4 (61): « voi mentite ch' io sia vile ». « tu
sia vile ». « tu menti ch' io abbia mentito ». questa risposta era
, / stari d'mtomo a colui ch' alto ragiona / d'imprese degne e
inferi. petrarca, iv-2-23: leonida ch' a'suoi lieto propose / un duro
. nievo, 2-36: la signora ch' è svizzera sa fare dei famosi pranzetti dai
piazze e pransi e cene / par ch' ognor partoriscano qualch'atto / che fa
lana tinta in verde, usata da quelli ch' eran della fazione de'verdi negli spettacoli
358: come la prataiola di brughiera / ch' è prima a salutar la primavera.
. ramusio, iii-437: il terreno ch' è dalla banda d'ostro di detto
veder si potean tutti quanti': cioè quelli ch' erano in su quella prateria, e
così fare. finiguerri, lxxxviii-i-704: costui ch' è qui da la sinistra mia /
esser la teorica senza la prattica poco meno ch' inutile, aveva per uso di non
è avuto quasi che per infame, riformato ch' egli si sia di maniere e di
per dui voglio esser messo, / ch' io te ne avisi, acciò che tu
, acordamo di rubarne dua di loro, ch' erano giovane di 15 anni, per
in questa pratica, venono 36 uomini, ch' en- tronno nella casa dove stavamo bevendo
non aveva neppur degnato dar ad intravedere ch' era istrutta della pratica. -in
mio caro alfieri nella sua 'vita 'ch' egli non disputava mai con nessuno con
5-195: il vecchio dottor gherich, ch' era stato il suo conforto durante la
di achille, le comunicò un giorno ch' egli intendeva cessare dalla pratica e le domandò
che sol non sapresti, / non ch' altro, medicare una volatica. /
, medicare una volatica. / pur ch' abbiate i cappucci e l'ampie vesti /
che fa ha solamente una certa facoltà, ch' egli si ha acquistato con un lungo
del petrarca che m'arebbe potuto seguire altro ch' es- ser chiamato rampino dei versi altrui
città? aretino, v-1-913: subito ch' io vi ebbi in pratica feci di voi
. guarini, 1-57: per quello ch' io n'ho provato nello studio di
si pose in animo / di far ch' io non stessi in pavia, e successegli
stessi in pavia, e successegli: / ch' indi a pochi dì occorse ch'in
/ ch'indi a pochi dì occorse ch' in le pratiche / del rettor, una
bagoa, eunuco di singoiar bellezza, ch' era su 'l fior della fanciullezza sua
, e ultimamente lo racoman- da, ch' ogn'uno, al secondo giorno che avrà
cattive pratiche ', non corrispondi alle speranze ch' io ho di te concepite, l'
riattaccare la tua pratica con zanichelli, ch' io per me lo consiglierò a concludere.
e più degno di storia è quello appunto ch' ella tocca nella lettera sua: la
: dixe che dio gli aveva detto ch' egli era uno in firenze che cercava di
boiardo, 1-274: descrisse tutte le prattiche ch' egli avea intese nel consiglio del re
cittadini di numero di circa a 80, ch' erano di quello presente reggimento. boiardo
reggimento. boiardo, 1-100: le cose ch' a stati importano sono contrarie d'ogni
imbasciadori. varchi, 18-3-23: ordinò ch' egli giudicasse tutte le cause che si
alla fanticella: va'innanzi tu, ch' io chiudo, e lasciami il lume.
promesse, e dieronsi / la fede, ch' una sua figliuola, ch'u- nica
la fede, ch'una sua figliuola, ch' u- nica / si trova aver,
non si gravasse di darmi trattenimento tale ch' afiegramente potessi abbandonare la casa mia.
medici delle carceri una dichiarazione della impossibilità ch' ei si rimetta mai e della certezza
ei si rimetta mai e della certezza ch' ei peggiorerà sempre, se non
opera / non ha fatta di quella ch' egli è solito, / io non voglio
e farci strada fra i marrucheti, ch' ivi sono alquanto praticabili. manzoni, pr
, 1-4: tre sono le principali nazioni ch' abitano la detta provincia, delle quali
foscolo, xli-677: non mi si neghi ch' io, con le mie dichiarate opinioni
, v-365: il grande bacone, ch' era metafisico d'altra fatta e aveva studiato
di rima. mazzini, 75-123: lasciate ch' io speri in dio che ha guardato
secondogenito. foscolo, viii-134: pare ch' essa abbia serbato il cuore sempre vicino
? -perché voi abitate in un luogo ch' io prediligo. ungaretti, xi-75: in
predice maestro brunetto il futuro onorabile stato ch' ebbe l'autore appo li valenti uomini
,... ha detto alla regina ch' essa vedrà re tutti i suoi figliuoli
carlo. tasso, 17-89: quel ch' a lui rivelò luce divina / e
a lui rivelò luce divina / e ch' egli a me scoperse, io a te
essendo una indivinatrice / allora in tebe ch' era manto detta, / che sapeva
foscolo, ix-1-329: più tempo innanzi ch' ei facesse predire a virgilio che il
mio delitto, / consolando il mio cor ch' è tanto afflitto. -intr.
alessandro] fu per le sorti ammaestrato ch' egli si guardasse da una città chiamata
acheronte, perocché i fati predi- ceano ch' egli doveva finire la vita sua in que'
., 385: una volta uno, ch' era vestito de l'abito monachile,
di che dolerti di me poi / ch' io tei predico e tu pur gir vi
del tempo, acciocché meglio facciasi quel ch' ha a farsi, segua meglio quel
ha a farsi, segua meglio quel ch' ha a seguire. 'predisporre i mezzi
, illustre alta propagine, / ecco ch' io canto, ecco ch'io scrivo e
/ ecco ch'io canto, ecco ch' io scrivo e medito / gli elegi
nella pigrizia e provocata nella stizza, ch' erano due delle sue passioni predominanti,
sentimento di acuto rammarico verso l'offerta ch' io stava per respingere. deledda, i-385
erro al calcolar de'punti, / par ch' a- sinina stella a noi predomini.
, 2-12: altro da te non aspettar ch' io chieda / né che alcuno interesse
studiava tutte le maniere di far dimenticare ch' era stato mercante: avrebbe voluto poterlo
quelle insieme tutte: / sol quella ch' ha predominazione / ritiene il nome, senz'
può, non anderà il predone / ch' ugual non abbia il merto al suo
antonio da ferrara, 14: vinto ch' egli edbe la mondana guerra / e
farte donna de quel santo coro, / ch' a la tua laude sempre move tono
tutti; ed è superbo errore / dir ch' è figlio del merto un bene eterno
, subvertendo la ve- ritade, dice ch' el conte ranaldo prefato avea sul quel
., 2-26: a veienta le tende ch' erano perdute si racquistarono e furono di
de'popoli sanissimo colle sue massime, ch' io mi riservo a smascherare opportunamente,
vi studiaste di metterv'entro, dicendo ch' io ero papa universale. baldi,
30-78: il fiume e li topazi / ch' entrano ed escono e 'l rider dell'
vo mendicando a questi inculti versi / ch' altri gli porga più benigno orechio.
fiorentino, con aggiu- gnervi una prefazione ch' è fama non valesse meno dell'opera.
togliere le prefazioni, levare affatto quelle ch' erano tra loro contrane. -scherz
cecchi, i-176: seguita / pur, ch' io non sono di tale portata /
lui sonno, nel quale m'immagino ch' egli vi lasci in piena pace. cattaneo
ischioppare vedutisi quelli di corte preferir uno ch' era stato tummo ad amarla. f
di vedersi preferito cornelio in quel posto ch' ei divorava colla speranza, ricusò di riconoscerlo
talora n'ebbe proprio quella cura / ch' ha del ragghiar degli asini un
altissimo signore, io per me credo ch' ogni prefetto amor dea cominciare inver di sé
[dante] seguire tale impresa e ch' egli ne verrebbe e proiezione e buono
, i-ii- 149: il soggetto ch' ella maneggia e il più spinoso che possa
... datemi le mie vesti, ch' io non vo'più giacer qui prosteso
mi verrà in mente atto a questo ch' io proposi. boiardo, 2-97: era
ora si disse di tutte le città ch' eran sotto romani e non eran roma.
marino, 1-4-252: godi pur, ch' a l'un e l'altra stanno /
passaggio, la relazione più o meno stretta ch' esiste tra le nostre cognizioni e i
sprofondare. guittone, i-1-67: dico ch' è da conosciere per malvagia, e
le bestie rimarrano in terra, più giù ch' essi sotterra prefunderrano a laido ed a
potrebbe assimilare l'universo: i germi ch' essa produce e che periscono per miriadi,
niccolò del rosso, 1-359-7: le prieghe ch' i'te faggo sono spese / e
faggo sono spese / e perdo la fatica ch' io vi metto. statuti dei disciplinati
lancellotti, 3-314: mi mova di credere ch' a venezia non sia lecito il portare
poi guardò uno delli angeli preganti, ch' ella amava; il quale aveva su lo
mercé per cortesia / a quella, ch' è la fior de le confiate. chiaro
piaccia, / la mia donna pregate / ch' ag- gia di me pietate / e
tu sarai nel dolce mondo, / priegoti ch' a la mente altrui mi rechi.
rea, / che lo dè far però ch' el promettesti / quando di piazza 'l
.. /... / poi ch' a palamidesse fai viaggio: / solo
davanti, / pregherolla con pianti / ch' ella m'auzida tosto. niccolò del rosso
e diceale, intra taltre parole, ch' elli era gentile e ricco e bello
. boccaccio, 1-i-489: signore, però ch' io non dubito che quello di che
, 1-3: sostien tu el fascio ch' a me tanto pesa, / reggi la
finale. ciuccio, 27: prego ch' enn-alcun lato / facci stufar lo mio
. ariosto, 4-36: non pregar ch' io t'uccida, ch'i tuoi preghi
non pregar ch'io t'uccida, ch' i tuoi preghi / sariano indarno.
15-9: ad un gran duca è forza ch' io riguardi, / il qual mi
grida e di lontano accenna / e priega ch' io noi lasci ne la penna.
gravità dell'uomo e dovere essere quella ch' abbia d'essere pregata. guarini, 58
l'amor di dio e per quella amicizia ch' e tra noi, che facciate per
tra noi, che facciate per modo ch' io non abbi più a pensare d'essere
dobiate levare l'elmo di capo, sì ch' io vi possa vedere lo viso vostro
e dei, / pregrando 'l fratei mio ch' ancor lor faccia / tale accoglienza ch'
ch'ancor lor faccia / tale accoglienza ch' ei non tenghin perso / avermi, e
a viterbo al santo pare a preccarlo ch' el vegna a roma. bembo, 9-3-239
umilmente el pregone: / « ciò ch' a voi piace ed a vostra compagna
sire deo / che 'n quella guisa ch' eo / moro, chi morir fa.
pregheremmo lui della tua pace, / poi ch' hai pietà del nostro mal perverso.
