. assai, -colmi a malizia, / che bisogna dovizia, per fuggir lor -interamente
: questa è una delle più belle trame che bonichi, cxxxvi-661: mal è contento ognun
sentissi mai. e ti so dire che e'denari verrano a staia. della stiere
, 5-iii-153: io ti priego di nuovo che tu ti astenga... di par
tu ti astenga... di par che facci con lo staio. s. bernardino
. m. non è paese ricco, che si fa a staia le perle di quel
fa a staia le perle di quel paese che cecchi, 397: l'è in
, 1-iii-467: il ciel vi dia do che qui in roma si misurano i danari a
pensai benedizioni a staia, / più che non sono i cavoli a legnaia. l
amo di un interesse in aria e che piovono / dagli occhi languidi / lacrime a
n. agostini, 5-6-41: qui ciò che 'l giorno avante li rimase, /
mangiare senza più cosa serbarsi, / tanto che per aver le staia rase, /
madre ha saputo ben sì fare, / che mino colm'ed io voti'ho lo
smargiasso per condimento ea una lingua ciarliera che non avrebbe ceduto lo staio a tre
guicciardini, 13-ii-245: ho avuto aviso che domenico ha fatto pagare a quello gentilomo di
latere 11 cardinale orsino con la istruzione che insista fortemente perché la cura tanto bene
cecchi, 5-7: i'vi so dire che, se a roma era restato niente
era restato niente indietro di passatempi, che io in questa corte colmai lo staio
nella raffinatezza e squisitezza del gusto, che v'intendete darmi con nuovo diletico.
colmar bisogna e contentar le spese, / che non vadan cercando altro operaio ».
staio e farmi 11 più misero uomo che viva. fagiuoli, 1-1-107: o questa
tutta italia fu corruzione / di febbre, che per freddo empiè lo staio.
diciotto con tre dadi: / e pria che ei giunga a esser caporale, /
ch'ella faccia lume a tutti quelli che sono in casa. così risplenderà la luce
luce vostra dinanzi dagli uomini, acciò che veggano le vostre buone opere e che
che veggano le vostre buone opere e che glorifichino il padre vostro il quale è in
formica per un granel di grano, che si faccia un leone per dieci staia.
2-16: stiamo un gran pezzo avanti, che cavatoci / abbiam da l'unge e
: demo a bemarduccio e a mone fiorini che fuoro di messer gherardaccio, per i
: anco tene una parte de le terre che se comparare dai nliuoli de feo de
, x-175-3: là avea uno orticello che non era apena uno staioro, e in
.. una solenne distrazione nel dire che all'ana aperta non sembra possibile che si
che all'ana aperta non sembra possibile che si generino o si indurino sostanze lapidose
vestita di stalattiti e di stalammie, che ne chiudono gli interstizi e vi prendono le
2. ant. solfato di rame che si deposita per gocciolamento sulle pareti interne
= voce dotta, lat. stalagmìum, che è dal gr. oxaxùvniov, deriv.
, sf. miner. concrezione calcarea che si forma nelle grotte (specialmente carsiche
quelle a forma di colonna o di cono che s'innalzano dal pavimento delle grotte per
.. altrettanto bizzarre quanto i nomi che a'naturalisti è piacciuto dar loro, come
: diconsi stalattiti certe concrezioni... che si osservano sospese alle volte delle caverne
volte delle caverne; e stalammiti quelle che giacciono sul pavimento delle grotte stesse. monti
zolfanello] e, accesa una candela che aveva levata dal suo sacco, la
forma di bianchi cilindri, la è cosa che fa maraviglia. stuf a-neh, i-141
stalammiti eran come delle colonne di porfido che illuminavano con una loro luce sanguigna la
simil. mucchio di terra di forma conica che costituisce il nido delle termiti.
deriv. dal gr. oxàxayna 'goccia', che è da oxaxàooto 'io gocciolo'; secondo
(plur. m. -ci). che ha aspetto o natura di stalagmite.
e gruppi di spati stalag- mitici, che da'nostri scalpellini sono conosciuti sotto 'l nome
studio sulla densità superficiale nei liquidi, che lo ha portato a realizzare uno specifico
, determina il passaggio della corrente elettrica che è misurata dal milliamperome- tro.
. m. -ci). ant. che si deposita per gocciolamento sulle pareti interne
è di tre sorti: uno cioè che si congela in certe caverne d'umori che
che si congela in certe caverne d'umori che gocciolando vi colano et imperò da coloro
sì pochi, che si può dire che non abbia lasciato veruno; et è quel
abbia lasciato veruno; et è quel colore che si chiama soperlativo. 6
santi. ottimo, ii-21: dice che venia sì ratto ed era sì tosto suo
ratto ed era sì tosto suo movimento che in questi movimenti che per noi si veggono
tosto suo movimento che in questi movimenti che per noi si veggono non si trova
bisticci, 3-209: tutte le cose che ebbe a fare, le fece fare in
sm. (femm. -trice). che lavora instancabilmente. fenoglio, 5-i-1054
di lavoro, di incombenze gravose, che può provocare un affaticamento fisico, psichico
bufi, 2-142: usa qui quel colore che si chiama significazione per superlazione, quando
oggi sono in largo uso le 'superleghe'che sopportano gli 850°. = comp.
leggero, leggerissimo. 2. che ha un basso contenuto di nicotina (una
superleggeri (anche solo superleggeri, gile che appartiene a tale categoria. =
grafici). = espressione lat che vale 'sopra i libri'. superliminare1
superliminare2, agg. ant. che funge da prefazione. bruno,
certa epistola superliminare attaccata non so da che asino ignorante e presuntuoso. = comp
degli anni ottanta, nuova unità monetaria che avrebbe dovuto corrispondere a mille lire delle
). superlitióso, agg. che contiene una notevole quantità cu sali di
superluminale, agg., fis. che supera la velocità della luce.
sf. nel linguaggio giornalistico, donna che ha forme particolarmente procaci e vistose (
supermandarino, sm. persona autorevole, che riveste una carica di notevole importanza (
, separarsi da 58000 operai comunisti, piuttosto che separarsi dai 14000 riformisti, tra i
guidato dal capo di stato maggiore, che, durante la seconda guerra mondiale,
fra i pesi sm.): atleta che appartiene a tale categoria. leggeri e
tale categoria. leggeri e i welter che comprende gli atleti il cui peso = comp
. superministro, sm. ministro che è a capo di più dicasteri e
dotato di un efficace sistema di molle che conferiscono una notevole elasticità (una poltrona
supermonéta sf. econ. moneta che sostituisce quel le nazionali in
.): nel pugilato, categoria che comprende gli atleti il cui peso è compreso
supermosca, sm.): pugile che appartiene a tale categoria. = comp
il gallico, e dopo superna, che è vento di sopra e poi l'aquilone
, agg. ant. e letter. che è proprio, che appartiene a dio
. e letter. che è proprio, che appartiene a dio; che partecipa alla
proprio, che appartiene a dio; che partecipa alla sua natura ed essenza;
, a dire il vero, bramava più che questa pienezza supernale. 2.
questa pienezza supernale. 2. che si riferisce, che è proprio del paradiso
. 2. che si riferisce, che è proprio del paradiso e della beatitudine
ultraterrena, secondo le concezioni cristiane; che si trova o ha sede nel paradiso.
: l'uomo [s. agostino] che somiglia a noi, che a momenti
. agostino] che somiglia a noi, che a momenti scorniamo tutto trasfigurato e fulgente
trasfigurato e fulgente nella città supernale ma che ritroviamo sempre come un fratello nostro,
ritroviamo sempre come un fratello nostro, che ha conosciuto le nostre miserie.
di pena, / per quel celeste amor che tutto vale. 2. al
maffei, 10-iii-57: anche il rumore, che fa sempre la saetta nel fine,
la saetta nel fine, fa conoscere che non termina mutamente col cacciarsi in terra
. supernatàbulo, agg. ant. che galleggia sull'acqua. fr. colonna
g. manfredi, 100: ogni cosa che supernata nel stomaco e ogni cosa fastidiosa
(sopernate), agg. ant. che si sviluppa, che cresce in regioni
agg. ant. che si sviluppa, che cresce in regioni settentrionali rispetto a un
dei sabini. -abete supernate, che cresce sul versante adriatico dell'appennino (
. supernaturalìstico, agg. letter. che trascende o è al di fuori della
). supernazionale, agg. che esercita la propria autorità su più stati
stati indipendenti, contrastanti e pugnaci, che conviene 'abolire'col porli tutti sotto un'
porli tutti sotto un''autorità supernazionale'che prolungherebbe le leggi da osservarsi da tutti
andarono sempre molto lisce. 2. che supera o trascende gli elementi culturali o gli
campailla, 13-87: per quello avvien che nudrimento e vita / a le membra superne
dio o di una divinità); che appartiene, si riferisce o proviene dal cielo
sopra migliaia di lucerne / un sol che tutte quante l'accendea, / come fa
le superne rote / chi tosto converrà che sia felice. negro, 68: or
. negro, 68: or udite quello che è scritto di voi nelli superni cieli
, superne sfere, / il prim'orbe che s'alzi è l'orbe mio.
/... / forse dal ciel che più superno gira fenoglio, 5-i-509:
li nostri disiri / dal voler di colui che qui ne cerne. -terrestre (
giraldi cinzio, 4-25: maledetta avarizia, che dal cieco / regno di dite a
tuo senso interno / vèr pietà, che fu sempre in cor gentile, / più
vedemo abitatori del mare superno, poi che troia fu presa e guasta, vennero con
antenore suo capitano. 2. che si riferisce o che è proprio del paradiso
2. che si riferisce o che è proprio del paradiso e della beatitudine
beatitudine ultraterrena secondo le concezioni cristiane; che si trova o ha sede nel paradiso.
iii-xm-2: per questo escludo le intelligenze che sono in essilio de la superna patria,
le quali filosofare non possono, però che amore in loro è del tutto spento e
iv-37: alma beata e bella, / che da'legami sciolta / nuda salisti nei
gente, / qual varrebbe tra quei che più si indiano / angelici, cherubici,
, ignudi spirti? 3. che è proprio, che appartiene a dio o
3. che è proprio, che appartiene a dio o che partecipa della
è proprio, che appartiene a dio o che partecipa della sua natura ed essenza;
: una minima foglia non. credo che quaggiù senza la superna volontà si muova
-che pertiene alla sfera del sacro; che ha un altissimo valore spirituale.
