: per me desidero questo soltanto, che quella carogna della barbara s'abbia a
vuo'dir ancor un'altra cosa / che a tutti i mali può chiuder la porta
di gualoppo; / poi si levò, che non pareva zoppo.
libri e quaderni per non iscrivervi più infino che non fosse messa in saldo questa ragione
vero di aver posato la sferza, che in fondo ho adoperata sempre a malincuore
per la pace: fingere di ignorare ciò che avviene per assicurarsi un'esistenza tranquilla.
schera dietro la quale ella nascondeva la frattura che si era operata dentro di lei
(con riferimento al demonio, che si credeva chiu desse le
nome tagliaborse, o vero chiudibórsa, che un romito vidde ch'avea ufficio di chiudere
di chiudere le borse alle genti, che non l'aprissero per limosina dare a'poveri
urtare ogni punto della botte sino a che siasi affatto estinta la velocità con cui
, contentatevi, o mio censore, che quattro sole cose vi dica.
posta sola non si regge, ma conviene che seco abbia la voce di quello di
seco abbia la voce di quello di che si fa il ragionamento. idem,
pron. relativo indefinito. qualunque persona che. latini, rettor., 7-9
d'alcuna materia dee prima purgare ciò che pare a lui che sia grave.
dee prima purgare ciò che pare a lui che sia grave. angiolieri, 92-14:
si vede per ragione e isperienza, che chiunque si leva contro santa chiesa ed
santa chiesa ed è scomunicato, conviene che la fine sia rea per l'anima
: carsivallo fece bandire questo tomiamento: che chiunque volesse la figliuola per moglie,
non gli era dato il luogo suo, che non ande- rebbe; e che con
, che non ande- rebbe; e che con chiunque i genovesi avessino a disputare
muro. / chiunch'ella guata convien che 'nnamori; / ma ella ha cuore com'
684: -infine, vuoi tu che la venga? -sì, voglio, in
: so bene, disse momo, che questa è una cosa, che non può
, che questa è una cosa, che non può esser capita da me,
tutte le cose felicemente soggette, conviene che anch'egli soggioghi il proprio sentimento e
se nemmen per amicizia offendo quella verità che deve esser sempre cara a chiunque ama la
, 88-3: una legge era cotale, che chiunque uccidesse il tiranno prendesse del senato
. g. villani, 4-21: comandò che si comperasse castella e ville per cheunque
assiuolo o di altro uccello simile, che emette il suono chiù o altro analogo
buonarroti il giovane, 9-449: un can che urli, / un assiuol che chiurli
can che urli, / un assiuol che chiurli. bocchelli, i-442: il circolo
di co testa scena di tenerezze, che si ripeteva ogni volta il farmacista uccellatore
sù e giù dalla gruccia. vieni, che andiamo a chiurlare ».
/ fecesi ricco, e avea men che poco. = » deriv. da
... a riserva del becco, che lo ha assai più lungo, e del
colore delle piume e de'piedi, che è diverso. pananti, ii-54:
). persona sciocca e balorda, che agisce avventatamente, dimostrando grande ingenuità.
i barbagianni ed i merlotti, / che a molte piacer soglion per mariti. i
certi chiurli e gufi e allocchi, / che aman tenebre sol, mai non riluce
5. particolare tipo di uccellagione, che si pratica nei boschi mediante civetta,
ha rotto il cervello; / sì che stracciarla or, or, or, or
or, or, or disegno, / che ognun direbbe vello, vello, velìo
più terribili potentati del mondo, e che si voleva trattar da popolo arretrato, da
arretrato, da individuo minore, e che rispondeva crucciosamente ridendo, [il socialismo
loro, furono molto crucciosi, e recaronsi che gli aretini avessono tolto loro la pace
, e 'l maestro crucciosissimo disputa, che l'uomo non si dee crucciare.
tasso, 6-47: ma, poi che non s'allenta il fier pagano,
pagano, / è forza al fin che trasportar si lassi, / e cruccioso egli
dovila, 69: la regina, sdegnata che l'arti sue non fossero riuscite,
. redi, 16-ii-258: temo ora che ella,... deposta la naturale
dante]; ombra crucciosa, / che ad una ad una interroga le tombe /
davanzali, ii-370: e ciò che vole sia vostra voglienza, / e la
ii-430: e se non fosse che la donna rise, / io parlerei di
/ ch'amor medesimo faria cruccioso / che fe'lo immaginar che mi conquise
cruccioso / che fe'lo immaginar che mi conquise. compagni, 3-8: i
rotta, e perdita di quella buona gente che vi rima- sono morti. boccaccio
la maritò al re di granata; di che ella fu crucciosa oltre modo.
qual crucciosa inquietudine mescoli brividi alla dolcezza che tu spandi in me parlando.
mio capezzale cruccioso. 5. che rivela sdegno, corruccio o travaglio interno
assai crucciose / parlò a'suoi sì che lo 'nteser bene. poliziano, st.
: non mi concedete voi... che ad un suo sguardo cruccioso tosto il
mestizia nel dolce viso di raffaello, che cipiglio cruccioso in quel del buonarroti.
/ l'ombre disegna di quel pin che tende / cruccioso al suolo informe i rami
. / si pareggi al romor, che fe'quel sasso. redi, 16-i-26:
, 16-i-26: su questa nave / che tempre ha di cristallo, / e pur
brontola cruccioso a cagione della piccola uscita che gli concedono le rupi laterali, onde
2. agg. tutto ciò che è tedesco, o in genere non
pane \ cruciale, agg. che esige una decisione difficile e grave;
cruciale: secondo francis bacone, esperimento che consente di scegliere, fra varie ipotesi
. instantiae crucis, suggerito dalle croci che erano erette nei bivi per indicare la
delle anime dannate, certa cosa ée, che mai non gli verrebbe voglia di
agg. ant. e letter. che angustia, affligge; tormentoso.
egli è cruciato, tu aspetti forse che egli dica? patirà, sosterrà, non
gli averebbe dato tanto ad intendere, che si serebbe ricomperato de'suoi denari,
., 2-9: quando la ruota, che non pur castiga / ission rio,
patisce da noi ciascun tormento, / che l'alme cruciar nel basso inferno /
giamboni, 4-40: con ciò sia cosa che il popolo di dio, cioè la
cruciati di fatiche, per duri servigi che a quelli d'egitto convenia fare.
, 95: possiti considerare in che manera nui poveri frati siamo da vui
questo mondo non avemo altro de quello che per nostra industria ne procacciamo. s
quale fu in tal modo cruciato, che alfine li troncarono cum acerbissimi stenti el
vita. leone ebreo, 387: ben che io mi credeva, o filone che
che io mi credeva, o filone che ancora il fine perché nacque l'amore
fusse qualche volta affliggere e cruciare gli amanti che affettuosamente amano le sue amate. ariosto
sue amate. ariosto, 33-107: che, quantunque ricchissimo si chiame, / cruciato
vecchiezza e da un male di pietra che lo cruciava, con licenza di sua
: essendo cosa ordinaria e quasi naturale, che gli uomini, particolarmente delle corti,
,... per l'invidia, che di dentro gli avvelena e crucia,
a ristorarsi delle sconoscenze del mondo infido, che non poco a torto l'aveano cruciato
. monti, iv-155: ma più che lo smarrimento della cambiale (alla quale sarà
leopardi, 821: non potranno fuggire che il desiderio di un'immensa felicità,
qual male ignoto dentro me nascondo, che sì forte mi crucia? 3
iv-44: si cruciava nello animo mirabilmente che le cose fatte da sé non fussino
, giudica tra lui e me, salvo che tu mi perdona la turbazione e 'l
mi perdona la turbazione e 'l cruciare che i'ho avuto in questa battaglia per
xlix-54: come non dir si po mal che peccato, / non dir potesi ben
, / non dir potesi ben già che vertute / da cui solo à iustizia
, / fin nel tempio del dio che perdona, / infra un popol ricinto di
l'ira d'un motto sommesso / che il terrore comprimer non può. carducci
mistici indica lo struggimento appassionato dell'anima che aspira a fondersi con gesù cristo).
. d'annunzio, v-2-666: ecco che mi si rivelava la presenza del cristo
iacopone, 93-68: ora sento 'l coltello che fo profi- tizato, / che moga
coltello che fo profi- tizato, / che moga figlio e mate, 'n dura morte
barberino, 249: non istimare duro quello che tu sostieni, poi che co la
duro quello che tu sostieni, poi che co la interna passione dagli ettemi crucciati
è uno perpetuo cruciato e tormento, che fa la conscienzia all'anima per riconoscimento
768: il cruciato e la pena che sarà data a li uomini, sia come
da se medesimo e dalla sua conscienzia che non è alleggerimento che gli dà el cognoscere
dalla sua conscienzia che non è alleggerimento che gli dà el cognoscere che non si
non è alleggerimento che gli dà el cognoscere che non si può lamentare della pena.
crucifige, latin. grido della folla che reclamava da ponzio pilato la crocifissione di
). massaia, ii-1-761: pensava che a quegli * osanna 'avrebbe potuto
voce / da quelle stesse montagne grige / che, primo annunzio del « crucifige *
crucifórme (crocifórme), agg. che ha forma di croce.
invar. gioco di parole incrociate, che consiste neu'indovinare (col sussidio di
, 31: questo è quel timor, che crudamente / ogni or (misera me
.. commosse tal pietà e pianto che maladivano crudamente quirinio. bruno, 3-42
con que * bastoni ch'aveano, che, si non fussero stati divisi,
ipocriti. svevo, 3-588: mi disse che gli pareva io volessi recidere anche quel
recidere anche quel tenue filo di speranza che vi era ancora. me lo disse proprio
, iv-2-782: parlando egli s'accorse che le sue frasi avevano un suono falso,
le sue frasi avevano un suono falso, che la sua disinvoltura contrastava troppo crudamente con
contrastava troppo crudamente con l'ombra mortale che occupava la faccia velata dell'amante. c
. gadda, 7-251: mi sembra che aspettazione o mistero non emani dalla catena
vedere gli sbattimenti, cioè l'ombre che da un lume si causano addosso alle
lume si causano addosso alle figure, che sono quell'ombra tolta dal sole il
dal sole il quale, più crudamente che il lume, le fa in terra,
, di rosso cupo, d'ardesia che sono i monti lontani: interrotti da
ai dolori, alle pene altrui o che di proposito le procura (per volontà
giamboni, 8-ii-408: quello è crudele che non ha misura in condannare, quand'
: o impia, crudele, ed a che m'hai redotto? / starò
: poco era costante, e più crudele che giusto. dante, inf.,
non ti duoli, / pensando ciò che 'l mio cor s'annunziava! g.
