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vol. XX Pag.53 - Da STALLINO a STALLONAGGINE (53 risultati)

paglia, fieno e biade, di quello che lo sia quando si nutrono con erba

c'era più puzzo di stallino di pecora che odor di vivande. =

stallino. malaparte, ii-250: basta che io chiuda gli occhi per riudir dal fondo

lucchese. viani, 19-11: comprese subito che si trattava di una marginetta: una

foggia di remo... e par che voghiate e non che cavalchiate...

.. e par che voghiate e non che cavalchiate... ah, ah

un piero, un gianni / un che sempre la barca stalli e prema. a

un giovan cavai grasso stallìo, / che, rotta la cavezza ne la stalla

cavalli stallìi, e massime il polveroso che gli fa bolsi. giacosa, 1-1012:

sono disposti lungo le pareti dell'ambiente che li ospita o isolati dallo spazio circostante tramite

uffizio collocare il vescovo in sedia, che ei dicevano ancora stallo. siri, v-1-208

. milizia, iii-492: 'stalli': sedili che si collocano nel coro delle chiese.

ke lu stallu / lu albergu do'che posa, / troppo fetente cosa / è

intorno a qualche stallo di bestiame e che per caso esso ponga il piede in

. pancrazi, 2-76: un capraro, che aveva condotto le sue capre al pascolo

le sue capre al pascolo, s'accorse che ad esse s'erano mischiate certe altre

, nel reparto tintoria di filati, che era un lungo capannone, diviso in tre

era l'unica opera veramente originale fra tante che imitavano, con incredibile pedanteria, gli

sola regina,... ed avverrà che il suo re sia in una posizione

possa interporre alcuno de'pezzi di lui che facian lo stallo: così facendo, egli

nel mondo, dèe essere povero, acciò che s'accordi lo incominciamento col mezzo

fine. guittone, iii-46-11: poi che sì conosci il voler meo, / non

dì non gli piacque lo stallo, / che nell'oste voll'essere in persona /

., xxiv-4 (301): quelli che ha grande sollecitudine della purità dell'anima

della purità dell'anima dèe cercare luoghi che non impaccino la mente sua di veruno

abbondanza al distendimento di lavorìo, e che non lo conturbino del fermo e stabile

cavallo, / mai non ristette, che fu in vinegia / ed entrò in mar

stallo, / e'pregovi, figliuoi, che voi n'andate. leggenda di s

metiallo dentro a quella navicella, / che mi pare atta di star pogo a galla

lei fatto, cheggendo la morte poi che non era più vergine. boiardo, 3-7-23

fero artiglio appoggia / l'augel sovran, che più per l'aere poggia / nel

chi lonzi fa da de partir, i che la verginitae compia / de de è

sia 'n sì grave stallo, / che tu li faccia fallo. boccaccio, vii-190

d'angoscia pieno / e sdegno, che non meno / che per gran rabbia le

e sdegno, che non meno / che per gran rabbia le carni mi rodo,

dante, inf, 33-102: avvegna che, sì come d'un callo, /

farve dentro longamen- te stallo, / che se non ven da ti soccorso santo,

non ven da ti soccorso santo, / che per soa grazia me veggia disciolto,

capo sopra il verde prato: / il che avrebbe il gran mal sanza fallo /

lui donato / del buon penteo, che per di quello stallo / non si moveva

e senza lena. / e forse che le fé la bestia un fallo? /

costituì una delle prime installazioni fisse, che permise un modesto ricupero di calore; attualmente

da dio, / non so di che mendar lui possa fallo, / ché alma

, vi-527: la camera bassa non voleva che prendessero stallo... persone del

portanza di un sistema portante qualsiasi, che si verifica quando si supera l'incidenza

di portanza e aumento brusco di resistenza che si verificano in un velivolo in seguito

ci fu un lampo sulla destra, qualcosa che schizzava fuori dagli alberi, pura velocità

veniva sbieco, così vicino e così basso che immaginò il cupolino tranciato dall'elica.

, in una o più palettature, che può provocare cadute di pompaggio o oscillazioni

di pompaggio o oscillazioni della corrente fluida che si trasmettono fra le palettature.

o in una macchina motrice, situazione che si verifica quando la coppia resistente sull'

i coriandoli salvatici, l'aristolochia, che chiamano starloggio, e gicheri e aglietti

, e gicheri e aglietti salvatichi, che lo fanno [il formaggio] gonfiare e

vol. XX Pag.583 - Da SUSSULTAZIONE a SUSSURRARE (34 risultati)

ne ero impedita da un sussulto, che portava con sé una sensazione di nausea

sussulto muscolare-, contrazione spasmodica dei muscoli che si osserva specie in molte malattie del sistema

idil- lii, tutti gl'inni, che ho nell'animo per te. d'annunzio

, iii-82: nel bosco ecco tamora / che con sussulto oscen, / brutta di

2-146: il rallentamento di un vaporetto che veniva verso l'approdo diede, col

l'ippopotamo] sulle piote, comeun barcone che al sussulto d'un'onda tira sugli ormeggi

fatto venire da berlino l'autentica bellezza che laggiù custodiva un pezzetto del mio cuore.

conoscere coi gagliardi sussulti della sua prosa, che egli si era fatto suo sangue e

in sorpresa. beltramelli, iii-1046: coloro che berciano si troveranno col loro orrore dinnanzi

giù su roma bombe, granate, che pareva un inferno. verga, 1-66:

(subsultòrio), agg. geofis. che si manifesta con oscillazioni in senso verticale

se stesso con un suo scoppio di risa che pareva un terremoto sussultorio. e.

27: dai tremendi effetti si può arguire che là si verificarono più e più volte

lievemente sussultorio delle spalle, si capiva che piangeva. savinio, 143: il balzo

... da un violento moto sussultorio che sotto la pesante mole del commendatore ha

da ricercare nel carattere affannoso e sussultorio che ha preso il mio lavoro. =

il 'camp'... non sarebbe altro che un kitsch redento e divenuto 'in'per

da un artista o da un intenditore che lo ha, di sua volontà, elevato

gusto. pasolini, 17-54: il fatto che [questa scenetta] venga sussunta -in

un caso specifico alla norma di legge che lo contempla. = voce dotta,

agg. filos. nella logica formale, che costituisce o è basato su una sussunzione

. 4. dir. giudizio che riconduce una determinata fattispecie nel caso generale

teoria economica di origine marxiana, condizionamento che il capitale esercita sulle forme di produzione

sussuperparticolare, agg. matem. ant. che si riferisce a una relazione di disuguaglianza

, agg. matem. ant. che si riferisce a una relazione di disuguaglianza

volta, e di più una parte, che non è comune misura, ma un

, agg. (susurrante). che parla con voce bassa e sommessa; bisbi-

sua vocetta sussurrante. 2. che produce un mormorio lieve e continuo (un

(un corso d'acqua); che provoca un sibilo leggero (il vento)

sibilo leggero (il vento); che stormisce (le fronde, le messi)

pers, 3-244: un fiumicel lascivo / che 'n fra smeraldi teneri confonde / i

sannazaro, iv-21: né credo ancora che le susurranti api vi fusseno andate a

fusseno andate a gustare i teneri fiori che vi erano. pascoli, 52:

non sieno tali [i tuoi orecchi] che in essi fittizziamente o simulatamente per cagione

vol. XX Pag.584 - Da SUSSURRATO a SUSSURRO (47 risultati)

, lxxx-3-1061: pretendono in corte cesarea che li ministri de prencipi sovrani nell'anticamera del'

degli augelletti / emula e relatrice, / che i lor dolci diletti / susurrando ridice

. foscolo, iv-362: il vento pare che si compiaccia del susurrar delle fronde.

, / un'auretta assai gentile / che insensibile, sottile, / leggermente,

. govoni, 344: un insetto felice che sussurra. -sostant. menzini

dopo un breve e tacito discorso / che sussurar tra loro / a lui di me

tutti gli idillii, tutti gl'inni, che ho nell'animo per te. d'

lestamente alla dama e le susurra qualcosa che subito la turba ed agita. fenoglio,

. loria, 5-205: le sussurrai che tutto il merito della scoperta era suo

pini e questi cerri e questi platani che dintorno ti stanno, mentre il mondo sarà

/ or sussurra odi e strambotti / che imparò là su l'algente / alpe in

. foscolo, xvi-90: io sapeva che quest'accusa dell'avversione si andava sussurrando

] una voce sparsa del mio arresto, che sciocchi e spietati le sussurrarono. petruccelli

negli orecchi di tutti... che i guisi avessero ordine dal consiglio privato di

di uccidere... tutti quei che dalla religione cattolica romana dissentivano. tesauro

que'tempi a susurrar fra la plebe che non potevano l'anime dei defunti ricevere giovamento

agli orecchi l'un con l'altro che è una macchina mossa da quel prepotente di

mesi... cominciò a sussurrarsi che a troia tassedio andava male.

. vittorini, 5-361: dobbiamo riconoscere che quella [storia naturale] sussurrata nella

3. sm. mus. didascalia che, apposta a un passaggio musicale,

. (femm. -tricé). che diffonde voci malevole o false, insinuazioni,

col soffio, ti sovverrà de'susurratori, che acendono le discordie co'suoi raporti.

e d'una maga. 2. che produce un ronzio continuo e insistente.

, x-192: io temo... che per la ventura non siano tra voi.

