, 200: compra il poder di quel ch' hai guadagnato / e dàllo ad un
i'ho molto affannato, / mentre ch' io lavorai ed egli stette. / con
ammanni: / tu hai maggior ragion ch' i quarteruoli / e gongoli tu stesso de'
/ di quel che 'l fuoco fé, ch' arse le case / ed a cotanti diè
tal gragnuola, a venti così fieri / ch' ogni cosa mandavano in rovina, /
anche la gente a piedi, fé ch' essa immantinente formasse vari quartieri intorno intorno
carico, si awanzavano a riconoscere il campo ch' era stato eletto e segnavano prima con
, uscì dalla città di uinsdor, ch' era stata suo quartiere del verno.
[per l'arte] in una città ch' è l'op- posto dello dell'arte
da ultimo a dimandarmi quartiere col dirmi ch' era bene il tacere, perché, se
credeva di poterle rispondere positivamente a ciò ch' ella accenna nell'ultima sua circa un
il signor dal quartieri / rinfrancò astolfo ch' era prigionieri. -orlando dal quartiere
nello diretano quartieri, cioè in capricorno, ch' è tutto contrario a cancro.
l'antenna e quel poco resto della vela ch' era rimasa. -sala della mensa e
guardati di mai non levare l'unghia ch' è in su la corona; per ciò
dei nostri, perché mi si dice ch' egli è il vitto annuo di un uomo
un quartiglio d'un reale in ispagna ch' un reale intiero in quelle parti,
era saturno in su quel segno an- ch' esso / e nel medesmo albergo avea ricetto
leopardi, iii-óoo: profittando della licenza ch' ella me ne ha conceduta, no fatto
da professore e in meno gentile apparenza ch' ella avesse prima del 1848, quando
], ii-45: il benedetto giesù, ch' è somma verità, disse,
igne / si girava sì ratto, ch' avria vinto i quel moto che più tosto
si tiene ascosa, / cbé dal principio ch' ai corpo si sposa / la mostra
lii-5-207: oltra l'utile dell'oro ch' io dico, rende ancora qualche utilità de'
catarina voiando vedoar a quarto. ssì ch' ell'ebia tormento e vin ogn'anno
diffende con più belle lime, / ch' ei t'ode il mastro, che fé
il torto: e'sarà meglio / ch' i'gnene faccia di quarto e che io
lui e trovi il medico / e faccia ch' e'mi tolga per sua lancia.
mostrò i gran quarti della gran bestia ch' egli era. -non casca nel quarto
voleva dar anco termine ventiquattro giorni, ch' era molto, acciò avessero spazio
un violino che suona un minuetto fa ch' elle [donne] movano le ginocchia di
; noi siamo alquanto più resistenti; ecco ch' elle anno l'udito più sensitivo;
certo in terra non si può negare / ch' alcun sia a tue forze resistente.
o misera ravenna, t'era meglio / ch' ai vinci tor non fessi resistenza.
pitti, 1-127: me pregò e strinse ch' io tornassi a vinegia a fare presta
: padre, poiché voi mi comandate ch' io liberamente vi dica la ragione della mia
dote, / e per la resistenza / ch' egli mostrò di darla, e nelle
[un editto] conforme all'ordine ch' egli teneva, essendogli fatta resistenza dal parlamento
, 1-iii-65: nel legno la forza, ch' esso ha di resistenza, è appresso
rendere la potenza vincitrice della resistenza, ch' ella rompa l'equilibrio con la più leggiera
, temendo delle persone per la gente ch' aveano fatta venire e perch'aveano armate
resistere al podere di quelle quattro case ch' erano contro a loro, celatamente
per resistere. come se mai la perdizione ch' era sugli uomini potesse finire, e
] e della gente della chiesa, ch' era in lombardia. guicciardini, viii-225
; ma aveano per iscopo a mostrare ch' io tramava secretamente con gl'inglesi e co'
ne'capitoli di questo 'breve ', ch' e'rec- tori possano e debbano quello
ripara un ladron dentro una torre, / ch' a paesani e a peregrini nuoce
insistito per condurmi seco nel suo legno ch' io non ho saputo resistere e parto
la cagione della sua impossibilità a colui ch' è suo prelato pazientemente e convenevolemente gliel
furono pazientissimi in ogni tribulazione, conoscendo ch' era grande stoltia a combattere con dio
104: or mille volte el dì ch' amor mi assalle / ferir mi può,
resiste ornai. foscolo, iv-406: or ch' io resista al mio fatale e insieme
morte, te lo prometto; ma ch' io lo vinca, ah! tu sola
applica anco il cervello a tante altre cose ch' io non so come possa resistere.
, iv-284: egli [dio] sa ch' io non posso resistere più, egli
resisti / in questo lago / d'indifferenza ch' è il tuo cuore. gatto,
non è che una leggiera flussione temporaria ch' è già sul calare. è la conseguenza
in fiori, / a tarmoniaco sai poi ch' è congiunto. stampa periodica milanese,
7-84: gli portavano i danari per modo ch' e'non potea resistere di potere ricevere
da ponte, xxiii-40: capì allora quel ch' io volea, e in poco tempo
porto, 1-284: il conte guido, ch' era menato prigione, tolse per reso
, e molto probabilmente, nei resoconti ch' egli dà delle sue gesta, la
soffiando si respinga con impeto l'aria ch' e dintorno alla bocca.
, 1-1084: vedendomi punto, paleserò ch' io non mancai di rispingerlo [goldoni]
respinto da ogni parte, e basta ch' io desideri una cosa perché succeda il
involgeva seco la sospensione d'armi, ch' ei divisava d'ingroppare per rispi- ramento
mole ne viene ad alzare, ogni volta ch' ei respira, quanta è l'aria
, v-520-136: non podea parlar niente / ch' a pena a pena respirava / de
a pena respirava / de sì gram pianto ch' io fecea. guido delle colonne volgar
a pena, / né schermo v'è ch' assecurar il) ssa / da la
, 258: ora più non respira, ch' è senza fiato; più non vagheggia
nebbia il cor condenso, / alor ch' i'miro e penso / quanta aria
così... respirare dal dolore ch' avrò di non potervi vedere di giorno
. cecchi, 1-2-90: a quel ch' io veggio, / ell'ha lassato respirarmi
dagli occhi or da soavi odori / ch' indi respiran con sì dolce zelo /
egli è per certo / ben degno ch' abi sopr'ogn'uom mortale / palma
mi seguette i... i vuol ch' io respiri a te che ti dilette
suo corpo all'equilibrio coll'aria nuova ch' ei prende a respirare e addattati e'cannellini
,... per modificare l'aria ch' essi sono costretti a respirare. pascoli
visita le chiese / di campagna, ch' erbose hanno le soglie. d'annunzio,
tamburi non avesse distrutto tutte le impurità ch' erano nell'aria, perché restasse solo
, perché restasse solo quel misterioso profumo ch' è il respiro, il profumo dell'
il vento l'investì con tanto impeto ch' ella si sentì risospinta indietro, il respiro
ore di respiro / a un scolar ch' ha la testa squinternata, / io,
. goldoni, vii-347: so non pertanto ch' ella ne'/ suoi respiri legge le
5. maffei, 8-545: quel ch' io ho detto non tocca voi ma
parte mia involgerebbe una responsabilità morale ch' io non sento di volere assumermi.
e sopra alla nostra forza, si ch' eziandio ci rincresce di vivere. ma
10-897: finalmente i'ho considerato / ch' egli è impossibil ch'io viva senz'
i'ho considerato / ch'egli è impossibil ch' io viva senz'essa. / io
, e dopo una gran ressa, / ch' e'dubitava d'esser ingannato, /
/ a te le cure, or ch' è mestier di ressa / con tutti i
umanamente mi fece ressa e volle persuadermi ch' io dovessi voltare in toscano questa nobilissima
una ressa di lavoro indescrivibile. sai ch' io non me ne spavento, ma questa
] la gente sì vilmente oppressa / ch' ognun piangeva e dicer non osava / la
67: ricomandati al coliseo di roma, ch' io voglio metter in resta questo mio
con la lancia in resta il primo ch' io vedrò sontuosamente armato. n. agostini
resta, / al quinto savio, ch' era molto vecchio. fiorabraccia e ulivieri
lodo in quell'i- stessa carta / ch' abbia di molto su roma frizzato: /
dottore, che venga leggere il restante ch' è per lui. addio.
tanto che tu 'l porti all'albergo, ch' io te lo dono. 6.
all'indietro delle vacche, e gli parea ch' elle uscissero della spelonca, perché tutto
/ che tanta quantità fur li nemici / ch' orlando e'suoi non si serebor resti
guarini, 213: forse è ben ch' ai più vicino ostello, / poi che
vostro ardire, e la vostra gloria, ch' io, inchiodato dal mio destino,
lui. sarpi, i-1-107: e'vero ch' io ho mancato di mio debito,
corregge ben le membra / di ciò ch' egli ode dire. cino, iii-53-28:
veduta, lasso! qual'è questa / ch' è crudel di se stessa e dispietata
tanto seppe dire e confortarla, / ch' ella la fe'di piangere restare,
: stagioni ree, sfogatevi; / ch' io di cantar non resto. alfieri,
de'medici, 7-133: come campana ch' a distesa suona, / poi c'ha
. grazzini, 9-7: e per ch' egli era già restato di nevicare, ragionavano
, vii-79: o miseri occhi miei più ch' altra cosa, / piangete ornai,
anco dato udienza a me nel tempo ch' egli aveva cose sopra il viso da
e tardo / que'begli occhi, ch' ognor veder vorrei, / resto per non
quaderno grando roso scriti turi li dibiti ch' io fbd eo annoilo siando altarta e che
in bronzo. leopardi, iii-163: resta ch' io mi scusi anche pel miserabile dono
: resta per compimento de'miei desideri ch' ella mi porga tale opportunità di servirla,
tra gli altri molti mali, / ch' ei mi obbligasse ad allevare il figlio
scusa alcuna / vi resta, salvo ch' una, / se d'accordo sarete oggi
vostro del mondo ogni paese, / ch' assalir l'oriente, e'ncontr'al sole
, / deh! movi ornai, ch' ogni al tr'aiuto è tardo; /
resta /... / non consentir ch' estingua morte avara / onestate e valor
valor. orsi, cxiv-32-14: si contenti ch' io l'importuni richiedendola del loro costo
mon- tiplica 6 in sé fa 36 ch' è partitore. patrizi, 3-241: di
: maraviglioso e sazio sì restai / ch' io me revolsi a la sinistra mano.
