qual costume convenga di porre in uno che abbia da rappresentar achille, qual in
da rappresentar achille, qual in quello che abbia da rappresentar oreste e così degli altri
18. sport. nel tennis, partita che si disputa fra due giocatori nel rettangolo
; nel tennis da tavolo, partita che si disputa fra due giocatori. migliorini
'singolare'è tuttora prevalente sia nell'uso che nella stampa. 'singolare'è poi
preferivo arbitrare i lunghi, accaniti singolari che avevano luogo tra lei e malnate,
detto don anfus in questo modo: che riconoscieno il detto re d'araona per
dell'isola di sardigna, e promisogli che ciò che 'pisani singulari e il comune
di sardigna, e promisogli che ciò che 'pisani singulari e il comune avessono posessione
. -t). sport. tennista che disputa partite di singolare. e
giordano, 3-226: questa è la ragione che nelle criature ben basta un nome o
distinzione di numero, e tal singularità che tu intendereste forse, ma che è complicante
tal singularità che tu intendereste forse, ma che è complicante e comprendente. b.
: universalità non significa altro se non che il concetto distinto è tutt'insieme il
unico, del quale è distinzione, e che dalle sue distinzioni è costituito; particolarità
sue distinzioni è costituito; particolarità, che il concetto distinto è in una determinata
un altro concetto distinto; e singolarità che esso, in questa particolarità e in quella
possiamo trovare altre cose a cui sembra che dio rassomigli; egli rassomiglia...
.. alla poesia, nel senso che anche la poesia sempre abita nella concretezza
f. visdomini, 117: crediamo che con l'unità semplicità e singolarità della
in se medesima e questa singolarità, che ella dà a chi la possiede de
perfetto in ciascuna parte del vostro essere che le lingue atte ad isplicare l'altezza
compagna della propria vita, negli studi che aveva fatto, nella singolarità, secondo
gloriosa più altre singularità e spezialissime grazie che. lla nostra principale materia quelle nominare
del breve apostolico e d'alcune divote singolarità che gli donai. botta, 5-305:
comune e mangiava e beeva di ciò che posto gli era innanzi, e non fece
non fare singularità, ma solo ciò che la comune regola del monisterio e gli
vestito aveva ch'era piuttosto da uomo che da donna. fogazzaro, 13-41:
illusione, prima da noi nutrita, che fossero in noi singolarità scusabili perché originali
discreta, così segreta, così sottocutanea, che in superficie nulla trapela e si confonde
caratteristica di un ente geometrico o analitico che presenta una situazione anomala rispetto agli altri
, 82: la stella produce quel che i matematici chiamano una 'singolarità', un
bene comune. siri, viii-935: il che dichiaratamente mostrava che li svetesi attendessero più
, viii-935: il che dichiaratamente mostrava che li svetesi attendessero più alla singularità che
che li svetesi attendessero più alla singularità che al bene comune de'confederati. 8
.. fin quando non t'accorgerai che non vuol singolarità cristo, ma communità,
così de'peccatori come de'giusti: non che si dilettino nel peccato, che quello
non che si dilettino nel peccato, che quello è nulla, ma d'ogn'altra
iii-365: a berardino direte in singularità che abbiano vista una sua lettera che ci
singularità che abbiano vista una sua lettera che ci ha mostro ser agnolo suo cancelliere.
di presunzione volere in singularità essere migliore che tutti i quali vivono come debbono in
di singularizzare le cose, e'ne segue che questa potenzia non può conoscere se non
, 2-35: voi sapete, signori, che per oppenione di tutti i buoni filosofanti
nome va innanzi a tutte l'altre che sieno, poi che la prima nota che
tutte l'altre che sieno, poi che la prima nota che s'offra allo 'ntelletto
che sieno, poi che la prima nota che s'offra allo 'ntelletto nella vaghezza naturale
libro sì singolarizzata una tal maniera, che, non trovandola in altre religioni,
] in maniera l'affetto della repubblica che meritò d'essere nella sua partenza con
golarizano tanto la virtù di vostra eccellenza che i suoi con- segli diventano oracoli.
io poi volessi annoverar altri simili storici che in tutte l'altre nazioni singularizzansi,
induzione della scielta tra tanti di quei che si sollevano con eroico volo dalla storica plebe
spartita e divisa in navi e cappelle che a maraviglia vi spicca e campeggia l'ordine
letterarie, ma guastato dalla vanità, che l'aveva spinto a singolarizzarsi, studiando
dati, 186: nelle quali parole pare che l'autore prometta di volere a suo
potevano non pensare per concetti, rozzi che questi fossero e involti nelle immagini,
sessuali, assai nota dagli anatomici, che volgarmente viene chiamata ermafroditismo.
chiamata ermafroditismo. 4. che spicca per doti e meriti particolari.
serenissima casa d'este,... che in ogni tempo lampeggia fra le più
quasi tutti singular- mente diversi, avvegna che universalmente siano pur uno. idem,
si procede per via probabile a sapere che ogni sopradetta virtuae, singularménté o ver
palagio d'essa città detto campidoglio, avanti che li altri della città se ne avvedessero
tutta la famiglia sua da possa in qua che agata fue mia donna senga alcuno merito
i-479: voleva e desiderava la signoria che la tale autorità dovesse essere generale,
tale autorità dovesse essere generale, e che fusse conceduta parimente a tutti i religiosi,
abbandonarlo,... sì veramente che da noi fossero sgravati da'pesi della lor
ora l'assunto implicito in quella domanda, che è ce). virtù di uno
zingone. mente alla stagione della mietitura che si approssima. zione al padre. lunga
333: in ciò dimostrò cristo certamente / che 'n tra li appostoli, che molto
/ che 'n tra li appostoli, che molto amava, / amò lui quasi singularemente
letavam singuarmenti, perché saveam e eram certi che lo serea cossi grande in lo cospecto
continenzia, 16: l'imperatore, che singularmente era preso de lo amore de la
è suo costume di non mancare ad alcuno che gli sia stato servitore, ma ancora
più solo, come singolarmente ponderato, che tutt'altre opere di questo celebre autore
di questo celebre autore daniello bartoli, che anche a parte a parte pesavano molti
: conviene essere singolarmente umili per credere che siamo ancor barbari in paragone degli antichi e
ancor barbari in paragone degli antichi e che da questi abbiamo ancor tutto ad imparare.
, 5-9: avrebbe dovuto riconoscere lealmente che la sorte si era mostrata, nei
maestro alberto, 149: con ciò sia che la sua miseria a ciascun reo sia
reo sia singularmente, di necessitate è che i rei siano molestati da triplice avversitade
e utilità di ciascun seme e frutto che in essi si semina e si raccoglie.
singolétto, sm. fis. riga spettroscopica che non si dimostra scindibile in due o
matem. nella teoria degli insiemi, insieme che contiene un unico elemento. 3
delle biomembrane, forma altri radicali liberi che conducono alla destabilizzazione globale della cellula.
uno stato attivato, detto ossigeno singolétto, che a sua volta reagisce con le cellule
a persuadere i cento, fa d'uopo che i venti i dieci o i cinque
dei fatti e delle cifre li convincano che minore sarebbe stato l'utile comune e
, aveva ormai diritto su lui, che, avendo ceduto tutto se stesso allo
singola, noi possiamo dire senza sbaglio che ha il dovere dell'onestà -non
il disco] sarà preceduto da un singolo che verrà pubbli lizzarsi nell'opinione
nell'opinione e di affettar perfezione, strepitare che cato prima della prossima estate.
estate. tutto è peccato e che per salvarsi è necessario incenerire i teatri
. sénglo, sìngulo), agg. che esiste per sé o sto di
, le cose singole; per quel che molti dicono 'individui'. questo cade più proprio
. bacchelli, 1-i-542: conviene avvertire che la storia oltrepassa il bene e il male
morte. gramsci, 1-29: si dirà che ciò che ogni singolo può cambiare è
gramsci, 1-29: si dirà che ciò che ogni singolo può cambiare è ben poco
, in rapporto alle sue forze. ciò che è vero fino a un certo punto
il singolo può associarsi con tutti quelli che vogliono lo stesso cambiamento. 3
. 9. disco a 45 giri che contiene, per lo più, due brani
le cose abbracciando comprende, avvegna dio che diverse e avvegna ch'elle siano infinite
degli oliandoli, 3-196: infra otto dì che dal die ch'è fatto il comandamento
xxv-517: l'attività intellettiva suprema, che opera in ogni singola azione, vien sempre
. persona, per lo più giovane, che non è sposata o non ha legami
sociale ed economica. credo, quindi, che capiti solo a donne dai 35 anni
. cesari, 1-68: io voglio dirvi che se noi andiamo di questo passo,
essa sola ragionava, conob- bila sovente che, d'amorosa battaglia combattuta, di parola
vittorini, 3-56: egli osserva i marmocchi che singultano, ha il suo risolino che
che singultano, ha il suo risolino che mai si spegne nella faccia nera,
ulloa [guevara], iii-162: tosto che fa un poco di marea o che
che fa un poco di marea o che si placano le onde,...
cominci a singultar e anco a vomitare quel che hai mangiato. 3.
citolini, 261: restano ora le operazioni che fa la bocca umana:...
il 'languidus senex', il povero vecchio che non ne può più, che prega,
vecchio che non ne può più, che prega, singultendo il ritmo del dolore
dal gr. cri) yyov°s 'congiunto, che ha la stessa origine', comp.
appiccare una pessima giunta, la quale è che nell'* adone'egli ricanta quasi tutto
della sete. 2. che piange singhiozzando. borgese, 1-325:
che tu sposi tranquillamente..., che la colomba si unisca allo sparviero.
di seta o di panno, che ricorda vagamente tale uccello con le ali
letto. castiglione, 2-i-69: a quello che vostra maestà mi scrive di uno sparvieri
l'avrò molto caro di quel modo che la mi scrive per tener il vento.
tufo, 112: soggiunge poi l'incantator che intiero / dimostra 10 sprovièro: /
la cortese relazione di vostra signoria, che potrà particolarmente chiedere in mio nome una travacca
apparecchiatasi certa sua rete a proposito, che sparviere nominiamo noi, se ne stette
la domestica, né tanto meno colui che teneva in una mano lo sparviere e
deve cercare di intercettare gli altri partecipanti che corrono a un segnale alternamente da un lato
del gioco; vincitore risulta il giocatore che viene raggiunto per ultimo. 9
son posti quelli [pesci] solamente che sono più che gli altri cuneati; e
[pesci] solamente che sono più che gli altri cuneati; e sono..