1-158: ricordati, padre mio, ch' io sono stato dinanzi al cospetto tuo
ò amore, e pregonel piangendo / ch' adomi di piatà il legiadro viso.
senso generico ^ pregare il cielo ', ch' è meno affettuoso, ma può suonare
. garzo, 29: garggo prega ch' ell'adori / a dio per li peccatori
di potere, / e per boudin ch' è crollato, / per chi s'è
pregator e i preghi eran sì ardenti / ch' offesi me per non offender lui.
consentio / febo al pregator, ma ch' ei facesse poscia / a la patria ritorno
in far mia pregheria / a quel fellon ch' è sì ien d'arditezza, /
lusinghe e molte pregherie, / più ch' i'non dico, ben per ognun cento
umilmente / vadane a l'avenente / ch' è si dispietosa / sì che gioiosa
con le preghiere, con le promesse ch' ella il suo cuore angustiato tutto le aperse
è quando l'accusato non difende quello ch' è fatto ma addo- manda che.
: preghiera è quando l'accusato confessa ch' elli àe commesso uel peccato e
àe commesso uel peccato e confessa ch' ell'àe fatto pensatamente, ma si
molte preghiere il chiamava, facendogli intendere ch' era venuto in italia per coronarsi. davua
con la mano mostrò lor la via / ch' esso intraprese e con calde preghiere /
2-viii (c) -5: e1 prego ch' io facea al deo d'amore
per usagio / avegna spessamente / c'omo ch' è canoscente / per molto senno c'
molto senno c'agia e cortesia, / ch' elio pregia non sagio. bonagiunta,
secolo hai partita cortesia / e ciò ch' è in donna da pregiar vertute.
non pregia om per vestimenta, / ch' altrui sono ornamenta, / ma pregia il
: qentil e sago gascuno e chiamato / ch' è inalgato e rico d'avere;
ni provedere vale s'è mancato, / ch' è pri- siato quasi no valere.
inf, 14-70: ebbe, e par ch' elli abbia / dio in disdegno,
il non pregiato loco, / que'ch' è laudato dè aver dottanza, / veg-
. davanzati, ii-445: un uovo ch' un mezo grano d'oro si pregia valeva
alamanni, 7-ii-69: è folle colui ch' incerta cosa / per certa afferma e se
c'anti vorria morir di spata / ch' i'voi vedesse curruciusa. fiore [dante
soperbia che v'è orta, / zascun ch' offende, più se tien presato /
. i perche m'è sci pregiata / ch' è sci scienziata. antonio da ferrara
ha il cor amor fatto sì stolto / ch' io non cognosca che mia qualitate /
si puote l'amor sanza danno, / ch' io veggio assai, presgiati di savere
, quanto meno sono pregiate le monete ch' ella posside ed alle quali è in
, / poi c'a lei piace ch' eo le sia intendente, / che grandemente
/ vivomi de'divini alti concetti / ch' escon da tanto ingegno e sì pregiato
poderi da lan- gnaia, che disse ch' era istaiora xxxni, per pregio di cento
. marino, vii-80: non già ch' io pretenda di emulare cotanti valorosi uomini
le donne] parlava, / dizendo ch' igli era mastro soprano / di far
luntano, / al suo volere, ch' ella s'empregnava; / e per presio
. testi veneziani, 173: ordeno ch' el sia aparado iii poveri prevedi e
. gemelli careri, 1-i-235: ciò ch' è di maggior pregio in essi [gli
per la ventura / lo vostro prescio, ch' è cotanto stato / ed avanzato stando
voi pulzella, / non avanzasse, ch' è ben di natura, porria drittamente esser
lo grande valore e lo presgio amoroso / ch' è 'n voi, donna valente,
, 16-80: il mostro, di ch' io parlo e di ch'io scrivo,
, di ch'io parlo e di ch' io scrivo, / di nessun pregio e
sia maladetta l'ora e 'l punto ch' io / seguii tua vanità, o falso
ti creda potere muovere, ma poi ch' io hao perduto il buon pregio e la
/ lascia altrui córre, il pregio ch' avea inanti / perde nel cor di tutti
cattivato l'animo per quella eletta facoltà ch' egli [socrate] possedeva di sentire anche
date pregio alla mia vita, fate ch' io senta d'essere, di valere,
maestro, disse al padre: -io veggio ch' elli morrà certamente. tavola ritorna,
'l pregio / che mi dicesti allor ch' un giorno avrei? g. stampa,
, xcv-6: or deo ne lodo ch' eo son conuscuta, / né non fo
putta, al to marito, / ch' alotta te par aver zoi compiuta /
/ di partenope bella il fren reggesti / ch' atene o roma eroe di te non
avventura. dondi, 268: vertù, ch' è la radice e 'l nodo /
cagion de la profondità del suo giudicio ch' io stesso mi attribuirei il nome di reo
dico la 'tesei- da ', ch' abbiamo altra volta mentovata, e distinsela in
algarotti, i-rx-309: né awien mai ch' io la vegga senza velo, /
petrarca, 214-28: tu, signor, ch' hai di pietate il pregio, /
il pregio, / saldin le piaghe ch' i'presi in quel bosco / vinca 'l
non è nel mondo / pregio maggiore ch' essere dispetti / e somigliare, in anco
croce, / all'uomo in terra ch' era dio nei cieli. -capacità,
a me stesso: « può un uomo ch' abbia due oncie di cervello nel capo
oncie di cervello nel capo leggere le pagine ch' ora io lessi senza sentir il potere
tal sorte e di tai pregi / ch' a tal grado non giungono i palagi /
che tanto più è incomprensibile quanto ch' una bocca obligata si confessa incapace per decantare
tutto suo: cosi mi tegno, / ch' amor di tanto onor m'ha fatto
, 104-6: mi dice il cor ch' io in carte scriva / cosa onde 'l
poliziano, st., 1-24: or ch' un superbo in sì vii pregio m'
/ or veggiàn se 'l meschin, ch' amor riprende, / da dua begli
posso altro dirvi ora, se non ch' io mi tengo in pregio per esser amato
beato / questo monte fiorito: or ch' io son privo / di lei che in
delle donne, tanto più è convenevole ch' esse l'abbiano in pregio e che con
104: or mille volte el dì ch' amor mi assalle / ferir mi può,
. nnulla guisa me posso soffrire / ch' eo non comenze a. ddire / de
altere e nove / e dispregiar di quel ch' a molti è 'n pregio. boccaccio
. buonarroti il giovane, i-284: innanzi ch' i- lion fusse combusto, / furono
sopra che non è opera di pregio ch' io fermi i lettori. -fare
carattere dei popoli, nella falsa opinione ch' ebbero dei romani si fecero un pregio di
fazio, ii-25: l'uom, ch' è prode, / per nessun pregio /
, 30-67: il primo fu ruggier, ch' andò per terra; / e dipoi
; e travagliossi con tanta buona fortuna ch' aiutato da amore riporto il pregio e l'
sete ne l'arte, se non fosse ch' io dubito pregiudicarvi. sassetti, 14
a me, non preiudicando ad alcuna regione ch' io avesse indella ss. ta terra
, 1-371: al medesimo signore, ch' avea richiesto il nostro comune per l'
non preiudichino a messer sozzo dei e ch' e'consoli e camarlengo non possano né
pregiudicatamente e considerar come barbaro assoluto quello ch' è solo barbaro relativo.
certo che è per sembrar paradosso quello ch' or dico a'partigiani della favella spezzata,
possibile. foscolo, xvi-295: o ch' io non conosca abbastanza il carattere di
le sue vere intenzioni, certo è ch' io trovo in quella lettera mol- t'
ne. siri, in: gli avantaggi ch' ottiene la casa d'austria sopra quella
. loredano, 2-i-79: l'amore ch' io ti porto non vuole ch'io
l'amore ch'io ti porto non vuole ch' io contrasti i tuoi desideri, benché
far evaporare dal vostro capo que'fumi ch' esser potrebbero pregiudicevoli alla preziosa vostra salute
mirabile effetto della polvere fulminante, fenomeno ch' ha fatto nelle scuole, non men che
io detto, e te lo replico, ch' io né per ambizione né per interesse
il solo cercarla è un gran pregiudizio ch' ella non vi sia. 2
da me riconosciuto come la maggior grazia ch' io possa ricevere dall'infinita sua cortesia.
, 32-21: tu sai lo malificio / ch' è stato inverso al podestà commesso,
del capitale più prezioso delle donne, ch' è la bellezza. moretti, i-120:
cristiana, ma religiosa monaca. so ch' io non potrò parlar più oltre di lei
iv-55: una bevanda... / ch' alia santà non porta pregiudizio, /
a ricreazioni, e 'n somma farò sì ch' ella mi conoscerà per marito cortese,
sempre sotto forme diverse l'amore immenso ch' ei portava alla patria; amore che
essa il tumor rileva / dai polverosi granellini ch' entro / se stessa chiude.
ponendo le mani a dui altri carboni ch' erano presso la fornace, fece venir a
/ fan coll'ispngionar d'aure sonanti / ch' ai tuon lieto e feroce il ciel
non del greco almeno dell'inglese omero, ch' egli intrecciò nel suo poema alle amenità
e il cor m'ha pregno / ch' io giaccio a mezo 'l fuoco e non
e de'ministri delle sue stesse arti ch' egli, lor maestro, molte fiate non
serva pregna per questi pochi giorni fin ch' egli venisse, cioè pregna di suo marito
come un vaso colmo e pregno / ch' abbia vota di novo una cloaca.
suo in modo strano: / onde credo ch' e'sia d'armati pregno / e
talor sì pregni / di lagrime, ch' i'dissi: « questi è corso,
salvatico parere un paradiso, / ben ch' avea gli occhi di lacrime pregni,
a la compo- sizion che mi comanda ch' io faccia, io son già pregno di
/ che per forza e mesterò / ch' i'sfoghi la mia mente col parlare.
, 5-1: in maggior pregio sale un ch' abbia pregno / 11 goffo capo d'
tuo rime pregne / di melodia, ch' io pur seguo la traccia. a.
