mezzo alle frivolezze alle scurrilità alle vanaglorie che l'attorniavano. carducci, 647
canz., 78: beato te, che a la reai pregione / per te
ariosto, 22-11: ne l'ora che 'l monton di pascer resta, /
cappella reale e nell'atto dello scoprir che fece il volto all'imperadrice per consegnarla
di poi la battaglia con se medesimo in che passò tutta la notte appresso, chiuso
ima stanza; e la vittoria in che ella si terminò. manzoni, pr.
rimanevano chiusi in pugno, di modo che, girandoli, ristringeva la legatura a volontà
ed acque misti. 18. che sta nascosto o si tiene al riparo;
, / qual séte or voi, che qui temendo chiusi / vi state, e
vi move ira o vergogna / contra lui che vi sgrida e vi rampogna! giusti
antica voce, / cerchiamo un segno che superi la vita. pavese, 4-267:
chiuso ». una volta gli dissi che ci stavo benissimo. 19.
, / gettan le membra, poi che 'l sol s'asconde, / sul duro
fioriti e di vermiglie rose, / che de le liquide onde al specchio siede,
porti; e sarà mia la cura / che tutto ei sveli. 21.
tutto ei sveli. 21. che si svolge in una cerchia ristretta e
svago, per vincere la depressione nervosa che tanti anni di chiusa, monotona esistenza le
e illiberale di militare di casta, che gli informatissimi chiamavano clericale. alvaro,
chiamavano clericale. alvaro, 7-283: che il cemento della vita antica raccolta e
il grande avvenimento del buio? e che il laceramento, la trasformazione di quella
contro l'oscurità? 22. che si tiene in disparte, che sta lontano
22. che si tiene in disparte, che sta lontano da tutti, evitando di
capisci? aristocratici... gente che non vuol conoscere chicchessia, gente molto
d'una voce chiusa nella mente / che risale dal tempo. 24.
, inf., 25-147: e awegna che gli occhi miei confusi / fossero alquanto
si manifesta la condizione del furo, che sempre cerca d'occultarsi. dante,
secreto amor chiuso e celato / tanto che né in vista né in sembianti /
compiacer d'esso, e dilettarsene piuttosto che di qualunque altro dissimile. tornielli, 485
aspri traluce! foscolo, v-184: dissi che teneva chiuse le sue passioni; e
chiuse le sue passioni; e quel poco che ne traspariva, pareva calore di fiamma
. leopardi, 21-41: tu pria che l'erbe inaridisse il verno, / da
il senso dell'interesse, mentre gli anelli che stanno entro compongono tutta la scala delle
così via via fino al ventiquattresimo, che è il più chiuso, il più cieco
inestinguibile e gioconda / del riso, che sonò come clangore. pirandello, 7-176
non poteva più sentir piangere i bambini o che si lamentassero minimamente; diceva subito a
/ altro sfogo non ha / fuor che il sonno, se viene. montale,
viene. montale, 2-53: l'anima che dispensa / furlana e rigodone ad ogni
i nullo pare di me novo: che tal porto lo cargo / in dritto
è sì chiusa [la scrittura] che uomo se ne debbia spaventare, né
ne debbia spaventare, né sì palese che avvilisca. boccaccio, iii-3: l'
e chiuse, e gli uomeni, che qui erano, pareano come smemorati. pulci
impenetrabile, riservato, poco espansivo, che non si manifesta apertamente, che non
, che non si manifesta apertamente, che non dà modo di essere scrutato e analizzato
. petrarca, iv-1-117: e quel che parve altrui beato e lieto, /
e sì mutolo e sì tacente, che giammai non dice neente. chiabrera, 380
lascia / alla innocenza; al ciel, che pur talvolta / degnarla suol di alcun
ignaro degli usi del mondo, più timido che selvaggio, orgogliosamente modesto, chiuso in
di uno spirito solitario. ti accorgi che colui che scrive sta fuori del commercio
spirito solitario. ti accorgi che colui che scrive sta fuori del commercio del mondo
, il figliolo; quel figliolo chiuso, che covava tutto dentro, e le pareva
covava tutto dentro, e le pareva che ciò lo avesse a far soffrir tanto
a far soffrir tanto: chi sa che male era quello che lo sigillava a
tanto: chi sa che male era quello che lo sigillava a quel modo! saba
; / monti, vallette ombrose / che non vidi, ma lessi / di lor
con un animo e una bocca sciroppona che diceva sempre di sì, anche ai
tempo fa. 27. figur. che ha un aspetto cupo, tetro,
aspetto cupo, tetro, impenetrabile; che dà un senso di solitudine, d'
profonde. papini, 8-51: la campagna che sento io, la campagna mia,
grande cappella semibuia, facevano un mondo che avrei voluto anche più chiuso, più
fuga; e dite al vostro / re che del sangue dell'europa è chiuso /
a lui / ma solo al grande che pietoso il chiuse / a lui solo
delle genti non ci è nel machiavelli che la se'mplice base scientifica, un punto
scritto a disegno, perché di tale che fieramente sentiva; passa il cigli- aggrottato
chiusa e triste. / dovevamo saperlo che l'amore / brucia la vita e fa
mi vi trattenni una sola domenica, che tutte le botteghe erano chiuse. varano,
la spada bassa, / come colui che è di battaglia aduso. ariosto, 43-179
torchi; e chiusi, / più che vestiti, eran di nere vesti.
lungo uso / ogni cristian, ben che ne tarme chiuso. tassoni, 10-9:
/ chiusa il petto nell'egida, che prezzo / non compra, e mai né
il capo, / in guisa tal, che chi l'aveva indosso, / trar
dante, inf., 16-135: colui che va giuso / talora a solver l'
àncora ch'aggrappa / o scoglio o altro che nel mare è chiuso. idem,
la costa intorno errando, / mentre che l'orizzonte il dì tien chiuso. ariosto
da un nebbione uguale, inerte, che pareva negare il sole, senza prometter la
awiai verso il castello, seguendo l'olmata che vi conduce, col mazzo delle chiavi
e dall'altra una lanterna da scuderia che avevo comprata come mobile indispensabile. collodi
. fogazzaro, 7-73-il maestro pensò tosto che fosse giunto per il discepolo uno di
il discepolo uno di quei terribili cimenti interni che gli facevano fuggire il povero giaciglio e
curvi lidi errante / come tuon rispondea che chiuso romba / da ravenna il toscan
bello. 39. figur. che ha suono stretto (una vocale).
inganno, assegnando la greca e, che alla nostra e chiusa ovvero stretta risponde
alla voce del nostro 0 chiuso, che col loro omicron segnano i greci. ojetti
un trotto, un galoppo); che ha un movimento compatto e uniforme (
pianura / d'un chiuso trotto, che giamai non lenta. berni, 31-9 (
pianura / d'un chiuso trotto, che mai non allenta. prati, i-43:
remi. 41. mus. che spicca, si distingue per compiutezza o
un tavolo di appena qualche palmo, che mi preme sul petto all'altezza del
cui la vocale è seguita da consonante che appartiene alla medesima sillaba. 4j
geom. curva chiusa: fatta in modo che un punto, spostandosi su di essa
da cui era partito. -superficie chiusa: che è priva di bordi.
chiusa: derivante da un pensiero musicale che non si conclude attraverso gli sviluppi dei
questa maniera una cantilena breve e chiusa, che ha il suo valore non solo nel
una enfasi sonora,... che non comporta la semplice recitazione,.
chiusa chiusa mi rispose / nel modo che 'l seguente canto canta. buti,
da quell'ala / da la qual sai che 'l nostro segnor usa. 50
, celatamente e chiuso, e pregocci che di suo nome non parlassimo. dante
dante, purg., 12-87: sì che 'n quella / matera non potea parlarmi
dovuto alla diversa condizione e stato de'personaggi che n'entrano a parte. 51
no: molte volte più nelle cose piccole che nelle grandi si conoscono i coraggiosi;
chiusi occhi, doveresti sbrigarti da i dubbi che tu hai de la pippa. guarini
, gentil terra d'arcadia, / che col piè tocco e con la mente inchino
pien di tenerezza e di diletto, / che l'ha sentito in ogni fibra il
d. bartoli, 32-99: il divorar che fece lo spazio di quei forse quaranta
con un precipizio di tanta velocità, che chi ad occhi chiusi avesse sentenziato di que'
di que'due gravi, secondo quello che ne diceva il suono, avrebbe indubitatamente
ariosto, no: dico, da che 'l suo seme / mandò nel chiuso
chiamavano quelle spaziose tramezze di terreno, che era in tra il muro della città e
miglio. e al duca fu fatto conoscere che, se le nostre genti entrassero a
genti entrassero a quello così fatto chiuso, che irrimediabile era la perdita della città:
la perdita della città: per questo volle che le sue genti si fermassino in quello
e giardini sconvolti, pasciuti di vegetazione che affoga nel chiuso. baldini, i-31:
non c'era niente da fare. che disperazione fu riportar verso il chiuso le
riportar verso il chiuso le bestie, che quando sono bagnate non stanno più ferme
alzare una piattella di pietra di quelle che chiudono l'irrigazione, o a fare un
un odore di chiuso, quello squallore inanimato che hanno le scuole senza fanciulli. baldini
vetri, l'aria sapeva più di chiuso che prima. pavese, 51: a
ii-8-136: la storia della poesia, che si svolga nel chiuso dei propri confini,
i loro dèi entro luoghi sagri, che chiama « lucos et nemora »,
chiama « lucos et nemora », che dovetter esser selve rasate dentro il chiuso
passioni, le ambizioni e le viltà che lo tormentavano fuori.
