a'figliuoli d'israel e di'a loro chè, tornati ch'elli sieno, s'
né fallo tuo con essemplo covrire, / chè già l'altrui fallire / non scusa
è leggierissimo, e la terra, chè bassissima, è gravissima. galileo, 786
è ben visibile in quelle lunghe catene chè rattengono i mulini galleggianti
sia, senone il grido; chè poeti antichi, che che se ne sia
: si provvide per il viaggio, chè, incontrando sull'uscita un pollo della moglie
beltà canosciuta / da gente vile, chè lo suo colore / chiama intelletto di
mi conduca ma'nel vostro stato; / chè 'l dì vi fate di mille colori
più paura di tormento di mare, chè santo ermo è comparito. straparola,
di dire la condizione si dà, chè si dice: * io averò desinato,
far sembianti a la vostra contrata, / chè la e remasero d'accordo che
animali svariati e degradati en grandezza, chè entra lo più piccolo animale e lo
/ e dissi: « e1 converrà chè tu ti nomi, / o che
villaggi emigravano, strascinando seco tutti coloro chè ritrovavano sul cammino. pellico, corte
disegno. sarpi, iii-368: disse chè per il concilio avevano eletto quella città
, percepisce il suono della fiocina, chè batte il fondo. beuramelli, i-221:
e retto e car savere: / chè dove guerra ha catun tribulato, /
, xxi-n-473: è possibile... chè, da miei su- spiri e dalle
conviene essere tutta l'umana generazione, chè da lui a li moderni non si puote
ch'ella d'amar nega, / chè 'n lei regna valenza / e connoscenza /
c'era vento, ma distrattamente; chè già nella gran pianura sotto la gaivana,
venuta: / libertà va cercando, chè si cara, / come sa chi per
e l'altrui vizio / illustra lor, chè nulla meglio scopre / contrari due com'
prelato con ogne mansuetudine e obedienzia. chè, s'al tutto vedrà il pondo e
venti / inclementi le vele, / chè periglioso è più del flutto infido /
hanno per lo più mala inclinazione, chè sono ladri finissimi. moneti, 1:
ciò fatto incontro al desiderio mio, chè io vi prometto che desiderava sommamente d'esservi
unde sovente vivonde in penserò, / chè meraviglia sembrarne che sia, / vedendo
circe; maga insidiosa e più rea, chè vuole per tempo tramutare l'uom bruto
hai persuasa / costei d'averti seco; chè, 'ndovina, / vedevi il
lasciare il poco per l'assai, chè forse l'uno e l'altro perderai.
cavalca, 6-2-63: tolgono loro quello chè loro lassato dalli secolari per loro testamenti
paese non sarò chi ne parlasse, / chè federigo gli farè pigliare / il legno
mia guarnazza tuo corpo crudele, / chè minor è, quando 'l dò più per
tuffi ove la colla sia; / chè taverne disagio / lo fa leno e
/ a levarlo di pene, / chè spera aver buon porto e surge in piagia
dare questo crepacuore a tua madre, chè ho promesso quattro libbre di cera e tre
ludibrio. baretti, 1-324: bisogna chè una commedia italiana ribocchi di quelle buffonerie
, se non volessimo seguire anassagora: chè questa, ch'egli chiama massa,
[spezie], fa piccola presa, chè è di grande sustanza; e fanne
resti altro che voi vogliate, avvisatemelo, chè per ora a me non soviene,
questo gli dette massima speranza, / chè così degli amanti è sempre usanza. savonarola
specie di amici ci guardi iddio, chè sciupano la mente, il cuore e la
, scrivere detti instrumenti nelle matrici (chè così si chiamano le scritture prime,
mostrate d'esser matricolato per tale, chè vi darò quanto ordinerà la vostra tariffa
: siamo nati come si voglia; chè non spregia dio l'anima di colui
, 2-61: non ne dubitate punto, chè egli è matto spacciato. a.
rado poteva, portandoli seco al mulino, chè già quello era il loro vero mestiere
ne intrippai una buona scossa, ma chè! un'ora dopo avevo più fame di
vo'che più t'arresti, / chè la tua stanza mio pianger disagia, /
fue ritratta l'arte di medicina, chè, poi che fue conosciuta la natura
-di'pur oltre i fatti tuoi, chè io t'intenderò bene. -brievemente egli
toi retine, in pietanza, / chè soperchianza -m'à vinto e stancato.
e che grande offesa vi ho fatta, chè voi siete sì fieramente sdegnati con me
se non era andata / al monaster; chè non fu per mentire, /
, or non gli siate, / chè per la speme ch'ha per voi campare
in lei ogni stima delle ricchezze: chè tutte quelle che aveva lasciò, rendendosi
meteorògrafo, sm. insieme delle apparecchiature chè servono a misurare e a registrarela temperatura,
gittàr la notte con istran pensiero: / chè il furor ministra e guida. equicola
comuni, non te ne impacciar mai, chè te ne pentirai'. è necessario scegliere
chiudea, ond'ei s'aperse, / chè dovette girarsi il nottolino. scalvini,
ve ne ha sanza novero di quelle chè sono più belle che il sole. fazio
occasione, alcune copie d'una circolare chè organizza il lavoro negli operai. svevo
3. accolto col plauso generale; chè riceve il consenso e l'omaggio di
ma non fa però quell'istesso effetto chè fa il nostro, anzi dopo lavati
un'anima dolce,... chè in ogni tempo ritrovano dalle noie degli altri
1-iii-80: tien fisso il guardo, / chè, se nel quarto dì, da
è cosa nova sotto lo sole, chè cosa che pare nova stata è! »
d'anni e rugoso in sembiante, / chè stai? tenca, 4-58: marta
1-72: fate il sartore piuttosto, chè cucirete a punti piccoli e bene uniti,
, tanta è la sostanza di quelli chè l'intelletto, la memoria e la
: a brum ci vestiremo, / chè la morte ci à scurate. bettini,
regge con leggi di disciplina. 2. chè denota una fine educazione (un gesto,
'l nome di fiore, / quella chè di bieltate ha la corona. dante,
strusciamenti dei piedi in terra: « chè sì, rico no ».
: schinieri furono detti anco 'ocree', chè come a dire stivali e tibiali. erano
cronologici chè prendono il nome di toarciano (quello basale
corda, allontanando le taglie; fare chè possa essere maneggiato all'uopo; stendere
et ampio venga spinto alla vena splenica, chè di minor capacità, e diametro.
, porta egualmente questo peso, atteso chè il trattore prevede il colpo della tariffa
tanto splendore en gogla l'aduge, / chè dove el'è onni cum
fu passionato in tutti i sensi, chè gli occhi gli furon velati con la fascia
delizia / lì ci aspetti ambedue, chè lì faremo / uno sfregio su 'l grugno
freddo qua e là con certi suoi che chè che tra due cumuli di maglie,
vi si trappin di traverso, / chè l'anima e i corpo avete perso.
la chiomata moglie / partì pe'campi, chè già il tordo zirla: / muto
di un rametto fiorito di rododendro, chè quello ormai non sempre gli è dato raccogliere