di no, sciocchina; lo so ben ch' è un sogno. cassola, 4-127
marino, i-2-118: capei d'or, ch' a bello studio sciocchi / lasciva trascuragine
dante, infi, 16-109: poscia ch' io l'ebbi [la corda] tutta
sofisma, così sarebbe stato mio desiderio ch' egli dirittamente l'avesse sciolto, facendoci
, 19-74: vi do per securtade / ch' io vi sciorrò tutti gl'intrichi al
legarlo e nello scioglierlo... ch' egli ha tenuto in menare a fine quella
di avole / si può dar eccezione / ch' io non debba ragione / poter tener
, 1-189: ogni volta... ch' avremmo un aggiustato stromento che possa mostrar
ha pure il vantaggio di far sì ch' esse sieno facili a sciogliersi, poiché si
si non per morte, / celliere ch' io aveva sciolto veramente in tutto le dette
non propone e non si sciolgono le ragioni ch' egli apporta per lo no. p
cosa dev'esser sciolta nella medesima maniera ch' è legata, opure che il distratto richiede
del forte due dì dopo ch' era stato sciolto l'assedio.
« cavalier, lasciami andare, / ch' ai tempio d'apollino ho a sciorre
b. davanzati, i-103: quando seppe ch' eimigliorava e se ne scioglievano i boti,
avanza ancor de la diurna luce / ch' a la città già liberata, al santo
cinzio, iii-24-8: tempo mi par ch' io debba sciorre / l'obligo. della
testamento che il detto aveva fatto moltifiorni innanzi ch' ei morisse. galileo, 1-1-210: perché
nella cura usare lega stello ch' è contro a voi, e incontanente voi
suol sempre su quel passo / eolo ch' a suo piacer li sciogliee sferra. lemene
scorta, / sciogli la man, ch' io non son degno, ahi lasso,
sciolse al mio petto la croce / ch' i'fe'di me quando 'l dolor
laccio iniquo et orido, / tal ch' io possa dal giogo il collo estogliere,
. morelli, 206: nel primo danno ch' i'dico che 'l picciolo fanciullo riceve
t'avesse sciolto / amor da quella ch' è nel tondo sesto? petrarca,
/ quelle poche felici ore sparite, / ch' avvivar le reliquie incenerite, / or
drammatica [arte]... ch' essa debba essere sciolta da ogni vincolo
sanza lettera, che non intendano quello ch' a loro si dice...,
non che sappiano sciogliere e legarel'anime, ch' è una sottile arte; ma a pena
, 7-71: sancto pastor, tu sai ch' il signor disse / a pietro,
cuore. / così percosso, que'ch' à il mondo sciolto. -dischiudere le
fisico. 7rissino, 2-3-207: poi ch' ella [la fame] fu sciolta o
tepido zaffir, ride fiorito / del fior ch' egli ha da primavera sciolto. de
, ma certo diversa dalla mia, ch' io... spesso sciolgo i dittonghi
notate 'l variar di mia fortuna, / ch' io mi sciolgo da tutto in un
la fin che frutto ohimè! ch' io son sudato / con questo accattabrighe,
non m'aves'tu sciolto, / però ch' io ardo piùche prima assai. b.
: sai, non sarà gran fatto ch' io mi sciogghia, / se stretto nonmi
sì, ho. - or / ch' e'non si sciogga il sachetto. g
dai lumi e celebrate / il di ch' originò così gran duolo. -mitigarsi
5-5: che viso vi par egli ch' i'abbia? che borbottate voi? non
parola. ricchi, xxv-1-213: certo ch' io non posso, / almeno in
un con la faccia lieta, / ch' è poi agnoli tutto e tutto scabbia /
luogo de'concesse / a quel premier ch' ebbe dall'orlo il nome. / diemmi
za alcun ritegno. scopre le cose altrui ch' indi verranno. marino, 1-14-97: vo-
zannoni [tommaseo]: e'si risica ch' i'riprincipi a sciolea gli accenti allor
bocca al sacco, / voi, ch' a questi signor rodete il basto, /
3-82: se tu vuoi non meno / ch' io fei lecorde al suono / sciorrò la
garzoni, 7-182: di marco crasso leggesi ch' ancor egli futanto rigido per natura che solamente
.. una di quelle 'moralità fantasiose'ch' egli scriveva di tanto in tanto per
8-25: figlio, dàmmi le man, ch' io te le leghi, / etu,
9-536: infausto augello io son, ch' errando solo / non ha mai posa e
/ su questa grigia pietra: / mentre ch' io sciolgo della gioia il canto,
l'istesso latore di questa mia, ciò ch' ella eseguisse di quel terra e
del vecchio 'partito nazionale rivoluzionario', ch' è ormai assorbito in un 'partito nazionale
presente balletto, si ha da sapere ch' egli è diviso in cinque tempi, quattro
, che è un modo, l'arte ch' è sostanza. c. carrà,
. sannazaro, iv-30: lasso, ch' io non so ben l'ora né 'l
in un subito tornando i venti, ch' erano sciolti, alla caverna, si rinchiuse
/ tu pure voceprigioniera, sciolta / anima ch' è smarrita, / voce di sangue,
poi fulasciato sciolto presso al fonte, / ch' era sacrato alla suora d'apollo.
: tanta gioia avea nel seno accolta / ch' all'udirle parole alme e gioconde, /
iv-xxvi-6: uno sciolto cavallo, quanto ch' elio sia di natura nobile, per sé
v'è non vò trovare sciolto, / ch' envèr di me si mostra tanto folto
/ vede per fetta ch' a disfarla imprende, / le parti sciolte
, ci lasciò qualche danaro e robicciuole ch' aveva. galileo, 1-2-1: sciolti intendo
a questa intorno luminosa mole, / ch' a la barbara menfi i pregi oscura,
ne dichiarar, conlor savio sermone, / ch' amor di cuor non potea esser tolto
e mista alla vermiglia salsa, / ch' or sua mercé corre allungata e sciolta
: quelli de'dodici... ch' erano stati cavati di palazzo fussono rimessi nel
. boterò, 1-5-41: 1 padri, ch' ebbero le gambe sciolte e preste,
nulla aver di vigliacco / mostran ben ch' egli è germe del buon sangue d'
rozzo, ridicolo, affettato e inetto ch' egli è, farlo sciolto, galante
sorridendo,... sempre più convincendosi ch' era la città che rendeva così sciolti
sì sciolta e aperta la strada / ch' io rendeo grazia a quel ch'è
/ ch'io rendeo grazia a quel ch' è tre e uno. -che
che quel che fai / è voluntà ch' ogni ragion t'ha tolta. baldi,
sciolti / tanto che apariate / quel ch' è amor, ché non par che 'l
cui non ne piaceva / una più ch' altra, e sciolto si godeva.
di amante alcuna guerra, / prima ch' ai padre tuo penneo sia volta / accetta
e sciolto, / in grazia a quel ch' è padre in cielo e 'n terra
, ben può dirsi felice, / ch' innalzato da giove, / favorito dal
uom non se n'avvede, / ch' altra potenza è quella che l'ascolta,
ascolta, / e altra è quella ch' ha l'anima intera: / questa è
curve ciglia e di turbati volti, / ch' abbiam di meraviglia il pensier pregno.
quale poteva riputarsi burgoyne sciolto da quella ch' egli stesso aveva dato. manzoni, pr
(637): se voi mi chiedete ch' io vi dichiari sciolta dacodesto voto, io
: quando lo 'mperador ebbe ispiato / ch' ella era isciolta sanza sua preghiera, /
2-142: non scorgevano già la differenza ch' è da un popolo interamente sciolto ad un
e gli chiamò franchi arcieri, come quegli ch' eranoliberi da ogni gravezza e tributo mentre che
gli ho rubbati; / e, visto ch' era una commedia fatta / in prosa
mi basta l'animo di darvene la ricompensa ch' io potrei d'un'altra traduzione di
foscolo, xiv-8: voi mi scrivete ch' io riveda lo sciolto da me per il
in canzon legata. la sciolta è quella ch' in tutte le sue stanze serba la
stanza in istanza. la legata è quella ch' in ciascuna sua stanza mantiene non solo
marino, vii-423: so che ciascuno intende ch' io ragionodell'ozio, della virtù mortai nemico
oziosi e corrotti anch'essi, sembra ch' esistino solo per vegetare in ogni genere
procede tra straparlavano contro le feste, dicendo ch' elle scioperano i contrasti e contrapposizioni:
, tu ti puoi rifare, / però ch' ell'è di molto zeno [
d'allora, / pensando a'libri ch' oggi escono fuori / e alla scioperatezza che
disputeremo se l'iddii sono tanto scioperati ch' egl'intendano alle faccende delle particulari persone
diventòavoltero; la cagion è in pronto: ch' era iscioperato. g. morelli,
banchi..., ha voluto ch' io stia forte a le finzioni del vostro
. parini, 728: finalmente congedatoda quelli ch' erano una volta suoi pari, i quali
e sodo / un terreno languir, ch' altro non chiede / ch'esser richiesto
languir, ch'altro non chiede / ch' esser richiesto e che fedel promette, /
non vò ragionar più della fede, / ch' io me ne vo poi in bocca
potere. c. odoni, 1-66: ch' io tolga quella melensa sciopita, io
: ca no gli vai, poi ch' è preso, lo scibbia, / né
comincia a svolacchiare ed a sdorar talmente ch' io d'affanno ne muoio.
suo stendardo sciorinare, / doveil lion, ch' io dissi, può mirarsi. soderini,
man portava / lungo sei braccia, ch' ei dato le avea / a tenere,
il sciorinava. parini, 479: poi ch' ambe impeciate / m'avei le guance
dover sciorinarla spezieria, / bottega o fonderia ch' altri la dica. baldinucci, 9-iv-231
i-579: sciorinando le provviste no ch' egli è un marforio. cantoni, 398
, / io non rido, ancor ch' i'smanio, e canto / che si
el collaretto, / non si sciorina, ch' agli occhi ha 'l pennello, /
forza d'andarmene che il quai ch' e'sieno i parer vostri, / sciorinateli
giovane, 9-595: vò che tu vegga ch' anch'io / che voglia ci farà di
presso gli antichi non furono altri orologi ch' idraulici e scioterici: quegli a misura dell'
e tre gallere contra li sioti, ch' avevano ribellato,... e l'
intanto la stagion molto avanzata / comanda ch' egualmente se la batta / quel campo
madonna, io abbo una mia vicina, ch' è del popolo di dio,
a schifo / né tale confezion, pur ch' a maremma / n'andiate tra le
è il seniore, ed albertino, ch' è il giuniore o cadetto. r.
altrimolti non averia patito divenire pare di coloro ch' elli po- tea segnoreggiare, se non
pregia om per vestimen- ta, / ch' altrui sono ornamenta, / ma pregia il
l'una e l'altra stella / ch' ai coreo del mio viver lume dànno?
