. v.]: 'simpùvio': strumento che serviva ne'sacrifici e col quale estraevasi
e di terra cotta, ma quelli che trovansi ne'gabinetti sono comunemente di bronzo
. simulàbile, agg. che può essere simulato; che si può
, agg. che può essere simulato; che si può imitare, riprodurre o fingere
simulabóndo, agg. letter. ant. che riproduce un'immagine, che funge da
ant. che riproduce un'immagine, che funge da specchio. fr. colonna
fatto di semola, io non taccio / che muti gusto e nome in simulàccio.
esposta da lucrezio, i veli atomici che si staccherebbero dai corpi materiali riproducendoli esattamente
, figure'. simulacele, agg. che si fonda sulle immagini, anche deformate
1992], 28: è chiaro che la conoscenza prodotta da una fabbrica di simulacri
simulacro = deriv. da simulacro. che alla vita arriva / mi fé provare un
e quivi è il volto / di colei che sua diva e madre simulacrato, agg.
di legno do simulacrata nella mente mia che cum il funesto dono del scuro, chiuso
del scuro, chiuso da tre vetrate, che custodiva il simulacro di san figliolo di
. capacità delle immagini fil che s'appaga / nei simulacri della santa chiesa
di esaltazione della simulacrità e della fiction che vanno visti mascardi, 2-228:
tivati nelli templi, messi non so per che arte nelle statue, cioè nelli simulacri
cioè nelli simulacri visibili, dalli uomini che per quest'arte li fecio- no iddìi
li uomini,... resta che quello che possono, possano come demoni.
,... resta che quello che possono, possano come demoni. filarete
è 'l palladio e santo simolacro / che ricevè milan come già troia, / qual
feronia, un tempio solo / di tanti che già n'ebbe. fantoni, iii-60
sotto quell'arco su l'altare sacro / che i rami cercan rispettar, di venere
a toccare il simulacro della dea e me che la imploro. -statua votiva di un
, 45: gridano i troiani tutti dicendo che sia menato e adutto il simulacro alle
adutto il simulacro alle sedie del tempio e che sia pregata e placata la maestade della
i-177: essi affermavano essere una sceleratezza che nel tempio si te- nessino imagine
e gliidoletti in parrucca di capelli umani, che fanno l'ufficio di intercessori presso quella
d'elena. pulci, 14-19: poi che morto hai il traditor ribaldo, /
ii-40: da questo sasso indi parea che uscisse / l'onda per invi- sibil
ridutto. marino, 2-i-63: tu, che di cristo il vero / simulacro spirante
piaga o quell'ardor verace, / che del dipinto simulacro uscio. parini,
né l'ardente / desio d'antichità fia che inquieti / lo tuo cor pago:
e in atto grande statua, che, alla faccia di vecchio, all'ali
dovremmo forse salutare il simulacro della libertà che veglia sulle banche e sugli immensi macelli
visconti, 1-16: penser gelato: a che resti sospeso / de voler ma- defar
l'alto e divo e celeste simulacro / che in sorte venne a te per mortai
la compagine era eloquente / come uno spirto che parli / di sé con un fremito
al falcone] il pezzo di carne che dopo averlo costretto ad una manovra perfetta.
. si arriva così ad un esercizio che già offre l'idea della caccia; il
. 4. esercitazione o gara spettacolare che simula il combattimento o ne è la
ludica. domenichi, 5-207: tosto che 'l fanciullo cominciò a caminar saldo e
ne'giuochi e simulacri delle cose di guerra che già si mostravano chiari testimoni del suo
villani, 1-91: il giuoco ancora che chiamano del calcio e quello del ponte
e nel trecento qualcosa da rimproverare, che non avrebbe avuto nelle laudi che dante
, che non avrebbe avuto nelle laudi che dante cominciò a disegnar di lei nella 'vita
di un ente materiale o ideale, che attua in, modo imperfetto o provvisorio o
attua in, modo imperfetto o provvisorio o che richiama per simiglianza o per imitazione (
4-649: ecco il gran monte, / che, simolacro di castel superbo, /
. vico, 56: pruovo che le forme fisiche sono formate dalle metafisiche;
1-i-7: le colonie, come quelle che in tutto derivavano dalla città di roma
reale, conciossiaché l'esemplare o il modello che lo diciamo, giusta al significato assunto
: quanto... fia convenevole che in colui il quale è costituito per lo
vico, 4-i-771: gli uomini ambiziosi, che affettano signorie nelle loro città, vi
la costituzione era stata sì ardentemente desiderata che piaceva insino il suo simulacro. il progetto
ci fosse davvero non si potrebbe altro che... spiegarlo col supporre che
altro che... spiegarlo col supporre che i milanesi dimoranti in genova avessero.
della paura sui deboli e sperdere questi simulacri che restano di libertà. cavour, i-60
di libertà. cavour, i-60: che cosa è infatti il potere imperiale?
di cui si valgono a vicenda i partiti che dividono l'impero. de sanctis,
cui mancò anche quel simulacro di forza che fu detto seicentismo. zena, 1-550:
un'espressione fra il tragico e il grottesco che esilarava i bifolchi... andava
, xii-154: il parco non era che un simulacro, buono tutt'al più ad
io assevero senza timore di essere smentito che mai candidato è stato più pronto di me
un'identità diversa da quella effettiva o che fa le veci di un'altra.
. a lui, all'uomo che ella avrebbe seguito dimenticando me e fidando
veli e di simulacri d'alberi, che la sapiente regìa ha voluto indicare come
parola dell'antica mestizia: « ben vedo che noi tutti viventi non siamo se non
bello e de la somma bellezza, di che tutto l'universo proviene. musso,
lo spirito santo all'imbecillità umana, che non può levarsi in alto se non è
morando, no: un altro, che professava esser campione d'amore più che
che professava esser campione d'amore più che di marte, mostrò esser la caccia un
lomazzi, 4-ii-384: una donna semplice che sta oziosa è si- molacro di pigrizia
in sì profondo travaglio. virgilio, che era un vero simulacro di cortesia e
deferenza verso la madre, ti risponderei che egli, secondo me, l'ha sempre
-simbolo. musso, iv-66: che cosa è l'inverno se non un simolacro
p. neri, 1-vi-185: tutto quel che rappresenta il valore e non è nell'
ma è un puro simulacro della moneta che non trasferisce in potere del possessore un
cui si è spogliato con le merci che egli ha permutate. garibaldi, 3-14:
3-14: ove sono i piroscafi, che vi presero a villa spinola evi condussero
imprese italiane? d'annunzio, 3-385: che la celebrazione cada nel giorno di primavera
simulacro del nostro gestounanime. -persona che può competere o stare alla pari con
altra. tasso, 13-i-977: quel che nulla atterra / prese verso le stelle
sottile velo, costituito da atomi, che si staccherebbe dai corpi materiali per giungere
4-7: cominciamo dalla sentenza de'filosofi che dicono che le superficie si esaminano mediante certi
cominciamo dalla sentenza de'filosofi che dicono che le superficie si esaminano mediante certi raggi
mediante certi raggi ministri della veduta, che perciò li chiamano visivi, cioè cne
. campanella, 5-90: chiaro è che la pietra di sua forma mai non si
questi, né ci è in lei attività che la moltiplichi, come il fuoco il
69: credevasi comunemente ne'tempi addietro che dalla superficie dei corpi traspirassero del continuo
di effluvi: e queste pellicelle, che chiamavano simulacri, somigliantissime a'corpi donde
sole nell'acqua del suo fiume, e che tu ti mova un 25 braccia circa
: e mi paiono simili a quelli che rimirano l'imagini e l'ombre ne tacque
galileo, 3-4-242: in quel modo che se, vedendo il simulacro del sole occupar
campailla, 20-67: qual scena teatral, che rappresenti / or di numi, or
di nevi striate di carbone, di simulacri che si drizzano e affondano spettralmente all'orizzonte
abbaglia. 11. rappresentazione che si conserva nella mente della percezione della
. b. segni, 11-44: avviene che l'uomo, che vede, che
11-44: avviene che l'uomo, che vede, che ode cose oneste e che
che l'uomo, che vede, che ode cose oneste e che in tutti i
che vede, che ode cose oneste e che in tutti i sensi esteriori virtuosamente si
tanto maggior efficacia destano elle quei mobili simulacri che ne giacevano dispersi per le varie stanze
spezie, imagini, simolacri e fantasme che faccompagnano. lauro, 2-78:
fuori, perché il discorso ci fa sapere che hanno radice fuori. -invenzione
: più andrai mulinando, la sola cosa che trovi ti sembrerà quella di negare qualsivoglia
ancora di non essere quasi mai altro che simulaménto di amore universale per dispensarsi da'sacrifizi
di amore universale per dispensarsi da'sacrifizi che richiede l'amor patrio. =
pres. di simulare), agg. che simula, che finge, che mostra
), agg. che simula, che finge, che mostra di essere diverso da
. che simula, che finge, che mostra di essere diverso da quello che è
, che mostra di essere diverso da quello che è in realtà (una persona)
credula madre, o simulante figlia / che di secreto amor pungol già sente.
fa apparire una situazione diversa da quella che è. -in partic.: che simula
che è. -in partic.: che simula un atto giuridico (una persona
parte colpevole e simulante bensì il contraente che non ha simulato. simulardo,
dite voi ragionando dei tedeschi: / comparazion che ci ha tutti disfatti. contile,
4-2-7-11: non è sempre bugia ciò che noi simuliamo e infi- gnamo. lorenzo
petto / per pietà del mio cor, che in lei sospira ». ariosto,
già partito cesare da milano, operò che il legato, simulando infermità, si fermasse
guevara], iv-113: il simulator, che finge e simula amicizia con la bocca
impossibile simulare anche per un secondo cosa che non sia vera. pirandello, 8-928
24-249: chi mi diceva... che il 'lanzichenecco'non era a sua volta
: simula di non vedere... che noi non ammettiamo quella sin qui ricevuta
, 2-22: o voi, popolani, che disideravate gli ufici e succiavate gli onori
daniele è tanto povero da non aver che un soprabitino sdrucito, quasi indecente. verga
16-275: non è più lo stesso marito che poche ore dianzi coll'obbligatorio soprabituzzo a
di un piroscafo. nenti paion fanciulli che uomini: peroché ingrossano coll'età e tanto
so e lunghissimo, si vedeva bene che dovevano essere appartenute a un prete molto
tal fèr costor sopracadendo a molti, / che s'erano con lor ristretti e spinti
concludendo coll'epodo, cioè col sopraccanto, che il corredo di ognuno di noi si
sopracampo, sm. matem. campo che contiene sotto di sé un altro campo
. m. -ci). filos. che è aldi sopra o al di fuori
. sopracaudale, agg. zool. che riguarda la parte superiore della coda;
riguarda la parte superiore della coda; che si trova sopra la coda. -penne
la coda. -penne sopracaudali: quelle che coprono la coda degli uccelli.
parte posteriore del piastrone delle tartarughe, che ricopre la coda. = comp.
