2-115: 'fa che ti piace', in vece di dire:
in vece di dire: 'fa quello che ti piace'. guicciardini, 70: io
io non mi maraviglio... che tu ti truovi ripieno di grandissimo dispiacere,
perturbarti; né è solo la roba in che tu patisci, ma di più la
onore. saba, 350: oggi che ai nostri giorni mesti / torno dell'età
11. locuz. ant. figlio che fu, moglie che fu, ecc.
. ant. figlio che fu, moglie che fu, ecc.: a indicare
moglie, ne ritolse un'altra, figliuola che fu di messer accierito da gaville.
e fiero, è dama beatrice moglie che fu del caro tuo cavaliere berlinghieri. ser
, 11-68: presero aluenda imperadrice, moglie che fu di lottieri. =
): corrisponde alla locuz. interrogativa che cosa. nelle interrogazioni enfatiche si trova
nelle interrogazioni enfatiche si trova la circonlocuzione che è che? che cos'è che
enfatiche si trova la circonlocuzione che è che? che cos'è che? (
si trova la circonlocuzione che è che? che cos'è che? (ricalcate sul
che è che? che cos'è che? (ricalcate sul fr. qu'est-ce
! ». guittone, i-6-100: che montano dunque queste grandezze, se non
. cavalcanti, ii-427: deh! che rassembla quando li occhi gira / dical
252: e non ristava di spiare che in ciascuna parte il mio inimico facesse
tanto il tenni basso, / fin che 'l poeta mi disse: « che pense
fin che 'l poeta mi disse: « che pense? ». idem, purg
purg., 8-66: vieni a veder che dio per grazia volse. m.
assottigliato l'oste, e non sappiendo che della loro gente andata a'passi si
chi la vide in terra, / or che fia dunque a rivederla in cielo?
,... entrò in pensiero che questo volesse dire, che in così
entrò in pensiero che questo volesse dire, che in così fatto re, non essendovi
in mezzo alle tue ciglia / un segno che mi dice c'hai dolore, /
mi dice c'hai dolore, / che mi dà dispiacere e maraviglia. / o
5-82: ognun s'accosta per udir che chiede. caro, 12-i-5: ma di
chiede. caro, 12-i-5: ma di che volete che vi scriviamo? del nostro
, 12-i-5: ma di che volete che vi scriviamo? del nostro viaggio? de'
fra loro e col luogotenente quanto, che, e come si avesse a fare ciascuna
ciascuna cosa. tasso, 6-i-22: che farò da voi lunge, occhi soavi
travagliata nell'animo, e non sapeva che si dire, né che si fare.
e non sapeva che si dire, né che si fare. marino, vii-395:
si fare. marino, vii-395: che giova a chi è contaminato di sozzi
sozzi costumi il legnaggio chiaro? o che nuoce il legnaggio vile a chi di
? segneri, i-584: ed a che vagliono le ricchezze eccessive, se non che
che vagliono le ricchezze eccessive, se non che a soddisfare tali appetiti? magalotti,
magalotti, 9-1-5: mi disse così: che fa quel genio divino del signor viviani
il valor contro all'iniqua fraude / che può? monti, x3- 62:
può? monti, x3- 62: che ti vai, nerin mio bello, /
mia strada, e prenderla con me! che c'entro io? leopardi, 23-1
entro io? leopardi, 23-1: che fai tu, luna, in ciel?
, luna, in ciel? dimmi, che fai, / silenziosa luna? carducci
? carducci, 905: dove e a che move questa, che affrettasi / a'
dove e a che move questa, che affrettasi / a'carri foschi, ravvolta e
/ gente? verga, 4-224: che vuoi farci? pazienza! chi primo nasce
queste bimbe, queste vergini i in che offesero dio santo, / che perdóno ne
i in che offesero dio santo, / che perdóno ne sospirano / con sì lungo
nostra vita quotidiana è ignoto a noi stessi che siamo e che rappresentiamo. quasimodo,
ignoto a noi stessi che siamo e che rappresentiamo. quasimodo, 1-51: o voci
: o voci arse dall'aria, che volete? / ancora sale la noia dalla
infinito, raram. dal cong. (che può anche essere sottinteso) e talvolta
cercare, dare. -avere, esserci di che (ant. il di che,
di che (ant. il di che, lo di che), con l'
ant. il di che, lo di che), con l'inf. sottinteso:
, esserci motivo. -non c'è di che: formula di cortesia con cui si
al grazie. - non c'è che dire: non c'è nulla da obiettare
dante, conv., iii-iv-9: dico che nostro intelletto... non puote
puote aiutare, ché non ha lo di che. idem, inf., 4-151:
e vegno in parte, ove non è che luca. busone da gubbio, 1-316
al suo onore offerire, se egli ha che; e se egli non ha che
che; e se egli non ha che, sì offerì suo cuore. fiore di
, 32: allora darai molto che fare alla invidia. m. villani,
tra'paesani, e tanta disfìdanza, che lasciarono il coltivamento delle terre, e
e il nutricamento del bestiame: onde avvenne che quello paese... non avea
quello paese... non avea che manicare. boccaccio, dee., 2-4
, senza mangiare, sì come colui che non aveva che. sacchetti, 59-17
mangiare, sì come colui che non aveva che. sacchetti, 59-17: dice il
e chi vel de'dare? il morto che non ha di che? ». giov
dare? il morto che non ha di che? ». giov. cavalcanti,
molte fanciulle da bene segretamente maritava, che per la povertà non si maritavano; ché
non si maritavano; ché non avevano che dare. machiavelli, 7-8-131: arebbe tanto
. machiavelli, 7-8-131: arebbe tanto che guardare,... che le sue
tanto che guardare,... che le sue genti e le vostre qui a
di questo in modo fuore, / che ne fu in tutta l'isola che dire
/ che ne fu in tutta l'isola che dire. aretino, 2-9: dìamisi
sì giunta al sommo nel mio core, che non ha più di che dolersi.
mio core, che non ha più di che dolersi. vasari, iii-141: non
. vasari, iii-141: non avendo più che fare a pisa, si condusse a
/ di lacci avvolse, ove non è che luca. brusoni, xxiv-846: contristossi
ché di se stesso non aveva finalmente di che temere. panciatichi, 47: giovanni
tre figliuoli, e spesso non avendo che desinare, dava loro un pan per
622: purché io ci avessi con che vivere, non lo farei. manzoni,
di buon grado, ubbidito ai parenti, che lo vollero prete. per dir la
al quale si dedicava: procacciarsi di che vivere con qualche agio, e mettersi
forte gli eran sembrate due ragioni più che sufficienti per una tale scelta. nievo,
essa, se n'era avanzato di che comperare ima casa ed un poderetto. verga
saranno le pietre al lavatoio avremo di che vivere. pancrazi, 2-178: creati
loro come dovevano lavorarla per cavarne di che vivere. -aver che dire: essere
per cavarne di che vivere. -aver che dire: essere in disaccordo, in contrasto
foscolo, v-42: mi rincresce d'avere che dire col monarca di un popolo tutto
la gentilezza de'sentimenti. -aver che fare: frequentare, trattare (una
21): non conosceva don rodrigo che di vista e di fama, né aveva
e di fama, né aveva mai avuto che far con lui, altro che di
avuto che far con lui, altro che di toccare il petto col mento, e
punta del suo cappello, quelle poche volte che l'aveva incontrato per la strada.
: il battimano, quando s'ha che fare con dante, a dir vero,
passavano comprendevo sempre meglio con chi avevo che fare. e. cecchi, 6-254:
io parlo di giovani coi quali ebbi che fare, che si dedicavano alla letteratura,
giovani coi quali ebbi che fare, che si dedicavano alla letteratura, alla storia
albizzi, i-15: e perché tu di'che ci dirai a bocca alcune cose,
a bocca alcune cose, non possiamo sapere che. s. caterina de'ricci,
de'ricci, 149: è ben vero che, dicendomi voi avere qualcosa che lo
vero che, dicendomi voi avere qualcosa che lo riserbate a bocca, non sapendo che
che lo riserbate a bocca, non sapendo che, non posso dir nulla.
. 3. locuz. - che? e che? ma che? 0
3. locuz. - che? e che? ma che? 0 che?
. - che? e che? ma che? 0 che? che per
e che? ma che? 0 che? che per ciò?: a
? ma che? 0 che? che per ciò?: a esprimere incredulità
stupore, rimprovero; anche per indicare che non si vogliono ammettere le conseguenze che
che non si vogliono ammettere le conseguenze che altri potrebbe trarre da quanto è detto
dee., 6-6 (119): che? il mosterrò per sì fatta ragione
il mosterrò per sì fatta ragione, che non che tu, ma costui che il
per sì fatta ragione, che non che tu, ma costui che il nega,
, che non che tu, ma costui che il nega, dirà che io dica
ma costui che il nega, dirà che io dica il vero. caro, 12-i-319
. caro, 12-i-319: soggiugnerete: che? volete, ch'io sia romito?
? né romito, né frate voglio che siate, ma uomo, e uomo da
essercitando, or gli odi: / ma che? son colpe umane, e colpe
e colpe usate. marino, vii-f82: che? s'io ti rassomiglio ad un
, quasi in mio scherno? e che? fors'egli, / sol col mostrarsi
aver vinto estima? foscolo, xiv-274: che? domani sera quel tuo galante si
): cosa volevi dire? e che? tu avevi dunque cominciato a guastar
a guastar l'opera mia, prima che fosse intrapresa! -che più?:
?: formula conclusiva, a indicare che non occorre più diffondersi su un argomento.
