moglie, non c'era da far altro che separarsi, da buoni amiri. serra
un uomo libero per dire tutto, uno che non si lasci imporre né dalla chiesa
, 2-148: essa è 'l formai principio che produce, / conforme a
prendi, entro a quel muro, / che da l'armi latine è intorno astretto
del dì pórti securo, / senza che spada impugni, io ti prometto.
davanti agli usci, e le ragazze che passeggiavano cantando e tenendosi abbracciate. fogazzaro
desiderio di dare sommo rilievo alle cose che egli faceva, andava tanto con l'ombre
a trovare i fondi de'più scuri, che cercava neri che ombrassero e fussero più
fondi de'più scuri, che cercava neri che ombrassero e fussero più scuri degli altri
più scuri degli altri neri per fare che 'l chiaro, mediante quelli, fusse più
fine riusciva questo modo tanto tinto, che non vi rimanendo chiaro, avevano più
cose fatte per contraffare una notte, che una finezza del lume del dì.
nuova cosa / è veder certi chiari, che ci sono, / che balzan dallo
chiari, che ci sono, / che balzan dallo scuro tanto infuori, / ch'
membra [della statua] col risaltar che fanno, si prendono da loro stesse
loro stesse il chiaro e lo scuro che lor si dee. baldinucci, 33:
'dicesi da'nostri professori quella parte che nella pittura viene illuminata, contrario di
pittura viene illuminata, contrario di quella che per essere ombreggiata, chiamanla l'oscuro
. algarotti, 1-125: non basta che il pittore sappia delineare le più scelte forme
colori, e bene comporle insieme; che mediante i chiari e gli scuri faccia sfondare
e di graziose positure: conviene ancora che sappia atteggiarli di dolore e di letizia
e di letizia,... che scriva in certo modo nella faccia loro
in certo modo nella faccia loro ciò che pensano, ciò che sentono. milizia,
faccia loro ciò che pensano, ciò che sentono. milizia, ii-255: * chiaro
* chiaro '. dicesi quella parte che nella pittura viene illuminata, all'opposto
viene illuminata, all'opposto di quella che è ombreggiata. - * chiari 'di-
: accortissimi pesci [i calamai] che da gli occhi e dalle mani altrui maliziosamente
una nuvola di certo negro umore di che son pieni. 4. la parte
mente non hanno alcuna porzione del loro fondo che conservi l'antica faccia nativa. beltramelli
(e s'intende positivamente ber vino, che chiaro in questa lingua s'appella)
di assalirlo con quell'arme di famiglia che i chiarissimi tengon in serbo contro i principianti
: ma sapetelo voi non di chiaro? che la non fosse invenzione di maestro cornelio
. sannazaro, 5-95: tal che al chiaro ed al fosco / « an-
non più illuminate da spiragli di quel che basta per non dar del capo nelle mura
chiaro scuro ogni cosa coperta di gelsomini, che fanno armonia sul basso continuo delle cunziere
cunziere disposte sopra tutte le tavole, che vi profumano l'aria a freddo e
scuro ho tentato dichiarar quello, cui più che dalle labbra io avea potuto desumere dall'
. c. dati, 102: che più si desidera, che più si cerca
102: che più si desidera, che più si cerca per mettere in
si cerca per mettere in chiaro che da parrasio fu lesa la repubblica? segneri
sono forse il motivo principale e comune che determina a dir male del prossimo?
molti razzi illuminanti ci mise subito in chiaro che le prim'ore del giorno sono sempre
delle parti e de'colori, che chiamasi bellezza, e se alla senile etade
udito appena il nome della persona che mi era venuta cercare, e
i-202: bisogna asso lutamente che io venga in chiaro di questa faccenda.
domandare,... tanto fece, che venne in chiaro di ciò che si
fece, che venne in chiaro di ciò che si doveva eseguir quella notte.
i-457: venne subito in chiaro che le intenzioni dei visitatori non erano cattive.
chiarolucènte, agg. letter. che risplende, molto luminoso.
, sm. luce più o meno intensa che appare nell'oscurità, nella notte
à di vertute il suo guardare / che sovra tutti gli altri è 'l suo
): gli era uno stellato, che faceva un chiarore grandissimo; in un
, 9-1-129: solamente a mezzo pare che le spunti [alla cometa] la criniera
le festose / mie voci al tempo che l'acerbo, indegno / mistero delle
l'ultimo chiarore d'un lume fosforico, che va a spegnersi sotto gli uffizi.
difeso dalla grata col chiarore della candela che le pioveva sulla fronte purissima, la si
scambiare per una di quelle immagini, che la devozione degli avoli nostri dedicava a
santo, con un vocìo di folla che montava a guisa di tempesta. d'
: intravide nel cimitero un chiarore, più che d'alba, che pareva incantasse ogni
chiarore, più che d'alba, che pareva incantasse ogni cosa, là immobile e
me sul belvedere / un chiarore subacqueo che deforma / col profilo dei colli anche
, star distesi nell'ombra, lasciando che gli occhi seguissero il vago chiarore della
il vago chiarore della fiamma semispenta e che i pensieri andassero senza ordine dove il
vita cosmica, così senza i chiarori che illustrano la mente, e le pure
, e le pure, generose fiamme che avvampano i cuori, gli stati civili
chiaro. chiaroscurale, agg. che si riferisce al chia roscuro
riferisce al chia roscuro, che presenta chiaroscuri; ottenuto con la tecnica
statue chiaroscurali dannate a una pena perpetua che le rode con la lentezza di certe consunzioni
scuro), sm. tecnica pittorica, che consiste nella riproduzione, mediante opportune
colore, degli effetti di luce e ombra che deter mina in un corpo
sue parti rispetto alla sorgente luminosa che lo investe (e vale a
: e questo è il chiaro scuro, che i pit tori dimandano lume
. castiglione, 176: avvenga che le statue siano tutte tonde come il vivo
, alle statue mancano molte cose che non mancano alle pitture, e massimamente
e meno, secondo il bisogno; il che non po far il marmorario.
: l'altro si è quello che si domanda dipingere di chiaro e scuro.
trovò le stampe di legno, che con tre stampe possono il mezzo,
. nuova cosa / è veder certi chiari che ci sono, / che balzan
chiari che ci sono, / che balzan dallo scuro tanto infuori, / ch'
con iscuri del color medesimo. secondo quello che ne lasciò scritto l'erudito carlo
chia roscuro è lo stesso che monocromato, una sorta di pit
, o più o meno scuri a misura che ne sono privi. foscolo,
deggiante della nostra vita (che è una serie di moti len
di piacere, di varietà insomma), che forma la secreta armonia di tutte
armonia di tutte le arti, e che i pittori, applicandolo specialmente al
rasa ed i grandi occhiacci stralunati, che pareva filippo melantone. ciro di pers
: tu hai scritto sopra carta sottilissima che, bevendo l'inchiostro, fa trasparire
dell'altra, e fa un chiaroscuro che gli è un piacere a ficcarci gli
delle parole. serra, ii-172: esperienza che s'incideva duramente nei solchi della sua
sua faccia asciutta e cotta, e che nei fogli empiti dalla matita rapida del
. attento e calcolato contrasto di toni che, in un'opera letteraria o musicale (
quindi la rarità della vera poesia lirica, che è il sommo dell'arte. de
così pieni di ombre e di lacune, che per sobrietà di contorni e di chiaroscuro
, dei chiaroscuri, quel savio scetticismo che ai più sottili conoscitori della natura umana
chirico, con la capellatura bianca e nera che gli tocca la spalla. pioverle,
m. cecchi [tommaseo]: e che vino... / avea quelle
ch'è l'importanza, e quel che salda l'oso. = deriv.
chiarosonante, agg. letter. che ha suono chiaro, limpido,
rammaricavano se non di questo: che non potessero le lampade spente convertirsi
clarisònus. chiaroveggènte, agg. che vede chiaramente, che ha vista
agg. che vede chiaramente, che ha vista penetrante. -più spesso al figur
-più spesso al figur.: che ha una visione acuta e completa di una
situazione e dei suoi sviluppi: che ha poteri divinatori, che ha
: che ha poteri divinatori, che ha virtù profetiche. salvini,
profetiche. salvini, 41-14: che maraviglia fia dunque, se...
, audace, risoluto, chiaroveggente, che non ebbe tentennamenti e scrupoli, che prese
che non ebbe tentennamenti e scrupoli, che prese d'assalto la fortuna e conquistò
salvini, 5 * 111-357: da che la chiaro-veggenza di questo secolo perspicacissimo e
: io leggeva nell'anima di colei che veniva a trovarmi; credo che ebbi
colei che veniva a trovarmi; credo che ebbi paura di quel lampo quasi sovrumano di
. ancora adesso sto ammirando tanta cecità che allora mi pareva chiaroveggenza. gozzano,
bernardino da siena, 77: elli bisogna che il nostro dire sia inteso. sai
come? dirlo chiarozo chiarozo, acciò che chi ode, ne vada contento e illuminato
. idem, 168: la prima cosa che fa questa mala- detta lingua serpentina,
detta lingua serpentina, sì usa uno atto che si chiama pubblicativo. doh! intendelo
/ di servire a chiasènza / quella che più m'agenza. = deriv
del chiasmo dei nervi ottici), che si riferisce, inerente al chiasmo.
