della mia professione in faccia a chi che sia. monti, i-333: le ho
. foscolo, v-117: non vorrei che l'occhio del nemico mio spiasse nella
di patrocinarmi da me: se non che questo mio ricorso a monsieur le due
gride senza costrutto; fatte benissimo, che noi non potremmo trovar niente di meglio
sia, vili e plebei, e che so io. leopardi, iv-73: quest'
alcuno è astretto a leggere o ascoltare quello che non gli aggrada. b. davanzali
i-116: dielvoglia siano favole, e che la morte di germanico non rovini chi che
che la morte di germanico non rovini chi che sia. tassoni, 310: è
appetiti se non ha i sapori della manna che si affaceva con tutti i gusti?
come guardarsi da simili zanzare fastidiosette, che senza perdonare a chichesia pungono rabbiosamente?
, quando non si tratterà d'altro che di cose letterarie. alfieri, i-72:
maestri collimavano così finitamente colle sue viste che né a lui era mestier domandare a
chicchessia, e tenne una vita rumorosa che fu oggetto di discussione e di critica
capisci? aristocratici... gente che non vuol conoscere chicchessia, gente molto
quand'io tornassi ci sarebbe chi che sia che c'impaccerebbe; e io non
tornassi ci sarebbe chi che sia che c'impaccerebbe; e io non so quando
ma vienne in casa tosto, che chicchessia non soprag- giugnesse. imbriani
virulente delle grida di beffa omerica che ulisse mandava dalla sua nave.
.. con tanto di accento acuto che pare un chicchirichì. faldella, 2-199
la corrente, la filatessa e gli zighizzaghi che fanno i chicchirichì dei galli. panzini
, 1-123: o bel rosolaccio, che d'un po'di granturco ti appaghi e
frapole e co le trappole, pensa che così le'grilla il capo, come di
ne'vestimenti di fuore, così pensa che sta dentro nel cuore tutto pieno di
4. ornamento di tela bianca o pieghettata che le cameriere si pongono sul capo come
dice di coloro o a coloro che ciarlano troppo e fuori di pro
no, perché è verbo contadino che significa andare a zonzo o vero aione,
scioperati e a chi avanza tempo; il che si dice ancora: andarsi garabullando
ciambella (o altro dolce), che veniva sospesa a un filo pendente
canna, per divertire i bambini che tentavano con salti di prenderla,
di levata, ritornando nel campo, che cosa trovi? trovi un bell'albero
231: il buon odor di pane che si esala / da quel brusio di
caffè nel macinino, dal turbine umano che per il troppo angusto passaggio s'ingolfava
: la donna sparì dietro la tenda che era in fondo alla stanza, tornandone
, 406: egli s'era accorto benissimo che nelle risposte di lei non c'era
e impetuosi: parevano chicchi di grandine che ci si spezzasse sulle guancie. negri
gustando il fresco piacere degli ultimi chicchi che mi battevano sulla fronte.
ave maria! »... con che repentino fervore, sgranando i chicchi della
, l'assai / doni al villano che non ha che il sole; / tu
/ doni al villano che non ha che il sole; / tu solo il chicco
già dissi, la madonna mia, / che, senza chieder lei ciò che m'
/ che, senza chieder lei ciò che m'agenza, / m'ave donato e
vo chedenno la sua amistanza: / panne che facci granne vilanza / de gir fugenno
te avrà sì benigno riguardo, / che del fare e del chieder, tra voi
voi due, / fia primo quel che, tra gli altri, è più tardo
: rettor del cielo, io cheggio / che la pietà che ti condusse in terra
, io cheggio / che la pietà che ti condusse in terra / ti volga al
vi chièggio un dono, il quale voglio che mi sia confermato per infino a tanto
mi sia confermato per infino a tanto che la nostra compagnia durerà. trattato d'
chieder mercé pietà se acquista, / a che più querelarsi, anima trista, /
sannazaro, 4-84: allora io cheggio che sovente il giorno / il
ferma, et una voce ascolta, / che di quella d'angelica ha sembianza;
una parte, suona altronde, / che chieggia aiuto; e non sa trovar donde
la pelle, e non pareva altro che un di quegli storpiati che stanno a
non pareva altro che un di quegli storpiati che stanno a chieder le limosine intorno alle
pio / si posa, e par che perdón chieggia a dio. marino, 349
ultima chiostra / di malebolge, sì che i suoi conversi / potean parere alla
, dove li laici professi possono più che li monaci andare. 4 sì che i
più che li monaci andare. 4 sì che i suoi conversi': questo vocabolo usa
questo vocabolo usa figuratamente l'autore però che nulla idiotaggine è maggiore che quella di questi
autore però che nulla idiotaggine è maggiore che quella di questi conversi alchimisti, che
che quella di questi conversi alchimisti, che vogliono credere che una specie di metallo
questi conversi alchimisti, che vogliono credere che una specie di metallo in altra specie
. 2. ant. persona che si dedica a opere di carità o
sacri. bellebuoni, 1-6: ordiniamo che tuccio diedi, converso di s.
ospedale. tasso, ii-579: giurerò che per molti segni evidentissimi i conversi e
termini in una proposizione per la relazione che è fra di essi.
: termini convertibili si chiamano tutti quelli che si convertono insieme, e si rivolgono l'
e 4 risibile '; perciocché, ciò che è uomo, è di necessità risibile
, è di necessità risibile; e ciò che è risibile, di
c'hanno relazione al sovrano mi pare che si possa annoverare quella d'ambasciatore, quantunque
alcun nome di nuovo, ma quel che manda l'ambasciata è mandante, al
(ant. convertìvole), agg. che si può trasformare; atto, disposto
trasformare; atto, disposto a mutarsi; che ha la possibilità di assumere altra natura
confessare te almeno essere equalmente credibile, che cossi come questa terra è un animale
categoria dello spirito. 2. che è disposto alla conversione; rivolto al
signo [de'gemini], costui che nasce in questo sarà naturalmente uomo di
: non hanno quella fissione nel male che hanno quelli altri, ma sono codvertibili
bene. 3. ant. che si muove in giro, girevole.
il suo asse; e per certificarsi quello che segua dell'aria contenutavi dentro, mentre
4. filos. di una proposizione che resta vera anche quando l'ordine dei
invertito; dei termini di una proposizione che si possono invertire o scambiare l'uno
l'uno con l'altro, senza che muti la verità della proposizione stessa.
altamente piantata negli animi de'nostri cittadini, che sieno termini convertibili il dire egli è
. finanz. biglietto di banca convertibile: che si può convertire presso la banca di
non coniato. -rendita convertibile: quella che deriva da un debito pubblico che può
quella che deriva da un debito pubblico che può essere sottoposto a conversione.
: le rendite convertibili, cioè quelle che possono incorrere presto o tardi in una
corso comparativamente più depresso delle altre, che potrebbero dirsi * inconvertibili '; la
einaudi, 1-319: è vero che la convertibilità quasi in tutto è un affare
un affare internazionale, dipendente da ciò che fanno gli altri. « =
suo convertimento ei desidera, e vuol che tutti siamo come lui stesso.
sm. aeron. tipo di aeromobile che può sostenersi mediante superficie sia portanti sia
/ e mentre ei vien, sé, che ritorna, affronta. marino, 11-24
scena, un luogo, un oggetto che attiri particolarmente l'attenzione). -
reverendissima corona, noi ti preghiamo, che gli occhi della tua eccelsitudine a noi
giovanetti, i-93: ma, poi che in volto formidabil scerse / il mar d'
la senna converse, ove sentia / che alfin soluto il suo destino andrìa. carducci
riso. 3. figur. fare che una determinata azione (o un oggetto
, i consigli male misurati di coloro che dominano, quando, avendo solamente innanzi
le chiese, molto più i romani, che in lor prò convertirono quel gran movimento
ponti. petrarca, 128-110: e quel che 'n altrui pena / tempo si spende
e sempre co'poveri di dio quello che ho guadagnato ho partito per mezzo, l'
guicciardini, ii-229: fece instanza col pontefice che almanco gli concedesse di pigliare cento mila
. tasso, 6-1-140: io, che la feci, or celo / questa viva
contra li troiani sì potentemente contrastano, che per forza li convertirono in fuga. ottimo
, e volsi / trionfar di colui che sempre vinse. 10. fare
(44): appresso ciò poco dimorava che la sua letizia si convertìa in amarissimo
purg., 28-122: l'acqua che vedi non surge di vena / che
che vedi non surge di vena / che ristori vapor, che gel converta, /
di vena / che ristori vapor, che gel converta, / come fiume ch'
di fontana salda e certa, / che tanto dal voler di dio riprende, /
a scoli, 142: per che, se nelle intelligenzie nude / la voglia
si convertirò nelle sette stelle del tauro che volgarmente chiamiamo galulle. bibbia volgar.,
compressa intorno da rabbiosi vènti / tosto conven che si converta in pioggia. boccaccio,
viso guardatolo, subitamente riconobbe lui esser colui che benignamente l'avea ricevuto e familiarmente accompagnato
familiarmente accompagnato e fedelmente consigliato; per che di presente gli cadde il furore e
lasso, / ch'io porto invidia non che a li animali, / ma priego
animali, / ma priego il ciel che me converta in sasso. savonarola,
vanno el dì della festa spettorate più che gli altri giorni e hanno conversa la festa
accrebbe tanto in reputazione e in potenzia che quella grazia che soleva avere in lucca
reputazione e in potenzia che quella grazia che soleva avere in lucca si convertì parte
si convertì parte in invidia; talmente che molti come uomo sospettoso e che avessi
talmente che molti come uomo sospettoso e che avessi l'animo tirannico lo calunniavano. ariosto
giorno ogniuna [fata] è certa / che la sua forma in biscia si converta
, 3-3: l'odio grande, che prima le portava, in vero amore
bruno, 3-746: que'... che vogliono convertere tutta la nobiltà e perfezione
, cosa tanto nobile e viva, che vien dal sole ed a lui torna,
in natura, / l'alma quel che non ha sogna e figura. monti,
alcuni vennero in sì fatta disperazione, che non sopportando la luce e lo spirito,
non sopportando la luce e lo spirito, che nel primo tempo avevano avuti in tanto
. / trovò per mezo, acciò che così fosse, / di convertirle quella
in un sepolcro, e vi dirò in che guisa. buonarroti il giovane, 9-263
di riveder aprir botteghe e siti / che chiusi stati sono, ed in rimesse
., 30-53: la grave idropesi, che sì dispaia / le membra con l'
dispaia / le membra con l'omor che mal converte, / che 'l viso non
con l'omor che mal converte, / che 'l viso non risponde alla ventraia.
