« il traduttore simultaneo », deserto sahariano che, come lo scirocco, è causato dal
come lo scirocco, è causato dal che era quello che forse dovevo dire. e
, è causato dal che era quello che forse dovevo dire. e invece dissi:
esser determinata precisamente da veruno degli oggetti che l'assalivano ad un tratto per la
oppure, se fu determinata da alcuno che prevalesse agli altri oggetti di forza sopra di
di questo, avvertire alle impressioni simultanee che venivano in lei fatte dagli altri. foscolo
quando celestina mi raggiunse nel vallon- cello che noi chiamavamo il giardino segreto, dico che
che noi chiamavamo il giardino segreto, dico che allora io fui rapito da due sentimenti
versi del testo. 2. che assomma in sé qualità e interessi molteplici
qualità e interessi molteplici e variati; che si dedica contemporaneamente a numerose attività (
contrastanti appaiono sempre più numerosi degli ingegni che il pubblico tradizionale tenta di definire con
tenta di definire con l'aggettivo 'leonardesco'e che io credo invece definire meglio con l'
ella è opinione de'migliori nostri maestri che il contrappunto o vogliam dire l'armonia simultanea
parti possa bensì produrre una certa temperanza, che alla musica di chiesa dà tanto decoro
chiesa dà tanto decoro e solennità, ma che a risvegliare nell'ambito nostro le passioni
dir. ant. feudo simultaneo: quello che può essere ereditato, in mancanza di
più rimoti del sangue, potendo avvenire che, mancando i primi, tocchi agli
5. ermafrodito simultaneo: animale che produce contemporaneamente uova e spermatozoi.
simultanei: ogni animale produce sia spermatozoi che uova, realizzando in se stesso il sesso
l'asfalto guerriero, polpone e cicce che bisognava chiamarle 'maschie'e mavortine anche loro
vento e di quando comincia a soffiare, che comporta appunto col nostro mese di giugno
e lo chiamano 'bad semum', che vuol dire vento velenoso e caldissimo. stoppani
deserto, il simun verrebbe a scoprirti dopo che le sabbie avessero corrosa la tua bellezza
. ungaretti, xi- 87: non che il vento del deserto non sia una cosa
lo conosco da bimbo. è il vento che chiamano altrove simun, scirocco, sceheli
, scirocco, sceheli; è un ventaccio che qui arriva a raffiche e turbini dal
panni di cotone tutte sorte, finissimi, che si chiamano brattiglie, sinabaffi, baracani
. ramusio, cii-ii-773: le mercanzie che vagliono in questi duoi regni di brema e
genere sinomenio (sinomenium acutum), che si presenta sotto forma di un solido cristallino
sinadèlfo, sm. medie. mostro fetale che presenta si- nadelfia. lessona
lessona, 1354: 'sinadelfi': mostri che hanno un tronco unico ma doppio in
se ne conosce una sola specie, che è la synapha fasciata. = voce
scient synapha, dal gr. cmva
acuto di sinemmenon e sinafe; il che altro non importa che congiunto. bontempi
e sinafe; il che altro non importa che congiunto. bontempi, 1-2-113: la
1-2-113: la sinafe è in quel suono che congiunge due tetracordi insieme, consonando le
. nella metrica classica, legame metrico che unisce due versi contigui per cui la sillaba
= voce dotta, lat. synaphia, che è dal gr. ouvùcpeux, deriv.
., ix-521: loro aveano ordinato che chi confessasse ch'egli fusse cristo, fusse
, antichissimo e tanto disordinato e scomposto che subito compresi esser la sinagoga degli ebrei
. giannone, iiì-20: si aggiungeva ancora che, predicando nelle sinagoghe e conversando con
confondevano co'medesimi e non gli reputavano che come settari degli ebrei. cesari,
bernardino occhino e altri simili sfratati, che nelle sinagoghe aperte loro in londra facean correre
; l'ebraismo; la comunità dei fedeli che lo costituiscono (e ciascuna comunità locale
bruno, 3-876: l'asina, secondo che gli sacri dottori insegnano, è tipo
ed il pullo del popolo gentile, che, come figlia ecclesia, è parturito dalla
abraamo. magalotti, 23-345: ogni volta che voi vogliate mandar del pari i martiri
allighieri teneva, pur col suo secolo, che alle rime volgari altra materia non convenisse
alle rime volgari altra materia non convenisse che amorosa. come dunque congiungerle alla speculazione
il nesso? lo rinvenne nel sistema simbolico che... era dalla sinagoga passato
mi dite di aver trattati da quel che sono questi rabini, voi solo uno fra
, xvi-466: non so se sappiate che la casa di madama vadori era la sinagoga
presenza loro [degli ebrei], vedendo che il matto adoperava uno stinco d'una
luogo sacro e d'orazione albergo, / che la chiesa si cangia in sinagoga,
'congrega'. sinagogale, agg. che è proprio o si riferisce alla sinagoga
o alla liturgia della religione ebraica; che si svolge nella sinagoga.
. lacopone, 57-31: la puella che sta morta -en casa del sina- gogo
/ molto peio sta mia alma, - che sì dura morte mogo! = voce
cetti, 1-iii-120: non è improbabile che questo pesce sia quello il quale presso
sinàgride appunto così si assomigliava al sinodonte, che era il vero dentice.
sinagrifórme, agg. zool. che ha forma o aspetto simile agli insetti
, 22-ii-1885], 123: sembra poi che gli eumenidi sinagriformi prendano in africa sviluppo
(plur. m. -et). che è proprio, che si riferisce,
. -et). che è proprio, che si riferisce, che riguarda o proviene
è proprio, che si riferisce, che riguarda o proviene dalla penisola del sinai
. dal class. sinai o sina che è dal gr. zivct, nome della
gr. zivct, nome della regione peninsulare che si estende fra il mar rosso e
. chim. glicoside della senape bianca che si presenta sotto forma di una sostanza cristallina
. m. -ci). letter. che non fa uso di sostanze alcoliche,
tolomei, 3-137: ogni volta che una dizzione finisce in vocale e l'
51: la duodecima [figura], che è la sina- lefa, si è
in un pentametro od in uno scasonte che lo rovescia e tracolla. b corago
e stropiamenti, né molto trasposti sì che vi bisogni scienza per raccapezzarli con l'
. il legame di reciprocità o interdipendenza che, nei contratti con prestazioni corrispettive,
sinallagma genetico e sinallagma funzionale a seconda che tale legame venga in rilievo al momento
esso o nello svolgimento dei rapporti giuridici che ne derivano e come condizione per il
della corte d'appello di firenze, che ha messo in risalto, con motivazione logica
punto di vista causale e funzionale, oltre che dal godimento del bene, da una
contratti a prestazioni corrispettive, del contratto che le stipula, del rapporto in cui
pertinenza del singolo iscritto; ne segue altresì che, per l'assenza di una relazione
(interdipendenza, corrispettività) delle prestazioni che, in un contratto bilaterale, ciascuna
a prestazioni corrispettive. -per estens.: che consiste in un sinallagma (elemento sinallagmatico
bonavilla, 1-v-63: 'sinallagmatico': dicesi ciò che è obbligatorio d'ambe le parti,
le parti, a differenza di certi atti che obbligano una parte verso l'altra.
1-ii-202: 'sinallagmatico':... che obbliga del pari ambe le parti. mamiani
ed il suo sovrano un patto sinallagmatico che ad ogni legalità porge fondamenta e principio
: questo è il bello del trattato che noi ora trattiamo: 'niente di bilaterale',
della patria nostra, impegno sinallagmatico, che nessuno può rompere senza uscire dal fatto
degli insettivori, proposto da vieillot, che, fra gli altri caratteri, ha
uniti alla loro base col dito medio che è della lunghezza medesima del pollice.
, dal gr. ouvàxxa ^ tg, che è dal tema di cruvaxxoto-ato (v
), forse con allusione al fatto che spesso covano le uova che i cuculi introducono
al fatto che spesso covano le uova che i cuculi introducono nel loro nido dopo
. chim. cianamide dell'acido allilico che si ricava dall'olio greggio della senape
diffusi nei mari tropicali, riuniscono specie che nella forma d'insieme e nella colorazione
da bloch dal genere delle scorpene, che comprende parecchie specie che vivono nei mari
delle scorpene, che comprende parecchie specie che vivono nei mari delle indie: hanno testa
. -ci). medie. ant. che è affetto da angina. - anche
. sinandro, agg. bot. che ha gli stami con le antere unite
il re..., dubitando che gli fosse resa la visita, fece
di grilli. 5. ciò che attutisce rumori, suoni. d'annunzio
nella trasmissione mediante linee aeree, dispositivo che si applica sui conduttori elettrici o telefonici
della riuscita, sono di que'tiri che, con pochissimi uomini di questo mondo
, 19-xi-1950], 6: per ciò che concerne i comunisti, da qualche tempo
sordina: fingere di non sentire quello che viene detto, fare il sordo.
in sordina l'eventuale socialista (cristiano) che forse vive in lui.
. salvini, 30-2-101: zanzare che ronzano e si servono come di
susurrio ne sente appena; / altri crede che strette fra 'sordini / sempre le
cervello non so qual musichetta col sordino, che voleva esser gaia ed era di una
rende un'armonia sorda e soave, che appena si ode dal suonatore. marcello,
per la qualità del suono, essendo che rende un suono soave o sordo, e
. - con meton.: il fischio che se ne ottiene. tanara, 102
102: i cacciatori, con un fischietto che chiamano sordino, s'ingegnano d'imitare
sordino dicono i cacciatori quel fischio con che e'chiamano i tordi alla caccia.
superficie di tale arco e il dipinto che la ricopre. bellori, 2-391:
bellori, 2-391: ne'sordini delle fenestre che sono nella traversa della chiesa, dipinse
: il primo è il cavalier benefiale, che fu dalla sua maestà di clemente xi
xi eletto per uno de'dodici bravi professori che dipinsero i dodici profeti della navata maggiore
giona. compì ottimamente il sordino, che rimase, conforme dicemmo, imperfetto.
i sordini all'anima, dimenticando quasi che abbia una voce propria, vera e piena
sordità delta pietre vogliono vanni di cordova che facesse toccar la trombetta sordina di tutte
a tutti, diplomatica, susurrona e fannullona che biasima l'impresa di walker e taglieggia
l'altra sotterranea, anonima e sordina che favorisce il suddetto walker.
