11-45: gli stalloni si dèe guardare che poco si cavalchino o niente in altro
masuccio, 21: impuose al fameglio che da la stalla de un suo vicino gli
cavallo stallone, così l'amico schernitore che dileggia sotto ciascuno che siede sopra di
l'amico schernitore che dileggia sotto ciascuno che siede sopra di lui. tanaglia,
/ debbe partorir inul sanza fallo, / che fia minor che mulo e negli orecchi
sanza fallo, / che fia minor che mulo e negli orecchi / a forma equina
nascerà durone. monti, i-5-306: che facea / quella ziltira madre di chirone?
figur. uomo sessualmente molto dotato, che dà prova di notevoli capacità amatorie (
vò tirarmi dentro e gire avertire la moglie che si metta in ordine, ché viene
donna, muoio di vergogna. bisognerà che la sua moglie d'altro stallone si procacci
da cima, oppure da quegli alben che si riserbano ne'cedui per un numero d'
d'anni assai maggiore degli altri e che vengono detti stalloni, perché, a similitudine
. buonarroti il giovane, 9-314: che 'nfin gli uom di cucina e li
5. ant. uccello impagliato che veniva usato dai cacciatori per attirare fra
ducen- tocinquanta maglie, larghe in maniera che non possa trama- gliare. queste si
chi si vuol bene non si fa offesa che dolga. 7. dimin.
, uomo più avventurato nella sua arte che savio in altre cose. g. p
1-27-7: li stamaiuoli e lanini, che dànno a filare stami e lane per rascie
non è de lo 'ntelletto acolto quel che staman ti fece disonesto. dante, purg
le quattro chiare stelle, / che vedevi staman, son di là basse,
non fu da voi staman richiesta / che venisse a onorare questo giorno? boccaccio
sia 1'primoch'esca fuori, / acciò che i piè de'cavalli stamani / non ci
ebbi scorno / dal primo e dal secondo che incontrai, / che mi parve mille
e dal secondo che incontrai, / che mi parve mille anni far ritorno. muratori
venuta dalla mirandola ci voleva far credere che i tedeschi si fossero a forza d'armi
bassano fu presa da circa 3000 tedeschi che misero tosto il giudizio statario. tozzi,
. tozzi, vii-36: si sente che stamani non sai quello che dirmi. montale
si sente che stamani non sai quello che dirmi. montale, 2-89: ieri
cenno, / ma c'è befana che caccia al tentenno: / però fuggite,
documenti visconti-sforza, ii-252: trovai el cervo che venia pur dal barchetto,..
alani. -soldato armato alla leggera che aveva in dotazione tale arma.
forse così chiamato dalla pelle di stambecco che portava addosso. = dimin. di
e la sottospecie capra ibex nubiana, che tempo a sé. in europa, nell'
stabbiolo per il maiale. a scimitarra, che possono raggiungere la lunghezza di fanfani,
inverno e tengono i maiali, che sul davanti ha un'apertura tanto che il
, che sul davanti ha un'apertura tanto che il grigio brunastro in estate e la barbetta
o meno sviluppata. cibo che gli si mette in un truogolo adattato giù
qui nasce abeti, lani: nome che si dà alle traverse superiori del telaio.
veste di pelle d'indico stembuccó / colletto che di rie ha doppia lista.
archi e spuntoni e stambecchi / e catapulte che cavon gli stecchi. =
]: 'stambecco': sorta ai naviglio, che più comunemente dicesi zambecco o zambecchino.
/ mi parver queste, e, fuor che certi scanni, / stamberghe vote e
camere, come stiamo, oltre quelle che s'adoperano? -a stamberghe si sta bene
: finalmente trovò alloggio in una stamberga che tanfava, ancora a quell'ora, di
di fra la nebbia dei lumi a petrolio che filavano e il fumo delle pipe gorgoglianti
la tarda attestazione della voce: ciò che ha spinto a ritenere più probabile un
le riusciva udire il respiro di èusanna che dormiva in uno stambugio, accanto alla
, 15-71: era solo il gatto, che curiosamente stazionava dietro la porta del mio
linati, 16-64: interrogai una buona donna che vi stava sola a finir la sua
che si tratti di adattamento di una forma seti
xiii- 712: portavano quell'abito che si chiamava la stambulina, una specie
né turco. è skipetaro. vedi che porta il piccolo tepè di feltro, la
duce o col fantino, scendono in piazza che mormora e mareggia impaziente.
a suo tempo, sono già d'accordo che il ministero della cui. popò scriverà
sm. (femm. -tricé). che pubblicizza e propaganda con esagerata enfasi.
caprara, 3-79: l'azionista della holding che crolla deve esercitare il mea culpa per
vi è lo stesso strombettare e stamburellare che precede la prima rappresentazione. =
e iavai con tar perno, / che stambuxa se po enderno. = voce
una bella fetta di stame o ciò che tu vuogli. fioravanti, i-20: si
le falde grandi] a'pettinatori, che li pettinino con certi pettini grandi, cavando
certi pettini grandi, cavando certe faldelle che si chiamano il stame. tasso, 13-i-394
lana od altro dono, / di tal che preghi ed ami, / né dei
, acciò ch'ognuno intenda, / che spesso s'empie di lana e di stame
vedeva, / il male e 'l ben che quella guerra aveva, / ogni battaglia
sceverarne sempre di nuovi come alle dita che disfano un bioccolo di lana ogni stame
marino, xvi-91: amor vid'io, che fra 'lucenti rami / de l'
, 42: entro 'l tuo crin, che ri flutti d'oro ondeggia, /
come la notte passata e il fumo che vien su dalle 'èsbe'è uno stame più
la trama: el quale è sì leggieri che corre sopra le fila. cesariano,
il bel corpo una purpurea vesta / che lo stame ha di seta e 'l
dì ho veduta grande pruova d'una che filava a filatoio o stame, che l'
che filava a filatoio o stame, che l'ho veduto più fiorini che non
stame, che l'ho veduto più fiorini che non costò il podere di michele cicognini
. per simil. sostanza viscida e filiforme che i ragni emettono dalla bocca per formare
tela. musso, ii-10: che dirò delle sinuose e inesplicabili tele de'
intimo cembro / un verme rio, che idatide si appella, / rode gli stami
ondeggiato per la sua lunghezza di maniera che la parte più vicina alla radice è più
cui è legato il destino dell'uomo e che, secondo il mito, le parche
per la detta anima disse a sesto che nello inferno avea vedute le infernali furie
le infernali furie, li tristi stami, che significano in troncare delle vite umane.
della vita umana. adunque la prima che significa el nostro nascimento è decta cloto:
« le vecchie son le parche, che con tali / stami filano vite a voi
essere tu stesso il coltello del fato che tronchi la stamme mio vitale. beccari,
la ninfa mia, questa è colei / che lo stame a mia vita accordia e
or ché non osi, / tu che sai tutte del ferir le vie, /
non ardisco / pure il mio stame, che ogni dì si sface. guerrazzi,
guerrazzi, iv-100: per me credo che lo stame, onde la parca compone la
de l'inclito, / almo ventura, che la sorte iberia / a ragion vede
su l'aureo / sacro stame regai, che al ben dei popoli / i numi
. stampa, 113: ben è vero che la tela, che [amore] m'
: ben è vero che la tela, che [amore] m'ordisce, /
di ricco stame; e quindi aviene / che ne'suoi danni il cor pére e
frode co'1 più nobil stame / che sdegno e gelosia / filò giammai nel regno
altro più non cerca l'astuzia umana che di prender l'umana sconsideratezza, di sorprender
. nel linguaggio della lirica amorosa, donna che suo fascino irretisce i cuori degli
. / scorgo tant'alto il lume che m'infiamma / e 'l laccio ordito di
'l laccio ordito di sì ricco stame / che, nascendo il pensier, more il
, 7-94: lo stame e la memoria che ho di voi. io. l'
. io. l'insieme degli elementi che contraddistinguono un testo letterario. ammirato
aggiunse degli stimoli mr. galliano, che fu prefetto di questi studi, poiché
« e chi può far mondo ciò che è stato concepito da un seme immondo
e di cui perciò tanta è la miseria che la corruzione abita nei primi stami e
13. bot. ciascuno degli sporofilli che costituiscono l'androceo, nei fiori delle
due teche congiunte da un connettivo, che constano ciascuna di due sacche polliniche o microsporangi
gialleggianti o candetti / o nericci o che son rossi talora bastri, iii-15:
, si forma in essa una notte che non si dilegua più che colla vita.
essa una notte che non si dilegua più che colla vita. d'annunzio, i-615
; si svelava adagio, pareva ora che si espandesse, ora che si affilasse.
pareva ora che si espandesse, ora che si affilasse. 8. mostrarsi
, sibadabbo. tra noi due / sai che ci conosciam. soldati, 117:
conosciam. soldati, 117: dato che b. b. era nascosto vicino a
firenze e non si doveva neppure sapere che stava in italia, non avevo potuto
fintosi oggi santissimo, trovò fede allo spergiurar che faceva iddio parlargli svelatamente a faccia a
330: io vi dico oramai svelatamente che non occorre che ne cerchiate più,
io vi dico oramai svelatamente che non occorre che ne cerchiate più, perché ogn'altra
cerchiate più, perché ogn'altra strada che per quella della fede, non solamente
ch'e'mi rimembra / di lei che fu sì cruda / a chi la vide
in mezzo tacque ignuda. / ma che? s'al nome sol costei l'assembra
.. portano le spalle così svelate che lor si contano, perpendicolarmente mirandosi,
misteri, allor comparve fanciullo, che svelato aveva il petto. onufrio, 12
piene di offerta, dinanzi a colui che desidera il mondo. 2
ogni parte chiara e veggo il cielo che svelato con mille occhi mi guarda. de
zelo della patria, non vi sarebbe panegirico che non meritasse. -smascherato negli
512]: non si pensi inoltre che questa letteratura rifiuti la vita, no,
viene rapito ad esso, non che tirato dalla svelata cognizion dell'oggetto, che
che tirato dalla svelata cognizion dell'oggetto, che egli ha resente. c.
commozione profonda a quella prova audace, quasi che essi avessero dinanzi a loro svelato il
i suoi motti sono anzi assalti alla svelata che insidie ed imboscate. svelatóre
svelatóre, sm. letter. che rivela, che fa conoscere apertamente ciò
, sm. letter. che rivela, che fa conoscere apertamente ciò che non è
rivela, che fa conoscere apertamente ciò che non è manifesto o palese.
i sigari o le sigarette senza nicotina, che qualche casa lancia in commercio: che
che qualche casa lancia in commercio: che se l'intenzione è buona, lo svelena-
d'equilibrio, uno svernamento dello spirito che le permetteva poi, entrata nel letto,
pres. di svelenare), agg. che libera da un veleno; che purifica
. che libera da un veleno; che purifica da sostanze tossiche o nocive.
più alto: probabilmente per l'abitudine che molte popolazioni hanno di mangiare funghi velenosi
chiabrera, 1-iii-115: or tu gentil che tempri / co'bei segreti tuoi fumane
erba o note / mormora sopra lor che sian possenti / a svenenarle e n'avrà
fuggir no 'l possiate, né svelenarlo, che rimedio adoprerete al suo morso?
ai veneziani, con ercole stesso quel che da venezia il 18 annunciava l'oratore di
colui con le battiture si svelenava tanto che 'l romore andò per la contrada.