. buti, 1-768: 'con l'umor che mal converte ': mostra la cagione
cagione onde vegna, cioè dall'umore che mal converte lo fegato in nutrimento delle membra
e calde, traggono più del nutrimento, che si possa convertire e terminare dalla natura
lo fa simile a sé mediante la virtù che ha in sé. 13.
barberino, iii-325: stette uno mese che mai non gli parlò, per insino
mai non gli parlò, per insino che 'l mese non fu passato; e poi
detto papa fu predicato per modo, che iddio ispirò in lui la sua grazia
): faraone molto ammunito per moisé che dovesse lasciare il popolo d'iddio,
lui, indurò sì il suo cuore, che per cosa del mondo non si volle
dimostrando come iddio li minaccia, e che retribuzione e merito avranno li malvagi e
, sempre ho detto: « va che dio ti converta ». fioretto di croniche
. caterina da siena, i-17: pensate che egli non vuole la morte del peccatore
vuole la morte del peccatore; ma vuole che si converta e viva. boiardo,
e simpli- ceto e fole, / che trasportar te lassi a quel desio / che
che trasportar te lassi a quel desio / che a molti ha tolto e a te
tu te occidi, ben sei più che rio. sannazaro, 223: io [
guicciardini, 300: potrebbe accadere che uno da principio entrassi in questa impresa
questa impresa con buona mente, ma che di poi, gustata la potestà,
. appena apre la bocca pietro apostolo, che subito si convertono le migliaia degli uomini
seguono poi le donne da partito, / che d'esser liberali han per natura,
dio; dunque al peccatore non rimane che la disperazione:... stato orribile
, non potrebbe farsi altra regola, che di procurarsi il più di piaceri finché
5: il buon petronio predicatore / che a sé convertami pregò il signore.
, iii-108: sopra tre peccati, cioè che tu hai peccato in te e contra
convertirei; ma sopra il quarto, cioè che tu hai peccato contra il populo mio
ancora la commozione come una lacrima sul sorriso che l'ha rischiarata, e dal nuovo
, e dal nuovo e catartico sentimento, che è la gioia della bellezza. idem
diventato sentimento, e non mai quello che aveva preso e manteneva nella loro mente e
e sì come a loro parrà, acciò che, se avesse guadagno o danno,
città vendemmo tutte le nostre mercanzie, che convertite in alcune verghe d'argento di
è una somma enorme di monete antiche che brune, venuto dalla svizzera, passò
crediti in azioni, è un patto che una compagnia accetta molto volentieri, perché
accetta molto volentieri, perché è probabile che quello che converte le sue carte di
volentieri, perché è probabile che quello che converte le sue carte di credito in
carte di credito in azioni è un azionista che non fa quest'operazione per rivendere le
, 2-367: se io sono sicuro che un brano di carta può, a mio
danari sono di resta di magiore somma che prestò al comune di sangi- mignano e
par., 5-54: l'altra, che per materia t'è aperta, /
, / puote ben esser tal, che non si falla / se con altra
fece subito convertire l'ordine, cioè che quelli che erono innanzi andassino indietro a
convertire l'ordine, cioè che quelli che erono innanzi andassino indietro a quelli di
capellano volgar., i-23: molti sono che da essi primi nobili traendo sementivo nascimento
voce, non però si converte, che chiunque ha la voce, favelli.
questa « l'animale è uomo » che sarebbe falsa, ma in questa « un
sia maggiore la proporzione di a a b che di c a d, convertendo,
la proporzione di b ad a, che quella di d a c.
un tale tempo in parti dell'equatore, che saranno le rispettive ascensioni rette delle stelle
a loro, e gli disse, che ancor essi si facessero intendere. monti,
in tanto e sì fiero amore, che mai pace non sentiva, se non quanto
e continuo le sostiene nel loro essere; che se lui un momento l'abbandonasse,
beno. castiglione, 422: però intervien che molti,... tratti dalla
lusenghevoli, tanto delicate e tenere, che nelle parole, negli atti e nel mirar
mirar mostrano una certa passion languidetta, che promette poter facilmente incorrere e convertirsi in
si fa continua orazione, pregando iddio che tutto si converta in bene. garzoni
magistrato perpetuo anco ne'buoni è possibile che si converta col tempo in tirannia, perché
chi governa. salvini, 41-158: che una figura, una cirimonia...
dura. foscolo, vii-115: vero è che se da'provvedimenti de'governi e de'
e de'principi i letterati possono attendersi che siano liberati dalla povertà, non però
dalla povertà, non però devono credere che la letteratura sia ad essi per ciò
, l'amore debole, l'amore che in luogo di governare si sottomette: quell'
di governare si sottomette: quell'amore che alla fine, dolente e dispettoso della propria
l'astratto addottrinamento, e nella logomachia che ne consegue e nella perdita di tempo,
tua potenza a questo tiranno, acciò che si converta a te servire. ariosto,
dunque chiama, s'egli è alcuno che ti risponda, e convèrtiti ad alcuno de'
come superbo, così mal sofferse / che tutto in ira e in odio si
tutti i gesti de la maraviglia, tosto che la vidi. marino, 6-88:
quale eravamo conversi, la povertà improvvisa che ci coglie, ci rende agili, leggeri
leonardo, 7-i-40: le quali parti bisogna che il pittore se le acquisti per forza
. e per questo il filosofo dice che l'essere vero e il buono si convertono
veramente uno, intendendo non quell'uno che è principio di numero, ma quell'
principio di numero, ma quell'uno che si converte ed è il medesimo che ente
uno che si converte ed è il medesimo che ente, non poteva procedere e nascere
anno 1531 addì 18 di giugno, che fu venerdì, a bonissima ora, venni
caro, 5-39: quelli sono ancora maggiori che maggior bene ci fanno, già che
che maggior bene ci fanno, già che questo è tesser fattivo di maggior beni
quale [laura] non io ripeterò che nelle rime del petrarca sia convertita in
, filosofica a un'altra); che ha abbandonato una vita di errori e
celestiale gode sopra un peccatore convertito più che sopra novantanove giusti, li quali non
stati per così dire palmo di terra, che non fosse imbrattata nelle sporcizie di maometto
cagion de'moreschi così mal convertiti, che la lor vita e la lor fede
è convertito davvero, eh? » « che c'è da dubitarne ancora, dopo
è da dubitarne ancora, dopo tutto quello che si sa, dopo quello che anche
quello che si sa, dopo quello che anche lei ha veduto? *. pascoli
non snobistico e carrieristico) la crisi che si verifica, pare, in molti
dell'università del sacro cuore, crisi che raddoppierebbe e triplicherebbe se venissero aperte altre
6. sf. la proposizione che è stata oggetto della conversione (cfr
: in altri casi le due proposizioni che se ne ricavano non riescono equipollenti, e
conviene in qualche parte modificarla per modo che diventi un'illazione la più prossima dell'
. sf. plur. convertite: donne che hanno abbandonato il mondo per ritirarsi in
mi ricordo de la pagnina, che entrò poco fa ne le conver
tite, erano le perle che io portai al collo e le robbe che
che io portai al collo e le robbe che avea in dosso. papi,
-trice). chi converte, che fa opera di conversione (a una
segneri, ii-428: non può negarsi, che da principio, convertiti alla fede,
macchina o gruppo di macchine e apparecchi che hanno la funzione di variare alcune caratteristiche
-là, nel compartimento c'è qualcosa che non va. -ho paura che un convertitore
qualcosa che non va. -ho paura che un convertitore di reazione abbia fatto massa
conversione di frequenza. -valvola convertitrice: che effettua la conversione di frequenza.
2. convertitrice in cascata: gruppo che consiste di un motore asincrono e di
questa convessità nasce dalle concavità delle crepature che al continovo si generano ne la materia
lor principio efficiente: l'una è che i circoli de'ritorni son sempre di
de'ritorni son sempre di convessità maggiore che non que'dell'andata: l'altra
que'dell'andata: l'altra, che più spianati e più distesi. manfredi,
bertola, 125: così nel tempo che noi posammo a bingen, vedemmo i
e le concavità: così nelle ore che passammo a caub. imbriani, 1-274
, è terminato, e quel termine che è oltre questo terminato e figurato.
... è anco figurato di sorte che il suo concavo è gionto al di
non è piana ma orbicolare, fa che non ne sii sensibile l'essere entro
convesso. convèsso, agg. che ha la superficie curva e uniformemente sporgente
e uniformemente sporgente verso l'esterno (che è il contrario di concavo).
infralle due convesse. bruno, 3-31: che de'farsi di questo, che ha
: che de'farsi di questo, che ha ritrovato il modo di montare al cielo
è convessa, cioè più grossa nel mezo che verso gli estremi, o è concava
ordinari [occhiali] non sono altro che una lente convessa da amendue le bande;
di quello spuntar su un non so che di convesso, liscio e luccicante,
la gran fronte convessa, quegli occhi che prendevano talvolta i riflessi morti d'un
viti volte a mezzogiorno, in quel convesso che riceve il sole. tasso, n-iii-972
rimbombar sì pel convesso del tempio, / che pare giove irato quando tuona. caro
ciò pregato il vecchio appena, / che tonò da sinistra e dal convesso /
convesso / del ciel cadde una stella che per mezzo / fendè l'ombrosa notte
aprirsi mandar cupo un ruggito, / che tutto ne tremò l'alto convesso.
assetti, 268: con tutto che ci scopiassino alcune curve, l'acqua
era tant'alta nel convesso della nave, che avanti ch'ella potesse uscire per le
balle di mercanzie, in tal maniera che non si può fare i servizii che poi
che non si può fare i servizii che poi occorrono per diffondersi dalle fortune del
). convettivo, agg. che si riferisce alla convezione, proprio della
riscaldamento azionato da un motore elettrico, che diffonde il calore mediante correnti di aria
calore prodotto dai movimenti di un fluido che funziona da veicolo. 2
2. elettr. corrente di convezione: che si ottiene dal movimento di un corpo
/ po'torno e sto più ad agio che 'n gennaio. f. f. frugoni
condotto a mano dall'eloquenza vezzosa, che 'l presentò ad apollo. = lat
. convibrante, agg. letter. che vibra insieme, che freme insieme.
