, o siano materie grosse, che si cavano dalle cloache delle case.
s'introdusse allora la detestabile ipocrisia, che alcuni usurai si facevano nei loro odiosi
, i-548: qualche volta ancora accadeva che per risparmiare i trasporti e il tempo nel
interessi pubblici e il senso morale, che per farle mandar giù si andava sussurrando occorrere
1-82: era uno di quegli ingegneri che, passando ogni mattina per la via mulattiera
dal compratore o cessionario, al momento che siasi convenuto sul credito o sul diritto
l'avvocato era stato costretto a dichiararle che veramente le cose si presentavano male:
cose si presentavano male: bisognava prepararsi che il tribunale annullasse la cessione dei crediti
di una quota dello stipendio o salario che non può superare la quinta parte del
acquisto derivativo della sovranità territoriale, che consiste nel trasferimento del diritto di sovranità
di sovranità su un territorio dallo stato che ne è titolare (cedente) ad
non conceder loro [a'veneziani] quello che tengono della chiesa con tanto suo carico
tanto suo carico,... e che quando e'non facessi mai altro che
che quando e'non facessi mai altro che tenere forte questa cessione di non la fare
vendita o per semplice cessione di quelli che le avevano occupate. cavour, xi-130
del potere di svolgere attività determinate (che talora possono interessare quasi l'intera gamma
interessare quasi l'intera gamma di quelle che costituiscono l'esercizio della sovranità territoriale)
appariva oltre modo inragionevole, come quella che non si conteneva in disfidare a battaglia
carducci, 529: l'asino, che vien, de l'ortolano / lo fiuta
usciolino mette su una specie di ballatoio che porta al cesso. pavese, 6-95:
luogo un tanfo, un fortore, che sentiva della lunga giornata di sole.
desso, / per modo tal, che messo m'hai nel cesso. cèsso2
. leone ebreo, 248: sì, che [la durazione e corruzione del mondo
giusti, iii-27: o secol nostro, che di alacre e infaticabile scrittore dài vanto
e infaticabile scrittore dài vanto a tale, che anco d'una breve lettera all'amico
. sotto una cesta da polli, che v'era, il fece ricoverare, e
gittovvi suso un pannaccio d'un saccone che aveva fatto il dì votare; e
[fa] maravigliare altrui le bellissime attitudini che egli fece nella storia di iudit nell'
quale apparisce il tronco di oloferne, che privo della testa si risente, mentre
privo della testa si risente, mentre che ella mette la morta testa in una
a una cesta tutto un giorno, avanti che comprino una zucca. lippi, 1-60
pronte [per il pesce], che quando dovevano riportarsele indietro vuote non avevano
casa, 797: ti priego di nuovo che tu ti astenga... di
. barilli, 6-6: migliaia di mele che la pioggia recente ha lavato le più
si pigliano con ceste di vimini, che da capo son larghe mezzolanamente, e
. ant. i due panieri di vimini che venivano adattati dalle due parti di una
volete 11 nostro mulo colle ceste, che le porta molto bene, ve lo
ceste di vimini attaccate a delle funi, che, accavalciando delle carrucole, traggonsi da
accavalciando delle carrucole, traggonsi da quelli che son dentro. 6.
un'ampia cesta assicurata su un'armatura che poggia sulle ruote (e viene usato
convulso del piccolo mostro, una breve parabola che finì, sussultante, nel cestino della
4. piccolo cesto di forma rettangolare, che si tiene sulla scrivania per riporvi le
in cui le donne tengono tutto ciò che occorre per lavori di cucito e di
6. girello di vimini per i bambini che imparano a camminare. carena,
di cono tronco, di tale altezza che arrivi al petto del bambino che vi
altezza che arrivi al petto del bambino che vi è posto dentro in piedi, acciò
carta oleata o sacchetto di materia plastica che contiene cibi anche caldi e bevande da
da viaggio', borsetta di carta, che in origine era cestino, dove in misteriosi
viaggio. aveva certi crampi allo stomaco che gli parevano fame. moretti, ii-1128
, per quelle ore pigre del pomeriggio che coincidevano col passaggio dei treni. manzini,
davanzali, ii-531: quello grano che vuoi per seme,... imbucalo
, i-161: poni per sicuro che il popolo dove più cestisce cotesta
pass, di cestire), agg. che ha accestito, che presenta un bel
, agg. che ha accestito, che presenta un bel cesto di foglie.
poma portava un picciol cesto, / che di fronde di palma era contesto. annotazioni
fra poco avrei incontrato le donne scalze che venivano in giù coi cesti sul capo
, costituita da un anello di ferro che porta una reticella di filo aperta al
una rete, somigliante a un cesto, che è collocato in alto, all'estremità
e la pineta è alcuna cosa maggiore che le metadella di firenze; sì che
che le metadella di firenze; sì che il tonello di parigi puoi ragionare cogna dua
. 4. disus. imbottitura che, negli abiti femminili, veniva posta
stoffa. 7. teatr. valigia che contiene tutto ciò che è necessario per
. teatr. valigia che contiene tutto ciò che è necessario per le recite.
capo come una cesta; e dice che non sa dove voi avete trovato che tocchi
dice che non sa dove voi avete trovato che tocchi. 10. dimin.
così la vetta allo 'ngiù, sì che mettere gli convenga al contrario di sua
piattino metallico » forato al centro, che si infila nella candela per raccogliere la
delle torce peudule ne'cestelli di bronzo che raccoglievano la cera gialla come l'ambra;
(a forma di piccolo canestro) che circonda certe cellule cerebrali o i coni
. lanzi, 2-5-52: que'bambini che favellano presso tal- tare, e quella
presso tal- tare, e quella giovinetta che tenendo un cestellino con cestàio [
2. ant. garzone fornaio che porta il pane a domicilio con la
garzoni, 1-800: cestaruolo è anco quello che fa cesti, sporte, panieri.
. 2. ant. garzone che trasporta le merci acquistate a casa del
ebbi da voi pochi dì sono e fate che non oltrepassino le quindici e sedici libbre
marino, 9-47: ampio cappel, che si ripiega alquanto, / gli adombra
e forata la cesta nel mezzo, sì che 'l sermento passi per lo mezzo della
di educare i propri figliuoli, ma che appena nati, assettandoli in un cestello
, / per rompermi la pace, / che libera e tenace / sotto il mio
. pugnatore (nell'antichità): che combatteva con le mani armate col cesto.
1-2-427: vi è un altro palestrita, che io credo cestiàrio, per un fornimento
io credo cestiàrio, per un fornimento che ha al braccio destro. m deriv
'il direttore cestinò l'articolo '(che non volle stampare). 'il ministro
dire 'gettare nel cestino ', il che s'intende delle carte inutili o giudicate
fatte / coltano un campo sodo: che bel bello / si fa lo scasso,
.. / non s'avrebbe cestin, che fosse chiuso. magazzini, 18:
augusta: ascolta, t'awicina! / che vaghi fiori hai del corbello in fondo
quattro classi. la prima de'lavoratori che noi diciamo « braccianti »..
...; mercatanti e bottegai che sono della terza classe...
.. la quarta è di coloro che consumano le merci che sono per mano
quarta è di coloro che consumano le merci che sono per mano delle altre tre classi
di tal fatta non sono pel maggior numero che cifre cinesi e geroglifici egizi; essi
.. e questi formavano quella classe che presso di tutte le nazioni è intermedia tra
apparteneva. leopardi, i-1070: poniamo che la classe possidente o benestante sia complessivamente
formarono una sola famiglia, tanto più che lo stacco tra classe e classe è cosa
. it., ii-82: quello che degl'individui, si può dire anche dell'
nella società non ci è in fondo che due sole classi: degli « abbienti »
il lavoro e il pane, sì che non rissino tra loro. questo religioso
b. croce, iii-27-269: quella che si dice la classe media -che non è
delle classi economiche in lotta o in accordo che siano - si venne impoverendo. bocchelli
.. gli organizzatori hanno sempre detto che solo la lotta di classe può
far sciocchezze come gli altri. quel che conta è l'istinto di classe.
-classe dirigente: il gruppo di coloro che, in una nazione, detengono il
gli intellettuali e in genere tutti coloro che influiscono in modo diretto e determinante sulla
, i-821: per riparare all'anemia, che l'esaurimento delle finanze dello stato produce
stato produce nell'economia del paese, che cosa ha fatto la classe dirigente? panzini
278: se voi avete letto gli ordini che quelli primi re fecero in roma,
, e massimamente servio tulio, troverrete che l'ordine delle classi non è altro
l'ordine delle classi non è altro che una ordinanza, per potere di subito mettere
: fabio massimo introdusse il censo, che distingueva... i cittadini,
certamente bastare il podio, è credibile che quelli della seconda condizione...
/ l'una è de'sommi dei, che 'n alto stassi. / de le sfere
senza controversia il primato (e di che sorte!) omero. baretti, 1-59
ignoranti le hanno tanto a menadito, che non si può quasi più dire di esse
quasi più dire di esse alcuna cosa che abbia un po'del nuovo e del singolare
, i-7: nella classe di quei letterati che si dedicano particolarmente allo studio delle lingue
, 1-112: noi possiamo esser superbi che in napoli la classe de'patrioti sia
la rivoluzione non è stata fatta da coloro che la desideravano sol perché non avevano che
che la desideravano sol perché non avevano che perdere. manzoni, 128: l'
odiarsi a vicenda: appena si trova alcuno che non porti nel core l'avversione e
ha inoltre una classe d'uomini, che facilmente trasmoda nei voti e nelle speranze
: appartiene alla classe benedetta delle donne che tengono pulita la casa. sinisgalli,
, 6-41: mi sembra di capire che i vecchi fenomeni entropici costituiscono delle classi
i soci sono ripartiti secondo la disciplina che professano. boccalini, i-69: [
ordine, quelle classi o quei privilegi che a sua maestà paia conveniente d'instituire
: il nuovo regolamento dell'istituto porta che nessun forassero possa essere membro di questo
l'amor di cristo quelle sue sofferenze, che ancora durano, e dureranno sino alla
p. verri, i-211: vero è che non è possibile descrivere in un codice
descrivere in un codice tutte le azioni che possono commettere gli uomini; ma è
gli uomini; ma è vero altresì che tutti si riducono a classi i delitti
senza fiele e senza quelle crude invettive che d'ordinario, invece di correggere,
di correggere, inaspriscono e fanno più che mai caparbia certa classe di traviati istrutti
insieme di titoli di debito pubblico irredimibile che fruttano lo stesso interesse. -nei contratti
un premio = 4 per una officina che impieghi il fuoco. nelle associazioni mutue
sono non generi, ma classi vastissime, che comprendono dentro di sé molti generi di
di cristalli, subordinato al sistema, che presentano gli stessi elementi di simmetria.
