santo). venuti, uqòcvui-ii-711: ch' io possa onorar con dolce canto /
alla plebe romana. alfieri, 6-43: ch' io poi di lui le maraviglie spanda
le maraviglie spanda / chiedemi; e ch' io già già un secondo ciro /
... alla mensa vari iuristi famosi ch' avean portati, ognuno, i lor
torto irreparabile di lodarmi troppo prima ch' io venga, ma di dire soltanto quel
giovio, ii-138: è ben vero ch' io non vorrei, dopo tessere stato
bagnati era l'arsura / cocente sì ch' a frenesie leggiadre / fé concordia di
questi prìncipi, sopra qualche precedente voce, ch' era precorsa fra il popolo, che
arrischia di precorrere colle parole a quello ch' egli nel consiglio de'suoi pensieri prepara,
ruzzini, lxxx-4-383: pareva... ch' il cielo fosse precorso con i miracoli
, / perch'io precorro amor, ch' a voi mi mena. tasso, 3-37
poi quinci andrò per tutto il giappone gridando ch' io son cristiano. marchetti, 5-217
cesare, quando nell'ul- timo sacrificio ch' ei fè come pontefice trovò la vittima
sagace. / vattene al campo e fa'ch' alcun ti mene / e t'introduca
, v-177: gl'intelletti più vasti, ch' a guisa di balene nel gran mar
precursori idonei, acciocché non ti vanti ch' a tua volontà le nostre persone abbi mosse
dai precursori a noi vien detto / ch' alto strepito d'arme avean sentito /
fu scoperto un distaccamento di 15 gendarmi ch' erano i precursori della colonna detta nemica
del galiucci, artefice quasi ignoto, ch' è un gran precursore di benvenuto.
d'ogni dubbio attende e stima / ch' a lei ne venga il precursor d'aprile
. villani, 3-14: quarantatré masnadieri ch' andavano in preda trovandosi in sul giogo
scelta dalle prede / di tebe sacra ch' egli avea distrutta. d'annunzio, i-273
saggio, / per riparar contra l'altro ch' è maggio. f. f. frugoni
sortirò i desir sommi effetti / tosto ch' in mano il santo peso avesti, /
e quasi armeggio: / tu credi ch' io t'investa, et io volteggio:
il giovinetto ond'io ragiono, / ch' esser dovea sostegno a me ed erede,
le cose ormai ridotte all'estremità, ch' era di cader inavertitamente nelle mani o
: ma (tu sei bella) fa'ch' io non ti veda: / il
sofferti abbiàn, tu 'l sai sanza ch' io il dica, 7 per allevar
, / compagni al tuo marito infin ch' ei rieda. beccan, xxx-4-265:
sì care prede, / la quale avien ch' ai successore ei lasce. 13
non iscura sole e luna, / poi ch' a te, traditor d'inganni pieno
buffone e poi non sa, / ch' egli è stimato un pazzo. paleario,
da molti, non si può persuadere ch' alcuno l'odi, onde, trascurando i
e ben conosce assai per prova vera / ch' ella è sola fra l'altre un
, 13: non è qui ciprian ch' è dato in preda / ai lascivetti
: / né so dopo el morir quel ch' io mi creda. ceresa, 1-1647
tal di beltà scintilla, / che non ch' io praeda andrei, ma tutto il
1-300: l'altra sera vi parve ch' io mi dessi sconciamente in preda de
: non sia... vero ch' io più mi lasci in preda alle lagrime
in preda della fortuna; o erede ch' entri al possesso di dolori e di
messo a raccontare. ma bisogna dica ch' erano astratti, non eroici, non vivi
dolorose prede / di noi fa quella ch' a nullo uom perdona, / e che
rimenar tal prede / de'nostri nomi ch' io gli ebbi per nulla. fagiuoli,
per arte / mosso sarà, fin ch' i'sia dato in preda / a chi
improviso in casa che la meschina, ch' in quel punto s'era data in
in sé, a guisa di riccio ch' abbia scoperto il bracco, s'era involta
lontan, sì crebbe l'onda / ch' interruppe i disegni; e troia giac;
quelle porte, e neppure quelle finestre ch' io volli ermeticamente chiuse lasciando immutato ed
cervo o damma si ravvolge e gira / ch' ei ne fa preda alfin lieta e
gnamente torre / l'antica libertà, ch' inferma giace. p. f.
, / in graziosa ricompensa forse / ch' esse or gli compartirò il fresco amico,
. /... / potresti dir ch' e'gli occhi mi traesse, / come
/ come che po''l vedrei me'ch' ella preda. -razziare il bestiame
non deprediam altri: ben altri, / ch' errano in vano su le nere navi
di beati lumi, / ond'amor vuol ch' io viva e mi consumi / senza
19-99: fuggir non potei già, ch' era ornai presso / predatrice masnada.
tosto -dice -il predator cristiano, / ch' audace è sì ch'a me vuole
predator cristiano, / ch'audace è sì ch' a me vuole agguagliarsi, / caderà
all'ombra vana, / all'ombra ch' e'suo'nati par somigli; / e
il predator da lunge e scorge / ch' indamo intanto ogni vigor disperde. vallisneri,
orrore; / e 'l lupo ingordo, ch' ogni tratto usciva, / non parila
uomini d'altrui / talami predatori, ch' avran letti / adulterati nelle case loro.
... /... tu ch' hai di deio / sì propizio il favore
grossolani scarponi del prete a ogni passo ch' egli moveva... le mettevano tale
confessa e come egli ha mai tanta pazienza ch' egli stia tutto 'l giorno a la
comincia a operare. - sarà bene ch' io corra per la predella, padrone.
, se per avventura / la medicina ch' udirete a 1 ultimo / vi paresse non
parlare. / vate con dio, ch' el me conven partire. = voce
provedenza ettema; / ma questo è quel ch' a cerner mi par forte, /
predestinò, sì gli chiamò; e quelli ch' egli chiamò, sì li fece giusti
, sì li fece giusti; e quelli ch' egli giustificò, sì li fece grandi
e beati, cioè elesse a ciò ch' elli tossono buoni e beati. catzelu
[guevara], ii-44: quell'anima ch' è amata da me, che io
nobiltà dell'animo e del core, / ch' io l'ho predestinato alla bellezza.
iddio dà da bere e gustare a quelli ch' eli ha eletto per suoi servi e
d'argumento, gli pargoletti, quelli ch' han discorso de'fanciulli. giuglans,
ad eser uomo è necessario ed ordinario ch' il destino lo guida, passando per
suo grande intelletto a raffermarlo nell'illusione ch' ei fosse predestinato a riordinare la chiesa.
fosse predestinato al possesso di una donna ch' egli più volte mi aveva dipinta quale un
sì, quando hanno il principio, ch' abbiano tutte taltre cose. dante,
e indubitabile, perché iddio ha predeterminato ch' ell'abbia a succedere. gemelli careri
pre- determinatamente ab eterno sì bell'opera ch' ella ha fatto. = comp.
la dalla quale, prossima o remota ch' essa giunga, rincominciano il nulla e l'
tesser mio, / la morte ch' el sostenne perch'io viva, / e
ii-189: a questo rispose il navarrese ch' esso, degnandosi la reina di favorirlo tanto
salmi. tortora, iii-170: 1 quattro ch' erano stati fatti prigioni senza alcuna forma
347: prenderemo della rettorica quella virtù ch' è atta a persuadere; e sotto questa
l'alcorano e odi cosa cruda / ch' usan, se fanno predica o sermone
. ritengomi gran pezza al caffè, ch' è mia scuola e mia predica. conosco
foglietta, io7: starete a vedere ch' ella mi farà un'altra predica per aver
più! a sua posta, farò conto ch' ella canti, ché so fare anch'
, 6-4: orsù tiriamo innanzi, ch' io ho finito, / perch'a questi
e confesso d'aver risposto molto prima ch' egli scrivesse la sua recensione. p.
che predicone e varrebbe nel proprio predica ch' abbia levato rumore di sé, abbia
di dio; e voi sete cagione ch' io non posso stare a studiare per estare
tesauro, 2-383: ora è tempo ch' io mi sdebiti di quanto promessi..
misericordia degli dii non averebbe il predicamento ch' ell'ha senga la maligia degli uomini
ficino, 6-179: l'uomo è quello ch' egli è per la forma sostanziale,
della sostanza. il padre è quello ch' egli è per forma accidentale, la quale
veduta l'opportunità d'eccitarlo a quello ch' egli sommamente desiderava, il persuase d'
di metterla con lui in una camera e ch' egli s'ingegnasse d'avere di lei
, acciò che la fede cristiana, ch' era a roma a quella stagione, non
ha tentato di sedurre alcuni a dire ch' egli predichi eresie. giannone, ii-
di legare e sciórre in terra ciò ch' egli pure avrebbe fatto in cielo e gli
; / tanto la predecone / per fi ch' ella am- mòllone, / la soa
e tutti 1 miei pensieri in quello ch' io prenderei per marito. c. i
predicata / e sì saputo dire / ch' io mi sono acordata: / dimmi:
ti bisogna di ciò predicarmi, / ch' io noi farei per cosa qual si sia
da barberino, ii-171: non ogni cosa ch' è vera si vuole / in popol
antonio da ferrara, 160: a colui ch' è insano / el se pre- dega
lion più che moneta, / peroc- ch' ei bada al giuoco e fa progresso.
