passeroni, 3-94: gli unghioni, che avean fatto / sì solenne e gran
a cui sia tocco / (qual chirurgo che sradichi tubercoli) / l'onore e
croce, v-20: non rade volte aviene che il parto così morto come vivo per
parto così morto come vivo per molto che sia, e da medicamenti e dalle
], iii-1-339: il poeta omero dice che i figliuoli d'aloeo, che erano
dice che i figliuoli d'aloeo, che erano anche due e fanciulli ancora, una
sarebbe più facile sradicare il monte athos che scrivere un verso. 5.
io, quanto a me, stimerei che accertasse la vera medicina di sradicarlo quanto prima
dell'abissinia, sradicando questa schiatta mussulmana, che vi aveva regnato più di mezzo secolo
ho procurato di sradicare le male opinioni che avevano impresse di questa repubblica, seminate
quivi contra ogni legge e onestà non che tollerata, ma fatta lecita e commune
della russia non hanno né possono avere che una mezza educazione, perché, supposto
mezza educazione, perché, supposto anche che i loro precettori gl'imbevano di buoni
..., e per l'uomo che riuscì, trasformato di carnalissimo in tutto
affarucci. borsieri, 259: come credere che un governo possa colla deportazione sradicarmi dal
a trieste ho sempre desiderato e goduto che i miei amici studiassero certo
una quaglia agile e destra, / che del dì non fea mai motto; /
mal vissuta gazza / così prese a squittir che ratto il sonno / mi scappò dalle
l'ora certana / della bell'alma che al giorno apparisce / quando l'uccello
] dal fondo del gozzo tutto quello che gli venne in mente. -con
calvino, 1-88: avanzava così col coniglio che squittiva e si contorceva in tutti i
marino, 18-61: altri il can che squittisce a forza affrena, / altri
'squittire': quel frequente e acuto abbaiamento che fa il cane da caccia,
. giuliani, i-418: la lepre che s * e dilontanata, va adagino,
ascolta il cane,... sente che squittisce da lontano. pascoli,
caro, i-288: i cani, sbarcati che furono, tosto ch'ebbero per la
can barbone mi salta sulle spalle, stufo che io non abbia ancora badato al suo
foreste delle mie cevenne non si ode che l'ululo del lupo, lo squittire
, ii-15-247: c'erano de'bamberottoli tedeschi che squittivano giuocando fra loro. faldella,
piedi a sé. cesari, 7-446: che squittisce colui? che vorrà dire?
, 7-446: che squittisce colui? che vorrà dire? guerrazzi, ii-130: «
la risposta. sempre intorno alle cose che vuoi sfuggire. il sogno il caso o
. sacchetti, x-144-25: puosono che stecchi l'altra mattina uscisse a campo
). sradicatole, agg. che si può sradicare, estirpabile.
estirpabile. -al figur.: che si può eliminare (una convinzione).
bianchetti, 1-92: dove sono i libri che lasciando pur intatte le diverse opinioni,
.. rispondendo non essere di dovere che finisca prima lo sradicamento delle cicute che
che finisca prima lo sradicamento delle cicute che il loro rinascimento. f. casini,
invidia è la tranquilla agonia di quel prelato che, tra le perpetue inquietudini provate per
sua importanza non può essere operato organicamente che dallo stato. papini, 27-297:
stato. papini, 27-297: sognavo che uno dei doveri dell'uomo era quello di
cui si è vissuti (e il disadattamento che ne consegue). moravia,
sconosciute, l'immersione in un tempo che non era segnato dalla meridiana del signor
eco, 5-83: la concreta disposizione che viene costantemente data all'habitat milanese dai detentori
al vento tanta furia e impeto, che atterra edifizia e sradica alberi e fa
spessa,... ne nasce che il vento suol gittame molte a terra,
sradicandole da basso, e maggiormente quelle che sono alte. busca, 72:
hesi piantarono le viti, ma, vedendo che fruttavano due volte anno, le fecero
e si preparassero; ho goduto perfino che alcuni d'essi fossero ricchi, ho
lasandomi saciar solo una cica, / sì che dipo'l'animo me sradica. brusoni
, rapitagli dalla gentilezza del tratto più che dalla singola bellezza di quella nobilissima giovanetta.
. sradicativo, agg. ant. che debella completamente una malattia. morgagni
roseo, iii-143: la natura ha provisto che [le piante di olivo],
: non vedi il reo gigante, / che a l'amor tuo fa guerra,
intieramente il loro ministerio, com- prendevasi che non aveva altro fine la regina se non
a mettere nella repubblica profonde radici, che assorbiranno tutti gli umori salutari.
tutti gli umori salutari. 6. che, vivendo lontano dall'ambiente originario,
condividerne la mentalità e i costumi; che non ha o rifiuta di avere legami con
6-210: è il negro sradicato e inurbato che soprattutto diventa universitario. sbarbaro, 1-71
diventa universitario. sbarbaro, 1-71: che fu la mia gioventù se non questo
: la letteratura dell'ottocento non sarebbe che una letteratura di sradicati, di spatriati
virtù. 7. arald. che mostra le radici (un albero)
sm. (femm. -trice). che sradica le piante; che distrugge un
). che sradica le piante; che distrugge un raccolto. bergantini [s
s. v.]: 'sradicatore': che sradica, estirpatore. tommaseo [s
rosmini, xx-149: se noi cerchiamo per che via un filosofo pervenga in tali assurdi
'pistole', per sentenziare una verità cariamola che ti quadra bene, o dario.
pres. di sragionare), agg. che non permette di ragionare; irragionevole,
quando io, barbogio, sragionerò anche meglio che fatto non ho in questo capitolo ultimo
molte persone altronde erudite e rispettabili, che sragionarono allo stesso modo. settembrini,
di avere delle forze senza una buona ragione che gliel provi, anzi solo perché brama
sm. (femm. -trice). che argomenta in modo incoerente, illogico,
fantasioso o privo di buon senso; che farnetica in preda a uno stato confusionale
pellico, 2-192: bisogna vedere con che sorriso... parlino con- dillac
affatto quello sragionatore e fazioso e pedante che ad alcuni potrei emergere dal discorso del
, quando si tratti di risentire ciò che è di sotto alle parole e ai segni
[27-ix-1914], 279: gli è che non si ha il coraggio di dirle
f. basaglia, 1-ii-412: ciò che presuppongono questi passaggi è un denominatore comune
: da allora forse non ho fatto altro che cercare di espiare per aver preferito la
al suo dolore ha dato gli argini che ha potuto. = comp. dal
). sragionévole, agg. che pensa o agisce in modo non conforme
oramai, si fanno poi sragionevoli più che mai, si contraddicono continua- mente.
suo comportamento. 2. che rivela o deriva da mancanza di ragionevolezza,
se pensier t'alletta / sragionevol, che brami o quello o questo. alfieri,
zio non aveva voluto mai consentire e che mi pareva, ed anche ora mi pare
. alfieri, 1-1214: titolo melo-tragedia che per essere sano e ragionevole mal si
ragionevole mal si converrebbe alla mia, che tutta è sragionevole forse, e stravagante
vi ho scritto lunga lettera ragionata, e che, lo spero, non vi sarà
boine, cxxi-iii-1045: è certo che per taluni mi sono disfat
nel rifar i rami nuovi gitterà la virtù che gittava nei nodi. = comp
16: il suicida è una persona che riflette sulle differenze tra le 'regole'di una
di una società moderna e le 'sregole'che sono dentro ciascuno di noi. =
c'impedisce il formar concetto adeguato di ciò che siasi in quelle anime d'esser prive
dio. papi, 1-3-198: quelli stessi che avevano abbandonata o tenuto in poco conto
convulsione in tutto lo stato sì generale che il comune pronostico minacciava l'intero eccidio
son due striate e imbacchettate sì bisbeticamente che vi si contano fin 140 scanalature per ciascuna
li ho scacciati [i tiranni] sì che v'è paura che ritornino, ma11 ho
i tiranni] sì che v'è paura che ritornino, ma11 ho distrutti interamente, ho
], già tutte le vite, che acerbe si stavano fitte nelle membra acerbissime,
un accento d'orrore dinanzi al suicidio che allunga le sue braccia di spettro a sterpare
psicologicamente. castelletti, 24: tosto che l'impetuoso vento della tua mentita morte
rendervi gratitudine conveniente a tanti doni, da che io non posso se non promettervi di
e voi medesimo vedete, e quel che per vostro detto s'approva, non poter
è piu difficile lo stabilir le virtù che non è lo sterpare i vizi. genovesi
mandare in rovina; compromettere irrimediabilmente ciò che ha o pare avere solidi fondamenti.
dio e sterpasse egli stesso le radici che potevano tener sempre viva la grandezza della
non v'è casa così ben piantata che un mal figlio non possa sterparla dalle radici
tanara, 48: alcuni hanno avuto opinione che questo beccafico canepino sia la stopirola,
beccafico canepino sia la stopirola, quella che noi chiamiamo ster- parola, dallo stare
parola, dallo stare per i spini, che sterpi diciamo. = forma parallela
. eliminazione degli sterpi e degli arbusti che ingombrano un luogo. -anche: estensione di
detta sterpata pertiche 50 e più, secondo che parerà. ann. romei, 3-467
. ann. romei, 3-467: che il reno... per la valle
troverete quelle innestate meno vigorose di quelle che non lo furono. 2
: sarò legato con sette nervi, che sieno di fresco sterpati dal corpo d'
l'idolatria, massime de'serpenti, che si pascono e si venerano con gran superstizione
sm. (femm. -tricé). che trascina via con violenza quanto incontra (
, passeraceo della famiglia silvi- di, che è di doppio passo in italia, sverna
all'ottobre; abita ordinariamente le siepi che circondano i campi; in primavera canta
gli occhiali ('sylvia conspicillata'), che è comune in sardegna ed in sicilia.
maggio e di giugno, non si sente che il fischio d'appello ed il canto
, 318-4: al cader d'una pianta che si svelse... / spargendo
. tansillo, xxx-3-197: veder vite che per arbor serpe / non puon gli
... si svelse / come quella che ferro o vento sterpe. de sommi
frondeggiante ed alto / abeto o pin, che la terribil forza / dell'aquilon dalle
. pascoli, 124: o cipresso, che solo e nero stacchi / dal vitreo
per lo scricchiolio delle foglie calpeste, che il vento aveva scosso dagli sterpeti. caproni
sm. sterpaglia minuta (e il terreno che ne è ricoperto).