. attonito e di una sordità tata che per due mesi continui non avrei sentito
. monti, v-316: corre qui voce che in londra siavi un celebre fisico che
che in londra siavi un celebre fisico che possiede ed insegna eccellenti rimedi per la
mutezza d'un sasso opposte alla voce che vuol essere udita, alla voce che
che vuol essere udita, alla voce che vuol essere corrisposta. 3.
del colore, delta vene e che si possa far ragione del riuscir esse più
lo intendono ancora, per quello schiamazzare che fanno, miseramente orgoglioso, intorno al
qualsiasi, acquattandosi nella stessa indifferenza, che trovava proprio in quei giorni un nome impareggiabile
croce, ii-n-171: dire... che la poesia si crea con travaglio critico
. manfredi, 177: e1 fumo che ha a generare il pello dè esser
iii-i: in ogni ulcera cava è necessario che abbondino due sorti di escremento (materia
abbondino due sorti di escremento (materia che sempre accompagna la mutazione della qualità del
più crasso e l'altro più tenue, che sono le sordizie e l'icore.
sordizie involto; / ma guarda l'umiltà che te sublima. 3.
facce lorde / de lo demonio cerbero, che 'ntrona / l'anime sì ch'esser
sorda / per non vedere e udir quel che odo e veggio! giuglaris,
maraviglie ordinarissime in ogni uno de'sedici secoli che sono trascorsi. foscolo, ix-1-570:
le parti sono indebitamente disposte, sì che nulla ricevere può, sì come sono
, xvi-525: né vale il dire che l'istinto naturata spingerebbe a favellare in
naturata spingerebbe a favellare in quella lingua che fu la prima usata nel mondo, poi
la prima usata nel mondo, poi che noi teniamo per fede che questa fosse l'
, poi che noi teniamo per fede che questa fosse l'ebrea, e nondimeno
siete sordi?: rivolgendosi a interlocutori che paiono lenti di comprendonio. tommaseo [
]: modi familiari. 'siete sordi? che non ci vo ire? 'nessuno più
. cassola, 2-157: « senti che acqua, fiore? » disse sottovoce.
e lampeggiare il cielo a tal guisa che tutti erano divenuti sordi e ciechi e
dotti, i-513: oh dio, che dolci guerre ed aspre paci / ebbi con
il primo il tordo. / voi dite che le son tutte parole / e che
che le son tutte parole / e che vi pare un solenne balordo / e non
aver mangiato arrosto / di beccafichi o che avea il gusto sordo. -incapace
d'annunzio, 8-82: l'orientale che rinchiude la donna in un serraglio e
donna in un serraglio e il selvaggio che ne fa una bestia da soma amino
non di stanchezza né di sazietà; ma che i sensi a tratti rispondessero meno vivi
di una luce verde d'acquario, che, insieme al colore, conferisce a quel
sorda del pesce. 3. che non dà ascolto a consigli, a esortazioni
, a preghiere o a rimproveri; che mostra un assoluto disinteresse, una totale
: faccio semblansa / a lor cor che sia sordo / che mi dici, e
a lor cor che sia sordo / che mi dici, e m'accordo / ch'
a'giusti preghi sorde / quelle sostanze che, per darmi voglia / ch'io le
antiche forme e 'l dilettoso stile / che de la patria nostra è già disperto,
ingrata e sorda, / hai tradito colui che t'adorava / et altro non cercava
adorava / et altro non cercava / che di servirti con perfetto core? ariosto,
e rubello / di volere esser quel che resti senza / la donna da cui
alla dottrina e ciechi all'opere, che diranno ora, o che scusa apporteranno di
all'opere, che diranno ora, o che scusa apporteranno di non aver creduto ai
sono le anime a ogni richiamo / che non sia quello del dolce disordine / del
cui tanta doglia ingombra / ch'altro che sospirar nulla m'avanza. ariosto, 29-42
con un paio d'orecchie sorde ha risposto che niente di più di quanto ha scritto
. pagliaresi, xliii-m: a ciò che netta ti renda mia alma, / la
, non ti far sordo, / che d'ogni mio peccato mi rimordo. sannazaro
: avido sonno, ingordo, / che ne * begli occhi di madonna stai,
montano, 145: temi almeno quegli dei che chiamo qui testimoni al più scellerato dei
testimoni al più scellerato dei tradimenti, e che non potranno restare sordi alle mie imprecazioni
, / e dell'aura e del sonno che la 'nganna. sannazaro, iv-66:
, 5-234: né punto ha di pietà che 'l sacerdote / spesso velato il crin
chi tempra oggi e la lira / che all'insensate e sorde / pietre lo spirto
-che finge di non sentire; che non si immischia nei fatti altrui.
corrisponde ai sentimenti amorosi di altri; che rifiuta di cedere alle profferte d'amore.
o sasso, / o donna, che se'serpe diventata, / fatta se'sorda
il sole, /... / che questa fera, che al fuggir m'avanza
... / che questa fera, che al fuggir m'avanza, / impari
così m'ha giuntoamore e quella sorda / che del mio mal si pasce, e per
piango; e ben fu rio destino / che cruda tigre ad amar diem- mi e
una ombra, interrogata, risponde ad astolfo che lì sono tutti gli amanti crudeli,
situazione, di riconoscere la verità; che ha l'intelletto limitato e ottuso.
235: ecco il censor maligno, / che alle nettaree corde / di armonioso ordigno
e là troppa goffaggine, non è detto che il pittore sia sordo alla vera armonia
, xi-160: usa in un tempo che a pagare è sordo / non venire alle
dover. -inesorabile, implacabile, che colpisce con assoluta indifferenza (la morte
ed è migliore e più utile al povero che al potente. pallavicino, 1-382:
re da questa sorda tirannide bisognerebbe o che nascessero fuori di svezia, o che almeno
o che nascessero fuori di svezia, o che almeno venissero alla corona con educazione straniera
bocchelli, 2-i-658: ciò sentì di nuovo che l'anima gli s'era fatta sorda
: d'ogn'anno, mese o dì che fa partita / quanto più vola,
. molineri, 1-268: gli pareva che la sconfinata solitudine della sua vita muta e
sera, per pudore, per pietà, che sentivo lo sfacelo lentissimo del giorno,
m'invadeva quel senso di tristezza indefinita che mi annebbiava la gioia del rimpatrio, scoloriva
di sordidezza. 4. che non possiede i requisiti necessari a uno scopo
metastasi, i frugoni ben mostrano di che tempra sia l'ingegno italiano e che
che tempra sia l'ingegno italiano e che né meno in questo secolo la materia
percosse sorde ed ottuse, sarà indizio che vi sia ascosa infermitate. caro, 2-1244
, 1-38-52: quelle [pietre], che, battute, suonano meglio, son
, suonano meglio, son più serrate che le sorde. della porta, 9-112:
[l'oro], così dico quel che nel percuotersi non ha suono: perché
un nuvol nero / corre e le nubi che disperse sono / unisce, i lampi
fenoglio, 5-iii-757: bestemmiava sordo contro ugo che gli aveva portato via la brunetta
. passeroni, 5-61: si sa che a can che morde / si dàn poi
5-61: si sa che a can che morde / si dàn poi mazzate sorde.
magalotti, 2-87: canicola, / che, al sol sposatasi, / con sordi
allora udendo una bombarda sorda, / che veniva 'l suo tuon di stran paesi,
e con tamburi sordi e altri instromenti che nella guerra portare solevano. a.
pareti tendono ad assorbire i suoni più che a diffonderli). la parte
la parte trista, / tanto che tutto il face infetto e lordo. masche
d. bartoli, 9-28-1-59: guardi che la fabbrica del teatro... non
.. non riesca sorda, sì che i recitanti e i musici abbiano a perdere
separate da paratine di cemento armato, che tremano metalliche se parli o se cammini
di teatro. -acust. che presenta un tempo di riverberazione troppo breve
ascolto musicale). -che attutisce, che smorza suoni e rumori (l'aria)
savi, 2-ii-102: sempre odesi lo strillozzo che... canta di continuo quel
, tri, tri, tririri', che acutissimo rompe a grandi distanze quell'aria pesante
degli ottoni stracciano un'aria sorda, che si richiude di colpo. brancati, 3-256
: spande beltà nel volto un sol che bolle 7 e, diviso in scintille
490: sordo in pittura è quel colore che non ha lustro e fa un tono
7-474: le cittadine e le borgate che si attraversano, tutte colori, rossi,
sia risvegliare i luoghi del quadro, che si chiamano sordi. -appena percettibile
: era un odore sordo, di cose che semmai cominciano leggermente a fermentare.
umìl, da questo salce / senza man che ti svegli e senza corde, /
, i-1033: donna gabriella ben sapeva che, anche in fondo a quell'umiltà,
viveva in un'ansia sorda, materna, che dalle idee si ricavassero le conseguenze pratiche
-che avviene in modo coperto e dissimulato; che non si fa appieno evidente (un
g. bragaccia, 1-287: quelli che tengono buon giudicio, vogliono che la
quelli che tengono buon giudicio, vogliono che la loro potenza sia anzi riverente e ossequiosa
riverente e ossequiosa verso il prencipe e che la loro fortuna passi anzi sorda che strepitosa
e che la loro fortuna passi anzi sorda che strepitosa. montanari, ii-337: può
que'paesi questa guerra sorda de'mercanti che la strepitosa e per altro grandissima guerra
: il tuo consigliere è don pietro accurso che mi fa la guerra sorda, da
la guerra sorda, da quel grande ipocrita che è. montale, 2-77: sordo
2-77: sordo / preme il disfacimento che ritiene / nell'afa delle serre anche
anche le nude / speranze ed il pensiero che rimorde. betocchi, 5-46: nel
chigi, lx-42: alcune sorde voci portano che il duca braschi sia arrestato in casa
]: 'ricco sordo'si dice di colui che è ricco e non apparisce. p
v.]: persona danarosa ma che non lo dimostra e non vuol parere d'
10. aspide sordo: la vipera che, secondo i bestiari medievali, si
morte allato incanto / l'aspido sordo che ascoltar non vuole! pulci, 14-83:
: l'aspido sordo, freddo più che lastra, / che con la coda voleva
sordo, freddo più che lastra, / che con la coda voleva ferire. g
landi, 32: trovò [cleopatra] che solo il morso de l'aspido sordo
fera e più fugace, / poi che col dir t'offendo, / i'mi
. fagiuoli, v-97: l'aspido che diciam sordo è opinione / che non sia
l'aspido che diciam sordo è opinione / che non sia tale, ma, dal
orecchio in terra e l'altro fuore / che resta tura colla coda: e può
aspido sordo è un tristo animale, / che dinanzi e di retro ognuno assale.
