havi un sire che si chiama messere ruberto. fiore [dante
come fu 'l buon siri / guglielmo che di santo amor fu stratto. dante,
, purg., 11-112: colui che del cammin sì poco piglia / dinanzi a
quando fu distrutta / la rabbia fiorentina, che superba / fu a quel tempo sì
quasi stato fosse il siri di ciastiglione, che rivestir la voleva e rimetterla in arnese
apresenta la battaglia ria, / tal che ranaldo, il sire apreziato, / non
virtù col sir di quel castello, / che per via strana, inusitata e nuova
/ un nobil divenuto poveretto, / che per venire alla funzione avìa / preso
, / ma sì vi teme che no 'l v'osa dire. febus-el-forte,
colui con quella spada in mano, / che vien dinanzi ai tre sì come sire
parini, 411: bastivi 'l dir che la figlia d'un sire, / danae
nominata, il vide appena, / che se ne volle anch'essa ricoprire. carducci
de la menda, peroché non puote negare che il sire cristianissimo non debba restarvene con
vostra maestade alcuno effetto / io feci mai che le paresse buono, / contenta sia
. -con riferimento a un popolo che esercita la sua egemonia su altri.
sir, se 'ncendi, / or io che degio fari? cielo d'alcamo,
: lassa, crudel torto / è questo che 'nverso il mi'sire faccio. pascoli
/ i nostri aspri martiri, / fa'che pregando il giri / a darci tosto
, merti e prieghi, / amor, che le tue arme or non mi nieghi
perdire / a cristo, dolce sire, che cor l'ha comparate. chiaro davanzati
davanzati, xxvi-63: prego sire deo / che 'n quella guisa ch'eo / moro
non piaccia a dio, nostro sire, che sì malvagia cotta stea sor me.
maravigliar l'ettemo sire, / sì che dolce disire / lo giunse di chiamar tanta
42-3 (163): piaccia a colui che è sire de la cortesia, che
che è sire de la cortesia, che la mia anima se ne possa gire a
idem, par., 13-54: ciò che non more e ciò che può morire
: ciò che non more e ciò che può morire / non è se non splendor
è se non splendor di quella idea / che partorisce, amando, il nostro sire
1-457: ahi siri iddio, or che farò io, s'io lascio morire tristano
se questo mio servire / è quel che piace a te, gesù mio sire.
<. come epiteto di un animale che primeggia per bellezza, forza, maestosità
980 con riferimento a dio), che è dal lat. parlato * seior per
il quale nasce in sicilia, ma quello che alcuni chiamano sireo, alcuni epsema et
di natura fassi cocendo il mosto insino che torni alla terza parte. domenichi [
plinio], 14-9: il sire, che alcuni chiamano epsema e i nostri sapa
mitol. creatura favolosa della mitologia classica che nell'antichità veniva rappresentata in forma di
. anonimo, i-578: sacciate che 'n tal guisa pero / com'orno
447: son rotto corno nave, / che pere per lo canto, / che fano
/ che pere per lo canto, / che fano tanto -dolze le serene. giamboni
8-i-204: serene furono tre, secondo che le storie antiche contano: e aveano sembianze
, par., 12-8: canto che tanto vince nostre muse, / nostre sirene
non credo il suon tanto soave fosse / che gli occhi d'argo tutti fé dormire
: sirena è uno animale ovvero pesce che da mezzo in su ha forma di
, 6-40: volendo vedere una sirena / che col suo dolce canto acheta il mare
la sirena appresso gli antichi non era quella che ora volgarmente si tien per sirena.
ulisse a'lidi del mare le circi che co'piaceri de'sensi cangiano gli uomini in
uomini in porci, e le sirene che con la melodia del canto allettano i pas-
fra il sussurrio lento / dell'acqua che succhia la rena, / dal mare nebbioso
d'annunzio, iii-1-70: si dice che, quando ella era a napoli per l'
impallidì. una bambina, qualcosa che assomigliava a una bambina, era distesa sulla
rappresentazione allegorica delle tenta zioni che trascinano l'uomo nel peccato.
voce così suasiva, poco meno che sobillante. non riusciva a rendersi conto lì
resistere al canto di sirena del comunismo, che si presentava con maschera democratica.
una bellezza seducente, di una voce che incanta, di un fascino che porta
una voce che incanta, di un fascino che porta alla perdizione. petrarca,
spiega / lo stame de la vita che m'è data, / questa sola fra
. giusto de'conti, i-100: convien che i nostri guai con stil più ardente
del ciel nova sirena; / malvagia, che a morir mia vita mena. lorenzo
oh, falsa sirena! quando fia mai che, rivolgendomi benigno il vostro sguardo,
una sirena / d'incantesimi ripiena, / che stasera mi rapisce: / quel che
che stasera mi rapisce: / quel che piace, s'ubbidisce. pananti, i-227
certi usi han quei comici introdotti / che là non s'eran conosciuti mai;
donna la sirena del suo paese, che gli aveva sconvolta la mente! pratolini,
: don agostino... più che mai porse l'orecchio alle sirene le quali
l'orecchio alle sirene le quali altresì più che mai si sforzavano d'addormentarlo e tenerlo
la propria vita in mano di coloro che con inaudita crudeltà erano rr sacrificarla ben
capitani forti e arditi sono sirene che incantano i popoli straziandogli. leoni,
riparata quella schiera immensa di tali sirene che ministravano sì bene la corruzione e mantennero
« io son dolce serena, / che 'marinai in mezzo mar dismago; /
. attrattiva, lusinga, allettamento irresistibile, che spesso nasconde un'insidia. dante
da longiano, iv-162: nel golfo che non ha porto... le vele
le tegnamo chiuse a l'intellettuali, che sono le celesti sirene. salvini,
una sirena, una magia, uno incanto che ferma ed allaccia e strigne ed assedia
: a diciott'anni quella sirena morale che i poeti chiamano 'desio di gloria'gli avea
vittoriosa del santo e del filosofo, che lega chi viene a lei, che sorprende
, che lega chi viene a lei, che sorprende e soggioga gli indolenti e i
. carducci, iii-8-62: vero è che la sirena classica allettava più d'una
d'essere stato uno dei pochi ragazzi che ai primi del secolo resistettero alla sirena
sirena dannunziana. 5. persona che eccelle per le doti canore (anche come
della musica, onde non è strano che si risenta de'capricci delle nostre sirene
a quest'epoca, se non fallo, che la coltellini, famosa attrice ma debole
ii-105: una sera stuonava in guisa che quei dell'orchestra, non osando dubitare
gente di guerra / e di faccenda, che a stupor del mondo / dier la
. genere di anfibi della famiglia sirenidi, che comprende due specie viventi nelle acque dolci
/ a simiglianza de la serenella / che uccide 'l marinar col suo bel canto
ad aria compressa o completamente elettronico, che produce segnali acustici di forte intensità e
in tempo di guerra, il segnale che avverte la popolazione deh'awicinarsi di aerei
l'esperienza della sirena d'allarme che si ripeteva non meno di sei volte,
coppie per fare l'amore, la gente che scendeva alla sirena d'allarme ci trovava
d'allarme ci trovava un mucchio di coppie che si baciavano sussurrando. -sirena
installata su autoveicoli o in abitazioni, che segnala i tentativi di effrazione. -per
a tutta forza e senza curarsi dei pedoni che si trovava davanti. 2
mostrare la vibrazione dei liquidi coi suoni che essa rende sotto acqua. una intermittenza
un tempo dato, per ciascun de'tuoni che il nostro orecchio può percepire. piccola
apparecchio per numerare le vibrazioni per secondo che caratterizzano una data nota.
, sibilando, sirenando, possano annunziare che anche oggi verranno provveduti al disogno del
fata, in parte mendicante), che intona canti e formule magiche, d'
una figura feminina, la sirenetta, che ha la sembianza di una fata e
eguali, tolgo pianamente le mie mani che da tempo riposavano lungo le mie anche
bella e seducente. -figur. persona che lusinga, che inganna, che induce
. -figur. persona che lusinga, che inganna, che induce in errore.
. persona che lusinga, che inganna, che induce in errore. della casa
. della casa, 5-iii-253: colui che ha scritto a messer antonio che io
colui che ha scritto a messer antonio che io vo lento o freddo nella causa di
torto; ma egli è quello stesso che cercò anco di mettermi in disgrazia del
farò sempre per messer antonio tutto quello che io potrò fare e quella sirenetta creparà di
. scherz. giovane di bella presenza che ha particolare cura dell'aspetto.
. negri, 1-661: non eran che vani fantasmi, sospesi nel vuoto,
; hanno corpo tozzo e fusiforme, che termina con una pinna caudale orizzontale,
, 1358: 'sirenidi': animali vertebrati mammiferi che costituiscono una famiglia, e secondo alcuni
collegano le foche alle balene. hanno corpo che per una parte rassomiglia a quello dei
], 60: 'sirenidi': un nome che evoca nella fantasia dell'uomo il fascino
uomo il fascino di antiche leggende, ma che in realtà designa animali, quali il
tempo da questo teatro / di aiucce che spalanco talvolta / a mo'di sirenide
sirenòide, sm. patol. persona che presenta sirenomelia. 2.
un animale (per esempio torso polare) che vive così in terra come in acqua
sirenomelìa, sf. patol. malformazione fetale che consiste nella fusione degli arti inferiori in
ferrio, 2-791: 'sirenomelia': lo stesso che 'simmelia'. = voce dotta, comp
. sirenòmelo, agg. patol. che presenta sirenomelia. -anche sostant lessona
lessona, 1358: 'sirenomeli': mostri che hanno due membra addominali molto incompiute,
i mostri di questo gruppo sono quelli che gli antichi autori chiamavano 'sirene', perché si
in essi le forme miste e strane che omero ed ovidio hanno dato alle loro
plinio], 24-19: alcuni hanno detto che la iordile è il seme del sile
metallici, con disegni gialli e neri che li rendono simili nell'aspetto alle api;
per la massima parte europee, e che nanno qualche somiglianza colle vespe o coi
(un liquido). -anche: che è più leggero o meno denso rispetto
: l'acqua bollita non si gela mentre che 'l fuoco la riscalda, ma dopo
'l fuoco la riscalda, ma dopo che, avendo esalata la parte spiritosa,
cestoni, 123: io non sapevo che intorno a modena vi fusse un monte ardente
come si facci costì l'olio di sasso che ci portano, veramente non potevo intendere
galileo [tommaseo]: direi parermi che nella natura si trova una sostanza spiritosissima
fantasmi e 'n quelle immagini delle cose che hanno impresso li sensi nel cuore o ne'
quanto al calore, appellato infuso, che è il sangue spirituoso, molto più
. tapini, 26: il sangue, che non è altro che il sugo e la
: il sangue, che non è altro che il sugo e la sostanza più spiritosa
insensibile traspirazione e in quell'aura spiritosa che esala e dentro e fuori del corpo vivente
ancora presso i migliori filosofi e notomici che in ogni seme, oltre le parti più
materiali, vi sia questa parte spiritosa che attua e dispone in forma organica le
prez- ziosissimo distillato dalle sue mani, che, nell'essere adoperato, sperse quella
odore sì vivo, spiritoso e penetrante che la debolezza degli spiriti delle donne non potè
fedelmente le materie entro di sé racchiuse che non lascia traspirare né pure un solo
solo atomo degli estratti più acuti e potenti che sieno, e gliodori più spiritosi ed efficaci
essi sono a guisa di certi odori che han forte dello spiritoso e dell'acuto e
a cagion dell'epilessia o mal caduco che li sorprende: ma non li guariscono.
