39: eu no son quelo ch' eu soleva esere, ché apena cn'eu
vose no me segua a dir quelo ch' eu voio. parlamenti ed epistole,
la ira deio principo, e quelo ch' è descagado si salva per la arte lo
. simeoni, 9: oli dice ch' el gentil compor bemiesco / non è il
, per grande ale- granga me pare ch' eo in paradiso sì me prende lo vostro
/... / fermossi in atto ch' avria fatto incerto / chiunque
? francesco da barberino, i-113: quel ch' ho del maggior detto / intendi sempre
in su la terra stare / sì ch' amendue hanno un solo orizzòn / e
: aspetti di sogno, parole lontane ch' erano discese in lei non sapeva quando
tempo. mazza, i-15: quei ch' empie ogni dove ed ogni quando /
, 305: quel coraggio di disperazione ch' ella si sentiva da quando a quando era
accresciuto e corroborato... dagli ordini ch' egli aveva lasciati con impero alla vecchia
a quando a quando, / fin ch' è lungi la prima acqua d'aprile.
per la fiamma andando, / per ch' io guardava a loro e a'miei passi
varchi, 18-2-282: la commessione era ch' egli... si trasferisse a
parla l'officiale del senato, quando ch' ei pensa che al fin dell'anno gli
siena, 43: loro di subito innanti ch' entras sero alla porta della
scuola salernitana] sono l'estate, ch' era un dilemma già per esiodo, e
parlar soluto / l'angoscioso dolor, ch' ho sostenuto / lunga stagione aspettando pietate;
il passo o serra, / ben ch' intorno al rastrello e in su le fosse
che via via si pubblicano, bastava ch' io guardassi alla quantità dei funerali che
quarta. filarete, 1-ii-648: dice ch' e'razzi estrinsichi con esso occhio misura la
di maritarla con quella quantità di dote ch' a lui non fosse grave. tasso,
entrate sue e anco delle spese ch' egli per sostener onorevolmente la sua
, lxiii-89: con sicurtà dirò, po'ch' i'son vosso, / ciò ch'
ch'i'son vosso, / ciò ch' adivene di vossi dettati: / ch'i
ciò ch'adivene di vossi dettati: / ch' i 'nd'ho sonetti in quantità trovati
in prima da san pietro, / ch' ei ponesse le chiavi in sua balìa?
cuore al volgo ignorante, nel veder ch' egli fa comparita in cielo una cometa,
tutti quanti. ariosto, 1-3: quel ch' io vi debbo, posso di parole
quanti, in quante cose egli vedrà ch' egli erri. dante, inf.,
, inf, 26-25: quante 'l villan ch' ai poggio si riposa /..
tanto a li occhi miei, / mentre ch' i'fu'di là,..
nato, / non ti lasci veder ch' oggi se'pure / il più felice padre
cornelio? adesso adesso l'ho lasciato ch' andava a casa. -a qual casa?
d. bartoli, 4-1-284: convenne ch' egli si voltasse a pregare il capitano
avviva / sì nel tuo lume, ch' io discemo chiaro / quanto la tua ragion
e non mai il quale; ed ognora ch' esse hanno presunto d'indovinar la natura
tanto m'ha dato e dà più ch' è ragione. dante, par.,
ii-342: costumato e piacevol era tanto / ch' io non potre'mai raccontar il quanto
, / ponete mente al cor, ch' e giunto a tanto / ch'ogni dolce
cor, ch'e giunto a tanto / ch' ogni dolce pensier, ogni atti divi
1-19: niuno ha tanto la ventura inalzato ch' ella noi minacci d'altrettanto quanto gli
, / di quanto dir si può ch' all'uomo è contra. anonimo genovese,
guida col so gran registro, / anzi ch' alcuna essenza corporale / in forma producesse
in suo viaggio: / chi fia ch' in te misuri il quale, il quanto
lontana, lì vedrai / come convien ch' igualmente risplenda. = voce panromanza
aperta un vaso / d'acqua, ch' essendo il ciel notturno e scarco /
9-9: oh, quanto tarda a me ch' altri qui giunga! -per
tagliata ne la strozza / curio, ch' a dir fu così ardito! idem,
e sodisfare quanto vale più la città ch' e'marchi. dante, inf, 34-47
pur, fa'la civetta, / ch' io non ti stimo quanto una ciabatta.
. mazzini, 69-7: i doveri ch' io v'indicherò, io cerco e cercherò
l'allegrezza ond'io fiammeggio; / per ch' a la vista mia, quant'ella
/ piacer, quanto le belle membra m ch' io / rinchiusa fui, e sono
, 6-25: dovete ben esser certo ch' io sento gran parte del vostro dolore,
mai cipro né cinto, / quanto quel ch' io mirai mentre al ciel piacque.
, quanto fece in vita, / per ch' io 'ndugiai al fine i buon sospiri
amar sempre donna di più alto legnaggio ch' egli non è, così nelle donne
dovrà essere colui la cui virtù ha fatto ch' egli dagli altri ad alcuna eccellenzia sia
di lei e del parentado, so io ch' ella si contenterebbe, per quanto io
caprar testé mi ha detto, / ch' osservato ha suo stile, ella ha per
38-55 (iii-263): i cavalier, ch' avean voglia di gire / quanto
gli entra un demonio addosso, vedrai ch' ella ti parrà d'un'altra effigie e
di confessarti niuno ha vittoria, / poi ch' a lo 'nfemo l'anima è portata
per me, ripasserò que'monti / ch' io passai in qua con sessantaduo conti.
della piaga del peccato al confessore, ch' è medico dell'anime. -almeno
non vi gloriate in terra di quel ch' è terra, quantunque dante se ne gloriasse
che io ho scritte o in alcuna ch' io possa avere stampato contro l'opera
cose. passeroni, iii-333: non dubitate ch' io non son per dire, /
tra sé la scompiglia, / sì ch' a litigio ed a piato la mena,
che la vide otto anni fa, / ch' ella a fare il medesimo esercizio /
or qui m'aspetta, / sì ch' io esca d'un dubbio per costui;
quello che non si può fidare, aspecta ch' egli può avere e tenere per suo
, lasso!, mi rimembra / ch' io non debbo già mai / veder la
assembra / la dolorosa mente, / ch' io dico: « anima mia, ché
penne et arte / a la divinità ch' in voi discemo. tasso, 15-4:
colora in guise mille, / sì ch' uom sempre diversa a sé la vede /
della mente, / vedete veramente / ch' io vi agio provatu / quantuca agio allegatu
di dio, che non farò, / ch' i'no gli posso dar, ché non
può stimare che s'incontrasse a caso ch' il nome di paglia fusse imposto a due
riguardando a tanto imperatore, / poi ch' egli ebbe tenuta la corona / quaranzette
voce come 'santi quattro ', ch' è nome di battesimo nelle marche.
se una forte idea qui non ristagna / ch' è sempre quella del quarantanove, /
romane, 486: per il governo ch' abbin i quaranta, / poteva il papa
defunto. costo, 1-409: sappiate ch' egli m'è morto mio padre, il
padre, il quale avendomi lasciato detto ch' io li facessi dire le quarantuna per
quarantotto / ti dico e ti protesto ch' io non son punto dotto / in
quarantana entrò, marzo giugnendo, / ch' era il suo dì del termine a
pacichelli, 5-86: il porto, ch' è a destra, si chiama marsa
le mani del signor segni e ditegli ch' io gli son debitore d'una quarantena di
arrivasse a un'ora accomodata, / ch' ella non vi trovasse in quarantìa.
v-30-9: il bo', che scrivi ch' era in questo fiume, / chi fu
di gennaio / mandar vorre'io a lan ch' è gioi'compita. quaderno di un
accusa la ricevuta de'quattro primi canti ch' io le mandai da ferrara il 2 di
libro da milano fuori posta, dopo ch' è spedito, bisognano spessi- simo due
gesuiti, se ben questi da qual- ch' anno in qua avean lasciati i quaresimali.
altro andar al vario / di quel ch' è stato peggiorando il quario, / tanto
è stato peggiorando il quario, / tanto ch' ai fine sarò nella pista.
da tante mogli ebbe figliuoli vari, / ch' ancor di questi non vo'far le
braccia di stanforte verdello e uno quaro ch' ebe misere pandol- fino. documenti per
, cor un mio mezzo quarro, ch' i'ho veduto il loro isterminio in breve
iureconsulti chiamare molte cose non da quello ch' oggi sono, ma da quello che
isola, e la quarta legitima, ch' oggi è la terza. lessona, 1224
primi [venti] / e questi ch' or diciam, concesso il loco / ad
quarte: come / a quello awien ch' essendo a destra d'euro / verso il
o voci. sacchi, 2-15: ecco ch' il novello 'si * modificato secondo
arrivato a tale estremità che nemmeno quelli ch' erano nell'attual servàggio in corte ed i
, sana, / che. mmi dice ch' i'usi a la campana / da
quartana ed era freddo grande, di ch' egli avea assai debolezza. libro della
seguir si vedrà di carne umana: / ch' io già mi sento, mentre ne
qual è febbre quartana contina: / ch' ogni disamorato ne perisse!
o in questa bolla o in quella / ch' a longo andare la rasa si zopella
quartatico 'o 'quartuccio ', ch' era un pedagio di alcune grana e cavalli
cavalli sopra i carri e le some ch' entravano in napoli. = voce
! grazzini, §3: molta dicon ch' io son grosso quartato, / ma ch'
ch'io son grosso quartato, / ma ch' io arei ad esser dimagrato / per
risplendere e diveniva quartato e sì grasso ch' era una bellezza il fatto mio. carrer
ma è meglio a dire a guido ch' era più reale. calmeta, 45:
di matematica arguto demo- strativo e più ch' altro reale. landino, 128: dante
sermone xvi, ma in somma quello ch' egli scrive mi par più reale.