10. agg. letter. che esprime rapacità, aggressività. linati,
20-94: figure maschie e sparviere e risolute che par tengano in pugno tutta la bretagna
non ha occhi così lincei e sparvieri che possa conoscere per minuto la tela dell'avvenire
bandello, 1-44 (i-520): guardate che simil disgrazia non in- travenga a voi
disgrazia non in- travenga a voi e che di tanti bastardi quanti ce ne sono,
masuccio, 46: so ben io che 'l mio sparaveri prise ad un volo
v.]: esserci più sparvieri che quaglie. 13. dimin.
egli era un certo sparveru- gio / che somigliava un gheppio, tanto è poco.
= dal provenz. esparvier, che è dal frane, sparwàri, propr.
, sparwàri, propr. 'aquila che mangia i passeri'. sparziata,
, 614: lo sparzio è una pianta che produce le verghe lunghe e ferme,
]. sparzio': comprende molte specie che altri ha trasportate al genere citiso e
'sparzio': genere di piante delle falaridee, che contiene piante giunchiformi, comuni in spagna
per dirlo alla romana) delle sete che sono sul telaio..., la
. landolfi, 2-41: costui, che veniva settimanalmente da un paese della costa
. sempre lo stesso mangiare, quello che in ciociaria si chiama minestrina: tante sottili
altra, fino a riempire una spasétta che è una conca di terraglia.
pres. di spasimare), agg. che soffre, che è in preda a
), agg. che soffre, che è in preda a dolori fisici lancinanti per
,... o agonizzante per febbri che non invidiasse le loro pene. f
le passioni di un'arma spasimante, che si sentiva roder le viscere da una
viscere da una febre sì acuta che, avendo prima trafitto il cuore, s'
cervello ancora. serao, 234: « che hai capito, nonno? » chiese
: furono giorni di agonia spasimante quelli che passammo prima che potessimo avere nuove da firenze
di agonia spasimante quelli che passammo prima che potessimo avere nuove da firenze, che
che potessimo avere nuove da firenze, che tutto era stato un sogno.
questi il primo amante, / il primocavalier che faccia in piazza / e del bello e
spasimante, come una specie di atroce vendetta che mi prendevo su di lui.
giulio... hanno commosso colui che non ha visto la carneficina, ma è
il giallo pol line, che ero sempre tentato di sfare tra le dita
5. desideroso di ottenere qualcosa; che freme, che smania per qualcosa.
desideroso di ottenere qualcosa; che freme, che smania per qualcosa. goldoni,
una religione alla quale non credono, che si sono profilati sulla scena della recente
, pregavali con impazienza di più aspettare che venisse un di loro come il meglio potesse
muratori, 5-iv-228: ci sono alcuni che fanno gli spasimanti in parnaso, affin
fastidiosa ritrosa e una certa lasciami stare che voglia co'finti maluzzi dare passione agli
avuti tanti la bella figliuola degli spasimanti che ustolavano dietro il suo gonnellino corto.
cassola, 1-37: « è vero che hai un nuovo spasimante, anna? »
durante una pausa del gioco. « che io sappia, no ». -sf
». -sf. scherz. donna che si strugge d'amore. bartolini
bartolini, 16-237: fu lei che aveva notato come, al funerale,
fisiche, fino a venire meno, che si concludono spesso con la morte;
cecco d'ascoli, 3486: ti par che muora, e spasimando langue, /
al suo corso [della luna] / che par che in corpo non possieda sangue
[della luna] / che par che in corpo non possieda sangue. novelle adespote
: più non posso muover passo / che non spasimi e non peni; / zoppo
rotte, era buttato nardo, il manovale che s'era rotta la gamba, sudando
compagno de'diavoli e pascolo di fiamme che non finiscono? -con uso enfatico
e s'è messa un paio di scarpette che già la fanno spasimare. c'è
macchinalmente: delle mani scarne e bianche che spasimavano. -ant. svenire,
a terra del cavallo e a lo cadere che fece lo cavaliere sì ispasimòe. sercambi
sassetti, 99: venne in tanta passione che sudava e trambasciava e parea che volesse
passione che sudava e trambasciava e parea che volesse spasimare; in meno di che
che volesse spasimare; in meno di che fermò gli occhi e aprì la bocca,
7-225: il pensiero dei miei figliuoli, che durante l'intera giornata non avevano fatto
/ e del compagno non cura, che spasima, / facendo del niente lungo
: / questa è troppo gran salma che me incarichi. vasari, 4-i-23:
... mi hanno condotto a tale che, se sto un giorno senza vedergli
particolarmente i vostri, mi scorano insegnandomi che la bellezza appena è mai che si trovi
insegnandomi che la bellezza appena è mai che si trovi insieme colla virtù, non
trovi insieme colla virtù, non ostante che sembri compagna e sorella. il che mi
ostante che sembri compagna e sorella. il che mi fa spasimare e disperare. rovani
filosofo spasima d'affanno per i mali che l'uomo ha inventati. de roberto,
la vendemmia e poi la svinatura, che tanto mi faceva spasimare nell'ansia di raggiungere
. michelangelo, 1-iv-293: togli uno che sappi scrivere, che io ho il
1-iv-293: togli uno che sappi scrivere, che io ho il capo a altro che
che io ho il capo a altro che stare a spasimare intorno alle tue lectere.
. guarini, 352: èmmi sovvenuto che quello scemo di zenebio pedante è innamorato che
che quello scemo di zenebio pedante è innamorato che spasima ai gostanza. d. bartoli
. bartoli, 4-2-210: il marito, che spasimava di lei per amore, non
amore. soldati, 2-178: sono anni che lo conosco, anni che spasima per
: sono anni che lo conosco, anni che spasima per me e che aspetta.
, anni che spasima per me e che aspetta. ebbene, guarda, non ho
in tanti anni la millesima parte delle cose che ho fatto stanotte con te.
bizzarri, 13: quasi non posso credere che, s'ella le dicesse che io
credere che, s'ella le dicesse che io mi struggo,... ch'
suo sesso, / spasima e invoca lui che la possieda. panzini, ii-584:
. panzini, ii-584: gli parve che quella diva che si rovesciava, spasimava,
ii-584: gli parve che quella diva che si rovesciava, spasimava, si allungava
desiderare irresino], iii-1-253: parmi che abbia seco una donnetta idea, non
perché due ore prima aveva bruttina, ma che sente dell'agresto e del salvatico: egli
e livia per lo nuovo peccato, che mostrassero a cesare che questa superba, fondata
nuovo peccato, che mostrassero a cesare che questa superba, fondata ne'tanti figliuoli
giovane e bella in guisa spasima / che per farsi distrugge se medesima: /
121: col tuo fremito da ballo / che spasima segrete orge di baci.
pistoiesi, 1-57: quando quelli dentro vidono che si partìano, molti a cavallo ed
molti ne presono ed uccisono di quelli che per lo grande caldo ed affanno non
g. gozzi, i-7-104: io spasimo che stobilo cozzone mi abbia veduto a nascondere
inviato d'inghilterra alcuni zolfi d'intagli che una volta avevo e che sono andato sproposita-
d'intagli che una volta avevo e che sono andato sproposita- mente spasimando quando uno
spasimando quando uno e quando un altro, che adesso ne sono pentito. -esaurire
. fr. serafini, 190: che fai tu... allor che ami
: che fai tu... allor che ami spasimatamente due occhi corporei, che
che ami spasimatamente due occhi corporei, che sono non più che due schegge di questo
due occhi corporei, che sono non più che due schegge di questo sole nascostor
dalla croce, ii-6a: se aviene che lo spasimato non inchini né in l'
giorno e meza notte il suo padrone che mai non viene, in una scala
non ci essere da sedere, sì che si sentirà venir meno per la stanchezza
costretto dalla usanza a star a far quel che non può e a morire nel suo
s'adopra egli al freddo e al tremore che viene nel principio delle periodiche febbri,
: mona tale / mi ha detto che io mi mostri all'amante / sfegatato e
xvi-658: ecco il maestro eli coloro che sanno, aristotile, spasimato. d'erpillide
venite a capire, signora mia, che cotesti vostri spasimati, personalmente conoscenti vostri
moneta fal sa, peggio che moneta falsa, perché di questa in corte
talvolta veduto ventilazioni così languide e spasimate che per amor della dama mi brillava il
amor della dama mi brillava il cuore che il galante ne fusse lontano quanto bisognava
. muratori, 6-401: meritano ben che si rida della lor delicatezza que'tali che
che si rida della lor delicatezza que'tali che fan tanto i gelosi, anzi gli
anzi gli spasimati dell'onore, in guisa che ad un sol motto e gesto poco
. idem, 7-i-439: non apparisce che i romani fossero spasimati dietro alla caccia e
fossero spasimati dietro alla caccia e pare che più tosto l'esercitassero per mezzo de'loro
materia e dal possederla tanti e tanti che, per averne letto qualche libercolo ed averne
ho da scriverle altro, se non che sto aspettando con una voglia spasimata il suo
spasimata voglia dello studiare o il pensare che mi fussino, come furono, per
istraboccata allegrezza. algarotti, 1-x-288: quello che in ron- sardo era pedanteria, è
e di renderne, alla prima occasione che hanno di fare un sonetto, pienamente
maria dello spasimo, per la spasimata pena che nostra donna ebbe in quel luogo.
promesso a tutti regalie, avrebbe voluto che lavorassero anche la notte, al lume delle
da veder crescere per incanto la spasimata costruzione che del resto venne eretta con una rapidità
/ un fedele spasimato, / un costante che non osa / la sua bella far
far gelosa. goldoni, vii-176: so che costui suol essere soverchiamente ardito, /
don fernando unito, / e so che don fernando mi fa lo spasimato. c
di mio marito s'era posto a farneticare che il dottorino mi facesse lo spasimato.
