. varchi, 22-33: aggiugni, che questo breve chiuso, che s'abita
: aggiugni, che questo breve chiuso, che s'abita, è abitato da più
entrare le ultime cose; la carrozza che aspettava alla porta, la chiusura della
attuata mediante una certa quantità d'acqua che rimane in una parte della conduttura stessa
carducci, i-381: si può tenere che [il movimento fecondo] venisse mancando
: aquilino poi sapeva di altre cause che turbavano donna barberina: certe voci sinistre
fissato dal cliente. 3. ciò che serve a ostruire un'apertura, un
, 9-140: mi disse ancora, che in un paese molto strano e lontano di
e córrevi sì basso il sole, che si potrebbe di leggiero, se non cocesse
mano toccare, si trova una erba, che in qualunque fiume o lago gittata fusse
uomo curioso dinanzi a una chiusura ermetica che lo tenti. alvaro, 9-185: gli
le porte dei pagliai. da secoli che si vestono, non hanno inventato nulla
, non hanno inventato nulla di meglio che un disco d'osso che fa leva
nulla di meglio che un disco d'osso che fa leva su un'incisione della stoffa
ciascuno dei due lembi del tessuto, che si chiudono mediante lo scorrimento di un
chiudono mediante lo scorrimento di un cursore che provoca l'innesto mutuo dei dentini.
chiusura scorrevole, d'invenzione americana, che ha sostituito bottoni e ganci in molte
faccia tua. boccaccio, 20-154: che qual fosse, che dentro alla chiusura
boccaccio, 20-154: che qual fosse, che dentro alla chiusura / di fiesole tornasse
della coltura de'gelsi, dell'utile che si ritrarrebbe piantandone a mo'di siepi,
a mo'di siepi, de'vantaggi che le comunità religiose, e specialmente i
. -chiusura del fondo: recinzione che il proprietario, l'enfiteuta, il
bartoli, 42-ii-95: chi non sa quel che si è giunto a sapere da pochi
o chiusure, o sostegni, o valvole che vogliam dirle...: non
delle più ingegnose macchine sé moventi, che iddio e la natura sua manuale abbiano
molte messi. iacopone, 25-78: che me veia iacere colui ch'è ada-
, 22-9: e non sai tu che 'l cielo è tutto santo, / e
è tutto santo, / e ciò che ci si fa vien da buon zelo?
12-114: lasceremo di questa materia, che non è ora di necessità al nostro
32-39: il popol di firenze, poi che giano / ci fu cacciato, non
(57): io giudicherei ottimamente fatto che noi... onestamente a'nostri
: -che fu della nostra giovane, che iersera ci capitò, che io veduta non
nostra giovane, che iersera ci capitò, che io veduta non la ci ho poi
io veduta non la ci ho poi che noi ci levammo? idem, iii-3-54:
abitare, / queste montagne, ben che sieno oscure / come tu vedi,
bembo, 2-99: è oltre acciò, che si vede la ci, in vece
vocale nella e, a quella guisa medesima che del vi, vegnente dal voi.
monte ruosi, de la quale non ho che dirvi, se non che ci avemo
non ho che dirvi, se non che ci avemo fatto acquisto de la bestia che
che ci avemo fatto acquisto de la bestia che vi si invia; s'è presa
s'è presa di buia notte, che seguitava a la coda la nostra carovana
, 106: agevolmente / mirtillo crederà che non per lui, / ma per diporto
622: purché io ci avessi con che vivere, non lo farei. foscolo,
pare alla plebe impossibile. -la plebe, che, somma fatta, in capo all'
dei signori, o così di rado, che non se ne rammenta. collodi,
numero dei forestieri era così stragrande, che ci si trovavano di tutti i paesi
pronta. un bel casale bianco e grande che anche i signori di fuori lo venivano
e ci se ne esce soltanto, oltre che dalla parte del cimitero...,
suon delle parole ma- ladette, / che non credetti ritornarci mai. intelligenza,
la corona per bellezza, / poi che di sue virtù non ci ha contezza.
disposta a seguire ima bandiera, pur che ci sia uno che la pigli.
ima bandiera, pur che ci sia uno che la pigli. bembo, 2-12:
ciciliani poco altro testimonio ci ha, che a noi rimorso sia, senone il grido
il grido; ché poeti antichi, che che se ne sia la cagione, essi
grido; ché poeti antichi, che che se ne sia la cagione, essi non
cose sciocche e di niun prezzo, che oggimai poco si leggono. aretino, ii-194
con niun milite; la causa è che per uno che mostri avanzo del soldo,
milite; la causa è che per uno che mostri avanzo del soldo, ce ne
del soldo, ce ne son mille che se ne ritornano in campo con una
... comune madre a tutti coloro che ci nascono. galileo, 369:
... talmente ostinati e caparbii, che lo sproposito, evidente quanto la luce
ateniese senza esercito e questa di francia, che pur n'aveva di potenti, ci
perpetua, mescendo. « lei sa che questo le rimette sempre lo stomaco ».
quand'è il castigo di dio, che ci si fa? a chi tocca tocca
vaghe, ma ce ne ha di quelle che si possono chiamare scoperte. pascoli,
un altro scrivo scrivo; / del vin che costa un occhio, e ce n'
c'è terra, / non c'è che anima, / non c'è che
che anima, / non c'è che lotta tra il bene ed il male,
, 4-39: non c'è più nessuno che accoltella / il mostro a cnosso,
sporco d'oriente / non c'è nulla che assomigli / alla grecia di prima della
. sono tutte ambiziose. ce n'è che vogliono l'amico del cuore. ce
una donna ubriaca? ce n'è che cambiano amico soltanto per picca. sui
, / tanta è la sconoscenza, che vèr de me voi mustrare. g.
, 7-29: e chi disse, che 'l papa l'assentì; ma non ci
: padre mio, 10 non vorrei che voi guardaste perché io sia in casa
vostra corte... hacci fatto cosa che mai non ce la direi. trattato
ragion, pena portare / di ciò che indi nasce. pulci, 2-36: di
96: pure si truova molti principi che ci peccono. firenzuola, 472: -tu
1-16 (52): io, che mi trovavo infiammato, messi mano a
, messi mano a un piccol coltello che io avevo, dicendo così: « chi
, perché il medico non ci arà che fare ». lorenzino, 89:
tu hai un bel dir, tu, che non ci hai passione nissuna! guarini
ciò faresti? -agevolmente, / pur che tu ti disponga e ci consenta. galileo
quando altro non fusse, da quelle ragioni che la pietà, la religione, il
sono, e non solo non mi pareva che ci fussero precipizii, ma di più
. goldoni, iii-9: a me basta che non mi burlino; del resto poi
non mi burlino; del resto poi, che sospettino quanto vogliono, non ci penso
non ci ho mai tributato la corte che ambiscono anche da'più sciocchi. manzoni
casata né in quanto alla ragazza, che è una buona figliola; ma è
e soldi vi per attaviano becchi, che i ci dava per uquiccione godini. francesco
fu lo sprendor ch'ella sparse, / che maraviglia sì grande ci diede, /
, 22-32: con lei foss'io da che si parte il sole, /
/ e non ci vedess'altri che le stelle, / sol una notte,
ci è di tanta necessità, che se l'anima il considerasse quanto
ella eleggerebbe innanzi la morte, che amare o cercare quella cosa che le toglie
morte, che amare o cercare quella cosa che le toglie questo dolce e dritto
noi non ci possiamo opporre a quello a che c'inclina la natura. guicciardini
perocché chi vuol smu rarmi che nel nudo osso d'un teschio non manchi
non manchi qualche continuazione cartilaginosa, che in quella cavernetta dove si uniscono
spira? ma di ciò sia che vuole; sol che ci accordiamo a sentire
ciò sia che vuole; sol che ci accordiamo a sentire e a dire
... a star qui alla rugiada che ci cade in capo e all'
: e a questo vostro fratre, che a voi con istupore vo'comparando, tanto
il governo spirituale un sacerdote; i fedeli che fanno parte della comunità; il territorio
, 38 (662): si figuri che, solamente nella mia cura, cinquanta
i-9: crederei poter fare altra figura / che il sagrestano e il servo della cura
trassi alla cura. colà fanticella m'occorse che sfaccendava; la quale, due volte
conv., iv -canzone, 58: che [le divizie] sieno vili appare
sieno vili appare ed imperfette, / che, quantunque collette, / non posson
nessun pensier, nessuna cura, / poi che 'l suo amante ha seco, la
perché queste cure egre e moleste / che quasi venti in mare irato e rio
. della casa, 642: cura, che di timor ti nutrì e cresci,
amor turbi e contristi; / poi che 'n brev'ora entr'al mio dolce hai
; / ma, in quest'onda che tanto il cor m'alletta / sommergendo
avversi numi e le secrete / cure che al viver tuo furon tempesta. leopardi
. carducci, 688: pan l'eterno che su ferme alture / a quell'ora
po'di tranquillità, sempre con la paura che qualcuno indovinasse la cura insopportabile che aveva
paura che qualcuno indovinasse la cura insopportabile che aveva dentro. de roberto, 64
: lo so; voi adesso mi rispondete che non è possibile, quando una cura
, 337: la tua voce, che prima è una carezza, / è,
tasso, 15-14: la nave sua sembra che vole / tra legno e legno;
; e non ha tema o cura / che vi sia chi l'arresti o chi
pensieri d'amore; dolcezze o inquietudini che derivano dall'amore; passione dell'anima
vuol dir altro se non quella cosa che arde e consuma il core. poliziano,
ancor provate / le dolci acerbe cure che dà amore, / viveasi lieto in
liquor di secreto venen misto, / che muta in odio l'amorosa cura,
odio l'amorosa cura, / fa che la donna che rinaldo ha visto, /
cura, / fa che la donna che rinaldo ha visto, / nei sereni occhi
io non m'awolgo / tanto però, che farti mie non tratti, / se
del pomo, e de lo sprazzo / che si distende su per sua verdura.
tira / uno e altro disio, sì che tua cura / se stessa lega sì
tua cura / se stessa lega sì che fuor non spira. tasso, 7-io:
, alquanto udire di negocii, poi che m'hai svegliata questa cura nel petto
conto dell'amministrazione con restituire tutto quello che gli resta [al tutore o al
, 5-49: molte cure di panni lini che son situate vagamente sul rimaggio.