. livio volgar., ii-1-341: che più? vostre proprie cose in quale
quale stato sono? aretino, 2-139: che più? io trascorro, coi piedi
più? io trascorro, coi piedi che non si muovono, per lo spazio del
le reti. guarini, 288: che più? vestita da giocolare, non sa
vestita da giocolare, non sa far altro che ridere; ed èssi inebriata sì
ed èssi inebriata sì fattamente di riso, che ridicola è divenuta: ma chi dritto
or col ferro egli assai... che più? mi udranno, / se
cara e riverita in prima, / che forza avrebbe in lor... /
se proferisse mai quella parola, / che in core han tutti, la rivolta?
tutti, la rivolta? guai! / che più? gli udimmo pur;
, sperimentali e calcolatrici... che più? quell'alfabeto medesimo che adoperate
. che più? quell'alfabeto medesimo che adoperate a scrivere contro i frati,
rispetto, cosa fratesca. -il che e il come: ogni minimo particolare.
, xxiv-292: è necessario dunque affermare che gli elementi sieno con le loro qualità mutati
, alterati, corrotti e guasti, che so io? parini, 555: quello
ottimamente allo scopo del religioso introdotto, che è d'ingenerare orrore, abbonimento,
d'ingenerare orrore, abbonimento, e che so io, nello animo del peccatore
... sì per noi due, che ogni servitore e cameriera, con la
, pelo, età, sesso e che so io. manzoni, pr. sp
gride senza costrutto; fatte benissimo, che noi non potremmo trovar niente di meglio
si sia, vili e plebei, e che so io. c. e
fratelli... fratelli... che so io! -non so che:
. che so io! -non so che: locuz. interrogativa che ha assunto
-non so che: locuz. interrogativa che ha assunto il valore di agg.
che3): un certo, un certo che. -ant. e letter. a
. -ant. e letter. a che? (rar. a che fare?
. a che? (rar. a che fare?): a quale scopo
causa. passavanti, 69: a che sarebbe detta la parola di cristo agli
agli apostoli?... a che sarebbero date le chiavi a san piero
san piero? petrarca, 279-10: a che pur versi / de gli occhi tristi
9-1 (346): costei dice che di cosa che io senta io non faccia
): costei dice che di cosa che io senta io non faccia motto. o
alcuno altro così fatto giuoco, a che sare'io? come potre'io star cheto
. bartoli, 1-165: ed a che fare racconterò io più i portici, i
. davanzali, i-23: dicendo druso che a queste cose ci voleva l'ordine del
padre, fu dalle grida interrotto. a che venirci senza poterci crescer paghe? tasso
crescer paghe? tasso, 18-31: a che ne vieni? a consolar presente /
bartoli, i-435: chi sa dirmi a che far dentro il nautilio que'tanti suoli
nautilio que'tanti suoli e vòlte, che tutto dall'un capo all'altro con
dice, tu sei stato offeso, / che fai tu della spada, il mio
, il mio piloto? / a che tenere al fianco questo peso, / per
, disse uno di loro: a che ne andremo noi più a casa stasera?
io direi, quanto a me, che dove si è pranzato, si ceni e
parini, xix-80: sciocco vulgo, a che mormori, / a che su per
vulgo, a che mormori, / a che su per le infeste / dita ridendo
ardisci / por di soppiatto? a che? foscolo, iv-432: a che
che? foscolo, iv-432: a che vivo? di che prò ti son io
iv-432: a che vivo? di che prò ti son io, io fuggitivo fra
fuggitivo fra queste cavernose montagne? di che onore a me stesso, alla mia
/ dico fra me pensando: a che tante facelle? / che fa l'aria
: a che tante facelle? / che fa l'aria infinita, e quel
e quel profondo / infinito seren? che vuol dir questa / solitudine immensa?
questa / solitudine immensa? ed io che sono? carducci, i-823: da ogni
dell'esercito, e niuno dimanda a che vadano. pascoli, 1483: due
1483: due parole a chiarirti a che la favola / fu ritrovata. e
e. cecchi, 6-24: a che meravigliarsi, uno si chiede, delle
primitivismi, dei larvati o visibili abusi che infestano pur oggi il sistema politico americano?
passo di malinconia, / dove, a che, perené, non sai.
sai. -ant. per mezzo di che cosa? grazie a che cosa?
per mezzo di che cosa? grazie a che cosa? dante, inf.
al tempo de'dolci sospiri, / a che e come concedette amore / che conosceste
a che e come concedette amore / che conosceste i dubbiosi disiri?
disiri? -ant. a che punto? grazzini, 4-152: a
punto? grazzini, 4-152: a che sete voi di quella faccenda? -ant
di quella faccenda? -ant. per che: con quale scopo, con quale
similmente le contò dove tornasse e per che venuto fosse. -ant. che
che venuto fosse. -ant. che ti sa e che: espressione di ironica
-ant. che ti sa e che: espressione di ironica meraviglia (cfr
allegri, 74: a ciaschedun, che di qualche mal si lamentava, chiamatolo
delle sue non conosciute medicine; ma che ti sa e che, chi, sciocco
medicine; ma che ti sa e che, chi, sciocco, sopra di sé
4. locuz. avverb. - che è che non è-: tutt'a un
. locuz. avverb. - che è che non è-: tutt'a un che,
è che non è-: tutt'a un che, che, caro mio essere leggeri nel
colei del tutto disposta a prima morire che per alcun tempo in monasterio retornare..
uscio di fuori. cuoco, 1-224: che orribile caos è mai quell'assemblea elettorale
di persone, le quali non hanno che una momentanea autorità, il di cui
dell'arte dei medici, 146: e che ognuno, che nel collegio di
146: e che ognuno, che nel collegio di questa arte viene..
arti liberali, ma eziandio per quelle che esercitavano le arti meccaniche. servio tullio
(i-142): ora volle la sorte che quel dì che il grano arrivò,
ora volle la sorte che quel dì che il grano arrivò, messer nello faceva far
, 155: vo'pregarvi / che per mio amor voi v'accozziate insieme
. bruno, 3-754: dimandò minerva che il cavallo pegaseo... vendiche
loco da sì villano concorso; a fin che le muse... non si
gli accorti re di spagna ordinarono, che quel cavallo sfrenato, che...
ordinarono, che quel cavallo sfrenato, che... non può soffrir sella
, 10-63: ma il ponte poi che fu certificato / dal collegio de'medici ch'
raguna; / dimanda lor di quel che tu non senti, / a ciò che
che tu non senti, / a ciò che se fallassi in cosa alcuna / tu
uffiziali] descritti in gran numero di volumi che si portano alla cancelleria, o al
, par., 6-45: sai quel che fe'portato dalli egregi / romani incontro
, né perciò l'ordine o collegio, che santamente fu instituito, si deve biasimare
ma devesi notare e riprender quel malfattore che con le sue triste opere vuol la
15: ringraziate il signore assai, che ha permesso che le sieno accettate [
ringraziate il signore assai, che ha permesso che le sieno accettate [le mie sorelle
tu hai sì ampio privilegio, / che licito ti sia l'andare al chiostro,
api. ariosto, 26-17: allor che 'l collegio si discorda / e vansi
sono i lor lettori di varie scienze che dal commune sono salariati. s. caterina
de'ricci, 356: avendo inteso che siate procuratore del collegio e studio di
terra. bruno, 3-915: voglio che sappi, ch'io cerco d'esser membro
monasteri e le canoniche non erano altro che collegi e scole, di che restano
erano altro che collegi e scole, di che restano reliquie in molte cattedrali, dove
questa frusta letteraria fosse la prima cosa che m'esce dalla penna, gli è
dalla penna, gli è molto probabile che non farei ora altro mestiero che correre
molto probabile che non farei ora altro mestiero che correre in qua e in là per
e in là per raccogliere i vari giudizi che ne darebbe la gente. foscolo,
e contaminò e appestò e poco meno che uccise, se minore fosse stato il vigore
italiana; un collegio d'alunni, che venissero istruiti in quelle facoltà e lingue,
del coraggio né quella sofferenza delle fatiche, che si acquistava solo coll'età e coi
una prigione d'un centinaio di fanciulli che stanno inginocchiati o seduti la maggior parte
. nievo, 210: fu deciso che la giurisdizione del castello di venchieredo continuerebbe
briglia. verga, 4-236: vedrai che quando avrai messo in collegio la tua
ancóra quella sua bella e franca giovialità che in collegio aveva un fascino così strano
cinquecento tonnellate comandato da un capitano, che aveva fatto i collegi di camogli. gozzano
esame più egregio di tutta la classe. che affanno / passato terribile! hanno lasciato
collegio. gramsci, no: credo che tu ancora concepisca il carcere come un collegio
-collegio universitario: istituzione esistente nelle città che sono sedi di università intesa a ospitare
222): eran ben pochi quelli che, nel passar davanti alla nicchia che
che, nel passar davanti alla nicchia che taglia il mezzo della loggia dell'edifizio chiamato
non dessero un'occhiatina alla grande statua che vi campeggiava. panzini, iii-514:
l'insieme degli insegnanti e dei giovani che studiano in un collegio. 13.