ai voti poi furo i successi; / ch' in fuga andò la gente battezzata,
di sincera benevolenza e di stima fin ch' ella visse. pananti, i-183: finiti
ella visse. pananti, i-183: finiti ch' ebbe quei noiosi carmi, / sperava
. / io fui cagion demetrio / ch' ora voi mi sprezziate? muratori, 7-iv-368
cum fiorini x e soldi 13 denari 8 ch' io restavo avere dal detto niccolaio.
orlando cavalier di nobil gesta, / ch' io mi sforzassi con ogni potere /
che hai tu detto? -ho detto ch' egli è molto bene fatto. -ora
restato, ma dal padre loro, ch' eglino liberati non fussono. g. m
versar passato il verno. / poi quel ch' apparecchiò nel maggio a dietro / che
lavoro? -nicola resta lì, e damiano ch' è un bonuomo, mi fa e
rosso / seco ogni pezzo d'arme ch' avea indosso. -restare sopra di sé
. pona, 4-72: la prencipessa dopo ch' ebbe veduto la damigella restò tutta sopra
restare esangue. mascheroni, 8-394: vedete ch' io mi copro di rossore, /
poeta; / l'ombra sua toma, ch' era dipartita ». / poi che
mie vece / del popul mie, ch' era 'n egitto catto: /..
e 'n tante / guise l'alletta, ch' ei si ferma e siede: / e
ancora / del funeral officio, / ch' hai restaurato mopso di sua vita / degna
degna, perché un che mora / ch' è de amicicia inicio / e fin,
d'un insigne ampliatore e restauratore in ciò ch' ai comodo ed all'utile delle fabbriche
boito, 1-18: questa prosaica / gente ch' or ti raccolse, /...
per la restaurazion del tempio con dire ch' egli era meglio dargli a'poveri.
nella paraula del pastore, non disse ch' elli venisse a cercar molte pecore, ma
agente generale neppur mi risponde. preveggo ch' egli tirerà fuori una lunga lista di
restauro, / chiara in terra restai più ch' in ciel stella. 4.
a morte, /... quel ch' esser deve / al gallico terren suprema
entrava, per qualche parte, senza ch' egli se n avedesse, quella sua vecchia
navi] mezzi arsi si bagnano infino ch' ogni vapore è ristinto. fausto da longiano
al tuo petto illustrissimo e sincero / ch' à restincto le fiame e le faville /
passo e fece tardo, / come cavai ch' è punto e sia restio. ìppiatùa
sue voglie le profferse tutta la terra ch' ella poteva vedere dal colle su cui
cavalcare. tassoni, 12-25: mi comanda ch' i'/ in armi debba aver fra
che io son di lombardia / e ch' i'in mangiar le rape ho del restio
risoluto e con quel viso ridente, ch' io vorrei. tu hai ancora il restìo
. tasso, i-292: ancor ch' egli m'abbia detto di ricevermi ai
, possa promettere più di me stesso ch' io medesimo non posso. =
/ e po'disse e consegliò / ch' ai ditto miser tadio / sia restotoido li
odoardo a restituirmi uno schiopetto da caccica ch' io gli aveva prestato. manzoni, pr
costretti gli eredi a restituire i denari ch' egli aveva ricevuto a buon conto. g
: vediamo se in qualche modo fia ch' ei tema me e che restituisca ettore.
. contarmi, lii-4-98: pare onesta cosa ch' ei debba restituir il regno a quello
incontanente confessò la colpa sua di ciò ch' avea fatto. boccaccio, dee.
. spesse volte diede soccorso a quelli ch' erano mescolati con annibaie e in alcuni
soranzo, lxxx-3-261: qui saria luogo ch' io narrassi come carlo magno restituì questo
soliciti siamo stati, in tanto credemo ch' elli venisse ora alla vostra pre- sensia
della colonna e ristituigli in ogni grazia ch' avea loro tolta e levata papa bonifazio.
pure voce prigioniera, sciolta / anima ch' è smarrita, / voce di sangue,
] per occasione sicura a bologna, ch' io poi sarei fedele e puntuale restitutore
temere d'avere a fare ristituizióne o ch' ella sia domandata a'tuoi figliuoli, e
[a p. borgianni], ch' era già del 1916, venne accolta
orsi, cxiv-32-85: l'argomento, ch' io posso dare a v. s.
, tien la cioppa / pegno infin ch' io ti dia poi il resto. bembo
. marcantonio longo, nel qual è ch' ei riceve da me ducati 69. per
ma con resto non dico, / ch' ognun diven nimico - a chi l'afibbie
.. di sciupare quell'ideale femminile ch' aveva ucciso nel fratello anche i resti dell'
prime con trentacinque di bastoni contra alcuno ch' abbia in mano il punto trentasette,
volontà, almeno contra quel determinato proponimento ch' aveva di vincere: perché con bastoni
òisaccioni, 1-36: cesare avendo inteso ch' andavano li francesi ad attaccarlo, vedendosi
che non ricercava il numero delle genti ch' aveva. vico, 4-i-958: 'no
in polve li ridusse, / acciò ch' abile a tutti il luogo fusse. mattioli
, 7-114: la schiera internai, ch' in quel conflitto / la tirannide sua
[guevara], 1-88: nel tempo ch' io gli trassi fuori la marcia e
spalle, / che scoglio alpestre, ch' alia riva assiede / d'aspro torrente a
. bambagiuoli, 20: non convien ch' uomo valoroso / restringa sua virtute,
mostrando il contrario di fuori, acciò ch' io misera, priva di voi, più
fusse perso per lei e datoli ciò ch' avesse voluto. morando, 169:
23-89: il nome del bel fior ch' io sempre invoco / e mane e sera
al cibo semplice, se tutto quello ch' è in noi e fuori di noi è
cerchio di parigi, hanno anzi da desiderare ch' ei si vada ampliando ed ispazi per
. perché è vaga, a voler ch' ella sia buona, bisogna restringerla con queste
queste regole. prima... ch' ella sia di istoria vera, secondo che
in lasciarsi intender chiaro che, infintanto ch' ei non fosse stato fuori d'italia,
ristrignere in brevi termini le infinite cose ch' egli ha da dirvi. carducci,
. capilupi, 4: non credo ch' amore possa ordir in terra / laccio mai
a levarli le cose concesse, dopo ch' essi hanno disarmato. de luca,
torre ed acchetato il tumulto, permise ch' egli n'uscisse libero a patti. carducci
e germana / offrì chioma votiva / ch' ornò il ciel di faville, / voti
: io vi renderei quelle maggiori grazie ch' io posso e che io debbo,
da lei ritrar pur vòle / ciò ch' ella vergognando in sé ristrinse. / -di
prodigo restrinsi / in voi quei don ch' agli altri scarsi io diedi. / in
, egli esce tanto de termini suoi ch' è non par più che e'sia naso
assale un sùbito pallore / io so quel ch' è, ch'ogni virtù m'ha
pallore / io so quel ch'è, ch' ogni virtù m'ha tolto. barbaro
si ristringea nei panni timidetta, / ch' ogni donna è paurosa di natura. tasso
mano / la giovinetta dispogliar presume, / ch' afflitta geme e si restringe in vano
cibi, ma non nella limosina, ch' è il miglior oratore che posiamo inviare a
unicamente. dante, xxxviii-57: poi ch' io mi ristringo a veritate, /
, 16-iii-171: qui piacciavi di ricordarvi ch' io mi ristringo sempre a quel che ho
per altro la lettera di papa zaccaria ch' è il solo monumento del fatto appalesa chiaramente
restringo / e sto pur a expectar ch' altri me spetra, / ché scio quanto
altri me spetra, / ché scio quanto ch' io dicto e quanto io fingo.
caro, 16-75: ecco, signor, ch' ai tuo chiamar mi volgo / e
ameno? / su, destatevi ornai, ch' a'suoi destrieri / il caro febo
del disordinato appetito nella potenza concupiscibile, ch' è inchinevole a desiderare temporale delettazione.
individuo eh'un altro e questa specie ch' un'altra per qualche restringimento al nome,
cui l'amore / ettemo resunto, ch' era cangiato / pel padre primo e
, sotto resupina / di renzo, ch' è calonaco e non più, /
pisani, 92: l'animo grande, ch' io già ebbi ancora, / di
resuresio. testi fiorentini, 65: volemo ch' egli abbia per suo salario ongne anno
polo volger., 3-147: sappiate ch' egli dimora in questo luogo infino a
i ghibellin sì fatte sorte / la notte ch' è dinanzi al resurresso, / senza
infino alla mattina di pasqua di resurrexi ch' egli era confessato e comunicato. bembo
. cavalca, iv-89: fu bisogno ch' egli [cristo] ricevesse passione e
barberino, 56: il fratello del duca ch' era allora di normandia, che non
veramente stimare l'uomo e sapere quel ch' egli è, guardalo tutto ignudo.
allodole catturate nell'uccellanda padronale (allodole ch' io vidi felici nel volo, e
). petrarca, 4-7: que'ch' infinità providenzia et arte / mostrò nel
terra a 'lluminar le carte / ch' avean molt'anni già celato il vero,
100: non tender più la rete, ch' annodavi / fra i bei capegli,
quando fu presa / l'alma, ch' ogni difesa / ebbe a disdegno. tasso
... io credo di sapere ch' egli sia benissimo intenzionato per mio genero
tu vi fussi per altro, ch' i'ti so dire che farei concia a
a rete, sendo stato quello ch' io mi credeva ». -dare
scopo. petrarca, 105-47: forse ch' ogni uom che legge non s'intende;
30-7: tendiam le reti, sì ch' io pigh / la leonessa e'leoncini al
varco. petrarca, 62-7: sì ch' avendo le reti indarno tese, / il
a la fatale / mia rete, ch' ivi ascosto amor tessea? g. gozzi
di più alla sua rete; ma oltre ch' ella non vedeva ben chiaro se quella
or la chioma involta, / più ch' ambra molle e più ch'elettro bionda
, / più ch'ambra molle e più ch' elettro bionda, / o stretta in
li peccatori; singularmente son io insino ch' io passi. 2. ricamo
un secondo vetro alquanto più pesante e ch' io chiamerei reticolato, per esser formato di
., i-398: torrai tutto lo grasso ch' è sopra le sue interiora e lo
perfezione degli scritti non corrisponda in coloro ch' ei predilige l'altezza dei sentimenti e
chi non ha letti i miei fogli ch' io sono un mal cristiano; e troppi
.. -e mi lasciò con questa reticenza ch' io volli rimanesse incerta così. soffici
dicon de'passerotti e tanto spesso / ch' alia lor bocca sempremai vicino / bisognerebbe
lla zerbitana re- tica! il parlar ch' ella mi dicea: / « per tutto
tutti i suo * prelati, / ch' hanno roma di resia accesa, / siccome
un secondo vetro alquanto più pesante e ch' io chiamerei reticolato, per esser formato
il conturbante profilo!, nel punto ch' ella entrava in sala con un gran piatto
la loica così pronta come mi pare ch' abbino! bembo, io-ix-56: io non
dunque, prenderemo della rettòrica quella virtù ch' è atta a persuadere; e sotto
e mi comandò di tacere que'sentimenti ch' era cosa lodevole il nutrirli, ma parea
dolermi, ma la mia guida esclamò, ch' io avea avuto gran fortuna, perché
voglion decenni e miliardi, sono an- ch' essi retorica demagogica. gramsci, 4-6:
gran fronda \ cioè lo gran terreno ch' elli avea ancora per seminare o li
ancora per seminare o li grandi boschi ch' elli avea, parlando retoricamente: potrebbe
o parla o a seconda del fine diverso ch' e'si può proporre, assume diversi
, rettoricando alla rinfusa, / vedi ch' esci dal rigo e che trasmodi. gioberti
. b. corsini, a6: ch' importa a me 'l sapere / qual modo
boccaccio] cadde alle volte, non fanno ch' ei perda il grado di autore sicuro
fatti uditi da testimoni viventi, e ch' ei nomina. amari, 1-ii-268: ritraendosi
antichissimo rettorico. restoro, ii-92: retorici ch' ense- gnano de parlare. dante,
. / vuò dar l'assalto, ch' a forza di lingua / resister non potrà
'... e poiché volete pur ch' io me l'abbia a ufo,
foscolo, e voi li retribuirete secondo quello ch' io proposi e che voi accettaste.
