distanti alla tua patria, / tanto, che' troni assai suonan più bassi. boccaccio
sono a s. giovanni: è vero che' pisani ce ne ingannarono, che dove
. morelli, 484: e considerando che' miei peccati l'erono cagione di tanta affrizióne
fura / dal legno, in guisa che' navigi affonde. boccaccio, i-218:
passavanti, 262: dicono i savi, che' porri, cipolle e agli, e
porta tre pericoli: il primo, che' compagni suoi noi tradiscano e uccidano;
vèn tagliando di sì gran valore / che' deboletti spiriti van via; / riman
più ch'altro m'atrista; / che' perfetti giudicii son sì rari / e
ambe le mani, / ringrazio lui, che' giusti preghi umani / benignamente,
gloria e vanta, / l'altra sotterra che' begli occhi amanta. tasso, 14-62
., ii- 391: veggiamo che' savi si amattiscono più dell'amore e
, 11-140: poco tempo andrà, che' tuoi vicini / faranno sì che tu potrai
(324): più le parole pesano che' fatti e più d'apparer s'ingegnano
. idem, 48-6: amor, tu che' pensier nostri dispense, / al qual
a un dipresso, mi farà dir liberamente che' sia arcivero quanto io v'ho detto
trarre guai, / e non vedea persona che' 1 facesse; / per ch'io
uscire di casa se non quando senti che' tuoi vicini e gli artefici abbiano aperte
le mani, / ringrazio lui, che' giusti preghi umani / benignamente, sua
fu il primo, per molte ragioni che' santi n'assegnano. boccaccio,
le contempla; ad associare le idee remote che' suggeriscono, i sentimenti...
'ngiurie de'cittadini convenne per necessitade che' maggiori si contraparassono agli arditi e che
'nfiammati infiammar sì augusto, / che' lieti onor tornaro in tristi lutti.
, « io son dolce serena, / che' marinari in mezzo mar dismago; /
, 881: posso dire che tutto quello che' mi avanza di vita riconoscerlo dal magnifico
stesso più avaro / a quel crudel che' suoi seguaci imbianca. idem, 84-11
8): frate leone, avvegnadio che' frati minori, in ogni terra, dieno
sacrificato. sacchetti, ii-259: nota che' greci sacrificano il corpo di cristo nel
pulci, 18-162: vorrei, prima che' lumi sieno spenti, / che tu
selvaggio »; / ch'io so che' denti tuoi non son da stame ».
, e aggiugnere villania co'meriti; che' benefici non si deono inasprire, né
pregasti. petrarca, 25-8: ringrazio lui che' giusti preghi umani / benignamente, sua
pulci, 18-162: vorrei, prima che' lumi sieno spenti, / che tu traessi
le quali io credea che fossono minori che' crudelissimi combattimenti de'demoni. machiavelli,
spassi, serpenti piccini, / come color che' miei pensier non sanno; / alcuna
con la bocca chiusa, / che' ragnolo o grillo o altro non
colui che 'l mondo regge / e che' seguaci suoi nel bosco alberga, / che
notando, di voler campare, / che' greci si gittar tutti di botto / dietro
fodero fa gonfiar quei manichini, e che' brodoni spariscono, che 'l braccio
credo che se gli desse ad intendere che' bufoli son agnoli! berni, 63-60
tocca, picchia, ritocca, / mentre che' busso cresce, / ed una serpe
a l'olfatto noioso / per lo fiato che' corpi già rendeano, / non fu
di manfredi e d'altri strani, / che' guelfi volien mettere al disotto. idem
/ quand'io vedeva questi sudicioni, / che' e'non avesser cupida e superba /
passavanti, 97: se interviene, che' romei, peregrini, mercatanti, o altri
stesso più avaro / a quel crudel che' suoi seguaci imbianca. boccaccio, dee.