-astron. classe spettrale: gruppo di stelle che presentano eguali o affini caratteristiche spettrali.
svolgersi in un anno scolastico (così che il piano di studi predisposto per ogni
] con grande animo priegò il maestro che permettesse a lui di passare alla superior
perché esso arebbe da sé supplito a ciò che gli restava in mezzo da impararsi.
io non mi persuadeva di quelle cose che mi contava il maestro, il quale
maestro, il quale non mi pareva che fosse un gran loico, e teneva
la seconda / classe, t'han detto che la terra è tonda, / ma
scolastica. -classe differenziale: per alunni che, senza presentare gravi anomalie psichiche,
disciplina. 8. gruppo di alunni che seguono il medesimo programma con i medesimi
appresentò costui a'priori e disse loro che, sendo venuto ad abitare in quella contrada
fare il maestro della dottrina; di che, avendo essi priori sempre bisogno di maestri
contraddistinte dai maggiori o minori comodi che offrono alle persone; di carri o vagoni
dietro il carro di terza classe, che avanzava scorrevole sulla neve battuta, camminava
detto bo, con le bellezze artistiche che racchiude e associa alla vita studiosa.
dai gagliardi favori della serenissima casa farnese che dai suoi meriti, fu dichiarato generale
è uno scioccone di prima classe, che non ha in capo altro che gli arlecchini
classe, che non ha in capo altro che gli arlecchini d'italia. palazzeschi,
non comuni, fuori della media, e che mal si adatta alle strutture convenzionali della
, dei fuori classe, di coloro che guardano il mondo stando fuori di tutte
dal competente ufficio statale o parastatale, che attesta l'appartenenza di una nave o
15. statist. gruppo di elementi che presentano uguali modalità per uno o più
par., 27-147: la fortuna, che tanto s'aspetta, / le poppe
u'son le prore, / sì che la classe correrà diretta. buti [
desunto dal linguaggio delle scienze naturali, che nella seconda metà del secolo xvii e
agg. ispirato a modelli classici; che si compiace di reminiscenze classiche.
simili. classicismo, sm. concezione che, ravvisando nelle opere * d'
, i-362: scopriremo con tutta chiarezza che cosa debba intendersi per poesia romantica e
ed ammirabile, dal classicismo de'moderni, che è un metodo scolastico da abbandonarsi quind'
: 4 classicismo ', partito di coloro che dicono d'onorare i classici, imitandone
hanno perduto il credito e bisognerà finalmente che chiudano bottega. de sanctis, i-ii
, ma non di quel classicismo tecnico che è quasi uno spogliatoio teatrale, sì
teatrale, sì di quel classicismo eterno che è l'armonia più intima del concetto
e materia, cioè di due termini che non hanno verità se non nella loro
.. non possono aver sentito quelle cose che si sforzano d'esprimere, si vede
classicisti hanno opposto [ai romantici] che, levando la mitologia, si spogliava la
e classicista da rifiutare e confutare le critiche che, in base alla teoria dei generi
(non ostante l'etimologia del nome che pareva dire l'opposto), con quella
quale si è dato il demerito, che è invece suo merito, di « non
« non significare niente », e che in effetto non pone nessuna determinazione contenutistica
pascoli, i-254: non credo io che la classicità greca e romana sia in
concetti più comuni di que'filosofi, che oggi si hanno per li più classici.
, 9-2-160: molti geni studiosi, che s'applicherebbero a veder le cose a
i-iv-3-315: avere appresso di sé, non che molti vocabolari, ma ancora gli autori
stesso, ed il tempo farà che possiate non dirò venderlo ma cangiarlo con
un curioso andamento degli studi umani, che i geni più sublimi liberi e irregolari,
, iii-337: se uno mi domandasse a che cosa giova lo studio degli autori classici
ojetti, 63: classico è lo scrittore che anche parlando di sé stesso è persuaso
anche parlando di sé stesso è persuaso che il suo caso è universale perché tutti
. 2. dei classici, che concerne i classici (nel senso stretto
sopra temi analoghi. insomma posso dire che pe'miei studi classici quel secondo peccato
carducci, i-763: e ci paia vergogna che qui, ove i banchieri e gli
filologia classica; parecchie parole greche (che non capivo) mi umiliarono.
3. ispirato alla concezione dell'uomo che fu propria dell'antichità greca e latina
quella fra le tragedie di sha- kespear che alla generalità degli spettatori riuscisse stucchevole,
..., insorse la scuola che in poesia fu denominata dei romantici e
riforma adunque del vocabolario, in ciò che dipende dall'augumento delle nude parole,
romagnosi, conc., i-57: volere che un italiano sia tutto classico, egli
sia tutto classico, egli è lo stesso che volere taluno occupato esclusivamente a copiare diplomi
erano, il più delle volte, che solecismi solenni (né noi ce ne scandolezziamo
ne scandolezziamo) maggiori assai di quelli che possa creare un originale stilista. pirandello
, è classica. 5. che ha una singolare purezza di linee, una
forma d'arte, ecc., che vi hanno avuto origine e più largo
, i-216: il canone dunque più classico che vantar possa la buona medicina, è
vantar possa la buona medicina, è quello che si deduce da una lunga serie di
, 2-122: sapete il conio / che corre al mondo? / franchezza, spirito
e fittizio. calvino, 1-364: penso che, per un uomo in cerca d'
, inaccettabile. 7. sicuro, che si può indossare sempre senza fare cattiva
cattiva figura (un abito, una stoffa che per il taglio di linea tradizionale,
facilmente di moda; anche la persona che li indossa). pasolini, 3-231
scorso, una concezione del diritto penale che si proponeva come universalmente valida (perché
della prima metà del secolo xix, che, sulla base di concezioni individualistiche e
: gli scrittori latini e greci, che già nel medio evo, ma soprattutto nell'
, i-21: io penso, arcadi, che non sarete di parere diverso da quello
d'anacreonte, e di tutti coloro che voi stessi tenete per maestri e per
i classici delle arti rigorosamente non sono che i grandi artisti della grecia. alfieri
volumi circa di picciole edizioncelle di classici che portai meco. manzoni, ii-3-438: quantunque
più volte anco per l'addietro, e che ora sono l'unica mia compagnia.
lavorava ai co- menti dei molti classici che fece ristampare per diffondere la buona lingua
, 1-413: un maestro di scuola che aveva dell'autorità in critica sbalordì la gente
il libretto dei postuma di lorenzo stecchetti, che lessi con interesse e meraviglia. dopo
, erano quelli i primi versi moderni che io leggevo. pavese, 8-396:
procedette a temperarla, alfonso de'liguori, che è rimasto poi il classico di tutta
. ojetti, ii-553: taluni vorrebbero che a questi classici sicuri [mozart,
i contrarii ai romantici, cioè quelli che con più o meno scienza o
sa copiare meglio di lui le teste che fa quel tale a firenze sulle lastre del
sportiva. cassola, 2-506: -credi che l'ambrosiana riesca a far
classificare. classificàbile, agg. che può essere classificato. tommaseo [
vino, 5-45: gli abusi che uno scrutatore d'opposizione può utilmente
in classi, ripartire in gruppi di elementi che hanno uno o più caratteri comuni
no: in ogni sistema a misura che si classificano più idee, diventa o
., ii-114: sembra un naturalista, che studi e classifichi erbe, piante e
struttura interna e la loro fisiologia, che li fa essere così o così.
foscolo, xiv-113: la vostra lettera, che mi nomina capo di sezione non classifica
i-53: è meglio esser morto tutto, che continuare a comparire avanti i tribunali ad
essere giudicato e classificato: tanto più che i giudici si trasmettono, cur
giudici si trasmettono, cur sori che stanno eternamente fermi, le fiaccole de'loro
potevo, consolarla. consolarla facendole osservare che la sua disgrazia era, in fondo
era, in fondo, la solita che capita alle ragazze che non sanno far
fondo, la solita che capita alle ragazze che non sanno far calcolo, mentre credono
alunni di una classe, i candidati che si sono presentati a un esame,
presentati a un esame, i concorrenti che hanno partecipato a una gara sportiva)
. classificatòrio, agg. raro. che concerne, che ha per scopo
, agg. raro. che concerne, che ha per scopo una classificazione.