. la spagna, 5-37: fa che davanti a mia madre mi meni,
bernari, 6-269: la verità è che con noi si svelena di tutte le banalità
noi si svelena di tutte le banalità che deve inghiottire tra casa e ufficio.
di svelenare), agg. ant. che ha sfogato completamente la propria rabbia,
i-330: le 'ngiurie e gli affanni in che spesso vi trovate, vi fanno accanire
vi trovate, vi fanno accanire, che non vorreste mai ristare tanto che isvelenato
accanire, che non vorreste mai ristare tanto che isvelenato siate, poi vi riposiate.
qualcuno. allegri, 5-17: e che ei sia il vero, veggendo egli comparir
quasi riuscito a placare i rimorsi e capì che gli sarebbero bastati due giri sotto il
pass, di svelenire), agg. che ha sfogato la propria rabbia, la
piovene, 15-66: ha un bel dire che vuole togliersi le abitudini ed i veleni
intendo d'esserlo. 2. che ha perso la propria carica di astio e
con l'individia: si può anzi dire che una volta svelenito, questo cruccio originario
fazio, ii-15: non credo che, cercando tutta eropia, / donna
/ donna si ritrovasse tanto angelica / che, quando il viso ìsvelica / di
certa morbidezza, svellati e ricciuti, che mostrino di essere sfilati, avendoli data
avendoli data quella maggior piumosità e grazia che può lo scarpello. =
, (217): quello poi che diceva di vedere, era un gran lavorare
trova la mia stanca vita, / che fa, piangendo, duo correnti fiumi.
, 3-189: fama ha radice tal, che non si svelle, / anzi ognor
dei campi svelle dalla terra l'erbe che sono nocive alle biade. nannini [ovidio
, 283: in un giardino, che si vuol bene cultivare, li bisogna a
e freme di tant'ira, / che fa i tetti cader, gli arbori svelle
consiglio, congetturando, quando nel parco che circondava la nostra solitudine cominciò, prima
lo scroscio come d'un'onda innumerevole che accorresse stroncando cespugli, svellendo rami.
, 318-1: al cader d'una pianta che si svelse / come quella che ferro
pianta che si svelse / come quella che ferro o vento sterpe. -di
plinio], 11-37: gli animali, che svelgono l'erba, hanno il ceffo
aguzzo, come sono i porci: quei che ricolgono l'erba, l'hanno largo
inducetelo a montare in sull'albero; e che non vogli tagliare isvegliere isnodare nettare ogni
bruscolo; ché mai non verrebbe al fine che e'desidera. tolomei, 2-4:
frutti bisogna svellerne molti, accioché quei rari che restano sian più succosi, perché più
. per estens. rimuovere a forza qualcosa che è conficcato nel terreno, in partic
n'andòe, [orlando] / tanto che truova alabastro più basso, / che
che truova alabastro più basso, / che si sforzava, quando e'lo trovòe,
e svelle in fretta i pochi ombrelli che restavano aperti. non ho sentito il 'gong5
l'arena svelsero, / mille amorin, che apprestansi / festosi a navigar.
. marchetti, 5-12: ond'è che non formò natura / uomini tanto grandi
tanto grandi e sì robusti, / che potesser co'piè del mar profondo /
, iii-504: io ti dico roma, che tu hai andare sottosopra e sarai svelta
ietre, di ferri... che si faceva alla porta, per sfondarla,
non svellesse dai picchetti la tenda mia che di tutte è la più solida.
colpo acerbo, / poscia ch'avien che da tarcion lo svella. 4
mozzicon del ferro gli scimbietta forte così che solo una tanaglia o la mano del sardo
landino [plinio], 175: segno che 'l porco sia ammalato è che,
segno che 'l porco sia ammalato è che, svegliendo una setola del dosso, la
ne i paesi di giudea, subito che sentì i peccati di quel popolo ingrato,
. casoni, 3-6-430: oimé, che fosco accendimento, o che fiero male
: oimé, che fosco accendimento, o che fiero male mi strugge; straccierò,
lo squarto la lingua gli svelle, / che battuta riduce in mortadelle. niccolini,
pugliese. -con riferimento a parassiti che si fissano alla pelle.
papi, i-121: i voti / che duolo e forza mi svellea dal labbro,
ormai non svelle, / ogni durezza che m'adombra. rime anonime napoletane del quattrocento
lxiv-61: e suoi belli occhi cum che lei ne svelle / del mio affannato
, 261-5: tanto ho fatto, che fuor svelto del petto / m'ho quel
del petto / m'ho quel pensier che me tirava a morte. tolomei, 3-103
dal petto ogni invidia, io non so che più bello o più onorato nome
darle [alla lingua] si possa, che da italia prendendolo. firenzuola, 838
6-ii-731: qualche resto d'affetto, che in me serpe amoroso, / svellimi
, e meno ancor da eseguirsi, che sveller dall'animo, e tutte quante estirpar
9-64: io udi', e credo che sia vero,... con tanta
avere ciò sospinto nel petto suo, che mai da lui questa opinione svegliere si potesse
siena, i-32: voglio... che apriate poccnio dell'intelletto vostro, svellendo
, e nel procurare la salute dell'anime che per isvellere da loro le fosche tenebre
abiti in me sono radicati per modo, che niuna forza li può svellere.
altamente radicato negli animi de'fiamminghi, che è impossibile sperar di sveller tal'opinione.
f. negri, 1-398: so che alcune opinioni antiche, come questa, hanno
, hanno fatto le radici sì profonde che difficilmente possono svellersi. foscolo, vi-247
da capo, e sveller via il pregiudizio che solo il latino fosse strumento degno dell'
licenza del duello, mi vien detto che dura tuttavia l'usanza di portare il cataletto
da una persona o distoglierlo dall'amore che prova per lei (anche con riferimento
guerrazzi, 10-143: e chi fu quegli che condusse olimpia a dettare lo scellerato memoriale
per cosa vana perder la salute, / che procede virtute / a chi vuol ragion
pensier del suo bel frutto, / che morte svelse. a. f. doni
certo tu dovevi essere il più bel fiore che vi si fosse, e che febo
fiore che vi si fosse, e che febo facesse nascere mai. papini, x-1-150
. mi svelse dal mondo poco più che giovanetto. 12. intr. con
viso discoverse; / ma lei, poi che morfeo con gli altri scelse, /
ben vorrei / ch'or, senza quel che il desio ingordo volle, / l'
mille squarci e mille, / pria che da te mi svella! marradi, 66
qual anima si svelle / del sangue più che sua colpa sortille. petrarca, 17-14
lettera con lacrime più amare di quelle che gli occhi soglion versare nel svellersi che
che gli occhi soglion versare nel svellersi che fa l'anima dal corpo. varchi,
(16-11): e spererò fin che da me si svella / l'alma che
che da me si svella / l'alma che qui mal volontier dimora. moniglia,
capitello, lo fanno più alto di quel che a qualcuno: ucciderlo, provocarne
cercheran con questi mezzi svellermi / non che i danar de la borsa, ma l'
petto / mi svellerete il cor, che dalle braccia / queste infelici.
segni, 11-219: altri sono, che vengono da malattia, o da consuetudine,
una mussola fresca e leggera... che correva sveltamente sulla minuta sabbia dei
arpino, i-562: erano le tre doti che più mi attraevano, oltre naturalmente le
milizia, vii-489: una specie di pertiche che reggevano sveltamente le più grandi volte.
noi credere, anche naturalmente favellando, che se gli enti incorporei ci sono, ch'
di più vigore e di più sveltezza che i corporei non hanno? ferd. martini
dieci uomini della banda di scech arei, che ammiro da ieri per la loro sveltezza
sdraiato, con maggiore sveltezza di quella che si sarebbe supposta. buzzati, i-470:
alla terra di troia, / ecco che tu stupiresti in veder la sveltezza e la
zanella. gobetti, ii-167: è vero che alla sua sveltezza di siciliano è
una sveltezza e venir qui più presto che può. = deriv. da svelto2
abitava una trevisana specialista in sveltine, che senza dargli tempo d'aprir bocca lo attaccò
e ci facciamo una sveltina, di fumo che credete? cioè come dire uno svuotino
3-31: avanzò lei, furba, che dolce disse « basta, sior marco,
; in tal senso la intese anche papa che isvelti il ritmo. 2
baldini, i-637: temi bislacchi; ma che forse, per sveltire i ragazzi,
ragazzi, valgono un po'meglio di quelli che davano una volta. bacchelli, 18-ii-652
amor sveltisce il comprendonio / di un che pensa coi piedi, / dawer che tutto
che pensa coi piedi, / dawer che tutto può! cassola, 4-244:
disinvolto nei movimenti. 2. che è divenuto o appare più snello ed esile
una bimbetta... sveltita dalla fame che le aveva dato un'apparenza diabolicamente maliziosa
, 7-iii-169: né si dèe tacere che dal tedesco 'brechen, frangere', nacque l'
e le stuoie / grondanti, giunco tu che le radici / con sé trascina,
/ nepercuote e n'accenna; e con che possa / scuote d'olimpo e d'os-
io n'ho veduto uno squarcio terribile, che rassembra ad una rupe del monte parnaso
quanti avrà morsi la spietata fame, / che queste carni lacerate e svelte / tirerà
. lengueglia, 152: infelice penna che dettò questa lettera svelta, cred'io
ali di qualche corvo per l'accidente mortale che portò seco. siri, vi-43:
. siri, vi-43: i danni, che inserivano i cavalieri di malta a'turchi
: allogarli in una gran casa, che mandò fabricar di pianta, svelta dah'abi-
sovente avviene, apprendesse incendio nella città, che tutta è fattura di legno.