. galileo, 113: dalle parole che seguono mi par comprendere che il sarsi
dalle parole che seguono mi par comprendere che il sarsi m'attribuisca a gran mancamento
operai apostolici di tutte le nazioni, che ammaestrati in esso con ugual cura nelle virtù
ascoli- cheni, della famiglia collematacee, che conta più di 150 specie, distribuite
coperto di squame e una forcella ventrale che serve per il salto; hanno occhi formati
discorrere, accor l'aqua che pioveva. soderini, i-437: di questa
gendosi sempre più d'una gran collera che aveva in avendo acconcia e fabbricata
tenutala, come corpo, e che fin allora era stata nascosta e involta nella
paura, e vedendo nello stesso tempo che renzo, tra la colleppolandola con
nella fessura. i-206: ciò che qui senti è la convinzione, la buona
sgorga dal suo labbro eloquente tanta magnificenzatanto, che l'una cosa e l'altra gli colleppolammo
figur. diil quale era di quelli che badano ai fatti propri, e quando
, ne colleppoli, / perocché ciò che avea era d'usura; / ma ma
, cent., 54-98: né vo'che pensi ch'io me rintanato in a
e avemarie per digerire la collera contro quelli che strilsicura. pulci, 19-179: non
s'udiva se non la profonda voce senile che a tratti diventava rauca di collera soffocata
senso originario: bile, umore bilioso (che si nava una nera muta intere
, i-795: poi la collera vene / che caldo e secco terà l'offesa, vivendola
53: il legume non mi piace, che sono cosa ventosa, i cativa e caparbia
secca e fredda. quella nel picciol pelo che non abbi l'ombra sua, intendi?
se nelle stizze umane si togliesse tutto ciò che vi terra. savonarola, 3-358
savonarola, 3-358: tu medico hai visto che el reu-aggiungiamo di nostra fantasia, molte ire
questo modo tu impari e hai questa arte che fa'un passo ancora e sei morta.
e alla 82: le reni, che con la propria decozione lo fanno pun-
noi concitate in de la collera che hanno sempre dal fiele. guicciardini,
di natura superbi, e non pare loro che nazione e i re. de
, né dove, né quando, né che v'aveste a dirupo scendeva quasi
magnare. bruno, 3-276: approvo quello che si fa fisica- sicci da cui
dandosi fino a un aspro alveo biancastro che pur nella perseguita o fugge la
palazzeschi, 3-272: come un gigante che abbia mostrato composto otto pesi di
fra tutti tire d'un tratto che cosa fosse la potenza della sua collera.
. aria di collera: aria musicale, che xxiv-286: quattro umori, flegma,
animo, in forma di reaquei ritornelli che le precedono, e ci sono assai volte
volte di zione improvvisa e incontrollata, che si manisoprapiù: nelle arie di collera
esempio: ché troppo ha dell'inverosimile che un uomo in collera se ne stia
ad aspettare con le mani a cintola che sia finito il contro persone o
finito il contro persone o circostanze che si ritiene rechino ritornello dell'aria
ritornello dell'aria per dare sfogo alla passione che bolle offesa, molestia, contrasto
, 1-16 (52): dissi, che a quella grande gnato, con stizza.
, con stizza. offesa ed ingiuria che gherardo mi aveva fatta, mosso cellini,
collora grandissima, e non gli dato altro che una bene in collera. vasari, iii-131
questo tempo femmine ignude di quell'opera, che è delle migliori che che egli cascò
di quell'opera, che è delle migliori che che egli cascò di non poco alto
opera, che è delle migliori che che egli cascò di non poco alto dal tavolato
testimonio se mai la suo concorrente, disse che quando quello non avesse mia còlerà trascorse
tenute da lui nelle sue lezzioni, e che in sua tanto gli accieca l'ira
gli accieca l'ira fondata nell'onore, che li fa trascorvendetta avrebbe sempre sostenute le
quella collera. magalotti, 20-66: voglio che abbiate 16-vii-426: l'ho trovato con turbazione
in collera divento un animale. quello che voi chiamate vivezza e scherzo, verrà facilverga
italia in tanta miseria e cecità teatrale che facessero in collera. credere
collera: irosamente. gedie, non che delle fatte fin allora. monti, x-3-202
ariosto, 42-7: qual nomade pastor, che vedut'abbia né ancor l'acerba e
/ / fuggir strisciando l'orrido serpente / che il figliuol che io — battaglia
strisciando l'orrido serpente / che il figliuol che io — battaglia, iii.
vanno in collera per ogni leggier paroluzza che non si confaccia al loro cuore.
. aretino, ii-27: tu, che ti credi consolare con la cena,
, ed entrava in tanta collera, che voleva sgarrare le mani che stessino ferme
collera, che voleva sgarrare le mani che stessino ferme. c. dati, 3-83
sacerdote. goldoni, vii-1188: e che cosa ti ha detto quel temerario? -se
algarotti, 1-258: non falla mai che l'uno non incominci dal rubare all'altro
possa tu guarire dei segni delle staffilate che rilevasti da milone. nievo, 112:
lasciandomi libero di movermi, come sicura che il suo cenno avrebbe bastato a farmi star
di fargliela presto la repubblica, prima che suo nipote 'ntoni andasse soldato,
ce l'avesse in tasca; tanto che lo speziale finì coll'andare in collera.
caro, 12-ii-61: a voi ricordo che non vi mettiate a dir cosa di
vi mettiate a dir cosa di me che non la possiate sostenere; e così collericamente
). nel senso originario: bilioso, che abbonda di bile (con riferimento a
, iii-vm-17: e qui è da sapere che certi vizii sono ne l'uomo a
asceso il bue, e gli estremi favori che gli faceva il signore, e il
faceva il signore, e il poco conto che per tal rispetto di lui si teneva
nievo, 1-147: era egli tanto buono che parevagli peccato covar la collera contro un
oh! non mai, questa collera che tu ti covi, / gran facimale!
lora. ti perdono ogni cosa, pur che attendi a viver bene. galileo,
per consolarla. pellico, ii-116: « che avete? » gli dissi. «
domeneddio, per quel carico di lupini che ci hanno in mare. deledda,
, col petto duro prominente, i piedi che pareva fossero in collera fra di loro
viso li abondava il pianto, / che veder non poteva alcuna cosa; / mai
preso collera fra bartolommeo con i legnaiuoli che gli facevano alle tavole e quadri gli
sono degli aggettivi. il più curioso è che veuillot si prende collera, se non
alla collera, iroso, irascibile; che dimostra collera, sdegno, stizza;
(il volto, lo sguardo); che proviene da collera. g.
e me ne avvidi, e conobbi che un collerico era pazzo a tempo,
il vicario, collerico di natura, che s'era di già scoperto parzialissimo di patrizio
e sapeva, in coscienza sua, che faceva ingiustizia, sentendo rim- proverarlasi,
, 17-52: e perch'èi scorge che la dea ritrosa / a quel caldo pregar
più volentier sopporto / di vederti collerico che morto. marini, xxiv-825: la
, xxiv-825: la sua gioventù, che toccava appena i confini del quarto lustro
, 1-26: questo don petronio, che pare il ritratto della flemma, come fa
b. croce, i-3-162: peggio che superfluo, è stupido piangere sul proprio
. vi sono stati santi collerici, che adoperavano perfino il bastone, e santi
il bastone, e santi flemmatici, che riuscivano eccellenti nella paziente persuasione. bontempélli
investì quella apparizione: -chi sei? che fai qui? bocchelli, ii-390:
le più nere tra le sinistre profezie che si traevano in paese da quell'odio
bruno, 3-594: il nettare, che non può essere dal stomaco ben digerito,
machinatori di gran castegli, sin tanto che, col svanimento di medesime fumositadi, che
che, col svanimento di medesime fumositadi, che passano per diversamente complessionati cervelli, ogni
1-5: la intenzione sua si è, che il vino giovi al flemmatico, il
come se ben mi ramenta già intesi che e sanguinei sono naturalmente più ch'e
, 1-84 (197): maestro francesco che era, collorosissimo, disse: figlio
era, collorosissimo, disse: figlio, che pensi tu che io faccia a venirvi
, disse: figlio, che pensi tu che io faccia a venirvi? se gli
è morto, a me duol egli più che a te: pensi tu che con
più che a te: pensi tu che con la mia medicina venendovi io gli possa
colletère, sm. bot. peli ghiandolosi che crescono sopra i germogli delle piante,
delle piante, secernendo la materia resinosa che talvolta copre per protezione queste tenere parti
. m. -ci). disus. che ha proprietà adesiva. d'alberti
tacche brune e infossate sui legumi, che ne rimangono gravemente danneggiati, specie se
santi, così ne fate voi, secondo che io ordinai nelle chiese di galazia.
: or, quant'è alla colletta che si fa per li santi come ne
di voi riponga appresso di sé ciò che gli sarà commodo: acciocché, quando
vii-192: a pavia si mandò un professore che nella prima visita d'etichetta mi promosse
un ritratto e d'una raccolta un predicatore che credevano ben pensante. faldella, 2-34
bacio, arrivava a riprendere il treno che la riportava in città, per ricominciare.
la sala, acchiappando gli uomini, che pagavano un tanto e poi potevano baciarle
siete savi, perché volentieri sostenete quelli che vi recano in servitù e pongonvi le collette
suol convenire a quei pesi reali o misti che si paghino a proporzione del valore de'
cavalca, 16-1-158: or non sai tu che nulla colletta o ragunamento di frati si
o ragunamento di frati si fa, che noi non vi siamo? belcari,
giorni della quaresima. -la preghiera che il sacerdote officiante recita prima dell'epistola
. collettàbile, agg. disus. che si può assoggettare a imposta; tassabile
meliini, 129: le sei statue che erano all'intorno sopra 11 cornicione,
guerrazzi, iv-220: io per me proporrei che ci avessimo a collcttare, e li
1-14-4-99: niente pregiudica all'immunità, che quei lavoratori o serventi, li quali ad
collettario, e somma dell'ostiense, che con breve modo tutte le canoniche materie
, 7-131: mille persone in platea, che individualmente possono essere più o meno giuste
collettivismo, sm. dottrina politica che, affermando, in opposizione all'individualismo
significare annullamento della personalità, si scopre che la biografia umana ha tanto maggior valore
einaudi, 1-179: un governo collettivista che promette di vendere o di comprare certe
bocchelli, 2-172: carlo pisacane, che dette la vita per un'italia collettivista
, estendete la vostra collettività; fate che nessuno vi manchi. pavese, 8-164
potrebbe sempre nascere uno in quel momento che non accettasse d'indiarsi e annientarsi.