(susurrévole), agg. letter. che produce un lieve mormorio. nievo

brusio prodotto da una o più persone che parlano sommessamente; chiacchiericcio continuo e indistinto

pispiglio... viene da quel susurrio che sentiamo farsi da coloro che parlano in

quel susurrio che sentiamo farsi da coloro che parlano in segreto. verga, 8-194:

: uno stanzone buio dove si capiva che stava molta gente a confabulare insieme dal

molta gente a confabulare insieme dal sussurrìo che si udiva dietro l'uscio. buzzati,

il tempo di fare le prime orazioni che mi venne agli orecchi un sussurrio di voci

tommaseo]: quel tumulto e quel susurrìo che sarebbe stato nella contrada e nella vicinanza

persona tal funzione. salvini, 41-483: che se reco susurrìo di piccoli invidiosi in

per palazzo un susurrìo si spande, / che di due, uno è ito;

l'aprì sotto una voragin nera, / che, non giovando a lei poco né

-in partic.: mormorio di acque che scorrono; fruscio di foglie e fronde

scorrono; fruscio di foglie e fronde che stormiscono; lieve sibilo del vento.

brusio, bisbiglio continuo prodotto da persone che discorrono a voce bassa e indistinta;

: con soave / susurrò mormorò non so che versi. pallavicino, 1-295: né

né paia leggerezza al medesimo cicerone, che demostene si compiacesse del susurrò della femminella,

si compiacesse del susurrò della femminella, che, mentre portava racqua, diceva nell'orecchio

rumore, niente. -agitazione, irrequietezza che si manifesta in chiacchiere concitate, in

un monte di casse e di valigie che ha messo in susurrò la curiosità di tutto

: syrisca fammi (ti prego) che come lo inferno apri e serri a tua

esso libretto... scappa un susurrò che nel detto libro si metteva in ridicolo

. bufalino, 9-27: correva sussurro che l'odierna ipocondria gli fosse insorta dopo

non sono credibili i schiamazzi ed i susurri che 1 frati accaniti fecero, per aver

vol. XX Pag.585 - Da SUSSURRONE a SUTTIGLIARE (38 risultati)

voglio lasciare di ricordarvi quel susurro, che fu sollevato in firenze contra baccio d'agnolo

liberazione d'o'connell, e il sussurro che si fa per lui in irlanda.

in partic.: mormorio di acqua che scorre; fruscio di foglie o fronde

1-10: qui sedutomi non istetti guari che 'l vago sussurro dell'aure e del ruscelletto

susurro / dei rami amici nell'aria che quasi non si muove. -sibilo

: solo il sussurro del gas m'avverte che qualcuno vegli con me in quest'ora

ogni pratello ormai / per l'ape che facean dolce sussurro. bruni, 504:

: non ci si vantino di non so che ciuffole e susurroni soffiati nelli orecchi di

carlo] ha con seco certi sussurroni / che penson contro a me sempre lacciuoli.

volere e operare il bene e impedire che pochissimi sussurroni e qualche malvagio turbino la quiete

aggett. lubrano, 1-142: o che satanica circe abita in corte! sfigura

, 2-308: quell'orologio... che riceve il moto o da suste o

misterioso e prolungato lamento di suste, che ci volle del tempo e tutta la

. -in partic.: fascio muscolare che consente i movimenti. milizia, ii-41

organici eseguisce quella tal data forza, che noi chiamiamo anima. nievo, 1-vi-520:

e le lagrime vengono così facili sulle ciglia che bisogna asciugarsele col fazzoletto! lucini,

signore, /... / che le suste di carne non s'allentino /

, 3-169: quella tumultuosa popolare repubblica che, a guisa di una macchina, è

, vi-247: queste due sono le suste che fanno operare la universale macchina delle cose

e accuratamente scotennati tomo tomo alle orecchie che reggon le suste degli occhiali.

galileo, 8-viii-58: robustissime funi, che mi par che domandino suste. buonarroti

8-viii-58: robustissime funi, che mi par che domandino suste. buonarroti il giovane,

. buonarroti il giovane, 9-161: un che reca bacchette da cavalli, / e

sospiri, / le suste e li martir che m'hai donato. ceresa, 1-299:

amantiglio dei pennoni. -anche: imbroglio che serve a raccogliere e legare le vele.

degli imbrogli, cioè di quelle corde che raccolgono e legano la soma delle vele

: silenzioso ride: pensa la susta / che tiene a segno l'antenna latina.

tommaseo [s. v. j: che ci vogliono le suste a smuoverlo..

deverb. da una forma * sustare, che è dal lat. suscitare (v

, ed aperse il volume alla pagina che cominciava 'arnesi di cucina'. 2

. susterèllo, agg. ant. che dà dolore fisico, dolente.

linea retta, sottostante allo gnomone, che rappresenta l'intersezione del meridiano con il

. suto1, agg. ant. che è stato; che è avvenuto, che

agg. ant. che è stato; che è avvenuto, che si è verificato

che è stato; che è avvenuto, che si è verificato. boccaccio

questo [atramento] i calzolai, che i latini chiamano sutori, ne tingono

], perché con questo i calzolai, che i latini chiamano sutori, ne tingono

di 2 o 3 parole), che serve a ricordare al discepolo una regola di

vol. XX Pag.586 - Da SUTTILE a SUZZACCHERA (45 risultati)

sopravanzare. giuliani, i-452: bastava che mi mandassero un po'di pane;

successione disperata e caotica insieme di baci che non erano baci ma piuttosto una suzione

, iii: un insieme di sintomi che compaiono qualche ora dopo la nascita, ma

e alli sciroppi e alle suzzacchere, che sapete quello che costono, e anche

e alle suzzacchere, che sapete quello che costono, e anche non so se

2. figur. fatto o situazione che reca molestia, disturbo, dispiacere;

messer argifilo, volendolo legare, mentre che noi lo tenevamo, e lui non volendo

[s. v.]: bisogna che tutt'i giorni mi pigli la suzzacchera

una brutta suzzacchera a incannare cotesto orsoio, che non si regge ritto.

varchi pigliarvi a mazzacchera, / o che dal gello abbiate la suzzacchera. varchi,

. varchi, 3-55: d'uno che dica male d'un'altro, quando colui

donne, perlopiù vecchie e cicale, che con le loro polizze diano la suzzacchera

tele, di ridurle a perfezione e che sian ben sutte. -a piè

. 2. per estens. che ha un fisico snello, slanciato.

l. carbone, 71: tu sai che tanto tempo avemo mangiato pan sutto.

. suttrìlobe, agg. bot. che presenta tre lobi appena accennati

), agg. matem. ant. che è sottomultiplo in ragione di un

e di poi aggiunto da'fianchi i nomi che sono stati usati per i vulgan infino

fascicolare; a seconda della forma dei margini che vengono a contatto si ha una sutura

dentata, se sono provvisti di dentellature che si ingranano fra loro, o una sutura

recò a vergogna il ritrattare alcune cose che scritte avea delle suture del capo. c

, cxi-ii-475: i segni delle suture che dividere debbono e spartire le ossa del

. metopico. -sutura sagittale-, quella che si trova fra le due ossa parietali

del papa, 6-ii-85: particolare depressione, che a foggia di un piccol solco si

: tre furono impiccati con un uncino che entra sotto il mento, ed esce alla

v. sfenoccipitale. -sutura sfenoidale-. che separa l'osso sfenoide dall'osso frontale

bonavilla, 1-v-48: 'sfenoidale': sutura che circonda l'osso sfenoide ed il separa

v.]: 'sutura sfenotemporale': quella che risulta dall'articolazione delle grandi ali dello

fasci principali, dalla sutura ventrale, che le è opposta). tramater [

^ sutùra dorsale', quella delle due suture che è più grossa e più ferma,

picciuolo del baccello. 'sutùra ventrale', quella che è opposta alla sutura dorsale, ed

). suturàbile, agg. che si può suturare. = agg

suturale, agg. medie. che è proprio, che si riferisce a

agg. medie. che è proprio, che si riferisce a una sutura (con

riferimento allo strato di tessuto connettivo fascicolare che unisce le superfici delle suture ossee)

). 2. figur. che rappresenta una fase intermedia, di passaggio

in questo terreno misto, suturale, che casalegno aveva fatto strada. = deriv

2. per estens. ciascuna delle linee che separano gli strati di accrescimento di una

per simil. in un affresco, linea che separa super- fici di intonaco stese in

deduce osservando la sutura dei due intonaci che divide le vesti bianche dei due monaci in

: fra questi non v'ha alcun dubbio che la sutura abbia il primo luogo,

delle conseguenti suture, fra cui quella che allaccerà lo stomaco all'ansa del tenue,

6. figur. elemento o frase che serve a collegare argomenti diversi, a

'io'si ravvisa nel corollario inevitabile che la componente romanzesca della 'recherche'si specifica

letteraria. pasolini, 8-114: la sutura che accosta due lingue molto diverse socialmente tra

vol. XX Pag.587 - Da SUZZARE a SVAGARE (47 risultati)

, car- ta straccia', dicesi quella che, per essere sottile e senza colla,

poltiglia bianca o azzurrognola o del colore che si vuole, e con la colla

cinelli, 1-336: l'acqua gemeva così che non si riparava a pulir la lavagna

si riparava a pulir la lavagna dal motrìglio che sbollava, non suzzandolo l'argilla.

, 6-75: conservava ancora quell'odore corrotto che i biglietti di banca sùzzano e mantengon

. 2. tergere un liquido che fuoriesce o si sprigiona da un corpo

]: suzzare con un panno l'umore che cola da una piaga. suzzare colla

pavimento della stanza. suzzare il sangue che gocciola da una ferita. pirandello,

di bambagia... l'acqua che sgocciolava dalla vescica di ghiaccio.

8-82: alla fine, malgrado il vino che suzzava, l'acqua gli era salita

lavori di doccioni e cannelle et altro che si fa di terra è meglio che si

altro che si fa di terra è meglio che si suzzino a tutta ombra. idem

ed umido; ed è più suzzo che d'alcun tempo, però non tarla e

savamo sì suzzi, alidi e secchi / che noi non siamo ancor ben ristagnati.

. suzzóne, agg. tose. che presenta carni asciutte, poco adipose (

suzzone'dicesi quello di una cotal razza che non è atto a ingrassarsi. =

pres. di svagare1), agg. che procura distrazione, rilassamento, riposo mentale

, pur è svagante. 2. che va a passeggio senza una meta precisa.

62: giorgio vecchiato, su 3. che dà immagini non ben definite. «

. 2. per estens. che mostra un atteggiamento svogliato, indolente o

partenza di questo tram. 4. che denota inciviltà, grossolanità, maleducazione.

svaccata di sé? 5. che ha un carattere elementare, rudimentale.

zeno, v-398: egli è interamente persuaso che sia ottima e nesvaccare, intr.

acciocché la dimenticanza delle cose antecedenti, che per qualunque minimo svagamento ne sopravviene in

ci faccia pregiudizio all'intelligenza di quelle che seguono. d. bartoli, 17-2-85:

: questo svagamento non altronde ordinariamente proviene che dalla poca interna divozione nostra e dalla

ritiene immobile, più nuoce di quello che giovi. bacchelli, 19- 280:

[imitazione di cristo], 1-20-7: che ne riporti tu altro [dai piaceri

tu altro [dai piaceri sensuali] che angustia di coscienza e svagamento di cuore

. -anche in senso concreto: ciò che suscita o procura rilassamento, riposo del

. soldani, 1-160: non fia che mai di sé si vóti e sgombre,

e sgombre, / o 'l mal che internamente lo travaglia / per svagamento alcun scemi

, nella spensieratezza o svagamento dell'organismo che si riposa dalla tensione del pensare.

svago, svaghi). distrarre da ciò che si sta facendo; sviare la mente

dante, xlviii-4: per lei ti priego che da te non fugge, / signor

te non fugge, / signor, che tu di tal piacere i svaghi. b

, i-194: sta volentieri più solo che accompagnato: si balocca coi sassi, cogli

ragazza mi svaga'. 'è un libro che mi svaga poco'. dell'uso familiare.

