere, ma non
le molestie, e i commenti malevoli che il suo successo gli procurava. tutti
furono in questo tutti d'accordo, che da principio nel disegnare una simil pianta
vaste coma e di nervo / duro che teso stridette / come la rondine nunzia /
riflettersi dei comi della coda in uccelli che volano in arie supreme? 11
luna per te si governa, / che ora chiara con le come belle / piene
a perdere il lume, / che 'l sol quando di presso a lei s'
54: più risplende, / allor che il giorno è spento, / intra le
in questa ora e con tai termini che vedete. chiabrera, 359: s'ella
; e se nel terzo giorno / da che mostrò nell'alto il puro argento,
anderà scemando le sue cornicene fin tanto che svanirà; ma ritornando poi mattutina,
puro e sereno / la cacciatrice dea, che fugge il giorno, / torme seguìa
tauro] son di tanta altura, che par che tocchino il cielo, ché
son di tanta altura, che par che tocchino il cielo, ché nell'universo
perché erano molti in compagnia, avvenne che il giovinetto s'abbatté a esser suso
s'abbatté a esser suso un colle che aveva una rupe o sia corno assai alto
sforzi di allungare queste mie corna, che gli uomini chiamano monti e picchi; colla
immaginate... una muraglia, che a guardarne la cima di sotto in
farebbe cascare la berretta in terra, e che questa montagna sia spaccata per modo che
che questa montagna sia spaccata per modo che lo spacco largo in fondo vada restringendosi
8-61: e quel corno d'ausonia, che s'imborga / di bari, di
: diede per loro stanza la terra che si chiama pera, la quale è presso
scogli, anzi due torri, / che con due braccia il mar dentro accogliendo,
. 14. braccio di mare che circonda da opposte parti la terra,
ramo secondario di un corso d'acqua che si biforca da quello principale; ramo
alle rappresentazioni mitologiche delle divinità fluviali, che vi appaiono fornite di corna).
: vagheggia cipri un dilettoso monte / che del gran nilo i sette comi vede
borgo. muzzarelli, ix-269: ninfe, che i verdi colli e tacque vive /
2-61: vi ridete di quei pecoroni che affermano che il tal fiume è un piede
vi ridete di quei pecoroni che affermano che il tal fiume è un piede più
tal fiume è un piede più oltre che non pon tolomeo e che il nilo non
più oltre che non pon tolomeo e che il nilo non ha tante coma,
coma, facendovi beffe d'alcuni astrolaghi che voglion che la macchia c'ha sul
, facendovi beffe d'alcuni astrolaghi che voglion che la macchia c'ha sul viso la
ce ne dà il gaurico, ora che non ha bisogno di ceretanare. della casa
tanto il suo girevol corno, / che tra 'l suo giro il gran bosco
di costantinopoli bisogna andare sul ponte galleggiante che si stende... fino alla riva
facciata da capo farei un batto, che per aver revelate le vacche rubate da
: da una di quelle piante, che si collocaranno da un corno della scena
il fin della cosa più al sicuro che si poteva. gabrielli, 28-6:
. baldinucci, 2-6-364: in quella parte che è verso il corno dell'evangelio.
caro, 12-iii-132: le due estremità che restano, di qua e di là
[peducci] più lodato è quello che sostiene il corno destro dell'arco di
dell'arco di quella parte della scala che ascende, nel quale, in cambio
centro della fortificazione mediante due lati rettilinei che partono dagli
angoli salienti e che con le facce costituiscono le due punte
marchi, 1-212: adunque queste casematte, che averanno il corno che spinge innanzi,
queste casematte, che averanno il corno che spinge innanzi, e che le cuopra,
averanno il corno che spinge innanzi, e che le cuopra, come dimostra questo mio
e per l'artegliaria grossa e piccola, che accomodare si può, e stare alquanto
alcuna sorta di fortificazioni esteriori, fuori che due mezze lune, e diverse come falsabraghe
: per l'opera a corno, che a lei [alla porta susina] stava
si potevano indirizzare contro le mura, che la porta stessa fiancheggi a vano.