svevo, 3-807: io credo che da molti come da me vi sieno
! alvaro, 7-255: si sente che nulla fa presa ormai sulle collettività se
2-531: ciascuno convenne con clorinda, che dio aveva giustamente e spietatamente punita la
propria dall'intera collettività: « ora che la signora è pazza, e non
collettività. collettivo1, agg. che è comune a più persone o
misti come dissi, lo spirito collettivo che si verrà a formare in questa varia adunanza
elementi sia composto, e si crede che basti indicarlo con un termine collettivo?
nazione, se altrimenti non entrassero negli animi che per violenza e di forza, non
per cominciare... guai a'popoli che non avranno allora riacquistato o conquistato il
. serra, ii-189: pio pedante che venera la poesia espressione dell'anima collettiva.
collettive sono mosse da esigenze di interessi che si travestono di miti razziali e nazionali
collettivo: aggregato di fatti singoli, che può venire studiato dal punto di vista
3. gramm. nome collettivo: sostantivo che, pur essendo di numero singolare,
gli appellativi si contano 1 nomi collettivi che nel numero del meno significano moltitudine,
maggior indulgenza quelle sconcordanze di termini che nascono dalla concordanza dell'idea, e possono
collettivo ', dicesi di que'nomi che, sendo generici, comprendono sotto di
il plurale. -avverbi collettivi: che servono a raccogliere conclusivamente il senso delle
, da prisciano chiamate razionali, mostrano che da quello che è detto ne segue
chiamate razionali, mostrano che da quello che è detto ne segue qualche altra cosa;
». buommattei, 275: collettive, che anche si posson dire conclusive, sono
voce dotta, lat. tardo collectivus 'che raccoglie ', deriv. da collectus
sm. agric. associazione di contadini che, nella stipulazione dei contratti agrari,
comune, costituisce la parte che si assume vobbligo della coltivazione.
trovo solo; annibaie e pirro, che con eserciti collettizi fecero gran cose. guicciardini
si poteva con prestezza mettere insieme altro che fanteria tumultuaria e collettizia. davila,
collettizia. davila, 1-1-463: giudicando che alle vecchie bande... ed al
. parte dell'abbigliamento maschile e femminile che circonda il collo (e può essere
di napoli o quattro gran frisoni, par che non possiate comparire. s. caterina
svolazzando un augelletto / per veder non so che sposa, / nella rete, udite
, né maniche da mano... che sieno lavorate d'oro o d'argento
ch'era militare; ma il fratello che va al ginnasio non li vorrebbe mettere:
in aria per il colletto della giacca, che parve un gatto quando lo si tira
da uomo. -colletto staccato: che si può mettere, togliere e sostituire
2. ant. casacca di cuoio che i soldati usavano come veste ordinaria e
i soldati usavano come veste ordinaria e che serviva anche per rendere meno grave il
a tavola, e quel giovane gherardo che era stato capo della quistione, mi si
cui io menai una pugnalata al petto, che il saio, e il colletto insino
anzi senza il solito colletto di dante, che per uso deltarmi costumava egli sempre di
. ant. l'orlo di pasta vetrosa che rimane all'estremità della canna di ferro
. neri, 12: li ferri con che si lavora sieno netti e puliti,
dove è l'attaccatura delle canne, che sempre vi rimane del ferro, nelle
provocata da un fungo del genere pestalotia che produce, nei semenzai di alcune specie forestali
del fusto; -quella specie di corona che si scorge alla parte superiore del pedicolo
pedicolo de'funghi; -quel piccolo rialzo che si vede alla base delle foglie delle graminacee
. solco non troppo profondo e stretto che si forma sulle creste montuose. =
., 18-51: ogni forma sustanzial, che setta / è da matera ed è
le istorie molto prudentemente si consigliavano allora che imitavano i vendemmiatori e gli altri accorti
sotto la responsabilità dell'esattore stesso, che lo ha assunto. collodi, 637
sono i più: e sono quelli che, non essendo passati agli esami di
ufficiale postale, il notaio e altri che noi non conoscevamo. 2.
, 9-335: tolse a'collettori del papa che tornavano di spagna tutti i danari.
per collettore, e governowisi in modo che n'acquistò grandissima riputazione, e tornò in
, pose pena capitale a chi dicesse che il pontefice romano avesse alcuna autorità in
degli adagi pone questo fra i proverbi che va posto tra'simboli. cattaneo,
. etnol. attributo di popoli primitivi, che vivono della raccolta di prodotti commestibili
a valanghe. 6. tubazione orizzontale che, negli impianti di scarico delle costruzioni
. -anche: fogna di grande portata che raccoglie gli scoli di tutta una sezione
sezione di fognatura. 7. canale che negli impianti di bonifica per prosciugamento raccoglie
di bonifica per prosciugamento raccoglie l'acqua che si vuole allontanare dai terreni da bonificare
da bonificare. -anche: qualsiasi tubazione che, negli impianti tecnici, raccoglie o
. -in particolare: ramo di condotta che negli impianti idroelettrici è interposto fra le
ci volle un collettore delle acque, che condotte libere giù per la ripa a
collettore. -collettoria delle imposte: quella che fa parte dell'esattoria delle imposte. -collettoria
imposte. -collettoria postale: ufficio postale che occupa un grado inferiore nei confronti degli
distinto. -collettoria del lotto: ufficio che nelle ricevitorie del lotto occupa un grado
. guicciardini, v-156: consentì anche che il nunzio suo gli mandasse certa somma
3. ant. territorio che spettava a un determinato ufficio di collettore
qualcosa. pascoli, i-35: avviene che abbiamo, come fisici, filosofi,
s'occupano di altro, e credono che non ci si debba occupar d'altro,
, e stimano, io vedo, che la loro sia la più nobile delle occupazioni
trascrive, compulsa i documenti delle donne che furono famose nell'esercizio della galanteria aristocratica.
specie aventi un valore intrinseco, o che rivestono un interesse storico, artistico,
architettoniche fatta di fresco dal fischers, affermasi che l'anfiteatro di tarracona conteneva ottanta mila
mano in mano a cadere su'libri che noi leggevamo in campagna. allora tu
raccolta sono meglio corrispondenti tra loro, che quelle d'una collezione. d'una raccolta
biblioteca; la raccolta è un'opera che sta da sé, la collezione è
di antichità. giusti, i-468: quello che più mi pone in sospetto fu il
ec. ec., e poi sapere che queste lezioni o si danno tardi e
le occupazioni della contessa gozzadini nelle ore che le cure della famiglia la lasciavano libera
padrona assoluta di quel benedetto margine, che la sera poi, quand'ella rimaneva
insieme chinammo la fronte contro un cristallo che chiudeva una collezione di bracci santi con
1-163: l'ospite ora ci avvertiva che prima d'andare a tavola c'erano
padre don gaetano di andrea teatino, che poi morì santissimo vescovo,...
,... in un ragionamento che dentro una libreria con esso lui tenne il
discorsa pazientemente, null'altro si è trovata che un inerte e vasto coagolo di parole
coagolo di parole... e poniamo che in questa collezione sien molte voci meritevoli
mantenute. alla fin fine il vantaggio che ne deriva, in soli e nudi
nudi vocaboli si risolve. ma ben altro che di vocaboli è l'impresa di che
che di vocaboli è l'impresa di che si tratta. pellico, ii-57: tutta
collezion dei fedeli, l'assemblea universale, che fa la nomina del nuovo apostolo
fegato... io credo fermamente che non cominciasse a prodursi in esso principio
, alla raccolta di oggetti da conservare che rivestano un particolare interesse artistico, scientifico
7-82: se ascoltiamo due o tre ragazze che si confidano, udiamo parole veramente impressionanti
, e scambiano per passioni inestinguibili quella che è, nell'uomo, la loro stessa
quel tempo di essere il dongiovanni collezionista che era sempre stato e, per la prima
2. agg. proprio di collezionista, che si riferisce a collezionista. alvaro
, e c'è un forte dubbio che la mania collezionista sia una manifestazione di
, 218: 'collibranco', genere di pesci che hanno le aperture branchiali alla gola.
]: 'collibranco ', pesce che ha la testa che termina in punta;
collibranco ', pesce che ha la testa che termina in punta; il tronco che
che termina in punta; il tronco che ha la forma di un verme; l'
: « donna mia, tu di'che io mi ricolichi; dolente sono, che
che io mi ricolichi; dolente sono, che m'è convenuto collicare; io ti
è convenuto collicare; io ti prego che tu stia cheta, se tu
, se alcun panno trovasse di colui che s'era colicato, per avventura trovò i
collidono fra loro ', per significare che * si oppongono, si distruggono ',
di 'collidere 'è quello di cosa che urta o cozza in un'altra e
deteriora, e sopra ciò è termine più che altro della scienza; vedi un po'
. tasso, i-116: lodo similmente che non si collida il « che
che non si collida il « che * interrogativo. salvini, 41-227: il
ugolini, 90: 'collidere'non può usarsi che nel senso di battersi due corpi
battersi due corpi insieme, o dell'incontrarsi che fanno due vocaboli o due sillabe
colligiano, agg. proprio dei colli, che si riferisce ai colli (prodotti,
collilungo, agg. letter. ant. che ha il collo lungo.
