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vol. XX Pag.10 - Da SQUITTITO a SRADICARE (48 risultati)

passeroni, 3-94: gli unghioni, che avean fatto / sì solenne e gran

a cui sia tocco / (qual chirurgo che sradichi tubercoli) / l'onore e

croce, v-20: non rade volte aviene che il parto così morto come vivo per

parto così morto come vivo per molto che sia, e da medicamenti e dalle

], iii-1-339: il poeta omero dice che i figliuoli d'aloeo, che erano

dice che i figliuoli d'aloeo, che erano anche due e fanciulli ancora, una

sarebbe più facile sradicare il monte athos che scrivere un verso. 5.

io, quanto a me, stimerei che accertasse la vera medicina di sradicarlo quanto prima

dell'abissinia, sradicando questa schiatta mussulmana, che vi aveva regnato più di mezzo secolo

ho procurato di sradicare le male opinioni che avevano impresse di questa repubblica, seminate

quivi contra ogni legge e onestà non che tollerata, ma fatta lecita e commune

della russia non hanno né possono avere che una mezza educazione, perché, supposto

mezza educazione, perché, supposto anche che i loro precettori gl'imbevano di buoni

..., e per l'uomo che riuscì, trasformato di carnalissimo in tutto

affarucci. borsieri, 259: come credere che un governo possa colla deportazione sradicarmi dal

a trieste ho sempre desiderato e goduto che i miei amici studiassero certo

una quaglia agile e destra, / che del dì non fea mai motto; /

mal vissuta gazza / così prese a squittir che ratto il sonno / mi scappò dalle

l'ora certana / della bell'alma che al giorno apparisce / quando l'uccello

] dal fondo del gozzo tutto quello che gli venne in mente. -con

calvino, 1-88: avanzava così col coniglio che squittiva e si contorceva in tutti i

marino, 18-61: altri il can che squittisce a forza affrena, / altri

'squittire': quel frequente e acuto abbaiamento che fa il cane da caccia,

. giuliani, i-418: la lepre che s * e dilontanata, va adagino,

ascolta il cane,... sente che squittisce da lontano. pascoli,

caro, i-288: i cani, sbarcati che furono, tosto ch'ebbero per la

can barbone mi salta sulle spalle, stufo che io non abbia ancora badato al suo

foreste delle mie cevenne non si ode che l'ululo del lupo, lo squittire

, ii-15-247: c'erano de'bamberottoli tedeschi che squittivano giuocando fra loro. faldella,

piedi a sé. cesari, 7-446: che squittisce colui? che vorrà dire?

, 7-446: che squittisce colui? che vorrà dire? guerrazzi, ii-130: «

la risposta. sempre intorno alle cose che vuoi sfuggire. il sogno il caso o

. sacchetti, x-144-25: puosono che stecchi l'altra mattina uscisse a campo

). sradicatole, agg. che si può sradicare, estirpabile.

estirpabile. -al figur.: che si può eliminare (una convinzione).

bianchetti, 1-92: dove sono i libri che lasciando pur intatte le diverse opinioni,

.. rispondendo non essere di dovere che finisca prima lo sradicamento delle cicute che

che finisca prima lo sradicamento delle cicute che il loro rinascimento. f. casini,

invidia è la tranquilla agonia di quel prelato che, tra le perpetue inquietudini provate per

sua importanza non può essere operato organicamente che dallo stato. papini, 27-297:

stato. papini, 27-297: sognavo che uno dei doveri dell'uomo era quello di

cui si è vissuti (e il disadattamento che ne consegue). moravia,

sconosciute, l'immersione in un tempo che non era segnato dalla meridiana del signor

eco, 5-83: la concreta disposizione che viene costantemente data all'habitat milanese dai detentori

al vento tanta furia e impeto, che atterra edifizia e sradica alberi e fa

spessa,... ne nasce che il vento suol gittame molte a terra,

sradicandole da basso, e maggiormente quelle che sono alte. busca, 72:

hesi piantarono le viti, ma, vedendo che fruttavano due volte anno, le fecero

vol. XX Pag.11 - Da SRADICATIVO a SREGOLAMENTO (48 risultati)

e si preparassero; ho goduto perfino che alcuni d'essi fossero ricchi, ho

lasandomi saciar solo una cica, / sì che dipo'l'animo me sradica. brusoni

, rapitagli dalla gentilezza del tratto più che dalla singola bellezza di quella nobilissima giovanetta.

. sradicativo, agg. ant. che debella completamente una malattia. morgagni

roseo, iii-143: la natura ha provisto che [le piante di olivo],

: non vedi il reo gigante, / che a l'amor tuo fa guerra,

intieramente il loro ministerio, com- prendevasi che non aveva altro fine la regina se non

a mettere nella repubblica profonde radici, che assorbiranno tutti gli umori salutari.

tutti gli umori salutari. 6. che, vivendo lontano dall'ambiente originario,

condividerne la mentalità e i costumi; che non ha o rifiuta di avere legami con

6-210: è il negro sradicato e inurbato che soprattutto diventa universitario. sbarbaro, 1-71

diventa universitario. sbarbaro, 1-71: che fu la mia gioventù se non questo

: la letteratura dell'ottocento non sarebbe che una letteratura di sradicati, di spatriati

virtù. 7. arald. che mostra le radici (un albero)

sm. (femm. -trice). che sradica le piante; che distrugge un

). che sradica le piante; che distrugge un raccolto. bergantini [s

s. v.]: 'sradicatore': che sradica, estirpatore. tommaseo [s

rosmini, xx-149: se noi cerchiamo per che via un filosofo pervenga in tali assurdi

'pistole', per sentenziare una verità cariamola che ti quadra bene, o dario.

pres. di sragionare), agg. che non permette di ragionare; irragionevole,

quando io, barbogio, sragionerò anche meglio che fatto non ho in questo capitolo ultimo

molte persone altronde erudite e rispettabili, che sragionarono allo stesso modo. settembrini,

di avere delle forze senza una buona ragione che gliel provi, anzi solo perché brama

sm. (femm. -trice). che argomenta in modo incoerente, illogico,

fantasioso o privo di buon senso; che farnetica in preda a uno stato confusionale

pellico, 2-192: bisogna vedere con che sorriso... parlino con- dillac

affatto quello sragionatore e fazioso e pedante che ad alcuni potrei emergere dal discorso del

, quando si tratti di risentire ciò che è di sotto alle parole e ai segni

[27-ix-1914], 279: gli è che non si ha il coraggio di dirle

f. basaglia, 1-ii-412: ciò che presuppongono questi passaggi è un denominatore comune

: da allora forse non ho fatto altro che cercare di espiare per aver preferito la

al suo dolore ha dato gli argini che ha potuto. = comp. dal

). sragionévole, agg. che pensa o agisce in modo non conforme

oramai, si fanno poi sragionevoli più che mai, si contraddicono continua- mente.

suo comportamento. 2. che rivela o deriva da mancanza di ragionevolezza,

se pensier t'alletta / sragionevol, che brami o quello o questo. alfieri,

zio non aveva voluto mai consentire e che mi pareva, ed anche ora mi pare

. alfieri, 1-1214: titolo melo-tragedia che per essere sano e ragionevole mal si

ragionevole mal si converrebbe alla mia, che tutta è sragionevole forse, e stravagante

vi ho scritto lunga lettera ragionata, e che, lo spero, non vi sarà

boine, cxxi-iii-1045: è certo che per taluni mi sono disfat

nel rifar i rami nuovi gitterà la virtù che gittava nei nodi. = comp

16: il suicida è una persona che riflette sulle differenze tra le 'regole'di una

di una società moderna e le 'sregole'che sono dentro ciascuno di noi. =

c'impedisce il formar concetto adeguato di ciò che siasi in quelle anime d'esser prive

dio. papi, 1-3-198: quelli stessi che avevano abbandonata o tenuto in poco conto

convulsione in tutto lo stato sì generale che il comune pronostico minacciava l'intero eccidio

son due striate e imbacchettate sì bisbeticamente che vi si contano fin 140 scanalature per ciascuna

vol. XX Pag.160 - Da STERPAGNOLO a STERPATO (20 risultati)

li ho scacciati [i tiranni] sì che v'è paura che ritornino, ma11 ho

i tiranni] sì che v'è paura che ritornino, ma11 ho distrutti interamente, ho

], già tutte le vite, che acerbe si stavano fitte nelle membra acerbissime,

un accento d'orrore dinanzi al suicidio che allunga le sue braccia di spettro a sterpare

psicologicamente. castelletti, 24: tosto che l'impetuoso vento della tua mentita morte

rendervi gratitudine conveniente a tanti doni, da che io non posso se non promettervi di

e voi medesimo vedete, e quel che per vostro detto s'approva, non poter

è piu difficile lo stabilir le virtù che non è lo sterpare i vizi. genovesi

mandare in rovina; compromettere irrimediabilmente ciò che ha o pare avere solidi fondamenti.

dio e sterpasse egli stesso le radici che potevano tener sempre viva la grandezza della

non v'è casa così ben piantata che un mal figlio non possa sterparla dalle radici

tanara, 48: alcuni hanno avuto opinione che questo beccafico canepino sia la stopirola,

beccafico canepino sia la stopirola, quella che noi chiamiamo ster- parola, dallo stare

parola, dallo stare per i spini, che sterpi diciamo. = forma parallela

. eliminazione degli sterpi e degli arbusti che ingombrano un luogo. -anche: estensione di

detta sterpata pertiche 50 e più, secondo che parerà. ann. romei, 3-467

. ann. romei, 3-467: che il reno... per la valle

troverete quelle innestate meno vigorose di quelle che non lo furono. 2

: sarò legato con sette nervi, che sieno di fresco sterpati dal corpo d'

l'idolatria, massime de'serpenti, che si pascono e si venerano con gran superstizione

vol. XX Pag.161 - Da STERPATORE a STERPOSO (53 risultati)

sm. (femm. -tricé). che trascina via con violenza quanto incontra (

, passeraceo della famiglia silvi- di, che è di doppio passo in italia, sverna

all'ottobre; abita ordinariamente le siepi che circondano i campi; in primavera canta

gli occhiali ('sylvia conspicillata'), che è comune in sardegna ed in sicilia.