luogo sterile e sterpigno / piantati, o che che sia / di mala cura e
sterile e sterpigno / piantati, o che che sia / di mala cura e coltivazione
mai. 2. figur. che ha un carattere indocile e ribelle.
papini, i-74: il tuo stile che fiero e sterpigno / abbranca de'malnati
soderini, iii-191: bisogna... che a tempo nuovo, quando si pota
, quando si pota per prepararsi, che e'si tagli fra le due terre o
sopra tutti i frutti o sterpigni vecchi che si desiderano di annestare. b
le due terre lo sterpigno o frutto che vuoi annestare. 2. ramoscello secco
ii-291: que'triboli polari o sterpigni palustri che provano a bacìo ed a tramontana,
d'erba, /... / che non sappian quanto è mia pena acerba
è catena e ogni macchia di luce che fa la luna tonda passando tra le chiome
ai rotoli di corda e ai picchetti che reggevano sulle spalle. per circondare di
si rimarrebbe trovandosi in mano non altro che un... secco sterpo di
grato; / sasso è un fiume che argento e sterpi mena. agostini, 4-8-2
petto mio, famosa euterpe, / che allora che devea tutto mancare, /
mio, famosa euterpe, / che allora che devea tutto mancare, / pullular festi
tanto sterpo e tanta spina imprunali / che a rischio uom va di pun- zicarsi
6-iv-2-55: così dal legno sacro, / che della nostra vita è vivo sterpe,
è vivo sterpe, / risana il mal che più si spande e serpe.
giuliani, ii-172: vien su tanto bene che gli è un gusto; delle volte
; delle volte vengono certi sterpi, che non ne giova manco a guardarli e
grande di paglia o di sterpi, che sopra una montagna abbruci. fantoni,
: aridi sterpi sul sentier raccolse, / che dispose sull'ara a poco a poco
lucia, 206: il naufrago, che vuole afferrare la tavola galleggiante che può condurlo
, che vuole afferrare la tavola galleggiante che può condurlo in salvamento sulla riva
abbandonare le alghe e gli sterpi nuotanti che aveva abbrancati, per una rabbia d'
tronca nel mio bel frutto: / che più sperar mi lice, / se non
et audazia, con molte promesse l'inanimò che nuotassero e salissero su la ripa e
ripa. giuliani, ii-195: quanti colpi che ci vuole in questo sterpo, a
ii-150: tutte le vie... che conducono alle limpide verità naturali e morali
agostino doveva ancor liberarsi da parecchi sterpi che gli chiudevano il cammino verso la definitiva
siepi burocratiche. 5. persona che nuoce in quanto è causa di corruzione
lo sterpo impaccia e stroppia l'arbore che fa frutto, così gli eretici impacciano li
santa maria, i-m: la morte, che tanti giornalmente n'uccide, ha forse
così sterpi li lassi stare, / tanto che vederai ch'aranno messo / quel polun
vederai ch'aranno messo / quel polun che crescer vole da se stesso.
stesso. 2. region. che non ha ancora partorito (un animale)
, e vale pecora vergine, pecora che non fruttato. jovine, 2-177: mise
, senza lasciar di sé altro figliuolo che uno sterpóne bastardo avuto d'amore da
94: questi per mezzo del bosco, che era grande e sterposo e pieno di
strada molto amplissima e recipiente a più genti che quella non era. legislazione medicea (
. aaimari, 177: donne, ciò che parlar s'ode tra voi / è una
vie / scalze correte. 2. che è simile a uno sterpo; che cresce
. che è simile a uno sterpo; che cresce e si sviluppa a cespuglio (
nasce in egitto et è una spina che diventa albero, sterposa e va su torta
1-1342: chi sterquilina el campo e vuol che vaglia, / quanto co'buoi ne
cortile, sta collocato 10 sterquilinio, che guasta l'aria che respirano. guerrini,
10 sterquilinio, che guasta l'aria che respirano. guerrini, 2-340: all'
, l'esistenza misera e a- bietta che l'uomo vi conduce. folengo,
sterquilinio, / nel qual concedo ben che l'alma exanima / la troppo vaga ed
dalle macerie l'ingresso di un locale che ne è stato ostruito. pavese,
. pavese, 4-154: si capiva che andavano a sterrare rifugi, a estrarre
, i-435: della qual terra si disse che ebbe il papa tanto desiderio di pigliar
papa tanto desiderio di pigliar la possessione che, non volendo aspettare che si sterrassero
la possessione che, non volendo aspettare che si sterrassero le porte, che tutte erano
aspettare che si sterrassero le porte, che tutte erano interrate, per la fretta
, i-2-168: quale l'ebano suol, che nasce in grembo / alle selve d'
) e consumava a poco a poco senza che se n'accorgesse. -indurre ad
montati in alta furon serra, / che non mai vis'è lor falli diporto,
. corsini, 2-317: tanto l'une che l'altre [costruzioni] disposte con
costruzioni] disposte con sì buona simetria che lasciavano a ogni tanto diversi siti sterrati
lasciavano a ogni tanto diversi siti sterrati che servivano di piazze dove facevan i loro mercati
1-345: era la festa del paese, che sta tutto in poche case attorno ad
8-807: comincia la via sterrata del sobborgo che conduce in fondo in fondo alla campagna
volgar., 3-12: oimè misero, che sono io?... sonola famosa
sm. area di terreno o strada carrozzabile che ha 3. per estens. luogo
2-84: 'sterrato': luogo di qualche estensione che sia e disorrevoli luoghi, abbondevolmente li
. genovesi, 1-i-163: taluni sono che, situati in un grado lumi3.
sm. (femm. -trice). che è addetto a -sterquilinio sociale
un operaio). levare giusta lagnanza che una parte dei domini d'uno stesso targioni
carretti devono portar via di continuo lo sterro che si fa colle gliere le immondizie
, di storie. 2. fond. che esegue la sterratura. 5.
sterratura. 5. agg. che ispira opere oscene e abiette. 3.
voi stesso in tutti fermaste talmente / che tornò fiero il campo sterrefatto.
calcinacci, sterri o altre simili cose che diano occasione a riempimenti e depositi.
con caisotti per i mucchi dello sterro che ingombravano la strada. -per estens
: 'sterro': volume d'un fosso che si scava. -sterro idraulico-,
scava. -sterro idraulico-, quello che si esegue sotto un carico d'acqua
lessona, 1409: 'sterri idraulici': scavi che si fanno sotto un carico più o
forma una 'sterta', cioè una massa circolare che ha un diametro di circa braccia ventuno
grano, la quale chiamasi sterta, che venga da questa tribbiata o battuta e
venga da questa tribbiata o battuta e che suol battersi in un giorno, vengono a
mettono sotto la notte alla spiga, che dicesi a romper la sterta. vocabolario di
o trebbiatura. nelle vaste tenute, prima che s'introducessero le macchine, si mantenevano
, durante lo stupore apoplettico e quello che precede la morte. l. ferrio,
ed espirazione, una specie di suono che imita abbastanza bene il rumore dell'acqua
3. sterzàbile, agg. che è azionato dallo sterzo, che si
agg. che è azionato dallo sterzo, che si può sterzare. = agg
so- glionsi nelle carrozze far più basse che quelle di dietro è che in tal
far più basse che quelle di dietro è che in tal modo può il cocchiere assai
tal modo può il cocchiere assai più facilmente che altrimenti non sarebbe montar su in cassetta
buttarsi talmente col peso dei corpi a sinistra che la regola quasi costante era il ribaltamento
[s. v.]: carrozza che sterza bene. pirandello, ii-i-
sterzò per imboccare un viale di alberi che parevano ippocastani. -di animali.
barrocciaio piantò l'unghie nel collo del poveroanimale che sterzò malamente, come punto da un aspide
togliendo via le più stentate e quelle che uscivan dall'ordine. cinelli, 1-295:
, 1-iv-215: tornerebbe... bene che ella sterzasse i suoi terreni, cioè
, bisogna sapersi sterzare'(distribuire le cose che s'hanno a fare nel modo migliore
essi d'una buona sterzata la barca che sbandava. c. e. gadda,
prestazioni della 1900 era il più alto che ci fosse tra le vetture dello stesso genere
di condurlo con qualche sterzatina al risultato che proprio lui aveva prefissato?
pass, di sterzare1), agg. che descrive un angolo rispetto alla posizione di
, tenendoli guidati e sterzati in maniera che non vi resti niente di terreno scoperto.
nel suo punto. 2. che deriva dall'ibridazione di tre varietà diverse
). magalotti, 23-301: so che vorrete dirmi che quel giardinetto che congegnò
magalotti, 23-301: so che vorrete dirmi che quel giardinetto che congegnò insieme o fossero
so che vorrete dirmi che quel giardinetto che congegnò insieme o fossero i semi o le
, agg. e sm. agric. che è addetto allo sfoltimento di un bosco
, 289: lo assessore dell'istruzione, che abitava lì presso, era in un
silvicoltura, diradamento regolato ed equamente distribuito che nei boschi cedui si pratica sui
. landeschi, 1-221: tale ripulitura che dicesi anche sterzatura o dibrucatura, si
forteguerri, vii-30-24: per la via che da lion si viene / son tanti
stèrzo1, sm. insieme degli organi che permettono di volgere le ruote direttrici di
negli autoveicoli è formato da un volante che aziona, tramite il piantone, il meccanismo
o dello sterzo fissata al telaio, che a sua volta comunica il movimento al
-scatola guida o dello sterzo: organo che contiene il meccanismo di riduzione dello sforzo
dal conducente nel dirigere il volante e che comanda direttamente una leva per la rotazione
anteriori. 3. dispositivo che consente di cambiare la direzione di marcia
rimorchiati, costituito da un assale anteriore che ruota intorno all'asse dello snodo per mezzo
: è propriamente quella specie di ruotina che si mette orizzontale sulla sala interiore della carrozza
moulins. tarchetti, 6-i-98: io, che già mi trovava con essi, salgo
..., lo 'sterzo'che comandava l'aratro. 6.
tommaseo [s. vj: bisognerebbe che qualcuno, così di sotto sterzo,
sterzo, facesse noti al ministro gli abusi che vi sono in quella scuola.
per favorire lo sviluppo dei rimanenti, che saranno a loro volta estirpati quando siano
.: fogliame molto fìtto di un albero che richiede la potatura. giuliani,
s'avrà a potarli: è a vedere che l'ulivo non faccia lo sterzo.