. sopracausale, agg. filos. che è superiore a una semplice relazione causale
ma una unità sopracausale (atto creativo) che è il principio della stessa unità soprasostanziale
. sopracavernóso, agg. anat. che è situato sulla faccia superiore di un
). caduti altri fatti, che i suoi, venute a maturanza altre idee
suoi, venute a maturanza altre idee, che le sue, nella storia degli uomini
: fu dalla crusca... dichiarato che 'soprastoria'doveva leggersi unito in una parola
infanterie unghere e presso tutte quell'altre che, per essere più sciolte, non
: abito da lavoro dei marinai, che indossano sempreché nonorfano la giacca, inteso a
stoffa di lana turchina o rossa, che s'indossa da sopra alla camicia di tela
baretti, 2-6: non sanno scolpire meglio che non fanno quando formano que'sconci pagodi
, sm. marin. insieme delle tavole che coprono i canali della sentina.
longhe e con le sopracanne, e che coll'edificio d'acqua, overo a forza
, cioè canzoni fatte sopra alcuna cosa che curar si voglia o possedere o governare.
belle ruote di vari metri e multiplici, che nelle sue strofe ed antistrofe, cioè
sopraccapitelli, tutte lo. / voi avete che far qui sopraccapo. le parti d'
qui sopraccapo. le parti d'architettura che entravano nella composizione di = comp. da
. guicciardini, vi-178: aggiugnevasi che, come interviene quando e'cittadini non
o riverischino, le spezialtà di molti che erano stati de'dieci erano sute grandissime
l'ordinanze di ognun di detti predicamenti, che elle cominciano da un sovrano, che
che elle cominciano da un sovrano, che sopracapo non ha ed è chiamato generalissimo.
egli d'ordine del vescovo semproniense, che allora era sopracapo di questo negozio,
diligentemente erano sopravveduti nel fiore della età che nella puerizia. tommaseo, 18-i-985: chi
lo schiavo d'altrui. -familiare che esercita la sua autorità sui membri della
però e con maniere così candide e onorate che teneva ognuno (essendo egli senza sopracapi
nelli, i-174: io voglio far quello che mi pare, né vò sopracapi.
avea tutti i torti, con- ciossiecosa che sia mala creanza far capo d'una composizion
ragguardevol uomo e poi mettergli un sopraccapo che si usurpi la metà o più delle lodi
si usurpi la metà o più delle lodi che a lui solo principalmente erano indirizzate.
2. posizione dominante o strategica, che sovrasta e controlla un luogo o una
dei tedeschi una mezza batteria di montagna che li tempestava d'una grandine fitta di palle
1-35: 'prospettiva da sotto'nsù'chiamano quella che rappresenta l'oggetto veduto all'insù,
dipinti, in superficie piana o curva che stia a sopraccapo del riguardante.
e di san miniato si può dire che sia sopraccapo a firenze. 3
erano strutte le nevi, e non diciavamo che in lombardia era la mota nel sopracapo
, 4-532: -chi è davvero innamorato e che ha perso il libero arbitrio e non
v'intendo. -anch'io sono un bufolo che, non me ne accorgendo, con
eccellente occasione per liberarsi di quell'irrequieto che cominciava a dar loro dei sovraccapi.
nella testiera del cavallo, striscia di cuoio che passa sopra la nuca dell'animale.
lorenzo, i'sono in tanta estremitate / che non vi salì mai capra né gatto
nimici, dentro della città compresi, che sia da fare. -in testa
si dice di persona e vale colui che è imbarcato per sorvegliare sul carico a
o fascetta di carta incollata e sigillata che, prima dell'introduzione delle buste per
recava l'indicazione del destinatario; incarto che avvolge un plico. -anche: faccia
lettere. fagiuoli, xiv-71: so che tutti gli dàn l'eccellentissimo, / e
perché non ho con me una sopraccarta che la possa contenere. g. bechi [
viva gioia dell'esule e del prigioniero che sente di non esser dimenticato. -per
{ sópra cassa), sf. custodia che contiene il meccanismo interno degli orologi.
venezia, ciascuno dei tre magistrati nobili che sostituirono nel 1473 i castaidi del doge
prima eran do populari, chiamati gastaldi, che facea questo; ma poi alla correction
. dossi, iv-77: a noi che poco c'intendiamo di architettura...
intendiamo di architettura... parrebbe che tutta questa montagna di fortezze, di archi
sopraccèdere, v. sopreccedere. che si trova oltre l'atmosfera terrestre, negli
, xvi-424: non è inconveniente alcuno che nelle stelle, acque sopracelesti, a proporzione
offrire nel palagio. 2. che appartiene, che si riferisce a dio;
. 2. che appartiene, che si riferisce a dio; divino.
tre persone. la prima è sopraceleste, che si comprende in tre divine persone;
divine persone; la seconda è celeste, che si comprende nelli santi angeli; la
angeli; la terza è sotto celeste, che si comprende nelli religiosi prelati. delminio
nel punto del solstizio iemale per significare che..., essendo l'umana malizia
, al raggio sopraceleste, e chiedi che soavemente in te discenda. s.
dono del cielo, dal quale struzione, che si mette disteso nei grossi navigli da poppa
ne scese l'idea e l'esempio che può l'uomo colla sopracceleste prua, sul
. me così soave... che non si vide mai cosa si bella.
(sopracelestiale), agg. ant. che ri lità).
rappresentatri- ce di parte di quella bellezza che gli animi nostri di vedere tutta intera
]: il fatto voi sapete molto bene che ho voluto sopraccennarlo nel principio.
sovraccelèste), agg. ant. uesto che abbiam per le mani non mantien poi alla
privato. muratori, 7-v-381: noi intendiamo che fino da'tempi dell'antichità più rimota
maniere, el trecento quella vera forma che le aveva conceduta. cavour,
titolo sovra accennato unicamente pel motivo che l'ispezione dell'erario stava per morire.
viviam, 1-20: osservai di più che nel doversi far ridurre le sopracchiuse degli
(1726), 573: in occasione che si volessero rialzare chiuse, che già
occasione che si volessero rialzare chiuse, che già fossero nel letto dei fiumi o rii
sm. ant elemento accessorio del discorso che specifica o determina un'azione o una sostanza
determina un'azione o una sostanza e che può corrispondere a una congiunzione, a
seperazione, per significarlo si sono trovate quellevoci che sono domandate da'grammatici legami,..
averbio, come 'io, non altramente che tu corri, corro'. =
parte / sono tre camerette tanto belle / che più non si puon far 4-ii-852:
croce, i-2-333: è parso che aristotele, in fondo, la pensasse nel
niva a rifiutare a esse quella realtà, che aristotele loro rifiuta va.
sopraccigliato (sovracigliato), agg. che ha aspetto torvo o corrucciato (una
. martello, 6-i-457: attendendo alfine che niobe parli. alfine / eccola uscire
dei due rilievi arcuati e ricoperti di peli che si trovano oculare.
calmi e distesi, pure le piccole rughe che
ha uno scarto / altero della fronte che le schiara / gli occhi ardenti ed
arcuate, bene annerite, ben fìtte, che appiccicava al disopra de'suoi due grandi
i capelli, 'e scrollò l'olimpo che è così grande'. -ammiccamento
., 6-494: e1 serà licita cosa che tu la guardi e che tu la
serà licita cosa che tu la guardi e che tu la remiri, parlali molte cose
popolo e impetrar le tavole della legge che regolava la vita, si appartò dalla
fumaiuoli. volfioni, 9-264: sentite che lezzo, fratelli miei, viene da
questi ambienti. e siamo a urbino, che è su un sopracciglio. 4
: si suole per maggior fortezza, acciò che i sopra cigli o sopralimitari delle porte
e delle finestre consiste principalmente negli stipiti, che diconsi anche erte o pilastrate, e
). sopraccigliuto, agg. che ha folte sopracciglia ed esprime corruccio e
praccigliuti in qualche galleria europea. che si trova nella zona occupata dalle sopracciglia;
trova nella zona occupata dalle sopracciglia; che riguarda le sopracciglia. - arco, arcata
, quello situato sull'arcata suddetta e che, innervato dal nervo facciale, si
si vanta il largo pennelleggiare tutte le volte che un baffo di giallolino buttato impudentemente sul
iseo, mediante reiterato aggrottamento sopracciliare, è che oltrepassi lo stock del prologo, data
, negli uccelli, striscia di piumaggio che, partendo dalla base del becco,
fascia, ordinariamente di color chiaro, che, partendo dalla base del becco,
, sf. cinghia di canapa o lana che copre la cinghia della sella e serve
i freni d'oro e d'argento che lucea, / e cigne e sopracigne eran
nel quale se gli pone al principio, che si cavalca nella parte destra la falsa
alla sopracigna della medesima banda e fate che sia ben tirato, accioché il cavallo venga
ligaia soto dito sopracingio e tirala tanto che 'l cavallo tenga la testa alquanto storta da
tenga la testa alquanto storta da quella mane che non si volta. = var
volgar., 1-5-233: li giovani, che giucavano nudi mossa e rispettosa dagli annunciatori
non 2. per estens. che ha tono severo, minaccioso (la voservata
malamente reverendissima non seppe far di più che scendere al melenso delle rità o boriosa saccenteria
sicché il vulgo li chiamava 'campestrati'quelli che sono così sopraccinti. 2.
passa l'ora, / voi, che sopracciò siete, / venite via, non
: ne'detti palagi è uno sopracciò che serve quei forestieri di tutte l'altre
1-430: ben può dirsi in agricoltura che, contrariamente all'avviso dei sopracciò dei
e i sopracciò di questa benedetta lingua, che di coglierla viva su le labbra del
amorosamente serbarcela fresca ci diam quella cura che del terzo piede che non abbiamo.