maggio e di giugno, non si sente che il fischio d'appello ed il canto

, 318-4: al cader d'una pianta che si svelse... / spargendo

. tansillo, xxx-3-197: veder vite che per arbor serpe / non puon gli

... si svelse / come quella che ferro o vento sterpe. de sommi

frondeggiante ed alto / abeto o pin, che la terribil forza / dell'aquilon dalle

. pascoli, 124: o cipresso, che solo e nero stacchi / dal vitreo

per lo scricchiolio delle foglie calpeste, che il vento aveva scosso dagli sterpeti. caproni

sm. sterpaglia minuta (e il terreno che ne è ricoperto).

luogo sterile e sterpigno / piantati, o che che sia / di mala cura e

sterile e sterpigno / piantati, o che che sia / di mala cura e coltivazione

mai. 2. figur. che ha un carattere indocile e ribelle.

papini, i-74: il tuo stile che fiero e sterpigno / abbranca de'malnati

soderini, iii-191: bisogna... che a tempo nuovo, quando si pota

, quando si pota per prepararsi, che e'si tagli fra le due terre o

sopra tutti i frutti o sterpigni vecchi che si desiderano di annestare. b

le due terre lo sterpigno o frutto che vuoi annestare. 2. ramoscello secco

ii-291: que'triboli polari o sterpigni palustri che provano a bacìo ed a tramontana,

d'erba, /... / che non sappian quanto è mia pena acerba

è catena e ogni macchia di luce che fa la luna tonda passando tra le chiome

ai rotoli di corda e ai picchetti che reggevano sulle spalle. per circondare di

si rimarrebbe trovandosi in mano non altro che un... secco sterpo di

grato; / sasso è un fiume che argento e sterpi mena. agostini, 4-8-2

petto mio, famosa euterpe, / che allora che devea tutto mancare, /

mio, famosa euterpe, / che allora che devea tutto mancare, / pullular festi

tanto sterpo e tanta spina imprunali / che a rischio uom va di pun- zicarsi

6-iv-2-55: così dal legno sacro, / che della nostra vita è vivo sterpe,

è vivo sterpe, / risana il mal che più si spande e serpe.

giuliani, ii-172: vien su tanto bene che gli è un gusto; delle volte

; delle volte vengono certi sterpi, che non ne giova manco a guardarli e

grande di paglia o di sterpi, che sopra una montagna abbruci. fantoni,

: aridi sterpi sul sentier raccolse, / che dispose sull'ara a poco a poco

lucia, 206: il naufrago, che vuole afferrare la tavola galleggiante che può condurlo

, che vuole afferrare la tavola galleggiante che può condurlo in salvamento sulla riva

abbandonare le alghe e gli sterpi nuotanti che aveva abbrancati, per una rabbia d'

tronca nel mio bel frutto: / che più sperar mi lice, / se non

et audazia, con molte promesse l'inanimò che nuotassero e salissero su la ripa e

ripa. giuliani, ii-195: quanti colpi che ci vuole in questo sterpo, a

ii-150: tutte le vie... che conducono alle limpide verità naturali e morali

agostino doveva ancor liberarsi da parecchi sterpi che gli chiudevano il cammino verso la definitiva

siepi burocratiche. 5. persona che nuoce in quanto è causa di corruzione

lo sterpo impaccia e stroppia l'arbore che fa frutto, così gli eretici impacciano li

santa maria, i-m: la morte, che tanti giornalmente n'uccide, ha forse

così sterpi li lassi stare, / tanto che vederai ch'aranno messo / quel polun

vederai ch'aranno messo / quel polun che crescer vole da se stesso.

stesso. 2. region. che non ha ancora partorito (un animale)

, e vale pecora vergine, pecora che non fruttato. jovine, 2-177: mise

, senza lasciar di sé altro figliuolo che uno sterpóne bastardo avuto d'amore da

94: questi per mezzo del bosco, che era grande e sterposo e pieno di

strada molto amplissima e recipiente a più genti che quella non era. legislazione medicea (

vol. XX Pag.162 - Da STERPSICEROTE a STERTA (42 risultati)

. aaimari, 177: donne, ciò che parlar s'ode tra voi / è una

vie / scalze correte. 2. che è simile a uno sterpo; che cresce

. che è simile a uno sterpo; che cresce e si sviluppa a cespuglio (

nasce in egitto et è una spina che diventa albero, sterposa e va su torta

1-1342: chi sterquilina el campo e vuol che vaglia, / quanto co'buoi ne

cortile, sta collocato 10 sterquilinio, che guasta l'aria che respirano. guerrini,

10 sterquilinio, che guasta l'aria che respirano. guerrini, 2-340: all'

, l'esistenza misera e a- bietta che l'uomo vi conduce. folengo,

sterquilinio, / nel qual concedo ben che l'alma exanima / la troppo vaga ed

dalle macerie l'ingresso di un locale che ne è stato ostruito. pavese,

. pavese, 4-154: si capiva che andavano a sterrare rifugi, a estrarre

, i-435: della qual terra si disse che ebbe il papa tanto desiderio di pigliar

papa tanto desiderio di pigliar la possessione che, non volendo aspettare che si sterrassero

la possessione che, non volendo aspettare che si sterrassero le porte, che tutte erano

aspettare che si sterrassero le porte, che tutte erano interrate, per la fretta

, i-2-168: quale l'ebano suol, che nasce in grembo / alle selve d'

) e consumava a poco a poco senza che se n'accorgesse. -indurre ad

montati in alta furon serra, / che non mai vis'è lor falli diporto,

. corsini, 2-317: tanto l'une che l'altre [costruzioni] disposte con

costruzioni] disposte con sì buona simetria che lasciavano a ogni tanto diversi siti sterrati

lasciavano a ogni tanto diversi siti sterrati che servivano di piazze dove facevan i loro mercati

1-345: era la festa del paese, che sta tutto in poche case attorno ad

8-807: comincia la via sterrata del sobborgo che conduce in fondo in fondo alla campagna

volgar., 3-12: oimè misero, che sono io?... sonola famosa

sm. area di terreno o strada carrozzabile che ha 3. per estens. luogo

2-84: 'sterrato': luogo di qualche estensione che sia e disorrevoli luoghi, abbondevolmente li

. genovesi, 1-i-163: taluni sono che, situati in un grado lumi3.

sm. (femm. -trice). che è addetto a -sterquilinio sociale

un operaio). levare giusta lagnanza che una parte dei domini d'uno stesso targioni

carretti devono portar via di continuo lo sterro che si fa colle gliere le immondizie

, di storie. 2. fond. che esegue la sterratura. 5.

sterratura. 5. agg. che ispira opere oscene e abiette. 3.

voi stesso in tutti fermaste talmente / che tornò fiero il campo sterrefatto.

calcinacci, sterri o altre simili cose che diano occasione a riempimenti e depositi.

con caisotti per i mucchi dello sterro che ingombravano la strada. -per estens

: 'sterro': volume d'un fosso che si scava. -sterro idraulico-,

scava. -sterro idraulico-, quello che si esegue sotto un carico d'acqua

lessona, 1409: 'sterri idraulici': scavi che si fanno sotto un carico più o

forma una 'sterta', cioè una massa circolare che ha un diametro di circa braccia ventuno

grano, la quale chiamasi sterta, che venga da questa tribbiata o battuta e

venga da questa tribbiata o battuta e che suol battersi in un giorno, vengono a

mettono sotto la notte alla spiga, che dicesi a romper la sterta. vocabolario di

vol. XX Pag.163 - Da STERTERE a STERZO (41 risultati)

o trebbiatura. nelle vaste tenute, prima che s'introducessero le macchine, si mantenevano

, durante lo stupore apoplettico e quello che precede la morte. l. ferrio,

ed espirazione, una specie di suono che imita abbastanza bene il rumore dell'acqua

3. sterzàbile, agg. che è azionato dallo sterzo, che si

agg. che è azionato dallo sterzo, che si può sterzare. = agg

so- glionsi nelle carrozze far più basse che quelle di dietro è che in tal

far più basse che quelle di dietro è che in tal modo può il cocchiere assai

tal modo può il cocchiere assai più facilmente che altrimenti non sarebbe montar su in cassetta

buttarsi talmente col peso dei corpi a sinistra che la regola quasi costante era il ribaltamento

[s. v.]: carrozza che sterza bene. pirandello, ii-i-

sterzò per imboccare un viale di alberi che parevano ippocastani. -di animali.

barrocciaio piantò l'unghie nel collo del poveroanimale che sterzò malamente, come punto da un aspide

togliendo via le più stentate e quelle che uscivan dall'ordine. cinelli, 1-295:

, 1-iv-215: tornerebbe... bene che ella sterzasse i suoi terreni, cioè

, bisogna sapersi sterzare'(distribuire le cose che s'hanno a fare nel modo migliore

essi d'una buona sterzata la barca che sbandava. c. e. gadda,

prestazioni della 1900 era il più alto che ci fosse tra le vetture dello stesso genere

di condurlo con qualche sterzatina al risultato che proprio lui aveva prefissato?

pass, di sterzare1), agg. che descrive un angolo rispetto alla posizione di

, tenendoli guidati e sterzati in maniera che non vi resti niente di terreno scoperto.

nel suo punto. 2. che deriva dall'ibridazione di tre varietà diverse

). magalotti, 23-301: so che vorrete dirmi che quel giardinetto che congegnò

magalotti, 23-301: so che vorrete dirmi che quel giardinetto che congegnò insieme o fossero

so che vorrete dirmi che quel giardinetto che congegnò insieme o fossero i semi o le

, agg. e sm. agric. che è addetto allo sfoltimento di un bosco

, 289: lo assessore dell'istruzione, che abitava lì presso, era in un

silvicoltura, diradamento regolato ed equamente distribuito che nei boschi cedui si pratica sui

. landeschi, 1-221: tale ripulitura che dicesi anche sterzatura o dibrucatura, si

forteguerri, vii-30-24: per la via che da lion si viene / son tanti

stèrzo1, sm. insieme degli organi che permettono di volgere le ruote direttrici di

negli autoveicoli è formato da un volante che aziona, tramite il piantone, il meccanismo

o dello sterzo fissata al telaio, che a sua volta comunica il movimento al

-scatola guida o dello sterzo: organo che contiene il meccanismo di riduzione dello sforzo

dal conducente nel dirigere il volante e che comanda direttamente una leva per la rotazione

anteriori. 3. dispositivo che consente di cambiare la direzione di marcia

rimorchiati, costituito da un assale anteriore che ruota intorno all'asse dello snodo per mezzo

: è propriamente quella specie di ruotina che si mette orizzontale sulla sala interiore della carrozza

moulins. tarchetti, 6-i-98: io, che già mi trovava con essi, salgo

..., lo 'sterzo'che comandava l'aratro. 6.

tommaseo [s. vj: bisognerebbe che qualcuno, così di sotto sterzo,

sterzo, facesse noti al ministro gli abusi che vi sono in quella scuola.

vol. XX Pag.164 - Da STERZO a STESO (45 risultati)

per favorire lo sviluppo dei rimanenti, che saranno a loro volta estirpati quando siano

.: fogliame molto fìtto di un albero che richiede la potatura. giuliani,

s'avrà a potarli: è a vedere che l'ulivo non faccia lo sterzo.