, / e ho scritto trovato / che prima coce e duole / a colui che
che prima coce e duole / a colui che la vuole. petrarca, 23-67:
comedie de la semplicità mia, e quello che mi cuoce più è, che i
quello che mi cuoce più è, che i miei amorosi non mi vogliono dare
consiglio a certe dottoresse ermafrodite, talmente che sempre perdeva e a lui pareva d'
del branco; alla fine perdendone una che gli coceva, si diliberò dall'ora
in poi d'andarsi a consigliare, prima che mettessi banco per litigare. guarini,
; io l'ho carpito. -e che alla fine questo è quel che vi cuoce
. -e che alla fine questo è quel che vi cuoce. più non ne so
assai ci cuoce privarci di quel diletto che la vendetta ci poteva promettere. pindemonte
saper cotanto delle mie vicende, / abbi che al mondo non fu mai di questa
/ ma piacque altro agli dei, che, divisando / sinistri eventi, per
per le vie più oscure, / quel che mi cuoce più, sparir mel féro
quel sotterfugio. baldini, i-243: quelli che fanno assai pena sono i mutilati,
pena sono i mutilati, perché si pensa che a loro debba cuocere, più che
che a loro debba cuocere, più che ad altri, la vergogna della patria
quello sbaglio proprio all'ultima mano, che aveva deciso dell'intera partita. -rifl
, 7-3-20: il danno sarebbe più mio che vostro, conciosia cosa che voi poco
più mio che vostro, conciosia cosa che voi poco vi curate di mio affanno,
vi-1-178 (40-8): oi lasso, che tutto ardo e 'ncendo e coco
; onde si dice di loro, che eglino hanno la carne dura, e non
a ogni fuoco; e de'giovani, che si cuocono al primo bollore, e
preoccuparsi se altri si adirano per ciò che liberamente si dice. buommattei,
, chi è abile nel cucinare; persona che si trova alle dipendenze di altri (
'l cuoco. sacchetti, 4-128: di che l'abate, avendo rispetto della risposta
l'ortolano, raccontò loro quello di che avea a rispondere al detto papa; e
a rispondere al detto papa; e che a ciò gli dessono e consiglio e aiuto
, e doglia il coco, / che i cibi lascin raffreddar nei vasi. bruno
pesce, e non vi rimanga altro che il suo ritratto; ed esso in sustanza
sonetti, mi approva più i miei versi che i suoi. algarotti, 3-6:
algarotti, 3-6: non siamo neppure, che è assai meglio, senza una buona
e di scelti vini: e ciò che è il compimento d'ogni delizia, in
, 3-348: essendosi massime da notare che le loro donne sono tutte cuoche assai
sono tutte cuoche assai destre, e che ti sanno fare de'piattellini molto ghiotti
nel buon burro e nel buon cacio che s'hanno, oltre ai loro vari eccellenti
imprestito argenterie, tondini e tutto quel che vi bisogna. pecchio, conc.
, conc., i-199: quelle persone che desiderassero di respirare l'aria sana di
que'paesi,... non hanno che a formare una caravana di persone amabili
avvenimento da un trattore della città, che aveva anche inviato un cuoco e due camerieri
i fichi detti da'greci poponi, che forse son quelli che plinio nomina delicati,
greci poponi, che forse son quelli che plinio nomina delicati, venendo la delicatezza
delicati, venendo la delicatezza dal punto che seppe pigliare nel cuocerli il gran cuoco
lasso all'imma ginazione ora che è calda, quando lo farò? adesso
provvedo, poi cucinerò; e non ignoro che mi mancano tuttavia molte droghe: perché
perché io voglio essere piuttosto cuoco italiano che francese. 2. prov.
fare la stessa cosa, i risultati che si ottengono sono pessimi. giusti,
giusti, ii-45z: e del consulto che si fa in questo povero canchero del
in questo povero canchero del nostro paese che ne dite? gioberti, balbo,
ciottolo, pietra arrotondata e liscia (che si trova nel greto dei corsi d'
coiaio; / ed i'foss'un, che toccasse 'l somaio, / non mi
: essendo vergogna somma... che il coiaio, che il calzaiuolo, che
somma... che il coiaio, che il calzaiuolo, che il tesserandolo,
che il coiaio, che il calzaiuolo, che il tesserandolo, che qualunque altro artiere
il calzaiuolo, che il tesserandolo, che qualunque altro artiere sappia dar conto della
repubblica di firenze, 15-23: che sale, ferro, olio, grano,
coiame s'usa tal malizia, / che non è quel che pare. soderini,
tal malizia, / che non è quel che pare. soderini, ii-221: e
soderini, ii-221: e quelle foglie che han servito a'coiami, avendo succhiato
terra. buonarroti il giovane, 9-133: che se'tu avvezza / a trafficare?
, 1-347: 'coiame': lo stesso che cuoio, ma nell'uso che tiene
lo stesso che cuoio, ma nell'uso che tiene alcun che del collettivo.
, ma nell'uso che tiene alcun che del collettivo. 2. ant
9-76: anche sono altri buoi, che son vecchi e pigri alla fatica, i
fatica, i quali son meno utili che i predetti, e la lor carne si
.. senza mortella, o concia che buona sia. pirandello, 5-52: crescevano
f. giambullari, i-19: quel fregio che, da peduccio a peduccio delle volte
esto celizo: / la pendenza vètate che non agi delizo; / per guigliardone
tu'parente / c'ha nome benci che pela le coia. marco polo volgar
ed allume e molte mercatanzie, in modo che se quella nazione fussi industriosa e mercantile
coperta di cuoio, mi disse inneltorecchio, che in quella guaina era un bichier d'
guaina era un bichier d'argento, e che in quel bichiere era gioie di valore
intorno al capo ima reticella verde, che cadeva sull'omero sinistro; terminata in
di contro, con dei brandelli di stoffa che spenzolavano dal parapetto; un lettone di
rilievo, in sul gusto di quello che copre le pareti d'una stanza nel palazzo
cuoio aveva preso quella tinta calda e opulenta che ricorda certi fondi di ritratti veneziani.
altri risero sguaiatamente, tranne il militare che, tenendo stesa sul divano una gamba infilata
portavi come ornamento un cinghiolino di cuoio che pareva intenerire molto i signori presenti.
alla cintola, parlava a una ragazza che teneva in braccio un bimbetto. cassola
, poi imbevuto con catrame di betulla che gli imparte odore gradevole. sbarbaro,
sullo stesso sostegno, due bellezze foreste che odoravano di avventura e di cuoio di
truovano quello cuoio cotto tanto forte, che niente gli poteano danneggiare...
danneggiare... vedendo gli due cavalieri che niente potevano danneggiare quello cuoio cotto,
serpente] a roma, si dice che fue per lunghezza cento- venti piedi.
, lo dolce poeta,... che quando adrasto, rege de li argi
porco selvatico, e ricordossi del risponso che apollo dato avea per le sue figlie
dato avea per le sue figlie, che esso divenne stupido; e però più reverente
a'cuoi, / volando verso il nido che t'indua, / mi metterei con
segue tuttavia; / trasse la spada, che par che riluca / più che non
; / trasse la spada, che par che riluca / più che non fece mai
, che par che riluca / più che non fece mai raggio di stella, /
fece mai raggio di stella, / acciò che '1 cuoio con essa gli sdruca.
in un mantarro di quel colore, che sogliono essere le grue; al sinestro
.. per isbigottirlo e per mostrargli che ancora essa n'era copiosa, ne
di tauro era composto, / e che a le terga poi di tempre elette
perché ve ne sono sì bestialmente elefantini che chi pigliasse il dazio delle cuoia ne
lanuti, de gli aventi un non so che simile a giubbe e a crini,
sopra ajace coll'immenso / pavese, che parea mobile torre; / opra di
ila abitatore, / prestantissimo fabbro, che di sette / costruito l'aveva ben salde
e guarrà. iacopone, 8-44: che farà la misera prò aver polito 'l
'l volto? / porrassece lo scorteco, che 'l coio vecchio n'ha tolto:
cuoio sì 'nferigno e duro, / che chi per torre al ciel volesse gire,
posto uno giudice ne la sua corte che tenesse ragione a tutti i suoi soggetti;
la mena allora alle sue stanze, / che i paramenti avean di cuoi umani.
. l'insieme degli oggetti in cuoio che costituiscono il corredo dei cavalli o dei
in su le nuove carte: imperò che le carte membrane sono di cuoia e di
: il gesto del paziente / ilota, che trita la spelta / o il latte
dentate / ne'lunghi cuoi serpentini / che per girevoli dischi i trascorrono propagando /
'l viso zefiro tal volta / più che l'usato alquanto impetuoso, / quasi se
mie [dell'otre] cuoia, / che me le schianti almen la giovinezza /
! 8. strato di cuoio che forma la parte più interna dell'armatura
, di quel colore simile al capellato che dalla castagna medesima prende il nome.
andava cantando e saltando tanto lieto, che non capeva nel cuoio. d'annunzio,
. magalotti, 20-268: un vecchio che non può le cuoia. -ripiegare,
ho a tirar le cuoia / fa'che con questo gusto almanco i'muoia.
