intelligenza, 147: i'vidi il sole ch' avea debol'raggi, / la luna
assunto da gente alloglossa, la elaborazione, ch' egli subisce secondo le disposizioni orali di
mettere inn odio dell'uditore se noi dicemo ch' elli ànno alcuna cosa fatta isnaturalmente,
iii-21: li omini hanno pervertito l'ordene ch' elli non pongono lo stato loro a
cagioni, le quali, senza impedimento ch' elle abbiano per lor forza e natura
vi-3-62: l'ordine scolastico e collegiale ch' essi vanno invocando sarebbe quello che diede
che vi si tiene questo maladetto ordine ch' io vi dirò, che la sera di
; e però dico: 'questa è colei ch' umilia ogni perverso ', cioè volge
diverse mer- catanzie e la domenica, ch' è giorno di riposo, va cercando
l'ordin, la via, lo stil ch' egli ha tenuto / per ingannarvi.
landò, 19: ad agnolo, ch' era ingegnoso, piacque molto l'ordine
, ma ponete mente la sua bellezza ch' è grande sì per constru- zione,
appartiene stabilir l'ordine e mantenerlo dapoi ch' egli è stabilito... così tu
paesano e 'l peregrino, / ch' ordine avesse di cavalleria, / alla giostra
i-643: supponiamo che l'uomo, ch' esercita questo terribile ministero, venisse tutto
, 24: date l'ordine, / ch' io vò menarla, l'asso,
: lo quale or- dene si è ch' uno anno s'encominzi la domenica, e
che passar più di due notti / ch' ordine fu che 'l duca a me venisse
segno, cioè non seguitando nulla cosa ch' ella richeggia fuor d'ordine e di ragione
menalo a casa [il materassaio], ch' io vo'porre in ordine / di
l'un coll'altro, e vedeva ch' egli mettevano a ordine per ammazzarmi.
delle virtù fondamento e radice, / ch' ordisce in pena e poi tesse in
camicia bella / e nel collar, ch' allor di seta ordiva, / pingea di
più volte disse: / « ciò ch' i'ne fo, per voi fiorentini ordo
1-1-133: narsete le mandò a rispondere ch' egli ordirebbe una tela che a'dì della
con più ornati fili / tela orde, ch' im- erfetta occulta tiensi? v
e platani ed abeti / si condensan così ch' ordiscon molti / labirinti e ricovri ermi
lor signoria spiaceva tanto / al popol ch' a pigliargli ordì la rete. guiniforto,
spingete col pianger più forte, / sì ch' altro amor non possa più tradirvi.
a la pela non zochi, / ch' el mettere'd'i fochi / in più
tutte mirando le future vite, / poi ch' ebbe visto sul fatai molino [delle
m'hai tessuto / è floscio sì ch' ai tasto non si sente, / cresposo
tre giorni, anzi son due, / ch' io ti comprai un cintolino ordito /
, lv-xvin-6: ultimamente dice che quello ch' è detto... tutto 'sia
di metter la trama / in quella tela ch' io le porsi ordita. petrarca
. tasso, 4-24: tessi la tela ch' io ti mostro ordita, / di
filo a che s'appicca e, poi ch' è giunto, / col tatto in su
. caro, 12-i-201: la tela ch' ella m'impose non si può continuare
, 2-88: ragioniamo pur della dote, ch' è l'ordito, la trama e
[al soggetto del componimento], ch' è per ripieno / di questa tela,
. de notari, 120: procurisi ch' alia formica e al topo sia proibito l'
in torino alla fazione servile un'orditura ch' ella non poteva compiere da se medesima
, né pensar cuor tordo / de'ben ch' a'buoni il signor aparecchia.
lordura, / el sale e l'acqua ch' io ebbi a la fonte, / e
dee scegliere et eleggiere, cioè quelo ch' à... forti urecchie e ferme
crudel vista, odiosa e brutta, / ch' a- vea l'orecchie d'asino e
però di'tu in qual parte lo vuoi ch' io lo percuota »...
.. « poscia c'avete piacere ch' io vi dica qual colpo avete a fare
selvaggio dio non lunge molto, / ch' uscito fuor d'una spelonca vecchia, /
intorno n'ha piena ogni orecchia, / ch' in damasco la giostra s'apparecchia.
monti, 18-517: solo restava / ch' ei v'adattasse le polite orecchie.
lasso, ii-155: le ricordo solo ch' a le delicate orecchie non potrebbe parer delicata
: è una spezie di conca marina ch' entra nel numero de''piantani- mali '
donna fatto, si comanda ad un altro ch' indovini quel che il giovane nell'orecchia
ne veniva all'orecchia in due anni ch' egli stette a studio a salerno. ghirardacci
altra e l'una / orecchia, entendi ch' io non so'alamanno. s.
orecchi debbon cornarvi qua spesso, / ch' ognun ragiona della vostra fama. p.
bestia balorda. - / orlando, ch' era in gran pensier distratto, /
bramo... /... ch' a me poco obbediente amante / faccia
., 15-100: ferma l'orecchie, ch' or ne vien la bella. ariosto
: stando in orecchie per udire quel ch' ei ragionassero, un di loro.
[tommaseo]: per una bigoncia ch' à gli orecchiagnoli per portare aqua soldi xxxvm
d'annum * 1, iv-1-679: notò ch' ella non portava orecchini. da tre
me tuba en oregli / d'orrato ch' ognor in te pregio regna, / lo
e non intende il suono, / ch' è del retto ballar norma e misura
[pascoli] volentieri soffiasse in privato ch' era un retore e nemmeno di tanto
, 5-5: che viso vi par egli ch' i'abbia? che borbottate voi?
prendi in man la tua sampogna, ch' io / avrò l'orecchio al canto.
lippi, 3-45: comanda la padrona ch' egli scenda / e stia giù fuori
sì, fate qualche conto di quel ch' ei vi dice. ma avvertite a star
star bene in orecchio, perché adesso ch' egli si sente sano e gagliardo,
sano e gagliardo, è facil cosa ch' ei ve lo dica sotto voce.
le sue pene, / ha fatto ch' egli versi con un secchio / tutti i
velluti, 46: avrebbe fatto delle cose ch' avrebbe riscaldato gli orecchi altrui.
: chi è là, dich'io? ch' è questo che mi zufola negli orecchi
cecchi, 1-i-171: non odi tu ch' i'non vo'che tu la tolga?
iv-505: in oltre averà questa insin ch' ei vive / materia da sturargli ogni or
], / e mi dà un martel ch' io son forzato / tórvi gli orecchi
lalli, 2-1-47: v'è martellina ch' altrui dà martello: / benché tenga
umana è sì orecchiuto / che convien ch' ogni orecchio il terren tocchi. salvini
: e1 prelibato signor duca vole ch' el vada poi lui a genova e ch'
ch'el vada poi lui a genova e ch' el meni con lui dui orevifici,
estetici. linati, 19-216: arte ch' era tutta bravura e gusto dei nostri
tissima. ariosto, vi-337: pensa ch' io mi debba pascere / del suo
, ma non però le volte ch' ei bee. dossi, iii-i2a: postille
principio della genesi: io direi piuttosto ch' è la tradizione esposta in questo principio,
d'un paraggio superiore al suo, ch' era molto basso. -per estens
maiano, 5: donna, merzé, ch' eo moro in disianza, / se
: l'un [volere] voi ch' io ami donna di paraggio, / cortese
/ che tanto este abassato, / ch' eri d'alto paraggio. cantari antichi,
/ se non chi sta nel ciel ch' è di lassoso, / perch'esser non
, / che non à invidia quel ch' è maraviglia, / lo quale vizio
presto s'aricordava / de la testa ch' avea metuta a tal parazo. b.
antico. periodici popolari, i-427: ch' è mai il dolore de'vostri fratelli
martello, i-2-167: pare a te ch' abbia meco costui miglior paraggio / di
i edeschi di vantaggio, / secondo ch' eran pochi a lor paraggio. candido
bresciani, 6-x-24: capisco anch'io ch' egli dee essere stato un buon battisoffia
sì ebile paraggio / della nostra virtù ch' a lui soggiace. -con eguale
doti. fagiuoli, i-9: direi ch' erede con egual paraggio / fosse ancor
degna cosa a me già non saria / ch' io di paragio amar fosse credente,
mai dì con sì bel raggio / ch' a lo splendor, al candido ch'avieno
/ ch'a lo splendor, al candido ch' avieno / gli angeli in sé,
in sé, potesse far paraggio / allor ch' usciti da l'eccelsa mano / di
. / surto in piè mi comanda ch' altri amati / per quel dì più non
mi dono sol no mi refudi, / ch' elo mi fa beato oltra para?
e la gente statura / e la bieltà ch' è 'n voi senza paraggio. dante
a far pazzo un veglio, non ch' altro, il tuo paraggio. =
apocope, di paragòge e simili vuoisi ch' eglino [poeti] le prendessero dalla
di una famiglia si fa paragonando quello ch' ella possiedeva, scomputati i debiti,
esser paragonati al sole, perché veggono ch' ei non sa fermarsi. l. pascoli
si paragonava allora con le compagne, ch' erano ben altrimenti sicure, e provava
a laterano nella conca del paragone, ch' è nella detta chiesa, ove si bagnò
13: tocche d'oro e paraoni ch' avemo in firenze. varthema, 158:
: un paragone / d'un or ch' è ventiquattro o più carati. pulci,
/ dona mort'e per uso, / ch' io mora senza in- duso: /
che vagliono. oddi, 1-153: quel ch' io vorrei da v. s
ti disfido, vien al paragone / ch' il cianciar troppo è pasto da poltrone.