. e ironicamente: 'oh questa sì che la mi svaga! vorrebbe che tutti

questa sì che la mi svaga! vorrebbe che tutti facessero a modo suo! '

svagare un falcone carissimo al re, che in tal caccia molto si dilettava.

esse [vestali] taluna e talaltra che svaga con la mente fuori della clausura violata

soderini, iv-278: perché le galline che talora hanno mostro di voler covar bene

carducci, iii-25-48: io non vorrei che, per rilevar meglio certi accessori,

mio fratello... era tanto giovinetto che non aveva ancora gustato il sapore de

. alvaro, 5-161: era convinto che ora mastrangelo svagasse, che lo riprendesse

era convinto che ora mastrangelo svagasse, che lo riprendesse la sua pazzia.

vol. XX Pag.588 - Da SVAGARE a SVAGO (56 risultati)

con audace licenza, molto più stimo che sia permesso aderitici svagar fuori delle regole austere

così alla buona, parlava e diceva cose che mostravano in lui una conoscenza squisita del

orazione,... ma fa'che, sentendoti svagare prestamente, tu ti ritiri

ritiri alla prima buona intenzione più presto che te ne accorgi. forteguerri, iv-

,... è occorso per avventura che pervenuto mi sia l'adone'del marino

d. èartoli, 2-1-230: lo svagarsi che fanno in mille amorazzi, gli smunge

disseca. goldoni, v-717: arte che l'alma impegna, riesce più dolce e

, covando... il segreto che tutti più o meno avevano svagato, in

svagando benissimo, fin da principio, che, nella cucetta, stava disteso qualcuno.

per il gusto, sadico o selvaggio che sia, di uccidere, ma per far

fissato in una tragica svaga- tezza, che non mi interessava mai di acchiappare qualcosa di

positivo. 2. disinteresse per ciò che è detto, narrato, rappresentato;

l. bellini, 5-2-341: che mai non riduss'ella di lusinghevole e

pass, di svagare1), agg. che non è attento a ciò che avviene

. che non è attento a ciò che avviene o che è detto presentemente;

è attento a ciò che avviene o che è detto presentemente; che

che è detto presentemente; che non è concentrato, che ha la testa

che non è concentrato, che ha la testa fra le nuvole, 9

scrivo tante corbellerie; e son tanto svagato che mi imenticai fin qui la causa per

cara donna, io ti amo più che mai; e tu sei troppo liricamente svagata

. emiliani-giudici, 1-268: è uomo che sta bene con tutti; ora si

è venuto il momento... che tu dimostri che non sei quello svagato

il momento... che tu dimostri che non sei quello svagato fannullone che ti

dimostri che non sei quello svagato fannullone che ti abbiamo giudicato fino ad ora. gobetti

come lo era lei. 4. che non si applica con impegno allo studio o

altri, più frivoli, interessi; che si lascia distrarre facilmente; disattento e indocile

in gran fretta. 5. che non richiede grande impegno, applicazione,

, grande o minima e delle più svagate che si possa trovare, si metta sempre

spensierato (uno stato d'animo); che manifesta spensieratezza (l'espressione, l'

e svagato cominciò a mutare via via che si avvicinavano le dieci. arpino,

anni teneri e svagati. 6. che non è a proposito, a tono (

, a tono (una risposta); che è fuori tema, divagante, generico

nei suoi discorsi svagati, era un che di sospeso. g. contini, 22-29

bacchetti, 1-i-470: la gente, che di solito, se non altro, è

frammentario e svagato. 7. che è senza meta, vagante, errabondo (

oggetti senza soffermarsi o, anche, che esprime vacuità, non soverchio interesse (

pallidona, con gli occhi sempre svagati che pareva guardassero chi sa dove.

dove. 8. letter. che vaga libero (un animale); che

che vaga libero (un animale); che svolazza qua e là; che è

; che svolazza qua e là; che è sciamato fuori dell'alveare (le api

. è una svagatacela, e non pensa che alle mode. svagatura, sf

sbarellavo, svagellavo. farneticavo: « che bello! » « che bella impresa!

: « che bello! » « che bella impresa! » -parlare a

assurdità. guerrazzi, 2-316: -ma che svagellate, altobello? o non vi

o non vi rammentate? - di che ho a rammentarmi io? = comp

. sagredo, 1-472: anche quelli che unitamente con gli stessi turchi svaginate l'

dallo strazio. bacchetti, 13-108: bando che proibiva severamente di metter mano o svaginare

mio, / e l'utile mostrar che se ne acquista, / venire a tutte

fresco. arpino, i-385: riconosco che anche lei ha dei diritti. allo svago

svago (con valore aggett.): che non serve per studio o per lavoro

. in senso concreto. attività, occupazione che costituisce interruzione piacevole del ritmo solito della

caisotti di condurti a qualche svago, che sono sicuro che lo farà. de roberto

a qualche svago, che sono sicuro che lo farà. de roberto, 1-16:

, impressionistici. erano appunti o svaghi, che non subivano il dominio della sua volontà

sua volontà. 4. persona che è oggetto di una passione superficiale e

cicognani, 3-220: in quel posto bisognava che entrasse lei, se

vol. XX Pag.589 - Da SVAGOCCIARE a SVALIGIARE (52 risultati)

letter. vagheggiamento ozioso di pensieri mondani che distolgono dal pensiero di dio.

: e'[il demonio] fa che le dicano con indecenza di svagolamenti. papini

x-1-1004: il precetto... impedisce che l'anima si perda in perniciosi svagolamenti

nel vagheggiamento di oggetti futili e mondani che distolgono dal pensiero di dio.

: tirsi, il saggio pastore, or che si svagola / sempre dintorno a te

svagolato. -di animali. -anche: che si è allontanato dal gregge, che

che si è allontanato dal gregge, che si è smarrito. olina, 71

i. nelli, ii-464: ho caro che si vada tutti, perché quella sva-

fanfani, i-181: 'svàgolo': lo stesso che svago. = var., di

[un amante studioso] sei certa che non è svagoioni, e l'hai quasi

attribuito a iacofione [crusca]: che in amar il prossimo / è

svaligiàbile, agg. scherz. che può essere sfruttato economicamente, depredato di

fra le più redditizie, come quelle che ricevono più delle altre commissioni e sovvenzioni

. caterina da siena, i-145: sapete che frutto n'esce per l'anperpetrano gli

in cui sono custoditi, alle persone che li detengono, con furto, rapina,

ebbe mai il povero salo alcun riscontro, che il danaro fusse pervenuto alle mani della

sbigottito per tema di svalliggiaménto, accostati che si furono i tumultuanti. -in

. -in senso concreto: ciò che è stato sottratto, depredato. da

presa di prato e svaligiamento de quelli che si partiva de lì per intrar in

fiorenza. guicciardini, 13-viii-218: non vorrei che allo svaligiamento de'cavalli leggieri, che

che allo svaligiamento de'cavalli leggieri, che scrive vostra signoria, bissino intervenuti uomini

utile, il luogo o il contenitore che lo racchiude, con il furto, la

vittuarie. sanudo, xxxii-235: avanti che 'l serasse li ochi tutta la camera fo

il padron de'giuramenti mille, / che, ancor che la cantina si svalice

de'giuramenti mille, / che, ancor che la cantina si svalice, / non

svalice, / non ne può dar più che ne dì due stille. g. f

. perse lui ancora una granparte di quello che portava seco. sarpi, ix-27: iurissa

. pecchio, 140: è mestieri che un aggressore di strada facci tanto presto a

testi, 5-361: è venuto avviso che 'l nimico... avea cominciato a

,... [disse]: che cosa ha fatt'io.

: una vii femina cominciò a gridare che il popolo sarebbe perito di fame, a

il popolo sarebbe perito di fame, a che accorsi alcuni giovani oziosi svaligiarono quel poco

si dice del principe di sulmona, che abbia svaligiati i danari de le paghe

rapinare una persona dei beni, dei valori che possiede, che porta con sé in

beni, dei valori che possiede, che porta con sé in viaggio, o che

che porta con sé in viaggio, o che tiene custoditi in casa, racchiusi in

3-i-1-19: le strate sonno tanto mal secure che siamo certi de esser svaligiati, mettendosi

roseo, v-iqo: qualunche svalisciasse quei che son da parte del re, o

son da parte del re, o che gli robbasse. g. michiel, lii-4-348

e svaligiato da una banda di beduini, che lo lasciarono per morto sulla strada,

. rostagno, 70: il soldato che ad un assalto o presa di piazza.

l'ingegnere... debbon sempre temere che la loro ignoranza, ammazzando o svaligiando

mio vicino di tavolo non faceva altro che svaligiarmi. -rifl. privarsi di

.. e svaligiò tutti i soldati che vi erano dentro. documenti visconti-sforza, ii-504

distribuischi- no sotto cotesti signori in modo che non possino fare movimento alcuno. guicciardini

ancor far vedere... di quelli che svaligino e spoglino i morti di gioie

martini, i-37: l'è curiosa che quando un lavoro è stato recitato con successo

i teatri d'italia, venga fuori uno che... urli che lo hanno

venga fuori uno che... urli che lo hanno svaligiato. 7.