, sm. tose. tipo di sega che ha i denti rivolti alternamente verso destra

. -in senso concreto: lo strato che ne risulta, l'effetto che ne deriva

strato che ne risulta, l'effetto che ne deriva. spettacolo della natura

d'inchiostro e passate nel sevo: il che è lavoro distintivo di tal conciatore di

di vegetazione (erba, grano) che ricopre un terreno; intrico di rami che

che ricopre un terreno; intrico di rami che si staglia contro il cielo.

bacchelli, i-108: nel cielo, che azzurreggia oltre la stesa dei rami e

manco lato e dal estro in modo che tagliassero la strada con linee parallele e

verde / è la stesa del mare / che lontano si perde. loria [«

31: 1902: una grossa automobile che procedeva a molli sobbalzi in mezzo alla

la stesa dell'acqua è molto più ampia che quella della terra. 5

; testo (e il significato letterale che ha). siri, iv-1-578:

stimato bene di rivocare in dubbio quello che per se stesso, per la stessa scrittura

: ringraziar me? ma non sapete che cento sterline non mi costano che la stesa

sapete che cento sterline non mi costano che la stesa d'una ricetta? g

leti, 5-v-13: ancorché si pretenda che l'auttorità spirituale del papa sia di

.. gli pare potersi raccoglier cosa che sia ben degna e faccia pienamente.

. pochi possono esservene per esso me, che assumerei un impegno di troppa stesa »

1-ii-203: risulta un panieruzzo sì ben tondo che par lavorato con le stese.

a stesa piove, / penso ai prati che in maggio hanno fiorito.

si vede altro a stesa d'occhio che cielo ed acqua. fanfani, 3-39:

vocabolano! la nostra maniera dice più che a stesa d'occhio... della

diffusamente. spallanzani, iii-117: restituito che sarommi a scandiano, lo che sarà

restituito che sarommi a scandiano, lo che sarà in breve, ve ne scriverò per

le geste de'goti, cerchi il libro che comincia: « gothorum antiquissimi ».

appena si crederà... che di uno scrittore sì famoso niuno abbia scritta

tutto è puntualmente e stesissimamente serbato ciò che si usava, vivente lei.

stesìcoro, agg. porta stesicora: che si trova presso la tomba del poeta

ce so len- zola: lo contemplar che vola, / specchio de divinitate, vestito

5-ii-423: c'era un odore di donna che passava sopra all'odore delle patate stese

secondo una direzione (una fibra); che ha dimensione maggiore in un senso.

altre simili cose in largo stese veggiamo che, doppo che han quasi notato per

cose in largo stese veggiamo che, doppo che han quasi notato per l'aere,

l'aere, gran pezzo ferme stanno prima che a basso scendino. f. lana

, non per lo lungo del legno che sia poroso. 2. che

che sia poroso. 2. che non presenta pieghe o grinze, ben teso

una veste di broccato a fioroni, che sia stesa fino a'piedi e sventoli da

alberi diè natura una sì grave / ombra che generar dolori acerbi / di capo suol

un materasso. capuana, 19-64: credo che si senta male. è stesa vestita

d'egitto e diva, / o che ti piaccia scendere / sovra tinachia riva

petto il bambino. -bot. che si protende orizzontalmente formando col tronco un

e si stendono orizzontalmente. 7. che ha corporatura alta e slanciata (una persona

vol. XX Pag.165 - Da STESO a STESSO (46 risultati)

le tempie e la nuca della nostra città che i fuochi di venere in me vi farò

desiderio d'illustrare la propria patria. che vi sorge, che vi giace (una

propria patria. che vi sorge, che vi giace (una città, un campo

forma espositiva). 9. che si estende su un territorio abbastanza vasto;

mare. -che si snoda, che si protende in lontananza (una strada

: ininterrotta / è la presenza d'oro che trasogna / sé di reminiscenze infuse al

.. / « questo fango, che a me simile ammiro, / vermiglio,

in lunghe volute (il fumo); che si delinea attraverso il cielo (il

riga steso. -che grava, che incombe (la nebbia, l'afa)

sulla scia di stese e raminghe correnti che mi accompagnavano in direzione del sole.

levando la faccia dal foglio, rispose che il contratto era steso. praga, 4-188

praga, 4-188: ohimè i sentimenti che allora provavo così intensi, stesi sulla carta

volgar.], 28-6: conoscendo che queste misure e linee sono stese incomprensibilmente,

umiltà e paura, quanto egli vede che ogni cosa dipende più dalla potestà del creatore

rieno i nostri amori, ma però che il tempo è molto, il quale

e 10 sola ho a parlare acciò che elli sanza i nostri ragionamenti ozioso non passi

5-40: un poco più steso voglio che ancora ragioniamo della varietà di molti.

macchia: filari di fascine di lentisco che nel mar grande di taranto sono usati

conosco, ogn'om oda, / che tesser proprio si è ghibellino. stéso2

sta bene..., pensò chi che sia che fusse poi errato nello isteso

..., pensò chi che sia che fusse poi errato nello isteso della novella

.. stessamente si trovano nella pietra che costituisce il monte misma. fil. ugolini

: 'istessamente', avendo la stessa indole che 'medesimamente'e potendo alcuna volta tornar meglio

giro dell'orazione, pare... che non dovesse respingersi, benché non abbia

diletti ad anatomizzare gli affetti di uno che ti ama dio sia istessamente con te!

cfr. tessere). disfare ciò che è stato tessuto. -anche in un contesto

stesse a forza e senza profitto niuno quello che per avanti à tessuto.

figur. sciogliere i versi dalle leggi metriche che li regolano. brunelleschi, lxxxviii-i-660

in falso la carola, / da poi che t mio 'impossibit viene all'essere

3. distinguere, individuare singoli elementi che costituiscono un organo. l.

tutti gli altri al cielo / sì che ai suoi rami si stessean le nubi.

. adriani, 5-174: 'stessito': colui che è solo esso stesso, es- sissimo

stessa mi mena in questa fermissima sentenza, che sapienzia senza eloquenzia sia poco utile a

pianger non lascia, / e t duol che truova in su li occhi rintoppo,

le sue vestigie osserva / chealtro non è che la gelosia stessa, / ancorché d'altro

nuove, e non in altro stabili che nell'instabilità stessa. c. carrà,

, 508: il fatto stesso che il nostro spagnolo era stato salvato dalla

platina stesso... ci dice che sordello nacque a goito presso mantova nel n8cj

corbusier non ha durato fatica ad accorgersi che una critica 'scientifica', utilitaria, non saprebberender

/ more spesso e più forte / che non farìa di morte naturale; / per

, donna, cui ama / giù che sì stesso, brama, e voi pur

e te già non volere, se none che voi esso, / perder tutto te

si tenne a le mie mani / che con le sue ancor non mi chiudessi.

: si dice 'egli stessi'qualche volta, che per l'ordinario si direbbe 'egli stesso'

debole con me stesso i'piango, / che qui privo di te morto rimango.

tutti gli pagani idolatri e tutti quegli che amano troppo se stesso o altrui. idem

vol. XX Pag.166 - Da STESSUTO a STESURA (72 risultati)

a se stesso forza. albori, / che fur gli ultimi a delia; ecco del

anno 1779 la russia conchiuse la do che causa e questione sono materia di questa scienza

rettor., 125-12: talvolta pare che due legi o più discordino inil loro

loro commercio contro la prepotenza inglese, che voleva imtra se stesse. dante,

a dar se stesso / per sima faccia che aveva l'anno scorso. c. carrà

far l'uom sufficiente a rilevarsi, / che s'elli avesse sol da sé pittura.

moravia, 17-200: è lo stessissimo discorso che mi ha nel capo tu stessi un

quale è stato pronunciato (di un discorso che -nei casi obliqui. - in

, 18-2 (69): allora dico che la de amicis, i-328:

idem, inf., che si potesse amar tanto una città da provare

in uno e quello stesso effetto che fa l'innamorata. ójetti, iii-353:

due. petrarca, 251-6: come è che sì gran romor non sone mienti

. seco stes 13. che non cambia mai, che si ripete identico

13. che non cambia mai, che si ripete identico; imso di lei

o marchetti, 5-62: non pensassi / che con la stessa forma i con altra

i con altra persona, quelle cose che voi avete udito che tocano a primi corpi

persona, quelle cose che voi avete udito che tocano a primi corpi / possano penetrar per

, allor voi, de'peccati in che voi sete involti. poliziano, st.

ne posso più... un palazzo che racchiude altrui porge. ariosto, 1-57

io per imitarlo già non sono, / che quanto v'ha di galante e comodo,

lo stesso. de lasci tanto ben che m'è concesso, / e ch'a

deledda, iii-591: voglio sapere assolutamente di che si improvvise, impulsive ribellioni a quest'incubo

membra di febbre votate al moto che si ripete / in circolo breve: sudore

ripete / in circolo breve: sudore / che pulsa, sudore di morte, /

ratrice questo ensteso ve dico, / che se fé un cavalier borgoi- fagiuoli,

iv-485): infino a qui creduto abbiamo che costei nella casa, 14. sostant.

con valore pronom. quello detto prima che mi fu quel dì stesso arsa, ardesse

persona, la medesvillaneggiate ora quegli stessi che levaste a cielo poche ore fa?

patrizi, 2-104: non ha difficoltà che la filautia e quel primo 7

amministrazione fiat, 413: il presiso che in una piastra di vetro. casti,

ii-n-76: lo stesso ancor dente osserva che è necessario l'acquisto dei titoli stessi dalla

/ e in questo società generale finanziaria che attualmente li possiede. non c'è mal

-sostant. gridi, perché già quel che è stato è stato; e poi non

, e quando non di gervasio ricobaldo, che la prima volta pubblicati sieguono emergano osservazioni

gli stessi: nelle didascalie teatrali indica che in scendoli il colore, a tale

in scendoli il colore, a tale che nelle profondità, cioè nelle parti una nuova

serbandosele in grazia lo stesso? ecco quello che che in questa sua naturalità diventa libero

grazia lo stesso? ecco quello che che in questa sua naturalità diventa libero, sono

. operano... come verità che si trovano nella comune opinione, 16.

non avere bisogno di non disputate e che sembrano indisputabili, e perciò stesso altri,

pavese, 10-100: questo è un uomo che ha fatto tre figli: un 10

fatto tre figli: un 10. che è comune a due o più persone o

a due o più persone o cose; che è gran corpo / poderoso, che basta

; che è gran corpo / poderoso, che basta a se stesso. o si

stesso: ammonimento dell'oracolo delfimunandoli; che è uno solo per più persone o per

la tradizione ellenica riconosceva il princicircostanze; che è unico per più funzioni (ed equivale

per quattro visi il mio aspetto che ci ammonisce che noi conosciamo noi stessi.

il mio aspetto che ci ammonisce che noi conosciamo noi stessi. stesso

ebbe a disde11- iv-17: le cose che possono da una stessa diffinizione esser gno.