, illanguidir ne'verdi e negli azzurri presso che spento. targioni tozzetti, 12-8-350:
[questa lava] darebbe a credere che tempestata fosse di picciole zeoliti cristallizzate e brillantissime
, 8-1-105: tutti i corpi viventi e che hanno anima sono organici ovvero dissimilari.
festamente che, secondo la via peripatetica, non si
, conciossiaché il corpo aerio e spiritoso, che ponevano i platonici, non è organico
il costume della sua nazione, avanti che cominciasse a combattere, s'inginocchiò, invocando
par troppo più nobile e spiritoso che non quegli altri, perché egli è cosa
egli è cosa di ragione e che tocca la più alta parte delranima.
spi ritosa fede, / che 'n sacrifìcio offrirti / vittime i propri spirti
(un suono vocalico). -anche: che ha sonorità piena (una vocale)
. lenzoni, 125: certo è che il suono e la forma delle parole
viene da le lettere, e secondo che quelle sono dolci, aspre, spiritose,
dà il cognome loro prima alle sillabe che di loro son composte, e di poi
consonanti. panigarola, 3-ii-182: diciamo che, ove fra loro [i greci]
.. può cominciare la voce ancor che ne segua un'altra consonante, come 'scorrere
sotterranea vivono certi piccioli granchi detti squille che, nati e cresciuti in quella oscurissima
fuggendo. io ne presi due, che ancora conservo e vissero spiritosi fuori d'acqua
gridandogli: « fermo, puzzilli, che non ti facciamo niente! ».
. gadda, 13-344: orrido milanesaccio che voleva far lo spiritoso con la serva.
università, nelle quali hanno efficacia insegnanti che curano assai la forma, vengono fuori scrittori
. (superi, spiritualissimo). che è costituito da puro spirito, incorporeo,
s. agostino volgar., 1-9-245: che faranno già allora li santi nelli corpi
spirituale. oh questo bene debbi tu pensare che ella ne fusse maestra! ella cognobbe
con breve vita si causa in quelli corpi che per accidentale violenza stanno fori di loro
, o spirituali, o materiali. che il contagio sia sostanza spirituale, è uno
sia sostanza spirituale, è uno sproposito che nessuno vorrebbe sostenere; sicché è inutile parlarne
inutile parlarne. 2. che riguarda o è proprio dell'anima; indirizzato
alla formazione e all'educazione religiosa; che si gode o prova nell'anima (
orando, ammaestrando, in consigliando, che sono sette le limosine spirituali, come le
temporali. colombini, 178: considero che, se a noi conviene avere pazienza nel
due volontà: l'una sensitiva, che cerca le cose sensibili, e l'altra
l'altra è la volontà spirituale, che con specie e colore di virtù tiene ferma
, iii-49-2: ecco, signore, che l'uomo s'affatica e corre per piccolo
la verità vasari, 4-ii-234: iermattina, che fu la festa del mio san giorgio
se n'andava all'occaso, quasi che alle tenebre spirituali del peccato vi si
verità spirituali è giudice la ragione, che è quel lume da dio messo nell'uomo
per cui conosce le verità universali e sente che elle son vere. massaia, xii-154
: sant'agostino si fa beffe di quelli che piùpiangono la morte corporale che la spirituale sua
beffe di quelli che piùpiangono la morte corporale che la spirituale sua o d'altrui.
spirituale, della quale sono adomati quelli che iddio se li è fatti grati per mezzo
). ghirardacci, 3-34: quei che nella detta figura miravano, rimanevano dal
dal gran lume talmente offuscati degl'occhi, che altrove mirar non potevano. il che
che altrove mirar non potevano. il che scorgendo tutto il popolo, si udivano
biada da cavalli, cere e zucari, che fu diissima cosa ad vedere passare questa
prosciutto, così roseo, così spirituale che penso anch'io ai misteri della natura
anch'io ai misteri della natura, che ha creato una bestiaccia tanto immonda per
un cibo tanto distinto. 3. che è proprio della coscienza; che riguarda l'
3. che è proprio della coscienza; che riguarda l'interiorità dell'uomo, in
profundissimo sonno risvegliata, apre quegli occhi che tutti hanno e pochi adoprano, e vede
in se stessa un raggio di quel lume che è la vera imagine della bellezza angelica
incessante, un circolo perpetuo, in che consiste la vita spirituale
croce, iv-2-295: è una proposizione filosofica che le coseumane sono governate dalla forza e che
che le coseumane sono governate dalla forza e che ogni forza è forza spirituale. -testamento
, v. testamento. 4. che ha una profonda vita interiore, in partic
benevento volgar., xxi-851: le persone che stanno in discordia e ira, quantunque
x-138: se alcuno pare intra voi che sia profeta o spirituale, conosca queste cose
cose ch'io scrivo a voi, che son comandamenti del signore. sacchetti,
): diventò sì spirituale e divoto che alcuna volta, udendo il suo maestro parlare
savonarola, iv-152: guarda quelle verginelle che combattevono con li tiranni; perché erano
forza. guicciardini, 2-1-83: quello che dicono le persone spirituali, che chi
quello che dicono le persone spirituali, che chi ha fede conduce cose grandi,.
non esservi allettati da verun diletto, fuor che spirituale. cesari [imitazione di cristo
spirituale, non farai troppo caso delle parole che volano via. svevo, 8-601:
, cose di cui il mondo contemporaneo sembra che voglia perdere, non che il pregio
contemporaneo sembra che voglia perdere, non che il pregio e l'uso, anche la
per gli uffici. 5. che manifesta o rivela sentimenti elevati, un'anima
riesce sgradevole questa giovanna. e ho paura che non frequenterei la tua casa volentieri se
spirituale, non di modi, beninteso, che irrita. 6. che
che irrita. 6. che ha contenuto o argomento teologico, ascetico
argomento teologico, ascetico o devozionale; che è di carattere edificante (un'opera
del tempo stava nel suo oratorio, che aveva in camera, orando o leggendo qualche
per soccorrer la giovane incauta, / che ritratta non sia per la via vecchia,
entrò anche il re, come uomo che sa far di tutto, in altri ragionamenti
parini, 707: io m'immagino che voi terrete riposta nella vostra piccola spezieria spirituale
spirituale qualche breve o qualche orazioncina, che possavi alle occasioni servire di facile contraveleno
da naturale tenerezza patema, convien dire che al poeta paresse troppo umano, non
, n. 2. 7. che appartiene all'ambito della religione e, più
chiesa o dei ministri di essa; che si riferisce al culto e all'amministrazione di
. villani, iv-8-62: promettendogli ogni aiuto che. lla chiesa potesse fare spirituale e
.], 18-35: noi dobbiamo sapere che tutti quegli che dànno a'fedeli informazione
: noi dobbiamo sapere che tutti quegli che dànno a'fedeli informazione di buoni costumi sono
sarpi, viii-174: la verità è che cristo alli suoi vicari non ha dato se
e guerriere. 8. che ha autorità in materia di religione e,
competenza sulla vita interiore dell'uomo; che ha cura di anime (un ecclesiastico)
signori temporali sanno tutto di mille cose che sono degne di riprensione, e tu non
riprendi e vuoi riprender gli spirituali, che sono degni di riverenza molto maggiore.