/ al paragone; e se truovi ch' io ci abbia / più de la verità
sofrire è 'l dritto paragone / a que'ch' è saggio. compagni, 3-11:
a voi cui paragone voco / di ciascun ch' ave in canoscenza loco / o che
sermini, 199: se voi pur volete ch' io dica chi è la più bella
ideale. ariosto, 151: ecco ch' a tempo e a loco / il ciel
tempo e a loco / il ciel, ch' opra là su, qua giù disponej
, 10-215: aristotele, nel parragon ch' ei fa dei quattro modi di poter avvenir
già di questo è chiaro parangone, / ch' io sono il franco. 9
sua inferiorità plebea e la tristezza del coraggio ch' egli aveva conquistato per forza, in
vene il fiol di vigo di perosa, ch' è qui venuto, e scusò la
che dalle mie parole risulti... ch' io mi maravigli come mai il foscolo
essi... il nigozio molto più ch' i paragrafi, né perciò credono di
, 2-79: dov'è mai nel vocabolario ch' e'vi si faccia un paragrafo apposta
fece ancora un'iniezione, ma dichiarò ch' era proprio inutile: la morte sarebbe avvenuta
fra giordano, 5-230: cristo sanò uno ch' era infermo e paralètico. cavalca,
ix-485: era quivi uno uomo paralitico, ch' era stato trenta otto anni. boccaccio
spinai midolla, o destra o sinistra ch' ella sia, saranno paralitici i nervi
mina la cavo e intorno la meno ch' io non sarei sicuro che il tuo padrone
invan colà s'asconde, / poi ch' ogni foglia in ramo, / paralitica fatta
: li ottantasei anni e '1 paralitico ch' ella ha nel collo onde gira sempre
: quando il papa dichiarò... ch' egli non volea la guerra..
buommattei, ii-91: io vo'provarvi quel ch' io vi dico con esaminare queste
essendomi io proposto in questo libro, ch' è il quinto delle vite parallele, di
scielse l'ingegno e ne forò stromenti / ch' in parallelo al volo de'momenti /
paralello / ai perigliosi casi, in ch' io mi vidi, /...
grosso ed ampio telaio orizzontale di ferro ch' è assegnato a regolare e a trasmettere
'paralo ': nave sacra d'atene, ch' era oggetto di singolare venerazione, né
suor lorenza, recate e'paramenti / ch' io son venuto per la messa dire
ombran festoni di dorate fronde / lo spazio ch' è tra le colonne altere, /
giamboni, 8-i-263: parendres è una bestia ch' è in etiopia e ha capo come
rosa. ma quelli del paese dicono ch' ella prende suo colore diritto per paura
cervo mostra la sua testa, j salvo ch' elio ha maggio le corna sue.
corna sue. / nel nilo vive più ch' a la foresta; / e tal
parlato del maritaggio con la francesca e ch' ella ride... ho paura che
chi, o gran destino, ti piace ch' io intitoli il mio bel paranimfo,
de petra di tal sorte / lucida ch' io vedeva mia figura / sì naturai
suon confuso e vario, / un tumulto ch' ogni ordine scompiglia. nomi, 8-15
, se tu pari questa, / dir ch' anche tu se'duro assai di testa
va per aria alla volta del datore ch' è lor dietro, far un salto e
serdini, 1-224: tu, giacobbe, ch' andasti a parare / sette e sette
papirio, redintegrata l'ira, comandò ch' egli [fabio] fosse spogliato e che
mondo, / qualunqu'è que', ch' avanti a voi si pari / è
nanzi. pulci, 5-29: po'ch' egli ebbe a suo modo beffato /
fare vendetta del sangue d'uno mio figliuolo ch' è morto sanza colpa veruna ».
di chiunque ti si para davanti, vedresti ch' ei ruota a cerchio una spada per
da prato, lxxxviii-1-577: ti vo'spianar ch' io sono in cielo e in terra
664: ci è che fare, tutto ch' io abbia usato parole col capitano spagnolevoli
costo, 1-66: vidde un certo parasitone ch' ella conosceva uomo agiato e scioperato molto
habab, sebbene parassitario: ma voglio ch' esso non eserciti violenze, angherie sui
s'è rivolto in qua: convien ch' io faccia / della necessità virtù, buon
intelletto sempre mai recalcitrante ad ogni cognizione ch' ei non ricavi dalla propria speculativa.
camaleonti e de'cibi di quegli altri animali ch' io vi messi in parata.
molto gira il guarao, / prima ch' un piè né anche egli abbia mosso.
giovane, 9-26: è richiesto / ch' i medici sian pronti, / e delle
che si pongan tutti in punto / sì ch' ai sibilo sol d'uno di noi
l'ho perfette e quasi dedicate di ch' ho fatto paravole dianti. -stare in
34-89: che lavor si fa qui, ch' io non l'intendo? - /
parcamente. nievo, 407: dicevano ch' egli fosse maestro nell'arte di mesmer
dicesse / cosa che non decesse, / ch' assai sollazi son onesti e begli.
ardita prora, / né da nocchier ch' a se medesmo parca. 3
tasso, 4-89: ad altri poi, ch' audace il segno varca / scòrto da
. garisendi, xxxviii-291: non fia ch' amor sia mai credei e parco.
, di speme visse / i pochi dì ch' a la mia vita oscura / puri
sostenere la poca famigliola nel miglior modo ch' e'poteva, col vivere parco e
di pena cento oncie d'oro, ch' erano mille pardai, cioè mille ducati.
adeo, / e vane tostamente / ch' one toa cossa t'azo / pareclata in
109: le lasciai, senza ch' ella se n'avvedesse, in casa parecchi
sì aspramente battuto e travagliato con mine ch' ebbero fatica quei del re a ritirarsi
, senza mentir del becco, / ch' ai dolor mio nonn-è nessun parecco. boccaccio
'1 giorno ne porta grande 'nveggia, / ch' ei solo avea clarore, / ora
membra il colore, / di'pure ch' egli pareggia / della sua fé 'l candore
un zoppo da un piede, / ch' ognor su quella parte andò sciancato,
così bianca e netta / che par ch' a neve pareggiar si deggia / quando in
allegrezza ond'io fiammeggio, / per ch' a la vista mia, quant'ella è
le oltramirabil tue parole / non v'è ch' altri 'l poter vinca o pareggi.
ché certo non porria / pareiare la gioi ch' io da voi teno. petrarca,
lo quale è 'n me da poi / ch' i'vidi quel che pensier non pareggia
che la mia vita deggiate allegrare, / ch' è sì crudele e piena di martide
, 5-37: ma (lasso) poi ch' a me più non riluce / il
. b. corsini, 13-89: da ch' io posi il piede in questa reggia
sempre lieto così son vissut'io / ch' altri in felicità non mi pareggia. goldoni
costamo, 1-34: quel re, ch' era usato d'aver pontefici vassalli et inferiori
si mostra. / vedendo al fin ch' altro volea che ciancie / a spontar tal
paregio con sì dolce vento, / ch' èn care membra de la mia persona,
gli omin paregli, / ma quei ch' è men si tragga 'nver valore,
e conchiudesse di più col navarra, ch' egli disfacesse il parentado con la moglie
condicione / corno ò ordinato; / ch' io arcolsi lo mio parentato. bibbia
: tre generazion trovo di pietadi / ch' han fatto a molti molto danno spesso:
donna novella istà colà, e secondo ch' ella sarà di parentado, ella ricoglierà il
notizia, / non prima si riveggon ch' ambedui / rifanno il parentado e l'amicizia
, ii-274: non è vero amore quello ch' è tra congiunti e tra cognati,
tra congiunti e tra cognati, però ch' è amore parentale. soffici, i-128
non è questa la patria, in ch' io mi fido, / madre benigna e
e se morto mi vuoi, morto ch' io sia / rendi il mio corpo a'
tempo (oimè) lieti parenti, / ch' invilirono de nobili e soblimi / ch'
ch'invilirono de nobili e soblimi / ch' erano, mesti sì quanto ridenti. giuseppe
. potevi serbar nella penna - concederai ch' io non risponda. carducci, ii-2-282:
. metastasio, 1-iv-494: lodo moltissimo ch' ella faccia un poco di parentesi ai
. iacopone, 1-28-18: cristo, ch' e loco ocultato, dàte la sua
e biancicore, lxxxv-83: lo duca, ch' è del nostro parentòrio, / la
buonarroti il giovane, 10-936: pensa ch' ognindì / m'aspetterò che il parentor
/ mi sforzo s'io potesse / ch' io cotanto valesse / c'a voi paresse
per loro rinomee, ma colui veramente ch' è di grande cuore ama più d'essere
un virtuoso si trovò, che disse ch' ella gli aveva fatto nausea, per esserli
allora io mi sto con la barba lunga ch' io paio un porco spino. [
amanti. casti, i-2-92: felicità, ch' ivi brillar vi parve, / tosto
11-86: così face l'augello, / ch' ai tempo dolce e bello / con
, xxi-30: per pregio di ricchezze ch' io non hoe / non vo'parer
io non hoe / non vo'parer ch' io goda / da che 'l mio cor
marmo era sì pulito e terso, / ch' io mi specchiai in esso qual io
credendo la mia conoscenza, / però ch' io son blasmato / plus-or forte d'amore
, / e '1 detto podestà, ch' era sanese / con quarantotto, perché
cantare ho talento, / membrando ciò ch' amore / m'ha. ffatto di martiri
faccio sentore, / non paia quello ch' io vorrei celare. 8.
chiaro davanzati, 108-13: ornai dicete ciò ch' a voi ne pare, / ca
14-82: par di strano a michel ch' ella vi sia [la discordia],
: né credo che vi parrà nuovo ch' io, de'bruti parlando, usi questi
nostra donna conoscer non pòi, / ch' è sì conquisa, non mi par gran
giov. soranzo, 95: dirò cosa ch' altrui parrà menzogna. tanara, 130
/ far mi parria / sì ria ch' a'suoi nemici sarei giunto. cavalca,
! pirandello, 7-1022: come parere ch' io abbia tollerato la sua sconvenienza,
dante, inf., 16-90: per ch' ai maestro parve di partirsi. navigazione
, i-634: così, bella, poi ch' a natura pare, / a tutte
l'autorità del frullone non soffre appello e ch' ei non rende ragione di ciò gli
persona, per grande alegran9a me pare ch' eo scia in paradiso, sì me
paresse! anonimo, i-542: poi ch' eo fui isvegliato, / rivolsimi in quel
parere il lungo tratto / del mezzo ch' era ancor tra noi e loro. navigazione
8-39: molti corpi di santi, ch' ierano morti, risuscitarono e parirono a molti
, 21-4 (85): quel ch' ella par quando un poco sorride, /
mia quand'ella altrui saluta, / ch' ogne lingua deven tremando muta, / e
2-9: o mente che scrivesti ciò ch' io vidi, / qui si parrà la
io rispuosi in salutare: / « quello ch' io sono, ben mi si pare
, 17-142: l'animo di quel ch' ode non posa / né ferma fede per
non posa / né ferma fede per essempro ch' aia / la sua radice incognita e
profondo, / comincia a farsi tal, ch' alcuna stella / perde 11 parere infino
né che più piacci a ciascuno, / ch' esser due e parer uno: /
xxvi-2-181: sol si servon de'vasi ch' ho detto, / per salvafìaschi e per
al mi'parere. dante, lxxv-5: ch' i'v'amo e voglio sempre vo'
de l'altro; e s'elli avvien ch' io l'altro cassi, / falsificato
s'è risoluto che, ogni volta ch' abbia da legarsi nel matrimonio, egli
.. che la poesia non sia altro ch' imi- tazion dell'istoria gli fa cadere
signor, fa''l tuo parere, / ch' io credo il paragon fie migliorato.