da ciascun lato collima a dirvi, che la chiesa cattolica è la sua chiesa
maestri collimavano così finitamente colle sue viste che né a lui era mestier domandare a
in collimare, come dicono, al scopo che è
alle parti componenti questo vocabolo, vedrai che c'è limare; e però quando si
). 2. dispositivo ottico che permette di fornire immagini di una sorgente
e di rendere paralleli i raggi luminosi che provengono dalla sorgente (negli spettroscopi,
; l'operazione per individuare una visuale che si compie mediante gli strumenti ottici detti
— asse o linea di collimazione', retta che, in un cannocchiale, unisce il
del terreno alquanto estesa e prolungata, che non supera in altezza i seicento metri
vi nói. soderini, i-215: tuttavia che le case delle ville saranno situate alla
a chi viva, sta e viene, che non l'altre poste fra terra e
divisa in tre piani o sia terrazze che si vanno via via ristringendo, e comunicano
: generalmente parlando, tutte le diramazioni che appartengono al reno, si vengono abbassando
luce, rinforzò e contemperò più diversamente che per l'addietro i colori del cielo
il carro è fermo e spia l'ombra che sale. £>'annunzio, ii-596:
/ dolce sei nelle tue colline / che il ruscello ti riga / e l'ulivo
d'alberi sparsi e di ruscelli, che si mescolava al discorso e diveniva con esso
contempla su la collina frondosa di quel che i suoi poeti provenzali chiamavano la stagione
kutno / con le colline di cadaveri che bruciano / in nuvole di nafta.
in quella aria di collina tanto maschi che femmine. magalotti, 1-434: tutti
magalotti, 1-434: tutti i palmeti che io ho veduto ne'paesi lontani dal
altro riprese -la divina / virtù, che informa le create cose / ed infiora la
ci tornavo la sera, dalla città che si oscurava, e per me non
e piagge, / caduto lo splendor che all'occidente / inargentava della notte il
ancor gran tempo / non resterete; che dall'altra parte / tosto vedrete il cielo
l'ombra dei castagni e degli ontani, che accade talvolta passargli appresso senza accorgersene.
pavese, 1-29: c'era una collinaccia che sembrava una mammella, tutta annebbiata dal
. collinare, agg. collinoso; che è situato in collina.
. xix), detto di piante che crescono in collina. collineazióne, sf
si applica all'altro. egli è probabile che l'una delle antere maturi prima dell'
diandria monoginia, famiglia delle labiate, che contiene delle specie originarie dell'america.
del canadà ', specie di pianta che ha gli steli quadrangolari, semplici,
l. bellini, 5-8: mollami che non s'attengono, grassumi che si
mollami che non s'attengono, grassumi che si colliquano, liquidi che per ogni dove
, grassumi che si colliquano, liquidi che per ogni dove da per se stessi
colliquativi), agg. ant. che provoca liquefazione, che ha la proprietà
. ant. che provoca liquefazione, che ha la proprietà di rendere fluida una
fluida una sostanza solida. -anche: che si riferisce alla colliquazione. -diarrea colliquativa
del tatto freddo e de'sudori colliquativi che dànno a divedere un gran dilagamento de'
, il tatto infocato ed aspro, che con l'asprezza significa troppo al di fuori
per lo più da'medici di alcune materie che mediante il loro continuo e profuso esito
. liquefazione. -in particolare: fenomeno che interessa gli organi animali e consiste nella
peste, e non servono ad altro, che a far maggiori le colliquazioni. g
, 12-5-281: è anche notabile ciò che egli avverte dell'impressione che fanno sul misto
notabile ciò che egli avverte dell'impressione che fanno sul misto metallico certe esalazioni provenienti
.]: « colliride, nome che i romani davano ad una specie di
testa intralciati in tondo, a modo che acquistavan la forma di un piccolo pane
. m. -ci), ant. che ha natura di collirio, attinente a
, 5-72: oh diavoli non mi par che d'altro empirico / v'abbisogni per
colliri e perette e medicine e insetticidi che guarniva la mensola. -figur.
della malizia e coll'odio, acciò che tu vega quello che è la tua salvazione
odio, acciò che tu vega quello che è la tua salvazione. bruno, 3-702
giove ordinò alla sua primogenita minerva, che gli porgesse quella scatola che teneva sotto
minerva, che gli porgesse quella scatola che teneva sotto il capezzal del letto;
bussole, le quali contengono nove colirii che son stati ordinati per purgar l'animo
diede a pregare e consigliarlo di permettere che si stampasse, col titolo di collirio spirituale
vivifiche stille mi diffuse / del collirio immortali che degli eterni / irriga la pupilla,
non ci è una cosa di mezzo, che risenta e si accorga di quel tale
effetto risultante dalla lor mutua collisione, che voi ed io chiamiamo suono.
presto in tirannide; mentre è manifesto che siccome la pretesa accuserebbe disquilibrio e questo
, accessibile troppo alle seduzioni di quelli che lo circondano, può far nascere delle
i trattati recenti v'è una collisione che per lo meno dà luogo a dubbio e
tira di lungo, e tieni per fermo che è meglio dire: 'fra'partiti
soggettivi appartenenti a soggetti diversi, senza che vi sia una norma che ne regoli
, senza che vi sia una norma che ne regoli preventivamente i rispettivi limiti,
esercizio dei singoli diritti, in modo che l'esercizio dell'uno può infirmare in tutto
, 12-iii-62: questo iato, o collisione che si chiami, è stato molto fuggito
al giorno in collisione coll'interesse universale che ha dritto ad esigere ima limitazione delle
.. quello strascico non è altro che l'arrivo successivo al nostro orecchio
dell'aria collisa da quella tal cosa che produce il tuono. collista, sm
opporre di tal incompetenza, non ostante che le parti collitiganti siano d'accordo.
idem, 1-15-1-192: per la surrogazione, che per le regole di cancelleria si dà
còllo1, sm. la parte del corpo che unisce nell'uomo e in altri
chiamata collo de corbo; adonque pare che la figura del corbo abbia collo,
sul collo e disse il verso del salterò che dice [ecc.]. cenne
per detto o per fatto d'alcuno che quivi fosse, levare. pulci, 3-72
la- sciossi giù cadere, di modo che il collo al misero amante si fiaccò
6-i-117: e quel dolce candor, che ti dipinge, / oimè! il bel
chiara in essi l'effigie sua, che potè scorgervi come in terso specchio.
raggi senz'alcun riguardo aveale esposte, che dalle cocenti fiamme che le ardean nel petto
aveale esposte, che dalle cocenti fiamme che le ardean nel petto. forteguerri,
colli esce una musica di chiarine, che echeggia su fiumi e stagni. palazzeschi
pochino torto, e gravide di fiori, che si ammirano tanto nei quadri di sandro
, 1-94: il collo di toro che [il fuorilegge] portava da banda,
più beffe braccia, il più bel collo che io abbia mai visto, rotondi,
sarpi, i-288: san bernardo, che in quei tempi viveva, stimato il
bibbia], 1-175: conciò sia cosa che tu sii un popolo di collo duro
natura dinanzi. aretino, 1-21: colui che uccella a gli uccelli è meno avvertito
gli uccelli è meno avvertito del piede, che tenton tentone cerca quello dell'amica;
lento, e nel sentire la calamita, che lo tira a sé, temendo gli
a basso poi slunga un altro collo, che con- gionge col duodeno intestino, e
in essa matrice è un collo, che spinge in fuori la natura della femina,
, in camicia et in calzoni bianchi che portano lunghi sino al collo del piede e
: riflettendo... alle glandole che sono intorno alla faccia, al membro
al membro virile, ecc., che sono un collo o vaso escretorio,
com'al pertugio / della sampogna vento che penètra, / così, rimosso d'aspettare
grave, al collo di quello strumento che con le dita si suona, siccome
grappol d'agresto in un'ampolla, / che doppo 'l collo cresce, ov'è
, 1-306: una zucca rotonda, che ha il collo lungo nella parte di sopra
a mezzo il collo assai lungo, che col calore del fuoco ella cresce,
figura della donna: un pancione smisurato, che pareva tenuto a fatica da due braccia
mai segato [il grano] prima che non sia secco e ben fatto; il
non sia secco e ben fatto; il che si conosce facilmente dalla mutazione del colore
si conosce facilmente dalla mutazione del colore che fa la sua paglia...
paglia... e dalle spighe che si torgono molto più acutamente nel collo
6. parte della camicia o della veste che sta intorno al collo; colletto,
, colletto', estremità superiore della camicia che cigne il collo della persona. fu.
e il cappello. -parte della scarpa che cinge il collo del piede.
supin si diede alla pendente roccia, / che l'un de'lati all'altra bolgia
esso, non fu mai talmente grossa che eccedesse la grossezza da capo della colonna.
dell'ago di una diga mobile, che ha lo scopo di facilitare la regolazione
fra giordano, 3-10: l'altro nemico che ne lega si è il corpo;
corpo; e questo sì fa a modo che fa la macina a collo a colui
pien'e fornita / di tradigion più che d'argento e d'oro; 1
., 99 (133): conviene che ciascuna, anzi che si possa maritare
133): conviene che ciascuna, anzi che si possa maritare, conviene che abbia
anzi che si possa maritare, conviene che abbia più di venti segnali a collo
bisticci, 3-50: ordinata la cucina quello che avessino a mangiare, il re stava
un grappolo all'altro, per modo che ogni palma ne ha sempre al collo
baretti, 2-54: cotesti cani, che hanno certi nomi sul collare che portano
cani, che hanno certi nomi sul collare che portano al collo, vanno rispettati per
tavole, coi suoi lupini al collo, che lo zio crocifisso glieli aveva dati a
ti tomai bambino / piangendo il pianto che su me versavi! alvaro, 9-186:
fare il nodo della cravatta. quella che avevo al collo me l'avevano annodata
in rovina. goldoni, vii-1156: che voglia è venuta a vossignoria di scrivere
a vossignoria di scrivere a mio fratello che nostro zio stava mal per morire,
: a cassetta c'era giorgino magnani, che ogni tre miglia, purché aocchiasse una
savio e come ben s'appone cotesto popolo che seguì quel matto di carlo xii nelle
parlare a donne, né mangiar altro che erbe crude, allumati, con le
con l'abito fratino e i paternostri che sempre biascia inganneriano il tempo che inganna
paternostri che sempre biascia inganneriano il tempo che inganna ognuno. guerrazzi, ii-no:
pistoiesi, 308: e subito detto che l'ebbe, fue a lui gittata una
, se desideri di vedere cristo, che è in collo, presente, in forma
79): ohimè, padre mio, che dite voi? la mamma mia dolce
voi? la mamma mia dolce, che mi portò in corpo nove mesi il dì
bisticci, 3-346: mai fu persona che vedesse pigliare ignuno de'figliuoli in collo
34): in questo tempo io, che era di tenera età, mio padre
calabresi; e, lavato e pettinato che sia, se lo rechi in collo.