1681 un 'ki- ma la natura sua, ch' è tanto bona, / tirava ad obedirlitàb
non fallite a dir nei lancia, / ch' avrà l'onor, nei campi di romagna
. morovelli, 279: di ciò ch' è mestiere, aio /...
dante, inf., 4-102: da ch' ebber ragionato insieme alquanto, / volsersi
d'onore ancora assai mi fenno, / ch' e'sì mi fecer de la loro
la loro schiera, / sì ch' io fui sesto di cotanto senno. salvini
entro cesare trovare; / cesare, ch' iera già 'n disperagione, / fece le
despari sini e intendementi: / però zò ch' orno pensa non dè dire. s
ecc. senno: come / lo giorno ch' eo mi misi in sua [d'amore
se ella facesse a suo senno, ch' elio la exalterìa sopra tutte l'altre
dante, purg., 19-88: poi ch' io potei di me fare a mio
e fuor di senno, forza è ch' essi colla ragion loro stiano in guerra.
sto in forse e son sì sbigottito / ch' i'fo come colui che cerca onore
zede, e non s'avede / ch' ell'è giunta al sennone, / dove
. foscolo, vi-196: temo nulladimeno ch' io, spogliando gli uomini di plutarco dalla
terra, / se non se alquanti ch' hanno in odio il sole, / tem
da voi a tidolatre, / se non ch' elli uno, e voi ne orate
da venticelli amici / bisbigliavano sol ch' erano ignude. garibaldi, 2-41: dopo
rotto / più volte: se non ch' io sendo diviso / dal proprio cor,
verginella è simile alla rosa, / ch' in bel giardin su la nativa spina
stato mortai: vecchiezza e morte, / ch' hanprincipio d'allor che il labbro infante /
, 151: l'evangiele, carama? ch' io le port to in
portava: in seno avea rasoio tagliente / ch' el fece fabbri care a
v.]: l'unigenito figlio ch' è in seno del padre.
/ lingua mortai non dice / quel ch' io sentiva in seno. graf 5-780
a pieno / morto sarei, poi ch' io vi moro in seno. b.
seno tuo: la quale, vedente ch' ella è gravida, m'hae a dispetto
) assai famosa e ricca, / mentre ch' ilio fioriva. ora unridotto / è sol
. bentivoglio, 4-1392: credeva- si ch' egli fosse per voltarsi contro la provincia propria
espes, e color de senres, sappias ch' el es mesel. =
324: ponemo et ordiniamo... ch' e'co-diplomatica. da
adoperarne, e però mi ha richiesto ch' io vegga di fare il sensale.
, 9-448: maledice l'ora / ch' egli rinfantocciò / per pigliar moglie / ed
, / torcimanno o sensal di quei ch' intorno / van pel ghetto di livorno,
. tasso, 1-iv-367: dagli animali ch' hanno tutti i sensi, s'inalza [
inalza [la natura] a quelli ch' hanno perfetto movimento, perciò ch'alcuni degli
quelli ch'hanno perfetto movimento, perciò ch' alcuni degli intieramente sensati non perfettamente si
facoltoso in faccia agli altri, sono cose ch' io non sento, né capisco.
anticamera, camminando nel solco del profumo ch' ella lasciava dietro di sé fievolissimo,
ringrazia il sol de li angeli, ch' a questo / sensibil t'ha levato per
terra, / e maledico il dì ch' i'vidi 'l soie / che mi fa
sensibile per dettato que'versi, ch' offro al mio sensibile amico, al compagno
di roma, se, nel leggere ciò ch' è stato riferito, uno non scopra
'sensibilità vegetale o delle piante'la facoltà ch' esse hanno d'essere affette dalla impressione
muovo con la immaginazione ad amare, ch' io in prima no le 'qualità sensifere'
sia detto che 'l doloree la tristizia, ch' è nella parte sensitiva, debbia essere con
podestà, come è il dolore, ch' è nella volontà e nella ragione,
: el dimonio, come iniquo, vedendo ch' egli è aciecato dal proprio amore sensitivo
, lascino negletta la parte migliore, ch' è la mente. corticelli, 3-ii-7:
ariosto, 8-38: fermossi in atto ch' avria fatto incerto / chiunque avesse vista
passeroni, iv-276: forse voi, ch' avete un core / tenero, sensitivo e
. bacchetti, 12-132: tu sai ch' egli era, di nascita e di
vorrei, sì come godo d'esser tale ch' abbiapotuto provocar l'amor suo, così che
ii-255: fu, ahimè, in questosalone ch' io conobbi per la prima volta il lusso
rube / talvolta sì di fuor, ch' om non s'accorge / perché dintorno
instinto, che significa principio istigativo, ch' è un nome comunissimo, per non
petrarca, 122-6: vero è 'l proverbio ch' altri cangia il pelo / anzi che
, 1-i-333: uno dì, subito ch' egli ebe desinato, prese plotino platonico et
molza, lxv-13: l'andar, ch' ogni grave aspro martora / consolar suole,
ogni mio senso invola / sì dolcemente ch' a morir mi mena. betussi,
, più e meno secondo il senso ch' egli tiene. idem, 1-37: alcun
gli omeri suoi portato avesse, / si ch' a l'affanno 'l senso poi
picciola vigilia / d'i nostri sensi ch' è del rimanente, / non vogliate
l'eterno giace in pena dura / però ch' egli era legato con essa, /
. secchi, 16: io veggo ch' appo voi può più il senso che la
precipizii. ochino, 213: credono ch' el farsi monaca sia un andare a nozze
bel piacer del vostro viso, / ch' era 'l mio paradiso, / che pur
la lingua e i sensi, / sì ch' altamente ne ragioni e scriva. guarini
fu la soprabbondanza de'sensi dolci e teneri ch' ebbe per risveglio per lo meno il purgatorio
morta pietra / ne la porta / parea ch' avesse senso di ragione / e quivi l'
fosse più rara, rispose: « quella ch' è di tutti, cioè il senso
, i-60: trasse un lungo truncone, ch' ai suo braccio / grosso, verde
147: per far che que'ch' eran divoti di madama, cangiandosenso, si
, 1-vii-483: il cardinale di sandoval, ch' era vicino a borgia se non quanto
parve facilmente a lui possibile, / ch' era perduto in via più grave errore.
il capo. tasso, 1-11: poi ch' ebbe di questi e d'altri cori /
proposizione come completa al soggetto nel modo ch' è annunziato nella medesima proposizione; e
stimo opportuno di avvertire come io dubito ch' egli forse non abbia abusato il senso della
affiggono talché 'l tesoro della lingua, ch' è quello delle idee e delle consuetudini
macigni si scorgono, ma senzainscrizzioni, o ch' il tempo vorace n'abbia consumati i sensi
di quel che voi stesso forse credereste ch' io voglia; ell'è una maniera
, 108: con tutto ciò non pensiate ch' io voglia parlar di mio senso.
senso ne'veri, appunto come quelli ch' essendosi assuefatti al veleno, giungono a
/ che quel dica di me, ch' io non dovrei. lettera - relazione dei
senso', cioè non alla lettera quel ch' altri disse o scrisse, ma raccogliendone la
sua infermità- era ratta e incontanente quegli ch' erano presente la vedevano pacificamente riposare.
vanno a metter capo nel sensorio comune, ch' è la fantasia. monti, i-95
animato, quando mancava totalmente quell'organo ch' è il sensorio deh'anima? c
tasso, n-ii-300: perché iddio vide ch' egli [l'uomo] aveva da
addormentare gli inimici, toccando quelle materie ch' egli conosceva sensuali dell'inimico.
211: dai consigli di ginevra si comprendeva ch' essa considerava le sensualità misura dell'amore
bembo, 10-vii-334: di questo ordine, ch' io vi do, noncurate di parlar con
, noncurate di parlar con persona, perciò ch' io non voglio che si sappia,
, e non intende sensualmente il movimento ch' è nelle sue cose. p. piccolomini
convincimento da cui nasce. / ch' egli sta sentecchioso, e se pur sente
sta sentecchioso, e se pur sente / ch' i'die nel letto dalle rimembranze
! tasso, 2-50: dirò sol ch' è qui comun sentenza / che i cristiani
avvertimento e un risentimento delpanime quella esitazione ch' io ebbi, la sera del ritorno,
a questa sentenzia, che se quello ch' egli avea detto confermasse con giuramento e
che per me avrà'a sofrire / inanzi ch' io ti doni mia sentenza.
all'esecuzione alla quale venne, parendole ch' egli inclinassea fargli ritener prigioni e co 'l
carlo di borbone intorno al medesimo ducato ch' egli possedeva, si pose il re francesco
intendete pa- squa di mangiare, / ch' ella non mangia, anzi vuol esser
: 'sentenza'è figura la quale quello ch' è nella vita, o ver quello ch'
ch'è nella vita, o ver quello ch' esser convenga, brevemente dimostra, come
il petrarca: « rade volte adivien ch' a l'alte imprese / fortuna ingiuriosa
« che è ciò, marco, ch' i'ho avute sette robe e tu non
potenza: /... / poi ch' e'm'à miso sì fero volere
lingua troppo salsa proferito, / dirò ch' i marinari / sono la quintessenza / degli
'l viso dice: « non curiate, ch' ioho venta la sentenza ».
che ben pò trar guai, / ch' ornai ha ben di lungi al becco l'
. giustizia e misericordia. giudicò e sentenziò ch' ai figliuolo fosse tratto l'uno occhio
. mannelli, 126: 1 romani sentenziarono ch' egli fossegittato del campidoglio in terra, e
dinanzi a sé, e ogni uomo credea ch' egli il sentenziasse a morte. sanudo
al fuoco da soli dodici giudici, ch' erano perugini ed aretini. -in unione
fuorono. / e margherita fu sentenziata / ch' a lei fossefatto il simigliante. fioravante,
quel che ab eterno fu deliberato, / ch' ognun fie sentenziato / a dio giudicio
fie sentenziato / a dio giudicio, secondo ch' e'merta. s. maria maddalena
bono sentenziano tanti e tali, entenaete ch' è bono, e chi contrario,
, mastro cola..., sentenziò ch' erano in pochi per spingerla sulla piattaforma
nel foco già non dè volere / ch' altri dica: « egli ha bene »
non quello che gli afenda: / ch' altro sentenza il morto. segneri,
buon conte era tornato, / orlando, ch' ebbe cotanta potenza. -introduce
signore, ricordati di me, poi ch' io mi muoio appresso di te nella croce
per tenere / questa sua bosce, ch' egli esce di schiera / fra gli altri
inveri lo mezzo / per un sentier ch' a una valle fiede. idem, inf
dir posso che non è sentieri / ch' io non vi sia a nome ricordato.
