certo proverbio così fatto i dice, che 'l danno toglie anche il cervello.
soprattutto le sgomentava la lunghezza del viaggio che giudicavano cervelloticamente. = comp
non sono cervelloticherie di cannibali spiritati, che calunniano i tempi e la gente per
-ci). bizzarro, strano; che si comporta in modo irragionevole (una
! alvaro, 7-69: una vicenda che nella vita non si potrebbe risolvere altrimenti
: l'impertinenza del suo spirito in ciò che concerne l'invenzione, e sue idee
ii-1-119: guardate sulla carta e vedrete che la strada da londra a exeter non è
. svevo, 3-817: gli dichiarai che esisteva in legge anche una responsabilità del contabile
leopardi, 1076: m'avvedo bene che la porta del tuo cervellùccio è più
proprie. bocchelli, ii-474: ma che è? il sole nefasto o il vizio
. redi, 16-vi-348: certi mariti che bramerebbono d'aver le loro mogli più
via in via rovistare, a mo'che i cani fanno per le spazzature, in
. cervicale, agg. anat. che appartiene alla cervice, che si riferisce
anat. che appartiene alla cervice, che si riferisce alla cervice: arteria cervicale
come un astro spento. 2. che è relativo alla cervice uterina: canale
io non fossi impedito dal sasso / che la cervice mia superba doma, / onde
però son di natura di legamento, che scendendo allo ingiù dall'uno, e dall'
, 146: il collo è la parte che unisce il capo col torace; anteriormente
; e il negro cuoio, / che gli orli attoma dell'immenso scudo,
sudata cervice e il casto petto, / che i lunghi crin discorrenti dal collo /
grossa cervice: ed il sonno / che doma tutto, lo prese. d'annunzio
i tuoi neri cigli / fecesi occhio che vede e che sorride; / fecesi chioma
cigli / fecesi occhio che vede e che sorride; / fecesi chioma su la tua
le cervici dell'alpi altre alpi di neve che s'immergono nel cielo e tutto biancheggia
, i-242: vicino è 'l dì, che le cervici altiere / ei colli torti
dura cervice: ostinata, testarda; che non si piega, che non si lascia
testarda; che non si piega, che non si lascia dominare. rinaldeschi
per retundere gli uomini di dura cervice che non vogliono credere, se le ragioni potentissime
volgar., v-513: inchinansi adunque coloro che si umiliano; inchinasi e abbassasi chi
e abbassasi chi fa penitenza; però che abbassa la sua cervice, mentre ch'egli
. cuoco, 1-130: è probabile che i primi cristiani, nella loro origine,
nella loro origine, altro non fossero che persone le quali volevano, in tempi
ragione, ed il più orribile dispotismo che mai abbia oppresso la cervice del genere
ii-246: mirabile e rara è l'osservazione che fecero alcuni anatomici,...
. plur. zool. mammiferi ungulati che posseggono corna ossee (come i cervi)
: contradistinti perciò anche dai colori dissimili che indossavano, però che altri di nero,
dai colori dissimili che indossavano, però che altri di nero, altri di bigio
del paradiso, 124: a te, che se'cervicoso ed arrogante e superbo,
memorie-, e se trovate in esse che l'amico vostro abbia proccurato di lacerare la
la sua memoria da un errore che la contamina. = voce dotta
, sf. medie. operazione chirurgica che consiste nell'incisione longitudinale del collo dell'
di solito presenti nei soli maschi, che cadono ogni anno (dopo la stagione
: un'altra maniera di lupi sono, che si chiamano cervieri, che sono taccati
sono, che si chiamano cervieri, che sono taccati di nero come leonza,
; ed hanno sì chiara veduta, che li loro occhi passano li monti e li
torini, 261: e sentono questi savi che il lince, ciò è il lupo
cerviere, ha sì sottile vista, che vede le cose che sono di là
sì sottile vista, che vede le cose che sono di là da'monti. sacchetti
, 37-61: s'ingannono sì forte, che credono che tutti gli altri siano ciechi
s'ingannono sì forte, che credono che tutti gli altri siano ciechi, e a
mio, gli occhi più acuti, che al lupo cerviere, in modo che i
, che al lupo cerviere, in modo che i corpi che in te si scontrano
lupo cerviere, in modo che i corpi che in te si scontrano, non solamente
ch'aggia l'arco al fianco / o che gli omeri vesta d'una pelle /
pelle / di cervier maculato, o che gridando / d'un zannuto cignal segua
nello scudo incisa / la generosa, che nel sol s'affisa. salvini, 34-6
alto penserò. alamanni, 7-i-48: che non sì lunge scorge occhio cerviero,
, / com'io fo 'l mal, che provar sempre deggio. varchi, 22-48
. avessimo gli occhi cervieri, sì che il loro vedere penetrasse le cose opposte.
: questo si vede pur in voi, che, con la vostra cerviera vista.
vista..., non vedete quel che vede ognuno. g. stampa
potesse altri mirar intento e fiso / quel che fuor non si mostra, un paradiso
, ch'in terra adoro, / che fai l'occhio cervero e senza oltraggio,
40-ii-45: vide sotterra, con occhi più che cervieri, uno smisurato dragone.
5. per estens. di persona: che ha la vista acutissima, penetrante.
: virtute, amabilissima donzella, / che per forza o per froda altrui non
... i e cerviera così, che non s'abbaglia / per folta nebbia
non s'abbaglia / per folta nebbia che le vegna incontro. f. f.
24: quai timide cervette, che in remote / ombre si stien quando
: ma scherzo fie d'aspro leon, che tiene / fra gli artigli cervietta:
, 12-105: vien dopo 'l suon, che par che i veltri a caccia /
: vien dopo 'l suon, che par che i veltri a caccia / chiamando irriti
chiamando irriti, una cervetta estrana, / che stanca e come pur gli abbia a
: non sa far altro la fanciullina che fissare i suoi grandi occhi sorpresi in
quelli della madre, non chiede altro che attaccarsi alla sua gonna e seguirla dovunque:
cervino1, agg. proprio del cervo, che si ri ferisce al cervo
] d'odore cervino, acciò che ardentemente perseguissero il cervio. statuti
si tempererà forse quella poca d'acrimonia che risiede nel sego cervino. d'
diritte, di forma elegantissima, e che assumevano una grazia cervina nei movimenti.
, 4 spina cervina ', che è pianta delle cui coccole non
4 cervino ', aggiunto di fieno, che si trova su l'alpi, composto
pallamidesse, v-292-16: amore, poi che ti piacie, / fatto sono salamandra
monte, ii-378: hami sì preso che fo come 'l cervo, / che ver
preso che fo come 'l cervo, / che ver lo cacciatore, / quando ode
cervo in melodia si diletta, / sì che l'un cacciatore canta e suona,
molto si discostò da'compagni, tanto che 'l cervio lo misse nella più folta
cervia molto bella, / un orsacchin che già col can combatte. sannazaro, 4-80
'n prato, / fugge la morte che va pur con ella, / tal io
.. sono tutte le sorte di salvaggiumi che tra noi: pernici...
mano corse dietro ad un bel cervo, che, da lui cacciato, si rinselvava
forteguerri, 12-39: l'amorosa fiamma / che scalda il cervo per la sua cervetta
pazze, come quella di correre pe'boschi che stanno tra il po e la dora
pace il crèpito / de le lingue che lambono. montale, 73: col bramire
ordinariamente per concorso, specie di giuoco che non dà mai il migliore, a cui
, ma vi si arrischiano i giovani che non hanno che perdere. nievo, 199
si arrischiano i giovani che non hanno che perdere. nievo, 199: siccome
non rovinare la tua famiglia. lascia che si compromettano gli altri ». =
davanzali, ii-445: non faccia moneta, che de'tre metalli, e non le
non si trovasse tanto metallo fino, che al nome datole corrispondesse. allegri, 176
oro fuso delle più cimentate e fine verità che mai vedesse 11 mondo. 2
. davanzali, i-316: ma perché quei che aveano quel primo magistrato erono giovani,
di vologese, superbe al solito: che non volevano più trattare delle antiche pretensioni
nondimeno fra voi pure si stima, che ad incontrarla ricerchisi, e petto molto
qualità delle cose. 2. che mette altri a cimento, alla prova;
. lambruschini, 1-220: supponiamo però che l'alunno sia così bollente, così
bollente, così disamorato, così orgoglioso, che senza provocazione alcuna venga subito ad atti
. rajberti, 1-153: vedete un po'che ardito cimentatore della nostra tolleranza e soprattutto
ardito cimentatore della nostra tolleranza e soprattutto che bestia di spirito! = deriv.
di certi sali con altre materie, che veniva usata dagli orafi per purificare i
; di poi si fa in modo che un savore: e facendo un fornello tondo
. redi, 16-iv-12: fu determinato che il giorno seguente si mettesse la virtù
di cui istituto non fu mai altro che di andare dietro alla verità per la
bisogna si risolva più presto a cedere che a volere fare cimento se tu puoi
tu puoi fare o no quello di che tu minacci. bandello, 1-39 (i-
dal lungo cimento della vita, ma che già covavano in quel senso di felicità
quel senso di felicità e di religione che a me fanciullo fece piegar le ginocchia
fogazzaro, 7-75: il maestro pensò tosto che fosse giunto per il discepolo uno di
discepolo uno di quei terribili cimenti interni che gli facevano fuggire il povero giaciglio e le
, 69: vi ho grandissima compassione che vi troviate a simili cimenti. b.
più pericoloso cimento; cioè nel dare che ogni dì faceva pubblica e libera udienza
. fui posto / al cimento; e che feci?... io prima
la vita era per me più presentimento che cimento, più spettacolo che rischio,
più presentimento che cimento, più spettacolo che rischio, più dono che sforzo e
più spettacolo che rischio, più dono che sforzo e merito. 5.
