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vol. III Pag.19 - Da CESTO a CESTOSO (46 risultati)

oggi s'usa... 'dàlie che le desti, o cesti e canestri'

l'insieme fitto e addensato delle foglie che nascono da un fusto molto breve:

e alcuna su per lo stelo, che pur gli dà grazia e l'adorna.

s'impara, a cagion d'esempio, che, a convenientemente parlare, convien dire

zolla a togliere da un cesto pianticelle che rincalzava via via di terra con delicatezza

il tempo per salutare la padrona, che... non avevamo veduta neppure.

inf., 13-142: o anime, che giunte / siete a veder lo strazio

/ ai cesti ch'ora a tutto ciò che cada, / aprono i lor fioretti

il cinnamomo degli antichi non era altro che il gambo della cannella spiccato dal suo

in ramo,... / che pochi fiori origine han dal cesto.

f. doni, 3-130: udite quel che fu risposto a suo padre quando menava

ne ho ricevute: non so quello che si sia del suo viaggio. chimentelli,

e il garbo d'alcuno, dicendo che aveva più attrattiva del cesto della lattuga

qualsiché bellissimo e graziosissimo riescisse colui, che veramente somigliasse un bel cesto. 5

uniti pezzetti di ferro o di piombo) che coprivano il dorso della mano e le

/ stupir tutti a quel- l'armi che di sette / dorsi di sette buoi,

sei o sette spettacoli fece, che o furono di gladiatori, o di

v'hanno paragonato concettizzando ad un entello che stramazzò con un colpo di cesto il più

colpo di cesto il più gran bue che mai fosse in terra bovina. d'annunzio

. 2. il pugilato antico, che si combatteva con le mani armate con

case, / narri agli amici, che l'udranno attenti, / quanto al cesto

di ricami e di pietre preziose, che le spose romane portavano il giorno delle

significare il gran ligame e vinculo inseparabile che pone venere fra i congiunti in amore.

, i-32: la terza, più lascivetta che l'altre,... soccinta

di chermisi, ed a traverso quel cinto che domandavano il cesto, divisato de'più

e dipintivi suso amoretti e donne, che rappresentassero le fraudi, le lusinghe,

, 41-223: veramente io mi credo che il poeta tutto ciò che nel cesto

mi credo che il poeta tutto ciò che nel cesto, ovvero amoroso cinto di venere

, a ricamo o in rilievo ': che gli antichi tuttavia accostavano a caestus (

ospite; a essa segue il collo, che è capace di allungarsi in direzione opposta

dando origine per segmentazione alle proglottidi che, giunte a maturità sessuale, si staccano

del cestode, dando origine alle uova che si sviluppano in un embrione (oncosfera)

si applica alla divisione de'vermi intestinali che comprende le tenie. = voce

paniere di vimini, con uno sportello che si chiude a scatto, usato per la

- in particolare: la grossa cesta che viene assicurata sul baroccio o sul carro

ecc.); le due ceste che vengono poste da una parte e dall'altra

pone, 55-17: aio un canestrello appiso che dai surci non sia offiso: /

di vimini attaccate a delle fimi, che, accavalciando delle carrucole, traggonsi da

accavalciando delle carrucole, traggonsi da quelli che son dentro. spesse volte accade che

che son dentro. spesse volte accade che la fune si spezza, e gli sventurati

e ne davano tre a ciascuno di noi che passava. verga, 4-78: giù

sonnolenti, come una processione di lucciole che dileguava. pea, 3-204: anche

mammelle nella cucina, e il vino che ribolliva nella botte come un'ebbrezza chiusa.

il guadagno non trapassa / i bisogni che vengon a cestoni. baretti, 1-289:

. giusti, iii-389: qualche volta che si sono combinati qui in camera tre

di cisto1. cestóso, agg. che fa un cesto rigoglioso (una

vol. III Pag.20 - Da CESTRO a CETO (41 risultati)

ispagna trovo- rono quella [erba] che in gallia è detta betonica et in

. questa erba ha tanta gloria, che quella casa, dove è essa piantata,

dove è essa piantata, si tiene che sia sicura da tutte le male venture.

». cestuto, agg. che fa un abbondante cesto (una pianta

varchi, v-151: cesure, che sono quei tagliamenti che ne'versi latini

v-151: cesure, che sono quei tagliamenti che ne'versi latini necessariamente si ricercano,

cesura dopo la terza arsi, onde ciò che resta forma una tripodia trochaica. fanzini

sincopi! tutta l'anatomia della parola che un tempo si studiava in retorica, è

11 passo d'una spirale / al timpano che imita la notte. / ma il

vertice del capo, con cavità nasali che funzionano da sfiatatoi; la bocca è

pelle vi sono abbondanti strati di grasso che agevolano il galleggiamento e funzionano da coibente

bocchelli, ii-192: non bisogna dimenticare che i cetacei respirano aria, e che

che i cetacei respirano aria, e che perciò questa aria respirava anche delfino.

occhio fino alla bocca e m'accorgo che la cupola... sembra la bocca

ad afferrare tra le due mandibole quel che le capiti nel mar delle tenebre. viani

ceteno ', idrocarburo liquido ed olioso che si estrae come prodotto dalla distillazione della

antico trasportato il nome di alcuni scudi che, in forma di cetera, cetere furon

quale dettoe maestro piero delle vigne, che comincia, detta la sua salutazione,

dico, et cetera, / sì che non tegna più le cose in zetera.

appunto divisato / tra sé. basta che, e cetera. 2.

, / ma qui non n'arrecò tanto che basti: / non so come

per tua fé le cose d'accordo; che se noi entriamo in cetere,

io non so intendere / a quel che serve dir d'avergli debito /

notai sono quelle tante et cetera che mettono nelle clausole de'contratti.

a me come voi faceste alla biliuzza, che se n'andò col ceteratorio?

d'annunzio, iv-2-408: al siracusano, che dà quivi spettacoli con una sua auleda

. salvini, 17-555: apollo, che tenea / nelle man lo strumento,

un radicale chi mico, che si suppone sussistere nei composti detti * ceti-

composti detti * ceti- lici e che si ritraggono dalla cetina. =

. m. -ci). chim. che con tiene il radicale cetile

su periore, saturo, che si presenta come una so

: non fia lecito nelli beni, che servono per paschi di bestie maremmane, far

solida (detta anche spermaceti), che si presenta in masse cristalline, untuose

bianca, cristallina, combustibile, che concorre a costituire per gran parte

]: e tutto il legname che 'l sostiene si è di cetino.

paoletti, 1-1-117: il lusso, che io ho inteso di condannare e condanno

e condanno ne'contadini, non meno che in ogni ceto della società, io

nella monarchia; s'egli è vero che formi un potere intermedio, che limiti gli

vero che formi un potere intermedio, che limiti gli eccessi dei due estremi,

, o non piuttosto formi un ceto, che, schiavo di se stesso e di

cerchio. alfieri, 2-4: voi che appellarvi osate il ceto medio, /

vol. III Pag.239 - Da COBRA a COCCA (51 risultati)

morso e l'ultimo respiro, vipere che concedono l'amen di sei secondi.

perfidia dei falsi amici e degli invidiosi che si trovano per il mondo: « cobra

dell'india per la sua pelle della testa che si gonfiava a cappuccio; cfr.

delle mani destre una di queste serpi che domandono 4 di capello ', per rizzarsi

da drupe rosse; le sue foglie, che allo stato fresco hanno odore di catrame

tosi: la quale è una foglia che l'indiani usano sempre tenerse in bocca

con un poco di calcina spenta, che sempre portano a cintola in un cornetto di

in qualche cencio, la quale dicono che così masticata dà loro forza e vigore

*. pieretto, irritato, disse che poli della droga non faceva una posa

, per la sua azione stupefacente, che provoca, cioè, in chi ne fa

, uno stato transitorio di euforia, che ingenera però anche assuefazione, alterando così

, 6-325: con tante cose che ci sono al mondo, con tante che

che ci sono al mondo, con tante che tutte e due ne sapevano e avevano

da coca e dal suff. chimico -ina che indica un alcaloide con base organica;

), agg. e sm. che è affetto da cocainismo. cocaini

il cocainizzare. - anche: tecnica che si usa in fisiologia sperimentale allo scopo

cocainòmane » sm. e f. tossicomane che si serve della cocaina per soddisfare il

. cocainomania » sf. tossicomania che consiste nel ricercare e procurarsi artificiali stati

sono alcuni altri questi [uccelli] che sono del tutto negri... hanno

. hanno il becco lungo e maggiore che un coccal, ma di quel garbo.

coenzima della carbossi li, che costituisce uno degli enzimi della fer

mentazione alcolica; coenzima di enzimi che agiscono negli animali superiori (e

chim. acido cocatannico: acido tannico che si ottiene isolandolo dalle foglie di coca

la corda dell'arco a sé faceva che la cocca veniva insino agli orecchi; e

sottili agli archi de'vostri arcieri, che quelle che per tutti comunalmente s'usano

agli archi de'vostri arcieri, che quelle che per tutti comunalmente s'usano; e

segno. tassoni, 7-63: renoppia, che dal ponte i suoi vedea / tutti

la vendetta il die, / il dì che impaziente è su la cocca.

aprivano gli archi con tanta ruina, che le cocche quasi si raccozzavano insieme,

coi loro assalimenti molta gente, sì che per forza i nemici cominciarono a rinculare

tira quel col braccio poderoso / tal che raggiugne l'una all'altra cocca; /

corda tocca. ariosto, 29-64: che le parrebbe a quel bisogno lenta,

bisogno lenta, / se ben volasse più che strai da cocca. marino, 10-273

è nel lato destro la liguria, che si stende... dai monti marittimi

marittimi di nizza fino capo corvo, che sono l'estreme e più basse cocche

altra cocca di arco assai più ampio, che comprende la toscana granducale.

3-1-211: il moto del sasso, sin che è nella cocca, è circolare.