... me, imparziale. che le vipere lionesi sieno le stesse stessissime che

che le vipere lionesi sieno le stesse stessissime che le italiane. tommaseo [s. v

questa divenuta è mia sorella, / più che se ziale. fossim d'uno stesso

sola e fissare negli occhi / ogni volto che ma mia stima prima che venisse

volto che ma mia stima prima che venisse su a cangiarti in un momento

, soprattutto nei 11. che non è diverso da quello che si è

11. che non è diverso da quello che si è detto in difetti. precedenza

è detto in difetti. precedenza, che non ha mutato caratteristiche; che si pavese

precedenza, che non ha mutato caratteristiche; che si pavese, 9-62: alzò di nuovo

9-62: alzò di nuovo le spalle brontolando che eramantiene uguale; che è ripetuto o

le spalle brontolando che eramantiene uguale; che è ripetuto o rifatto identico.

va bene ugualmente. il poco diletto che nascerebbe dalla locuzione, quando troppo cavour,

di nominar quella la legge toma allo stesso che rimandarla all'anno venturo. car

questi se favea fatta dare da sé, che in fondo toma lo stesso. cassola

-fra se stesso: non rivolgendosi ad altri che a sé. chiaro davanzati, 17-56

sapesse la mia condizione, io non credo che cosi gabbasse la mia persona ».

aiutato. cavour, vii-633: crede che, lasciata a se stessa, per ora

-ombra di se stesso: non più quello che si era. pirandello, 8-651:

amore l'amante non ama perse stesso altrui che se stesso. -di per sé

l'esecuzione non sarà infelice, mi pare che... avrò data una tragedia

, in partic. letterario; il testo che ne deriva (anche con riferimento a

stesura, se bene pensatissimi, e che correggerò, a ogni modo, poco.

edizioni, chiamate per giunta 'nazionali', che ora si sono prese a fare dei

vol. XX Pag.167 - Da STETACUSTICO a STIAMPA (35 risultati)

si riappiglia inevitabilmente ai piani di forma che devono naturalmente servire alla stesura di un

ordita in tanto semplici e vaste compositure che nel piccolo tondo degli 'innocenti'sotto l'altare

. m. -ci). medie. che si riferisce all'ascoltazione stetoscopica; rilevabile

strumento per misurare l'intensità dei rumori che hanno origine nel torace. = voce

, sm. medie. stetoscopio multiplo che permette l'ascoltazione contemporanea dei rumori toracici

. m. -ci). medie. che si rife risce allo stetoscopio

rife risce allo stetoscopio; che si effettua con lo stetoscopio (l'

(l'ascoltazione del torace); che si rileva con lo stetoscopio (i

- cintura stetoscopica: tipo di stetoscopio che circonda il torace. calvino,

una svasatura minore all'estremità opposta, che si applica alla regione da ascoltare. -stetoscopiobiauricolare-

steuer. stevensoniano, agg. che è proprio, che si riferisce al

stevensoniano, agg. che è proprio, che si riferisce al romanziere scozzese r.

, alle tematiche d'avventura o fantastiche che le caratterizzano. calvino, 20-224

steve, cui fu dedicata da hemandez, che la scoprì in messico nel 1593.

steviòlo, sm. chim. composto chimico che si ottiene per scissione enzimatica dello stevioside

circa 300 volte quello dello zucchero) che si ricava dalle foglie della stevia rebaudiana,

chi volesse tenere un prigione in modo che non si fuggisse, bisognerebbe legarlo a'piedi

. passeroni, 4-57: ti dirò che un tale ordegno / stia si chiama,

in casa, fu per le sue galline che pigolavano, e che erano rimaste chiuse

le sue galline che pigolavano, e che erano rimaste chiuse tutto il giorno nella stia

lutier son presso ad un migliaio, / che pute più che 'nfermo uom di

ad un migliaio, / che pute più che 'nfermo uom di pregione / o

'nfermo uom di pregione / o che nesun carname o che carnaio.

di pregione / o che nesun carname o che carnaio. a. pucci,

, 2-195: 'polli di stia': quelli che per ingrassarli furon tenuti lungamente rinchiusi nella

in ossa, / quello, capite, che mi tenne in stia / tre mesi a

. cono, un paese piccino piccino che adesso, in grazia degli autobus è quasi

di lanetta, / sui bei fianchi che oscillan sotto il passo / cadenzato dei viottoli

, diventi come un porco in istìa che pappa e bèe e dorme. -essere

da tenere animali mansueti. -pare che sia stato in stia: di chi è

serdonati [tommaseo]: e'par che sia stato in stia [di persona

erudito. giusti, 4-ii-481: uno che non la voglia a letterato, / che

che non la voglia a letterato, / che non ambisca a poeta di stia,

stiacìmane, agg. invar. che produce pinoli premici (una varietà di

con delle stiampe di braccia e di gambe che a spaccarle ci sarebbe uscita una catasta

vol. XX Pag.168 - Da STIAMPONA a STICOMETRO (19 risultati)

. stibadióso, agg. ant. che ha forma semicircolare. cesariano, 1-128

; ma fér come 'l nibbio, / che lascia l'oca e prende il topo

i-6-199: questionar vuol col dottore, / che il giulebbe è caloroso / e lo

, cxiv-20-275: farò bensì pruova, da che corre adesso la stagion propria, della

stibiato, agg. chim. disus. che contiene antimonio. -tartaro stibiato:

, una piccolissima di tartaro stibiato, che avevo con me nella cassettina.

una patina soderini, i-489: dell'uva che i greci domandano stica, noi di

dal d. e. i., che l'attesta nel 1826. voli

. -ci). chim. disus. che contiene imbriani, 6-173: esortavanli

s. v.]: 'stibico': che contiene antimonio. minando gli sticchi loro,

,... vergine, e di che? e ce stibiconite, sf.

colore bianco, giallo pallido e rossiccio, che si pro = probabilmente dal napol.

dei composti derivati dalla sostituzione si uguali che si succedono in serie ininterrotta (serie

forze hoe apparec = voce ingl. che significa 'bastone', di origine germ.

dal d. e. i., che l'attesta nel 1821. rito

. rito] dello stibio, che dagli unguentari è chiamato antimonio. imperato

sticocròmo, sm. citol. cellula nervosa che presenta diaforetico vien da me continuamente manipolato

(plur. m. -ci). che è proprio o si = comp.

metallo, plastica) o nastro di tessuto che porta da stibònio, sm. chim

vol. XX Pag.169 - Da STICOMITIA a STIGIALE (38 risultati)

. spostamento lineare collettivo delle cellule, che si mantengono a contatto per un tratto

licheni con tallo orizzontale e fogliaceo, che comprende i generi loboria e sticta (

stictaceae, dal nome del genere sticta che è dal gr. ouxxóg 'punteggiato'.

stidda, sf. dial. organizzazione criminale che opera nella sicilia occidentale, di importanza

apparizione in italiano di stidda, sembrerebbe che « il primo a parlare con falcone

degli stiddari, mafiosi senza pedigree, sicari che non si sottomettono alla legge di cosa

verità in verità, vi dico, che chi non entra per l'uscio nel stiero

cellini, 1-125 (285): finito che 10 ebbi di desinare, essendo restato

2. per estens. persona che indossa tale indumento. verdinois, 211

, sf. ant. presagio, notizia che fa prevedere eventi particolarmente gravi. -per

intorno a la cittade, / sì che, coltivator de le contrade / lasciar li

un reo uomo tu se'ben tu, che ti lasci sì di leggieri levar su

levar su su dalle false sospizioni e che niun fondamento hanno. ne vuo'tu

ne vuo'tu stificanza più viva di quella che tu ara'possuto ricognoscere in quegli ufizi

? 2. aspettativa di ciò che una persona farà o diventerà, in

d'èrcole, il quale le favole dicono che fu figlio di love. valerio massimo

età compiuta e sano della persona, che non pigli moglie, abbi di lui cattiva

ser marsilio e piacendogli la vista e parendogli che di buona stificanza fosse...

m. villani, iii-9-51: quello che segue, tutto paia da'prencìpi suoi

fussono alcuni di quegli così facti ciptadini che in roma ne fu molti, alla venente

gravida, sognò ch'ella partoriva una verga che toccava il cielo: la quale cosa

cosa volle stificare ch'ella partorirebbe uomo che, parlando delle alte cose, toccherebbe il

apresse, non ne puoi istificare altro che male. 2. interpretare.

gialli, poco solubili in acqua, che si decompongono deflagrando in seguito a riscaldamento

bencivenni, 7-19: lo sticadós, che medici lodano, è la rubigo,

et è pianta di foglie sottili lunghe, che ha stipite sottile e di colore

gregorio magno volgar.], 15-15: che dobbiamo noi... intendere per

di stigare), agg. ant. che induce al male (il diavolo)

si messe a stigare il popo- lazzo che per maggiore allegria facesse un falò di quel

, dove va,... di che cogitas- sione è più stigata, di

volgar., 1-2-219: degnamente si crede che, quando li astrologi rispondono mirabilmente molte

mira involta di color funebre / ombre che stige ognor dal sen gli stilla. carducci

figlia della notte e di èrebo, che aveva potere sulle acque dell'oltretomba.