/ la dubia speme alquanto riconforta, / ch' el sia redito per altro sentiero /
/ gli abbia interrotto il gran piacer ch' avea, / con vista il guarda disdegnosa
betussi, xliv-118: morta è colei ch' avuto ha un tempo in mano /
sentier, tornati a dietro, / ch' io non son più d'amor, son
. corsini, 66: questa dea, ch' in un momento / f'à nel
, / e prima invola il cor ch' altri lo saccia, / passando a lui
più stretto epiù forte, sì come quello ch' è chiuso e fermato di muri e dipalagi
tuo nero / velen disfoga pur, ch' io più animoso / l'impreso ognor terrò
quest'alma. / al porto, ch' io spero, / tu m'apri il
marchetti, 5-70: or, tosto ch' ella entro le gran cittadi / vien
fossi pur di tanto ancor leggero / ch' i'potessi in cent'anni andare un'oncia
dubitando ognuno che per qualche alterezza, ch' avesse usato nel trattar seco, prender
sentieri e sentieroli marono senza dubbio ch' egli parlasse dell'oppinione mag
inviare /... / che par ch' el suo sentero / voglia seguir errando.
/ tol- lere e ogni ben, ch' i'ho sì caro, / e mandarmi
insomma fece sì bella mostra di 'sentimentalismo'ch' io vieppiù mi sentii trasportata d'amore per
il giovane, 9-146: il zolfo, ch' è d'acuto sentimento / e tende
della fame. za amare, / ch' io nonn. ho sentimento. dante,
, / come i miei sentimenti / ch' escon per rabbia de'lor luoghi sciolti
..., per grande invidia ch' eglino hanno, si mescolano nel sentimento del
trovava in leuciana allora una donna, ch' avea nome safilea, statasi lavandaia di liarta
.. lo fine delli giorni ch' io dovessi stare in questo modo, io
mi ad ogni modo strano che persona veruna ch' avesse punto di sentimento dubitasse mai che
stendimento / e, sopra la quistion ch' avìa formata, / rapportassero a lui
: la qual parte io manifestamente confesso ch' io non intendo: e perciò in questa
loredano, 2-ii-160: il modesto sentimento ch' io ho di me stessa non si
sentimenti di sincera benevolenza e di stima fin ch' ella visse. l. ladini,
, xiv- 240: sai tu ch' io incomincio a sentire per te qualche cosa
v-366: la sua voce significava ch' egli aveva spento ogni invidia; e che
del sentemento; / lo 'ntelletto, ch' è 'n prescione, - esce en
ritorno nelreai consiglio erano il marchese di chasteauneuf ch' esercitava la carica di primo ministro e
ma copriva il suo sentimento col pretesto ch' ancora fusse immatura la congiontura di farloritornare.
genio. pellico, 2-50: ogni volta ch' io leggo una tua lettera, ardente
ode di sé bona novella, / ch' adopplichi lo bono in pensamen
strozzi, 1-35: dissemi... ch' era il buon sentimento. aretino,
entraro in un giardin ch' era lì appresso; / et un inganno
in veritade / per quel barone, ch' era in si fatto stormo, / che
fede / a ciascun sentimento, ancor ch' indarno. 33. prov.
, i'non dileggio; / tu credi ch' io mi adiri et io motteggio:
italia imbriaca, e non ti pesa / ch' ora di questa gente, ora di
, 4-161: la gola è quella ch' apre ogni serrarne / della lascivia umana
713: avendo le sentinelle morte, ch' erano fuori de'ripari, dato avviso agli
del campo... è un costume ch' io non lo posso istimar riscano
domandandogli il re le cagioni delle cose ch' ei vedeva nuove, come venirgli a dire
del campo nimico da lodovico strozzi, ch' era quella notte di sentinella. giuseppe di
mandare allo spedale di pistoia: pare ch' abbia di gran male in corpo ».
mal serpente, /... prima ch' altriil veda o senta al naso, /
fra 'l sonno i miei figliuoli / ch' eran con meco, e dimandar del
. giamboni, 10-17: paura vò ch' abbiate di molte terribili e spaventose cose
fidava, se non in due ch' erano così rei com'elli. e quelli
vennero a firenze presi sei di quelli ch' erano stati col detto benedetto a fare
di salute: / di uel ch' esso sentì ciascun non senta. mariotto davanzati
la febre, o non in modo ch' io l'abbia sentita, ho voluto dar-
si chiamassero tre medici li più famosi ch' erano in roma, dai quali, domandato
di male, e detto lor da quello ch' avea la febre, la quale gli
/ s'altri vive del suo, ch' ella no 'l senta. bembo, 9-2-96
, aveva sentito con gelosia le accoglienze ch' erano state fatte in parigi al duca
- lo meo parlamento / a ciò ch' eo sento. stefano protonotaro, 135:
, 135: si quistu putissiadiviniri, / ch' amori la ferissi de la lanza / chi
, xxxv-ii-523: donna me prega, -per ch' eo voglio dire / d'un accidente
fero / ed è sì altero - ch' è chiamato amore: / sì chi lo
non è, che dunque è quel ch' io sento? / ma s'egli è
virtù che scorre con tanta fiereza / ch' i'la somiglio al folgorar di giove,
. bisaccioni, 3-57: il falchembergo, ch' era statoritroso nel dar la licenza del sortire
/ lingua mortai non dice / quel ch' io sentiva in seno. tarchetti, 6-ii-289
voleano, e tanto andavano alla domanda ch' elle il trovavano. bernardo medico,
tasso, iii-146: serberò l'obligo ch' io ve ne sento nella più cara
l'animo vostro verso di me quel ch' io ne sapea per qualche altro riscontro.
2-8: pensai, per lo uficio ch' io tenea e per la buona volontà
io tenea e per la buona volontà ch' io sentìa ne'miei compagni, di raunare
tua dolcezza, / il gran disio ch' i'ho di veder lei. idem,
figura - sarà piuttosto com'egli interpreterà ch' io sia, com'egli mi sentirà
non sente il vero di queste linee ch' io scrivo non intende le condizioni d'europa
: noi (se lece ame dir quel ch' io ne sento) / siamo in forte
in affar di regno / da quel ch' io sento altro tu senta. fenoglio,
sia docile, cioè ctvelli intenda e ch' elli senta la natura del fatto. petrarca
118: madre mia, tu sai ch' esau mio fratello è uomo peloso e io
r. longhi, 1-i-1-161: boccioni, ch' io vorrei chiamare un van gogh che
, 24-33: vidi messer marchese, ch' ebbe spazio / già di bere a forlì
argomento ne'mortali, / per la cagion ch' avoi è manifesta, / diversamente son pennuti
forma universal di questo nodo / credo ch' i'vidi, perché più di largo
largo, / dicendo questo, mi sento ch' i'godo. boccaccio, dee.
amore] spirit'est'e vento / ch' entra per li occhi e fa 'l corpo
., 60-4: causa diliberativa è quella ch' è messa e detta a'cittadini a
vuoi che in succinto / de'precetti ch' ei [il libro] dà, qualcun
paragone: / e pur dirà chi sente ch' io l'aduli. giuliani, ii-150
o dalle voci che si raccolgono. ch' era grande e sentìa del tiranno. s
ovidio vuole dire: non credi tu ch' io sappia di questi luoghi? settembrini
: ad amore piace / e voi ch' i'sia gioioso / per lo ben che
féssi sentire / al duro cor, ch' a mezza state gela. -essere
di savio, dall'altra di pazzo ch' egli vi mescolò, sì come uomo che
riferisce, nostro signor non sente bene ch' io m'assenti di qua. g.
squisito e ricercato ripulimento lavorate, disse ch' elle sentivano di lucerna. faldella,
consistono in prima nella maniera di pensare ch' ebbero gli austriaci, come quelli che sentirono
principe. pallavicino, 1-475: riman ch' io vi preghi a farmi sentir tanto frutto
sente il novizio, come vuol ella ch' io creda. -sentire il parere
aria [di roma], di buona ch' era altre volte, è divenuta mal
con voinasceva e s'ascondeva vosco / quelli ch' è padre d'ogne mortai vita,
batacchi, 2-278: si scusò col dir ch' egli era fioco, / fuord'esercizio e
vi vuole a compirsi la sola messa ch' io sentirò. gemelli careri, i-i-
: ora tomo a la gente / ch' a queste non si sente.
'mpazito, / vedenno esvalianza com'om ch' è desvanito, / dentriha lo cor
ibidem, 146: gli uomini hanno glianni ch' e'sentono, e le donne quelli che
convenienza con ogni creatura, in ciò ch' egli ha intelletto con l'angelo, sentire
e il tragico a quel falso ideale, ch' è sovente l'effetto d'un sentire
sì distesa lingua / lo dicer mio, ch' ai tuo sentir si sterna.
e una spia mandata a sapere quello ch' era fatto non tornando, pensò che la
cxxxviii-102-33: signor mio, non sofferir ch' amando / da me si parta l'anima
, 6-239: comandò a c. elvio ch' egli con laterza parte dello esercito pianamente e
sentito, pensalo e provedi): / ch' esser non pò amor sanza piacere.
sentita / el prova senga fallemento / ch' è fondamento de veretade / de vivere
quando polin venne il passato carnevale, ch' io era in parigi, con quei presenti
. groto, 6-146: meravigliati pur ch' i'sia contenta / quietamente col veleno
monachi, 120: non abbiamo sentore ch' el duca sia per venire costà.