, 120: pur una notte trall'altre che con la sua spasimata dormiva, si
una voglia spasimevole. 2. che provoca fastidio. aretino, 20-122:
una doglienza spasimevole. 3. che provoca dolori fisici atroci. guerrazzi,
-raccomandiamoci [per morire, invece che con l'impiccagione] al solito carbone.
, genericamente, da patimenti fisici intollerabili che possono condurre alla morte.
paura non morisse di spasimo, pregavano che per dio non facesse con le mani per
tanta rabia e con tanto furore, / che 'l corpo diè a la terra e
. acosta], 81: l'oglio che si fa della copra è molto buona
e per lo spasimo. lubrano 2-93: che spasimi tenagliavan annone cartaginese, frustato publicamente
magalotti, 9-1-119: da iermattina all'ora che egli è spirato ha patito spasimi atroci
atroci. botta, 7-19: nessuna maraviglia che fra le genti della puglia, dotate
, alcuni, morsi da codesto animale che credono velenoso, sieno stati presi da
dalla mattina alla sera non fo altro che tremare fierissimamente, senza trovare rimedio a
, la voglia, anzi la possibilità che ho di lavorare. d'annunzio, iv-2-129
morante, i-102: la febbre violenta che la consumava da due giorni le salì
debole, / più bisognoso d'aiuto che quando / ti nacqui del tuo spasimo
con gli orrendi spasimi e le pratiche vergognose che accompagnano un simile atto, mio marito
ad assalire degli spasimi colici così potenti che non potè trattenere suo malgrado le grida
d'oscura e sorda minaccia: senso che diveniva rapidamente spasimo, ogni secondo più
], ii-i: el significa paralixi che debia vignire over spaxemo over ultimamente la
erbolario volgare, 1-4: se dice che quello che porta seco lo acoro non
volgare, 1-4: se dice che quello che porta seco lo acoro non li viene
spasemo / come, spasimoso, agg. che provoca o si manifesta con senza falir
fìtte lancinanti. dare de lo spasimo che io ho sempre mostro di non vederla dalla
, ii-64: i segni... che mostrano lo spasimo essere così onorare,
ho sentito nel cor sì fatto spasimo / che le sura venenosa o da medicamento corrodente.
i-5-461: eh, capovano, mile, che presti nocumento alle parti nervose, dove poi
. bacchelli, 2-xxiii-731: l'insonnia, che ribella, / fra mille spasimi /
fisico spasimoso e sfibrante. dalle persone che mi furono cagione di tanti spasimi e di
convulsioni (un accesso morbopiaceri negli anni che non torneranno ornai per me. cantii,
lei eran chini il capo, che reggeva una candela accesa, e tre dei
: è il vespero; è l'ora che fa / d * un tuo
di lei capello un'iride, che il bene / muta in estasi e in
fra gli spasimi della nonna e 2. che suscita straziante afflizione morale. continue apprensioni
in viso i contrasti e le vicende che accadono e il pessimismo che affiora ai nostri
le vicende che accadono e il pessimismo che affiora ai nostri giorni, troverete che
che affiora ai nostri giorni, troverete che è lo spasimo per quel centro smarrito,
, battevano la crosta del deserto così forte che lo strepito si udiva lontano. m
campana. un vero colpo per i ragazzi che si precipitano a copiare; nessuno più
per me giudico più discreta la morte che sì fatto ispasimo, che non è
discreta la morte che sì fatto ispasimo, che non è così il perdere giocando.
7 sento una languida., non so che sia.. / è gioia?.
. -con meton.: persona che è oggetto di amore tormentoso. aleardi
aleardi, 1-190: oggi nell'ora che ti dissi: « addio, / spasimo
mente e il cuore senza paragone più che cento mila versi sentimentali. 4
fantoni, ii-198: quel dì, che, o fillide, / tua bianca destra
sedici anni della sua vita senza altri spasimi che dai libri. 5. massimo
e rese a ciascuno spasimosa l'attesa che l'altro parlasse. cicognani, 3-255
la volta buona. 3. che rivela eccitazione e tensione nervosa per un
ha negli occhi una fissità spasimosa, che fa spavento. moretti, i-875: non
e di agi. 4. che si strugge per una travolgente passione amorosa
la forza della bellezza nuova, / che in fantasimi muta, sorridenti, dolenti
di lui [amore] mi blasmo / che non mi fa ragione / del mio
il die spasmo / pensando condizione / che mi conven partire. gidino da som
essere costretti a chimia fai, di che mio core spasma; / e come a
, 11-20: stupisco del gusto di coloro che vo1- 749: ahimè! ch'i'
per serva. / il crude! sa che per lui spasmo e
, spasmo e fo de le pazzie che non si farìeno in siena. tassoni,
di me non cal, / né so che farmi. -con riferimento all'amore
e l'affetto vostro non potrà tenersi che non si spasmi per amore. -venire
/ fantasma spaventevole e tremendo, / che in rimirarlo ogn'un ne trema e spasma
con mille suoi disagi un'opra / che il vento guasti o la nebbia ricuopra.
: più allora vi confortate, pensando che cristo crocifisso sarà il facitore e adempitore degli
concetto nuova malisia, sì per l'amore che portava alla donna sua, sì per
alla donna sua, sì per la paura che quazi di spasmo morìo. sanudo,
morite. ariosto, 19-22: ricordossi che passando avea / veduta un'erba in
so qual, di tal effetto piena / che stagna il sangue, e de la
. campanella, 5-54: si vede che quando un nervo è pieno d'umidità,
un nervo è pieno d'umidità, che non può passare lo spirito dentro lui,
ulcera callosa ricoperta d'una sostanza coriacea che racchiudeva materia icorosa, e che colla
sostanza coriacea che racchiudeva materia icorosa, e che colla pressione, forse anche coll'irritazione
o con un compì, di specificazione che designa la patologia contraddistinta da tale stato
2. spavento improvviso (e la causa che lo determina). parabosco, 3-14
: entriamo tosto, ché costui talora / che vien di qua mirando il volto mio
di questi spasmi, o carino, che noi romparemo l'accia. 3
: non per me, ma per lei che nel febbrile / spasmo dell'odio mi
tanto a spasmo ei n'invaghìa, / che, qual palma di conquista, /
: lo scorbuto poi finalmente altro non è che un grado più avanzato dell'affezione ipocondriaca
non può non essere dove le viscere che sono negl'ipocondri son mal affette,
ventricolo di continuo ingombro da sughi tali che dalle irritazioni indotte da'medesimi e spasmodicamente
a cader piena sul viso dell'ammalato, che si dibatteva spasmodicamente. fenoglio, 5-i-616
l'indifferenza delle dame e dei signori che nemmeno avvertivano la sua presenza. moretti
o il diavolo se le porti, che si ricevono proprio quando si aspetta spasmodicamente
genere d'infermità né spiegarsi con altro principio che con l'origine comune alle affezioni uterine
, ii-340: ringraziate la duchessa dell'interesse che prende per me e ditele che ho
interesse che prende per me e ditele che ho un gran freddo a una spalla che
che ho un gran freddo a una spalla che mi dà dolori spasmodici. verga,
destra mi produceva un dolore spasmodico, che io attutiva alquanto bagnandola nell'acqua del
schiuma bavosa. -disus. che calma gli spasmi. tommaseo [s
.]: 'spasmodica: epiteto dei medicamenti che calmano gli spasmi o convulsioni.
, proprio dolente di quel turbamento spasmodico che ti affligge e che non ti lascia un
quel turbamento spasmodico che ti affligge e che non ti lascia un po'di pace
una attesa spasmodica non sapeva bene di che. vittorini, 1-54: arriva anche la
macchina, e la gioia di novità che provano questi bambini diventa spasmodica. a
altissima, un'attenzione spasmodica a cose che non erano il suo fisico.
svolge in modo febbrile o affannoso; che ha un ritmo intenso (un lavoro,
difesero con l'intimo distacco da ciò che pure nell'esterno dovevano accettare. manifesti del
, deriv. dal gr. cmctoncbstis, che è da anaofióg (v. spasmo
v.]: 'spasmolitico': rimedio che fa cessare lo spasmo muscolare. =
movimenti di mano spasmosi, che paiono molto brutti a vederli. dalla
d'argo, messaggio, / ratto così che va men ratto il nibbio / su
vecchio, zita overo sposa, / che non corresse là con l'ale spase
gloriosa. -con meton.: che vola con le ali spiegate (un uccello
in un plenilunio. 2. che ha una vasta ramificazione (una pianta)
blanchessema piu cne lacte e spasa, per che mon- strava de dare naturale lustrore per
forte blancheze soa. 4. che ha forma piatta, molto allargata; che
che ha forma piatta, molto allargata; che ha la circonferenza ampia; che ha
; che ha la circonferenza ampia; che ha l'orlo poco rialzato (un
. casti, i-1-297: un dì che ghiribizzo gliene chiappa, / ponsi spaso
. martello, 6-ii-101: legge sia che ognun ne libi a sorso, / e
smorzato; quando in 'chio'il plurale che se ne forma è altresì in 'chi',
egli e in uno di quei corrucci che si ripacificano con tutte le vergogne e con
e cortese ne lo ascoltare, acciò che ognuno ne sia gradito e l'autore
siroccnie, fomme detto da vostra parte che io ve scrivesse alcuna cosa all'onore di
spassapòpolo, agg. invar. che è oggetto di derisione da parte del
... t'invita la sensualità che ti vadi spassando e o stia con altri
dove la gente non aveva altro da fare che ridere e spassarsi. baldini, 7-174
maneschi... io non dubito che mi ci sarei spassato moltissimo.
: fu questo artefice malinconico, anzi che no, onde amò bene spesso lo spassarsi
barberino, ii-53: si penso tra sé che, quand'egliera in prigione, si spassava
da sezzo o da pria / cosa che s'aducessi a porto degno, / usci'
io ho ben caro d'esser materia che vi spassi in modo la fantasia che
materia che vi spassi in modo la fantasia che non pensiate al conto che devete dare
la fantasia che non pensiate al conto che devete dare circa il maneggio dei danari
difese molto più comiche delle sue e che non dovessero che spassare i lettori e
più comiche delle sue e che non dovessero che spassare i lettori e persuaderli per la
il richiedermi la signoria vostra del ciò che faccio al presente, vuol ch'io vi
, vuol ch'io vi dica in risposta che solo in austria, mia figliuoletta,
della cornia fece domandare al signor piero che per grazia lo cavassi di dogana e lo
la strada, per ispassare l'occhio che gli era rimasto. 6.