e te malvagio uomo e crudele di quello che tu non se'? marsilio ficino,
marsilio ficino, 2-17: più audace colui che uccide la vita presente, ma colui
vita presente, ma colui è più crudele che porta invidia ancora a chi ha a
: quivi è un malandrino / che già robbava ogniomo a gran fraccasso,
crudel mi mostri a segno, / che un sì dovuto affetto a error ti
crudele padre invitò a pranzo i giudici che lo avevano condannato. bocchelli, ii-142
corpo, disponendola all'amore in modo che la fantasia le s'era infiammata fino
crudele e spietato di se medesimo, che non si arrenda alla benignità di gesù,
si arrenda alla benignità di gesù, che non si lasci trarre alla carità di cristo
al tuo signore orlando sì crudele, / che la più grata compagnia e più fida
latra. pulci, 4-22: sappi che morto è quel dragon crudele, / e
crudelissime serpi. deledda, iii-606: che le sue grida risonassero per tutte le
crudele in effetto, / avara, or che farete, / se, usando cortesia
tuo sembiante / una donna incostante, / che in egitto adorai, / veder mi
, di traditore,... sembra che sieno molto più frequenti nelle bocche de'
ti vidi partire / come un soldato che va alla morte / senza pietà per
, 4-135: la sentenzia sarà crudele, che tutti i mali, che mai furono
crudele, che tutti i mali, che mai furono o detti, o pensati,
, maligno, malizioso, ingiurioso; che deride, che schernisce aspramente, che mortifica
malizioso, ingiurioso; che deride, che schernisce aspramente, che mortifica, che
che deride, che schernisce aspramente, che mortifica, che umilia (una persona
che schernisce aspramente, che mortifica, che umilia (una persona o i suoi atti
i. pitti, 1-370: io intendo che fece una predica tanto crudele contro a
predica tanto crudele contro a clemente, che fece ogni opera di averlo poi nelle
esaltazione della madre, in una società che ha cacciato i suoi figli sprovveduti e
e della vita. 9. che rivela pena, dolore; che muove a
9. che rivela pena, dolore; che muove a pietà, a compassione.
certo, il mio chimenti -dich'io poi che egli si taceva -e non men crudeli
taceva -e non men crudeli, son queste che tu racconti. tasso, 10-25:
tu racconti. tasso, 10-25: che spettacolo fu crudele e duro! /
mi ricordava quei poveri malati in delirio che, in fondo a ima corsia,
33-110: o anime crudeli, / tanto che data v'è l'ultima posta.
. orribile a vedersi e a udirsi, che incute spavento. leggende di santi
di crudele aspetto / intorno avea, che lo stringean sì forte, / ch'era
, 211: a me... che bevvi iersera senza misura, questa notte
i più brutti spettacoli e più crudeli che tu possa mai imaginare. boccalini,
, tutta lorda di sangue, e che in mano aveva spaventevoli mannaie e crudeli
sentito da lionardo per il grande amore che portava all'arte. 13.
per simil. e al figur. che rivela crudeltà, spietatezza, insensibilità,
aspetto esteriore di una persona); che ha in sé crudeltà, spietatezza,
ha in sé crudeltà, spietatezza, che è causa di dolore fisico, di
meo, / il farà vìvar più che botadeo. dante, vita nuova,
abbiate di voi così crudele misericordia, che per risparmiarvi di non sostenere un poco
dee., 8-7 (294): che più doveva 10 aspettar da te o
e per tutto una crudelissima peste, che infine a de'famigliari del papa ammalarono
del dolce e caro / cibo divin, che l'anima nutriva, / amor ingiusto
tuzioni e decreti utilissimi: atteso il trovar che ivi fece una crudele usanza, di
forche i miseri condannati, non altrimenti che le bestie al macello. vico,
: il tuo crudel divieto, / che le fiere de'greci ombre insepolte / varcar
e come dovevano essere crudeli gl'inviti che venivano alla sposina da quelle cose intatte
attorno! bartolini, 1-85: coloro che si riparano dietro la trincea dei beni
la trincea dei beni celestiali ammettono dunque che la esistenza dell'uomo nobile in mezzo
crudele battaglia. 14. figur. che minaccia, che reca danni orribili,
14. figur. che minaccia, che reca danni orribili, che infierisce con
minaccia, che reca danni orribili, che infierisce con cieca violenza (le forze
giamboni, 7-81: la fame più che la battaglia l'oste consuma, ed
, ed è più crudele la fame che 'l ferro. iacopone, 26-31:
ornai la navicella del mio ingegno, / che lascia dietro a sé mar sì crudele
erudii sorte, da poi ve scripse che pare omne cosa insciemi con la ultima
non mi far sì come gli altri frutti che son colti con mano dolcemente, e
! forteguerri, 5-75: e pensar che se il mar si fa crudele, /
e tu, lenta ginestra, / che di selve odorate / queste campagne dispogliate
giusti, ii-205: quest'inverno crudele che n'ha fatte le sette peste, figurati
pirandello, 7-256: non diceva già che giulietta non dovesse piangere per quella sua
sorte crudele; ma credeva... che... ecco, sì,
no ne facisse? guittone, xix-7: che morto no l'ha già corrotto e
ii-80: a lui sembra crudel, che tanto / si pensi a seco unir
que crudelàccio non io ad altro men che onesto procedessi, non volse mai prima
, non volse mai prima le cose che egli m'addomandava, che io il pregio
prima le cose che egli m'addomandava, che io il pregio ricevuto non avessi.
: ah crapolone, ah crudelàccio, che serve star qui a ricorrere? moniglia,
ricorrere? moniglia, 1-iii-64: so che 'l diascolo è un gran furbo, /
peiori modo ': e perché so che voi siete tanto gentile che non vorrete farlo
perché so che voi siete tanto gentile che non vorrete farlo con la dovuta severità
: crudele chiama l'innamorato la donna, che più crudele sarebbe a sé e a
l'altesse / son duresse, / che voi dimostrate; / e feresse crudellesse
28-38: un diavolo è qua dietro, che n'accisma / sì crudelmente, al
ebbe sanza gran contasto, e tutti quegli che gli erano stati incontro uccise e disperse
di cristo. tasso, 5-45: so che fra l'armi sempre e fra '
etti, 1-136: quelle [genti] che erano nelle chiese affollate rimasero tutte insieme
lieve è il tuo corpo! / basta che io l'abbandoni per sentirti / crudelmente
quell'uomo ambizioso..., comandò che... il sempre glorioso prencipe
; ma un fumo grande e nero, che, dove tocca, tigne crudelmente e
17-25: e dice 'crudeltade 'perciò che 'l padre e 'l figliuolo non
., 25-4: se mai continga che 'l poema sacro, / al quale ha
e cielo e terra, / sì che m'ha fatto per più anni macro,
anni macro, / vinca la crudeltà che fuor mi serra / del bello ovile.
. cavalcanti, 49: credete voi che non tengano a mente la crudeltà de'loro
la crudeltà de'loro padri, e che non sappiano quanto la loro perfidia si
son generati talor dall'odio e sdegno che gli dispera, per le ingiurie e contumelie
gli dispera, per le ingiurie e contumelie che son lor fatte per avarizia, superbia
vostre sono state saccheggiate con maggiore crudeltà che non arebbono fatto gli inimici! tasso,
vespasiano d'avarizia furono colpevoli, non che biasimati. vico, 619: i
ne sente. / -ciò non temer, che in crudeltà son pari / i suoi
del gas,... tutte quelle che dovevano ballare. e. cecchi,
subito in pretesto punitivo, non è che un tramite infame a raggiungere la pur
gli altri con parole aspre, con discorsi che provocano angoscia o terrore, con motti
un'ingiusta nomea di crudeltà mentale; che è piuttosto concretezza, desiderio di capire
/ e lei facci amorosa / sì che la spogli d'ogni crudeltate. g.
tanto disdegna qualunque la mira, / che fa chinare gli occhi di paura, /
chinare gli occhi di paura, / però che intorno a'suoi sempre si gira /
, canz., 88: chi crederebe che sì bella rosa / avesse intorno sì
per lo cui amore io ardeva, che io caddi in uno abondevo- lissimo pianto
. bruno, 3-1178: in quel tempo che io fui sì verde, che le
tempo che io fui sì verde, che le amorose fiamme non si posseano accendere
, iii-33: ho sempre sentito dire che crudeltà consuma amore. ho tanto sofferto,
fare la moltitudine e la crudeltà dei supplizi che si usino dagli stati.
stati. 6. atto crudele che rivela durezza, efferatezza d'animo;
: chi bole aodire cru- deletate / che addevenni de sore e frate, / chi
grand'odio verso oreste, gli appose che non doveva regnare, per la grande crudeltade
e guadagnarseli in tutto, volle monstrare che, se crudeltà alcuna era seguita, non
, i-64: calamità... fu che le tirannidi tutte si fondino con la
detto ch'io posso andare, e che è mio dovere di correre dov'è
correre dov'è mio fratello, e che non avendo altro che lui, e lui
mio fratello, e che non avendo altro che lui, e lui non avendo altro
lui, e lui non avendo altro che me, sarebbe una gran crudeltà il
, maligna. firenzuola, 759: che se tu fossi in cervello, tu non
aresti detto dianzi a quella poveretta le crudeltà che tu le dicesti. 8
stomaco, intantoché non potendo cuocere ciò che dentro cacciato v'è,...
cacciato v'è,... convien che rimanga crudo; e questa crudezza manda
, 16-ix-417: uno de'maggiori disordini che si possa fare in questo medicamento,.
le quali caricano in maniera lo stomaco che non può digerirne e per conseguenza si
: desiderando fuggire quella crudezza della aria che comunemente apporta la notte, passammo in
disciolti vari sali (l'acqua: che è poco adatta, quindi, a
congelazione d'acque e di terra, che per la crudezza e freddezza sua non
acqua] cuocendola;... che così lascerà la crudezza in lei nata
non cruda, farà molto meglio acquati, che fargli d'acqua di pozzo o di
. scarsa purezza (di un metallo, che contiene materie eterogenee). viviani
sentimento, situazione crudele, dolorosa, che affligge, che mortifica, che fa
situazione crudele, dolorosa, che affligge, che mortifica, che fa soffrire.