... non c'era versi che tirassero le còia prima di ottanta o di
cuòra, sf. strato molle ed erboso che galleggia sulle acque dei laghi o delle
que'paesi è nominata la terra paludosa che comincia a produrre cannette, e indurandosi
. credo presa tal voce da'greci, che per tanto tempo signoreggiarono in ravenna,
, chiamando essi 'chora 'ciò che a noi è suolo, campo, terreno
2. dial. strato di vegetali risecchiti che si trova sul fondo delle paludi prosciugate
del legno arso era così dolce e triste che pareva nascere da un rimpianto di terra
l'apice leggermente rivolto verso sinistra, che funziona come una pompa aspirante e premente
, accoglie nelle proprie cavità il sangue che riceve dal sistema venoso e lo immette
/ nelo più degno loco, / ancor che paia poco, / ched è chiamato
, per una certa colleganza e conformità che è tra il core e il cervello,
omini bruciati..., poi che son cenerizzate le sua osse, il core
possa resistere al gran calore, che si genera nel sinistro lato del core,
, mediante il sangue dell'arteria, che in tal ventriculo s'assottiglia. machiavelli
membri, senza declinar più a questa che a quell'altra parte. marino, 19-411
del corpo animato, l'aria che bisogna tanto muoverlo quanto convenga a star
se ne rappigli il sangue, in che principalmente le febbri acute consistono.
polmoni, e sopra il muscolo diaframma, che divide dal ventre quella cavità superiore,
e rinchiuso in un sacco membranoso, che fu perciò chiamato 'pericardio 'dai
moravia, iv-317: aspettò... che l'ansito e i battiti del cuore
ancora fisiologica della posizione del cuore, che non è abbassato in totalità, ma come
bue: altissimo grado di ipertrofia cardiaca che porta il peso del cuore fino al
obesità, qualunque sia la lesione precisa che ne è causa. -cuore linfatico anteriore
-cuore linfatico anteriore: piccolo bottone cavo che nell'embrione prelude allo sviluppo del sistema
stesso significato hanno i cuori linfatici posteriori che si sviluppano più tardi. -cuore migrante
quello dotato di un'abnorme mobilità passiva che rende possibile lo spostamento della punta anche
a lungo decorso dell'apparato respiratorio, che abbiano portato a ipertensione della circolazione polmonare
: ipertrofia di cuore nelle nefriti, che si ha prima e prevalentemente a carico
linfatici: organi di impulsione della linfa che si riscontrano nel sistema linfatico degli anfibi
viani, 14-373: i sapienti hanno ammonito che si può essere uomini di gran cuore
ciascuna delle orecchiette o ciascuno dei ventricoli che compongono il cuore. a. cocchi
, 33 (566): gli pareva che qualcheduno di loro,...
marsilio ficino, 2-137: il sole che è cuore del mondo, per il
così nelle piante, v'abbia altri condotti che portino l'umore dal fondo, che
che portino l'umore dal fondo, che appunto chiamano 4 il cuore ',
propulsante / virtù dell'ali marine / che tùrbinan sotto la poppa / tra ruota e
forma di cuore; disegno, pittura che rappresenta un cuore. -a cuore:
, per lo più d'argento, che i fedeli appendono nelle chiese all'effigie
: è geloso, quel figliolo! pensa che à cancellato il tuo nome e il
cancellato il tuo nome e il mio, che tu ài scritto dentro al cuore sul
francesi. aretino, 1-40: -da che in italia si giuoca con le carte
chiaritemi (io ve ne supplico) ciò che dinotano tra sì fatte nazioni..
, 9-34: vedendo i terrazzan, che stanno in fiori, / che il nimico
, che stanno in fiori, / che il nimico dà spade, e giuoca
. pavese, 5-42: mi disse che aveva a casa un due di picche e
due di picche e un re di cuori che qualcuno aveva perduto sullo stradone.
conoscere i rapporti umani e tutto ciò che da essi nasce (secondo varie correnti
campanella, i-99: l'autore dice che il re è cuore o testa,
credenza, un tempo assai diffusa, che il cuore fosse il luogo delle sensazioni,
non ti mori? / rispondi, che fai / però che doglio -così? sì
? / rispondi, che fai / però che doglio -così? sì, lo so.
quel gran cuore de'5-86: la verità che vive / nei cuori non si scrive /
vive / nei cuori non si scrive / che / sì li stai custodi tore,
traditore. guittone, v-228-76: o, che molto comendo / quella che tene casto
o, che molto comendo / quella che tene casto corpo e core! lacopone,
, 23-2-13: niuna cosa è più beata che 'l puro cuore. dante, vita
apprende, prese costui della bella persona / che mi fu tolta. idem, inf
vuoi ch'io rinnovelli / disperato dolor che 'l cor mi preme / già pur pensando
, 8-2: era già l'ora che volge il disio / ai navicanti e intenerisce
., 10-9 (482): considerando che le donne secondo il lor piccol cuore
più al buono animo di chi dà riguardando che alla quantità del dono, [vi
, 215: questo è quel mal che affligge e passa il core, / questo
il core, / questo è quel mal che si piange a ragione. ariosto,
/ ch'io dissi allora, e che ti voglio or dire, / né da
quel cuore sì efferato, sì inumano che, drizzando gli occhi in un bel volto
gli occhi in un bel volto, che, ad un'otta, non perda l'
alterata: « il cuor mi dice che ci rivedremo presto ». certo, il
sempre qualche cosa da dire su quello che sarà. ma che sa il cuore?
dire su quello che sarà. ma che sa il cuore? appena un poco
cuore? appena un poco di quello che è già accaduto. leopardi, 46:
e pur giovine di cuore forse meglio che noi fossi nella combattuta giovinezza, e nella
.., ha sulla lingua quello che ha nel cuore, ha il cuore in
gozzano, 21: o mio cuore che valse la luce mattutina / raggiante sulla
china tutte le strade false? / cuore che non fioristi, è vano che t'
cuore che non fioristi, è vano che t'affretti / verso miraggi schietti,
tristi. montale, 1-50: il cuore che ogni moto tiene a vile / raro
, 1-145: cuore / logoro nome che patimmo un giorno. -per estens
i... i e sopra quel che va per l'aria [ltppogrifo] monta
papini ha fatto una volta il calcolo che carducci nelle sue poesie nomina il sole
goldoni, ui-57: a me, che ho fatto tanto per lui, che
, che ho fatto tanto per lui, che vede con che cuore, con che
tanto per lui, che vede con che cuore, con che amore lo tratto,
che vede con che cuore, con che amore lo tratto, corrisponde così?
ricorso ad amici danarosi, ma pare che non abbiano core. leopardi, ii-293:
ai tempi d'omero valeva ed operava quello che negli uomini si chiama cuore. nievo
. ma sono proprio questi i tipi che all'occorrenza hanno cuore, sono generosi.
, manzoni, 41: una gente che libera tutta, / o fia serva
spesso contrapposto alla bocca, alle labbra, che indicano la finzione delle parole, che
che indicano la finzione delle parole, che non rispecchiano la verità dell'animo)
partire en tutto; / ma so che 'l lauda en cor lo conoscente. novellino
, ii - canzone, 2: voi che stendendo il terzo ciel movete, /
lunghesso mare ancora, / come gente che pensa a suo cammino, / che va
gente che pensa a suo cammino, / che va col cuore e col corpo dimora
75-12: questi son que'begli occhi, che mi stanno / sempre nel cor con
scala del paradiso, 304: vidi alcuno che colla bocca ringraziava iddio, e col
caminar per questa strada cautamente, bisogna che dimostri aver nell'animo molto minor foco che
che dimostri aver nell'animo molto minor foco che non ha,... rider
diede in cuor suo tutti que'titoli che non aveva mai udito applicargli da altri.
questi puntigli di onorabilità, e pensa che, in fin de'conti, il ragazzo
buona posizione. saba, 484: quello che hai 13. sede dell'amore
: e quello bascio m'infiamao, / che dal corpo mi levao / lo core
, ii-439: de la jran doglia che l'anima sente, / si parte da
parte da lo core uno sospiro, / che va dicendo: spiriti, fuggite.
lo cor dolente / un soave penser, che se ne già / molte fiate a'
/ apparecchiata son, come colei, / che certamente t'ha donato il core.
59: quel vago cerchio d'ór che me tien vivo, / ed hami l'
, / me fa tanto contento, / che de alegreza su nel ciel arivo.
ma parmi tuttavia mi vegga drieto / un che 'l mio ben mi furi,
: quasi senza movimento alcuno quella persona che essi desidrano nel volto e negli occhi
volto e negli occhi lor legge ciò che hanno nel core. tasso, 6-v-2-116
, e indura il core, / che non ricetti i messaggier d'amore.
ch'egli era caro alle femmine e che a tutte avea ritrovato il cuore di cera
. foscolo, 1- 128: allor che guido occultamente il core / pose in vergin
ben si fè reo: né ancor sapea che in corte / delitto è amore.
d'andar là a star con lui, che farei fortuna, com'ha fatto lui
dato retta, gli è... che serve? perché il mio cuore era
cuore era qui. leopardi, 21-29: che pensieri soavi, / che speranze,
21-29: che pensieri soavi, / che speranze, che cori, o silvia mia
pensieri soavi, / che speranze, che cori, o silvia mia! de
amorosi sono a lui cosa nuova, che lo empiono di meraviglia e lo commuovono
robusta canta da poppa una canzone, che udiranno i nostri compagni del piemonte.
. saba, 577: amai la verità che giace al fondo, / quasi un
fondo, / quasi un sogno obliato, che il dolore / riscopre amica. con
paura il cuore / le si accosta, che più non l'abbandona. ungaretti,
grido di vergogna / del mio cuore che brucia / da quando ti mirai e
m'hai guardata / e più non sono che un oggetto debole. 14. amore
segneri, iii-i- 209: non vorrei che vi deste a credere, dilettissimi, che
che vi deste a credere, dilettissimi, che l'odiare ad un tempo il peccato
deh, cuor del corpo mio, che avete voi così subitamente? che è la
, che avete voi così subitamente? che è la cagione di questo dolore?
ariosto, 2-57- a quel loco, che chiudea il mio core, / dissi,
, 8-145: cuor mio, a che modo vuoi tu farmi bella mascara?
pur ringraziare, mio cuore, della cura che ti sei presa! serao, i-461
« dimmi la verità... che vuoi, core della sorella? ».
se vendetta avete a fare, / che 'l farà di buon cuore lealemente. lapo
/ né sì involto di malinconia, / che tu non fossi a risco della morte
a risco della morte / di tanto rider che farebbe il core. dante, inf
inf., 13-59: io son colui che tenni ambo le chiavi / del cor
anime ingannate e fatture empie, / che da sì fatto ben torcete i cuori
anima tua arà quel vero iddio / che ci può sol gradir d'eterno onore.
gode de la fervida volontà dei cori che de la gonfiata superbia dei doni.