. teoria per la quale i chiasmi che sono nei cromosomi in meiosi corrispondono al
paralleli vengono accostati, in modo che i termini del secondo si contrappongono
di * chiasti 'a'nervi ottici, che portandosi all'occhio s'incrocicchiano.
qualsiasi attività); perfetto, eccellente; che si vale o rivela lunga e squisita
. savonarola, iii-430: andate a quegli che sono consumati nel vizio, cioè ruffiani
cioè ruffiani e meretrice, e vedrete che la vita vostra è più larga e più
una donna sola si raccolgono tutte le parti che si richiedono ad una perfetta e consumata
la battaglia di ercole coi centauri, che fu tanto bella, che talvolta,
coi centauri, che fu tanto bella, che talvolta, per chi ora la considera
sarebbe con- summatissimo e perfettissimo geometra quello che potesse contraere ad una intenzione sola tutte
e per prudenza i più consumati uomini che ci avesse in repubblica. manzoni, pr
la s'accorse in breve del senso che giovanni destava in maria, e maria in
semplici e fu a forza di sognare che m'apparì quale una civetta delle più
rispettabili cinquant'anni era il secondo viaggio che facevano. manzini, 10-163: le guardavo
olino, 1-13: altri vogliono, che si faccia, come s'è detto,
generoso. arila, 116: e pare che per non usare voce francese [consommé
da qualche tempo nelle uste delle trattorie che vogliono ripulirsi questa parola è sostituita dal
mediante un certo sudicio liquore, / che sembra un consumato alle brigate / d'
. (femm. -trice). che consuma, adopera; che logora, tormenta
). che consuma, adopera; che logora, tormenta, travaglia, rovina
: sia l'acerbità consumatrice de'cuori che la nutricano, degna di perdere la tua
: più di quarantamila cammelli sieno quelli che forniscono le dette terre di acqua,
loro, luoghi le parti medesime, che dalle cause consumatrici li vengon tolte e
: il serlio si duole, egualmente che il buon vitruvio, come al tempo suo
: faceva un gran romore con promettere, che non si scriverebbero più gli annuali soldati
non si scriverebbero più gli annuali soldati, che le consumatrici tasse si allieverebbero. serao
santuario dell'anima nostra, a fin che penetrandoci scendano fiamme consumatrici delle nostre debolezze
fratelli... è un vocabolo che naturalmente mi ripugna, dato il turpe uso
naturalmente mi ripugna, dato il turpe uso che ne fanno tutti i consumatori di vocaboli
un vantaggio allo stato, nella maniera che lo fanno tutte le arti. f
, i-547: due erano gli ostacoli che impedivano il corso di tanti moltiplicati cambi
la preda] non basta più, ecco che i consumatori devono diminuire a forza di
di liquori, dove si mescevano misture che davano un collasso durante il quale il
5- 147: le statistiche dicono che il popolo italiano è un consumatore d'
femm. -trice). raro. che porta a perfezione. segneri, i-5-4
li greci in questo mezzo seppellirono quelli che vollero onorevolmente, tutti li altri corpi
di fuoco. piovano arlotto, 277: che cosa è uomo. -mente incarnata
dalla consumazione del corpo dell'acqua, che già non fussi superfizie di terra veduta
vitu- perevolmente ti levi in consiglio, che io addomandi la pace de * 'greci
: li pareva vedere venire uno fuoco che ardeva insino alla acqua e insino allo
insino allo abisso; e intese ancora che questo voleva significare la consumazione del populo
cecchi, 6-143: non ho mai visto che mangi. la sua consumazione abituale è
whiskies. -il cibo o la bevanda che vengono serviti in un locale pubblico.
piena estate, per le squadriglie di mosconi che succhiano voracemente clienti e consumazioni. pratolini
1 17: i giovanotti che l'avevano conosciuta bambina, che erano
i giovanotti che l'avevano conosciuta bambina, che erano stati mocciosi assieme a lei,
: di qualunque specie sieno i tributi che paga una nazione al sovrano, essi
essi rimontano tutti a un primo principio, che è la capitazione, o sia il
inganno, è da stimarsi il vedere che dopo la consumazione dell'atto, mentre
il primo intimo congresso degli sposi, che è come il compimento del matrimonio.
dell'atto materiale non avviene, risulta chiaro che anche l'intenzione era viziata.
nella perfettibilità degli uomini, ma credo che fino alla consumazione dei secoli saranno stimate
3-51: si rese conto di ciò che avverrebbe se la vita trascorsa si potesse
semplice verità trovata dai primi uomini e che sarebbe valsa fino alla consumazione dei secoli.
iv-185: dunque, conciò sia cosa che la consumazione, o vero la perfezione,
necessario per commetterlo, sia nel senso che in concreto si verificano gli eventi che
che in concreto si verificano gli eventi che sono caratteristici del reato stesso.
francese è assai propria, come quella che accenna all'aver fatto consumare per via
bollitura la parte acquosa; e pare che per non usare la voce francese cruda cruda
per la luce etterna, / tanto che la veduta vi consunsi! bibbia volgar
sunto / quel grande amor che già per lui sì l'arse. tasso
.. / spegner l'incendio rio, che 'n un sol punto / l'opre
ei con dolce sorriso, / poi che del grado di sollevar gli oppressi /
contavano uomini di merito non volgare, che l'attitudine romagnola allo studio delle lettere
studio delle lettere e delle leggi, che il destro e maneggievole ingegno nativo,
lume, / e scaccia il rio timor che mi consume. manzoni, 315
manzoni, 315: nel suol che dee la tenera / tua spoglia ricoprir,
, / altre infelici dormono, / che il duol consunse. 3. straziare
'l punto / dell'universo in su che dite siede, / qualunque trade in
della mia vita a nutrire una tristezza che m'era cara. 5.
angiolieri, 144-13: e, poi che d'ira si son sì consunti,
ritorna ogni capretta. savonarola, 16: che di gran sdegno il cor mi si
agg. (plur. -ci). che si riferisce, che è proprio del
-ci). che si riferisce, che è proprio del consumismo. consummare e
di beni, di prodotti); ciò che viene consumato. - anche al figur
. fagiuoli, 3-4-133: chi giura che non bastagli l'entrata / per lo consumo
comprende il gran consumo [di carbone] che se ne fa nelle parti meridionali del
matto / con onta vostra espressa, / che n'arrossisco io stessa. manzoni,
spese delle strade, mentre erano quelli che ne ritraevano il maggior vantaggio, per
di grattare il formaggio. gli è vero che... collo straordinario consumo di
.. collo straordinario consumo di minestra che si faceva in quella cucina, una
. di una quantità di oggetti di cancelleria che dovemmo pagare e tenere. ne avevamo
, i-330: tutti sanno il consumo che i fiorentini,... fanno di
, nostro) uso e consumo: che deve servire per soddisfare le proprie necessità
servire per soddisfare le proprie necessità, che è interamente a propria disposizione. giusti
punito. carducci, i-763: un popolo che tutto sapesse leggere e scrivere per suo
, e poi da leggere non avesse che le gazzette e scrivere non sapesse o non
e scrivere non sapesse o non curasse che lettere e conti, sarebbe tutt'altro che
che lettere e conti, sarebbe tutt'altro che un popolo grande, sensato, onesto
nuova produzione. -consumo improduttivo: quello che né direttamente né indirettamente è destinato a
ecc.). -consumo rapido: che concerne quei beni che si distruggono immediatamente
-consumo rapido: che concerne quei beni che si distruggono immediatamente e sono suscettibili
e simili). - consumo lento: che concerne i beni per la cui distruzione
più o meno lungo di tempo, e che quindi sono suscettibili di più atti di
. -beni di consumo: beni economici che non richiedono trasformazione alcuna per essere atti
consumo (anche: dazio consumo): che colpiscono indirettamente il reddito dei contribuenti,
di 'dazio sul consumo ': quel che pagasi all'entrata di città sopra il
di città sopra il consumo delle cose che servono ai bisogni degli abitanti. boccardo
prima di tutto ne dimostrava i vantaggi che offrirebbe per la riscossione del dazio consumo
consumo ': per gli operai, che hanno così a miglior patto le cose necessarie
lavoro, di consumo, edilizie, che oggi sono più di mille.
di mille. -per estens. che gode di vasta popolarità; destinato a
produzioni e i produttori di quella critica che oggi in italia è più usuale, più
. -società dei consumi: quella che si fonda su una economia di carattere
d. bartoli, 40-ii-26: in che [nello scrivere] altri di que'
, la quale comprende i varii oggetti che vengono consumati o resi inservibili coll'uso
. consuntivo, agg. ant. che ha virtù di consumare, di dissolvere
, per 'rendimento de'conti ', che ogni anno si fa dai comuni al consiglio
vocabolo] esser voce contraria alla cosa che si vuole significare... l'
: è un sangue blu mezzo matto, che non sa cos'è il preventivo,
pavese, 8-406: è la prima volta che faccio il consuntivo di un anno non
1-35: persone calamitose e misere, e che vogliono rilevarsi col favore e sussidio del
leone ebreo, 135: nettunno, che è la virtù notritiva, che con
nettunno, che è la virtù notritiva, che con la sua cibale umidità può recuperare
ariosto, 6-27: come ceppo talor, che le medolle / rare e vote abbia
e posto al fuoco sia, / poi che per gran calor, quell'aria molle
sotto questo drappo è una umetta, che riserva le consunte ossa di prelio.