, i-17-43: così 'l ciel, ch' era gravido e pregno / per farmi
2-vni (c) -i: e1 prego ch' io facea al deo d'amore
che siti asemblati qui aloga, fazo prego ch' el ve plaga audire me per lo
giurare né per lo cielo, imperò ch' è sedia di dio, né per la
dio, né per la terra, inperò ch' è pregola ae'suoi piedi.
mai serena quella fronte! si direbbe ch' ei pregusta le dolcezze del suo figurato paradiso
qualsivoglia retta parallela alla preindicata descrivono an- ch' essi piccoli spazi eguali e paralleli tra loro
gloria dinanzi di predestinare alla grazia, ch' è la maniera de'meriti. di
sentimento. carducci, ii-9-206: bisognava ch' io parlassi esprimendo francamente l'animo mio
prelati: voglio dire i buoni, ch' io so come si scherza, come si
volgar., 33: io non ho ch' io ti possa dare se non la
no dal mio prelato, per obbedienza, ch' io nolla possa dare a persona,
cordoglio sente, mentre bisogna riprenderli, ch' eglino désser ripresi, e però di
impe- radore che si guardasse dalle simonie ch' egli faceva, né vendesse le prelature
ix, dimandò francesco se gli piacea ch' e'frati suoi tossono promossi a prealazioni
quale, pigliando regola da questo (ch' è il più antico nel colpo della legge
feudi, nel caso, però, ch' i particolari possessori vogliano alienarsi. cattaneo
, sopprimere i molti prelevamenti intermediari ch' oggi hanno luogo su quei frutti e mettere
direttamente né indirettamente, toccare quel tanto ch' è necessario alla vita, ma comincino
in proporzione dell'avere di ciascuno ciò ch' è indispensabile, per l'esercizio della
che 'n cielo è l'anima. / ch' e'prieghi morte, ho gran disiderio
questa prelia, / po'che più ch' altra mvha fatta magnanima. =
/ sempre del fonte onde vien quel ch' ei pensa. buti, 3-650: dante
lati. / tu se'felice più ch' altro mortale, / che un bocconcino hai
i-xxv-149: non posso far, ateniesi, ch' io non vi dica qualche cosa di
fazio, i-24-28: per le vittorie ch' ebbi in ciascun prelio, / mandò
del tempo, avendo il pontefice desiderato ch' egli appunto come suo primo teologo prelucesse
figure note di 'travet ', ch' erano scomparsi, rinverditi da un mese di
dialogo con cui preludiammo alla prima visita ch' io feci a s. giovanni la mattina
a sentire, gli aveva lanciato delle occhiate ch' eviden- temente a quel calcio preludiavano.
e delle femmine, e il tristo preludio ch' io aveva fatto scompariva. berchet,
b. corsini, 6-65: fece ch' ognun si desse ai balli, ai canti
desse ai balli, ai canti, / ch' altro non son che placidi preludi /
ben larga bocca si sedeva in parte ch' egli se ne potea tórre assai facilmente.
, per maggiore sciagura degli spagnuoli, ch' esso venisse fatalmente affrettato da quelle arti
sarà sempre vostro. se 'l ciel decreta ch' io muora prima di voi, come
l'ultima operazione e la più premanente ch' abbi la scultura, imperoché quella ch'è
ch'abbi la scultura, imperoché quella ch' è sola di marmo è sottoposta alla
i capelli riescono così teneri e morbidi ch' è proprio un piacere. pochissime però sono
officio appostolico si mosse / quasi torrente ch' aita vena preme. buti, 3-373:
: 'quasi torrente... ch' aita vena prieme ', cioè che vena
prema / lo fondo suo, infin ch' el si raggiunge / ove la tirannia
cete. baldi, i-119: vago nocchier ch' in legno umil ne vai / l'
, /... / so ben ch' ogni tua cura / rivolgi all'util nostro
? niccolini, i-76: tu vuoi ch' io prema un usurpato trono. 6
e i rami / non cessa istante ch' io te non chiami. graf, 5-287
bestia, con macin di granito, / ch' apre me'dell'ulive ogni segreto;
di chi ama altri ne la maniera ch' io amo voi. algarotti, i-viii-226:
versi e preme il succo di quello ch' era diffuso per ben due o tre
, infi, 33-5: tu vuo'ch' io rinovelli / disperato dolor che 'l cor
preme / già pur pensando, pria ch' io ne favelli. cavalca, 18-81:
[la fanciulla] e darle speme / ch' uscirà in bene ii mal ch'ora
/ ch'uscirà in bene ii mal ch' ora la preme. pasqualigo, 2-35:
: il prenze e 'l legato, ch' erano schierati coll'altra cavalleria nella piazza
acciocché 'l popolo non premesse loro addosso, ch' al- trimenti tutti erano morti e presi
, tu se'sì premuto / dalla gente ch' a pena si mò ire. giordani
. bonichi, 93: e1 papa ch' è tiranno / navica per tal via /
di marte, onor de'tuoi, / ch' urbino un tempo e più l'italia
mirando que'begli occhi, allora / so ch' io morrò senza sentir ch'io mora
/ so ch'io morrò senza sentir ch' io mora. 28. sollecitare
lamentar della mia acerba vita, / ch' è fatta exemplo di ciascuno amante,
di ciascuno amante, / dirò quel ch' a doler ne sforza e 'nvita. ceresa
un ramo veggo, / con quel desio ch' amor dolce al cor preme, /
. / e tutte le cagion, ch' asconde e preme / tanta diversità, sì
20-35: questi e molti altri, ch' in silenzio preme / l'età vetusta,
. mo stalli, stalli. / -ve'ch' i'premo. / -gambarelli, gambarelli
ad un parlar che punge, / ch' ad amenduo tesser beffato preme. randello,
dimoro / per dio governa e fa'ch' ognun ti tema / e che vertù lor
e maggior cura i... i ch' unir tesoro: e questo sol gli
'statuti, fra 'luoghi più insigni ch' erano allora o erano stati di giurisdizion
dio, vostra signoria non mi scriva ch' io mi sia raffreddato nell'amicizia verso di
palpitante dalla disperazione che non so quello ch' io mi ponga sulla carta, e premetto
guardia intanto e la cavalleria, / ch' ella verso potala avea premessa, / per
sia lodato e premiato '. notate ch' io non dico 'laudabile 'o '
, che vuol premiarci se faremo ciò ch' egli ordina e non già quel solo che
non dè [madonna] però voler ch' io sie forzato / vedermi avanti un
, 5-161: quella tanto solenne dichiarazione ch' egli avea fatta, suggeritagli dallo spirito santo
tirannide è tanto contraria alla nostra natura ch' ella sconvolge, indebolisce od annulla nell'uomo
chi si tien più preminente, / ch' alfin ci troveren, restivi a mente,
, nel frattempo, fatalmente avvenuto ciò ch' essa [firenze] aveva pur sempre
fare? -diavol è; volete voi ch' io mi lasci levare la lucerna che si
non godeva niun altro gentiluomo, solo quello ch' era cit- tadin romano. m.
avanti agli altri e hanno per male ch' alcuno pigli loro quella sciocca preminenza.
i-178: vostra eccellenzia anco mi comanda ch' io li scriva a qual sorte d'uomini
de'suoi vocaboli, non avrebbe an- ch' essa un titolo per aspirare alla preminenza?
/... / ma noi, ch' è primo senno e sommo bene / amabile
virtù, due bei diletti, / ch' ho nella testa mia: / istoria e
furono alla misura di quel bassissimo sentimento ch' egli avea di se medesimo.
, 3-67: - recordo d'una femena ch' era bianca, vermiglia, /.
, / e sì bel prefino fia ch' ei ne riporte. -minuta gratificazione
vista che avrà livia, dica al padre ch' ella sta male, per differir queste
d'amistà, / ma l'amor, ch' è dolce arcano, / due piè strinersi
]: va', tenta e non temer ch' io schiava muoia, / né che
, i-vi-21: dice appresso [dante] ch' ella [la selva] era '
.. noi dobbiamo portare ferma opinione ch' egli non comprendesse pienamente il valore delle
premunirsi contro l'idea di un male atroce ch' egli potrebbe tirarsi addosso per qualche colpa
si facevano ostacoli alla vendita della traduzione ch' ella m'ha fatto l'onore di
altrui. foscolo, xvii-94: ripensando ch' egli era più premuroso che diligente a
: « quindici giorni! oh questa sì ch' è nuova!... quindici
premuti, respirino un poco, / poi ch' un respiro pur breve, in battaglia
. fazio, i-9-88: qui dèi imaginar ch' un regno ha prince, / duchi
, / nemici di costei, / ch' ai prenze de le stelle s'assimiglia.
, 40-38: bisogna, uditor miei, ch' io spirto e lena / ripigli alquanto
d'amanza in desire, / perciò ch' ove ò trovato esser piagienza, /
socre, per ostar la mala sabor ch' el a en la gorgia de la
i colli: / ecco l'armi ch' io volli ». detto damore [dante
visaggio / e li occhi suoi, ch' èn due fiamme de foco! g.
aquino, 456: lo dragone, ch' è sì argoglioso / cui elio [basilisco
mio cor, deh, prendi, / ch' opra de le tue mani, è
1-302: protestando di rendermi quella emirena ch' io poco dianzi le avea donata, volle
. serdonati, 9-19: non permettesse ch' egli uscisse di questa vita senza render
/ s'io posso prender tanta grazia ch' io / ti veggia con imagine scoverta.