volte i segni suoi, / dal dì che, svelta dal mortai mio velo,
e svelti dalle piccole occupazioni e rissorse che avevano a grande stento conquistato nei cantoni
agg. (superi, sveltissimo). che si muove con rapidità, con un'
un'andatura veloce, a passo spedito; che è lesto, tempestivo nel compiere un'
, 2-252: piero e bargagli, che avevano proseguito per la carraia, furono
di quelimane. fenoglio, 5-ii-133: sapeva che lui ora non staccava gli occhi dal
(un corso d'acqua); che fuoriesce impetuosamente (un getto d'acqua)
madre. -che ha durata brevissima o che si succede con intervalli rapidi e frequenti
. -per estens. pratico, che facilita e rende sciolti i movimenti (
svelto vestitino all'ungarica, in quella che entravano, attraversava il salotto d'ingresso
finezze di tono. 4. che dimostra destrezza e anche rapidità nell'esecuzione
rapidità nell'esecuzione di un lavoro; che è dotato di intelligenza acuta e pronta
i quali furono più svelti nell'armi che 'loro primi padri nelle lingue.
e mi compiaccio con le muse italiane che abbian fatto un sì pronto e svelto
riesce assai bene i ritratti delle signore che vogliono vedersi più belle del vero.
la fabbrica d'armi anglo-svedese nordenfelt, che cerca un rappresentante nei balcani. è a
scaltro, smaliziato. -in partic.: che ricorre a sotterfugi disonesti, maliziosi.
molto svelto. 6. che è magro, snello e, anche,
è magro, snello e, anche, che ha forme ben proporzionate, armoniose,
le sue figure molto più svelte e lunghe che niun pittore che fusse stato inanzi a
più svelte e lunghe che niun pittore che fusse stato inanzi a lui. lomazzi,
: era una ragazza svelta, peccato che avesse una faccia troppo oblunga, il corpo
sono pure le modeste calze di filo che però disegnano bene le caviglie svelte.
. piccolomini, 83: tu, che sei bella per tutto, piglia le fogge
sei bella per tutto, piglia le fogge che mostrino chiaramente lo svelto de la tua
de le spalle. 7. che ha notevole sviluppo verticale e anche forme
quello in tutte le parti, fuor che nel capitello. l. pascoli, i-308
su svelti! svelto butta fuori quello che ài in corpo'. pratolini, 2-339
, 2-17: andiamo su alla svelta, che a tavola si spiegherà ogni cosa.
con lei d'aver conosciuto un poeta che con tanto valore e destrezza maneggia la
ad arrivarci nel momento buono, prima che cali il grande sciame della fanteria,
cali il grande sciame della fanteria, che per tutto dove tocca arraffa.
, cxxxvi-75: oh, egli è ver che ci ha molte si- smonde / con
/ con lor mantelli a onde / che mai da lor salute non si svelve.
dal d. e. i. (che l'attesta nel sec. xix)
/... / e non pensar che ne menasser presi, / ma tutti
ma tutti gli svenaro come becchi / que'che per mazza non eran distesi. boccaccio
svenami. monti, x-5-363: pria che toledo a me ti strappi, io
classica, la donna di alfieri, che si fa svenare per amor della patria.
13-ii-230: ferro non più vibrar, che punge e svena. -straziare con
f. frugoni, vii-466: non vedete che d'ordinario tutti gl'ambiziosi son lupi
ordinario tutti gl'ambiziosi son lupi, che vestirsi da pecoroni s'intrudon nell'ovile
, / garzone / sì bello, che in braccio / si vide di venere;
dei mali di petto non si fa altro che svenare. -svenare il sangue a
p. cattaneo, 2-9: ancor che vetruvio voglia che basti tagliargli o svenargli
cattaneo, 2-9: ancor che vetruvio voglia che basti tagliargli o svenargli [gli alberi
tagliatura si verrà a stillare quello umore che loro fusse rimasto, per il quale
ricciardi, 6: le gloriose aspergini / che pegaso svenò / mai bacchettone amò,
segneri, ii-311: non siete voi che in sì breve spazio metteste i termini al
. figur. privare qualcuno di tutto ciò che possiede; impoverirlo con richieste di denaro
il petto. muratori, 9-161: che si contentassero di un'onesto profitto, senza
/ sì fiero incendio suscitar costuma / che con perpetua inestinguibil fiamma / e svena
: marmi, porfidi, o voi, che tormentati / da pungente scalpel, nulla
: poco filo mi resta, ma spero che avrò modo / di dedicare al prossimo
in bocca, immaginando lei uccisa, che s'era strozzata o svenata per la vergogna
intr.: scrivo per la buona fortuna che incontro, e questo nobilissimo prurito mi
, da massi vivi / tant'acqua, che si svena e si diffonde, /
pasolini, 22-i-726: sotto quel sole che si svenava immobile unico, il canale del
dir non erra, / eran più che le mezze inaverate. a. brucioli [
[val- dés], 133: che gran male avevano commesso quelle donne, che
che gran male avevano commesso quelle donne, che meritassero di dover con tanto dolor morire
svenati e ai veloci / destrier, che intorno a'carri eran giacenti. testi,
furono costretti a capitolarne la resa, che appena esequita, restarono tutti dalla slealtà di
ancora. svenato com'era, non potei che goderne. -fuoruscito dalle vene (il
sanguinari. -per estens. che emette abbondante sangue in seguito a una
sangue in seguito a una mutilazione; che ne è imbrattato (un corpo,
. marino, 2-i-31: dal sangue che scioglie / fuor del busto svenato /
di svenati augelli, / sacrificio più bel che l'ecatombe, / passere e galli
: le nozze dell'anima sua, che si sposava indissolubilmente al diletto eterno, non
diletto eterno, non si dovevano solenneggiare che con l'agnello svenato. 3.
svenato. 3. per simil. che presenta un colore intensamente rosso (il
i-131: sdegno spiri il pensier vie più che amore, / e la mia fé
guinea era svenato e asciuto dell'oro che in sé conteneva. 6.
grisone, 1-80: ben vi avvertisco, che questo solo fallisce nella scaccia chiusa,
scaccia chiusa, o svenato d'ogni maniera che sia; che avendo il cavallo credenza
o svenato d'ogni maniera che sia; che avendo il cavallo credenza, overamente s'
va duro, il profilo rilevato del modo che dissi, quando ragionai delle briglie.
svenato2, agg. ant. che presenta venature, stilature di un colore
granito, con intavolati o gole, che dir vogliamo, di marmo di prato,
e allo amante cór un certo svenatolo che del continuo portava acanto. 2
, agg. e sm. letter. che pratica fenditure sui tronchi dei pini per
grave sottrazione di denaro (e ciò che ne è la causa). corazzini
, 4-190: -questa fanciulla è già troppo che langue, / farò delle iniezioni belle
, sor dottò, 'sta bella cura / che fa ritorna er sangue, ^ st'
2. disus. piccola sfaldatura che talora si produce nel taglio delle forbici
qual cosa accade più comunemente ne'coltelli che hanno poco ferro per regger taccialo.
corte, 83: l'imboccadura vorrei che fosse aperta, a modo di piè
piè di gatto, o svenatura, che dall'uno e dall'altro canto avesse
certo indossare la vostra figliuola. chi sa che abiti saranno! ma ne caverete poco
dal partito di estrema destra conservatore, che accusa il governo del presidente de klerk
qualcosa senza il riguardo e la considerazione che merita, anche per bassi interessi personali.
1-155: l'odore d'olio e benzina che si diffondeva dalle poche macchine e dai
16-v-352: una versiera, o diavolessa, che si fosse, facendogli un grazioso inchino
con tanto mal garbo e con tanta svenevolàggine che stomacò tutto quanto quel notturno conciliabolo.
femm. ant. anche -e). che assume atteggiamenti eccessivamente languidi e sdolcinati
, vii-137: quel giorno bisogna dire che lei avesse rimorso di tutte le brutte
avesse rimorso di tutte le brutte cose che mi aveva detto, perché fu tutta svenevole
accoramento così svenevole, così sguaiato, che guai se chi n'era l'oggetto avesse
verso di lui, e tarcisio vide che erano di un azzurro slavato, con uno
e svenevoli parole / questo retore estranio a che più infarcia? 2. ant
infarcia? 2. ant. che ha un aspetto sgraziato; che ha atteggiamenti
ant. che ha un aspetto sgraziato; che ha atteggiamenti, modi di comportarsi o
grato, / col toccarti alcun dente che ti duole. biondi, i-iii-
2: lo partorì contrafatto: sì che dove i fratelli furono de'più belli
: / e fa un bocchin, che pare una bisaccia. / ho trovato colei
: ma ell'è sì svenevole, / che si conosce ben, ch'ell'è
, 2-298: questo svenevole frate, che tanto sa di medicina quanto di bella creanza
giovane, 9-353: queltaltro: e quel che d'oro il collo cigne la gola
carezze d'asino, dicendomi tutto quel che gli aveva commesso il papa. redi,
brutte, lerce e svenevoli, e quel che più importa, senza spirito, e
friggete- vele; né più né meno che gli arcaismi svenevolucci dei puristi, e
sdolcinato. pananti, ii-io: quel che in femmina è grazia e gentilezza, /
gobbo! e'non s'accorgeva nemmanco, che le sue scede, la sua svenevolezza
tutta l'idea di una ragazza smorfiosa che sghignazzando di continuo perché ha la bocca
foscolo, vi-703: tutta la passione, che abborre in tali occasioni le svenevolezze retoriche
466: anche qui smancerie e svenevolezze che in nulla si differenziano da quelle dei falsi
. arbasino, 8-105: un regista che frequenti abitualmente solo svenevolezze e frou- frou
graditi. -in senso concreto: azione che denota volgarità, rozzezza, cattivo gusto
ii-95: credetemi pure, palandra mia, che cotesta signora la non è sola a
svenevolezze. i'ne so d'una che si proa a morderei le labbra, per
cielo, eugenio mio, non volle che tu allora passassi a vedermi seduto in abito
b. fioretti, 2-4-67: vero è che per esser avvocato così di plauto come
procacciata, sicché piuttosto cade nel freddo che nello spiritoso. = comp. di
. giovanni crisostomo volgar., 3-22: che questo giaio e spaatrinchente de svengia che tu
: che questo giaio e spaatrinchente de svengia che tu di le richece l'aguggan contra ti
ti e fan pur lo to mal che per lor caxon lasse la svengia d'ogni
suo fratello pollinor, ch'è mio nevo che vegna a svengiare la morte de pellias
mensa, dicendosi le più dolci frasi che bocche di innamorati pronunciassero mai, e
. gamberai, 1-45: mi pare che la cosa sia chiara come l'acqua
come l'acqua di fonte, e che dobbiate aver inteso il perché e il percome
core e con sì fiero accidente, che in lei di nuovo si spense ogni segno
: « è uno di quegli svenimenti che vengono alle donne ». massaia,
entrò nel caffè in sella a un cavallo che schiumava e lo guidò magistralmente fra i
la testa trafitta da un calore / che annuncia lo svenimento.