ringraziatelo dell'amicizia che mi conserva e ch' io di cuore le retribuisco. borsieri,
ritribuire è cosa giusta, e quel ch' è giusto è anco onesto.
siena, ii-308: poi... ch' è tanto necessaria e utile questa pazienzia
le imprese e cantò la vittoria, ch' era il premio per quei tre che avevano
egli poteva e nolle dimonstrava, sapiendo ch' elle erano conosciute dal redemptore del mondo
peccator forbendola a'capelli / del capo ch' elli avea di retro guasto. cecco
e non saprebbe formare una cura: / ch' i'gliel ficcassi dalle rieto parte!
, 1-26: così l'animo mio, ch' ancor fuggiva, / si volse a
tutti diece. ugurgieri, 52: conobbe ch' elli era trascorso in mezzo de'mmici
par., 2-93: or dirai tu ch' el si dimostra tetro / ivi lo
, 11-55: questo modo di retro par ch' incida / pur lo vinco d'amor
signore in prima da san retro / ch' ei ponesse le chiavi in sua balìa?
d'ingombro o indecorosi nella bottega, ch' è esposta alla vista del pubblico. c
5-84: voleva la regina... ch' ella dormisse in una sua retrocamera divisa
l'artiglieria con la sua insieme, ch' avea da campagna, verso oinaros. montecuccoli
aveva potuto disfarsi della parte di sé ch' era venuta dopo. 7. subire
che vaglino a farmi dare il passo ch' io bramo. zucchetti, 417
ezechia della sua promessa... far ch' ei mostrasse dieci ore meno di quella
o pilastrata, come la colonna e, ch' esce solamente due terzi dalla pilastrata 0
che m'era tolto, / sì ch' i'devenni come l'uom che
i-772: in questo ultimo caso, ch' è certo il più desiderabile, non
autorevoli uffici conforme l'essigenza dell'occorrenze ch' andavano ripullulando. 5. passaggio
: « fatemi voi la strada, ch' io vi seguirò ». tesauro, 2-79
c. carrà, 452: l'eccezione ch' io sollevo può parere retrograda e sibillina
entrai di quattro sì alti rivi / ch' ancor fuggendo andar mi fa retrorso. cesariano
che, impassibile, si godeva quella ch' egli reputava goffaggine dell'ufficiale di retrovia
lippi, 8-62: egli, ch' è nel giuoco un uomo rotto / e
, è riposta in qualche buon libro ch' esca a illuminare il secolo, poiché
cuor mio, batti pur su, / ch' io ti do poco retta. albertazzi
stava a retta da un altro prete, ch' era curato alla chiesa di santa regina
però diano a loro gagliardamente, però ch' egli è meglio morire in carità e in
perfetta; / morando di riviera ch' ebbe fé, / che di carlo fu
idem, 10-64: tutto l'amore ch' ano tutte serebbe pocho in la
rettamente m'ami, più l'anima ch' il corpo amar dèi. giorgio dati,
, 6-14: richiede l'argomento mio ch' io parli più tosto dell'altro secondario
. agostino volgar., 1-6-112: quel ch' è detto, 'li animali che
nel suco che se ne spreme, ch' è il vino; lo che forse negli
. de marchi, i-452: bisognava ch' egli vedesse i giornali della mattina,
da rettificare in fra un mese quello ch' io in nome suo ho fatto.
che castrone ne 'l suo testificato disse ch' el manfrone, da cui fu poi rettificato
] è rettificato, e per rabito ch' egli ha impresso della virtù è conforme
domenico da montecchiello, 2-49: la mente ch' era in prima torta è fatta dritta
costellazione, che prepara il corpo, ch' è strumento dell'anima scientifica e da
ungaretti, xl-202: capitato nel rettifilo, ch' è quella brutta arteria degli sventratoli,
l'anima nella presenza di dio, ch' è la luce e regola di tutte le
quella, quando non volessimo forse dire ch' è rettitudine maggiore il raccogliere prede in
1-250: resta sempre inamabile a dio, ch' è perspicacissimo nel conoscere e rettìssimo nel
, ii-53: l'ascesa era più superba ch' è da mezzo quadrante a centro lista
la ricta via / che pria noi dico ch' el lasciamo adrieto, / mirando in
forteguerri, ii-228: io vedo chiaro ch' uomo onesto e retto, / deve
rettitudine. guittone, 7-3-246: quello ch' è retto e onesto con vertù stimo
o sia per declinare più al rigore ch' alia clemenza, pochi furon quelli che lo
del retto oprar, punire il reo ch' è ignudo, / e quel ch'è
reo ch'è ignudo, / e quel ch' è ricco lasciarle impune. muratori,
tutto col suo retto intendimento e risolva quel ch' io posso fare, parendo a me
manzoni] non poteva nascondersi questa moralità ch' è l'essenza del fatto.
la sesta condizione dello stile magnifico è ch' ei pieghi dal retto all'obliquo e sia
mal non lo trasporta, / per- ch' ogni cosa porta / seco, sprezzando gemme
cerchio far si puote / triangol sì ch' un retto non avesse. filarete, i-ii-644
non già per dialettico argomento, / ch' altrui trar certo il conseguente insegni,
, / e l'alta riverenza, ch' ancor dura / ne'stati retti dal figliuol
. pannuccio del bagno, i-xi-44: quei ch' erano degni, / e che per
l'orribil dite, 7 e voi, ch' ai cenno suo pronti ubbidite, /
spirti d'inferno, / udite un amator ch' a voi dolente / chiede pietà.
accesi / sfavillanti piropi ardono intorno, / ch' a mezza notte a l'auree travi
se non quella / -dissi -, ch' è temperata in questo monte, /
di siena, 282: statuimo e ordiniamo ch' e'rectori de la decta università innanzi
e ossa, che somigli al ritratto e ch' egli farà sua sposa. gozzano,
ma la mia febbre reumatica mi dice ch' io ho fatto i conti senza l'
garibaldi, 2-219: tra i corpi volontari ch' ebbi l'onore di comandare in italia
quanto vogliasi reverenda, io dubito fortemente ch' ella possa stare a bilancia con quella
fresche e chiare hai teco, / ch' altra spelunca, ed erbe ed ombre ed
stornata la minaccia di una catastrofe, ch' era una soluzione, per quanto funesta,
persona che vi adoperasse tutta la diligenza ch' è necessaria in queste piccole edizioni. carducci
marzo eran giunte quelle per torino stesso, ch' eran partite otto giorni dopo quelle di
. bonghi, 1-55: questa scienza ch' è insegnata e diffusa, ha poi
poi per la carcerazione di uno stampatore ch' erasi offerto di imprimerla alla macchia.
tario del legato che ci fa favore ch' i rivisori de la grascia mai vengono
revisorie dove non era neppur gran merito ch' io fossi il più intrepido attivista.
tenevano a barcellona e nel rossiglione -e ch' erano la reviviscenza di certami poetici assai antichi
revivisco, / tanto mi celi, ch' a morte langisco? / or niega mo
sì mi percuoti [o gesù] ch' io par ch'ismarrisca, / gridando vado
[o gesù] ch'io par ch' ismarrisca, / gridando vado come infrenesito;
colpo par che revivisca, / non par ch' i'curi perch'io sia sentito.
dottore? -informatelo del precetto e procurate ch' egli il faccia o revocare o sospendere,
rivocarlo con un altro del 1674, ch' è quanto dire quasi appena comparso. c
., 83-75: se non rivochi quel ch' abbiamo inteso, / i'ti farò
. buti, 1-11: dico e protesto ch' io non intendo,...
sanguigno, 94: pensando... ch' io son in tanta allegressa e te
giuochi. ariosto, 44-68: bradamante, ch' eseguire / vorria molto più ancor che
, par., 11-135: se ciò ch' è detto a la mente revoche,
: rivocando alla memoria l'arte / ch' in india imparò già di chirugia /.
operar con succo d'erlbe, / ch' a più matura vita lo riserbe. baldi
la stagione / giunt'esser già vedendo in ch' ei do- vea / tender l'insidie
6-49: ora egli è falso questo principio ch' io sia tenuto a negare ed a
. dicesi che accorgendosi qui di tale scappata ch' è di tre secoli addietro, siasene
opinioni lusingavano grandemente l'orgoglio britannico, ch' era stato tocco in fino sul vivo dalla
aquilone, acciò che ogni carne sappia ch' io signore trassi lo mio coltello dalla
e 'l mezzo / del quartodecimo anno ch' io sospiro, / più non mi pò
eravamo iti un miglio e mezzo / ch' io vidi in una valle una donzella /
materassate / demmo a un tratto, ch' era in aria appesa, / e s'
dall'autobus faceva sciorinare una merenda, ch' egli stesso consumava coi bambini, al
gli stecchi: / or vivi sì ch' a dio ne venga il lezzo. poliziano
astinenza vivendo di pesciatelfi del lago, ch' essi medesimi si pescavano all'amo e
guerrazzi, 12-76: dubitai su le prime ch' e'fosse un rez- zolone,
castello e città della valdichiane, par ch' alquanto riabbassino il suono d'alcuna sillaba
. ghirardi, 28: fa bisogno ch' io alquanto mi rabbellisca: mi sento una
burro, mi s'affacciò così rabbellito ch' io alla prima noi ravvisava.
perché mancante dei segni sociali, e ch' io credeva aveste munito d'una lettera,
pedante. lucini, 4-86: non ch' io desideri di riabilitare il sommaruga, ma
dare copia del suo corpo a tutti quelli ch' intervennero a piagnere la morte del defunto
senno sfuggitogli: mentecatto, disse, ch' io sono. = comp. dal
si pretendeva troppo da lui, ora ch' era riuscito a riacciuffare il favore dei liberali
alle porte li aspettavano infino a tanto ch' e'gli raccompagnas- sero. grazzini,
d'amore a la 'mprimera, / sì ch' io raquisteria la mia alle- granza.