76): le rade e piccole finestre che davan sulla strada, chiuse da imposte
stabilivano più, e già si vedeva che i mulini vecchi, una volta consunti,
: una esigua e frammentaria poetica: che il deflusso parallelo della mia vita e non
/ in duo bramati fonti, / che stillan ghiaccio da l'alpestre vena / d'
egitto un figlio ancora / vi fu, che per despina era consunto. monti,
giusti, i-478: l'arpia consunta che si vela di una civetteria platonica non finiva
febbre maligna / per l'immenso desio che mi martora. d'annunzio, ii-890:
e radicata, e pure morbida / cesena che sorvoli alta le fredde / banchine del
, 99: non ebbe altro bene / che quel corpo, che adesso è consunto
altro bene / che quel corpo, che adesso è consunto dai troppi figliuoli.
o consunti, e per quelli che sono soggetti alle dissenterie, fattone minestre
, ii-113: pari al consunto, che ogni dì col piede / urta la fossa
. canigiani, 1-108: e que'che san la mattina era giunto / a
tutto era stato detto e non rimaneva più che la polvere e il fango dei secoli
vite tramontanti / oltre il confine / che a cerchio ci rinchiude. consunzióne
secolo. savonarola, iii-137: vorria che fussi punito l'odiato insino all'ultima
guicciardini, 105: tutte le cose che hanno a finire non per impeto di violenza
di consunzione, hanno più lunga vita assai che l'uomo da principio non si immagina
era come quelle delicate falde di cenere che si formano intorno ai carboni accesi e
. montale, 49: tale nel punto che resiste all'ultima / consunzione del giorno
statue chiaroscurali dannate a una pena perpetua che le rode con la lentezza di certe
la volontà, quel barlume di vita che rimane è una consunzione interna, una
è una consunzione interna, una vita che esaurisce se stessa in riflessioni, in sentimenti
gadda, 420: facile è il pensare che cosa significhi per un caviggioni il gomitolo
., tv-vm-i: lo più bello ramo che de la radice razionale consurga si è
bel ramo, dice quello antico savio, che dalla radice razionale consurga. =
sollevarsi '. consussistènte, agg. che sussiste insieme con altri. salvini
ma consussistenti alla malvagità dell'anima, che simili specie genera, alle interne disposizioni
, degli accidenti dell'ente (meglio che 4 coesistenza '). =
termine, adottato nel concilio di nicea, che esprime l'identità non solo specifica,
, 1-4-249: crediamo... che lo spirito santo sia insieme spirito del
amendue. marino, vii-330: se non che la voce e la parola si divide
non porta seco la sostanza di colui che parla, ma questo è consustanziale a
, e però di quello si dice che non est solamente ex ipso ma ancor
de deo... e quindi è che disse egli [l'apostolo] ex
quo, non disse de quo, mercé che la particola ex non è ordinata ad
i. riccati, 4-243: asserivano che cristo era consustanziale al padre, secondo la
: dunque è chiaro, è incontrovertibile che quel giorno a bologna non ci saranno soltanto
figliolo, ma altresì lo spirito santo, che della trinità è parte consustanziale e inscindibile
consustanziale e inscindibile. 2. che è della stessa sostanza (in senso generale
dotta, lat. eccles. cónsubstantiàlis 4 che ha la stessa sostanza ', comp
, ii-585: atrio alessandrino, eretico, che negava la consustanzialità del padre e del
. segneri, i-339: questo fa che cristo sia figliuolo di dio per consustanzialità
costantino nel 325 bandì il prete ario che negava la consostanzialità del verbo.
. getti, 5-2-107: conciosia che egli [il figliuolo unigenito] non
stor. luterano seguace della corrente teologica che sostiene la dottrina eucaristica della consustanziazione.
intorno, come bracchi, camorristi, che raccolgono i prigionieri, e glieli fanno passare
conta, e toccò a ghersi, che si rifiutò. 3. conto
fandonie '. contàbile, agg. che si riferisce alla contabilità, che è
. che si riferisce alla contabilità, che è proprio della contabilità. fu.
questa nuova parola 4 contabile '(che in niun significato ritrovasi nella crusca) dovrebbe
la natura di nostra lingua, 4 che può contarsi '; come 4 amabile,
, stimabile, venerabile 'esprimono 4 che può 'o 4 deve amarsi, stimarsi
venerarsi '. 2. che nasce dal pensiero del denaro, da
: si lasciava trascinare dallo stimolo fisico che la femmina bellissima procurava alla sua gioventù
ed anche dalla eccitazione diciamo così contabile che la ragazza ricca suscitava nel suo cervello
povero. 3. ant. che si può riferire, raccontare. l
5. sm. e f. che tiene la contabilità nell'amministrazione di un'
nostro 'computista ', che anche dicesi 'ragioniere, calcolatore,
pericolo. svevo, 3-817: gli dichiarai che esisteva in legge anche una responsabilità del
o di un altro ente pubblico, sia che si tratti di un funzionario legittimamente incaricato
(contabile di diritto), sia che si tratti di un impiegato o di
di un impiegato o di un estraneo che fa ciò illegittimamente (contabile di fatto
. sottufficiale più anziano di ciascuna specialità che ha in consegna tutte le armi e i
sf. la parte applicata della ragioneria che studia ed enuncia le norme che regolano
ragioneria che studia ed enuncia le norme che regolano l'attività economica aziendale.
fatti o eruditi è stravagante: il che non vuol dire che essi non siano
è stravagante: il che non vuol dire che essi non siano utili e necessari:
contabilità è utile e necessaria; e che non debbano possedere molte cognizioni: anche
amministrazione pubblica o privata; l'ufficio che se ne occupa. p.
io devo rivedere i conti de'tre ufifiziali che hanno condotto il deposito, quantunque sia
deposito, quantunque sia mia subordinata opinione che ogni affare di contabilità spetta a'rispettivi
un impiegato comunale, misero omic- ciolo che non guadagnava tanto da tirare innanzi se non
pubblica: il complesso delle norme legislative che regolano l'attività economico-finanziaria dello stato;
'e la 'privata ', secondo che si tratta di conteggiare denaro pubblico o
il cardine sul quale essa poggia è che fa d'uopo addebitare il conto della persona
il conto della persona o della cosa che riceve, ed accreditare il conto della
il conto della persona o della cosa che dà. = » fr. comptabilité
, sm. invar. ant. persona che conta i bocconi in bocca agli altri
conta i bocconi in bocca agli altri, che vede di mala voglia che altri mangi
altri, che vede di mala voglia che altri mangi a suo piacere.
sm. invar. tecn. strumento che serve a registrare il numero dei chilometri
in versi tipica della letteratura bizantina, che aveva come tema una predica.
2-255: qual maraviglia se non s'awidero che i vocaboli puramente fiorentini, e quelli
caro, i-268: pensavamo... che come di gran legnaggio li tenevano,
ed esercitati in tutte quelle buone parti che può dare una ci vii contadinanza.
delle contadinanze formavano il parlamento della patria che una volta l'anno si raccoglieva con
cinquanta centesimi! passate sicure sul ponte che era già levatoio, chinate contadinescamente la
fissate i vostri occhioni nella fossa che circonda il castello. = comp
tadino, proprio di contadino; che appartiene alla classe dei contadini.
: non può essere... che que'tempi abbondassero di tante famiglie contadinesche
amore gaio e scherzevole, di quelle che chiamavan villanelle. d'annunzio, iv-2-137
vane. castiglione, 241: parerà che tutta la corte lo ammiri ed osservi,
di certe arguzie contadinesche e fredde, che più presto devrian mover vomito che riso.
fredde, che più presto devrian mover vomito che riso. straparola, 5-4: poi
riso. straparola, 5-4: poi che 'l trivigiano con atti assai contadineschi ebbe
, non s'accorgeva del malgarbo contadinesco che la si veniva appiccicando, colpa la
in conversazione cittadinesca; ma quando comanda che i suoi invitati sieno raccolti delle vie
vostri studi di questo contadinesco ozio, che non fanno molti altri giovani cittadini.
e pretini contadineschi. 4. che imita il linguaggio dei contadini; scritto
quattro ottaverelle contadinesche, le quali intendo che sian, come dire, il saggio
a quella 'tancia 'del buonarroti, che questo autore ha preteso d'imitare quando
. 5. sm. ciò che è proprio dei contadini; condizione,
mie origini, qualcosa di contadinesco, che il freno degli studi e della vita in
, voi altri ci beffate e dite che noi siamo mal nette, vestite a
il contadino, in contadinesco, * in che prezzo tieni tu quelli sparagi? '
contadino, agg. del contado, che appartiene al contado, che vive in
contado, che appartiene al contado, che vive in campagna; che lavora la
al contado, che vive in campagna; che lavora la terra; formato da abitanti
, ed eziandio d'ogni altra persona straina che a loro u vero da loro alcuna
come citadina, distrittuale u vero contadina che fusse. moneti, 312: ma nell'
... è verbo contadino, che significa andare a zonzo. m alt io
troppo sovente ammaccati: / contadine le mani che stringono i tasti, / e le
, / e le fronti, caparbie, che guardano appena da terra. idem,
penna vedere, mandò a guccio imbratta che lassù con le campanelle venisse e recasse
iii-248: state a vedere il contadino che dura l'anno tanta fatica a lavorare,
. castiglione, 135: queste parole che non s'usano più in fiorenza sono restate
rifiutate. varchi, 18-1-388: tutti quegli che sopportano l'estimo del contado, che
che sopportano l'estimo del contado, che da questo si chiamano contadini. a
si stava a zappare e era tanto povero che apena si sfamava una volta l'anno
4-393: coloni esser veramente quelli, che noi propriamente diciamo lavoratori, e cori
, perché la parola contadino, come che convenga ancora a loro, è molto
, ed al sicuro non punto meno che a'romani, plebe rusticana, perché
plebe rusticana, perché comprende eziandio quelli che non lavorano la terra, e molti
, incominciò a sbattere li piedi tanto che le uscirno le scarpe. fagiuoli,
contadine. bar etti, 1-98: che importa questo a tanti contadini, che
: che importa questo a tanti contadini, che sono obbligati a reggere l'aratro pei
. gozzano, 107: la tua casa che veste una cortina / di granoturco fino
dama secentista, invasa / dal tempo, che vestì da contadina. palazzeschi, 3-218
mani divenute un ingombro insopportabile, e che finivano per incrociare sul petto.