: dicano questi signori spirituali della resoluzion che io ho presa sopra i benefici. agostini
i ministri spirituali e temporali, sì che fra loro non nascesse scandalo nell'esecuzione
falier, lii-3-21: fu ancora deliberato che sua maestà fusse supremo giudice spirituale,
lavoro; e non è meraviglia perciò che il tono sia passionale. 9
6-141: dicono, secondo il genesi, che iddio fece due grandi lumi, cioè
notte; e questo intendono per allegoria che l'uno sia lo spirituale e l'altro
; ma per altra cagione ho io detto che all'imperadore s'appartiene il dame giudicio
imperadore s'appartiene il dame giudicio, perciò che tutte le dignità secolari così sotto di
principato spirituale overo pontificio conviene forse più che in ogni altro principato usare quelle regole
aretino, 20-263: qual paterina giudea sofferirebbe che si perdesse un'anima? recatevi la
andatevene in un baleno a lui, che mi pare udir buccinarmi ne le orecchie:
pigliando e sottilmente considerando, non è altro che unimento spirituale de l'anima e de
nell'anima separata non rimane quello amore che fu sensitivo, ma solo lo spirituale
desiderano godere la possibile unione, acciò che non resti alcuna diversità e l'unione sia
, ancora la union corporale per farsi più che può un medesimo con la cosa amata
fare, per lo più non esser possibile che i corpi penetrin l'un l'altro
nell'arida casa. 11. che rispecchia tendenze ideali ben determinate (o
. perderemmo nità nere d'america, che fonde elementi melodici del anche di
tutti, ma un mio spirituale è quello che io soggiogo nella legge antica molti
colle pietre. 13. che dimostra ingegno (una persona); spiritoso
di grazioso, fine, arguto, che denota ingegno e spirito, è un'estensione
plur. appartenente a una famiglia francescana che, fra il sec. xiii e il
tutti. 15. ant. che compie la funzione respiratoria o serve a
del corpo umano contiene quelli membri spirituali che son sopra la tela diafragma, fin
quali massimamente nuoceno. 16. che non necessita di un contatto fisico per esercitare
la quale, per la ragion conoscitiva che ne ha la mente o per la persuasione
ha la mente o per la persuasione che ne prendono i due sensi spirituali, l'
amor... (come quello che opra massime per la vista, la quale
17. nella fisiologia medievale, che costituisce il tramite della trasmissione della percezione
poiché parato fu con tutto quello / che si richiede allo spirituale, / si levò
, 9-50: sempre si è veduto che un principe che aspiri alla monarchia non solo
sempre si è veduto che un principe che aspiri alla monarchia non solo pigia del
regno, perché vi sono assai vascovadi che hanno il temporale e il spirituale. maironi
ferrari, 30: oserete voi sostenere che il pontefice debba riunire i due poteri del
la compagnia e confratemità di santa croce, che sono trenta persone, quindici spirituali e
segneri, i-428: qualcuno ti opporrà che tu fai da spirituale, ma che
che tu fai da spirituale, ma che non sei. = voce dotta,
: niente della capacità d'invenzione polifonica che, in uno 'spirituale'di negri americani,
.: ogni indirizzo filosofico o dottrina che rivendichi il primato e l'autonomia dello
coll'estensione non ci resta altro espediente che quello dello spiritualismo, dando una anima ad
anima ad ogni corpo; e supponendo che in ogni corpo la forza è un'anima
: la dottrina dello spiritualismo assoluto, che risolve la natura nello spirito perché quella
realtà esterna allo spirito è nient'altro che un concetto foggiato dallo spirito ai suoi fini
un autore o da un'opera; atteggiamento che denota una ricca e vivace ricerca ed
antica e la perfezione statuaria di forma che ammiriamo nel romanzi di giorgio sand.
dal d. e. i., che ne attesta l'introduzione e la diffusione
(plur. m. -i). che segue o si ispira alle concezioni filosofiche
concezioni filosofiche e religiose dello spiritualismo; che ne è fautore; che afferma la superiorità
spiritualismo; che ne è fautore; che afferma la superiorità dello spirito (e
possibile separare specialmente certe anime che sono un profumo un bacio un delirio
croce, ii-2-18: s'intende bene che ogni filosofo è sempre, nelle sue conclusioni
materialista o spiritualista. 2. che si riferisce, deriva o si fonda sullo
(plur. m. -ci). che riguarda, che si riferisce, che
m. -ci). che riguarda, che si riferisce, che si fonda sullo
che riguarda, che si riferisce, che si fonda sullo spiritualismo; che ne deriva
riferisce, che si fonda sullo spiritualismo; che ne deriva. nencioni,
. bruno, 3-902: quello che n'innamora del corpo è una certa
innamora del corpo è una certa spiritualità che veggiano in esso, la qual si chiama
di spiritualità, io mi figuro allora che iddio lo leghi indissolubilmente in quello stato
erano forse più combattute a'giorni di dante che a'nostri. manzoni, pr.
premura, condita di tanta spiritualità, che, agnese quasi subito, lucia poco dopo
cominciarono a sentirsi sollevate dal rispetto opprimente che da principio aveva loro incusso quella signorile
delle tendenze culturali, filosofiche, religiose che contrassegnano un'età storica, un ambiente
poesia, morale, tutta la spiritualità che non sia azione economica, diventava inganno
economica. c. carrà, 336: che l'arte sia la più sincera emanazione
un popolo è concetto giusto a patto che si riconosca che pochi artisti in tutti i
concetto giusto a patto che si riconosca che pochi artisti in tutti i tempi possono
. b. croce, i-1-84: che cosa potrebbe mai essere un'attività non
: questo gran fatto non può ricever spiegazione che nella spiritualità del cristianesimo ridestata da pio
tele unità e costruzione e, quel che pure conta, una sotterranea armonia, una
cima e la spiritualità dell'amicizia, che di corporal presenza per mantenersi non abbisognava,
a quella prova: trovò anzi nella pietà che ispirava il suo f f
f f tasso dolorante di che sostentarsi e sublimare in pura spiritua- ità
l'una è maggiore dell'altra secondo che dio ne concede. l. priuli,
non si può dir così di quello che tocca alla spiritualità del clero, essendovi in
a vostra signoria illustrissima, brama ciò che lecitamente può bramarsi sensa offendere la spiritualità
spiritualizza e sì compone e ordina tutto ciò che gli altri miei sensi mi rapportano.
b. croce, ii-14-14: sempre che si faccia storia e non cronaca, il
decima a quella delle tribù di levi che amministrava le cose sacre: cioè perché
papi in gran parte quel rispetto, che ogn'uno loro portava, perduto. de
la mal fondata pretensione del patriarca costantinopolitano che in tutto quel che fosse dell'imperio greco
del patriarca costantinopolitano che in tutto quel che fosse dell'imperio greco ne spettasse a lui
l'argento vivo esala, come cosa che tosto in vapore si converte per la sua
. b. croce, ii-5-275: che lo spiritualizzaménto sempre più genuino e completo
tramonto. era il lume di non so che spiritualizzaménto operato dalla morte immortale.
: anche i diletti corporei, allora che si otterranno, saranno spiritualizzati, cioè
rosmini, 1-177: non è certo che questi antichi ponessero l'anima interamente materiale
, 1-185: platone la stessa essenza che era nell'idea, pretendeva che fosse altresì
essenza che era nell'idea, pretendeva che fosse altresì nelle cose, il che,
pretendeva che fosse altresì nelle cose, il che, piuttosto che materializzare le idee,
nelle cose, il che, piuttosto che materializzare le idee, era uno spiritualizzare le
d'annunzio, v-2-162: qui, più che altrove, posso io irrobustire la mia
. segneri, i-577: vero è che..., come allo spirito si
magalotti, 4-pref.: l'assunto che ho preso è stato di ridurre in
, per così dire, le materie che sono incentive de'medesimi sensi. nencioni,
e perfin pedagogica, si chiese 'in che modo'la poesia 'spiritualizza'la sua ispirazione
dirò così, un senso universale, che raccoglie, confronta, distingue, giudica,
diretta a spiritualizzare il metallo o a fare che il nulla divenga una sostanza reale,
non fu accettata dalla nuova filosofia, che, più vichiana del vico,..
ignuda nel fuoco s'intende assai chiaro che, ricevendo ella immediatamente in se stessa
... corre... risico che tal moto in essa s'esalti e
legge divina l'aristocrazia sale spiritualizzandosi così che quando i barbari l'arrestano nella forma
della sciagura, si spiritualizzava, lasciando che tutta la parte nobile del proprio carattere
. mazzini, ii-302: urge convincersi che, a rifiorire, la musica ha
delle poesie, di un furente oggettivismo che si spiritualizza attraverso la percussione della materia
oriani, x-13-29: roma non è più che un nome nella poesia come atene e
forte e vivace, perché il sangue che le bolle sotto le somministra in abbondanza
le somministra in abbondanza di quegli spiriti che, sollecitandola, la mettono in ardenza
benché spiritualizzati, non sono meno contraddittori che nella materia. de sanctis, 7-170
santuario civico, da una lampada ardente che porta inscritta un'antica parola toscana delpepoca
religiosa di rozanov si aggiunge infine il fatto che è presente in lui, suo malgrado
, 1-146: il primo grande insegnamento che ci viene dal romanticismo è allora questo:
è 'spiritualizzazione'del suo contenuto umano, che affratella l'arte alle più alte forme
. rosmini, xxvii-322: è manifesto che, giunto l'uomo o alla visione
assoggettamento della natura ai fini dell'uomo, che sono i fini dello spirito; e
fiorentini, 52: ordiniamo e fermiamo che i cacciati di questa compagnia, ritornando
[parte] è li tre versi che appresso del primo sono: ne la quale
: ne la quale si manifesta quel che dentro spiritualmente si sentiva intra 'diversi
e esaminanti lo valore di questa donna che spiritualmente fatta era con la mia anima una
prima d'ogni altra cosa determinare quello che si ha da fare intorno al culto
al culto di dio, accioché quelli che è tutto spirito sia riverito e adorato
ad ogni accidente, anche di morte, che possa loro intravvenire in così pericoloso cimento
più spiritualmente e moralmente ideale del periodo che comincia 'aurelio, la morte non esiste'.