buon patrizi eletti, io vi ricordo / che il corvo non condice in fra pavoni
sordo! mercati, 17: io pensavo che a queste nozze tu fussi tutta dolce
quaci quanto sordi. pananti, i-34: che vita disperata! che mestiere! 7
pananti, i-34: che vita disperata! che mestiere! 7 ho da vederne
come il can del babbonero, / che leccava le lampade dipinte; / tra questi
aspide sordo: non voler ascoltare ciò che gli viene detto. monosini, 413
, 76: alcuni [numeri] sono che l'hanno [la radice] indiscreta
ma non ha potestà nelle quantità continue che han radici sorde, le quali radici
quantità incommensurabili] la proporzione o abitudine che li occorre corrispondentemente si chiama irrazionale o
irrazionale o vero sorda, come quella che non può essere espressa da numero alcuno e
qual sia noto per qualche sua proprietà che lo specifichi e lo aestingua da tutti gli
lo aestingua da tutti gli altri, ma che tuttavia non possa esprimersi con alcun numero
necessario di segnarvi nelle figure la perpendicolare che regola ciascuna riflessione, né le linee
ciascuna riflessione, né le linee sorde che esprimono l'andatura che terrebbe ciascun raggio
né le linee sorde che esprimono l'andatura che terrebbe ciascun raggio se continuasse la sua
. parabosco, 4-41: adesso sì che la bestia è perfetta, ch'io ci
fare d \ in campo, vedrete che così alla sorda ne caveranno i sacchi pieni
-dialogo, discorso fra sordi: discussione che non approda a nessuna conclusione in quanto
: nella vita di antonino pio egli dice che, essendo pio andato a veder la
vai in casa d'altri, fa'che tu sia mutulo e sordo ».
di mercatante. goldoni, v-295: conosco che ponete la maschera all'amore. /
: / parlo con te, iacob, che ora fai meco il sordo. pindemonte,
, ii-313: il conte al postiglion che fa del sordo / prende allor la
dito. moravia, ix-79: lapii che faceva il sordo perché ci credeva due poverette
perché ci credeva due poverette e sapevo che lui non pensava che al denaro.
poverette e sapevo che lui non pensava che al denaro. -in forma ellittica
. leopardi, iii-116: lo stella che pure ha per costume di rispondermi questa
è incocciato di non fiatare; e credo che si sieno accordati fra loro di fare
io fo il sordo mai a ciò che dice l'aspetto) mi parve ch'io
ragazza e un giovanotto, che ai primi gesti riconobbi per sor /
vai niente. caporali, i-122: il che fu quanto averle dato un ragazza è sordomuta
lo scrivere, ché sarebbe molto peggio che predicar al sordo. de'mori, 1-169
mori, 1-169: vi so dire che ragiono a'sordi. casalicchio, 371:
sordi. casalicchio, 371: a quel che veggo, si parla al sordo,
sordo, perché mi pare di conoscere chiaramente che niun cane vi piace. muratori,
detto. colombini, 226: di che noi disse a sordo, ché subito io
a desinare o cena, / quel che l'invita non lo dice a sordo.
a sordo. lippi, 4-49: quel che importa, a sordo non fu detta
suggerito. calzabigi, 170: colui che in vano / cercava in francia il
cicognani, 1-32: lisandro sollecitò la zaira che non intese a sordo.
boccaccio, vii-178: se io, che già più giovine provai / d'amor
cecchi, 6-308: ripetono anche ai sordi che, malgrado ricpasseriformi (prunella collaris)
parte carpite dall'ingordigia straniera, ripetono che il messico è povero, tormentato,
: oh gli è 'l mal sordo quel che non vuol udire! l. salviati
. salviati, 20-129: -io so ben che tu m'intendi. -non io,
a non v'ingannare. -mal sordo quei che non vuole udire. g.
. papini, 204: èvvi un proverbio che dice: 'egli è il mal sordo
: 'egli è il mal sordo quel che non vuole udire'. e tali appunto erano
75: é un cattivo sordo quello che non vuole intendere. 19. dimin
, e quella del fratello, però che era uno sordacchione balordo. c.
manfredi, 88: quelli [pesci] che stan in mal aqua over in erba
erba o in luoghi sordi e paludi, che non son fori o averli tropo grandi
: le benedette laude son cagione / che quello ch'è virtuoso e venerato / per
incontrate fin dalla nascita o, ciò che è lo stesso, quella che si stabilisce
, ciò che è lo stesso, quella che si stabilisce in età tenerissima, costituiscono
disus. sordimuti, sórdi muti). che è al tempo stesso sordo e muto
era sordomutto, quale monacaio, tanto che veruno c'era fusse buono a suo detto
gli occupanti del vagone erano tutti operai che rientravano dal lavoro nel porto e nelle carbonaie
dei sordomuti senza farsi impressionare da quel cane che urla come un dannato.
« vediamo, donna giulia, è possibile che voi, così affascinante di beltà e
nievo, 655: le bizzarrie continue che davano a parlare per un mese alla
mi tenevano occupato per quelle poche ore che mi restavano libere dal trebbiatoio dell'ufficio
tommaseo, 3-i-398: il sordomutolo con che bravura la legge gli fa il suo
tipo è il sordone ('accentor alpinus') che ha molta analogia colle nostre lodole.
. sordosonante, agg. letter. che risuona di rumori sordi. baldini
cadere in diverse tentazioni, a ciò che ogni sordura di pensieri,...
di pensieri,... la scorza che egli vede essere cresciuta nel cuore loro
soreliano (sorelliano), agg. polii che è proprio o si
di georges sorci (1847-1922); che ne costituisce un aspetto significativo.
sorelliano, cioè di una ideologia politica che si presenta... come una creazione
. come una creazione di fantasia concreta che opera su un popolo disperso e polve-
francese georges sorci (1847-1922), che, in contrapposizione al determinismo marxista e
? gobetti, i-122: il sorelismo che attribuiamo a salvemini,... lungi
precisione di rapporti storici la funzione critica che il salvemini ebbe di fronte al movimento
sf. l'essere umano di sesso femminile che ha in comune con un'altra persona
, n. 4. -sorella uterina: che ha in comune con un'altra persona
madre; sorellastra. -sorella naturale-, che ha in comune con un'altra persona i
., 24-13: la mia sorella, che tra bella e buona / non so
corona. cavalca, 21-221: tu, che non ti curi di guardarti dalle parenti
curi di guardarti dalle parenti, ricordati che tamar peccò col suocero, e amon con
boccaccio, viii-2-262: è da sapere che dante ebbe una sua sorella, la quale
i-150: temendo la sorella del tonante / che a nuovo amor non s'infiammassi giove
infiammassi giove. ariosto, 6-43: fin che venimmo a questa isola bella, /
l'ha usurpata ad una sua sorella / che 'l padre già lasciò del tutto erede
disparità, ma somigliante: / sì che ne gli atti, e 'n ogni lor
attenti!.. ora si scopre che la sorella di latte è figlia di un
un altro.. » « son cose che succedono! ». pascoli, 753
: di quell'altra volta mi ricordo / che la sorella mia piccola ancora / per
/ (la caparbia avea fatto non so che). -bella sorella: cognata (
/ 'bella sorella'a mia cognata, che / per sua disgrazia è assai brutta,
assai brutta, s'è pensata / che in quel modo io la burli.
del verace e de l'eterno / credea che fosse in voi che non han quelle
eterno / credea che fosse in voi che non han quelle / che stampano laggiù le
fosse in voi che non han quelle / che stampano laggiù le tre sorelle, /
stampano laggiù le tre sorelle, / che de le vite umane hanno il governo.
vergin santa, alma puella, / che parturisti qui nostra salute, / col poter
sorella. beicari, 2-50: parendogli che una sua sorella, per nome caterina,
e galileo, è ancora questa somiglianza, che la figliola del primo e ambedue quelle
vincoli di tenero e casto affetto o che offre sollecita devozione; donna che intrattiene
affetto o che offre sollecita devozione; donna che intrattiene con un uomo rapporti rigorosamente casti
di sorella / forse intravidi quella / che avrei potuto amare. borgese, 6-50
: mi fosti sorella, amante angelica / che con un alito di preghiera / sconvolge
fosti suora, infermiera. -donna che offre partecipe conforto nel dolore (con
me date un manto nero / a quella che giamaio non cura / de bel drappo
era la risposta di un'anima sorella, che poche ore innanzi si era identificata colla
anche nella freddezza della cronaca si sente che il meda -studiandolo -vi trova un'anima
un'altra, o, anche, che ne consegue o vi è collegata (e
violenta malattia acuta, sorella di quella che sofferse l'anno passato in bologna. nievo
sole, anche con riferimento al fatto che, nella mitologia greco-latina, gli dei
sole, io m'allegro ben teco, che ornai comin ciarai a vincer
ciarai a vincer la tua sorella luna, che alli dì passati con le tenebre della
uguali. vadi, xcli-ii-166: fa'che le spade sian sempre sorelle / quando
. -con riferimento alla morte, che accompagna il corso della vita umana.
ili-canzone, 74: canzone, e'par che tu parli contraro / al dir d'
contraro / al dir d'una sorella che tu hai, / ché questa donna
tu hai, / ché questa donna che tanto umil fai / ella la chiama fera
in cui raggio d'amor non par che spiri, / e dille i mie'martiri
, / e dille i mie'martiri / che la sorella tua mal par che conti
/ che la sorella tua mal par che conti. serdini, 1-22: canzon,
don ferrante pronosticò, senza esitazione, che quest'opera avrebbe rovinata l'autorità dell'oleva-
-di esperienze esistenziali, artistiche e culturali che presentano affinità fra di loro e alle quali
attribuita pari dignità o, anche, che hanno tradizioni parallele. -in partic.