829: parlate alla reale / e di'ch' io vo'provare a tutti quanti /
io vo'provare a tutti quanti / ch' asini sono e un stormo di furfanti
della parola divina si pasce l'anima, ch' è la parte più nobile c'aobia
s'intende la precauzione che molti di quei ch' aveano guadagnato il più prendeano di convertire
: è il nome di quella composizione ch' è scritta a molte parti vocali che cantano
e antitriplicisti a parole, furono cagione ch' egli fosse ritenuto grossolanamente, in ispecie dai
de los remedios, bianca d'incarnato, ch' è la protettrice dei realisti e conservatori
trovarono prive di quel carattere di maestà ch' alia realità conviensi. gualdo priorato,
di adoperarlo senza sospetto... ch' egli avesse a pendere dalla fazione del
prego, il latore: un suggerimento ch' ei dà per certe vigne da incendiarsi
intende la precauzione, che molti ai quei ch' aveano guadagnato il più prendeano, di
peccare domandando a te ciò che brami ch' io faccia di quei libri. sappi che
, 10-190: d'improvviso, realizzai ch' egli aveva voluto darmi un dispiacere.
con pompa di parole e d'apparenze ch' in realtà d'affetti personaggio dì stima
ei sarebbe al disotto della realtà il dire ch' ella si alza oltre 50 piedi.
anco più, onde sarà di mestieri ch' ei si rifaccia continuamente e che in
uso, sì com'è contra naturale usanza ch' al cuna femina
10-82: dacch'ebbe vinta italia, ch' era donna de le province a quella stagione
è il migliore, / e parmi ch' abbia avuto buon consiglio, / ché,
'suoi baroni i reami e le provincie ch' avea conquistati. diatessaron volgar.,
moglie di filippo suo fratello, imperò ch' egli l'aveva menata. novellino, xxviii-
accolsi e ricevetti in sicura magione colui ch' era cacciato in periglio di mare e
in periglio di mare e quasi anzi ch' io udisse il nome suo li diedi
. a. pucci, 4-274: quel ch' era signor si vede sposto / e
. passavanti, 26: fate penitenza ch' e's'appresserà il reame del cielo
xl-336: osservatevi da per voi. ch' è quel gran parruccone a tre nodi ch'
ch'è quel gran parruccone a tre nodi ch' è un reame di peli, ch'
ch'è un reame di peli, ch' è quel vestito color di caffè tagliato da
non conobbe né solon, né plato, ch' io battezzai 'reapublicocuzza '.
, fermo e lucia, 260: quello ch' io vorrei che tu prendessi non è
voto, cioè in proponimento, da colui ch' è contrito, come toglie via la
te luogo di perdono, in tanto ch' in fin dalla memoria tua cancelli il
esempio di coazione ideologica governativa su quelli ch' erano ancora dei 'volghi ': è
a me il pensiero, / pur ch' abbi di rebbiate un centinaio. commedia
al vostro caro e pietoso invito rispondo ch' eccetto il caso di una provvisione, io
sua dei 3 del corrente m'awedo ch' ella non ha ricevuto la mia, la
company '; e nel biglietto della ditta ch' egli nrofferse si leggevano altre indicazioni:
teniesi, supposto senza orecchie, penso pure ch' avesse poco ricapito. bresciani, 1-ii-257
la maschera nel parterre. il caso fece ch' egli fosse allora di sotto, onde
metà; qual dice: aspetta / ch' io venda l'asin mio.
, 5-50: stimo bene mandarle innanzi ch' io giunga alla sua presenza l'acclusa
una patria la quale convertisce i vocaboli ch' ella ha accattati da altri nell'uso
ma ella disordina loro, perché quello ch' ella erca da altri lo tira a sé
[dante], i-17-3: venusso, ch' è socorso degli amanti, / venn'
de'tolomei, 68: -le gioi, ch' i't'ho recate da ve- neza
neza, / prendi, ghinuccia, può'ch' aprir non vuo'mi. novellino,
nell'anima e reca seco così altissimi doni ch' egli pare tutta venir meno in se
. cavatea, 20-515: uno nipote ch' io ebbi... per pietà lo
novella à'gioia donata, / sì di'ch' ella la guardi di recare / in
stimo quelle disgressioni che recano qualche notizia ch' abbia del singolare e senza la quale
... reca in mezzo alcune differenze ch' a lui par di ravvisare fra demetrio
io che, fra tutti i libri ch' io mai trovassi, quel libro divotissimo,
: 1 maestri filosafi, cioè coloro ch' hanno fatto le storie e sì le compilarono
se il male è di garzone, ch' elli lo rechino sopra li loro garzoni.
un sonettin per una sposa, / ch' a farsi viva seppellir s'arreca: /
. piccolomini, 8-234: essendo verisimile ch' oreste sillogizasse ch'essendo stata già sacrificata
8-234: essendo verisimile ch'oreste sillogizasse ch' essendo stata già sacrificata la sua sorella
qual più s'apprezza, / in qual ch' etade, in quai che strani lidi
ai corpi de'viventi / questa, ch' io lodo, erba felice e santa?
.., senza aver riguardo al disonore ch' ella recava a'suoi nobilissimi avoli,
per recarne conforto a quella fede / ch' è principio a la via di salvazione
a morte giaccio, / com'è ch' a voi recar 10 possa aita / nel
recar 10 possa aita / nel martir, ch' entro grido e di fuor taccio?
sempre nel cor reca un pensiero, / ch' ogni altro caccia che d'altro favella
temperare / e rinfrenar ciascuno, / sì ch' io li rechi a uno, /
li rechi a uno, / sì ch' ogne corpo nato / ne sia conplessionato.
.., procacciarono e ieciono fare ch' elle si recarono alle xxi.
o recheràgli ad una gran paura, innanzi ch' e'vernano in tua potestà, arditamente
/ ma i'rineghere'prima la fede / ch' i'stessi a lei come a lione
tal che i medici recavano a miracolo ch' ella campasse. segneri, i-184:
o dotto ismenio, a vile / ch' ai tuo sepolcro intorno / queste purpuree rose
: rechianci un po'in qua, ch' ella non mi vegga. -partecipare
(i-rv-943): i valenti uomini risposon ch' eran contenti, sol che esso si
il mondo fosse dio recaronsi a dire ch' egli anima fosse del mondo. passeroni,
recava, con buone parole si sforzò persuaderlo ch' ei si contentasse del dovere e de
è più casta / e più diritta ch' asta, / che 'n segnoria s'è
e in tal modo cerchi provvedere / ch' egli abbia de'danari, quest'è
morelli, 206: nel primo danno ch' i'dico che 'l picciolo fanciullo riceve della
. g. villani, 10-108: ch' e'priori con due arroti popolani per
interpretazione più semplice, mostrata, meglio ch' io non potrei fare, dal tasso.
per orini 360 d'oro che disse ch' avea presi in più partite, recati
ovidio volgar., 6-516: fa'ch' ella tema de ti e rescalaa la tepida
ti e rescalaa la tepida mente e ch' ella doventa smortìda per indizio del to pec-
... la qual, da può ch' el peccado vien a le non volon-
avea conosciuto, e massimamente della recchiata ch' egli gli avea data. pataffio, 1
rifare al padrone della nave tutte le spese ch' egli avrà fatte per il tal viaggio
incese! / ancor men duol pur ch' i'me ne rimembri. l. adimari
165: ogni male che nasce, insin ch' è ricente, leggiermente si spegne.
/ perdono a chieder ne vegn'io, ch' in vero / è perdon di peccato
mita per voi sia argomentata, / ch' io veggio ben ch'ella ha legati i
sia argomentata, / ch'io veggio ben ch' ella ha legati i denti. statuto
volgar., 3-7: il pane ch' è caldo ovvero ricente è maggiormente umido e
pubblicato qualche studio notevole. il volume ch' egli presenta è la storia della formazione
de'patrii penati il sacro incarco, / ch' a me, sì lordo e sì
voi sapete, ornatissimo signor abate, ch' io non fui giammai svisceratissimo de'bolognesi
1-2 (7): questi, ch' hanno oggimai lasciate vote / le bisaccie
/ e dovria ritirarsi dalla piazza, / ch' ella recer mi fa, pel mio
f. dambra, 4-77: egl'intende ch' è un recere! -far recere il
appartato. parini, xviii-886: o ch' ei di sé maestro / nell'alto de
140: de'vaghi fiori de lo stil ch' io colsi / ne'recessi di pindo
chiaro davanzati, 95-3: i'mi disdico ch' i'non ho tuo qual el vapore
ambasciatore presso un potarea fare, a casione ch' elli li se dea trattare de 'magini
cura voi, valente, / ch' onor richiere lo bon costumato.
di vannozzo, 120: la vostra oppinion ch' oggi verdeggia / nel verace giardin si
chiude e serra, / per tal ch' ogni altra dal mio cor diserra, /
/ io dico a rechiezar, non ch' io li creggia. sanudo, iii-1224:
servo pel mezzo, che rapporta / ch' io sia in zambra e lui guarda la
vita. petrarca, 268-65: quel ch' amor meco parla / sol mi ri-
meco parla / sol mi ri- ten ch' io non recida il nodo. l.
sì grande il merito e 'l nome ch' ebbe questo valente e degno rofessore [
cominciato a dire altro, lascia quello ch' è cominciato e non va più innanzi.
man sta: se ancor tu vói ch' io viva, / aiutami da questa recidiva
queste province intorno; / e ben ch' a'salutiferi liquori / del ciel molti per
nel linguaggio del diritto penale, notando ch' essa aggrava il reato, ea è
morgagni, 90: sono tre anni ch' ella si trova soggetta ad una contumace
del regnante velen spontaneo elegge / quel ch' è men tristo; e macolar ne
grandezza [chioma della maddalena], / ch' a te ne vegna / chi le
, xviii-3-694: gli stabili ch' esistono nei ricinti delle città hanno pure un
tommaseo, 15-117: non sapete voi ch' anche, tenendo confinato il dramma nel
porti, lvl-340: quel recinto / ch' il capo d'oro al biondo dio
si formava un recinto intero e perfetto, ch' è quanto dire un anfiteatro, nell'
veramente fatto a immagine di dio, ch' è totalità e infinitudine, non poteva,
recipe mi par alquanto strano, / e ch' in voler vedermi troppo sano, /
un recipe di vari ingredienti, / ch' io non so che composto / resultar se
orlandi, 4: agio udito / ch' è più laudato è 'l don che
la verrà a vedere: / so ch' e'l'è per recar sei gentilezze.
trattati di reciprocanza ': per quel ch' è segnatamente delle relazioni commerciali; ma
costui petto / adamantino e dur più ch' altro sasso. groto, 123:
cosa più melliflua e piena di dolcedine ch' un polcrissimo aspetto, e quanto gli oculari
quello amore / che mi lusinga e comanda ch' io dica, / augumentando toa magnificenzia
amor denno aver merto, / dico ch' olimpia è degna che non meno, /
ha prima notato il sollevamento della scure ch' udito il colpo che ne segue.