la maggiore. 3. palude che circonda la città di dite nell'oltretomba

2-47: amando più tosto il corpo proporzionato che l'animo bello, viene a traboccar

stige2, agg. violetto intenso che sfuma nel turchino. = voce

dal d. e. i., che l'attesta nel 1941: v. stige1

addosso e muoiono connessa e qui fa che sieno puniti in questa istigia. =

vol. XX Pag.170 - Da STIGIATO a STIGMA (46 risultati)

. f. stìgié). letter. che è proprio o si riferisce allo stige

. -giuramento stigio: il giuramento solenne che facevano gli dei sul mondo sotterraneo degli

, e l'aquila l'aiuta / che tosto gliela porta. ariosto, 177:

aver taciuto ascalafo vorrebbe / il testimonio che sul stigio fiume / alla madre e alla

lingua i versi io detto, / che 'l mio cor miri intento, / con

r: r l'orrenda effigie / che i cuori impietra al micidial riverbero,

acqua stessa dei canori approdi / quella è che nutre la ealude stigia. bacchelli,

bacchelli, 2-xxiii-417: di quel filippo, che... • ante vede

.. si narra... che per le strette vie della firenze antica cavalcava

-barca stigia: erroneamente, quella di caronte che traghetta le anime al di là dell'

, 6-ii-67: meglio è penar su queste che su la stigia barca. fantoni,

annunzio, iii-1-1168: il passo dell'ombra che non inclinò tavernale asfodelo né l'anemone

a i furor de le tartaree grotte / che mi ruggono tutti in mezzo il petto

41: man d'infelice, che nemico fato / bersaglio ha posta al vindice

posta al vindice mio sdegno; / che cielo e terra ho contra lei fermato /

acerbo: / deh! chi sarà che contro star gli possa? 3

3. ctonio (una divinità); che abita i mondi sotterranei (un'anima

. b. andreini, 81: ecco che a noi pur riede il bel trionfo

più policromo dei vegetali. la sua gamma che va dal bianco latte al buio stigio

-bruno (il colore delle ciglia); che è di pelle scura (una gente

alla tua possa ti conforme, / sì che a mia si- miglianza si prosterni /

prescelte. esse erano letali a coloro che vi si tuffassero entro. coteste acque erano

, secondo plinio. 6. che induce un profondissimo sonno. caro,

]: 'stigliaménto': lo stigliare, operazione che si fa o a mano o con

; è costituita da cilindri scanalati rotanti che, piegando più volte gli steli, separano

... non serve ad altro che a farli della lacerazione e delle stigliature.

: la sostanza [dei fondachi] pare che consista nell'aviamento e ne'stigli ed

aviamento e ne'stigli ed in quel capitale che vi sia posto. l.

= voce di area centromerid., che risale al basso lat. usitilium (

, i-37: per quelle sette stigme, che avesti / da gesù cristo nostro salvatore

e radicata, e pure morbida / cesena che sorvoli alta le fredde / banchine del

di tutte / la più nera, colei che al conio suda / de'falsati metalli

143: le cose erano giunte così innanzi che un altro avrebbe chiuso bottega ed offerto

stigma del suggello fiscale. segno che contraddistingue in assoluto e in modo piu

più ancor sudante e livido / par che sul re traluca / lo stigma del terror

verginità sapea lo stigma / del vizio, che ogni rea carne suggella. quaglino,

lo stimma / de la pietà, che l'awenir rinverde. g. bufalino,

31: quel torso era una venere / che un fidiaco scalpello / creò ne'suoi

/ di tant'arte non resta / che un busto senza testa. 4.

senza testa. 4. tratto stilistico che distingue fondamentalmente un artista o una tradizione

arcaico. g. contini, 22-63: che la 'commedia'sia l'unico capolavoro del

tuttora linguisticamente vivo, è un vantaggio che avrà anche le sue controparti nell'immobilità

. socci, ii-1-719: e dire che mani francesi non avean rifiutato di firmare

non avean rifiutato di firmare un patto che segnava lo stigma sulla fronte di quella

lo stigma sulla fronte di quella nazione che finora... bastava muovesse le ciglia

. -taccia, nomea; formula che designa negativa- mente una persona.

vol. XX Pag.171 - Da STIGMA a STIGMATIZZAZIONE (40 risultati)

ricevere e a trattenere il polline, che vi germina nutrendosi della secrezione zuccherina da

è peloso, come pure lo stigma, che è rotondo, pervio e peltato.

è composto di tre parti, cioè delpovario che è la parte inferiore annessa al ricettacolo

dello stimma o bollo..., che è l'apice del pistillo; dello

, v-2-789: robusto è lo stimma che con l'estremità della sua forza imita il

gozzano, i-363: molti fiori s'avvidero che il bacio / nella stessa corolla,

il bacio / nella stessa corolla, che lo stimma / fecondato dal polline fraterno /

colorata in rosso dalla presenza di carotina che, in quanto foto- sensibile, contribuisce

] ha dei fori o stimmi, che gli servono per introdurre l'aria e respirare

in entomologia, si chiamano stimme quelle aperture che si trovano lungo i lati del corpo

dalla quale il prof. lindstrom conclude che l'animale non era soltanto aerobo, ma

-i). ciascuna delle cinque piaghe che la crocifissione lasciò sul corpo di cristo

giunse a la madre 'n vie men che non lampa. leggenda ai lazzaro marta e

arisi, cxiv-4-71: è un'espressione che sarà animata dalla musica per lo misterio

oggetto. lubrano, 2-478: che maledetto incantesimo si è questo peccato che

che maledetto incantesimo si è questo peccato che vende le stimmate della malizia per divise di

fango. verga, 3-10: vinti che la corrente ha deposti sulla riva, dopo

ciascuno colle stimate del suo peccato, che avrebbero dovuto essere lo sfolgorare della sua virtù

, sul volto, ma tutte le stigmate che i piaceri goduti con violenza e senza

di una personalità, positivo o negativo che sia, anche nella prospettiva del destino

uomini, non invidiate il vate sacro che non mancò ai nostri eroi e ai nostri

e stimmate ferine si scoprivano anche in coloro che si co- rivan di porpora.

. bini, 1-63: nerone, che cerca un aumento di piacere nell'agonia della

di fuoco hanno signate le fronte quegli che sono di nobil schiata. la diversità delle

potendo dire il miserere per il pianto che gli colava dagli occhi, stendendo le braccia

. m. -ci). bot. che è proprio o si riferisce allo stigma

. m. -ci). fis. che a ogni punto oggetto fa corrispondere un

{ stimmatìfero), agg. bot. che porta lo stigma. =

. di stigmatizzare1), agg. che segna come marchio di malattia.

... assume un significato stigmatizzante che conferma la perdita del valore sociale dell'

..., a dispetto del prete che ti stigmatizzò quando nascesti.

, xiii-237: sono fatti... che devono essere stimmatizzati da tutti gli uomini

data ed i giunchi acuti e pungenti che ci stimatizzavan le gambe. 2

ti enumererà appuntino i cuori delle belle che ha stimatizzato con gli occhi. =

. { stimatizzato, stimmatizzato). che ha ricevuto le stigmate, che reca

. che ha ricevuto le stigmate, che reca sul corpo le stigmate di cristo.

. papini, x-2-196: mi dicono che l'8 aprile sia morto il famoso padre

da retral- cina, il francescano stimmatizzato che viveva a san giovanni rotondo. gozzano

f. frugoni, vi-656: costui, che s'approssima con un occhio stimatizzato e

. può spiegarsi invocando le correlazioni anatomo-funzionali che esistono fra la zona talamo-ipotalami- ca e

vol. XX Pag.172 - Da STIGMATOFILLO a STILE (56 risultati)

temperate); è dovuta a insetti emitteri che pungono i frutticini inoculandovi i germi di

inoculandovi i germi di alcuni funghi, che fanno a loro volta marcire i tessuti interni

e contrapposti su un piano orizzontale, che determinano deviazioni uguali e opposte dei raggi

dei raggi relativi a una linea verticale che sia a fuoco, in modo da metterli

-m'hai fatta està feruta: / che co la lengua ligne -e la piaga

5-8-33: io gli vo'quel carbon, che gli arroventa, / stigner col piscio

arroventa, / stigner col piscio mio sì che di nero, / che gli è

piscio mio sì che di nero, / che gli è già stato infino ad oggi

alto più focosa, / cossi colle'che mostra più stignosa / seque più presto

: gli stilò e medicò la piaga, che si trovò profonda, ma non pericolosa

omero,... si dice che ciò averia luogo (quando fosse costume di

tempi d'omero si stilava) nelli mandati che gli ambasciatori gortassero dalli suoi prencipi ad

testi, 2-638: questa è la regola che si stila in questa corte, e

.. con le pressioni le più decorose che si stilino con prìncipi d'alta mano

alta mano. spallanzani, i-365: caso che dobbiate pagare voi, pagate pure o

o in parte o in tutto secondo quello che si stila. = dallo

. estilar, denom. da estilo, che è dal lat stilus (v

- stilare3, agg. bot. che si riferisce allo stilo; che è

bot. che si riferisce allo stilo; che è unito o che si diparte dallo

allo stilo; che è unito o che si diparte dallo stilo. f

, 156: le foglie stilari letteratura e che risulta da una scelta consapevole e non

da una scelta consapevole e non farebbero che limitare superiormente e chiudere la loro deviante

colla loro estre me, che in età medievale comprende anche elementi

barocco, lo più metallici, che sostengono un ponte, un viadotto

apsignificare la novità e l'originalità espressive che dipoggiandosi a due stilate metalliche costruite ciascuna

: serie di colonne, solitamente metalliche, che teraria medievale di origine aristotelica stile alto,

blime, tragico-, quello adatto a opere che trattano di = voce dotta,

4-84: venga per un momento la fitta che trattano di personaggi e di vicende di media

una linea). - peradatto a opere che trattano di personaggi di umile estens.

). vasari, 4-i-188: che dirò io della piumosità de'capegli e

color loro sì vivamente stilati e lustri che più vivi che la vivezza somigliano?

vivamente stilati e lustri che più vivi che la vivezza somigliano? = deriv

brillanza definita come quella di una superficie che per ogni cm2 emette un fascio dell'

stilbène, sm. chim. idrocarburo insaturo che si presenta in due forme, come

lucentezza, ma non per la grazia che avrebbe avuto agli occhi di venere e

2. bot. genere di funghi ifomiceti che si presentanocome globetti diafani e lucenti.