stessa, più cara la morte avena avuto che la vita. moravia, ix-356:
languori della morte nel punto stesso, che don pietro soprapreso da un svenimento mortale
. -con meton.: atmosfera che induce torpore, che infiacchisce, che
meton.: atmosfera che induce torpore, che infiacchisce, che fa sdilinquire.
che induce torpore, che infiacchisce, che fa sdilinquire. ungaretti, i-41:
, come ne partorisce ella più minimo che per lo servigio umano? 3
. situazione di grave debolezza, di crisi che investe uno stato, una dinastia regnante
si vedeva ridotto a svenimenti tali, che ne'più affezzio- nati vacillava la speranza
la quinta mascolina, con quel periodo che li politici de'nostri giorni chiamano termine
mente e il cuore senza paragone più che cento mila versi sentimentali. = nome
lo sforzo deh'arringare, siccome colui che già vecchio e debile era, ammutolì
alessandro nelle freddissime acque del cidno, che a tanti altri furono salutevoli come affermano
, 1-84 (197): dicono che allora in questo svenire, che mio mi
dicono che allora in questo svenire, che mio mi scagliavo e che io dissi
questo svenire, che mio mi scagliavo e che io dissi di male parole a misser
male parole a misser giovanni gaddi, sì che veniva per rubarmi e non per carità
per carità nessuna. martello, 6-iii-305: che risponder poss'io, se non che
che risponder poss'io, se non che svienmi il core / di gioia e de'
? graf 5-899: il core / par che mi svenga in petto.
lieta erbosa chiostra, / poiché favonio, che scherzar vi suole, / per altri
.. non trattiene / il vento che la sfiora / e di se stessa sviene
precedenti al giudizio estremo: il sole che svenga, le stelle che striscino,
: il sole che svenga, le stelle che striscino, il mare che mugga,
le stelle che striscino, il mare che mugga, le fiere che fremano. monti
, il mare che mugga, le fiere che fremano. monti, x-3- 169:
bene spesso dell'uomo medesimo, di modo che sviene l'ammirazione per la già osservata
svantaggio tale alla causa dalla religion riformata che un de'suoi predicanti confessava con grande
mai più la fronte o svenirgli il fiato che quando egli era co stretto
f. marsili, 39: quelle irregolarità che incontriamo di continuo nelle diverse parti di
, ma prodotte da tante cause morbose, che da lui [dio] si permettono
ne pregia e se ne vanta, / che è una pena, oimè! molestia
da padova volgar., ii-xvii-12: però che 'preti per titolo di confessione hanno
castità legiermente puo- te corronpere, il che spessamente in questo tenpo per la qualità
pres. di sventagliare), agg. che ondeggia nel vento. calvino,
a riconoscere un prezioso foglio di via che gli avrebbe subito fatto largo nelle tradotte
. cicognani, iii-2-240: ogni volta che entrava nella scuderia, la dora annitriva
dora annitriva, e sitosa con tutti lasciava che la bambina le s'accostasse appoggiando,
a labbra schiuse verso la chimera / che sventagliava la sua traccia nera / da
comisso, v-296: è come un gallo che, muovendo la testa, muove tutto
il suo mal sito, e il sangue che essa sventaglia sull'asfalto. fenoglio,
/ tra gli abbaglianti fari delle macchine / che le prendono in mezzo / sventagliando la
. con troppe e troppo rapide letture che le facevano da coda e ch'ella ti
avesse caldo, quanto per la stizza che la coceva. faldella, ii-2-92: dentro
, 11-83: si vedono luci di fari che sventagliano fuori della finestra.
arma da fuoco automatica in modo tale che le traiettorie dei colpi si aprano a
una rapida sventagliata della stessa mitragliatrice fascista che sparando proprio di lì, da sotto
. 4. spruzzata d'acqua che ricade a raggiera; scroscio di pioggia
rabbia, con una sventagliata d'acqua che bagna i due compagni dalla testa ai piedi
la seconda raffica setaccia crudelmente il camion che viene dopo, e dai teli del camion
continuo sventaglio dei voli dei colombi che se ne alzavano o vi si rituffavano.
e non è il solo sventamento di palermo che m'ha fatto riconoscere questa infelice verità
assarino, 2-i-514: quei di dentro, che si accorsero della mina, furono così
della mina, furono così diligenti nel rimedio che nel darle fuoco dagli spagnuoli la sventarono
nostri diedero il volo a tre fornelli, che rovinarono diverse galerie de'nemici, come
col fulminante: la quale operazione fa sì che si ra- siughi l'umido rimasto dentro
o inefficace; far fallire; impedire che abbia corso o si attui un progetto,
cardinale] con sì sagace maniera negoziare che sventò il disegno de'nemici. forteguerri,
io sventerò le mine, / tanto più che ad un uom del tuo costume /
far loro intendere ch'ella vegliava, e che la loro mina era sventata. verga
: tutte le follìe di un giuocatore inesperto che voglia fare lo spaccone,..
avversari, i quali non sapevano più a che santo votarsi. bacchelli, 1-ii-185:
lontani dai tempi e luoghi dei fatti che raccontavano, se sventava le vanterie nazionali,
/ ma a grado a grado poi che si dilunga / sempre più fermo fende l'
caporali, ii-30: questo è quel che sventò da la bottega / del pan
del pan digesto quelforribil tuono, / che fé fuggir la scapigliata strega.
navale / defraudare un tanto cavaliere, / che certo in quella età non ebbe eguale
abbassiamo al pegaseo, / per fin che sventi alquanto lo straccale. -sventarsi
vedendo il giudeo, non meno spaurito che sparuto, far tali smorfie, gli si
ali] svolazzava, per sventare, sì che tre venti si movean da elio.
subito sventar e dar esito a ciò che han chiuso nel cuore. 6
azione del vento, orientandola in modo che fileggi, per imbrogliarla più facilmente.
ordinanza, acciò,... sventata che sia la mina, si trovi pronta
e neutro pass, di quelle mine che non fanno effetto od esercitano la loro potenza
fuoco, come fa il bronzo, che si consuma facilmente in pochi tiri, e
conviengli tenere i piedi dentro una cassetta che abbia nel fondo pece in copia.
10-iv-104: in tal modo questa mina, che si credeva da ogn'uno che potesse
, che si credeva da ogn'uno che potesse sollevare gl'interessi de'pren- cipi
si procurò di espugnar il posto eminente che... mantiene. 11
campanella, 5-31: mi risi di democrito che di una pelle il cielo per non
per non sventare circonda, ma ora stimo che questo detto mio sia possibile. d'
potesse un poco sventarmi del corpo, che tal fiata questo dolore mi potrebbe passar
fagiuoli, vi-41: si potrebbe tacciar che fanno il vento / da chi non sa
il vento / da chi non sa però che lo sventare / per viver si può
alloggiarsi, ma furono prevenuti da'nostri, che ripiantarono sostenuto (lo stile).
ricevuti doni / d'agrippa, 2. che è stato fatto fallire; che è andato
2. che è stato fatto fallire; che è andato a monte;..
. /... / far che tacesse un sì gran vate il vero /
arti e mestieri, ii-45: bisogna che il legno d'india sia stato bollito separatamente
è anco puoco usata da'nostri, che è di ventagli per sventarsi nella state e
82: non han detto al misero / che più non v'è cui fera?
non v'è cui fera? / che in tutto il campo sola / sventa la
, 1-569: così faceano quelli peccatori, che si mostravano con la schiena un poco
ii-242: vi ringrazio di tanto amore e che il mio silenzio e le mie sventataggini
le quattro solite facciate avviene di spesso che i convenevoli vanno ad abitare nel sito
sf. tendenza a non riflettere su ciò che si fa, ad agire con noncuranza
. nievo, 656: io m'immagino che il dispiacere di doversene andare le guastasse
andare le guastasse l'umore, e che colla sua solita sventatezza se ne sfogasse
pass, di sventare1), agg. che è stato fatto esplodere senza effetti distruttivi
stato fatto esplodere senza effetti distruttivi; che è stato reso inoffensivo mediante una contromina
: la mattina fecero anch'essi un volo che rovesciò due passi della nostra palizzata,
priorato, 10-ii-123: s'accorse allora pignoranda che il suo disegno era sventato. siri
, 1-i-24: bisogna nondimeno ben credere che gli spagnuoli avessero a qualcheduno rapito il
facoltà di riflettere e decidere rettamente; che agisce o si comporta sconsideratamente, con
sventato l'accomodamento del duca d'orléans che più premeva. goldoni, v-1141:
: fiato sprecato. 4. che denota o rivela avventatezza; che nasce da
4. che denota o rivela avventatezza; che nasce da sconsideratezza, da leggerezza,
, 39: delle donne poi non serve che io mi sfiati nei sventati capricci de'
[il caffè], 227: che chiesi io mai al cielo! qual pena
piovene, 7-448: proprio gli stessi passi che allora suscitarono l'indignazione, in questa
a scena aperta; e specialmente quelli che, traducendoli nel nostro vocabolario, battono sulla
artigianale e frammentaria di quei sublimi aristocratici-poveristi che sono charles ives e olivier messiaen.
imaginasse lo stigliani e qualche suo seguace che io favelli a capo sventato ed in aria
rarò quanto dico con l'autorità de'critici che l'hanno osservato. -alla
puramente pel piacere e pel passatempo, e che dio non gli abbia assegnato altro impiego
dio non gli abbia assegnato altro impiego che questo: di vivere 'alla sventata',
coltello molto leggero e troppo lungo, che non reggeva nemmeno ad essere sventilato qua
l'ora sventillava / ogni bandiera, che è ad alto spiegata. niccolò da correggio
sventola'. bontempelli, i-206: altro che morire un po', signor poeta
per cucina. -a sventola: che ha un padiglione ampio e vistosamente sporgente
non c'era membro del loro corpo che stesse fermo, dalle bocche bavose.
bavose... ai folti capelli che parevano ardere sulle orecchie a sventola,
con battenti montati su cardini a molla che permettono l'apertura nei due versi con
, dietro le quali è calata una tenda che scorre su anelli di metallo.