. chiaro davanzati, 34-7: ciò ch' i'aquistai / aggio perduto, ohimè lasso
pugne /... dura da ch' io perdo la sua vista [della donna
donna amata] / infino al tempo ch' ella si racquista. testi fiorentini,
[guevara], ii-103: volete ancora ch' io vi dica quali sono quelle cose
quando in quando grattugiar gli edifici chi vuole ch' e'rac- quistino una certa apparenza.
lo tornare, quando sia quella ora / ch' io raquisti lo tempo c'ho perduto
1-19: -vattene in casa e sta'sicuro ch' io non meno desidero di fare il
era la fede aveva in loro, ch' eglino non seguitassino l'ordine dato da
foss'io stata en sempiterno / e ch' io vedesse me cum tua maiesta,
vendetta de'suoi fratelli e racquistare quegli ch' erano prigioni. serdonati, 13-22:
io sono a carlo, e bramo / ch' ei nel prence novel tosto racquisti /
. monte, 1-4-n: sì ch' io non saccio come mai raquisto /
quel poco non ha forse venti anni ch' ebbe cominciamento. p. e. gherardi
g. villani, 6-17: co'signori ch' erano di là non consigliava al racquisto
anco più, onde sarà di mestieri ch' ei si rifaccia continuatamente e che in
: el savio proveduto e circonspetto, / ch' à iù fatto che lo stolto idiota
: io v'ho detto e riaffermovi / ch' io son bernardo d'alberto spinola.
desiderio di riafferrarsi alla vita o pietà ch' ebbe del grembo d'eu- genia,
dalla vita, mi riaffezionò a quello ch' io aveva già abbandonato? 2.
s'io l'avessi, dopo tanto ch' io la teneva, lasciata innanzi di accostarla
la fulminazione dell'interdetto, dice 'ch' ella conchiude che la reggravazione e l'interdetto
: « voi venite a fare una cosa ch' è fatta... nel concistoro
volar lampi e faville. / par ch' ivi marte stesso apra e disserri / piastre
latino? -ribalbettato! lo sforzo ch' egli fa per esprimersi dà alle sue
407: da quel tempo in qua ch' i sacrifici eran diventati comuni e mescolati maschi
no. gli piacque nulla risparmiare, / ch' e'tutto no 'l bevesse e no
uomini ed alle loro apparenze, consiglio ch' ella diceva di darmi perché avea inteso
molti di voi debbono, per quel ch' io credo, averne memoria, perciocché
lieve sospizione e posto a'tormenti, dapoi ch' ebbe manifestato il tutto fu'severamente punito
, / spesso dicendo: ecco 'l mastin ch' abbaia / maligno: però crepi,
purgata e colata per istaccio, acciò ch' e'fuscegli o altra ribalderia non si aviluppi
la lusingò a poco a poco / ch' andò in sala e ferie un gran
fanno i ribaldi, che hanno giucato ciò ch' egli hanno, quando sono chiamati ricchi
: attese a fare castigare infiniti ribaldi ch' erano per quello regno, di modo che
ad una sua colonna / amor, ch' è d'alabastro terso e saldo, /
o d'altri acquisto, / giusto è ch' io sia contro di lui crudele.
gl'infami e tutta quella ribaldissima schiuma ch' era ed è ancora a galla.
lezioni del mazzarella per rassicurare il ministero ch' e'non aveva mandato a bologna una
tutta: e per il gridar suo, ch' era vano, fatta rauca, a
ambra, xxv-2-395: -sarà un tristo, ch' e'ribaldi sogliono / favorirsi l'un
non dicesti ieri: / tu credi forse ch' io dorma o che sogni? /
noi richeggiamo il dolce nostro padre del cielo ch' elli ci perdoni i nostri misfatti,
di peccato, le diede il prezzo ch' ella chiese. tavola ritonda, 1-535
buonarroti il giovane, 9-131: tu vorresti ch' ei fosse, / per quant'io
la quale i'ti richieggo, / ch' io per me no. la veggio /
nchieseli ragione, per darci ad intendere ch' egli da ciascun vorrà vedere raone delli
i-2-40: l? ordine propostomi rechiede ch' io ragioni della cognizione e uso delli sparvieri
le don le sia più chesto, / ch' a tom nonn. è richesto /
, 71-33: tutti ue', ch' hai uditi contare, / eran privati e
e non punto ornato di quelle virtù ch' a prencipi si richieggono. g
richiesto a morte; piansero quando udirono ch' era stato condannato a morte.
soddisfece. alfieri, 1-154: allor ch' io falso 7 richieditor convinto sia,
alcuna tua richèsta, / o vecchia ch' ella sia o giovanzella, / o maritata
peccato guida / il peccator, poi ch' alcun dì gli ha indulto, / che
, 1-60: alla polizza che mi domanda ch' io giudichi se sieno migliori le fatture
loredano, 5-90: il sesto scanno, ch' era a canto al foco, /
aquila alla richiesta de'baroni, acciò ch' elli il difendessono
, / mi richinava come l'uom ch' assonna. buti [crusca] -.
ver dire, che per la vecchiessa ch' elli avea non vedea se non pogo.
maria richiuse e unse, / quella ch' è tanto bella da'suoi piedi / è
strada a'messi suoi [di amore] ch' indi passaro. cronaca di isidoro minore
, inf, 25-135: la lingua, ch' avea unita e presta / prima a
del rosso, 1-95-4: forte mi noia ch' i'ò poco bene: / fortuna
che le ferite son richiuse / prima ch' altri dinanzi li rivada. -serrato
con zolfo e con salnitro serra, / ch' a pena arriva, a pena tocca
pena tocca un poco, / che par ch' avampi il ciel, non che la
m'ho lasciati, per la dolcezza ch' io sento in quello che a poco a
al terzo dì la levatrice, ch' era venuta a ricogliere il parto, pronunziò
venuta a ricogliere il parto, pronunziò ch' io sarei morta sopra partorire.
, purg., 2-102: io, ch' era ora alla marina volto / dove
, iii-669: quello grado de'beati ch' è presso al circu- letto della luce
/ pestilente nel petto e sì morboso / ch' offend'a chi quel alito recoglie.
qual mia magione, / e ciò ch' io mangio ancor nel suo ricoglio.
donna novella istà colà e, secondo ch' ella sarà ai parentado, ella ricoglierà
a me il bisogno. questo non dico ch' io richieda donamento, ma ricoglio frutto
se le forze corro- spondessero al desiderio ch' io ho di giovarvi, ricorreste maggior
, xxv-ii-639: qua'son le cose vostre ch' io ri tolgo, / guido,
drieto al suo passo, / poi ch' ebbi alquanto la virtù ricolta. nardi,
. tavola ritonda, 1-261: poi ch' egli fosse tornato in guerigione, noi gliele
noi gliele aremmo tanto detto e ripreso ch' egli mai non si sarebbe ricolto in
portarmi l'emenda di tutt'i danni ch' io ho sentito sin qui per il suo
verso di cristo in ricompensa della passione ch' egli ha sofferta. d. bartoli,
per i finia. / -oh questa sì ch' è inusitata e strana! / una
contesto figur. cati, sventurato; ch' e'fanciulli ti verranno oggimai drieto cardarelli
tu sia cheta, se tu non vuoi ch' io riprodursi davvero in forme nuove.
massimiliana, ch' io feci porre al posto nel '58 e
squisitezze dell'ospitalità nazionale ne'pochi giorni ch' io mi trattenni in que'luoghi. manzoni
aveva. tarchetti, 6-i-274: non ch' ella avesse obliato le amarezze di cui le
. chambre con tinta sì ardente -mi pareva ch' ella arrossisse -tumido (le labbra
assedio, perché così fu consigliato, ch' ella non si potea tenere, perché non
. chiaro davanzati, ii-13: lingua ch' è di parlar molto imbiadata / perde
sgraziato, / giunta poi la stagion ch' alia ricolta / soleva spolverar bugnola e madia
che la turba quale ascolta / crede ch' io venga sol per predicare / e farli
camarlengo che 'l debbia trarre di ricolta, ch' el signore e 'l camarlengo sieno tenuti
figliuolo mio, lasala gire, / ch' io [la madonna] so'la loro
xlvii-158: la vaghezza e 'l lume ch' è ricolto / negli occhi che beltà si
/ che me par dubio asai, / ch' el ce serà de molti guai.