che io prenda questa vostra figliuola e ch' io.. » e non disse più
come lo pesce al lasso, / ch' è preso a falsa parte, / son
questi uccellano, e la madore parte ch' egli prendono dànno al signore. boccaccio
pantera / faceste per usaggio, / ch' ogn'altra fera prende per olore. novellino
. ariosto, 25-12: stormo d'augei ch' in ripa a un stagno / vola
e casole e preseno i tedeschi, ch' uscirono di siena loro adosso, a santa
non avea mente a riguardarsi, / sì ch' ella il prese e lo legò ben
lo legò ben forte / ad uno abete ch' aita avea la cima. giraldi cinzio
facendo, alla sepoltura d'una donna ch' era stata presa, la quale ella istessa
petrarca, 3-3: era il giorno ch' ai sol si scoloraro / per la pietà
ardor de'suoi begli occhi puro / ch' io più del ciel non curo. bettinelli
molti vogliono esser questa la laura sua, ch' ei vide zitella e ne fu preso
mi fa tacer, l'altra scongiura / ch' io dica. g. gozzi
persona, per grande alegranga me pare ch' eo scia in paradiso, sì me
/ di meri e non mostrati j ch' io sia da voi dimiso. elegia
giamente priso / e sì mi stringe forte ch' io non crio / che a'altr'
, / prindeme a li toi ami, ch' eo ami co so amato. monte
inf., 5-101: amor, ch' ai cor gentile ratto s'apprende, /
ancor m'offende. / amor, ch' a nullo amato amar perdona, / mi
un gelo / qual prender suol colui ch' a morte vada. storie pistoiesi, 1-220
volgar., 414: un tempo fu ch' una grande fame prese tutta quella contrada
insieme coll'aiuto di quegli uomini armati ch' erano in loro compagnia feciono alcuna celluzza
ad un letterato, vale a dire ch' egli ebbe a trovarsi alla testa e
. svevo, 2-393: a lui parve ch' ella volesse prenderlo per il collo e
, par., 2-7: l'acqua ch' io prendo già mai non si corse
si dice l'un pregiando, qual ch' om prende, / perch'ad un fine
voi volete stare / papa e 'mperio, ch' èe / contra ragione ed avenire ta'
le due ricnesse, / e pensate ch' augello / mai non avrebbe posa,
si fece e il calle presi / ch' or lasciar mi faran studi più santi.
i loro talenti, tutti gli altri, ch' esclusi ridersi, divenner furenti tanto contra
altra riverenza inspirava il cavaliere alessandro, ch' era quello che dava gli ordini, pagava
sua virtù, e brigatevi che non paia ch' io abbia miglior figliuolo preso che quegli
il quale da lorenzo fu preso talmente ch' egli lo faceva assai meglio che '
malifacture in persone et in avere, ch' illi no se tirrano per savi, et
s'incominciava a ragunar la gente / ch' avea prenduto cibo, per trovarsi / più
e il legno prese, / per- ch' ei voleva dame un rivellino / a un
forse per far mostra di spirito, ch' egli però cambia con una stolta scipitezza fiorentina
. iacopone, 52-3: da puoi ch' eo presi carne de la umana natura,
modo e forma del vecchio distrutto, ch' era di due sole pile. algarotti,
ingegnoso e bel ripiego fu anche quello ch' egli prese in ritrarre antigono. -addurre
suo nemico: con- ciossiaché si giudicò ch' egli non lo avesse già battuto per
, 2-4- (306): giunto ch' io fui in siena, presi le camere
io debba o possa stimare che sia degno ch' io o altro che ha più sale
offusca sì la vista / la difesa, ch' io prendo, de'poeti. manzoni
giacobazzi. cesarotti, i-xxxvi-143: spero ch' ella vorrà prendersi il disturbo di usarci
onore di se medesimo, ma quello ch' è chiamato da ino, sì come fu
delle donne ci prendiamo cura / perciò ch' esse hanno i padri sì severi /
dio. lemene, ii-45: ciò ch' egli ama è prodotto e 'l prende in
. g. venier, lxxx-4-361: quello ch' ha maggior potere è l'oranges,
superiorità così forte sopra i suoi collegati ch' è quasi offensiva alla gloria di tutti
fede da la sua parte, pensando ch' era acompagnata dalla caritade e da la
se mi affaticassi ad esagerarvi la parte ch' io prendo nelle vostre felicità. g.
questi senatori presero tanta di aut- torità ch' essi amministravano la somma delle importanzie delle
ventina di specie di lettori! quello ch' entusiasma l'una, lascia indifferentissima l'
omo bono vede in de la cosa ciò ch' è inn. essa; unde giudica
tale imagine a punto mi rentiea / ciò ch' io udiva, qual prender si suole
cantar con organi si stea, / ch' or sì or no s'intendon le parole
vai con due, or prendi / ch' ai maggior tocca il mego e 'l gir
non la vorrà abandonare e per questo dubito ch' ella non prenda lesione in nella persona
medicine antiche o nove / saldin le piaghe ch' i'presi in quel bosco /
prenda sì gran smarrimento / che avante ch' udit'aggia tua pesanza / non si diparta
ne spero mai se non pesanza, / ch' ell'à preso disdegno ed ira forte
mio bel sol, dovete poi, / ch' io lo [amor] voglia scacciar
chec- cozzi vicentino per notare lo sbaglio ch' ei prese traducendo la voce [j
prese / pei greppi; lesta, poi ch' una campana / si sentiva sonare dal
). chiaro davanzati, 10-7: ch' amor si prende e vien di forz'
, di te mi prendo assai / ch' io amante non ti stia.
c'han preso son sì meschinelli / ch' avrete, innanzi che sian da vedere
a'dì nostri una decina, / ch' avrebbon preso gatta con achille.
conto che tanto dimorarono in cotale maniera ch' egline sì presero l'agua ale mani
e, nello stesso tempo, 1'assicurasse ch' egli prendeva la famiglia sopra di sé
vescovi eran sette, cioè l'ostiense, ch' usa il pallio, portuense, prenestino
città della misia, detta olimpena, ch' ebbe il nome dall'imperatore adriano,
moretti, i-299: il professore le diceva ch' egli aveva pensato alla possibilità di trasformare
, i-v-466: ei mi scrisse tempo fa ch' ei raccoglierebbe associati per assicurarsi un numero
giov. cavalcanti, 1-208: dico ch' io non posso in tanti luoghi cercare
. bartoli, 4-2-268: agli effetti videro ch' erano indovini e prenunzi del vero.
sanudo, x-246: come la causa ch' el duca di ferara voi venir a
condoni l'una e l'altra alla gelosia ch' egli aveva della grazia di v.
20-152: sii certo, o re, ch' io non sono fuori di me,
felice fine di questa vergine, secondo ch' e'nostri bassi intelletti poterono comprendere, preoccupati
. magalotti, 23-5: mi direte ch' ella [la vostra ragione] era
biglietto. montano, 339: se accade ch' egli dia segno di alzarsi a parlare
mente sì piena e invasata di certe idee ch' ella non può più giudicar rettamente di
. / ma ell'è così: ch' ogni uomo ha la sua faccia; /
credettono e ricevettono il battesimo tutti quelli ch' erano preordinati a vita eterna. s.
e quell'umanità deificata di cristo, ch' essi [gli apostoli] furono preordinati a
sempre sì corruttibile fra 'mortali e ch' io non la darei da amministrare fuorché alla
predestinazione: non già nella sua cagione, ch' è la preordinazione divina, ma nel
fare al preparamento [del desinare] ch' io ho veduto: due zane di robba
cor ben milli mortai stocchi, / ch' ogniuno a gara più li dà tormento.
ii-338: forse sarà qualche superstizioso rito, ch' essi osservano, di lavarsi ogni mese
anzi afferma di ponderar sempre maturamente quello ch' ei dice. carducci, ii-10-99:
uomini che la scatenarono, nell'epopea militare ch' essa scatenò. bacchetti, 2-39:
.. sarà difficile, anzi impossibile, ch' io possa attendere alltllustrazione dello epodo xvi
già qualche mese, se non fosse ch' ella non ci vuol affrettare, benché ne
amara / voce del figlio esangue, allor ch' ei disse: / altro figlio in
riescito; e mi diede la ricevuta ch' essa avea preparata. -riprodurre copie
il principio d'una ode latina, ch' egli preparava da recitare alla prima solenne
. leopardi, iii-237: è gran tempo ch' io avea preparato con grande amore e
si prepara / de l'onta vendicar ch' ebbe a novara. guicciardini, i-135:
teoriche di pianeti, preparativa all'altra parte ch' è da seguire, mi è parato
straparola, i-107: la madre, temendo ch' egli non facesse qualche maggior pazzia se
tempu fructata. pulci, 25-140: so ch' un seggio è per lui [gano
bandello, ii-1030: quest'è l'amor ch' ogni imperfetto atterra, /..
imperfetto atterra, /... / ch' a preparati seggi ci conduce, /
aver l'occhio a l'orazione, ch' ella sia dimostrativa e degna di fede,
cuore, fa bisogno nelle sue passioni ch' appari alcuna difficoltà nel spirare e respirare.
onde, per dar tempo maggiore alla preparazione ch' egli faceva per i 'collettanei '
a una buona copia di danae correggesca ch' essa aveva in salotto: -ecco un'idea
il leucadio, rambraciotto e 'l preparenzio, ch' egli prepose a tutti. =
rado in fin è laudata / e ciaschedun ch' è saggio / del fin nel suo
alla preponderanza del bene sopra il male ch' egli arreca, richiedono che ei sia
ei sia degno della nobiltà umana, cioè ch' egli non abbia il solo ornamento di
tasso, 8-34: questa... ch' oggi sparso ha tanto / sangue nemico
ne disponga / e sia preposto quel ch' ella preponga. imitazione ai cristo volgar
dentro vi s'accoglie / ècate instrusse allor ch' ai sacri boschi / mi prepose d'
/ richiudendosi drento con un sasso / ch' a l'entrata prepone agli ascendenti.
i... i imitar que'ch' a nostra morte torre, / a quella
non ho il penser sì pazzamente audace / ch' io preponga descriver la beltate / de
l'aquila, furone / più tristo ch' un moscone, / gridando « sacco,
de notari, 57: mi sia lecito ch' ancor'io in segno di gratitudine,
vesta di verde colore, / però ch' ell'è virente e valorosa.
