si possa adattare alla terra la supposizione ch' essa sia un ellissoide simmetrico coll'equatore
corpo ordin simetro, / l'alma, ch' agli occhi va, bellezze maghe,
schiavi, che parevano le più sime pecore ch' io abmonicamente. bia mai viste,
. / questo modo di retro par ch' incida / pur lo vinco d'amor che
matteo di meglio, lxxxviii-ii-147: l'amor ch' i'ti portavo questo merita, 7
er forza d'argento e per il seguito ch' egli aveva, essendo no- ile
miracolo: veramente il più sensuale piacere ch' io m'abbia nella mia casa composta a
fra di loro una simpatia così rara ch' avevano ambidue una sola volontà di due
anco tacque del canale mento. sembra ch' imitino le ritrosie del loro simbolo, anzi
ancor sta la magia / e spero ch' oggi lo vedrete in pratica, / ché
locano e allora vi crederemo. fortuna ch' i'sto bene in gambe, ch'i'
fortuna ch'i'sto bene in gambe, ch' i'le). ho tanto in
patizzato col capo stazione, dacché ebbe inteso ch' egli era un simpàtico-surrenale, agg.
e quelli affige intorno al simulacro / ch' in mezzo il tempio una colonna estolle
già stanche in breve sonno, / ch' a me forme d'orrore e di spavento
cambiale a momenti, / e quella ch' esibì con l'altra copre, / sì
color sì vivi indi ne smaglia / ch' ella dal proprio immaginar s'abbaglia.
, la quale lo consigliava di quello ch' egli avesse a consigliare al popolo. galileo
dubito / di non ti far conoscer ch' io non simulo, / ma ch'io
conoscer ch'io non simulo, / ma ch' io parlo di cor. guicciardini,
questa malvagia il simolare appreso, / ch' ancor che fusse scelerata e scaltra, /
più. quella che cerchi / e ch' io ti tolsi, la perduta argia,
fue meco a ragionare, mi pregoe ch' io li dovessi dire alcuna cosa per una
re filippo di francia tutte le ragioni ch' elli avea in lucca. cicerone volgar
(36): di queste parole ch' io t'ho ragionate se alcuna cosa ne
voi mi pregasti tanto per un cinto / ch' all'amicizia nostra fu difetto: /
foglie cadenti, e quelle sue ombre ch' egli rapidissimamente addensa sovra di noi per avvertirci
segni di fuori essere paziente, acciò ch' io fussi riputato umile dove io era superbo
mi vergogno di confessarti ne'due biglietti ch' io t'includo la violenta tempesta del mio
sopra di questa materia con tanto sentimento ch' era impossibile a comprender se queste parole fossero
semplice realità subbiettiva; ma noi teniamo ch' egli non abbia in tutto cansato il
, 1-87: una fiata et in dì ch' era sabato predicava lo signore nella sinagoga
: loro aveano ordinato che chi confessasse ch' egli fusse cristo, fusse cacciato fuori
quali dicono esser più di due mila anni ch' è fatta. giannone, iiì-20:
lloro, venne uno prencipe della sinagoga ch' aveva nome iaioro e andò a lui
dir meglio, sinagoga di satanasso, ch' è suscitata nuovamente già cinquant'anni in
parea che potesse con più chiarezza sincerar ch' esso non avea co 'l cristianissimo collusione
so e ordeno a cecilia uxor mea ch' el'ebia mobele e stabele. tasso,
, / madonna m'ha più a vile ch' un muscione; / ché l'ho
faccia che tutti gli altri si scordino ch' io sia letterato, e mi prenda per
1-i-55: alla sincerata buona intelligenza rispose ch' avendo li due ministri del imperator conchiuso una
maldicente da quest'uomo, nel vedere ch' egli mi sgrida quasi detrattore di marcello ii
addosso / de'trapassati guai, mentre ch' io tenti / svelar di me con diceria
zeno, iv-307: la sola condizione ch' io per me chiedo, si è
far conoscere al legato la sincera riconciliazione ch' era seguita tra di loro. c.
natura d'amore che in mill'anni ch' io qua vivessi per l'acquisto solo d'
/ però con lui s'adirino, / ch' adulator vorrebbono. campatila, 1-2-52:
l'alto soglio il padre eterno, / ch' è ne la parte più del ciel
punto e in una / vista mirò ciò ch' in sé il mondo aduna.
1-38: la strada..., ch' io tenni seco lui dopo averlo ascoltato,
, e per se stessa manifesta, / ch' è di se diffusiva / e moltiplicativa,
un zembo e zoppo: « ben dicesti ch' io veggo male quan do
bellezza- più fanno più suso, / e ch' io non m'era lì rivolto a
quelli, / escusar puommi di quel ch' io m'accuso / per escusar- mi
boccaccio, ii-4-46: oh me lasso, ch' io non mi credea / che questo
non sapeva persuadersi come mai que'solferini, ch' egli aveva pruovi ad uno ad uno
quando ebbero presso che caricato, quelli ch' andò per lo mulo si dirizzò per legare
, 61: avrebbe assicurato a coloro ch' eran disposti a seguirlo... gli
mare. baldi, 262: questa ch' in vèr le stelle acuta sorge / e
, purg., 11-57: cotesti, ch' ancor vive e non si noma,
vezzosa labanide: invitto / amor, ch' a lunghi esigli e lunghi affanni /
queste parole dà ad intendere l'autore ch' elli fu bene carico in vita di vizio
sotto sì iniqua soma, / è tal ch' arder di scorno, arder di sdegno
non servitù, procuravasi con affannosa sollecitudine ch' egli, il popolo, non se ne
arte a ciò la porta copra / ch' a la stanza d'amor ne porge il
d'incerta attribuzione, xlvii-267: la soma ch' è mal carca / spesso va per
11-14: io nel cogno di vino, ch' è xn orda, cioè iv barili
si doma / per continuar li modi / ch' ànno a dissolver li nodi. pataffio
a vender duo somelle / de schegge, ch' i'me puosi ier a tagghiare,
puosi ier a tagghiare, / mentre ch' i'ero a pascer le vitelle. p
. alla maniera dei vella], / ch' ella par dirittamente d'un somaio; /
. s'infarina / per l'ambizion, ch' egli ha (tesser dottore / apprend'azeglio
tante mogli ebbe figliuoli vari, / ch' ancor di questi non vò far prio
noi puramenchiaro. carducci, ii-3-38: ch' e'dicesse aver del fanfani per site
fagiuoli, vii-97: s'io dirò, ch' e'c'è gente di un tenore,
poca cortesia, di molta fava, / ch' ha il cervel d'oca e di somaro
, perdendola, ancor più diceva impropriamente ch' era la virtù del somaro. f.
ho', provato, / e dico certo ch' e'non è aappoco; / poiché
: - e pre tendereste ch' io fossi vostra moglie? andate al diavolo
]: 'somatico': aggiunto di tutto ciò ch' è corporeo, che appartiene al corpo
dottrina del corpo, o di ciò ch' è corporeo, per opposizione a 'psicologia',
è corporeo, per opposizione a 'psicologia', ch' è la dottrina dell'anima. in
2-11: « ove vuole vostra maestà ch' io li metta e riponga [i denari
tutto contento, estimando che oltre a ch' io sarei esente dal someggiare e da
maggiore e il somiglièr di corpo, ch' in italia vian chiamato mastro di camera
a piè del monte, perché non volea ch' egli sapesse sua volontà. proverbia super
villani, iv-8-102: tutta la gente ch' era rimasa a piè del passo nel
per la forza e per la segnoria / ch' à vèr l'amante, di
suggetto, sono so- migliabili a quelli ch' empiono un canovaccio, da cui riscossi,
, 13-i-301: tre gran donne via'io ch' in esser belle / mo- stran disparità
una donna incolpata d'avolterio per ciò ch' avea parturito uno filiuolo bellissimo che non
è il migliore fra i tuoi ritratti ch' io ho veduti. carducci, ii-9-307:
le piace; / ché l'ardor santo ch' ogné cosa raggia, / ne la
, riza- re lo nemico suo da ch' è caduto e crescerlo in sua dignità:
, né questo né quello, sì ch' apertamente tu non danneggi coloro che sono
, infi, 30-147: fa ragion ch' io ti sia sempre allato, / se
volgar., 1-341: rilevare colui ch' e caduto, contra di lui combattendo,
, rettor., 186-3: la sentenza ch' è ora attesa da te sopra questo
chiaro davanzati, 34-3: tutte le pene ch' io già mai portai / inver5 quelle
io già mai portai / inver5 quelle ch' io sento fuor neiente, / ché simigliante
lassa, inmantenante / per lo dolzore ch' a lo cor le vene.
riconobbe il suo padre l'asino, imperò ch' iera brutta bestia, e così que'
(1980), 49]: ch' a similgliante de lo bon sengnore /.
somilianza amate i cani, / tanto ch' altrui non ne fareste un dono,
segneri, i-207: quell'impronta del re ch' è nella moneta non è vera immagine
: un ritratto (e un busto più ch' altro) richiede non solo la somiglianza
pari di bieltà sì graziosa, / ch' isotta né tisbia per sembianza, /
, i-471: messere, non credete / ch' eo potesse partire. / mostriam qui
guardate inveri me, fina, / ch' eo vi son servidore? / traggete simiglian-
la mia impresa presi allora, / ch' io non tei saprei dir per somiglianza.
vuol somiglianza? / ah dite prima o ch' io non amo o ch'io /
prima o ch'io non amo o ch' io / son d'ogni infedeltà viva sembianza
s'ad- diri o sia addirato ovvero ch' abbia furore o si penta o che sia
àno [cristo] menato, / ch' era acusato con grande smelianga. piccolomini,
corno audì'nomare, / del parpaglione ch' a lo foco fede. cavalca, 20-252
per la mano, e a simiglianza ch' egli la volesse baciare, se le accostò
permetta di dire non essere inve- risimile ch' esso diploma sia una copia fatta a simiglianza
villani, iv-12-6: si dicea piuvicamente ch' elli era suo figliuolo e di molte cose
sono; / scorda quel perfido, ch' io non somiglio; / vieni, consolati
consolati, rasciuga il ciglio, / ch' io ti perdono. d'annunzio, i-601
lontana: omo no, mala bestia ch' om simiglia. 2. avere
leopardi, i-495: indistintamente tutto quello ch' è del trecento o imita e somiglia
luce la testa tua di tal biondezza / ch' io ti somiglio al sole. -rifl
specchio all'ombra vana, / all'ombra ch' e'suoi nati par somigli. aretino
virtuoso che somiglia d'essere, ma quegli ch' è buono in suo cuore,
intelligenza, 109: una matrona, / ch' andava in aria sciuta e scapigliata,
. marco polo volgar., 3-136: ch' e'vestiri bianchi somigliro a loro buoni
: c'è quel gentil muzio / ch' a cornelio ha similiato. bellincioni, cvi-271
somiglia, / tanta luce ivi par ch' arda e sfaville. baldi, 88:
riverendo / per la sua antichità, ch' abbiam ne l'antro / dell'eliceto.
