ed ecclesiastiche... qui rammento che le ricchezze di quei due ceti furono
senz'altre precauzioni, portava una livrea che impegnasse a difenderlo la vanità e l'interesse
, senza cervello e senza cuore, che si credette poi democratico, perché incapace
perché incapace di ubbidire validamente al pari che di comandare utilmente. panzini, ii-290
. soffici, ii-214: voleva insinuarmi che un giovane ammodo non doveva mai intrigarsi
campo, era il ceto mercantile, che correva sui piedistalli delle carrozzelle chiassose.
finanza a un ceto d'uomini, che ne avesse già la pratica, s'istituì
via più trita / la folla urtar che dietro al piacer corre / e a l'
se sai. carducci, 98: or che mi vai, se co 'l pensier
o ceto, cioè pesce baleno, che tu mi hai accerchiato di prigione?
lucci o buovi o liofanti, / so che le cose passa- rebbon bene. caro
del ceto o balena è cosa aperta, che per essere un machinoso animale, non
divider l'acqui se non con far che la sua presenza sia presentita dal ributto
cetologia, sf. parte della zoologia che si occupa dello studio dei cetacei.
, di colore verde brillante, che volge al rossastro sul cor
(ed è molto comune sui fiori, che rode per giungere a succhiare il
una bestiolina verde, di quelle che si vedono soltanto nella stagione calda, e
musicale, composto da una cassa armonica che sostiene due bracci riuniti da una piccola
(da quattro a undici), che si congiungono con l'orlo opposto della
sì com'al pertugio / della sampogna vento che penetra, / così, rimosso d'
altro fu la dilettante cetara d'orfeo, che le vaghe fiere da'lor boschi e
precipitanti fiumi da'lor corsi ritoglieva, che la voce d'un di que'primi cantori
. straparola, 3-3: le commandò che prendesse la cetra in mano, e
mirto. galileo, 877: esempio che dichiara 'l mio intento non meno acconciamente
mio intento non meno acconciamente di quel che questa mia premessa si accomodi a render
della corda della cetera o del cimbalo, che muove e fa realmente sonare quella non
e fa realmente sonare quella non solo che all'unisono gli è concorde, ma
o grave, niente rilieva, solamente che sia gagliardo; e udirete...
consenso d'armonia sì dilicata e sì languida che vi parrà venire stracca da un mezzo
mirmidoni, ritrovàr l'eroe, / che ricreava colla cetra il core, / cetra
, / cetra arguta e gentil, che la traversa / avea d'argento. manzoni
e porti / meco la cetra, che non forse il cuore / nero
, invece della mia cetera innocente, che non si misura, numera, e
compassi, e computi, e bilance che non le tue? foscolo, viii-139:
foscolo, viii-139: gli antichi immaginarono che ogni cosa si mova regolarmente per leggi
regolarmente per leggi di musica, e che il mondo sia tutto una cetra. tommaseo
sveglia l'interno tremito / sotto la man che l'eccita. nievo, 181:
di venti / si drizzano nel sol che gli penètra, / sola garrisce in picciol
picciol suon di cetra / l'acqua che tenue tra i sassi fluì. d'annunzio
mia, ma quella cetra / con che tu dopo i gigantei furori / rendesti
: l'umil cetra mia roca, che voi / udir chiedete, già dimessa
spirto non manca, / la cetra, che per voi / vezzosamente or canta /
.. si lascia carezzare all'auretta che move dai ventagli delle signore e dai
villani, 11-101: giovanni dello agnello, che con giovanni dello aguto avea temperata la
della baviera e del tirolo), che ha da 27 a 40 corde tese sopra
, né però è gran tempo che è venuto in cognizione de i medici,
è venuto in cognizione de i medici, che questo sia il vero aspleno.
: in questo caso io loderei che sua eminenza pigliasse qualche mo
sali cristallini e ben purificati, che si cavano dalle ceneri di qualsivoglia vegetabile,
, agg. ant. e letter. che porta arco e cetra (apollo)
invano / apollo il cetrarciero, / che del buon bacco va cantando i vanti.
tribuniano maestro delli offici... che questo facesse, ed eleggessesi compagni a ciò
arrecando li tre antichi in uno nuovo che contiene dodici libri. garzoni, 1-98:
ubedire. boccalini, i-99: allora fu che gli spiriti elevati aborrirono il sordido studio
digesti e del codice, come quello che, solo essendo mirabile per ingrassar un corpaccio
e fiero / tribunale d'astrea, che scartabella / leggi e decreti, codici
e digesti. muratori, 1-29: sembra che 1 giudici romani si regolassero la maggior
1096: era già un fatto singolare che,... fosse adottato il
, né il digesto, né i libri che trattano del diritto pubblico, né del
non fanno menzione di questo crimenlese, che io mi ricordi. giusti, i-161
, i-161: non le so dire che ninna nanna è stato per un cervello
proponimento di farmi piuttosto tagliar le mani che toccar codici e processi. de sanctis
questo codice d'un centinaio di pagine che pon ordine a tante materie così disparate
l'uomo non invecchiasse, non vorrei che pigliasse moglie. panzini, ii-364:
di quella specie di gioco dell'oca che si chiama il codice. moretti, 17-181
, sfiorare il codice: compiere azioni che rasentano il reato. -incorrere, incappare
: io non mi vergogno di dirle, che, molte volte, quando la incontro
, quando la incontro, mi domando a che cosa serve il nostro codice. pasolini
e il carcerato più esperto, uno che c'aveva il codice in saccoccia,
leggi testatore o codicillatore vive, si provvede che il notaio non sanitarie, codice delle
al convento, prima di notte: che era una delle leggi più precise, e
umili verso tutti, non fo altro che ripetere gl'insegnamenti di quel codice elementare
. it., ii-62: hanno trovato che questo libro [il principe] è
della tirannia, fondato sulla turpe massima che il fine giustifica i mezzi e il successo
destino terreno dell'uomo consiste nei rapporti che egli riesce a stabilire nell'ambiente sociale
: raccolta sistematica e organica dei documenti che si riferiscono a una città, a
codicillàbile, agg. scherz. ant. che può essere variato con un codicillo;
può essere variato con un codicillo; che può essere accresciuto con un codicillo.
fatto 11 zanni, chi sa, che io non abbia fatto il meo?
. di codicillare2), agg. che stende un codicillo. testamento di lemmo
lemmo codicillante. codicillare1, agg. che si riferisce a codicillo, proprio di
de luca, 1-9-1-91: pare che questa nullità in pratica sia ridotta ad
la quale da'giuristi si dice codicillare; che vuol dire, che quando il testamento
dice codicillare; che vuol dire, che quando il testamento non si possa sostener
codicillando dispose, volse e comandò, che detti fiorini d'oro cinquecento si spen-
diritto romano, atto di ultima volontà che differiva dal testamento per il minor rigore
debbia lasciare a questa compagnia, secondo che lui parrà, in suo testamento o
soltanto gl'ingegni, torpidi o svegliati che fossero, delle famiglie nobili e ricche di
di onori e di facoltà; famiglie che o per la promessa di codicilli alle
bello parlare: ché codicillo è quello che l'uomo ordina dopo il testamento,
siena, 807: non consentire che mai vi presti a usura, o vuoi
vo'dare uno codicillo. 0 tu che desti il lupino che si prestasse, e
. 0 tu che desti il lupino che si prestasse, e èssi prestato per
claudia, l'arei tenuta piuttosto per cartello che per lettera. d'annunzio, ii-858
l'ombra di quel semplice assereto / che, distolto da rògito o caparra / e
11 cassero, l'abeto / trattò meglio che il calamo, la barra / di
la barra / di battaglia assai meglio che il sigillo, / contra il fior
lui, prese a recitar l'orazione con che si batte il ciaraffo a'regnanti,
genia maladetta degli infi- deli: mentre che il piccoletto sotto corona davasi a diveder
, 320: si dice appresso li mercatanti che 'l codicioso e il trappolatore s'
alvaro, 7-23: è un diritto che nessuna legge codifica, ma sia come
, dimostrato sull'esempio di altre società che si reputano più evolute. pavese,
sorgente mistica della forza e della vita (che viene ora dallo spirito). è
pronto il campo per la scienza moderna che constata e codifica la materialità l'indifferenza
boccardo, 1-477: la smania codificatrice che ha invaso le società moderne, e
il suo primo impulso dallo spirito centralizzatore che prevale in francia. = dal
boccardo, 1-477: brameremmo quindi soltanto che la codificazione fosse disposta per guisa da
a tutti i successivi mutamenti e progressi che la società viene compiendo sotto gli occhi
regola di formazione italiana; poiché parrebbe che venissero da * coda 'e non
termini usati nel giuoco dell'ombra, che vale * perdita 'di chi ha intrapreso
. codilungo1, agg. letter. che ha la coda lunga. d'annunzio
chiomante, di nome l'intendant, che napoleone non montava se non per fare
: 'codilungo', spezie d'uccelletto, che ha la testa e 'l dorso di color
. codimózzo, agg. letter. che ha la coda mozza.
con bruchi codimozzi / canterà me', che non fe'mai calandra. d'
. giusti, iii-256: peccato che la codinerìa italiana e latina di
ritrovò [cioè l'elefante] più che d'assai / d'un naso cinquantotto braccia
un porcellino, col codino arricciato, che, legata con una catenellina al polso,
da guida. pecchi, 2-61: che disperazione fu riportar verso il chiuso le
riportar verso il chiuso le bestie, che quando sono bagnate non stanno più ferme
ricacciandosi dentro ogni poco l'orlo del corpetto che scappa fuori. 3.