, di furbi e di capi ameni, che spassavano la loro vita in caccie in
diodata ba dava a quel che c'era da fare, e lui correva
sarsela. cassola, 2-501: se penso che potrei essere a milano a spassarmela
i-217: meglio una savia donna alla rocca che cento triste che si spassano a veglia
savia donna alla rocca che cento triste che si spassano a veglia. = da
de'fontanieri in così varie apparenze di giuochi che rappresentano una scena versatile di liquide maraviglie
nei miei panni e mi contento di quel che io sono. = comp.
rousseau, dove parla dei rei influssi che hanno sopra la educazione della gioventù parigina
il po, a maravigliosa grassezza di ciò che nasce della terra et a maggior spasso
pres. di spasseggiare), agg. che va a spasso in un luogo
quelli spasseggianti. 2. figur. che scrive con tono piacevolmente disimpegnato. -
disgiunta da una pacatezza bonaria, così che accompagnarsi con lui di pagina in pagina
e odorifere. aretino, vi-350: tuttavia che la festa di testaccio si fa,
in roma non riman persona; ma poi che non ci si vede alcuno, spasseggiamo
città, come far suole ogni viandante che nuovamente giunga in patria non sua. botta
giù in quei pochi metri di selciato che vanno dal canto del gallo alla piazza garibaldi
filosofeggiando (con riferimento alla pratica peripatetica che era propria della scuola aristotelica).
per la gran sala, quanto l'ira che lo confuse volse che egli spasseggiasse.
, quanto l'ira che lo confuse volse che egli spasseggiasse. -abitare in
de pisis, i-105: de chirico pare che spasseggi in un grande appartamento e vorrebbe
, quali pianpiano li facevano spasseggiare la piazza che sta avanti la casa del bascià.
significato stare in sul noce, il che è proprio di coloro che, temendo di
noce, il che è proprio di coloro che, temendo di non esser presi per
richieggono tanto i tribunali / d'assistenza che non si possa ancora / di pindo spasseggiar
si mostrano espressamente rustici, quanto par che vogliano o col 'divum pater'o col
vorrei esser, viola, quel vento / che ti rinfresca al tempo de la state
dallo zio traditore: « vedi tu colui che spunta laggiù dal fondo di quello
sm. (femm. -tricé). che si aggira per un luogo passeggiando.
lento e senza una meta precisa, che si fa per svago. -per estens
per lo più serale o festiva, che consiste nel percorrere lentamente a piedi o
o discorrere. segneri, ii-426: che volete mai fare di un ecclesiastico dato
più s'introducono come moltitudine de'sopradetti che o si dolga o vero festeggi cantando;
cantando; et in questo modo pare che molto più diletto arrechino... per
.. per li spasseggi et intrecciamenti che con grazia vanno facendo. 2
e. gadda, 22-99: « ma che patria d'egitto! » vociferavano.
or l'altra mano / come colui che nuota di spasseggio. note al malmantile,
, agg. ant. e letter. che offre l'opportunità di svagarsi, di
opportunità di svagarsi, di ricrearsi; che procura piacere, diletto (un luogo
ora questa ora quella cosa vede, che non che a me, ma la togliono
ora quella cosa vede, che non che a me, ma la togliono e furano
gli chiamò ameni. 2. che procura sollievo, conforto al fisico.
più spassevoli alle acidiose languidezze de'corpi, che '1 rinfrescamento dall'acque, l'alleggiamento
alleggiamento dell'ombre. 3. che suscita ilarità, che muove al sorriso.
3. che suscita ilarità, che muove al sorriso. -anche con uso
si siano levati molti abusi, come che lo spassiare nelle chiese, che a schiere
come che lo spassiare nelle chiese, che a schiere e a torme più che le
, che a schiere e a torme più che le piazze si faceva mentre i divini
uffici si celebravano, non è però che ancora non vi si commettano infinit'altre sceleragini
, ora si va a spassino, ma che bel solicino. = dimin. di
con carlo trova; e gli confidai che, non essendomi possibile di abbandonar leopardi
o dire, per onor del vero, che certe volte marcello si spassionava con me
spassionava con me, per la piega che avevan preso le cose. 2.
lancellotti, 2-356: molti s'immaginano che sia impresa di poco momento lo spassionarsi
. non mi spassiono con merito di ciò che devo lasciar in breve con dolore e
mondo e distaccato con violenza da ciò che non è mio? de sanctis, ii-7-144
mazzini, 32-59: a me pare che la gente dovrebbe cominciare a spassionarsi dei
così spassionando l'anima mia di pensieri che ravvolgeva secretissimi da tanti anni.
: sperimentando al fine la piissima dama che le diligenze umane e le lusinghe umanissime non
e spassionare l'orgoglio a parlare di quello che non intendono: un popolo intero noi
merito di quel libro, spassionatamente vi dico che qua e là mi dà molto piacere
foscolo, vi- 618: lo storico che spassionatamente narrò quelle stragi, quando vide
spassionatamente narrò quelle stragi, quando vide che i loro vestigi non erano cancellati dopo cent'
. pasolini, 13-108: lei sa che tra nord e sud non c'è differenza
storia: una differenza quindi oggettiva, che va tranquillamente e spassionatamente presa in esame
: in agguaglio di quella somma autorità che può e dèe conciliare a ogni suo detto
suo detto il candore e la spassionatezza che traluce nel suo scrivere. foscolo, vii-224
concetto della spassionatezza o frigidezza o indifferenza che si dica, richiesta allo storico. bacchelli
481: passione per la vita che attinse nell'espressione estetica quella superiore spassionatezza
... di quella spassionatezza, che, come veri apatisti, qui professate.
, v-2-4-4: 'apatista': quello che professa apatia, cioè spassionatezza, in
differenza, qual era quegli che idealmente e molt'anni avanti che la
quegli che idealmente e molt'anni avanti che la nostra accademia degli apatisti fosse fondata,
b. cerretani, 1-253: gli uomini che non si travagliavano e quelli che si
uomini che non si travagliavano e quelli che si travagliavano, che non erano passionati,
travagliavano e quelli che si travagliavano, che non erano passionati, ma spassionati.
spassionati. panigarola, 3-ii-250: desideraremmo che si trovasse uomo giudizioso e spassionato e
a questi peccati di gioventù, lieti che finalmente fosse raggiunto l'equilibrio stabile.
fu- ronvi ancora gl'ingenui e spassionati che non poco la lodarono. -con uso
tanto cospicui? -letter. che sostiene la necessità di dominare razionalmente gli
, così alla statura come al cognome, che coltellino diceasi. salvini, 39-v-176:
. salvini, 39-v-176: siamo apatisti, che tanto vale a dire quanto spassionati,
e della verità. 2. che nasce o procede da animo scevro da passioni
verità spassionate richiede d'esser sì chiaro che non possa esser da tutti inteso. f
grave e spassionato dicevano chiaro e tondo che menelik era stato tradito non da arnoux,
convinzione spassionata. 3. che mostra disinteresse, negligenza o noncuranza per
12-i-94: oh, signor molza, che loco è quello! in che sito è
molza, che loco è quello! in che sito è egli posto! che morbidezza
! in che sito è egli posto! che morbidezza e che aggi vi sono!
è egli posto! che morbidezza e che aggi vi sono! che piaceri e che
morbidezza e che aggi vi sono! che piaceri e che spassi ci avremmo!
che aggi vi sono! che piaceri e che spassi ci avremmo! segneri, iii-1-97
dell'iniquità io! per gli spassi che mi dà! arpino, 11-114: mica
-in espressioni comparative, per indicare che un'attività o un impegno, per
. berchet, 116: la somiglianza che corre sì frequente tra'l vocabolo spagnuolo ed
croce, 241: egli non fa cose che non si possano tollerare, ma tutte
diletto nuovo. 2. persona che con la propria presenza, lo spirito
a'tempi del vostro padre lubrani, che era lo spasso de'pulpiti, ed essendo
a villanella è peste. -ciò che (in partic. situazione, scena,
riso. aretino, iv-3-273: quel che in simil suggetto ha scritto il magnifico
, dèe bastare nel mondo tutto, non che in italia sola: è mondo,
e allegra. 4. che non rivela emozioni (la voce).
bacchelli, 2-iv-379: « giorgio, che cosa possiamo? » « lasciarmi solo
occasionalmente per divertimento e ricreazione; ciò che consente o dà motivo di svagarsi, di
avvenne all'uno di loro [romiti] che si pose in cuore d'essere solo
poggihonsi, cxxxi-117: per grande caldo che c'è si vengono le rondine di
12-iii-255: con molta mia amaritudine riscontrai che le mie lettere davano spasso e gioco a
, sentendoli, credei per molto tempo che fussero alcuni figliuoli: erano lo spasso di
mano, dicendo l'uno all'altro che questo era loro grandissimo spasso e consolazione
e diletti e risi e canti / che in verde età di savia donna han loco
e tanti e tanti / frutti d'amor che parturisce ognora / il servir lungo de'
, i tuoi solazzi sensuali, dirai che sia pernizioso e aspro? forteguerri, 16-30
datevi que'spassi e quei piaceri / che dona amore a'fidi servi suoi.
al mondo ch'ognun preme, / prima che sazio, del ben far fu lasso
in ferri in cictadella, nella prigione nuova che aveva facta, con uno figluolo piccolo
ricciardo da cortona, 1-48: fate che el vostro giuoco e 'l vostro spasso
, el quale è allegreza dell'anima divota che non manca mai. f. scarlatti
credo io, fur mossi quelli / che fero i monasteri, a consentire / che
che fero i monasteri, a consentire / che le suore facessero, ne'tempi /
le suore facessero, ne'tempi / che siamo adesso, le presentazioni / e
le commedie, avendo sempre l'occhio / che le russerò oneste e da cavarne /
. martelli, 108: chi credete voi che si stancassi prima o vostra signoria a
spasso! ': suol dirsi ad alcuno che racconti cose strane, per accennargli che
che racconti cose strane, per accennargli che non lo crediamo e che cessi dal
, per accennargli che non lo crediamo e che cessi dal dirle. 7
a le chiese vai / ogni uomo che ti mira il cor ti dona. conto
quanto a ti, no ti pensi altro che a magnar e a bever e andar
andare così tra il viandante e uno che vada a spasso, uscì, senza
vada a spasso, uscì, senza che nessuno gli dicesse nulla. pea, 7-433
m'accorgo intanto, ahi lasso! / che l'età leva la mente: /
messer mario meliini ci sono venute, dicendo che a tanto loro cicalare el capo li
? n. agostini, 6-1-18: sento che a spasso già mi va il cervello
savonarola, 5-ii-41: quello è frenetico che gli va a spasso il cervello.