, 197: e la forza, che' singuli comprende / e che dovide, e
sacchetti, 142: per veder più su che' sette cieli / compreso di ciascun che
parlo: / ma poco tempo andrà, che' tuoi vicini / faranno sì che tu
ambe le mani, / ringrazio lui che' giusti preghi umani / benignamente, sua
. guittone, ix-i 17-10: che' non già intra spini e non in
stridendo intorno a la cittade, / sì che' coltivator'de le contrade / lasciar li
spia re manfredonio, / come colui che' suoi pensier dispensa, / d'aver di
conosciute / saranno ancora sì, che' suoi nemici / non ne potran tener le
che già si cuopre della costa / sì che' suoi membra mutate, / e il corpo
, fa sempre qualche inganno per fare che' sua sieno e'primi. vasari, iii-135
i forestieri più correttamente scrivere in toscano che' toscani medesimi. algarotti, 1-
questi e quegli assai più corrottamente favellarono che' romani e'toscani, nel centro della
credo che questi tali sien più rari che' corvi bianchi. fagiuoli, 1-5-389: di
e il fatto dell'aversario, però che' parliere stanno a provare quel detto o
alberto, 197: e la forza, che' singuli comprende / e che dovide,
questi e quegli assai più corrottamente favellarono che' romani e'toscani. d.
que'co tali in taccia, / che' pagamenti lor son troppo amari. passavanti,
tu vinci me, datti conforto; / che' tuoi prigion ti renderò di fatto,
/ e pongliele in credenza / sì che' miei riprensor noi sappin mai. fior
, 231: scrissesi il quinto danno, che' pupilli ricevono pella perdita del loro padre
dator di legge de'lacedemoni, comandò che' capitani degli eserciti togliesser la donna.
inverso mano destra;... 'che', cioè lo quale; * là
pace seco a guerra del nemico / che' tuoi giardin non ritomin diserti. sannazaro,
fosse più sicuro che le terre, dicesi che' giganti disiderarono lo regno del cielo,
provegavi tua signoria giustissima! / acciò che' rei consigli i buon propositi / che hai
, e delle cerimonie, e sacrifici, che' fanno a'loro tempi determinati. tasso
gosta e lucca, lasciandoci il cruccio / che' fiorentin avevan nella mente / contro a'
versa? la sua sete è del digesto che' vivi e'sani possono, senza riaverlo
: il qual fu messer can, che' luoghi voti / empiè del signo- raggio
diretata). strinati, 98: avvenne che' figliuoli di ciotolo morirono diredati di maschi
in via forse, / se non che' lieti passi indietro torse / chi le di-
testi fiorentini, 48: ordiniamo che' capitani fermino et eleggano uno dela compagnia
« io son dolce sirena, / che' marinari in mezzo mar dismago; / tanto
3i- (9o): il primo disonore che' romani faceano a costui, si era
). strinati, 98: avvenne che' figliuoli di ciotolo morirono diredati di maschi
petrarca, 48-5: amor, tu che' pensier nostri dispense. storia dei santi
a la tua patria, / tanto, che' troni assai suonan più bassi. crescenzi
sì spesse veggio, / piacemi almen che' miei sospir'sian quali / spera 'l tevero
, /... / quanto gradisco che' miei tristi giorni / a rallegrar di
quel domo, / e l'un par che' colombi molto opprima, / e l'
tornato in suo domino, / gridò che' cavalier suoi si scostassino / e più col
ti provvedi, e dònati questo, che' tuoi vizi muoiano prima di te.
, flematice e quartane, / po'che' dottori di loro argomento / sono impediti
attesa angosciosa. petrarca, iii-2-84: che' vostri dolci sdegni e le dolci ire
a la tua patria, / tanto, che' troni assai suonan più bassi; /
sia cosa che esse, molto più che' maschi desiderandolo, quasi a neun'altra cosa
, /... / e che' pie'miei non son fiaccati e lassi /
. testi fiorentini, 48: ordiniamo che' capitani fermino et eleggano uno dela compagnia
sopra il detto fosso, i fiamminghi che' erano dall'una parte e dall'altra,
. biol. produzione dei globuli rossi che' parte dagli organi ematopoietici. = voce
io gli mando a voi, / che' miei error coregerete poi. galileo, 3-4-304
pandolfini, 1-119: siate certi, che' servi sono, come i signori loro gli
man colpa i fallaci, / sì che' buon sien veraci. boiardo, canz.
stella valor no'i discende, / anti che' sol la faccia gentil cosa. dante
. boccaccio, 1-vi-385: quando avviene che' venti marini... traggano,
] è di molta fatica, perciò che' parlieri s'affaticano di grande guisa a
menata a'crudeli altari, e sentì che' crudeli fati l'erano apa- recchiati.
