, con fusto prostrato o rampicante, che può raggiungere i 4 m di lunghezza
un asin tanto mal disposto, / che non potea portar, non ch'altro,
, 5-5-838: già chiaman l'ortolan che più non tarde, / il soave popon
molto minore è il numero de'citriuoli che entra in una state in fiorenza per
fiorenza per la porta alla croce, che non fu el numero de'facchini che
che non fu el numero de'facchini che entrarono venerdì in casa nostra. carletti,
uva, le mangiano più volentieri acerbe che mature, e molti le usano condire
con il sale a quel modo verdi, che durano poi tutto l'anno. redi
i cocomeri o poponi o cetrioli, che siano: sono appena nati e li
alla caserma puntellata, la solita sentinella cenciosa che,... divide fraternamente con
. varchi, 8-2-94: d'uno che ha poco sale in zucca, non
3-60: ora [la mangiacarrube] vedeva che era un bel cetriolo, e l'
sciocca. caporali, ii-114: ma che fur poi scacciati da i ne- roni
e non so come si possa stare che d'un uomo di tanto acuto e
or chi vedesse il possente burato / che va come dal ciel cade saetta, /
* 90: così alla mia speranza, che a staffetta / mi trasse a roma
per vergogna, / ben me pare che cetto iogna. castra fiorentino, v-546-2
/ chiove e martieglie faite venire, / che sia cecto crocefisso / quel che fra
/ che sia cecto crocefisso / quel che fra noi è tanto visso.
co chelle terre, per chelle fini che chi contene, trenta anni le possette parte
libre xxvi per mezzo maggio per buolognini che i demmo. guittone, ii-256: fero
mi parve un mormorar di fiume / che scende chiaro giù di pietra in pietra,
e 'l più possente e ricco, che fosse in lombardia da azzolino di romano infino
. passavanti, 34: gli uomeni, che sono avvezzi agli agi,..
il corso, / scemando la vertù che 'l fea gir presto. boccaccio,
e del tornare, per mille casi che posson sopravvenire, niuna certezza ho.
levarono dicendo: « c'hai tu, che non fai altro che sognare? »
c'hai tu, che non fai altro che sognare? ». lorenzo de'medici
. lorenzo de'medici, 54: colui che di quel c'ha, sol si
/ ricco mi pare; e non quel che più prezza / ciò che non ha
non quel che più prezza / ciò che non ha, che quel che suo diventa
prezza / ciò che non ha, che quel che suo diventa. bembo, 2-114
/ ciò che non ha, che quel che suo diventa. bembo, 2-114:
[il quale] si dice eziandio che in ogni genere medesimamente e in ogni
, 5-1: tutti gli altri animali che sono in terra / o che vivon quieti
animali che sono in terra / o che vivon quieti e stanno in pace,
questo cartone fu la prima bella opera che michelagniolo mostrò delle maravigliose sue virtù.
. tasso, 6-ii-53: tu, che sì fiera il cor m'ancidi, e
53: [vedrete] quella che volta l'arco di cupido, conduttrice
del strai del dio d'amore, nodo che lega, vischio ch'attacca, chiodo
ch'attacca, chiodo ch'accoppia, orizonte che gionge gli emisferi. d. bartoli
quali ivi era uso continuo, pochi avea che gli stesser del pari, niuno che
che gli stesser del pari, niuno che l'avanzasse. parini, giorno, ii-1009
ii-1009: sol ne apprendi / quel che la dolce voluttà rinfranca, / quel
la dolce voluttà rinfranca, / quel che scioglie i desiri, e quel che nutre
quel che scioglie i desiri, e quel che nutre / la libertà magnanima. alfieri
foscolo, sep., 226: me che i tempi ed il desìo d'onore
, 1 (21): ragazzacci, che, per non saper che fare,
ragazzacci, che, per non saper che fare, s'innamorano, voglion maritarsi,
: sovente in queste rive, / che, desolate, a bruno / veste il
veste il flutto indurato, e par che ondeggi, / seggo la notte. carducci
per ogni vena irmi il sospiro / che fra la terra e il ciel sale
tornato dopo tre dì con gli occhi che ci vedevano e con una cifra turchina
: entrò una donna. ed ecco che ella si avvicinò a me, proprio a
si avvicinò a me, proprio a me che lo desideravo con tutto il cuore.
perplesse, brividi / d'una vita che fugge / come acqua tra le dita
strade, / questo vento indolente, che ora scivola / basso tra le foglie
tentare, come quello potesse osservare il che promesso avea. s. caterina de'ricci
non ci ha merito nessuno, per il che abbia avuto questo tesoro.
-riferito a senso al pron. personale che si può ricavare da un agg.
... fa'a mio modo, che ti consiglio del tuo bene. machiavelli
d'alcuno, e massime del tuo, che non mi offendesti mai. galileo,
nome e la persona mia in campo, che mai non fiatai di voi,.
amor, or mira s'hone / ragion che doler dia. paolo da certaldo,
avere a fare con uomini beneavventurati e che abbiano ventura ne'fatti loro. de
speranza, e tal acquista fede, / che per altrui salvar sé poco cura.
una natura libera e molto schietta, che ciò che portava in cuore aveva in
natura libera e molto schietta, che ciò che portava in cuore aveva in bocca.
dice per proverbio, non vi è giaco che valga. manzoni, pr. sp
di questa infelice; quel tanto cioè che basti a render ragione dell'insolito e
render ragione dell'insolito e del misterioso che abbiam veduto in lei, e a
motivi della sua condotta, in quello che avvenne dopo. cardarelli, 1-47: non
1-47: non c'è peccato / che io non abbia finora debitamente scontato. bacchelli
2-61: i padroni sono una genia che vicini ci vorrebbero scannare, lontani si
, 8-90: quelle tre facelle / di che 'l polo di qua tutto quanto arde
egli abbia tanta e tale contrizione, che sia sofficiente a tórre via tutto il
pena, cioè tutta la pena, a che altri è obbligato per li peccati.
, / madre benigna e pia, / che copre l'uno e l'altro mio
nevi e 'l ghiaccio, / di che vanno superbi in vista i fiumi.
.. questo è il diavolo di che io t'ho parlato. ser giovanni,
notte e 'l dì a'legami in che ella era avviluppata. lorenzo de'medici
« gentile * potersi chiamare quella cosa, che, secondo la umana perfezione, fa
perfettamente e con grazia l'offizio a che è ordinata. ariosto, 1-25: con
ramo d'albero rimondo, / di che avea fatto una pertica lunga, /
, dico, sono i modi con che i mariti si trovano ingannati. aretino
i pavoni e le lamprede, di che si empierono il ventre. chiabrera, 210
, / i bei colori / di che la guancia un tempo alma fiorì.
viscere, e tutto il rimanente di che siamo un composto. magalotti, 9-1-6:
9-1-6: poco però vi è a che rispondere, essendo quella responsiva ad una
accusar col luttuoso / singulto i rai di che son pie le stelle / alle obbliate
corda, quattro gran chiodi, con che diceva di voler attaccare il vicario a
a un battente della sua porta, ammazzato che fosse. leopardi, iv-15: esso
e più grave odio da coloro in che egli ottenne maggiore imperio. carducci,
i 334: hawi momenti storici in che le nazioni, dopo lente e lunghe modificazioni
nazioni, dopo lente e lunghe modificazioni che per una parte hanno operato su la religione
virtù occulte d'infiniti elementi il fascino in che ti sei compiaciuto. cicognani, 1-68
le testimonianze di glorie e vergogne di che ell'è zeppa. saba, 141:
. saba, 141: nella quiete in che l'anima è assorta /..
/... / sento una voce che ben ti ricorda. 3.
3-27: i figliuoli di messer mosca, che l'uno era arcivescovo,..
fra giordano, 3-60: or da che è ella, s'ella non si aopera
., 8-3: era già l'ora che volge il disio / ai navicanti e
la gente a piè e a cavallo che cavalcavano di volontà... sopraggiunsono
i nimici... in parte, che avendo voluto fare quello si poteva per
nostra gente, non ne campava testa che non fossono morti o presi. petrarca,
vita terrena è quasi un prato, / che 'l serpente tra'fiori e l'erba
breve spazio di tempo recarla a quello che io ho già dell'altro recate. fioretti
, 11 quale avea otto anni, che li quattro era stato ritropico. storia
bastonata un nasserì / da ogni peccator che fanno oltraggio. de jennaro, 55:
e vegno a dimostrarmi / a te, che italia il suo bel grembo asconde,
con quello animo e con quella speranza che si pigliano le imprese iuste. ariosto,
ariosto, 13-37: con quell'agevolezza che si vede / gittar la canna lo spa-
fierissimo pensiero e dentro vi si fermò, che fosse da ordire una trama a machinare
da ordire una trama a machinare il modo che la donna si facesse morire. vasari
parecchi anni intorno a una tavola, che michelagnolo gli aveva dato un cartone.
, 6-i-102: e 'n quella guisa, che 'l vermiglio suole / cangiarsi in rancio
18-210: tenevano il saverio in quell'amore che padre, e in quella reverenza che
che padre, e in quella reverenza che santo. vico, 652: il qual
osservammo sulla storia romana, da'tempi che romolo fondò roma. patini, xviii-73:
con nobil portento / ruppe lo stuol che a lui venia d'intorno. alfieri
1-243: a te mi serbo; infin che sorga il giorno / che tu,
; infin che sorga il giorno / che tu, non pianto, ma sangue nemico
care e benedette / l'antiche età, che a morte / per la patria correan
sanctis, iii-293: a quel modo che il realismo tirò la filosofìa dalle astrattezze
216: quei giorni di novembre, che fa bello, / che si colma
di novembre, che fa bello, / che si colma la botte del buon vino
, iv-1-191: parlava allo stesso modo che un uccello gorgheggia, con modulazioni canore
modulazioni canore, talvolta con successioni di suoni che non eran parole. saba, 344
. saba, 344: al tempo / che la vita più degna era e più
a volte, repente, un'ora che il tuo cuore disumano / ci spaura e
tuba, impettiti e buffi: erano ebrei che andavano e tornavano dalla sinagoga, in
sinagoga, in quei giorni d'ottobre che ci sono le loro feste. pavese,
un mattino tranquillo, una domenica di sole che la gente va a messa.