/ s'eo non ho siguranza / che d'altra donna non aggiate
così m'aiuti deo, / che già per altro a voi non pongo cura
cura, per lo grande amore che elli portava a patroclo. seneca volgar.
volgar., 2-28: colui che non fa cura del suo onore, ragionevolmente
tu se'affricante; / guarda che danno non abbi e paura, / ché
, non dava cura a lui che, ristrettosi in se stesso, pareva
di me. leopardi, 1014: colui che si uccide da se stesso non
crescerà in grande pianta. direste che il caso li porta: ma dio di
ha molta cura del suo corpo, crede che dipenda soltanto da lui non deformarsi.
intenzione. latini, 1-2891: poi che del peccato / mi son peniten- zato
sol veder lo vero / e non pensa che altri i pogna cura. boccaccio,
ad esso un altro messaggiero, / che gli raconta il fatto tutto intero.
e di bon ingegno e giudicio, che oggidì tra noi si ritrovano, fossero
quali ponessino cura di scrivere del modo che s'è detto in questa lingua cose degne
termini e delle figure, e capace che in essa si scrivesse così bene come
3-62: rispondeva il crudo rimorso, che quelli, non avendo avuto cura, né
all'ammalati. bettola, 46: ciò che la mano dell'uomo è venuta collocando
leopardi, 887: egli, non che si prendesse cura d'intrattenermi in alcun
del polverizzare prenda cura il polverizzatore, che non gli passi in bocca il veleno,
io son contenta; ma abbiate cura che non v'inganniate, pensando forse meritar
pensando forse meritar più con tesser clemente che con tesser giusta; perché perdonando troppo
guicciardini, 160: ebbe soprattutto cura che nessuno di quegli cittadini che erano stati sua
soprattutto cura che nessuno di quegli cittadini che erano stati sua fautori non si facessi
sua fautori non si facessi sì grande che lui avessi da temerne. c
suburbane con delle scarpe da masnadiero, che facevano 1067 — la disperazione
non prender tu per medico / uom che non sa far cura. g. villani
avea cura / rinaldo domandò: questo che importa? cellini, 1-61 (150
iii-505: e tornando a michelagnolo dico che, innanzi la morte un anno in circa
circa, avendosi adoperato il vasari segretamente che 'l duca cosimo de'medici operasse col
operasse col papa,... che, visto che michelagnolo era molto cascato
papa,... che, visto che michelagnolo era molto cascato, si tenesse
gli praticava in casa;... che finalmente giovò tal diligenza, che tutto
. che finalmente giovò tal diligenza, che tutto fu eseguito in fine. gli ingannati
non sarebbe morto *. ma uno che lo stava a sentire: « amico,
cria / la mente in voi, che 'l ciel non ha in sua cura.
piacere / delle vergini severe, / che racchiuse in sacro loco / han di vesta
/ non mai più belli apparvero / che quando io l'ebbi in cura. carducci
cura. carducci, in: o dee che avete la cittade in cura, /
« di veder l'alto lume / che 'l disio vostro solo ha in sua
vi salutano, e vi prie- gano che v'abbiate cura, e facciate coraggio.
andrea da barberino, ii-242: sappi che uno cavaliere turco t'hae palesato a
ala natura, / ch'audivi dir che teme / ogn'om ch'ai mondo vene
om ch'ai mondo vene, / che nasce primamente / al padre e al parente
o giocando o per altra causa, accade che una donna tanto della robba si leva
una donna tanto della robba si leva, che il piede e spesso un poco di
? tassoni, 1-58: quivi trovar che 'l prete de la cura / già confortando
par., 26-21: quella medesma voce che paura / tolta m'avea del sùbito
ad impetrar licenza, / ei, non che dissentir, del mio viaggio / pensier
ringrazio io quanto posso, della cura che tenete de l'onor mio.
: così minerva / volle, minerva, che si tolse in cura / gli anni
del mio appartamento è serrata bene, che sono uscito di lì. la buona
bencivenni [crusca]: quelle curiciattole che avvengono nelle persone della plebe.
qualcosa a qualcuno: curàbile, agg. che può essere curato, guadare l'incarico
vasari, ii-49: questi dal padre, che vedeva nel figliuolo vivace ingegno ed inclinazione
, fu dato in cura a cosimo che lo prese più che volentieri, e fra'
cura a cosimo che lo prese più che volentieri, e fra'molti discepoli ch'
a ciascun di questi preti cardinali, che erano ventotto, fu data in cura una
non sono certamente da tanto le accademie che possano far sorgere alcuno grandissimo ingegno,
tenere in vita e nutrire quelle facoltà che loro son date in cura, mantenere
di studiare, bene istituite e governate che sieno. parini, giorno, i-323
segneri, iv-121: asserisce tacito, che l'infermità di que'due, sanati da
trattamento certe speciali condizioni di abitazione, che non possono realizzarsi né nelle case private
lavano con naso stropicciato quelle sporchezze, che ne'luoghi publici e privati sono solite
fanno di quei vasi da immondizie, che i latini chiamano * scaphia '.
curale, agg. dial. ant. che viene dal cuore, sincero.
grave e perigliosa / del tutto infermità so che con vene, / ché parva parvo
costì col vostro curandaio ordinario, vedrete che dico vero. archivio datini [cartella
curandaio ch'elio curi il pue tosto che puote, pagatene la gabella e vedete
gabella e vedete se si potrà ritrare curato che sia in però l'arò a mandare
: * curandaio ': colui che dà opera a curare la tela greggia.
pres. di curare), agg. che cura, che fa oggetto delle proprie
), agg. che cura, che fa oggetto delle proprie cure, che attende
, che fa oggetto delle proprie cure, che attende con premura e con diligenza a
curante? ecco mi ritrovo come sbadato che buona semente, non su terreno acconcio
, 9-2-29-1-5: ben s'appose a giudicar che fosse interesse della natura curante non men
interesse della natura curante non men di sé che di noi, l'innestarci nell'animo
quell'insaziabil desiderio di sapere, con che tutti indifferentemente nasciamo. 2. che
che tutti indifferentemente nasciamo. 2. che si dà pensiero, che fa caso o
2. che si dà pensiero, che fa caso o stima di qualcosa;
fa caso o stima di qualcosa; che ha a cuore qualcuno o qualcosa (
e sì poco curante de'disonori, che non se ne movea tanto o quanto.
, 9-31-2-69: rari sono i grandi che in questa particolar sorta d'offese non
confortato, e poco curante delle morsicature che frattanto m'aveano allegramente dato le zanzare.
, siccome chiama pazzo un uomo qualunque che adoperando diversamente da lei si mostri più
lei si mostri più curante dell'onore che del danaro, più della propria soddisfazione
del danaro, più della propria soddisfazione che di quella degli altri, così intendeva forse
così intendeva forse con tal titolo quello che il prevosto e i campagnuoli per filosofo
e i campagnuoli per filosofo, e che noi intenderemo per galantuomo di rigidissima coscienza
. 3. medico curante: medico che ha abitualmente in cura una persona.
. gramsci, 122: io poi credo che più della psicanalisi conti il medico curante
della psichiatria tradizionale, otteneva risultati sorprendenti che io credo erano dovuti più alla sua capacità
dovuti più alla sua capacità di medico che alla teoria scientifica astratta. brancati,
da questo fonte viene la poca curanza che mostra seneca delle mattematiche discipline. goldoni
goldoni, vii-1113: -io non credo che mi abbiate mai conosciuta indiscreta. quando
a solver il digiuno / di veder lei che sola al mondo curo. s.
me e lui, amendue stracchi sì che appena ne potevamo sostenere in piedi,
e meno / curar la vita, che lo starle a lato. pananti, i-259
lamento, / o mio giovanni, che vegliai, che ressi, / che curai
/ o mio giovanni, che vegliai, che ressi, / che curai, che
, che vegliai, che ressi, / che curai, che difesi, umile e
che ressi, / che curai, che difesi, umile e buono, / e
umile e buono, / e morii senza che ti rivedessi. d'annunzio, iv-1-126
igiene della sua forza. dormì fino a che non fu risvegliato dalla venuta dei due
, assumendo una cert'aria di nubile che prima non s'era mai data. jahier
non si vedono i tuoi cantonieri / sembra che nessuno ti curi / sei solitario e
: niuna cosa manco si può occultare che la virtù: sta la virtù sopra tutti
natura / altro negli atti suoi / che nostro male o nostro ben si cura.
193: fatta la sagrestia, o mentre che la si tirava innanzi insieme con parte
la curavano, e sollecitavano i cittadini che avevano impreso a fare le cappelle.
più presto per via di consuetudine, che di legge. vico, 82: studiato
legge. vico, 82: studiato che egli ebbe le une ed altre instituzioni sopra
civile come canonica, nulla curando quelle che si dicon « materie » da insegnarsi dentro
la esazione i compratori o creditori, che medesimamente punivano le contravvenzioni con severe prammatiche
. carducci, i-763: un popolo che tutto sapesse leggere e scrivere per suo
consumo, e poi da leggere non avesse che le gazzette e scrivere non sapesse o
gazzette e scrivere non sapesse o non curasse che lettere e conti, sarebbe tutt'altro
lettere e conti, sarebbe tutt'altro che un popolo grande, sensato, onesto
parte i tipografi e gli editori, che curano le nitide impressioni dei testi e
li fanno circolare, e i bibliotecari che vigilano alla conservazione di stampati e di
stampati e di manoscritti, e i bibliografi che formano i cataloghi delle edizioni. palazzeschi
non curare) due gravissime ragioni pare che abbiano in aiuto. idem, inf.
