delle muse fu tanto ribalda, / ch' a sì brutti poeti stessi salda?
questa malattia fu sì, ribalda / ch' uscirle mai d'addosso non le volle.
te che se'superbo, in quello ch' i'ho detto contra il tuo vizio;
di questo ribaldaccio [l'orco] / ch' egli arrosti de'moricin la notte,
quel che soliti / siamo trovare e ch' è su l'inventario. / -ah ladri
il ribaldone mi volse dare et apena ch' io fuggii via. b. corsini,
e aver la coda dietro, ribaldonaccio: ch' i'non so chi mi tiene,
i'non so chi mi tiene, ch' i'non ti mangi il naso per la
... avete reso vano il riguardo ch' io ebbi di rattenere per parecchi mesi
un altro più bel punto, / ch' era il fermarsi e lasciarlo far, sai
e se medesimi 'morati t ', ch' è derivato di quella voce: '
peso, affine di rimetterle il peso ch' è atto a fracassare. -in
terra. scaino, xcii-ii-309: atteso ch' esso pallone, per rispetto della sua
, iii-1-166: questa parola se stesso, ch' io tanto ribatto, si dèe.
da varazze, 470: que', ch' erano stati battezzati da'preti o parocchi
così avrei ricomposto e ribattezzato l'individuo unico ch' e- ravamo noi due.
gonfi grandemente, et in una parte più ch' in altra, o per fandare con
che la donna fece alla domanda, ch' ella ne rimase assoluta. 9.
ribeba? lomazzi, 491: gli forza ch' in man pigli la rebeca / e
in man pigli la rebeca / e ch' esto pan dalla darera i'canti, /
mi reca, / dario gentil, ch' ormai più non mi aiuta / la fantasia
suona la ribeca / per un genio ch' i'ebbi dalla culla, / non son
becca è ribeccato poi, / guardiani ch' un altro non ribecchi noi. pasquinate romane
rebecca il contrapunto ': ascolta quel ch' io dico. = comp.
ribeco, / e con ragion, e ch' el sia fallante, / vostra sentenzia
petrarca, 44-5: e 'l pastor ch' a golia ruppe la fronte / pianse
che ribellanti sete / a quel signor ch' ogni cor aspro move, / a.
la terra a circondar quasi reina, / ch' a pa- raggio di loro un punto
non sia ver, non sia, / ch' a te per esser grato, /
dopo il papato di clemente, ch' e'ruppe la guerra in lombardia e ribellossi
asprezza della signoria in verso il corpo, ch' è suo fante, massimamente con ciò
'ntomo intorno / d'un forte fiume ch' è molto repente; / però il tuo
convenne che andasse a una sua isola ch' era rubelata. machiavelli, 1-i-17:
e sono e quasi innumerose le volte ch' io, da te ribellato, a
non la stima: 'oh! ch' è roba di rubello? ', perché
: lieve si può chiamar l'assalto ch' ebbe adamo, perché non aveva quello stimolo
, /... / ragion è ch' in in lui fede non avendo,
/ tremendo spettro, / a ricordarmi ch' io / al signor fui ribello.
eh'e'son suo'rubelli, / ch' ella [la chiesa] non potrà esser
. fo rubello de santa chiesa sì ch' è messo tra i pacta- rini.
1-37: idio... non vuole ch' io vada nella sua città, perch'
quanto vuol cruda e rubella / costei, ch' ai fin pur converrà che ceda.
e bello / da un cavalier, ch' avendo ivi nudate / due tenere pulzelle,
segnore gli ha dato de'sassi, / ch' a piè gli toma cum zachiti passi
l'anima bella / toglie la morte ch' ha da l'empia carne, / se
.. ebbe principio in quello / tempo ch' io sopraadico, allor che 'l mondo
mare, usurpatore ardito, / allor ch' io tento con un dio di
, fu fatta una rottura nella terra ch' andava fino al centro di quella,
rebellion l'anima santa / non sentì poi ch' a star seco fur giunte. esposizione
festa; / vita meno celesta, puoi ch' eo non t'aio a rebello.
fui indegno del nome che porti, e ch' io riprenderò scendendo nel sepolcro o tornando
, / e fé ribenedire le campane / ch' avean sonato per il maledetto.
11-78: gli disse... fille ch' el- l'era / stata dal padre
creda già il sig. dottor nenci ch' io sia impegnato a ribobolare la verità
per piacere / e più ribobol hai ch' un ciurmadore. n. villani,
forte mi dole, 7 per ch' i'non ho de'norin a ribocca,
/ per poter far e dir ciò ch' ella vuole. = femm.
e tanto ne venne forte dal suo principio ch' egli riboccò per tutta fiorenza. castelli
certo è questa divisione e parte, ch' è fra i figliuoli di dio,.
i figliuoli di dio,... ch' alcun muoia di necessità e alcun ribocchi
isciagura la navicella si riboccò per modo ch' egli cadde nel nume e andò sotto.
, ché ho vino alla torre, ch' e migliore. anonimo romano, 1-184:
tazze il nettare a versare / cominciò, ch' ora un vin dolce e piccante,
. leonardo, 2-304: l'acque ch' entrano nel pelago sono sanza percussioni,
, 1-3-178: ove cadessero infermi, ciò ch' era sì sovente, a cagione degli
questo brodo è un ribolliticcio. caffè ch' è un ribolliticcio. 2.
consultava collo sguardo la mammana, sperando ch' ella sconsigliasse suo figlio dall'andar a
antipatro di sidonia che, in quel dì ch' egli era nato, ogni anno gli
venga un serpente pure e morda, / ch' ella non sente nemmeno un ribrezzo.
un'altra po'di pazienza, tanto ch' io mi giustifichi con esso voi
di questo ribrezzo di collera per l'ingratitudine ch' io ritrovo in quest'uomo verso del
uomo verso del galileo, avendo osservato ch' egli tace sempre il suo nome. s
itto. foscolo, 1-191: non so ch' uomo giammai ponesse mano / a una
. foscolo, xv-545: tu sai ch' io sono verseggiatore incontentabile, pensatore tardissimo,
scotti, e tanto fu il ribrezzo / ch' abbandonavan l'ordine e l'onore.
vi prometto, donne mie care, ch' io son tocca da tal ribrezzo m dovervi
la milka ne ha pelato uno quest'autunno ch' era uno spettacolo da tanto ributtante ma
fermo e lucia, 298: una vicinanza ch' egli stesso sentiva in quel momento quanto
ributtati a dietro e perderono tre bandiere ch' erano in sulle case, le quali
lomazzi, 4-ii-506: giove, mentre ch' ella dormiva, le attaccò ercole fanciullino alle
l'altr'uomo o contro altra cosa ch' egli vuol ributtare, componendosi allora colle
più gran corpo ad ostentar la mole / ch' elmo allacciasse o che vestisse usbergo:
qualche altra cosa, per la somiglianza ch' ella abbia con quella. baldelli,
fuori sollevate, avendo, nel tempo ch' io sono stato in piemonte;..
, 12-42: perché il tempo giunge / ch' ella deve ad effetto il vanto porre
a pena era varcato / dal dì ch' ella [mia madre] spogliossi il mortai
per sempre ci ricongiungeremo nel cielo, ch' è la sola patria dell'amicizia.
: « io dico, seguitando, ch' assai prima », ecc., dove
riconoscenti de'benefici di dio e de'beni ch' egli hanno..., sì
, smaltato in verde e dorato, ch' ella dette con le proprie mani a un
dio. zeno, i-30: ch' io vi sia tenuto per le nuove grazie
del suo stato,... davvero ch' io l'avrei fatta volentieri compagna di
gozzi, i-i 1-198: quando fu mai ch' egli delle beneficenze a voi fatte ogni
ciò che l'awersario conosce e ciò ch' egli nega, dèe il parlatore prima
tanta riconoscenza il cor mi morse, / ch' io caddi vinto. ammaestramenti, 227
in loco di ri- conoscenza di ciò ch' io tengo da lui, donare questa bellissima
cangiata il dolor fiero ed atroce, / ch' a fatica la voce / può di
di stefano, 4-7: se voi volete ch' io 'l guarisca intiero / e che
inze- nerato questo giovene altiero / fati ch' el sia in mia reco- gnosenzia.
se sai: / tu fosti, prima ch' io disfatto, fatto ». petrarca
mura, / ché se vien fuor ch' ella non sia veduta / ma'più sarà
latini, xxxv-ii-281: ho posto cura / ch' amico di ventura / come rota si
/ come rota si gira, / ch' elio pur guarda e mira / come
vicario concittadino vostro, e v'assicuro ch' egli è un letterato universale, dottissimo,
avanti che alcun s'arrischiasse a creder ch' el fosse desso. -fare oggetto
fece guarente di giovanni orafo, per ch' io le riconoscessi. leonardo, 2-221:
volgar., 97: quando quelli ch' aveano ucciso dario viddono quello cne alessandro andava
miei dolenti / discior l'improbo vel ch' el cor mio ha sdegno / tanto
el cor mio ha sdegno / tanto ch' in questi musici instrumenti / riconoscessi de'
e za vui non ve pensate / ch' i ve son reconosuti. -cogliere
ii-6-57: anche imaginando per un'ipotesi ch' ei l'avesse voluta scrivere in modo da
e dii de l'infelice / dido ch' a morte è giunta, il mio non
, / ma del giudizio uman, ch' è talor fosco. / ond'io,
loda la giustizia parla solo de'premi ch' ella riceve dagli uomini o dagli dei
riconoscea l'omicidio, ma egli negava ch' egli no 'l fece a torto, anzi
e dissergli come s'erano riconosciuti e ch' aveano fatto male. boccaccio, 1-i-231
nasceva e s'ascondeva vosco / quelli ch' è padre d'ogne mortai vita, /
sua, a riconoscere non il poco ben ch' io le faccio ma la gran volontà
: se le forze corrispondessero al desiderio ch' io ho di giovarvi, ricorreste maggior frutto
è la figlia della marchesa beccaria, ch' è di lui, il quale volle
riconobbe il suo padre l'asino, imperò ch' iera brutta bestia, e così que'
. piccolomini, 10-210: il diletto, ch' in tal commovimento si sente, è
perduto, / so. mi riconosciuto / ch' io mi parto da doglia e da
10-69: si potrebbe pensare... ch' egli [il diletto] nascesse dalle
venerdì santo... mostra l'autore ch' avesse il riconoscimento del suo smarrimento per
, 3-iii-54: tenevano essi per fermo ch' il prencipe don camillo dopo la morte
/ avvenir suole) il caso / ch' alcun di loro per far poi qualche
salviati, 19-nt-come la cosa sie fatta e ch' i'abbia / già per riconosciuto questo
lo scrivan da ca- palle, / ch' era questo l'enetto. -per
ira / la dolce primavera, / ch' or allegra e ridente / riconsiglia ad amare
lo viscovo turpino reconta nel sou libro ch' el dicto carlo del sou corpo fo omo
. giamboni, 8-ii-352: le ragioni ch' egli ha contate nel suo detto.
