delle loro operazioni; e, quel ch' è peggio, pretendono con tutto ciò di
, quaccino; diminutivo 'scacciatedda 'ch' è anche una particolar forma di pane
/ come tu die, amico, ch' e'sian fine! nuovi testi fiorentini,
la dita mia comessaria lo piu tosto ch' eia pò: suma quelo che se de'
te ce mena traenno: / poi ch' èi scritto nel quatemo, averai cotal pagato
quaderno del mio 'vocabolario ', ch' è già presso al termine. leopardi,
vorrebbon mandar dove che sia, / ch' a firenze n'è fatto troppi schemi
tà guisa una pianura / tutta egual, ch' io non so perché s'appelli /
quattrocento, lxiv-73: degn'è rason ch' io vada a l'infemo, / a
le scalee che si fero ad etade / ch' era sicuro il quaderno e la doga
futuro dir qualche bugia, / sì ch' io t'ho letto un gentil mio quaderno
e mostrarsi contento / del mal, ch' altri che 'tuoi non posson farti
diamanti / di bella quadra lan vorre'ch' avesse. francesco da barberino, i-82
man al foco i... i ch' alia pancaccia o al canto / dar la
nel petto strangulo. condivi, 2-111: ch' egli facesse una sepoltura d'una facciata
facciata e di quei marmi si servisse ch' egli già per la sepoltura quadrangola avea fatti
arrighetto, 219: se la natura voleva ch' io sostenessi tanta amaritudine, ella mi
il disegnare le pietre per le statue ch' ivi si locaranno, formate con giusti
orecchie / e i ferrei denti, ch' agli aperti spalti / l'imprigionano sì che
, 4-32: pensi tu, disse, ch' io non sia bastante / a castigar
di continovata estraordinaria felicità, il presagire ch' egli debba cadere in qualche gran disaventura
dire: e''gli è uno tondo ch' è per lo suo diamitro 7 braccia,
: quadra il triangolo mno che sai ch' egli è per li doi lati per ciascuno
il re per l'anno venturo, ch' essi dicono lo stato, e quelle quadrano
altra gente poi, vedendo il scudo / ch' avea gradivo in man, tirassi indietro
questo è il re pollacco, / ch' i'arrabbi, se nessuno lo crede tale
giudicio di sì gran re nell'elezione ch' ei fece del ministro, col quale poi
vedrete la citta [anversa], ch' è un quadrato quasi regolare.
con 14 nelle colonne delle radici trovo ch' el suo quadrato viene ad essere di 196
: 'quadratone ': è lo spazio ch' equivale, per spessore, in ogni
volgar., 32: per lo modo ch' io t'ò mostrato, si coglieno
la non si trovi, non è però ch' ella non sia. calandri, 316
risposi che mandasse messer lattanzio e ch' io direi succintamente quanto aveo udito divisare da'
velsi. r. longhi, 1-i-31: ch' egli [caravaggio] si volga alle
, tra gli antichi o moderni, ch' abbi scritto o trattato di quest'arte lodevolmente
bramando di veder le luci belle / ch' amor per suo destino onora e cole.
volaron le quadrelle: / e son quelle ch' ognor vibra col guardo.
non son vengiato, / ma poi ch' i'non so saettar quadrello, / farò
disse: / -o famoso oradin, ch' a segno certo, / come a te
gli altri colpi suoi nota la musa / ch' un certo bastian da sant'oreste,
t'addomando, amore: / fa'ch' io non péra sotto 'l tuo pennello,
, in lei lo sguardo giri / ch' ha 'l mio cor seco, e l'
/ palme parole (amorose quadrella, / ch' in aria ferma quel fiato giolivo)
sole; / e già le quadrella ch' ei vibra / han meno pennute asticciuole.
ché basta dir che questo qui, ch' è il peggio, / gli è la
due linee parallele non molto distanti, ch' esce fuora dal muro m quanto ella è
fior, per questa / pregoti, ch' hai davanti, pia vergine e modesta.
s. v.]: 'quadrigario ch' è da metter sotto alla quadriga.
della quadriglia o lancieri cne sieno (ch' io non me ne intendo),
armati, le strade della gran città ch' era in que * tempi ravenna e sorprendere
trian golari, e quel ch' è peggio su questi frontoni posano le finestre
i nostri sieno inferiori agli antichi. so ch' essi avevano le biremi, le triremi
: il galileo di questo cielo quadristellato ch' è il vangelo (1 epistole e i
un uccellino in gabbia. / sempre ch' io viva rivedrò l'incanto / di quel
., chiamato, dal poco cervello ch' egli aveva. capo quadro. cini
pelo, così ai capo quadro, ch' io non abbia conosciuto se...
impiccare, o morte ladra, / ch' oggi s'è laureato il cavedagna, /
qual saprà guarire ogni magagna, / ch' egli è reggiano ed e di testa
, i-142: comandò alle sue genti ch' entrassero dentro sotto la scorta sua in battaglia
ch' ai collo d'un grifon tirato venne.
e una centesima minuta, e volse ch' ogni quarto anno fosse di ccclvi, e
'l simigliante avien fatto costoro, / ch' è tre nel dietro, alle scalee rasenti
succedenti, / che prezzon più l'onor ch' altro tesoro, / fieri ed arditi
i carri a due / s'inventar pria ch' a quattro e che di falci /
fanno, / cornuto a quattro, ch' è superlativo. salvini, 39-v-186:
testi veneziani, 61: ancora lasso ch' el sia vestidi poveri quatrocènto de gonelle de
1-i-340 tit.: il primo pretore ch' e'romani mandarono in alcuno luogo fu
veneziani, 86: voio et ordeno ch' elo sia pagadho dexemo de libre quatromillia
vigilia né quatro tempora né quaresina, ch' è così lunga, anzi di dì e
le quattro venti di questi tali sei ch' io v'ò detto, vagliono uno saggio
, e questa è la picciola moneta ch' egli spendo. s. maffei, 185
pena di quazzòldi che stia cheto / perfin ch' alcun non dà paltro la volta.
d'una pulzella vergine dorata, / ch' è da li cacciatori amaistrata, / de
agia pietate; i di que', ch' ell'à, rimembranza / le degiate portare
idem, purg., 3-120: poscia ch' io ebbi rotta la persona / di
prego il notar giacomo valente, / quegli ch' è d'amor fino, / che
giudici, e gli riscriverò. teme ch' io dica a ciani di quella tal faccenda
in quella pintura, / e par ch' eo v'agia avante. elegia giudeoitaliana,
se 'l voler no me muta, / ch' eo stesso gli ocidrò, qui scanosenti
queste son tossa / de quii meschino ch' io tanto strazai. leonardo, 2-228
e lunghi e interminati erano quelli / ch' io meditai, mirabili a sognare: /
d'oriente / per adorar lo segnor ch' era nato, / così mi guidò amore
segnoria è variada presso ai romani, e ch' alcuna volta presso de quigli più e
/ gli abbia interrotto il gran piacer ch' avea, / con vista il guarda disdegnosa
lì correva una voce: si diceva ch' egli fosse un antico capitano marittimo,
ornai puoi giudicar di quei cotali / ch' io accusai di sopra e di lor falli
e fattosi pagare una quantità di danari ch' egli aveva promessa a colui che pregava der
fidandomi del tuo parlare onesto, / ch' onora te e quei ch'udito l'hanno
, / ch'onora te e quei ch' udito l'hanno. idem, par.
danzar la sera intra di quei / ch' ebbe compagni dell'età più bella.
accorti / che quel di retro move ciò ch' el tocca? idem, inf,
e la città, assalirono le trincere ch' erano alla contrascarpa del forte vecchio.
persona)... 'a quel ch' io era, non son la metà '
e frena i vanni: / odi quel ch' ai mio core ornai rimbomba. marino
alla testa: e di più, quel ch' è peggio, male agli occhi:
409: d detto terreno fu quelo ch' è lungo saiacopo tra le fosse col muro
al foco; / ma quel per ch' io mori'qui non mi mena ».
dolere ancora ché non conosce a quel ch' è fatto. boccaccio, dee.,
ditelo. guanni, 90: tu di'ch' io son crudele, e non conosco
fessi / lucente più assai di quel ch' ell'era. machiavelli, 1-i-124: come
fanno credere tutto il contrario di quello ch' è stato. carducci, iii-7-336: né
non sia già sì smarrito, / ch' io mi sia tardi al soccorso levata,
tardi al soccorso levata, / per quel ch' i'ho di lui nel cielo udito
noi partita, / e per quel ch' io ne speri, al ciel salita.
ariosto, 1-67: così, per quel ch' io me ne sappia, stimo,
, baron di valore, / per quel ch' io 11 meno ed ogni sua bontà
tristo! ne la mia borsa: / ch' è mi convèn far di quelle de
. diatessaron volgar., 140: quelù ch' a en odio mi, àe en
: amor me fes al prim, 90 ch' el vols, crere, / sì
fanno, / andosenne con genti / ch' erano soy serventi. catone volgar.
case, la via in mego, ch' è lungo l'atra nosstra là dov'è
ognor par che filomena piagna, / ch' in mezzo avea un pratel con unà
un mortale / in que'bei giorni ch' eran lunghi un mese. lastri,
2-146: la parte [delle travi] ch' entra nel muro sia penetrata di pece
8-334; a la sua mazza, / ch' era di quercia nodorosa e grave,
d'opera e neppure avevo mai pensato ch' io potessi fame, mi repugnava l'
. idem, 10-905: dàgli pur, ch' e'non sente: oh che tagliata
uccella come un gufo, / salta ch' ei pare un galletto marzuolo: / e
galletto marzuolo: / e tanto fa ch' egeno il mal tartufo / manda con un
sì fervide rime farmi udire, / ch' un foco di pietà fessi sentire /
pietà fessi sentire / al duro cor ch' a mezza state gela. a. braccesi
ho l'alma in tante pene involta / ch' io priego morte me ne traga fore
dura a tante mie querele; / ch' ara'tu fatto poi che nella fossa /
- signora, se voi gli comandate ch' egli faccia qualche lamento amoroso, egli
. stampa, 29: l'augel, ch' a febo è grato tanto, /
rane / con la querela sempre ugual, ch' eterna- / mente gracidano gracidano. albertazzi
anguillara, 7-100: comanda il re ch' innanzi non gli vegna / la moglie del
che si duole, / ché sa ch' ella è qualche querela indegna, / che
fato di questo pover'omo, / ch' a torto falsa mente vien acuxato / da
.. fu simile ad un altro ch' io sentii una volta al giuoco delle querele
in lei conversi, / sente più doglia ch' ella si querele, / che de
vi pare a voi, compare, ch' io sia persona d'ssere trattata da schioppet-
, taci! vi sono de'giorni ch' io non posso fidarmi di me: un
a difetto della sua liberale beneficenza ciò ch' è mancanza del vostro libero arbitrio.