46: chi è quel grande che non par che curi / lo incendio,
: chi è quel grande che non par che curi / lo incendio, e giace
e giace dispettoso e torto / sì che la pioggia non par che il maturi
torto / sì che la pioggia non par che il maturi? g. villani,
dolorose strida / de la misera turba, che si vede / perir nel frale e
di laude, ma ammirabili e beati quelli che si truovano disposti in modo che.
quelli che si truovano disposti in modo che... si spicchino tanto dalle
si spicchino tanto dalle cose del mondo che sentino e non curino gli accidenti suoi
disubbidienza... della volontà umana, che afferrato co'denti, e assannato con
co'denti, e assannato con le prese che hanno le passioni dell'ira, dell'
mete / ebber le donne brama tal che eccede, / né curaron fatiche anche
non curò il pericolo, né parve che se n'avvedesse, quando, per far
guardando dinanzi a sé con gli occhi che il sole fastidiva, non curando il
chiodo, e non cura le occhiate che l'assaettano dal banco di faccia.
e tutti son mortali! / e sai che ci ha di tali / che ne
e sai che ci ha di tali / che ne curan ben poco. idem,
per divisare il detto de'poeti, che curano più di dire belle parole che
che curano più di dire belle parole che di fare credere. canzonette anonime, v-128-4
/ ché spint'ài la chiara lucie / che risplendea, ora non lucie. angiolieri
pene, / men ch'una paglia che le va tra'piei. dante,
tocca la femmina dell'altro, pure che sia sua volontà della femmina. boccaccio,
avere a'suoi servigi uomo, qual che egli si fosse o giovane o altro.
[del guadagno], non pare che si curino di fatica, né di dolore
, 6-1-88: odi, filli, che tuona: odi che 'n gelo / il
odi, filli, che tuona: odi che 'n gelo / il vapor di lassù
di lassù converso piove; / ma che curar dobbiam che faccia giove? sarpi
converso piove; / ma che curar dobbiam che faccia giove? sarpi, i-195:
aspettare: li quali lodavano gli altri che, non essendosi curati d'esser frettolosi,
disgusto erano stati chiamati corrivi da quelli che non si erano mossi così facilmente.
, 93: né mancaron di quelli, che solo per contradir a'miei detti,
fresca piacque anco spinosa; / or che languir la veggio / io di lei non
bell'abito? -non so, può essere che non me lo metta nemmeno. io
una ventina di santi, senza curarmi che alcuno dei compagni si contorceva, e dice-
, senza curarsi di tutti quegli occhi che avevano addosso. svevo, 2-494:
morali, 1-43: sì sono più omini che donano disprovedutamente, né non cura loro
, 1-51 (131): cognoscendo io che quella passione di vederlo tanto ispesso mi
, 1-88: molto è da curare che noi non ne mettiamo a'pericoli senza
: avria mestier di tal milizia / che non curasse di mettere in arca. guido
391): farae e curerae sì, che tutto l'assedio de'greci si partirae
capellano volgar., i-83: meno che acconcia cosa mi pare che a me
: meno che acconcia cosa mi pare che a me sia dato a diffinire tale giudicio
tale giudicio, con ciò sia cosa che il presente articolo mi tocca: e a
curerò di provare per mia difinizione quello che sento sopra lo articolo proposto.
questo cura ogni male morto, fuori che le gangole. cavalca, 4-131: il
infirmità, ma voleva far patto prima che cominciassi a curare; e'quai patti
810: pareagli possibile, come che malagevole, il placarsi l'odio di
, 16iv- 44: niccolò monardes racconta che gl'indiani, per curar le piaghe
comuni, per qualificare ogni caso di peste che fossero chiamati a curare. pascoli,
guarigione. pirandello, 7-273: sembrava che il colera fosse venuto a napoli per
castigar me del peccato mortale, e che dovesse passare con la guarigione di carlotta,
di stomaco fu assalito, in modo che fu necessitato andare a'bagni per curarsi.
. svevo, 2-397: gli disse che lasciasse stare il dottore perché per la
iacopone, 45-14: le sacramenta ponece, che l'hanno resanata, / ché l'
virgilio congiunto / su per io monte che l'anime cura, /...
chi meno siamo infermi, nullo è che curi, ma l'uno guasta e corrompe
è più malagevole il mutar la natura che la consuetudine. segneri, iii-1-210: né
, 451: avea, con l'occasione che s'erano abbassate tacque per curare le
giordano [crusca]: il lino sapete che si vuol curar molto, e macerare
m. franco, 1-77: prima che l'altrui tele curi, adocchia /
e i lardelli e le tuo'note / che quel si tesse poi che si inconocchia
note / che quel si tesse poi che si inconocchia. carena, 1-372: 'curare'
saprei dirti come era venuto a sapere che io curavo moltissimo il solletico sulla punta
. -ci). di curaro, che è dovuto al curaro. — azione curarica
, sf. chim. alcaloide del curaro che si presenta in forma di cristalli incolori
tutte mercanzie onde si paga curataggio, che il curataggio paga il venditore e niente
scopo di provvedere all'assistenza del soggetto che la legge giudica parzialmente incapace a tutelare
non patrimoniali, di un altro soggetto che si trova in una particolare condizione (
trovino in conflitto con quelli di colui che esercita su di lui la patria potestà
questo codice d'un centinaio di pagine che pon ordine a tante materie così disparate
del magnifico parlamento ci trovarono tanta agevolezza che ebbero agio qua e là d'inframmettervi
da tutor. curativo, agg. che cura, che è atto a curare;
curativo, agg. che cura, che è atto a curare; che si
, che è atto a curare; che si riferisce alla cura di una malattia;
segneri, iii-3-93: vogliono i medici che gli antidoti, giovino senza paragone più a
li prende come preservativi innanzi al veleno, che a chi li prende dopo per curativi
i testi classici con miglior metodo critico che non usassero i vecchi academici e i nuovi
, non voleva disferenziarsi dagli altri fuor che nell'essere il men curato degli altri
. d'annunzio, iv-2-273: un berretto che l'untuosità rendeva consistente e malleabile come
; sicché non abbiamo fatto altro, che di un cancro non ulcerato, farlo ulcerato
poco: non avete voi una fanciulla che lavora di queste trine di refe curato?
parrocchiale); beneficio non curato: che non comporta tale compito (come il
assegnare loro solamente quella entrata e rendita che li paressi. pallavicino, iii-61:
i benefici curati, ed altri quelli che non abbiano cura; e li curati
sacerdote curato, ma tanto reo, che le anime a lui commesse non ebbero
. 2. sm. sacerdote che esercita la cura d'anime, parroco
anime, parroco. -anche: sacerdote che ha la propria chiesa entro i confini
chiesa entro i confini della parrocchia e che esercita, con poteri quasi parrocchiali,
anime in un determinato territorio; sacerdote che esercita tutti i diritti e le funzioni parrocchiali
i-295: contiene il decreto... che li curati inferiori debbino insegnar le cose
v-158: povera maria! tu non meritavi che le tue nozze ti fossero interdette per
con doloroso rispetto il debito suo, disse che a qualunque ora chiamassero tornerebbe. tommaseo-
curato ed il medico. « ora che il papà è in buona compagnia,
in aria anche lui, per capacitarsi che colpa avesse il suo tetto. ei
. pirandello, 6-151: quelli tra loro che si chiamavano 1 garzoni ', i
dei padroni. 2. saliniere che sovrintende e dirige le operazioni di estrazione
agricola, con un fattore responsabile, che prende il nome di curàtolo. =
loro [dagli epicurei] a quella che * natura 'chiamavano; come tesser
[il medico] essere ucciditore d'uomini che curatore d'in- fermitadi. aretino,
animo se con parole dipinte volessi persuadervi che la morte sia la curatrice dei mali
sia la curatrice dei mali e più paurosa che grave. tasso, n-iii-1016: l'
è più malagevole il mutar la natura che la consuetudine. salvini, 39-i-165:
(nel diritto giustinianeo). -magistrato che presiede una curatoria (nel diritto sardo
dante, conv., iv-xxiv-2: per che la ragione vuole che dinanzi a quella
iv-xxiv-2: per che la ragione vuole che dinanzi a quella etade l'uomo non possa
e lo sottopongono soltanto al curatore, che lasciandolo padrone dell'entrate sue annuali,
non gli può impedire legalmente altra cosa che l'alienazione degli stabili. lambruschini,
della lana in padova, 153: item che quando algun drapo o caverò de drapo
folaore, tiraore, tentore e cimosaore, che i diti... sia tegnu'
.. [voglia] dire genti che si tramettono di fare mercati di mercanzie
mercati di mercanzie o d'altre cose che si comperano ovvero vendono da uno mercatante
cambiare, e d'ogni altra mercanzia che l'uomo volesse vendere ovvero comperare.
e i sensali, se sentono alcuna magagna che dispiaccia nella cosa che e'vendono,
sentono alcuna magagna che dispiaccia nella cosa che e'vendono, e'la ricuoprono e
v-69-5: item mi soldi e 11 denari che si dié in pano cura tura
curatura ', cioè ima gabella che si ricavava dai mercati. =
da servar l'usanza de'medici, che coloro che hanno lieve malizia, lievemente gli
l'usanza de'medici, che coloro che hanno lieve malizia, lievemente gli curano
lievemente gli curano; e a coloro che l'hanno gravi e pericolose, dubbiose
cornaro, 51: non nego però che nella cognizione e curazióne delle malattie,
malattie, nelle quali cadono spesso quelli che non tengono vita ordinata, che non
quelli che non tengono vita ordinata, che non ci faccia bisogno del medico, e
.. in tale estremità della vita che i medici deputati alla sua curazióne feciono
. pallavicino, ii-669: confidarsi, che se non fosse abbandonato di curazióne confacente
ogn'anno in firenze vediamo qualcheduno, che per aver solamente... viaggiato da
si dimostra con tra la curazióne, che la invecchiata avarizia. pallavicino, ii-
, né academia, né peripato, che alla curazióne de'costumi e al buon temperamento
costrigne e preme la detta giuntura, che lo cavallo n'è costretto di zoppicare:
qualche curbasciata e si rimanda; aggiungo che la pena del curbash è in uso
solubile invece in etere di petrolio, che viene usato in medicina come purgante e
[il cipero] della seconda spezie, che si ci porta d'india, simile
giudicio non si può dire essere altro che quella radice gialla, chiamata nelle speziarie
1-189: l'erbe di coltura, che si vedono per i campi coltivati e
quella purità di linea menti che è propria delle più delicate miniature indoperse.