, ed esse / altro non fanno che portare il loro / furigello ora all'ombra
è attaccato alle sue gambe il nini che fa le bizze. ma l'ha
passarono il primo e il secondo fosso, che non v'avea acqua, e condussono
un di loro, scaricati certi ferramenti che in collo avea, coll'altro insieme gl'
par., 2-10: voi altri pochi che drizzaste il collo / per tempo al
. carducci, 5: quel timoteo che a gli anni andati / in chiesa l'
figliol del fallo primo, / dal dì che un'ineffabile / ira promessa all'imo
io o altro dal dolce amato giogo che n'ha messo al collo la divina providenza
nella corte romana, e si volle che io gli rispondessi, e lo feci col
. settembrini, 1-152: i popoli che formavano lo stato della chiesa erano fra
(210): la donna, udendo che desso era, piagnendo forte gli si
si gittò al collo, piangendo, che parea battuto. diodati [bibbia],
aggravandovisi con tutto il peso, così che lo fece traballare sconvolto, senza fiato.
caderesti di collo a la schifezza, non che agli schifi. varchi, 18-1-400:
, 156: è una gran croce questa che mi piomba ora sul collo; ma
: e come sarà mai sì crudele che a pietà di me non si mova
la giovane il vide, presso fu che di letizia non morì, e non potendosene
dié in collo al vento, monelluccia che butta all'aria le vesti.
capo... la baronessa giura che sinché campa lei non paga un baiocco.
: farlo attendere prima di concedergli ciò che chiede, tenerlo a bada.
. cecchi, 17-130: i'so che voi l'avete fatto allungare il collo,
avrà vago jacinto e jola, / che potrà dir: pur lì mi fero il
si dice fare il collo a uno che giuoca, facendolo perdere, il quale sia
di galline affamate, con un gallo che credo sia il bisnonno di tutti i galli
signor filippo è un vecchio pazzo, che trascura gli affari suoi per tripudiare, per
sua figliuola ha meno giudizio di lui, che gli fa spendere l'osso del collo
mettetevi un po'nei panni del padrone che vi paga!... l'osso
giusti, iii-174: tu sai la gioia che ebbi quando seppi che si erano levati
sai la gioia che ebbi quando seppi che si erano levati di sul collo il peso
di sul collo il peso di quegli stupidi che gli avevano calpestati per trentaquattro anni.
qui la cagion potresti dimandarmi / per che mi levo in collo sì gran peso,
casa e una vignuola; per il che, messo il collo sotto, feci
il collo sotto, feci tanto, che in pochi anni ragunai tanto avere, ch'
giogo di signoria, se non fosse che [ecc.]. marsilio ficino,
conte il suo debito chiede, / che se lo lasci por sul collo il piede
. nelli, 1-3-2: io non credo che uno debba lasciarsi mettere il piè sul
mettere il piè sul collo da chi che sia. berchet, 29: oh
oh ventura! e allo straniero / che il piè grava sul tuo collo,
o piegare costa, in presenza di soldati che non avevano fatto tutto il loro dovere
tenuti in collo per quattro lettere tignose che fanno. -prendere qualcuno per il collo
vuoi pigliare, / malgrado l'amicizia che ci lega? foscolo, iv-299: l'
volta afferrato nel collo quel ribaldo contadinello che dava il guasto al nostro orto. manzoni
per il collo e gettarlo in quella condizione che tanto temeva. bocchelli, 1-iii-149:
il collo. moravia, iv-291: che cosa farò?... è chiaro
farò?... è chiaro quello che debbo fare... andare da
morì di poi messer francesco pepi, che aveva presa in collo questa causa.
pezze di panno. -non si dice, che rompa il collo a due pezze di
a due pezze di panno, ma che le venda come si può. -rompersi
ariosto, 29-56: quanto è bene accaduto che non muora / quel che fu a
bene accaduto che non muora / quel che fu a risco di fiaccarsi il collo!
le pianelle alte mezzo braccio, per che fanno alle donne rompere il collo. garzoni
collo. giusti, i-378: narrano che in un luogo detto il mal passo,
mulo con una soma d'olio; e che il conduttore, persuaso che si
e che il conduttore, persuaso che si fosse fiaccato il collo, non volle
e scese giù con tanta furia, che due o tre volte ci corse poco non
gli scalini erano consumati, e dire che andavano scalze. -figur. andare
del peccato. aretino, ii-33: poi che la tua capar - bità ti vuol
, io ho pensato una via, che 'l signore non te ne parlerà più.
ricordogli a non sviare dietro a gente che non facciano nulla, che conducono i
a gente che non facciano nulla, che conducono i giovani per le taverne e ne'
. l. salviati, 20-51: che credev'egli il merendone? ch'io
chiabrera, 479: creder forse potrem che donna elvira, / col coprirsi di
ha tenuto più in collo di quella materia che per il fondo trae seco. vasari
, il subito allagamento del tevere, che alzato a dismisura rovinò il ponte sublicio,
allagati. viviani, 1-20: trovai che la prima pescaia colle sue sole tavole
, 22-17: né meno è vero che queste [inondazioni] siano effetto del gran
siano effetto del gran tenere in collo che fanno i venti marini tacque del nilo su
tenuti in collo da quelle altissime montagne che le circondano. -per estens.
buncinello tenesse in modo in collo, che il coperchio non si accostasse alle sponde del
rassicurossi e col brando frugolle / tanto che cadde, e se stesso riprese /
e se stesso riprese / dell'error che l'avea tenuto in collo. -assol
caterina da siena, v-60: l'indulgenzie che mi chiedi, m'ingegnerò d'accattarle
, m'ingegnerò d'accattarle con le prime che io dimanderò; non so il quando
dimanderò; non so il quando: però che io ho ristucchi gli scrivani della corte
consente, / tien tanto in collo, che vie più abbondo / po'doppo quella
: quando alcuno non dice tutto quello che egli vorrebbe o dove- rebbe dire,
grandezza e pompa dell'orazione, se colui che parla ha bon giudicio e dilingenzia e
le domande e significative di ciò che voi dire, ed inalzarle, e come
collocarle in tal parte e con talufficio privato che, dietro compenso, si occuordine,
, dietro compenso, si occuordine, che al primo aspetto mostrino e faccian conoscer
pubblico dipendente dal ministero del lavoro, che svolge gra vostra. g
, 1-1-257: sicuro, ch'io vo'che vo'le rivegghiate, e spesso.
. del rosso, 1-2-150: ogni volta che e'baciava u collo della moglie o
di grosse dimensioni e di peso rilevante che venga trasportato o spedito (involto
19-49: e colli e casse e ciò che v'è di grave / gitta da
di collo, per metonimia: 'ciò che si porta sul collo '.
'. collocàbile, agg. che può essere collocato. = voce
istituzione milanese [la tazzinetta benefica] che già nel nome rivelò un intento «
col paziente, la quale altro non è che collocamento, l'ultima determinazione per
cardo, 2-501: siccome la macchina che mette l'elice in movimento, non
l'elice in movimento, non occupa che uno spazio relativamente piccolo, è lecito
è lecito per conseguenza, al bastimento, che ne è provveduto, utilizzare una maggiore
... corrisposero pienamente all'intenzioni che il principe aveva lasciate trasparire sul collocamento
collocamento a -figur. riposo di quelli che, secondo lui, avevano lavorato già guittone
e ciò li à fatto chi? quelli che sono troppo. / de la
schiatta gentil sua stratti e nati, / che fun per 2. occupazione,
a pirandello, 7-273: io, che avevo già trent'anni e vi bono.
. boccardo, 1-723: noi crediamo che il fabbricante non possa giungere a lucrosi
, i-751: mi conviene quasi credere che quelle ova che hanno quel tempo che
mi conviene quasi credere che quelle ova che hanno quel tempo che non erano obbligati
che quelle ova che hanno quel tempo che non erano obbligati a consumar dietro alle
, i-258: quel mio lunghetto capitolo, che poi ho collocato fra le rime,
le rime, fu la prima e quasi che la sola poesia ch'io mai scrivessi
, ii-2-192: si stabili un nuovo censimento che mirava a collocare l'imposta sul valore
per forza diventar tiranno / di quel che, con affanno / e per altrui
, 13-64: un'altra, poi che le terrene some / lasciate avrà, fia
..; e quello io so che tu stimavi assai, vedervi aperta la via
figliuole con migliori e più onorati partiti che vi fussino. b. segni, 83
segni, 83: furono i patti, che la caterina, nata per madre di
... caso mai... che avesse avuto prima qualche intenzione di collocarla
. di gente povera non si direbbe che son collocate, se le non si sposano
le opere, uno ve n'ha che merita di venir qui ricordato, ed è
1-76: i miei scritterelli colloco su fogli che vivono, quant'essi, un giorno
prose ogni quattro anni, nelle effimere gazzette che nei periodi pre-elettorali funghiscono in tutti gli
(109): uscì dalla parte che gli veniva indicata, scusandosi, con una
sommissione, con un'umiltà affettata, che stentava a collocarsi nei lineamenti duri di
stamperia o qui o altrove, più presto che sarà possibile; quello è un
possibile; quello è un posto che mi conviene per tutti i conti
, e nel triste ozio, che da sette mesi lo divorava, si sarebbe
domandate, ma nella larghezza della cosa che noi trattavamo, collocate -componemmo, nulla
. machiavelli, 772: quelli nomi che ci sono incogniti ce li fa intendere
dei vizi collocati in persone né misere tanto che movano compassione, né tanto scelerate che
che movano compassione, né tanto scelerate che paia che meritino esser condennate a pena
compassione, né tanto scelerate che paia che meritino esser condennate a pena capitale.
collocato; e però non sono differenze che denno distinguere la natura di luoghi e raggion
marino, 10-32: onde s'avien che giri il bel sembiante / collocato e
collocati così: fra un teatro, che non ci toccava di entrarvi...