. giovio, i-155: io speravo ch' el papa mandasse, in croppa a questi
ascanio, vescovo di rimini, e ch' io ne beccasse ad bon conto la prepositura
in brevi giorni servito sarai, / ch' ho buone gambe e la strada ci
.. era così nudo di lettere ch' egli non intendeva quello che leggeva, e
non intendeva quello che leggeva, e quello ch' aveva imparato recitava con grande audacia,
di presidio francese nella medesima piazza, ch' era stata antecedentemente architettata. tommaseo,
ii-290: presso i romani vesta, ch' era la dea del fuoco, era
, 46: con ciò fosse cosa ch' uno signore preposto d'una città avesse tolto
{ 30: era la donna ch' amava agitata continuamente dalla >assione del gioco
, con la voce d'un uomo ch' e risoluto d'ottenere una risposta precisa,
« chi è quel prepotente che non vuol ch' io sposi lucia? » idem,
prepotentissimo, in queir ombra voluta, ch' era quasi buio, trovasse pur modo
, con- trapporvisi con quella forza generosa ch' è propria dell'uomo ispirato dalla verità
cristiana] a continuare con sapienza ciò ch' è stato intrapreso per leggerezza; piega
nazione quasi in una carcere rinchiusa e ch' erano rinforzate da mille e mille spranghe
dell'olanda, la rimirano come una nuovola ch' oscuri il lor splendore e come una
musso, iii-46: tu hai voluto ch' io parli a'prepuziati perché intendano i
, / salute al siro fia più ch' a l'ebreo, / al siro ed
clitoridi così esuberanti e prepuzi così rilasciati ch' è d'uopo o col fuoco o col
dell'unico suo figliuolo maschio, prima ch' egli partisse per la guerra.
ipende il maneggio dell'armi e tutto quello ch' appartiene alfa sicurezza della provincia. mascardi
altre prerogative e privilegi che quelli soli ch' egli per grazia speciale e propria benignità
casa col collare dell'órdine quelle prerogative ch' egli aveva acquistate in tante altre egregie
sì sublime che un sol grado di più ch' eha saglia è per vedersi inferiori tutti
gli altri miei amici. la quale è ch' io non sia tenuto di scriver né
né di riponder loro se non per cosa ch' importi. n. franco, 4-205
questo cavaliere, se vogliamo al tempo ch' io l'amo aver riguardo, ma
tre sensi: uno più onesto, ch' ei vogliano con la loro conciliazione disarcerbare
parti; l'altro più maligno, ch' ei pendano per la parte piu liberale;
liberale; l'ultimo più discreto, ch' essi abbiano eletto di starsene più quieti
visitatore è colpito da una certa aria settecentesca ch' è in tutta la sala, egli
soldano de'saracini, dopo la presa ch' egli avea fatta della città d'antioccia e
[le spie], fatto ch' hanno l'ufficio, con quella amorevolezza che
, iii-2-312: l'animo più forte ch' ogni lancia / conviene avere, e
cum doe spole, cioè do presse, ch' è morso comuno. e corno li
con un naso aquilino di tanta presa ch' arie tenuto un paio di ceste per
il contino per nome. questi entrò ch' era già scolorito e veniva avanti a
/ del giacinto in compagnia, / ch' ora è ascesa al cervel pe'suoi meati
? - io penso a te! ch' io parta, amico, e poi tu
b. giambullari, i-113: di'ch' io do del combatter le prese /
l'have mandato / a miser alberto ch' era aparechiato, / che secoresse, /
aparechiato, / che secoresse, / sapiando ch' el era cum loro a le prese
prese. pulci, 12-7: un dì ch' egli [rinaldo] esca fuor di
saremo alle prese, / e so ch' io l'uccidrò con la mia mano.
amata. boccaccio, ii-3-20: come ch' a troiolo ogni dì cento / paresse
. d'annunzio, iv-2-692: pareva ch' ella non volesse più abbandonare la sua
volesse più abbandonare la sua presa, ch' ella non potesse più esserne distaccata se
fossi messo alle prese, io dico ch' io vorrei costei -, e toccò drusolina
, e si son già sì sotto / ch' altro non puon che venire alle prese
ci ammala e consuma, non sapendo ch' è un presaggio del gusto vero ed ésca
s'aspetta / in presagio di quelle / ch' un giorno avrai di gemme, anzi
petrarca, i-1-54: gran tempo è ch' io pensava / vederti qui fra noi
vento che m'abbraccia, folle / più ch' ogni amor, la strada erta del
di continovata estraordinaria felicità, il presagire ch' egli debba cadere in qualche gran disaventura
presago / del mio futur mal più ch' uom che viva. sannazaro, iv-153:
i petroni il lato manco, / presaghi ch' il valor tedesco e sardo / dovea
presaga penna / osi scriver di te quel ch' or n'accenna. campailla, 8-5
finita e pubblica sei o sette anni innanzi ch' ei fosse esiliato? presagitóre
mo me ne fa el cortese / ch' eo te pózza pigliare en qual te trovo
guisa del parlar di quella vaga / ch' amor consunse come sol vapori; /
difetto, ma sì ben testificato quel ch' io però presapea. -in relazione
sbandar l'esercito di farfaix, come quello ch' era di faz- zione e di religione
poscia, / e chi fur quei ch' uscirò a sì gran prescia, / non
. bonini, 1-i-93: non per questo ch' il signor sia presciente, imperante e
(4-1): la prescienza de quel ch' è terzo ed uno, / per
2-83: prescienzia: notizia delle cose ch' è possivine che possm venire. siri,
angioli si vede tale prescire, imperò ch' egli ricevono influenza da quello intelletto a
, 2-23: allegoricamente s'intende di dante ch' elli non era secondo la sua sensualità
la sua sensualità sì ostinato nel peccato ch' elli fusse prescito da dio esser dannato.
giusti o peccatori o eletti o presciti ch' eglino sieno. sergardi, 1-157: delle
fu fa tua voglia / più mobile ch' i piè dell'uom che danza.
il tempo ragionando, / né mi sovviene ch' oggi è 'l (fi rescritto
è 'l (fi rescritto / ch' andar si deve a la caccia ordinata /
/ il troppo alto desio!: / ch' avendo lui prescripto e mortai fine,
venuta in quel luogo a udire quello ch' io attentamente udiva. ottimo, i-160
molza, 1-157: alto silenzio, ch' a pensar mi tiri / nel mezzo de'
cura in guisa del padre di famiglia ch' ella insieme è del politico, il
obbligata m'aveva in isposa ad uno ch' io non conosceva neppure ed aveva già
debbian essere, ma solo si può dire ch' elle debbon esser proporzionate al posseditore.
sia storico ma finto, non deesi intender ch' ei voglia escludere ogni soggetto che sia
tasso, n-ii-105: s'i prìncipi provedessero ch' altri non divenisse vizioso, come alcuni
: al mio destino, / qual ch' ei sia, m'abbandona: eterno esiglio
l'autorità di quella oltre ai termini ch' ella stessa si prescrive. marino,
non prescrive / il destino comun, ch' ov'ei fu accolto, / senza timor
ruggier servarebbe interamente / sua fede e ch' ella l'aspettasse, quando / altro
potea, fin a quel giorno / ch' avea ruggier prescritto al suo ritorno. tasso
giorno sesto. grafi 5-422: il dì ch' estremo al rimaner prescrisse, / alla
/ sempre del fonte onde vien quel ch' ei pensa. buti, 3-651: inanti
ei pensa. buti, 3-651: inanti ch' elli muoia, cioè inanzi che morte
morte, e però vuole dire inanzi ch' elli muoia. agostini, 1-25: tutte
sì mi prescrisser le parole sue / ch' io lasciai la quistione e mi ritrassi /
posero termine al medesimo, sì fattamente ch' egli, lasciando la questione, si ridusse
, 1-xxxv-157: prescrivetemi il modo preciso ch' io debbo tenere per farvelo [l'ossian
prenome e nome della madre. veggo ch' è riaprire una piaga. ma le
prescrizione contra il possesso de la servitù ch' io ho presa con lei, la quale
a'nostri dottori la più fidata scorta ch' egli abbiano. manzoni, pr. sp
malaca si ritrova una certa radice, ch' è presentaneo rimedio nelle ferite di saette
signori, ho avuto per ventura ch' ella sia restata in neutralità. beccaria,
/ il leofante e 'l gran dificio ch' elio / portava a dosso, in cambio
curio primamente quello / che, poi ch' egli ebbe pirro in fuga messo, /
g. gozzi, 491: letta ch' io ebbi questa lettera, la presentai a'
lo presenta di grandi presenti, secondo ch' egli possono, d'oro, d'ariento
le mandava un mazzuol d'agli freschi, ch' egli aveva i più. belli della
giovane da todi de'loro frati, ch' era diacono, d'età di decennove anni
quale uno angelo pareva, e sapeva ch' ella spesso lo presentava di buone vivande
in qua e in là cercando, ch' elli trovò un poco d'acqua in su
la donna gli venne incontro, mentre ch' egli facea già ventolare le carte mezze
cosa generalmente di qual si voglia sorte ch' altrui si doni. -assol.
gerusalem a rappresentarlo a dio, secondamente ch' è scritto nella legge del signore,
, e per sua maledetta malizia disse ch' io era l'osservatore. casti, vi-
per ritrovar strada di riattaccarla, vedendo ch' io perdo assai; ma non la so
a madama i miei complimenti e le dicesse ch' io la ossequierei domattina senz'altro.
è la voce 'anachai- tise 'ch' è come a dire tirar pei capelli '
. questa è la prima / volta ch' io di lui temo e di me stesso
, dicea il galantuomo, e poco manca ch' io non vada di nuovo a casa
le presento per quel servitore e suddito ch' io sono. 20. schierarsi
, senz'arie dottrinali, assicurare i lettori ch' ei non è quello presentato loro dal
campana, 3-38: ricorreremmo a quel partito ch' i- nanzi a noi infinite volte li
di senatore, se bene io so ch' egli, chiamato più tardi che me alla
sol- dano, / ed a costui ch' egli è codardo e mente / m'offero
quand'i 'le son presente, / ch' i 'non lo posso a lo
sella. tassoni, 2-10: manfredi, ch' era a quel parlar presente, /
e se ne mente / chi vuol dir ch' io la secchia abbia rubato ».
ebbi di ciò testimonianza da quelli mercatanti ch' erano presenti col detto in su la detta
nella città di tolletta avea uno giudeo ch' avea nome iosep; cavando una sua
gusto fu il sentirgli raccontare i ragionamenti ch' ella ebbe occasione, mercé alla benignità
se stessa doma. / gode amor ch' è presente, e tra sé ride,
sé ride, / come allor già ch' avolse in gonna acide. bruno, 3-252
struggo; / e così meco stassi / ch' altra non veggio mai, né veder
di vostra signoria il lator presente, ch' è un povero che va in traccia della
, va'prestamente / a quel alber ch' è presente; / e'v'à una
saluto. mazzini, 57-63: concedetemi ch' io vi raccomandi il signor da coster
e tutti altri nostri giudici, secondo ch' appartenerà a ciascuno nelle nostre iurisdizioni, facciamo
quattro pezzi, punizione che 'l duca volle ch' ei ricevesse più per le insopportabili et
, domandato che fosse gentilezza, rispuose ch' era antica ricchezza e belli costumi. s
pulci, 25-148: se quel primo motor ch' ognuno adora / cognosceva il mal vostro
dicono gli fisici, con quella misura ch' ama la forma absente, odia la presente
: / presente fia quella ora / ch' io vi trarò di doglia.