'l tal podere, donde raccolgo ciò che mi bisogna per vivere tutto ranno e
spasso. casalicchio, 227: vedete che uno s'industria, che uno fatiga,
227: vedete che uno s'industria, che uno fatiga, che non istà a
uno s'industria, che uno fatiga, che non istà a spasso, che si
, che non istà a spasso, che si applica alla sua professione, che non
, che si applica alla sua professione, che non fa grosse spese e che tuttavia
, che non fa grosse spese e che tuttavia non mai acumula. c. i
-con uso aggett.: che sta passeggiando, che è in giro
uso aggett.: che sta passeggiando, che è in giro, a zonzo.
soffici, v-2-401: sciabordìo dell'acqua che 'passa sotto i ponti', scroscio della pescaia
c. arrighi, 3-82: io che sono a spasso e in bolletta non cambierei
riva al mare. vittorini, 6-19: che desiderio aveva di picchiarmi, quando sciolsero
castronerie egli è impossibile contenersi dal dire che in simili citazioni si è mandato a
siamo proprio come tante vessiche gonfie, che ogni piccola foratura le manda a spasso.
gran torrente, / quanto la grossa grandine che a spasso / ne manda le campagne
in bottega un moretto picciolo di statura, che, dati tre fossi in giro,
voleva mandare a spasso; poi pregò tanto che gli dette un'altra settimana di tempo
. filenio, 1-274: miser, che di tuo morte pigli spasso, / perché
ramazzini, 136: non creda ella che sia mai per mandare a vendere in coteste
dissertazione né altro, perché so molto bene che se ne pigliarebbero spasso. g.
ch'egli ha un'innamorata, gli dissero che quando egli si partiva da lei sottentrava
, 14 (255): quegli omacci che già avevan cominciato a prendersi spasso dell'
17-166: per vendicarti di una donna, che si prese spasso della tua dabbenaggine,
. goldoni, ii-289: ghe digo ben che che mio fio degenera dal so sangue
, ii-289: ghe digo ben che che mio fio degenera dal so sangue, trattando
mal e tiolendose spasso d'una persona che merita tutta la venerazione e el respetto
, el quale mi pare due terzi meglio che quando lo vidi con voi. vasari
per il palazzo e quivi gli mostrò ciò che aveva di bello. verga, 8-261
spasso nicolino. bernari, 0-220: che mi costa accompagnarlo un po'a spasso
era definito dalle malelingue: 'l'uomo che portava a spasso il cane', poiché si
a spasso il cane', poiché si racconta che la moglie gli affidasse proprio questo incarico
a spasso! pascoli, 1-307: in che modo da ottobre dell'anno scorso il
5-152: è venuto da me a dirmi che io lasci quella casa e quella bottega
. proverbi toscani, 229: quel che non ha mestiere e va a spasso,
. milizia, vii-235: le visite che si fanno a vicenda la mattina sono
a vicenda la mattina sono tanti spassetti che vanno al cuore. da ponte, 1-649
! » / - ed intanto, che diletto, / che spassetto io proverò.
ed intanto, che diletto, / che spassetto io proverò. = deverb
spasso. spassóso, agg. che provoca divertimento, che muove al sorriso
spassóso, agg. che provoca divertimento, che muove al sorriso (un fatto,
thovez in queste trovate spassose, piuttosto che discutere un'altra volta le sue opinioni generali
e due giacevano immersi fu l'elemento delicato che trasformò a poco a poco il carattere
. ecco un lato del tuo carattere che avevo completamente dimenticato. bianciardi, 3-113
ne va', e di'a colui che l'aombra, /... /
, /... / ch'anzi che sua final giornata veggia / italia ponga
poteva il meglio, non sappiendo che altro consiglio pigliarsi, se ne tornò a
: questo vaso è una tal pasta / che il sol proprio ha colorata, /
. m. -et). medie. che si riferisce o è causato o
-che è stato colpito da una lesione cerebrale che ha determinato uno stato spasmodico della muscolatura
. calvino, 20-414: il sapere che non puoi mangiare carne, pesce,
e incoercibili, di pianto o di riso che si producono per una liberazione dal controllo
e non è possibile scrivere una storia che non ha dramma. ogni partita è
altra partita. vi basti qualche metastasio che soffia nel trombone. io dovrei comperarmi un
animale. capuana, 1-i-183: che grullo quel boaro! lo canzonavano tutti
canzonavano tutti. aveva paura delle 'nonne'che gli spastoiavano le vacche per farlo arrabbiare
lulli si spastoiò la lingua per precisare che arrivavano a san lorenzo. 3
, gli convenne così preso aspettare tanto che venissono le tanaglie. g. gozzi,
certo pantano e melma molliccia e tenacissima che parea vischio: onde quanto più il
inadeguati. giusti, 3-55: pare che egli, cosimo ridolfi e altn si maneggiassero
altn si maneggiassero sotto sotto per vedere che il granduca si spastoiasse una volta dalla
riluttasse. alfieri, 5-143: mirate con che facile enimmatico, / chi grecizza,
s'era già spastoiato dall'inesorabile catena che inceppava i passi della gioventù triestina sulla via
, nell'adempimento dei doveri più santi che la coscienza imponga ad uomo nel nostro
vario colore, semplice o doppia, che si trova alla base dell'infiorescenza di
. spatàceo, agg. bot. che ha la forma di una spata;
forma di una spata; che è racchiuso in una spata (un'infiorescenza
s. v.]: 'spataceo': che ha spata o che è racchiuso in
]: 'spataceo': che ha spata o che è racchiuso in una spata o che
che è racchiuso in una spata o che ne ha la forma o ne fa le
iusto de missier antenore da truogia, che fesse sto nostro spatafio, con dise quel
dise quel gran sletràn virzilio, quando che 'l dise: 'antenore potuite mierie delasso
. c. arrighi, 3-292: pensò che facendo dif ficoltà ad andare
lo spatangus purfiu reus, che vive in nicchie, comunicanti con la superfi
ambulacri; e la seconda quelle che ne hanno cinque. = voce
stor. alto funzionario deirìmpero bizantino, che a costantinopoli era alle dipendenze del capo
gli sta innanzi armato, così è bisogno che l'anima stia sempre armata a resistere
, 1-i-188: la cosa andò tant'oltre che due spatari dello imperatore venìano di sicilia
letter. pezzo di legno largo e piatto che, negli antichi telai verticali, serviva
: seduta al telaio è la nutrice; che, a sé traendo alternamente il calamo
), sf. bot. piccola spata che accompagna ogni fiore di un'infiorescenza compresa
di maggiori dimensioni (in partic. quella che nell'infiorescenza delle palme si trova sotto
, 1384: 'spatilla': piccola spata particolare che accompagna ogni fiore in una riunione di
]: 'spatella': la piccola spata che avvolge una diramazione dello spadice nella palma.
nella palma. -ciascuna delle brattee che si trovano alla base delle spighette delle
da'botanici indicate le glume nelle graminacee che vi fan le veci di brattee
. di spaternostrare), agg. che recita in continuazione paternostri, bigotto. -anche
m. lamberti, lxvi: un che a mangiar con gli angeli n'invita,
saccenti, 1-1-76: non è di quei che con le man dimesse / si piantan
apparenza né spaternostrare, assiste alla messa che al prete fa dire all'aurora per
. m. -ci). miner. che si presenta in aggregati cristallini con grana
mercé un processo di concrezione simile a quello che genera le stallatati e le stallagmiti o
). spatinato, agg. che ha perduto la patina originale e le
male eseguita (un dipinto); che è stato privato della patina originale insieme
patina originale insieme con eventuali sostanze corrosive che col tempo vi si sono sovrapposte (
rassodate e gruppi di spati stalagmitici, che da'nostri scalpellini sono conosciuti sotto 'l
lessona, 1384: 'spato': nome che gli antichi mineralogi davano a quei minerali
gli antichi mineralogi davano a quei minerali che hanno comune una tessitura lamellosa e la
e con erbe, molto cotti, che mangiai con una spatola di legno.
il butiro con altretanto mele attico tanto che diventi rossigno, e pigliasene la mattina quanto
groviglio delle gocce e la spatola del tergicristallo che, un poco allentato, sbatacchiava con
piegate di corno nerbosissime,... che, spingendosi dentro il coperto, esso
cento / dappertutto le latebre, / che di botta quinta e sesta / con ingiuria
toscana, 14-2-54: é notissimo quel che importi 'specillum'presso i latini, cioè 'spatula'
: per tre menti gocciava il pianger che egli per lo suo peccar faceva, misto
misto con sanguinosa bava per i peccatori che egli dirompea co'denti, non altrimenti
egli dirompea co'denti, non altrimenti che la 'maciulla', la gramola over spadola dirompe
sotto l'acqua a macerare; macerato che è, di nuovo si secca; seccato
: 973), 241]: bisogna che il cane abbia le spadule vicine alle
detti fiori, tornandoli al fuoco, ma che sii lento, volgendoli con spadoìetta fino
lento, volgendoli con spadoìetta fino a che siano a perfetta cottura. auda, 21
tanto con una spatoletta di legno, che svapori tutta la parte sulfurea e maligna,
la parte sulfurea e maligna, sino che si possa polverizzare. -acer. spatolóne
mettere a guardare in pace il riccetto, che in mezzo al fiume alzava una moina
in mezzo al fiume alzava una moina che non finiva mai. sbatteva le braccia come
. spatolàbile, agg. che può essere lavorato o applicato con la
e spatolabile, composto da fibre naturali che hanno contemporaneamente funzioni decorative, isolanti,
un buon pestello o bastone nel modo che spatulano in europa il canape ed il
nudo, muso allungato in forma di spatola che ricorda quello del pesce spada, ma
mezzo, ed è coperto con ossificazioni che si ramificano in foggia di rete.