croce, ii-8-160: tutto ciò non toglie che siano affatto legittimi così il giudizio empirico
empirici, con lo speciale loro ufficio che è classifica- torio e non conoscitivo e
tutte le carceri del regno) disse che doveano esser posti in libertà, come innocenti
coloro i quali non fossero accusati di altro che di un fatto avvenuto dopo l'arrivo
della prosa sono i segni più certi che l'intendimento e il lavoro sociale dell'
, diranno bene e giusto? o credi che allora sarà cessata la mania della classificazione
9-572: questi sono i capolavori, che sfuggono ad ogni classificazione, rari come il
dei cosiddetti sistemi di classificazione bibliografica, che distinguono i libri empiricamente, per materie
, sigla, ecc.) che consente di ritrovare prontamente ogni volume dopo
lo sviluppo e il modo di vita) che esse rivelano allo studio comparativo (nella
e vegetali sono riunite in generi, che a loro volta formano le famiglie riunite
un gruppo d'individui, non quello che ciascuno ha di proprio, ma quello
ciascuno ha di proprio, ma quello che ha di comune col gruppo a cui appartiene
di botanica o di storia naturale, che sia ricco di tante classificazioni di generi
preparazione. pascoli, i-50: sai che siamo al tempo dei concorsi;
il diverti mento più grande che si diano gli uomini, è quello di
, ii-16: questa litania petrarchesca che pare così monotona, letta in una scuola
da classe. classista, agg. che si ispira al principio marxista della lotta
): emanano un odore fetido che attira gli insetti, per opera
genere clathrus (v. clatro), che deriva dal lat. clatri '
game, della famiglia de'funghi, che comprende delle insieme, senza troppo saper come
senza troppo saper come, a quel modo che chiuso. produzioni formate
francesco da barberino, i-224: puossi dir che qui claude / septe maniere d'ingrati
claudi, / dove il ciel vuol che sia per te concetto / la gloriosa e
/ ch'esser de'al mondo più chiara che '1 sole? = variante dotta
arbitrio il coltivatore, avvertendo anche qui che le migliori, come la catalana e la
è in fondo al suo odore un che del fico latteggiante, del piccolo fico verdino
è pure, se insisto, un che della susina claudia matura. gozzano,
de'medici, 71: nostro intelletto, che natura inclina / ricercar d'ogni cosa
pausa, /... / fin che d'ogni cagion la causa trova,
particolari schemi ritmici (o metrici) che conferivano al periodo una cadenza costante,
castiglione, 145: è ben vero che in ogni lingua alcune cose sono sempre
quelle parole e quei modi di parlare che sieno accomodati alle composizioni, alle persone
: e similmente è viziosa l'ecclissi, che suona difetto, o mancamento, e
mancamento, e suole avvenire ogni volta, che nella clausula manca il verbo principale.
peregrini, xxiv-136: tutto quello parimente che sta nell'estremità imprime più forte e più
estremità imprime più forte e più vivamente che non fanno le parti poste nel mezzo:
arti inferiori o a un'affezione dolorosa che abbia colpito un arto. a seconda
*, accidente di tutte le malattie che alterano la lunghezza de'membri inferiori
la lunghezza de'membri inferiori o che si oppongono a'movimenti delle loro articolazioni
3. veter. anomalia di andatura che colpisce uno o più arti.
rimane obbligato verso l'altro, senza che questi resti obbligato verso quello.
differenze, pur chiare e balzanti, che son fra il petrarca e i suoi
cadenzando e bilanciando periodi e clausole, che non soltanto il portinaio, ma zalda
il portinaio, ma zalda stesso, che di greco sapeva il puro necessario,
venuta qua. panzini, i-62: -quello che noi facemmo per la patria -finiva a
i suoi problemi. 4. proposizione che si aggiunge a uno scritto per precisare
o restringendolo, il significato di ciò che precede. giovanni dalle celle, 4-1-22
ma subito mandò per l'arcivescovo, che venisse a lui a buda con salvo
i-105: parergli anco cavillosa quella clausula che il concilio debbia essere fatto secondo il
secondo le particolari forme o clausole che vengano stabilite. manzoni, 975: in
luogo... dove s'è detto che « uno de'mezzi più efficaci e
calvino, 1-447: il piglio di severità che aveva dato al colloquio, sulla cifra
aveva dato al colloquio, sulla cifra che non poteva essere ribassata a nessun patto
proposizione con cui si modificano gli effetti che altrimenti l'atto produrrebbe. guicciardini,
al sicuro da ogni responsabilità: bastava che sotto la girata avesse messo la «
messo la « clausola di non garanzia * che è un articolo appunto del codice di
1-149: rispose sul momento a leonardo, che quanto egli aveva operato era veramente da
veramente da uomo di cuore, e che sommamente gli spiaceva non aver un'altra figliuola
dar a lui. finiva col dirgli, che lo teneva tuttavia obbligato, perché in
da allora nella sua regola non fu che questa clausola: -la soprana volontà di dio
or le acute vocali, nella guisa che la ruota di un organo idraulico nel dar
cui l'usano i legali, è voce che anche dal vocabolario si ammette,;
, io gli sto a sicurtà, che in eterno non gusterà le pene del
, o la spelonca de ciclopi, che un convento di religiosi. manzoni, pr
piedi dell'altare. 2. che ha la spoglia austerità di un convento;
dar aiuto ad una verginella, / che si fermi nell'ordin claustrale. baretti
cose mortali,... si dice che sono miserie, vincoli che restringono l'
. si dice che sono miserie, vincoli che restringono l'animo senza produrre alcun effetto
della vita. 4. che è opera di monaci, che fiorisce nei
4. che è opera di monaci, che fiorisce nei conventi. de sanctis
ombra quasi claustrale. 6. che vive in convento; frate, monaca
, ii-43: quell'alfabeto, medesimo che adoperate a scrivere contro i frati, è
col passo tranquillo e cauto delle donne che furono lungamente claustrate, suor giovanna della
3-618: a gli claustri di bernesi vorei che la fusse imprig- gionata, disse giunone
suo claustro empie la soglia, / che mutar regno al nuovo tempo voglia.
vii-139: [ii] biforme grifon, che la divina / città lasciò per farsi
virginal claustro. 6. ciò che chiude, rinserra, protegge. dante
del tonale; ma soffrire in pace che la linea del nemico circuisse l'estreinità
pria di persone psicopatiche) che induce a chiu dersi in
, sf. senso morboso di angoscia che alcuni soggetti provano per i luoghi chiusi.
questa parola si suole indicare quell'angoscia che certi neuropatici provano nel trovarsi in luoghi
istituto regolato dal diritto canonico, che vieta negli ordini tnaschili l'am-
missione, nelle parti della casa che vi sono as soggettate,
comanda a tutti i vescovi... che in qualsivoglia convento di monache soggetto
s. ruf- fìna (convento che non ha clausura). magalotti, 16-102
clausura strettissima, fenestre disposte in modo che non se ne possa vedere persona
le relazioni, le simpatie, il partito che soste neva oppure voleva rovesciare
nel convento il visitatore, ma avvertì che la clausura impediva l'ingresso alla compagna.
, 4-283: ti assicuro... che se amassi la castità, la povertà
: se io vi ho a dire quello che io sento di queste vostre dispute,
queste vostre dispute, e'mi parrebbe che le fussero molto più convenienti dentro alle
e per gli chiostri dei religiosi frati, che tra una compagnia di bellissime donne e
-chiamala solamente una clausura; e poni che tu se'prigione, non della tirannide,
9 (162): aveva sperato che, nella splendida e frequentata casa patema,
non si parlava neppure; e un coretto che, dalla casa, guardava in una
contigua, toglieva anche l'unica necessità che ci sarebbe stata d'uscire.
croce, 'iii-23-486: paolo sarpi, che pur dimorava in venezia, in quel
, rifiutarsi per settimane e per mesi quel che gli era più dolce ed accetto.
clausura, lo trovava più cordiale e grazioso che mai. gavoni, 2-18: grandi
porte severe / chiuse sacerdotesse nere / che respingete il mondo, così ostili / nelle
nuovo desiderio e fervore, pare, che con essi rompendo la clausura del corpo
contemplavo, interdetto. ora, di ciò che avevo sin lì agognato, arrossivo.
\ è parola tanto miracolosamente utile, che può servire a far rompere lo scilinguagnolo
, 1-114: e quella man, con che era a tener uso / la clava
guarini, 49: ancor non sai / che [ercole], per piacer
picchiata di questa clava: ma dubito che lo finirei di schiacciare, e che
che lo finirei di schiacciare, e che io non ne facessi una cialda. carducci
atterrato da un colpo di mazza, che si rialzava e tentava di gettarsi contro
gettarsi contro l'avversario, e la clava che lo colpiva di nuovo, i colpi
per compensare l'umano genere dei destini che lo condannano servo perpetuo ai prestigi dell'
contro ognuno; e quel poeta sentì che sopra le fiere e i mostri aveva ancora
ancora più potere la cetra di orfeo che la clava d'èrcole. gozzano,
virgilio, togliere un verso ad omero, che la clava ad ercole, così potrebbe
difficile togliere un verso ad orazio, che a venere il cinto. pascoli,
prendere un verso ad omero! più che ad ercole la clava.
duro, a forma di bottiglia, che serve per esercizi collettivi di oscillazione e
pratensi, provocata da un fungo, che si manifesta con un ingrossamento dell'inter-
ceti agaricali, della famiglia clavariacee, che esiste anche in italia: hanno un
clavàrio, sm. stor. donativo che si usava concedere ai legionari romani (
, pongono quella diligenza e perfezione, che conviene all'arte da essi esercitata. g
iv-325: quanto poi a quelli, che... sono oggi tanto moltiplicati
spinette,... è maraviglia che oggi non si sappia chi ne sia
ingomma ed il tuono dell'espressione, che dà la natura all'uomo in balia
parini, 677: capitovvi un dì una che nel pigliar tabacco sonava di clavicembalo sotto
lunghe, a forma di s, che congiungono l'estremità superiore dello sterno al
serrano la scapula o paletta della spalla, che dir vogliamo, con l'osso sterno
. bellini, 5-162: questa paletta, che scapula s'appella, non ha altro
scapula s'appella, non ha altro sostegno che quello di questi due ossi, che
che quello di questi due ossi, che hanno nome clavicola, né le clavicole
clavicola, né le clavicole altro sostegno che quel del petto. targioni tozzetti, 125-
i vecchi saputi... a che scopo? / sorriderei quasi, se dopo
, semplicemente, clacerti punti mettendo / che parte son d'ogn'altro scripto
regum e per la clavicola, / che voi debiate dirmi s'il danese /
, 25-9: adagio; aspetti / che gli attacchi [allo spirito] alla
quando verrà una volta quell'angelo, che liberò san pietro in vincoli, a
antiche, o perché si è creduto che ne facesse l'ufficio, tenendo il braccio
di clavicordio, ditele per parte mia che a me non pare che sia da donna
parte mia che a me non pare che sia da donna onorevole e di elevato
clavifórme, agg. bot. che ha forma di clava. tommdseo
ogni vegetale e d'ogni suo organo che ha la forma d'una mazza,
indosso avea, del divo arèitòo, / che gli uomin tutti e le ben cinte
v.]: 'clavo', tumore calloso che si svi luppa sopra la
luppa sopra la sclerotica, e che ha la forma di un chiodo.