'nteso l'ebbe, / e dissegli ch' egli era suo singore, / ma che
sei mesi prima avuto già sentore / ch' ei pensasse di por le mani a
nella sua cattiva coscienza, ella temette ch' egli avesse un qualche sentore dei suoi
, 367: trascorsero parecchi mesi senza ch' io avessi sentore di lei, e soltanto
offendete » insorse conoscendo lo spirito ch' è manco, / dico: « mergé
quella canna donna posente, / ch' amore m'ocide ». «
vita fora, / ni rispondeva, ch' era pezo ancora? angiolieri, vi-i-
xxxv-i-137: assai mi piacerla / seciò fosse ch' amore / avesse in sé sentore / d'
al verso, secondandolo in tutto ciò ch' è possibile, per farloacchetare e prender un
nato a simile distina, / sì par ch' e'svaridi cotale detto, / c'al
fore / efece un zufolo sì fortemente / ch' essa dimandò di quel nero dilicate
cecchi, 7-50: a fare quell'effetto ch' ella faceva, la ragazza non ci
ti voglio /... / ch' esser non pò amor sanza piacere. dante
, 5-58: si può fare il conto ch' egli l'amò quattordici anni laico e
dante], i-120-4: questo buonuon volea ch' i'rinegasse, / mendichità e gisse
che mia vita passando / potesse, sanza ch' altro domandasse. dante, purg.
, che già cotanto / tempo era stato ch' a la sua presenza / non era di
/ basti... il desio senza ch' io dica. boccaccio, dee.,
ami, /... / va'ch' io tei mostrerò senza mi chiami »
senza contare gli uccisi ed i feriti ch' erano in gran numero. 6.
prima / voglion che mollesia, ma quel ch' è molle / spesso stato cangiando or nasce
non v'avesse niuna parte da sé: ch' è quanto dire niuna divisione che operi
. gozzano, 1-818: tu credi ch' io consideri coloro come miei simili,
spighe. pallavicino, 10-i-160: l'ingiurie ch' ella miriferisce aver fatte monsignor vescovo alle mie
/... / altro non fosse ch' una confusione, / una massa,
... l'amore dei tanti ch' egli educò... a recare agli
sepera, così voi sepererete / questi ch' agli miei piè vengon, costretti / dall'
vostra salute eterna vi raccomanda quel mezzo ch' è per voi l'unico ad ottenerla:
separasse fra 'mortali / e l'anima ch' io dico / por- tassin poi le
, i-116: dicon certi filosofi volgari / ch' il diavol è invisibile, perché /
s'è formata una unione degli uomini ch' erano finora separati da noi.
co'lor separazione disfeciono il gran caos, ch' elli riunissino lor forza, anzi rabbie
magistrati, e altre cose più importanti ch' a lui par di spedirle separato, nell'
la quale riceve il raggio di sole, ch' entra per lo spiraglio della stanza,
più sinceri, che altrimenti non farebbono, ch' egli importa il tutto che tal separazione
. foscolo, xiv-283: ogni momento ch' io vivo lontano da te mi pare il
talifurono quelle d'alessandro e d'alcuni altri ch' abbiam nominati. cesari, 6-211:
abbiano il dovuto colore, cioè quello ch' era necessario alla loro propria e particolare
., 21-9: cristo apparve a'due ch' erano in via, / già surto
che, com'ella era stata sua mentre ch' egli era vissuto, così ella intendeva
di suo padree sua madre, e vuol ch' io facci / sepolcral sacrificio per placargli
in dì crescendo meco, / e temo ch' un sesta e terribile. carducci,
65: questo [pensiero] a'allor ch' i'm'addormiva in fasce / ignuda
è tantiqua e me- morabil grotta / ch' edificò merlino... /..
quello era tenuto per gran principe, ch' ivi in fare uno sepolcro consumasse tutto il
a quelt'uomo'; vorremmo non sapere ch' egli sarà chiuso, vivo, per
in un sepolcro; vorremmo non pensare ch' egli... non vedrà più,
/ comincia'io, « tu vuo'ch' io manifesti / la forma qui del pronto
al sepolcro non mi permetteva... ch' io precipitassi le mie speranze. c
non, oimè, quel sasso, / ch' io t'apparecchio qui doglioso e lasso
dànno / i lupi, ohimè, ch' in queste selve stanno. aretino, v-1-70
dì le manderò anch'io certa iscrizione ch' io voglio veder incisa su la mia lapide
sepolti le tombe terragne / portan segnato quel ch' elli eran pria. ottimo,
gozzi, i-23-22: sgorgava l'acqua, ch' indi in picciolrio / era condotta ad inaffiar
s'apre pertugio, / meglio è ch' e'venga a liberarti il boia; /
tu non vorresti, o padre, ch' io piangessi? / padre, e chi
sepolto in sonno profondissimo per l'oppio ch' essa gli avea ministrato nel vino.
che avessino rinnovata la lingua latina, ch' era istata sepolta anni mille o
quei tempi che le buone lettere, ch' erano state tante centinaia d'anni sepolte
baldi, i-150: piangiam la virtù ch' allor vivace, / oggi sepolta in fredda
. leoni, 340: dopo tanto ch' egli fece parlar di sé per 15 mesi
vizza il mobile bozzolo della caramella ch' ella eternamente succiava e che credo
non avea podere di difenderlo, perciò ch' era malato di suo corpo, ma rimase
che. lli se potesse fare quello ch' era usanza alora a la sepultura sua.
santa, fatemi la grazia, / ch' io mi rimanga con la faccia in terra
faccia in terra / freddata qui, ch' io sia trovata morta, / di qui
. patecchio, xxxv-i-580: l'om ch' a la sepoltura, quandè la sason,
: samaritana, quale dici tu / ch' ebbe qui sepoltura / dopo che fu martoriata
394: è in questa chiesa ch' egli ebbe sepoltura nel 1594. -dare
e gridare sotto pena delcuore e d'avere ch' a nullo corpo de'fiaminghi fosse data
intelligenza, 188: cesar v'è ch' arder li corpi non volle, / né
. ariosto, 19-n: non vò ch' altra pietà per me ti prieghi, /
, e non più cura, / quanta ch' aimio signor dia sepultura. brusoni, 4-ii-228
gli dice [a semei] salomon, ch' egli stia 'n casa, /
uman per tutta la campagna; / ch' a sepelire il popul verrà manco / tedesco
fratello e per non ammogliarsi al figlio ch' ella nondimeno amava ardentemente,...
di sì grande eccellenza /... ch' ai suo seppellire / avesse maggiore onore
loredano, 1-11: la terra, ch' è culla, è anco tomba dei
fausto da longiano, iv-127: non sai ch' essendo io censore, una figliuola partorì
set- tantacinque anni. non bisogna dimenticare ch' egli si sposò un'altra volta e
divorziò anche dalla seconda compagna, e ch' ella seppellì con garbo il secondo marito.
petrarca, 312: né altro sarà mai ch' ai cor m'aggiunga, / sì
, / voi m'aiutate, e poi ch' alia partita / de l'alma trista
e suona la ribeca / per un genio ch' i'ebbi dalla culla, / non
da fareun sonettin per una sposa, / ch' a farsi viva seppellir s'arreca.
quegli che avessino rinnovata la lingua latina, ch' era ista- ta sepolta anni mille o
5-i-14: nel voler sepellire un difetto ch' è publico, si rende più publico
publico; e nel voler publicare una virtù ch' è segreta, sirende più occulta. salvini
non sarà forse grato al generale trivulzi ch' io ve ne abbia scritto; lasaviezza vostra
e col malanno / servire ad un signor ch' ha del tiranno. segneri, ii-61
v. giusti, 47: da poi ch' esso non mi dà la morte / per
tu nota il tuo periglio in quel ch' io scrivo, / s'amante se',
nel profondo dello scordamen- to, cioè ch' erano al tutto scordati. loredano, 34
prego morte mi die tanto spazio / ch' io possa far vostro disio contento. firenzuola
che la periodo ritonda sia figurata an- ch' essa, peroché la composizion numerosa la solleva
: ebbe piacer il detto mio sovrano / ch' io n'andassi in moscovia, e
ladieta gabella. castiglione, 3-i-1-15: quello ch' io vorei si è che io ho
a maso non soltanto vennero sequestrati dipinti ch' egli aveva in bottega, ma altresì
non so cosa mi bisticciò d'un credito ch' egli come sposatore della figlia dell'inglese
nutrimento, poiché neanche sa dire quello ch' essa fa in nutrire il corpo e come
così l'arte dello scrittore, mostrando ch' ella non si cerchia di egoismo utilitario
detta al padre, senza avvedersi egli ch' era udito da una vecchierella di casa,
se- guestro là e di questo avviso ch' ella mi favorisce qua. -arresto
di sensibil terra / e maledico il dì ch' i'vidi 'l sole. idem,
». sercambi, 2-ii-193: scarnino, ch' na mal ventriglio, la mattina dice
con virtù pugnator contra l'accidia, / ch' aghia- da ogni alma nelle qual s'
pure voce prigioniera, sciolta / anima ch' è smarrita, / voce di sangue,
delusa / medita le vendette e vuol ch' ei pera. / con mentitrice accusa
giuglaris, 36: san francesco, ch' era pure un serafino incarnato, interrogato
i-59: una volta / non sapevo / ch' è una cosa / qualunque / perfino
serata. giuliani, ii-405: bella serata ch' è questa! c'è uno stellato
dèi in serba a uno alber- ghetto ch' è presso alla porta che va a roma
egli mi doveva... trovai ch' egli erano quatro piccioli più che esser non
serbato un cestel- lin d'agoni / ch' in una tratta ho presi stamattina; /
il portassi, dove, serbatolo infinoa tanto ch' io sia sposo di leonilda e imperadore,
a serbare. me la serberete per infin ch' io ritorni. mazzini, 37-200:
tesoro, allegra se ne goda, / ch' èdegna per gran loda. leone africano,
nei monti d'egitto, ch' avendo ucciso, fu la sua pelle serbata
tanto valore, / scuserai almen se quel ch' io seppi io sciolsi, / ché
] dall'ora della; tentazione, ch' ha da venir sopra tutt'il mondo.