somigli? dimmi, dove troverò un altro ch' io possa amare a par di te
, /... forse acciò ch' ai suo dolor simigli. pavese, 10-180
ti somigliano. fuso, / ch' io non sapea da lor volger le ciglia
uguale. cino, cxxxviii-125-65: secondo ch' era qua giù meraviglia, / così
fatta ovver che si dèe fare, ch' è nella mente, simiglievole a quello che
di grandi baroni ed alti prìncipi, ch' apena se ne potrebbe la soma dire.
somma di quelli fare comparazione a quelli ch' elli vidde, et esser li predetti nulla
quella montava a seicento lire sterline, ch' io allor non avea al comando mio.
libro compilato di sapienza, siccome quello ch' è istratto di tutti li membri di filosofia
, vii-52: perché è tempo ornai ch' io badi più a fare che a speculare
. tasso, 5-40: rinaldo, poi ch' ai fer nemico tolse / l'orgoglio
'n potesse voi dimora, / da ch' io in voi veggio tanta dirittura /
, vi-i-167 (31-8): vorrìa ch' amor tanto in parlare / mi desse graza
tanto in parlare / mi desse graza, ch' io con ventate / savesse a
e comanda a. mme su'servidore / ch' i'canti. -creatura che eccelle
vetta. biondi, 1-i-134: dopo ch' ebbe presi tutti i luoghi ch'erano su
: dopo ch'ebbe presi tutti i luoghi ch' erano su la somma...
non gli avessero mandati tutti que'rinforzi ch' ei credeva alla somma delle cose necessari.
/ che già m'hai fatte, ch' io le servo a tempo / ch'io
, ch'io le servo a tempo / ch' io farò somma a tutte to'follie
ariosto, 31-45: son pochi dì ch' orlando correr vidi / senza vergogna e senza
con urli spaventevoli e con gridi: / ch' è fatto pazzo in somma ti conchiuao
... se io ho fatto quel ch' era mio dovere di fare; e
, mi disse: « oggi ordinati, ch' io ti ho dato moglie, di
. pellico, 2-372: il quadro ch' egli fece della sua miseria scosse l'animo
in tutto, sommamente, in ciò ch' elli e criatore e padre dei padri nostri
sommamente ringraziato da quei cittadini, accertandolo ch' erano per porre in pericolo la vita
1-vi-78: somma tutti gli istanti felici ch' ella ti ha fatti passare, paragonali coi
m'ha dato in far ciò la sicurtà ch' io ne ho presa.
il giovane, 9-85: in quel ch' io qui m'appoggio e mi riposo /
seneca volgar., 3-83: guarda ch' il parlare ordinato non sia più utile
, sommari e compendi franzesi, è possibile ch' egli non avvisi che abbaca, che
costumi, / e saggio è quel ch' a la ragion suggiace. / follia sommaria
annegamento. buti, 1-834: 'sì ch' elli anneghi in te ogni persona': cioè
nel cuore un grandissimo fuoco, credendo ch' egli debba incenerirmi, e con la
da questi occhi dolenti, pur credendo ch' elle debban sommergermi, e non v'
. serdini, xxxix-i-23: oimè, ch' io veggio qui la mortai spada, /
2-304: sommergere s'intende le cose ch' entrano sotto tacque. mar
immerse / ne l'acqua adam, ch' è in mezo a l'antro unita:
testa e mi sommerse, / ove convenne ch' io l'acqua inghiot significare
petto el conceputo sdegno, / qual par ch' in odio el tuo penser somerga.
. machiavelli, 1-viii-198: era necessario ch' e'fussi prima alcuno il quale con
el petto / 'cum triumpho'del popul ch' ama cristo. tassoni, 267: chi
maria] con amoroso zelo, / sì ch' alio internai gelo / non mi conduca
ventesimo canto / de la prima canzon, ch' è d'i sommersi. segneri,
xxxviii-90: el non conviene a te, ch' ahi vero imperio / de grazia,
lo vertuoso stato. / nel pelago ch' eo veio non ce. sso notatura,
del rosso, 1-351-6: oh misero tomo ch' èe tanto rotto / e dal ciego
drizzate al vero: sorga il valor ch' è prono. / costui che novamente io
xxxvii-65: dormendo e vegliando languisco / ch' in lo gran vischio -d'amor son sommerso
cercando ogni sublime sasso, / tanto ch' i'trovi 'l loco ove mia speme /
gustare alcun mio verso, / però ch' io so'd'amor tanto somerso / ch'
ch'io so'd'amor tanto somerso / ch' io già non truovo via, modo
truovo via, modo o rimedio / ch' io possa riparare a tale assedio.
tuo, se bene ascolti / l'argomentar ch' io li farò avverso. -estinto
pascoli, 739: qualche alato, ch' ebbe vita umana / già, come
nagentemente. caro, 12-iii-84: resta ch' io mi raccomandi, come fo molto
, ii-1-36: sapete quanto tempo è ch' io vo sommessamente pregando di avere intero il
impiego, nel quale son compiti due anni ch' io fo la prova.
e flebili sospiri / de la gente ch' in un s'allegra e duole, /
la tua franchitate / c'ho detta! ch' è in viltate / disposta ed abassata
, può vedersi espresso / in me, ch' essendo al giogo tuo sommesso, /
volgar., i-xi-i: niuno giudicamelo ch' è. ppossibole dèe essere conmesso o.
[edificio] a fronte ne appar, ch' ha duo leoni / con le colonne
intelligenza, 84: évi cesar, ch' avea tutto occidente / sommis'a la romana
20-394: diciam della fantina / d'insin ch' ell'era pic- ciolina, / come
le languenti forze / in lui ravviverò ch' a impure e guaste / voglie il peccar
, d'ozio e d'accidia, / ch' a nulla di- screzion par che si
che si mova; / questa è colei ch' a ciascun'altra ha invidia / e
in guisa al suo talento, / ch' egli m'offenda come più gli piace?
. / per non guastar il mondo, ch' è sì bello / per la specie
compiere nel ventricolo perfettamente quella gran parte ch' essa ha nello scioglimento de'cibi.
, stette fermo il campo imperiale an- ch' esso in battaglia, somministrando forze, secondo
sulla strada una guarnigione ad ancona, ch' era anche minacciata dai francesi.
stesso che un altro sia il fine ch' egli si deve proporre che la felicità da
si dilunga ad arte, / ove ch' altri non possa alcun'aita / somministrarle in
eternatrice dea, di giove figlia, / ch' ai gran cantor tebano, / mentre
g. gozzi, 1-1-350: quella ch' io stampo è per lo più materia somministratami
noi cressciamo in colui per tutto, ch' è giesù cristo. di cui tutto
/ quella summission, quella osservanzia / ch' imaginar ti dèi che convenevole / sia a
ti dèi che convenevole / sia a persona ch' aspetti d'aver simile / ereditade.
, ubbidienza e sommessione ai suoi genitori ch' ho usata io. de sanctis, 7-89
fareste forti con dirmi... ch' avete letti sommisti, ch'avete consultati teologi
.. ch'avete letti sommisti, ch' avete consultati teologi. -con uso
bibbia volgar., vii-387: saprete ch' io sono iddio, quando saranno morti
temanza, 9: la prima mole ch' egli descrive è una vasta piramide di mille
moto lunare, poi che, tosto ch' essa luna appare ne'nostri orizonti,
alzandosi alla loro sommità maggiore neh'arrivar ch' ella fa sopra la linea del mezo giorno
c'amato son da la megliore / ch' è summa e più gentile criatura. anonimo
criatura. anonimo, i-613: a quei ch' è sommo dicitore altero / e ched
, xxviii-805: dio provide, quelli ch' è sommo dispensatore, sì che tra tutte
tra tutte le mogli e amiche, ch' erano cotante, non ebbe se non un
: o sommo sol, fo priego ch' il tuo raggio / per le finestre di
potenza e la seconda al figliuolo, ch' è la somma sapienza. 0. rucellai
l'intelletto insano / per la gran gelosia ch' ebbi di lei: / e s'
conoscenza, / e sofrenza, - ch' è somma de li beni. francesco da
ritornò, e quelli alluminati / più ch' altri assai e con più solenne arte /
gente, non si trova alcuno / ch' ardisca di voler darli la morte?
i desir sommi effetti, / tosto ch' in mano il santo peso avesti.
5-65: se iddio è sommo bene, ch' è così verità, come dunque siamo
patria né leggi salutevolmente pensate poterò aiutare ch' elli non provasse li odiosi cittadini.
summi / d'una e d'un'altra ch' abbia il cor sincero. caro,
5-334: dicono i filosofi della continenzia ch' era di somma necessitade alla sapienza. cornaro
tutto vien dolcie nei miei pensieri / allor ch' io sento amor in ogni vena,
grazia nel morir mi fia / saper ch' a te persona ingrata io foglio. pasquini
d. bartoli, 11-43: salite ch' elle [bollicelle] sono in sommo all'
a te in effetto la percossa / ch' io féi a filena al sommo della vesta
un bello aurato e serico trapunto / ch' ai sommo del mio ben quasi era aggiunto
le dubbie guerre a te conviene, / ch' ove tu vinca, sol di stato
vero il dubbio; ed è natura / ch' ai sommo pinge noi di collo in
., iv-xxm-12: né da credere è ch' elli non volesse dimorare in questa nostra
quel candore, quella semplicità pensata e accurata ch' è il sommo dell'arte. carducci
le donne ancor, non però tanto / ch' io mi voglia guastar la sanità.
landi, 88: non odi tu ch' egli è tardi?... tu
sommo il velo / diviso, mostrò ben ch' alcun obietto / non po- tea più
loro medesimi cotali silenzi ombrosi: « or ch' è questi così terribile che risplende di
, sia pur di qualsivoglia sorta, ch' è fra 'l chiaro e lo scuro,
sommossa in casa di forza. rivolta ch' io avevo predetta. -ammutinamento di
1-18: gli gonfalonieri e l'altra gente ch' erano sommossi, trassono alla piazza.
si movean le lagrime dal core, / ch' era sommosso da la vostra vista.
se ne fanno stendardieri certi corbacchi, ch' è meglio perderli che trovarli...
di a quello si deve osservare, ch' è che la lancia stia sempre con la
suo reame che venisseno a la corte ch' elli la volea tenere troppo nobilmente.
genti e le guidasti a guerra / ch' è santa e pia, se libera e
, vii-973: era venuto in chiaro ch' egli ce l'aveva con una vecchina dell'
movean le lagrime dal core, / ch' era sommosso da la vostra vista.