spatolare), agg. bot. che ha la sommità allargata e arrotondata e
un picciolo spatolato e un lembo bilobo che si piega in due lungo la nervatura
(spattóso), agg. disus. che ha la struttura o la consistenza della
così, farina terrosa, è quella che compone la massa delle pietre e quella
stato penetrato da quel sottilissimo fluore spattoso che ha indurita in pietra la fanghiglia fortis,
meridio ottico interessante è quello che si osserva nel cosiddetto spato nale
.. mi fece osservare lave esplose che altro non sembrano se non impasti sabbionosi
conservato il tono di quella burbera cordialità romagnola che pare fatta apposta per mettere la gente
io da te parto, più col cuor che col piede, perché mi commanda il
piede, perché mi commanda il cielo che lasci un mondo. voglio spatriarmi, ancor
e sovrano sopratutto a quelli tra loro che, non essendo ancora legati da consorzio
v-538: spatriò da venezia irato a'francesi che l'aveano proditoriamente venduta e agli austriaci
l'aveano proditoriamente venduta e agli austriaci che l'aveano turpemente comprata. manzoni,
a fingere di credere..., che fermo si era spatriato in contravvenzione alle
nievo, 1-vi-143: quando io dissi che di qui a parecchi anni la mia famiglia
batavi. tommaseo, 2-ii- 290: che tu sia spatriata! / or vedi ch'
cervo e perché in questi tempi pare che non se ne trovano come alle volte se
questo è stato per li archibusi s'usano che così con la morte come con il
pass, di spatriare), agg. che si è allontanato dalla patria o ne
ne è stato bandito o esiliato; che si è stabilito o rifugiato in un
18-i-862: i tortonesi soffrivano meno spatriati che in patria innanzi che il fiero assedio cominciasse
soffrivano meno spatriati che in patria innanzi che il fiero assedio cominciasse. pirandello,
vita di nuovi venuti e di spatriati, che della loro integrità si volevano dimenticare.
, lo studioso di tradizioni popolari sa che potrebbe essere sostenuto da un imprecisato numero
della cabina. 2. che conduce un'esistenza appartata, senza partecipare
. non animato da spirito patriottico, che non prova amore per la patria.
augurarsi la morte dei figli, piuttosto che vederli sgarbati o spatriottici. = comp
in rezasco, 1195]: caso che nella nuova riproposizione... non si
diversi capi chiamati 'addita- menti'in concavità che sono nell'estremo dell'osso chiamato '
, 248: se si considerassono certe figure che appariscono nelle spalle d'alcuno animale sagrificato
alcuno altro la avinoman- zia, / che è per gracchiare o per volar de augelli
sfarzo', deverb. da spatiisè, che è dal lomb. spattuscià 'lordare * inteso
te di cicco ed avvisa zio ciccio che non se ne allarmasse. =
in croce e ricoperti di stracci, che si mette nei campi per spaventare gli
i quali fingono certe larve et ispauracchi, che da quegli animali sciocchissimi sono tenuti per
voce dell'uomo né gli spaventi o spauracchi che si pongono nelle biade. a.
cicognani, 1-171: mi pareva che m'avessero cambiate le gambe, m'
un paio di quelle impinzate di paglia che ànno i fantocci spauracchi degli uccelli.
. -per estens. fantoccio che rappresenta una figura umana. martello
ci starà il tuo figliuolo. ma digli che non alzi lo spauracchio troppo presto.
vi-451: ricordarti dèi tu di tersite, che anni sono passò per questa barca,
, così strambo, stravvolto e losco che mettea orrore, non che ribrezzo: era
e losco che mettea orrore, non che ribrezzo: era uno spauraccio che facea
, non che ribrezzo: era uno spauraccio che facea stomaco a chi t mirava.
questo spauracchio per vari giorni non trovai che gente contenta. govoni, 3-235:
. tesauro, 2-26: sgridavano altri che egli avesse tolto a giove la giovialità
faccia orrida a studio e così setolosa che parea lo spauraccio di roma.
di roma. 4. persona che, per le proprie idee o il proprio
orléans onde usava tutte le diligenze per precauzionarsi che non facesse male a sé et allo
un soggetto odioso non meno a sé che all'altre non con animo di promuoverlo,
talvolta prevalso a segno lo spavento in tutti che, niuno volendo restar col demerito di
son trovati d'avere eletto concordemente quello che tutti erano d'accordo ad escludere.
mie molto modeste o da miei intendimenti che le sono già noti; ma di qualche
ammettano, e fanno anche bene, che cosa son eglino? serao, i-934:
i-934: lo chiamavano 'mammone', che è lo spauracchio dei bimbi napoletani.
idea, progetto o, anche, oggetto che incutono paura o sono motivo di grave
. caro, 12-i-37: voglio dir che per questo non pensiate che io vi
: voglio dir che per questo non pensiate che io vi facci spauracchi. b.
fare un sì fatto spauracchio dal mio spela che mai non n'ebbe un sì fatto
lubrano, 2-32: curiosi non si dilettano che de'libri usciti dalle stamperie luterane,
, 4-1-112: persuaso... che il governo di napoli non sarebbe stato
non sarebbe stato capace dell'orribile ingiustizia che poi fu commessa, persuaso che a
ingiustizia che poi fu commessa, persuaso che a null'altro mirasse, se non cne
luisa non rispose,... pensando che forse la marchesa potrebbe prendere quella lettera
, ii-971: ora la febbre non faceva che dar corpo e colori a una fragile
schiere ha già ridotte / di genti che non vagliano un pistacchio, / cioè di
. 6. artista o scrittore che rappresenta una cultura ormai vecchia e superata
cultura ormai vecchia e superata, ma che continua a esercitare un'influenza determinante su
: basta con questi spauracchi della cultura che noi ignoriamo o disprezziamo! = deriv
giacché questo è un de'quattro spauragli che si prescrivon da far contro gli aguati
pres. di spaurare), agg. che incute spavento. martello, 6-i-457
selvaggio a 'n sè cotal natura, / che piange quando vede il tempo chiaro,
quando vede il tempo chiaro, / però che la tempesta lo spaura. ugurgieri,
/ madre d'uomini e dei, che pur del nome / spaurì il mondo.
feri animi cum piasevele arte: quello che tante fiate spavurà li compagni, fi
nova, sola, infinita / felicità che il suo pensier figura. de sanctis,
ii-13-116: ti sta avanti non so che formidabile, che ti spaura, un
ti sta avanti non so che formidabile, che ti spaura, un di là dall'
oppone la scura / larva al genio che vive ed agogna? / o miseri?
a volte, repente, / un'ora che il tuo cuore disumano / ci spaura
, / ch'eo starò soferidore, / che più dà e divien, se dura
: i'non posso creder né pensare / che sia neun dolore addolorato / maggio,
ch'i'ho sofferto per amare / quella che m'ha d'amor sì spaurato.
mia; né ti spaurì? / o che sii crudo a dubitar m'induco,
a dubitar m'induco, / o che me pur in me non raffiguri. l
/ tuo lume al drudo vii, che degli alberghi / va radendo le mura e
più delle disgrazie; ma quei pochi che aveva io, credo averli scontati abbastanza,
..., dopo aver detto che l'occhio di dio è lo stesso occhio
col quale l'uomo vede dio e che, se dio non fosse, l'uomo
, l'uomo non sarebbe, ma che neppur dio sarebbe se non fosse l'uomo
andro- gno si partiva spaurato per quello che aveva veduto. ovidio volgar.,
nassuda da la spaventada quanta cavalli che corsono insino alla catena, vengono a domandare
il germe licaon. grossi, ii-160: che fai negghioso! / che fa questo
, ii-160: che fai negghioso! / che fa questo vii gregge spaurato? s
2. profondamente turbato, sbigottito; che è in preda a un grande smarrimento
(149): è rifiutato il sonno che si dèe dare alla natura, o
dèe dare alla natura, o vero che come fraudolentissimo ingannatore della purità e nemico
de'vostri [delle rondinelle] terghi che fa nell'aree di sé lunga riga
e. gadda, 15-9: si direbbe che la coscienza collettiva e la singula,
. spaurégsio, agg. ant. che si spaventa, si adombra facilmente (
, agg. ant. e letter. che incute paura, terrore.
figura quasi favolosa di emanuele filiberto, che nessuno aveva mai vinto... e
nessuno aveva mai vinto... e che ciascuno si rappresentava a modo suo,
gigantesco, spaurevole. 2. che provoca sgomento. faldella, i-5-309:
e amicis, 302: sembrava che ogni stazione dovesse esser l'ultima,
stazione dovesse esser l'ultima, e che s'entrasse dopo quella nelle terre misteriose e
spaguréza), sf. ant. visione che provoca orrore, spavento. bonvesin
spaurìbile, agg. letter. che si spaventa, che si impressiona facilmente
agg. letter. che si spaventa, che si impressiona facilmente. bacchetti,
smarrimento. fratelli, 1-133: più che dolore, era uno spauriménto, una
e la gente d'intorno il pregava che si svolgessi; eccetto alcuno fedele,
si svolgessi; eccetto alcuno fedele, che 'l confortava. = nome d'
mia ombra mi pare il diavolo zoppo che spaurisce e fa ridere i fanciulli. comisso
parlava. e in brieve tanto lo spaurì che il buono uomo per certi mezzani gli
ovidio volgar., 6-223: credesi che achille, il quale tante volte spaurìe i
,... si e tanto operò che monsignore di valdimonte... entrò
notte, s'avvisano forse pel soverchio vino che hanno bevuto o per altre cagioni peggiori
far braverie e di spaurire le genti che passano. guerrazzi, 3-157-il suo viso.