. chioma lunga, scendente sulla nuca, che nel sec. xviii gli uomini portavano
di porto ecco un'onda di popolo che mi è sopra; sento strapparmi il codino
mi è sopra; sento strapparmi il codino che m'aveva messo di stoppa, e
coda di un cane, sul bavero bisunto che gli arrivava alle orecchie pelose. panzini
de gregorio, ottimo uomo ma quel che ora si direbbe codino feroce, e grande
per non dir meglio di voi, che la libertà è un tesoro inestimabile e la
la sapeva lunga, non avesse predicato che era un codino marcio, un reazionario di
un codino marcio, un reazionario di quelli che proteggono i borboni, e che cospirava
quelli che proteggono i borboni, e che cospirava pel ritorno di franceschello. faldella
: i codini in piemonte, vedendo che lo statuto teneva e non poteva sbarbarsi,
ma, soleva dire, a cliente che paga non chieder altra fede.
certe piccole e stupende edizioni di classici che curava per il barbèra -gli costavano mesi
/ ma noi toccar quel giorno / che gli prorompe l'ira. = deriv
maestro... alla prima negligenza che si commetteva, ci prendeva con due dita
dita per il codiz- zolo dei capelli che spunta sotto il dente di atlante e ci
, / e 'l monaco, che è tutto rosso e nero, /.
detto come sopra, dalla coda rossa che esso ha. pananti, ii-18:
d'alberti, 215: 'codirosso', uccelletto che fa il suo nido ne'tronchi degli
, uccello dell'ordine de'passeri, che ha il dorso e il capo grigi,
triandria diginia, famiglia delle graminacee, che ha il calice univalve colle glume troncate
, di uno scalpello, ecc., che entra nel manico. carena, 1-136
estremità posteriore, foggiata in codolo, che dicesi il * gambetto ', ripiegata
arcirara, dugentesca, di non so che crociata, dalla lama rugginita, larga al
di un cucchiaio, di una forchetta che si'può stringere nella mano. 4
.]: * codone ', nome che si dà in toscana ad una specie
parte tonda della grop piera che passa sotto la coda dei cavalli.
'codone', quella parte della groppiera che è tonda, e passa sotto la coda
g. gozzi, 3-5-399: e tu che la cavalchi, / ti rompi intanto
cagnolette. coeditóre, sm. editore che partecipa a un contratto di coedizione
grandi, 7-237: se è vero che questa non possa mai nascere dall'infinito
'coefficiente ', ninnerò o quantità cognita che si pone avanti una quantità algebraica,
pone avanti una quantità algebraica, e che la moltiplica. boccardo, 2-1056:
, 2-1056: io già non dico che... si avrebbe una base matematicamente
di un prodotto tra grandezze fisiche, che è grandezza fisica esso stesso ed è
esso stesso ed è caratterizzato dal fatto che la sua entità (valore numerico e
periodo. -coefficiente di circolazione: quello che vienecoepiscopo. coegualménte, avv.
stor. nell'antica roma, atto negoziale che costituiva uno dei modi con cui la
espediente per liberare la donna dai vincoli che la tenevano unita alla famiglia d'origine
. figur. elemento, fattore, causa che opera insieme con altri. palazzeschi
da tutte le resistenze e coefficienze, che ponno fare alterare qualche poco la loro
quali (nella tragedia d'eschilo, che ha questo titolo) introdotte nel coro
maschile: « coefori, ministri degli dei che portavano doni e facevano libagioni sopra i
sacchetti, v-139: conviene di necessità che questi tre siano uno, e uno
o almeno doveano fare avvertiti li studiosi che in oggi chi scrivesse coequale sarebbe deriso.
: eccolo adunque esaltato; perocché quegli che ricusava d'essere semplice prete, fu fatto
coercizione. 2. fis. che può essere trattenuto, compressibile (un
s. v.]: 'coercibile', che può essere riunito e trattenuto in un
giuristi. 3. figur. che può essere domato, essere reso docile
, le prime due, al senso che loro danno i legali, e la terza
coercitivo, agg. atto a costringere, che ha forza di costringere, che sottopone
, che ha forza di costringere, che sottopone a coercizione. d'alberti,
* coercitivo ', ristrettivo, coartativo, che ha forza di costrignere a fare una
: * coercizione ', azione di potestà che obbliga altri a fare o omettere un
, di esprimere il contrario di quel che pensava, si presentò come una fatica non
naturali, in prima i suoi coeredi, che eredi nel reame fuoro con lui,
aveva lasciato « rubare » i valori che andavano « a tutti » o per lo
. brusoni, xxiv-842: qual maraviglia che si veda tanta confusione tra'popoli cristiani,
si veda tanta confusione tra'popoli cristiani, che, ricordevoli di quella professione che gli
, che, ricordevoli di quella professione che gli rende fratelli e coeredi d'un
dio, ne viene con altra nobile conseguenza che noi siarqo coeredi ancora di cristo.
dal tommaseo. coerènte, agg. che ha stretta coesione di parti; che
che ha stretta coesione di parti; che risulta saldamente unito, compatto. bruno
: in vero in ogni corpo solido, che ha parti coerenti, se v'intende
da minimi della natura; di sorte che l'arida, a fatto disciolta da l'
disciolta da l'acqua, non è altro che vaghi e dispersi atomi. galileo,
5-228: si vede infatti da ognuno, che le cose di cedentissime, cioè pochissimo
unità di misura vengono scelte in modo che una stessa relazione colleghi la misura delle
nel tempo. 5. geol. che è dotato di coesione (una roccia
terra). 6. figur. che presenta connessione o conformità con sé o
. coerente alla miglior filosofìa naturale, che il principio di generazione trovisi unicamente nel
vuol perfettamente conoscere i suoi sentimenti, che da quel complesso di massime pendono e
, 431: oso credere, che anche il poco, che ho qui affoltato
, che anche il poco, che ho qui affoltato di quel sistema,
classica. 7. figur. che non cade in contraddizione con se stesso
se stesso, con i propri princìpi, che serba fedeltà alle proprie idee e convinzioni
quel ch'essi credono, e a quel che ne sperano [da dio].
dio]. tosi, 2-17: ciò che riguarda poi la vasta ruina coerentissimamente alla
simile alle terrestri, coerentemente a ciò che dice plinio. = comp. da
. bruno, 3-458: quello che fa per la coerenzia uno continuo,
continuo, è l'acqua, sia che si voglia del continuato, coerente e
del continuato, coerente e solido, che ora è l'uno, ora è l'
altro. galileo, 4-2-54: non occorre che ricorriamo alla tenacità, che abbiano le
non occorre che ricorriamo alla tenacità, che abbiano le parti dell'acqua tra di
è. d. bartoli, 34-57: che poi sia vero che l'acqua abbia
, 34-57: che poi sia vero che l'acqua abbia coerenza, e per conseguente
conseguente continuazione, il mostra col fare che da un sottil cannello aperto da amendue
stilla a stilla quella poca d'acqua che vi cape dentro. l. bellini,
. bellini, 5-168: lo strumento che fa forza di sotto in su, egli
vuol esser d'una durezza tale, che la coerenza delle sue parti non possa
una forza equabile, e più diffusa che intensa, la quale può dirsi forza
di atteggiamenti, di atti, di parole che testimoniano la piena osservanza dei princìpi
). magalotti, ii-92: ciò che facesse parer buona da principio la platonica
adunque si dee troncare del citare, che comunemente è grande, nel non citar
] staccato dal corpo tutto in maniera che faccia altro sentimento, o per non
la coerenza da me usata nello scriverlo, che perché ci volesse molto a pensare
volesse molto a pensare e dir quello che tutti sanno, tutti vedono,
logica consiste in questo: che essendomi accorto che a stare nell'
logica consiste in questo: che essendomi accorto che a stare nell'esercito si fa
niente niente di discernimento, può supporre che con questa voce si voglia intendere 4
di 'coesione 'alla forza aggregativa che unisce in massa le molecole della medesima
, determinata dalle forze di mutua attrazione che agiscono tra i singoli grani di esso
: determinata dalle tensioni capillari dell'acqua che si trova fra gli interstizi del terreno
, iii-179: non è scienza codesta che produce idee sciolte, senza virtù di coesione
. di coesistere), agg. che coesiste, che esiste insieme con altre cose
), agg. che coesiste, che esiste insieme con altre cose.
, i-334: l'immaginarsi... che il mondo sia fatto per noi,
, di fenomeni, di attitudini (che possono essere affini, ma anche distinti
e benché popoli di vario culto credano che l'opinione loro abbia questo fondamento,
fondamento, il linguaggio ricusa l'espressione che significherebbe la coesistenza di rivelazioni diverse,
di ténebrae e di tenébrae, prova che quello sonava anche in tempi storici. bocchelli
la coesistenza di due sovrani nella città, che uno proclamava eletta a sé dalla venuta
. statist. rapporto di coesistenza: quello che si verifica tra fenomeni derivanti da antecedenti
, e coesiste a ciascun genere di cose che conosciamo. tommaseo [s.
coesistevano, con l'accento della prima, che era melodico, altri accenti.
occhio amoroso dell'alleva tore che riesce a far coesistere la bontà verso l'
1771). coesivo, agg. che serve a tenere unito, aderente.