, cioè la parte nostra per quello ch' erano costati in prima. idem, 103
in prima. idem, 103: posto ch' io oderigo mel ricontassi dal detto nanni
riconto tutti suoi argomenti e le ragioni ch' egli ha contate nel suo detto,
effetti: tutta volta per quel poco ch' io vaglio spendetemi al piacer vostro.
aucidere tristano venendo recon- tradisse a loro ch' uno non lui toccasse come amasse la
in mon- tezuma e questa riconvenzione, ch' aveva forza di argu- mento, avrebbero
grazia nel riconvertire, diciam così, ch' era bisogno e che gli venne fatto
-ha usata una goffa dappocaggine: / ch' essendo andato al vicario, per farcelo
quale l'oro il dimostra, ch' è fine sopra ogni metallo, e il
ebbe di certo sott'occhio un testo ch' ei teneva per autentico insieme e inesatto.
pur eseguire opere d'arte, imponevano ch' altri le ricopiasse invariabilmente simili in tutto
ella restasse persuasa della forzata confessione ch' ei rende sul tormento della sconosciuta e né
se tu hai, qualche mantello / ch' io mi ricuopra su per la contrada.
. tasso, 3-23: ei, ch' ai cimiero ed al dipinto scudo /
aveva in sul letto cattivi panni però ch' egli avea dati gli altri a'poveri,
cielo in ciò s'adopra, / ch' amor quest'occhi lagrimando chiuda, /
casa esso la de fare raconciare, ch' è caduto un pezzo del muro, e
dove oggi alberga l'anima gentile / ch' ogni altro piacer vile / seminar mi fa
: amor, con più sospir conven ch' io canti / che non recopre 'l sole
vendetta, / ricovrendo l'onor più ch' io potròe. -fronteggiare un momento di
pietate véne / per la dolente angoscia ch' i'mi veggio: / di molta
/ e ricoverta di si dolce amore / ch' ella non pò pensar se non di
, il disdegno / de'falsi colpi ch' i'trassi ai scrima. petrarca, 55-5
. petrarca, 55-5: quel foco ch' i pensai che fosse spento / dal freddo
non fur mai tutte spente, a quel ch' i'veggio, / ma ricoperte alquanto
conobbe che paolo l'amava e nota ch' ella vuole dimostrare che infino a quel
non vuol ricoprirsi 7 non dirà mai ch' a me sia disdicevole / ciò ch'
ch'a me sia disdicevole / ciò ch' ad ercol fu già convenevole. storia dei
elli potesse parlare e ricoprirsi di ciò ch' avea detto al re. g. morelli
g. villani, 7-81: i franceschi ch' entrarono in forlì cor- sono la terra
come a mio ricopntore, che dicevano ch' egli era. 4. sm.
xxxvii-71: per quelle treze bionde / ch' ancor per fama al mondo fan ricorda /
magnanima consorte del farina, rapita an- ch' essa assai presto. calvino, 1-444:
oreglie e ricor- dansa de ciò, ch' asegniato fuste e menato ad aresso per lo
trapassa le muraglie senza far buco, ch' è specialissima proprietà sua, e ne
quai mi diè questa ricordanza, / ch' io fossi sempre discreto e prudente / fuor
a coprir vatti, / se non vuoi ch' io ti dia la ricordanza / della
stava, / poi si partì lo mal ch' a tutte l'ore / piangere mi
non raccordare le male parole della lite ch' è trapassata. s. bernardino da siena
e sapendo i lunghi e molesti pensieri ch' egli avea avuti, stabilì di fuggire la
montale, 2-15: ricordo la farfalla ch' era entrata / dai vetri schiusi nella
31-9 (128): perché me ricorda ch' io parlai / de la mia donna
sue pistole poche parole mette di mezzo ch' egli il ricorda. boccaccio, dee.
onore, / lunga schiera ne avrei, ch' alto splendore / darebbe al canto mio
fede pagana si raccordava del gran dono ch' avea ricevuto dal loro signore. iacopone
: chi si ricorda più del fuoco ch' arse / impetuoso / nelle vene del
, del cavallo » / rispuose quel ch' avea enfiata l'epa, / « e
: raccordiamoci... della gloria ch' acquistata hanno i nostri maggiori, non
ti ricorda del grande stiamazzo, / ch' e'fece un tratto per la fiera a
/ di quel tempo ricordato, / ch' erano sì gai e fini, / nullo
che gli venne la croce raccordata, / ch' avea sotto il lanciai messo la sera
della valle, 236: ricordevoli siate / ch' io fui vostra padrona per natura,
quel cortese e mansueto rio, / o ch' a me compiacer forse volesse, /
. mi faccia un ricordino degli oggetti ch' ella vuole ch'io acquisti per lei
faccia un ricordino degli oggetti ch'ella vuole ch' io acquisti per lei.
medesimo desiderio per gli ricordi e scritti ch' egli aveva trovati d'agide,.
che essa la mia opera, qual ch' ella si sia, gradisca e la riceva
, cix-i- 309: prendete ricordo ch' io rimetto oggi a molini un pacco
io te vo'servire, / pregandote ch' ai cor te faccia un smalto / de
ogni lite è buon ricordo / fin ch' agramante sia fuor di periglio. castiglione,
bisticci, 1-i-498: 1 signori ch' erano in quello tempo vol- lono fare
son l'altre. né so quel ch' abbiano voluto fare gli stampatori e i correttori
è autore, autorone, di poesie inedite ch' egli medita, inventa, scrive,
del suo desire il ricorregge, / poi ch' egli era al veder d'u- n'
testi fiorentini, 35: se 'l frate ch' è detto dinanzi non fosse al luogo
lega. anonimo, lxxxviii-ii-728: hannome detto ch' io recurga a te, / però
che si trovava a napoli; e pregoronlo ch' egli andasse alla maestà del re a
cesare in augusta molte di quelle città ch' o contumaci o poco amiche gli si erano
: / la pe- netenza, ch' è de tua amistate; / si mai
10-127: ricorri a questa virtù ch' è detta buona memoria. dante,
a la dottrina / di colui ch' abbelliva di maria, / come del sole
ovidio volpar., 6-320: quella ch' è troppo sottile, prenda drappi grossi
di solone. moretti, ii-572: capii ch' eran quelli gli annali del burgtheater e
tnf, 8-114: udir non potti quello ch' a lor porse; / ma ei
. por cacchi, i-374: coloro ch' erano smontati, da ogni parte paurosi e
. petrarca, 20-3: vergognando talor ch' ancor si taccia, / donna,
in rima, / ricorro al tempo ch' i'vi vidi prima. manzoni, pr
il detto muro, tutta l'acqua ch' era nella città ricorse con grande foga all'
, lasciò qui loco voto / quella ch' appar di qua e sù ricorse.
13-21: non io, non già, ch' io speri / al pensier ti ricorro
cui ombra giolìa fa sparere / ogni fantasma ch' addosso mi greva. a. pucci
et era cosa mirabile il giudicio, ch' egli aveva, e di mercatanzie e d'
, 370: pensaci, e non sperar ch' altri che dio / ascolti per la
] sì come a quel richiamo / ch' omtuomo schifa per naturai corso, /
più ricorso / se non morte pregar ch' affretti il corso / di sì misera vita
a lui ubidire / in tutto ciò ch' è licito e onesto. g. visconti
dall'astinenze con le quali egli (ch' era quasi un fraticello) si macerava
per sorte il reo tiranno udisse / ch' i'abbia fatto a l'arme tue
.., se non lo primo dì ch' ella n'andasse a marito e quando
, 26-119: scriverò sempre individualmente ciò ch' io penso e come disprezzo, non solamente
volgar., 10-11: se vedi ch' e'non mudi, ugni la carne,
detto 'ricotta forte'e volgarmente 'schianta', ch' è molto impetuosa. fucini, 406
. gangi, 120: gli sovvenne ch' era, purtroppo, il momento di vomitare
/ in forza, il caso vuol ch' ultimo vada, / e quantunque dissimuli
mondo, che rendesti lume a colui ch' era nato cieco e che richiamasti lazzaro
fune troppo allegro..., ch' elli ha ricoverata sua donzella. petrarca,
/ ché se 'l vo'riveder, conven ch' io mora. ovidio volgar.,
per ricovrar il seme umano, / ch' era sbandito a la tartarea foce.
/ escursa m'è la regoma prò fredo ch' e'ho sintito; / 'l tempo
ambe le chiavi / del tuo cor, ch' ella possedeva in vita. tavola ritonda
. carducci, iii-9-119: egli seppe ch' ella era la contessa, si ricovrò il
che gli avea la vita sostenuta tanto ch' ei l'avesse veduta. -di
e tanto a portano in questo modo ch' ella ricovera sua forza, tanto che
. fra giordano, 3-46: vedi ch' è danno il sonno, se non in
cino, iii-184-13: ah! vero dio ch' a perdonar benegno / sei a ciascun
si pose un solo picciolo coltello, ch' aveva in casa, sotto il capezzale del
à comandato: / « tolli el fantino ch' è nato, / e co.
leopardi, 1ii-313: mi confortate amorosamente ch' io non mi lasci vincere dalla tristezza
fa'che la vigna cave / e ch' el strepa le rave. 11
bruno, 3-1173: come possete credere ch' io possa esprimere l'estrema allegrezza de nove
puose gli suoi campi intorno alla rocca, ch' era molto forte, e dentro v'
fu colto da vertigine sì fiera / ch' ei ne perdé la vista e 'l sentimento
a loro venga somministrato dalle divine parole ch' io dianzi apportai nell'ultimo luogo. f
ricovero presso ugone re d'italia, ch' era suo congiunto. -conforto, consolazione
. non imploro dalla vostra gentilezza altro ch' un semplice ricovero alle mie infelicità.