, all'alto dio superno, / che t paradiso fa di te concetto. tasso
l'aspetto / della creatura vocale / che non ha carne e non sangue / e
li... inganni alli uomini che sono posti in superna felicitate.
-eccelso (un ideale); che trascende la realtà materiale (la fantasia
il liquefa. 7. che esprime superbia e tracotanza. bibbia volgar
g. manfredi, 69: ogni cosa che sta sopra al fundo del stomaco,
. psicol. complesso di fenomeni psichici che superano la normale attività mentale e intellettuale
. astron. stella di eccezionale splendore che rappresenta la fase finale della vita di
manifesta con una rapida e violenta esplosione che la distrugge completamente espellendo nello spazio gran
parte della sua massa; il meccanismo che la produce è dato da una serie
da una serie di reazioni termonucleari incontrollate che interessano gran parte della stella progenitrice. -
15-215: il firmamento è fatto di bracieri che s'attizzano e si spengono, supemovae
spengono, supemovae incandescenti, giganti rosse che si smorzano a poco a poco. b
in vari impieghi vi sono ufiziali, supernumerarii che stan pronti per ogni occasione straordinaria.
). supernutritivo, agg. che ha un elevato potere nutritivo; molto
anche eccessivamente. moravia, 15-186: che cosa ricevono e adottano sia pure senza
? 2. per estens. che ha ricevuto una quantità elevatissima (e
in lacerba, ii-26]: io credo che la supernutrizione culturale a cui fltalia viene
. sùpero1, agg. letter. che sta in alto; che è posto al
. letter. che sta in alto; che è posto al " di sopra,
iii-21-208: il conte gozzadini giudica [che i sepolcri di marzabotto) non fossero
10-iii-166: non credete voi... che io ancora... agogni..
in terra / la simia fu, che i superi beffeggia. caro, 12-iii-214:
eran priapo e venere, / fur che gli desser spirito, / beltà, lunsinghe
notte. 2. bot. che sta al di sopra del calice e degli
(plur. m. -ci). che è proprio o siriferisce al superuomo; contraddistinto
tassonomia botanica e zoologica, categoria sistematica che comprende più ordini. =
negativo 02, con un elettrone non accoppiato che produce proprietà paramagnetiche. -anche: lo
f. cinem. cineasta o cineamatore che filma con pellicola in formato superotto.
. lat. con valore aggett. che, nell'esercizio delle sue funzioni (per
confronti di interessi confliggenti e dei soggetti che ne sono portatori. c.
matem. e mus. ant. che contiene una grandezza minore una sola volta
una grandezza). -proporzione superparticolare-, che ha come termini tali grandezze numeriche.
l'istesso in modo alcuno, imperò che questo nostro è consonante, come voi sapete
quinta. galilei, 4-3-292: ammetto che le quattro grandezze siano proporzionali non solo
volta e in oltre una parte, che misura ambedue compitamente, senza alcun'avanzo
. m. -ci). polit. che prescinde dagli interessi particolari dei partiti.
sm. polit. organizzazione molto potente che può condizionare, attraverso un controllo politico
: vi si racconta... che moro e andreotti... chiesero e
comunisti soltanto per evitare il golpe del 'superpartitoliberal'che stava cercando di scardinare il sistema democratico.
. matem. e mus. ant. che contiene una grandezza minore una sola volta
una grandezza). -proporzione superparziente. che ha come termini tali grandezze numeriche.
galilei, 1-7: non è vero adunque che sempre i minori termini contenghino i maggiori
e questi (oltre a li altri intervalli che ce lo dimostrano ne'superparzienti) sono
apotome. galilei, 4-3-292: ammetto che le quattro grandezze siano proporzionali, non
), sm. eccles. cotta che, nell'uso ecclesiastico antico, veniva indossata
predica, 154: è da contemplare che il sommo sacerdote deb- be celebrare la
], ix: è questa la ragione che geografiche, e anche combattendoli, e talora
superperizia, sf. dir. perizia suppletiva che ha lo scopo di integrare e approfondire
.): nel pugilato, categoria che comprende gli atleti il cui peso va da
superpiuma, sm.): pugile che appartiene a tale categoria. = comp
della strada in cui ha l'abitazione, che, per essere una strada superpopolata,
dal d. e. i. (che rattesta nel 1949). superposizióne
llo 'mperio, con ciò sia cosa che sieno relazioni di su preposizione, cioè di
. superpotènza, sf. stato che, per la forza economica, tecnologica
22-236: forse non ci si rende conto che le due superpotenze lottano anch'esse per
dispongono già di tali armi in misura più che sufficiente a distruggersi a vicenda.
quelli di una determinata area geografica, che tende a condizionarne gli equilibri politici (
, e di su- perpoteri intellettuali oltre che fisici, trova facilmente il mezzo di
trarsi da tali impacci, ed è ciò che superman fa, uscendo vincitore da simili
simili vicende. 2. potere che sfugge al controllo dei poteri istituzio
sistemato una tonnellata di esplosivo: senza che nessuno vedesse, senza che nessuno sospettasse.
: senza che nessuno vedesse, senza che nessuno sospettasse. quale superpotere può osare
(femm. -trìcé). etol. che si nutre ai prede che sono a
etol. che si nutre ai prede che sono a loro volta predatrici (un
biologico-alimentare (come nel caso di rapaci che si nutrono di serpenti, a loro volta
(plur. m. -i). che ha tendenza esasperata al presenzialismo; che
che ha tendenza esasperata al presenzialismo; che partecipa ad eventi pubblici, a trasmissioni
da neri, il quale ha sottolineato che « la vera radice del fenomeno mafioso
», 21-i-1992j, singolare è il fatto che il superprocuratóre franco melis impieghi 5 giorni
2. agric. specie animale o vegetale che assicura una produttività, una resa superiori
, 15-104: è una credenza diffusa- che il progresso tecnologico debba per forza portare alla
ed è termine proprio del linguaggio pubblicitario che tale opera promuove). montano,
spalle ed al petto quelle frizioni amorose che l'originale aveva reso celebri nella 'regina
spinta forestiera, qualche testimonianza: sappiamo che superdreadnought (uno degli esempi meno recenti
superprotètto, agg. che è sottoposto a strettissime misure di protezione
e contorno hanno fatto sapere da tempo che verranno a palermo. la stampa [13-v-
carabinieri, brogi ha detto ai giudici che parte dell'esplosivo in questione partì per
destinato a un attentato. 2. che gode di forti e occulte protezioni e coperture
assai sul serio le parole del procuratore che, a conclusione, sconsolato, ebbe ad
fis. protosincrotrone di dimensioni gigantesche, che consente accelerazioni elevatissime dei protoni.
azione purgante eccessivamente drastica, l'effetto che ne deriva. redi, 16-iv-157:
. redi, 16-iv-157: abbiamo osservato che un mezzo grano d'ostia, unta
agg. fis. in ottica quantistica, che è proprio, che si riferisce alla
ottica quantistica, che è proprio, che si riferisce alla superradianza, che ne ha
proprio, che si riferisce alla superradianza, che ne ha le proprietà.
qualche anno più tardi nel laser, che tutti conosciamo. m. citro [«
di campo della super- radianza può confermare che l'effetto di una molecola immessa in
. razza animale derivata da manipolazioni genetiche che ne accentuano determinate caratteristiche.
(plur. m. -i). che presenta caratteri di realismo esasperato,
in cera. 2. sm. che esaspera programmaticamente il realismo delle proprie opere
senso umano, di una austerità formale che direi superrealistica per il suo valore trascendente
idem, 537: è mio convincimento che la pittura contemporanea... parte dalla
idem, 18-214: così una donna che non vuol rinunciare al suo amore, preferisce
morte al congiungersi bestialmente con un terzo, che non ama affatto e che il mondo
terzo, che non ama affatto e che il mondo le ha destinato, invece del
superreattivo, agg. radiotecn. che è proprio, che siriferisce alla superreazione;
agg. radiotecn. che è proprio, che siriferisce alla superreazione; che sfrutta il processo
è proprio, che siriferisce alla superreazione; che sfrutta il processo di superreazione.
dal d. e. i. (che l'atte sta nel sec
.). superregionale, agg. che riguarda più regioni, superando i limiti
-enti pubblici a carattere superregionale-, quelli che operano nel territorio di più regioni.
). superrenale, agg. che è proprio, che si riferisce a
superrenale, agg. che è proprio, che si riferisce a una nefrite acuta
una soluzione solida, reticolo dell'elemento che funge da soluto, i cui atomi
posizioni ben definite nel reticolo del metallo che funge da solvente (ed è atto a
golo testo o di una collana) che riguarda tutti gliaspetti del prodotto; supervisione.
ho avuto a suo tempo la lettera che definisce il compito dei 'superre- visori'e
dei 'superre- visori'e ritengo, più che opportune, necessane le disposizioni in essa
gani soprannumerari con formazioni mostruose multiple (che si determina, per lo più per traumi
voci filosofiche dell''enciclopedia, trovo che un certo numero è buono o discreto
una piccola minoranza di capitalisti lici magnetici che avviene attraverso anioni ossigeno superricchi di
. disus. soprascapolare. tria che, nella fisica delle particelle elementari, racco
. muscolo]: 'superscapularis': un muscolo che aiuta a lari, e s'
superschèda, sf. scheda per voto referendario che p. fré [« la stampa »
contiene numerosi quesiti. risponde al rivoluzionario principio che richiede l'invarianza la repubblica [3-iii-1902
). tria delle leggi fisiche che collega le interazioni dei due tipi
. m. -ci). fis. che è pro a. brucioli
imperadore alli venti di luglio prio, che si riferisce alla supersimmetrìa; considerato
; considerato del mdxxvii loro rispose che per amore del re d'inghilterra
una particel era contento, che si supersedesse alla ristituzione del ducato di
,... e l'altre essi- che della formazione dell'universo (parole dell'astrofisico
(plur. m. -ci). che è proprio, che si chirurgiche.