. cecchi, 1-2-45: guardate a que'ch' uccellano / al paretaio o all'escato
l. bellini, 6-116: dal giorno ch' io posai sul paretaio / sul qual
poesie bolognesi, v-336-13: l'altrier ch' eo la trovai fra le pariti /
alcun lato i raggi / del sol ch' eccelso a te pende sul capo.
martini, 4-10: che fare? ch' io muffissi fra quattro pareti naturalmente non
paradiso non ha altro eh'una picciola parete ch' elli trapassano per pensieri e per disideri
astratta da ogni cosa; e dice ch' ella pargoleggia, cioè vagilla, tutto
24-98: aniceto fra gli altri all'or ch' ascolta / la vera istoria a non
fece, / vanno adulando, ancora / ch' a ludibrio talora / t'abbian
intorno all'orcagna, argomentare si possa ch' egli nella pittura... mostrasse
: altèri, vaghi e pargoletti amori / ch' a lei scherzando gite d'ogn'intorno
penne delle ale in giù, tanto ch' elli fosse ferito da uno simile o quasi
la mesta ombra silente / di lui ch' egli lasciò qui pargoletto! -pargoletta
dove oggi alberga l'anima gentile / ch' ogni altro piacer vile / sembiar mi fa
non 'magi- nando el gran dolor ch' io sento! f. f. frugoni
5-111: pèlina mi solea dire ch' aurelia nella pargolezza era così vezzosa
/ una passion nova, / tal ch' io rimasi di paura pieno. sermini,
i-94: non siano li dii sì pargoli ch' io perda la mia buona fortuna per
molti non averia patito divenire pare di coloro ch' elli potea signoreggiare, se non l'
eterna è incorporata possa / d'umanità, ch' amplia se stessa in cerchia / d'
solo è pari invece / all'uomo ch' ella fece. 2. uguale per
scalda ora costei, signor, fa'ch' arda com'ardo / e come l'amo
. v. geomanzia]: sapete ch' el paro è infelice e lo sparo è
in quella d ^ accusar d'oscurità quel ch' io non ero pari a capire.
prominenze e renduta sì eguale e soda ch' ella sembrava un continuo mattonato per tutto
g. villani, 12-23: con tutto ch' avessono nome di conti erano annullati sì
. alfieri, 1-903: digli in fin ch' ardo in mio core al paro /
andrea da barberino, ii-285: comandò loro ch' eglino non passassono più là che al
firenzuola, 709: questo è quel ch' i'attendo con ogni diligenza, che
con la bellezza iva di paro / ch' era degli anni ancor su 'l fior novello
caro / in questo regno, sì ch' io perdo troppo / venendo teco sì
preti e compagnie, / l'ordin ch' è tra di lor, che tutti insieme
, e la casa d'austria più ch' altri, cercando tutta l'italia avevano
): a lui non pareva ben fatto ch' un servidore devesse in cose di cortesia
hanno in oltre alcuni dottissimi moderni creduto ch' alia greca effemeride il latino calendario corrisponda
/ chi guardando considra gran vantaggio, / ch' a tanta deitate vassallaggio / rende fuor
38 (667): v'ho detto ch' era umile, non già che fosse
leggiadre donne e belle / giunga costei ch' ai mondo non ha pare, /
è chiamata 'contrapasso '; e ch' in somma altro non è che un render
pensi quanto e quanto sangue costa, / ch' il giusto-prezzo suo non son danari.
... poi li parchi, ch' è l'entrata dell'isola, non sono
31-609: molti anni fa avevo un amico ch' era nato a gioia del colle ma
rubar botteghe e case, / tanto ch' a'parigin non parea giuoco. bandella,
contarmi, lii-5-417: da questo dipende ch' egli... si sia
come alcuni dicevano, a quella cortesia ch' ella conosceva di non aver meritato.
labra, rendendogli delle morsure la pariglia ch' alia di lei lingua porgeva. brusoni,
marino, i-296: quando io saprò quel ch' egli ne pretende, manderò parimente i
pietra / per le derelitte lastre / ch' ànno talora inciso / il simbolo che più
l. salviati, 19-135: prima ch' ella [la sposa] si vegga
vignone di quelle cose, come si vedea ch' aves- sono a dirizzare il mondo.
i-191: è bene non ignorasse i pregiuaici ch' a lui medesimo a're successori suoi
-lo meo parlamento / a ciò ch' eo sento. rinaldo d'aquino,
il sig. colombo gli inserisce nel parlamento ch' e'fa per disobbligarsi dalla scritta da
rettor., 177-16: mentirò che pensaro ch' io sozzasse la mia coscienza per sacrilegio
par., i-82: bene si guardi ch' elli non parli a nullo di loro
mento seco, / poi farà sì ch' ai vento di focara / non sarà
sue genti dai disagi e dalle malattie ch' ebbero a soffrire nel cammino, avvisò
suoi figliuoli di autorità grandissima, propose ch' ogni barone e ogni città soggetta alla corona
con fogo inseme de tanto ardore / ch' el non è al mondo sì parlente lengua
che sette vizi nel parlare stanno, / ch' agli parlanti fanno / talor dispregio e
: in gallia era un soldato, ch' avea nome massimino, ch'era di gallia
soldato, ch'avea nome massimino, ch' era di gallia ed era grazioso molto
, come leggiadrissimo / e parlante uomo ch' egli è molto. 4.
non mai sono disgiunti dal bacio, ch' esprime l'affetto parlante d'un cuore.
lombardo medio, e quindi assoluto, ch' è il parlante dialettale. 17
moniglia, 1-iii-440: non si vergogni ch' io / rifilo volentier la parlantina.
due bei putti e una fanciulletta, ch' era la maggiorella e avea tocco allora
dove prima non avea parlato a mezzo ch' era stato inteso. manzoni, pr.
ii-20 (79): usavan quel ch' oggi usano i pedanti / parlare in bus
tassoni, 4-2: il potta, ch' era un uom molto eloquente / e solito
chiamati [gli angeli] ad udire quello ch' io voglio, assegno due ragioni per
: qui parliamo dell'eloquenza non secondo ch' ella si procaccia la fede o accende le
). petrarca, 125-16: però ch' amor mi sforza / e di saver
onor vi parlasse, / signor, ch' andate / e cavalcate / a guiza di
aspettasse, (se ben guardate / quel ch' operate / ver'lui nei vostri cori
io di lei parlai né scrissi / ch' or per lodi anzi a dio preghi mi
parlati. marino, 366: tutto ciò ch' io parlo / tei dimostra natura.
, par., 26-124: la lingua ch' io parlai fu tutta spenta / innanzi
, 217: la palidezza parla quel ch' io patisco. carducci, ii-7-261: stupida
patecchio, xxxv-1-562: con l'om ch' à tropo lengua non è bon far
lo quale è in me da poi / ch' i'vidi quel che pensier non pareggia
, m'inducevano a memoria ogni peccato ch' io già mai avessi commesso in pensiero,
o frate », disse, « questi ch' io ti cerno / col dito »
raccontano cose maravigliose, né vogliono solamente ch' egli intenda il parlar natio, ma
facci una bella parlata in quella guisa ch' io ho fatto per lei. giuglaris
lo dicevate prima di perdere la parlata ch' io non ero più una serva per voi
il grande parladòre, e cato, ch' altri tiene più savio ch'elli nonn
cato, ch'altri tiene più savio ch' elli nonn è! ottimo, ii-534:
della sua orazione le più forti ragioni ch' elli ha, perocché quelle dirietro rimangono
con altri, par che non voglia ch' altri zittisca; e chi è così
c. malespini, ii-2-6: udita ch' ebbe messa, andò poi nel parlatoio
non averia patito divenire pare di coloro ch' elli potea segnoreggiare, se non l'avesse
il nostro catone né quelli altri savi ch' amavano drittamente il comune et aveano senno
. con lingua d'uomini, cioè ch' ella sia sì chiara parlatura ch'ella sia
, cioè ch'ella sia sì chiara parlatura ch' ella sia intesa da tutti gli uomini
le sue labra ànno dolci parole e più ch' olio è cheta la sua parlatura e
i gesti lenti e delicati come colei ch' era usa a esercitar le mani quasi
la prima e piana muovi / secondo ch' io dirò tua parladura. trattato dei
cioè lo modo del parlare, ecco ch' è lo istrumento con che si parla per
per mio soperchio, è tale / ch' i'guasto gli opchi e parietica vegno /
certo un tempo qualche eroe degno / ch' or pari etico soffre. pratolini,
mostrar no glieli volia / per temenza ch' avia / de li parlieri falsi maldicenti
lxiii-94: biasma li parlieri, / ch' a la sua donna contan lor pe-
costei / guàr- dati da colei / ch' è troppo gran parliera / et a balli
accolgendolo, lo rese attonito all'affisarsi ch' ei fece in un viso che a guisa
: accompagnavagli il sogno ondeggiante un'arietta ch' egli aveva udita, nel museo,
iii-15-201: pur rimproverando a'poeti parmensi ch' e'non sapessero muover passo fuor della
il suo cognome far palese: / basta ch' era nativo parmeggiano. dolce, l-1-160
e non uscire dal presente ordine, ch' io ti do la mia fé, se
, sta'forte: / or sai quello ch' ai satiro intra- venne, / che
dante, purg., 28-141: quelli ch' anticamente poetaro / l'età dell'oro
parnasura / con te mi chiami, ch' eo lo gradisca / per chiara la mia
disparo; / ed è più certo ch' è d'alèna paro / ch'e'fia
più certo ch'è d'alèna paro / ch' e'fia neiente, contro a chi
gli ufficiali di terra e di mare ch' ebbero parte a difendere venezia. che schiaffo
10-41: se ben nel coro stabile, ch' era quello doppo la cui cantilena seguiva
prese una stracciata e unta cuffia / insanguinata ch' era sopra un pruno; / e
io non potè'mai formar parola / ch' altro che da me stesso fosse intesa.
che le parole non faceano quel frutto ch' egli avrebbe voluto, pensò di ricorrere all'
suoi / gesti una così nova dolcezza ch' io tremai / ne l'ime fibre
siete, / voi che nasceste poi ch' io cominciai / a dir per quella donna
è di cesare e a dio quel ch' è di dio '. tre vangeli su
il re a cesar disse, / ch' a le parole fusti allor presente.