3-160: strana capacità di bosea e buzzanga che dormono con me in una buona camera

s. v.]: di donna che partorisce. 'ha svaligiato. 'un

cavalcato, / dicendo: « e'converrà che tu svaligi. »

vol. XX Pag.590 - Da SVALIGIATO a SVALUTATORE (40 risultati)

. aretino, 20-270: il merito che le ne rendette il verderame fu pnta3

pietà, invitare gli afflitti naviganti, acciò che, assicurati, alloggino con loro,

ladri, il limosiniere non ne sborsò che cinque. manzoni, fermo e lucia,

e lucia, 437: 1 fornai che avevano veduto tornare il fattorino svaligiato e rabbaruffato

1615-1644), in cui s'immagina che quattro cortigiani leggano e commentino lettere sottratte

. castiglione, 3-i-1-350: le genti che sono state in italia, sono gionte

leone quasi tutte svaligiate: e se dice che sono state svaligiate da li suoi propri

tornar a casa più mi vergognavo / che non fa un soldato svaligiato. g.

cecchi, 1-1-20: questi soldati svaligiati che si trovan quaggiù per le strade.

vecchi avarissimi chiuderan le pugna, tosto che veggon isva- lisciate le casse. b

e svalorisce e non intende a quel che dè. mp. dal pref.

di svalorire), agg. ant. che ha o il proprio valore; caduto

anche svalorizzandosi in un la sinistra impressione che abbia sbagliato tutto svalorizzandosi. on

valore recipr. 17-412: tutte funzioni che si svalorizzano l'una mp. dal

sottovalutare un fattore produttivo rispetto agli altri che concorrono nel processo economico (in partic

mira ad altro: svalutare il cristiano che fa il bene ed evita il male.

ad attizzare con le mani aristocratiche la brace che ardeva appunto per svalutare le mani di

miei occhi la vita nel momento stesso che cercavo di viverla. -ridimensionare nel rilievo

da valore (v.). che questo tacere sul proprio 'io', questa discrezione

svaligiatóre, agg. e sm. che svaligia; che compie svaligiamenti, furti

agg. e sm. che svaligia; che compie svaligiamenti, furti, rapine;

recente. m. cacciari, 1-186: che il mondo sia la dei casi non

alla svalorizzazione di quei materiali, valori che a seguito della crisi prima indusvalutato (

pass, di svalutare), agg. che ha perduto valore nei confronti di una

tasso di cambio. - anche: che ha perduto valore interno, potere di acquisto

vivere per due o tre mesi, invece che per un anno. pea, 7-641:

. svaligiatòrio, agg. scherz. che costituisce una pretesa eccessiva, quasi una

asaglia, 1-i-16: tali sentimenti non son che il presuppona svalorizzazione del mondo. idem

inanzi. badoer, li-3-165: lo svaligio che fece il marchese di santacroce sopra quelle

orta feano mavilimefatti per 'reificazione'un insieme esistenziale che comme d'azione da svalorizzare.

28 aprile 1908. 3. che ha subito deprezzamento del valore economico,

cxxi-i-iqo: resta ap4. figur. che è oggetto di scarsa o bassa considerazione

(cocotte-artista, esasperata e svalutata da imbecilli che così la impoveriscono del suo magnifico acido

). pea, 14-28: vento che maligno barcolla nel deserto e avvalla ripea,

r. bonghi, 1-i-1-4: per quel che nel mondo v'è di consistenza pesa

di consistenza pesa o di moto inesausto che si linea e si dintoma vibrando, o

perdere valore in §valutatóre, sm. che svaluta; che sottovaluta, che disprezza

§valutatóre, sm. che svaluta; che sottovaluta, che disprezza. marinetti

sm. che svaluta; che sottovaluta, che disprezza. marinetti, i-137:

svalutata la lira. disfattisti e svalutatoli che non osando criticare l'impero ne mordono

vol. XX Pag.591 - Da SVALUTAZIONE a SVANGARE (48 risultati)

l'impressione, divisa da molti, che si trattasse, almeno in principio,

: in un periodo ai svalutazione il rischio che corrono i sottoscrittori è evidentemente quello di

io: ci troviamo con una legge finanziaria che consente ai comuni di non superare del

di amministrazione fiat, 140: in condizioni che il consiglio di amministrazione possa facilmente applicare

essi [inventari] quelle svalutazioni prudenziali che sono impostedalla situazione attuale. ibidem, 1062

una nuova minoranza di governo, è giusto che ricorrano a mezzi polemici e a svalutazioni

(plur. m. -i). che favorisce o determina la svalutazione di una

: forti pressioni speculative... che... avevano assunto la forza e

svampare), agg. letter. che rifulge intensamente, come se avvampasse (un

il foco, / mi disse, fa che svampi fuor la fiamma. ochino,

stare serrato, ma il vero bisogna che svampi e si mostri. marino,

, 2-30: c'è una fiammata che svampa / e il cuore freddo ci scampa

, 11-99: una pioggia di gocce bollenti che svampavano con truci bagliori. brancati,

presso del monte saremo, / vedrai che fuor ne svampa la calura. fausto da

eluviano] svampare così... che forse con ciò lo guadagneremo. rovani,

i-304: vi sono certi temperamenti, che, a lasciarli svampare prima del tempo,

in vita sua, la bella ragazza che gli ha fatto svampare improvvisamente il cuore

: confinare sebastiano in una campagna tanto che l'affetto gli svampi, è buon partito

: si finì coll'acquietarsi nella fiducia che il grande sussurro del partistagno dovese svamparsi

faceva penitenza d'una eroica fantasia, che svampava in chimere. -non giungere

ci sono passioni, donna paola, che, se fossero svampate nella prima adolescenza,

fusinato, iii-216: così s'ottien che a poco a poco svampi / quella

saltano, né possono star fermi, pare che in quelle tali cose si svampino.

f. loredano, 9-10: molti sono che di continovo si svampano in contare maraviglie

in un castello vicino quel vaporoso affanno che mi opprimeva. 10. denigrare,

voi, genti vilissime e cacate 7 che tanto le svampate, / perché non

. -che ha perduto interesse, che non è più d'attualità (un

spento (la virilità). -gerg. che non è più eccitato sessualmente (una

comisso, 17-127: pozzanghere di un'acqua che svampisce. -esalare (un profumo

pass, di svampire), agg. che non è abbastanza frizzante (una bibita

6-247: uno dei miei peggiori terrori è che il veleno che ho ancora con me

dei miei peggiori terrori è che il veleno che ho ancora con me dal tempo dei

anni. 2. figur. che ha la testa fra le nuvole; che

che ha la testa fra le nuvole; che non ha coerenza di pensiero, maturità

coerenza di pensiero, maturità di giudizio; che non è più perfettamente in sé,

cinematografica) della donna gaiamente sciocca o che ostenta sprovvedutezza. montale, 13-127:

era costretto a vestirsi da donna e lei che non lo sapeva gli si spogliava davanti

finita, è finita! / lo sai che ti dico, o svampita? /

. (svaniènte). letter. che scompare, che impallidisce in lontananza.

). letter. che scompare, che impallidisce in lontananza. angioletti,

nella luminosa ombra dei boschi appena visibili che aduggiano l'orizzonte. -dileguante,

bettini, 1-188: le nuvole, che passano con rapido cammino, / portan

estate in 'alcyone. 3. che si dissolve dolcemente. papini, ii-982

. svanévole, agg. ant. che svapora, che esala rapidamente (una

, agg. ant. che svapora, che esala rapidamente (una sostanza volatile)

altro metallo. 2. figur. che sbolle rapidamente, che ha breve durata

2. figur. che sbolle rapidamente, che ha breve durata (un impeto emotivo

rivangare. bernari, 6-233: a che vale svangare chi ha avuto fiducia e

vol. XX Pag.592 - Da SVANIMENTO a SVANIRE (55 risultati)

m. adriani, 3-1-186: diceva socrate che la morte era somigliante a profondissimo sonno

: e avendovi fin qui dimostrato, che non potere aver prove convincenti, ch'

per via di disordine, aggiungo adesso che non le potete né anche avere ch'egli

mondo non era più per sua madre che lo svanimento d'un'om- bra.

, non è altro... che una elaborata messinscena della propria, inestinguibile

3-594: col svanimento di medesime fumositadi, che passano per diversamente complessionati cervelli, ogni

sapore acido fa credere... che l'acidula di recoaro non contenga che un

che l'acidula di recoaro non contenga che un vetriolo spiritoso-volatilissimo. -figur.

di capo e di sensi, sì che più non conosceva. g. del papa

2-xix-810: resiste e si oppone alla 'divisione'che è stata operata nei sensi e nell'

fanno vini maturi, odorosi e saporiti, che poi al caldo svaniscono. g.

con essa il vino per riscaldarlo senza che svanisse e perdesse lo spirito subbli- mato

. magalotti, 9-2-275: bisogna ricordarsi che i fosfori (gl'innocenti almeno)

fosfori (gl'innocenti almeno) asciutti che sono, svaniscono. -disperdersi nell'

seneca volgar. [crusca]: che l'odore non vada via e svanisca.

2-ii-239: il vino più generoso, che si conserva ben sugellato nelle bottiglie,

fiore vizzo la lettera del giorno precedente, che anche il profumo di questa era svanito

. aleardi, 1-151: svanirà l'acqua che [la terra] bagna.

). davila, 147: svanita che fu l'oscurità del fumo, il duca

presto, presto ancora svanisce quel moto che si fa nel congiu

e m'addormento o vaneggio: ahi che sovente la saluto come se la vedessi

al figliolo bonariamente ammiccò come per intendere che in quei mesi avrebbe anche potuto spassarsela

, 11-123: come stella al nocchiero che mostra il porto e svanisce, così

cielo grigio, una mesta campagna / che uniforme svanisce all'orizzonte. cassola,

e meze tinte, dopo non rimane che il tutto in preda all'oscurità. fenoglio

, 2-1-07: perde questi il piacere che proviene dalle quinte, quarte ed ottave diatoniche

1-1-95: se l'anima è pur vero che ella sia immortale o se spirando svanisce

, i-1254: la poesia di colui che si sente svanire a poco a poco,

male. soderini, iii-69: avviene che in tessaglia, macedonia et inegitto allora mandan

). casoni, 265: che pensi, anima mia, che siano le

265: che pensi, anima mia, che siano le cose del mondo, se

mondo, se non larve fallaci, ombre che svaniscono, fumo che si dilegua,

larve fallaci, ombre che svaniscono, fumo che si dilegua, illusioni ingannatrici. bernini

, 5-128: profuso / svanì ciò che godesti. foscolo, iv-440: le illusioni

esso mi riserbo nel libro, tosto che questi freddi grandissimi sieno svaniti. casoni,

253: questa vita mortale è un lampo che svanisce. calzabigi, cxxxvii-145: fra

da padova volgar., iii-l-i: acciò che quelli che. ffino a ora la

volgar., iii-l-i: acciò che quelli che. ffino a ora la pistolenza questa

passeroni, 4-94: s'accorse / che il periglio era svanito. manzoni, pr

(321): 10 andavo sperando che la cosa svanirebbe da sé, o che

che la cosa svanirebbe da sé, o che il frate tornerebbe finalmente in cervello.

di tutti sarà cambiata, le impalcature che si chiamano società, patria, giustizia

la quale poi svanì con una postema che mi venne all'anguina. l. pascoli

. pascoli, ii-149: i mali che vengon con violenza o prestamente privan di

sul viso: il dottore gli disse che era umidezza: svanì in poco di giorni

4-713: svanita questa forza d'alasone piùpresto che non s'era creduto, ripresero animo nuovamente

cotal repulsa, tutto maninconioso, temendo che quella poca bona disposizione che allora aveva

, temendo che quella poca bona disposizione che allora aveva non isvanisse via. rocco

: per questa via quel furore, che dovea scoppiare in fatti, svanì in parole

(254): il pensiero, che s'era presentato vivo e risoluto alla sua

de amicis, i-807: la crisi che mi salvò, la gioia dei miei parenti

. ginzburg, i-215: quel viso che non avevano molto amato svaniva per sempre.