. savinio, 12-167: si dice che la musica è sorella dell'architettura:
. /... / la scintilla che dice / tutto comincia quando tutto pare
iride breve, gemella / di quella che incastonano i tuoi cigli / e fai brillare
austria e la nostra alleanza colle nazioni sorelle che assicureranno colla loro esistenza la nostra frontiera
restino infamati per sempre i nomi di coloro che sottoscrissero un foglio dove si negava aiuto
. prov. goldoni, v-1126: che tutti godano; di quel poco che c'
: che tutti godano; di quel poco che c'è, che tutti abbiano la
; di quel poco che c'è, che tutti abbiano la parte loro. siamo
carne; e dice il proverbio, che le gole sono tutte sorelle.
ancora, la storia d'un anno che per queste è ancor da venire.
la sorel- letta, onde fedele, che ne gode a ogni parola, diluvia giù
: una istorietta di due sorellette, che erano ebree. -sorellùccia.
bresciani, 2-viii-115: la g., che fa da mamma alla sorel- luccia,
per te prega e ragiona: / essa che fu sorellamen te buona,
sorellanza, sf. vincolo naturale e affettivo che unisce le sorelle. -per estens.
canti'col motto 'arbusta iuvant etc. 'che ne segnerà la sorellanza con 'myricae'.
va bene. ma ciò non toglie che questo signor martino lori... non
restituito dopo qualche giorno alla sorellastra, che abitava in uno squallido abbaino di via
come. pavese, 5-58: era inutile che andassi a cossano a cercare le mie
. m. -chi). ant. che è proprio delle sorelle, che è
. che è proprio delle sorelle, che è nutrito reciprocamente dalle sorelle (l'
. sorellévole, agg. che rivela affetto e devozione di sorella;
rivela affetto e devozione di sorella; che è come quello di una sorella (un
. pellico, 4-52: io che m'era affezionato a maddalena senza vederla
carducci, iii-25-399: certamente è bello che vi sia un consesso sorellevole delle letterature
poesia... bisogna subito dire che il carducci a quella sorellevolezza non credeva
moglie, e così andò la bisogna che ebbero due nobilissime e molto belle e
feroce mutismo, sordo alle pietose attenuanti che angelica sorellevolmente vien trovando al suo caso
gadda, 17-19: « mi digo che te ste poco ben, ti, caro
né l'uno né l'altra. che s'ella ha monna giurisprudenza e moglia-
,... io mi ho sorelma che mi si serra ai panni.
, sm. ant. qualità di vino che si produce nelle zone di sora in
boccaccio, iii-5-62: siemi il ciel, che queste cose vede, / ver testimonio
le driadi, se si crede / che 'n questo loco alcun ne sia possente.
chiaro. baldelli, 3-572: poi che si vide per i surgenti raggi del sole
tenebrose gole de'monti. 2. che sgorga, che scaturisce, che zampilla per
monti. 2. che sgorga, che scaturisce, che zampilla per lo più
2. che sgorga, che scaturisce, che zampilla per lo più copiosa d'acqua
d'acque / sorgenti e mormoranti, che di cetre / servon sonore ai canti degli
, m'hai recato quel dolce savore che qui ho preso. 3.
qui ho preso. 3. che divampa (una fiamma, un incendio)
extingue la sorgente fiama / in sin che amor è novo, lieve e poco
l'incendio sorgente. 4. che spunta, che incomincia a crescere (una
. 4. che spunta, che incomincia a crescere (una pianta);
a crescere (una pianta); che si erge sullo stelo; svettante.
fra sorgenti papaveri. 5. che emerge al di sopra di una superficie piatta
rilevato, sporgente. -per estens.: che si profila sull'orizzonte.
, surgiènte; superi, sorgentìssimo). che sorge, chenell'angolo di strada san vitale
sotto il cobalto del cielo così intenso che quasi pareva nero, attorno alla fulgida
parimente nel mezzo. 6. che risorge vivo dal sepolcro (gesù cristo)
prodotto. -in par- tic.: che si fonda logicamente. castelvetro, 8-2-326
. croce, i-3-341: quella volizione, che è la legge, sembra che si
volizione, che è la legge, sembra che si debba dire una pretesa volizione:
di un concetto astratto. 8. che si va formando o accrescendo (una famiglia
famiglia). -per estens.: che è in via di costituzione (una forma
con pazienza portare. ammirato, 1-ii-16: che maraviglia se i romani procedevano con queste
. cassola, 2-340: fu così che il sorgente movimento operaio lo ebbe tra
montanelli, 125: queste grandi armate che ingombrano l'europa... stanno
poeti sorgenti dal seno della barbarie e che si fanno a dirigere i loro tempi hanno
loro tempi hanno in sé un sentimento che li fa parlare come uomini fatali.
. -che si va affermando, che va acquistando fama o potere.
oriani, x-4-102: la distinzione non è che una supremazia collettiva come un marchio effimero
folla dei sorgenti. 9. che rappresenta una minaccia. b. davanzati
druso la podestà tribunesca. 10. che è agli albori (l'umanità);
è agli albori (l'umanità); che sta crescendo (una nuova generazione)
crescendo (una nuova generazione); che succede a quelle che l'hanno preceduta
nuova generazione); che succede a quelle che l'hanno preceduta (una civiltà)
poerio, 3-461: poiché la gleba / che la piova del ielo e lo
l'anno sorgente. 11. che insorge; ribelle. saraceni
contra lui sorgenti. 12. che si erge a contrasto. f.
dar volta, col pensiero ondeggiante, che ad ogni passo non v'incontrasse la
), sf. vena d'acqua che scaturisce dal sottosuolo attraverso un'apertura del
cui sgorga; lo specchio d'acqua che forma. -a seconda delle diverse tipologie,
eglino presero sì grande odio verso turno che, senza intendere sua ragione, fu condannato
a un carico sissimi fiumi, che segano e fecondano le pianure che lor giacciono
fiumi, che segano e fecondano le pianure che lor giacciono a'piè dall'una parte
costruzione fu eseguita con quella maggior celerità che ammettevano un suolo infido per le cavernosità
quel fiume, aveva sentito dir più volte che, a un certo punto, e
pel grembo intatto dell'alpe, / che chiudea le moli profonde / del marmo,
determinarsi lo scolo aell'acque tanto piovane che di sorgenti. giuliani, i-94:
-sorgente morta: polla acquitrinosa che affiora senza incanalarsi. d.
la particolarità del fenomeno non può dipendere che da circostanze speciali. v. zop-
3. fis. sostanza o corpo che emana radiazioni (elettromagnetiche, corpuscolari,
una sorgente di luce, cioè una massa che stava diventando incandescente. m. dragoni
un punto di riferimento esterno alla terra, che può essere un satellite artificiale o una
codice, linguaggio originario di alto livello che viene tradotto in forma operativa eseguibile dalla
ordini ed i vizi loro, il che per noi diventa sorgente di nuovi bisogni.
fermo e lucia, 234: quello che avevamo veduto non era per essi che
che avevamo veduto non era per essi che una sorgente di curiosità, o al più
fenoglio, 5-1-929: immaginò che cosa avrebbe voluto e po- farsi avanti
lustra strada parallela pellico, 2-357: temerei che i creditori, sorgendo con qualche alla
. sinisgalli, 6-27: il cardano, che la teoria la conobbe tra i primi
pallavicino, 1-91: ben si può intender che, quando l'assoluto possessore d'una
ne chiama a parte, il faccia sì che noi la godiamo in un modo men
ei la fruisce. non così è intelligibile che un bene nella sua sorgente medesima e
, sia scarso e mancante di ciò che al suo tenere puòconvenire. salvini, 39-i-174
, 1-54: o eterno, o tu che non so chi tu sia, /
arcana sorgente di vita, / d'uno che sente ma non sa chi sia /
scultura di boccioni e come tutte quelle che si riportano alle sorgenti della plastica è
rovani, 3-i-5: allorquando poi le opere che più facevano rumore fra noi non si
329: a quest'infette sorgenti bevono quelli che si spacciano d'avere in questo genere
i-i-vii: indi mi è paruto probabile che la tradizione detta di sopra, tutta
apparenza d'utile quel tanto di danaro che s'introita per questa via, non però
via, non però si fa osservazione che in questa maniera viene a seccarsi la sorgente
riputate meglio regole e restrizioni di commercio che sorgenti di pubblica entrata. cavour,
nello stato. borgese, 1-121: sapeva che udine era la sorgente ditutte le notizie e
. lettere inedite, ii-202: conosco che quest'è mandar l'acqua alle sue
mandar l'acqua alle sue sorgenti e che simil ardire sarà piuttosto giudicato sfacciataggine che
che simil ardire sarà piuttosto giudicato sfacciataggine che confidenza. -voler trarre dalla pomice
mi sento così disadatto alle lusinghe poetiche che il ricercar da me o canzone o sonetto
. i -como surgo, levome, che non aio dormito? dante, inf,
, infino al mento: / credo che s'era in ginocchie levata. idem,
., 10-140: ne l'ora che la sposa di dio surge / a mattinar
confortò il padron tanto e minaccia / che surse finalmente e 'l ferro spaccia.
! leopardi, 16-8: il sol che nasce /... /..
dal letto; esci dalla tua cameretta, che, se bene elegante, dirimpetto alla
sedere sul letto, guardo alla maschera che mia moglie mi ha comprato.
: così come fino amante, trovo / che surge il cecer di dolor cantare,
s'udiro, / in quella guisa che se di sotterra / dovesser sorgere su
-salire. petrarca, 163-6: amor che vedi ogni penserò aperto /...