ci diam quella cura che del terzo piede che non abbiamo. cardarelli, 148:
potrò anche espormi allo sbaraglio (pur sapendo che faccio male e che mi farò compatire
(pur sapendo che faccio male e che mi farò compatire dai 'sopracciò'della critica)
, iv-1276: quei critici abracadabranti e sopracciò che vogliono sbandite le biografie dalla storia dell'
sopracciò, gli emendamenti, le integrazioni che mi sentii proporre. 3.
sanudo, lviii-345: io non so che dirvi supraciò, excepto genuflexo me ho
il destino, bensì nella sopracitata canzone che a re e generalissimi era logicamente parsa
parte dorsale estrema del corpo degli uccelli che confina con la coda (le penne
confina con la coda (le penne che ricoprono tale parte). romei
2. scherz. ciuffo di lunghi peli che formano una specie di coda in un
amicis, i-852: il cenno del prete che ci disse: « vadano » mi
più del collo (carico) ordinario che si mette sui giumenti, sulle navi o
esubero. machiavelli, 14-ii-472: parendoti che sia costì sopraccollo qualche aretino, non
nesi. idem, v-110: si credeva che resterebbe impegnato a resistere allo esercito terrestre
l'armata della chiesa e de'viniziani che erano ventidue galee, non arebbeno contrasto
sopraccolóre (sopracolóre), sm. colore che viene sovrapposto a un altro della medesima
.]: 'sopraccolore': dicesi di colore che pongasi sopra un altro della stessa qualità
sopra un altro della stessa qualità, ma che faccia gradazione con esso. cicognani,
appositivo. bilenchi, 14-222: numero che, fatto abilmente, ritagliato su panno
: sia concesso a ditti sopraco- miti che possino esser tolti ad ogni cosa..
i sopracomiti delle cinque galee et essortatili che con grande animo d'andare alla città si
galea ha potestà del tutto, altro che di dar l'ultimo supplicio. citolini,
ed io li diedi soldi venti, che 'l sopraconperai soldi sei piue che non
venti, che 'l sopraconperai soldi sei piue che non valeia. balducci pegolotti, i-4
comprar la cosa cara molto più di quel che vale. biundi, 329: '
... comprare a caro prezzo cosa che non valga tanto; sopraccomprare.
(sopracomune), agg. ant. che eccede i limiti o la misura propria
: demmone... libre iiii, che. cci dovea dare per rimanente d'
per rimanente d'una carica di grana, che la ci avea so pracontata
ci avea so pracontata piue che non ne costava. = comp
unita o con variegati disegni e colori, che si pone per ornamento sopra le coperte
gialla di cotone. -drappo che si stende sulla groppa dei cavalli per
a. cattaneo, i-116: aggiungete che la verità si dipinge nuda, e
, si impreziosiva di una vistosa sopracoperta che aveva disegnato di suo pugno. oggi [
sopracoperta, se no domani vedrò quel che dice. redi, 16-viii- 177
chi devo fare la sopraccoperta delle lettere che io le scrivo. martello, 1-66:
il sigillo della sopracoperta d'una lettera che vi mandai tempo fa è di questa cancelleria
843: 'sopraccoperta': la coperta suprema, che sta sopra tutte le altre; fa
, la qual è fatta nella forma che si vede per il disegno notato h.
copiare di sopra; ed usato più che altro nel participio passato, a significare un
proprie parole di lui innanzi a'ciò che attualmente dice. = comp. da
sopracòrda), sf. marin. corda che si pone sopra un'altra corda.
della sopracorsia con la sua crocetta, che va incastrata e posa sopra la sopracorda.
guglielmotti, 843: 'sopraccòrda': quella corda che si mette sopra altra corda.
.]: 'sopraccornicione': ornamento architettonico che si fa sopra il cornicione. =
nel mezzo, e il sopraccorpo, che lo ricopre. p. petrocchi [s
. 2. matem. corpo che comprende tutti gli elementi di un sottocorpo
di un sottocorpo se le operazioni algebriche che definiscono tale sottocorpo in relazione col corpo
definiscono tale sottocorpo in relazione col corpo che lo comprende gli conferiscono la struttura algebrica
deba essere asegnato di guadagno la metà che guadagneranne per centinaio tutti i denari di
centinaio tutti i denari di corpo e sopracorpo che noi aremo tenuti nella...
), agg. marin. che scorre sopra (una massa liquida rispetto a
. guglielmotti, 843: 'sopraccorrènte': che scorre al disopra: aggiunto d'ogni
d'ogni liquido e d'ogni fluido che, scorrendo, venga più da lungi
. 2. per simil. che corre più velocemente di altri. guglielmotti
), sf. marin. corrente che scorre sopra un'altra per lo più a
liquidi (come un fiume in piena che sfocia nel mare). guglielmotti
guglielmotti, 843: 'sopraccorrènte': quella corrente che procede sopra un'altra, in sezioni
. 3. massa d'acqua che straripa. guglielmotti, 843: 'sopraccorrente'
: 'sopraccorrente': quella massa di liquido che nella piena monta su, scavalca gli argini
4. aw. seguendo la corrente che scorre sopra le altre; nel punto
: « tu » disse allo slannà che vogava sopracorrente « passa il remo di
elle sopraccresceranno al terreno, quella parte che ne resterà fuori sarà dura e fungosa.
disertò. siri, x-545: un torrente che sopracorre le sponde. 4.
, 843: 'sopraccorsia': quella parte che è superiore e di rinforzo alla corsia.
, 3-134: non voleva gli dicessero che sua madre tirava il calesse, e
. costa di rinforzo alla costruzione, che meglio diciamo contraccosta. = comp
s. v.]: 'sopraccostale': che giace sopra le coste. di- consi
e sottili fascetti carnosi appianati e triangolari che si portano dalle apofisi trasverse delle vertebre
.. sì '1 canonizzòe e fermòe che fosse scritto ne la matricola de'santi
vedeva sopracrescere in forze un vicino e nimico che gli stava a'fianchi col regno.
, iii-569: questo tanto sopraccrescere di bellezza che fa beatrice mi ha tratto alcuna volta
pensare ad un cotal quasi miracolo, che in opera di bellezza d'un volto mi
meno per il sopracresciménto delle proprie forze che per la dapocaggine e confusione de'loro avversari
confusione de'loro avversari, deliberarono prima che tramontasse l'anno di dilatare le loro
cesari, 3-4-478: s'accostan le parti che già formarono i muscoli: ed eccovi
sentiva il suo dolore sopraccresciuto pe'danneggiamenti che le erano fatti. sopracculo (
/ gridar. « misero augel! che vai senz'esca / tagliarsi il sopraculo e
'sopracculo': quella puntura o ghiandoletta prominente che hanno sopra il codrione i polli e
hanno sopra il codrione i polli e che anche dicesi volgarmente la 'stizza ^, la
, 2-25: sopraché può vedersi le ragioni che lo stesso bartoli ne porta nella sua
alta regina [maria], / che per amor perfetto / fu sopraserafina / e
soprachiasmatico del cervello-, struttura dell'ipotalamo che regola il ciclo del sonno e della
vita e del dovere verso la vita, che ci astringe a passare in eterno di
dauna classe ma piuttosto da quella sopraclasse, che un tempo si chiamava 'respublica literaria'.
(plur. m. -i). che supera la divisione in classi sociali;
supera la divisione in classi sociali; che riguarda persone di tutte le classi sociali
sopraclavicolare, agg. anat. che è posto al di sopra della clavicola
clavicola. onde 'nervi sopraclavicolari'diconsi quelli che procedono dal plesso cervicale, discendono sotto
. sopracompósto, agg. bot. che è suddiviso in segmenti di ordine superiore
o sopracortese, / io ti prego che tu mi pacifichi / col tuo figliuol,
tu mi pacifichi / col tuo figliuol, che braccia in croce stese. =
, questa fu sopra acuta, imperò che ne l'arte delle donne innamorate passò tutte
r. longhi, 1-i-1-138: noi vorremmo che boccioni avesse avuto il coraggio di spingersi
sopracotiloidèo, agg. anat. che riguarda la parte superiore del cotile.
, sm. marin. disus. ponte che sta al livello dell'acqua, in
guglielmotti, 843: 'sopracqua': la parte che sta sopra e forma il pelo dell'
bartoli, 1-3-141: immantenente la nave, che non avea se non pochi palmi di
sopràcqueo, agg. marin. che emerge sopra l'acqua o è
. guglielmotti, 843: 'sopracqueo': che emerge fuor d'acqua. -naviglio sopracqueo
cretaceo superiore. - an che sostant. = comp. da sopra
dal d. e. i. (che l'attesta nel xix sec.)
. sopracromiale, agg. anat. che si trova al di sopra dell'acromio
sopracromiale-. ramo del plesso cervicale superficiale che raggiunge la regione sopracromiale. -regione sopracomialer
. parte della regione deltoidea della spalla che corrisponde all'acromio. = comp.
musso, ii-539: non vedete che empiono tutte le sorti, tutte le
1-6: le sette [divisioni] che seguono da a la mi re sino a
ut sono acute: il restante (che cinque sono) da a la mi re
egli esser mai caso... che vi succeda di pigliare cissolfaut di natura sua
. doni, iv-8-404: il violino, che fa la parte del sopracuto all'ottava
di altra armonia se non di quella che si contiene tra le corde superiori del
mezzo figura preraffaellita, dotata di sopracuti che la partitura non prevede, la callas
uno di quegli uomini di vista sovracuta, che vedono i paesaggi dell'aria e scoprono
6-34: il padrone avea un sopradente quasi che nel mezzo del pallato. adr.
il nuovo gli spunta accanto, il dente che persiste è solo deviato, è un
: così si appellano i denti soprannumerari che spesso si incontrano nella bocca del cavallo
questi sopra nominati, ed è vero che assaissimi furono con esso loro in dare
comenzò ad exercitarse nel nostro pallazo, che fu adi xvi ut supra del mexe di
: 1 sopradetti artisti sono di quelli che vengono all'arte per puro amore alla
sopraddiminutivo, agg. disus. che presenta un doppio suffisso diminutivo (un
, i-19: li pisani sopraaisseno alla proposta che parca che i lucchesi avesseno a levare
li pisani sopraaisseno alla proposta che parca che i lucchesi avesseno a levare la guardia del
essere contento d'osservargli l'uno dì che l'altro. e perché meglio tu
, 6-3: 'inventio': travamento di ciò che bisogna sopradire alla materia proposta.
ii-174: ora mi dite... che e'possa esser che v'abbia sopradetto
dite... che e'possa esser che v'abbia sopradetto e soprafatto, come
/ tempo ch'io sopraddico, allor che 'l mondo / dell'incomodità si fé
, per quiete dell'animo vostro, che non solo il signor bertini vide già e
sopradito), sm. mus. posizione che prevede la sovrapposizione di un dito a
indica il suo nome, un dito che si pone sopra di un altro: praticasi
. dal d. e. i. che l'attesta in r. bertini.
superi, sopraddolcìssimó). ant. che rivela l'infinita bontà di dio.
testamento [tommaseo]: dice ioseffo che quelle due colonne più speciose erano d'oro
sopraddotale { sovraddotale), agg. che si riferisce al la sopraddote
, 30: pure vi sono tanti nobili che riconoscono impinguate le loro rendite et accresciuti
linguaggio comune, l'insieme dei beni che la moglie apporta nel matrimonio a qualunque
di sopradote una gran quantità di danari che 'l il padre avea portato per riscattarla.