, ii-16-73: costui [tiberio], ch' a tutti fu padre e ricovero,
serdini, xxxix-i-12: poco durò d'andar ch' una foresta / terribile a mirar mostrando
e platani ed abeti / si condensan così ch' ordiscon molti / labirinti e ricovrì ermi
fi nuoto verso questo tetto, / ch' ora ricovro t'è. d. bartoli
: se a me il viver tòrrai ciò ch' è tuo don tòrrai: / bellicosa
, imprese a rubare coloro ch' andavano per mare e prese cento settanta
/ tu alta donna valorosa dea, / ch' ogni sospiro muti in dolci canti,
può cominciare a segare, ma ogni volta ch' e'si taglia conviene ricrearlo con l'
saputo ancor mi sono / condurre al fin ch' ogni amator recrea. aretino, v-1-831
, per ricreare, prego d'èrcole ch' egli il sostenesse uno poco. cavalca,
veggendosi promessa ed ubbligata a quel garzone ch' ella non ama. -ripigliare animo
., adovardo, che io voglia ch' e'padri tengano e'figliuoli incarcerati al continuo
continuo tra 'libri, anzi lodo ch' e'giovani spesso e assai, quanto per
andai a ricrearmi infino alla marina, ch' era dalla mia casa poco più lungi
grillo, 469: que'pochi versi, ch' io le mandai a'giorni passati,
quelle lettere sì soavi e sì ricreatrici ch' ella mi scrive? manzoni, pr.
accioché non si potesse sospettare e indovinare ch' elle si fossono. bernardo, lii-13-352
l'avrebbe stregghiato da quel ciuco rognoso ch' egli era. -persona di cui
loro a'piedi vostri or ecco / ch' io pongo il memoriale e ancor me
me stesso; / or fate voi ch' e'non restino in secco, / perché
caso mi verranno appresso / e mi diranno ch' io ne son cagione:!.
e peggiorando di giorno in giorno, ch' elli è del tutto ricredente e fallito
metto e giuro in fede buona / ch' io lo faraggio morir ricredente / davanti
cieco, lxxxvtii-ii-180: l'animo, ch' à virtù si sforza e 'ngegna,
/ quel che n'è eletto e quel ch' io ne replico, / amore e
al fior sua mano ispanda, / ch' a. ccio no. gli varrian vostre
lla figliuola cortesia, / bellacoglienza, ch' è dama del fiore, / sì
s'induce o a pentirsi di ciò ch' ei volle o a ricredersi di ciò ch'
ch'ei volle o a ricredersi di ciò ch' ei credette, per non condannare o
corno aliar nomare, / del parpaglione ch' a lo foco fede; / che,
2-39: certi omaccion dab- ben, ch' i'conosc'io, / ne [del
il nostro cavalier m'è porto / ch' è nuovamente ghermito nel letto, / dalle
mi presta del tuo lume santo / ch' io possa seguitar mio vago canto.
volontà e diletto di stare in colloquio più ch' io non solea ». alfieri,
vieppiù ricresce ed a te stessa non ch' agli altri insopportabil ti rende.
vedilo col mantel spelato e rotto, / ch' ei stesso di fil bianco ha ricucito
: a me lo raccomandaste, comandandomi ch' io facesse di lui come di figliuolo:
: in questa città non è serva veruna ch' allisce al suo padrone piu le cazzuole
ricucita [l'oca], awisossi ch' ella fosse acconcia d'ogni cosa che bisognava
iii-17-214: apparisce [il 'vespro'] più ch' altro una ricucitura di pezzi bellissimi,
figurette piccole o arme o divise sì picciole ch' e'vetri non si potesser tagliare,
« la tua mente è sì suciaa / ch' el convien la ricuoca come fabra »
due volte ricotto; e la bianchezza ch' egli ha, sì l'ha da
di saltar mora e ricuperare le robbe ch' essi avevano perduto. panigarola, 1-100
, risanato che fu dalla mortale malaria ch' ebbe in napoli, l'italia tutta,
, i-190: la perdita della moglie ch' è da bene è una perdita che
sodisfatto, dovete parlare col dottore alfaro, ch' egli vi ordini alcune pillole con le
tosto lo sgannai, facendogli apertamente comprendere ch' anzi il mare avea, col tempo,
ii-479: arabella gli ricuperava un figliuolo ch' egli credeva perduto per sempre.
armata; ed essendo andato il grido ch' egli [il brigante] si fosse recuperato
): trovò alcuni parenti più prossimi, ch' e- rano stati invitati in fretta,
iv-62: prese tanto sdegno il padre ch' andando il figliuolo a rallegrarsi della ncuperata libertà
lo percosse con un calce tanto sinistramente ch' egli se ne morì. segneri,
. e. gadda, 6-289: quelli ch' egli aveva repertato erano gli ori e
, 354: fece intendere ai recuperatori, ch' e- rano sopra al rendere a ciascuno
tentò la ricuperazione de'beni patemi, ch' ebbe co'l tempo. leopardi, i1i-121
: dicevan fra lor veracemente / qual- ch' angel costui da dio mandato / per ricuperazion
abituale, quel recupero di un tempo ch' egli credeva quasi immaginario avevano veramente qualcosa
un coro di fanciulle coronava la tribuna ch' era simile a un verone ricurvo. gozzano
simili all'oro nel colore e nella finezza ch' era da scusarli adamo, se non
quale era gentile uomo ma povero, ch' avea nome perdicone e postegli certe anella in
padre, sebbene dopo aver saputo quello ch' io avrò fatto, questo foglio le
petizione e domanda guidardone per alcuna cosa ch' elli abbia ben fatta, et un
, 132: dirà la man ciò ch' ella e 'l cor ricusa; / e
appena detto: -scioglimi il giaccio, ch' io son ferito -, cadde in terra
quando la sentenza è data dal giudice dopo ch' egli è stato legitimamente ricusato sospetto,
ben è vero, figliuola mia, ch' io non voglio che tu metta troppo tempo
prego, per virtù di quella / ch' è de la mente tua pennello e guida
/ non uò nulla sul popolo, ch' è saggio, / ridanciano e pacifico.
, i-143: questo dir delle bugie, ch' è così familiare a molti, niuno
a molti, niuno crederebbe mai il danno ch' egli apporti al più de'negozi che
. castiglione, 3-i-1-530: mi commise ch' io desse tutte le scripture..
in te vivono i fauni ridarelli / ch' hanno le sussurranti aure in balìa. fanzini
, accomodandosi alla materia, mostrare ciò ch' egli sapeva di lingua di contado e quindi
cniarintana, ell'era di sì buona lena ch' el- l'arebbe straccati cento uomini e
armida, e sì ridente apparve fuore / ch' innamorò di sue bellezze il cielo /
feci fatica a sostenere il suo sguardo, ch' era ridente e stranamente provocatore.
con lui / in festevoli motti allor ch' esposti / a la sua man sono i
: ne'campi ridenti / d'eden, ch' eterna primavera innora. -che
ira / la dolce primavera, / ch' or allegra e ridente / riconsiglia ad amare
certo e'non ha milza / o ch' egli ha chiuse a chiave le mascelle.
, / antico spirto, del rider ch' io fei. buti, 2-524: a
. tebaldeo, xxx-7-57: risemi infin ch' ebbe ben stretto il groppo; / poi
« per leticia mi risbaldo, / ch' e'ò spinto da vita il bon
d'altrui si ride / merito par ch' altri rida di lui. costo, 2-80
metastasio, 1-i-107: t'odiero fin ch' io viva; e non potrai /
: io mi ridevo che a lei, ch' aveva trovato in che consumare in firenze
/ perché molto mi fido in quel ch' i'odo. tasso, ii-18: già
: ho visto io piu d'uno ch' era più impicciato che un pulcin nella
che 'un tale se ne ride degli avvertimenti ch' altri gli dà', intendesi che non
non torna, / ma del valor ch' ordinò e provide. idem, par.
, / sol nel pianto comun par ch' ella rida. magalotti, 9-1-19: non
tepido zaffir, ride fiorito / del fior ch' egli ha da primavera sciolto. boccaccio
30-77: il fiume e li topazi / ch' entrano ed escono e 'l rider de
dove con serena e lieta fronte / par ch' ognor rida il grazioso aprile, /
ii-342: se ne legge e canta / ch' hanno riso il principio e la fin
g. cavalcanti, i-xlvii-14: fa ch' om non rida il tuo proponimento!
e monarchia. pavese, 9-96: capii ch' era la donna della spiaggia, quella
: o ben dotto ignorante, / ch' a te superbo insegna / come pianger nascendo
chi ride e guarda in là': ch' è atto di beffa. ibidem, 337
che gioia ed umore, / or ch' egli è meco la mia primavera, /
cosa è quella che, per salvare ch' ogni poesia e imitazione, hanno trovato alcuni
cominciato a dire altro, lascia quello ch' è cominciato e non va più innanzi.
/ né sia redicitore / di quel ch' altra persona / davante a te ragiona.
non lo credo. lo ridicitore giurò ch' egli era pure così. d. bartoli
di tante piccolezze e viltà e ridicolezze ch' io vedo fare e sento dire. settembrini
stampa la cifra delle somme ridicolmente esigue ch' essi versano al fisco. pavese,
roma così com'è, colle sedute ch' io leggo, è una ironia, una
un'inconveniente singolarità, un vestito aveva ch' era piuttosto da uomo che da donna
forma della nuova poesia, la caricatura ch' è l'ideale del turpe e del ridicolo
dire una sola, perché la differenza ch' è tra loro è così poco sostanziale
. beicari, lxxxviii-i-222: nel tempo ch' i'son già cosa ridicola / per
di contarti. caro, i-151: basta ch' avendo tu da trattar di cose ridicole
sia ridicola, nondimeno non devete sdegnarvi ch' io a voi la mandi, non
titolo. prima vi manca il ridicolo, ch' è delle sustanziali qualità di simil componimento
consiste appunto nel conflitto del fatto coll'idea ch' esso dovrebbe rappresentare. rovani, 3-i-161
rilevarsi le loro ridicolosità, siate certo ch' ella è una coppia di sposi.
ridicolosi inventando, perché non dispiaccia quel ch' era necessario sapere. peregrini, 2-62
molto meno figure di quello che pareva ch' ella richiedesse, per essere tramezzate da
disposizione di animo... bisogna ch' io ridipinga o riscolpisca con la mente
lavoro, a una certa operetta in versi ch' ella ha veduto nascere, consacrata alle
/ fai corno 'l can qe manga go ch' à gitadho fora. guidotto da bologna
non puoi trovare migliore incontro di quello ch' io t'offro in don mon- dragone
questa volta non mi limerai. / ch' io lo venga a udir [gesù]
far stima: / di'e ridi', ch' io non vi verrò mai. cesari
volte che qui non entrano i nervi, ch' ella dèe recarsi alla torre, se
puote il legno guerire e perire, ch' egli mena lo legno là dov'egli
è peggio, i ragionamenti erano tanto belli ch' io non ve li saprei mai riferire
barberino, ii-335: e. tti ridetto ch' un di te mal dice. boccaccio
quella strada, / parlando più assai ch' i'non ridico. idem, purg
si contratta mai pace né guerra / ch' io [fama] non la sappia e
io [fama] non la sappia e ch' io non la redica / e qual
, 26-3 (117): io dico ch' ella si mostrava sì gentile e sì
refulge un novo e vivo sole / ch' ogni anima gentiì d'amore
: lascia pure / ridirgnene a me, ch' io non vo'più in coro /
a. manetti, 2-63: a quello ch' egli avevano detto con tanta eficacia a
11 furore accieca per modo agricane ch' e'lo ridisfida. = comp.