guarini, 43: ite, voi che chiudeste / l'orribil fèra, a dar
cuore di questi doi poveri uomini, che, per commiserazione avuta di quel religioso
stato. metastasio, ii-97: sai che artabano, / il tuo gran genitore
impaziente / di dar soccorso a'miei, che me lontano / richiamano, fa vano
perdersi affatto; ma atterrito, più che d'ogni altra cosa, del suo terrore
cuore gli antichi spiriti, e gli comandò che reggesse. de sanctis, iii-237:
cuore erano infallibili almeno in questo, che appagavano qualche bisogno momentaneo. -per estens
. ariosto, 19-7: come orsa che l'alpestre cacciatore / nella pietrosa tana
lo nosto coro aiusta a deritto, / che te sir- vamo in fatto e 'n
99-4: dietr'a quel sommo ben, che mai non spiace, / levate 'l
. giovanni crisostomo vólgar., 45: che bisogno ci è di avere gran fortezza
poi vai predicando per lo mondo, sì che per l'udire della boce all'orechia
: se credono alla chiesa quando insegna che la contrizione riconcilia a dio, perché
, perché non le credono quando insegna che l'effetto naturale del peccato è l'indurimento
altamente / in ogne benananza, / che tutta la sembianza / d'alessandro tenete
., 18-86: quegli è iason, che per cuore e per senno / li
e di gran cuore s'era provveduto dinanzi che l'assedio vi venisse di molta vittuaglia
la fece richiedere. la donna, che di gran cuore era, sì come generalmente
, sì come generalmente esser soglion quelle che innamorate son da dovero, ancora che
che innamorate son da dovero, ancora che sconsigliata... ne fosse, del
omo... dee e nelle cose che occorrono prima del combattere, e nel
core. aretino, 8-385: colei che similmente canta pensando a i suoi affanni
lui disse, ch'era disperato, e che 10 gli messi cuore. tasso,
, 12-8: ho core anch'io, che morte sprezza, e crede / che
che morte sprezza, e crede / che ben si cambi con l'onor la
m'accinsi mai / con maggior cor che a questa. carducci, 493:
d'annunzio, ii-3: o tu che col tuo cor la tua carena / contra
anima tua fatta sirena, / infin che il mar fu sopra te richiuso! quasimodo
tutti, cuore, cuore, uditori; che non dobbiamo rammaricarci di batterla ancora noi
. figur. centro vitale e animatore, che dà vita, forza, energia (
. deledda, iii-331: ammesso pure che esista una colpa nel padre, tacitamente riconosciuta
cielo, vegnon le triste ore / che il bello raggio nello sol si vela /
del verno si colgono qui quelle frutte che ci sono costà di ricreamento la state.
ingenui palati arduo s'appresta / solletico che molle i nervi scota, i e
assalti per i corsi più diritti e spaziosi che convengono al cuore della città. fogazzaro
sapendo ove gittame il cuore, senza che niuno la vedesse: circolava sempre gente
di esso, non era difficile accorgersi che piaceva ancora. valeri, 1-59:
: ascolta il sottile pianto accorato / che viene dal cuor della terra -o dal fondo
bocchelli, 1-iii-784: andò a dormire, che se lo meritava, e non bastò
, sacro cuore: oggetto del culto che la chiesa cattolica rende al cuore fisico
per l'umanità; la festa liturgica che lo celebra; chiesa o istituto dedicati al
e tanto perfetta, quanto è quella che avvampa nel cuor di cristo come nella
, in modo da creare una figura che ha la forma approssimata di un cuore
cuore. micheli, iii-342: carciofi che noi comunemente chiamiamo * mazze ferrate '
, 16: a colui... che ti toglie 'l tuo e che ti
. che ti toglie 'l tuo e che ti offende, non solamente dà doni e
machiavelli, 3-321: guarda se par che la dica da cuore. ariosto,
ariosto, 19-1: e quel, che di cor ama, riman forte, /
(iii-326): benché non credo che dica da core, / sapendo ben,
tutto vostro al solito, e son più che sicuro di averne buona corrispondenza. d
il non aver sottoscritto di cuore, che se di poi se ne fosse pentito.
ecco, disse cadetto, questa è gente che lo sa perché è andata dentro.
sa perché è andata dentro. vuoi che un dottore, un avvocato, ci
, e con tanto mal volere, che sarà peggio d'uno che abbia fatto
mal volere, che sarà peggio d'uno che abbia fatto un umicidio. ariosto,
terceditori per la vita di cesare, che siila, pur di mal cuore e
9-1-19: una mano di maligni invidiosi, che sopportano di mal cuore quest'illustre testimonio
-amante, amico del cuore: che gode i favori amorosi (e indica
sono tutte ambiziose. ce n'è che vogliono l'amico del cuore.
allegra, durante la sua assenza; che invitasse le sue amiche del cuore, che
che invitasse le sue amiche del cuore, che le menasse in campagna, caso le
crepapelle. aretino, 8-384: letto che l'ebbe dalla nel ridere a scoppia
nel ridere a scoppia cuore e credendo che io ridessi per lo suo ridere,
respiro, ed il povero sopraintendente, che per impeto di buon cuore aveva mancato di
nievo, 1-145: oh la grande bestia che fui!... ma voi,
voi, camilla, mi crederete, che non ho peccato per cattivo cuore!
certi, quando fingono di rifiutare quello che più vogliono. magalotti, 9-2-102:
col cuore in mano e dirle liberamente che [ecc.]. g. gozzi
i-461: d'inganni artifiziosi fabbri, / che mai quel che han sul cor non
artifiziosi fabbri, / che mai quel che han sul cor non han sui labbri.
cuore in mano, le dirò di che si tratta; e in due parole son
tratta; e in due parole son certo che anderemo d'accordo. leopardi, iii-431
a parlarti col cuore in mano, vorrei che tu stessi o solo o con
cuore tra le mani, mi rispose che non vi era alcuno. pratolini, 9-477
l'animo stancato e terminare lo tempo che m'è dato. idem, par.
, 30: non veggio, carissimo, che veruno di noi abbia vera e perfetta
vera e perfetta cupidità de'celesti beni, che se in ritàve desiderassimo con tutto il
ritàve desiderassimo con tutto il cuore, ciò che ci pare grave e aspro nella via
cor vi prego e supplico, / che me la concediate. bandello, 2-37 (
il core vi prego ed affettuosamente supplico che il mio onore tor non mi vogliate.
io ti priego con tutto 'l quore che per il dolore mi s'apre e
dolore mi s'apre e spezza, che tu vuogli di mano tua fare una testimonianza
: entrò una donna. ed ecco che ella si avvicinò a me, proprio a
avvicinò a me, proprio a me che lo desideravo con tutto il cuore. piovene
figliolo, di rimettere al vescovo, prima che sia troppo tardi, le lettere della
persona di carattere allegro, spensierato, che non prende nulla sul serio, e
contento. panzini, i-342: guarda che bella faccia da cuor contento con quel
-cuore d'acqua: persona timida, che si impaurisce facilmente. settembrini,
sue divozioni, ed io non sapeva ancora che ella aveva un cuore d'acqua,
29: se tu vuoi fuggire i vizi che ti consumano il cuore del corpo,
ma ti conviene essere altri; cioè, che ti convien mutar l'animo e non
. collodi, 242: tutti dicono che voi siete la più buona pasta d'
boccaccio, i-231: o cuore di ferro che fu quello di costei! quale altra
fu già ne'primi tempi una calamita che tirava anche i cuori di ferro.
di cristo. salmni, 22-89: che prima il prode sposo ne perdei, /
prima il prode sposo ne perdei, / che tien cuor di lione. note al
d'anfitrlon la moglie, alcmena, / che al saturnìde l'animoso alcide, /
ne aveva il cuore grosso, credendo che i galli facessero così, sol perché
non si trovò nella terra persona, che si levasse di cuore; tanto era odiato
nievo, 1-17: mi creda, che se giovar ne potesse col buttarsi nelle fiamme
un tempo migliore, / oh di che cuor con voi mi resterei - / guardando
- / guardando io rispondeva -oh di che cuore! bartolini, 15-172: offrì cacio
, gli porto, tutto quell'affetto che si può portare; l'amo di
mai parlato in vita sua, ma che gli era cordiale nemico, e al quale
boccaccio] apparteneva dunque a quella cittadinanza che dante spregiava di cuore. -cordialmente
: e pare a te, fabio, che queste cose le dica di cuore o
di cuore. nievo, 151: ora che sei all'uscio di tua casa ti
di cuore, e senza malizia, che non c'era verso di pigliarsela in criminale
giorni morì, ed adempiè il giuro che di cuore lui a dio aveva fatto.
pregando di cuore il signore dio, che felice la conservi. caro, 12-i-12:
in vero amo hominem, e voglio che si degni avermi per amico.
i53): sia certa, signora, che nessuno potrà pregare per lei più di
potrà pregare per lei più di cuore che noi povere donne. carducci, i-428
a dir per loro un paternostro. so che 10 direte di cuore. -di
grandi di omero, no 'l credo che 'l dicesse di cuore, ma per servire
? -con quattro carezze. -si vede che le vuol bene; è assai di
1-149: rispose sul momento a leonardo, che quanto egli aveva operato era veramente di
fervente nella carità,... che non solamente di suo cuore volle dare aiuto
, ma eziandio a i corpi di coloro che venivano quivi. -dito del
oro], né mai lasciarlo, / che non possa per fraude altri involarlo.
la possa / come timide cerve, che vaganti / per la foresta, e imbelli
foscolo, v-42: mi rincresce d'avere che dire col monarca di un popolo tutto
crudi e dispietati / da quel piacer che più m'andava a core. cicerone volgar
di pompeo,... credo che lento studio aveste sopra la quistione.
fanno quel frutto nel tuo cervello, che fa il grano seminato ne campi.
all'amico: io ti prometto / che augusto noi saprà. monti, i-333
il reo sfugge la società di quelli che non lo somigliano, perché li teme superbi
aprirà egli il suo core a loro, che ne profitteranno per fargli sentire che sono
, che ne profitteranno per fargli sentire che sono da più di lui? lambruschini,
: non vorrete negare ad un infelice che vi ha mostrato a fibra a fibra il
manco a cuore le cose vostre, che voi stesso. segneri, iii-3-286: le
quasi tutte, cosa più a cuore che l'adornarsi. monti, x-5-21:
patria. leopardi, i-912: quelli che hanno a cuore la bellezza di una lingua
la benevolenza del comandante di compagnia, che era del luogo e aveva a cuore le
cor d'ire a parigi, / che 'l salutar gli amici avea scordato. goldoni
: noi otterremo con piccoli castighi molto più che con la comminazione di castighi gravissimi,
, ai quali poi sa il colpevole che noi non avremo cuore di sottoporlo.