le sue robe in terra, senza che' ne avessi travaglio nessuno, e presane
, flematice e quartane, / po'che' dottori di loro argomento / sono impediti al
figliuola, oh di'di sì, ve'che' sospira; / forse ch'e'non
spada, e non con fretta, / che' colpi non fien tardi a chi gli
: megliori sono le ferite dell'amico che' frodosi baci del nemico. bibbia volgar.
l'olfatto noioso / per lo fiato che' corpi già rendeano, / non fu però
certaldo, 91: spesse volte avverrà che' figliuogli, che di lei nasceranno, sentiranno
t'à me'servito il mio mezo amico che' tuoi cento? dante, purg.
passavanti, 226: egli è manifesto segno che' maestri e predicatori siano amadori avòlteri della
, 226: egli è manifesto segno che' maestri e predicatori siano amadori avòlteri della
. petrarca, 48-7: amor, tu che' pensier nostri dispense, / al qual
petrarca, ii-109: ivi era quel che' fondamenti loca / d'albalunga in quel
conservare la sanità, 1-4: però che' grossi cibi sopra i lievi s'aggravano
alle mosche la sapa, / e più che' fichi fiore alla forfecchia. caro,
] è di molta fatica, perciò che' parlieri s'affaticano di grande guisa a
., 90-94: si fe'dicreto / che' cerretani alcuna esenzione, / ower franchigia
: melliori sono le ferite dell'amico che' frodosi basci del nemico. boccaccio, vi-173
cappone al gallo, / sa ben che' non si debbe mai lodare / bella moglie
girolamo leopardi, 1-16: awien di rado che' gridin tra loro, / col riso
volgar., ii-143: non credevano che' nimici stessono nelle radici de'monti freddissimi
: il vero geloso sempre teme che' suoi servigi non siano soficienti a mantenere
alighieri, 166: sopra quella strada / che' pianeti digrada / in quelle fette ha
323: può ben'esser... che' siciliani poi portassero a roma il modo
lascioe i freni. gli quali poi che' cavalli sentirò giacere nel sommo dosso,
'ioconda', cioè vita piacevole, però che' savi parlieri molto piacciono ad sé et
producer la natura / mutata sia, o che' corpi superni, / che si girano
ora a pagare i prezzi, / che' nostri padri ci lasciare in gozzo.
. barbaro, 135: devesi avvertire che' buoni antichi, se bene facevano
in colui che 'l mondo regge / e che' seguaci suoi nel bosco alberga, /
sorchi, / che fanno maggior gridi che' porchetti. baldi, 5-33: s'udìan
costituzione negoziale] di molta fatica, perciò che' parlieri s'affaticano di grande guisa a
ben vestito ed ornato quel parlare diciamo che' lumi delle sentenze e delle parole illustrano.
arena,... a fine che' combattenti non s'imbrattassero nel sangue di
, mostra l'autore il falso immaginaménto che' mortali fanno de'beni temporali. g.
alcuni delli strumentari membri del corpo, che' naturali chiamano gli organi de'cinque sensi
le assurde impacciami / spiedi aguti che' cinghiari impaccia, /... /
artefice, cioè la natura umana, che' tanta bellezza produce ne la sua materia
, 142: per veder più su che' sette cieli / compreso di ciascun che scrisse
e'vèn tagliando di sì gran valore / che' debo- letti spiriti van via; /
da s. c., 16-3-5: che' benefici non si deono inasprire, né
vogliendosi chinare in terra, si lamentò che' piedi le inasprirò. 10
tu però che 'lla gente sia cieca / che' non s'addia della tua incantagione?
mio cor pingo / ad amore, che' là / penson'avere a vento: /
sì spesso veggio, / piacemi almen che' miei sospir sian quali / spera 'l
fura / dal legno, in guisa che' navigi affonde. landino [plinio],
. maestro rinuccino, xvii-505-4: quelli che' n donare è canosciente / co'largo
de fiumi / nacque 'l pastor, che' secol nostro onora / d'un, non
e li 'nfiammati infiammar sì augusto, / che' lieti onor tomaro in tristi lutti.