volgar., 145: santo ambroxio dixe che quilli ke le comprano moreno spirituvalmente,
volgar. [tommaseo]: guarda che queste cotali parole non ti piacciano,
]: questo comandamento compie spiritualemente quelli che guarda a suo potere le pazzie di sua
., ii-42 (12): fin che voi nonme lasai de corporamenti vei'no inprenderei
volta rimane colla mente asciutta, cioè che non li paia aver sentimento di devozione e
; chi ama spiritualmente abita in gierusalem, che viene a fruir l'amor di dio
in forma di puro spirito, secondo modi che escludono ogni corporeità e materialità, nell'
la terza [parte] dico quello che [lo mio pensiero] vide, cioè
e chiamolo allora 'spirito pellegrino', acciò che spiritualmente va là suso e sì come
ebreo, 179: dice [platone] che 'l suo moto [dell'anima]
quel pane e in quel vino non tengono che vi sia sustanzialmente il corpo né il
. bruno, 3-252: dovete avvertire che, se l'anima del mondo e
parole ci vuole dare ad intendere spiritualmente che, se salvare ci vogliamo, a noi
: questo trasportamento sarebbe stoltizia a credere che corporale fosse stato. fu adunque spirituale,
in un foglio di carta legge tutto quello che hanno da osservare, sì di spiritualmente
molto infermo e debole, spiritualmente, che tanti amici miei non pensino. saba
e contato le luogora e le perdonanze che dentro sono nella santa chiesa del santo
, desideriamo non lo sia spiritualmente, che sarebbe togliere una delle più gloriose prerogative
ricerca poetica rimase esemplare anche do- o che alla fine del rinascimento le grandi potenze militari
nanziarie, tirato giù il sipario sulla nazione che era stata spiritualmente suprema, la dichiararono
la dichiararono provincia o satellite, tanto che via via divenne cosa di lusso perfino impararne
arrestando così lo svolgimento dello spirito, che si realizza nel suo ritmo. tende
ci portava a lunghe interminabili discussioni, che dovevano poi riassumersi nei primi manifesti della
, di quelle spirlunghe e prepotenti, che vanno intorno con il bastone da uomo
libro di sydrac, 319: non intendere che quella aqua nascie in aria, ma
ella viene del mare e monta dello spiro che la terra getta e diventa nuvolo,
movevole. monti, 5-657: come afior che di zefiro lo spiro / disperde per
grido e anche lo spiro / salino che straripa / aai moli e fa l'oscura
il precario fomento delle emissioni bancarie, che molti riguardano pure come il primo spiro
spento, / de la fulgida fiamma che lo spense / uscì un spiro che mi
fiamma che lo spense / uscì un spiro che mi fece attento, / dicendo:
attento, / dicendo: « intanto che tu ti risense / de la vista che
che tu ti risense / de la vista che hai in me consunta, / ben
hai in me consunta, / ben è che ragionando la compense ». ottimo,
cor, tale un tumulto, / che dell'aura profetica lo spiro / tosto conobbe
/ passargli allegro lo spiro vitale / che già italia correa. = deverb
. ciascuno dei vari tipi di batteri che presentano un corpo variamente ricurvo (come
, diffusi su tutto il pianeta eccetto che nella regione paleartica, comunemente noti come
dalla spirocèrca (spirocèrca lupi), che si localizza nello spessore delle pareti gastriche
famiglia spirocheta- cee, ordine spirochetali, che comprende cinque specie non parassite, prive
specie di bacteri di forme così caratteristiche che pel loro aspetto particolare possono distinguersi senz'
l'inconsueta / storia della spirocheta / che ti fiacca e rende esausto / il geniale
quando litigavano ha detto al dottor max che si accorgerà cosa vuol dire proteggerla, perché
. spirochetògeno, agg. medie. che è causato da spirocheta. = voce
spirochetoli§ina, sf. farmac. sostanza che favorisce la spirochetolisi. = deriv
. m. -ci). medie. che riguarda la spirochetosi. spirochetùria,
presenti in climi temperati e tropicali, che galleggiano sulle acque stagnanti; hanno corpo
dal d. e. i. (che l'attesta nel 1865). spiròforo
appartenenti alla famiglia coniugatoficee zigne- matacee, che formano una fanghiglia nelle acque stagnanti;
fanghiglia nelle acque stagnanti; le cellule che compongono i filamenti presentano un cloroplasto avvolto
un cloroplasto avvolto in forma spiroidale, che si dispone vicino alla membrana cellulare.
raneo è la specie spirographis spallanzanii, che può giun raneoè spiróne e
più strati, intorno a un filo centrale che ha il medesimo diametro.
di ulmaria o idruro di salicilo, che chiamasi pure acido 'salicilico'. =
quattro fanatiche, spirolando fino alla fine, che pareva avessero il ballo di san giusto
con delle corone di fiori al collo che spirolavano intorno a bob hope.
femm. -a). dial. persona che danza piroettando velocemente e muovendo vistosamente
. m. -ci). medie. che è proprio della spirometria. spiròmetro
quale è annesso un pneumetro ad ago che viene a tradurre le correnti d'aria
tutta questa quantità di gas perché basta che l'individuo espiri attraverso una mascherina ed
convogliata in un grosso gasometro a campana che noi fisiologi chiamiamo spirometro, ove l'
ossigeno, utilizzando uno spirometro portatile, che consente alla donna di portare a termine,
idrocarburo con cinque atomi di carbonio, che si ottiene dal tetrabromuro di pentaeritrite per
anellide del genere policheti sedentari serpulidi, che si presenta in forma tubolare e spiroidale
tubi bianchi ravvolti a spira circolare, che si trovano talora sui fuchi e su tutte
spiroscòpio, sm. medie. strumento che consente di effettuare la spiroscopia; in
considerevole (circa 3 cm), che vivono in acque stagnanti. = voce
e da una fascia di sottili lamine che contornano il citostoma formando una spirale.
il corpo termina inferiormente con due lobi che nascondono quasi tutta la conchiglia. sebbene
contro l'obesità per il senso di sazietà che producono. § §
loa, detta 'verme degli occhi', che colpisce le palpebre e la congiuntiva dei
spiscellare), agg. letter. che zampilla con un esile eetto (una fontana
violaciocchi dai colori ardenti, una vaschetta che spiscellava notte e giorno. il
e non capisce la tragedia di me che non voglio entrare nel vestito del soldato.
'spisciolare'lo dicono gli aretini delle fontane che gettano poca acqua e adagio. 'questa fonte
sentono svenire: ma soprattutto li offende che noi si riesca a scalpellare: loro
la novella razza, / a l'or che i figliuolini sempre a l'erta /
tone e da un tassello a espansione, che viene infisso permanentemente in un foro praticato
nuovo itinerario e poi va a scrivere che le vie a spit sono un passo
o vero... trentasei dita, che fanno un braccio et un ottavo.
perpetro, 16: s'è veduto che nella vessica nascono i vermi. una donna
v. j: 'spitamèo': lo stesso che spitamo. lessona [s. v
di lunghezza, adoperata dai greci, che valeva 12 dita o la metà del cubito
= adattamento del gr. ojutìajif), che è da om6f|g 'esteso, spazioso'.
nieri, 3-219: 'spiticciare': « di che sa star tanto lì a spiticciare per
nuovo itinerario e poi va a scrivere che le vie a spit sono un passo
attualmente spittate sono state inserite nella guida che si presenta con una veste insolita,
'spittinare': è il cantare del pettirosso, che dicesi pure spittirossare. p. petrocchi
. i passeri sulla legnaia aspettavano spittinando che le galline si allontanassero dai truogoli.
! l'uno era in orecchi / sempre che udisse spittinire intorno. linati, 13-194
'spittinare': è il cantare del pettirosso, che dicesi pure 'spittirossare'. = comp
.. »: la 'scusa'della massaia che si sente non in grado d'intrattenere
spitzeriano. spitzeriano, agg. che è proprio, che si riferisce al
spitzeriano, agg. che è proprio, che si riferisce al linguista, filologo,
nel 1901 dal pittore e. spitzer, che consente di ottenere matrici per fotoincisioni mediante
da fare frittelle, pianamente e destramente che non ti facci spiuma. landino [plinio
dolce, sarà questi segni, cioè che 'l sarà spiuma bianca, e fa una
di spiuma. -schiuma biancastra che si forma sull'increspatura di un'onda
, fra l'una e l'altra onda che sorge, / che mentre in aere il
e l'altra onda che sorge, / che mentre in aere il breve lampo dura
fumo, una gran quantità di anime che si dileguavano, come, nell'acqua avanti
, sonagli e gallozzoline ripiene d'aria che si vede nei liquidi bollenti.
... è quella superfluità spugnosa che a modo di spiuma esce nella fucina
mente queste tre cose, cioè quello che tu fosti, quello che tu se'e
, cioè quello che tu fosti, quello che tu se'e quello che tu sarai
fosti, quello che tu se'e quello che tu sarai: che fusti spiuma puzzolente
se'e quello che tu sarai: che fusti spiuma puzzolente; che se'vaso di
sarai: che fusti spiuma puzzolente; che se'vaso di fastidio; che sarai
puzzolente; che se'vaso di fastidio; che sarai esca di vermini. brachetta,
li denti. 6. piumino che cresce al di sotto delle penne degli
= da un lat. * spluma, che è da spumala, dimin. di spuma
sprimacciare. arrighetto, 322: che è questo? perché continuamente il mio
cominciò a far suo conto una mattina che rifaceva il suo letto, e mentre
rifaceva il suo letto, e mentre che egli spiumacciava e batteva la coltrice con un
bastonacelo, alzati gli occhi al suo vaso che teneva appiccato al muro sopra la tastiera
un letto. ghislanzoni, 16-210: sappi che io non ti permetterò mai di passare
le pentole e i tegami, né vorrei che tu ti occupassi di spiumacciare i letti
i nostri sonni su quelle coltri infiorate che gli adulatori di nostre negligenze ci spumacciano
scuotersi e levarsi i pollini di dosso che fanno i polli, spiumacciandosi col becco.
. dal pref. lat. ex-, che indica separazione o allontanamento, e da
: colpo dato colla mano aperta ma che faccia rumore, a guisa di quelli che
che faccia rumore, a guisa di quelli che si dànno in sulla coltrice, o
. (spimacciato, spumacciató). che è stato battuto, con le mani
, 2-24 (67): invita costei che ella si spogli e vada a giacere
come si fa qui fra noi, che non pare che si sappi dormire se il
fa qui fra noi, che non pare che si sappi dormire se il letto non
ben fatti, spiumacciati, e voglio / che mi diciate poi se saran netti.
corsini, 14-68: a questi, dapoi che d'esche grate / si furon sazi
di finissima biancheria e di nobilissimi cortinaggi che sdegnato non avrebbero di dormirvi gli sposi più
). sacchetti, x-106-4: so che tu stavi a barba spimacciata, per
cosile le penne de la coda sì che non le possa stendere nel volgere o vero
el loco del pertuso del culo tanto che solamente para il loco del pertuso.
giugno per tutto novembre, e subito che sarà morta spiumasi asciutta. soderini, iv-354
: gli uccellatori, a perdere il men che si possa della preziosa sostanza del tordo
spiumano gli uccelli e spelano i porci o che vi si pongano dentro o che di
o che vi si pongano dentro o che di queste acque si bagnino.