croce, iii-23-16: la controriforma prese quel che le bisognava e le conveniva, dappertutto
radio per rivelare le piccolissime correnti oscillatorie che hanno origine in un'antenna marconiana quando
). coessenziale, agg. che ha la stessa essenza. b
inserir cosa veruna superflua; cioè cosa che non sia coessenziale con l'azione primaria
solo né conosce, né ha cosa che ignori. ma uno essendo, e a
a una mole di ghiaccio: a misura che riceverà più o meno vergine in sé
quel ghiaccio, sentirà dolore più intenso, che ricevendolo per il... veicolo
magalotti, iii-79: chi avesse un senso che potesse coestendersi all'eterno, sarebbe presto
magalotti, v-33: ecco tutto quello che opera il fuoco nell'anima: la
), agg. e sm. che ha la stessa età. boccaccio,
riputato. ariosto, 36-70: poi che astianatte de le mani / campò d'
bigliettino ad un amico mio coetaneo, che molto mi amava. monti, 9-70
. acquistare dai suoi coetanei quella stima che un giorno meriterà dalla patria e dal
, e fra i coetanei benestanti, che potevano permettersi il lusso di rimanere fanciulli
i-412: nulla mi era più caro che, in certe notti d'aprile
magalotti, i-150: è ben vero che, avendo ella [l'idolatria]
ella è rea. 3. che vive nel medesimo tempo o secolo;
. au'universaìe de'miei coetanei pare che non dispiaccia, se devo credere a'troppi
, se devo credere a'troppi corrispondenti che questa mia frusta m'ha procurati. cesaro'
come tali [italiane] dai coetanei che sapevano l'una esser provenzale, l'
215: 'coetemitàè uno degli attributi che si danno alle tre persone della santissima trinità
coetèrno, agg. teol. che è insieme ed egualmente eterno (e
persone divine e dei loro attributi); che coesiste in eterno. zanobi
., 1-4-244: crediamo... che lo spirito santo sia insieme spirito del
coetemo. leone ebreo, 236: tengono che fino a l'ora de la creazione
senza mondo e senza caos, e che l'onnipotenzia di dio di nulla tutte le
coetemo. cesarotti, i-351: quelle montagne che sembrano coeteme al mondo, quella quercia
galileo, 3-2-100: qual dubbio dovrà restare che la pietra, portata sulla sommità della
pietra, portata sulla sommità della torre che si muove con la medesima velocità che
che si muove con la medesima velocità che tutto il globo terrestre, conservi la
'. coèvo, agg. che è dello stesso tempo, che vive
agg. che è dello stesso tempo, che vive nella stessa età; contemporaneo.
antica ancora e coeva al mondo, che è quella di dio. foscolo, vii-5
quella di dio. foscolo, vii-5: che s'io, seguendo te solo [
i-573: una firenze tranquilla ordinata pulita che certo non si riconosceva coeva alla firenze
: -verga d'ontano, i segni / che t'intaccano, da flauto /
le quaranta / cofane di ghiaia che sull'alto / capo van delle donne /
sull'alto / capo van delle donne / che le ascesero dal fiume / tentennando
cofana, piena di cinìce accesa che scoppiettava, e la gettò pro
ricorrere ad una di quelle piccole astuzie che ogni donna tiene sempre in serbo nel
cofanetti / di triboli di ferro par che getti. 3. milit. piccola
, ingessali e tienne tutti quelli modi che tieni a lavorare in tavola. bandello,
, 1-19 (i-229): inteso che era donna, fece a le figliuole levar
: trasse d'un cofano il pane, che parea bambagia rappresa. f. <
, dal coperchio a schiena d'asino, che reca intorno scolpite scene di caccia e
la lettera e la nascose nel seno, che allora, con quei busti stretti,
apriva come un cofano pieno d'amore che ella avrebbe voluto, nell'enfasi di
aperto il coffano e le chiavi ritrovate che ricercava, avendo di già presa buona
1847], i-266: 'cofano', nome che da noi è particolarmente adoperato per indicare
particolarmente adoperato per indicare quelle casse coperte che sono destinate a contenere munizioni, stranienti
. 8. marin. sovrastruttura che sta sopra il ponte di coperta.
il vento dell'altezza, l'odore che si respira contro il cofano quando l'
cannoni a sbarco: recipiente trainato, che contiene il munizionamento del pezzo da sbarco
da sbarco. 9. lamiera apribile che protegge il motore delle automobili (e
, la parte anteriore dell'automobile, che contiene il motore. d'annunzio,
pietra la mandorla su un'altra pietra che tengono sul ginocchio. zio simone le sorveglia
-figur. segneri, i-753: ecco che davidde è contentissimo di cedere tutti a
co fattóre, sm. matem. fattore che agisce insieme con altri fattori.
veletta, o sia il marinaio che sta all'ascolta, e dicesi anche gabbia
prima della festa sognò il santo, che gli ordinava di calarsi nel pozzo accanto
sordità completa; stato di una persona che ha perduto l'udito. = voce
). cogènte, agg. che costringe, che obbliga. 2
cogènte, agg. che costringe, che obbliga. 2. dir.
meditabondo. boccaccio, i-362: per che venuta in cogitabile ammirazione, quasi tutta
chi ha e mostra d'avere pensieri che l'occupano, non però cure dolorose.
dolorose. de roberto, 659: che la domanda traesse troppo violentemente il cogitabondo
da qual pravo cogitaménto procede e deriva che tu sei diventato discolo.
pres. di cogitare), agg. che pensa, che è assorto nella
, agg. che pensa, che è assorto nella riflessione; che ha
pensa, che è assorto nella riflessione; che ha capacità di pensare. marsilio
. marsilio ficino, 2-38: mentre che io amo te amante me, io
malizia, / pessima desperanza, / che ne lu infemu; / le inique desi-
deria, / maligna cogitanza, / che le ferrimene se specchia. =
la matre et tutta roma / cogitavanu che fosse adfrantu. cicerone volgar.,
: opera perpetuale sia a noi questa, che con una sottile intenzione della mente non
marsilio ficino, 2-36: certamente colui che usa rettamente l'amore, loda la
questo frangente, tempo di cogitare, penserei che l'uomo crede di sapere tutto,
agg. letter. atto a pensare, che riguarda il pensare. -virtù, facoltà
. è conosciuta propriamente da altra potenza che dal senso; o sia ella intelletto
cogitativa si chiama negli uomini quella virtù che negli animali bruti si chiama stimativa.
il lume razionale con cui veggono più che ordinariamente. buonarroti il giovane, i-503
più un'altra maniera di adoperarla, che è per la fantasia stessa, ovvero anima
, ovvero anima fantastica, o cogitativa che si chiami, come ricevitrice delli obbietti
. gioberti, ii-192: i benedettini, che sono i più antichi claustrali di occidente
suo grado più semplice e popolare, che è la semplice storia, o raccolta di
piovano arlotto, n: veduto il capitano che lui istava così cogitativo, disse:
, iii-507: né paia nuovo a nessuno che mi- chelagnolo si dilettasse della solitudine,
si dilettasse della solitudine, come quello che era innamorato dell'arte sua, che vuol
che era innamorato dell'arte sua, che vuol l'uomo per sé solo e
solo e cogitativo, e perché è necessario che chi vuole attendere agli studi di quella
ascoli, 4594: ma l'altro sogno che dal ciel procede / non cogitato e
ma tanta crudeltà non ebbe effetto / che seguitasse il folle cogitato; / altro pensava
cose e cogitazioni, vedere le pare coloro che appresso di dio crede che siano.
pare coloro che appresso di dio crede che siano. idem, purg., 15-129
prudenza inclina il cor tuo, acciò che tu custodi le buone cogitazioni, e
4-27: questa è quella gloriosa pace, che caccia dell'anima la tempesta delle perverse
cane della coscienzia, il quale abbaia subito che sente venire li nimici delle molte e
marsilio ficino, 2-143: non è maraviglia che il volto della persona amata, scolpito
guidando gli eserciti, nascere accidente alcuno che lui non avessi el rimedio. speroni,
]: la volgata dicendo nel vangelo che * dal cuore procedono le cogitazioni '
poeta di ovidio nasone non avrebbe mai pensato che egli avrebbe potuto far nascere tutte queste
: son buone... a posteme che venissero nella coglia. libro delle segrete
selvaggia e sacra, / come quella che indura / la fronte ed affoca la coglia
ghingheri. giusti, v-18: vorrei che mio padre fosse contento se io mangio
io mangio e pago la pigione con quello che mi dà, e che non pretendesse
pigione con quello che mi dà, e che non pretendesse che io facessi la coglia
mi dà, e che non pretendesse che io facessi la coglia inclusive. idem,
la moglie; / ma questa coglia che fra noi soggiorna / liscia gli amici
), agg. e sm. che coglie, che raccoglie, raccatta.
. e sm. che coglie, che raccoglie, raccatta. tommaseo,
alamanni, 5-4-51: ponga cura / che [le ulive] si coglin con man
lascivetta schiera [di fiori] / che per esser da lei mirato e colto /
era un garzone a canto, / che i rotti stami ad uno ad un cogliea
tale al gusto avean rigida asprezza / che ancora il labbro mio se ne contrista.
l'ulivo, o córre, / che 'l facciano i fanciulli della terra /
abbandono, / di rimpianto. non amo che le rose / che non colsi.