con uno di quelli cappelli in capo che si dicono acidari, largo di sotto e
! non fiatate non tossite per paura che ci caschi addosso ». ma il
magistrato della repubblica, era tale vergogna che doveva fargli gettare come un'ignominia il
novellino, 23 (47): con che ti dare'io bere? a questo
lor foglio traboccava il corno, / che non è quivi cosa che men coste,
corno, / che non è quivi cosa che men coste, / pei molti capidogli
men coste, / pei molti capidogli che divora / e vivi ingoia il mostro ad
. menzini, 5-138: per dio, che voteria bossoli e comi / d'ogni
e scelerata strega, / per far che a casa tu non mai ritorni.
e frutti, significando perciò i frutti che dalla città di firenze sono nati in
sono stati tanti e così fatti, che hanno ripieno il mondo, e particolarmente roma
stessa opinione si debbe avere di quello che va innanzi a bacco ostentando il corno della
entrò novizio a san nicola potè riconoscere che la madre aveva detto la verità,
: la bocca di quel corno, / che si comincia in punta de lo stelo
o morto! ». / « fa che tu sia alla bocca del corno /
in tramontana / regnò gente sì strana, che non fosse / soggetta alle mie posse
7-548: non de- vemo però credere che... non siano per andar sotto
né 'l carro né 'l como, che nell'emisfero nostro si veggono sempre.
. berchet, 56: a me sembra che un dilemma qui nasca, dai comi
ritrae la figliuola maritata ed il genero che portano a'genitori il nipotino il quale
fra furbesca e sfacciata del giovanotto ventenne che ha abbandonato il coltello, la tradizionale
nicola con un enorme corno di corallo rosso che gli pende da un braccialetto.
del cavallo si fa una lesione, che alcuna volta rompe alcuna parte del cuoio
ammone, cioè di giove ammone, che ne'deserti della libia era adorato sotto
non sono altro, per vero dire, che terra impietrata dentro una spezie di chiocciola
impietrata dentro una spezie di chiocciola marina, che ricevette la figura accennata, come in
* como d'ammone ', che anche dicesi * cornammone ': specie
tintinnio discreto di un bicchiere lo informò che la cena era servita. non era più
non era più il corno di mare che suo fratello imboccava e suonava come una
le dita gli tagliava tutte, / salvo che al primo resta il gammautte. /
l'indovinare quando si giuoca alle coma, che apporsi quando si fa a pari o
. doni, 3-51: quel giuoco che si dice generalmente alla mora, si chiama
; tiene anco per giunta due, che si dimandono i comi della matrice,
in due rami o coma tortuose, che nel fine son tube. 35.
, i-172: è tutto opaco il corpo che ti cinge, / e sol ha
più lunga passava dipoi per la camiccola che è alla punta dell'un corno dell'antenna
, andianne: / andianne un corno / che ti sbuzzi, risposi; e sonnacchioso
« è piaciuta un corno! lei dice che gliene importa assai di me! »
« e allora andate a farvi benedire! che volete da me? ». moravia
, i-27: ser bietolone, / ecco che a voi / quel dio, che
che a voi / quel dio, che per noi / morì,...
lasciamela per tutte le coma dello stige, che io me la raccomodi sulle spalle.
sfogava in compenso a maltrattare quegli altri che, o per conto di qualche ricco produttore
un busto, per rimpiazzarne uno, che non vale un corno. fagiuoli, 3-
l'uomo in genere è così fatto, che un padrone il quale vi peli con
fine si tollera più d'un padrone che anche vi peli meno, ma vi faccia
, co'gesti, cogli sguardi, che lui è lui e voi non siete un
ci sono eroismi ignorati nella vita, che la più sbrigliata fantasia di poeta non
2-89: non mancherò di tutti quelli servigi che potrò, — benché abbia ancor io
mio impiccato e le mie coma; che mia madre sta pessimamente. -avere
sciocca leggerezza o per imprudenza rivela ciò che gli fa disonore o vergogna. -avere
coma / a questo pazzo vecchio / che mi vogghia, e a me pa'
mi vogghia, e a me pa'che gli dia orecchio.