(plur. m. -ci). che si riferisce o è proprio della stilcrìtica

stilcrìtico esiste infatti un tipo di realismo (che si occupa in stile comico del quotidiano

, scelte lessicali, usi retorici) che caratterizza in maniera significativa e costante il

conv., lv-canzone, io: poi che tempo mi par d'aspettare, /

cu'io tolsi / lo bello stilo che m'ha fatto onore. petrarca, 1-5

amore / spero trovar pietà, non che perdono. boccaccio, dee., 4-intr

buti, 1-43: è da notare che stilo non è altro che modo di dire

è da notare che stilo non è altro che modo di dire, lo quale si

guarini, 1-ii-2-275: credete a me, che la dottrina degli stili e della locuzione

della locuzione poetica consiste in pratica molto più che 'n teorica, e que'precetti universali

'n teorica, e que'precetti universali che se ne dànno giovano tanto poco ch'

più belle, più sonore e più gravi che si usino comunemente parlando. alfieri,

e puro conserva / questo mio stile che pare / lo stile d'uno scolare /

. -unito con un agg. che specifica determinati generi letterari o modalità di

fagiuoli, ii-34: voi nello stil che chiamasi oratorio / non avevate pari.

-con connotazione positiva: modo di scrittura che è segno di una forte personalità artistica

mettergli dopodomani in bello stile per dimostrargli che mi occorre una settimana.

e razionale del pensiero di buffon, che privilegia l'ordine e la chiarezza,

oratoria classica, insieme di tratti formali che caratterizzano l'elocuzione. -stile attico:

e di figure, esuberante e solenne che, in accordo con la teoria dell'anomalia

vol. XX Pag.173 - Da STILE a STILE (56 risultati)

, anzi è asiatico, ma tanto eccessivamente che per la sua ridondantissima loquacità diviene intollerabile

ornai tempo di finirla, poiché mi avvedo che, avendo fatto l'elogio dello stile

greca nel terzo e secondo secolo avanti cristo che davano segno di sé nell'antinomia dello

parole alquante e darannoti lo stilo / che te convien in questo libro porre.

or chi potrà montare, / poi che son rotte l'ale d'ogni ingegno?

già mai / seguir suo volo, non che lingua o stile, / tal che

che lingua o stile, / tal che con gran paura il rimirai. capellano volgar

e varie / suonanci, e allor che di latino odorano, / non son sue

padre, del tuo caro frate / che mise teco roma nel buon filo, /

uso della prospettiva e del chiaroscuro) che caratterizza l'opera di un artista o

l'aspetto nuovo, originale e soggettivo che distingue un artista e la sua opera)

l-i-299: quella istessa libertà hanno i pittori che si suole concedere per ordinario ai poeti

lomazzi, 4-ii-209: opere di quelli che hanno tenuto diversa maniera e stile, formando

tutte allumate ad un medesimo modo, sì che quasi niun rilievo vi si comprende,

il quale viene a la corte, che mi tolga col suo stile unico il contorno

, fece conoscere, mercé le prime opere che al pubblico espose,...

degli elementi strutturali e dei motivi decorativi che caratterizzano una costruzione o le costruzioni di

] tutte le fabbricasse, come colui che scrive o uno che dipigne fa che le

, come colui che scrive o uno che dipigne fa che le sue lettere si conoscono

colui che scrive o uno che dipigne fa che le sue lettere si conoscono, e

lettere si conoscono, e così colui che dipigne la sua maniera delle figure si

zecca, se lo stile non ci dicesse che oggi di tali palazzi non se ne

, la decorazione, il materiale) che contraddistinguono mobili, suppellettili o oggetti d'

o oggetti d'uso in generale o che sono propri dell'arredamento o della decorazione

luogo o di un ambiente sociale o che, in particolari casi di eccellenza o

mamma lo stile liberty... che si riduce a una innocua efflorescenza decorativa

e il realismo di uello stile floreale che,... ha finalmente trovato nello

, il materiale, i colori) che contraddistinguono un abito o un accessorio o che

che contraddistinguono un abito o un accessorio o che sono proprie della moda di un tempo

un luogo, di un ambiente o che caratterizzano la produzione di uno stilista o

struttura melodica, il mezzo espressivo) che caratterizza un dato genere musicale (in

concertante, rappresentativo, recitativo) o che è proprio dell'opera di un musicista

partire da un originario significato di categoria che combina l'aspetto ritmico-melodico con il contenuto

e poi la qualità originale e soggettiva che distingue un musicista e la sua opera

per la quantità e varietà d'opere che sono necessarie al conserto. g.

questo stile antico-moderno de'madrigali e mottetti che non possono sentir favellare di queste musiche

relazione con un compì, di specificazione che la indica). -stile di vita

mi son mantenuto con quello stile di vivere che da mio padre mi fu lasciato.

di guerreggiare, fu il primo maestro che insegnò aver ardire la fronte alzare contra

persona; insieme delle caratteristiche di comportamento che la contraddistinguono (e può riferirsi agli

stilo,... comandò a panfilo che una [canzone] ne dovesse cantare.

la continenzia di molti capitani e giocatori che usano ne la guerra e nel giuoco

io muti ora in un punto lo stile che ho osservato con voi sett'anni?

chi vuol fare tutte queste cose conviene che tenga lo stile e modo romano. catzelu

: il stile della corte è questo, che un uomo quale è favorito non si

favorito non si riconosce mai, e quello che cade niuno par che lo conosca.

, e quello che cade niuno par che lo conosca. n. villani, i-3-96

: è vetusto stile delle famiglie fiorentine che, o per private inimicizie o per

organo di governo nell'esercizio dell'attività che gli è propria. della casa,

g. bentivoglio, 5-i-233: aggiunsi che ciascheduna corte ha il suo stile e

ciascheduna corte ha il suo stile e che dai prìncipi in fuori tutti i duchi e

mia. assenno, 2-ii-17: mercé che 'l nuovo cerimoniale non avea per anche

sua grandezza. -insieme delle norme consuetudinarie che regolano i rapporti cavallereschi. muzio

, e di civile / ^ ià prevedeva che di criminale / il negozio averìa pigliato

pratiche del vivere, alle relazioni interpersonali che lo caratterizzano o anche alla vita interiore

, signorilità di atteggiamenti mentali o spirituali che si manifesta nel rifiuto degli eccessi o

vol. XX Pag.174 - Da STILE a STILETTATA (49 risultati)

-stile della circoncisione o comune, quello che pone l'inizio dell'anno al i°

medioevo e fino all'età moderna, che ponevano l'inizio dell'anno rispettivamente al

stile e stilo]: 'stile fiorentino': che cominciava l'anno dal 25 marzo.

-vecchio, nuovo stile: sistema di datazione che rispettivamente precede o segue una riforma del

di accomodarsi anch'essi alla maniera gregoriana, che chiamano 'stile nuovo'. parini, 1029

sogliono indicare colle sigle v. s. che valgono 'vecchio stile'.

stile diplomatico: complesso delle regole consuetudinarie che disciplinano a livello intemazionale la redazione delle

clausola di stile, ciascuna delle clausole che sono sempre presenti nel testo degli accordi

accertamento dei poteri di rappresentanza dei soggetti che sottoscrivono l'atto, la previsione della ratifica

-dir. civ. ciascuna delle clausole che, per tradizione e prassi, vengono

oneri, servitù attive e passive') e che, per la loro radicale astrattezza,

, 7481: non sembra... che possa far propendere per la seconda ipotesi

intesa semplicemente a ribadire il principio pacifico che ciascun proprietario può disporre del bene solo

indiretto libero, di quella 'categoria infinitivaie'che alf lombard chiama 'infiniti di narrazione'o 'infiniti

delle corse, facendo nostra l'estensione che gli inglesi diedero alla parola 'style'(lat

, indica l''andatura, il garbo che hanno i cavalli, i corridori,

diss'elli, « il nodo / che 'l notare e guittone e me ritenne /

pascoli, 11-1434: il dolce stil 'novo'che bo- nagiunta ode è quello delle 'nove

delle 'nove rime; e la teorica, che dante ne pronunzia, si riferisce a

. delfini, 3-20: seppi così che egli commerciava in grande stile, merce

stile (con uso aggett.): che non risponde più al gusto o alle

[29-xi-1987], 63: - dire che esiste una finanzaebraica intemazionale che talvolta agisce all'

: - dire che esiste una finanzaebraica intemazionale che talvolta agisce all'unisono è di per

non esserlo. non va comunque dimenticato che quell'affermazione è uno degli stilemi più

, mani, nuvole ecc.) che ricorda la sistematica linneana, fu proposta da

come 'morellismo'si designa un attribuzionismo stilemàtico che non tocca il livello di stilistico.

di stilettare), agg. letter. che ha toni alti, ritmo martellante (

un vento abbaruffante. 2. che colpisce profondamente l'animo (una parola,

menano un tumulto per questa cosa, che non ne fu la metà in roma quando

tommaseo, 2-ii-128: un di costoro, che aveva accusato altro suo terrazzano di falso

. giusti, iii-307: t'avverto che alla colonna petracchi sono già chiuse tutte

petracchi sono già chiuse tutte le strade che conducono a firenze... tieni per

firenze... tieni per fermo che sono una massa di vigliacchi...

, 270: non voglio affatto far credere che la coscienza 2. ant. e letter

xii-244: si fa come il gallo, che canta bene, ma ruspa male,

male, romanzando in uno stilàccio sì sciagurato che pare appreso dagl'improvisanti di puglia o

di tancredi e clorinda (se non che silvera, la donna, uccide senza conoscerlo

uomo amato), è stileggiato diversamente che non quello del bracciolini. =

. gadda, 7-113: tra gli espunti che la parte 'bene'cioè naturalmente signorile del

fonda sull'insieme di quegli stilemi cinematografici che si sono formati quasi naturalmente in funzione

l'impeto d'un poetastro sopra unamosca impronta che, mentitegli componea suoi versi, avendolo

, pronte a stilettarti a tradimento dove che sia. 3. per simil

nell'epitaffio del famoso poeta ronsardo, che molti aveva stilettato con la penna e con

426: gli mandò di sbieco uno sguardo che somigliava una stilettata. calandra, 1-160

annunzio, iv-2-34: quei lamenti fiochi che parevano rantoli gli passavano il petto come

: pensiero mostruoso, bistorto, inumano che l'anima non riceveva che per forza

bistorto, inumano che l'anima non riceveva che per forza come una stilettata. barilli

, delusione cocente (e la percezione che se ne ha o la causa di strazio

versi miei mettere in prosa; / voi che siete poeti, giudicate, / se

vol. XX Pag.175 - Da STILETTATO a STILISTICO (39 risultati)

. moravia, viii-56: ricordai allora che la prima stilettata di quel dolore l'avevo

intus et in cute', malgrado gli sforzi che fai per nasconderti nel cappuccio, ora

fai per nasconderti nel cappuccio, ora che hai menata la tua traditoresca stilettata.

: prima morire bruciato, stilettato, svenato che mai peccare. guerrazzi, 2-452:

guerrazzi, 2-452: il prediletto re, che adesso vi regge, non corse pericolo

guicciardini, 13-viii-118: lo effetto fu che el mancino con uno stiletto dette una

: ferruccio dissanguato a gavinana col maramaldo che gli si butta sopra, cercandosi alle reni

2. elemento di forma sottile e allungata che fa parte di un congegno meccanico;

'stiletti d'acqua', alcune piante acquatiche che hanno le foglie triangolari appuntate a foggia di

257: quanto ai luoghi, dopo che cogli stiletti e con le iniezioni di

giovane appartenente a gruppi e a bande che, sul modello della cosiddetta gioventù bruciata

. bot. genere di piante stilidiàcee, che comprende un centinaio di specie diffuse per

bonavilla, 1-v-103: 'stilidio': pianta che ha il fiore colla corolla cilindrica.

. famiglia di molluschi gasteropodi prosobranchi tenioglossi che comprende poche specie, per lo più

stilifórme, agg. anat. che ha forma sottile, affilata. vallisneri

stilimpèro, agg. invar. iron. che ha foggia grossolanamente ispirata allo stile impero

1-ii-861: donnine decorative dalle lunghe gambe che sorreggevano lampade, festoni e lenzuoli stilimpèro sulle

dello stilismo di michelangiolo,... che servirsi efficacemente della frase stessa a dimostrare

servirsi efficacemente della frase stessa a dimostrare che tiziano mancava di disegno. montale,

stilisti di razza hanno potuto constatare facilmente che l'avverbio non è soltanto una

avverbio non è soltanto una parola che modifica il verbo, l'aggettivo o un

calvino, 20-136: spesso leggendo rimpiangevo che tu non sia un perfetto prosatore,

b. croce, ii-8-53: non già che negli « stilisti », « estetizzanti »

... manchi proprio ogni materia che dia il punto d'appoggio, e il

italiane a shanghai,... che fare? = calco dell'ingl

a se stessi (e il risultato che ne deriva). baldini,

sentimentaleria, senza schiavitù di stilisterie, che il suo [di carducci] insegnamento

un complesso di mezzi di stile, che è diverso più o meno, per i

paresse, come pare a me, che insegnar un po'di latino a quelle figliuole

latino a quelle figliuole fosse più utile che la stilistica e l'estetica? p.

di una scuola, di un autore, che, dall'inizio del sec. xx

ed è coltivata particolarmente dai valenti filologi che hanno insieme conoscenza e sentimento di poesia

: questo periodo, dico, è quel che nel linguaggio tecnico dei retori si chiama

si chiama argomento 'cornuto'. brava, che fai le coma stilisticamente anche senza saperlo.

d'errore, si presumeva... che i pannelli laterali non facessero corpo,

(plur. m. -ci). che è proprio o si riferisce allo stile

aspetto formale di un'opera); che verte sullo stile; che crea, che

opera); che verte sullo stile; che crea, che fonda uno stile

che verte sullo stile; che crea, che fonda uno stile. - anche

vol. XX Pag.176 - Da STILITA a STILLA (48 risultati)

dell'organizzazione industriale. -iron. che si riferisce alla correttezza espressiva. bernari

stile. - versificazione stilistica: quella che fa coincidere gli accenti tonico, ritmico

. 2. critica stilistica: quella che muove da un'analisi specifica e minuziosa

molto pericolosa, o piuttosto assurda, che è di dividere il significato dal significante

testé l'articolo di un critico stilistico che parla delpesagitato provincialismo'di un carducci.

carducci. 3. per estens. che è proprio o si riferisce allo stile

affermata evoluzione stilistica [di masolino] che intercorre fra la 'madonna di brema'e gli

asceta dei primi secoli del cristianesimo, che attuava la mortificazione di sé vivendo sulla

funzione appositiva rispetto al nome dei santi che praticarono tale tipo di mortificazione.

amore stilite, sublime e solitario, che si nutriva di un solo sangue e di

lucini, 4-283: parigi, che è aperta a qualunque inversione, accettava

stilita. stilizzatole, agg. che può essere raffigurato in maniera stilizzata.

stilizzato, idealizzato. -per simil. che ha linea elegantemente aderente, asciutta (

e l'opera pittorica o plastica che ne presenta i caratteri. e.

in casa di witter bynner, vidi disegni che illustravano scene di tali danze, accostandosi

9-126: la siluetta della modella seduta che si riposa, a fianco della figura statuaria

della figura statuaria, viene a rammentarci che il sarnesi vedeva sul vero questi rigorosi stiliz-

pres. di stilizzare), agg. che ha di mira unicamente gli aspetti formali

in un tipo armonico, elegante, concreto che viene poi seguito e diventa norma.

capolavoro di puccini, dandone una esecuzione che non diremo concertistica o cameristica,

, ij-izj: questo 'monologo interiore', che è tipico della scrittura naturalistica, è

guerra: sarei uno stolto. dico che bisogna lasciargli la nudità del suo carattere.

parola la mensoletta alla destra del caminetto, che regge sul piano di vetro alcuni animali

meritato riconoscimenti di vario genere dalla parte che avversavo: vale a dire, accresciute e

dire, accresciute e ormai stilizzate contumelie che accompagnano il mio nome quasi come epiteti

vaghissima. 3. per estens. che appare atteggiato e abbigliato nel modo che

che appare atteggiato e abbigliato nel modo che le convenzioni e lo stereotipo sociale e culturale

, perfettamente stilizzata, era una cosa che tra il domestico e il gentiluomo si trovava

stilizzate dal felpatino o dai jeans e che salivano ammorbidendosi alle natiche.

agg. (femm. -trice). che dà forza e bellezza di stile sublime

essenzialmente sulla funzione stilizzatrice di un partitopreso luminoso che organizza la forma in piani netti e recisi

forme o nei colori di un oggetto che nella resa artistica assume funzione astrattamente decorativa

il supporto e lo strumento fanno sì che la pittografia primitiva subisca in breve tempo una

elevato spirito di moralità, ma osservo che si tratta di una stilizzazione, di una

una stilizzazione frivola di certi umori funerari che vagano per l'europa ed in parigi si

l'europa ed in parigi si addensano più che altrove. manifesti del futurismo, 154

del materiale predispostodall'artista alla forma d'arte che ha in progetto. pasolini, 8-238

nelle singole inquadrature. è nel montaggio che avviene la stilizzazione. = nome

di quel leggiermente una stilla, / che di farla dormire ebbe valore. caro,

. caro, 16-8: com'ape che di più chiare stille / tragge e di

fermo e lucia, 138: 1 remi che... segnan do

pur atto a penetrare mille cuori non che uno. -per simil. macchia di

sanguigne sono quando vi resta della pietra che era gialla e diventa rossa e sta

e diventa rossa e sta così fino che il verde non muta. 2.

fiere han questi boschi sì selvagge, / che non sappian quanto è mia pena acerba

tutto il fiume nel letto più brieve, che anco più basso è, cadrebbe di

più basso è, cadrebbe di maniera che una stilla di lui a padova non perverrebbe

tra loro una stilla di umor succoso che possa fare al fuoco una =

vol. XX Pag.177 - Da STILLA a STILLARE (39 risultati)

molto xxv ducati veneziani per far non so che stillamenti. b. dagirato, /

alla ventura. ho attraversato l'inaco che non ha una stilla d'acqua. montale

oceano.... hanno che pensare, lambiccare e strologare tre dì di

dicea, « a la mia donna / che mi diseta con le dolci =

), agg. { stilante). che 3. figur. piccolissima quantità

i-378: tu stimi più un'occhiata lasciva che dio, più [i fanali] la

... una stilla di piacere che tutto il torrente di delizie che ha il

di piacere che tutto il torrente di delizie che ha il s'avanzava verso di loro

di / nel suo corpo annerito che sorge fra i tronchi. poesia

o di giuocava tanto bene sulla pagina che si poteva godere fin l'ultima stilla

giardino lustro di pozsmorto del gurgite dilagante che inanella l'universo / è il noze

stille. pea, 3-87: la doccia che passa sul muro ester / d'umor

alamanni, 6-28: tirò lo strai, che, intorno sanguinoso, / del

a guisa d'impetuosa tempesta furiosamente inondaza che quegli teneva in pugno stillante ancora di sangue

(un ricordo, una situagiorni, che passa a stilla a stilla, interminabile,

questo fanciullo al rilevanza rispetto a ciò che sarebbe necessario. carcere si renda /

/ non tommaseo, ctx-i-655: quel che si è fatto è stilla a gran mare

cristallo soavemente irrigarono. via, che per se medesma aprirsi in prima / potèo

sue lagrime erano come tante stilline bollenti che mi cadessero sul cervello; mi davano la

sul cervello; mi davano la 2. che cade o defluisce o che fuoriesce a goccia

la 2. che cade o defluisce o che fuoriesce a goccia a febbre. goccia

è un nome spirante aromati così odorosi che toglie il pregio agli stillanti opobal-

i-iii-to il cor, omè tapino, / che giorno e notte, infin presso al mat

201: la gotta, infermità più importuna che mortale, fattaglisi tino, / di lagrime

fattaglisi tino, / di lagrime stillanti par che fiocchi. tebaldeo, 1-53: cum

, e fuor ne trasse il sangue / che stillante 2. distillazione. n'

ritornato il medico..., ordinò che trovasseno bruni, 451: ben di là

stillante. 4. figur. che manifesta con evidenza un sentimento, uno

e di sdegno. - che gronda di dolore (e ha valore enfatico

testa del tasso. - che si fa evidente (un difetto).

nostro... (ohi ohi! che broscia stillante a rimbombo)..

venire erbe e radici velenose, poi che partito fu il padre, quelle stillò e

: alcune delle più principali dame vogliono che l'acqua de ^ fiori sieno stillate

carboni tenendovi molta quantità di bocce, che stillano necessità di acqua dolce. magri