e mi predicate per molto da più ch' io non sono. bonarelli, 1-193:
parvemi anche di poterlo dire... ch' ella era stata... ricamata
tal maniera gli abbiamo imitato la forma ch' egli contende d'esser in tutto e
e vero pugnale. et a ciò ch' ancora il nome avesse e significasse gli infiniti
: fate di gioia bon riservo, / ch' è per altrui el, non in
tant'è protervo / che gli occhi, ch' a la mente lume fanno, /
ne convene a colui posta, / ch' adocchia pur follia. niccolò del rosso
: chi prosiegue azzione già condannata mostra ch' in petto rattien un cuore protervo. rosa
vien la proterva libertà francese, / ch' ebbra il sangue si bee di quei trafitti
fero artiglio l'aquila proterva, / ch' a terra si rannicchia e china l'
selvaggia, o capriola o cerva, / ch' altri prese a nudrir per suo diletto
una sorta di mostruosa protesi meccanica, ch' è stata appiccicata a quelle facoltà intellettive
più energica, la più ardita protesta ch' io mi sappia, fra quante da
/ non puonno le finzioni 7 far ch' ei non renda odor di protestante,
non renda odor di protestante, / ch' è gentil e accurato soprastante. lippomano,
li vi fate in ubidirlo presto, / ch' altro consiglio, ben lo vi protesto
riceve, / fia per tua colpa; ch' io per me non
spirito per tutte le cittadi e luoghi ch' io passo mi protesta e mostra che catene
quali quattordeci se ne ritrovano qui, ch' è assai più della maggior parte. e
5-17: vedi, io mi protesto / ch' io non portai mai lettere o imbasciate
istesso cristo chiaramente si protestava e diceva ch' egli non era venuto a distruggerlo,
. carducci, iii-24-99: volete voi ch' io non protesti co 'l pensiero e
poteva riputarsi burgoyne sciolto da quella ch' egli stesso aveva flato. deledda, iv-
certo si dicea e vedea per opera ch' egli sentiva e credeva al detto suo
ma pegno della fede che le obbligava, ch' egli sarebbe suo cavaliere a difenderla e
sfida. varchi, 18-1-273: fornito ch' ebbe di leggere l'araldo questa protestazione
legge di cristo e del vivere innocente ch' ella professa e ne vide in pruova la
la darà, se vi farà il protesto ch' egli fece quando ei mi diede gli
tutta quanta, / et a roma tua ch' è santa / tu farai questo protesto
decretato al combattente per l'onorevole protesto ch' egli fece al regnatore di venerazione inestimabile
bisticci, 1-i-496: in tutti gli ufici ch' egli carli, per lamentare un
il mio spirito e distrusse tutti gli ostacoli ch' ei metteva alla mia pace e alla
. casaregi, 153: l'empio desia ch' altri di lui peggiori / sieno forti
rea calunnia oppresse / l'eccelso eroe, ch' egli è del ciel rampollo / e
! / così tosto dubio avesti / ch' io non fosse protectore? ». cavalca
questo santo in somma venerazione per istimarsi ch' egli sia il protettore de'prigioni.
denso il velo / de la pioggia ch' allor cadde dal cielo. brusoni, 914
s. cattaneo, 12-128: erato vogliono ch' ella sia stata ri- trovatrice della geometria
ancora pervenute a persuadersi con netta coscienza ch' elle medesime sono il governo a cui obbediscono
te ben piove / la dolce manna ch' ogni savio elegge. bandini, 2-1-
umiliatemi al signor franceschi, tanto più ch' egli è ora vostro protettore. cesarotti,
. chiari, 4-29: avete almen saputo ch' ho un protettor servente? casti,
averà dio nella sua protezzióne, acciò ch' ei non caschi della fede. vasari
, ii-12: soggiugne... virgilio ch' elli non è sotto la protezione di
: grand'obligazione al cielo tengo / ch' un vostro pari in protezzion m'abbia /
/ e più da voi di quel ch' io merto ottengo. sarpi, vi-1-231:
fra loro, senza tuttavia scandalizzarsene, ch' egli dovesse quell'asilo ad alte protezioni.
tutti però piacque alla cara brigidina, ch' oltre all'odio che allora portavami per
nessuno ardirà d ^ inquietarla, o ch' io non son cavaliere- ».
tiepida abitazione, posso assicurar senza iperbole ch' io non sono informato ae'rigori dell'
procedere contro a lei assai tempo innanzi ch' io prendessi la protezione del detto monasteno.
stampe hanno a conformarsi con questo protipo, ch' è l'es- semplare di tutte le
due a due e di quattro ch' erano si convertirono in otto e furono nominati
gli strappava parole e frasi e nomi ch' egli diligentemente protocollava. -prendere in
buona parte di quel crine, / ch' alcun non se n'avvede, leppo via
alla catena, onde restava preso, ch' ella si ruppe al fine. giubilai al
al fine. giubilai al successo felice ch' entrar mi fé in quello studio ingannoso.
chiamasi in termine moderno quell'ufizio pubblico ch' esiste presso ogni tribunale ed ogni autorità
/ tutte a pezzi tagliate, / ch' io son il protomastro, il protocuoco,
argo e creta, nulla sarebbe di ciò ch' è stata la civiltà ellenica, e
, e la grecoromana, e di ciò ch' è stata ed è la nostra.
come si chiamasse: al che risposto ch' egli era il protomartire stefano, senz'
capponi / tutte a pezzi tagliate, / ch' io son il protomastro, il protocuoco
agli stipendi del re, col protonotariato, ch' è uno dei sette uffizi principali del
la terra uscire le smorte piante, quello ch' apre l'anno e di novo florido
guardi? s'io son forse quel ch' ero anno? / non vedi tu,
creato in suo luogo vital michele, ch' era protosevasto. tramater [s. v
. si formava il simulacro dell'estinto ch' era già risoluto in polvere; ed in
. bar etti, 6-375: ahimè, ch' egli toscaneggia quel suo dialetto alla grossa
ottima a mangiarsi. si legge infatti ch' era il piatto favorito di mecenate. ora
, ma certo diversa dalla mia, ch' io attenuo il suono delle consonanti p
teatro; e s'apriva appunto nel giorno ch' io arrivava: ma i capo-maestri,
nella marca al foro giulio contigua, prima ch' ei varcasse il tagliamento ', furono
i capelli riescono così teneri e morbidi ch' è proprio un piacere. bicchierai,
urtacchiando e pigiando quella povera porta, ch' era stata di nuovo appuntellata alla meglio
tante prove / del bavarico inganno / ch' alzando il dito colla morte scherza?
a prova imparo / che sempre uom ch' ama è tristo et infelice. baldi,
non vi ricorda come tutte le battaglie ch' avete avute con noi avete perdute e
s'egli è cristo non me iova, ch' esso vencerà la prova: / non
m'adiri, / non sbigottir, ch' io vincerò la prova, / qual ch'
ch'io vincerò la prova, / qual ch' a la difension dentro s'aggiri.
paura a'dèi; / le braccia ch' el menò, già mai non move.
donna bella, tu puoi vói / ch' io me mora: e che te zova
: deh, dimmi quando / tu vuoi ch' ei vegna a te, cui el
. ariosto, 28-25: fausto, ch' a confortarlo usa ogni prova, / perché
medici, 7-125: quel che par ch' a fatica e'si conduca / è più
conduca / è più destro alla pruova ch' ai parere. machiavelli, 1-i-145: vinegia
apparecchiato a riprovar tue prove, / ch' io di lui posso sostener la vice /
. carducci, iii-6-315: s'intende ch' e'dovea far buona prova dalla cattedra
». guittone, 37-4: però ch' orno mentir e dir ver osa, /
riguardar lo stuolo, / e vidi cosa ch' io avrei paura, / sanza più
terra e impose e ordinò a certi cardinali ch' eglino prendessono le pruove autentiche de'suoi
giova, / e mostrandoli prova / di'ch' a- prin ben gli orecchi -e scopra
sé contiene forza delle pruove, perciò ch' era cotale usanza. garzo, 21:
suo processo / farà la prova, sì ch' a te fia bello / averti
. franco, 3-11: non vegiam noi ch' o di rado o non mai avviene
non mi puoi, come pretendi / ch' io possa non amar? goldoni, vlli-475
circa la confessione della parte accennata, ch' è la prova migliore che si dia
: fiammeggiar di negre ciglia / ch' ogni stella oscuri in prova, /
, iii-canzone, 46: li atti soavi ch' ella mostra altrui / vanno chiamando amor
, 8-114: udir non potti quello ch' a lor porse; / ma ei non
/ si specchia, e 'l sol ch' altrove par non trova. boccaccio, dee
io forte petra son de'frescobaldi / ch' a ciò gli stocchi mei saranno saldi
dove rotta una campana cova, / ch' era caduta e stava sotto un tetto,
19-99: hai tu per cosa nuova / ch' io sia cattivo con tutti i peccati
. morando, i-299: non mi dir ch' io
per artificero / per più dureza di quel ch' è dirima. /...
le sue fiondi e rami, / ch' io ho speranza un dì vederti in tanto
di pisone; né si potevan dar pace ch' ei si stesse pe'giardini dell'asia
buonarroti il giovane, 10-938: sai ch' amor non la guarda al casato, /
queste macchie / raccogliendo lo strai, ch' avea provato, / io scorsi questo velo
in mezzo sotto il pezzo, a fin ch' egli resti alzato in gradi tre.
sì tosto com'e'crede, / ch' amor la face provando gli amanti.
io vi dico veritade di tutte queste cose ch' io abo dette. boccaccio, dee
lei. ser giovanni, 3-82: quel ch' io ti dissi ieri, io ti
allo incontro d'uno nuovo nimico e ch' e'sia riputato, ei sono necessitati
i figliuoli e tutta la sustanzia temporale ch' egli aveva, e nel corpo suo diè
che elio gli consigli con quelle condizioni ch' elio può, conoscendo pericolo d'ogni
miei cari; ma mi ha tanto provato ch' io spero che ella mi risparmierà nuove
stampa, 33: dove, lassa, ch' a pena dirvel oso, / vi
. novellino, xxviii-872: or avenne ch' uno giorno si trovò con una putta
dico a voi, mona gostanza, / ch' i vi fare'piacere insin nel letto
, se già mai la provi, / ch' esser suol fonte ai rivi di vostr'
in monte / mi guida amor, ch' ogni segnato calle / provo contrario a
xliv-iii: mi pare oggidì che prima ch' e'giunga ai quindeci, ai tredici,
non potete / che 'l gran valor ch' in voi chiaro proviamo. -commisurare
davanzati, 34-3: tutte le pene ch' io già mai portai / inver'quelle
io già mai portai / inver'quelle ch' io sento fuor neiente, / che simigliante
non è passione, non è tormento ch' io non provi. le tenebre mi affligono
. si paragonava allora con le compagne, ch' e- rano ben altrimenti sicure, e
m'à 'n suo proverbio; / ch' io sol sieguo, il proverbio / da
dopo lui vi vidi stare, / ch' ancor parea che 'n atto si dolesse
. franco, 5-26: perché prima ch' egli nascesse cominciasse a provare i gravi
, e non si tenne sicura insino ch' ella non giunse a bucciolo...
: «... se non fosse ch' io fu'presta a partirmi, io
io arei forse provato d'una stanga ch' ella avea in mano ». rappresentazione
[angelica], allora / di ch' esser de'si provi con la spada.