. letter. che vibra insieme, che freme insieme. stuparich, 4-154:
2. agg. e sm. che abita un paese, un luogo vicino
... debba fare comandare a colui che avesse fatto il muro,..
.. a petizione di cotale convicino, che 'l detto muro faccia levare via.
i-23: richiesto ai convicin soccorso, / che un piacer fatto non avrian col pegno
di questi luoghi solitari han finto / che [ecc.]. giordani,
la città si vide piena d'armati; che dai villaggi e dai monti convicini erano
sannazaro, 8-120: ogni fiata, che tra le mani, sì come spesso
non prima si sentiva così legata, che con stridenti voci gridava e palpitava sì
voci gridava e palpitava sì forte, che tutte le convicine còmid faceva intorno a
frugoni, xxiv-943: un sol cane che latri desta tutti gli abbai dei convicini;
gli abbai dei convicini; e basta che un gallo canti perché svegli anche a cantac-
per acqua e di lontana regione, che dei propri o del convicino. 4
), comp. da vicinus 4 che abita nello stesso paese '(cfr.
. (superi, convincentissimo). che convince; che è valido a dimostrare
superi, convincentissimo). che convince; che è valido a dimostrare la verità di
galileo, 3-3-390: li tre argomenti che apelle pone appresso per necessariamente convincenti le
muoversi circolarmente intorno al sole, par che abbiano bene assai del probabile. pallavicino
maestri, pruova con ragioni convincentissime, che la disonestà... è il
più grave delitto di tutti gli altri, che si commettano contra il prossimo. tosi
esuberasse per una pruova convincentissima di tuttociò che aveva esposto. v. riccati,
altri scritti coll'antica accuratezza non appagano che pochi lettori, non è questa una
, non è questa una prova convincente che i primi s'adattano meglio al genio
più o meno bene, ma più argute che vere, più convincenti che persuadenti.
più argute che vere, più convincenti che persuadenti. pavese, 8-15: che qualcuna
che persuadenti. pavese, 8-15: che qualcuna delle ultime poesie sia convincente,
convincente, non toglie importanza al fatto che le compongo con sempre maggiore indifferenza e
di supporlo esente da quei pregiudizi, che secondo il nostro modo di esaminar le
de l'umana ragione, aristotile, che sempre prima combatteo con li avversari de
non fare lungo el parlare nostro più che si bisogni, non voglio in principio convincervi
voglio in principio convincervi con altre arme che non le vostre medesime. g. mei
1-449: le lunghe e dispendiosissime guerre che poterono sostenere, pare che abbiano istrutto
dispendiosissime guerre che poterono sostenere, pare che abbiano istrutto l'universale, anzi convinto
, anzi convinto oggimai intorno alla messe che si raccoglie ricchissima dal coltivare il commercio.
, superbo, ei sdegna, / non che ragioni, anco pretesti opporre / a
ricavava nuovi argomenti per convincer lucia, che il suo cuore era ancora perso dietro
altrui gratis? pavese, 1-16: credeva che io lo avessi aiutato quella notte a
per convincerla dico: -tant'è vero che mi hanno messo fuori, -strizza l'
a compiere un'azione anche riprovevole (che ricadrà poi a suo danno);
accomodamento, non c'è pazienza storica che possan convincere od obbligare a infrangere un cerimoniale
con il concetto, con l'idea che si ha di una determinata cosa.
una persona; provare in modo inoppugnabile che una persona ha commesso la colpa o
ed innocenzia del qual peccato quelli eziandio che accusaron, cognob- bono. vico,
schiava venduta, altro priega l'altro che si contenti della metà della pena,
traditore. manzoni, 57: asseriscono che il carmagnola fu convinto coi tormenti,
la fallacia, convinca essere abbaglio quel che si credeva mistero. segneri, ii-348
. marchetti, 2-314: certo, che 'l dimostrar, con evidente / ragion
dimostrar, con evidente / ragion, che ciò sia falso, e con parole /
viviani, vii-331: non potendo essi soffrire che da un giovanetto studente...
costruzione personale: dimostrare con evidenza ciò che uno è (o il significato positivo
del mondo non si rallegra, testifica che è suo amico, e per questo è
veggia poi la vertude de la veritade, che ogni autoritade convince, ragionare intendo quanto
cognoscendolo il re, lo contesi, e che la coenzione non si riscuotesse convinsi.
aver convento / un toro avanti, che ha di foco un corno, / l'
, ed è tanto pungente, / che piastra o maglia non vi vai niente.
que'beni], s'ei fosse avvenuto che quei beni gli fossero stati convinti in
38-74: donato da dio d'una più che umana eloquenza e gagliardia di spirito,
, i-112: leggete... quello che ne scrissi ancor io su ciò nel
mio non sapere; sendomi ben convinto che al far tragedie il primo sapere richiesto,
ii-366: egli aveva finito per convincersi che i drammi erano il suo capolavoro,
suo capolavoro, la cosa più importante che il suo ingegno avesse prodotto. pavese
, 6-34: ripensandoci, si convinse che il gesto d'amelia di mettersi a letto
poi così sfacciato, tan'è vero che guido e rodrigues non ne avevano fatto caso
ant. mostrarsi, rivelarsi per quello che si è. cavalca, 6-i-121:
io diceva poc'anzi, la pugna che avranno fra loro stessi [i filosofi
più parole, / ma prego que'che formò voi e lui / e che convinse
que'che formò voi e lui / e che convinse sì alti pianeti, i come
, a luce del suo regno, / che vi conservi la vita e l'onore
congiungere '. convincìbile, agg. che si può convincere, che si lascia
agg. che si può convincere, che si lascia convincere. tommaseo [s
s. v.]: 'convincibile', che può, più o men facilmente,
insieme è uno manifesto convincimento di coloro che, poco esperti, dannano tutto questo
. manzoni, 194: del consiglio che gli vien dato, è sempre giudice lui
, ii-1-180: la tolleranza non è che un più delicato senso di giustizia e
nievo, 133: operoso e veemente che era nel suo fare, spostato da
, iii-121: io vivevo nel convincimento che ella non avesse mai varcato la frontiera
. croce, ii-8-6: anche quel grande che passò per molto tempo quasi simbolo della
della sentenza deve render conto delle ragioni che lo hanno portato a prendere la sua decisione
horas ': le pruove facili, però che bastanti le affermazioni di tre, anche
di tre, anche denunziatori o correi che rivelassero per benefizio d'impunità; il
ant. atto a convincere, che ha forza di convincere; diretto a convincere
di un fatto, di un'affermazione; che ha una forte, tenace convinzione (
negli atti); fermamente persuaso, che è certo di quel che pensa e fa
persuaso, che è certo di quel che pensa e fa. guarini,
: chiedetelo alla peccatrice di samaria, che convinta dal suo ragionare si dispose subito
questa verità tanto certo, tanto convinto, che non si attacchi al cuor tuo nulla
tuo nulla di quella stima esteriore, che altronde vengati; ma la rendi subito a
possano convinte del vero e questa età che noi al presente viviamo, e quelle che
che noi al presente viviamo, e quelle che verranno dipoi, anzi la infinita posterità
, ch'altro partito / non v'ha che il mio. orioni, x-21-83:
convinto, essere così buono dal momento che la virtù non avrebbe ricompensa, e
pirandello, 7-117: si ricordò di ciò che gli era parso di scernere, entrando
della comunità pagana, primo magistrato, che da giovane aveva fatto il viaggio di
119: convinti e confessi di ciò che gl'incendi e altri malvagi e crudeli fatti
esser tradita! / -mirtillo entrò, che noi sepp'io, ne l'antro.
? ed a qual fine? / -basta che per mirtillo io non v'entrai.
campanella, 1103: fanno di modo che esso [il colpevole] stesso accetti la
, e disputano con lui fin tanto che esso, convinto, dica che la
tanto che esso, convinto, dica che la merita; ma quando è caso con
convinti. beccaria, 1-188: sembra che nel presente sistema criminale, secondo l'opinione
perché la prigione è piuttosto un supplizio, che una custodia del reo. pananti,
a danno della repubblica. 3. che mostra la certezza interiore, la forza
piccolomini, 70: le condizioni che per far quest'effetto sono necessarie a
, accioché veramente sia convincitivo, sono che non s'usi una medesima parola per
nelle premesse e nella conclusione, e che la contradizione e convinzione non riguardi solo le
solo le parole, ma le cose che si significano. foscolo, vii-22:
lett. it., i-206: ciò che qui senti è la convinzione, la
: egli però era giunto alla convinzione che l'abbandono di angiolina fosse stato molto
il più grandicello rompe in una voce acutissima che descrive in versi la nascita del bambin
età è sì strema a cagione appunto che furono scosse e quasi distrutte da'sofisti
), agg. e sm. che invita a un convito, che dà un
sm. che invita a un convito, che dà un convito. pazzi,
otta, ch'ordine si dia / che il convitante a tavola si chiami, /
. e non si potrebbe dire la cura che dovevano aver que'poveretti, per schivare
aver que'poveretti, per schivare ogni parola che potesse parere allusiva all'antica condizione del
insieme e convito. 2. che partecipa a un convito, convitato.