., 67: quando eu son stanca ch' ieu tago, et eia me somonise
ieu tago, et eia me somonise ch' eu dibia parlare. amico di dante,
quand'ebbono concio l'organo, volevan ch' io lo suonassi a ogni modo. in
impossibile rappresentar con parole la sensazione ch' io provai nell'udire il tintinno del
anonimo, i-655: sparvero mio, ch' io t'avea nodrito, / sona-
gli altri dal crudel periglio, / ch' ella a lui per lo primo diè di
sanza violenza dal suo elemento, obbidito ch' ell'ha alla furia del colpo e peso
si sforzava con mani e piedi far ch' egli a lei si rivolgesse. ma il
. pulci, 28-142: sì ch' io ho fatto con altro battaglio / a
taglio, / ruggier la spada sua ch' avea gran schena; / e quivi a
non mi appiccassi di subito il sonaglio ch' io fussi luterano. -appiccare,
, /..., / sì ch' io ho fatto ti, x-2-364: 1
orecchio / facendo ella ornamento, fa ch' altri il prenda in collo. terésah,
). dolce, xxvi-1-369: credo ch' a san marco i mariuoli non taglierian
i mariuoli non taglierian sì ben, ch' egli è un piacere, / le maniche
: delli sei mila scudi in effettivo ch' io mi sono obbligato di darti, si
sonare un alto corno, / tanto ch' avrebbe ogne tuon fatto fioco. intelligenza,
fra giordano, 3-92: il vasello, ch' è voto, sì suona: così tu
sonava matina: / considerando il ben ch' avea tanto, / venme vogla deventar
. giustinian, 1-54: donna, ch' avemo dormito / più de quatro ore,
vent'ore, vien per me, ch' io non vuo'perdere / oggi il vespero
giunsono a cavai coll'ulivo, / ch' e'raccontò come t fatto epandato.
dante, purg., 14-21: dirvi ch' i'sia, saria parlare indarno, /
i-9-17: gli si può anche aggiungere ch' egli fu un poeta il quale seppe eleggere
che 'l pagamento s'intenda fatto del suono ch' esce di quella. calmeta, 116
donar altro recordo, / se non ch' el facci ben sonar la borsa. marino
purg., 28-108: in questa altezza ch' è tutta disciolta / nell'aere vivo
dolcemente sona, / che l'anima ch' ascolta e che lo sente / dice:
dice: « oh me lassa! ch' io non son possente / di dir quel
io non son possente / di dir quel ch' odo de la donna mia! »
, mi suoni al cor sì dolcemente / ch' ogni amaro timor disgombri e teco /
mar si specchia: / l'addio, ch' ebbi là sotto, pur suonami all'
in qual albergo soni / lo ben ch' è da ciascun messo in oblio.
sonavano / tromme e corni e bucine / ch' erano senza fine, / et altri
quel mentre un giovane addenta la 'rivergola'ch' è quello strumento che usano anche in versilia
il vagito ivi celaro, / allor ch' intorno ad un fanciullo armati / menar
, 294: era una donzella ch' organava / ismisurate dolzi melodie / co
15. io « voglia mi vien ch' esti villani / sappian che marte ancora
arma la infirmità della gotta, e dio ch' io non vorrei militar stefani,
gran tempesta, / se fallanza / in ch' io lo metto sperto: / facesse in
: na a così gran martello / ch' e'par che vada a sacco la contrada
trovato qualche sempliciotto, qualche corrivo, ch' alia prima sonata dovesse andar sotto la
a me mi son bel risoluto / ch' i'non ne voglio intender più sonata:
sonata: / mi contento del mal ch' i'n'ho già avuto. lippi,
fu loro vietato per li prossimi censori ch' e'non mangiassero nel tempio di giove
faringea gli introduceva nello stomaco i cibi ch' egli non avrebbe potuto inghiottire. palazzeschi,
dupliè / che 'lor sonetti per ch' avanzino. 3. tr.
anni, o mio padrone, / ch' io non ho visto suoi danari in viso
a chi m'have in dimino / di'ch' eo tuttora 'nchino -sua valenza.
, for de la so mente, / ch' umicidio no fan ni tradixone / ni
firenzuola, 975: altro ci vuol ch' un sonettàccio, in cui / rin-
come vostra signoria potrà conoscere dal sonettàccio ch' io le mando. marino, xii-59:
tempo in dormendo, anzi dormo il meno ch' io posso, e quand'io son
. b. corsini, 6-1: tosto ch' ai garrir degli augelletti / apparve febo
i miei disegni / fortuna molto più ch' io non sperai! / ed ha
profitto a'giovani letterati la breve storia ch' io narrerò loro del mio (chiamiamolo)
scienza infusa. pascoli, 460: ch' io veda il cipresso / là, solo
desta il breviare a mattutino, / ch' egli ha già fatto più che 'l sonnellino
che va per mar pensante, / ch' altro che roma non guata veruna. /
locali'e perde di vista il grande scopo ch' è quello di diventar nazione.
testa / un greve truono, sì ch' io mi riscossi / come persona ch'è
sì ch'io mi riscossi / come persona ch' è per forza desta. idem,
t'opprima e stanchi, / sì ch' agli occhi del sonno il sonno manchi.
3-45: cade, e gli occhi ch' appena aprir si ponno / dura quiete preme
24 (426): quando vide ch' era tutto quieto, andò finalmente a dormire
già dolendo, / fu 'l dolce sonno ch' allor si compiea, / ché 'l su'
freddo sentir sempre più, a segno ch' era costretto ogni tanto a tremare e a
fede portai al glorioso offizio, / tanto ch' i'ne perde'li sonni e '
sonno e 'l non sonar mai squilla ch' egli non l'oda, una stessa cosa
egli non l'oda, una stessa cosa ch' è il mai non riposare significano.
, sì magnanimo e sì saggio, / ch' appena sorto dal riposo, appena /
v'è sirena la quale, per melodioso ch' ell'abbia il canto, possa mediocremente
, / mangiate il miele dell'oblìo ch' è tempo! / passò la nave,
tosto mano a certa sua frittata, / ch' è grassa, sonnolente ed incantata.
, vai. caro, xxxvi-50: ch' altri vergili già sorgono et altri catulli,
suonano i piè nel corso e par ch' avampi, / di sonori nitriti empiendo i
membra e di sì bella simmetria / ch' in nulla è difettosa, in nulla eccede
tasso, 3-1: il campo, ch' a l'arme ornai s'appresta, /
. ciro di pers, 3-158: quei ch' un tempo versai pianti sonori, /
/... / donna gentil, ch' i foschi manti indori / co *
caro, 1-85: eolo è suo re ch' ivi in un antro immenso / le
: il tramezzo era così leggero e sonoro ch' essa poteva e doveva udire di là
comun grido e la sonora fama, / ch' erasi sparso in tutto l'occidente.
con la lancia in resta il primo ch' io vedrò sontuosamente armato. p del
piu sontuosi si veggon più volte pagine ch' erano restate in bianco, coperte di corsivo
marino, 1-10-237: il buon re, ch' io dicea, vuol che sopiti /
l'ira, / quando lo strai, ch' ultrici fiamme spira, / lanciò sovra
, terre intere, spenti o (cosa ch' era pur troppo più frequente) sopiti
virtù feconda. tasso, 1-19: ciò ch' alma generosa alletta e punge, /
non ci sembra nemmeno quella soporifera 'pizza'ch' è parsa ad alcuni spettatori di ieri.
travestito. cucini, 13-58: convincetemi ch' egli abbia vissuto come un cristo e
che perciò possa poetare come un epicuro; ch' egli insomma fu ed è uno scettico
il cuore gli fracassava altresì un medaglione ch' ei teneva stretto soppanni come la cosa
malatesti, 54: tu sai ch' i'ho poca moneta / né posso sopperire
. non avere, pure in quegli anni ch' egli stette al confino (alla quiete
: egli forse mi rimprovera così di soppiatto ch' io non abbia mai fatto veruna di
c. l frugoni, i-10-199: senza ch' io me n'avvegga, di soppiatn.
. franco, 3-13: paiavi supportàbile ch' io per vinta non sì to /
scalvini, 1-162: di mano in mano ch' io vado dissi pando da
pando da me stesso la speranza ch' io soleva riporre nell'avve
amare / perché face savere / quel ch' om soporta apena. bibbia volgar.,
che lo sopportavano molestamente, ma bisognava ch' egli avessino pazienzia collui per la integrità
è reputata. nardi, 172: mentre ch' ei passava l'appennino, fu assalito
se avveniva, dice il padre prancudo, ch' io mettessi il piè sol nel sopportico
di notte far soleva, e ubbitò ch' ella non avesse... trovato chi
i figliuoli suoi piccioli sopressa con fascio ch' elli noi possono portare. seneca volgar
eccellenza, e sol per questo brama / ch' el sia di sua grandezza in basso
torrei per moglie; chi diceva ch' ell'era in molle in dormentorio, che
, che s'asciugava; chi ch' ell'era in soppresso nel chiostro.
di lodi per me e così parziale ch' io ho ad ogni modo voluto sopprimerla.
non lassò molto tempo che, per ch' elli [s. domenico] era a
la salla e per murar l'usso ch' è sopra la camera d'i deputadi.