colorante gialla ricavata dalla curcuma, che si adopera in tintoria, ma
frastuono della danza armata e dei canti che erano loro caratteristici. -anche: sacerdoti
fornito all'estremità di un dischetto eccentrico che permette di liberare dai detriti il foro
munito all'estremità inferiore di una valvola che si apre dall'esterno verso l'interno
suddivisione politica e religiosa di roma, che costituiva la decima parte in cui ciascuna
., ii-1-27: con ciò fosse cosa che egli [romolo] partisse il popolo
per curie e per tribù sì, che a vicenda / si porga aita una tribù
fusse lecito a persona di rivelar cosa che vi si trattasse in pregiudicio de la
al foro, ma in modo tale che la grandezza loro sia proporzionata a quella
da'gialli / crin la via mostra che a la curia mena. panzini, 11-66
: l'imperatore tiberio, ogni volta che usciva dalla curia... era solito
prelati sotto i ricchi manti, / che mal seguon di pietro la dottrina.
congregazioni, tribunali, uffici, commissioni) che coadiuvano il papa nel governo generale della
il sarpi non ebbe seguito fuori di coloro che gli stavano dappresso nella sua venezia e
veneto contro la curia romana; altri che, come lui, si rivoltarono contro il
compunzione devota e rotonda del buon prelato che non vuol rivelare i segreti di curia ma
l'insieme degli organismi amministrativi e giuridici che aiutano il vescovo nel governo della diocesi
ci vuol altro, nelle curie, / che idee meschine e che spilorceria ».
curie, / che idee meschine e che spilorceria ». manzoni, pr. sp
popolazione venera l'ultimo vescovo defunto, che ci fu ostile, e provocò qualche
cinelli, 1-191: non era giusto che un povero prete, perché non s'
alcuni ordini religiosi, l'organo collegiale che coadiuva il superiore generale nel governo dell'
il corpo sociale di tutte le persone che in un dato luogo si occupano dell'amministrazione
, esclusi gli avvocati e procuratori (che costituiscono il foro); in senso
acquisti della curia comune; e però che in essa, come ho detto innanzi
gli antichi attribuivano a romolo, ma che pare di origine etnisca. in seguito
curiale, agg. della curia, che appartiene alla curia, che ha relazione
curia, che appartiene alla curia, che ha relazione con la curia; giudiziario,
proprio del modo di comportarsi di coloro che esercitano le professioni legali o del loro
: quei tali sputasenno e vanquatti, che con gl'inchini a corpo pre —
tosi, 2-72: l'uso maggiore che il vostro curial manifesto, faccia de'fatti
. calvino, 1-445: egli riconosceva che in tanta sproporzionata cattiveria della nazione contro
di redditi agiva con logica luminosa quello che in linguaggio curiale suole chiamarsi « l'
.). machiavelli, 774: che vuol dire curiale? vuol dire una
per essere uomini litterati, parlano meglio che non si parla nelle terre particulari d'italia
. tommaseo, ii-45: io sospetto che il volgare curiale che in ciascuna città appare
: io sospetto che il volgare curiale che in ciascuna città appare e in nessuna
può lasciarci qui a quattr'occhi, che il nostro colloquio non è nul- l'
ultime notizie da bologna, vittorio emanuele che le aveva ascoltate passeggiando, si fermò
. 3. sm. persona che esercita una professione legale. - in
, ne avea più gran fava / che se avesse un cappel da cardinale.
le persone de'cittadini: e però che all'esercizio di quel mestiere pieno di
, ii-104: il capitano tedesco gridò che ci volgessimo verso il palazzo e guardassimo in
medesmo convento tra loro, non manco che i curiali de'gran principi.
con- currevano. 4. prelato che fa parte della curia romana. -anche
i-120: la prima [accusa] è che con clausole di palazzo si fosse distesa
materia di dogmi. e non vede che le clausole non furon usate nel condannar
nel prescrivere a'disubbidienti le pene; il che non appartiene a'teologi, ma solo
, li quali seguitano la corte, e che abbiano in essa delle cariche;.
delle cariche;... sì che si dicono curiali i medesimi cardinali,
soffici, ii-287: si capiva che alla fine quel po'che poteva
: si capiva che alla fine quel po'che poteva esser salvato del patrimonio della
a quella pienezza di potestà, che i curialisti di roma attribuiscono al
de luca, 1-12-1-54: ogni volta che non vi concorra la curialità del
la curialità del possessore, cioè che se bene fosse origi nario
, nondimeno fosse anche curiale, che vuol dire cardinale, o vero prelato o
mense signorili c'è una curialità che non mi pare elencata fra le * quinquaginta
agg. stor. delle curie romane, che ha attinenza con le curie romane
[crusca]: i nostri comizi curiati che sono il fondamento della cavalleria,
1-96: romolo fu il primo che diede le leggi ai romani, le quali
del paradiso, 291: quegli che molto latamente e sottilmente vuole parlare
queste cose, è assimigliato a quegli, che vanamente e curiosamente cerca come si possano
cellini, 1-43 (116): mentre che io me ne andavo con quel maestro
quel maestro iacopino, curiosissimamente mi domandava che serrati e lunghi ragionamenti erano stati quelli
serrati e lunghi ragionamenti erano stati quelli che io avevo avuti col papa. marino
, i giardini, le fontane, che son le scene più dilettevoli della vista?
quello l'amore celebrato nei poemi, che seminava di tante tragedie la vita dell'
: del resto il fraticelli dovè confessare che que'sonetti riscontratisi co 'l nome di
codici »... se non che, potrebbesi opporre, il codice alessandri,
altri due non per avventura antichi tanto che basti. sbarbaro, i-104: dalle
i poeti, acciocché dessero ad intendere che non solamente omero fue autore di composite
fabrizio mandò al re pirro... che si guardasse curiosamente, perocch'e'suoi
ragionare quello portino questi oratori della magna che si truovono qui, a essere osservato
troppo curiosamente, per ogni lieve causa che se gli offerisca di appigliarsi piuttosto a
di appigliarsi piuttosto a quella prima parte che a questa, non dovria ricusare di
di ali di tutti quegli angeli / che ingannati dal bianco della neve / si
; ozioso e superficiale interesse per ciò che si sta osservando (uno spettacolo,
tutta sua cura nelle cose di che ne hae prò, e tutto suo intendimento
sua pena e senza suo danno / che io m'abbia a comportare tanta villania;
comportare tanta villania; ma io farò, che avanti che e'ci vada molto,
; ma io farò, che avanti che e'ci vada molto, anzi testé,
e'ci vada molto, anzi testé, che e'si pentirà del suo dir male
vuol saper tutto. vuol saper quel che si fa, quel che si mangia,
vuol saper quel che si fa, quel che si mangia, e poi lo dice
924: parlate pure insieme liberamente; che io me ne starò qui da parte,
trao, e don luca il sagrestano che andava e veniva, coi candelieri e gli
guatare con curiosità emilio; poi, visto che la fiammella non voleva ancora spegnersi vi
a spiare, faceva nascere veramente il sospetto che quelle visite avessero un significato o,
, un intento ben diverso da quello che dovevano mostrare. borgese, 1-416:
amore del conoscere; vivo stimolo intellettuale che spinge a ricercare l'informazione precisa,
no: procede dalla curiosità degli uomini che, desiderosi sapere el futuro né avendo
nel voler trovare il certo di quel che stanno in dubbio. d. bartoli,
curiosità di sapere la cagione, ond'è che una gocciola di rugiada, o di
, se fosse stata immaginata, non che riconosciuta, dal petrarca, non ha
e continuata applicazione, non la studiai che alla grossa. leopardi, iii-120: se
, vi domanderei quali sieno i libri che state leggendo. de sanctis, lett.
audacia di ulisse è ancora in dante, che gli mette in bocca nobili parole,
fa sentire quell'ardente curiosità del sapere che invadeva i contemporanei. d'annunzio,
preferito studiare sui libri e gli strumenti che aveva a casa, tendendo con tutta
: quella del fanciullo verso la vita che lo circonda e non conosce ancora,
, stravagante, fuori del comune, che suscita interesse, desiderio di conoscere,
di casa sua, ed ora massime, che si va mettendo all'ordine per l'
1-317: chiedasi... a coloro che rubano gli occhi al sonno per dargli
.. se... credono che i sassi per aria si trasformassero in cavalli
cavalli a prò de'nubi, o che la fortuna venisse personalmente a far il
la vicinanza dell'istesso monte pisano, che colle varie curiosità naturali nelle sue caverne
tutta cauta e paesana, in questo che un ignaro poteva credere smarrito dietro curiosità
, i-269: vennero poi altre curiosità che per qualche tempo mi fecero guardare alla
nei sotterranei della fortezza sul promontorio, che sono una delle curiosità dell'isola.
pochi, ed assai leggiermente, spero che non doverà esserle discara. foscolo,
presente? non già agli stranieri da che, paragonando le storie delle loro nazioni
ogni diligenza, e con maggiore curiosità che hanno potuto, sono iti investigando i
modi, ed i mezzi e le vie che hanno usato i valenti uomini. carletti
capelli del capo invece della barba, che pochi hanno, li quali portano alquanto lunghi
collottola, legati di dietro acconciatamente, che pare uno spennacchino, spuntando le cime
ordinario di questa sera una curiositauccia, che può ben passare per regalo. =
lat. curiositàs -dtis, da curiosus 1 che si dà cura di qualcosa '.