, 1-iv-270: banchetti di molte ore, che versano nello spilluzzicare qualche brida di
a guscio di noce, tanto che i convitanti si levano di tavola affamati e
. bisticci, 3-432: erano quegli che convitava, ogni anno dua volte,
volte, al luogo suo, a fine che sieno dati a memoria delle lettere,
ciascun signore e baron naturale, / che venner la sua festa ad onorare; /
, 3-51: mercoldì ad otto giorni, che sarà de le ceneri, sarete convitato
gentilomini e dotti personaggi, a fin che, dopo mangiare, si faccia discussione
potenza vocale di contraffazioni,... che tutte le brigate pescaresi per amor di
di limonate... tutte le volte che ci convitò. -per simil.
/ e del secol retrare, / che loco è de bruttezza e de falsìa.
e l'altra darà sapore a coloro che a questa cena sono convitati. li quali
sono convitati. li quali priego tutti che se lo convivio non fosse tanto splendido quanto
quanto conviene a la sua grida, che non al mio volere ma a la
dolce cosa convitar le poche / donne che mi sorrisero in cammino. 2
. morelli, 227: con uno che giuochi, attenda a lussuriare (e
e spezialmente con maschi), o che vesta di soperchio, o conviti,
ariosto, 40-12: e così poi che le astinenzie e i voti / devotamente
essendo in pisa, e non parendogli che la terra si reggesse bene a sua guisa
sm. invitato a un convito, che partecipa a un banchetto.
, tiranni de le vostre messioni, che del ladro che menasse alla sua casa
de le vostre messioni, che del ladro che menasse alla sua casa li convitati,
in su la mensa e non credesse che altri se n'accorgesse. sacchetti,
, pigliate le carte più false, che i doppioni mirandolini, balordon balordone tiravano
. marino, vii-360: vero è che se solevano anticamente i convitati incoronarsi di
sali, ella è qual sarebbe un convitato che alla mensa d'una vivanda sola non
una vivanda sola non avesse appetito per più che per un boccone solo della medesima.
ma l'invitante, preoccupato di ciò che il lettore sa,... non
. sinisgalli, 6-208: e tu credi che i convitati dei banchetti platonici potevano avere
festino. 2. ant. che è proprio del convito. b.
. c., 30-8-5: in meno che onorevole luogo posto ti cominciasti ad adirare
all'allogatore, ed eziandio a colui che t'era posto innanzi. segneri,
1-3-52: mi do a credere, che marziale per avventura ad una qualche cena
i-m: le cene e i conviti che producono questi beni della vita e questa
, nelle quali altro più non iscorgesi che la profusione del convitatore e l'avidità o
componendo tanti singoli mazzi con una scelta che rivelava in lei un gusto raro,
, i-2744: di negbienza m'avisa / che nasce covi- tisa. fatti di cesare
liiii soldi dispesi in uno convito che feci a cognatoma. latini, i-1551:
corredo bandito, / fai provedutamente / che non falli neente. malispini, 89:
pulci, 1-67: l'abate, poi che molto onore ha fatto / a tutti
iii-114: gli antichi romani, accortisi che con la forza delle armi non sarebbono giammai
, 180: ne'conviti o banchetti che se li fanno, vi aggiungono oltre
, vi aggiungono oltre alle vivande cotte che se li dànno, di tutte sorte
, i-m: le cene e i conviti che producono questi beni della vita e questa
, e sopra tutto di voci discordi, che cercavano a vicenda di soverchiarsi. carducci
ad impastare il pane, per far vedere che non le importava più d'andare al
è bello: attendere al cantore / che nella voce ha l'eco dell'ignoto.
mi seppi far mai così savio, che io a quella guisa ne'conviti d'amore
, anteponendo queirinfame convito d'impurità, che loro appresta da una parte il diavolo,
diavolo, a quello di santità, che loro imbandisce cristo dall'altra parte, su
grande e buono!... che ho mai fatto io, servo inutile,
prodigio! tommaseo, i-59: al digiun che avean patito / tenea dietro l'imbandito
cui si pasce / l'alma, che morta al mondo in dio rinasce. sestieri
, l'avremmo a supplicar senza intermissione che si degnasse di ammetterci. salvini,
da barberino, 344: ancora, perciò che alcuna volta gli mangiari che le donne
, perciò che alcuna volta gli mangiari che le donne con sua nettezza fanno solliono
. varchi, 23-102: avvenne, che un paolo... si trovò in
/ là, nero tuttor della penna / che corre e che beve.
tuttor della penna / che corre e che beve. -per simil.:
convittori. segneri, ii-226: a che vale che il principe tenga per allevamento
segneri, ii-226: a che vale che il principe tenga per allevamento de'vostri
qui voglio primieramente trattare dei modi con che l'anima de'fanciulli può da noi
condotto e formato, sì nella casa che nel convitto. imbriani, 2-158: cansate
. bruno, 3-654: nessuna legge che non è ordinata alla prattica del convitto
umano, a niuno però nuoce più, che allo stesso giudice. rajberti, 1-116
pubblici intrattenimenti, mi ricorda le comraediole che i gesuiti componevano espressamente pe'loro convittori
coppie, a gruppi, così saldamente che nessun castigo poteva disunirle. pirandello,
a marta, con quell'amorevolezza semplice che rassicura, notizia del collegio, delle altre
chi mai ha da metter in dubbio che sia molto stimabile l'arte nostra [la
il camerlingo. manzoni, 17: ma che dirò che dal tuo divo ingegno /
. manzoni, 17: ma che dirò che dal tuo divo ingegno / merti plauso
montgenet di pont-saint-martin, egregio signore, che ci condusse tutti ad un banchetto elettorale
ramoscel cresciuto / all'ombra del dio che consola / ornerà, con l'alloro e
agg. e sm. ant. che partecipa a un convito; commensale.
d'oro, con collane e altri ornamenti che gli davano maestà e riputazione, comparse
, et seco portano optima medicina, che chi una volta le pruova, se
e ne l'ardore del convivare comandò che gli fosse menato dinanzi rireluca con dui
menato dinanzi rireluca con dui suoi figlioli che erano prigionieri, fatti cattivi ne la
: indi altri altrove / scorgono, che da destra e da sinistra, /
giuochi, entrar v'aggradi, / sì che il convivio s'imbandisca. ingrata /
: non so perché riprendere la creatura che una volta la settimana vuole convivar col suo
. di convivere), agg. che convive, che vive insieme con altri.
), agg. che convive, che vive insieme con altri. buti,
* cive ', è vocabolo di grammatica che viene a dire * cittadino ',
convivente. d'annunzio, iv-2-582: bisogna che la nostra anima divenga, a quando
dalla signora gemma corcos in uno stipetto che, a molti anni dalla morte di
fu venduto, insieme con altre cose che le erano appartenute, a un antiquario
vivono insieme; l'insieme delle persone che vivono nello stesso ambiente. a
un'ora di colloquio con un morto, che da tutta la mia convivenza coi vivi
. panzini, ii-136: è meglio che ci confessiamo schiettamente in questi estremi giorni
lo divideva... sopratutto la maschera che la convivenza impone loro e che snatura
maschera che la convivenza impone loro e che snatura l'ingenuità della loro indole al
l'ingenuità della loro indole al modo che la sporcizia in cui si rivolta rende
dal senso artistico italiano. sarà bene che in poggio avesse luogo questa pacifica convivenza
. pirandello, 5-334: riteneva forse che, per un marito come me,
tantalo conviquei disgusti poi e quegli attriti che sorgono, quando il vante.
a debito fine il desinare, prima che si levassero affatto le tavole, raggroppò il
sono le spezie di quella saltazione, che platone chiama 'bacchea '; poiché
il * corno * non è altro, che una insolenza di convivanti, che escono
, che una insolenza di convivanti, che escono fuora a fare il pazzo.
amistade vera è la buona dilezione, che procede dal convivere secondo l'uma- nitade
, i-260: conversano tra loro quelli che stanno in una stessa città. convivono
stessa città. convivono tra loro quelli che stanno in una medesima casa. baretti
; -forse m'inganno, ma mi pare che se la fortuna ci concedesse di convivere
fortuna ci concedesse di convivere, mi pare che vi persuaderei. lambruschini, 1-95:
curante dell'opinione degli uomini. io che non aveva fratelli né sorelle, con
mia; e tanto vi tiene, che tre anni sono, essendogli morto il
per noi fare il processo deu'anima che inacidisce, delle parole che si fanno amare
deu'anima che inacidisce, delle parole che si fanno amare quando si deve convivere
, 8-95: è chiaro no, che senza di lei non accetti più la
accetti più la vita? è chiaro che non tornerà mai più indietro e se
mai più indietro e se anche, che ormai ci siamo troppo violati, per convivere
era più ricomparso, si sapeva solo che era rimasto in una città dell'italia
pepo fu anche molto soddisfatto di apprendere che conviveva con un'altra donna.
del ficodindia] di gualcita carta- velina che convivono sulla pianta coi frutti vinosi: fiammelle
insieme / la preistoria e la storia che / in essa sono convivano, se
della storia noi mettiamo affetto non diversamente che negli esseri umani coi quali conviviamo nel
conviviamo nel presente, e le delusioni, che i nuovi documenti ci procurano intorno a
ci addolorano non meno delle delusioni, che gli altri ci arrecano con le loro
e coi quali io conviveva assai più che coi forestieri di dentro, per essere
lamberti, 26: negli ultimi anni che precedettero la caduta della repubblica, alcune di
donne patrizie] della classe più eminente, che convivevano molto co'begli spiriti e coi
trovavano prevenute da quello spirito d'innovazione che dominava in europa. 4
senso [della parola « popolo »] che intendo d'applicar qui, è quello
(convivale), agg. letter. che si riferisce a convito, proprio di
più cura nella preparazion di una mensa che in un abbigliamento. la squisitezza del
filologo, li aveva ancor nell'animo, che sentiva la guerra con entusiasmo, in
-inni, carmi conviviali: canti che, presso i romani antichi, venivano
a dispensar quel vino migliore ai convivali, che dal proprio appetito sono violentati a serbar
[dalla musica] così ardentemente incitato, che quasi contra sua voglia gli bisognava levarsi
libate. berchet, 37: il vóto che, la sera, i fe'il
., i-i-ii: e io adunque, che non seggio a la beata mensa
del vulgo, a'piedi di coloro che seggiono ricolgo di quello che da
coloro che seggiono ricolgo di quello che da loro cade, c conosco la misera
, c conosco la misera vita di quelli che dietro m'ho lasciati,.