: fama è che nasca un'erba / ch' ha vita e senso e moto:
. aretino, v-1-905: la consolazione ch' io ho sentito ne l'udire come
radoppiata nel farmi voi intendere che volete ch' io vi ridoventi compare. faldella,
ridoglio / quando drizzo la mente a ciò ch' io vidi. cavalca, 18-59:
parole / non potendo acquistar già quel ch' io volsi, / volendol pur con
con violenza il tolsi; / poi ch' io l'ebbi, mi dolse, or
v-123: fu mia ventura... ch' io mi trovassi a rennes, appunto
sì, lo ridomandò s'e'credeva ch' e'demoni fussin figliuoli di dio. porcacchi
l'hanno persuasa a ridomandare le memorie ch' ella m'aveva lasciato, io prego
signore de la mia volontà in quel ch' appartiene al servizio del serenissimo signor duca
, se non m'è ridonato il dono ch' io n'ho fatto. pascoli,
drizzate al vero: sorga il valor ch' è prono. / costui [l'alfieri
pochi giorni or sono ho udito dire ch' ella sia fidanzata di nuovo.
comparativa 'sicut'sarà inutile e ridondante, ch' e un'altro vizio dell'orazione incompatibile
: coglie e raccoglie. in questa ch' è dell'arte, senti l'imitazione,
rinunciasse asciutto, divenuto di vorace, ch' egli si mostrò al principio, leccone in
anche in questo un'abbondanza superflua, ch' è piuttosto una ridondanza imbarazzante. foscolo
ridondanza, / purgata già la parte ch' era infetta. s. maria maddalena de
, o tugnaz, più mi sembra ch' egli fosse pur capace, e quasi solo
la 'crusca', ridonda di tanti sbagli ch' è una paura. foscolo, xi-1-201
nella sua raccolta di sonetti e di canzoni ch' ei chiamava 'la bella mano', sono
, perché vi mostra / volubil più ch' ai vento arida fronde. aretino, 22-302
ridondassi di vigore, accetterei più spesso ch' io non fo certe partite di divertimento che
, 5-27: il sentimento dello stracciafoglio, ch' è balzato in campagna a ridossogli.
fiore [dante], i-20-14: sì ch' i'alor feci croce de le braccia,
ridottare. cmo, iii-7-9: di ciò ch' i'vo'saper forte ridotto, /
i'vo'saper forte ridotto, / ch' ell'è tanto leggiadra, atta e vezzosa
o vanno in carica per vanità o, ch' e peggio e più frequente, per
martori, facendo alquanto freddo, spento ch' ebbe la candela, gli si
sgione / che fosse ribandita / èva, ch' era in prisgione / e da dio
nelpentrare in consiglio i volti di cooro ch' eran là dentro e parendogli dal solito cambiati
e tutto è proceduto dalla sua inviolabile giustizia ch' egli oserva. moneti, 1:
suo corpo all'equilibrio coll'aria nuova ch' ei prende a respirare e addat- tati
onore dello imperio si dovesse radunar tale esercito ch' ei potesse recuperar le giurisdizioni sue e
marito, figliuole di ghiandone machiavelli, ch' erano ridotte in una torraccia. alamanni
empiere con un imbuto di cristallo, ch' abbia il collo ridotto ad un'estrema
con la quale ebbe fin al 1547, ch' ella morì di parto, quindici figliuoli
d'entusiasmo il primo ardore, / quei ch' estinti non furo, oppressi e stanchi
per lavarsi o per trattenersi, secondo ch' è usanza di quelle botteghe che sogliono
alla casa mia. e ti so dire ch' ella era divenuta un fioritissimo ridotto di
, xv-536: ti giuro... ch' io da moltissime settimane non ho veduto
luogo c'invita e non abbiamo, ch' io sappia, né per fanimo né per
vostro nome tanto largo luogo nel mondo ch' è di necessità che anche il picciolo
andava in un ridotto di tre molini ch' egli teneva a censo. a. cattaneo
. caro, 12-i-317: questa, ch' io chiamo ora frateria, fu fratellanza,
è uno luogo per nome chiamato oden, ch' è dentro circa sei giornate di cammello
con meco a uno mio ridutto, ch' est assai presso di quine; e quando
4-247: il franco, come quello ch' oggi era in un luogo e dimane in
tanta durezza, / mi rendon l'arco ch' ogni cosa spezza, / forse non
non avrai sempre il viso asciutto: / ch' i'mi pasco di lagrime, e
quella ixola, qual bisogna, ora ch' è perso modon, sia il reduto de
rassicura dai pericoli, ma è cagione ch' egli se ne fa usbergo et,
ché con un pezzo di salcicciotto, ch' io ho portato, beremo due vol-
cade il mio pensiero, / ma voi ch' avete in man la verga e 'l
andar costui..., / ch' è 'l più scempio e 'l più 'nsipido
/ baiardo immantinente ridrizzosse, / tanto ch' a pena il correre interroppe.
ariosto, i-iv-476: son più giorni ch' a me venne, essendoli / detto
possano vendere u'cavare oltre a quello ch' elli aranno messo in detta città di
.. ridondavane lo stesso danno principale, ch' era l'ostacolo al riduciménto de'traviati
foscolo, xvii-44: bisogna pure ch' io v'ami per durare e ridurare
rustica sambuca / convien su 'l mezzo dì ch' ei la riduca. colletta, i-119
de mori, 1-177: già che mostrate ch' egli si sia cotanto lontano dalle memorie
chiabrera, 1-iii-371: quinci nella stagion ch' ombra riduce / notte più tetra,
onne nazione; / lo cor, ch' era emmondissimo, enfemo enferione, / de
iv-311: ho... saputo ch' e'sta sulle mosse per roma, stante
: rivolgiti ormai inverso altrui, / ch' assai illustri spiriti vedrai, / se com'
sieno ancora vive ed esatte le reminescenze ch' io ne serbo. -in relazione
qual essere si dice l'aspettar il male ch' è da presso e minaccia, e
alcuni, ma non è vero, ch' egli [maometto] fu cardinale e savio
che dovesse ridurre i pagamenti nel termine ch' e- rano stati nel tempo del re
interpretazione più semplice, mostrata, meglio ch' io non potrei fare, dal tasso.
degli evangelici, lo ridussi a termine ch' egli fu astretto a dire che tutti
la ragione a questo pacifico imperio, ch' ella senza contrasto abbracciava sempre il dritto
di nuovo preso animo / e speranza ch' a sé s'abbia a ricorrere, /
amadigi'è già ridotto in quel termine ch' io ho deliberato che sia. muse padovane
in prosa, veduta egli la sconvenevolezza ch' esse portavano seco in quella guisa,
la chicchera a un terzo di quel ch' era / anni sono. 27.
europa, da una in fuori, ch' è quella ch'io riduco in quelle due
una in fuori, ch'è quella ch' io riduco in quelle due parole: 'dio'
: spirala apollo sacro con tal lume ch' ella riduce / ogni sua voglia in uno
riduce / ogni sua voglia in uno, ch' ai perfettissimo amore / guida poi questa
una parola. bertola, 69: quello ch' è particolare al sito, si può
dello straordinario e all'odio della noia ch' è prodotta dah'uniformità. vittorini,
ragionare, ché assai leggermente a questa esposizione ch' è detta si può ri ducere.
l'oste, / e il vin, ch' era la vittima, è stravizio.
ai quali desiderando per più politezza quel tempo ch' io non posso lor concedere, gi'
ragioni si possono reducere parole del filosofo ch' egli ne la 'politica'dice. torini,
arrivo, mi ridussi ad un albergo ch' aveva per insegna un riccio. groto,
? verucci, 2-40: sarà meglio ch' io mi riduca per ora a questo vicino
veder l'abisso pericoloso chiamato cariddi, ch' è un enfiagione o giro d'acque di
che, sgridato un pezzo il cocchiero intanto ch' egli usciva dell'acque, nel ridursi
, 182: mo gli è mistier ancor ch' altrui vi busse; / io dico
dico a voi degli animi caldetti, / ch' andaste inanzi, e gli altri se
che gli altri si riducessero a confessare ch' egli avesse ragione da vendere, faceano tutti
leopardi, iii-175: io m'awedo ch' è tempo di finirla, e non mi
potrebbe rifiutarsi quel metodo di trattar paci ch' io ti propongo,... s'
italiana si riducono alla sola francese, ch' è appunto la sola universalmente nota e
o non coprire il pulpito del suo teatro ch' egli ha voluto fare all'imitazione dell'
punto io mi riduco: / o ch' egli parta o che si faccia eunuco.
quel bianco seno d'alabastro, / ch' ondoleggiava come al margin flucto? /
mettersi in marcia dèe pure far credere ch' egli abbia tale e tanta fiducia che reputi
vèr lor che ensieme se reduga, / ch' essa per sé si tien de l'
1-28: quivi, figliuola mia, nasce ch' irato / nettuno con ulisse, ognor
sultano a cavallo da quel giorno in qua ch' io scrissi a vostra signoria illustrissima e
, xxviii-13: al vostro conosomento redugemo ch' ell'è vero per la voluntà de deo
xix-8 (241): gran cosa è ch' alcuno sia trovato perfetto in catuno di
e sotto legge ridotti, io ardisco cure ch' el leno non potranno parere
, per trasferirli nel metallo più nobile, ch' è l'oro. magalotti, 21-96
tutti gli altri livelli, si vedrà ch' egli svariano da'gradi osservati nel primo
. siri, i-185: la cognizione, ch' io ho avuto de'desideri de'miei
ancor qualche cosa di più. avuta ch' egli avrà quella reduzione che potrà, instate
delle parole messe in circolo dall'uomo ch' essa ci ha rispetto. 3.
... erano sessantamila e quelli ch' erano di rieguardo erano centomila.