-dote aggiuntiva assegnata dai genitori alla figlia che si avvia alla professione religiosa. a
.. sapere se per il tempo che caderà della professione della giovane caponi sarà in
non si ricordano questi sopraddottissi- mi disputatori che gli esempi in dialettica e in filosofia.
lo facea trasecolare di maraviglia... che fra le tante pochissime fossero le anguille
f. argelati, cxiv-3-166: io penso che vostra signoria reverendissima dia l'opera a
, 19-534: l'albero casca dalla parte che pende: tu intendi di fare il
. v.]: 'sopraddetto. più che diletto. = comp. da sopra
1 mesi cavi dissero gli antichi quelli che hanno pari i numeri dei giorni,
, agg. letter. ant. che ha i caratteri della più pura e sublime
senza il vino. 2. che ha forma, aspetto o caratteristiche eccezionali,
cascina, 48: la divota anima, che dispregia le cose vane del seculo,
, 24: fu dedotto dai fatti sopraenunciati che dell'aria propria del bagno mediceo il
del colling- wood è indubitabile per quel che riguarda la storia. = comp.
soprerogazione: era così nomato un donativo che si distribuiva a'soldati oltre il solito
siena, 81: sopr'ogni creatura / che mai fusse creata / di più onor
gloria e dipoi s'inaloera, quasi che a lui sia dovuta. ma non gli
si può trovare veruna esaltazione dell'empio che non sia sopraesaltazióne. = nome d'
(sopressenziale), agg. letter. che trascende ogni singola essenza (dio)
vigil tua patema cura / il pan sopressenzial che l'atto imita, / ciò la
la bontade tua alta infinita / doni, che il cammin nostro n'assicura.
grandi luminari: il luminare maggiore, che soprafusse al giorno, ed il luminar minor
al giorno, ed il luminar minor, che soprafusse a la notte. =
. m. -ci). letter. che trascen g. bassani,
, piacevole a leggere, ma la sopraestimazióne che se de i valori puramente estetici
i più vari toni delle poesie, che si differenziano bensì, e debbono differenziarsi
ma solo mercé di un criterio 'sopraestetico', che è quello della 'interezza etico-metafisica della nostra
anche questa parimente non ammette il discorso che vi si so- prafabnea, e il
qual discorso fortifica in maravigliosa maniera ciò che anticipatamente si crede, si suppone e si
soprafàscia (sopraffàscia), sf. fascia che ricopre un'altra fascia (in partic
lana con cui si copre la cinghia che ferma la sella e il basto delle bestie
cinghia di canapa o di lana, che attraversando la sella copre la cinghia e
soprafenòmeno, sm. filos. ciò che trascende l'apparenza e l'esperienza sensibile
, 12-153: sa [il contadino] che è prudente non farsi vedere sensibile nel
, tutto interamente ordinato d'avorio, salvo che le sue ruote erano d'ebano,
1-190: paulino faciènte). che impone con prepotenza la propria autorità,
numero. 3. eccessivamente intenso, che offusca ogni altra cosa (la luce
di tutte le altre meravigliose creature, che popolavano il luminoso infinito. 4
il luminoso infinito. 4. che getta in uno stato di prostrazione.
lettere inedite, ii-203: le cortesi querele che fa meco v s. illustrissima.
(per larostito come la porchetta e quei che saran di piu tempo in coniug
ii-174: ora mi dite... che e'possa esser che v'abbia sopradetto
dite... che e'possa esser che v'abbia sopradetto e soprafatto, come
! m. palmieri, 1-17-33: che tanto più si stiman degni viri / quanto
contesa d'ingegno, si volsero a quel che sogliono i malvagi ed è stile usatissimo
, 6-ii-90: la istruzione non era impartita che come un mezzo per pervenire; e
sono incontrate e ora devo ascoltare ciò che prendono fitto fitto a dirsi...
decisa a prafar si lascia che prorompe contro di lui in parole villane.
franzese, e massirità me a questa che è delle più rinomaate del mentovato poeta
maestà e il signor arciduca è il freno che li contiene, onde nissuno di loro
facendo vedere a costantinopoli... che la maestà vostra tratta risoluta- mente e
la maestà vostra tratta risoluta- mente e che non vuol essere sopraffatta dalla petulanza de'
. pietro, e lo sopraffece per modo che, prostratosi a'di lui piedi alla
co'versi, almeno co prieghi, da che vostra signoria per sua benignità me lo
firenzuola, 401: con sassi ciò che altro veniva loro alle diceva d'
loro alle diceva d'aver temuto che, avendo fatto i suoi tanto viaggio e
ritorna per noi la strettezza del sito, che non consente alla cavalleria loro, tanto
drizzarsi in piedi per tener testa alla canaglia che lo sopraffaceva sol perché atterrato. bollettini
della destra, vedendo l'impossibilità materiale che cento potessero mai sopraffare quattrocento, sentirono
e chi m'insidia? / egle, che pensa / con alce sopraffarti, allorché
pelato e ar pascolo e che pur poppino, saran buoni ancora, cominciando
suo secolo è stato sopraffatto, diciamo che in alcuna gli ha sopraffatti tutti di
vicine, ciò non deriva per ordinario che dal genio d'uno o pochi individui.
onda sì grande da quel lago, che la soprafece la barca. -allagare
sé, ma secondario e 'per accidens', che quel ramo ha soprafatto questa dependenza.
miei desideri: non ho pensato mai che potrebbero sopraffarmi, mutarsi in tormento e distruggermi
fu sopraffatto da una commozione così violenta che dovette smettere il canto. papini,
sentimenti sì vivi di compunzione e di contrizione che tutta affatto sopraffanno in lei rignominia del
in lei rignominia del mal commesso più che un prezioso ricamo non sopraffà tignobilità di quel
: a la somma gentilezza sua / che si è fatta conoscer sopragrande / e che
che si è fatta conoscer sopragrande / e che ha voluto soprafare il nostro / poco
lavorano; e piuttosto sopraffare il podere che le faccende soprafacciano i lavoratori.
lavorano; e piuttosto sopraffare il podere che le faccende soprafacciano lavoratori. barilli,
esce / in un suono così mite che riesce / a commuovermi quasi. ascolti.
battito dell'orologio posato sul comodino, che gli parve un suono intimo e propizio;
quel debole palpito potesse sopraffare il fragore che facevano i carri sobbalzando sulla piazza.
parte di loro in su uno aspro monte che soprafà la murata, costrinsono a levarsene
la murata, costrinsono a levarsene coloro che la guardavano. boccamazza, i-1-299:
dalla ponta della lupara, cioè sul monte che soprafà la lupara, vogliono stare lasse
la lupara, vogliono stare lasse scaccate che tengono sino alla galera. vasan,
, iii-118: fece abbassare un colle, che, essendo vicino alla fortezza, parea
, essendo vicino alla fortezza, parea che la sopraffacesse. magi, 86: in
e dibbattevasi e alzava la voce, che i poveri giudici, sbalorditi, davangli vinte
ho sopraffatto di gran lunga della promessa che io feci, e a me non m'
.). sopraffattivo, agg. che tende a sopraffare, a mettere in
impegno e sì all'improvviso la gente contraria che, trovandosi questa sopraffatta aa numero molto
questa sopraffatta aa numero molto maggiore, bisognò che cedesse e lasciasse in poter del birone
alfieri, 4-155: quegli stessi romani, che aveano colla maggior intrepidezza affrontato il nemico
sopraffatto dall'impeto del suo ragionamento, che persuaso dalla logica delle sue argomentazioni.
condotta al zante. - che soccombe alla morte. loredano, 2-i-46
delle parche, anzi, mentre avvisano che il viver lungo tempo sia il sommo bene
sopraffatto dal disagio dello stretto assedio e quasi che infermo, chiese salvo-condotto per andarsene.
età e dalle nozze d'una fanciulla che nuovamente aveva sposata, fu affogato dal
poterono considerare il poco numero di coloro che gli eran dopo, onde tosto richiamaron
dopo, onde tosto richiamaron cofe, che gli aveva lasciati tutti sgomentati. c.
toscana era sopraffatto da un eccessivo desiderio che si accomodasse per mano sua. mascardi
sopraffatti più dal timore del presente pericolo che dall'orrore della futura scelleratezza, si
sì sopraffatti dalla meraviglia e dall'allegrezza che, altresì tutti quasi attoniti, per
fagiuoli, vii- 160: so che, dallo stupore sopraffatto, / penserete,
, finalmente! » tant'è vero che un uomo sopraffatto dal dolore non sa
sopraffatto dal dolore non sa più quel che si dica. deledda, v-191: sentì
v-191: sentì per la seconda volta che la suocera aveva l'alito fetido, e
. marino, 1-1-122: deh, che farai dal patrio suol lontano, / misero
il mal guidato palischelmo ha tratto / che la terra natia sospiri invano, / dal
161: al ricevere tal dispaccio seppi che il canova restò sopraffatto e sgomentato e
il canova restò sopraffatto e sgomentato e che procurò ogni via per disimpegnarsi da questo viaggio
(607): tale fu lo spettacolo che riempì a un tratto la vista di
sopraffatti, chiniamo il capo; ed aspettiamo che l'inondazione si ritiri.