'l vecchio non serve ad altro, che per attaccarvi la gruccia a spignerlo sotto

la gruccia a spignerlo sotto; il che si fa senza il vecchio, torcendolo

, oggi nel commercio è il nome che si dà alle mezze perle artifiziali fatte colla

fatte colla coccia delle perle medesime, che con proprio nome chiamasi 'madreperla '

la mente mia, ch'ebbi desire / che la cocca al mio fil fésse la

l. bellini, i-158: ed ei che sa far sino i passamani, /

dicesi anche quel poco d'annoda- mento che si fa alla cocca superiore del fuso,

un suo piccino; / un piccino che ronza e che non tocca / mai terra

; / un piccino che ronza e che non tocca / mai terra, eppure,

fuso, lo lasciò cadere nel cestello che aveva ai piedi; un altro ne raccolse

col grembiule così carico di noci, che lo reggeva a fatica, tenendone le due

. una cocca di giubba d'un che passeggia. verga, 4-242: bianca

pallida e ora rossa. non sapeva che dire, balbettava, sudava freddo, aveva

freddo, aveva una convulsione nelle mani che cercava di dissimulare, stirando macchinalmente le

vol. III Pag.240 - Da COCCA a COCCHETTO (37 risultati)

ogni volta il mio piacere era tanto che lasciavo andare le cocche del grembiule.

. con una còcca del fazzoletto nero che teneva in capo, annodato sotto il

cucciolo, un lupetto dallo sguardo malizioso che ha ridotto la cocca del tappeto a guisa

onde una persona si dice sputasentenze, che n'ha sempre qualcuna in cocca della

/ di retro al cippo sepolcral, che al santo / dardanid'ilo, antico padre

/ ben venticinque braccia colla sponda, / che 'l terren della via sostiene in cocca

pur poi mi son divezo, / tal che mai più me l'accocca: /

lippi, 4-47: ed io, che quando ella mi viene in cocca,

mi lasciai finalmente uscir di bocca / che quel non era un rospo, ma in

il dito medio col pollice in maniera che, sgusciando l'uno dall'altro,

venivano di costantinopoli, per fuggire quello che landolfo fuggito avea, con fatica pervennero

1-143: 'cocche', sono legni marittimi che usano catalani e genovesi. muratori,

coccagna, sf. dial. carro allegorico che si costruiva, con ricchezza d'ornamenti

. monti, i-432: avvertite che nel corpetto del figurino che vi mando

: avvertite che nel corpetto del figurino che vi mando il colore è troppo caricato,

, 1-2-42: la convenzione decretò, che chiunque fosse trovato con altro segno di

quali avean seguita la repubblica: bastava che taluno avesse portata la coccarda nazionale.

di marte per scannarci. non c'è che un riparo, correre alle armi,

nappa ', e lo dicono ancora quelli che procurano di parlar puramente. coccarda in

vedendo tra queste un giovane michele de chiara che aveva la coccarda tricolore e gli andava

nievo, 547: guarda là tuo fratello che bella figura ci fa col suo schioppo

una rosa di lana tinta del colore che hanno i campi degli stendardi e gli stemmi

e gli stemmi di uno stato, che serve di ornamento di distinzione al soldato

serve di ornamento di distinzione al soldato che la porta sul cappello o sul casco.

seta, rosse, bianche e turchine, che le ragazze per quel gran giorno s'

pareva un echinoderma nerastro, di quelli che il pittore abbandona alla spiaggia in una

strada. di lei qui non parla che la'guancia enfiata della vicina e sul balcone

della vicina e sul balcone il geranio che ha mutato in coccarda ogni foglia.

. il partito politico o la fazione che ha come segno distintivo una coccarda coi

! ». 3. ornamento che si applicava sulle scarpe. ojetti,

, 1-33: non ha l'ipocrisia smorfia che vaglia / più con costei [la

, 213: coccare è anche queiratto che suol fare la bertuccia, quando ella

specie di licheni del genere cladonia, che si presenta in cristalli aghiformi ed è

coccerico: ossiacido saturo della serie alifatica che è contenuto nella cera di cocciniglia sotto

coccerilico: alcole alifatico bivalente saturo, che è contenuto come estere nella cera di

. chim. estere dell'acido coccerico che costituisce il principale componente della cera di

e grap- posa e fusolana e bansa che buon vin fanno. = forse

vol. III Pag.241 - Da COCCHIA a COCCHIUMARE (53 risultati)

, l'eremo, la solitudine, che sogliono parturir quel divino sigillo ch'è

. m. cecchi, 18-40: digli che mi mandi / qui il cocchiere col

col suo cocchio, / i'vo'che noi facciamo una cocchiata. buonarroti il

intermedi e queste lor cocchiate, / che non s'intendon, mi paion orsa

213: 4 cocchiata', sorta di serenata che i musici e sonatori vanno a far

e oggidì si dice anche di quelle che fannosi fuor di cocchio con allegria e strumenti

901: 4 cocchiata ', serenata che i cantanti e i sonatori, in

. m. cecchi, 18-40: digli che mi mandi / qui il cocchiere col

e questo sì trasandato e sì magro, che a mala pena si trovava cocchiero che

che a mala pena si trovava cocchiero che si conducesse a voler servire dell'arte

: ma dopo circa tre mesi, avvedendomi che in quelle veglie e cene e festini

a sacrificare con feroce stolidità i cittadini che non ponno salvarsi superando la velocità delle

guidando i cavalli per la china, che poco concede loro perché troppo non gli

prudentissimo conte mandò una dozzina di lavoratori che riattassero la strada nei passaggi più scabrosi

nelle buche più profonde; e volle che il cocchiere guidasse i cavalli di passo

guidasse i cavalli di passo, e che due lacchè coi lampioni precedessero il legno

il velocipede tanti anni fa, lo stesso che poi tu chiamasti il mio cocchiere!

con le mani in guardia nel dubbio che il franco concionatore s'avanzi di momento in

o di assumersi responsabilità e uffici direttivi che non gli competono, in affari,

e sdruscita e sgangherata, co'sedili che paiono schiene d'asini pelati, con

un pegaso pacolet, e sono io che guido. zu, zu, zu.

sf. ant. e scherz. donna che guida il cocchio o altro veicolo a

detto la ragione, la quale, che sia una cocchieressa, il sesso non

. sannazaro, iv-28: quel monile che ora gli vedi di marine cochiglie,

marine cochiglie, con quel dente di cinghiale che a guisa di ima bianca luna dinanzi

caverna / fa testugine e volta / che di spugne e di nicchi, / e

in procinto di dar battaglia, comandò che tutti si fornissero di cocchiglie. f.

ottimati ed i numi terreni; però che anche il limaccio dal sole s'indora,

cocchina a por si venne; / che più non v'erano arbori né antenne.

in cocchio, e andando in fretta, che per caso fortuito il cocchio si rovesciò

cavalli un buon tratto di mano prima che si potesse fermare. g.

18-39: e troverò un cocchio, acciò che tutti / andiamo poi a'servi.

dodici, e non sono mica di quelli che in cocchio o carretta possa salirvisi.

salirvisi. tasso, n-iii-1124: ecco che giungono i cocchi: sarà tempo di partire

: d'esse donne sono tanto gelosi, che non le lassano veder mai a persona

le lassano veder mai a persona, ancora che sieno parenti stretti, et se vanno

vi si usando né cocchi né carrozze, che sono proibite per legge del paese e

per firenze, con più maraviglia / che già la nave d'argo a'venti

e quivi pervenute alla porta, eccoti che un birro, veduta costei, le comincia

cocchi e coi calessi pieni della gente che tiravano! parini, giorno, ii-1220:

, 25: da colloredo a collalto, che è il tratto di quattro miglia,

tratto di quattro miglia, mi ricorda che fino a vent'anni fa due agili e

agli strabalzi delle buche e dei macigni che s'incontravano. panzini, i-546:

è profonda. / comincian le dame che giungon da lungi, / discendon silenti

3-802: il ceto,... che servì per galea, per cocchio o

le due sorte più principali de'cocchi che adopravano. algarotti, 2-526: allorché

, 8: io vidi la dea, che su l'immote / maladette sorelle il

rote. carducci, 52: a che t'arresti? / e ancor rattieni il

623: muore la virtù dell'eroe che il cocchio / spinge urlando tra le nemiche

delle carrette, quasi simili a questi che oggi s'usano, e con voce oltramontana

mostri un poco ancor egli la mutazione, che recò al mondo la legge da lui

il cocchio, 11 quale è convinto che sarà sempre sopportato dalle ruote.

), oppure dal ceco cotchi (che pare attestato nel 1440 a kosice).

vol. III Pag.242 - Da COCCHIUMATO a COCCINELLA (44 risultati)

mal cerchiata, un vino molto giovine, che grilla e gorgoglia e ribolle, e

e il getto sprizza così potente, che ne è tutto innondato. 2

: e primieramente tastate le botti, che si credeva che piene d'olio fossero,

tastate le botti, che si credeva che piene d'olio fossero, trovò quelle

, ecco questo lupo, come quello che era forse per la vecchiezza stizzoso, e

maggiori. caro, 12-i-217: imaginatevi che siamo dentro una botte sfondata di sopra

, dal cocchiume in su; e che quindi veggiamo il cielo come sarebbe per

, 271: mànfano è il buco grosso che è sopra le botti, e anco

sopra le botti, e anco quello che è nel fondo del tino, che

che è nel fondo del tino, che nel fiorentino si dice * cocchiume '.

composto con la pasta frolla un augurio che risaltava in grandi lettere: buon appetito

, con la voce delle soubrettes, che pareva tenessero in gola una coccia di

. idem, 3-251: la faccia unta che pareva fatta con la coccia d'ovo

lana e di sangue di pesce marino, che si chiama coccia marina. pallavicino,

coccia marina. pallavicino, 1-572: altro che perle, frali spurgamenti delle cocce marine

solidità della coccia de'bozzoli può darsi che richiegga più breve o più lunga l'

estremità del calcio della pistola, e che con una lamina mozzata quadra va ad aggiustarsi

quasi cocce, o vero gangole, che son quivi [sotto la lingua],

una punta di coltello ben tagliente, sì che molto sangue n'esca fuori.

facciata del campanile del nostro duomo, che ha la coccia pelata. g.