, 8-150: talvolta, prima ch' egli arrivasse a dare tutta la
, iv-455: impetrar non posso io ch' egli mi aspetti / e che manchi
verbo, se non perché esplica quel ch' è nella mente. genovesi, 2-58:
v'avete inteso; fatene profitto, / ch' io non vi vo'più stare a
nella paraula del pastore, non disse ch' elli venisse a cercar molte pecore,
gisse un foco / del qual parea ch' uscisse una parola / che mi di-
udir potessi da lui questa / parola, ch' es- ser solea sì feroce; /
: quel vago prigionero peregrino, / ch' ai suon di vostra angelica parola /
fa predire a beatrice a chiare parole ch' ei sopraviverebbe ad arrigo vii.
rebora, 3-i-587: senti la realtà ch' io non ti posso comunicare a parole.
, i-191: chiamò uno... ch' era più parole che fatti.
discorsi. giovio, i-99: gionto ch' io fui qua in genua al dispetto
quale poteva riputarsi burgoyne sciolto da quella ch' egli stesso aveva dato. -menare
gran dritto, ciò mi pare, colui ch' avesse vostro amore ». boccaccio,
una volpe, che pretende, / senza ch' io pur ci metta una parola,
il pattuito danaro per la figliastra mia ch' egli ha avuta. -morire la
questo male arrivare parere contento di ciò ch' ella facea e dicea, e aspettare
ella facea e dicea, e aspettare ch' ella facesse più innanzi. e, non
più parola / de'dì felici: quel ch' è stato è stato. bernari,
3-33: di che il maestro, ch' era infiammato dentro e sapea quel ch'era
ch'era infiammato dentro e sapea quel ch' era, si cominciò a scandalezare forte
dipartirono i farisei e fecero consiglio acciò ch' eglino pigliassero gesù in parole. cavalca
ella dire?... dir ch' io son vecchio e barbogio. -ma di
poi, / la vostra etica parolaia ch' io parlo / valga questo silenzioso attimo /
ci hanno tolt'elle / una vesta ch' altrui fu data. idem, par.
tesori, non ornarebbono più un beffone ch' un letterato né più stimerebbono una leggerissima
: aveva sorrisi fini e parolette brevi ch' entravano nella pelle della gente come spilli
tra un migghiaio di belle cittadine, / ch' el- l'apparisce ben tra le persone
mano alzata a contener lo sbadiglio ch' era per convertirsi in biascicatura d'
mettete tempo a rispondermi a ogni paroluzza ch' io vi scrivo. s. bernardino da
campare / tagli la lor paruma / ch' è piena di falsìa. paolo zoppo,
da quella che dovrebbero naturalmente avere, ch' è il fondo dello scroto.
era il dì suo, in modo ch' io resto libero e... potrò
.. ma intanto, dopo tutto quel ch' è accaduto, bisogna sottrarci agli ultimi
sì acuti del desiderio di tornar casale ch' era impotente a lungamente soffrire i violenti
annunzio, iv-1-454: singhiozzava così forte ch' io rimasi per qualche istante in quello
poltron di quel prete ha voluto ch' io gli paghi l'urinale che nella testa
, 53: sì corno '1 parpaglion, ch' à tal natura, / non si
tanto vola il parpaglione sopra 'l fuoco ch' elli s'arde. proverbi toscani,
davila, 622: non essere maraviglia ch' essi non sentissero gli stimoli della coscienza
. villani, 11-94: le chiese ch' erano allora in firenze e ne'borghi,
nella parrocchia letteraria era pari a quello ch' ei suscitò più tardi nel villaggio politico italiano
uno prete sagrato dormisse con lui, ch' e'demoni non arebbono potenza di stare
. casti, i-2-195: il parrocchian ch' alia sua porta avante / delle vetture il
. agostini, 1-104: come maggiormente curare ch' i parochi paschino con sollecita carità di
redi, 16-v-126: mi comandate, ch' io vi dica il mio sentimento intorno
contentato della sua testa calva: poffare ch' egli porti quella melensa infranciosata permcca?
, non se ne occupava punto, dicendo ch' era una parrucca troppo arruffata.
v-90: venne il barbiere e protestò ch' ei non intendeva d'impacciarsi per nulla
innata tendenza verso il dolce passato, ecco ch' io mi scopro dentro una specie di
, che non ha inteso uscire quello ch' egli aveva giocato, ha cominciato a
del cielo, disse un vecchio parruccone ch' era stato collaterale del capitan grande.
ricompensan di lungo quel poco di buono ch' egli hanno, di essere prattichi.
poi il duca con li ministri francesi ch' ogni qual volta il suo stato di
vuole informare... del partaggio ch' egli ha già fatto dell'italia. longo
cento parti l'una / l'amor ch' eo porto a la vostra persuna.
saba, 301: mendace / non sai ch' io sono, o veritiero. parte
lo dici tu stessa, la parte migliore ch' io possegga. -figur.
: d'un mio tenero figlio, / ch' era di questo sen parte migliore,
, 3-ii-2: corpo s'intende quello ch' ha parti, come a dire tutto il
parti molli. baldini, 9-112: tirato ch' egli ebbe il calamaio in faccia al
2-xxiv-851: un figlio di penn! ch' io gli baci piedi e mani e
quattro parti della notte varcata la prima ch' io mi risenti'ad un tratto con
aggirandosi e roteando a guisa di fumo ch' esca fuori di cammino, se non
esca fuori di cammino, se non ch' esse erano risplendenti, si stabilirono finalmente
d'oriente / per adorar lo segnor ch' era nato. dante, conv.
papa... diedegli due frati ch' andassero co loro al grande cane, li
che furono portogallesi) circa uno anno avanti ch' io fossi a quelle parti,
grandi. caro, 12-ii-69: il bisogno ch' io ho de l'autorità di vostra
come lo pesce al lasso, / ch' è preso a falsa parte, / son
regioni e i colli, le parti ch' erano abitate chiamò tribù. vita di s
: i bravi del gentiluomo, vista ch' era finita, si diedero alla fuga,
che remedio piò m'apiglio? / ch' eo so'corno la nave eh'è in
sparti / s'accolsero a quel loco, ch' era forte / per lo pantan ch'
ch'era forte / per lo pantan ch' avea da tutte parti. p. cattaneo
speme miglior conforta e rassecura, / ch' oltra il cibo raccolto altri alimenti / son
in danno mio sì ben raccolte / ch' io ne posso parlar come per arte.
a colui da cui vene questo dono ch' el ne dia lo so aitorio in questa
in due parti, secondo che tu vedi ch' è tra lo steccato ch'è in
tu vedi ch'è tra lo steccato ch' è in mezzo tra loro. guinizelli,
a ciò vedemo fare a ciascheduno, / ch' el si mette 'n comuno /
re finalmente divise l'esercito suo, ch' era maggior di numero, in tre
importasse l'escluderlo o l'ammetterlo alle parti ch' e- rano allora in francia. alfieri
: nessuno talmente aderisce a una parte ch' egli non possa spessissimo passare dalla contraria
lambertazzi e geremei, xxxv-1-859: sapiando ch' el era cum loro a le prese;
ritiro, ed io so da buona parte ch' ella ne sarebbe infinitamente mortificata.
bibbia volpar., ix-394: fu uomo ch' ebbe due figliuoli. e il più
c. campana, 2-1: ricevuti ch' egli ebbe quivi, per parte di paga
voi sappiate, santo padre, / ch' ella è maestra di diabolica arte, /
son le degne parte / date da quel ch' a noi fulmina e tona / per
allor che marta, mie sorella, / ch' i'non fatava aparecchiar dicla, /
dalle altre. 'parte stromentale': quella ch' eseguisce un suonatore. * parte vocale
casa vicina, a cercar menico, ch' era un ragazzetto di circa dodici anni
le costi a san tommaso disavedutamente parte ch' egli orava, e orando morì.
/ quel che vuol la mia fé ch' io non vi taccia: / e vi
, vorrebbe avvilirsi a sparare sulla bestia ch' è stata cominciata da un altro.
, / ché 'l ciel domina ogn'om ch' à da lui parte.
miserabile corpo, può tanto con seco ch' oggimai la ragione vi ha puoco luogo e
alentò da vostra parte amore / mostrando ch' io vi fosse rincresciuta, / faceste
soddisfare alquanto ai disir mei, / ch' io riguardo da l'una parte voi
riverirli la signora costanza e dar loro parte ch' è tornata ora a livorno colla sua
care prede, / la quale avien ch' ai successore ei lasce, / ch'elegge
avien ch'ai successore ei lasce, / ch' elegge voi de le fatiche a parte
2-125: dura questo matrimonio... ch' è intra l'anima e iddio.
, cioè, pur per l'amore ch' è dalla parte di dio non è
: accettate la buona volontà. -pensate voi ch' io son quello che piglio mance?
far giudice e parte? sapete pur ch' io son solo in questa città incorruptibile
io far ruina e scempio: / ch' io stesso il vidi, ed io gran
istesso: / esser gran parte an- ch' esso / di tal trionfo vuol.
giudica delle condizioni degli uomini non altramente ch' egli faccia nelle tragedie, nelle quali
..., e s'aviene ch' egli non ben rappresenti la persona della
vestita..., si dirà ch' il re non bene ha fatta la sua
della censura m'inceppa assai nella lista ch' io devo darvi delle cose che devono
al tr'uom da quel ch' i'sono. libri di commercio dei peruzzi
pericolo non si tenghino abbandonati da me e ch' ella faccia lor conoscere in parte di
cheta; / e quel saggio parlar, ch' ai cor le scende, / de'
un poco, / ma non sì ch' io non discernessi in parte / ch'orrevol
sì ch'io non discernessi in parte / ch' orrevol gente possedea quel loco.