: il nostro autore finge che queste, ch' elli narra nella prima cantica, li
colpo e lei non coglie, / ch' a caso passa il palestino osmida / e
? dimmi, dove troverò un altro ch' io possa amare a par di te?
labores'di questo sventurato, credi forse ch' io sia commosso della pietà che mi dimostri
silvio, lascia dir lineo, / ch' egli non sa quale, in virtù d'
amor tu passi i dì / e ch' ei sopra di te non ha l'impero
perduto el tuo divin splendore, / sì ch' abitarti ornai ogn'uom se sdegna.
persona, per grande alegranga me pare ch' eo scia in paradiso, sì me
cattive intenzioni sopra di me e che meravigliavasi ch' io fossi verso di lui sì scortese
dimandare pollisena per moglie sopra questi patti ch' io vi dirò. leggenda dei santi apostoli
venti. parini, 253: chi è ch' oggi s'affida / sovra i troni
fatelo sopra di me. so quello ch' io dico). idem, vi-1270:
amore [tasso], 48: prima ch' io parli d'altro, ditemi,
. petrarca, v-1-98: la reina di ch' io sopra dissi / d'alcun de'
fagiuoli, i-137: è ben vergogna ch' egli venga meco, / per le ragioni
egli venga meco, / per le ragioni ch' io t'ho sopra esposte. grandi
di poi tutto si spogliano le vesti ch' elle hanno di sopra e a poco a
fuoco. gherardi, 1-ii-397: sappi ch' elli [l'uomo] è così ordinato
, rettor., 130-12: elli gridava ch' appena i dei di sopra otrebbero ornai
mani. eclo, 5-87: iascun ch' a te servir s'adopra / amando quel
a te servir s'adopra / amando quel ch' a lui amar diletta,
non ci giova il ritirarci indietro, / ch' ei vengono a trovarci e ci son
io ne'tempi addietro proibito, parrebbe ch' io confortassi i sotto-uffiziali a violare i
(essendo egli senza sopracapi rimaso) ch' egli fosse per passare alle nozze mie
g. morelli, 384: diciavamo ch' egli era megliore venire allora, perché
al fin si pianti / l'altar ch' ecceda ojpii mortai lavoro, / cui faccia
orrende, / e sì diafane e chiare ch' uom le ode e non le intende
misericordia a me, signore, però ch' io sono infermo ». = comp
ri rato, come quello ch' ebbe la ventura di affaticarsi sopra gli
suo fondo la madretromba notata r, ch' entra nella sopracoperta segnata c, la
: ogni vaso ha il suo corpo, ch' è nel mezzo, e il sopraccorpo
. guarini, 329: pensate pure ch' io merrò le mani con un piffero:
. v.]: 'sopraclavicolare': ch' è situato sopra la clavicola. onde
tre bravi sopradetti, e lo squinternotto ch' era il quarto... rimasero coi
conchiude: 'ipse epicurus obit', ch' era il suo sopradio. =
. ebbe principio in quello / tempo ch' io sopraddico, allor che 'l mondo /
. girolamo, 71: non si creda ch' io sopraddica di lodarlo. = lat
[tua moglie] più istrettezza: ch' ell'abbia le spese assegnate; non le
ché però non si dice ch' egli è esaltato, ma ch'egli è
si dice ch'egli è esaltato, ma ch' egli è sopra esaltato... perché
di sé medesimo, con la sopraffaccia ch' ogni nuovo giorno è un nuovo consigliere per
girolamo da siena, ii-44: ama, ch' e'[tuo marito] non sopraffaccia
, 23-12: gli animi così di quegli ch' anno donato come di quegli ch'anno
quegli ch'anno donato come di quegli ch' anno ricevuto gareggiano insieme di soprafare l'
il giovane, 9-277: fantocci eran quei ch' io vidi insieme / furtivi or sopraffarsi
segneri, i-309: nel tempo stesso ch' ei [dio] tira l'anima a
vogliono essere famiglia accomodata per quel podere ch' essi lavorano; e piuttosto sopraffare il
vogliono essere famiglia accomodata per quel podere ch' essi lavorano; e piuttosto sopraffare il
passione, non conoscono troppo bene ciò ch' essi fanno. fagiuoli, vii-
del rosso, 359: sopraffatto dalle spese ch' egli aveva fatte nello edificare, nelle
/ e non de'troppi fatti, / ch' ai fin de'soprafatti si fa male
c. gozzi, i-3: nella dedicatoria ch' io fo di quel mio libro agli
. /... / il quadrel ch' io ti cheggio esser conviene / di
et erano legati da un nastro cangiante ch' esprimeva le sembianze d'arcobaleno.
gli va, l'accendersi e bollir ch' ella fa al soprafonderle acqua fred
dovreste d'amor sopras'oire, / ch' avete in ciel la mente e l'intelletto
sopraggioisce della mia celeste / verginità, ch' io strinsi in dura terra / per rinascerne
, o bel diletto, / veder allor ch' a un fonte, a un chiaro
machiavelli, 834: facciam sì ornai ch' io non perdesse / cotanto tempo a riguardar
a'romani..., ma mentre ch' ei consumarono il tempo consigliandosi, avendo
del perdono ottenuto, che si crede ch' io diventassi nel sopragiu- gnere de la
vedete che il testamento dell'uomo, poi ch' è affermato per carta, che non
. landò, 43: il traverso, ch' era tutto molle per la molta pioggia
tutto molle per la molta pioggia, oltre ch' era quasi che assiderato dal freddo,
avacciare che prima noi sopraggiugnesse la morte ch' egli tutta publicare la potesse. ser
sopragiunse il duca di melano poco tempo apresso ch' egli avea presa bolongna. boiardo,
agosto. tasso, n-u-136: colui ch' aspetta alcun male è solito di fuggirne,
suo figliuolo fé mandare ad effetto ciò ch' egli, sopragiunto dalla morte, non avea
caro, 12-iii- 287: dopo ch' io mi licenziai da v. s.
del loro desio, et egli, ch' altro riparo non sapeva trovare al sopragionto
dette, s'elle paressero intricate, ch' io le sciogliessi con interponimento di sopraggiunta
. e cotal giustizia vera non è quella ch' è nella legge, ma quella giustizia
gaudenti ben vostr'alma gaude, / ch' ai me'parer li gaudi han sovralarchi.
bisaccioni, 3-117: il langravio, ch' era anch'egli accorso per fare
lasci nell'ultimo [dell'orazione], ch' è il piede della sua sussistenza,
ha ne'tempi di seneca un planco ch' egli chiamò il sopramastro nella professione dell'adulare
sovramar, pensando la ragione / veggio ch' io pur aprendo. = comp.
malvasia. lippi, 10-52: egli, ch' all'incontro stava all'erta, /
saldissimo marmo con indelebili caratteri i soprammani ch' erano fatti loro dagli uomini potenti. f
, che sull'alba di domani / convien ch' alia maestra / riporti il suo cucito
albtzzi, 57: fioretta, il citrivuol ch' io r arrecai / sappi ch'è sopramano
il citrivuol ch'io r arrecai / sappi ch' è sopramano / e grosso.
passerebbe di gioia ogn'altr'amante, / ch' avria so- vramirabile allegrezza.
da porto, 1-348: io so ch' egli soprammodo ti ama. vasari, ii-477
leopardi, iii-156: mi dorrebbe soprammodo ch' ella dovesse stimarmi così negligente e inurbano da
è necessario trattare mi sforza, non volendo ch' el volume cresca sopra modo, a
pallavicino, 8-202: conviene d'arrecar prova ch' il favoloso in- troducimento di tali operatori
generi. praga, 4-36: bisogna ch' io confessi che ho la disgrazia di credere
, ma solo per virtù soprannaturale, ch' è l'intervento delli dei per machine.
ad altro cede, / di corpo, ch' è più grande e più pesante?
. gozzano, ii-541: mistero intraducibile ch' emana / dalle farfalle esotiche! lo sguardo
voglia grande, non farà quella percossa ch' ella fa sparata in una muraglia in lontananza
mi volete amare, / non è possibil ch' io possa campare. / se voi
una vaca e una ginicie di sopranno ch' à da noi a soccio, mezo prode
villani, iv-5-1: salvo uno picciolo fanciullo ch' ebbe nome guido, sopranomato sangue,
mini, ch' ancor dura nella città nostra in più di
istoria del il suo 'carme', ch' io dirò bellissimo, ancorché io sappia che
soprannuoti a quel gran mare di chiacchiere ch' è mare d'oblio. 4
grado soprano / tal ne la faccia, ch' io non lo soffersi. capellano volgar
rametti, 189: è d'avvertire ch' anco il macigno soprano over macina del molino
che posava, / cum un diavolo ch' a loro parlava, / dizendo ch'igli
ch'a loro parlava, / dizendo ch' igli era mastro soprano / di far
o luntano, / al suo volere, ch' ella s'empregnava; / e per
s'eo no destruzesse el cristianesmo, / ch' él me sia en ira el criator
dalle ipati, cioè corde soprane, ch' essi non si guardarono da questo tetracordo,
, / n'un tempo stesso, ch' egli è come dire / far n'un
una cosa i'sì mi doglio, / ch' i'non ne trova'mai un sì
andatemelo a trovare e conducetemelo qua, ch' io lascierò la porta sopraperta.
: a la 'mprimera, donna, ch' io guardai / vostra sovrapiagente gaia figura,
calava giù nebbiosa e nerissima ed io ch' era venuto, così camminando soprappensiero,
e parlandole io di varie cose, parea ch' ella fosse soprappensiero. manzoni, fermo
tiri la treggia, ora sopporti, / ch' ogni peso più grave a te si
soprappresa da quel parlamento... ch' ella non ebbe tempo a poter ratificare i
quell'accordo. mazzini, 20-252: pare ch' io non possa assolutamente scrivere che al
visite, arrivi di prove del giornale ch' esce domani. 6. sorprendere
. tortora, ii-163: egli fu avvisato ch' era stato soprapreso il castello di angiers
stato soprapreso il castello di angiers, ch' era una delle più forti piazze di
maniaca febbre di cuore pe'suoi figliuoli ch' ei fu costretto a ricondurla a milano
salvini, 39-vi-37: tutto ciò ch' è concento, tutto ciò ch'è arbitro
tutto ciò ch'è concento, tutto ciò ch' è arbitro nella sentenzia di trento,
riva /... / tanto ch' ai re d'orano e al re sobrino
pegolotti, lxxxviii-ii-231: or qui convien ch' io soprasegga / fin che l'apostol ditermini
5-17: il padre provinciale ha più caro ch' io soprassegga dalle consuete fatiche. cavour
marino, 1-19-364: purpureo carro alfin, ch' a biga a biga / su rote
io ti conosco bene » / (ch' ai soprassegno t'ho riconosciuto).
e beata contemplazione della bellezza in ciò ch' ell'ha di più sovrasensibile. d'annunzio
essi e consolidato, serva allo spirito, ch' è la sustanza superiore, qui detta
bencivenni, 4-12: non dice l'uomo ch' elli [il pane eucaristico] sia
] sia sulamente sustanziale, anzi dice ch' elli è sopra- sustanziale, oltre intendimento
e non aumenti la grazia santificante, ch' è quella grazia la quale all'anima dà
pigliava sospetto del soprastallo de'richiesti, ch' era passata l'ora del mangiare.
donando lode di tanta apa- renza / ch' amor t'inganna, chiar come il cristallo
da quel marito figliuol di maria, / ch' è sopra triunfante. =
e 'prigion soprattenga, / tanto ch' a lui (ché già s'è mosso
non rimase per altro che per camillo ch' egli non combattessero, il quale sopratteneva la
una vita sopraterrena. lxxxviii-ii-482: non guardar ch' i'sia solo; / va', toma
, 9-197: viste io ci ho, ch' io tengo assai malsane, / moltissime
morire un soprattieni intanto, / vuol ch' ella stessa, che è per lui nel
nel letto, / con quella man, ch' a lei di sangue ha tinta,
, 1-149: del rimanente io non trovo ch' egli pretendesse che noi fossimo soprauomini,
del navilio ormegsmo; gli altri promulgarono ch' ei fosse morto bestemmiando; e soprausanza
tre maniere, peroché di necessità è ch' egli tanto appunto significhi la materia quanta
speranza / resister a qualcosa in quel ch' io possa; / né creda che 4
mai, perché sì sopravanza / l'amor ch' è in lui, che vuol più
principe si avvegga per la pubblica voce ch' egli ha diviso dal suo fianco un
... comandòe che tutte le navi ch' erano venute nell'oste di troia fossero
puote, ed esser sole / non par ch' abbia decoro. foscolo, iv-315:
darmi avviso da parte di mia madre ch' era già allestito l'alloggio in padova.