. colletta, i-30: il popolo che tutto crede, prestata fede a que'detti
carducci, 413: giù da'bei colli che a'dì del cimento / tonavan la
non porre in cimento la passione che ella ha per voi. manzoni,
tutti i giudizi su quel fatto, che c'era riuscito di trovare in qualunque libro
cimentóso, agg. pericoloso, rischioso; che si espone o espone altri ai pericoli
si intende la cimice dei letti, che vive nelle abitazioni umane nascondendosi nelle fessure
volgar., 3-14: isac dice, che se dell'acqua dove i lupini
, 2-25 (i-925): volle che il dì seguente a buon'ora tutti i
si rinovassero di paglia nuova, allegando che la vecchia era piena di cimici.
i-252: infra tutti i notturni nemici che ne rompono spesso la dolce quiete del
poscia di sé una tal puzza, che molto più offende i sentimenti e gli spiriti
offende i sentimenti e gli spiriti, che non fanno i loro cocenti morsi. c
[alberti], 10-15: dicono che se tu appiccherai una cimice al capo
qualche membro d'un corpo umano, che ella subito si spiccherà. domenichi [plinio
schifo pure a mentovarlo, si dice che hanno virtù contra le serpi, e
stocco e di rotella, / con morsi che n'incacano i rasoi. carletti,
naturalisti storici una spezie d'insetti salvatici che hanno lo stesso nauseoso odore. pellico
il mio amico. « ma non sapete che le case attirano le cimici e vi
. cecchi, 25-24: lo stramba, che è poltron più che le cimici,
lo stramba, che è poltron più che le cimici, / non uscirà. gli
sarà stato preso: ché abbiamo un podestà che scorticarebbe li cimici. sassetti, 251
ei t'inquieta sempre; e davvero che s'ei non la finisce io perderò
, v-38: certi pochi francesconi, che mi vide mettere nel sacco da notte
3. bot. disus. macchie rossastre che appaiono talvolta sulle foglie degli agrumi.
limoni e simili, quelle macchie rugginose che da'giardinieri credonsi generate dalla rugiada,
giardinieri credonsi generate dalla rugiada, e che dal loro colore e figura vengono dai
. in senso spreg., il distintivo che portavano all'occhiello gli iscritti al partito
nemici del fascismo indicano l'emblema fascista che si porta all'occhiello (forma ovoidale,
duo cimicioni, e due mosche culaie o che fastidiosi pedanti, o che stomachevoli pedanti
culaie o che fastidiosi pedanti, o che stomachevoli pedanti, o che noiosi,
pedanti, o che stomachevoli pedanti, o che noiosi, insolenti furfanti pedanti. caporali
il simulacro, i cimicioni, / che pria scaramucciàr per ogni verso.
. 2. arnese ad uso che vi si raccolgan le cimici, per
cimiciàttolo, sm. bot. vitigno che produce l'uva cimiciattola.
dell'america del nord; l'odore che emanano i suoi fiori tiene lontani gli
: chi più ha di fiorin più par che vaglia, / ond'è confuso 'l
buon ch'è in basso stato; / che 'l cuoi'del vaio per cimier portato
: ecco uno cavaliere per la piaggia che avea rotto e scudo e arme e cimiere
bruni corsieri, / volaron sul ponte che cupo sonò. tommaseo, 1-352:
celano le schiere nell'ombra; se non che scivolando fra tetto e tetto, la
portiere più portano di maraviglia a'riguardanti che di nobiltà a'possessori. s. maffei
104: vidersi allora campeggiar que'cimieri che in mol- t'armi gentilizie..
cimieri. cimièro). fregio che si poneva in cima all'elmo con 5
e con cimiere inargentate / e par che lo leon prender vogliate / per firenze entro
ognun rimuove. bruno, 3-81: credo che lo ringraziasse perché li dié di spalla
di ferro in foggia di banderuola, che guidata come un temone volga la testa ai
come un temone volga la testa ai venti che soffiano di mano in mano. panzini
, sat., 4-48: alcun, che dice e giura / che quello e
: alcun, che dice e giura / che quello e questo è becco, e
: ma vi giuro per questo battesimo che io tengo in capo (e ponendosi la
la mano cercava per lo cimiere) che non la voglio, ella non è mia
per onore acquistar... / e che 'l cimier, che così ben gli
.. / e che 'l cimier, che così ben gli toma, / lo
ed in chiare note ad ambedue, che non intendeva portare il cimiero d'atteone
: egli è un danno, / che fie così cimiero a ogni elmetto. varchi
. varchi, v-60: d'uno che sia in voce del popolo e del quale
del quale ognuno ardisca di dire quello che vuole e ancora fargli delle bischenche e
): tu averesti meritato molto bene che io avessi fatto come fanno molte altre,
, 95: t 'anima mia che una sua pena ha vinta, /.
; / e un bastimento, di che il vecchio legno / luccica al sole,
locomotiva uscivano, miste a un fumo compatto che si spezzava nell'aria, volate di
nera, con fiocchi, penne e velo che non potevi dire né alla moda né
voi, scribi e farisei ipocriti, che decimate la menta, e l'aneto,
garzoni, 1-188: sotto l'erbe che producono fiori o frutti, si comprendano
cimiteriale, agg. proprio di cimitero, che si riferisce a cimitero; simile
un distinto ragguaglio di tutte le corbellerie che si ande- ranno stampando, o che
che si ande- ranno stampando, o che si sono in questi ultimi anni stampate
inseparabile mantiene relazioni di uno stile caustico che, negli istanti di abbandono, prende luci
, 4-2-35: il primo è di costoro che seppelliscono i corpi nel cimiterio nel tempo
otto persone. pulci, 1-26: mentre che parlan così in cimitero, / un
così in cimitero, / un sasso par che rondel quasi sgroppi. bandello, 2-1
(1-666): domine, oimè, che io son quasi morto, imperò che
che io son quasi morto, imperò che sovra il cimitero ho sentito i morti
sovra il cimitero ho sentito i morti che fanno un gran romore. marino, 16-25
cattedrale, luogo appropriatissimo a questo fiore che fa l'effetto che qui segue l'
appropriatissimo a questo fiore che fa l'effetto che qui segue l'arcipressi. d.
antonio fu il più felice dei siciliani che avessero meno di trent'anni. -cimitero
con epicuro tutt'i suoi seguaci, / che l'anima col corpo morta fanno.
altre parti elette / di roma, che son state cimitero / alla milizia che
che son state cimitero / alla milizia che pietro seguette, / tosto libere fien dell'
della puzza; onde 'l perverso / che cadde di qua su, là giù
, 9x5: cadaveri antichi, pensieri / che tutti una ferita mostrate aperta e tutti
per me la terra / non è più che un asilo / vietato, un cimitero
scheletro come di un elefante, in quello che nelle foreste si chiama il cimitero degli
intellettuale, o anche del passato, che l'uomo dimentica, o ricorda con indifferenza
639: cimitero n'è il mondo allor che il sole / ne la serenità di
a volo qualche cosa di noi, sì che possiamo scoprire illuminato l'ampio cimitero del
sciabola a colloquio col ferito d'aspromonte che si regge sulle grucce. panzini,
di sangue; e non meno de'nostri che dell'altrui: e così i buoni
a morire. firenzuola, 109: che diacin faresti tu se tu fussi giovane
se tu fussi giovane e gagliardo, che or che tu piatisci co'cimiteri e
fussi giovane e gagliardo, che or che tu piatisci co'cimiteri e aspetti ogni
19-15: un vecchio / decrepito, che tuttavia piatisce / co'cimiteri, e
tuttavia piatisce / co'cimiteri, e che ha, si può dire, / la
grande strage. lippi, 10-37: che tutti gli animali ch'e'[il lupo
proprio dei cimmeri (il popolo mitico che si riteneva vivesse nelle nebbiose regioni settentrionali
paoli, i-72: una io dirò che sia / de le cimerie grotte, /
occhi scorrendo, indi disegna / quel che riman della cimmeria nebbia. monti, x-2-190
', viene dalla fantasia d'ovidio, che pone tra'cimmerii la casa del sonno
', perché gli antichi greci credevano che quel paese fosse confinante coll'inferno,
fregandomi gli occhi, ne sgombrai quel che ci restava della 4 cimmeria nebbia '.
/ eran quei tre castagni suoi! che mèsse! / che cimi! e la
castagni suoi! che mèsse! / che cimi! e la chioccetta era nei cardi
, di una lucentezza quasi argentea, che viene adoperato come gemma e chiamato anche
ciuffo. sacchetti, 157: or che fastidio è questo a darmi stimolo /
tiragli un poco il cimolo, i che fracimolo / gli nasca! =
rasati lisci, si possino fabbricare di che larghezza ed andata si vuole, e senza
stesso. ojetti, i-227: un'operaia che lavora una seta spolinata e che invece
operaia che lavora una seta spolinata e che invece di lanciar la spola, tac
nuvolaglia dipanata, c'era qualche stelluccia che brilluccicava sola sola. 3.
della lana di padova, 153: item che quando algun drapo o cavezo de
tiraore, tentore e cimosaore, che i diti,... sia tegnu'
chi serà i diti drapi inanci che ili ge faza alguno lavorerò intro
cimóso, agg. bot. che è disposto a cima; fornito di
.]: piante cimose diconsi quelle che portano quella specie di fiorescenza che dicesi
quelle che portano quella specie di fiorescenza che dicesi cima. linneo ha chiamato con
nome uno de'suoi ordini naturali, che poi riunì alle sue aggregate.
. carattere morfologico dei capelli umani, che si presentano ondulati e ricciuti.