amicizia: così, ischernendo, intende che colui ch'è ischernito si vergogni.
boccaccio, v-178: se di costui, che era ed è luce che illumina ciascuno
di costui, che era ed è luce che illumina ciascuno uomo che nel mondo vive
ed è luce che illumina ciascuno uomo che nel mondo vive, tanti con- viciatori
di salutazioni un po'diverse da quelle che le divote inviano a maria piena di
vol lero... che si aggiugnessero al precedente decreto gli epiteti.
gli ricercò della vendetta, sforzandosi persuadergli che la offesa era commune. baldi, 3-1-12
le classi [del parlamento], decretò che le fosse amministrata la giustizia. algarotti
veggo rimesso del tutto. questo farà sì che io non potrò trovarmi nemmeno alla prima
». mancava sempre qualcuno, quello che aveva cominciato. madame fu lì lì
.. invitandolo a dire sinceramente quello che sapeva? 2. chiamare a una
avuto tanto credito [la chiesa] che ha potuto farsi capo, e convocare quando
lorenzitto, 222: e questi tali, che mi biasimano, pare che cerchino da
tali, che mi biasimano, pare che cerchino da me che io avevo da andare
biasimano, pare che cerchino da me che io avevo da andare convocando per la
loro il tiranno morto; e vogliono che le parole avessero mosso quel popolo,
era legittimamente convocato e congregato, e che il luogo di pisa era atto per
paura del convocato concilio per gli imbrogli che ne potevano nascere tra cattolici e protestanti
congresso fogazzaro, 5-131: disse al ricevitore che doveva tenere un convocato, il consiglio
comunale d'allora, a castello e che aveva preferito venir per tempo.
. segneri, ii-390: il fine, che ebbero i convocatoli di un tal concilio
sarpi, i-227: dimandavano... che si scrivesse all'imperatore, al re
essere abborrita da tutti i re, parendo che mentre stanno congregati con suprema potestà quelli
mentre stanno congregati con suprema potestà quelli che rappresentano l'universale di tutta la nazione
vissuto... temendo ogni giorno che un qualche di quei tanti tumulti che
che un qualche di quei tanti tumulti che insorgevano ogni giorno in parigi dopo la
e dal governo rifiutati son tanti, che la convocazione è fatta impossibile. boccardo
a piccole truppe gl'indiani armati, che col pretesto di convoiare, avevano la
inglesi, olandesi e di malta, che insieme ai legni del re (ventitré navi
segneri, ii-181: se le coturnici, che sono popolo imbelle, tragittasser sole per
chiome sparse e gran berretto di carta che diceva il nome, scritto con dipinte fiamme
i soldati arrestano una carovana di contrabbandieri che convoglia armi al nemico; e fra
tè? -proposi. accettò. telefonai che convogliassero in camera due tè. -per
terra e benedisse il diletto suo dio che l'aveva convoiata a lodarlo in quella solitudine
dittature cercano di convogliare tanto odio, che esse avvertono bene, verso nemici esterni
, iv-160: 4 convogliare ', oltre che 4 convogliare le merci 'e sim
altra verso la grande fossa dell'amato, che convoglia disordinatamente le acque di tredici torrenti
ant. convòio), sm. scorta che navi, aerei, soldati fanno ad
di navi o di aerei da trasporto che navigano insieme, con un ordine determinato
nemici); gruppo di veicoli militari che si dirigono insieme verso uno stesso luogo
quale [imboscata] benché da'corridori che precedevano fosse scoperta, la guardia nondimeno
spaventata dall'improvviso incontro, o giudicando che vi fosse tutta la cavalleria del re
contumaci. boccardo, 1-585: si dice che una nave mercantile4 va in convoglio'quando
in guerra... si dice che una nave 4 si pone sotto convoglio '
', l'accompagnamento, la scorta, che si fa ad una quantità di vettovaglie
, munizioni da guerra e da bocca che si mandano all'esercito, al campo,
, 116: città della guerra, che ogni mattina deve preparare ai bisogni dell'
ricevuta l'4 infamia famiani ', che veramente pare 4 cedro digna ',
sapendo assaissimo di cedrato per l'odoroso convoio che ha avuto in quella cassetta profumata dalla
fila di veicoli o di navi da trasporto che procedono insieme verso lo stesso luogo;
sui cadaveri, trincando da un gran fiasco che andava in giro. cattaneo, ii-2-300
come ad un convoglio funebre, quasi che quello sfregio li avvilisse irreparabilmente, e il
cuscinetti, destinati ad ammortire gli urti che possono dare e ricevere tra di loro.
comperare il biglietto e a salir sul convoglio che partiva per mestre. carducci, 906
per veder passare il convoglio dei coscritti che andavano a messina, e aspettarono più di
monta sopra uno di quei convogli-tartaruga, che si fermano ad ogni osso di formica ossia
compagnia belga verso il progresso negli anni che avevan succeduto a porta pia.
(prigionieri, schiavi, ecc.) che vengono condotte verso un luogo determinato.
turchi e di altri seicento malfattori cristiani che vengon di russia. [sostituito da]
271): « andate in maniera che nessuno s'avveda di nulla: come
nulla: come se foste tre galantuomini che vanno a spasso »...
5-126: per un canto di dietro, che era senza guardia e senza difendi tori
nozze, ma ogni tanto la stampa annuncia che il matrimonio è stato slacciato. moretti
con le pugna, le quali aveva che parevan di ferro, tutto il viso gli
ruppe, né gli lasciò in capo capello che ben gli volesse, e convoltolo per
e convolto nel fango, fu cagione che molti al romore traessero, i quali con
. ho io più volte osservato, che una nervosa tromba, lunga più che tutto
che una nervosa tromba, lunga più che tutto il suo corpo, la convolge
fortuna, o dea fallace, / che il cieco mondo ognor convolgi e turbi.
] è la seconda sua scorza, che, tagliata a'suoi tempi...
agl'immondi / porci è sì dilettevole, che tutti / insaziabilmente in lui convolgonsi.
: altri rimasi a ricogliere la carne, che era per terra, veggendola convolta nel
di pietra / in cima alla colonna che si sfalda / nei secoli, convolta dal
nei secoli, convolta dal rosaio / che si sfoglia nell'ora, entro quel chiostro
ora, entro quel chiostro / quadrato che di biondo travertino / chiarisce il cotto delle
e ogni tanto qualche carogna d'animale che appariva convolta e rispariva nei gorghi avidi
ottimo, i-76: fu ella sola che le leggi... fece a corruzione
convolùbile, agg. ant. che può facilmente girare su se stesso.
proprio centro, io tengo per fermo che alla conversione del cilindro, e massime quando
convoluto, agg. bot. di foglia che si accartoccia su se stessa durante la
bellissima pianta d'ornamento fornita di fiori che hanno il contorno esterno celeste, la
spighe del grano, e un cipresso che d'estate si copriva di convolvoli. govoni
danzatrice è forse una tanagrina travestita: che s'è messa la gonnella a foggia
contro a'convolvoli, cioè quelli bruchi che si volgono nella foglia, tolgono due
tolgono due congii di morchia cotta tanto che ne tomi spessa come el miele.
o guainipenni, cioè di coloro, che hanno l'ala superiore di crosta,
panzini, iii-253: i due uomini, che convulsamente si aggiravano attorno a quella carrozza
convulsionàrio, agg. e sm. che soffre di convulsioni. tommaseo
[dagli spiriti] è un cancro che rode le famiglie borghesi, un convulsionario
le famiglie borghesi, un convulsionario pallido che mangia molto, che finge di avere o
un convulsionario pallido che mangia molto, che finge di avere o ha delle allucinazioni
di avere o ha delle allucinazioni, che non lavora, che parla per enigmi,
delle allucinazioni, che non lavora, che parla per enigmi, che fa credere
non lavora, che parla per enigmi, che fa credere a delle macerazioni crudeli e
fa credere a delle macerazioni crudeli e che vive alle spalle di coloro che lo
e che vive alle spalle di coloro che lo venerano. -figur.
, ma stima di sentimento, stima che non otterranno giammai i convulsionari del parnaso
e con le sue paure. digli che m'informerò, che gli scriverò,
sue paure. digli che m'informerò, che gli scriverò, ma che credo di
informerò, che gli scriverò, ma che credo di profetare la verità dicendo ch'
dicendo ch'egli è matto, ma che sta e starà sempre a brescia conservatore
scorta dei rapporti polizieschi, e di libri che ne documentano la storia del periodo più
convulsionarii 'si chiamarono certi fanatici che si fingevano convulsi dinanzi alla tomba del
di s. medardo, non quelle che curò boerhave nell'ospedale di harlem
: si chiuderà con l'augurio che delle « vite romanzate », come di
goldoni, vii-1102: io no so che razza di gioventù sia quella del giorno
giorno d'oggi. non si sente altro che mali di stomaco, dolori di testa
dal digrignare i denti, dalla schiuma che in copia esce dalla bocca. pellico,
i brevi dialoghi, però, malgrado che la inferma fosse immersa, a intervalli,
rispondere; alla bocca non le venivano che urli. i crampi le serravano lo stomaco
ma come far presentare la gàstina, che nel suo camerino si dibatteva ancora in
aveva lasciato le convulsioni ad anna; che, del resto, era stata sempre soggetta
a qualche sintomo isterico: una malattia che faceva ridere domenico, ima specie di
, dal piloro, e dalle glandule che stanziano intorno all'addome ed al cuore
una convulsione privativa dell'uomo, e che, per quanto sappiamo, la natura
allo scrosciar de le importune risa / che scoppian da'precordii, violenta / convulsione
, con una orribile convulsione del diaframma che neppur l'acqua
color, dio li conservi, / che gli hanno, si può dire, in
coltrone di grasso coi fiocchi, / che ripara le nebbie e gli scirocchi!