: vo'che sia meo pensieri, / ch' è adobbato, / in quella c'
messer giulio de'libri ha fatto quello ch' egli ha saputo per provare al popolo di
di provar con questa mano / a lui ch' a torto in falsa accusa il morse
è di sì maligno dente, / ch' ei punì l'onta ingiusta giustamente. tassoni
noi cercheremo spiegarvi e provarvi le verità ch' oggi v'abbiamo brevemente accennate; vi
amare; / e provo al core ch' egli è quel che vede, / e
questione della forma del mondo, però ch' alcuni filosofi provavano che 'l mondo è tondo
'l mondo è tondo, altri dicono ch' è lungo o otangolo o quadrato. dante
e di proprio proposito dirà e proverà ch' il tal sia o miserabile o amabile o
, è una espressa tirannide, e forse ch' avea ragione. vico, 4-i-931:
pruova lo testo. tasso, n-ii-269: ch' i maghi e le streghe siano,
/ provan com'io son pur quel ch' i'mi soglio. tocci, 2-45:
non gli ha trovati, non pruova mica ch' e'non vi sieno. corno idi
contro il mapei: parlo di politico; ch' egli creda in cristo- dio prova contro
las a provarsi meco: io farò ch' ella si partirà vinta. tavola ritonda
'l pregio sansonetto fece darsi / ch' astolfo e i duo fratelli e la
voi'provare / di dir lo mal ch' eo aggio / a lo suo segnoraggio,
di vincere la terra, cioè quelli ch' erano del volere del cardinale. dante,
paganino bonafè, xxxvii-101: lo terren ch' è tra dolze e forte / ama
mazzeo di ricco, 211: or vegio ch' è provato / zo c'audo contare
, provate nel suo processo, fu ch' una volta, udendo dire in tomai essere
capelli, è però provato, provatissimo ch' ero matto. -disus. verificato
che l'amore fa possante, / ch' è tutto ben provato. cavalca, 20-90
niccolò del rosso, 1-63-7: la tendone ch' è fra li cortesani / e li
tutto è nulla respeto di quella / ch' i'ò soferta, gà sono anni dui
niccolò del rosso, 1-24-2: lasso, ch' i'ò complito lo mi'anno!
lo mi'anno! / en provasone ch' i'no sono oferto, / porto l'
abito come frati fanno, / sì ch' ormai doveria esser proferto. busone.
puossi molto / far di guadagno, ch' ei dicon proveccio, / cioè rapina e
ugolini, 201: cesti sono i proveniscini ch' io gientile abo mandato a ghino meo
. pirandello, 8-723: ha saputo ch' essa avrebbe potuto alloggiare nella camera accanto
consideri nell'interno quelle verità e notizie ch' egli vuol comunicarle. -ideato
queste intonazioni o cantilene son quelle appunto ch' io penso e chiamo costanti, invariate,
ho saputo che il signor bolognini disse ch' io gli lessi una delle vostre lettere;
l'altra parte el de fare sì ch' el venza: / in quanto l'omo
, e gridatelo e proverbiatelo e ditegli ch' io l'accuso di negligenza, d'
così proverbiare e svillaneggiare da le genti ch' erano seco in quel fango, volgeva i
zazzere. scalvini, 1-56: ecco ch' io sono disprezzato, proverbiato, berteggiato
della rettorica delle scuole, segno manifesto ch' ella non si può vilipendere né si dèe
non l'avrebbe mai giudicato per quel ch' egli era. g. b. nani
più m'à 'n suo proverbio; / ch' io sol sieguo, il proverbio
cilglio, / è un proverbio ch' usan que'di barga, / quand'om
che tu 'n colpa sei / di quel ch' io scrissi, peroché 'l proverbo
, 1-14-34: è proverbio vul- gar ch' aver consorti / ne le miserie ai miseri
di santa chiesa / e 'l cantor ch' a gulia ruppe la fronte / e
e proverbi che impaurivano tutta la cavalcata ch' ei conducea. -per estens. discorso
1-65: venne in proverbio alla gente ch' elio era grande e cattivo. guicciardini,
nave di argo, e da dieci anni ch' erano pantofole, 1 più arguti ciabbattini
lo vento cossi asperamente percoteva dieta nave ch' el pariva una meraviglia. sanudo, lvtii-423
e melica esclamazione: « chi sa ch' or'è: stiamo all'oscuro ».
delle trincere, ed i capitani provetti ch' erano nella fronte, conoscendo il disordine e
il volgo ignaro, / pare a me ch' esposte in metro / possan dar qualche
o elezzione od altro non valse ch' a far vivere all'altrui spese quelle squadre
rosso, 1-261-8: tosto a la teira ch' è senga / vertude, di catività
marsilia una nave di levante, / ch' un vecchio cavalliero avea portato / de la
, 10-82: dacch'ebbe vinta italia, ch' era donna de le province a quella
tuttavia queirillustre collegio de'cavalieri invaghiti, ch' egli con tanto studio eresse, procurandogli
olandese, cioè delle provincie unite, ch' erano le sette province settentrionali.
per non confonderlo co 'l vicino, ch' è separato da lui non solo di
cotesta signora maria fortuna mi fanno sperare ch' ella saprà felicemente passeggiarvi.
, iii-25-133: chi mi conosce sa bene ch' io non sono uomo da pensare sul
, 10-77: per caro di vittuaglia ch' ebbe nel campo del bavaro,.
1-86: in questo mentre farasmane, ch' era accresciuto di forze, fattosi innanzi
, 24-97: quando vicini fur sì ch' udir chiare / tra lor poteansi le parole
gridando il re d'algiere, / ch' a penitenza gli faria tornare, / che
cesarotti, 1-ii-328: lezione utilissima e ch' è d'un massimo stimolo per corrisponder colla
che stavano su le mura e quelli ch' erano al porto nelle galee, andaro
seguire il mio padrone amorevole, tanto più ch' egli di me non iscordavasi punto e
lembo della veste indiviso, ma non bisognava ch' ei mi provocasse col fischio, perché
maggiore di quella che facevano l'armi ch' egli adoperava in questa impresa. =
giusti che, a fare quell'effetto ch' ella faceva, la ragazza non ci metteva
nella pigrizia e provocata nella stizza, ch' erano due delle sue passioni predominanti,
dubbia, mal fida dei gabinetti, ch' essa cerca avere in aiuto? vittorini,
iddìi e delle ninfe del mare, ch' arridono al passaggio della dea, si ombreggia
quella risposta e non raccolse la provocazione ch' essa sembrava contenere. fenoglio, 1-131
sfrontatezza del suo atteggiamento, la provocazione ch' era nella sua risata. 6
/ la fante e la mogliera, ch' è provosa, / battendola e privandola,
, / perdoci la personi / come tórno ch' è impenduto. / dunque ci prevedi
stata nelle mani mie. poco avevi innanzi ch' io venissi a te; ed ora
mio. iusta cosa è, adunque, ch' io prevegga ancora alcuna volta alla casa
, 1-263: il messo lo trovò ch' egli andava prevedendo di stringnere la città
/ per lui o per altrui, sì ch' a sua barca / carnata più d'
rosso, 141: i tumulti popolari ch' erano nati, a quel tempo furono da
scrive loro / che fu quel vecchio ch' e'trovò, canuto, / cìvavea scambiati
venture! e prowegga dio ben presto ch' elle non ci abbiano ad abominare per
sempre regna / provide a la milizia, ch' era in forse, / per sola
forte, senno provedete; / da poi ch' io 'namorai, ndi guai / m'
dello imperio si dovesse radunar tale esercito ch' ei potesse recuperar le giurisdizioni sue e
atti di fortuna... dice ch' ella provvede, con lo quale atto dà
non toma, / ma del valor ch' ordinò e provide. laudario di borgo san
prìncipi uomini come gli altri, è forza ch' egli habbino bisogno di molte cose e
anonimo, i-524: se non fusse / ch' amor m'à proveduto, / di
imagine e similitudine sua non può fare ch' egli non ci ami e che non ci
f. casini, i-176: chi sa ch' io non doni con larga mano
dante, inf, 24-26: come quei ch' adopera ed estima, / che
/ ma tenta pria s'è tal ch' ella ti reggia ». cavalca, vti-29
testi fiorentini, 209: asaliscigli anzi ch' egli si provegia- no, ché lo
. commise al conte ugo del balzo ch' avesse da prevedere et investigare la morte
e 'l mal de l'universa gente / ch' el si provega juppiter ha imposto.
252: anche si prowedde... ch' e'grandi avessono uno de'quattro ufici
331: sì come nuovo quel beneficio ch' io [davide] proveggo, o
pitti, 1-162: mi richiese strettamente ch' io men'andassi con lui a roma,
da barberino, iii-171: piglia provedimento / ch' a volte impedimento / dar già non
] che fai tanto sottili / provedimenti ch' a mezzo novembre / non ghigne quel che
re di raona... temeva ch' e'ciciliani non si volgessono per paura o
: il consolo, che aveva antiveduto ch' ei non s'aveva a venire d'appresso
o non hanno gli operai bisogni speciali ch' esigono provvedimen to? stampa
. g. bentivoglio, ii-122: credo ch' a gran fatica si possa sperar di
perdidimus 'noi stessi e, quel ch' è peggio, colui ch'era a noi
e, quel ch'è peggio, colui ch' era a noi pupilli padre, a
quando tu l'appelli padre, tu conosci ch' elli [dio] è signore dell'
cielo e della terra... poi ch' elli è f f
seppe acquistarsi tanto credito presso gli apostoli ch' essi lo crearono proweditore generale della società
diffuso sermone. giannotti, 2-2-86: quelli ch' entrano nel consiglio de'pregati..
. giannotti, 2-2-86: quelli ch' entrano in pregati e non rendono il
denaro a pagar deo tavemaro, / ch' eo non aio altro tesaro a pagar lo
davanzati, 91-2: e'son servigi, ch' è ben dengna cosa / che '
corebo et io cercammo d'odorico, ch' in corte del re alfonso di biscaglia /
dare a chi n'ha bisogno quello ch' io l'ho dato per grazia e perché
più robusti ed efficaci fautori di quelli ch' ei può promettersi. -accompagnato da
, figlie, e dite ad eluviano ch' io d'altro amante son preveduta,
io d'altro amante son preveduta, ch' io già mi abbraccio con quello, le
quella nemicizia della ragione e della natura ch' io sempre predico, nemici- zia che
larva di documentazione, questa nostra impressione ch' è puramente estetica. 3
paese, provveduto decentemente, amato più ch' io non merito. chiari, 2-ii-254:
nature prevedute / sono in la mente ch' è da sé perfetta, / ma
le cose possono avvenire, così certo sono ch' elle non debbono cadere: dunque le
che tu in neuna parte mi meni ch' io non vi vada per via provveduta.