, i-298: pane un giorno, mentre ch' ella pascendo, giocando e cantando si
i-15-15: tante accende mi sono sopravvenute ch' io credetti di affogarvi sotto. 6
da un vento fur sopravenuti, / ch' errando in alto mar tre dì li manda
: una insperata morte sopravvenne alla femina ch' era la cagione di tutto il male.
mi sono sopravvenuti dolori nel ventre siffatti ch' io sudai e agghiacciai più volte con uno
volte con uno sfinimento il più crudele ch' io abbia provato da parecchi anni in
soperchiolli tempo, e rimase povero, ch' avea tutto dispeso. -susseguire nel
guerrazzi, 2-669: a mano a mano ch' egli si allontanava, essi si sroventavano
. l. moro, i-154: dopo ch' io scrissi a vostra signoria illustrissima l'
veste. ariosto, 6-13: concluso ch' ebbe questo nel pensiero, / nuove
tasso, 3-61: dimmi chi sia colui ch' ha pur vermiglia / la sopravesta.
è quel d'una guastada, / ch' avendo pieno il corpo d'acqua fresca,
, ma sopravestiti, perché quella cosa ch' è mortale sia inghiottita dalla vita.
degli altri otto [mesi] di riposo ch' ella s'ha di sopravia?
alle narrazioni, accuse e invettive ìibellatrici ch' egli s'è ricreato a scrivere contro me
, 9-23-295: né vi fate a credere ch' io sia per negaresempre ne farà meglio;
lui miei tristi giorni, / questi, ch' io mal sopravvissuti ho forse / all'
ix-1-201: fa pur predire a beatrice ch' ei sopravviverebbe all'imperatore. pirandello,
, 1-221: io dubito che l'amor ch' io vi porto sopraviverà alla mia vita
sovravolando di sicur mi venne, / sento ch' amore è tutto in me raccolto,
né sopravolta e'non rifiuta, / pur ch' ella il tenga ben dentro in cucina
/ lo secondo stato piu eletto, / ch' en me- gliorar fa l'om perseverare
dea, apporta-luce, / divina luna, ch' ai coma di tauro, / soprantendente
1-ii-387: surse il gran contestabile, ch' ebbe la soprantendenza della guerra. -nel
alla costituzione del corpo umano, secondo ch' ella ebbe bisogno di maggiore o minor
n'avièn di questi lor avisi? / ch' e'denti fanno neri e gli occhi
cecchi, 1-1-265: io ti ricordo ch' un tuo par ch'è povero, /
: io ti ricordo ch'un tuo par ch' è povero, / non può aver
.. fui molto risoluto, ed è ch' egli negli ultimi volumi abbia allungata di
fanno molti e diversi soprossi, o allora ch' e morso o percosso con calcio,
ha il suo soprosso, / sic- ch' è meglio aver dosso -di buffone. firenzuola
io, accecato dal dolore e dal sopruso ch' io mi veggio fare, non scorgo
mi veggio fare, non scorgo verso ch' a buon fine mi conduca. guarini,
, 319: -sono anche stato avvertito ch' egli ha pensato di venirci a fare
renduto in iscambio peggiore in quel lato ch' e'lo prese ad emendare. r.
rapisce con la sua tempesta, / ch' ogni nostro pensier mette a soqquadro. calzabigi
e gagliardo in questi rinomatissimi canoni cronologici ch' ora escono in luce. tenca,
porgendo qualche sorba fresca / a qualcun ch' ancor ben non conoscea. nuovo modo de
appieno / un autunno sorbettato, / ch' ogni umor, che in bell'agrume
certo liquore che essi chiamano sorbetto, ch' è acqua semplice mescolata con alcuni decotti
obbligarli a sorbirsi in pace l'offesa ch' era stata loro fatta. frateili, 5-70
dua braccia o tre di panno quel ch' a pena puon far quattro o sei.
desiderio. marino, 1-6-77: lascia ch' io possa almeno il foco, ond'ardo
cauta si sorbisse da un uovo, ch' ella teneva in mano, la chiara soltanto
veda mai altro giorno, / ad quel ch' io ve dirò gite volando: /
1-178: s'io il dissi mai, ch' io veggia aprir la terra / per
, 9-60: eppur egli è mestier ch' io ancor mi sorba / della schifosa gallia
ranza delle nozze. -non dubbitare ch' egli si muti, no, poiché
2-111: il terrestre [elemento], ch' è sorbito e nuota nell'umido,
sat., 4-108: se sentisse ch' io amassi, farìa un viso / come
pendendo dalle di lui occhiate, aspettando ch' ei m'accennasse che mi scagliassi contro quel
ancora uscirono di quella foresta surgi, ch' erono grandi come golpi, e tutte
: vostro orgoglio passa sorcoitanza, / ch' è dismisura contra umilianza. latini, i-583
e vi fu chi m'accusò sordamente ch' io l'aveva veduto per mezzo del marchese
altro strumento da fiato..., ch' egli chiamava la sordellina, che faceva
sfrenatamente lascivi, e però vi dispiace ch' altri sian casti. vorreste essere più sordidamente
sordidamente rapaci, e però vi duole ch' altri sian liberali. -con grettezza
abitazione. pallavicino, 1-348: raccontò ch' eraclito, stando adagiato una volta a
più bisognoso di tali soddisfazioni? color ch' entrati per lo più d'età tenera in
martello, i-2-16: pare a te ch' abbia meco costui miglior paraggio / di quel
il più vile ed importuno / animai ch' io mi conosca / e il più sordido
benefizio, e schivare così dei ringraziamenti ch' erano dovuti all'opera stessa, per non
, che 'ntrona / l'anime sì ch' esser vorrebber sorde. g. manfredi,
, chi se ne duole, / ch' ei disse tra gli uccelli il primo il
che mi dici, e m'accordo / ch' io adomandi pietansa. iacopone, 3-121
sostanze che, per darmi voglia / ch' io le pregassi, a tacer fur concorde
disperto, / facendo il mondo intender ch' era sordo. b. accolti, 281
mia, cui tanta doglia ingombra / ch' altro che sospirar nulla m'avanza. ariosto
. ariosto, 29-42: orlando, ch' era in gran pensier distratto, / vien
, cotesto buon rimedio / a far ch' udisse un sordo? manzoni, pr
impari aver pietà del pianger mio, / ch' è fatta sorda alli miei giusti prieghi
e per ancora / a voler quel ch' è suo non si ravvede. delta casa
ed ella, sorda / vie più ch' un duro scoglio, un tronco, un'
, più m'è dolce accordo, / ch' io passo il viver sordo / vèr
diviso in scintille, al crin ch' è biondo / con colore non sordo egli
rodere intorno al cor sì dolcemente / ch' io temo per mia sorte non repente
non repente / m'induca a tal ch' io non porrò vaierme. bizzarri,
de'conti, i-79: o dio, ch' ai vento perdo le parole / e
adesso sì che la bestia è perfetta, ch' io ci ho posto la coda,
ciò che dice l'aspetto) mi parve ch' io lo avrei amato e stimato.
: fin da'primi tempi si provò ch' ella gridava ai sordi. monti, 5-113
benedette laude son cagione / che quello ch' è virtuoso e venerato / per le virtù
13-i-301: tre gran donne vid'io ch' in esser belle / mostran disparità, ma
] una vergine, nostra sorella, ch' ella sia diventata sua madre, e fatto
e. gherardi, cxiv-20-84: nella carta ch' ella mi trasmise mesi fa,.
, xxix-124: solo bono è dio, ch' empie / e sorempie onni senno e
altra sorgente dell'ostinazione degli ebrei, ch' è l'mtendere la scrittura in un
tasso, 1-11-71: il vecchio re, ch' incontra era già sorto, / risponde
/ e contra el tuo parer convien ch' io sorga. chiabrera, 567: se
quando mi svegliai, / e dico ch' un splendor mi squarciò 'l velo / del
, per dio, aiuta tosto, / ch' io son d'amore novamente posto /
... anch'i prencipi stessi, ch' io curo in te solo, nella
ardisse / ed a nuovo surgisse / ch' io muterrìa ventura. bondie dietaiuti,
di sì gran cose, dàmmi / ch' io risorga, apra gli occhi e 'l
or te conforta, madonna mia, / ch' el tuo filglolo sì ne decìa /
el tuo filglolo sì ne decìa / ch' el tiergo die sì soresìa. cesarotti,
; altro vulcano / ornai vedrem, ch' in glorioso giro / doni al metallo uman
bella fama. pellico, 2-106: ciò ch' io bramo di scoprire sul conto mio
valore e la pietà / e le guerre ch' enea nel lazio fé, / onde
gel converta, / come fiume ch' acquista e perde lena. petrarca, 135-46
: a fuoco finalmente di riverbero, / ch' è 'l maggior fuoco, atto a
>iù lungo esser non può, però ch' io veggio / là surger nuovo ummo
, scuopre tutto quel tratto di pianura ch' è vicino al fiume. marchetti, 5-264
nel mezzo un bel locato altare, / ch' avea dinanzi una lampada accesa. caro
/ l'orbicolare e spaziosa mole, / ch' entro concava vite a poco a poco
di sue voci stesse / le lodi ch' or ti sorgeranno intorno. botta, 5-456
mai che venga meno / la speranza ch' ognor ardita sorge. chiabrera, i-i-
porto vano inteso del dicto modone, cioè ch' el avesse lo mazore e
, 11-44: a l'incauto ademar, ch' era da lunge / la fera
e sormaggiore / e sola tua, ch' è maggio e maggiormente, / ché
o quelli suriani o quelli altri lignaggi ch' io v'ho contati abbiano cura di chi
machiavelli, 1-viii-296: vidi un soricciuol ch' avea per male / d'esser sì
vi diss'io che non poteva esser altro ch' un sofisma? questo è un di
e sormaggiore / de sola tua, ch' è maggio e maggiormen te
sì suo corpo e suo cuore, ch' elli ne cade in languore.