, or sopraffatto / da uesto singoiar che voi mi fate? pananti, i-24& io
paga a'soldati, per alleggerirsi di quelli che egli spendeva nello esercito, fece pruova
io mi sento vinto e sopraffatto, che dice? barilli, 9-116: sopraffatto da
], 2: nella realtà è avvenuto che le iniquità abbiano, nei regimi sovietici
d'anni xliv o xlvi in circa, che pare un citriuolo sopraffatto.
, 1-195: accade alle nazioni sopraffattici ciò che agli individui prepotenti che cercano senza scrupoli
nazioni sopraffattici ciò che agli individui prepotenti che cercano senza scrupoli il loro tornaconto.
sopraffare. sopraffattone), agg. che tende a sopraffare, a imporre la
del nostro detto è lo scriver cosa che è già scritta: nel quale niuna diversità
niuna diversità può indurre tesser più storia che soprastoria o favola che sopraffavola. b.
tesser più storia che soprastoria o favola che sopraffavola. b. fioretti, 2-3-145
b. fioretti, 2-3-145: e che industria sì rara mai sarebbe d'un dipintore
sì rara mai sarebbe d'un dipintore che per l'appunto rappresentasse una immagine da un
immagine da un altro già effigiata e che solamente diversificasse la positura delle membra o
colori de'vestimenti? tali sono i poeti che sopra un medesimo argomento formano una sopraffavola
cosa più delle violenze e delle sopraffazioni che ho dovuto soffrire da parecchi, un
... e di una lettera che volevo scrivere al generale de sollez reclamando
ma s'infamava meglio per occulte ladrerie che per aperte sopraffazioni. cicognani, v-i-391
. papini, 27-427: vedo il superbo che trae profitto e gloria dalle sue sopraffazioni
, nemmeno l'avidità del guadagno, che sia tanto contrario all'ingenuità del poeta
poeta quanto questa gola di gloriola, che si risolve in un desiderio di sopraffazione
. soprafféde, sf. anellino che impedisce all'anello matrimoniale di scivolare dal
dal d. e. i. (che l'attesta nel xix sec.)
: le discussioni sono infilzate dagli strilli che luigi russoio lancia con soprafiato e occhiate svuota-
o nella riva stavo sempre col sopraffiato che mi cniamassero, che venisse qualcuno a
stavo sempre col sopraffiato che mi cniamassero, che venisse qualcuno a mandarmi via.
. ghi e radi, spesso diagonali, che si fa agli orli di tessuti
si fa agli orli di tessuti che esercita un'azione intimidatrice e violenta, cercando
di meglio. i sassi era dio che li mandava e cominciarono una fitta, furibonda
un'aula dell'high school armati che non hanno cimosa per evitare che si sfilaccino
che non hanno cimosa per evitare che si sfilaccino. tommaseo [s
. v.]: 'sopraffilo': cucito che si fa all'estremità di biancherie,
(su> erl. sopraffinissimo). che presenta un'eccellente qua- f
(un prodotto, una merce); che è frutto di un'attenta selezione.
voglio or or sovrafina una saetta, / che fia de'torti tuoi ven
altro motivo di cre dere che i panni fabbricati in firenze fossero de'sopraffini
pettini co'quali prescrivevan le leggi che fossero orditi. cor noldi
qualche copia in carta soprafina, se desidererò che v s. mi voglia favorire
, 12-2-458: del corallo appena si crederà che siano più di tre gradi di rosso
della più salda e forte / tempra che mai formasse unqua fucina / fabbricare arrendevoli
adamantina, / e lavorar per cosa che m'importe / con maniera esquisita e sopraffina
, / arcisottile fiorentino ingegno, / che fé di punte acute e fraudolenti / un
anche un po'di mortadella, ma che sia sopraffina. serao, i-149:
ai vassoi dei dolci, sopraffini, che erano il fior fiore della cucina e della
primo già cavato chiaro e lucente, che per essere stato il primo a chiarire e
tinti in grana, li quali vogliono che sia pazzia l'aspettar l'ingiuria per
di quei soprafini scelerati di corte, che per pescar la grazia de'prìncipi si
non gli dar retta, / ché costor che girando van>el mondo / son furbi soprafini e
può con l'incomprensibilità del suo più che sopraffinissimo magistero giugnere a tanto. p
, cxiv-46-349], 1668: ciò che più stimo di tutto sì è l'onore
più stimo di tutto sì è l'onore che egli mi fa di tenermi seco piu
noi vedremo... gli uomini che si regolano colla più sopraffina ragione.
satira sopraffine e maneggiata con quella delicatezza che voi appunto la vorreste? bacchelli, 2-xxv-451
quel grand'uomo [il tasso], che conosceva tutte le regole e tutti i
della cavalleria più soprafina, ha fatto che il messo di argante prima di esporre la
: questa appunto è la sopraffina bontà che l'eterno padre ha usato con noi.
, 2-208: non è dinaro al mondo che pagasse / questo gioiello in punta che
che pagasse / questo gioiello in punta che è robino / a gli occhi mei par
è robino / a gli occhi mei par che se apresentasse / un gran tesor non
tempo nel quale i ferrovieri si immaginavano che le ferrovie dessero redditi sopraffini e pretendevano
, consunto. luini, xxiii-152: che folla, che piena, che nembo di
luini, xxiii-152: che folla, che piena, che nembo di parasiti,
xxiii-152: che folla, che piena, che nembo di parasiti, di affamati,
, di affamati, di gente, che altro non hanno al mondo fuori dello
abito sì circoscritto e per vecchiezza sì sopraffino che, se tu l'urti per poco
: il w. osserva con molta acutezza che lavori dell'irsute pecchie, / quanti
sopraffiorir pe'verdi prati. matita che risulta nella fusione delle linee in una salsa
1-2-41: l'urgenza del bisogno ha cagionato che... il d.
ritratti, ecc. -fregio tipografico che comprende all'interno uno spazio vuoto.
sopraffrequentativo, agg. disus. che presenta un doppio suffisso frequentativo (un
ad una temperatura più bassa di quella che ne determina abitualmente la fusione. y
americano, b. vonnegut, aveva dimostrato che i cristalli di ioduro d'argento potevano
uso impiega un polverizzatore ad aria compressa che produce goccioline piccolissime del diametro di pochi
sopraffuso, agg. fis. che è in stato di sopraffusione (un
843: 'sopraffusto': quell'affusto superiore, che scorre a sdrucciolo sulle guide, scaloni
palesare dell'animo suo la non meno spiritosa che vaga e leggiadra donna leonora montalvi nel
soprafluènte, agg. ant. che trabocca, fuoriuscendo da un recipiente (
base g. h. e l'aria che è in esso se n'uscirà per
nome dato nel commercio ad una preparazione che serve a concimare. consta di ossa macinate
l'ostio quali sono quilli dorici nel che abiano la corona: appareno sì
. filos. categoria universale dell'essere che comprende generi diversi. rosmini, viii-355
tre prìncipi nel solitario monte lauro, che tutto benevole li raccolse, mostrando però
ne gl'inchini un talché di maestoso che non mostrava inferiorità, ma sopragenio agli
del flagello mortale, per lo sopraggaudio che sentivano nell'anima. = comp
m. adriani, 3-5-70: possiamo dire che l'uovo sia come una sopragenerazione,
... o vogliamdire generazione seconda, che controrisponde e si subordina alla generazione prima
(sopragiacènte), agg. ant. che ricopre un terreno (l'acqua)
, 4-i-103: è della maggiore verisimilitudine che i vulcani dell'agro napoletano, insieme a
ii... sopraggio non è altro che la differenza della moneta corrente o sia
far altro vile contratto sopra il danaro, che noi comporta; e saranno finalmente da
cor data, fino amore, / che pesanza non credo mai sentire; / però
porea sovragioire. cino, cxxxviii-125-30: di che vi stringe 'l cor pianto ed angoscia
stringe 'l cor pianto ed angoscia, / che dovreste d'amor sopras'oire, /
: al mio vetusto ossame, che si muta / in volontà d'un impeto
maniera di questo separato e puro, che intorno il sopragira. = comp.
sopraggirèllo, sm. striscia di tela bianca che si portava sulle maniche in segno di
. radula, vi-273: a far che il taglio non spicci dei drappi, /
vii-4-5: sopraggitto... credo io che sia dal sopraggittare del filo sopra la
filo sopra la cosa cucita, in maniera che quello si veggi a.
punto a spina in sul collaretto, che non ci è nostro pari in questo comune
non ci è nostro pari in questo comune che la porti sì bella. bracciolini,
dritto. percoto, 166: non manca che di fare il sopraggitto alle cuciture e
agg. (sopragiudicante). ant. che sovrasta. busone da gubbio, 1-305
busone da gubbio, 1-305: altri, che giostrano a lancie e bene armati in
(sopraggiudico, l'alexandra, che del continovo ella non fusse vessata e tribù-
più alta parte del campo, acciò che, andando verso lui, prima il sopragiudichi
andando verso lui, prima il sopragiudichi che tu sia da lui sopragiudicato. l.
ma posto in luogo eminente, e che la sopragiudica. = comp. da
. di sopraggiùngere), agg. venne che la notte gli sopraggiunse, sicché convenne che
che la notte gli sopraggiunse, sicché convenne che al (ant. sopraggiugnènte, sopragiongènte
ant. sopraggiugnènte, sopragiongènte). che sta giungenbergasse in una cava a piè
cannoniere aprirono il fuoco contro l'artigliere', che rispose, opportunamente non impegnandosi, a
vedrà la gente. 2. che scende ah'improwiso (la notte);
scende ah'improwiso (la notte); che sta per avere inizio (il giorno
sopraggiungente. 3. ant. che si abbatte su qualcuno in modo inatteso
una moltitudine di ungheri quasi infinita, che veniva a predare la italia. cellini,
sovragiunse anelante e lagrimosa; / dolente sì che nulla più, ma bella / altrettanto
sua turbazione, chiesegli qual fosse la cagione che malinconico lo rendea. de amicis,
, 14-39: noi, per paura che sopraggiungessero altri tedeschi, rafforzammo la guardia
fu miso in quello logo in loqua parea che la fiama sovragungese. -giungere a contatto
tassoni, xvi-116: la cera, che è corpo composto umido e pingue che
che è corpo composto umido e pingue che sta unito per forza di freddo, tosto
sta unito per forza di freddo, tosto che sente l'opposto del calor del sole
del calor del sole o del fuoco che consuma quella freddezza che la teneva ristretta
o del fuoco che consuma quella freddezza che la teneva ristretta, subito si liquefà in
dell'umido suo naturale e del caldo che le sovragiugne di fuori. 2
eo non agio aiuto / d'amor che m'ave e tene in sua pregione,
tene in sua pregione, / non so che corte mi faza rasone; / che
che corte mi faza rasone; / che sei mancha cului unde omo spera / gascuna
gascuna peste lata da varie aversità che le sopragiugnevano. savonarola, 8-1-
29: preghiamo... che ognuno stia forte e fermo nel luogo suo
suo per potere resistere ad ogni tempesta che sopraggiungessi contra di noi. sanudo,
sanudo, xlvi-141: sopragiunse la peste, che fu la terza persecuzione. castiglione,
: così una medesima forza e / che l'ora del tornar sopraggiungesse. ammirato,
per loro ambasciadori pregando i pisani che non volessero per sopraggiùngere (ant.