., 17-109: di provedenza è buon ch' io m'armi, / sì che
come poteano li anziani del popolo di firenze ch' aveano podere di gravare e di disgravare
: non mi spero in tutto, / ch' aggio buona credenza / di così dolze
lo non vegna in fallenza, / ch' io d'amar non dichino. chiaro davanzati
vi chero a vostra provedenza, / ch' i'senta gioia per alcun sentore / ch'
ch'i'senta gioia per alcun sentore / ch' io sie servente a vostra ubidienza.
sovr'onni donna e di piagensa, / ch' agiate provedensa / sovra 'l mio stato
de bone persone in vada- gno, ch' eie non essa de venesia e sia in
/ e saria la matura tarditate, / ch' in altri è previdenza, in noi
ettema; / ma questo è quel ch' a cerner mi par forte, / perché
apostolica. petrarca, 4-1: que'ch' infinità providenzia et arte / mostrò nel suo
comprende, awegnadio che diverse e awegna ch' elle siano infinite; ma il fato
473: quest'anno invitarono lo zio prete ch' era la sola provvidènza che restasse.
e stando alla lettera del petrarca, parrebbe ch' ei gli avesse abbandonati alla previdenza.
e la mia inappetenza, si vuole ch' io entri in un bagno bollente per
di più alte posse / quant'una voce ch' io d'un'an- gioletta / udii
sortirò i desir sommi effetti / tosto ch' in mano il santo peso avesti, /
remote parti / del mondo, sì ch' ai sole ite in oblio / sembrin talora
diede lo 'ngegno a noi, / ch' ogni gran forza, ogni gran corso
provvida natura 'a tutte le imprecazioni ch' egli le aveva scagliate a causa della propria
parte, e sì cede al periglio / ch' audace appare in provido consiglio. siri
. pino, l-i-99: vero è ch' un tempo fu proviggionato dall'ultimo duca
del grande animo e del forte giudicio ch' io dimostravo. leti, 5-iv-732:
chiamò [maccano] uno provigionato, ch' era più parole che fatti,
otto di guerra, uno per capitudine ch' avieno la balia, fa- ciemmo più
de'savi, fece caldo ufficio meco ch' io tornassi a leggere, promettendomi ch'
ch'io tornassi a leggere, promettendomi ch' io resterei a pieno soddisfatto. così su
, 1-201: né tralascio di aggiongere ch' eleggendosi i vescovi di alemagna dal proprio
a rimuovere la regina della deliberazione, ch' ella aveva fatta, di voler rimediare
regolamento, col quale procurava accordare ciò ch' ella doveva ai soldati, come uomini
fortezze di terra ferma, come uomo ch' essi tengono provvisionato sopra le munizioni loro
preso, se non fosse vanni bonconti ch' entrò tra loro e me, e
dissimulare e per coprire / l'accordo ch' aver crede col figliuolo / del buon
è stato michelagnolo, ha ultimamente scritto ch' ei deva quanto prima andar da lui,
de- gnità che gli dette, fu ch' egli lo fece cherico di camera numerario
usignolo il ricavato, ritenendo la provvisione ch' è d'uso in commercio.
dato a tiridato ricchissima provisione, infino ch' elio volesse stare appresso i romani.
., 1- 54: acciò ch' elle [le vestali] fossero continuamente a
/... / si stima ch' egli avesse ampio polmone, / ove d'
io trovo in quel poco di previsione ch' io posso avere di filosofia veruna ragione
campo ed erano così facili a prevedersi ch' egli potea bene farsi una provision di
, coll'industria e consiglio de'nostri cittadini ch' e- rano a sua provvisione, più
seco uno... a provvisione, ch' aveva nome bonifazio da pontriemoli. bisticci
lasso a ste munege cum questa condicion ch' eie in proviso de la soa badessa.
sia tegnude d'andar ogno die infin ch' eie vive avanti l'altrar.
alcune cose evenire necessariamente, corno quelle ch' hanno le cause prossime necessarie. savonarola
casti, i-2-156: genova città, ch' è stata ognora / di cittadini splendidi
che, non avendo dell'olio, intanto ch' elle andarono al vendente, venne lo
star che quest'uomo prudente, / ch' è pien di bontà che m'innamora,
or mi s'imponga perpetuo il silenzio ch' imponevano gl'indiani a chi una volta
1-398: tale stato appunto fìnge platone ch' eleggesse il prudentissimo e peritissimo ulisse,
chiabrera, 1-ii-403: è da pensarsi / ch' ei fosse muto, rimirando avere /
la troppo facile e troppo comune lindura ch' ella amò di sostituire agl'implicati nti della
.., ma le interne virtù, ch' ornano l'animo e che son proprie
deboli. goldoni, viii-653: colei ch' è mal onesta in publico sarebbe tale in
. casti, i-2-27: un camerier ch' ivi era e vide intanto / la
usava prudenza con una di esse, ch' era appunto la figlia del consigliere breganze
mio malanno, il vosto malanno! ciò ch' io vi nascondevo per prudenza, per
tenere opere virili, opere d'esempio, ch' invita alla imitazione di sé. palescanaolo
par., 13-104: se ciò ch' io dissi e questo note, / regai
con la tuapassion la tua prudenza, / ch' ai corrente dolor dèe por la briglia
prudenzia del negoziare di che ognun sa ch' ella è dotata. baldi, 18:
vii-90: giudicio poi e prudenza non meno ch' ingegno si desidera nel pittore, perché
, né di prudensia di carne, ch' el dicie morte. iacopone, 39-21:
, non ho proferita una sola parola ch' escluda un neo-cristianesimo, uno sviluppo,
: il medico seguitò otto dì, tanto ch' egli avessi passati e'luoghi dov'egli
voleva ottenere da donna ippolita ch' ella andasse la dimane al palazzo zuccari
e l'altre suore loro, / ch' erano el tuo tesoro / quando volevi
un prudor di gloria non credìbile, / ch' io ad acquistar mi accinsi.
vi-232: paleggiano gli ambiziosi quando venga ch' abbiano a dipartirsi dal governo, e perciò
, che no è disoguale / a quel ch' i'emmaginava aver, del quale /
i-234: l'altro [vizio] è ch' una vii prugna / di spesa o
fico o prugna, / subito par ch' agiugna. trattato delle mascalcie, 1-238:
pataffio, 2: la prugnola trangugio, ch' è arcigna. = dimin. di
modo asciutta è, e che li virgulti ch' ella produce sien belli, netti e
non dilata, / onde bisogna confessar ch' è nata. salvini, v-5- intr
alta e superba, / e ch' è fin là di nevi e di pruine
del mio cor languente? / ch' a'bei riposi suoi, qualor vien meno
tuo lavandino / e sullo specchio ovale ch' ora adombrano / i tuoi ricci bergère fra
volgar., 1-5: allora è segno ch' ella [la terra] è buona
asciutta è, e che li virgulti ch' ella produce sien belli, netti e fruttiferi
ed aperto / l'avete fatto sì ch' alcun non falle, / né lo trova
chiare e belle; / e quelle ch' escon de'folti e prunosi, /
manuscristi per farmi tanto gagliardo lo stomaco ch' io possi durar a fare il terzo
che gli pruriva all'udito della communicazione ch' ella teneva con almirino. -prurire le
umana, sfogando quel prurito della carne, ch' ella ha dato a l'uomo perch'
opera a essa generazione, in modi ch' ei non ne abbia a seguitar tal effetto
i vostri avi stimar santi pruriti / que'ch' avevam quaggiù noi semidei. guerrazzi,
3 " 3_i95: vien in conseguenza ch' ei, mosso solamente, dirò,
a me stancano, né si dubiti ch' io non cerchi dal mio canto di
tosto al prurito delle orecchie troppo delicate ch' alia cognizion del racconto, ch'egli,
delicate ch'alia cognizion del racconto, ch' egli, uscendo pomposamente accompagnato al campo
avea perciò acquistate molte avventore e pratiche ch' erano vestite da lei con ogni qualità di
gir aldi cinzio, iii-5-95: finite ch' ebbe le canzoni psal- te, /
g. gozzi, i-27-91: se vuole ch' io l'abbia quale la bramo,
i paesi di lingua tedesca, iniziatosi dopo ch' egli fu morto nel 1924, fu
alla mia volta se credete sul serio ch' io debba farmi psicanalizzare. moravia, 19-262
, tenue più del tenue fumo / ch' esce alla casa, che se più non
erano formule dello gnosticismo ed è notabile ch' elle fossero usate da tertulliano, grande
biasmi, eran detti psoghi: parola ch' appresso dei greci così fatto soggetto e componimento
può star che quest'uomo prudente, / ch' è pien di una bontà che m'
: fu stabilito... tra noi ch' io prenderei la prima congedo da tutte
con suo rescritto ha fatto pubblicamente sapere ch' essendo negli stati ereditari eccessivamente cresciuto il
gerico, venne a lui uno uomo ch' aveva nome zaccheo; ed era costui
20- 331: ecco matteo, ch' era prestatore; ecco zaccheo, ch'era
, ch'era prestatore; ecco zaccheo, ch' era principe de'publicani: e'sono
signore, io ti rendo grazie, inperò ch' io non sono come gli altri uomini
com'è eziandio questo publicano. imperò ch' io digiuno due giorni della settimana e
e do la decima di ogni cosa ch' io possedo. e il publicano stava dalla
degna di quello e di peggio, ch' egli era pubblicano e villano gabelliere.