, che affligge, che mortifica, che fa soffrire. petrarca, app.
dire taluno ch'io son poco costante: che ho fatto fin qui...
.. l'avvocato de'contadini, e che ora mi rinvolto lor contro colla maggiore
questo malanno cominciò dall'ammonire la figlia che il signor giuliano non faceva più per
pei capelli dalla crudezza patema tempestò gridando che così la si voleva sacrificare ad una
una realtà non più sostenibile: i fornitori che vogliono essere pagati, il padrone di
essere pagati, il padrone di casa che minaccia lo sfratto. e.
verso le città manifatturiere, è ovvio che talune condizioni del problema sieno andate modificandosi
(nel linguaggio, nella scrittura), che non cerca di attenuare i lati sgradevoli
il loro andar di pieghe girati talmente, che scuoprino lo ignudo di sotto, e
talora lo ascondino, senza alcuna crudezza che offenda la figura. galileo, 5-121:
a luogo a luogo delle crudezze, che verrebbono dalle corde disaccordate. baldinucci,
: sfumare... è quello che fanno i pittori, doppo aver posato il
azzurre e bronzine, bionde e nericanti che qui [sui monti] sono sparse
lor tagliente stesso dà in quella crudezza che mal si comporta. d'annunzio, v-1-499
, v-1-499: talvolta 11 latino, che salva la pudicizia, dissimula anche la plebea
con crudezza di risalti ed espressioni, che dipende in parte dal temperamento di melville
/ ventosa del soffio d'eràcle / che triturava co'vasti / molari i tuoi
arte della seta, io: e sappi che lo stufare [la seta] s'
quel torto e quel crudigno, acciò che poi si possa porre in su'cannoni
, e conforme all'umore, che nel corpo avanza gli altri,
e crudità, qua le danno un lustro che, eguale in tutte, non lascia
certa grazia nella nuda ingenuità di sentimenti che vengon fuori nella loro crudità elementare.
spirito, di quella superficialità spensierata, che alcuni credono propria della natura francese..
far bene perché i contadini è tanto che vivono di crudivorismo, ma ne ignorano
crudivoro. crudìvoro, agg. che si nutre di cibi crudi (in
salvini, 35-61: città... che già i crudivori centauri / strusse.
rettor., 15-2: e là dove che viveano come fiere intendo che mangiavano carne
là dove che viveano come fiere intendo che mangiavano carne cruda, erbe crude e altri
., 4-54: però comando, che la vostra vita sia erbe crude, e
io sbranare / un nostro fraticel, che era garzone; / e così crudo
così crudo lo viddi mangiare, / che mai non fo maggior compassione. ariosto
andar di botto / in quel che trovò prima o crudo o cotto. aretino
: egli, postosi alla tavola, che l'aveva pur troppo aspettato, non
diceva tutto noioso, e tutto arabico: che insalata mal condita? che pane di
arabico: che insalata mal condita? che pane di sasso? che carne cruda?
mal condita? che pane di sasso? che carne cruda? sassetti, 126:
certe barbe come quelle del ghiaggiuolo, che crude e cotte, chi non lo sapesse
saporitissimamente. redi, 16-ix-178: le frutte che si potranno adoprare, sono le fragole
in cucina, e di'al cuoco che si solleciti quanto può, e che,
cuoco che si solleciti quanto può, e che, crudo o cotto, dia in
la perfetta carestia d'ogni vettovaglia, che li sforzò a mangiare... le
carni de'pollami e de'mangiabili quadrupedi che si pararono loro dinanzi. pananti,
266: et truovo in me questo, che per cruda che sia cosa a digestire
in me questo, che per cruda che sia cosa a digestire, vecchio come io
vesta. ariosto, 10-96: creduto avria che fosse statua finta, /..
de'mattoni, o crudi o cotti (che meglio sono i crudi, con tutto
carboni, o in una fornace tanto che sia cotta. b. galiani, 1-33
senza. leonardo, 1-118: acciò che possin sicuramente resistere al furore e impeto
vellutati peso 90. 8. che contiene molto acido carbonico o sostanze minerali
contiene molto acido carbonico o sostanze minerali che la rendono poco digeribile (l'acqua
cruda, farà molto meglio acquati, che fargli d'acqua di pozzo o di fontana
bevere acque crude e tarta- rose, che cagionano loro i gozzi. 9
: brindisi a quel suo vin crudo, che vi parrà altra cosa che 'l cotto
crudo, che vi parrà altra cosa che 'l cotto de l'oste.
dell arte della seta, 38: saponata che abbia un dì o più, imperò
alessandrino; e la cagione è questa, che il primo dì la saponata è cruda
cieco. 11. ant. che non è stato mai lavorato, incolto
terra si cavi, nel quale si guardi che la cruda terra, per occulta frode
ammaestrati ed esperti nell'agricoltura, comandano che il crudo campo sia tre o quattro
papa, 1-1-40: non si può pretendere che l'orina sia d'altra natura di
13. ant. non puro, che contiene materie eterogenee (un metallo)
cura di questi ferri a doto, che andassi alla ferriera e togliessi ferri dolci
si farebbe d'una pari lastra di ferro che fusse crudo e rozzo. -di
. cantini, 1-15-240: fu deliberato che tutto il ferro crudo o vero colato
ve ne è alcuna oltremodo cruda, e che con qualche taglio breve e di poco
leverei. 15. ant. che non ha forte presa (un'opera
si allentino a poco a poco; acciò che nel levarle inanzi tempo, non te
galileo, 5-292: agli animali / che vivono spogliati e allo scoperto, / e
crudo. algarotti, 2-450: fior che all'aprire il crudo gelo e 'l verno
dal muro dalla porta tanto quanto volete che la scala sia dolce o cruda. alamanni
buone, / per l'alma, che pur trema, / cela il soverchio della
giovinezza la robusta virilità della lingua, che andò maturando dal tempo de'gracchi perfino
voci di cruda e strana latinità, che non potrebbero far buona comparsa fuorché nello
i-366: piacque ad esso di accennare che il foro milanese fu il primo ad
non sia il principio d'un male che annunzia il nuovo animo di una civiltà
prese queste parole crude, e insegnò che l'osservazion de'precetti è impossibile. segneri
ripruova, perché sono maniere di favellare che, così crude, vaghono...
indubitata la cruda autorità della fede, che l'esperienza sensibile della stessa fede.
senza fiele e senza quelle crude invettive che d'ordinario, invece di correggere,
di correggere, inaspriscono e fanno più che mai caparbia certa classe di traviati istrutti
o quella artificiale). -anche; che emana una luce cruda (un lume,
: e per questi tu, pittore, che sotto il nome di pratico fingi la
e tratteggiamenti aspri e crudi, sappi che tu te inganni. idem, 7-ii-110
maggiore differenza dalle ombre ai lumi, che si troverà esser visto da maggior lume
di colore più crudo e più agro che quelli del ponente. vasari, i-159:
come gli orecchi restano offesi da una musica che fa strepito o dissonanza o durezza,
crudo 'dicesi un tono di colore che non si fonde col vicino. 'crudo
. 'crudo 'è un colore che sembra tagliente, e che non si accorda
un colore che sembra tagliente, e che non si accorda coll'armonia del tutto
fruste. saba, 254: nella luce che cruda / entra dalla finestra / scopre
di sale, e la laguna arde che abbaglia. c. e. gadda,
quelle due voci col suono ammollito, che i più vicini con quel concento più pieno
, 6-336: non c'è dubbio che tali nudi di cera fossero ricavati da
non avrebbe potuto essere così perfettamente imitata che da un artista consumatissimo. baldini,
nuove. piovene, 1-202: credo che il teschio scoperto, nel suo crudo
una persona, e a cose materiali che arrechino pene e dolori, fisici o
quale è l'omo tanto crudo / che te non piange, o figliol mio?
dato d'una spada gnuda, / che pur allotta allotta sia arrotata. dante,
, e dibattìeno i denti, / tosto che inteser le parole crude. idem,
amor fra belle e crude braccia, / che m'an- cidono a torto. boccaccio
o anima mia crudissima e dura più che pietra. pulci, 7-53: rinaldo presto
presto frusberta sua trasse, / quella che fésse il mostro da l'inferno, /
: ahi cruda morte, e chi fia che ne scampi, / se con tue
man cruda e crudo core, / che tanto bene a gli occhi miei contendi.
ix-127: piangete, donne, e poi che la mia morte / non move il
mio crudo e lontano, / voi, che séte di cor dolce ed umano,
. della valle, i-39: or che 'l di nasce e la mia bella e
occhi asciutti / il povero cultor vide che 'l crudo / fiume rapigli, di pietate
madri crude... e meno che mezze madri, quelle, che per
e meno che mezze madri, quelle, che per fuggir noia e fatica, partoriti
per fuggir noia e fatica, partoriti che hanno i figliuoli, li si dilungan
denti ineguali. alfieri, vi-63: che confessar degg'io? risparmia, o padre
muscoli al balzo, / quasi leopardo che sia / per frangere tergo di toro
d'un riso troppo forte e crudo che si stampò dolorosamente nella mia memoria.