di porpora, di varia larghezza, che i cittadini romani portavano cucita lateralmente sulla
, costituito da una cassa bande irregolari greche che vivevano sulle
dissersi * clefti * i montanari greci che, ribellanti al turco, scendevano a depredare
. -canti cleftici: canti popolari greci che celebrano le imprese dei clefti.
altri fiori) di quei fiori ermafroditi che rimangono chiusi durante l'antesi, in
fiori: compare di solito in specie che possiedono anche fiori casmogami e le sue
non ne provoca la rottura, così che gli aschi possono uscire e liberare le
greci hanno dell'altre clematidi; una che alcuni chiamano echite, altri lagine,
, non dissimili alla scamonea, se non che le foglie sono più nere e minori
... è spezie di frutice, che ha il fusto lungo. redi,
: su'tralci di quella clematide, che in toscana si chiama vitalba. d'annunzio
: era un sermento di clemàtide appeso, che potevo giugnere e cogliere sollevandomi su la
desiderio. avevano il colore del drappo che nella passione fascia il crocifisso, il
alli bisognosi; tu se'clementissima a quelli che si pen tono del peccato
peccato. bisticci, 3-220: erano alcuni che ri prendevano sua signoria d'
. masuccio, 23: il re, che clementissimo signore era, e disideroso
ariosto, 42-19: lo fece tor, che tutto era sanguigno, / il
parlar benigno, /... / che dopo il fatto nulla di maligno
stiglione, 120: abbiate cura che non v'inganniate, pensando forse
forse meritar più con tesser clemente che con tesser giusta; perché perdonando
molto più la libertà sua col perdonare che con lo incru delire.
gr., i-38: clemente a noi che mirò afflitti / tra vagliarci
altri animali, ed è tanto clemente che malvolentieri per natura non noce ai men
eran due figli in vista sì pietosa / che fatto avria clementi anco le rupi.
fior dell'anima / toma la pena che un clemente oblio / m'avea tolta nel
giovanni dalle celle, 4-1-36: nota che il papa comanda a'religiosi in virtù
obbedienza... nelle clementine, che non predichino le indiscrete indulgenze. garzoni,
fatte raccogliere da giovanni xxii pontefice, che si leggono nel corpo canonico dopo il sesto
boccaccio, vii-194: non perciò dico che vostra clemenza / si turbi o si
/ domar sia vostra prova, / che tanto eccesso più non si commetta.
o fratelli santi, chi fu cagione, che 'l figliuolo di dio venisse nel mondo
lo sottomise alle miserie nostre, altro che la sua pia tosa clemenzia? bianco da
. foscolo, vii-124: l'uomo che si conforta ai premi d'un'altra
perdonare pienamente. nievo, io: rispondeva che la clemenza di tito deve mescolarsi alla
mescolarsi alla giustizia dei tribunali, e che egli pure avrebbe perdonato a chi veramente
peggiori minacce. -clemenza sovrana: quella che si manifesta con gli istituti della amnistia
cielo). marino, vii-427: che giova all'una di noi la clemenza
sono racchiusi in una scatola metallica che li protegge). cleptòmane,
scientifico. indica una morbosa sentenza che taluni, anche ricchi, hanno
pere, eziando profano, che offenda il decoro clericale. settembrini
gogna. nievo, 16: un castello che chiudeva fra le sue mura due
militare. alvaro, 7-123: si capisce che a questa scuola ormai secolare,
assonnato, de crepito, che i secoli della decadenza clericale, succedutisi
estate fiammante sul violaceo clericale e pasquale che domina i colori della primavera.
, di atti così evidentemente clericale, che si capiva subito il suo carattere.
fantasia. bocchelli, 2-80: udendo che si tollerava un giardiniere cattolico, levava
i padroni forse. 3. che favorisce e sostiene il potere temporale della
, con intenzione spregiativa, nella convinzione che la soverchia fedeltà al magistero ecclesiastico soffochi
di terreni, detto l'appannaggio, che il beauhamais viceré d'italia aveva avuto nelle
nelle marche a titolo di dotazione e che gli eredi suoi avevano conservato. de
dritta clericale e ima sinistra rivoluzionaria, che essa chiamava i « partiti estremi »
dell'odio reazionario, questa repubblica, che... sempre si mostrò devota
del culto, come questa repubblica, che ha per fondatore un santo diacono, non
furono chiamate le persone e le associazioni che si proponevano di lottare per la rivendicazione
il seminario] una schiera di laici che esercita le funzioni pubbliche e l'azione
, consentendo così di respingere l'accusa che la città sia clericale. -sostant
nome di clericale fu dato a coloro che vagheggiavano un accordo tra il potere religioso
chiusa e illiberale di militari di casta, che gli informatissimi chiamavano clericale.
risposto il clericalóne - ma sono notizie che fanno bene. 5. abbrev
. già intimo sia del conte gròsoli che di don sturzo, avversato dai clerico-fascisti
., era certo una brava persona, che bisognava assolutamente non trascurare. =
le bigotte del bene, non vuole che sua sorella si occupi di visitare i
né di raccogliere bambini abbandonati. dice che tutto questo è clericalismo, è utopia
parola « clericalismo »; e si disse che l'avversione era non al cattolicesimo,
, 4-2s-2: ancora il perde [il che ricato] se in niuno
della società dei fedeli (i chierici) che ha il compito di ammaestrare e governare
nelle altre religioni: rinsieme di coloro che esercitano il sacerdozio. leggende
, la quale prega ipsu dia- conu che umelemente se aiegre et facza grandi sollepnitati
, 3-126: ordinò di poi il clero che era in grandissimo disordine, levò le
disordine, levò le calze, e volle che i preti andas- sino in scarpette;
sino in scarpette; levò le zazzere, che non volle che le por tassino.
; levò le zazzere, che non volle che le por tassino. p. f
berni, 7-9 (i-181): ordinato che il clero in processione / sempre in
quale con orazione meditata attese a mostrar che non bisognava mirar se non alla reforma,
ogni parte del clero, e inculcando che fin che li vasi nostri non si mondassero
del clero, e inculcando che fin che li vasi nostri non si mondassero,
clero friulano... e mezzi che si potrebbono adoperare perché quel clero abbia
clero abbia quella giusta porzione de'beni mondani che gli tocca di ragione. parini,
. cavour, i-24: il solo corpo che possa esercitare questa influenza collettiva sulle elezioni
si trova così fortemente ed estesamente organizzato che ha un rappresentante in ogni località,
ha un rappresentante in ogni località, e che riceve l'unica istruzione dal vescovo.
. bocchelli, 1-iii-63: si diceva che il cosiddetto basso clero, per molte ragioni
chiamansi questi cotali [i chierici], che questo cerchio portano [la chierica]
, clerici da cleros, graece, che in latino suona quanto 'uomini la sorte
né cosa ci ha sì clera, / che non fallisca e pera? rustico,
tanta claritate è 'l su'colore, / che procede del su'clero visaggio, /
procede del su'clero visaggio, / che non è luce ne sia miradore,
luce ne sia miradore, / più che gli occhi del bambo al chiaro raggio.
famiglia verbenacee, comprendente novanta specie, che crescono per la maggior parte nelle zone
dei giardini, per l'odore soave che mandano i suoi fiori, specialmente di
garzoni, 1-413: la cleromanzia adunque, che contiee in sé tutte le sorti,
meno, secondo l'eccesso del peccato, che più in una sorte che nell'altra
peccato, che più in una sorte che nell'altra si commette. tramater [s
j: 'cleromanzia ', indovinamento che si faceva col gitto de'dadi, degli
bianche, de'ciottoli, ecc., che scossi nell'urna si rovesciavano poi sopra
pronosticava il futuro dalla disposizione de'numeri che presentavano. = = voce dotta,
n. quirini, ix-22: ornai conven che vostra ensegna / de santa desia conosca
goccia esce dalla clessidra, oriuolo antico che serviva agli oratori mentre oravano. garzoni
rapidissima del tempo por sotto gli occhi, che coll'acqua nelle loro clessidre misurandolo.
; non considero se non la fluidezza, che nel mio spirito è indicibilmente più celere
ed io mi sono / quel negromante che nel suo palagio / senza fine, in
, viii-42: quel nonnulla di sabbia che trascorre / dalla clessidra muto e va posandosi
sentì come il sordo gorgoglìo del tempo che sfugge dalla misteriosa clepsidra della vita.
rumore... / d'una clessidra che non sabbia ma opere / misuri evolti
e sembra non ci sia carità; che il mondo / sia un'arida clessidra,
clessidra, e noi come sabbia / che, dentro, vi scivoliamo.
clètra, sf. bot. genere che dà il nome alle piante della famiglia
imperiale il cliente divenne niente altro che un parassita del cittadino ricco e potente
padova. caro, 6-913: quei che frode / hanno ordito a'clienti. p
maniere di esprimersi elevate e grandiose, che male si confanno con le cose di oggidì
maniere corrispondere a'concetti di una gente che vedeva i loro propri cittadini avere per clienti
/ abbracciando le porte / de gl'imi che comandano ai potenti / e lor mercé
ii-60: sarebbe un grave errore credere che la grazia dei potenti prevalga alla forza
. ojetti, i-n: ma l'onorevole che s'era scomodato a far quel viaggio
] men cura de'lor clienti, che i sacerdoti delle anime a essi commesse
studio inutil, mi disse, a che pur tenti? ed a forza piegò l'
or bene sappi, in una parola, che diffen- dendo il tuo cliente doverai dir
di mirar proprio quelle sacrosante parole, che gli parevano dover essere il suo aiuto.
dottore, vedendo il nuovo cliente più attento che atterrito, si maravigliava. giusti,
3. chi acquista i beni che costituiscono oggetto di produzione o di scambio
un'impresa, oppure si vale dei servizi che un imprenditore (e, per estensione
stanzaccia, in presenza della sozza vecchia che stava a guardarlo lieta d'aver conquistato un
davanti al caffè non distraggono deola / che lavora soltanto la sera, con lente
piede, le piaccion le orchestre / che la fanno parere un'attrice alla scena
medi- terranea, consistente in un rapportò che stringeva un gruppo di sottoposti a un
all'assistenza da parte del patrono, che servivano, rispettavano e onoravano. -anche
asilo in qualità di contadini giornalieri, che non avevano niun privilegio di cittadino, e
. per simil. l'insieme di coloro che appoggiano (specialmente in campo politico)
base ad essi, strati di popolazione che si aggruppavano finora secondo clientele.