. nievo, 1-37: aspetta prima che ti narri come l'andò la faccenda
, e aveteci sì fatto 'l cuore, che di dio non sentite neente.
l'istoria bella; / ma il conte che a tal cosa non ha il core
esser mirato; e però non sanno talora che cosa abbia detta il sacerdote. salvini
, / ma la sua gente, che ha per lui gran core, / verso
pindemonte, 187: io, che in cor t'ebbi dall'età più fresca
potendo rintracciai que'raggi, / rintracciai quelle che di te restaro / sparse pel nostro
cuore uno scapestrato (ed è lì che inclinano sempre), non se 10
preoccupazione. verga, 4-222: ora che siete padre anche voi, don gesualdo
voi, don gesualdo, capirete quel che devo averci in cuore... che
che devo averci in cuore... che spina... che tormento!
.. che spina... che tormento! -bastare il cuore di
si ingegnassi con la forza pigliare tanta autorità che potessi constituire uno buono governo etiam a
l'affetto. salvini, 16-645: che se di casa altro maggior tu premio
come dir, per nulla: / che se l'un d'essi al fin s'
tal modo assassinate da'governatori suoi, che con le gravezze cavavano il cuore a'
gravezze cavavano il cuore a'popoli, che non mai forse fu inteso in altri tempi
altrimenti per adesso, ché non ho che dirli, e lettere in cirimonie mi
mi cavano il cuore, e tanto più che quel suo sonetto... non
, disse apro, queste tragedie, che, lasciate l'avvocherie, e'pensieri
, lasciate l'avvocherie, e'pensieri che importano, tu non attenda ad altro?
3-21: con quella preziosa mano, che contenea dodeci anella in due dita,
dita, sembrava uno ricchissimo gioielliero, che ti cava gli occhi ed il core,
dammi gusto estremo. -ottenere tutto ciò che si vuole (da una persona)
bene un poco, sì come a colui che mi trarrei il cuore per darlovi
5-83: i'ho allevati duoi figliuoli, che mi costano il cor del corpo per
mi costano il cor del corpo per far che gli imparino virtù. -crepare il cuore
guardava nel bel viso adorno, / che d'allegrezza mi cresceva il core. pulci
/ e disse: può macon far che sia desso! -dare al cuore una
, e m'è risposto / che della morta criside è sorella. / tal
a'suoi. giusti, v-226: creda che non dà il cuore di starsene qui
qui a non far nulla, nel tempo che tutti corrono, come a una festa
m. villani, 2-42: disse, che gli dava il cuore di montare in
montare in su la più alta torre che vi fosse. boccaccio, dee.,
, io mi credo ben far sì che fatto mi verrà di dormirvi. storia di
con certi, cominciò a dire frate michele che non gli dava il cuore di potere
: con quel poco dello ingegno poi che manualmente io adopererei, a me dava
questo alcuna vostra diligenzia, in modo che, s'egli è possibile, non abbiamo
abbiamo a sentire più simili inconvenienti, che ci danno nel cuore. castiglione, 277
guicciardini, 72: sono certissimo che quello che ti duole insino al cuore
guicciardini, 72: sono certissimo che quello che ti duole insino al cuore, quello
ti duole insino al cuore, quello che ti cava l'anima, è el
cava l'anima, è el vedere che sanza alcuno fondamento di verità, sanza
alcuna cagione, fu sparsa voce sì universale che tu abbi in questa guerra rubato e'
91: nessuna cosa non vidi, che tanto mi piacesse...; quelle
vessillo de la vostra communione questo asino che vedete ed udite? pindemonte, 187
187: ahi! stolta italia, che spogliasti l'armi, / palla non
, 6-7-30: messer antonio da venafro, che è il cuore suo, ed è
. non batte altro, se non che questo accordo si dovesse fare per
. cavalca, 9-31: sappi, che se moisé e samuel me ne pregassero
, 313: poi... dico che mi siate stato nel cuore a dirmi
buon cuore; e seguita gl'iddii che son tua guida. anguillara, 8-227
ché bene inspira il cielo / quel cor che bene spera. marini, xxiv-774:
xxiv-774: giunto presso alla duchessa, che, fuggendo frettolosa, dall'inciampo delle vesti
con gli occhi qualche lume di malato che luccicasse dalle finestre, per farsi cuore
cuore. collodi, 132: pinocchio, che tremava dal freddo, dalla paura e
freddo, dalla paura e dall'acqua che aveva addosso, si fece cuore e
dì poi andava alla chiesa, immaginando che iddio di quel peccato non si
quel can mordace ed arrogante, / che d'iniqui latrati empiea l'etra.
fiore di virtù, 1-6: o tu che domandi pace, vuo'tu ch'io
. d. battoli, 13-2-50: quel che dio abbia in disegno di fare del
saperlo: ma il cuore mi dice, che un sì gran fondamento è per farvi
ulisse, e legati questo al cuore: che non si truova animale alcuno,
non si truova animale alcuno, che manchi di quel conoscimento che si conviene
alcuno, che manchi di quel conoscimento che si conviene alla specie sua. cellini,
simamente mi legai al cuore quelle parole, che mi disse vostra signoria da parte di
si pose in cuore / di menare altro che mane. ariosto, 7-43: ella
fattane cieca di superchio amore, / che, come facea atlante, solamente /
, ama umiltà; è pover, che mette il cuore in basso; e perciò
io mi posi in cuore di darti quello che tu andavi cercando. fioretti, 1-135
allora iddio mi mise nel cuore, che mi concederebbe di sentire l'uno e l'
il popolo achille a parlamento; / che gliele puose in cuor la dea giunone.
scrivete », proseguiva dettando, « che io il cuore in pace non lo voglio
ora mettetevi il cuore in pace, che per cinque anni bisogna fare come se
brancoli, 4-34: in cinque anni che stai a roma, non sei riuscito a
! ti sei mangiato già centomila lire, che mi piange il cuore a pensarci!
re, gliene seguisse meglio, da che per lo ben dire glien'era colto male
2-3-245: vi priega, o re, che vogliate prendere a cuore questo importante affare
, non ne credette una: nè che il notaio volesse più bene a lui
il notaio volesse più bene a lui che a'birri, nè che prendesse tanto a
a lui che a'birri, nè che prendesse tanto a cuore la sua riputazione
a cuore la sua riputazione, né che avesse intenzion d'aiutarlo. collodi,
se la mia bella / forza è che parta, andarmene con lei? verga
punirmi vogliano / di un'ultima vittoria che depreco / (ma il cuore, per
le cose sue, le quali mi pare che resteranno principalmente a cuore del cardinale di
forandosi le orecchie per impiccarsi non so che ciabatterie, rideva più di core che non
so che ciabatterie, rideva più di core che non riderei io, se il duca
io, se il duca pensasse ad altro che a la mia moglie. grazzini,
il capo e faceva segno di no, che cosi non andava bene, e se
, i-12-1: buona cosa è a noi che alcuna volta abbiamo delle avversitadi e tribulazioni
, 16-43: e disse a quel, che di ciò domandava: / e anco
10 spirito di questa causa; dicendogli che gli spezzavano 11 cuore le lagrime della
. né più gli aggiunse. ma che? non credete voi che ciò bastevole
aggiunse. ma che? non credete voi che ciò bastevole fosse a schiantargli il cuore
cor. pananti, i-376: è cosa che fa pianger, spezza il cuore,
teneramente. aretino, 2-33: crédamisi che, così mezze guaste e senza la
, per esser venute ai miei dì, che i presenti in contanti e in robbe
goldoni, vii-1122: si vede bene che qualche cosa le sta nel cuore più
informazioni sopra una certa donna di servizio che troppo le stava a cuore.
: gli stava continuamente sul cuore quel che un uomo di tanto essere secondo ogni parte
allora avrei avuto bisogno di dire quello che mi stava nel cuore. -star di
senza volergli dire altro, sommamente il pregò che di buon cuore stesse. c.
, udito ciò, disse all'anima che stesse di buon cuore, perch'ella
pure aveva lungo tempo cercato la verità e che dopo molte fatiche, spese ed osservazioni
par ch'ella spiri / alta pietà che gentil core stringe. leopardi, 13-46:
: alla tarda notte / un canto che s'udia per li sentieri / lontanando
si dimenticava perfino quello stringimento di cuore che si aveva prima. svevo, 2-479:
. svevo, 2-479: gli raccontò che l'aveva visto sulla via, pallido e
calvino, 1-12: vedere una signorina che piangeva era una cosa che stringeva il
una signorina che piangeva era una cosa che stringeva il cuore. -toccare
borsa e trovatovi drento 6 portughesi, che sono circa a 90 ducati, mandò
ducati, mandò a dire a casa che non l'aspettassino a desinare: montato
: datene gloria a dio, e pregatelo che ancora a voi tocchi il cuore.
. manzoni, 987: tra le locuzioni che mi venivano suggerite, mi toccavano il
accaduto ne'due altri casi, quelle che si trovavano conformi alle milanesi. alvaro,
. lippi, 1-6: ad un che sempre ingolla / del ben di dio,
altri mangia con gusto, e si conosce che quella vivanda gli fa prò, diciamo
confessò d'avere inteso a fatti quel che sia toccar iddio con la sua pietosa mano
il nostro tabernacolo... diranno che dio m'ha toccato il cuore.