): un passeggierò avrebbe potuto credere che fosse una casa abbandonata, se quattro
assoluta indifferenza del gatto per tutto ciò che non è positivo e materiale interesse non
e materiale interesse non mi lasciano supporre che il di lui cuore sia accessibile alle
a riposo: si dice dell'impiegato che per limiti di età (o altra ragione
sm. (femm. -trice). che colloca, che mette, situa,
. -trice). che colloca, che mette, situa, sistema.
, nominato dal ministro del lavoro, che svolge la funzione di ufficio di collocamento,
nella locuzione, più piana ed agevole che non era dianzi, di un andamento
di un andamento sempre eguale; talmente che nel periodo la collocazione delle varie particelle
all'intelligenza il concetto in quel lume che lo faccia ravvisar meglio e nelle parti
grazie della stampa seguono la regola medesima che conduce il musico o l'architetto nel compartir
col- locazione '. termine pittoresco, che significa quello sparti- mento e accomodamento di
sparti- mento e accomodamento di figure, che si fa sopra un piano in tal
sopra un piano in tal modo, che gli spazi sieno concordi al giudizio dell'
quello spartimento ed accomodamento di figure, che si fa sopra un piano in tal
fa sopra un piano in tal modo, che gli spazi sieno concordi al giudizio dell'
concordi al giudizio dell'occhio, cioè che il campo sia in un luogo pieno
gli bisognava striderci, sempre nella speranza che fosse per poco, ancorché tutto facesse supporre
per poco, ancorché tutto facesse supporre che ogni tentativo di diversa collocazione sarebbe riuscito
sm. (femm. -trice). che interviene in un colloquio, interlocutore.
s. v.]: 'collocutore', che parla con un altro in dialogo.
più proprio, a due in colloquio, che 'interlocutore '. = voce
. collocutòrio, agg. letter. che si svolge in forma di colloquio.
si è una dolce affezione d'anima che s'accosta a dio, ed una familiare
cotone-collodio (v. cotone), che si presenta come un liquido limpido, incolore
evaporando, lascia sulla cute una pellicola che si raggrinza e che protegge) e
cute una pellicola che si raggrinza e che protegge) e per la preparazione di
. v.]: 'collodio', sostanza che si prepara col cotone sfilato o in
solforico e di acido nitrico concentrati, che poi si scioglie nell'etere d'onde
, carbonato e solfato di calcio, che si presenta come un minerale di colore
. colloidale, agg. chim. che si riferisce a colloide. - stato
aggettivo di 'colloide * (sostanza organica che ha sembianza di colla).
a colla. -sostanza colloidale: sostanza che viene secreta dall'epitelio follicolare della ghiandola
di sostanza colloidale da parte di cellule che la producono normalmente. 2. sm
un'altra. - colloide protettore: sostanza che accresce la stabilità di un sistema colloidale
m. -ci). medie. che si riferisce alla colloidoclasia, proprio della
lo zolfo colloidale, ecc.), che hanno un'azione stimolante del sistema reticolo-
. colloquiale, agg. letter. che ha i modi espressivi della conversazione (
gridando. e faticarono a persuadersi che la padrona fosse sola. colloquiatóre
loro colloqui uscivano sempre in lunghe dicerie che non avean più fine. parini, 170
parini, 170: l'intimo colloquio che passa tra il vecchio e il nuovo
nuovo poeta rimane misterioso, misterioso quel che vi s'insegna e quel che vi
quel che vi s'insegna e quel che vi si apprende, segreto di anime.
può lasciarci qui a quattr'occhi, che il nostro colloquio non è null'affatto
noi. carducci, 877: par che da questo nido pacifico / in picciol
e riceve lettere; raguna le pratiche, che loro chiamano colloqui, de'loro più
dal popolo fu chiamato rabieno; che ti rappresenta in una parola un uom colleroso
etti, 1-2: chi è costui che viene cosi d'improvviso ad attaccare tutti i
collóso, agg. simile alla colla, che ha la qualità della colla: che
che ha la qualità della colla: che contiene colla. g. del
paoletti, 1-2-99: se si trova che [il vino] abbia perduto quel
marmellata, miele denso d'odori (che faceva ridere di quell'acquetta collosa giallo-canarino
costituite da lastre spalmate di gelatina bicromata che si impressionano alla luce e vengono poi
preparate si stende poi l'inchiostro, che però è trattenuto solo dalle parti impressionate
m. cecchi, 6-3-3: part'egli che e'bisogni fidarsi oggidì di questi colli
: vicino è 'l dì, che le cervici altiere / e i colli torti
20-88: e concludon tra lor, che i colli torti / lascian sol di far
noi certi colli torti e grafifiasanti, che stimano peccato il portare un fiore in mano
2-216: i secoli antichi hanno abbondato egualmente che il nostro d'una certa razza di
razza di scrittori molto malvagia, e che dal comune delle genti è oggidì denominata de'
oggidì denominata de'collitorti, perché coloro che la formano hanno per la più parte
colli torti, / dirò: « che serve incrudelir co'morti? / parce
, 382: e i tuoi compagni che facevano anch'essi i sancu —
lotti, quel porco di fra'cola che distribuiva bollettini ai novizi? quell'altro
novizi? quell'altro collotorto di mio nipote che faceva salamelecchi a bixio e a garibaldi
passera, simile nelle penne all'assiuolo, che più comunemente è detto 4 torcicollo '
fu dato un colpo nella bocca, che gli passava di dietro alla collottola. ottimo
collottola. ottimo, i-426: dice che sopra le spalle di questo cacus, di
barberino, 1-71: se non fusse che tu se'alquanto mio parente, io ti
lancia v'ha appiccato, / tanto che fieramonte ne sospira, / perché dalla collottola
dalla collottola è passato, / sì che per gli occhi gli passò la fronte;
gli mise / il fier lurcanio un colpo che l'uccise. cellini, 1-51 (
parte entrò tanto dentro il pugnale, che io, sebben facevo gran forza di
grazzini, 4-442: se io sento che tu ne ragioni con persona, ti caverò
20-127: con un braccio il più forte che potè / di sovra la collottola il
capelli del capo invece della barba, che pochi hanno, li quali portano alquanto
f. frugoni, xxiv-1006: quello che sovrabbonda al volto scarseggia al capo,
ancorché succinto, perché succiso, acciò che non giunga a dilatarsi stagnante sugli omeri
collottola. giusti, ii-305: l'io che alle mie mani era dovuto star sempre
piegata sotto la livrea di me stesso, che è un sopraccapo, un fastidio insopportabile
questa seconda opinione... pare che abbia molto dell'equo e del ragionevole
, per le fraudi e per le collusioni che in tal modo si sogliono fare.
mi stenderò a farle tutti gli elogii che vorrei del suo spiritoso e filosofico libro
oltre la facile ed inevitabile collusione, che senza tiranneggiare i contratti non può esser
fra il procuratore di una parte, che s'intende colla parte avversaria a danno
tra il fallito ed un creditore, che s'intendono per sottrarre una parte dell'
di taluni pur provati dalla lotta, e che potevano apparire sotto l'accusa di collusione
, agg. ottenuto mediante collusione; che deriva da accordi illeciti ai danni di altri
avuta contanti », o veramente che dicendo semplicemente « valuta avuta »,
xviii). collusòrio, agg. che implica collusione, inganno. fil.
ugolini, 90: 4 collusorio ', che importa collusione inganno. per es
. diventò una voce normale, più che normale... faceva dei gargarismi.
.. sono un collutorio comune di che più o meno bravamente ci gargarizziamo,
colluttano. borgese, 1-322: quello che era certo era che i due avevano colluttato
1-322: quello che era certo era che i due avevano colluttato a lungo;
i due avevano colluttato a lungo; che l'uomo, profittando della solitudine del
imbriani, 3-65: dalla lotta eterna che conflagra tra popoli e popoli s'è
in colluttazione..., il ragazzo che pochi minuti prima era stato colpito di
colluviale, agg. proprio del colluvium, che riguarda il colluvium (cioè il deposito
deposito di fango argilloso e detriti rocciosi che si forma alla base di un pendio
di un pendio per effetto dell'azione erosiva che gli agenti chimici e meccanici esercitano sulle
..; e tra i forestieri finalmente che occupavano il primo appartamento, quasi ad
dovila, 1-4-72: non credesse sua santità che fossero pochi o deboli quei cattolici
fossero pochi o deboli quei cattolici che seguivano il re, ma la
valida parte della francia; e che con la lega concorrevano pochissimi nobili, ma
pres. di colmare), agg. che colma. targioni tozzetti,
targioni tozzetti, 11-1-282: notisi inoltre che le depo sizioni delle torbe
vin de'regni d'arno; / ma che sì come l'or brilli lucente;
l'or brilli lucente; / ma che nel bel cristal rida spumante; /
bel cristal rida spumante; / ma che 'l vaso colmando indi trabocchi. marino,
il sacco di pazzie, egli cornette che tal volta la non gli apra, se
alla porta. bruno, 3-973: io che porto d'amor l'alto vessillo,
1-61: la penombra della stanza, prima che eugenia nel tornare al suo posto girasse
frappe / cupo invischia. altra luce che non colma, / altre vampe,
guisa amor m'ha colmo, / che già trabocco, ché ne vien lo scolmo
/ da colmar di stupore ogn'uom che 'l mira. marino, 12-15: le
come / ina- sprano il dolor, che la tormenta, / ceneri, chelidri,
orrore. redi, 16-viii-141: spero che per mia quiete vorrà continuarmi il favore
291: chi mi venisse a riferir che tali / son di carlo i pensier,
alla persona, o alle persone, che ivi comparivano, ed era colmato di dimostrazioni
: con quali ordini e leggi a che si volva / questo arcano universo;
: lo colmava di baciozzi, tanto che, povera bestia, finì per farlo
, ii-116: una delle più gravi ingiustizie che soglian farsi ai degni uomini, si
, collocarli nella luce d'una età che senz'essi non sarebbe forse mai sòrta,
servirsi per mettere in chiaro non altro che le lor macchie, e la irragionevolezza
, 6 (90): è meglio che abbiate parlato così, che abbiate fatta
è meglio che abbiate parlato così, che abbiate fatta a me una tale proposta.