. tommaseo, lxxix-ii-365: la vista che vien meno, e forse la mente

vien meno, e forse la mente che svanisce (senza invanire però), mi

.. trema molto forte, in modo che a cni non v'è usato se gli

vol. XX Pag.593 - Da SVANITO a SVAPORAMENTO (54 risultati)

pass, di svanire), agg. che ha perso la fragranza, l'aroma

landò, 1-6: salcicciotti, i migliori che mai si mangiassero,...

. fanno parere il vino saporitissimo, ancora che svanito e sciapito molto sia. pisanelli

è svanito e bisogna aiutarli col solco che ha lasciato nella carta. -per simil

mare dai cipressi. 3. che ha perso la vivezza dei colori; sbiadito

un colore tanto svanito da non sembrare altro che un effimero rossore dovuto a riflessi dei

però in modo svanita la loro memoria che, se gli scrittori cattolici non ne avessero

svanito impero fascista. 7. che ha la mente alterata, confusa, obnubilata

quella mente sciocca, svanita, che si fa?. d'annunzio, iii-1-838

: uomo mezzo svanito, sfuggente, che non si riusciva mai a sapere dove

ingegno e nel mio cuore tanto ardire che non lo romperai, testa svanita.

veramente è un poco svanita. ma che monta? tecchi, 13-139: scusi sa

ero così svanita'l'altra volta, che non capii bene. -dissennato.

persone di mente sbiadita e svanita, che non riescono a fermare il danaro.

. svanitóre, agg. ant. che evapora rapidamente, volatile.

sali, gl'infiniti spiriti svanitoli, che in suo gran teatro i vasellami riempiono.

un tratto un'imbasciata viene, / che l'ambra chiude lor nello stanzone / e

svantaggio. svantaggiato, agg. che si trova o opera in una condizione

condizioni socio-economiche disagiate rispetto ad altri; che si trova in uno stato di arretratezza

igg2, 283: un rischio da benessere che può coinvolgere in fenomeni di devianza persone

: ora, tornando al nostro proposito, che siano le possessioni in mano de'maschi

cavour, i-131: a questi la legge che ora stiamo discutendo conferisce un vero svantaggio

proprietà di un bene di cui non godevano che l'usufrutto. -in partic.:

. 2. condizione o situazione sfavorevole che impedisce il verificarsi di un evento o

positiva; il danno o il discapito che ne deriva (anche nell'espressione a

. delle colombe, 2-345: quelli che tirasse la balestra oppostamente al corso della

: né può dirsi buon capitano colui che non saprà nel giorno d'un fatto d'

muratori, cxiv-46-227]: non vorrei che questa dilazione fosse a di lei svantaggio

ha viaggiato punto, ha questo svantaggio, che tutte le sue rimembranze sono di cose

, 9-358: non posso passargli l'interpretazione che egli offre di un testo del berenson

ma dalla forma, per lo svantaggio che hanno le apologie, se non sono recriminazioni

868: i vantaggi e gli svantaggi che ha la lingua italiana in confronto della

, 5-297: nulla è più incerto che strologare sugli svantaggi delle facilitate comunicazioni:

telegrafi, telefoni, e tutto ciò che tenta vincere lo spazio. pavese, 9-60

svantaggi, ginetta. sposi uno scapolo che già ti lascia sola. 4

sport. distacco di punti o di tempo che intercorre fra un concorrente o una squadra

di quelli è inserito anche più svantaggiosamente che ne li particolari. 2. con

io voleva ribattere quell'impertinenza di frank, che mi dà debito di avere svantaggiosamente parlato

svantaggioso. svantaggióso, agg. che arreca danno o scapito o, comunque

l'altra le due religioni, esaminando in che la nuova riuscisse di vantaggio a'poeti

riuscisse di vantaggio a'poeti, in che svantaggiosa. maurensig, 145:

145: accettavo i sacrifici anche quando sapevo che per me erano svantaggiosi. -in

svantaggioso alla piazza o sia allo stato che ha fatta la mutazione, estraggono dal

medesimo con loro utilità la moneta vecchia, che contiene più valor intrinseco della nuova.

il re paga tutte le provvisioni da bocca che entrano in navi da guerra. carducci

insieme alla fine del mese: cosa che non vi può tornare svantaggiosa perché teza intanto

supplico a tenere in sé il giudizio che possa aver fatto svantaggioso d'esso manoscritto per

d'esso manoscritto per non screditarlo avanti che comparisca in pubblico. baretti, 6-150:

argento del valore di 20 soldi, che aveva corso un tempo nel regno lombardo-veneto

vezzi furono esuberanti, oltre a più che 5 mila svanziche in denaro. verga,

urlarono sulla faccia, al de laugier, che egli aveva venduto il sangue toscano a

alle lor barbe [degli alberi], che l'inverno ne cavino umore e l'

acqua non si fa in tempo più breve che d'intere ore ventiquattro. arti e

. f. frugoni, 4-362: puzzo che negli svaporamenti momentanei de'suoi [dell'

vol. XX Pag.594 - Da SVAPORANTE a SVAPORATO (50 risultati)

pres. di svaporare1), agg. che svanisce, che evapora (una sostanza

), agg. che svanisce, che evapora (una sostanza).

. 3. per estens. che si solleva disperdendosi da un luogo (

, e poi con tavole sopra attraverso che non svapori. pinamonti, 5: quanto

se non si chiude la bocca del vaso che ha da serbarlo. grandi, 308

il sughero e il turacciolo, / che lo sigilla, affinché non svapori. carena

. bartoli, 1-1-90: de'cibi, che loro si mettono innanzi stagionati e caldi

fiore della sustanzia, per l'odore che ne svapora. brusoni, 9-584: convenne

ritirarsi in una vicina camera infino a che [l'odore] svaporasse. a.

a. cattaneo, ii-161: profumi che svaporano da dorati incensieri. verga,

voluto fame svaporare il tanfo di miseria che vi era rinchiuso. govoni, 47:

fusinato, ii- 296: nuvoletta che naviga legiera / per l'azzurro de'cieli

macchiato qua e là da qualche nuvoletta che va svaporando. govoni, 6-182: svaporano

la stufa, lo quale sarà caldo, che va su a la coperta, non

nel luogo della pianta darà acqua fredda grossa che racchiuda in sé aere o vapore aereo

soderini, i-108: per esalazione della terra che sempre sfuma e svapora, diventa [

càlzola di pelliccie, lasciando degli sfoghi che svapori sin a mezza cottura. m.

battendovi sopra scalda quella immensa superficie, che svapora. 4. trasudare,

ne 'mbotta e tanto s'empie, / che per la zucca poi svapora el coldo

molto accorto nel dar fuoco allo stoppino, che altrimenti la tromba svapora in aria.

cui miriate colle nozze; vi annunzio che poco dopo con l'abituazione svaporeranno. pecchio

dovuto sospendere la lettera, perché mi pareva che il cervello mi svaporasse. deledda

bacchetti, ii-204: la fantasia, che nel vecchio caleagnini era stata ardente e operativa

foscolo, vl-139: non vi restava che un orgoglio malinteso e soggetto a svaporarsi

si svapori l'acqua a fuoco lento, che nel fondo sarà un croco di marte

di lì svaporare il fumo de pezzi che sotto si sparassi. 20.

[luciano], iii-3-312: -le cose che ho udite da quei maladetti sofisti mi

a giorno per isvapo- rare ilgran vino che hanno imbottato. tondelli, 40: quando

e interni, per isvaporare quella fiamma che gli coce il cuore. leopardi, i-113

sempre, si svapora quella bile generosa che fa sentire, pensare e scrivere for

e svaporare quella vampa in null'altro che in rendere infelici sé ea altrui.

il frammento musicale di alfredo catalani, che il maestro zandonai, delicatamente svaporandolo,

. sergardi, 1-227: le menzogne che a noi rullo svapora. = dal

i-181: 'svaporare'. il signor buscaino afferma che, civinini, 7-32: ogni idea

'scarrozzare o scarrozzata', così dicesi 'svaporare che ora rivedevo nell'umile aspetto della sua povera

e svaporata', per viaggiare sulla via ferrata che comunemente mortale devastata dalla vecchiaia.

sanno trovare altra consolazione n'loro aggravi che quella sola di svaporarsi o con la

questa mi pare impossibile ingiura, / che mi fa svaporar dentro e di fore.

. arbasino, 7-67: dodici ottantenni che fanno tutte cose di gaiezza e svaporataggine

svaporativo, agg. ant. che esala vapori, fumi. fausto

29: come una costellazione essicativa, che non svampa a lo spirare de la borea

e la costellazione molto isvaporativa, il che non consuma il vapore a lo fiato de

è più svaporativo e anco più odorifero che l'oro. 2. da

modana. filangieri, ìi-32: la scontentezza che si opuscoli scelti sulle scienze e sulle arti

lissi- svapora, non è quella che deve temersi. manzoni, pr. sp

di cauil fratello diede in ismanie, che il cappuccino lasciò svaporare, stico potenziale.

lo più mediante 2. per estens. che ha perduto l'odore, l'aroma o

il grado algalileo, 4-2-541: dove che quelli che ci crede che di contigui colico

algalileo, 4-2-541: dove che quelli che ci crede che di contigui colico abituale (

4-2-541: dove che quelli che ci crede che di contigui colico abituale (per lo più

vol. XX Pag.595 - Da SVAPORATOIO a SVARIARE (52 risultati)

ondeggiante e svariante. 6. che presenta una mutevole e varia gamma di atteggiamenti

., 44: non è dilettevole cosa che non ha svarianza. periodici popolari,

rise e tanto gli parve bella, che tenne sempre con sé ladro fino perché

3-158: ma vedo io bene, o che il veder mi svaria, /.

fagiuoli, i-94: allor taluno, che si spassa e svaria / col canto,

per il teatro... ho pensato che stasera vorrete svariarvi un po'.