. cattaneo, ii-2-290: si scoperse che le convulsioni geologiche, che avevano formato
: si scoperse che le convulsioni geologiche, che avevano formato gli altipiani della terra e
queste politiche convulsioni me l'annunziano più che prima. pananti, i-397: son tutti
non mai con convulsioni pari a quelle che or mi assalivano. leopardi, iii-59
più simile a convulsioni, a delirii, che a discorsi. deledda, iii-180:
convulsivo. convulsivante, agg. che provoca convulsioni. -farmaci convulsivanti (anche
: sostanze (come la stricnina) che elevano fortemente l'eccitabilità del sistema nervoso
da convulsivo. convulsivo, agg. che si riferisce a convulsioni, che è
. che si riferisce a convulsioni, che è proprio di convulsioni; che è accompagnato
, che è proprio di convulsioni; che è accompagnato da convulsioni; che provoca
; che è accompagnato da convulsioni; che provoca convulsioni. -tosse convulsiva: pertosse
restò smossa la mandibula, di modo che per giorni tre le convenne star con
iii. specie di contrattura convulsiva che rispondeva alla tensione estrema del suo spirito
cercava di scoprire qualcuna delle segrete analogie che dovevano collegare le imagini molteplici e diverse
indiziario da cui poteva indursi il fondato sospetto che la tragedia sul lago fosse stata un
un assassinio più o meno passionale e che la burrasca non vi avesse avuto altra
burrasca non vi avesse avuto altra parte che di complice non necessaria. 2
. gioia, 1-ii-3: il credito che ottengono i falsi meriti produce nel sistema
produce nel sistema morale que'movimenti convulsivi che nel sistema commerciale produce l'alterazione delle
a cadere nella bocca del mulino, che liscio e lesto se l'ingoia.
ingoia. convulso, agg. che è accompagnato da convulsioni, da contrazioni
: ebbe una specie di fremito convulso che fece scuotere tutto il letto. verga,
brivido alle reni, e col sangue che gli frizzava ancora per le vene,
, con quel giro convulso dei felini che stanno per morire. montale, 3-174:
del piccolo mostro, una breve parabola che finì, sussultante, nel cestino della
convulsa fa ottimamente, ma in quella che ho addosso si è mescolata altra roba
e io, senza impalmimene, bisogna che le sia addosso con tanto d'occhi.
. 2. di persona: che patisce di convulsioni, che è in
di persona: che patisce di convulsioni, che è in preda a una crisi nervosa
è in preda a una crisi nervosa, che è scossa da violente contrazioni muscolari;
, 4-27: qual clima è questo, che fanciulle e donne / convulse rende?
: o di nequizie ammasso, / che tolto dianzi avresti il manto a ròcco,
serao, i-515: margherita e giovanni che accorrevano per frenare le braccia della convulsa
convulsa, cercò di sciogliersi da me che volevo adagiarla su la poltrona.
atto coll'impoverir d'azione i quattro che precedono; non quel nerbo convulso, quella
, il dolore disperato e convulso d'uno che ha perduto la fede di tutti e
] l'apatia dell'ingegno superiore, che guarda con compassione a'moti convulsi e
altissima e quasi convulsa, d'un tipo che non avevo mai sentito. montale,
di esibizionismo. 5. che viene compiuto, che si svolge in modo
5. che viene compiuto, che si svolge in modo febbrile, eccessivo
, non gli piaceva il ritmo convulso che assumeva il lavoro nelle ore di punta.
ore di punta. 6. che è in gran disordine, in completa confusione
un malato... momo, che si era accorto di quel convulso, non
so come sia, mi prende un convulso che non vi sto a dire. e
vi sto a dire. e possibile che questo pezzo di carta che non pesa
. e possibile che questo pezzo di carta che non pesa niente, valga come trenta
petto, e frenavo a stento un singhiozzo che non era il dolore.
: una volta, mio nonno mi raccontò che, bambino, sul punto di annegare
di ragioni create a bella posta. che è stato sottoposto a coobazione (un liquido
-acqua coobata: acqua distillata che contiene berti, ii-148: alle opinioni
, specioso sembiante, rado è che anche i migliori non ottenuta mediante
, distillazioni. vero od opportuno ciò che in realtà non è.
; presa appena una cucchiaiata della seconda, che cooper aménto, sm. raro. il
i dolori e li perazione. che la natura medesima, a temprarne il carattere
lo pregava di salire dalla contessa vecchia che andava soggetta a mali di nervi e
boccardo, 1-813: il coobbligato o fideiussore che, per sicurezza del suo rilevo
fallimenti di quei coob bligati che avessero diritto di essere garantiti.
avanti una filosofìa ridotta a vocaboli, che, ad esaminarne il peso, si trovano
: unanimemente vennero in questa risoluzione, che il mestier della guerra, ancorché molte
era però tanto fiero, tant'inumano, che non era possibile coonestarlo con le belle
la morte di amfiarao, dice, che forse avvenne per ch'egli non restasse
intrinseca e comune con una bella giovane che amava, e dalla quale aveva tutte
ricorderò sempre con affetto il bizzarro erudito che coonestò con la sua dottrina la lunga
coonestò con la sua dottrina la lunga esperienza che io avevo già fatta di roma,
peccati gli cooperano a bene, però che di poi ritomono a penitenzia con maggiore umilità
dal peccato. segneri, ii-265: che dovrà esser di voi, i quali di
fenomeno. guittone, 1-30: al che ottenere coopera molto dell'animo la docilità
ti ho detto, oltre a quel che ci ha cooperato l'età, l'hanno
l'hanno fatta i filosofi; gente che in questi tempi è cominciata a montare in
dovremo occuparci di que'princìpi di legislazione, che guittonc, 1-30: avviene per
al conseguimento di un determinato fine; che collabora. segneri, i-588:
segneri, i-588: azioni dell'uomo, che son comuni alla grazia operante in esso
assai industriosi ed economi; e quel che è più, sono fedelmente uniti sempre
al ben comune della loro nazione, che da nessun d'essi è mai perduto di
si procaccia dei cooperanti, come quelli che sono un effetto naturale della stessa creazione.
rante e consumante. ottimo, i-19: che le due donne ab biano
, 2-26]: alcuni intendono che... l'angiolo con le due
modo da fare credere giusto e onesto ciò che in d. bartoli, 7-1-118
, 7-1-118: egli altro desiderio non ha che di corealtà non è; dare aspetto
, adunque, è la cagione zioni che in verità non lo sono; dare una
non piacciono. foscolo, iv-452: a che mi sto? se devo cooperare all'
in ventiquattro anni ho vuotato il calice che avria potuto bastarmi per una lunghissima vita.
galantuomo, e il contadino dabbene, che l'ozioso novelliere e il damerino in guanti
bisogno per moglie non di una bambola che deva poi guidare, ma di una
poi guidare, ma di una donna che sappia cooperare al mio avvenire. baldini,
i-162: ci si fa incontro un colonnello che ha molto cooperato ad organizzare la testa
. savonarola, iii-3: noi sappiamo che a quelli che amono dio ogni cosa
, iii-3: noi sappiamo che a quelli che amono dio ogni cosa li coopera in
predestinazione divina sono chiamati santi, ita che le prosperità e le avver
invoca meco un governo onesto e serio che ci liberi dall'anarchia, che imponga
e serio che ci liberi dall'anarchia, che imponga silenzio a coloro i quali suscitano
razionale, riunendosi in circoli e cooperative che nei villaggi danno quasi una immagine in
associazione di lavoratori (contadini), che assumono e gestiscono in forma collettiva una azienda
di lavoro,... edilizie, che oggi sono più di mille, ciascuna
cooperativismo, sm. dottrina economico- sociale che applica il principio di cooperazione; movimento
applica il principio di cooperazione; movimento che mira a promuovere e ad attuare tale
(plur. m. -ci). che si riferisce, che è proprio del
-ci). che si riferisce, che è proprio del cooperativismo. -anche
economica. cooperativo, agg. che coopera, atto a cooperare, che
che coopera, atto a cooperare, che contribuisce al conseguimento di un determinato fine
d'una medicina. 2. che si fonda, che è organizzato sull'associazione
2. che si fonda, che è organizzato sull'associazione e sulla mutua
credasi, per queste nostre osservazioni, che noi disconosciamo la intrinseca fecondità del movimento
. 3. per simil. che comprende insieme più parti, più elementi
comprende insieme più parti, più elementi che concorrono a formare un tutto organico.