/... / sai quel che per seguirte ho già sofferto; / e
, e di me non t'accorgi / che son sì stanco, e 'l sentier
prima caddero a terra le gittate membra che un cane piccioletto, al re caro,
: non son sì cieca anco io, che non me accorga / che questi già
io, che non me accorga / che questi già non sono util consigli, /
verseggiare; la qual licenza volle pindaro che a lui si concedesse, il quale ampie
strofe degli inni suoi. io veggio che voi sorgerete e moveretevi all'incontra;
, e un chiamar « surgi: che fai? » luttavilla, 2-79: surge
saranno le barriere, quali i cordoni militari che varranno ad arrestare l'impetuoso torrente?
piche misere sentirò / lo colpo tal che disperar perdono. gigli, 2-259: muse
/ chi contra me sarà già mai che surga? panigarola, 2-415: sorgano
'n fuga, - venga l'altra che succurga; / si null'altra non ne
potesse contrafar natura / de la finice, che s'arde e rivene, / eo
, in un attimo e in un tempo che sarà tanto breve che sarà impercettibile.
in un tempo che sarà tanto breve che sarà impercettibile. bianchi, 114: o
tomba, / vendica tu tingiurie / che si fanno al tuo nome. fagiuoli,
sorgere / dalla bara, in quell'atto che un becchino, / per sotterrarlo,
u'sì profondo / saver fu messo che, se 'l vero è vero, /
sì splendidi studi, non crederà lievemente che ella abbia avuto origine di bassa nazione,
benigni verso l'italia e piacque a dio che nella città di bologna, di scienze
studi, sorgesse un elevatissimo ingegno e che con esso risorgesse l'arte caduta e
sorsero / e i cesari nipoti, / che superar di romolo / in pace
lunga tratta e'suoi imitatori, che sursero in ogni parte d'italia.
. cavour, ii-152: è forse impossibile che sorga in uesta nostra patria
tasso, i-267: dirò... che, sì come, sua mercé, io
sorgere dal profondo letargo di quell'ignoranza che l'opprime. algarotti, 1-vii-74:
: il pubblico palagio detto del sale, che è alla sinistra del ponte, mostra
del ponte, mostra soltanto gli sforzi che si facevano nel quattrocento per uscire fuori
rivolgimento s'era fatto nelpanima mia, che sorse a un tratto a più alti
. leone ebreo, 397: poi che costui morì, sorse in sua vece un
:. a reprimere la insolenzia d'uno che surga in una republica potente, non
è più sicuro e meno scandaloso modo che preoccuparli quelle vie per le quali viene a
cittadin migliore di tutti gli altri coloro che sono in quel governo de'buoni, costui
algarotti, 1-vi-98: la verità si è che, se in questo imperio la successione
sorge di tempo in tempo un tal capo che, nessuna altra dottrina conoscendo fuorché le
e qual varon con altri molti, / che 'l non saper nel buio tien sepolti
veduto abbiamo alcuni sorgere con tanto impeto che, quando dovevano essere discepoli e fermarsi
di maestri, non portando altro avanzo che l'audacia della mano. d'este
.. e più matto... che abbia l'italia venuta a man degl'
viene ad avere lo stato libero e che di nuovo surge, partigiani inimici e non
città e alle altre cose del mondo, che invecchiano, dimi nuiscono e
accidenti, e in luogo di quelle che mancano bisogna che sempre surghino e si rinnovino
in luogo di quelle che mancano bisogna che sempre surghino e si rinnovino delle altre
onde sorse l'impero e la città / che leggi poscia all'universo diè. colletta
mazzini, 83-229: da una italia che sorge, il mondo ha diritto d'aspettare
, il mondo ha diritto d'aspettare più che parole. cavour, vii-122: io
cavour, vii-122: io potrei dimostrare che in questi paesi l'industria non è
movimento del quarantotto ci fu di particolare che la nazionalità italiana era sorta dal grembo
del mondo. boccaccio, 1-ii-93: poi che 'galli presso al giorno udirò /
giorno udirò / cantar per l'aurora che surgea, / dell'abbracciar si raffocò
marchetti, 5-153: astro non v'è che con assiduo / moto non giri,
assiduo / moto non giri, conciossia che tutti / sorgendo, i lunghi cerchi
lunghi cerchi a veder tornano / tosto che i globi lor chiari e lucenti / han
l'usato, de'più vaghi fiori / che in quest'alma stagione a noi tu
. foscolo, iv-448: ecco la luna che sorge dietro la montagna. d'annunzio
guida. gozzano, ii-336: tu pensi che impallidirebbe / al mondo vano il fiore
di parole / come il cielo notturno che lo crebbe / impallidisce al sorgere del sole
: lieto partì vulcano, e poi che in cielo 7 surse la notte,
: la notte era sorta infatti senza che ce ne avvedessimo. 14.
all'improvviso sorse un crudelissimo nembo, che scoppiò in lampi, tuoni e pioggia che
che scoppiò in lampi, tuoni e pioggia che si versava largamente. botta, 5-429
inglese] opportunamente di una leggier brezza che in quel momento era sorta, cessò
settembre, ed ivi starsi / infin che muta si riman la selva / del
ne mena / per lo soave tempo che s'avanza. dante, purg.,
, purg., 28-121: l'acqua che vedi non surge di vena /
vedi non surge di vena / che ristori vapor che gel converta, /
non surge di vena / che ristori vapor che gel converta, / come fiume
piano, ove tanti rampolli sorgono d'acqua che per cento milia canaletti fanno dentro
di un vago e cristallino fonte, / che sorge e va per dirupato calle
, 26-53: chi è 'n quel foco che vien sì diviso / di sopra,
vien sì diviso / di sopra, che par surger de la pira / dov'eteòcle
finattantoche non vedono sorgere qualche fiamma, che prendon subito per indizio della buona accoglienza
prendon subito per indizio della buona accoglienza che gl'iddìi fanno al loro sacrizio.
pericoloso passo di mare chiamato cariddi, che è per uno scontramento d'acqua, ché
uno scontramento d'acqua, ché l'acqua che viene da levante si percuote e frange
levante si percuote e frange con quella che viene da ponente, della quale ripercussione
quando si congiungono insieme, surgono tanto che pare che salgano in cielo. leonardo,
congiungono insieme, surgono tanto che pare che salgano in cielo. leonardo, 2-305:
, tu, specchio alla ninfa mia / che dal vento irritato increspi e poi /
85: lice saper onde derivi / che quel pelago più si gonfi, e quello
essendo la esalazion calda e secca, che dalla terra surge in alto, pervenuta
ambra già strofinata e calda a quel fumo che sorge da una candela allora spenta,
portafogli contenente una cartolina di polvere, che, sciolta e passata sui fogli bianchi,
simpatico, diede ad intendere al procuratore generale che era veleno. loria, 5-49:
buoni cacciatori non prima arrivano nel luogo che sanno come giaccia quel piano, come
sorge un gran monte di terra, che, alzandosi sopra le mura, scuopre tutto
vede ogni cima / et abbassarsi in guisa che non scorge / dove è piano il
lo sito di ciascuna valle porta / che l'una costa surge e l'altra scende
notte, e 'l nostro tanto basso / che non surgea fuor del marin suolo.
il mar sorgea / dinanzi all'uom, che dall'antico seggio / cui lo strinse
di verno al ghiaccio sorgere, / che tu mai impetri quel che in van deliberi
sorgere, / che tu mai impetri quel che in van deliberi. caro, 3-99
camfailla, 1-2-37: pianta non sorge qui che sia maligna. arici, iii-12:
pascoli, 125: 0 cipresso, che solo e nero stacchi / dal vitreo
cassola, 2-16: non vi sorgono che botteghe di marmolai. -stare collocato
, 12-iii-93: di messer michelangelo non so che mi dir altro se non che vive
so che mi dir altro se non che vive,... e da la
fabrica di san pietro in fuori, che sorge di suo modello, non si sa
sorge di suo modello, non si sa che attenda ad altro. magi, io7
scarpa, accommo- dativi ef regoli, che diano ad ogni cinque braccia d'altezza un
dell'altra ed in quantità così grande che ne sorgeva l'argine e si prolungava di
tanto artificio or cala or sorge / che l'occhio spettator non sen'accor- ge
con sembianza di cosa più tosto nata che fabricata. s. errico, i-140
, i-140: sorge nobil città, che altera siede / del bel tirreno in su
tirreno in su taigentee sponde, / che tossa illustri ond'essa è degna erede /
mascheroni, 8-267: bella città, che a roma emula sorgi / e gran parte
, purg., 4-134: prima convien che tanto il ciel m'aggiri / di
se orazione in prima non m'aita / che surga su di cuor che in grazia
aita / che surga su di cuor che in grazia viva. ottimo, iii-742:
tezza dimostrò quanto gli erano grati li prieghi che surgevano devotamente. -scaturire all'
cattaneo, vi-1-231: è già qualche anno che gravi lamenti sursero in inghilterra intorno all'
tenca, 1-75: quelle prime voci che sorsero animose a predicare la riforma dell'
debole mia vita, esto perverso, / che disteso e riverso / mi tiene in
amoroso disio, / per dio vi priego che voi raffreniate / i pronti passi all'
di lusinghe un van furore, / che di pigra lascivia e d'ozio sorge.
disarmi / di gioia, non fia mai che venga meno / la speranza ch'ognor
b. casaregi, 4: allor che son più solo e che non sento /
4: allor che son più solo e che non sento / altri che taugelletto,
più solo e che non sento / altri che taugelletto, altri che il rio,
sento / altri che taugelletto, altri che il rio, / sorge un dolce pensier
rio, / sorge un dolce pensier, che in un momento / tutto mi prende
timore di essere ciurmati, il sospetto che vi covi del marcio. d'annunzio,
., i-ii-4: per levare un dubbio che qui surge, dico che peggio sta
un dubbio che qui surge, dico che peggio sta biasimare che lodare. b.
surge, dico che peggio sta biasimare che lodare. b. segni, 7-146:
un dubbio per detti d'anassagora, che pose rintelletto semplice, impassibile et immisto
, infino la gente grossolana, non che la perspicace, si sente spuntar in
cuore una frotta sussidiaria di scuse e ragioni che finalmente mantengono in campo la giustizia di
decorati. bernari, 3-307: le parole che sorgevano in lei per opporsi a quella
quella trista finzione cercavano invano il sentimento che le aveva generate. -essere proposto
arebbono desiderato maggior numero, et atteso che la domanda è principalmente sopra a due capi
, 8-80: non vedi come nel girar che fanno / i secoli sul mondo,
ingegno. bresciani, 6-x-41: aggiungi che dal 48 in qua surse una moda.