ostilità l'un contra l'altro doppo ch' egli abbi sgridato per dispartirgli.
armava io d'ogne ragione / mentre ch' ella [beatrice] dicea, per esser
/ sol d'immagina- menti, / ch' io fo di te, e non si
e venustissimo / conceda a sannion, ch' è sostratmlo. -sostanti sanguinacci,
zé madona santa maria / per lo fiol ch' eia queria. tenca, 2-17:
: o panfilo, di'a lei ch' eia no voia querir né saver li nostri
ariosto, i-rv-648: a un punto ch' elle in casa entrassimo, / manderia dietro
qualcuno. cavalca, 20-656: udito ch' ebbe pompeo queste parole e risposta,
.., il quale fece gran querimonia ch' in francfort e in argentina non fossero
/ ché la sua morte a te più ch' altru'noce; / non sperar più
e lamentevoli. tasso, 7-7-48: morto ch' ei fu, color che in mesti
tasso, iii-45: il quesito, presupponendo ch' a la perfezione non segue la aurazione
in quisito per che cagione il sole, ch' è più caldo di gran lunga di
. davila, 659: gli disse ch' era cosa da pensarvi bene e da
.. se io ho fatto quel ch' era mio dovere di fare e se in
, disse quello re cortese: -scrivi ch' io obligo l'anima mia a perpetua
orologio, enaro e ogni altra cosa ch' io avessi in tasca. pavese, 4-
incerti, questo almeno può assicurarsi, ch' essi non sono il più antico popolo
, 1-337: rultini confessò a mariucci ch' era pentito di aver questionato con ciappi.
chi magior doglia prova, / quel ch' ognor vede o quel che vive absente.
. guittone, i-41-14: voi, ch' avete fine intenzione, / prego solviate
ché gli voglio fare una quistione però ch' io intendo ch'egli è molto savio
voglio fare una quistione però ch'io intendo ch' egli è molto savio. serafino aquilano
cagione tormentato dal signore, affermò iermissimamente ch' avea fatto quello male. iacopo da
vi contraccambierò? uesta è la questione ch' io vo meditando tutto il giorno.
tu facessi manifesto ad alquanti... ch' egli... non inten- desseno
nel tempio della dea chiamata placamarito, ch' è in palagio, et ivi insieme
marchese per capo soldi d'una quistone ch' ebe dinanzi da lui a fano.
e ambasciadori, nelle quali si conteneva ch' elli rifiutava tucte le investiture de'vescovi
cavalca, 20-129: sappi, abate, ch' io sono in mirabile quistione del fatto
un picchetto della tenda un riccio, ch' era sempre questione di come cucinarlo.
né dèe lamentare né dolere della condizione ch' è comune a tutte maniere genti..
, se pur troppo non ci è cosa ch' egli non possa. muratori, 6-260
, che rivolevano il cassero di mutrone ch' egli teneva per li lucchesi, il quale
3-7-3: ver è che l'oste, ch' aveva sconfitti / i pisani e lor
; né di ciò è quistione, ch' io sappia. montano, 112:
avvedesse, le lenti agli occhiali e ch' egli « per quistion di nervoso » potè
porsi in quistione specialmente pe'servidori, ch' è sì gran veleno (iella quiete civile
luntade, ca visendevelemente fesseno quelle cose ch' elli ènno tenuti, genga questione e
: / qual è cagione -che ciascun ch' è nato / par c'obbriato -aggia 'l
), / ma per saver ciò ch' eo vaglio e varraggio. apollonio di tiro
sostenne. sercambi, 2-ii-182: mentre ch' ellino stavano a questionegiare, sopravenne michele
edificoe lo signore iddio, della costola ch' egli avea tolta da adam, la
. leopardi, 11-27: questo giorno ch' ornai cede alla sera, / festeggiar
la passata né la ventura. quel ch' io provo in questo momento. levarsi la
/ l'aventurosa sua fortuna vuole / ch' afie orecchie d'angelica sian conte. davila
per lo vostro onore segundo la vostra forga ch' è sufficiente in questa parte vugliae dare
3-10: 'lasciate ogne speranza, voi ch' in- trate '. / queste parole
ventun anno, e con questo cuore ch' io mi trovo. quasimodo, 1-42:
. petrarca, 366-83: da poi ch' i'nacqui in su la riva d'arno
/ non è stata mia vita altro ch' affanno. celimi, 2-22 (342)
: qual delle due pare a voi: ch' e'sia stupido o un po'
di gravezza /... / ch' io perdei la speranza de l'altezza.
: non è uesto il terren ch' i'toccai pria? / non è questo
piacere. ariosto, 1-78: già fu ch' esso odiò lei più che la morte
. 'non è questo '(ch' io cerco, che voi dite o come
tosto mi muova / a voi servir, ch' altro non è mi piacci. storia
uno prete sagrato dormisse con lui, ch' e'demoni non arebbono potenza di stare in
cesari, ii-141: questo è ciò ch' io dissi le mille volte; aver dante
., i-8-3: ma. ttirania, ch' è mo- narcia opposita a questa qui
, là stette: / quest'è ch' io non la vidi oggi, né ieri
sarebbe quella scusa così corrente e ricevuta, ch' erario errori del suo tempo. stampa
dell'opinione che ha v. s. ch' io possa gustare ancora delle poetiche bellezze
e di quello, tutto curioso di ciò ch' io raccontassi. verga, 8-366
volete a voi agli altri fate / ch' a questo tutte date / ci son le
piangeva [maria maddalena] sì fortissimamente ch' io mi penso che 'l cuore suo
: in fra questo andarono a'luoghi ch' erano prossimi alli tesauri. -in
l'ha visto, / megli'è ch' eo mora in quisto: / forse n'
gherardi, 2-iv-236: il re disse ch' era contento, con questo che tomassono
ma non la vo'contendere, / però ch' io la gittai pur della sella;
farei rendere; / che tu dicesti ch' io ti donai quella / per questo,
io ti donai quella / per questo, ch' io non la potevo vendere. caro
e censori, / e gli ufficiai ch' avean roma n domino. boccaccio, viii-2-47
privilegi della prima nobiltà. nel tempo ch' egli esercitava la censura andò a supplicar
la censura andò a supplicar catone, ch' era questore, acciò che moderasse certa
5-1-200: guardando il latino, par ch' ei dica avere l'imperador claudio abolite
prima, come abrogò i pretori, ch' eran sopra il denaro publico, sostituendo questori
non creano ricchezze primitive,... ch' anzi opprimono quei che le producono.
qui, ciò è 'hic ', ch' è il luogo ove si truova colui
, 10-945: ditemi un o', ch' affanni / son questi vostri? o berna
vuoi tu dunque, crudel, ch' io qui mi mora, / mentre più
alle virtudi e disse: -eccol qui, ch' io il v'ape- sento. dante
/ da l'imagine vera, / ch' i'dicea sospirando: / -qui come ven-
mandommi ergasto, ove mi disse / ch' esser doveano insieme / corisca e la bellissima
] di paradiso e posti nell'aria ch' è qui di sopra da noi, e
ho sentito dire, dalla gran devozione ch' ebbero i longobardi per l'arcangelo.
e santo antonio.. -non giurate, ch' io vi credo e son disposto,
; / o mente che scriverti ciò ch' io vidi, 7 qui si parrà la
vidi tali sproni al fianco, / ch' i dissi: « qui conven più duro
: « avete voi forse per men ch' onesta la donna vostra? ».
, i-471: messere, non credete / ch' eo potesse partire. / mostnam qui
, / e l'anime de'santi ch' eran quine. s. girolamo volgar.
, riccardo? -messere, voglio dimostrare ch' io non ci sono né per cacciare
qui dicono che paride rapisse elena, ch' era andata al tempio di venere. leoni
, 3-60: ove sono tutti i diletti ch' avemo avuti infino a qui? dante
/ è stato infin a qui cagion ch' io viva. boccaccio, dee.,
attribuito a cino, 13: duol, ch' ò per fin qui tenuto ascoso.
me stesso non vegno: / colui ch' attende là per qui mi mena / forse
con meco a uno mio ridutto, ch' est assai presso di quine.
molto allegra e molto gioiosa, pensando ch' ella si est scampata da sì forte aventura
141: io vo'lasciar, prima ch' io parta, / questa cosa conchiusa,
cosa conchiusa, però faccia / quel ch' e'vuol far per di qui a stasera
pezzo dimoro / niun signore, per quel ch' io abbia udito, 7 ch'abbia
quel ch'io abbia udito, 7 ch' abbia d'entrata ogni anno tal tesoro.