), sm. malattia infettiva, che colpisce i cani in giovane età,
., 9-24: è un'altra infermità che s'appella cimurro vulgarmente, la quale
bestia], e 'l maniscalco / dice che l'ha il cimurro. soderini,
fare una coperta al capo del cavallo che lo cuopra bene per tutto...
ad alcune specie di domestici quadrupedi, che gli antichi dicevano avvenire quando eglino erano
, 28: e stagneratti il naso, che cotanto / di liquido cimurro ognor ti
fu mai savio. oh! senti che si spurga. / gli è caduto il
me ne veniva un cimurro alla testa che dura tuttavia, e si scioglierà dio
. cimurróso, agg. che ha il cimurro. burchiello,
. buonarroti 11 giovane, 9-432: che legno non potea giovarli o cina,
odore ed insipida con un non so che pochissimo di dolce. tramater [
.. appartenente al genere smilace; che ha la radice tubercola, farinosa, un
cennini, 38: rosso è un colore che si chiama cinabrese chiara; e questo
chiara; e questo colore non so che s'usi altrove che a firenze,
colore non so che s'usi altrove che a firenze, ed è perfettissimo a incarnare
altro rosso è chiamato cinabrese chiaro, che è molto buono a fresco per colorire carnagioni
* cinabrese '. colore rosso, che si usava a firenze, perfettissimo,
nasi smoccolati dei mascheroni, con quel cinabrese che ci tingono di rosso i mattonati della
puro è di colore rosso vermiglio), che inclu dono talvolta goccioline di
cennini, 39: rosso è un colore che si chiama cinabrio; e questo color
differente da quello de gli antichi, imperò che 'l nostro, chiamato forse cinabro per
dell'argento vivo, in un luogo che si chiama idria, in certe montagne
del drago stracciato dal peso degli elefanti che muoiono. sassetti, 349: viene
cinabro, canfora e la porcellana, che è grandissima mercanzia. garzoni, 1-509
non altro egli seppe trovare, se non che hanno da tornar loro in grande nocumento
un solfuro di mercurio, rosso smagliante, che si può ottenere anche mescendo alquanto di
impiantiti; e, allora, bisognava che si pulissero bene le scarpe prima d'entrare
cinabro. idem, vii-96: chi è che vegga il cinabro della rosa, il
minio del garofano,... e che non ammiri la sapienza e lo stile
? testi, 307: tutto ciò che 'n voi miro, / o bellissimi
/ amo, lodo e ammiro, / che ne'vostri cinabri / sono il riso
sono quella sventuratissima creatura... che tutti empio di pene, o cingo di
labbro tinto di ci- nabbro, o che volgo l'una e l'altra stella in
e forte / fu il rapimento, / che nella morte / credei vanir. faldella
ossessi (cinabro, cocciniglia, sangue che spiccia, sangue aggrumato) figurano le
adunque tu sei il fabro, / che ti dai su per l'unghie col martello
, 80: nulla fu più sinistro che la bocca vermiglia / troppo, le tinte
i-960: in arabia è uno uccello che si chiama cinnamolgo, il quale fa il
lat. cinnamolgus * uccello di arabia che nidificava nel cinnamo ', deriv. dal
. disus. infiammazione della faringe, che provoca un senso di strozzamento.
per cui questi son talmente gonfiati, che rendono la respirazione difficile, e si è
.]: * cinanco *, nome che i greci diedero ad una pianta,
* strangola cane ', e che i moderni hanno applicato a un genere
[il carciofo] cinara, disse che il suo nutrimento non era buono per
singenesia eguale, famiglia delle composte, che comprende il carciofo (cynara scolymus) ed
, piante della famiglia delle sinanteree, che hanno per tipo il carciofo...
un ramo del fico si dondolò una cincia che riempì l'aria del suo ghirigoro vocale
in alto dietro il volo delle cince che sfrecciavano impaurite nell'aria. -per
una bimbetta sottile nel giardino accanto, che scatta alle volte piroette sì lievi.
'l calderino / e 'l monaco, che è tutto rosso e nero, / e
cingallegra canta / sul ramuscel natio, / che aprii di verde ammanta. nievo,
ammanta. nievo, 74: pensava che le cose di questo mondo son buone
di questo mondo son buone; e che gli uomini non potevano esser cattivi,
talor stridore / come di lima sottile / che ferro morda. è colei / dai
colei / dai piedi azzurrigni? colei / che su ciascuna sua tempia / ha un
, la cincia allegra, la prima che viene ad annunciare la primavera. ojetti
c'è nella corte una mamma felice che palleggia al sole la sua bambina che
che palleggia al sole la sua bambina che ride; alla finestra più alta sui tetti
. chi sarà? ma in quella / che riguardava tra un cespuglio raro, /
cinciglióne), sm. ant. fronzolo che si poneva come ornamento sulle divise militari
e però dice il friolano: « ciò che vuole dunna, vuol signò, e
dunna, vuol signò, e ciò che vuol signò, tirli in birli *.
. v.]: 'cincìglio', pendone che si mette alle vesti militari, dalla
: non si poteva spargere altra fama che di goloso e di bevitore e di
= voce imitativa (dell'ubbriaco che balbutisce), da cui il nome
se riproducesse il suono di due bicchieri che cozzano fra loro, in segno di buon
'cincinno 'o * cincinnolo ', che è un ricciolino o anello di capelli
, iv-810]: può anche darsi che ai periodi augustei debbano alternarsi periodi cin-
cincinnati, freddissimi amplificatori del vangelo, che con tanto orgoglio succedete nelle nostre metropoli
fatta... di venticinque uguali cincinni che si rattorcono ciascuno a uncino incoronando la
la reticella e due cincìnnoli a cavatappi che le ballonzolavano intorno al viso pien di
in piemonte testa mora, è uccello che suol volare a branco. 2
civinini, 7-184: non c'è nulla che esaurisca, avvilisca e inimichi con noi
e riottose, di frasi inconcludenti, che subito appena scritte, vi irritano,
fare. pratolini, 9-538: ora che ho sopportato per tre notti questi cincischiamenti,
menando sì aspri e villani, / che per paura nessun più s'arrischia /
, ii-476: e tanto ti dia, che ti sforacchi tutto, e ti cincischi
di spadate ammazzava o cincischiava coloro, che non gli lodavano le sue poesie. guerrazzi
quattro anni del suo vivere daria colui che perde, in quel punto che un simile
colui che perde, in quel punto che un simile accidente lo disturba; e
lume durasse altrettanto, ne mostraria la rabbia che cincischia quello affamato che si vede tórre
mostraria la rabbia che cincischia quello affamato che si vede tórre il pane di bocca
di bocca. idem, iii-143: che ha da fare ella in ciò? per
per essere di suo capriccio il volere che si ritrovi chi non si perde ne
si perde ne le suste, con che cincischia gli animuzzi di quei dappochini che
che cincischia gli animuzzi di quei dappochini che, per ogni grugno ch'ella gli fa
di colpo alla republica il collo anzi che pace sì sciagurata lo le cincischi.
cincischi. carducci, 174: ve'colui che si frega / a l'epo- peia
è lunga, / la concia sì, che al suo termine giunga. / come
suo termine giunga. / come par che la punga / e la cincischi sì
la punga / e la cincischi sì che il sangue spicci! / e poi le
me stesso. mi son tanto cincischiato che la mia anima è ora divisa e
ancora, cincischiare... (il che è proprio degli innamorati, o di
proprio degli innamorati, o di coloro che temono). g. m. cecchi
. m. cecchi, 6-2-4: che? dimmi, tu me la cincisti così
parola fuori della comune strada è certo che le imbroglierà. tommaseo [s. v
: vi son certi uccellacci scimuniti, / che stanno a cincischiar delle mezz'ore.
cincischia. scrittore, parlatore, artefice che bada a dire o a fare,
giusti, ii-407: queste fiere perturbazioni che io patisco da tre anni, mi
un tratto -come un di que'focherelli che dopo aver covato sotto sotto guizzan fuori vampata
prova, la prova, sùbito 1 che si sta tanto a cincischiare? »
attizzare, a sbucciare con quelle mani che diventano sempre più tagliuzzate e nere,
238: la terza e la quarta volta che s'andò in casa frumier io ebbi
panciuto frastagliando sulla tavola, sino a che fosse ben cincischiato, un tozzo di
e sodezza d'ingegno lo salvò dal pericolo che i medici corrono, del non credere
i medici corrono, del non credere che alla carne cincischiata dal coltello anatomico.
il gallo] riportò la cresta cincischiata che è ancora adesso una sola cicatrice,
si tratta di un vecchio disegno cincischiato che da una parte e dall'altra è
chiaro, nelle porte stesse e nelle imposte che chiudevano le finestre. cincischio (
sm. taglio malfatto, irregolare (che deturpa un oggetto, il volto di
o povertà, o leggiadria; però che, non che i panni di dosso
, o leggiadria; però che, non che i panni di dosso con molti cincischi
'. taglio malfatto e diseguale, che si fa con forbici o altro strumento
guerrazzi, i-161: siccome all'uomo che ride di vittore hugo avevano foggiato,
d'un parlatore, d'un artefice che bada a dire o a fare,
nulla ', chi per tutto trova inciampi che lo fanno procedere lentamente.
e cinchona ledgeriana, della bolivia, che forniscono la china gialla, la china
di chinchón, viceregina del perù, che ne scoprì le qualità febbrifughe (1638)
v.]: 'cinconina', alcali vegetabile che esiste nella corteccia di china, molto
e sovr'a capo un palio, / che 'n fra i giuderi s'appella cindàrio
ii-266: il cineasta ne fu così colpito che volle toglier quel curioso pezzo di folclore
in là c'è un grande cineasta che continua a creare immagini sullo schermo.
m. ~ ci). raro. che si riferisce al cinematografo, che si
. che si riferisce al cinematografo, che si occupa di riprese cinematografiche.
anca con dolore, e mi confidò che la truppa cineastica da lui ingaggiata gli dava
: adesso finalmente aveva qualcosa da raccontare che interessava tutti, cinecittà, le attrici
. associazione, circolo, sodalizio, che ha lo scopo di stimolare l'interesse
cinèdo, sm. letter. ragazzo che si prostituisce; pederasta.