quando ella à 'l tempo suo, però che' figliuoli che 'n quella ora ingenerassi
sacchetti, 280: così par che' mortai mortai sian insensati, / maestro
, la quale io indugiava volentieri tanto che' miei cavalieri fossono bene interdotti ed insegnati
a'versi scritti nello antico avello, che' primi non fecero. p. fortini,
poi di anassimandro... è che' dei siano nativi, e che con lunghi
6-19: molto disiderava di sapere ciò che' savi aveano detto intorno alla rettorica. guittone
e costumi, / et ogni error che' pellegrini intrica. giusto de'conti,
monti, xii-5-76: quello spurio 'che' intruso fa dire tutto l'opposto, cioè
seneca volgar., 3-235: chi dubita che' vizi dell'animo dell'uomo duri e
di commercio dei peruzzi, 219: che' sopradetti denari... non si possa
boccaccio, vi-97: grandi errori / che' vostri servidori / con tanta irriverenza hanno
. -ci). geom. che' si riferisce, che è proprio degli isoperimetri
e costumi, / et ogni error che' pellegrini intrica. zacchi, 68: io
, vii-132: so s'è conceduto che' mia danni / ristorar possa ancor di bel
di manette spezzate, orrendo laccio / che' ruppe un dì, mentr'egli in
-sostant. giamboni, 8-ii-266: guarda che' tuoi motti non sieno lievi, anzi
lamento, / le strid'e 'l pianto che' greci faceàno. gherardi, ii-108:
etiche, fìematiche e quartane, / po'che' dottori di loro argomento / sono impediti
da padova volgar., i-1-1: sapeano che' frutti della pacie sono strabbuoni, siccome
tornarono a'primi luoghi, meno utili che' lasciati; e, a'lasciati lasciarono
si cuopre de la costa, / sì che' suoi raggi tu romper non fai.
distanti alla tua patria, / tanto, che' troni assai suonan più bassi, /
sacra. testi fiorentini, 37: che' laudesi vengano alle laude. g
. testi fiorentini, 37: che' laudesi vengano ale laude tutti quanti quelli
parole essi legano gli uomini di modo che' non son liberi e non stanno in cervello
domanda. -... credo che' egli sia un legatore di gioie.
persona... così leggiero ed agile che' pare ch'ella si muova e quasi
anni diciotto o di più, e'volle che' suoi fratelli gli asse- gnassono la parte
senesi. strinati, 104: lasciò che' consorti dovessero dar loro libbre d,
. boccaccio, 1-vi-385: quando avviene che' venti marini traggano, come è lebeccio
quasi beffava e stava mansueta, / che' l'averi'tenuta un fil di liccio.
/ vuol, che di quattro figliuoi che' v'ha avuti, / io n'abbia
distanti a la tua patria, / tanto che' troni assai suonan patrii liti.
seneca volgar., 3-301: non credere che' pesci del mare, ingrassati di fango
magnificenze conosciute / saranno ancora, sì che' suoi nemici / non ne potran tener
e li rengni. boccaccio, v-144: che' presi amori inseparabili facci e longevi,
ben vestito ed ornato quel parlare diciamo che' lumi delle sentenze e delle parole illustrano
cigoli... ardirei di dire che' mi piacesser più che andrea del sarto;
: ché mai gridasi / al lupo, che' non sia in paese. crusca,
arezzo, udendo il gran macello / che' fiorentin facien con lor brigata, / con
, facendosi temerariamente giudici di tutto ciò che' non conoscono o non intendono. settembrini
di gottosi, che spesse volte avverrà che' figliuoli, che di lei nasceranno, sentiranno
vogliendosi chinare in terra, si lamentò che' piedi le inasprirò. bibbia volgar.,
e'n'era sceso, / come colui che' suoi maggiori onora. ariosto, 24-19
uomini antichi lui e tommaseo, e vedrai che' si ritirano poveri sanza un quattrino,
più volte sempre ponendola con la 'che',... perciò che queste due
. carducci, iii-13-32: e par che' e'[antonio da ferrara] non
latini, rettor., 26-6: acciò che' rei uomini non abbiano podere di malfare
schifo, e siesi nato il giorno / che' franciosi albergar nel garigliano. varchi,
: trincia lui? e allora sì che' è il caso di sfoggiare l'abilità di
ottone o di quei manichini e che' brodoni spariscono, che 'l braccio
ti manchi il precipuo nome di dio e che' ti sia noto essere molto manifesto quello
'l fura / dal legno, in guisa che' navigi affonde. ariosto, 31-31:
si chiamava tirmidia, nella quale intervenne che' tornava in una casa, che era d'
/ come li fo, non credo che' perdesse. folgore da san gimignano, vi-11-150
quelle cose dove più vagliono i giovani che' maturi. gualdo priorato, 3-i-77:
. macinghi strozzi, 1-29: avvisovi che' se voi vedessi come costoro vanno vestiti
ch'apollo, sentita / cotal saetta, che' sughi mondani / tutti conobbe, non
rimine congniobero l'aguglie e le insengnie che' romani portavano per costume, in singnificanza
fido in colui che 'mondo regge / e che' seguaci suoi nel bosco alberga, /
borgognoni,... meravigliato del resistere che' facevano all'aspra prova. de amicis
li infiammati infiammar sì augusto, / che' lieti onor tomaro in tristi lutti.