). gualdi, xxxix-i-228: sento ch' io ardo, e non discemo 11
mente aveggendosi che sieno persone meritevoli e ch' abbino di quibus da spendere. tassoni
cent., 68-36: so ben ch' e'ci promise di tenere / mille buon
: e 'l terzo che tu vedi ch' è già quici / pur di teologia ha
figliuolo, ascolta quici, / e ciò ch' io dico, quanto puoi, rubrica
9-420: son nature, son geni ch' hanno interna / certa virtù che fa che
infinito vertice d'un solo / me stesso ch' ha misura d'universo.
poi lo diffinisce da una particularità e quidità ch' è in lui, cioè santo.
alte /... / perché convien ch' ai dispogliar s'esalte / per dentro
già sì m'à / disposta l'alma ch' ormai non pensee / ne le peccata
ieronimo e demofonte superbo e nicànore, ch' erano prìncipi in cipro, non li lasciavano
entra all'amico / faonte e fa'ch' ei quietamente accolga / l'ospite occulto all'
delle stampe, quietamente operoso, tanto ch' egli solo e infermo bastava alle cure a
2-55: allora donna prudenza, da ch' ebbe odito queste cose bene e quitamente,
vi domando per ultima grazia, inanzi ch' io muoia, che mi vogliate ascoltar quetamente
dinanzi al commessario della causa, disse ch' egli faceva ampia quietanza e remissione di
vostro amoroso viso / mi conciedette ciò ch' io domandai. / ond'io ne penso
. primo, la mia pelle, / ch' io presi in don dai novecento re
spese 1 difici disfatti, / le mura ch' egli avea fatto tagliare / al bel
della guerra e 'l riposo del travaglio, ch' altri non deve travagliare per travagliare,
quietarmi l'animo commosso, / pria ch' io a dimandar, la bocca aprio
, che tu m'hai demostrata, / ch' io son desposto seguir certamente / el
lo sdegno e dal dolor compunto / ch' a lui ragione alcuna il cor non queta
scote, / ma de le piaghe ch' egli avea l'affanno / è cagion che
o intelletto / tórre alla volontà quel ch' ell'elegge / per credere quetar ogni suo
, 112: dunque quetar poteo / altri ch' il su'teseo l'aspro tormento?
a'sua lamenti ecco risponde, / ch' ogni altro augel quetato avea già 'l
il quieti e l'erga, / ch' e'non traspare. x.
che sarebbe lor disio quetato, / ch' ettemalmente è dato lor per lutto. idem
, che fa volerne / sol quel ch' avemo, e d'altro non ci asseta
asseta. petrarca, 158-2: ove ch' i'posi gli occhi lassi o giri /
, e quietaronsi le rotte e scisme ch' erano nella chiesa. sanudo, lvii-667
viani, 13-225: sono dieci anni ch' egli ha quietato per sempre il suo
in panar soluto / l'angoscioso dolor, ch' ho sostenuto / lunga stagione aspettando pietate
re d'araona castellodicastro e ogni fortezza ch' aveano in sardigna, ed egli gli
che dovia dar pe 'l padre, ch' era al fondo, / ch'era trecento
, ch'era al fondo, / ch' era trecento migliai'dionee d'oro.
madre non sia tanto più rea, / ch' a tradimento mi vols'af- fogare /
in nostra podestà, quel cotanto popolo ch' era così poco a respetto dell'altra gente
d'inghilterra e quietarlo di tutto quello ch' egli a cesare addimandava, si per conto
se quieta. machiavelli, 1-i-19: quelli ch' elli offende, rimanendo dispersi e poveri
che non ha d'essere nel modo ch' ora v'è tolto. porcacchi, i-32
si quieti pure e abbia speranza, / ch' un giorno la disdetta ha da finire
qualche volta il mio cuore mi prediceva ch' io non t'avrei più veduta, e
/ cantando, credo, il ben ch' a sé le move. cicerchia, 1-216
ancor gaio cesare: nondimeno quietarono dopo ch' egli intesero la morte di quello e
qualmente ei far debba, quando di quello ch' e'cerca egli ha in se stesso
e più smaniasi falma, 7 ecco ch' io veggio, in men che non balena
tempo godo del miglior segno di salute ch' i m'abbia. -diventare più
. svevo, iii-2-424: non sembrava ch' ella soffrisse; aveva la faccia piccola
, 13-3: si erano sposati, ch' erano già ambedue in età nella quale
largito e donato alla spezie umana universalmente ch' ella ha podere d'ascendere alla felicitade e
voluntade mi stimola sì ed in tale modo ch' io non posso trovare quiete. boccaccio
smorte / vi muor la voce, ch' io non ho quiete. ungaretti, ii-30
st., 1-42: non s'accorge ch' amor lì drento è armato / per
e massime quando si vede (pigliate ch' elle siano) faccino bene e che rendino
/ che farà breve il gran piacer ch' avete, / troncando i giorni miei
: tanto più che, oltre il piacer ch' avrei della quiete del medesimo, sodisfarei
un cambio con alfonso di éxpinel, cioè ch' egli vi prestasse un poco del suo
pure non potè stare lungamente in quiete ch' elio non si mettesse ai pericoli de'tribuni
il fetore e l'ingordigia emerse, / ch' ad ammorbare italia si diffuse; /
quiete in tal modo s'escluse, / ch' in guerre, in povertà sempre e
ma diporto di dame e cavalieri, / ch' ai balli, ai giuchi ed a
il tempo e 'l modo e dove vuol ch' io mandi il mio bargello di campagna
che lo aveva veduto due volte e ch' era brutto. -in partic.
e'non par che risponda / a quel ch' e'testimon detto han verace; /
queta e umile, / miri costei ch' è essemplo d'umiltate. -posato
il grillo] / mi fa dir ch' egli è tale / qual è né più
del cor m'era durata / la notte ch' i'passai con tanta pietà. santa
tanto queta, cortese e umile, / ch' i'dissi lor: « vo'portate
lxvti-71: que'begli occhi lieti / ch' i'veddi mansueti /...
vista queti / con un vago sembiante / ch' i'mi celassi avante / per consentir
al maestro; e quei fè segno / ch' i'stessi ueto ed inchinassi ad
le note non fur mai, dal dì ch' adamo / aperse gli occhi, sì
, lii-9-308: saria bastato al re ch' io gli avessi promesso di starmi queto e
, un sistema di quieto vivere, ch' era costato tant'anni di studio e
, 1-86: misero, eppur bisogna ch' io m'inquieti / e mi lamenti ancora
queto e soave, / ma fu stupor ch' aletto al cor gl'infuse, /
guerra], e lor pareva miracolo ch' elle quiete fossero quelle terribilissime. g.
.. per lo ferventissimo appetito ch' è 'n ciascuna parte di quello nono cielo
che scalda il foco rosso / fin ch' alle case de'vaghi pianeti / giunga da
attribuito a petrarca, xlvii-254: una fenestra ch' or si chiude or s'apre /
li cacciar con viso lieto / anzi ch' avesser soccorso superbo, / e rimaser signor
223: non avendo quella quietudine mentale ch' egli desiderava, dice al cardinale:
potevan esser da io milia persone, ch' era bella cosa da veder, sì per
ha lassato: / un fetor estermenato, ch' è vergogna a mentovare.
rimpemi e metti in quilio / tal ch' ei ne va dal gusto in istrabilio
esce un doppio rimbombo, un settenario ch' entra romorosamente in un quinario. c.
ma non avevo fiato / da dir ch' io ero in un gran fondo entrato.
/ ella si move quinci sì dolendo / ch' anzi la sua partita / l'ascolta
mazza, iii-167: quinci rifuggi, ch' io qui sol favello / agli amador de
, par., 8-130: quinci addivien ch' esaù si diparte / per seme da
dubbie guerre a te conviene, / ch' ove tu vinca, sol ai stato avanzi
: non è il mondan romore altro ch' un fiato / di vento, ch'or
ch'un fiato / di vento, ch' or vien quinci e or vien quindi,
boccaccio) diranno alla bella prima o ch' io sia entrato nel gigante o ch'
ch'io sia entrato nel gigante o ch' io abbia dato nel pazzo da novero.
posseggono feudi pagano il 4 quindennio 'ch' è il rilevio fisso in ogni 15
lavi 'l viso, / sì ch' ogne sucidume quindi stinghe. idem, par
, per così dir, verginale; ch' ella non abbia prima contratte delle affezioni,
occaccio) diranno alla bella prima o ch' io sia entrato nel gigante o ch'
ch'io sia entrato nel gigante o ch' io abbia dato nel pazzo da novero.
morando, 443: discorsero di ciò ch' avesse a farsi per salvezza commune. fu
reina d'apparecchiarsi al viaggio d'wisbice, ch' era di quindi a quasi il sommo
, chi bene intender cupe / quel ch' i'or vidi -e ritegna l'image,
-e ritegna l'image, / mentre ch' io dico, come ferma rupe -,
la quale ebbe fin al 1547, ch' ella morì di parto, quindici figliuoli,
. guarini, 300: questo, ch' io ti vo'far sentire, è il
sentire, è il quin- gentesimo sonetto ch' i'ho fatto in sua lode.
la di lei lettera in cui legge ciò ch' ella ha scritto e che non voglio
voglio qui ripettere, perché suppongo benissimo ch' ella l'abbia fatto sotto tutfaltra intenzione
menzini, 5-14: bellerofonte, ch' or nel ciel se'stella, /
nel ciel se'stella, / per ch' io fugga da questi arcibricconi, / dàmmi
mezzo della tastatura, una quinta eccedente, ch' essi chiamano allegra, cioè scordata,
. è quel- l'uom di legno ch' in toscana si dice saracino.
: dirai che quella è vana, / ch' ell'è una quintana, / ch'
ch'ell'è una quintana, / ch' un saracino ell'è, / là dove
rustico, vi-129 (7-10): non ch' io v'aprisse, monna leonessa,
corrente e vi è per quintar, ch' è cosa innumerabile. = dallo
che invecchia anche il sole, sono sicuro ch' ei si porrà gli occhiali per contemplare
un berretto da prete nuotanti in una salsa ch' era la quintessenza di tutti 1 sapori
boccalini, i-qo: soggiunse tacito che quello ch' egli avea detto era il sugo spremuto
. cesari, ii-163: questo diletto ch' io ne ricevo della bellezza poetica e
buonarroti il giovane, 9-834: il gridava ch' egli era la sustanza, / ch'
ch'egli era la sustanza, / ch' egli era l'elisire, / anima,
lingua troppo salsa proferito, / dirò ch' i marinari / sono la quintessenza / degli
lo lodo, come quello che credo ch' in questa professione ci sia perfetto con tutte
insegnò nei seminari, / un frate ch' è una vera arca di scienza,
lume di questo imbrogghio. -gli è ch' i'l'ho caro anch'io, e
al facile e a quella specifica prolissità ch' è degli scrittori teneri e sentimentali,
, / che dicono in parvente / ch' io vado vaneando, / venuta m'è
,... il quinto, ch' è la maestà vostra, desideriamo che si
fuor di gran voce, / sì ch' ogne musa ne sarebbe opima.