, mi parla con l'enfasi fanciullesca ch' egli ha serbata intatta nel raccoglimento di
ei [l'avvocato] serba / ch' ai giudice severo trae su gli occhi /
, / spirando del gentile / odor, ch' ella in sé serba, / t'
, lxxiv-10: né quella [clizia] ch' a veder lo sol sigira / e 'l
affetti chi capace non è di quell'amore ch' io mai sempre serbai all'amabile mio
federico armi ed onori, / però ch' in libertà ci ha conservati; /
: a lei si serba / questa, ch' altier mi fa, fede superba
, i-17: la mammoletta umile, / ch' io tolgo or -prestare attenzione a qualcuno.
dal vinto suo la donna altera, / ch' è per necessità sol fuggitiva; /
solo fra gli amici miei, / ch' or è cenere muto; e tu sepolta
il pagamento del mio debito a tempo ch' ei riesca più grato e profittevole al
dirli una parte di reve- lazione ch' ho intorno a questo, serbando il resto
intorno a questo, serbando il resto, ch' è assaissimo, a suo tempo e
fervidi baci all'erba, / e par ch' intento questa piaggia adori, / ove
cantari, 327: oh lasso, ch' io andrò sempre cercando / ogni asprezza crudel
. /... / gan bisognòe ch' avessi pazienza, / e disse:
e disse: « 'va'pur là, ch' io te la serbo ». vita di
nella colonnetta delle revoluzioni, e quel ch' incontro al numero de'bissesti nella colonna
gridando, euoè, questa uomo ch' io con riverenza compiango. mia
pudicizia. mazzini, 93-219: so ch' io porterò con me alla sepoltura la
, dice l'autore celebre dell'emilio, ch' è sempre esposto e sempre aperto pei
: di buon luogo avendo poi saputo / ch' ei [il palandn] si ritrova
, 1-iv-529: uno de'debiti più distinti ch' io professerò sempre alla nostra illustre arcadica
(ma. ssottopost'i son), ch' amassaro, oro! / e'sonne serbatori
, 299: la letteratura slava, ch' è in sul suo nascere, si distingue
rupestre itaca un buono / suo re ch' ha in serbo molto bronzo e oro?
re superbo / vengono ad offerir colei ch' egli ama, / da lor tenuta
dove la averessimo mantenuta sino a tanto ch' io avessi fatto cambiare aspetto alle circostanze
vii-804 (4-3): saper ti fo ch' el mio detto rifer nobile
e tu dice: « sere, ch' io / so de mal molto aggravato »
quel ser cotal che fu suocero al ch' avete, e megliorar non si poria,
si duo!, vede un castello / ch' indi vicin la fronte e l'aria
mida, e sì ridente apparve fuore / ch' innamorò di sue bel che
/ la qual era possente parlar ch' ei prese così, come per gioco,
cadenti stille / e, qual gemma ch' ai lume arda e sfaville, / splender
duca, serenissimo, clementissimo ed invittissimo ch' io stia prigione, di farmi dar le
, 645: lo vostro detto, poi ch' io l'agio adito / più mi
senter e no è sì longo con'quelo ch' è oscuro. dante, par.,
: a voi mi volgo e a quel ch' a noi di fuora / riluce e
tutte parti la beata corte, / sì ch' ogni vista sen fé più serena.
vidi giammai simile in terra, / ch' esser ti credo una celeste dea. segneri
mondanamente vivere è gran pena, / ch' ell'è solecitudine infinita: / se voli
grazia in uel punto, / acciò ch' io sia assunto / in gloria per tuo
il ciel sereno / tanto si dimostrò ch' ai tutto volle, / sì come dio
dotte carte. / or sì, ch' ogni astro proverai sereno; / che mentre
, / morto, non fia da più ch' un tristo cane? boiardo, canz
inf, 6-51: la tua città, ch' è piena / d'invidia sì che
, 209: de lo meo male, ch' è tanto amoroso, / da poi
è tanto amoroso, / da poi ch' è cosi nato, / non mi dispero
, chi bene intender cupe / quel ch' i'or vidi -e ritegna l'image,
vidi -e ritegna l'image, / mentre ch' io dico, come ferma rupe -
sì le mie due stelle fide, / ch' altro lume non è ch'infiammi e
, / ch'altro lume non è ch' infiammi e guide / chi d'amor altamente
sanguinosi, posavano al sereno sulla posizione ch' essi occupavano prima della battaglia. d'annunzio
co, far vista di avere / pensato ch' a sopir questi tumulti /..
veddi stramazzati / cecco e ciapino, ch' eran disperati. / -e perché?
i. neri, 4-72: per- ch' era... valorosa e bella,
caso o sospetto, tu sai ch' e'mutò sergenti e famigliari due volte.
]: fa'dime la tua volontà, ch' i'son sergente di gesù cristo.
i-13-10: lo dio d'amor ti manda ch' e'ti piaccia / che. ttu
fiero e aspro,... ch' iera giudicato a morte per molti micidi e
a morte per molti micidi e ruberie ch' avea fatte? boccaccio, 1-i-223: acciò
da padova volgar., i-v-8: però ch' e'conviene ciercare e mettere a essequizione
ceri, / c'han più vento ch' una palla; / pien d'inchini e
lo scheletro, la mazza ferrata, ch' io vò scagliarmi in mezo a costoro e
l'uscio ben dove tu dormi, / ch' io non ti gli stami,
davanzati, 113-18: rispondo a ritornello / ch' è'n su'logo ragione: / la
ancor suo servo io sono; / ma ch' ei refletta seriamente rniale / è il
. marino, 1-2-65: l'altra, ch' ha ne'begli occhi il foco e
, / e il moto ed il candor ch' ivi mostrava / di libidin si fean
cecchi, 7-95: 1 suonatori, ch' erano due, ne traevano [dai tamburi
ascoltava a tavola le storielle di reggimento ch' erano sempre le stesse e finivano con
il clusio... ci dice solamente ch' egliha le foglie multifide, succulente, bianchiccie
! » disse giove; « a quel ch' io sento / qui si fa molto
fagiuoli, vi-149: quanto mi spiace ch' io non ho cervello, / né concetti
la mia gioia. ma come verrà giorno ch' io col- laborerò alle riviste serie,
poteva comporla natura il suo apologetico, rispondendo ch' ella arebbe ad un tempo defraudato gli
più falsi articoli e con molte autontadi ch' egli era eretico e non degno papa.
ciò sermona, / altro non è ch' un lascivo concetto, / creato d'ozio
attedia il lungo sermonare / e par ch' alcuna volta se ne doglia / colui
in viterbo la mattina del dì appresso ch' era seguita la battaglia, come tirato
si facevano; molto li sermona agamenon ch' eglino prendano vendetta della giornata del dì
sermoncino, nel quale intendeva provarmi quel ch' io sapeva benone. 2.
a me che mia ingiuria dimetto / ch' i''l vidi per morir sotto al mio
con mostrarmi / tutti quanti i difetti ch' abbiam noi. -discorso pubblico,
livio volgar., 2-424: prima ch' egli chiamasse le centurie alsuffragio, fece una
... come i fanatici sermoni, ch' eccitano le facili passioni della curiosa moltitudine
e non far resto; / di'ch' io gli 'mpianto e 'nesto / al suo
in quelle legazioni col suo cardinale, ch' egli non portassi qualche opera nova che
tutti e fattovi il sermone, / poi ch' i'v'ho del mio corpo ancor
cristo, filiol de dio, / ch' ai suo padre se ne gìo / e
sermone appreso / dela sorìa, fu ciò ch' ei disse inteso. nomi, 13-82:
osso trito, / non avendo vocabolo ch' esprima / tanto il far del suo
civetta in cui tanta virtude abbonda, / ch' ella no'ischiamazza e non cinguetta,
: / « o alberto todesco, ch' abandoni / costei ch'è fatta indomita e
alberto todesco, ch'abandoni / costei ch' è fatta indomita e selvaggia, / giusto
i fatti del mugello in più lungo sermone ch' i'none estimai nel prencipio. beni,
spada, / e fate re di tal ch' è da sermone. -senza sermone-
2. pronunciare tomelia. dirlo par ch' i'smalvi! / la parte guelfa fu
va', sermintese, tal tenor dicendo / ch' a molti sarà prò, s'i'ben
terra, umilmente sofferendo infino a tanto ch' egli riceverà il temporale e il serotino
: troppo ho per male che si tenghi ch' io ci vada lisciando la coda,
lisciando la coda, cné cattivi sono ch' il fa, e ch'il fa,
cné cattivi sono ch'il fa, e ch' il fa, fa come la serpe
fazio, iii-n-49: lo maggior serpe ch' abbia questa terra / eridano è, che
, 2-122: un tessalo anauro, ch' ebbe l'eminenza del pelio per genitrice
alte sfere governative di torino, l'accusa ch' io promovo coll'opera mia le diserzioni
, 74: guardando con attenzione vidi ch' era un serpente corallo. -serpente
risponde, / e mangia il pomo ch' ella non doveva. graf 5-1002: non
messere nicoletto, io l'ho scoperto / ch' egli è un diasco- letto, un
. tasso, n-iii-716: voi sapete ch' amore è mago,... laondenon
che suole allettarci, ma ne l'altro ch' è solito di spaventar ci
avvolte in serpentile scorza, / il ciel ch' in altri tempi è a noi suggetto
la 'zin- garella * di napoli, ch' è pur di questi tempi. 4
. giovio, i-164: se crede ch' el duca ercole nostro sia figlio della
una pianta). lito, ch' eccede / ogni creder uman) vedi la
, di forma varia e cangiante, ch' or se restringe, or si slarga,
xvi-129: già da l'età, ch' ogni bellezza doma, / sparsa nel volto
sparsa nel volto del bel sol, ch' adoro, / serpe in crespi anelletti un'
; svilupparsi in modo prolisso lor, ch' entro mi serpi, / svanisci, per
serpi, / svanisci, per pietà, ch' io ti licenzio. e rallentato
.. /... e parvemi ch' io sentissi / in te serpere ignote
contra l'angue maligno / chiamo, ch' a tutte l'ore / mi serpe intorno
che d'occulto e di maligno, / ch' ai cor mi serpe e gli occhi
, 1-1-165: sente un novo desir ch' ai cor gli scende / e serpendo gli
passan nel vizio contiguo a l'umiltà ch' è la bassezza, ma quando usano
da l'odorifero terreno / tanta suavità ch' in mar sentire / la fa ogni
scorrendo un giorno / l'erta, ch' è tutta sassi e tutta sterpi, /
qualche dottor serpòtta / che ardisca dir ch' elle non sien virtudi / bastanti a metter
granodel comune sanza aburattare o trame crusca, ch' era molto grosso e crudele a vedere
; ma bisogna che tali ripari uno pesce ch' ha una cresta, ch'è alla maniera
ripari uno pesce ch'ha una cresta, ch' è alla maniera di serre, sieno
, 244-4: croge digna, mergé, ch' el non si goni, iv-34
giamboni, 8-i-198: sara è uno pesce ch' ha una cresta, ch'è
pesce ch'ha una cresta, ch' è alla maniera di serre, onde rompe
le sue ali sono sì grandi, ch' egli ne fa vela. bestiario mo
prendieno e'saracin di ciò conforto, / ch' esser parea lor prima a mala serra
con sua gente tal serra / al paladin ch' egli uccidessi quello. b. davanzati
porto, non sapendo cosa veruna di ciò ch' era successo a chio. d.