, tu se'ingannato, e consiglioti che tomi al cuore, e che ti umilii
e consiglioti che tomi al cuore, e che ti umilii a dio, e prieghilo
ti umilii a dio, e prieghilo che ti perdoni e aiuti. -tremare
/ e veggiovi venir sì sfigurate, / che 'l cor mi trema di vederne tanto
g. m. cecchi, 9-1-5: che la livia possa uscirmi / di grazia
sacchetti, 254-33: nessuna cosa è che tanto vaglia all'anima, quanto è
detta [l'orazione] per forma, che vegna dal cuore. g. bentivoglio
dispensi in mio nome mille baciamani, che mi vengon dal cuore.
grandi limosine e delle continuate orazioni, che si mandaron fare per tutto gandia, il
... naturalone e pazzarellone, che porta su 'l piatto dei suoi versi in
raggrinza al ruggito; e, quel che è peggio, anco al sospiro dei nonni
, il mio cuoruccio bello veda a che cosa si espone! -latin.
. nelli, 2-1-21: uh, che cuoràccio di pietra che è il vostro!
: uh, che cuoràccio di pietra che è il vostro! -acer,
. baldini, i-280: le parole che egli ha speso pel nome e la
». cuorifórme, agg. che ha forma di cuore. dossi
veritier non sei, / dorrammi men che il non essermi arreso / a tuo
un belvedere di stelle, sentiva cupamente che la guerra era cosa degli uomini e
era coi suoi genitori americani un ragazzetto che sembrava quasi si giuocasse di me riapparendomi
man cadde / il vasello fatai, che cupamente / risonò rotolando in sul terreno.
ferendosi sui lastroni di lava del pozzo che risuonava cupamente. = comp.
; dietro alle quali mura, mentre che erono battute, si mes- sero tutti
arlia, 133: 'cupè '. che occorre forse notare che questa voce
'cupè '. che occorre forse notare che questa voce è la francese *
è la francese * coupé ', e che corrisponde rebbe in italiano a
* ammezzato ', meglio sempre che 'cupè ', sebbene potrebbe esser
, iii-435: il quale occhio, bene che stando in sulla proda del mare veggia
465: in quanto poi a nocumenti, che arreca il noce alle altre piante vicine
] pallori, cupezze e trasalimenti di luce che avevano qualcosa di vivente, di umano
bona- parte] nella cupezza sua, che con questi mezzi acquisterebbe pace con europa
cupezza di vita, aliena dalle gaiezze che porta quell'età e quel tempo;
a fare il capo cricca, macchinando più che altro contro i professori. d'annunzio
alle falde del monte morello, le lodole che non avevo potuto prendere con le mie
[dell'invidia] al ciel, che chiude e serra, / e sì cupidamente
di fama la città tutta, tanto che la gioventù, dismessi i giuochi e tralasciati
103: non so tacere la maraviglia che ne mosse il vedere come i nostri
minuto. leopardi, 962: sappiamo che quasi non si ritrova popolo così rozzo
quasi non si ritrova popolo così rozzo che non abbia provveduto di qualche bevanda o di
nel mondo certo e cupidézza, / che fa rattori e usurieri in colta.
a indicare una brama insaziabile ed egoista che non arretra di fronte a nessun mezzo
., 30-139: la cieca cupidigia che v'ammalia / simili fatti v'ha al
/ simili fatti v'ha al fantolino / che muor per fame e caccia via la
uomo non dae la popolesca greggia, che bruta pasce solo nel cibo terreno;
girolamo volgar., 1-3: tutto ciò che è al mondo si è cupidizia di
cupidizia di occhi e orgoglio di vita che non è iddio, anzi è del
dalla insaziabilità della cupidigia; conciossia cosa che colui che guadagna la ricchezza, l'
della cupidigia; conciossia cosa che colui che guadagna la ricchezza, l'ama più
guadagna la ricchezza, l'ama più che non fa quello che la trova guadagnata
, l'ama più che non fa quello che la trova guadagnata. caro, 10-985
, e col suo sangue, / che pure è pio, la cupidigia estingua /
onde resulta sovente bene alla republica, che la sordida cupi- diggia di danari.
cacciatori delle alpi, con certe espressioni che vanno dritte al cuore. non ambizioni,
: il padre e lo sciacallo, che a vicenda custodivano l'adito, avevano
l'altro, certo indistinto odore caldo che vaporava dal vestibolo aperto della villa. «
un'adeguata posizione sociale, aspettazione ardente che si compia un determinato evento, ecc
, 2-97: tanta in lor cupidigia è che riluca / ornai nel ciel l'alba
, ne la quale alberga questo affetto, che merita più tosto il nome di cupidigia
merita più tosto il nome di cupidigia che d'amore. oriani, x-21-212:
cagioni e costumi e natura d'amore, che serve alla cupi- dine, con ragioni
fra gli altri udette un luscigniuolo, che cantando, o più tosto piangendo sovra
. uscire prima un piccolo cupidino, che in braccio sembrava di portare un vezzoso
depressione de li malvagi uomini d'italia che commendano lo volgare altrui e lo loro
e lo loro proprio dispregiano, dico che la loro mossa viene da cinque abominevoli
stra- bocchevol mola / della cupidità, che non ha fondo, / di tutt'
nel mondo, / con ciò sia che più la sete cresca, / quanto
luigi..., avvegnaché conoscesse che per cupidità di preda e'sarebbe contro a'
il volle suo avversario,... che averlo traditore della sua parte. boccaccio
ragion dei e ordine servare / po'che da lor procede signoria: / invoca
: sono sì ebbri di superbia, che dormono e non si sentono. s.
più valse l'amore delle publice cose che delle private, più la volontà della
private, più la volontà della patria che delle proprie cupiditati, tanto sempre con
la cupidità di ciascheduno, da poi che quello che si voleva si possiede, senza
di ciascheduno, da poi che quello che si voleva si possiede, senza dubbio si
è la cupidità della gloria propria, che cerca di guastare la gloria di dio
volle più tosto perdere la utilità grande che era presente e la speranza di fare uno
di fare uno figliuolo gran maestro, che maculare la conscienzia sua di fare un
... della volontà umana, che afferrato co'denti, e assannato con le
co'denti, e assannato con le prese che hanno le passioni dell'ira, dell'
certo filosofica cupidità, si era l'intenzione che già dal mio soggiorno in napoli avea
avea accolta nell'animo di attendere quando che fosse ad impieghi diplomatici. botta,
deliberazione per desiderio di libertà, credendo che là fosse dove non era, ed
s'era abbattuta a uno di que'polacchi che imbevuti delle empietà francesi del secolo passato
, 4-2-12-1: imperocché fare si può che sanza vizio di cupidità, o di divoracità
volgar., i-49: amore, vedendo che gli uomini tutti per naturale cupidità s'
persona da loro generazione diversa, pensò che non era bello incominciamento mettersi contro e
sesso verso l'altro, nella guisa che è tratto ciascuno ai cibi e a simili
cupido sì per avanzar gli orsatti, / che su l'avere e qui me misi
avviso loro. laonde andreuccio, più cupido che consigliato, con loro si mise in
uomini si può dire questo generalmente: che sieno ingrati, fuggitori de'pericoli,
tanto poco rispettivo a quello di altri che non si può errare a credere poco
nauta ride i furori / d'euro che gl'ispidi flutti cavalca, / e
. dita lunghe, aride, cupide, che la sigaretta vorrebbero portarla alle labbra,
tasso, n-ii-482: io avrei creduto che la cupidità del guadagno non fosse lodevol
le cose, e da quelle ancora che sono degne di niuna stima.
veggio il nuovo pilato sì crudele / che ciò noi sazia, ma sanza decreto /
nozze il talamo invermiglia, / allor che da le pendule / nubi la maritale /
nel vasto corpo i vasti / feti che tu, ciel genitor, creasti. imbriani
, negli occhi. 2. che desidera ardentemente di sapere, di conoscere
puoser silenzio al mio cupido ingegno, / che già nuove questioni avea davante. maestro
maestro alberto, 50: e awegna che dio riceva attento / i desiderii e prodigo
/ sarà ogni acquistato, e ciò che manda. f. villani, i-413:
. bisticci, 3-381: con le condizioni che si fe- ciono per necessità, essendo
536: mandò filippo a pregare quello che subito andassi a lui, perché gli
bocca, di cose importantissime. donde che niccolò, cupido di intenderle, abbandonò per
le desiderava. guicciardini, 36: narrasi che lei [la regina] fu molto
, del corpo suo onestissima, e che molto si faceva amare e temere da'sudditi
di animo molto generoso, in modo che la si può comparare a qualunque altra
, n-ii-241: quel [piacer] che sogliono aver gli uomini cupidi d'onore,
cultura religiosa di giovanni, degli orizzonti che la breve conversazione aveva pure aperti alla
lascivo sguardo / di cupido amator vien che la miri, / e n'oda ella
: pensa, o donzella amabile, / che donna or or sarai, / ascendi
/ e rasserena i rai. / so che ti punge l'animo / desio del
cupidi, agl'intrepidi / suoi occhi che a te non si soffermerebbero / mai più
lei non era mai dispiaciuto il capraio, che si presentava in bottega sempre ripulito,
e sfavillar di cupidette luci, / che amor dimostri, o che lo finga almeno
luci, / che amor dimostri, o che lo finga almeno. = voce
postema ne la gola, e si disse che cupido il teneva pieno de la ruggine
teneva pieno de la ruggine de dardi, che faceva brunire da non so che suo
, che faceva brunire da non so che suo patrigno fabbro. a. f
una nube un fanciullino con tanta prestezza che parve un miracolo invisibile, un baleno;
bruno, 53: [vedrete] quella che volta l'arco di cupido, conduttrice
strai del dio d'amore, nodo che lega, vischio ch'attacca, chiodo ch'
attacca, chiodo ch'accoppia, orizonte che g; onge gli emisferi. tassoni,
madre, / partorì l'alma dea che cipro onora; / tu hai gli strali
/ né ti manca d'amore altro che amore. 2. plur.