in dir cose troppo note, come che 'l nostro corte- gian non debba far
, con certi modi da contadino, che chiamano la zappa e l'aratro mille miglia
piedi a tempo. lippi, 11-45: che sapendo, ch'ei fa la contadina
suono, ed in ultimo quello, che è in cima sopra a tutti, fa
, dove è ripigliato da due, che sono quivi a tale effetto: nello
non fo la sdraiatina, come certi che s'addormentano sulla panca. l. bellini
5-203: una di quelle torri d'uomini che i nostri covielli formano di lor medesimi
, o a riguardo delle gagliarde forze che vi bisognano per farlo. 6
pesco a la contadina, e secondo che la tradita da la esortazion fratina ebbe
a dire, la puzza del sudiciume di che essi olezzavano, i rotti di radici
essi olezzavano, i rotti di radici che traevano, e con le correggie appresso,
appresso, le fu più di noia che non furono gli strali del suo onore
. con questo la inculta contadinella, che inanzi al giorno a filare o a
volta afferrato nel collo quel ribaldo contadinèllo che dava il guasto al nostro orto,
orto, tagliando e rompendo tutto quello che non poteva rubare. nievo, 1-91:
come un fiore nell'imminenza della falce che lo recide. -contadinòtto. manzoni
questo frate] protegge, dirige, che so io? una contadinotta di là;
una moglie... talmente compressa che paia un contadinaccio tozzo da fare alle pugna
1-3-304: ne sarà pieno il paese, che il potestà ha toccato de'musoni:
il quale il primo ebbe nome guido, che 'l fece conte palatino, e diegli
, 3-9 (354): noi vogliamo che voi torniate a governare il vostro contado
6-7-177: scrissi ancora della dieta, che il re doveva tener qui, la quale
necessario il pensare a provveder quello, che la stagione richiedeva. 2. il
e l'autra mala gente, commandando che illi in questa cità et in lo
da montemagno del contado di pistoia, che l'aven conpiuta. g. villani,
morelli, 89: dico in prima che 'l mugello è il più bello paese che
che 'l mugello è il più bello paese che abbia il nostro contado; e di
, l'insignorirsi del contado sarebbe tale acquisto che noi potremmo fermamente pensare che il re
tale acquisto che noi potremmo fermamente pensare che il re avessi a metter le mani
. con quelle condizioni ed in quella forma che era stato concesso a galeazzo pallavicino,
olmi. 3. la campagna che circonda una città, compresi i villaggi
lodavano l'andata per valdamo, acciò che, andando per altra via, gli aretini
stallo, / e'pregovi, figliuoi, che voi n'andate. passavanti, 37
uomo, il quale era buono, e che temeva iddio, ed era carbonaio,
come voi fate nel paese di sovicille, che vi tagliate del legname assai, e
tagliate del legname assai, e poi che avete tagliato assai e diboscato ogni luogo
chericotto di contado come son io, sì che, sorella mia, abbimi per iscusato
castiglione, 203: non saria conveniente che un gentilom andasse ad onorare con la
. idem, n-ii-48: le città che sono nel piano sogliono aver contado che
che sono nel piano sogliono aver contado che produce in maggior abondanza le cose necessarie
civile e ricco, come voi, che non ha altro in questo mondo che queste
, che non ha altro in questo mondo che queste due uniche figliuole, per la
volta, m'avevano specialmente colpito le immagini che s'incontrano nel contado: plumbee,
il costume regionale in genere, e che tale rimase là dove il popolo è
infiussi della moda. 4. gente che abita il contado. giov. cavalcanti
era tanto spaventato 'l contado di prato, che tutto ei si sgombrava. verga,
: lì giunte licenziarono i contadini e vollero che tutto il terreno fosse ridotto a prateria
ufficio dei cinque del contado: magistratura che,
aretino, 2-119: chi non sa che una contafavola impiastrata del beletto d'altrui
se, indotti e contagiati dalle donne che frequentavano, ancb'essi, senza saperlo
, essendo passata una settimana, significa che non si sono contagiati! =
. -anche al figur.: che ha subito l'influenza df idee considerate
. piovene, 5-257: il parroco che andava a benedire le case dei contadini
, s'intelletto aveste, / voi che di tanto mal ministri siete, / chi
maledireste, / schivi ornai di veder ciò che vedete. / come il contagio,
credere non darsi altra cagione della pestilenza che il contagio. redi, 16-v-296:
, si attacca quasi a tutti coloro che in que'paesi hanno avuto il natale.
contagio infette [le anime], / che scevre anco dal corpo, in nuova
acque desolate. 2. malattia che si diffonde per contagio; epidemia.
, 19-315: apollo nostro il sa, che con sciagura / di contagio mortai gli
più doloroso e crudele del presente contagio che flagella l'italia. muratori, 3-33
prete invocato da dieci moribondi, che s'affretta di casa in casa per benedirne
mezzo a questo il tetro scampanio che grazie alla gentile civiltà conserva ornai
vecchio accasciato ed esausto, quella vittima che trema di continuo su l'orlo
, e quell'altra ancóra, che sta sotto la stessa condanna, e l'
gadda, 330: così avvenne che il rossore... si trasfondesse per
non è il meno considerabile quello, che il contagio della opinione non può così
intatta nel contagio universale del cattivo gusto che imperversava in italia. cuoco, 1-18
1-18: la corte di londra, più che ogni altra corte di europa, temer
dovea il contagio delle nuove opinioni, che si potean dire quasi nate nel seno dell'
2- 68: lasciamo i ruvidi, / che a grugno stufo / la gente scansano
del branco è cessato nell'animo, che a poco a poco si ritrova solo in
quale fu una magia d'orecchio; che cominciata per avventura ne'versi latini,
dilettoso contagio, dice il salvini, che da'versi leonini si stese a tutte
buonaccorso da montemagno, 1-137: guardate che tal male tutto l'altro corpo della republica
apparir delle carte, e siamo certe che chi ci desse a coloro che transiscono
siamo certe che chi ci desse a coloro che transiscono nel sonno mortale, che aprirebbero
coloro che transiscono nel sonno mortale, che aprirebbero gli occhi. tasso, i-282
il mio tempo nell'in- dagare quello che nessun medico saprà mai, la natura
stende e si moltiplica indefinitamente, senza che niuno possa prevedere e determinare dove si
la contagione di questa peste in tutti che gli ricevevano [i cardinali francesi]
gli ricevevano [i cardinali francesi] che gli ubbidivano che gli favorivano che in
i cardinali francesi] che gli ubbidivano che gli favorivano che in qualunque modo con
francesi] che gli ubbidivano che gli favorivano che in qualunque modo con essi conversavano.
[s. v.]: sonnolenza che contagiosamente si diffonde per tutto corpo accademico
. (superi, contagiosissimo). che si trasmette per contagio; infettivo.
qual sono e morbi contagiosi e più che gli altri velenosi. masuccio, 324:
masuccio, 324: venuta la sera che la sequente marina i fratelli voleano in contado
dunque le comuni miserie di tanti scandali che per l'acerbo e molto stirato governo
hanno ancora tanto aperti gli occhi, che conosciate che la moderna politica, tutta
ancora tanto aperti gli occhi, che conosciate che la moderna politica, tutta farina del
: aveva preparato pel commissario un unguento che fabbricava per preservarsi dal mal contagioso,
malattia contagiosa! 2. figur. che si comunica per contagio; che si
figur. che si comunica per contagio; che si trasmette agli altri (con l'
.). -anche di persona: che con la sua condotta, i suoi pensieri
la iperbole recò, le sottigliezze / che col gioco stranier ne parver belle. /
gli altri sovrani, parte per parentela che li univa a luigi decimosesto, parte per
per proprio interesse, temettero un esempio che potea divenir contagioso. giusti, 2-34
/ sbadiglierà sedendo in tribunale, / visto che lo sbadiglio è contagioso, / si
e contagiose, e sorrise egli stesso pensando che quelle risate avrebbero echeggiato in modo ben
. cecchi, 6-227: qualcuno dirà che, per quanto si faccia, nel male
4. agg. e sm. che produce epidemia, che trasmette il contagio
. e sm. che produce epidemia, che trasmette il contagio; infetto (un
e quindi presto / prendi il gioiel che de la dea fu dono, / ma
sono, / e ciascuna con seco avien che porte / augurio tristo di mina o
, sm. invar. tecn. apparecchio che serve a misurare il numero di giri
, carcere e confisca del mulino, che va all'asta. c. e.
, fornito di un cappuccio di gomma, che serve per versare a goccia a goccia
-boccetta, bottiglia a contagocce: che ha una piccola scanalatura nel collo e
non capisce qualche cosa, è ugo che gliela spiega. corrado « ha il
tommaseo]: più contamente s'adomava che non s'accadeva a religiosa.
giamboni [tommaseo]: e da sapere che quando si fa la battaglia delle lance
per via / contamente èe laudata / che riguarda alla sua andata; / non colei
riguarda alla sua andata; / non colei che va parlando / per le piazze e
ricercando / tutte le vie dove crede / che la brami chi la vede. g
delle lettere quelle parole contamente, e mise che gli desse la figliuola per moglie.
il ricevette la notte sì contamente, che i nemici non lo sentirono, né
lo sentirono, né eziandio i bolognesi che erano a dormire. 3. subito
di frondi e volgi alla primiera via / che tu troverai alla man destra, /
da contare. contaminàbile, agg. che può essere contaminato. s
valerio massimo volgar., i-126: acciò che il conta- minamento di cotale infamia
. di contaminare), agg. che contamina, corrompe. s.
chi è tanto infelice e sventurato, che si creda per questa via essere mondato,
cennini, 1-93: e se trovassi che nessuna persona ti biasimassi il verderame,
orrendo mostro da l'infemal grotte, / che gli rapisce e contamina i cibi,
e contamina i cibi, / né lascia che ne gusti o ne delibi. caro
delibi. caro, 3-69: a che contamini / col sangue mio le consanguinee
mar, pel sanguinante / crin, pria che d'una lacrima tu possa / contaminar
: sollevando le coltri, s'accorse che il letto era stato contaminato.