agg. (superi, curiosissimo). che desidera sapere o vedere ogni piccola cosa
244: non molto tempo appresso occorse che una lettera, la qual scrivea questa
sue parole, non istimolate da me, che viene l'ordine della principessa a dissuadervi
costì mi significava a bocca; per lo che mi mise curiosa volontà di vederlo ed
a me concessa / proibivano al sol, che pur volea / con curioso raggio /
: sorridevo... alle nuvole che si trastullano nella luce, rabbrividenti pudiche
: pur non v'è un uom che smovasi / a ceder passo altrui. /
... strepitava una tal gazzarra che pareva più un carnovale che una caccia
una tal gazzarra che pareva più un carnovale che una caccia di contrabbandi. infatti gaetano
a precipizio nel palazzo smantellato; donne che portavano acqua; ragazzi che si rincorrevano
; donne che portavano acqua; ragazzi che si rincorrevano schiamazzando in mezzo a quella
, come fosse una festa; curiosi che girandolavano a bocca aperta, strappando i brandelli
aperta, strappando i brandelli di stoffa che pendevano ancora dalle pareti. d * annunzio
torma di curiosi si raccolse dietro turlendana che andava innanzi tranquillamente, non curandosi dei
amore di verità 0 di cultura; che investiga con grande vivacità intellettuale questioni,
le tue curiose dimande, con patto che, fornito questo ragionamento, tu non
risolveno. boccalini, i-99: allora fu che gli spiriti elevati aborrirono il sordido studio
digesti e del codice, come quello che, solo essendo mirabile per ingrassar un
cose cinesi. segneri, ii-131: che spettacoli di spavento non si sono aperti
sua costituzione metafisica, ma poi degli individui che 10 reggono. -ant.
10 reggono. -ant. che ricerca ansiosamente (una persona, una
-sm. bruno, 3-845: che vi vai, curiosi, il studiare,
il studiare, / voler saper quel che fa la natura, / se gli astri
ripugnano i curiosi della natura a credere che la vastissima parte del mondo a noi
europa. 3. letter. che ha cura di qualcuno o di qualche
, 8-ii-189: religione è quella virtù, che ci fa curiosi di dio; e
tuoi pericoli curiosa; ma noi, che con estrema diligcnzia avemo cura alle cose tue
/ crescer mi parea in guisa / che s'accresce figura / a cui giungendo
volto le più dolci e allettatrici panie che potessero impigliar al cuore del suo amato
bramoso. fiore, 89-9: sì che perciò mi piace lor amista / ch'a
san paolo riprende le vedove femmine giovani che sono oziose e curiose d'andare e
: cose più atte a curiosi bevitori, che a sobrie e oneste donne. savonarola
concordare la discordia. 5. che colpisce l'attenzione perché esce dall'ordinario;
pensato di non lasciar passar l'occasione che mi si fosse presentata di provvedere a
; e come avviene nelli combattimenti, che li spettatori s'inclinano sempre al più
di quegl'ingegni ambiziosi e leggieri, che salendo ne'pubblici pulpiti, coi loro
mostrare la bellezza degl'ingegni propri, che con materie utili e con dottrine sode voglino
con dottrine sode voglino giovar a quelli che ascoltano. tesauro, xxiv-25: la divina
già strofinata e calda a quel fumo che sorge da una candela allora spenta,
anche più curioso attese le varie funzioni che vi si praticano. manzoni, pr
, 9 (154): -gran cervellino che è questa signora! -pensava tra sé
suo verso, le fa far ciò che vuole. pellico, ii-48: tutti i
curiosissimo: un liberale, figuratevi, che lascia a tutti libertà di parola,
tutti libertà di parola, un liberale che non vuol essere né ministro, né capo-
3-637: fui accostato da un signore che mi conosceva e che io sapevo di
da un signore che mi conosceva e che io sapevo di conoscere. aveva un'
conoscere. aveva un'andatura curiosa di donnetta che si dimeni per facilitarsi il passo.
sbarbaro, 1-29: ci sono donne che la moda fa somigliare a curiosi animali
acute. piovene, 1-225: notai che il suo corpo era affetto di una rigidezza
e. cecchi, 6-167: è curioso che le fotografie dal vero, le quali
silone, 5-53: certo può parere curioso che proprio io, adesso, parli d'
onore. brancoli, 4-317: è curioso che uno abbia aspettato per tanti anni la
comune. giusti, v-276: so che hanno messo il guerrazzi in casa di
casa di correzione. non si direbbe che è una satira? ma la più
satira? ma la più curiosa è che anche lì è in mano d'un pesciatino
degli aggettivi. il più curioso è che veuillot si prende collera, se non si
altro e morire così davanti alla finestra che guardava superga. calvino, 1-481: il
. calvino, 1-481: il curioso fu che alla firma del contratto caisotti non fece
non fece delle storie su quei punti che ci si sarebbe aspettato, ma su altri
collodi, 637: vi sono di quelle che, da un giorno all'altro,
perchè, metti caso, incontrarono qualcuno che gli disse: « curiosa! a vederti
e v'ha tuttavia popoli nell'oriente che l'usano; ed io ne ho
, 19-1-140: manda pure allegramente, che sei sicuro d'accertare il gusto di
= voce dotta, lat. cùriósus 4 che ha cura ', da cura 4
, sm. ant. cilindro di legno che si mette sotto oggetti pesanti per facilitarne
adoprano per metter sotto alle cose gravi che voglion tirare la chiamano currulo o curio.
* corso, scorrimento '(oltre che * carro '): da currère
: fassi medesimamente d'orzo quella bevanda che si chiama 1 curmi 'e che s'
bevanda che si chiama 1 curmi 'e che s'usa di bevere in cambio di
., 1-4: verace pacienza si è che... uomo non vogli male
. uomo non vogli male a colui che male gli fa, e che ti farà
a colui che male gli fa, e che ti farà male, non ti curriciare
nievo, 606: mi chiese in che modo saremmo partiti, cosi come
corriamo le sue strade nel modo che più ti piace: in car
e della carriera di una persona, che si allega, in genere, alle
currus * corso '(oltre che * carro '): dallo stesso radicale
cilindro o rullo di ferro o di legno che si pone sotto oggetti molto pesanti per
tirata in circo massimo per la porta che va ad ostia. soderini, ii-59:
', pezzo tondo di trave, che adoprano gli architetti in occasione di condurre
; perché il curro altro non è che un composto di molti cerchi insieme congiunti.
simula in modo il malvagio susurro / che amfitrion metteva spesso al curro. botta,
lat. currus 1 corso '(oltre che 4 carro '): dallo stesso
evvi il cuculio con sua malizietta, / che mette l'uova sue drento alla
drento alla buca / delle sua balia, che è detta curuca. olina, 1-203
gli scrittori nel dir nel nido di che uccello faccia [il cuculo] questo
del colombaccio. questo è ben certo, che molti antichi sono concordi in questa opinione
antichi sono concordi in questa opinione, che sia in quello della curruca, donde
venuto il motto contro ai mariti balordi che non s'accorgon del vituperio delle mogli e
(generalmente le ultime due parole) che conclude in modo armonioso la frase o
per curso, né per risme, / che lo vero non sia appaiato.
. cursoncèllo, sm. tralcio che si lascia crescere lungo il fusto della
trinci, 1-37: sono moltissimi quelli che lasciano quantità di razzuoli o siano cursoncelli
per estens.: anche di animali che gareggiano nelle corse. petrarca,
petrarca, i-11-167: e seco ipomenès, che fra cotanta / turba d'amanti,
più la sua abilità nel movere i piedi che la forza de'suoi muscoli. d'
i-53: è meglio esser morto tutto, che continuare a comparire avanti i tribunali ad
essere giudicato e classificato: tanto più che i giudici si trasmettono, cursori che
che i giudici si trasmettono, cursori che stanno eternamente fermi, le fiaccole de'loro
. carani, 4-104: appresso que'che scaramucciano, ch'altrimenti sono nominati cursori
ch'altrimenti sono nominati cursori, son quegli che attaccano la mischia nelle prime squadre.
/ facevan ritirar le genti indietro, / che correan tutte a gara come pazze /
secchia a la campagna, / credendosi che fosse una montagna. pecchio, cono.
-cursore apostolico o pontificio: ufficiale che, nella curia romana, convoca i
11-156: io son pur diventato cursore, che cito le ruffiane dinanzi al mio padrone
agrimensori ecc. quella parte del compasso che si può fare scorrere lunghesso per segnare
metallo mobile lungo un regolo, e che si ferma con una vite a varii
valerio si separava dal regolo: dato che i tuffi, la salsedine, potrebbero ledere
. -parte scorrevole della chiusura lampo che, a seconda della direzione in cui
essa. 5. meccan. vettore che, limitatamente ad alcune operazioni (per
; è la prima delle tre spade che sono portate dinanzi al re d'inghilterra
caratterizzata da un ciclo economico chiuso, che presentava produzione e scambio interamente all'
, 92: catullo, nonio, awegna che nella sedia sedesse curule, nondimeno appella
sedia curule, onore unito alla magistratura che essi [gli uomini consolari] avevano
mentre i semplici senatori non potevano andarvi che a piedi. -magistrati curuli
tribuni consolari e i supremi magistrati municipali che avevano per comune insegna la sedia curule
. livio vólgar., ii-1-374: che la repubblica fosse senza magistrato curule.
eligere 'e significherebbe primamente le note che si « trasceglievano > per ricordare negli
ricordare negli * stemmata 'uno della famiglia che avesse occupato offici curuli.
un grembiule /... / che 'l roccetto, la mitra e la curule
un fianco in una di quelle sedie curuli che il gusto parigino aveva dissotterrato dai costumi
par., 16-108: lo ceppo di che nacquero i cal- fucci, / era
la forza centripeta. algarotti, 1-278: che se per avventura si domandasse quale sia
i palchetti; risponderemo, la stessa che usavano gli antichi a disporre nel loro teatro
.. seduta sul margine del ruscelletto che sgorga dalla fontana una giovinetta che vi
ruscelletto che sgorga dalla fontana una giovinetta che vi bagnava entro un piede, e coll'
circoli e mezze curve intorno alle tinchiuole che guizzavano a sommo d'acqua. svevo
dito bagnato nella birra, la curva che egli voleva, una linea grossa che
che egli voleva, una linea grossa che sarebbe stato difficile figurarsi su un naso.