per questa cruda fera e maladetta / che debbe divorar la giovinetta. ariosto,
ria, / da qual cagion procede / che a me costei sia cruda, a
, a cui dopo lo scorno / che gli fe'amore, anco fortuna cruda /
alquanto. marino, 321: misera, che non senza / destin rigido e forte
ei testé giunse / donde altri, che in quel mar furia di crudo /
31. doloroso, tormentoso, molesto, che rivela dolore fisico, pena morale (
crudo e severo, / tanto quei che 'l seguiva era benigno. boccaccio, i-305
benigno. boccaccio, i-305: sappi che noi, più che altre donne mai,
i-305: sappi che noi, più che altre donne mai, fummo crude e
mirare il re, fino a tanto che questo, pieno di stupore, accennò che
che questo, pieno di stupore, accennò che si lasciasse andare. bocchelli, ii-133
congiurato da quella eritón cruda, / che richiamava l'ombre ai corpi sui
regni crudi / di quella dea che 'l terzo ciel dipinge. sannazaro, 7-115
dante, inf., 33-20: quel che non puoi avere inteso, / ciò
130: misero, lasso! a che cotesti lai / raconto, e i crudi
sanguinante, / ma, quasi pianta che la queta stilla / del ciel riceve nelle
tanto potente e crudo il morso, / che ad un tratto finì la vita e
per esser contornati con tanta dolcezza, che quasi è impossibile imitar quelli bene,
abilitano più a trattare con gli uomini, che non abilitano quegli altri tutte quelle loro
, 8-220: s'egli ti dice: che hai? rispondigli: una pessima sorte
pessima sorte ho, e di qui nasce che son nuda, e cruda, e
-nudo e crudo di qualche cosa: che non ha nulla a che fare con
cosa: che non ha nulla a che fare con essa. magalotti, 20-13
magalotti, 20-13: ringrazio iddio, che di quante novità sono state suscitate in
lionardo da vinci fu tenuto maestro raro ancora che la sua maniera fusse crudetta ed alquanto
pitture. lanzi, 2-3-48: i maestri che la scuola di giovanni trasmise al friuli
-crudino. nieri, 391: o che non garbasse, o che non sapesse
391: o che non garbasse, o che non sapesse trovar la strada, o
non sapesse trovar la strada, o che quella volta fossero proprio cru- dini,
proprio cru- dini, fatto si è che non gli riusciva cavare una lagrima a
intende li lor mal pensieri, che cruenta et insanguina lo cuore.
di papaveri visto quell'anno nella campagna che n'era cruentata come d'una carneficina
vogliono fare attecchire innesti o in superficie che si vogliono far saldare insieme mediante una
, 22-511: qual par leone, / che vien da divorar nel campo un toro
, / o spasmi ed amori, che niuno saprà! 2. letter
saprà! 2. letter. che comporta spargimento di sangue, che avviene
. che comporta spargimento di sangue, che avviene con spargimento di sangue; che
che avviene con spargimento di sangue; che invita allo spargimento di sangue; barbarico,
, feroce, bellicoso. -anche: che si riferisce al sangue, ad avvenimenti
, iv-557: uno de'motivi primari che cristo avesse nel- l'istituire questo sagrifizio
, fu per emendare tutto quel male che erasi mescolato nel sagrifizio cruentissimo della croce
cavato speco / il ciclope crudel, che la cruenta / s'imbandì del suo corpo
/ in una sola, trepida / gioia che accende i petti e le pupille.
in guerra! / se tu vedessi che duelli! / e cruenti all'ultimo
, 15-20: si conoscono le mie poesie che si riferiscono alla caccia del fagiano;
l'uomo a caso, l'uomo che è costretto a dormire in campagna nella cruenta
della trebbiatura e della pressa del fieno, che da noi è una vera guerra.
. del papa, 1-1-192: sembra impossibile che in un sì lungo tratto di tempo
restano ora gli strumenti da battere, che sono il cembalo, timpano, sistro,
3-341: sento grande angoscia per quel, che nel mio marsupio e crumena non vi
mio marsupio e crumena non vi alloggia più che un vedovo solido. baretti, 3-296
(femm. -a). il lavoratore che (generalmente con altri compagni),
datore di lavoro); il lavoratore che non prende parte allo sciopero indetto nell'azienda
, rifiuta la disciplina e i sacrifici che il dovere di solidarietà richiede per l'
rigutini-cappuccini, 187: i francesi che alle scorrerie de'crumiri (talvolta,
, come termine di spregio agli operai che s'allontanavano dai propri compagni, lavorando
. gli uomini sono andati a sorvegliare che nessuno faccia il « crumiro » sui
la protezione dei soldati per quei lavoratori che di lì a non molto l'estro
crumiri, dal nome delle tribù berbere che fornirono il pretesto alla francia per imporre
contribuiscono a rendere meno efficace la lotta che il lavoro muove al capitale ».
legiero è camello intrare per cruna d'ago che nel regno del cielo intrare lo ricco
1-126: l'un di loro sosteneva che la barca sua sarebbe benissimo entrata nel magazzino
il re voleva una pezza di tela che potesse passare dalla cruna d'un ago
la cruna / del mio disio, che pur con la speranza / si fece
nostro successo. manzini, 11-91: che luce: il sole attraversava crune brillanti
rigiunse al letto suo per ricorcarsi / che noi fossimo fuor di quella cruna.
, 3-339: non sarebbe gran maraviglia che una invenzione regolare... non andasse
universalmente per la cruna del genio di questi che si chiamano intendenti. panzini, i-405
affamaticcio e vago / più del panel che della cappellina, / entrar farotti in
, sm. letter. sangue denso, che cola da una ferita; sangue allo
il cui significato è molto vago e che si usò già per indicare il sangue intero
della difterite, nella quale le pseudomembrane che si formano nell'interno della laringe occludono
della laringe occludono facilmente lo strettissimo intervallo che sta tra le corde vocali e ostacolano
li colse improvvisamente e li strozzò prima che padre e madre li credessero pure minacciati
. crupale, agg. medie. che si riferisce al crup, causato da
; plesso crurale; vena crurale', quella che accompagna l'arteria di questo nome.
arteria di questo nome. 2. che copre le cosce (una fascia).
, 20-562: mandano a dire a pilato che faccia romper le gambe ai condannati e
81): egli mai non mangiano altro che crusca di grano. piovano arlotto,
senza molta imperfezione, la donna da che venne ad abitar la terra fu farina
, con tanta vanità, ambizione e superbia che niente più, e rade furon quelle
niente più, e rade furon quelle che col setaccio della prudenza si nettassero da
pallido con qualche macchia di « crusca * che anziché nuocere l'aggraziava.
di carboni. -facciati il prò che fa la crusca ai cani: imprecazione
... / -facciati il prò che fa la crusca a'cani. -la
farina si muta in crusca: a indicare che si perdono le buone qualità.
ella aveva procacciata una bella fanciulletta, che col medesimo esercizio provvedesse alle cose necessarie
, 8-75: matto uom bestiale, / che se'tu uso a mangiar crusca e
ti credi tu ch'io non conosca / che per farina vender vuoi la crusca?
titolo dell'accademia fio rentina che fu fondata nel 1582 con lo scopo
cioè, la crusca dalla farina) e che finì per avere come attività essenziale la
crusca. tasso, iv-62: la prego che m'awisi, se tra quegli academici
la crusca poi gli mosse lite, / che fu rimessa al tribunal romano. torricelli
. f. bertini, 4-120: che ne dite voi di questa crusca e di
e di questi autori della crusca, che in tutte le cose vi son contro?
? martello, 264: certo è che quanto ai vocaboli una lingua viva sempre
moderno vocabolario, e maggiormente con un altro che più copioso sta preparando, dà a
più copioso sta preparando, dà a divedere che questa lingua non ha finito di crescere
mi prepari / per lodar lui, che in vatican corusca. algarotti, 3-487:
lingua. leopardi, i-534: diranno che la lingua... è giunta a
fece benone, perché io non credo che metta conto castrarsi e impastoiarsi da sé
in mezzo a questi libri di crusca che mi guardano stupiti con tanto d'occhi
cruscante (in senso spreg.); che scrive o parla con affettato o esagerato
più il cruscaio, perocché si vede che della crusca non ve ne intendete. d'
fagiuoli, 3-4-15: e il correttor, che destinato fu, / ancorché sia accademico
foscolo, vii-87: non può presumersi che queste cause non accrescano il numero delle
ho cercato ne'versi di piegarmi più che altra volta mai con ischietta docilità.
assenza col portare una parte di ciò che avevo raccolto a conto mio,.
non ero né cruscante né deputato, uffici che sono tra loro un chiama e rispondi
adopero una certa lingua, lettore, che ti farà strabiliare; e, se
avete voluto dire con quel grazioso motto che v'è, * formula cruscante '!