, e con lor gli aretini, / che' fiorentin per grandigia sdegnaro, / e
passavanti, 226: è manifesto segno che' maestri e predicatori sieno amadori avolteri della
e orrato; almen noi seguiam peggio che' secular fanno rabbia o saprei vendicarmi
terra, villa o città che tu vuoli che' tuoi figliuoli sieno cittadini e terrazzani,
abitanti, / i qua'non mostra che' fosser micciolfi. idem, 3-3-2: or
greco quello che noi appelliamo migliaro e che' franceschi chiamano leghe. malispini, 21
: melliori sono le ferite dell'amico che' frodosi basci del nemico. canti carnascialeschi,
aretino, xxvi-3-45: la gioventù, che' 'n lei calda bolliva, / m'
numer de'minori, / più i retti che' rettori. lamenti storici pisani, 71
tuo sì spesse veggio, / piacemi almen che' miei sospir sian quali / spera 'l
giosafatte, 105: dicea ciò che' santi uomini avevano predicato per tutto il
sorte che quelli [giovani], che' erano prima bianchi come armellini, alora
cent., 35-100: ornai convien che' versi miei sien corti, / perch'
è molto più teneramente le madri amare che' padri. dico adunche, rispondendo alle
cappone al gallo, / sa ben che' non si debbe mai lodare / bella moglie
quella maniera di pronunziare il 'cha, che' ec. come il 'chaleur', il 'ja
questa tenebrosa vai mondana, / mentre che' cci dimori. dominici, 4-143: vennemi
apollo, sentita / cotal saetta, che' sughi mondani [delle erbe di esculapio
colui che t mondo regge / e che' seguaci suoi nel bosco alberga, /
il morso. pulci, 12-155: sappi che' rimedi son sì scarsi / di questa
bigio, giallo e rosso; / che' mai non se l'ha mosso / da
magnificenze conosciute / saranno ancora, sì che' suoi nemici / non ne potran tener
. testi fiorentini, 36: fermiamo che' capitani non ricevano alcuno cacciato dela compagnia
a voi non piacque mai, per quel che' si vede, il far a cap'
poi di anassimandro... è che' dei siano nativi e che con lunghi intervalli
, 1-546: in vece di quel tempo che' navi- chieri non li possono aoperare a
fura / dal legno, in guisa che' navigi affonde. s. agostino volgar
mi sento nigligente, / per modo che' mie'sensi ho dato in pegno.
: melliori sono le ferite dell'amico che' frodosi basci del nemico. tommaseo [s
: in core ferma oppinion tegno / che' regni neri sanza alcun martire / visiterò,
non da lor saputa, / se non che' cenni altrui sospecciar fanno. idem,
nonostanteché (nonostante che, non ostante che', disus. nonnostantecché, non ostanteché
all'ambizione di costoro e annullando quegli ordini che' sono delle sètte nutritori. s.
abbino a fatica / rasciutti gli occhi, che' sien sì cattivi! f
, mo, mi, mz costanti che' possono venire ricavate sia indifferentemente dai valori
» sotto il muso. -onde che', v. ondeché. -in inizio
trovammo risonar quell'acqua tinta, / sì che' poc'ora avria l'orecchia offesa.