7-49: trombadori, comadori, e coloro che la trombetta suonano, sono coloro che
che la trombetta suonano, sono coloro che alle loro boci si comincia la battaglia
per lo solingo piano, / com'om che toma alla perduta strada, / che
che toma alla perduta strada, / che 'nfino ad essa li par ire invano.
e andarono sopra l'isola di maiolica che la teneano i saracini. lorenzo de'
ben quadrata; / con quelle ciglia che pare una festa / quand'ella l'alza
... mi pasco di quel cibo che solum è mio e che io nacqui
di quel cibo che solum è mio e che io nacqui per lui. vasari,
una tavola dell'adorazione de'magi, che v'è su molte cose belle, massime
per nuora una zambracca sucida, / che non si sa di chi la s'
terra, ricchi di quella dolce mercatanzia, che il guadagnarla era costato loro non altro
guadagnarla era costato loro non altro, che un sollazzevole diportarsi. manzoni, pr
, 17 (291): un religioso che, senza farvi torto, vai più
, vai più un pelo della sua barba che tutta la vostra. settembrini, 1-14
odi latine in onore di certi santi che io non so donde li cavava. nieri
sempre in coppaio a pigliare certi suoi arnesi che ce li lasciava apposta. e.
dormenti fattorie in cima alle colline, che intorno non s'incontra anima viva. pavese
nella torretta della piccionaia, una soffitta che ci si saliva per la scala grande.
preceduto da di o da (in frasi che esprimono un mutamento). serdonati
serdonati, 7-637: di trecento e più che erano, si ridussero alla somma di
... diventa, di verme che era, una mosca. nievo, 51
. nievo, 51: altrettanto girevole che la era e arrogante nel congedare,
verbo essere, per rafforzare l'aggettivo che precede (in frasi esclamative).
209: or non sa'tu, pazzo che tu se', che s'e'fusser
sa'tu, pazzo che tu se', che s'e'fusser dieci assassini, ch'
,... e come degno che siete per voi stesso d'esser servito
, prego, consiglio, / pazzerella che sei. g. c. croce,
, matto, bismatto e senza cervello, che sei. d. battoli,
di cuore, e ciechi di mente che erano! chi avea convertito il mondo alla
, 9 (154) 2 gran cervellino che è quella signora! nievo, 104
nievo, 104: furfantalo! scapestrato che sei! non la farai la seconda
. monti, 488: povero minchione che tu sei! e non la vuoi capire
machiavelli, 877: io, come peritoso che io sono, mi sbigotti'tutto.
. panzini, iii-492: il signore che spiegava, da buon storico che gli è
il signore che spiegava, da buon storico che gli è, si astenne dai commenti
de le comedie e tragedie latine, che non si possono transmutare, quello medesimo
non si possono transmutare, quello medesimo che oggi avemo; che non avviene del volgare
, quello medesimo che oggi avemo; che non avviene del volgare, lo quale
al dittator sen vanno strette, / che delle nostre certo non avvenne.
fiume d'arno il ponte vecchio, che ancora fu segno di future avversitadi alla
altro abbandonava,... e, che maggior cosa è, e quasi non
malvagie maniere di mentire / mi par che sien, secondo quel ch'intendo. /
/ l'una si è di que'che vuol covrire / lo ben altrui,.
arlotto, 172: ho detto nel proemio che se ne empierebbe ogni gran vilume di
le avessi a notizia tutte, 11 che è 1 impossibile. machiavelli, i-976:
alla dignità del cardinalato trasse. il che tanto fu più notabile quanto, fuora di
grado condotto. guicciardini, 259: bisogna che a fare questo effetto concorrino in uno
questo effetto concorrino in uno medesimo, il che è cosa rarissima, prudenzia, tesoro
poteva ed entrava in tanta collera, che voleva sgarrare le mani che stessino ferme
collera, che voleva sgarrare le mani che stessino ferme; e mentre che e'borbottava
mani che stessino ferme; e mentre che e'borbottava, o gli cadeva la
da poggiare o veramente i pennelli, che era una compassione. guarini, 339:
aspettassi ^ un cotal poco. il che feci. sarpi, i-37: il levar
de'quali traevano emolumenti da questo. il che anco impediva da levare li regressi,
ragione dalla fortuna della vittoria: lo che fu consiglio della prowedenza divina, acciocché
genti barbare e di cortissimo raziocinio, che non intendevan ragione, da guerre non
, invece di correggere le usurpazioni, il che non va mai scompagnato da violenza,
de'latini, nella pronunzia; il che non si distingue ne'francesi. de sanctis
terra ancora presente al dannato. il che dà all'inferno una vita piena e
son tutto, ciò vien a dire che la voleva tutta per me; il che
che la voleva tutta per me; il che se non costituisce amore e di quel
altrettanto risoluti a non giudicare gli uomini che dalle loro azioni: che è del resto
gli uomini che dalle loro azioni: che è del resto il più inesorabile modo
parte è da stimare: una da che, e l'altra da cui è data
altra da cui è data. da che: che sia da scienzia e da vertù
cui è data. da che: che sia da scienzia e da vertù; da
scienzia e da vertù; da cui: che sia da boni e da onore.
naturalmente desiderano di sapere. la ragione di che puote essere ed è che ciascuna cosa
ragione di che puote essere ed è che ciascuna cosa, da previdenza di propria
1 -intr. (46): di che gli occhi miei... presero
cose] si travagliava mediocremente, di che io mi rallegravo. bruno, 42:
: non possea reciprocarsi l'amore -del che era la caggione che quella er'amica
l'amore -del che era la caggione che quella er'amica, come si dice,
e solidissima non meno della terra; di che mi è argomento assai chiaro l'esser
riceverlo in nave dimostraronsi pronti. per che egli, acconce le sue armi sulla
gramatica si apre la filosofia sulla logica che si dice « di arnaldo », tutta
tutte lontane dal comun senso volgare; con che si vengono a convellere ne'giovinetti quelle
prepia. leopardi, ii-135: nel che credo assai ma assai meno di quel che
che credo assai ma assai meno di quel che si dice. de sanctis, lett
da quella e star con cristo: al che è via la contemplazione e la preghiera
delle proporzioni lineari;... nel che si richiamava a quanto aveva detto aristotele
di indefinito relativo nelle locuz. come che, donde che, dove che,
nelle locuz. come che, donde che, dove che, quando che:
. come che, donde che, dove che, quando che: in qualunque modo
donde che, dove che, quando che: in qualunque modo, in qualunque
io mi volga, e come che io guati. boccaccio, 8-69: di
storia di rinaldo da montalbano, quando che si venisse nel volgar nostro,.
non par già ella di più antica lingua che le novelle del predetto sacchetti.
. -locuz. avverb. quando che sia, dove che sia, come
. avverb. quando che sia, dove che sia, come che sia (scritte
sia, dove che sia, come che sia (scritte anche unite): un
, 1-120: speran di venire / quando che sia alle beate genti. passavanti,
, 38: avranno fine, quando che sia, li nostri gravi tormenti. boccaccio
169): non potremo noi trovar modo che costui si lavasse un poco dove che
che costui si lavasse un poco dove che sia, che egli non putisse così fieramente
lavasse un poco dove che sia, che egli non putisse così fieramente? bembo
? bembo, iii-304: dicesi quando che sia, come che sia,..
iii-304: dicesi quando che sia, come che sia,... e vagliono
doveva avere ancora necessariamente fine, quando che fosse. alfieri, i-95: avea
animo [l'intenzione] di attendere quando che fosse ad impieghi diplomatici.
. 8. locuz. -il che: per la qual cosa. novella
novella del grasso legnaiuolo, xv-770: il che tenendosi da lui un poco scornati,
ingiuria vendicare si potessero, disse quello che aveva primo mosso le parole: -e'se
un'altra volta. -con che: alla condizione che. legge generale
. -con che: alla condizione che. legge generale del sale, n
a chi più loro piacerà; con che un anno avanti debbano farne consapevole il
consapevole il provveditore. -di che, il di che: in seguito alla
. -di che, il di che: in seguito alla qual cosa,
onde. compagni, 1-20: di che si generò molto scandalo, e pericolo
. villani, 8-86: il di che avvenne ultimamente, che cinquanta cavalieri e
: il di che avvenne ultimamente, che cinquanta cavalieri e pochi pedoni corsono e
sue cose messe in abbandono; di che le più delle case erano divenute comuni e
così l'usava 10 straniere, pure che ad esse s'avvenisse, come l'avrebbe
gente d'arme, fu assalito; di che convenne che tutti si fuggissono a sproni
arme, fu assalito; di che convenne che tutti si fuggissono a sproni battuti,
non era vero la cantafavola loro. di che i corbi, rispondendo, dissono:
raccontò. bembo, 1-140: mi raccontò che, dormendo egli questa notte prossimamente passata
quale io venni... di che egli a guisa di conosciuto mi ricevette e
celimi, 1-101 (238): di che io fu'chiamato in una di quelle
drago finisce il suo corso; del che han fatto nova astronomia.
fatto nova astronomia. -per che, per il { lo) che:
-per che, per il { lo) che: per la qual cosa. dante
., 3-1 (273): per che l'una, che alquanto era più baldanzosa
273): per che l'una, che alquanto era più baldanzosa, disse all'
altra. guicciardini, i-49: per il che ritenuti dai magistrati furono...