i-909: thea pareva infatti sconvolta dal pensiero che il gigante non potesse mordere più,
suo modo vulnerabile, la inteneriva più che non la spaurisse. emanuelli, 1-126:
di novizio li mossi con quella cugina, che mi aveva spaunto alla mia prima gita
. maestro alberto, 24: acciò che tu non speri invan riposi, / né
. poerio, 3-213: quindi avvien che l'anima commossa / ora d'ardir
, squisitamente scelte, a delle signore che stimo tanto da credere che talvolta se
delle signore che stimo tanto da credere che talvolta se n'abbiano a spaurire.
e'non credo zamai spaurire, / ni che 'n me tome ardire / de parlar
né gettarsi a scavezzacollo, come colei che mai avrebbe creduto che la mula fosse sì
, come colei che mai avrebbe creduto che la mula fosse sì scorsa, se n'
non si volse a raccor questa pianella / che le scappò cadendo fuor del piede.
tutta la strada faccio, / e credo che mi prendàn per un matto; /
incantati, si strascicavan per le strade che avevano per tanto tempo passeggiate a testa
volgar., 33: saipe fermamentre che, se lo primer nau- teo
propone allo spaurito 'altro viaggio', poi che lo vide lacnmare e l'udì gridare
amo, o sposa, pe 'l dì che spaurita / i dolci occhi chinasti udendo
rotto, esce subito un copioso liquore che se ne scende in quei ventri.
di tacere. 6. che provoca paura, spavento. fenoglio,
, agg. disus. che prova o è in preda alla paura;
volgar., vit390: saranno salvati quelli che fuggiranno di loro; e saranno ne'
insomma presi un forcone, e botte che l'ammazzai: gliele feci assaggiar io le
pusillanime, pavido, codardo. cler che entrà en mar fosse stado spavuroso, elo
èno spauruxi, / e de tuto go che àno a fare / a quilli de
fano spaurosi. 3. che incute spavento, orrore, paura; terribile
modo de un gallo, per modo che a vederlo è una cosa molto spaurosa.
: a forza di star 4. che esprime ansietà, incertezza, sbigottimento, tidietro
reazione e al conservatorismo della nobiltà boema, che nel fondo era tutt'altro che ceca
, che nel fondo era tutt'altro che ceca ed era vissuta nella tradizione cattolico-clericale
dei re, al re d'italia che me la invia? no. nievo,
o quasi, bruti repulsivi e malefici, che mostravano, al momento della morte,
momento della morte, quella vanitosa spavalderia che proveniva dall'insensibilità più che da fortezza
vanitosa spavalderia che proveniva dall'insensibilità più che da fortezza d'animo. stuparich,
discorso arrogante, minaccioso, intimidatorio, che rivela presuntuosa sicurezza di sé; bravata
così: quel voi ne fate / capitai che vi giova provvedendo, / e provvedendo
e spavalderie loro, / e quel che fa mestier di vostra cura. guerrazzi,
ricorse al partito di mandare attorno cartelli che chiarivano mentitore e marrano chiunque gli apponesse
mi ricordi delle minacce e delle spavalderie che facevi alle mie spalle. carducci, iii-7-446
,... era una spavalderia che impressionava. borgese, 1-25: filippo,
sviare con una spavalderia i sospetti, che temeva rovinosi, sulla sua sanità e sulla
, agg. eccessivamente sicuro di sé; che mostra esagerata e presuntuosa fiducia nelle proprie
fiducia nelle proprie forze e capacità; che ostenta audacia eccessiva e inopportuna; temerario
essere pungente e spavaldo con la sua serva che così o amava e umiliava. c
-sostant caro, 12-i-322: voi che mi conoscete, fate che mi conosca
12-i-322: voi che mi conoscete, fate che mi conosca ancor egli e che s'
fate che mi conosca ancor egli e che s'immagini ch'io sia voi, perché
ch'io sia voi, perché mi pare che abbia un poco de lo spavaldo.
ché vedraila poi / far lo spavaldo più che tu non vuoi. monti, 13-1049
accostati », gli disse: « e che pretendi / tu, fier spavaldo?
, essi, gli spavaldi, essi che portano il terrore ovunque mettono il piede
terrore ovunque mettono il piede, essi che ci trattano da schiavi; come l'avrei
grossa e rapida barca di spavaldi, che braveggiavano, sparacchiando fucilate a casaccio.
mazzini, 42-196: voi dovete fare ciò che la bontà e la necessità richiedono da
). si raccomandano le guide, che girano le tempie e passano di sotto
iacopone, 24-143: ecco la state, che ven con gran calde, / angustie
dintorno spavalde, / mordennone valde, che non ne do posa. 2
ne do posa. 2. che esprime temerarietà, arroganza, eccessiva sicurezza
mazzini, 44-72: come state? a che ora andate a letto? a che
a che ora andate a letto? a che ora vi alzate? che fa medici
? a che ora vi alzate? che fa medici? ha l'aria spavalda e
abbronzate e dall'aspetto spavaldo e marziale, che ai liberali parevano, piuttosto che uomini
, che ai liberali parevano, piuttosto che uomini, angeli mandati da dio per
mantelletto spagnuolo, con un'aria spavalda che aveva peròun non so che di elegante e
un'aria spavalda che aveva peròun non so che di elegante e di signorile. ojetti,
riso spavaldo coi denti in mostra che un poco è ghigno di misantropo.
, pensava, quelle cosce lunghe e strette che anche sotto le gonne, nel fare
uno nato in francia, da emigrati, che parlava soltanto un suo francese pulito e
pulito e spavaldo. 4. che esprime sfida alle convenzioni e alla disciplina
7-46: stava in mezzo uno spilungone, che tenevaalla strega un braccio affettuoso intorno al collo
più naturalmente e più saporitamente alle dignità che vantava geltrude, appunto perché le vedevano
e fr. ant. espave), che è dal lat. expavìdus 'pauroso, spaventato'
) in spavaldo a indicare la persona timida che, per vincere il suo complesso di
i-477: chiunque non vuol mettere intenta / che lo suo amore non sia conosciuto /
(spaventàbole), agg. ant. che incute spavento; spaventevole, terribile.
sm. tose. fantoccio di stracci che si mette nei campi per tener lontani gli
89: torniamo al giubberello, / che, vedendolo i birri e fallalbac- chio
. soderini, ii-215: alle passere che gli fan danno [al miglio] niente
[al miglio] niente contrasta più che assai spaventacela. siri, iii-208: quelli
, 3: la stessa [apprensione] che si prova al pensiero dei milioni di
del 1985. -immagine sinistra, che mette paura. tansillo, 3-113:
. -persona di aspetto sgradevole, che suscita repulsione. dossi, i-33:
. 3. figur. ciò che è motivo, per lo più infondato,
non è per muoverlo in quel modo che muoverebbe un altro. bembo, 10-ix-
bembo, 10-ix- 189: due parole che si scrivessero alporator nostro col duca otterrebbono
questi spaventacchi di quel buon vecchio, che ha detto e fatto molte altre cose
messer alfonso qui / nostro vicino, che, veduto lasciarsi / la botte manomessa
manomessa, vuol con questi / spaventacchi sturbar che e'non ne spilli / un'altra
, 1-73: dimostravano con matematica esattezza che una guerra europea era oramai impossibile,
logica, pensai di presentargli questo spaventacchio che sta sulla soglia del latino a scoraggiare chi
scherzo. machiavelli, 1-iii-978: credono che al papa debba essere stato fatto uno
della repubblica fiorentina, 342: credeva che faranno tanti spaventachi ad messer giovanvictorio che
che faranno tanti spaventachi ad messer giovanvictorio che si darà loro danari. varchi,
spaventacchio o un sopravento non è altro che minacciare e bravare. gir. tagliazucchi,
tagliazucchi, 1-i-93: voi ben vedete che la sua figura / fatta non è
cesari, 7-1 io: e'fingono che costei sia sopra parto per fare uno
. grillo, 131: ma che? terrà lontano il demonio da lui,
, 3-7 (1-iv-296): per ciò che essi conoscono quanti meno sono i possessori
s'ingegna di rimuovere altrui da quello a che esso di rimaner solo disidera. leggenda
via della virtù. -avvenimento terribile, che suscita spavento. diatessaron volgar.,
spaventanecci (con valore aggett.): che rivela voracità, ingordigia (una faccia
, 7-137: i carri con quattro ruote che si appellano falcati dittabullo re d'antiochia
4-345: l'ombra si era fatta tale che il piatto era solo più una chiazza
. 3. per estens. che suscita grande scalpore. marinetti, 2-iii-284
forte tiratura lanciò una mattina la notizia che parve sensazionale allora a parigi che il
notizia che parve sensazionale allora a parigi che il poeta futurista marinetti autore dello spaventante manifesto
spaventapane (con valore aggett): che rivela un'estrema voracità e ingordigia,
, 22-71: in mezzo a un'afa che ci aveva ridotti alle condizioni di spaventapasseri
facevano più l'effetto di spaventapasseri pittoreschi che di militari veri e propri. moravia
spalle. -per estens. immagine che incute terrore. d'azeglio, 8-55
spaventapasseri, gli par d'essere chi sa che gran cosa: ed ecco nella rete
. spaventapòpoli, agg. invar. che atterrisce con la minaccia di gravi castighi
lubrano, 2-23: i nobili, che sudano alle stufe di un teatro,
sudano alle stufe di un teatro, che passan le sere in veglie di turpiloqui meretrici
. venne in bologna il terremoto, che non poco ispaventò le persone, ma
189: il re, per il sogno che lo spaventò, fece far l'interpretazione
e rigorose più furono fatte per ispaventare che per osservare. loredano, 1-166: l'
del principe è come il tuono, che, se non porta il fulmine, almeno
, 1-231: levarno una siepe acciò che gli cavalli e gli altri animali non fussero
temo forte / del viso d'una donna che vi mira. s. caterina da
lo 'ngegno mio e fa temere la mente che io divento dimentico di molte parole fermamente
mazzini, 14-22: l'inghilterra è paese che illude da lontano, ma da vicino
e v'è un fango per le strade che spaventa. idem, 14-362: sono
, 14-362: sono d'un'inerzia che spaventa. -da spaventare la fame-
mostro della povertà può ispaventare solamente coloro che hanno nell'imaginazione vastità di disegni.
total delle spese e ne fu così spaventato che gettò i conti al fuoco. parini
, tanto difficile fin dalle prime pagine che sembra più opportuna a spaventare che ad
prime pagine che sembra più opportuna a spaventare che ad allettare i principianti. foscolo,
panni se continuano con ardore nella via che ora battono, se non si lasciano
esteri. arbasino, 23-1189: confesso che mi spaventa l'idea di esprimere il
l'idea di un'italia unita, che sarebbe la prima potenza d'europa. pratolini
a millo. un tuffo al cuore che il mio orgoglio fronteggiava fino a soffocarlo in
in questi sospetti e lo spaventa con dirgli che la regina procurerà di farlo ammazzare.