marino, ii-x6: egli è ben ver che se saturno o marte / a lei
1 -inlr. (46): dico che di tanta efficacia fu la qualità della
narrata nello appiccarsi da uno ad altro che non solamente l'uomo all'uomo,
uomo all'uomo, ma questo, che è molto più, assai volte visibilmente fece
, assai volte visibilmente fece, cioè che la cosa dell'uomo infermo stato o morto
targioni tozzetti » ii-2-437: traile immondizie che possono contaminare l'aria delle abitazioni,
, incominciò a dirle la maggior villania che mai a femina fosse detta, sì come
del paradiso, 443: la giovincella che non serva fede al suo marito,
contamina il suo corpo, e lo monaco che non serva la sua professione, contamina
sua fede, e corrotta quella pace che colle lagrime agli occhi ci domandò. pulci
d'essi siano immersi nella impudenzia, che è il vicio contrario a questa virtù
a questa virtù, contaminerei queste sante orecchie che m'ascoltano. straparola, 6-1:
iii-4x2: sebbene alcuni, anzi goffi che no, dicono che egli abbia
alcuni, anzi goffi che no, dicono che egli abbia fatta la nostra donna
s'accorgono e non sanno eglino, che le persone vergini, senza esser
tempo senza alcuna macchia, e che gli afflitti, come fu cristo, fanno
sogliono appetere il coito, fa che non sia sicura di non esser contaminata,
macchia, la qual può contaminare l'onore che sempre resta, e danneggiare l'
sempre resta, e danneggiare l'anima che mai non muore, sì come
e contaminò e appestò e poco meno che uccise, se minore fosse stato il
, iii-186: dico e tengo per fermo che l'imputare a tutto livorno i fatti
fatti accaduti ultimamente, è lo stesso che imputare a una popolazione intera le coltellate
imputare a una popolazione intera le coltellate che negli anni scorsi funestarono e contaminarono quella
roberto, 671: non solamente sentiva che ella era stata contaminata nel corpo, vedeva
era stata contaminata nel corpo, vedeva che anche l'anima sua gli sfuggiva. d'
, 1-39: v'era tale, che dopo aver contaminato la metà delle muse
villani, 5-19: per le diverse parti che nacquono in italia per le discordie dalla
richiesono e pregarono il comune di firenze che si dovesse collegare con loro,..
per alcuna preghiera o promessa di vantaggio che fatta fosse, non potè essere recato
fatta fosse, non potè essere recato che la pace volesse contaminare. giov.
contaminare l'antico consueto dello sgravio, che ottenerlo colle fave alla civile usanza;
. leonardo, 1-214: giove fece che il beuto vino da maumetto elevò l'
celabro e quello in modo contaminò, che lo fece matto, e partorì tanti errori
fece matto, e partorì tanti errori, che, tornato in sé, fece legge
, tornato in sé, fece legge che nessuno asiatico beessi vino. machiavelli,
12-iii-118: il mio dolor è tale che ha contaminata tutta la casa mia,
, dove se ne fa quel pianto che ne la vostra medesima. guarini,
se'tradito, / ed io, che t'amo, sofferir noi posso. galileo
in qualche nota di arroganza, dire che né anco il ricorrere all'imperfezzioni della materia
marino, 10-37: avvi chi crede che per esser tanto / cinzia vicina a
la natura elementare alquanto / convien pur che partecipe si mostri. / così la gloria
adesso è il tempo certamente, / che soffro in pace, se mi fai
d'amore la gelosia, trista deità che si nutre solo di sospetti e avvelena ogni
francese. monti, x-3-288: pudor, che all'uom contamini / i più soavi
fantoni, 856: beato quei, che in venerata pace / vive a se stesso
la storia dei due figli di amata (che si uccide come epicaste o locaste)
quella dei due figli di rhea (che si inimicano come eteode e polinice);
, solo uno, cieco o ucciso, che per il senso del mito è la
fascino dei miti greci nasce dal fatto che posizioni inizialmente magiche, totemiche, matriarcali
: ma dicono d'awantaggio le mie nemiche che 10 mangio carne tutto l'anno.
in solamente vedere il pesce, non che in mangiarlo, né '1 posso ritenere pure
ho dunque da uccidermi con un cibo che non conferisce alla mia complessione? tommaseo
contagio e contatto). sembra evidente che il termine provenga dal primitivo linguaggio sacerdotale
]: la seconda intenzione si è, che le parti delle nari contaminate e puzzolenti
purghino. ariosto, 33-108: e quel che non capia lor ventre ingordo, /
211: a me..., che bevvi iersera senza misura, questa notte
i più brutti spettacoli e più crudeli che tu possa mai imaginare; e panni
6-113: crede, stolta ancor, che questi suoi / di sangue vii contaminati
aborriti lassù non sien da noi, / che siam pur si pietosi, anzi sien
si possono dare... dei casi che nelle carceri... l'aria
, 17-126: né per me voglio che gli sia guadagno / tessermi stato un giorno
giorno o dua compagno; / di che contaminato anco esser panne. firenzuola,
per lungo suo contagio infette, / che scevre anco dal corpo, in nuova
la fè d'amore, / come che sia, contaminata o rotta, / s'
animo male inclinato, di lucroso avvocato che egli era nella sua patria, di onorato
era legge del tribunale di salamina, che se un porcello col grugno avesse libata
fosse or in pratica, m'assicuro che le messi dell'umanità, contaminate dal disonore
dell'umanità, contaminate dal disonore, che vuol mettere per tutto il muso,.
non puoi sangue di tebe / versar, che tuo non sia. monti, x-2-319
ne farò di tutte / cenere e polve che disperda il vento. foscolo, 1-2
. parini, 811: degli scrittori che di que'tempi vivevano in roma molti eran
. foscolo, xiv-94: fino a che mi concedano i tempi di riprendere la
contaminate in ogni loro parte tutte quelle che saranno anteriori al 1801, e che
che saranno anteriori al 1801, e che non avranno in fronte questo rifiuto. giusti
e tanti anni! panzini, 1-754-voi che venite da paesi meno contaminati da sottigliezze
, pien di ogni falsa arte, / che per venus legasti il fero marte.
tu bene stolta a partirti da quello che ti dà perfetta purità...
perfetta purità... per quegli che spesse volte gittano puzza d'immondizia,
ricci, 3-xn: agevolmente v'accorgerete che l'autore non fa altro in sostanza,
l'autore non fa altro in sostanza, che fieramente oppugnare i filosofi, cioè i
, 4-76: gli orribili contaminatori stimarono che il silenzio fosse sicurtà. =
certo incontaminabile iddio non piaccia a dio che temesse la contaminazione della umanità, della
, 2-185: è quella contaminazione, che più o meno dallo stare traila moltitudine
iii-180: talvolta gli era parso impossibile che ghìsola avesse amato qualcuno, perché sarebbe
contaminazione del conforto moderno con antichi arredi che oggi sono chiamati di pessimo gusto. soffici
diverse versioni. del- l'ufia, che è poi anche nel passavanti, si ha
contaminóso, agg. ant. che macchia, insudicia, lorda, insozza
pres. di contare), agg. che vale, che ha valore; attuale
), agg. che vale, che ha valore; attuale. leopardi,
compagni, 2-20: e volendo il soprapiù che valea [un podere], in
tu ch'io ti dia danari, acciò che i figliuoli tuoi mi tolgano la terra
disse: « figliuolo mio, ciò che c'è è tuo: e vesti e
lettere rimessi. boccalini, i-41: disse che il prezzo non gli dispiaceva, ma
il prezzo non gli dispiaceva, ma che solo mancava che, non avendo egli
gli dispiaceva, ma che solo mancava che, non avendo egli il denaro tutto
in luogo de'contanti, per quello che avessero giudicato due uomini intendenti, avrebbe
. tassoni, 1-58: quivi trovàr che 'l prete de la cura / già
conti il gran disperdere... che si era fatto di contante vivo in limosine
può mancare una porzione del contante senza che perciò la carta perda il suo credito;
perda il suo credito; ma conviene che la circolazione sia in piena attività e
la circolazione sia in piena attività e che, mentre una parte della nazione restituisce le
effetti. pananti, i-418: quei che sente parlar di dar contante / seguita a
alle questioni di contabilità, gli dissi che poteva oramai essere tranquillo, perché ove
. non ho ancora prescritto, massime che « inter absentes » non basta il decennio
contante è in ordine: sodisfarò, che forse non andrà guari, nella forma
forse non andrà guari, nella forma che potrò migliore. 3. locuz
: allora vidono il conto de'danari che aveano raunati, e trovaronsi in contanti più
8-80: questi fu lasciato dal padre, che morì, sendo egli in su ventuno
lor forza comperare a denari contanti quello che gratuitamente forniscono le provincie russe, e la
pronti contanti guastava molto, perché quelli che aveva messi da parte, a poco
: -ti commuovi tanto per un asino che non ti costa nulla? -disse l'or
tolano. -che cosa dovrei far io che lo comprai a quattrini contanti? verga
provvista, egli ha bisogno di qualcuno che gli conceda un prestito in contanti.
darò in quel cambio una mercanzia, che dalla mattina alla sera ne farete danari.
della nostra città fioriva di maniera, che i re stranieri cercavano l'amicizia sua
provarono i papi miserie tanto grandi, che con molta verità si può dire che
che con molta verità si può dire che a denari contanti si comprassero quelle calamitadi
poi, declamava contro que'suoi confratelli che, a loro rischio, prendevan le
erano una nidiata di poveri illusi, che pigliavano per moneta contante la vecchia superstizione
per moneta contante la vecchia superstizione, che firenze fosse la cuccagna delle arti belle
. v.]: tutte le cose che dice l'amico, tu le pigli per
osservazioni in bei contanti, mi penso che non sarà per darvene credito il signor
, per dovere aspettare i testi, che per pruova del mio assunto...
del mio assunto... voi credete che, come un causidico, vi voglia
, i-373: uno di que'polacchi, che imbevuti delle empietà francesi del secolo passato
poe contare l'altri tormenti, / che spisso spisso so convenenti, / pio dori
spisso spisso so convenenti, / pio dori che flambi ardenti? machiavelli, 6-7-432:
sentendo contare il numero de'danari, che fingevano aver messi per posta. f.