. magri, 1-263: 'libacunculum': vasetto che stilla a poco a poco il liquore

leonardo, 2-82: quelle medesime legne che cociano stilleranno una gran quantità d'acqua

parlo, o donne, a voi che tanta cura / ponete in stemprar gomme,

la terza fiata per le cenere nel modo che a vostra signoria ho scritto. nannini

egli [il ricco epulone] desidera che gli sia stillata in bocca l'acqua della

vol. XX Pag.178 - Da STILLARE a STILLARE (53 risultati)

le cose, che sono stillate nell'orecchie, debbono essere tepide

: al soffio delle chiare aure zieri che, preso costui, per dieci giorni lo

e l'ume. duto infino a che morisse. d. bartoli, 2-4-355:

tre goccie di sugo di bieta nell'acqua che se li prepara. 4

bellincioni, ii-159: le querce, che dovien sudare il mèle, stil- lono

giardin de spine e d'arboscelli / che stillan tosco a cui non vai rimedio.

te, piangendo il fratello, divennero alberi che stillarono ambra. volponi, 1-197:

erano già luminose e stillavano una bava che li avrebbe fatti campare per un altro

: se provenuta fosse la massa da alberi che di mano in mano stillassero, averebbono

palude lemea posta fra argo e micena, che per più bocche sotterranee stillava fuori l'

dal cielo e circonda uno grande arbore che è nella detta isola, stillando dalle

ultime parole e darsi nel petto col pugnale che ancora sangue stillava fu tutto uno.

e le canute tempie / stillano acqua che 'l seno e 'l grembo gli empie.

contesto figur., per indicare un'opera che assicura fama e gloria. scaramuccia

dell'eternità ed intinta nella gloria, che stillasse balsamo d'immortalità. -far

gli egizi] pin- sero il cielo che stilli rugiada. anonimo [agricola]

età l'aere stillò in suevia goccie che su le vesti di lino segnavano croci

il capo ad alcuno di questi innanzi che abbino le penne, è gratissimo cibo alle

: ove sta il seme e l'acqua che si stilla / ed altro che tacere

acqua che si stilla / ed altro che tacere è bella cosa, / governa scorpion

vedeva iesu crocifisso con le sua piaghe che stillavono sangue. marino, 1-3-170

lo turcasso / l'orbo fanciul, che sonnacchioso giace; / e l'amorose sue

da dosso le fatighe de lo studio che fate in padova. 7.

liquor sostene inopia, / salvo di quel che lagrimando stillo. boiardo, canz.

, e il cor dolente fuma, / che arder non potè e sua doglia rinova

b. tasso, i-301: se non che 'l dolor converso in pianto / stillo

sempre abbonda. filicaia, 2-2-215: par che in pianto stille / suoi puri affetti

e trigadra; / et en decrepità, che gli ogli stilla; / sortìlega doventa

/ al gelato pensier tanto contese / che stillò il giaccio in amoroso umore. marmitta

i-i 1-249: l'onda è vino, che stillare / l'uve bianche e le

2-49: i'non so chi sia che sopra 'l core / mi stilla un sudor

core / mi stilla un sudor ghiaccio che mi sface. guarini, 98: una

una fanciulla / tenera e semplicetta, che pur ora / spunta fuor de la buccia

volgar., 3-85: ben è vero che com'io non voglio che versi le

ben è vero che com'io non voglio che versi le parole, così non voglio

rara, un bel capo matto, che stillasse sul loro conto qualche stramberia misteriosa

perdonatemi, signori della croce rossa, che sedete attorno ai tiepidi tavolini verdi e

/... / così avvien che ciascun il capo stilli. pavese, 11-i-97

intanto le timide mani / di luna / che stil alfieri, 6-61:

di occhi spalancati, di bocche aperte che stillano meraviglia. 16. in

percoto, 295: gli è tanto tempo che stillo per prepararmi un po'di mobile

, vederlo scialacquare era una cosa che faceva impazzire lei invece di lui.

guadagno. carducci, ii-4-174: sai che il daelli non esce più di casa per

da'creditori e portato al fresco? o che stillo io de'mie canti camescialeschi dei

crescenzi volgar., 4-29: innanzi che l'uve si pigino, il mosto

l'uve si pigino, il mosto che di quelle stilla... metti in

gemelli care-ri, 1-v-162: il licore che stilla dal tronco serve a que'popoli

, 1-ix-294: il dolce / sugo che stilla dalle bionde canne. guerrazzi,

, i-298: l'acqua stilla dal soffitto che mi pare d'essere in una grotta

. tommaseo, 11-88: amor sui campi che iù arsi vide / queta piova e

maladettamen- te dai rami scossi dal vento che rinforzava. -con riferimento alla caduta

a quella mediocre foco si dia tanto che tutta stilli. g. f. achillini

poni in un bottone, / l'acqua che fuora stilla gli ia sopra. spallanzani

vol. XX Pag.179 - Da STILLATIZIO a STILLATO (59 risultati)

umore. ramazzini, 62: non credo che l'orina che dovrebbe stillare per una

, 62: non credo che l'orina che dovrebbe stillare per una tal fissura passasse

. fagiuoli, i-172: vedi il sudor che dal mio viso stilla. tarchetti,

. tarchetti, 6-i-219: asciugò il sudore che mi stillava dalla fronte con un suo

stillava dalla fronte con un suo fazzolettino che non era più voluminoso di una tela

e icorose, molto somiglianti a quelle che stillano da cancri ulcerati. carducci,

la parte ferita de la testa una ricotta che rinvenne in un armadio. e qui

in un armadio. e qui è fama che tutto il cervello del signore smorti essendosi

fiotto vitale / del soavissimo fiume / che stilla e s'assapora / nella freschezza irrequieta

voi altri dei immortali, quei primi che violeranno i giuramenti, a costoro stilli

con ri ferimento alla goccia di umore che, secondo la medicina antica, provocherebbe

gozzi, i-5-180: parendogli ad ogni poco che la gocciola del reuma gli stillasse dal

fluisce alla boca del stomaco ad ciò che inciti lo appetito. f. m.

ciò farsi... da certi succhi che stillano del continuo nel ventricolo.

ovidio] ne''fasti'le idi marzie, che stillavano tuttavia del sangue di giulio cesare

, 1-41: sei tu forse solo / che per amor crudel si stilla in pianto

grato cibo è l'olea- stro / che quasi asperso di nettareo succo / par che

che quasi asperso di nettareo succo / par che stilli d'ambrosia. d'annunzio,

5-iii-614: prima di parlare asciugati i baffoni che ti stillano di caffè.

6-148: forse le chiare fronti insanguinate che nessuna / mano lenì e queiraltre che

che nessuna / mano lenì e queiraltre che stillarono ai gelido sudore / seppero a un

sì come per fiamma / di fuoco men che dramma / d'umidità si stilla 7

dramma / d'umidità si stilla 7 che luce per favilla, / così quivi

/ così quivi sfavillano / il vapor che distillano. -decantarsi (un liquido)

scopa quanto più si può, tanto che pervegnia spugna ben soda; lasciala stillare

... ma non sì però che i pellegrini ingegni non si vadano stillando

colosamente più di cervello e d'inchiostro che di sangue. alfieri, 12-41:

i-72: io mi stillavo pensando quel che potevo fare per curargli la casa, per

, lxxxviii-ii-716: da me licore altro che amaro / stillar non puote; or qui

so'e quel ch'io fui, / che per vergogna non m'ardisco a dillo

altra [anima gloriosa], per grazia che da sì profonda / fontana stilla,

da sì profonda / fontana stilla, che mai creatura / non pinse l'occhio

sol mi move / un vero amor che dalpempirio piove, / onde stilla liquor che

che dalpempirio piove, / onde stilla liquor che qui non cade. a. brucioli

il cui titolo dice l'untuosa moralità che ne doveva stillare: 'non arrossire della

, 10-162: hai nel viso un silenzio che preme il cuore / con un tonfo

sono ridotte al sordo continuo misurato dolore che stilla sotto a tutte le cose.

. aretino, 13-67: fu necessario che il benigno vecchio adattassi a una finestra

in quelle gongole, è ca- gion che subito le perle che vi son dentro diventino

è ca- gion che subito le perle che vi son dentro diventino mature. casti

xxxviii-53: ricordoti della franca sibilla, / che ha il sexo femenin tanto onorato /

femenin tanto onorato / per lo dolce parlar che de lei stilla. cucini, 5-144

pini; / e indugia affievolito nell'indaco che stilla / su anfratti, tagli,

i soccorsi spremuti da ferdinando non stillarono che a goccia a goccia, lenti.

lvi-289: non lo sdegnar, signor, che per più grato / farlo a te

più grato / farlo a te, che di lagrime sei vago, / in lagrime

parlo di quel ch'e'non fece e che fece, che disse e che tacque

e'non fece e che fece, che disse e che tacque (anco il silenzio

e che fece, che disse e che tacque (anco il silenzio talvolta stilla sangue

aleardi, 1-121: stendardo imperiai, che stilla sangue / da le lacere falde

. nievo, 1-vi-585: devi credere che col cavallo alle coste io non ho

, agg. ant. e letter. che cola lentamente. landino [

è di tre sorti. uno cioè che si congela in certe caverne d'umori che

che si congela in certe caverne d'umori che gocciolando vi colano, et imperò da

gocciolando vi colano, et imperò da coloro che in cipro fanno 1 metalli è chiamato

. 3. sf. goccia che scende lentamente e in successione. busca

spugnose, sono sempre ripiene dell'acqua che piove e delle stillaticele, che fa che

dell'acqua che piove e delle stillaticele, che fa che il muro si corrompe.

che piove e delle stillaticele, che fa che il muro si corrompe. =

vol. XX Pag.180 - Da STILLATORE a STILLICIDIO (8 risultati)

stillicidante (stilicidante), agg. ant che permette o favorisce il deflusso delle acque

: discende nelle grotte ipogee, lubriche, che stillicidano. = denom.

cioè lo stillicidio, cioè l'acqua che viene dal tetto male coperto, il fumo

dannoso lo stillicidio della terra, quando che egli arbori sono scalzati e spogliati del

. carducci, ii-12-129: le sporgenze, che si vorrebbe restaurare, giacciono nello stillicidio

si vorrebbe restaurare, giacciono nello stillicidio che è di pertinenza del santuario.

. ghislanzoni, 18-142: io non credo che una leggera intermittenza di stillicidio nasale possa

-con meton.: l'acqua che deriva da tale scioglimento. cattaneo,