il vecchio, 2-47: edra io son ch' ai mio fermo alto sostegno, /
reciso / orrendo teschio di medusa, ch' egli / sostien, non appar anco
sorella di rugger di risa, / ch' era una delle donne strepitose, / fuggita
ogni conghiettura è chiara e piana / ch' ella pel mondo faccia la puttana.
sta guisa, / ch' a nostra patria farà disonore; / non
buon gusto di v. s. ch' abbia avuta flemma di rileggere i miei strambotti
che tu me ne faccia avvertito, ch' io non ci verrò. pellico, 2-426
che guarda / la stalla ben, poi ch' à perduto i boi, / de'
strioni come noi, e tanto da meno ch' ei recitano a veduta, e noi
esplicarle dinanzi ne le scole, / ch' ella non l'apprendesse allora quali /
molti se ne ritrova di coloro / ch' altro cha rima non li piaze ascoltare;
, che. ffu vinta da uno ch' avea nome eumonio. esopo volgar.,
, forse perché più difficile a'cantanti ch' altri non pensa, non assumerebbe nelle composizioni
: la qual parte io manifestamente confesso ch' io non intendo: e perciò in questa
magistrato il quale avesse cura di quello ch' a i poeti tragici facesse, per
d'augusta ha detto... ch' ero stato esiliato dal piemonte. ho scritto
l'asinelio. ugurgieri, 401: poi ch' è dato il segno [di allinearsi]
b. pulci, lxxxviii-ii-303: spirto, ch' ogni eloquenza in te reciudi, /
/ men vai lo sen de l'omo ch' ad altri no 'l deserra. iacopone
affortunato! si serva a suo piacere, ch' io non no da fare altre reclute
magalotti, 23-216: bisogna... ch' io vi dica che questo reclutar la
dritto vivere; / degno assai più ch' io col mio dir non récolo.
mio fiio e da me nevodi infin ch' eia vive, e recomandolla a mio fiio
ricomen- dato / del suo parlare, ch' à dito tanto bene! l. giustinian
: al gran forzo d'amore, / ch' en suo deritto tene / onni vertude
], i-33: niuno chiama cristo ch' egli non gli risponda, niuno se gli
., iv-14 (8): amonìli ch' eli se levasen e incomengasen a cantar
congregao lo consorzio e de le recomendacione ch' è da fir fate. 3.
, chi-107: de viterbo, pregandelo ch' elo devese comete'in lo mone-conti ildobrandino,
. garibaldi, 2-333: chi dice ch' essi [i piroscafi] furono distrutti
sarebbe detto, a voler fantasticare, ch' egli, il balducci, non avesse valutato
sublimi scrittori. foscolo, ix-1-700: so ch' oggi i professori (estetici come ei
mi apparivano tanto reconditi e ammirandi e ch' erano stati eia lui dimostrati con tanta
bruno, 3-897: siamo dovenuti a tale ch' ogni satiro, fauno, malenconico,
: intanto quel recrementìzio umore, / ch' entro e crebbe nel sangue a poco a
/ sveglia con fermentar certo fervore / ch' accende un cieco in lui salace foco
che m'induce- vano a dirgli quello ch' io dissi; ma non ho voglia di
/ la stessa per la via / ch' a ponente l'envia. = voce
l'avaro? non a suo, ch' egli per sé di leggieri cosa si passarebbe
quale troviamo memoria per suoi traffichi, ch' ebbe nome giraldo, e questo rimase
., n-112: quando a colui ch' a tanto ben sortillo / piacque di trarlo
di trarlo suso a la mercede / ch' el meritò nel suo farsi pusillo, /
, lxxxviii-ii-262: l'amoroso disio, ch' esser ne pare / or di dolci
pasqualigo, 2-45: scoprirò a fedele ch' ella ama fortunio, acciocché, conoscendo
acciocché, conoscendo egli non essere ridamato e ch' ella ama un altro, la lassi
sua pressione sulla superficie opposta della radancia ch' è convessa. si collocano le radance entro
e ipocriti sotto l'usbergo, / tal ch' io non credomi maggior ribaldo / redasse
per modo di parlare: e par ch' egli abbia a redar questo mondo e
, / e sempre le ragion redarguendo / ch' in contrario ruggier gli potea dire,
ruggier gli potea dire, / fé tanto ch' ai fin disse: -io mi ti
votarono per la morte del re e ch' erano stati segretari-redattori della camera, cesserebbero
da barberino, ii-388: radimandato / quel ch' hai mestato, / se 'l non
, / omo senga coraiu, / ch' yo lu faraio reddere quistu castel potente »
'l grande rane n'à tanta rèdita ch' a pena si crederebbe. bonavia,
base del proemio; l'assunzione, ch' egli chiama 'reddizione ', con cui
xliii-271: oh, lasso me! ch' io mi veggio pur freddo / e nel
cor possedè, / però non creder ch' io vaghegge rede. 2.
48-186: pregate anche per me, sì ch' io possa morire dove non ho potuto
che quivi la vede, e sa ben ch' ella / è stata sola la
frugoni, 1-33: redentore del tempo, ch' altri scialacquano, non si chiuse mai
scialacquano, non si chiuse mai giorno ch' ei non aprisse il cuore a qualche
via / savén, nostr'alme terrén, ch' a per- densa / giréno, sens'
., 7-57: ben discemo ciò ch' i'odo; / ma perché dio volesse
prendete tutti con devozione / questo pan ch' i'vi do, ch'è il
/ questo pan ch'i'vi do, ch' è il corpo mio: / questo
imperò ch' egli ha visitato e fatto la redenzione del
ridenzione / né per merzé né per cosa ch' e'faccia. 9. liberazione
vendesse un cavallo che patisce gli stranguglioni, ch' è bolso o rappreso, quest'è
un cavallo che patice gli stranguglioni, ch' è bolso o rappreso, quest'è
a satisfar per quelle giuste genti / ch' eran nel limbo; e con martirio amaro
guerra punica. pellico, 2-103: ch' anima della patria era tebaldo / ripeter sento
. giustiniani, lxxx-3-1074: baviera, ch' è pieno d'oro, vorebbe redimer le
verdeggiante solitaria casetta perché il padrone voleva ch' io m'obbligassi per un altr'anno
349: entra in madonna, amor, ch' è 'n gentil loco, / e
reggere i cavalli animosi per li fuochi ch' egli hanno nel petto e che soffiano per
.. re, con tutta la fedita ch' avea, fu accorto e colla spada
sì presso è l'ippogrifo a terra / ch' esser ne può men periglioso il salto
ingiustizie apprendo. è tempo ornai / ch' io te redini prenda del governo, /
, 1-ii-277: montando / sopr'a'cava'ch' a redine sbandite, / te lor
redini allentate e la governa in modo ch' ella non si accorga di esser guidata.
cappotte e sacco / i temi son ch' esercitan la nostra gioventù, / su cui
la dubia speme alquanto riconforta, / ch' el sia redito per altro sentiero /
ariosto, 38-52: io ti conforto ch' ai paterno ostello, / più tosto che
fazio, ii-9-37: ormai è buon ch' a mia materia reggia / e d'
e sì per maraviglia era invilita / ch' ella non si movea né non parlava;
né non parlava; / ma poi ch' alquanto fu in sé reddita, / della
/ benedetta sia l'ora e la dine ch' eo sì credetti ai toi mutti,
l'affetti mei su m'hai redutti, ch' eo ame la tua redetata. diatessaron
senza dote, si maritarono, però ch' elle non aveano nelle reditadi de'loro padri
se fare noi vuoli, sappi bene ch' io rifiuto tutto lo reditàggio e servirò
tolserlo a cleopatra, sua sorrocchia, ch' era suo per reditàggio come anzi nata.
aristea; fu giamblico l'amante / ch' or redivivo ella vorrebbe; morte /
, und'io fra me presumo / ch' abbi cambiato redolenzia e loco.
quale fiore redole di quell'odore sempiterno ch' è degno di lode a quello signore ch'
ch'è degno di lode a quello signore ch' esso sempiterna e guarda. sannazaro,
lunghe di castellate e mezze castellate, ch' eran le botti a foggia allungata,
. pirandello, 8-1136: fu allora ch' io conobbi per la prima volta vostro
, i-153: resto ancora in qualche pensiero ch' essi, avvertiti, riduplichino le arti
3-94: ora desidero, padri senatori, ch' io sia pietoso, e desidero che
messer biasio / vien anelando e narra ch' i discipuli / di tumulti referto hanno il
cane, che mandassono in campo quegli ch' era di patto di mandare contro a ogni
. / in questo mezzo vi par ch' elle debbiano / star in chiesa digiune,
dilectione / a la sua refectióne, / ch' è con gram devozione, / sfitte
che refezione aiamo / 'n onne cosa ch' è ordenata. fra giordano, 7-406
e nelle mense sacrate dell'agape, ch' in chiesa dopo l'orazioni si celebravano
di poi portare un po'di reficiamento ch' eran tre giorni che non aveva mangiato.
dare né acqua né pane, concio sia ch' avessi fatta gettare tutta la vettovaglia in
necessario vincere le navi degli inimici, ch' erano piene di pane e di vino.