dire. simintendi, 2-113: poi ch' io ebbi conosciuta la voce della fidata
. presente: * conciò sia cosa ch' io ami ', 'quancpio tema
quancpio tema ', 'non ostante ch' io senta '... nello
oh suo amassi ', 'pur ch' io temessi ', 'volesse iddio ch'
ch'io temessi ', 'volesse iddio ch' io sentissi '... presente
o tarda / ad alcuno el penar ch' à meritato, / non ha ingiuriato /
di dante, xxxv-ii-775: de lo piacere ch' or presente presi / di voi,
/ per dir più chiaramente / ciò ch' io vidi presente. -per estens
io credo in gioia ristorare / presente ch' io vedrò sua segnoria. g. villani
xxxv-ii-524: donna me prega, per ch' eo voglio dire / d'un accidente che
è fero / ed è sì altero ch' è chiamato amore. /...
nardi, 218: gisposero gli oratori ch' ai presente farebbero il suo volere.
per al presente io scrivo una novelletta ch' io trassi dal mondo de'morti. cesari
: la quarta e la più vii cosa ch' io senta: / corromper la sua
il core, / ché il dì ch' i'vidi acceso del tuo amore, /
, cui vi prego a riverire, credendomi ch' egli sarà tutto nostro presentemente, dop'
l'amato dove avrebbe ricevuto quel bacio ch' egli, nella sua volontaria cecità, vagamente
caro, 5-67: si può dir ch' uno cominci ad amare, quando non
uno sguardo solo, spaventò le legioni ch' egli aveva ad azzio. loredano,
voi, signora mia, licenza, / ch' almen co'versi miei v'infastidisca,
: non sarebbe leggero conforto al dolore ch' io provo, se potessi, come tu
già la crede, / di que'ch' han vista la presenzia mia. di leo
nuove..., e uno uccello ch' abonda molto in presenzia, c'ha
372: dopo i prodigi seguirà il foco ch' arderà il mondo, cioè tre elementi
di lui, ricordandoci in ogni nostra azione ch' egli è colui che scruta i cuori
noi abbiamo veduto alla presenzia, oltre ch' essendo cosa tanto volgata, non può fare
parole; io farò la prova di ciò ch' io dico con la presenza. caro
una cosa le resta a fare, ch' ella corra alla presenziale unione del diletto.
] cogitando la nobiltà e l'altitudine ch' ella riceve, per presenziale unione con
e ponga cura / di edificarlo si ch' ivi entro pioggia / non vaglia a penetrar
paglia e biada, per un solo deferto ch' egli abbia, è lasciato, maggiormente
padre il segreto di questa medaglia, ch' era una pietra che fermava il sangue e
passavanti, 132: fu convenevole e ragionevole ch' ella non solamente fosse santificata innanziché nata
solamente fosse santificata innanziché nata, ma ch' ella fosse santa generata e dal peccato originale
di milano, per preservarsi da'danni ch' ordinariamente si riceve da cotal gente [
la corte nella tranquillità e nella gloria ch' avesse l'imperatore presservati non solo doi
di quattro migliaia e più di volumi ch' io non so né voglio leggere? preservami
i coltivatori del riso e si vuole ch' io indichi due metodi, uno curativo
delle arie capaci da moderare que'desideri ch' esse non avrebbero potuto soddisfare che a
, primo elemento per progredire nelrarmarsi, ch' è l'unico preservativo per la commune
, i-406: era tanta la cura ch' egli prendeva della nostra terra che aveva
mia carnea, e massime in quelli ch' han fatto stradda alle presenti emergenze,
di colpa tanto originale come attuale, ch' è. ffatto della volontà di colui che
passar qui, se vi piace, / ch' i'sono un servo della donna grande
luigini, xlv-279: colei... ch' era fatta loro presidente surse e fece
di quella fu ferito angelo marruffo, ch' era presidente della torre. t.
1-295: qui a ridir ancor non fia ch' io tardi / delle selci il lavoro
fa essere di questa sal- tazione, ch' io voleva descrivervi, la signora e la
inanimate, a guisa dell'architettura, ma ch' ella ha imperio sopra gli animali.
1-220: vo'[o giuseppe] ch' abbi in la mia corte presidenza /
6-206: la promessa di roosevelt, ch' io sappia, nessuno, tanto meno in
, particolarmente quel del 'bareau ', ch' è il presidiale ove si rende giurisdizzione
sconfitto o sconfigga? pur, presupposto ch' ei vinca, rifarà mezzi a turbare
dà notizie delle coltivazioni militari di godofelassi ch' egli dirige. le cose sono andate
consalvo di bracamon- te, con ordine ch' in presidio ve ne restassero cinque di
] presidio e incremento mirabile in modo ch' io non ardirei alcun altro degli antichi
che tanto amò la natura umana che quello ch' ella chiedeva, egli del proprio sangue
nomi di quei che presedono a'sergenti ch' or diciamo sbirraglia. -tr.
. chiari, 1-i-106: sin- tanto ch' egli cogli uffiziali suoi presedeva alla generale
vai poco / chi offende ah'om ch' è preso. testi fiorentini, 83:
si trova / senz'alcuna pietà convien ch' uccida. alfieri, 4-68: congiurato hanno
; e voi temporeggiando tuttavia dubitate quel ch' abbiasi a far dei nemici infra le mura
e quivi ciascun messo, / secondo ch' era degno e di più lodo. storie
salendo in alto, menò seco coloro ch' erano in cattività presi, cioè tenuti in
dante da maiano, 1-13-2: il pesce ch' è preso a la lenza. bibbia
armeno, 1-277: parendogli cosa impossibile ch' un papagallo novellamente preso con tanta prudenza
, mille miglia lontano, gli risposi ch' era possibile. -asservito, sottomesso
causa d'arrigo e caterina, poco prima ch' ei morisse, pronunziò catenna mal discacciata
dui, / ed ora plui / ch' ed ancora non fui, / di vui
con vaghe parole e promissioni e lusinghe ch' ella gli consentisse a peccato. fiore [
non sa quale riman preso, / insin ch' ella no. gli à tarpata l'
randello, ii-1173: da questa mano ch' or mi lega or scioglie, /
arti di spasimato in cotal rea passione ch' ella tutte non le adoperasse, istigandolo
meo cor d'amare, / lasso, ch' è pien di doglia / e di
presi da tanto spavento che, dopo ch' ei s'erano fuggiti, ritornavano indietro
col mezzo per nostra elezione preso, ch' è virtù, era quel fine di che
vendetta presa del traditore, facilmente conobbe ch' ancora non era spenta nelle menti degli
di abbattermi in niuno che si querelasse meco ch' io abbia così fin ad ora mancato
figliuola d'uno imperador di grezia, / ch' ai quindi l'attuale ricettacolo e di
2-31: l'autore... dirreste ch' ave una fisionomia smarrita: par che
settembrini, 1-268: già gl'ispettori straordinari ch' e- rano di guardia sono stati richiamati
un soave color d'azzurra porpora, / ch' a quel degli zaffiri il pregio tolle
pelo. lippi, 5-56: quei ch' era uomo esperto / (essendo stato cavallaro
non siete tanto pupilli di non accorgervi ch' egli è una bozza e una fiaba solenne
, 1-26: lei poi si ricordi ch' io son fuor de'pupilli, e che
, 249: come farà mai il ciel ch' io non mi danni, / dapoi
bronzi era il suo canto, / ch' i pupi assonna e le nutrici stanca.
dei secolari..., il far ch' ogni vescovo fosse papa nel suo vescovado
non potendosi conciliare col bene della società, ch' è bene comune, cui siamo legati
quali vi trovarono le insegne del principe, ch' erano il suo capello, le trombe
femena sea nada d'un bevolco, pur ch' eia sea rica, ella leqe de
altro già non bramo; / pur ch' io possa a gradire / a voi,
a guisa di leùto, / pur ch' elli avesse avuta l'anguinaia / tronca da
i nostri romantici purché mi lascino dire ch' io non gli intendo. manzoni,
(132): donne mie, pur ch' io volesse, / non vi saprei
non vi saprei io dir ben quel ch' io sono, / sì mi fa travagliar
6-i-254: io vita mstica / condussi pur ch' era fanciullo. = comp.
/ porto nel petto, e veggio ove ch' io min, / mi sforza,
. di costanzo, 53: credo ch' a voi parrà, fiamma mia viva,
non contiene gran che: / tanto ch' io mi domando perché / l'ho
, pur mai non l'afferra, ch' ella gli sfugge sempre. pavese, 10-197
, non poteva non riconoscere sinceramente ch' era una bella e degna festa.
inducesse ad ampliare, elle potessono quello ch' elle avessono occupato conservare. guicciardini,
con ogni accuratezza limarle. non già ch' elleno abbiano con sì fatta industria a
cielo in ciò s'adopra, / ch' amor quesrocchi lagrimando chiuda, / qualche grazia
isidoro minore volgar., 115: poi ch' el dicto adam abe com- misso el
xxx-4-251: turico, se ti par ch' io possa aiuto / porgerti nel tuo amor
tuo amor, comanda ure, / ch' io son pastor ch'agevolmente servo / chiunque
ure, / ch'io son pastor ch' agevolmente servo / chiunque opra mia chiede
voi altri pur dove v'aggrada, / ch' io vo'seguir de la mia diva
, 242 [far.]: inperciò ch' ella dicea infra se medesima: s'
sancto giovanni / a la sua casa, ch' era en riecesso. / grande pietà
pietà era a vedere pur li panni / ch' eran de sangue colorati sì spesso.
mente il loco / e 'l primo dì ch' f vidi a l'aura sparsi /
un fondo di tino, / tanto ch' a dirlo pur mi raccapriccio. bembo,
, pur me, e 'l lume ch' era rotto. marco polo volgar.,
tuo rime pregne / di melodia, ch' io pur seguo la traccia. sanudo,
di scherno / e di martir, ch' addosso / io portai sempre, or
passa pur per la mente la speranza ch' egli ne possa restare ucciso?