. scarlatti, lxxxviii-ii-574: se non ch' io riguardo all'onor nostro, / e'
: il delinquente sempre... pensa ch' ogni atto, ogni movimento sia contra
li panegirici abbandonati dal merito non vagliono ch' a publicare la servile adulazione di chi
avacciare che prima noi sopraggiugnesse la morte ch' egli tutta [la 'commedia '
3-i-243: a proposito di quella lirica ch' io ti trascrissi, sei tanto buono ai
grimani, lxxx-3- 920: letta ch' io l'ebbi [la memoria dell'ambasciatore
ferro vidi per le vie, / ch' un papa publicató per buscie / temean li
la figlia della marchesa beccaria, ch' è di lui, il quale volle con
alla regina come testimonianza della pubblicità indiscreta ch' egli dava alle proprie fortune. mazzini,
vi prego, agli amici la seguente protesta ch' io inserii negli atti della camera.
quel ferres? -domandò galeazzo allo sperelli ch' era taciturno. -sì; lo conobbi
altro appropria quello a parte, / sì ch' è forte a veder chi più si
. spesse volte meco ripensando, acciò ch' io non sia alcuna volta ripreso della
d'essi [tumulti], non troverà ch' egli abbiano partorito alcuno esilio o violenza
un'altra parte per un altro condotto ch' entra nella città di sotto terra e
papa benedetto che atenesse di fare quello ch' egli avea giurato e sugielato di suo sugiello
a celebrarvi la festa de'pubblici giuochi ch' egli avea ordinati con solennità e pompa più
ragionamento. navagero, lii-1-342: levato ch' egli è di letto, il che fa
ancora altri aiuti e notizie, sicuri ch' io ne sarò loro con pubblica testimonianza
prima che 'l suo fine, / sì ch' io non veggia il gran publico danno
affermar, se il vero osservo, / ch' è l'iniquo signor publica peste.
la morte di un giovinetto, ciò ch' altri farebbe per alcuno di que'rari savi
della magna, e dice frate tomaso ch' elli fu frate a lui, cioè dell'
intesa, che quell'iesù nazareno, ch' era uomo di tanta bontà,.
publico e segreto son termini opposti e ciò ch' è palese a molti si chiama publico
. metastasio, 1-1-894: non può ignorar ch' io viva: / troppo è pubblico
de'miei amori e de'miei impegni ch' erano già a tutto il paese pubblici
55: -di grazia / state discosto, ch' i'non abbia biasimo / per voi
lucio apuleio, tribuno della plebe, ch' egli aveva rubato il pubblico nella preda
scrittore di genio, quando il pubblico ch' egli affascina è veramente la nazione. tarchetti
non far apparer in publico più di quel ch' essi dicevano contra di lui. a
per la qual cosa tarquinio maggiormente sollecitava ch' ei si facessero i comizi per la creazione
jahier, 35: s'avanza la pubertà ch' è una revisione del corpo e (
altro. burchiello, no: ben ch' io mangi a gaeta pan di puccio,
, ritenere alquanto il sermone, tanto ch' io ci metta una mia fantazia pucciulina
stanze più alte al robusto marte, ch' egli le si coricò appresso di furto
[danae]; e però si favoleggia ch' elio in forma aoro discese del tetto
morte meco per salute darmi, / acciò ch' io muoia casta in pudicizia, /
'l grand'amore, / non par ch' ai voi servir gusti avarizia. / quanto
: passammo al tempio poi di pudicizia ch' accende in cor gentil oneste voglie, /
] si ritrova, niuna consolazione credo ch' esser possa maggiore allo infelice. felice
prepara: / p p ch' aver sì bella donna e sì pudica /
/ col tuo fìgliol, non è mester ch' i'scriva. molza, i-
] m'adiuta me liberare, / ch' eo possa campare dal falso nemico: /
a balestrare / ed assegnare al cor ch' è pudico. petrarca, 270-
animo in dio costante e ardente / ch' offese caterina al martìr fero, / contempli
altro amor terreno e vile, / ch' esser non può di castitade amico / il
àdria ed ornamento, / raro è ch' io taccia e non ispieghi l'ale /
altri s'accorga di questa mia occupazione ch' è alquanto strana a tale grado d'altitudine
637): « se voi mi chiedete ch' io vi dichiari sciolta da codesto voto
periodica milanese, i-148: è vero ch' ella da lui si è lasciata baciare,
che il pudore dettò alle nazioni e ch' esse approvarono col nome di diritto delle
1-384: nullo om mai trovay / ch' a me staesse may; / sol a
dar l'ultima mano a quelle sceleratezze ch' in se stessi abbozzate non poterono perfezionare
ser, eh'eo revegia luce / ch' eo possa cantar a vuce quello osanna
saluzzo roero, 1-i-172: il sai ch' io vidi / entro 'l mio pastoral tetto
si accorgevano delle cattive e puerili metafisiche ch' erano nei loro libri e nei loro
dei deputati... l'uomo ch' egli avea accettato per direttore supremo del
bischeri, lxxxviii-i-235: al peccator, ch' è ignorante e vile, / cattolico
che già m'avea trafitto / prima ch' io fuor di puerizia fosse, / volsimi
sentii la grande potenza dell'antico amore ch' io le portai [a beatrice]:
il quale amore m'avea ferito prima ch' io fossi fuori della etade della puerizia
, 20-123: era uno antico monaco ch' avea nome frontonio, lo uale infino
morte meco per salute darmi / acciò ch' io muoia casta in pudicizia, / com'
/ e con la salvatrice prese me / ch' ero nel fiore della puerizia. roccatagliata
., iv-xxm-io: né da credere è ch' elli [gesù] non volesse dimorare
presenza fa la persona di meno valore ch' ella non è: l'una de le
de cristo e altre reliquie de sancti, ch' io so clvel n'è
glandole degl'intestini, sono tre anni ch' ella si trova soggetta ad una contumace e
e semianime; / e s'hai timor ch' il tuo advento opta- tissimo / mi
e ho avuto vittoria della prima pugna ch' i'ho impresa. livio volgar.,
, /... / mi par ch' or non sia luogo e non sia
quanto più al verisimile si vede / ch' abbia con tanto nu- mer di persone
su l'onda e al trace insegna / ch' usurpata corona assai sostenne.
, povero uomo che voi siete, ch' ella vi ha messo un laccio al collo
.. se io ho fatto quel ch' era mio dovere di fare; e se
pugnale: / ora prendete questo ch' è impazzato. boiardo, 1-3: gygo
l'orribil fronte, / alzando, più ch' alzar si possa, il braccio,
: eccolo là: e vedello non ch' altro / con quel pugnale, mi mette
, meoraggiva, esortava: non obliassero ch' essi, contro una vile ed imbelle
un serpente nei monti d'egitto, ch' avendo ucciso, fu la sua pelle serbata
, par., 6-39: tu sai ch' el fece in alba sua dimora / per
bruno pugnasse un cavaliero / di quei ch' a finocchieto in tempo oscuro / l'avean
niccolò del rosso, 1-63-11: la tendone ch' è fra li cortesani / e li
tuto è nulla respeto di quella / ch' i'ò soferta, gà sono anni dui
che non piace al tuo fero distino / ch' io sia pur tua, come tu
in ciò che mi disispera, / ch' eo mi pugnasse pur di ben servire.
., 6-30: qual è quel cane ch' abbaiando agogna / e si racqueta poi
ne le sue guance, / sì ch' a pugnar per accender la fede / de
e vezzosa / neghi l'alma raccor, ch' uscir vuol fore. romani, 19
spine, essere così schernito colui, ch' iera bello sopra tutti gli altri uomini
nardino da siena, 815: le locuste ch' io vidi, dice giovanni...
piùe, / dante, risponde, ch' i't'avrò a stancare, / ch'
ch'i't'avrò a stancare, / ch' i'son lo pugneróne, e tu
non pon giù l'arme in fin ch' è la battaglia. rotta di roncisvalle,
virtù pugnator contra l'accidia, / ch' aghiada ogni alma nelle qual s'anida.
: « quindici giorni! oh questa sì ch' è nuova!... quindici
aspri e coliate il batto e 'l male ch' io sostengo colle battiture gliele vendo.
. pulci, 4-30: rinaldo, ch' avea poca pazienza, / dette in sul
è una mano inguantata di ferraglia accademica ch' egli caccia nel vivo della realtà naturale
e ingenua. la novità di natura ch' egli afferra non avrà più nulla di
. leopardi, 827: mi dispiace ch' io non ho recato i bracciali o
. leoni, 340: dopo tanto ch' egli fece parlar di sé per 15 mesi
: non era forse crudeltà inimmaginabile permettere ch' io assaporassi per qualche anno, cioè per
o villano... / per ch' altrimenti, a volergl'ire a pelo,
crederei fuor di proposito e di profitto ch' ella... gli scrivesse di pugno
vedendoti / tramutar in un topo, ch' è sì piccolo? / che, s'
orecchio. imbriani, 10-223: o ch' io mi disputi a parole o ch'io
o ch'io mi disputi a parole o ch' io venga seco alle mani, o
ferito o feritore nel duello, quella pulce ch' ei mi avrà posta all'orecchio vi
nelle mutande, le fece di atto ch' andasse a cercare. c. scalini,
rea,!...! ch' io... / fossi offerto per
la lettera a una pulcella, temo ch' ella non si senta spirare nelle mani e
la sua donna e sia pulcella, / ch' a la sua vita avrà malinconia.
ad alcuna tua richesta, / o vecchia ch' ella sia o giovanzella, / o
io me tenea beata / el bel piacer ch' io ebbi a star polcella, /
ebbi a star polcella, / or ch' io son maritata / io sto rinchiusa sol
..? -sopra la mia fede ch' ella è come ella nacque. betteioni,
d'una pulzella vergine dorata, / ch' è da li cacciatori amaistrata, / de
l'una per mostrare maggiore povertade, ch' era una pulciella poverissima con uno fanciullo
intendete pa- squa di mangiare, / ch' ella non mangia, anzi vuol esser
il tuo camil pulchèrrimo, / ch' egli ha cangiato in mel l'a
, ed han le istesse insegne / ch' hanno coloro ch'adomò virtute. a.
le istesse insegne / ch'hanno coloro ch' adomò virtute. a. casotti,
spiccò in giro sì fatta capriola / ch' io ne incaco patacca e pulcinella.