. non amo che le rose / che non colsi. alvaro, 9-77: com'
vergogna del- l'umane voglie, / che parturir letizia in su la lieta / delfica
del folle mio desio], / che mal mio grado a morte mi trasporta,
caterina da siena, i-202: fate che nella cella dell'anima vostra stia sempre
cogli la rosa, o ninfa, or che è il bel tempo. poliziano,
quelli massima- mente sopra tutti gli altri che, amando e d'amore trattando,
fresca e ma tutina rosa, / che tardando stagion perder potria. bandello,
donna in letto si corcò di modo che colse il frutto del suo fervente amore
'l mattino adorno / di questo dì, che tosto 11 seren perde; / cogliam
questi fior bianchi e vermigli, / fia che tempo o morte spogli / il bel
belve porre! marino, 7-90: voi che scherzando gite, anime liete, /
l'aprir d'aprile, / pria che quel foco che ne gli occhi avete /
d'aprile, / pria che quel foco che ne gli occhi avete / freddo ghiaccio
. bartoli, 36-97: in trenta mesi che vi si adoperò, vide non aver
di conversioni, né fior di speranza che glie le promettesse. monti, ii-89:
. tommaseo, i-119: dal buio che l'attornia, / discerne ancor sulla parete
spinalba. stuparich, 5-45: ero sicuro che quella stessa notte avrei colto il frutto
4-379: certificato delle vie, i nemici che non si ne guardavano assalìo; e
, più è prode al gallo uno grano che una margarita, e però questa lascia
faville accoglie. marino, 8-138: che tosto ch'io per mitigar l'ardore /
estivo a diporto per cogliere il rezzo, che traspira dalla predominante sierra nevata. c
resta / da quelle spiche il gran, che inosservate / fuggita avendo la tagliente falce
sono. o tu, qual sii, che palma / n'hai colto, innanzi
: traspar dalle forme un'armonia / che con man non si coglie. prati,
or ben com'altro non si coglia / che un fascio d'ombre, e su
mia mano / fatta onnipossente / dal cor che in me fervea. de pisis,
, 1-148: queste parole, più che mie, erano colte sulla bocca degli altri
erano colte sulla bocca degli altri, quasi che tutti insieme avessimo un solo cervello.
colse; / ché più assai quel campa che ben vive. ariosto, 20-31:
ariosto, 20-31: facendo lor giurar, che se più colti / altri uomini vernano
in questi porti, / essi sarian che, spenta ogni pietade, / li porriano
tra sé varii modi imaginato a ciò che tutti tre i fratelli cogliesse a un
cogliesse a un laccio, si pensò che dilettandosi eglino de la caccia, il
farne una era il più sicuro mezzo che trovar si potesse. tasso, 4-87:
delle costiere cinesi,... che non v'ha nave di sì gran corpo
v'ha nave di sì gran corpo, che se in passando la colgono, non
, il « deus in nobis *, che possiede il segreto della vita, e
bensì da codesta canzone / funebre, che sempremai mi consuma nel petto il mio
, 2-459: come non s'accorgeva che amalia in sua presenza era colta addirittura
una morbosa confusione e da un'agitazione che, a volte, la facevano balbettare?
penso dovette cogliere gasparo quando s'accorse che da quelle nozze, invece di carmi,
per la fortezza di quello, e che la strada vi correa appiè, coglievano
, o ritondo o vero lungo, secondo che al luogo si conviene; e da
luogo si conviene; e da coloro che misurano il campo in tale modo si
modo si vorrà cogliere, come vedranno che l'oste sia grande. 7
: quinci coglier om deve, / che sette vizi nel parlare stanno, ch'
. ottimo, i-3: cogliesi dunque che l'autore fosse di etade di trentacinque
, 388: donde manifestamente si coglie, che la cannella del zeilan non può essere
del zeilan non può essere la medesima cosa che il cinnamomo. marino, vii-223:
: quindi alle sacre scritture si coglie che * me laudabunt astra matutina ', e
* me laudabunt astra matutina ', e che 'cantant canticum novum ', e
'cantant canticum novum ', e che di cantare con triplicata voce non cessano
: da questo discorso si coglie, che la felicità di dio è quel bene onde
e non vi danno mai nulla, che voi non la paghiate loro a doppio.
cogliere i finissimi rapporti delle idee, che alla comune degli uomini paiono separate da
i pochi italiani ben disciplinati non men che liberi sanno coglier i vantaggi preziosi della costruzione
ha bisogno. berchet, 87: ma che parola parlino, / ma che novella
ma che parola parlino, / ma che novella sia, / ma che risposta renda
/ ma che novella sia, / ma che risposta renda / chi grida per la
quant'orecchio intenda: / è gente che con l'italo / non ha comune
, lasciando quant'era in loro men che degno, l'affettazione, il languore
o in un sol motto rappresentarlo, che tutte le brigate pescaresi per amor di
a schiacciare con rincalzante bagaglio della vita che preme. brancoli, 4-123: si
con presentimenti d'oro. armonie nascono che l'occhio coglie con la premura delle gioie
inf., 24-133: più mi duol che tu m'hai colto / nella miseria
nella miseria dove tu mi vedi, / che quando fui dell'altra vita tolto.
aere si raccoglie / quell'umido vapor, che in acqua riede / tosto che sale
, che in acqua riede / tosto che sale dove 'l freddo il coglie. idem
per la qual vedessi / non altrimenti che per pelle talpe. alfani, ii-497
ha tutto infranto / il tristo bando che mi colse al canto. boccaccio,
non vogli, per certo egli converrà che io il ci colga. sacchetti, 13-16
certe vie tra boschi, e traendo vento che facea sonare le foglie, gli parea
, o salvi, o uccida / che miserrimo i'sia non mi si toglie *
(i-329): conoscendo il bologna che al fine saria licenziato, per non
a chi più ne dà, guardandoti che i tuoi amanti non ti colghino in
: quivi era venuta ascosamente, / che con l'aura volea conni in errore
avanti o lo coglie la notte, che egli non avesse ad andare innanzi a
forza fino a casa sua, ma che tutte le case fossero in comune.
, 1-34: vecchio, non far, che presso a queste navi / ned or
insorgenti hanno distrutti più uomini da bene che scellerati. questi, consci del loro
leopardi, 940: [le persone] che sono usate di vivere seco stesse e
goffamente sul fatto, subisce quella pena che vi riescirà di infliggergli, bacchettate,
e in pochi giorni scapitai quel poco che avevo guadagnato. settembrini, 1-104:
creatura. svevo, 3-556: adesso che son qui, ad analizzarmi, sono
, sono colto da un dubbio: che io forse abbia amato tanto la sigaretta
, 370: la moglie, che sedeva in lavori d'uncino e sosteneva
: io non so se il tuo passo che fa pulsar le vene / se s'
in questo intrico, / è quello che mi colse un'altra estate / prima che
che mi colse un'altra estate / prima che una folata / radente contro il picco
per la punta, dandole quel guizzo / che dato avea la lingua in lor passaggio
sua persona d'un diaspro / tal che per lui, o perch'ella s'arretra
/ non esce di faretra / saetta che già mai la colga ignuda. pulci,
colselo nel petto, / per modo che sozzopra fe'cascallo. ariosto, 46-116:
, 46-116: la lancia del pagan che venne a corre / lo scudo a mezo
donna l'aiuta. -come? -col far che la colga di piatto. -lodato sia
ima percossa sì possente e fiera, / che gli fece inarcar la fronte e 'l
ordine dal padrone, drizzata la carabina che teneva alla mano nella vita del soldato,
alla mano nella vita del soldato, che subito si mise in fuga, il colse
così va bene. far manco debiti che si può. -il malan che vi
manco debiti che si può. -il malan che vi colga. non mi fate il
colga. non mi fate il dottore, che perderò la pazienza. parini, 677
ora nel petto, alcuno de'circostanti, che a gara affolla- vansele intorno. monti
. magno, ix-217: ahi, che giamai non coglie / d'un sol colpo
, / né coglie a pien, che piaga anco non faccia. 15
della pecora] ha colto tanto omore che premendol goccioli, sii certo che ivi
omore che premendol goccioli, sii certo che ivi è abbondanzia d'acqua.
ad alcuno satire, motti mordaci, che ne mettano bene in vista qualche difetto
udendo la donna queste cose, conobbe che egli erano dell'altre così savie,
voglia; / ma guarda ben che mal non te ne coglia.
: sorprendere un atto, ima parola che avrebbero dovuto rimanere celati; afferrare qualcosa
de'giovani, è disposto in maniera che ogni poco d'istanza basta a ottenerne ogni
d'istanza basta a ottenerne ogni cosa che abbia un'apparenza di bene e di sacrifizio
sacrifizio... questi momenti, che si dovrebbero dagli altri ammirare con timido
con timido rispetto, son quelli appunto che l'astuzia interessata spia attentamente e coglie
di volo, per legare una volontà che non si guarda. verga, 4-223:
: l'altra rispose con un'occhiataccia che donna agrippina colse al volo. oriani
a testa alta, guardando tutte le donne che incontrava, per coglierne a volo i
pavese, 6-247: colsi al volo mariella che sorrideva disinvolta a un signore preoccupato,
la presi in disparte e le dissi che noi -cioè io -avrei voluto salutarla e ringraziare
arrigo, ch'era a brescia, che cogliesse alcuna cagione e si tornasse addietro
è essere cattivo con pensato consiglio, che sventurato per a caso e fortunoso accidente
sì fu l'ora / commoda, che falanto a fuggir colse. tassoni,
tassoni, 2-19: ricordatevi sol, che volge presto / il calvo a chi
apprendesti, allor ti piaccia / materia espor che, favellando, ammetta / la nova
ammetta / la nova gemma: e poi che il punto hai colto, / ratto
tragedie farei,... gli risposi che molte altre eran fatte. foscolo,
-cogliere il più bel fiore: ciò che vi è di meglio. algarotti
il più bel fiore degli scrittori, che non aveano fiorito per ancora.
(i-625): pensano la prima volta che con le mogli si congiungono coglier la
un grande e orribil toro, / che ha le coma e i piè tutti d'
tutti d'acciaio, / e tira, che correbbe nel danaio. note al malmantile
zaglio, come è un denaro, che è la quarta parte del quattrino fiorentino
abbiate ancora maggior certezza del modo con che diminuisce a varie distanze il vigor della
in grado, una esperienza non meno decisiva che facile a farsi. monti, iv-206
della superbia, colla quale ha tanta simiglianza che spesse volte, non sappiendo discemere l'
coglilùvio, agg. scherz. ant. che ama canzonare, prendere in giro.
sono lasciati fuggir di bocca alcuni discorsi che potevano essere interpretati come tu dici.
. egli non si è recato ad udirlo che per trarre materia di coglionarlo; e
71: ma di ciò silenzio, fintanto che non si vedrà l'istesso effetto in
comparire per necessità; non mi resta che il desiderio di non farmi coglionare,
sm. (femm. -trice). che canzona, che corbella.