, xxx-10-82: io ero in parte già ch' ambo le braccia / al niveo collo
, i-555: per ogne parte trovo / ch' è ciascun buono amato, / se
di splendore che ben si può promettere ch' egli sia per sostentare in ogni parte la
nelle cose del mondo e della natura ch' io non conosca, non dico in tutto
avete saputo esser voi il più forte? ch' io mi sarei messo dalla vostra parte
. pasqualigo, 660: mi duol bene ch' ogni mia operazione sia pigliata da voi
se mi affaticassi ad esagerarvi la parte ch' io prendo nelle vostre felicità. algarotti
felicità. algarotti, 1-vii-272: della parte ch' ella prende nella mia salute e della
di amor non può soffrirsi, / ch' è imparabile amor, né può partirsi.
mi si potesse imponere contra dalli troiani ch' io fossi stato partecipante o facitore di
delle mani su quella specie di cuscinetto ch' hanno davanti. -complice in un'
sua, resti sepolta, / anzi ch' eterna i'viva. buonarroti il giovane,
princìpi e per la qualità, volendo alcuni ch' ella sia uno o più de'princìpi
ariosto, 39-60: de * panni ch' avieno / fatti arrecar participaron seco.
amico. foscolo, xiv-276: conviene ch' io ti veda, ch'io sieda presso
: conviene ch'io ti veda, ch' io sieda presso il tuo letto, ch'
ch'io sieda presso il tuo letto, ch' io partecipi de'tuoi dolori. de
lii-5-429: fu con gran dispiacere sentito ch' egli, senza partecipare col re, anteponesse
obbietto. aretino, vi-475: la gioia ch' io sento participa di beatitudine. loredano
maggiore di venti anni, sappiendo bene ch' era libero, partecipando il prezzo,
: guardate che non vi sia cosa ch' io non debbia participare. filiterno guardatala
fatta la partecipazione, e il sentire ch' egli tiene con voi un contegno così
io ti farò partecipe / di quel poco ch' avrò. m. cavalli, lii-12-291
cominciai a pregare che volesse essere contento ch' io ne fossi partecipe [delle conversazioni
mai né dio né santi né cosa ch' appartenesse a sua salute, e così
en tutto, gran subsidio porse: / ch' el racun5a la vostra terra morbeda,
, 2-xxiii-454: temo... quello ch' io stesso debbo fare di questi miei
. bartoli, 1-7-130: l'accusarono ch' egli di certo parteggiava e occultamente se
i cit- tadin di flora, / ch' ogni moto il più lieve, a noi
parteggiare su'periodi e sulle frasi, ch' è il parteggiare più inutile e più ridicolo
chi qua chi là, senza sapere / ch' oprar volesse. c. 1.
seguire / di quello che comenza, / ch' aia bella partenza. rosmini, xxiii-98
vittorini, 5-204: la civiltà, ch' ebbe in quella prima scoperta la sua
: di questa partenza / pur so ch' eo n'agio doloroso core; / ma
da li pensier'miei, / ma solamente ch' amor m'incen- dea. a.
difficultà e malagevolezza ella torna a tanto ch' ella diventa non partevole.
platone forse e gli stoici avuto oppenione ch' ella fosse divisibile. piccrìomini, i-62
comunicando un indefinibile diletto. pareva ch' entrasse in loro una particella dell'amoroso fascino
manifesta ragion nell'uomo, forza era ch' il mondo, di cui queste son parti-
intra queste due parti è una particella, ch' è quasi domandatrice d'aiuto a la
(38): oltre a questo, ch' era l'ornamento particolare del giorno delle
v-1-100: una donna, poi, ch' era pure fra i benefattori, si prese
i-i-not.: le guerre di quei signori ch' abbiano auttorità suprema e giurisdizzion sopra gli
, 2-14: voi udiste l'ordine ch' io diedi circa il particolare delle sconce poesie
: nel 1905 i norvegesi che an- ch' essi avevano il loro nazionalismo e particolarismo si
non li nomino in particolarità, sapendo ch' ella li potrebbe annoverar...
passato: ha voluto il signor dominico ch' io lo particolarizzassi. d. bartoli,
le cose, partico- larizzandole a'bisogni ch' egli meglio sapeva essere nella sua famiglia
questi sei ternari lo nostro autore, poi ch' à discritto la statura di dite,
. beccuti, 167: ecco un popol ch' è in arme e grida e lancia
sì diversa- mente il suo vivere mutato ch' egli si dimostrava partigiano della plebe.
): « vuol dunque far credere ch' ella tenga dai navarrini? ». così
di inconfidenza, partigiani di que'tedeschi ch' egli andava a combattere con l'
. pallavicino, iii-695: avendogli grado ch' egli a costo di sua vituperazione renda
neutono e per li partigiani suoi, ch' ebbero vittoria senza né meno venire a
certo che è per sembrar paradosso quello ch' or dico a'partigiani della favella spezzata,
cose proprie e mostrandosi partigiano di ciò ch' è suo. 11. dimin
non pel timore d'un gran partigianóne ch' egli aveva in ispalla. tommaseo,
dinanzi a loro convenuto di quelle cose ch' avesse fatte dipo'il dì della sua
di partimento; che il figliuolo, ch' è generato dal padre, non è
l'anima non cessa d'informare il corpo ch' è in terra; e lo spirito
: -maestro, di'al mio fratello ch' elli porta con meco i. retaggio.
bologna, è conforme alli giusti partimenti ch' io descrivo. 8. ciò
la region del tartaro profondo, / ch' a fogliami di gitto ha un partimento /
testi, 3-54: disegnano, già ch' ella vuol essere incognita, di metterla
393: lo fino amor piacente, / ch' eo agio, a sé mi serra
. sermini, 177: fa conto ch' ella viene a partire la lana com'ella
'l mi'cor, c ai tu, ch' i'già noi porto. / quel
voi, conte, iersera mi deste imputazione ch' io non partiva egualmente le fatiche.
conviene. cusano, i-156: io, ch' a le colpe altrui parto la pena
dura pietra tolte / e partela, ch' è molle. cassiano volgar., xvii-23
s'ogni osso gli ammacca, / ch' aria partito un marmoreo pilastro. anonimo
. gemelli careri, 2-i-185: volle ch' io sedessi dappresso a lei, e
75-12: frate, eo sì fuggo, ch' eo so ferito: / venuto m'
, lvi-131: torna l'alma, ch' andò con l'alma mia, / che
, 2-66: vi voglio ora (prima ch' io v'insegni l'opera grande del
146-14: udrallo il bel paese / ch' appennin parte, e 'l mar circonda
ne'carmi avrai perenne vita, / sponda ch' arno saluta in suo cammino, /
mi pare una vita assai tranquilla / ch' uom non possa di passo a lite trarvi
, / (e tanto può?) ch' io resti / di qua da quel
, 182: donna, merzé, ch' io 'ncendo / vegendo -partire sì dolze
, 3-86: quando preste gianni vide ch' egli moltipricavano così, pensò ch'egli
vide ch'egli moltipricavano così, pensò ch' egli li puotessero nuocere e pensò di partigli
grande gioi fidanza / donaomi amor più ch' eo non meritai, / che mi 'nalzao
però nde parto tutta mia speranza / ch' ella partì da pregio e da valore.
bóndie dietaiuti, 293: se volete ch' io sia dipartente / da voi amar
serve a chi à partito / ciò ch' è a suo partito, / e mai
paese, priegovi che 'n- tendiate ciò ch' io dicierò. -spostare l'
sesta pietra ha nome calcedonio, / ch' è di color tra giacinto e berillo;
eucaristia] come 'l bue l'erba, ch' elli la tran- ghiottisce e ruguna,
così filosofi / e il ben, ch' in noi non è, dividi e parti
, e parte / la voce sì ch' assembra il sermon nostro. gigli, 2-39
di nicistà i tribi e le schiatte ch' erano allora si partisino e abitassino diversi
, poi che mia sorte / voi ch' io parta a. mmal mio grato.
se parte di loco, / agio visto ch' à vita picciol'ura. dante,
così com'e'fuoro spariti; / per ch' ai maestro arve di partirsi. sercambi
partiam 'dei personaggi dei teatri, ch' è un modo per rimanere in scena
da voi, donna valente, / ch' eo v'amo dolzemente, / e piace
amo dolzemente, / e piace a voi ch' eo agia intendimento. anonimo, i-480
vinto suo la donna altera, / ch' è per necessità sol fuggitiva. bruni
quattro stelle / non viste mai fuor ch' a la prima gente. /..
fussero com'erano quelli de i gentili, ch' ogni volta che un uomo volesse,
intrinseco amico; e volendo io ritirarmi acciò ch' egli seguisse di leggere, egli mi
. da comandare a'buoni... ch' elli non pensino d'essere sì legati
elli non pensino d'essere sì legati ch' elli non si partano dalli amici che
chiaro davanzati, 68-7: i'credo ch' io m'aucideria, ensando / che
patecchio, xxxv-1-563: l'om ch' usa dir pur mal, e 'l
la mia donna, à voglianza / ch' eo la serva in possanza, / e
eh'a sé mi piega, / sì ch' io non posso dal pensar partirmi.
partiri. anonimo, i-564: poi ch' io partio, amorosa, / da la
che mi tegn'a sire, / inanti ch' io perdesse il vostro amare. scala
com'om leale e saggio, / ch' eo deggia ver del tuo dimando fare,
: tu se'segnore, e sai ch' i'non mi parto / dal tuo volere
o più molesta / de la risoluzion ch' astazio ha fatta / per non partirsi
, che 'l terreno d'attorno, ch' è forte per la piova, male si
, i-322: carlo mandò suo comandamento ch' egli si partisse e quando che no
si partisse e quando che no, ch' egli con tutto lo sforzo del regno
e già non saccio l'ora / ch' i'parta da sì grave pena dura.