una curva da lui stesso inventata e che i greci chiamavano cocloide, tanto è
ferrovia, di mura o di spiaggia che gira ad arco. cattaneo, iii-4-43
per i corsi più diritti e spaziosi che convengono al cuore della città. prati
è fuggitiva. carducci, 52: a che t'arresti? / e ancor rat-
come quando alla patente di guida ti dicono che ci vogliono nuove lezioni perché non sai
guidava si fosse accorto all'ultimo momento che il lungarno finiva e v'era il
gran bucen- toro fiammeggiò come una torre che s'incendii. quasimodo, 2-37:
la curva dolce, ampia e meravigliosa che lambisce le cascine. 4.
grande sopra la catena dell'antilibano che chiudeva l'orizzonte, poi mosse in
codardo nella vecchiaia; osserviamo il talento che è l'effluvio il più puro dell'anima
ci riesce, con ima curva volubile, che avrà una crisi, una cuspide,
vento della primavera 1505, le due note che portano due date estreme: 1483 e
6-187: questa gran curva del cielo, che si profonda dall'alto e si china
alle curve dei cieli rassomiglia / questa luce che in forma di bambino / è sorella
, 4-143: mi accorsi nell'ombra che poteva esser ben fatta. la curva
le loro variate direzioni, la legge che segue la mortalità alle differenti età.
curva di evoluzione: il percorso curvilineo che compie una nave ad andatura costante e
in cui la prora riprende la direzione che aveva all'inizio della manovra. -curva
della manovra. -curva cappuccina: bracciolo che collega e rinforza i pezzi di costruzione
i pezzi di costruzione della nave e che è collocato con il ramo superiore verticale
-curva della prua: una delle tavole che formano il costato della nave.
. sassetti, 268: con tutto che ci scoppiassino alcune * curve '
tant'alta nel convesso della nave, che avanti ch'ella potesse uscire per le buche
curva cappuccina chiamano una maniera di bracciuolo che assicura la congiunzione del tagliamare alla ruota e
. curve di livello o isoipse: linee che sulle carte geografiche uniscono i punti terrestri
. curvàbile, agg. che si può curvare; pieghevole. curvaccigliato
. curvaccigliato, agg. letter. che ha le ciglia aggrottate; corrucciato.
dorsi delle rilegature. -anche: macchina che compie la stessa operazione nelle rilegature
di tutte le parti curve di legno che compongono l'ossatura di un bastimento.
a. cocchi, 8-397: falda che... si estende curvamente da
fumo. alvaro, 9-170: ecco che la formica esploratrice, seguendo il ponte
loro cuori sì forte curvato a malizia, che non si possono dirizzare a fare bene
cupi- detti faretrati coi motti arguti, che lor servian di strali piccanti, curvando
velato. un ragnatelo trema nell'inferriata che dà su la corte. odo chiocciare
da'gialli / crin la via mostra che a la curia mena. alvaro, 7-252
alvaro, 7-252: lo stesso fatto che, per non volere sopportare la scomodità
non volere sopportare la scomodità delle lotte che esige la libertà, vi siano categorie
il capo sotto la dittatura, significa che lo stesso problema della libertà è divenuto
vecchiaia. oriani, x-21-249: sembrava che un velo bianco ed opaco gli si
udì uno schianto: la provvidenza, che prima si era curvata su di un fianco
e l'abitatrici fosser d'altra natura che di celeste e d'angelica. marino,
. tommaseo, i-102: questo, che me di tanto amor circonda, / ampio
senza speranza nella quale l'anima, che pur vede il bene e lo ama
2-228: anzi tal vista e l'odio che le porta / le fa l'occhio
e colla faccia alquanto curvata osservando quelli che si presentavano, e special- mente lucia
curvare. curvatrice, sf. macchina che rende curvi alcuni materiali (legno,
sbarre, tubi, ecc.) che sono inizialmente piani o forniti di asse
poca ragione nomini cimbia quella picciola curvatura che fa la colonna così all'imo come
al sommo scapo; non sapendo questi che tale veramente è la denominazion sua..
è la denominazion sua... e che suona nel nostro volgare cavo curvo per
la fase lunare dalla curvatura della falce che il pugno del mietitore celeste volgeva e
imitar la curvatura / della vita, che l'ala su la pietra / inerte parea
di bodoni], un curioso daltonismo che doveva portarlo a ridurre al minimo la
, iii-32: ma questo è certificato e che le cose no ne appariscono nel vedere
nel vedere e nel luogo suo imperò che 'l vedere assueto per linea retta e le
essere il razo visuale nello luogo della imagine che noi chiamiamo apparizione delle cose in alcuno
nelle piante curvilinee. 2. che segue un andamento a curve, non rettilineo
del moto, e ci hanno fatti accorgere che ne'moti curvilinei essa sempre incontrandosi,
materia sottile dotata di forza centrifuga, che non può nel moto curvilineo mancare. pratolini
al muro. -ipotesi curvilinea: ipotesi che concerne un moto non rettilineo.
manfredi, 1-79: notando tuttavia, che tali variazioni non si rendono quasi sensibili
tali variazioni non si rendono quasi sensibili che nelle altezze di pochi gradi sopra l'
gradi sopra l'orizzonte, siccome ancora che nelle altezze maggiori non si trova differenza
. viviani, vi-112: si conceda che l'addotta difinizione non si competa ad
non si competa ad altri angoli, che a'rettilinei;... e che
che a'rettilinei;... e che gli altri tutti impropriamente si chiamino angoli
, e si voglia poi non ostante che le comparazioni de'curvilinei co'rettilinei sieno
di legno o di materia plastica, che serve a tracciare linee curve. =
reitilineo. curvìmetro, sm. strumento che serve alla determinazione della lunghezza dell'arco
geografiche; è composto di una rotella che per mezzo di una forcella di sostegno
curvìpede, agg. letter. che ha i piedi curvi. salvini
n'andar giuso a plutone. / che tutti uccise il ratto divo achille; /
fosse la curvità della volta (ciò che veramente non è) la truovo
qual altro genere curvità, e torcimenti, che, secondo lui, prende a fare
3. figur. deviazione da ciò che è giusto e retto, pervertimento dell'
, ma ancora dopo, sin tanto che il peccato non è scancellato; e questo
trasgressione medesima precedente, sì come quello che fa l'uomo curvo sin tanto che non
quello che fa l'uomo curvo sin tanto che non si ridrizza, e si dice
esser tutta rettitudine di giustizia quella, che non è altro che curvità e torcimento
di giustizia quella, che non è altro che curvità e torcimento di passione.
, 2-304: 4 cirtomìa', malattia che consiste in un piegamento o curvità della schiena
castorio,..., vidde sandro che col curvo aratro la terra volgeva.
la base piana, e i lati che ne salgono, curvi a poco a poco
viene una schiera / con carri, che splendono e tonano in fronte. d'
. bocchelli, ii-359: era risultato che teoricamente, se il nemico in luogo di
tutte le forme e di tutte le età che ruotavano sulle zampe curve e raggiate,
e l'inchiostro s'è impallidito così che la calligrafia sottile e irregolare del pascoli
cavalca, 9-151: san bernardo dice, che fra tutte le cose mostruose gli pare
mostruose gli pare questa maggiore; cioè, che in corpo diritto sia l'animo curvo
astenersi da quel preziosissimo rompimento di fede che molte anime curve gli consigliavano.
di canape è l'infido / piano che sfugge al curvo reno e al po.
gli occhi biechi, lagrimosi e rossi che la porpora somigliavano, le guanze crespe
. bartoli, 10-231: que'virgulti che si veggon piantati su le sponde de'
sentier da'curvi rami / il rugiadoso umor che, quasi gemma, / i nascenti
vedeva passare qualche povera donnic- ciuola, che tornava dalla città, curva sotto il carico
dei vecchi: « vorrei farlo io quello che fate voi, sorella mia! »
quel grido breve, èsile, penetrante, che aveva tanto potere sul nobile animale.
tanta copia di pesci vi entrò, che ella stette in grandissimo pericolo di sommergersi
navi. 6. letter. che gira intorno, che compie un movimento
6. letter. che gira intorno, che compie un movimento circolare, che segue
, che compie un movimento circolare, che segue un andamento curvilineo (un viaggio
convesso. pindemonte, 231: a che dovrà tender l'uom dunque? a
. conseguir quella in fine, / che sotto il curvo del viengli concessa /
etra insegnava. ojetti, ii-360: che cos'era finora la chiave di un arco
proprio sul mezzo dell'arco, per significare che quello era il punto più forte e
, al parer mio, fu quella che vide... [archimede]
. soderini, i-265: se ben pare che sia stato fatto ciò per secondare il
: me lo vedevo davanti meglio che se stesse lì in carne e ossa,
valenza ad assedio alla città di carcassonne (che vi cu- sava ragione), la
giatnbullari, 4-ii-449: comandò il re, che minutissimamente si cercasse... sino
cuscinetti per terra sono la minor cerimonia che ci sia. soderini, ii-332: a
sofà rosso, scostandone i cuscinetti rotondi che parevano gatti addormentati. moretti, 17-72:
dov'era infìtto l'anello d'argento che i vecchi villani portano ancora, giaceva
vero cuscinetto di peli fitti ed ispidi che nascondeva mezzo l'orecchino. panzini,
. meccan. nelle strade ferrate, pezzo che tiene infissa la rotaia nella traversina.
kg. 5. 60 e gli intermedi che sono in numero cinque volte maggiore peserebbero
inghilterra ad un prezzo sensibilmente più debole che sul continente,... le spese
quale appoggia il perno di un accoppiamento che permette rotazioni relative fra due organi.
