della polemica politica contemporanea, qualunque stato che, a giudizio delle forze di opposizione,
democratiche, ma sull'arbitrio dei governanti che si servono delle forze di polizia come
-stato nazionale, stato nazione-, quello che raccoglie in sé tutti gli appartenenti (
: la perseveranza di quel nocciolo infrangibile che è lo stato-nazione, fatale all'evoluzione comunitaria
evoluzione comunitaria europea e alle diverse regioni che lo stato stesso satellizza e steri- lizza
n. 3. -stato sovrano: che esercita pienamente la propria sovranità ed è
potuto solamente ammettere un'integrazione parziale, che non toccasse quasi per niente i suoi
stato sovrano. -stato totalitario-, quello che teorizza o comunque attua l'assorbimento tendenzialmente
e al servizio dei propri fini (che in concreto sono l'organizzazione e i fini
organizzazione e i fini del partito unico che domina lo stato e che, a sua
partito unico che domina lo stato e che, a sua volta, ha un'
in modo indebito o a esclusione delle altre che ne sono prerogativa. einaudi,
nuovo importantissimo ruolo dello stato imprenditore, che in italia... si sviluppa
. -stor. stato guida: che costituisce un modello per l'attività di
di preminenza, sia nel campo politico che in quello ideologico, di uno stato rispetto
nel campo comunista: la necessità assoluta che ha avuto finora la base operaia di
capi di stati esteri e simili) che la legge italiana punisce in ottemperanza alle
felici! vere 'città del sole', che debbono splendere come rimfjrovero e come modello
in scadenza. -stato di previsione, quello che espone la previsione della gestione economica di
e nell'amministrazione statale è il documento che elenca le entrate e le spese previste per
. cattaneo, iv-4-70: avrei caro che mi mandaste un foglietto indicante il mio
re e, tutto calculato, si trovò che i carichi ordinari del suo reame,
guerre passate, montavano, più che le entrate regie, un milione d'oro
stato dell'erario e dell'entrate pubbliche, che chiamano volgarmente le finanze. cavour,
popolazione del regno, è assai minore che in molti altri paesi. 27
popolo, si lamentano pubblicamente, dicendo che gli estremi disordini della francia ricercano grandissima
di vendere le signorie, né essendo altri che avessero denari nel regno che gl'ignobili
essendo altri che avessero denari nel regno che gl'ignobili e quelli del terzo stato,
gl'ignobili e quelli del terzo stato, che da loro sono chiamati roturieri, e
, ottenne la nobiltà la permissione, che allora si chiamò grazia, di poter
parlamento. manzoni, iv-348: dopo che i deputati del terzo stato ebbero attribuita a
provinciali, assemblee locali dei tre ordini suddetti che avevano la funzione di votare le imposte
. sarfii, ii-284: nelli stati, che abbiamo detto esser adunati in orléans il
di gennaio, era statuito... che in ogni cattedrale si riservasse una prebenda
leggi delle xii tavole... stabilirono che un cittadino romano non potesse esser condannato
non potesse esser condannato alla morte, che nei grandi stati del popolo, o sia
di confronto assembleare, nascerà formalmente ciò che fin qui è stata la 'cosa
, 2-275: non è strano né raro che, odiando la polizia e i delinquenti
teoricamente costituito dall'insieme della popolazione che non apparteneva a nessuno dei due ceti
al clero né alla nobiltà), ma che godeva di certi diritti politici e,
: i deputati del terzo stato, che, avendo comune l'origine e gl'interessi
fu comunicato ai mercanti e a tutti quelli che in europa soglionsi chiamare il 'terzo stato'
il terzo stato comprendea tutti i francesi che non appartenevano alla nobiltà, né all'alto
clero. onde non ingiustamente fu detto che il terzo stato era la nazione.
l'insieme degli ufficiali di vario grado che affiancano l'attività del comandante (dell'
formata da ufficiali selezionati e preparati, che costituisce l'organo informativo, consultivo e
diretto da un capo di stato maggiore che ha la funzione di coordinare il lavoro
alti soli officiali dello stato maggiore, che assorbono inutilmente il denaro. foscolo,
unione di ufficiali d'ogni grado, che son fuori delle ordinanze, non comandano
grado, dal luogotenente al colonnello, che stanno presso i luogotenenti generali comandanti una
i medesimi, o presso il generale che comanda un corpo d'esercito o tutto
, presso ciascun corpo, dall'officiale che lo comanda; e presso lo stato
del presidio aveva dimostrato... che lo stato maggiore non dava più importanza
abbondio sedeva alla tavola del conte, che in quell'accampamento era come la tavola
stato maggiore: verano i signori del contorno che facevano da ufiziali, le signore e
partiti. bianciardi, 4-35: credo che stiano ancora lì 1 cervelli, 10 stato
quegli uffiziali ed altre persone non militari che fanno parte di un reggimento di fanteria o
1833], 1-i-463: un generale, che ha titolo di governatore,..
agg. (tiròtropo). farmac. che agisce sulla tiroide (un farmaco,
spallanzani, iv-2: curioso è il caso che voi mi narrate del topo entrato nel
figlioli molte domande, e sentii che a quasi tutte le cose danno il nome
2. meccan. levetta dell'orologio che si aziona estraendo parzialmente il bottone di
estraendo parzialmente il bottone di carica e che a sua volta mette in funzione il
persone illustri, regi e sapienti, che infelicemente sono stati lasciati perire d'un sì
brevissima. -che è proprio e che si riferisce o è tipico di tale
vi recò cromis, tirìnzio vestito / che già al padre [ercole] era
di aurora al triste petto / vien che traluca e 'l cieco orrore alterni.
manifatture, crediamo pure per cosa certa che 'magister artis et largitor ingenii venter5 presto
diverse contrade. -che è proprio, che si riferisce a tale città; che vi
, che si riferisce a tale città; che vi viene prodotto (con partic.
lo lavoro. -per estens. che è di colore rosso porpora (anche
tirie ondeanti mollemente, e fiori / che salivano a nembi, e amor soavi
lunga tiritera, e quando io concedessi che ciò fusse possibile a farsi, non perciò
possibile a farsi, non perciò seguirebbe che egli fatto si fusse. passeroni, 7-90
7-90: questa lunga tiritera, / che non ha capo né coda, / che
che non ha capo né coda, / che piacevole né soda / non può dirsi
quelle tiritere, e dico a te che per quel momento mi fissi tra spaurito e
tra spaurito e malcontento con codesti occhi che vedono con maraviglia; dico a te:
in libertà, e la mia innocenza che deve trionfare. 2. lunga
bacchetti, ii-324: c'è una filastrocca che si recita ai bambini, del merlo
si recita ai bambini, del merlo che perde il becco... su quell'
: cercherei di ridurre quella qualunque ispirazione che si sente in corpo a un sommesso
prolisso. zendrini, iii-40: che se alcuno in prosa o in rima /
verbo tirare, con alternanza vocalica, che ha numerosi riscontri dial. tiritèssi
mantino: si debbono alzare que'due che hanno il nome di questi due drappi
]: 'tiritèssi': voce dell'uso familiare che dipinge l'operare incerto e confuso di
l'operare incerto e confuso di più persone che vanno qua e la agitandosi, quasi
fine non buono. 'veggo un certo tiritèssi che non mi piace. fanno un gran
v.]: 'fare a tiritèssi': che significa rimandare da quello a quell'altro
infittivano. la musichetta solita dell'autunno, che arriva nell'officina. penetra dentro i
.]: 'tiritombolo': è lo stesso che capitombolo; ma di enfasi maggiore,
non mancava a burlar le tiritoste, / che mangiar sempre, e non pagar mai
region. lunga lenza fornita di ùombini che arrotolata su un aspo viene trainata dal- fa
voce comasca, var. di dirlindana, che significa anche 'oggetto lungo e pendulo'(
to, non altro cibo che polenta e latte e il 'zingherlino', cacio
longo. vespucci, lix-99: prima che giugnessimo in terra, molti di loro
nel mare. granucci, 1-92: comandai che si tirasse un tiro per far segno
tiro per far segno alle 14 galee che ci fuggivano innanzi. galileo, 1-1-69
1-1-69: sono adesso intorno ad alcune questioni che mi restano intorno al moto dei proietti
, aggiustò un tiro in maniera, che colpì nel mezo de i turchi senza offesa
, e ne fece tal strage, che più alcuno non ebbe ardire d'affacciarsi
, 2-59: non era poco l'aiuto che il prode manuel rodriguez, comandante il
gli occhi felini dei giovani tenenti di vascello che divorano la minestra grossa, mentre nella
venier, ii-13-202: uno adunque dei dardanelli che sia preso, ci basta sufficienza per
sua espugnazione quel tiro grande di rame che v s. vide in portogallo,
in portogallo, con quelle lettere indiane che lo chiamano di dio. -carica,
un agg. o un compì, che indica la traiettoria seguita dal proiettile lanciato
contro un bersaglio, effettuato in modo che lo scoppio coinvolga anche la zona circostante
tiri, cioè: 1, il tiro che viene da alto a basso, il quale
, il tiro da basso ad alto, che dimanderemo 'elevato'; 3, il
251: 'tiro inclinato'chiamasi quello che relativamente al piano della campagna viene da
quelli felice e fortunato al suo compagno, che seco giuocava, disse da scherzo:
il 'tiro a rete'non è detto che sia sempre effettuato con violenza e che venga
detto che sia sempre effettuato con violenza e che venga effettuato senza particolari accorgimenti. la
/ dall'avversario accorso. -in espressioni che distinguono le modalità di esecuzione di tale
indietro. — tiro gobbo: quello che descrive una traiettoria curva. p.
effettuato dal centro della lunetta dal giocatore che ha subito il fallo senza che gli avversari
giocatore che ha subito il fallo senza che gli avversari possano intervenire. -tiro
cerchi concentrici di colore diverso), che si pratica all'aria aperta da marzo
arriva in picchiata o impennandosi a seconda che sfolli o che rientri. 5
o impennandosi a seconda che sfolli o che rientri. 5. per estens
1-43: secondo, egli potette considerare, che il duca d'urbino e gli altri
rimanga convinto e persuaso di questo tiro che ramico cavalcanti fece al rosselli, vo'qui
suoi pazienti, cardiaco, dallo spavento che si prese nell'in pace, dove
colle torture cinesi su manichini di cera che parevan vivi, gli venne il tiro a
. v.]: 'tiro mortale'; che è sinonimo di tetano.
, i-139: non hai mai notato ciò che accade ad un pescatore? avrà un
se l'immagina, quella preda, che, maliziosa, s'era già tante volte
da tiro e da soma... che baum non potette, se non molto
funi fissate allo stangone della tela, che può essere azionato manualmente (tiro a
. - anche: ciascuna delle funi che funge da tirante. p gonnetti,
: 'tiri': sono così chiamati i cordami che, azionati a mano o elettricamente dalla
è proprio questa: eccesso di velocità. che di solito si raggiunge quando si e
io debbo; alla vostra somma eccellenza dico che il presente apportator loro è fidato messo
buon cardinale gli ripassò certi tiri, che gli mostrò che la 'ntendeva molto bene.
ripassò certi tiri, che gli mostrò che la 'ntendeva molto bene. gradenigo,
referì, mediante l'efficace prego, che fece al signor dio a salute mia,
a salute mia, tutta l'opera, che concorse a liberarmi della febre quartana,
udienze ricevete le suppliche de'ricorrenti, che implorano o il vostro patrocinio o la
. viani, 19-113: le madri che avevano a tiro i propri figli dettero
fagiuoli, xv-78: a quegli uccelli, che lo credon, guai: / volante
/ co'i denti afferra, e quei che può via porta. palazzeschi, i-222
): mangiate senza pensieri intanto; che presto il cappone sarà a tiro, e
fresche su per le scale, tanto che, ruzzolandole, rimase sul tiro, e
lo brucio vivo nella cappella: e dire che l'altra sera m'era proprio venuto
signor palomar prova a fissare tutto ciò che gli capita a tiro. 16
guittone, iii-8-6: como quello che 'l tiro à 'nvenenato. fazio,
fazio, vi-1-112: alfin colei, che l'uno e l'altro tiro / abbeverò
. pulci, 14-82: il tir, che avea lo incantatore scorto, / acciò
avea lo incantatore scorto, / acciò che le parole sue non oda, /
niccolò del rosso, 14-8: però che tutele tempo ò scorso; / sopra
scorso; / sopra de mi credo che sì excedi, / corno tiro venenato [
= dal lat. tardo tirus, che è probabilmente prestito (per tramite osco
la produzione di tale sostanza colorante), che è dal gr. tùgoc; (
tiroaritnoidèó), agg. anat. che si riferisce alla tiroide e altaritenoide. -legamenti
altaritenoide. -legamenti tiroaritenoidei: formazioni fibrose che uniscono le cartilagini laringea, tiroidea e
s. v.]: 'tiroaritnoideo': che si riferisce alle cartilagini tiroidea ed aritenoidea
, sottile, allungato e schiacciato, che si porta dalla parte media ed inferiore
. m. -ci). medie. che ha origine da una disfunzione della tiroide
). tirocinante, agg. che compie un periodo di apprendistato in una
578: 'tirocinante': sopra questa voce lasciamo che parli il bravo prof. cerquetti:
preparazione. -dir. lav. apprendistato che si compie sotto forma di lavoro subordinato presso
zanon, 2-xviii-256: fatti questi esami, che bene intesi e fatti senza veruna parzialità
anche i figliuoli di padroni, e quelli che si destinano a divenire commessi, bisogna
cassola, 1-146: un cugino, che faceva il suo tirocinio di avvocato,
donne timide ed oneste, con coloro che sono novizi nel crudele tirocinio della povertà papini
senso concreto: opera di un principiante, che rivela delle conoscenze ancora superficiali e approssimate
, 2-47: nello stesso tempo volle cortes che s'addestrassero i soldati nel tirare gli
. m. -et). anat. che si riferisce alla tiroide e all'epiglottide
situata nella parte anteriore del collo, che seceme particolari ormoni quali la tiroxina e
ormoni quali la tiroxina e la triiodotironina che regolano il meccanismo della crescita e altre importanti
b. croce, ii-14-149: il che non toglie naturalmente il merito ai lavori
tiroidèo, agg. anat. che è proprio, che si riferisce alla
agg. anat. che è proprio, che si riferisce alla ghiandola tiroide o alla
a. cocchi, iii-8: può sospettarsi che tal ghiandola sia la tiroidea. sapere
madre) agiva come la tiroidina e tovarina che vanno nel sangue... allora
tiroioepiglòttico, agg. anat. che è proprio, che si riferisce alla
agg. anat. che è proprio, che si riferisce alla cartilagine tiroide, all'
tiroioidèo, agg. anat. che è comune alla cartilagine tiroide e all'
vene, arterie, muscoli e membrane che appartengono ad un tempo al corpo tiroide
muratori, cxiv-14-214: intanto è certo che si metteran presto in marcia due nuovi
aumento di dieci o 12 mila persone che verranno a guernir le piazze dello stato
e un turco. 2. che è proprio o che si riferisce a tale
2. che è proprio o che si riferisce a tale regione; che
o che si riferisce a tale regione; che vi viene prodotto o ne è tipico
alla sportiva e alpinisticamente, salvo qualcuno che tendeva più al ciclistico: cappelli alla tirolese
= deriv. dal toponimo titolo, che è dal ted. tirol (lyral nella
. tiroliano, agg. geol. che si riferisce al piano del triassico superiore
dal d. e. i. (che l'attesta nel xix sec.)
colla lazulite, la quale altro non è che il feldspath lolen dei francesi.
tiromante-, voce registr. dal bergantini (che l'attesta in gaudenzio mesula nel xvi
e da verissimi testimoni si conferma, che ne la guerra sassonica voi, non come
, sm. teatr. asta di ferro che serve di sostegno agli elementi scenici fissi
lunga poco più di un metro, che, fissata obliquamente contro un elemento scenico,
cintura, e tiron tironi dei bimbetti che si fan portare per la fune da una
cicerone (104-4 a. c.) che, secondo la tradizione, avrebbe ideato
(plur. m. -ci). che rivela, che denota inesperienza.
m. -ci). che rivela, che denota inesperienza. bruno,
tironina, sf. biochim. amminoacido che costituisce il nucleo degli ormoni tiroidei.
tironizzo, agg. ant. che manca di pratica e di perizia nello
siri, ii-691: la soldatesca veterana che navigava su vascelli, [era]
, in un luogodove c'è un vino che fa risuscitare i morti, e dopo andremo
nell'alcool; facilmente negli alcali e che si combina pure cogli acidi, meno
da un aminoacido, la tirosina, che viene trasformato dalpenzima tirosinasi in altre sostanze
trasformato dalpenzima tirosinasi in altre sostanze, che infine formano i pigmenti chiari o scuri.
invar. medie. malattia congenita ereditaria che consiste in una rara anomalia del ricambio
tirotricina, sf. farmac. sostanza antibiotica che agisce contro le infezioni cutanee e laringo-faringee
trovarsi di fronte ad una serie di complessi che si competono la supremazia per il futuro
competono la supremazia per il futuro e che rappresentano un campo nuovo di applicazioni e
. processo di sintesi della tiroxina, che avviene nei follicoli tiroidei. = comp
tirreniano, agg. geol. che si riferisce al piano superiore del pleistocene
dal d. e. i. (che l'attesta nel xx sec.)
). tirrènico, agg. che è proprio, che si riferisce al mar
tirrènico, agg. che è proprio, che si riferisce al mar tirreno; che
che si riferisce al mar tirreno; che è simile a quello del mare tirreno (
il colore azzurro). -anche: che si affaccia sul mare tirreno, che
che si affaccia sul mare tirreno, che è volto ad esso (uno dei versanti
bavaresi a quello shopping party a londra che ti piaceva, una smisurata conversazione italiana a
sinistra. 2. ant. che costituisce l'antico popolo dei tirreni,
e. cecchi, 5-175: strano è che a taluni, neanche in tutto sprovveduti
, agg. ant. e letter. che è proprio, che si riferisce all'
e letter. che è proprio, che si riferisce all'antico popolo degli etruschi;
riferisce all'antico popolo degli etruschi; che da essi (o dal loro eroe eponimo
della tromba, e chiamalo tireno perciò che in tirenia, cioè in toscana fu trovato
doi uncini. bontempi, 1-1-46: vogliono che da'tirreni sia stato inventato il corno
tirreni prendessero il nome dalle torri, che abitavano, o dal loro due tirreno;
sempre, e niuno lo nega, che i tirreni o toscani abitavano in alte
genti giapetiche] furono probabilmente quelle due che la bibbia chiama javan o thyras,
. cattaneo, iii-1-197: non pare che gli etruschi o tirreni, i quali lasciarono
tu vai cangiando sorte, / tal che lingua né ingegno uman né stilo / giugne
strozzi il vecchio, 2-120: tante a che pietre e legni? / basta un
orror pregni: / ma chi fia che ne insegni / come forza è piegarlo?
., ii-568: l'altro drappello / che, per antico amor flora seguendo,
anche mar superiore a differenza del tirreno, che si chiama inferiore. g. ramusio
larva, una ben pare / di quelle che già presso e la tirrena 7
tirsìfero, agg. letter. che porta il tirso (come epiteto di
v.]: 'tirsigero': lo stesso che tirsifero. d'annunzio, i-36:
il 'ditirambo'sobbalza sulle groppe dei cavalli che scalpitano, sulle groppe delle baccanti che
che scalpitano, sulle groppe delle baccanti che fremitano e brandiscono il tirso. c.
levi, 2-26: le baccanti scatenate che volevano farmi a brani non erano armate
bergantini, 105: o pur avviene, che increspandosi / più largamente il tirso,
thyrsus, calco del gr. ùùgoog, che vale anche 'stelo', o 'torso'
tirsòide, agg. bot. che presenta un numero indefi nito
6-48: in mano... sembra che abbia ferula involta in ellera, non
. m. -ci). letter. che è proprio, che si riferisce al
). letter. che è proprio, che si riferisce al poeta elegiaco tirteo,
intellettuali e pratici non era certamente quella che il goethe avrebbe chiamata 'tirtaica', che
che il goethe avrebbe chiamata 'tirtaica', che incoraggia e rafforza gli uomini nelle battaglie
savonarola, 1-179: per il polmone, che quello se ulcera, e ii si
. soldani, 1-27: gl'infermi, che più adcaravana fu il tirteo della libera
tirteo della libera gesta. dentro che t polmone / hanno la ptisi. g
daverica e de'sputi di sangue pettorali, che potevano termimiglia euforbiacee dal fusto carnoso,
1-303: l'africano la legnoso, che produce un lattice caustico usato un temsua
poi riseppi ch'era all'ospedale / e che la 0. targioni tozzetti,
e rispettata par cagione del latte, che può offendere gli occhi. tagliano le
. tagliano le cime e il latte che geme, unito alla farina di 'mays'serve
con poca perizia. insignificato neutro 'è poco che va a caccia, ma pure tirucchia'.
], 258: accomodasi la ptisana che si fa d'orzo a tutte l'acutezze
ulcere, al cne giova medesimamente quella che si fa del grano. landò, 1-70
poi si fanno bollire fin a tanto che l'acqua, e l'orzo si riduchino
= voce dotta, lai ptisàna, che è dal gr. jmoàvri, deriv.
usarono di chiamar tisano el kilo liquori che escono di lessatura d'alcuna cosa in acqua
la rodeva. vittorini, 2-131: « che fu? », io le chiesi.
meglio quel logoramento del mio tessuto culturale che da qualche anno mi vieta..
donna di panunzio, loro scrocchia, che più mesi la medicai in casa loro d'
digestione, onde fu detto da'medici antichi che può generare la tisica e l'etica
sul petto, come una tosse secca, che fa pronostico di dar quanto prima in
, 16-2-99: più mirabile fu la sanità che rendè ad una misera donna, consunta
; ant. anche -chi). che è affetto da tisi. g
tu l'arai tisichi e mai non parrà che vadino innanzi. libro di esperimenti di
o un'ottava o una terzina, quel che vuoi in somma, per la moglie
prigioniero, con un suo fratello, che ne era tornato tisico. -sostant.
spirito. cicognani, 6-204: il tisico che fin dall'inverno stava nel villino robbi
. fenoglio, 104: può darsi che pensino a noi, ma sai, come
1-299: a prima giunta non vi presenta che l'aspetto d'un piano uniforme,
tisica. 3. figur. che è privo di grazia, di fluidità espressiva
di fluidità espressiva, di originalità; che denota impaccio e difficoltà di composizione,
guardaroba dell'eloquenza. 4. che è privo di forza d'animo, di
». 6. ant. che è proprio, che riguarda la tisi o
6. ant. che è proprio, che riguarda la tisi o, per estens
religiose con grandissimo fervore; tanto che - a sedici anni - minaccia di dare
. v. tisichèllo] -. tisichelli che voglion fare il rodomonte.
v. tisichino]: ha due figli che sono due tisichini. -tisicùccio
di vivere; ché mi pare anzi che non che voi ci stiate a pigione,
; ché mi pare anzi che non che voi ci stiate a pigione, sì
: tu se'tisicuc- cia, / che ti criepi la buccia. bandello, 2-28
(i-962): io so bene che, essendo armato, ti potria far poco
, ti potria far poco nocumento, perciò che egli è cotal tisicuzzo e non averebbe
numero, e il puzzo, / fan che a costor davanti tutto fugge: /
. ferd. martini. i-267: con che cuore potè ella augurarmi ch'io entrassi
di 'tisico'. più dei difetti morali che accompagnano il male corporeo che del male
difetti morali che accompagnano il male corporeo che del male stesso. 'com'è sguaiato
, agg. ant. e letter. che è affetto da tisi.
gli antichi uomini maschi,... che pensavano a formar degli altri uomini e
medie. insieme di fenomeni pato- genetici che provoca lo sviluppo della tubercolosi. =
. tisiògero, agg. medie. che provoca la tubercolosi polmonare. =
, sf. medie. branca della medicina che studia le malattie tubercolari sotto l'aspetto
. tipològico, agg. medie. che riguarda la tisiologia. tisiòlogo, sm
(tissulare), agg. biol. che riguarda, che è proprio dei tessuti
, agg. biol. che riguarda, che è proprio dei tessuti, tessutale.
, 7-393: qual fu quel gallo, che a i mesi passati si pensò di
un certo titalóra ancora lui, e che fa ridere tutto il mondo con le sue
stronzio. 2. agg. che contiene titanio. bombicci porta, 1-161
] 2. titaneggiante, agg. che rivela o denota grandezza e maestosità,
soffici, v-5-503: non ha di michelangiolesco che una certa enfasi titaneggiante. =
(plur. m. -ci). che è proprio, che si riferisce ai
. -ci). che è proprio, che si riferisce ai titani. pavese
implacabile. 2. figur. che ha dimensioni spropositate e fuori della norma
prendere quasi la forma d'un titanico cranio che guardasse il mare con cupe occhiaie.
: il vero suo monumento, quello che avrebbe assicurato la sua fama per sempre,
allora essa cominciò a stimarsi non quello che avrebbe voluto essere ma quello che era
quello che avrebbe voluto essere ma quello che era veramente. 3. che
che era veramente. 3. che trascende, anche per eccesso di superbia,
. tesauro, 3-246: tutto ciò che dapoi fé pianger l'italia, la
più putrida e più gonfia, senza che mai l'attraversasse la fiamma di un'ambizione
un'ambizione perversa ma titanica, senza che mai vi scoppiasse almeno il lampo d'
proprio nel 'paradiso'. 4. che è dotato di un eccezionale vigore espressivo e
tendente all'iperbolico e al magnifico; che rivela una concezione poetica o artistica potente e
tragica di quella pazzia di quella più che descrizione e narrazione epica, la quale dalla
. m. -ci). chim. che è relativo, che si riferisce al
. chim. che è relativo, che si riferisce al titanio. =
titanìfero, agg. chim. che contiene titanio. bombicci porta,
titànio1, agg. letter. che è proprio, che si riferisce ai
agg. letter. che è proprio, che si riferisce ai titani o a un
sinfonici, i suoi organi futuri / che irraggiano colori e movimenti. 2
ted. m. h. klaproth, che lo scoprì nel 1789. titanismo,
e di insofferrenza verso le forze superiori che dominano l'uomo e ne limitano la
l'uomo e ne limitano la libertà e che costituiscono forme di oppressione e di condizionamento
del suo eroismo nella lotta contro ciò che lo opprime. soffici, v-5-217:
cinquecentisti, con il titanismo di michelangelo che snodava il museo mitologico dei suoi corpi
frammento drammatico mostra, secondo me, che il titanismo di goethe deve appunto essere
titano. titanista, agg. che rivela o dipende da propositi grandiosi e
divinità, fra i quali zeus, che spodestò il padre crono e ingaggiò con
uomo veramente forte, un titano, che non tremava se non di collera.
di collera. 3. persona che eccelle sovrastando gli altri per doti superiori
croce, ii-12-224: proprio in questa visione che lo dominò e in quello che.
visione che lo dominò e in quello che... campanella fece e patì per
è... la sorgente di ciò che attira e riempie di ammirazione nella sua
. chim. metodo di analisi chimica che si basa su soluzioni di tricloruro di titanio
ti', in questo modo: colui, che voleva schermire, anzi offendere gravissimamente alcuno
alcuno, pronosticandogli in cotale atto, che dovesse essere impiccato, si metteva la-
baruffaldi, 169: titillamento, che 'titillatio'dicono i latini, è un
dicono i latini, è un irritamento che fassi ad una parte del corpo, ma
: la vista unita al tatto fece sì che quel languore divenisse ancora più struggente e
de sanctis, ii-6-94: fra guittone, che era sincero e credente,..
ant. titilante). letter. che provoca prurito, solleticante. conti,
ella gli lancia / senza né pur che se ne sparga un atomo, / ché
titilante sdegno. 2. che stimola in modo piacevole i sensi (il
tu senti in ogni senso, / che alletta titillante, affligge intenso. pirandello,
, la situazione di due coniugi sessantenni che hanno improvvisamente un bambino.
verso dei leopardiani-paolotti! 4. che lusinga, che alletta. bacchelli,
! 4. che lusinga, che alletta. bacchelli, 2-xxiv-992: questa
bottega] per insegna un ilare diavoletto che con la punta della coda sottile,
questa gioia, questo fiore, / che pel naso mi sdrucciola al core.
orecchio, suscita nell'animo uno spiritello che la contraddice. michelstaedter, 667: le
, 667: le cataratte di note che le sinfonie ti scaraventano addosso bene tititillano
159: era la prima volta che godeva di prestigio e d'autorità. e
d'autorità. e dovette perfino accorgerei che questo titilla sempre e in ogni caso
1-407: una specie di 'snobismo culturale'che titilli e solletichi i lettori più pieni
i lettori più pieni di pretese, che si interessano di argomenti elevati.
liquore allo stomaco con gusto tanto esquisito che si scorge in certo modo trapassare per
certo modo trapassare per le fauci, che rassembrano alla vista del riguardante con moto
. titillatòrio, agg. ant. che provoca irritazione della pelle al contatto;
ti- tilazione in tutti i membri suoi che ad ella adiviene quando la spermatiza insieme
medicina volgare, 22: el seme che esce è di tal natura e di tanta
è di tal natura e di tanta calidità che fa titilazióne nella verga virile, e
lancellotti, 3-333: la castità, che o sia delle vergini o delle maritate o
caffè], 38: spero, che in quei tempi guariranno le donne di parto
in lombardia di quella superstiziosa opinione, che allontana dagli odori soavi,..
dagli odori soavi,... che loro fa credere, che la più forte
... che loro fa credere, che la più forte scossa del puzzo non
debba irritare le deboli fibre più efficacemente, che le delicate titillazioni dei profumi. lucini
starnuto per la titillazione o vellicazione, che fa colle particole volatili nelle parti nervose
in piena strada un titillio di vomito che fece appena in tempo a reprimere.
di pungere fa nel palmo non so che gustoso titillo. 2. per
. bragaccia, 1-394: conviene adunque, che chi vuole conservare la giustizia, il
tirar fuori da qualunque titillo e sforzo, che gli faccia la cupidità o l'impeto
, 7-87: il grasso della ranocchia verde che abita sugli arbori rompe li denti unto
fronda del tutumàglio esca liquore, / che ha colore di latte? arti e mestieri
in fondo è solo una donna che ragiona con l'utero. per castigo,
va castigata, io direi di farle quello che i titini fanno alle slave che
che i titini fanno alle slave che vanno coi fascisti. rapiamola a zero.
sue affermazioni fossero esatte, bisognerebbe dedurne che il titoismo... sia veramente
(plur. m. -i). che si riferisce al maresciallo iugoslavo josip broz
alla sua linea ideologica e politica, che è proprio del titoismo.
custode dell'unità del modello titoista, che hanno abbracciato a sorpresa le tesi ri-
titolàbile, agg. chim. che può esser titolato (una soluzione chimica
una base presente in una soluzione, che si può determinare aggiungendo un acido di
disse [il re]... che quelle [terre] si levassero tutte
e ridicule, le bravate di maumetto che si titolava monarca del mondo. salvini
piccola città nello stato di roma, che si titolano 'magnates et rotentes', fu
nella chiesa della madonna degli angeli, che subito lo titolò conte paladino.
, 1-i-40: non passò molto tempo, che sentendo papa eugenio la buona fama del
aiace sul viso a quel povero beauhamais che anche titolava di vigliacchi gl'italiani e
antonio di meglio, lxxxviii-ii-135: dice che per zucche rape pasci / e che
che per zucche rape pasci / e che mai de'tuo'cibi uom sarà ghiotto,
et il duca di avoia de'luoghi che sarebbono conquistati. bertolucci, 1-271:
amichevole discrezione dalla compianta rosellina balbi, che me li titolava sempre con molto gusto:
con molto gusto: quei titoli. che non ho saputo sostituire, sono diventati miei
. ser giovanni, 3-267: avenne che tutti questi signori compierono li edifizi loro
li edifizi loro a un'otta; di che nessuno di loro la potè chiamarla né
di sé... senza fare, che due meschini tentativi indegni di titolarsi attacchi
padronali erano attigue dell'abitazione del contadino che a poco a poco era andata incorporandosi
a poco era andata incorporandosi a quella che veniva titolata villa a palazzo.
significa determinare il titolo di certe soluzioni che si adoperano nelle analisi. e.
così titolata per uno grande miracolo, che anticamente la vergine maria in quello luogo
(ant. titulare), agg. che esercita una funzione o detiene una carica
detiene una carica essendone formalmente investito, che ha ricevuto la nomina per occupare un
un ufficio. -in partic.: che ricopre a ruolo la cattedra relativa a
92: fu presto sentito dall'universale, che quel bun vecchio non era acconcio a
l'ufficio [di commissario regio] che gli era stato imposto. si ricorse allora
al compenso di dargli un segreto coadiutore che portasse difatto la soma, lasciando al
/ visto a lume di naso che non mi s'apporrà / ch'io scrocchi
governo, vorrei, / non sapendo che fare, scrivere i casi miei.
. jean delay era probabilmente l'uomo che io andavo cercando. -dir.
io andavo cercando. -dir. che è il legittimo soggetto di un determinato
. 2. per estens. che ricopre solo nominalmente una carica o una
le regole della podestà secolare portano, che quei reo principi, solamente titolari, li
dignità, e però siano inferiori a quelli che abbiano l'attuale. fagiuoli, 1-6-417
. fagiuoli, 1-6-417: costei vuole che io non sia suo vero marito,
riscatto, tanta e sì grossa somma, che egli se ne può tener per contento
3. negli sport di squadra, che fa regolarmente parte della formazione ufficiale,
. 4. dir. canon. che è possessore di un titolo di ordinanza,
: attendibilissima dunque ci sembra l'opinione che masolino, tornato nel 1428 dalla ungheria
clemente. 5. eccles. che conferisce il titolo a una chiesa (un
croci, e con le marie e nicodemo che sono intorno, accomodati i santi titolari
pananti, i-137: 1 preti, che non son dei meno accorti, / fan
miglia per un desinare; / e che si faccia l'ufizio de'morti, /
al borghetto il giorno di san bartolomeo, che è la festa titolare di detto luogo
luogo. 6. disus. che riguarda il titolo di un'opera letteraria.
vii-77: quanto poi all'interesse di coloro che godono del favore di essere titolari di
sale e tabacchi, io non vedo che abbia mai dovuto essere preso in considerazione,
col fratello del colonnello, adolfo, che era il titolare e lo spirito propulsore,
, viii-94: non restava al resignante altro che lo facesse differente dal total patrone,
differente dal total patrone, se non che, se il titolarlo fosse morto prima
un successore. 2. raccolta che racchiude, in ordine alfabetico, i
i suoi titolari, ora ogni galantuomo, che abbia privato sì, ma copioso,
(scusa le barbarie) di persone che avevano la sola patente elementare. volponi,
sono staff tecniche dell'amministrazione delegata, che hanno per definizione istituzionale, nel settore
è sulla base eli questo parametro infatti che vengono definiti: la titolarità del diritto
carducci, ii-11-231: non mi resta altro che ringraziarla del- l'aver pensato a me
aver pensato a me per la collaborazione, che mi pare inutile accettare titolarmente, alla
. (ant. titulato). che possiede un titolo nobiliare oppure onorifico; che
che possiede un titolo nobiliare oppure onorifico; che ha titolo di sovrano.
, siché la italia sarà in pegior termene che prima. costo, 1-495: mi
, 1-495: mi avete fatto ricordare, che trattandosi di dar moglie ad un signor
maioli non avvicina che gente titolata. morante, i-6i: se
ma non ha propriamente patrizi: da che i patrizi difendono con una mano la repubblica
dal lavoro manuale. 3. che è stato preposto dall'autorità ecclesiastica a
viii-2-25: e cieco e povero si crede che componesse [omero] nel tomo di
il beato messer santo leronimo, secondo che dice nella fine d'un suo libro,
soggiorno allo studio, titolati in modo che voi non sappiate quale dovete leggere per
un curioso, un pettegolo, uno che ha fretta; gli piacciono le notizie
modo brusco. 5. chim. che ha un titolo noto (una soluzione chimica
, le materie organiche sono così abbondanti che un litro d'acqua riduce undici c.
6. stor. feudo titolato: che attribuisce a chi ne è investito un
quelli alli quali, con tanta frequenza che può dirsi abuso e corrottela grande, sono
7. marin. disus. che ha a bordo l'ammiraglio della flotta
iddio e san giovanni batista, in che [la chiesa] è titolata, la
, collegato con una rotaia al supporto che sostiene la macchina da presa.
, nobiliare, professionale, scolastica) che spettano a una persona. einaudi
(onorifici, nobiliari o professionali) che le spettano o, anche, con eccessiva
parlare, al vederti far le castronate che fai. -piano co'l titoleggiare e
, e il foglio più funzionale quello che si poteva leggere in grassetto. a
sm. nome o frase alquanto concisa che contraddistingue uno scritto (un libro, un
... e ila cagione per che lo libro è fatto e che utilitade e
cagione per che lo libro è fatto e che utilitade e che tittolo à questo libro
lo libro è fatto e che utilitade e che tittolo à questo libro. elucidano volgar
- intr. (1-iv-346): il che assai manifesto può apparire a chi le
speciale di questo poema, ovvero titolo che altri lo vogliono chiamare è: 'incominciarsi la
: distingueremo dunque i titoli in quelli che si pongono ne'principi di ciascuna opera
fagiuoli, ix-104: e qui volea che fusse terminato / il mio componimento:
del raccogliere le mie coserelle farò quello che mi consigliate. del titolo, mi
titolo, mi par tanto piccola cosa che non sia né modestia il tacerlo né
le rose gialle: è il titolo che ci vuole. -con meton.:
pavese, 14-105: noi eravamo intesi che per i nuovi libri ti avremmo pagato
pagato secondo le cure e le introduzioni e che la discussione e il gioco di proposte
. mila, 1-87: con la dimensione che hanno preso ai nostri giorni le stagioni
una decina d'anni. e dopo? che si fa? si ricomincia da capo
. - titolo di copertina: quello che può non corrispondere a quello presente sul
pascoli, 1-301: vedrai che la composizione e per il lungo e
]: 'titoli correnti'. sono i titoli che 'corrono'per tutto quanto un libro,
, in testa a ogni pagina, e che riassumono abbreviatamente il titolo intiero dell'opera
, in partic. di una legge che ne qualifica il tipo. de luca
, 1-iii-304: volle [il papa] che di tutte queste costituzioni se ne formasse
: si devono indicare i termini æl quesito che si intende sottoprre alla votazione popolare.
al muro come gli uomini, / che sei un titol di bibbia? -dicitura
sei un titol di bibbia? -dicitura che indica il destinatario di una lettera
. maestro sanguigno, 68: nota che t papa no muta mai lo suo titulo
delle lettere, avvertirai prima al titolo che s'usa metter in fronte alla lettera
usa metter in fronte alla lettera, che non sempre si pone a un segno.
guerra, con una specie di gaudio convulso che faceva ballare i precordi per l'incomparabilità
somigliano stranamente a quei bollettini di guerra che annunciano sconfitte in termini di puro eufemismo.
-titolo di spalla: quello dell'articolo che compare in alto a destra sulla prima
. mazzini, 33-161: odo che si stabilisca un altro giornale tar voi
l'ispirazione di mamia- ni; so che tra i fondatori, alcuni sono buoni;
fondatori, alcuni sono buoni; ma confesso che a quel titolo preferirei qualunque altro che
che a quel titolo preferirei qualunque altro che non indicasse un sistema determinato. b
comando militare della prima armata, proponendo che il nuovo giornale o foglietto prenda nuovo titolo
., 600: santo ambrosio dice che disceme la croce di cristo da l'altre
cristo da l'altre per lo titolo che v'avea posto pilato, lo quale titolo
tali titoli non consentirò mai al marchese maffei che le nostre iscrizioni sono senz'alcun dubbio
-ant. stemma, emblema figurativo che costituisce il contrassegno di un personaggio eminente
cellini, 1-26 (72): avenga che a roma ogni cardinale tiene un suggello
grado occupato in una gerarchia; espressione che qualifica una persona per l'attività che
che qualifica una persona per l'attività che esercita, per gli studi compiuti o
per ricompensa di servigi, non meno che per abilitarli a venir promossi al titolo
metastasi © ebbe di abate non più che il titolo. moravia, vi-116: gli
essere degno del nome e del titolo che porti?. -ant nome completo di
di costui fu cagione a quelli, che discesero di lui di lasciare il titolo degli
: il titolo di misero ad altri che a noi non lo date. parini,
725: come! credete voi forse che i titoli che vi si davano e gl'
come! credete voi forse che i titoli che vi si davano e gl'inchini che
che vi si davano e gl'inchini che vi si facevano là sopra, fossero segnali
segnali d'ossequio e di venerazione, che altri avesse per voi? manzoni, pr
a genova] il titolo di superba che gode cosi a buon diritto!
. ariosto, 10g olimpia e degna che non meno, / anzi più che sé
degna che non meno, / anzi più che sé ancor, l'ami ireno
l'ami ireno: / e che non pur non l'abandoni mai per altra
: e impossibile di trovare un altro che, sotto titolo di filosofo, fengesse più
le risa / presso agli emoli tuoi che di gelosa / titol ti diero; e
titolo d'onore per i suoi connazionali che codeste parole, le quali il vecchio goethe
confidente, non fossero provocate in fondo che da attacchi oscuri e oggi quasi dimenticati.
. 5. denominazione o attributo che qualifica un oggetto, un'entità,
'l titol de la fame, / e che conviene ancor ch'altrui si chiuda.
poliziano, st., 1-13: costui che 'l vulgo errante chiama amore, /
413: per tre giorni adunque continui che durò questa battaglia (se pur meritasse il
di battaglia) non operossi d'avvantaggio che di fulminarsi vicendevolmente co'cannoni. algarotti
co'cannoni. algarotti, 1-i-20: che se la galanteria è il vero termometro
i gruppetti delle case e povere, che io saprei neppure che titolo dargli.
e povere, che io saprei neppure che titolo dargli. -valore nominale di
scaruff, 5: tenendo per fermo che quasi da tutti si desideri che vi
fermo che quasi da tutti si desideri che vi sia un sol ordine col quale si
, vii-208: egli è poi altresì manifesto che tutti quelli che considerano per titoli morali
è poi altresì manifesto che tutti quelli che considerano per titoli morali solo gli altri uomini
. verga, 5-380: non dimentichiamo che soffrire e amare son due titoli all'affezione
ciascuno dei documenti o delle eventuali pubblicazioni che comprovano le competenze acquisite o gli
trattenermi in roma un po'più che io non credessi, perché ho da rivedere
pirandello, 12-92: il lavoro che voglio dedicarti, papà mio, è uno
uno dei due titoli di laurea che devo presentare al consiglio esaminatore.
il pubblico impiego, benemerenza di vario genere che, a parità di voto di merito
anteposizio- ne nella graduatoria. -attestato che dimostra il compimento di un corso di
di un corso di studi universitari o che certifica l'appartenenza a un corpo accademico
nel linguaggio burocratico, biglietto o tessera che attesta il pagamento della somma richiesta per
astolfo e 'l conte orlando rispondevano / che non avien di lor gente paura, /
di lor gente paura, / e che con giusto titol possedevano, / e che
che con giusto titol possedevano, / e che verrebbon fuor delle lor mura / a
, 63: considerate il debito immenso che avete come cristiano d'amare teneramente gesù
essere la tacita norma di ogni uomo, che sotto qualunque titolo ne costringa ad arbitrio
tributario il resto con 30 mila ducati che se li pagano all'anno, se bene
pirandello, 8-240: si sapeva soltanto che era arrivato il giorno appresso da comitini,
arrivato il giorno appresso da comitini, e che gli si doveva questo pranzo a titolo
nuovo, senza prima giustificarmi di ciò che a buon titolo aveste a definire intollerabile indiscrezione
convenga questo lungo giro di parole, che poteva cessare riponendo in luogo di quelle
si lavora l'argento in milano, che vuol dire ad once 10. 20 per
un minerale: quantità media di metallo che si estrae da un minerale grezzo.
ecc. la proporzione media di metallo commerciale che può rendersi libera, nell'officina metallurgica
, da 100 parti del minerale metallifero che si tratta. 9. ant
. ruscelli, 2-496: quanti poi che ovunque trovano l'accento grave o l'
leggono per n, come fanno quei che chiamano titoli sopra le vocali, leggendo 'amerà'
come 'ameran'e 'con', dandosi a credere che tali accenti sieno quello stesso che que'
credere che tali accenti sieno quello stesso che que'titoli? annotazioni sopra il decameron,
: ben si può assai sicuramente credere che sia errore di penna. percioché si
medesimi libri 'concordia'scritta bene, come che ciò debba esser accaduto per dimenticanza di
supplire per questa lettera. -punto che viene scritto sopra la lettera i minuscola.
: quel medesimo si faccia delle lettere che si denno concedere... e dei
... e dei tituli che si denno ponere a consigli del comuno.
peso. -titolo della semente-, numero che indica e definisce le qualità commerciali di
-in una miscela combustibile, il rapporto che esiste fra la massa del combustibile e
valore quantitativo delle soluzioni di quei reagenti che si usano nelle analisi volumetriche.
. 14. cinem. didascalia che viene sovraimpressa alle immagini iniziali di un
film o di un programma televisivo o che ne precede la proiezione o programmazione,
del suono, ecc. formano quello che si chiama il 'titolo di testa'. soldati
a mettere in vista il suo nome, che appariva nei titoli iniziali di film.
regista, dei vari collaboratori, ecc. che sono 'in testa', cioè all'inizio
televisivo. -titoli di coda: didascalia che viene sovraimpressa alle immagini finali
film o di un programma televisivo o che ne segue la proiezione o programmazione,
nomi e le qualifiche dei collaboratori secondari che non figurano nei titoli di testa.
naturalmente, anche la parola 'fine') che sono in coda, cioè alla fine
bene per l'abominevole et esecrando giuramento che fece a maometo. romagnosi, 4-1179:
, per metafora, il documento medesimo che è la prova del titolo, ossia del
furono gran cittadini di popolo, dicendoli che potea liberamente venire: commettendo loro che
che potea liberamente venire: commettendo loro che da lui ricevessono lettere bollate, che
loro che da lui ricevessono lettere bollate, che non acquisterebbe contro a noi niuna giurisdizione
cordano e di perugia, 75: dicie che vole volontiere fare, ma prima vole
titolo derivativo: acquisizione di un bene che avviene in virtù della trasmissione di un diritto
universale o particolare, rispettivamente, quella che riguarda la totalità dei rapporti giuridici del
la totalità dei rapporti giuridici del defunto che si trasmettono all'erede o un singolo
-titolo di reato-, insieme degli elementi che costituiscono uno specifico reato commesso.
-titolo d'acquisto-, atto o fatto giuridico che costituisce la giustificazione dell'acquisto di un
diritto. -titolo dello stato: documento che certifica l'esistenza e la legittimità di
12. -titolo putativo: situazione giuridica che non sussiste effettivamente, ma che è
giuridica che non sussiste effettivamente, ma che è in buona fede ritenuta sussistere dall'
luca, 1 -proem. -86: overo che col titolo putativo di buona fede,
17: ognuno pensava e non diceva quello che credeva, cioè che don manuel peralta
non diceva quello che credeva, cioè che don manuel peralta fosse l'amante in titolo
una chiesa episcopale o parrocchiale (il che si diceva 'incardinali'), esercitava poi ivi
scrutinio per l'arcidiacono e isaminare coloro che si debbono ordinare della vita, della
ordina. de luca, 1-3-2-27: bensì che bisogna avvertire se vi siano li segni
(assegno, cambiale, obbligazione) che certifica 1'esistenza e la titolarità del diritto
, i-549: da queste spiegazioni si deduce che la cambiale... vien considerata
. -titolo a reddito fisso: obbligazione che frutta un tasso fisso per un periodo
. -titolo a reddito misto: obbligazione che, oltre al reddito fisso percentuale,
col ricavo, titoli di rendita, che furono depositati per conto mio in una banca
seguire con occhio vigile ogni moto sociale che possa far variare il prezzo del grano o
anche più intelligente. sei un titolo che sale. -titolo ipotecario-, ipoteca
-titolo guida o pilota: ciascuno di quelli che nel listino azionario presentano una maggiore capitalizzazione
sangue. 19. sport. qualifica che viene attribuita all'atleta o alla squadra
viene attribuita all'atleta o alla squadra che si aggiudica la vittoria in un campionato
. 20. tess. misura che definisce il grado di finezza di un
se sono a posto) e i titoletti che vanno in caratteri romani come nei titoli
caratteri romani come nei titoli correnti o che so io. bianciardi, 4-50:
dirovvi: « al mio signore, / che l'aura popolar non vi s'attacca
». borsieri, 90: non sai che ora si usano 1 titoloni grandi e
tithonus, dal gr. tiùcovóg), che, amato da eos, ebbe da zeus
indifferente, compreso fra due livelli cronologici che prendono il nome di 'toarciano'(quello
), costituito da una roccia bianca che prende il nome di maiolica.
ornit. famiglia di uccelli stri- giformi che si distinguono per una coppia di dischi
, dal nome del genere tyto, che è del gr. tutw 'gufo'
titrimetrìa, sf. chim. analisi chimica che si basa sulle titolazioni. =
. m. -et). chim. che è relativo alla titrimetrìa; che si
. che è relativo alla titrimetrìa; che si ottiene mediante titrimetrìa. tìttolo,
pres. di titubare), agg. che è preso dal dubbio e dall'incertezza
erano titubanti, parendo loro alcune volte che mancassero molti punti da concordare, e
punti da concordare, e ora parendo che tutto fosse composto. l. pascoli,
ne porgeva minacce. 4. che tende a divenire meno impetuoso (una corrente
, 2-525: l'onda titubante è quella che percote nelle rive opposite e da quelle
refrette, in tante volte diminuendo, che se stessa consuma insieme coll'impeto che la
che se stessa consuma insieme coll'impeto che la move. titubanza, sf.
ovidio volgar., 6-497: fa'che la lengua vegosa titube cum balbegevele son
vegosa titube cum balbegevele son, ago che qualuncana cosa tu fagi e dighi più
guicciardini, 2-2-339: una consuetudine, che gli hanno usata, di raccomandare la iustizia
incespica, e cade anche in certe interpretazioni che non paiono da lui. arbasino,
d'ora mi tocca star lì aspettando che jean-claude sia pronto (cioè che decida titubando
aspettando che jean-claude sia pronto (cioè che decida titubando quale metterà dei due vestiti
titubando quale metterà dei due vestiti leggeri che ha dietro in tutto).
l. pascoli, ii-115: gianangelo, che avrebbe voluto imparare e saper tutto,
non pure secolari ma ecclesiastici titubare di modo che poco manca che non precipitino.
ecclesiastici titubare di modo che poco manca che non precipitino. -essere cagionevole (
lxxix-ii-24: ringraziovi... degli avvisi che mi date della salute, sappiate,
v. s. illustrissima... che lasci ogni titubazióne o ombra di dubbio
riputar senza veruna ti- tubazione d'ambiguità che un'opera grande e ben regolata sì
2. situazione di incertezza o di pericolo che dipende dal caso o dal variare delle
altre mutazioni in confermazione di questa, che possiamo quasi chiamare titubazio- ne della
lieto la segue il ballerino, / che canta il titutrèndo falalella. =
tivano, sm. region. vento che spira sul lago di como dalle montagne
si è garantiti dalla breva non meno che dal tivano. soldati, 6-113:
detto l''òra del garda', che... si leva ogni giorno verso
materie sciolte, come la sabbia, che le unite, come la creta o il
se il fondo ab fosse di materia che resistesse alla corrosione, come di sasso
. ventura rosetti, i-112: fareti che '1 sia tivido al fuoco, che
fareti che '1 sia tivido al fuoco, che venghi come uno impiastro.
vitti'('ti ho visto': un giuoco che non consente la minima distrazione).
ho visto'. tivolése, agg. che è nato, che vive o è originario
tivolése, agg. che è nato, che vive o è originario della città laziale
poi ebbero in pregio i fichi lidii che sono rossi, i mammellani ch'han similitudine
tw? tutti meno il prof. cutolo che ha raccomandato più volte di leggere tivì
autentici, evitando amari spaccafegato e biscotti che di familiare hanno solo gli spot in
qualche zia sfacciata e tirchia della tivù che fin dalle due del pomeriggio si tratteneva
dal gr. fh|ig 'atto del toccare'(che è dal tema di ùiyyàvo) 'tocco'
m. -ci). chim. che è proprio, che è relativo alla tixotropia
. chim. che è proprio, che è relativo alla tixotropia; che presenta
proprio, che è relativo alla tixotropia; che presenta o si basa su tale fenomeno
(tissotropizzanté), agg. chim. che provoca tixotropia. = deriv.
ingl. tiza (nel 1865), che è dalla voce peruviana fisa 'cardare
dal d. e. i. (che l'attesta nel xix sec.).
tizianésco (ticianéscó), agg. che è proprio, che si riferisce al
), agg. che è proprio, che si riferisce al pittore veneto tiziano vecellio
, alla sua attività in genere; che imita o ricorda la sua maniera artistica.
una spietata corte. 2. che ha colore rosso fulvo con riflessi dorati (
alla tizianesca. tiziano, agg. che ha colore rosso fulvo con riflessi dorati
nome deriva da quello dell'antichissima tribù che, insieme con i ramuensi e i
1-81: al re... parve che più ci fosse difetto di cavalieri.
provvide di aggiungere nuova cavalleria alle centurie che per addietro aveva ordinato cioè ramnense, tiziense
adoperato per indicare una persona qualsiasi o che non si vuole determinare in modo preciso
un assalto di domande: -e del tale che ne fu? -e il tal altro
ne fu? -e il tal altro che fa? - tizio è vivo? -
a lui sedeva un tizio di pisa, che nessuno aveva mai visto prima. arpino
gran tizzo è più infiammato / per uom che tosto quel vogli finire. campofregoso,
'ngegno et arte / qualche persona che me sporga '1 vitto / sono sì
b. corsini, 20-70: i tizzi che i bitumi a far roventi / servivan
angelo nero /... / che io possa... /..
: arrotola tabacco nella carta di giornale, che brucia come un tizzo, e lancia
2. per estens. anima dannata che arde nelltnfemo. forteguerri, vii-20-122:
. tizzonato, agg. zool. che presenta tizzonatura (un cavallo).
. pezzo di carbone o di legno che sta bruciando o che inizia a bruciare (
o di legno che sta bruciando o che inizia a bruciare (o anche ciò
inizia a bruciare (o anche ciò che ne rimane dopo la combustione). -al
). -al figur.: ciò che diffonde una situazione di instabilità istituzionale,
, ciò vedendo, orò a dio che le rilevasse lo stato di detto suo marito
queste masime fossero vere, credete vopi che potessero entrare in capo anche a un
iii-25-351: non è mica tutto il peggio che... potrebbe aspettarsi dall'autore
se nasce un incendio, è segno che non è caduto sulla neve.
dotta, lat. scient. thlasis, che è dal gr. f>x. 6oig,
piante della fami glia crocifere che comprende varie specie (fra le quali
, 322: il tlaspi è un'erbetta che produce le foglie strette, lunghe un
cima. bergantini, 247: fra quelli che voglion più celle, / altri
, venne adottata liberamente dai poeti latini che la usarono anche in forme non verbali
50: la settima [figura], che è la tmesi, è frapponi- mento
c'è una razza di figura grammaticale che si chama 'tmesi', per la quale
, dal gr. tp / iioxq, che è dal tema di tèfivu) 'taglio
. il quale comprende una sola specie che è il 'tmesipteris tannensis'...
toglie / di mano il vino a colui che gliel mesce, / « to'tu
to'il ventaglio, / e fin che noi bagniamei, a questo modo / sventolinala
piglia! / - ahi, ahi, che mi sfondate la viuola, / mi
eufrasio. nievo, 1-61: to'che hai proprio ragione. pascoli, 5-145:
gli tirarono una bombardata, con che gli passarono il fianco della nave. _
toafo, è que gli che ha la cura di aprire e serrar le
': quello fra i terreni giurassici che succede al terreno liassico e precede immediatamente
lore bianco costituito da silicato di calcio che cristal lizza nel sistema rombico
nome esteso a certi giuochi da fiera che imitano il precipitare delle slitte.
, di passi sulla strada, di oggetti che cadono o anche del battito del cuore
toc. apri, oh farfalla! che sono mascherone, tu non odi? tic
tic, toc, tic. apri che mi muoio di freddo. imbriani, 6-215
vede, stamane? ha il cuore che gli fa toc toc? tabucchi, ii-48
giamboni, 8-ii-338: egli dice che la tocca sanguinosa che tu porti è
8-ii-338: egli dice che la tocca sanguinosa che tu porti è segno che fosti alla
tocca sanguinosa che tu porti è segno che fosti alla mislea, e tu di'che
che fosti alla mislea, e tu di'che questo è leggier segno, che la
di'che questo è leggier segno, che la tocca sanguinosa può esser segno che tu
, che la tocca sanguinosa può esser segno che tu sei sanguinato. bandella, 1-3
da un longob. * toh 'panno', che continua nel ted. tuch e nel
boiardo, 3-6-9: vero è che in dosso avia poche arme ancora /
foca e dal portogh. touca 'cuffia', che è dal basco tauka.
. cicognani, v-2-58: il fatto è che in tante migliaia di arrivi volanti e
un incontro. 2. vibrazione che il pesce trasmette alla canna quando morde
velata cagione. scaruffi, 105: tavola che mostra i prezzi degli argenti,
degli argenti, secondo le leghe che vengono dimostrate per le. toche
d. e. i. che, per il significato n. 1,
). toccàbile, agg. che si può toccare; che si può percepire
, agg. che si può toccare; che si può percepire con il tatto.
m. adriani, 3-3-214: credo che... di fuoco e di terra
non seppe definire iddio per altra maniera che per negazioni, cioè a dire,
per negazioni, cioè a dire, che non è toccabile. bontempi, 1-1-10:
15-794: il semiologo è il mago / che in un giro totale / abbraccia tutti
è un terribile e insieme un'infinità che rimane trasmutando. = agg. verb
: / o a la scartata, o che torrò un crostino / con quattro
lui sortillo / ottavio, tanto più che era eccellente / nel gioco che si chiama
tanto più che era eccellente / nel gioco che si chiama toccatil- lo.
i-402: mostrarovvi con mano a toccadito, che tutte infermità vengono da non sapere ordinare
mormorar d'una mia pari, / che sono un archipenzolo nel mondo, /
mondo, / da cui fa d'uopo che ciascuno impari / per giocar nel governo
tocca fondo. bacchelli, 1-i-397: bastava che s'ingaggiasse una partita alla morra o
portalapis. castelletti, 17: so che ho pure in questo mio stuccio il toccalapis
: era tanto vaga di scrivere, che col toccalapis scarabocchiava ogni cosa. =
. -ant. il gesto simbolico che un tempo lo sposo compiva in segno
mio mo'prima di andare a letto, che non avrei difficoltà a far subito il
: dammi al tal di tale, che mi na insultato, una buona lezione del
) rima di partire, tal toccamano, che ella non la finiva più con e
vólgar., 45: e sai tu che noi fosamo avisendaamentre asol asol con abragamenti
: così iddio; ne'suoi beneficii conviene che ci sia alcuno toccamento o corporale,
. m. villani, 1-2: parea che questa pestifera infezione s'appiccasse per la
, e non vuogli amare, fa'che tu fugga i toccamenti d'amore lussuriosi.
: siccome, però, giorgio voleva che arrivassi vergine alle nozze, mi sfogavo
5-11: questi... giudicarono, che tutti gli effetti... abbiano
è manifesto, non si fa, che in un punto. = nome d'
'ciaccona'. 2. disus. che è relativo, che concerne; che attiene
2. disus. che è relativo, che concerne; che attiene. - anche
. che è relativo, che concerne; che attiene. - anche: che spetta
; che attiene. - anche: che spetta, che compete. statuto dell'
. - anche: che spetta, che compete. statuto dell'università e arte
sapere toccante a la prima bellezza, che tu la poni essere forma esemplare ovvero
potendo riguardare l'ignoranzia molte circonstanzie, che otto ne pone aristotele, in alcune di
s. v.]: 'toccapolsi': che discerne dal toccamento de'polsi i moti
o a cantonate, o ad alberi che siano attorno, e uno di essi resta
uno di essi resta nel mezzo. quegli che sono agli alberi o cantonate cercano di
mutar posto senza lasciarsi pigliare da colui che è nel mezzo a questo effetto. quando
fra giordano, 2-39: ciò che cristo toccò, tutto fu onorato ed
l'altre era già dimestica con lei, che, se per avventura abbattuta dal sonno
. domandando a dio, com'avarissimo che gli era, che gli facesse grazia che
, com'avarissimo che gli era, che gli facesse grazia che ciò ch'ei
che gli era, che gli facesse grazia che ciò ch'ei toccasse diventasse oro,
, e ottenendola, tosto poi, vedendo che
: è cosa notissima tra gli scrittori che quel pesce marino chiamato tremola, torpedine ovvero
la mano ed il braccio di colui che lo tocca. manzoni. pr. sp
21): non conosceva don rodrigo che di vista e di fama, né aveva
di fama, né aveva mai avuto che far con lui, altro che di toccare
avuto che far con lui, altro che di toccare il petto col mento, e
punta del suo cappello, quelle poche volte che l'avea incontrato per la strada.
annunzio, iv-1-859: e quella vecchia che ti ha toccato il braccio...
spoxo: « toche e ve? i che questa vestimenta si è de carne e
gran numero di ammalati di scrofole, che con tesser solamente toccati dal re dicono
tenuti e debiano... anzi che si partano de la presenzia de li
, 146: pandolfo dice a valerio che venga a toccar la mano ad ardelia.
volto agli studenti disse: « mi rincresce che lor signori siansi disturbati per me »
1-29 (78): non considerando quel che la indisposizione potessi essere, subito venne
il polso, vide e sentì quel che lui volsuto non arebbe. c. garzoni
ancora, lasciando scoperta solamente quella parte che non impedisca toccar loro il polso. m
bisognava sapere un po'di latino, che è quanto dire essersi aperta la mente con
: allorché io visito i miei poveri che sono malati, prima di toccargli il polso
roseo, ii-12: non mi negherai parimente che se tu toccherai ben il polso al
al cuor tuo avaro, vedrai in esso che prima si finirà la vita deliziosa che
che prima si finirà la vita deliziosa che la avarizia maladetta. g. landò,
fa mille dolci atti; / ma guarii che pel tuo toccar non gemi / giù
toccar non gemi / giù dalla coda cosa che t'imbratti. berni, xxvi-1-75:
: hanno fatto un papa santo, / che dice ogni mattina la sua messa,
cavalca, 20-255: iddio guardò d'eustagio che non fu tocca, perocché quel misero
, perocché quel misero e reo uomo che la tolse tosto morì, e quella
4-2: la giovane... giurò che niuno di peccato l'avea tocca.
si lasciano da ciascheduno in qualunque modo che l'aggrada toccare, come le nostre
favellare. casti, i-2-280: par che sotto gli scrocchi un sacco d'ossa /
di antichi cavalieri, 2-153: vegendo galeocta che esso e li altri voleano aucidere tristano
ei chinavan li raffi, e « vuo'che 'l tocchi » / dicevan l'un
difetto, per sua sorte, senza che fosse pur tocco nella persona, fu
conoscere a'que'tristi, comandò loro che non dovessero far male né toccare alcuno
lui. svevo, 6-72: non permetto che altri tocchino i miei figliuoli...
, mi rivolsi a un campagnuo- lo che era lì presso, e mi disse:
con la spada fa tal meraviglia, / che quanti tocca manda sottosopra. brusoni,
, incalzò ernesto con tanta risoluzione settimio che toccatolo iu un braccio e feritolo gravemente nel
andar per le strade più sani e freschi che mai, e non aveano segno veruno
segno veruno di esser stati tocchi, non che trinciati com'egli avea detto.
longamente, / e questo è la cagion che non m'offese. tasso, 17-49
« tolga il ciel » dice poi « che le quadrella / nel barbaro omicida unqua
un cor villano, o bella / saettatrice che tuo colpo il tocchi ». cesarotti
: perché mai, o amore, tu che vincesti tutti gli altri dei, giove
infatti l'immagine più comune di un fioretto che giunge fulmineo a toccare. -raggiungere
informò, con un certo cordoglio, che la nave tedesca era stata duramente toccata
il come. / a te soddisfa sol che colpo tocchi. 8.
saette nel letto tocchi e di modo percossi che tutti dui, ignudi e strettissimamente abbracciati
fausto da longiano, 25: quelli che vegghiando sono tocchi dal fulmine, muoiono
, non ricevevi nessuno e le rare volte che uscivi lo facevi con precauzioni infinite?
per aventura buono adirarsi contra i malvagi che ti toccano nell'onore e contra i
toccano nell'onore e contra i rapaci che ci tolgono la robba? rispondo che
rapaci che ci tolgono la robba? rispondo che no. costo, 1-455: a
non c'era niente come toccarlo nei soldi che lo facesse diventare uomo. -abbattere
discipline e con le battiture delle tribulazioni che ne dà, che sono in molti modi
battiture delle tribulazioni che ne dà, che sono in molti modi. aretino,
essere infelice, ridendomi de le occorrenze che dolgano, poi che fino ai re
ridendomi de le occorrenze che dolgano, poi che fino ai re sono tocchi da le
dal vedere e conoscere una vera disgrazia che tocchi alcuno. 10. offendere
osservazioni, obiezioni, critiche, rimproveri che lo turbano vivamente, suscitando irritazione e
/ e 'l padre suo non paté che si tocchi. bandello, 2-51 (ii-182
, e se è punta, non crediate che si sgomenti e che le manchino parole
punta, non crediate che si sgomenti e che le manchino parole a punger chi la
mi toccate madamigella su questo punto, che non avrebbero tutte le persuasive vostre a
qualcuno. giuglaris, 181: entrati che siamo in una città, è il primo
proposito di toccare molto da lontano i vizi che più vi regnano; e lasciate da
egli ne parla e tocca i difetti che si veggono in qualche componimento, non
petrarca, 37-75: né cosa è che mi tocchi / o sentir mi si
o giocolali / mai toccan quella mente, che è spogliata / del mondo reo con
e sorprende lo spirito più di quello che tocchi il cuore. manzoni, pr.
gli bisogna dire e scrivere quello di che egli vede che il popolo si diletta.
e scrivere quello di che egli vede che il popolo si diletta. d'annunzio,
da lagrimare, e le cose averse che toccano la mente. campailla, 1-2-5:
. algarotti, 1-x-184: volete voi che io vi dia una nuova che mi tocca
volete voi che io vi dia una nuova che mi tocca nel vivo? io ho
, lxxxviii-i-289: di lagrime stillanti par che fiocchi / piogge crudel come punte di
crudel come punte di stocchi, / che passon per lo petto, e vanno
a le mie pene, / sì che quanta alterezza indi vi viene, / tanta
la buona femmina, tocca dall'amore che gli facea parere pietà e coscienza quello
volta con visioni tocca le menti di coloro che di questa grazia hanno bisogno. savonarola
: il monastero è la rocca / che tien salvo ogn'uom, se vuole;
». fogazzaro, 5-410: credeva che maria, nella sua esistenza superiore, avesse
indicibile. gozzano, ii-311: chissà che il signor ti tocchi! / chissà che
che il signor ti tocchi! / chissà che ti faccia la grazia! -pervadere
], 18-28: possiam noi dire che la pietra sia disfatta per lo caldo quando
panzini, i-642: c'è papini che è stato toccato dalla grazia. io aspetto
, 1-288-12: da te non viene altro che vii fegga, / per gl'ogli
., 6-1 (152): avvegnadio che tutte queste cose strettamente mi tocchino,
giuliano de'medici, 44: io più che parlar ascolto, / per ridir poi
qualche parola sciocca, / pur di quel che mi tocca; / ché d'altro
nosciuti per alieni dal risentirsi, in cosa che li toccasse personalmente. moravia, 14-284
tavola presidenziale, io mi sono accorto che la cosa, come si dice, non
g. villani, 7-60: era impresa che molto toccava alla chiesa. ceffi,
ceffi, xii-10-. 38: credo fermamente che la cosa tanto tocca a ciascuno di
cosa tanto tocca a ciascuno di voi che senza dubbio la riputerete vostra. cesarotti,
di baci per le vostre due lettere che ne vagliono duecento altri per lo spirito
altri per lo spirito, e quel che più tocca per la loro cordiale tenerezza.
nientedimeno un uomo reale, un carattere che tocca ed interessa ciascun lettore. gadda
. gadda conti, 1-674: meno che mai le voci degli uomini lo toccavano
puoi esser contenta / di questa disgression che non ti tocca, / mercé del popol
tocca, / mercé del popol tuo che si argomenta. boccaccio, ii-2-141: «
ella, per sì sciocca, / che vedi di paura tutta triemo / ch'el
ti tocca / l'onore e la vergogna che n'avremo / si come a me
». sarpi, i-1-22: in quello che tocca le cose pubbliche del mondo,
. buonafede, 1-i-123: a ciò che si è detto brevemente delle controversie del bossuet
s'è arrestata fin qua, per quel che tocca la pittura e la scultura in
e delle crisi, c'è una concorrenza che s'è sviluppata e che tocca non
è una concorrenza che s'è sviluppata e che tocca non solo l'inghilterra ma tutta
i-2805: ma questo lascio stare, / che tocca a ta'persone, / che
che tocca a ta'persone, / che non è mia ragione / di dirne lungiamente
gemelli careri, 1-v-336: per quel che tocca agli alberi, vi sono quasi tutti
scrivere in generale, e certe cose che toccano principalmente alle lettere amene, allo
allo studio delle quali ti veggo inclinato più che ad alcun altro. -avere per
1-13-2-65: quindi si è introdotto quest'istesso che si pratica nelle robbe feudali, overo
le quali siano proibite d'alienarsi, cioè che se ne ceda la semplice comodità,
la sostanza della pensione, in maniera che quella continui nell'antico pen- sionario.
una persona per mezzo di uno strumento che si regge0 si manovra. marsilio ficino
e con la penna toccavi gli occhi, che tantosto che tocchi gli arrai, nel
penna toccavi gli occhi, che tantosto che tocchi gli arrai, nel primo stato ch'
solinas donghi, 2-84: mi diceva che i fiori delle piante da frutta non legano
va sopra la sua farfalla giusta, e che i fichi napoletani e 1 fioroni maturano
mal uso e con ignoranza grande, che in sentirsi toccar dagli sproni buttano calci.
diessi dirottamente a piangere ed a gridare che a tutti i modi voleva seguirlo; ma
/ gli mostrò il bruttissimo omicciuolo / che la giumenta altrui sotto si tiene, /
, iii-38: egli ordinò al cocchiere che toccasse gagliardo, perché voleva ritornare in tempo
toccasse gagliardo, perché voleva ritornare in tempo che li duchi non fossero ancora vestiti.
tutti i tasti per far vibrare la corda che risponde falso. « toccatelo sul tasto
movimento. simintendi, 3-226: ciò che la vessica manda fuori, si volge in
, 139: rnde nui vezemo che. lla calamita tira a sì el ferro
[il cataletto] tocco l'ebbe che mostrata / mirabil cosa fu, come si
fu, come si vede, / che l'olmo secco in un isante fuori /
del papa, 5-14: fa di mestiere che quella cosa dalla quale il corpo riceve
, 382: molta maraviglia mi reca che un filosofo si esperto non abbia avvertito
un filosofo si esperto non abbia avvertito che il nitro non s'accende, se non
lunghezza dico, larghezza e profondità; in che modo potranno toccarsi nell'acqua due corpi
due corpi, avendo lei nel mezo, che proibisce il contatto? piccolomini, i-74
il contatto? piccolomini, i-74: questo che si è detto della necessità c'han
necessità c'han di toccarsi insieme la coda che muove e quella che mossa sia;
insieme la coda che muove e quella che mossa sia; convien avvertir assai.
.. a piedi d'un monte che toccava le stelle. d'annunzio, iv-1-231
punte dei cipressi, nere e immutabili, che in quella notte toccavano le stelle.
1-ii-19: ogni aura o soave vento che viene, così nel viso ricevo?
3-170: un tramontano crudele, che soffia a piena bocca e ti dà
ventolino impregnato di odor di fiori, che ti tocca il mantello appena, ti
d'un eterno assedio, non può patir che neppur l'aria la tocchi, è
avesse mai veduto foco / no crederia che cocere potesse; /... /
in alcun loco, / ben li sembrara che forte cocesse. crescenzi volgar.,
lomazzi, 4-ii-192: lume primario è quello che... tocca dolcemente e trascore
stella, massime se sarà tanto alta che si possa veder di notte, come si
i-16-156: 1 primi raggi del sole che toccarono l'orizzonte che farsi,
del sole che toccarono l'orizzonte che farsi, rivolse i passi. pascoli,
ebbe tocchi gli orecchi delle donne, che sparirono di qua di là come colombe
sento impallidire a quasi venir meno, sembrandomi che taro- ma e l'accordo della mia
li miei [occhi] da ciò che pare in quel volume, /..
... / un punto vidi che raggiava lume. poerio, 3-399: no
ai compagni: « siete voi accorti / che quel di retro move ciò ch'el
, / spezzansi ad ogni bruscol che gli tocchi. g. gozzi, i-25-125
poca gonfiezza e concorso di sangue ammaccato che dove tocca la parte, non rende dolore
, cix-i-403: ho sempre detto a lambruschini che il capitolo della religione sarebbe lo scoglio
sportivo », 3-iv-1961]: quando credi che [sivori] insista fino a meritarsi
venga e toche la porta, chillo che ei dentro, domande chi eo. ser
più in relazione con un compì, che precisa il modo in cui sono suonate
in cui sono suonate o il richiamo che s'intende diffondere). della porta
l'infante, tutti li villaggi e loghi che avevano campanile toccavano campana a martello.
. lalli, 2 -intr:. che sarà con tante grida e toccar di campane
mezzo giorno. tommaseo, 2-i-140: che bella cosa aver la casa in piazza
non aparò a toccare le corde, polla che sappia bene sonare ogni stormento. gherardi
, iii-178: e preso il leuto che con seco tenea, cominciandolo a toccare e
diego. marino, xii-408: intendo che in roma si tocca tamburo e si fa
nel più bel della cena, ecco che giunge / con l'arpa in mano una
in mano una bella fanciulla, / che l'aurea corde toccando con funge / diletta
corde toccando con funge / diletta sì, che ogni altro gusto annulla. goldoni,
e successor di regi, / or che a toccar la lira / sacro furor mi
il caracciolo prencipe di avellino, sospettando che fosse qualche numero dei nemici che si
sospettando che fosse qualche numero dei nemici che si avanzasse per entrar di soccorso nella città
avvertivano scoprirsi l'armata nemica, il che obligò il medesimo proveditore a toccar levata,
, 3-313: bendetto siate voi, da che toccate i tasti della mia genealogia.
tasti, e più tosto parliamo di ciò che può dilettarci. chiari, 2-i-64:
ella non mi toccò allora una corda, che potea di leggieri farmi andar sulle furie
per attirarla, e per incantarla di maniera che non s'accorga di voi altri e
, afflitto d'aver toccato un tasto che non doveva, ma pur curioso di sapere
volgar., 1363: questa ragione pare che sia tocca nel sermone che si legge
ragione pare che sia tocca nel sermone che si legge in questo dì per le chiese
, 10-vii-318: delle altre cose meglio è che io taccia, non ne potendo io
con grand'esquisitezza e pazienza, il che non conviene farsi dove solo per un
59-165: ci venne da taluni apposto che noi non tocchiamo se non di rado
inf., 7-68: questa fortuna di che tu mi tocche, / che è,
fortuna di che tu mi tocche, / che è, che i ben del mondo
mi tocche, / che è, che i ben del mondo ha sì tra branche
, 12-iii-210: questa è una materia che quasi ognun ne tocca, e nessuno,
quasi ognun ne tocca, e nessuno, che 10 sappia, ne scrive complitamente.
, 6-ii-554: toccò finalmente della riconoscenza che gli dovevano per la conservazione del capo
gl'indici de'padri per trovare passi che toccassero dell'amicizia. landolfi, i-616:
questo assedio, toccheremo brevemente la cerimonia che si vide di questi giorni a torino nella
usare come una sorta di proemio, che per altro. -alludere a una
magalotti, 3-8: e non è inverisimile che dante abbia voluto toccare questa dottrina platonica
di allora il portare la una lettera che ebbi ieri dal signor re. fagiuoli,
a caccia per solghiamo adesso a quel che voi toccaste / circa alla moda. spallazzo
spallazzo, ordino nella legge xvi longobardica che, trattandosi di
virtù di que'buoni cristiani con altre parole che di san paolo medesimo. carducci,
: tocco questi particolari, per accennare che la casa, ove il parini potè studiare
decadenti, era per sé tutt'altro che d'oziosi e d'ignavi.
, iv-v-7: e incidentalmente è da toccare che... in migliore posizione non
.. in migliore posizione non fu che allora quando di là su discese colui
allora quando di là su discese colui che l'na fatto. f. f.
frugoni, 3-iii-438: tocco alla sfuggita che fui dall'invidia perseguitato, perché non mancano
, perché non mancano mai de'simii che abbiano i perieli in odio. s.
, conv., ii-xii-3: udendo ancora che tullio scritto avea un altro libro,
signor ercole, fate voi, ma che non paia che siamo fastidiosi. lud.
fate voi, ma che non paia che siamo fastidiosi. lud. guicciardini,
poverissimamente abbigliata e tutta tinta, secondo che anch'ella il carbone toccava e metteva
: all'incontro gli amici vostri, che hanno sentenziata la mia pittura, non solo
de roberto, 3-18: volete dire che se dovesse stare a ricevere gl'invitati
cherici, e spezialmente de'frati minori, che denari non osan toccare) acciò che
che denari non osan toccare) acciò che egli dovesse verso lui misericordiosamente aparare.
divieto, con minac- cie gravissime, che niun frate avesse ardire di toccarne [delle
: ancora v'è una cotale usanza, che del tesoro che lascia i. re
una cotale usanza, che del tesoro che lascia i. re al figliuolo, mai
figliuoli, alli quali comandò e disse che prima che morisse volea che loro promettessero che
alli quali comandò e disse che prima che morisse volea che loro promettessero che mai
e disse che prima che morisse volea che loro promettessero che mai non toccheranno li
che prima che morisse volea che loro promettessero che mai non toccheranno li ditti gioielli,
danari dalle sette torri, di quei che vi mise sultan mehemet che prese costantinopoli,
di quei che vi mise sultan mehemet che prese costantinopoli, per il che fu
mehemet che prese costantinopoli, per il che fu fatto nella città gran moto, non
gran moto, non essendo stato uomo che si ricordasse che siano stati in altri tempi
non essendo stato uomo che si ricordasse che siano stati in altri tempi tocchi.
a una sua moglie... che di quella carne non toccasse però ch'ella
a marzo,... udendo dire che la carne serbava a marzo, di