: certo adesse il comprende / ismarrimento che 'l fa svariare. firenzuola, 757:

, 5-99: serrate le fenestre, che stia al buio, che così meno se

le fenestre, che stia al buio, che così meno se gli svaria il cervello

to nella condizione medesima del bambino che vagisce, del dormiente che sogna,

del bambino che vagisce, del dormiente che sogna, del pazzo che svaria. panzini

del dormiente che sogna, del pazzo che svaria. panzini, ii-732: lui

sentiva e svariava: « sor padron, che senta: non sono stato me »

per indicare un'abitudine, un sentimento che si è affievolito o è venuto meno

a'madrigali, il cui nome par che spiri tuttora... un sentor disgustoso

afrore. 4. figur. che si confonde o si dissolve alla vista fra

. croce, iv-i-x: non mancavano coloro che le riportavano [la poesia, l'

pochi giorni. 7. che ha perduto le caratteristiche originarie, sfumato

. calvino, 16-18: quel profumo che sapevo ora perduto nel fluido labirinto di

svaporato nella memoria. 8. che ha perduto intensità e originalità espressiva (

carducci, iii-7-413: un'arcadia renana par che voglia dedurre nuove colonie a consolarci dello

è un rimbaud annacquato, svaporato e che ha preso l'aceto. 9

: vedi lo spirito d'ogni mia parola che pare svaporato dall'inchiostro del tuo calamaio

. marinetti, ii-435: so soltanto che la mia povera testa era come svaporata

come svaporata. 11. che ha comportamenti o atteggiamenti superficiali, svagati

de'volsci, tanto svaporata e trascurata che tutto il giorno, invece delle gravi

bella, molto mondana e svaporata, che si lamentava di mille mali tutti immaginari

chiuse d'ignoranti. 12. che rivela spensieratezza, irresponsabilità. di breme

di breme, 31: nella vita svaporata che conduciamo, appena in molti anni troviamo

svaporatolo, sm. letter. ant ciò che diffonde opinioni o credenze false.

di svaporazione al fuoco, ei ritrovo che il residuo dell'acqua del pozzetto era

cose delle donne [redi]: il che avviene dalle svaporazioni elevate dall'utero.

. f. frugoni, iv-505: oh che tempi climaterici! oh che filosofastri meteorici

iv-505: oh che tempi climaterici! oh che filosofastri meteorici, per lo svaporeggiaménto del

era un cirenese adusto più al cuore che al volto, che si consumava per le

più al cuore che al volto, che si consumava per le cireni più impure

per le cireni più impure, come che fosse un moccolo di lampsaco, formato di

fiaccola di bitume e di pegola, che affumicava ogni luogo in cui ardeva con disonesto

svaporitivo, agg. ant. che evapora con facilità. lauro,

. lasciano la bianca tintura alle cose che toccano per un certo umido molto svaporitivo.

(52): or trovandosi alcun che per un svarco / del suo martel,

publici ordinati. rettori, 15: vo'che sia 'l mio svarco fuor di pasto

follia de pianta e nulla altra generazione che s'asomellino ensieme, che non li

nulla altra generazione che s'asomellino ensieme, che non li sia quale che svariamento,

ensieme, che non li sia quale che svariamento, o e. lla materia o

prodiga la natura poco meno alle schiatte che agli individui. 2. differenza

. foscarini, lx-3-71: un accidente mortale che, con diversi svariamenti di cervello e

di svarianti giudizi fu il dime, che allora e lo scriverne che dipoi si fece

il dime, che allora e lo scriverne che dipoi si fece. 2. che

che dipoi si fece. 2. che ha innumerevoli colori o tonalità di un colore

un colore, variegato. -anche: che ha un colore diverso da quello originario

. venditti, 1-156: non ha che... /... /

vol. XX Pag.596 - Da SVARIATAMENTE a SVARIATO (51 risultati)

isvaro. tassoni, xiii-60: nota, che non isvana da propio del vento occidentale

non isvana da propio del vento occidentale, che appunto suol menar bonaccia e serenità.

xcii-ii-248: la punta svaria assai più che non fa il taglio. l. bartoli

dire molte cose, per dimostrare cioè in che cose si svariano li settanta dalla ebraica

si rende essere un'affare... che non può svariare dal suo ordine che

che non può svariare dal suo ordine che non ne nasca nel commercio stesso una

angnulfo e teodorico... advegnia che ne'loro comminciamenti catuno a decto papa desse

e 'l suono, / e questi par che 'n tutto da quel svarie. loredano

, collegi svariano più tra essi, che non fa la bussola da navigare in tempo

. b. taccone, cvi-312: sì che nel volto, mercurio, mi svario

, / per la virtù del ciel che fuor li tira. cennini, 3-146:

: va'lavorando sopra l'oro di che colore ad olio tu voi, pur che

che colore ad olio tu voi, pur che svari i dal campo. carducci,

le maniche fatte d'un tessuto reticolare che svaria come il collo dell'anatra selvatica

: i cori numeravano tutti quei pesci che svariano sul celeste e lo smeraldo. landolfi

. manzini, 11-79: tutti gli alberi che non sembrano mai savi, né finiti

i fianchi spaziosi e larghi di maniera che egl'apparischino di svariare poco da quelli

brusio e uno svariare di piccole luci che appaiono e spariscono tra le fronde. montano

i-543: oggi il cielo non ha fatto che svariare dal sole alla pioggia, dal

si serve per esprimere così bellissimi ulivi che svariavano vagamente al dolce soffiar del le singole

ponentino. montale, 2-86: non so che leggi / oltre i voli che iii-5-433:

non so che leggi / oltre i voli che iii-5-433: ruggero i... seppe

nell'aria, echeggiare con diverse mo- che ha varia configurazione, che alterna aspetti

diverse mo- che ha varia configurazione, che alterna aspetti dulazioni (un suono)

(un paesaggio, un territorio); che offre scenari beltramelli, ii-638: si

per televisivo... che svariava dallo show all'intervista,

. bartoli, 2-3-4: il diverso proferir che bacchelli, 2-xxiii-222: nella macchia e boscaglia

svaalberati predomina la chiara quercia americana, che... non è riatamente dall'

muovere in moltis 4. che tratta, che riguarda argomenti disparati (un

4. che tratta, che riguarda argomenti disparati (un simi modi

dicerie diverse [redi]: chi dicea che si tenessero in prigione svariatamente.

ricchezza di canzoni e di musiche sì sue che d'altri dovè riatissimo).

d'altri dovè riatissimo). che è alquanto o totalmente diverso, che si

. che è alquanto o totalmente diverso, che si sordello esser bene accetto nelle

ingegno brillante, una coltura svariata. che: non coincidente, alterato. -ricco di

contenea... le proprietà degli uomini che doveano -versatile (l'attitudine,

. cesari, iii-45: maraviglio- 5. che ha andamento espositivo o narrativo non so

in partic. cotali cenci o cintolini che sieno di panno vergato o svariato.

giuliani, ii-419: sposò, che manco era uscita del guscio; ebbe

avremmo anche incontrato in e rotte che furono tra. lle dette genti. c

cubismo quella vita sconosciuta e svariata che ci rimaneva a percorrere. in

, 14-74: gessi 3. che si presenta in un gran numero di varietà

collo scam configurazioni diverse; che comprende e riunisce in sé bio

dei suoi doni, molti e svariati, che parvero gratissimi. solcaratteri molteplici, che

che parvero gratissimi. solcaratteri molteplici, che non è tutto uguale, monotodati,

logora quanto noi potaremo con rascione, emperciò che -svariato di mente-, uscito di

nobele salvini, 36-68: comandò che fosse / la pulcella di mente

sala veniva occupata da un rado boschet- che si diversifica, che si distingue.

un rado boschet- che si diversifica, che si distingue. to di verdissimi pini

simintendi, 3-13: poi che lo maturo ventre ebbe compiuti i ferrari

falso figliuolo, sottile amico suo, che spegne piacevolmente le due sette negli svariati

vol. XX Pag.597 - Da SVARIAZIONE a SVASATURA (57 risultati)

ii-152: trovaremo e. lpanimale ogne svariazione che la virtude del cielo ha en sé

svariazioni di pratiche, pigli pur di quel che truovi da'speziali per lo tuo denaro

bencivenni, 4-49: son molte persone che pare loro quasi un motto, ma

motto, ma pure ci ha isvariazione, che son molti che son forti del corpo

pure ci ha isvariazione, che son molti che son forti del corpo, e non

una forma e di pari somiglianza, che nullo isvario v'ebbe dell'uno all'altro

, 1-395: protestando con saper profondo / che da un tronco ad un re v'

facilmente scoprirassi... lo svario che vi corre. rasori, conc.,

1-61: il dissenso è men reale che apparente, e nasce dallo svario di

vi è di caccie sì copioso svario / che sia con dardi, con reti,

seta... faceva uno svario che la vedevano da tutte le parti.

di loro, e per questo svario che era fra di loro, disse benedetto di

loro, disse benedetto di messer ormanno che l'acconceria, se gli fusse data licenza

penna... questa uantità, che forma tanto svario. montanari, fl-304:

è tornata mai la medesima; vero è che gli svari non sono stati grandissimi.

, 2-ii-71: bisogna or far vedere in che modo... il solo svario

altra [aiutante dello studio] quasi che suo [di tommaso] coetaneo a poco

. birago, 621: pensarono [che quella mancanza] nascesse dal svario del

pc, è l'angolo pca, che è acutissimo. -scostamento da una

4-3-230: nei proietti praticabili da noi, che siano di materie gravi e di figura

; e in questo caso non saprei che dire altro, se non che 'quandonque bonus

non saprei che dire altro, se non che 'quandonque bonus, ecc. '.