. soderini, i-61: per il che avviene che nasce grand'impeto e moto
soderini, i-61: per il che avviene che nasce grand'impeto e moto.
impeto e moto. -senza che: inoltre. bembo, 2-19:
inoltre. bembo, 2-19: senza che uso de'provenzali per aventura fia stato
, istesso 'e dell'altre, che dalla s, a cui alcun'altra consonante
, cominciano, come fanno queste. il che tuttavia non si fa sempre; ma
fassi per lo più quando la voce, che dinanzi a queste cotali voci sta,
per ischifare in quella guisa l'asprezza, che ne uscirebbe se ciò non si facesse
, sanza grazia,... sanza che, quando bene tutte queste cose potessino
e'giudici sì animosi e sì virili che non per questo mancheranno di fare quello
non per questo mancheranno di fare quello che sanza eterna infamia non possono fare el
el contrario. -in men di che: in minor tempo di quello che
di che: in minor tempo di quello che ci vuole a dire: * che
che ci vuole a dire: * che '. g. m. cecchi
/ tutt'a dua in men di che a porta inferi. sassetti, 194:
, si pongono i venti di fuori, che escono del mare, detti da costoro
riducono al segno solito in meno di che. 9. ant. riferito a
null'ama male, / ni mette in che no ama operazione. boccaccio, dee
forse alcuni dubbi hai intorno alla fede che io ti dimostro, dove ha maggiori maestri
uomini in quella [in roma], che son qui, da poterti di ciò
son qui, da poterti di ciò che tu vorrai o domanderai dichiarire? machiavelli
, 455: di tutte le arti, che aveva ed ha più di questi sottoposti
2-74: la serva di casa diceva che io andavo colassù a recitare il breviario
gradi più elevati della gerarchia politica, che raccolgono in sé gran parte del potere
162: io lo so di sicuro, che a malincuore si comandò di colassù l'
nelle forme. -anche: il prodotto totale che viene fuso e spillato da un forno
: purissimo reverendo, la responsabilità forse che vuol misurarla come la forma misura la
ogni cosa nostro, si fece una colata che non se ne aveva memoria *.
figur. d'annunzio, v-1-20: che il fuoco fatichi sinché tutto il metallo
eruttivo allo stato più o meno fluido che scorre lungo un pendio. -per estens
ojetti, i-238: certo puoi immaginare che l'epoca terziaria e i parossismi vulcanici
] bagnarmi al lume della luna / che sugli embrici scorre come rivo / di freschissimo
freschissimo latte; abbrividire / alla carezza che li tinge in rosa / sul far
al solleone / del meriggio sostar, che li trasforma / in colate di lava incandescenti
fango: fenomeno di smottamento di versante che avviene in terreni argillosi accompagnato da scorrimenti
a risortire, risputando fuori tutto quello che c'era in casa, seggiolette,
di falde sul versante di un monte, che ricorda nella forma l'assestamento dei ghiacciai
alberti, 216: 'colata *, addolcimento che si fa nel basso del vascello fra
tannino contenuto nelle noci di cola, che si presenta sotto forma di polvere rossa
. colaticcio, agg. disus. che cola, che goccia, che scorre
, agg. disus. che cola, che goccia, che scorre lentamente.
. che cola, che goccia, che scorre lentamente. cattaneo, iii-1-424:
sangue. 2. agric. che cade da sé dalle piante una volta
la cera colata dalle candele o la materia che, nelle fornaci o nelle fucine,
generale del sale, 59: furti, che giornalmente seguono alle moie di sale,
simili, dicesi quella parte di materia fusa che scorre fuori del proprio luogo, o
: una malinconia di finestre e vetrate che ricevevano un colaticcio di luce dai cortili dove
. soderini, i-249: i luoghi che si tengono per raccorvi dentro ogni grassume
si tengono per raccorvi dentro ogni grassume che venga da qualsisia colaticcio di marciume,
i pozzi; ma il popolo diceva che era l'acqua potabile inquinata perché il
colatìo, agg. ant. colaticcio, che cade da sé a maturazione (riferito
. colativo, agg. ant. che cola, che scorre con facilità.
, agg. ant. che cola, che scorre con facilità. af.
colativo e debole. 2. che ha virtù lassative (una bevanda, un
similitudine nel por mente ad alcuni, che andavano rimettendo il sego colato dalla candela
cavano i sughi e le sustanze migliori, che pe'pori colate nelle vene e nelle
. d. bartoli, 34-123: or che ogni vino, per quanto esser possa
pregni. pavese, 8-18: anche ammesso che io abbia raggiunta la nuova tecnica che
che io abbia raggiunta la nuova tecnica che cerco di chiarirmi, va però da
di chiarirmi, va però da sé che sparsi qua e là si trovano tratti colati
3. figur. e letter. che si è diffuso, si è introdotto
, 2-5: aveva una giacchettina di velluto che gli pareva colata addosso, una cravattina
pareva colata addosso, una cravattina rossa, che bisognava osservarla per forza, il suo
alla shakespeare colle sue brave punte triangolari che gli coprivano mezzo il panciotto.
] serà tut adomato, / bianche plui che no è neve né de flore de
plui de l'auro colato, / che 'l sol, quand el se leva,
cosa per oro colato: ritenere ciecamente che tutto ciò che viene detto corrisponda a
colato: ritenere ciecamente che tutto ciò che viene detto corrisponda a verità assoluta.
prendere come oro colato tutte le minchionerie che gli vengono fuori della bocca. comisso
oggi è in un tale disordine mentale che è pronto ad accogliere tutto come oro
] e suff. chimico -alo, che indica i sali. colatóio, sm
, con il fondo tutto forato, che riempito di cenere e di acqua cola
: se voi avete fantasia della cenere che gettano via le nostre fante, quando
da ranno, fate vostro conto, che tutto il paese sia una cosa tale.
l'uomo si pruova nella bocca di quello che lo loda. carena, 1-205:
, ne'quali stanno due piccioli buchi, che spurgano la saliva a guisa d'un
del capo ond'esce la rema, che anche dicesi cribriforme. 7. marin
2-366: * colatoio ', quella corda che passa per le bigotte delle sartie,
: 'colatoio', piccolo passaggio o canale che vedesi attorno i ponti ne'piccoli bastimenti.
(femm. -trice). ant. che cola, che filtra un liquido.
). ant. che cola, che filtra un liquido. vallisneri, i-9
. 2. sm. operaio che, nell'industria siderurgica, è addetto
l'ingegnere andrà sul luogo, e che il comune gli farà osservare che la linea
e che il comune gli farà osservare che la linea tracciata porta l'acqua salsa
bencivenni, 5-31: sono di quegli che danno la infusione, non la colatura
candele. d'annunzio, v-1-655: che avremmo sentito se avessimo saputo là presente
certa gruma, tartaro, o pietra, che vogliamo dire, te quali in
colaùro, sm. tratto del canale che mette in comunicazione ima valle da
. = voce veneta, che in italiano corrisponde a colatore. colazionare
polli ta e buona collezione. coliazionati che fumo, dextramente or uno or l'
colizióne), sf. leggero pasto che si fa al mattino appena alzati, per
pane. -anche: i cibi stessi che vengono consumati durante la colazione.
messer lionello suo figliuolo a dirli, che il re suo padre volea venire a fare
e tanto caminò nante del- l'altri che la sera arrivò allo ospicio nante tutti l'
compagni. pulci, 3-42: truova cosa che faccin collezione, / se v'è
come egli scuffia, quel ghiottone, / che debbe, come il can, rodere
fare collazione cum voi, e pigliarò modo che la lassaremo sola cum la persona vostra
orologio del mondo è quello de'villani che mai falla, perché si sentano al ventre
malmantile, 1-58: 11 primo mangiare che si fa fra l'alba e il mezzo
: vi contentate, signora zia, che andiamo a far colezione? g. gozzi
cena. foscolo, v-138: l'esortai che se n'an dasse a
quella notte dormire di buona voglia; e che domattina dopo la mia colazione avrei saldato
terre di sua eccellenza non credo io che producano di che apparecchiarmi solamente una colazione
eccellenza non credo io che producano di che apparecchiarmi solamente una colazione. tommaseo-rigutini,
, per mettere la pace, disse che era ora di far colazione. alvaro,
, l'odore delle granite di limone che si servono nei caffè, con un panino
il mangiale una volta il dì, allegando che duo pasti gli uccide; e
vino, e iersera a colazione appunto, che leggevo la vostra lettera,..
è andata a colazione dalle sue sorelle che abitano presso san pietro, e tornerà
. -colazione al sacco: merenda che generalmente si fa in campagna durante una
una colazione diplomatica, non avrei immaginato che quel signore anziano fosse un padre gesuita
; per la sua destrezza fu ordinato che la alessandra pigliassi in mano una confettiera piena
garzoni, 1-369: con tutto il rimanente che porremo in tavola, parte da dar
carne egli fe'dare / a rotolando, che a berta tomone; / alla
stanza, colazione di caffè e latte che fo da me, e altra colazioncina
pericoli del navigare: e inorridii pensando che sarebbe stato di me se in cambio
la pace meglio sarebbe firmata a potsdam che a versaglia, firmata e garantita dal
, sm. la politica economica protezionistica che in francia caratterizzò l'ultimo periodo del
colbert, statista francese del sec. xvii che attuò una tale politica economica.