. appariva come qualche cosa di posticcio che non aveva in fondo niente a che fare
posticcio che non aveva in fondo niente a che fare con la testa. in fatti
era un oggetto rotondo, una sfera; che c'entrava quella piccola sventola appiccicata lì
barriti, sventole delle mani, aria che corre di qua e di là fra i
: ierl'altro notte, sotto quelle sventole che piovevano a decine alla volta, il
. v.]: 'sventola': quel che 'ventola'il diodati e 'pala'il
sbarbatelli, di sventolette e di neni ubbriachi che pareva d'essere in piazza.
ruscelli, xxvi-2-184: anzi mi par che l'una e l'altra [orecchia]
di roste di mulino a vento, / che larghe e lunghe scrollan tuttavia. /
scrollan tuttavia. / pur non è poco che il suo testamento / mi faccia erede
pioggia scrosciante) è stata tutt'altro che tranquilla, anzi è avvenuta tra danze
, 12-312: nella 'eco in lontano'(che del resto si poteva risolvere senza tanti
pres. di sventolare), agg. che sventola, che ondeggia nel vento,
), agg. che sventola, che ondeggia nel vento, che fluttua nell'aria
sventola, che ondeggia nel vento, che fluttua nell'aria (una bandiera,
la chioma, ecc.); che svolazza (un vestito).
può lo sventolante ciuffo / di lei che fugge. salvini, 45-7: chioma bionda
, di drappi, panni, teli che ondeggiano nel vento. g. bassani
10-41: è sempre una città come zenobia che egli immagina, con le sue palafitte
stendardi e di nastri. 2. che è agitato nell'aria con movimenti rapidi,
tutto il sapore. 3. che va avanti e indietro, oscillando sui cardini
porticina sventolante. 4. che è in continuo movimento, anche facendo ondeggiare
del grande albergo cosmopolita, più sventolanti che mai e, dopo un'ora, rieccole
: accecato sei, se non t'accorgi che per quelle [vesti] vivi sempre
vivi sempre in continua molestia, prevedendo che non sie- no dannegiate da'toppi,
oscillare. vasari, i-141: bisogna che il cavo sia bagnato, perché buttandovi
il cavo, si vota la cera che è in mezzo del cavo, di maniera
è in mezzo del cavo, di maniera che il getto resta vóto nel mezzo.
. ariosto, 10-96: creduto avrìa che fosse statua finta / o d'alabastro
prò, se spesse volte si ricerchi che i monticelli da stran calore non sieno
soderini, iii-660: alcuni appreo- vano che elle [olive] vi si debbano tenere
lo vedo di nuovo ficcato a sporgersi, che sventolava le man come una donna e
con le loro enormi orecchie a vela che sventolano senza posa. -muovere il
mai sempre e son condotto a tale / che sol da morte il refrigerio io spero
i raggi del sole quelle bionde treccie che l'hanno annodato sì fattamente che come un
treccie che l'hanno annodato sì fattamente che come un buffalo da una meza bagascia
roero, 1-i-145: una lucerna, / che sventolava mal accesa luce, / spiccò
giù per tutta la valle la scampanata ululante che chiama alla messagrande. 8
nardi? c. carrà, 656: che dire di coloro i quali, pur
di sfinimento e svogliatezza, le par che sia un bel sollazzo? 11
iron. caro, 12-i-96: seguitò che non erano buoni a nulla, che nulla
seguitò che non erano buoni a nulla, che nulla facevano, che nulla sapevano fare
a nulla, che nulla facevano, che nulla sapevano fare, che non parlavano per
facevano, che nulla sapevano fare, che non parlavano per non avere a dar
mascelle, per non isventolare i polmoni, che fuggivano i disaggi per l'amor di
disaggi per l'amor di dio, che erano i porci di cristo ma che si
, che erano i porci di cristo ma che si pascevano d'altro che di ghiande
cristo ma che si pascevano d'altro che di ghiande ed avevano troppo belle stipe.
mi va a spasso: / ma sempre che da basso il fuoco sventola, /
il signor anseimo di là in sala, che siede e si sventola. palazzeschi,
ragazzina... prese un ventaglio che era posato su una poltrona di vimini
sacchetti, ix-66: in quella insegna che nel mezzo siede / triunfa giove e
/ quando per vento sventolando vole / o che tal sol dal sol riceva sole.
come fu giunto, al crine, / che sventolava biondo ne la fronte. caro
po'curvo, con un abitino di tela che gli sventolava addosso,...
grande resistenza a tal pallone, sì che andrà vacillando e sventolando or in questa parte
la coda della cometa schioccava sventolando nell'aria che pareva criniera di fiamma. gatto,
via di casa con la lampadina / che sventola alla svolta. 20.
. mazzini, 77-234: la bandiera che porta scritto: 'libertà, indipendenza,
). montanelli, 58: confesso che se il risorgimento italiano mi fosse apparso
dal sommo del ghiacciaio qualche rigagnoletto, che battendo, sventolato dall'aria, diversi punti
, agg. e sm. letter. che fa ondeggiare e scomporre la chioma (
sventoleggiante, agg. ant. che sventola o si agita al vento.
: generalmente il velo sventoleggiante è quello che avanza tutti gli altri ornamenti del capo d'
, to'il ventaglio, / e fin che noi bagniamei, a questo modo /
educativo, il buon vecchio tentava spiegarmi che cosa quella gente volesse con que'vocìi
uomini, e riconoscere quelli di essi che hanno serietà di motivi e di propositi.
case. calvino, 22-215: nei fatti che accadono, negli avvenimenti che si svolgono
nei fatti che accadono, negli avvenimenti che si svolgono sotto i nostri occhi,
ogni minimo dettaglio può avere un senso che ci avverte delle intenzioni degli dei:
sventolìo d'una veste, un'ombra che si disegna sulla polvere. -moto
marinetti, 2-iii-131: reginella debbo riconoscere che malgrado lo sventolio fortunoso delle stelle il
8-29: potremmo diventare dei vecchi assassini che si raccontano monotone storie di vecchi sgozzamenti,
pres. di sventrare), agg. che incide profondamente la terra (l'aratura
: feriolo sì mortalemente co la lanza che le passao l'arme e rompendolle le costate
per cavar loro dalle viscere l'oro che si credeva avessero inghiottito. guerrazzi,
guerrazzi, 1-639: un prete, che non rammenta come siffatti fratelli nostri le
riferimento all'arma o all'ordigno esplosivo che produce la ferita. fenoglio, 5-i-605
ettorre a singular battaglia e que'tagliafrittate, che poco dianzi aveano sventrato marte, si
: ho ereditato da mio nonno, che si sventrò per amore, questa morbosa dote
v-139: debba esser espressamente punito colui che sarà ardito di uccidere e scorticare né
scavandone l'interno. perché bisogna che sia tagliato dentro, più che fuori.
perché bisogna che sia tagliato dentro, più che fuori. -aprire un materasso facendone
su parigi, con relative bombe, che uccisero qualche diecina di inermi e sventrarono
, i-1068: sventrare napoli? credete che basterà?... vedrete, vedrete
. leopardi, iii-574: quelle lezioni che mi sventrano la giornata, mi annoiano
men pasta non v'è, non che animelle. 9. emettere la
in beccheria / e ridurle a minuge, che spietato / carnefice sventrò questo e quel
. (ant. scentrato). che ha il ventre squarciato; che presenta gravi
. che ha il ventre squarciato; che presenta gravi ferite al ventre, dalle
una netta ossatura senza altro di più che le budella sventrate. -aperto lungo il
sventrata. -in partic.: che ha il rivestimento lacero o squarciato in
e terrazze fino al castello della cima, che, anche sventrato, si palesa qual
: la poca dolcezza / della terra sventrata che esala all'invemo / il respiro del
in muratori, cxiv-6-285]: io sospetto che il manoscritto che si stamperà non sia
]: io sospetto che il manoscritto che si stamperà non sia intero, ma mutilo
v. j: uno di quelli sventrati che non si sazianmai. p. petrocchi [
chi non si sazia mai. 'o che sei sventrato? 'a chi mangia senza
§ventratóre, agg. e sm. che sventra, che uccide in modo efferato
agg. e sm. che sventra, che uccide in modo efferato dilaniando i corpi
, xii-419: un giovanotto espresse il dubbio che potesse essere jack lo sventratore.