. -ci). che è proprio, che si chirurgiche. riferisce a una velocità
come sono le co-effettuato a tale velocità; che raggiunge velocità supescie e gli omeri)
diede negli stati anco de'colori che gli sono proprii, potrei forse supersedere di
soluzione intera delle cose, almeno la certezza che sarebbero namento dell'onda di pressione. m
risolute di corto, come sono: massimamente che non si può dir x-1949]
oggi distinzione fra due classi fondamentali che siano state supersedute per negligenzia, né tranquillate
cose,... ha pensato che sia bene di sopersedere l'ordine dato al
23-vi-1982], iv: l'episodio, che soprattutto va per esempio, la conservazione
dagli aerei in volo. sissimi poeti che si contano per dinastie... si
sf. ant. soprasseden-intento trionfale., che già avanzando, anche a velocità supersoniche,
, essendo venuto 2. sm. aereo che supera il muro del suono. tale
bordo di uno degli aerei paciocconi che fanno il cabotaggio fra palermo e pontano
. supersoppressóre, sm. biol. mutazione che, su una quaderni rossi [marzo-aprile
.. sta molecola dell'acido desossiribonucleico, che costituirealizzando contemporaneamente una riduzione dell'occupa
(supersustanziale), agg. ant. che è primo aumento di produttività (e
aumento di produttività (e di profitti) che precede (e di natura superiore
sull'altopiano e, in alcuni casi, che in questa natura sia uno il quale quanto
e venerabil nome di padre, che generalmente è comune a tutta la santis
sima trinità... sì che il figliuolo e lo spirito santo sono quasi
spirito santo sono quasi fiori supersustanziali che escono da quella radice. =
create'. superspecializzato, agg. che ha qualifica di spe cializzato
meccanica) è ben cosciente del fatto che fuori del suo posto di lavoro 'non
). supersportivo, agg. che ha caratteristiche e prestazioni sportive di livello
], 12: è un auto che prosegue il discorso delle supersportive iniziato dalla gto
dilà / secondo la proposta antropomorfica / che dà barba e capelli al pantrocratore
». superstatale, agg. che supera l'ottica del singolo stato nella
problemi internazionali; sopranazionale (un'organizzazione che riunisce più nazioni).
la vera via, secondo noi, è che gli stati uniti, coscienti della loro
organizzazione statale sopranazio nale, che ingloba o coordina in sé sotto varia configu
, a ginevra, il superstato, che della universalità capitalistica e umanistica dovrebb'essere
irevalere di una ideologia) io non credo che i poeti 'individua- fisti'potrebbero costituire un pericolo
per lo stato o il super- stato che li ospiti (o li tolleri).
2-83: un altro notevole filone, che ci conduce a motivi in parte diversi da
in questo caso, anche illegittima) che ha potere più forte e radicato di
.). superstatuale, agg. che supera le singole individualità statuali.
, agg. e sm. latin. che è tuttora in vita, sopravvivente
pompeio e cesar vixero felici / mentre che iulia fu superste e viva, / ma
fu superste e viva, / ma morta che fu lei furon nemici. idem,
(ant. sopèrstite), agg. che rimane in vita dopo la morte dei
essi nella condizione giuridico-patrimonia- le; che sopravvive alla morte dei figli (i genitori
un figliuolo, gli facea riflettere, che la morte gli togliea il rammarico di lasciarlo
avere luogo anche a favore dei figli premorti che hanno lasciato discendenti superstiti; ed in
sorrogare gli altri in loro luogo, o che l'amministrazione si accresca afli soperstiti e
1-10-181: si dà nondimeno il caso, che anche nel sudetto primo grado, non
,... io so cose che nessuna potenza d'invenzione umana avrebbe saputo
5-115: la sopravvivenza è così fioca che il tempo da solo ne avrebbe presto ragione
è, a sua insaputa, la premura che mette la vita a sbarazzarsi della morte
diciott'anni compiti, o sino all'emancipazione che potesse aver luogo prima dell'età di
tuo, povera mamma, / il sospiro che per l'umida caligine giunge a te
come una fiamma? 2. che è estremo discendente di un'antica stirpe.
dèe prestarsi fede ad eusebio, di comandare che fosse fatta inquisizione fra gli ebrei,
gli ebrei, se si trovassero superstiti quei che dicevano esser nati e procedenti della stirpe
tenermi legato, quando fra queste pareti che mi parevano perfino volgari io non ero più
parevano perfino volgari io non ero più che un superstite. pasolini, 22-i-722: mia
e inorridiamo esterrefatti. 3. che non è stato ucciso in battaglia, che
che non è stato ucciso in battaglia, che non è caduto in guerra; reduce
altre campagne garibaldine, morì in quella che, per ora, è l'ultima.
piglierei il cammino, non sapendo in che meglio potere spendere questi ultimi dì della
spendere questi ultimi dì della mia vecchiezza, che nel partecipare colla presenza, e con
correnti di destra. 4. che è sopravvissuto a un naufragio, a un
perstite dei centottantatre membri della comunità israelitica che i tedeschi avevano deportato fin dall'autunno del
deportato fin dall'autunno del '43, e che i più consideravano non senza ragione sterminati
si va facendo a mano a mano che passano gli anni. rimanelli, 2-37:
non s'è reso conto di ciò che aveva urtato: ha creduto, un paracarro
concluso, estremo propugnatore di un'ideologia che ha fatto il suo tempo, che si
ideologia che ha fatto il suo tempo, che si considera superata. pascoli,
stupefatti degli arbitrii e delle volgarità di colui che fu, in francia, il penultimo
di rado. 6. che continua a manifestarsi (una forma d'arte
(una forma d'arte); che sopravvive anacronisticamente (un atteggiamento culturale)
autorizzati di mettere questa scultura fra quelle che si antepongono all'accademismo superstite e al
negatore. -che rimane in uso dopo che un'altra lingua è scomparsa.
italiani ancora superstiti. 7. che si conserva dopo il crollo del monumento di
era inserito (un dipinto); che perdura in talune manifestazioni marginali (un'espressione
gran numero di poesie in oggi smarrite, che raccon- tavan cose talora omesse da omero
delle leggi regie. 8. che rimane unico di una serie, di una
altro passo, -disse serrando con le forze che gli restavano superstiti i denti -ti sparo
capitale superstite delle cose materiali non appartiene che all'attuale proprietario. 9.
acuto e annoiato canto. io. che rimane avvertibile nell'animo nonostante sia stato
, il timore, l'ansia); che continua a manifestarsi benché represso (un
, superstite, si slanciò nel tempo che pure continuerebbe a scorrere dopo la sua fine
superstiti esuberanze col lungo e benevolo sguardo che il giardiniere alza verso l'albero destinato alla
ha perduto le caratteristiche, i pregi che gli furono peculiari e ne improntarono la
effetti superiori alle loro causalità naturali, che si vale di incantesimi, scongiuri,
ambiente sociale per la forte carica antitetica che la oppone alle forme di religiosità (
per lo più ufficiali e dominanti) che attribuiscono una sfera separata al trascendente,
è tanta la superstizione e la fede che hanno in essa, che senza averne in
e la fede che hanno in essa, che senza averne in bocca pensano non poter
3-78: di questi ultimi, più che d'altri caratteri, utilmente si serve
attirava irresistibilmente, fatalmente, ma gli pareva che anche là sotto non avrebbe avuto pace
quello dei vivi, e nelle presenze spaventose che ne derivano. s. gregorio
dell'armento sia legata una cipolla squilla, che egli si difenda da'lupi: più
fisica ha distrutto mille piccole superstizioni puerili che rendevano gli uomini pusillanimi, iniqui ed
portarlo: perché sapevano che i medici hanno l'abitudine di disprezzare
come una superstizione nella gente minuta, che a fare un'offerta al barone portasse
della sua casa e della sua parte che lo animavano al principato. zena, 2-183
il primo a conoscer la peste, che soprastava agl'efesi, non sarà per aventura
innamorato della signora vittoria, ed accorgendosi che non possea reciprocarsi l'amore...
cavazzi, 17: è pur troppo vero che l'abuso delle superstizioni e d'
in un dato luogo e tempo (che ne detta anche i modi canonici di
modi canonici di culto), e che si manifesta in una devozione fanatica e
fra terra alcuni negri in tanta superstizione che adorano la prima cosa che veggono quel
in tanta superstizione che adorano la prima cosa che veggono quel giorno. bottari, 3-2-149
non si dèe, o in quella guisa che non si dèe. genovesi, 2-17:
, ii-558: ben tosto si vide che distanza vi sia dalle virtù alle follie ed
per un momento una cosa impossibile, cioè che io non ho nessuna opinione di nessun
. sarpi, i-1-126: io temo che la naturale superstizione e l'arte de'gesuiti
non v'ha ormai chi non sappia che i sacerdoti d'egitto, ch'erano i
dubbio ci è più tosto speranza, che si riducessero, che s'alienassero maggiormente
più tosto speranza, che si riducessero, che s'alienassero maggiormente. -secondo il
atteggiamento; singolo rito o pratica devozionale che vi trova fondamento. nardi, io
: la religione dei russi è quella che i preti romani dicono greca scismatica, e
i preti romani dicono greca scismatica, e che i preti greci chiamano cattolica ortodossa,
col tempo alcuni popoli assai più savi che imaginosi, a raffrenarla, spogliandola di
è il cadavere. -segno che si pretende premonitore di un evento legato
e soperstizioni. boiardo, 1-65: poi che ebbe tuti e'tempi fatti chiudere interdisse
giraldi cinzio, i-82: se il poeta che tratta i romanzi, si piglierà materia
superstizione de'turchi, non è altro che un mescuglio dell'ombre israelitiche, colle
lo spazio di più mesi in ciò che dovevano credere e sperare, purgate da tutte
: la più grossolana superstizione, in che erano involti gli maomettani, non impedì
14-63: l'idolatria non è altro, che la conversione delle 'idee in immagini'
dà luogo al politeismo; il culto, che ne proviene, è la superstizione.