la sera m'è sopraggiunta addosso tanto presto che a fatica che io me ne sia
sopraggiunta addosso tanto presto che a fatica che io me ne sia avveduto. tortora,
6-ii-174: era sopraggiunta la notte, che pose fine ad ogni speranza di combattimento.
sopragionta la pioggia, talmente si rinfrancò che nelli alloggiamenti li cavalli stavano nel fango
ottimo, i-174: accidente è cosa strana che sopraggiunge ad alcun'altra cosa, siccome
nello scriverle non ho mai seguito altro che un'ispirazione (o frenesia), sopraggiungendo
. giorgio dati, 1-144: mentre che egli in questa sospension d'animo si ritrovava
questa sospension d'animo si ritrovava, ecco che altre e obbrobriose novelle gli sopraggiungono,
altre e obbrobriose novelle gli sopraggiungono, che di nuovo 1'accendono alla vendetta.
udire la nuova del perdono ottenuto, che si crede ch'io diventassi nel sopragiu-
. carducci, ii-16-90: nei giorni che ho molta faccenda costumo non aprir le lettere
ho molta faccenda costumo non aprir le lettere che sopraggiungono. 4. ant
passione, ecc.). che il corpo è sua materia e soggetto,
un'altra forma e sopraggiungnessegli l'anima che lo facesse vivo, ma debbesi intendere
lo facesse vivo, ma debbesi intendere che dall'anima nasca che e'sia corpo e
ma debbesi intendere che dall'anima nasca che e'sia corpo e che e'sia
dall'anima nasca che e'sia corpo e che e'sia corpo vivo. oliva,
volgar., x-207: fratelli, secondo che uomo vi dico: voi vedete che
che uomo vi dico: voi vedete che il testamento dell'uomo, poi ch'è
poi ch'è affermato per carta, che non l'ha niuno a dispetto, e
ha per fermo, e così vi dico che è secondo la scrittura. 6
lancia, 3-74: se tu vedi che, poi che ella avrà ricolta la palla
3-74: se tu vedi che, poi che ella avrà ricolta la palla, per
tanto [la scimmia] fugge cussi, che lo cacciatore la sopragionge, ed ella
cacciatore la sopragionge, ed ella vede che non pò campare correndo con due pede
: giugnendo la femmina alla fossa, che ardea, non passò più oltre, e
alla fossa, fu sopraggiunta dal cavaliere che dietro le correa. boccaccio, dee.
e di 'n su la proda a quegli che sopra il legno d'efigenia erano forte
. storie pistoiesi, 2-73: inanzi che si potessono ricogliere castracelo li sopragiunse.
allori, così intenti a la musica che il signore, con la compagnia chetamente
i luoghi a'nimici, per difficile che si sieno; fa diligente i soldati a
i soldati a sopragiongere i nimici allora che men vi pensano. landò, 43:
la molta pioggia, oltre ch'era quasi che assiderato dal freddo, temendo dyessere sopraggiunto
ad acquetarsi e a camminare così a rilento che il calesse del mio battista e quello
, il quale veniva per quella via che noi, ne sopraggiunsero. -di animali
. ariosto, 21-63: come spander che nel piede grifagno / tenga la starna,
per trarne pasto, / dal can che si tenea fido compagno / ingordamente è
, viii-1-51: né tanto si potè avacciare che prima noi sopraggiugnesse la morte ch'egli
vista d'essere tornato da uccellare e che la notte l'avesse sopragiunto. b.
presa bolongna. boiardo, 1-20: questi che rimasero combatterno insieme in tale maniera che
che rimasero combatterno insieme in tale maniera che di seicento tre solamente ne restomo vivi
restomo vivi e questo per la notte che gli sopragiunse. giovanni da empoli,
. fagiuoli, xli-76: qual peregrin, che nel più cupo orrore / di folto
una febbre assai più spiacevole di quello che avrei voluto. ulloa [guevara],
l timore istesso è fuga; ma colui che si duole è sopragiunto dal male e
novo e maggior disturbo mi sopragionge, che sono stati tolti in tenutta certi beni
da tanta ira e da tanto furore che, senza considerare quello che egli si
tanto furore che, senza considerare quello che egli si facesse, messa mano per la
b. cavalcanti, 2-98: dipoi che è succeduta la poltroneria in luogo della fatica
superbia. caro, 6-1064: enea, che nulla / di ciò sapea, di
supplemento. -in senso concreto: circostanza che si aggiunge o sopravviene ad aggravare una situazione
permette di leggere né di scrivere che ad intervallo. perticari, ii-465: la
: la sarebbe proprio una gentile cosa che, per sopraggiunta a tante pene che soffri
cosa che, per sopraggiunta a tante pene che soffri per noi, avessi ancora a
di nuove acque, all'altezza eb, che prima avea, ha la ragione composta
ragione composta della quantità d'acqua, che scorre per la sezione abcd a quella,
scorre per la sezione abcd a quella, che scorreva per la ebdf.
, 290: ra grande l'emaciazione che gli avea cagionato il male antecedente,
ora per la sopragiunta d'un flusso disenterico che in pochi giorni riduce a somma magrezza
in pochi giorni riduce a somma magrezza quelli che poco dianzi erano ben carnosi, è
erano ben carnosi, è tale l'estenuazione che v. s. ill. ma
, 20-233: tutte queste altre cose temporali che vi fieno necessarie vi saranno sopraggiunte.
a me misera ha sopraggiunto dolore, che me dolorisissima ha dato per moglie a
. castelvetro, 121: porfirio filosofo giudicò che, per utilità della formazione della diffinizione
gliele affermò, tanti prieghi sopragiugnendo, che l'angiulieri, sì come vinto,
angiulieri, sì come vinto, disse che era contento. del tufo, 386:
: sodisfatto 11 cavalier di quello / che nel verzier sì bello / ha visto ben
ogni contorno / « ferma, signor, che il meglio / visto non hai »
in prima fa'bollire la carne poco, che incominci essere presso che cotta; e
carne poco, che incominci essere presso che cotta; e poi tagliala in pezzi piccoli
entra dall'altra stanza, prima ancora che le donne s'accorgano del sopraggiunto.
da una circostanza, da un evento che provoca disagio o difficoltà, e,
. tortora, i-io: ordinò enrico che si formassero i processi e che a ciascuno
enrico che si formassero i processi e che a ciascuno si desse la meritata pena
10-viii-82: sopraggiunto da uno inusitato dolore che assai mi tormentò e gravò, convenni spender
nelle mie braccia. 3. che si è appena manifestato (un sintomo,
, mi sta nel cuore e mi preme che da qualcheduno mio confidente si sappia la
ed il mese bisestile ovvero intercalare, che non vuol dire altro che annestato e
ovvero intercalare, che non vuol dire altro che annestato e sopraggiunto. -costruito
qualcosa di sopraggiunto, quasi un filo che si adoperi a legare tra loro le varie
boccaccio, 21-3-18: elli, poi che 'l fuggire non li valse, sopragiunto
mai nascose il ciel sì folta nebbia / che sopragiunta dal furor di venti / non
, 8-ii-47: la sopraggiustìzia si è meglio che non è la giustizia...
quiescente è quegli lo quale la cosa che e incorporea, siccome la mente e l'
idem, 16-190: giove padre, che su dal monte d'ida, / imperi
una sopragrande obligazione. 2. che rivela straordinarie doti morali e intellettuali o
muratori, cxiv-2-119]: la venerazione che hanno al di lei merito sovragrande in ogni
salvini, 16-85: giove padre, che in ida imperi e regni, / o
verificandosi quel detto del filosofo il quale disse che le sopragrandi cose reggere non si possono
cose reggere non si possono e quelle che reggere non si possono, lungamente durare
nell'inferno: pena di danno, che consiste nella privazione di dio sommo bene
bene, e pena di senso, che consiste in un cumulo sopragrandissimo di atrocissimi
lui, non possono attribuirsi ad altro che a cervello scemo le irragionevoli fantasie,
a cervello scemo le irragionevoli fantasie, che gli entrarono in capo, della sopragrande estima-
. nella repubblica di firenze, cittadino che veniva privato della possibilità di accedere alle
come voi udite, anzi egli pur coloro che sono a più alta fortuna saliti,
sostant. tommaseo, 1-424: osservo che al sopraggravare dei mali del corpo,
cornoldi caminer, 229: quando si vedrà che una moda comincia sopraccaricarsi, si può
più ricevere accrescimento e soddisfare queirinsaziabile bisogno che abbiamo della varietà e trovandosi come dissimo
trovandosi come dissimo sopraggravata, bisogna che perisca. = comp. da
di francia tutti i prestatori / fece pigliar che non ne campò nimo, / perché
più forte degli altri o più forte che si può. dante, purg.
dante, purg., 26-39: tosto che parton l'accoglienza amica, / prima
parton l'accoglienza amica, / prima che 'l primo passo lì trascorra, / sopragridar
tua dolentissimi guai e sopra guai che gittano, lamentarsi di dio?
ghiaccio. grillo, 887: parmi che borea abbia trasferita la sedia e l'imperio
. m. -ci). anat. che riguarda o interessa la parte superiore
o interessa la parte superiore della glottide; che si trova al di sopra della glottide
sopragruppo, sm. matem. gruppo che include un sottogruppo.
sopraincombènte, agg. disus. che sovrasta, premendo con il proprio peso
poleni, 6: acqua viva dirassi quella che riceve il moto della pressione dell'acqua
843: 'sopraincombènte', termine meccanico: che preme al disopra. = comp.