. l. bellini, i-127: che sappia fare e dir tutte le cose
, sf. ant. discorso o scritto che tratta di cose di lingua secondo i
, 6-24: perché son cruscate, di che ogni cosa è piena, ve ne
quelle cruscate e stacciate... che stanno dintorno alla gerusalemme. 2
. di cruscheggiare), agg. che cruscheggia, che parla o scrive con
), agg. che cruscheggia, che parla o scrive con il purismo pedantesco
filologo, il quale non sa far altro che additare inesattezze di sintassi e distinguere fiorentinamente
cosa tua]... mi pare che chiuda molto in poco e m'è
volte la settimana si mandava a'commessali, che lo distribuissero. targioni pozzetti, 1-270
v-2-270: si chiamava messerino! ecco che di sùbito veniva in perfezione, anzi
. (superi, cruschevolìssimo). che si riferisce alla crusca, purgato e corretto
f. bertini, 4-119: ora voi che fate il cruscante, il cruschevole,
, il cruschevole,... che ne dite? c. gozzi, i-229
sm. disus. garzone di fornaio che abburatta la farina; abburattatore.
mezzo di un largo burattello, o staccio che lascia passare tutta la farina con la
, balordo. varchi, v-743: che diremo di 'capocchio, capone ',
,... e tanti altri che hanno la fine loro in 'one '
gli dicevo: sa ella, cruscóne, che ho messo la mano su 'la
crusca *. cruscóso, agg. che contiene molta crusca. libro delle segrete
la dieta, se condo che dice avicenna, dee essere grossa e viscosa
panzini, iv-174: 'cruscotto', la tavola che sta di fronte al pilota, nella
questo », disse indicandomi il cruscotto che aveva un fondo nero sul quale i bottoni
istriciformi, della grossezza dei ratti, che vivono sulle rocce nelle regioni desertiche,
, agg. ittiol. squame ctenoidi: che costituiscono, insieme con le squame cicloidi
. m. -ci). filos. che si riferisce alla creazione.
quindi è l'idea universalissima, che abbraccia e genera tutti i concetti
, forze potenti della terra, che presiedevano alla vegetazione, al la
.]: 'ctonii '. denominazione che davasi a tutte le divinità alle
è ctonio. su questa terra si sente che cosa signi fica 4 sottoterra
le colonne poste a due a due, che sostenevano la cuba. sansovino [tommaseo
sopra le spalle de vólti di sotto che formano il corpo suo. tasso, n-ii-1048
. tasso, n-ii-1048: già lessi che al fuoco era attribuita la figura piramidale,
ondate, scorse, vicino, un cappello che galleggiava con la cuba all'ingiù.
. cubàbile, agg. ant. che si può cubare, che si può
. ant. che si può cubare, che si può ridurre a cubo.
. solfuro di ferro e rame, che si presenta in sottili prismi allungati, di
chiara e bella. / onde convien che doloroso cube, / lasciando il legno in
legno in discrezion dell'onda, / che par che ognor se lo inghiottisca e rube
discrezion dell'onda, / che par che ognor se lo inghiottisca e rube.
fuori acuto avente uno usciuolo... che si lieva con un vimine fitto in
terra, e di dietro percuote l'uccello che entra all'esca. pataffio, 6
cubatura dei nuovi vani, si scoperse che caisotti li aveva costruiti tutti più stretti
aveva costruiti tutti più stretti di quel che era stabilito nell'appalto, per farcene
da una grave forma di malinconite « che risaliva agli anni dell'infanzia »: così
paesi tropicali per le sue bacche, che contengono un frutto simile al grano del
: cose calde per usare a quegli che hanno il cuor freddo, si è zettovario
. ricettario fiorentino, ii-20: le cubebe che sono in uso nelle spezierie sono un
in cambio la cannella, pensando serapione che le cubebe sieno el carpesio, dicendo
sentenzia di galeno, delle cubebe, quello che galeno dice del carpesio, el quale
dice del carpesio, el quale pose che fusse una scorza simile al cinnamomo,
scorza simile al cinnamomo, e voleva che in cambio del cinnamomo si potessi usare
ancora i frutti di detta pianta, che sono sferici, simiglianti al pepe nero,
era colmo nel mezzo, i primi cubetti che vi si formarono, subito che mancò
cubetti che vi si formarono, subito che mancò loro l'acqua per di sopra,
, colla base larga ed incavata, che teneva un cubetto nella punta. ojetti
robustezza, in cui passa la catena che, collegando l'argano a salpare all'
c. bartoli, 2-136: di sorte che il multiplicare cubicamente alcuna cosa, non
cubicamente alcuna cosa, non è altro che multiplicare un numero propostoci due volte in
i-341: egli è una palla tonda, che il suo diametro è 5 braccia.
(plur. m. -ci). che ha forma di cubo,
ha forma di cubo, che è simile a un cubo.
è agli universali, cioè a quegli che non sono altro che sale, e nascon
cioè a quegli che non sono altro che sale, e nascon da sé, il
di coloni, a tinte vivaci, che perdute in quell'immensità parevano caserme per
campana, 115: chi può dirsi felice che non vide le tue piazze felici?
dalle volte un altro mito si cova che illumina solitaria limpida cubica la lampada colossale
a un solo strato di cellule, che presentano una forma cubica. 4
, piede, pertica cubica: cubo che ha lo spigolo di quella data misura,
ecc., cioè con un cubo che sia un piede per ogni verso o passo
. cocchi, 8-50: tutto lo spazio che si riempie d'acqua nel detto tempo
. bartoli, 2-138: numero molto maggiore che il numero cubico che ci viene dalla
numero molto maggiore che il numero cubico che ci viene dalla multiplicazion cubica di esse
di un numero n: ogni numero che elevato alla terza potenza dà il numero n
quadrata di una qualunque quantità è quella che moltiplicata in se stessa ha prodotta la
la quantità data; la cubica quella che moltiplicata in sé due volte, la quarta
da sculture, di linea sintetica, che li riproducevano soli o accoppiati nell'atto di
predicherò in chiesa ma se cristo vuole che io parli nei tugurii, nei tugurii parlerò
, nei tugurii parlerò; se vuole che io parli nei palazzi, nei palazzi,
nei palazzi, parlerò; se vuole che io parli nei cubicoli, parlerò nei
tempo avuta, e de tanta perfezione, che sulo il spirito li mancava ad essere
non aver paggi o cubicularii di minore etade che di vin- ticinque anni.
[giovanni patriarca d'alessandria], secondo che ridissono poi e'suoi cubiculari. beicari
uno cubiculario segreto, prete secolare, che si chiamava messer andrea da palenzago,
bembo, i-119: le onoratissime parole che m'ha a nome vostro fatte m.
: l'oratore... pensò che proto, perché era grande e vestito
grande e vestito da prelato, ancor che avesse un occhio un poco stralunato,
qualche cubiculario apostolico, attesa la domestichezza che vedeva aver col papa. vasari,
per essere stato sì caro al papa, che la sua morte amaramente lo fece piangere
. dirò al padre mio spirituale, che tu mi hai fascinata. = voce
1-581: né meno son per insinuarle che... fra cinquanta o cento
, usato per la rifusione della ghisa che avviene sfruttando il calore dato dalla combustione
calore dato dalla combustione del carbone coke che viene caricato in strati paralleli e alternato
* fra il 1908 e il 1914, che intendeva risolvere il problema della rappresentazione mediante
il gusto, l'arte dei tempi che corrono, l'impressionismo, il cubismo,
(plur. m. -i). che è proprio del cubismo, che presenta
. che è proprio del cubismo, che presenta caratteri, soluzioni, invenzioni proprie
osservazione sagace progressiva di tutte le parti che compongono l'oggetto poltrona, egli ha un
tempo ed una... lo scopo che gli si proporrà sarà dunque di riassumere
2. sm. e f. pittore che segue i princìpi del cubismo.
di macigno disperse a mezza costa, finestre che ho visto accese: così a le
cubista. cubitale, agg. che ha la misura di un cubito (
di grandi dimensioni, eccezionalmente esteso, che occupa un vasto spazio.
accostato a uno stabile di bella apparenza, che al primo piano portava una mostra dipinta
nelle regole con certe parole cubitali, che dicevano 4 restaurateur '. collodi,
odore di chiuso, quello squallore inanimato che hanno le scuole senza fanciulli. nelle
cubitali. 3. anat. che appartiene, che è in relazione col
3. anat. che appartiene, che è in relazione col cubito; ulnare
v.]: 4 cubitale ', che appartiene al cubito, ed alla parte
il più voluminoso ramo della radiale, che si estende dalla piegatura del cubito sino all'
cubitièra, sf. parte dell'armatura che protegge il gomito. calvino
fanno far strada a tutti, tanto che se gli metteno al costato; e
costato; e se ben non hanno che dirgli, pur lor voglion parlare e
aver facende di im- portanzia, acciò che 'l populo gli vegga in favore.
le bianche, morbide e ritondette braccia che candida neve parevano. caro, 4-1060
monti, x-2-135: e già lo spirto che fuggia col sangue / le vie del
giamboni, 8-i-29: e sappiate, che quella arca fu lunga trecento cubiti,
, ix-376: chi è di voi, che pensando possi aggiungere uno cubito alla sua
di queste la maggior parte di quelle che erano portate a roma, e stimate
cubiti lungo e venti grosso, / sì che stride al gran peso il piedestallo.
1-642: con l'altra mano, / che lunga lunga ben cento gran cubiti /
, o sia coperto del coperchio / che disuggellerà la fede, e il ferro,
apolline. montale, 3-33: assicuravano che il padre di zebrino era cento cubiti più
-per estens.: oggetto o corpo che ha una forma simile. leonardo
il braccio quadro corporeo è un corpo che dai greci è chiamato cubo e dai
quando per tassare platone... disse che non solo i cubi- ma le piramidi
bianchi e chiari, per una gran dolcezza che fosse, come verità, nella terra
una delle forme semplici assunte dalle sostanze che cristallizzano nel sistema monometrico. 2
, 9-687: colà con una verga, che ferrata / gli ministra l'appoggio,
proporzionali, e cerchi, e cubi / che cancellano poi tonde crescenti. marino,
marino, 10-125: l'altra, che con la pertica disegna / e triangoli e
sinisgalli, 8-45: è stato dimostrato pure che l'insieme dei punti della superficie di
c. bartoli, 1-340: credeva aristotile che il numero del x fusse più perfetto
tutti gli altri, forse per questo che e'dicono che il quadrato suo si adempie
, forse per questo che e'dicono che il quadrato suo si adempie dal ragu-
sorte di diligenza lo scandaglio di quello che costerà il passo cubo della terra o
i-m-i-223: voleva dir braccia cube, che è una misura solida continente uno
di braccia cube di materiali di colline che si trovano di presente sparsi per tutta quanta
cattaneo, ii-2-287: dal metro lineare che serve a misurare le lunghezze e larghezze si
e larghezze si deduce il metro quadro che serve a misurare la superfice e il
misurare la superfice e il metro cubo che serve a misurare i solidi. pioverle,
d'acqua. -numero cubo: che è ottenuto moltiplicando tre volte un dato
48: pigliate dui di quei numeri, che i medesimi matematici chiamano cubi galileo,
dato sodisfazione col porne più in una che nell'altra, e pure in ciascheduna infiniti
di un numero n: ogni numero che, elevato alla terza potenza, dà il
quantità proposta. 5. che ha forma di cubo. galileo,
volesse dire la figura celeste esser altra che sferica, come v. g. cuba
un numero n: il numero, che moltiplicato cinque volte per se stesso,
cubòide, agg. e sm. che ha forma di cubo. targioni
sm. anat. uno delle cinque ossa che formano il secondo ordine del tarso,
. miner. varietà di calcedonio che ha l'aspetto della fluorite.