. -togliere le piume da oggetti che ne siano ornati (elmi, cappelli
quella lunga piuma un po'consumata, che ella possedeva da cinque o sei anni
gioco. donai, 242: convien che 'l mondo in breve se consumi, /
e sol quel arte e studio par che agrade, / per qual l'un l'
.. spiumerò [fulvio] di maniera che bene ne staranno un pezzo i fatti
fuori una certa animosità contro la cantatrice che spiumava con tanto garbo il loro anfitrione
delle vesti, delle lingerie, non rispettando che un bel paio di calzettine traforate e
come di colomba, / quieta, che vi si spiuma. -perdere le
governo degli uccelli, 31: se vedrai che lo spiumare non gli avvenga per vermi
tempo di una pignatta e, poi che l'abbia trovata, bisogna che egli istesso
, poi che l'abbia trovata, bisogna che egli istesso la lavi, la metta
la lavi, la metta al fuoco, che la governi, che la spiumi e che
metta al fuoco, che la governi, che la spiumi e che le faccia la
che la governi, che la spiumi e che le faccia la guardia. erbolario volgare
sf. ant. schiuma di bava che si forma sulla bocca di un animale a
anche per prepararlo per la cottura); che ha perso gran parte delle penne e
, 4-77: ahi traditore ingluvione, che non vuol mai mangiar capponi, se
se prima non li vede le groppe spiumate che sieno pastose e gialle come zaffrano!
. 2. per simil. che ha il capo completamente rasato o ha
riscaldarsi? » 3. figur. che è politicamente debole (una forma di
iq-100: la signoria è uccellacelo spiumato, che tu puoi con un pacchio levare di
consultare gli astrologò li governò così male che in cima d'un torrione, carcerato cinque
, potè com- modamente contemplare le stelle che fatto avevano alle sue spiumate speranze sì
spiumato! / petre rotonde veioce, che venner dal fossato. benvenuto da imola
poco spiumato e non useo altri vestimenti che domestichi e consueti. meninni, i-492
i-147: 'a far nascer li peli dove che voleti'. pigliate la pelle di uno
le mani e fregatevi il luoco dove che voleti che nascano. = deriv
e fregatevi il luoco dove che voleti che nascano. = deriv. da
. dal pref. lat. ex-, che indica separazione o allontanamento, e da
14-69: era lui, il 'pénat', che gli comprava la spiumatura delle oche pagandola
spiumatura delle oche pagandola al minor prezzo che riusciva a strappargli, ma pagandola in
: legni e coni (cunei) che tengono diritto il bastimento nell'invasatura o letto
di legno a forma di cuneo che sorreggono l'invasatura di una nave prima
. v.]: 'spiumazzi': pezzi che compongono la ventriera nell'apparecchio per varare
. calvino, 8-31: tutto quello che m'è rimasto nella memoria è uno
ornitologia, nell'ordine de'rapaci, che corrisponde al genere morphnus di cuvier e
, dal nome del genere spiza, che è dal gr. ont£a 'fringuello'.
con studiata lentezza la mano di carte che ci si ritrova, prima di decidere la
il giocatore molto lentamente guarda le carte che la sorte gli ha posto in mano,
dice a uomo stretto, sordido, che non dà mai del suo. amenta,
vuol dire quello spiz zicare che si fa dopo cena di qualche cibo delicatissimo
dieci, adio... -ti ricordo che tu sei a siena e non in
modo... -odi qui, farò che saranno sei. -e pur spizicando non
pur spizicando non t'ho io detto che un quattrino che ci mancasse guastarebbe el
non t'ho io detto che un quattrino che ci mancasse guastarebbe el mercato?
. g. belli, 281: disse che le ottave gli piacevano assai (bontà
assai (bontà sua); e che meno qualche spizzicatina qua e là le avrebbe
sottofondi con la bravura di un cieco che riversa sul tatto la perduta luminescenza,
cui sola veduta impauriva me non uso che a spizzichi di santonina, a qualche po
. vittorini, iv-406: anche capita che cantino... spizzichi di ritornelli.
moderna, la cultura di stato: che voleva dire un abbiccì un po'alla
con uno spizzico di quell'orrore visionario che la civiltà industriale ispirava ai narratori vittoriani
degli appetiti e soprattutto dalla viltà borghese che si arrende a spizzico, riserbando come rivincita
ristrettezze. sbarbaro, 1-125: dal che m'avvisai come... avesse il
558: sia benedetto il nostro consagrata / che non gli [piselli] mangia a
come un cadavere: lo spirito, che lo vivificava, era scomparso. verdinois,
meno quell'onnipresenza e simultaneità d ispirazione che fa di tutto l'insieme una sola persona
eguale calore tutte le parti, non rimane che un lavorare a spizzico, particolare per
iii-206: dico l'eloquenza greca e latina che queipoverelli a forza di sudori e d'affanni
cesari, iii-320: io vò dire che io non lunghi distesi brani di questo
bei modi e dey meno usati e che paiano talor uscir di regola. carducci,
e a spizzico, tanto da attestare che ignoranti non vogliamo essere di ciò che è
attestare che ignoranti non vogliamo essere di ciò che è pur alto e arduo.
! le soluzioni sono quella tal cosa che basta averci uno spizzichin di fiuto dentro le
del naso, per capir subito da che parte si deve tirare a sgattaiolare.
essendovi i pisani a oste, altro che a spizzicóne. s. caterina da siena
da siena, 109: molti sono che pigliano el loro cominciare e salire sì lentamente
me e con tanta negligenzia e ignoranzia che subbito vengono meno. gigli, 4-288
controvoglia. mazzei, i-189: sapete che io vi venni su a spizziconi, perché
contraila legge e statuti di dio, cioè che di prestanza di danari niuno frutto s'
. commedia di malfatto, 3: che diavol hai che di me ti lamenti:
di malfatto, 3: che diavol hai che di me ti lamenti: / mi
cui il giocatore molto lentamente guarda le carte che la sorte gli ha posto in mano
speziai senz'alberelli, / un avaro che il suo scialacqui e splache, /.
pass, di splafonare), agg. che supera il limite massimo stabilito da un
sta preparando la base di una rivendicazione che comprende: premio di produzione unificato agli
chiaro davanzati, 385: gli aucelli che la [la cornacchia] sguardar molto
. m. -ci). anat. che è proprio o si riferisce o è
s. v.]: 'splancnico': che è relativo alle viscere, viscerale.
viscere; 'cavità splancniche', quelle che rinchiudono le viscere; 'nervi splancnici'
qualchevolta decimo de'gangli toracici; il 'piccolo'che nasce da'gangli toracici undecimo e decimo
, 8-vii-1941], 3: sembra quasi che i filosofi temano di vedere strappare o
da on \ ù'ftyov 'viscere', che è da < mmiv (v. splene
vertebrati, parte dello scheletro della testa che deriva dai segmenti viscerali degli archi branchiali
v.]: 'splancnolito': lo stesso che splancnolitiasi. = voce dotta, comp
), sf. parte dell'anatomia che studia i visceri. s
splancnopessìa, sf. chirurg. intervento che si effettua per la fissazione di un
del meso- blasto costituente la lamina splancnica che limita internamente il celoma. -per estens
il celoma. -per estens.: strato che unisce tale lamina all'ipoblasto e da
. medie. abbassamento dei visceri addominali che, in posizione eretta, non riescono a
calvino, 8-16: fu allora che udimmo il primo schiocco di meteorite lunare
udimmo il primo schiocco di meteorite lunare che cadeva sulla terra: uno 'splash'fortissimo,
in partic. nell'espressione fare splash, che traduce tingi, to moke a splash
sogliono dire i plebei quel motto volgare, che alcuni per onestarlo e splebeirlo, per
: menippo da sessa legnaiuolo, fu quel che ritrovò il mangiar brasuole e soppressale,
bregagliotto spléca, lodino splécia), che è dal lat. splen splenis (v
. ojrta'iv onxt|vóg 'milza', che secondo la medicina ippocratica, provocava l'ipocondria
:, 316: malinconia è uno omore che l'uomo apel- la collera nera,
rosso, iqi-ii: piange lo cor che '1 risic conosse / e lo polmone parla
se go non fosse; / al figato che ama tuto plage, / ma lo
splenalgìa, sf. medie. dolore che ha origine nella milza. tramater
, splenden tissimo). che effonde una luce vivida; che risplende;
). che effonde una luce vivida; che risplende; intensamente luminoso,
naturale o artificiale, un astro); che si diffonde con intensità (la
la pianeta magior di gran potenza / che in terra sengnoregia tuta giente / gienera e
tutte pasaro e l'airo io sclaruto che per lo sole che parea dava sblandiente lustrare
airo io sclaruto che per lo sole che parea dava sblandiente lustrare a tutta la
sole, osserva luna e stelle, / che son del cielo i lucidi ornamenti.
volgar., 2-37: lo splendiente febo che 'l bello dì allumina. c.
posto il palladio nel campo de'greci che splendenti fiamme arsero. gherardi, 2-i-32:
fatte dalla luce in que'tanti specchi che vi dicevo. settembrini [luciano]
di molta luce. 2. che risplende e brilla quando è colpito dalla luce
-che riluce, che riflette una luminosità intensa in quanto ornato
perché ti sforzi nelli splendienti drappi? che giovano ancora le corone? che
che giovano ancora le corone? che la verga reale? boccaccio, v-211:
sontuosa pettinatura ed una veste così splendente che se non stentai a riconoscerla...
ver me di tanto ardire, / che più dir non si può, con sette
la terra e a capo d'anni, che girarono, / generò forti furie e
e fulminare immobile col guardo / ettore che perplesso ivi si tenne. pellico,
monaci precede i carnefici: i carnefici che strascinano al rogo un vecchio le cui
/ di fantin vera- menti, / che crede fermamenti / pigliar lo sole ne l'
luna fiorita. -lucido, lustro, che emana riflessi intensi, in par- tic
ciglia nere attiravano l'attenzione dei passanti che si voltavano a guardarla. saba,
così splendente. -per estens. che risalta per il colore vivido, sgargiante,
: io non vidi giamai nessuna cosa / che fosse tanto fresca ed olorosa / quant'
sprendiente rosa, / assai più bella che perla o rubino. leggenda aurea volgar.