tempo truccato come il nostro, quel periodo che si è convenuto di chiamare clandestino,
strade è di tre sorti: conciosia che i pendìi saranno fatti o inverso il
il mezzo de la strada, il che s'aspetta a le strade più larghe
larghe; o vero da gli lati, che impediscono manco le vie più strette;
la fine. soderini, ii-29: il che si procurerà con alzar la terra da
calo dalle due bande in una fossa che riceva tacque e le sgorghi. viviani
le campagne] da soggezione sì miserabile, che il pigliar a colmarle con arno stesso
. trinci, 1-15: nelle pianure che restano troppo basse e soggette alle inondazioni,
degli stagni circostanti, nello stesso tempo che colle innonda- zioni colmavano di materie i
sentivo già ch'essi mi amavano e che io li amavo, e che tra noi
e che io li amavo, e che tra noi la grande lacuna degli anni
anni si colmava a un tratto, e che la loro sorte stava per congiungersi alla
latinamente 'columen ', è quel trave che giace a lungo sul comignolo, e
giace a lungo sul comignolo, e che tiene uniti tutti i cavalletti che mai
, e che tiene uniti tutti i cavalletti che mai possano occorrere in un lungo tetto
leonardo, 4-2-82: si liberano i paesi che son soggetti a questi stagni, facendogli
oblimazione, è il riempimento e rialzamento che si fa dei luoghi bassi colla belletta
, e così conducendo la terra, che l'acqua trae seco, a riempire
, a depositare le materie melmose, che trasportavano, il che ripetesi fino a
le materie melmose, che trasportavano, il che ripetesi fino a che si elevi la
trasportavano, il che ripetesi fino a che si elevi la superficie del terreno, che
che si elevi la superficie del terreno, che resta così sano e fecondo..
di primo ingegno, considerando le colmate che nel letto dell'eusino formano le arene
portate dal danubio,... predisse che coll'andar del tempo, spandendosi sulle
andar del tempo, spandendosi sulle terre che il contengono, non saria più stato
nievo, 1-29: quando mi contavano che basilio l'avevano veduto la mattina parar
canali, in zone determinate del mare, che impedisce la navigazione. 4.
4. colmata di monte: bonifica che si ottiene spianando la china troppo ripida
prolungato verso il basso in un tubo che si infila in un foro del cocchiume delle
... quella colmatura sarà ragionevole, che ad ogni braccio e mezzo sarà un
mezzo dito. 2. la parte che supera gli orli di un recipiente,
or pieno, or mezzo pieno, che io crederei volesse dire colmo e raso;
dire colmo e raso; se non che la parola « mezzo » mostra che porti
non che la parola « mezzo » mostra che porti seco un pò più che la
mostra che porti seco un pò più che la colmatura. 3. colmata.
, 12-10-359: siccome non è altro che pendice di monte che si profonda nel
non è altro che pendice di monte che si profonda nel mare, così non
]. 5. enol. operazione che si compie nelle botti (mediante il
corso debole nelle piene, e quelli che nell'abbassarsi perdono considerabilmente la velocità e
guglielmini, 32: goccia d'acqua che posta sopra una tavola, o
s'alzò una schiera d'uomini che stavano distesi e di corsa tutti
... è quel trave che giace a lungo sul comignolo, e che
che giace a lungo sul comignolo, e che tiene uniti tutti i cavalletti che
che tiene uniti tutti i cavalletti che mai possano occorrere in un lungo
gadda, 5-262: camini neri; che si adergono con vigore di torri al
, 3-506: tutti questi nondimeno desiderarono che... l'opera del concilio fosse
, per così dire, un colmigno che desse perfezione alla fabrica. 2
della croce, 23: l'anima che è amica di cristo,...
ponte in ponte altro parlando, i che la mia comedìa cantar non cura, /
un palagio e molto grande, sì che a guatarlo è una grande maraviglia.
misura maggiore, il punto estremo (che si può raggiungere sia nella fortuna,
un fatto, un evento, un'azione che superano per audacia o per malvagità ogni
riposare l'animo stancato e terminare lo tempo che m'è dato. idem, par
: e questo fu quel tempo, che verace- / mente dir posso ch'io fui
grande el colmo de mie guai / che tu non sai e non conosci el
. sacchetti, 193-36: io non veggio che tu non sie sì alto, che
che tu non sie sì alto, che più non puoi andare in su; io
in su; io veggio troppo bene che tu se'nel colmo della rota e non
rota e non ti puoi muovere, che tu non scenda e capolevi. f.
e di figliuoli, e non credeva che il cielo né la terra lo potessi offendere
i quali [infelici amanti], acciò che in loro compiutamente ogni colmo di miseria
... già pervenuta a quel colmo che non patisce accrescimento. sarpi, ii-502
, i quali non si trovò mai che fossero al colmo della gentilezza e dell'
oblio. idem, iv-1-312: pareva che, salendo la notte al colmo, la
pontremo- lese, senza trovare anima nata che resistesse. ed eccoti i croati a
conio di legno fatto al torno, che abbi un colmo da piei, che formato
, che abbi un colmo da piei, che formato facci sopra a tal cennare un
i piccolissimi colmi ed i cavi, che potessero intaccare la sua ultima circonferenza [della
in un catino aperto, altro non fa che un colmo, in cui rigonfia la
liguria, di queste case, più che a case simili a fornaci. hanno a
tegola di grandi dimensioni e fortemente convessa che copre il culmine del tetto. milizia
, ch'io non so'allamanno: / che il re ruberto, fonte d'avarizia
atteggiamento, le sue azioni); che è al grado più alto, che giunge
; che è al grado più alto, che giunge fin quasi all'eccesso, all'
formati da lo estremo mio dolore, / che se io potessi ben mostrarli fore,
mostrarli fore, / li ochi piagner faria che morte ha spenti. sannazaro, 8-120
, 8-120: rara era quella volta, che con li sacchi colmi di caccia non
di letizia e di contento, / che non la cape a ima gran parte il
se stesso ceco. alamanni, 7-i-314: che dolce salutar colmo di gioia / che
che dolce salutar colmo di gioia / che solo a ripensar mi fa beato.
, ix-336: ten vieni a me, che tutta fiamma e foco / ardomi,
disire. tansillo, ix-601: poi che spiegate ho l'ale al bel desio,
è uno de'[libri] singularissimi che si possan leggere, pieno d'ogni buona
87: ma sciocchi miei pensieri, / che da caduca femminil bellezza / cerco giorni
anima mia versan dolcezza, / più che dugento filli. marino, 313: il
. redi, 16-i-15: questo nappo, che sembra una pozzanghera, / colmo è
sì forte e si possente, / che per ischerzo baldanzosamente / sbarbica i denti e
placido placido, e avreb- besi detto che gli occhi suoi lagrimavano, ma che l'
detto che gli occhi suoi lagrimavano, ma che l'anima se n'era volata via
carducci, 951: premio del verso che animoso vola / da le memorie a
pascoli, 626: il canto, industre che pur sia, non m'offre /
ombrato d'olmi / e di marmi, che cinge la riviera, / e le
giardino colmo / di sera estiva, che un frusciar di petali / giù dalla
pareva di udirli, quei suoni trionfali che l'accompagnavano; erano solenni, ma
variamente in diverse parti cave e colme, che appena al tatto stesso si può dar
e si schiaccia e spiana tanto, che non giugne ben bene a tre palmi di
di quella de'giganti di mantova, che nel mezzo è più colma. magalotti,
di paglie il volto adombra, / che il caldo sole infesto / mal soffre e
è in quegli scambietti, dirò così, che fa la luce passando a traverso un
o convesso da amendue le parti, che si chiama lente per la similitudine ch'
colobio ', tunica senza maniche ma che però aveva certi prolungamenti in forma di
certi prolungamenti in forma di maniche larghe che discendevano quasi fino al gomito, adoperata
quanto il corpo, con pollice presso che inesistente, pelame ricco, brillante,
così la piccola fessura o cicatrice, che ha forma di un piccol labbro di
rimasta ne'tarsi dell'occhio feriti, e che non hanno potuto riunirsi.
, 219: 'colobòmo', nome di coloro che nascono mancanti di qualche membro, come
, x-2-286: il molle acanto, / che alla soave colocasia gode / intrecciar le
pascoli, i-262: fu egli, che non voleva la schiavitù e voleva l'
voleva l'uguaglianza con la libertà, che sparse le foglie di edera e di
su piede caprino / con occhi sì chiari che sembra / lùcergli tra i cigli tremore
e data d'edizione e simili, che si trova spesso in fine dei libri del
di triangolo col vertice in giù), che si riscontra talvolta nelle ultime righe di
vetroso, fragile, facilmente polverizzabile, che si ottiene nella distillazione delle resine di
con un pezzo di resina, di quella che più special- mente chiamasi pece greca,