poi vi soffia drento, / e par che dalle piagge di cuccagna / venga a
, 240: secondoché riferiscono questi portoghesi che vi sono stati, i quali sono
brodo, il quale non è altro che la quinta essenzia e il divino elixir de
perché il signor marchese di lanzo, che è l'assassino delle cortesie a tutti i
regali mi fece baciare forse cento dame che parevano angioli. baldinucci, 2-6-17: io
dire adesso come andasse la bisogna, cioè che gran quantità di gente s'avviasse in
sua liberazione; e cólto il tempo che il marito era fuori, fatto un certo
neppure per raccoglierlo, quando cade? che sia il paese di cuccagna questo?
erano una nidiata di poveri illusi, che pigliavano per moneta contante la vecchia superstizione
per moneta contante la vecchia superstizione, che firenze fosse la cuccagna delle arti belle
questa cuccagna a loro piacere e, quello che è meglio, per pochissimi quattrini.
pochissimi quattrini. fagiuoli, 3-4-169: oh che cuccagna! non soffrire stenti, /
allegrezza, e in festa: / oh che bella cuccagna esser marito! / poi
gli resta / col matrimonio un non so che di peso. manzoni, fermo e
: gli passava bene per la mente che quella cuccagna non sarebbe stata che pei
mente che quella cuccagna non sarebbe stata che pei birboni più vigorosi e più svergognati
, 150: era già da cinque mesi che durava questa bella cuccagna di baloccarsi e
degli anni futuri come d'una cuccagna che non doveva finir mai. dossi, 307
: l'onorevole nelle sue gite autunnali che méttono in moto la culinaria e la
contrariata, la signorina consalvi, « che lei non stava più a roma.
, non sarebbe andata. credeva lui che la cuccagna gli sarebbe continuata così per anni
ogni carico reale e personale ai forestieri che venissero a abitare in quello stato.
. deledda, iii-746: l'avverto che, per ragioni locali, la caccia
: ha messo gli occhi sulla profuga: che cuccagna! dagli mo'! 6
gioco (di origine molto antica), che si svolge generalmente nella piazza del paese
sapone da cui pendono polli o vivande che toccano in premio a colui che li
vivande che toccano in premio a colui che li raggiunge. -palo, albero della
. parini, 753: la festa che si diede il dì ventiquattro fu la
fu la cucagna, spettacolo, non meno che la corsa de'barberi, insolito nel
, 2-53: uno snello stipettaio, che il dì della festa guizza sopra un velocipede
sopra un velocipede fabbricato da lui, che guadagna sempre la coppia di capponi e
desiderio di salire lassù, come uno che si trova in fondo, in fondo
della cuccagna. pavese, 5-104: chiesi che cosa c'era attaccato sul palo della
l'albero di cuccagna del telegrafo / che pesca il pesce d'oro del lampione
putrefazione. = voce popolare, che risale al fr. cocaigne e cocagne
io intenda cuccarti al primo venuto, che tanto o quanto assomigli a uno sposo
abbia causa di dolersi, così colui che alloggia come colui che è alloggiato,
dolersi, così colui che alloggia come colui che è alloggiato, la corte ha ordinato
alloggiato, la corte ha ordinato una tassa che universalmente si usa per ciascuno: cioè
speciali regolamenti determinano il numero dei passeggieri che una nave può portare, secondo la
tirata a pulimento, senza un capello che le scendesse per la nuca o sulle
.. tutta la notte non fanno che miagolare dal fondo della loro cuccetta.
; anzi è necessario, a voler che si conservi buono, non se gli levar
siluri: prolungamento del tubo di lancio che protegge il siluro dalla spinta trasversale dell'
, 544: cacciano detto fango, dopo che con la cucchiara fuor dell'acqua si
si porta, dentro ad altre barche che il vanno a ricever sotto. quel [
sotto. quel [strumento] con che a corfù nettano il mandraccio, non è
diverso di quel di genova, salvo, che in loco delle zappe di genova,
lunghezza, con un bordo tagliente (che circonda il terreno) e uno smussato
pala della ruota di un mulino, che ne permette il movimento mediante le spinte
per lo più liquida o semiliquida) che un cucchiaio può contenere. b
caccia [della minestra] / tai cucchiaiate che facean terrore. manzoni, pr.
presa appena una cucchiaiata della seconda, che forse era più carica della prima,
: salvo una forchettiera, e cucchiaiera, che giusti, 2-116: oltre lo stomaco,
, un acciottolìo d'acciaio robusti e sporgenti che incidono il e i coltelli, e
i gelati] fosse una cerimonia che viene poi scaricato mediante l'apertura di
gero dei cucchiai nelle scodelle, che in quel bagliore del di rifinitura
. ant. moneta di misero cucchiarino che aveva perduto tutta la falsa valore minimo.
armaio un certo liquore di tanta virtù, che di intendere la lingua zerga, 336:
. chiunque ne prendeva un cucchiaro (ancor che picciolo) cuchielli ': quattrini.
quel respinge con dispetto il cucchiaio d'acqua che il medico di sughero) che
che il medico di sughero) che chiude il foro della botte. -foro
su una doga della botte, che portavano i loro bambini a gustare il piacere
possono prelevare camcerte ore non si sentiva che battere i cucchiaini sui una boccettina d'acqua
la qual [botte], per quel che a roma e sbattevano cucchiaini nei piattelli
annunzio, iv-2-243: / gli parea che di muffa un po'venisse.
, mezzo nudo, cheche fanno più chiasso che danno; altrimenti ci venivano a fa braccia
399: di quella paura della moglie pareva che dio abbia dato loro questi petali a cucchiaio
in tempo a potersi emendare, per poco che osasse: folti e frastagliati perché la luce
servirsi di un ogmento, sempre immaginando che esista una suola di scarpa più grande
, accucciarsi. forma di pesciolino, che, fissato al filo per la 4
saputo vedere quelle piccio- gli par che faccia con lo staio: / non ha
, a riposare. line trombe che ne mostrano i nostri microscopi,..
... e tutto quel che chere. anonimo, ix-836: in
avea fatto la que'cucchiarini con che raccolgono da'fiori quella pol- -mangiar
rivestire; / e poco stante viglia che è la materia della cera.
, 7-46: ucciso avea pallamidon fornaio / che utensile da tavola (di metallo
mente ricurvo, diversamente sagomato, che perdimonio, / ch'io abbia pazienzia
cibo siami tutto il mondo testimonio, / che col cucchiaio la di un credo avanti levata
pataffio, io: col cucchiaio voto mostra che 'l pascesse. fastidiar a
pascesse. fastidiar a quii che 'g mangia aprovo. a. pucci,
uscia. mangelli, ii-65: fanno che e'non possono imboccare più
altro d'attomo, / che con cucchiaio vi si mangi in tresca.
con cucprete morto potesse da questo cielo che si ostina a piochiaio, ovvero sì
a piochiaio, ovvero sì liquido, che si bea. piovano arlotto, di rimettere
di rimettere in sesto una persona disfatta, che vere e a far freddo riscaldare adesso un
, 4-218: io sono così vecchio che fra poco manti senza sonno nelle gelide cucce
3577: 'cucchiaiétto'è piuttosto giore che quello da orecchie, e maggiore o minore
l'amore, lei mi chiedeva sempre che cosa volevo fare vezzeggiativo che vero
sempre che cosa volevo fare vezzeggiativo che vero diminutivo... quando poi è
le grandi o piccole opere in che tale operazione s'ha a genova senza
più tardi 'specie di cucchiaio a punta che capirebbe in un cucchiaio, involta
quando grande di quello da posata, e che serve a prendere dal cucciare, intr.
con nel suo esser perfetto, e che ha preso la sua debita lungo manico,
in quello stare fermo. tr'uomo che inghiottì un cucchiaio con un corto manico,
cambio di venir di carriera [il che pure gli rimase in gola, e che
che pure gli rimase in gola, e che non si trovò modo piuttosto buona al gusto
imper., per dir al cane che si corichi, che si ponga a giacere
per dir al cane che si corichi, che si ponga a giacere. carducci,
cucce è un bambino, mezzo nudo, che fa alle braccia co 'l cane.
se no volo via. lo sai che adesso sono fidanzata? 3.
11 migliaia cantara di cucciniglia, che è partita grande a dismisura, e
dismisura, e con tutto ciò questi che discorrono sono di parere che ella non
ciò questi che discorrono sono di parere che ella non sia per abbassare di 44 in
. bartolini, 1-181: misurata che crede avere sufficiente distanza fra me e
front e, dapprima cuccio come uomo che per timore, in vista d'un
nemico, si stringe nelle gambe, accortosi che io lo rincorro, fugge per il
una pazza sdrucciola / per modo tal che percuote la cottola; / o di veder
el loro amore era tanto nascoso / che fra la gente non ne correa fama:
or temea del suo guerrier tibaldo / che pareva rimesso come un cuccio. poliziano
ne vollero salvare almeno uno, quello che sembrò loro il più carino, sottraendolo
di linee e la bruschezza di movimenti che sono dei cuccioli. -anche agg.
incominciavano a fare il chiasso con noi che come cani cuccioli saltavamo alle loro gambe.