. agostino giustiniani, 225: come ch' io gli abbi congregati [i volumi
diritto e fa le cose senza ch' io mi turbi a comandarle e a ricoman
a lui termine tanto da recombàctere anche ch' ei se potesse d'onne parte fornire
: mi cresce affezione e fede / allor ch' i'sento più grave il martire,
cielo, ricominciò a salire fin tanto ch' ella disparve e che il toro,
li occhi miei ricominciò diletto, / tosto ch' io uscì fuor de l'aura morta
, ricominciava il brontolio delle grondaie, ch' era la musica di tutti i giorni.
ucciderla; ma giove per ricompensa dell'amore ch' ella avea avuto per lui la trasmutò
co 'l quale possiate rimborsarvi i danari ch' avete spesi. i. andreini
minor premio uscio / di me, ch' avendo inchiostro e pianto sparso / tanto per
si diede la morte temporale di colui ch' era dio eterno. -sentimento di
peccato con la ricompensa dell'infinita amaritudine ch' io ne sento, o non mi
non mi apporti maggior fortezza di quella ch' in fin qua ho avuto,.
veggio più d'uno alla giornata / ch' un servizio faran con un garbaccio / che
desiderio. tasso, ii-269: ben ch' io non possa invitarla come vorrei,
e quanto posso la sollecito, pero- ch' il desiderio, generato in me da le
rallegrarsi assolutamente dell'essere e della divinità ch' e'
, per ricompenso del beneficio, meritareste ch' io vi lasciassi qualche ricordo de'fatti
che, in ricompenso delle molte virtù ch' io gli fece dalla fanciullezza insegnare,
ambra, 80: qui lo spinola / ch' ha aver in ricompenso dell'oltraggio /
nostri, il più grave delitto politico ch' io mi sappia dallo smembramento della polonia in
rompia, / ché più no spero valghe ch' elio dice. tommaseo, lxxxix-ii-241:
con la libertà e con la riverenza ch' è debita a tanto poeta, ricompieremo
angelica e umana si ricompierà in quello ch' era bisogno. -integrare le lacune
.. e tanto gridò questa voce ch' io finalmente mi persuasi e chinai il
, 3-27: oh il profumo / novo ch' io seppi nella breve stanza / che
di ricomporsene in mente il concetto, ch' era assai poco. carducci, ii-8-356
come un pulcino bagnato all'occhiata severa ch' ella gli volse. de roberto,
per ricomperamento deue cose publiche e private ch' erano nelle navi, xxv migliaia di
grazia di dio e per lo ricomperamento ch' è in iesù cristo. leggenda aurea
mi sarebbe tanto grave di ricomprarli (ben ch' io sia poverissimo) quanto di rileggerli
] prelato universale di tutte le pecore ch' egli avea ricomperate del suo sangue prezioso
i chiavelli mi sono una chiave, sì ch' io entri e veggia con quanto amore
estense, 169: à questa vertute, ch' ella recumpra tutu gli amori e.
giovanni, 3-321: le sei grazie ispeziali ch' io voglio da te son queste:
santi, iii-392: né sarà mai ch' io metta in oblio, finché io
bisognava togliere qualchi grani di quella uva ch' avevano acomprata in acri molti die inanti,
non mi tien più broncio, / ch' io mi son pur avai con lei riconcio
campanella, i-191: poi, mirando ch' io son pur tua fattura, /
riconciarla a chi l'ha fatto, / ch' io bramo esser rifatto / nel tuo
parole ricevute, incontanente si dinunziava a colui ch' era in vece dell'abate, ed
furon cagione che, con- tra quello ch' altre volte fu creduto, il duca di
, vuol riconciliarsi con dio, conviene ch' egli lasci ogni altro amore.
giordano, 3-134: in ogne pace conviene ch' entri in mezzo raconciliatore...
mannelli, 149: un romano, ch' avea nome lepido, si fece trattatore
tolga il cielo, o cittadini, ch' io vegga il giorno in cui la città
disgrazia della chiesa, al più tosto ch' egli puote tornare in reconciliazione sì dèe
io riconduco. pananti, i-83: vuol ch' io vada / stracco e con una
risani ancor l'agnello infermo / per- ch' altri non ammorbi, e tu 'l diparti
l'avremo renduto [l'animo] tale ch' egli possa ricevere la medicina, porremo
/ presso a queste capanne, / ch' io qui con lor mi riconduco. botta
e faccia ciò che può iddio, ch' elli non potrà fare tanto ch'io abbandoni
iddio, ch'elli non potrà fare tanto ch' io abbandoni la battaglia e che la
iddio l'aveva fatto per proprio odio ch' egli avea a capaneo;...
tanti sgarbigli sei ita facendo, / ch' ei s'è un pochino allontanato. -ebbene
pur fare a me, signora madre, ch' io / lo riconfetterò. =
da la donna mia in comandamento / ch' eo reconforti onni bon servidore, /
/... / e 'l più ch' i'posso lor fuggo davanti, /
la dubia speme alquanto riconforta, / ch' el sia redito per altro sentiero / al
comando di cesare, che vieta / ch' egli sia trucidato. -rafforzare,
soave di sé lo riconforta, / ch' indi assai più ne molce / coll'odor
dette nell'occhio la rosoliera: pensò ch' era stata la velia a metterla lì
/... / che altro ch' un sospir breve è la morte? cantari
aperti nel loro stelo, et essi, ch' erano tramortiti, di sùbito si riconfortano
. g. gozzi, 544: mentre ch' io diceva così fatte parole, nell'
colonne volgar. [tommaseo]: vorrei ch' ella sapesse tutto mio coraggio e come
molti già credettero una cosa, / ch' altra n'avvenne opposita e ntrosa. domenico
il piè destro in su la staffa ch' era quella della banda manca e saltò
rotto / col maladetto pettinar ritroso / ch' i'porto invidia di qualunque è toso
gente e con uno signore di fiesole ch' avea nome fieso- lano, e fece
: è da prender guardia che quella ch' ha i rami, non si metta a
un anno erano così diverse da parigi ch' egli ebbe, uscendo sul piazzale della stazione
disamorato / contra 'l peccato, / ch' è nato in noi, di chiamare a
noi, di chiamare a ritroso / tal ch' è vile e noioso / col nome
. tommaseo, 2-ii-359: questa sì ch' è curiosa! / dove l'avete imparata
ritroso bandiere e pennoni / del comun, ch' io per dolor non iscrivo.
fé quel superbo e dispettoso, / ch' era prima sì bel, di setanasso,
prima sì bel, di setanasso, / ch' avea a scusarsi e presela a ritroso
crudeltà, volere insieme, / tal ch' ogni mie pensier volgi a ritroso!
è addormentata al fuoco, e russa, ch' ella pare un ghiro. g.
1-i-52: e'fe'tanto il ritrosàccio / ch' e'capitò male. =
e de'figliuoli e per la vettoria ch' aveano avuta. grazzini, 4-9: di
oro, o altra simile invenzione, converebbe ch' io biasimassi per conseguenza l'uso,
e lo spietato ritrovamento di perdio, comandò ch' egli... fosse posto dentro
da ragazzo, a ciò che, vestita ch' io ne sia,... n'
g. gozzi, i-26-246: quel poco ch' io ho studiato l'ho sempre messo
: ella conosceva ancora la miserabilissima vita ch' io menava per le orribili malinconie,
refrigerio d'acqua, / dallami, ch' io non muoia ». giuliani, ii-335
ritrovarlo: / e forse dio vorrà ch' io vada occulto / là dove tace il
l'alta foresta: / e poi ch' ogni speranza venne meno / di più poterne
vivi, e mai 7 non avverrà ch' io ti ritrovi al mondo, creder
un altro, e così costui, ch' era appiattato sotto questa dignitade, sarà iscoperto
, 7-336: guardando lo stesso paesaggio ch' egli guardò e dipinse, mi stupisco
e se truovi che 'l frate, ch' è accusato, non sia colpevole, fa
ritrova, a me pur pare / ch' ei sol gran premio d'ogm onor s'
san gilio, 158: signor mio, ch' i'vo languendo per te ritrovare.
/ 3 e per secondo, che dicie ch' a- rebbe 3 cotanti, 3 /
g. gozzi, 1-5-203: letta ch' io ebbi questa lettera, la presentai a'
modo che tutti dimostravan aver grandissima dispiacenzia ch' io avessi tanto tardato a venire. piccolomini
133: o giovani, sappiate ch' io fui già giovano e ora mi
un'ombra appresso il vivo sole / ch' io vidi sotto l'onorate ciglia. /
so me stesso s'io son quel ch' io nr era, / sì mi ritrovo
a ritrovar sé. gozzano, ii-211: ch' io perseguendo mie chimere vane / pur
. schioppi, 38: bella ritrovata ch' ha fatto questo uccel marino. giuria
arti ritrovate, per le glorie dell'antichità ch' ei vede propagarsi nell'avvenire.
che dice antonio galvano in quel libro ch' egli scrisse de'ritrovatori del nuovo mondo
s. cattaneo, 12-128: erato vogliono ch' ella sia stata ritrovatrice della geometria e
condescendere a queste condizioni...: ch' a'reformati non fosse lecito predicare né
mise, che da quel piè, ch' io era solito d'inciampare ad ogni passo
seme: / tien pur de l'imbiadir ch' e'sia rimesso / in te,
con esso / meco tu 'l facci e ch' im- porchiamo insieme. -che
non ponno. / voi siet'ebrie, ch' io lo so. porcacchi, i-294
/ sì legro e consumato, / ch' essendo male in gambe e derelitto, /
passa ritto ritto, / che par ch' abbia di dietro un travicello. goldoni,
, e sforza sì tuo ingegno / ch' ella ti tenga pegno / tanto ch'alquanto
/ ch'ella ti tenga pegno / tanto ch' alquanto in te sua mente pogna.
10 lagrime spando / pensavi tu, ch' a dir costei nvimpaccia. / ma s'
] pel camin ritto / dagli onesti costumi ch' avea inanti, / fece alle sceleraggini
modo, sì è diritta, però ch' è diritta a la forma e al fine
che soltanto quando si non dubitare, ch' io vi saprò quasi venire sì ritto come
e gran disputazioni. / tanto è ch' io voglio andar pel solco ritto, /
lippi, 11-30: in quel, ch' ella da ritto e da rovescio, /
defetto, / la pace mustra e 'nsegname ch' e'so'de mal enfetto; /
vincerò, / la fortuna seguirò, / ch' ogni ritto ha 'l suo riverso.
, / buonper quel fatto mio, ch' io tengo sotto. monosini, 338:
pitali, senza il rituale avviso 'vitta ch' er beuttu! '(attenzione, sto
, 5-2-139: infuocato e bollente e infogonato ch' egli è, [il ferro]
si colleppolò nettuno tutto, / non sa ch' egli na la zucca e il vizio
in quelle si troveranno, in forma ch' e topi non ci possano entrare.
bisongno, pure dicano e'nostri vilani ch' ungni pruno serve a riturare qualche calaia
/ in tutto l'anno far ciò ch' ella volle. / l'ha fatto mese
pel tempo riturate / con sterpi tal ch' entrarvi non ci giova. 2
co'lor separazione disfeciono il gran caos, ch' elli riunis- sino lor forza, anzi
risultato è stato assai più favorevole al 'torismo'ch' io medesimo non credeva. il ministero
regolarità, convenienza, potremo facilmente scorgere ch' essi si riuniscono in un principio,
tanta / forza, oh furor! ch' ecco, ecco dai cardini la schianta.
ii-46: tuttavia gli pareva di dire ch' ei giudicava la strada che intendeva essere
riuscibile ai cacciare colla forza una religione ch' era piantata già con troppo alta radice ne'
. c. campana, 3-13: ernesto ch' invigilava tra tanto nel beneficio de'
14-67: e la seconda [schiera] ch' ai campo riesce, / si furo
fuggia, l'asta si roppe, / ch' entrò alle schene, e riuscì alle
. betussi, xliv-140: perché dite ch' ogniun ch'ama mille volte muore,
betussi, xliv-140: perché dite ch'ogniun ch' ama mille volte muore, non considerate
in gada la fede, / poi par ch' ogni signore a lor rincrescia.
le toppe e i chiavistelli / par ch' egli [il gatto] abbia un ordigno
, 5-390: bisogna... ch' io cerchi fucili, perché essi non hanno
la menoma relazione ed io poche, ch' io m'accordi co'polacchi, ch'io
, ch'io m'accordi co'polacchi, ch' io scriva, ch'io mi danni
co'polacchi, ch'io scriva, ch' io mi danni. riescissimo almeno! giuliani
lxxx-3-41: non cosa molto difficile ch' egli possa riuscire re di polonia,
giovane, 9-721: anzi tu dèi voler ch' io rappresenti / quella cassa di cassia
, xlv-58: tu mi riesci più scempia ch' io non pensava. g. m
miei fossero ritornati nel loro fiore, e ch' io appunto fossi uscito di collegio,
castiglione, 3-i-1-396: quasi tutte le cose ch' io ho cominciato in combusto, mi
non mi fussi riuscita in quel bel modo ch' era il mio desiderio, almanco arei
gente d'arme, e riuscivagli quello ch' egli aveva disegnato, se la maestà
: spero che la cosa avrà quel fine ch' ella desidera; ed io mi reputerò
. f. bini, xxvi-1-305: già ch' egli [il mal francese] avesse
corri for ragion in ira / pero ch' ella ti tira / in molti vigi e
non rimasi due settimane in olanda, ch' ebbi le più belle apparenze d'una felice
domandar uscita o vero apritura, come ch' in essa s'aprì manifestamente la risoluzione
fondamente, e di lui ogni volta ch' egli ci accadesse, ce ne potremmo servire
7-i-227: riceverò con gratitudine l'onore ch' egli vuole compartirci facendo egli stesso la cerimonia
sul volto dell'ammalato quel po'di sorriso ch' essa vi chiamava. cassola, 2-64
v'ebbe il favore del pubblico, tal ch' ei nella sua 'vita'/ la chiama
dante, inf, 3-71: e poi ch' a riguardar oltre mi diedi, /
piangendo, a la riva malvagia / ch' attende ciascun uom che dio non teme.
e nel passato volta / m'affliggon sì ch' io porto alcuna volta / invidia a
neve; / onde procede lagrimosa riva / ch' amor conduce a piè del duro lauro
conduce a piè del duro lauro / ch' ha i rami di diamante e d'or
che si lava / di rodano poi ch' è misto con sorga / per suo segnore
quivi al sacro conspetto / tanto convien ch' io viva / che mitigato sia questo furore
o fuga o schermo? / lasso me ch' i miei dì son giunti a riva
e sì lunge la riva, / ch' i'v'aggiungeva col penser a pena.
. alamanni, 7-ii-256: già quel ch' ogni altro di tardezza avanza, / il
e tesser mio, / ha morte ch' el sostenne perch'io viva, / e
. petrarca, 290-12: benedetta colei ch' a miglior riva / volse il mio corso
. boccaccio, vii-218: divoto priego ch' alia vaga riva / cu coscienza, con
strazio all'alma fuggitiva / dey tuoi delitti ch' or sì lievi sono. -ciò
e'nonn-è nessun sì gran prelato / ch' a lor possanza truovi riva o fondo.
riva più verso el levante, tanto ch' el sia al apposito de una isola
e raccogliere le forze a darle mano sì ch' ella [la nazione] guadagnasse la
in alto e veder discorrere con quella libertà ch' è propria de'buoni eruditi, sopra
mare v'era più spesso per una fortuna ch' era stata di que'dì. cieco
rata, / né più a l'un ch' a l'altro fe'vantaggio; / poi
trovato un altro bangno freddo santissimo, ch' è nella cossta di monte morello,
con priapo ed imeneo; / trovan ch' un asinelio in sul rivaggio / molte ballotte
animo e sangue santo e pio, / ch' avrà del mondo in man tutto 'l
va arditamente e non aver pensiero / ch' io ti prometto, ben s'iddio mi
nostra gionse / io non negarò mai ch' alor me ponse / la gilosìa, che
, e dammi il tuo volato, / ch' io er lei vada: se mi
dei fiori, ma non mi sembra ch' egli sia rivale da sgomentarsi. stampa
o numi, / amar colei, ch' è mia rivale al trono, / e
ricami o di nappe o di pelli ch' io m'andava facendo, se mi veniva
, i-x-399: nulla vi dirò delle traversie ch' ebbe a rovare l'accademia [della
rivalersi sopra di me, con cambiale ch' io accetterò immediatamente e non avrò poi
nel trasportarlo di luogo in luogo si conosce ch' è più di quello che si è
ed incanti / oprando, possan far ch' io mi rivaglia. fauno [biondo]
molto rivalutato di quella infermità con dire ch' egli ornai caminava due miglia: «
questa mia lentissima convalescenzia con ferma credenza ch' io dovesse sì bene revalidarmi le gambe ch'
ch'io dovesse sì bene revalidarmi le gambe ch' io potesse mettermi a camino avante l'
schierarsi dinanzi alla sua memoria tutti quelli ch' egli aveva cacciati o fatti cacciare dal
cacciare dal mondo, dal primo, ch' egli essendo ancor giovanetto aveva passato con
parlerò; sì perché (parrebbe) ch' io per rivalità voglia ferirli con le armi
il più bel prencipe della terra, ch' egli non può, non deve rivalizare
non deve rivalizare col mio signore, ch' è re de regi e prencipe delle
non è stata molto bene ma so certo ch' ella è già rivalutata; oltre a
/ crèati! abnègati in te, ch' io ti riserbo / di nvamparti fuoco
rivango; / basta col tuo parer ch' io non convengo: / tu in
fare un collegio di dottori, vuole ch' io faccia così ah'improviso a questo mae
'l tenea in mano allotta) / ch' è secco già non metterà più foglia,
sali dolge che rodendo more; / ch' i'no scivo vederela, si'posso,
, / e go me plage, ch' a morte mi riva. y
fo riva, / lo grida, ch' ognom l'oldiva, / ver lo sposado
demanni che sia dato? -meser, ch' eo revegia luce. dante, lxiii-35
primo e io secondo, / tanto ch' r vidi de le cose belle / che
in altro abito sola, / tal ch' i'non la conobbi. boccaccio, dee
, lxxxviii-11-82: miserere di me, ch' io son conquiso 7 se l'angelico viso
le stelle apareggia, / non fai ch' io riveggia / lieto mostrarsi a me
): che iddio mi presti tanta vita ch' io vi rivegga tutti, come disidero
, l'obbligo e l'affetto, / ch' io riveggia i miei cari amati affanni
.). ma che importa. pur ch' io ti rivegga. misasi, 4-185:
penser in parte ov'era / quella ch' io cerco e non ritrovo in terra;
e sua figura, / udirà quel ch' in etterno rimbomba. idem, par.
durazzo, e farsalia percosse / sì ch' ai nil caldo si sentì del duolo.
un anno erano così diverse da parigi ch' egli ebbe, uscendo sul piazzale della
: mi piacque l'errar, né fin ch' io sparsi / di neve i crini
/ dentro a la selva antica tanto, ch' io / non potea rivedere ond'io
goldoni, xiii-78: più di quel ch' in cielo / ebbi udito, di voi
[l'invio del poema] prima ch' io non l'abbia revisto da me e
, se fosse rivenuto a rivedere, ch' io non avesse disinore. capitoli della compagnia
sciorinar la spezieria, / bottega o fonderia ch' altri la dica. / tutti i
. codice dei beccai ferraresi, 240: ch' i masari predetta sia tegnudi de revedere
fortezze di terra ferma, come uomo ch' essi tengono provvisionato sopra le munizioni loro.
stagione fredda del verno, col costume ch' egli avea d'andare ogni notte a
s'affatica per rincorrere e rivedere quello ch' egli ha già imparato. s. bernardino
calzolai, 316: statuimo e ordiniamo, ch' e'rettori de la decta università sieno
l'utilità de le decte arte, ch' e'decti quatto uomini sieno tenuti e debiano
], 19: ilustro conte, poi ch' a mal mio grato / partir m'
arsa, e dàlie termine diece giorni acciò ch' ella si possa rivedere delle sue offensioni
anticamera, camminando nel solco del profumo ch' ella lasciava dietro di sé fievolissimo, appena
debole, eppur prego e scongiuro iddio ch' essi imparino dal vostro esempio e dalla vostra
esser mozza quella gamba, / prima ch' io ti riveggiaf -chi la volesse
in pubblico la decima parte di quello ch' egli aveva predato. -rivedere i
magna dea, e perciò vo'saprete ch' era la mamma di tutti gli dei,
siena, 332: statuimo e ordiniamo, ch' e'rectori sieno tenuti di chiamare due
la critica comparativa; il che significa ch' è quasi un de sanctis riveduto e
. ariosto, 17-114: tempo è ch' anco di grifon favelli, /
aggiate de me revelamento, / donatemi gioa ch' allegri el mio cuore!
si pensa sottilmente... e quello ch' e mosso o vero informato da informatore
calvino per ingannarvi, o simplici, ch' egli vi va torcendo e depravando un'
a lui rivelato da un professore italiano ch' ebbe a conoscere di persona quest'uomo
. villani, 10-114: tre altri, ch' aveano cerco e sentito il trattato e
che di partecipi del sacrificio, e giuravano ch' egli non rivelerebbero in parte alcuna quello
, 5-73: venuto è in sospizion ch' io non rivele / al lungo andare le
: forz'è che a quell'ardor ch' in seno accolgo / dopo un lungo soffrir
è licito di confessarsi ad altro prete ch' ai proprio si è quando...