volgar., 173: è da notare che di qua adrieto i pagani in questo
127: ciascuno nell'adorar gl'idoli, che hanno in casa, da lor detti
dove è arrivata la mia superstizione, che dove racconto la famosa avventura del cantero
stile, l'abborrimento a tutto ciò che sente di novità o d'arditezza anche la
tenne accanto? per la solita superstizione che il segretario generale rappresenta, alla consulta
: il venturi avrebbe potuto ricavare migliori resultati che non sia occorso di raccogliere, come
altre super stizioni umane, che son cagione di crudeli inimicizie. bembo,
no a far con me, che son leal e non superstizioso con loro.
studi. -rigida custodia di ciò che si ritiene un valore, osservanza inflessibile
superstizione di non accettar se non quelle che nascevano dai generi semplici, moltiplice e
atterra sotto il peccato, in guisa che tu non puoi risorgere alla virtù. idem
... all'italia non ne rimarranno che i danni. 8. credenza
, 7-239: ma io non voglio già che tu ti affatichi in usare certe superstizioni
ti affatichi in usare certe superstizioni (che così le voglie chiamare) che egli scrivono
superstizioni (che così le voglie chiamare) che egli scrivono: come sarebbe l'oro
della h dalle voci della nostra lingua che per uso antico la solevano avere.
risparmio de la buona intenzione mia, che io sono già tenuto a voi de l'
... un gentiluomo / di quei che son da vero, e non di
stare), nella duplice valenza di 'ciò che sta sopra'e 'ciò che sta prima'
valenza di 'ciò che sta sopra'e 'ciò che sta prima'(in ambito religioso)
: benché alcuni, più tosto superstiziosamente che per verità, non considerando il testo
considerando il testo del salmo, credono che questo s'intenda della persona del padre.
battito dell'orologio posato sul comodino, che gli parve un suono intimo e propizio.
battista, ii-216: non si ascoltino coloro che prescrivono i membri al periodo superstiziosamente.
do per questo... che la ritondità periodica platoniana e tulliana per
italo-greci furono guerre contro la liberta, che invece di farci rispettare, come si è
una volta si venerava superstiziosamente tutto ciò che venia dagli antichi. -in base
altri più superstiziosamente si ristringono a dire che la virtù contro 'l malcaduco solamente consista nel
a. campana, 175: in vero che chi superstiziosamente volesse raccontar la ricchezza,
raccontar la ricchezza, vaghezza, e grandezza che si osservò in cadauna di queste pompe
non posso trattenermi dal manifestare la speranza che questi, anziché legarsi superstiziosamente e settariamente
anziché legarsi superstiziosamente e settariamente a formule che non sono pensiero e scienza ma finzioni
. (superi, superstiziosissimo). che crede in azioni e forze soprannaturali operate
, da pratiche ritualistiche e magiche; che attua tali pratiche; che crede nel
magiche; che attua tali pratiche; che crede nel potere premonitorio di determinati eventi
nel potere premonitorio di determinati eventi; che, in forza di superstizione, evita di
. palmieri, 2-29-26: seguivan molti poi che nominati / superstiziosi eran con costoro /
[i popoli] sono piuttosto superstiziosi che devoti. buonarroti il giovane, 0-702:
porta del palazzo reale in altriabito, che delle più solenni feste mettesse piede. vico
in questo canto, ove si pone che indovini, maliosi, superstiziosi e stregoni
ticolar voce di quella lingua geux, il che quei superstiziosi presero per felice augurio,
foscolo, xii-666: quei molti superstiziosi che assegnano a cagioni soprannaturali le sciagure derivanti
, il superstizioso, « mi sa che sia un carico di malaugurio ».
. volta alla cura della salute); che consiste in incantesimi e fatture.
imparata ne la cu- rioxa iuventù, che forsi non seressimo a questi termini. de'
tutta la notte non fece altro, che travagliare e rammaricarsi. magri, 49:
e contraddice all'indole del culto, che è in verità e spirito. d'annunzio
in un'incavatura del selciato, incavatura che aveva la forma di un piede.
, signora. -per estens. che è oggetto di opinioni infondate. desideri
qualche modo superstizioso. 2. che, nei confronti del divino e della religione
a oscuro, irrazionale timore, e che mescola al culto una ritualità magico-scaramantica (
si inquina l'essenza redentrice); che crede nella possibilità di predire e di
e del lavorare e fuggir l'ozio, che è essenzialissimo al cristiano, non la
ridesi sant'agostino de'superstiziosi romani, che anco nelle viscere de gl'animali s'internarono
.. ancor sono ora gli americani, che ogni cosa grande, a misura delle
evidentemente in le più alte e importante cose che per lo serafico francesco fussero ordenate,
vani e superstiziosi movimenti del corpo, che non è iudice umano che abbia ad
corpo, che non è iudice umano che abbia ad mover con affetti. p.
fanno altri lor segni di penitenza, che possono a molti parere superstiziosi. achillini,
3. ant. e letter. che rifiuta il cristianesimo; pagano. cavalca
fatti e gli vostri studi, veggio che al tutto siete superstiziosi e vani ».
, ma chi ha veduto il ritratto che fa di quest'uomo il superstizioso giuliano,
tiberio] tutti i superstiziosi, e che secondo le cerimonie di quelli sacrificavano, a
ed altri panni, e paramenti, che per tal conto avevano. martello, i-3-187
egitto appariranno sempre come stravaganze. lascerà che quella gente superstiziosa, adoratrice di bestie,
per gli errori e superstiziose favole seminate e che si seminavano per molti falsi profeti e
idoli di straordinaria grandezza e sontuosità, che di quando in quando è uffiziato alla loro
andava. 4. per estens. che nutre eccessiva considerazione per qualcosa o per
considerazione per qualcosa o per qualcuno; che ne è fanatico ammiratore, seguace,
. fabrici, 599: ah, che propriamente son questi superstiziosi cultori dell'autorità
volte ingrati detrattori ai quel secolo, che con tanta benignità gli mantien vivi. monti
in gran conto se non a coloro che sono per così dire superstiziosi nella erudizione.
foscolo, v-339: bonaparte alle grandi qualità che lo innalzarono aggiunse quelle doti plebee che
che lo innalzarono aggiunse quelle doti plebee che lo precipitarono - fra le quali l'
superstizioso della nobiltà. 5. che pretende validità assoluta, che non ammette
5. che pretende validità assoluta, che non ammette dubbi, critiche (una
le leggi e le regole prudenziali più che con le superstiziose formalità de giuristi.
: non far corno fa alcuno superstizioso, che va per dimostrar inzegno e arte pescando
. caro, 12-ii-51: è possibile che un galantuomo vostro pari sia stato superstizioso
274: è vero, nondimeno, che molte volte io non mi sono in tutto
bortigàli. ma la nuovissima superstrada per nuoro che stiamo percorrendo, passa fuori. arbasino
superstrato, sm. ling. strato linguistico che, in una determinata area, si
di vibrazione di una piccolissima corda vibrante che viaggia a velocità molto prossima a quella
superumerale, sm. paramento liturgico ebraico che ammantava le spalle del sommo sacerdote (ed
, o simili parti, non è dubbio che tutte queste seriano imperfezzioni. lomazzi,
plur. superuomini). essere umano che ha raggiunto la perfezione non attraverso la possibilità
di una natura sovrumana, trascendente (che espressamente nega), ma esaltando le
della propria umanità; è un ideale che ripetuta- mente si è proposto nel corso
also sfirach zarathustra, 1883-5), che fece cardine della sua filosofia la massima
stesso, sciolto dalla morale e dalle leggi che vincolano il resto dell'umanità; in
letteraria, con g. d'annunzio che lo connotò di vitalismo panico estetizzante,
superuomo. l'uomo è qualche cosa che deve essere superato. che avete voi fatto
qualche cosa che deve essere superato. che avete voi fatto per superare l'uomo
di superuomini, lirica debole, sonora, che un grande ingegno ammalato cantò non ha
il verbo di zarathustra, del maestro che insegnava il 'superuomo'goethiano, gli pareva
il più virile e il più nobile che fosse mai stato proferito da un poeta
modo, un superuomo, e il discorso che egli fa a rastignac nel 'papà goriot'
ineffabilità della vita dell'uomo qualunque, che i romanzi veristici cercavano di riprodurre,
veristici cercavano di riprodurre, senza tentarne che timidamente ha mimesi linguistica. 2.
finto me, il mentitore me, quello che tu chiami lo scettico e che è
quello che tu chiami lo scettico e che è invece il miserabile vanitoso che pretende di
e che è invece il miserabile vanitoso che pretende di apparir superuomo! c.
gaudente, smargiassi, scandalistici, superuomini, che disprezzavano la legge e scimmiottavano i signori
di poeti minori, di superuomini, che nel fatto non erano ancora diventati uomini.
come le rane. 3. artista che raffigura l'umanità con caratteri di titanismo
, il caravaggio pensa per la prima volta che il destino sentimentale della figurazione può essere
.. il concettonietzschiano è così anticristiano che si può desiderare di staccare anche formalmente
... 'super-'è scoperto che queste teorie sono contenute come casi particolari
ed era inizialmente riservato ai ricercatori teorici che si occupano di quegli strani modelli della
strani modelli della materia e del cosmo che vanno sotto il nome di 'superstrin- ghe
di salvemini] è qualche cosa di più che un'antipatia verso le superstrutture ideologiche,
, un amore per i fatti, che in lui scende direttamente dal cattaneo.
accaduta ha soltanto smentito una superstruttura romanzesca che uno scrittore divenuto celebre prima della guerra
.). superstrutturale, agg. che è proprio, che si riferisce a
superstrutturale, agg. che è proprio, che si riferisce a una superstruttura; sovrastrutturale
supersublimo), agg. ant. più che sublime. leonardo, 9-4
). supersviluppato, agg. che ha raggiunto un elevatissimo grado ai sviluppo
). supertelescòpio, sm. telescopio che, grazie alle innovative tecniche costruttive,
superterràneo, agg. ant. che si estende superiormente alla terra (l'
è più alto nello emisperio superterraneo, che è sì come lo polo dello
numerose, gravi e clamorose azioni terroristi- che (nel linguaggio giornalistico). il
supertestimòne, sm. e f. testimone che, nel corso di un processo
29-v-1988], 25: i giudici sostengono che francesca mambro e giusva fioravanti quel 2
supertestimoni, i sottotestimoni, le persone che passavano per caso. la repubblica [31-i-
. (femm. -a). tifoso che segue con eccezionale partecipazione e costante presenza
atteggiamento tipico del superuomo; tutto ciò che attiene al superuomo; superomismo. gramsci
ora è in dominio della storia, che ci lavora intorno con troppa lena e la
gramsci, 6-122: pare si possa affermare che molta sedicente 'superumanità'nicciana ha solo come
, 1-87: l'accettazione del ciò che è per ciò che sarà (la superumanità
accettazione del ciò che è per ciò che sarà (la superumanità) implica la divinizzazione
da superumano. superumano, agg. che è al di sopra della natura umana
al di sopra della natura umana, che è di natura soprannaturale, che partecipa
umana, che è di natura soprannaturale, che partecipa della natura divina, sovrumano.
un caso mi capitò fra mano un libro che in un certo sembrava essermi stato inviato
come in messaggio di quell'essere superumano che oscuramente invocavo. c. e.
veniva celebrata, protestava per il fatto che, celebrandola, praticamente si smentiva la credenza
capace ozio vergani. -sm. ciò che supera i limiti della natura umana.