sventratore. 2. figur. che sostiene o attua un progetto di demolizione
, 12-60: nostra sventura è ben che qui s'impieghi / tanto valor, dove
amor vittima giacque / l'alta eroina che soverchio piacque / per sua sventura al seduttor
/ del luogo, o per mal uso che li fruga. ottimo, ii-243:
evento funesto e doloroso, vicissitudine sfavorevole che rovina totalmente una persona o la danneggia
volgar., 504: tal non sei che da te debba giron di morte temere
bisaccioni, 1-44: rari sono coloro che si preparino alle sventure per resistere e
!) rincontrar per strada, / che sul carro venia con una ancella. casalicchio
! e chi mai potrà intendere quello che la divina provvidenza ci ha fatto ai grazia
. foscolo, xii-698: altri pretendono che... il marchese scrivesse a
sventurante, agg. letter. che arreca (o si ritiene che arrechi
letter. che arreca (o si ritiene che arrechi) sventura. g
1-iv-94): intendo di raccontarvi quello che prima sventuratamente e poi... assai
era stato riconosciuto e ripreso, fatto che sventuratamente ignoravo. -infelicemente,
corresponsione. aretino, 20-227: diragli che faccia a me che l'adoro sventuratamente
, 20-227: diragli che faccia a me che l'adoro sventuratamente questa sola grazia,
l'adoro sventuratamente questa sola grazia, che non se ne vada ora. =
sono isven- turato / plui d'omo che sia nato. monte, 1-4-4: oi
quanto chiamar mi posso sventurato / poi che d'amor la gran percossa sento! erizzo
. fagiuoli, i-102: da poi che sventurato dalla cuna / uscii, sempre
mi mantenni: / né mai conobbi ciò che sia fortuna. g. gozzi,
foscolo, iv- 346: coloro che non furono mai sventurati, non sono degnidella
loro felicità. pascoli, i-488: vogliono che i loro fratelli sventurati dormano più in
sventurati dormano più in pace di quel che dormono. borgese, 1-174: piangeva
il duce, certo pensando a ciò che avrebbe dovuto dire di lì a qualche minuto
/ ov'è lo mio signor, che io nollo sento? rappresentazione di stella,
, isventurata, poveretta, / e in che modo avesti a capitare / in questa
366: oh sventurati noi, che ci converrà morire affogati in questo pozzo
, i-4-112: ahi! sventurata, che non disse allora, / ch'ei se
sono in loma tutti quelli sventurati che gli unse, storpiati e malcondotti.
mia sorte isventurata. 2. che ha uno svolgimento o un esito negativo;
famuco rimase a sardi infermo per sventurato caso che gli intervenne. brusoni, 475:
): constanzio con la donna, che la sua sventurata bellezza piangea, si sollazzò
li sventurati / colpi d'amore, fa'che tu t'adopri / in atti onesti
., 224: ben gli è avviso che, poiché prima arme vestio, mai
, 19: uno di que'begli istituti che ne'tempi felici della sventurata venezia onoravano
(la sorte, un pronostico), che non ottiene buon esito (una richiesta
: e fu sventurata fortuna per loro, che molto vilmente perderono. cino, xxxv-ii-667
1-iii-241: tali erano i sventuratissimi prenunzi che di questa pace formava il nunzio.
iv-xxvm-19: oh sventurati e male nati, che innanzi volete partirvi d'esta vita sotto
d'esta vita sotto lo titolo d'ortensio che di catone! arrighetto, 229:
è tanto dogliosa / la mia vita, che morte / apellare si potè, /
/ apellare si potè, / ancor pegio che morte, se si trova, /
o anima tapina ed ismailita, / che non ti fuggi dal più sventuroso /
ti fuggi dal più sventuroso / corpo che viva? canti carnascialeschi, 1507: questi
pass, di svenire), agg. che ha perso i sensi, caduto in
: non avendo altro l'infelice in che riporre la svenuta donna, vuotò la cassa
chiuse. chiari, 2-ii-153: poco mancò che... non cadesse svenuto e
. leoni, 305: il sacerdote che celebrava, cadde svenuto e fu trasportato nella
questi [balestrieri] erano sì isvenuti [che] non potea- no pella fame tenere
n. ginzburg, ii-468: circostanze sventurate che ci legano alp. f. giambullari
inaridite, brullo (la terra); che ha perso colore e freschezza, avvizzito
pass, di sverdire1), agg. che ha perso il colore verde, ingiallito
g. acosta], 63: poi che l'hanno purgato o fuso [
da poco sverginata, cioè era, che ora essendo di proprietà del s. bonaccio
archibusi, svexgando un quadro alla grossezza che volete, alla fucina ordinaria. tommaseo [
l'acciaio prima bisogna svergarlo alla grossezza che si vuole le forbici. =
sverginamento. in realtà, era avvenuto che a furia di cavalcare, uno di quei
) presentano al suo re, però che esso svergina quelle che a lui piacciono
suo re, però che esso svergina quelle che a lui piacciono. varthema, 132
cerca lo più degno e lo più onorato che si sia di questi bramini e fallo
prima notte con la moglie sua, acciò che la svirgene. sassetti, 7-423:
aretino, 20-128: visto non so che lenzuola di rensa: « chi le
venite via, ch'io mi contento, che / lo sverginiate voi prima di me
mi sono messa dentro casa una professionista che poi m'avrebbe portato via i clienti.
pass, di sverginare), agg. che ha perso la verginità, declorato (
sverginatóre, agg. e sm. che svergina, che priva (o ha
agg. e sm. che svergina, che priva (o ha privato) una
re prenderà una moglie per vergine, che non sia, né al re si manifestino
meraviglio- mi molto della svergognàggine d'alquanti che sono infra noi. = deriv.
agostino volgar., 1-2-98: con che fronte adunque, con che cuore, con
: con che fronte adunque, con che cuore, con che svergognamento...
fronte adunque, con che cuore, con che svergognamento... non imputano
iddio? lubrano, 2-94: le maschere che vi colorano vi scotteranno le fisonomie incarbonite
, molti e tali affermano questo, che negarlo pare protervia e svergognanza. 2
3-6 (1-iv-285): parmi mille anni che noi siamo al lume, ché io
tu se'degno, sozzo cane vituperato che tu se'. bandello, 2-2 (i-673
trarrò nel capo o messale o breviario che in mano averò. pallavicino, 1-202:
. d'esercitar il livore contro a quelli che gli svergognano col candor dell'innocenza o
7-94: ogni tanto mi prendeva il sospetto che tacesse per potermi svergognare in qualche modo
, 7-338: se'tu chiaro abbastanza che la fanciulla fu svergognata? niccolini, 1-215
di onorarsi, a somiglianza del pavone, che per farsi corona al capo delle occhiute
: non è un'ala italiana uella che ieri si svergognò gettando a noi vittoriosi dal
pellico, 4-223: que'medesimi ateniesi, che... ave- van sì svergognatamente
chiesa una lapide mentisce svergognatamente ai fedeli che l'inconsolabile sua moglie è eternamente memore
fredda svergognatezza i poveri e i forti che muoiono e soffrono in silenzio,..
sogno, ne sempre subito dopo un altro che costringe quelle stesse donne cosi beffarde a
in piena luce quelle parti del corpo che il pudore di solito comanda di nascondere.
. (ant. sbregognato). che ha perduto la stima altrui; che è
. che ha perduto la stima altrui; che è ritenuto privo o non più dotato
fu tornato, l'accusò [ippolito] che l'avea voluta sforzare. giov.
. s. fiorillo, cv-658: che so'sbregognato, che me aggio da
fiorillo, cv-658: che so'sbregognato, che me aggio da quistare onore? ogni
carducci, ii-3-293: questa svergognata italia che s'adagia nello scetticismo e nella decrepitezza
... dall'arte dell'uomo che vide svergognata la sua città, la libertà
conosciuto ceccardo? » 4. che costituisce esempio di disdoro, di obbrobrio.
, si rimane isvergognata da la bontà che mosse le cortesia del vostro intelletto grande ad
. (superi, svergognatissimo). che non prova vergogna per azioni o affermazioni
. in quanto abiette o volgari; che si comporta senza ritegno e pudore; impudente
i pensieri di questo ladro isvergognato, pensomi che non avresti mai mangiato pane, se
leggenda aurea volgar., 493: avvenne che una delle vergini de li ariani paterini
1-11-37: ah gente svergognate! / poi che un sol caval- lier tutti vi caccia
: io vedo soltanto un marito svergognato che domanda alla moglie di chiudere gli occhi sulla
. r. borghini, 3-64: che ti vale con tanta prudenza aver retto
sanctis, ii-7-144: vedendo uno svergognato che presume di guardarlo, gli [al
ingannar il pubblico. 2. che denota sfrontatezza, arroganza, sfacciataggine o
: o pertinace e isvergognato amore, a che non costringi tu li appetiti de'mortali
, 1-2-295: li loro detti siano tali che si debbano più tosto disputare che atterrare
tali che si debbano più tosto disputare che atterrare con garrimento svergognatissimo. cesari,
la svergognata disonestà della moda corrente, che è la divisa delle mondane sfacciate. guerrazzi
: oh isvergognata la vita nostra, che non cognosciamo ancora noi medesimi! saraceni,
la guerra] dovrebbe rendere, quelli che la fanno, più cauti...
anni divenuti sì baldanzosi e sì svergognati che gli è un favore segnalato quando permettono
iv-62: la vide turbarsi e, quel che fu peggio, per sfuggire ai suoi
le svergognate fosser certe / di quel che 'l ciel veloce loro ammanna, / già
v'abbiam sì ben tenute / ciò che voi domandavate, / ne savate provvedute?
e lucia, 305: maladette le giovani che hanno sempre ragione e quando sono svergognate
, ci stava, e non faceva che dimenarsi come un'anguilla e strofinarsi contro
148: meglio è assai morte onorata / che una vita svergognata. 6
dietro con vergogna i passi, / si che in tornar come un svergognatalo, /
ancuri / e tucta l'autre gente / che eradli presente / sedeano sbergogniati / colle
figluolo, cho no mori / che stai sci svergognato. passione di fratta
cotanta gente. 2. che è segno di vergogna. oliva,
svergognatole, agg. e sm. che disonora un'istituzione o la carica esercitata
madonna mia e imprima cominciò a dire che v'era venuto per medicare e per la
. giamboni, 8-ii-24: quegli che si vergogna più che non dèe si
, 8-ii-24: quegli che si vergogna più che non dèe si è detto in greco
è detto in greco recoples, e quegli che si vergogna meno che non dèe,
recoples, e quegli che si vergogna meno che non dèe, è detto isvergognoso.
detto isvergognoso. 2. che provoca grande disdoro (un'offesa).