m'è valuto niente stormenti, / medeci ch' ebbi, cum grandi argomenti; /
una conveniente purga. la conclusione è ch' egli m'ha persuaso a pigliar l'acqua
consigliata da'medici, con questa più ch' empirica purga e, con accendergli con
nel tabacco radice d'eleboro bianco polverizzata, ch' è 'l maggior ingrediente di questo purgacapo
purgamento. roberti, viii-2-179: sappiate ch' io ho bisogno di rinnovellar tale lettura
la gloria di attilio soffersoro gli dii ch' e'cartaginesi usas- soro in lui li
e la spoglie dell'incendio, niuno volle ch' andasse a ricogliere le reliquie delle cose
bestie e i sagri purgamenti pii / ch' io l'ho mostrati. p. del
nari ispriemere e purgare, e guardarsi ch' ella abia l'unghie tondute, acciò
, o per levar via i peli, ch' ei ne aveva. leone africano,
disposto un bacino per contenere le ghiaie ch' esso [torrente] traduce ed impedire
esso [torrente] traduce ed impedire ch' entrino nel fiume. quel recipiente è
e quanti attigne / postici vapor, ch' ei purga e accende. petruccelli della gattina
218: non intendete come tutto quel ch' è di fuori, entrando nell'uomo
valli, i-2-381: si deve osservar ch' il bracco sia purgato avanti che si
nessun mi veda, / o faccia quel ch' io vo'qualor mi purgo? romoli
la urghi e lave, / ma ch' or si prema et or s'incida e
sodisfatto, dovete parlare col dottore alfaro, ch' egli vi ordini alcune pilole, con
soggiungea - di ciò favello, / acciò ch' alcun di tanti a ch'io
acciò ch'alcun di tanti a ch' io lo dico, / mosso a pietà
mi purgo / per ben dolermi prima ch' a lo stremo. fioretti, xxi-997
per me s'adori, / pur ch' i'possa purgar le gravi offese. idem
l'intrata / per merto di virtute ch' ei seguecte. 12. figur
s'a dio mai volli offendere, / ch' amor m'ha fatto accendere / e
. b. maccari, liii-104: or ch' io tacito e solo / dalle genti
dire calunnioso, che si faceva, ch' ella tollerasse le carneficine dei francesi e degli
d'arditi cavalier buon uso, / ch' attendon senza strepito a purgarsi, /
differenza che vi era tra la venerazione ch' essi avevano alle tombe de'martiri e il
el ciel me tien vivo, / spero ch' el furto arrà il ladro a scoprire
e i ragni un fine stesso, / ch' è di purgar di molti malviventi /
per te si purghe, / se non ch' en quisto mondo più non capo.
essere stati gastigati, io, innanzi ch' io abbia voluto teco consumare il matrimonio,
peccato: mediante il contrario suo, ch' è il dolore, conviene purgare il peccato
non ti volgi a dio, sappi ch' io veggio 7 a la mina tua
come procede / per sua cagion ciò ch' ammirar ti face, / e purgherò la
, 2-3-162: deh lasciate, signor, ch' io mi rinchiuda / in un oscur
intatta e purghi quei pensieri insulsi / ch' eran già nel mio cuor d'aver marito
per purgar l'onore / del raviggiuol, ch' avea giallo il colore, / disse
de la mia co- scienzia, sì ch' io miri / solo in te, te
bel lume vivo purgò sì l'occhio, ch' adesso / gli altri com'ombre vane
le virtù civili solamente in quel modo ch' elle posson giovar ne l'azioni a le
esercizi spirituali, in quella lor parte ch' è propria della via purgativa. pinamonti
avellino, oltre alla loro qualità ordinaria, ch' è comune a tutte le nostre manifatture
che non ci ha nulla figura, ch' è acconcia a ricevere ogne lettera. v
il sacro corpo exangue, / sì ch' io scriva per me quel ch'ei
/ sì ch'io scriva per me quel ch' ei sostenne. -rimondato;
onorarti intento / sovra orni altro, ch' ei bagni, ampio soggiorno, /
. baldini, i-640: un'aria ch' era insieme purgata dalle nevi, schiarita
guazzo, 1-246: faccia loro conoscere ch' egli vuole la casa sua purgata e
spesso / le parole ci nuocon più ch' i fatti. imperiali, 4-208: indrizza
vipere lo scarificare... il luogo ch' è stato morso per fame venire il
m. cecchi, ii-361: -tu pensi ch' i'sia sciocca: / sfuma un
sfuma un poco la bocca, / ch' i'senta quell'odore. / -tu sentirai
fé; / ma spero in dio ch' elle si purgheranno / con tal sapon che
. tasso, ii-82: acciò, poscia ch' avrà mill'anni e mille / sepolti
il tempo mi concede né la esercitazione ch' io possa mostrar loro in questi pochi fogli
loro in questi pochi fogli tutto quel ch' io vorrei con più purgata lingua che questa
il purgato e raro stile / a tal ch' allarghi il volo ai bei pensieri.
pregiudicio della fede o sovversione de'cristiani ch' egli subito non mettesse a mano il
. infatti ognun preve- eva che purgato ch' egli fosse e ridotto ad una certa naturale
10-403: si potrà dipendere con dire ch' egli abbia usato quelle parole metaforicamente,
alla sorella, peroché, già sapendo ch' ell'era in istretta amistà con fulvio fullone
che in esso sieno purgate le lordure ch' esse portano da'tetti. 6
purgatori?... lo 'nfamato giura ch' egli è mondo da quel peccato del
e i purgatori giureranno che e'credono ch' egli ha giurato il vero.
la tragedia fosse purgatrice di quegli affetti ch' ella stessa dèe movere. de sanctis
/ tutte l'avversità son sacrifizio / ch' ai ciel ne guida sotto sue tento-
, essendo il poeta nostro cristiano, ch' e'sapeva molto bene che le virtù civili
sorte le colpe di ciascuno fallo, ch' elle lo ritornano in quella innocenza nella
, n-iii-719: io dico... ch' oltre le virtù civili, le quali
, lo quale avea nome niccolaio, ch' era istato molto gran peccatore, volendosi
senga purgatoro. passavanti, 84: colui ch' è contrito, come toglie via la
. la immobilità dell'anima umana, ch' è poscia ch'è partita dal corpo
immobilità dell'anima umana, ch'è poscia ch' è partita dal corpo: per la
le terminali, conciossiacosaché sia saqua avanti ch' ella passi nella cisterna. santi, ii-108
francesco di vannozzo, 1-272: libertà ch' i'ho tanto chiamata, / alma
campagna per farcela cascare dall'alto: ch' era una supposizione sballata. questo purgatorio
in una cella di questo stesso cenobio, ch' egli per liberarsi dall'infemo e dal
in cui abitavano i spesse volte avviene / ch' à purgazion, nel tribolar compita patroni
. cavalca, 20-104: era bisogno ch' egli notricassero de'porci, acciocché non
ne vuol dare a bere, però ch' elle sono purgazioni delle camalitadi. antonio di
dante, purg., 19-116: quel ch' avarizia fa, qui si dichiara /
cosa è che l'anima, per giusta ch' ella sia, d'uomo mortale,
ella sia, d'uomo mortale, ch' ella non abbi bisogno di purgazione e
capitani e dei re ch' avevano fatta quella guerra, quasi come
con grande dolore, ciò è colui ch' io male portai nel mio ventre.
... perché e'pare ragionevole ch' e'sia: perché la natura, come
perché niun'altra persona mangia di quello ch' ella porta. fasciculo di medicina volgare,
né intrerà nel santuario insino a tanto ch' essa compierà lo tempo della sua purgazione
pagol antonio soaerini, dicendo che credeva ch' ei fusse consapevole della mente loro: e
a l'uomo di dio, acciò ch' io riceva purifìcaménto. 3.
me soven- gna / di tale guisa ch' io vengna / pulificato. iacopone, 69-
loro affatto / de'mai a'amor, ch' io son que'che li mena:
mena: / sian là ove volglion, ch' i'pur li racatto. 2
. della porta, 5-84: o vino ch' entrato in bocca in un tempo baciavi
per la sorella; e venendo a cognizione ch' ella ama, riamata, alessandro,
sì mortale è, 'l colpo; / ch' io sono in tuto pulificato e mondo
in me una dolcissima purificazione nell'amicizia ch' io nutro intensa verso lei e tonio
calvino, 1-108: intanto l'uomo ch' era con loro... s'era
di s. domenico] e la virginità ch' ebbe d'anima e di carne,
quest'eroe, di purità sì esimia / ch' ogni femmina reputa una lamia, /
la dote delle vergini e, come ch' ella avvenga eziandio alle matrone, deono
, secondo gli ossidi metallici e le sostanze ch' essa contiene, le quali però ne
foscolo, xiv-13: deg- gio avvisarvi ch' io di sopra dissi sale marzialesco perché,
. morone, 6: né crediate ch' io per cagione dello stile poetico abbia
-agg- mazzini, 20-388: direte ch' io sono troppo puritano o giansenista,
puritano o giansenista, ma è fatto ch' io mi sento in disagio in faccia a
è siffattamente conforme ai consigli della politica ch' io mi lusingo di vederlo approvato anche
. b. corsini, 8: or ch' a noi le chiome legano / belle
., 5-100: come 'n peschiera, ch' è tranquilla e pura, / traggonsi
occhi miei ricominciò diletto, / tosto ch' io usci'fuor dell'aura morta, /
onde nacque aura dolce e pura / ch' acqueta l'aere e mette i tuoni in
fore / del maggior corpo al ciel ch' è pura luce. boccaccio, viii1-
fronte è tal e 'l ciglio adorno / ch' a posta lor il ciel fa chiaro
ogni tuo gorgheggio, ogni tua frase / ch' echeggiava lontano tra le case / cittadine
/ vèr cui l'agio sì puro / ch' altro dio non adoro, / né
salute, / lo manifesta in quel ch' ella conduce. idem, inf, 28-117
pura e chiara luna, / il dì ch' io vidi il suo celeste lume,
guinizelli, xxxv-ii-461: così lo cor ch' è fatto da natura / asletto,
, / che per celarmi quella man ch' io bramo / degni vi fé toccar sua
« jesù cristo, come tu sai ch' io sono pura e netta da arrigo e
tansillo, 1-137: da la donna ch' è pura a la sagace / cè veramente
sagace / cè veramente quella differenza / ch' è da la cosa vera a la fallace
cristallina e pura, / di'pur ch' io viva in festa ed allegria. cesari
leggiadria] la disviata, / poi ch' è blasmata, / negata là 'v'è
pura castità caro tesoro, / rara vertù ch' io celebrando adoro, / ch'altro
vertù ch'io celebrando adoro, / ch' altro non dèe sperar anima alcuna.
fino. iacopone, 80-20: l'amor ch' eo addemanno è singulare, / cielo
salvo l'or de la fé, ch' affina amore / nel mio foco purissimo immortale
1-ii-25: qual piacere insomma più puro e ch' appaghi più l'uman desio avanza quello
pure. foscolo, ix-1-379: la storia ch' ei fu veramente terziario accattone e moriva
, di colloqui purissimi con la donna ch' egli conquisterebbe finalmente alla fede.