, 'miranda'esci nel 1874 quando ancora ilnaturalismo che mette capo a zola non aveva avuto trionfi
2. concepito e rappresentato con caratteri che superano quelli della natura umana, con
superumane figure. 3. che è proprio, che si riferisce al superuomo
3. che è proprio, che si riferisce al superuomo nietzschiano.
consiste anzi in ciò. 'superumano meno che umano'era un suo adagio. gramsci
. gramsci, 6-122: ogni volta che ci si imbatte in qualche ammiratore del
conferiva al termine un che di solenne e insieme di tecnico..
landino, i: ma saranno forse alcuni che giudicheranno el consiglio nostro essere stato o
arò condotto insino al debito fine quello che dal principio mi proposi; o suprava-
o suprava- caneo, con ciò sia che molti hanno commentato questo poema. galileo
di umbratile nozione. 2. che è in numero o in quantità eccessiva.
. riccardi di lantosca, 2-80: or che riman dell'opera non vile? /
sia auttor da fame stima) / che le montagne diventomo piano, / ché
o iron.). -anche: che si forma a causa di un vuoto
nemmeno poggiava a terrapel manico, ma invece che a terra in una piegatura supervacante (
(immediatamente sotto al gilé di pelo) che i pantaloni formavano al riunirsi. idem
arriveranno frattanto... a comprendere che gli otto locali di cui dispongono a
'l gatto [alfonso], che ogni diedi, et erano alcune piu:
alcuna suspizione di quelle [cose] che si avevano prima, benché etiam supervacua-
supervacua e non necessaria fatica sarìa quello che per l'universo è manifesto, a pochi
globo in pezzi, / e quei che piovver rovinati dentro / revocheranno il disperato
gli altri uomini (migliaia di essi) che servirono sotto nord, la constatazione non
supervate, sm. iron. poeta che esaspera gli attegil popolo d'italia [
in migliorini, 2-79]: quei poeti che furono umoristicamente proclamati 'supervativ =
supervisore. supervelóce, agg. che avviene a velocità elevatissima (la trasmissione
passione. 2. dir. che si verifica successivamente a un'altra situazione
io sia per sopravenire a vederlo senza che quelli della pellegrina siano intesi della mia sopervenien-
. de luca, 226: stabilita che sia la qualità della donazione,..
o... per quella rissoluzione che siegue dalla sopervenienza de'figli. =
, i-49: per una crudele infirmitate che adloro sopervenne, si morio.
delle colonne volgar., i-73: ecco che le sopervenne una novella che le portao
: ecco che le sopervenne una novella che le portao uno cavaliere de troia anciano.
: il giudice im- posimato ritiene probabile che un supervertice del terrorismo si sia tenuto
, 7: in una drammatica giornata che ha visto i protagonisti ora scambiarsi caldi elogi
usa-urss ha rischiato di arenarsi su quella che reagan ha definito 'la perestrojka dell'
superveterano, sm. nel tennis, giocatore che ha compiuto cinquantacinque anni. -al plur
. -al plur.: la categoria che comprende tali giocatori. = comp
. = dall'ingl. supervision, che è dal lat. mediev. supervisio
chi controlla il segnale radioelettrico o televisivo che collega gli studi di produzione con gli
.. addetto al comando della apparecchiature che collegano gli studi con gli impianti trasmittenti
di macchina presenti permanentemente nella memoria principale che sovrintendono alle funzioni basilari di gestione del
. = dall'ingl. supervisor, che è dal lat. mediev. supervisor,
supinale1, agg. letter. ant. che abbatte, che atterra (come epiteto
. letter. ant. che abbatte, che atterra (come epiteto di giove,
supinale2, agg. ant. che si forma sulla parte dorsale ai un
studio di pittore e sorprendono la modella che dorme supinamente accoccolata sovra un piedestallo coperto
, 93: avvertito in tempo di cosa che può portare la rovina e la perdita
15- 157: umanità è quella che valuta e trasceglie, non quella che
quella che valuta e trasceglie, non quella che supinamente accetta. arpino, 15-108:
ma supinamente, oppressa dal mormorio maschile che chissà quale storia le andava inoculando.
: imbecilli! quanto è buffo il paese che vi porta e vi sopporta!.
ottimo, i-267: o uomo furioso, che supini la faccia contro a dio,
situato nella regione laterale dell'avambraccio, che circonda l'articolazione radicomerale, la cui
di rotazione dell'avambraccio e della mano che ne porta la superfìcie volare in avanti
, 1-190: è la supinerìa dei malvagi che non vede le cose come sono,
tanta cecità e supinità degl'inglesi nell'affare che è di tutti l'importantissimo. pratolini
sottilmente narrar le cose particolarmente, come che 'sopino cade su la polvere'. tasso,
. verga, 8-210: don diego pareva che russasse forte, si udiva dall'altra
, / e vedo un quadrifoglio / che non raccoglierò. quasimodo, 141:
, xcii-ii-51: l'uomo nell'acqua, che tiene la positura supina, è il
supina la fé riversa, per accennare che gli averebbe rinversata la città se non cacciava
. 3. per estens. che è in pendenza o in leggero declivio.
o in leggero declivio. -anche: che si estende a una minore elevazione rispetto
la neve... che galleggia in posizione normale. marchetti,
. govoni, 6-40: la fontana che manda uno scroscio / di gigantesco innaffiatoio
oprate... figur. che dimostra un atteggiamento passivo di indifferenza,
di indifferenza, di rassegnazione indolente; che rivela totale mancanza di reazione o di
il quale non vede eziandio quelle cose che innanzi gli sono. s. giovanni
mi dà dolore: questa gente / che segue supina ogni richiamo. -sostant
nella tranquillità supina. 8. che denota negligenza, rozzezza, incapacità di
così supina come poteva finire in altro che in una rovina manifesta? p. verri
error tanto supino. 9. che imita in modo pedissequo un modello o la
v-5-57: quando... si dice che l'arte... è imitazione della
più supina. io. che ha un andamento, un ritmo o un'
bal- toslave, modo nominale del verbo che esprime l'inizio o il fine
lictu'. libumio, 1-33: da quel che li grammatici latini chiamano supino nasce il
appoggiare i piedi, o panno o cuscino che ha la stessa funzione.
sprofonderà nella terra per parecchi piani, che accoglieranno il traffico metropolitano.
vangile. 4. spreg. persona che svolge attività di secondo piano o di
soppediano. suppeditaménto, sm. ciò che costituisce un incremento, un accrescimento.
ella [l'acqua] suppeditando cagioni che le trombe diano il suono. 3
esser più maliziosi usurpatori e di coloro che sapessero suppeditar altri prima. l.
indigeni d'america] assorbere quei pochi spagnuoli che li sup- peditano.
sì copiosa suppellettile di disegni e modelli che fece stordire chiunque la vide. carducci
di insegnamenti propri di una disciplina, che sono forniti o derivati da un'opera
opera o dallo studio dei fatti o che costituiscono il patrimonio culturale o di conoscenze
dell'erudizione per procurarmi la supellettile archeologica che mi occorreva, mi si affacciarono da
pelettile di parole e di frasi, che ci averanno ad occorrere spesso nello scrivere
: nelle poesie deirinaugurazione'e in quelle che vennero più tardi go- voni, pur
frugoni, 1-290: non fece pomposo apparato che delle suppellettili interiori, e spiegò le
nato. 3. agg. che è tale in modo approssimato, indefinito
sarpi, vi-1-136: il retrattare quello di che si diceva aver fiarola ferma non era
diceva aver fiarola ferma non era altro che dir apertamente o di non voler ar
alberti, ii-209: colui sarà più ricco che gli altri, a cui sup- pediteranno
salta sua, dovranno suppeditare quelli di che c'è. 2. tr
suppeditandoli abondantemente e pagando la scorta di che hanno bisogno per la predicazione.
ch'è supeditato lo amore e pace che avevamo, ae subito avemo mandato do ambasadori
1-57: non bisogna cercare suppeditatione alcuna che guasti e renda oscura la evidenza della cosa
. suppeditìzio, agg. letter. che è di grande aiuto (anche con
cose tessute, con tutte auelle cose che a magnifica supellettile appartenieno. alberti,
, suppellettile più a pompa e ostentazione che a necessità. boiardo, 1-78: egli
mariconda, 4-12-36: non è dubbio alcuno che mi avrebbono posto in mano della giustizia
/ armadi immensi pieni di lenzuola / che tu rammendi paziente. p. chiara
2. per estens. ciascuno degli oggetti che costituiscono l'arredo di una chiesa o
ii-3-3-61: scrisse... a coloro che difendevano albagiulia che gli si rendessero,
.. a coloro che difendevano albagiulia che gli si rendessero, ma ch'a lei
la corona reale e l'altre insegne che vi si conservavano, con tutte le
possiede in oltre la conoscenza più vasta, che trar si soglia dallo studio delle medaglie
e conservata supellettile d'una casa antica, che si sia disotterrata a pompei. bacchelli
niuna suppellettile può avere migliore il erincipe che armi per armare gente assai. algarotti,
algarotti, 1-iii-199: a suppellettile poi che ad esso lui è più necessaria, la
e deriv. supplementare, agg. che ha funzione di supplemento, di integrazione
... contribuisce una notizia supplementare che sordello 'avendo promesso di non più peccare
vendetta della famiglia di lei', ma che 'la maledetta cunizza lo trasse di nuovo nel
. de amicis, xii-456: signori che portavano a casa la ghiottoneria supplementare per
coltivato. -in partic.: che costituisce un supplemento o un'appendice di
poi menzione il buffier d'altri vocaboli che dice equivalere a più parti dell'orazione;
; 'termine di supplemento'; e avverte che non ne fa una parte dell'orazione,
2. bot. gemme supplementari: quelle che si formano vicino alle ascellari; si
supplementari di una circonferenza: due archi che formano una semicirconferenza. 5. matem
vittoria di una delle due squadre) che si svolgono in aggiunta dei tempi regolamentari
supplementàrio, agg. disus. che è aggiuntivo rispetto alla norma, alla
supplementaria del campanaro. 2. che sostituisce temporaneamente qualcuno nelle sue funzioni.