). 2. costr. fenomeno che interessa una trave d'acciaio a doppio
: l'aumento del carico fa sì che l'asse della sezione si discosti dalla verticale
rilevate e le svergolature lungo l'apertura che caratterizzano il reperto originale. =
, 958: un uccellino vero, uno che sverli. = forse denom. da
svernamento. ungaretti, xi-347: pastori che incominciano a giungere prima di tornare ai
. di $vernare *), agg. che si ritira nei quartieri invernali (un
indi lontano sessanta miglia. 2. che trascorre l'invemo in un luogo riparato dai
. sm. e f. lavoratore stagionale che si trasferisce durante l'invemo in una
agg. ant. e letter. che canta per annunciare la fine della stagione
all'italia e alla cicilia, sospettandosi che quell'armata non isvemasse in barberia,
sbarcati in alicante,... che poi discesero a svernare in portogallo.
si licenziarono tutte le squadre delle galere che andassero a svernar nei porti loro.
viaggio appostata un'altra nave di alessandria, che con lui avea svernato nell'isola.
, 6-xiv-295: legni da guerra, che isvemavano nell'ampio e sicuro porto di miseno
erasi notata qualche inquietudine nelle tribù indiane che scendono a svernare sulle rive del fiume
nava al cairo, con non so che villoso zigàno, la famosa prin
f. cetti, 1-ii-185: falso è che lo stornello picchiettare venga solamente a svernare
xi-288: vedete quel branco di pavoncelle che poco fa svernavano in sardegna * -biol
. ha comprato tanto carbone e tanta brace che gli basterà per isvemare. con quella
basterà per isvemare. con quella tosse che gli s'è messa addosso, ho
s'è messa addosso, ho paura che non svernerà giusti, 3-97: il contadino
non svernerà giusti, 3-97: il contadino che appartiene a un padronato ricco,.
un padronato ricco,... finito che ha il colmarello che gli avanzò a
... finito che ha il colmarello che gli avanzò a battitura, ha là
battitura, ha là il granaio di fattoria che l'aiuta a svernare. fenoglio,
dante, par., 27-142: prima che gennaio tutto si sverni / per la
. b. davanzati, ii-215: campo che si faceva a novesio e bonna,
meglio dunque sarebbe riformar tante compagnie, che si tengono in questi paesi bassi mal
): se dio m'aiuti, innanzi che tal gente, / bestie vorrei che
che tal gente, / bestie vorrei che la maremma sverna. targioni tozzetti, 12-5-
. di cristo; o diserto, che ti godi famigliarmente di dio.
volgar. [tommaseo]: o diserto che sverni i fiori colletta, 2-i-432:
fiori colletta, 2-i-432: i laghetti che osservansi sulla carta sono dovuti a
pres. di 5versare), agg. che defluisce inquinando. decreto del
n. 962, 3: gli impianti che sversano... in corsi d'acqua
n. 962, 3: gli impianti che sversano l'effluente direttamente nella laguna.
'osanna'sbema / con tre melode, che suonano in tree / ordini di letizia onde
o membranose o carnose il giovane rampollo che si sviluppa senza fecondazione. gargiolli,
. gargiolli, 224: que'pinocchini che d'inverno si vedono su i rami
). privare della vernice un oggetto che ne è ricoperto. 2.
pass, di sverniciare), agg. che è rimasto privo della vernice che lo
. che è rimasto privo della vernice che lo ricopriva. oriani, a-12-3:
adarsena è un'altra sorte di porto, che si fa per tenere le galee a
stato di un'armata o di una squadra che sverna. = deverb. da
. j: son più le sue sversataggini che non ha capelli in capo. r
sversato2, agg. tose. che ha modi o atteggiamenti rozzi; privo
tommaseo [s. vj: 'sversato': che non fa né dice cosa a verso,
verso, per il suo verso; che non ha né garbo né grazia. 'tu
né grazia. 'tu se'tanto sversato che non se n'ha bene'. giusti,
giocattolo mal riuscito. 2. che cade male, non bene attillato o che
che cade male, non bene attillato o che si lascia andare perché troppo largo e
manzini, 15-149: aveva un che di aristocratico, o un'aristocratica sversatura
ho pagate dodici e adesso ho visto che erano solo undici. = dal piemont
... dicono tutto quanto quello che hanno detto e fatto a chi ne gli
o nel potere della giustizia o altrove che sieno, s'usano questi verbi: svertare
. da certe poesie senz'autore, che svernavano le sue crudeltà e arroganze e
salviati, 19-87: è possibile / che tu abbia però così svertata / ogni cosa
costui essersi sbilanciato fino a svertare, che se gli riuscisse certo tratto, il quale
[luciano], iii-3-244: credo che se tu non avessi chi t'ascolta,
, ad una statua a svertare tutto ciò che hai in corpo. =
: rinverzare. riturare fessure di legnami che si fa con alcuni pezzetti di legno
alcuni pezzetti di legno per lunghezza, che diconsi sverze. pea, 5-219: (
: (jol coltello recide le sverze che tengono ferma la stoia al ramo.
'sverzare': mettere sverze. usano coloro che alzano muraglie di sassi, il calzare
il calzare ognuno di que'sassi, che stanno nella parte esteriore del muro,
'verdea'di arcetri e la 'sverza', che dicono a pisa, dalla verdezza parimente del
un po'di calcina, i vani che rimangono nel muro, specialmente quando è
[s. v.]: bisogna che io faccia sverzare l'armadio dei panni
io faccia sverzare l'armadio dei panni che mi s'è spaccato in più punti.
). cellini, 610: fa'che sia bolso forte quel che tu limi in
610: fa'che sia bolso forte quel che tu limi in verso la granitura,
di cristo un savio indiano scriveva che l'anima buona dèe somigliarsi al legnodel sandalo
l'anima buona dèe somigliarsi al legnodel sandalo che ferito e sverzato dal ferro ricambia quell'atto
. fascio di due o tre filacce ritorte che costituisce la cordicella di canapa della frusta
schioccando la frusta con uno sverzino nuovo che fa certi tonfi da parer saette a
dessi, 3-167: una volta lo vidi che portava in mano uno sverzino con due
riferire senza ritegno e reticenza soprattutto ciò che dovrebbe essere tenuto nascosto o comunicato con
poi riscrivi, / non ritrovasi alcun che svesci o canti. giusti, 4-i-355:
dall'alfa all'omega, / rovo che per uscir dell'imbarazzo / avea dato una
profusione. fucini, 733: strafalcioni che egli olimpicamente svesciava nel tradurre cornelio nipote
(femm. -tricé). tose. che par che maldicente; chiacchierone
. tose. che par che maldicente; chiacchierone, linguacciuto.
39-iv-108: ora il burchiello le donne, che cicalano, chiama qui meravigliosamente trombette,
.]: 'svesciatóre': chi o che svescia, ciarliero, che ridice le cose
chi o che svescia, ciarliero, che ridice le cose. 2.
ridice le cose. 2. che scoreggia. manuzzi [s. v
s. v.]: 'svesciatrice': che spetezza. fanfani [s. v.
]: 'svesciatóre': chi o che spetezza. = nome d'agente da
stirare, ch'era così caldo che gli svescicò la mano. pratesi, 5-72
la mano. pratesi, 5-72: bisogna che cammini adagio: ho svescicato questo
tutte svescicate. -per simil. che presenta una superficie irregolare, piena di
, 86: se tu vedessi nel velluto che 'l cordone venisse isvescicato e debole:
cordone venisse isvescicato e debole: questo nasce che non l'ha tanto carico di peso
- in senso concreto: lesione cutanea che ne è provocata. tommaseo [s
: 'svescicatura': lo svescicare e il segno che resta nella parte svescicata.
rivela senza ritegno e senza riserbo ciò che dovrebbe essere tenuto segreto o comunicato con
: 'svescióne'e 'svesciona': colui o colei che svescia e riferisce tutto ciò che ha
colei che svescia e riferisce tutto ciò che ha udito ec. imbriani, 4-386:
non essere veduti da quello svescióne che li aveva abbastanza seccati. =
a comportarsi, ad agire nella maniera che si ritiene più confacente a un vescovo.
sua dignità; federico scriverà di lui che « mai si scardinalava, mai si svescovava
: ell'è colei [la peste] che de'figli la [firenze] sveste
-anche: lasciare la dignità, la carica che tale indumento rappresenta. ariosto,
sua nativa stupidezza, contando i giorni che gli rèstano a svestire la casacca rossa
, 30-92: gente... / che pare altro che prima, se sisveste /
gente... / che pare altro che prima, se sisveste / la sembianza non
, 1-65: conviene svestire il pregiudizio che le cose siano assolutamente tali né più
guai per me se aperto svesto l'ipocrisia che mi difende. pascoli, i-902:
pascoli, i-902: non era un arcade che nel poetare svestisse la sua personalità per
maschera troppo stretta e trasparente all'orgoglio che immiserisce senza ragione. -rendere chiaro
mamiani, 0-93: quel desiderio intenso che ànno i moderni di svestire la filosofia
spirito della sua determinata forma attuale, che è pensiero, riflessione, giudizio, per
isvestirlo d'ogni dubbio, gli disse che quello era l'oceano. dizionario politico,
el manto / d'un sol pensier che m'ha da me diviso. d.
gusto] bisogna avviarlo ad intendere in che maniera cotesta sua abitudine attuale s'è fatta
: la bellezza della terra e del cielo che si svestiranno tra poco del verde e
: avevo più voglia di vederla svestita che di stenderla, e mi sarei ben divertito
un po'sgualdrinelle. -figur. che ha carattere licenzioso, osceno. bergantini
arti impudiche. -per estens. che ha abbandonato lo stato sacerdotale. volponi
sublimato. 3. figur. che ha perso o è privo di una facoltà
, 278: le parole non sono altro che tante vesticciuo- le... che
che tante vesticciuo- le... che rinchiudono un pensiero... il pensiero
l'aria a svolazzare. 5. che manca o è stato privato di potere,
un re, onde obbedire ad uno che gli sia di fatto superiore, anziché
di fatto superiore, anziché a tanti che nella vita privata scorge svestiti di quel
quel prestigio di maestà e di forza che incute timore e rispetto. svestitóre,
, agg. e sm. letter. che smaschera, denuncia, mette in luce
.. rispettoso piaggiatore di nobili più che cinico svestitóre di maschere. = nome
già forse deciso in cuor suo a quellasvestizione che ha seguito di poche settimane la comparsa del
svestizione del giudice antonio di pietro, quello che per tanti italiani era il giudice che
che per tanti italiani era il giudice che vestiva la giustizia. = nome d'
gialla, il grisolito, il iacinto che pende a 'l giallo, il svetino,
nieri, 185: comandarono a questo novizio che piantasse un chiodo nel muro e per
, 5-2-25: qual si sia di essi che voi n'apriste... [corpidi
pres. di svettare2), agg. che si eleva al di sopra dei luoghi
al di sopra dei luoghi circostanti, che domina dall'alto. lucini, 4-150
seta giavanese / evoca un mare calmo che scintilla / tra i palmizi dai vertici
pioppo. 2. figur. che si distingue, che primeggia su tutti gli
2. figur. che si distingue, che primeggia su tutti gli altri per particolari
se, per ora, non sembra che ce ne siano di svettanti. 3
ne siano di svettanti. 3. che produce un suono gradevole e armonioso.