1-99: quel fervore di studi storici che sorge adesso in ogni punto d'italia è
l'usato tramonterà e darà lume a coloro che sono in te nebre e
nebre e in oscuritade per lo usato sole che a loro non luce. b
: si pensa alla voce della lauda, che sorse dalla più vermiglia guerra fraterna,
varie azioni e gli atti legittimi, che furono un'altra porzione del gius civile.
s chiabrera, 1-i-160: parmi che quivi per le notti estive / galileo
, 1-ix-100: più perfetta sara quella poesia che nella descrizione saprà talmente particolarizzare e determinar
talmente particolarizzare e determinar le nostre idee che in virtù di certe parole la medesima imma'
c. carrà, 601: sono figure che sorgono da una strana facoltà di astrazione
arrivo è la lirica vibrazione della luce che avvolge i corpi e li solidifica. gozzano
è dolce cosa convitar le poche / donne che mi sorrisero in cammino / trasumanate già
sacchetti, 50: mira a la discordia che fu tanta / tra mario e siila
per dio, adunque cotal ugge, / che surgon fuori di maligna pianta. guicciardini
brevi, / anni passar, senza che mai sorgesse / tra noi cagione di sospetto
può sembrare a primo aspetto l'argomento che sorge contra di noi daltautorità di sparta
di tutto suo ufficio a schiarare sì che nullo errore vi potesse surgere. m.
m. villani, iii-8-62: nonostante che per lo comune di firenze oltre all'
faticarsi a pacificare loro vicini, ingelosito che per loro riotte non surgesse allettamento di signore
questo, chi le esaminerà bene, che non si può mai cancellare uno inconveniente
non si può mai cancellare uno inconveniente che non ne surga un altro. consulte e
questa visita un altro beneficio molto importante, che, rivedendo le città principali e conoscendo
avuto qualche raggio di speranza, dopo che fu dimostrato rotto il trattato di tolentino:
, la maggior parte s'abbandonano innanzi che sieno approvati. muratori, 7-v-144: di
della materia non popolaresca, sì come quella che convari stati, non meno per meriti
, non meno per meriti particolari de'popoli che seteneva sorgimenti e cadimenti di stelle.
vole / la cantilena. nazioni, che ne narra i loro sorgimenti, progressi,
. croce, iii-27-233: in che sostant. verità, era un
1-2: il sorgere altro non vuole dire che fare che smato da un ideale
il sorgere altro non vuole dire che fare che smato da un ideale.
eppure non avevaantichi, i quali temevano che sorgessi a pari con loro, sia i
sia i no compositori i quali non sorsero che col sorgiménto de'teanuovi i quali consideravano
squamda ponente e garbin, e sapi che ha una seca dentro. ramusio ine /
e paludi con grandi sprei e secche, che sotto acqua sórgio1, sm.
scorrono fin a mezzo il mare, che fa difficile il poter sorgere alli
ulloa [barros], 2-7: tosto che surgì, mandò un bat
era. vocabolario teste dei panni che fanno tagliare. nautico [s
bellissimi ed acpagò cortesemente, / tanto che greco non se ne rammarca. que sorgitive
greco non se ne rammarca. que sorgitive che producono lamprede e gamberi ed altri pesci
senza mai avanzare un passo, fin che stracchi e disperati tornarono alant. approdo
: parsegli... esser vero quello che aveeravamo sorti a taranto; e quivi
surgere tutte le navi ». che cadono in ogni senso e, come sorgevole
. sosta all'anco ancora che questa nostra non è, soprabondano in tutti
non possono nell'orecchio solo, per molto che noi ne parliamo, antichi portolani italiani,
in su e l'altro solamente ha che una tempesta). moto traversale
tempesta). moto traversale, che cade di qualche grotta. daniello, 209
sorgiunge, i nostri amici / faran quel che farebbono per loro. dànn'acqua in
medigiunto la tempesta. co, che in quest'adunanza vi recitò nobili e profonde
lorenzo de'medici, 7-146: un che mangiato par dalla mar -per
. tasso, 12-51: solo tancredi avien che lei daniello, 616: nel percuoter
un abbondante sorgiva di buone acque, che scaturisce da una pietra tagliata milizia, vii-271
te [courmayeur] la vergine dora, che sa le sorgive de'fonti / e
l'abbondanza di tutte sorti di mercanzie che si truovano nello stato. vico,
state le prime sorgive di tutti i diritti che vennero appresso appo tutte le nazioni così
nel mio animo una sorgiva di odio che per naturale necessità si espandeva e rigurgitava da
sorgivo. sorgivo, agg. che proviene da una sorgente, di sorgente
mocenigo, lii-6-100: l'altra città, che è detta neustad, si farìa fortissima
nel castello ne nascono in tanta quantità che servono a sette ruote da molino.
: per l'aria sorgiva dell'alba / che valli e tràmiti asperge / e sulle
sulle cime ferve. marotta, 4-138: che mare di perla, che mare sorgivo
4-138: che mare di perla, che mare sorgivo bisbiglia a pochi passi da loro
di una musica sorgiva, personalissima, che fa vibrare dal sottosuolo del lessico più comune
, 11-368: onde, signor, procede che tu, sendo / di vita inessicabile
di vita inessicabile sorgivo, / dici che chi ti vede non può vivo / restar
. bot. genere della famiglia graminacee che comprende piante erbacee, annuali o perenni,
fra le specie coltivate è il sorghumvulgare, che è coltivato nei paesi caldi come cereale
: camminavamo, e pregavamo il sorgo che crescesse veloce a rifarci le forze per
de meglio, panico e sorgo, aiungendo che genera molto vento. tiziano, 233
veronese, vicentino e trevigiano, fatto che è il raccolto de'grani, tosto si
si fa farina migliore e più salubre che quella del frumentone, ossia mais. scarfoglio
da lentini, 27: con gioi par che m'accoglia / lo vostro innamorare,
dolce aspettare / veder mi pare -ciò che mi sorgoglia. = comp.
; voce registr. dal d'alberti (che l'attesta in moniglia).
brusoni, 5-15: voi sapete che in capo del nostro orto sono alcune
gadda, 13-206: un altro ufficiale, che si trovava vicino a un carro di
prove este, e son nente / invèr che c'è sorgrande e sormaggiore / e
e maggiormente, / ché, ciò che fu en sé maggio e megliore, 7
sorguise erano augurie et incantamenti, per che li antichi adomandavano le cose che adove-
per che li antichi adomandavano le cose che adove- nire doveva. =
, ii-17: e1 calcite è un minerale che nasce nella cava del rame, di
], 700: quell'acqua verde, che continuamente distillava in quella caverna, non
distillava in quella caverna, non era altro che acqua di pioggia, la quale,
sorta di minerale o di pietra vitriolica che si trova nelle cave di rame;
, agg. ant. e letter. che è proprio o si riferisce alla soria
., delle regioni dell'oriente mediterraneo; che proviene dalla soria (una pianta,
uscir, ciascun isnello e destro / più che saette di sorian archi. pulci,
a ogni cosa che non possono gli affricani, i moreschi,
: sono certi dipintoruzzi di code di sorici che, non ad una antichissima pietra
a caratter soriano. -letter. che descrive la siria o, per estens.
genere. agostini, 1-89: ordinerò che si viva alla soriana, vedendosi ogni
in palese cocinando, né altra stanza che la cocina avendo e quella aperta in
doppio soldi xvi. 2. che è nato o abita in siria. -
fatti di cesare, i-104: credete voi che questi numidieni o greci o que'di
, 4-279: più giorni passati sono che per questa città passò un valentissimo uomo
valentissimo uomo soriano, dottore di negromanzia, che tornava della mecca. marino, 1-14-85
parli / l'astronomaco sommo soriano / che tutto vede! ungaretti, xi-15: una
: una donna dai fianchi così largi che sembra senza torso... ci viene
ragazze fatta come lei. dalla parlata sento che sono soriane. -arciere soriano
apre l'arco, ma sì piano / che non m'aggiunge essendoti presente.
... sono lì piu belli gatti che sia, ma non pigliono mai topi
/ caldo e vispo qual demonio, / che cercando va da insano / sopra i
in bottega non v'era altro testimonio che un grosso gatto soriano, accovacciato sul
lince non somiglia al bel soriano / che apposta l'uccello mosca sull'alloro.
. -con riferimento a un colore che ricorda il manto di tali gatti.
/ del gran vostro alto milano / che solcando il mar profondo / siàn venuti
vi erano tante rane e sorici abbondanti che non li potieno sofferire. livio volgar.
carafetta di acqua. -bene? -ed empito che ne avrai una scodella, ponla dove
riferimento alla favola di esopo della montagna che partorì un topolino). caro
avermi per iscusato, che per natura e per accidente non si può
natura e per accidente non si può più che tanto. gioberti, 6-i-325: volendo
tanto. gioberti, 6-i-325: volendo che il parto della montagna riuscisse ad un
sorice. 3. parassita, che vive alle spalle degli altri. frachetta
valore, da strapazzo. sapendo che cosa sia dipintura, imitano dipingendo le pitture
labridi (così chiamato per il colore che va attenuandosi dal dorso al ventre,
va attenuandosi dal dorso al ventre, che è biancastro, e perché vive sui fondi
vecchio sorice tenerello: di persona anziana che ne ami o sposi una giovane.