, par., 16-48: tutti color ch' a quel tempo eran ivi / da
, / erano il quinto di quei ch' or son vivi. piero della francesca,
per ischiavi e l'imperatore confermati, e ch' avevano ricevuti i quinti suoi, e
: quello tra i quinti di bilanciamento ch' è sito dalla banda di prora.
notte ne la mente stanno / risplendon sì ch' ai quintodècimo anno / m'abbaglian più
rilevò tutti i 'qui prò quo 'ch' esse [le donne di rechino]
tutti gli esterni e barbarici populi, / ch' eran subietti al quirinal dominio, /
sudetta; e 1 eminente ', ch' è la signoria o la 'sovrana potestà
cavalca, 20-373: maestro, penso ch' io mi starò allato a questo sepolcro
contatto con una folla inesauribile di fenomeni ch' ei non conosce né comprende. lucini
, ii-47: san giovanni crisostomo giudicò ch' egli si desse a conoscere grandemente per
si desse a conoscere grandemente per quel ch' egli era, allor che,
sue particule delle letre al signor notturno ch' io non ho se non di fargli procura
e monna lagia poi / con quella ch' è sul numer de le trenta / con
volte mi ricorda aver già letto / ch' una fenice in oriente vive / unica,
mi insegnare che già fa grande tempo ch' io fu'viziosa, e so bene
, fessene gran maraviglia, per ciò ch' elli credea che fosse lo dio apollino per
tavola ritonda, 1-89: tristano, ch' era prò'combattitore, crucciossi molto contro
non si frusta, / poi so ch' a tutti noi l'arrosto gusta. ricettario
s'apre pertugio, / meglio è ch' e'venga a liberarti il boia.
dottore piero del quondam guidetto nella causa ch' egli aveva col conte alberto di campiglio
366: il peculio privato, un peculio ch' era una fortuna per sé, si
altri, coll'intaccare cioè la quota ch' egli aveva nel capitale della ditta. verga
, xxv-1-148: iuro, per deum, ch' io non voglio più che me stanzi
diciamo il 'censo elettorale ', ch' e la quotità delle imposte richieste dalla
, buonissimo... è bene ch' ei ti conosca come cassiere, ond'ei
rapido ulteriore incremento. facciamo voti piuttosto ch' ella impari a trarre maggior profitto da'suoi
et il suono della quale, senza ch' ella in altra lettera faccia intoppo, si
noiosa e stomachevole natura che par ch' abbiamo sempre il reubarbaro in bocca o la
arbori sventurati immensa fronte, / par ch' un mar caggia e l'altro mar
si rimena con un bastone valorosamente, ch' ella faccia la spuma ben alta;
d'i mie'fatti, / sì ch' altro no ne posso. 3
arrivò in pochi momenti al cancello, ch' era solo rabbattuto. moretti, ii-273
maestro buono), voi sieri colui ch' io andava caendo ». bibbia volgar.
né lo idumeo. galileo, 5-205: ch' io sia per voler portar la toga
o archisinagoga, / non lo pensar: ch' io non son mica ebreo. m
v-751: disse: « che vuoi ch' io ti faccia? » e il cieco
e il cieco disse: « rabbi, ch' io ricoveri la vista ». e
. e le dite che molto mi tarda ch' io sia co'lei acordato di ciò
io sia co'lei acordato di ciò ch' i'ho fatto per rabbia e per peccato
per peccato di suo figliuolo ettor, ch' io l'ho morto. boccaccio, dee
, / come i miei sentimenti / ch' escon per rabbia de'lor luoghi sciolti.
me stessa. foscolo, xiv-210: ch' egli m'abbia creduto brutto nel fisico
al tuo pecto illustrissimo e sincero / ch' à restincto le fiame e le faville /
ad ogni ribalderia; e molte ne fé ch' e'non seppe: al fine lo
per procacciarsi uditori ad una satira ch' egli avea forse cominciato contro la filosofia.
insaziabil libidine poter mai esser da tanto ch' io debbia abbandonar un gentiluomo, mio amico
, come son creduti e, quel ch' è peggio, si credono, dotti e
poterli nocere. menechini, cvi-134: più ch' altra donna mi sei in dispiacere /
, / sempre accusando mia disavventura / ch' è verso me sì dura e rabiata
l. bellini, 6-88: vuoi ch' il rabbiazzi da quest'altro lato /
il dica luco? / oibò, ch' e'pute! e ora sì che ha
alla rabbi nica ch' aveva in testa. cicognani, 13-409:
e aveva nome griffa, e pareva ch' ella venisse incontro alla nave molto rabbiosamente
, semper so- spezosi / dei enimbd ch' eli vìn / venir con cor pim de
si lamentava il pastorello adorno, / ch' avria commossi ancor gli orsi rabbiosi.
: faccia un da spiritato / e ch' abbia una malìa, / e bavoso e
tutti quegli uomini, vermucci di terra ch' egli ogni volta vedeva sparire come niente
, figlio, dolce mio unico figlio, ch' i't'abbracci senza quell'odioso testimonio
abbracci senza quell'odioso testimonio funesto; ch' i'ti rabbracci. -con uso recipr
da sezze, 1-257: come padre amoroso ch' egli [dio] è, che ha
l'omero con le dita; e sentì ch' ella rabbrividiva. 4. muoversi
i-335: a un tratto, di burlone ch' egli era, cominciò a rabbruscarsi.
ed ale- nosa sbuffa, / dopo ch' ha rimenata la carrozza. 2
, v-90: so... ch' egli ha fortemente rabbuffati gli accademici sul
modo rabuffa / con lance e brandi ch' avevan buon tagli. combattimento di orlando
tanto il re quel traditor ributta / ch' in duo o tre fuochi la spada gli
di questo vocabolo 'rabuffa 'par ch' importi sempre alcuna cosa intervenuta per riotta
ed avendo dato a'nemici quella rabuffata ch' io avvisai a v. m.,
: dimmi, che mai pretendi / ch' ami in te galatea? / una scomposta
e brutta... e pareva ch' ella venisse incontro alla nave molto rabbiosamente sì
. buonarroti il giovane, 9-730: ch' armeggia costui qua sì rabbuffato? /
fa cenno proprio verso il suo zacco ch' era sul letto, mettutoli da lei a
fatto un gran rebuffo al lantgravio, ch' è capo de la secta luteriana. d
rabbuia punto, io starò in luogo ch' io vedrò e scoprirò ogni cosa senza che
per la sovrana deità di se stesso ch' egli farebbe nascere ogni mattina il sole.
lucini, 3-349: no; l'arme ch' io impugno è perfetta; / l'
leccata, della finitezza rabescata d'uno ch' abbia tempo parecchio a sua disposizione.
ghiaccio, fra il candore / della ramaglia ch' è tutta un rabesco / d'argento
: / così melissa pavea instrutto, ch' ella / sapea quanto nel corso era leggiero
balordo come un pesce avelenato / ch' a ogni passo i'mi vo rabicando.
tuttavia li sia decto... ch' io biastemi e avere intorno come rabidi cani
giunsi alla tana; e, poi ch' io gli ebbi tratti, / sentimi l'
di lantosca, 2-187: la popolarità, ch' egli godeva presso / i conciliatori del
troppo con quel giovane: o non sai ch' egli è un rac- caiolo? '
tragedia di tereo, dove potiamo conietturare ch' egli nel riconoscimento di filomela facesse dir
quale ella racca- mava, cioè facesse ch' ella, essendole stata svelta e tagliata
certamente dotti..., ma ch' io non so chi siano, ché non
insieme con quattro c nella corniola antica ch' ella mi ha mandato a interpetrare.
: ancor non so io raccapezzar quel ch' ei abbia pensato di fare. commedia di
e sentiva, renzo cominciò a raccapezzarsi ch' era arrivato in una città. guerrazzi
non avria le membra sparte / di quei ch' erano in questa e in quella parte
è spogliato, per la pestilenza / ch' egli esala, si vede ognun fuggire:
divampamento subitaneo sì violento e sì fiero ch' egli è d'uno esterminio di raccapriccevole
/ ricamate di macchie di cristei, / ch' ai buio si vedean, tant'eran
eran mucide, / io feci giuro ch' i'non v'entrerei; / poi pian
poi pian pian dissi: oimei, ch' ancor pensando me ne raccapriccio. ceresa,
restringo / e sto pur a expectar ch' altri me spetra. aretino, 20-279:
, ii-169: raccapricciossi egli all'udire ch' ella avesse a capitare nelle braccia del
perché fino il sentimento e l'entusiasmo, ch' era il compagno e l'alimento della
iv-451: toma a spaventarmi quella terribile verità ch' io già svelava con raccapriccio e che
religione, e per questo da subita paura ch' entrò loro addosso, lamentandosi d'esser
. carducci, iii-3-348: maledia cavalier ch' usi / senza paggio cavalcar: /
lippi, 10-37: tutti gli animali ch' ei raccatta / ciuffando gli trascina liviritta
loro affatto / de'mai a'amor, ch' io son que'che li mena:
: / sian là ove volglion, ch' i'pur li racatto. 11
. pulci, 22-107: io giurerei ch' ognun fussi un acchille: / odi
bei rai, / è forse amor ch' inverso noi discende? -far scintillare
: lapade mio, poiché tu vuoi / ch' i rinnovi l'amor che mi raccende
: io canterei d'amor sì novamente / ch' ai duro fianco il dì mille sospiri
con questa fama raccender philena, sì ch' ella..., udendo per tutte
imparare... altro non importa ch' un escitarsi con l'aiuto dell'imitazione
guerre civili... giovarono an- ch' esse con quell'ardore di gloria spirato in
andrea da barberino, i-274: tanto camminò ch' egli andò... al castello
machiavelli, 14-i-199: ne * tempi ch' e'nimici erano all'intorno, racceptò
a. pucci, 6-194: tornando que'ch' avie col brando / la libertà di
sento! / -miglior fortuna ebbi io, ch' uno speziale / fu il mio raccerto
: pur trovamelo / bisogna e far ch' egli venga lavinia / a racchetar, che
sera racchetata / la cicaletta sia, ch' or s'ode sola, / avanti al
io meno buono a v. s. ch' ella si possa usare, ma con
corde. leopardi, 827: mi dispiace ch' io non ho recato i bracciali o
l. bellini, 6-78: vuol ch' io mi rintani ove non luca / e
pochi versi e preme il succo di quello ch' era diffuso per ben due o tre
in uno schema ideologico, si potrebbe dire ch' è cotesto il momento nel quale una
munita, / in un zendado suo ch' avea i giglietti / alla fiamminga, almeno
voi attendete già dal blando aspetto / ch' io ne venga a smentir quel vii
venga a smentir quel vii cencioso / ch' ai sciapiti amator fu si noioso; /
sorte dentro di lui il suo calor naturale ch' ei non può più mandar gli spiriti
e son più anni / poscia passati ch' el fu sì racchiuso. -porre
. non vedeva egli l'amoroso fuoco ch' entro il seno di tigrinda rac- chiudeasi
virgo pia. / per l'ascender ch' ai fin facesti al cielo / col bel
, un mio sospetto / forza è pur ch' io ti palesi, / che finor
disse, e lo serba / pel volto ch' ogni gaudio ha in sé racchiuso.