-trice). che canzona, che corbella. = deriv. da
uso [l'asino salvatico], che quando vede che nessuno figliolo gli nasca maschio
asino salvatico], che quando vede che nessuno figliolo gli nasca maschio, incontinente
signori di firenze mandò a casa uno piovano che si tornava da santo bernaba, presso
trattandosi di maritarmi, se si divulgasse che io non avessi che un solo coglione,
se si divulgasse che io non avessi che un solo coglione, quella disseminazione che
che un solo coglione, quella disseminazione che mette in forse la posterità e che
disseminazione che mette in forse la posterità e che mi può far credere impotente, causerà
mi può far credere impotente, causerà che alcuno non 3-7 (338)
giovane nell'incer il caso che mi ha colto in cambio è una de
è una de le nuove tresche, che si udisse o che si leggesse mai,
nuove tresche, che si udisse o che si leggesse mai, ed è cosa
si leggesse mai, ed è cosa che i sogni istessi non lo crederiano.
. -coglierla: raggiungere il fine che ci si era proposto. firenzuola
firenzuola, 615: buon per me che gli ho scritti al libro, e
d'ambra, 112: io non vo'che la colgano / così netta.
. f. bini, ii-1-202: so che s'ha da chiedere all'amico i
amico i... i e che non si dee dir se coglia coglia,
s'io potessi far in modo, / che questi suoi trecento scudi d'oro,
iscritto il parere nostro di quello che volemo che per uguanno si faccia
iscritto il parere nostro di quello che volemo che per uguanno si faccia per voi
ant. coillette, alterazione di coilloite, che è il lat. collecta, part
, 1-60: era un galletto bastardo che sarebbe diventato cappone senza cresta e senza
senza coglioni, alle mani di quel contadino che lo teneva prima che lo comprasse mio
di quel contadino che lo teneva prima che lo comprasse mio nonno. 2
aretino, ii-119: io sono in opinione che questo per essere coglione in cremesi,
come ranocchi, i gridi! oh, che coglione / è questo poetastro! oh
/ è questo poetastro! oh, che ciarlone! / ché mena più la lingua
! / ché mena più la lingua che le mani. sagredo, 387: trovatolo
, come effettivamente non avea altro male che d'opinione, gli dissero con una
è sano: -e bene, odoardo, che fai in letto con sì buona ciera
i-207: quanti coglioni nati per fare scarpe che vogliono pur far libri! monti,
mi ha dato un cuore tanto coglione che alla prima parola dolce si arrende.
ridiamo insieme alle spalle di questi coglioni che possiedono l'orbe terraqueo. tommaseo,
sempre il coglione, dando retta a quello che dici; temo però che tu sia
a quello che dici; temo però che tu sia un gran politico nel gabinetto
calafato insolente, e la più cogliona che girasse sul po; quanto aveva
pavese, 7-15: l'indomani senti dire che... vai con amelio perché
sto in un canto rapporto a certuni che ho e che avrò sui coglioni in eterno
canto rapporto a certuni che ho e che avrò sui coglioni in eterno.
d'un prete hanno tirato tanto i coglioni che gli hanno fatto pagare otto ducati.
sommissione; non chiedo in quattro mesi che un paro di stivali; giu- raddio
, v-9: ma soffrir l'impertinenza / che un pittor ti sciupi il naso,
hai tu posto mente a le coglionerie che egli fa in nettarsi i denti dopo pasto
, 315: non so dove abbiate sognato che il sig. giovanni de'medici abbi
... dio vel perdoni, che credete o mostrate di credere simili coglionerie
56: vi prego a fare in modo che egli non s'accorga che io v'
in modo che egli non s'accorga che io v'abbia scritte queste nostre coglionerie,
[canto della gerusalemme]; sì che è parto freschissimo, e come di tale
coglione, derivano « coglioneria », che vale scimunitaggine, balordaggine. bareni,
coglioneria, e noi non l'abbiamo che molto di rado. monti, i-82:
di tradire la vostra sincerità e confessare che il mio saggio di poesie è un saggio
. leopardi, iii-412: l'articolo che ti ho mandato è una vera coglioneria
anche battiture ai monaci ed ai novizii che non adempissero il dover loro, diceva
. leopardi, iii-393: quasi che la natura umana, per coglionesca che
che la natura umana, per coglionesca che sia, possa reggere e sia capace di
-ci). ant. scherz. che riguarda i testicoli; che cura i testicoli
scherz. che riguarda i testicoli; che cura i testicoli. sacchetti, 130-153
femm. -tóra o -trice). che coglie, raccoglie (frutti, messi,
, 5-3-496: guardi il buon coglitor che non l'offenda, / ch'ogni percossa
, nel vestibolo la coglitrice di fiori che è, sì, presta alle questioni dello
questioni dello spirito, ma « tanto che basti *. palazzeschi, 4-66: nel
e sindachi, di tutte quelle cose che avessero avute dal comune, e ciò
raccolta. lustri, iv-19: coloro che anticipano troppo la coglitura [delle olive
: s'era versato da una bottiglia che stava per terra una tazza di cognac
e quasi un'ombra di decoro. « che prendi? un cognacchino, oggi,
liiii soldi dispesi in uno convito che feci a cognatoma. rustico, vi-1-127 (
bicci e de'fratei posso contare / che, per lo sangue lor, del male
6-2: al tornar della mente, che si chiuse / dinanzi affa pietà de'
affa pietà de'due cognati, / che di trestizia tutto mi confuse, /
oditi et enten- diti / la vita che fa questa mia cognata. boccaccio, dee
il lor cognato, gli racontomo quello che aviano odito, minacciandolo forte ed ingiuriandolo
: / « e questo è uliver, che è suo cognato; / questo è
, le carestie ed i tempi, che inclinano al darsi piacere, hanno imputtanita
hanno imputtanita tutta italia, sì, che cugini e cugine, cognati e cognate
da cerer però trovossi esclusa, i che non osando inacerbir l'orgoglio / de l'
del suo il non richiederne altra dote che una premessa del medesimo re suo cognato
: ho di nipotine una brigata, / che mettono al pan bianco carestia; /
e mi ritrovo una certa cognata, / che ogn'anno ne fa una. saccenti
niare infamemente una sua cognata, che ora è dama per nascita quanto lei
: appena io giunsi in torino, che il mio buon cognato, allora primo
in casa il signor padre, ditegli che il suo cognato a questo freddo non ha
più mordenti di prima, specialmente vedendo che ella non spendeva per sé un carlino di
, 5-34: era la cognata, quella che adesso dormiva con lui; standogli insieme
de luca, 1-11-2-26: hanno creduto che gli statuti e le altre leggi particolari
statuti e le altre leggi particolari, che sono quasi comuni in tutte le città
esorbitanti,... e per conseguenza che vadano intese strettamente e con qualche rigore
nato è l'uomo; ovvero, che questo l'artefice delle cose di seme divino
di seme divino fece; ovvero, che la recente terra, di poco dipartita dal
penula sacra; / mill'altre poi, che sì cognate sono, / che scemer
, che sì cognate sono, / che scemer non saprei. caro, 3-794:
nulla cosa è più prossima e cognata che la scienza. mascheroni, 839: in
, 867: tra grida più fiere che squilli, / di viva! sei morto
anguillara, 4-306: perché non fa giunon che in furor vada / questa ino ancor
tempo assente da roma; ma son sicuro che la mia cognatina avrà saputo provvedere a
in generale parentela di sangue, vincolo che unisce i discendenti da un capostipite comune
dalle celle, 4-1-75: è da sapere che tre maniere sono della cognazione. livio
sito cercasse asilo, impariam da plinio che fu verona, dove la cognazione de'
si dice / tua cognazione, e che cent'anni e piue / girato ha 'l
, 89: accetto l'inspirazione che m'hai dato di uscire, come
per tornare alla mia nobiltà, sappiate che ci ha famiglie del nome e del ceppo
, e di cognazione non lontana, che diconsi conte. 4. figur.
l. salviati, 6-58: egli vuole che il principio per lo qual s'eccita
di questa comunicanza sia la cognazione: che non so come io possa nominare altra-
. questa cognazione adunque vuole egli, che sia principio della vera amicizia. 5
). -cognazione spirituale: il vincolo che si stabilisce per effetto dei sacramenti del
il padrino. -cognazione legale: vincolo che si stabilisce per effetto dell'adozione.
dalle celle, 4-1-75: è da sapere che tre maniere sono della cognazione: cioè
sono della cognazione: cioè la carnale, che è chiamata parentado; l'altra è
chiamata parentado; l'altra è spirituale, che è chiamata comparatico; l'altra è
comparatico; l'altra è detta legale, che si chiama adozione... è
adozione... è da sapere che la cognazione spirituale, la quale comunemente
panino induce una certa cognazione spirituale, che si chiama comparatico, tra lui e
conoscitivo. ottimo, iii-676: però che 'l senso cognitivo, per la virtù
v.]: * cognitivo ', che ha potenza di conoscere. il linguaggio
quanto ella è mossa da le cose che ella conosce, ed è chiamata cognitiva;
e piegasi a esse cose, si dice che ella appetisce, ed è chiamata appetito
chiamata appetito; e così quel moto che fa l'intelletto cognoscendo, si chiama intellezione
intimo e insostituibile dispositivo della organicità, che si rivela invece così sconvolto, informe,
[maria] intese e cognobbe più che colui che salì infino al terzo cielo;
] intese e cognobbe più che colui che salì infino al terzo cielo; infinito più
cognito il cuore suo a dio, che mai non si partì da lui. leone
, più cognito mediante il maestro, che per se stesso. redi, 16-v-57:
. algarotti, 3-84: temette sopratutto che costoro, tragittando per guadi a loro
. ottimi tra gli altri son quelli che appartengono a costumanze nazionali, inveterate,
loro morale e per il loro civismo che insegnino gratis le scienze più necessarie a
. tommaseo-rigutini, 2263: cognito, che l'animo suo e l'indole sono,
torna cogli occhi invano / ai campi che lasciò. carducci, 846: tremo,
/ al suon d'un cognito passo che piccolo / i solenni echi suscita. d'
questa proposizione non può escir di bocca che a persone cognite di tutt'altro che delle
bocca che a persone cognite di tutt'altro che delle viti. viani, 14-139:
femm. -trice). ant. che conosce una cosa assai bene, conoscitore.
servo, e sodisfare a quello antico desiderio che 10 ne avea, come cognitore degli
magalotti, iv-38: quello spirito, che dice io son materia, non è altro
dice io son materia, non è altro che una massa di quel pane stolido,
una massa di quel pane stolido, che si è mangiato, divenuta intelligente,
: perfetto cognitor d'ogni volume, / che nella mente ha impresso.
arte. guicciardini, iv-296: pareva che avesse per fine principale di diventare talmente cognitore
delle differenze tra gli altri principi, che tutto il mondo potesse conoscere dependere da
cognitòrio, agg. dir. che si riferisce al processo civile di cognizione
sensi, e però per quelle cose che noi veggiamo più prestanti ne'corpi,
fatto diversi gradi di creature, ita che una è più bella e più perfetta dell'
e più perfetta dell'altra, acciò che lo intelletto nostro, da la cognizione delle
ebreo, 374: tutte l'altre cognizioni che sono de le cose buone e belle
, come è la cognizione del cibo, che quando se ne bisogna gli succede il
succede il desiderio, o di quelle che sono fine di desiderio, come il fruire
cognizion di quel signor cortese; / che per lungo sprezzarsi, come stolto,
stolto, / avea di fera più che d'uomo il volto. castiglione, 84
84: non era minor il piacer che esso ad altrui dava, che quello
il piacer che esso ad altrui dava, che quello che d'altrui riceveva, per
esso ad altrui dava, che quello che d'altrui riceveva, per esser dottissimo nell'
egli ci fa mestiero prendere qualche guida che ci conduca alla sua cognizione. varchi
della natura, per venire il più che potevano a quella somma cognizione, che
che potevano a quella somma cognizione, che molti chiamano intelligenza, universalmente, ancora
molti chiamano intelligenza, universalmente, ancora che indarno, si affaticavano. sassetti,
cosa più è contraria alle riforme, che il camminare in esse al buio: il
il camminare in esse al buio: il che accade quando i riformatori, de'vizi
i riformatori, de'vizi di quei che devono esser riformati, non hanno perfettissima
oggetti di tutte le cognizioni, pare che si raccolga, non esser ben di
raccolga, non esser ben di colui che rimira, in quanto solo il rimira,
: misera condizione delle menti umane * che le lontanissime e meno importanti idee delle
loro con più distinta cognizione presenti, che le vicine ed importantissime nozioni morali.
: avevan preso il tristo incarico di far che gertrude s'obbligasse per sempre, con
con la minor possibile cognizione di ciò che faceva. lambruschini, 1-84: la cognizione
la coscienza di sé: « io, che penso, sono », divenuto la
cornaro, 51: non nego però che nella cognizione e curazione delle malattie,
malattie, nelle quali cadono spesso quelli che non tengono vita ordinata, che non ci
quelli che non tengono vita ordinata, che non ci faccia bisogno del medico,
e innamora de la somma grazia e bellezza che è nel creatore e fattore di tutte
e geometrare e perspettivare non è altro che un passatempo da pazzi ingeniosi. sarpi,
momento, la cognizione e il diletto, che della cognizione è figliuolo. nievo,
quaglie insaccate allo scuro in un canestro che danno del capo qua e là alla
cognizione. tasso, ii-34: quella che gli era vietata [a adamo],
beate, quelle menti oltracelesti e divine, che noi, da più chiara e distinta
s. a., darebbe cognizioni che potrebbero portare molto giovamento. c
per arricchirsi di quelle amene cognizioni, che appresso di noi sortirono il nome di
. algarotti, 3-189: le cognizioni che si acquistano a fatica, si convertono più
come fanno un migliore chilo quei cibi che convien masticare di molto. bar etti,
etti, 1-4: e allora fu che aristarco, deposto l'abito europeo, s'
de'grandi uomini, di quelli cioè che per la virtù e per l'ampiezza delle
sapere ben tessere quella catena di argomenti che nascenti l'uno dall'altro conducano a quell'
conducano a quell'ul- tima verità, che è il soggetto delle nostre ricerche. nievo
, 1-460: ammirava molto sia l'uno che l'altro per l'intelligenza sempre accesa
cognizione: nel processo civile quella fase che va dalla domanda giudiziale alla sentenza (
dare autorità di intervenire in ogni magistrato che ha cognizione criminale. sarpi, ii-
] faceva cognizione delle questioni matrimoniali prima che fossero portate le cause al tribunale ecclesiastico
saggio del sig. monti. se non che, correndo già il manifesto dell'edizione
gioberti, ii-8: erra gravemente chi crede che sia interdetto ai sudditi il giudicare le
sadi- sfatto. ariosto, 20-5: che non pur francia e spagna, e
la sua morte a tutti i virtuosi che di lui ebbono cognizione. sassetti,
cognizione. tasso, iii-17: faccio quel che vostra paternità mi consiglia, perché ho
(79): ma, da quel che mi pare d'aver capito,.
(77): ma, da quel che mi pare d'aver inteso,..
meglio vacare allo studio delle lingue i che oggi è la base », dopo lungo
tutti i vantaggi e i benefizii filologici che se ne ponno ritrarre, finivano quasi regolarmente
s trapar ola, 11-2: poscia che molti soldati ebbero diligentemente cercato e ricercato
, venne in cognizione / di colui che gli avea dianzi parlato, / che
che gli avea dianzi parlato, / che di là dal cristallo era prigione, /
quella terra e d'ogni altra cosa che mi parrà degna di venire in cognizione
loro. galileo, 370: ora volete che da i corpi semplici e da i
ed or venisse in cognizione (il che sarebbe inevitabile) ch'io avessi presentato
caro, 12-i-273: non so con che coscienza voi mi ricercate che io,
so con che coscienza voi mi ricercate che io, il quale non sono conosciuto da
, il quale siete tanto suo amico, che fate parte ancora a me de l'
chiesi un fiasco di raspeo, / che n'ha ben cento cogna 'l can giudeo
/ in verità, vicin m'ebbe che morto. nuovi testi fiorentini, 210:
demoli al fanciullo rinieri ugielletti, disse che dava in due cognia in mezo di
mosto. g. villani, n-100: che di vendemmia valse il cogno di comunale
ha grandissima quantità di rose, per tale che vi si fa l'anno molte migliaia
io fe'presso al mattino, / che gli cadea, non che la goccia,
mattino, / che gli cadea, non che la goccia, il cogno. varchi
capo all'anno moltiplicano ottocentoquaranta migliaia, che fanno, a dieci barili per cogno,
è una misura immaginaria di vino, che contiene dieci barili, la quale corrottamente
. 3. quantità di vino che il padrone doveva dare al contadino (
dell'uva mangiata, o di olio che doveva corrispondere per l'uso del frantoio
nome di famiglia, comune a quelli che discendono da un medesimo capostipite; casato
grandi sono di così oscura stirpe, che non ponno guardare quelli che nascono di
oscura stirpe, che non ponno guardare quelli che nascono di sangue illustre; e si
far arme e di trovar cognomi, che gli faccino parer gentili. tasso,
contentavano del solo nome, né usavano quei che ora son chiamati cognomi. bar etti
: per ora egli non vuol essere che una specie d'indovinello, e si vuol
, su'patronimici; sulle somiglianze, che hanno per tutta l'italia. de
di radali... con l'obbligo che faccia precedere il cognome dei suoi figli
condanne. poi di dove venivo e che cosa facevo. -per simil.
cognomi prese ancor quello di nerone, che in lingua sabina significa forte e valoroso
erano in uso i prenomi e cognomi, che distinguevano le persone. s. maffei
e famiglie romane, cognomi villeschi, che ricordano legumi e bestie, saranno stati
patria,... patì ancora che nella curia una sedia d'oro posta gli
, i-25: e a chi appartiene più che
questa santa impresa? per la potenza maravigliosa che dio v'ha data, per il
v'ha data, per il cognome cristianissimo che voi avete, per l'esempio de'
, v-1-168: certo, compare, che se io mi beccassi il cervello come
fece maravigliare di maniera i romani, che gli dierono il cognome di celere. campanella
creder suo tanto proprio di lui, che potea servirgli di cognome, con che
che potea servirgli di cognome, con che divisarsi da ogni altro. muratori, 7-
l'ultimo nome o cognome era quello che soleva distinguere le persone nel civile commercio
, 14-223: fu cagione a quelli che discesero di lui, di lasciare il titolo
1-39 (1-459): si giudica che carlo quinto che fu cognominato « saggio
1-459): si giudica che carlo quinto che fu cognominato « saggio * non troppo
quel trovato dal signor claudio tolomei, che si cognomina la virtù. l.
, ma quasi propria di quella spezie che « perfetti * cognominammo addietro, in
giudicato sì mirabile nel- l'indovinare, che, non sapendosi come degnamente cognominarlo,
del rosso, 1-2-4: due di loro che erano cognominati lucii, l'uno fu
nerva. viani, 14-369: avvenne che al forno fu assunto un mastrante cognominato
di fusignano, il quale, più che appassionarsi alla lettura, smaniava sulla rettitudine
: ne l'istorie d'inghilterra leggiamo che il re giovanni, cognominato il cortese
cogolante, sm. pescatore di anguille che usa il cogollo. cogolària
sacco, largo in principio, e che si restrigne andando innanzi, di cui
e nelle lagune per raccogliervi i pesci che verranno in seguito catturati.
corso d'acqua perché intercetti il pesce che scende con la corrente).