(plur. m. -i). che concerne il colbertismo. boccardo,
ligio a quelle massime proibitive e regolamentari che da lui presero il nome di sistema
una folla di restrizioni e di vincoli che, se apparentemente giovavano al commercio nazionale
si colca la sera sano e salvo, che è trovato morto la mattina in sul
, per caldo e zelo, più che marmo / mi trovo fermo di servirla
prato. ariosto, 30-86: convenne che nel letto si colcasse, / e più
, il detto, di addormentarsi subito che si colca, e dormito due ore,
dal sonno. forteguerri, 30-73: vede che prima di col- carsi in esso [
è tratta in dietro verso il risuscitato che, sciolto dalle bende, sanato della
fa lo su tomo et ad nui pare che si colchi. boccaccio, i-100:
. boccaccio, i-100: ma poi che l'aere a divenir bruna / incominciò,
8-83: ella aveva un marito infermiccio, che due ore stava levato e due dì
colchiceìna, sf. chim. alcaloide che si ottiene per idrolisi della colchicina con
e dal sufi, chimico -ina, che designa gli alcaloidi. colchicinizzare,
, sorretti da lungo tubo perigoniale, che esce direttamente dal bulbo-tubero squamoso; nella
fra le quali matura il frutto, che è una cassula; è pianta velenosa
di vacca particolarmente si dà a quegli che avessero bevuto il colchico, la cicuta
... sorta di pianta bulbosa, che fa ne'prati e ne'giardini,
del suo fiore. si crede anche che avveleni i cani. tommaseo [s.
tralci su per gli oppi. / fa che il colchico dia più tardo il fiore
era tranquilla / in quel mattino chiaro che salii / tra i vigneti già spogli,
o mio piccolo sufolo! / sei tu che spandi, / lassù pel cielo di
, propriamente 4 della colchide ', che si riteneva regione famosa nell'antichità per i
e delle coste frastagliate, dei monti che si levavano su dalle acque terse in un
gozzano, 44: domani si morrà. che importa? oggi / sorride il coleo
invalide. 2. agg. che ha il colore del fiore del colchico.
un bel ferro purgato massellato, levigato che pare acciaio. = v.
(considerato come ultima delle intelligenze separate che imprimono le forze sostanziali alla materia e
collettiva '. colcosiano, agg. che si riferisce che è proprio dei colcos
colcosiano, agg. che si riferisce che è proprio dei colcos.
antica denominazione del perossido di ferro, che si ottiene mediante la calcinazione del proto-solfato
di spagna qulqutdr 4 vetriolo ', che sembra alterazione del gr. xdx- xocv&oc
da barberino, ii-272: non pestar aqua che non divien colda. pulci, vi-133
m. -et). farmac. che ha la proprietà di favorire l'afflusso
, sf. medie. operazione chirurgica che consiste nell'asportare parzialmente la vescichetta biliare
provocante lieve dolore e abbastanza rara che interessa il sesso femminile soprattutto nell'età
]:. colecisti, lo stesso che cistifellea >. colecistite, sf
medie. infiammazione della vescichetta biliare, che colpisce più frequentemente il sesso femminile,
m. -ci). farmac. che ha la facoltà di provocare la contrazione
e nervosi); la sostanza stessa che provoca tale azione. <
, sf. medie. tecnica radiologica che, sfruttando la proprietà di numerose sostanze
l'immagine radiografica della vescichetta biliare che si ottiene mediante la colecistografia.
e suff. medie, -ite, che designa le malattie di carattere infiammatorio.
. anat. condotto escretore della bile che segue immediatamente il dotto epatico e va
dicesi quel canale o dutto della bile, che è formato dall'unione del canale biliario
pigmento verde derivato dall'emoglobina, che si forma nel sangue in seguito
, con lucentezza vitrea adamantina, che si presenta in cristalli prismatici o
nome del geologo a. ph. coleman che 10 scoperse. colèmesi
farti piacere, o giove, voglio credere che una manica ed un calzone vagliono più
par di calzoni, e... che un mezo uomo é meza bestia non
, i-142: sappi, tullio, che da qui a diciotto secoli, in
padroni miei colendissimi, voi mi giurerete che non v'è uno in cento di voi
. membrana a forma di sacco che protegge avvolgendola la radichetta delle graminacee e
protegge avvolgendola la radichetta delle graminacee e che durante la germinazione è da questa perforata
. v.]: 'coleorizza', guaina che avviluppa la radicella delle graminacee ed altre
d'alberti, 217: 'coleottero': insetti che hanno ali cartilaginose, o crostacee come
ritentar la corda / dallo stagno che affossa / giunchi e nubi, stormire dei
, tardo ai fiori / ronzio dei coleotteri che sug- gono / ancora linfe,
solo uno sciame di coleotteri neri che volavano e si posavano sulle calle
, ridotta a una semplice guaina che ricopre le foglie sot tostanti
malattia infettiva, contagiosa ed epidemica, che ha il suo centro d'origine ed
, 8-257: quell'acuto e doloroso flusso che con greco e antico nome dicesi colèra
si genera gran copia di bile attivissima, che poi nell'autunno contribuisce a suscitare le
putride, sì gastriche o mesenteriche, che universali. dizionario di sanità, i-143:
di materie acri per lo più biliose, che ripiglia in diversi intervalli vicinissimi gli uni
vicinissimi gli uni e gli altri e che in 24 ore porta via il malato.
colera morbus, colera morbo. malattia che consiste in reiterate evacuazioni di materie biliose
, la guerra, il choléra, che cosa sono? scomparse un po'più repentine
. settembrini, 1-79: il cholera che aveva devastate molte contrade d'europa,
si sparse per il paese una notizia che mozzava il fiato in bocca a tutti
notte tornò il maestro di casa per avvertire che l'alloggio era trovato, e il
erano morti. pea, 3-233: dicevano che
, ii-316: quel vigliacco del farmacista, che ci ha buttato la polverina del colera
nel potente regno / e sopra quello che ricchezza cole / priva sua vita col
di duol sempre al loco tomo, / che per te consecrato onoro e colo.
ne la adulazione, / (l'arte che più tra noi si studia e cole
, i-53: son tremila anni ornai che 'l mondo cole / un cieco amor,
erge ad ecclissar quel sole, / che spira in mezzo a la pietà spaventi
m ater dona, i-107: queste carte che pindo ammira e cole / e ch'
ch'ai sol vi diede; / voi che la grecia cole, e il mondo
. -ci). farm ac. che ha la proprietà di eccitare la secrezione
; il farmaco o la sostanza che possiede tale proprietà. = voce dotta
-ci). proprio del colera, che si riferisce al colera. cattaneo,
sm. (femm. -a). che è malato di colera, persona affetta
c'è un santo: quel vescovo che, mi pare, è morto assistendo i
coleroso forse moribondo, quel medesimo che stamani sanissimo passava in rassegna i viveri
). medie. tumore benigno, che si forma per lo più sull'osso temporale
, e quasi insolubile nell'acqua, che si estrae dalla colesterina mediante l'acido nitrico
radianti, e solubile nell'alcool, che costituisce la parte cristallina d'alcuni calcoli
iv-146: 'colesterina '. sostanza indispensabile che è nelle cellule e nel sangue.
della formazione degli esteri del colesterolo, che si trova nel siero di sangue,
: * coliambo ', specie di verso che signi fica 'giambo zoppo'.
non possiamo adottare, per lo più, che l'antispasto (giambo e trocheo
presente nel canale intestinale dell'uomo, che in determinate circostanze può diventare virulento ed
in maggior misura il colibacillo), che comunemente sono saprofiti del tubo digerente e
comunemente sono saprofiti del tubo digerente e che possono violentarsi in svariate occasioni, dando
da finire. caro, 16-99: ciò che cuccoveggiava, era, o menzogna,
, con riferimento a questioni varie, che venivano presentate alla disputa, anche solamente
e rapidissimo battito, un caratteristico volo che sembra tenerli sospesi nel vuoto; i
rubino allo smeraldo sommandosi in un'iridescenza che è fatta di oro, di fiamma,
e dei coccodrilli; curatele: sperate che ne vengano fuori dei colibrì e degli
crescenzi volgar., 1-4: l'acqua che è molto calda, dissolve la colica
): avvenne adunque in quel tempo che il tedesco padrone di paolo partì da
lombardia e poi ne la magna, che volendo partire da acqua- pendente fu sovrapreso
pendente fu sovrapreso da una fiera colica che in tre dì lo fece morire.
] male è una specie di colica che viene con... veemenzia. vallisneri
si chiamano 'colica'tutti i dolori, che si provano nel ventre; ma questa espressione
è impropria, poiché non dovrebbe esprimere che quelli che passano nel colon. l'
, poiché non dovrebbe esprimere che quelli che passano nel colon. l'uso però
questo nome a tutti i dolori acuti, che si provano nello stomaco e negli intestini
colica si distinguono secondo le cagioni, che la producono, 0 pure secondo le
producono, 0 pure secondo le parti che ne vengono affette. tali sono la
', quella dei pittori, e quella che 1 francesi dicono del poitù. monti
e con tanta regolarità di periodo, che non si è chiuso occhio né giorno
vennero vomiti violenti, e coliche. pensai che m'avessero avvelenato. giusti, v-161
. giusti, v-161: so anch'io che il dolore è amico dell'ingegno e
deledda, iii-483: fu un male che si manifestò subito con violenza. il toro
toro muggì, con un lamento cupo che risonò nel grande silenzio del tramonto come
bere [l'acqua termale] e pareva che ciascuno aspettasse dall'altro l'esempio
). provocato da colica, che ha i caratteri della colica.