. quando si parte dal corpo, troviamo ch' è in uno punto in cielo ed
donde fòr si parte / il bel parlar ch' ha tante grazie unite. pananti,
cerchio se partesce un altro cerchio, ch' è quasi suo parente. dante, lnf
pratora fiorire, / partir lo verno, ch' era, /... / non
quanto il tuo ingegno de saper, ch' a. ffarte / s'adopra eterno in
mostacci, 147: a pena pare ch' io saccia cantare / né gioì mostrare
io saccia cantare / né gioì mostrare ch' eo degia placire, / c'a me
.., io non ho voluto ch' e'si parta senza mie lettere.
a nel cccvi. sono per più danari ch' avemo pagati per loro in novantotto partite
ridondassi di vigore, accetterei più spesso ch' io non fo certe partite di divertimento che
ho passata come cosa vera una partita ch' è falsa, cioè che la luce,
lle dette partite, considerate secondo ciò ch' elle sono accosì statolito nella città,
partute / si parte la vertute / ch' a l'anima fu data. idem
le vostre partite col vostro redentore prima ch' egli si faccia vostro giudice. ghislanzoni,
la partita de la nicuola tanto subita ch' ella non puoté avvisarne l'amante.
riavuto ben bene, alla partita mi disse ch' aveva perduto questa figlia. atti del
beccuti, i-96: indugia almen fin ch' io dia loco alquanto / al mio
/ al mio grave dolor, fin ch' io respiri / in così dura e subita
l'alma ignuda e sola / conven ch' arrive a quel dubbioso calle. idem,
forse e'fia in quel punto / ch' io farò il varco all'ultima partita,
di tue parole, / lecito sia ch' anzi la mia partita / d'alcun
si move quinci sì dolendo, / ch' anzi la sua partita / l'ascolta con
, ombrosa e di giocondo sito, / ch' ognun che passa alle fresche ombre invita
tutto noi lassa far partita, / ch' io scio che in l'altra vita /
ne porria già mai partire, / però ch' eo seria corpo senza vita; /
'sottinsù '... fa sì ch' egli s'induca a presentare quasi partitamente
: meditai ciò ch' io dovea scrivere per l'ultima volta alla
partitario 'si valeva della moneta vecchia ch' era di maggior peso. settembrini,
tuo affanno / mi pesa sì, ch' a lagrimar mi 'nvita; / ma dimmi
bene due anni per discordia de'cardinali ch' erano partiti,... ciascuna
boccaccio, vii-18: spesso m'avvien ch' essendom'io raccolto / co'miei pensier
che ragionar del gran maestro: / ch' egli a'primi suoi detti al corpo
l'unitade, manca d'esser quel ch' era. romanzo di tristano, 43:
v'ebe posta... vide ch' iera partita quella isgranatura di quella spada
purg., 22-34: or sappi ch' avarizia fu partita / troppo da me.
di'tristano, 49: ella pare bene ch' ella sia femina di poco valore,
, 1-408: prendi sto partì, / ch' io la ricordo per tuo ben,
/ se volete scampare: / quel ch' el mio figlio dice avete udito. boccaccio
morte. serdini, 1-9: colui ch' era sovrano / di tutti aviàm perduto e
serve a chi à partito / ciò ch' è a suo partito, / e mai
che tu vi vadi più, però ch' egli è el meglio che noi ci stiano
, se gli andavano preparando le sciagure ch' aborriva. magalotti, 24-36: tutti codesti
ed aveva per lodatori dalle cattedre i gesuiti ch' egli lodava in istampa, i giornalisti
egli lodava in istampa, i giornalisti ch' ei temeva moltissimo e regalava, i
moltissimo e regalava, i letterati stranieri ch' egli adulava e imitava, i cortigiani
egli adulava e imitava, i cortigiani ch' ei corteggiava. -che rivela spirito
amore el m'à sì forte rota / ch' el m'à donato nel so dolce
spirto mio dal so non è deviso / ch' a tal partì d'amore el m'
tal partito ornai troia è venuta / ch' ogni speranza, ch'uom v'ha,
è venuta / ch'ogni speranza, ch' uom v'ha, è perduta. g
, i-52: chi non vuol metter quel ch' a ciò bisogna / agevolmente fa grassi
noi volessimo pace..., ch' eglino ci farebbono confermare a messer mastino
mio / non ho se non quella ch' espressa vi aggio: / però non so
99: non credesse... alcun ch' ei bastasse che nello squittino de'consoli
: quest'anno el re, secondo ch' io comprendo, / prese di darli aiuto
ed il verde... è innegabile ch' egli riesce a trovare buoni partiti
, si credeva a tutti i partiti ch' io non credessi a la perfezione di
nardi, i-116: non si poteva credere ch' ei non avesse nella città intelligenza grande
cattive pratiche, non corrispondi alle speranze ch' io ho di te concepite, l'
non fu e giusto partitori, / ch' io pur v'adori -e voi non mi
con tutto che per molti savi si disse ch' egli fu partitore della parte guelfa,
stigliani, ii-257: mi parve d'osservar ch' a lui tutte le mie botte erano
partimento. et è che si dica ch' altri possa scrivere di tutti gli imperi o
bastiano e bastiana ', cioè una partitura ch' era tutto uno zampillo di forme e
[di babele] convenne di necessità ch' e'tribi e le schiatte de'viventi
avendo di già occupato quasi tutto ciò ch' era nella loro partigióne,...
divide eziandio il tutto o l'intero, ch' è uno, nelle parti che son
partizione, non divisione, ne seguirebbe ch' elle fossero parti, non forme,
animo dell'uditore; et allora pare ch' ai tutto abbia detto tutto 'l fatto.
paralello della eloquenza e della pittura, ch' entrar debbano nella pittura tutte le figure
al parto in che mia madre, ch' è or santa, / s'alleviò di
femmina è incinta o presso del partorire o ch' ella giace in parto, sì la
mai la tua violante... ch' io non mi rida di quel buon uomo
da la madre in terra nasce / quel ch' ai padre in ciel s'oppone;
, meritate onore e gloria, ecco ch' io vengo a onorarvi e a glorificarvi con
è attribuito, sì che si possa dire ch' ella sia intelligenza al governo d'alcuna
molle dorso, / ed a ciò ch' alia luce aurea del giorno / nel primiero
peccato, un peccato inestirpabile e compatto, ch' era nato a un sol parto con
testi fiorentini, 189: vi guardate ch' ella nutrice sia istata in parto a
parto a diritto termine, cioè a dire ch' ella non abia suo filuolo perduto dinari
una carrozza fece a sei cavalli / e ch' una voglia fu, che avea avuta
se ne vada chi è innamorato, f ch' e'può dir che la madre il
la madre il maladisse / gran tempo innanzi ch' ella il partorisse, / o che
rege apollo, / cui partorì la dea ch' ha d'or le chiome.
partorire il suo malvolere contro alle città ch' aveano ubbidito alla chiesa. -rendere
istrano, però che tu non sai quello ch' egli partori- rae. a. pucci
., 41-17: tra 'guelfi, ch' eran molto sormontati, / come quel
eran molto sormontati, / come quel ch' era di sottile 'ngegno / sì s'
bianchi cavalcanti / per partorir di quel ch' egli era pregno. scala del paradiso,
: la qual perniciosa credenza ha partorito ch' altri abbiano, sia per giustizia o
io questa fame che già tanti anni ch' io porto in corpo?
terra. groto, 1-81: fiumi ch' a viva forza dilagando le coltivate campagne
: venne al rubicone, / un fiume ch' iera di grande paruta.
'l giorno sto in paura / però ch' io non sia veduta / da così
esser convenìa da sé lucente / quel ch' era dentro al sol dov'io entra 'mi
. ffallato, / ché del propio ch' avea / di sé, mi dà d'
dante da maiano, 1-45-19: lo pensamento ch' aggio / de la più avvenente /
dispiacente / sed io mostro in parvente / ch' a- mor mi faccia lei di core
, / onde m'agenza / per zo ch' i'l'amo tanto finemente, /
secondo il mio parvente, / l'om ch' è giusto, sovente, / per
/ quando fa 'l dolce canto, ch' è sì fero: / e l'om
è sì fero: / e l'om ch' è piacentero / de lo canto piacente
gente, / che dicono in parvente / ch' io vado vaneando. =
gientil mia donna, or se tutto ch' io sia / nemico a voi, com'
ristori a tutta vostra parvenza, / ch' io so che vo'il cherete senza
, 16: un giorno fu quello, ch' è senza / compagno, ch'è
, ch'è senza / compagno, ch' è senza ritorno; / la vita fu
bella, in parvenza, / lo giorno ch' eo da voi mi dipartivi. boccaccio
vista. anonimo, i-524: per ch' io no 'l conoscea, / facea mino
lasciate senza penitenzia), ma considerando ch' egli è misericordioso, non vi disperate
cerchio e di valor sì pieno / ch' i'non so immaginar qual sia 'l secondo
ai voti manchi sì con altri beni / ch' a la vostra staterà non sien parvi
, cui tène amore, inver quel ch' ama, / e grande offesa tèn parva
. anonimo pistoiese, xxix-42: avendo ch' il cor porta, / è de
traeste al cielo, e quello stil ch' ancora / ne'gravi anni canuto parvoleg-
che volle nascere parvulo con quelle miserie ch' hanno gli altri e di piangere e
nome della sua divina eccellenza e dice ch' ha nome dio, lo quale..