soggetto supplementàrio accordato dalla facoltà medica, che in caso di absenza o di malattia
rendere intero, completo o perfetto ciò che è insufficiente incompleto o parziale (con
boiardo, cvi-530: or, poi che più non te bisogna el mio [denaro
73: se adunque non ci è altro che la entrata delle possessioni dove la legge
la legge possa fermare il piede, bisogna che per supplemento la si fondi in su
22-215: sostengono molte ore la candela che già manca i supplimenti de le gocciole
già manca i supplimenti de le gocciole che si rimettono in su 'l candellieri dal quale
in agguato / per supplimento in caso, che tu manchi / in qualche cosa.
sussidio, per supfcimento, a una che si chiama lingua uno che si chiama dia-
a una che si chiama lingua uno che si chiama dia- etto; se questa
. -per estens. fornitura di ciò che è necessario per vivere. soderini
poi menzione il buffier d'altri vocaboli che dice equivalere a più parti dell'orazione:
: 'termini di supplemento'; e avverte che non ne fa una parte dell'orazione,
opera letteraria, scientifica o giuridica, che ha lo scopo di chiarire determinati aspetti
dell'opera e per contentezza di quelli che leggono. baldi, 505: scrisse l'
un rapido sommario di cenni iuttosto che un estratto della memoria colla quale il signor
discaro a v. e. l'intendere che ultimamente ho trovato e trascritto nella biblioteca
letteratura per 'supplemento's'intendono le aggiunte che si fanno a un libro per renderlo più
d'italia', ponendo in questo quelle dissertazioni che in quello tutte mettere non si possono
oggetto, sostanza, concezione o provvedimento che può essere sosti tuito o
reputate, l'altrui lagrime più che le mie infelici estimando, quest'uno solo
, i-117: amore allora, che... era in quel luogo donde
, barelle e schifi per supplimento di quelli che si con sumavano per le
le prime no tizie, che s'apprendon con la imitazione, quelle che
che s'apprendon con la imitazione, quelle che fin dall'in fanzia,
non po ter corrispondere salvo che con sola affezione: la qual però è
la qual però è così intensa che merita esser ricevuta per supplemento di tutte
il suppli mento aelle parole che non potevano arrivar lassù. nievo, 5
4. disus. reparto o contingente militare che subentra come rincalzo alle truppe colpite da
] a m. marcello, acciò che pronconsolo le reliquie della guerra finisse con quello
mare, tra le principali e quelle che per supplimento li furono in più volte
, per lo più temporaneamente, colui che per qualche impedimento non può adempiere ai
frequentò mai il predicare se non dopo che giovanbattista fu posto in prigione, quasi
que'cenobiti. -disus. cantante che sostituisce una prima parte nel caso di
incomodata con la gola e si spera che almeno, domani canti, ed il re
più soffrire il 'barbiere', ha ordinato iersera che si faccia la 'bianca'col supplemento
pure incomodato, il re ha risposto che si faccia pure senza donna, basta che
che si faccia pure senza donna, basta che non senta quell'orrore di esecuzione del
geom. supplemento di un angolo-, quello che si deve aggiungere a un altro per
oro uguali e particularmente di quelli spazi che sono intorno al diametro. manfredi,
chiama supplemento di 'un angolo ^ quello che bisogna aggiungervi per ottenere una somma uguale
, agg. dir. amm. che sostituisce temporaneamente (ma talora anche per
giudice supplente, faranno fede sino a che siano attaccati di falso. carducci, ii-19-150
invece una supplente. 2. che si afferma e viene stabilito in un secondo
bergantini, 1-393: maggior prodigio egli è che questo solo / albero proferisca 1 materiali
sia supplente a tutti quegli / strumenti che alla corredata nave / e munita di tuttii
dalle carenze funzionali degli organi o istituzioni che vi sono specificamente preposti. f.
per avere qualche materia da scrivervi, che sian cose de momento; a un'altra
buti, 2-214: s'elli noi sa che il sacerdote sia ignorante o no può
suppletivo. suppletivo, agg. che ha funzione di supplemento, di aggiunta
legislatura per la nomina di un componente che subentri (fino al termine della legislatura
. v.]: esame suppletivo (che ora dicono di riparazione).
delrimposta principale. 2. disus. che ha funzione di sopperire a una mancanza
: camma però tutto ciò col presupposto che non osti l'imperfezione naturale, la quale
arrivo. 4. ant. che ha funzione di sostituto, in genere momentaneo
inserito, aggiunto a completamento di ciò che manca. g. g.
dopo sitoni. suppletòrio, agg. che ha funzione di supplemento, di aggiunta
anche d'accennarle, il più brevemente che potrò, un altro motivo suppletorio,
, un altro motivo suppletorio, ma che ha una sua forza speciale. cattaneo,
ed insufficiente, meglio aumentarla allora, che esporsi alla presentazione di crediti suppletori.
sopplezióne), sf. ant. ciò che si aggiunge a spiegazione, a integrazione
leggi overo le consuetudini particolari o pure che sieno dubbie, si- ché abbiano bisogno
zione. 2. ciò che sostituisce con la stessa funzione e le stesse
, per i diversi tipi di ripieno che si trovano all'intemo. sùpplica
di prove valide e di argomenti persuasivi che la giustifichino; istanza, petizione.
.: il documento, il foglio che la contiene. aretino, 20-220
della mia tavola et ornamento d'arezzo, che per non esser finito tutto, et
tutto, et è 30 some, che n'è parte in villa e parte in
nome di caterina e del fanciullo, che mai a'padri loro non ne diedono
ghidetti, / e fin quando vuoi che aspetti? / le mie suppliche al senato
/ le mie suppliche al senato, / che per grazia t'ho imprestato, /
): era già scorso l'anno da che la supplica era stata mandata; e
stata mandata; e gertrude fu avvertita che tra poco verrebbe levata dal monastero,
dal comando della colonia la comunicazione ufficiale che il sottotenente mochi cesare,...
traccia. piovene, 1-155: ora che sapete tutto, anche ciò che una
: ora che sapete tutto, anche ciò che una donna non vorrebbe mai raccontare,
mai raccontare, potrete capire una supplica che si sforza di essere misurata di accento,
liturgica. casalicchio, 67: vedendo che tuttavia cresceva il male e con lui
da parte di cui si fa intendere che chiunque grazie, spidizioni, privilegi e
i propri favori o a fare ciò che gli è stato richiesto. tommaseo [
da supplicare. supplicàbile, agg. che può essere supplicato; che accoglie le
, agg. che può essere supplicato; che accoglie le suppliche, le implorazioni.
supplicabóndo, agg. letter. che è in atto di sup
pres. di supplicare), agg. che rivolge una supplica, un'istanza,
): stava la giovane assai più dura che un marino scoglio, né mai al
ragione dovevano stame per ispavento gli eretici che in tanti modi avevano imperversato; e
loro risposta alcuna per allora, volendo che prima vedessero quei di tlascàla arresi e
periodici popolari, i-561: una porzione che si chiamò eletta gavazzare del superfluo,
pren- cipi passan per tante mani, che, prima che giungano al supplicante,
passan per tante mani, che, prima che giungano al supplicante, perdono il più
del teatro francese. 2. che rivolge preghiere, implorazioni a dio, a
segneri, iii-3-329: come sarebbe possibile che la divina pietà non si piegasse a
atto di supplica (le mani); che rivela l'intenzione di rivolgere una supplica
un'implorazione (un gesto); che esprime una supplica, un'istanza (
viso mesto e supplicante / gli accenna che per dio non vi rimagna. caro,
dalla patria terra / l'orribile flagel che la minaccia, / [la candida schiera
(anche con una prop. complementare che indica il contenuto della supplica).
. aretino, v-i-611: supplicato che ebbe a la messa de lo spirito
e a supplicare i numi, / che a te, che di me sei miglior
numi, / che a te, che di me sei miglior cotanto, / saranno
me sei miglior cotanto, / saranno più che a me grati e propizi. foscolo
e propizi. foscolo, iv-382: adesso che sento tutto il flagello delle sventure,
pur due parole / porgesse a suplicar che 'l crudel nodo / un'ora s'allentassi
volgermi colle mie prede, io suplicherei che tutti li mali di questo mondo me
., 33-25: or questi, che da l'infima lacuna / de l'universo
per grazia, di virtute / tanto che possa con gli occhi levarsi / più
con tal gemito e in tali voci, che l'animo si ritraeva come da una
pel mio peccato / colla tua orazion che tanto vale. 2. pregare in
specifica autorità o di una carica, o che occasionalmente si trova in una posizione di
in favore di chi prega, ciò che potrebbe anche non fare (e può
lei cui siete ad ubbidenza, / che ristori a tutta vostra parvenza, / ch'
tutta vostra parvenza, / ch'io so che vo'il cherete senza dolo. rinaldo
: la sua beatitudine di- votamente suplicherete che si degni avere pazienza alquanto. masuccio
[fi frate] fattaglise incontro, che gli donasse udienza il supplicòe. ariosto,
/ supplica sacripante e lo scongiura / che quel guerrier più appresso non attenda, /
leopardi, iii-205: seguito a supplicarti che per misericordia di me abbi cura della
inferiore. manzoni, iv-146: chi era che potesse proporre, stipulare, che dico
era che potesse proporre, stipulare, che dico? supplicare, piangere in nome di
supplico 10 a te, vivo topazio / che questa gioia preziosa ingemmi, / perché
iii-i- 31: fu suplicato al papa che nel prossimo futuro cinquantesimo anno la chiesa
altro giorno supplicarono alla reina e re che per loro intercedessero a ottener pefldonanza da
villars suo luogotenente supplicavano di quell'aiuto che meritava la lor fede. monti,
annimi vostri il cielo reggie con quello che e retto. -come rafforzativo del
, appuntati sui presenti, supplicando supplicando che non lo si guardasse. -in
medesimo a l'eccellenza vostra e supplicarla che si ricordi d'avermi per servitore.