. 4. anat. ant. che può distendersi, flessibile. l.
quando son cresciuti e fatti grandi, che hanno il fiore, spuntargli [i
[i poponi] e, sempre che rimettano ne'rami, svettargli. b.
svettandoli o calpestandoli, non altrimente che un porco, grufolando e voltolandosi,
, avrebbe fatto, quello strazio ne fece che per lui si potè maggiore. linati
l'aria rintronava, un mugolìo si sentiva che mi parevano urli, urli di morte
svettar dell'ombre profilate sul disco bianco che proiettava la finestra illuminata. 3
salcio. 2. per estens. che non termina a punta. butti,
e fatta bene. 2. che ondeggia o è fatto ondeggiare. linati
una piccola svettaturina alla siepe di mortella che circonda il giardino. = nome d'
: il svettino è un pestilente sudore, che sopragiunge l'uomo in qualunque stato,
sopragiunge l'uomo in qualunque stato, che si trovi, o essercizio. =
svetting ». svèvo, agg. che è proprio, che si riferisce alla sve-
svèvo, agg. che è proprio, che si riferisce alla sve- via (regione
della germania sud-occidentale) e al popolo che vi era stanziato (occupando, in partic
i° sec. a. c. e che, dal 30 sec. d. c
i svevi cartagena. 2. che si riferisce alla dinastia che nel 1079 ottenne
2. che si riferisce alla dinastia che nel 1079 ottenne da enrico iv l'
persona di federico di hohenstaufen, e che lo tenne fino al 1268, estinguendosi
(dello svezzamento) era la sola cura che potessero farmi. arbasino, 1-518:
, 32: o gaio erennio, poi che la ventresca / ti svezzò dell'usar
dell'usar la cerbottana, / non pensar che la zazzera ti cresca. monti,
ora di queste / cose ben io farò che ti sovvegna, / onde svezzarti dagl'
non dar peso loro stessi vergognosamente alle calunnie che si spargono contro un fratello. nievo
gli ebrei dal carnale affetto e fiducia che tuttavia ritenevano all'antica lor legge.
preparavo certe pappe di farina di riso che però non le piacevano affatto. -di
fumo. latini, i-1620: consiglio che si moia / chi spiace per gravezza,
/ chi spiace per gravezza, / che mai non si ne svezza. ovidio volgar
'l globo in pezzi, / e que'che piower rovinati dentro / revocheranno il disperato
. svevo, 3-568: le raccontai che non ero veramente 10 che volevo svezzarmi
: le raccontai che non ero veramente 10 che volevo svezzarmi dal fumo? -liberarsi
vita presente si divide diverso da quello che sentivano nella loro giovinezza un proust,
proust, un gide, un eliot, che in seguito se ne svezzarono.
gadda conti, 1-408: io penso che i giovani, entrando nella vita,
annunzio, iii-2-1004: tuo fratello non vede che per gli occhi di lei, non
contare nel dicto numero porceglie da lacte che suggano, aine svezate da le piecore
ii soldi x. -letter. che non è più teatro di determinati fatti
, svezésé), agg. disus. che è nato o vive in svezia,
e d'intendere. 2. che è proprio della svezia e del popolo che
che è proprio della svezia e del popolo che la abita; compiuto o usato da
. fenoglio, 5-i-1135: tutto il pianto che aveva dentro per mille tragedie sgorgava ora
moti irregolari e sconcertati con disordini tali che si potrebbero pentire de'loro sviamenti,
distrazione, svago, più o meno duraturo che allontana da consuetudini, anche, attività
2-67: voi comprendete ad ogni modo che questa fissazione in sostanze variamente fantasticate della
. croce, iv-12-248: uno strano sviamento che si tenta di fare della questione che
che si tenta di fare della questione che ha dato origine alla presente crisi. n
una direzione: mentre vi sono prove che in alcuni casi sia stato fatto il tentativo
, per lo tempo di sei mesi che dura, neuna frode, menovamento d'
in bocca dei ceretani poveracci loro, da che non sanno che la professione di
ceretani poveracci loro, da che non sanno che la professione di tali intertiene gli
eccesso di potere (come vizio che rende invalido un atto amministrativo) consistente
o sanitarie). trattato che istituisce la comunità economica europea (ratificato
pres. di sviare), agg. che svia, ingannevole, fallace, illusorio
dolce, alto e faticoso pregio, / che ratto mi volgesti al verde bosco /
. bembo, iii-575: fortuna, che sì presso indi mi svia, tolga agli
ariosto, i-i v-650: mi penso che sia perché... /..
.. /... le paia che carico / a lei ritorni questo,
carico / a lei ritorni questo, che fuggitasi / la se ne sia, e
sviati da m. antonio anseimi, che ci menò a casa di monsignore il bembo
1909], 582: sopraggiungono alcuni 'banderilleros'che sviano il toro, mentre malasangre vien
biscio andavano insieme per isviare una spia che ci seguiva. d'annunzio, v-1-975:
dal corso e letto suo, e doppo che lo veggono secco vanno a raccorre nel
questo svieria la stradda di gratz, che conduce a trieste. -ant. espellere
di sottentrar ritenta / sviando il ferro che si vede opporre. marino, 1-20-206:
. marino, 1-20-206: quel d'etruria che 'l suo gioco intende, / svia
. pino, 3-14: un figliuolo, che ancor io avevo, che mi fu
figliuolo, che ancor io avevo, che mi fu sviato quando l'imperator venne a
251: insegnerò loro [alle monache] che cosa è lo sviare le figliuole a'
, i-952: avrai qualche novella pratica che ti svierà dalla tua smeraldina. monti,
ii-840: tal s'udiva tarmonia, / che spesso l'alma dal suo velo svia
: mi servono più tosto a sviarmi, che a'conciliarmi il sonno.
: infine li rastidi et affanni, in che mi trovo, mi hanno sviata la
statuti di banche in cui si permettesse che queste potessero con facilità sviare i loro
a me sempre nemica, / sì che io sviato dal mio scampo fui. leonardo
auto di non sviarlo dal studio, che te medesimo porre al pericolo de la vita
(74): il gran piacere, che io traevo da questo mio scoppietto,
dagli studii. aleandro, 1-361: che 'l padre del marini cercasse di sviare il
figliuolo dalla poesia, come da studio che per l'ordinario non fa acquistar ricchezze
iii-23-52: oh peccato ch'io non intendessi che casa il signor marchese dicesse! quelle
g. contini, 25-195: quell'intelligenza che, nel corto circuito d'una posticcia
nell'evangelio; né ci volle meno che la forza a'emmanuel filiberto e l'eloquenza
: io non aveva alcun fidel amico / che me sviasse dal sentier fallace. delminio
hélène de ménélas', un'osteria / che svia il pensiero dal sangue / degli
torto calle gli uomini a cercare / quel che ciascuna per natura disia! g.
bernardino da siena, i-333: uno che arà isviato un'altro e condotto in mala
altro e condotto in mala via bisogna che lo ravvii e che lo facci ritornare alla
mala via bisogna che lo ravvii e che lo facci ritornare alla buona via. l
, quanto sieno da biasimare que'dottori che sviano gli scolari. s. fiorillo
/ « meglio » disse « è tagliare che sviare, / ché a dolce suon si
fu sviata da amore e dalle parole che con amore parlava la donna mia.
così preciso era originariamente destinato a baba che saliva dinanzi a me, e io lo
. giuliani, ii-285: per fare che si facesse, non s'è potuto ancora
deleada, i-25: poiché le sembrava che anche elias si commovesse troppo, sviò il
sconveniente, e c'è un bambino che ascolta, e tutti si dànno da
, ii-299: e la vergogna non meno che l'utile glistimolava a non essere nel numero
purg., 29-118: quel del sol che, sviando, fu combusto / per
hai da far tanto a casa tua che tu vai sviandoti altrove? n. villani
do nell'aia, sviandosi li buoi che tiravano il carro, tutto il fiaccarono,
. trattato de'falconi, 17: incontanente che si lascia, vola in alti,
africano, cii-i-451: ben sono alcuni, che sviandosi dall'acqua stanno nel diserto:
il dubbio, almeno, il dubbio che, a sviarsi così dagli altri, dagli
, 5-ii-502: menemio... sospettava che superino si fosse sviato apposta per far
cattaneo, iv-2-340: mi duole assai che detta lettera si sia sviata.
(108): e se ti dirà che tu aspetti qualche poco, lì vicino al
or fia / la vita tua, poi che da te si svia / lui che soleva
poi che da te si svia / lui che soleva far lieto il tuo stato?
: perché i corpi (dic'ei) che son per mole, / al moto
cor disiderosa / l'anima, in musa che da lui si svia / e vanne
salute ad ella / l'alma ferita che dal cor si svia. 14.
[luciano], iii-3-37: lanciotti leggieri che sviano per vento. alvaro, 18-289