due organi. -cuscinetto a strisciamento: che realizza accoppiamenti con superficie striscianti. -cuscinetto
da corpi (sfere, rulli) che rotolano fra due anelli, permettendone il
attrito di rotolamento minore di quello radente che si sviluppa nei cuscinetti a strisciamento.
mai costruire un cuscinetto a sfere, che dico?, neppure una delle tante
i fianchi de'due ultimi cunei, che si appoggiano su i cuscinetti.
della foglia in forma di protuberanza, che sporge dalla superficie del fusto; pulvino
stram- mazzi, i cossini puzzolenti più che l'orina guasta, i capezzali pieni
ma sopra i cuscini delle carrozze, che i lor servidori vi portavano. parini,
', stata ivi in macero quasi che un anno. nievo, 245: dimenticò
d'un colore disfatto, di quel colore che i setaiuoli fiorentini chiamavano rosa di gruogo
. 2. disus. imbottitura che si poneva sopra la sella, per
ed elasticamente l'energia del proiettile che colpisce la corazza, in modo da ridurre
cuscussù è un piatto di origine araba che i discendenti di mosè e di giacobbe hanno
di penetrazione, formato da tessuti conduttori che si innestano negli elementi libro-vascolari dell'ospite
è adunque la cuscuta una pianta, che senza avere in terra alcuna ferma radice
ii-105: la cuscuta è una pianta, che senza avere in terra fondamento di barba
parasite assai nociva ai prati tanto naturali che artificiali è la cuscuta, detta dagli
. sacchetti, 41-110: ordinò che... quelle [lasagne] degli
il palato si cos- sono, sì che l'uno cominciò a lagrimare, e l'
cusparidina, sf. chim. alcaloide (che si presenta in polvere bianca cristallina,
cusparina, sf. chim. alcaloide (che si presenta in cristalli incolori, insolubile
cuspidale, agg. neol. che si riferisce, che è proprio di
agg. neol. che si riferisce, che è proprio di cuspide; che termina
, che è proprio di cuspide; che termina a forma di cuspide. borgese
e casucce cuspidali. 2. che presenta i caratteri dello stile gotico.
una chiesa cuspidale c'era un mosaico che mandava bagliori d'oro. 3
-ramo cuspidale: il ramo di curva che esce da una cuspide. cuspidato,
una cuspide. cuspidato, agg. che termina con una cuspide 0 a forma
cuspide 0 a forma di cuspide; che presenta cuspide. pratesi, 1-151:
un organo (foglia, ecc.) che termina con una punta allungata e rigida
quadratura del sole, considerando il termine che dissepara la parte illuminata dai raggi solari
d'acciaio, / un'eco d'inni che tremola ed erra / qua e là
segneri, iv-82: dobbiam noi credere che tutti quei musulmani periti di ferro fossero
dall'accentuato verticalismo della linea terminale, che corona il fastigio di una facciata,
palazzi ed al silenzio de'suoi canali, che lascia sentire il fiotto dei remi d'
dei rilievi a forma di piccolo tubercolo che i premolari e i molari presentano sulla
luna o di un pianeta nei giorni che immediatamente precedono o seguono la congiunzione col
o rami aventi la stessa semiretta tangente che è la posizione limite di una semiretta
è la posizione limite di una semiretta che ha origine in quel punto e passa per
riesce, con una curva volubile, che avrà una crisi, una cuspide, negli
della primavera 1505, le due note che portano due date estreme: 1483 e
concavi a'raggi diretti del sole, che lume riflettono essi, che punto illumini
del sole, che lume riflettono essi, che punto illumini l'aria nostra ambiente?
tenebrosi, ed illuminargli ancora più potentemente che l'istesso sole: ma bisogna nella
vedrà splendere ed offender la vista più che l'istesso sole, e massime se
cussina, sf. farmac. sostanza resinosa che si ottiene dai fiori di cusso (
brayera anthelmintica, albero della famiglia rosacee che cresce sui monti dell'africa orientale e
giuridico appositamente creato per la sardegna, che trae titolo da una concessione dell'autorità
essere i migliori custodi della robba loro che i padroni proprii, il re si accorse
i padroni proprii, il re si accorse che il cotal signore gliene voleva carpir suso
fingendo di por mente altrove, vede che l'amico se lo mette [un
un sonno sì profondo e grave, / che sia pur romor grande, ella non
veglia, saluta il custode delle chiavi che apre il magazzino attrezzi. palazzeschi,
, il solo compagno; / il solo che trova dischiusa ogni porta / davanti al
sarà custode di questa mia vita amore che gran signore si dice essere e valente cavaliere
congiunge, acqua ed albume, / che son tutti però servi e custodi / del
corriamo. -il tempo istesso, / che perderemo in superar la fede / e il
di ricercarmi i panni indosso, volle che io gli consegnassi il danaro che avevo,
volle che io gli consegnassi il danaro che avevo, ritenne il valigiotto e la
fanzini, ii-321: il custode dell'ordine che tiene la lanterna è, di solito
è, di solito, un buon diavolaccio che gira con la lanterna cieca perché tale
la sicurezza e l'integrità di ciò che vi è contenuto, la pulizia);
giusti, ii-14: l'unica cosa che ti frastona è quel goffo commento che ti
cosa che ti frastona è quel goffo commento che ti ronzano all'orecchio i custodi dei
all'orecchio i custodi dei luoghi, commento che nuoce al testo come quelli fatti a
altro il suo cimitero / non è che un prato: questo né custode / vigila
il custode ci mostrò una danza funebre che era dipinta sulla parete di tufo e
parete di tufo e ci si accorse che ogni danzatore più che coi piedi danzava
e ci si accorse che ogni danzatore più che coi piedi danzava con le mani imprimendo
/ ma generoso e giusto / vuol che ne venga vindice e custode / al
quanto al mio onore, ha da sapere che il custode ne son io. pascoli
spese inutili e anche dannose nei paesi che non hanno acqua e non hanno scuola.
era alla cura generalmente de'canonici, che vi deputavano alla cura speciale un prete
vaticana. redi, 16-v-431: intendo che il sig. gio. maria cre-
di roma, le ha fatto sapere che [ecc.]. muratori, 7-v-511
talmente erano in potere de'laici, che li potevano governare per mezzo di qualche
questi va la disperata alcina, / che 'l desiderio di ruggier sì rode, /
'l desiderio di ruggier sì rode, / che lascia sua città senza custode. caro
il custode de'sigilli lemoignon tenea fermo che, presente il re, non dovessero darsi
sacerdoti e custodi della predetta chiesa, che volevano dire la messa, vedevano questa cosa
e parroco di san salvatore, la chiesa che ha ereditato tutti i privilegi del cenacolo
, quattro protonotari,... che hanno a rivedere e correggere tutte le scritture
a rivedere e correggere tutte le scritture che si faranno nel detto concilio, e più
9. agg. disus. che custodisce, che protegge. -anche al
. agg. disus. che custodisce, che protegge. -anche al figur.
ancora ella avrà ne'bei volumi / che a te détta ora clio, dell'alte
scrivi / de'prodi il nome, che sul sacro letto / d'onor morte distese
. prati, ii-175: fidata lampa, che, quand'io t'invoco / per
, 2-18: e pertanto a noi pare che si eleggano d'amendue le parti i
ad animo la custodia e conservazione più che del danaio, sola una cosa, della
, della quale essere massaio stimava io che bastasse. castiglione, 350: non
castiglione, 350: non sapete voi che platone, il quale in vero non era
signori otto di pratica, meno diligentemente che fare non si dover- rebbe, si
di voi medesimo, se bene io so che voi siate tutto cura. tasso,
: la ninfa in tanto che in custodia prese / filli nel bosco.
.. / fu quella stessa allor che la difese, / e la salvò dall'
, madama, non possiamo aver dubbio che argo centocchiuto non vedesse ima sola quella
il più comodo, sì per i lavoratori che per gli animali. alfieri, i-x3
da non poterli dirigere con altre redini che col timore di pene prestabilite! l'
educazione allora sparisce; non si tratta più che di una custodia, non si ottiene
una custodia, non si ottiene altro che una disciplina negli atti di vita comune
. nievo, 49: allora poi che i settantanni gli avevano procacciato la giubilazione
la sopraintendenza delle ore, credeva fermamente che la via da lui battuta fosse proprio
via da lui battuta fosse proprio quella che conduce al papato. pirandello,
come fa? vende la roba che ha in custodia. -figur.
monti, x-1-427: il giapetida / che a custodia sentia del suo pensiero / locata
le carte di suo padre, nella biblioteca che egli ha lasciata intatta, sotto la
fragile custodia di un cancello di legno che sbarra il portale di mezzo, perché anche
casa, 2-3-89: pregando il signore dio che sia sempre in sua custodia e de'
pascoli, 1240: « buon cavalier che passi, in groppa arrecati / la
, in groppa arrecati / la vecchia che meschina andar non sa *. / «
2-503: lesbia, ben vedi, / che fra tanta custodia e tante ronde /
guicciardini, iv-304: commesse... che fosse custodito nella rocca di sciativa appresso
... ottenne per lettere da cesare che insino a nuova deliberazione fusse fermato in
a cesare. cantini, 1-29-256: quelli che presiedono alla custodia dei forzati in livorno
aveva messo alla custodia sua, dubitò che lo sbirro fosse stato quello che gli
dubitò che lo sbirro fosse stato quello che gli avesse rubata la veste, e che
che gli avesse rubata la veste, e che si fosse gito con dio, e
possibile, e dev'essere meno dura che si possa. botta, 6-i-77: alcuni
adunque accennerà gl'indizi di un delitto che meritano la custodia del reo, che
che meritano la custodia del reo, che lo assoggettano ad un esame e ad una
preventiva: istituto di diritto processuale penale che ha lo scopo di assicurare alla giustizia
; difesa. -anche: le persone che vi sono addette, presidio. -custodia
, 2-138: veggo il monte baldo, che difende il luogo dal settentrione. scorgo
quale città può a questa paragonarsi, che senza ripari di mura e senza custodia
sommamente ricercate: e quei capitani, che d'esse hanno tenuto poco pensiero,
, con le alabarde più per bellezza che per custodia. -per simil.
or questa effigie... / voglio che tu di propria man trasporte, /
custodire oggetti fragili o preziosi (o che possono facilmente deteriorarsi). buonarroti il
consiglierei a prendere quelli colla custodia, che hanno le lenti acromatiche e sono elegantissimi.
di celluloide, conservava gelosamente il foglietto che il cognato ermenegildo aveva lasciato due anni
figur. piovano arlotto, 277: che cosa è la terra. -fondamento del
coperchio dello inferno, madre di quelli che nascono, nutrice di quelli che vivono
quelli che nascono, nutrice di quelli che vivono, divoratrice di tutti, cellario
e coperto da un sottilissimo velo trasparente che par di seta, color di bronzo,
in una custodia, in maniera cioè che nel corpo del verme si ritrovasse un vaso
: vede [l'uomo modesto] che le lodi lo trasportano facilmente ad attribuire a
trasportano facilmente ad attribuire a sé ciò che è dono di dio, a supporre in
l'anima spenta e le piante dei piedi che dolgono -un cattivo odore lo avvolge:
: l'anima mia non è più che una custodia vuota. 5.