: questo dice l'autore per mostrare ch' elli s'accostasse più alla ragione, avendo
: non più s'indugi e a'carmi ch' ora / dettiamo dentro dell'aonia grotta
speranze e i timori a quello equilibrio ch' è l'ottima disposizione alla concordia,
. goldoni, viii-752: non vorrei ch' ella avesse qualche parzialità per il signor
essere parzionevoli della grazia del vangelo quelli ch' hanno a schifo d'osservare i più leggieri
, 1542: perché ti contristi tu ch' io sia fatto parzonevole di molti beni
.. pane un giorno, mentre ch' ella pascendo, giocando e cantando si
a cui la musa amica / è più ch' a gli altri: ei con dolce
mente pia, / com'esser può ch' ogni minima cosa / da te pasciuta ed
conosciuto e conosci ogni cosa, tu sai ch' io ti amo. dissegli:
mi perdona, / ché 'l martello ch' io ho del mio padrone, / qual
e mirabile reina in età non più oltre ch' a- dulta. cariteo, 201:
vivo fonte de la tua bontate, / ch' ogni gente arricchisce in ogni etate /
, 41: oh! il dileggio di ch' io son pasciuta / quei che il
trapassa infino al core, ma quello ch' è bello e curioso sì pasce l'
. foscolo, ix-1-409: l'obbligo ch' egli erasi assunto di ammaestrare la gioventù
amava uno sparvero! / amaval tanto ch' io me ne moria! / a lo
siate, / ché per la spene ch' à per voi campare / di vita pasce
io no paso lo cor mio, ch' è servo / a quela eh'a paso
: pasco '1 cor di sospir, ch' altro non chiede, / e di
se fresco dolor sì lo percote ch' egli dal lagrimar non si scompagni, /
o di giorno, / come costei ch' i'piango a l'ombra e al sole
d'ognor si morano f quelle pochette ch' oggi in terra cascano, / in
crudeltà, volere insieme, / tal ch' ogni pie pen- sier volgi a ritroso
spirala apollo sacro con tal lume, ch' ella riduce / ogni sua voglia in
/ ogni sua voglia in uno, ch' ai perfettissimo amore / guida poi questa
st., 1-2: o bello iddio ch' ai cor per gli occhi spiri /
d'ombra pur che opinione / creda ch' egli abbi assai di quel che vuole
con questo mio cavai sì mal pasciuto j ch' e lupi tutti el conoscerno al fiuto
2-27: sto peggio co 'l vecchio, ch' è simile / a un sol di
avvoltoi senton l'odor del pasco pria ch' incadaverisca la preda. monti, 5-1038:
fra loro a comune quel nono, ch' era soldato. roseo, iii-263:
scogli e nella rena / l'orata, ch' ha di sua vaghezza il nome,
, 5-258: se costui è cosi matto ch' elli mi creda, io l'annegherò
mio morso pascolo nell'innocenza, però ch' ella è un diamante così duro come
... / recai qui, ch' impari 'l popolo / a fuggir l'ira
, proponendo una partita di scacchi, ch' è il gran pascolo di quel povero scimunito
davanzati, xlviii-33: la gran gioia ch' è di voi corale / al mio pascor
. niccolò del rosso, 1-28-7: conosco ch' i'moro per essa, / cotanto
per te voglio pasmare, amor, ch' eo teco sia. niccolò del rosso,
lettere e suoi messi speziali tutti li amici ch' avea nel mondo, e pregolli eh'
in mercato, / forse con venti soldi ch' i'avie allato / missigli in giuoco
, 5-7: sarebbero potuti stare an- ch' essi sulla buon'anima della scalea di s
. bisticci, 3-17: nel tempo ch' egli stette in firenze, mai si lasciava
non intendete pasqua di mangiare, / ch' ella non mangia, anzi vuol esser letta
. tansillo, 1-266: quando avvien ch' io m'attristi o ch'io m'
quando avvien ch'io m'attristi o ch' io m'irasca, / il veder voi
lesengrin disse: « volentera, / ch' el me fa lo gran mesterò; /
me fa lo gran mesterò; / pure ch' eia sia ben grassa, / sì
la dà per moglie, che vuoi tu ch' io vada cercando maria per ravenna e
, 2-34: sta'pur nel sacco fin ch' io torno che sarà quando la pasqua
non direi cosa alcuna che eguagliasse quello ch' io sento. leoni, 237:
lui, mio buon valletto, / ch' ei mi venga a visitar; / che
, 36: per grande allegrezza, ch' avea trovato il figliuolo, fece uccidere uno
persona, per grande, per buona ch' ella si sia. assarino, 2-i-32:
aretino, xxvi-3-39: gli è buono adunque ch' io del manico esca / e dica
più grossa sfuriata di questo genere, ch' è la prefazione di levia gravia, e
che falcon di rivera / appena credo ch' avanti mi gisse / per fin che il
c'era una mar- ginetta. capita ch' io passai di là con un mio cugino
dante, inf., 27-18: poscia ch' ebber colto lor viaggio / su per
gozzi, 1-202: disse... ch' egli sarebbe stato ad indugiare fino al
15: postasi sopra un vasello, ch' era di passaggio per eviza..
rinchiuso di mare, e le passamela ch' e'fa per la terra insieme col fiume
vedeva da lui soffrirsi nell'affietuoso amore ch' alia sua signora portava, non vedendo di
voglio vedere aguale in passamento, però ch' io ho speranza di stare alquanto tempo
così passante che non tien conto de'calici ch' ella vuota. a. cocchi,
avre'io, e non avrei di ch' io godesse ne la mia cittade. boterò
iv-188: oggi è il quarto giorno ch' io prendo le acque acidule minerali,
stare alle mosse, / vuo'tu ch' io passi un poco? / tornerò presto
, cent., 78-36: quando sentì ch' egli era preso il passo, /
. boccaccio, vili-1-33: quasi contento ch' esse in cotale opinione fossero, sorridendo
, e passi: / lo ben ch' à avuto, pensi aver songnato. vittorini
processo del suo libro, brievemente ripete ciò ch' à detto avanti. piccolomini, 1-160
[poeti] rinfacciavano al povero dante ch' egli fosse morto povero e al petrarca che
. varano, 1-492: dal al ch' io nacqui / d'una in altra
passa alla parola che seguita, che quella ch' è già detta un'altra volta si
1-62: nessuno talmente aderisce a una parte ch' egli non possa spessissimo passare dalla contraria
/ capaci a dir... / ch' è colpa mia se non passò a
, / lungo tempo è passato / ch' io degio aver marito. chiaro davanzali,
o non passile, sempre si direbbe ch' io avessi una moglie matta. giuliani
fra me medesmo comincia'a pensare / ch' era fobia se più navicava, / se
nullo movimento avea, conobbe per certo ch' era passato. lancia, 3-48: al
roma. monte, 1-98-13: ancor dico ch' è ben largo il passo, /
anime distrutte / fuggir così dinanzi ad un ch' ai passo / passava stige con le
4-373: ad uno passare d'una valle ch' era in mezzo e a lui parea
riconoscere d'appresso l'esercito spa- gnuolo ch' era già passato i ponti. duodo,
tutte due le cosce, che ciascuno ch' era seco credette di trovarla morta, e
non vede / qual è quel punto ch' io avea passato. petrarca volgar.,
vostro orgoglio passa sorcoi- tanza, / ch' è dismisura contra umilianza. giamboni, 10-
apena, / tant'è la claritate / ch' escie del vostro viso, / che
il passavanti, ella n'ha tanta ch' ella lo passa, mentr'ella è d'
del cor m'era durata / la notte ch' i'passai con tanta pietà. idem
la teorica senza la prattica poco meno ch' inutile, aveva per uso di non
, 81: eo non credo sia quello ch' a- via, / lo spirito che
di ricco, 211: l'omo ch' è malato, / poi che torna in
come si passano la morte che credono ch' io ricevuta abbia dentro tacque del mare
dolce riso / una saetta aguta / ch' à passato 'l tuo core e 'l mio
questo poco; ed è cosa buona ch' io abbia risoluto di così fare ogni
« io intendo che muoia, poi ch' egli ha passato il comandamento mio »
io 'l trovai sì morbido e dolce ch' io seguitai oltre. castelvetro, 10-xii-
.. dite che vi convien credere ch' io v'abbia amato sempre fievolissimamente.
. piovene, 260: crede proprio ch' io l'abbia lasciato per disistima o
stato il irimo: colla nozione imperfettissima ch' io aveva delle eggi morali, ho
casalicchio, 156: senza vedersi quel ch' era in tal caso deciso e determinato
ella come fa elena, / pur ch' ella faccia la tua voglia piena.
giordano, 3-219: avea la donna sua ch' era bella e poteasene passare molto bene
maddalena si potesse meglio passare di lui ch' egli di lei. -passarsi una
poi più espressamente e più particolarmente quello ch' ei voleva trattare. galanti, 1-i-33
lana'diconsi dai cardatori quelle tante volte ch' essa vien passata ne'cardi o capucci.
a far questa passata, tuttavia si vede ch' ei non ha parlato, come si
galileo, 1-1-325: non ho dubbio alcuno ch' egli nelle altre, assai più facili
nostro capriccio accomodargli come ci sarebbe paruto ch' e'dovessino stare. -dare passata:
capi. caro, i-119: avanti ch' entri nella replica, dirò così di
sieno ora i miei passatempi ed il gusto ch' io prendo in questa mia etade della
usure, si faccia prestare lo splendore ch' egli non può avere dall'arte sua
e passatista, / che vuoi mai ch' io mi faccia / di quelle meschine
, la pena e 'l dolore / ch' io mai portai in mia vita passata /
/ fue gaudimento, passo, apo ch' or sento. castelvetro, 8-1-
: polin venne il passato carnevale, ch' io era in parigi. g. giustiniani
. cose passate sapea, e le cose ch' erano a venire antivedeva. fiori di
: non minor atrocità ha il caso ch' io narrerò del passato. 7
da molte ferite, tuttavia lo conobbe, ch' ancora aveva qualche poco di fiato.
in poi, in tante visite episcopali ch' ebbe a fare, il primo entrar nella
12-iii-103: il cardinal farnese m'ha detto ch' io vi scriva che de le novellaccie
mai / non mi si poria dir ch' abbia commesso, / se non d'avervi
. lanci, 4-70: sapete ch' avendo a passar passatoi o qualche altro
luogo stretto e pericoloso, volete sempre ch' io vada innanzi e, pigliandovi per la
. leopardi, i-187: il piacere ch' io provava sempre da fanciullo e anche
quello eh'è passatoio e ricevi quello ch' è sempiternale. = agg.