, lii-13-441: impose al detto uomo che non dovesse dir nulla sotto pena della vita
, e non siate dolenti in ciò che voi siete pochi e non vi spaventi
spaventa / l'amoroso volere / di ciò che m'atalenta. dante, inf,
29-108: ditemi chi voi siete e di che genti: / la vostra sconcia e
parole e il viso fiero, / che mi dimostra quel giovane arguto, /
boccalini, iii-248: rispose apollo ai prencipi che egli conosceva benissimo essere espediente, per
, per beneficio della pubblica pace, che la nobiltà de'regni, con esempi di
: quando fue dileguato ronciglione / co'porci che l'anda- van seguitando, / cominciaro
cominciaro a uscir fuora le persone, / che erano fuggite ispaventando. leggenda di s
del rosso, 233: essendogli fatto credere che alcuni cercavano di ammazzarlo a tradimento,
tradimento, se ne spaventò in modo che e'tentò privarsi dell'imperio. marchetti,
: talvolta paventiamo al sole / cose che nulla più son da temersi / di
più son da temersi / di quelle che future i fanciulletti / soglion fìngersi al buio
7-883: cominciava a spaventarsi dell'agitazione che si andava manifestando sul viso di maria
e sua madre un giorno volle convincerlo che non c'era ragione di spaventarsi perché i
fervore, si spaventò e cognobbe certamente che santo francesco era veramente fondato in vera
« ave, gratia piena », che tu eri piena d'ogni grazia e che
che tu eri piena d'ogni grazia e che el signore era teco più che con
e che el signore era teco più che con altri e che tu saresti benedetta sopra
era teco più che con altri e che tu saresti benedetta sopra tutte le donne,
lo suo servidore, / lo mal che soferìo / e non partìo -già mai per
della pace. galileo, 4-2-583: che l'aria nell'acqua è leggiera, dite
aria nell'acqua è leggiera, dite che ella scende sotto il livello dell'acqua come
; ed immediatamente dopo l'aver confessato che l'aria scende sotto il livello dell'
: « adunque è solo ebano quello che si pone nell'acqua, e non un
, ii-16-240: io ho detto a crispi che occorrono almeno 12 mila lire. egli
. /... e certo so che menti; / e composto fra te
fra te t'hai queste cose / acciò che da l'impresa io mi spaventi.
sydrach, 141: molte volte l'uomo che à il diritto, e dice la
, agg. ant. e letter. che ha un aspetto alquanto impaurito (una
alquanto impaurito (una persona); che esprime paura (lo sguardo).
vasari, 1-3-120: fu nondimeno, secondo che si dice, la paura che egli
secondo che si dice, la paura che egli ebbe cagione che, oltre al fare
, la paura che egli ebbe cagione che, oltre al fare le figure pendenti in
gioberti, 1-iv-227: quei politici spaventaticci che hanno paura dei contrasti non se ne
e diventa'ismorto / come fa l'uom che, spaventato, agghiaccia. leggenda di
e di maniere accorte, / ancor che fosse tutta spaventata / per la paura ch'
so come, terribile ancora a quei che gli stan tuttora d'intorno a formar
; eppure, in realtà, era lui che faceva un sopruso. pirandello, 8-307
pirandello, 8-307: alla risata marco, che s'è steso tutto per terra e
dante, purg, 24-135: « che andate pensando sì voi sol tre? »
roseo, v-123: veduto da lontano che molti uccelli si erano levati improvi- samente
levati improvi- samente a volo, considerò che nell'acqua fossero genti celate, essendosi
maurizio va avanti, noncurante di me, che gli corro dietro e intorno come un
come sono spente nell'animo mio, che ne vo fuori di me, considerando ch'
. sbarbaro, 2-53: ma raggiuntala che strillava forte / dalla paura ti mancava il
/ essa [maria] temeva più che far non sole; / dubbio però non
carducci, ii-1-173: vi fu chi disse che era rimasto spaventato dalle mie citazioni fatte
di filosofìa razionale. 2. che palesa uno stato d'animo di paura,
guardandolo alcune volte in viso, vedevo che le luce degli occhi erano ispaventate. beatrice
uscio cru- del della prigione, / che dà tema all'entrar morte all'uscire,
4-104: erano grida sinistre, spaventate, che chiamavano i mariti i figli, a
mariti i figli, a casa, prima che succedesse qualche irreparabile sventura. bratteati,
, ultimo. 3. ani che incute paura; spaventoso. sacchetti,
bello e '1 meglio proporzionato corpo che mai fosse e non ebbe gli occhi travolti
quella porta è l'aspetto più crudo / che tutte paltre cose spaventate.
: il padre è il tipo più insignificante che si possa immaginare: grigio di capelli
sm. (femm. -tricé). che atterrisce, che spaventa (anche con
. -tricé). che atterrisce, che spaventa (anche con riferimento a fenomeni
iaceano sì gran pianto e sì gran romore che, se giove allora gli spaventatori de'
né era come certi cacciatori, / che non colgono mai quando han tirato. /
degli animali son spaventatori: / tornan che sempre vota han la carniera, / e
gran tiratori. bottari, 3-2-91: sembra che san girolamo accenni, ma da lungi
/... / secondo è quella che mai non ardìo / di veder cosa
e l. valerio, non è dubbio che a colpa del maestrato appartiene. =
. (superi, spaventevolissimo). che ha un aspetto terrificante; che suscita
. che ha un aspetto terrificante; che suscita paura e sgomento (con partic.
pisa, 1-173: in ogni volta che fanno le vie sonvi statue ed imagini monstruose
d'un'altra effigie e più presto spaventevole che bella. serafino aquilano, 289:
aquilano, 289: già non dico io che sia de vita spinto, / ma
, 4-6 (1-iv-400): mi pareva che... uscisse, non so
.. uscisse, non so di che parte, una veltra nera come carbone,
, i-85: tra gli altri animali che per quella festa furon portati, vi fu
tori s'aranno sempre per buoni quelli che saran corti di corpo,...
spaventevole. boiardo, 1-8-37: lo animai che è più crudo e spaventevole, /
spaventevole, / ed è più ardente che foco che sia, / è la moglie
/ ed è più ardente che foco che sia, / è la moglie che
foco che sia, / è la moglie che un tempo fu amorevole, / che
che un tempo fu amorevole, / che, disprezzata, cade in zelosia. dolce
v s. mi vedesse sarebbe certo che io non sono niente spaventevole e che
certo che io non sono niente spaventevole e che non vive uomo più semplice e più
vero maestro alano, oltra la vecchiezza che mal suol esser gradita, di viso molto
., 114: dello inferno si dice che ad altra via dopo la morte vadano
via dopo la morte vadano gli rei che gli buoni e ch'egli abbiano luoghi
: se la morte è poco più amara che quella selva, assai chiaro appare lei
giunga mai / raggio di sol, non che vestigio umano. lemene, i-221:
, immensa, orrenda. 3. che ha toni cupi e minacciosi (la voce
cupi e minacciosi (la voce); che ha un carattere violentemente intimidatorio (un
un suono, un rumore, lo strumento che lo produce). ovidio volgar
volgar., 6-69: dicendo: « che fi di me? » udì sonar cembali
questo amaro e spaventevole, in tanto che io mi turai gli orecchi. ghirardacci,
voglia l'uscio con un fragore spaventevole, che fece cadere un vetro dalla finestra.
terremoto succeduto questi giorni passati in puglia, che ha spianate e profondate diverse terre con
saper dove né come. 5. che sgomenta, che preoccupa vivamente; che
come. 5. che sgomenta, che preoccupa vivamente; che riempie di angoscia
. che sgomenta, che preoccupa vivamente; che riempie di angoscia; infausto (un
vittoria gli crescevano, non sendo ragionevole che egli avesse fermo il piè così presto.
: aggiunsesi a questo uno spaventevole augurio che un toro, fuggitosi dall'altare del
più malinconica. crudeli, 2-78: so che di tutti voi / malaccorti mortali /
orror, la spaventevol sorte, / è che battono i dì rapide l'ali.
serali in cui abbisognava dell'affetto più che della lettura perché l'adducesse al sonno.
istorietta troiana, xliii-379: era sì fiero che nullo era intorno di lui che non
fiero che nullo era intorno di lui che non temesse con ispaventevole temore. m.
alle bestie. cesari, 6-156: parve che dio volesse da'veronesi avere una prova
alcun effetto; ed egli mi rispose che pur troppo ne avrei visti degli spaventevohssimi
: ben tu, mio dio, tu che creasti gli umani cuori, tu solo
umani cuori, tu solo, sai che sonno spaventevole è questo ch'io dormo;
è questo ch'io dormo; sai che non altro m'avanza fuorché il pianto e
isola d'inghilterra..., che gloria dovrassi... al colombo e
quel punto ov'è più facile precipitare che andar inanzi, allora gli sforzi dei conduttori
cellerario... apparecchiò a'forestieri che sopravvennero quivi sof- ficientemente solo delle pentole
spaventevolménte, avv. in un modo che spaventa o cne impressiona; terribilmente
pico della mirandola], 71: scrissero che così spaventevolmente fusse ucciso perché resuscitò tindaro
sempre, ed ora aggiungete il comunismo che spaventevolmente minaccia. 2. con
spaventìo della visione di notte, allora che '1 sonno suole occupare li uomini.
gentili spaventisti del quarto d'ora, che siamo 'digiuni'di filosofia perché non vogliamo
. spavènto, sm. intensa emozione che si prova davanti a un fenomeno naturale
un fenomeno naturale straordinario o inquietante o che si determina di fronte a situazioni o nei