19-103: questo dunque venerabile benedetto dico che abitò con seco, perciocché sempre circospetto
si condannano due specie di prescrizioni religiose, che si dovrebbero invece mettere insieme ed ammirare
da porre i termini a'campi, che riparassero all'infame comunion delle cose
dio e nel suo vicario in terra che quel carico sarà dato a persone degne ed
. ant. in senso concreto: cosa che giova, che previene il male.
senso concreto: cosa che giova, che previene il male. domenichi, 1-117
a un privato (detto custode, che assume la qualifica di ausiliario del giudice
custodia: titolo di ufficiale o magistrato che veniva chiamato da altre città a firenze
poteri straordinari in momenti particolarmente gravi o che veniva inviato in città del dominio.
. -con tanto custodiménto, non fa che crocchiare sempre più. idem,
.]: l'ulivo è pianta gentile che vuole dimolto custo- dimento. tommaseo-rigutini,
, serbare con cura (un oggetto che sia stato affidato o che si abbia
un oggetto che sia stato affidato o che si abbia caro). straparola
sentò, pregandolo per l'amore grande che era tra loro, custodire lo dovesse
lo dovesse. caro, 2-326: allor che questo dono a palla offerto / per
. /... a voi vuol che ne venga, / ed al gran
[immagini]... è quella che custodiscono con tanto decoro nella loro chiesa
, ancora, quel carteggio... che le due parti le avevano consegnato
magnificenza in me custodi, / sì che l'anima mia che fatt'hai sana,
, / sì che l'anima mia che fatt'hai sana, / piacente a te
prudenza inclina il cor tuo, acciò che tu custodi le buone cogitazioni, e le
il quale conforma a l'essempio quello che procede da la virtù, e dapoi che
che procede da la virtù, e dapoi che l'ha conseguito, il custodisce.
muratori, 7-iv-456: diffidi cosa sarebbe che,... comunicato l'affare a
chiamo ozio politico quello... che, essendo privo di quello stimolo della
di quello stimolo della vita attiva, che è la necessità di custodire o di
, lascia alle passioni di opinione, che non sono le meno forti, tutta la
vii-57: -l'orrido arcano svela, / che nel petto rinserri: io forse.
sacra ho la fede: / pria che spergiuro, estinto. pindemonte,
sì fattamente a cuore la costumatezza, che a procurarla e custodirla ordinarono il consiglio
divenuta il genio misterioso della casa, che ne custodiva nella profonda coscienza tutti i
, e festivamente disposti in quella casa che tra pochi giorni doveva essere abitata,
guicciardini, iv-304: commesse... che fusse custodito nella rocca di sciativa appresso
calavria. metastasio, ii-210: basta. che tradimento 1 anima rea! /
armata; / vedi lo scalator, che su vi monta, / e 'l cittadino
: i generali repubblicani... che custodivano la contea di nizza, si
dati a nutrire a chirone centauro, che sotto la sua disciplina li custodissi. il
sotto la sua disciplina li custodissi. il che non vuole dire altro, avere per
bestia e mezzo uomo, se non che bisogna a uno principe sapere usare l'
cosa, come la sua natura, allegando che le cose d'essa natura bisogna lasciarle
lascivo sguardo / di cupido amator vien che la miri, / e n'oda ella
, da'cui begli occhi acceso / più che da'propri raggi ardeva apollo, /
ed interrompa / il celiar degli eroi che accorser tosto / tra * 1 dubbio giorno
dubbio giorno a custodir la bella / che solinga lasciasti. monti, x-3-480:
diritto iddio severo [l'onore] / che suo trono sempre pose / sol nell'
, 7-13: la donna, quella che porta fino a un quintale di peso sulla
particolare, ovvero una accomandita di bestiame che si dà altrui perché lo custodisca e
233: in una escursione d'estate, che feci solo sulle alpi, a tremila
a tremila metri, trovai una contadina, che custodiva un branco di vacche.
ritornarsi a casa a custodire i suoi poderi che gli erano guasti dai suoi lavoratori.
e spezialmente per la città vostra, che dio la custodisca per sua misericordia e
tanto conto [dell'anima], che l'ha mercata con la fede, cambiata
vostra madre: raccomandatevi al vostr'angelo che vi custodisca. 8. ant
11 capelli del capo invece della barba, che pochi hanno, li quali portano alquanto
collottola, legati di dietro acconciatamente, che pare uno spennacchino. 9.
: di qui viene certificatissimo il proverbio che dice: * chi semina e non custode
e ciò tanto più avviene alle viti, che trasandate si conducono a perdizione per la
a prendere dall'arca una cassetta, che aperse con una piccola chiave. nella cassetta
fuori della strada della religione, ancora che sien ben governate, che il braccio della
, ancora che sien ben governate, che il braccio della divina giustizia, al
alla fede del popolo, custoditrice più valida che i muri di gaeta. tommaseo-rigutini,
custoditore della propria o della salute altrui, che ci dà attenta cura.
zione. cutàneo, agg. che si riferisce alla cute, che è
agg. che si riferisce alla cute, che è proprio della cute: appendici cutanee
cutanei, pigmento cutaneo. -anche: che avviene attraverso la cute: assorbimento cutaneo
. rucellai, 2-295: si dee notare che tutti questi rami [della vena crurale
ora mi sento inclinato a voler credere che la rogna, da'latini chiamata '
cutaneo ed appiccaticcio, non sia altro che una morsicatura o rosicatura pruriginosa e continua
ha per cosa certa e indubitabile, che simiglianti pustole cutanee con prurito, non altro
prurito, non altro sieno in realtà che rodimenti fatti nella sostanza della cute sotto
i-138: de'vermi stessi cutanei, che cagionano le rogne. a. cocchi,
corpo; e facilità di cicatrizzarsi, il che senza dolore si prova con una cutanea
. j: 'cutaneo ', epiteto che si dà tanto alle malattie della pelle,
dà tanto alle malattie della pelle, che alle parti ed alle funzioni che appartengono alla
, che alle parti ed alle funzioni che appartengono alla cute. onde dicesi *
o * esantema ', l'affezione che attacca il tessuto della pelle. d'annunzio
: non più quest'alba estranea / che s'alza come un falco biondo / e
falco biondo / e questa sera fredda che s'abbassa / come un cupo gigante
questo triste ruminio di vita / dal dì che fui mandato a scuola / a copiare
: le irritazioni cutanee dei cervelli aridi che simulano lo scatto creatore.
scatto creatore. 2. che si riferisce, che è proprio della crosta
2. che si riferisce, che è proprio della crosta terrestre.
e pieghettature della pelle, ogni volta che taguglione temerario la infila: onde e
uno strato profondo o derma), che prosegue, in corrispondenza delle aperture naturali
naturali di essi, nelle membrane mucose che rivestono le cavità in comunicazione con l'
da la soda cute, / constanza bella che vince ogni lite. cariteo, 305
ora mi sento inclinato a voler credere che la rogna, da'latini chiamata '
cutaneo ed appiccaticcio, non sia altro che una morsicatura o rosicatura pruriginosa e continua
privi di quelle intralciatissime piegoline o solchi che osservammo nella cute di quelli. a
monti, x-5-65: ma tu, che trinci altrui, se al sole in
e prossimo / tal v'avrà, che al compagno dia di gomito. imbriani,
da gentili, tenere espansioni membranose, che servono a lui di cute e racchiuggono
la cute. è un amoretto antico, che in questa primavera ha messo un
tallo sul vecchio, ma non credo che reggerà al caldo di giugno.
*, cioè la * parte esteriore che copre 'un corpo, un oggetto)
e dissi: « e1 converrà che tu ti nomi, / o che capei
converrà che tu ti nomi, / o che capei qui su non ti rimagna *
cosi guemito se ne venne alla sala maggiore che aveva balconi di dietro e d'avanti
poiché il paese aveva questo di buono, che si rompevano volentieri la testa a vicenda
anzi e impietrita della signorina eleonora: che più non rispondeva al suo flebile e tuttavia
cutìcola, sf. anat. sottile membrana che riveste le pareti delle cellule o separa
. -cuticola dello smalto: pellicola trasparente che ricopre lo smalto del dente.
sono come sarebbe a dire la cuticola, che in piano volgare dicesi pellicola; la
volgare dicesi pellicola; la cute, che pelle si chiama. c. mei
] attaccate tenacemente, tanto di sotto che di sopra, le cartilagini intermedie, ridotte
prima membra- nuccia esteriore soprapposta alla cute che veste il corpo dell'uomo e degli
dell'uomo e degli altri animali, che si riproduce, ed è priva di
meno spesso, secreto dall'epidermide, che riveste il corpo degli invertebrati. redi