... il complesso delle persone che, per abito, ricorrono ai servigi personali
mescolare amici e clientoli tra la plebe, che andassero distogliendo e spaventando ciascuno da parlamenti
bitinia, sotto colore di riscuotere danari che appartenevano a un certo libertino suo clièntolo
fagiuoli, 1-6-19: quando son clientoli che non ve n'è da cavar nulla mai
, conv., iii-v-12: credo che questo cerchio... dividerebbe questa terra
mosso me per tutto l'arco / che fa dal mezzo al fine il primo
divisa la terra abitabile in sette dimati che s'incominciano all'oriente e finiscono a l'
dimati nei quali è divisa tutta la terra che si può comodamente abitare, e questi
, abbracciati soavemente dormendo stettero tanto, che il sole illuminò ciascun clima del nostro emisperio
ora. campanella, i-219: mira che i diversi climi per diverso calore variati
jennaro, 121: e1 ciel, che umani effetti aperto esprime, / causò
, 13-64: un'altra, poi che le terrene some / lasciate avrà, fia
, / non sa però far sì che duoi, senz'essere / parenti, o
questo s'è drizzato a voi, che siete più vicino e vi mostrate più propizio
e remoto, / alma qual è che non conosca amore? carletti, 20:
intemperie di quel paese nuovo a me che non aveva ancora provato né sentito li
ancora provato né sentito li strani effetti che fa la zona torrida, distemperata per
bartoli, 34-115: il freddo eccessivo che fa in quel clima, e che si
eccessivo che fa in quel clima, e che si penetra in quel ghiaccio, ne
ne mortifica il sapore per modo, che non lascia sentire al gusto il sale.
vostre ricchezze: lo spazio immenso, che ci separa da voi, ci permetterà
i preparativi delle nostre invasioni, prima che lo strepito ne sia pervenuto nei vostri climi
3. complesso dei fenomeni meteorologici che definiscono lo stato medio dell'atmosfera in
clima, /... / faran che 'l generoso entro a i divieti
caldo e secco di tal maniera, che cavando la terra non si trova mai
[la palma]... pare che si possa affermare indubitatamente, che ella
pare che si possa affermare indubitatamente, che ella né si trovi in maggior abbondanza,
maggior abbondanza, né alligni più prosperamente che in asia. gravina, 1-144:
clima, e la faccia originalissima spagnuolissima che tuttavia conservavasi co- desta città sovra ogni
: è una stranezza dunque il credere che il clima non influisca sul fìsico e
ma non è minore stranezza il pretendere che questa forza sia l'unica che agisca
pretendere che questa forza sia l'unica che agisca sull'uomo. cuoco, 1-157:
. cuoco, 1-157: credettero pericoloso che questo popolo, per necessità di clima e
leopardi, ii-862: generalmente si vede che i principali caratteri o costumi nazionali,
se qualche grande anima capita al mondo che per un mistero di natura abbia potenza
libera convivenza], succede a lei quello che avvenne alle piante tropicali sorprese nelle terre
nelle terre polari dal raffreddamento terrestre, che la vegetazione fu sospesa, e rimasero
... / stagione estrema, che cadi / prostrata in riposi enormi, /
/ a ogni / nuovo / clima / che incontro / mi trovo / languente /
incontro / mi trovo / languente / che / una volta / già gli ero
montale, 3-97: emise l'opinione che tre e non due e non quattro
intorno al sistema copernicano, far sapere che precedette la notizia di tutte alla censura
di tutte alla censura romana, e che escono da questo clima non solo i
ingegni. bettinelli, i-7: forse che il clima è cangiato, che le generazioni
forse che il clima è cangiato, che le generazioni degli uomini sono deteriorate,
le generazioni degli uomini sono deteriorate, che le lettere son decadute? gioberti, ii-
di tal abito è si grande, che le dimostrazioni più precise ed irrepugnabili soventi
secolo decimonono è appunto il lavoro critico che si va sempre più sviluppando. ritrarre
scrittore artista, istituto, ecc. che non ha legami col povero passato 800.
guerra è forse la più ricca di tradimenti che si sia mai avuta; il che
che si sia mai avuta; il che indica clima rivoluzionario, clima cioè dove
, 2-1-66: mi par... che corra adesso l'anno cinquantesimo nono,
la mente farà riflessione... che i pericoli dell'anno climaterico son tutti
, 1-127: la donna matura poi che, felicemente superata l'età climaterica,
ed è voce tolta da'caldei, che chiamano climateras i pericoli della vita e
, più assai per le rivoluzioni degli animi che degli astri! panciatichi, 99:
quest'è quell'anno climaterico, / che il tuo capo vuol ir di senno
v-42: codesto paese è così climaterico, che da un giorno a un altro il
cielo si turba o rasserena, secondo che m'è toccato a sperimentare lungamente. baldini
da vari disturbi derivanti dallo squilibrio endocrino che si produce nell'organismo); età
. ant. momento critico della vita (che, secondo la medicina antica, l'
m. -ci). del clima, che concerne il clima; che ha un
clima, che concerne il clima; che ha un clima salubre e ameno (
, aggettivo di buona formazione classica, che ci è venuto dal francese. tutti
). climatologia, sf. scienza che studia le relazioni fra le condizioni climatiche
(plur. m. -ci). che concerne la climatologia. «
climatoterapia, sf. medie. terapia che sfrutta l'efficacia curativa che certi climi
. terapia che sfrutta l'efficacia curativa che certi climi hanno su alcune malattie:
mediante il soggiorno dell'ammalato nel luogo che offre un ambiente climatico particolarmente adatto (
stadio maturo della vegetazione di un territorio che rimane inalterato, a meno che avvengano
territorio che rimane inalterato, a meno che avvengano gravi mutamenti di clima.
è erba così detta da un re che la trovò: ha foglie simili altellera,
e parimente i fiori di quella erba, che volgarmente si chiama saponaria, corrispondessero alle
ruellio, che fusse la saponaria il vero dimeno. dioscoride
sf. medie. parte della medicina che studia direttamente la persona ammalata e le
arso il tempio instimi questa medicina, che si chiama cimice. tommaseo [
', quella parte della scienza medica che insegnasi e applicasi al letto deh'ammalato.
gente finita / dal pathos ideale, / che riduceste a clinica la vita / e
morino » lucido del bagno / orrendo, che sa di clinica / e d'acquario
la cameriera... mi raccontò che sui giornali non parlavano del tentato suicidio
entreranno gli operai a perfezionare la macchina che li aiuta nel loro lavoro, vi entreranno
loro lavoro, vi entreranno tutti quelli che hanno un dubbio, un cruccio, un
trovare la salute nella grande clinica, che non ha solo medici per il corpo
xxivixf) [xéxvrj] 'arte che insegna a curare i malati a letto '
(plur. m. -ci). che si riferisce alla scienza clinica, proprio
a. cocchi, 8-313: anticamente par che non si fossero gli uomini accorti della
negli occhi della signora adele la virtù che aveva scoperto il male che si guariva
la virtù che aveva scoperto il male che si guariva con due forbiciate. ormai egli
fascino dell'oracolo. non era il primo che rimanesse suggestionato dall'occhio clinico della signora
precipitosamente alla prima chiamata, potè dichiarare che per questa volta il caso non era
era grave. panzini, i-408: pensare che, quando era ammalato, un illustre
plur. relig. i clinici: coloro che, nei primi secoli del cristianesimo,
era certamente sconosciuto a quelli di loro che, ne'primi secoli della chiesa, declamarono
medie. malformazione congenita del cranio, che assume la forma di sella per depressione
miner. ortoarseniato basico di rame, che si presenta in cristalli monoclini, prismatici
sf. medie. malformazione congenita, che consiste in un'accentuata obliquità delle dita
topografìa è usato per misurare l'angolo che una determinata visuale fa con l'
non rilieva altro nel volgar nostro, che piede di lettiera, a cui diede
la forma rotatile de i suoi fiori, che per ispaziosi intervalli circonda tutto il fusto
1-189: l'erbe di coltura, che si vedono per i campi coltivati e
medie. particolare forma di terapia fisica che consiste nel far assumere al corpo umano
famiglia di spugne della classe monassonidi, che forano, con un particolare acido,
al clipeato / stuolo de'forti, che l'avea seguito / dalle rive d'
, lieve sfumando a torno le moli / che levò cupe il braccio clipeato de gli
con immagini di dei o di eroi) che veniva appeso per voto nei templi.
el clipeo ancora. oh luzio! - che volete? -portarne el clipeo e la
scorgesi a poppa un gran clipeo, che ricuoprela quasi tutta. carducci, 828
fabrica, ma occupati da certi tondi che paion clipei. carducci, 910: fulvo
come un grande clipeo di rame / che in barbariche pugne corrusca ondeggiando, poi
: il bastione delle apuane, a cagione che il sole è calato verso il mare
libertà e della letteratura, non meno che del severo costume, stava presso un caffè
tale danno? gli viene detto, che il giustacuore era un dito più degli
più degli altri largo nella schiena. e che fa questo? questo fa che tu
e che fa questo? questo fa che tu sei un clisciano. = dal
), sm. topogr. strumento'che serve a determinare, in un rilevamento
(cioè della tangente trigonometrica dell'angolo che essa forma con l'orizzonte).
]: 'clisma', è un liquor medicato che s'introduce nell'intestino retto. il
. il clisma è la stessa cosa che il clistere. = voce dotta
, sf. disus. medie. dottrina che insegna a medicare per mezzo d'infusori
, cioè quella parte della medicina, che insegna la maniera d'infondere od iniettare
quelle cicogne, delle quali, secondo che dice plinio, gli uomini impreseno a
vi lassate metter più cristieri, / che, per dio, vi faranno poco
perché pasciuto dei pesci del nilo fuor che non comportava il suo stomaco, per
mi mostrava la lingua, chi pretendeva che gli fabbricassi un termometro...
epa di quelle poche arcadiche superfluità, che gli rimangono tuttavia nel corpaccio, mi
rimangono tuttavia nel corpaccio, mi lusingo che tutti potremo far festa e baldoria.
. gadda, 471: il caffè, che la paimira aveva messo nel latte,
gli venne da ridere quando si accorse che tra gli oggetti sequestrati figurava un antico,
tornasi di lampedusa, 170: un uomo che a sei anni era stato tanto ragionevole
ditèllo, sm. zool. ispessimento cutaneo che si osserva in alcuni segmenti del corpo
. clitellae -arum 'basto ', che gli antichi ricollegavano alla base del verbo
4 cli- toria pianta con fiori cerulei che mangiansi cotti e servono a tingere in
hanno più diletto nello stuzzicare la clitoride che in altra parte. magalotti [tommaseo
sf. forma di circoncisione femminile che consiste nell'asportazione della clitoride (
». clitoridèo, agg. che si riferisce alla clitoride. tommaseo
s. v.]: 'clitoridèo', che appartiene alla clitoride. dicesi d'
, sf. ornit. ant. uccello che gli antichi credevano fosse di malaugurio
nominata clivia uccello, ma non si sa che uccello sia. = voce dotta
sapevo rassegnare a quell'estasi del fiume che volgeva sotto la lima lungo i clivi senza
; / e al suon d'un plettro che percote il tempo / la menin giù
. clivo2, agg. disus. che è in pendio. baldinucci, 2-17
: li fogliami turcheschi non sono altro che foglie di gichero con alcuni fiorellini di
cloàca, sf. condotto sotterraneo che serve di raccolta e di scarico delle
., 27-25]: cloaca significa fogna che riceve le puzze e le brutture e
gabella e disse: fiuta; trovi tu che abbia cattivo odore? d'annunzio,
. alvaro, 9-346: alcune donne che abitano più lontano, presso la cloaca
abitano più lontano, presso la cloaca che rigurgita, sono venute a minacciare e
: nel silenzio mortuario dei canali, che gli parevan tetre cloache, le voci che
che gli parevan tetre cloache, le voci che scambiavano i radi gondolieri e il suo
amplia e con tal magistero costruita, che era una vera meraviglia di arte » [
d. bartoli, 42-ii-202: ma che vo io rimescolando questa cloaca massima,
di tutte le immondizie si fetenti, che nulla ostante la lontananza di sedici secoli,
e della puzza, onde 'l perverso / che cadde di qua su, là giù
di fecce? ma non curare, che tu non ascenderai mai alla catedra di minerva
bar etti, 1-81: vorresti tu forse che un libro ascetico fosse scritto alla boccaccesca
ascetico fosse scritto alla boccaccesca, e che un pio uomo andasse a pescare i
è ella forse una pubblica cloaca, che ogni razza d'uominacci s'abbia il
. carducci, i-260: bisogna sapere che una di coteste autorità, pochi giorni
d'un vecchio professore per le immondizie che gli si accumulavano intorno alla casa e
e proruppe con drammatica enfasi « e che dovrei dire io dell'università? cotesta
università? cotesta è la cloaca massima che mi appòsta tutta la mia città »
urbe? » apostrofò l'avvocato, « che accade in quella sozza cloaca che il
« che accade in quella sozza cloaca che il duce farebbe bene a bruciare da
certo ricettacolo, analogo a quello che negli uccelli è chiamato la cloaca
mescolano quindi le urine con gli escrementi, che ven gono espulsi da un'
elegante, ma è tanto giusto che la si chiami cloaca! =
*. cloacale, agg. che si riferisce alla cloaca, proprio
. frugoni, xxiv-928: tanti e tanti che beono dentro le cloacose pozzanghere del peccato
. medie. macchie cutanee giallastre, che si osservano sul volto di donne incinte
. m. -ci). medie. che si riferisce al clono, proprio del
a tutti i muscoli del corpo, che si producono negli accessi epilettici convulsivi.
. medie. contrazione spasmodica dei muscoli che si osserva in molte malattie del sistema
deriv. cloràggio, sm. operazione che si compie sulla lana per renderla irrestringibile
v.]: 'dorale', nome particolare che si dà ad un prodotto
dà ad un prodotto liquido e volatile che nasce per l'azione del cloro sull'
sm. chim. aldeide tricloroacetica, che si prepara facendo passare il cloro sull'alcool
da un energico potere ossidante, tanto che con le sostanze combustibili formano vere miscele
clor [ico] col suffisso -alo, che indica i sali. voce registr.
dell'ordine euprotococcali, famiglia oocistacee, che comprende 33 specie diffuse nell'acqua e
. m. -ci). chim. che contiene cloro pentavalente. -acido clorico:
di piccoli grani rilucenti, di un colore che varia dal verdebruno al verde alquanto giallo
dal verdebruno al verde alquanto giallo: il che forse deriva dal ferro che essa contiene
: il che forse deriva dal ferro che essa contiene. = voce dotta
combustione, solubilissimo nell'acqua, e che ha la proprietà di distruggere quasi immantinente
sottentrare quello per mezzo del cloro, che permise di fabbricare carta bianca con qualunque
la trama / delle tue voci: ali che intessono oro / per dar bocci alla
quello del sale, hanno mani gonfie, che sudano perennemente dal palmo. =
la voce « cloràcido, termine poco usato che indica gli acidi ne'quali si suppone
indica gli acidi ne'quali si suppone che il cloro entri come principio acidificante *
clorobenzène, sm. composto chimico che si ottiene sostituendo uno o più atomi
, importante è l'acido paraclorobenzoico, che ha forti proprietà batteriche e fungicide)
sm. bot. plastidio verde (che contiene pigmenti carotenoidi rossi) presente nel
clorocruorina, sf. zool. sostanza verde che è presente nel plasma di alcuni vermi
funzione fondamentale di permettere alle piante che la contengono di utilizzare l'anidride carbonica
farsi notare da lui. egli pensava che tutta la loro grazia non era altro
tutta la loro grazia non era altro che un po'di clorofilla, azoto, ossigeno
-osi. clorofilliano, agg. che si riferisce alla clorofilla, proprio della
lon volatile, infiammabile, che si forma dau'acoole sottoposto in certe
roberto, 565: la vista del padre che per « voce dotta, lat. chlorops
* acido formico '. setti ditteri, che comprende forme di piccole cloroformizzare, tr
ottundere le facoltà mentali, rendere lipo-proteica (che fa parte del condrioma della insensibile;
noiosi e cellula vegetale), contenente clorofilla che esso vani. elabora in presenza della
, 6-17: una notte come questa, che mi ha cellula, sia seguendo le correnti
e fermato sulla mia via, non sapevo che potesse sia in relazione con l'
e [isoprene. medie. che anestetizza col cloroformio. clorosante,
cloroformio. clorosante, agg. che provoca la clorosi delle cloroformizzazióne,
panzini, iii-769: il medico consulente dichiara che il clorosarcòma, sm. (plur.
cloroftalico: acido aromatico bicarbossilico, che si porto con insufficienze ovariche e
constricta: polvere truova però d'alquante donne che noi sostengono. tarbruna, amorfa,
quamarina, e con parecchi accidenti nervosi, che si osser = voce dotta
negri, 1-124: cellule rotonde, che si sviluppa nelle ossa (e e voglio
la nuvolaglia de'veli, sottintendeva che nel linguaggio medico designa i tumori.
impero, date retta..., che ne avanrurato. zava pur sempre qualche
(plur. m. -ci). che si riche consiste nell'alterazione del processo
cloróso, agg. chim. che contiene cloro tri valente.
(plur. m. -ci). che si riferisce alla clorosi, tipico
alla clorosi, tipico della clorosi; che è affetto da clorosi.
s. manetti, 2-35: è vero che impunemente si vede far uso del gesso
/ o mondo di clorotiche donnine / che vanno a messa per guardar l'amante
clorotimòlo, sm. chim. composto che deriva dal timolo per sostituzione di
clorurato, agg. chim. che contiene cloro (un composto chimico
il cloruro di sodio, sostanza minerale, che si ottiene con quattro differenti sistemi.
. imbriani, 1-104: avviene, che la pietra infernale ed il sai comune,
luce, prepotente, / nel vicolo che fruscia di fantasmi. / acre odore
m. -ci). medie. che presenta un basso tasso di cloruri nel sangue
infezione tetanica; il clostridium butyricum, che provoca la fermentazione dei foraggi e dei
prodotti caseari; il clostridium pasteurianum, che fissa l'azoto atmosferico ne] terreno
, sm. forma della cellula batterica che assume, in seguito alla formazione della
le moire della mitologia greca), che appresta e fila con lachesis lo stame
fila con lachesis lo stame della vita, che poi atropo recide: a significare la
dante, purg., 21-27: lei che dì e notte fila / non li
li avea tratta ancora la conocchia / che cloto impone a ciascuno e compila.
, la terza atropos; e, secondo che dice teodon zio, elle furon figliuole
viii- 3-17: dice il predetto fulgenzio che la interpretazione di questo nome cloto è
nel debito luogo gittato, accrescimento, tanto che esso sia atto a dover venire in
'o vero 'sorte percioché quello che cloto ha composto e chiamato fuori in
, cioè quella fata... che hae ad assegnare e ponere a ciascheduno a
sua la parte del pennecchio de la vita che è posta a la sua rocca.
prima cantica ponemmo tre fate: cloto che tiene la rocca, e significa il
; lachesis fila, e dinota el tempo che si vive; atropos rompe le fila
le sue grandi opre; ma poi che il lin venne / a cloto meno e
. frezzi, iv-6-89: è meglio assai che l'uom la vita pogna, /
l'uom la vita pogna, / che cloto fila e fa corte le tele,
fila e fa corte le tele, / che viver vizioso e con vergogna. ariosto
non puote alcuna fiata mai / fin che 'l sol gira, o il ciel non
presenti mondane cose più del fanciullo, che perfetta cognizione non n'ha,..
il detto giovane mesto, volendoci dimostrare che più ci rincresce la morte nella giovanile
rincresce la morte nella giovanile età, che quando negli anni della canutezza ci viene
di andare armati; ma il governo, che in ogni congrega d'uomini già vedeva
'club ', voce inglese, che adoprasi malamente in italiano per * brigata
, compagnia, società 'di persone, che convengono in certo luogo per conversare o
per il 4 luogo 'dove convengono, che direbbesi in buona lingua 4 ritrovo,
occasioni, ed essendoci ancora l'uso che per gli inni occorrano parole in rima,
2. associazione di ambito nazionale, che persegue per statuto uno scopo particolare (
. m. -i). che si riferisce a un club, proprio di
ferd. martini, i-9: quello che mi pare allegni meno a torino
mi pare allegni meno a torino che a firenze è il vagabondaggio de'giovani
si rendono utili al paese. esempio nobile che 1 clubbisti della nostra ex-capitale non
cluniacènse (cluniacése), agg. che si riferisce, che appartiene all'
agg. che si riferisce, che appartiene all'ordine di monaci benedettini
cluniacensi in borgo gna, che istituirono la riforma; e siccome la lor
el quale molto appetisce una vena che lui [l'attilo] ha
: ma il cnicino [olio], che si cava del seme del cartamo.
erbe ignobili; ma molto stimano quello che chiamano cnico, non conosciuto in italia
di zaffarano. il seme solo è quello che s'adopera nell'uso della medicina.
sulla superficie del corpo e sui tentacoli che circondano la bocca; hanno corpo molle
; hanno corpo molle, gelatinoso (che può essere di forma polipoide o medusoide
logge da setti disposti radialmente), che comunica con l'esterno per mezzo di
zool. classe di protozoi parassiti, che si riproducono per divisione o per
per divisione o per spore (che contengono 1-3 capsule in cui sta avvolto
): vi appartengono il myxobolus, che provoca il tumore dei pesci, e
dei pesci, e il nosema bombycis, che è causa della pebrina del baco da
di qui 'n terra d'abruzzo / che non ne inamorasse coralmente. dante,
spola. campanella, 4-419: quel che noi 'capo ', i lombardi freddi
: tutto il guaio è stato, che le ancore non hanno tenuto. vedete,
in co di sotto voglion essere ancore che facciano più presa, benché,.
.. una tempesta di tal fatta, che ancore sarebbero bastate mai? pavese,
dante, inf., 20-76: tosto che l'acqua a correr mette co',
, quanno tu gli guardavi, / che deo ce contemplavi 'n quella carne velata
, co, non desti le galline, che dormono. = voce onomatopeica
co4, cong. ant. che. placito di capua, v-3-43
co chelle terre, per chelle fini che qui contene, trenta anni le possette parte
[crusca]: era uno di coloro che coabitano nel convento. bruno, 3-800
il dottore kirkpatrik vide non pochi fanciulli che avevano avuto il vaiuolo per mezzo dell'inoculazione
una gran camera all'ultimo piano, che pareva una soffitta. 2.
. bruno, 3-873: tanto manca che l'ignoranza e pazzia debbano esser prossime
prossime e come coabitatrici della verità, che ne denno essere a tutta distanza lontane,
per coabitazione, si espone all'azzardo che la sede del veleno si determini in
stata sempre confusa, per molte ragioni che un italiano conosce bene, che a
ragioni che un italiano conosce bene, che a uno straniero sfuggono; ed esse sono
per la compagnia e coabitazione della femmina che lo lusingò, trapassò 11 comandamento di
ostetrico). 3. fenomeno sociale che si manifesta quando, in seguito a
, in parte clandestina, fa sì che, nonostante l'enorme sviluppo edilizio
letterati loro compa- triotti e coaccademici, che intanto borbottano nelle loro celle romite.
della bontà inferiore, o quello, che è stato prescelto, di coacervare i
in un vocabolo solo molte idee morali che già nell'uso erano determinate e sicure
uso erano determinate e sicure, ma che riunite in una diveniano indistinte e parvero
rammontato, sì per opporlo all'altro che disseminato, e quasi dissi sparpagliato,
trovato della coacervazione de'raggi visivi, che per loro si fa sotto la veduta dell'
di astrattezze e di questioni mal fondate, che suole andare sotto questo nome nelle scuole
e del reddito dominicale della proprietà terriera che appartengono a ciascun proprietario nell'ambito
agg. ant. e letter. che aderisce, è unito, è associato
questi sónno come termini che non si possono specificare. sai come
sai come è fatta la ténca, che ha quello squame, quella coadesione? così
così è proprio di questa corazza, che sta tutta stretta insieme. =
. (femminile -trice). persona che coadiuva un'altra in un ufficio o
burla. segneri, iv-478: dovremo credere che quegli più da vicino si apponga al
si apponga al vero,... che meglio salva queste grandi apparenze di protettrice
poi al perito, sappiate in tutta confidenza che anni sono il papa fece un breve
: compongono la squadra mista un furiere che la comanda; un furiere coadiutore e sostituto
notai dello stesso comune o tra coloro che hanno i requisiti necessari per essere nominati
requisiti necessari per essere nominati notai) che viene assegnata, per farne le veci
o sordo o impossibilitato a scrivere o che abbia oltre quarant'anni di esercizio effettivo.
temporaneo. 2. eccles. chierico che, in genere per concessione della santa
). -in particolare: vescovo titolare che coadiuva i vescovi residenziali che non siano
vescovo titolare che coadiuva i vescovi residenziali che non siano in condizione di governare da
con monsignore abbioso coadiutore di pistoia, che in questa sua visita ci si mostrò
... stretta commissione... che nella concessione dell'indulgenze, nelle dispense
e coadiutorie si usasse parcità, sin tanto che si trovasse come regolarlo con legge e
civili. monti, i-258: so che la coadiutoria di pignocchi vi è già
. di coadiuvare), agg. che coadiuva, coopera, collabora, contribuisce a
o il rimedio e la cura stessi, che si uniscono a un farmaco o a
sarpi, i-227: dimandavano... che si scrivesse all'imperatore, al re
in sani ed agiati ricoveri degli animali, che sembrerà bene educarvi, affine di coadiuvare
cortesia del mio interlocutore, gli dissi che molto avrei gradito una conversazione con l'
sarpi, i-149: aveva concesso a cesare che si potesse tener un colloquio in germania
potesse tener un colloquio in germania, che fosse un preludio per disponere alla resoluzione
dove lo spirito ha più parte assai che la mano. = voce dotta
. coadottivo, agg. ant. che è stato adottato, adottivo.
,... i suoi coeredi, che eredi nel reame fuoro con lui,
erto e liberale, pare manco splendido che paiono quelli instituti exercizii per coadunare ricchezze
ant. adunato, messo insieme; che si è raccolto, tutt'insieme (
magione del perugino, e la fama che è di dovervi ancor venire il duca
coadunare. coagulàbile, agg. che può coagulare o essere coagulato; atto
. di coagulare), agg. che ha la proprietà di provocare o facilitare il
.. dimostra la necessità dei rimedi, che lavino e astergano e disciolgano e rilassino
ci appariscono limpide; ma chi sa che non sieno ancor esse pregne di particelle
coagulando prima, e poi avviva / ciò che per sua ma- tera fe'constare.
4 coagulare 'si dice de'liquidi che dallo stato di fluidità si fan passare
sulla madia: rispondeva così a quel che diceva la zia. -figur.
-figur. panzini, ii-447: pareva che si fosse assunta l'incarico di coagulare
overo coagolandosi da se stesso l'umore che in quello si trova,...
fa ancora con artificio nelle saline, che sono appresso al mare. d
all'unisono col suo cuore per ripeterle che per lei non v'era scampo.
sia bisogno di cercare una terza virtù che sopravenga a coagular l'acqua: proseguiamo
. disus. atto a coagulare, che provoca la coagulazione. d.
accidentalmente adunati più spiriti coagulativi in una che in un'altra parte della medesima acqua.
redi, 16-ix-33: talvolta accade, che nel sangue s'introduce qualche discrasia soverchiamente
narcotica la chinachina, contentatevi almeno, che per un certo mio fine...
, come mostra la esperienza in quelli che per paura muoiono, alli quali si
di sangue coagunato e freddo, ancora che nell'altre sue membra resti qualche qualità
maravi- glioso è sopra tutti quell'umore che han nelle viscere i bachi filugelli,
han nelle viscere i bachi filugelli, che lavorano i bozzoli della seta: sugo
pingue, monte coagulato, rèstati in pace che mai più ci rivedremo! barilli,
il ventilatore creava un vortice di mosche che si abbattevano a tratti su quella coagulata
, per solidi, e per duri che siano, non perciò manca in essi
, anzi non perciò lascian d'essere altro che acqua, solamente coagulata diversamente, secondo
diversamente, secondo le diverse virtù seminali che la condensano. baldini, i-196: fumate
. -trice). ant. che ha il potere di provocare la coagulazione.
coagulazione di schiuma d'acqua marina, che si fa in mare. crescenzi volgar
a fuoco, e cuoci tanto, che alla coagulazione s'approssimi. varchi,
; e il fine suo è il fare che tumido si rappigli e si rassodi
, frutti e semi, non esser altro che pura coagulazione d'umori e di sughi
degli umori agl'incomodi e ai dolori che si provano in varie parti del corpo,
, ai bottoni, e ai tumori che sopravvengono al corpo. tommaseo-rigatini, 1445
1445: la coagulazione è de'liquidi che si rappigliano, separandosi alcuni degli elementi
si rappigliano, separandosi alcuni degli elementi che il componevano. panzini, ii-446:
componevano. panzini, ii-446: sapeva che un litro di vino contiene un decilitro
un decilitro di alcool puro, e che le esperienze dimostrano che l'alcool
, e che le esperienze dimostrano che l'alcool determina la coagulazione della pepsina.
discorsa pazientemente, null'altro si è trovata che un inerte e vasto coagolo di parole
per simil. ant. materia, sostanza che risulta composta di infinite particelle.
riserva più l'impressione de'suoi ritrosi, che non fa l'acqua, per esser
la lepre pregna, ed il coagulo che troverai nel ventre delli lepratti, da'
al mestruo, quale è il coagulo che noi chiamiamo gaglio, ovvero presame, al
. bartoli, 34-237: né bisognarvi altro che abbia forza, e virtù di gaglio
di presame: come se il freddo che unisce, e addensa, e 'l secco
unisce, e addensa, e 'l secco che rappiglia, e strigne fosser non altro
rappiglia, e strigne fosser non altro che condizioni richieste a poter lavorare nell'acqua
, gaglio. generalmente dicesi di tutto ciò che serve a rappigliar il latte, sia
* coagulo del latte 'è la caseina che ivi fu fatta rapprendere e separare dal
e le offese, non senza il pericolo che per tali motivi in alcuni corpi.
: l'ostacolo nasce da compressione, che qualche tronco venoso patisca per qualche vicino
tumore o coalescenza o coesione colle fibre che al di fuori 10 circondano. d'
leggiero, lavorato con la vanga anzi che con l'aratro, e piuttosto di
e di forza dalla guerra di opinione che la coalizione non cessa e non cesserà mai
uno scandalo, e, col mio istinto che mi tirava verso i deboli, molé
la coalizione degli ingegneri e dei socialisti che amministrava insolentemente la città diede il nome
danno a qualcuno, o a forze che concorrono a uno stesso risultato.
così pochi utili ai membri della coalizione, che essa si sciolse da sé. ora
è noto, e si può verificare, che lungi dall'esservi una coalizione, vi
v.]: 'coalizione', lo stesso che 'coale scenza '. vale
azione di molte parti organizzate, che ricevono la medesima nutrizione. =
tutti. ma cosa c'illudevamo: che capissero la ragione? che diventassero comunisti
c'illudevamo: che capissero la ragione? che diventassero comunisti? hanno già rialzato il
il capo: lo vedo io, che sono alla camera del lavoro. son tutti
colonici. e in fin dei conti di che si tratta? di rinunciare a qualche
coalternato, agg. ant. che si attua, si svolge alternamente,
leone ebreo, 307: quel construtto che caviamo di questa allegoria, per il
del nascimento de l'amore, è che tutti gli amori e desideri umani nascono
afflizioni, ingiurie e fatiche; oltre che, se non è costei che li
oltre che, se non è costei che li coadministre, non so come ella potrà
, imbuto, cavità del cervello, che pure per estensione si prende in senso
. zool. cellule ovali a collaretto che ricoprono lo strato interno dei poriferi.
forma conica a imboccatura svasata, che circonda la base del flagello.
v.]: * coanoide', muscolo che circonda il nervo ottico ne'mammiferi
il nervo ottico ne'mammiferi, e che dal fondo dell'orbita si conduce
imbuto, cavità del cervello, che pure per estensione si prende in senso di
». coartabile, agg. che può essere costretto. c.
1-1-212: né mi si dica, che il tor via, o il coartare e
v. r. preghi dio benedetto, che s'ei non s'è degnato d'
studi mi basta qualunque altro piccolo incidente, che dia luogo ad una negativa coartata.
un delitto in un luogo nel tempo che la persona si trovava in un altro.
, ii-1-483: non si voleva credere che la minaccia della guerra civile non fu
'al quale rimasero indifferenti tutti coloro che vollero, e che i pertinaci a
rimasero indifferenti tutti coloro che vollero, e che i pertinaci a stare fuora non corsero
averla ascoltata, « si può presumere che questo matrimonio abbia urtato per vizio di
fiume. coassiale, agg. che ha lo stesso asse. =
due specie: il coato rosso che vive in sudamerica e il coato bruno
in sudamerica e il coato bruno che vive nel messico e nell'america centrale.
). coattivo, agg. che ha forza di obbligare, di costringere;
virtù coattiva. pallavicino, ii-274: che una tal giurisdizione in principio fosse volontaria
chi voleva rimettersi al giudicio loro; ma che appresso... divenisse necessaria,
state distinte dalle meramente sociali, dicendosi che quelle sono coattive e queste convenzionali;
. è inconcepibile nelle une non meno che nelle altre. einaudi, 1-550:
libero alla norma coattiva; e diciamo che il ritorno è progresso ed è conquista
legge analoga alla nostra, una legge che dava e dà tuttora ai biglietti della banca
il questore... confessa sottovoce che non può farci nulla, perché il commendatore
è un aggressore privilegiato, in quanto che rappresenta la filantropia senza soluzione di continuità
xii-184: questi occhi parevano dire cose che la bocca, anche se non fosse
afona, avrebbe taciuto; e più che al mutismo prodotto dalla malattia, facevano pensare
-domicilio coatto: provvedimento di polizia che consisteva nell'obbligo imposto a determinate persone
re, lo stare nella città stessa che il papa è relegazione penosa, peggio di
papa è relegazione penosa, peggio di quello che i servitori suoi chiamano 'domicilio coatto'.
veramente i nostri legislatori avrebbero potuto ricordare che nella lingua abbiamo fresche e belle le
contro la sua volontà per prevenirne azioni che si ritiene possano nuocerle o per evitarle
traslocò la figliuola in un bugigattolo, che rispondeva su'giardini, e ve la
intervento del terzo in una causa civile che avviene non volontariamente, ma su istanza
comportamento insistente, intempestivo, irresistibile, che disturba e inceppa il corso naturale del
economico di ustica è il coatto che prende quattro lire al giorno, ne ha
benigno possa essere il modo di coazione che essa ha scelto riesce pur sempre molesto
, violenza fatta alla volontà, e che le toglie la libertà di agire o di
di concretizzazione del potere giuridico coattivo, che entra in azione quando si sia violato
. 3. psichiatria. fenomeno morboso che si presenta caratterizzato dal sorgere di una
caratterizzato dal sorgere di una rappresentazione mentale che non si armonizza al corso naturale del
del pensiero in cui si innesta e che il soggetto, pur riconoscendone la natura,
cobaltatura, sf. procedimento elettrochimico che permette di depositare catodicamente una patina di
. m. -ci). chim. che contiene cobalto trivalente (un composto chimico
. miner. minerale di cobalto, che si rinviene in masse granulari o
non dubiterò gran fatto d'affermare, che tutte le medicine decantate di qualsivoglia virtù
volgarmente * smaltino '. si pretende che gli antichi egizi lo conoscessero e ne
al ponte, sfra cellato che pareva un mucchio di carname sanguinoso.
. valeri, 1-40: ahimè che sonno, che sonno vi tiene! /
1-40: ahimè che sonno, che sonno vi tiene! / (mi corre
'(dalla credenza dei minatori, che non attribuivano alcun valore a questo metallo
alcun valore a questo metallo e ritenevano che un folletto lo sostituiva all'argento,
uno spirito folletto, e propriamente quello che guastava nelle miniere i loro lavori..
varietà di calcite di color roseo che si ritrova nella limonite del
. miner. varietà di pirite che può contenere sino al 14 % di cobalto
cobai tóso, agg. chim. che contiene cobalto bivalente (un composto
chimica analitica); ossido cobaltoso (che con vari ossidi metallici forma composti definiti
forma composti definiti o soluzioni solide, che costituiscono i pigmenti a base di ossido
bevuto d'un buon vino, prima che disponesse l'ambasciata: e non beendo
stelle / nel ciel di sera, che ne tintinniva. 2. ant.
ariette o canzoni non è altro, che un intonarle, cioè dar loro il tuono
ed ebbero origine dal provenzale cobla, che in quella lingua avea lo stesso significato '
v.]: 'cobea': pianta rampicante che si estende a grandi elevazioni: il
cobelligerante, agg. e sm. che si trova in stato di cobelligeranza
. rapporto di fatto fra stati che si trovano a combattere un comune ne
da un accordo di associazione (e che perciò da un punto di vista formale
dalla cobelligeranza, non aveva fatto altro che decretare la propria rovina. = *
, la protezione degli animali: una città che non pi gliava mai sonno
pi gliava mai sonno e che di notte era più tempestosa e
notte era più tempestosa e frettolosa che di giorno. = dal nome
= dal nome di cleopatro cobianchi, che per primo a milano costruì un albergo
tra'pesci, il cobio, / che gode della rena, e quel che in
/ che gode della rena, e quel che in scogli / si diletta scarpione.
alberti, 213: 'cobio', quel pesce che comunemente si chiama ghiozzo.
genere di pesci addominali e spinosi, che somigliano il ghiozzo, distinti da un corpo
italia è abbastanza comune il cobitis taenia che vive in acque dolci a fondo melmoso
, sm. zool. grossa antilope, che abita le pianure e le colline dell'
piccoli, ai gnomi e coboldi, che si davan da fare, e al gran
da fare, e al gran popolo, che non faceva. linati, 30-35:
faceva. linati, 30-35: compresi che la vita intima della selva poteva esser
feconda di straordinari motivi per il poeta che avesse amato di perdersi nel suo mistero.
dall'alto da verticali saettate di sole che facevano esplodere a fior delle radure dei
appare la testa eretta d'un cobra che esce dalla prigione con lentezza flessuosa,
occhi. manzini, 11-45: cobra che non lasciano un istante fra il morso e