). muratori, 7-iii-199: che l'origine di tal voce [cogolaria]
dei modenesi e d'altri popoli, che dicono * cogollo ', corrispondente affatto
in origine sono della stessa natura che la pietra etite, cioè formati di sfoglie
', pietra viva e bianca di fiume che si adopera per la composizione del vetro
, chiara alla vista e frangibile, che ha un certo aspetto di vetro, la
ne trova tanto nella vena ricchissima, che nella magra; non ne ho
cograduato, agg. statist. che ha lo stesso grado (una
da ritagli di cuoio e pelle, che serve per il piantamento di alberi o nel
. coibènte, agg. fis. che non lascia passare l'elettricità e il
sopraccarica, rimansi tutto su quella faccia che è esposta alla carica, da che
che è esposta alla carica, da che il vetro, coibente, non gli dà
, corpo cattivo conduttore dell'elettricità, che dicesi anche * isolatore ': talvolta
.]: 'coibenza', qualità o cagione che rende coibenti le sostanze materiali, i
alvaro, 7-89: ed è notevole che questo periodo della moda venga a cadere
di nuova scienza della psicologia, quella che studia i traumi e le coibenze e
216: coietto, per pezzuolo di cuoio che s'adopera nelle arti a moltissimi usi
nelle arti a moltissimi usi, come coietto che tien salda la pietra nel cane della
adopera anche per pezzuolo di cuoio, che tiene salda fra le ganasce del cane
, 18-3-245: piero, senz'altr'arme che la spada sola, e col coietto
, ed acconciata la pelle, secondo che gli era stato insegnato, se ne fece
, se ne fece, pensando, che avesse qualche gran virtù, un coietto,
lavorato, a botta di spada, che si vestiva da'cavalieri, quando volevano
. alterazione congenita delle unghie, che si presentano incavate irregolarmente, fragili e
. di coincidere), agg. che coincide, che accade contemporaneamente o
), agg. che coincide, che accade contemporaneamente o concomitantemente.
coincidente *, dicesi de'fenomeni che si osservano contemporaneamente nella stessa ma
croce, i-2-91: la logistica è scienza che si riferisce, non alle sole
discernere, preghiamo iddio umilemente e puramente che la ne tolga. bruno, 3-286
. mei, 46: è onninamente necessario che un uomo... dotato sia
sia di genio e di sagacità penetrante, che rendanlo atto a distinguere le occasioni,
potevo rimanere indifferente davanti a questa coincidenza che un collalto fu l'amante di gaspa-
: rammentando le ritardate coincidenze delle corriere che ci avevano così allungato il viaggio,
viaggio,... non si faceva che... minacciare galera e fucilazione
per aggregarsi a qualche gruppo di gente che dormiva nelle stazioni aspettando le coincidenze,
, ripresa poi da giordano bruno) che esprime la trascendenza e l'infinità di
e del creato, in un senso che l'uomo non può intendere né afferrare.
della vostra filosofia; per i quali volete che gli contrarii hanno coincidenza ne'principii e
cavalieri, 5-101: credo... che sia possibile fare... quanto
. nella fìsica nucleare, scarica presso che simultanea di due o più contatori di geiger-
, 644: è difficile assai volte che il lettore meno illuminato scopra in qual
abituato a questi ritardi del mio amico, che sempre egli misteriosamente riusciva a far coincidere
nel piano o nello spazio, in modo che a tutti i punti dell'ima corrispondano
parabolico; e ciò in tal situazione che i fochi dell'uno e dell'altro coincidessero
indicazione terapeutica data da alcuni segni, che rinfrancano l'indicazione ritratta da altri segni
soffici, ii-250: un coinquilino che saliva le scale aveva sentito, passando
uscirne un certo puzzo di carbone bruciato che lo aveva messo in sospetto. pavese
ci fu un uomo, un giovanotto, che si issò sul balcone dell'ammezzato.
cavalca, iii-216: poi disse, che quello, ch'entrava nel corpo,
8-437: questi sono quelli e quelle, che non sono coinquinate, ma conservarono perfettamente
da quarantadue anni al mondo talmente, che con mulieribus non sum coinquinato. coinquinazióne
perdite o anche soltanto degli utili, che derivano da un'impresa, da un
.. la corona del re agilulfo che gli veniva oblata, e con una risolutezza
), agg. e sm. che partecipa agli utili e alle perdite
comunione di interessi di imprenditori sociali che, per lo più affidandosi reciprocamente un
corrispettivo di un dato apporto, senza che il cointeressato debba anche partecipare alle perdite
{ cointeressenza impropria). -la quota che spetta al cointeressato. fu. ugolini
ad * interesse ', ma par che accenni ad * essenza '; e nel
e con la dote della moglie, che gli consente di versare delle cauzioni, egli
cointeressenza con un produttore di carta paglia che momentaneamente « difetta di liquidi ».
rovinato coinvolgendolo nella politica, pure sentiva che era male quello che aveva fatto,
, pure sentiva che era male quello che aveva fatto, di andare a mendicare la
gran massa architettonica, tutti gli edifici che incontra sul proprio cammino.
coinvolta in un fatto di tanta gravità, che rifiutò. calvino, 1-266: riconoscevo
riconoscevo nell'immagine di questa torma smarrita che la parola « profughi » mi suscitava,
, 3-217: quanto tempo è scorso, che non s'è trovata la raggione e
galeota, 6: lo to coiro che èi spilato / è usato de sperune
sperune, / tu si tanto refutato / che non vale per stallone. =
., 6-4]: temendo la natura che la negligenzia o la fatica che è
natura che la negligenzia o la fatica che è in nutrire e allevare e'figliuoli
volse, e disse: « da poi che io son qui, medicare ti voglio
solo di una cosa ti fo avvertito, che avendo usato il coito, se'mortale
col guscio e de'lumaconi ignudi terrestri che bizzarramente
le canne, trasvolano al loro destino; che è il coito e la morte;
. pavese, 8-no: la donna che fa il figlio, trova in questo la
della lima e del sole, che coito s'addomanda, chiaramente ce lo fa
.. di non pigliar la calcina che cade sotto la cola, ma quella che
che cade sotto la cola, ma quella che scorre per lo rimanente del trogolo.
specie di cola come quelle da calcina, che si fa di legno in vece di
il vino, fatto di tela, che anche si chiama calza. tommaseo-rigatini,
sacchetto di tela per colare il vino; che anche chiamasi 'calza '.
strumento di legno in forma di cassetta che, posto sopra il tino, serve per
resta vuoto il granello di tutto ciò che contiene; così se ne decompongono meglio tutti
marin. continuazione di un vento che dura, senza mutare, per più
di banane... e quel che più importa d'ogni altra cosa,
la lor ricchezza maggiore in un frutto che essi chiamano cola. questo lo produce un
: lo duca disse: « or convien che si torca / la nostra via un
poco infino a quella / bestia malvagia che colà si corca *. idem, purg
, 12-79: vedi colà un angel che s'appresta / per venir verso noi;
/ per venir verso noi; vedi che torna / dal servigio del dì l'ancella
cammino / onde va catuno pelegrino / che vada o vegna d'oltremare. sacchetti,
sacchetti, 87-141: èvvi un re che è il maggiore, e ha molti
iustizia essere il maggior signore, non che di questa provincia, ma di tutta l'
volendogli far reverenza, feci il simile che s'usa colàe. alberti, 294:
insieme? machiavelli, i-985: quella via che è colà in quel canto fitta,
e'si cacciarono sotto tanta roba, che né io né essi la potevano più
con questo tuo mezzo cannone, io credo che tu faresti una buona opera, perché
in quel cespuglio starsi / un non so che di bigio / ch'a lupo s'
: beverei prima il veleno, / che un bicchier che fosse pieno / dell'amaro
il veleno, / che un bicchier che fosse pieno / dell'amaro e reo
magalotti, 9-1-40: la gran venerazione che colà si porta al suo nome.
verrò. colà m'attendi / prima che ascenda a mezzo corso il sole.
bar etti, 1-130: la ragione che lo indusse a pubblicarne colà un tomo
colà stampare tutte l'altre mie opere che tragedie non erano. leopardi, xxii-107
: gli fecero la carità di dirgli che andasse dal capitano del porto, giacché
2-7 (205): le disse, che dove ella volesse, egli assai bene
10-161: andiamo colà, pastori; che se dopo le essequie le felici anime
il verno, se tu mi rispondi che la seconda region dell'aria d'inverno è
, 34-i55: onde la tramontana, che di colà comincia, abbia a sospignerli
33: una volta fra le altre che s'andava a ramuscello a recar una
romantica (non ostante l'etimologia del nome che pareva dire l'opposto), con
quanto sembra, dalla « barocca », che suona a taluni teorici di colà più
/ così gli parla, e fa che si raccoglia / il vecchio re ne la
, nuovi de'casi della vita, che si trovano colà dentro e non sanno
cori colà dove si puote / ciò che si vuole, e più non dimandare.
conv., iii-xv-14: e però dico che, a fuggire questo, si guardi
è maggiore la misericordia di dio, che le nostre iniquità, colà dove noi
formava quel gregge impecorito di uomini, che senza fede, senza illusioni giungeva semivivo
tanta onoranza del padre, uscì colà che aveva parenti poveri e vecchi privi di
erudite dalle filosofie, escono colà: che la calamita abbia una simpatia occulta col
tutta la natura un vasto corpo animato che senta passione ed affetti. 6
masnade da cavallo e da piè, che colà da mezza notte fossono apparecchiati dell'
buonarroti il giovane, 9-395: eccon un che si dice * gli elementi / della
/ de'quali il primo è quel che 'mpone altrui / « lasciar ir l'acqua
, 1-37: il privilegio di colui, che viene isgom- brato del suo danaio,
usato quando si vuole abbreviare un discorso che si protrae troppo a lungo (in
sera a casa con due occhiacci, che parea una civetta e appena potea favellare.
cattivo stato o al corpo di persone che siano state colpite da una raffica di
, 3-25: se la pigliava coi topi che le avevano bucherellato il sacco come un
il sacco come un colabrodo, e pareva che l'avessero fatto apposta, come se
satanasso ti colafìzza, rallegrati e vedi che in ciò se'assimigliato a san paolo.
4 colafizzare ', voce latina, che vale 4 dar delle ceffate '. figur
sm. marin. diminuzione di peso che si verifica, durante il trasporto per mare
e un contro- modello di gesso, che assorbe il liquido e da cui il
', i nuovi agronomi indicano quello che in buon italiano dicesi 4 fognatura '.
giuso. sacchetti, 17-102: questi diavoli che vanno la notte, non fanno se
non fanno se non male, ché non che altro, ma la botte mia,
altro, ma la botte mia, che era in su l'aia, m'hanno
, / dove scorger si può ciò che v'accade. d. bartoli, i-460
loro piedi, e dar muggiti, che quasi di caverna in caverna per lunga
plicassero il rimbombo: e incerti di quel che colaggiù si facesse, che macchinasse la
di quel che colaggiù si facesse, che macchinasse la natura, che minacciasse l'
si facesse, che macchinasse la natura, che minacciasse l'infemo, si vedevano come
sospesi in aria sopra una profonda voragine che stesse di punto in punto su l'
algarotti, 2-50: e così un raggio che da un punto di questa muraglia andasse
ciel: cotanto era il fragore / che dal conflitto de'celesti uscia. tommaseo,
del vento, / come sviato pellegrin che pianga / per lo deserto. pascoli
, 131: comanda a'figliuoli d'israel che mandino fuor del campo ogni lebbroso
del campo ogni lebbroso, ed ogni uomo che ha la colagione, ed ogni uomo
-ghi). farmac. medicamento che favorisce l'afflusso della bile nell'intestino,
temere dai volgari medicamenti di questo nome che tutti partecipano di caustica attività. d'alberti
216: 4 colagogo ', medicina che purga la bile per di sotto.
di sotto. y<ùyó? 4 che trasporta la bile ', comp. da
. bartoli, 40-i-255: un colao (che dicemmo essere la prima dignità dopo il
il re), scritta con più bontà che circospezione ima lettera, da rimetter con
ritenzione dei sali biliari nel sangue, che si manifesta mediante prurito, bradicardia e
. 2. sostanza colata o che cola. crescenzi volgar., 3-19
; e 'l colamento sia cotto infinattanto che cominci a diventar duro.
colangioepatite, sf. medie. infiammazione che interessa contemporaneamente il fegato e le vie
vaso 'e dal suff. medico -ite che designa le infiammazioni. colànico
chim. acido colanico: acido carbossilico che si ottiene mediante riduzione degli acidi biliari
pres. di colare), agg. che cola, che fluisce, che scorre
), agg. che cola, che fluisce, che scorre. stuparich
. che cola, che fluisce, che scorre. stuparich, 5-476:
dalle ferite, venivano dileggiati dalla folla che passava sotto in una specie di corteo
d'alberti, 216: 'colanti', nome che i marinai danno ad alcune manovre,
sm. chim. idrocarburo aromatico pentanucleare che costituisce uno dei principali agenti cancerogeni.
, usato per scolare la pasta in modo che resti asciutta. = deriv
giamboni, 7-157: tolga l'arena che gitta fuori il mare quando tempesta per
palme delle mani, e quando senti che l'una palma si appicca coll'altra,
], 2-31: guide cieche, che colate la zanzara, ed inghiottite il camello
... di non pigliar la calcina che cade sotto la cola, ma quella
cade sotto la cola, ma quella che scorre per lo rimanente del trogolo,
]: 'colare', decantare un liquido che abbia sedimento, in modo che la parte
liquido che abbia sedimento, in modo che la parte chiara rimanga separata dalla posatura
e si riferisce per lo più al sangue che esce da una ferita).
: lo mio capo tutto forarono, che intorno intorno colava sangue. leonardo, 1-302
terra, sordido, stomacoso, un uomo che cola lezzo per ogni lato. campana
.. / ed è più dura che lo profferito, / e no la scalda
, 14-75 (ii-26): dicon che salamon, quando il fe'fare [l'
sassetti, 148: la pietra con che si fanno le bocche de'forni da colare
di bei castelli in aria, presupponendo che questa fiamma d'amor facesse colar e
. alla traccia fatta nel legname, che pare che vi sia stato colato di getto
traccia fatta nel legname, che pare che vi sia stato colato di getto. jahier
egli è innamorato fradicio di questa cantoniera che sta qui vicino,... e
,... e vi cola ciò che può fare e dire.
: io colerò a te lo vino, che sarai ebrio. 7.
, / guarda il calor del sol che si fa vino, / giunto all'omor
fa vino, / giunto all'omor che della vite cola. boccaccio, 8-46:
belo, xxv-1-87: non si accorgeno che pute loro el fiato o che han gli
accorgeno che pute loro el fiato o che han gli occhi guasti e di continuo
grossa per lo incollato del muro, che continuando a dipignere in detta sala, cominciò
, cominciò a colare di maniera, che in breve tempo abbandonò quella, vedendola
/ e di tanti colori colorito, / che sembra il criminal di gian bernardo.
un fra essi udirete diffinitivamente rispondervi, che quanto si è a quel mercurio,
ripieno, nulla ostante la libertà, che gli si è data, di scorrere,
scorrere, e colar giù; non che scorrere, e colar giù tutto, né
, iii-7: que'valenti uomini pensarono che... le fonti e i fiumi
sole piogge e dalle sole nevi, che ne'monti, come in tanti conservatori e
,... si mantenessero, e che colando e a mano a mano sdrucciolando
la neve, o borea, / che giù dal crin ti cola; / l'
sereno e libero / cedi a robert che vola. nievo, 1-102: il
guance placido placido, e avrebbesi detto che gli occhi suoi lagrimavano, ma che
detto che gli occhi suoi lagrimavano, ma che l'anima se n'era volata via
carducci, 222: oh venga dì che sangue v'empia / sì che v'
venga dì che sangue v'empia / sì che v'affoghi, e sia quel che
che v'affoghi, e sia quel che a voi còle / da i sen forati
panzini, ii-683: non poteva parlare che gli colava la bava. barilli, 2-153
fiotti liquefatti di purulenza carnosa queste roggie che colano. montale, 29: la
montale, 29: la scaglia d'oro che si spicca / dal fondo oscuro e
monti, x-3-445: per la virtude che dal tralcio cola, i d'amor
voto. carducci, i-ini: raccontano che ad un avversario di destra il quale
gocciar sulle lastre. e più consumante che mai era l'insoddisfatto desiderio. soffici
fiumana di scampati, di truppa, che colava per i vicoli, nelle chiese,
... / tu intendi: fa'che di grassezza colino. garzoni, 1-683
capponi da levarcisi il cappello, grassi che colavano. e. cecchi, 6-335:
colati in lei. sarpi, i-29: che quello avesse facoltà di riformar il pontificato
. d. bartoli, 40-ii-62: altro che la lor cina, in cui sola
parti, e singolarmente in augusta, che era a quei tempi in germania ciò
era a quei tempi in germania ciò che è presentemente amburgo, le distribuiva al
nazioni la circolazione è sempre più languida che nelle nazioni manifatturiere o commercianti; ed
case più potenti, riconosciuto il vantaggio che possono trarre in mille modi dall'immenso
mille modi dall'immenso deposito di capitali che colerà al monte e sarà sempre a
volo, / e non m'aveggio che la notte vene, / e parmi crescer
. ccllini, 686: ogni volta che si metta nuovo metallo nella fornace,
li sportelli di detta fornace, acciò che e'diventi rosso, quasi che sia per
, acciò che e'diventi rosso, quasi che sia per colare. baldinucci, 167
: tale è la importunità del vampo, che ti distrugge talmente, che ti fa
vampo, che ti distrugge talmente, che ti fa colar tutto di sudore.
, deriv. dal fr. couler, che ha lo stesso etimo. colare2
fesse in grembo a dio / lo cor che 'n su tamici ancor si cola
michelangelo, 213-5: l'alma, che teme e cola / quel che l'occhio
, che teme e cola / quel che l'occhio non vede, / come da
, i-i77: tutti i preti e monaci che non giungono all'età d'anni cinquanta
forse meritare un qualche compatimento la cagione che mi movea a fare simili scenate;
mi movea a fare simili scenate; che altro non era se non se il
vergogna del ricadere in quei lacci, che con tante pubblicità avrei vituperati io medesimo
marino, i-112: vi so dire che, se qui giovasse lo smusicare,
il ferrari alla voce cola, par che voglia, che colascione o, come
alla voce cola, par che voglia, che colascione o, come esso dice,
colazone, sia detto dai coli napolitani, che lo sogliono sonare. ma a napoli
ora ce ne ha solo di piccoli, che serve di balocco a'fanciulli; e
di xdxafkx; * canestro ', che nel catal. calaix e spagn. calajc
colassù, ed ella è tanto trista che ella si va rinchiudendo assai spesso con essolui
: se'tu di questi sciocchi ancora tu che credi che santo antonio abbia a insalare
di questi sciocchi ancora tu che credi che santo antonio abbia a insalare carne? per
la sua famiglia? tu sa * bene che colassù non si bee e non si
: quando bene avessi le corna così alte che giungessero a picchiar alle porte del cielo
a picchiar alle porte del cielo, so che niun m'aprirebbe, poiché quegli appartamenti
aprirebbe, poiché quegli appartamenti colassù, che sono tutti spazi immaginari c'hanno in
ingannar la mostra, è un gran tempo che s'appigionano, e sin dall'eternità
g. gozzi, 1-98: quella che abitava nella casa ov'era il fuoco,
capo e sul corpo mio cascheranno le pietre che voi di colassù gitterete; tanto che
che voi di colassù gitterete; tanto che i manovali non sapeano che farsi.
; tanto che i manovali non sapeano che farsi. par ini, 718: coloro
. par ini, 718: coloro, che davansi a credere tanto giganti sopra di
sopra di noi colassù, ima buona fiata che sien giunti qua, trovansi perfettamente appaiati