, / se si sormise in tale / ch' è di valenza ostale, / di
danneggiava lo fuoco che altra cosa, ch' elli era acconcio con ece,
] il puro ed innocente foco / ch' a la gelida dea la faccia asciuga,
vele. lemene, ii-25: già par ch' ogni riparo il piè sormonti. compagnoni
. dirà egli di religione... ch' ella è più degna a tutte cose
'n cor alto s'endonna. ch' era prima disordinasse il tutto.
tu, puoi far soggiorno, / or ch' il lo stesso reo, che per
questo segno tutti i ritegni sol cade insin ch' egli sormonte. crescenzio, 2-3-311: basta
testi fiorentini, 212: il gran talento ch' egli aveano di bata- giando sito
[l'ira] prende aperto cammin ch' ai ciel sormonte. armonica /
, 23-377: colla riputazione d'onestà ch' io ho, ho sormontato il terrore che
bruni, 590: tu, s'avvien ch' in parnaso archi sonori, mante guise
son sì d'alegreza sormontato / per che ch' in pindo egli sormonte / o che sen
lo spazio eleo / con riposato piè fia ch' io ardimento, / mi sforza e
sora cino, iii-2-41: ogni volta ch' io l'udia parlare, / amor mi
], 285: è tempo ormai ch' io ne sormonti al cielo; voi qui
piace al ciel che alcun sormonti, / ch' ogni argomento al salir li apparecchia.
me venute / queste parole brievi, ch' io compresi / me sormontar di sopria
maniglia, 1-ii-12: io voglio / ch' in questo giorno al soglio / sormonti
aven di voi pensando / come quelli ch' è in periglioso mare / e vede la
deo, come ne scampo? / ch' e'non femsco, tanto mal proseggio
e provar voglia i princìpi di quel soggetto ch' io ho tolto per tema.
più stato degno, / tra guelfi, ch' eran molto sormontati; / come quel
eran molto sormontati; / come quel ch' era di sottile 'ngegno / sì s'accostò
cavalcanti, / per partorir di quel ch' egli era pregno. sarpi, i-2-1066
, 1-29: sentivasi il sornacchiar della plebe ch' acconciava il tutto. i. nelli
(i-270): sopra un gran cavai ch' e di pel soro, / con la
ov'io entrai soro e inesperto, / ch' è secco, ed anco a uscir
cella che vedete sta una certa meschina ch' è d'un cervello scemo e soro quanto
e era innamorato d'una sorora, ch' aveva nome catalina. = dal
non aveva figli e, sebbene sapessi ch' ella non mi voleva tutto il suo bene
regola più efficace in questo proposito, ch' è quella di tenere i discorsi ad
ci resta, giustissimo, necessario, ch' essi maliziosamente sorpassano. codice dei podestà
che vai poco / chi offende all'om ch' è preso. intelligenza, 273:
error soppresa, / e conducala al fin ch' ella desia. buonarroti il giovane,
strabocchevolmente a terra, né mancò molto ch' in cotal guisa ghiacendo, non fusse
andò verso la casa di don eieimo, ch' era attaccato alla corte, per sopprenderlo
: il padre / sorprese il foglio, ch' io con man tremante / a lui
1-xix-16 (pref): questo rapporto fa ch' io mi sorprenda che si dia comunemente
gannai, quando finsi che il passaporto, ch' io vi chiedeva, fosse d
, i-209: non è grazia tutto quello ch' è sorpresa. marinetti, 2-i-147:
fu una sorpresa per me quando appresi ch' egli la tradiva. moravia, vii-334
d'un animo sorpreso / da'lacci delpensier ch' altrove 'l tira. marini, 159:
ti par lieve un tal delitto, / ch' io da sì nuova atrocità sorpreso /
dal principe vittorio, si tiene avviso ch' egli abbia ricuperata oneglia con tutte l'altre
, andar dinanzi al primo / ministro, ch' è di quei di paradiso. landino
nuova, 21-4 (85): quel ch' ella par quando un poco sorride,
21-109: io pur sorrisi come l'uom ch' ammicca: / per che l'ombra
. petrarca, 268-72: è viva colei ch' altrui par morta, / e di
ore, / né di cosa mortai, ch' è bella in mostra / e dentro
profferta di queste magnificenze future, disse ch' era necessario pensare alle cose presenti.
non si sgomenti; / bisogna pur ch' io beva e mi sostenti! » pascarella
allegri, 142: assaporava gentilmente, quasi ch' assaggio la pigliasse ed a spizzico,
di tòsco estran malvagità secreta, / ch' un picciol sorso di sue lucide onde
che sia infarinato superficialmente da filosofo, ch' abbia un sorso di quella vena che
più non me scaldo, 7 ch' el non bisogna el so; ma ben
el so; ma ben te stringo / ch' i figli mei cum sorso fermo e
da lunghi patimenti. 'sono due giorni ch' è in agonia; beve la morte
, 22: ippocrate, la vita ch' io feci colà su nel mondo, fu
su nel mondo, fu veramente di sorta ch' es- sendo ora venuto quaggiù, non
la potenza ad altra sorta d'uomini ch' io non sia. tombari, 4-64:
, per le quali a messer maffiuolo ch' era il maggiore, toccò parma. s
, 14-29: nulla è al mondo ch' io ami quanto il gioco / bizzarro della
giri come fa la luna, / e ch' io dia bene e male e vita
buona sorte non glielo conduce più davanti ch' è qualche giorno. -la sorte:
. costo, 1-253: colui, ch' era un bestiale, aveva anche a sorte
questa piccola condanna e difendevasi con dire ch' egli era stato provocato.
mi faceste in questo punto, devete creder ch' io non me l'ho smenticata,
campare. niccolò del rosso, 1-48-12: ch' i'fosse pigro, socco, ebbi
brusoni, 2-185: è gran tempo ch' io sapeva che mi dovea toccare in sorte
par., 1-110: ne l'ordine ch' io dico sono accline 8. combinazione favorevole
impei- 375: sorte anche ebbe aion ch' arrovesciata / la mensa, in trar
. come sarebbe se certe persone, ch' avessono a dividere roma e di
taggio; / cesare andò a fedir quasi ch' a morte, / ma li dii noi
che più grate eran di faccia, / ch' a proteo ciascun giorno ne per
magistrati,... perché ch' assai è più piagente / morire orlatamente /
assai è più piagente / morire orlatamente / ch' esser vitupe questo sarebbe come
chiaro davanzati, ix-27: gran ragion'è ch' io perisca a tal sorte, /
io perisca a tal sorte, / ch' io faccio come 'l cecer certamente, /
divenne, di tal sorte che pensava ch' ognora gli fosse da le braccia rapita.
tal sorte e di tai pregi / ch' a tal grado non giungono i palagi /
1-iii-65: nel legno la forza, ch' esso ha di resistenza, è appresso a
: lo stesso nome di grazia, ch' a questa sorte di beni senza naturai debito
potesse essere sommariamente spedito, e coloro ch' erano mal trattati da'giudici ordinari o
te l'interpetre moderno, i quali dicono ch' ei la chiamò 'comedia'non tanto per
quella similitudine generale che dice il nipote ch' ella ha con la comedia, quanto per
la comedia, quanto per quelle particulari ch' ella ha con tutte altre sorti delle comedie
.. / certo di sorti tali / ch' ai mondo non fur mai colti gli
e sì ancora per certo odio particolare ch' egli portava agli uomini di quella sorte,
di carità che gli altri ricevono puoi / ch' io non son tuo, ma di chi
tal pericolo fusse sopravvenuto. di ch' era sola salute, or fia flagello?
deve solo / sostener quello in piè ch' il padre e l'avo / delle fatiche
costituzioni di federico ii] ancora statuti ch' or diremmo di polizia, tra i quali
mago. non v'è / sortilegio ch' io non conosca, / ch'io non
sortilegio ch'io non conosca, / ch' io non operi. c. levi,
niccolò del rosso, 1-246-8: la femena ch' è del tempo pupilla / le piu
ladra. /... / possa ch' è vegla, samai non vacilla /
è vegla, samai non vacilla / ch' ella non sia rufiana e triedra; /
, v-26: chi sente voi, pare ch' io abbia un sortiménto di cicisbei.
., 11-109: quando a colui ch' a tanto ben sortillo / piacque di trarlo
di trarlo suso a la mercede / ch' el meritò nel suo farsi pusillo, /
arme rilucenti e gravi, / lieto ch' a tanta impresa il ciel sortillo, /
giov. cavalcanti, 66: abbandonato ch' ebbero il ponte, i vii
i disegni mi sortissero / l'effetto ch' io speravo, avevo in animo / che
per disamar mi sareste amorosa; / ch' altresì, com'è bon diritto, sorte
queste sortizioni ed elezioni, insino a ch' egli si pervenga a xli, assai
., 21-9: cristo apparve a'due ch' erano in via, / f'ù
gli pose il proprio nome di tamas, ch' è il maggior onore a che possa
e calpe /... / non ch' io pensi star surto sempre fermo,
sé. disse che aveva lavorato, ch' era stata operaia, cameriera in albergo,
. v.]: 'sorvegliare'an- ch' esso diventa attivo e segnatamente di persone:
già morte sorvene / è la fermezza ch' averà nel core. arici, i-350:
/ ma i cosacchi del don in men ch' io dico / si scagliaron addosso ai
mi credi /... sì vii ch' io a te sorviver osi? carcano,
, 16-165: né gran tempo sorvisse, ch' agli iddii / tutti immortai venuto era
in bocca a quel poco a poco ch' ella si va lor producendo entro allo stomaco
spiegare in che cosa consistesse quella dote figurativa ch' egli attendeva da loro. savinio,
peruzi per volon- tade de'detti conpagni ch' alora ierano in firenze, die 13 d'
... a ringraziarla della briga ch' ella si è compiaciuta di pigliarsi per me
storo papa benedetto che atenesse di fare quello ch' egli avea giurato e sugielato di suo
. ddisse: « rendete dunque quello ch' è di ciesare a ciesere, e quello
è di ciesare a ciesere, e quello ch' è d'iddio addio ».