: pensava... ai suoi figliuoli ch' erano sparsi pel mondo, come i
finir quel ricamo sudai tanto questa sera ch' era bagnata come un pulcino. praga,
405): già l'avevo sentito dire ch' era un uomo da poco; ma
come un pulcino bagnato all'occhiata severa ch' ella gli volse. bandi, 1-i-62
/ l'altr'è 'l poter, ch' ai far dovere sforza. luca pulci,
voi, ben di nov'anni, / ch' ha la bocca d'acciar, l'unghie
dalla campagna e tradotti alla stalla, ch' egli è da appovare di dar loro il
/ eran le fereziadi puledre, / ch' eumelo maneggiava, agili e ratte /
sparse alla pastura / nel grande prato ch' era dopo il ponte. d'annunzio,
oddi, 1-31: voi mi diceste allora ch' io avessi cura di costei come d'
di costei come d'una bella polledra e ch' io non le levassi mai gli occhi
, 3-851: andate a studiar quel ch' è scritto sopra quell'evangelico: l'asina
non vuole esser puledro né ronzino: / ch' e'vela gli occhi, e sì
in dentatura, tener la vuole mentre ch' ella dura. g. m. cecchi
nel terzo grado: cogliesi nel tempo ch' ei fiorisce e seccasi all'ombra e serbasi
e stare'-vi per sta condicione: / ch' essere potesse fra le persone / en
grandi del regno, e l'altra pulia ch' è la plebe; la qual pulia
tanto forte che non era altro animale ch' egli non giugnesse a correre e parlava molto
, chiamata capodozia; e uno turco, ch' era re di li- gonia e di
d'animai qui pel paese, / ch' ognor fanci gli armenti mille offese. vignali
, 14-2-1-188: una caraffina aperta, ch' a pena galleggi, per una compres-
squisito e ricercato pulimento lavorate, disse ch' elle sentivano di lucerna. manni,
loro affatto / de'mai d'amor, ch' io son que'che li mena.
, iii-32-6: maladico l'amorosa lima / ch' à puliti i miei motti e i
miei motti e i bei colori / ch' io ò per voi trovati e messi in
la quale arte uno suo figlio, ch' ebbe nome esculapio, pulìo ed ampliò.
di'loro con vigore e con ardire ch' elli sono tutti tuoi servi, e chi
. giamboni, 193: colui ch' è perfettamente nella fede ama iddio sopra
e sapea fare colle sue mani ciò ch' ella volea, leggea e scrivea pulitamente.
... il piacere ai renderti inteso ch' io te l'ho raccomandato [il
maestria. vasari, 1-3-16: ancora ch' e'non ci fusse la finezza et
la ospitalità e la pulitezza di un popolo ch' era stato inventore di ogni cosa bella
gittare raggi come la terra, alla cosa ch' è chiara e forbita e pulita
bianco marmo era sì pulito e terso / ch' io mi specchiai in esso qual
più ricco mare, / non sara ch' a vederle / non paian scolorite / a
un deserto, vestito di un sacco, ch' egli non volse mai mutare o levare
confortavano a tenerlo pulito e netto diceva ch' era cosa pazza il cercar delizie in
posata, in un pulito alberghetto ch' era di poco fuor della strada. stampa
danari son sì mal nodrito, / più ch' i'del diavol, di me han
, xliii-no: se 'nostri baron sanno / ch' io sia cristian che si ribellaranno,
di fortuna / né amor, poi ch' i'ebi ingegno e vita, / che
. si lagna / del disperato error ch' a morte '1 mise / e trasmutalo in
pulite, / di rubin colorite, / ch' ecce- don di dolcezza ogni altro bene
le polite membra e pellegrine, / ch' altri sperar godendo esser felici, /
amor chi l'ha rugosa, / ch' una polita guancia / è bel teatro in
dì..., e'baroni, ch' erano venuti alla festa, andarono al re
a maravigliare, udendo il pulito latino ch' egli avea in bocca. seneca volgar
persone, / pulita e garbata / ch' io fo sul frullone. d. bartoli
pulitissime penne del swammerdamio e del redi ch' io peccherei di superfluità se volessi impiegarvi
pulita / la conscienza tua di ciò ch' è fello. a. f. doni
taci, / non dir più là, ch' io t'ho inteso benissimo / e
e che sia il vero, vedete ch' è l'idolatria universale del mondo barbaro
; e che sia il vero, vedete ch' è l'idolatria del mondo pulito.
, ora il concetto / dal foglio ch' egli avea scarabocchiato, / messe al
ii-10: col frequente commercio e copioso ch' ei dipoi tenne co'forestieri si rendè meno
diversi pollulamenti over germugliamenti, non altrementi ch' una bollente acqua. -zampillo d'acqua
permette questo ingrossamento e pullulamento del male ch' è un insulto alla sua creazione.
, facea tantosto pullular dalla bocca accenti ch' avrebbono impietosito le tigri più feroci.
noi tutti da una commune radice, ch' è dio, somma bontà e somma nobiltà
protesta che potrà sorgere dalle mille sette ch' or pullulano tra voi sul cadavere della fede
e fracidi, / o dal pianeta infame ch' oggi domina. malvezzi, 4-177:
: il governatore disse... ch' erano pullulati i sospetti di trovarsi soprafatto.
de bosis, 181: dite, mentre ch' io sogno! ah, d'improvviso,
svevo, 8-369: i capi dicevano ch' era bastata una giornata di convivenza con
nel mio core parmi abo- minele / ch' erro dal sacro emperio progedesse, / e
e perché fa ingrossare i sentimenti, tiensi ch' ella faccia sognare. 3.
coprire il pulpito del suo teatro, ch' egli ha voluto fare all'imitazione delf antico
è la 'cassaria ', / ch' un'altra volta, già vent'anni passano
che 'l ciel per quel s'adoperi / ch' abbi da scriver versi e ornare i
a le sue ferree porte / pulsiam, ch' altri ne apra. 10
cocchi, 1-107: la prima cosa ch' ella [la fisica] vede dopo la
a. cocchi, 4-1-7: si deduce ch' ei [il tumore] non è
e che però non è aneurisma si conclude ch' ei possa essere o nella destra o
di eternità e di pace scandita, ch' era negli intervalli del portico urbinate,
pulzèllo; / ora son sì accecato / ch' i'son co'vizi condotto al lavello
ché le diurne e le noctume cure / ch' io sento per le vene e le
egli ha fatto resistenza per modo ch' egli è libero e può passare a sua
. / oh quanto tarda a me ch' altri qui giunga! ». chiose sopra
david in discordia del padre, di quello ch' avea fatto egli [beltram] facendo
altra corona / che la pungente, ch' ai tuo capo santo / nniuria fé
ai tuo capo santo / nniuria fé ch' a lagrimar mi sprona. imperiali, 4-141
cercando il letto; / e più duro ch' un sasso e più pungente / che
, 8-1-180: l'acqua di mare, ch' è così salsa e ungente, però
: quando castracelo vide la mattina / ch' eran partiti sì alla cortese, / gli
lagrime amare / mi ponno ornai vetare / ch' io non ti veggia sempre,
forse tal m'arde e fugge, / ch' avrìa parte del caldo, / e
miei pungenti / sdegni e 'l furor ch' or mi perturba e tange.
pallavicino, 10-i-157: e un colpo ch' io do al soave con ironia, la
ti parranno aspre e pungenti, spero ch' elle ti debbano giovare come le medicine che
e corpo e vita, / ch' eo non son meo quanto un ago pungesse
maria richiuse e unse, / quella ch' è tanto bella da'suoi piedi, /
man la purghi e lave, / ma ch' or si prema et or s'incida e
lucerna e s'unse la mammella / ch' era più dura.. le pungeva
piagneranno li eretici che pensarono lo crocifisso ch' è puro uomo, acciò che veggano
ramo d'albero rimondo, / di ch' avea fatto una pertica lunga, / tenta
faccia, il pungere di quel gomito, ch' essa teneva sul bracciolo; finché,
, / manda fuor sagittando la scintilla / ch' ardore e forza e peso li detrude
b) -ó2: consiegue merto spirito ch' è punto. morovelli, 279: tuttor
io vorrei prima intendere di voi, / ch' è quel che più mi punge e
vostro fusse vizo che sguardai, / sì ch' eo pensar non mai potti 'n altroi
chiese, pitture così oscure et ambigue ch' ove doveriano, illuminando l'intelletto, eccitare
pensa al tuo viver breve e pensa ch' io / staman fui teco ed or ti
. / o forse è altro, ch' io non so che sia? d'annunzio
ansia dell'aspettazione lo pungeva così acutamente ch' egli aveva bisogno di muoversi, di
, 1-445: la vista d'un paese ch' era il suo, che se ne
in parigi dove, essendo stata più ch' in altra parte punta e mal trattata la
ad un parlar che punge, / ch' ad amenduo tesser beffato preme. è.
interiormente, con una collera sorda, ch' erompeva talora in parole crude e irreparabili
la soglia è deserta. / par ch' essa punga d'un suo muto e fine
: ne pomo vano -invidia vene, / ch' ad ora ad ora - lo ponge
lo tira. petrarca, 73-10: amor ch' a ciò m'invoglia / sia la
, i-n-28: muovi i passi ornai, ch' altro mi punge. a. pucci
lxxxviii-ii-329: madonna mi fé segno / ch' io ritornassi indietro e poi sogiunse: /
gran voler ti punse / tentar cosa ch' a pochi ha dato il cielo? /
conto niuno. tasso, 1-19: ciò ch' alma generosa alletta e punge, /
, i't'averò a stancare, / ch' eo so lo pungi- glion, e
usasi da costoro: una misera limosina ch' essi diano, un misero tozzo,
/ vogliono ad ora ad or ch' a volo io m'erga: / e
all'ironia è logorato il pungolo, ch' ella non resulta dal prochiesa, 1-34
osso nero o pure la fune della cavezza ch' egli teneva più in su, e
un rumore continuo e molesto. ch' io ne senta pungore e molestia.
loro come mescolati sieno, avvegnaché quello ch' io dirò sia diverso da quella fama
trovasi nelle isole dette eolie. quella ch' è più candida è la più perfetta
siate benigna: se l'a- madore ch' è andato a un'altra femmina, non
, purg., 22-36: or sappi ch' avarizia fu partita / troppo da me
, 134-8: sanza te figliuolo convenia ch' essa madre fosse uccisa, perciò che 'l
domiziano] molto severamente le vergini vestali ch' e'trovò in adulterio. tasso,
il pretore, non volendo assolvere colei ch' era colpevole di due omicidi né meno punirla
che mi bolle nel cor, vuol ch' io punisca / una innocente ancor, che
diede questa sentenzia sopra sa'jacopo, ch' a spaventare gli altri fosse punito tagliato
lxxxviii-n-118: qual chi favora il punir, ch' impedisce, / onora dio e '
amo in su la foce, / sì ch' elli annieghi in te ogne persona!