in tonaca fratina, e così prosternato che appena si. scorge la sommità della sua

, i-652: un albero poco mancò che una volta cadesse sulla coccia del poeta,

una volta cadesse sulla coccia del poeta, che ci scrisse l'ode che sai.

poeta, che ci scrisse l'ode che sai. 8. locuz.

marin. rete da pesca a strascico che viene trascinata da due barche, munita

iii-526: come le colpisce quelle bestiacce che rompono le reti per divorare i pesci

di protozoi della classe sporozoi, che comprende piccole specie che vivono parassite entro

classe sporozoi, che comprende piccole specie che vivono parassite entro le cellule di animali

animali stessi la malattia detta coccidiosi, che può arre care danni gravissimi

, causata dal coccidioides immitìs, fungo che provoca un'infezione dell'apparato respiratorio,

, appiattito e di forma triangolare, che termina in basso la colonna vertebrale (ed

chiama tutto quello concatenamento d'ossa, che incominciando dalla prima vertebra della cervice,

negli angoli più remoti di questa stanza che tu miri passeggiare un uomo con la destra

la corte. panzini, iii-454: voi che scrivete libri siete una sopravvivenza anatomica,

osso sacro ogni volta, o coccige che dir si voglia, che andava così poco

o coccige che dir si voglia, che andava così poco difeso dalla deficienza dei

plinio], x-9: e1 cocice pare che nasca de accipitre. = voce

. coccigeo, agg. anat. che si riferisce al coccige. -vertebre coccigee

. -vertebre coccigee o caudali: quelle che fuse insieme danno origine al coccige.

nervi sacrali con il nervo coccigeo, che occupa la parte inferiore e posteriore della

coccìgero, agg. bot. ant. che porta le cocciniglie (un albero)

ratissime osservazioni nelle grane del kermes, che sopra l'elce coccigera..

coccigodinìa, sf. medie. nevralgia che si manifesta con forti dolori alla

ottandria monoginia, famiglia delle laurine, che ha foglie opposte triplinervi, alquanto glauche

vol. III Pag.243 - Da COCCINELLA a COCCIUTAGGINE (49 risultati)

sartie le costiere, cioè quelle funi che legate al calcese, o cima dell'

, ed i collatori alle catene, che di sopra abbiamo detto esser impernate *

coccinello ', caviglia di legno tornito, che serve per allacciarvi delle manovre correnti.

così la cocciniglia dal grano coccineo, che diede poi il nome alla grana.

cera, altre una specie di lacca che ne ricopre il corpo; attaccano qualsiasi

così la cocciniglia dal grano coccineo, che diede poi il nome alla grana: il

: il fatto però si è, che in quel paese ella è una spezie d'

d'insetto come un piccolo vermicciuolo, che nasce e si perfeziona sopra le frondi

frondi d'un albero salvatico e spinoso, che chiamavano allora « tuna silvestre »,

bachi, non punto inferiore a quella che cavarono gli antichi dal sangue del murice,

e de'fichi, e tutti quegli che nel principio della loro vita si muovono,

all'arte del tintore, il solo che oggi ne fa uso... sono

un grosso spillo, di color rosso, che si attribuisce al sugo della pianta di

una cocciniglia. 2. sostanza colorante che si ottiene dall'essiccazione delle femmine di

canuta per cagione dell'estemo colore, che pende al canuto. al

, per i cibi e i vestiti che si hanno oggidì con poca spesa,

con poca spesa, chiedo in grazia che si permetta senza disprezzo di poter proccurare

'cocciniglia '. tinta di color rosso che si trae da un insetto d'america

fatto d'una specie di vermi, che anch'essi si chiamano 4 cocciniglie '.

, iv-302: io compro la parte che spetta loro [agli schiavi] di

caffè procuro ne mettano da parte tanto che basti loro per l'annata corrente

ossessi (cinabro, cocciniglia, sangue che spiccia, sangue aggrumato) figurano le

cocciniglia silvestre', così dicesi la coccola che si trova tra le radici della gran pimpinella

4 insetto americano (messico, perù) che forniva la sostanza colorante '. è

escludere la origine indigena della voce, che è di formazione romanza (« nocheztli,

d'israel, piagnete sopra saul, che vi vestia di coccino. = voce

. magalotti, 1-44: credo che occorra mettere in considerazione alla signora marchesa

occorra mettere in considerazione alla signora marchesa che folla, che urtoni, che ventrate,

considerazione alla signora marchesa che folla, che urtoni, che ventrate, che bel

signora marchesa che folla, che urtoni, che ventrate, che bel volar di mezzine

, che urtoni, che ventrate, che bel volar di mezzine per aria, che

che bel volar di mezzine per aria, che sfracassamento di cocci. tommaseo [s

, ti ha creato di quei cocci di che si ha fatto il monte, e

da ogni parte facevano piovere sul soffitto che fumava, tegole, sassi, cocci

secolo addosso, per informe o deforme che sia, innanzi al quale non pretendono che

che sia, innanzi al quale non pretendono che noi dobbiamo inchinarci. saba, 225

. saba, 225: tra i sassi che prendevo per lanciare / nell'onda.

montale, 1-46: una muraglia / che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia

, 5-165: di questo parlar mio, che si frantuma, / so così poco

gesti, e raccontava di amiche sue che per la vita troppo fine si erano rovinate

sembriamo di coccio, come quelle figurine che vengono su dagli scavi, o di

dagli scavi, o di quei pupazzi che si fanno ancora con la creta;

, incocciare, impermalirsi. lo stesso che 4 pigliare il cappello '. forse sottintendendo

con tanta poca grazia le ali, che pappagallo prese i cocci sul serio.

cocciuole. salvini, 23-26: il segno che ella [ortica] lascia nelle carni

scottatura, e dal cuocere e scottare che fa si dice cocciuola. tommaseo- rigutini

2. per simil. piccola bolla che si produce nell'intonaco quando la calce

sassolini in sé ascosi, crudi, che con il tempo si corrompono e gettano

gine; ostinazione cieca e quasi ottusa (che si esplica per piccole cose).

vol. III Pag.244 - Da COCCIUTO a COCCODÈ (48 risultati)

e per la prudenza dei cittadini italiani che par non si contentassero alla parola d'

...; e rappresenta la cocciutaggine che non conosce ragione. d'annunzio,

sua gonna su le sue gambe tanto che mi bruciano quando mostrano la peluria attraverso

va. tecchi, 3-153: sapevo che nei paesi vicini si sorrideva di quella

comportamento dì persona cocciuta, ostinata, che non recede dal proprio atteggiamento, dalle

pirandello, 5-189: gli pareva impossibile che la gente non si capacitasse di

mortifi cante cavarsela con imo che trepida, che balbetta, che,

cante cavarsela con imo che trepida, che balbetta, che, respinto,

con imo che trepida, che balbetta, che, respinto, dice a se

insiste, trascinato da una cocciutaggine che non ha che fare né con

trascinato da una cocciutaggine che non ha che fare né con la speranza,

intelligenza e di senso dell'opportunità, che si impunta anche su cose di poca

c'è carlo. lo dirà lui quello che hai ». baldini, i-708:

e non compresa. 2. che nasce da animo ostinato e testardo,

nasce da animo ostinato e testardo, che è segno di cieca caparbietà. collodi

riproduce: è sempre il povero egitto che paga le spese della cocciuta superbia de'suoi

dalla fronte cocciuta. tecchi, 3-79: che era lui? tutta la sua vita

di cocco, è una drupa fibrosa che può raggiungere la grossezza di una testa

perché... fanno que'cocchi che non senza ragione noi domandiamo noci d'

verdi, con il loro midollo dentro, che è bianco, come il proprio

stretto in se stesso, per modo, che più non si liquefanno; e

cocco] è ancor verde e che la sustanza della polpa è tutta in

vissimo, sanissimo, e che propriamente ricrea; quando è in

del cocco, donde si cava di che far tante e tante varie cose

fuori 1 suoi vasi di piante che qui non fanno in piena terra:

cocco. giusti, v-62: saprai che la seta è rincarata, e per

alcuni pezzi di « tavarcaré », che da noi è chiamato « cocco

palme, delle quali sono coltivate, che fanno quelle frutta grosse come un capo

frutto dirompente, di solito un carpello che si stacca a maturità dalle altre parti

panzini, iii-38: tra i funghi che si mangiano, cresce la amanita.

2-63: 'cuccò ', lo stesso che uovo, crudo o cotto, e

del suo cocco, / del più piccino che ci sia. panzini, ii

dice all'amica: -tu ripòsati, che a curar malati ci si strapazza,

, e quando senti, o vedi che la signora tullia o la signora beatrice,

panzini, ii-535: egli guardava concettiella che dicendo: « cocco mio, vien

. pancrazi, 2-80: si dice che le bertucce mettano al mondo ogni volta

e lo trascurano. ora è destino che il cocco della madre, tante son le

le cure, tanta la passione con che ella lo abbraccia, che ne muore spesso

la passione con che ella lo abbraccia, che ne muore spesso soffocato; e l'

metterò il fioccone rosso, / del colore che piace al vostro padrone.

». « io penso quel che pare a me, cocchina! ».

-chi). colore rosso, che si ricava dalla cocciniglia (e veniva usato

cocco ', erba di colore purpureo, che noi diciamo grana. mattioli [dioscoride

non intende egli altro per il chermes che la grana chiamata da i greci cocco.

kermes, ma di color nericcio, che si trova sopra d'alcuni lecci del territorio

], 6-37: comanda moisé, che, quando s'ammazzasse la vacca per

. marino, 10-256: l'altro, che splende di lucente cocco / e 'n

mulino, l'ansito cadenzato di qualcuno che dietro la siepe dirimpetto dava lo zolfo alle

vol. III Pag.245 - Da COCCODRILLO a COCCOLA (54 risultati)

vive il coccodrillo del nilo, che può raggiungere i io m di

la sua vita e come, mentre / che dorme, in bocca li entra lo

], 234: i crocodili, che chiamano acquatici,... sono grandissime

lingua il crocodilo di tal sorte intricata, che pare veramente ch'egli ne sia senza

ha occhi di porco, denti crudelissimi, che gli avanzano fuor di bocca; unghie

nelle griffe, e pelle tanto dura che resiste ad ogni percossa d'asta o

di saetta. caro, 12-i-29: ordinate che di verso l'egitto gli si mandino

il cocodrillo è sotto l'acqua, dicono che gli cala da la fronte una membrana

abituato allo scroscio di un nilo, che ha tanti coccodrilli ed ippopotami quanti l'

no, le voci dell'interna vocazione che mi chiamavano a mutar di sentiero. vallisneri

sopra la lontra, il coccodrillo, che pare una spezie di lucertolone, e tanti

. manzini, 11-45: e coccodrilli che aderiscono al vetro della gabbia recitando, per

scaglie a guisa di pesce, il che è ritratto defila colonna traiana,

a chiazze d'olio sull'acqua, che anni fa, quand'era di moda,

. 3. figur. persona che subdolamente si insinua nel nucleo familiare,

l'omo e subito l'uccide. poi che l'ha morto, con lamentevole voce

, ix-672: ed è pur ver che 'n bella donna sia / il pianto micidial

uomo assai più crudo di coccodrillo, che uccide e piange; ma egli uccide

pentirà, muterà vita, stia sicura che le vorrà bene. -lagrime di

coccodrillo. moretti, ii-959: sapevo che qualcuno poteva dirmi: « perchè questo

il cocodrillo la dannosa libidine, perciò che raccontano i magi, che la mascella

libidine, perciò che raccontano i magi, che la mascella destra del medesimo appesa al

, anche un articolo su altro argomento che si prevede stia per diventare attuale)

cassetta, destinato a superare gli altri che si proiettano nella stessa stagione.

sa meglio, e offrire cose di che altri abbonda. giusti, ii-375:

collodi, 212: un coccodrillàccio, che mangerebbe anche il fuoco! =

ginepro: formato di tre o più carpelli che diventano carnosi e dopo la fecondazione si

: vi surge dentro un'erba, che mena coccole rosse in grandissima quantità. bembo

bembo, 1-139: io avea inteso che egli era scienziatissimo e che, con

io avea inteso che egli era scienziatissimo e che, con tutto che egli fosse di

era scienziatissimo e che, con tutto che egli fosse di santa e di disagevole vita

di disagevole vita, sì come quegli che di radici d'erbe e di coccole salvatiche

1-170: non si truova alcun ucello, che sia vago delle sue coccole [dell'

da questo vocabolo, se bene io so che non è molto in uso nella nostra

molto in uso nella nostra lingua; che noi non usiamo di dire coccole d'

ginepro;... perciocch'io truovo che i latini le chiamavano bacce, il

acerbe sono ingustabili; né prima cascano che ne rinascono delle altre. buonarroti il

di coccola produrre scudi del sole, che ben del sole meritano il nome, poiché

latinismo da usarsi con moderazione, posto che abbiamo ima voce che dice lo stesso:

moderazione, posto che abbiamo ima voce che dice lo stesso: tanto più che

voce che dice lo stesso: tanto più che * bacca 'non ha diminutivo,

leopardi, 958: aggiungi quella canna che andava in sul mare a galla,

orrido e aspro pungitopo, sì quello piccolo che in vero non riesce se non a

riesce se non a pungere i topetti contadini che vadano alle sue belle coccole rosse.

d'un nero violaceo erano più numerose che le foglie. viani, 14-468:

pilastri del cancello s'awiticchia una vite rossa che, su alta, s'abbarbica al

1-130: i ginepri sono più coccole che aghi: coccole verdognole, lisce,

, 19-379: il cuore frangeva coccole amare che sciapivano e avvelenavano il sangue.

fronte ha due coccole d'osso, cioè che spuntano in fuori. soffici, 1-127

144: qual'è di tante forme / che ciascuna, per fare usanza prima,

, un di loro ve n'è, che mi tratta qualche volta bene. o

sempre? disse il serenissimo. e che ne posso sapere io! rispose giovanni

sapere io! rispose giovanni: secondo che la coccola gira. baretti, 2-395

[crusca]: in quella maniera che sono le più minute coccoline dell'ellera.

vol. III Pag.246 - Da COCCOLARE a COCENTE (56 risultati)

marino, vii-233: indi trattando di quelli che oltre l'essere e 'l crescere hanno

sullo scalino e l'adele coccolare il piccolo che non si era neanche staccato.

gadda, 5-283: con il respiro breve che pareva scorrere su biglie di muco,

. nieri, 118: una mattina che il dottore a caso entrò in bottega

in bottega del tosco, ti chiappa manfròllo che si era fatto mescere il solito mezzo

giornali. gramsci, 159: credo che ridevate tutte e due quando teresina scriveva che

che ridevate tutte e due quando teresina scriveva che ti piace coccolarti, che ti piacciono

teresina scriveva che ti piace coccolarti, che ti piacciono le cose buone, che hai

, che ti piacciono le cose buone, che hai appetito solo quando c'è del

dovere di un uomo d'onore e che vuol bene a una donna che è in

onore e che vuol bene a una donna che è in quelle condizioni, l'è

101: canti il suo verso ogn'altro che ci fosse / e forte tossa

e forte tossa chi avesse tosse, / che coccolina foss'ella ampo'! pataffio

, e 'l seno, / di quella che si chiama coccolina. parini,

, d'ogni bel godere dicono, oh che coccolo! 2. bambino

2. bambino paffuto e grazioso, che si vezzeggia volentieri. -anche sinonimo di

tommaseo]: coccoli sono di quelli pisci che tingono le purpure. =

diventato tenero e sugoso, ed i fiori che sono disposti in pannocchie piramidali, simili

, nome volgare del beccaccino maggiore, che è uccello di passo, dell'ordine de'

[i cammelli] per natura, che chi dà loro della mano sul collo,

si caricano di grandissimi pesi molto più che niun'altro animale che porti soma;

pesi molto più che niun'altro animale che porti soma; e quando sono carichi,

. firenzuola, 475: egli ordinò che ogni dì glie ne montasse addosso certa

ventre. dicesi ancora accoccovato, quasi che covi le'calcagna. tommaseo-rigatini, 254:

giù per un solo istante, si dirà che s'è 'accoccolato'; chi rimane

, 3-168: anche la canarina, che sta coccoloni dentro la cova, par che

che sta coccoloni dentro la cova, par che abbia voglia di uscire, smuove le

palla e da ogni altro colpo che vi si soprapponesse. = adattamento

sm. ant. gioco di carte, che si faceva con le carte del tressette

... il coccorézzi, che sono budellucci d'abbacchio arrotolati su bastoncelli

manda la coccoveggia dai comignoli / il singulto che all'uom suona fatale.

fra questa greggia; / però che coccoveggia / saresti oggi tenuto da più d'

si posava su me, era prodigio che io non ne rimanessi incenerito.

eccessivamente caldo, ardente, rovente; che scotta (il sole, la fiamma,

1-5-17: qual cosa è più utile che 'l fuoco scaldante e cocente? posto

'l fuoco scaldante e cocente? posto che niuna cosa sia più molesta che esso ardente

posto che niuna cosa sia più molesta che esso ardente? anonimo, ix-1053:

ardente? anonimo, ix-1053: poi che fui dentro a quillo locu, /

/ odia strillare loco multa gente / che iaceano nello focu / lo quale ardea

/ ed era sì forte cocente / che, corno io 'l dico, io tutto

robusti e forti quei corpi senza dubbio che al sol cocente con assidui sudori si vanno

aprica, / beltà non v'ha, che più s'ammiri e pregi. g

la credenza e 'l saggio della bevanda, che appostata- mente era troppo più calda di

mente era troppo più calda di quel che comportar si potesse, la porse a

nulla mi accorgeva per la grande ambascia che mi tumultuava dentro. barilli, 6-134

, li predilige talmente da far pensare che porti nel suo grosso ventre il veleno

etrusche. 2. figur. che dà una sensazione di bruciore; piccante

giamboni, 4-41: le vesciche cocenti, che, corrompendo il corpo, facieno schianze

la scorza delle barbe è molto più cocente che quella del gambo non è, e

cocente, / ed un temor fervente che 'l dèmone ha fugato. chiaro davanzali,

al mondo non è pena sì cocente / che non torni piagente, / chi 'n

amor verso sì fatta fiamma, / che 'l cor già se ne 'nfiamma,

... / tant'è cocente, che chi 'l sente chiaro / trova radice

e veggendola bella e fresca, ancora che vecchio fosse, sentì subitamente non meno

non meno cocenti gli stimoli della carne che sentiti avesse il suo giovane monaco.

risanar le loro aspre ferute, / che son tanto cocenti e così prave.

vol. III Pag.247 - Da COCENTEMENTE a COCLEA (59 risultati)

fuoco posto, nel quale stando egli conveniva che io mi morissi, conciò sia cosa

io mi morissi, conciò sia cosa che non averebbe la mia virtù potuto a

, per lo cui amore io ardeva, che io caddi in uno abondevolissimo pianto,

di quel leggiermente una stilla, / che di farla dormire ebbe valore. bandello

ebro del cocente amore de la matrigna che in altro che ne le bellezze di quella

amore de la matrigna che in altro che ne le bellezze di quella non poteva

, ix-145: non per questo adivien che 'l foco, ch'aggio / nel petto

tranquille. bruno, 3-973; 10 che porto d'amor l'alto vessillo, /

, 1-441: non dice quintiliano di pitagora che col suono del flauto mitigò più volte

gioia sente infra le pene, / che nel mal che sostiene arde beato.

infra le pene, / che nel mal che sostiene arde beato. a. cocchi

dolori. alfieri, 1-415: ciò che non fero / gl'inefficaci detti miei

e una cocente / fiamma acuta; che repente / le facea bollir ben bene

non crederà lieve questa cagione di odio che l'esercito portava a la guardia nazionale

da questo delle ultime rime: amore quello che nasce di pietà e promette consolazione;

pietà e promette consolazione; amore questo che è cagione di desideri cocenti, di querele

/ altro sfogo non ha / fuor che il sonno, se viene. emanuelli,

segno di un cocente puntiglio, più che quello di una dolorosa passione.

è preda di un sentimento veemente, che occupa tutto l'animo. savonarola,

a guatarsi, a quella guisa / che si stan misurando entro il deserto /

leoni. 4. figur. che nasce da un dolore aspro, amaro

da un dolore aspro, amaro; che è segno di una passione dolorosa.

, perché ancora / era la piaga fresca che gli accora. anonimo, ix-966:

14-221: pensa s'altr'io potea che con lamenti / fastidir l'aure e con

scansia, e così nascondendo due lagrime che gli bruciavano gli occhi, tanto erano

'niurare / con parole cocente, che me fendo la mente. d. bartoli

40-iii-243: sì cocente fu la risposta che il dottor paolo in due soli

mise a piangere cocentemente, con grosse lacrime che, scendendole per le guance e pel

cocchétta), sf. disus. donna che fa la civetta. algarotti

: non si direbbe egli... che voi fate della natura una cochétta?

, vii-223: una vecchia cocchétta, che deve il suo falso spicco alle spese immense

e, se fosse possibile col vizio che rappresentano. gl'italiani debbono dire *

: con mia moglie poi (in caso che an- ch'essa possedesse la voglia di

di rammemorarle le mie predizioni delle lagrime che le averebbe costato un passo falso, della

sm. comportamento di dònna leggera, che fa la civetta. a.

/ così spera trovar un'altra peste / che 'l pigro re de la sua

poi li torni in amaro per lo cociménto che ne sente per aversi grattato. carena

, pizzicore, mordicamento o cociore, che si risente alla cute di troppo grattata colle

cavarlo, restai con quel cociore, che rimane in uno rognoso poi che si leva

, che rimane in uno rognoso poi che si leva le unghie da le coscie

sua madre. marini, xxiv-776: ecco che 'l lume schizzò invidioso una gocciola di

gocciola di cera liquefatta sopra un braccio che il guerriero scoperto avea, ed egli,

mercanti di lucca, 134: ordiniamo che tucti li cocitori siano tenuti et debiano rendere

o filugello o altro lavoro di seta che a loro fusse dato a cuocere. tosi

gabella. targioni tozzetti, 12-3-232: giunta che sia la caldaia a perfezione, i

: non avere a schifo niuna cosa che ti sia posta innanzi, e non

, iii-611: credevano i medici anticamente che l'alimento... soffrisse nello stomaco

nello stomaco un'alterazione simile alla cocitura che si fa di molte materie col fuoco

non si lavava con altro le mani che colla cocitura d'esta fava. palladio volgar

e così vi sarebbe il cuore allagato dentro che io mi sarei morto se stato non

mi sarei morto se stato non fosse che, rassodandosi per la cocitura del fuoco

per la cocitura del fuoco tutto quello che il pianto stemperava, cagione fu che

che il pianto stemperava, cagione fu che io non mancai. = deriv

d'archimede... non mi pare che in questo luogo sia da passar con

: * coclea ', macchina che eleva un grave formato a palla o

grave formato a palla o altro solido che entri nel suo canale, il quale per

; non erano meno rapidi di noi che non ci curiamo più di far crescere

(a forma di chiocciola), che comprende una parte ossea (con le

). redi, 16-ix-294: crederei che il tutto principalmente derivasse non per vizio

vol. III Pag.248 - Da COCLEARE a COCOMERO (44 risultati)

'. cocleare, agg. che ha forma di chiocciola. lorenzini

umbilico. 2. anat. che si riferisce alla coclea dell'orecchio.

, emana un odore pungente, che ricorda la senape: cresce sulle

di coclearia ', è un'acqua che si forma per distillazione, mettendo in alambicco

cocleato, agg. bot. che ha forma di chioc ciola

s. v.]: 'cocleato', che è attorcigliato a modo di coclea

. tipo di curva piana, che è la proiezione di un'elica cilindrica.

sinisgalli, 6-23: un notissimo problema geometrico che importa la risoluzione di un'equazione

lui stesso inven tata e che i greci chiamavano cocloide, tanto è somi

, agg. archit. colonna coclide: che ha nell'interno una scala a chiocciola

scala a chiocciola. -anche: colonna che ha il fusto a baccellatura a spirale,

io so, o cóco incatenato, / che un giorno volerai via / leggero col

, bisogna aggiungere, ne'rari momenti che riuscivano a permanere asciutte, apparivano regolarmente

cocòi, sm. ant. verso che contraffà la gorgia fiorentina.

, par., 22-77: le mura che solieno esser badia / fatte sono spelonche

cocolla sì chinato in su gli occhi, che nulla potevan vedere, se non quello

nulla potevan vedere, se non quello che aveva innanzi. passavanti, 103:

(269): credono troppo bene, che come ad una giovane è sopra il

e indosso messale la nera cocolla, che ella più non sia femina. straparola,

... trasse fuori un ago damaschino che era fitto nella nera cocolla. varchi

, v-988 (71-2): suora, che 'l sesto e sessantesimo anno /

sonvi alcuni panni di cocolle di frati che hanno bellissime pieghe. garzoni, 1-65

. baretti, 3-296: mò sì, che la paternità sua quattordici volte reverenda potrà

sua tanta gola, e, quel che più vale, contentare a sua posta

quella tanta umanità, anzi asinità, che gli ribollì sempre fervidissima sotto la cocolla

., 9-78: la voce tua, che 'l ciel trastulla / sempre col canto

sempre col canto di que'fuochi pii / che di sei ale fatt'han la coculla

bettinelli, i-116: vorrei ben vedere che, mentre questi fa manifesti, apologie

cocolla, un cappuccio, una callotta che valesse più d'una spada e d'

cocolle armar la plebe, / consumar colpe che d'atreo le cene / e le

dovevan popolarsi di cocolle candide come quelle che si vedono in certi quadri di santi

cuculiato), agg. e sm. che porta la cocolla; frate,

i cuccullati per cucchi, pensando che i paragrafi non abbiano superiore. manzoni,

, e i lati campi, / che apprestavano un tempo al cocollato / fìgliol

ii-380: è que- st'onesto cocomeraio che è stato preso da un violento accesso

accesso di rimorso per la fetta troppo sottile che le ha dato. soffici, 6-67

nella vigna, e come la guardia che sta nel cocomeraio. trattato delle virtù,

pigliano i cocomeri freschezza e godonsi dell'erba che nasca loro attorno; imperciò non fa

o zappargli, avendo o facendo in modo che in sul cocomeraio s'abbino de'roghi

alamanni, 5-5-839: già chiaman l'ortolan che più non tarde / il soave popon

dioscoride], 304: il cocomero, che si mangia, è di più sottile

sassetti, 323: la giava, che matura in quel tempo, grande e

, il cui seme sono certe castagne che, cotte, sono al gustò dolcissime.

: maometto un giorno, o una notte che fosse, ti spartì per mezzo,

vol. III Pag.249 - Da COCORITA a COCUZZOLO (61 risultati)

si fa anco in quel fonal capo che diventava compatto e tondo come un cocomero.

come daco di alcuni ferri, che molto somigliano quei che -sf.

di alcuni ferri, che molto somigliano quei che -sf. dial. cocomerai il

il frutto del cocomero. una mandorla, che elasticamente si distacca dal pedunspesso sono adoperati

di faenza e le tenevano prima in fresco che, della necessità dovendo far virtù, spesse

abbo. varchi, v-45: coloro che non vogliono stare più irresoluti, ma

,... dicono: sia che si vuole, io non voglio stari

berni, 2-90: uno di voi faccia che lo sappi, e non stia più

: non son come certe cicale, che cantano anche senza che sia loro grattato

come certe cicale, che cantano anche senza che sia loro grattato il corpo, e

sanno tenere un cocomero all'erta; che appena sanno una cosa, che piglian

erta; che appena sanno una cosa, che piglian la tromba e mandano il bando

tenergli questo cocomero in corpo, giudicando che essendo entrato in uno stato nuovo e

3-292: son sì gran cicale, / che un cocomero all'erta non terrebbono.

cocomero all'erta *, d'imo che sia facile a palesare un segreto, che

che sia facile a palesare un segreto, che con ugual facilità potrìa tacerlo. imbriani

17-105: orsù, alla busca: ove che sia, la troverò io: veggian

, presto discendono dallo stomaco. il che non fanno i nostri cedriuoli chiamati cocomeri

nostri cedriuoli chiamati cocomeri in lombardia: che per esser eglino molto viscosi, frigidi

chiamano * cocomero '(cocùmer) quello che altrove si chiama * cetriolo 'e

a maturazione, sviluppano nell'interno gas che finiscono con la loro pressione per farli

], ii-2: abbiamo già detto che il cocomero salvatico è minore che il

detto che il cocomero salvatico è minore che il dimestico. di questo si fa una

, di cui si cava l'elaterio, che mena fuori del corpo violentemente le sierosità

e cocomero salvatico, spezie d'erba che fa il frutto simile a un piccol

pezzo da prima verde, poi mature che siano, pendente in giallo scuro.

un vestitino nero di lana, succinto, che palladio volgar., 1-37:

di biada o da orto si crede che si conservi senza alcun nocimento, se colle

impannate, le quali si dà licenza che possino introdursi, con che i ministri

dà licenza che possino introdursi, con che i ministri delle dogane non possino sgabellare

mando le granella / di quel cocomerino / che tu mandasti a me, / geva

me, / geva mia bella; / che saporito fu. -acer. cocomeróne

. forteguerri, 22-16: non altrimenti che tagliar festosa / suole la plebe

, col senso di 'cetriolo ', che si continua nell'italia settentr.,

cocomero 'o * cucumis * prima che in vairone e vergilio. m. terenzio

c.) non ne parla nel libro che ci resta de agricultura (i dell'

(plur. m. -chi). che ha l'aspetto di una prostituta.

nell'atto di sfilarsi la camicia, che certo qualche commesso viaggiatore napoletano ha dovuto

panzini, iv-144: 'cocottina'. ragazza che veste e si dà l'aria un

grado superiore nella professione di quelle donne che dante immerse nello sterco...

sterco... la cocotte professionista direi che fu speciale nel secolo xix *.

cocotte!... '/ * che vuol dire, mammina? '.

, 143-4: -i'son da lucca: che di'? che farai? / -porto

-i'son da lucca: che di'? che farai? / -porto cocosse a vender

cocomero, o altra simile frutta, che riesca scipita. c. e. gadda

un cocuzzétto di feltro rosso vivo che metteva in rilievo la magnificenza di una

e tal volta si distendeva in modo, che pareva, che ella col cocuzzolo

si distendeva in modo, che pareva, che ella col cocuzzolo del capo toccasse

dirà de esto su excelencia, che ha già tanto la luna a rovescio,

rovescio, per quel maledetto casale che non vuole arrendersi? ». [ediz

per san mercuriale di forlì / (che crolli il campanile sul cocuzzo / del

del feltrano!) io vi dico che son guelfo / da quanto malatesta di

una mano nel cocuzzolo del cappello, che faceva girar con l'altra, ricominciò

ricominciò: « vorrei sapere da lei che ha studiato... ».

le punte d'amenduni i monti, che quasi paiono insieme doppi. caro,

, 9-1-10: di mano in mano che andate salendo, vi si fa buio di

di mezzo dì per la nebbia, che fascia il cocuzzolo della montagna. pananti,

dai molti suoi cocuzzoli in fila, che in vero lo fanno somigliare a una

una rada calugine, e si vedevano bassure che l'olivo riempiva come d'un'acqua

alvaro, 2-14: gli altri paesi che si vedevano in cima ai cocuzzoli rocciosi

salgono e si ritorcono verso la cattedrale che torreggia isolata a ridosso d'un brullo

vol. III Pag.250 - Da CODA a CODA (59 risultati)

barchetta di salvamento, nel naufragio, che quando faceva cocuzzolo l'acqua, saliva

, sorretta da un asse scheletrico (che è prolungamento della colonna vertebrale):

cui sta attaccata la pinna codale (che è organo di propulsione). per

poste in figura del freddo animale / che con la coda percuote la gente. idem

., 32-134: e come vespa che ritragge l'ago, / a sé traendo

): in questo reame sono uomeni che hanno coda lunga più d'un palmo

, e non v'incresca infin tanto che io abbia fatte le code a questi

larghezza d'alie e poca coda, e che esso si voglia inalzare, allora esso

, xxv-1-58: questo è la fagiana che, stanotte, sognai aver presa.

6-iii-88: se ferro fia mai che la recida, / vedrassi in terra raggirar

35: le quali bertuccie dicono, che per passare da una parte del fiume

sangallo, 1-9: nell'altra estremità, che fa l'ufizio della coda, si

farsi trofeo; ma non potè, che i traci / pioventi dal cimier fino alle

musi bassi, / davanti il capocaccia che gli allena / per mezz'ottobre ai lunghi

mezzaluna scende col suo picco / nel sole che la smorza. è giorno fatto.

e le code si staccavano prima ancora che le nostre dita le sfiorassero, cadevano

coda tante volte / quantunque gradi vuol che giù sia messa. idem, inf

la fiera con la coda aguzza, / che passa i monti, e rompe i

muri e l'armi! / ecco colei che tutto il mondo appuzza! petrarca

/ nel mar batte la coda, / che fa vicino al ciel l'acqua inalzare

] s'aggira dietro immensa coda / che, quasi sferza, si ripiega e

fisse le altre stelle al cielo, che questa stella, che è la terra,

stelle al cielo, che questa stella, che è la terra, è fissa nel

, è fissa nel medesmo firmamento, che è l'aria; e non è più

è la coda de l'orsa, che dove è la terra, nella quale siamo

simil. acconciatura femminile dei capelli, che vengono stretti o annodati sulla sommità del

). -un tempo acconciatura maschile, che consisteva nel portare dietro il capo un

so'una delle cagioni; e ricordomi che dei primi luoghi che io l'abbi

cagioni; e ricordomi che dei primi luoghi che io l'abbi vedute, fu ne

. e vogliovi aggiugniare queste parole, che in tutte le terre che io l'ho

parole, che in tutte le terre che io l'ho vedute, io l'ho

dorso due code di capelli morelli, che sembravano accordellati dalla versiera, la moglie

come le attrici, con la chioma che gli scendeva giù liscia o a coda di

i golfetti. calvino, 1-496: invece che le trecce, aveva i capelli stretti

97: l'altra è la coda che voi strascinate / facendo della roba tal

: venendo al vestire, furono quelli che lo volevano consigliare che facesse la cappa lunga

, furono quelli che lo volevano consigliare che facesse la cappa lunga colla coda;

non ne volle fare nulla; ma volle che fusse rasente a terra e non più

s'imagina / d'esser più bella or che s'ha fatto mettere / la coda

mettere / la coda dietro; e parie che, venendovi / con quella manzi,

. collodi, 674: ogni volta che noi vediamo un uomo in pantaloni neri,

giubba a coda di rondine, e ripensiamo che quel coso lì è creato a immagine

stretto su la persona, ma così pesante che ella sembrava portarlo a stento, sebbene

si portarono via a braccetto altrettante ragazze che avevan cantato l'inno trionfale di non

cantato l'inno trionfale di non so che cosa. palazzeschi, 73: i manti

pavone cedeva il posto al direttore del circo che, vestito di nero, coda di

ammira / quell'altra [cometa] che di foco porta vista / e con la

per i molti razzi di fuoco che apparivano intorno a quella. varchi,

. d. bartoli, 34-17: in che materia ardono, e da qual fuoco

settantadue gradi: e parlo di questa che appunto or che ne scrivo ci si

: e parlo di questa che appunto or che ne scrivo ci si mostra fin già

cavallo a'saccomanni della stalla; onde che tutti gli facevano coda. alberti,

di te porgerai tanta virtù e fama che la patria ti riceva et impóngati parte

essere così pregiato da'tuoi cittadini. ma che io volessi fare come molti fanno,

savonarola, 5-18: quelli uomini, che in tutto non sono pravi, ma pure

timore, o per amore di quello che desiderano, li fanno coda [al tiranno

1-34 (i-1013): così subito che il contestabile lo vide e gli ebbe

, e con meraviglia grandissima di quelli che seco erano, -che vi erano più

di cento a cavallo dei primi del regno che gli facevano coda, -l'abbracciò con

vol. III Pag.251 - Da CODA a CODA (61 risultati)

... s'ingegnava di dimostrargli che di lui le calesse. leonardo, 1-112

bandello, 1-3 (i-46): ella che avveduta e maliziosa era, e d'

non mezzanamente si dilettava, e quel che era e forse più si stimava, con

ingegnava a poco a poco di mostrargli che di lui gl'incre- scesse. straparola

. straparola, 9-1: la reina, che era festevole e baldanzosa, vedendolo bello

3-28: eccoti un mazzo di lettere che son portate, e io con la coda

dove si uniscono le due palpebre, che volgarmente si dice la coda dell'occhio.

, senza mai essermivi potuto introdurre altro che colla coda dell'occhio, mi irritai,

, colla coda dell'occhio, si accorse che il sensale si era fermato a discorrere

con la coda dell'occhio i grandi che stanno a vederci; e così facciamo tutto

. ariosto, 17-133: l'arme che del suo male erano state / cagion

suo male erano state / cagion, che di lui fer non vero indicio, /

e coda, cioè una sua parte che volge verso tramontana e un'altra che

che volge verso tramontana e un'altra che fa il contrario. magalotti, 11-165:

dell'orivolo dello studioletto d'ebano, che o tira una cordicella, o mette

, 219: io poi, che nel frattempo avea dato di me grandi speranze

caminetto, lungo la coda del pianoforte che le pieghe ricche d'un sofà celavano

, e tutti gli uncinetti d'osso che l'avevano aiutata, durante alcune ore

. così chiamasi quel brano di carta che viene unito talvolta ad una cambiale,

. -asta di una lettera dell'alfabeto che scende sotto il rigo.

virile. aretino, 8-173: -di che ridete voi? -rido de la scusa,

voi? -rido de la scusa, che hanno trovata coloro a quali non si rizza

: voi, non facendo né dicendo ciò che non si dee fare né quello che

che non si dee fare né quello che non si debbe dire, rendete grazie

dire, rendete grazie immortali a colui che mozzò la coda al breviale; onde

la coda della vostra lettera era, che io facessi intromettere il cinghiale al mio

l'aveva battezzato per filosofo; ma che un tal vocabolo corrispondesse nel suo modo

; retroguardia di un esercito, rinforzo che si aggiunge a un corpo militare, a

messer dolcibene s'era messo in coda, che non poteano ben vedere il suo mangiare

percossero. la quale codazza più temenza che difesa dimostravano; e tanto la coda

tanto la coda si ritraeva alla testa, che quegli assalitori si lasciarono addietro il mortale

per guardare i carriaggi e i disarmati che rimanessono nella coda dello esercito, distribuendo

monte ruosi; de la quale non ho che dirvi, se non che ci avemo

non ho che dirvi, se non che ci avemo fatto acquisto de la bestia,

ci avemo fatto acquisto de la bestia, che vi si invia: s'è presa

: s'è presa di buia notte, che seguitava a la coda la nostra carovana

. cuoco, 1-70: gl'insorgenti, che cedettero per poco le pianure, si

infestare la coda dell'esercito francese, che vide rotta ogni comunicazione coll'alta italia

e scoprono la loro nullità in questo, che né al loro capo né alla loro

, 15 (272): altri, che gli eran passati davanti, voltatisi al

!... c'era tanta gente che attendeva e faceva coda per tutte le

e faceva coda per tutte le direzioni che si proclamavano. carducci, i-1032:

patria: al di là di pitocchi che fan tuttavia la coda ai gabinetti d'

, per avere quella libbra di pane che basti quel giorno all'italia per non

e rimescolino la gente, per poco che uno non faccia solitaria vita d'eremita o

strade pubbliche, e nelle « code * che tanto allietano i giorni nostri, per

allietano i giorni nostri, per poco che abbiam voglia o bisogno d'uscir di

arrivò verso mezzogiorno e solo allora apprendemmo che avevamo fatto coda non al terzo,

s., e lui mostratogli la coda che poteva aver questa cosa, e confortarlo

ricamate in seta nera virgolette o code che dir si voglia. 15.

-coda equina: il fascio delle radici spinali che è contenuto nello speco vertebrale al disotto

\ -lntr., 381: mostra mal che conoscano che, perché il porro abbia

, 381: mostra mal che conoscano che, perché il porro abbia il capo bianco

perché il porro abbia il capo bianco, che la coda sia verde. paoletti,

ogni pezzo di film velato o nero che si attacca all'inizio o alla fine dei

: la perturbazione atmosferica di minore intensità che la meteora lascia in un luogo dopo

di un groppo: colpo di vento che talvolta sussegue a un groppo dopo ima

di una tonnara: lunga rete verticale che collega alla riva il gruppo delle camere

più terzine, composta da un settenario che rima con l'ultimo verso della terzina

terzina precedente, e da due endecasillabi che rimano fra di loro (ed è

insino a ora io mi credetti / che le code... /..

vol. III Pag.252 - Da CODA a CODA (58 risultati)

a'sonetti colla coda, cioè quelli che sono di diciassette versi, il quindicesimo de'

i più antichi poeti... che gli componessero sono pierozzo di biagio di

, faran gli affar più lesti, / che quel latino e quelli antichi testi.

., i-422: e non bastava che dovesse scriver lettere per forza, ché volevano

23. mus. periodo musicale che si aggiunge all'ultima parte di un

ho accomodato la sortita di david, che ho pensato di farci la cabaletta in tempo

l'istessissimo mottivo ed una nuova coda, che mi sembra esser venuta tutta migliore assai

fan quattro o al più sei canali che stieno in fondo a coda di rondine,

era riuscita a molta mia satisfazione, che ora bisognava pensare a formarlo di più

i-527: puossi fare ancora le botti che l'una doga entri nell'altra a

rondine. i greci dicono sianexéxtvov, che vuol dire a foggia di scure,

noto a gli artefici nostri, attento che la differenza non è nella cosa ma nelle

nella cosa ma nelle parole, poi che così la secure come la coda di rondine

, dicesi della forma di quella calettatura che si fa con intaccatura o incavo angolare,

si fa con intaccatura o incavo angolare, che è largo da una parte e stretto

simiglianza della coda della rondine, e che si usa dagli artefici per tenere insieme

ecc.: antica forma di supplizio, che consisteva nel legare alla coda di uno

« or va, * diss'el « che quei che più n'ha colpa /

va, * diss'el « che quei che più n'ha colpa / vegg'io

gli altri crudelmente furono morti, perciò che alcuni vivi a coda di cavalli furono

veneziane coda, overo fama di quello che avea facto. -avere il pepe

pistole non sono sue, mi pare che facci errori a scriverle per sue, perché

di paglia, non ha anco il sospetto che ogni minimo tocco possa accennare a lui

., 5-147: una [moglie] che ti sia ugual teco si giunga

ugual teco si giunga, / che por non voglia in casa nuove usanze,

8-7 (280): lo scolare, che di mal pelo avea taccata la

. -avere qualcuno alla coda: che sollecita, in cita senza

m. villani, 10-83: quelli che teneano lo stato e governo della città

così superlativo, povero gigione mio! che t'hanno fatto? t'hanno bruciato la

dimestico abbruscia più sovente sua coda, che non fa il salvatico. -coda

, quel se ne porte: / che ferirò da coda e starò franco.

-è meglio essere capo di gatto che coda di leone: v. capo

: inno ambrosiano, il te deum, che fa coda a tante vittorie, ed

-far coda romana: gioco di ragazzi, che consisteva nel correre intorno l'uno dietro

294: quanti credi tu, grillo, che sarebbono sotto il segno di capricorno,

. giusti, v-277: chi disse che il veleno sta nella coda, giurerei

il veleno sta nella coda, giurerei che non avrebbe mai immaginato che nel 1848

, giurerei che non avrebbe mai immaginato che nel 1848 dovessero saltar fuori tante migliaia

vettovaglie, e del capitano della lega, che gli era continuamente ora alla coda e

. giusti, ii-305: l'io che alle mie mani era dovuto star sempre

sotto la livrea di me stesso, che è un sopraccapo, un fastidio insopportabile

coda ai primi. -la botta che non chiese non ebbe coda: v

-la coda e le mani: tutto quello che si possiede. antonio da ferrara

quell'altro, al quale scappò detto che la coda è la più difficile a scorticare

, tutta gente la quale, non che una coda come la nostra, scorticherebbe quella

buonarroti il giovane, 9-188: veggo quel che s'alleva in sen la serpe:

in sen la serpe: / quel che nel vaglio piscia, / e quel che

che nel vaglio piscia, / e quel che liscia alla golpe la coda.

dalla fine, fare il contrario di quel che si dovrebbe. giusti, iv-18:

dalla coda, e n'esce quello che n'esce. -mettere la coda

). pulci, 10-122: sente che in corte si facea gran festa,

il capo: cercare di ottenere ciò che si vuole a qualunque costo, con

. de roberto, 221: il giorno che arrivò la notizia della pace di villafranca

, dinanzi ai monaci dell'altro partito che tenevano, mogi mogi, la coda

questa propietà in sé l'usura, che non si lascia conoscere né a que'che

che non si lascia conoscere né a que'che la fa, cioè a que'che

che la fa, cioè a que'che presta, né a que'ch'accatta,

giusti, i-457: se non sorge qualcosa che mi serva di stimolo, io per

vol. III Pag.253 - Da CODACAVALLINA a CODARDO (54 risultati)

ojetti, i-605: voleva sapere in che preciso anno del trecento le scarpe francesi

, i-397: la... forza che rimandava indietro mogli e fidanzate arrivanti coi

e fidanzate arrivanti coi bambini in collo, che diffidava i combattenti di farsi vedere a

vedere a braccetto delle belle ragazze, che proibiva loro di sedersi al caffè dalle

al caffè dalle due alle sei, che accecava gli occhi, strappava le orecchie

città bisogna a buon conto risuscitare, il che è miracolo e succede di rado.

più rizza la coda '. d'alcuni che quante più carezze loro si fanno,

. idem, 259: 'guarda che tu non lasci la coda nell'uscio '

lasci la coda nell'uscio '. che tu non sii preso quando ti credi bell'

, esce il fine della stiena, che pare, si come veramente ell'è

d'ora, / ed un codone che pare una gora. c. e.

cadere a terra fai l'anime belle / che dovevan regnar sopra le stelle. i

le quali sono siccome zazzera, cioè che pare quasi come coda di cavallo; e

redi, i-531: il padre chircher asserisce che [questi animaluzzi] nascono da'ramuscelli

, ordine e famiglia delle felci, che ha lo scapo fruttifero nudo, lo

imperoché per vero è stato isperimentato, che subito che le vacche la mangiano vanno al

vero è stato isperimentato, che subito che le vacche la mangiano vanno al toro.

ricettario fiorentino, 43: bisogna avere avvertenza che non si pigli in cambio dell'ipocistide

cambio dell'ipocistide un'altra pianta, che gli s'assomiglia, ma fa il fusto

contadini, perché si danno a credere che ella si mangi tutte quante le altre

si mangi tutte quante le altre erbe che le nascono intorno e vicine, o che

che le nascono intorno e vicine, o che per lo meno ella le faccia seccare

ancora coda di leone, dalla similitudine che ella ha con la coda di questo

214: 'coda di lione', nome che si dà volgarmente a quella pianta che altrimenti

che si dà volgarmente a quella pianta che altrimenti è detta * pisciacane '.

, 214: 'coda di topo', pianta che nasce nei campi, negli orti e

della triandria diginia, famiglia delle gramigne che appartiene al genere phleum, che ha la

gramigne che appartiene al genere phleum, che ha la spiga quasi cilindrica, piccola

, 214: 'coda di volpe', pianta che fa ne'luoghi umidi, così detta

. codale, agg. letter. che si riferisce alla coda, proprio della

lava fiammeggiante nelle tenebre, la fiaccola che s'aggira in un palazzo vuoto, guardate

/ lui fa partir in pria / che nessun si diparta tanto 'l tira /

diparta tanto 'l tira / fuggendo, che par una saettìa. francesco da barberino,

, 3-222: ed io rispondo, che malinconia, / accidia e codardia /

mia per cotal voglia adempio, / che donne han vinto il disio della carne

, così la fama d'un gentilom che porti l'arme, se una volta in

timore, ed hanno gran pene quei che mostran codardia. monti, x-2-155: antica

/ li fa il terror; né soffriran che a questo / furor di codardia s'

di codardia s'opponga alcuno, / che resti un uom tra loro! leopardi

, come hanno sempre fatto, prima che l'italia avesse tempo di ordinare la sua

pascoli, 1508: uomo non t'abbia che faccia codardìa. / molt'ampie terre

terre io ho con te conquise, / che carlo tien, ch'ha la barba

coi panni del buonsenso, certo è che il suo scatto allorché venne, fu lo

lo scatto di un uomo conciliante più che risentito. 2. dir. pen

egli viola il dovere di affrontare il pericolo che gli si presenta nell'adempimento dei compiti

gli si presenta nell'adempimento dei compiti che gli incombono per ragioni di servizio o

puniti dai codici penali militari con pene che vanno dalla reclusione alla pena di morte

, assai migliore / è la temerità che la prudenza. / ma prudenza par

, ed è timore, / codardigia, che volto ha di demenza. = dal

ant. anche coardo), agg. che si ritrae per pusillanimità e paura di

di fronte a un'impresa rischiosa; che f ugge vilmente davanti a un rischio

a un rischio, a un pericolo; che viene meno per viltà, in

non sie lento né tardo; / che già omo codardo / non aquistò onore

non afrit'el passo, / zascun che t'ama se farà coardo / e caderai

vol. III Pag.254 - Da CODASPRO a CODESTO (58 risultati)

messa, e guarda il tuo tesoro, che carlo non ha bisogno di tuo oro

da tutte le altre potenze: non che la sia abbandonata, ma ella è

volse saper chi fosse quel codardo / che così avea al suo onor poco riguardo.