voi glie fossi su? » « quel ch' io farei? » « sì »
verbo principale / egli è il considerar ch' ei potea nascere / anche un raccogliconcio
fare; / tosto ritorni, e basta ch' io lo feci / teco stanotte a
maschera nel parterre. il caso fece ch' egli fosse allora di sotto onde me
vara], ii-240: permetteva tcristo] ch' egli et i suoi discepoli raccogliessero le
: vuol la insalata, / e vuol ch' io la raccolga. casti, 253
ammazzarli tutti: ma don peplasos, ch' aspirava alla grazia d'ero- milia,
, il re,... mentre ch' ei riceveva quei principali signori che se
, 8-219: vaga tortorella, / ch' or, su la mia fenestra il voi
gran pena il fianco trassi, / sin ch' ove pende da selvagge rupi / cava
guardano il padre fiume le querci immote, ch' ei nutre, / spiriti nella dura
tepido zaffir, ride fiorito / del fior ch' egli ha da primavera sciolto. tristani
. cantù, 490: la lanterna ch' egli recavasi in mano, lasciando lui
ed immortai gloria dispensi, / ma ch' io possa talor, com'io solìa,
volse, / dicendo che sciocchezza è ch' egli voglia / del furor, che giunone
ei raccolse i figliuoli prima o dopo ch' ella morì, sono particolarità delle quali
dell'immenso storico della lor compagnia, ch' egli con finissimo gusto e giudizio ha raccolte
1-ii-87: non posso permetterle di supporre ch' io vada raccogliendo chiacchiere fra gli ufficiali.
ffl-15- 198: a udirlo pare ch' egli [il tommaseo] porti nel cervello
. tasso, n-ii-43: aristotele dice ch' ella [la nobiltà] è virtù di
] è virtù di schiatta, e altrove ch' ella è orrevolezza de'maggiori overo dignità
parole non si dèe raccoglier una diffinizione ch' abbia aue generi, ma sceglieremo il
ma sceglieremo il genere più nobile, ch' è la virtù. -assol.
de la mente involti, / per targumenti ch' io aggio raccolti / de la vostra
delle risposte loro raccolga quegli più timore ch' ardire. carducci, iii-13-64: l'
ricerche... nemmeno in ciò ch' essa raccolse è molto di cruento. un
par di raccogliere che taluno si pensi ch' io mi stia qui ad accattare cattedre
raccoglio, io son quell'io / ch' a tale opra compir sarà il men rio
sua vece: / le qual poi ch' ebba ippalca ben raccolte, / si pose
di avole / si può dar eccezione / ch' io non debba ragione / poter tener
, turbarsi e farsi trista, / poi ch' ebbe la parola a sé raccolta.
che gli sono dati e le suppliche ch' ella medesima accetta da tutti, stando intentissima
... « prima... ch' elle fazza palese la loro opinione,
quella risposta e non raccolse la provocazione ch' essa sembrava contenere. buzzati, 6-172:
ridurre la mia 'francesca 'al segno ch' io mi sono proposto. piovene,
uno a casa si raccoglie, / e ch' egli è stracco, bisogna posarsi /
franchi a poco a poco, / tanto ch' in cima a un colle ei si
ad essa si raccoglie, / par ch' a nulla potenza più intenda. savonarola
si raccoglieva [iob] in dio, ch' è il vero rifugio, ché altrimenti
lucio / ha qualche baco in sen, ch' a ora a ora / il veggo
e'm'incresce di me sì duramente / ch' al- trettanto di doglia / mi reca
a'donselli suoi,... ch' aveano studiato seco: « con scrupoloso
alle sue vie, ma stima faccia / ch' errato del buon calle abbia la traccia
^ preghi nostri / t'arrendi insin ch' è tempo e che ti lice / frutto
poiché si tratta di riformarlo, sarà dovere ch' anco noi ristringhiamo
4-4-235: se la sua spada diceva ch' egli era soldato, la sua divozione,
purità, modestia e raccoglimento interno gridavano ch' egli era religioso. campailla, 1-6-26:
mia cameretta e giudicai fin d'allora ch' ella era stata il geniale soggiorno di
ponersi co 'l campo alla longula, ch' è una selva alla destra riva del fiume
vocazione sua e l'elezione di quegli studi ch' egli è per fare, formi a
l'erudizione archeologica di momps, ch' era un collezionista ardente, e che
, il tempo e l'opera e ch' era necessario prendere altro partito, chiamarono a
siena, 282: statuimo e ordiniamo ch' e'rectori de la decta università innanzi
barberino, 105: s'ella s'accorge ch' alcuno / la sovraguardi, et elio
82-6): e1 me saietta e par ch' onne strai porte / escritto che nessun
racolta, / per fine a tanto ch' è l'anima sciolta, / da lui
, 9-12: trattenetevi un po'mentre ch' io dico / quattro parole da questo balcone
decreto la proclamazione della repubblica: aspetteremo ch' esca dal voto del popolo emancipato e raccolto
che sembrerà forse superflua la picciola scelta ch' io pubblico in questo libretto. foscolo,
giuliano de'medici, 37: se non ch' a tal via provede amore / per
montale, 2-15: ricordo la farfalla ch' era entrata / dai vetri schiusi nella
petto de l'uomo, è forza ch' ella salti fuori in qualche modo. g
core / al mio signor dal dì ch' a me l'ho tolta, / e
raccolti. petrarca, n-10: ma poi ch' amor di me vi fece accorta,
davanti agli occhi si avvisò di ciò ch' era. orazio capponi, xdi-i-133: nel
/ in man raccolto e non permetter ch' egli [uranio] / trascorra da
/ tutta al raggio immortai, sì ch' ombra e luce / passa, con
veggiola in sé raccolta e sì romita / ch' i'grido: -ell'è ben dessa
ducci, iii-3-110: come villani ch' hanno da partire / un buon
lettere di raccomandaménto da sua parte al vicario ch' era in palestrina per l'imperio.
sicurtà ne'miei grandi pericoli del raccomandaménto ch' io ti faccio. statuto dell'arte
tristano, 101: tristano cavalca tanto ch' egli ritrovoe lo cavallo di sigris, e
e per mezzo vostro quella di qual- ch' altro buono. io ve lo raccomando caldamente
dio. caro, 12-iii-84: resta ch' io mi raccomandi, come fo molto sommessamente
/ omo e verace dio, / ch' accolga 'l mio spirito ultimo in pace.
, nel principio d'agosto, raccomandate ch' ebbe le genti a monsignor di leverdino,
dal- l'amor vostro o di credere ch' io possa con qualsivoglia ringraziamento compensare il
, la balia studiosa nel male, trovato ch' ebbe ciniro carico di vino, li
tentennone, / che pare un di color ch' alle persone / raccomandi il digiuno ed
farà inquisizione, e quel cotal frate dirà ch' abbia raccomandato nella villa li panni suoi
perdere il frutto di quelle imprese ch' alia buona grazia di qualche sollevatissimo ingegno
raccomandato. costo, 1-409: avuti ch' ebbe i denari, il truffatore, per
fiorentini guasstaro il castello di monte pulciano ch' era racomandato di fiorentini. g.
che era a campo a piombino, ch' era racomandato da'sanesi. m. dandolo
raccomandato, insieme / con quel merto ch' io scorgo pure in voi, / servirò
il considerarli come due de'meglio amici ch' io m'abbia. pananti, iii-74
mio sig. celesia, giunsero in genova ch' egli n'era assente. monti,
non ebbi tempo di giustificare l'ardire ch' io mi presi, incomodandola con tal
. caro, 12-i-143: ben sapete ch' io non visitai monsignor giovio mai;
diventata un'altra cosa diversa da quella ch' io la mandai. = nome
racomu- nammo a'detti figliuoli di pacino ch' era di noi tre. cassiano volgar
n. franco, 3-58: giurerei ch' elli non vuole tramettersi in queste dispute
legge dell'alcaram, traendo in parte quello ch' a loro piacque del vecchio testamento e
secco e riconciando il tutto, di sorte ch' io tengo per certo che con questi
racconciamento dell'ordine, perocché mi pare ch' el sia uomo virile e virtuoso e
, comandoe che tutte le navi, ch' erano venute nell'oste di troia, fossero
a quello adopratore delle forficette, qual volse ch' io non mi potessi racconciar le calze
fosse noto a papa giulio, dispose ch' ei racconciasse alcune anticaglie. carducci,
: leva su, racconcia / te, ch' esso non ti trovi così sconcia.
tutto, gran subsidio porge: / ch' el racunga la vostra terra morbeda, /
tutto questo mondo e le creature, ch' erano guaste. bibbia volgar., x-167
dicea loro m. filippo fosse vero e ch' egli volesse rimetter gli altri guelfi di
nevo... ben sarei di parere ch' ancora a questa parte si sovvenisse e
con piccola fatica si potrà fare, acciò ch' ella del tutto esca in luce e
francesco da barberino, 16: però ch' ogni etate onestade raconcia, parmi che
vieusseux, cix-1-174: desidero di più ch' egli [lambru- schini] mi scriva
se gli piace o no la travestitura ch' io vo facendo alle operette della edgeworth tradotte
giordano, 3-134: in ogne pace conviene ch' entri in mezzo raconciliatore: e se
/ e la vaghezza e 'l lume ch' è ricolto / negli occhi che beltà
, 190: se per ciò venissi ch' elli [il lattante] enfiase o per
uno [penelope] / stessendo quel ch' avea pur dianzi fl giorno / rivolto
si è per lo raccontaménto ae l'anime ch' escono quinci. 3.
mano da l'uscio rimosse, acciò ch' elli non interrompesse il sacramento di sì
10-96: si può dir... ch' il modo d'introdursi nunzi e persone
nunzi e persone raccontanti e narranti, ch' accade nella tragedia, sia molto differente
per le parole di uno strolago e ch' ella si credea gran signora. foscolo
cecchi, 6-364: allora tutti dicevano ch' era stato un'altra volta il gran ladro
/ e ciò si vede per gli stati ch' anno / racconto i versi miei del
, e rinun- ziaro e raccontaro ciò ch' aveano veduto e udito. fatti di
... ed altri gentiluomini, ch' io non voglio, raccontandoli, fastidire vostra
consorte suo, la modestia de la natura ch' avete e il pregio dei suoi costumi
la mente in un penserò: / ch' assai ben parla chi raconta il vero.