sigoli, 1-4: tutte le navi che passano per quello mare, conviene si
rappresentino in questo luogo, per tale, che i genovesi l'hanno molto in sulle
anonimo, ix-963: dimmi a rinaldo che in questo sentieri / tu hai trovato
conte orlando; / e sì gli dì che carlo imperieri / fa di gan di
, non è già molto tempo, che fu uno in italia che predicando,
molto tempo, che fu uno in italia che predicando, uno servo di dio,
fedele. b. giambullari, 1-3-80: che in gran dispetto / se l'avevon
era al mondo coppia di persone, / che su le corna avesse più rinaldo.
alla piazza, all'oscuro; del lumaio che rubava l'olio, di don silvestro
rubava l'olio, di don silvestro che chiudeva un occhio. bocchelli, ii-217
.. venuto in licenza poco prima che finisse la guerra, amo volle vendere
: non capite, teste di corno, che avete tutto da perdere e niente da
pare agli uccelli quelli essere piccoli vèrmini che scherzino, onde subito si calano per
8-229: -benché si canti loro la canzona che si canta a i vecchi, ciò
non se gli rizzano fino a tanto, che non si corcano seco i lor mariti
intanto gli capitan lì vicini due diavoletti che comin ciavano a spuntare allora
forma originaria dell'antico corno pezzi che per lunghezza, diametro e curvatura
due o tre larghi giri del tubo che termina, da un lato in
data da valvole o pistoni, che conferiscono allo stru mento l'
sonava un corno, / fin che di loro il numero ebbe intero. andrea
in certanza; / sì forte el suona che suo cor si muta / e
strava ancor il giorno, / che feraguto armato fu appa rito
con tanta tempesta suona il corno, / che par che tutto il mondo sia
tempesta suona il corno, / che par che tutto il mondo sia finito.
comi e le trombe, come quelli che pensavano, per virtù di tali
2-72: non vi sovviene... che noi l'altro dì udimmo molto bene
bene il suono di un corno da caccia che veniva di oltre quel colle? segno
di oltre quel colle? segno manifesto che, non ostante lo interposto impedimento,
, come quella di correre pe'boschi che stanno tra il po e la dora,
la corrente del fiume, delle voci che sembravano cadere dal cielo, delle grida
musi bassi, / davanti il capocaccia che gli allena / per mezz'ottobre ai
n'è nato uno strumento nuovo, che ha un suono delizioso di corno inglese
trasse un bislacco involucro di trine nere che nascondeva, con graziosa scaltrezza, il
? *. quando io ebbi ben spiegato che era un semplice strumento per ascoltare il
legno,... mi dissero che forse una cosa simile avrei potuta trovarla a
dosso. ma tanto non sapeva fare che egli non sonasse di continovo il corno
de l'amostante, e sì stranamente putiva che talora venticinque e trenta passi lontano,
anno. -tant'è suonare il corno che il violino: non avere orecchio per
microcristalline, molto compatte e tenaci, che si formano per metamorfismo di scisti argillosi
-scisti cornubianitici: rocce metamorfiche di contatto che, pur avendo una composizione mineralogica simile
di sopra è l'altra nicchia, che ha dentro la benignità e ha in mano
, teatri, scuole, cornucopie, / che son poi chiassi e forni e boschi
, 1-107: figura di donna, che mette il piede destro sopra una prora di
guerrazzi, iii-272: e poi dite che la fortuna passando sul mio capo non ci
pesci, simile a una smisurata cornucopia che riversasse intorno per le rive l'abondanza dei
ripassata la fortuna, figurazione discinta, che il giudice griffini ha negli occhi da tanti
fraterno abbraccio / sorride, su peroscia che gavazza / versa una negra iddia la
, 8-1-17: si sa da ognuno, che il sig. stitico è il cornucopia
latino. firenzuola, 653: - che vuol dir cotesto declina? - vuol
? - vuol dir declinare una cosa che si declina: va', leggi il cornucopia
cornùpete, agg. letter. ant. che assale anche con le corna.
, 20-73: era di tanta santitade, che a nudi piedi calcava e schiacciava li
cornuto. cornuto, agg. che ha le coma; fornito di
coma; fornito di corna; che si rappresenta con le coma.
: il medesimo amor, credo io, che sia / sola cagion che 'l
, che sia / sola cagion che 'l mio cornuto armento / si regge a
in piè, non pioggia o vento / che l'abbia offeso, né pastura
minioso animai tra cornuti, come quello che molte volte lecca, e accarezza
europa, il nuotator cornuto / che passeggia le sfere intorno in
, dea terrena; attienti al corno / che spuntar vedi in me, duro
ed acuto ». saccenti, 1-205: che o presto o tardi in quella
essere grottesco, o piuttosto i diavoli che vanno in frotte, e si mescolano
quali tu porti. 2. che termina con due punte acuminate. dante
dante, inf., 26-68: fin che la fiamma cornuta qua vegna. ariosto
vegna. ariosto, 16-72: un giovinetto che col dolce canto, / concorde al
ombra de la cava pietra, / che sotto giace al volator pegaso, / il
gli occhi, vuoti eppure luminosi, che di notte farebbero paura. 3
. ci ritenne contrario vento, tanto che cinque volte tonda e altretante cornuta si
febea. sannazaro, 10-155: conciosiacosa che ora per lo scemo de la cornuta luna
nondimeno del luogo e del modo, che a tenere avremo, alquanto ragionare. straparla
parole. 4. ant. che è disposto a forma di mezzaluna (
la piazza, non si deve fare altro che, delle quindici file di venti per
galileo, 395: non vi diss'io che non poteva esser altro ch'un soffisma
è un di quelli argomenti cornuti, che si chiamano soriti: come quello del candiotto
chiamano soriti: come quello del candiotto, che diceva che tutti i candiotti erano bugiardi
come quello del candiotto, che diceva che tutti i candiotti erano bugiardi, però,
veniva a dir la bugia, mentre diceva che 1 candiotti erano bugiardi. f.
, e gli altercanti parean infuriati caproni che insieme cozzassero; tanto più che s'
caproni che insieme cozzassero; tanto più che s'avanzavano talvolta con gli argomenti cornuti,
sapea di malducco lo inganno, / che dipinto l'avea come cattivo, / e
soldati fanno, / cornuto a quattro, che è superlativo. bandello, 1-54 (
. bruno, 3-794: onde aviene che è messo in consuetudine di chiamar cornuto
dirlo uomo senza riputazione, o che abbia perso qualche riputata specie di onore?
a gian gastone di sodomitica memoria, che dio lo riposi nel profondo dell'inferno
o l'altro, « coi tempi che corrono! ». brancoli, 4-31:
! ». brancoli, 4-31: « che non ti capiti di dire per ischerzo
parlare con l'avvocato palermo! tu che hai questo viziaccio, come tuo padre
, siccome su questa terra, quello che è, è, e chi ci ripensa
qualche divinità, l'insieme di persone che danzavano o marciavano in cadenza, can
giovambatista cintio ferrarese dice... che i cori di seneca soli sono molto più
sono molto più degni di loda, che quegli di tutti i greci. caro,
, 12-iii-9: mi pare ben necessario che i cori sieno in verso come voi dite
parte principale s'introduce il coro, che rappresenta il popolo od altra moltitudine, il
, iii-95: è ben più certo che i cori ora cantavano stando ritti e fermi
quale, per non esser nominati personaggi che lo compongono, può parere un capriccio
poco un intermezzo o un commento, che anzi è l'attor principale e dà il
scherz.). insieme di persone che assistono a un avvenimento,