/ di porpora vestito, un istrione / che 'l vulgo segue e il cieco mondo
cinedi, accusatori, e quelli / che viveno alle corti, e che vi
quelli / che viveno alle corti, e che vi sono / più grati assai che
che vi sono / più grati assai che 'l virtuoso e 'l buono. aretino
, benché ciò rovina altrui, avvenga che il loro mezzo giovava pure a una parte
pure a una parte di quegli, che ci ricorrevano per favore. dolce, xxv-2-244
2. agric. operazione agricola, che consiste nel dare fuoco alle zolle erbose
, iv-137: 'cinegètica '. neologismo che significa l'arte del bracchiere o del
(plur. m. -t). che si riferisce alla caccia con i cani
del giorno. 2. giornale che tratta di argomenti attinenti al cinematografo.
'cinelandia', fantastico paese del cinematografo, che ha per capitale hollywood. attrae come
', e pronunziato più spesso sdmcciolo che piano. panzini, iv-137: 'cinema'
ingresso dei cinema, assise in uno sgabuzzino che pare un ciborio, le cassiere staccano
cinema s'ispirano alcuni fatti di cronaca che si leggono nei giornali: ognuno dei protagonisti
piccola commedia quotidiana recita una sua parte che ricorda il film di ieri. manzini,
, davanti a una di quelle macchinette che con un gettone possono farti vincere chi
un gettone possono farti vincere chi sa che. pavese, 6-262: quand'eravamo due
gisella era tenuta stretta stretta, tanto che con me si lagnava di non poter
sf. fis. parte della meccanica che studia i moti indipendentemente dalle cause che
che studia i moti indipendentemente dalle cause che li hanno prodotti. boccardo,
. fis. proprio della cinematica; che si riferisce ai moti indipendentemente dalle loro
, sf. medie. operazione chirurgica che consiste nell'utilizzare i tendini e i
'. cinematografàbile, agg. che può essere cinematografato. cinematografare, tr
e migliaia di anni fa, e che viaggia ancora con la sua immagine attraverso lo
comisso, 7-30: i registi spiegarono che la realtà è nemica del cinema.
disse il capo regista, « quello che otterremo sulla pellicola sarà un effetto nullo
e charlie chaplin] interessava mostrarci un'umanità che diventa numero, come nelle galere;
delle attività industriali, tecniche, artistiche che concorrono alla produzione di pellicole cinematografiche;
era questione di fare della cinematografia, che allora non c'era. e.
non ha bisogno di quelle algebriche cinematografie che son le notizie. ha bisogno di quelle
, di quelle realtà stabili e compromettenti che son le opinioni. = deriv.
plur. m. • ci). che si riferisce al cinematografo, che è
. che si riferisce al cinematografo, che è proprio del cinematografo.
la compiuta creanza e quella silenziosa riservatezza che negli ambienti in cui di tempo in
. 2. per estens. che ricorda lo stile, il linguaggio,
la realtà, tipici del cinematografo; che è simile a ciò che si vede
del cinematografo; che è simile a ciò che si vede al cinematografo. - stile
cinematografo. pontini, iii-112: quello che è successo appartiene al numero dei fatti
: approfittando del bel sole, quel dì che fu sì funesto, i cinematografisti francesi
. è il passaggio al cinematografo, che racconta non dialettizza. 2.
al cinematografo », al modo stesso che nell'ottocento si riferiva al teatro e
panzini, ii-581: promise alla bimbetta che la avrebbe condotta a pranzo nel ristorante
del mese, dopo averle pagato il salario che le compete, non ti curare di
o grotteschi; confusione estrema di persone che si muovono in disordine; luogo dove
. cinemoderivòmetro, sm. apparecchio che serve per misurare la deriva e
fogli staccati dello stesso formato, che riproducono le posizioni successive di un
medie. operazione chirur gica che consiste nel rendere articolabili a vo
cotone feltrato, molto bianco, che cuopre quasi tutte le parti della pianta.
/ nemmeno quella smorta cineraria / che agonizza nel carcere di vetro. deledda,
cenere ', per il colore del tomento che copre le foglie e i rami
rami. cineràrio1, agg. che contiene, che è fatto per
cineràrio1, agg. che contiene, che è fatto per contenere le ceneri
. cinerastro, agg. che tende al colore grigio della cenere;
tende al colore grigio della cenere; che ha un colore grigio sporco.
genere è quello [il cinnamomo] che è nuovo, di colore nero, e
. cinèreo, agg. letter. che ha il colore della cenere: grigio
del fumo, ne'razzi solari, che passano per gli spiracoli della pariete in luoghi
spiracoli della pariete in luoghi oscuri, che l'un razzo pare esser cinereo, e
lavagna cinerea / dilaga la piazza al mare che addensa le navi inesausto / ride l'
cinereo, come un mulinello di vento che passasse sulla pianura, e concentrava e
una voce più cinerea dei capelli, che può scendere però a sinuosità morbide,
4. ant. proprio della cenere, che è fatto di cenere. anguillara
foco ammorza, / s'avien, che un sol carbon viva, e si copra
), agg. letter. che ha il colore grigio della cenere. v
secchi. 2. ant. che si riferisce al giorno delle ceneri.
, 3-206: mi dolgo, teofilo, che voi nella nostra amorevol patria siate
amorevol patria siate incorsi a tali suppositi, che vi hanno porgiuta occasione di lamentarvi
'. cinerigno, agg. che tende al color cenere. biringuccio
bertola, 87: a coloro che navigano sul reno... offresi
specie di maestoso musaico nella quadruplice fascia che abbraccia il monte: verde una di vigneti
al pianto il canto / delle cicale / che il pianto australe / non impaura,
disus. anche chìnése), agg. che si riferisce alla cina, che è
. che si riferisce alla cina, che è proprio della cina, che proviene
cina, che è proprio della cina, che proviene dalla cina. d
, 40-i-75: ben parrà strano a udire che tutto il meglio della beltà nelle donne
archi acuti ripidissimi, perché non servono che per pedoni. leopardi, i-631: la
non in quanto fa più chiaramente sentire che più bello di tutti i ponti cinesi è
bagliori, come se i mostri, che vi erano smaltati, si agitassero di
, scialbo, dai piccoli occhi cinesi che eran tirati verso le tempie, nera
: vestivano in tutto alla cinese, che, quanto è alla foggia e al colore
d'arte (statuette, ecc.) che imitano il gusto e i modi dell'
di cineserie e giapponeserie a buon prezzo che è lì, credo, da mezzo secolo
estro imprevedibile, somiglianti a pagode, che si rispecchiano nelle acque tra i cipressi
, sf. medie. metodo di cura che consiste'nel sottoporre l'organismo a particolari
.. tutti i modi di cura che agiscono sull'organismo mercé il movimento,
(plur. m. -ci). che si riferisce alla cinesiterapia. cinesonòro
alla cinesiterapia. cinesonòro, agg. che si riferisce al cinematografo sonoro.
. m. -ci). psicol. che si riferisce alle senzazioni prodotte dai movimenti
. fis. parte della dinamica chimica che studia la velocità delle reazioni, cioè
reazioni, cioè la quantità di sostanza che durante le reazioni si trasforma nell'unità
(plur. m. -ci). che si riferisce al moto, proprio del
e. cecchi, 6-166: non toglie che, nel compromesso e nella decadenza seguiti
di minuto secondo, offre l'illusione che il movimento sia ripetuto sotto gli occhi
. varchi, 24-24: ma che bisogna ch'io vi stia a raccontar
tante novelle! questa è una cinforniata, che non se ne verrebbe mai a capo
a nessuno, s'usa dire a coloro che ne dimandano: ella è stata una
pollo e le resche per quanto iscarnite, che quei superni vanno gittando loro.
e grosso in fuori, era nero che pareva nato da cingari, con le
fuori di sé e non si avvede che lo portano via dalla sua casa.
, facendo disfare tutte le case e'palagi che fuori del cerchio che prese rimanieno;
case e'palagi che fuori del cerchio che prese rimanieno; e delle pietre fece
/ le cingea 'l capo in guisa che capello / del vago nodo non usciva fuora
numero di contadini con sì fatta abbondanza che in pochi giorni cinsono la parte ghibellina
. boiardo, 2-9-54: questa acqua che qua giù discende / vien da due
l'altro se distende, / tanto che cinge intorno questo piano. machiavelli,
edificare in piano e fare il fosso che cigne la tua città tanto profondo, che
che cigne la tua città tanto profondo, che il nimico non possa cavare più basso
iddio] tutto questo sacro tempio, che noi mondo chiamiamo, di sé empiendolo,
cresciuta assai di popolo, in modo che fuori della città si erano fatti molti borghi
città si erano fatti molti borghi, che prima si cinsono per sicurtà degli abitanti di
avinse, / qua lascio la catena, che mi cinse / la man di mia
, i-171: è tutto opaco il corpo che ti cinge, / e sol ha
coi lor cenni ad ogni vela turchesca che si mostrasse. f. f. frugoni
salito in un banco vicino, dié segno che volea ragionare. il credito ch'egli
conciliò tosto il silenzio degli astanti, che d'ogn'intomo il cinsero folti e
, i-35: colli beati e placidi / che il vago eupili mio / cingete con
, / dal bel rapirmi sento / che natura vi dié. alfieri, xiii-44:
traggo; e l'ampio stuol, che cinge / qui gli avversari miei, già
li cinge ulisse, e a'popoli che ornai / accorrean con gli atridi: «
quella casetta un piccolo cortile dinanzi, che la separava dalla strada, ed era
si impigliò nel cordone d'una medaglia che pendeva fuori del letto e cingeva il
ombrato d'olmi / e di marmi, che cinge la riviera, / e le
quasi tutta la vita, stretta così che si sentivano le stecche del busto. pavese
la beltà m'ha cinto, / che 'l core da lo petto / pare che
che 'l core da lo petto / pare che mi sia diviso, / com'albore
d'amor la mente cinge, / sì che tutt'ardo. bembo, 1-245:
vecchiezza ostinata ed infelice, / a che mi servi ancor nuda radice, / se
vesta fa due mali: l'uno che il vestire pare meno ampio e meno
e meno onorevole, l'altro si vede che il cinto lima il panno, e
bene subito arà stirpato il pelo, tale che tu arai la vesta per tutto nuova
mio trionfo, e vie magiore / che quel de augusto on d'altro imperatore,
augusto on d'altro imperatore, / che ornar di verde lauro il crin si soglia
. leonardo, 1-271: li panni che vestano le figure debbono avere le loro
da loro vestite, 'n modo che... li lineamenti d'esse pieghe
figur. firenzuola, 56: quegli che... lo regolano [l'amore
sono quella sventuratissima creatura... che tutti empio di pene, o cingo di
il bel labbro tinto di cinabbro, o che volgo l'una e l'altra stella
l'armi / di varia guisa, di che gian vestiti / tutti in ischiera,
87: il non mertato onor di che lor piacque / cingere il loro capitan,
/ o sera, e pel cinto che ti cinge come il salce / il fien
ti cinge come il salce / il fien che odora! deledda, iii-810: ti
ghirlanda di agili pioppi del canadà, che ridono al vento di estate e si piegano
b. davanzali, i-212: disse che aveva in seno una accusa. e
di tutte le loro contumelie, coloro che cercano salire alle cariche dello stato per la
coda tante volte / quantunque gradi vuol che giù sia messa. idem, par.