vasari, ii-78: in uno ignudo che siede ritrasse giuliano bugi ardi ni,
zazzera, come si costumava allora, che i capelli si conteriano a uno a imo
uscio, ne contavano i colpi, che sempre oltrepassavano i cinquecento, e tutti calcati
conterem quanti sabati ho mancato, / che credo certo sian da sette o otto.
la sera una per una: / dio che di lor la cura a te commesse
3-128: padron 'ntoni soleva rispondere prima che nessuno avesse aperto bocca -un quintale,
lo zio crocifisso veniva a vedere quel che avevano fatto, per gettare la sua offerta
. quasimodo, 2-36: vidi un ruscello che scorreva tacito, / senza gorghi,
limpido sino al fondo, tanto / che ogni piccola pietra poteva contarsi dall'alto,
poteva contarsi dall'alto, / tale che avresti detto quell'acqua senza moto.
d'oro fine di ventiquattro carati, che si chiamano fiorini d'oro, e
s. 16 et d. 6 che si scapitaro in 466 fiorini d'oro che
che si scapitaro in 466 fiorini d'oro che contiammo tre danari minus l'uno che
che contiammo tre danari minus l'uno che non ci costarono. bandello, 2-34
sì per minuto come molti mercadanti fanno che la contano fin a un picciolo quattrino
, 19-121: ma non aspettar già che di quell'oste / l'innu- merabil
andavamo perdendo sempre del giorno a causa che il sole ce si levava più tardi
d'un giorno; e quando essi dicevano che era domenica noi contavamo il sabbato.
gli sguardi rivolve; / vede i forti che mordon la polve, / e li
leopardi, 1022: ed è cosa che fa maraviglia a contare il numero dei
dei dotti, ma veri dotti, che vivevano contemporaneamente cencinquant'anni addietro, e
passi della lunga via, / lunga sì che dio solo è che l'abbracci /
/ lunga sì che dio solo è che l'abbracci / in un concetto. verga
. « lo sentite! anche quello che mangio! » borbottava don giammaria
, iii-23-280: i poemi eroici, che vennero in luce nel corso del secolo
mandare i conti di questa ragione acciò che noi possiamo contare con cascuno e non
: non far come chi paga un debito che, conto ch'egli ha i danari
ordine del giorno del generale in capo che proibisce di fornire vetture di qualunque genere
vetture di qualunque genere, tutti gli uffiziali che viaggiano per missione ricevono preventivamente il danaro
, 22 (375): volle che si stimasse a quanto poteva ascendere il
quello della sua servitù; e dettogli che seicento scudi..., diede ordine
seicento scudi..., diede ordine che tanti se ne contasse ogni anno dalla
. bruno, 3-132: se quelli che v'eran presenti, come erano civili
ii-348: cori son salamandra divenuto / che ciò ch'orno si conta per dannagio,
quello purgare da ogni macula. per che io, che ne la presente scrittura
da ogni macula. per che io, che ne la presente scrittura tengo luogo di
macule mondare intendo primieramente questa esposizione, che per pane si conta nel mio corredo
passavanti, 127: questa cotale vergogna, che s'ha nella confessione, come dice
bastone. dovila, 100: quelli che favorivano l'intento della regina, contendevano
34-7: a tal genere di bestiolucce che in questa casa del mondo van contate
del mondo van contate fra il di più che non si adopera, ma si gitta
se ne sapete il conto, aggiugnete (che ne son degne) ancor le innumerabili
specie di fiorellini e dell'erbucce, che si lievano appena un dito da terra.
contano, perché vivono con tal disconcerto che metton sossopra le civili e le politiche
monti, iii-141: nel momento in che voi e costa facevate ambedue un gran
154): gran gentiluomo milanese, che poteva contarsi tra i più doviziosi della
contavano uomini di merito non volgare, che l'attitudine romagnola allo studio delle lettere
studio delle lettere e delle leggi, che il destro e maneggievole ingegno nativo,
e pregate per me il signore, che non mi conti a peccato quel che
che non mi conti a peccato quel che io ho fatto. monti, x-3-126:
giustamente da'greci e da'romani decretato, che coloro, i quali lunga fila d'
leggiere! / e pur non conta che tre primavere. cuoco, 1-37: molte
governo; non vi è quasi secolo che non conti un cangiamento. tommaseo, i-243
città nostre contano più abitanti di prima, che combattono col bisogno e col disonore.
se potevo indovinar quel giorno, / che non l'avrei veduta al mio ritorno,
dante, xlvii-84: e se non che de gli occhi miei 'l bel segno /
m'è tolto dal viso, / che m'àve in foco mi so, /
so, / lieve mi conterei ciò che m'è grave. idem, purg.
e conta vasi l'uno danari sei, che non valea quattro. caro, 12-ii-291
tante gioie o lavori d'oro, che montassero a questa somma, offerendosi di
questa somma, offerendosi di contarle quel che vagliono bonamente. tasso, ii-101:
gli vendea mezzo scudo l'uno; sì che due stanze si contavano per un ducato
. magalotti, 1-57: tutto quello che è vetriato e maiolicato per di dentro o
un giovane di rarissimo ingegno e, quel che 10 conto ancora di più italiano e
fanno le gride, devono aver piacere che s'ubbidisca: che è anche un disprezzo
devono aver piacere che s'ubbidisca: che è anche un disprezzo, un pitaffio
563: vi ringrazio dunque del bene che mi avete fatto, e contate che
che mi avete fatto, e contate che io sarò sempre vostra buonissima amica. nievo
amica. nievo, io: credo che... il peso del cancelliere di
contando per quattro libbre abbondanti il gozzo che cercava nascondere sotto un immenso collare bianco
ii-171: la calamita contano i saccenti / che trarre non poria / lo fer per
/ lo fer per maestria / se non che taire in mezzo le 'l consenti.
vederai la donna mia; / poi che di lei fui fatto servidore. laude
: ria vita de li peccatori, / che non pensano nelli lor cori / che
che non pensano nelli lor cori / che de tanto gaudio son fuori, /
de tanto gaudio son fuori, / che lingua contar noi porria. dante, conv
se medesimo è per sé biasimevole, però che a l'amico dee l'uomo lo
strettamente, e nullo è più amico che l'uomo a sé; onde ne la
tutte le tre sopra notate condizioni, che convengono concorrere acciò che sia nel beneficio
notate condizioni, che convengono concorrere acciò che sia nel beneficio la pronta liberali- tade
di sospiri / ch'escon del pianto che mi fende il core, / sappiate
ben contar de'miei martiri / la chiave che vi serra ogni dolore / a quelle
mai lingua umana / contar poria quel che le due divine / luci sentir mi fanno
a mente di leggere prima le tue lettere che dare l'altrui. e se le
altrui. e se le tue lettere contassoro che tu comperassi o vendessi alcuna mercatanzia per
subito abbi il sensale, e fa ciò che le tue lettere contano, e poi
contano, e poi dà le lettere che sono venute co le tue. sigoli
contar loro incominciò di quello / costume, che servar fa pinabcllo. straparola, 10-1
ho appena veduta una persona nella faccia, che tutta la vita sua puntualmente le saprò
: lascio di contare il piano ugualissimo che vidi essere il suo fondo [del
algarotti, 3-8: e mi pare che i marinai che sono simili ai giuocatori
: e mi pare che i marinai che sono simili ai giuocatori per le gran
simili ai giuocatori per le gran fortune che corrono, sono anche loro simili in
sono anche loro simili in questo, che non si perdono a contare così per minuto
un sogno / di questa notte, che mi toma a mente / in riveder la
: io non mi persuadeva di quelle cose che mi contava il maestro, il quale
il maestro, il quale non mi pareva che fosse un gran loico, e teneva
un pugile, un lottatore: operazione che l'arbitro di un incontro di pugilato
contare con loro e pagargli di ciò che restassono avere. petrarca, 30-28:
restassono avere. petrarca, 30-28: che s'al contar non erro, oggi ha
erro, oggi ha sett'anni, / che sospirando vo. marino, vii-242:
. marino, vii-242: chi non sa che gli antichi uomini tutti contavano in su
, come s'arriva a dieci e che si vuol dire undeci, si fa
dire undeci, si fa così, che vuole dire dieci et uno. manzoni,
fuggir dalle poste, / con- vien che prima contassi coll'oste. 11
delle minchiate] si dicono cartaccie quelle che non contano, e che sono di
cartaccie quelle che non contano, e che sono di niun valore. crusca [s
mio non conte / se non dal dì che al viver tuo si allaccia. pananti
, 22 (379): una volta che un collega, il quale contava molto
rifiutò una tal proposta in modo, che quello depose il pensiero, e si rivolse
in questo secolo / vano e banchiere / che più dell'essere / conta il parere
il parere, / quel gusto cinico / che avea ciascuno / di farsi povero /
e se ne andò via bestemmiando, che facessero pure come volevano, lo zio crocifisso
il narratore o piccolo, / pur che ascoltar si faccia e stia ne'termini,
considerato come una specie di rispettabilità letteraria che contava nel piccolo bilancio artistico della città.
a tempo, piacere, ecco le cose che contano. montale, 19: ronzano
, ronza il folle / mortorio e sa che due vite non contano. cassola,
su una speranza, su un evento che deve accadere, ecc.).
dovrebbe contar più sul trasporto delle persone che delle merci. giusti, v-197: un
non ci contare, anche perché è facile che ti troveresti a delle delusioni. moravia
dentro la settimana. ma noi farò che dopo il 15, avendo promesso all'ambasciatore
io mi fermai sulla festa più forse che non avea contato nel venirci per vedere cos'
cos'era buono a fare quel mascalzone che m'avea sfidato; e così pure
dunque. ti ricordi? io avevo domandato che mi s'ascrivesse o al reggimento di
un periodo di tempo, desiderare intensamente che trascorra. marino, 16-21:
a uno e, quando gli parve che fosse l'ora, riprese subito la strada
l'ora, riprese subito la strada che menava al campo dei miracoli. cardarelli,
317: cominciai a contare i giorni che mi separavano dalla sua partenza come se
anche fuori della nostra ristrettissima oligarchia, che debbono andare un pezzo in là; ma
un pezzo in là; ma pensate che si contano col naso. saccenti, 1-1-163
contarsi su le dita / le imperfezioni, che vi dà natura? -contarla:
, 3-107: « voi lo sapete quel che ci vuole a far cento lire.
me perché venite a contarmela? sapete che non c'entro, ed è affare di
e sì ricchi e in tanto novero, che non si potrebbono contare, che si
, che non si potrebbono contare, che si credesse. montale, 3-20: i
si contavano più. -senza contare che: non volendo tener conto, senza
non volendo tener conto, senza dire che, tralasciando. arila, 117:
vini, per ogni cosa, senza contare che di sola cacciagione ', ecc.