2. plur. i fanciulli alati che formavano il corteo mitico del dio.
leonessa di marmo con tanti aligeri cupidi che fece arcesilao, la carozza e il
e il carrocchiero tanto sottilmente lavorati, che dall'ali d'una mosca furon coperti
, 18-109: lo fondo è cupo sì che non ci basta / luogo a veder
dir si può divino / colui, che leva in piedi un fortunato / in un
nemiche al sol, superbe rupi / che minacciate il ciel; profonde grotte,
trassi. galileo, 3-1-122: onde avvenga che dal fondo d'un pozzo molto cupo
con tenore ostinato al par di secchi / che scendano e ritornino piagnenti- / dal cupo
luce lunare. le bollicine dell'acqua che di continuo si rinnova, fanno sul
dei pitoni: sei o sette, enormi che dormivano in un inestricabile intreccio di spire
in un'acqua cupa e rin chiusa che impercettibilmente s'abbassi e sollevi. quasimodo,
lasciato [l'amore] quel piacere, che egli è usato di porgere a chi
pelaghi navigando. aretino, 8-231: sappi che io sono un pozzo cupo cupo,
quale ha tanto grossa la vena, che più se ne cava, e più ve
ne'cupi sconforti / non voce, che voci di morti. panzini, iii-355:
la nera gola e 'l cupo sen che fuori / con orribile scoppio aventa e
/ secondo il patrio rito, / ben che sia lunge l'arbitro / dal libero
vii turba e l'arme tante / quel che dentro alla mandra, all'aer cupo
tramontana. bertola, 42: le montagne che fiancheggiano il nostro fiume a diritta,
sono propriamente diramazioni dello spessart. pare che queste diramazioni distinguansi in generale pel pittoresco
pittoresco cupo e terribile, ancor più che quelle le quali giacciono alla sinistra. monti
, la spera del sole, pallida, che spargeva intorno a sé un barlume fioco
: da l'arche candide / parea che l'anime de'consanguinei / sotterra rispondessero.
adombrava talora delle sue cupe nuvole; che vaporavano rotonde e bianche dai monti e cumulate
coi suoi tonfi, / e le nebbie che affondano il fiume, / e le
): la magiure congiunzione de pluvia che mai possa essare, che occida e faccia
de pluvia che mai possa essare, che occida e faccia male e sia cupissima
, laggiù dalla cupa bruma / che cielo e acqua in un'ombra compone,
perdendo ogni resistenza solida. son cataste che sprofondano e si dissolvono adagio adagio.
adagio adagio. non rimane di quel che fu che un cupo alone fumoso e
adagio. non rimane di quel che fu che un cupo alone fumoso e un riverbero
. borghini, 6-iii-62: chi non vede che i chiari [colori] co'chiari
colori] co'chiari non fanno divisa che buona sia? e che i cupi
non fanno divisa che buona sia? e che i cupi, o diciam pur gli
e più cupa di colore di quello che non è nel rimanente di detti prati.
, con gli orribili cappelli a cilindro che il popolo toscano qualifica del nome di
di cupa / cànape simili a quelle / che vidi nel muto de serto
: indossava un vestito azzurro cupo, che pareva dipinto su la flessibile e formosa persona
di nebbie. vedo solo canali rocciosi che le venano i fianchi e si perdono
fianchi e si perdono nel cielo di nebbie che le onde alterne del sole non riescono
sono colombi. né l'azzurro / (che da ori evade e mini, /
stanza vicina, come d'un peso che venga messo giù con riguardo. nievo
nericcio delle vene e un cupo rantolo che parea uscirgli dal fondo delle viscere lo
, col fragor d'arduo dirupo / che frana, il tuono rimbombò di schianto:
tutta quell'aspra bufera, / non resta che un dolce singulto / nell'umida sera
si mise in ascolto. non giungeva che il romor sordo, cupo, confuso
spalle la cupa furia dei nostri cannoni che attaccano un altro settore si fa sentire
). -anche di stati fisici: che dura pesante, pieno di affanno e di
sofferto profondamente, con intimo tormento; che nasce da un chiuso rovello, pieno
rovello, pieno di oscuri impulsi, che non trovano sfogo (e urgono minacciosi
sie tu, antica lupa, / che più che tutte l'altre bestie hai preda
, antica lupa, / che più che tutte l'altre bestie hai preda, /
cupo e taciturno; o sia che mi vergognassi, o che mi diffidassi,
o sia che mi vergognassi, o che mi diffidassi, non l'ardiva esternare
: dopo sentita in cupo silenzio, più che ascoltata, la lettura di vari indirizzi
il deputato mounier a denunziare il fatto che era stato la cagione prossima del tumulto
male; non tanto però da non accorgersi che in quelli del vecchio ardeva un'ira
sempre più cupa a mano a mano che le stanze del suo palazzo cadevano in
di pochi giorni addietro la cupa definizione che ha data di se stesso in una pubblica
solitudine. 6. figur. che ha un carattere poco comunicativo, non
comunicativo, non espansivo, impenetrabile; che vive chiuso in se stesso, nei
guadagnossi poi con varie arti tiberio sì che lui a tutti altri cupo, rendè a
, misterioso; tortuoso, ambiguo; che cela intenzioni e disegni subdoli, inganni
cosa, e per minima e indifferente che ella sia, l'affogano in una cupissima
. / è meno assai di quel che al mondo appare. carducci, i-280:
gli avvenimenti della giornata e gli parve che il sogno fosse un cupo avvertimento.
, repente / si cangerà nella cupa storia che non si racconta! 8
: fallo entrare ignudo in un tino che sia pieno sino ai due terzi del suo
supplire con la velocità del corso quel che non han nel cupo e nel largo del
corrono come torrenti gonfi con tanta foga, che in uscendo fuor di quella strettezza all'
sé, e seco unite quelle prestissime che le vengono incalciando. salvini, 24-315:
: proserpina,... / che le porte di dite hai in tua balìa
nido, e il picciol campo, / che gli fu dalla fame unico schermo,
4-635: tenebrarsi i lumi / al trafitto che cadde fragoroso, / e cupo gli
sui bruni corsieri, / volaron sul ponte che cupo sonò. -in modo oscuro
frappe / cupo invischia. altra luce che non colma, / altre vampe, o
pelle è infisso un bastoncino di legno che, fatto muovere regolarmente con la mano
da giuliano da maiano, dubitavano coloro che di ciò avevano la cura che la
coloro che di ciò avevano la cura che la debolezza de'pilastri non reggesse così
peso: perchè, scrivendo a giuliano, che se voleva tale opera, andasse a
tondo perfettamente, e non ha muraglia che lo circondi; ma sta situato sopra
in mezzo una cupoletta con uno spiraglio, che pende sopra l'altare, ch'è
dallo umido... il vano, che rimarrà da l'una cupola all'altra
poligona. in tutte si deve supporre che le sezioni orizzontali sieno figure simili, e
loro centro in un'asse verticale, e che però le cupole a base circolare sieno
da un tremito gagliardo, e pareva che l'agitazione si comunicasse alle fondamenta della
si comunicasse alle fondamenta della città e che i palazzi le cupole i campanili ondeggiassero
navigli. palazzeschi, 1-63: ho sentito che anche venezia doveva essere inondata dal sole
, certi tiburi, certe logge, che l'altezza e la distanza alleggeriscono, e
state viste da donghi dentro un riverbero che evoca il nitore di un oriente ideale.
e dal gaio conversare di tanti amici che ho sotto la cupola. -piccola
995: torri bologna più non ha, che pioppi: / tra i suoi due
. / più non ha case, che tra il verde, rare, / con
piantata sotto l'albero severo e potente che pareva la guardasse con degnazione, non
. bruno, 3-361: non temiamo che quello che è accumulato in questo mondo
bruno, 3-361: non temiamo che quello che è accumulato in questo mondo..
: chi non vede... di che nobili lavori dipinto sia questo vaghissimo tetto
lavori dipinto sia questo vaghissimo tetto, che fa coperchio e cupola al palagio del
colore dell'oro, quasi una cupola che in giro in giro agli orizzonti s'appoggiava
. 4. parte convessa dei cappelli che si inserisce sulla falda; calotta.
fosse ormai misero e consumato il cappotto che da tanti anni gli foderava le spalle,
, e come la mezza tuba, che portava in capo, avesse le tese unte
: la parte più elevata della pleura che sovrasta l'apice del polmone. 6
di un tetto girevole con una fenditura che permette la visibilità del cielo.
giacitura di rocce eruttive e sedimentarie, che formano un ammasso convesso più o meno
natura mai, se non sopra mura che si alzino sopra de la pianta loro in
697: e'vi debbe dare briga quel che voi diceste prima, perché voi non
tenevano / due cose: l'una, che egli è troppo giovane, / né
non fu molto dimorato raffaello a roma, che cercò per molte vie di condurre là
di fiorenza, non accettò mai partito che diverso o contrario al suo vivere di
per vedere quella cupolona del tempio, che dicono è maggiore del nostro pagliaio.
, 2-6-520: pure fece la medaglia, che si vede sotto il cupolino, nella
peso enorme della pergamena, o cupolino, che è composto tutto di marmi di carrara
guardar senza malevolenza il cupolino della terrazza che gli faceva comodo per l'ombra.
alla nuca, in uno di quei cupolini che ora sono di moda.