l'aere è pregno, / sì che ritenga il fil che fa la zona.
pregno, / sì che ritenga il fil che fa la zona. intelligenza, 153
non esser sentito per uno grande vento che allora soffiava, e avea ristrette le
tasso, 17-91: e sovente avverrà che '1 crin si cigna / or di
il ventre, partorì il presente bambino, che fu il nostro francesco. meninni,
: a popolar salvezza, / non men che freno a popolar licenza, / qui
dunque coi più umili degli arboscelli, che garbavano a virgilio, i lauri,
vincitori in guerra e nel circo, e che erano bensì sacri ai poeti, ma
erano bensì sacri ai poeti, ma che il poeta non cingeva, pago a
, pago a un ramo d'edera che ha pur le sue bacche anch'essa.
lorenzo de'medici, 482: quel monte che s'oppone a cauro fero, /
s'oppone a cauro fero, / che non molesti il gentil fior, cresciuto /
ma voi torcete alla religione / tal che fia nato a cignersi la spada. ugurgieri
la spada. ugurgieri, i-600: poi che elli vide il caso della città presa
sesi uno anello d'oro in dito che gli donò la reina. pulci,
, / e scudo e lancia e ciò che fa mistieri. machiavelli, 790:
quella. marini, xxiv-815: sappi che questo cavaliere, ch'è qui presso
: morire / per man di mercatanti che cinsero pur ieri / a i lor mal
tasso, 7-34: quel tancredi son io che 'l ferro cinse / per cristo sempre
/... / di lui, che in un d'allòr cinse la chioma
chioma, / e con lume d'onor che non s'imbruna, / fe'superbe
d'olimpia nell'ardente arena / il lottator che vinse. -cingersi di fortezza,
, 27-114: e quel precinto / colui che 'l cinge solamente intende. campanella,
sono 10 del padre immenso, / che gli enti, come il mar li
suo creare fu lo marte cinto / che all'ira triste e agli impeti dispone.
tenuto da più. credetelo a me, che se voi non cominciate prima, egli
, egli non dormirà, ma un giorno che voi non ci porrete mente, egli
robusto), fornita di fibbia, che serve per reggere i calzoni, portare
materasso del letto. -anche: le bretelle che reggono i calzoni, le fasce strette
petto con cui si reggono i bambini che tentano i primi passi.
giamboni, 4-307: il cavallo che lo portava, spezzato il pettorale e
un colpo per sì gran forza, che ruppe cinghie a pettorali, sicché gostantino cadde
2-5-40: diceva lo africano: « or che omo è questo / che dorme in
« or che omo è questo / che dorme in piede, ed ha sì bon
prima sacripante se ne avede, / che quel se parte, e lui rimane a
. ariosto, 23-87: per quel tirar che fa il pagan, constrette / le
a reggerlo vi dà vaghe colonne / che del silvestre pane 1 piè leggieri /
mi dare a me la colpa, / che no 'l seppi ritornar. /
: il cocchiere affibbiava ancora le cinghie che il padrone saltò nella carrozza, con
ima gamba, e la gamba ortopedica che gli avevano fatto, era bella a vedersi
quarantenne, dipinta a chiazze nel viso che altra volta fu bello,..
gialla con le due coppie di orecchiette che ne assicuravano le cinghie, una cassa
: piatto o a sezione trapezoidale) che serve a trasmettere il movimento circolare fra
e, passata la cinghia, ecco che la baracca di legno si chiudeva si apriva
non avvertiva il gemito delle cinghie di trasmissione che rallentavano la corsa e si fermavano per
107: messere girolamo, credete voi che 'l nostro piovano mettesse bene iarsera a cinghia
., 15-11: diersi a fuggir, che non tenner più cinghia, / e'
di sangue, con altre conseguenze, che m'hanno messo sulle cigne. paolieri,
formosa lavandaia colla quale ebbi una avventura che mi ridusse sulle cinghie per quindici giorni
paolieri, 292: hanno roso il cignolo che la teneva legata [la cagna]
imparerà, intanto, a far bene quello che nessuno fa, perchè tutti lo sanno
portavi come ornamento un cinghiolino di cuoio che pareva intenerire molto i signori presenti.
si scemi sangue dalla vena cinghiaia, che è dall'una banda e dall'altra
cinghiatura. tanaglia, 2-321: la vena che cinghiaia è, per ragione / che
che cinghiaia è, per ragione / che sta presso la cinghia. carena,
erano tre bestiacce grame, scarnate e spellate che giungevano svogliate perfin dalla stalla e duravano
la spessa pelle è coperta di setole che lungo la schiena formano una specie di
gran cane un dente di cinghiaro salvatico che pesò quattordici libre. boccaccio, iii-1-38:
lo spiedo, attende / il fier cinghiai che ramoso scende. aretino, iii-203:
ch'aggia l'arco al fianco / o che gli omeri vesta d'una pelle /
una pelle / di cervier maculato, o che gridando / d'un zannuto cignal segua
loro calpestio vicino / fugò i cignali che frangean le ghiande i su l'aventino
di cannone, le ultime famiglie di cinghiali che ogni autunno egli inseguiva coi suoi cani
i cavalli cominciarono il più crudo duello, che mai fusse veduto al mondo. imperciochè
. settembrini, 1-54: monsignore, che era come un ispido cinghiale, volle vedermi
mi propose al ministro, il quale rispose che le cattedre si davano per esame.
davano per esame. cassola, 2-189: che razza di lavoro. vivere nel bosco
una dispensa... tutte le cose che avanzavano, pezzi di porci cinghiali,
luogo, dove l'oracolo avea predetto che sarebbe trovato un pesce e un porco
, operando fra tanto l'idolo iniquo che certi pescatori desinassero una mattina presso al
, lo scuotere di un sistro leggerissimo che parte dalle profondità di una valigia di
: passiamo ora ai piatti forti. confesso che un pezzo di rombo dell'adriatico alla
in preda a questi due cignalacci, che sono di verità due diavoli.
lat. singulàris [porcus] * porco che vive solitario '; cfr. fr
mano, / acciò non nasca caso che si rida. d'annunzio, iii-2-318:
auriga, va. / e di'che sia condotto nell'ippòdromo / di limna e
condotto nell'ippòdromo / di limna e che gli sia cinghiato il vello / del leone
cerchio primaio / giù nel secondo, che men luogo cinghia, / e tanto più
, / e tanto più dolor, che punge a guaio. buti, 1-149:
punge a guaio. buti, 1-149: che men loco cinghia, cioè circonda meno
men loco cinghia, cioè circonda meno che il primo. d'annunzio, iv-2-1010
colorava in quell'ora il primo cerchio che cinghia l'abisso. = lat.
pochissimi a sostenere, anche prima, che simone era un uomo singolare. ma
ero un uomo e non succedeva più che il massaro mi menasse ima cinghiata o
, / e ciascun occhio un sol che volge ratto. a. pucci, ix-394
si scemi sangue dalla vena cinghiala, che è dall'una banda e dall'altra
], con maggiore studio e fatica che prima, dietro alle rovine di quelle
di continuo si esercitava. né restò, che non fusse disegnata da lui ogni sorte
larghe. 2. voragine che circonda le bolge dell'ottavo cerchio delltnferno
inf., 24-73: maestro, fa che tu arrivi / dall'altro cinghio e
sforzai carpando appresso lui, / tanto che il cinghio sotto i piè mi fue
crusca]: ponga ben mente, che il cignone non sia zotico. carena,
di stoppa, lunga alcune braccia, che si avvolge spiralmente, nel verso della torcitura
funi], intorno a grosso cavo che si commette, stringendolo fortemente con un
commette, stringendolo fortemente con un bastone che chiamano manovella, introdotto sino a metà
a metà in un cappio o gassa, che è in capo al cignone. e
composte di più striscie di cuoio addoppiate, che unite alle molle ad arco, sostengono
due ordigni da beveraggio pendono dai freni che si avviticchiano al manubrio [della bicicletta]
: da'quali passi si vede, che chiamandosi questa sorta di cignimento di tunica
ne dovea essere un'altra, e che quella rendesse la persona più spedita al
(di lino o di canapa) che serve a stringere ai fianchi il camice
. carducci, 464: l'altana che strascica su l'orlo de la via
la lunga anatomia / d'un corpo che invecchiò. pascoli, 203: il cingolo
. buonarroti, 1-67: con la veste che ondeggia intorno al seno e con le
gli alti dodici segni del zodiaco, che son nel cingolo del firmamento, come vedde
di movimento l'uno rispetto all'altro che si avvolgono intorno alle ruote di un
il complesso dei segmenti ossei ad anello che riuniscono gli arti al tronco. 9
. relig. sacro cingolo: la cintura che, secondo la tradizione, sarebbe appartenuta
ii-507: e non il sacro cingolo, che v'è / tra le mura cui
reclinando il capo; / ma il metallo che bruno di ser lapo / fece di
. segneri, iii-3-39: fra tanto, che noi profaniamo la chiesa con mille cinguettamenti
. di cinguettare), agg. che cinguetta; risonante di cinguettìi. -per
di cinguettìi. -per estens.: che chiacchiera a bassa voce, con insistenza;
in loro linguaggio, / ch'è ciò che ci vuole. negri, 2-708:
e, cinguettando, facevano una gazzarra che quasi assordava. -per simil.