indicato, sovrindicato), agg. che è stato precedentemente indicato, prescritto o citato
). sopraindividuale, agg. che supera ciò che concerne il singolo individuo
sopraindividuale, agg. che supera ciò che concerne il singolo individuo; che riguarda
ciò che concerne il singolo individuo; che riguarda la collettività; generale, universale
modo consapevole o inconsapevole, con le teorie che ripongono l'attività giuridica nel riconoscimento degli
(plur. m. -ci). che supera l'individualismo. b
. croce, ii-2-119: l'idea, che supera e corregge tanto la visione individualistica
il soffocano con i vizi di maniera che, e per l'infermità della natura e
vivo e doppo soprainfusa l'acqua, sì che sopravanzi la parte superiore del solido,
, 2-2-393: molto più per la luce che iddio gli so- pranfonderebbe nell'anima,
alla giovane il convenente, per ciò che mentre visse sempre s'appellò suo cavaliere
né mai in alcun fatto d'arme andò che egli altra sopranségna portasse che quella che
arme andò che egli altra sopranségna portasse che quella che dalla giovane mandata gli fosse
che egli altra sopranségna portasse che quella che dalla giovane mandata gli fosse. valerio
uno cavallo ornato, e diedeli cavalieri che lo accompagnassero. anonimo romano, 1-38
. siri, xii- 1053: pare che quando gl'impetrò la nomina all'ambasceria
elvetica, nudamente intendesse... che vi si spacciasse per ambasciatore e n'
: la nona stoltizia si è di quelli che non si guardano dalle false sopransegne.
non si guardano dalle false sopransegne. che veggiamo in delle battaglie corporali che i
. che veggiamo in delle battaglie corporali che i nemici prendono tarme e le 'nsegne
mondo avampa / ogni animante, sì che tua potenza / perpetuar costrigne lor semenza.
soprainsième, sm. matem. insieme che contiene un altro insieme o che
che contiene un altro insieme o che coincide con esso (anche nel
sopraintelligìbile (sovrintelligìbile), agg. che oltrepassa l'umana comprensione. - anche
sopra, e per troppa pressa non lascia che li altri compagni rispondino se lo vogliono
far credere all'avversario gran punto quello che piccolissimo vede egli stesso.
s. v.]: 'sopraioidèo': che è posto al disopra dell'ioi
sopralberato, agg. marin. che ha un'alberatura troppo alta o
). sopraletteràrio, agg. che trascende una prospettiva esclusivamente letteraria.
). sopralitorale, agg. che è proprio della zona marina litoranea
dalle onde o dalla marea; che popola o si sviluppa in tale zona (
di questi tali corpi collocati in guisa che l'uno di essi riceva il raggio [
stia aspettando al ritorno, allora sì che l'invenzione è fornita. = comp
tempo, impedì alcune truppe, che andavano in soccorso del conte.
montato dal fantino nel corteo storico che precede il palio di siena.
passeggiata stori ca, ma che non partecipa alla corsa. =
gran spazio al numero [di affluenti] che d. scipio lor [alteufrate
, 3-i-143: son lieto del tuo sopralavoro che spero 'buono': mi duole soltanto che
che spero 'buono': mi duole soltanto che ti vieti di venire a milano. migliorini
uomo aggiunto al lavoro della natura, che lo condensa e ne esprime il succo.
necessario, mentre il lavoro c b, che produce il plusvalore, chiamasi sopralavoro.
quello del lavoro non pagato o sopralavoro che genererebbe il profitto. einaudi, 189
soprallegata narrazione altro non significa se non che... io non volli arrischiarmi a
io non volli arrischiarmi a risponderesopra una materia che mi parve d'importanza. e. visconti
: il montesquieu soprallegato è da credere che scemasse il suo forziere di centinaia di
libro?... o daltingegno, che mi attribuisce l'autore del passo soprallegato
/ le cui pareti son sì adrapati / che non si vede se non seta
{ sopraliminale), agg. psicol. che agi sce al di sopra
[tommaseo]: dalla boce di colui che gridava sono commoti li sopraliminari delli
: si suole per maggior fortezza, acciò che i sopra cigli o sopralimitari delle
sopra gli sti piti, che sono verticali. = comp.
anche contrappo sto a quello che ha la lettera senza tale segno.
queste dubitazioni... non fanno che nell'essenziale non si debba aderire al parere
me lo andava formando dietro ai lumi che mi somministravano i miei due sovrallodati gran
assistenza della ragione in favore di ciò che patrocinavano hanno confidato, quanto nella loro
[in lacerba, ii-331]: so che qualcuno qui a firenze è in grande
in grande intimità con quei cavalli e che si apparecchia a comunicarci quanto prima il
sopralòggia), sf. ant. loggiato che ne sovrasta un altro o è costruito
della sua sussistenza, il dolce dell'obligazioni che gli professerà del favore, in maniera
gli professerà del favore, in maniera che, anco doppo la lettura dell'occhio,
occhio, veda nella mente le specie che ne soprallumano i suoi riflessi.
soprallunare (sopralunare), agg.. che proviene o si trova nello spazio oltre
. marchetti, 3-47: per provare che la cometa sia stata soprallunare, discorro
rifiutato. 2. figur. che si spinge oltre le possibilità della conoscenza
autorità, del luogo e delle cose che ivi si trovano e che sono interessate a
delle cose che ivi si trovano e che sono interessate a una decisione da prendere
delle vendite fatte de'beni communali, rileverà che, detratte le spese de'sopraluochi,
del proprio. carrera, xl-158: che questi fosse obbligato al rilascio [del fondo
quelle nozioni di fatto e di luogo che gli possono giovare nel giudizio, ordina un
606: boccioni ed io ci persuademmo subito che con l'esposizione a parigi si giocava
un sopralluogo nell'ambiente e vedere a che punto stessero le cose dell'arte.
competenti confermato le indicazioni del rabdomante, che c'era una ricca falda sotto la collina
andai sopraluogo, in occasione dell'armistizio che durò tre giorni.. baiamonti,
2-ii-102: questi ultimi finalmente, per poco che sia uel denaro che corre nel loro
, per poco che sia uel denaro che corre nel loro commercio, sono tuttavia capaci
stabile. montale, 3-257: « che sia un gheppio? ma non vedo il
chi seriamente il meditasse e 'l contemplasse che a una tanta luce rapito non si
bartoli, 2-1-194: due uomini stimatissimi, che per lo gran (uno stile poetico)
case. 3. agg. che possiede provata capacità o astuzia e abilità
. sopramalleolare, agg. anat che si trova al di sopra elei malleolo
sopramante, agg. letter. che ama in modo esclusivamente ideale.
come tutti i sopramanti, cioè coloro che amano l'idea dell'amore più della donna
amore di celia] di quegli amori sopramaravigliosi che non si truovano in alcun luogo,
tempo giammai: egli è di quelli che si truovano bensì, ma di rado ed
cattaneo, vi-2-307: tutte le rotaie che sono all'altezza sopramarina di otto o
atomica o nucleare! 3. che si estende sulla costa per un paio di
dell'alta marea (una zona); che abita in tale zona (la flora
il zeneral. idem, xi-520: che lui avesse premeditò di mandar il suo
sf. medie. processo infiammatorio che interessa la superficie cutanea della mammella.
. sopramastoidèo, agg. anat. che si trova al di sopra della mastoide
sovramatèria), sf. filos. ciò che trascende la materia; con riferimento all'
l. musatti, 1-ii-147: il dualismo che... sta alla base del
.). sopramateriale, agg. che trascende la materia. b
i fenomeni fisici come prodotti di princìpi che si sottraggono all'esperienza.., come
sopramare), agg. letter. che è oggetto di un amore profondo e di
sulla superfìcie di un manufatto, che viene asportata nelle operazioni successive.
sederini, ii-148: giova assai, mangiati che sono i funghi, soprammangiare delle pere
più di tela nera o grigia, che in passato gli impiegati erano soliti indossare
, mettono in bella calligrafia le lettere che il loro capufficio ha tracciato con scrittura napoleonica
. negli abiti femminili del passato, parte che ricadeva sulle maniche per ornamento o per
in sartoria, quella esterna delle due parti che, cucite nel senso della lunghezza,
vibrato con un'arma con un movimento che va dall'alto verso il basso.
sulla testa un sopramman gli appicca, / che in due parti divisela di netto.
39: si rimanda la palla, ei che vicina / vede la caccia ultimamente impressa
o condizione preminente rispetto ad altri, che consente di imporsi loro (nell'espressione
, conc., iii-24: servino, che prevedea benissimo di ual tenore il re
salone a freghi ed a rabeschi / che basterebbe a quattro reggimenti tedeschi / la
. marsili, 1-i-170: può restare sicura che non mancherò... di avantaggiarmi
. caro, 12-ii-255: non vorrei che l'avversario vi facesse far
qualche sopramano, intendo che questi signori viniziani fanno a le volte
costume di scriver nell'arena le ingiurie che ricevevano da gente vile, in saldissimo
cui scherma è tutta dotta di punte che passano ranima e di fendenti che recidono la
punte che passano ranima e di fendenti che recidono la facul- tà. manzoni,
e dei sopramani vendicati, non si parlò che del padre cristoforo. -attacco
assai ristorato, se ne andò prima che gli giungesse qualche sopramano dall'inimico. assaltino
, iii-126: avute... spie che la città era sprovveduta di soldati,
. rodino, 2-237: 'soprammano'(che vale sopruso) mal si adopera per
mal si adopera per sopraggitto (lavoro che si fa con l'ago). pascoli
. pascoli, 032: cuce, che sull'alba di domani / convien ch'alia
3: la picca è un'arma che a quelli che non la sanno bene adoprare
picca è un'arma che a quelli che non la sanno bene adoprare è (per
la sua lunghezza) più d'impaccio che d'utile; ed accade bene spesso
d'utile; ed accade bene spesso che, in vece d'adoperarla contra i nimici
e'volevano con un loro proverbio mostrare che tu fussi arrivato in luogo dove si
. m. cecchi, 30-70: che 'l poeta fusse di questi, si scuopre
ampio mondo di esseri soprammano e fantastici di che l'ema- natismo essoterico degli orientali popolò
: simile apunto a'duelli degli ebri, che senza stare in su la scherma,
parlò loro sopramano e alterato, dicendo che lo avevano uccellato. varchi, 18-1-127:
: per ogni picciolo disordine, solo che fosse caduta una picca, purché fossero stati
una picca, purché fossero stati più che tre insieme o che due avessono ragionando alquanto
fossero stati più che tre insieme o che due avessono ragionando alquanto soprammano favellato,
rimase senza fiato, non raccapezzando in che mondo vivesse: e fu così che
che mondo vivesse: e fu così che si lasciò portar via sopramano alla donna
buonamico, non essendovi altro il mezzo che 'l muro di mattone soprammattone. fagiuoli,
, quasi alla fin della lizza, che è quel tavolato o muro di mattone soprammattone
mattone soprammattone rasente il quale il cavaliere che giostra... colla lancia in
... vorrebbe disfatte le trifore che in parte chiudono gli archi, aiutate dai
chiudono gli archi, aiutate dai soprammattoni che a quelle si appoggiano. soffici, v-2-563
infilarsi i calzini buttò giù il soprammattone che faceva da parapetto alla scala di camera
vate ragioni in difesa del buonamico, che le esalazioni vadano più velocemente in su
vadano più velocemente in su nell'aria che nell'acqua. sagredo, 1-345:
alla disposizione, sogliono cadere i manieristi, che non guardano la natura dietro alle traccie
citato autore delle note soprammentovate a provare che manetone, ove parla di un diluvio
questo proposito il soprammenzionato cardinale egidio) che il suo gemo e talento fosse nato veramente
[luciano], iii-1-219: di che ti lagni? di misura scarsa? to'
, la quale si lamenta sempre di ciò che fa o non fa la cogne,
o non fa la cogne, meriterebbe che lo stato le sbolognasse, pur di liberarsene
raccolsero e seppero cavare leggiadria da ciò che la terra dà per sopramercato alle messi
, 70: -questo onore, martano, che mi vuoi far dopo morte, mi
. muratori, iii-137: cose tutte che bene spesso entrano per sovramercato in composizioni
dà di sé ancora per soprammercato, che egli si giuoca e le calze e le
e le berrette,... acciò che nessun patrone il possa tener vestito.