del cielo nella casa di betlem, ch' è nel serraglio dove le navi s'adunano
2-320: costui..., sapendo ch' un suo amico menava moglie, pensò
nunziata o dell'albergo de'poveri, ch' io, comunque gli occhi miei non si
che, se persona venise a bussare, ch' io non aprissi né rispondessi a persona
mia e ha serrato le finestre acciò ch' io v'urti dentro? fagiuoli, vi-152
una delle prodezze di brunello. egli sempre ch' io andava fuori, mi dimandava la
volgar., 79: mai eia mentìa ch' eia lo avea serado en la camara
la bionda, la quale come udì ch' egli era smontato in castello, di fatto
mio penser in parte ov'era / quella ch' io cerco e non ritrovo in terra:
sommi, 1-34: vien pur via, ch' io non ti stimo: ma per ubidir
incomincia: 'amor, da che convien pur ch' io mi doglia'il lamento, ch'
ch'io mi doglia'il lamento, ch' ei [dante] mette per la crudeltà
furbacciotto. voi vorreste serrarmi la gola ch' io non latri, e dando un
altrove, / che ad aver, prima ch' io serrassi gli occhi, /.
morte non li serra, / non veggo ch' altra pace mai li sani. de
mi stringe e serra / e non voi ch' eo sormonte. rime anonime napoletane
pessima si stava / su l'orlo ch' è di pietra e 'l sabbion serra.
un l'altro si rode / di quei ch' un muro e una fossa serra.
certo: ma che cosa / impedisce or ch' e'non si serra il tutto?
che non passi / che stien famati, ch' io concludo e serro / che
il mio ragionamento / e brevemente dir quel ch' enciò parme, / voglio che il valor
loici non me n'in- segnono tanta ch' io possa serrare e conchiudere l'argomento.
a tavola, al letto e presso ch' io non dissi al cacatoio.
con molte catene con chiavi, per dubio ch' elle non sieno tolte. cellini,
/ ed a lui serviragio / mentre ch' eo viveragio; / in suo dimin rimembranza
un spazio poco, / la crudeltà ch' in voi, crudel, si serra /
beccuti, i-240: dàmmi, signor, ch' io giunga a l'alta mèta /
macinghi strozzi, 1-489: si dice ch' egli ha male di ma
[le chiavi]; e dissemi ch' i'erri / anzi ad aprir, ch'
ch'i'erri / anzi ad aprir, ch' a tenerla serrata, / pur che
è lo meo cor di dolor tanto / ch' i'non posso parlar, né tragger
a. pucci, 5-38: poi ch' e'fu co'lei drento serrato, /
: fece dar mangiare a que'prigioni / ch' eran tutti serrati in una sala.
amerò, / quando seri, amor, ch' io te posseda, / serato,
quand'iosolea / nelle braccia serrate, / ch' or son legate -, tener strettamente
4-65: il nostro fiume d'arno, ch' è corrente come uno fossato, stette
tucti ensanguinati, / gli ochie ch' erano sci belli, / li veggio
volevo un poco adormentare, / volavate ch' i stessi sì serrata? manzoni, fermo
, la madre si stren- ge / ch' entrarvi non porìa 'na punta d'ago.
tener serrati gli occhi contro a quel lume ch' ella per loro insegnamento gli tien sempre
/ serrato forte da quella saetta / ch' amor lanciò lo giorno ch'i'fui
quella saetta / ch'amor lanciò lo giorno ch' i'fui >reso. dominici,
. p giambullari, 7-50: sancto pastor ch' en ciel fusti creato / de pietro
canta le moneche canti dolci e soave / ch' apre mde 'l cor ai omini con
veste, sporche come giuponi e, quello ch' è più, che volendole aprire e
aver come adirato / a lui (ch' era un sazie voi sersaccente): /
allora / che del serto fulgea, di ch' ella drona (ed è oggi
movimento dal movimento di quella palude, ch' è detta chiana ». 3
refrigerio, xxxviii-103: conviene aver felicità, ch' è serto / d'ogni effecto sublime
grande fame che fue a roma, ch' elli fecie tanto che alquanti romani li
vezzosa labanide: invitto / amor, ch' a lunghi esigli e lunghi affanni /
21: la seconda franchezza è quella ch' hanno i prod'uomini e religiosi ed
mie'esser servanti / quale a quel ch' a operare si richiede, / usando
e gran cose, l'ordine servato / ch' io t'ho disovra dato. dante
: che servar poi niente, / pur ch' altri ottenga quel disio ch'ha in
, / pur ch'altri ottenga quel disio ch' ha in tu abbi la 'ntenzione di
, che servi l'alma, / ch' io l'ho lassata e portomene torma.
a compimento / aver conoscimento / di ciò ch' è ordinato, / se 'l senno fue
mie / che zà m'hai fatte, ch' iole servo a tempo / ch'io farò
fatte, ch'iole servo a tempo / ch' io farò somma a tutte to'follie.
voti e i molti errori / ch' io ho commessi, fatti e perpetrati /
/... / mi fan sì ch' io vergogno ai tuo'aiutori. agnolo
/ non agia l'orno, poi ch' è suo servente, / ma sia piacente
non vi piaccia mia finita, / ch' eo fui, sono e sempre d'esser
sempre d'esser spero7 vostro servente tanto ch' avrò vita. monte, 1-22-12: or
1-22-12: or soferrete, donna, ch' io sì pera, / veggendomi così vostro
chero a vostra prove- denza, / ch' i'senta gioia per alcun sentore / ch'
ch'i'senta gioia per alcun sentore / ch' io sie ser forastieri,
, dich.: la gondola, ch' è piccola et ornata barchetta servente a'veneziani
de dar del vino a. mme ch' el rechiedea. bembo, 10-vii-161: a
madama marini... mi guardò tanto ch' io ho rivolti gli occhi altrove con
non m'avesse prevenuto, / come lesta ch' ell'è. calvino, 45
belfradelli, 96-a: poi ch' ebe [galeotto] dato il botto /
, 299: la letteratura slava, ch' è in sul suo nascere, si distingue
8-ii-213: egli dèe tale signore scegliere ch' egli sia degno che l'uomo lo serva
disse a'servigiali: « fate ciò ch' egli vi dirà ». simintendi, 3-9
non fa portare la spada, imperò ch' egli è servigiale di dio in questo
: voglio che sappi, signor mio, ch' es- balia ed elena le servigiali
, io ne traggo fuor sei: / ch' io le fo in modo diventargalante / che
arrivato a tale estremità che nemmeno quelli ch' erano nell'attual serviggio in corte ed i
poco valore, con volontà del papa stefano ch' allora regnava, per molti servigi fatti
, xix-500: vorrei per molti servisi ch' ella me fé stagando a sancta fosca.
. bisaccioni, 1-15: gli commandò ch' allargasse le strade per servigio del traffico mercantile
di dio già nonsi toglie / l'uom ch' innocente vergine difende boccalini, iii-183:
d'onore, / i'son certa ch' assai mi piacerla. panfilo volgar.
, per arte ao per servisio tu fai ch' eia te consenta. boccaccio, dee
fu scandalosamente il nostro poeta devoto, ch' è contro agl'insegnamenti del maestro. berchet
che ignora, ma eziandio avvertirla di quello ch' è impossibile di mai conoscere. g
servile, né potrò, infin a tanto ch' io viva, non disamarlo. guarini
quan questa chioma, or ch' a te fatta è vile? / raccorcierolla
, se non tutto il tempo, ch' io avea deliberato spender in vincerla,
poco... che tu debbi averestimato ch' io sia da esser trattato con sì orribili
così servili? ottimo, ii-310: colui ch' è dato alla concupiscenza della carne pone
, 2-39: non siamo come le bestie ch' hanno il coito servile solamente per l'
li panegirici abbandonati dal merito non vagliono ch' a publicare la servile adulazione di chi li
quel del tiranno è servo, essendo ciascuno ch' ai tiranno è sottoposto a lui servilmente
ingegno italiano [gol- doni], ch' io sempre amai compiangendolo. -in modo
, 16-iv-196: non fia... ch' io voglia servilmente legarmi a giurar per
., xx-i (247): poi ch' ebbe compiuti presso di tre anni in
stato allegrandosi di queste cose d'abbassamento ch' elli desiderava e in tante fatiche d'ingiurioso
non fun ben serviti, / disse ch' era vergognata. novellino, xxviii-848: la
6-5: omero... fa fede ch' egli [vulcano] valesse molto in
col braccio. « manca ancora mio marito ch' è richiamato. era lui che serviva
per recarmi a menaggio, ti giuro ch' io li servirei dad- dovero quei due
/ a vostra possa me serveste / ch' avea grande sconfortamento ». d'annunzio,
. boccaccio, 1-i-489: se quello ch' io dimando per voi si può adempiere
mi disse: « per fare sì ch' elle siano degnamente servite ».
lei seria servito / per la pietà ch' avrebbe de'martìri. fiore [dante]
in lei veramente non poteva scoprir altro ch' un desiderio ardentissimo di servirmi, lontana
la servite? / - da quel dì ch' ella venne, / che appunto quello
venne, / che appunto quello fu ch' ell'arrivò: / ero sulla locanda e
» ed elli rispuosero: « perciò ch' elli hae bene morte servita ». chiaro
vaglio, / e non mi dona quel ch' aggio servuto? ».
vo alla chiesa parrocchiale, / cosa ch' egli ha moltissimo gradita: / egli
servivaio la voce et il petto, ch' egli aveva larghissimo. g. m.