: ogni profeta sagio ne raconta / ch' è de la mangna chi valore conta /
, 171: così si racconta di colui ch' es- sendo gobbo in tal fatta maniera
raccontator dei ragionamenti che tra le persone ch' egli introduce fus- ser già avuti.
così fortuna sua moneta cambia, / ch' alcun sormonta, e l'altro racorsarti
sì com'egli avviene / che colui ch' ama mal volentier crede / cosa ch'accresca
colui ch'ama mal volentier crede / cosa ch' accresca amando le sue pene. baldi
25-23: questo crin raccorcio e sparto / ch' io porto, come gli altri uomini
prego che, se diverso da quel ch' io l'ho scritto gli piacesse di farlo
, 264: se non vuoi ch' io [ero] mi consumi e sfaccia
timido a lo stoscio, / però ch' i'vidi fuochi e senti'pianti, /
infino a brandizia per racozzare l'armata ch' aveva fatta in puglia con quella di prencipato
partitoli da roma con quelle tante genti ch' ei potè raccozzare, ne andò verso bologna
: avete da saper che tutti quanti / ch' a troia demmo il miserabil sacco,
p. del rosso, 152: poi ch' e'furono morti, fece pittare le
: avrete poi successivamente, sì tosto ch' io le abbia posti in ordine,
tramezzuolo. boccaccio, ii-231: parea ch' amore, / per sì gran forza quell'
trovò, l'ha rimescolate di modo insieme ch' è un rinnegare il tempo che ci
popolo romano non corrotto, era impossibile ch' egli uscisse de'termini suoi e nocessi
ad appiccicare alla peggio cinque membri, ch' io chiamai atti, e il tutto intitolai
l. adimari, 182: s'awien ch' ella assaggi il porporino / liquor del
, da nisa i bei racemi / ch' a me tu doni, or che fra
... detto di fiore, quello ch' è portato da quella specie d'infiorescenza
s. v.]: 'rachideo ch' è relativo o che appartiene alla spina
di camminare, si sviluppò la rachitide ch' era alla base della stirpe dannata.
materiale. tolomei, 2-176: quel ch' io detto basta a racquetar e consolare
arte aisseminati per racquettare il bollore, ch' a strane e violenti risoluzioni appariva ne'
., 6-29: qual è quel cane ch' abbaiando agogna / e si racqueta poi
marea opportuna per entrare nel porto, ch' è anche più al coperto e più interno
ottimo, ii-218: radamente avviene persona ch' abbia bene portata penitenza del vizio della
: 'an essay on stile ', ch' è come il preludio logico alla serie
non ardiremo noi raddolcare con parole, ch' ella è sorda e pazza: dare-
cristo che 'l samaritano menò un uomo ch' era per morto all'albergo, e alle
tentava o raddolcir quell'anima, / ch' una sol volta disdegnosa e torva / lo
il cruccio de la mogliera fece veduto ch' elli volea farsi castrare in penitenza de'suoi
in sullo esempio de'prìncipi italiani, ch' erano a quei tempi specchio di pulitezza,
scorridore di campagna (perifrasi addolcitiva, ch' equivale ad assassino).
tuo raddolcitor v'inspira, / si ch' io non cada sotto il mio dolore.
basciar ti sembra corto, / fa'ch' ogni bacio sia lungo altrettanto, / indi
credere, / per mio ben, ch' io non abbia a raddoppiare. casti,
i colpi: essi cadevano così spessi ch' io non potei attendere ad altro che a
i. frugoni, i-12-63: par ch' ella in ciel quest'almo giorno indori
12-481: - perché tanto gli spiace ch' io m'empia la bocca della parola
che m'à ra- dopiato, / ch' ella si pensi ch'io non sia vietato
dopiato, / ch'ella si pensi ch' io non sia vietato: / lo cor
v-8: radoppio meo podere, / pensando ch' io fui rico oltre misura / e
non posso credere..; eppure vedo ch' egli sta vicino a te...
raddoppiando grazia a grazia, concedermi favore ch' ogni ora più infervorato ti serva.
s'è invaghito non solamente di quel ch' ha di bello la virtù, ma anche
bello la virtù, ma anche di quello ch' ella ha ai sì difficultoso, in
non si trova 'n amare, / ch' atender l'om d'avere / la cosa
, 7-3: già si raddoppia il dì ch' io vo smarrito, / mercé
come a mio ricopritore, che dicevano ch' egli era. -ripetuto più volte (
cotanto il tuo favor s'accresca / ch' ai raddoppiato peso egual riesca. f.
per tempo. / riverrà tempo mai ch' io mi raddorma / sì dolce,
: statuimo et or diniamo ch' el signore e 'l camarlengo sia tenuto e
..., non ho potuto tenermi ch' io non vi scriva. g.
buonarroti il giovane, 10-971: giunto ch' e'fu laggiù, non fu condotto /
signore dio d'i- srael, imperò ch' egli ha visitato e fatto la redenzione del
nell'ascoltarmi e dalla sua effigie, ch' io aveva gettata l'opera mia;
ultima prova per raddrizzarla ad un cammino ch' io credeva il migliore per lei.
gabrielli, 17-45: fur cinquemila quei ch' in sella armati / da la bella
poeti, che gli presti grazia, acciò ch' egli possa raddurre in iscrittura la visione
adiman, 20: senz'unghie ad un ch' è senza spada / erano i re
. manfredi, i-136: voi dovete saper ch' io son rimaso / senza quattrini,
scambrilla, lxxxviii-ii-483: digli 'n malor ch' attendi a rader barbe / e non al
rader barbe / e non al medicar, ch' è arte oscura / e non ne
: e cominciò tanto ad aggirarmisi il cervello ch' ella m'indusse a farmi radere quella
forteguerri, 10-60: bel bello, / ch' io non vo'che costei ci assalga
m'è suto commesso è forza / ch' i'faccia or mai. questo è
ed intenerirle, e la maggior prosperità ch' io avessi tra loro era il dì
fretta si rade e si scortica / ch' io non vidi giammai sì presta streg-
si può fare tale unione se, dopo ch' è raduta via la dura superficie,
. carducci, iii-1-82: come sole ch' ogni nebbia rade. 7. cancellare
le porgeva il libro osservando con meraviglia ch' ella non era vestita che di una lunga
ti solleva a volo: / e ch' altro può, se vai radendo il suolo
palazzo de'tosinghi non rimase, / ch' avie novanta braccia alto il ciuffetto, /
che la circonda e fa sì radiante / ch' è un specchio in un torrente.
in quello [sole], scuopriremo ch' ha verso il suo mezzo quasi una
: il radiante / raggio conobbi, ch' era il tuo bel viso. ghislanzoni,
sua forga scorga gascun pondo, / secondo ch' ai dilecto è degente. domenico da
1-4 ^ 154 (332): anema ch' èi passata / per tanta varietate,
. baruffaldi, 73: bottazzon, ch' hai maschio naso, / fiuta qui
di tutte cose, non è possibile ch' abbia un certo e determinato nome.
tanno 1592 bissesto, chiamandolo radicale, poscia ch' egli ha da servire per radice e
a quel disgraziato tuo pugnale, / ch' a l'aretino non trovò ben l'osso
., egli è molto verisimile di credere ch' ella nell'anima sia posta radicalmente.
mego fossa / in su la terra ch' è rimossa, / sì che posin ben
convinzioni. giamboni, 8-i-24: poi ch' e'malvagi angioli ebber trovato il male
bonafè, xxxvii-132: sempre ogni arboro ch' è piantato / intiendi che sia dico
iacopone, 69-9: lo primo arbor ch' è fondato, / ne la fede
ho veduto già senza radice / legno ch' è per omor tanto gagliardo / che que'
la radige si è perla smarita, / ch' atomo 'l core s'aprende chi ama
ne le mammelle e ne le parti ch' a queste sono congiunte, ma le cosce
, i-492: pare nondimeno secondo alcuni ch' ei [il tapiro] se ne valga
: costei è per amor accecata sì ch' ella s'awisa che uno spirito possa
374: l'uom dirò, ch' innocente de la stìq>e mortai poche radici
pedale, che non ha radice sol ch' in se stesso, divisar come nasca
ha d'este nome e suona / ch' eterno fia. pigna, 48: vuo'
eterno fia. pigna, 48: vuo'ch' ognor sia felice / chi gli alti
ben non s'aspetti, / e ch' egli non sarà sempre felice.
. refrigerio, xxxviii-134: quell'altro ch' è la quarta mia radice / florida
: radice è di viltade, / ch' a tutti ben dispiace, / lodare om
amorosa radice / mi piantò nel primier ch' e'mal la vidi, / cioè la
, dj-canzone, 2: dico ch' ogni vertù principalmente / vien da una radice
note, / che l'animo di quel ch' ode non posa / né ferma fede
non posa / né ferma fede per essempro ch' aia / la sua radice incognita e
me sdegnato, come soro e folle / ch' io fui, noi tacqui..
la mente me citasti, / tu ch' è'viva radige e pietosa, / prego
. canoniero, 54: la conclusione è ch' o- gn'atto, ogni tua operazione
corructioni, / ragione umana dice / ch' i salga alla radice. b. cavalcanti
ho la radice / d'espor quel ch' ho da espor nel proprio affetto / che
. gozzi, i-11-222: vedendo pure ch' io resisteva e ribatteva carezze, promesse e
con quella destrezza e con quella secretezza ch' è vostra solita. bruno, 3-288
ma più nel proprio valore, / ch' oggi, come altro sia, mostra
guardi di non dir tal cosa / ch' abbia a 'mportare, presente la tice,
a 'mportare, presente la tice, / ch' ell'è fondata in su mala radice
: figliuolo, ascolta quid / e ciò ch' io dico, quanto puoi, rubrica
, ii-46: tuttavia gli pareva di dire ch' ei giudicava la strada, che intendeva
riuscibile di cacciare colla forza una religione ch' era piantata già con troppo alta radice
laide / svegliere alle radice / quel ch' è difficil poi tagliare appresso.