de l'armi / codardo, anzi che no. sassetti, 188: pensate voi

no. sassetti, 188: pensate voi che cento mila villani abbiano ad ire in

/ * volgete il viso ', ei che di sdegno n'arse / gridò con

fuggir son già men tardi. / però che 'l tergo è il viso de'codardi

la colpa soglia render pauroso anche più che la vile condizione. goldoni, iii-60:

. suona quel nome appena, / che da tergo e da fianco ognun lo assale

monti, 13-151: ned io col vile che pugnar ricusa, / so corrucciarmi,

sdegno / altamente, con voi, che, fatti or molli / ed ignavi e

oh iddio benedica tutte le anime generose che non s'adontano d'amare gli sventurati

, ne conobbi pur di codarde, che mi rinnegarono. leopardi, 1020: e

a variare le opinioni del bene secondo che la necessità governa la loro vita.

cuore, e dimenticare 1 crudeli momenti che la mi aveva fatto passare. carducci,

/ a te, scandian, faro gentil che ardi / ne l'immensa al pensiero

colpo rimase codardo. 2. che nasce da un animo vile, abietto;

nasce da un animo vile, abietto; che è frutto di viltà; che rivela

; che è frutto di viltà; che rivela codardia. monti, x-2-127:

assalirla spezzarla e sgominarla / e far che molti mordano la polve / molti cedano

e scioglie all'urna un cantico / che forse non morrà. pellico, ii-41:

una malattia mortale » diceva io « che abbreviasse i miei martini! ».

disvia / dal secolo codardo, / che ha molti i vanti, ha vile /

sevizie, codarde tutte e sempre, che una cotal signora adopera nell'uomo,

codardóne. tassoni, 6-14: rolando che l'udì, si voltò ratto / e

suffisso aggettivale -ard), detto del falcone che s'era lasciata sfuggire la preda.

xxiv-27: quelle notturne imagini di fuoco che talora in cielo risplendono e spaventano, chiamate

marchetti, 3-80: nello stesso modo appunto che si rifranse il lume delle comete,

dalle aurei ie di que'verminacci codati che nascono e crescono nelle acque marcie.

di tamis con seimila a cavallo, e che egli andasse tanto, che egli assalissi

, e che egli andasse tanto, che egli assalissi alla codazza de'nimici.

percossero. la quale codazza più temenza che difesa dimostravano; e tanto la coda

tanto la coda si ritraeva alla testa, che quegli assalitori si lasciarono addietro il mortale

sm. gruppo confuso, moltitudine disordinata che accompagna e segue una persona: in

i-56: fu... provveduto che... codazo o cerchio intorno a

al collo l'una dell'altra, che parea si volessino rodere. aveano intorno

intorno le amiche un codazzo di fanciulli che saltavano e stridevano. c. gozzi

prima di seguirla mi volgeva due occhiate che sanzionavano la giusta sentenza della castellana.

in codazzo, dando in certe risate che abbruciavano. deledda, iii-887: più giù

meticolose di quella vita d'ogni giorno che si può sorprendere in qualsiasi cantuccio della

codeinismo, sm. medie. tossicomania che consiste nell'abuso di codeina.

, agg. ant. di coda, che è proprio della coda. sacchetti

perché ho compassione di certi cristianelli, che vi tengono da più che da niente,

cristianelli, che vi tengono da più che da niente, forse perché v'escono

. morelli, 258: fa de'giuochi che usano 1 fanciulli, agli aliossi,

ritonda, 1-270: io sono quello che sonai la campanella, io, none

, idee già nominate nel discorso e che si vogliano mettere in rapporto con chi

cotali / dovre'io ben riconoscere alcuni / che furo immondi di cotesti mali ».

., 8-5 (260): innanzi che cotesto ladroncello, che v'è costì

): innanzi che cotesto ladroncello, che v'è costì dallato, vada altrove.

130: misero, lasso! a che cotesti lai / raconto, e i crudi

un mese provedetevi / di casa, che cotesta son per vendere. firenzuola,

. sassetti, 222: io non veggo che e'mi convenga lasciare il partito che

che e'mi convenga lasciare il partito che mi fu fatto l'anno passato, con

tasso, 8-37: quivi egli vuol che da cotesta voce, / che viva in

vuol che da cotesta voce, / che viva in te servò, si manifesti

il valor, l'ardir feroce, / che nel diletto tuo signor vedesti. idem

ella avrà occasione di farmi sapere ciò che cotesti signori averanno operato, 'digito coelum'

vol. III Pag.255 - Da CODESTUI a CODICE (64 risultati)

che, avendo il mio originale innanzi chiaro ed

, 172: se scriverò a qualcuno che si trovi a venezia,..

pura, cotanto fina e sottile, che poco o niuno impedimento facesse al moto

, 1-449: senonché i gesuiti furono che più si sbracciarono per cotesta infallibilità;

ii-264: a dirla tra noi due che nessuno ci senta, codest'aria temo che

che nessuno ci senta, codest'aria temo che a lungo andare non debba confarsi a

non debba confarsi a lei, specialmente ora che andiamo verso l'estate a vele gonfie

al suo mulino, come compare naso, che è più grasso dei suoi maiali!

più grasso dei suoi maiali! belle teste che abbiamo! ora vogliamo fargli la festa

per il momento non sapevo capire in che modo cotesto capi tale si

tale si fosse prodotto, in che modo cotesta ignota donazione fosse discesa sul

, inf., 3-88: e tu che se'costì, anima viva, /

anima viva, / partiti da cotesti che son morti. boccaccio, dee.,

quella cosa, quel fatto, quel che tu mi hai detto. manzoni, pr

. it., i-180: adunque, che poesia è codesta? ci è materia

... voleva godersi la faccia che avrebbe fatto 'ntoni a quella notizia. ma

iii-6-82: è codesta una profanazione, che non accrescerò col mio comento. sbarbaro,

cotesto alle scole deggiamo, polidoro; che di vessiche e loffe stipan l'uomo

: il re rispose in col- lora che voleva dar le cose sue a chi piaceva

chi piaceva a lui e a uomo che lo servissi, perché di cotestùi non si

vi rinculate voi da cotestùi, / che fuor de gli altri a battagliar si muove

anche del maligni e degli stupidi, che son i soli che mi posson confondere con

degli stupidi, che son i soli che mi posson confondere con codestoro. monti

. 3. cordoncino della frusta che tiene unito il cordone allo sverzino.

virgola con l'apice a destra, che nei manoscritti e nelle vecchie stampe si

salvini, 30-2-18: quella codetta, che s'appicca all'te » per farla

, è un uso venuto dal carattere che chiamano longobardo. 5. ant

già ancorata a prora; il cavo che le navi portano a poppa, per eventuali

codetta', farina ordinaria, la peggiore che caschi dal frullone accanto a'cassetti de'tritelli

i filugelli, ed anco i filugelli stessi che hanno questa malattia. 12

. elemento strutturale della composizione musicale, che consiste in un raccordo tonale fra vari

ch'egli stesse quivi per ispiare ciò che essi facevano per dame avviso al duca,

, ii-47: codiavano tutti coloro, che nobiltà, ricchezza, o altro splendore esponeva

. buonarroti il giovane, 9-114: or che fate voi qui, che non andate

: or che fate voi qui, che non andate / voi a codiar quei pazzi

quei pazzi, e catturarli, / che fanno tanto mal? c. dati,

dai birri, fu trovato all'altare che celebrava la messa. guerrazzi, iv-63:

era venuto contra caio antonio consule, che tuttavia li codeava. algarotti, 2-272

. algarotti, 2-272: e notate che molte voci e modi di dire, per

gioberti, 1-ii-5: coppie d'uccelli, che rimigrando al l'antica patria

alberti, 214: 'codibugnolo', uccelletto che nel vitto e nell'indole si conforma

', uccelletto del genere delle cingallegre che ha coda lunghissima. tramater [s.

deh! dimmi 'l vero: / che è cagion che lui così cavalca? /

dimmi 'l vero: / che è cagion che lui così cavalca? / fa ei

più presto in sul sentiero? - forse che n'è cagion la codicalca, /

assai roba v'è corsa, / che non lo lascerebbe ir colla calca.

nome dell'autore. -codice anepigrafo: che manca del titolo. -codice acefalo:

manca del titolo. -codice acefalo: che manca dell'inizio, dei primi fogli

i codici successivi. -codice apografo: che deriva direttamente da un autografo o da

bibliotecario discopritore [del codice palatino], che gli fa tenere per isquisitissima e di

gran lunga preferibile alla vulgata la lezione che dà quel codice di certi versi di

di molte membrane,... e che inoltre si muniscono di coperta. targioni

presentito e apertamente notato il difetto, che ora pel codice vaticano si è fatto palese

leopardi, 972: questo frammento, che io per passatempo ho recato dal greco

, è tratto da un codice a penna che trovavasi alcuni anni sono, e forse

e di un colore, così somiglianti che spesso sei impacciato a dire il tempo

dove il tuo spendesi tempo migliore, / che da te chieggono novo splendore, /

o ch'io m'inganno, o che è più dantesco del libro impresso in venezia

, alessio michelowitz otto mila carabine che si conservano ancora nell'armeria di moscou

dalle penne nere a terminazione codici che provano la ignoranza dei russi a quel tempo

2. dir. testo legislativo fondamentale, che tommaseo [s. v.]

campi aprichi e sassosi: lo stesso che * culbianco '. abbraccia una

sposte in un tutto organico, in modo che ne famiglia paridi (aegithalos caudatus

; si ciba di zione; il libro che lo contiene. insetti e di larve

vol. III Pag.256 - Da CODICILLABILE a CODIFICARE (3 risultati)

guerra, codice postale e ordinati sistematicamente, che si riferiscono a codicilli. delle telecomunicazioni'

. leggi di toscana, 8-78: mentre che il -per estens. nel linguaggio legislativo

, 0 le fondamentali tra le norme che disciplinano una specifica materia (codice della