; alcune specie sono dotate di ghiandole che secernono sostanze odorose simili al muschio e
. soricigno, agg. ant. che ha colore grigio, simile a quello
, agg. e sm. ant. che resiste a lungo in apnea.
boiardo, 1-276: fu il maggiore sorinatore che il mondo avesse mai, peroché sotto
composto di più premesse disposte in modo che il predicato della prima premessa sia assunto
, 3-1-49: non vi diss'io che non poteva esser altro ch'un sofisma?
questo è un di quelli argomenti cornuti che si chiamano soriti: come quello del
chiamano soriti: come quello del candiotto che diceva che tutti i candiotti erano bugiardi
: come quello del candiotto che diceva che tutti i candiotti erano bugiardi, però
veniva a dir la bugia mentre diceva che i candiotti erano bugiardi. genovesi, 2-155
di molte proposizioni tessuto con tal arte che sembrano formare una catena di molte anella
bacone, egli [vico] stima che il sillogismo e il sorite non producano nulla
producano nulla di nuovo e ripetano ciò che è già contenuto nelle premesse. se
bocche innate, ma causate, -inferendo quasi che l'altre: pelu- siaca, canobica
prove este, e son nente / inver che c'è sorgrande e sormaggiore / de
come apone / lo savio, sormonando / che, la cera guardando, / lo
). tose. spalare la terra che rimane nella carbonaia dopo la combustione della
la terra grossa della carbonaia, bruciate che sono le legne. = comp
pres. di sormontare), agg. che cresce o si dispone sopra a qualcosa
cresce o si dispone sopra a qualcosa; che si eleva o staglia sugli altri.
morti. 2. figur. che acquista forza e potere, imponendosi sugli
o coprendolo (in partic. di fiumi che superano gli argini); stare sopra
128: più li danneggiava lo fuoco che altra cosa, ch'elli era acconcio con
aprendeva al zappino de la nave, sì che sormontava acqua, ciò e che
che sormontava acqua, ciò e che non avevano podere d'amortarlo. baldi,
eu- frate inonda; / videme quei che 'l nilo ancor feconda, / mentre
negri, 1-185: né mi si dica che, sormonta / l'edera i
della salute deve essere, come l'olio che sormonta tutti i liquori. guglielmini,
quei terreni, i quali sono tanto alti che non possono essere sormontati dalle piene de'
: soggiunge appresso l'altra falsità, cioè che noi abbiam detto che la cometa si
falsità, cioè che noi abbiam detto che la cometa si formi di quelli stessi vapori
cometa si formi di quelli stessi vapori che, sormontando il cono dell'ombra, formano
il sole] radendo l'orizzonte in modo che sempre lo sormontano i suoi raggi.
sovra mi trasse al firmamento / ov'è che l'alta eternitate impere. dotti,
. dotti, 1-436: l'eroe, che degli eroi l'alto emispero, / a
, 2-ii-46: non mancano mai pericoli che attraversin la strada al cervo fuggiasco dall'
l'altra pendice; o all'ardito sparviero che sempre tenta di sormontare le nuvole.
ramo, e crebbe in tanta altezza che con le verdi chiome sormontò l'albero
. c'è da un lato una muraglia che nasconde il traffico dei treni, e
anversa è sormontata da torrette di ghisa che prolungano indefinitamente il melodramma d'un liberty
montano, 1-225: diamo sul terrazzo che sormonta il portico della villetta. pavese,
e pallido, e per le stesse gengive che li sormontavano. -ornare all'esterno
e viene sormontato di rosette simili a quelle che guarniscono la veste. 3
il terzo lustro de l'età garzonile che... mi affacendai per rendermi
su questo principio abbiatevi per regola generale che tutti que'poeti, i quali hanno sormontata
dell'estate, si rifanno presentando quelli che chiamano 'avant gout de l'au- tomne'
zione produciea e formava tali uomini, che però erano chiamati 'neroes', cioè
'neroes', cioè a dire divini, che sormontavano gli altri in vertù. m
volo mio stenda 1 suoi tratti / altra che la [caterina] pareggi 0 la
più degna a tutte cose di tutte virtù che appartengono a divinità, e che ci
virtù che appartengono a divinità, e che ci mena a fare opera che ci meni
e che ci mena a fare opera che ci meni a vita eterna, sormontante
di giglio novello, / sì alta che sormonta ogne ricchezza. egidio romano volgar
alcuna gente desidera sempre di fare cose che passino l'opere delli altn uomini e che
che passino l'opere delli altn uomini e che le sormontino. aletifilo, 13:
fatali alla loro conservazione sormontavano la forza che vi poteva opporre ogni individuo.
gran cose invero voi promettete di operare e che sormontano le umane forze. giannone,
ragione a dovergli credere? niun altro che la divina revelazione. -essere numericamente o
non si poteva nodrire11 grosso della cavalleria imperiale che, compresa la bavara,
in partic. corsi d'acqua in piena che strari -sopraffare con l'intensità
davanzati, xlviii-15: sì come il sol che schiara ogni sato corso dell'altra e,
mal fondato muro / lungo il fiume talor che l'onda ché la luce sormonta le
sormontando all'autunno. galileo, 3-4-234: che vapori fanno al ciel con le superne
il dì ed anco sopra il sole e che usciti fuori del cono dell'ombra
2-3-1 io: sì grande è la piena che me 7. superare difficoltà
e inconvenienti o contrarietà e nano, che i torrenti e i fiumi, non bastando
, solito a superar le difficoltà militari e che stimadi lunghezza e sormontò a porto tolle
menare per la lunga questa negoziazione per che veniva dal canto de'vapore); salire
in superficie. francesi regolata colla macchina che moveva la segreta la chiaro davanzati, xxx-5
, per le varie sue arduità e nodi che bisognava sgruppare sale. galileo, 4-2-47:
sormontare, non poteva caminare con quella celerità che de- gravi dell'acqua,...
succo / del vin si mesce, il che non può la grave le famiglie è
le famiglie è dovuta a fattori morali, che soli possono sormon / pece e folio
mar, chiusa sotterra, / giusto è che in fumo al gran lfrivolezza, volubilità politica
ma la francia le sormonta ma, / che sormonta rigogliosa. sempre. -crescere in
: veggiamo... due piante, che vicine sorpapini, 27-603: l'uomo
rami, col tronco et in quel modo che elle più possano. -migliorare il
, un lancellotti, 470: quasi che quel buon papa riordinando il astro
petrarca, 127-23: poi che sormonta riscaldando il sole, / par-
se e imponesse nuove leggi a quei che gli muovono e da quello mi
mi qual esser sòie / fiamma d'amor che 'n cor alto s'endonna.
bembo, iii-495: né di sole che sormonti vi pigliate pensiero, -
oltrepassare con il proprio comportamento il liloscia che io altro che a scendere non ho,
proprio comportamento il liloscia che io altro che a scendere non ho, il che ad
altro che a scendere non ho, il che ad ogni ora mite imposto dalle convenzioni
metastasio, 1-iv-209: nel tragico accidente che mi raccontabre de le valli / già
valli / già vi dàn fresco, ancor che 'l sol sormonti. te..
or ch'il lo stesso reo, che per sormontare a questo segno tutti i ritegni
... nel dell'umanità convien che abbia sofferto qualche disordine nelmare nostro sapere
sofferto qualche disordine nelmare nostro sapere a che ora la luna sormonta e tramonta.
proprie competenze. sul fresco orizzonte, / che in baleno sormonta e guadagna / con
oscura montagna. carducci, iii-2-19: espero che mente riguardevole nell'esercizio della penna,
un vizio. re e declinar che fanno rispetto all'orizonte nostro, vanno can
la spera a l'ascelletta vene, / che sormonta, guardan monta collo
ch'io ho, ho sormontato il terrore che sve- balzare all'insù (un animale
mura (una persona). che pure era sì dolce, e m'inchinai
tare cupidigia e ferocia. che i galli sormontino colà su, senza tener
e son sì d'alegreza sormontato / per che ch'in pindo egli sormonte / o che
che ch'in pindo egli sormonte / o che sen vada infra i selvaggi fl meo
non posso rinfrenare; / c'amore, che sormonta ogne com'altri andasse per lo spazio
piantammo le insegne. sormontava, sì che stare / non potea il meo spirito in
ottimo, ii-41: addiviene per alcuno accidente che le prime nazione; assoggettare.
. l- tano addosso a quelle che si arrestano. le principazioni insieme,
arrestano. le principazioni insieme, però che. ll'una vorrebbe sormontare - ascendere al
oceano delle generazioni, valente / che m'ha sì alteramente -sormontato / e sublimato
-in su quel giro tondo, / che 'n esto mondo -non mi credo pare
altri sormonti, / onde s'attrista sì che 'l chiaro davanzati, xxxi-40: ogni
ama. bambagiuoli, xxxvii-30: uomo che d'umil lotamelo / che domonio face
: uomo che d'umil lotamelo / che domonio face, / e. llo mantene
sormonta, / tanno. avanza quel che smonta / per sua sola viltà d'alto
può qual nel mio dir si specchia / che, quando piace al ciel che alcun
/ che, quando piace al ciel che alcun sormonti, / ch'ogni argomento
. / era tanto valente persona / che 'l re pensava: « se costui sormonta
opprimendo or quello or questo, / che per qualunche sua propria virtue. g.
il vecchio, 2-81: deh, che l'empio tal sempre non sormonte / e
, 1-ii-38: né si avveggono ancora / che chi troppo alto sormontar procura, /
sì beate note e sì sublime, / che mente involta in queste umane spoglie /
altro ci vuol, altro ci vuol, che incanti. maniglia, 1-ii-12: io
, 2-558: corre voce molto fondata che la principessa sua figliuola, dama assai pia
sormontata. ottimo, i-130: quelli che sormonta in ira, sormonta per accidia.
., 6-68: poi appresso convien che questa caggia / infra tre soli, e
questa caggia / infra tre soli, e che l'altra sormonti / con la forza
altra sormonti / con la forza di tal che testé piaggia. busone da gubbio,
: io ve prego, donna, che pietate / dentro nel vostro cor sormonte
vostro cor sormonte e cresca, / mo'che fortuna el mio contraro adesca. boccaccio
/ in cui raggio d'amor non par che spiri, / e dille i mie'
/ e dille i mie'martiri / che la sorella tua mal par che conti;
martiri / che la sorella tua mal par che conti; / e se ti par
conti; / e se ti par che la pietà sormonti, / chiedile umilimente una
giraldi óinzio, iii-18-53: par che il van desio sì in lei sormonte
van desio sì in lei sormonte / che si cerchi le coma ne la fronte.
ali altere empio desìo sì folle / che, scorto da superbia, alto s'estolle
, / come l'avanzamento / del poveruomo che disia aquistare / poco per sua speranza
disioso, / sì come il fratto che per sol sormonta. 21.