per servitore. pallavicino, 11-147: supplicandola che al favor comparitomi in questo felice avviso
l'esenzioni concedute già alle più fine, che qui si dicono orsoio. c.
i-145: è di molto maggior tuo prò che il signore ti benefichi supplicato che senza
prò che il signore ti benefichi supplicato che senza suppliche. -in un contesto
/ ridinne i canti amari, / che di lor vene tingono / i supplicati altari
(femm. -tricé). ant. che supplica; che si fa portatore di
). ant. che supplica; che si fa portatore di una supplica, propria
supplicatorio, agg. ant. che ha forma, tono di supplica (
cxiv-20-507: altro non resta se non che mi mandi ella la sua lettera congratulatoria
vivesse sicuro, non solamente non credendo che 'l sole o altra stella fosse iddio
altra stella fosse iddio, ma contendendo che né giove né verun altro iddio fosse
dalla greca favella, importa lo stesso che supplicazione. -professione di assoggettamento al
. -in senso concreto: ciò che è richiesto con la preghiera. a
politico, giudiziario, ecc., che riveste la forma di petizione, di
ecc. - anche: il documento che la contiene. sacchetti, 35-7:
per mano del nostro vescovo, però che di ciò m'avvisò. codice dei beccai
, subito avente de le preghiere, che fazate supplicaziuni et imbassiate o che per intencione
, che fazate supplicaziuni et imbassiate o che per intencione de musicarve o che per
o che per intencione de musicarve o che per consequire suo desiderio. archivio dell'opera
... per dare a uno tedesco che scrisse la supplicazione delle rehque di nuovo
orazione piccola di prieghi e supplicazioni, che gli dovesse dare la corona. bandello
all'ingordigia di lui, né poteva dargli che lacrime, che un'accorata supplicazione.
lui, né poteva dargli che lacrime, che un'accorata supplicazione. 5
bocca, diede alla madre un'occhiata che chiedeva il segreto, con tenerezza,
passi da me con accento di supplicazione più che di domanda mi fecero a malincuore sollevare
, agg. ant. e letter. che leva suppliche alla divinità; che implora
. che leva suppliche alla divinità; che implora con umiltà e fervore aiuto, grazie
o regina [la luna], che porti la luce, dea delle coma di
bel danubio blu. 2. che rivolge implorazioni a qualcuno; che chiede
2. che rivolge implorazioni a qualcuno; che chiede benevolenza e indulgenza. -in partic
benevolenza e indulgenza. -in partic.: che supplica la persona amata di corrispondere all'
supplice con caldi prieghi chiede, / che frisso voglia aver di lei mercede. tasso
mi pregava egli supplice molto, / che dal cavallo lasciassilo uscire. savinio,
madre, e un'amica vecchia, che vengono a impetrar grazia per manlio.
iniqua condizione. 3. che è atteggiato nel gesto di preghiera umile e
(una preghiera o una richiesta); che esprime preghiere fervide e accorate (un
io supplicemente,... ti priego che tu medesima t'aiuti. bembo,
suplichévile, suplichévole), agg. che rivolge suppliche a qualcuno, che è in
. che rivolge suppliche a qualcuno, che è in atto supplice, che viene
, che è in atto supplice, che viene in veste supplice; che implora pietà
, che viene in veste supplice; che implora pietà dal vincitore; che mendica
; che implora pietà dal vincitore; che mendica il proprio sostentamento; che è
; che mendica il proprio sostentamento; che è in atteggiamento, anche mentale, di
, di umiltà e di sottomissione; che è in condizione di poter solo supplicare
, 2-4-278: ammaza... uno che a il adre e figliuoli, uno
v-i-747: a uno di voi, che era curvo e mi guardava supplichevole,
2-323: più pronto ad ascoltar le querele che i suppliche voli
b. segni, 4-227: conciosia che per tal moto alcuni diventino divoti e
partic. nei confronti della persona amata; che chiede corresponsione amorosa. svevo,
, iv-638: « allora e proprio vero che non verrai? » ella domandò tra
/ guata benigna. 2. che manifesta supplica, implorazione di pietà (l'
begli occhi di cane carezzevoli e pazienti, che si ostinavano a farsi voler bene,
una muta supplichevole interrogazione negli occhi, che mi passava il cuore. fenoglio,
ghirardacci, 3-361: né era alcuno che con le mani supplichevoli non benedicesse mille
supplichevoli per me. 3. che ha tono di umile sottomissione, di accorato
ascoltar le voci supplichevoli dei meschini, che a loro ricorrono? alfieri, 4-38:
di supplichevole tenerezza. 4. che esprime accorata supplica alla divinità (una
, non meno supplichevoli e flebili, che gravi e devote. -che contiene
pressanti richieste (una lettera); che è stilisticamente improntato al tipo della supplica
orazione, come soglieno fare tutti color che supplichevolmente domandano. cristoforo armeno, 1-276
io... giudicava tra me stesso che, se io umilemente e supplichevolmente gli
avessi ceduto, doverne questo seguire: che egli mi riputasse poltrone e vii servo.
io supplisco nella carne mia a quel che manca delle passioni di cristo. alberti,
i-135: volse [la natura] che in quello in quale io manco, ivi
. guicciardini, 2-1-241: a quello in che l'uno patisce difetto, supplisce lo
costituire uno timone e guida... che con la sua prudenzia adulta, dove
alla santissima comunione, in quelle mattine che ha da vacarsi, supplite col desiderio,
da supplire col lampo dell'intuizione a quel che può mancargli. n. ginzburg,
imprecisioni della sua memoria con l'enfasi che metteva nelle parole. -provvedere a un
sarpi, vi1- 198: lo ricercò che supplisse con altrettanta celerità per medicar il
... estinsi tutte le pensioni che fin allora vostra signoria illustrissima m'aveva
. supplivano alle loro obbligazioni con le genti che teneva no nel ducato di
granucci, 1-60: sigismondo, poscia che ebbe in ogni parte supplito all'ufficio di
l'autore supplisce molto bene all'assunto che s'era preso. leopardi, iii-423:
scriverle per supplire con questo agli uffici che non potei fare a voce coireccellenza vostra
possono suplire a sepellire i nobili soli che moreno. grazzini, 4-343: voi
di monizioni e di capitani, parendo loro che astore baglione, che vi si trovava
, parendo loro che astore baglione, che vi si trovava al governo dell'armi,
, ii-112: supplissi di quelle genti, che erano venute con lui, al mancamento
, al mancamento di quelle quattro legioni che vespasiano aveva mandato con muoiano in italia.
a me era la notizia del bisogno che potreste avere di supplire ben presto alla
presto alla mancanza della signora castellini, che pensa di tornare in italia. alfieri
canonico, religiosa ed ottima persona, che supplirà per lui. boterò, i-79
7-iv-69: questi avvocati o combattenti, che supplivano per le persone private, in
, ii-87: non è esatto il dire che il vice-intendente non abbia altre funzioni tranne
di cristo, iv-12-2: io sono quello che t'ho chiamato ed ordinato ho il
sale e sopplisce al difetto di quelle che han poco sale. campanella, 4-182:
detto: cose da poverelli.. ma che fa, è vero? supplisce il
. -sostituirsi adeguatamente a ciò che manca; subentrare nell'uso, nelle
questo tempo, non vi sarebbero le nevi che, squagliate al fuoco, suplissero all'
per fretta s'affogaro in senna / (che 'l ponte non potea supplire a tanti
le viti, ma non è però che supplischi a tutto il regno. giuglaris,
, ci han supplito i cento scudi che si devevano per la poliza di cambio.
e può supplir anco a tutta la spesa che può far il nostro bailo ordinariamente a
giacomo soranzo, lii-3-67: ho inteso che le entrate non suppliscono alla spesa.
stomaco caldo molto suplisse. verbo che si supplisce con la figura o con l'
essere supplito dall'istoria de'giudei, che flavio giuseppe ha scritta probabilmente sulle memorie
-soddisfare una necessità; procurare ciò che serve. 5. gregorio ma ^
, percioché conferiscono insieme, e quello che manca all'uno o di conseglio o
. 6. integrare ciò che manca in un testo o in una raccolta
con esso [documento] supplire il vacuo che portano tutti i fasti all'anno 441
la spedizione n. 6 non giungeva che al tomo 22, mancando dei 19 e
tomo 22, mancando dei 19 e 20 che nella seguente si sono suppliti
supplire egli a bocca tutto il restante che già aveva udito da me.
imperoché bisogna supplire: 'tal ne sofferse', che ci farà vincere 'tale', cioè sì
: mozzando in maniera la proposizion significante che tu sopplischi col tuo ingegno quel che
che tu sopplischi col tuo ingegno quel che non odi. cesari, ii-61: parlar
riciso, saltando le idee intermedie, che lascia al lettore che le supplisca.
le idee intermedie, che lascia al lettore che le supplisca. -per
. sanudo, xxxiv-476: sperando ancora che, dove per la brevità del tempo
supplite le braccia e le gambe, che mancavano dalla ruina. f. m.
in muratori, cxiv-2-56]: supplì quello che mancava, ma perché il suo non
pennello e supplita qualche parte del lavoro che dovea farsi in musaico.
ch'erano servi feciono liberi, acciò che l'esercito si supplisse e compisse di sì
: questa [via] è il modo che si tiene nel supplir l'esercito,
. 8. rifornire qualcuno di ciò che gli manca. garibaldi, 3-101:
: in due anni, le rare volte che siamo stati lontani, il telefono suppliva
in boccaccio, viii-1-5: niuno dubiti che la sua ira, la quale con occasione
più grave segnamento scolastico). tormento che appieno supplisca la sua tardità castelvetro, 8-2-giacomo
sostituto. cesarotti, 1-xxxix-177: confesso che ne'miei studi non conosco chi potesse
carducci, iii-21-360: vuol la fama che fosse dotta di greco e latino e che
che fosse dotta di greco e latino e che talvolta supplisse in cattedra il consorte.