secondo il senso che loro ha dato o ch' è per dare, quando che sia
gloriar vedia »; a dare a intendere ch' è perché io era certo, e
, 4 (63): l'impressione ch' egli ricevette dal veder l'uomo morto
, 10-942: il più grosso batacchio ch' io trovai / gli detti, e il
aprile un bell'inchino / al vesco ch' era in visita, e pel riso /
crescere in tutti e massimamente in coloro ch' erano ordinati in segnoria, ch'ogni
coloro ch'erano ordinati in segnoria, ch' ogni uomo rivendeano, e anche in coloro
, xvii-283: ladro ti chiama di ciò ch' ei t'invola, / e per
xv-426: dall'annesso programma ella vedrà ch' io, per sacrificare all'arte militare,
... / ed ercole, ch' ancor di dianira / per la camicia si
sia né rigattiera, buona cosa è ch' alcuno di serventi più fidato eleggiamo atto a
papa rispose a quelle sorte, / ch' a luogo e tempo a roma riverrebbe,
a dar lo trebuto / al suo dio ch' è sordo e muto. alberti,
chiaro davanzati, v-76: i'odo dir ch' ai pulican divene / che sucita li
, i-627: null'uomo già per contraro ch' avegna, /... /
vecchio, 2-97: riverrà tempo mai ch' io mi raddorma / sì dolce, allor
ratora fiorire / e partir lo verno ch' era / e la state rivenire e
: donde riviene questo malvagio rinomo, ch' io odo di te? siri,
da costor sì larga prole, / ch' un poco seme gran ricolta ingombra.
e savere / a ogne condizione, / ch' un altro salamone / pare in voi
altra si è la reverberazione del calore ch' è dato dal sole a. lla terra
mostrava agli occhi de'riguardanti un capitano ch' essendo desto al romore d'una zuffa
a fuoco finalmente di riverbero, / ch' è 'l maggior fuoco, atto a
foian parla e ragiona, / più ch' altre acostumate e reverente. macinghi strozzi,
cose v'hanno a mostrar di più ch' io vi sono riverente, che non sono
magno frutto / che segue a que'ch' a dio non reverenti, / e'suoi
sia tu, figliuola mia, / fa ch' alio sposo tuo sia reverente. bisaccioni
ai piedi [canzone] le di'ch' io sarò là tosto ch'io possa
] le di'ch'io sarò là tosto ch' io possa. l. giustiniani,
grave scienza. segneri, ii-163: contentatevi ch' io con riverente libertà vi ricordi che
. landò, 139: finito adunque ch' egli ebbe la sua ballata, con riverente
convien che gli occhi riverenti abbasse / e ch' altro duol più saggio il cuor mi
dolci accenti le sue lodi canta / sì ch' egli abbia da te doni e parole
zeno, ii-323: egli è tempo ch' io finalmente rompa il mio lungo silenzio
, 150: il fanciullo riverentemente disse ch' ei farebbe quanto gli era stato imposto.
istoria di san martino, 369: poi ch' egli [martino] ebbe riverentemente /
riverentemente... quelle maggiori grazie ch' io posso, che benigne orecchie m'abbiate
per 'ice'/ mi richinava come l'uom ch' assonna. buti, 3-227: riverenzia
aretino, v-1-458: dopo i saluti ch' io, signore, vi mando con affetto
a sua maestà e a vostra signoria ch' io merito i doni de l'una e
il chigi alla proferta del dono rispose ch' egli, per non offendere o la riverenza
senza l'ordine del suo signore, ch' era il pontefice. casalicchio, 105:
la potestà loro esarcale, poiché ciò ch' era maggiormente d'onore, di rispetto
. agostini, 62: vizio, ch' i più sapienti del mondo fai divenir
chiaro davanzali, 36-5: io so ch' i'non ho tanta di potenza / ch'
ch'i'non ho tanta di potenza / ch' io meritar potesse lo donato / c'
da vostra valenza, / sanza penar ch' io non aggio provato; / ma,
essere quello della riverenza verso l'eroe ch' ivi è sepolto. giuliani, i-518:
inf, 19-101: e se non fosse ch' ancor lo mi vieta / la reverenza
. caro, 12-ii-49: giudico necessario ch' io mi presenti a roma per riverenza del
uva, 148: se quell'onor, ch' agli alti dei rendemo, / fosse
/ dagli un ur- tone e pensa ch' egli cada. -senso di timore,
/ solite del suo corpo, / ch' i'non ardisco a porgerli / per reverenzia
reverire insegna / la voce stessa, pur ch' altri vi chiami, / o d'
libro di sidrach, 73: perciò ch' egli [idio] ci à fato alla
podere sopra tutte l'altre cria- ture ch' egli fece, che tutte ci fanno reverenza
, e io la presi in quel modo ch' è uso de'tedeschi di toccar la
, gli domandò: monsignore, volete ch' io deponga nelle vostre mani la persona
6-i-405: riverenza del loco / fa ch' io modesta asconda / i miei taciti sensi
miei taciti sensi, / né vuol ch' io ti risponda. cesari, 1-1-132:
volgar., 222: quegli eziandio ch' erano sanza signoria sentivano nondimeno la grandezza
de l'asso dirò, se non ch' è degno / che sieda sovra gli altri
cacatoi, con riverenza parlando, non ch' io sapere. tasso, ii-579: tutto
signora ad un gentiluomo calavrese, con ch' ella soleva scherzare, che vuol dire
. parini, 672: non credeste ch' io volessi parlarvi ora per lettera, io
, accenna di volersi addormentare nell'atto ch' altri conversa. 'faceva di gran riverenze al
quei mentre un giovane addenta la rivergola ch' è quello strumento che usano anche in versilia
ciò si vede nel mondano errore / ch' oggi non s'ama il frutto ma sì
1-6-67: non sia guerrier, ned uom ch' ardisca / stendere in me l'ingiuriosa
le dèe abandonare, reverendo all'ordine ch' egli ha preso. s. caterina da
fece degno, / m'han preso sì ch' a riverirvi io vegno. vasari [
aura serena / di quel favor, ch' ogn'animo rischiara, / per inchinare
iii-2-17: mi permetterà, signora, ch' io venga a rivenrla e mi auguro che
da meca, oltre l'etade, ch' era nel primo fior, molto prudente;
minimi neo d'infedeltà verso dio, ch' essi tennero sempre sopra i loro capi
troncandomi del cuor ogni speranza, / ch' a mia beata vita diè sostanza.
gran tazza: / la qual, tosto ch' è colma e traboccante, / alza
li dia la fersa, / né quel ch' olio riversa / fie pien di fuoco
pruovo or de'begli occhi in bando / ch' io vo sempre cercando. g.
chiabrera [tommaseo]: desio / ch' ei nel mio petto non riversi oblio
marchetti, 5-269: più spesso, / ch' in ver non fa, di minar
minar minaccia / la terra, conciossia ch' ella si piega / e 'ndietro si
il capo e frange pria lo scudo / ch' opposto avea perché del tutto invano /
guardatura, / la soperbia e 'l regoio ch' avea oltra mesura / molto tost'è
mola ismisurata, / mola, più ch' ogni mola grande e grossa / potria cascarvi
., vii-286: vedi, signore, ch' io sono tribù- lata; egli è
cor mio in me medesima, imperò ch' io sono piena di amaritudine. fr
ingannati, xxv-1-320: una gattina bella, ch' io ho, che l'ho tenuta
questa mattina è tornata e, poi ch' elfa ebbe preso un topino nel mio camarin
fino alle porte di pesto, ben ch' in tale incalza fosse riversciato qui dal
. valperga di caluso, 39: par ch' escan dal riverso turcassetto / quadrella d'
no con meno altrui stupore, / poi ch' in perfidia è la mia fé conversa
del rosso, 433-8: tu vedi quanto ch' ànno gli perversi / eretici lombardi spresiato
fare una aletta per tramezzo che tiene ch' el vento dell'una parte non vadi
tallone, a la cintura angusto, / ch' ha d'armellini candidi il riverso.
alta valle feda / tremò sì, ch' i'pensai che l'universo / sentisse amor
, i-142: platon... affermò ch' un fico o un pero / è
la dolcezza; per lo lino, ch' è dentro da riverso in questi panni
rosso, 337-7: o misero l'uomo ch' èe tanto rotto / e dal ciego
. bernardo accolti, 1-18: sappi ch' ogni ritto ha suo riverso. serafino
m'ha sì sommerso, / sappi ch' ogni diritto ha il suo riverso. caporali
lui ciascun feroce / con pugne, ch' armadure ora non hanno, / si grande
. villani, 8-56: i fiamminghi, ch' erano dall'una parte e dall'altra
mettarci mano a talliare, per tema ch' e'colpi non river- tìssero sopra di
al- alloggiamento mi condusse, dove chi ch' io mi fusse, e dell'essercizio
rivestire a pisa tomasino suo figliuolo bastardo ch' era là malato. boccaccio, dee.
ven dietro a me sì vergognosa, / ch' a tomo gir non osa, /
lume e rivestirne il mondo, / veggiam ch' è noto e manifesto a tutti.
nostre spoglie, / ma non però ch' alcuna sen rivesta, / ché non è
altri malanni, / come volete voi ch' io mi rivesta? guerrazzi, 2-313:
, xii-102: d. luigi sturla, ch' era mio confessore, e che mi
de la vostra grazia benigna / prima ch' i'per troppa doglia mi venga meno.
della sua geometria, è molto verisimile ch' egli [cartesio] copiasse l'aritmetica
; è giorno fatto, e prima ch' ella sia vestita, rivestita, in
voi dar un villan rivestito, / ch' è nato sotto me, 'n un mio
guini / orto, 173: traversato ch' ebbe [dante] il quarto cerchio,
. che questo giovane prenda il canzoniere, ch' egli... passeggi lungo le
« verso questa rivera, / tanto ch' io possa intender che tu canti ».
beatrice volta in su le fiera / ch' è sola una persona in due nature.
manual nulla non v'era, / perciò ch' ancora non avean potuto / prender li
giuntatori e stradaiuoli; e tutti quegli ch' escon fuor del paese diventano solenni tabacchini
82: tutta la riviera di ponente, ch' era ribellata, venne volontariamente all'ubidienza
vo ne la riviera / ed anzi ch' io vi vada son tornato. giacomino pugliese
fiorire, 7 partir lo verno, ch' era, / la state venire.
dolce cera / e 'l saggio parlamento / ch' io m'avea, ond'io n'
rivera, / e ben è un mese ch' io l'ho seguitata. antonio da
cavalcanti, 1-159: adunque, tutti quegli ch' a la pace contradicevano, per la
balordo come un pesce avelenato, / ch' a ogni passo i'mi vo rabicando.
della basilica, / e 'l ponte ch' era appresso a magonzia arse: /
tasca, poi mi dice politamente., ch' era uomo di onore, e che
sentirsi amato da lei e nel sapere ch' ella soffriva per lui. -vuol pigliarsi
sorridendo: in quella / l'anima rivivi ch' era già fore. =
: la mia morte è cortise, / ch' eo moro e poi rivisco. /
. testi veneziani, 87: voio ch' elo sia dado ala mia scola dela
altri confini / per far a danain quel ch' ai germano. -recarsi di nuovo
far sapere al maestro di casa, / ch' io intendo di voler far la rivista
] bene puoi veder la cosa / ch' ài nella vita tua sola intravista: /
tornò al corpo, e rivivette quegli ch' e'credevano che fosse morto. s.