6-23: se presi svario, / so che non fu peccato volontario. g.

distinguerle, per ammenda degli svari, con che altri, che non ebbero la direzione

degli svari, con che altri, che non ebbero la direzione delle sue medesime lettere

nella mia mente una di quelle rinnovazioni che si van determinando appunto ne'mesi di

, differente. -in partic.: che si discosta dalle regole tradizionali (un

alighieri, 112: se pianeti poni / che sien lor regioni, / questo non

/ per exemplo ti truovo, / che l'albume sia l'aria / corructibile,

e 'l tuorlo sia la terra / che dentro a lei si serra. -nuovo

palladio volgar., 8-4: dice columella che del monton bianco si puote creare agnello

dato, la notizia, il concetto che costituiscono errore. f. rinuccini

svarioni. grazzini, 195: saper dovete che di due ragioni / passerotti si trova

presi insieme, faranno ben altro svarione che quello della grossezza d'un dito. passeroni

dàlli, dirieno, al passeroni, / che strapazzato ha l'orator romano; /

ha l'orator romano; / e che ha preso dugento svarioni. monti, xii-2-83

. monti, xii-2-83: comprendo bene che l'origine di questo grande svarione è stata

quattro nuovissime perle sentite da quelle persone che parlano ad orecchio e quindi vanno avanti a

firenzuola, 758: oh oh, udite che svarioni e'dice. lorenzino, xxv-2-174

lorenzino, xxv-2-174: se voi vedete che dice sì grandi svarioni, come li

, 1-2-219: di tutti gli svarion che tu hai dett'oggi / questo è il

(i-985): amore non è quello che fa talor alcuni strabocchevoli svarioni che a

quello che fa talor alcuni strabocchevoli svarioni che a molti far si veggiono. guerrazzi,

in partic. le maniche) in modo che sia più largo verso l'orlo.

]: certi marinaroni yankees dal collo che si svasa leggermente alle spalle. =

, di svasare?), agg. che si allarga sensibilmente a una delle estremità

rispetto all'altra. - anche: che ha orli ampi, che si aprono o

anche: che ha orli ampi, che si aprono o risalgono all'estremità.

veste. -che si allarga, che si fa più ampio verso l'orlo (

l'orlo (un indumento); che serve a dare tale forma (il taglio

savinio, 27-94: aspirava il fumo leggero che poi emetteva dalle narici svasate.

una vasca. 2. archit. che ha lo stipite tagliato obliquamente, (

finestra). 3. marin. che ha la prua modellata a u o a

forma conica. -anche: la forma che così si ottiene, la parte così lavorata

. -in partic.: forma conica che si dà a un componente in metallo

], 412: una porta-coperchio, che per la sua forma tronco-conica s'adatta mirabilmente

serratura. -foggia di un indumento che si allarga verso l'orlo. 2

vol. XX Pag.598 - Da SVASCELLATO a SVECCIATOIO (25 risultati)

4. archit. spazio delimitato da elementi che convergono (in partic. da aperture

attirata, quindi si trasse di quel poco che potè in disparte. borghini riuscì a

io non ne ho trovato in toscana che tre individui giovani, ed uno adulto

; è comune in italia in inverno più che non in altre stagioni...

= voce di area sett., che è da un lat. volg. *

retto in senso orario o anti-orario, che costituisce simbolo risalente all'età della pietra

-in senso concreto: insegna, distintivo che la rappresenta. gioberti,

, 2-109: le medaglie dei gupti, che sono le più antiche fra le bramaniche

altrimenti 'svastilca', motivo d'ornato che s'incontra nel mondo intero e sul

gregge. lastri, 1-3-99: svecchiamento che se ne fa [delle vaccine]

4-313: agire in direzione di uno svecchiamento che ha influenzato la radio stessa.

sugli ospedali ed ospizi di torino furono ciò che si poteva desiderare di più ardito,

svècchio, svècchi). liberare da ciò che è vecchio, non più consono ai

da svecchiare. gramsci, 4-80: giovani che abbiano tendenze liberali democratiche e in generale

nostro, significa né più né meno che mettere da parte i nomi logori e

ingegnarsi: svecchiare, sovente, ciò che nella nostra lingua pareva morto.

anche nel sonetto si tenne alle forme che l'arcadia ebbe più direttamente dal cinquecento,

ha dato il riposo a due servitori che erano in casa sua da tanto tempo;

così ha svecchiato, prendendone invece due che non arrivano ancora alla trentina. einaudi

: ogn'anno si trovano molti possessori, che svecchiano castagneti di grandissima estensione.

stato svecchiato per gl'iniqui divoratori, che tutta è impallidita. 5. intr

fazzini era caduto di moda, tanto che per svecchiarsi aveva aggiunto al suo corso certe

completamente svecchiate in virtù della linea rotonda che le mostra più lunghe dietro e più corte

). bonghi, 1-167: mettiamo che nella traduzione d'erodoto [courier]

sm. (femm. -tricé). che ha da sé potenzialità innovative, la

vol. XX Pag.599 - Da SVECESE a SVEGLIARE (55 risultati)

dal d. e. i. (che l'attesta nel sec. xix)

(m. -chi). ant. che è proprio, che si riferisce alla

). ant. che è proprio, che si riferisce alla svezia; che è

, che si riferisce alla svezia; che è originario di tale regione, svedese.

dolfin, lxxx-4-602: il re sveco, che conosce il vantaggio, cerca li cimenti

muratori, cxiv-4-132: scrivono da venezia che il re sveco non s'ubbriaca mai,

non s'ubbriaca mai,... che dorme sopra un sacco di paglia col

svedése (svetése), agg. che è nato o vive in svezia,

è nato o vive in svezia, che ha la cittadinanza, la nazionalità di tale

qui gli svedesi di go- stavo adolfo che hanno schiarito i tedeschi. 2.

hanno schiarito i tedeschi. 2. che è proprio, che è caratteristico della svezia

. 2. che è proprio, che è caratteristico della svezia, che vi

, che è caratteristico della svezia, che vi è prodotto e ne è originario o

prodotto e ne è originario o proveniente; che vi ha sede. cavour,

soprattutto negli anni cinquanta e sessanta, che privilegia la semplicità delle linee, le

fatti scaffali svedesi, con assi intercambiabili, che arrivano fino al soffitto.

, n. 1. 3. che è espressione culturale della svezia, che appartiene

. che è espressione culturale della svezia, che appartiene al suo patrimonio linguistico, alle

, russa, ecc. non è che la francese. carducci, iii-15-243: ce

lingua teutonica ha veramente prodotto più lingue che la latina: inglese, tedesca, olandese

è il signor li- fjeld là, che traduce in svedese 'la casa dei nani'.

svezia, all'inizio dell'ottocento, che finalizza gli esercizi ginnici sia al miglioramento

svedese (con valore aggett.): che ha uno stile, una linea ampiamente

1-300: renato ignominiosamente trascinando la svedesina che aveva portata con sé, aveva cominciato a

calvino, 13-80: si direbbe che il mobilio svedese... ci abbia

vorrò ancor io sfantescarmi per trovarmi un marito che mi guarisca la tosse quando sono infreddata

, cum tu èi ancoi asbasadae svedoada più che altra citade che sia. 3

èi ancoi asbasadae svedoada più che altra citade che sia. 3. privo di

, ii-47: pare [d'inverno] che la terra sia svedovata. svegghiare

: nella lezione si svegghia pauroso, che dormia nel sonno del peccato. =

: tocchiamo di grazia un poco quei cervelli che si chiamano vivaci, pronti, risoluti

mi ha fatto l'effetto della tromba che dà la sveglia in caserma.

. -ant. squillo di tromba che esorta alla battaglia. fagiuoli, xlii-io

. 2. orologio munito di soneria che viene regolata in modo da sonare all'

, 9-850: un oriolo è questo / che sopra ha per pinnacolo una sveglia.

vale campana; e prendesi anche per quella che, in alcuni oriuoli da tasca,

iv-776: guardò l'orologio a sveglia che in cima al cassettone, bianco e impassibile

alle sei... sono le virtù che franklin esige. 4. strumento

. cattaneo, i-246: a scoprir ciò che non sta bene non ci forzano gli

addormentamento e passamento di acheron e svegliamento che ebbe poi di là s. agostino,

letamo. spallanzani, v-68: il che prima si ignorava, credendosi universalmente,

prima si ignorava, credendosi universalmente, che la letargia e lo svegliamento dipendano unicamente

trassero verso me per isvegliarmi, credendo che io sognasse. boccaccio, i-134:

f unghe le tue dimoranze più che essere non sogliono! » serafino aquilano

aquilano, 98: l'impio sol che sì veloce apparse 7 invido del mio

mas- sare. giuglaris, 1-26: che dorma un marinaro e non sia svegliato,

il sonno... non fu rotto che dalla voce strillante della vecchia, che

che dalla voce strillante della vecchia, che venne a svegliarla, perché si preparasse per

quasimodo, 1-47: non svegliare il fanciullo che ti dorme accanto / coi piedi nudi

, 11-iii-1080: dove lasciamo il cane, che potrebbe darci aiuto ne la caccia e

tassi e i ghiri e gli altri che dormono molti mesi de l'anno?

lxxx-3-463: la quarta et ultima speranza che abbia con tessempio suo a restaurarsi è

abbia con tessempio suo a restaurarsi è che, essendo allevato nelli armi, abbia da

svegliarli. arpino, 15-255: penso che un marito ti farebbe bene, ti sveglierebbe

vedi giovinetta e bella, / tanto che svegli ne la mente amore, / pressai

vol. XX Pag.600 - Da SVEGLIARE a SVEGLIATO (42 risultati)

le vostre prestanzie e mansuetudine narrare quello che dolcemente el core me sviglia. bandello

calvino, 13-34: se negli scrittori che ora ho nominato incontriamo talvolta il cinismo

2-i-372: è un fenomeno strano, che proprio nel paese di tiberio gracco le idee

d'un buon porco una salata natica / che svegliarla la lingua ad una spia.

2-12: egli si ha per cosa infallibile che il suono consista nel movimento dell'aria

cagna, 1-147: ebbe una scossa allegra che gli svegliò l'appetito. pavese,

svegliare i membri e le virtù occulte che in lui [nel cavallo] sono.