, sm. tose. tipo di sega che ha i denti rivolti alternamente verso destra
. -in senso concreto: lo strato che ne risulta, l'effetto che ne deriva
strato che ne risulta, l'effetto che ne deriva. spettacolo della natura
d'inchiostro e passate nel sevo: il che è lavoro distintivo di tal conciatore di
di vegetazione (erba, grano) che ricopre un terreno; intrico di rami che
che ricopre un terreno; intrico di rami che si staglia contro il cielo.
bacchelli, i-108: nel cielo, che azzurreggia oltre la stesa dei rami e
manco lato e dal estro in modo che tagliassero la strada con linee parallele e
verde / è la stesa del mare / che lontano si perde. loria [«
31: 1902: una grossa automobile che procedeva a molli sobbalzi in mezzo alla
la stesa dell'acqua è molto più ampia che quella della terra. 5
; testo (e il significato letterale che ha). siri, iv-1-578:
stimato bene di rivocare in dubbio quello che per se stesso, per la stessa scrittura
: ringraziar me? ma non sapete che cento sterline non mi costano che la stesa
sapete che cento sterline non mi costano che la stesa d'una ricetta? g
leti, 5-v-13: ancorché si pretenda che l'auttorità spirituale del papa sia di
.. gli pare potersi raccoglier cosa che sia ben degna e faccia pienamente.
. pochi possono esservene per esso me, che assumerei un impegno di troppa stesa »
1-ii-203: risulta un panieruzzo sì ben tondo che par lavorato con le stese.
a stesa piove, / penso ai prati che in maggio hanno fiorito.
si vede altro a stesa d'occhio che cielo ed acqua. fanfani, 3-39:
vocabolano! la nostra maniera dice più che a stesa d'occhio... della
diffusamente. spallanzani, iii-117: restituito che sarommi a scandiano, lo che sarà
restituito che sarommi a scandiano, lo che sarà in breve, ve ne scriverò per
le geste de'goti, cerchi il libro che comincia: « gothorum antiquissimi ».
appena si crederà... che di uno scrittore sì famoso niuno abbia scritta
tutto è puntualmente e stesissimamente serbato ciò che si usava, vivente lei.
stesìcoro, agg. porta stesicora: che si trova presso la tomba del poeta
ce so len- zola: lo contemplar che vola, / specchio de divinitate, vestito
5-ii-423: c'era un odore di donna che passava sopra all'odore delle patate stese
secondo una direzione (una fibra); che ha dimensione maggiore in un senso.
altre simili cose in largo stese veggiamo che, doppo che han quasi notato per
cose in largo stese veggiamo che, doppo che han quasi notato per l'aere,
l'aere, gran pezzo ferme stanno prima che a basso scendino. f. lana
, non per lo lungo del legno che sia poroso. 2. che
che sia poroso. 2. che non presenta pieghe o grinze, ben teso
una veste di broccato a fioroni, che sia stesa fino a'piedi e sventoli da
alberi diè natura una sì grave / ombra che generar dolori acerbi / di capo suol
un materasso. capuana, 19-64: credo che si senta male. è stesa vestita
d'egitto e diva, / o che ti piaccia scendere / sovra tinachia riva
petto il bambino. -bot. che si protende orizzontalmente formando col tronco un
e si stendono orizzontalmente. 7. che ha corporatura alta e slanciata (una persona
le tempie e la nuca della nostra città che i fuochi di venere in me vi farò
desiderio d'illustrare la propria patria. che vi sorge, che vi giace (una
propria patria. che vi sorge, che vi giace (una città, un campo
forma espositiva). 9. che si estende su un territorio abbastanza vasto;
mare. -che si snoda, che si protende in lontananza (una strada
: ininterrotta / è la presenza d'oro che trasogna / sé di reminiscenze infuse al
.. / « questo fango, che a me simile ammiro, / vermiglio,
in lunghe volute (il fumo); che si delinea attraverso il cielo (il
riga steso. -che grava, che incombe (la nebbia, l'afa)
sulla scia di stese e raminghe correnti che mi accompagnavano in direzione del sole.
levando la faccia dal foglio, rispose che il contratto era steso. praga, 4-188
praga, 4-188: ohimè i sentimenti che allora provavo così intensi, stesi sulla carta
volgar.], 28-6: conoscendo che queste misure e linee sono stese incomprensibilmente,
umiltà e paura, quanto egli vede che ogni cosa dipende più dalla potestà del creatore
rieno i nostri amori, ma però che il tempo è molto, il quale
e 10 sola ho a parlare acciò che elli sanza i nostri ragionamenti ozioso non passi
5-40: un poco più steso voglio che ancora ragioniamo della varietà di molti.
macchia: filari di fascine di lentisco che nel mar grande di taranto sono usati
conosco, ogn'om oda, / che tesser proprio si è ghibellino. stéso2
sta bene..., pensò chi che sia che fusse poi errato nello isteso
..., pensò chi che sia che fusse poi errato nello isteso della novella
.. stessamente si trovano nella pietra che costituisce il monte misma. fil. ugolini
: 'istessamente', avendo la stessa indole che 'medesimamente'e potendo alcuna volta tornar meglio
giro dell'orazione, pare... che non dovesse respingersi, benché non abbia
diletti ad anatomizzare gli affetti di uno che ti ama dio sia istessamente con te!
cfr. tessere). disfare ciò che è stato tessuto. -anche in un contesto
stesse a forza e senza profitto niuno quello che per avanti à tessuto.
figur. sciogliere i versi dalle leggi metriche che li regolano. brunelleschi, lxxxviii-i-660
in falso la carola, / da poi che t mio 'impossibit viene all'essere
3. distinguere, individuare singoli elementi che costituiscono un organo. l.
tutti gli altri al cielo / sì che ai suoi rami si stessean le nubi.
. adriani, 5-174: 'stessito': colui che è solo esso stesso, es- sissimo
stessa mi mena in questa fermissima sentenza, che sapienzia senza eloquenzia sia poco utile a
pianger non lascia, / e t duol che truova in su li occhi rintoppo,
le sue vestigie osserva / chealtro non è che la gelosia stessa, / ancorché d'altro
nuove, e non in altro stabili che nell'instabilità stessa. c. carrà,
, 508: il fatto stesso che il nostro spagnolo era stato salvato dalla
platina stesso... ci dice che sordello nacque a goito presso mantova nel n8cj
corbusier non ha durato fatica ad accorgersi che una critica 'scientifica', utilitaria, non saprebberender
/ more spesso e più forte / che non farìa di morte naturale; / per
, donna, cui ama / giù che sì stesso, brama, e voi pur
e te già non volere, se none che voi esso, / perder tutto te
si tenne a le mie mani / che con le sue ancor non mi chiudessi.
: si dice 'egli stessi'qualche volta, che per l'ordinario si direbbe 'egli stesso'
debole con me stesso i'piango, / che qui privo di te morto rimango.
tutti gli pagani idolatri e tutti quegli che amano troppo se stesso o altrui. idem
a se stesso forza. albori, / che fur gli ultimi a delia; ecco del
anno 1779 la russia conchiuse la do che causa e questione sono materia di questa scienza
rettor., 125-12: talvolta pare che due legi o più discordino inil loro
loro commercio contro la prepotenza inglese, che voleva imtra se stesse. dante,
a dar se stesso / per sima faccia che aveva l'anno scorso. c. carrà
far l'uom sufficiente a rilevarsi, / che s'elli avesse sol da sé pittura.
moravia, 17-200: è lo stessissimo discorso che mi ha nel capo tu stessi un
quale è stato pronunciato (di un discorso che -nei casi obliqui. - in
, 18-2 (69): allora dico che la de amicis, i-328:
idem, inf., che si potesse amar tanto una città da provare
in uno e quello stesso effetto che fa l'innamorata. ójetti, iii-353:
due. petrarca, 251-6: come è che sì gran romor non sone mienti
. seco stes 13. che non cambia mai, che si ripete identico
13. che non cambia mai, che si ripete identico; imso di lei
o marchetti, 5-62: non pensassi / che con la stessa forma i con altra
i con altra persona, quelle cose che voi avete udito che tocano a primi corpi
persona, quelle cose che voi avete udito che tocano a primi corpi / possano penetrar per
, allor voi, de'peccati in che voi sete involti. poliziano, st.
ne posso più... un palazzo che racchiude altrui porge. ariosto, 1-57
io per imitarlo già non sono, / che quanto v'ha di galante e comodo,
lo stesso. de lasci tanto ben che m'è concesso, / e ch'a
deledda, iii-591: voglio sapere assolutamente di che si improvvise, impulsive ribellioni a quest'incubo
membra di febbre votate al moto che si ripete / in circolo breve: sudore
ripete / in circolo breve: sudore / che pulsa, sudore di morte, /
ratrice questo ensteso ve dico, / che se fé un cavalier borgoi- fagiuoli,
iv-485): infino a qui creduto abbiamo che costei nella casa, 14. sostant.
con valore pronom. quello detto prima che mi fu quel dì stesso arsa, ardesse
persona, la medesvillaneggiate ora quegli stessi che levaste a cielo poche ore fa?
patrizi, 2-104: non ha difficoltà che la filautia e quel primo 7
amministrazione fiat, 413: il presiso che in una piastra di vetro. casti,
ii-n-76: lo stesso ancor dente osserva che è necessario l'acquisto dei titoli stessi dalla
/ e in questo società generale finanziaria che attualmente li possiede. non c'è mal
-sostant. gridi, perché già quel che è stato è stato; e poi non
, e quando non di gervasio ricobaldo, che la prima volta pubblicati sieguono emergano osservazioni
gli stessi: nelle didascalie teatrali indica che in scendoli il colore, a tale
in scendoli il colore, a tale che nelle profondità, cioè nelle parti una nuova
serbandosele in grazia lo stesso? ecco quello che che in questa sua naturalità diventa libero
grazia lo stesso? ecco quello che che in questa sua naturalità diventa libero, sono
. operano... come verità che si trovano nella comune opinione, 16.
non avere bisogno di non disputate e che sembrano indisputabili, e perciò stesso altri,
pavese, 10-100: questo è un uomo che ha fatto tre figli: un 10
fatto tre figli: un 10. che è comune a due o più persone o
a due o più persone o cose; che è gran corpo / poderoso, che basta
; che è gran corpo / poderoso, che basta a se stesso. o si
stesso: ammonimento dell'oracolo delfimunandoli; che è uno solo per più persone o per
la tradizione ellenica riconosceva il princicircostanze; che è unico per più funzioni (ed equivale
per quattro visi il mio aspetto che ci ammonisce che noi conosciamo noi stessi.
il mio aspetto che ci ammonisce che noi conosciamo noi stessi. stesso
ebbe a disde11- iv-17: le cose che possono da una stessa diffinizione esser gno.
... me, imparziale. che le vipere lionesi sieno le stesse stessissime che
che le vipere lionesi sieno le stesse stessissime che le italiane. tommaseo [s. v
questa divenuta è mia sorella, / più che se ziale. fossim d'uno stesso
sola e fissare negli occhi / ogni volto che ma mia stima prima che venisse
volto che ma mia stima prima che venisse su a cangiarti in un momento
, soprattutto nei 11. che non è diverso da quello che si è
11. che non è diverso da quello che si è detto in difetti. precedenza
è detto in difetti. precedenza, che non ha mutato caratteristiche; che si pavese
precedenza, che non ha mutato caratteristiche; che si pavese, 9-62: alzò di nuovo
9-62: alzò di nuovo le spalle brontolando che eramantiene uguale; che è ripetuto o
le spalle brontolando che eramantiene uguale; che è ripetuto o rifatto identico.
va bene ugualmente. il poco diletto che nascerebbe dalla locuzione, quando troppo cavour,
di nominar quella la legge toma allo stesso che rimandarla all'anno venturo. car
questi se favea fatta dare da sé, che in fondo toma lo stesso. cassola
-fra se stesso: non rivolgendosi ad altri che a sé. chiaro davanzati, 17-56
sapesse la mia condizione, io non credo che cosi gabbasse la mia persona ».
aiutato. cavour, vii-633: crede che, lasciata a se stessa, per ora
-ombra di se stesso: non più quello che si era. pirandello, 8-651:
amore l'amante non ama perse stesso altrui che se stesso. -di per sé
l'esecuzione non sarà infelice, mi pare che... avrò data una tragedia
, in partic. letterario; il testo che ne deriva (anche con riferimento a
stesura, se bene pensatissimi, e che correggerò, a ogni modo, poco.
edizioni, chiamate per giunta 'nazionali', che ora si sono prese a fare dei
si riappiglia inevitabilmente ai piani di forma che devono naturalmente servire alla stesura di un
ordita in tanto semplici e vaste compositure che nel piccolo tondo degli 'innocenti'sotto l'altare
. m. -ci). medie. che si riferisce all'ascoltazione stetoscopica; rilevabile
strumento per misurare l'intensità dei rumori che hanno origine nel torace. = voce
, sm. medie. stetoscopio multiplo che permette l'ascoltazione contemporanea dei rumori toracici
. m. -ci). medie. che si rife risce allo stetoscopio
rife risce allo stetoscopio; che si effettua con lo stetoscopio (l'
(l'ascoltazione del torace); che si rileva con lo stetoscopio (i
- cintura stetoscopica: tipo di stetoscopio che circonda il torace. calvino,
una svasatura minore all'estremità opposta, che si applica alla regione da ascoltare. -stetoscopiobiauricolare-
steuer. stevensoniano, agg. che è proprio, che si riferisce al
stevensoniano, agg. che è proprio, che si riferisce al romanziere scozzese r.
, alle tematiche d'avventura o fantastiche che le caratterizzano. calvino, 20-224
steve, cui fu dedicata da hemandez, che la scoprì in messico nel 1593.
steviòlo, sm. chim. composto chimico che si ottiene per scissione enzimatica dello stevioside
circa 300 volte quello dello zucchero) che si ricava dalle foglie della stevia rebaudiana,
chi volesse tenere un prigione in modo che non si fuggisse, bisognerebbe legarlo a'piedi
. passeroni, 4-57: ti dirò che un tale ordegno / stia si chiama,
in casa, fu per le sue galline che pigolavano, e che erano rimaste chiuse
le sue galline che pigolavano, e che erano rimaste chiuse tutto il giorno nella stia
lutier son presso ad un migliaio, / che pute più che 'nfermo uom di
ad un migliaio, / che pute più che 'nfermo uom di pregione / o
'nfermo uom di pregione / o che nesun carname o che carnaio.
di pregione / o che nesun carname o che carnaio. a. pucci,
, 2-195: 'polli di stia': quelli che per ingrassarli furon tenuti lungamente rinchiusi nella
in ossa, / quello, capite, che mi tenne in stia / tre mesi a
. cono, un paese piccino piccino che adesso, in grazia degli autobus è quasi
di lanetta, / sui bei fianchi che oscillan sotto il passo / cadenzato dei viottoli
, diventi come un porco in istìa che pappa e bèe e dorme. -essere
da tenere animali mansueti. -pare che sia stato in stia: di chi è
serdonati [tommaseo]: e'par che sia stato in stia [di persona
erudito. giusti, 4-ii-481: uno che non la voglia a letterato, / che
che non la voglia a letterato, / che non ambisca a poeta di stia,
stiacìmane, agg. invar. che produce pinoli premici (una varietà di
con delle stiampe di braccia e di gambe che a spaccarle ci sarebbe uscita una catasta
. stibadióso, agg. ant. che ha forma semicircolare. cesariano, 1-128
; ma fér come 'l nibbio, / che lascia l'oca e prende il topo
i-6-199: questionar vuol col dottore, / che il giulebbe è caloroso / e lo
, cxiv-20-275: farò bensì pruova, da che corre adesso la stagion propria, della
stibiato, agg. chim. disus. che contiene antimonio. -tartaro stibiato:
, una piccolissima di tartaro stibiato, che avevo con me nella cassettina.
una patina soderini, i-489: dell'uva che i greci domandano stica, noi di
dal d. e. i., che l'attesta nel 1826. voli
. -ci). chim. disus. che contiene imbriani, 6-173: esortavanli
s. v.]: 'stibico': che contiene antimonio. minando gli sticchi loro,
,... vergine, e di che? e ce stibiconite, sf.
colore bianco, giallo pallido e rossiccio, che si pro = probabilmente dal napol.
dei composti derivati dalla sostituzione si uguali che si succedono in serie ininterrotta (serie
forze hoe apparec = voce ingl. che significa 'bastone', di origine germ.
dal d. e. i., che l'attesta nel 1821. rito
. rito] dello stibio, che dagli unguentari è chiamato antimonio. imperato
sticocròmo, sm. citol. cellula nervosa che presenta diaforetico vien da me continuamente manipolato
(plur. m. -ci). che è proprio o si = comp.
metallo, plastica) o nastro di tessuto che porta da stibònio, sm. chim
. spostamento lineare collettivo delle cellule, che si mantengono a contatto per un tratto
licheni con tallo orizzontale e fogliaceo, che comprende i generi loboria e sticta (
stictaceae, dal nome del genere sticta che è dal gr. ouxxóg 'punteggiato'.
stidda, sf. dial. organizzazione criminale che opera nella sicilia occidentale, di importanza
apparizione in italiano di stidda, sembrerebbe che « il primo a parlare con falcone
degli stiddari, mafiosi senza pedigree, sicari che non si sottomettono alla legge di cosa
verità in verità, vi dico, che chi non entra per l'uscio nel stiero
cellini, 1-125 (285): finito che 10 ebbi di desinare, essendo restato
2. per estens. persona che indossa tale indumento. verdinois, 211
, sf. ant. presagio, notizia che fa prevedere eventi particolarmente gravi. -per
intorno a la cittade, / sì che, coltivator de le contrade / lasciar li
un reo uomo tu se'ben tu, che ti lasci sì di leggieri levar su
levar su su dalle false sospizioni e che niun fondamento hanno. ne vuo'tu
ne vuo'tu stificanza più viva di quella che tu ara'possuto ricognoscere in quegli ufizi
? 2. aspettativa di ciò che una persona farà o diventerà, in
d'èrcole, il quale le favole dicono che fu figlio di love. valerio massimo
età compiuta e sano della persona, che non pigli moglie, abbi di lui cattiva
ser marsilio e piacendogli la vista e parendogli che di buona stificanza fosse...
m. villani, iii-9-51: quello che segue, tutto paia da'prencìpi suoi
fussono alcuni di quegli così facti ciptadini che in roma ne fu molti, alla venente
gravida, sognò ch'ella partoriva una verga che toccava il cielo: la quale cosa
cosa volle stificare ch'ella partorirebbe uomo che, parlando delle alte cose, toccherebbe il
apresse, non ne puoi istificare altro che male. 2. interpretare.
gialli, poco solubili in acqua, che si decompongono deflagrando in seguito a riscaldamento
bencivenni, 7-19: lo sticadós, che medici lodano, è la rubigo,
et è pianta di foglie sottili lunghe, che ha stipite sottile e di colore
gregorio magno volgar.], 15-15: che dobbiamo noi... intendere per
di stigare), agg. ant. che induce al male (il diavolo)
si messe a stigare il popo- lazzo che per maggiore allegria facesse un falò di quel
, dove va,... di che cogitas- sione è più stigata, di
volgar., 1-2-219: degnamente si crede che, quando li astrologi rispondono mirabilmente molte
mira involta di color funebre / ombre che stige ognor dal sen gli stilla. carducci
figlia della notte e di èrebo, che aveva potere sulle acque dell'oltretomba.
la maggiore. 3. palude che circonda la città di dite nell'oltretomba
2-47: amando più tosto il corpo proporzionato che l'animo bello, viene a traboccar
stige2, agg. violetto intenso che sfuma nel turchino. = voce
dal d. e. i., che l'attesta nel 1941: v. stige1
addosso e muoiono connessa e qui fa che sieno puniti in questa istigia. =
. f. stìgié). letter. che è proprio o si riferisce allo stige
. -giuramento stigio: il giuramento solenne che facevano gli dei sul mondo sotterraneo degli
, e l'aquila l'aiuta / che tosto gliela porta. ariosto, 177:
aver taciuto ascalafo vorrebbe / il testimonio che sul stigio fiume / alla madre e alla
lingua i versi io detto, / che 'l mio cor miri intento, / con
r: r l'orrenda effigie / che i cuori impietra al micidial riverbero,
acqua stessa dei canori approdi / quella è che nutre la ealude stigia. bacchelli,
bacchelli, 2-xxiii-417: di quel filippo, che... • ante vede
.. si narra... che per le strette vie della firenze antica cavalcava
-barca stigia: erroneamente, quella di caronte che traghetta le anime al di là dell'
, 6-ii-67: meglio è penar su queste che su la stigia barca. fantoni,
annunzio, iii-1-1168: il passo dell'ombra che non inclinò tavernale asfodelo né l'anemone
a i furor de le tartaree grotte / che mi ruggono tutti in mezzo il petto
41: man d'infelice, che nemico fato / bersaglio ha posta al vindice
posta al vindice mio sdegno; / che cielo e terra ho contra lei fermato /
acerbo: / deh! chi sarà che contro star gli possa? 3
3. ctonio (una divinità); che abita i mondi sotterranei (un'anima
. b. andreini, 81: ecco che a noi pur riede il bel trionfo
più policromo dei vegetali. la sua gamma che va dal bianco latte al buio stigio
-bruno (il colore delle ciglia); che è di pelle scura (una gente
alla tua possa ti conforme, / sì che a mia si- miglianza si prosterni /
prescelte. esse erano letali a coloro che vi si tuffassero entro. coteste acque erano
, secondo plinio. 6. che induce un profondissimo sonno. caro,
]: 'stigliaménto': lo stigliare, operazione che si fa o a mano o con
; è costituita da cilindri scanalati rotanti che, piegando più volte gli steli, separano
... non serve ad altro che a farli della lacerazione e delle stigliature.
: la sostanza [dei fondachi] pare che consista nell'aviamento e ne'stigli ed
aviamento e ne'stigli ed in quel capitale che vi sia posto. l.
= voce di area centromerid., che risale al basso lat. usitilium (
, i-37: per quelle sette stigme, che avesti / da gesù cristo nostro salvatore
e radicata, e pure morbida / cesena che sorvoli alta le fredde / banchine del
di tutte / la più nera, colei che al conio suda / de'falsati metalli
143: le cose erano giunte così innanzi che un altro avrebbe chiuso bottega ed offerto
stigma del suggello fiscale. segno che contraddistingue in assoluto e in modo piu
più ancor sudante e livido / par che sul re traluca / lo stigma del terror
verginità sapea lo stigma / del vizio, che ogni rea carne suggella. quaglino,
lo stimma / de la pietà, che l'awenir rinverde. g. bufalino,
31: quel torso era una venere / che un fidiaco scalpello / creò ne'suoi
/ di tant'arte non resta / che un busto senza testa. 4.
senza testa. 4. tratto stilistico che distingue fondamentalmente un artista o una tradizione
arcaico. g. contini, 22-63: che la 'commedia'sia l'unico capolavoro del
tuttora linguisticamente vivo, è un vantaggio che avrà anche le sue controparti nell'immobilità
. socci, ii-1-719: e dire che mani francesi non avean rifiutato di firmare
non avean rifiutato di firmare un patto che segnava lo stigma sulla fronte di quella
lo stigma sulla fronte di quella nazione che finora... bastava muovesse le ciglia
. -taccia, nomea; formula che designa negativa- mente una persona.
ricevere e a trattenere il polline, che vi germina nutrendosi della secrezione zuccherina da
è peloso, come pure lo stigma, che è rotondo, pervio e peltato.
è composto di tre parti, cioè delpovario che è la parte inferiore annessa al ricettacolo
dello stimma o bollo..., che è l'apice del pistillo; dello
, v-2-789: robusto è lo stimma che con l'estremità della sua forza imita il
gozzano, i-363: molti fiori s'avvidero che il bacio / nella stessa corolla,
il bacio / nella stessa corolla, che lo stimma / fecondato dal polline fraterno /
colorata in rosso dalla presenza di carotina che, in quanto foto- sensibile, contribuisce
] ha dei fori o stimmi, che gli servono per introdurre l'aria e respirare
in entomologia, si chiamano stimme quelle aperture che si trovano lungo i lati del corpo
dalla quale il prof. lindstrom conclude che l'animale non era soltanto aerobo, ma
-i). ciascuna delle cinque piaghe che la crocifissione lasciò sul corpo di cristo
giunse a la madre 'n vie men che non lampa. leggenda ai lazzaro marta e
arisi, cxiv-4-71: è un'espressione che sarà animata dalla musica per lo misterio
oggetto. lubrano, 2-478: che maledetto incantesimo si è questo peccato che
che maledetto incantesimo si è questo peccato che vende le stimmate della malizia per divise di
fango. verga, 3-10: vinti che la corrente ha deposti sulla riva, dopo
ciascuno colle stimate del suo peccato, che avrebbero dovuto essere lo sfolgorare della sua virtù
, sul volto, ma tutte le stigmate che i piaceri goduti con violenza e senza
di una personalità, positivo o negativo che sia, anche nella prospettiva del destino
uomini, non invidiate il vate sacro che non mancò ai nostri eroi e ai nostri
e stimmate ferine si scoprivano anche in coloro che si co- rivan di porpora.
. bini, 1-63: nerone, che cerca un aumento di piacere nell'agonia della
di fuoco hanno signate le fronte quegli che sono di nobil schiata. la diversità delle
potendo dire il miserere per il pianto che gli colava dagli occhi, stendendo le braccia
. m. -ci). bot. che è proprio o si riferisce allo stigma
. m. -ci). fis. che a ogni punto oggetto fa corrispondere un
{ stimmatìfero), agg. bot. che porta lo stigma. =
. di stigmatizzare1), agg. che segna come marchio di malattia.
... assume un significato stigmatizzante che conferma la perdita del valore sociale dell'
..., a dispetto del prete che ti stigmatizzò quando nascesti.
, xiii-237: sono fatti... che devono essere stimmatizzati da tutti gli uomini
data ed i giunchi acuti e pungenti che ci stimatizzavan le gambe. 2
ti enumererà appuntino i cuori delle belle che ha stimatizzato con gli occhi. =
. { stimatizzato, stimmatizzato). che ha ricevuto le stigmate, che reca
. che ha ricevuto le stigmate, che reca sul corpo le stigmate di cristo.
. papini, x-2-196: mi dicono che l'8 aprile sia morto il famoso padre
da retral- cina, il francescano stimmatizzato che viveva a san giovanni rotondo. gozzano
f. frugoni, vi-656: costui, che s'approssima con un occhio stimatizzato e
. può spiegarsi invocando le correlazioni anatomo-funzionali che esistono fra la zona talamo-ipotalami- ca e
temperate); è dovuta a insetti emitteri che pungono i frutticini inoculandovi i germi di
inoculandovi i germi di alcuni funghi, che fanno a loro volta marcire i tessuti interni
e contrapposti su un piano orizzontale, che determinano deviazioni uguali e opposte dei raggi
dei raggi relativi a una linea verticale che sia a fuoco, in modo da metterli
-m'hai fatta està feruta: / che co la lengua ligne -e la piaga
5-8-33: io gli vo'quel carbon, che gli arroventa, / stigner col piscio
arroventa, / stigner col piscio mio sì che di nero, / che gli è
piscio mio sì che di nero, / che gli è già stato infino ad oggi
alto più focosa, / cossi colle'che mostra più stignosa / seque più presto
: gli stilò e medicò la piaga, che si trovò profonda, ma non pericolosa
omero,... si dice che ciò averia luogo (quando fosse costume di
tempi d'omero si stilava) nelli mandati che gli ambasciatori gortassero dalli suoi prencipi ad
testi, 2-638: questa è la regola che si stila in questa corte, e
.. con le pressioni le più decorose che si stilino con prìncipi d'alta mano
alta mano. spallanzani, i-365: caso che dobbiate pagare voi, pagate pure o
o in parte o in tutto secondo quello che si stila. = dallo
. estilar, denom. da estilo, che è dal lat stilus (v
- stilare3, agg. bot. che si riferisce allo stilo; che è
bot. che si riferisce allo stilo; che è unito o che si diparte dallo
allo stilo; che è unito o che si diparte dallo stilo. f
, 156: le foglie stilari letteratura e che risulta da una scelta consapevole e non
da una scelta consapevole e non farebbero che limitare superiormente e chiudere la loro deviante
colla loro estre me, che in età medievale comprende anche elementi
barocco, lo più metallici, che sostengono un ponte, un viadotto
apsignificare la novità e l'originalità espressive che dipoggiandosi a due stilate metalliche costruite ciascuna
: serie di colonne, solitamente metalliche, che teraria medievale di origine aristotelica stile alto,
blime, tragico-, quello adatto a opere che trattano di = voce dotta,
4-84: venga per un momento la fitta che trattano di personaggi e di vicende di media
una linea). - peradatto a opere che trattano di personaggi di umile estens.
). vasari, 4-i-188: che dirò io della piumosità de'capegli e
color loro sì vivamente stilati e lustri che più vivi che la vivezza somigliano?
vivamente stilati e lustri che più vivi che la vivezza somigliano? = deriv
brillanza definita come quella di una superficie che per ogni cm2 emette un fascio dell'
stilbène, sm. chim. idrocarburo insaturo che si presenta in due forme, come
lucentezza, ma non per la grazia che avrebbe avuto agli occhi di venere e
2. bot. genere di funghi ifomiceti che si presentanocome globetti diafani e lucenti.
(plur. m. -ci). che si riferisce o è proprio della stilcrìtica
stilcrìtico esiste infatti un tipo di realismo (che si occupa in stile comico del quotidiano
, scelte lessicali, usi retorici) che caratterizza in maniera significativa e costante il
conv., lv-canzone, io: poi che tempo mi par d'aspettare, /
cu'io tolsi / lo bello stilo che m'ha fatto onore. petrarca, 1-5
amore / spero trovar pietà, non che perdono. boccaccio, dee., 4-intr
buti, 1-43: è da notare che stilo non è altro che modo di dire
è da notare che stilo non è altro che modo di dire, lo quale si
guarini, 1-ii-2-275: credete a me, che la dottrina degli stili e della locuzione
della locuzione poetica consiste in pratica molto più che 'n teorica, e que'precetti universali
'n teorica, e que'precetti universali che se ne dànno giovano tanto poco ch'
più belle, più sonore e più gravi che si usino comunemente parlando. alfieri,
e puro conserva / questo mio stile che pare / lo stile d'uno scolare /
. -unito con un agg. che specifica determinati generi letterari o modalità di
fagiuoli, ii-34: voi nello stil che chiamasi oratorio / non avevate pari.
-con connotazione positiva: modo di scrittura che è segno di una forte personalità artistica
mettergli dopodomani in bello stile per dimostrargli che mi occorre una settimana.
e razionale del pensiero di buffon, che privilegia l'ordine e la chiarezza,
oratoria classica, insieme di tratti formali che caratterizzano l'elocuzione. -stile attico:
e di figure, esuberante e solenne che, in accordo con la teoria dell'anomalia
, anzi è asiatico, ma tanto eccessivamente che per la sua ridondantissima loquacità diviene intollerabile
ornai tempo di finirla, poiché mi avvedo che, avendo fatto l'elogio dello stile
greca nel terzo e secondo secolo avanti cristo che davano segno di sé nell'antinomia dello
parole alquante e darannoti lo stilo / che te convien in questo libro porre.
or chi potrà montare, / poi che son rotte l'ale d'ogni ingegno?
già mai / seguir suo volo, non che lingua o stile, / tal che
che lingua o stile, / tal che con gran paura il rimirai. capellano volgar
e varie / suonanci, e allor che di latino odorano, / non son sue
padre, del tuo caro frate / che mise teco roma nel buon filo, /
uso della prospettiva e del chiaroscuro) che caratterizza l'opera di un artista o
l'aspetto nuovo, originale e soggettivo che distingue un artista e la sua opera)
l-i-299: quella istessa libertà hanno i pittori che si suole concedere per ordinario ai poeti
lomazzi, 4-ii-209: opere di quelli che hanno tenuto diversa maniera e stile, formando
tutte allumate ad un medesimo modo, sì che quasi niun rilievo vi si comprende,
il quale viene a la corte, che mi tolga col suo stile unico il contorno
, fece conoscere, mercé le prime opere che al pubblico espose,...
degli elementi strutturali e dei motivi decorativi che caratterizzano una costruzione o le costruzioni di
] tutte le fabbricasse, come colui che scrive o uno che dipigne fa che le
, come colui che scrive o uno che dipigne fa che le sue lettere si conoscono
colui che scrive o uno che dipigne fa che le sue lettere si conoscono, e
lettere si conoscono, e così colui che dipigne la sua maniera delle figure si
zecca, se lo stile non ci dicesse che oggi di tali palazzi non se ne
, la decorazione, il materiale) che contraddistinguono mobili, suppellettili o oggetti d'
o oggetti d'uso in generale o che sono propri dell'arredamento o della decorazione
luogo o di un ambiente sociale o che, in particolari casi di eccellenza o
mamma lo stile liberty... che si riduce a una innocua efflorescenza decorativa
e il realismo di uello stile floreale che,... ha finalmente trovato nello
, il materiale, i colori) che contraddistinguono un abito o un accessorio o che
che contraddistinguono un abito o un accessorio o che sono proprie della moda di un tempo
un luogo, di un ambiente o che caratterizzano la produzione di uno stilista o
struttura melodica, il mezzo espressivo) che caratterizza un dato genere musicale (in
concertante, rappresentativo, recitativo) o che è proprio dell'opera di un musicista
partire da un originario significato di categoria che combina l'aspetto ritmico-melodico con il contenuto
e poi la qualità originale e soggettiva che distingue un musicista e la sua opera
per la quantità e varietà d'opere che sono necessarie al conserto. g.
questo stile antico-moderno de'madrigali e mottetti che non possono sentir favellare di queste musiche
relazione con un compì, di specificazione che la indica). -stile di vita
mi son mantenuto con quello stile di vivere che da mio padre mi fu lasciato.
di guerreggiare, fu il primo maestro che insegnò aver ardire la fronte alzare contra
persona; insieme delle caratteristiche di comportamento che la contraddistinguono (e può riferirsi agli
stilo,... comandò a panfilo che una [canzone] ne dovesse cantare.
la continenzia di molti capitani e giocatori che usano ne la guerra e nel giuoco
io muti ora in un punto lo stile che ho osservato con voi sett'anni?
chi vuol fare tutte queste cose conviene che tenga lo stile e modo romano. catzelu
: il stile della corte è questo, che un uomo quale è favorito non si
favorito non si riconosce mai, e quello che cade niuno par che lo conosca.
, e quello che cade niuno par che lo conosca. n. villani, i-3-96
: è vetusto stile delle famiglie fiorentine che, o per private inimicizie o per
organo di governo nell'esercizio dell'attività che gli è propria. della casa,
g. bentivoglio, 5-i-233: aggiunsi che ciascheduna corte ha il suo stile e
ciascheduna corte ha il suo stile e che dai prìncipi in fuori tutti i duchi e
mia. assenno, 2-ii-17: mercé che 'l nuovo cerimoniale non avea per anche
sua grandezza. -insieme delle norme consuetudinarie che regolano i rapporti cavallereschi. muzio
, e di civile / ^ ià prevedeva che di criminale / il negozio averìa pigliato
pratiche del vivere, alle relazioni interpersonali che lo caratterizzano o anche alla vita interiore
, signorilità di atteggiamenti mentali o spirituali che si manifesta nel rifiuto degli eccessi o
-stile della circoncisione o comune, quello che pone l'inizio dell'anno al i°
medioevo e fino all'età moderna, che ponevano l'inizio dell'anno rispettivamente al
stile e stilo]: 'stile fiorentino': che cominciava l'anno dal 25 marzo.
-vecchio, nuovo stile: sistema di datazione che rispettivamente precede o segue una riforma del
di accomodarsi anch'essi alla maniera gregoriana, che chiamano 'stile nuovo'. parini, 1029
sogliono indicare colle sigle v. s. che valgono 'vecchio stile'.
stile diplomatico: complesso delle regole consuetudinarie che disciplinano a livello intemazionale la redazione delle
clausola di stile, ciascuna delle clausole che sono sempre presenti nel testo degli accordi
accertamento dei poteri di rappresentanza dei soggetti che sottoscrivono l'atto, la previsione della ratifica
-dir. civ. ciascuna delle clausole che, per tradizione e prassi, vengono
oneri, servitù attive e passive') e che, per la loro radicale astrattezza,
, 7481: non sembra... che possa far propendere per la seconda ipotesi
intesa semplicemente a ribadire il principio pacifico che ciascun proprietario può disporre del bene solo
indiretto libero, di quella 'categoria infinitivaie'che alf lombard chiama 'infiniti di narrazione'o 'infiniti
delle corse, facendo nostra l'estensione che gli inglesi diedero alla parola 'style'(lat
, indica l''andatura, il garbo che hanno i cavalli, i corridori,
diss'elli, « il nodo / che 'l notare e guittone e me ritenne /
pascoli, 11-1434: il dolce stil 'novo'che bo- nagiunta ode è quello delle 'nove
delle 'nove rime; e la teorica, che dante ne pronunzia, si riferisce a
. delfini, 3-20: seppi così che egli commerciava in grande stile, merce
stile (con uso aggett.): che non risponde più al gusto o alle
[29-xi-1987], 63: - dire che esiste una finanzaebraica intemazionale che talvolta agisce all'
: - dire che esiste una finanzaebraica intemazionale che talvolta agisce all'unisono è di per
non esserlo. non va comunque dimenticato che quell'affermazione è uno degli stilemi più
, mani, nuvole ecc.) che ricorda la sistematica linneana, fu proposta da
come 'morellismo'si designa un attribuzionismo stilemàtico che non tocca il livello di stilistico.
di stilettare), agg. letter. che ha toni alti, ritmo martellante (
un vento abbaruffante. 2. che colpisce profondamente l'animo (una parola,
menano un tumulto per questa cosa, che non ne fu la metà in roma quando
tommaseo, 2-ii-128: un di costoro, che aveva accusato altro suo terrazzano di falso
. giusti, iii-307: t'avverto che alla colonna petracchi sono già chiuse tutte
petracchi sono già chiuse tutte le strade che conducono a firenze... tieni per
firenze... tieni per fermo che sono una massa di vigliacchi...
, 270: non voglio affatto far credere che la coscienza 2. ant. e letter
xii-244: si fa come il gallo, che canta bene, ma ruspa male,
male, romanzando in uno stilàccio sì sciagurato che pare appreso dagl'improvisanti di puglia o
di tancredi e clorinda (se non che silvera, la donna, uccide senza conoscerlo
uomo amato), è stileggiato diversamente che non quello del bracciolini. =
. gadda, 7-113: tra gli espunti che la parte 'bene'cioè naturalmente signorile del
fonda sull'insieme di quegli stilemi cinematografici che si sono formati quasi naturalmente in funzione
l'impeto d'un poetastro sopra unamosca impronta che, mentitegli componea suoi versi, avendolo
, pronte a stilettarti a tradimento dove che sia. 3. per simil
nell'epitaffio del famoso poeta ronsardo, che molti aveva stilettato con la penna e con
426: gli mandò di sbieco uno sguardo che somigliava una stilettata. calandra, 1-160
annunzio, iv-2-34: quei lamenti fiochi che parevano rantoli gli passavano il petto come
: pensiero mostruoso, bistorto, inumano che l'anima non riceveva che per forza
bistorto, inumano che l'anima non riceveva che per forza come una stilettata. barilli
, delusione cocente (e la percezione che se ne ha o la causa di strazio
versi miei mettere in prosa; / voi che siete poeti, giudicate, / se
. moravia, viii-56: ricordai allora che la prima stilettata di quel dolore l'avevo
intus et in cute', malgrado gli sforzi che fai per nasconderti nel cappuccio, ora
fai per nasconderti nel cappuccio, ora che hai menata la tua traditoresca stilettata.
: prima morire bruciato, stilettato, svenato che mai peccare. guerrazzi, 2-452:
guerrazzi, 2-452: il prediletto re, che adesso vi regge, non corse pericolo
guicciardini, 13-viii-118: lo effetto fu che el mancino con uno stiletto dette una
: ferruccio dissanguato a gavinana col maramaldo che gli si butta sopra, cercandosi alle reni
2. elemento di forma sottile e allungata che fa parte di un congegno meccanico;
'stiletti d'acqua', alcune piante acquatiche che hanno le foglie triangolari appuntate a foggia di
257: quanto ai luoghi, dopo che cogli stiletti e con le iniezioni di
giovane appartenente a gruppi e a bande che, sul modello della cosiddetta gioventù bruciata
. bot. genere di piante stilidiàcee, che comprende un centinaio di specie diffuse per
bonavilla, 1-v-103: 'stilidio': pianta che ha il fiore colla corolla cilindrica.
. famiglia di molluschi gasteropodi prosobranchi tenioglossi che comprende poche specie, per lo più
stilifórme, agg. anat. che ha forma sottile, affilata. vallisneri
stilimpèro, agg. invar. iron. che ha foggia grossolanamente ispirata allo stile impero
1-ii-861: donnine decorative dalle lunghe gambe che sorreggevano lampade, festoni e lenzuoli stilimpèro sulle
dello stilismo di michelangiolo,... che servirsi efficacemente della frase stessa a dimostrare
servirsi efficacemente della frase stessa a dimostrare che tiziano mancava di disegno. montale,
stilisti di razza hanno potuto constatare facilmente che l'avverbio non è soltanto una
avverbio non è soltanto una parola che modifica il verbo, l'aggettivo o un
calvino, 20-136: spesso leggendo rimpiangevo che tu non sia un perfetto prosatore,
b. croce, ii-8-53: non già che negli « stilisti », « estetizzanti »
... manchi proprio ogni materia che dia il punto d'appoggio, e il
italiane a shanghai,... che fare? = calco dell'ingl
a se stessi (e il risultato che ne deriva). baldini,
sentimentaleria, senza schiavitù di stilisterie, che il suo [di carducci] insegnamento
un complesso di mezzi di stile, che è diverso più o meno, per i
paresse, come pare a me, che insegnar un po'di latino a quelle figliuole
latino a quelle figliuole fosse più utile che la stilistica e l'estetica? p.
di una scuola, di un autore, che, dall'inizio del sec. xx
ed è coltivata particolarmente dai valenti filologi che hanno insieme conoscenza e sentimento di poesia
: questo periodo, dico, è quel che nel linguaggio tecnico dei retori si chiama
si chiama argomento 'cornuto'. brava, che fai le coma stilisticamente anche senza saperlo.
d'errore, si presumeva... che i pannelli laterali non facessero corpo,
(plur. m. -ci). che è proprio o si riferisce allo stile
aspetto formale di un'opera); che verte sullo stile; che crea, che
opera); che verte sullo stile; che crea, che fonda uno stile
che verte sullo stile; che crea, che fonda uno stile. - anche
dell'organizzazione industriale. -iron. che si riferisce alla correttezza espressiva. bernari
stile. - versificazione stilistica: quella che fa coincidere gli accenti tonico, ritmico
. 2. critica stilistica: quella che muove da un'analisi specifica e minuziosa
molto pericolosa, o piuttosto assurda, che è di dividere il significato dal significante
testé l'articolo di un critico stilistico che parla delpesagitato provincialismo'di un carducci.
carducci. 3. per estens. che è proprio o si riferisce allo stile
affermata evoluzione stilistica [di masolino] che intercorre fra la 'madonna di brema'e gli
asceta dei primi secoli del cristianesimo, che attuava la mortificazione di sé vivendo sulla
funzione appositiva rispetto al nome dei santi che praticarono tale tipo di mortificazione.
amore stilite, sublime e solitario, che si nutriva di un solo sangue e di
lucini, 4-283: parigi, che è aperta a qualunque inversione, accettava
stilita. stilizzatole, agg. che può essere raffigurato in maniera stilizzata.
stilizzato, idealizzato. -per simil. che ha linea elegantemente aderente, asciutta (
e l'opera pittorica o plastica che ne presenta i caratteri. e.
in casa di witter bynner, vidi disegni che illustravano scene di tali danze, accostandosi
9-126: la siluetta della modella seduta che si riposa, a fianco della figura statuaria
della figura statuaria, viene a rammentarci che il sarnesi vedeva sul vero questi rigorosi stiliz-
pres. di stilizzare), agg. che ha di mira unicamente gli aspetti formali
in un tipo armonico, elegante, concreto che viene poi seguito e diventa norma.
capolavoro di puccini, dandone una esecuzione che non diremo concertistica o cameristica,
, ij-izj: questo 'monologo interiore', che è tipico della scrittura naturalistica, è
guerra: sarei uno stolto. dico che bisogna lasciargli la nudità del suo carattere.
parola la mensoletta alla destra del caminetto, che regge sul piano di vetro alcuni animali
meritato riconoscimenti di vario genere dalla parte che avversavo: vale a dire, accresciute e
dire, accresciute e ormai stilizzate contumelie che accompagnano il mio nome quasi come epiteti
vaghissima. 3. per estens. che appare atteggiato e abbigliato nel modo che
che appare atteggiato e abbigliato nel modo che le convenzioni e lo stereotipo sociale e culturale
, perfettamente stilizzata, era una cosa che tra il domestico e il gentiluomo si trovava
stilizzate dal felpatino o dai jeans e che salivano ammorbidendosi alle natiche.
agg. (femm. -trice). che dà forza e bellezza di stile sublime
essenzialmente sulla funzione stilizzatrice di un partitopreso luminoso che organizza la forma in piani netti e recisi
forme o nei colori di un oggetto che nella resa artistica assume funzione astrattamente decorativa
il supporto e lo strumento fanno sì che la pittografia primitiva subisca in breve tempo una
elevato spirito di moralità, ma osservo che si tratta di una stilizzazione, di una
una stilizzazione frivola di certi umori funerari che vagano per l'europa ed in parigi si
l'europa ed in parigi si addensano più che altrove. manifesti del futurismo, 154
del materiale predispostodall'artista alla forma d'arte che ha in progetto. pasolini, 8-238
nelle singole inquadrature. è nel montaggio che avviene la stilizzazione. = nome
di quel leggiermente una stilla, / che di farla dormire ebbe valore. caro,
. caro, 16-8: com'ape che di più chiare stille / tragge e di
fermo e lucia, 138: 1 remi che... segnan do
pur atto a penetrare mille cuori non che uno. -per simil. macchia di
sanguigne sono quando vi resta della pietra che era gialla e diventa rossa e sta
e diventa rossa e sta così fino che il verde non muta. 2.
fiere han questi boschi sì selvagge, / che non sappian quanto è mia pena acerba
tutto il fiume nel letto più brieve, che anco più basso è, cadrebbe di
più basso è, cadrebbe di maniera che una stilla di lui a padova non perverrebbe
tra loro una stilla di umor succoso che possa fare al fuoco una =
molto xxv ducati veneziani per far non so che stillamenti. b. dagirato, /
alla ventura. ho attraversato l'inaco che non ha una stilla d'acqua. montale
oceano.... hanno che pensare, lambiccare e strologare tre dì di
dicea, « a la mia donna / che mi diseta con le dolci =
), agg. { stilante). che 3. figur. piccolissima quantità
i-378: tu stimi più un'occhiata lasciva che dio, più [i fanali] la
... una stilla di piacere che tutto il torrente di delizie che ha il
di piacere che tutto il torrente di delizie che ha il s'avanzava verso di loro
di / nel suo corpo annerito che sorge fra i tronchi. poesia
o di giuocava tanto bene sulla pagina che si poteva godere fin l'ultima stilla
giardino lustro di pozsmorto del gurgite dilagante che inanella l'universo / è il noze
stille. pea, 3-87: la doccia che passa sul muro ester / d'umor
alamanni, 6-28: tirò lo strai, che, intorno sanguinoso, / del
a guisa d'impetuosa tempesta furiosamente inondaza che quegli teneva in pugno stillante ancora di sangue
(un ricordo, una situagiorni, che passa a stilla a stilla, interminabile,
questo fanciullo al rilevanza rispetto a ciò che sarebbe necessario. carcere si renda /
/ non tommaseo, ctx-i-655: quel che si è fatto è stilla a gran mare
cristallo soavemente irrigarono. via, che per se medesma aprirsi in prima / potèo
sue lagrime erano come tante stilline bollenti che mi cadessero sul cervello; mi davano la
sul cervello; mi davano la 2. che cade o defluisce o che fuoriesce a goccia
la 2. che cade o defluisce o che fuoriesce a goccia a febbre. goccia
è un nome spirante aromati così odorosi che toglie il pregio agli stillanti opobal-
i-iii-to il cor, omè tapino, / che giorno e notte, infin presso al mat
201: la gotta, infermità più importuna che mortale, fattaglisi tino, / di lagrime
fattaglisi tino, / di lagrime stillanti par che fiocchi. tebaldeo, 1-53: cum
, e fuor ne trasse il sangue / che stillante 2. distillazione. n'
ritornato il medico..., ordinò che trovasseno bruni, 451: ben di là
stillante. 4. figur. che manifesta con evidenza un sentimento, uno
e di sdegno. - che gronda di dolore (e ha valore enfatico
testa del tasso. - che si fa evidente (un difetto).
nostro... (ohi ohi! che broscia stillante a rimbombo)..
venire erbe e radici velenose, poi che partito fu il padre, quelle stillò e
: alcune delle più principali dame vogliono che l'acqua de ^ fiori sieno stillate
carboni tenendovi molta quantità di bocce, che stillano necessità di acqua dolce. magri
. magri, 1-263: 'libacunculum': vasetto che stilla a poco a poco il liquore
leonardo, 2-82: quelle medesime legne che cociano stilleranno una gran quantità d'acqua
parlo, o donne, a voi che tanta cura / ponete in stemprar gomme,
la terza fiata per le cenere nel modo che a vostra signoria ho scritto. nannini
egli [il ricco epulone] desidera che gli sia stillata in bocca l'acqua della
le cose, che sono stillate nell'orecchie, debbono essere tepide
: al soffio delle chiare aure zieri che, preso costui, per dieci giorni lo
e l'ume. duto infino a che morisse. d. bartoli, 2-4-355:
tre goccie di sugo di bieta nell'acqua che se li prepara. 4
bellincioni, ii-159: le querce, che dovien sudare il mèle, stil- lono
giardin de spine e d'arboscelli / che stillan tosco a cui non vai rimedio.
te, piangendo il fratello, divennero alberi che stillarono ambra. volponi, 1-197:
erano già luminose e stillavano una bava che li avrebbe fatti campare per un altro
: se provenuta fosse la massa da alberi che di mano in mano stillassero, averebbono
palude lemea posta fra argo e micena, che per più bocche sotterranee stillava fuori l'
dal cielo e circonda uno grande arbore che è nella detta isola, stillando dalle
ultime parole e darsi nel petto col pugnale che ancora sangue stillava fu tutto uno.
e le canute tempie / stillano acqua che 'l seno e 'l grembo gli empie.
contesto figur., per indicare un'opera che assicura fama e gloria. scaramuccia
dell'eternità ed intinta nella gloria, che stillasse balsamo d'immortalità. -far
gli egizi] pin- sero il cielo che stilli rugiada. anonimo [agricola]
età l'aere stillò in suevia goccie che su le vesti di lino segnavano croci
il capo ad alcuno di questi innanzi che abbino le penne, è gratissimo cibo alle
: ove sta il seme e l'acqua che si stilla / ed altro che tacere
acqua che si stilla / ed altro che tacere è bella cosa, / governa scorpion
vedeva iesu crocifisso con le sua piaghe che stillavono sangue. marino, 1-3-170
lo turcasso / l'orbo fanciul, che sonnacchioso giace; / e l'amorose sue
da dosso le fatighe de lo studio che fate in padova. 7.
liquor sostene inopia, / salvo di quel che lagrimando stillo. boiardo, canz.
, e il cor dolente fuma, / che arder non potè e sua doglia rinova
b. tasso, i-301: se non che 'l dolor converso in pianto / stillo
sempre abbonda. filicaia, 2-2-215: par che in pianto stille / suoi puri affetti
e trigadra; / et en decrepità, che gli ogli stilla; / sortìlega doventa
/ al gelato pensier tanto contese / che stillò il giaccio in amoroso umore. marmitta
i-i 1-249: l'onda è vino, che stillare / l'uve bianche e le
2-49: i'non so chi sia che sopra 'l core / mi stilla un sudor
core / mi stilla un sudor ghiaccio che mi sface. guarini, 98: una
una fanciulla / tenera e semplicetta, che pur ora / spunta fuor de la buccia
volgar., 3-85: ben è vero che com'io non voglio che versi le
ben è vero che com'io non voglio che versi le parole, così non voglio
rara, un bel capo matto, che stillasse sul loro conto qualche stramberia misteriosa
perdonatemi, signori della croce rossa, che sedete attorno ai tiepidi tavolini verdi e
/... / così avvien che ciascun il capo stilli. pavese, 11-i-97
intanto le timide mani / di luna / che stil alfieri, 6-61:
di occhi spalancati, di bocche aperte che stillano meraviglia. 16. in
percoto, 295: gli è tanto tempo che stillo per prepararmi un po'di mobile
, vederlo scialacquare era una cosa che faceva impazzire lei invece di lui.
guadagno. carducci, ii-4-174: sai che il daelli non esce più di casa per
da'creditori e portato al fresco? o che stillo io de'mie canti camescialeschi dei
crescenzi volgar., 4-29: innanzi che l'uve si pigino, il mosto
l'uve si pigino, il mosto che di quelle stilla... metti in
gemelli care-ri, 1-v-162: il licore che stilla dal tronco serve a que'popoli
, 1-ix-294: il dolce / sugo che stilla dalle bionde canne. guerrazzi,
, i-298: l'acqua stilla dal soffitto che mi pare d'essere in una grotta
. tommaseo, 11-88: amor sui campi che iù arsi vide / queta piova e
maladettamen- te dai rami scossi dal vento che rinforzava. -con riferimento alla caduta
a quella mediocre foco si dia tanto che tutta stilli. g. f. achillini
poni in un bottone, / l'acqua che fuora stilla gli ia sopra. spallanzani
umore. ramazzini, 62: non credo che l'orina che dovrebbe stillare per una
, 62: non credo che l'orina che dovrebbe stillare per una tal fissura passasse
. fagiuoli, i-172: vedi il sudor che dal mio viso stilla. tarchetti,
. tarchetti, 6-i-219: asciugò il sudore che mi stillava dalla fronte con un suo
stillava dalla fronte con un suo fazzolettino che non era più voluminoso di una tela
e icorose, molto somiglianti a quelle che stillano da cancri ulcerati. carducci,
la parte ferita de la testa una ricotta che rinvenne in un armadio. e qui
in un armadio. e qui è fama che tutto il cervello del signore smorti essendosi
fiotto vitale / del soavissimo fiume / che stilla e s'assapora / nella freschezza irrequieta
voi altri dei immortali, quei primi che violeranno i giuramenti, a costoro stilli
con ri ferimento alla goccia di umore che, secondo la medicina antica, provocherebbe
gozzi, i-5-180: parendogli ad ogni poco che la gocciola del reuma gli stillasse dal
fluisce alla boca del stomaco ad ciò che inciti lo appetito. f. m.
ciò farsi... da certi succhi che stillano del continuo nel ventricolo.
ovidio] ne''fasti'le idi marzie, che stillavano tuttavia del sangue di giulio cesare
, 1-41: sei tu forse solo / che per amor crudel si stilla in pianto
grato cibo è l'olea- stro / che quasi asperso di nettareo succo / par che
che quasi asperso di nettareo succo / par che stilli d'ambrosia. d'annunzio,
5-iii-614: prima di parlare asciugati i baffoni che ti stillano di caffè.
6-148: forse le chiare fronti insanguinate che nessuna / mano lenì e queiraltre che
che nessuna / mano lenì e queiraltre che stillarono ai gelido sudore / seppero a un
sì come per fiamma / di fuoco men che dramma / d'umidità si stilla 7
dramma / d'umidità si stilla 7 che luce per favilla, / così quivi
/ così quivi sfavillano / il vapor che distillano. -decantarsi (un liquido)
scopa quanto più si può, tanto che pervegnia spugna ben soda; lasciala stillare
... ma non sì però che i pellegrini ingegni non si vadano stillando
colosamente più di cervello e d'inchiostro che di sangue. alfieri, 12-41:
i-72: io mi stillavo pensando quel che potevo fare per curargli la casa, per
, lxxxviii-ii-716: da me licore altro che amaro / stillar non puote; or qui
so'e quel ch'io fui, / che per vergogna non m'ardisco a dillo
altra [anima gloriosa], per grazia che da sì profonda / fontana stilla,
da sì profonda / fontana stilla, che mai creatura / non pinse l'occhio
sol mi move / un vero amor che dalpempirio piove, / onde stilla liquor che
che dalpempirio piove, / onde stilla liquor che qui non cade. a. brucioli
il cui titolo dice l'untuosa moralità che ne doveva stillare: 'non arrossire della
, 10-162: hai nel viso un silenzio che preme il cuore / con un tonfo
sono ridotte al sordo continuo misurato dolore che stilla sotto a tutte le cose.
. aretino, 13-67: fu necessario che il benigno vecchio adattassi a una finestra
in quelle gongole, è ca- gion che subito le perle che vi son dentro diventino
è ca- gion che subito le perle che vi son dentro diventino mature. casti
xxxviii-53: ricordoti della franca sibilla, / che ha il sexo femenin tanto onorato /
femenin tanto onorato / per lo dolce parlar che de lei stilla. cucini, 5-144
pini; / e indugia affievolito nell'indaco che stilla / su anfratti, tagli,
i soccorsi spremuti da ferdinando non stillarono che a goccia a goccia, lenti.
lvi-289: non lo sdegnar, signor, che per più grato / farlo a te
più grato / farlo a te, che di lagrime sei vago, / in lagrime
parlo di quel ch'e'non fece e che fece, che disse e che tacque
e'non fece e che fece, che disse e che tacque (anco il silenzio
e che fece, che disse e che tacque (anco il silenzio talvolta stilla sangue
aleardi, 1-121: stendardo imperiai, che stilla sangue / da le lacere falde
. nievo, 1-vi-585: devi credere che col cavallo alle coste io non ho
, agg. ant. e letter. che cola lentamente. landino [
è di tre sorti. uno cioè che si congela in certe caverne d'umori che
che si congela in certe caverne d'umori che gocciolando vi colano, et imperò da
gocciolando vi colano, et imperò da coloro che in cipro fanno 1 metalli è chiamato
. 3. sf. goccia che scende lentamente e in successione. busca
spugnose, sono sempre ripiene dell'acqua che piove e delle stillaticele, che fa che
dell'acqua che piove e delle stillaticele, che fa che il muro si corrompe.
che piove e delle stillaticele, che fa che il muro si corrompe. =
stillicidante (stilicidante), agg. ant che permette o favorisce il deflusso delle acque
: discende nelle grotte ipogee, lubriche, che stillicidano. = denom.
cioè lo stillicidio, cioè l'acqua che viene dal tetto male coperto, il fumo
dannoso lo stillicidio della terra, quando che egli arbori sono scalzati e spogliati del
. carducci, ii-12-129: le sporgenze, che si vorrebbe restaurare, giacciono nello stillicidio
si vorrebbe restaurare, giacciono nello stillicidio che è di pertinenza del santuario.
. ghislanzoni, 18-142: io non credo che una leggera intermittenza di stillicidio nasale possa
-con meton.: l'acqua che deriva da tale scioglimento. cattaneo,