: il corpo vostro, o signore, ch' io ho preso, e il sangue
gel mortifica / lo smeraldo giocondo in ch' è sì bella. r. sacchetti
freddi linfe, / non s'accorgea ch' ella accendeva il foco / nel misero
alla condizione di quella buona donna, ch' essendo stato beccato un suo figliuolo e
la cerala minerva a diomede, / ch' appo il carro la piaga, onde l'
anco dato udienza a me nel tempo ch' egli aveva cose sopra il viso da refrigerarsi
, tu solo puoi refrigerarmi con l'acqua ch' insieme col tuo sangue scaturì dal tuo
io fui liberato il dì della battaglia ch' io feci con golia geteo, e sì
sì refrigerasti e rinfrescasti il capo mio ch' io ebbi vittoria di colui mediante la
capitello d'un lambicco, per ciò ch' essa serve a condensare i vapori che
, molte volte, nel contrasto del bollore ch' è fuori, finisce col beccarsi un
/ per destare in tanto foco, / ch' or ci reca il solleone, /
marino, 1-3-123: erbe felici, ch' a le mie ferute / dolor recate
, 20-16: che ti pensi, / ch' i voglia fare un convito da prìncipi
trozzi, 1-61: ti priego, poi ch' i'rimango così isconsolata, darmi un
roma: che iddio mi presti tanta vita ch' io vi rivegga tutti, come disidero
compagni, / ascolta i casi miei ch' ogni momento / pianger devrei vie più che
ed abbiano alcuno rifrigerio dell'ardente amore ch' hanno in cuore. petrarca, 313-2:
/ con turbini d'amore, / ch' apportan sempre ai miserelli amanti / foschi
/ gradì alcun tempo, or par ch' odi'e refute. l. giustinian,
. g. visconti, ii-1-2: ch' io fussi senza figli saper pòi / e
puzzolente sì l'avrai in fastidio imperciò ch' è cosa iscomunicata e da dio refutata.
saria da donna scaltra, / ch' io dessi dei soldi da regalare all'altra
solo per le frequenti ed importune aringherie di ch' ei vi regala nel parlamento, parmi
mercatura scaduta, ove trabocchi? / ch' eri, poco è, da tutti
e dei regalatoli, e, quel ch' è peggio, le proprie, degne anzi
, viva / l'alta stirpe regai ch' ami e proteggi: / per lei nel
patrizi, xxxvt-337: la sua fé promise ch' egli [azzo d'este] /
, par., 13-104: se ciò ch' io dissi e questo note, /
. poerio, 3-489: la fortuna, ch' è fato a'mortali, /
deliberò e di alcuna ne sostenne, dicendo ch' ei ne voleva parlare col re.
di sapienza, con una autoritade parve ch' elli comandasse alli filosofi. g.
nei capelli gli ornamenti della schiava regale ch' egli scelse fra le prede di guerra!
catzelu [guevara], ii-138: subito ch' io ebbi le vostre lettere, avrei
né naturali né artificiali, e rimarcando ch' ella è a livello con tutte le
derivare la considerazione dell'incalcolabile vantaggio ch' ella trarrebbe in tutti i rami se venisse
..., estimando sua regaglia quello ch' era mancamento di giurisdizzione. de luca
del tormento de la moglie? -dico ch' egli conosceva di meritare ancor peggio,
perocché non farebbe altro che il cielo, ch' una donna, che gode de le
non aver egli pagato loro certe rigaglie ch' eglino dicevano appartenersi loro. sansovino,
reale e senza annoverare le rigaglie ordinarie ch' egli è tenuto di dare per il primo
ben gobbuto che sei di coloro / ch' han la persona attillata e ben fatta
l'un d'i sette regi / ch' assiser tebe. cavalca, 6-1-69: anticamente
rigi -e li singnun naturali, / non ch' à nixuna ligi -nin raxuni a cui
tasso, 11-42: il primo cavalier ch' ella piagasse / fu l'erede minor
[i magi] per legge / ch' era nato sì gram rege. marino,
s'el fosse algun che se invriasse, ch' el deba star su la reca.
fatta. na loya allo pennino, / ch' io curse per uno ocino allo
papa urbano; e, sequiti da quelli ch' erano nel mercato, facilmente ributtaro il
le lettere della direzione, mi disse ch' io, volendo, potea per quest'anno
: noi laudiamo più il vascello reggente ch' il geloso. vocabolario nautico [s.
colmo grembiu- papini, x-2-120: dice ch' è contento lo stesso: era come lino
selve: / là vive una dea, ch' è figlia al crudele atlante. /
mani, co'piedi: diresti anzi ch' ei lo regga col pensiero della sua
1-165: disseci [l'abate] ch' egli era diliberato rinunziare la sua badia,
caro, 1-86: eolo è suo re ch' ivi in un antro immenso / le
belcan, 4-111: il padre mio ch' ogni alimento regge / vi benedica tutti
di ragione ogni sua dota e ciò ch' aveva al mondo, con quello che lui
questa mia roca voce e paurosa / ch' anzi al cospetto tuo tue lodi sante
errore; / reggi la vita, sì ch' a tutte l'ore / reserviam leanga
purg., 22-40: se non fosse ch' io drizzai mia cura, / quand'
non s'allarghi a volerne troppo, ch' è avarizia, e non si ristringa
volgar., 3-141: per questo ch' egli [l'animo] è inmagine di
animo] è inmagine di dio, intende ch' egli si puote e dèe acostare a
mio, voi sapete... ch' io sempre vi amai e amerò fin che
; / ma tenta pria s'è tal ch' ella ti reggia ». filarete,
a regger nostre voglie, / non duro ch' ai cavai stracci la bocca, /
stracci la bocca, / né dolce sì ch' ai cavalier dia doglie / in trasportarlo
d'aspre menti affreni e reggi, / ch' alme atroci e spirti incubi / di
69: prima... ch' io scenda, egli è bene che ne
non errare, si reggerà dietro a questi ch' io porrò sì come propri suoi,
dondi, 239: sì traviato sum ch' io non mi reggio. b.
, 12-18: certi popolani grassi, ch' erano usi di reggere, sì vi si
. villani, 9-306: gli altri feditoli ch' erano ordinati, ch'erano da settecento
gli altri feditoli ch'erano ordinati, ch' erano da settecento, ond'era guidatore messer
leggono e si scrivono / molte cose ch' in fatti poi non reggono. marini,
potuto lungamente reggere all'invidia de'cittadini ch' invidiavano la sua gloria.
m. cecchi, 7-2-1: tu sai ch' or son quattr'anni (non potendo
b. antonino] sì grande deboleza ch' egli non si reggeva ritto. tebatdeo
. tebatdeo, 1-30: non sai ch' un corpo mal si regie in pede /
che non meritate, / e, non ch' a voi, ch'appena in sulle
/ e, non ch'a voi, ch' appena in sulle gambe / vi reggete
il famoso tristan trova acasmeno, / ch' all'aspra selva ircinia era molesto, /
i miei pensieri / regge la man ch' a te regge le piante / dentro a
volontà contrarie si vincono reciprocamente, secondo ch' elle acquistano e scemano per accesso o
onde nacque l'aura dolce e pura / ch' acqueta l'aere e mette i tuoni
non ebbi tempo di giustificare l'ardire ch' io mi presi, incomodandola con tal
il pacco dei dolci sul reggilibri girevole ch' era in mezzo alla stanza.
è affé chi non riorza / quei ch' han di grume pien de l'alma il
cesari, ii-73: il vero è adesso ch' io ho fornito col canto terzo il
, comandoe che tutte le navi, ch' erano venute nell'oste di troia, fossero
scrittura e del reggimento delle anime, ch' è la maggiore arte che sia, ciascuno
, i-406: considerisi... ciò ch' egli [senofonte] scrisse in quel
con replicate preghiere il reggimento del carro ch' a noi conduce il giorno.
d'amor, senza trovar mercede, / ch' a morir corro. 6.
portamento / e sì bel regimento / ch' avanzate a ragione / e senica e catone
i reggimenti, perché l'uomo, ch' è vecchio, avaccio crede e tarai
segnore ti dà exemplo de la grande cura ch' ebbe de la casa sua; ecco
temporiare, / venuto è un altro tempo ch' è maiure. / facciamo regemento per
rustico, vi-i-132 (8-12): ch' elle [macine] non hanno fondo
ragione delle ombre ad altro non serve ch' ai regimento delle linee. -capacità
pur aban- donato, / mestier è ch' io m'arrenda. 18.
baldinucci, 9-vii-186: ne'pochi giorni ch' ella si trattenne in milano, ella
menzogne? moretti, iv-854: ha voluto ch' io accettassi la carica di presidentessa delle
manca? e'ti dovrebbe pur bastare ch' i'ti tengo come una regina: tu
garzo, 23: quei fu cristo ch' era teco / colla madre ch'era
cristo ch'era teco / colla madre ch' era seco, / la regina incoronata.
ne farà ogni grazia, / però ch' i'sono il suo fedel bernardo. petrarca
soccorri a la mia guerra, / ben ch' i'sia terra, -e tu del ciel
potenza adopra, / che di colei ch' è sua regina e diva / sdegna che
, / nel qual dicea: « sappi ch' io son tornata / a dea iunone
i tuoi desiri, / ed a me ch' io gli adempia ». tasso,
e gamba lesta, / entrò colei ch' è del mio cor regina. ghislanzoni,
mio cuore,... m'awidi ch' ella si preparava al mio bacio rialzandosi
la più gente; / vann'a quella ch' è regina / di tutti gl'insegnamenti
di durazzo, re di napoli] ch' ai celeste vola / e, come eterna
con le sue mani la corona regia, ch' egli soleva portare, su la testa
). tasso, 1-37: poscia ch' ugon morì, de'gigli d'oro /
, defendente e bixio, diedero an- ch' essi dolore al suo cuore repubblicano quando vollero
66-205: molti fra gli uomini di quella ch' oggi voi cercate infamare col nome di
. parini, 311: che vai ch' entro a'gemmati aurei palagi / per le
piume il coipo adagi? / che vai ch' ognor fuggendo i rei disagi, /
divien ciò che rimira / l'uom ch' è da regia infirmitade oppresso. giannone
... / non fa però ch' alcun lettor gli spieghe / più d'una
da roma, s'indovina il vituperio ch' egli disse del patrio governo e d'un
già non era al capitano occulto / ch' essi intorno scorrean le regioni. chiabrera,
regione de l'aere da li vapori ch' ascendan da la terra e dal mare.
bruno, 3-34: conosceremo che non è ch' un cielo, un'eterea reggione immensa
region di tutto 'l lume accensa / ch' esce del cielo, e dove sotto il
e tanto spaventevole che gli spettatori credettero ch' egli fosse veramente tuono naturale, cagionato
luoghi,... bisogna prima ch' io dica che cosa sia questo ventre,
conduce, ha nello sguardo / la virtù ch' ebbe la man d'anania. boccaccio
detto ser giovanni mi cancellò quella volta ch' io l'avevo pagato al detto banco per
beccai ferraresi, 243: avemo comanaà ch' el se faca e rigistra, hac
se faca e rigistra, hac eziamdé ch' el nostro sugielo ge sia apicado. roseo
careri, 1-i-287: registrato tutto ciò ch' era in nave, mi dimandarono dove
scorno! aprimi, leggi; / vedrai ch' ogni uomo rio qui si registra.