. bonsanti, 4-557: la voce ch' era verosimilmente a lui e e
vostra menomanza, perché sia agguagliala secondo ch' è scritto. tasso, n-ii-
. di queste volte e del terreno ch' egli vi fece porre di sopra, spianò
., 557: le dita, con ch' elle tor- ceano [il filo]
piccolomini, 10-318: si può stimar ch' avvenisse che questo nome squola si
ordinino a coprire, si dèono più ch' all'usato modo riempier d'erba, di
: quelli di scizia intraro nel campo, ch' a- vieno abbandonato i nimici, e
l'ordin, la via, lo stil ch' egli ha tenuto / per ingannarvi,
parti di quella massa, bisogno di cosa ch' a guisa di vincolo o di legame
i reggimenti della medesima nazione alemanna, ch' erano a carico del mega, del lodrone
età, / te, grimaldi, ch' ora il soglio / meritato ben riempi.
, 9-362: pensava al lavor, ch' ordito aveva, / sendo venuto l'ora
fare per non aver la sodezza della muratura ch' è nelle pareti, ed essendo riempiuti
grandemente il venire alla riempitura del fosso ch' era largo e profondo. trinci,
potendosi servire di quel sito per qual- ch' altro accidente, ancorché non così importante,
lo corpo e cresce, o vero ch' ella medicina è in se debele e rienfia
del braccio... che, awegna ch' ella fosse salda di fuori, dentro
. gemelli careri, 2-i-439: desinato ch' avemmo, il rientrare in barca e
corpo; ma il colonnello garibaldi dichiarò ch' essi s'erano disonorati e non sarebbero più
, il mirone e 'l scom- bergh ch' era poco prima stato posto in libertà,
risposto di no, perché al prezzo ch' è stato stimato non ci posso rientrare'.
ottimo, i-523: il calore naturale, ch' era in su la pelle di fuori
fin ora veduto, chiedi liberamente, ch' io dimostrerò che tutti altro non sono
foscolo, xv-345: sono quattro giorni ch' io vo rientrando in me; e
entri un po'fondo nelle scavature quel ch' esprime il carattere..., dandosi
i suoi versi si vede troppo bene ch' ella è un arcade infermo di lattime
, i-1-158: fa'con l'opera tua ch' egli vegga a qual vita era stato
roseo, v-42: lbrdine dei nerebandi, ch' è come si è detto, il
piace. baretti, 6-16: sentendo ch' io ero italiano e che questo era il
più grossa sfuriata di questo genere, ch' è la prefazione di 'levia gravia'.
, 1-405: i quattro viaggiatori supposero ch' egli avesse accennato alle rivolte contro il
dogma spento della fatalità non ha mai, ch' io mi sappia, trovato interprete più
mi de'paraula a me miliadusso, ch' io vendesse [la schiava] a
di rifare un 1831, meglio è ch' io mi rimanga esule. -eseguire
da fertili talenti, / ogn'opra ch' io facessi almeno almen dovrei / da capo
il tipaldo scrive che si rifaccia, scrivete ch' io non rifò. carducci, ii-1-113
conto mastico e rifaccio, / so ch' altri più di me nirebbe affanno. volponi
sì era grandemente rifacta per uno signiore ch' ebbe nome ellio adriano; ma non la
i difici disfatti, / le mura, ch' egli avea fatto tagliare, / al
il sangue mi saltella come allora / ch' io rifacevo i regi in sulle scene.
scorrano le carceri e sentano a voce quel ch' han letto in iscritto; stendere lunghe
: non è... però ch' io non abbia goduto de'divertimenti, i
al padrone della nave tutte le spese ch' egli avrà fatte per il tal viaggio.
esservi rifatto da lui, perché so ch' ei può trovar danaro, volendo. giuliani
algarotti, i-v-127: per un qualche sbaglio ch' ei può aver preso, egli ha
8-41: canchero alle bagatelle: vedete ch' io l'ho stroppicciato co'piedi per
nella partita io voleva rifarlo del danno ch' egli avea ricevuto in onorarci. oliva,
non istà qui; quante volte volete ch' io vel dica? -considerare o
, tu ti puoi rifare, / però ch' ell'è di molto gran guadagno.
le tavol me refazzo, / ovvero ch' ai primo impazzo / quel de l'azar
rifatto. alfieri, 7-37: vero ch' io patisco di tempo in tempo dei
sposo bottegaio non le promette innanzi tratto ch' essa e i signorini futuri andranno per
cu me qualche gran parentado, e ch' io fossi quello che dovessi rifare la
] migliore e maggiore e più bella ch' ella non era in prima e tutta rifatta
rappresentazione di rosana, xxxiv-722: guarda ch' ella [la veste] non sia cosa
a confessarle il vero, tutto quello ch' è sino al nono, trat
del tutto, furono fatti in tempo ch' io non era ancora fermo e sicuro,
ne l'arte, ma in quella ch' io credo arte. tenca, 1-214:
2-153: non credere... ch' io voglia... importi le mie
. ruscelli, xxvi- 2-108: forse ch' a questa festa non t'acchiappa / ogni
tutte o la maggiore parte delle famiglie ch' aveano nome in que'tempi, le quali
, le quali ritornarono ad abitare, ch' è dalla rifazione di fiorenza o d'indi
divisoria tra detta cantina e loggia, ch' è di tre sole teste, l'ha
paragone di quella moderata disposizione di spirito ch' era comune a tutti i paesani e li
suo fianco... tolga il cielo ch' io riferisca tutto quello che fu necessario
che altri dica mal di noi; ch' altri non possa farci del male,
sì le cose e i detti / ch' ella nel riferir n'è poi schernita,
ella era venuta per conferir seco quello ch' egli dovrebbe desiderar d'intendere.
, 1-107: i nostri ambasciadori m'inposono ch' io venissi presto a firenze e ch'
ch'io venissi presto a firenze e ch' io referissi tutto. burchiello, 96
lettera vostra che mi concerne: concedetemi ch' io risponda per lui e ch'io mi
concedetemi ch'io risponda per lui e ch' io mi scolpi della inesattezza colla quale
all'eccellentissimo signore... zeno ch' egli appunto per quel successo non era
al re le ragioni del nuovo decreto ch' egli propone. -in relazione con
al rincasare, un oscuro rimescolio interno, ch' egli non voleva riferire al travaglio dello
cvi- 595: l'or ha un mantel ch' ogni magagna copre / e chi noi
, 10-373: di tutti gli altri riferitori ch' io adduco, pongo sempre le lor
se'che giudichi l'altrui servo? ch' egli al suo signore sta ritto o ch'
ch'egli al suo signore sta ritto o ch' egli cade? ma egli pur sta
vii-804 (4-1): saper ti fo ch' el mio detto rifermo, / da
bernardino da siena, 2-ii-1379: quello ch' io t'ho detto circa a la salute
... ideilo per fermo e saldo ch' io te l'afermo e tei confermo
venire. alfieri, xiv-1-250: già sapevano ch' io non rimaneva pel ponte in maggio
posa e tuo pensiero acheta, / ch' avendo, com'io credo, el cor
amato / per questo di fermala, / ch' ell'è pur debolega, / però
ell'è pur debolega, / però ch' allor non puoi / vincer li falli tuoi
eccellentissimo barzizza siasi querelato con vostra eccellenza ch' io pretenda 180 ducati l'anno della
:!... / e batti ch' i'ti batto, e picchio e
. pascoli, 693: ahimè, ch' udii la voce / delle cornacchie e
foresta] e impietrata dai vulcani, ch' erano dov'è il monte sant'elena
, sportesi incontro all'ugna, / ch' entra nelle guatanti pupille a far che
, lxxxviii-ii-560: sie che vuol, ch' i'mi rifido in dio. commedia intitolata
finito appena di trascorrere quelle parole mortifere ch' egli, senza altro aspettare, sotto
a venere poc'uso, / è uopo ch' io t'innuovi e ti rifile:
... / non si vergogni, ch' io / rifilo volentier la parlantina.
si confortan gli amadore, / quegli ch' aman lealmente. / eo lasso no
cristo mi faccia dengno di sé, ch' è mia ricchegga; non truova 'l
; non truova 'l mio core loco ch' io possa rifinare. -calmarsi.
, 1-2-64: l'odor ottimo / ch' io ho sentito adesso ha rifioritami / la
vergo s'invischia, / ed ei, ch' è un caccia- tor della sua taglia
al giudice i motivi delle rifiute de'testimoni ch' erano sospetti. = forma
di carlo imperadore, conoscendo lo sdegno ch' egli avrebbe del rifiutaménto di sua zia.
da ponte, 71: udendo questo valerio ch' io era poco contento dell'oste mio
ebrei: lascia il popolo mio, acciò ch' egli sacrifichi a me. il quale
... pacificamente accettasse alcuni partiti ch' esso era per offerirgli, giurando costantemente
potrebbe rifiutarsi quel metodo di trattar paci ch' io ti propongo, s'egli.
ma ponete mente la sua bellezza, ch' è grande. cesari, 1-2-293:
ciel dov'ella nacque, / e par ch' ogni altro ben sprezzi e rifiute.
., 1-72: libertà vo cercando, ch' è sì cara, / come sa
onde cefalo s'indura, / sì ch' egli non rifiuti / del mio felice amor
gladiatori, non la rifiutava, rispose ch' era necessario ancora renderle la dote,
era necessario ancora renderle la dote, ch' era l'imperio avuto d'antonio suo padre
che la nostra compagnia refudi, / ch' io non pigli l'aurora me adimandi.
è infinito, ma sì arrecare il vero ch' è indivisibile e la cui luce fa
da mangiare? / -domanda pur. -convien ch' io non rifiuti. / - è
dio]. costo, 1-128: avvenne ch' ei potè fuggirsene tra quei rifiutati.
di rosalia, sdegnati da que'rifiuti ch' ella sempre giudicò identità personale.
o della vita mia giorni caduti, / ch' astui [papa leone iii].
salute miglior del solito e, quel ch' è riflessibile, non venne febbre in
facilmente come siano consunte le riflessibili rendite ch' entrano nell'imperiale erario sia dalle imposizioni
. f. frugoni, vii-577: dopo ch' ebbe letto, [diogene] s'
/ appannino 'l cervel d'uom ch' abbia 'ngegno / senza reflession di qualche coda
fatte sulla natura degli uomini mi persuasero ch' io, benché sprovveduto di tutto, non
da longiano, iv-254: a me par ch' i nostri difetti miriamo con gli occhiali
d'una erudizione e d'una riflessività ch' egli s'incarica di smentire troppo continuamente.