, la quale di tanto digiunare pensava che fosse afflitta, e'credette ch'altra
e, ripieno di furore, comandò che fossero tormentate le guardie. panzini, i-165
, / lo meo volere vói ciò che volete, / così vostra volenza a sé
d'uno sprendore sprendente isprendete, / che più risprene che del sol li rai.
sprendente isprendete, / che più risprene che del sol li rai. -limpido
; raggiante (gli occhi); che esprime gioia, vivacità; che riflette l'
); che esprime gioia, vivacità; che riflette l'intima serenità dello spirito,
non veggo / lo splendiente viso / che sguarda con pietansa / e parla dolsa-
: questo ultimo tuo fiato, ohimè, che spandi, / con quei lumi splendenti
spandi, / con quei lumi splendenti che tu chiudi, / perché in boca al
al misero petto tanto il grandissimo fuoco che più sopportar noi posso. gemelli careri,
/ lo suo viso rosato / più che 'l sol che risplenda. f. scarlatti
viso rosato / più che 'l sol che risplenda. f. scarlatti, lxxxviii-ii-568
con passi lenti / e tu, che da'mie'piè sempre nascondi, / non
incantato e rorido, di quella grazia timorosa che le dava un non so che di
timorosa che le dava un non so che di primaverile e a tratti era come un'
, c'altrui fanno oltragio, / che son sì splendienti / ch'io non posso
si faceva quella sua corona, però che il padre eterno gli dava in mano una
dava in mano una spada d'oro acciò che essa si potessi difendere da ciascuno suo
e tutto candente e splendente nel fulgore che l'accecò sulla via di damasco,
degno di alta considerazione, di fama; che si distingue per le eccelse qualità,
corona de'monaci, 103: quegli che amaestrono altrui a giustizia saranno splendienti come
davanzati, ii-273: ripren- aerollo solamente che, essendo nato a faconda e virile eloquenza
abbracciare, si lasci perdere uno studio che immaginar non si può lo più utile
, vii-156: ah non può star, che vergini prudenti, / che le lampadi
star, che vergini prudenti, / che le lampadi avran provviste e accese / delle
e sono numerosi, specie tra coloro che s'immaginano di avere la testa piena di
di cui sono splendenti le civiltà antichissime che avevano già conosciuto e celato nei misteri
misteri le verità più alte dello spirito che oggi sembrano scoperte attuali. -ricco
. agostino volgar., 1-5-176: posto che virgilio paia esplicare con isplendienti versi la
puri, più efficaci, più splendienti che mai: vestigia certo vi sono del parini
foscolo. angelini, 1-48: pareva che una splendente pagina di vecchio testamento.
« nato ène cristo enepotente, / che véne per salvare la gente ». buzzati
capo di scoprire quali fossero que'testacei che potrebbero far rinascere un'arte mirabile e rappresentarci
il cangiante, la splendentezza ed eternità che formavano l'incanto reale della porpora presso
venere, /... / mostra che sarann'uomini d'altrui / talami predatori
2-7-7-167: cne altro sono quest'ingegni salvo che faville della divina splendenza?
esse imprese pensiamo, o signori, che si rimarrebbero degne d'encomio e di
guido. mazzini, lv-6-223: il tempo che era stato per circa una coragio
parti per la gran foresta, / tal che di balenar mi mise in forse.
, / nel mio pensier dicea: « che cosa è questa? ». molza
, 6-56: tu non altramente sblendisce che sblende il circulo del sole. b
. chiabrera, 1-i-60: febo immortai, che splendi / per chioma d'oro in
, ch'io passi via: / che in questo vicinato perderò il senno mio.
valle sgombra. -con riferimento alla luce che promana da dio e dalle creature celesti
: appresso uscì de la luce profonda / che lì splendeva: « questa cara gioia
grembo a dio scintilla e splende / quella che co'suoi raggi il ciel n'aprìa
un tratto poter spingere / il lume che dinanzi gli avea a splendere. sonetti sull
del cannone e da mille lampade accese che splendono sulle dorate cupole delle moschee.
più lieto, / il più superbo dì che mai splendesse / per me nel
d'ogni clima non portar mai diadema che splendesse come splende quello che folgora nel capo
mai diadema che splendesse come splende quello che folgora nel capo di colui che ha
quello che folgora nel capo di colui che ha saputo sottometter se stesso. mattioli [
dei baccelli è come d'oro, imperò che nel sole splendono come se fussero dorati
or vaghi ricetti, / sul pavimento, che qual gemma splende, / stan sopra
, i-9- 18: vedi là quella che splende / d'oro e gemme eburnea lira
. gozzi, i-23-85: ogni stilla / che si spilla, / che discende,
ogni stilla / che si spilla, / che discende, / che zampilla, /
spilla, / che discende, / che zampilla, / brilla, frizza, spuma
n'esce lustrata, sprende (splende) che l'occhio a lungo non ci regge
meton., il guerriero o l'esercito che la porta). lemene, ii-325
: / non si riempie non splende / che del nostro cieco bruciante pianto deriso.
quella sì vaga diversità di colori, che ora biondeggia in crisolito, ora splende
cade in dimenticanza e succede una tempera che nulla splende. arici, i-221:
conv., iii-xiv-7: quinci nasce che là dovunque questo amore splende, tutti
., 21-10: la bellezza mia, che per le scale / de fettemo palazzo
non si temperasse, tanto splende / che 'l tuo mortai podere, al suo
, al suo fulgore / sarebbe fronda che trono scoscende. ariosto, 3-38:
chiaro e quel felice ingegno, / che splende in voi e quel sommo valore,
di cui non ha, per quel che s'ode fuore, / adria più ricco
/ « ché raggio splende in lei più che terreno, / ma la nunzia del
cui celar non puoi / quelle virtù che in te splendean da lungi.
altera, assai men dolce / di quella che v'accende ora. -aprirsi nel
maritava [le figlie] con quei che si istimavano per le prodezze fatte per suoi
per suoi antecessori, ma con quelli che splendevano con gesti delle lor proprie persone
, / ché sol chiaro è colui che per sé splende. laudi, ii-25:
106: predisse con affermazione 7 che di noi nascerà sì degno erede /
di noi nascerà sì degno erede / che in roma splenderà la sua corona.
inclita casa si trova così in alto locata che davvero non abbisogna di altri raggi per
più degno, il più stimato / che splenda col diadema porporino. -esercitare
geni protettori e spira il soffio divino, che, secondo platone, è sviluppato dai
ché spent'ài la chiara luce, / che splendea, ora no luce. bondie
chiar visagio, / cne splende più che ragio, / distrettamente, donna,
e1 suo bel viso splende più che 'l sole, / e quanto più la
così splendea ed era bella tanto / che a vagheggiarla mai l'occhio è satollo.
voler di giove / ninfa arricchir, che di beltà più splenda? lemene, i-18
voi, / illustri donne e belle / che splendete tra noi, / scese dal
poter da un cocchio / splender coll'uom che s'ama. -rilucere intensamente (
mi fece dono. / non credo che splendesse tanto lume / sotto le ciglia a
né abondanza di pesci ed altre cose che splendono ai conviti fanno così soave la vita
, 1-ii-284: la bella cetra, che scolpita splende / in questi marmi, ti
marmi, ti può far sicuro / che il rasi qui sepolto era maestro / dell'
me il ferro splende / via più che foro. baldi, 228: sprezzate quel
cieco vulgo e lieve: / prezzate quel che splende / agii occhi de la mente
tempi sì sacri ove lucente, / più che foro eritreo, splender si vede /
249: a queste parole l'idea, che già mi stava in nebbia nel cervello
era elli [achille] più vermeglio che grana, altra fiata era sì pallido come
,... alcuni flavi più che electo arsinico folioso... alcuni ningelli
folioso... alcuni ningelli più che le piume antracine di esacho,..
multa splendescenzia, cum arte et artificio che omni lascivo studio e voluptico nymphale excedeva.
magno volgar.], 1-8: vedi che la somma verità segnatamente dice che nella
vedi che la somma verità segnatamente dice che nella lingua più ardeva quegli che sì
dice che nella lingua più ardeva quegli che sì splendidamente era vivuto. bisticci, 3-379
questi mandarini si trattano assai più splendidamente che qualsivoglia viceré in europa. maironi da
conti mosconi, le quali non meno che in patria signoreggiano splendidamente in verona ed
orifiamme tricolori, e tricolori pure i drappi che splendidamente ornavano i palchi. alvaro,
si lasciò mai vedere nemmeno alla cena che fu splendidamente imbandita. cesarotti, 1-xxiv-351
, ottimamente. boterò, 9-89: che diremo della chiesa di san rocco,.
la benignità dell'animo suo in tutto quello che mi scrive. de amicis, i-338
villa falconeri, con la boungavillea fiorita che si spandeva oltre il muro del giardino splendidamente
bassani, 4-21: nel '33, dopo che ebbe superato splendidamente l'esame di maturità
. nessuno prima di voi ha visto ciò che voi vedete, ascoltato ciò che voi
ciò che voi vedete, ascoltato ciò che voi ascoltate ». 4. con
. giuglaris, 229: quel dio che ci ha tutti nel suo tanto splendidamente
non aver più tra noi un cantone che si possa dir suo. bettinelli, 3-584
pittorico, anzi tonale, della luce che tutto vede dei toni locali. =
altri per la splen- idezza e transparenzia che avevano. leoni, 670: il fenomeno
della divinità.. le parole stesse che lo significano hanno la splendidezza dell'aurora.
e gran pietade / vèr tutti quei che furon bixognosi, / la splendideza e prodi-
, vi-223: vorrei... che il principe, il qual manca de la
principe, il qual manca de la splendidezza che se gli conviene, cadesse ne la
splendidezza dei grandi a quei bellissimi libri che, ornati di porporina pelle al di
, portano nel di dentro un tieste che mangia i suoi figli. g. g
.. la condotta de'miei, che, spinti dal disio virtuoso di splendidezza
trattamento sontuoso, solenne, generoso, che rivela liberalità, magnanimità, cortesia.
senso ed espressione ai più divoti affetti che possono sollevar la mente alla misteriosa contemplazione
. con tanta e splendidezza e divozione che i cinesi... mai non avean
crudeli, i-162: quella femmina, che è educata nella opulenza e nella splendidezza
questi è capo il cancelliere grande, che nella forma e nel colore, nella splendidezza
la splendidezza degli abiti e degli ornamenti che mi fregiavano metteva in vista maggiore la
(86): dichiaro e definisco che i pranzi dell'illustrissimo signor don rodrigo
vincono le cene d ^ eliogabalo; e che la carestia è bandita e confinata in
stupore. cesarotti, 1-xxiv-328: veggo che alcuni di loro hanno tali case che
che alcuni di loro hanno tali case che non pur a quelle dei popolani, ma
di bricherasio, 1-8: tante cagioni che si uniscono ad accrescere gli abitanti nelle
brillanti, popolate, e sono motivo che abbiano un aspetto di maggior opulenza, di
lingua senza alcun sussiego quasi a dimostrare che cotali cose essa aveva troppa consuetudine per
e grandezze, come un bruco tremante che non ardisce neppure ai chieder perdono al suo
, cxiv-44-80]: ho veramente premura che una tal edizione riesca bene e son persuaso
una tal edizione riesca bene e son persuaso che per parte dell'amico e dello stampatore
quest'opera con più splendidezza e lustro che certamente le darà la sua mente e 'l
f. cetti, 1-i-87: ciò che più ferisce al primo vederlo è la
situazione. nievo, 4-123: pensando che doppiamente io sarei stato contento versando in
. questo fu il punto di vista che bastò a far andar in fumo la
, 15-i-202: tutti gli eletti, riprese che aranno le loro anime dopo il giorno
, levità, splendi- ità e impassibilità che assegnano i sacri teologi. = deriv
. (superi. splendidissimo). che emana o diffonde una luce vivida (
lampeggiare, a modo d'una luce che fusse incorporata in un corpo colorato. galileo
. getti, 17-93: le cose che son dure e aspre in un certo modo
un certo modo gli spezzano e quelle che son rare prestan loro [ai raggi]
la via a passare; ma quelle che hanno in loro solidità e con quella un
santo preco, / essa temeva più che far non suole. -sfavillante (
e un poco dilatati il fuoco splendido che pareva quasi magnetizzarla. 2.
, luminoso, sereno per la luce che vi si diffonde (l'atmosfera,
grotte / per dar cambi a colui che 'l giorno rende / splendida più, né
né più beata notte, / notte che aogni giorno assai più splende, /
rabil notte ond'è quel sole uscito / che al sol dà luce e tutti gli
-che riflette intensamente la luce; che manda bagliori, riverberi; luccicante,
eritronio, overo eritraico, cioè rosso, che pro- uce il seme di lino,
: tacea splendido il mar, poi che sostenne, / sulla conchiglia assise e
cinque figliuoli in questo mondo, / che ognun di loro si è tanto gagliardo /
arma splendido diacciare / e nel veder che fra gli eroi primeggia / in cor
siccome da specchio splendido e bello, che in sé contiene ogni lume. g.
adimari, 1-37: quel mare istesso, che tumido sfumava, per dissiparla, volgendo
/ splendidi senza raggio. 4. che esprime gioia, serenità radioso (gli occhi
chiabrera, 1-iv-148: narra omero che, stanco achille per la caccia data ad
5. che è di mirabile bellezza, di eccezionale perfezione
mirabile bellezza, di eccezionale perfezione; che esercita uno straordinario fascino (una persona,
: or siete belle, / splendide più che stelle; ma 'n un iomo /
: ivi all'eterna / increata beltà che gli lampeggia, / la fuggitiva tua beltà
fuggitiva tua beltà ritempra, / sì che tu n'esci quel giammai non fosti /
di sposa. arbasino, 102: che splendida figura: ha capelli neri tagliati corti
pelle. -alquanto gradevole, ameno o che produce una grande suggestione per la vastità
: la lebbra, sia pure splendida, che mette il muschio su tegole e lavagne
la prima dispensa del codice diplomatico dantesco che gli editori guido biagi e passerini mi
parola, una figura retorica); che ha grande pregio artistico e perfezione formale
. piccolomini, 10-394: se vorremo che a tai due cose stian intenti gli
intenti gli animi degli ascoltatori, procuriamo che la locuzion corra pura e semplice nell'
, 1-268: quanto alla seconda, che riguarda gli ornamenti dello stile, non
ornamenti dello stile, non ha dubbio che questo comparirà più splendido e più vezzoso
e più vezzoso là dove ei regna che là dove ei serve alle cose. segneri
segneri, i-222: non ti avvedi che cose tali non erano in se stesse sì
non erano in se stesse sì imperscrutabili che dovessero spaventare un intelletto sì nobile,
allegorie non avesse egli scorti misteri altissimi che abbiamo qui dichiarati spettanti a cristo?
splendida di grazie natie, una favella che mal si sceme dalla lingua dei buoni
, 9: sogno un'arte splendida / che forse in cielo ha norma, /
ma molto succoso. j. che dona o ricompensa con larghezza e generosità
; magnanimo, liberale. -anche: che vive agiatamente; che ama e ostenta
liberale. -anche: che vive agiatamente; che ama e ostenta il lusso, lo
piero, suo figliuolo, non è dubbio che lui non sia ancora in questo fare
questo signor splendido ogni intento / sarà che 'l popul suo viva contento. bandella,
foscolo, iv-426: io vidi per prova che il danaro fa parere benefico anche l'
fa parere benefico anche l'usuraio, e che l'uomo splendido di rado si degna
, l'argento e l'oro, di che quei si guemivano, gli rendevano splendidi
. aretino, v-1-508: è certo che voi sete prestante, degno e nobile
: oltre a tutto questo non fu mai che la città nostra si lasciasse vincer ne'
quanto poteva abbisognarmi. 8. che rivela lusso, magnificenza, opulenza, agiatezza
, signori, avuto nuova della caccia che per domani il signor don giovanni ha
iv-68: 1 prìncipi d'ostelio, che n'erano padroni, vi conducevano la
grande e magnifico. parini, 311: che vai ch'entro a'gemmati aurei palagi
: seneca e l'oratore d'arpino, che vanta- van tanto la moderazione e la
vii-168: pareva strano, anomalo, che... il bettoliere dovesse pagare quattro
dovesse pagare quattro lire l'ettolitro e che il proprietario del più splendido caffè non avesse
non guardare al piemonte, ma all'italia che sta facendosi, e che, fatta
all'italia che sta facendosi, e che, fatta appena, terrà la sardegna come
., i-1-19: li quali priego tutti che se lo convivio non fosse tanto splendido
splendido quanto conviene a la sua grida, che non al mio volere ma a la
vi-130: non per altro affettai la prelazione che per viver agiato, per regalarmi alla
viver agiato, per regalarmi alla grande, che per gozzovigliar alla splendida. 9
gozzovigliar alla splendida. 9. che si distingue per singolari qualità (anche negative
era splendido costui per li vizi egualmente che per le virtù. rajberti, 2-145:
donne, io fui sempre in opinione che nelle brigate, come la nostra è,
e le costanze e l'altre, che di quante / splendide case italia reggeranno,
e splendida e doviziosa famiglia poco meno che desolata ed esausta non ha più che un
meno che desolata ed esausta non ha più che un successore, un erede, tutto
solamente rifiorir nello spirito la grazia santificante che seccovvisi per malignità del peccato, ma rifiorir
rifiorir lei più copiosa e più splendida che avanti non era. salvini, 48-103
ragionevole e santo incominciamento non potrei dare che invocando favorevoli i numi. d'annunzio,
, 3-48: oltre acciò evidentissima cosa è che lo splendido de la bellezza non può
g. gozzi, i-8-101: avreste detto che una novella anima fosse loro entrata nel
loro entrata nel corpo, o almeno che il primo loro ingegno, già intenebrato
splendida fama stati appresso le nazioni strane che appresso noi. bellori, 2-89:
sua morte gli fu celebrata dalla fama, che, con altrettante lampade accese quanti furono
nostro intelletto e chiamiamo notte quella cosa che è chiarissimo dì. -ottenuto in
, 1-323: la più splendida vittoria di che si abbianotizia ottenne pausania figliuolo di cleombroto.
di essere imbrattato d'inchiostro, senza che nessuno m'aiuti a ripulirmi.
cavour, ii-116: non vi è dubbio che... la nazione non possa
.. la nazione non possa dubitare che alla nostra marina sia riservato uno splendido
daìriva a bagnoli, e possono assicurare che si tratta di una posizione splendida e
si tratta di una posizione splendida e che il fatto di avere alle spalle la ferriera
più splendida né la più dilettevole operazione che '1 fare quello che aggrada all'operatore
la più dilettevole operazione che '1 fare quello che aggrada all'operatore. -fiorente
splendìfero, agg. letter. ant. che produce un'intensa luce. fr
: questa gestava una splendifera lampade, che el lume alle consorte sequente liberalmente communicava.
iacopone, 1-86-106: en te par che s'offuschi / luce de splan- demento
, / potere e vedemento, / per che èi sì perduto. esopo volgar.
., 6-56: tu non altramente sblendisce che sblende il circulo del sole. idem
. ant. splendente, luminoso; che emana splendore. passione bergamasca, 105
o vero si variano per alcuna nebbia che contrastea alla luce o che sia lucente
alcuna nebbia che contrastea alla luce o che sia lucente d'usato splendore o vero che
che sia lucente d'usato splendore o vero che per venti sia affocato e vermiglio.
ch'io me vanti visto per natura / che gli ochi mei soffersen tal spiendore.
spiendore. dante, xxxvii-1: amor, che movi tua vertù da cielo / come
/ come 'l sol lo splendore, / che là s'apprende più lo suo valore
, / tal ch'alia stanza, ben che di sol priva, / dava splendore
priva, / dava splendore il lume che n'usciva. mascardi, 3-1: gli
] uscir fuori uno splendore di lucerna che ardea nella stanza. foscolo, iv-366:
moravia, xi-490: entrammo nel bar che era tutto uno splendore di neon.