guida col so gran registro, / anzi ch' alcuna essenza corporale / in forma producesse
registro ogni dispensa et ogni altra grazia ch' averà ottenuto. capuana, 18-127:
continuare a trasmettere i fogli liturgici, ch' ella a me dicesse la segnatura o sia
e profonda che non sembrava la sua e ch' egli modulava in più registri. bacchelli
battista fatto alzare il registro. quello ch' egli ha fatto di pianta è propriamente
/ nega de ree costo, sì ch' el regnarne gi ven 1 lo quale
del regnante velen spontaneo elegge / quel ch' è men tristo; e macolar ne suole
- aver non mai altessa / omo ch' è basso. guittone, 5-4: ahi
: eo porto alta corona, / poi ch' eo vi son servente / a cui
311-8: altri che me non ho di ch' i'mi lagne, / ché 'n
/ ben vedrai che coi buon convien ch' e'regni. laude cortonesi, 1-i-205:
8-148: chi sa dirmi le diversità ch' oggi regnano tra la musica d'un
io regno ancor tanto sopra di me ch' io lascio passare tre o quattro giorni senza
core. varano, 1-153: tal ch' ove l'uom su lei l'impero estolle
che 'n cor fedele regno / e ch' eo presi, servente / di voi,
ii-237: l'imperador massimiliano liberamente confessò ch' egli conosceva che nell'im- perio ottomano
ordinamento, sì come gli prodi uomini ch' erano conquistai le terre per cavailana o
133: ravvivò la consorte / ch' era venuta a morte / al regnator
tiranni, / non perché meglio allor ch' oggi non sono / fosser le corti
cara al pensier mio terra gentile / ch' a la pura sorgendo aria azzurrina / d'
: si può dire senza taccia di vanità ch' ella [l'accademia della crusca]
: 'naturalità. stato della persona ch' è natia di un paese. dicesi anche
saraceni, ii-451: in tante guerre ch' ebbe scandenberg con turchi, fu sempre
giov. cavalcanti, 1-159: tutti quegli ch' a la pace contradicevano, per la
pugliese, 188: di quello regno, ch' è lo più fino / degli altri
cortonesi, 1-i-409: lo capo tuo, ch' era l'alta ensengna / che soprastava
giordano, 168: nel daniel si legge ch' egli dimandòe questo angelo del regno del
unita al marito con sì stretta relazione ch' ella ha quasi egual parte nel privato
umana salute non tace, / acciò ch' io vegga con l'alme divine / il
39-46: iustizia non pò dare ad om ch' è vizioso / lo renno glorioso.
monastico. giannone, i-7: il regno ch' esso cristo] prometteva non era di
colà, inperò ecco il regno di dio ch' è tra voi. zanobi da strata
vedrete queste cose che saranno, sapete ch' egli è appresso il regno di dio.
gli servi miei veramente combatterebbono, sì ch' io non sarei stato tradito a'iudei
/ a star con voi, ch' or sott'umana veste / simile a dio
caglia / che mi s'uccida, sol ch' io muoia, e lui / misero
ariosto, 32-17: incominciò lamenti / ch' avrian mosso a pietà nei regni bui /
apparir la mesta ombra silente / di lui ch' egli lasciò qui pargoletto! graf 5-1047
'l mr spirito ha pesanza: / ch' un prest'arcier di lui ha fatto
si deono. baldi, i-49: uom ch' in petto al fanciul chiede l'ingegno
artifizio perviene ad illudere in teatro, ch' è pure il regno delle illusioni, abbia
, / per un cor, lasso! ch' è for d'esto regno.
309: regno è conquiso / da ch' egli è diviso. chiaro davanzali,
ovidio volgar., 6-335: schifa ch' egli abbia altra amanza; tu vincerai
valere è di bi sogno ch' egli sia non men perfetto astrologo che abbachi-
, non abbandonare fa donna, acciò ch' ella non vada dinanzi al tuo corso;
pananti, i-416: ma tutti dicon ch' io son troppo buono / una tal somma
tal somma di lasciarla andare, / ch' io non nuoto nel grasso, ch'io
/ ch'io non nuoto nel grasso, ch' io non sono / il re creso
direbbe d'un medico il quale, allor ch' era tempo, non avesse dato ah'
da cristiani, altramente peggiori / sete ch' i secolari; avete fatto / profession
questo si è lo grano e la biada ch' è del ceppo de'poven, la
fi confermasse, essendo tale regola trita ch' il possesso violento non cagiona
questo nome a quel corso di sangue ch' esce ogni mese dalle parti naturali delle donne
tutto il legno piano della porta, ch' era tra i fusti, si compartiva
suo posto nel cimitero di bergamo, ch' era giusto l'ultimo vuoto nella cappella
che il metter l'uomo regola a quel ch' egli vuole e il lasciar di far
vuole e il lasciar di far tutto quel ch' egli può sono cagioni che 'l giogo
-quel satrapo, riformator della città? eh ch' ei vada a dar regola a'suoi
potrei dame ad altri l'autonzzazione, ch' ella mi fa l'onore di chiedermi,
vien regolato il re in tutto ciò ch' intraprende. muratori, 8-ii-179: per poter
quand'i ebbi intesa / ragion, ch' è stata intesa / a traimi de la
destato dal mio sonno / sul tuo ch' è come una sapiente musica. cassola,
note 50 copie delle 'canzoni 'ch' ella mi avvisava di aver ricevute, la
come negli altri muscoli: pare pero ch' ei lo possano regolare e lo turbino talora
magistrale franchezza della medesima nella bell'arte ch' ella professa, la felicità della sua voce
muratori, cxiv-32-73: le relazioni mie sono ch' egli [il maggi] sia persona
] sia persona civile e figliuolo d'uno ch' era medico di quel duca. non
, sì hanno dubitato se l'anima, ch' è nella detta gloria...,
lo vivo tanto regolatamente, per desiderio ch' ho di star sana, che vostra signoria
, che vostra signoria non deve dubitare ch' io disordini. = comp. di
qual prerogativa è tanto singolare del segretario ch' a verun altro non si comunica,
v'à uomini regolati che vivono più ch' altra gente, e vivono bene cl anni
m. savonarola, 18: voglio dire ch' i ben regulati non hano cusì frequente
volgare dalla letteraria ed illustre latina, ch' era la lingua regolata e gramaticale o,
metastasio, 1-iii-136: se fosse facile ch' egli ottenesse licenza per una stagione, il
està ', il quale, non ch' altri, dante e 'l petrarca adoperaron più
ii-25 (95): se questi, ch' osservano sì intera- / mente le regolette
fiero, togli lelio, ch' è di più dolce animo, o alcun
un piccolo e civettuolo regolo calcolatore: ch' egli non dimenticava mai d'introdurvi. p
di sé molti reguli, non altramente ch' ora sotto i moderni siano molti baroni
che si chiama regolo. questo serpente ch' io vi dico è tanto velenoso che
/ escursa m'è la regoma prò fredo ch' e'ho sintito. = alter
al colo il cibo passa, / trova ch' ivi una valvola si stende / che
già questo un male a regrettarsi tanto ch' io sia in dovere di sacrificare le mie
negletto. campofregoso, i-45: ch' in mei [dell'onestà] decreti giusti
fra lor cosi reietta / che, ch' ingannar la gent'umana vole, / non
noli contendere verbis ». ma non crediate ch' io sia tanto aspemato o reietto perché
15-253: avendosi prima dimenticato tutto quello ch' elle sapevono, dove elle cercano di poi
avrebbe fatto riuscire una galante vestetta e ch' essa l'avrebbe fatta appariscente e bella
, / per quelle pugnalate pellegrine / ch' a l'aretino desti su l'arnese.
il fren del sociale impero, / ch' ebbro di forza uomo selvaggio e fero
: elli impregionò quella morte, quella ch' è nostra reina. -reina degli
, i quali mostrano l'invincibile auttorità con ch' ella, come superba reina del mondo
copia -de l'inopia - grande / ch' avea d'esser perfecto, / remose la
d'esser perfecto, / remose la beltà ch' ai mondo naque / cum naturale gelo
redintegrando a un tempo stesso i discapiti ch' ella paté. c. i. frugoni
essere reintegrato dell'offizio di gran maestro ch' egli pretendeva doversegli, dicendo esserne stato privo
papirio, redintegrata l'ira, comandò ch' egli fosse spogliato e che le verghe
, sminuito è dal suo canto / ciò ch' altri nutre; e perché dubbio alcuno
dai dolori troncate sono tutti accidenti continovi ch' amore solamente può fare. reintegratóre (
collega, per la reintegrazione de'denari ch' egli prestò in siena all'ill. monsignor
da sedici / libbre d'oro filato ch' io ho compero / a poco a poco
finito, del quale disse bene aristotile ch' egli è ogni cosa, perché ei diviene
rinveste e si commuta in tutto quel ch' ei pensa. 10. corrispondere
, / c'ogn'om d'amor ferisse ch' est'amato, / sì che null'
rinvesca / l'anima in quel gioir ch' io temo ch'esca / di me.
anima in quel gioir ch'io temo ch' esca / di me. = comp
cent. 45-57: il primo esecutor, ch' era fratello / del podestà, saputa
sanza merito mi sono affaticato, imperò ch' io patisco queste cose non per retade,
24: in proposito di gavasini, vorrei ch' egli confessasse la reità o complicità c'
passa il nostro accademico a trattar del cancro ch' ei ravvisa sotto le varie sue spoglie
e omei reiterava spesso: ahi! ch' io avrei pazienza di ogni cosa;
suo studio. siri, iii-494: trovò ch' el commendatore panzetta... aveva
, perché con tanti reiterati verbiloqui dici ch' eravamo giunti. c. campana,
che la vostra bontà vi fa dire ch' io sono stato a voi. pacichelli,
7: la reiterazion del numero, ch' era nel verso primo, fa accorgere
misura certa, la cui notizia è quella ch' arreca compiacimento e gusto. b.
stato in suo valore / ognora relatando ch' ei non era. 2.
comune a tutte le nuove conquiste. ch' etti, 1-6: il professore einstein
; ma nell'obietto stesso si vede ch' essi esistono in sé, fuori dell'obietto
. non devota a quella letteratura ch' è scienza o fiamma, ma in
ma in vece a quella ch' è mestiere, tal persona, se non
governo del suo regno, nella maniera ch' io l'ho trovato dal 1528 sino al
: faceva un argomento a'miei concetti / ch' ove gli effetti son l'azion conviene
al signor nostro, / per certe ch' io n'udii mozze parole. siri,
con tutti colegati e dissono loro quello ch' io raportava. rinaldo degli albizzi,
, cxiv-32-73: le relazioni mie sono ch' egli sia persona civile e figliuolo d'uno
egli sia persona civile e figliuolo d'uno ch' era medico di quel duca. leopardi
o a te o al ministero vennero relazioni ch' io facevo professione di repubblicano federalista.