(116): farinosi a credere che da purità d'animo proceda il non
niuna donna onesta sia se non colei che colla fante o colla lavandaia o colla
lavandaia o colla sua fomaia favella: il che se la natura avesse voluto, come
e veggo non t'è a odio, che chi non à che dirmi, chi
è a odio, che chi non à che dirmi, chi altrimenti è povero di
i quali favellano, non per aver che favellare, ma per non aver che fare
aver che favellare, ma per non aver che fare. caro, 12-i-86: riebbesi
ascoso. marino, vii-209: or che, cessate le fatiche della quaresima,
ecco una cicaletta stridula e roca, che con suoi audaci e strepitosi garriti succede
, xxiv-993: i sofisti moderni, che sono filosofastri campanuti, altro non han che
che sono filosofastri campanuti, altro non han che rimbombo; son cembali della gioventù,
blaterones e dall'italo « cianciatori », che cinguettano e ciaramellano, riarmando ed imbrogliando
2-62: non sapete voi anzi, che queste accademie e queste arcadie sono perniciose
non sanno per lo più far altro che adularsi reciprocamente, e quindi cinguettare d'
, e ch'altro ornai sa roma / che cinguettar? dei tu temerne? foscolo
temerne? foscolo, iv-342: scommetto che la mia vista non preveduta l'ha
sull'uscio di casa con tutto l'interesse che avevamo a non farci osservare. verga
, quasi fosse la sua festa, adesso che ci erano tanti militari, colla borsa
reco, non voglia sempre essere quegli che cinguetti. grazzini, 4- 125
di lei era / porzia, per quel che ne la cinguettava, / ché era
/ sogna un nuvolo di bimbi, / che cinguetta. 4. tr. dire
a'suoi stornelli. guarirti, 359: che domine cinguetta egli? mi dice villania
, 2-130: fu gran fortuna, che uno di coloro intendesse e cinguettasse la
173: io non so quello che io mi cinguetti, ma l'amore
le glorie del sig. maggi è quello che mi fa parlare. nomi, 1-81
cinguettò poscia una gran prefazione, / che parve fra cipolla da certaldo. alfieri,
con il ministro di napoli in danimarca, che si trovava essere pisano. fu.
cinguettare ': non vi è esempio che ne dia facoltà di usar questo verbo in
: deiforme sei, / ma cinguettiere, che con vani accenti / atterrirmi ti
ponente verso una bella corrente di acqua che serpeggiava nella pianura qua e là,
fitto, assordante cinguettio disturbavano gli amici che si trattenevano lì a parlare, al solito
, ogni giorno, più per abitudine che per fame. il suo cinguettìo era fievole
era fievole e stentato. chi sa che non avesse l'affanno. 2
più trita / la folla urtar che dietro al piacer corre / e a l'
filicaia,... io non so che possa l'italia vantare ne'versi
l'italia vantare ne'versi suoi, altro che (tranne poche eccezioni) una
cinguettóso, agg. letter. che chiacchiera volentieri, che passa il
letter. che chiacchiera volentieri, che passa il tempo in chiacchiere,
passa il tempo in chiacchiere, che si abbandona con petulanza alle chiacchiere.
. veter. parte della veterinaria che studia e cerca le malattie tipiche dei cani
cinismo. carducci, i-ixii: raccontano che ad un avversario di destra il quale
iv secolo d. c.), che sosteneva la necessità di vivere secondo natura
in suo'fatti, / assai più che non vuol vergogna, aperto. varchi,
un talento; antigono gli rispose, che un cinico (facendo i cinici professione
: se questo terreno, in vece che manda fuori mille torvi gigantoni, producesse
grazia de le stelle non ave altro, che voi che gli venga a levar il
stelle non ave altro, che voi che gli venga a levar il sole, se
o reflesso raggio dentro quella buca, che sapete. campanella, i-112: l'
aretino con sua setta trista, / che bevetter di cinici in cantina, / di
1-56: fe incettarti il bariglione / che '1 cinico di casa in vece adopra.
la singolarità di gian giacomo rousseau, che parve singolarissimo ai nostri avi, con
dei primi filosofi cinici, soggiungeva, che oggi chiunque vivesse tanto diversamente da noi
moralisti e degli utilitari, sorti dalla distinzione che fu posta esplicitamente nei tempi moderni tra
sostegno. 2. agg. che si riferisce ai cinici; proprio dei
e sociale. -al fignr.: che nega rigidamente ogni piacere, ogni bene
piacere, ogni bene della vita; che impone un'esistenza aspra e difficile;
impone un'esistenza aspra e difficile; che esercita una critica radicale delle istituzioni e
1-222: ma il peggio è ben questo che fra tante sette c'han trattato de'
quella vanità sono da credere immuni coloro che ne'tempi più prossimi a noi rinnovarono
, le cose più gravi non costituendo che delle altrettante più o meno perdite di
cinica, / né di me vo'che parli istoria o cronica. 3
avari di certe parole e di certi gesti che voi altri richiedete e che la moltitudine
certi gesti che voi altri richiedete e che la moltitudine vi concede. monti,
fama, / péra lo stolto cinico / che frenesia ti chiama! pellico, ii-55
sentimenti; io celiava con tutti quelli che entravano nella mia stanza; io mi
orazione a carlo quinto con lo stesso animo che scrive il capitolo sul forno: salvo
scrive il capitolo sul forno: salvo che qui è nella sua natura e ti
semimorta si erge in alto qualche fronte che sembra illuminarsi d'una luce sovrumana:
confuse parole; ma non può impedire che non gli tremoli in cuore o speranza
là. / 10 sono un cinico che ha fede in quel che fa. comisso
sono un cinico che ha fede in quel che fa. comisso, 7-226: non
un benessere stabile ed è per questo che tutti, non credendo alla possibilità di un
. egli sa, crede di sapere? che chi ha fornicato, fornicherà. il
pessimista. 4. agg. che nasce da un animo cinico, da un
etti, 1-47: un po'di confusioncella che in tal caso le apparisse in viso
culto del sapere, eziandio profano, che offenda il decoro clericale; anzi lo
questo secolo / vano e banchiere / che più dell'essere / conta 11 parere
11 parere, / quel gusto cinico / che avea ciascuno / di farsi povero /
negazione nella sua forma cinica e licenziosa, che aveva a base la glorificazione della carne
di cinica arroganza, livido come quelli che si vedono fra nube e nube in
, con una punta di cinico, che non tanto si perdevano a correggere ridendo
ideali più lucidi e rotondi per vedere che vento n'uscisse. 6.
imbriani, 1-158: fortunati i cani, che, liberi da ogni umano rispetto,
. cynìcus, dal gr. xuvixóc 'che professa la filosofìa de'cinici ',
'canino, simile al cane, che imita il cane * (da xùoov xuvó
cane '), per il dispregio che i cinici ostentavano per le convenienze umane
/ venire il vide lento, / fe'che orribili piaghe egli sofferse. / cìnifì
, le barbe e tutti i peli che la natura ha posto per adomezza del corpo
d'una ruggine coperti, non altrimenti che a'tempi è la terra coperta di brina
sospinsi in quel punto, / fin che non fosse ben caldo. d'annunzio,
tutta la cofana, piena di cinice accesa che scoppiettava, e la gettò proprio sulle
è un filo o cordoncino irsuto, che adoprasi in lavori di ricamo e d'altri
alla larva pelosa di alcune farfalle. pare che gli italiani fossero condotti dalla stessa analogia
, nastrino di seta vellutato ') che è il lat. canicola * cagnetta applicato
nogenetica, ossia con uova che non vengono fecondate.
, dal nome del genere cynips, che è dal lat. tardo cyniphes, dal
'cinismo'. fu detto di quei filosofi che seguirono antistene e riponevano il bene e
pellico, ii-56: ed avea potuto credere che l'infame riso del cinismo convenisse alla
, i-785: a canto la novella che burla e sorride, quella die piange o
burla e sorride, quella die piange o che sanguina: dopo il cinismo, la
poca scrupolosità; quasi a un cinismo che gli pareva spaventevole, e che egli
cinismo che gli pareva spaventevole, e che egli non osava discutere. c. e
gadda, 5-105: il mortificante cinismo che ci abbandona alla solitudine del cuore e
alvaro, 7-152: mi sembra ora che un certo cinismo nella vita e nel
età ormai discreta ballare una certa danza che spingarolo i lombardi domandano, nel qual
cinnamico: acido aromatico non saturo, che si trova nello storace, nel balsamo
. amide dell'acido cinnamico, che si presenta in cristalli aghiformi,
(cinamìfero), agg. ant. che pro duce cinnamomo.
ricettario fiorentino, 26: credettero che il cinamomo nascesse nella regione trogloditica
fassi: / cimiamo è tutto ciò che qui è messo: / guarda il
plinio], i-1176: il cinnamomo, che è il medesimo che il cimiamo,
il cinnamomo, che è il medesimo che il cimiamo, nasce in quella parte dell'
scorza aromatica; vi appartengono gli alberi che forniscono la canfora, la cannella,
plinio], 12-19: erodoto narra che el cinnamomo e la cassia si trovano ne'
errore, quando la fusse pur di quella che è ottima, perché galeno nel medesimo
perché galeno nel medesimo luogo dice apertamente che molte volte la casia si trasforma in
la casia si trasforma in cinnamomo, e che già egli ha veduti i rami di
. sassetti, 393: mi certificai che il cinnamomo degli antichi non era altro
il cinnamomo degli antichi non era altro che il gambo della cannella spiccato dal suo
nascono; il migliore degli altri è quello che dicono mosilico... per lo
50: chi crederebbe... che il pepe, che è riputato spezie
crederebbe... che il pepe, che è riputato spezie calda, non faccia
d'arabia i rami accesi, / che già gl'impingua l'odorato unguento. /
benzene e di uno di piridazina, che si presenta come una sostanza di
favoloso con la testa di cane, che adoravano gli antichi egiziani.