: sopra mercato mi vogliono ammazzare: che crudeltà son queste? c. arrighi,
: v erano per soprammercato i capi mazziniani che sin dal '5i meditavano un colpo
si fanno sfregiare per soprammercato, dopo che hanno preso loro la sorella? » a
carrer, 2-30: la musica non è che un soprammercato alle altre virtuose doti di
. montale, 12-316: non è che nella vena lombardo-decadente di buzzi mancasse il turgore
il sovrammercato del fedele funzionario della poesia che onestamente non vuole celare nessuna delle sue
, sopramésso, sovramésso, sovrammésso). che è posto o appoggiato sopra un sostegno
gli agricoltori convengono in un parere, che i sassi sieno amici alle viti, massimamente
aprendo, / sotto un velo sottil, che soprames- so / a loro, a
ovidio volgar., 6-535: fa'che li tuo'piè stia ascosi cum la
guerrazzi, 1-152: povere orfane, che talora mi diedero il male di mare
le mani soprammesse sul ventre, con carni che saiono mozziconi di candele avanzati alla novena
idem, 5-108: si teneva piuttosto appoggiato che seduto sulla tavola di cucina, con
volte non si soprammettono travi traversalmente, che formino il fregio, per indi soprapporvi
assai; ma, fra l'altre, che e's'usa un poco soprammettere,
uomo quelli dua panni presso alla metà più che non valevano. bisticci, 1-ii-46:
bisticci, 1-ii-46: l'altra condizione fu che, sendo egli istato compagno a una
a una botega d'arte di seta, che tutte le cose parte che gli
, che tutte le cose parte che gli tocava, voleva che fussi loro restituito
parte che gli tocava, voleva che fussi loro restituito. 3.
si soprammette e si mescola a quella che si vede e si ode nell'attimo successivo
discepolo di quel sovrammirabile artefice di versi che è alger non swinbume. 2
, dove l'aria è così soave che quasi pare opera d'un'in- cantagione
di questo genere, atteso la divisione che ci regna, l'abitudine inveterata delle dispute
, sm. oggetto artistico o ornamentale che è posto sopra ai mobili, in vista
lxxx-3-674: non ne cavò sua maestà altro che un poco di semplice apparenza, della
12-21: mi è piaciuto soprammodo quello che dici di robertson e di guizot.
.. curai di sollicitare tutti coloro che de divinazione sono professori. machiavelli, 6-6-493
1-368: è soprammodo contento delle finezze che gli vengono usate da ogni enere di
guicciardini, 13-ix-50: sarei sopramodo contentissimo che non si fussi entrato in questo parlamento
è il mantenere uno stato nuovamente soggiogato che abitato sia da popoli feroci e bellicosi
renda degna, perche trasferisce in altrui ciò che soprammodo a lei si debbe. de
, a inculcare e inviluppare più tosto che explicare e distendere molte cose. molza,
, i-153: per qualsivoglia impertinente cosa che nel suo governo vedesse o udisse,
. abborrì soprammodo qualche arcaismo e ruvidezza che s'incontra nel poema di dante.
ricci, 1-27: l'amore e affezione che io ti porto, e insieme la
ti porto, e insieme la speranza che io ho avuta in te, mi ha
sovramondano), agg. filos. che è o si colloca al di sopra
del mondo, della realtà terrena; che la trascende; soprannaturale.
e sopramondane; poiché anche ui ciò che è nello spirito, è tutto mondano e
religiose o metafisiche, mondo ultraterreno, che trascende la realtà terrestre.
b. croce, ii-14-23: cotesta, che poteva sembrare colossale iresunzione, era conseguenza
pucci, ii-12: dì non è altro che sole sopra la terra che sopramonta tanto
non è altro che sole sopra la terra che sopramonta tanto che per la sua chiarità
sole sopra la terra che sopramonta tanto che per la sua chiarità non possiamo vedere
continuo faceano guerreggiare e guerreggiavano, acciò che non potesse né crescere né sopramontare a
: spessa fiata si vede parentela, che già sia stata in gran favore, in
comincia ad accorgersi... della debolezza che gli vieta di adempiere gli uffici a
cosa al corrente giudicio de'cinesi, che tanto si pregiano d'onore, disonorevolissima
). sopramorale, agg. che è al di sopra e svincolato
contro la teona francese o latina) che questa sia immorale; ma negare altresì
altresì (contro la teoria germanica) che sia morale o sopramorale. = comp
bibbia volgar., x-92: secondo che savio maestro, io puosi il fondamento
specialmente di pozzi e di piloni cavi, che prevede l'affondamento nel terreno di una
4-41: di pece liquefatta erto fontana / che scendeami dal capo insin le piante /
de marchi, i-177: nei tempi che vestivo ancora la soprana, ella aveva profetiz
, ella aveva profetiz zato che io diverrei il martello degli eretici.
mente a cavallo, fuoro li primi che l'acqua passaro. 2.
pres. di sopranataré), agg. che galleggia o si stratifica sulla superficie di
lo dicono nel contado pistoiese micciuoli che soprannatavano nella broda. quando alcune
quando alcune piante sono sì fitte tra loro che i rami dell'una = comp
: 'queste piante le son sì fitte che le si ricuperan colle rame'. dicesi anche
un'area culturale, economica o tecnica che include e integra in sé, come entità
un lato, quella modernizzazione tecnologico-consumistica sovrannazionale che vede solo il mercato e che tende
sovrannazionale che vede solo il mercato e che tende a scambiare l'uomo per una merce
merce; dall'altro, la marea che sale del terzo mondo prolifico e affamato.
risiede nell'andamento congiunturale del ciclo economico che, a dispetto di un presidio crescente delle
di erraticità ancora elevato. 2. che supera o trascende le divisioni nazionali.
formatisi. grillo, 887: parmi che borea abbia trasferita la sedia e l'imperio
citate nel vocabolario alla voce 'perperi', che non erano altro che vnèqnvqai, '
alla voce 'perperi', che non erano altro che vnèqnvqai, 'hyperpyri', cioè infocate
-ci). letter. ant. più che angelico, superiore alla condizione degli angeli
: togli qua ora! vedi uomo che parla sopr'animo: e'non pare più
moretti, i-48: bisognava anche ricordare che lei era, oltre che un'allieva
anche ricordare che lei era, oltre che un'allieva di composizione, un bel sopranino
la prova di un carro di tespi che disponga di un sopranino dotato di voce estesa
il fatto ». 2. che ha suono molto acuto (uno strumento a
(plur. m. -1). che ha voce acuta o in falsetto,
di un sopranista e di una soubrette che si incontrano. = deriv. da
entimematica naturale, essendo fondata la preminenza che quasi furtivamente si vendica il costume non
dell'arte interni, ma nel mal uso che vien di fuori per mera corruttella e
ne sdegnano i prencipi, come quelli che sopra gli altri sono eminenti, e par
: la qual potestà del principe, che dicono 'maiestà'o 'sopranità', è separata in
, è separata in tutto dal dominio che ha il privato. leti, 6-ii-260:
agg. ri 2. che appartiene, che è proprio o riguarda dio
2. che appartiene, che è proprio o riguarda dio o la
io so molto bene... che sarebbe stato miglior pensiero tentar tutte le
di soprannàsceré), agg. che spunta o sboccia dopo la fruttificazione (un
, 217: il fiore / soprannascente e che al parto in soprannàscere (sopranàscere
agg. (superi, soprannaturdiissimo). che supera le forze o i procedimenti della
può essere spiegato in base a essi; che trascende il mondo della materia e
mondo della materia e dei sensi; che non può essere conosciuto con i sensi
voglio dare a intendere la grande virtù che li suoi occhi aveano sopra me: ché
, è ordinata: ché operazioni sono che ella solamente considera e non fa né
sopranaturali e le matematice; e operazioni che essa considera e fa nel proprio atto suo
più efficace è la dottrina per l'opere che le parole, o pronunciate che sieno
opere che le parole, o pronunciate che sieno o inspirate; e maxime è valida
da essere discorsa e interpretata da uomo che abbi notizia delle cose naturali e soprannaturali
delle cose naturali e soprannaturali: il che non abbiamo noi. piccolomini, 7-1
: se voi domandate a me quel che io penso di questi avvenimenti soprannaturali,
religione, vi risponderò con tutta ingenuità che io avrei forse minor repu- gnanza a
avrei forse minor repu- gnanza a credere che fra tanti ve ne possa essere qualcheduno
ve ne possa essere qualcheduno de'veri che a credergli tutti bugiardi. baretti, ii-33
gioberti, 13-91: un fatto, che non si possa effettualmente spiegare colle leggi