formano archi da cui escono i rami che si recano al colon. -4 vene coliche'
pietro ispano volgar., 2-23: nota che la colica nasce per ventosità rinchiusa
e quindi si dicono colici quelli che hanno male dal lato ritto dal
(bue, pecora, ecc.) che si presenta sotto forma di polvere
solo genere colymbus comprendente cinque specie, che vivono sull'acqua tuffandovisi e immergendo- visi
redi, 16-iii-176: i tuffoli, che sono i colimbi de'greci, e
greci, e tutti gli altri uccelli che si tuffano e predano sott'acqua,
specie in quello nervoso), che ha la proprietà di promuovere la
, attuando così un processo intracellulare che è in diretto rapporto con le funzioni nervose
colino, sm. utensile da cucina che serve per colare il brodo,
.]: 'colino', arnese da cucina che ha un velo detto staccio,
un velo detto staccio, o che è di stagno bucherellato fitto;
le patate passate al colino e imburrate, che stuccano come calce viva gli strati
. medie. malattia, assai diffusa, che consiste essenzialmente in un processo infiam
da colon e sufi, medico -ite, che designa malattie di carattere infiammatorio.
dioscoride], 424: l'albero, che nasce intorno il monte ida, il
: con fiondi simili al lauro, che produce le foglie più larghe, ma
più tonde e più ampie, di modo che paiono simili a quelle degli olmi,
, noci, zucchero e altri ingredienti che, secondo il rito bizantino, vengono
quale è sì tenace e sì forte, che per nulla maniera di mondo si
cennini, 76: l'è una colla che si fa di pasta cotta,
la quale è buona da cartolai e maestri che fanno libri, ed è buona
d'un vino a pasto, che par colla. cellini, 537: quell'
fa una certa colla, la quale tiene che gli smalti non cascano. mattioli
bruno, 3-430: cosa indegna che gli fanciulli la possono imaginare, che forse
che gli fanciulli la possono imaginare, che forse credere- bono che, se
imaginare, che forse credere- bono che, se non fussero [i mondi]
caderebono sopra di noi non altrimente che gli grandini dell'aria vicino. d.
perandovi quella forte e tegnentissima colla con che gli artefici di tal mestiero di
una sola, tanto saldamente commessa che, spezzandosi, fen derà
fen derà tutto altrove piuttosto che riaprirsi nelle giunture dove quella lor
adoperano quelle legature di carte pecorine, che fanno i conciatori all'estremità di esse
4 colla di farina'. specie di colla che si fa stemperando farina di frumento nell'
que'parafuochi. foscolo, v-184: dissi che teneva chiuse le sue passioni; e
chiuse le sue passioni; e quel poco che ne traspariva, pareva calore di fiamma
chi gli offeriva amicizia, lasciava intendere che 4 la colla cordiale, per cui
imbriani, 2-6: co'valentuomini, che frequentiamo in seguito, non ci riesce far
c'è più colla 0 cemento, che valga a conglutinar gli animi. ojetti,
esso manca di quel tanto di sentimento che fa da colla ai partiti. -colla
649: piglisi del gesso in pane, che adoperano 1 calzolai, e questo si
colla cervona '. sorta di colla che si ricava da broda di limbellucci,
si usa a spalmarne listelle di carta, che si adoprano per iscoprire l'iodio libero
cennini, 77: ell'è una colla che si chiama colla di spicchi,
viene asportata la parte interna, che viene messa in commercio sotto forma
cennini, 77: è una colla che si chiama colla di pesce.
addensata, si distende in lastrette, che si fanno seccare sur una rete,
e gelatina di resina e soda, che si aggiunge alla pasta con cui si
carta si ammontano sotto una vicina soppressa che spreme il superfluo della colla.
1-60: egli, ch'è più plebeo che la plebe, cominciò raffazzonato d'una
rustico, vi-1-155 (23-5): poi che guerito son de le mascelle, /
ancor ch'i'smanio, e canto / che si sconciar per rider di novelle,
si sconciar per rider di novelle, / che mi contò cristofan, dritto santo:
per niente avesse quella presura; di che il giudice turbato, fattolo legare alla colla
dare con animo di fargli confessare ciò che coloro dicevano. sacchetti, 49-49:
confessa a me, non ricercata, quello che non direbbe al confessoro. che confessoro
quello che non direbbe al confessoro. che confessoro? anzi quello che non le
al confessoro. che confessoro? anzi quello che non le farebbon dire le funi della
il signore diede ad intendere al vescovo che gli avea fatto dare tanta colla, che
che gli avea fatto dare tanta colla, che forse mai non sarebbe sano delle braccia
, / e, non avendo già che manicare, /... / sì
mistiere, / di veder cosa, che dolor mi tolla: / ch'è più
tolla: / ch'è più quel, che mi fa frat'angoliere, / che
che mi fa frat'angoliere, / che per mill'ore stare 'n su la colla
amore con elle / e la giente che v'à andare. -stare alla
, 16-i-71: tanto è a dir vino che verità... noi toscani
ma non partecipo la fede dei tanti che sentono con essi giornali il bisogno anzi
, 2-48: tutti gli eruditi non che della penisola nostra, ma d'europa lavoravano
. ero costretto ad una grande attività che non mi seccava. stavo collaborando alla costruzione
, non siamo né io né lei che salveremo la patria. si fa quel che
che salveremo la patria. si fa quel che si può. si collabora. si
. cassola, 2-242: era ammissibile che il partito socialista collaborasse con la monarchia
? un vecchio socialista come lui, che conservava ancora, e poteva mostrarla,
e 'collaboratore '. è vero che non abbiamo 'laborare ', ma *
già vi dissi così alto alto, che avea poco tempo, poca salute,
ma con quella poesia romantica nel cuore, che resterà nella storia la più amabile contradizione
sono quei due o tre collaboratori tecnici che non mancano mai di mandare il loro
all'opera sua un collaboratore: un collaboratore che poi, allo sparire del merito e
questo lavoro di tutti e di ciascuno che si genera l'amore del vero;.
... è in questa collaborazione che si fondono le amicizie. carducci, i-420
. svevo, 3-636: era parso che in simili casi tutta la famiglia fosse obbligata
triangolare: particolare forma di politica internazionale che tende, attraverso accordi tra diversi paesi
, del capitale e del lavoro, che costituiscono i tre fattori della produzione,
governo di gruppi o partiti politici, che sempre si sono mantenuti all'opposizione.
panzini, iv-146: 'collaborazionista'. socialista che intende collaborare con la borghesia (sic
origine e genesi non ben definite, che hanno in comune un processo di degenerazione
dal sufi. gr. -yevfiq 'che genera'; cfr. fr. collagene (
nella casa dove si cenava; tanto che fornita la cena, vestito di drappo
d'oro, con collane e altri ornamenti che gli davano maestà e riputazione, comparse
nuove / per dignità si comprano, che sono / publici vituperii in roma e
era sì bella e sì vaga, che tra carne e pelle non altrimenti traspareva
e pelle non altrimenti traspareva di ciò che sogliono fare le preciosissime cose fuori d'
. aretino, ii-31: conosco alcuno che ha venduto le possessioni, perché la moglie
la trista vita, non ti vo'dire che ladri mestieri egli sia costretto ad esercitare
nome incisovi di ventitré poeti sì antichi che moderni, pendente da essa un cammeo
collana d'oro di mia moglie, che la baratterei in tanta polenta. tommaseo-
così, l'orologio delle signore; che qualche volta la appuntavano, per maggiore
spalle di qua e di là in modo che se ne vedesse la lunghezza. nievo
veste turchina e la collana di corallo che avevano dovuto dare in pegno allo zio crocifìsso
cui sembri figurare il dispetto e la tenebra che ti gravano sull'anima. vergine
bracciuoli della poltrona, la madre lasciava che la collana si sciogliesse e le perle rotolassero
viso esangue / della creatura / celeste che ha nome luna, / cui sotto il
s'incurva / una collana / sì chiara che l'offusca. ppazzeschi, 3-137:
sulla tenebra. collane di perle gialline che sono le strade; formicolìi di lumi
; luci mobili, di tram, che scoppiano a tratti in grandi lampi violetti.
2. per estens. collare che costituisce il simbolo di un'alta dignità
onore, e solevasi anticamente donare a'soldati che guerreggiato avevano egregiamente. berchet, 80
soltanto epici, ma anche rapsodici: che la cittadinanza milanese anelava di assaporare,
devono mancare nella biblioteca di un architetto che si rispetti: serviranno come correttivo a
a collana e i baffi alla militare, che recava il biglietto di alloggio..
mollezza invincibile, guardando quella gola feminea che le collane di venere segnavano di voluttà,
anche il collo, segnato da quella screziatura che chiamano « collana di venere *,
con le dita, sollevò una collanina che ella aveva, e la lasciò ricadere.
donare a plutone quel bel collanon d'oro che portava al collo. = deriv
collante, agg. e sm. che ha proprietà ade sive;
particolare: la striscia di tela bianca che copre il cartone (detta anche collarina)
. monti, i-249: saprete che sono bussolante del papa, e che
che sono bussolante del papa, e che ho messo collaro pavonazzo. pananti, 1-8
pananti, 1-8: ma più assai che la delfica corona / valutava la cherica e
; / devoto al pentolo / più che all'altare. nievo, 154: -oh
- balbettò il prete. -non pare che sia un gran piacere -proseguì il castellano
in quel cancello un prelato importante; importanza che si rivela con la dignità del portamento
di questi, secondo il proprio genio, che deve essere un non so che d'
, che deve essere un non so che d'anfibio e ermafrodito, tra la razza
più rigido, portato dalle donne, che copre con grandi risvolti le spalle e
alto collo di pelliccia, usato dalle donne che circonda tutto il collo, onde ripararlo
anche da vari fili di perle, che si portava un tempo intorno al collo
. doni, 3-276: passerà questo freddo che ci fa tenere i collari alti a
al caldo con i panni scollati, che così comanda l'opinione e la stravaganza
collari ebbe più sottile ingegno di colui che fece il pertugio all'ago. sono edificati
[la casac- china] l'effetto che farebbe una camicia da uomo con il
è ancora tutta la camicia nel modo che s'increspano le cotte o altre cose
. menzini, 5-116: né basta, che sia sucido il collaro, / e
arrovesciata. nievo, io: credo che... il peso del cancelliere di
contando per quattro libbre abbondanti il gozzo che cercava nascondere sotto un immenso collare bianco
1013: voi ben sapete, però che 'l sa tutto l'orbe poetico,
quel collare increspato a guisa di cannoncini che usavasi anticamente. 4. anello
s'adattano borchie o aculei metallici, che si pone intorno al collo degli animali
(o anche di metallo imbottito) che si pone al collo dei bovini o dei
., 4-6 (431): acciò che da me non si partisse [la
] in uno collare d'uno cane che sia familiare di quello che le porta
uno cane che sia familiare di quello che le porta. biringuccio, 1-117: s'
chiamasi ancor « lassa » quel legame che il cacciatore tiene a'collari del cane
baretti, 2-54: cotesti cani, che hanno certi nomi sul collare che portano
cani, che hanno certi nomi sul collare che portano al collo, vanno rispettati per
imbottito, e di figura pressoché ovale, che ha un ferro intorno, e che
che ha un ferro intorno, e che si mette al collo del cavallo. si
la neve e la pioggia, piuttosto che soffrire, ben riparato e nutrito,
c'erano i finimenti da tiro appesi, che non mi stancavo mai di rimirare;
mani strette al collare, col capo che ballonzolava a ogni passo, c'era,
al figur.: la persona stessa che è stata insignita di una onorificenza cavalleresca
arrivata la gente del papa nel campo che si ritrovava in landisuth, il dì 15
collar del tosone ad ottavio suo genero, che gli aveva donato nella celebrazione dell'assemblea
nella celebrazione dell'assemblea di quell'ordine che tenne il dì di sant'andrea. pallavicino
il trovarobe è l'unico artista drammatico che non abbia diritto, almeno per ora
. / non pare ordine o collare che il re doni al suo fedele: /
cui pendeva una catena di ferro, che terminava in un collare aperto a cerniera.
conforme apunto, / ricco monil, che l'amorosa dea / d'un bel serico
, iv-2-742: tolse e rimise il collare che cerchiava esattamente il collo.
diverso colore da quello del corpo, che circonda il collo di alcuni animali e
e uccelli. -in particolare: anello che nei grilli distingue il maschio dalla femmina
': è un semicerchio di ferro, che si muove a cerniera sopra una delle
a una spanna, con uno gattafodero che parea una pelle d'orsa, tanto
un suo guarnaccione, o vero collaraccio che era sì largo e spadaio che averebbe
collaraccio che era sì largo e spadaio che averebbe tenuto due staia alla larga.
abito nero alla magistrale; un collarone, che gli cuopre lo stomaco; un ferraiolo
cuopre lo stomaco; un ferraiolo, che gli pulisce le calcagna. panzini,
, 1-19: e venne in tanto abbominio che i cittadini noi poterono sostenere, e
sua confessione seppono delle cose, che a molti cittadini ne seguì vergogna assai
e pericolo: e vennono in discordia, che l'uno volea fusse più collato,
e stecchi, li quali avevan sentito che il giudice del podestà fieramente contro a
3-361: conosciutasi la fraude, il prelato che non credeva che si ritrovasse, fu
fraude, il prelato che non credeva che si ritrovasse, fu preso subito, e
la corda legato un pezzo di legno che faceva parer proprio che una persona in
pezzo di legno che faceva parer proprio che una persona in su e in giù fosse
de la città, leggendo questa auttorità che s'aveva preso questo arrogante, 10
, 9-11 (41): però che io ci sono assediato / da'forti venti
): giunti a questo pozzo, trovarono che la fune v'era, ma il
il secchione n'era stato levato; per che insieme diliberarono di legarlo alla fune e
falli, anzi gli accrebbe: di che se ne sentì grande danno; sì
andando a uccellare di fuori, e trovando che in ima tomba o vero citema figliavano
, i-m (261): in mentre che il papa era in processione, farnese
certaldo, 90: tieni uno canape che sia lungo dal tetto in terra, per
fante, il pregò per amor di dio che si collasse nel pozzo, e togliesse
d'oppio], e guari non istettero che il sonno vinse la vigilia: e
bernardino si collò dalla prigione nel tempo che le tenebre ci tolgono la luce.
quand'eneasse si partìo per mare: / che d'una spada si fedìo nel ventre
tutto pieno di pietre preziose, sì che quella gorgiera vale bene due gran tesori
da uomo, sia da donna, che può ricadere sulle spalle; collare alto
ricadere sulle spalle; collare alto, che racchiudeva tutto il collo, usato in
un suo guarnaccione, o vero collaraccio che era sì largo e spa- dato che
che era sì largo e spa- dato che averebbe tenuto due staia alla larga. bisticci
, 295: dice il signor giovanni che lo vuol dir per tutto e a tutti
vuol dir per tutto e a tutti, che '1 collaretto è di panno più grosso
'1 collaretto è di panno più grosso che 'l corpo non è, a posta
in generale quella parte della giubba, che sta intorno al collo; talora è
: la più grande, col rilievo che dava alla sua pelle ambrata il collaretto di
di collaretto. prati, i-151: che truppa d'eteroclite / chinesi figurine /
per lo più ricamata nel mezzo, che i preti appuntano e adattano sul
e adattano sul collare, e che si muta quando è sudicia.
. attributo degli ani mali che negli stemmi sono muniti di collare.
chi potrà dir de'collarini bianchi / più che neve di monte, ovvero azzurri /
di monte, ovvero azzurri / più che l'azzurro d'ogni ciel sereno?
: avea una striscia bianca lattata, che cingea l'uno e l'altro collo,
moti, di atti così evidentemente clericale, che si capiva subito il suo carattere.
fila di bottoncini rossi; e pareva che il collarino bianco lo stringesse, come
del fusto di colonne o pilastri, che ne costituisce la membranatura terminale e separa
di cestello e ne fece quella parte che si vede di componimento ionico, ponendo i
capitelli sopra le colonne con la voluta, che, girando, cascava sino al collarino
: leon battista alberti... vuole che i collarini e le fasce con che
che i collarini e le fasce con che si ornano di sopra e di sotto
da capo ai sostentaceli di legno, che gli stringeano insieme, acciocché, per lo
, acciocché, per lo continuo peso che dovean reggere, non si fendessero. milizia
spor tato in fuori, che si applica in cima al fuso della colonna
. zool. collare di peli o piume che circonda il collo di alcuni animali e
panzini, iv-146: 'collasso'. termine medico che in dica un rapido diminuire
liquori, dove si mescevano misture che davano un col lasso durante
si sa. non poteva dire agli ignari che piangeva il suo vivo, il
: quello, spontaneo o provocato, che si produce nel pneumotorace. 3.
produce nel pneumotorace. 3. imperfezione che si produce in alcuni legnami tagliati (
medie. tecnica terapeu tica che ha lo scopo di sottrarre il polmone
: li franceschi erano così vicini, che la prima collata de la guerra conveniva loro
207: propensarsi [= pensarono] che cesare menava oste di francia con tra'
con tra'romani, e bene vedevano che la primiera colata loro convenia portare.
salvini, 39-iv-109: i colpi, che si davano colla spada di piatto a
colie. collaterale, agg. che è o sta a lato; che sta
. che è o sta a lato; che sta vicino, a fianco, che
che sta vicino, a fianco, che segue immediatamente a lato.
. galileo, 4-3-51: il cerchio, che è un poligono di lati infiniti,
retta con uno de'suoi lati, che è un sol punto diverso da tutti i
. 3. venti collaterali', che spirano dai punti cardinali intermedi (greco
quattro venti principali altri quattro venti collaterali che si compongono da essi. 4
4. linea collaterale: linea di parentela che unisce le persone che hanno uno stipite
linea di parentela che unisce le persone che hanno uno stipite comune, ma non
dall'altra; in linea collaterale quelle che, pur avendo uno stipite comune, non
sm. parente in linea collaterale, ma che non è né ascendente né discendente (
suoi collaterali. verga, 4-202: « che aspettano a battezzare cotesta bambina! »
casa del diavolo per quell'anima innocente che corre rischio d'andare al limbo *.
nome del trao ai collaterali, ora che sta per estinguersi la linea mascolina..
. e sm. stor. giudice, che investito della medesima autorità, seguiva il
antonomasia, collaterali): i giudici che in campidoglio sedevano a fianco del senatore
uno gentile uomo d'altra città, che fosse loro podestà per uno anno,
accezione a uno collaterale d'uno podestà che c'era da monte di falco, il
si sente altre per ques a corte che carille di presidenti, di senatori, di
, di giudici e di fiscali, che vengono a discutere processi ed e tirar
. campanella, 1076: che s'appella sole, e seco
: pon, sin, mor, che vuol dire: potestà, sapienza e amore
due e in seguito da cinque consiglieri che coadiuvavano il viceré nel disbrigo degli affari
bracciale, e l'interna od inferiore che nasce dalla stessa, ma molto più in
ascellare. -circolazione collaterale: quella che si stabilisce attraverso i rami collaterali di
rami collaterali di un'arteria nel caso che il tronco principale resti occluso in seguito
si conta nell'arco dell'equinoziale, che collateralmente ascende con esso segno o arco
collaterale. bembo, 7-2-117: so che avete ricevuto quasi ad un tempo.
collativo, agg. ant. che può essere sotto posto,
più tosto volere quella pena tu, che colui. leonardo, 2-262: il
monte, 287 h: e poi che 'l peso è bene collato alto /
gli elettori e i collatori e quelli che hanno qualche ius patronato, non sodisfanno
fondamentali: il mulino idraulico a maglio (che subentrò, nel preparare la pasta,
e la collatura con la gelatina animale, che sostituì l'amido.
eziandio, al quale fu sì amico che erano stimati un'anima in due corpi,
punto di partenza delle tue esperienze, pensavo che ritornando ad esso avresti rivissuto il passato
, di lorenzo lotto, di berenson che a novant'anni sta girando l'italia in
, di collaudare), agg. che è stato sottoposto a collaudo (macchine,
macchine, materiali, costruzioni), che ha superato il collaudo con esito positivo
un lavoro o anche una persona che abbia già offerto molte prove del proprio
togliere dagli atti pubblici questi due vocaboli, che l'uso ha quasi fatti necessari.
: il vecchio tornitore pietro aveva scoperto che il suo coetaneo tommaso, collaudatore,
risultati dell'eseguita verifica; la dichiarazione che l'opera, il materiale è stato trovato
44 4 arbitro ', parola che si accosta al senso che si attribuisce
', parola che si accosta al senso che si attribuisce a 4 collaudare '.
a 4 collaudare '. si avverte che se il rapporto, che negli uffici
. si avverte che se il rapporto, che negli uffici chiamasi 4 collaudo ',
potrebbe più chiamarsi 4 collaudo ', che vale 4 lodo ', o4 decreto di
ponte... poi, dopo che è fatto, e si regge da sé
per iniziativa di un gruppo di privati, che lo gestiscono. ha un anello di
300 metri, più adatto per collaudi che per gare. -per estens. e
subito in un vicolo / tutto buche che mena dritto al fiume, / collaudo del
di materie geometriche,... e che non par che possano servire ad altro
... e che non par che possano servire ad altro che per collazionarle con
non par che possano servire ad altro che per collazionarle con le stampate. salvini
o col manoscritto al fine di controllare che il testo sia stato riprodotto fedelmente o
il testo sia stato riprodotto fedelmente o che tutte le correzioni indicate siano state eseguite
controllare le segnature allo scopo di assicurarsi che i fogli piegati di un libro siano
m. villani, 10-33: avvegnaché quello che segue appresso... occorresse per
considera è tale, quanto alle voci, che l'ammette quasi tutte, ed ha
ha più riguardo a la collazione d'esse che alla sustanza. c. e.
bruno, 3-259: vi assicuro, che degnamente vi usurpate l'ufficio di approvar
due scene di seneca, fatta sul codice che ella vide presso di noi. codice
conferimento di un ufficio ecclesiastico alla persona che è stata designata a divenirne titolare.
imo de'saldi fondamenti della sicurtà sua che da sé dependessino o tutti o parte
. marino, vii-399: le misteriose cerimonie che nella collazione del grado e nella professione
son venuto in questa ferma credenza, che gl'ignoranti, gli uomini nuovi e di
, 3-30: posto a tavola, innanzi che cominciasse a desinare, pigliò in mano
412: io, corno a donna, che de natura simo de poco core,
. -il figlio o altro discendente, che concorre alla successione, sia pure con
, deve conferire ai coeredi tutto ciò che ha ricevuto dal defunto per donazione,
ruoli si rinnovavano ogni cinque anni, che nell'ultimo periodo dell'impero romano era
glossatori, novantasette delle novelle, che facevano parte dell 'autentico, da
aven canbiato co lui tera; quella che diede noi sì fue un pezo di tera
, / là dove terminava quella valle / che m'avea di paura il cor compunto
scese già una facella, / che fece alla contrada grande assalto. petrarca
campi pieni di biade non altramente ondeggiare che il mare. c. rinuccini,
sole / entra nell'ariete, sì che i fiori / vestono i colli e gli
, vèr quella sacra edicola; / che del bel colle e del sorgente pastino
e pistoia, posto sopra uno colle che chiude la val di nievole, non
chiamano oggi pozzolatico, con ciò sia che gli antichi pozzolargo la nominassero. g
fatto, perché sebbene le valli principali che ella occupa sono tre, e'colli
, e non sono mica di quelli che in cocchio o carretta possa salirvisi. tasso
, / lasso, e con questi, che di pianto aspergo, / pur voi
dall'un fianco guarda il bel piano che irrigato è dal mincio; dall'altro
i-33: colli beati e placidi / che il vago eupili mio / cingete con
, / dal bel rapirmi sento / che natura vi dié. monti, x-3-296:
ermo colle, / e questa siepe, che da tanta parte / dell'ultimo
sul pendio del colle dal buco che ci avevano fatto, fumando e strepitando come
estreme. achillini, i-51: qui par che il fiume in suo tenor mi dica
un pescatore aspetta taci turno che la luna svetti dai colli celesti.
i sette colli assorti, / ciò che voi sapevate, o catacombe.
, 3-7: era ne la stagion, che 'l can celeste / fiamme essala latrando
. cumulo elevato di materiali e detriti che si son venuti via via accumulando (
carducci, i-1003: due pareti di monti che han su le cime lampi di fuoco
, e quelli fonti e rivoli chiari, che seguono saltellando e perdendosi fra quelle
in sulla cima di certi colletti che eran sopra di noi assai ben
cresta di una dorsale montuosa, che mette in comu nicazione due
valicabile. giamboni, 7-140: quegli che sono presso di lui raccolga e pigli
machiavelli, 241: [camillo] ordinò che orazio, uno de'suoi collegi,
ed il frumento e l'altre cose che richieggono i tempi della guerra. nardi,
... hanno giudicato essere necessario che si faccino... provvedimenti. straparola
medico di bassa fortuna suo collega, che gli volesse manifestare i segni per quali avea
claudio... era solito a gloriarsi che, benché
fece. a far le sue / che tarda agide più? / collega ei fummi
vogliam per colleghi dei dottori, / che trattan liti di caprina lana. cuoco,
il doloroso / ed alto ufizio, che alla nostra fede / commetteste, è
. non aveva nulla nella sua figura che si opponesse alla fama stregonesca di cui
quasi fosse la sua festa, adesso che ci erano tanti militari, colla borsa ricamata
: prestare a suo conto quell'opera che aveva in tanti anni così devotamente prestato
accanto al mio, un ufficiale di marina che diceva a bassa voce a un suo
cancro, non ulcera! -sono sicuro che parlavano di lui... no
pavese, 5-16: coi colleghi di banda che istruiva lui sotto una tettoia il sabato
n-119: pensa oramai qual fu colui, che degno / collega fu a mantener la
, e anche indispettito un tal poco che colui si abbellisse del mio, andai a
deteriorando in tal guisa il componimento, che finii col frapporvi di quei tali solecismi
come il potebam, e simili, che ti fanno far le fischiate dai colleghi,
lor dimora nei castelli tre secoli dopo che i loro colleghi connazionali s'eran già
dinanzi alle file dei bandisti, pareva che emulassero gesticolazioni, mulinelli ed altre bravine
un palmipede, grosso come un piccione, che pareva un giocattolo di latta chiassosamente colorato
., v-59: iddio il volesse, che così fosse giudicato l'uomo con dio
o di un oggetto; comunicazione che si stabilisce tra più parti di ima
assegno dei lavori di collegamento, più che d'altro, ai quali gli alunni
, 1-25: si scioglie quel collegamento che è tra l'anima e il corpo.
maggiore affetto considerassero questa congiunzione e collegamento che abbiamo insieme. -classi di collegamento
-classi di collegamento: quelle classi che nelle scuole secondarie fungono da tramite tra
(e fra questi e le unità che ne dipendono), che si stabilisce
le unità che ne dipendono), che si stabilisce mediante mezzi (aerei, telegrafo
, trombe, sirene, ecc.) che assicurano la tempestiva trasmissione degli ordini e
tigiane; il mezzo o la persona che permette di entrare in contatto con un
lui la voce. -noi quant'è che cerchiamo il collegamento. -ufficiali di
. -ufficiali di collegamento: quelli che assolvono funzioni di coordinamento fra i vari
3. complesso di impianti o di apparecchi che, soprattutto, in elettrotecnica, collegano
[versi] sono di quella maniera che si addomandano sdruccioli; che, pronunciandosi
quella maniera che si addomandano sdruccioli; che, pronunciandosi con quel collegamento che io
; che, pronunciandosi con quel collegamento che io mi sono ingegnato annestarli, perdono
ingegnato annestarli, perdono tutto quel sonoro che ha il verso e così appariscono essere un
palazzeschi, 4-322: sia la banda che la fanfara prestavano il loro servizio in
core, per una certa colleganza e conformità che è tra il core e il cervello
5-520: avevano essi trovato non so che bandiere, con suwi scritto il motto
italia -, e dipinte due mani che si toccavano in segno d'amicizia e di
a sé quanto più può dei vantaggi che la colleganza può offrire. soffici,
maestro, stabilì un certo vincolo tra noi che poteva dirsi, più che colleganza,
tra noi che poteva dirsi, più che colleganza, amicizia. 4.