è un peccato sì grosso, / che non si lava co 'l brodo di
altrimenti noi diciamo cuccioli, da'cagnuoli che sono covati dalla madre, e non
, 8-2-94: non si dice d'uno che sia semplice, puro e soro,
, i-m-1-227: al nostro bidello, che nel suo orrevol mestiero non è punto
chiotto. nieri, 45: eccoti che viene la mattina dopo, e il
credendo oramai, nell'essere aprile, che non ci fosse più da stare in pensieri
insanguinarsi '; e vai per quelli, che lasciata la troppo inutile semplicità, divengono
il papa e gli altri della sua corte che 'l seppono, più tempo, dicendo
- sentite il cucciolino. - e di che sorte! -cucciolétto, cuccétto.
. aretino, 1-197: il cane che dormiva, teneva stesa la gamba destra
raccolta sotto la stanca, e la scinda che vegghiava, sentite le brusciate all'odore
cavarle di sotto alla cenere per le bragie che gli stavon di sopra, presa la
alla diminutiva misura delle sue forze, che sono d'un cucciolétto da bologna, anzi
sono d'un cucciolétto da bologna, anzi che d'un mastino di corsica. d'
. oggi ho nell'occhio non so che fiore villoso, tra rossigno e gialligno,
della torre, aveva una cucciorella, che al suo latrare correano al palagio tutte
latrare correano al palagio tutte le fiere che erano per quella valle. -cucciolòtto
semplicione. varchi, 24-34: che cucciolàccio! di cotesto ve ne voglio
, i-m-1-172: col nome di cucco, che tanto è quanto uovo. fagiuoli,
: et abbiamo in questi dì lettere, che avete pure deliberato aiutare questa impresa giusta
questa impresa giusta e sancta; di che se'assai commendato, e tanto più se'
dama mia, così balocchi: / conosciàn che c'infinocchi / e da tutti vuoi
credetti essere il cucco, / so che 'n gongolo ti tenni: / ma tu
ogni bruscolino, et ogni rughetta, che gli truovi adosso, digli ninna ninna
i-m-i-173: col nome di cucco, che tanto è quanto uovo, si esprime l'
/ la voce sua [della cicala] che fa tacere il cucco, / sì
fa tacere il cucco, / sì che il suo tristo canto più non suona.
la ninfa in cura: / miser pastor che l'agna al lupo affidi! idem
, ma non cucchi, né gazzuole, che si sappia. maritw, vii-233:
maritw, vii-233: indi trattando di quelli che oltre l'essere e 'l crescere hanno
1 204: plinio scrive che il cucco mentre è così nidiace sia
gote, accompagnato da don ferdinando allampanato che pareva un cucco. nieri, 94:
cu! pascoli, 508: or che il cucco forse è vicino, / mentre
, o idee, concetti, notizie che non hanno nessun pregio di originalità,
gambaro, o vecchia come il cuco, che la massara ci spende un carro di
. e. gadda, 5-28: dicono che siam vecchi come il cucco, passati
darci del rimbambito. -cosa che fa ridere i cucchi: estremamente ridicola
d'avanzo, se voi comportate talora che un palo armato seda nella catedra de'dotti
armato seda nella catedra de'dotti? che un cucco faccia l'ova nel nido de'
, e una per la bocca, che ardevano tutte;... e mostrava
cuccubeóne, / non ti vergogni tu che se'buffone, / il padre varchi ricordare
venga di quelli alati nanerelli / un che mel tragga fuor de le marruche.
marino, vii-233: indi trattando di quelli che oltre l'essere e '1 crescere hanno
terra), più largo nel fondo che in alto, fornito di beccuccio e
secchio picciolo, e grande, con che scaldaletto frisore, cuocome, tegami, padelle
i-912: incontrò il caffettiere ambulante, che portava in giro il suo fomelletto, con
vecchia accanto al fuoco / col bastone che trema / dice il lento rosario delle
. allegri, 78: e come quel che ne va dal lett'al cesso /
sogno; in contemplazione davanti alle civette che cuccumeggiavano posate sui funghi di cuoio infissi
. cuccuméggia. cuccurucù, voce onomatopeica che imita il canto del gallo.
e trame la vivanda, e ciò che in quella si trova. boccaccio, dee
saranno continue e quelle vivande diligentemente apparecchieranno che per parmeno loro saranno imposte. sacchetti
succiar broda e a leccare strofinacci poi che n'è sì ghiotto. castiglione,
continenzia e la magnanimità e la temperanzia, che non vogliate ancor che esse governino le
la temperanzia, che non vogliate ancor che esse governino le città e faccian le
. bruno, 3-741: e vi par che faccia in questo mentre star in ocio
star in ocio gli servitori, e quelli che gli denno assistere, e quelli che
che gli denno assistere, e quelli che gli denno administrare? al tempio,
in cucina, e di'al cuoco che si solleciti quanto può, e che
che si solleciti quanto può, e che, crudo o cotto, dia in tavola
renzo andasse tirando indietro, perché voleva che il dottore vedesse e sapesse ch'egli
. nievo, 7: bastivi il dire che per me che non ho veduto né
7: bastivi il dire che per me che non ho veduto né il colosso di
suo focolare sono i monumenti più solenni che abbiano mai gravato la superficie della terra
: « qui ci è compare cipolla che è venuto a farvi una visita »,
i mendicanti pativano la fame più tosto che mangiare la carne cotta in quelle pentole.
scrittori] era poi, ben più che in francia e perfino in america, trasformata
poveri; e ordinata la cucina quello che avessino a mangiare, il re stava
ed alla cinta; e le vivande che venivano dalla cucina la maestà del re
al letto, e domicilia fu la prima che spogliatasi andò in camera, ed in
si corcò, dicendo prima a nardella che spedite le cose di cucina s'andasse
, han carpito tutti i punti con che la cocina invoglia lo svogliato. sassetti,
dell'aureo saturno fu disprezzata in tanto che gli uomini contenti, di pomi e
mai costui il piede fuor di casa che non domandasse al dispensiero s'egli avesse
c. bini, ii-187: scelga, che io son qua tutto per lei.
di versi in dialetto e in italiano che esaltavano la cucina del luogo. comisso,
quando l'om si svia, / sì che monti in richezza, / la gola
fu mai sì affamato il calastra / che mangiato avesse tal cucina, / però ch'
carne canina / e quell'omore in sé che ha una lastra. s. caterina
: come sarai quando sarai a siena che non avarai queste cose e saratti posto
per molti anni cuoca presso una signora che abitava una villa al ponte di vingone,
pieno di un certo odor di cucina che gli parve di aver già sentito altre
mondo e spezia larga vina, / che 'n terra fai di bene onni fontana,
di lastre metalliche interposte fra i fornelli che, riscaldandosi, comunicano il calore all'
giovani; onde si dice di loro, che eglino hanno la carne dura, e
fuoco; e de'giovani, che si cuocono al primo bollore, e son
: il cavallante e il sagrestano, che avevano moglie e figliuoli, non mangiavano
argenteria e con quelli ufficiali di cucina che aveano servito in castelnuovo al passaggio della
a quello della polenta e del pesce che s'arrostiva sulla graticola. moravia,
canterano dalla patina nera con gli sportelli che ricordavano le porte delle chiese barocche e
barocche e l'alzata a bocca di forno che si restringeva gradatamente in alto e reggeva
g. bassani, 1-93: a che scopo sarebbe continuata a venirci, lei
cuocere '. cucinàbile, agg. che può essere cucinato, commestibile.
d'animali cucinabili, preparò una cena che usciva de'manichi. cucinaio (dial
bocca sua faceva tutti quei delicati mangiari che avere si potessero, e teneva una
e teneva una donna di buona età che era perfettissima cucinara. b. davanzali
a. papini, 73: bisogna dire che lì frate da cucina vale cucinaio,
nelli, 17-1-10: uh, uh! che si avesse a sentir dire che la
! che si avesse a sentir dire che la famosa cameriera zughetta è divenuta cucinaia
ucciso e dielo alla moglie, imponendole che lo facesse cucinare, che a cena per
, imponendole che lo facesse cucinare, che a cena per amor del marchese lo
, 1-708: serve da poco, che non sanno cucinar due uove nell'acqua.
ricevere u pranzo solito dell'accademia, che mi facevano portar in camera, io
. montale, 3-96: accade così che anche fuchs, l'uomo ricercatissimo,
-figur. guerrazzi, i-33: che pesci pigliare con proletari, i quali
, nel cocinare avanza il poetare, tal che fa meglio le torte che i versi
, tal che fa meglio le torte che i versi. celimi, 1-82 (191
. carletti, 87: fu ordinato che per non bere si lassasse di cucinare
di cucinare, e non mangiare altro che biscotto bagnato nell'acqua e nell'aceto
riammogliava, poveretto, più per forza che per amore, dopo un anno appena di
perché aveva bisogno d'una donna lassù, che badasse alla casa e gli cucinasse la
. guittone, xlvi-14: oh, che crudele ed amaroso amaro / ne la
la perdita tua gustar dea core, / che gustò lo dolzore / dei dolci e
dolci e veri tuoi magni condutti, / che, pascendo bon ghiotti, /
, per dire come dovevano, come volevano che si dicesse, ma lo dicevano male
, coquinàre. cucinàrio, agg. che si riferisce all'arte del cucinare,
cucina, del mondo della cucina; che deriva dalla cucina; culinario.