: gelosia che stava in sospeccione / ch' ella del fior non fose baratata. busone
20-391: il prefetto... comandò ch' ella fosse ispoglia- ta e sospesa in
spira; / il caso rio, ch' ogni conforto abborre, / a sospender se
non lunge alla sua nice, / tosto ch' uno ne prese, / sovra l'
volpe astuta il piè sospende, / ch' ad ingannar l'ingannatore intende. ciro
lo sospenda o posi, / fior ch' a gara li dàn baci amorosi. chiari
, / vezzosi spiritelli peregrini, / ch' affrettate il camino a'naviganti / ingravidando
a ciascuno, per ogni minima cosa ch' egli debba aver dal re, far sospendere
furono nondimeno sospese sin al ritorno di alcuni ch' essi mandarono subito a trattare co'prìncipi
avrebbe potuto sospendere i pagamenti, e ch' egli restava chi sa quanto tempo senza le
tempo senza le set- tecentocinquanta lire ch' erano tutta la sua sicurezza.
tosto toma al vomitto, / però ch' el non àe mai l'animo domitto,
ii-295: mentitore! dovevate anche narrare ch' io aveva ordinato al maffei costante- mente
a'doveri addossatimi e vivere nella tranquillità ch' esiggono gli studi, s'io dovessi ogni
oggetto. bettini, 1-297: ecco ch' io vedo il più giocondo dei nostri
eroi, tarlecchino. io venni spesso, ch' era già notte, a visitarlo nel
b. segni, 9-117: 'quest'uom ch' ad altri il mal va fabricando,
[guevara], i-201: nel punto ch' io volsi respondere alla vostra littera,
malvage vada conpiè sospeso, non tralasciando quelle ch' alia perfezione del suo racconto sono bisognevoli
, iv-7-175: quelli bei fiori, ch' elli avìeno colti, / spargean sopra la
volendo liberarmi di quel cattivo arnese, ch' era stato costretto tener sospeso di
fu morto e già dimenticato appresi / ch' era sospeso a divinis e restai a
: passavano davanti ai suoi occhi chiusi, ch' egli torceva interiormente per ripugnanza, le
, 1-86: la più forte attrattiva ch' io trovavo in mia madre e nei suoi
perfetti medici, i quali s'aviddono subito ch' ella era gravida e turboronsi molto e
c., 3-1-20: dicesi di socrate ch' egli era usato di stare fermamente il
no. llo pozzo più celare / ch' io saccio tua persona quanto pesa, /
quello che la maestà vostra me scrive: ch' io guardi chi mi lasso dormire in
/ fu morto e già dimenticato appresi / ch' era sospeso a divinis e restai a
sospettata la nemica / subdola, quella ch' arti e audacie aduna / a irretir l'
prima, e si fu poscia accorta / ch' era il suo caro al dipartirsi accinto
non che pur finalmente mi sono avveduto ch' io non ho troppo sospettato, ma sì
si sa, ma nerino sospettando / ch' io non fossi quel tale, / venne
per ammonirmi e per pregarmi, / ch' io non facessi ingiuria / sì grave
testi veneziani, 118: no sospeta algun ch' eo sia per dibita tegnudo a questi
36: se il giovane aveva prima sospettato ch' il zio fosse svanito di cervello
. foscolo, iv-307: io sospettai ch' ella m'avesse lasciato per nascondere le lacrime
delle lettere c'era cagion di sospettare ch' ella non avesse mai varcato la soglia
sì chiaro suono e sì efficace significato ch' io non avrei creduto mai di doverla aver
1-126: ché chi voi troppo più ch' a dio non piace, / vive sempre
s'avile / tenendomi in dispetto, / ch' eo non aio rispetto -de la morte
a palme e gridavan sì alto, / ch' i'mi strinsi al poeta er sospetto
con suspetto a curallo, con tutto ch' egli dicessi loro che facessino in questa
al letto / del fondo giù, ch' e'furon in sul colle / sovresso noi
: l'anno passato / intesi dir ch' a roma era un sospetto / grandissimo di>este
: che male c'era, supposto pure ch' egli fosse responsabile di questo calcolo da
delle guerre civili passate, e sanno ch' ella è sospettosissima della loro grandezza.
medici, 5-2: credon certi sospettosi / ch' ogni lucciola sia foco.
dirà: « fatti in là, ch' io non ci cappio ». dante,
, carezzandolo sui capelli; egli sentì ch' essa lo sospingeva: si staccò da
valorosi nella guerra / che non bisogna ch' altri li sospinghi. boccaccio, 9-32
. de dominici, iii-99: tutto ch' egli patisse, non sapea astenersi e
105: qui egli è ben dritto ch' io vi richiami alla memoria que'tanti
: montò sopra di un'altra nave ch' era in porto... ed alquanto
in mano il sangue di cristo a que'ch' erano comunicati, subitamente, per lo
lontano mi piglia, / dogliosa pena ch' eo sento. giacomino pugliese, 195:
, e fai dimo- ranza / ve'ch' io m'arendo e faccio altra vita »
dante, lxvii-13: se non fosse ch' elli allor si fugge, / sì alto
alto chiama voi quand'ei sospira / ch' altri direbbe: « or sappiam chi rancide
: tante cose restano da creare in italia ch' io sospiro in vedermi così stretto e
: ogni religioso che sospira per le cose ch' egli ha lasciate nel mondo,.
e dice: / « per quella moro ch' ha nome beatrice ». groto,
amante, con un dolce sospirare, ch' anzi respirar parea, tutta rasserenata in viso
fiero mi strazi e mi raggiri, / ch' ai primo fin convien sol ch'io
/ ch'ai primo fin convien sol ch' io sospiri / e nel mio incendio viva
mio fedele amico alla difesa, / ch' a te sospira e gli è la via
ad onorati intento / sovra ogni altro ch' ei bagni ampio soggiorno. graf,
, 257-1: in quel bel viso, ch' i'sospiro e bramo, / fermi
. b. tasso, ii-182: par ch' ogn'un ami, / ch'ognun
: par ch'ogn'un ami, / ch' ognun l'amica sua sospiri e chiami
speranze, e sciolto / quel nodo ch' io sospiro e indarno bramo. chiabrera,
/ de la mia coscienzia, sì ch' io miri / solo in te, te
un sogno blando, / acque lombarde ch' io vo sospirando / sempre, tanto il
« ed ov'è mio segnor, ch' eo no lo veio? » pascoli
/ con sì fera battaglia di sospiri / ch' avanti a lei de dir non seri'
nuova, 9-2 (34): tutto ch' io fosse a la compagnia di molti
angoscia che lo cuore sentìa, però ch' io mi dilungava de la mia beatitudine.
e flebili sospiri / de la gente ch' in un s'allegra e duole, /
/ mi veggio tormentare / tanto, ch' io sento l'ultimo sospiro. serafino aquilano
ogni modo meglio è un sospiro breve ch' una vita sospirosa. graf, 5-1051:
, / se ne l'adverso convien ch' elli entrespi, / tanto ch'el malo
adverso convien ch'elli entrespi, / tanto ch' el malo nel>ego si increspi, / che
i tronchi e gli antri, / ch' altro non è quel sibilar confuso / de
forte alcasto col nodoso legno, / ch' ogn'uom più saldo avria sozzopra volto,
feroce circasso uscì di stuolo, / ch' esser vols'egli il feritor primiero, /
e rovistato e voltomi / sozzopra ciò ch' io v'ho dentro? bandetto, 1-28
/ vide gran quantità di libri sciolti / ch' avean malconce e lacere le carte,
ma per compagnia il pensiero del tratto cortese ch' ella mi usa. 7ronconi, 2-290
questi è un tristo / scandaloso, ch' avea messo sozzopra / un infinito numero di
certe doglie di stomaco e di testa ch' ella non trova posa, e son tutte
mia salute è ridotta in grado tale ch' io non posso fissar la mente in una
336: lo squittino fu sozzopra buono, ch' egli andò molto istretto. 9
, che quale il vedi, / quel ch' or ti fa pietà, povero infante,
ritardo. febus-el-forte, 5-21: dilli ch' ai terzo giorno senza sosta / del
come il ciel facci tanta sosta / ch' a belzebù giù in bocca non ti mandi
delle paci, 1-119: deh, fa'ch' a'mie'mandati non sia priva /
risposta, se n'è degno; / ch' io so che 'l calamaio tuo non
non è sustanza / né cosa corporal ch' abbia figura, / anzi è passione in
, 6-179: l'uomo è quello ch' egli è per la forma sostanziale, per
non pò terrena cosa / l'anima ch' è fatta a tua sembianza, / ché
, i-116: dicon certi filosofi volgari / ch' il dia- vol è invisibile, perché
quelle sustanze che, per darmi voglia / ch' io le pregassi, a tacer fur
quaranta notti e leverò tutta la sostanza ch' io ho fatta dalla superficie della terra
xl notti; e guasterò ogni sustanza ch' io feci sopra la terra. b.
/ le truovo, con sustanza men ch' un fio. m. villani, iii-2-3
che per quella armoniosa legatura di parole ch' esteriormente risente all'orecchio. costo,
se ne sono valsi che per sostanza ch' avesse il negozio. cesari, ii-223:
] portare visti- mente tropo desguisate pergò ch' eie mostrano l'orno vano e de
. anonimo veneziano, lxvi-1-72: quale carne ch' è imprima cocta, traila fuora,
romagnisse o arecchie o pedi, mentre ch' è poca sustancia. ochino, 207:
composta di beni stabili, va bene ch' egli riesca un uomo positivo ed atto agli
divenute per diritto proprietà vostra, giusto è ch' io lasci a voi la cura di
de substanzia. caro, 12-i-48: voi ch' avete lo scrivere per articolo di sostanza
eucaristico sia sulamente sustanzialé, anzi dice ch' elli è soprasustanziale, oltre intendimento e pensiero
ficino, 6-179: l'uomo è quello ch' egli è per la forma sostanziale,
della sostanza. il padre è quello ch' egli è per forma accidentale, la quale
pasolini, 7-146: il mondo sentì subito ch' era l'occasione buona / per dimostrare
uno manifestare e aprire colla parola quello ch' era nascosto. idem, 243: non
le cose o di nuovo creandole, ch' è propria e sola virtù d'iddio
più intesi alla pompa dello stile, ch' è la frangia dell'istoria, che allo
... e rompere il traffico, ch' è il latte più sostanzievole di quei
d. bartoli, 13-2-20: tornati ch' erano dalla chiesa a palazzo, farsi
della predica udita e gli utili sentimenti ch' eran rimasi loro impressi nell'anima.