, ecc.: questo 'senza contare che * avverti, o lettore, che
che * avverti, o lettore, che non è modo di dire nostrano, ma
sul tombolo: quei brocchetti maremmani par che conoscano personalmente uno per uno i cespugli
i cespugli di lìllatro o di ginepro che scappan su a ogni passo dal terriccio
delle ore e dei minuti primi, che percorre un giro completo in un tempo
ho contato, ma non sarà male che gli diate una contatina anche voi.
contiato, contado, cónto). che è nel numero stabilito, esatto,
giusti, v-302: io non so altro che dirle se non ciò che le ho
non so altro che dirle se non ciò che le ho detto più volte, cioè
ultimo e di consolarsi in questo, che le rimangono tuttora pochi giorni da soffrire
pochi giorni da soffrire. e vero che le ore contate sono le più lunghe
tu dicevi: è un malato, uno che ha i giorni contati. non tanto
necessaria per un determinato pagamento, senza che si debbano cambiare biglietti di maggior taglio
tardi lei ora si sovviene della raccomandazione: che dal vinaio andasse col danaro contato.
... sapere ai vicini inquilini che tu la fornisci giornalmente di denaro contato,
la fornisci giornalmente di denaro contato, che non gliene dai più di tanto, che
che non gliene dai più di tanto, che sei uno spilorcio. 2.
e undici s. pari., che i prestò in arazo, contiato tre 1
affetto, / e per l'alto valor che dar mi puoi, / d'esserle
, e della quantità de'danari, che si avevano a pagare conti; fece
: l'estrema / fatica è questa che vi dò; ma tutte / son contate
ragguardando a'contati, non dubito punto che fece.]. sacchetti, 48-1:
quali quelli hanno nei dicti banchi, che tanto è a dir, come non
chiaro davanzali, 242 c: che là dov'è il presgio / contato
pagato / di madonna, / che s'io avesse lo contato / di bologna
alighieri, 210: dell'arido contato / che tanto è ragionato / si segue ancor
fa mostrare / le moventi fiammelle / che ci paiono stelle. = dal provenz
giamboni, 2-52: e tutto sia che li contatori di santa chiesa dicano ch'
animali, di carri ed altri veicoli che transitano lungo la linea. -per
essere stati stridenti i chicchirichì del gallo che servì da contatore ai rinnegamenti di san
puntuale ogni settimana di tutte le tele che si taglieranno. 3. chi
muratori, 7-i-489: sembrano indicar tali parole che quelle femmine si appellassero contatrici..
fatti del defunto. nieri, 58: che contatore quel drea! a essere stati
ma drea legge! * da tanto che l'aveva in sulla punta delle dita
una macchina o il numero di oggetti che passano attraverso o davanti a esso.
far conoscere esattamente il numero di volte che un dato fenomeno si ripete. bocchèlli,
il contatore dei giri. -apparecchio che serve per misurare la quantità di acqua
consumati da un particolare impianto; dispositivo che regola la durata di una determinata operazione
volantino e il segreto delle sue rotelle che giravano, giravano; e si traduceva
in alcune chiese funzionano contatori a moneta che accendono per qualche minuto una candela elettrica
automatica. -contatore di particelle: apparecchio che permette di rivelare il passaggio attraverso a
. -a contatto: in modo che un corpo ne tocchi un altro,
ne tocchi un altro, in modo che due corpi si tocchino. -anche per
del mobile. galileo, 1097: oltre che, posto anco che la superficie lunare
1097: oltre che, posto anco che la superficie lunare fusse tersa, sì che
che la superficie lunare fusse tersa, sì che i raggi luminosi, che dalla terra
, sì che i raggi luminosi, che dalla terra le pervengono, potessero sfuggire nel
con i maggiori e più ampi contatti che poterono. monti, x-2-47: volta
pascoli, i-965: ora è ben certo che la pronuncia solita nostra tende, di
iv-2-92: per una di quelle correnti che si formano irresistibili nelle masse di popolo
un sentimento così diverso da quello materno che tutte giudicavano un castigo del signore,
di antonio, con l'obbligo, che quella condizione comportava, di non fremere al
ombrosa, da non poter più non che aver contatto, ma neppur pensare al
ammendamento d'alcune anime; ma credo che in generale lo sia assai più se
i nostri contatti eravamo rimasti d'accordo che avremmo ogni tanto corrisposto con qualche bigliettino
1-238: un'aspettativa lacerante di dieci anni che si chiuse in un grido di disgusto
. cassola, 2-203: il funzionario che venne quassù prese contatto con un vecchio
. elettr. insieme degli elementi conduttori che stabiliscono o interrompono la continuità di un
di un circuito elettrico; continuità elettrica che si stabilisce alla riunione degli elementi conduttori
rasori, corte., i-25: che se un corpo deferente verrà posto a
..: strumento a contatti elettrici che trasmettono le indicazioni relative nella cabina sottostante
tangenti. -angolo di contatto: l'angolo che la tangente fa con la circonferenza del
bruno, 3-758: descrivo un circolo, che massimo discriver vi si possa; appresso
di questo triangolo ne delineo un altro che minimo delinear si possa sin al contatto
grandi, 1-5 7: due cerchi che si tocchino dentro o fuori, averanno
pneumatico o mecca nico, che serve a determinare l'apertura e la
baldinucci, 2-4-118: per quello poi che alla contazione de'luoghi nel modo
de'luoghi nel modo detto appartiene, dico che [ecc.]. leonardo
, sm. stor. nobile, gentiluomo che nella gerarchia araldica sta fra il
amano [firenze] più in discordia che in pace, e ubi discorda più per
, e ubi discorda più per paura che per amore. bonichi, ix-292: non
77: io contessa bietrice figliuola che fui del conte ridolfo da capraia,
conte ridolfo da capraia, e moglie che fui del conte marcovaldo,..
n-ii-429: la dignità di conte, che latinamente è detto comes e tanto significa
queste dignità a belissario e a narsete, che fecero l'italia libera da la servitù
uso tanto nella corte de gli augusti che ne'governi delle provincie. perciò le nazioni
nome de'conti. ma non apparisce che sotto i romani si appellassero conti i
divenuti padroni di questi paesi, sembra che avesse principio quest'uso. manzoni,
di brandiborgo camerlingo, il duca di sassogna che gli porta la spada, e 'l
spada, e 'l conte palatino del reno che oggi succede per retaggio al duca di
secoli denotò una delle più illustri dignità che fosse anche nel regno d'italia..
nel regno d'italia... sembra che l'origine de'conti del palazzo,
dante, par., 25-42: poi che per grazia vuol che tu t'affronti
, 25-42: poi che per grazia vuol che tu t'affronti / lo nostro imperadore
secreta ': cioè nella magione più secreta che l'altre, 4 de suoi conti
piu maccio, russai fino che il buon contazzo da casal po, marito
: a davo di cosenza / vuol che l'una di loro / sia moglie.
foscolo, vii-225: ricordami d'un patrizio che a spada tratta difendeva la gloria del
gloria del conte algarotti: l'ospite che parlava con lui, senza affrontare le sue
buone o cattive ragioni, gli rispose placidamente che gli algarotti nacquero mercanti e comperarono la
in questo partito disperato, sapeva ottimamente che dopo un certo tratto la via si biforcava
il mistero in due parole, giacché vedo che mi parlate col cuore in mano.
in tutto il giorno non avevo incrociato che due macchine: andavano alla costa.
croce, iii26- 201: mi sembra che sia veramente orgoglio nel... conteggiare
si trovan poi sempre le fate, / che vengano a levarti il mal da dosso
la notte giù nel fosso, / che mentre conteggiava colla morte, / da essa
goldoni, iii-37: -questi dieci zecchini che mi date, di qual ragione s'intende
mi date, di qual ragione s'intende che sieno? -li tenga, e non
nell'aritmetica e geometria di euclide, che nelle pratiche degli agrimensori e de'computisti
, e sia pur vivo, ragion vuol che tu te ne astenga, se troppo
374: non è però men vero che molti comuni mancano ancora delle scuole di
scuole di cui egli ci parla, e che perciò raro è ancora tra i contadini
1-58: certo gran parte dello sprezzo che i cittadinanti hanno pei campagnuoli nasce dall'opinione
cittadinanti hanno pei campagnuoli nasce dall'opinione che sian capi grossi e materiali. che sarebbe
che sian capi grossi e materiali. che sarebbe s'io dicessi e provassi ora
sarebbe s'io dicessi e provassi ora che sono a tre doppi più metafisici di
tre doppi più metafisici di noi e che la filosofia l'adoperano essi nella vita come
neri, 27: si crede da alcuno che... le spese necessarie alla
lor visi ilari e rossi, / che nell'erario v'eran pochi grossi.
attenni l; - / ed io, che non poria salir più grade, /
: guardati da colei /... che contégna / fa troppo in gir per
lasso!, lontano / da quella che parrebbe un sol tra loro, / lei
lei rimembrando tale allor divegno, / che pianger fo qual vede il mio contegno.