né la relazion di grazie è quella / ch' ella usar debba al suo fedele amante
la medesima, si piglia dalle relazioni ch' hanno tra sé secondo l'origine, le
del cataio, della qual dirò quello ch' io so per relazione di uno ambasciador
vlii-965: a voi... dirò ch' io non ho mai veduto l'italia
non ho mai veduto l'italia, ch' io la conosco per relazione dei viaggiatori
stando alle altrui relazioni, come sembra ch' egli facesse, è facile, dico,
prigione con sumò quel poco ch' era ancor loro rimasto, e la fame
eppure tu sai, eppure sei certo ch' ella sbarcò nel porto di marciana, una
, celebre monastero, ov'eravi una biblioteca ch' era tenuta una delle più copiose in
assassini e tanti altri mali e pericoli ch' io ho patiti e scorsi in questa mia
pagare al fisco il 'rilevio ', ch' è la metà della rendita del feudo
doveri rnanno persuasa a ridomandare le memorie ch' ella m'aveva lasciato, io prego
orribil caso de la morte / di quella ch' a'dì soi fo chiaro lume,
con un senso di religione) il giornale ch' ei [garibaldi] tenne dallo sbarco
, ed ei la fece / per dimostrar ch' i tempi suoi con nova / religion
spada, / e fate re di tal ch' è da sermone. bisticci, 3-10
, 30-10: li farisei era reliusi / ch' erano en quel- l'ore. c
dèe l'omo eccellente, / sì ch' altra vita fa prima relinqua. anonimo fiorentino
, / ond'io, qual uom ch' ogni smarrir relinque, / svegliato,
bemice e tolomea / preson la fama, ch' ora in lor relinque. cesariano,
. monti, i-195: custodisco il cerchietto ch' ella mi diede come la cosa più
mi diede come la cosa più preziosa ch' io m'abbia, e quando son
vendei con prestezza ogni reliquia di patrimonio ch' io, qualificata persona in castro, aveva
corpo e bello e casto? / ciò ch' in lui sano i miei furor lasciaro
ogni spelonca, grotta e fossa, / ch' eol piangendo comanda così; / e
, 133: alle reliquie della preda ch' egli [il leone] ha lasciate una
, 1-9: godi se il vento ch' entra nel pomario / vi rimena l'ondata
/ veggio portar due piatti sì coperti / ch' io dissi: quello è certo un
del mio orto questa pianta, / ch' è con due rami iniqui, / ché
padrone sui buffi mobili signorili di quella ch' era stata un tempo la sua casa
in barchetta intorno l'isoletta comacina, ch' è rimpetto a sala, remando egli stesso
, / che, innanzi che l'onor ch' io gli procaccio, / merterìa di
misto è nel corpo ove sia ripletudine / ch' a lo sgombrar fia poca dolcitudine,
fia poca dolcitudine, / perché 'l vento ch' abonda esce remàtico. adr. politi
che nolla sanno, / ancor ch' a molti par cosa tematica. settembrini
lucchesi, 35: io non rembolerò mai ch' io ti chiaccierò di lucca o anderòne
rémbola con quel cacio! e picchia ch' i'ti picchio senza rembolare '.
getta la birra in faccia alla folla ch' è sull'uscio a vederli ballare:
si accese / le brame in me ch' io né mi mieto il pelo, /
vero predica / cioè cristo iesù, ch' è uomo e dio: / vedete c'
... questa è la causa ch' io abbia remiggiato, molti anni sono
/ che occupammo e che attende fin ch' è tempo / di colmarsi di noi
tasso, i-194: potrebbe ben egli esser ch' io avessi preso alcuno errore, perché
alcuno errore, perché sono molti anni ch' io non ho letto né le '
medesima: operazione che differisce dall'altra ch' egli ha chiamato * reminiscenza ', in
dinanzi al commessario della causa, disse ch' egli faceva ampia quietanza e remissione di
ogni cinquant'anm, un anno (ch' era il cinquantesimo di quel periodo) si
petrarca, i-4-52: giaufrè rudel, ch' usò la vela e il remo / a
una armata marittima..., fa'ch' e remi sinistri abino i lor motori
terreno, / grave ai garretti, ch' egli avea compiuto / reggendo sopra il
, l'assaltarono sì d'im- proviso ch' ella fu vinta... prima che
o d'altri acquisto, / giusto è ch' io sia contro di lui crudele /
liii-384: marin di san stefano, ch' è in bando di terre e lochi di
sua vita, in tutti i libri ch' egli scrisse non ebbe altri fine che ad
rancori tra 'l duca et il contestabile ch' erano una remora a'progressi dell'armi
falsa... che tutti quelli ch' io avevo accasati in lobotta erano stati ammazzati
alquanto il naso un tal discorso / ch' una remora parve alla sua fretta,
ariosto, 3-12: più giorni son ch' in questo cimiterio / venni di remotissimo paese
uno splendido umor si sta rinchiuso, / ch' ai colore, a la luce,
veggio la remota stanza e diva / ch' ai gran petrarca sovra tutte piacque.
s'arrivi co 'l sapere, ch' è d'alto infuso, / a le
ciel destina. galileo, 3-4-278: cosa ch' è rimotissima dal vero. siri,
studio, per rimoto e recondito, ch' egli non avesse assaporata e gustatone tanto
questa età. batacchi, i-117: prima ch' elena fusse, ai dì remoti /
una stracciata e unta cuffia / insanguinata ch' era sopra un pruno / e disse:
de pesce secondo la materia del terreno ch' elli trovàse. nuovi testi fiorentini,
po. / più ò dolor ch' è rena in mar di genova. giarnboni
speranza, / né 'n quella pietra, ch' ogni stima avanza / di sodezza,
turba, / per la spera del sol ch' ora la scalda. fatti di alessandro
crudelmente bello, / con le scapole fa ch' egli riverso / tocchi la rena e
padula, 383: il pastore nuovo ch' egli è al letto vi si affonda e
rene. fagiuoli, 1-3-452: bastonate ch' ella m'ha appoggiato sul renaio.
e contadini, da infermieri del manicomio ch' è nei pressi, da renaioli che
/ e rende 'le a colui, ch' era già fioco. parafrasi del decalogo,
e'volesse l'asino nostro, non ch' altro, non gli sia detto di no
questa sapienzia unitiva si rende a dio quello ch' è suo. petrarca, 364-8:
mio cor mi degie rendre, / ch' è distretto in vostra baglia. latini,
essi [giorni] di vendicarsi, ch' è quanto dire, di rendersi l'onor
tanta abbondanza e tanta affluenzia di virtude ch' ebbe in quella preziosa umiltà di cristo
donna, / e poi ciascun, ch' è suo ver cittadino, / colui che
uno e trino, / umilemente preghi ch' el si degni / renderle parte de'perduti
/ cibi della mia vita, / ch' or m'involate, or mi rendete il
g. stampa, 54: pur ch' innanzi che 'l ciel mi renda l'alba
? / se credi bene usar quel ch' hai offerto, / di maltolletto vuo'
per avventura e'si ricordi della ingiuria ch' egli hae sostenuta e renda a noi male
suo, furono carissime e mi pregò ch' io volessi rendergliele dupplicate. fiori, 1-88
; / è giusto dunque un bacio ch' io ti renda. fagiuoli, x-83:
. nappi, xxxviii-202: io godo ch' io ti rendo a la misura /
che gli pare: per me io dico ch' i'sono un eroe e rendo oracoli
voce in tempra / e in dolcezza ch' esser non pò nota / se non colà
compiè di tal consiglio rendere, / ch' io li vidi venir con l'ali tese
prode e onore, come buone dame ch' elle sono e liali. boccaccio, dee
, 53: ottalio v'è, ch' i'aggio audito dire / che ralle-'
quel principe che voi meritamente servite e ch' io debitamente adoro. cesarotti, i-xxxrx-160
le parole i passi volse, / ch' a pena gli potei render salute.
amabili e più propizie, è quella ch' è più legittima parte della felicita. cesarotti
sempre rendendo glorie a domeneddio di ciò ch' egli faceva. ottimo, i-265:
sen van pronti colà 've fama sparge / ch' a'santi sacrifici uom si raguni,
rende oltraggio / al mio temer, ch' io n'ho vista la 'nsegna? dante
[la santa anima] che secondo ch' elli servirà gli sarà renduto la retribuzione
): è follia pure a dire ch' egli [iddio]... non
par., 8-132: quinci addivien ch' esaù si diparte / per seme da
natura, / e poggia sì, ch' a dio riguarda in seno. b.
far nulla senza il gonfaloniere. et innanzi ch' essi faccino operazione alcuna, ne debbon
qualche suono delle sue divine parole, ch' io non sapevo poi rendere, ma sentivo
, / e tal concetto rendi / ch' aita orecchia reai noi prenda a sdegno
algarotti, 1-viii-218: il pallavicini, ch' era uno degli accademici, la voltò
altra anima buona, esaminata per quella parte ch' ella appare tenebrosa e di lumi di
xxxvi-118: torbidi gli occhi miro, ch' a me nel tempo felice / per girne
in libertà mi renda, / sì ch' io mi doni a voi, come conviene
clizia fu consumata dal suo dio / ch' era lei stessa. senza saperlo seppero
/ che rende il mondo san, ch' era mortale; / e fece noi della
. i illustrami di te, sì ch' io rilevi / le lor figure com'io
: la selva formidabile de'legni / ch' armi su tonde ove il leon s'
la brutta usanza d'ubbriacarsi e, quel ch' era peggio, di batter, quand'
imagine appunto mi ren- dea / ciò ch' io udiva, qual prender si suole,
cantar con organi si stea, / ch' or sì, or no s'intendon le
, 8-2: un sol si vede, ch' ogni luminare / dispare -per lo gran
, e'rettori che escono a quegli ch' entrano dipo'loro, a pena di
: qui l'autore esemplifica la paura ch' egli ebbe che questi demoni non rompessono i
delle dette partì ha uno re incoronato ch' è suo fedele e rendeli trebuto.
fiorentini, 190: se per ciò venisse ch' elli enfiase o per la boca rendesse
per lui rendendo / e'te inprometo ch' io ò abuto a fare. boterò,
morir volle che rendere / un lavativo ch' egli aveva preso. -emettere l'
. gemelli careri, 1-i-235: ciò ch' è di maggior prerio in essi [
come sopra tonde del bel fiume, / ch' ivi si stagnan, pna m'inchino
un'inconveniente singolarità, un vestito aveva ch' era piuttosto da uomo che da donna rapporto
sera e lo maitino: / besongne ch' io ti tenga al mio dimino.
dante, purg., 3-119: poscia ch' io ebbi rotta la persona / di
romano disse allora: fatemi vostro pontefice, ch' io mi renderò cristiano. d.