. statuti veneti, 41: affirmeremo che da mo avanti se osservi, che
che da mo avanti se osservi, che cadauno, che receverà li beni di alcun
avanti se osservi, che cadauno, che receverà li beni di alcun, o
e come elio averà fatto di ciò, che elio averà avuto in colleganza o ver
piana via a conoscere tutto e dimostrarti, che alla propria tua donna e continua compagna
muove per fine più alto ed eccellente, che è dio, conse- quendo l'ordine
l'ordine suo ne l'universo; sì che amando e movendo il suo orbe collega
di là con bell'ordine compassati, che, fermando il piè nudo in terra e
con quello, dà luogo alla torbida che vi s'intruda. baldinucci, 171:
figur. compagni, 1-18: dicea che era egli quello che gli avea liberati
, 1-18: dicea che era egli quello che gli avea liberati dal tiranno giano,
avea liberati dal tiranno giano, e che molte notti era ito con piccola lanterna
di colligàre gli amici in tanta umanità, che 'l bene o male proprio di
portar la giustizia e la vergogna, acciò che queste due cose ornassero le città e
guicciardini, 175: pareva al re ferrando che lo stato suo fussi in gravissimo pericolo
fior del regio seme, / quei che pur dianzi andò quasi sdegnato / co'men
espressione dell'ultima vostra mi fa comprendere che voi non siete collegato con gl'insensati
voi non siete collegato con gl'insensati che occultano le mie lettere a vostro padre
contrarietà, ritrovare un interesse comune, che chiamare e riunir potesse tutti gli uomini
, meglio, la cittadinanza popolaresca, che fu il nòcciolo vero del comune, di
pascoli, i-206: e anche voi, che vi scaldate al sole dell'avvenire,
avvenire, volete, come io volevo, che i popoli si colleghino e l'umanità
domo, cioè un medico architetto, che 'ntenda bene... da che
che 'ntenda bene... da che regole il retto edificare diriva, e donde
sono tratte... e in che modo si debbono contessere e collegare insieme
contessere e collegare insieme, e congiunte che effetto partorischino. tasso, n-iii-793:
, 1-2211 e ben si può asserire che quanto di più attrattivo ha la poesia
tardi, collegandola all'istinto degli avi che vivevano sulle montagne e nascondevano le loro
intorno alla tendenza aristocratica e conservativa, che in quegli anni democratici diventava una vera
necessità per il suo animo inasprito, e che del resto si collegava bene ai confusi
. collegativo, agg. ant. che collega, atto a collegare.
durezza, e con tale inaspettazione, che senza legame alcuno, e senza mezzo
città, di un territorio); che dipende da un centro principale e organizzatore
134-6: mettea li danari in uno ceppo che era ivi presso collegato nel legno appiè
androgeno grande forte e terribile, però che avea due corpi umani legati ne la
centrale, minime banche contadine gratuitamente amministrate che attirano risparmi e concedono prestiti. 2
non sono difficili quanto credevi, però che elle sono tutte collegate insieme e incatenate
collegate insieme e incatenate per modo, che a chi vuole essere buono padre di
individuo. machiavelli, 6-6-523: bisognava che quelle pensassero di spenderli in difendere le
: le buone leggi dell'ordine, che fa essere il mondo un tutto di
, il più massiccio e più forte che avessero i greci, e meglio collegato
così strettamente connesse e collegate insieme, che lo studioso è necessitato a sforzarsi di
secondo la sua possibilità; ben vedi che manca il tempo alle prime non che
vedi che manca il tempo alle prime non che alle seconde letture. tommaseo, ii-171
allora mandare aiuti a ruberto di qualità che non la- sciassino gli inimici espugnare la
[i romani] l'armi contra chi che sia, se non provocati, e
in francia] il terzo stato non fe'che servire, credendosele collegato, alla monarchia
, alla monarchia, la quale adoperato che l'ebbe a recidere i nervi del feudalismo
: la qual città non è altro che una moltitudine d'uomini collegata per alcun legame
republiche, di costituirvi leggi molto più che come diceva... fuoco od
i collegati si divisono infra loro quattro città che restavano nella parte della chiesa. guicciardini
nome di cesare, a due napolitani che desistessero di litigar in quell'auditorio; venne
i diversi interessi e per le infinite gelosie che sogliono regnare tra i collegati, in
regnare tra i collegati, in molte occasioni che sono occorse chiaramente si è conosciuto che
che sono occorse chiaramente si è conosciuto che sono speranze vane, rimedi miserabili.
5-617: e pur t'udimmo / vantarti che tu sol senza l'aita / de'
leghe non si dà mai più di quello che uno si prende, così de'collegati
credo sia per questa sua proprietà fisica che il gatto subì per molti secoli la
8-12-395: queste sì fatte collegature, che noi ci diamo ad intendere per nostra superbia
il tuo uccello non debbe imitare altro che 'l pipistrello per causa ch'e panniculi
pietre, son durati e mantenuti più che non hanno fatto tutti gli altri edifici
quali siene le successive collegazioni de'tuoni che sieno tenute per melodie. -figur
agostino volgar., 1-5-123: platone dice che li iddìi sono mortali quanto per la
ebreo, 195: e bene è giusto che, unendosi così perfettamente l'anima col
si venga a dissolvere da la colligazione che ha col corpo. 2. raro
leonardo, 3-290: gocciola è quella, che non si spicca dall'altr'acqua,
la potenza del suo peso non è più che la potenza della collegazione ch'ella ha
ch'ella ha coll'acqua, con che ella è congiunta. 3.
. bartoli, 33-19: certo è, che in quanto l'uomo è discur- sivo
dessono licenzia a le genti d'arme che 'l popolo non tornasse a fare li
, imperocché in essa espressamente si proibiva che alcuno de'confederati facesse nuova collegazione senza
co'principi e popoli protestanti, forse che la spagna ha mancato o manca a
insieme collegiale, agg. che si riferisce a un collegio (nel
-organo collegiale: costituito da più persone che agiscono unitariamente sullo stesso piano (il
nel diritto ecclesiastico protestante, il sistema che affida la suprema potestà ecclesiastica alla comunità
20-44: nessuno ignora, per esempio, che nelle giudicature collegiali, gl'individui,
de'professori: si lesse il decreto che sopprime molte cattedre; e non si
e f. ragazzo (o ragazza) che studia e sta in un collegio;
ojetti, ii-40: il collegiale innamorato che della bella ha veduto solo una treccia bionda
.. la lieta compagnia dei collegiali che, aspettando la scuola militare e sognando l'
simil. e al figur.: persona che mostra impaccio, imbarazzo, timidità e
fede, di calma, di bontà che adesso è relegato nelle letterine che i collegiali
bontà che adesso è relegato nelle letterine che i collegiali scrivono ai parenti per le
sembrò egli avesse nell'occhio citrino alcun che di quella vecchia « che pareva pur
citrino alcun che di quella vecchia « che pareva pur santa verdiana che dà beccare
quella vecchia « che pareva pur santa verdiana che dà beccare alle serpi ».
: questa decarducci, iii-24-155: dopo che a nuove elezioni le urneputazione si deve fare
maddalena, come i fili d'acqua che escono dalla rosa d'un innaffiatoio innaffiano
b. davanzati, ii-199: collegiarono che la luce non era perduta, e
mi siete sembrati que'medici poco accorti che perdono il tempo nel collegiare, e
perdono il tempo nel collegiare, e che si consumano nelle dispute, senza aver
formarne il carico d'ima nave; che anche si dice * caricar a cassa '
; collegio o capitolo di canonici, che nelle chiese non cattedrali esercitano il servizio
preti della... collegiata, osservò che vi mancava il sagrestano. bocchelli,
caro, 12-ii-58: il titolo si contenta che sia de la comunità di s
alcun stipendio per tal effetto [che sia letta la divina scrittura], sia
.. s'affrettò verso la collegiata, che scampanava lie tamente.
collegiativo, agg. ant. che si riferisce a collegio, proprio
collegio. collegiate », agg. che appartiene a un collegio dei canonici (
benefici collegiati di cristianità. 2. che è sede di un collegio o capitolo di
reggimento de le cittadi commisero in quelli che in questa etade erano; e però
. cuoco, 1-253: se awien che la polizia, per esser un poco più
appartenga al collegio istesso dei giudici, che la deve emendare. manzoni, pr.
-collegio delibe rante: assemblea che forma la volontà di un ente
di un ente (sia pubblico che privato: senato, camera dei
da tutti gli insegnanti e dal preside, che lo convoca allo scopo di deliberare
su tutte le que stioni che investono l'indirizzo generale didat
3-258: non passò molto tempo che, avendosi a mandare ambascia- dori
la consuetudine di quegli tempi, che ogni collegio, quando si facevano ambasciadori,
423: rinnovorono ancora, quelli che erano i primi nella repubblica, le compagnie
signori si chiamorono, e vollono che, negli scandoli con le armi e nella
i collegi, magistrato popolarissimo, e che si dà ad ogni sorta d'uomo.
: il collegio de'cardinali il pregarono che dovesse dichiarare più aperto. g. villani
, concedettono al nostro comune privilegio, che nella città di firenze si potesse dottorare,
sua signoria reverendissima al sacro collegio, che ne ha fatto instanza grande. tasso,
collegio de'cardinali: sentir grandissimo dolore che il papa, scordato della dignità pontificia
il fasto insano / di quel collegio, che le vene ingrossa / del sangue tolto
i-1257: intesero [i papi] che bisognava allargarsi e assodarsi all'intorno.
masserizia papale. -collegio elettorale: suddivisione che si opera nel territorio dello stato ai
territorio medesimo; gli elettori stessi, che costituiscono il collegio. -collegio uninominale:
utilità di un collegio elettorale dipartimentale, che elegga o proponga que'magistrati che soprastano
, che elegga o proponga que'magistrati che soprastano alla repubblica intera; ma un collegio
repubblica intera; ma un collegio dipartimentale che discenda ad eleggere i magistrati municipali mi
: sono grato oltremodo all'attestato di fiducia che ha voluto darmi il collegio elettorale di
sezione, nominandomi a rappresentare i popoli che la compongono alla camera dei deputati che
che la compongono alla camera dei deputati che va ad aprirsi in toscana. carducci
elettori di lugo, e sono superbo che mi abbiate giudicato degno di rappresentare un
nobile romagna, e propriamente il collegio che mandò alla constituente romana giuseppe mazzini.
, già centro di un collegio elettorale che fu cittadella di famose candidature radicali.
mala femmina di pregio, / però che sempre mai dal lor collegio / me n'
, agli amanti di pregio, / che sanno con prudenza amor seguire, /
volgar., i-115: quelle donne che... vanno con abito sì
ordinata, sono le femmine più misere, che vivendo nel mondo non voleano amare.
dunque a risanar la piaga, / sì che 'l disordinato tuo collegio / non
tristizia. masuccio, 145: ben che 'l ministro e tutto il collegio fratino