] si assentava per turno, sicuro che l'altro poteva supplirlo senza pericolo di essere
di supplire il professore di quarta classe che avea preso il volo per altri lidi.
: in questi casi fu savio consiglio che i vivi potessero supplire le loro veci.
tempo... in funzioni ecclesiastiche che suppliva anche per altri. = voce
: si legge una tronca epigrafe, che, osservata da me sul luogo, non
-inserito, aggiunto a completamento di ciò che manca o si considera mancante.
s. maffei, xl-13: gl'impicci che reca la spesa non supplita come altrove
minaccia, / sento la furia già che ci supplizia. biffoli, lxxxviii-i-292:
. compagnone, 5-24: ora più che mai vorrebbe sedersi, per i morsi
per i morsi [di dolore] che gli suppliziano i piedi. 2
contento di suppliziarla, egli non vuole che le stesse amiche la consolino. linati,
fabbricargli degli scherzi in serie, così dozzinali che lui stesso non si spiegava perché mai
barbier [in carducci, iii-23-422]: che misteriosa voluttà incatena il suo sguardo al
: l'ultima eco vendicatrice dei gridi che quel biblico uomo [il dentista].
turchi con quel sesso) con ferita più che barbara. casti, iii-139: orridi
acqua putre sino all'anguinaia, / che tu ti macerassi come cànape / e venissi
lorenzo de'medici, 190: ha imparato che 'l maggior supplizio / che avessi in
ha imparato che 'l maggior supplizio / che avessi in terra il nostro salvatore, /
sitio ». straparola, i-47: comandò che la reina fusse spogliata e, così
con buoni e delicati cibi nodrita, acciò che, così lungamente vivendo, i vermi
è suo, / è della specie che si agita / e sciaguatta / dentro la
... mostraci or gfi peccati che abbiamo fatti,... or gli
169: figurando essere corporee le cose che incorporee sono e i loro supplici.
supplici. landino, 177: l'anima che è absoluta dalla col pa
,... non desidera né vorrebbe che alcuna altra patissi supplicio. cesari,
. boccaccio, viii-1-238: la giustizia che 'l mosse fu la suerbia del lucifero
condizione di chi desidera ardentemente un bene che gli pare facilmente raggiungibile e non riesce
. -supplizio di mezenzio: quello che mezenzio, mitico tiranno di cere,
, ii- 155: asiatico, che era liberto, col supplizio da schiavo pagò
1-xxxiv-265: il pontefice fece arrestare i congiurati che egli pose in mano della giustizia,
, 2-13 (i-802): conosco che io maggior supplizio meritava. vincenzo maria di
all'una e all'altra di noi, che ti abbiamo sì gravemente oltraggiato, dare
: soccorso attende il tristo core / che per amar sostèn troppo suplizio. i.
i. andreini, 1-199: quasi che per amarvi io meritassi ogni supplizio. loredano
sua vita attuale era supplizio volontario tale che nessuno, a meno di non togliergliela,
molestia. -con meton.: ciò che ne è causa. -in partic.:
. 141: essa dice... che i concerti sono una seccatura e i
fitto in mente di prender moglie e da che m'hai con insoffribili lamentele persuaso ad
nostra città da tanti supplici e tormenti che i padri non corrano sopra la plebe
padri non corrano sopra la plebe o che la plebe non vada sopra i padri?
livio volgar., 3-202: quello che voi spesse volte avete desiderato, signori
avete desiderato, signori campani, cioè che di pigliare supplicio dell'improbo e detestabile
et suppliciosa la iracundia sua contra quelli che non hano reverito la sua po- tentia
altezzosità. -anche: atteggiamento o comportamento che deriva o denota presunzione, arroganza.
, 11-152: avete udito? una supponenza che non si può immaginare la maggiore!
supponente. supponìbile, agg. che si può supporre; che può essere
, agg. che si può supporre; che può essere ragionevolmente ritenuto vero o probabile
della margarita, 338: un re che non abbia idea di religione e di giustizia
panzini, iii- 687: è supponibile che il grande stato maggiore tedesco abbia stabilito
supponibilménte, avv. secondo quel che si può supporre, prevedere; presumibilmente
ii-386: facciamo un supponiménto (supposto) che la cosa vada a questa maniera ch'
, 270: quelle invocazioni... che ti hanno supporte, le son favole
. porre). avanzare come ipotesi che qualcosa sia o possa verificarsi in un
verificarsi in un determinato modo; postulare che una data condizione sussista; ammettere che
che una data condizione sussista; ammettere che un assunto sia vero, come base
. [manuzzi]: suppongasi però che iuppiter sia a modo loro animo di questo
1-173: il dimostro, supponendo ciò che è notissimo, il gaudio non esser altro
fondo tutto il mio sistema, convien credere che qualche merito io abbia acquistato presso chi
qualunque si voglia suppor tale che scenda __ ____: supponete anparte
anonimo romano, 1-128: suppone lo filosofo che questa differenzia sia fra lo vigliare e
, 11-173: ora ridividendo la parte che ha la ragione nel modo medesimo,
suppongasi da noi due essere le parti che l'hanno. mascardi, 14:
hanno. mascardi, 14: suppongono che né l'autorità della sacra scrittura né la
rossetti, i-517: già suppose- mo che questi canali fussero interrotti, disuguali e trapelati
trapelati. baretti, 6-83: supponghiamo che milton abbia scritto in verso sciolto,
abbia scritto in verso sciolto, pensando che il verso sciolto fosse qualcosa meglio della
foscolo, viii-8: quando si volesse supporre che il machiavelli vedesse probabile che l'italia
volesse supporre che il machiavelli vedesse probabile che l'italia fosse retta da un sol
. montale, 3-18: teodora (supponiamo che mia moglie si chiami così) si
e dimostrareer pratica. rosmini, xi-49: che cosa è... l'atto del
benvoglienti, cxiv-6-202: mi suppongo che a quest'ora avrà ricevuto le dette
e nel involto è segnato il prezzo, che è di cinque pavoli. batacchi,
. batacchi, 2-103: io mi suppongo che parrà un po'strano / che il
suppongo che parrà un po'strano / che il re non consultasse un tal sapiente.
in un certo modo condizionata, come che fondata sia solamente nel supporsi la verità
, 2-ii-298: è già da supporsi che il dotto bruckero da quel fuoco e
, 67: vennero trovati due apparecchi che si suppone servano per il getto di
gementi. bettini, 1-312: quello che mi stupì fu il modo di guardarmi,
... prima sarebbe stata in lui che 'l generante suo fosse stato. sarpi
stato. sarpi, i-2-72: è verissimo che il pontefice ha concessi alla repubblica otto
le quali imperieranno assai manco di quelle che vostra signoria suppone. magalotti, 9-2-248
suppone. magalotti, 9-2-248: suppongo che appresso a poco sappiate le gran cose
appresso a poco sappiate le gran cose che si raccontano di s. francesco xaverio.
, 4-257: come potea mai supporsi che gli etrusci, i quali aveano da
ch'il fin qui detto sia tutto quello che suggerito mi venne da un sommo dolore
aspetto di renzo divenne cosi minaccioso, che don abbondio non potè più nemmen supporre
656: chi avrebbe mai potuto supporre che da quell'incontro sarebbero poi nate tante
et ad ogni punto esagerò la incostanza che supponeva nella figliuola. alfieri, 1-23
accieca; un odio in lui supponi / che allignar non vi può. manzoni,
spirito di clemenza in tutti i barbari che vennero a dividersi l'impero romano. leopardi
per rilevare i nostri pregi veri o immaginari che sieno. 4. riferire o
iv-657: signore, mi è stato supposto che xiv-1-100: fatemi un po'sapere
po'sapere della levaldigi qualche cosa, che m'han supposto che sia per rimaner vedova
qualche cosa, che m'han supposto che sia per rimaner vedova. monti, i-458
, i-458: il conte ratti, che mi ha lasciato in questo momento, mi
: il suono suppone i corpi semplici, che dalle qualità resultano. g. bentivoglio
non si può fare con quella segretezza che suppone il detto avviso. d. battoli
dire ora solo de'semplici): che il retto non è mai senza bisogno,
da ogni imperatore, ecco il concetto che lo scrittore lombardo [co- mazzi]
crescenzi volgar., 9-84: meglio è che alle galline l'uova sop- ponghi,
riverisce il sacro alloro / quel che splende ora in ciel nobil delfino.
, 54: avendo il papa la visione che san giovanni laterano cadeva e san domenico
o ci suppongono lo sceva tanto in mezzo che in fine delle parole.
xv-168: quest'è contra natura, / che 'l creator soponga la sua altura /
lo nostro amor qual lo carnale, / che la ragion suppone a l'ape- tito
. pigna, 32: alto sol, che soffristi i raggi tuoi / puri eterni
soranzo, 133: alma gentil, che quando a noi venisti / supponendo il divino
rosmini, xxvii-401: sarebbe dio quegli che coll'atto stesso che la crea [
: sarebbe dio quegli che coll'atto stesso che la crea [l'anima] la
. fusinato, ii-104: nell'istante che a sì dura prova / la sconfidata
g. argoli, 325: quella man che se stessa sopporre / di chiron vòlse
prima [parte] dico e soppongo che tutti li miei pensieri sono d'amore.
, 1-102]: io ti farò veder che cosa importi / che tu non vogli
io ti farò veder che cosa importi / che tu non vogli al preceptor supporti.
città] anzi più tosto aggrada / che di tue lodi io mi supponga al pondo
andreini, 1-32: quante ve n'ha che, dovendo sopporre il collo al giogo
giogo maritale,... pigliano taluno che meritava di morire prima che nascesse.
pigliano taluno che meritava di morire prima che nascesse. -supporre il collo a qualcuno
l'uomo e più in alto della terra che lo supporta. ei vive sulla sua