mort'ero al ciel, ma poi ch' io revissi / morendo, e di là
l'aria è sì sottile e sì pura ch' io malgrado i miei mali mi sono
delle nazioni, dopo soli cinquant'anni ch' ella rivive, si è presentata al suo
ii-160: ed egli sia quell'uno felice ch' io non fui! / questa speranza
altri l'uomo straordinario e l'amico ch' egli fu. 12. tornare
. d'annunzio, 1-681: oh, ch' io ritrovi il primo accordo / e
che io cominciai a pensare lo modo ch' io tenesse. idem, conv. yv-canzone-
lente e oziose, / quel cu, ch' era ai roman sagro e stivo.
pers, 3-320: è dritto ben ch' ampi diffonda / nri di pianto e che
, se già mai la provi, / ch' esser suol fonte ai rivi di vostr'
officio appostolico si mosse / quasi torrente ch' aita vena preme. /...
rivogare per lui un mucchio di cose ch' erano già state dette. -ritorcere
inteso che l'anno è guasto, e ch' ha bisogno di riforma; [la
tasso, 11-80: l'asta, ch' offesa or porta ed or vendetta, /
non fére ove e diretta, / ch' egli si piega e 'l capo al colpo
ovidio volgar., 6-355: io scorsi ch' egli era mio intimo amico, al
mio torto -a torto -sodisfaccia, / ch' i'parmi sì non faccia. dante,
dall'aratro, e poi, combattuto ch' avevano, trionfato, tornavano a rivolger
, tanto lo baciò e rivolse e strinse ch' ella gli tolse la vita. aretino
disposi gl'in- vescati rami / tosto ch' incominciai di veder lume. molza,
/ che 'l cor perdei, ch' ora a gran voce chiamo / a miglior
l'anno secondo il sol rivolge, / ch' at- tila mosse dalla patria sede.
ver durazzo, e farsaglia percosse / si ch' ai nil caldo si sentì del duolo
nel volto di colui gli affisse / ch' attendea la risposta, e così disse.
della tua ninfa e di colei ch' io bramo. -trasferire un bene
del nostro sublime architetto, ove immaginassimo ch' egli ci avesse conceduta la bella prerogativa di
libertà, e fé grandissima vendetta di coloro ch' aveano rivolto lo stato di santa chiesa
). anonimo, i-542: poi ch' eo fui isvegliato, / rivolsimi in
: il porco,... poi ch' è lavato, si rivolge nel loto
: a voi mi rivolgo, o dei ch' avete / de gli orti cura e
animo sì fattamente alle cose della milizia ch' egli deliberò di jemir a essempio di
siena, tennono trattato con certa famiglia ch' era reputata guelfa, che, quando
. ariosto, i-rv-468: a un punto ch' elle in casa entrassino, / manderia
ser giovanni, 3-441: la torre ch' era alta cxx braccia parve manifestamente,
del rosso, 273-13: s'el avien ch' el te manchi il dinaro, /
fiume era sanza guado e più abondevole ch' egli no era usato, cresciuto per le
., 3-2 (70): mentre ch' elli [il drago] trae fuori
salviati, 20-9: propizio rivolgimento di ventura ch' è stato quel di questi due giovani
, ma in suo rivollimento fa tanto ch' ella appare in diciotto dì e sette ore
altri vicini, / ma non sé, ch' era in simile peccato, / che
: priega il tuo dolce figliuolo / ch' ora guardi il bianco stuolo / che.
provedere in qualche modo alle tante rivolte ch' ogni giorni s'udivano in diverse città del
chi più fur nel mondo amici, / ch' i'no'l cangiassi ad una /
queste hanno ciascheduna una rivolta, dove ch' ev putti che si portano si mettono
zelo ed applicazione agli affari dello stato ch' a'propri e che nelle rivolte de'
/ provan com'io son pur quel ch' i'mi soglio, 7 né per
al frate e, preso il pane ch' era su la tavola et aventandoglielo, lo
calci ne la spalla / destre, ch' ei cadde a lato al suo patrone.
corbulone nella boria a prender le genti ch' egli aveva a comandare, non venisse a
che ne porterò uno, el meglior ch' io troverò. bandello, 1-40 (i-
padre è sì fuori di tutta pietà ch' egli ha rivoltato la sua malvagità e la
turbi le mortali cose, / miri quel ch' è avenuto in questa corte. /
invidia mosse una proterva lingua, / ch' ogni mie gioia ha rivoltata in pianti
ha rivoltata in pianti, / sì ch' io non trovo giorno e nocte posa.
pare di conoscerlo: sono tanti secoli ch' è in commercio con tutte le nazioni del
don alcandro freneticava seco stesso, or dubitando ch' il paggio avesse franteso, or temendo
. iacopone, 55-14: da puoi ch' eo me so colcato, revoltome ne
tasso, iv-42: ma dica quel ch' egli vuole, ehm mi rivolterò al
. allegri, 29: av- vien ch' a dio più si rivolti / chi bisogni
paganino bonafé, xxxvii-ioo: ogni terren ch' è magro a fievole / senga letame
de bonis, 11: i monimenti, ch' eran stati tanto, / son rivoltati
destro quarto ricuciti, / segno evidente ch' eran rivoltati. tommaseo, 2iii- 300
, che non i capelli in treccia, ch' è cura soverchia del corpo.
un parlar tanto dolce e mansueto, / ch' ogni tristo pensier tornava lieto. berni
parlava tanto dolce e mansueto, / ch' ogni tristo pensier tornava lieto.
a'tuo'buoi, / se non vuoi ch' io ti stuffoli. 2.
c., 3-1-20: dicesi di socrate ch' egli era usato di stare fermamente il
« non credi tu me teco e ch' io ti guidi? ». boccaccio,
? simintendi, 3-103: io ritrassi loro ch' erano rivolti col fuggente navilio. p
erano stimate le sue minaccie da coloro ch' ad altro non avean rivolti i pensieri ch'
ch'ad altro non avean rivolti i pensieri ch' a conservar con la forza l'autorità
stolta; / ma la vera virtù ch' è in te raccolta / non erra o
, 289: da cavalier non è ch' abbia raccolta / ne l'animo suo invitto
pensar generoso, alto e sublime, / ch' alia invidia non è giammai rivolto.
, se ne ritornò al letto ed attese ch' il medico venisse. c. papini
commedia: 'le droghe d'amore', ch' io chiusi nel fondo del mio scrittoio,
il tempo avesse inteso la carica rivoluzionante ch' era in quelle modeste opinioni, il lotto
mezze maniche. ebbene, ho dimostrato loro ch' è tanto più semplice cambiarsi la giacca
sviluppo, dell'italia e della missione ch' essa v'aveva fidata? cavour, xi-271
l'aveano per tal modo cambiato, ch' ei non pareva più il saggio,
che la scatenarono, nell'epopea militare ch' essa scatenò. piovene, 14-13: parigi
], 19: la rivoluzione culturale ch' ebbe luogo in quei due secoli,
ragionevoli sulle rivoluzioni del globo e giudicandosi ch' elle nel generale sieno state lentissime e
come una ruota, che nell'avanzarsi ch' ella fa verso una qualche parte, fa
di ciò furono revoluzioni e gravi novità ch' appresso ne seguitarono. frusoni, 28
quattro ore iguali, magiuri uno tempo ch' un altro. dante, conv.,
pur credi / che quest'euro, ch' avverso oggi rivolve / altrove il legno tuo
movimento; ché per lo ferventissimo appetito ch' è 'n ciascuna parte di quello nono cielo
/ diss'io, « là dove di'ch' usura offende / la divina bontade,
petrarca, 53-31: d'antiche mura ch' ancor teme et ama, / e
nocchier da rapid'onda / tratto, ch' or lo rivome or lo raffonda.
s giovio, ii-63: ben sapete ch' ai buon evangelista bisoerà revomitare le citta
a vedere andar marta ammaestrando questa gente ch' ella riceveva, e facendo dir loro salmi
il più che e'potessono, e ch' egli avessero pazienza e portassono volentieri questa
lettere che diceano 'fiorisce invano', cioè ch' el cardo fiorisce, ma non produce
la vittoria, rizare lo nemico suo da ch' è caduto e crescerlo in sua dignità
, 2-iii-37: rizza il guanciale, ch' io rizzi il corpo mio: e reggi
panigarola, 188: se nel ragionamento ch' io feci ultimamente, ascoltatori, io
, dubitarci del precipizio od almeno, erta ch' ella fosse, temerei della mina.
questo solo sarete obligato al giovio, ch' egli, in cambio di trofeo,
orrore, sudiciume e fango / piu ch' ei non pose nella valle inferma; /
il barbuto l'anno di ricolta: / ch' e'verso l'aia rizza tal dificio
su e disse: « apritemi, ch' io me ne voglio andare ».
, s'egli poneva loro nulla, ch' eglino come l'avevano messo in quello
quei famigli mettergli la cappa addosso (ch' era in saione), disse:
partito un tale, il seggio disse ch' egli era passato. allora si rizzarono
f sti, 39: 'gna ch' io sia proprio qualche perdigiorno / da che
disse: « ola maestro, tu vorrai ch' io faccia quistione teco al sangue »
le sue parole / in quel vigor con ch' egli dei cor fa quel che vuole
si logorava, pensando alla sua roba, ch' era tutto quello ch'ei avesse al
sua roba, ch'era tutto quello ch' ei avesse al mondo; perché non aveva
che, senza le pugna e'calci ch' egli ebbe, valea fiorini trecento o più
meco arecata / una roba di seta ch' i'vo vendere, / e farovi di
la gola tanta roba hai messa / ch' a forza ti convien tórre l'altrui.
di maligno sugo turendo, nel raggrinzarsi ch' elle fanno per lo sguainar de'enti
editore di roba illustrata il quale vorrebbe ch' io gli facessi vite di santi 'a fumetto'
dio!, lettori, attenti, / ch' ora vi viene in bocca l'acquolina
, 5-24: aggiunsero [i francesi] ch' era la gente di roba, che
metti la roba in un cantone, / ch' e'verrà tempo ch'ella avrà stagione
un cantone, / ch'e'verrà tempo ch' ella avrà stagione. a. cattaneo
egli si scorderà / d'avermi comandato ch' io non faccia / questo peccato e