, pur vestigio di quanto ella suppone ch' io abbia detto, 'cioè che quando
foco della sua sfera. la verità è ch' ei cominciò subito a discendere, ma
vedesi reflesso, quando con uno specchio ch' io ho dinanzi veggio in quello le cose
. piccolomini, 10-105: quando accade ch' il mal altrui ci faccia nascer opinione
, con riflessi di orpello accomodati talmente ch' essi mandino il lume addosso ai recitanti.
mia assenza farle due riflessi sulla carta ch' ella mi comunica, prima ch'ella
carta ch'ella mi comunica, prima ch' ella facesse porre in netto. bacchelli,
casa d'austria: soliti perciò di dire ch' in altri tempi nella superiorità di fortuna
abbacinata che in vero si può dire ch' egli fosse il maestro degli altri. lomazzi
riflettea i raggi sì vèr noi / ch' io dirizzava spesso il viso in vano
, dissi, « e fammi prova / ch' i'possa in te refletter quel ch'
ch'i'possa in te refletter quel ch' io penso! ». ottimo, iii-222
piegare. ugurgieri, 341: poi ch' ebbe così parlato, tiene telmo co
slegato sia gli dono, / però ch' esser d'amor la colpa sento; /
linea. piccolomini, 10-128: pare ch' in un certo modo accaschi nella vista
somigliante a quello ch' accasca della luce del sole, la quale
così di mano in mano, fin ch' a poco a poco si vien perdendo e
quali immagini, offerendosi all'intelletto prima ch' ei si rifletta a considerare o a giudicare
. questo rifletti- mento di moto, ch' è la causa prima dei movimenti dell'a-
parte et anima del colorire, dicovi ch' all'imitazione del propio vi conviene aver
acque stesse del mare fluenti e rifluenti ch' entrano ne'pozzi, ma sono quelle
a voi, a parigi, rifluiscono nuove ch' io non ho o ho piu tardi
avviene resta con quel poco d'anima / ch' e necessaria tirare avanti infino alla fine
al cuore: quella era la mano ch' egli aveva tante volte baciata. tecchi,
e riflusso il moto prende, / ch' or l'allontana ed ora ravvicina / alle
magalotti, 21-66: in tutto 'l tempo ch' elle [le perle] vanno distemperandosi
stanza istessa del de paoli e dice ch' ella è aperta sempre, cosicché sempre
della giustizia. campiglia, 1-368: coloro ch' avevano osservato bene il flusso e riflusso
e si mescolano, con un riflusso ch' è inafferrabile agli schedatori di derivazioni e
pigliare coraggio ed agguerrirsi contro le commozioni ch' ella aveva quel giorno ad affrontare.
sventuratamente non trovai il adre missionario, ch' era andato a visitare un paese vicino,
della giudea. varano, iii-542: quel ch' empiè di maraviglia estrema / le turbe
accogliendolo, lo rese attonito all'affisarsi ch' ei fece in un viso che a guisa
indarno. g. villani, 3-1: ch' e'romani..., al
il detto muro, tutta l'acqua ch' era nella città ricorse con grande foga
ad odorigo mio fante lo re- magnente ch' elio me devrave refonder de piu de quello
-assol. papini, 27-xxix: bisogna ch' io lavori ancora molto: rifare,
trattato sui caratteri umani; ma so ancora ch' essa li rifonde, li riproduce,
gioioso, me doglia confonde, / ch' agli occhi mi rifonde / sì che empierei
tube, / quanto primo splendor quel ch' e'refuse. -per simil.
scriveno la concordia in questa maniera: ch' essi piglino da noi i dogmi della
più bella di tutte le mode, ch' è quella della libertà ed uguaglianza.
51: un vecchio padre, di quei ch' han divieto, / in vigore ai
g. gozzi, i-15-163: spiacemi bene ch' egli si creda ch'io abbia un
i-15-163: spiacemi bene ch'egli si creda ch' io abbia un capello che pensi a
error volanti, / simili a quei ch' ove risplende il sole, / talor veggiamo
quale, per lo dilicato e sdegnoso lavoro ch' egli loro pareva, se per disastro
/ deh, fa'l'anima mia, ch' a te consacro, / tuo simolacro
e dall'altra parte, considero ancora ch' a me non tocca di riformare il
, 62: entrò alessandro nel palagio reale ch' era il più ricco palagio del mondo
ci erano già portate, di rozzissima ch' ella era, ltianno prima abbozzata,
giulio cesare chiamar fasti il suo calendario ch' egli avea riformato. -dare nuovo
/ la forma tua reforma / l'orno ch' è desformato. dondi, 253:
] reformava le donne, e poi ch' ella è cessata el s'è atteso alle
831: la mia coscienza mi dirà sempre ch' io la penso più dirittamente di loro
abile a condurre una truppa un capitano ch' abbia servito cinque o sei anni continovamente
ed in tanto si mostrò suo fautore ch' elli il fece riformare ancora principe dell'
assisi, 185: io saccio quello ch' è reformato / e ciò c'andate
purg., 32-13: la disposizion ch' a veder èe / ne li occhi pur
esser mi fée. / ma poi ch' ai poco il viso riformossi, /.
bianca carne riformar la pelle / vedrai, ch' ora e cagion di tuo cordoglio,
ha fila in italia e col quale bisogna ch' io mi ponga a contatto.
muzio, 5-124: non ha molt'anni ch' à vinegia venne / un giovine ben
i globetti e qualche cosa dhmportante molto ch' essi non ispiegavano. -corretto in
cxxv-9]: ora m'a- veggo ch' io sono un grande sciocco, non avendo
riformato vuol dire in conclusione, / ch' egli è alfiere, e qui cammina a
dopo il sole del nostro raffaello può dirsi ch' ella andasse sempre diminuendo e tramontando.
sue leggi egli stesso guastando, quello ch' egli con l'armi difendeva con l'
: or sei, pasquil, da quel ch' eri, mutato: / tesser,
'vocabolario'i suoi incauti colleghi, senza ch' egli, primo accademico, li sapesse.
cambio a quelle che avevano dei lattanti o ch' erano troppo spossate. gli uomini portavano
nasica, fu rifortificata integramente, acciò ch' ella non cadesse per lo sospingere d'
questo a rifrancare lo stato del duca ch' era in rovina. 2. confortare
sopra una delle sue facce riceva i raggi ch' escono da quello: ma dove il
par., 2-93: or dirai tu ch' el si dimostra tetro / ivi 10
viniziani venne dall'ambasciatore convenevolmente rifratto replicando ch' in più numero militasse gente franzese sotto
li quali lo disponeano a tanta fortezza ch' esso dante guardava nel sole oltre nostra
del raggio cadente sul prisma, comprende ch' essa è l'effetto di duplice refrazione,
un falcon stemuda trop sovent, sappias ch' el à l'estomac refregiat. boccamazza,
che io era tanto isconfortato della vostra partita ch' era quasi tutto rifreddo, e questo
idio il rifrena [il demonio], ch' egli vede bene che la natura umana
ciò fare in tutte guise, poi ch' io non posso mio cuore ristregnare né rifrenare
tanta bontade, / essendo san, ch' i'mi sia reffrenato. s. gregorio
boccaccio, 9-61: misero me, ch' io non posso rifrenare la penna,
io non posso rifrenare la penna, ch' ella non mi tiri colà dove io non
un l'altro morire / e vede ch' ogni cosa muta stato, / e non
(3): manda lagaro, ch' elo meta pur la stremitae de lo so
la lengua, che la refresche, pergò ch' e'sum munto cruciao in questa fiama
ripescandole pur la rimembranza / di quel ch' ai suo partir l'ha ruggier detto.
grillo, 92: molto gusto ho preso ch' ella sia alla rifrescata per venire a
beono come se fusse vino e dicono ch' ella è molto rifrescativa. varthema, 20
vili fino a dì nostri: motivo ch' egli ha cotto e rifritto nelle sue
rifriggere nelle nozze deir altra moglie, ch' e'prese fra pochi giorni.
tempo in copiare; ed in qualcheduna ch' e'ne condusse, si valse molto
, 12-52: facil èmmi il mostrar ch' ei [eschilo] mal compone / i
magalotti, 9-1-77: le dieci stelle, ch' egli ha osservate con l'occhiale,
di baco, ma poi, quando intesi ch' era tuo cicisbeo e che lo conobbi
. idem, 25-10: volete voi ch' io mi creda che il martiro d'un
che onde e sassi e, quel ch' è peggio, i romani, la cui
io non so che mi si tiene ch' i'non gli dia un rifrusto di
, che era rifuggito in un casseretto ch' avea fatto... giovanni a la
gran tiranno, del cui tosco sugge / ch' elli ha già sparto e vuol che
più: la vita m'è così grave ch' io rifuggirò finalmente al rimedio che medito
si beva e refugge all'aiuto di colui ch' ella ama. giorgio dati, 1-34
poco di orazione comanda all'ingiusto posseditore ch' esca di quel corpo... così
troncato per sempre... quella vita ch' egli aveva riportata salva da trentadue di
arroganti intra la santa chiesa, awegna ch' elli rifuggano iddio vivendo superbamente, lui
rifuggiti, avendo inteso da ^ prigioni ch' essi erano fuggiti per aver fatto uno
pervenendo agli orecchi æl nimico, fanno ch' ei s'assicuri dei rifugiti o col
. baldi, i-119: vago nocchier ch' in legno umil ne vai / l'
. -questo è il più tosto rifugio ch' albergo, perch'in niuno altro luogo
grate vi fa il fervente amore / ch' i'porto al gentil uom che qua
lui ricorse: / terror dell'empietà, ch' egli represse: / refugio de'mendichi
, iv-1-188: quell'eterno ondeggiamento, ch' è la mia vita interiore, si riposerebbe
l'uomo cerchi rifugiò presso alla persona ch' egli ama, egli potrà saziar la sua
miei, non mi far torto, / ch' altro rifugio a me non si richiede
la speme / ornai spenta è nel cor ch' unqua rifulga / chiaro il mio nome
/ però che mutan tante ostellerie / ch' aver non pos- son cuor fermo né
vi dico fate 'l somigliante, / ch' a bene e a onore i'v'amo
di lui dovess'esser rifusante, / ch' egli è giovane, bello e avenante.
tufi li atri elegoi era stao refusao ch' elo non fuse papa. -in partic
averà opposto rifusare, ed acconciamente quel ch' egli averà detto conchiudere. idem,
andavo rassegnando a dare l'addio a quella ch' era stata la mia voce, diciamo
i-iii-m: dio lo faccia contento e ch' io non me lo trovi ogni giorno alle
riga. ser gorello, 845: mentre ch' era l'affannata briga, / el
nella sua sovrana delicatezza, temeva forse ch' ella potesse leggergli fra le righe una
beccuti, i-145: la gente, ch' aver dite sotto il piede, /
. passeroni, 4-95: quell'amor ch' esce di riga, / padri e madri
vl-iii: egli è questo un cavaliere ch' esce / della nga di molti.