vi dico in pura veri- tate / ch' io feci impiutamente la 'mbasciata / la qual
a questo si dimostra che l'uomo, ch' è soggetto a questo vizio, s'
pretta francese, un urbanissimo gallicismo, ch' egli conosceva per caso, e quelli
. e. cecchi, 7-50: pareva ch' ella fosse impastata di pura e semplice
a me trovar tirsi e dameta, / ch' io non son buon pastor, non
25: io non merito tanto da voi ch' io son pura fantesca. carducci
4-270: sì son di vestimenta privi / ch' e'mo- stran quel ch'è a
privi / ch'e'mo- stran quel ch' è a rammentar duro, / pescando spesso
bei lumi... / a far ch' arda per voi sempre e favelli,
, nessuno avrebbe potuto contrastare l'idea ch' egli fosse il poeta puro, il
par., 16-51: la cittadinanza, ch' è or mista / di campi,
pare indubitabile che quel bene, per mimmo ch' egli sia, debba esser sufficientissimo a
rime qui soggetto, / el me'ch' i'so con quelle m'accompagno:
7 due pure e bianche vittime, ch' io scersi / dianzi ne'paschi
monte, 1-84-4: a la 'mprimeramente ch' io guardai / vostra sovrapiagente gaia figura
con fede pura / bevo li occhi miei ch' arrecan vita / a la mia amortita
né cuore d'uomo uò pensare quello ch' è apparecchiato da dio a coloro che
10 ti prometto sopra mia fé pura / ch' e'tuoi sensi di vita saran cassi
detto tempo un prestator giudeo, / ch' era in parigi, ad una donna avea
d'argento / da quella bianca man più ch' alabastro, / da cui partire il
/ t'adora in vatican, prima ch' io moia, / quai m'accingo a
celeste lume. ariosto, 13-43: poi ch' uscì con la ghirlanda / di rose
l'alba somiglia / poco anzi all'ora ch' alto il dì si fa / e che
molti, lo strepito dei lamenti, ch' ad ogni ora s'odono, dei gelosi
subitamente si dileguò. e ci accorgemmo ch' ella era stata offesa dall'aspetto e dall'
35: stasera, o tina, ch' egli è gamesciale / e che a
diavolo oppone alcune infermità contro a quegli ch' e'vuole tentare, acciocché per esse i
le cose necessarie del corpo sì sufficientemente ch' e'forti possano desiderare di fare più che
altri che a loro, se voi sapete ch' io abbia per pusillanimità, per qualunque
, par., ii-m: a colui ch' a tanto ben sortillo / piacque di
di trarlo suso a la mercede, / ch' el meritò nel suo farsi pusillo.
] nella sua statura pusilla ancor dappoi ch' egli ebbe accolto in casa propria il
, cioè qualunque minimo mio fedele: ch' io vi dico in verità che gli angioli
santa ed ai mesti / questa parola ch' or la terra oblia. guerrini, 2-207
inediti, 67: dixe lo predito frate ch' el à in la giara de savena
povertà: né il bacio di / quella ch' io so, né della gloria,
? non è questa un'offesa gravissima ch' essi fanno alla dignità di essa virtù
cui non toccherebbe: / doh! ch' egli è un cotale uti né puti
. quello tragrande amore e disiderio, ch' elli averebbe di là venire, il
calcagna fuor delle calzacce rotte e sudicie più ch' uno spazzatoio da forno.
tu mi lavi tutto quanto, imperò ch' io puto sì fortemente che io medesimo non
fiori ad un gran monte passa / ch' ebbe già buono odore, or putta
erano i muri, erano i mobili vecchi ch' emanavano quell'odore. -mostrare
ella è: chi due bocche bascia convien ch' una gli puta. -il
.: sa adam non da putredine, ch' è vile, / ma che da
clitoridi così esuberanti e prepuzi così rilasciati ch' è d'uopo o col fuoco o
nelle parti di fuori de'corpi, ch' è materia della putredine. a. cocchi
vedevano uscir del suo grembo non altramente ch' ora veggiamo spuntar tapi da le spalle d'
le viscere, non so indovinar quel ch' ella sia. giuglaris, 261:
ne sie colto a l'esca, / ch' a dio e 'l mondo tua fama
abbonda l'umido e * 1 caldo, ch' è principio di cor- rompimento, acciò
vero credi. / che vuoi tu ch' ami in te? quel tuo bel ceffo
. forteguerri, 4-65: la carta, ch' è sì candida e vistosa, /
). biondo, xlv-128: convien ch' io afflitto vada piangendo i miei tempi
poggiando su la base dell'auto- nta ch' è caduta, fatta polvere, anzi fango
con tal destrezza e sagacità questa intrapresa ch' apportò la sanità per mezzi tali ad
niccolò del rosso, 245-4: la femena ch' è del tempro pupilla, / le
che sorprende... è il vedere ch' essi [i gesuiti] sono i
/ in cocchio d'oro appar con tal ch' ei crede gran donna, ed è
rosso, 1-79-11: non à femena ch' a la besogna / puita no fuse più
pute. / qual lingua sarà mai ch' appien ne dica, / putta senza vergogna
crudel, ch' a l'abito raccolse / chi costei fosse
fuso e l'ago, / ch' in tua difesa aver la spada e 'l
gianni no; onde crucciato gianni, ch' era maggiore, innanzi al re di francia
con abiti di tela d'argento turchino ch' egli aveva veduto vestire dalle dame d'onore
, 15-13: l'ancoria errante an- ch' essa era puttana / e gabrina di tutte
fatto 'l co- mandamento, / prima ch' a dio non faccian spiacimento, /
detto, per la cosa istessa, ch' io starei fresco s'io avessi a tener
: sozza puttana, egli è mestiere ch' io ti faccia iscopare per tutta roma,
dio oggi al nome del diavolo, ch' io vorrei volentieri non esser mai stato
, quelle dolorose, abbiano aùto tanto ardire ch' elle sieno corse al campidoglio per rivolere
dì e l'ora possa essere / ch' io venni al mondo, e la puttana
che natura è propio una puttana / ch' un legittimo fa, l'altro bastardo
, iv-418: è già l'anno ch' io non ho più parte nella compilazione della
foscolo e siasi riconciliato lo lodo: ch' egli abbia ciò fatto senza una previa
i-23-179: non vorrei che si dicese / ch' io v'insegnassi andar alle puttane.
salvini, 6-93: dicendo delle puttanette ch' erano in corinto...,
forse un dì dall'italia la statua ch' ei merita presso a dante e a niccolò
la conduce e guida, / punto ch' io metta il piè fuor de le soglie
la moglie di messer manfredonio da sassuolo ch' egli andava pur puttaneggiando di die e
di casa? egli ha 'l torto, ch' e'non gli fa bisogno. aretino
nell'onesta oscurità e nella santa solitudine ch' è il destino di tutti quelli che non
, 28: sogge puctanelle, puctane ch' avete tenuto bordello ad marllia per le fosse
insaziabil libidine poter mai esser da tanto ch' io debbia abbandonar un gentiluomo, mio amico
/... / son le cagioni ch' io mi meni il cazzo.
no malvagio puttaniere, voi vorresti ora ch' io fossi nel pozzo, ma 10
i putti son venuti; / conviene ch' io saluti / il bel congresso. guerrazzi
con lamenti e lutto / da poi ch' hai perso il tuo consorte fido; /
prudente... qui procura, / ch' a- mor è putto vago et ha
che più che toro tiri e più ch' incanto? -in espressioni comparative con
putto. garzoni, 7-434: pare ch' abbiano giocato al piroio come i putti
/ a ogni oggetto il valor di ch' esso è degno, / li rimiran con
'putto ') e, quel ch' era peggio, vi si fermavano a lungo
55: martedì feci quella testa del putto ch' è china e cenai once io di
.. lo fece in quel tempo ch' egli si applicò tutto a studiare i putti
simeoni, 13: gran rabbia è pur ch' ogni puttàccio innante / si cacci,
letame che annunzia i borghi alpini mi avvertì ch' ero giunto. baldini, 6-97:
odore: / questo è un velen mortifero ch' appesta; / io non sentii giammai
, par., 27-26: quelli ch' usurpa in terra il luogo mio, /
lacopone, 16-33: l ^ anema ch' è viziosa orribel è sopri onne cosa
se'? tu quella ip- panda / ch' era un ciel d'onestà? tu mia
ebrea. lalli, 11-87: costui, ch' è gran cagion de 'sti fracassi,
ix-534: iesù venne al monumento, ch' era come una spelonca ed era coperta da
mio ruggine, hai da sperare un pezzo ch' io scriva per te di cose politiche
messer alesso, / perché tu sai ch' egli era di cinque anni / quando mio
, 8-439: allorché diodata, sentendo ch' era tanto malato, volle andare a
: il vostro giudizio vi farà scorgere ch' io non senza proposito mi sia andato sognando
gli ambracani, che a gran pena ch' avranno accostato il naso che mi stimeranno incorso
gli avendo il papa donato pur tanto ch' ei ne potesse pagar colui che le
, 6-203: che vuò'tu dir, ch' ei sia di legge nostra / il
seneca volgar., 3-340: incontanente ch' io usci'della città e fu'libero del
tolto ogni dolcezza dal cervello, / ch' aver gli uomini so- glion che son
grande il puzzo d'uno gentile cavaliere ch' è læ morto dinanzi a una chiesa
fora meglio esser vicine / quelle genti ch' io dico, e al galluzzo / e
panni, il ver si spande: / ch' r non ho più né mobile né
rotto il detto muro, tutta l'acqua ch' era nella città ricorse con grande foga
bene e ogni diletto, e ciò ch' è senza lui si è peggio che
tremò sì ', cioè oltremodo, 'ch' io pensai che l'universo ',
alienata da sé per smisurato stupore, ch' appena ha sentimento del suo enorme languore
volgar., 965: dio il voglia ch' io sia l'esemplo di san lorenzo
dè ubedire questo vilam pugolente, / ch' è uno mercaro da vendere reve /
, / e pur fogli si sa ch' è battilano. tommaseo [s. v
e che diavolo di puzzore è questo ch' è per questa contrada? giuliani,
volte portò essa sopra le sue spalle quelli ch' erano maceri del morbo regio e puzzosi
alcuno dilettamen- to, certo e'conviene ch' almeno il solo pensamento dell'antica puzzura