: / commise lo peccato, ben è ch' eo sia pagato. boccaccio, dee
par., 17-99: non vo'però ch' a'tuoi vicini invidie, / poscia
lì se impingui el mio cor, ch' è mo'sì macro, / e tanto
pianeti / quant'è trovata gente / ch' è nel mondo nocente; / ma pur
tortixadi contra tuti, punitivo de quelli ch' è fora de raxon, servidor de
me desplait pour moi, / ch' i'son punito ed aggio colpa nulla.
o a'senatori o al popolo ascoltanti ch' essi erano buoni e difendevano la parte giusta
. b. andreini, 89: sappi ch' io sono [l'arcangelo michele]
mai permessi... a mie orecchie ch' udissero adulazioni, rafrenai il core a
in ricevere,... delle punizioni ch' ho date ho dolore e di quel
ho date ho dolore e di quel ch' ho perdonato allegrezza. foscolo, ix-1-253
ariosto, 14-70: signor, ben ch' io sia iniquo et empio, / non
. / e se gli è tuo voler ch' egli patisca / e ch'abbia il
tuo voler ch'egli patisca / e ch' abbia il nostro error degni supplici, /
inabissò nel mare in punizione della bestemmia ch' ei proferì, che si sarebbe salvato a
dalla punta, con contrarie volte l'un ch' ell'altro, e forzali co'le
doloroso sermo? idem, 3-119: poscia ch' io ebbi rotta la persona / di
oro. e ha questa virtute, ch' elio è piu forte in puncta del diamante
bastone, e voltata le punta, ch' era di ferro, alla vita di renzo
dante, inf., 27-17: poscia ch' ebber colto lor viaggio [le parole
torcendo in sù la venenosa forca, / ch' a guisa di scorpion la punta armava
. m. villani, 3-79: passato ch' ebbono una punta, sco- persono l'
state fabricate castella per guardia de'canali ch' ad essi servivano per porti. ann.
potrebbe venire a fine, cioè a quello ch' egli a memoriato. zanobi da strata
, operi colla vampa della carità quel ch' ella apparisce operare colla punta della propria
iota od una punta della legge trapasserà ch' ogni cosa non sia fatta. -minima
concepe, la madre si strenge / ch' entrarvi non poria 'na punta d'ago.
è forza che sia fino, / né ch' aggia de la punta o de l'amaro
mai vino aver della punta da dovero ch' ogni dì non diventasse aceto più forte
, allora, cade nel parafulmine, ch' è nel punto più elevato della casa
così il mio core imbocca / ciò ch' amore li dà: / credene aver,
al conte: / -v veggio ben ch' r non posso scampare, / il mio
mazzei, ii-200: il maggior affanno ch' io porti de'fatti loro è ch'
ch'io porti de'fatti loro è ch' io non ne so mai novelle, se
così il mio core imbocca / ciò ch' amore li dà: / credene aver,
iii-6-362: se la pigliava coi « dardi ch' ei scoccò di morte infetti / dall'
ii-635: sì entrarono nella cittade costoro ch' erano in agguato e sì la misono tutta
mostrato le punte e così dal popolo ch' amava molto questi guelfi. -non
le mie parole per punta, quasi ch' io le dicessi maliziosamente per qualche mio interesse
tutte le parti dell'universo: segno ch' egli volle entrare, come si suol
che ne sento, né la punta ch' io ho presa con mio fratello e
avari. bar etti, i-177: guarda ch' io non abbia a pigliar punta con
sia costante al servo umile, / ch' io t'ho scolpita a punte di diamanti
58: non è sì forte punta / ch' agiunta / no'ne sia una più
in altro, ma non ci fu verso ch' io sapessi far di conto. conteggiare
in altro numero). mi bastava ch' io sapessi puntacchiare; segnavo il tanto e
/ le mura, ed ordinar quel ch' è dovuto; / e cominciossi una fiera
: la terza sì sia questa, / ch' ell'abbia chiara testa, / che
dentro, in dono, / se fa ch' io parli a livia. marino,
scolari che ti dissi, giovane ricchissimo ch' avea una cinta di capello tutta gioiellata,
bastone, e voltata la punta, ch' era di ferro, alla vita di renzo
iv-121: se bene solo i quadrupedi ch' hanno l'ugne sfesse sanno per natura notare
giuda, e quella ponta / sì ch' a fiorenza fa scoppiar la pancia. monti
laro: / vui siti 'l costo ch' el mi'cor mi costa. c.
continuavo a puntare nel sole, fin- ch' ero ubriaco, / e approdando a quest'
arco e arco, ripieno quel basso ch' è infra il colmo de l'uno e
pontasse il mondo, tu non farai mai ch' i'l'abbia avuta. b.
veggiamo: che volete voi in fatto ch' i'vi dia? -puntare sul cavallo
la taula rasa non dèa èssare rasa, ch' elli non li debia avere alcuno desegnamento
altezza d'una puntata..., ch' è circa di tre braccia. ottonelli,
com'è gelosa de me! ma io ch' ornai conosco la natura sua, come
.. passa quel primo, / ch' esser dovrebbe sezzo. svevo, 8-301:
toscanella, xxi-4: a tutte le chiose ch' io ci ho agiunte [al volgarizzamento
come ombra, per- cioché non vorrei ch' alcuno comico pontatore volesse dire che io
per prima cosa l'esattezza nello scrivere ch' è importantissimo in queste cose, di
il gusto di chi ben intende ciò ch' ei fa ogni dì più si raffina,
... ippolita ne prese uno ch' era punteggiato di vermiglio nella sua lanugine
(i-rv-139): il coperchio, ch' era gravissimo, sollevaron tanto quanto uno
offesi, e simile smuronno la porta ch' è apresso a san iacopo alla tomba
sì serrandosi in tutta la massa loro ch' e's'attengono l'un l'altro e
); ma lo fa camminare tanto ch' io noi posso tenere. par impossibile,
anzi venga ad argomentare... ch' ella è donna cauta di notte come conviensi
silenzio, le lasciò quella parte del letto ch' ella aveva preso e rivolsesi a dormire
trottar il bisogno, che vuol dire / ch' e'la puntella e stuzzica e punzecchia
. gozzi, i-26-118: io ti concedo ch' essa [erudizione] convenga a un'
et amata mia nemica, / né so ch' i'me ne pensi o ch'i'
né so ch'i'me ne pensi o ch' i'mi dica, / sì 'l
ascolto, e non odo novella / ch' a dio ritorni l'alma al ciel nemica
poi un fuoco acceso intorno torre / que'ch' eran sotto lei messi puntelli. vasari
. tassoni, 5-18: quei pochi, ch' ivi in guardia eran fermati, /
l * anno passato perdette il marito, ch' era il puntello della casa! le
ogni dì piu mi paia, / ch' era il puntello della mia vecchiaia. baldovini
onestà il patisse: et anche conosciamo ch' egli ha agli orecchi di mali puntelli
sono li denti puntenti del cane, ch' egli hae da ogni lato, co'quali
per fame i puntaruoli. / vo'dir ch' ivi bottega aperta f f
v.]: 'punticolato ': ch' è coperto di punti- celli depressi o
pari, et imparticolar castel rodrigo, ch' è ambasciator al presente, essendosi egli
: la signora si puntigliava a rispondere ch' io aveva rotto irremissibilmente raccordo. tommaseo
sì... /... ch' io muti consiglio. pirandello, 6-521
goldoni, ix-803: può darsi per natura ch' ei sia di rider privo, /
rovesciar nel fondo della padella impressionista (ch' era ridotta a riscaldare i quadrucci e
l'accademico araldo... rispose ch' egli leggerebbe con voce rotonda, corsiva,
dopo la battaglia v'è una parola ch' io malgrado la pa zienza
via, / e fate di puntin quel ch' io favello. castiglione, 228:
medici, 5-28: non è or chiave ch' ai mio for- zerino / non aprissi
ho pensato il modo di puntino / ch' a man salva doman di fuor farete;
nastrin di stame / e la becca ch' i'ho di taffettà, / il vezzo
. martelli, 3-65: quella virtù, ch' adduce il sogno, / l mi
seggio ove soggiorna / picciola damma, ch' ai calar suo salta / sotto altro cespo
e 'l van disegno scoma, / ch' affamata col pugno a voto chiuso /
vertù punta / d'un anxiar, ch' eo persi onni valore. 6
abbia la natura del punto matematico, cioè ch' e'sia indi- visibile? genovesi,
lume / acuto sì che 'l viso ch' elli affoca / chiuder conviensi per lo
vedete, amico, certi nasonacci proboscidali ch' escon dal punto della visual simetria e
piantato colloca una bella statua in modo ch' ella possa corrispondere a più punti di
guardano i morti né è lor lecito non ch' altro il farsi alle fenestre liberamente,
dolse per confermarmi in quella ope- nione ch' è nata in me da molti mesi in
i-259: quel punto maladetto sia, ch' amore / nacque di tal manera / che
quel punto maledetto sia, / oimè, ch' eo vidi lei cotanto bella. cino
, dì, ora e punto, / ch' a questa donna conterai tuo'versi.
: che maledetto sia il punto in ch' io spesi i danari in questo sì bel
: l'accademico araldo... rispose ch' egli leggerebbe con voce rotonda, corsiva
,... / la lunga tema ch' io fo come 'l sarto, /
, / come rilevan ben, mostrando ch' ella / è la vera maestra di questa
: non è sì difficile / punto ch' ella noi tolga da l'essempio. a
[poeti] sanno accennare all'anello ch' è tra il caso speciale e la generale
, ii-90: di quel prino punto ch' i'vi dico / m'è fatto
che i semplici ragionamenti. ma fate ch' io sappia il punto. sarpi,
punti, / sanza molti altri poi ch' io ve n'ho aggiunti. g.
volgar., i-xi-i: niuno giudicamelo ch' è. ppossibole dèe essere conmesso o
: ciò che mirabilissimo mi pare e ch' ogni credenza avanza è il sentirlo rapportar
non voglio aspettar che tu comandi / ch' io te racconti i soi diletti bravi /
veggendo essermi tornate vane tutte le ambascerie ch' io [filippo di macedonia] ri
dirittura intorno a tutti i punti di ch' io ho soggetto di querelarmi con esso voi
, 143: riguardo al denaro, ch' è il punto più stringente, è stata
così detti moderati. l'unico punto ch' egli inculcava costantemente era quello dell'odio
nostra niun sì sottil punto / è ch' e'non l'adbia a perfezione.
delle sue vestimenta, sì ho fede ch' io sarò guarita dell'anima e del corpo
forse un altro più bel punto / ch' era il fermarsi, e lasciarlo far,
e seco / guida il furor, ch' è cieco. imbriani, 1-262:
parole; io faro la prova di ciò ch' io dico con la presenza ».