tristano serviva innanzi a loro, imperò ch' egli era lo più bello e lo più
il giovane, i-327: in quella guisa ch' alcun uomda bene, / che serve in
23: deo, che servisse tanto / ch' eo li fossi 'n piacere! boccaccio,
e'contenta e s'tu te degni / ch' io serva a tua beltà. ariosto
l. priuli, lii-4-449: l'obbligo ch' io ho di servir alla mia patria
che non gli sopragiunga il giorno prima ch' abbia cavate le trenciere e aver empiti i
visitare et a lui, se- gundo ch' i porae, servire. leggenda aurea volgar
periculoso mondo, vegni a stare a'luogo ch' e'sto, a selvire al padre
servireste abile a condurre una truppa un capitano ch' abbia servito negli ospedali, vi
bissino creati innanzi il mondo, dicendo ch' essi servivano a dio innanzi te creazion
i-185: farò il collo torto e mostrerò ch' io non ho avuto altro fine che
i-164: lilla, al comune onor più ch' ai piacere / vò che serviam: questi
di lasciare al poeta tutta la libertà ch' ei vuole, parendomi dovere che la musica
1061: era un vecchio sacco / ch' io avevo trovato per la strada: /
/ la riporti al sagrestano, / ch' averà la buona mano. muratori, cxiv-6-
pessimo, non può, per diligenza ch' egli vi ponga, drizzar le saette al
nel 90 di quei tomi. è facile ch' ella possa procurarselo da qualche socio del
voci, e sì da quelle / cose ch' io spiegar tento, e che null'altro
. re di spagna... più ch' ogni altro prin pazzo,
non adiratevi meco né tornate a dolervi ch' io parlo ironico. non è mio
mio fratei già venne in mano, / ch' era d'un che vendeva l'orvietano
. / nella città di minerva, / ch' è la più degna rovina / che
lacopone, 24-175: haime condutto ch' eo sia sotterrato / e manecato dai
, / e non pò fallire a gente ch' è nata. fagiuoli, xi-133:
da lentini, 11: amor non vole ch' io clami / merzede c'onn'omo
guiderdona. dante, xxxviii-56: più ch' a torto / mi par di servidor nome
per suon di sveglia / né per servir ch' e'faccia / no 'l guarda
corteggiatore. - anche sostant. vuò ch' in metto / del futuro servir que'rei
lui servita con mille carezze, fa giudicare ch' egli maestro torrigiano, 318: merzé
in cosa alcuna a operar più lui ch' un altro, e fate beneficio ad un
una donnina. pretenderà il marito / ch' io, prima, gli domandi se vuol
/ quando voleva far qualche convito / ch' avesse del solenne e memorando, / faceva
abate rosmini celebrò a stresa per ch' io sia rifatto di quello che per lo
berni, 66-43 (v-236): poi ch' ebber pregato dro manzoni.
, 11-ii-118: fermatevi,... ch' i servitori recheranno da sedere, e
siena, iii-212: questa è la pasqua ch' io voglio che noi facciamo, cioè
lettera servirà se non altro ad accertarla ch' io le sono servidore ed amico, e
a lo core, / e, secondo ch' eo ciao, / con gran disio
non guardate inver me, fina, / ch' eo vi son servidore? / traggete
: mantinen- te avanti lui mostraro / ch' io era fatto vostro servidore. dante
, / che mi comandi per messo ch' eo moia, / e vedrassi ubidir ben
cino, cxxxviii-11-3: tutte le pene ch' io sento d'amore / mi son
d'amore / mi son conforto, acciò ch' io non ne moia, / pensando
giordano, 5-1 io: l'altro servidore ch' ebbe cristo si fu la donna nostra
... d'essere accettati servede ch' essi sono venuti a stabilirsi in quelle sedi
di liberiate / e de la vita ch' altri non mi tolse. bibbia volgar.
si già altri l'abitavano, ch' essi poi han condannati alla servitù della
i 'l loavan e lo regraciavan, digando ch' el era quel de chi gli aveva
riverenza]... apertamente, / ch' io non avea né servitù, né
porgersi benefici e benevoli ai suoi cari, ch' egli ha lasciati soli nel mondo.
che è te le donne volubili, ch' alia fine costei non mi si tolga e
/ e tra quelle auree catene / quel ch' è mal si volge in bene,
mal si volge in bene, / quel ch' è vizio esce in virtù.
pavese, 6-263: avevo detto decìsa ch' ero a torino di passaggio, che ripartivo
: sol quest'era per beatitudine, / ch' avean d'amor, con lor perfetto
suo volere con uno giovane uomo, ch' era serviziale del munistero. leggendadella beata umiltà
: in arcadia fu la giovine bellissima ch' ebbe nome calisto e fu serviziale di diana
. tassoni, 2-33: saturno, ch' era vecchio e accatarrato / e s'
un grasso v'è convalescente, / ch' aveva preso il dì tre serviziali. zucchelli
coste, nel quale stato vedete bene ch' io non potea fare una vita molto dissipata
con quel suo ombrel- luccio color pulce ch' egli pareva tenere in pregio come fosse
gozzi, 1-1181: s'or vi dicessi ch' elle [le commedie] son cattive
trar quel frutto / non potesti, or ch' a felsina son giunto, /
ambra, 4-64: molti sarebbero / ch' un simil servidore non terrebbon / un'ora
servizioch'io ti raccomando con la maggior premura ch' io possa mai, vedi se si
, iii-274: mi spiaceche la prima lettera ch' io scrivo a vostra signoria reverendissima non
non mali effetti, per- cioché quelli ch' hanno fatto cattivo abito difficilmente lo depongono
regno ogni anno un servizio ordinario, ch' è come il sussidio di terraferma della
lu abati e li monachi mi pregare ch' eo prindissi a meo opu alcuno servicio
ottobre io cesso di pagarla, e ch' io non sono più in istato di tenere
indizio / il signor vostro sposo, ch' è m'ha detto / che a starmi
: / omo no, mala bestia ch' om simiglia. / o deo, qual
son ben servo di vostra excellenzia come ch' io mi sia, et a quella basando
que'son dal vero amore inamorati / ch' a dio son servi dati. cavalca,
. doria, 226: aspetto, ch' io servo / sono de la megliore /
più stiava che li ebrei, più serva ch' e'persi. poco vi cale
quel del tiranno è servo, essendo ciascuno ch' ai tiranno è sottoposto, a lui
punga, / e pur conduce sé ch' essa lo giunga, / per viver,
loredano, 3-142: qual maggior infelicità ch' esser servo del peccato e schiavo del vizio
, lxxxviii-ii-148: non cred'alcun ch' un uomo i tutto sappi, / né
uomo i tutto sappi, / né stimi ch' un sia pazzo perché scherzi, /
. / sescalco che rampogna / palesemente ponian ch' alcun falli. fatti di spagna, 716
sesquipedale / imbroglia i casi e quel ch' è chiaro oscura: / intanto passa
. carducci, iii-17-15: la polemica ch' egli ebbe nel '56 col padre alessandro
troppo facile e troppo comune [indura ch' ella amò di sostituire agl'implicati riti della
dei cozzanti carmi, / all'impugnar ch' euripide farà / i sesquipedi equestri paroioni
. testi veneziani, 87: voio ch' elo sia tracto prissoneri de prisson,
. set gorello, 845: mentre ch' era l'affannata briga, / el
sesantaquatresimi, però fa'del partitore, ch' è 1 / 2, sesantaquatresimi, sirano
stelle che lucono rare, l'ape ch' esce dal bugno e il sessantino chemette la
principessa, la quale ebbe a dire ch' essendo colà unite tre donne, bastavamo
ardisse schiava, oh! pensi / ch' io risposta farei con pianto -organo
e riportare tutte le proporzioni e misure ch' eglino hanno di bisogno. galileo,
forza di guardare la stupidaggine del figlio, ch' ei reputava semplicità e innocenza, erasi
pare grande la figura da piè come quella ch' è in cima. -con perfetta
, se tu togli il cannellino / ch' entra nel fiasco a sesta, / facil
va, si muova sì a sesta / ch' ai su'muover non- n. abbia
, perché entravano sei fiata nel tutto ch' era dodici. 3. misura
riga / la terra e 'l ciel secondo ch' a lui piace. 4.
miei fra aprile / e maggio belli, ch' or l'ottobre dietro / si lasciano
t'avesse sciolto / amor da quello ch' è nel tondo sesto? dante,
onore ancora assai mi fenno, / ch' e'sì mi fecer de la loro schiera
fecer de la loro schiera, / sì ch' io fui sesto tra cotanto senno.
nel quatrocento trentasei e mille, / ch' i'arsi e ardo, e bramo d'
amor non è pesante il sesto / vèr ch' è dolce lo ben. paolo dell'
panno. galileo, 3-1-317: questo ch' io dico d'un minuto, può accadere
61: quel che ti piace di', ch' io tiprometto, / e questo sia tra
e questo sia tra tutti manifesto, / ch' el mondonon si può torchiar da sesto,
/ che simiglianza porge / di ciò ch' ella ci scorge / occulto e manifesto
forte il caricar sull'orlo / balestro ch' esca fuor del sesto antico, / cosìun
non fu mai architetto, per debole ch' e'si fusse, che non sapesse non
cinzio, 3-8 (1937): poi ch' egli ebbe veduti gli animali: «
mai, / com'ho visto da ch' io m'innamorai. pavese, 9-46:
caro, 12-i-292: io intendo pure ch' avete riavuto il motode l'occhio. intendo
che torniamo in sesto, / pria ch' ogni vostro aver faccia del resto,
un ponte sull'adda a rivolta, ch' avrebbe richiesto il doppio di tempo e
era passata sullo schermo era passata an- ch' essa attraverso un testo scritto, poi era
che si fasciano e rinchiudeno nella sua seta ch' elli fanno. scambrilla, lxxxviii-ii-475.
s'elli si voleva affibbiare da mano, ch' elli mettesse lo filo ne la cruna
qual cosa m'ha portato più avanti ch' io non credea né volea.