: l'animo mio sempre dispono / che 'l bel sermonti e l'avversar derivi.
bartoli, 2-2- 526: suole avvenire che le imprese, che al cominciarsi ebbero
526: suole avvenire che le imprese, che al cominciarsi ebbero gran contrasto, riescano
da mina / questo florido nido, che sormonta / per la tua diligenzia e
spinose difficultà sorinfra '1 tempo che stette vacata, / manfredi, tra per
al qual numero pochi sono i privati che abbiano sormontato. 24.
, spiega sì famoso il volo / che, sdegnando i confin d'angusta sfera
pass, di sormontare), agg. che sta o è posto sopra;
sta o è posto sopra; che si eleva o staglia sopra, che domina
; che si eleva o staglia sopra, che domina dall'alto. amari,
tre archi, sormontata da tre cupole che finiscono con una cuspide dorata d'annunzio,
anche nelle scarpe sormontate da una quadrata fibbia che par d'argento. calvino, 13-81
riferimento a uno scudo o una figura che ne ha un'altra posta sopra.
da noi veduta: colpa del sole che, stando ancor egli sormontato sopra l'orizzonte
sopra l'orizzonte, a noi diniega che la veggiamo. 2. che
che la veggiamo. 2. che porta sul capo un cappello (una persona
qual guisa venne la modadell'abito dell'uomo che monta a cavallo... il suo
di varie fucilazioni. 3. che è montato più in alto; salito al
dante, purg., 19-54: « che hai che pur invèr la terra guati?
purg., 19-54: « che hai che pur invèr la terra guati? »,
sormontati. 4. figur. che è cresciuto di potere; che ha raggiunto
figur. che è cresciuto di potere; che ha raggiunto un'elevata posizione di potere
sarpi, i-2-1066: è ben vero che le cose ai germania par che tendino
ben vero che le cose ai germania par che tendino a qualche maggior rottura, vedendosi
la parte cattolica molto sormontata: il che fa credere che non debbi contentarsi, se
molto sormontata: il che fa credere che non debbi contentarsi, se non sottomettendo
in ella no- bel core, / che del leone abatte / orgolglio sormontato, /
, i-369: non provava... che un immenso dolore, sormontato solo da
. e sm. letter. ant. che è in grado di giungere alla conoscenza
l. bellini, 5-3-106: che cosa è iddio? egli è quella cosa
? egli è quella cosa sì grande che un sol suo piccol rilievo chiuso nel corpo
. gonzaga, ii-48: uopo non è che tu m'agevoli unquanco il ipocritamente.
d'azione da sormontare. tendeva che un suo gatto era malato, ella diceva
pres. di sornacchiare), agg. che sformazione maravigliosa: stava per divenire scimmia!
per divenire scimmia! » gramrussa, che ronfa dormendo. sci, 7-130: questo
e del tirso e de'corimbi, / che gli augelli quasi approffittando somionamente della stanchezza di
di sornione. alquanto sornacchiante, che i suoi aforismi in materia di brache
. sornióne (sorgnóne), agg. che dissimula i pensieri, sornacchiare (sernochiare
n'andò in camera, e sentendo che quello che credeva essere il frate somacchiava,
in camera, e sentendo che quello che credeva essere il frate somacchiava, disse
piano a la fante: « o che dormiglione è questo! senti come sor-
4-234: in pochi passi trovò rinaldo che somacchiava. baruffaldi, i-15: tutto 'l
c. marzocchi, i-114: dopo che il compagno si fu addormentato e lo
, quando ci siamo destati, chi era che camminava sopra le nostre travi? già
nelli, i-287: al mo'di sornacare che fai tu, i'conosco che tu
sornacare che fai tu, i'conosco che tu ti fidi della mia parola. bocchelli
pascoli, 671: non l'odioso fuoco che somacchia, / ma il cielo e
/ ma il cielo e il mare che risponde e canta. 4.
. carducci, iii-27-164: facciamo vedere che avremmo la voglia almeno d'interrompere questo
pure. -non sente, vostra signorìa, che gli è tornato il sor- naccnio?
ballo, 5-15: e sor- nacchi che la sputa / paion tuorla colla biacca.
quei di brezzi e di quaracchi / che, perché bevon quel loro vin gabardo,
'sornàcchio, sarnacchio': catarro grosso che, tossendo, si trae fuori dal
in mente il cava- macchie che aveva slargato su tutta la sua persona e
bussiamo da risvegliare i morti, non che un tabaccaio insolente e sornacchióne.
, avv. con un'apparente indifferenza che cela un preciso calcolo o scopo; subdolamente
; ma sta tanto sornione e soprapensiero che nissun fa mai bocca da ridere quando
: da poco in qua, non so che abbia nel capo, non c'è
2-106: « si fa il bene che si può, caro don matteo »,
: solito stile di questi sornioni, che hanno paura d'annunziare tanto il bene
hanno paura d'annunziare tanto il bene che il male. rovani, ii-72: il
svevo, 3-616: il bello si è che dinanzi agli altri la sorniona mi dava
i-ii- 342: « sappiate intanto che la stessa risposta la dànno, non così
mica per questo » fece il sornione « che li mettono in gattabuia? »
. altomare, lxxv-69: essi, che lo sapevano, / si lasciavan condurre come
. 2. per estens. che esprime o manifesta somioneria (un'espressione
professano quel cinismo tra allegro e sornione che tutto sommato è il velo di una deficienza
somionerìa, sf. letter. atteggiamento che manifesta indifferenza, ma che nasconde,
. atteggiamento che manifesta indifferenza, ma che nasconde, subdolamente, scaltrezza e accortezza
nulla di greve / si getta mai che giunga insino al basso, / ma in
12-107: poi dàssi al nuoto all'or che è più profonda, / e somuota
bacchelli, 2-i-571: indicava i palloncini che somuotavanosulla folla circolante. -scampare nuotando
..., le due sole persone che, a giudizio d'occhio, avrebbero
signorina di mestre e il garibaldino, che anche quella sera stavan seduti vicini discorrendo.
grossi possidenti, di conti, ducni, che ebbero quelle terre in feudo probabilmente dalla
allargò il petto alla vista della campagna che pareva allagata da un biondo mare di
. petruccelli della gattina, 4-156: che ciò che deve cadere, cada;
petruccelli della gattina, 4-156: che ciò che deve cadere, cada; che ciò
ciò che deve cadere, cada; che ciò che deve sopranuotare nel sangue, somuoti
deve cadere, cada; che ciò che deve sopranuotare nel sangue, somuoti. gnoli
185: gli storici ci dicono che duemila opere appena somuotano delle novantamila di
e rota / con stupor de la dea che lo cavalca. 6. fendere
costituite da un gruppo di sporangi, che si trovano sulla pagina inferiore delle foglie
sori, protetti da un involucro membranaceo che, quando a maturità, si apre e
cavallo o al pelame suo di colore che sauro ancora si chiama. t. valperga
. 2. per estens. che conserva il primo piumaggio di colore rossastro
da vannozzo, 127: e1 tuo parlar che dolcemente asagia / quanto per intellecto vivo
soro, non lo volere uccellare, imperò che quasi nulla vagliono. gherardi, 2-i-90
e pargnene aver certa, / però che lo spander molto è perfetto: /
soro. 3. figur. che non ha esperienza della vita, del mondo
non creder né esser sì soro, / che del bene e del mal chi tutto
/ meschinello, a la morte? a che pur osi / più che non puoi
? a che pur osi / più che non puoi? la tua pietà t'inganna
, 7-3-62: ciò sentendo l'ispan, che tra gli altieri / portava il vanto
or forse soro / ti parerò più che parer non soglio; / pur sì strana
1-125: non sapeva il pastor soro / che suol dirsi che non cangia / vezzo
sapeva il pastor soro / che suol dirsi che non cangia / vezzo il lupo.
sora da non comprendere a lungo andare che il giovane scrivano del babbo aveva una
, 239: insino un altro soro, che teneva la signoria di piombino, ci
, 6-i-329: i posteri non vorranno credere che un causidico del piemonte, mediocre d'
ogn'intelletto, / forse divin, non che 'l mie basso e soro. t
garzoni, 7-338: in quell'altra cella che vedete sta una certa meschina ch'è
un cervello scemo e soro quanto creatura che m'abbia mai visto al mondo.
/ perfetto, grazioso e tanto soro / che, come tra 'metalli fulge l'
non depravati, /... / che sori drieto a natura sen vanno.
e sparge la cicuta e il tosco / che d'acero in un nappo fatto al
sor (nel xii sec.), che è dal lat. mediev. saurus
, 68: portano gli indiani quel metallo che chiamano soroche, il quale tiene molto
guerrazzi, 13-197: alcuni sorgnoni pretesero sostenere che tra l'esempio del re cippo e
. sororale, agg. letter. che si riferisce, che è proprio di
agg. letter. che si riferisce, che è proprio di una sorella (in
piovene, 7-284: se anche non sapessi che esiste una sorella, capterei in questo
. 2. per estens. che esprime amore non sensuale (il volto
. gadda, 19-77: quel senso che chiamerò sororale e crocerossistico di lei che si
che chiamerò sororale e crocerossistico di lei che si china sulle nostre ferite e sulle
società primitive, secondo la quale l'uomo che rimane vedovo ha il diritto, e
le sorore di clio, come di colui che guardava le mandri ne la valle d'
xxi-730: vicitava le nobili donne e savie che temevano iddio della città, addomandando loro
fausto da longiano, 3-33: quel che di me dici d'avere per legge
istraordinariamente? 2. agg. che si riferisce a chi uccide la sorella.
soròrio, agg. letter. che è proprio, che si riferisce a