sponde non si teneva; e per quel ch' ivi da alcuni villani mi fu detto
del legno, / e vedereno, / ch' io aprirò de facto. 7
essendosi trovati un dì certi passatori avelenati ch' erano stati tirati dal campo, scrisse al
ciascheduno a pigliare la sua porzione, ch' era di tante ocche per un'oda
un mesto / pensiero. / an- ch' esso, credi, anch'esso come il
nell'alto / evvi un dio, e ch' egli è solo. / alme voi
coprir le invitte schiere / de'corpi ch' alia grecia eran devoti. cattaneo, ii-1-153
innanzi che la mia mano diritta notasse ch' ella scrivesse e per l'usate acque
. pacichelli, i-m: i luoghi ch' io sono andato scorrendo col piè ultimamente appariscono
avi. govoni, 93: sole tisico ch' entra nelle stanze / in cui passeggiano
chiuso. fazio, v-12-2: posto ch' ebbe silenzio a le parole / senza più
e muto, / sì parla a lei ch' altrui fa ingiuria e scorno. marchetti
eppur chiaro ne mostra il fatto / ch' ambi con giro assiduo ognor passeggiano / i
come stanchi di passeggiare quel viso, ch' era il gran mondo delle bellezze donnesche
il regno di morte ornai somiglia / ch' ivi i trionfi suoi spiega e passeggia
alle prese, /... / ch' a tuo marcio dispetto / ti voglion oggi
1074: s'arriva al secondo piano, ch' è dui passi o tre manco,
aristotele. buonafede, 2-iv-10: dicono ch' egli [aristotele] passeggiando insegnava e
, i-349: poscia venuto sopra, sbuffato ch' egli ebbe, come quello che era
brachetta / a passara o all'antica ch' io la chiami, / dico:
pataffio, 2: la prugnola trangugio, ch' è arcigna. / deh cacciate le
. fiacchi, 200: le voci, ch' eran forse un centinaio, / anco
sirventesi? / - meschino me, ch' io mi credeva entrare / in casa dei
... se v'è versificatorello ch' abbia un po'di straccio di cicisbea,
, moscadella e passarina, / nera, ch' à nome dal suo bel colore.
guarini, 416: fermati, se non ch' io ti pianto questo passerino nel seno
e usargli misericordia, capitano a dire ch' egli parlò in questo probabilmente, quasi
compero mio figliuolo per dugento scudi, ch' io ho promesso di dare allo spagniuolo:
però gli voglio pagare a passerotto, fin ch' io non mi sono abboccato con mio
: non creda... qualche scrupuloso ch' io neghi che lo 'ntelletto, preso
passionato e gravato delli ecciessi dell'aria ch' elli contiene e delli altri alimenti.
feriti e pensando quello che era, ch' egli fossono passionati di varie ferite e
in fortezza né al muoversi ed eziandio ch' egli non lo potessono seguire, cominciò a
seguire, cominciò a fuggire, acciò ch' elio gli dispartisse. pietro ispano volgar.
sua gentilezza che da mia elezione venne ch' io ad essere suo consentisse: ché
smania il core umano, / ancor ch' a lui s'inculchi ognor l'inferno,
or fa adunche, se tu vuoi ch' elli sia passionato al pari di te,
occhi sì arditi e con voce sì passionata ch' ei parve a'pitagorici un altro.
cruento. beicari, 5-20: prima ch' io [isacco] patisca passione, /
passione. ariosto, 42-40: sentendo ch' avea del suo amor [di angelica]
o dolore, poco rileva: basta ch' ella sia una fiera passione degli animi
/ e solamente per le passione, / ch' i'ho per lei nel cuore (
ed onesto, si sviluppò quella passione ch' avevo tante volte nel suo nascimento repressa
vuol così: vuole che la sola donna ch' io abbia amato di passione sublime.
maffei, 7-201: voi aspettate con impazienza ch' io vi parli de'manoscritti che sono
noi si generano da cagioni esterne, sia ch' esse agiscano immediatamente sul nostro corpo,
m'avvedo benissimo che vi siete accorto ch' io parlo un poco a passione contro l'
passiva gli è si forte cara, / ch' in pochi dì de fame ca- scarano
falsa, di questi mistici passivi, / ch' è bastante a ingannar la retta mente
passive. varchi, 22-97: come par ch' egli accada / quando l'occhio
'ha significato passivo e vuol dir quel ch' è sentito. carducci, iii-30-281:
i passi che fate e de i pensier ch' avete, abbiate per certo che non
. guidiccioni, i-57: peggio è ch' io mostro, a le turbate ciglia,
, da cui mai parte gelosia, / ch' ogni mio pensier guida, il passo
un tempo fui, or non vuol più ch' io sia. aretino, 20-91:
giuliano de'medici, 27: questo fa ch' io non trovo al mio ben via
, 12-14: là dove il ronzino non ch' egli andasse di passo, ma andava
poco eravamo oltre cinquecento passi caminati, ch' arrivammo in ripa al fiume. brusoni
si sia duri con lui, ricordati ch' io non cederò d'un passo al tuo
ancora, / per essere francese, ch' in mezz'ora / sborra il furore,
campare eo non parag- gio, / ch' amore, ad ogne passo / ch'io
/ ch'amore, ad ogne passo / ch' io fo ver'lui, par lasso
forse!... or sì, ch' io tremo. cuoco, 1-220:
ed importuna a far certi passi a coloro ch' egli per se con renitenza palese ostinata
sente in cuor suo, che il passo ch' io fo ora qui non è né
caifa batté iesù cristo, gli dissi ch' io stimavo che quel servo fussi stato un
accorto fui da prima / nel giorno ch' a ferir mi venne amore, /
a ferir mi venne amore, / ch' a passo a passo è poi fatto signore
: ora dolente misero m'aveggio / ch' ò disfatto voi e me in un punto
/ de le tenere piante sue par ch' esca. sannazaro, iv-98: non
atto alla cospirazione, perché tutti suppongono ch' io non possa muovere un passo senza che
. monte, 1-98-12: ancor dico ch' è ben largo il passo, / sì
ascolto e udir mi sembra, / ch' ella qui giunse e qui ritenne il passo
di taglienti ferri, / forz'è ch' io lasci il lido e 'l passo volga
, 23-43: poco dopo arrivò zerbin, ch' avea / seguito invan di bradamante i
. vecchi, lxv-176: come suol ch' alia patria fa ritorno / dal mondo nuovo
, 5-58: quel che chiedi tu, ch' ai tuo soprano / arbitrio il garzon
/ duoimi eh'esser non può, ch' egli lontano / da l'oste..
virtù s'ell'è possente, / prima ch' a l'alto passo tu mi fidi
insieme. bianchi, 1: né quella ch' ostinata i gioghi imbianca / dei più
lento romore costante / la fonte / ch' è sotto l'arcata del ponte / che
in sul passo ed assaliscono le genti ch' hanno passato o che passare vogliono.
. monte, 1-98-11: ancor dico ch' è ben largo il passo. francesco
, 1-26: l'animo mio, ch' ancor fuggiva, / si volse a retro
savoia e messer arrigo di fiandra, ch' erano venuti innanzi a prendere il passo,
sotto a monfelfi vigorosamente fedirò a quegli ch' erano alla frontiera. marco polo volgar
distrutte / fuggir così dinanzi ad un ch' ai passo / passava stige con le piante
: avendo a passare una piccola riviera ch' era profonda, convenne che passassono a uno
a sì fatto passo e del corpo, ch' era già divenuto uno scheletro, e
: un sistema di quieto vivere, ch' era costato tant'anni di studio e di
m'àve in sua balìa, / ch' io non porria contare / com'eo sono
io son, a che infelice passo / ch' ancor mi nega il suo soccorso morte
: sol un pensier più alto in ch' io mi fido, / che tutti meco
: mi alzai dal tavolo soltanto dopo ch' egli accennò ad alzarsi; ad ogni porta
: trovammo un castello detto tiflis, ch' era luogo di passo, ma abbandonato.
casa / non vi poss'io proferir, ch' i ci sono / per passo come
seminar lenti e'primi tempi usati / ch' amon terra sottile o pingue e passa.
io no paso lo cor mio, ch' è servo / a quela ch'a paso
mio, ch'è servo / a quela ch' a paso da eia se '1 parte
non pianger, vedovella, il ben ch' hai lasso: / il tempo è galantuomo
, / ma fa più danno al pescator ch' ai pesce, / ché, nel
tastar que'fondi, al fin riesce / ch' abbia bisogno il tastator di tasta.
, una carta con sopra i nùmeri ch' ora soggiungo. d'azeglio, 2-79:
amar costei posso ritrarmi, / costei ch' è tutta grazia, ch'è una pasta
/ costei ch'è tutta grazia, ch' è una pasta / di cortesia? g
farò punto e fine / perché veggio ch' io misi mano in pasta / ed avolt'
se la sanno questi sciocchi, / ch' ognun può far della sua pasta gnocchi.
ma nessuno ha del mio pelo, / ch' i'del suo anche non abbi.
questa mistura ed insieme fonduta, fredda ch' ella è, se ne fa i pastelli
dinanzi a'giudici: come ne'liquori ch' ei vendeva per borgogna e per sciampagna
berni, 142: son capricci, / ch' a mio dispetto mi vo- glion venire
tardar tanto a risponderti? probabilmente quel ch' era infatti, cioè ch'io non
probabilmente quel ch'era infatti, cioè ch' io non volevo mandarti la cassa del pasticcio
è già fatto il pasticcio: / sicuro ch' i'la vogghio. goldoni, xi-930
sì me rendi a san francesco / ch' esso me remetta al desco, ch'
ch'esso me remetta al desco, ch' eo receva el mio pastile.
m. cecchi, 30-33: dice ch' e'n'era [del prosciutto] cotanto
quand'ella era di porco maschio, ch' e'sarebbe andato per una fetta infino
né morendo impetrar potrà co'preghi / ch' in pasto a'cani le sue membra i'
peccator, forbendola a'capelli / del capo ch' elli avea di retro guasto. ottimo
., 6-29: qual è quel cane ch' abbaiando agogna, / e si racqueta
fuor del duca mio; / per ch' io 'l pregai che mi largisse 'l pasto
aurea volgar., 1063: in ciò ch' avete voluto che vi sia mandata la
trattenere. ciampoli, 50: credei ch' all'aureo fasto / perfidia lusinghiera / di
bianco pan per certo / questo animai, ch' egli [la principessa forisena] è
figliuol duna puttana, / che perso ch' ha l'onor non ne fa stima
salvatichi e giganti / e fiere e mostri ch' ànno visi umani, / son
a scotto, / chiedete pur, ch' io ho pieno il pollaio, / la
quanto si desse alloggio e trattamento; ch' è quello che sogliam dire in oggi
commedia di aristippia, 5: potria credere ch' el fusse in casa de qualche cantoniera
cicogna i figli, / e come quel ch' e pasto la rimira. dominici,
le sue pastoie de'piedi, ben- ch' elle sieno dorate. bracciolini, 5-1-12:
ha stampato così scioccamente schiavo del dovere ch' io mi inducessi a ravvolgermi di nuovo in
1-50: tua invidia impertinente chiede / ch' io metta al mio intelletto le pastoie
idee di ben parlare? - avertite ch' io voglio tutte queste cose; ma voglio
troppo cotta e soda, si dice ch' è un pastone. fucini, 30: