delle valli fu finalmente compiuto, quando che io ebbi trapassato i rugiadosi cespugli e
creta addusse / di dittamo un cespuglio, che recente / di sua man còlto,
nel cespuglio / torno per osservar ciò che ne segue. sassetti, 397:
ed or di neve / fiocco parea che un bel cespuglio vesta. giusti, i-380
: due folte ciocche di capelli, che gli scappavano fuor della papalina, due folti
verso l'altro scapicollo più basso, che scendeva tutto pieno di cespuglioni sull'aniene.
da cespo. cespuglióso, agg. che forma cespuglio, che cresce a
cespuglióso, agg. che forma cespuglio, che cresce a cespuglio, che ha
, che cresce a cespuglio, che ha l'aspetto di un cespuglio (
avvolti nell'ombra, non mi arrivava che il monòtono grido dei grilli e il
. 2. per simil. che forma un ciuffo fìtto, in disordine
volto, irsuto di rosso pelame, che quasi univa l'ispido capo coi cespugliosi
, sf. dial. striscia di bosco che viene liberata da ogni vegetazione per
: e tuttavia mi di'villania, sì che io sono quella che t'ho
, sì che io sono quella che t'ho fracido: va'domandane i cessami
qui,... mi dicessi, che io di così fatto cessamento non tema
così fatto cessamento non tema, perciò che amore negli uomini per alcuno nostro proponimento
proponimento mancar non può,... che bisognava dunque che tu d'amore più
,... che bisognava dunque che tu d'amore più tosto ti ramaricassi che
che tu d'amore più tosto ti ramaricassi che della natura? c. mei,
organi rilasciati ed infievoliti, forz'è che abbiavi di necessità un vicendevole cessamento per
empertanto trovamo più temperato loco, emperciò che semo cessati più dal cancro; unde
notte è più temperato loco, sì che trovamo li omini de colori tra lo
pres. di cessare), agg. che cessa, che ha termine.
), agg. che cessa, che ha termine. cassiano volgar.,
tristizia sono due maniere. l'una che s'ingenera, o vero dall'ira cessante
desiderio impedito o casso. l'altra che nasce da non ragionevole angoscia, o disperazione
carducci, 33: non son quell'io che già d'amiche cene / destai la
carducci, 79: te giova il grido che le turbe assorda / e a l'
danno emergente): guadagno mancato, che, in quanto sia conseguenza immediata e
è di lucro cessante, per quel bene che quivi lascia; l'altro è di
è di danno emergente, per quel male che ne ricava. boccardo, 1-650:
. gregorio dati, 2-90: seguitò che 'l mio compagno lana mi perseguitò in
bando con la trombetta; ma non che forza d'averne sentenzia né farmi pronunziare
averne sentenzia né farmi pronunziare, però che sarebbe stata cosa iniqua, però ch'
cessante... suona quasi lo stesso che fallito. cessanza, sf.
vedere, / speranza, per tenere colui che procacciava. francesco da barberino, 18
parlare, interamente, lo quale mostra che non passione ma vertù sia stata la
immobili e sospesi, / come i pastor che prima udir quel canto, / fin
prima udir quel canto, / fin che 'l tremar cessò, ed el compièsi.
ancor mi distilla / nel core il dolce che nacque da essa. cecco d'ascoli
agente; / sempre si muove sin che il fine mire. / questa ragione
. bembo, 1-73: cessando l'amare che ci si fa, cessano le consuetudini
le quali cessando, necessaria cosa è che cessino e manchino eglino con esso loro
il dolore. muzio, ix-72: or che la notte ogni color nasconde / a
era quasi cessata la peste, di modo che quelli che si ritrovavono vivi molto allegramente
cessata la peste, di modo che quelli che si ritrovavono vivi molto allegramente l'un
15-9: cessa il grave / noto, che minac ciava oscuro nembo.
3-111: quando veggiamo alcuna cosa che se dice morire, non doviamo tanto cre
dere quella morire, quanto che la si muta, e cessa quella
e concordia, rimanendone le cose che quella incorreno, sempre immortali. marino,
chi svegli / venere bella, / che qui riposa. peregrini, xxiv- 156
sesto, sulla sera; né pareva che l'acqua volesse cessare. idem,
marchese, si udì donna giuseppina aiòsi che faceva le sue confidenze al cavaliere.
1 (7): il ponte, che ivi congiunge le due rive, par
ivi congiunge le due rive, par che renda ancor più sensibile all'occhio questa
spiriti umani,... sì che quasi cessano da ogni operazione. g.
con parole affettuose / de le obligazion che le avea tante: / e non cessò
maggiori furori, delle più orrende parole che mai potessino immaginare gli uomini; né mai
al giorno. bruno, 3-741: che accidia può essere in quello che cominciando da
: che accidia può essere in quello che cominciando da mezo giorno, e tal
non cessa. alfieri, i-18: tosto che si entrò nelle vie abitate, che
che si entrò nelle vie abitate, che si avvicinavano alla piazza e chiesa di s
dispiacere di forzarti a fare per cerimonia ciò che non faresti di buon cuore. manzoni
d'interpreti, né cesserà forse mai che i giudici deferiscano, dove più, dove
nievo, 56: m'accorgeva benissimo che ella apprezzava più assai la mia ammirazione che
che ella apprezzava più assai la mia ammirazione che l'amicizia o la confidenza; e
l'amicizia o la confidenza; e che per quanto ristretto ed abituale, io
di pubblico. svevo, 3-556: adesso che son qui, ad analizzarmi, sono
analizzarmi, sono colto da un dubbio: che 10 forse abbia amato tanto la sigaretta
sarei divenuto l'uomo ideale e forte che m'aspettavo? d'annunzio, ii-300:
compatta / dinanzi alla muraglia / equestre che l'attendea. pavese, 4-211: quel
(37): e questo è segno che 'l calore del sole mantiene l'acqua
a me medesimo siccome insufficiente, credendo che altri scrivesse, ho cessato di scrivere
memoria de'suo'uffici instando prega / che da l'impresa cessi: ed ella
andare innanzi i suoi, e coloro che si cessavano sollecitava con la battitura della
monda. idem, 45-94: ohimè che cesso / di volger questa spada ora
loco, ed ecco l'ora / che del nostro valor giudice fia. / che
che del nostro valor giudice fia. / che cessi? 0 di che temi?
. / che cessi? 0 di che temi? or costà fòra / cerchi il
figlio / del magnanimo alberto: or che più cessi? / che fanno in
alberto: or che più cessi? / che fanno in vai di po straniere spade
empertanto trovamo più temperato loco, emperciò che seno cessati più dal cancro. bartolomeo
cessare / da te, e vergognare / che tu sol sia colui, / che
che tu sol sia colui, / che l'hai mostrato a lui. cecco d'
ascoli, 60: anche ogni luce che possedè il cielo / vien da quel corpo
puossi assimigliare a'figlioli della virtù, che mediante il grido delle laide [= lodi
e crescan a li studi onorevole, che sempre più li innalza, e tutti
, 26-133: ruggier non vuol cessar fin che decisa / col re d'algier non
la preda e de le lodi, / che sì tosto cessate, e séte stanche
... appartegnenti a cotale cessato o che cesserà. 7. tr. sospendere
contratti usurari,... levarono che non si potessono impetrare privilegi di giudice
moti, / e cessa il pianto, che i begli occhi oscura. lippi,
, per ministri, patti di amicizia, che furono: abolire per sempre il dono
dietro colla sua gente, dando vista che per paura cessava il soperbo nemico.
e così perdemmo il primo tempo, che non ardimo a chiudere le porte,
di cosi false profferte dubitavamo, credendo che la loro malizia coprissono con loro falso
: io stava come 'l frate che confessa / lo perfido assessin, che,
frate che confessa / lo perfido assessin, che, poi ch'è fitto, /
fitto, / richiama lui, per che la morte cessa. boccaccio, dee
): e cominciò a sperar senza saper che e alquanto a cessare il disiderio della
per cessar furore e avanzar tempo, disse che li piacesse darli termine a rispondere a
bartoli, 37-121: né il molto dirne che il santo fece, e pregare e
penosissima infestazione: continuata ognidì, ancor che si sapesse in corte, ch'egli
nievo, 13: -pregherò il signore che cessi una tanta vergogna -soggiunse orlando.
, 29: te gridi vii quei che piegò la scema / alma sotto ogni
aere, trova emprima la spera del'acqua che quella dela terra: cessò via l'
debia anzi essare [= essere] cessata che la terra, ch'è più grave
. se la virtude del cielo, che dea tenere l'acqua cessata per mantenere
cessi dio, cessi il cielo: che dio ci liberi, che il cielo
il cielo: che dio ci liberi, che il cielo non voglia. cavalca
da vermini,... raccomandata che l'ebbe, incontanente fu cessata da quella
tu bene stolta a partirti da quello che ti dà perfetta purità...
perfetta purità... per quegli che spesse volte gittano puzza d'immondizia,
bandello, 2-22 (i-882): che cessi iddio che mai io pensi fare ingiuria
2-22 (i-882): che cessi iddio che mai io pensi fare ingiuria al signor
fratello. firenzuola, 158: cessi iddio che io ci voglia più stare. tasso
bartoli, 9-31-2-145: cessi il cielo, che mai gli venga in cuore o in
: cessi 'l cielo però, che in quel momento / che la scelta bevanda
cielo però, che in quel momento / che la scelta bevanda a sorbir prendi,
te improvviso annunzii / il villano sartor che... / oso sia ancor con
mai crudel mi mostri a segno, / che un sì dovuto affetto a error ti
ascriva. 11. impers. cessi che: non avvenga che. boccaccio,
. impers. cessi che: non avvenga che. boccaccio, i-540: ma cessi
boccaccio, i-540: ma cessi, iddio che sotto color di glorizia, noi qua
ricevere vi vogliamo. -non cessa che: non impedisce, non toglie che.
cessa che: non impedisce, non toglie che. boccaccio, 9-19: le quali
boccaccio, 9-19: le quali cose come che oggi del tutto si schifino, non
elle non possano chiarissima dimostrazione fare, che di piccolissime e poche cose sia la
-cessato allarme: il segnale di sirena che avverte, in genere, nelle città della
-il cessato governo: il governo che ha appena dato le dimissioni, e
giovanni dalle celle, 4-2-56: pognamo che alcuno calonico, che ordinò la cessazione
4-2-56: pognamo che alcuno calonico, che ordinò la cessazione dalle cose divine,
. baretti, 2-163: mi lusingo che tutti potremo... congratularci a
totale cessazione di quella poetica pestilenza, che per più d'un mezzo secolo ha
: chiedeva la cessazione delle ostilità e che si ponesse in oblio il passato.
cessazione del sole stando in capricorno, che noi avemo fatto di un grado.
. cessévole, agg. ant. che cessa, che tende a cessare.
, agg. ant. che cessa, che tende a cessare. 5
essere state nel tempo delle famiglie, che certamente furono appo tutte le nazioni manzi
delle città e sopra le quali ognun confessa che sorsero le città. -governo cittadino
tanto feciono col detto papa, dicendo che la città tornava in mano de'ghibellini.
: sì come chiamare solemo la cittade quelli che la tengono, e non coloro che
che la tengono, e non coloro che la combattono, avvegna che l'uno
non coloro che la combattono, avvegna che l'uno e l'altro sia cittadino.
/ con trenta ville e dodici castelli / che siano intorno ad una cittadetta. boccaccio
delle cittadine di provincia, sui paesi che sanno / ancora di nevi.
, mi sembra... esser tale che onorerebbe una cittadùcola di terz'o quart'
volta di lione... oh che cittadóne! vi ha un mondo di gente
erano sì piccolo spazio di campo, che niuno vi poteva stare se quelli della
machiavelli, 757: non potendo sopportare che la sua patria fussi serva d'uno
[si era] sparsa la voce che la conferenza di lodun non si poteva
di cro- nembourg coperto di rame, che in mezzo alla sua cittadella signoreggia il
, v-155: madama insomma mi disse che non credea nulla. risposi che ov'
disse che non credea nulla. risposi che ov'ella pur s'attenesse in cuore a
questi princìpi, 10 era nondimeno sicuro che non le tornava a conto di radere
esteriori senza le quali mi pareva miracolo che una cittadella sì fatta potesse difendersi.
andai alla piccola patria del grappa, che era la cittadella della fede. bacchetti,
bacchetti, ii-239: un collegio elettorale che fu cittadella di famose candidature radicali.
cittadinante, agg. raro. che si atteggia a cittadino, che affetta
. che si atteggia a cittadino, che affetta modi cittadini. nievo,
di ciascuno stato a determinati requisiti, che si concreta in una serie di diritti
, da un comune, a persona che non vi appartiene. m.
, 98: ciò forse fu la cagione che questi [parrasio] ottenesse per privilegio
] non può mai esser un particolare che decida ex cathedra sopra canoni arbitrari, e
nostra città di nuove cittadinanze, in luogo che pregiudichi per natura sua, e quando
, 3-167: il governo deve pretendere che ogni cittadino dia parte de'suoi averi
come sospesi, consci dell'orribile impressione che sua eccellenza destava in tutta la cittadinanza
soltanto epici, ma anche rapsodici: che la cittadinanza milanese anelava di assaporare.
4. disus. parte della popolazione che non ha titoli nobiliari: borghesia.
, i-26: in quella felicissima patria, che in molti mesi ch'egli vi fece
amata e tenuta cara dalla nobiltà che comandava, che dalla cittadinanza e dalla
tenuta cara dalla nobiltà che comandava, che dalla cittadinanza e dalla plebe che ubbidivano
, che dalla cittadinanza e dalla plebe che ubbidivano. cattaneo, iii-4-16: queste
l'europa e le diedero a credere che il moto rivoluzionario in italia movesse dai signori
volta cagione. marino, vii-294: che cosa temeva tanto il gran platone alla
con ottime leggi istituita, se non che la musica ben costumata e casta in libera
questo è grande esemplo a que'cittadini che sono a venire, di guardarsi di non
volgar., 1-24: è degna cosa che al gentile e straniero uomo e occupato
così semplice, buona e melanconica, che si stupiva quasi di trovarla per quei
. dico questo parlando di quella gente che vive cittadinescamente in campagna.
. -chi). proprio, che concerne la vita della città; che avviene
che concerne la vita della città; che avviene, che usa in città;
vita della città; che avviene, che usa in città; conveniente a chi vive
né forestiere / (secondoché per legge par che sia) / cittadinesco uficio puote avere
il suo sermone sia rusticano, e piuttosto che cittadinesco e pulito. bembo, 1-112
sua patria e in cortesie il tempo che gli è dato ispendendo. straparola, 9-4
quasi incantato sopra il più ameno de'monti che vanta l'italia; ma non perciò
, i-19: madri degne d'una nazione che le rispetta, e che divide con
una nazione che le rispetta, e che divide con esse gli uffizi cittadineschi,
villerecci. 2. ant. che avviene tra cittadini, civile. malispini
amistà d'amendue le parti, per modo che la detta divisione mai non finì:
ardente invidia. masuccio, 428: ancora che a pisa de'primi citadini fusse,
novitadi. manni, 2-389: della premura che ebbe bonifazio vili di sedare con simile
. 3. ant. che appartiene ai cittadini. giov. cavalcanti
non in roma, ma di padre che aveva privilegio cittadinesco di roma).
venuti alle elezioni dei gradi secondari, che toccavano alla milizia stessa, furono portati
, 296: pongasi mensa cittadinesca in modo che niuno de'tuoi costumato desideri cenare
sperando ivi saziare meglio la fame sua che teco. caro, 12-iii- 115
115: e le tre sorelle pastorali che sono venute con essa, per rozze
sono venute con essa, per rozze che me l'abbiate figurate, mi si son
nava costei esser la più bella cosa che giammai per alcuno vivente veduta fosse
cittadino1, agg. della città: che vive in città; che riguarda la
città: che vive in città; che riguarda la città; che appartiene alla città
città; che riguarda la città; che appartiene alla città (intesa anche in
fiorentini ebbono di prima signoria forestiera, che in fino allora s'era retta la
. 2. caratteristico della città; che usa in città (e implica disinvoltura
dalle ambizioni di decoro, al fastidio che genera la brulicante folla sconosciuta: e
, 5-1 (9): gli comandò che alla villa n'andasse e quivi co'
cosa a cimone fu carissima, per ciò che i costumi e l'usanze degli uomini
uomini grossi gli eran più a grado che le cittadine. marino, 5-8: somiglia
solitudine in mezzo a quella vita cittadina che gli si addensava intorno. sbarbaro,
, 1-13: una livida alba cittadina che i tram carichi s'avventavano verso le
andava col pensiero al suo figlio fortunato, che adesso certo passava le ore all'ombra
scioglie. 3. letter. che concerne i cittadini; civico. boccaccio
, io ti priego... che ti ricordi più della cittadina compagnia, nella
compagnia, nella quale tu nascesti, che della malvagia giura, che tu hai con
tu nascesti, che della malvagia giura, che tu hai con li tuoi compagni fermata
le cittadine contenzioni e gli altri sospetti che gli conturbavano. boccaccio, 14-233: questo
6-iv-1-145: or s'è trascorso si, che le commedie / più commedie non son
indegne dell'orecchie cittadine, i non che delle magnanime e regali. cattaneo, iii-4-17
dentro ad uno muro, ma quelli che insieme sono accolti a vivere ad una
ii-vi-9: chiamare solemo la cittade quelli che la tengono, e non coloro che la
quelli che la tengono, e non coloro che la combattono, avvegna che l'uno
non coloro che la combattono, avvegna che l'uno e l'altro sia cittadino.
m. frescobaldi, ix-29: mentre che fusti, firenze, adornata / di
ama il bene comune, non ha paura che il ben suo li sia tolto;
: simile principe non può fondarsi sopra quello che vede ne'tempi quieti, quando e'
; forse di tale ad onta, / che i dritti calca della patria sacri /
fosse; né altri veniva in suo confronto che lo straniero e lo schiavo. cuoco
. cuoco, x-226: non mi piace che si chiami « cittadino * ed abbia
doveri non hanno estensione diversa da quelli che incombono su tutti gli altri cittadini.
pianga pistoia, e i citadin perversi / che perduto hanno sì dolce vicino. boccaccio
il più grazioso gentile uomo e quello che più e cittadini e forestieri onorò che
che più e cittadini e forestieri onorò che altro che in genova fosse a'tempi suoi
e cittadini e forestieri onorò che altro che in genova fosse a'tempi suoi. f
f. villani, i-415: quelli che '1 volgo appella gentili, per nobiltà
essere poteva, i cittadini nuovi, che di poco lasciata la zappa erano trascorsi
tempo a napoli certi contadini barzalonesi, che avevano differenze con quegli cittadini della terra
giorno nel quale si compiea l'anno che questa donna era fatta de li cittadini
. petrarca, 53-44: l'anime che lassù son citadine / et hanno i
quando cittadin dei regni bui / pensa che sia, sente di lui novella, /
: punisca in prima li cittadini / che metta mano ai contadini! compagni, 2-26
, 16 (283): « quel che vorrei sapere », riprese il primo
termini... come potrà capire che un termine cittadino nell'uso, sia cacciato
ragazzo mi fa pietà; e teme che militare o cittadino, giovine o vecchio farà
e avvezzo a ufficio più di gendarme che di soldato. 6. ant
più prossimo quanto è più unito, che uno e solo è prima ne la mente
uno e solo è prima ne la mente che alcuno altro, e che non solamente
la mente che alcuno altro, e che non solamente per sé è unito, ma
. villani, 8-8: e nota che questo è grande esemplo a que'cittadini
questo è grande esemplo a que'cittadini che sono a venire, di guardarsi di non
, e con bruno e con buffalmacco che tutto gliele dipi- gnessero si convenne.
aretino, iii-247: beato colui, che si contenta / d'essere solamente cittadino
forze. ammirato, i-1-160: il che è stato anche osservato benissimo infino a'
molti usurpato più come cosa forestiera, che per propria della città. monti, i-234
parini, 1031: testamento nuncupativo implicito che consegno al cittadino giovanni antonio vimercati,
chiavi. -cittadino salvatico: cittadino che, in origine abitante del contado,
attribuite ai cittadini. -anche: cittadino che, abbandonata definitivamente la città, si
contado. cantini, 1-1-81: atteso che... son suti descritti a gravezza
,... però prowiddono et ordinorono che... si intenda assegnato e
meschina. segneri, i-70: lascia che quell'avversità, la quale ha da essere
cameriera di mercantesse e cittadinóne, sappiate che ci è quella po'di differenza
, 19-18: andatevene / a casa; che se i citti si accorgessero / di
quando sentono volentieri le novelle, e che di quelle son vaghi, dice aristotile
di quelle son vaghi, dice aristotile che è segno di bella indole. civinini,
sono sposata, e al paese non volevano che ci tornassi col citto in collo.
notriti i figli d'oliviero, / poi che li trasson teneri citelli / dai curvi
ha il piacere d'una balia, che dà il latte, governa, e alleva
alla cerca del primo verde per insalata; che lo dimenticano per il primo fiore.
esopo volgar. [tommaseo]: rispose che non era stato nutricato in
e chi in un altro. e sappi che poche e forse niuna ve n'è
poche e forse niuna ve n'è che non scapuzzi, qualche volta.
più volte, come 'l cittol, che si spuppa. egidio romano volgar.
ingannali, xxv-1-383: chi è colui che è con mia figliuola? -oh
? -cìtola, eh? cìtola, che farà fare a mia figliuola de'cìtoli
, acerbo. lacopone, 8-45: che farà la misera prò aver polito '
l volto? / porrassece lo scorteco, che 'l coio vecchio n'ha tolto:
da barberino, 352: pensi e confortisi che maggior diletto è a dimorare con donna
diletto è a dimorare con donna fatta che non è di balire le fantine,
è di balire le fantine, perciò che con quelle citol'è spessamente beffato.
la ciucaggine tiene più della stupidità ostinata che della mera ignoranza. anco degli sbagli
degli sbagli commessi per ignoranza di quello che si dovrebbe sapere; come: questa
conti esser costui / uno dei tanti che, posti a ciucare / sotto un governo
divertivo a ciucciare la ciocca di glicine che mi batteva fresca sugli occhi come un grappolo
, 2-171: quando il leone vide che l'asino ormai non gli scappava più
: io da povero ciuccio attesi pazientemente che domeneddio largisse al signor giuliano il dono
, ciucciarielli con due ceste, ragazzi che giocano. morante, 2-65: è una
una grande soddisfazione per me il pensiero che tu potrai risparmiarti di lavorare, perché
. popol. vischioso, dolciastro, che si può succhiare. slataper, 1-14
». ciuchino, agg. che concerne il ciuco; asinino.
ciuco, o a piede / che, chene su quest'aia...
e monco, / l'acéfalo mostro che ha il tronco / di ciuco e la
verro. bocchelli, 1-iii-378: un giorno che s'era messa a parlare, la
donna badava alla baracca, alla ciuca che aveva fatto un ciuchino e alla cagna
qui feci la seconda predica, dicendogli che noi non eravamo qui per volere umiliazioni
/ dicono, d'alto bordo e che ci vede: / e primo è spesso
/ e primo è spesso un mariuol che mente, / e l'altro un ciuco
mente, / e l'altro un ciuco che gli presta fede. pascoli, i-150
1-iii-623: venisse fuori il raibolini, che l'avrebbe stregghiato da quel ciuco rognoso
giusti, 2-78: usurai crucesignati / che si comprano di lei, f tra
della nostra grandezza primitiva e a convincermi che non potranno mai e poi mai rimettere
, o a quella di certi re ciuchi che la fanno da paladino.
faceva ormai come il ciuco dell'ortolano che si ferma a tutti gli usci,.
iv-283: è qui, signori miei, che mi è cascato il ciuco; qui
godere tutti i bei colpi d'occhio che si presentano da questi poggi. e.
). etnol. raro. termine che un tempo designava i popoli e le
era tempo da tirare, / e che vedea che vi fussi guadagno, / più
da tirare, / e che vedea che vi fussi guadagno, / più ch'altro
altro destro sapeva ciuffare, / sì che dir si potea falcon ciuffagno.
dal capo infin a le centre, / che piò leggeramente assai te ciuffa, /
piò leggeramente assai te ciuffa, / che se te chere e pregi esser valentre.
sulla spalla all'omero lo prese, / che lo schiacciò come e'fussi una canna
, la ciuffa, quasi dicesse: so che non mi scapperai. firenzuola, 472
mi scapperai. firenzuola, 472: veggendo che l'aquila già la voleva ciuffare,
già la voleva ciuffare, la pregò che la gli dovesse perdonare la vita.
nomia / d'un di color, che ciuffan pe'calzoni. note al malmantile
note al malmantile, 5-42: color che ciuffan pe'calzoni. cioè i birri
stabile e buona, come è quella che si fa pigliando uno pel ciuffo, cioè
, / perché non ciuffa questi, che l'onore / rubano a chi lo
mai non mi venne in capo, che mortale / fossi, adorata micia,
/ fossi, adorata micia, e che la morte / ti ciufferia come ciuffavi i
1491: ora un gheppio era presso che rotandosi / vide il topo a fior
ciuffan sottocoppa o candeliero, / dopo che stette in su gli altari acceso.
sm. (femm. -trice). che acciuffa, che afferra.
). che acciuffa, che afferra. l. bellini,
; e il ciuffétto del serafino che apparve a san francesco. berni,
arruffò per modo il ciuffétto de la chierica che 'l be- stiuolo cagliò, e volea
: cinque [pastorelle] vestite alla maniera che le nostre contadine pianigiane si veggono con
se qualch'uno toccasse loro quel ciuffétto che portano legato insieme di dietro presso alla collottola
santo vegliardo col ciuffétto di capelli argentei che gli uscivano dalla calotta, la faccia
del ciuffétto. olina, 13: quello che nella descrizione della lodola nostrale s'è
fattezza, essendo quasi tutt'una, fuor che in quel ciuf- fetto, che la
fuor che in quel ciuf- fetto, che la differenzia dall'altra. morante, 2-13
di pallido oro in cima ai gambi che giungono ad altezza d'uomo. palazzeschi,
delle primole così spiaccicate da dover credere che taluno le ci si fosse seduto sopra per
, 1-694: quando son tanti manzieri / che in persona vanno e in petto /
oggi non son dove ieri / e che v'hanno pel ciuffétto; / bigna allora
a pigliar pel ciuffétto / un gran lion che ti parrà rapace: / questo fia
occasione. poliziano, 1-521: quel che non si fa presto, mai poi
, mai poi fassi: / or che tu puoi, non istar più pensosa;
più pensosa; / piglia el tempo che fugge pel ciuffétto, / prima che nasca
tempo che fugge pel ciuffétto, / prima che nasca qualche stran sospetto.
occasione favorevole. aretino, 8-28: che dissero quelle dal piantone? -che avresti
può lo sventolante ciuffo / di lei che fugge, e poi s'attende in vano
, usavan portare un lungo ciuffo, che si tiravan poi sul volto, come
ogni movimento, davano, a quel che di patito, un senso di baldante frugalità
maglia, un ciuffo di peli, che essa, con un giro delle dita,
sangue e anche gli altri si convinsero che non aveva raccontato storie. 3.
. buonarroti il giovane, 9-432: che legno non potea giovargli, o cina
, 3-359: tratto il coltello, che alla gran vagina / della spada portar solea
dei cavalli maremmani, con non so che memore tenerezza. deledda, iii-246: questo
ciuffo da discolo sugli occhi tristi e torvi che meditavano una cattiva azione...
ciuffi di vitevergine, di caprifoglio, che in certi punti scendono quasi a toccar
, 1-83: un ciuffo d'erba che ingiallisce e muore / su un davanzale
sulle coste e col ciuffo di piante che la chiazzava in punta. vittorini,
: l'unica strada,... che congiunge al mondo di qua, alla
per lo ciuffo uno squallido sere, che chiamavasi vulgar- mente l'uom da bene
trascorrere il momento opportuno e furon cagione che tutto andasse in fumo. palazzeschi,
lorenzino, 161: i'ti so dire che geme la barca. algarotti, 2-530:
-a). ant. sagace, che monna fortuna dal ciuffo dinanzi si comincia a
s. v.]: un ciuffóne che gli fa il viso spaurito. della
fa il viso spaurito. della persona che porta il ciuffo, o ha i capelli
manzini, 15-35: -e, dietro, che ce li teniamo a fare questi
* di santa rosa in viterbo (che viene trasportata in processione una volta l'
. passavanti, 253: dicono, che sono incantatori e 'ndo- vini: e
, 280: e questa regola fa'che tu la 'mpari, imperò che questo ch'
fa'che tu la 'mpari, imperò che questo ch'io ti dirò, non
anco più plebee di quel paese, che pensate voi? che ogni loro discorso vada
quel paese, che pensate voi? che ogni loro discorso vada a terminare nella
quelle ciuffole e berte e taccolate, che di ordinario si odono dalle plebee femmine
ai galletti, lo strapazzare la chioccia che non governa a dovere i pulcini e
notevole per la colorazione del maschio, che è cenerino e bianco sul dorso, col
-ciurlare nel manico: detto di un arnese che non ha il manico ben fisso (
n'era divenuto così ciurlo, / che... / ognun ch'il conoscea
, sm. dial. passo di danza che si fa girando su un piede solo
. voce registr. dal tommaseo, che spiega: « forse dal far girare in
e di tutta la ciurma non iscamparono che tre galee. boccaccio, dee.,
idest, a vogare sì presto, che ristori la negligenza passata. poliziano, st
seco in persona e tanta ciurma condurvi che armerebbero due de le meglior galere che
che armerebbero due de le meglior galere che a quei tempi solcassero tacque marine.
in su la prora appena, / che quella ciurma l'ebbe circondato. anguillara,
. quasimodo, 108: la ciurma che seguiva mari e nuvole / in cantilena di
non ascolti / la ciurma vittoriosa / che si piega sui canotti. -ciurma
mare: nelle tonnare, il personale che fa la mattanza ed è addetto alla posa
terra: nelle tonnare, il personale che lavora il prodotto della pesca.
elesse piuttosto perire per salute della ciurma che scampare per offesa de'nostri. pulci
pagani. caro, 12-i-29: ordinate che di verso l'egitto gli si mandino
ciurme disordinate e precipitose e non in altro che ne'volti e nelle strida terribili.
terribili. lippi, 5-16: vedrai, che 'l duca torna allotta allotta / correndo
: e qui intende di quella canaglia che fuggiva. giordani, ii-57: seguono la
(226): lì non era altro che una, lasciatemi dire, accozzaglia di
gente varia d'età e di sesso, che stava a vedere... far
vista la ciurma, la quale spetta che il guattero de fratacci venga via con la
volte sono passati dieci anni in italia senza che siasi dato alla ciurma de'lettori l'
de'lettori l'obbrobrioso spettacolo di due che, usurpandosi il luminoso carattere di letterati,
e siano spiedi / a infame ciurma che alle forche aspira / né vale il fango
alle forche aspira / né vale il fango che mi lorda i piedi. foscolo,
, iv-325: io da ciò ne desumo che sarei matto se... per
dall'entrare nella ciurma inquieta di quelli che, non essendo buoni a nulla, esigono
signor lucilio vianello, sono i soli che fin d'allora mi rimangono in memoria di
y. éxeuop. a 'grido che segna la battuta dei remi '(dato
gelli, i-35: chi non sa che questo nostro vivere è una ciurma?
nostro vivere è una ciurma? è che noi non facciamo se non ingannarci l'
levi di bocca tutto quel di meccanico che ci potesse lasciar dentro il plebeo del discorso
di alcuni sensati, un di essi, che sembrava d'aver miglior senso, così
vii ciurmaglia ei lascerà gracchiare, / che all'affannato volgo il re ch'è sazio
16: salve, o cigno divin, che acuti spiedi / fai de'tuoi carmi
trapassando pungi / la vii ciurmaglia, che ti striscia ai piedi. pellico, ii-45
: amiamoci solamente fra noi; gridando che tutti sono ciurmaglia, sembrerà che siamo
gridando che tutti sono ciurmaglia, sembrerà che siamo semidei. tommaseo, ii-388: crede
. tommaseo, ii-388: crede ella che, fra tutta quella ciurmaglia che andava a
ella che, fra tutta quella ciurmaglia che andava a una guerra ingiusta, al
sé una ciurmaglia affastellata in una segreta che s'erano presi a parole e venuti
in mezzo a una ciurmaglia avvinazzata che, se non avesse ragliato, invece delle
. e sm. ant. che ciurma, che raggira, che inganna;
e sm. ant. che ciurma, che raggira, che inganna; ciurmatore
ant. che ciurma, che raggira, che inganna; ciurmatore.
ciurmare e porre orpello, / che 'l pover disse: io ne verrò con
m'incresce tu ciurmi carlo mano, / che non cognose ancor di giuda i
i baci. aretino, 8-361: parendomi che ella fosse abbattuta da la lancia
, 2-191: nencio, dettole che non la manicherebbe, nella fine
nella fine seppe tanto ciurmarla, che spogliatasi in un tratto, se
vai più il pigliar quest'amicizia, / che non vai, mi farai dir
dir, monte cacioli, / non che cotesta pietruzza. / (oh
. c. gozzi, 4-266: colui che i bussoletti e l'elisire /
in tutte le lingue gli hanno detto che ei [la marmora] vada a fare
ii-60: scrivimi i nomi di tutti quelli che parlano o mugolano e poi dammi la
o mugolano e poi dammi la nota, che gli ciurmo io. 3
verso santo michele. pulci, 22-26: che pensi tu mostrarmi la mandragola? /
gan, con un sermento, / che tu con le tue serpe.
machiavelli, 858: ciurmador siam, che ci unni am per natura, /
verbo ciurmare e ciurmato e ciurmadore, che si dicono però in basso sentimento di
, proprio il * dar bere ', che fanno i ciurmadori, di vino o
perder quel poco di appetito che ho. redi, 16-iv-156: crederono alcuni
redi, 16-iv-156: crederono alcuni, che il buon iacopo ciurmato prima si fosse,
pistoia non se ne curava, dicendo che era ciurmato.... davali il
machiavelli, 8-461: così ciurmate poi che voi sarete, / in ogni loco
vi porrete. lorenzino, 132: ma che farò io di quel letto e di
di quella tavola e di quelle masserizie che v'hanno portate? dio me ne guardi
di diavoli! - mandatele a me, che son ciurmato. 2. immunizzato
l'opacità d'una sua cantina, che per quest'anno siamo ciurmati contra 'l
: deh morto sie egli a ghiado, che dee essere imo ciurmatore. machiavelli,
agli achei fu prode: / far che in congresso il ciurmador non fiati, /
quasi avventata contro, quando ho detto che senza alcun dubbio si tratta di un ciurmatore
machiavelli, 858: ciurmador siam, che ciurmiam per natura, / donne, e
ciurmatori. varchi, v-37: ciurmatori che cantano in banca o dànno la pietra
lanterne, ciò è fanno quello, che non è, parere che sia, e
quello, che non è, parere che sia, e le cose picciole, grandi
il giovane, 9-9: a guisa che veduto ho i ciurmadori, / che feritisi
guisa che veduto ho i ciurmadori, / che feritisi o braccio o fianco o spalla
; il secondo d'essere il ciurmatore che fatta avea la fattura. salvini,
verbo ciurmare e ciurmato e ciurmadore, che si dicono però in basso sentimento di
prestano fede a certi bagattellieri e ciurmatori che promettono di far tramutare il rame in
in argento e in oro, e mentre che l'uno promette e l'altro crede
gozzi, 4-266: le rispose il pagan che in quella banda / da due giorni
giorni era giunto un ciurmadore, / che avea di privilegi una ghirlanda, / e
non so quali prestigie di guarigioni, che appena le femminette possono credere; e
certamente sono faccenda più dicevole a ciurmatore che a principe. serao, i-271: buono
è conosciuto con lunga esaminazione, che la natura non è ciurmadrice di bugie
di bugie agl'intelletti, e che, avendo questi per unico fine il vero
. redi, 16-iv-24: bisogna che sia un vero ciurmatore e di quei fini
pace per petua, scrisse che gli pareva almeno « inutile per pro
qua lità del titolo, che per poco non dissi ciurmeresco,..
cui esso si serve, i farmachi che smercia. pulci, 25-112: pensa
pulci, 25-112: pensa, lettor, che il traditor rassetti / tutte sue bagatelle
i sacchetti. aretino, ii-39: questo che invita, smusicando, i compratori de
, conforme fece allora quando io dissi che io reputava per ciurmeria senza effetto tutte
a grandezza, cuopri sempre le cose che gli dispiacciono, amplifichi quelle che gli
cose che gli dispiacciono, amplifichi quelle che gli sono favorevole. è una spezie
, 2-250: dico bene io, che voi non sete innamorato, e che
, che voi non sete innamorato, e che voi simulate, e sono tutte ciancie
. tesauro, xxiv-99: quel paralogismo che zenone chiamava il suo achille: dialettica
: la amava, sapete, proprio più che me stesso, e per me che
che me stesso, e per me che non vendo ciurmerie di frasi ma faccio
civada1, sf. marin. vela quadra che, fino al sec. xviii
vela d'albero di bompresso, che ha la forma di un quadrilungo.
, s. v., che demmo a bertrano di minerba per suo salirio
com perare civada e grano che si comperò de'detti dr.
= provenz. civada 'avena ', che è dal lat. cibare.
con ceci e ogni altra civaia, / che in quel tempo s'usa di mangiarne
pezzetti e in poca quantità nelle civaie che non son cottoie, le intenerisce e
mostrò quel galantuom d'aver cervello, / che per una minestra di civaie / mandò
la civaia / al nostro miccio, che ha ragliato bene. carena, 2-281:
. = dal lat. cibàrius * che riguarda il cibo ', il cui neutro
e però cia scuno, che ne fa professione, è forzato se non
., 3-3 (284): quegli che per viltà d'animo non avendo argomento
di certi contanti avea, per forma che se fusse vivuto e'venia gran ricco
io ti proverrei bene per ragione, che l'aiutarmi a questo, sarebbe civanza.
. lamberti, 61: quantunque apparisca che alcuni articoli di questa legge iugulassero un
pure, atteso lo spirito di dolcezza che dominava nel nostro governo, tranne lo smembrato
denotare il fr. épargnes, quando quel che avanza alle spese e ponesi in serbo
quelle. guerrazzi, i-59: il civanzo che fece marcello col suocero magnifico fu questo
1-74: queste le sono cinquantadue lire che mi avanzano delle gallette, le quali
delle gallette, le quali unite ai civanzi che mi dici di avere, ti basteranno
: 'cive'è vocabulo di grammatica, che viene a dire 'cittadino ', e
vermi; lancia un grido lamentoso che è ritenuto di malau gurio
bernardino da siena, 681: tu sai che quando tu poni la civetta in su
loro, e non s'ave- gono che rimangono presi e impaniati. poliziano, st
aver vergogna / tenga civetta accorta, / che sappia giocolar. chiabrera, 361:
si pone a mangiar lucertoloni, / che v'erano a quel bosco a milioni.
a volarle attorno, come fanno quelli che non l'hanno mai più veduta.
il-n: in contemplazione davanti alle civette che cuccumeggiavano posate sui funghi di cuoio infissi
dove egli avea dipinta una civetta / che portava nel becco una scopetta. tommaseo
f. frugoni, xxiv-937: quando che [la femmina] si risolva ad
la sera a casa con due occhiacci, che parea una civetta e appena potea favellare
falla, civetta la lusinghiera, e coloro che cascano sotto alle di lei smorfie
, tanto essere trascorse nella vanità, che mi pare una confusione, con vostre
con vostre code e civette, più che io vi vedesse mai. 6
. figur. donna vanitosa, leggera, che ama attrarre l'attenzione degli uomini con
una civetta, io so certissimo / che e'non l'arebbe tolta. lippi,
, anzi civetta, / lo burla, che gli è corsa la berretta. nota
come la civetta con gli uccelletti, che cerca co'suoi gesti di tirargli a sé
sé. salvini, vii-548: quello che i francesi chiamano * coquettes ', e
. gozzi, 1-351: tutte le volte che mi accade di vedere, e spesse
brillanti compagnie. monti, x-3-547: che vi riman? la fronte / abbassar
galdi, i-245: sarebbe desiderabile particolarmente che le donne le quali entrar dovrebbero in
non potesse dirsi dai detrattori della rivoluzione che alle prostitute venali siansi sostituite le galanti
donna è la mia pispoletta, / che lo specchio parea delle ragazze; / ma
bottega per comperarne un nuovo, sicurissimo che questa volta mi sarebbe toccata qualche graziosa
un altro) l'ho con lei che è stata sempre una civetta. verga,
tanto ha detto e tanto ha fatto che ha mandato via dal paese compar alfio
più semplici e fu a forza di sognare che m'apparì quale una civetta delle più
210: di'a questi signori / che cosa fai delle tue giornate, /
fai delle tue giornate, / digli che sei tanto civetta, / che tutto il
digli che sei tanto civetta, / che tutto il giorno ti fai toletta.
. cecchi, 1-1-198: awertisci, / che avendoti io dato avviamento, / e
dote, / di quella qualità, che tu non sia / una civetta, o
, o facci come l'asino / che ha mangiato la biada. 8.
, i titoli degli articoli più importanti che appaiono in un giornale. 9.
mondiale, nave militare o mercantile, che veniva camuffata in modo da non essere
giuochi son molti, e eccene parte che gli uomini universalmente gli usano, come sarebbe
mostaccioni. dura il giuoco fin tanto che da uno delli due gli sia fatta cascare
premio proposto, e lo vince colui che gliel'ha fatta cascare; il quale
il nome della civetta, uccello, che per buscare il vitto, scherza con
la testa, come appunto fa colui che sta nel mezzo. -fare civetta
3-2-127: quand'uno scorge un colpo che l'investe, / fa civetta, e
... cioè naso aquilino, che ha la punta torta in verso la bocca
torta in verso la bocca, e pare che vi coli dentro. tozzi, i-356
color di bronzo e gli occhiali tondi che gli facevano gli occhi di civetta,
. guerrazzi, iii-286: sai tu che cacciare a civetta, pescare a cannetta
prestare a sicurtà, son tre castronerie che l'uomo fa. -fare la
lor quadernacci... han ritrovato, che la luna, guardiana dell'ostriche e
preziose tirano sempre in ballo la mamma che non vuole; e invece sono loro che
che non vuole; e invece sono loro che fanno le civette. calvino, 1-462
una cameriera faceva la civetta con due che scherzavano, due con la cravatta a
per uccellare, ma in quel proprio significato che i greci dicono rrapoocotrcxeiv, ciò è
-oh io intendo adesso / per quel che in mentre che tu m'hai parlato /
adesso / per quel che in mentre che tu m'hai parlato / tu hai fatto
le note del flauto e dell'ottavino che ora appaiono con allegri spruzzi, e
, vii-212: vi fu chi disse che talora anche le civette s'impaniano.
s'impaniano. guerrazzi, iv-173: che vuol'ella, cara signora giulia?
da questo, veda, signora mia, che anche le civette impaniano.
proverbio dopo nato n'è, / che quando si dà il caso ch'un promette
a atene le civette; / che noi diremmo, i cavoli a legnaia.
: hai mai vedute di queste donne che hanno il capo grosso? come tu vedi
salviati, 19-61: fa'tuo conto / che io t'arò a toccare a civetta
. -uccellare a civetta: dire cose che meritano biasimo, riprovazione. varchi
. sassetti, 336: mi pare che sia venuta meno quell'usanza che le
pare che sia venuta meno quell'usanza che le vigne ci si legassero con le salsicce
ci si legassero con le salsicce, o che pure le civette ci cacassero mantelli,
. redi, 16-v-320: quei medicastroni, che più degli altri son creduli, e
più degli altri son creduli, e che in cuccagna hanno per verità infallibile,
in cuccagna hanno per verità infallibile, che le civette cachino i mantelli.
una giovinetta], / non fanno altro che dir, che civettacela!
, / non fanno altro che dir, che civettacela! -dimin. civettina
pres. di civettare), agg. che va a caccia con la civetta.
con la civetta. -al figur.: che civetta, che fa la civetta.
-al figur.: che civetta, che fa la civetta. pananti, ii-9
pananti, ii-9: i più gran capi che la terra vanti / forse eran dei
ratti a voi volar vedrete, / tal che ne sarete allegre. 2.
la vera chiave, io, mentre che egli badava a civettare altrove, con altra
di poi civetali tanto d'intorno, che vi si cali. 3.
'civettare ', dicesi anche delle donne che allettano gli amanti cogli sguardi e co'
modo di civetta: e di quelle che troppo vanamente amoreggiano, o che
che troppo vanamente amoreggiano, o che semplicemente fanno atti di vanità e di leggerezza
questo e con quello! puh! che porcheria! ». svevo, 2-498:
beghina, non sapeva pregare. piuttosto che rivolgerli pienamente, ella lanciava con impertinenza
accattivarseli. giusti, ii-547: pare che il granduca, parte per paura di
coi tedeschi e un po'co'birri, che in fondo è lo stesso.
i gufi gli altri uccelli, / che tal porge botton ch'è pien d'ucchielli
e non c'è sì fresch'uovo che non guazzi. machiavelli, 3-294: sappi
guazzi. machiavelli, 3-294: sappi che la civetta / or quell'amico, or
incaparbito, altero e saggio, / che potrà far (volendo) il bianco nero
nero. / ben ci son certi che macchiano 'l raggio / de'buon caparbi,
vivo il carattere d'una donna galante che tiene a bada molti amanti, a
amanti, a guisa d'un gallo che vezzeggia cento galline ad un tempo,
verso ingannatore; un di quei versi che sopraffanno con la civetteria delle prose,
civetteria delle prose,... ma che in fondo non sono né un senso
croce, ii-8-77: il lemattre, che era buon intenditore e acuto giudice di
donando, dica di non donar nulla che valga. serra, ii-245: in quanto
un artificio come tanti altri dello scrittore che ha passato la vita innanzi allo specchio a
. moravia, iv-no: « sai che ti sei straordinariamente imbellita? » disse
). raro. proprio di donna che civetta. = deriv. da
per ragione del rostro corredato della membrana che chiamasi * cera ', come anche a
, sm. uomo vanesio, leggero, che ama corteggiare le donne. -al femm
.: donna incostante, volubile, che ama farsi corteggiare. aretino,
[di cavaliere] ad alcuni civettini che gonfiano per ciò, i quali a tutti
: questo era un certo civettino, che rideva quasi continuamente e di nonnulla.
nonnulla. varchi, 24-29: io dubito che gualtieri che mostrava d'avere un ingegno
, 24-29: io dubito che gualtieri che mostrava d'avere un ingegno pellegrino, non
far come certi falimbelli e civettine, che variano ad ogni punta di luna. pananti
: così si vedon tanti giovinetti / che scherzan con le nostre civettine. leopardi
affare ma quanto alle basse vi giuro che la più brutta e gretta civettina di
razza divina / fu detto, insieme che dipoi s'unì, f donde civette nacquero
crebbe numeroso in guisa affé, / che tutta quanta atene sen'empì.
gruccia il civettone, tese non so che paniotti, accioché gli uccellini s'invi-
bel crestone / [il fioccone rosso] che pare un cappellino di parigi / all'
: riconobbi tra quei ferravecchi la colubrina che portammo da orbetello. la civettóna sta là
. uomo, per lo più anziano, che si ostina a fare il vagheggino;
donna, spesso non più giovane, che ama far civetterie, ma in modo
199: ch'e'son tanti civettoni / che l'han sopra la berretta; /
allocchi e civettoni in tutte le dicerie che mandano fuori. vallisneri, iii-389:
: civettone è per significare metaforicamente uno che guardi fitto le donne per vanità.
pananti, ii-10: sia l'augel che a tal caccia si destina / femmina
tasca un pettinino e lo specchietto. « che ti fai la chioma? * disse
la chioma? * disse una voce che sbucava fuori dai castagni...
civettuòla, sf. giovane donna, ragazza che ama far civetterie. collodi,
le smorfie e i bocchini tondi, che facevano la maggior parte di quelle civettuole
di civettuolo. civettuòlo, agg. che ama far civetterie; che nasce da
, agg. che ama far civetterie; che nasce da un carattere incline a civettare
nasce da un carattere incline a civettare; che dimostra volere attrarre l'attenzione altrui con
devo peraltro confessare a onor del vero che per quanto volubile, civettuola e crudele si
occhi del fidanzato. 2. che si fa notare per l'aspetto gradevole,
collodi, 625: i romanzi, che incominciano e non finiscono...
possono rassomigliare a quelle gonnelle civettuole, che alzandosi un po'più del bisogno ti lasciano
di santa chiara, come è nel quadro che è in assisi. deleddla, iii-62
villino moderno, civettuolo, sfacciateli, che guarda, come la nuora petulante e dispettosa
(plur. m. -ci). che riguarda i cittadini (in quanto appartenenti
, 1-103: assertori di dovere civico, che badaron bene di darsi fuorché a parole
bocchelli, 2-81: la transigenza, che chiamano buon senso, misura, saggezza,
far legna, pascolare, ecc.) che i membri di una comunità hanno per
eloquenza. cattaneo, ii-2-151: è noto che la popolazione civica, quando si prescinda
della intera nazione sì nelle isole britanniche che in francia. prati, ii-180:
, v-196: sto col pover'a me che m'abbiano a dare un grado nella
l'anno 1293 fu per firenze quel che il 1793 per la francia: allargò i
e di vicenza. giusti, iv-80: che volete che facessi, io, alla
. giusti, iv-80: che volete che facessi, io, alla testa d'un
a cavallo. ora, nelle elezioni che spettano ai civici stessi, mi sento piovere
un brivido d'orrore, con una indegnazione che ci fa ridere a sue spese.
raccomandazioni udite con pochissimo conforto da colui che dovea restarsene a mangiar la nebbia mentre l'
de li uomini lo maggior numero, sì che in ozio di speculazione esser non possono
s'affaticava. petrarca, 44-2: que'che 'n tesaglia ebbe le man sì pronte
: ho osservato io ne'miei governi che molte cose che ho voluto condurre,
osservato io ne'miei governi che molte cose che ho voluto condurre, come pace,
accordi civili e cose simili, innanzi che io mi vi introduca, lasciarle bene dibattere
. tasso, 8-76: signor, tu che sai con quanto zelo / la destra
il ricco fa l'egualità quando riparte ciò che deve al povero, il qual esige
giustizia ciò ch'è suo. con che si vengono ad agguagliar gli umori del corpo
agguagliar gli umori del corpo civile, che per altro, non meno che nel fisico
civile, che per altro, non meno che nel fisico, sarebbero criminosi e perciò
all'asilo in qualità di contadini giornalieri, che non avevano niun privilegio di cittadino,
libertà. parini, ii-30: péra colui che primo / a le triste oziose /
capo, / gran tempo è già che il civil sangue anela. colletta,
per regola generale d'abolire tutte le leggi che non sono universalmente eseguite, si terrebbe
. non si tolsero le interdizioni civili che gravitavano sugli ebrei? prati, ii-131
: né fra le morte tenebre / fia che dormir tu possa; / ché
molti tenuto e tengono questa opinione: che e'non sia cosa alcuna che minore convenienza
: che e'non sia cosa alcuna che minore convenienza abbia con un'altra,
convenienza abbia con un'altra, né che sia tanto dissimile, quanto la vita
. ariosto, sai., 2-210: che fia s'avrà la catedra beata?
, riuscì a promuovere una tale agitazione che monsignor vescovo fu costretto veramente a rispondere
, e il tenente non mi nascose che preferiva questo a un altro. -in
una rota della biga, / in che la santa chiesa si difese / e vinse
delle intrinseche inimicizie, e degli effetti che da quelle sono nati, averne una
e quell'altra in modo brevemente descritta che ai leggenti non puote arrecare utile o
ma tu, vivo, eri fiamma / che arder volevi in civil guerra il campo
: in quel ribollimento di spiriti, che vien dietro ai rivolgimenti civili, l'
852: triste mese di maggio, che intorno al bel corpo d'imelda / cozzar
favore popolare,... disseminorono che si voleva occupare la tirannide: il
si voleva occupare la tirannide: il che era a persuadere facile, perché il suo
a persuadere [a piero de'medici] che e'volessi usare moderatamente la autorità sua
più tosto a ima vita civile, che continuare in quelle cose che davano ombra
vita civile, che continuare in quelle cose che davano ombra di tiranno, per le
. eletto, creato liberamente dai cittadini, che viene retto per mezzo di leggi che
che viene retto per mezzo di leggi che questi hanno accettato, al cui funzionamento
. savonarola, 5-7: altri volsero che il governo rimanesse nelle mani di tutto
stimata dal nascere da'matrimoni solenni, che contraevano i soli eroi. 6
una sagace broda: o lardo sfriggente, che si strugga nelle opere, e nella
padella de'civili soccorsi. 7. che si riferisce al vivere in società.
non è cosa nel vivere nostro civile che abbia più difficultà che el maritare convenientemente
vivere nostro civile che abbia più difficultà che el maritare convenientemente le sue figliuole.
: non altro in somma / fuor che infelice, in qualsivoglia tempo, /
sarà. 8. ant. che vive in società, con i propri simili
del ben comune. 9. che ha raggiunto un grado elevato di civiltà
indica altresì imprese, azioni, sentimenti che denotano civiltà in chi le compie)
., 6-140: atene e lacedemona, che fenno / l'antiche leggi e furon
e pareva in un certo modo, che egli avesse per ciò dismesso molte bestialità
iii-3-253: come può pertanto avvenire, che tra gente così civile, come sono
passaporto libero di franchigia quel delitto, che non l'ebbe libero né pure tra
x-2-139: né, perché bardo, argomentar che rozzo, / qual già piacque a'
terren tòsco, un mirto, / che suo dall'alto beatrice ammira, /
minorità e una piccolissima minorità senza di che sarebbe impossibile ogni civile consorzio. leopardi
dialetti rimasero rozzi e barbari come le genti che li parlavano, altri si pulirono con
nievo, 52: pochi vivono adesso che attendano e vogliano combattere le proprie passioni
, 7-97: vita civile è quella che riduce tali bisogni al minimo e che
che riduce tali bisogni al minimo e che trova modo di soddisfarli per le vie più
latini. pavese, 4-155: era successo che le bombe eran cadute anche su roma
era l'ultimo di una serie sanguinosa che aveva indignato tutto il mondo civile.
condizione agiata, di nascita onorata, che vive in modo adeguato alla propria elevata
: io sono stato di parere, che sia difficile materia a lodare un uomo
era. bruno, 3-10: in che versa questo convito, questa cena? non
onorati costumi di que'signori civilissimi, che, per esser spettatori ed auditori, vi
gli 'ngegni con la urbanità, anzi che per opprimerli con la menzogna. d.
vederla. ogni uomo civile paga quel che vuole; gli altri sono tassati in dieci
: rispettate voi in me l'uomo che avete amato ardentemente. tommaseo, i-245
. tommaseo, i-245: la gente che si chiama civile, più spesso della
tiene se stesso troppo educato e civile sì che possa divertirsi con un buffone e con
era di natura più civile e populare, che provvedesse alla salute della repubblica. p
essere poteva, i cittadini nuovi, che di poco lasciata la zappa erano trascorsi nella
crede potere vestire uno abito civile colui che vuole essere espedito e pronto a ogni
lungo tempo fatto dimorar a barcellona a ciò che imparasse lettere, e insieme con le
. e1 presente è stato più che civile. redi, 16-vi-93: se il
esso lui, io non avrò di che rammaricarmi. parini, 613: ha
e potreste andar del pari con chi che sia. g. gozzi, 1-368:
americani e la civile grandezza di washington che aveva sciolto dalla soggezione dei lordi tutto
quando è veramente poeta, cioè tale che significhi solo ciò che il fanciullo detta dentro
, cioè tale che significhi solo ciò che il fanciullo detta dentro, riesce perciò
il nazionalismo è l'atteggiamento delle nazioni che si sentono malsicure, all'estremo della
loro virtù civile. 16. che tende a esaltare le virtù civiche, a
poesia coi caratteri delle diverse età, parmi che dividere si potrebbe in teocratica, eroica
ugo foscolo] fondò quella letteratura civile che fu gran parte della nostra rivoluzione.
rivoluzione. 17. dir. che attiene al diritto civile, ai rapporti
attiene al diritto civile, ai rapporti che esso regola, alla sua applicazione (
arte di rettorica porremo in quel genere che noi diciamo ch'ella sia parte della
, conv., iv-xii-9: e che altro intende di medicare l'una e
tanto quanto a riparare a la cupiditade che, raunando ricchezze, cresce?
uno gentile uomo d'altra città, che fosse loro podestà per uno anno, e
fu di tanto sentimento nelle leggi, che da molti valenti uomini uno armario di
certaldo, 332: se t'avvenisse che tu fossi giudice sopra malfattori o in
da siena, 174: e sai che merita chi dà una infamia? io dico
: le leggi civili non sono altro che sentenze date dagli antiqui iurecon- sulti,
commendazione di tutta l'università di siena che in breve egli ottenne la laurea del
. caro, 3-1-23: imperò la prego che ci metta le mani da vero,
e la termini a ogni modo, ancora che bisognasse con l'autorità prevertir l'ordine
civile, come quanto alla criminale; che, secondo intendo, sarà facil cosa
sarpi, ii-103: [fu] statuito che [i vescovi] non potessero giudicare
carcerati, e le civili di quelli che per debito si trovano prigioni. marino
mira colà quella matrona augusta, / che per toga e per laurea è veneranda.
. / è la legge civil, che santa e giusta / sol cose oneste e
. lippi, 6-89: sòmmelo anch'io che in altro tribunale / si tien,
ragion civile. vico, 82: studiato che egli ebbe le une ed altre instituzioni
civile come canonica, nulla curando quelle che si dicon « materie » da insegnarsi
affare civile, contenzioso, privato piuttosto che pubblico. colletta, i-94: il
/ sbadiglierà sedendo in tribunale, / visto che lo sbadiglio è contagioso, / si
e non fu uomo... che più di lui desse luce alla civil giurisprudenza
di danni-interessi. 18. ant. che fa parte di un tribunale civile.
la qual cosa vedendo la civil brigata che era lì venuta a rasone, come arida
ragazzina,... con un che di civile che non pareva neanche figliuola
... con un che di civile che non pareva neanche figliuola di contadini.
iustizia. b. alamanni, i-iv-2-197: che mi privi del mio, non posso
padre, e come non ricco, fare che io non mi lamenti e mi difenda
andava in campagna, e vedeva quello che avevano fatto i contadini nella settimana.
a parlare col « civile » di cose che non m'interessavano. bacchetti, i-77
poi davanti al circolo dei civili, che all'ombra dei platani della piazza faceva la
: neutralità disarmata in tutte le guerre che scoppiavano intorno a lui, dalle contese,
comuni e protetta dalla forza naturale; vidi che per essa si conciliano i più discordi
uomo; così uno luogotenente in criminali, che ha trenta arcieri pagati ut supra.
partire da una provincia all'altra, che prima l'uomo non verifichi per scritto.
-e'mi pare piatire alle civili; fate che vi piace. varchi, 18-2-197:
, nel quale sia notato il medesimo che e'lascieranno scritto a'civili.
abitazione di città; contraria a quella che si dice boseo, rappresentante campagna.
.. e'non si aveva da credere che i nimici capitalissimi de'cristiani,.
vivere sì civilmente mai tra i cristiani che e'si potesse starne sicuro. grazzini
fa l'orazione. -architettura civile: che si occupa della costruzione di case di
leggerissimamente soppannata con una piega dietro, che si lascia cadere giù in guisa,
si lascia cadere giù in guisa, che cuopre la collottola, e si chiama
civile. -coraggio civile: quello che si manifesta nella vita civile.
civile: il complesso delle norme giuridiche che regolano i rapporti di natura personale,
consistente nel complesso delle norme giuridiche che disciplinano i rapporti privatistici, con esclusione
rapporti privatistici, con esclusione di quelle che si riferiscono all'esercizio del commercio (
generale: il complesso delle norme giuridiche che si applicavano esclusiva- mente ai cittadini romani
, 593: per quelle stesse naturali cagioni che produssero l'eroismo de'primi popoli,
primi popoli, gli antichi romani, che furono gli eroi del mondo, essi naturalmente
le leggi. -felicità civile: che si raggiunge conducendo una vita attiva (
ambasciatore: ho detto ornai più fiate, che alla nostra umana o civile felicità,
era l'avvocato galassi-tarabini, democristiano, che, preoccupato di trovarsi lì, al seguito
subito quando dissi chi ero. si lamentò che da roma non gli avevano risposto a
civile: ingegnere del genio civile; che si occupa di costruzioni civili. -matrimonio
ii-iv-10: onde, con ciò sia cosa che quella che è qui l'umana natura
, con ciò sia cosa che quella che è qui l'umana natura non pur una
. ha prodotti alcuni ingegni sofistici, che tali sono in rispetto de'filosofici o
della casa, 2-42: desidererei, che il signor duca liberasse flamminio, e
matrimoni, lo stato civile delle persone che li contraggono, la loro età e le
le loro condizioni sociali, sono cose che vanno soggette a certe determinate ed assegnabili
pianto. -valor civile: coraggio che si manifesta nella vita civile affrontando un
massaia campagnuola. quel po'di civilino che la s'aveva messo intorno alla volta nella
205: non avete in bocca altro che la parola bellino e civilino, e
di un caffè o di un circolo che da ospiti clandestini di un severo e
(plur. m. -ci). che concerne il diritto civile. civilizzàbile
diritto civile. civilizzàbile, agg. che può essere reso civile. leopardi,
a chiunque... se perciò che l'uomo è civilizzabile, e in quanto
coi civili o civilizzabili, è probabile che in cento anni e forse meno la
vernice, / e pulito contegno, che cotanto / fan domestico l'uomo e
fondo della lingua italiana più nobile, che doveva esser quella degli scrittori. arila
italiani abbiamo la voce * incivilire 'che è bellissima, perché andar a cercar
non le accagionava per quei difetti, che erano quasi sanati dalle più civilizzate nazioni
viii-296: io ero l'uomo civilizzato che in una situazione primitiva, da delitto
vibrare la coltellata; l'uomo civilizzato che ragiona anche di fronte alle cose sacre
sm. (femm. -trice). che porta o favorisce la civiltà.
loro nobilissima su tutte le altre, che aveva dato i più potenti conquistatori,
della prima, con quelle notabili differenze che possono dipendere dalla maggiore civilizzazione e cultura
tranquilla dello spirito, rivelano quelle verità che diverranno la meditazione, la consolazione e
, gettano i fondamenti d'una civilizzazione che diventerà europea, che diventerà universale.
d'una civilizzazione che diventerà europea, che diventerà universale. pecchio, conc.,
, i-201: se noi non fossimo che l'eco delle vostre sciocchezze, voi non
fuori, ed è la civilisation francese che noi possiam lasciare, contentandoci di '
loro, o farli vivere sì civilmente che e'potesse averli vicini. allegri,
37: arrivati nell'indie si è osservato che [li spagnuoli] si sono mutati
generazione la poesia lirica, quella poesia che, provenuta dall'elemento cavalleresco, cantava
assai è più senno vivere civilmente, che prendere il reggimento del comune. dominici
: né ci poteva fare altri rimedi che ammuffirli e pregarli dovessero civilmente vivere e
godersi la loro patria salva più tosto che destrutta. guicciardini, 167: in tutte
, tenendo conto ancora delle possessione, che n'aveva infinite, e delle mercantìe
ubbedire all'uomo non in quel modo che 'l servo al signore e 'l corpo all'
disce, ma civilmente in quel modo che nelle città bene ordinate i cittadini ubbediscono
il bello di una simile impresa è che il benefattore ricava a sua volta una
l'onestà lo consente, vi preghiamo, che voi formiate una volta l'animo,
cose che per noi si sono ordinate; e quando
primeggia civilmente il ceto dei nobili, che, interposti quasi mediatori fra il sovrano e
. caro, 12-ii-43: se sapeste quel che disegnano di coprire sotto il nostro mantello
, e la natura mia, credo che sareste proceduto meco più civilmente, e
civilmente, e con loro più cautamente, che non avete fatto, perché bastava che
che non avete fatto, perché bastava che vi foste degnato a scrivermi prima,
volte, sempre non mi trovando, che già avea provvisto di non essere rep-
ministri in mano i giudicii ed i magistrati che civilmente o criminalmente rendono ragione in
... è notabile quello, che rende nulla ed inefficace la deposizione di
. agostino volgar., 1-1-189: or che altro feciono, se non che li
or che altro feciono, se non che li romani, combattendo tra sé civilmente,
machiavelli, 56: io veggo nelle differenzie che intra cittadini civilmente nascano, o nelle
a quelli iudizii o a quelli remedii che dagli antichi sono stati iudicati e ordinati
determinate. oriani, x-21-146: non tornavano che a notte, stanchi e felici di
i-3-172: la civiltà antica in quel che ebbe di veramente reale, non morì,
e mondi cadono nell'oblio, quello che ieri pareva un mondo fitto e denso
armi, delle conquiste, non è più che un ricordo. quasimodo, 4-29:
civiltà cristiana e la giustizia sociale: che belle parole! l'una e l'altra
essere civile; condizione di un popolo che ha raggiunto un certo grado di progresso
, industriale e culturale; il cammino che a questo progresso conduce, incivilimento.
altre nobilissima, a la quale niuna è che si sdegni d'ubbidire. buonarroti il
a piantar vigna e nesti, / che potean nel giardin di civiltade / introdur semi
le sostanze astratte aver più di realità che le corpolente; ne deriva una morale tutta
vicereali gravezze non bastavano; tanto più che sopravvennero le spese di numerosa splendida corte
l'isola insanguinata da'cadaveri de'suoi abitanti che si contendevano la terra e la preda
: si lasciarono essi guidare dal sentimento che dovunque è principio d'una qualche civiltà,
cui solo / si cresce in civiltà, che sola in meglio / guida i pubblici
quasi la corona di una grande civiltà, che, nel suo rapido corso, consumava
a te, scandian, faro gentil che ardi / ne l'immensa al pensiero
. pascoli, i-883: o querce che deste un ramoscello al cittadino romano salvatore
mitologizza nell'eterno succedersi di epoche storiche che dalla barbarie vanno alla civiltà e dalla
e meno di quello di norvegia, però che sì come le sue isole sono partite
forse esserne stato causa la discordia loro che è sua naturale, per essere nazione
aretino, v-1-424: basti a voi che peregrinate, l'autorità del sangue,
del suo vivere, erano tali, che lo facevano nondimeno risplendere con sì gran
parole, per ridursi ad effetto quando che sia. detta delle corti, ove si
una bottega dalla buona maniera di quei che servono. g. gozzi, 1-95:
abbia autorità di sedere appresso a quell'uomo che più le piace. parini, 620
l'ottenni. monti, x-3-62: che ti giova aver beltà, / aver garbo
separavan continuando a brontolare; e quel che al notaio parve un segno mortale, i
. machiavelli, 6-4-109: i medici che governavano allora, per essere nutriti ed
, si governavano con tanta familiarità, che la faceva loro grazia; ora sono
; ora sono tanto divenuti grandi, che passando ogni civiltà, non vi può
mantello della civiltà coprire, più presto che scoprire, la loro grandezza.
vien più riscaldato dalla collera, e che perciò cresce la fretta dello scrivere,
207: alessandro..., giunto che fu in firenze, perché non si
la necessità de la umana civilitade, che a uno fine è ordinata, cioè a
. machiavelli, 265: tutte l'arti che si ordinano in una civilità per cagione
non in roma, ma di padre che aveva privilegio cittadinesco di roma). giov
erano in roma, per la liberalità che i romani usavano, di donare la
. guicciardini, 71: bisogna o che pagandola [una gravezza] tu impoverisca
una gravezza] tu impoverisca, o che non la volendo pagare tu perda per
gran signor di terra, / che posson sofferir oste e battaglia!