di fruire la delettabile unione di quella, che è il fine del suo amore,
una tale compiacenzia di corrispondenzia amorosa, che gli sollevasse e avvivasse l'amore,
l'allegrezza non è questa / di che i giusti son giocondi; / ma pacata
celeste, come segno / della gioia che verrà. pecchio, corte., i-502
., i-502: tranne le guardie che stanno esteriormente in sentinella, quelle che invigilano
che stanno esteriormente in sentinella, quelle che invigilano nell'interno non portano addosso alcun'
sforzo e lo tratterò diversamente da quello che si merita. pirandello, 5-74:
: non si faceva illusione su l'accoglienza che le avrebbero fatta. sarebbe andata incontro
in una borsa gialla vidi azzurro, / che d'un leone avea faccia e contegno
: indispettita dal contegno dell'animale, che sembrava si divertisse a prenderla in giro
di qualche storico, per i molti spropositi che faceva. panzini, iii-671: tutto
panzini, iii-671: tutto dipende dal contegno che terrà ltnghilterra. 2.
a scrivere in ordine tutti i dati che aveva raccolti intorno al concorde contegno delle
bussole, a stendere la spiegazione scientifica che gli era balenata, e diventerà da quel
davano a lei quella inclita onestade / che giunta con beltà par che si stime /
onestade / che giunta con beltà par che si stime / al nostro tempo ritrovarsi
le sue figure aver sogliono quel contegno che è proprio degli uomini educati in francia,
francia, e non quella grazia naturale che è in tutti i paesi e di
o saggio / difficile contegno; / che d'amore il linguaggio / mal soffri e
fra cristoforo disser chiaro agli astanti, che non s'era fatto frate, né veniva
bandello, 1-40 (i-467): ella che di piacer al padrone si teneva da
più, andava in contegno facendo vista che di lui non le calesse. nondimeno
la coda de l'occhiolino sì nascosamente che madonna non se ne avvedeva.
rimase lì, dietro le spalle di coloro che gli stavano dinanzi, alzando il capo
dinanzi, alzando il capo a ogni razzo che saliva dalla piazza per darsi un contegno
contegno. soffici, ii-83: frizzi che facevan salir vampe di fuoco al volto
, prima, la padronanza degli occhi che non andavano più a nello ma lo sbirciavano
in superbia. caro, i-138: che non vi recaste però in contegno, che
che non vi recaste però in contegno, che vi sia scritto da tanti, per
, / e la sua vaga, che ha 'l cor di ferro, / star
2-191: guardando tuttavia la pippa, che stava in contegno, e sogghignava. a
con minaccie e ora con molte picchiate che gli dava suo padre. [sostituito
9 (155): se vuoi che un giorno ti si porti il rispetto che
che un giorno ti si porti il rispetto che ti sarà dovuto, impara fin d'
1827 (153): se vuoi che un giorno ti si porti il rispetto che
che un giorno ti si porti il rispetto che ti si conviene, impara fin d'
contegnoso. contegnóso, agg. che mostra nel portamento serietà, riservatezza,
serietà, riservatezza, dignità, compostezza; che si comporta con una certa alterigia,
il quale molto contegnoso vegnendo, ancora che egli non fosse molto chiaro il dì ed
occhi, non si seppe sì occultare che egli non fosse prestamente conosciuto dalla donna
piede si può dire fuori della porta, che — di quelle due donne -la contegnosa
fermò guardinga e contegnosa. 2. che è segno di gravità, di misura interiore
contorni, non ce n'era uno che potesse, a mille miglia, competer
apparenza è fra le più socialmente nette che sia dato trovare, ma le presenze
; unione equilibrata di elementi diversi (che agendo l'uno sull'altro determinano una
esser corrottibile, l'anima mortale, come che consista più tosto in un'accidentale disposizione
e grave. gramsci, 199: credo che in ognuno di essi sussistano tutte le
i bambini, sia verso la pratica che verso la teoria o la fantasia e
verso la teoria o la fantasia e che anzi sarebbe giusto guidarli in questo senso,
e pratiche, che avranno modo di specializzarsi a suo tempo
cosa con un'altra, in modo che la loro reciproca azione produca un risultato
acqua] all'erbe e massimamente quella che uscisse da nevi o fonti gelate,
uscisse da nevi o fonti gelate, che così si contempera, et in un tempo
] rinforzò e con temperò più diversamente che per l'addietro i colori del cielo e
cosa con un'altra, in modo che si corrispondano reciprocamente secondo la loro più
spero non disperar mai, non è quella che nel vivo fuoco del tuo petto la
la contempri, chi dubita, signore, che con le pazze vergini mi troverò fuori
or se non v'è un'intelligenza, che con le bilancie e i pesi nell'
intendere e persuadersi tutto esser niente altro che operazion di natura. f. corsini,
con la maestà, e operare ciò che conveniva, senza stare colle mani alla cintola
contemperato a sé artisticamente il cristianesimo anzi che essersi lasciata ritemperare da quello. panzini,
loro superflua umidità e renderli durabili più che si può. coletta, 13:
): cosa al mondo non è che più mi piaccia / e mi dilette in
tempre, / caro tirinto mio, che viver sempre / e poi morir ne le
, come suol, contempre / l'ardor che tutta e notte e dì m'agghiaccia
me medesimo amerò in tanto, in quanto che col medesimo amore io giudicherò di poter
. cesarotti, ii-159: al sir di'che cadeo con fama / il figlio suo
con fama / il figlio suo, che non sfuggì la pugna / il brando
pugna / il brando mio: di'che fra mille io caddi, / onde il
7-i-204: quel sommo giove, / quel che di nulla fe'la terra e il
fe'la terra e il mare, / che il del, le stelle e me
esser per sua natura mutabile, poi che senza regola alcuna s'aggregano tra di loro
si separano, qual virtù sarà poi quella che gli possa communicare e con tanta regola
regola contemperar il movimento diurno, sì che mai preterischino di accompagnare il sole,
in tirca il disco solare, dove che l'altre aeree impressioni trascorrono in minimi
o turando o sturando nel modo quasi istesso che si fa alle sampogne, il fiato
si fa alle sampogne, il fiato che quindi si diffonde senza misura, artificiosamente
medesimo rodigino esser sentenza dei platonici, che la provvidenza operi con fini a lei solo
fini a lei solo noti, e che ella occultamente il tutto contemperi (come
pure è sentimento di s. paolo che il tutto dependa da iddio).
tempera nella vita in tempere tali, che umiliando d esaltano. 6.
crescenzi volgar., 2-8: conviene che si facda [il terreno per le
] e s'aduni di tal terra, che si bagni con le piove che entro
, che si bagni con le piove che entro vi piovono, e che apertamente si
piove che entro vi piovono, e che apertamente si muova con evaporamento, e
, 33-210: tanto è il tempo che spende la prima, e massima [vibrazione
vibrazione], nel correre e ricorrer che fa per quasi i due quadranti del
quadranti del mezzo cerchio, quanto l'ultima che si muove per uno spazio appena sensibile
di suono sommesso, gracile, acuto, che si contemperano con altri di forte e
cosa ama la libertà, onde converrà che l'insegnamento, abborrente dal comando,
discordanti). biringuccio, i-105: che queste tal miniere che così operino ci
biringuccio, i-105: che queste tal miniere che così operino ci son le ragioni apparenti
colliganzia d'unione amichevole, per il che si congiungano la umidità del piombo e
e così si con temperano; e quella che è dura, si fa convenientemente molle
, xxiv- 962: ond'avviene che s'incontrino così a minuto cotanti stravolti
. buti, 2-150: eene che alcuno [dei quattro umori del corpo
, è sì contemperato co li altri, che il corpo sta sano. g.
concordemente contemperate quelle... particelle che costituiscono il sangue. 2.
3-26: muove macrobio uno dubio, dicendo che se questi così grandi corpi [i
non s'odono da noi? a che risponde che l'obietto dei sentimenti conviene
s'odono da noi? a che risponde che l'obietto dei sentimenti conviene essere contemperato
di fiamme contemprate con tacque e sangue che per me ancora scaturirono dal tuo infocato petto
per così dire, i generi, che ricevono le differenze essenziali, in quanto
la varia porzione, e proporzioni, con che se ne permischian le parti. g
umido. salvini, 39-1-22: speranza che dia moto e vita alle azioni; contemperata
contemperata però talmente col suo contrario, che se ne formi... un maravi-
cosmogonia più magistrale e pitagorica di quella che ci rappresenta l'universo, dalla sublime
mito. 4. ant. che ha una temperatura temperata; che ha
. che ha una temperatura temperata; che ha qualità fisiche lontane dagli estremi.
c. battoli, 1-25: bisogna avertire che non intervenga a gli abitanti di non
'. contempiàbile, agg. che si può contemplare; degno di essere
: saturno... / par che produca in terra / carestia sanza guerra,
), agg. e sm. che contempla; che si dedica alia vita
agg. e sm. che contempla; che si dedica alia vita contemplativa, alla
uomini fuoro, accesi di quel caldo / che fa nascere i fiori e'frutti santi
lo sdegno su la corruzione della chiesa che traeva alla solitudine i contemplanti, in
in lui l'amore alle plebi fraterne che richiamava su le piazze e tra le armi
i frati paceri. 2. che guarda, osservatore. leonardo, 1-256
questa sarà la scienzia della pittura, che resta nella mente de'sua contemplanti, dalla
: l'amore platonico non era altro che amore d'intuizione e di contemplazione,
avvegnaché l'autore in altra parte dica che l'una delle rote della chiesa sia santo
; soffermarsi a guardare una cosa che susciti am mirazione o meraviglia
ragguarda, e contempla l'aria, che sia più alta di te. petrarca,
pur a vedere e contemplar il fine / che far condensi, e non più d'
cuori lo desideriamo; / accattaci grazia che noi lo contempliamo / e tegnamoci sempre
il nipote a guardare; / e rotolando che non ha paura / cominciò carlo forte
cominciò carlo forte a contemplare, / sì che l'un l'altro guardando misura.
quanto beata è l'amorosa chiave / che apre e dissera l'anima zentile /