dovreste pur ormai sapere... ch' essendo il mio amore fondato nei meriti delle
soavità e dilettanza. / ma, poi ch' io fossi alquanto risentito, / dalla
. colonna, 1-103: desio non ho ch' aspiri al gran disegno, / ché
se dio m'aiutasse tanto una volta ch' io potessi mettere le radici in cotesta venezia
passava su le loro teste così forte ch' essi credevano sentirlo nelle radici dei capelli
e. sseguir sua natura, / ch' amor mi s'ismisura: / co non
.. seme di lupino. levato ch' è il guscio e scoperto il nucleo,
con non poca fa tica ch' ebbero la barca e non si volendo più
arrischiare a lasciarla sola, scaricati ch' ebbero i radiccioni dentro della ripa
negli atti mostrate sì gentile, / ch' io dico: -il ciel qui porse i
tista e radiestesista) ha un fratello ch' è monaco agosti niano.
alla frase colorita di 'parlato ', ch' è un altro modo di specchiare
ramusio, iii-322: la maggior prosperità ch' io avessi tra loro era il dì che
tu m'hai tessuto / è floscio sì ch' ai tasto non si sente, /
pose. dondi, 260: diragli ch' io me meraviglio assai / che così rade
di queste donne; rade me ne scappano ch' io non ne cavi qualche resoluzione.
al mondo fra così gran turba / ch' udendo ragionar del mio valore / non si
più belle e rade: / donna mostrò ch' assomigliava a pieno / nel falso aspetto
niccolò del rosso, 313-7: crede tu ch' el sia vertù tenuta / lassar le
cino, iii-51-13: standomi così, pur ch' io non moia, / verrò di
volgar., 130: et da poi ch' el signore dio liberao el ditto iob
guido da pisa, 1-298: udito ch' ebbe enea lo radunamento che si facea
piombo nel mezzo della fornace, acciò ch' io accenda in lei fuoco a colare.
ciò salvasse segni poj ritardasse tanto il ponte ch' i turchi apprestavano sopra il fiume che
tanto si fidò nel coraggio della gente ch' egli aveva radunata e congiunta. boiardo,
. sbarbaro, 4-64: al tempo ch' ero ragazzo, nei borghi liguri, specie
, 1-100: mi è stato detto ch' egli ha radunato nel suo albergo grande
delle olive. narrasi... ch' essendo intenerito in acqua, dopoi raduto e
: il rafanito, dalla somiglianza ch' egli ha, il quale è anco il
il lambruschini del resto ben s'appone ch' io non volli né potei rifare il lavoro
di raffazzonare quella tanta poca corporal bellezza ch' abbiamo. g. m. cecchi
e proverò come riesca alla vista innanzi ch' io la mostri al secretano. vico
raffazzonato un progetto: montare nel vagone ch' ella avrebbe scelto e tentar di appiccare conversazione
presa. piccolomini, 8-176: ora ch' ella comincia a darti speranza di qualche
non può esser tinto d'inganni e ch' io non amarei perfettamente se io vi dicessi
de'tuoi fanciulli, con questo, ch' e'renda ragione a'manovaldi ogni anno e
. pagliaresi, xliii-73: da poi ch' egli è de la cristiana fede, /
2-468: sempre ei raffermavasi nell'opinione ch' io conversassi coi geni malvagi delle tenebre e
. la spagna, 1-18: digli ch' io voglio fare assembramento / per volere
gli uni come gli altri coi decreti ch' ei fece per la leva di dugento
pone. lippi, 7-70: sente ch' egli, dopo una gran bibbia / d'
stoviglie spezza e tribbia, / e ch' ei diceva: orsù gli ho rotto tossa
raffibbia il buon villano): / questo ch' ora io tengo in mano / egli
infatti s'incontrò in lotide mentre an- ch' essa dormiva e cominciò la solita storia,
e li priva di quella maggior certezza ch' essi medesimi potrebbero procacciarsi con la sollecitudine
non far più moto, e avvisandosi ch' egli sognava, si ferma alquanto; poi
che li è magiure mestieri, emperciò ch' ella non li se rafige, che
e rafigurollo e venelene sì gran vergogna ch' ella noi potte patire. testi fiorentini
increbbe, / ove raffigurai alcun moderni / ch' a nominar perduta opra sarebbe. anonimo
1-65: tu facevi una certa voce ch' il fistolo dell'inferno non t'avria
trasse quando / uscì de l'orca in ch' era entrato tutto, / pel conte
ben ravisa; / e possibil non è ch' ei la conosca / seben intento assai
la terza coll'insegne d'orgilo (ch' egli ben rafìgurò) apresso alla ripa,
) apresso alla ripa, s'imaginò ch' avesse preso le galee senza poter prendere lo
giorno, non già il sole, ch' è merce proibita, ma un raggio di
sozza e mortifera faccia della orribile monarchia ch' io v'ho con le mie parole
vostra bieltate, / ca parmi aver ciò ch' io non ò ni tegno. 0
8-47: a vederlo così e sapendo ch' era uno dei primi avvocati del paese
l'aste affissi polverosi e lordi, / ch' ancor sangue gocciando eran pur troppo /
altro, affilano ah'acciaiuolo, ch' è un arnese tondo d'acciaio,
, curiosità, sottigliezze della lingua italiana ch' io vada cercando: quel che vorrei
vano quella purità e bella simpli- cità ch' era l'usato pregio delle sue composizioni.
girolamo leopardi, 2-11: so dir ch' i'avrei fatto un bel profitto /
un bel profitto / perder quel biasmo ch' avessi acquistato. / s'io noi
le spese della raffinatura di quello argento ch' elli apportasse. e. cecchi,
nocchier da rapid'onda / tratto, ch' or lo rivome or lo raffonda.
agnello, / tu rafforzi mia lena ch' era stanca. pascoli, i-271: l'
, 10-81: le masnade de'fiorentini, ch' erano in santa maria a monte,
conobbe subito un pentimento universale tra coloro ch' erano condiscesi alle voglie de'fautori di
indizi di raffreddamento o, peggio, ch' essendosi accorta di aver egli altre tresche
l'altra bocca, disse il diacono ch' era [la torta] ben fredda e
vi-1-27: non far sì come molti, ch' io considero, / che braman di
, s'el non mi mente / ciò ch' io udii. zanobi da sfrata [
in tali pensieri, e, quel ch' era segno d'atrocità, tra sé rugumandoli
gozzi, 218: non passò un anno ch' io m'awidi che in me raffreddava
deliberare a dirle fi caso mio, vedendo ch' ella non era punto cambiata. da
anonimo, xvii-399-4: lasso me, ch' io non vegio il chiaro sole,
prigione, dove tanto dolore mi assaltò ch' io desiderava più presto la morte che
contarini, lxxx-3-1031: mostrò il dispiacere ch' aveano ricevuto quei prencepi...
tempo in qua desideravano; di sperar ch' l'mio passaggio fosse un principio per
non si sentono, sì come poscia ch' e ^ sangui raffreddi sono. 2
suo'apparito / dolce e benigno, sì ch' io raffrenai / i pronti passi.
e ristian nel vuoto; / né ciò ch' è vuoto resistenza fare / può lor
certo corso alle ingorgate acque, rotto ch' una volta si è l'argine che raffrenava
francesco da barberino, 17: però ch' ogni etade onestade raconcia, parmi che
non posso rafrenar lo mi'talento / ch' ognor mi pinge in gioia dimostrare. tavola
dubito se voi non provedete... ch' un giorno sarò sforzata a far qualche
fiore / coglion sì dolce il mel ch' allora io colsi / da quelle fresche
mostrar alcun segno di quell'animo eroico ch' egli tragge da'leoni e da'clementi
lucenti, perch'io possa fruir quel bello ch' io tanto bramo. 5
nardi, 42: costui, poi ch' ei prese il magistrato, in tutti i
siete voi, sia molto per dispiacere ch' una simil gentildonna si disonori per voi
, 141: i tumulti popolari, ch' erano nati a quel tempo, furono da
. davila, 382: si mormorava ch' egli disegnasse di farsi dichiarare non più dal
illustri donne gridato villania, claudio, ch' era censore, riprese con editti e raffrenò
raffrena, e ben m'aweggio / ch' un amante senz ^ oro è sempre
i... i sono quelle cose ch' alia fin te mette.
l'ha pur recata a me ora ch' egli è ritornato in napoli, ed io
memoria. pulci, 20-19: ciò ch' è stato ogni cosa si conta, /
gli abbi figliuolo ammazzato. / e mentre ch' ogni cosa si raffronta, 7 èwi
seco stessi. soldani, 1-160: ch' altro incontro fugge che se stesso / giu-
istroppic- ciare a fine di lustrare, ch' è una specie di stimolare. =
a me ragazzaccio ignorante d'ogni arte ch' io m'era, del divino michelangelo
miei sedici anni... un viaggio ch' io fece e un allontanamento dalla mia
, ii-78: non toma più la gioventù ch' è andata; / e pur si
pur si vedon far da raggazzette / tante ch' han la nipote maritata. g.
casa vicina, a cercar menico, ch' era un ragazzetto di circa dodici anni.
razza d'asini, se vi pensate ch' io m'abbia a venire simile a
male rigirate mi si venga a dire ch' i'ho mentito, alto là, ragazzi
michiele, lx-1-19: vestissi ella un abito ch' era d'uno de'ragazzi che servivano
è egli di quel ragazzucciaccio, / ch' ei non si vede più?
anno ballerian senza straccarsi; / e affé ch' io me n'andai a gambe rotte
mi fé l'imbasciata il servitore / ch' egli eran due che mi volean parlare.