intellettuale e del sostanzioso contributo di cultura ch' esse rappresentano, è doloroso che per le
del trecento, lxxxv-108: ma, or ch' avete 'nanzi el mio disio,
sostate le mie pene / con quel disio ch' i'ho vegendo lei. =
piano è sì la roccia discoscesa / ch' alcuna via darebbe a chi su fosse.
grant desdegno / d'un pover om soperbio ch' apen'avrà sostegno. inghilfredi, 378
io a rimirarti spesso vegno, / ch' altro non ho conforto né sostegno. f
l. moro, i-42: ragioni ch' io adopro per sostegno della sentenza mia nel-
così tenzonava nella sua mente; senza ch' io insista, ella già vede che non
ricino, 6-179: il padre è quello ch' egli è per forma accidentale, la
dante, infi, 17-96: esso, ch' altra volta mi sovvenne / ed altro
sul focolare con forse, tosto ch' i'montai / con le braccia m'avvinse
dio, gettati giù! e tu sai ch' elli è scritto: li angeli tuoi ti
e per ciò li poeti sì favolegiano ch' elli sostiene il cielo. marsilio ricino,
15-7: gonfio è il torrente sì ch' a questa volta / i navigli portar ben
cominciò a mutar pensiero e a conoscere ch' esso non era abile a sustenere insieme tante
l'amico suo di pena, / ch' e'sostenea ne le prigion di carlo,
con pazienzia e con gravità il grado ch' ella tiene. guazzo, 1-123: il
ritrarre un carattere perfetto in tal maniera ch' egli possa rendersi distinto ed interessante lo
le scene ei sostenne,... ch' esercitò tutti i mestieri; professò tutte
verace, preziosa e dolce; verace, ch' ell'empie il cuore e nodrisce e
, egli no gli fa. ttòrre trebuto ch' egli debbono dare, ma falli donare
sostenere la poca famigliola nel miglior modo ch' e'poteva, col vivere parco e
aperto / gli orribili martìri, / ch' io sostegno nel cuor, madonna mia,
medici, 11-184: vedete il tormento ch' ei sostiene. g. b. adriani
, ii-315: da lui saprai le ingiustizie ch' egli ha qui sostenute per opera di
2-59: i'mi vergogno ben di ciò ch' i'parlo / considerando ch'i'son
di ciò ch'i'parlo / considerando ch' i'son di te [firenze] isceso
, 91-12: fo. mi maraviglia ch' amor sia / sì dibasato che regni
in tuo core, / che dice om ch' have tanta gentilia; / ed e'sostene
/ una passion nova, / tal ch' io rimasi di paura pieno.
. iacopone, 52-4: da puoi ch' eo presi carne de la umana natura,
mondo e tesser mio, / la morte ch' el [cristo] sostenne perch'io
che la mi togli qui, sì ch' io non vada / a morte sostener tanto
nel mio cor porto, / piu ch' altro mi serebe sto conforto, / quando
spiriti celesti si lasciano vedere, quello eleggerò ch' è più usato ». « e
fora meglio esser vicine / quelle genti ch' io dico, e al galluzzo / e
lor natie fierezze. alfieri, 1-68: ch' io non paia / soffrir suoi scherni
, / uno pocu sostenite, / ch' io voglio un pocu orare, / a
, 370: pensaci, e non sperar ch' altri che dio / ascolti per la
1-i-23: diedi a mio padre mille prove ch' io non era sosteniamola tal passione,
torini, 343: signore, sostenetemi, ch' io no'caggia offendendovi, ché agevolmente
sì discacciato, / e sol per verità ch' e'sostenea, / ched e'fu
, 1-74: io propongo e sostegno / ch' io t'amo e per amarti,
debito il dimando, / da te, ch' amata sei, / pagato esser d'
(61): « voi mentite ch' io sia vile ». « tu menti
io sia vile ». « tu menti ch' io abbia mentito ». « e
da ragioni sì efficaci e sì prudenti ch' io risolvo di venire a roma.
del mio amico ed esponendole il desiderio ch' io aveva di sapere almeno perché lo
non possendo sostenere, per la grande sconfitta ch' ave vano ricevuto da'fiorentini
la religione cattolica e la giustizia, ch' erano le due principali colonne della monarchia
, 1-23: ripensando noi l'umiltà ch' egli ebbe nel sostenimento della battaglia. guazzo
fare alcuni per sostenimento de l'opinion platonica ch' abbiam detta. siri, v-2-754:
alla corona nostra condecente, in quanto ch' ella dev'essere la liberatrice degli uomini crudelmente
via discorrendo. rebora, 3-i-394: credi ch' io ne parli a margherita sarfatti,
leonardo, 2-146: col tempo il solare ch' è sostenuto dalle travi cala alquanto inel
mezzo, e quella parte del solaro ch' è sostenta da l'arco resta nel suo
algarotti, 1-vii-200: io mi figuro ch' esse [colonne] non altro fossero da
, 1-1-73: ozio maggiore di quello ch' io abbia qui non credo ch'io potessi
di quello ch'io abbia qui non credo ch' io potessi avere altrove, tuttavolta che
a sostentamento delle facoltà loro, nasce ch' ei sono poveri e gli altri bene accomodati
, non si sgomenti; / bisogna pur ch' io beva e mi sostenti! »
: sappi... che 'l tesoro ch' io domando al mio compagno, io
: vengo di vita manco, / per ch' i'non m'ho da poter sostentare
. dava al padre e mandava, ch' era povero, per sostentare la vita sua
ho in voi e questo è l'onore ch' io sostento, e che fate vuoi
, iii-1-73: il numero di lor, ch' era infinito, / ogni ora la
longiano, iv-249: sappi, scauro, ch' io non ti confido il mio onore
per la grave feruta de lo cuolpo ch' avea in piecto e per lo multo sangue
cattolica sono state talmente favorite e sostentate ch' egli è grandemente necessario di farvi pronta
chiabrera, 1-iv-150: se si accetta ch' uno tra 'morti mantenga la passione
ed alimentato da loro, dovesse, ora ch' era asceso alla corona, esaltare la
recitanti piacevoli, il qual socco sa ognuno ch' era la scarpa degli antichi rappresentatori di
intonare il rosario con una voce sostenuta ch' essa ascoltava. e. cecchi, 8-49
bartolomeo liopardi stette per mi sostenuto fin ch' io andassi a dar ricatto. roseo,
il castello, sostituendo alle medesime alcuni quadri ch' esprimevano la storia dell'infame suo predecessore
, si ha riguardo alla maggiore intensione ch' era inerente alle medesime, per estendere
tuttavia un sostituto provvisorio... ch' io sia davvero e stabilmente il professore
proibito dal codice, e, quel ch' è peggio, lo faceva colla coscienza tranquilla
anseimo 'cur deus homo? ', ch' è ancor oggi uno dei trattati classici della
medesimo giorno dell'anno civile degli egizi ch' era di 365 giorni. tommaseo [s
algarotti, 1-i-16: l'andrienne aperto, ch' era di un taffettà color di paglia
sessualmente. batacchi, 2-60: ecco ch' ei sposa vaga donna avvezza / ad
cercava col miglior garbo di fargli capire ch' essa lo amava come il fumo negli
ma trovai ben la sottanèlla sua, ch' ella suol portare in casa, della quale
] in una maniera al fermamento, per ch' ella non si volge, se non
chiamò tutti gl'iddii / sottartarei, ch' appellansi titani. = comp. da
fede è uno vano nome. omè, ch' egli non è sicura cosa lodare al
spasso del fatto di lui e sapendo ch' egli ha un'innamorata, gli dissero che
valle, 1-98: l'altra azione, ch' a questa mi sottentra nella mente,
la pietà insieme del mio paese che più ch' altro ha bisogno di quiete. mazzini
l'azione collo spingere l'acqua, ch' è innanzi al petto, producono..
e tante spese, sottentrandoci volontariamente, ch' io non so ben dire se in
. de'mori, 1-170: poi ch' ella ebbe posto fine al suo dire,
, 1-vii-317: il maresciallo si lamentò ch' ella cercasse sempre nuovi sotterfugi e escuse
com binassero colle risposte ch' io poteva dare in questo proposito.
: celestina non s'era mica immaginata ch' egli avesse imparato l'inglese in quei
del podere né della grande forsa né vallore ch' elli ebbe, sì siamo messi qui
di questa ribalderia il peccato sotterra, ch' io te ne pagherò, ribaldo, maldicente
mondani; e dice, come appare ch' ella affonda sì i mortali sotterra ch'
ch'ella affonda sì i mortali sotterra ch' elli non hanno podere d'uscire con gli
giorno andrà pien di minute stelle / prima ch' a sì dolce alba arrivi il sole
. poliziano, 6-336: le catene crudel ch' i'porto adosso / mi terranno prigion
porto adosso / mi terranno prigion per fin ch' i'mora; / né so,
ottimo, 1-211: coro è un vento ch' è tra ponente e maestro, sicché
pucci, ii-250: non mi date più ch' io ve 'l dirò, ma fate che
/ un po'd'acqua sonnifera, ch' io chiuda / quest'occhi e dorma?
/ certe vecchie di canchero ritrose, / ch' a noi cavando l'anima e non
morte / girne sotterra in giovenetta etate / ch' esser soggetto a miserabil sorte. leopardi
si piega afflitto / in modo tal ch' io dal dolor trafitto / poco men che
e a tanto odio si volse / ch' entrò in olanda e comincio la guerra /
quando un ammalato muore, si dice ch' è stato il medico che tna cacciato
terra et uscir poi là dove par ch' abbiano il loro principio. lud. guicciardini
in me una dolcissima purificazione nell'amicizia ch' io nutro intensa verso lei e tornio:
piovene, 7-300: rimase sgradevolmente sorpreso ch' io volessi andare a clichy; mi
729: gli parve inerte la maschera cieca ch' egli voleva porle sul volto,.
,... quasi sotterranea l'anima ch' ella doveva rivelare. malaparte, li-236
stucco da giovan da udine, e ch' ella appunto di grottesca prendesse il nome dai
veneziani, 255: sì ordeno ch' io sì voio esser sotorado a sancta maria
. poliziano, 1-595: or credi tu ch' io sempre durar possa / a tante
fue dannata e nel campo fue viva sotterrata ch' èe oggi chiamato scellerato. francesco da
(34): e1 maladetto ai ch' io pensai / e poi ch'i'
maladetto ai ch'io pensai / e poi ch' i'consenti'di rammogliarmi, / dovea
mai la pensi trovare amatrice, / quella ch' è stata di me traditrice, /
lesse ch' ella fusse veduta in luce con l'altre