setacciati / ma pascoli, 1476: ciò ch' è tra gli uomini in uso, io
cent., 10-80: gli usciti ghibellin ch' erano in / preparavano addobbi alle nozze
dai bagni, dalladieta, dall'acqua infinita ch' io tracanno per medicina e per sete
d'aver lettereda casa, ché, poi ch' io parti'da ferrara, ma nei ho
pianta, / mandatilomi a dir, ch' i'n'ho tal sede / ch'esto
, ch'i'n'ho tal sede / ch' esto disio tutto lo cor mi schianta
mena amor dov'io vi veggia, / ch' assai di rado avvien, sì cara
nel pensier vaneggia, / quello sperando ch' ancor non volete. pagliaresi, xliii-129
, 2-126: non c'è pericolo ch' a noi intervenga la disgrazia dell'altre
che a l'anima fi perdonado tuto zo ch' ell'à pec- cado contra li sete
quel che v'è alle spalle, / ch' è carico di pettini da lino
malvagio adosso 'i caval- lieri, / ch' ha dua palmi di fronte e tre di
fu dato fele / con l'aceto, ch' è crudele, / quando avea gran
generazione contrastava lo nome de dio, digando ch' el noposseva essere tre persone in una substanzia
(come si posson osservare) giustificano ciò ch' essi ragionano d'intorno al giusto:
cecchi, 1-i-105: non mi maraviglio or ch' e'ci sie- no / tante sette
no / tante sette e settaccie e ch' e'ne nascano / ogni dì delle
in un miserabile s'abbatte, / ch' uomo non ebbe a metterlo in piscina,
io mi veggio appressare allo stremo, / ch' i ho deglianni già settantasei. boccaccio,
qual differenza caschi tra discepoli, ch' erano stati tutto il dì nascosi, usciron
loro capitani et i predicatori settari, ch' avevano l'istesso settato1 (pari
incredibile è poi la turba de'settatori ch' egli [il bemi] ebbe in ogni
835: che è ciò, marco, ch' i'ho avute sette robe, e tu
nel parere il lungo tratto / del mezzo ch' era ancor tra noi e loro;
distanza alcun suo atto, / la virtù ch' a ragion discorso ammanna, / sì
quei fu l'un de'sette regi / ch' assiser tebe; ed ebbe e par
assiser tebe; ed ebbe e par ch' elli abbia / dio in disdegno, e
scienze liberali, più sottili epiù malagevole è ch' alcuna altra delle sette. bisticci, i-i-
, e vidi questo globo / tal, ch' io sorrisi del suo vii sembiante. guido
la terra abitabile in sette climati, ch' incominciano dall'oriente e fini- sceno
idem, par., 6-41: sai ch' el fé dal mal de le sabine
che romettesi farlo papa, / ch' e'non volessi vederne la prova
caino che cui l'uccidesse ovvero egli ch' avea fatto l'omicidio sette cotanto sarebbe
marchetti, 5-160: mi sovviene / ch' una sola tua voce or sei or sette
. l. salviati, 20-51: quel ch' è detto è detto...
stomaco. » « o per dio, ch' io sarei ben di sette mesi! »
, 1-6-321: se alla libertà, ch' è introdotta, non c'è rimedio,
di chiesa, la satira volterriana, ch' era pure nelle sue tradizioni ed origini
san niccolò, lxxxviii-i-167: settecento anni, ch' è da tulio ostilio / fino a
gorello, 841: credemi, figlio, ch' in vano lavora / chi nella terra
a dì. ne otto de secco, ch' e'sembra vile alla settembreccia. settemoro
scarfoglio, 150: già qualcuno credeva ch' egli [carducci] fosse per
se rappresentò grandissima dificoltà in sporgli, ch' è materia alta. tommaseo, 11-70
restrinse in questo suo tanto nobile settenario, ch' è quasi un compendio di tutta la
patto tuo marito nel far seco pace ch' un giorno della settimana dovesse dormir fuor
che gran settimana e uesti patti, ch' ella vi faccia dìciare la settima e.
/... / in quella guisa ch' allor gli è più sana: /
quest'altra settimana. / la qual, ch' e'vengan, suol finire avanti.
non dan covrile, / sicché bisogna dir ch' abbian pensato / di far le settimane
quarto libro. tasso, i-83: ch' io non discordi da me stesso, chiaramente
, lo dì settimo, il suo lavorio ch' egli avea fatto; e di tutto
fatto; e di tutto il lavorio ch' egli avea fatto, lo dì settimo si
bestiale che ragionevole, separandolo col cinto ch' è detto septotran- sverso da la parte
cani; diceva anche, severamente, ch' era un mischiarsi nelle cose profane,
rispetto alla disciplina, vi posso assicurare ch' ella è bibbia volgar.,
. algarotti, 1-viii-37: le licenze ch' egli ha preso nell'architettura, discostandosi
ebe lo respinse con un gesto così severo ch' egli tenne lorenzo in su la
la più aspera fronte severa, / ch' ella mi mostri mai, dolce mi fora
, empia e severa, / vuol ch' ogni donna, e di ciascuna sorte,
donna, e di ciascuna sorte, / ch' ad uom si giunga, e non
efferato. pegolotti, lxxxviii-ii-224: dicernette ch' io sedessi a roma, / allor
, / dove 'l sevo neron, ch' ancor si noma, / imperava in coltura
2-156: aprì un cassetto e io vidi ch' era diviso vecchiezza. diatessaron volgar
il sezzaio. ariosto, 45-100: so ch' inconstante 10 mi farò te
o della division che vogliam dirla par ch' in infinito possa multiplicare, nondimeno,
luogo di visione, diremo ch' egli non possa crescere in infinito perché
che m'ha mandato, che ciò ch' egli m'à dato che io non ne
a questi furti essere avvezzo: / ch' un altro par ne rubò lor l'altr'
: in questa zezza ricadìa, / ch' io ho d'aver trovata clausura, /
: perdonò cristo al sezzo / punto ch' ai padre su rendè lo spirto. pulci
colpo del cannone della squadra moscovita, ch' è il tiro di sera, è cascata
stava scaricando vino della cantina dirimpetto, ch' è rimasta interamente chiusa dalle sfabricature.
mazzei, ii-258: l'altra sera, ch' era con me isfaccendata, ne fé
, 27: io da principio mi cresi ch' elle volessero la burla, per vedermi
, 215: avvegnaché la moltitudine, ch' era al parlamento, molto accesa verso bebio
da torno, peroché, tra la rabbia ch' io ho di non trovare i miei
far credere... alla gente ch' egli abbia seccato i suoi leggitori, come
: né si trova femina così sfacciata ch' almeno insù i princìpi non si ricopra col
6-113: al giudizio d'ogni uomo ch' è saggio, cotal professione, quando
quelle dolorose, abbiano aùto tanto ardire ch' elle sieno sfacciate verso coloro che si volevano
ardito. tansillo, 7-84: tosto ch' aprirà il ciel la bella aurora, /
riflette e discorre e tra l'uomo ch' è commosso ed agitato, le cui idee
non siano vizi; o che voi, ch' avete tutte queste cose insieme, non
i nostri migliori è il più doloroso spettacolo ch' io potessi idearmi. slataper, 2-227
fortis, 1-32: non è già ch' io non sia disposto a concedere moltissimo
piccola e anche della media borghesia, ch' è in atto, quell'esoso monopolioe la
gli sarebbero tutte sfallite, poiché quella ch' ei sparò contro di sé prese fuoco.
. g. berto, 13-79: folle ch' era- no digiune dal giorno prima si
casa avea tornati i boi: / ch' or vói fagiani, or tortorelle, or
bresciani, 6-xiv-562: molti indiani, ch' erano venuti alla fattoria soltanto per isfamarsi
medici, i-152: vo drieto a quel ch' io fuggo e che mi sface,
. ttu non può'parlar a quella ch' ami, / si. lle manda per
allucidar gli me lupo o mastin, ch' ultimo giugne / al bue lasciato morstivali.
e cominciò a sfogliare dei giornali, ch' erano lì per terra, ammucchiati sulla polvere
, 1-109: mira il foco infernal, ch' arde e non sface, / e
'l divin chiaro sguardo sì mi piace / ch' io ritorno a perir de la sua
miglior, signori, io scieglio / ch' umili ad ercol or chiediamo pace /
l'odio veglio / che cagione è ch' egli ne strugge e sface. zinano,
si ha la casa di caifas, ch' era principe e sacerdote, nel qual luogo
secchi i miei desiri / gelosia, ch' ogni speme ancide e sface. c.
lentini, 25: s'amore non vole ch' eo taza, / non vi dispiaza
non sono asiso, - onde par ch' e'mi sfaccia. matteo correggiato, 14
medici, i-152: vo drieto a quel ch' io fuggo e chemi sface, / e
e mi sforza la penna e vuol ch' io scriva / la gran beltà di colei
. vuote; fosse il tempo, ch' era d'inverno rigido e gelato: non
volere / di ciò che m'atalenta / ch' eo no lo posso avere, -
sì doglio. petrarca, 71-31: ch' i'non mi sfaccia, / sì frale
p zambeccari, xxxvii-76: de zò ch' ho fato gran doienza porto / tanto
dàn più cura, / onde l'animo ch' è diritto e verace / per lor
., 73: non vi maravigliati per ch' io avam- pi, / ché maraviglia
della faretra fuor un dardo trasse, / ch' era di piombo pallido ed oscuro,
pallido ed oscuro, / e parve ch' e'nel petto me 'l gittasse; /
pur vò contarven una solamente, / ch' è vera, né crediate ch'io sfarfalli
/ ch'è vera, né crediate ch' io sfarfalli. note al malmantile,
crediate che io aggiunga al vero, ch' io m'avvantaggi nel racconto. dalla farfalla
del giardino. dovuta a coloro ch' erano arsi et incotti:...
delle terre secondarie. farò vedere ch' elle altro non sono sennonché tritumi di
rapini, x-1-959: non creder già ch' io cercassi loro per gozzovigliare e sfarzare
a tutti gli uomini: un lacero sfarzo ch' è nella possibilità di tutti, una
possibilità di tutti, una scarmigliata dignità ch' è un aspetto della natura umana e
moretti, ii-297: non è qui ch' io ebbi per la prima volta questo
, non è veramente degna della causa ch' io difendo, lo confesso. ma
, quasi signoreggiati da uno sfarzoso squallore ch' è come lo spirito stesso della poesia
fedite, e morì per lo sangue ch' egli perdé. jahier, 2-13: come
sghimbescio / e attinga quanto vuol, ch' io nulla mescio. 8.
c'isfastigiano... colui dice ch' io sogno. vien qua: io ti
« non mi t'ascondere da quello ch' è palese ». = comp
sfatamento, se non s'accorge subito ch' ella è una maschera dietro la quale si
si possono riconoscere sono: il cercare ch' essi fanno la parola innanzi a tutto;
nostra donna conoscer non pòi, / ch' è sì conquisa, non mi par gran
tutto sfatto. bandello, ii-1109: i'ch' avea l'alma d'ogni aita ignuda
or s'avvilisce l'anima orgogliosa / ch' altro destar non seppe che pietà.
di qui nacque quel proverbio antico / ch' è tra noi: 'magion fatta e terra
iii-101: mostrato che la 'mperialesedia sia quella ch' abbia suggiugato tutto lo mondo e vit-
romano esser di ragione e così quegli ch' a lui s'oppone pecca, sìcome sfattore
ha il del sìsfavillante / come quel di ch' amor m'ha fatto dono. chiabrera,
poco, / ch' io noi vedessi sfavillar dintorno, / com'