civismo, sm. coscienza generosa che il cit tadino ha dei
ci vismo. credete voi che tutti ne intendano il senso? presa
36: 'civismo'è una voce che ebbero frequentemente i repubblicani della prima ri
ri voluzione francese, e che poi portarono in italia. panzini,
strana qualità del suo civismo, che sarebbe disposto, a quanto pare, a
, civitèlla, e corrottamente anco citella, che produce un pane bianchissimo e leggiero quanto
4 cizze'... è il medesimo che poppe dal verbo cizzare per lattare
, 2-714: oppure ditelo alle automobili che dalla parte della montagna divorano la stretta
.. / del monte cafareo, che fe'tal clade, / ch'avrebbe priamo
, 338: a i campi che verdeggiano / più lieti al ciel da la
zool. sottordine di crostacei branchiopodi, che comprende minute forme acquatiche viventi negli stagni
capo, dotato di grandi antenne ramificate che servono per nuotare. =
, 0 ramo appiattito e verde, che simula una lamina fogliare, assumendo pure
assumendo pure la funzione delle foglie (che sono per lo più trasformate in spine
genere di ascolicheni dell'ordine gimnocarpali, che comprende circa 200 specie, sparse in
exaudi sua clamante e flebel voce / che a te sul spera, adora e servir
assai meravigliare / me fa de voi ciò che n'adiven mee, / che lungiamente
ciò che n'adiven mee, / che lungiamente con mercé clamare / v'ho
, 2-25: le gente sta a clamare che per te si adiutata: / «
fonna, / se tarde la responna, che non sia avvivacciata ». fiori di
. negri, 1-461: o creatura che disio non chiama / più, che
che disio non chiama / più, che amor più non sveglia!...
te segnava iddio per la parola / che non dicesti: ed or dentro ti
. clamatòrio, agg. ant. che ha voce implorante; gridatore.
], i-934: io trovo ancora che non si sa quello uccello, che gli
che non si sa quello uccello, che gli antichi chiamarono clivia. certi la
« segnor, fanne ragione, che sia ben vendecata ». = voce
. clamidato, agg. che veste la clamide. 2.
. f. buonarroti, 2-248: che questo panno non possa essere la clamide
un'altra ragione il riflettere, che la clamide in quei tempi stessi era
, sorta d'abito militare senza maniche che portavasi sulla tunica, inventato da'macedoni,
/ vestito della clamide succinta, / che cavalcò nelle panatenee. panzini, i-732:
di raso rosso rassomigliante alla porpora, che era la clamide imperiale. segneri,
e gettò lunge / la clamide regai che di sua mano / tessè minerva e d'
pure le due corone dei denti, che, disseccati i labbri, talora si
l. bellini, v-235: credo che v. s. eccellentissima o qua
terra, il qual poi è il medesimo che il moto che ei fanno nell'acqua
qual poi è il medesimo che il moto che ei fanno nell'acqua nuotando: e
di batteri acquatici, fissi o liberi, che costituiscono spesso bioccoli mucillaginosi nelle fontane,
plur. bot. ordine di batteri che comprende secondo alcuni la sola famiglia clamidobatteriacee
sen fugì al re priamo; / quel che fe al re carlo audito n'hai
, 87-27: o audito senza audito, che en te non hai clamore. cicerone
clamore. cicerone volgar., 2-60: che è da dire della esercitazione delle legioni
vi vii. fiacchi, 163: sembra che mille bocche, e mille corde /
un evento che desta nell'opinione pubblica stupore, curiosità
italian medesimi: tanto è il clamore che levano anche tra noi i libri francesi.
. foscolo, viii-151: mi sperava che voi, come vecchi, e sperimentati
cristiani. maestro alberto, 49: che altro piagne il clamore delle tragedie,
tragedie, se non la fortuna, che rivolge i reami felici con non discreta
la gorgia dei clamori, a fin che non lascie dire le raggioni contrarie.
facendo di perfetto amor sembiante, / che me promise loco en su'dolzore / adesso
promise loco en su'dolzore / adesso che lei fusse benestante. dante, salmo,
a te, signore, / e prego che ti degni esaudire / la voce afflitta
tra le geriti li suoi studii. però che cercando il sangue di loro si arricordò
, 301: farò come quella cananea che da per sé non poteva adiutare la sua
a me incresce tua voce, / che losenga lu core / et infrezza [=
e. cecchi, 6-170: sembrava che il pubblico, e il pubblico grosso
un consenso, una protesta); che leva grandi clamori, chiassoso (una
giungeva sempre quel lamento clamoroso, fitto, che nulla arrivava a sopire. d'annunzio
fu accolto da una clamorosa ovazione, che durò più di due minuti. bocchelli
. figur. non comune, straordinario; che desta scalpore, che fa parlare di
, straordinario; che desta scalpore, che fa parlare di sé. foscolo,
loro città, e più ne'letterari, che sono per sé stessi i più frequenti
(66): il gentiluomo pensò subito che, quanto più quella soddisfazione fosse solenne
discendenti da un progenitore comune (che presso alcuni popoli è un essere mitico,
) e legate da consuetudini sociali che tendono a mantenere ogni gruppo separato
. cattaneo, iii-1-70: pare che ogni loro ciano fosse una gran famiglia
del paese, costituita da fabbricati bassi che davano su un cortile chiuso, e
randagia, in una solitudine primitiva, che favoriva i clan. 2.
', e * insieme di persone che discendono da un comune capcstipite ',
, * tribù '; poi * gente che ha profonde solidarietà e comunanza d'interessi
da sette!... coi capelli che ho trovato dentro di te, sul
quella gazzetta non faccia immaginare al lettore che frequenti fossero le notizie del mondo ch'
dopo averla ascoltata, « si può presumere che questo matrimonio abbia urtato per vizio
, segreto (e indica specialmente ciò che è illegale e deve celarsi alla vigilanza
verri, i-225: pochi sono i medici che abbiano scritto contro l'innesto e reso
ragionamenti. beccaria, 1-297: leggi che premiano il tradimento, e che eccitano
leggi che premiano il tradimento, e che eccitano una guerra clandestina, spargendo il
... non è egli vero tuttavia che un fiero castigo cadrebbe sul povero tremerello
vocabolario! /... il libro che ha più di mille pagine / fiere
fiere di loro antica esperienza / e che piacque alla nostra adolescenza / per qualche
andiamo tutti alla riunione ». « che riunione? ». fonso ghignò,
. pallavicino, 3-255: è notabile che la disputazione... sopra la
i padri quasi tutti concordi nel decretare che i matrimoni clandestini, che in avvenire
nel decretare che i matrimoni clandestini, che in avvenire si contraessero, fossero nulli
matrimonio clandestino era per lucia zarella quello che l'uccisione del dittatore per marco bruto.
truccato come il nostro, quel periodo che si è convenuto di chiamare
. devano e si truccavano anche quelli che non avevano clarétto2, sm. mus.
. clarino. bisogno di nascondersi, che nessuno cercava se non forse pantera, 1-383
tutto è prospettiva gli altri istrumenti bellici, che accendono gl'animi alla di disastro.
vita e quella inesprimibile apparenza di umanità che acquistano le cose per l'assiduo uso
nariamente identica a quella dei minori, che prescriveva la povertà assoluta (per
; e riconduce nella ricca vita conventuale che cela oasi segrete nel cuore della vecchia napoli
tanta ch'elo reten en si, / che noito no ge ven, mo sempro
: / né nuvolo né nebia, segundo che fa qui, / zamai no pò
: e ridendo la bocca, ecco che anche gli occhi si accendevano di clarità
. bibbia volgar., v-734: quello che ha il cuore e l'orecchie ad
a lui la clarità della gioia; però che per la santa dottrina è intesa la
bellezza / a me dava chiarezza / che la greve ferezza / serà dolcezza / s'
fère la sua claritate / sì, che quale mi vede / dice: -non guardi
guardai le sue fattezze dilicate, / che ne la fronte par la stella diana,
bianch'e vermiglia, di maggior clartate / che color di cristallo o fior di grana
appo te medesimo, di quella clarità che io ebbi con esso teco, inanzi
io ebbi con esso teco, inanzi che il mondo fusse. alberti, 206:
, compromessi da un pezzo. gente che è già caduta in acqua. =
campo, si abbatte in ischiere / che alàcri dell'alpi discendono al pié. manzoni
al maneggiar de tarmi; / il che dinota un marzlal clangore, / che
che dinota un marzlal clangore, / che come fosse il suon de la trombetta,
avere questo suono argentino, questo clangore che brilla? negri, 1-683: il
3. figur. elogio clamoroso, che vuole richiamare l'attenzione di tutti su
oggi l'alloro è premio di colui / che tra clangor di buccine s'esalta,
clangor di buccine s'esalta, / che sale cerretano alla ribalta / per far
di ricondurli nell'ordine francescano, il che avvenne definitivamente nel 1568, sotto pio v
: benedetto / quel claretto, / che si spilla in avignone! pananti, i-16
mo'di dire, intenderanno facilmente di che uve parli il signor trinci, quando
il tuo figliuolo, acciò che il tuo figliuolo clarifìchi te.
in do, in si bemolle, che è il più frequentemente usato, in
. tommaseo, ii-285: e pensare che c'è in questo globo una qualche
questo globo una qualche città di più che centomila anime, che non ha per
qualche città di più che centomila anime, che non ha per le sue strade altra
ha per le sue strade altra musica che il fischio del vapore e l'organino,
e il clarinetto d'un povero cieco, che... tutta la giornata spende
fosse entrato di balla il clarinetto, che negli acuti pareva la cornamusa dei ciociari,
'clarino ', specie di trombetta, che ha il tubo più angusto di quella
di quella della tromba ordinaria, e che rende un suono più acuto.
. solfo-arseniato di rame, monoclino, che si presenta in masse di color grigio
g. quirini, ix-i7: dico che tu se'rosa senza spina / che
che tu se'rosa senza spina / che odor soave rendi sempre altrui, / e
catastale della qualità e della classe che le com petono al fine