. giusti, 3-36: più cupolino che toscano, o se toscano, non
cupóne, sm. cedola, tagliando che si stacca da una cartella di rendita
133: 'cupone'è il francese 'coupon', che è quel fogliolino che ogni sei mesi
francese 'coupon', che è quel fogliolino che ogni sei mesi si stacca dalle cartelle
è, si può dire, quel medesimo che il francese, perchè se 'cupone
'cupone 'viene da * couper 'che significa tagliare, * cedola '
'viene dal latino * caedere ', che vuol dir * tagliare '. rigutini-cappuccini
50: 'cupone ', cedola, che corrisponde nel senso etimologico e nel bancario
secolo, fecero tanti e tali guadagni che il loro capitale, oltre agli annui
non avessero quel peccato originale di credere che ogni parola francese si possa rendere nostra
, fra cui yidrato di cuprammonio, che si presenta sotto forma di un liquido
al gran comignolo / nericcio, al sol che s'indugiava obliquo / delle montagne sulle
si usano per ornamento le forme giovanili che hanno le foglie aghiformi, a differenza
aghiformi, a differenza delle piante adulte che le hanno per lo più squamiformi.
. m. -ci). chim. che si riferisce al rame: rocce cupriche
: rocce cupriche. 2. che contiene rame: anticrittogamici cuprici. 3
rame: anticrittogamici cuprici. 3. che contiene rame trivalente: acido cuprico.
, sf. miner. ossido rameoso, che cristallizza nel sistema cubico a corpo centrato
cardarelli; 872: lasciamo stare la tesi che il sergi sostiene in questo libretto,
insieme di squame saldate fra di loro che avvolge il frutto delle piante cupulifere;
una persona, un oggetto, un compito che impegna a fondo l'animo e l'
altra cura stringa e morda, / che quella di colui che gli è da-
e morda, / che quella di colui che gli è da- vante. idem,
/ quanto son difettivi sillogismi / quei che ti fanno in basso batter l'ali
! maestro alberto, 129: felice que'che la chiara fontana / del sommo ben
volgesse affatto al vantaggio comune, conosceremmo che a questo coopera di rado assai la cura
scrupolosa delle robe proprie, come quella che nei costumi induce una tal quale occhiuta
costumi induce una tal quale occhiuta rigidezza che ben dawi- cino confina coll'avarizia e
in mezzo alle cure della mia persona che quel giorno esagerai, io non pensai
, iii-23-16: la controriforma prese quel che le bisognava e le conveniva, dappertutto
— cure colturali: tutte le operazioni che vengono compiute sulle piante coltivate dopo la
qualsiasi cura, e non vi crescono che le piante dei terreni pietrosi e della
tutta la nostra famiglia commetto e ciò che al servigio della sala appartiene.
agostino volgar., 4-23: colui, che riceverà la cura di voi, sopra
di voi medesimo, se bene io so che voi siate tutto cura. tasso,
: non volevo rientrare alla villa prima che fosse sera avanzata, giacché sapevo che le
che fosse sera avanzata, giacché sapevo che le padrone mie e di belbo mi
discorrere, per farsi pagare le cure che avevano di me e la cena fredda
divina ti compiagnesti, e dell'altre cose che per ragione non tossono rette, niente
g. stampa, 32: voi, che 'n marmi, in colori, in
questa e quell'altra figura, / che poi somigli a la sua forma vera
formar la più bella creatura, / che facesse giamai la prima cura, / poi
giamai la prima cura, / poi che con le sue man fe'la primiera.
, al cui improvviso raggio / l'ombra che m'ascondeva or chiara toma, /
il sol per sempre oscura, / che t'illustrava, e, fatta ai divi
se e'fosse tanta tua ventura / che 'n altro regno ella si maritasse,
prigione allora ti trovasse? / il che s'avien, con sollecita cura / esser
là dovunque ella andasse; / e posto che sua grazia non acquisti, / pur
. esopo volgar., 1-20: quelli che sono alletterati dovrebbono bene mettere la loro
202: niuna cosa manco si può occultare che la virtù: sta la virtù sopra
dottissimo. ariosto, 7-51: si pensò che 'l negromante fosse, / quel che
che 'l negromante fosse, / quel che nutrì ruggier con sì gran cura.
quel vergognoso 4 nego suppositum ', che lor tal volta serve d'un taglio
serve d'un taglio dato al nodo che non può sciorsi. muratori, 5-iii-64
ascoltava. alfieri, vili-77: ma che veggo? qual pegno al sen con tanta
là qualcosa di studiato o di negletto, che annunziava una monaca singolare: la vita
nella conversazione tollerabili a sé, non che altrui. oriani, x-21-11: la sua
non meno ammirabile nella altezza della fronte che nella vivacità del colorito quasi roseo.
sempre modesto, e godrà delle rivelazioni che sono il retaggio dei modesti, nella
a fondo, in modo diretto, e che si svolge come proprio compito essenziale (
, e massime alla cucina, a ciò che le vivande sieno ben cotte e stagionate
far godere voi e gli altri preti che ci verranno alla festa questa mattina. bisticci
lasso! ch'io mi credeva / che altra età e le diverse cure / mi
mio, ma per amor di colei che a questa opra mi fece,.
templi a le divine / cure sagrati, che, di te sì degni, /
, e in prima di me, che comando per casa. palazzeschi, 3-48:
, pubblicato a cura di: a indicare che l'edizione di un testo è stata
miseri adunque si potranno chiamare gli uomini che spendon la vita loro in ozio e che
che spendon la vita loro in ozio e che si pigliano delle cure fuori del dovere
del dovere. muratori, 3-179: dice che questo metodo gli riusciva utilissimo, avendo
, avendo guarito moltissimi appestati, e che dopo averlo trovano non gliene morì alcuno
. 5. persona o cosa che è oggetto di particolari sollecitudini, di
, 7-47: io non ho dubbio alcun che s'io l'arreco / là dove
. tasso, 6-ii-151: questa, che tanto il cieco volgo apprezza, /
un tempo sì felici piagge / che de la dea più bella / furon delizia
di chi parlando vai, / che studii esser più terso / e pulito che
che studii esser più terso / e pulito che mai? / parli del giovinetto
mia risposta è con più cura / che m'intenda colui che di là piagne,
più cura / che m'intenda colui che di là piagne, / perché sia
avere dua cure principali: l'una che uno forestiero non intrassi in italia con le
italia con le arme; l'altra che veruno di loro occupassi più stato. castiglione
o cura di limare i scritti suoi, che quando con diligenzia e fatica si sforzò
specie, non mi proposi altra cura che di tenermi lontano dai patimenti. d'
cura di repubblica, non mi pare che a questi tempi sieno da desiderare. dante
de li uomini lo maggior numero, sì che in ozio di speculazione esser non possono
tasso, n-iii-1043: gallieno, gloriandosi che tutti i re fossero soggetti a la
un signor d'alta fortuna, / che con raro consiglio ed ardimento / dell'
., v-680: quello è folle, che sopra si piglia la cura altrui e
lo consiglia a suo potere; ché poi che l'uomo riceve altrui in sua guardia
né si truova alcuno animale tanto salvatico, che chi ne tiene la cura non lo
e vive / eterno il lauro, che l'eterna e pura / onda educò
di medico né virtù di medicina alcuna pareva che e cura, / di magnanimi
fanno il pericolo dell'infermo assai maggiore che egli non è, mettendo spesse volte
, la colpa sia più tosto della natura che della cura; venendo la salute,
e quanti rimedi e'può a quel male che l'uomo ha nell'ossa naturalmente:
l'uomo ha nell'ossa naturalmente: che troverà poche medicine che lo purghino.
ossa naturalmente: che troverà poche medicine che lo purghino. carletti, 31: la
e maniera di medicare è tanto strana che forse, per la sua differenza da
, per la sua differenza da quello che si usa in europa, raccontandola non sarà
crescenzi volgar., 4-17: de'nocimenti che avvengono alle viti, e di loro
si comanda spressamente per la decretale, che visitato lo 'nfermo la prima volta,
gli debbiano dire della confessione, protestandogli, che se ciò non facesse, non intendono
molto... la bella cura che di lui il maestro simone avea fatta
ariosto, 442: mi supplicò piangendo che procedere / volessi in guisa alla cura
in guisa alla cura di cintio / che più impotente restasse e più debole /
restasse e più debole / di quel che sia, e in modo che conoscere
di quel che sia, e in modo che conoscere / mai non potesse carnalmente emilia
, 3-108: il mio piè, che per l'estrema arsura, / sì come
del papa, 1-2-50: mi parrebbe che il principale, anzi l'unico scopo della
gramsci, 197: sono anche contento che non abbia più la fissazione della cura
più la fissazione della cura psicanalitica, che, per quel poco che posso giudicare
psicanalitica, che, per quel poco che posso giudicare allo stato delle mie conoscenze,
. storie pistoiesi, 1-422: coloro che non escono del corpo, usino rimedi
dette spere quei fasci legati e avvolti che si gittano in mare per arrestare e rattenere
sopposta, sopposi torio, ghianda; che è certa roba solida e consistente,
è certa roba solida e consistente, che s'intromette nel forame dell'ano, affine
cura conviene e con tai pasti / che la piaga da sezzo si ricucia. maestro
cura del dolore ancor contumace, perciò che quelli rimedii che passino al profondo,
ancor contumace, perciò che quelli rimedii che passino al profondo, moverò quando fia
machiavelli, 78- 33: biasimarono filippo che pigliasse certe cure disperate. boccalini,
partirono quelle genti; e confessarono tutte che il sanar i disordini de'popoli,
sanar i disordini de'popoli, allora che la medicina qualche poco offendeva gl'interessi
cura e buon cultor vien meno, / che sterpi il loglio e il frondeggiar corregga
sangue lor richiede / da te colui che vede. passavanti, 90: propio prete
: propio prete si chiama quegli, che ha la cura ordinaria dell'anima. beicari
: ministeri di due sorti: alcuni che anticamente chiamavano « del verbo »,
. incominciato a nominare alle dignità ecclesiastiche che hanno cura d'anime personaggi idonei e
indipendenza ecclesiastica; giacché le riverenze profondissime che faceva al conte non lo impedivano dal
anime, non ne aveva trovato pur uno che volesse saperne di studiare. sbarbaro,