s. agostino volgar., 1-6-143: che dirò delli cinocefali, li cui canini
capi e il latrare li mostra più bestie che uomini? p. f. giambullari
e di verbena con duoi cinocefali, che mettevano in mezzo il nome melpomene.
campidoglio. 2. zool. nome che si dà complessivamente ad alcune grosse scimmie
. fazio, v-18-58: cinocefali piacemi che segni / nel numer de le scimie
baldelli, 2-1-146: quelli [animali] che si chiamano cinocefali, e di statura
cinocrambe, sm. bot. nome che gli antichi davano, al thelygonutn cynocrambe
? 'cane * e xtóvoc * che uccide '. cinòdromo, sm.
amore '. cinòfilo, sm. che ama i cani; allevatore, conoscitore
temo '. cinòfobo, sm. che è affetto da cinofobia. cinògale,
volgar nostro * lingua di cane ', che io ho più volte ricolta in roma
, è veramente assai differente da quella che è in uso per la maggior parte
: la cinoglossa delle spezierie, ancor che ella non sia quella di dioscoride,
piante... così chiamate dalle foglie che fino ad un certo punto rassomigliano ad
il nome alle pillole di cinoglossa, che per altro sarebbero quasi nulle senza l'oppio
altro sarebbero quasi nulle senza l'oppio che ne forma il componente più energico.
isolato dalle radici del cynoglossum officinale, che si presenta come una sostanza solida,
cinologìa, sf. ramo della veterinaria, che si occupa dello studio dei cani.
sm. (plur. -gi). che si occupa di cinologia. cinòmio
zool. gruppo di scimmie catarrine, che si distinguono per avere gli arti posteriori
dal nome del genere cynomorium, che è del lat. class, cynomorion,
scarlatto '(cynomorium occidentale), che consiste in una massa carnosa coperta di
o propriamente ad una clavaria assai più che ad una pianta fanerogama, donde il nome
carnoso formato dal calice e dal ricettacolo che si abbassa in una cavità ristretta superiormente
avviluppati da una polpa dolciastra, e che sono altrettanti acheni muniti di una buccia
uomo. è differente dal cappero, che i medici chiamarono cinosbato. = voce
, sf. astron. ant. nome che gli antichi greci davano all'orsa minore
4-82: la terribil guerra / fuggir, che gli offre il periglioso calle / d'
i-247: da cui vibri scintille, / che a questa navicella sian cinosura e stella
ant. proprio dell'orsa minore, che si riferisce all'orsa minore. salvini
già psiche avea / la strega, che da lui fuggiasi ratta; / quand'ei
quell'ebreo convertito,... che fece lavori di niello e di cesello incomparabili
. cinquangolare, agg. ant. che ha cinque angoli. s
s. maffei, 5-4-183: quegli però che mutò sistema,... colui
... colui veramente si fu, che inventò il bastion triangolare o cinquangolare.
. cinquàngolo, agg. ant. che ha cinque angoli. s
: tiberio schernisce la cinquannag- gine, che gallo voleva de'magistrati. = comp
invar. cinque volte dieci; numero che contiene cinque decine esatte.
fia raccesa / la faccia della donna che qui regge, / che tu saprai
faccia della donna che qui regge, / che tu saprai quanto quell'arte pesa.
: per una nave di pepe, che viene in alessandria per venire in cristianità
dee., 4-2 (406): che s'egli non volesse che a'cognati
406): che s'egli non volesse che a'cognati di lei il desse,
ducati. savonarola, iii-1-181: fomiti che furono e'dì della pentecoste, che
che furono e'dì della pentecoste, che sono cinquanta venne lo spirito santo alli
sette settimane: vuole significare questo, che tu ti lavi de'sette peccati mortali,
: ella non incomincia ad esser buona che da'cinquanta fino a'duecento anni.
della posta [del lotto], che era stato fino allora fissato a centesimi
d'anni cinquantasei, dopo ventun dì che fu eletto al pontificato. soldati,
1-2: la tina mia è più bella che sette nencie, e più vaga che
che sette nencie, e più vaga che cinquanta beche. giusti, i-543:
. d. bartoli, 4-1-27: che ancor questo è colà privilegio de'signori
cinquanta e 'l sessanta per lo cento che loro imprestarono. 6. sm.
sue cinque giornate [di milano] che noi celebriamo nel cinquantenario dell'unità!
è più pace. qualche giorno fa figurati che mi comunicano di avermi chiamato a far
agg. raro. di cinquant'anni, che è durato cinquant'anni. =
, agg. di un cinquantennio, che ha la durata di cinquant'anni.
agg. e sm. e f. che ha cinquant'anni di età.
ordin. numerale ordinale di cinquanta, che in una serie ha il numero cinquanta (
16-i-173: fra guittone, nella lettera che nel mio antichissimo codice è la cinquantesima,
i mali di questo nobilissimo signore, che si trova nel cinquantottesimo anno dell'età
il marchese stanislao, ch'era quel rodomonte che ognun sa. 4. sm
. somma di cinquanta unità (o che si approssima a cinquanta). varchi
24-12: non soleva essere mai dì, che non me ne venisse una cinquantina [
dell'attesa si mise ad osservare quello che avveniva intorno alla casa colonica, che distava
quello che avveniva intorno alla casa colonica, che distava una cinquantina di metri dalla strada
cinquanta capi famiglia per ogni quartiere, che nell'epoca medievale era stata istituita dal
atti dei comizii debe cinquantine. sapete voi che cosa erano le cinquantine? si raccogbevano
cinquantino, agg. e sm. che si riferisce al numero cinquanta.
frumentone, certe specie di fagioli) che si seminano molto tardi e dovrebbero maturare
numer. cardin. invar. il numero che segue immediatamente il quattro e precede il
di trenta e cinque meno terza, che demmo loro tredici dì anzi calende luglio.
., 88-7: un'altra legge dice che morto il tiranno dovessero essere uccisi cinque
volte taglia / più e megbo una che le cinque spade. marco polo volgar.
168 (240): sono sì forti che porta l'uno di peso per quattro
chi l'ha fatto, e colui che lo fé. a. f. doni
[tubercoletti] presentemente non si scorge altro che una semplice escoriazione. milizia, vii-176
dopo mezzanotte. giusti, i-446: che ci si fà? vogliono i figliuoli
, la cifra (o la lettera) che rappresenta il cinque. 3.
il detto viene dalla malizia di coloro che neb'impostare le partite a * ubri
cioè vengono a rubare, ogni volta che fanno questo, uno scudo. =
: per b gran savi si confessa / che la fenice more e poi rinasce,
-i). del secolo xvi, che visse nel secolo xvi (con particolare
de sanctis, ii-1-43: egli ci spiegò che la base della scuola era la buona
l'affettazione cinquecentistica dei piccoli eleganti, che dilavano ancora in ima brodaglia di parolucce
numer. cardin. invar. numero che comprende cinque centinaia (e viene usato
io vidi fare in cipro ima caldaia che v'erano dentro cinquecento uomini e lavorarla
, 16-vii-42: dormo in un letto, che vai cinquecento doble. 2
con diecimila lire, rimanendole altre diecimila che potrà consumare in altro modo non soggetto
la cifra (o la lettera) che rappresenta il numero cinquecento (e,
anciderà la fuia / con quel gigante che con lei delinque. ottimo, ii-584:
x, per cinque v; sicché dicono che in questo tempo verrà un duca messaggiere
tempo verrà un duca messaggiere da dio, che tutto il mondo riducerà a dio.
mondo riducerà a dio. e vogliono credere che fia circa la fine del mondo.
, i-436: sarebbe arrivato il tempo che gli spagnoli potrebbero rifarci dei danni del
non avendo de'moderni quella profonda notizia che de'trecentisti e cinquecentisti. il mondo
veneziano. ma s'ha l'impressione che d'esso ci sia solo la facciata.
numer. card. invar. numero che contiene cinquecento volte mille, o
contiene cinquecento volte mille, o che è formato da cinquecento migliaia. cinquecentomillèsimo
, ii-480: il cinquefoglio non è persona che noi conosca... i greci
numer. card. invar. numero che contiene cinque volte mille, che è
numero che contiene cinque volte mille, che è formato da cinque migliaia.
forteguerri, 8-71: ordina poscia, che astolfo conduca / cinquemila cavalli.
ttfcveupov. cinquennale, agg. che avviene, che si ripete ogni cinque
cinquennale, agg. che avviene, che si ripete ogni cinque anni.
ecc. cinquènne, agg. che ha cinque anni d'età,
ha cinque anni d'età, che dura o è durato cinque anni.