notabile la forma di uno stromento musico ch' era detto rigabello il quale s'usava in
. ser giovanni, 3-13: mentre ch' egli [galgano] andava so> ra
un buon pranzo intorno a quelle rigaglie ch' erano avanzate. n. franco, 17
ma no lo voglio fare, / ch' anti 'l vo'tanto notare / ch'io
ch'anti 'l vo'tanto notare / ch' io me. nne vo'regagliare.
latini, i-1066: di questo mar, ch' i'dico, / vidi per uso
di cesare, i-105: a me pare ch' io veggia già i rigagnoli del loro
[in michelangelo, 1-iii-334): avegomi ch' i'ho pescato pe'rigagnioli, e
, pianger dovete il mal costume / ch' è in questo mondo per ciascuna sorte:
purg., 16-115: in sul paese ch' adice e po riga, / solea
alamanni, 2-157: il norico terren, ch' all'occidente / ha tonde d'eno
riga / la terra e 'l ciel secondo ch' a lui piace. 6.
e più di mille / ruscelletti mormoran ch' ella sgombre. leone africano, cii-
. marino, xv-17: se non ch' alma del ciel pianger non potè, /
: stamani sono stato allo 'steen', ch' è l'antico castello della città, ricostruito
di rosana, xxxiv- 722: guarda ch' ella [la veste di seta] non
tante veste in spalla si crederebe certo ch' io fossi qualche giudio o pur qualche
dannunzio, iii-1-481: -ma no, ch' egli è un giudeo. / -è lotto
fu dell'anima di sua madre, ch' ella rigenerò alla vita eterna col persuaderle di
..., pumondimeno, tosto ch' egli sentirà l'acqua, rigermoglierà. redi
/... / non però dicon ch' affatto la to- glia, / ma
la saetta, ed ora, di quello ch' ella si lamentava, fae lamentare te
rigettando timmondizia more / de le cose ch' a lui commesse sono. marchetti, 5-54
, rimanendo in firenze, nelle condizioni ch' uno può pensare, era rigit- tato
copia d'acqua rigettai,... ch' io mi sentii grandemente alleggerito dall'angoscia
forteguerri, 22-3: la natura, ch' è benigna, / ne'mali nostri
: muse, lungi da me, ch' io vi riggetto. / eccovi tarpa guasta
perché pure disarmasse, gli fé intendere ch' esso non avea persona legittima per quella
il ridusse in brevissimi tratti a segno ch' esso, non potendo più schermirsi,
/ tutti quei chiari e gloriosi doni / ch' essi per lor favor dànno ai mortali
19-87: piaccevi dire al signor vostro ch' io da lui m'aspetto non già le
i tedeschi avessero invasa ferrara: ciò ch' io rigetto per molte ragioni. pascoli
66: si ripigliano queste cose odorifere ch' avanzarono della espressione e, trasportatole in
favore il ricevere quell'ambasciata in tempo ch' ei si ritrovava rigettato e adombrato dèli
, li nuovi incendi, uvero poi ch' elli sono per lor forze rigiaciuti.
aviso di tutta la comune, ancora ch' ella fosse meno profittevole, catuni de'
, 141: i tumulti popolari, ch' erano nati a quel tempo, furono da
. g. gozzi, 101: sappi ch' io era innamorata d'apollo quanto mai
non perder l'onore, / paga prima ch' aspetti tal furore. lamenti storici,
di mio padre e per l'amor ch' io porto a livia, sofferisco già
gran rigiditate / di quella ne tra'foco ch' arde e dura. anonimo, xcii-i-312
/ a cui spezialmente si dimostra / ch' in commetter vivande / troppo secondo 'l gusto
gusto del signore, / avverta ben ch' ai digerirle poi / non gli riescan
termometro toccò radi 12 sotto zero, ch' è il massimo segnale della nostra
non istà male alcuna volta, però ch' è segno di persona umana, non rigida
toccasion prossima, subito cominciate a dir ch' egli è rigido, ch'è intrattabile,
a dir ch'egli è rigido, ch' è intrattabile, ch'è indiscreto.
egli è rigido, ch'è intrattabile, ch' è indiscreto. alfieri, 4-73:
il mi'cecco, l'ultima volta ch' io lo viai, avea rigirato quel sasso
pur bene i fatti tuoi, / sicuro ch' io verrò dove tu vuoi. ctnelti
un umore o di un altro, secondo ch' essi han riconosciuto il pendio de'cervelli
gli fosse scappato di bocca senza ch' egli se ne fosse accorto.
o i rigiri di banco, sì ch' egli, ultimo finanzierò, è il primo
tutti i suoi miracoli. e però vero ch' ei clovett'es- sere un uomo di
acciaro / e dà fuoco al rigiro ch' è nascosto. l. bellini, 5-1-198
: li capillo ha mgri e unti / ch' i par pur impegolati, / li
gran dio, che vuoi che quel ch' io vedo e sento / da me veduto
a quei prim'anni, allora / ch' arde il sangue e sen'va tutto in
, / la soperbia e 'l regoio ch' avea oltra mesura / molto tost è
lo regoglio che i àm prexo / ch' entro faenga non è sì dextexo / ch'
ch'entro faenga non è sì dextexo / ch' i no fagano soperchio / da one
, 'orlo'o 'rigoglio'del vaso, ch' è quel vantaggio della piastra, il quale
questo la cosa mi lodavi, / ch' ell'era sì grandona e rigogliosa?
f. doni, 2-12: io sognava ch' io era diventato una gallina, e
che erano allora in firenze si dice ch' ella si dimostrava di fuori di lungi
piè si fu levata, / da poi ch' ebbe baciato un giovinetto / che 'nfra
fracassa vidde un rigoletto / di gente ch' era a berlingier intorno. c.
ombrone e di bisenzio per lo piano ch' è sotto signa e settimo. =
ha posto in nostra mano tali documenti ch' essi non potranno in verun modo schermirsi
bella poesia, di vezzi adorna, / ch' io vidi spesso ne'beati gioghi /
, / e siate pur lo strai, ch' io sarà il segno. caro,
rigore / ti cuopre el sangue, ch' eri così bianco! -corrente aerea
l'uso e vuol la moda, / ch' io non son poi sì stretto rigorista
degno di lei, come mi pare ch' ella abbia voluto dire col rimetter- lami
: nella vita di mosè si vede ch' egli fu rigorossimo co'rei. chiari,
di grazia, volgermi alcuno a difetto ch' io non sia stato rigoros'osservatore d'
potesse essere sommariamente spedito, e coloro ch' erano mal trattati da'giudici ordinari o
degno / di reai trono a l'or ch' egli non spira 7 superbia ed
legge più santa e rigorosa / vuol ch' i tebani miei non abbandoni.
seneca volgar., 3-301: colui ch' hae capelli distesi non si mescoli con
fagotti in un canto del cortiletto, ch' era rimasto il luogo più pulito della
mi stava, e rigovernò intanto le legna ch' erano cadute dagli alari.
di qualificarci come un popolo infante, ch' ella durava gran fatica a educare alla
o per forza o per amore, ch' ella mettesse le vivande in tavola e ch'
ch'ella mettesse le vivande in tavola e ch' ella sedesse a mensa con ferrantino,
ciascuno era stato cacciato dall'allogiamento, ch' egli già s'aveva preso, accioché vi
pizzicor s'accende il fuoco, / ch' avviene allor ch'un lo gratta e rigratta
il fuoco, / ch'avviene allor ch' un lo gratta e rigratta. bracciolini,
maestae. lettera senese, v-155-8: sapiate ch' ellino sì vi s'adoperaro in ciò
ellino sì vi s'adoperaro in ciò ch' ellino poterò di buono, perché noi
, e nel partir mi duole / ch' io non possa con l'opra regraziarte,
: -non vedete voi -disse -la custodia ch' io ho posto a quei limitari?
e pensai di riguadagnar colla lira quello ch' aveva speso in viaggi. ghislanzoni, 16-
epiroto] del ventre della sua madre ch' era morta, stridendo, di subito
rinaldo daquino, in: sol ch' io vi riguardo un poco, /
riguardano, parlando / s'io son quel ch' esser soglio. pucciandone, 354:
fiorentini, 201: s'elli avenisse ch' elli vi convenisse navicare per mare,
mare,... 'l primo giorno ch' elli entra i mare, non dèe
riguarda e non lo conoscea, impererò ch' iera grande tempo che non l'avea veduto
-la fede, -e crede / ch' amore li riguarda. g. cavalcanti,
: deh, reguarda tanta fede / ch' el mio afflitto cor te porta. aretino
borea rinfoca, / volti e pensieri ch' io non so e riguardo / sbigottito.
, inf., 9-107: io, ch' avea di riguardar disio / la
supposta la persona di enea e supposto ch' egli di sicilia partitosi arrivasse finalmente in
a me, riceva ella in bene ch' io riserbi i miei offici ad aiutarla in
buonarroti il giovane, i-546: qui converrebbe ch' io m'arrestassi, qui che io
ciglio. nardi, 56: poi ch' ei si ragunò il senato, quivi ognuno
,... le desse parola ch' egli si riguardava come il padre della famiglia
ciii-119: no'siamo atti a volere ch' el vostro te- reno per noi e
. tortora, ii-163: alot, ch' era stato il primo motore di questa
ne lo vostro aspetto / come fantino ch' è di poco tempo, / che guarda
volgar., 211: una volta ch' elli operava con i frati riguardò nel
: reguardando a questa rasò e considrando ch' el bon dicetore di'essere ben cu-
novelletta anonima, lvii-176: un dì ch' egli era fore / e riguardava sopra
mia, che ha corrisposto alla parte ch' io prendo in tutto ciò che riguarda
avea mente a riguardarsi, / sì ch' ella il prese e lo legò ben forte
su li trionfi suoi: e non parve ch' elli fosse riguardatore di quella pompa,
de le ben fatte opere e severo giudice ch' è dei cattivi fatti. cristoforo armeno
corrispondere con quattro ciarle alla gran fatica ch' io duro per raccoglier nuove dal mondo,
-numeroso. segneri, i-336: ch' è ciò che tanto a maraviglia compì il
non una volta ma molte s'imaginò ch' ella andasse; e per quella,
più aperto riguardo conoscere... quello ch' io era. -con metonimia:
riguardo mi dà lena / e mi ritien ch' io mi sono auciso. g
, ma li riguardi del traffico, ch' appresso quelle nazioni prevaglion a tutti gli altri
e non guarderò a degli altri riguardi ch' io ho fatto insino a qui.