(o la grazia, l'ammaestramento che ne deriva), o quella che
che ne deriva), o quella che circonfonde gli angeli, i santi, le
o bevve in sua cisterna, / che non paresse aver la mente ingombra,
pura / traggonsi i pesci a ciò che vien di fori / per modo che lo
ciò che vien di fori / per modo che lo stimin lor pastura, / sì
passi / per lo sommo spren- dor che sì lucente / infiammò mie virtù e '
carlo si destò, non sapìa da sé che si fare; e, stando sospeso
uno isprendore grande e sentì una boce che disse: « fa', carlo, quello
disse: « fa', carlo, quello che hai sentito del comandamento di dio »
dal trionfo porta di martiri, / che ogne splendor di cherubin avanza. tasso,
sé dagli angelici splendori / gabriel, che ne'primi era secondo. idem, 11-i1-113
, 11-i1-113: quell'altis- simo principe che sparge lo splendore e dona le grazie e
2-432: del figurare un componimento di corpi che riceva il lume particulare del sole o
tua via? » / « lasso, che sol pensando a quel che pria /
lasso, che sol pensando a quel che pria / vider quest'occhi, or vorrei
quanti ascesero al ciel voraci fuochi, / che fur raggi e splendori! d.
splendore stranamente luminoso, non effigiato sì che avesse niuna figura, ma pura luce
avesse niuna figura, ma pura luce che, lampeggiatogli avanti un poco, si dileguava
/ o vergine divina! / tu che commuovi, sorridendo, il core /
boiardo, 2-12-1: stella de amor, che 'l terzo cel governi, / e
tu, quinto splendor sì rubicondo, / che, girando in duo anni e cerchi
diafano avere in sé mista, tosto che 'l sole li vede diventano tanto luminosi
sole li vede diventano tanto luminosi, che per multiplicamento di luce in quelle e ne
[gemma] a nome isiriarco, / che fa sprendor come del ciel fa parco
piumaccio de capo, e massima- mente che se pareva allo splennóre che daieva li vraccialetti
massima- mente che se pareva allo splennóre che daieva li vraccialetti che teneva.
allo splennóre che daieva li vraccialetti che teneva. crescenzi volgar., 10-17:
crescenzi volgar., 10-17: ogni uccello che troveranno,... volando,
dell'acqua non si discosteranno, infìn che daranno nella rete. guido delle colonne volgar
un colle, a lato alla marina / che tutta tremolava de splendore. poliziano,
armi lucenti sue sparger un lampo / che tremar faccin l'aier di splendore. beccuti
più terso, il più gradito / che rendesse già mai luce e splendore. baldi
splendi, vetro, il tuo splendor che vale? g. gozzi, 1-3:
lo splendor vede dell'oro forbito / che agli occhi ed alle mani gli fa invito
/ d'una follìa di gialli / che dànno a l'acqua tripudi abbaglianti,
s. c., 1-649: conviene che non sieno luoghi troppo lucidi ovvero troppo
, 4-19: tosto mi rimembra / che, qualor più rassembra / per sereno splendor
, e queste immense onde di vita / che su 'l capo mi passano in tumulto
dei sensi, lucido isterismo - questo / che cola oro e marrone sui declivi,
: già per li splendori antelucani, / che tanto a'pellegrin surgon più grati,
orizzonte, distese in modo i suoi splendori che fece sparir ad una ad una tutte
bruni, 279: ne la stagion che ruinosa cade / l'ombra da l'aria
operatori. mazzei, xxi-245: pensai che si contentasse nel mezzo della vostra loggia
lo splendore, il quale è altra cosa che 'l lume, e fu chiamato tono
, e fu chiamato tono, per che è fra questo e l'ombra e la
/ disioso di quella chiara luce / che sempre mi conduce / fedel soggetto de lo
miei occhi mise le faville, / che, dentrial cor andando a mille a
splendore, / non s'accorge el meschin che quivi è amore. pasqualigo, 21
amore e della lode di tante bellezze che dite esser in me, le quali,
esser in me, le quali, acciò che sappiate donde derivano, vi dico con
donde derivano, vi dico con infinita allegrezza che d'altronde non mi vengono che dalla
allegrezza che d'altronde non mi vengono che dalla riverberazione della gran luce e del
della gran luce e del grandissimo splendore che senza pari si ritrova in voi. vasari
egli con lo splendore dell'aria sua, che bellissima era, rasserenava ogni animo mesto
, vii-22: benedico quel vago splendore / che 'l cor sì dolcemente m'innamora.
suo'splendor5 umani / riguarderai la cosa che più ami, / tu vederai li tuo'
anche il fascino e il potere di attrazione che ne è emanato e, in senso
, lo sguardo luminoso e sereno, che avvince). lapo gianni, xxxv-ii-575
della quale esce un ardente splendore / che tolle a li occhi miei tutto valore.
sprandor de lor viso era monto maor che quella de le vestimente. boccaccio,
da'suoi begli occhi lo splendore / che pria la fiamma tua nel cor m'accese
bellissima, con dui occhi in capo che di continovo scintillavano come due fulgentissime stelle
di sorte reggeva e così dolcemente girava che era quasi impossibile d'affissar la vista
splendore. chiabrera, 1-iv-146: virgilio canta che alla presenza ai didone enea apparve di
gozzi, i-1-228: gran peccato sarebbe che incanutissero mai o vi cadessero que'capelli,
mai o vi cadessero que'capelli, che paiono ora fila d'oro, che quello
che paiono ora fila d'oro, che quello splendore degli occhi vostri si ammorzasse
, nel quale i languidi occhi neri, che pareva si fossero ingranditi enormemente, avevano
gloria, onore, stima, considerazione che si acquista con la pratica delle virtù,
. bruni, lxxxviii-i-330: e'fu alcuno che, vinto da li '/ dello
vinto da li '/ dello sprendor che lronoranza stende, / per sua ragion
de'vecchi insieme colla diligenza sono quelle che mantengono in fiorita e lieta fortuna e
di non volere per marito un uomo che con tanta dapocaggine et ingratitudine avea offuscato
boterò, 8-102: ludovico, stimando che la francia splendore e gloria non minore
splendore e gloria non minore dalle lettere che dall'arme ricevesse, fece che i parigini
dalle lettere che dall'arme ricevesse, fece che i parigini più cortesemente e con rispetto
potea coprire lo splendore della nascita, che chiarissimo tra- luceva negli atti loro.
de'più illustri e de'più comuni che abbia l'europa. f. m.
splendore. parini, 700: gioventù, che cresci provveduta di rari talenti a mantenere
per guida de'tuoi studi la carità, che è ramore del vero. nievo,
mi chiamò nella sua camera, dicendo che aveva grandi cose a comunicarmi e che stessi
dicendo che aveva grandi cose a comunicarmi e che stessi bene attento e ponderassi tutto perché
splendore, benché fusse ridotta poco meno che in miseria e in calamità estrema.
sì continuavano da'ministri tutte le deliberazioni che si conoscevano valevoli a rimetter il regno nel
ampio ed a tinte molto vivaci, che ci mostra... il complesso dei
loggiati d'ólimpia, quale si presume che fosse all'epoca del suo massimo splendore.
a gorgonzola. 7. persona che per le imprese, le opere o le
nostro, / ippolito, aggradir questo che vuole / e darvi sol può l'umil
302: cedan ambo a te, che l'oceàno / corri, così al tuo
: disse poi, o parve, che intorno al soggetto medesimo della stellare musica
de'quali merita speciale menzione, salvo che il guadagnoli, ultimo splendore della vecchia poesia
legazione,... si accorgeva che, entrando in roma e presentandosi al
. tasso, n-ii-48: le città che sono nel piano sogliono aver contado che
città che sono nel piano sogliono aver contado che produce in maggior abondanza le cose necessarie
segno immaginabile. carducci, ii-8-370: che bella citta avean creato quelli estensi,
bella citta avean creato quelli estensi, che bella e superba città; e che coltura
che bella e superba città; e che coltura, che arte, che splendore!
e superba città; e che coltura, che arte, che splendore! d'annunzio
; e che coltura, che arte, che splendore! d'annunzio, 8-40:
v'è chi rivolge ancor, non che il desiro? c. carrà, 392
, ii-241: forse non sarà disdicevole che, per aver contezza de'costumi delle
con brevità, il modo e le pompe che s'osservarono da alcuni quivi presenti fin
foscolo trattati con tanto splendore e munificenza che ebbero a restare molto consolati anche nella
e la grandezza del donare, concludo che italia è bella apunto dove si dimostrano gli
loredano, 2-i-4: non sarà mente che stupida non ammiri l'eminenza dell'invenzione,
la scelta delle parole e lo splendore che accompagna in ogni parte questi suoi ingeniosissimi
. non fa paragone alcuno del diletto che nasce dalparmonia al diletto che nasce dalla rima
del diletto che nasce dalparmonia al diletto che nasce dalla rima, qualificando l'una
di forma letteraria, c'è quella sollecitudine che ora regna in tutti gli spiriti colti
. m. -ci). anat. che riguarda, è proprio o si
milza. -vena splenica: tronco venoso che convoglia il sangue proveniente dalla milza.
, 56: spingono il sangue, che si trattiene nelle cellule di detta milza,
... s'osserva principalmente in coloro che vissuto han qualche tempo in paese d'
l'ombra, siccome / un egro che patisca il morbo splènico, / la
già stabilita fra certe malattie e i bacilli che si osservano nelle scariche e negli intestini
in tutto s'infiltra l'aria splenica / che incombe nel silenzio d'un convitto /
voce dotta, lat. tardo sptenìcus, che è dal gr. ontaivucóg, deriv
in cui si suppone contenuto un ormone che eccita la peristalsi intestinale e viene perciò
fissato centralmente sulla settima vertebra cervicale, che consente la rotazione e l'inclinazione del
si cniama splenio, ed è proprio questa che sarebbe più larga e più espansa nelle
più larga e più espansa nelle donne che negli uomini. 2.
-m. -et). medie. che si riferisce a processi infiammatori della milza.
dal d. e. i. (che l'attesta nel xix sec.)
repente e veloce, e più fuggevole che non sono i fiori che appaiono ammavera.
e più fuggevole che non sono i fiori che appaiono ammavera. leggenda aurea volgar.,
aurea volgar., 14: molti, che parevano stel- e ne la chiesa per
errar comune di volersi valere delle fatiche che gli antenati nostri hanno durate con lo
le case nostre, non ci accorgiamo che il valor proprio è quello che è
ci accorgiamo che il valor proprio è quello che è nobile, e non la posterità
progressi delle arti imitatrici, si ravviserà che l'arte incominciò dalla imitazione la più
dalla imitazione la più grossolana delle figure; che lunghi secoli scorsero prima di veder sorgere
bene è, per noi, tutto ciò che accresce e sviluppa le attività fisiche,
nel suo splendore procreante e non sa che farsene della vecchiaia. -somma importanza
ombra dell'arti reputate più vili, acciò che di quelle alle necessità traendole più chiaro
v-1-230: io mi credeva, signora, che vi bastasse ornar de le vertù del
di più splendore e di più pregio che l'oro, senza volerci aggiugnere quelle di
l'oro, senza volerci aggiugnere quelle di che rilucete, come si vede, e