: essendo cesare molto fiero della vittoria ch' elfi aveva avuta, per ciò che petrius
suoi cavalieri si cruciaron sì co lui ch' elfi ebbe paura ch'elfi no lo
cruciaron sì co lui ch'elfi ebbe paura ch' elfi no lo ucidessono, o lasciassono
vitto. roseo, v-184: questo ch' io dico del servar la fede a quei
nemici il resto del paese, bisogna ch' anch'esse [le fortezze] si rendano
che 'l villan si venia rendendo, / ch' aviso gli era ched'egli afogava.
che 'n gelo sia, / convien ch' ella si renda, / e ched ella
armata di dolore / mi preme sì ch' a lei vinto mi rendo, / ché
mi ti rendo; / pietà, ch' io lasso più non me difendo, /
: a questo nicòr direte poi / ch' esso valentemente sì difenda / la fede
giace. pasqualigo, 2-77: tosto ch' agli occhi miei si offerse il signor
signor fedele, o fusse il fermo pensiero ch' era in me, o pure la
in poi non seppi attender ad altro ch' ad amarlo ardentissimamente. musso, ii-527
un tempo astuto, giugurta, esplorate ch' ebbe il carattere di publio scipione, duce
e rendi / più volte: poscia par ch' r ti rincrescili, / e so
ti rincrescili, / e so ben ch' altri no, ma tu m'intendi.
/ non sia co 'l (fi prima ch' a lei mi renda. davila,
l'armi e rimase prigione de'sudditi ch' egli era mandato a correggere.
bruni, 373: a morte in pria ch' ai vincitor si rende / l'oste
, / e disse: -laso! ch' io mi rendo morto. - / la
rende. proverbi toscani, 47: 'quel ch' è fatto, è reso '.
nel dextro o nel sinistro lato, e ch' abbia li piedi e mani e lo
: molto è giusta cosa e ragionevole ch' io doni mia vita e mia morte per
lamenti storici, iv-8: castel novo ch' è invincibile, / che già mai
le restituiscano terse. m'accorgo poi ch' egli è molto schifoso, dandogli tanta
che voleva si era che uno podere ch' egli aveva in valdipesa, ch'era
podere ch'egli aveva in valdipesa, ch' era di rendita circa a fiorini trenta l'
... avràne doa tanta rendea ch' el no à de presente. sigoli,
si perderono cercando l'origine di ciò ch' essi chiamano rendita del suolo ed in
: no ve recresa, ser michel, ch' eo aspeto denari de certe dimisorie e
ven- ner meno / tutti, fuor ch' uno renduto in panni bigi, / tro-
di prominenze e renduta sì eguale e soda ch' ella sembrava un continuo mattonato per tutto
per freddi e tale volta per pietra ch' è generata nelle reni. s
di parlar in renga, non dirò quello ch' io creda esser contra la verità.
e noi lassar ir fuore, / acciò ch' in tutto avesse ogni ma- rano /
il dottor nostro, consuma in consulti / ch' abbiano i persi scudi a compensarli.
/ orni, femene, putì / ch' a'si'stè a scoltare / sto nostro
vannozzo, 203: tornato è quel ch' a la morte mi mena, /.
cavi le budella dereto da le reni e ch' io t'arderò e faròtte ardere le
dorso. bemi, 17: vedi ch' io porto sempre la coltella / ed ho
e le spalle enverso lo cielo, ch' è la più nobele cosa che noi vediamo
il fine, / salvo la mente ch' è cieca ed avara / e volta verso
spallanzani, 4-ii-84: una terza pietra, ch' io credo pure originata per feltramento,
, 6-382: ora da quella parte ch' ella potea guatava nel lungo mare, ora
. nappi, xxxviii-236: non guardan ch' un sia bello / e ch'el
guardan ch'un sia bello / e ch' el sia giovine e aitante, / purché
à renovato amor, tanto piacente / ch' assa'più che non sòl ora m'assale
della renovazione ed esaltazione della santa chiesa ch' è tanto impallidita. sanudo, i-930
di bondo mi recò certa tela ai renza ch' io ti dovessi dare. valoriani,
. iacopone, 34-8: deforma la belleza ch' era si- mele a deo, /
non sia tanto più rea, / ch' a tradimento mi vols'affogare / perch'a
: nella vita di mosè si vede ch' egli fu rigorosissimo co'rei e costantissimo
nuove ingiustizie apprendo. è tempo ormai / ch' io le redini prenda del governo,
che sia chi inviti l'amadore, / ch' io gli ho tutti per rei.
scaltro marito, / guardala dagli altri, ch' altri la gode ch'io. landò
dagli altri, ch'altri la gode ch' io. landò, 132: dove dormisti
della pena / all'alme ree, ch' ivi discendon nuove. -decaduto per
destra umana, e forse fia / ch' amor la faccia un dì con sua saetta
è un editto contro essi, dichiarando ch' essi hanno per mira di distruggere gli attuali
: quando pigli moglie, guarda bene ch' ella sia nata di buono padre e
rea schiava, ah! trema / ch' io nel tuo cor discenda! s.
iii-52-11: maladico la mia mente dura / ch' è ferma di tener quel che m'
/ amore a sofferir, guari durare / ch' ella non vegna a tutt'altro parlare
in camera a lui, perché s'accorse ch' erano venuti con reo animo, ma
rei, ché da me non rimane ch' io non vel dica. chiabrera, 1-iii-317
rosso, 96-8: onni deleto, segondo ch' eo sento, / guoco, solaio
/ gli abbia interrotto il gran piacer ch' avea, / con vista il guarda disdegnosa
terrò da la parte pompeo, / pero ch' egli ha la 'nsegna del comune,
materia pare che conforti e che nchieggia ch' io cominci alquanto più d'innanzi,
non avere compagnia né amistanza con uomo ch' abbia fama d'essere traditore o paterino
o sodomito; e simile con uomini ch' abbiano palesi e per fama altri rei vizi
rettor., 181-8: se noi dicemo ch' elli abbiano fatto maliziosamente, cioè cosa
sospir mei, / ché, ben ch' io viva in pianti acerbi e rei,
ciel serbate, / ma, poi ch' altro non puossi, esseguiremo / questo ultimo
/ piangevan le meschine di maniera / ch' era cosa a vederle orrenda e rea.
/ che farà breve il gran piacer ch' avete, / troncando i giorni miei noiosi
lieo. loredano, 5-47: so ch' era preso un giorno come un tordo,
l'anima bella / toglie la morte ch' ha da tempia carne, / se al
iv-2-97: tal vendetta feo / ch' uccise ciro et or sua fama uccide,
fugge un umil core, / tal ch' a reo fin per forza mi conduce.
, partendo di questi tempi, è ch' io me ne starò in roma sei mesi
amor no è, ma per temore / ch' a l'onore -e al piacere /
. corsini, 2-51: quivi (ch' il crederia?) trovammo andrea / con
ti mostri di pietà sì avaro, / ch' io porto invidia ad ogni rea fortuna
: già 'l sesto anno volgea, ch' in oriente / passò il campo cristiano
. / stagioni ree, sfogatevi, / ch' io di cantar non resto.
a monte. tansillo, 7-226: uom ch' abbia vista la pantalarea, / com'
. / è come un germe tenero, ch' a caso / cresce e nessun giammai
di medico così orribile e fetente come quella ch' io mi bebbi. d. bartoli
pascoli, 180: albero tristo, ch' hai diverse rame, / foglie diverse,
li birri, che lo presero, pretendendo ch' egli avesse fatto non so che di
b) -3: poi che vi piace ch' io deggia treguare, / ed io
, -à molto reo mostrare -, / ch' io so ch'è usanza c'al
reo mostrare -, / ch'io so ch' è usanza c'al savio rincresce.
voglio andar per un tragetto, / ch' i'veggo una cert'aria ingarbugliata, /
, del cavallo », / rispuose quel ch' avea infiata l'epa; / «
vostra cera, / mia vigorosa spera / ch' a mia vita e morte sovente mi
a riva / e discarcar la soma ch' è si grave /... /
chiusura. documenti perugini, ii-210: ch' el luoco dua ch'ei ditte talgliatore
perugini, ii-210: ch'el luoco dua ch' ei ditte talgliatore seggono non degga essere
non degga essere chiuso denante, e ch' ei rastelglie da tenere la carne e da
de vastore, 75: quant vos verres ch' el sera ben travalgiat, anas lu
con sicurezza esistere in natura una forza ch' esercita un'attività repellente e a risguardar
non ho pronto il mio strumento / ch' elettrizza in un momento? / tragge,
34-19: fu repulso dal re, ch' in grande stato / maritar disegnava la
man che tordo in frasca, / ch' a strangolarsi è ire a ripentàglio.
che la vita mettesti a ripentàglio, / ch' a roma ancor con stupore si conta
chi riflette al comandamento di cizare, ch' impone a'persiani che s'awanzino alla
repentaglio il mio onore, potrebbe far credere ch' io avessi presa una vostra leggerezza per
il detto azolino il più repente signore ch' ai mondo fosse. libro di sentenze,
anonimo, i-653: un forte fiume ch' è molto repente. cavalca, 20-94
a cui ogni esser è bontate / ch' ai senno è ventate, / vita alla
marte vapor di val di magra / ch' è di torbidi nuvoli involuto; / e
repente spezzerà la nebbia, / sì ch' ogne bianco ne sarà feruto.