qua mi piace / questa erba sì ch' altrove non ho pace. tansulo, 1-172
qua entro eschi, / di quel ch' ebb'or così la lingua pronta. idem
s. bernardo dice in qua addietro ch' egli [s. giovanni battista] ha
sonno, quand'io vidi un foco / ch' emisperio di tenebre vincia. idem,
, / di quel che prato, non ch' altri, t'agogna. idem,
/ di qua dal dolce stil novo ch' i'odo! -per di qua
a me: « fatti qua, sì ch' io ti prenda ». lorenzo de'
e 'l mezzo / del quartodecimo anno ch' io sospiro, / più non mi
a vite fa la gola / ogni volta ch' ei manda fuor parola. note al
, i-195: cercherei comperare la possessione ch' ella fusse tale quale l'avolo mio caroccio
amicis, i-315: arrivai alla caserma ch' era quasi buio. le compagnie erano
/ di gioì mi rinovare, / ch' eo l'avea quasi miso in obrianza.
più vicina alla più bassa locuzion poetica, ch' è quella dei poemi drammatici e rappresentativi
se ne more, / e quasi quasi ch' io me lo 'ndovino. f
espressioni comparative. garzo, 18: ch' ell'è quasi come aurora / che intra
ariosto, 33-67: arroge a tanto mal ch' a corpo vóto / et essi e
di matrigna, / disse il guerrier, ch' io mi spavento quasi. tommaseo [
, portandosi dolosamente nella carica o ministero ch' esercita, o per non volere ammettere le
! foscolo, xvii-236: la pace ch' io provo mestamente quassù sarebbe invece lietissima
con supplizio. / intendo, poi ch' io son quassù salito, / ad ogni
stanza. pescatore, 30: forse ch' i non sappia / far anch'io de'
, spinto da la gran dolcezza / ch' i sento per lucrezia. p. nelli
. v.]: 4 quatemato. ch' è disposto a quattro a quattro sullo
quattro sue donne, le maggiori assassine ch' io conoscessi mai. gioberti, 1-i-40
scritti, fra 'quali ne fu uno ch' è dannato per la chiesa, come
questo morto [lazzaro] idio parve ch' avesse più a. ffare ch'agli altri
idio parve ch'avesse più a. ffare ch' agli altri, e così è di
que'cimiteri d'ossa semispolpate, maggiormente ch' erano fredde e fetide, come quat-
si fue abate in quel monisterio ch' è calavria, chiamato 'monisterium
novelletta anonima, lvii-176: un dì ch' egli era fore / e riguardava sopra al
quatto, / sente dell'arco, ch' ei veloce e ratto / s'è gittate
poco. / ritornatemi in gioco, / ch' io prenda ardir, ché sto vèr
dolor piango e m'attristo / allor ch' io veggio i miseri fanciulli / entrar là
quartórdici e soldi sette d'ogni denaio ch' io li avesse prestato a. llui
, i-391: vera cosa è, ch' egli ha più d'ottanta anni, /
i-rv-678): io voglio che tu sappi ch' egli tabarro è di duagio infino in
niuna ragione, per quel ch' io creda, più al due che agli
, come dolorosa riprova dello scarso interesse ch' è generalmente per le cose letterarie,
, 1-3-212: porta qualche quattrinello, ch' i'lo terrò in deposito per quando
ambrogiano: / ciascuno è vano di ch' esser solea. pietro di viviano corsellini,
g. gozzi, i-1-171: ben sapete ch' io credo che alcuni lavorino, ma
de'medici, ii-155: procura ben quel ch' i'posso recare, / se tu
posso recare, / se tu vuo'ch' io te comperi cavelle: / o liscio
stanno le temine a tre quattrini, ch' io non abbia tracciato e diligentemente spiato
] andando al banco per la provvisione ch' ogni mese da piero soderini soleva pigliare
262: quattrini e fede, meno ch' un si crede. ibidem, 281:
quattro aprovatori erano stabiliti, che quelle ch' aveano valore facevano mettere in conto,
quattro stelle / non viste mai fuor ch' a la prima gente. s. gregorio
del mondo, udrallo il bel paese / ch' apnnin parte, e 'l mar circonda
rondinelle, la luna: / la luna ch' usa la sera / rialbeggiar solitaria /
a lui quei legami ch' egli ha reciso. panzini, iii-616:
, successivamente; e la vicenda voleva ch' ella sollevasse sempre il medesimo piede.
guardando si vedeva sulla pelle il rialto ch' ella faceva. 5. ricamo
il veleno lavorava, / e, quel ch' era di peggio, serpeggiando, /
peggio, serpeggiando, / il cuor, ch' è un buon boccon, sbocconcellava e
amor m'à rialzato, / po'ch' esere mi feqe servitore / de quela che
buoni. pananti, i-94: son genti ch' entrerebbero nel fuoco / e che si
per lo dono né per altri mestieri ch' elli hanno, non potranno fare piacere a
che a far sapere a tutti ch' egli aveva una gran voglia di riammogliarsi.
l'argento ne'reciprochi andamenti e riandamenti ch' ei fa ne'due rami della canna
però che le ferite son richiuse / prima ch' altri dinanzi li rivada. petrarca volgar
/ che dentro a roma è forza ch' io rivada: / e credo anco di
che tu hai dette, in fuor ch' una, mi piacciono; e questa si
tornarono di nuovo a riandar le cose ch' avevano fatte, a pentirsi di quelle ch'
ch'avevano fatte, a pentirsi di quelle ch' aveano lasciato di fare. porcacchi,
ciò che aveva inteso, ciò ch' egli medesimo aveva detto. praga,
dubbi e di liti, per ragioni evidentissime ch' è lungo riandare. -ripassare
sistema economico della sicilia quel principio vitale ch' è caduto in una specie di languore
/ che fur gioco del vulgo e ch' ora alfine / da un mio seguace rani-
non abbandonai più quel mio poemetto ch' io non l'avessi interamente terminato col quarto
sgraziati, /... / noi ch' abbiam tutto trapanato il dosso, /
menelik si era riappariate con bafana e ch' essa era ritornata a godere la confidenza
altra parte lucente de la luna, ch' era verso occidente. laude cortonesi,
tigri] sotto terra e corre tanto ch' elli rappare nella terra delli iabinesi e degli
di ieri. vuole, nientemeno! ch' io ne parli al crispi. bacchelli,
darmi avviso da parte di mia madre ch' era già allestito l'alloggio in padova dov'
l'ardor me sforza e vuol pur ch' io demostri / l'artìfizioso foco che devora
guisa, mandò a sollecitare quelle genti ch' eran'ite in orliens per riarmarsi,
, di far tale un fatto, / ch' utile tomi. -ricoprire con l'
guarditi, dich'io. che anco poi ch' elli arà segato un pezzo, elli
il venerdì santo del 1327; tanto ch' egli non poteva supporre, mi pare,
ci ho durato una fatica / tal ch' io mi sento il gorgozzul riarso.
gli etiopi per il vapore del sole, ch' è lor vicino, sono riarsi,
grazia, una goccia di quell'acqua ch' ella cavava dal pozzo, una goccia
a la tenzon suprema. / or pensiam ch' il nemico è presso, e
44: s'errarmi / vedi e conosci ch' in nulla mi guasti, / piglia
l'impe- rador federigo i, riassuggettita ch' ebbe questa città all'imperio romano,
: cantalupa, come un'amante prodigiosa ch' egli tentasse invano tradire, era riuscita ancor
: « lo dico, seguitando, ch' assai prima », ecc.; dove
sien ricevute. / s'ha, ch' e'diè reassunto, / non ti ingiuria
riassunsono. idem, i-vn-453: consigliavano ch' egli era bene che la podestà della
, a porgermi alcun aiuto in modo ch' io ne senta alcun sollevamento; e
per ritrovar strada di riattaccarla, vedendo ch' io perdo assai; ma non la so
in firenze... una poesia ch' io chiamerei borghese; poesia che ha fondamento
a villa e casa padronale da colui ch' era successo al signor pietro nella più
ricorrere al grande rinsanguatore di tutto ciò ch' è languido; bisogna ringiovanirci; e perciò
sua riattingerla nel grande conservatore della vita ch' è il popolo. d annunzio,
solo imparava, come ne'nostri, ciò ch' io non sapeva, ma vi sentiva
guasti o rotti di un vascello, ch' esce da un combattimento, ovvero da
gran parte di quella fe- beità ch' ella mi augura: là dove io ne
carducci, ii-3-185: gli rispondo subito ch' io credo che già da altra parte avrà
libertate, / ti vo'contar quattro ordini ch' egli hanno, / in fra gli
del monte di quella cittade, / ch' ogni danaio, ch'ai comun prestato hanno
cittade, / ch'ogni danaio, ch' ai comun prestato hanno, / rianno
d'oscura e negra / polve, ch' ai rimirar chiudea te strade, / sì
4 che non è giusto aver ciò ch' uom si toglie ': noi, uccidendoci
dio non sonerà che alcuno riabbia quello ch' elli stesso s'ha tolto. cesari,
gozzi, i-n-219: imperciocché dal dì ch' io ci venni condotto prigione, se
offerite. grafi 5-1116: oh, lascia ch' io riabbia / ch'io riabbia euridice
oh, lascia ch'io riabbia / ch' io riabbia euridice. -con riferimento a
toccar la bella mano / né riaver quel ch' è di vita spento.
. tommaseo, cix-i-193: vi dirò ch' io ho preso un purgante stamane che
. groto, 5-39: lasciate almen ch' io mi riabbia alquanto / dal dolor
di me stesso che sarà diffidi cosa ch' io possa riavermi; ma la virtù consiste
forteguerri, 16-92: dice l'istoria ch' ebber tal tempesta / che trenta giorni
: nel tempo stesso la moglie, ch' io amo ed apprezzo moltissimo, infermò an-
amo ed apprezzo moltissimo, infermò an- ch' essa e penò non poco a riaversi.
labbia, / non farà questo dir ch' ella non parta, / e malgrado di
balsamo, esirvite. / e dopo ch' ei si son riavuti, / chi mugola
godere in appresso di quella robustezza d'idiota ch' io mi era andata formando in quei
, festeggiate or di foiano, / ch' è tuttor vostro e fuor di compromesso:
dire... della tua salute, ch' io spero ora rinvigorita e riavvalorata.
di una semplice correzione di rotta (ch' era smarrita affatto), ma del
buonarroti il giovane, i-155: poi ch' ognuno ha paura, io sola seco