ii-2-89: avete reso vano il riguardo ch' io ebbi di rattenere per parecchi mesi
romani avevano piccolo riguardo, perché quegli ch' erano posti a guardia di quella parte
/ da darmi il dolze sguardo / ch' io ne solea avere, / che mi
: lurcanio sì forte era e gagliardo / ch' o- gnun d'andargli contra avea riguardo
. alfieri, 8-124: io credea ch' oltre l'alpi ambo tornati, /
a lui, o facendo o dicendo cose ch' egli poi debba sapere. bernari,
... che meritava il poco riguardo ch' avete sempre avuto alla mia negligenza.
del gran lombardo i... i ch' in te avrà sì benigno riguardo,
, i riguardi di lui, ch' era istoriografo regio e prelato, lo portarono
i-16: pigliansi in essa assemblea quelle risoluzioni ch' appartengono... all'interesse comune
] distolto dalla crudele e premeditata indifferenza ch' egli già cominciava a ostentare a nostro
perdoni a siro, / ché ciò ch' ei fece a mio riguardo il fece.
l'ho veduto già senza radice / legno ch' è >er omor tanto gagliardo / che
, però che 'l contradice / natura, ch' ai difetto fa riguardo. -farsi riguardo
s. v.]: faccia quel ch' è conveniente senza riguardo a spesa.
s'hanno a tenere in riguardio, ch' elle sono vogliolose e caparbie. grazzini,
uno drago ad me apressare, / ch' era molto reguardioso, / e. ilo
renderò io a dio per tutte le cose ch' egli à retribuito a me? non
à retribuito a me? non disse ch' egli à donato, ma riguiderdonato a
passata, in un rigurgitaménto di acidi ch' ei patì, non trovò ricetta migliore
, come in un rigurgito, l'amore ch' io le aveva negato allora riaffluiva ora
vista desiosa e lieta di ciò ch' ella s'aspetta di ritrovargli e rivedergli in
: vedendo 'l periglio a ch' era stato, / per molto sdegno non
e muove le cose secondo la disposizione ch' elle hanno, percioché il cubo o il
relasa, / per toa merzé, ch' avemo defin la fassa. niccolò del
a dire d'esta materia, però ch' io son sì stanco, ch'io
, però ch'io son sì stanco, ch' io non porria scrivere con penna ch'
ch'io non porria scrivere con penna ch' io compiesse questa parte intera. benivieni
passaggio sgombra, / che, poi ch' è rilassato, in tal furore / al
il rilasciamento [dei costumi], ch' è l'opposto della severità, non
stile fosse men rimesso alcune volte, poi ch' afferma avervi osservato dove diligenza e cura
e ciò saranno più leggeri s'egli sofferanno ch' egli hanno sieno un giuoco. cavalca
bernardo volgar., 11-82: consigliami ch' io... rilassi un poco l'
francesi rilassarono la custodia di benedetto tanto ch' ei potè fuggirsi di prigione.
rilassa giù pe'fianchi scoprendo la seconda ch' è d'un indicibile color nero azzurrato
mio stile come rilassato e, secondo ch' essi vogliono, asiatico, non contrasterò
e sventure del letterato dovute all'educazione ch' egli ha patita'. -poco fluido e
fu cosa di gran maraviglia il passar ch' ella fece da tanta rilassazióne a tanta strettezza
, i-445: furono così frequenti gli assalti ch' alli turchi venne a mancare la polvere
non rilavorare su questa poesia ed aspetta ch' io l'abbia rifatta. carducci, ii-12-190
calar colui da que'demoni, / tanto ch' ei si rileghi i suoi calzoni.
non m'aves'tu sciolto, / però ch' io ardo più che prima assai.
assai. bruni, 205: toma, ch' io pur saprò con dolci accenti /
al corpo hai religata, / fa'ch' io ti serva e di me prendi cura
/ lasso, e come fia mai ch' io mi discioglia, / s'ognor più
in mano il più caro e gentile amico ch' ella et io abbiamo, mi sarà
, e all'incontro non e cosa ch' egli cerchi continuamente di perdere più di
i-39-6: amico, tua recenta lectera, ch' ebbe gaudiozo, intesi e riletta poi
la vista desiosa e lieta'di ciò ch' ella s'aspetta di ritrovargli e rivedergli
giorgio dati, 2-906: appresso vedendo ch' egli andavano a rilento, prese le
calagrillo il bell'umore, / or ch' ha la barca assicurata in porto, /
carità! / questo è mio padre ch' è cieco: / abbiate pietà.
che perciò fé vedere trasfigurati molti, ch' eran tenuti per dromedari dell'eufrate,
del nostro jacopo lo dica chi intende più ch' io non so la diversità d'un
publicamente al signore, ma in quello ch' ella chinò la ginocchia per gittarsi in
fronte, / in atto d'uom ch' assai si meraviglia. 3.
la lama, e tanto si sforsa ch' elli la rilevò del suo luogo e gittòla
, / illustrami di te, sì ch' io rilevi / le lor figure com'io
aveva rilevatala / allora allora, e disse ch' ell'è nobile, / e per
zannoni, 4-237: e lie dice ch' e'fu un parapiglia; e'un fu
compresi però li 226 di legnago, ch' or paga separatamente. gridario milanese [
tu sola mi puoi rilevare, pure ch' io paia degno d'amore. boccaccio,
odio, ubbidire il vincitore a colui ch' è vinto, rilevare colui ch'è caduto
colui ch'è vinto, rilevare colui ch' è caduto, contra di lui combattendo
prese carne a rilevarne la nostra ispezie ch' era morta. dante, par.
per iscusa sarieno, o per virtute / ch' io potessi operar che ch'io facessi
virtute / ch'io potessi operar che ch' io facessi. faldella, i-5-150: questa
; e poria essere melgio del mondo ch' el non sia anche relevato in publica forma
pensate piuttosto a rilevare chi sia colei ch' oggi... con voi trovossi.
che cade giuso, / leofante, ch' è di gran possanza. cavalca,
, iv-249: sappi, scauro, ch' io non ti confido il mio onore né
, 9-6: quantunque questo strale, ch' è il primo che l'esilio saetta,
anonimo, i-542: rilevomi infiammato, / ch' ai sonno fui tentato / d'amor
lato destro la nave e sì ostinato ch' ella, senza potersi mai rilevare un palmo
lazera chiamata, i... i ch' era sopra duo poggi rilevata.
cavalca, vii-50: maggior pena veggiamo ch' è a un prelato una parola o
e rilevata vendetta de'nimici loro, ch' aveano offeso e tradito papa bonifazio.
che è presso alla porta, acciò ch' ella vega la nostra battaglia.
1-i-65: non meno vaga di potere dire ch' io sia stata cagione di rilevazione della
creatore soccorso e rilevazione dello stato umano ch' era caduto per lo peccato delli primi
son tanti pareri, che rilieva a rilibo ch' io la dipingessi in tanti modi quanti
cortigiani, nell'ozio occupati, / essendo ch' ella, dal fondo alla cima,
debbe bastare che 'l rilievo sarà questo ch' io t'ho detto di fare nella forma
/ troppo bene a la mano, ch' incappando / tu così spesso, alfin
di cotal colpo lievo, / dico ch' e'fia per lui tardi i. rilievo
della mensa che si faceva in casa, ch' era molto, ispesse volte il raunava
mangiato, divide il rilievo a coloro ch' hanno servito alla tavola. andrea da
/ con tutti gli strumenti matematici / ch' ha di rilievo. -di rilievo
vederla né patitila / son le cagion ch' io mi meno la rilla. pasquinate romane
imbriani, 0-178: chi v'immaginate ch' io mi sia? o fottermi come si
increspi alcuno le ciglia nel- l'udir ch' io m'apparecchi a rilodar questa città,
a petrarca, xlvii-254: una fenestra ch' or si chiude or s'apre /
dolce e tenerella, / deh, succurrine ch' io moro. spinelli, lxiv-105:
rannuvolata e per conseguente il riso, ch' è la rilucentezza di quello, abbuiato
mai non riluce e non consuma niuna cosa ch' entro vi sia. dante, conv
no manche e no merme, / ch' a lo so regno ne conduga /
u paradiso, / con quel chiaro splendor ch' ivi riluce, / s'allegran sì
un nuvolette brieve, / con riso ch' io ne vidi in ciel far festa.
la mia vita / sancta lucia, ch' e luce chiarita. / ell'è ben
22-43: tanta grazia sopra me relusse / ch' io ritrassi le ville circunstanti / da
/ per dir più chiaramente / ciò ch' io vidi presente. inghilfredi, 379
lo dico e per voi veramente / ch' avem gra. libro fatto di neiente,
: stimo che la rima non sia altro ch' una simil rispondenzia di suono, cagionata
due parole, con la medesima vocale ch' a quella sillaba va innanzi, quando
cercar ne'miei pensieri, / convien ch' io lasci. idem, inf, 32-1
nove rime, cominciano © / 'donne ch' avete intelletto d'amore'. idem,
iii-52-7: maladico l'amorosa lima / ch' à puliti i miei motti e i
miei motti e i bei colori / ch' io ò per voi trovati e messi in
deo! petrarca, 1-1: voi ch' ascoltate in rime sparse il suono / di
: ora, sedendo, penso a ciò ch' io vidi / e qualche volta ne
io vi dico, in quello scambio, ch' i'vi ho veduto rubare un calice
voi e tutti i vostri parenti. parvi ch' i'vi abbia saputo rispondere alle rime
che fissura in vulgare, al sicuro ch' ai mio poetastro non mancavano rime, percioché
.. / ma il primo esecutor, ch' era fratello / del podestà, saputa
diceano che cortesia era a rimandarlo più ch' a tenerlo. s. gregorio magno volgar
prestalo a questo pacto che, incontenente ch' elo trovase un atro cavallo bun per
sia e un altro per piaggiarlo e fare ch' ella si creda gliele fa buona,
torini, 339: per che erode imaginando ch' elli fosse uno stolto, vestillo di
gondobaldo a rimandare a casa gl'italiani, ch' erano schiavi nel suo regno, senza
rimandare il sole / ardente specchio, ch' assomiglia il vero. martello, 6-i-104:
degli stroppiatoli de'drammi, si vedea ch' egli avea gran voglia di riman
rimandare di qualche mese un concorso universitario ch' egli legittimamente contava di padroneggiare con settecento
ambasciadori e rinun- ziaro e raccontaro ciò ch' aveano veduto e udito... il
., i-78: se ciò è cosa ch' elli rifiuti, elli dè