, per dir così, cooperativo, che abbraccia i libri sparsi nelle cinque maggiori biblioteche
sm. (femm. -trice). che coopera, concorre, contribuisce con le
gloria, e questa digni- tade, che noi siamo suoi cooperatori. s. gregorio
filosofìa, quella è la meglior, che più comoda e altamente effettua la perfezion
non debbe ancora rimanere in disparte ciò che ne vaglia a somministrar mio deboi talento;
prendere a favellar di quelle virtù, che... ci furono o cagione
1 (21): s'accorse che il pentirsi di non essere stato consigliere e
1-79: l'educatore adunque è più cooperatore che operatore dell'educazione del fanciullo. se
è condotta, sarà il fanciullo quello che veramente educherà se stesso. balbo
ii-156: ripudiò la donna... che, non per vani influssi, ma
cooperatore, sm.): sacerdote che aiuta il parroco nella cura delle anime
2. prigioniero di guerra italiano che nel 1944 gli anglo-americani considerarono come ausiliare
cooperare; aiuto più o meno costante che si presta ad altri, per contribuire
opposero alcuni al disegno di questo canone che dio non solamente permette il peccato, ma
, i-543: quantunque sia vero, che due cose t'han da portare alla perfezione
grazia di dio, e la cooperazion che tu presti ad una tal grazia,
cooperazione, ma tutta in quella grazia che dio ti vorrà concedere. lanzi,
in questo titolo, fosse d'opinione che queste cose, per se medesime così indifferenti
disonore all'uomo « spregiudicato », che non vi ha punto di cooperazione.
essere dalle influenze de'corpi celesti, che giù ministrano a tale attività cooperazione.
se non l'operazione della mente, che riconosce vera o non vera una cosa
si rifacesse da povera gente latina quassù ciò che è anima e forma primordiale nel reggimento
: vi sono delle idee e delle azioni che abbisognano, per così dire, d'
tommaseo, ii-442: il fatto si è che parecchie rivoluzioni, e le italiane segnatamente
la funzione intermediaria degli operatori economici che agiscono a fine di lucro e il profitto
fine di lucro e il profitto privato che ne derivano. boccardo, 1-585:
fare oggi per la classe dei proletarii ciò che si fece già altra volta per la
abiezione, e diffondere su lei ciò che il sommo romagnosi chiamava il 'valore civile'
negri, 2-159: la mirabile organizzatrice che, prima in italia, aveva introdotto il
particolare modo di sostituire un membro, che è venuto a mancare, di un
. v.]: coordinamento di mezzi che paiono quasi opposti al fine che li
mezzi che paiono quasi opposti al fine che li concilia nella sua potente unità.
. di coordinare), agg. che coordina, che stabilisce relazioni necessarie e
), agg. che coordina, che stabilisce relazioni necessarie e risolutive.
un insieme organico e rispondente al fine che si vuole raggiungere (allo scopo di
succede mediante l'esplicazione del principato, che, operando a guisa di elemento dinamico
subordinati, coordinati dalla riflessione, sì che ciascuno ha il suo posto, ha il
tutta la catena. carducci, i-92: che altro è il mondo sensibile se non
simulacri e spettacoli dell'arte di lui che esempla e coordina? oriani, x-21-79:
a dire, cogliere negli oggetti quello che hanno di simile e quello che hanno
quello che hanno di simile e quello che hanno di proprio, coordinare e subordinare,
. coordinativo, agg. che coordina, atto a coordinare, che
che coordina, atto a coordinare, che serve a coordinare. -congiunzione coordinativa:
animali coordinate, si può supporre o che gl'individui di ciascuna badino a sé
prosperare gl'individui dell'altra, ovvero che gli uni si diano a perseguitare quelli
dalle false dottrine e dalle coordinate menzogne che lo stupidiscono e lo fiaccano.
proposizione o di proposizioni in un periodo che si pongono l'una accanto all'altra
. agnesi, i-1-152: la incognita che dal punto fisso si prende sulla retta
6. per estens. qualsiasi linea che ne tagli perpendicolarmente un'altra. -anche
coordinatògrafo, sm. topogr. strumento che serve a riportare su una planimetria i punti
sm. (femm. -trice). che coordina. tommaseo [s
ordinamento organico fra più parti, collegamento che stabilisce organicità fra più parti; organizzazione
, relazione necessaria o adeguata allo scopo che si vuole raggiungere. tasso,
e di rinaldo, ed a la coordinazione che è fra loro. bruno, 3-22
detta valenza secondaria o di coordinazione) che si esplica nei confronti di singole molecole
giudicarono, come poco fa dissi, che quel corpo avesse più vita che avesse
dissi, che quel corpo avesse più vita che avesse più anime e che fusse composto
più vita che avesse più anime e che fusse composto di più parti, in
composto di più parti, in modo che ciascheduna per se stessa si reggesse. b
b. davanzali, i-159: ancora che la città tenesse in corpo per sua
prepose al comando di una legione, che a quel tempo era composta di dieci
morte. algarotti, 3-289: pochissimi uomini che difendono città e loggiamenti rappresentano molte coorti
coorti; e i quindici o venti che vengono insieme a battaglia, gli eserciti
. monti, 5-262: e sì, che il giorno ch'io partii, gli
. manzoni, 73: udresti ciascun che sicuro / vede lungi le armate coorti,
, ii-366: oh tumulo grande 1 che gioiosamente / di sé fece l'alta
specie del bene ed il rimorso, che son seguitati da tante coorte militari de
gli lor ministri, mezzi ed organi che sono in questo composto. boccalini,
. boccalini, i-105: apollo, che subito fu avvisato di quel romore dalle
romore dalle coorti pretoriane de'poeti satirici che nel fòro delfico perpetuamente stanno armate,
coorte delle spie e dei delatori, che erano fuggiti con lui. rajberti, 2-181
con lui. rajberti, 2-181: ma che diavolo può aver fatto questa povera diavola
l'uso delle gambe? m'imagino che avrà già straccato una coorte di famosi
ordinario è sempre il primo ad avvedersi che giunge la cibaglia..., la
i-355: e confluivano a genova quelli che dovevano compir l'opera della quale due mirabili
palazzo dell'oro, o dei pescicani che fusse, era là... più
.. più grigio e più intignazzato che mai. a giudicare da quel tetro alloggio
dell'america tropicale (copaìfera officinalis) che può raggiungere un'altezza di 25 m
in certe epoche dell'anno un succo resinoso che fornisce il cosiddetto balsamo copaive usato in
volgarmente * copaiba, copaiva, coppau che comprende un albero grande indigeno del brasile
ottiene dal suo tronco una resina liquida che invecchiando s'indurisce, ed è detta
(copai), voce indigena brasiliana che indica la resina della copaive, e dal
, sf. bot. nome generico che comprende alcune specie del genere copaifera.
genito-urinarie. -resina di copaive: oleoresina che si ottiene dal balsamo copaive per eliminazione
serdonati, i-100: di alcune piante ancora che chiamano volgarmente copàibe, intagliando di
odore soavissimo, il quale dicono che ha la maravigliosa virtù... di
d'una specie di ragia odorosa che stilla da vani alberi del messico, e
'coppale'(sm.) è lo stesso che 'gomma coppale '. * vernice coppale
. * vernice coppale 'è quella vernice che è a base di coppale. dizionario
e di color giallo. è una resina che viene dall'america meridionale. ojetti,
pini di coppale, strettissimi, che parevano nuovi, e invece nascondevano
da giallo pallido a grigio sporco, che si rinviene nelle argille azzurre di highgate
della scafa, cioè del copano, inanzi che niuno 'marinaio vi scendesse, e
: quattro furono i voli delle persone che per la fune dal campanile di san
]: 'coppau ', gomma resina che stilla dal copaifera officinalils, volgarmente detta
). numism. moneta russa, che costituisce la centesima parte del rublo.
algarotti, 3-75: ai deputati della città che furono in tale occasione mandati a petroburgo
. gruppo di tunicati comprendente minute specie che fanno vita libera nelle acque marine,
, e fuggesi fuori tutto smarrito, che quasi era per perdersi affatto. bandello
, 2-1 (i-665): il primo che averà ispedito il fatto suo aspetterà il
compagno dentro l'avello de la pietra che è senza coperchio, che è nel canto
de la pietra che è senza coperchio, che è nel canto del cimiterio tra la
: il tuo bugione non può far sì che noi non leviamo il puntello che leviamo
sì che noi non leviamo il puntello che leviamo, acciò che il coperchio,
leviamo il puntello che leviamo, acciò che il coperchio, ora in vendetta del
arco un'arca giace, / che la statua d'amor tien nel covèrchio /
più mi gradisce nel presente stato: / che morte spezzi ciò che la coverchia!
stato: / che morte spezzi ciò che la coverchia! 2. per
/ ch'è opposi to a quel che la gran secca / coverchia, e
'l cui colmo consunto / fu l'uom che nacque e visse sanza pecca. idem
purg., 14-3: chi è costui che 'l nostro monte cerchia / prima che
che 'l nostro monte cerchia / prima che morte gli abbia dato il volo, /
un palagio nobile e reale, / che teneva di vero sanza inciampo, / e
sanza inciampo, / e non pensar che qui bugia coperchi, / da casa i
., 3-27: quelle [pere] che son dure di carne si voglion
di metallo, legno o pietra, che serve per chiudere o coprire l'apertura
n'uscivan sì duri lamenti, / che ben parean di miseri e d'offesi.
sé molto dilungata la tavola; per che, temendo non potere ad essa pervenire,
si risvegliò. nievo, 1-67: dico che senza denari non si può mettersi in
non si può mettersi in viaggio, e che il tuo padrone non ne troverà certo
non ne troverà certo nella sua cassa che ha perso la serratura, il coperchio
tu vedi lunge gli uliveti grigi / che vaporano il viso ai poggi, o serchio
svernavano tante vaghe e sì dolci melodie, che a nulle dolcezze si potrebbono assomigliare;
assomigliare;... e pareva che l'aria, che quivi era coperchio d'
. e pareva che l'aria, che quivi era coperchio d'allegrezza, al tutto
. per estens. parte scorrevole di metallo che serve a chiudere la bocca di un
ima paletta di ferro, di tanta grandezza che cuopra bene la sopradetta buca. citolini
3. per estens. tutto ciò che serve a coprire, a rivestire,
. -anche al figur.: ciò che è sovrastante, che sta al di
.: ciò che è sovrastante, che sta al di sopra. i.
cielo, / sì aspramente agghiaccia / che natura discaccia / più di trecento miglia
/ più di trecento miglia, / che niente non figlia, / per lo producimento
lo producimento / del superno elimento / che quindi sta remoto / per tardissimo moto
remoto / per tardissimo moto, / che giù porge il coperchio / del primo artico
cerchio. piovano arlotto, 277: che cosa è la terra. -fondamento del
coperchio dello inferno, madre di quelli che nascono, nutrice di quelli che vivono
quelli che nascono, nutrice di quelli che vivono, divoratrice di tutti, cellario
incortinato sia questo gran padiglione azzurro, che ci si spiega di sopra?..
spiega di sopra?... di che nobili lavori dipinto sia questo vaghissimo tetto
lavori dipinto sia questo vaghissimo tetto, che fa coperchio e cupola al palagio del
., 7-46: questi fur cherci, che non han coperchio / piloso al capo
, 1-127: la natura ha ordinato che l'occhio de l'omo per se medesimo
medesimo col coperchio si chiuda, acciò che, non sendo da esso dormiente guardato
. céllini, 674: in mentre che io avevo condotto tutta la mia opera
nella faccia inferiore ha una leggiera concavità che corrisponde alla convessità del fondo. ewi
. 5. figur. ciò che maschera, vela, occulta, dissimula
, purg., 22-94: tu dunque che levato hai il coperchio / che nascondeva
dunque che levato hai il coperchio / che nascondeva quanto bene io dico. de sanctis
7-208: il volto è più intento che non sia pensoso: è il muto coperchio
delle angosce, dei desideri, forse, che ribollono incomposti nel pentolone dell'anima.
per soperchi / de * grandi, che rompien degli statuti / e delle leggi
di tauro era composto, / e che a le terga poi di tempre elette /
canonici chiama suo'fratelli, / tanto che tutti intorno gli fan cerchio; / e
gli aranci e i cedri], sì che conviene / ch'ai suo freddo spirar
al capo fassi /... / che fan riparo al grandinar de'sassi.
., 21-47: ma i demon, che del ponte avean coverchio, / gridàr
, un empiastro, o una intacconata che risalde, empia e ricuopra qualche fessura
. latini, i-2626: cosi convien che muoia / soperchio per soperchio, /
muoia / soperchio per soperchio, / che spezza ogne coperchio. fiore di virtù,
su questo argomento, ma si avverta che sempre il soverchio ruppe il coperchio.
, cioè un coperchietto di terra bucato, che non lasci cadere i carboni a basso
complesso delle teorie e del movimento scientifico che si ispirano o si fondano sull'ipotesi
copernicano, agg. di copernico, che si riferisce alle teorie di copernico (
intorno al sistema copernicano, far sapere che precedette la notizia di tutte alla censura
di tutte alla censura romana, e che escono da questo clima non solo i
la palma della cera (copernicia cerifera) che dà la cera carnauba. =
lana o di tessuto molto caldo, che si distende e si acconcia sul letto
sul letto suo non era altra coperta che una da frati. machiavelli, 828:
lo vedo anch'io, ve', che ho addosso un gran sonno *. l'
di un frate; non v'era che un piccolo canapè in ferro colle coperte
dolcemente le coperte sulle spalle per significarle che doveva rimanere coricata, le disse: «
un passo indietro tre donne del popolo, che camminavano ognuna per conto suo.
. -coperta da campo: quella che i soldati o i campeggiatori usano per
notte o durante le soste diurne e che portano arrotolata sullo zaino. baldini,
: sulla quale si stendono i panni che si devono stirare. -coperta da viaggio
stirare. -coperta da viaggio: quella che, durante un viaggio, si stende
nuziale: coperta particolarmente ricca e ornata che si espone per figura. d'annunzio
in concordia più al guadagno loro proprio che al bene comune. fiore, 90-4
coverta. sacchetti, 28-126: credo che 'l giovene facesse piccolo peccato a fallire
piccolo peccato a fallire contro a coloro che, sotto la coverta della religione, commettono
vale. guicciardini, 254: tutto quello che è stato per el passato, parte
coperte e vari colori, in modo che chi non ha l'occhio molto buono,
l'allontani dalla pietà e dall'ufficio che si aspetta a prode e valoroso. bruno
. campanella, i-246: ahimè! che, a tempo d'infelice stato, /
peccato. davila, 267: quelli che avevano penetrato il vero di queste finzioni
vero di queste finzioni, sapevano certamente che servendo ella per maschera e per coperta
. fagiuoli, 1-6-51: tutti coloro che sotto coperta di tutela, d'assistenza e
qualcuno. 3. drappo, gualdrappa che si stende sulla groppa dei cavalli o
dei cavalli o di altri animali (e che può giungere sino a terra),
per ornamento). -in particolare: panno che si pone sulla groppa del cavallo sotto
di scarlatto, e fare coverte a'buoi che 'l menavano. s. degli
un corpo, ma non ne vedo che i piedi senza calze dentro due scarpe
4-25: lascia all'arcion lo scudo, che già posto / avea ne la coperta
piè discende / verso la donna, che come reposto / lupo alla macchia il capriolo
. busta da lettere. -anche: lettera che ne contiene altre. marino,
, 40: aggiunse alla confessione che si dovesse bagnare con l'acqua la
inchiudendosi lettere, si fa la soprascritta, che anche si dice sopraccarta. leopardi,
solito mezzo; ma con una doppia coperta che dica « al sig. pietro papini
madre. la quale ci ha fatto intendere che ti avisa per quella, come guglielmo
2-3-259: quanto alle vostre lettere, che dite aver mandate al ramusio ed al
al bellegno, sotto mia coperta, e che sono perdute, questi miei dicano che
che sono perdute, questi miei dicano che non possono esser perdute. allegri,
, 76: voi mi farete favore, che però vela mando [la lettera]
primo numero di questa * frusta 'che, se alcuno volesse comunicare ad aristarco
mi ha già procurato tanti corrispondenti, che la metà basterebbe. foscolo, xiv-396
bolognini. 6. cartone, che può essere rivestito di tela, pelle
pelle, carta colorata o altro, che ricopre il libro rilegato; foglio di
il libro rilegato; foglio di carta che, piegato acconciamente, si usa per
tolto la metafora da quelle borchie, che si ponevano in mezzo alle coperte de'
o ch'io m'inganno, o che è più dantesco del libro impresso in
avvolgimento protettivo; pelle; tutto ciò che serve a coprire, a rivestire.
coverta '; cioè del lume in che ella [anima] era fasciata. cecco
morti e scorticati con quelli de'vivi, che per la coperta della pelle non appariscono
coperta della pelle non appariscono terminati nel modo che fanno levata la pelle; e veduto
levata la pelle; e veduto poi in che modi si facciano carnosi e dolci ne'
si fece eccellente in tutte le parti che in un ottimo dipintore sono richieste. crescenzio
a tempera colla storia di assuero, che servì per coperta dell'organo. 8
in tonico, non si attaccherà tanto che basti alle mura; ma se ne cadrà
[lettere] mi sono state più dolci che i dattoli di cipro, che hanno
dolci che i dattoli di cipro, che hanno sette coverte di zucchero. d
.. dicesi anche di quella parte che in lungo e in largo si estende
-ant. tetto, tettoia; il materiale che serve per fare il tetto.
dalla banda dove va il tetto, che comincia a volgersi sopra un basamento alto palmi
il quale ha da piè un basamento che ha di getto palmi due, e così
quale e'disegnava coprirla del medesimo piombo che è coperto oggi il tetto del vecchio
il ponte superiore o principale della nave che costituisce la parte integrante della struttura del
apparecchiavano. ariosto, 41-25: poi che sotto coverta s'introdusse / tutta la ritrovò
in mare de le mercanzie e robe, che a mano ai marinari venivano. e
: tornando allo sbarco de'portughesi, dico che fumo ripartiti per le loro due navi
più lunga passava dipoi per la carruccola che è alla punta dell'un corno dell'antenna
marinaro mi diede il suo cappotto; di che gli altri ridevano con celie oscene.
coverta un compagno gli calò un cavo che arribisciava sulla murata come un serpe; egli
per batterlo; ma si trattenne pensando che presto o tardi avrebbe dovuto imbarcarlo.
. -ciascun ponte di una nave che si trova al di sopra o al
si possa mettere dentro il batello, che le navi sogliono portare e tenere sopra dette
di riparo: il ponte di sovrastruttura che sovrasta quello di coperta e che è
sovrastruttura che sovrasta quello di coperta e che è sostenuto da murate leggere o da
, iii-814: questa coperta non serve che a garantire la differenza che può risultare col
non serve che a garantire la differenza che può risultare col tempo in cui deve
e la coperta, la quale non è che un pegno, serve a saldare questa
, e quanti son chiamati dottori, che non viddero de libri se non le coperte
. fagiuoli, 3-1-17: io so ben che ci son certi lettori { che studian
ben che ci son certi lettori { che studian le coperte solamente, / e
riprende e castiga apertamente... che non fa colui che ama copertamente.
apertamente... che non fa colui che ama copertamente. m. villani,
, 12-i-20: farnese, sap- piendo che... egli portava pericolo di non
come si tien per certo, propose che 'l papa si facesse a voce,
'et apertis suffragiis ', perché credeva che quelli che copertamente glie l'arebbono fregata
apertis suffragiis ', perché credeva che quelli che copertamente glie l'arebbono fregata, in
diffidenza nuova: diffidenza per tutto quello che circolava copertamente dentro quelle mura: acqua
circolava copertamente dentro quelle mura: acqua che scorre nelle condutture nascoste, fili elettrici
castiglione, 432: oltre ai cenni, che taloi alcuni così copertamente fanno, che
che taloi alcuni così copertamente fanno, che quasi senza movimento alcuno quella persona che
che quasi senza movimento alcuno quella persona che essi desidrano nel volto e negli occhi
volto e negli occhi lor legge ciò che hanno nel core, ho io talor
): le si faceva copertamente sentire che c'era un mezzo di riacquistar l'
famiglia. fogazzaro, 7-285: si figurò che se uscisse del tutto dal mondo potrebbe
d'oro e'loro destrieri, e via che se ne vanno al loro viaggio.