cader mi raggavigno, / ché, punto ch' un traballi o vada arcigno, /
dal viso i duri veli, / si ch' io sfoghi 'l duol che 'l cor
mia vita non pensai, fatta an- ch' essa di raggelate parole. piovene, 7-8
sai quel che si sia / quel ch' esce fuor del corpo al miccerello, /
che fugge, quando la patria, ch' ei dicea sua, risorge bella e raggiante
disuna / da lui né da l'amor ch' a lor s'intrea, / per
lume / acuto sì che 'l viso ch' elli affoca / chiuder conviensi per lo
palazzo in mezzo alla pianura, / ch' acceso esser parea di fiamma viva: /
/ a contemplar quel grazioso aspetto, / ch' ardore e deità raggiava intorno. carducci
par., 7-74: l'ardor santo ch' ogne cosa raggia / ne la
bondie dietaiuti, 292: primeramente ch' eo guardai / lo vostro chiar visagio
. idem, inf, 1-17: poi ch' i'fui al piè d'un colle
., 5-26: quando s'accorser ch' i'non dava loco / per lo mio
giorno, non già il sole, ch' è merce proibita, ma un raggio
. magalotti, 20-27: pretendo quel ch' egli [gassendi] dice universalmente:
aei secoli xive xv, 35: di'ch' un poco di raggio / della lor
: spirando dagli occhi raggi di più ch' umano valore e vibrando l'acuto ferro
per me un grandissimo benefizio ogni raggio ch' ella vorrà donarmi della sua luce. tommaseo
. dante, xlv-5: s'accorse ch' ell'era mia donna / per lo
lo tuo raggio [di amore] ch' ai volto mi luce. petrarca, 169-9
il petto di sì nuovo ardore, / ch' io noi posso soffrire. baldi,
un vago petto vivi / que'raggi ch' ella innalza, aggira e abbassa. oddi
33-77: io credo, per l'acume ch' io soffersi / del vivo raggio,
io soffersi / del vivo raggio, ch' i'sarei smarrito, / se li occhi
petto ai raggi de l'amoroso fuoco, ch' in breve tempo tutto non si tramuti
al mio core, / allo mio core ch' è tutto desio. c. e
53-7: io parlo a te, però ch' altrove un raggio / non veggio eh
raggio / non veggio eh vertù, ch' ai mondo è spenta, / né trovo
b. tasso, iii-73: eziandio ch' io non abbia alcun raggio di certezza che
: -avevo torto, - soggiunse corimbo ch' era sotto l'impressione dei discorsi della
un raggio di furore, / udendo dirti ch' il tuo stato è tale / ch'
ch'il tuo stato è tale / ch' avanza ogn'altro male. 19
sù del mortai mondo, / convien ch' ai nostri raggi si maturi. laude cortonesi
di gioia / ne li raggi del lume ch' ella spande. intelligenza, 14:
diverso l'aspetto delle cose aa quello ch' era stato prima che la battaglia incominciasse!
segno di questo è mostrato dalla incurvazione ch' ella genera e dal raggiramento dell'una
guisa di tanaglia: / e poi ch' una e due volte raggirollo, / da
berni, 43-34 (iv-36): mentre ch' ai saracin il colpo tira, /
mirarmi ora go- dresti / tra quei ch' in mille turbini raggiri. a. maffei
i mercanti tai cambi non per bisogno ch' abbino di danari in altro luogo per spendere
gualdo priorato, 3-i-14: per l'autorità ch' aveva sopra gli altri consiglieri si figurava
tasso, n-ii-324: gli altri, ch' in vari modi o raggirano l'opinione o
la gente, /... allor ch' esso spira, / che per tutto raggira
tasso, 17-54: per le medesme vie ch' in prima corse / la navicella indietro
b. tasso, ii-52: né giova ch' uom si torca o si raggiri.
uno ammassamento di materia, qual ch' ella sia, che vada intorno a un
l'aven- turosa sua fortuna vuole / ch' alle orecchie d'angelica sian conte:
a un'ora, a un punto / ch' in mille anni o mai più non
vero e certo, almeno si ravvisi quel ch' è probabile e verisimile.
breve, vi ragiongo, / secondo ch' io vi canto e che remembro.
prema / lo fondo suo, infin ch' el si raggiunge / ove la tirannia
e trasparente molto, tanto che appena ch' egli vi fosse stato si saria detto.
mia madre... intorno allo sciupinio ch' io feci di tante belle robe.
parche. salvini, 22-261: ciò ch' a lui il destino / e le gravose
torvo suo maligno aspetto / con ciò ch' avea di furia in senil forma / cangiando
ricevuto dono / sperienza nel vetro e ch' ei si vide / ratto sparire, dileguarsi
xxvi-1-121: un medico m'ha detto / ch' a distendere i nervi raggricchiati / niente
: 1 'ho il cazzo mio, ch' è tanto vano, / che dorme
, 688: l'uomo eretto, ch' ha il pensier dal cielo, / dovea
di maligno sugo turgendo, nel raggrinzarsi ch' elle fanno per lo sguainar de'denti,
ubici venuto, / tanto confassi a quel ch' in terra vive. / vedil come
. pulci, 26-18: pensa ch' ognun con gran furore assetti / quivi
torvo suo maligno aspetto / con ciò ch' avea di furia in senil forma /
bianca addolorata si raggruzza, / però ch' un braccio il suo amante si spezza.
, xxvi-3-177: non siete quel talun ch' oro raggruzzola / col portar lunga toga
6-302: e'non vuol troppo, basta ch' e'ragruz- zoli / sotto la mensa
; / si maraviglia l'altro, ch' alle chiome / s'avede con chi avea
, si può ricavare da uno strumento ch' io ricavai dal codice ms. di
dell'anima, / venne a quel ben ch' inanima / gli spirti del mio cor
fa per poca cosa, anzi per nonnulla ch' io m'abbia operato in servigio del
e tardo / a ragguaglio di quel ch' assai gli eccede, / come può cosa
umano ingegno o sguardo / adeguar, ch' adeguar non si concede? cesarotti,
: proccurai che mio fratello francesco, ch' era a corfù, avesse un raggualio
406: di voi so'preso più ch' io mai non fui, / pur raguardando
e nel volto una bellezza tanto onesta ch' ella generava più tosto nello animo di
: ragguardando a quel 'sitio 'ch' egli [gesù] profferì sulla croce,
usavano, e non dico nelle feste ch' oggi si fanno a'nostri mangiari, alle
, / onde in esso io, più ch' ape in mèl, me tuffo.
. lomazzi, 205: son certo ch' alcun dotto / non saprà d'un
gl'individui della seconda casta indiana, ch' è la militare. altrimenti 'rajaputi '
e, dopo più ragionamenti, mi conchiuse ch' era contento che francesco menassi la primavera
a parlare del gran bollore della stagione ch' è il ragionamento universale, si sfoga
3: i molti ravvolgimenti di fortuna ch' io narro nel seguente ragionamento...
, giuseppe ferrari, dire in parlamento ch' egli è re- pubblicano monarchico. deledda
non ti chero perdono, / ch' io non credo potere / a te mai
aggio fallato in dire, / ch' io non posso covrire / ch'io di
, / ch'io non posso covrire / ch' io di lei no ragioni.
19-4 (73): donne ch' avete intelletto d'amore, / i'vo'
/ che le muse lattar più ch' altri mai, / nel primo cinghio del
mille occhi gira / e più, ch' ella ragiona / con mille lingue unite
con mille lingue unite / sopra ciò ch' ella ascolta e ch'ella mira. filicaia
unite / sopra ciò ch'ella ascolta e ch' ella mira. filicaia, 2-2-251:
ispesso meco sola tu ragioni / e ch' el mio cor tu sproni.
per troncare un discorso o per dire ch' è inutile o superfluo il fermarsi.
.. / ritogli a morte quel ch' ella n'ha tolto, / e ripon
parte / una ninfa, e mi par ch' ella sia appunto. / io mi vo'
ahi fello, / mai non sperai ch' ella cangiassi vista, / sì che facessi
purg., 16-120: in sul paese ch' adice e po riga, / solea
dir quest'occhi il vanto, / ch' io ardo, se con gli occhi almen
per tre cose sente compimento, / ancor ch' è fallimento / volendo rasonare / di
loro motori. petrarca, 1-5: voi ch' ascoltate in rime sparse il suono /
cht sono, / del vario stile in ch' io piango e ragiono / ra le
che qui non si ragiona, / ch' ognun fana per lei fine al morire.
purg., 17-138: l'amor ch' ad esso troppo s'abbandona, / di
: or drizza il viso a quel ch' or si ragiona: / questa natura al
. chiaro davanzati, xxviii-99: donne ch' onore avete, / donzelle che 'l
po'co'frati ad esecuzione / mettevan ciò ch' avevano ordinato. sacchetti, 189-26:
smarruto che pensoso vai, / or ch' ài tu che tu se'così dolente /
ventura correrà dietro a ciò il restante ch' ora non vediamo. guarini, 60:
, / sì che fosse mio tutto e ch' altra mai / noi potesse godere,
propono, / né già però riman ch' i'pur ragiono / servirti, e 'l
e sicura / ti guarda e dice ch' entro alle tue tende / si ragiona da'
fare in fretta questa medicina, / ch' ellè di troppo noia e troppo fina
uomo, or mi perdona, / ch' una donna mi ragiona / che per niuna
. pavese, 5-148: si seppe ch' era andata a consigliarsi dal notaio e
favella: / dio grazia a quel ch' ella di te ragiona, / la tua
/ e dice -o palla dea, ch' ai mio confine / venuta se', che
ciel movete, / udite il ragionar ch' è nel mio core, / ch'io
ragionar ch'è nel mio core, / ch' io noi so dire altrui, sì
no all'ultimo 'cent ', ch' eragli costata: mostrava un cruccio di
rosso, 1-89-9: lo rasonato core, ch' ora sente / lo dubito servire quanto
duro, / e nel serto l'engrato ch' è sovente, / sempre partire multo
fermo ne la mente / che quel ch' è libero sì è seguro. boccaccio,
, 4-40: e1 castellano mi scrive ch' io facia che cristo- foro tirabosco solliciti
svevo, 1-240: sposare quel ragionatore ch' è mio cugino macario perche è ricco
. idem, inf, 5-39: intesi ch' a così fatto tormento / enno dannati
: quand'i'ebbi intesa / ragion, ch' è stata intesa / a trarmi de
varano, 1-468: tempo è alfin ch' ove ragion non vale / a renderlo più
abbi molto dubio. fiamma, 1-463: ch' egli si sia fatto carne, ch'
ch'egli si sia fatto carne, ch' ei sia morto per noi, questi misteri
: spaventato da una sì strana conclusione ch' egli [kant] credeva essere indeclinabile
. l. pascoli, i-218: osserva ch' egli ha eccellentemente intesa la distanza de'
ben distingue / questo baratro e 'l popol ch' e'possiede. castelvetro, 8-1-46:
dubbio alcuno. machiavelli, 1-i-477: detto ch' ebbe molte ragioni mediante le quali ei
e de'padroni, / i quali contendean ch' io non partissi / con prieghi,
le mie ragioni e ti facci vedere ch' io non porto maschera. tasso, aminta
o scusa alcuna / vi resta, salvo ch' una, / se d'accordo sarete
ma va'via, tosco, ornai, ch' or mi diletta / troppo di pianger
canzone, / là 've ti piace, ch' io t'ho sì adomata / ch'
ch'io t'ho sì adomata / ch' assai laudata -sarà tua ragione / da
ho cura, perché tosto spero / ch' altro messaggio il vero / farà in più