cinquennio. vico, 82: studiato che egli ebbe le une ed altre institu-
civile come canonica, nulla curando quelle che si dicon « materie » da insegnarsi
s. maffei, 5-1-127: avanti che spirasse il cinquennio del comando di cesare,
potessi così levarmi sette cinquine degli anni che mi sfracassano la schiena de la vita
bartoli, 2-93: infra lo spazio, che è fra il secondo e questo terzo
. 2. milit. paga che si dava ai soldati e graduati di
segnati sulla medesima linea della cartella, che il detentore di questa ricopre a mano
di questa ricopre a mano a mano che i numeri corrispondenti vengono estratti. forteguerri
e pagherò felici / d'ambi parecchi che quell'orcio piove; / ma pochi terni
argento del valore di cinque tornesi, che aveva corso nel reame di napoli durante
. gli ingannati, xxv-1-329: -vorrò che tu vegga s'ella si terrà ben
una fortezza. -anche: semplice muro che circonda una proprietà privata, un parco
il popul suo via più sicuro / che se, per opra di vulcan,
, scoprì la chioma folta del fico che sopravanzava il muro del cortile. [
: scerse la chioma folta del fico che sopravanzava sulla cinta del cortile], pellico
sassi tondi, dai gusci di chiocciolette che avevo raccattato fuori della cinta. sbarbaro
empiricamente, sono licheni tutte le macchie che si notano su pietre e tronchi e che
che si notano su pietre e tronchi e che si fanno più frequenti più ci si
3. per simil. tutto ciò che circonda, recinge qualcosa. ungaretti
/ al fruscio / delle onde / che finiscono / di avvoltolarsi / alla cinta di
. maestro alberto, 82: poi che la stella dietro s'ha sospinta /
vari colori, siccome è quello arco che fa il sole, e delia fa
andrea da barberino, iii-184: mentre che costoro avevano fatto di loro una cinta
calze e la cinta de la spada che a lato portava, e di quelle fece
. aretino, 8-56: si dicea, che portava fino a una cinta di ferro
e figure alludenti al carattere particolare, che ciascun rappresenta. monti, 10-94
vario lavorio la cinta, / di che il buon veglio si fasciava il fianco.
allacciare intorno alla vita, contenente dispositivi che permettono a chi la indossa di mantenersi
manzini, 15-18: senz'altra difesa che non fosse quella cinta aerea d'amore
si dà ancora questo nome alla parte che forma il mezzo del balaustro della voluta
. rare, piccole anguille giallognole che è difficile vedere sotto la superficie
sotto la superficie grassa del sapone che intorbida l'acqua. per prenderne
delle mani e infine, prima che l'acqua rifiltrasse dentro, mettersi a
zona archeologica], per impedire che la bella strada automobilistica sia usata
calvino, 1-92: sul muro che cintava il campo c'era un manifesto.
malattia del frumento, caratterizzata dal fatto che le cariossidi presentano la superficie di frattura
si pose a canto a un signore, che aveva al cappello un nobil cintiglio di
. menzini, 5- 163: certo che la nastriera e l'aurea sciarpa, /
cintino, sm. letter. sottana che copre dalla cintola in giù.
.]: 'cintino', veste corta che si porta di sotto, e cuopre dalla
queste forze e di questi amici, accadde che messer matteo visconti fu assaltato dai guelfi
: nessuna cosa è più perniziosa agli stati che essere cinti di moltitudine di malcontenti e
. filicaia, 2-1-10: mira, che frale schermo / son per lei l'alte
. muratori, 1-33: accursio stimò che col nome di vivaio s'intendesse un
orrida vista! foscolo, 1-69: a che sì cinto di guerrier t'appressi /
2. avviluppato, fasciato, incoronato; che reca appeso al fianco, armato (
, cinta e ornata a la guisa che a la sua giovanissima etade si convenia.
chioma avea di verde aloro, / che ancor dentro amoroso il cor gli morde,
numerosi e venerabili candidati e baccalaurei, che, cinte le tempie d'alloro (
v-120: era cinto d'un politissimo grembiule che gli cascava oltre il ginocchio; il
. -cinto nel mezzo: che reca una cintura stretta intorno alla vita
e lodati esercizii... allora che pensieri sariano e tuoi? 4
, / dissi: « maestro, che è quel ch'i'odo? *.
lorenzo de'medici, 197: colui che par di tanti pensier cinto /
i loro destrieri e buoni cavalli, che n'erano bene fomiti, e con
di una sua gonnella di rascia, che portava cinta. d. bartoli, 40-i-511
6. sm. ant. religioso che reca intorno ai fianchi un cordone:
sé, né in me quel capestro / che solea fare i suoi cinti più macri
vesta fa due mali: l'imo che il vestire pare meno ampio e meno onorevole
meno onorevole, l'altro si vede che il cinto lima il panno, e bene
monili far pompa e de'cinti, / che alle donne diserte de'vinti / il
: 'cinto di castità'. barbaro istrumento che nell'evo medio era ritenuto come malleveria
]: 'cinto erniario ', fasciatura che serve a contenere pernia. la voce
, di verginità: cintura di lana che le fanciulle greche portavano il giorno delle
/ o sera, e pel cinto che ti cinge come il salce / il
cinge come il salce / il fien che odora! panzini, iii-200: col semplice
: col semplice cinto delle grazie, che cosa mai non potranno su le anime maschili
2. cinto di venere: cintura istoriata che portavano le spose greche e romane il
chermisi, ed a traverso quel cinto che domandavano il cesto, divisato de più
e dipintivi suso amoretti e donne, che rappresentassero le fraudi, le lusinghe, le
. tasso, n-ii-360: omero finge che giunone, togliendo il cinto di venere
marino, n-186: a me stessa, che più? rapi dal fianco / il
223: veramente io mi credo che il poeta tutto ciò che nel cesto
io mi credo che il poeta tutto ciò che nel cesto, ovvero amoroso cinto di
, madama, voi sareste la venere che presterebbe il cinto a quella austera minerva
mostrerebbe alle genti non meno leggiadra, che dotta. guerrazzi, i-172: allo
allo aspetto di tanta giocondità avresti giurato che venere ci avesse portato non già il
cinto fruttifero: sottile lamina di zinco che viene legata al tronco o sui rami degli
ivi entro insino al cinto / tal che per vinto / io caddi in terra smorto
è di muri inestricabil cinto, / che mille torce in sé confusi giri
dante, purg., 29-78: sì che lì sopra rimanea distinto i di sette
de l'aria, l'arco celeste, che ha tanti colori, e le corone
insieme zona, / quant'è dal punto che 'l cenìt i 'nlibra, / infin
'l cenìt i 'nlibra, / infin che l'uno e l'altro da quel cinto
caterina de'ricci, 199: so che la mia cintola, sendo di cuoio e
. pirandello, 5-322: avevo sentito dire che non difettavano alberi -solidi -nel giardino attorno
, inf., 10-33: 'volgiti: che fai? / vedi là farinata che
che fai? / vedi là farinata che s'è dritto: / dalla cintola in
giù sino al collo del piede, che mostrano sempre nudo, con una pianelletta bassa
, 1-270: lo stesso è delle comparse che non si vorrebbon mai far andare colà
fanciulla, di una di quelle tante miserabili che vivono felici in quell'ambiente mefitico i
., v-792: aperta cosa è, che la femina ha la rocca a cintola
le dita le ave marie della corona che teneva a cintola. tommaseo, i-463:
fuori di tra i cenci un sacchetto sudicio che le pendeva dalla cintola, nascosto sotto
alla cintola, parlava a una ragazza che teneva in braccio un bimbetto.
savonarola, 7-i-120: ma voi non vedete che viene la morte? io la veggo
ha anche la commodità a cintola ogn'ora che il bisogno viene. -figur
era cara, e la vita mia, che a cintola / tuttavia le tenessi,
, 2-10 (251): s'imaginano che le donne a casa rimase si tengano
a cintola ti starai: egli conviene che entri in campo ancor tu. varchi,
8-2-159: dovea credere... che gli altri, i quali erano intorno con
algarotti, 1-240: troppo ha dell'inverosimile che un uomo in collera se ne stia
ad aspettare con le mani a cintola che sia finito il ritornello dell'aria per dare
dell'aria per dare sfogo alla passione che bolle dentro il cuor suo. g.
, 1 464: coloro che per infingardaggine e per ozio si stanno
per disfarsi del peone come di cavallo che abbia il tiro secco. nievo, 673
nievo, 673: tu credi forse che sia come nelle nostre fattorie del friuli,
friuli, dov'è comune la storia che il fattore si fa ricco a spalle del
, i- 408: biancofiore, che una cintoletta di fiorio aveva, la
, quella tenendo in mano, altro che baciarla non faceva. = deriv.
, 112: non potendo sopportar il dolore che le dava quella legatura...
e vennero a sciòrsi, non so in che modo; tal che, partendosi
so in che modo; tal che, partendosi ella poi da predica, un
', in qualche luogo le cigne che mettonsi al bambino per reggerlo ne'primi passi
io non ho il cintolino rosso più che gli altri. g. m. cecchi
debbo stare al bene e al male che ci piove di sopra. -i
2-352: la giovane, come colei che gli stringevono i cintolini, si deliberò
deliberò di menare ad effetto un pensiero che l'era venuto nella fantasia.
e i danari, né ne perdé altro che un paio di cintolini, de'quali
cintolini, de'quali non sapevano i masnadieri che fatto se n'avessero. lorenzo de'
, 353: quelle [pietre bazar] che sono con tutti questi cintolini, dicono
sono con tutti questi cintolini, dicono che sono maravigliose contro al veleno, ché
non gonne contigiate, non cintura / che fosse a veder più che la persona.
non cintura / che fosse a veder più che la persona. g. villani
, cintura inorata d'argento, / che stanno sotto la leggiadra pelle.
, anella e ogn'altra cara gioia che io ho. antonio da ferrara, ix-136
ricorda, cara mia valise, / che già de molti vai t'ho fatto
michelangelo, 7-8: la schietta cintura che s'annoda, / mi par dir seco
e altre cose assai, e molto più che nella scritta si conteneva. cellini,
una cintura di tre dita larga, che alle spose novelle s'usava di fare,
traverso / gli serpe un arco, che d'avorio e d'oro / tutto è
/... pregno / di parti che quadrella aureo carcasso. d. bartoli,
saperle iettare / parole d'addolorare, che passan le corate. masuccio, 66
aprirono gli occhi loro, e conobbero che erano nudi, e cucirono insieme de le
: dispositivo composto da una cinghia, che serve a fissare al seggiolino l'aviatore
, a cui è fissata una corda che, dopo essere fatta passare intorno al
superiore dei calzoni o della gonna, che cinge la vita. burchiello, 219
cintura a stento / con la grazia che porta sul groppone, / verrebbe bacco