petrarca, 144-10: i'vidi amor che' begli occhi volgea / soave sì ch'
acerbi cogliono, / tanto acri son che' lor denti ostupe- scono, / onde
tagliando di sì gran valore, / che' deboletti spiriti van via: / riman figura
come 'l foco / ongn'altro calor che', llui non à parte.
perché (ant. e letter. pèr che', ant. perchène \ davanti a
{ perciochè, perciò che, per ciò che', ant. perzò che; aavanti
solamente col dare una volta a quelle machine che' greci dallo effetto chiamano periachi perché si
persona. simintendi, 1-77: acciò che' preghieri e le parole preganti non pieghino
per viltà di core. / ma sappi che' rimedi non sì scarsi / di questa
la piaga e lo dolore 'de la giustizia che', cioè la quale, 'sì li
, 122: statuimo et ordiniamo che per che' frati e'quali el detto rettore e
gramsci, 1-100: il metodo del 'posto che' della premessa che dà una certa conseguenza
latini, rettor., 34-21: poi che' savi intralassar lo studio d'eloquenzia,
qual fante serà questo? el pare che' dio d'infirfa mo sia con elio »
racomandate a'fiorentini per la mala singnoria che' sanesi usavano loro. neri di donato
dichiari se tal figliuolo è quel messia che' giudei aspettano. proverbia pseudoiacoponici, 107
alla riva s'appressa, / tanto che' pesci non gli fan piu ressa.
divide in quatro parti, avegna che' maestri rettorici ne faccino più divisioni e
: guardatevi dagli uomini; in- però che' egli vi daranno a'concili, e nelle
..., 'fatte sono spilon- che', cioè ricettacolo di malandrini e di malfattori
insiemi complessi si comportano come 'null'altro che' la somma degli elementi che li compongono
il seme / del reo nembròd, che' e'non rimetta ancora ».
. piccolomini, ii-72: affermar potiamo che' 1 circolar movimento del primo cielo
: nel predett'anno castruccio sentendo / che' fiorentini gli volean far guerra / e ben
noi trapassiamo al luogo dove sperare dobiamo che' nostri padri, madri, fratelli,
buti, 2-442: 'ne l'ora che' cioè ne la quale 'non può 'l calor
, significa contrasto di più venti, che' marinari dicono rivoltura. -peggioramento
mi disse, / « vanne, che' 1 ciel t'aiti ». moniglia,
, 47-95: non mi par, che' e'facesse come saggio, / se alla
, le quali più le parole pesan che' fatti e più d'apparer s'ingegnan che
. testi fiorentini, 50: ordiniamo che' capitani siano tenuti di visitare tutti li
ridendo: « li matti vagliano più che' savi, che in uno dì m'ha
a vienna capitando, / gente vide che' s'urta e si scalcagna. 2
1-1 (44): oh me, che' io mi sento sì smarrito, /
[s. v.]: 'sendo che' ed anche 'sendoché': lo stesso che
sì spesse veggio, / piacemi almen che' miei sospir sian quali / spera 'l tevero
tutto di arena, o a fine che' combattenti non s'imbrattassero nel sangue di
a te come serpente suol, / che', vecchio e stanco, all'àli s'
: la creazione cioè di un 'pasti- che' linguistico, fortemente accentuato, 'a contrasto'.
basta taccolare una mezz'ora, / tanto che' passi quel primo furore. allegri,
, amico mio, conforto quanto posso che' tezaureggi a. ttei ai tei, di
: sopra uesto 'è da sapere che' la parte verso la tramontana della casa
teti e vedevasi ulisse / come più là che' segni d'ercol gisse. lorenzo de'
non s'allontani dalla pronunzia un minimo che'; e non trapelando lume, né cenno
voleano rimettere il ventre a stecchi. quelli che' 1 credeano, stavano trasognati.
dodici, tristizia / egli era me'che' fosser buoni e pochi. caro, 19-437
in libris tante notti / che fa che' pedignon diventan gotti, / allegando boezio
voleva mantenere (donde le 'contese adiaforisti- che', 1548). = voce dotta
affettivi, ridondanze pronominali, il 'che' polivalente, eccetera. colloquialità,
importano seco interrogatione, come 'chi'e'che' e'quale'e 'quanto'e simili, queinomiche