2-11: egli ha assaggiato tutto quello che l'arte cucinaria della nuova civiltà può am-
industriale napoletano ebbe un'idea. sapendo che la 4 pizza 'è una delle
una delle adorazioni cucinarie napoletane, sapendo che la colonia napoletana in roma è larghissima
antichi [crusca]: in quella guisa che i buoni cucinatori conducono bene ogni vivanda
: 4 cucinatore 'dicesi l'uomo mentre che cucina e talvolta di chi è appassionato
algebra intinto è nel cibreo, / che in cifra fa le sue cucinatine.
nulla significanti per ischerzo, come quegli che il cuciniere di plauto va commentando per
ii-579: le ricorda i mali / che forse avranno altra cagione, e ch'ella
tanta salute. pindemonte, 211: so che di francia cucinier famoso / traesti ai
536): di mano in mano poi che la miserabile radunanza andò crescendo, v'
cucinieri, guardaroba lavandai, tutto ciò che occorresse. carducci, i-1126: ma
il rogo accende, / al cor, che di sua man tormenta e cuoce
cotone, seta, refe, spago che viene fatto passare attraverso entrambi.
: io ci t'ho detto, che non è l'arte tua di cucire ciabatte
so dove trovarmi taccia per le fila che ci vanno, et ho molti gomitoli di
camera apostolica; e mi com- misse che io le dovessi sfasciare tutte dell'oro,
le dovessi sfasciare tutte dell'oro, in che le erano legate. ed io così
lungo, ma fiacche, spugnose, e che anzi che legno paiono capecchio ben feltrato
ma fiacche, spugnose, e che anzi che legno paiono capecchio ben feltrato, e
tratto da quella prima scorza del cocco che dissi dianzi chiamarsi 'cayro calafatando le costure
giorno, i-801: è tempo ornai che i tuoi valetti al dorso / con lieve
cucendogliela dietro la testa,... che quasi non si vedeva. pavese
e truova in su uno uscio alquante donne che cucivano. straparola, 2-2: ritornati
a casa, trovarono le loro mogli che nelle loro camere, presso il fuoco
e fa de le suoi man quello che vuole. tasso, n-iii-906: i
ché i quattro mesi passeranno via senza che tu te n'avvegga. manzoni,
suoi nel 1799, e mi ricordo che nelle sere d'inverno egli stava accanto
accanto al braciere con due o tre amici che venivano a visitarlo, mia madre presso
e una menta: / è maria che cuce e cuce. pirandello, 7-134:
-da cucire, per cucire: che serve per cucire (un filo,
lanfredi, vi-n-88 (1-12): che prò parole? son, da cucir
, e l'altra floscia o battuta, che serve per fare lavori con l'ago
, da cucire): cucitrice, che consiste di un complesso di vari organi
risale, il filo forma un cappio che viene afferrato da un uncino che lo
cappio che viene afferrato da un uncino che lo trattiene fermo mentre il tessuto viene
sparvier selvaggio / si fa, però che queto non dimora. 5.
f. doni, 3-146: io dubito che i dotti quando sentiranno dir grilli,
salisse al parlatorio esteriore di aurelia e che, sorprendendola alla grata, ginocchione le
gravidanza imbastita dall'impostura. ma quei che l'avean tagliata a disegno, poi
come s'usa, e con la frangia che ci s'attacca naturalmente nel cucire,
, 3-261: del secondo non possiamo dir che l'abbia inteso né male né bene
inteso né male né bene; ma che l'abbia letto e riletto, cucito,
de sanctis, iii-287: il legame intellettuale che cuce insieme i romanzi di zola e
a suo refe si cucie e voi vedete che mésser lorenzo si ne pentirà.
misura arrogante dovere esser colui, che nell'opera del favel lare
popolo. brancoli, 4-113: si fa che ci cuciamo la bocca e non
lucchesi, i « cucirini », che sono i rocchetti di filo, si intona
agg. congiunto per mezzo del filo che passa in entrambi i lembi accostati del
): preso quelle mie lenzuole nuove, che già dissi che io ne avevo fatte
quelle mie lenzuole nuove, che già dissi che io ne avevo fatte istrisce e benissimo
questo solo paio ho trovato fra quelli che ho, che ti possa andar bene
paio ho trovato fra quelli che ho, che ti possa andar bene. eccoti perché
se ti piaceranno: ma io credo che sì; perché il colore è quello che
che sì; perché il colore è quello che ti ha innamorato. 2.
essendo veduto'; cioè da quelle anime che aveano cucito li occhi. -bell'
dello stile di quel lavoro, quasi che lo stile si scegliesse come il panno
gonna, alla cintola di qualcuno: che si tiene sempre vicino, che gli
: che si tiene sempre vicino, che gli sta sempre accanto, lo segue
1193: 'cucito 'è l'arte che insegna le varie cuciture, o i varii
varie cuciture, o i varii punti che usansi nel cucire. svevo, 3-553:
scrivere. 2. la roba che si deve cucire o che si sta
. la roba che si deve cucire o che si sta cucendo o che si è
cucire o che si sta cucendo o che si è cucita. alberti, 372
suo scusa tengono il cucito in mano che mai viene meno. imbriani, 3-99:
viene meno. imbriani, 3-99: che vuol dire quella cesta con la lana,
bimba allora è così zitta, troppo zitta che vien la mamma col cucito in mano
mento, le carezza il capo « che hai figliola dunque? ». « son
registro, 1373]: lo cucitore che sta a tre pilati dee dare a dì
da cucitrice, e da sarti, che accecare il punto è ripiantar l'ago nello
perché allora la seconda operazione disfarebbe ciò che ha fatto la prima. carducci, 723
, margotta, cucitrice ardita, / che in fretta meni su e giù le dita
-cucitrice in bianco, di bianco: donna che cuce biancheria. carena, 1-289
1-289: 4 cucitora in bianco', donna che cuce biancherie cioè panni bianchi, siano
. ecco veggon passare la donna dotta: che aocchiatili, con la scusa d'aspettare
aocchiatili, con la scusa d'aspettare che spiova, degnò salire nelle stanzuccie della
quivi [erano] li cucitori, che facevano le brache e le camicie.
.. posero in quella uno di loro che si chiamava trasileo, e diligentemente lo
bella invenzione, a quell'età, che frappavano ancora le dette frappe, e
scarpe, e le creste frappate, che uscivano delle principali cuciture delli vestimenti,
. l. bellini, 5-245: che fate voi delle vostre tele? voi non
tutte le cuciture de'vestiti, nel dubbio che vi si tenesse celata qualche carta o
pezzo di cima in fondo », che gli antichi crocifissori avevano lasciata intiera,
2. chirurg. tecnica chirurgica riparativa che consiste nell'avvicinamento di lembi staccati di
ossa. garzoni, 1-299: innanzi che s'arrivi a quello [al cervello]
al cervello] dicono gli anatomisti, che si trovano tre cuciture, o
elementi in un contesto letterario in modo che siano perfettamente inseriti e legati fra di
appresso al villani, perocché si conosce che assai volte l'ordine va secondando del
o tra i meno eruditi quella congettura, che siano, non già lavori d'un
, i-181: spero di emendare in modo che non si conosca la cucitura. l
. pascoli, i-784: ora, che l'asino sia stato introdotto poi e
da altri, si vede chiaramente dal fatto che l'azione espressa ne'versi seguenti quelli
l'azione espressa ne'versi seguenti quelli che ho tradotti non è corrispondente all'ultimo
ignoto cuco, / tuba d'amor che per li verde prati / gli amanti
sia caduto nel trabuco / di quei che sono a morte confinati, / quand'io
cuccù, / pieno d'aria, / che pare soffiato in un flauto.
per mietere, se prima non sentivano che il nostro uccello [il cuculo].
uno e nell'altro modo, dalla voce che fa, con che par che dica
, dalla voce che fa, con che par che dica continuamente cù cù. savi
voce che fa, con che par che dica continuamente cù cù. savi, 1-159
, 1-159: grandissimo è il numero che ne rimane [dei cuculi] in
è bosco in monte o in piano, che in primavera ed in estate, non
credeva dunque il cùcùlo mi avesse annunziato che l'amor mio durerebbe cinque anni.
, quel suo cu-cu, cu-cu, che in francia ha dato nome a lui,
. / tu sei la primavera pazzerella / che si nasconde e canta allegra: -orsù
cucù! cucù! / dietro il frumento che va in botticella. 3. orologio
: fornito di un meccanismo a molla che, alle ore e alle mezzore,
di fuori un piccolo cuculo di legno che indica l'ora mediante il suo verso
(e si può riferire anche a orologi che, semplice- mente, possiedono una suoneria
gozzano, 28: il cùcu dell'ore che canta, le sedie parate a damasco
. sinisgalli, 6-119: le campanelle che suonano il mattutino o i rintocchi degli
ritenuta assurda o ridicola o per mostrare che non ci si lascia ingannare o prendere
siete sposato colla signora rosina, sappiate che io ci pretendo e che voi non
, sappiate che io ci pretendo e che voi non l'avrete, e la sposerò
po'salda. -io sto. che guardi tu? / -guardo se preto intorno
tanto abbian fatto a cu cu, / che qualc'un già ci dileggia: /
6. antico gioco di carte italiane, che si fa con uno o due mazzi
passare al giocatore alla sua destra, che è costretto a cedergli la sua carta
a cedergli la sua carta, a meno che non sia un re (in questo
); alla fine degli scambi coloro che non hanno i re pagano ai possessori
, ne lo arbore stava una cucubaia che sempre cantava. = deriv. dal
. famiglia di insetti coleotteri clavicorni, che vivono sotto la corteccia degli alberi,
italia è comune l'oryzaephilus surinamensis, che vive nei magazzini dei cereali, nutrendosi
e non faccia udire più né meno che dodici cuculate. cuculeggiare (cucoleggiare)
3-98: non vi mancano de'cucoli, che cuco- leggiano dietro le spalle.
cuculia daddovero, mentre m'impone, che io le dica il mio sentimento intorno
il mio sentimento intorno alla canzone toscana, che le è piaciuto di mandarmi. moniglia
piaciuto di mandarmi. moniglia, i-m-1-217: che vi pensate che m'abbia a seguire
moniglia, i-m-1-217: che vi pensate che m'abbia a seguire adesso, se non
bambinescamente credulo, da darsi ad intendere che l'isola natante sia una illusione bella