3-15: il pensiero è un travaglio che consuma anima e corpo,...

considerazione. chiabrera, 1-iii-49: a che teco svegliar la rimembranza / dell'argo

oggetti e l'unirle in tal modo che ne risulti questa o quella apprensione.

connessi o abbiano un così felice rapporto che, l'uno svegliando l'altro, s'

si forma / da musico gentile allor che sveglia / con dotta man l'armoniose corde

not.: ogni tasto di ripieno toccato che sia... sveglia ad un

il vento] apre in un mondo che sembrava morto / alle vecchie stagioni /

verso in bocca: 'e i duo che manda il nero adusto il suolo'. f

, si accende un gran fuoco, che dura tutta la notte, perché alcuno della

diceva: « è l'ora / che tu ti svegli ». gozzano, 2-159

al cui giudizio fu rapito, secondo che egli medesimo racconta, in tanto che

che egli medesimo racconta, in tanto che, isvegliandosi, trovossi tutte le spalle livide

della morte alla vita infino a tanto che non verrà la fine del mondo.

sveia. boccaccio, vii-134: prima che caggi, svégliati; che fai? /

vii-134: prima che caggi, svégliati; che fai? / torna a colui,

pigro ingegno, da quel sonno, / che par che gli occhi tua d'un

, da quel sonno, / che par che gli occhi tua d'un vel ricuopra

. bisaccioni, 1-24: cesare dubitò che a questo moto si svegliassero i francesi,

svégliati, corona i tuoi diritti e fa'che la rivoluzione sia fatta per te.

fra le età dell'uomo, quella che oggi è preferita e amata è l'adolescenza

kennedy si trova sulle braccia un paese che tiene chiusi gli occhi e non si vuole

, 34-9 (141): amor, che ne la mente la sen- tia,

. morando, 275: stimò violante che al soggetto di quelle nozze si fossero svegliate

a precipitarsi. muratori, 7-iv-465: che sdegno e rabbia da un tal rigore si

. del papa, 2-20: fa sì che nell'occhio medesimo dal soave toccamente ed

dite a... vostro marito che tenga preparato ristrumento da lavativi, perché

arti. termometro politico, lv-399: patriottismo che si va successivamente svegliando come un torrente

speriamo proprio, » fece clementina. « che stare senza far niente è un brutto

esvelhar e fr. ant. esveillier, che è da un lai volg. *

manderò di qui un oriuolo a svegliarino che desidera. bontempelli, 20-196: caricai

, ii-9: oh chi t'ha detto che il signor alticozzo vien quasi ogni mattina

atteggiamenti virtuosi. -in senso concreto: ciò che costituisce uno stimolo a tali comportamenti.

a. cattaneo, i-96: è cosa che richiede gran padronanza di sé e svegliatezza

. destato dal sonno; sveglio, che non dorme. anonimo, i-561:

la qual rota fiammeggiante spesse volte aviene che noi svegliati, et aprendo gli occhi nella

vol. XX Pag.601 - Da SVEGLIATOIO a SVELAMENTO (60 risultati)

acqua negra bollente quanto posson sofferire, che si cava d'una semente che chiaman caveè

sofferire, che si cava d'una semente che chiaman caveè, la quale dicono che

che chiaman caveè, la quale dicono che ha virtù di far stare l'uomo svegliato

si disonna / per lo spirto visivo che ricorre / a lo splendor che va di

spirto visivo che ricorre / a lo splendor che va di gonna in gonna, /

gonna, / e lo svegliato ciò che vede aborre, / sì nescia è la

nescia è la sùbita vigilia / fin che la stimativa non soccorre. -riaperto

si fosse. -ant. che veglia eternamente (dio). -anche sostant

esopo volgar., 7-236: dèi sapere che ciascuno ne'suoi propii fatti ène troppo

fatti ène troppo più sottile e aveduto che ne'fatti altrui; e colui ch'

mal quel degli uomini esser buono, / che maturo discorso non aiti ». manzoni

gli fece tante interrogazioni... che avrebbero messo sulla via anche un uomo

ferrara volpar., 196: a quelli che hanno la mente e la discrezione nelle

pisacane, ii-214: le forze repellenti, che risultano dall'indole svegliata e penetrante degl'

una ora se bisognasse, in modo che tutti si destino e lievinsi. dolce,

1-118: -chi mandasse uno svegliatoio? -significherebbe che colui a cui si mandasse dovesse esser

mi metto questo svegliatoio a'fianchi, che tal volta mi rompe il sonno e mi

più d'un formicaio di gente plebea che, spinta da un sollecito svegliatoio s'

. 2. per simil. ciò che scuote dal torpore e dall'inerzia e

scuote dal torpore e dall'inerzia e che serve da stimolo all'agire. fausto

famiglia; tutti sono stimoli e svegliatoi, che pungono e dispongono l'animo giovenile alle

sm. (femm. -tricé). che sveglia, d'amore intonata al mattino di

gallo, il quale, per lo cantar che fa su 'l primo spuntar dell'alba

v-1-293: a un tratto odo qualcosa che somiglia al canto di un gallo, fioco

dalla lanterna violetta. -figur. che suscita determinate reazioni o sentimenti; che

che suscita determinate reazioni o sentimenti; che scuote gli animi dall'inerzia e dall'apatia

apatia. piovano arlotto, 282: che è il fiele. svegliatore dell'ira.

tori di fratelli di compagnie spirituali, che si ragunano innanzi giorno, picchiano forte

ma non un colpo di cannone, che ci stordisse; ed ardisco dire che quando

, che ci stordisse; ed ardisco dire che quando fossi mo stati svegliati

: negli sveglietti nostri (e così credo che fossero allora) quel che batte nella

così credo che fossero allora) quel che batte nella campanella è un martellino a

(sveghiévole), agg. ant. che può essere interrotto (il sonno,

il mio stato! e tutte le cose che io vinsi ora mi vincono, e la

svegliare1. svéglio1, agg. che è nello stato di veglia; desto.

avergli fatto capire, tossendo e borbottando, che era stato sveglio e in ansia per

, 2-106: eileen e sarad capiscono che brahe è sveglio dai rumori che fa mettendo

sarad capiscono che brahe è sveglio dai rumori che fa mettendo in ordine la stanza.

, 16 (275): quel ragazzotto che, a dire il vero, mostrava

grossa, caro cognato. poi ditemi che non è sveglio. -vivace,

: adesso sei tu il padrone, colui che guadagna e paga, che ha sempre

padrone, colui che guadagna e paga, che ha sempre sveglia la coscienza del dovere

ostante lo sveglio delle sentinelle nemiche, che spararono una pistolettata senza impedire la frettolosa

convito, vennon molti suoni, / acciò che meno il f orno lor rincresca:

d'una cornamusa o d'uno sveglione, che di quello d'un liuto o d'

b. graziani, xl-220: oh meschini che diverrem noi, se più a lungo

più a lungo... tolleraremo, che costoro continuino a svegrare e colli e

turra, xl-230: non ha gran tempo che gli uomini, dopo di avere più

da un denom. da vegro 'incolto'(che è dal lat. vetus vetèris 'vecchio'

non da altro procede a mio credere che da i svegn fatti in ogni parte,

, xl-231: la ragione medesima, che produsse lo svégro de'monti, fece che

che produsse lo svégro de'monti, fece che questi [i possessori] li cambiassero

quelle svelacchiature, e que'tratti maestri, che dànno loro la morbidezza, il rilievo

alle quali sono riducibili tutte le censure che s'intesero correre per le bocche degl'

correre per le bocche degl'uomini e che pervennero sino alle orecchie di cesare

bisogna sgombrare la f>retesa o l'illusione che l'opera, o il 'sistema', di

. pecchi, 13-127: l'agatina, che in questi svelamenti era maestra, tirò

. calvino, 13-305: mi sembra che il risultato di solito sia un adeguamento allo

monti, una di quelle scene formidabili che, mostrate in azione, non potrebbe forse

diffetto nello svelamento delle femminee poppe, che turgidiscono a lattare gli sguardi per allettare

vol. XX Pag.602 - Da SVELARE a SVELENANTE (39 risultati)

or io so ben di certo, / che se noi svelerem questo segreto, /

sfronda ed alle genti svela / di che lacrime grondi e di che sangue.

svela / di che lacrime grondi e di che sangue. manzoni, pr. sp

scegliere tra due partiti dolorosi: o lasciar che il mondo formi un tristo concetto della

parlerà, egli mi svelerà il fantasma che lo perseguita, egli mi confesserà il

3lecchi, viii-192: aveva l'impressione che chi gliele avrebbe potuto svelare sarebbe stato

ii-562: il mio amico allora svelò che i soci possono, sì, invitare

ch'ella riveli, / s'è ver che ad occhi uman talor dio sveli,

talor dio sveli, / per quel che prima fu, quel che fia poi.

/ per quel che prima fu, quel che fia poi. filicaia, 2-2-216:

gli arcani. parini, 212: che leggiadro prodigio / tu mi sveli, o

mi sveli, o gran dea! ma che più tardo? / voliam dunque a

/ ti ha svelato la fiamma / che ora nutre nel cor? cesarotti,

gli vibrava, come d'un uomo che sveli il suo cuor più profondo. moravia

. tutto ad un tratto svelò un'antipatia che non le conoscevo contro placido.

baldi, 84: altri, cui vien che grato il ciel non nieghi / l'ingegno

sì raro altrui cortese, / sveli quei che celar natura intese / misteri e de'

. nievo, 429: tanto egli che foscolo erano stati imputati di immischiarsi in

di- cevasi averlo consigliato a perire piuttosto che svelare alcuno de'suoi compagni.

foscolo, vii-121: il danno peggiore che a noi possa fare la filosofia si è

, 20-280: è una delle poche volte che ti vedo fare un racconto compiuto.

con quell'ultimo capitolo, con quello che adombra o che svela solo all'ultimo

ultimo capitolo, con quello che adombra o che svela solo all'ultimo.

loro, è studiarli in uno degli atti che possono meglio svelare gl'intimi secreti della

[virgilio] svela, anche più che le ardite sue adulazioni, per un vile

il collo, el porse al carnefice, che glie ne spiccò la testa. bellori,

a mezzanotte precisa si svelò il bambino che era grande nella sua culla dorata.

onesto. -liberare gli occhi da ciò che ne ottunde la capacità visiva.

boccaccio, iv-118: mi sarebbe caro che tu ornai gli occhi alla tua mente

, e non abbiate più per impossibile che i 'morti vivano'. galileo, 3-1-387

me ne starò neutrale, con isperanza però che sia per venir tempo che, illuminati

isperanza però che sia per venir tempo che, illuminati da più alte contemplazioni che

tempo che, illuminati da più alte contemplazioni che non sono questi nostri umani discorsi,

la mente e tolta via quella caligine che ora ce la tiene offuscata. -svelare

1. andreini, 1-64: quel che non ha potuto il tempo, ha po4

far apparire, rendere pienamente visibile ciò che prima era coperto o nascosto (per

/ simili corpi la virtù dispone / che, come fa, non vuol ch'a

, 22-19: ella [la fortuna] che ancora agli altri si cuopre, a

chi solo ha saputo vincere le tenebre che coprivano la mia innocenza, costringere la