fervore, che mostravano le genti, ch' entravano in questa unione, era incredibile
tempesta repentina e grave / assalito così ch' ogni rimedio / avendo contra lei tentato
del suo antico proposito, contra quel ch' egli aveva deliberato se ne venne a battaglia
destrieri eran venuti come / quell'animal ch' è detto cato- blepa, / se
com'una dimensione altra patio, / ch' esser convien se corpo in corpo repe
. e. gadda, 6-289: quelli ch' egli aveva repertato erano gli ori e
pose sotto il braccio un picciolo repertorio ch' egli portava in mano, e s'accomodò
, cvi-651: ahi lasso me, ch' io son così repleto / per la sua
gioia ho si l'alma repleta / ch' io tengo dolce l'amoroso morso /
di me, [della fede] ch' è maddalena e t pescatore, / mai
andrea damiani, medico onoratissimo, affermava ch' erano più facili a curare e molto
frati né sicurtà dello stato né dignità ch' egli opponesse del duca, valse cosa
. per protestare con atto esterno, bisogna ch' egli sia visibile e replicabile. f
diletto n'avea / che, fingendo ch' ancor non mi passasse / il dolor di
di quel morso, / fei sì ch' ella più volte / vi replicò l'incanto
tucte l'amorose e ladre / parolle ch' io t'ò diete e replicate /
la cella il mio inimico e vuoi ch' io vi entri? ». g.
sentiva replicare il suo nome, ridde ch' era il duca che frettoloso scendeva dal
ariosto, 2-39: quando sentì poi ch' era in distretto, / turbossi tutta
): ragionava del suo maestro, ch' era stato mio padre; e replicando le
f. frugoni, 1-178: quello ch' ei rispondesse replicar non lo so, perché
6-91: or qui t'ammira in ciò ch' io ti replico: / poscia con
intese questo, non potè avere pazienzia ch' egli non aprissi l'animo suo e
porla al numero di più di ducento ch' io ne faccio stampare. caro,
, massime che non è passato molto tempo ch' io ai esse ne diedi avviso alla
masuccio, 453: se puro replicare volessero ch' io, non essendo loro iusto ioaece
da quali ella è assalita, mostrano ch' ella affatica troppo, massime nell'animo
dal dolore, dopo le molte strida ch' andavano al cielo, le molte rampogne e
con le alabarde poterono la scala, ch' era piena di soldati, rispingere.
foscolo, ix-1-399: per un verso ch' ei trova replicato in una canzone e nella
con replicate preghiere il reggimento del carro ch' a noi conduce il giorno. a
: cominciando da la prima parte, ch' è la divisione del canto, c'insegna
è la divisione del canto, c'insegna ch' alcune stanze procedano sin al fine senza
me di far replico / di quel ch' i'ti dirò al mio signore, /
, / e mia lamenti e quel ch' io fo e dico. = forma
/ su la pistola poi; sì ch' io son pieno, / e in altrui
ghezza di passi trenta in circa ch' abbia a ciascun de'capi un
merce. documenti perugini, ii-210: ch' ei ditte talgliatore non possano nascondere veruna
fonda il sistema detto preventivo, ch' è il contrario di sistema repressivo
donna risoluta all'onestà, è veleno ch' a poco a poco la consuma e uccide
. pasolini, 17-281: amore an- ch' esso * represso 'e 'non detto
carichi di bottino, si misero an- ch' essi alla medesima inchiesta. segneri, iv-351
ed onesto, si sviluppò quella passione ch' avevo tante volte nel suo nascimento repressa
il petto per la violente tosse, ch' era bisogno reprimere e af- fogarlasi dentro
4-277: allora, eureta, quella voce ch' io pur dianzi avea per curiosità repressa
intelletto. romoli, 269: quello ch' è chiamato caulo imperiale...
/ lo tuo risposo, e t'ange ch' io 'l riprima, / poi ch'
ch'io 'l riprima, / poi ch' eo sperava non esser fallerò / tal senno
il giuoco di questa sera fosse tale ch' el si elegessi uno della compagnia et a
che maggiormente non la invigorisse la speranza ch' aver potea di sua vita. parini,
andé in franza a pipin, a zo ch' el reprimesse e descazasse arstolfo re.
... impertanto mi muove l'amore ch' io t'ho a scriverti di certi
/ l'aria conturba men / di quel ch' i sensi reprobi / fan guerra al
d'un mal figliuolo e discredente, / ch' educato da lui / dene e discretamente
: alantor san beneto li reprochià 90 ch' el avea faito. = voce di
commandano a gli eguali: anzi quelli stessi ch' ascendono a'magistrati supremi sono come servi
.. benedicendo iddio perché i voti ch' ella avea pronunciati cinquant'anni prima per la
ad arturi, re di bretagnia, quello ch' à meritato. cavalca, ii-77:
finte- resse del traffico che per sodisfazione ch' egli abbiano d'esser liberi. l
di questi tali si suol dire ora ch' ei gonfiano e ora che gli sputano
con sicurezza esistere in natura una forza ch' esercita un'attività repellente e a risguardar
con effusione fanciullesca, dimostrandomi una simpatia ch' io fingevo e non gli potevo ricambiare
in repultrice de'vicini per lo stringersi ch' elleno fanno intorno al centro della loro
'mpazito / vedenno esvalianza com'om ch' è desvanito. chiaro davanzati, xxxiv-10
segni di fuori essere paziente, acciò ch' io fussi riputato umile dove io era
calda. goldoni, iii-825: concedetemi ch' io vi dica che in villa non siete
padrone, / io non posso patir ch' un furfantaccio / vi si malmeni per bocca
taci, taci: vi sono de'giorni ch' io non posso fidarmi di me:
adulare o tacere, ho pur mostrato ch' io altamente sento la dignità del secolo,
essa accompagnò di modo la sua bellezza ch' ella fu comunemente giudicata vincere ogni paragone
. voi ne sarete convinti dall'esame ch' io son per farvi degli altri due governi
un caso iniquo e strano: / ch' e'ti torrà reputazione e stato, /
: cesar pagò la valuta di un bosco ch' avea fatto tagliare in francia per fortificar
lxxxviii-ii-83: madre mia cara, qual ch' io sia figliuolo, / deh,
mio spirito e distrusse tutti gli ostacoli ch' ei metteva alia mia pace e alia mia
in vienna, al cui innalzamento credevasi ch' io solo fossi d'inciampo. foscolo,
da quei scolare, che dio sa quel ch' egli è a casa sua! panigarola,
caro un servidore a un prencipe: ch' egli gli sia di riputazione e di utilità
l'antichità come per la riputazione, ch' avea per tutto il mondo, a cagion
gran fortuna. pazienza: sarà di mestieri ch' io me la guadagni a forza di
: l'amico... mi confessò ch' ei gli leggeva [dante e boccaccio
: or sono in parte lontana, / ch' io non posso requiare / alcun riposo
non possendo più soffrir l'affetto, / ch' el cor gli consumava di segreto,
apparenze muti, / e già; prima ch' io giunga a qualche meta, /
fia mai quel dì, lassa, ch' io speri / picciola requie a la penosa
requie per l'uomo moderno. bisogna ch' egli finisca i suoi lavori forzati nella catena
amor, d'ogni tormento, / ch' io soffersi e di tanti mie affanni,
requie, pativa: e questo era segno ch' era scontento dei suoi vivi.
: intanto l'affliggeva e faceva noia ch' ella non trovava requie. machiavelli, i-vm-92
, di colomba ale, / sì ch' e'voli e requiesca: / tu se'
: gli requiriva da parte lo segnor ch' i volessan tornar a de e a far
requiri dal mio core, / fa'ch' il conosca e sappia con effetto, /
, 1-206: quanto al secondo requisito, ch' è la condotta o modo da tenersi
, 1-201: né tralascio di aggiongere ch' eleggendosi i vescovi di alemagna dal proprio
primo requisito d'un immagine sembra quello ch' ella possa concepirsi come reale. soffici
viii-250: or pregovi, soffermatevi tanto ch' io vi dica che non ho tempo ormai
mi è venuto in mente un altro espediente ch' io trovo più sicuro e più sbrigativo
menzini, 5-250: -io son qui ch' é quattr'ore. -quattro? o stacci
persone che mi hanno sempre potuto comandare ch' io dovessi dar fuori un mio dialoghetto che
mi hanno presentato l'ingiusto memoriale, ch' io fedelmente trasmetto al trono della m.
qualche una, vedendo la estrema carestia ch' è ora de cavalli.
, / l'afferra e stringe tanto ch' egli scoppia: / di poi garbata-
nascono con clitoridi così esuberanti... ch' è d'uopo o col fuoco o
riforma o resecazióne degl'articoli... ch' in altra maniera non si debbano ammettere
contrastava lo nome de dio, digando ch' el no posseva essere tre persone in
, corno è la femena, e ch' elio era uno dio senga fijolo e molte
in idolle fare / ni in vana cossa ch' in sto mondo sia; / non
sia; / non credi a indevi, ch' ai è rasia! laudario urbinate,
molto guardare / di far la carità ch' accetta sia / e non volere ipocresia
m. villani, 7-97: non ostante ch' egli [il re luigi] avesse
sott'ispet- tore belfort, modenese, ch' esce dalla gendarmeria overa caposquadrone. pascoli
di quel tempo avevasi ritirato tutti gli esemplari ch' erano rimasti a felice mosca. denina
sommo studio co'priori e cogli altri collegi ch' avranno a fare i sacchi, che
. foscolo, ix-1-394: la lingua ch' ei nomina cortigiana... la sua
/ siccome a dio... / ch' ai ponte vecchio facìe risedenzia, /
, 507: la casa di ricovero (ch' è l'erede residuaria di quel
vita. scroffa, 1-22: io veggio ch' in ciel ancor risplendono / le stelle
ciel ancor risplendono / le stelle e ch' il residuo e lungo spazio / a l'
residuo e lungo spazio / a l'ore ch' il mio bel camil m'ostendono
dal sentir v. s. eccellentissima ch' io confesso sciocchissimo il predetto articolo,
il predetto articolo, non argomenti già ch' io stimi passabile il residuo. f
spazio di tempo quelle tre rotte in francia ch' egli ebbero in italia da annibaie,
, 3-1-38: ho inteso... ch' ella è deliberata di mettere le sue
ella resignava in mano del figliuolo tautorità ch' ella aveva di reggente e, levatosi in
stati amici, gli rimostrarono il pericolo in ch' egli era, non ricomperandosi la vita
contraerà il matrimonio per via di colui ch' averà la procura. montecuccoli, 28:
in suggetto della resignazione della regina dice ch' egli e che nissun onorato uffiziale del
. del papa, 5-128: è verisimile ch' ella [vernice] sia composta o